News Vitivinicole e tenute agricole di mercoledì 6 aprile 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 6 aprile 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Il Vinitaly torna in città Quattro giorni di festa tra eventi e degustazioni – Verona ritrova il Vinitaly Festa per le vie del centro.
Da venerdì a lunedì torna in città il fuori salone della manifestazione di Veronafiere Verona ritrova il Vinitaly Festa per le vie del centro. Musica, arte e cultura. E vino naturalmente. Verona torna a brindare come non faceva da tempo, con un Vinitaly and the City ancora più bello perchè arriva dopo due anni di pandemia e di limitazioni soprattutto negli eventi. Con la città scaligera pronta a vestirsi a festa e ad essere protagonista di una rassegna unica e attesa da moltissimi veronesi: su palcoscenici straordinari che solo Verona sa regalare, da piazza dei Signori alla Loggia di Frà Giocondo, dalla Torre dei Lamberti al Cortile Mercato Vecchio. Sono solo alcuni degli spazi che a partire da venerdì tornano ad ospitare nel cuore cittadino Vinitaly and the City – Into the wine, fuori salone di quattro giorni dedicato al vino e al suo rapporto con l’arte, la cultura e la musica. Sarà un calendario ricchissimo di degustazioni, masterclass, show cooking, spettacoli, appuntamenti culturali, talk tematici, performance live, concerti, dj set, percorsi e visite guidate

Fonte: Arena.

L’appassimento verso «patrimonio Unesco».
II Consorzio di tutela promotore della candidatura L’appassimento verso «patrimonio Unesco» Marchesini: «Un’opportunità per la denominazione» •• La tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella verso la candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco. Il Consorzio Vini Valpolicella torna in fiera a Vinitaly dopo tre anni di fermo, sostiene una collettiva di 17 aziende vitivinicole e spinge sulla definizione del progetto per far entrare a pieno titolo l’antico e tradizionale modo di far appassire le uve nell’olimpo dei patrimoni mondiali stabiliti dall’Organizza7ione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Un traguardo a cui da tempo guarda con interesse non solo il mondo del vino valpolicellese, ma anche le amministrazioni locali, le imprese turistiche e ricettive, i commercianti della zona. «La candidatura Unesco è una grande opportunità per la Valpolicella, anche in chiave di sviluppo della denominazione e del territorio», sottolinea il presidente del Consorzio, Christian Marchesini.

Fonte: Arena.

I vini abruzzesi in mostra al Vinitaly.
Cento aziende saranno protagoniste dal 10 al 13 aprile alla fiera internazionale di Verona che torna dopo due anni di stop di Marcella Pace. Una degustazione speciale per celebrare i cinquanta anni della Denominazione di origine controllata del Trebbiano d’Abruzzo, un focus sulla Villamagna Doc, tra le più piccole Denominazioni d’Italia, e poi incontri con operatori provenienti dall’Est Europa, dall’Asia Centrale, dall’America e dal Canada. Sono tanti gli appuntamenti che vedranno l’Abruzzo protagonista alla 54esima edizione del Vinitaly. Dal 10 al 13 aprile a Verona, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, la fiera internazionale del vino toma in presenza. L’Abruzzo ci sarà con circa cento aziende vinicole, una cinquantina delle quali all’interno del padiglione espositivo da 1.500 metri quadri, allestito dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e dal Consorzio di tutela Colline Teramane in una veste grafica completamente rinnovata.

Fonte: Centro.

« Vinitaly and the city» Weekend di concerti ed eventi – Concerti, masterclass ed eventi Vinitaly si «spalma» su tutta la città.
Concerti, masterclass ed eventi Vinitaly si «spalma» su tutta la città Presentato il «fuori salone». Il sindaco: «Ritroviamo una colonna dell’identità veronese». Torna il «fuori salone». Dopo due anni di standby causa Covid. «Vinitaly and the city» si spalma da venerdì a lunedì prossimo. Con quattro nomi che aprono anche la pagina online della rassegna e sono i volti musicali ospiti in ogni serata (sempre alle 21.30) in Cortile Mercato Vecchio: Fast Animals e Slow Kids il primo giorno, Roy Paci sabato, Joe Bastianich e La terza classe domenica, Morgan lunedì. Tutto in centro storico, dalle 17 a mezzanotte, per la rassegna che anticipa il via di Vinitaly, in fiera da domenica a mercoledì prossimo.

Fonte: Corriere di Verona.

Valpolicella e Soave in fiera puntando su territorio e qualità.
II futuro con la candidatura Unesco e la filiera completa. I produttori. Si scaldano i motori in vista dell’apertura della 54ma edizione di Vinitaly che scatta domenica. Un’edizione che celebra il ritorno alla normalità, dopo due anni di pandemia tradottisi nella cancellazione del 2020 e la taglia ridotta della Special Edition dello scorso ottobre. Un ritorno che dalla Valpolicella alle colline del Soave è salutato come una ricarica per il settore, sebbene non siano certo giorni felicissimi. «Non possiamo trascurare la concomitanza tra pandemia ancora in atto e conflitto armato in Europa. L’autorevolezza e l’internazionalità di Vinitaly costituiscono la sede ideale per valutarne gli effetti in termini di costi, consumi e mercati» commenta Sandro Boscaini, «Mr Amarone» e presidente di Masi che a Vintaly dà il via alle celebrazioni della 25oma vendemmia della famiglia Boscaini nel «Vaio dei Masi», 1772-2022.

Fonte: Corriere di Verona.

Vinitaly in the city – Il percorso parte da Piazza dei Signori.
Quattro giorni per scoprire il vino in tutte le sue sfumature. Un calendario ricco di degustazioni, masterclass, show cooking, spettacoli, musica, appuntamenti culturali e visite guidate nei principali punti di interesse ed accesso alla nostra città. Il percorso parte da Piazza dei Signon La postazione live di Radio Monte Carlo animerà il palinsesto della manifestazione Verona si prepara al fuori salone del vino: in occasione della 54a edizione di Vinitaly, in programma nel quartiere fieristico dal 10 al 13 aprile, la città scaligera ospiterà una quattro giorni immersivi per scoprire il vino in tutte le sue sfumature.

Fonte: Cronaca di Verona.

Il Primitivo di Manduria sbarca a Vinitaly con 70 etichette.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola. “La partecipazione in presenza al Vinitaly – commenta la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli – è una grande opportunità per la nostra dop, dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria. Insieme al consiglio di amministrazione abbiamo deliberato l’utilizzo delle fascette da apporre sulle bottiglie di Primitivo di Manduria doc».

