rassegna stampa del vino di giovedì 13 aprile 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 13 aprile 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Copagri al Vinitaly Assaggi di qualità.
Migliaia di wine lover e di appassionati hanno affollato lo spazio espositive della Copagri alla 55esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, che è stato teatro di numerose iniziative, senza contare gli incoming con i buyer esteri, i wine tasting, gli showcooking e i numerosi momenti di confronto con i tanti rappresentanti delle istituzioni «che hanno potuto degustare e apprezzare – scrive Copagri in una nota – la grande varietà e qualità dei vini messa in mostra dall’ampia selezione delle cantine associate presenti». Particolare interesse hanno suscitato le degustazioni organizzate dalla Confederazione, così come gli approfondimenti legati ai temi di maggior interesse inerenti al comparto vitivinicolo, quali la certificazione di qualità e sostenibilità, senza dimenticare la consulenza, oggetto di un accordo siglato dalla Copagri con Sef Consulting, che va ad aggiungersi al protocollo siglato nell’ambito della fiera con Dnv e Valoritalia.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Il vino: la grande bellezza Made in italy.
Il vino è sempre più decisivo nella bilancia commerciale del made in Italy. Lo dice l’analisi presentata dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia in occasione della rassegna di enologia che si è tenuta a Verona dal2 al5 aprile, la più importante al mondo del settore. L’industria vinicola è in cima alla classifica delle cosiddette ‘qA” dell’eccellenza italiana – abbigliamento, alimentare, arredamento e automazione – che valgono ogni anno circa 200 miliardi di euro complessivi. Con 7,4 miliardi di esportazioni nette, il prodotto agricolo italiano più richiesto al mondo ha sorpassato altri comparti del lifestyle italiano, desiderato in tutto il mondo, come i gioielli (+6,8 miliardi di euro), la pelletteria (+6,7 miliardi di euro) e l’abbigliamento (+6,4 miliardi di euro). Alla 55a edizione di Vinitaly erano presenti 4.400 espositori di 30 Paesi.

Fonte: Famiglia Cristiana.

Gli esperti: «Va sempre bevuto con moderzione».
Sotto, brindisi della premier Giorgia Meloni, 46 anni, al Vinitaly (al centro nella foto). In basso, un “fuori salone” in una piazza di Verona. Vino e salute è uno dei temi caldi in questo periodo. Tra i dibattiti che hanno animato l’edizione di Vinitaly, quello voluto da Consorzio Valpolicella e Regione Veneto dal titolo Benefici del vino: bevuto con moderazione è salutare, con il medico e rettore veronese Pierfrancesco Nocini e il nutrizionista Giorgio Calabrese, ha fatto riflettere sugli effetti positivi del consumo moderato in un momento difficile, dopo la decisione irlandese di inserire in etichetta i cosiddetti health warnings, le comunicazioni sui rischi per la salute

Fonte: Famiglia Cristiana.

«Il vitigno coltivato da nostro nonno».
II titolare dell’azienda vinicola Patrizio Sartarelli, 68, con la moglie Donatella, 63, seduta, e i figli, Caterina, 40, e Tommaso, 36. Nelle loro terre ai Castelli di Jesi, i Sartarelli producono solo il Verdicchio, che vogliono far conoscere nel mondo anche con un nuovo museo di Francesca Fiocchi – foto Veronatiere-EnneviFoto i 1 Verdicchio è una storia di famiglia per loro. Un bigliettino da visita fortemente identitario, con cui portare in giro per il mondo le Marche e i Castelli di Jesi, un anello carico di storia e sapori genuini. E a ragione, perché un viaggio nelle Marche porta a vedere meraviglie, come scriveva Guido Piovene. Nei Castelli di Jesi il Verdicchio ha trovato il suo habitat migliore, irripetibile altrove con le medesime caratteristiche organolettiche e olfattive.

Fonte: Famiglia Cristiana.

