News Vitivinicole e tenute agricole di giovedì 21 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 21 aprile 2022!

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Intervista a David Granieri – Il vino è il vero ambasciatore della Regione Lazio nel mondo’ – Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022.
David Granieri, presidente Coldiretti Lazio, traccia il bilancio del recente Vinitaly 2022 a cui hanno partecipato ben 58 aziende vinicole laziali Aumentano le aziende che operano nel settore vinicolo della Regione Lazio, migliora la qualità del vino prodotto nella nostra regione, infine sono sempre più giovani i produttori e imprenditori del settore. È stata un successo la rassegna vinicola nazionale che si è svolta, appena prima di Pasqua, a Verona a pag. 6 David Granieri, presidente Coldiretti: “Il vino è il vero ambasciatore del Lazio nel mondo. Aziende sempre più protagoniste” Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022 Il Caffè di Roma ha intervistato David Granieri, presidente della Federazione Regionale Lazio di Coldiretti, sul recente successo delle aziende vinicole del Lazio al Vinitaly 2022, finalmente in presenza dopo due anni, anche perché il vino va assaggiato.

Fonte: Il Caffè di Roma.

Vinitaly incorona il progetto di valorizzazione dei vitigni Cesanese e Bellone.
Un percorso comune al distretto eno-agroalimentare delle province di Fre Latina con il contributo della Camera di Commercio Ha preso il via con lo showcase del Vinitaly di Verona il nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle province di Frosinone e Latina che puntano sulla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Cesanese e Bellone. Il progetto ad ampio respiro che si avvale del contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, e che prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni. Verrà realizzato un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica da esportare in Italia e all’estero.

Fonte: L’Inchiesta.

Eccellenze olio, Ursini migliore azienda nella nuova guida del Gambero Rosso.
Eccellenze abruzzesi non solo vino, che ha di nuovo sbancato al Vinitaly, ma si impone anche la produzione di olio e olive che sale sugli allori. Difatti la Guida Oli 2022 del Gambero Rosso ha incoronato l’azienda Ursini di Fossacesia quale miglior azienda olearia dell’anno. La società, nata nel 1988, ha al timone il Dg Giuseppe Ursini e suo figlio Pierpaolo, amministratore, e nel corso del tempo ha inanellato numerosi premi, a cominciare da quello iridato mondiale per l’olio al mandarino. Tra storiche realtà produttive, nuovi impianti e ricambi generazionali, il fronte Adriatico del Centro Italia riesce anno dopo anno a inserirsi in modo sempre più efficace nelle migliori produzioni della Penisola. La guida “Oli d’Italia” del prestigioso Gambero Rosso assegna alla Ursini il premio di migliore azienda olearia del 2022, in più, il massimo riconoscimento delle Tre Foglie, l’Olio Extra Vergine di Oliva “Tandem” e con Due Foglie Rosse gli Oli “Opera Mastra” ed il monovarietale “Solo Intosso”.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Vinitaly, successo per la Puglia.
“Un bilancio più che positivo nonostante due anni difficilissimi per tutto il comparto produttivo regionale. Abbiamo un’offerta enologica qualitativa e quantitativa come poche regioni in Italia. Secondo il `Rapporto Ismea-Qualivita 2021′ siamo tra i primi per impatto economico, con 594 milioni di euro di valore alla produzione 2020 e un aumento percentuale del +27,6% rispetto al 2019. I numeri ci confermano risultati straordinari per export e per l’aumento degli addetti della filiera: sono dati in crescita rispetto al 2020. Sono soddisfatto per le attestazioni ricevute, per la visibilità che le nostre imprese hanno ottenuto e che meritano. I numerosi buyers stranieri, da circa 139 Paesi, che hanno degustato e preso accordi con le nostre imprese sono un ulteriore elemento che ci fa ben sperare, nonostante, com’è noto, sia mancata una rappresentanza rilevante di operatori economici, da sempre particolarmente ricettivi alla nostra offerta enoica di qualità, a causa del conflitto bellico purtroppo ancora in atto”. Così l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di Vinitaly.

Fonte: Taranto Buonasera.

Anche metaverso ha il suo Vinitaly Serena Wines è già presente – Nasce il metaverso del vino «Meno fiere e più digitale»
Anche il vino dallo scorso 17 marzo ha il suo metaverso: si chiama Vinophila, portale 3D immersivo. E ci sono i trevigiani. Online l’expo permanente Vinophila, la trevigiana Serena Wines tra i primi partner “Progetto lungimirante, questo è il domani. Non sarà un portale e-commerce” Uno stand virtuale costa cinquemila euro per un anno “Creiamo un mix con gli eventi in presenza”

Fonte: Tribuna Treviso.

Sorseggiando – Nanfrè si presenta Il Valpolicella Sant’Antonio ora mette i jeans.
Sulle colline del veronese, tra Soave e Valpolicella, c’è la tenuta Sant’Antonio curata nei minimi particolari dal quattro fratelli Castagnedi: Armando, Tiziano, Paolo e Massimo. Solidamente veneti, con i piedi ben piantati nel territorio e una dedizione certosina per il lavoro in vigna, come In cantina. Paolo Castagnedi è l’enologo che ha firmato alcuni dei migliori vini pop (ottimi nel rapporto qualità-prezzo) italiani. Tra questi c’è il Nanfrè, un Valpolicella classico, frutto delle migliori uve di Corvina e Rondinella dellavigna che un tempo apparteneva a un certo Gianfranco, detto Gianfro Nanfrè, come il vino che ora lo ricorda. All’ultima versione, annata 2020, Castagnedi hanno messo i jeans per farne un vino giovane, fresco, meno alcolico e di eccezionale bevibilità. Di un bel colore rubino brillante il Nanfrè 2020 di Sant’Antonio profuma di susina rossa e timo cedrino con sfumature selvatiche.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Intervista a Berta de Pablos-Barbier – Rigeneriamo i terreni dei vigneti.
La presidente e ceo di Maison Moët e Chandon: «Dall’eco-pascolo alla biodiversità dei vitigni».  Corridoi “green” per tutelare flora e fauna. Attività agroecologiche per la rigenerazione dei terreni. Interventi per promuovere la biodiversità. Storia – alla ricerca dell’antica “armonia” con l’ambiente – e tecnologia sono i pilastri del progetto “Natura Nostra”, avviato da Moët e Chandon con l’intento di favorire la transizione ecologica alla ricerca di un equilibrio “eco” in grado di contrastare il cambiamento climatico. Abbiamo incontrato Berta de Pablos-Barbier, presidente e ceo di Maison Moët e Chandon, per farci raccontare filosofia e fasi del progetto, tra passato e ricerca. La Maison, oltre cento anni fa, nella regione dello Champagne, ha combattuto contro la fillossera, oggi su cosa concentra la ricerca? «La qualità dei nostri prodotti dipende fortemente da natura e clima, dobbiamo trovare modi innovativi per mantenere il savoir-faire aprendo la strada a un futuro più sostenibile, per mantenere la qualità dei prodotti, preservando l’ecosistema.

