FRESCOBALDI PRESENTA OGGI SULL’ISOLA CARCERE LA NONA ANNATA DI GORGONA

Il progetto sociale iniziato nel 2012 in collaborazione con l’unica e ultima casa di reclusione 

presente da oltre 150 anni in Italia.

FRESCOBALDI PRESENTA OGGI SULL’ISOLA CARCERE LA NONA ANNATA DI GORGONA

Nona vendemmia per l’ottava Tenuta Frescobaldi: “Gorgona”. Ogni anno l’attesa è grande per scoprire e degustare a giugno il CRU nato sull’ultima isola carcere in Italia istituita nel 1869. Vermentino e Ansonica che dalla vendemmia 2012 viene prodotto insieme ai detenuti della colonia penale che in cambio chiedono il sogno di un’altra possibilità per riavvolgere il nastro della propria vita: imparare un mestiere, passare il tempo in modo proficuo, credere nel domani. Un vino “attraente e selvaggio”, che sa di riscatto, intriso di speranza e voglia di rivalsa che è un tripudio di emozioni.

Abbiamo l’opportunità unica di vivere quest’isola straordinaria da quasi un decennio” – queste le parole che Lamberto Frescobaldi, Presidente della Marchesi Frescobaldi, che aggiunge – “Questo progetto ci rende ogni anno più orgogliosi, e siamo arrivati alla nona annata, qui a Gorgona nei profumi e nei sapori c’è tutto: l’amore per l’isola, la cura e la passione dell’uomo, la speranza di una vita migliore,  l’influenza del mare e l’ambiente straordinario che danno vita a un vino inimitabile ed esclusivo simbolo di speranza e libertà. In una parola c’è ‘l’Essenza’ di questa terra e di un progetto che non finisce mai di regalare emozioni

L’etichetta di Gorgona vuole essere “l’edizione straordinaria” dell’isola, raccontandone ogni anno un aspetto differente. Avvicinarsi a Gorgona significa scoprire biodiversità uniche, una folta macchia mediterranea, il mare incontaminato, ma anche fortificazioni, testimoni di antiche civiltà e una piccola chiesa edificata all’inizio del XVIII secolo dai certosini, dedicata a San Gorgonio.

L’etichetta Gorgona 2020 ci racconta della rocca e delle torri presenti sull’Isola. Sulla costa occidentale, scoscesa e frastagliata, sorge possente la “Torre Vecchia”, un imponente maniero pisano o meglio definibile “una rocca”, rivestito di pietra locale, ora diroccato, edificato tra l’XI e il XIII secolo che aveva lo scopo di presidiare il tratto di mare verso la Corsica e di difendere i monaci dalle frequenti incursioni piratesche. Sul lato opposto dell’isola, verso il continente, la cala dello scalo, il porticciolo dei pescatori dominato dalla “Torre Nuova”, una fortificazione medicea del XVII secolo che completava il sistema di difesa marina. Infine, sull’isola

si trovano anche due torri rossastre erette alla fine del XIX secolo per sorvegliare i movimenti sulla terra ferma: al limitare della pineta, vicino ai vigneti, la Torre dell’Orologio, il cui nome è ispirato alla meridiana posta sul fianco della costruzione e, verso Cala Scirocco, la Torre Garibaldi.

 

La stagione 2020 sull’isola Gorgona è stata caratterizzata da un inverno con piogge frequenti, ma con temperature mai rigide, perché costantemente mitigate dalle brezze marine. La vite ha cominciato il suo ciclo vegetativo con il consueto anticipo che contraddistingue l’isola, germogliando nella prima settimana di marzo. Una primavera particolarmente gradevole, con giornate miti e soleggiate, ha favorito lo sviluppo vegeto – produttivo delle piante, accompagnandole verso un’estate che si è rivelata leggermente più fresca rispetto alle annate precedenti. Le temperature sono andate innalzandosi dalla fine luglio, tuttavia il microclima dell’isola, reso unico dalla presenza del mare, unito ad isolati eventi piovaschi, ha permesso che i grappoli arrivassero al periodo di raccolta in perfetto stato fisiologico e sanitario.  Un settembre altrettanto soleggiato ma sempre ventilato, ha infine fatto sì che le uve sviluppassero una buona maturità polifenolica, corredata da un profilo aromatico intenso ed elegante.

