Buongiorno, amanti del vino!
WINE IDEA presenta le news vitivinicole di giovedì 19 settembre 2024:
Vendemmia 2024 in Piemonte: Qualità e Quantità La raccolta delle uve nei 45.000 ettari di vigneto piemontese procede con ottimismo. Tuttavia, il mercato globale del vino rimane stagnante, suscitando preoccupazioni tra i produttori.
Terreni Agricoli: Crisi e Stabilità nel Mercato Nel 2023, i prezzi dei terreni agricoli sono rimasti stabili, con un aumento inferiore all’1%. La domanda di terreni adatti a produzioni di qualità cresce, mentre le opportunità del Piano Strategico PAC 2023-2027 non hanno ancora avuto un impatto evidente.
Vendemmia e Sorveglianza Sanitaria: Ambulatori Sovraccarichi A causa dell’obbligo di certificazione sanitaria per i lavoratori stagionali, gli ambulatori del Veneto sono sovraffollati, non riuscendo a soddisfare tutte le richieste.
Maltempo e Siccità: Produzione di Vino in Crescita (+8%) La vendemmia 2024 registra un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, con una produzione stimata tra i 41 e 42 milioni di ettolitri, ma resta sotto la media a causa di nubifragi e siccità.
Consorzio Lugana DOC: Annata 2024 Promettente Il Consorzio Lugana DOC prevede una vendemmia 2024 caratterizzata da freschezza acidica e longevità, nonostante le difficoltà climatiche durante l’anno.
Biodivigna: Manuale sulla Sostenibilità in Vigna Concluso il progetto “Biodivigna”, che coinvolge oltre 4.000 professionisti del settore vitivinicolo. È stato pubblicato un manuale dedicato alle pratiche di sostenibilità in vigneto.
Vinventions: Degustazione di Chiusure di Vino a Fontanafredda Fontanafredda ospita una degustazione dedicata all’impatto sensoriale delle diverse chiusure del vino, organizzata in collaborazione con Vinventions e il Master of Wine Gabriele Gorelli.
Banfi e la Storia Americana del Brunello di Montalcino La storia del successo di Banfi, azienda fondata dai fratelli italo-americani Mariani, racconta un’avventura imprenditoriale che ha rivoluzionato il Brunello di Montalcino.
Sequestrate 20.000 Bottiglie di Vino in Provincia di Brindisi I Carabinieri del NAS di Taranto sequestrano un intero stabilimento per carenze igienico-sanitarie, nonostante l’attività fosse già soggetta a chiusura.
Vino al Vino 2024: Panzano in Chianti Celebra 30 Anni di Eccellenza La manifestazione annuale “Vino al Vino” si è conclusa con successo a Panzano in Chianti, confermando la qualità e l’innovazione del territorio vinicolo toscano.
Eventi in Agenda: Lambrusco a Roma e Viticulture ad Arquà Petrarca A Roma si celebra il Lambrusco con un evento gastronomico al ristorante giapponese Okasan, mentre ad Arquà Petrarca si tiene la manifestazione “Viticulture”.
Gravner Sperimenta Nuovi Materiali per l’Affinamento Joško Gravner introduce nuove soluzioni per l’affinamento del vino, tra vetro e acciaio vetrificato, a fianco delle tradizionali anfore interrate.
Cantina Collalto: Cena a Tema “Il Grande Gatsby” A Susegana, la Cantina Collalto organizza una cena letteraria ispirata agli anni ’20, con musica, cocktail e dress code in perfetto stile “Grande Gatsby”.
100 Vini in Cantina: Successo per l’Evento di Meregalli a Monza L’annuale degustazione “100Vini in Cantina” a Monza ha raccolto centinaia di professionisti del settore, confermando l’importanza della storica cantina della famiglia Meregalli.
Cantine Aperte in Vendemmia 2024 Tornano le “Cantine Aperte in Vendemmia”, un’opportunità unica per scoprire il mondo della raccolta dell’uva e degustare prodotti tipici delle regioni vinicole italiane.
