News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 16 maggio 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 16 maggio 2022!

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L’esaltazione del vino: 52 piccoli produttori presentano le loro perle.
Weekend internazionale con i vignaioli che esaltano le prerogative delle loro terre «C’è un’altissima qualità grazie alla cura dei dettagli». Vino, cultura e tradizione, I “Vignaioli contrari” sono tornati in piazza per presentare e far assaggiare i loro prodotti. Nel weekend è andata infatti in scena, nelle meravigliose sale della rocca Rangoni, la settima edizione dell’omonima iniziativa vinicola. Una vera e propria festa del vino, con 52 vignaioli produttori di vini ricavati solo da vigne autoctone del loro territorio, provenienti da tutta Italia e, per la prima volta, anche da altri paesi europei: Slovenia, Francia e Portogallo. Un gruppo di piccole realtà artigiane quindi che cercano di valorizzare al meglio il prodotto delle vigne tipiche, preservando la tradizione del terroir a cui appartengono, attraverso una coltivazione sostenibile, biologica e biodinamica dei terreni.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Il vino tra business e territorio.
Se esiste ancora un rilevante gap tra Italia e Francia nel prezzo medio dei vini, non è più così nel prezzo medio dei vigneti con le quotazioni delle terre del Barolo ormai ai livelli della Borgogna. Per un ettaro si possono arrivare a spendere 2,5 milioni di euro, davanti a quelle del Brunello di Montalcino che oscillano intorno al milione di euro secondo i dati più recenti. Oggi le Langhe non sono piu il territorio de «La Malora» raccontata dal piemontese Beppe Fenoglio. Come sono cambiate ce lo spiega Gianni Gagliardo attraverso una collezione di appunti di viaggio che registrano le tracce lasciate dal Barolo nel mondo e che rappresentano la fotografia della lenta e costante rivalsa di un territorio. Nato da una famiglia di origini modeste, Gagliardo è oggi fra i più importanti barolisti italiani i cui poderi si espandono da La Morra in cinque comuni.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Oliena, grande attesa per Nepentes 2022: vino, storia e cultura.
L’appuntamento è I’11 giugno nel centro storico del paese La giuria ha considerato rappresentativi 15 cannonau. Oliena si prepara a Nepentes 2022 e per l’importante appuntamento mette a punto la macchina organizzativa. Nei giorni scorsi si sono concluse le operazioni della selezione dei vini privati che parteciperanno all’evento dell’11 giugno in un antico rione del centro storico. Questa prima fase, gestita dall’amministrazione comunale, ha come obbiettivi: valorizzare le produzioni vinicole del paese, favorendone la conoscenza e l’apprezzamento; stimolare l’attività dei vinificatori ad un continuo miglioramento qualitativo delle loro produzioni; presentare a professionisti e appassionati le produzioni e le tipicità vinicole locali e promuovere Oliena come paese del Nepente.

Fonte: Nuova Sardegna.

‘Saranno famosi nel vino’ in Fortezza.
Arriva la prima passerella per etichette da scoprire In 200 a caccia di nuovi buyers. Un evento nuovissimo che vuole richiamare a Siena 3000-5000 visitatori appassionati, operatori e sommelier: sarà Fortezza, dall’8 al 10 luglio a ospitare ‘Saranno Famosi nel Vino’, l’evento che mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine nate negli ultimi dieci anni. Oltre 200 etichette emergenti, con grandi ambizioni e il desiderio di farsi scoprire dai wine lovers, buyers, ristoratori e sommelier. «Da anni il binomio vino-moda viene citato come esempio del made in Italy che conquista i mercati e caratterizza lo stile di vita più elegante e socializzato – spiega Donatella Cinelli Colombini, una degli ideatori -: sulla passerella sfileranno allora le prossime ‘collezioni’ e le nuove ‘maison’». Si parla di 11 vini a do cg (di cui 5 nel senese), 41 vini a doc e 6 vini a Igt – 60.000 ettari di vigneto al 96 per cento con denominazione di origine Le cantine presenteranno i loro prodotti in piccoli stand dalle 18 alle 24 e I’11 luglio (per i soli operatori) dalle 11 alle 18.