In vino Business.
Nel 2022 l’export di vino Italiano ha raggiunto la cifra record di otto miliardi di euro, il 12% in più rispetto all’anno precedente. Il re dei mercati esteri si conferma il prosecco: tra gennaio e settembre (gli ultimi dati disponibili nel database Nomisma), le bollicine venete vendute nel mondo ammontavano a 274 milioni di litri, pari ad un incasso di 1,15 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo l 2021.

Fonte: Forbes Italia Small Giants.

‘Vendemmia verde’, fondi in arrivo.
Regione Indennizzi per rimuovere grappoli non maturi ‘Vendemmia verde’, fondi in arrivo Il programma riguarda solo la nostra provincia alla luce delle difficoltà di vendita di uve nella stagione vitivinicola 2022 Nelle more dell’emanazione della Circolare Agea, sono in corso di approvazione le disposizioni regionali di attuazione della misura della Vendemmia Verde nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno al vino per l’annualità 2023. La misura, tenuto conto della crisi che ha caratterizzato il mercato delle uve da vino nel Sannio nel 2022, sarà rivolta esclusivamente alle Aziende viticole della Provincia di Benevento.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Il vino Famoso si racconta con i sommerlier di Ais con convegno e assaggi.
Doppio appuntamento questo sabato alla Malatestiana e a Palazzo del Ridotto. Il Famoso, vitigno riscoperto da poco meno di un ventennio e oggi coltivato soprattutto in Romagna e parzialmente nelle Marche, sarà il protagonista di un doppio appuntamento fra cultura e degustazioni in programma in città sabato 15 aprile. La giornata si aprirà con un convegno alle 11, alla Biblioteca Malatestiana, con gli enologi Giancarlo e David Soverchia, Sergio Ragazzini e dei produttori delle zone a maggior diffusione del Famoso, per proseguire dalle 14 a Palazzo del Ridotto con i banchi d’assaggio. A tirare le fila della manifestazione è Ais Romagna (Associazione Italiana Sommelier), in collaborazione con i colleghi marchigiani.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Naso e beva potenti con frutti rossi sempre protagonisti.
Tenuta Calimaia Frescobaldi Vino Nobile di Montepulciano 2019. Naso e beva potenti con frutti rossi sempre protagonisti tenuta Calimaia segna il ritorno dei Frescobaldi a Montepulciano e ripercorre i passi di Lionardo di Niccolò Frescobaldi, che fu sindaco di Montepulciano nel 1390. Adagiata sulle colline tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, la tenuta si estende per circa 70 ettari in una delle zone storicamente vocate alla produzione del vino nobile di Montepulciano: Cervognano. I vigneti, disposti a corona sul rilievo del Monteliscione, si posizionano a circa 300 metri sono caratterizzati da suoli di origine pliocenica, poveri di materia organica e quindi particolarmente adatti alla coltivazione del sangiovese (in questa zona tradizionalmente chiamato prugnolo gentile).

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Ricerca e cura il Frascati sale sul podio.
Donna Adriana è il secondo vino tra i bianchi d’Italia nella classifica stilata da Milano Finanza Ricerca e cura il Frascati sale sul podio 1985 ‘ 15 Nasce l’azienda C.: • De Paotis a Grottaferrata. Le Barrique riposare glia Cisterna Romana L’azienda a Grottaferrata. a poco meno di 300 metri sul tivetlodet mare, si estenrin su 15 ettari. Frascati, Frascati, Frascati! È la parola d’ordine che da qualche anno attraversa i salotti buoni della cucina d’autore. È la rivincita di un vino relegato per troppi anni nelle cantine del folklore, prima di diventare star a tutto campo

Fonte: Messaggero Cronaca di Roma.