Fonte: MoltoFuturo.

Gessopalena, parte il reimpianto degli antichi vitigni.
Si tratta del Nero Antico e della Vedovella Nera: si punta su bio-diversità ed enoturismo. Al via i nuovi reimpianti dei vitigni di “Nero Antico dì Pretalucente” e “Vedovella Nera di Pretalucente”. Continua il progetto, delle università di Teramo e Perugia, per la caratterizzazione e per la valutazione delle potenzialità viticole ed enologiche dei vitigni tipici, azione propedeutica all’iscrizione (in corso) nel registro nazionale delle varietà viticole. Adesso, dopo le prime vinificazioni professionali che tanto hanno dato soddisfazioni ed interesse, si passa alla fase successiva: il reimpianto delle viti. Un progetto, voluto dall’amministrazione comunale di Gessopalena e dalla regione Abruzzo, supportato dalla cantina Orsogna.

Fonte, Centro Chieti Lanciano Vasto

Arriva a Rimini Trentodoc Bollicine di montagna al mare.
Appuntamento il 2 maggio prossimo al Grand Hotel con 50 cantine spumantistiche che proporranno in degustazione ben 130 etichette del loro pregiato metodo classico RIMINI Bollicine dal Trentino alla riviera romagnola. Cinquanta case spumantistiche, per oltre 130 etichette, quattro migliori sommelier d’Italia dell’Ais e due format di degustazione, per una giornata a Rimini il 2 maggio. Bocche Trento Doc I produttori associati all’Istituto Trento Doc, saranno presenti con il loro singolo desk e saranno due i format di degustazione proposti. Tramite “MyTrentodo” gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione dei metodi classici di montagna raccontati attraverso un’etichetta. Il secondo format “TrentodocTime”, prevede una vera e propria degustazione guidata, della durata di circa un’ora, con sette Trentodoc in degustazione.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

È confermato a maggio tornerà il Wein Tour.
È confermato l’appuntamento primaverile con Wein Tour di Cattolica, che quest’anno si terrà dal 20 al 22 maggio prossimi in viale Bovio. La manifestazione dedicata ai migliori vini e cantine dell’Emilia- Romagna, alla cultura e riscoperta del territorio, è arrivata con questa alla sua sesta edizione. L’evento dedicato agli amanti del vino, alle eccellenze e alle tipicità enogastronomiche locali inaugura l’estate della Regina. L’appuntamento è promosso ancora una volta dal comitato “Cuore di Cattolica” e da Veronica Pontis (organizzatrice di eventi), in collaborazione con l’amministrazione comunale, Wein Tour Cattolica si conferma così un’iniziativa attesa e consolidata nel panorama vitivinicolo regionale come nel calendario di eventi della riviera.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Cocktail “diVini” all’Enoteca regionale
Serata speciale alla Rocca di Dozza mercoledì 27 aprile alle 20.30, L’Enoteca Regionale Emilia- Romagna organizza una degustazione d’eccezione: Cocktails DiVini. Partendo dalla tradizione dei vini emiliano-romagnoli, si proseguirà la degustazione coni più famosi cocktails internazionali che avranno come protagonisti Pignoletto DOC frizzante, Romagna Albana DOCG secco e passito. Un incontro tra la miscelazione e l’arte dei nostri vignaioli. Questi i cocktails proposti: Barracuda (Pignoletto DOC frizzante, rhum, galliano, succo di ananas, succo di limone fresco), Vodka Sour alla Maracuja e Albana DOCG (Romagna Albana DOCG secco, vodka, maracuja, sweet and sour), Sweet Albana (Romagna Albana DOCG passito, vodka, sweet and sour, apricot brandy, angostura bitter).

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta.
Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta La storia della famiglia col vino è iniziata negli anni ’80 a Menfi Oggi sono presenti a Vittoria, Noto, Capo Milazzo e sull’Etna. Nel sentire comune, dire Planetavuol dire vino siciliano. La grande capacità di Diego di aver portato l’amore per la sua terra in giro per il mondo ha fatto di lui uno dei grandi signori del vino italiano e della sua azienda la colonna di un binomio inscindibile. Tuttavia, non è tutto così semplice, perché Planeta non è solo il nome di un marchio e non è nemmeno solo il nome di un’azienda. Planeta è prima di tutto un cognome: quello di una famiglia che ha sempre tenuto mani e piedi nella nuda terra. In quella strabiliante cornice che è Menfi, i Planeta per anni hanno condotto la loro azienda agricola di natura mista, come tante altre se ne possono trovare girando per il nostro stivale.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante.
Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante a leggenda racconta la storia del Re Berardo, figlio di Wiginisio e rampollo della famiglia Berardenga che nel Seicento fu spedito, dietro sollecitazione paterna, a prendere possesso di alcuni possedimenti in Toscana acquisiti di recente. Da subito si innamorò di quelle terre dove si stabili a lungo lasciando una discendenza nobiliare che rimase nei secoli a presidiare quei luoghi così ricchi di storia e di natura. Da notare che ancor oggi alcuni borghi del Senese continuano il nome della Berardenga nel proprio toponimo (Castelnuovo Berardenga, Montalto Berardenga, Monte Luco della Berardenga).

Fonte, Corriere Romagna Gusto.

La 74a Sagra del vino è pronta a ripartire dopo due edizioni annullate dal Covid.
II taglio del nastro alle 18 di domani a palazzo Burovich In contemporanea l’annuncio dei vincitori di Filari di bolle. A Casarsa, dopo due annidi stop, ritorna la Sagra del vino con l’edizione numero 74. In città da martedì sono in corso i lavori per la preparazione dei chioschi e delle attrazioni del luna park. Il taglio del nastro è previsto alle 18 di domani nella sala consiliare di palazzo Burovich. Nell’occasione saranno annunciati i vincitori dell’ottava edizione di Filari di bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia organizzata da Pro Casarsa, Comune e Associazione italiana sommelier del Fvg, in collaborazione con il Consorzio delle Doc-Fvg e la sponsorizzazione di Friulovest banca e il patrocinio della Regione Fvg. Hanno inoltre collaborato Città del vino, Assoenologi, Onav, Promo turismo Fvg e Strada del vino e dei sapori Fvg.

Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.

