Report vitivinicolo del 22 novembre 2025

Briefing quotidiano vino & cantine

Report vitivinicolo del 22 novembre 2025

Flash updates (Italia + mondo) – 5–7 punti chiave

  • Produzione mondiale ancora sotto media, Italia torna “prima della classe”
    Le prime stime OIV per il 2025 indicano 232 Mhl (forbice 228–235), +3% vs 2024 ma ~‑7% sotto la media quinquennale per effetto di shock climatici ripetuti. Francia ai minimi dal 1957, Spagna ai minimi da 30 anni, mentre l’Italia cresce di circa l’8% e torna primo produttore mondiale.
  • Italia: vendemmia 2025 in crescita ma “magazzino pieno”
    Assoenologi–Ismea–Uiv stimano una vendemmia 47,4 Mhl (+8% vs 2024), qualità definita buona/ottima, che si somma a scorte stimate 36–37 Mhl in cantina: l’equivalente di quasi due annate a inizio campagna, con pressione soprattutto su IGP e vini generici.
  • Prezzi: uve molto differenziate, sfuso fermo ma debole a/a
    • Uve Nord Italia: in Piemonte (CCIAA Cuneo) il Nebbiolo da Barolo quota 2,42–2,71 €/kg, Barbaresco 1,71–2,16 €/kg, Moscato per Asti/Moscato d’Asti 1,15–1,21 €/kg, Barbera d’Alba 0,90–1,18 €/kg.
    • Veneto/Lombardia: BMTI rileva calo vs 2023 per uve Amarone (‑13%), Valpolicella (‑8%) e Prosecco Conegliano-Valdobbiadene (‑9%), in controtendenza +5% Franciacorta e +7% Lugana.
    • Italia centro‑sud: listini citati al 12/10 mostrano Sangiovese ≈26‑30 €/q, Merlot/Cabernet ≈28‑30 €/q, Sagrantino DOCG ≈100‑140 €/q, spesso +30% a/a per alcune denominazioni di pregio.
    • Sfuso: i dati Ismea indicano mediamente 4,15–4,50 €/ettogrado per rossi comuni e ≈5,36 €/ettogrado per bianchi, stabili settimana su settimana ma, su alcune voci, fino a ‑20% vs 2024; a livello globale bulk medio ≈0,78 €/L (+2,1% vs anno precedente) con scambi deboli.
  • Export & domanda: più valore che volumi, trade molto polarizzato
    Il report OIV sul 2024 conferma Italia, Spagna e Francia al 55% dei volumi e 63% del valore mondiale, con l’Italia che nel 2024 è tornata a crescere (+3,2% vol, +5,6% valore, spinta dallo spumante). Allo stesso tempo emergono hub di riesportazione (≈13% delle esportazioni globali), Champagne in calo ‑9,2% export nel 2024 e un forte rimbalzo premium dell’Australia in Cina (+41% valore export, prezzo medio 23 €/L), a fronte di cali nei mercati tradizionali.
  • M&A: forte attività su marchi premium, tech e sbocco USA
    In Italia il 2025 vede Tenuta Ulisse (White Bridge) acquisire Montevetrano (Campania high‑end) dopo l’ingresso in Cirelli, a costruire un polo centro‑sud di vini premium; il Fantini Group (Platinum Equity) compra la spagnola Venta la Vega; in Piemonte il progetto Tellus investe ~20 mln € rilevando Cascina Alberta e Cascina Cà Rossa in Langhe–Roero; il gruppo Argea diventa anche importatore USA con l’acquisizione di WinesU. Negli USA WarRoom Cellars acquista lo storico brand SIMI, mentre in Grecia Kir‑Yianni rileva Domaine Sigalas a Santorini.
  • Regole & etichette: più compliance e digitale, rischio sanzioni
    Dopo l’introduzione obbligatoria di ingredienti e valori nutrizionali e delle informazioni ambientali sugli imballaggi (fine periodo transitorio UE), nel 2025 si rafforzano i focus su etichette digitali (QR) e corretta etichettatura ambientale: portali specialistici e un recente webinar legale ricordano che errori possono portare a sanzioni fino a 25.000 €, spingendo le cantine a rivedere in blocco grafica, QR e back‑label.
  • Premi & innovazione: Italia ben visibile nelle classifiche, boom enoturismo & tech
    Wine Spectator ha pubblicato la Top 100 2025 (Italia nuovamente molto presente, dopo che nel 2024 il Barolo Albe 2020 di G.D. Vajra era entrato in Top 10); Wine Enthusiast dedica la “Top 100 Best Buys 2025” a 17 etichette italiane (Saracco, La Raia, ecc.), confermando il posizionamento qualità/prezzo. Intanto il fondo Performant Capital entra in Wine Suite, CRM italiano già adottato da oltre 500 cantine, per creare una piattaforma globale vino‑tech; un’indagine Fine Italy segnala che il 77% delle imprese vitivinicole italiane ha investito in enoturismo negli ultimi tre anni, e progetta ulteriori investimenti in sostenibilità e accoglienza; sul fronte architetturale‑green, la nuova Quinta de Adorigo in Douro (Portogallo) diventa benchmark di cantina low‑energy integrata nel paesaggio.