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

A Verona torna Vinitaly Emilia-Romagna protagonista.
L’Enoteca Regionale curerà l’organizzazione dell’intero Padiglione 1 Più di cento cantine coinvolte insieme ai giovani dell’Alberghiero “Scappi” Dopo due anni fra rinvii, annullamenti e ridimensionamenti, dal 10 al 13 aprile a Verona ritorna l’appuntamento internazionale più importante dedicato al mondo del vino — Vinitaly — arrivato alla 54a edizione. Enoteca Regionale Emilia-Romagna, come di consueto, sarà protagonista del salone curando la regia e animando l’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei vini emiliano-romagnoli. E non solo vini. Infatti, per questa edizione del Vinitaly, Enoteca ha puntato ancor di più sul coinvolgimento dei principali consorzi regionali del food. Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione. Un valore rappresentativo di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini.

Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.

Le cantine della provincia pronte a stupire i mercati – Il “Bellone” sarà il principe pontino al Vinitaly di Verona.
Il “bellone” sarà il “principe” pontino del Vinitaly. Il vitigno che fu degli antichi romani oggi piace molto ai compratori esteri e caratterizza le principali novità che le cantine di Cdri e di Latina presenteranno in anteprima alla fiera internazionale del vino di Verona. Accanto ai vini a base bellone, dal 10 aprile saranno versate nei calici altre varietà di rilievo, fondate su uve come il moscato di Terracina, il grechetto, il nero buono, la malvasia puntinata, lo shiraz e il sauvignon bianco. A mescerli per gli acquirenti internazionali saranno otto cantine pontine che a Verona cercheranno di consolidare rapporti d’affari e guadagnare nuovi mercati.

Fonte, Messaggero Latina.

I Castelli all’operazione Vinitaly – Castelli: missione Vinitaly, tutti a Verona dal 10 aprile.
Decine di aziende verso Verona piene di speranza I Castelli all’operazione Vinitaly «Vogliamo ridare fiducia e mercato a chi li ha perduti». L’associazione “Vignaioli in Grottaferrata” lancia una sorta di parola d’ordine per decine di aziende vinicole dei Castelli Romani che da Frascati (specie dal Consorzio della Doc), da Marino, Velletri e Lanuvio si stanno muovendo verso la grande kermesse mondiale del Vinitaly di Verona che inizia domenica 10 aprile. Obbiettivo strategico per la ripresa: il Nord Europa. Biagi all’interno I promotori dell’associazione “Vignaioli in Grottaferrata”. Castelli: missione Vinitaly, tutti a Verona dal 10 aprile ›Decine di aziende di Frascati, Velletri e Grottaferrata fremono per la trasferta.

Fonte, Messaggero Roma Metropoli.

Il Primitivo a Vinitaly per essere protagonista.
Pastorelli: «Sulle bottiglie utilizzeremo le fascette a garanzia di tracciabilità». Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Stand del Primitivo al Vinitaly con settanta etichette.
Novella Pastorelli: «A Verona con una importante novità» Stand del Primitivo al Vinitaly con settanta etichette. Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Fonte, Taranto Buonasera.

La Settimo Pizzolato Holding, proprietaria della Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola veneta….
che produce oltre 8 milioni di bottiglie certificate biologiche esportate in oltre 30 paesi nel mondo, annuncia la nuova acquisizione della tenuta «Casale III» in Toscana. Di precedente proprietà della famiglia Borella che dagli anni ’70 ha avviato una viticultura biologica di Chianti Colli Senesi e olio extravergine di oliva, Casale III è l’ultimo progetto realizzato dalla famiglia Pizzolato. La holding ha chiuso il 2021 con un fatturato che supera i 20 milioni di euro con un export intorno al 90%.

Fonte, Italia Oggi.

La bellezza dell’amarone.
Basta guardare gli sguardi di questi signori per capire che sono fratelli. Paolo, Tiziano, Armando e Massimo Castagnedi sono le colonne portanti di Tenuta Sant’Antonio, azienda vinicola di Colognola ai Colli nel Veronese. Una realtà che dall’anno della fondazione, il 1995, a oggi, è passata da 30 a 150 ettari vitati. Si tratta di una crescita (straordinaria per il settore) che si fonda su tanta concretezza e poche chiacchiere. Armando, per esempio, è allergico alle narrazioni romantiche quando si parla di impresa. Con genuino accento veneto ammette di non poterne più di leggere aria fritta: «E l’azienda che nasce da un sogno. E l’azienda che cresce perché sa innovare nel rispetto della tradizione… E finiamola! Un’azienda nasce se c’è un progetto e cresce se c’è un metodo». Dietro al milione e 800 mila bottiglie prodotte dalla tenuta ci sono l’uno e l’altro.

Fonte, Panorama.

Conversione al vino “bio” Il Veneto dà 712 ? a ettaro.
Quindici milioni di euro è la cifra che la Regione ha stanziato per le aziende agricole come contributo per la conversione all’agricoltura biologica nel Veneto. Perla coltura della vite l’ammontare dello stanziamento a fondo perduto è di 712 euro ad ettaro. Le domande per accedere al bando dovranno essere presentate entro il 16 maggio. La notizia dell’apertura del bando è stata accolta con soddisfazione sugli Euganei dove la viticoltura è il settore di punta e dove molte aziende sono già impegnate nella conversione al biologico. «Questo intervento della Regione nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, rappresenta un’opportunità per le aziende che vogliono produrre vino di qualità sostenibile e rispettoso dell’ambiente», commenta il vicepresidente dell’ente Parco Colli, Antonio Scarabello.

Fonte, Mattino Padova.

Impresa, l’antidoto alla recessione.
Venezia l’evento iniziale della Capitale diffusa della cultura d’impresa Impresa1 l’antidoto alla recessione Marinese: “I nostri valori sono crescita, lavoro e sviluppo, e stabilità per giovani e famiglie” La cultura d’impresa è l’antidoto alla recessione e allo stesso tempo la chiave per il dialogo. E’ scattata formalmente ieri l’operazione Venezia Rovigo, Padova Treviso capitale diffusa della cultura d’impresa. “TerritorImprenditivi: l’impresa della cultura”. Non è frutto del caso la scelta di questo titolo per l’evento con cui ha preso ufficialmente il via Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale italiana della Cultura d’impresa 2022, nel momento in cui si addensano scenari recessivi e redamano l’innesco di una svolta positiva. Dopo due anni di pandemia, il deterioramento dell’economia, dovuto alle tensioni sui prezzi, la scarsità di materie prime, ulteriormente aggravato dall’invasione russa dell’Ucraina, mette a rischio il quadro di recupero del Veneto dopo un 2021 di forte rimbalzo (+6,9% il Pil) e rischia di dimezzare la crescita del Pil 2022 nella regione e in Italia (1,9% da oltre 114% atteso).

Fonte, Voce di Rovigo.

Tenute del Cerro, è nata la cantina green.
Inaugurazione ieri nella fattoria ad Acquaviva di Montepulciano dell’edificio di 4mila metri quadrati ad elevata sostenibilità ambientale. E’ l’investimento complessivo per la struttura dotata anche di pannelli fotovoltaici. Un importante passo avanti in direzione di un futuro sempre più ‘green’ e all’insegna della sostenibilità. Ma anche un segnale di fiducia e di forza in un momento particolare per l’economia e dove gli investimenti sono, a livello generale, con il «freno tirato».