Nel centro storico spazio ai vini rossi.
Se il Forte dell’Annunziata sarà chiamato a rinnovare la tradizione di contaminazione tra antico e moderno già inaugurata con le mostre di arte contemporanea, come ribadito dalla curatrice Daniela Gandolfi, il mondo enogastronomico e il legame con il territorio spazieranno anche nel centro storico e a Marina San Giuseppe. In particolare, vi saranno tre eventi speciali al centro della rassegna “Oltre il cibo”, con l’obiettivo di valorizzare eccellenze, tradizioni e l’identità di questa parte del Mediterraneo. 1113 e 14 maggio, arriva la prima edizione di Ventimiglia Wine Masterclass. Si tratta di due appuntamenti dedicati alla degustazione di vini espressione dell’eccellenza nel mondo, entrambi guidati dalla presenter e Wine educator Cristina Mercuri, DipWset, Master of Wine candidate, tra le 10.000 persone al mondo in possesso del Diploma wset.

Fonte, Secolo XIX Imperia.

Sestri Levante – Weekend con I vini del cuore: trenta cantine all’Annunziata.
Il week end lungo del 25 Aprile offre un appuntamento imperdibile per gli appassionati di enologia e di sapori, ma non solo. L’ex convento dell’Annunziata, nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, ospita, infatti, i produttori che sono confluiti nella prima guida social “I vini del cuore”, disponibile su Amazon, nata da una idea della blogger Olga Sofia Schiaffino che ha coinvolto 20 instagramers. Gli amanti del vino hanno raccontato in modo emozionale cinque vini ciascuno, tre della propria regione e due di altri territori italiani, creando una soluzione che viene incontro ai palati e anche alle narrazioni efficaci. «Stiamo già lavorando alla prossima edizione — racconta Schiaffino – che vedrà coinvolti più blogger, chiamati a descrivere 3 vini del cuore, cioè vini che hanno un particolare risvolto affettivo ed emotivo: uno storytelling che parte dalla esperienza individuale e pone l’accento su un modo di degustare che non esclude quello tecnico ma lo completa di originalità».

Fonte, Secolo XIX Levante.

Vini, un anno da record per le bollicine d’Oltrepo – Crescita record per lo spumante d’Oltrepo.
Nel 20211a produzione del Metodo classico è aumentata del 23/0, i ricavi nella grande distribuzione sono saliti del 62%. L’Oltrepo Pavese crede sempre di più nelle bollicine, superato il mezzo milione di bottiglie prodotte. La tendenza emersa durante il Vinitaly di Verona, dove gli spumanti locali sono stati i più richiesti agli stand delle aziende, è confermata dai dati dell’istituto di ricerca Iri, relativi alla produzione e distribuzione 2021, pubblicati da un report del Gambero Rosso a ridosso della rassegna veronese. I NUMERI Lo scorso anno, infatti, per la prima volta il Metodo classico Oltrepo Pavese ha superato le 500mi1a bottiglie prodotte (+23% rispetto al 2020), un risultato ancora lontano dai colossi di Prosecco, Franciacorta e Trento, ma che dimostra come le aziende del territorio (la “culla” del Pinot nero, il terzo territorio produttivo europeo di questo vitigno) stiano puntando sempre più sulla denominazione. I dati delle vendite nella grande distribuzione superano quelli della media nazionale: nel 2021 il Metodo classico oltrepadano ha fatto registrare un +48% in volume (24.597 litri) e +62% in valore (253 459 euro) con un prezzo medio al litro che va dai 9,6 ai 10,3 euro.

Fonte, Provincia – Pavese.

Il 65% del vino di Lombardia arriva dalla provincia di Pavia.
In Oltrepo ogni anno vengono prodotte 75 milioni di bottiglie Nuovi disciplinari di Pinot nero e grigio, si aspetta l’ok del ministero dell’Agricoltura. Un territorio da 75 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno, ovvero il 65% della produzione regionale, e 13.500 ettari di vigneto di cui 3.000 coltivati a Pinot nero. Sono i numeri dell’Oltrepo Pavese dove, nonostante l’aumento delle bottiglie di Metodo classico, il primato della produzione appartiene alla Bonarda, per la categoria delle Doc, e all’Igt Provincia di Pavia. Secondo i dati 2020 dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini la Bonarda è al 20° posto tra le Doc più imbottigliate in Italia con quasi 19 milioni di bottiglie (140.000 ettolitri) che equivalgono all’1% del totale italiano. Al decimo posto delle Igt più imbottigliate in Italia, invece, c’è la “Provincia di Pavia” che sfiora i 48 milioni di bottiglie nel 2020 (358.000 ettolitri). Per quanto riguarda le altre denominazioni, in Oltrepo vengono prodotte ogni anno circa 3 milioni di bottiglie di Sangue di Giuda e una buona fetta è occupata da Pinot grigio, Pinot nero e Riesling.

Fonte, Provincia – Pavese.

Un QRcode per la tracciabilità dei vini.
Tra i partner Copagri Marche e Unicam presentate al Vinitaly 2022, nello stand Copagri, le fasi del progetto Biocerto (Blockchain isotopic origin, certificazione e tracciabilità sull’origine biologica dei prodotti), sulla tracciabilità e sulla tutela dei principali vini marchigiani come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, con la tecnologia blockchain EggNet. Il progetto è finanziato dalla Regione attraverso il Psr Marche 2014/2020 e vede la partecipazione di Copagri Marche, Unicam, Agenzia di sviluppo rurale, Egg Chain srl, Studio agronomico Fioretti, le imprese agricole Andrea Passacantando che è l’azienda capofila, Brocani Giuseppe e D’Erasmo Pasquale. Biocerto prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale in grado di salvare sulla rete blockchian EggNet tutte le informazioni caratteristiche della bottiglia di vino, dall’origine geografica dell’uva fino alle caratteristiche specifiche del vino imbottigliato, per tracciare e proteggere il prodotto e i consumatori da possibili contraffazioni.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Sorsi di bellezza: i cosmetici biologici dalle “fecce” del Verdicchio di Matelica.
II vino per curare la pelle e proteggere l’ambiente / Dall’incubatoio dell’Università di Camerino nasce il progetto Cobiodoc che porta il territorio sulla pelle II Verdicchio di Matelica è uno dei simboli dell’eccellenza marchigiana, un unicum che nasce in una vallata non convenzionale che dona al vino profumi e sentori irripetibili. Molto più di un vino, il Verdicchio è diventato a tutti gli effetti un simbolo trasversale della cultura marchigiana, ne indossa i colori e ne incarna i valori, eppure le sue doti non si esauriscono nel bouquet e nel terroir… Una ricerca dell’Università degli Studi di Camerino ha dimostrato le notevoli qualità cosmetiche delle fecce, scarti di produzione del Verdicchio di Matelica evidenziando anche tracce del noto squalene, elemento assai ricercato nell’industria cosmetica contemporanea.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Terre Cortesi Moncaro, azienda premiata al Vinitaly.
È una delle etichette regionali più grandi e prestigiose II Vinitaly della ripartenza, appena svoltosi a Verona, punta i riflettori sulle Marche e su una delle più prestigiose etichette vinicole della Regione. Terre Cortesi Moncaro è stata infatti insignita del premio “Gran Vinitaly 2022 – Cantina dell’anno”, un importante riconoscimento per quella che è anche la realtà vinicola più grande della regione. Un successo ottenuto grazie agli ottimi piazzamenti delle produzioni Moncaro, tra le quali spicca certamente il Verdicchio di Jesi Classico Superiore Fondiglie, indicato come “Miglior vino bianco d’Italia” con un punteggio di 95/100, seguito a ruota da altre produzioni di qualità della cooperativa: il poderoso “Verde di Ca’ruptae”, il suadente “Tordiruta” e lo sbarazzino “Le Vele”.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