Fonte: Nazione Siena.

Rosso Morellino, edizione rinascita La Docg vola sopra i numeri 2019.
II Consorzio punta su eccellenza e sostenibilità per trainare il turismo enogastronomico sul territorio. È stata un’edizione di successo per Rosso Morellino, l’evento organizzato dal Consorzio di Tutela lo scorso 9 maggio per celebrare Il Morellino di Scansano Docg e per fare il punto su progetti e strategie future della denominazione. Idealmente è stato proprio il lembo di Maremma ad essere protagonista della 4’ edizione dell’iniziativa di scena fra il Teatro Castagnoli e le ex scuole elementari, con la partecipazione di oltre 40 produttori. Tre i momenti in palinsesto: un talk, due rnasterclass condotte da Filippo Bartolotta e il grande banco d’assaggio con più di 80 etichette. Il Morellino, negli ultimi anni, non ha subito un calo dei consumi. I dati mettono in evidenza che nel 2021 sono state prodotte 9,2 milioni di bottiglie con la fascetta Docg, con un incremento del 7% rispetto al 2019, per un giro d’affari che vale 51 milioni di euro, di cui il 20% quota export.

Fonte: Tirreno Grosseto.

La Maremma alla conquista della ProWein di Dusseldorf.
Il consorzio Tutela Vini Montecucco torna in scena al ProWein, fiera internazionale di settore in programma a Düsseldorf che si conclude domani, con una selezione di 20 etichette a rappresentare i nuovi millesimi di Montecucco Rosso e Rosso Riserva, Sangiovese Docg e Docg Riserva e Vermentino. La Dop condivide lo spazio espositivo con i due consorzi di tutela Doc Maremma e Docg Morellino di Scansano, manifestando ancora una volta la volontà di promuovere in maniera coordinata e congiunta ivalori e l’identità del territorio maremmano. La Weinmesse di Düsseldorf si riconferma tra gli appuntamenti più importanti del settore a livello mondiale, attirando operatori, giornalisti, esperti, opinion leader e sommelier da ogni Paese. Proprio per il suo richiamo internazionale, ProWein resta un momento fondamentale di promozione e confronto per la Do Montecucco, di cui oltre i160% di produzione continua a volare oltreconfine. La Germania, superata solo dagli Stati Uniti, si riconferma la nazione che maggiormente apprezza i vini del Monte Amiata. Centro e Nord Europa, Svizzera e Nord America restano oggi i partner più fedeli del Montecucco, Paesi che strizzano l’occhio al prodotto bio-certificato di qualità (e qui si raggiunge l’85% di prodotto biologico), ma si inizia a guardare con grande ottimismo verso orizzonti nuovi o emergenti per la Denominazione, come l’Estremo Oriente — Cina in testa, poi Giappone, Hong Kong e Singapore — che rappresentano la futura sfida per il Consorzio.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Per Cantine Aperte vino e bicicletta da Zenato.
Per la manifestazione «Cantine aperte», promossa dal Movimento Nazionale Turismo del Vino, sabato 28 maggio l’azienda vitivinicola Zenato di Peschiera del Garda, storico brand veronese presente in 65 mercati, organizza un evento cicloturistico, Bikeewine Zenato Experience: un percorso in bicicletta di 50 chilometri tra le colline moreniche ed uno di 80 dalla Lugana alla Valpolicella per scoprire un territorio ricco di monumenti ed eccellenze enogastronomiche tra il lago di Garda, l’oasi naturalistica del Frassino, i vigneti di Lugana e della Valpolicella, le colline moreniche e antichi borghi. Luogo di ritrovo della Bikeewine è la Tenuta Santa Cristina di Zenato a Peschiera del Garda, da dove partiranno i due percorsi cicloturistici e in cui si svolgeranno i banchi di degustazione dei vini Zenato e di specialità enogastronomiche, le visite alla cantina, e della mostra fotografica «Vino. Oltre il ritratto». Dalla tenuta partiranno anche le visite in barca alle mura della Fortezza di Peschiera del Garda, patrimonio Unesco, e una passeggiata alla scoperta dell’oasi faunistica Lago del Frassino.