Gorgona 2020 esprime una grande mediterraneità, con tutto il calore del sole che bacia l’isola e la freschezza delle brezze marine che soffiano costantemente. Il suo è un color giallo paglierino carico di riflessi dorati. Il bouquet è un elegante connubio di note mediterranee, floreali e fruttate. I sentori di macchia mediterranea che ricordano il cisto, l’elicriso, il lentisco ed il ginepro si combinano alla ginestra ed al ricordo di biancospino. Tra le note fruttate, evidenti i sentori di frutti esotici, quali abacaxì e maracuja ma anche quelle agrumate di bergamotto. Al palato meravigliose la sapidità e la freschezza che si intrecciano in un magico equilibrio, ancor più accentuato dalla morbidezza iniziale e da un’estrema eleganza che accompagna durante tutta la degustazione. Come tutte le annate, anche la 2020 si manifesta come un ulteriore strepitoso capitolo della storia di Gorgona. Gorgona porta colui che lo assaggia a respirare e ad assaporare le storie che solo questa piccola grande isola può raccontare.

La produzione di Gorgona è limitata e biologica: solo 9.000 bottiglie di bianco a base di Vermentino e Ansonica. Un vino che nel giro di 7 anni ha conquistato i mercati internazionali, da New York a Tokyo, e soprattutto i cuori di chi ha avuto la fortuna di assaggiarlo.

LA VISIONE

Frescobaldi per il sociale nasce ad agosto del 2012, prima ancora di essere un vino è un progetto pluriennale che nasce dalla collaborazione con la Direzione della colonia penale, il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura. Con la supervisione degli agronomi e degli enologi di Frescobaldi, i detenuti hanno riportato a produzione e coltivato un ettaro di vigneto sull’isola, a cui si è aggiunto negli anni 1,3 Ha piantati da Frescobaldi. 

IL PROGETTO

Il progetto Gorgona nasce ad agosto 2012 grazie alla collaborazione tra Frescobaldi e Gorgona, unica isola-penitenziario in Europa. Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale.

Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, inizia il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Frescobaldi. Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica ed affinati poi in Orcio in terracotta. Oggi il vigneto ha un’estensione di quasi due ettari e mezzo, di cui uno iniziale ed un secondo impiantato nel 2015. Da questo vigneto di Vermentino e Ansonica nasce Gorgona, frutto dell’unicità del luogo, del lavoro dell’uomo e simbolo di speranza e libertà.

I TEMPI DEL PROGETTO

A maggio 2013 la prima vendemmia di Gorgona (2012) è stata presentata al DAP di Roma e a settembre dello stesso anno anche il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano ha ricevuto la magnum numero “0” in omaggio dallo stesso Lamberto Frescobaldi.

A giugno 2014 Frescobaldi ha firmato un contratto di collaborazione con l’amministrazione penitenziaria per 15 anni, ed ha assunto due detenuti che lavorano in vigna a Gorgona e che sono stipendiati direttamente dall’azienda.

A febbraio 2015 i detenuti, coordinati dagli enologi di Frescobaldi, hanno impiantato un altro ettaro di vermentino sull’isola con l’obiettivo di coinvolgere nel lavoro in vigna più persone ed ottenere (tra 4 anni) un vino di qualità migliore. Gli ettari vitati diventano quindi 2,3 Ha.

A giugno 2018 viene presentata la sesta vendemmia di Gorgona, “Gorgona 2017”. La produzione è di 9.000 bottiglie e l’etichetta è dedicata alla fauna presente sull’isola. Una biodiversità armoniosa perfettamente acclimatata: dal coniglio selvatico, al falco pellegrino, al gabbiano reale che hanno eletto Gorgona come luogo dove nidificare.

I PARTNER

Andrea Bocelli che ha voluto realizzare il testo e firmare l’etichetta della vendemmia 2013. 

Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, tra i pochissimi studi grafici internazionali specializzati 

nel design di etichette di vini, ogni anno partecipa donando la veste grafica del vino interpretando, con un team altamente specializzato dalla specifica sensibilità culturale e artistica, le caratteristiche che rendono unici il progetto e la sua isola. 

Giorgio Pinchiorri, patron dell’Enoteca Pinchiorri, uno dei ristoranti italiani più conosciuti al mondo, partecipa al progetto scegliendo di contribuire, con la sua cucina esclusiva, a promuovere il patrimonio enogastronomico dell’isola della Gorgona.

Argotractors, società del Gruppo Argo nata nel 2007 con l’obiettivo di creare un polo trattoristico di valenza mondiale, ha donato un trattore da vigneto per le attività da svolgere sull’isola.