«Vinum, evento di riferimento turisti entusiasti».
Danilo Lusso Matteo Ascheri, imprenditore vitivinicolo di Bra, nel giugno del 2021 è stato rieletto presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Una realtà che conta oltre 500 aziende vitivinicole associate, espressione di l0mila ettari di vigneti nelle Langhe e nel Roero, da cui si ottengono oltre 60 milioni di bottiglie. Sono nove le denominazioni tutelate: Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga. Il Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco. come si chiamava inizialmente, fu fondato ufficialmente nel 1934 con il compito di definire il contesto produttivo, vigilare contro frodi, adulterazioni e sleale concorrenza, promuovere la conoscenza dei vini, oltre a difendere nome e qualità nelle sedi più opportune. Venne ricostituito a partire dal 1947.

Fonte, Idea.

Intervista a Robert Gherardi – «Il metodo Barolo all’australiana è il mio segreto».
Robert Gherardi produce apprezzati vini dall’altra parte del mondo ma ogni anno trascorre qualche mese in Piemonte con la famiglia: «È stato amore a prima vista». Nella sua cantina a Margaret River, Robert e sua moglie Kellie organizzano cene a tema dedicate all’Italia in cui, oltre gustare piatti valtellinesi e langaroli, i clienti assistono alla proiezione del docufilm sui “Barolo Boys”, gli intraprendenti produttori che negli anni ’80 andarono alla conquista degli Usa. «Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei coraggiosi della squadra dei Barolo Boys» racconta Robert. 4 una storia piena di significati, non solo per il dettaglio più conosciuto, l’introduzione nelle Langhe delle famose barrique, ma soprattutto perché fu una vera rivoluzione.

Fonte, Idea.

Intervista a Patricia Cleveland-Peck – «Il curioso caso delle enoteche di Barolo…».
Il viaggio di IDEA “oltre confine” – per misurare la percezione che i Paesi esteri hanno del nostro territorio – prosegue nelle suggestive campagne del Sussex, in Inghilterra. Qui vive Patricia Cleveland-Peck, giornalista esperta di viaggi. Patricia, se le diciamo Langhe, Roero e Montenato? (Ci sono stata una sola volta, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Blanco d’Alba. Questa unica visita, tuttavia. mi è stata sufficiente per percepire il valore di quest’area». Ci sono altre regioni del mondo che le ricordano le Langhe?» Come scrittrice di viaggi. DELLE ENOTECHE DI BAROLO…» visito molti luoghi: ritengo che ciascuno sia speciale. Detto questo, le Langhe hanno carattere a sufficienza per evitare qualsiasi paragone». Come valuta l’accoglienza ricevuta? Ho soggiornato in una struttura di Monforte d’Alba. Era una ex casa privata, da poco convertita in residenza per i turisti. Si trovava in cima alla collina. L’ho trovata molto confortevole e affascinante. La mia camera aveva il balcone che si affacciava su splendidi vigneti.

Fonte, Idea.

Conto alla rovescia per la Mostra del vino: un convegno sull’eno-turismo aprirà l’evento.
Sabato mattina a Ghemme partirà la 50esima edizione della manifestazione organizzata dalla Pro loco. Per più di due settimane nel centro storico si potranno degustare (e acquistare) i pregiati Docg e prodotti locali 61 (beul Un maxi convegno sul turismo e sul vino aprirà sabato a Ghemme la 50 edizione della Mostra mercato del vino Ghemme Docg, organizzata dalla Pro loco e che si terrà nel paese per oltre due settimane. Si parte sabato, quindi, con l’incontro intitolato “Il quadrante: le Pro loco nel contesto enoturistico dell’Alto Piemonte”. una iniziativa che coinvolge le Città del vino del Piemonte e l’Unpli, l’Unione nazionale delle Pro loco, protagoniste indiscusse dell’attività di promozione turistica. «Abbiamo organizzato il convegno per fare il punto sulla situazione turistica e vinicola delle quattro province del quadrante dell’Alto Piemonte: Novara, Vercelli, Biella e VCO – afferma Piero Rossi, rappresentante della Pro loco. Vogliamo mettere a confronto i rappresentanti dei principali enti del territorio.

Fonte, Notizia Oggi Borgosesia.

Vinitaly: ancora tre giorni per la fiera organizzata a Verona.
Vini e came: due eccellenze per Piemonte e Toscana EVENTI» Finalmente i calici sono ritornati a tintinnare e nei grandi padiglioni di Verona Fiere si respira l’inebriante protunu di vino. Dopo due anni di attesa il Vinitaly è stato inaugurato ieri, domenica I O aprile. I.a rassegna proseguirà per altri tre giorni, ospitando degustazioni e innumerevoli operatori provenienti da tutto il mondo. Tra gli appuntamenti più attesi ricordiamo cpuelo organizzato per martelli 12 aprile alle I 1 da Confagricoltura. Nello stand allestito nel padiglione Piemonte avrai luogo revrnto “Chianina á Piemontese: incontro divino” Protagonisti dell’incontro saranno i vini rossi Docg delle province di (arco e Siena abbinati alle carni bovine di due razze pre giatissime e di caalita, la Pienuo test. e la ( ••Otic sto appunt.unrnlo vuole essere il primo tassello di un per corso comune che nei prassi mi mesi caratterizzerà i territori delle province di (tinti) e di Siena.

Fonte, Corriere di Alba.

Grandi Langhe: tante degustazioni ma anche riflessioni sulle criticità.
Ottimo bilancio per una kermesse che nella cornice delle Ogr ha ospitato 226 aziende e 2.200 addetti ai lavori si sono spenti i riflettori su ( Grandi Langhe, la due giorni in Ili hen 226..Irltine hanno presentato le nuove .usuale di Baroli,, harharesco, Rocco e delle altre otto destinazioni di Langhe e Roero a un Vasto pubblico di professionisti e appassionati. Nell’inedita tornite delle Ogr di Torino si sono riuniti in 2.2(91, tra opera lori italiani ed internazionali e grande pubblici: per la prima volta quell’anno. infatti, anche per gli appassionati i stata organizzata, con Ais Piemonte, una sessione di degustazioni dedicata agli enoappassiunati.. la non solo degustazioni.

Fonte, Corriere di Alba.