Fonte: Arena.

Il “cammino del Prosecco” sarà nelle mappe di Google.
Il sentiero di 50 km sulle colline patrimonio dell’umanità potrà essere percorso anche online. Montedoro (Unesco): «Così chi vuole venire qui potrà farsi un’idea». A riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, del sempre crescente interesse per le colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate patrimonio dell’Unesco, c’è il fatto che Google, il colosso che gestisce le mappe con la funzione “street view” ha deciso di non far mancare nei suoi percorsi un luogo così incantevole. L’ideatore del “Cammino delle Colline del Prosecco”, lo scrittore e guida Giovanni Carraro, sta accompagnando gli uomini di Google nella mappatura dei 50 chilometri di percorsi mozzafiato che compongono l’escursione in uno scenario che ha attirato l’interesse tra gli altri di Lonely Planet, che ha voluto dedicarvi una guida che sarà presentata al Salone del libro di Torino il 19 maggio. Finita la mappatura con in spalla la “palla” di Google del peso di 15 chili, il percorso verrà inaugurato prima della fine dell’estate, come spiega lo stesso Carraro: «il percorso l’ho progettato io su suggerimento della Regione Veneto e si chiamerà “Il Cammino delle Colline del Prosecco”. Due tappe, ciascuna di circa 12 chilometri, sono già state mappate dagli esperti di Google.

Fonte: Gazzettino Treviso.

La pista ciclopedonale de “La Tradotta” nella guida ‘ Italia in bici” del Touring Club.
II percorso ultimato a fine 2020 nel circuito nazionale Per il Consorzio si tratta di un’occasione straordinaria di promozione La pista ciclopedonale de “La Tradotta” nella guida “Italia in bici” del Touring Club. La ciclopedonale “La Tradotta” presente anche nella guida “Italia / in bicicletta” del Touring Club. Era giunta infatti al Consorzio del Bosco Montello, che gestisce la ciclopedonale, un’offerta da parte del Touring Club Italia per una pubblicazione all’interno della guida. Visto che era distribuita in tutta Italia sia in forma cartacea che in forma telematica e era valida per il biennio 20212022, il consiglio di amministrazione del Consorzio aveva valutato favorevolmente l’offerta per poter pubblicizzare “La Tradotta”, così il percorso ciclopedonale ultimato a fine anno 2020 è entrato a far parte dei percorsi ciclopedonali più importanti della Provincia di Treviso, e tale pubblicazione con una tiratura di circa 40.000 copie potrà far conoscere tale realtà in tutta Italia.

Fonte: Tribuna Treviso.

Sulle colline del Prosecco è Gravel-mania.
In 250 si sono ritrovati alla partenza davanti alla cantina di Susegana per un percorso che ha toccato anche Ca’ del Poggio. La bici Gravel è il fenomeno del momento. Lo sterrato piace sempre di più, diventa occasione per dedicarsi al turismo e godersi la natura. Si sono ritrovati in 250, ieri mattina, alla partenza della Prosecco Gravel-Emilio De Marchi, quarta edizione di una cicloturistica – nata nel 2019 – consacrata al mondo Gravel e disegnata fra le colline del Prosecco Docg. Tre i percorsi proposti: al corto e lungo da 60 e 110 km (dislivello 1.700 metri), si è aggiunta, negli ultimi giorni, l’opzione del medio che toglieva 7,5 km al tracciato più severo. Partenza e arrivo alla cantina della tenuta Collalto a Susegana, mentre i ristori erano a Farra e Ca’ del Poggio, l’erta di Rua di Feletto cuore pulsante del ciclismo, in attesa di “ospitare” il passaggio della corsa rosa nella tappa del 26 maggio con epilogo a Treviso. Un tratto distintivo rispetto ad altre kermesse similari? Non ci sono testimonial o vip, la Prosecco Gravel è un inno al ciclismo amatoriale, ai pedalatori della domenica che vogliono godersi qualche ora di relax e spensieratezza.