Fonte, Nazione Siena.

Vino, mercato russo bloccato: i produttori guardano ad Oriente.
II Consorzio Doc è pronto a sbarcare al Vinitaly di Verona. Rallo: «L’interesse si è spostato verso la Cina ma contiamo di crescere anche in Canada» Vino, mercato russo bloccato: i produttori guardano ad Oriente L’export delle aziende lo scorso anno ha raggiunto mezzo miliardo di euro. Non c’è più il mercato russo ma il vino siciliano punta ora ad espandersi verso Oriente. Oltre ai mercati «storici» come quelli di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, il Consorzio vini Doc Sicilia sbarcherà a Verona dal 10 al 13 aprile per l’edizione numero 54 di Vinitaly cercando di stringere un rapporto commerciale ancora più stretto con la Cina, un continente di quasi un miliardo e mezzo di abitanti che ha già dimostrato di apprezzare la qualità della produzione vinicola dell’Isola «Per quest’anno la guerra in Ucraina e le sanzioni hanno bloccato del tutto in mercato russo che per il nostro settore rappresenta una grande opportunità — dice Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.

Fonte, Giornale di Sicilia.

È Judikes il miglior vino dell’anno.
La vernaccia di Oristano ha conquistato la giuria (97-100) ed è stata premiata dalla guida “55tarWines- the Book”. Il miglior vino dell’anno in Italia è una Vernaccia di Oristano doc, annata 2008, Judikes, della Cantina della Vernaccia che ha sbalordito i giudici di Vinitaly ottenendo lo strabiliante punteggio di 97/ 100. I1 risultato pone questo vino nel podio più alto della guida “5StarWines-the Book”, che pubblica il meglio dei vini italiani che abbiano ottenuto almeno 90/100. La cantina ha ottenuto anche altri due riconoscimenti, per la Vernaccia fresca Terresinis 2021, con il 20% di Vermentino, (con 92/ 100) e la Vernaccia superiore 2013 Juighiss.

Fonte, Nuova Sardegna.

«Un tesoro da far conoscere».
Dopo il trionfo al Vinitaly, si anima il dibattito sulla timida. risposta del mercato «Un tesoro da far conoscere» Vernaccia, per gli operatori serve una maggiore promozione Ma se la Vernaccia con Riserva Doe “Judikes” 2008 della Cantina della Vernaccia ha spopolato alla selezione enologica Vinitaly di Verona aggiudicandosi la p alma di miglior vino italiano 2022 con un punteggio di 97 centesimi, com’è che ad un riconoscimento di tosi universale prestigio non corrisponde un mercato quanto meno regionale per non dire nazionale ed estero altrettanto corposo? Roberto Puggioni, 34 anni enologo della Cantina della Vernaccia e padre orgoglioso della nobile “Judikes” ha la risposta pronta: «La Vernaccia riserva è un vino da meditazione con un grado alcolico importante, è perfetta coni dolci di mandorla secchi».

Fonte, Unione Sarda.

Intervista a Massimiliano Apollonio – Puglia vinicola ben agguerrita, compatta, decisa a ben figurare.
Dal \0 al 13 aprile, a Verona si tiene Vinitaly, la più prestigiosa fiera italiana del vino. Come si preparano i vini pugliesi e cosa aspettarci? Qual e la salute del vino made in Puglia? Il quotidiano lo ha chiesto in questa intervista a Massimiliano Apollonio, Presidente Regionale Movimento del Turismo del vino e titolare della nota casa vinicola Apollonio nel Salento.

Fonte, Quotidiano di Bari.

Vinitaly Verona, il Primitivo di Manduria sarà presente con 70 etichette.
Vinitaly Verona, il Primitivo di Manduria sarà presente con 70 etichette Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Fonte, Repubblica Bari.

I vini di Langhe e Roero hanno conquistato Torino – Langhe e Roero, barriera corallina “Ecosistema delicato, va protetto”.
Non solo a livello ambientale, ma anche sociale e finanziario. Rischiamo di perdere la nostra identità sia di fronte ai cambiamenti climatici, sia quando arrivano finanziatori senza scrupoli che mettono sul tavolo milioni di euro. Io temo tanto la siccità, quanto i cartelli che potrebbero spuntare sulle nostre colline con la scritta “Langhe for sale”». Così Matteo Ascheri ieri al convegno «Changes. Ambiente e Etica nelle Langhe del futuro» che a Torino ha chiuso «Grandi Langhe», la due giorni ospitata nella suggestiva cornice delle Ogr in cui 226 cantine hanno presentato le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre otto denominazioni di Langhe e Roero a un vasto pubblico di professionisti e appassionati. «I cambiamenti li viviamo tutti i giorni, tutto è in divenire — ha aggiunto il presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco -. L’obiettivo di questo incontro è farci le giuste domande, più che darci delle facili risposte, per individuare strade percorribili collettivamente e fondate su valori condivisi.

Fonte, Stampa Cuneo.

Dal tartufo ai vini, sbarco a Barcellona Aziende marchigiane ad Alimentaria.
Dal tartufo ai vini, aziende marchigiane a Barcellona (foto) con Regione e Camera di Commercio per Alimentaria, fiera internazionale dei professionisti del food. «Un mercato in crescita che guarda con attenzione al nostro territorio», dice il presidente a Cciaa Gino Sabatini.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Vinitaly, un brindisi con il Nebbiolo delle Alpi.
Sono ventiquattro le aziende valtellinesi che sbarcano alla fiera di Verona dopo lo stop causato dalla pandemia Covid. «Faremo conoscere la bellezza del nostro territorio montano». Hanno già iniziato a preparare le valigie i ventiquattro viticoltori Valtellinesi che a partire da domenica e fino a mercoledì saranno in trasferta a Verona, per partecipare alla 54^ edizione del Vinitaly che torna, per la gioia di tutti gourmet e i bon vivant, dopo due annidi stop imposto dalla pandemia. Anche se l’emergenza Covid è tutt’altro che archiviata il Vinitaly è pronto a tornare per riprendersi la ribalta di un settore che rappresenta l’eccellenza dell’export italiano. Al salone sono accreditate 4.400 aziende di 19 Paesi pronte a portare oltre 17mila etichette di vino con il meglio della loro produzione.

Fonte, Giorno Alta Lombardia.