Con circa una decina di giorni di ritardo siamo alle porte della vendemmia 2021. L’inverno 2020/2021 è stato marcato da consistenti piogge, che hanno ben rifornito le falde acquifere, senza in nessun modo compromettere i lavori invernali di potatura, facendo invece ben sviluppare tutti i sovesci seminati nei vigneti, favorendo la biodiversità. La primavera ha tardato ad arrivare e le temperature, ben al di sotto della media stagionale, hanno provocato un ritardo sul germogliamento in tutte le nostre Tenute.

Frescobaldi avvio Vendemmia 2021

Purtroppo, la notte tra l’8 e il 9 aprile abbiamo subito una gelata tardiva che ha danneggiato i vigneti posti nelle aree più basse, soprattutto il Sangiovese, che ha un germogliamento precoce.  Per fortuna i vigneti coltivati a Sangiovese a maggior vocazione in zone al di sopra dei 300 m slm non sono state toccati dalla gelata tardiva.
Fino a giugno le temperature si sono mantenute abbondantemente al di sotto delle medie stagionali, soprattutto con notti fredde che hanno fatto ben sviluppare l’apparato fogliare e anche allungare i grappoli. La fioritura e l’allegagione si sono ben svolte grazie alle condizioni meteo favorevoli.

L’estate è stata molto calda, con temperature elevate e i vigneti più giovani hanno avuto bisogno di una irrigazione di soccorso; infatti, ormai piantiamo nuovi vigneti solo con un impianto di irrigazione per contrastare gli eccessi di un clima in sicuro cambiamento. Le piogge del 28 Agosto sono state fondamentali per la fase finale della maturazione, hanno ben aiutato la migrazione di tutte le sostanze aromatiche e coloranti dalle foglie verso i grappoli.

Gli eventi piovosi si sono estesi su tutta la Toscana con regolarità facendo entrare l’acqua bene nel terreno, portando sollievo alle vigne provate da un lungo periodo di caldo e siccità.

A Pomino nella settimana del 23 agosto è iniziata la raccolta di Pinot nero e Chardonnay destinati alle basi spumante di Leonia, i grappoli sono perfettamente maturi, pur avendo ben mantenuto l’acidità. L’altimetria di Pomino permette di avere una maturazione progressiva ma che non “brucia” l’acido tartarico; dunque, mantiene la vivacità naturale dei mosti.

In Maremma nella Tenuta Ammiraglia grazie all’irrigazione abbiamo evitato ogni stress idrico che avrebbe compromesso la qualità dei rosé e del Vermentino, dovremo aspettare per la raccolta la metà di settembre.

A Montalcino si prospetta una grande vendemmia con grappoli piccoli ed acini concentrati, sicuramente con una riduzione delle produzioni di Rosso di Montalcino.

Nel Chianti Rufina a Nipozzano siamo ancora lontani dalla vendemmia, ma ad oggi i vigneti si presentano con apparato fogliare perfetto ed un ottimo equilibrio produttivo, una bella pioggia nei prossimi giorni sicuramente aiuterebbe le viti in questo ultimo periodo della maturazione.

A Castiglioni il Sangiovese delle zone più basse avrà sicuramente una riduzione di produzione per la gelata tardiva, me le uve presenti hanno già una colorazione intensa e buon sapore, con tannini morbidi, lasciando sperare in una qualità importante.

“L’arcipelago toscano è un paradiso terrestre di cui Gorgona è la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente. Dietro la sua scontrosità apparente, l’indicibile seduzione di profumi e silenzi, ed una natura che commuove per la sua forza, per la sua pubertà eterna…. E intorno, acqua e sale, a riflettere i messaggi del cielo, a stringere i lacci alle vele.” (A.Bocelli – 2014).

FRESCOBALDI – ARRIVA LA NONA VENDEMMIA DI GORGONA

Il progetto Gorgona nasce ad agosto 2012 grazie alla collaborazione tra Frescobaldi e Gorgona, unica isola-penitenziario in Europa.

Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale.

Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, inizia il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione degli agronomi ed enologi Frescobaldi.

Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015, da alcuni filari di Sangiovese e Vermentino Nero, coltivati in agricoltura biologica ed affinati poi in Orcio in terracotta.

Oggi il vigneto ha un’estensione di due ettari, di cui uno iniziale ed un secondo impiantato nel 2015.

Da questo vigneto di Vermentino e Ansonica nasce Gorgona, frutto dell’unicità del luogo, del lavoro dell’uomo e simbolo di speranza e libertà.