Fonte: Tribuna Treviso.

Miriam Lee Masciarelli: “Nel mondo del vino una donna deve lavorare il triplo di un uomo”.
Il ritratto di uno dei volti emergenti dell’enologia italiana, che affianca la madre Marina Cvetic alla guida dell’Azienda Masciarelli, una delle punte di diamante della viticoltura abruzzese. «Niente è impossibile finché lo fai». Non poteva esserci motto migliore per descrivere una delle giovani donne del vino italiano, Miriam Lee Masciarelli. D’altronde, se da quando hai 18 anni sei alla guida di una delle cantine più importanti d’Abruzzo e d’Italia che vanta oltre 300 ettari vitati per una produzione di circa due milioni di bottiglie l’anno e un export che tocca oltre 40 Paesi, l’ottimismo e la tenacia sono doti fondamentali. Anche perché, dopo la scomparsa del padre Gianni (fondatore dell’azienda Masciarelli Tenute Agricole), le sfide imprenditoriali non sono mancate. Non solo a livello personale, ma anche per quanto riguarda il mercato. Basti pensare ai due anni di stop dovuti al Covid oppure alle attuali criticità sui mercati globali in conseguenza delle tensioni geopolitiche, senza tralasciare la spada di Damocle del cambiamento climatico.

Fonte: La Repubblica.

La Germania è il terzo mercato al mondo per consumi di vino e l’Italia è il principale fornitore.
Secondo gli studi di Wine Monitor, la Germania è il terzo mercato al mondo per consumi di vino con più di 17,7 milioni di ettolitri nel 2021. Il canale off-trade rappresenta l’88% delle vendite totali. Nel 2021, la Germania ha incrementato le importazioni totali di vino del 5,6% a valore, arrivando a 2,8 miliardi di euro di vini acquistati da altri paesi. L’Italia è il principale fornitore, con una quota di mercato del 41% (aumentata rispetto al 2020 grazie ad un +8,4% a valore), seguita dalla Francia (29%). Al terzo posto si trova la Spagna 13%, e più indietro Sudafrica e Stati Uniti con quote che oscillano attorno al 3%.

Fonte: Beverfood.com.

Vinòforum, incontro tra grandi etichette e la cucina d’autore.
Un mix tra grandi etichette e cucina d’autore, tra divulgazione del vino e business: è questa la proposta di Vinòforum – Lo Spazio del Gusto che torna a Roma, presso il parco Tor di Quinto, dal 10 al 19 giugno. La manifestazione, giunta alla sua la 19^ edizione, è allestita su oltre 12 mila metri quadri con la partecipazione di 810 cantine vitivinicole, chef stellati, ristoranti, enoteche e realtà gastronomiche. Novità della nuova edizione è la Pizza d’Autore in abbinamento ai grandi vini italiani.
Fonte: ANSA.it.

La nuova classifica dei vini italiani con i brand più “potenti”.
Quali sono i vini italiani più “potenti”? No, non ci riferiamo ai vini con la gradazione alcolica più alta, bensì a quelli che si distinguono per un brand particolarmente forte, riconosciuto in tutto il territorio italiano (e non solo). E’ quanto riporta InItalia. Rispetto a un anno fa, è confermato il podio dei brand del vino più forti in Italia: nei primi tre gradini ci sono, infatti, Ferrari (la firma del Trentodoc), Berlucchi (la cantina che ha inventato il Franciacorta) e Donnafugata (cantina siciliana, che ha collaborato anche con Dolce & Gabbana). Appena fuori dal podio c’è, invece, Corvo, un marchio storico siciliano ma una new entry in questa speciale classifica. La Top 5 è completata da Fontanafredda, brand iconico del Barolo, città del vino 2021. Appena fuori dal podio c’è, invece, Corvo, un marchio storico siciliano ma una new entry in questa speciale classifica. La Top 5 è completata da Fontanafredda, brand iconico del Barolo, città del vino 2021. All’undicesima posizione del ranking dedicato ai brand del vino più “potenti” in Italia c’è Caviro, davanti a Cantina di Soave (posizione 12) e a Duca di Salaparuta (posizione 13). A seguire è possibile trovare un altro marchio storico del Prosecco Docg e di Valdobbiadene, cioè Valdo (posizione 14). La tenuta siciliana Rapitalà è, invece, alla quindicesima posizione. Bellavista, storica cantina con base a Franciacorta, è sedicesima tra i marchi italiani del vino più “potenti”, davanti a Banfi (posizione 17) e a Bolla, storico brand veneto, alla posizione numero 18. Frescobaldi (posizione 19) e Val d’Oca (posizione 20) completano la Top 20 dei marchi del vino più “potenti” in Italia.