Cantina “Terre” il nuovo Cda debutta allo stand Vinitaly.
Debutterà al Vinitaly il nuovo prodotto della cantina “La Versa”, il Brut Collezione 2008. La vetrina sarà lo stand che la cantina cooperativistica Terre d’Oltrepo allestirà in occasione dell’esposizione di Verona, in programma da domenica 10 a mercoledì 13, nel Palaexpo-Padiglione Lombardia (stand D4). Oltre al nuovo Collezione, per il marchio La Versa debutterà il Testarossa 2016, mentre la cantina di Casteggio presenterà la linea “Le Selezioni”, che è stata lanciata sul mercato lo scorso inverno, riservata a bar, enoteche e ristoranti, con il Pinot grigio ramato “Rusan”, il Riesling renano “Clefi” e il Pinot bianco “Similce”. La rassegna veronese rappresenta la prima uscita ufficiale per il nuovo presidente di Terre, Enrico Bardone, e per il Cda. «Allo stand, ospitato nel padiglione Oltrepo Pavese, allestito dal Consorzio, saranno presenti da domenica a mercoledì il nostro Cantina “Terre” il nuovo Cda debutta allo stand Vinitaly staff, i nostri enologi e cornmerciali e avremo l’occasione di confrontarci sulle tendenze ed incontrare il mondo degli operatori e della stampa specializzata — commenta Bardone.

Fonte, Provincia – Pavese.

Piero Lugano dalle Langhe al mare, lo spumante affinato negli abissi.
«I produttori liguri da un po’ di anni stanno facendo grandi vini» afferma Paolo Massobrio, critico e scrittore «Peccato che siano poco propensi a comunicarli. Eppure alcuni di loro hanno alle spalle storie straordinarie da raccontare». Uno di questi vignaioli determinati e intraprendenti è Piero Lugano, titolare della Cantina Bisson di Sestri Levante, al quale Massobrio ha dedicato una biografia, “Il signore degli Abissi – Piero Lugano e la Cantina Bisson in fondo al mare”, edita da Comunica e in vendita su Amazon (300 pagine, 23 euro, testo in italiano e inglese). Un piemontese nato nelle Langhe, ma innamorato della Liguria e del suo mare, Lugano. Insegnante dapprima, professore in Sardegna e poi in Veneto, dove conosce la donna della sua vita, Wally Bisson, con la quale aprirà, nel 1978 a Chiavari, l’Enoteca Bisson.

Fonte, Secolo XIX.

Liguria da export a Vinitaly.
A Verona dal 10 al 13 aprile torna la più grande vetrina del settore. Fra le novità, il recupero del Ruzzese, qià conosciuto nel Cinquecento Liguria da export a Vinitaly Egle Pagano Dopo due anni di cancellazioni e rinvii a causa della pandemia torna, con rinnovate ambizioni, Vinitaly, la più grande vetrina del vino italiano, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E la Liguria partecipa all’evento con un allestimento più spazioso e scenografico rispetto alle passate edizioni, ma soprattutto comuna filosofia diversa, che vuole cogliere e trasmettere al visitatore l’essenza e il fascino di una vitivinicoltura, stretta fra l’Appennino e il mare, che sa di vento e di sole, di roccia e di sale. “Emozioni di Liguria” sarà lo slogan e il motivo ricorrente degli eventi che animeranno lo stand della regione al padiglione 12 della fiera.

Fonte, Secolo XIX.

Cinque Terre, non solo vino: «Doniamo 300 piccoli olivi».
Gli oliveti di Porciana a Volastra sullo sfondo del golfo. Cinque Terre, non solo vino «Doniamo 300 piccoli olivi» Al via un progetto di reimpianto che vanta la collaborazione del Cnr di Bologna Piante di tre anni pronte per la messa a dimora, selezionate per il territorio. Trecento piante di olivo da donare ai coltivatori, per differenziare le produzioni nei terrazzamenti. Alle Cinque Terre si torna così a produrre olio di oliva, come avveniva in passato in diverse aree coltivate fuori dai centri abitati. Il Parco nazionale ha avviato un progetto per rimettere a coltura le piante, un piano di recupero che si ricollega all’acquisto e alla riapertura dell’ex frantoio di Groppo, sulle alture di Manarola, che ha funzionato dal 2005 fino al 2011.

Fonte, Secolo XIX La Spezia.

Anno d’oro per Dop e Igp Spazi di crescita all’estero.
I dati 2021 e le tendenze nel report di Nomisma e Unicredit sul vino a Nordest Ancora modesta la superficie vitata dedicata al bio. II Prosecco resta al top. Un’area, il Nordest, che vale il 30% della produzione di vino nazionale e che realizza quasi la metà delle esportazioni. Materiale pregiato, il vino, che calamiterà l’attenzione internazionale in quello che è l’evento clou del settore, il Vinitaly, ma che offrirà anche occasioni per andare oltre la celebrazione dei – pure ottimi – risultati, per parlare di futuro, di strategie, di opportunità e di rischi. Partendo dai dati, il Wine Monitor di Nomisma conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano +28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%. Ma dove va la produzione regionale? Per oltre il 24% prende la strada degli Stati Uniti, di gran lunga primo mercato di riferimento; seguono Paesi Bassi e Regno Unito, entrambi al 6,1%, quindi il Canada, 5%, la Spagna, 4,4%, il Belgio, 2,6%, l’Austria, 2,3%. Il resto del mondo vale il 28,2% delle esportazioni regionali.

Fonte, Messaggero Veneto.

A Vinitaly debutta un’area tematica per grappe e cocktail.
Non solo grandi rossi ed eccellenti bianchi a Vinitaly. Per la prima volta la più importante fiera di settore dedica un’area tematica alla mixologia che sarà tenuta a battesimo dal nome forse più noto a livello internazionale, quello dei Nonino. L’appuntamento è per domenica alle 14.30, nell’ambito di Vinitaly a Verona, con la masterclass: “Nonino, the grappa evolution” con il maestro Salvatore Calabrese. «Siamo molto felici di aver aperto ancora una voltala strada a tutto il settore – dice Antonella Nonino, una delle figlie di Benito e Giannola – e di aver fatto apprezzare la grappa, affascinante distillato dalla grande personalità, ai bartender di tutto il mondo. Con Salvatore “The Maestro” Calabrese, icona della miscelazione a livello internazionale, potremo scoprire insieme come un’azienda così radicata in una tradizione di purezza può mantenere la sua identità sperimentando con i suoi prodotti».

Fonte, Messaggero Veneto.

L’export del vino Fvg: 28% in cinque anni.
Il Wine Monitor di Nomisma conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano + 28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%. Ma dove va la produzione regionale? Per oltre il 24% prende la strada degli Stati Uniti, di gran lunga primo mercato di riferimento; seguono Paesi Bassi e Regno Unito, entrambi al 6,1%, quindi il Canada, 5%, la Spagna, 4,4%, il Belgio, 2,6%, l’Austria, 2,3%. Il resto del mondo vale il 28,2% delle esportazioni regionali.

Fonte, Piccolo.