Argea: Il Successo del Gruppo Internazionale Il Gruppo Argea (Botter, Mondodelvino, Cantina Zaccagnini) continua a crescere a livello internazionale, unendo tradizione e innovazione nel panorama vinicolo italiano.
Amaro del Ciclista: L’Elisir per Amanti delle Due Ruote Amaro del Ciclista conquista il pubblico con il suo profilo aromatico a base di 20 botaniche, perfetto per essere gustato in purezza o in cocktail.
Villa Corniole: Il Trento Doc “Zero” Diventa Riserva Villa Corniole amplia la produzione di Trento Doc, raggiungendo 45.000 bottiglie e ottenendo numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
Cantina Le Monde: Arte e Vino a Milano La Cantina Le Monde di Friuli partecipa al vernissage “Eroticism in Fashion Photography”, dove i partecipanti potranno degustare due delle sue etichette più rinomate.
“Il Nizza È”: Quinta Edizione a Nizza Monferrato Dal 5 al 7 ottobre 2024, Nizza Monferrato ospiterà la quinta edizione di “Il Nizza È”, una celebrazione del vino Nizza DOCG e delle eccellenze gastronomiche locali.
Grazie per l’ascolto. Vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi è stata offerta da WINE IDEA
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 3 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Esce mercoledì la nuova bibbia dell’enoturismo.
Viaggio nell’Italia del vino. Osservatorio enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend è il titolo del nuovo manuale sull’enoturismo che sarà presentato mercoledì 13 luglio, alle 11, a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani su iniziativa del senatore Dario Stefàno. Il libro è frutto del lavoro congiunto delle associazioni Città del vino, Le Donne del Vino e del senatore Stefàno e contiene gli esiti dell’indagine di Nomisma-Wine Monitor su 92 comuni e 150 cantine. Dopo l’intervento del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Franco Di Mare guiderà la presentazione a cui prenderanno parte Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il senatore Dario Stefàno, Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione nazionale Le Donne del Vino, Angelo Radica presidente Associazione nazionale Città del Vino, Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma-Wine Monitor.
Fonte: Libero Quotidiano.
A me mi piace. Ad Alba, dove il barolo si beve e si mangia.
in Paradiso, anzi in Langa. Da anni contesto la cucina “creativa” orientando più le mie preferenze sulla semplicità e sull’autenticità. Il menu Barolo dello chef Enrico Crippa del Duomo di Alba, mi ha fatto riflettere («ogni alba ha i suoi dubbi» di Alda Merini) perché la tecnica culinaria, arricchita dalla ricerca di fonti materiali e culturali, che qui sono sabaude e contadine, può dar vita a risultati superiori alla creatività. Crippa, le cui capacità in cucina sono sempre state “stellari”, è riuscito a trasmettere al territorio una filosofia che mancava, valorizzando ancor più il vino bandiera, il Barolo. Il menu è immediato partendo dall’aperitivo Torino con assaggi di icone della cucina piemontese come il tramezzino con pane soffice di ceci, lanciato a Torino nel 1925 dal Caffè Mulassano, l’insalata russa ricoperta di gelatina, il tortello fritto, il vitello tonnato, la tegola di patate con germogli e robiola, l’arlette all’aglio (soma d’aj contadina). L’insalata vignaiola, versione attuale degli avanzi della sera del contadino che portava in vigna, a forma di un fagotto vegetale di scarola, un caleidoscopio di sapori d’antan resi moderni: bollito di testina e lingua, scarola, noci, nocciole e salsa verde.
Fonte: Sole 24 Ore Domenica.
Centinaia di etichette in mostra a metà mese.