Fonte: Foodaffairs.

Saranno Famosi nel Vino, nuova passerella per le cantine emergenti.
Dall’8 al 10 luglio nella Fortezza Medicea di Siena, degustazioni e masterclass per oltre 200 vini nuovi che puntano a diventare cult. Una passerella per cantine ed etichette emergenti, nata per illuminare le novità del vino italiano che puntano a primeggiare e, perché no, anche a vincere. È questo l’obiettivo del nuovissimo evento/format “Saranno Famosi nel Vino” in programma dall’8 al 10 luglio nella Fortezza Medicea di Siena. Una manifestazione che mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni. In tutto 200 e passa etichette, con grandi ambizioni e il desiderio di farsi scoprire da wine lover, buyer, ristoratori e sommelier.

Fonte, La Gazzetta del Gusto.

Il vino vende il territorio.
Una doc territoriale ci spiega perché puntare su una produzione locale è uno degli strumenti chiave che può aiutare tante zone vocate a fare la differenza anche in termini turistici. Perché i prodotti enogastronomici sono un volano importante quando si tratta di vendere camere, attrazioni e ristoranti. Il vino, insieme al cibo e alle tante tipicità gastronomiche locali, è un volano importante per promuovere un intero territorio. Per le sue caratteristiche intrinseche è uno degli strumenti chiave che può aiutare tante zone vocate a fare la differenza anche in termini turistici. Immaginate che cosa può fare in una zona che è già turistica di suo, e che ha anche la grande fortuna di avere sul suo territorio una serie di realtà enologiche degne di nota. È questo il lavoro del consorzio Alghero DOC, una doc territoriale sulla quale investire per rafforzare il turismo di qualità.

Fonte, Linkiesta.

Rome Wine Expo: il Festival dei grandi vini del mondo a Roma.
La Città Eterna celebra la cultura del vino dal 20 al 23 maggio tra banchi d’assaggio, masterclass e un grande concerto inaugurale. Il fascino di Roma e della sua centralità farà da cornice alla prima edizione di Rome Wine Expo, organizzata da Riserva Grande Academy dal 20 al 23 maggio, presso il Centro Congressi dell’Hotel Barcelò Aran Mantegna al quartiere Eur-Garbatella. Un evento pensato per celebrare la grandezza del vino italiano e la memoria storica di un territorio che promuove sempre di più la cultura della qualità. Da oltre dieci anni Riserva Grande Academy, la delegazione romana della Scuola Europea Per Sommelier, promuove la cultura del vino attraverso corsi amatoriali e grandi eventi: da Nebbiolo nel Cuore per arrivare ora a Rome WIine Expo, il Festival in cui la Città Eterna diventa un perno dove convergere la grandezza del vino italiano.

Fonte, La Gazzetta del Gusto.

Diventeremo dei veri esperti nell’abbinare vino rosso e bianco con queste semplicissime regole dei sommelier professionisti.
Il vino bianco non va con il pesce e il vino rosso non va con la carne. Potrebbe suonare strana un’affermazione del genere, eppure non è del tutto sbagliata. Siamo soliti pensare, infatti, che ovunque ci sia della carne serva del vino rosso, viceversa con il pesce servirà necessariamente un bianco. In realtà dipende tutto dalle caratteristiche del piatto e del vino. Seguendo alcuni accorgimenti, diventeremo dei veri esperti nell’abbinare correttamente cibo e vino. Il sapore del vino si distingue in durezze e morbidezze. Le morbidezze sono alcol, zuccheri e polialcoli. Per durezze si intendono la sapidità, l’acidità, i tannini ed eventuale effervescenza.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