GORGONA BIANCO 2020 – Costa Toscana Bianco IGT

L’etichetta di Gorgona vuole essere “l’edizione straordinaria” dell’isola, raccontandone ogni anno un aspetto differente. Avvicinarsi a Gorgona significa scoprire biodiversità uniche, una folta macchia mediterranea, il mare incontaminato, ma anche fortificazioni, testimoni di antiche civiltà e una piccola chiesa edificata all’inizio del XVIII secolo dai certosini, dedicata a San Gorgonio.

L’etichetta Gorgona 2020 ci racconta della rocca e delle torri presenti sull’Isola. Sulla costa occidentale, scoscesa e frastagliata, sorge possente la “Torre Vecchia”, un imponente maniero pisano o meglio definibile “una rocca”, rivestito di pietra locale, ora diroccato, edificato tra l’XI e il XIII secolo che aveva lo scopo di presidiare il tratto di mare verso la Corsica e di difendere i monaci dalle frequenti incursioni piratesche. Sul lato opposto dell’isola, verso il continente, la cala dello scalo, il porticciolo dei pescatori dominato dalla “Torre Nuova”, una fortificazione medicea del XVII secolo che completava il sistema di difesa marina. Infine, sull’isola si trovano anche due torri rossastre erette alla fine del XIX secolo per sorvegliare i movimenti sulla terra ferma: al limitare della pineta, vicino ai vigneti, la Torre dell’Orologio, il cui nome è ispirato alla meridiana posta sul fianco della costruzione e, verso Cala Scirocco, la Torre Garibaldi.

La stagione 2020 sull’isola Gorgona è stata caratterizzata da un inverno con piogge frequenti, ma con temperature mai rigide, perché costantemente mitigate dalle brezze marine. La vite ha cominciato il suo ciclo vegetativo con il consueto anticipo che contraddistingue l’isola, germogliando nella prima settimana di marzo. Una primavera particolarmente gradevole, con giornate miti e soleggiate, ha favorito lo sviluppo vegeto – produttivo delle piante, accompagnandole verso un’estate che si è rivelata leggermente più fresca rispetto alle annate precedenti. Le temperature sono andate innalzandosi dalla fine luglio, tuttavia il microclima dell’isola, reso unico dalla presenza del mare, unito ad isolati eventi piovaschi, ha permesso che i grappoli arrivassero al periodo di raccolta in perfetto stato fisiologico e sanitario.  Un settembre altrettanto soleggiato ma sempre ventilato, ha infine fatto sì che le uve sviluppassero una buona maturità polifenolica, corredata da un profilo aromatico intenso ed elegante.

Gorgona 2020 esprime una grande mediterraneità, con tutto il calore del sole che bacia l’isola e la freschezza delle brezze marine che soffiano costantemente. Il suo è un color giallo paglierino carico di riflessi dorati. Il bouquet è un elegante connubio di note mediterranee, floreali e fruttate. I sentori di macchia mediterranea che ricordano il cisto, l’elicriso, il lentisco ed il ginepro si combinano alla ginestra ed al ricordo di biancospino. Tra le note fruttate, evidenti i sentori di frutti esotici, quali abacaxì e maracuja ma anche quelle agrumate di bergamotto. Al palato meravigliose la sapidità e la freschezza che si intrecciano in un magico equilibrio, ancor più accentuato dalla morbidezza iniziale e da un’estrema eleganza che accompagna durante tutta la degustazione. Come tutte le annate, anche la 2020 si manifesta come un ulteriore strepitoso capitolo della storia di Gorgona. Gorgona porta colui che lo assaggia a respirare e ad assaporare le storie che solo questa piccola grande isola può raccontare.

Due etichette icona dello spirito di Montalcino.

La Tenuta CastelGiocondo, proprietà della famiglia Frescobaldi dal 1989, è intrinsecamente legata alla storia del vitigno sangiovese e della denominazione Brunello di Montalcino.

Frescobaldi: le nuove annate di Brunello di Montalcino 2016 e Brunello di Montalcino Riserva 2015 della Tenuta CastelGiocondo

Un luogo ricco di fascino, dove i vigneti, sovrastati da una roccaforte del 1100, hanno trovato le condizioni ideali per esprimere al meglio i caratteri del varietale e del territorio: un’altitudine intorno ai 300 metri slm, esposizione a sud ovest per beneficiare del caldo sole pomeridiano e terreni ben drenati ricchi di galestro, argilla, calcio e sabbie plioceniche. Queste caratteristiche, sin dal 1800, epoca a cui risalgono le prime produzioni di Brunello di Montalcino, avevano reso celebri i vini qui prodotti per maestosità, eleganza e longevità.