San Benedetto Po “Lambrusco a Palazzo” torna con 180 etichette.
Il 6 e 7 maggio la tradizionale rassegna nei chiostri dei Secolari e di San Simeone Lambrusco a Palazzo”: 6 e 7 maggio 2023, un fine settimana tinto di Lambrusco, dedicato a tutte le sue declinazioni e ai quattro territori da cui nasce, le province di Mantova, Modena, Reggio Emilia e Parma. L’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po, complesso monastico datato XI secolo, è già pronta ad accogliere i Lambruschi di eccellenza nei chiostri dei Secolari e di San Simeone, che saranno colorati da 180 etichette del vino con le bollicine, un in(chiostro) rosso effervescente. Dopo tre anni di pausa a causa del Covid, l’edizione del 2023 sarà un vero e proprio inno all’autenticità e alla naturalezza, grazie anche all’area “Indigeno”, allestita nella sala del Capitolo e dedicata all’assaggio di Lambruschi bio, prodotti con lieviti spontanei autoctoni, provenienti dalle quattro province.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Intervista a Giorgio Cotti – Stile liberty e bottiglie dell’800 L’enoteca che ha fatto la storia.
II titolare: «Siamo nazionalisti nelle etichette e abbiamo prodotti col nostro marchio Nei sotterranei c’è una cantina di 500 metri. Tra i nostri clienti Marchesi e Vanoni». Dal 1952, nel quartiere Brera, si trova una delle Enoteche più famose della città – la Cotti di via Solferino 42 – l’unica che può vantare una cantina, proprio sotto il negozio, di circa 500 metri che si estende fino a via San Marco. Il titolare, Giorgio Cotti, ci accoglie nel locale con l’orgoglio e il sorriso di chi custodisce un antico tesoro. La sua famiglia ha rilevato l’enoteca nel ’52, pub dirci qualcosa sulla storia del negozio prima che passasse alla vostra gestione? «L’enoteca è uno dei locali più antichi di Milano, l’arredamento è quello originale del 1906. Prima era una bottiglieria che vendeva vini e alcolici.

Fonte: Libero Quotidiano Milano.

Intanto ripartono le iniziative legate al vino.
L’enogastronomia sta a Sondrio come il trenino rosso del Bernina sta a Tirano. E’ questo l’assunto che sta alla base del (ri)lancio turistico del capoluogo cui sta lavorando l’amministrazione del capoluogo insieme ad altri soggetti, a partire da chi dell’enogastronomia è protagonista. Ed è con questo spirito di collaborazione che anche per quest’anno torna il Valtellina wine festival, il festival diffuso dei vini, nato da un’idea del Consorzio di tutela per condividere l’ospitalità e la convivialità, partito da Chiavenna e che ora raggiunge tutta la Valle con la convinzione, dichiarata, che dentro un bicchiere divino ci sia un concentrato di paesaggio, di natura, di territorio e di bellezza.

Fonte: Provincia Sondrio.

Etichetta in braille Ora anche il vino pensa all’inclusività.
Le aziende enologiche spingono la scoperta del territorio fermano. Il rilancio turistico passa anche attraverso i prodotti enogastronomici. Fra questi una vetrina particolare al Vinitaly per l’azienda biologica Castrum Morisci di Moresco che ha proposto le etichette delle bottiglie di vino in braille per permettere ai non vedenti di ottenere tutte le informazioni normalmente stampate sull’etichetta di una bottiglia di vino. «Le abbiamo adottate quando è nata l’azienda, nel 2016 racconta il titolare della cantina, Luca Renzi, intervenuto all’incontro organizzato dalla Regione sul tema “L’agricoltura sociale nelle Marche”.

Fonte: Corriere Adriatico Fermo.

C’è Wein Tour La produzione vitivinicola in riva al mare.
Alla kermesse anche seminari con gli esperti. Tutto pronto, a Cattolica, per la settimana edizione del “Wein Tour”. Annunciate le date di questa manifestazione enogastronomica, che torna, nella Regina, dal 19 al 21 maggio. Il Wein Tour apre porte dell’estate portando in riva all’Adriatico il meglio della produzione vitivinicola dell’Emilia-Romagna. L’evento di anno in anno cresce in numeri e importanza, confermandosi come riferimento per il settore. Le date della settima edizione, organizzata dal comitato Cuore di Cattolica e Veronica Pontis in collaborazione con l’amministrazione comunale, sono state anticipate giovedì, in anteprima alle associazioni di categoria e agli operatori economici del territorio, riuniti al Palazzo del Turismo, durante l’incontro con l’assessore al Turismo Belluzzi e la dirigente Rufer.

