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Report vitivinicolo del 30 settembre 2025

Notizie & trend rilevanti (ultimo aggiorname

Report vitivinicolo del 30 settembre 2025

 

  • La produzione vinicola italiana 2025 è stata rivista al ribasso: Legacoop segnala rese inferiori alle attese, con una previsione finale di circa 44 milioni hl, malgrado la qualità dell’uva sia considerata elevata.
  • Il raccolto in Italia è oltre al 75 % completato e alcune regioni che nel 2024 avevano produzioni abbondanti registrano cali del 10‑20 %.
  • Nel mercato USA, nonostante il calo dei volumi, il valore del mercato vino è in ripresa: il Wine Market Report 2025 (BMO) segnala un +4 % del valore vendite negli Stati Uniti.
  • L’iniziativa USA 2025 punta a consolidare la presenza del vino italiano negli Stati Uniti con 250 espositori e una dotazione di 345 milioni di litri esportati nel 2024 (import USA 2,25 mld $).
  • La Francia ha ottenuto l’approvazione di un piano di aiuti da 5 miliardi € per sostenere le esportazioni di vino verso gli USA, nel contesto delle tensioni tariffarie transatlantiche.
  • Nel Regno Unito, la cantina Chapel Down ha annullato il progetto da 32 milioni £ per una nuova sede vinicola, citando rallentamento della domanda domestica e necessità di contenere gli investimenti.
  • L’intelligenza artificiale sta guadagnando peso come strumento strategico per sostenibilità e efficienza: lo studio “Artificial intelligence for sustainable wine industry” esplora applicazioni pratiche in viticoltura, cantina ed enoturismo.

🔍 Radar M&A

Deal / Rumor Parti coinvolte Dimensione (se nota) Area geografica Fonte / data
Acquisizione Tenuta Ulisse da parte di White Bridge Tenuta Ulisse, White Bridge Investments II non divulgato Italia, Campania
Consolidamenti e acquisizioni premium operatori/fondi del vino targeting asset di qualità selettivi Italia / Europa
Cancellazione progetto vinicolo di Chapel Down Chapel Down (UK) ca. 32 milioni £ investimento abortito R

Prezzi & Vendemmia (mini box)

  • Le rese in Italia sono deludenti rispetto alle stime iniziali, suggerendo un riassestamento dell’equilibrio domanda-offerta favorevole a sostenere i prezzi.
  • I cali produttivi riguardano in particolare le regioni che nel 2024 avevano avuto produzioni abbondanti (diminuzioni del 10‑20 %).
  • Non sono al momento disponibili dati pubblici recenti sui prezzi spot per uva o vino bulk, ma il contesto suggerisce una pressione al rialzo per chi può garantire qualità e differenziazione.
  • Fenomeni climatici (siccità in sud, piogge in fase di fioritura al nord) hanno inciso negativamente sulle rese, ma non – per il momento – sulla qualità dell’uva.
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