Ristrutturazione dei vigneti: ecco il bando, ma basteranno i fondi?
Le pratiche necessarie per accedere al piano fanno riferimento a prezzi di listino inferiori a quelli registrati oggi. La Giunta regionale del presidente Cirio, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e al (:il>.?, Marco Protopapa, ha approvato il bando relativo alla misura (km (Organizzazione Comune dei Mercati) vino per dare la possibilità alle aziende piemontesi del settore di chiedere i contributi sulla campagna 2022-2023 per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. Sono tondi europei della Ptililit.) Agricola (normine) Pai ? che 10 ~lato assegna alle Regitni. le quali poi gestiscono le istruttorie e la graduatoria delle domande.

Fonte, Corriere di Alba.

Vinitaly 2022 Dopo! chiaroscuro! il vino cerca il rilanc!o.
Giovanni Bocchino (Gruppo Dosio): «Bello ritrovarsi dopo due anni ma fiera da ripensare». E’ stato un «Vinitaly importante per la ripartenza e, soprattutto, per il ritrovarsi dopo due annidi sole telefonate e videoconferenze». Giovanni Bocchino, direttore commerciale del Gruppo Dosio di La Morra (ha acquisito Casa Coppo e l’azienda Villa Giada), è di ritorno dalla kermesse veronese. In quattro giorni il mondo del vino è tornato protagonista Molti visitatori? Secondo le stime ufficiali sono stati non meno di 80 mila le persone che hanno girato tra gli stand. Se nell’ultima edizione erano stati 120 mila direi che il sistema ha retto, e bene, considerando anche le regole enti-pandemia C’erano molti buyers.

Fonte, Nuova Provincia (Asti).

Una giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio.
A confronto produttori, giornalisti, influencer e opinion maker «I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale di Alba per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicine.

Fonte, Stampa Asti.

Carrellata di ospiti al Sociale per un confronto sul vino e i suoi legami con il territorio.
«I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa e Lara Loreti giornalista de II Gusto, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicene.

Fonte, Stampa Cuneo.

La cantina Marchesi di Barolo acquista otto ettari di vigneti nell’area del pregiato cru Perno.
Con un investimento di 6,2 milioni di euro, la storica cantina Marchesi di Barolo ha aggiunto un pezzo importante alla sua già prestigiosa collezione di vigneti, acquisendo dalla famiglia Alessandria di Monforte oltre 8 ettari di terreni in corpo unico nella zona del cru Perno, nel cuore dell’area di produzione del Barolo. Tre ettari sono già vitati a Nebbiolo da Barolo, mezzo ettaro sarà destinato a Langhe Nebbiolo e l’altra metà al bianco Viognier, mentre il restante terreno è destinato a noccioleti, prato e bosco. «Ci siamo innamorati di questa terra bianca calcareae argillosa, simile a quella del nostro cru Sarmassa, in grado di dare vini potenti ed eleganti – spiega Ernesto Abbona, titolare della Marchesi di Barolo con la moglie Anna e i figli Valentina e Davide -. Abbiamo colto questa occasione per uscire dai confini di Barolo con una proprietà importante e completare il percorso che in questi anni ci ha portati a diventare un’aziendavitivinicola più completa, in grado di vinificare con uve proprie più della metà del vino che produciamo».

Fonte, Stampa Cuneo.

L’inclusione passa dal vino Ecco i “sommelier astemi”.
La formula di UniCredit per aziende vinicole Il patrimonio in cantina criterio per i finanziamenti. UniCredit ha siglato una partnership con Federdoc (di cui fa parte il Consorzio di tutela dei vini DOC Sicilia) e Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), istituto incaricato in Sicilia nelle attività di controllo sui vini, i cui disciplinari di produzione hanno ottenuto il riconoscimento come Denominazione di Origine (Doc) o Indicazione Geografica (Igp), con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole. Grazie alla partnership UniCredit metterà a disposizione delle aziende appartenenti al settore nuovi finanziamenti, garantiti da “Pegno Rotativo” su prodotti vitivinicoli Doc e Igp.

Fonte, L’Edicola del Sud Bat.

Salento, dopo dieci anni il primo spumante da negroamaro bianco.
Ecco i “sommelier astemi” II progetto ospitato dall’alberghiero Aldo Moro. S’intitola: “Sommelier astemio”, il primo corso per sommelier rivolto a ragazzi con bisogni educativi speciali, realizzato in un ciclo di lezioni ideato e patrocinato dalla delegazione Ais (associazione italiana sommelier) di Bari con la partecipazione diretta dei sommelier pugliesi. Ad aprire le porte a quest’iniziativa è l’istituto alberghiero “Aldo Moro” di Margherita di Savoia in collaborazione con l’associazione italiana sommelier Puglia e le sue delegazioni di Bari e Bat Svevia. La presentazione del progetto si terrà venerdì 22 aprile, alle ore 11, presso l’auditorium dell’istituto, alla presenza del dirigente scolastico Valentino Di Stolfo, del sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Lodispoto, dell’assessore alla politiche sociali Grazia Damato, del delegato AIS Bari Raffaele Massa, della delegata AIS Bat Svevia Marina De Tullio, del presidente Ais Puglia e del vicepresidente Vito Sante Cecere e Giacomo D’Ambruoso, saranno presenti i docenti e i ragazzi che saranno coinvolti nell’iniziativa e il docente e sommelier Antonio Riontino.

Fonte, Repubblica Bari.

Bolgheri, Frescobaldi si allarga «Ora 40 mila bottiglie in più».
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti».

Fonte, Corriere Fiorentino.

Quando il vino entra nel tempio delle acque.
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti». Del resto come dice il proverbio «A chi non piace il vino, Dio gli toglie l’acqua».

Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.

«Wine Elite Festival» nella città delle acque.
Si svolgerà a metà settembre. Gli organizzatori: «Presentazione in netto anticipo perché puntiamo molto sulla promozione». II «Montecatini Wine Élite Festival» vivrà la sua prima edizione dal 16 al 19 settembre, coniugando grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario delle Terme Tettuccio. L’happening promuoverà le maggiori produzioni vitivinicole e agroalimentari italiane e internazionali. Ieri la presentazione al Syrah con il sindaco Luca Baroncini e gli organizzatori Gino «Fuso» Carmignani vignaiolo presidente del Consorzio del vino di Montecarlo Doc, che sarà il direttore artistico della manifestazione; Niccolò Finizzola manager del settore vino, con esperienze internazionali come responsabile marketing di rinomate cantine; Life Montecatini e Tuscany di Fernando Basile, che si occupa di grandi eventi, logistica e promozione turistica; Massimiliano Sichi imprenditore della ristorazione e dell’intrattenimento e sommelier Ais, titolare del Syrah; Andrea Spadoni giornalista e responsabile della comunicazione di Food e Wine in progress e L’eccellenza di Toscana. «Puntiamo – spiega Basile – a essere un appuntamento fisso di un mese importante come settembre.

Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.

