Report vitivinicolo del 21 ottobre 2025

sulle principali novità nel mondo del vino e delle cantine, con occhio strategico per chi opera sul settore.

Report vitivinicolo del 21 ottobre 2025

Punti chiave

  • Il mercato mondiale del vino ha registrato nei primi sei mesi del 2025 una contrazione del ‑2,3% in valore (16,7 miliardi €) e del ‑3,7% in volume (4,6 mld litri).
  • Le esportazioni italiane di vino nei primi sei mesi del 2025 hanno mostrato una crescita modesta: +1,5% in valore (≈ 2,8 mld €) e +2,1% in volume (≈703,5 milioni litri).
  • Tuttavia, per il mercato USA l’Italia registra un calo drastico: nelle esportazioni verso gli Stati Uniti in luglio‑agosto 2025 si è registrata una caduta del ‑28% in valore, nonostante tagli medi dei prezzi.
  • Sul fronte vendemmia: per l’Italia la stima 2025 è di circa 47,4 milioni hl (≈ +8% rispetto al 2024) restituendo un primato produttivo mondiale.
  • Nel mercato del vino sfuso (bulk), l’Italia sta registrando prezzi in diminuzione rispetto ad alcune controparti (es. Spagna) che invece mostrano aumenti per effetto di raccolti ridotti.
  • Le aziende italiane (e non) segnalano un processo sempre più intenso di diversificazione geografica dell’export in risposta alle tariffe USA: focus su Asia, Medio Oriente, Sud America.
  • Sul versante M&A, il panorama europeo dell’alcol e del vino evidenzia che l’attività deal è ai minimi da 27 anni: poca “liquidità” operativa, segmenti premium più attivi.

 

Radar M&A

Operazione segnalata

  • Parti: Enartis acquisisce Parsec (Italia)
  • Dimensione/valore: non divulgata
  • Geografia: Italia (operativo vitivinicolo + automazione enologica)
  • Angolo strategico: fusione tra soluzioni enologiche e automazione / process‑control, segnale di integrazione verticale e tech‑upgrade nel comparto cantina.

 

Prezzi & Vendemmia

  • Raccolto stimato Italia 2025: ~47,4 milioni hl (+8% vs 2024).
  • In Toscana, previsione volontaria di riduzione rese: da ~2,7 mln hl a ~2,4 mln hl per proteggere qualità e reputazione.
  • Prezzi vino sfuso in Italia: segnalata una fase di diminuzione rispetto ad altri paesi europei.
  • Segnali meteorologici: caldo intenso e siccità preoccupano alcune regioni (Puglia, Sicilia) sull’approvvigionamento idrico.