Fonte: Corriere Adriatico Fermo.

«In Ossola la salvezza del Nebbiolo».
L’incontro E il Prunent si conferma il re della tavola nella presentazione del libro di Marzia Pinotti «In Ossola la salvezza del Nebbiolo». L’istituto alberghiero Rosmini ha ospitato, nell’aula di fisica del collegio nei giorni scorsi, la presentazione del libro di Marzia Pinotti “Lungo i sentieri del nebbiolo”, organizzato dalla Condotta Slow food Valle Ossola. Introdotto da Mirella Gentili, presidente Slow food, il filo del racconto si snoda tra quasi mille chilometri che dai fasti del Barolo risale verso le atmosfere dei Nebbiolo di montagna con una scrittura lirica ed incisiva. La terra, gli studi della genetica ed i racconti delle persone che vivono le colline ogni giorno sono nelle pagine di un viaggio che coinvolge anche il Prunent ossolano che da oltre sette secoli viene prodotto e che negli ultimi anni ha saputo evolversi e farsi conoscere in Italia e all’estero in particolare con l’azienda vinicola Garrone.

Fonte: EcoRisveglio.

Piacciono i vini monferrini.
Grande protagonista è stato il grignolino nelle sue diverse declinazioni, dal tradizionale al Riserva Piacciono i vini monferrini Sono i preferiti dei principali buyer di Usa, Asia, Svizzera e Russia. Nuovi contatti raggiunti e mercati aperti per i vigneron monferrini, del Consorzio di Tutela Colline del Monferrato Casalese, reduci dalla 55a Edizione di Vinitaly. Sempre più, i vini cosiddetti di nicchia sono stati tra i più apprezzati rispetto ad un mercato in continua ricerca degli undescovery Made in Italy, owero, degli autoctoni meno noti ad effetto “wow”, quelli che trasferiscono un percepito di esclusività e di autenticità dei sapori, mentre sul Monferrato sta iniziando a muoversi l’interesse internazionale. Non solo di nicchia, ma di super nicchia, ha fatto la sua prima comparsa al Vinitaly il Rubino di Cantavenna doc (75% Barbera, 15% Freisa e 15% Grignolino) che, ad oggi, conta solamente 5 produttori in un areale molto ristretto, con poco più di 10mila bottiglie/anno.

Fonte: Vita Casalese.

Serve manodopera.
Pandemia e guerra hanno complicato la situazione Serve manodopera Vigne: richiesti 20 mila lavoratori Nei vigneti italiani servono almeno 20 mila lavoratori per garantire le operazioni colturali primaverili e la prossima vendemmia. E quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione del Vinitaly. “Si tratta di un settore ad elevata intensità di lavoro con operazioni difficilmente meccanizzabili che richiedono manualità e professionalità – spiega il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco – con un bisogno medio di 80 giornate lavorative, fra coltivazione e vendemmia. Una parte centrale è rappresentata proprio dal lavoro stagionale con picchi di domanda nel periodi della vendemmia che sono sempre stati garantiti grazie a lavoratori provenienti da altri paesi che si fermano in Italia per qualche mese, tornando anno dopo anno con reciproca soddisfazione”.

Fonte: Vita Casalese.