L’esposizione del vino a Tredozio Centinaia di etichette in mostra a metà mese Saranno visibili nella storica Tinaia di Villa La Collina Il tema scelto per quest’anno è la lettera B dell’alfabeto Nella storica Tinaia di Villa La Collina di Tredozio nei giorni venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 luglio, in occasione delle manifestazioni ‘Tre D’Ozio’, si svolgerà la quinta ‘Mostra di Etichette di Vino’, organizzata dalla contessa Maria Teresa Vespignani Boselli. II tema dell’esposizione, che sarà curata come negli anni passati dal collezionista faentino Paolo Antenore, sarà incentrato sulla lettera B dell’alfabeto, come caposaldo degli argomenti di riferimento delle etichette presenti nei pannelli con i seguenti titoli. Bacco, Baccanti, Botti, Bottiglie, Bicchieri, Bere, Brindare, Banchettare, Ballare.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Alla Cantina Settecani è nato ‘Settimo Cielo’.
La Cantina Settecani di Castelvetro, che produce 1 milione di bottiglie all’anno ed esporta i suoi vini in diversi Paesi del mondo, ha presentato questa settimana al ristorante Oblige di Vignola il suo ‘ultimo nato’. Si tratta di Settimo Cielo, un Grasparossa in purezza Metodo Classico le cui uve sono coltivate proprio a ridosso del Santuario di Puianello. A illustrare la novità, destinata a un pubblico molto ristretto visto che ne sono state prodotte solo 2.000 bottiglie, sono intervenuti Daniela Vaschieri, vice presidente della Cantina, il direttore Fabrizio Amorotti e l’enologo Andrea Graziosi.
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Nel borgo suonano le Note di vino.
San Clemente si prepara all’edizione numero 22 di Note di Vino, l’evento dell’estate dedicato alle migliori etichette regionali. Si parte stasera (ore 20.45, piazza Mazzini) con il Friuli Venezia Giulia. Nel piccolo borgo della Valconca il vino è, da sempre, sinonimo di cultura. In un fazzoletto di colline punteggiate da filari e ulivi, lavorano e producono oggi alcune delle più importanti e rinomate cantine della Romagna e d’Italia. Al vino il paese natale di Giustiniano Villa dedica da oltre 20 anni una manifestazione di richiamo.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
La carica dei 5mila – Cinquemila degustazioni “Liguria da Bere” 10 e lode.
La partecipazione di pubblico certifica il successo della rassegna di vini «La produzione è cresciuta». Ieri la visita del presidente della Regione Toti Cinquemila ticket di degustazione nella giornata di apertura, diverse migliaia in più ieri sera. La 15a edizione di ‘Liguria da Bere’ si conferma un evento di successo, molto apprezzato dal pubblico con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, ovvero Azienda speciale ‘Riviere di Liguria’ della Camera di Commercio, con organizzatori Regione Liguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Comune della Spezia, e la collaborazione dell’associazione Tutti frutti. Ultima tappa, oggi, per la rassegna dei vini liguri Doc e Igt, in centro, lungo corso Cavour dalle 18 alle 24, mentre nel tardo pomeriggio di ieri il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha visitato lo stand istituzionale della Camera di Commercio.
Fonte: Nazione La Spezia.
Azienda Lambruschi 40 anni di storia: «Fra colleghi amicizia e solidarietà».
Ottaviano e Fabio Lambruschi nella vigna dell’azienda di famiglia a Castelnuovo Magra Azienda Lambruschi 40 anni di storia «Fra colleghi amicizia e solidarietà» L’inizio nel 1982 da un’idea di Ottaviano che ancora oggi, 92enne, è il primo ad arrivare nella vigna Ora lo affiancano il figlio Fabio e la nipote Ylenia. «Se un vino ha successo ci guadagnano tutti» II primo ad arrivare nella vigna è sempre Ottaviano, con i suoi 92 anni di vitalità e infinita esperienza. E’ stato lui a fondare nel 1982 l’azienda vinicola Lambruschi di Castelnuovo Magra intraprendendo il cammino contrario a tanti di quegli anni: salutando il lavoro sicuro per dedicarsi al vino. Qualche anno dopo, nel 1988, una volta terminati gli studi e il servizio militare è arrivato in azienda anche il figlio Fabio che ha così assistito alla nascita della Doc del Vermentino dei Colli di Luni.