Al podere La Pace 35mila bottiglie divini d’eccellenza in società benefit.
Simone Maggioni protagonista della 54′ edizione di Vinitaly Produzione biologica, sulle etichette la storia del fondatore Michele Nannini. Il podere La Pace di Simone Maggioni, piccola tenuta che produce un selezionato numero di vini di alta qualità nelle colline fra Massa Marittima e Follonica, è stato uno degli espositori che hanno partecipato alla 54″ edizione di Vinitaly alla fiera di Verona. Una delle poche attività che possono vantare lo status di “società benefit”. Questo tipo di società rappresenta un’evoluzione del concetto stesso di azienda. Si tratta infatti di imprese che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, delle comunità, dei territori e dell’ambiente, dei beni e delle attività culturali e sociali, di enti e associazioni e di altri portatori di interesse.

Fonte, Tirreno Grosseto.

Ecco “Winelite festival”: per quattro giorni Montecatini diventerà la capitale del vino.
Oltre cento produttori dell’eccellenza italiana, incontri, temporary shop perle strade e degustazioni dal 18 al 19 settembre. Montecatini è una delle città toscane in cui si stappa il maggior numero di bottiglie di vino. Parola di “Fuso”, quel Gino Carmignani, patron del ristorante “da Baffo”, a Montecarlo, anche detto “il signore del vino”, produttore fra l’altro del “Merlo della Topanera” e del “For Duke”, nonché presidente del Consorzio del vino di Montecarlo doc. Sorride seduto davanti a un bicchiere di Franciacorta mentre gli organizzatori raccontano di come proprio lui sarà il direttore artistico della prima edizione del “Montecatini winelite festival”: grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario liberty dello stabilimento Tettuccio. Gli appassionati di degustazioni possono segnare le date sul calendario: da venerdì 16 settembre fino a lunedì 19 la città è pronta ad ospitare associazioni di categoria, professionisti, produttori del settore, imprenditori, albergatori del territorio, piattaforme di incoming turistico, giornalisti e comunicatori.

Fonte, Tirreno Pistoia-Montecatini.

Al Tettuccio le “star” dell’enogastronomia.
«Su questo evento investo e scommetto perché ha tutte le caratteristiche giuste per diventare un appuntamento annuale di richiamo»: il sindaco Luca Baroncini dà il suo pieno appoggio al Montecatini winelite festival. Con un’attenzione particolare anche per la location. «Soprattutto per lo stabilimento Tettuccio, che ospiterà il festival— continua il primo cittadino— e che è indubbiamente uno dei luoghi più belli al mondo. Aspettiamo molto pubblico e attenzione da parte degli addetti ai lavori e gli appassionati. La squadra degli organizzatori è carica e molto appassionata. Il format è originale e di alta qualità». Non solo vino e gastronomia, ma anche spazio alla cultura e agli autori. La rassegna “Acqua in bocca (ma non troppo)” curerà la parte dedicata alla presentazione di libri.

Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.

Enolia rinviata per maltempo, le nuove date.
La decisione al termine di una riunione tra Comune e Fondazione: «La pioggia rischiava di rovinare il lavoro di tutti». Troppo importante e attesa, la ventunesima edizione di Enolia, per rischiare che la pioggia la rovini. Che mandi a monte la due giorni dedicata a olio, vino e prodotti tipici locali, nella cornice di Palazzo Mediceo e nel centro storico del capoluogo. Così l’evento, fra i più importanti di Seravezza, è stato rinviato a sabato 14 e domenica 15 maggio (sarebbe stato in programma per questo week end). La decisione è stata presa ieri mattina in un incontro urgente tra l’amministrazione comunale, la Fondazione Terre Medicee e gli organizzatori della manifestazione dedicata all’enogastronomia. Una decisione sofferta per tutti, ma necessaria alla luce delle pessime previsioni meteo che preannunciano per questo fine settimana tempo fortemente perturbato con piogge copiose.

Fonte: Tirreno Viareggio

«AnJo», la chicca di Strasserhof A breve anche la seconda edizione.
Nel mondo dei globetrotter capita così: non ti incontri a due passi da casa, ma a centinaia di chilometri di distanza. È capitato così con Hannes Baumgartner, vignaiolo della tenuta Strasserhof e presidente dell’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige. Invece che a Novacella, dove la sua cantina è una delle più antiche della Valle Isarco, ci siamo ritrovati a Milano, nel corso di una ione organizzata , l’azienda a che si occupa di distribuire la produzione di Strasserhof in tutta Italia: in totale sono 55mila bottiglie all’anno che raggiungono anche Austria, Germania, Paesi Bassi, Giappone e Stati Uniti.

Fonte: Corriere del Trentino.

Bottega e Tecnica Le imprese trevigiane sempre più «green».
Produrre vino in modo sostenibile nel rispetto dei 17 principi delle Nazioni Unite e riciclare gli scarponi da sci. Le aziende trevigiane sono sempre più green. È il caso della cantina e distilleria Bottega di Bibano di Godega Sant’Urbano che, in occasione dell’Earth Day del 22 aprile sottolinea come il tema della sostenibilità sia da sempre un must dell’azienda. Bottega acquista solo energia certificata da fonti rinnovabili e ha scelto la geotermia per la produzione di energia elettrica che gli consente un risparmio di 756 tonnellate annue di anidride carbonica. Dal 2014, inoltre, in distilleria è stato adottato un innovativo sistema di ricircolo dell’acqua. Vi sono poi la coltivazione biologica dei vigneti o il programma RafCycle per il recupero degli scarti delle etichette.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Primavera del Prosecco Sei mostre sulle colline
Cavalcando tra una collina e l’altra dell’Unesco, alla ricerca del migliore Prosecco Docg. Il prossimo fine settimana sarà all’insegna della “Primavera dei prosecco”, con ben sei mostre. Si partirà da Fregona con la 46esime Mostra del Torchiato e dei vini dei Colli di Conegliano DOCG che, dal 22 aprile al 1° maggio, ritorna al Centro di appassimento di Osigo. Si terrà invece a Miane, dal 22 aprile al 1° maggio, la 42esima Mostra del Conegliano Valdobbiadene Docg che propone una vasta selezione di vini dell’area Unesco, dal Prosecco Superiore Docg e Cartizze, al Verdiso Igt. Tra gli appuntamenti in programma il 25 aprile la 30esime edizione di Miane in Fiore. Dal 22 aprile all’8 maggio a Guia andrà in scena la 52esime Mostra del Valdobbiadene Docg. Da non perdere il 24 aprile lo spiedo della Pedemontana.

Fonte: Tribuna Treviso.

Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore».
II creatore Lorenzo Biscontin ha lavorato per aziende della Marca «Si stanno avvicinando anche società di servizi avanzati» Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore» «Il Covid ha cambiato lo scenario globale Oggi gli eventi proseguono nel tempo e hanno superato le distanze» 44 inophila 3D Wine Expo — Il metaverso per vino, birra e bevande alcoliche”: si autodefinisce col, ed è di fatto il primo “expo” virtuale dedicato al mondo del vino: una piattaforma 3D in realtà immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera, come visitare stand, incontrare produttori, chiedere materiale o campioni, ottenere l’accesso a una degustazione, partecipare a seminari ed eventi, avviare trattative commerciali. Tutto da remoto, tramite un avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o da casa. Alanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, guidata da Lorenzo Biscontin, manager con una lunga esperienza nel settore (è stato direttore marketing di Stock e del gruppo vinicolo Santa Margherita di Fossalta, poi direttore generale di Bosco Viticultori di Salgareda).

Fonte: Tribuna Treviso.

Lamezia, riunita la quinta commissione: tra punti discussi anche vicenda ex cantina sociale.
“La procedura per la vendita della cantina sociale di Sambiase è regolare ed è avvenuta nella piena legalità”. Così, il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro da noi sollecitato prima dell’audizione davanti ai componenti della Quinta commissione consiliare permanente, presieduta da Enrico Costantino. Nei giorni scorsi sulla vicenda si sono levate voci contrastanti che hanno alimentato una polemica sull’utilità di alienare il bene, quando invece vi erano altri progetti di pubblica utilità per l’area. Mascaro ha evidenziato alcuni tra i passaggi più salienti sull’iter procedurale, e lo ha fatto alla presenza anche dell’assessore, Francesco Stella.

Fonte: il Lametino.it.

Come promuovere le cantine italiane all’estero?
A Verona è nato il Comitato tecnico-scientifico dell’Italian Taste Summer. Al centro l’enologia e il marketing. Secondo le più recenti ricerche enologiche l’espressione del terroir di un vino non è presente nell’uva, ma è da addebitare principalmente al complesso processo tecnologico-vitivinicolo condotto dall’uomo. Un tema esplosivo dibattuto durante i seminari del convegno “Enologia e Neuroselling: dalla scienza moderna le nuove vie per la qualità della tipicità territoriale e della sua promo in Export” tenuti da due tra i maggiori esperti di Enologia e di Neuromarketing, i professori Maurizio Ugliano e Vincenzo Russo. erroir e valore sono state le parle chiave di questa edizione di “Italian Taste Summit”, tenutosi nella cornice di due cantine storiche del Garda e della Valpolicella: Masi Tenuta Canova e le Possessioni Serego Alighieri.

Fonte: EGnews.it.

La svolta di Cantina di Negrar verso Millenials e Z Generation.
Quattro nuove etichette sono le novità offerte dalla Cantina Valpolicella di Negrar al recente Vinitaly. Di per sè non sarebbe una notizia – presentare ogni tanto prodotti nuovi dovrebbe essere nel DNA di ogni azienda, del vino e non – se non fosse per la tipologia dei vini: 3 bianchi e un rosso giovane, laddove questa cooperativa è famosa per i suoi vini rossi e di lungo invecchiamento. «Si tratta di quattro vini che escono dalla nostra produzione tradizionale, anche se  rientrano nella linea “Domini Veneti” destinata all’Ho.Re.Ca – spiega Daniele Accordini,  direttore generale ed enologo dell’azienda -. Oggi la nostra cooperativa produce in prevalenza vini rossi, che ci hanno dato e continuano a darci grandi soddisfazioni e che hanno successo, ma che sono anche per loro natura vini stagionali, adatti all’autunno e all’inverno. Per questo presentiamo 3 bianchi: 3 cru di Soave, ai quali abbiamo applicato lo stesso concetto di qualità che usiamo in Valpolicella».

Fonte: L’Adige di Verona.

Stati Uniti, eco-certificazioni del vino: cosa significano e come leggerle.
Dave McIntyre ha pubblicato un interessante editoriale sul sito del The Washington Post, nel quale mette in guardia i consumatori dall’acquistare vini “puliti” come se fossero “una pozione magica per tutti i gusti” per aiutare l’ambiente e combattere la crisi climatica, incoraggiando invece i consumatori a investigare con più attenzione le buone pratiche messe in opera delle loro cantine preferite. Interessante anche l’analisi delle principali categorie di certificazione del vino adottate negli Stati Uniti, tra cui sostenibile, biologico, biodinamico, Certified B Corp e Regenerative Organic Certified, e il confronto con gli schemi di certificazione in Europa: se questi sono più o meno equivalenti a quelli negli Stati Uniti. Nell’articolo McIntyre osserva infine quanto l’aumento totale dei vigneti biologici certificati sia aumentato a livello globale del 13% all’anno dal 2005.

Fonte: Federvini.

Vino, con il Covid aumentano gli appassionati: 9 su 10 lo bevono. Sempre più numerosi i giovani responsabili.
La passione degli italiani per il vino rimane elevata, ancora più alta rispetto al pre-Covid – Aumenta la platea dei giovani consumatori con un approccio moderato e consapevole. La pandemia da Covid-19 non ha scalfito il mercato del vino. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto al 2019 – per effetto soprattutto di un’impennata dei giovani consumatori, protagonisti di un approccio più moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, proposta dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monito che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019 in occasione della kermesse nazionale Vinitaly.

Fonte: FIRSTonline.

Vino: 11 piccole DOC siciliane da scoprire.
Record storico di buyer stranieri – così come annunciato dagli organizzatori di Veronafiere – alla 54° edizione del Vinitaly appena conclusasi nella città scaligera: 25.000 operatori da 139 paesi (americani in testa, seguiti in ordine da tedeschi, inglesi, canadesi e francesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione legata alle limitazioni agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina, Giappone e Russia. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche riequilibrato le presenze del Centro-Sud rispetto al Nord. Grande affluenza di visitatori al Padiglione della Sicilia, in particolare, dove quest’anno erano presenti 41 aziende di Assovini. L’associazione, insieme all’Assessorato regionale dell’agricoltura, nella giornata di martedì 12 aprile ha organizzato un’originale masterclass dedicata alle Piccole denominazioni virtuose della Sicilia, condotta dal giornalista Francesco Pensovecchio. Ecco allora 11 piccole DOC della Sicilia da scoprire nel 2022.

Fonte: Agrodolce.