Premi e riconoscimenti a quattro cantine.
Monti Vermentino e vini rossi protagonisti alla 55esima edizione del Vinitaly Monti Quattro cantine montine protagoniste alla 55esima edizione del Vinitaly -Verona e al Premio nazionale Epulae-Pezzi da 90 dell’Enologia italiana, promosso dall’Accademia enogastronomica internazionale, hanno ottenuto 24 premi. La Cantina del Vermentino ne porta a casa otto: quattro, nel 5StarWine-the Book, ai vermentini di diverse annate: Aghiloia (92/100), Funtanaliras (91), Arakena (91) e Balari (90). Altrettanti nel Premio nazionale Epulae dove ottiene due diplomi per i rossi e altrettanti per i vermentini: anfora d’oro per il Funtanaliras (95 /100), anfora platino per Arakena(98,5), anfora platino al Ruè cannonau di Sardegna riserva vendemmia 2017 (98,6), e anfora platino al Galana rosso Colli del Limbara vendemmia 2016 (98,7).

Fonte: Nuova Sardegna.

Wine festival: in alto i calici Quattro giorni di degustazioni II vino protagonista al Garibaldi.
Una nuova manifestazione in pieno centro storico. Presenti oltre cento etichette e 20 cantine L’inaugurazione oggi alle 18. Gli organizzatori: «L’obiettivo è renderlo un appuntamento fisso». In alto i calici. Prato si prepara a una quattro giorni di vino e buon cibo, con oltre 100 etichette provenienti da più di 20 cantine sparse in tutta Italia. È questa l’essenza di «Prato Wine Festival», una novità assoluta tra le manifestazioni della primavera pratese, che si terrà da oggi a domenica nello spazio Garibaldi Milleventi. La kermesse è nata da un’idea di Alessandro Rubino ed è organizzata da Fonderia Cultart, B.O.R e II Garibaldi Milleventi. Partner dell’iniziativa Prinz Food and Beverage e Fisar, con la collaborazione dei rappresentanti di vini Lorenzo Bellucci e Luciano Bruni, entrambi originari della città.

Fonte: Nazione Prato.

La grandine rovina i vigneti.
Verifiche ai germogli delle viti dopo il maltempo, agricoltura messa a dura prova C’è chi teme una minore produzione di uva e quindi del pregiato vino Doc ? di Stefano BramanH Portoferralo Vigne ed orti dell’ isola alle prese con le verifiche degli effetti negativi dovuti ad una recente forte grandinata, ma anche a delle temperature di aprile inferiori alla media, che possono aver creato problemi ai germogli delle viti. E c’è chi prevede una minore produzione di uva nella futura estate, per cui saranno prodotte meno bottiglie di pregiato vino Doc. Ma ad essere colpite maggiormente sono le colture da ortaggi come è successo alla fattoria didattica “Regali Rurali”, azienda agricola laconese caratterizzata anche dall’allevamento di pecore e gestita dalla dottoressa Sara Esposito e avvenimenti simili sono accaduti un po’in tutto il sud del cosiddetto Scoglio.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano

SignatureCollection i “Super Venetian”.
Cantine storiche: Cielo e Terra Dopietta da applausi per la cantina Cielo e Terra che dopo il Prowein a Düsseldorf, ha conquistato anche i buyer internazionali giunti a Vinitaly da tutto il mondo. L’asso nella manica anche in questione caso la nuova collezione di vini “Cielo 1908 Signature Collection”, sei referenze che sanciscono il traguardo di una lunga tradizione fatta di passione, esperienza e amore per il vino. «111908 non è solo l’anno di costituzione dell’azienda, ma rappresenta anche lo spirito di un’epoca di entusiasmo e di speranza dopo la Grande Depressione», ricorda Pierpaolo Cielo vice presidente e responsabile commerciale e marketing.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Il vino si fa in vigna?
Nel bel mezzo di una delle mie letture enoiche mi sono imbattuto in uno degli aneddoti più eloquenti e senza tempo dell’enologia e la viticoltura. Si tratta di un breve scambio di battute fra Andre Mentzelopulous – che acquistò Château Margaux e la portò ad essere la cantina più “importante” al mondo – ed Emile Peynaud – a sua volte, colui che divenne senza tema di smentita l’enologo più famoso della storia. Vi invito a cercare nel web i pensieri, dissertazioni enoiche e gli aforismi legati alla figura di Peynaud, in quanto capaci di sintetizzare un approccio alla viticoltura e al fare vino capace di fondere tecnica in cantina e rispetto in vigna. Concetti che fungevano e possono ancora fungere da riferimento, in quanto Peynaud fu un pioniere della tecnica e della tecnologia di cantina.