Vino, l’export rinuncia alla Russia e alla Cina.
La guerra non ferma il grande brindisi del Vinitaly, a cui anche l’Abruzzo si unirà, dal 10 al 13 aprile, nel Salone internazionale di Verona. Due anni di stop dovuti alla pandemia e finalmente l’occasione per riaccendere una vetrina che quest’anno celebra i 50 anni del Trebbiano d’Abruzzo. Festa solo in parte rovinata dalla guerra in Ucraina, che anche su questo evento internazionale farà comunque arrivare i suoi echi. II vice presidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, conferma che quest’anno alla fiera di Verona non saranno presenti Russia e Cina: «L’export abruzzese verso la Russia e l’Ucraina – spiega il delegato all’Agricoltura – vale complessivamente circa 300.000 euro Vino, l’export rinuncia alla Russia e alla Cina compreso l’indotto, poca cosa rispetto agli altri mercati. Certo – continua Imprudente – qualche preoccupazione per la crisi internazionale in atto c’è, e speriamo che tutto.

Fonte, Messaggero Abruzzo.

Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
La statistica Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8% Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna ne12021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.

Fonte, Metropolis.

Sette cantine al Vinitaly – Sette eccellenze del Cesenate pronte a conquistare Vinitaly.
L’ultimo stand della Regione. Sette eccellenze del Cesenate pronte a conquistare Vinitaly Nel Padiglione Emilia Romagna Cantina sociale, il Glicine, Maria Galassi, Montaia e Zavalloni. Da Mercato il duo Cantina Braschi e Tenuta Casali. Torna Vinitaly in Fiera a Verona, la kermesse del vino tra le più importanti d’Europa (10-13 aprile). E tornano in fiera anche le cantine del cesenate, a digiuno di eventi dopo due anni di stop pandemico. Sono 7 quelle del territorio, che unite alle 13 del forlivese fanno dell’area di Forlì-Cesena la terza per rappresentanza regionale, dopo Bologna e Modena. Nel Padiglione 1 dedicato all’Emilia Romagna ci saranno da Cesena, la Cantina sociale, il Glicine, Maria Galassi, Montaia e Zavalloni, mentre da Mercato Saraceno sarà presente il duo Cantina Braschi e Tenuta Casali. Tutto questo in un panorama generale di 120 aziende regionali su un’area di 2.300 curata da Enoteca Regionale Emilia Romagna.

Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Nuova cantina per i vini Unipol Gruppo.
Inaugurata dall’azienda ‘Tenute del Cerro’, accoglierà una produzione di un milione e mezzo di bottiglie l’anno Nuova cantina per i vini Unipol Gruppo Un passo avanti verso un futuro sostenibile e un segnale di fiducia nell’economia. Ieri Tenute del Cerro, società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, ha inaugurato ad Acquaviva la nuova cantina Le Cerraie, per imbottigliare, affinare e stoccare l’intera produzione (sul milione e mezzo di bottiglie annue) nei territori di Montepulciano, Montalcino, Montefalco e del pisano dove nasce il Vermentino di Monterufoli. All’inaugurazione, tra gli altri, Stefania Saccardi, vicepresidente della Toscana, Gian Luca Santi, Business development and corporate communication General Manager Gruppo Unipol e Vincenzo Tassinari, presidente delle Tenute. «Tenute del Cerro è un asset importante ma anche una realtà che ci consente di rimanere a contatto con i territori», spiega Gian Luca Santi.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

Ecco la nuova guida del gusto «Gran veicolo di promozione».
Per gli amanti di cibo e vino tanti consigli e suggerimenti Il curatore: «La soddisfazione del cliente al primo posto» Come sta cambiando il modo di fare ristorazione dopo la pandemia? Quali i segnali da cogliere per migliorare la qualità e la promozione dei prodotti del territorio? A queste domande si è cercato di rispondere nel corso della presentazione della guida enogastronomica ‘Romagna a Tavola’, curata da Massimo Marcocchi, organizzata dall’omonima associazione presso il ristorante Benso di Forlì. Al dibattito, condotto da Annalisa Calandrini, naturopata, food blogger e coautrice della guida in qualità di ‘cronista del gusto’, sono intervenuti l’assessora comunale alle Politiche per l’impresa Paola Casara, Marco Lucchi della Cna, Gabriele Mambelli di Confcommercio e Raffaele Nanni dell’Ais (Associazione italiana sommelier).

Fonte, Resto del Carlino Forlì.

Kelly Joyce unisce il ritmo al vino Il suo è un progetto ‘eno-musicale’.
A soli tre mesi dall’uscita ufficiale del nuovo singolo di Kelly Joyce ‘Male male’, in collaborazione con Fabrizio Bosso e Gilles Coffi Degboe, per la cantante riminese famosa in tutto il mondo, è arrrivato il nuovo remix, firmato dal dj Teo Mandrelli. Il giovane producer riminese, che è già stato supportato da artisti di fama internazionale quali Robin Schulz, Tiesto, ma anche David Guetta e Bob Sinclar, ha dato una nuova vita al brano, a cui si è aggiunta una ritmica molto vivace e un beat dal gusto elettronico. Questa nuova versione, in particolare, vuole esaltare le caratteristiche della voce di Kelly, che di suo mescola il jazz manouche al pop-soul e l’ReB contemporaneo. «Sono felicissima di presentare questa nuova creazione, e ringrazio Teo per questo regalo», ha detto Kelly Joyce ringraziando il producer riminese.

Fonte, Resto del Carlino Rimini.

Vinitaly torna in presenza ma fa i conti con la guerra.
Vinitaly torna in presenza dopo due anni di rinuncia e così pure Vinitaly and the city, il fuori salone in città che prende il via venerdì fino a lunedì 11 aprile, con le etichette delle cantine cooperative d’Italia che hanno scelto di presentarsi, in piazza dei Signori, con un brand augurale di questi tempi: ViVite. Che significa Vino, Vite, Vita. E pensando all’assenza di buyer russi, che col vino di lusso avevano interessi, torna d’attualità la leggenda dello Champagne Cristal, che nacque da una richiesta alla maison Roederer, nel 1876, di una bottiglia più trasparente possibile, per poterne esaminare il contenuto: l’imperatore di Russia, Alessandro II, temeva attentati per avvelenamento.

Fonte, Avvenire.

Il Primitivo di Manduria sbarca a Vinitaly con 70 etichette.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola. “La partecipazione in presenza al Vinitaly – commenta la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli – è una grande opportunità per la nostra dop, dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Ferrari Trento festeggia i 120 anni raggiungendo la carbon neutrality.
La cantina del Gruppo Lunelli celebra l’anniversario con un nuovo traguardo nel percorso verso la sostenibilità, ossia ottenendo la certificazione di carbon neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. L’obiettivo, che rende pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda, è stato raggiunto tra l’altro con la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, unite a un’attività di compensazione con crediti carbonici certificati.

Fonte: Italia Oggi.

Paolo Fiorini è stato confermato alla presidenza del consorzio di tutela del vino Garda Doc.
Eletti anche i vice: il veronese Giovanni Verzini e la bresciana Giovanna Prandini. Quattro, i nuovi membri che entrano a far parte del cda: Emmanuel Gozzi, Chiara Tuliozi, Luca Degani e Fabio Dei Micheli. Completano il cda, Vincenzo Bertola, Alberto Marchisio, Giuseppe Fugatti, Paolo Contri e Gianni Pifferi.