Festeggiati i gloriosi 120 anni della Cantina Kurtatsch.
La Cantina Kurtatsch si presenta, nell’omonimo paese vitivinicolo, con un’architettura moderna e invitante, una nuova struttura che la Cantina sociale ha regalato a se stessa due anni fa per celebrare i 120 anni di attività. “In realtà volevamo organizzare una festa tripla il 13 maggio 2020: per i 120 anni di attività della cantina, per la fine dei lavori e l’inaugurazione della nuova struttura e per la première del Südtirol Sekt 600 Blanc de Blancs Pas Dosè”, spiega il presidente Andreas Kofler nel suo intervento. A causa della pandemia, però, l’inaugurazione e la benedizione sono state annullate e ora sono state nuovamente organizzate nella data esatta della fondazione. Nel suo discorso, il presidente Kofler ha abbracciato tutti i 122 anni di storia della cantina, importanti pietre miliari, aspre sconfitte e grandi successi che hanno sempre avuto lo spirito cooperativo come motore trainante e filo conduttore: Viribus Unitis – l’unione fa la forza. Arnold Schuler, assessore provinciale all’agricoltura, si è congratulato per la buona riuscita dei lavori di edificazione e ha elogiato la determinazione del consiglio di amministrazione e dei 190 membri: “La nuova costruzione non trasmette solo energia positiva e voglia di fare, ma esprime molto chiaramente anche la filosofia della cantina e il suo profondo legame con il terroir.” La parte ufficiale della festa si è conclusa con la benedizione della nuova sede della Cantina Kurtatsch da parte di don Josef Augsten, mentre la serata è proseguita con cena e vino in compagnia e con visite guidate della cantina.

Fonte: Buongiorno Südtirol.

Eccellenze, ma anche tanta confusione tra “bio”, biodinamico e naturale.
Una breve guida critica, per non farsi fregare. Con un consiglio: andare tra i vigneti, per cantine, alla scoperta dell’agricoltura silenziosa. Cosa scegliereste tra un vino “bio” e un vino biodinamico? E se, invece, fosse un vino naturale? Oramai il “fattore bio” influenza le nostre vite quotidiane e se ne parla sempre di più. Ho notato che nonostante tutta l’informazione presente si fa molta confusione soprattutto dopo che dal “bio primordiale” si è passati al biodinamico confuso spesso col vino naturale.
In Romagna la produzione di vini che appartengono a questa categoria è variegata. Nelle province romagnole la produzione dedicata a questa tipologia è in aumento costante e non mancano le esagerazioni di espressione che vedono vini non sempre piacevoli e sani come si vorrebbe far credere. Proprio per questo desidero fare un po’ di chiarezza perché in questo marasma alcolico “sano e naturale”, c’è anche chi si approfitta dell’ingenuità di molti giocando sull’etichetta con termini che portano a pensare al meglio anche quando questo si fatica a trovare.

Fonte: Ravenna&Dintorni.

Saranno Famosi nel Vino, in passerella le etichette emergenti.
Una passerella per cantine e etichette emergenti: è quanto proposto dall’8 al 10 luglio con l’evento/format “Saranno Famosi nel Vino”, organizzato presso la Fortezza Medicea di Siena. La manifestazione mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni per un totale di oltre 200 etichette emergenti. Le cantine coinvolte- informa una nota- presenteranno i loro vini in piccoli stand individuali dislocati all’aperto negli spalti della Fortezza Medicea dalle 18 alle 24 (8 – 9 – 10 luglio).

Fonte: Ansa.