Fonte: WineBlogRoll.

Vino e spumante, ma aspettano i saldi.
Italiani popolo che ama brindare. O no? Stando ai dati della gdo la situazione è altalenante: il trend negativo delle vendite di vini e spumanti che ha caratterizzato il 2022, si è prolungato anche nei primi tre mesi del 2023. Ma alcuni segnali farebbero sperare in meglio i produttori. A dirlo è una ricerca dell’istituto Circana (già Iri) presentata al Vinitaly durante la tavola rotonda “Vino e Distribuzione Moderna”.

Fonte: la Repubblica.

Vino: Tenuta Vallocaia, qualità toscana sulla rotta svizzera.
Il pioniere, Jean Bindella, che all’inizio del 1900 con soli due cavalli aveva cominciato a trasportare damigiane e successivamente introdotto il famoso fiasco toscano in Svizzera. E negli anni Ottanta il nipote, l’imprenditore svizzero Rudi Bindella, che ha fondato a Montepulciano Tenuta Vallocaia, celebrando i primi 40 anni di attività a Roma, da Pipero in abbinamento al menu dello chef Ciro Scamardella. Una tappa che guarda al futuro con l’obiettivo di anticipare lo stile enoico del Nobile di Montepulciano che sarà e che ora contempla anche l’accoglienza turistica in una struttura, nella zona di Argiano, poggiata su un poggio della pregiata zona vinicola, quasi come tolda di nave che spazia sull’orizzonte della Val di Chiana. Oggi Tenuta Vallocaia si estende per 175 ettari, di cui 54 sono coltivati a vite con altri 16 dedicati agli oliveti, circa 4mila piante. La produzione vino si limita a circa 32mila bottiglie e il 90% dell’olio extra vergine è richiesto dal mercato svizzero

Fonte: ANSA.

Vino toscano in salute. Dimensione Agricoltura di aprile 2023.
“Abbiamo una tradizione da difendere ma non ci culliamo sugli allori abbondantemente conquistati: i nostri imprenditori del settore, anche con il sostegno della Regione, hanno infatti ampiamente dimostrato una buona capacità di innovazione”. Lo hanno sottolineato Giani e Saccardi al Vinitaly che si è svolto a Verona nei primi giorni di aprile. Un vino toscano che gode di ottima salute e tante aziende soddisfatte, sia per un Vinitaly che ha portato a molti incontri con buyer ed importatori, sia per un settore che sembra davvero ripartito dopo alcuni anni difficili segnati del Covid.

Fonte: Cia Toscana.

Strada del vino: esiste e si trova in Italia ed è anche patrimonio dell’UNESCO.
In Italia c’è una strada del vino, che è anche un sito del patrimonio dell’UNESCO. Un luogo che ha completamente trasformato una regione precedentemente povera. Come si è trasformata in una vera e propria locomotiva economica per il Paese. Strada del vino. Le Dolomiti e le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono due luoghi differenti ma entrambi sono stati riconosciuti dal patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Da un lato, ci sono le pareti sassose e scoscese delle montagne, e dall’altro versanti ripidissimi coltivati a vigneti. Tuttavia, questi due paesaggi distinti, il cui patrimonio è stato riconosciuto dall’Unesco, condividono l’orgoglio delle comunità locali che hanno preservato la storia e la cultura delle zone, dando vita a uno scenario straordinario.

Fonte: Visit Rimini.