Ancora oggi, questo carattere rivive nelle etichette prodotte sotto la guida della famiglia Frescobaldi che fa di sperimentazione in vigna, rispetto dei tempi della vite e selezione i capisaldi per l’eccellenza degli iconici vini della tenuta: il Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo e il Brunello di Montalcino DOCG Riserva Ripe al Convento, uno dei cru della proprietà che nasce dall’omonimo vigneto situato tra i 350 e i 450 m slm. Vendemmia dopo vendemmia queste etichette raccontano nuovi capitoli della storia della Tenuta presentando le mille espressioni dello spirito di Montalcino.

Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo 2016

Etichetta simbolo della Tenuta, di cui esprime la grande vocazione attraverso eleganza e sfumature aromatiche che evolvono nel tempo creando nuove suggestioni.

L’annata 2016 è stata caratterizzata da un andamento particolare, con un inverno mite che ha determinato un anticipo nel germogliamento. Fondamentale per riequilibrare lo sviluppo delle viti è stata una primavera fresca e piovosa che ha rallentato le fasi vegetative. La stagione estiva ha portato giorni caldi e assolati intervallati da alcune piogge nel mese di agosto che hanno permesso alle piante di affrontare l’ultima fase della maturazione senza stress. Le temperature calde degli ultimi giorni di settembre, le escursioni termiche tra giorno e notte, il vento fresco e asciutto di tramontana e livelli di umidità bassissimi hanno consentito di portare a termine una vendemmia accurata con uve sane e mature e dall’eccellente profilo organolettico.

Dopo la raccolta manuale, le uve sono ste sottoposte ad un’attenta cernita. Le fermentazioni hanno avuto luogo in serbatoi di acciaio inox, a temperatura controllata. Il vino è stato poi affinato in legno per uscire sul mercato dopo 5 anni dalla vendemmia in seguito ad un ulteriore riposo in bottiglia.

Il Brunello di Montalcino DOCG CastelGiocondo ripropone anche per l’annata 2016 la sua consueta eleganza, qualità che si mostra a partire dal profilo aromatico: un bouquet che richiama piccoli frutti rossi accompagnati da sentori floreali. Questi lasciano spazio a note speziate e balsamiche che rivelano la complessità e il potenziale evolutivo di questo vino. Al palato si percepisce una trama tannica fitta ma di grande fascino che introduce ai sentori minerali e di spezie che conferiscono piacevolezza a un finale lungo, caldo e persistente.

Brunello di Montalcino DOCG Riserva Ripe al Convento 2015

Questo vino nasce da un piccolo vigneto di sangiovese situato sul poggio più alto della Tenuta. La sua altitudine intorno ai 450 metri, l’esposizione al caldo sole del pomeriggio, i suoli galestrosi e i salubri venti mediterranei conferiscono a questa Riserva di Brunello intensità, personalità e longevità.

Questi lineamenti hanno trovato nell’annata 2015 un grande alleato. Le abbondanti riserve idriche immagazzinate nel 2014 hanno permesso alle viti di godere delle calde giornate primaverili ed estive che si sono susseguite nel corso dell’anno ed in particolare nel mese di luglio. L’abbassamento delle temperature e le piogge sporadiche del mese di agosto hanno infine permesso lo sviluppo delle sostanze fenoliche preziose per delineare gli aromi e le componenti tanniche del vino.

Dopo la raccolta, le uve sono state sottoposte a una scrupolosa cernita manuale, svolta per singolo acino. La fermentazione è avvenuta in vasche di inox a temperatura controllata con rimontaggi frequenti. Il Ripe al Convento affina in legno per uscire sul mercato dopo 6 anni dalla vendemmia in seguito ad un ulteriore affinamento in bottiglia

Sin dalla vista si percepisce la grande intensità di questo vino dove un carico rosso rubino giunge all’estremità del calice con riflessi granati.

Al naso si presenta esuberante e invitante, con note di visciola e mirtillo, seguite da aromi terziari di cannella, tabacco, caffè e cuoio. Una sinfonia di aromi che ritorna all’assaggio, offrendo nuove suggestioni di pepe bianco e chiodi di garofano, sostenute da tannini compatti e setosi. Un equilibrio che persiste sul palato, prova di un grande longevità e di un’annata importante.

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