Fonte: Italia Oggi.

L’enoturismo va a bassi regimi.
Report Divinea: Nuova Zelanda al top nel vendere i tour; Francia e Na nel creare valore L’enoturismo va a bassi regimi Le cantine non usano idatiper profilare i clienti e fare B2C. Un patrimonio di dati, quello dei clienti delle cantine, che va disperso. È quanto emerge dal report enoturismo e vendite direcT-to-consumer 2022 di Divinea, portale di enoturismo italiano con oltre 350 aziende vitivinicole. I numeri parlano chiaro: crescono gli investimenti digitali, +55,8%, ma manca la cultura del data marketing. Il 73% delle cantine italiane non associa i dati di vendita all’anagrafica del cliente e il 53,5% non ha sezioni dedicate all’enoturismo nel proprio sito web. Solo il 22,4% delle cantine utilizzano un Customer Relationship Management (CRM) professionale e appena il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti.

Fonte: Italia Oggi.

Caro materie prime, sale il prezzo del Prosecco.
L’aumento dei costi impone alle aziende vinicole, in particolare quelle del Prosecco, di aumentare i listini. Con il rischio di avere prezzi fuori da mercato. «Le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti per comunicare un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, perché non ci sono più i margini per riuscire a lavorare», sottolinea il consigliere di Unione Italiana Vini (Uiv), Alessandro Botter e coordinatore del tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore dove sono emerse difficoltà legate a modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori. E gli aumenti, spiega Uiv, non sempre sono imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. Le imprese del vetro, per esempio, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura e comunicano ulteriori aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021.

Fonte: Italia Oggi.

Di vino.
Cresce nel 2021 il giro d’affari in Italia di Famille Hel frich, a capo del gruppo Les Grands Chais de France, che conquista nuove fette del mercato e arriva a oltre 5,6 milioni di euro. Un volume d’affari che ha raddoppiato le cifre del 2019 quando il gruppo francese aveva toccato i 3.318.826 euro. Quasi il doppio anche del 2020 quando il valore registrato era pari a 3.528.220 euro. Crescono anche i volumi: dalle poco più di 832mi1a bottiglie nel 2019 e 2020 si è passati a 1,1 milioni nei 2021. Questo grazie sia per la presenza nel canale horeca sia nelle principali piattaforme di vendita online, oltre che nella grande distribuzione di alto posizionamento. Vino fermo senza alcol. È la novità del Vinitaly presentata da Martin Foradori Ho fstätter. Il produttore altoatesino non si tira indietro nell’argomento scottante del momento che riguarda anche la nomenclatura di questi prodotti..

Fonte: Italia Oggi.

A New York sbarcano i vini di oltre 150 cantine al top.
Per la prima volta a New York arriva il Great Wines of the World Grand Tasting2022, evento di degustazione vini organizzato da James Suckling. Il 2 e 3 giugno all’Altman Building saranno presenti le etichette di oltre 150 cantine delle migliori regioni vinicole del mondo. E saranno presenti anche i proprietari delle aziende e i produttori di vino di realtà iconiche per condividere le loro esperienze. Durante l’iniziativa sarà possibile degustare oltre 200 vini al giorno. Il tasting sarà l’occasione per fare un giro del mondo vinicolo attraverso vini con i punteggi migliori, tutti valutati almeno 92 punti da James Suckling, con la maggioranza che ha ottenuto 95-98 punti, molti dei quali sono entrati nella lista dei 100 migliori vini del 2021.

Fonte: Italia Oggi.

La riforma europea delle IG non convince Gli operatori: le tutele potrebbero ridursi.
«La revisione presentata in questi giorni a Bruxelles ad una prima analisi non sembra seguire la strada delle passate riforme: molti temi affrontati nel nuovo testo non sono coerenti col quadro attuale del sistema delle Dop Igp»: raggiunto da ItaliaOggi, Mauro Rosati direttore Fondazione Qualivita, non si dice convinto della proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea sulle Ig (Indicazioni geografiche) dei prodotti agricoli, inclusi vini e bevande alcoliche. «Le politiche europee hanno sempre garantito un sostegno coerente allo sviluppo del sistema delle Ig, accompagnandolo ad un successo planetario che oggi pesa circa 75 mld in valore», chiosa. Per questo: «Occorrerà una profonda analisi da parte di tutta la filiera italiana per aggiustare il tiro e cogliere gli obiettivi anche del green deal che è motore ispiratore della riforma. Fondazione Qualivita darà supporto a tutti gli stakeholder con strumenti scientifici in questo caso più che necessari».

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Gabriele Gorelli – Red wine. Blue chip.
E non solo nel segreto dei tini. Intorno alle bottiglie continua a crescere, infatti, l’interesse di chi guarda alle etichette più prestigiose come a un bene rifugio su cui investire, perché capaci di premiare con ritorni economici non inferiori a quelli degli strumenti finanziari più tradizionali. Lo sa meglio di ogni altro Gabriele Gorelli, il giovane consulente di aziende vitivinicole che, nel 2021, è diventato il primo Master of Wine italiano, superando il difficilissimo esame dell’omonimo Institute britannico (nel box della pagina seguente si spiega come funziona l’organizzazione inglese) ed è stato scelto come brand ambassador dal gruppo Oeno, leader nel settore degli investimenti nel fine wine.

Fonte: MF Gentleman.

Modena vs. Ferrara a chi il primato sull’aceto balsamico?.
Storia del condimento ormai celebre nel mondo che si snoda tra varie città dell’Emilia-Romagna. Un libro la ricostruisce e mette alcuni punti fermi. Che il critico di Panorama contesta, questa volta, con affettuosa ironia. ah! Chiedere a un ferrarese di parlare dell’aceto balsamico, notoriamente modenese, è come un guanto di sfida. Perbacco. Appunto, l’autore di questo libro minuzioso e pignolo, Giorgio Giusti, modenese, è tutto schierato sull’origine modenese, sulla base di fonti autorevoli. Nel volume anonimo, conservato nella Biblioteca Estense, La glassa. Libro de boletini, del 1556, sono ricordati diversi aceti: agresto, comune, comune per la bocca, da tavolo, da campagna, per cucina, per gentil homini.

Fonte: Panorama.

Bentornato Vinitaly.
La 54esima edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati di nuovo a Verona, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di assenza forzata (causa Covid). Si preannuncia come la più partecipata di sempre: sono attesi 680 top buyer internazionali, e 4 mila produttori. Contaminazioni Dopo il felice debutto nella «Special edition» di Vinitaly dello scorso ottobre. l’arte della mixology conquista in questa edizione uno spazio tutto suo. A Veronafiere si danno appuntamento abilissimi bartender in arrivo da tutto il mondo. Vinitaly 2022, buona la prima. Dopo due anni di astinenza forzata causa pandemia, la popolare kermesse enoica di Verona, come da tradizione, si tiene in aprile. Dal 10 al 13, i signori del vino tornano a guardarsi in faccia, a scambiarsi biglietti da visita e idee. Ma soprattutto emozioni.

