NUOVO EQUILIBRIO, TRA VOLUMI E PREZZI, NEL MERCATO VINI DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA

Presentata oggi a Vinitaly Special Edition la ricerca dell’IRI – La ricerca completa e gli interventi di Conad, Coop, MD, Federvini e Unione Italiana Vini.

IRI: L’INCOGNITA PREZZI NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA

La ricerca dell’IRI, presentata oggi a Vinitaly Special Edition, mostra una fase di doppio riequilibrio del mercato dei vini nella Distribuzione Moderna perché le vendite a volume nel 2021 si confrontano con la crescita abnorme del 2020, segnato dalla pandemia, mentre le vendite a valore stanno crescendo già da anni recuperando prezzi che erano troppo bassi nella DM.
Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite di vino e bollicine sono aumentate del 2% a volume e del 9,7% a valore: sono stati venduti 12 milioni di litri in più, rispetto allo stesso periodo del 2020, e incassati 200mila euro in più. E ’importante analizzare l’andamento del comparto vini più bollicine per formati: le bottiglie Doc da 0,75lt sono cresciute del 4,8% a volume (+10,8% a valore), quelle IGP del 3,6% (a valore +8,1%). In calo le vendite a volume dei brik (-5,6%), del bag in box (-2,4%), dei vini confezionati in plastica (-14,3%). Le bottiglie da 0,75lt di vino e bollicine della Marca del Distributore crescono del 3,0% (+6,0 a valore), ma calano nel dato globale del 2,9% (+0,9% a valore). Va sottolineato che le vendite delle bollicine (+27,1% a volume) trainano l’intero comparto dei vini nella Distribuzione Moderna, ma anch’esse si stanno assestando dopo il 2020, passando da un +45% a volume del primo trimestre 2021 al +28,7% del secondo e al +9,9% del terzo. Un discorso a parte va fatto per l’on line, un canale ancora piccolo nella Distribuzione Moderna (DM), con una quota di mercato a volume dello 0,9%, ma che cresce di più del 50% rispetto al 2020 e del triplo rispetto al 2019.
Il 2021 sarà dunque un anno di consolidamento che mostrerà in che misura la DM saprà trarre vantaggio dalla grande affluenza dei consumatori nei suoi punti vendita nel 2020 e dall’entrata a scaffale di alcune cantine una volta dedicate al solo canale Horeca (ristoranti, bar e affini).

La maggior crescita a valore rispetto al volume – ha detto Virgilio Romano, Business Insight Director IRIdipende da vari fattori che si intrecciano, dando luogo al gap fra i due indicatori: nel lungo periodo assistiamo ad una continua evoluzione del consumatore che compra prodotti con prezzo medio più alto, nel breve periodo assistiamo al rimbalzo verso il 2020 che ha premiato i vini che lo scorso anno sono stati svantaggiati dalla emergenza pandemica. Aggiungiamo le variazioni nelle dinamiche promozionali, canali che crescono più di altri e possibili variazioni di prezzo al pubblico e abbiamo gli ingredienti che assieme spiegano la distanza tra crescita a valore e crescita a volume”.

La ricerca IRI è stata commentata, nel corso della tavola rotonda di Vinitaly Special Edition organizzata da Veronafiere, dai relatori della DM e delle associazioni delle cantine.
Un intervento particolarmente atteso è stato quello del rappresentante della catena discount MD Spa, anche perché il canale dei Discount è arrivato a una quota nel mercato dei vini del 26% a volume e del 15,5% a valore.

MD ha potenziato il proprio scaffale vini inserendo etichette di pregio e un’ampia scelta di Docg, Doc, Igt, vini locali e biologici – ha detto Giuseppe Cantone, Direttore Commerciale MD SpAL’assortimento è stato razionalizzato puntando su nuovi trend che prediligono vini versatili come la Ribolla gialla, prodotto di forte interesse, Prosecchi come Pas Dosè e Rosè ed Extra Dry difficili da trovare e per questo particolarmente fidelizzanti e Prosecchi di facile abbinamento come il Brut. Oltre a fidelizzare i clienti offrendo la certezza di acquistare un prodotto di qualità al miglior prezzo, l’obiettivo è attrarne di nuovi rendendo il vino una famiglia di richiamo e garantendo controlli attraverso analisi qualitative e organolettiche che lo rendano il più possibile costante durante l’anno”.

Anche Conad ha operato sull’assortimento, come riferito da Alessandra Corsi, Direttrice marketing prodotto e marca del distributore: “Conad cresce a valore quasi il doppio rispetto al mercato nell’anno corrente, non soltanto grazie all’espansione della rete che ci ha permesso di lavorare sui punti vendita di maggiori dimensioni con un’offerta più ampia e profonda, ma anche per il rinnovato assortimento focalizzato sulla premiumizzazione, che comprende anche tipologie di prodotto un tempo presenti esclusivamente nella ristorazione”.