Prosecco Gravel Emilio De Marchi: oltre 350 ciclisti sulle colline Unesco.
Una splendida domenica di sole è stata la cornice ideale per gli appassionati che hanno fatto registrare una partecipazione record all’evento che ha aperto la Challenge De Marchi. Domenica di pedalate sulle strade del Prosecco Docg per gli appassionati del mondo gravel che hanno risposto in massa all’appello di Massimo Santarelli e Francesca Zuccolotto. La “Prosecco Gravel – Emilio De Marchi” ha visto radunarsi alla partenza presso la cantina Collalto di Susegana oltre 250 persone. La corsa ha attraversato tutto il territorio Unesco per la gioia e il divertimento dei partecipanti in quella che è stata un’autentica giornata di festa all’insegna delle due ruote.

Fonte: Treviso Today.

STAMPA ESTERA

Cuando el vino no solo es para beberlo.
Es un activo alternativo que durante los últimos 15 años ha logrado una rentabilidad mayor que la del SeP 500 F1 mercado de inversiones alternativas ha explotado en la última década, desde coleccio- nistas de cartas a antigüedades, de zapatillas a coches clásicos. Pero una se ha postulado como líder. la inversión en vino fino, de lujo o, como dicen los británicos, fine wine. Los vinos finos se definen como aquellos para los que existe una demanda secundaria en el mercado y cuya calidad mejora con el tiempo. Es en sí mismo un nicho de la industria vitivinícola total. Se considera que representa solo el 1% de la industria mundial del vino, valorada en 400.000 millones de dólares anuales. Según el índice de inversión de lujo de 2021 de Knight Frank, el precio de los vinos finos dedicados a inversión aumentó un 13% en la primera mitad del año, lo que los convierte en los favoritos de todas las inversiones de lujo, incluidos el whisky escocés y los bolsos de Hermès. Londres es el centro mundial de la industria, con conexiones con los mercados comerciales más importantes de América del Norte y Asia, y con un acceso fundamental a los productores europeos, donde se elabora la mayor parte del vino fino. El potencial de la inversión en vinos radica en su capacidad para imitar otras clases de activos. Al igual que el oro, el vino puede ser una reserva de valor excepcional y una protección eficaz contra la inflación durante las turbulencias del mercado con potencial para duplicar o triplicar su valor en 10 años o más, según afirma el maestro del vino Justin Knock.

Fonte: Pais.

La osadía de enlatar vino bueno en España.
Sana Khouja tiene una visión de negocio que desafía la tradición enológica: meter caldos nobles en recipientes de lámina. Sostiene que cada vez se prioriza más la comodidad y augura la muerte del sacacorchos. CADA OCHO AÑOS a Sana Khouja (33 años) le viene una mala racha. Se dio cuenta dibujando la línea de su vida para un ejercicio de la escuela. Las desgracias llegaban en tropel justo así, cada ocho años: accidente de moto, matrimonio pactado que nunca llegó a consumarse, diagnóstico de lupus, padre a prisión. En medio, tiempos de estabilidad. Ahora vive uno de esos buenos ciclos, que se está alargando. Ella cruza los dedos para que se haya roto el maleficio de los ocho años. Khouja es fundadora y CEO de Zeena, el primer vino en lata español, una idea asentada en Estados Unidos pero no muy bien vista en España. Zeena solo enlata “monovarietales españoles de calidad”, caldos pensados originalmente para seguir la liturgia enológica donde una lata sigue siendo un sacrilegio. “La lata es el futuro porque los más jóvenes no saben abrir una botella de vino”, afirma. La mujer que desafía siglos de tradición enológica es la primogénita de una familia bereber establecida en los años noventa en el barrio del Raval de Barcelona. “Mi padre era un pieza, tuvo muchos problemas con el alcohol y las drogas. Yo llegué a España con dos semanas, en brazos 10 de mi madre, a la que casaron con 15 años. Ella no hablaba español, mi padre tenía entonces un bar donde ella hacía jornadas maratonianas en la cocina, conmigo metida en el carrito”. Así que las fotos de su primera infancia son las de un bebé rodeado de humo y de borrachos. “Siempre supe que no tenía la opción de quejarme porque nadie iba a sacarme las castañas del fuego”. Más tarde nacieron dos hermanos a los que ella metió en una casa de acogida porque su padre los amenazaba de muerte.

Fonte: El Pais Semanal.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.