VENETO AGRICOLTURA: IL TEMA DELLA BIODIVERSITÀ AL CENTRO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA 1363^ FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA DI SANTA LUCIA DI PIAVE

8 -11 Dicembre 2023, Veneto Agricoltura, l’Ente regionale dedicato alla promozione e al supporto dell’agricoltura, ha partecipato con la Regione del Veneto alla 1363^ edizione della Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Santa Lucia di Piave, evidenziando il tema della biodiversità ed il ruolo cruciale dell’agricoltura nella crescita economica sostenibile della regione in un’ottica green.

VENETO AGRICOLTURA: IL TEMA DELLA BIODIVERSITÀ AL CENTRO DELLA PARTECIPAZIONE ALLA 1363^ FIERA INTERNAZIONALE DELL’AGRICOLTURA DI SANTA LUCIA DI PIAVE

La presenza del Presidente Luca Zaia all’inaugurazione ha conferito ulteriore prestigio all’evento, evidenziando l’importanza che la Regione del Veneto attribuisce all’agricoltura come motore di sviluppo economico e sostenibile.

La storica fiera ultracentenaria, rinomata per essere un punto d’incontro tra produttori, esperti del settore e appassionati del mondo agricolo, ha offerto l’opportunità di mettere in mostra le eccellenze agricole della Regione e di presentare le ultime innovazioni nel settore. Numerosi stand hanno mostrato le produzioni tipiche locali, dall’olivicoltura alla viticoltura, dalla zootecnia alle coltivazioni biologiche.

Veneto Agricoltura ha illustrato ai visitatori dello stand, allestito con il tradizionale format delle casette costruite con il legno impattato dalla tempesta di Vaia, i progetti innovativi e sostenibili che mirano a potenziare l’agricoltura locale, incentivando la produzione di alta qualità e promuovendo la biodiversità. Gli esperti dell’Ente hanno fornito consulenze e informazioni utili agli agricoltori presenti, contribuendo così ad incrementare le conoscenze del settore.

“Abbiamo portato in fiera, in modo particolare, il tema della biodiversità – dichiara Alessandra Liviero, Direttore Unità Organizzativa Economia e Comunicazione ‘Veneto Agricoltura’ – tema caro a Veneto Agricoltura. Da anni nelle nostre aziende sperimentali lavoriamo per conservare in purezza le razze e le varietà autoctone.”

La partecipazione di Veneto Agricoltura alla 1363^ Fiera Internazionale dell’Agricoltura è stata un successo, rafforzando l’importanza dell’agricoltura nella cultura e nell’economia della regione, e proiettando il settore verso un futuro di crescita e sostenibilità.

La “Foresta dei Dogi” in Pian del Cansiglio (BL) è la prima area certificata nel mondo per il servizio ecosistemico della tutela della biodiversità secondo il nuovissimo standard PEFC. In questo straordinario contesto, domenica 22 maggio (ore 12:00), si terrà un concerto per celebrare la Giornata Mondiale della Biodiversità.

PRIMA FORESTA CERTIFICATA PEFC PER LA BIODIVERSITA’ E’ IN CANSIGLIO: UN CONCERTO PER CELEBRARLA

La prima area a valorizzare i propri servizi ecosistemici aderendo al nuovo standard e ricevendo la certificazione di PEFC Italia è la Foresta demaniale regionale del Cansiglio, gestita da Veneto Agricoltura, che rientra nel Gruppo di certificazione forestale PEFC “Foresta Amica” gestita da Coldiretti Belluno. I veneti sono quindi il primo soggetto non solo in Italia ma in tutto il mondo a poter vantare questa certificazione PEFC, poiché lo standard italiano per i servizi ecosistemici è il primo creato per valorizzare i Servizi ecosistemici in tutta la famiglia PEFC.

Si tratta di un’area di 1.292 ettari in cui predomina la faggeta autoctona, sviluppatasi su substrati carbonatici, ma in cui sono presenti anche conifere alpine, come l’abete rosso e l’abete bianco.

Con questo nuovo standard, le aree certificate PEFC potranno essere verificate da un organismo di parte terza per azioni volontarie finalizzate allo stoccaggio, assorbimento e non emissione della CO2, alle funzioni turistico ricreative e alla tutela della biodiversità.

Nella realizzazione dello standard, il PEFC Italia ha sviluppato una metodologia che consente ai proprietari forestali e di piantagioni arboree certificate PEFC di dichiarare il proprio contributo in termini di tutela e incremento di Servizi Ecosistemici.

Per quanto riguarda il servizio ecosistemico “biodiversità”, PEFC Italia ha avuto la possibilità di adottare e adattare la metodologia e gli indici di biodiversità precedentemente messi a punto nell’ambito del progetto europeo INTERREG Italia-Austria “BioDelta4” di cui Veneto Agricoltura è stato capofila.