Radar M&A – vino & cantine (focus ultimi mesi)

Deal / RumorPartiDimensione (se nota)GeografiaNota strategica / Fonte
Tenuta Ulisse → MontevetranoTenuta Ulisse (controllata da White Bridge) acquisisce Montevetrano (Campania, icon‑wine)NDItalia (Abruzzo–Campania)Seconda acquisizione in pochi mesi (dopo Cirelli): costruzione polo premium centro‑sud, forte componente brand & terroir.
Tellus Project Langhe–RoeroInvestitori guidati da Matteo Rusconi/Stefano Donna rilevano Cascina Alberta e Cascina Cà Rossa~20 mln €Italia (Piemonte)Operazione fortemente immobiliare‑vitivinicola su due asset di pregio in Langa e Roero, focus miglioramento vigneti e cantina.
Fantini Group → Venta la VegaFantini Group (Platinum Equity) acquisisce Bodega Venta la VegaNDItalia → SpagnaEspansione internazionale su DO spagnola, logica di piattaforma multi‑Paese per vino mediterraneo.
Argea → WinesUArgea acquisisce l’importatore USA WinesUNDItalia → USAVerticalizzazione sull’export: da produttore italiano a importatore diretto nel mercato chiave USA, controllo del canale e del portafoglio.
Progetto Finance → Ronchi di ManzanoProgetto Finance (Giuseppe Tobia) compra Ronchi di ManzanoNDItalia (Friuli)Acquisizione di una delle cantine più rilevanti dei Colli Orientali, forte componente fondiaria e potenziale di re‑positioning.
WarRoom Cellars → SIMIWarRoom Cellars acquisisce lo storico brand SIMI dalla galassia CaliforniaNDUSA (California)Operatore “brand‑driven” che compra un marchio storico per rilanciarlo con strategie di guerrilla marketing e premiumizzazione.
Kir‑Yianni → Domaine SigalasKir‑Yianni acquisisce Domaine SigalasNDGrecia (Santorini)Prima tenuta fuori dalla Macedonia per Kir‑Yianni, rafforza la presenza sul segmento Assyrtiko premium e sull’enoturismo d’isola.
Performant Capital → Wine SuitePerformant Capital (USA) investe in Wine Suite (CRM per cantine)NDItalia ↔ USAM&A tech: obiettivo creare hub globale di soluzioni CRM/marketing per vino, unendo Wine Suite e OrderPort.

Mini box “Prezzi & Vendemmia”

Vendemmia 2025 – Italia & mondo

  • Italia
    • Produzione stimata 47,4 Mhl (+8% vs 2024), qualità medio‑alta, con qualche correzione al ribasso possibile in aree colpite da caldo e siccità.
    • Giacenze pre‑vendemmia ≈36–37 Mhl: tema centrale 2025‑26 è gestione stock più che capacità produttiva.
  • Mondo
    • OIV: 232 Mhl (+3% vs 2024 ma ‑7% vs media 5 anni), terzo anno consecutivo sotto media per eventi meteo estremi (siccità, piogge torrenziali, gelate).

Prezzi uve – snapshot 2025

  • Piemonte (Cuneo, €/kg):
    • Nebbiolo per Barolo 2,42–2,71; Nebbiolo per Barbaresco 1,71–2,16; Moscato per Asti/Moscato d’Asti 1,15–1,21; Barbera d’Alba 0,90–1,18.
  • Veneto/Lombardia (variazioni vs 2023):
    • Amarone/Recioto ‑13%, Valpolicella ‑8%, Prosecco Conegliano‑Valdobbiadene ‑9%; in controtendenza Franciacorta +5%, Lugana +7%.
  • Centro‑Sud (esempi listini 2025):
    • Sangiovese ~26‑30 €/q, Merlot/Cabernet ~28‑30 €/q, Sagrantino DOCG ~100‑140 €/q, con aumenti fino a +30–50% vs 2023 in alcune denominazioni di nicchia.

Prezzi vino sfuso

  • Italia – all’origine
    • Rossi/rosati comuni: ≈4,15–4,50 €/ettogrado, stabili settimana su settimana, con cali significativi su alcune voci rispetto al 2024 (anche ‑20%).
    • Bianchi comuni: ≈5,36 €/ettogrado, stabili, con correzioni più limitate (‑4% a/a).
  • Bulk globale
    • H1 2025: prezzo medio ≈0,78 €/L, +2,1% annuo ma con volumi scambiati deboli: domanda prudente, uso del prezzo più come leva di selezione clienti che di crescita volumi.