L’intensità promozionale delle categorie spumanti e vini tipici è rimasta pressoché invariata – ha osservato nel suo intervento Francesco Scarcelli, Responsabile Beverage Coop Italiamentre è aumentato il prezzo medio del vino: avendo lavorato con listini in continuità col 2020, questo incremento non è dovuto quindi ad aumenti, ma a un cambio del mix assortimentale e di scelte fatte dal consumatore che predilige maggiormente prodotti e denominazioni di qualità superiore. Nel 2021 stiamo registrando in Coop un’ulteriore crescita a doppia cifra per il mondo spumanti (+18%), una relativa stabilità per il mondo del vino tipico (+2%) e una flessione dei vini da tavola (-9%)”.

L’evoluzione e la specializzazione dello scaffale della DM, già in atto da tempo, è stata stimolata dalla situazione Covid e in pochi mesi si sono visti cambiamenti molto significativi – ha sottolineato Marcello Ancarani, rappresentante di Federvini (Direttore Vendita Italia del Gruppo Santa Margherita)Si è implementato un dialogo indispensabile con il consumatore,  con attività promo non solo sul prezzo, ma con messaggi  su scaffale e web. Non va trascurato anche il ‘dialogo’ indiretto e sinergico con il canale Horeca”.

Seppure la crescita sia rallentata in termini di volume, la ricerca dell’IRI mostra come il consumatore abbia continuato a premiare i profili più qualitativi – ha detto Enrico Gobino, rappresentante di Unione Italiana Vini (Direttore Marketing Gruppo Mondodelvino)il principio di ‘meno quantità, più qualità’ sembra diventata una caratteristica che contraddistingue anche il canale DM. Un’ottima base di confronto tra produttori e catene distributive per qualificare l’offerta a favore del consumatore”.

Appuntamento a Piacenza Expo dal 27 al 29 novembre 2021. Un viaggio nell’Italia che riparte dal rispetto del territorio e dalla cultura del vino.

La decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti si svolgerà da sabato 27 a lunedì 29 novembre 2021 negli spazi di Piacenza Expo. Qui si potranno incontrare i produttori appartenenti alla FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – che racconteranno in prima persona ai visitatori il loro lavoro, invitandoli a degustare e acquistare i vini in assaggio.

FIVI: a novembre la decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti

I Vignaioli Indipendenti seguono l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione delle vigne fino alla produzione e alla vendita del vino: sono i rappresentanti di una viticoltura autentica, che vuole farsi custode del territorio e della cultura del vino italiano, contribuendo alla ripartenza del Paese.
“La decima edizione è un traguardo importante per noi – spiega Matilde Poggi, presidente di FIVI – tanto più che aspettavamo di festeggiare già lo scorso anno, ma a causa della pandemia è stato necessario rimandare. Quest’anno siamo pronti, organizzati ed emozionati: non vediamo l’ora di ritrovarci tutti assieme, in sicurezza, per condividere questo momento di gioia. Il Mercato FIVI è più di una fiera, è un’occasione di incontro, dove scoprire l’autenticità e la genuinità di produttori appassionati, che oggi come non mai hanno voglia di tornare a raccontare i propri vini e il proprio lavoro”.
Uno spazio espositivo sicuro, rispetto delle norme del distanziamento sociale, orari di apertura estesi, ingressi monitorati: sono alcuni degli elementi che permetteranno ai visitatori di vivere la manifestazione nel migliore dei modi. Non mancheranno – come da tradizione – gli Artigiani del Cibo che completeranno la rassegna con le loro chicche gastronomiche.
In questa decima edizione si riconferma l’elemento innovativo introdotto nel 2019, con l’aggiunta, al tradizionale week-end di Mercato, del lunedì come giornata dedicata principalmente agli operatori professionali del settore commerciale e del canale Horeca.
Piacenza Expo si riconferma il luogo strategico dove svolgere il Mercato dei Vini – dichiara l’Amministratore Unico di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli – forte soprattutto di una posizione nodale e facilmente raggiungibile da tutta Italia, oltre che dai nostri amici d’oltralpe. Abbiamo lavorato sodo in quest’anno particolare e siamo preparati per ospitare una grande decima edizione del Mercato dei Vini”.
Al fine di incentivare il contactless ed eliminare code, si consiglia di prenotare l’entrata al Mercato acquistando i biglietti online – a partire dal mese di ottobre – sul sito della manifestazione www.mercatodeivini.it, con la possibilità di ticket cumulativi per più giornate.

INFO IN BREVE | Mercato FIVI a Piacenza:
Quando: sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 novembre 2021
Dove: PiacenzaExpo – Località le Mose, Via Tirotti, 11 – Piacenza
Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00, lunedì dalle 10.00 alle 18.00
Parcheggio: gratuito
Info utili: Il servizio di biglietteria online sarà attivo da ottobre 2021
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”. Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

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