Analisi aggiornata per il web a cura di Wine Idea
- Il dibattito sul “prezzo consigliato” e i rischi per il mercato
Nel cuore del dibattito europeo sulla riforma della PAC, la proposta francese di introdurre un “prezzo minimo o consigliato” per i vini a Denominazione d’Origine ha sollevato forti perplessità in Italia. Lamberto Frescobaldi (Uiv) avverte: si rischiano effetti boomerang come la riduzione dei margini per i produttori, distorsioni di mercato e una svalutazione dei vini di qualità superiore. Il prezzo del vino, ribadisce Uiv, deve essere il risultato di domanda e offerta.
- Il mercato globale degli alcolici cresce, ma cambia geografia
Secondo IWSR, il mercato mondiale delle bevande alcoliche crescerà di 16 miliardi di dollari entro il 2030 e di 34 miliardi entro il 2035, con un importante spostamento verso i mercati emergenti. India, Brasile e Sudafrica trainano la crescita, con forte slancio per RTD, whisky e birra premium. I consumatori, soprattutto giovani, privilegiano prodotti più leggeri e alternativi al vino tradizionale. La birra analcolica e i cocktail pronti da bere (hard tea in primis) sono in forte ascesa.
- Il vino italiano in controtendenza: più produzione, più export
Il report Mediobanca 2024 fotografa un’Italia in salute nel settore vinicolo:
- Produzione in aumento del +15,1% rispetto al 2023 (226 milioni di ettolitri);
- Consumi interni stabili (+0,1%);
- Export in vetta per volumi (21,7 milioni di ettolitri) e secondo posto per valore (8,1 miliardi di euro, dietro solo alla Francia).
Il Veneto si conferma locomotiva del vino italiano: produce il 25% del vino nazionale e rappresenta oltre il 35% dell’export. Crescono anche Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo, quest’ultima con le migliori previsioni di crescita per il 2025.
- Le nuove tendenze del consumo: meno quantità, più qualità
Il consumo di vino è sempre più consapevole:
- Si beve meno ma meglio;
- Cresce l’enoturismo (+9% nel 2024);
- Aumenta l’interesse per i vini naturali (+4,2%), vegani (+31,7%) e locali;
- Si diffonde la preferenza per vini con bassa gradazione alcolica, specie tra i giovani (11,5° considerato l’ideale);
- Il vino torna ad essere veicolo culturale e relazionale, più vicino al cibo e meno oggetto di culto.
- E-commerce e digitale: il nuovo volto del vino
Il 2025 è l’anno della piena maturità digitale del settore:
- Crescono le vendite online;
- Nascono piattaforme con consulenze, abbonamenti e wine club personalizzati;
- I social media e gli influencer giocano un ruolo chiave nella promozione, soprattutto tra i giovani e le donne.
- Pressioni internazionali: OMS e nuove tasse sull’alcol
L’OMS propone nuove accise sul vino e l’introduzione di un prezzo minimo obbligatorio, per contrastare l’abuso tra i giovani e migliorare le entrate fiscali. Tuttavia, i timori sono forti: per l’Italia, già alle prese con un calo di consumi, simili misure potrebbero aggravare la crisi.
- Le sfide del settore vitivinicolo italiano secondo Assoenologi
Assoenologi ha presentato in Senato un piano per il futuro del vino:
- Promozione dell’enoturismo come leva strutturale;
- Sostegno alla transizione ecologica con fondi e strumenti europei;
- Regolamentazione chiara sui vini dealcolati;
- Rafforzamento del ruolo tecnico dell’enologo;
- Inclusione dell’intelligenza artificiale nelle strategie di filiera.
- Nuovi mercati e fusioni: focus su Asia e Stati Uniti
L’Istituto Grandi Marchi conquista Tokyo e Seoul con i fine wines italiani. Giappone e Corea del Sud si confermano hub strategici dell’Estremo Oriente, sempre più attenti alla qualità. Intanto, il settore si consolida con numerose operazioni di M&A (Friuli, Toscana e Isole), anche per risolvere il nodo del ricambio generazionale.
- La “riesportazione” del vino vale già il 14% del commercio globale Secondo l’OIV, circa il 14% del vino esportato nel mondo non proviene dal Paese produttore originario, ma è riesportato da hub strategici come Regno Unito, Belgio, Hong Kong e Singapore. Il fenomeno vale oltre 4,6 miliardi di dollari e ridisegna le rotte del commercio globale.
- Conclusioni: tra sfide e opportunità, il vino italiano resta protagonista
Il vino italiano affronta un periodo di grandi trasformazioni: tra pressioni normative, nuovi gusti dei consumatori, sfide ambientali e opportunità digitali. Ma continua a confermarsi protagonista grazie alla sua capacità di evolversi, internazionalizzarsi e innovare, senza perdere il legame profondo con il territorio. Il futuro è fatto di bollicine oltreconfine, calici più leggeri, storytelling autentico e un approccio più inclusivo e culturale al bere bene.