Epoca di Vino.
Vieni a scoprire il fascino dell’epoca d’oro delle auto d’epoca e degustare i migliori vini locali all’evento “Epoca di Vino”! Organizzato dal Comitato Turistico di Viserba, questo appuntamento imperdibile si terrà il 22 e 23 aprile 2023 nella suggestiva cornice di piazza Pascoli e lungomare via Dati a Rimini Viserba. Preparati a un weekend di pura passione per le auto d’epoca, con un’esposizione di veicoli d’epoca che ti lascerà senza fiato. Ammirerai splendide auto d’epoca in mostra durante tutta la manifestazione e potrai persino vederle sfrecciare lungo il lungomare di Viserba fino al porto di Rimini, per poi fare ritorno a Viserba per un’esposizione finale. Ma non è tutto! Potrai anche deliziare il tuo palato con degustazioni di vini locali, accompagnate da prelibatezze gastronomiche offerte dagli stand presenti. Sarà un’occasione unica per scoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio e lasciarti conquistare dai sapori della tradizione locale.

Fonte: TeleAmbiente.

Il vino in Gdo e un 2023 in salita, tra calo delle vendite, inflazione e aumenti dei listini.
A WineNews, le voci della grande distribuzione e della produzione, due rette che convergono nella costruzione del valore su tutta la filiera. Il ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia, ma anche il crollo del potere d’acquisto e il ruolo delle promozioni, nel rapporto tra vino e scaffale. Ne abbiamo parlato con Virgilio Romano, business inside director di Circana, Francesco Scarcelli, responsabile del settore vino, birra e spirits di Coop Italia, Lorenzo Cafissi, responsabile beverage alcolico di Carrefour Italia, Marco Usai di MD, Luca Devigili, business development manager di Banfi, e Mirko Baggio, responsabile vendite Gdo di Villa Sandi.

Fonte: WineNews.

Go Wine alla scoperta dei vini del Friuli Venezia Giulia, 18 aprile 2023 Milano.
Nuova serata di degustazione Go Wine, un omaggio a una regione legata per tradizione a grandi vini bianchi, che nel tempo ha saputo valorizzare anche il comparto dei vini rossi recuperando un importante patrimonio di vitigni autoctoni.

Fonte: Carlo Zucchetti.

Pesaro Wine Festival 2023 torna la Fiera internazionale del vino d’artigianato.
Il calendario degli appuntamenti dedicati al mondo del vino è diventato negli anni una fitta giungla di date tra le quali è difficile programmare una visita. Ci sono fine settimana in cui addirittura gli eventi si accavallano rendendo complicata la scelta. Questo è certamente un bene per tutto il movimento del vino Italiano, ma in questo boom si nasconde anche una quota di inutilità sfruttata dal quelli che approfittato dell’appeal che suscita l’enomondo. Quel fenomeno che cattura quanti si sentano fighi roteando un bicchiere davanti ad un banco di degustazione soltanto per darsi un tono. Nelle giornate di Sabato 15 e Domenica 16 Aprile presso Villa Caprile, storica sede del locale Istituto Tecnico Agrario, saranno oltre 40 gli artigiani del vino (e del cibo) provenienti dall’Italia e dall’estero per rappresentare questa interpretazione della viticoltura.

Fonte: Egnews.it.

Le Donne e il Vino, seconda edizione.
Seconda edizione dell’evento Le Donne e il Vino in programma sabato 15 e domenica 16 aprile dalle 12 alle 20 presso il lussuoso Salone delle Feste dell’Hotel Principe di Piemonte Via Piero Gobetti 15 a Torino. Banchi di degustazione, incontri dedicati al mondo del vino al femminile per conoscere alcune delle più significative esponenti dell’imprenditoria vinicola al femminile. Una trentina di produttrici provenienti da alcune regioni italiane. Un ricco palinsesto che prevede: Sabato e domenica alle 14.30: l’abbinamento perfetto L’abbinamento tra cibo e vino appassiona e divide. Ogni piatto ha il suo vino ideale. E si andrà a scoprirlo con alcune specialità raccontate da Piera Genta.

