Report vitivinicolo del 13 settembre 2025

Cantine italiane

Report vitivinicolo del 13 settembre 2025

 

  • Mosse strategiche – Diverse realtà cooperative e familiari si trovano a ripensare i modelli di business alla luce di cali di consumo e pressioni sui prezzi. Cresce l’attenzione alla diversificazione, con aperture verso ospitalità e turismo esperienziale.
  • Nuove adesioni a consorzi di tutela – Cantine dell’Oltrepò e della Campania puntano a rafforzare la propria identità collettiva, prendendo esempio dai club storici (come il Buttafuoco Storico) che hanno saputo costruire valore condiviso.
  • Investimenti in sostenibilità – Progetti legati a energie rinnovabili e agricoltura rigenerativa iniziano a incidere nei bilanci: non più “scelte etiche” ma leve competitive.

Vini italiani

  • Spumanti sempre più centrali – Le bollicine confermano la loro resilienza, sia nella GDO sia nell’export: in molte regioni si vedono sperimentazioni con vitigni autoctoni.
  • Vitigni minori in riscoperta – Dal Pallagrello Nero al Magliocco, cresce la volontà di differenziarsi sui mercati internazionali valorizzando tipicità e narrazione territoriale.
  • Riconoscimenti – L’Italia consolida la sua presenza nelle guide 2026 (Slow Wine, Gambero Rosso in arrivo), con focus particolare su Sardegna, Calabria e aree emergenti del Sud.

Andamento del vino italiano

  • Export in equilibrio precario – Dopo i dati Istat del primo semestre (-0,4% in valore, -3,1% in volume), le analisi dei consorzi segnalano che il secondo semestre sarà decisivo per stabilire la tenuta del 2025.
  • Consumi interni – Il mercato nazionale continua a mostrare contrazioni nei volumi, compensati parzialmente dal lieve incremento dei valori (effetto inflazione e premiumizzazione).
  • Mercati chiave – USA e Canada restano in territorio positivo; Europa in difficoltà con Germania e UK, Asia rallenta; Russia in calo netto.
  • Riflessione di settore – Sempre più voci, da Slow Food ai consorzi, richiamano alla necessità di ridurre la sovrapproduzione e puntare su qualità e agroecologia.

Sintesi del 13 settembre 2025:
Le cantine italiane vivono una fase di riorganizzazione, tra pressioni economiche e ricerca di nuove vie di valorizzazione. I vini autoctoni e gli spumanti restano le carte più forti, ma la sfida resta l’equilibrio tra produzione, consumi interni in calo ed export in difficoltà.

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