È questo lo scenario nel quale Veneto Agricoltura organizza, in occasione della Giornata mondiale della Biodiversità, il 22 maggio 2022, alle ore 12:00 un concerto con intermezzi recitati tratti da “Il segreto del Bosco Vecchio” di Dino Buzzati: al pianoforte Gloria Campaner, voce recitante Andrea Bellacicco.

L’ufficializzazione è avvenuta durante la Fiera e Festival delle Foreste che si chiuderà domani nella storica serenissima faggeta. L’Assessore regionale all’Agricoltura: “Una strada aperta per la valorizzazione della montagna”.

BIODIVERSITÀ, IN PIAN CANSIGLIO (BL) LA PRIMA CERTIFICAZIONE DI PRATI E PASCOLI IN ITALIA

La tutela della biodiversità e il benessere animale rappresentano valori e impegni imprescindibili per garantire sostenibilità e risorse per le nuove generazioni. E’ in questo contesto che il CSQA, leader nella certificazione nel campo agroalimentare, ha rilasciato la prima attestazione in Italia riguardante i prodotti lattiero-caseari; attestazione attribuita al Centro Caseario e Agrituristico dell’Altopiano Tambre-Spert-Cansiglio (Bl) per prodotti derivanti da animali che vivono in prati e pascoli con alti livello di biodiversità.  L’iter certificativo, avvenuto secondo lo standard “Biodiversity Friend®” della World Biodiversity Association, ha verificato l’elevato livello di biodiversità di prati e pascoli del Pian del Cansiglio. L’importante comunicazione è avvenuta oggi in occasione della Fiera e Festival delle Foreste, organizzata da Longarone Fiere, Regione del Veneto e Veneto Agricoltura, manifestazione che si concluderà domani nella piana della foresta demaniale regionale del Cansiglio.

Questi alti livelli di biodiversità assicurano un ambiente sano e un’alimentazione ricca di essenze per il bestiame al pascolo con ricadute eccellenti  sui prodotti lattiero-caseari da questi derivati. Si ricorda che “Biodiversity Friend®” è uno strumento di valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti che permette di misurare l’eccellente valore ambientale del Cansiglio: nascono così latte fresco e ottimi formaggi, interamente provenienti da  un territorio che rappresenta un’eccellenza ambientale.

“Siamo molto orgogliosi – dichiara Federico Caner, Assessore Regionale all’Agricoltura – che sia stato riconosciuto e misurato attraverso un sistema di certificazione nazionale l’enorme valore ambientale di prati e pascoli del Pian Cansiglio. Un patrimonio ambientale veneto che assicura biodiversità del territorio, valore sociale e corretta gestione della fauna. Ci auguriamo che questo importante riconoscimento, che rappresenta una best practice dell’agricoltura veneta, possa aprire la strada ad altre realtà di questa come di altre aree montane del nostro territorio. Va inoltre ricordato che i prodotti veneti rappresentano una leva importante non solo dal punto di vista enogastronomico ma anche da quello turistico. Anche per questo tali eccellenze potranno fregiarsi del marchio “VENETO, THE LAND OF VENICE”  riservato ai prodotti tipici e di qualità della nostra regione”.

Da parte sua, Nicola Dell’Acqua, Direttore di Veneto Agricoltura, ha sottolineato che “l’Agenzia regionale ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto sui territori di proprietà della Regione Veneto per valorizzare una delle aree di maggior rilievo storico e naturalistico a livello regionale e nazionale. Siamo convinti che la sostenibilità sia volano anche per la crescita economica e sociale di un territorio”.

In occasione della Giornata della Terra condividiamo con voi il nostro obiettivo come azienda sostenibile dal 2017 di diventare Climate Positive entro il 2026.

Un impegno per tutelare il territorio e la sua biodiversità

Con l’aiuto di Etifor abbiamo iniziato un percorso per gestire i nostri boschi secondo protocolli certificati e aderire ad iniziative nazionali ed internazionali di riforestazione.

Il progetto oltre ad essere atto alla cattura delle nostre emissioni di CO2, vuole essere un’occasione per favorire la biodiversità e il coinvolgimento della comunità locale in iniziative volte a tutelare e migliorare il territorio.

APPROFONDIMENTI:

–      Intervento di Sara Cecchetto (al min.: 1:53:50) durante la Tappa di Treviso del Salone della CSR e dell’innovazione sociale https://youtu.be/7AM4nWVLAmE

Portale WOWNATURE https://www.wownature.eu/cecchetto/

Nas-Cëtta di Novello è il simbolo del progetto Elvio Cogno, azienda guidata da Valter Fissore e Nadia Cogno nel cuore del Barolo, a Novello.