Fonte: Agenfood.

Vinitaly, il giro d’Italia in dieci vini. Le difficili scelte della redazione e l’imbarazzo della scelta.
Dalla Lombardia alla Sicilia in pochi minuti, passando magari dall’Emilia Romagna, per poi andare in Sardegna. Fantascienza? No, non hanno inventato il teletrasporto. Ma è la piccola magia del Vinitaly, che nei quattro giorni di manifestazioni riesce ad azzerare le distanze, riunendo a Verona oltre 4mila produttori di vino da tutta Italia (e alcuni anche dall’estero). Come abbiamo già avuto modo di dire, il Vinitaly di quest’anno è stato per prima cosa all’insegna degli incontri, dei contatti umani. Una veste un po’ diversa, rispetto alle edizioni pre Covid: quest’anno ci sono stati molti più incontri produttivi per le aziende e meno tempo perso a versare bicchieri di vino a semplici curiosi. A Vinitaly c’eravamo anche noi, con una bella squadra: Raffaele Foglia, Chiara Mattiello, Annalisa Cavaleri, Stefania Oggioni, Amelia De Francesco, Fosca Tortorelli, Maurizio Trezzi, Marilena Lualdi e Salvo Ognibene. E se è vero che è stato il Vinitaly delle persone (leggi qui), di certo non possiamo mettere in secondo piano i vini. Ed ecco i nostri dieci migliori assaggi.

Fonte: Identità Golose.

Viaggio nelle cantine E il finale è con gli chef.
Nato con l’obiettivo di soddisfare le esigenze degli enoturisti e dei gourmet di tutto il mondo, in ciascuno dei sette giorni di Vinum verrà riproposto Vi¬numInCantina-Food-&Wi¬¬ne Experience, con la possibilità di visitare alcune tra le più importanti cantine di Langhe, Roero e Mon¬ferrato, selezionate da grandissimi chef che, al termine del tour, prepareranno uno speciale aperitivo abbinato al vino dell’azienda ospitante. L’esperienza è completa di un servizio navetta “andata e ri¬torno” da Alba, con partenza in piazza Medford alle 16 e ritorno alle 19.
Il calendario prevede sabato 22 aprile la “green experience” (il progetto targato Col-di¬retti Cuneo che mira a diffondere una viticoltura orientata alla qualità sempre più sostenibile e globale) con l’abbinamento tra la cantina Rocca Gio¬vanni e lo chef Alessandro Mec¬ca, domenica 23 aprile l’ac¬coppiata tra Marchesi di Ba¬rolo e lo chef Raffaele Len¬zi, lunedì 24 aprile l’“esperienza verde” con lo chef Mi¬chele Minchillo presso Cà del Baio, martedì 25 aprile lo chef Flavio Costa presso Te¬nuta Carretta, sabato 29 aprile la “green experience” pres¬so l’Azienda Piazzo Com¬m. Armando con lo chef Eu¬genio Boer, domenica 30 a¬prile lo chef Paolo Griffa presso la cantina Cecilia Mon¬te e lunedì 1° maggio lo chef Luigi Taglienti presso la cantina Cor¬dero di Monte¬ze¬molo.

Fonte: IdeaWebTv.

Abc della Cantina ad Alba Avanguardia enologica.
Vent’anni di professionalità sono un orgoglio e per Marco Culasso e Carlo Ardino, titolari di Abc della Cantina con sede ad Alba, non rappresentano un punto di arrivo, piuttosto uno stimolo a guaradre con entusiasmo al domani. «Evolverci è parte del nostro Dna. Lo testimoniano i nostri ampliamenti in termine di spazi e sedi, così come una crescita anche nel numero di collaboratori: dagli iniziali quattro, oggi siamo a ben dieci addetti. Nel tempo sono tanti i grazie doverosi come quello a Marco Biglino che tuttora ci supporta e quello a Sara Giacosa che segue la parte amministrativa e contabile».

Fonte: IdeaWebTv.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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