Fonte: Panorama.

Rispetto per ambiente e biodiversità, la meglio gioventù del vino.
Sono stati selezionati i giovani produttori under 40 che riscriveranno il futuro del settore in Italia. Hanno il coraggio e la voglia di cambiare le cose. Attenti all’ambiente, al rispetto della biodiversità, all’uso oculato delle riserve d’acqua. Nativi story teller, hanno la narrazione nel sangue e i social media sulle punte delle dita. Un occhio al packaging, l’altro all’emozione che ogni calice deve portare con sé. Sono la meglio gioventù del vino: produttori ma anche enologi, head sommelier, Master of Wine, manager commerciali, comunicatori e influencer. Figli d’arte o millennial (ma anche GenZ, cioè under 27) che hanno rotto lo schema rispetto al business o allo stile di famiglia. 40 under 40 che Il Gusto ha selezionato, non senza difficoltà: perché oggi più mai, fra moda, passione ed eredità importanti, il mondo del vino sta sfornando nuove generazioni preparate e cariche di entusiasmo.

Fonte: Repubblica.

Liguria da export a Vinitaly.
A Verona dal 10 al 13 aprile torna la più grande vetrina del settore. Fra le novità, il recupero del Ruzzese, già conosciuto nel Cinquecento Liguria da export a Vinitaly. Dopo due anni di cancellazioni e rinvii a causa della pandemia torna, con rinnovate ambizioni, Vinitaly, la più grande vetrina del vino italiano, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E la Liguria partecipa all’evento con un allestimento più spazioso e scenografico rispetto alle passate edizioni, ma soprattutto con una filosofia diversa, che vuole cogliere e trasmettere al visitatore l’essenza e il fascino di una vitivinicoltura, stretta fra l’Appennino e il mare, che sa di vento e di sole, di roccia e di sale. “Emozioni di Liguria” sarà lo slogan e il motivo ricorrente degli eventi che animeranno lo stand della regione al padiglione 12 della fiera.

Fonte: Secolo XIX.

Piero Lugano dalle Langhe al mare, lo spumante affinato negli abissi.
«I produttori liguri da un po’ di anni stanno facendo grandi vini» afferma Paolo Massobrio, critico e scrittore «Peccato che siano poco propensi a comunicarli. Eppure alcuni di loro hanno alle spalle storie straordinarie da raccontare». Uno di questi vignaioli determinati e intraprendenti è Piero Lugano, titolare della Cantina Bisson di Sestri Levante, al quale Massobrio ha dedicato una biografia, “Il signore degli Abissi – Piero Lugano e la Cantina Bisson in fondo al mare”. Un piemontese nato nelle Langhe, ma innamorato della Liguria e del suo mare, Lugano. Insegnante dapprima, professore in Sardegna e poi in Veneto, dove conosce la donna della sua vita, Wally Bisson, con la quale aprirà, nel 1978 a Chiavari, l’Enoteca Bisson

Fonte: Secolo XIX.

Intervista a Sandro Boscaini – «La battaglia contro i furbetti della bottiglia riparte dal Vinitaly».
La tempesta in un bicchiere di vino. A pochi giorni dal Vinitaly, che sino a poche settimane fa dovrebbe sancire il momento della definitiva ripresa dopo la pandemia, i produttori italiani devono fare i conti con la nuova, drammatica situazione legata alla guerra in Ucraina, le sanzioni alla Russia, i sussurri cinesi ed un mondo in cui sorgono nuovi muri ed inedite alleanze. Ma soprattutto a pesare è l’esplodere dei costi dell’energia e delle materie prime che investono pesantemente anche l’agroindustria. «In effetti siamo in un momento delicatissimo – conferma Sandro Boscaini, che da poco ha ultimato il suo duplice mandato come presidente di Federvini e patron della Masi, azienda con sede a Verona ma con vigneti in Italia e in Argentina – e le strade che vedo di fronte sono due. Ed una ci porterebbe nel precipizio». Cosa intende? «Noi produttori possiamo decidere di continuare, anche tra le difficoltà, sul percorso virtuoso della selezione, della ricerca e della qualità in vigna ed in cantina, oppure escogitare furbizie che se a breve possono tamponare i conti, nel lungo periodo avrebbero effetti devastanti».

Fonte: Verita’&Affari.
Vino, nelle cantine crescono gli investimenti digitali (+55,8%).
Numeri che mettono in luce ampi margini di crescita delle cantine italiane attraverso una nuova cultura del dato e del digitale, che permetterebbero di aumentare il proprio business, valorizzando le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer, senza tralasciare che nel 2021 l’Italia si è confermata ancora una volta il primo produttore di vino al mondo. Nonostante la cantina sia il luogo migliore per raccogliere i dati dei propri clienti, solo il 22,4% delle cantine utilizza un CRM professionale e solo il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti, benché nel 2020 – complice la pandemia – gli investimenti digitali siano aumentati del 55,8%.

Fonte: Dissapore.

Vino bio e sostenibile, l’ultima tendenza siciliana vale 100 milioni nei mercati esteri.
Al Vinitaly di Verona l’Isola torna ai livelli di export pre-pandemia. Quasi dieci milioni di bottiglie prodotte dal 22 per cento delle cantine. La Sicilia del vino è biologica e sostenibile e lo diventa sempre di più accelerando nella crescita della produzione e dell’export in Italia e all’estero. L’Isola si presenta al Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile con una produzione che nel 2021 è già tornata ai livelli pre- pandemia come l’export che adesso vale più di 100 milioni di euro. E il biologico è la punta di diamante del settore. Su 97mila ettari di vigneti quasi 42mila sono biologici, tre volte quelli del Veneto, il doppio della Toscana e della Puglia. L’Isola ospita il 34 per cento della superficie bio italiana e il 22 per cento dei produttori coltivano uve biologiche. Se nel 2018 le bottiglie di vino bio erano 8,2 milioni, nel 2019 sono balzate a 10,3 milioni. Poi la flessione dovuta alla pandemia che però in questo settore è stata più contenuta con 9,8 milioni di bottiglie, il 10,8 per cento dei 90,5 milioni di bottiglie prodotte in Sicilia nel 2020. Lo scorso anno si torna oltre i 10 milioni di bottiglie, il 12,2 per cento del totale. In quattro anni il biologico è cresciuto del 18,5 per cento.
Fonte: Dissapore.

Vino sempre più cercato online: il rosato vola a +115%, prosecco +180%.
Secondo una ricerca di Idealo, negli ultimi 12 mesi l’interesse nei confronti del mondo del vino in Italia è cresciuto online del +16%. Il vino rosato ha fatto registrare una crescita di interesse del +115% mentre tocca il +180% il prosecco. Secondo una ricerca di Idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – in Italia si acquista e si cerca sempre più vino online. Quello che va più forte nelle ricerche online è il prosecco con una crescita monstre pari al 180% rispetto all’anno precedente, e registra un importante +115% anche il vino rosato.