“La Terracotta e il Vino 2022”: i vini in anfora di 60 vignaioli italiani e stranieri.
Dopo lo stop nel 2020 e 2021, la kermesse organizzata da “Artenova Terrecotte” torna alla Certosa di Firenze il 4 e 5 giugno. La forma è contenuto. Specie quando si parla di vino in anfora, recipiente usato da millenni, ma riscoperto solo in epoca recente dai vignaioli del Belpaese, a partire dal Friuli Venezia Giulia e arrivando poi in tante altre Regioni, Toscana su tutte. E non è un caso, perché a Impruneta c’è una delle fornaci del cotto più importanti, “Artenova Terrecotte”, motore dell’Associazione Culturale “La Terracotta e il Vino”, che, dopo i due anni di stop causati dalla pandemia, torna il 4 e 5 giugno, con “La Terracotta e il Vino 2022” (https://www.terracottaevino.com/), la kermesse dei vini in anfora organizzata da Sergio Bettini, insieme all’enologo Francesco Bartoletti, di Artenova Terrecotte, e Adriano Zago agronomo ed enologo esperto di biodinamica, di scena alla Certosa di Firenze, luogo unico per la sua ricchezza di storia e arte. Saranno 60 i vignaioli, italiani e stranieri, che presenteranno a cultori di vino in anfora, appassionati e professionisti del vino, critici e giornalisti di settore, più di 200 etichette di vini prodotti esclusivamente in giare di terracotta.

Fonte: WineNews.

Consumo di vino risale nel 2021, bianchi molto richiesti.
Dopo il crollo vissuto nel 2020 dovuto alla crisi sanitaria, l’anno scorso il consumo di vino in Svizzera è stato protagonista di un rimbalzo, raggiungendo i 255 milioni di litri. La quota di mercato della produzione indigena è leggermente calata, mentre in generale sono sempre molto richiesti i bianchi e gli spumanti. Nel 2021 il consumo totale di vino è aumentato di 4,9 milioni, scrive in un comunicato odierno l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). Per questo incremento bisogna ringraziare soprattutto il vino bianco (+4 mio. a 88,2 mio.), che ha toccato i valori più alti dal 2013. Pressoché stabile invece il rosso (+0,8 mio. a 167 mio.).

Fonte: TvSvizzera.it.

Il 2022 del vino italiano riparte con il vento in poppa: a gennaio export al +22% sul 2021.
Analisi WineNews su dati Istat: frena la Cina, exploit della Gran Bretagna, conferme da Germania, Usa e Canada. Russia, canto del cigno? Dopo aver archiviato un 2021 da record – con 7,1 miliardi di euro di vino spedito sui mercati di tutto il mondo – il primo mese 2022 conferma il trend positivo, sfruttando il vento in poppa e godendo dell’entusiasmo post pandemico e prebellico, una convergenza destinata a mutare già a partire da febbraio. A gennaio, così, l’export del vino italiano raggiunge i 474 milioni di euro, in crescita del 22% sul gennaio 2021 e del +8,7% sul 2019, ultimo anno vissuto nella normalità. Tra i principali partner del Belpaese, exploit della Gran Bretagna, mentre la Cina è l’unico a segnare un leggero arretramento, con la Russia che, forse per l’ultima volta (almeno sul medio periodo), prosegue nel suo percorso di crescita, come raccontano i dati Istat sul commercio estero di gennaio 2022,  analizzati da WineNews.

Fonte: WineNews.

Cantina Italia: a marzo 2022 nelle aziende italiane 57,1 milioni di ettolitri di vino.
Il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp: al top c’è il Prosecco, con una quota del 9,2% (4,1 milioni di ettolitri) di tutte le scorte nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 31 marzo 2022, erano presenti 57,1 milioni di ettolitri di vino, 6,8 milioni di ettolitri di mosti e 183.321 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore sia per i vini (+1,9%) che per i mosti (+22,7%), mentre su febbraio 2022 il dato delle giacenze è diminuito sia per i vini (-4,8%) che per i mosti (-6,2%). Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale ed il 20,5% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).

Fonte: WineNews.

Scoperta la più antica testimonianza del vino in Europa: resti di vinaccioli e vinacce del 4300 a.C..
Conservati da un incendio avvenuto in epoca preistorica in una casa a Filippi nel Nord della Grecia sono stati analizzati dall’Università di Salonicco. Resti di vinaccioli e vinacce, che si sono conservati da un incendio avvenuto in un’abitazione a Filippi, nel Nord-Ovest della Grecia, intorno al 4300 a.C., sarebbero la più antica testimonianza del consumo di vino in Europa. A scoprirli, come riporta “The Drinks Business”, gli studiosi della Aristotle University di Salonicco, nella campagna di scavo dei siti archeologici della Grecia settentrionale, che, grazie alla ricchezza dei dati raccolti, stanno fornendo molte informazioni sull’organizzazione sociale ed economica, le attività quotidiane delle persone, la loro agricoltura e le pratiche agricole in epoca preistorica.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

Divineo, un projet viticole disruptif entre Languedoc et Bourgogne.
Un groupe de chefs d’entreprise investit dans le vignoble gardois et lance Divineo, une marque de vin qui bouscule les codes traditionnels de la profession. Une aventure de vins de métissage à quatre mains qui va se jouer entre le Languedoc et la Bourgogne. C’est avant tout une histoire d’amitié et de passion qui a donné naissance au projet Divineo, un modèle qui casse les codes et bouscule les traditions du monde du vin. Cinq chefs d’entreprise, tous grands amateurs de vin, mais oeuvrant dans de tout autres secteurs d’activité, ont imaginé une nouvelle façon de faire du vin : produire des raisirs en Languedoc, où le foncier reste abordable et le climat propice à la culture biologique, et les vinifier et les élever en Bourgogne, région au savoir-faire ancestral en matière d’élevage des vins en barrique. A l’origine du projet, Patrick David, P-dg de Mapa Spontex et Beaunois d’origine, a embarqué dans l’aventure son ami de toujours, Olivier Pion, P-dg de la maison de négoce en vin Pion SAS, ainsi que Romain Gu:nier (ex-P-dg d’Aigle et The Kooples), Jérôme Cocault (directeur général d’Eurofins France) et Patrick Mispolet (ex-P-dg d’Orangina-Schweppes). y C’est avant tout une aventure humaine, émaillée de rencontres et de découvertes », confie Patrick David. S’affranchir des codes traditionnels Les néo-vignerons s’appuient sur les compétences de trois autres associés : Claude-Eric Prades, vigneron à Saint-Mamert-du-Gard, er charge du vignoble acheté dans le Cadre d’un groupement foncier agricole (GFA) et qui s’étendra, à terme, sur 17 ha dans la vallée de Robiac.

Fonte: Tribune.

Vintage year for Naked Wines.
Naked Wines provided some good cheer after reassuring investors that its annual results would be in line with expectations (Ashley Armstrong writes). Shares in the online off licence rose by 554, or 16.7 per cent, to 385p, valuing the business at about £282 million as investors toasted its upbeat outlook. The group said it was well positioned to expand in the United States after ending the year with £40 million of cash and having increased sales by 5 per cent on last year and by 77 per cent more on a twoyear basis. Sales to repeat customers rose by 13 per cent year-onyear, which analysts at Investec said showed “strong retention and demand from existing members”. Naked said adjusted earnings would be in the low single digits, ahead of predictions that it would break even. It has mitigated supply pressures by more than doubling its inventory levels to £143 million of wine in its warehouses.

Fonte: Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.