ELVIO COGNO E NAS-CËTTA: ELOGIO DELLA BIODIVERSITÀ

Proteggere il patrimonio vitivinicolo locale e le diverse espressioni territoriali sono i valori su cui si basa il brand sin dalla sua fondazione. L’identità è strettamente legata al Barolo e alla valorizzazione del Cru Ravera da cui si originano i single vineyard Vigna Elena, Bricco Pernice e Cascina Nuova. Tuttavia, Elvio Cogno e il genero Valter Fissore, negli anni ’90, decisero di recuperare per primi una varietà autoctona, la Nascëtta, che rischiava di scomparire nonostante la storia ne avesse dimostrato la qualità.

Tutto risale al 1991 quando Elvio e Valter hanno la possibilità di assaggiare questo vino stappando una bottiglia del 1983 del produttore Franco Marengo. Se ne innamorano subito, accorgendosi al primo assaggio delle sue potenzialità. Il richiamo è il Sauternes, ma dagli studi storici che vengono poi effettuati si comprende che già alla fine dell’Ottocento la Nas-Cëtta era raccontata come “un’uva delicatissima e vino squisito”, che veniva paragonata addirittura ai grandi vini del Reno. Da lì nasce la volontà di recuperarla, e poi lo sprone verso altri produttori, che accolgono con entusiasmo il progetto.

Oggi la Nas-Cëtta di Novello è tutelata dall’Associazione Produttori di Nas-Cëtta di Novello, nata nel 2014, di cui Valter Fissore è presidente, che conta 12 produttori uniti dalla fiducia e l’amore per questa varietà indissolubilmente legata al territorio. Una scelta che li ha portati a sacrificare coraggiosamente qualche ettaro destinato al Nebbiolo da Barolo per impiantare questo vitigno a bacca bianca. Grazie all’impegno dell’Associazione, la Nascetta prodotta a Novello è dal 2010 DOC Langhe Nas-Cëtta di Novello.

Anas-Cëtta, la Langhe Nascetta DOC del comune di Novello di Elvio Cogno, usa l’antico nome tradizionale del vigneto.  Si presenta come un vino bianco di origine mediterranea, la cui sapidità riporta ai grandi vitigni degli ambienti caldi; al naso è fine ed elegante e di buona intensità, con sentori complessi e persistenti di fiori di campo ed erbe aromatiche, di agrumi e di frutti esotici. In bocca stupisce la piacevolezza di beva, la sapidità e la mineralità che rinfrescano il sorso e proseguono lungamente nel finale, con note di miele di acacia, salvia e il rosmarino.

Nell’azienda pilota dimostrativa di Veneto Agricoltura sono in corso i rilievi sulle 108 varietà antiche venete di melo conservate e 83 di pero, oltre a pesco e ciliegio. Una straordinaria collezione frutto di una lunga attività di ricerca sul territorio resa possibile grazie al programma BIONET e alla competenza dei tecnici dell’Agenzia regionale.

CEREGNANO-RO: CON IL PROGRAMMA BIONET L’AZIENDA “SASSE RAMI” SEMPRE PIU’ SCRIGNO DELLA BIODIVERSITA’ FRUTTIFERA

Nell’azienda pilota e dimostrativa “Sasse Rami” di Veneto Agricoltura a Ceregnano (Ro) sono ripresi i rilievi  sulle piante di antiche varietà autoctone venete di melo, pero, ciliegio e pesco. Nello specifico, si stanno effettuando osservazioni, misurazioni e fotografie sugli organi epigei delle piante presenti nella ricca collezione del frutteto polesano. I risultati dei rilievi verranno poi elaborati e studiati allo scopo di definire alcuni importanti parametri che caratterizzano il comportamento vegeto-produttivo delle antiche cultivar di fruttiferi venete. Successivamente tutti i dati confluiranno, grazie al Programma regionale BIONET, nel prezioso archivio che anno dopo anno si sta arricchendo di utili informazioni.

Fra le tante varietà antiche conservate e analizzate nell’azienda “Sasse Rami” figurano per esempio i meli Abbondanza, Brut e Bon, Bianconi, Pom dell’Oio e tante altre per un totale di ben 108 cultivar, i peri Basilicà, Bergamotta, Collostorto e altre per un totale di 83 varietà, i peschi Lavaroni, Lorenzini, Settembrini, Brancia, Carrari, i ciliegi Marostegana, Olive.

La raccolta di dati che i tecnici di Veneto Agricoltura stanno effettuando come ogni anno in questo periodo risulta essere, dunque, di fondamentale importanza al fine di consentire l’inserimento nell'”Anagrafe nazionale delle risorse genetiche di interesse agrario” delle antiche cultivar autoctone raccolte negli anni nel territorio veneto. Un lavoro di ricerca certosino, tuttora in corso anche grazie al Programma regionale BIONET riguardante la Rete regionale per la biodiversità di interesse agrario e alimentare del Veneto.

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