Fonte: Dissapore.

Il Marsala prima del Marsala: un film per raccontare un vino senza tempo.
I quattro produttori portati sullo schermo dal regista Andrea Mignolo hanno fatto rivivere il Perpetuo, come si chiamava il nettare siciliano nel periodo pre-british. “La nostra ricchezza è il vento”. E come non potrebbe essere così a Marsala, lembo occidentale della Sicilia sempre agitato dalle folate. Vento che asciuga l’uva, che porta il sale in vigna, che attenua il caldo africano delle estati di vendemmia. I produttori di vino da queste parti, quelli che stanno davvero in vigna, hanno la pelle cotta e un’abbronzatura che si tirano dietro fino a Natale. Hanno quasi il colore del pre-british, del Marsala prima che diventasse Marsala. A questo vino un regista e un gruppo di vignaioli marsalesi hanno dedicato un film che verrà presentato a Milano il 7 aprile presso l’Apollo Club Milano (le info per partecipare alla proiezione) e che, si spera, faccia molte altre tappe nel Paese.

Fonte: La Repubblica.

Vinitaly: 960 vini ricevono il riconoscimento internazionale di 5StarWines & Wine Without Walls 2022.
Si è chiusa, ieri, domenica 3 aprile, l’annuale selezione enologica di Veronafiere 5StarWines & Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità (liste complete in calce). Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento. Circa 70 esperti – scelti tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati WSET, Italian Wine Ambassador e Expert certificati dalla Vinitaly International Academy, enologi e giornalisti – hanno esaminato, commentato e valutato le oltre 2300 referenze iscritte.

Fonte: Newsfood.

Tenute del Cerro inaugura nuova cantina con logistica green.
Tenute del Cerro, società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, ha inaugurato  alla Fattoria del Cerro ad Acquaviva di Montepulciano (Siena) la nuova cantina Le Cerraie, edificio di 4.000 mq “dai più elevati standard di sostenibilità ambientale”, adibito a imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione dell’azienda a cui fanno capo più tenute. L’investimento complessivo per la nuova cantina logistica è stato di circa 10 milioni di euro. La struttura, si spiega, è stata realizzata con tecniche di costruzione green ed è dotata di pannelli fotovoltaici per una produzione di energia pari a 100 KW e una copertura in pannelli di pasta di legno con funzione di isolamento termico.

Fonte: ANSA.

Fotovoltaico e fonti rinnovabili, così lo spumante Ferrari diventa a impatto zero.
La cantina di Trento ottiene la certificazione Carbon neutrality nell’anno del 120anniversario della fondazione. Matteo Lunelli: “Un traguardo importante anche per il nostro territorio”. Anche le bollicine possono essere buone, pulite e giuste. Anche uno degli spumanti più noti d’Italia può puntare a una sostenibilità a tutto tondo, che parte dal vigneto e arriva alla tavola del consumatore. Ne è convinta la maison Ferrari Trento, che festeggia i suoi primi 120 anni con l’ottenimento della certificazione Carbon Neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. Il traguardo, che rende pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda, è stato raggiunto grazie a una serie di scelte, avviate da anni e volte alla riduzione delle emissioni, fra cui la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica unicamente da fonti rinnovabili, unite a un’attività di compensazione con crediti carbonici certificati.

Fonte: La Repubblica.

Le cantine italiane investono in digitale per l’enoturismo.
Enoturismo e vendite dirette rappresentano asset ancora poco sfruttati dai viticoltori italiani. La maggior parte delle cantine riceve meno di 100 ordini all’anno attraverso l’e-commerce. Negli ultimi due anni gli investimenti digitali delle aziende vitivinicole nazionali sono aumentati di oltre il 50%. In confronto all’Italia a parità di territorio, la Nuova Zelanda, sfruttando meglio il potenziale, posizionerebbe 18 volte il numero di tour ed esperienze enoturistiche nel mercato. La Francia invece, con circa un terzo del numero di visitatori annuali in meno dell’Italia, genera un mercato enoturistico interno che vale quasi il doppio del nostro paese e la Napa Valley in California, con un numero di visitatori annui quasi 4 volte inferiore all’Italia, genera un ritorno di circa 2 miliardi di euro. Questo significa che a parità di numero di visitatori, la Napa Valley potrebbe potenzialmente incassare circa 2,8 volte il valore del mercato enoturistico italiano.

Fonte: Teatro Naturale.

Sei ettari di terreni e una cantina, gli esordi di Librandi che ora esporta in 40 paesi e vende 2 milioni di bottiglie all’anno.
Vino sospeso tra mito, leggenda, impegno sociale e culturale. Ripercorreremo la storia dell’azienda di Cirò nella prossima puntata di Sa di Calabria in onda venerdì alle 21.  Nicodemo Librandi, il professore, immaginava la sua vita da docente di matematica. Per questo aveva studiato all’università a Roma. E per questo aveva cominciato a insegnare. La sua era una famiglia che a Cirò si occupava da tempo di vino. Erano tempi difficili, tutto era complicato, c’era tanta povertà. Suo fratello maggiore Tonino si occupa già da tempo con il papà, della piccola azienda. Quella era una zona ricca di storia. Gli antichi greci la identificarono con il nome di Enotria Tellus, cioè Terra del Vino.

Fonte: LaC News24.

STAMPA ESTERA

Les agriculteurs du Sud-Ouest particulièrement touchés par le gel.
Les arboriculteurs et autres viticulteurs peinent encore à évaluer l’impact de la chute des températures sur leurs productions «Si cela s’avère nécessaire, un fonds d’urgence sera ouvert», a affiné le premier ministre, Jean Castex B ougies, feux de paille, tours de ventilation, sys ternes d’aspersion… Arboriculteurs et viticulteurs ont á nouveau sorti leur arsenal de défense des culture con tre la vague de froid_ En effet, lors des nuits des a et 3 avril, le mercure a brusquement chuté dans de nombreuses régions françaises. Alors que tout le monde a encore en mémoire le violent épisode de gel qui s’était abattu sur la France en avril aoz1, les agriculteurs tentent un premier diagnostic «Dans la nuit de dimanche h lundi, la température est deseen due Jusqu’à – 8º C, mals il est beaucoup trop tiltpour en tirer des conclusions, selon Maxime Toubart, président du Syndicat général des vignerons de la Champagne.11y a une très grande différence selon les terroirs, les altitudes ou les cépages. Le chardonnay était en avance, au même état de développement qu’il y a un an. Mais si un bourgeon est gelés ilpeutyavoirun contre-bourgeon. Notre chance, c’est que le temps était sec » La même prudence est de mise du côté des arboriculteurs.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.