Fonte: Nazione La Spezia.
Ecco i partecipanti a Liguria da Bere.
Queste le aziende partecipanti a Liguria da Bere: Azienda agricola Cantina dell’Ara, Azienda agricola Zangani, Arrigoni, Cornice di Ivano Luigi Denevi, Le Chicche di Nicchia, Azienda agricola II Monticello, Costa Tirolo, La Sarticola di Antonelli Matteo, Cantine Lunae Bosoni, Agricoltura di Riomaggiore – Corniglia – Vernazza e Monterosso, Tenuta La Ghiaia, Azienda agricola Federici, Azienda agricola Andrea Spagnoli/ Frantoio Ambrosini, Azienda agricola Distina di Campaner Claudio, Società agraria Buranco, Cooperativa agricoltori Vallata di Levanto, Terre di Levanto, Il Chioso dei Conti Picedi Benettini, Azienda agricola Ottaviano Lambruschi e C., Cà du Ferrà Wine e Tasting, Azienda agricola Possa/Campogrande, Italia Beverage e food., Società cooperativa ‘I Castelli’, La Cantina del Nonno Pescetto, Fattoria didattica agriturismo ‘II Bey’, La Carreccia, Fattoria Ruschi Noceti, La Polenza Cinque Terre, Terre del Moscatello, Azienda agricola Lucchi e Guastalli, Agriturismo Cerrolungo, Azienda agricola Boriassi, Produttori del Comune di Luni, Consorzio Focaccia di Recco col formaggio, Assaggia La Liguria Enoteca Regionale e Gal.
Fonte: Nazione La Spezia.
Liguria da Bere, brindisi con 200 vini. Oggi il gran finale della kermesse.
II presidente Toti ha visitato gli stand di corso Cavour: «Il miglior modo di promuovere il territorio e il turismo» Liguria da Bere, brindisi con 200 vini Omi il gran finale della kermesse. Cinquemila ticket di degustazione staccati solo la prima sera. Assalto agli stand dei produttori anche ieri. E oggi terza e ultima giornata per Liguria da Bere, la manifestazione dedicata al buon vino ligure che ha luogo da ormai 15 anni lungo Corso Cavour. Spezzini ma anche turisti hanno dimostrato di apprezzare la formula riproposta anche quest’anno dagli organizzatori, in una edizione particolarmente ricca e che ha portato nei 40 stand presenti oltre 200 etichette di produzioni Doc e Igt. La passione che emerge dai racconti dei produttori, della costa e dell’entroterra, è il valore aggiunto al percorso di degustazione, che è conoscenza del territorio e della sua storia.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Il Moscatello va già forte. Si pensa a farne un’eccellenza.
Taggia, produttori e amministratori uniti nel promuoverlo Il Moscatello va già forte Si pensa a farne un’eccellenza. Il Moscatello di Taggia sulle orme del Brunello di Montalcino. Conclusa la prima (lunghissima) fase legata alla rigenerazione di un vitigno scomparso ed esaurito su un progetto finanziato dalla Regione, ecco che, con l’aumento della produzione, le prossime tappe riguardano una promozione su scala nazionale e internazionale. «Il Brunello di Montalcino – spiega l’enologo Giampiero Gerbi – è tratto dal Sangiovese. L’operazione ha portato il paese ad essere conosciuto in tutto il mondo». L’alta qualità del Moscatello di Taggia fa ben sperare e schiude nuovi scenari. «Grazie alla Regione – spiega Gerbi – abbiamo trovato altre piante oltre alla famosa Mal identificata esistente e sana, di 170-180 anni fa, in una vigna di Ceriana.
Fonte: Stampa Imperia.
Ecco l’uva ingauna che sfida il passito di Pantelleria.
Parte dalle colline ingaune la sfida al rinomato Passito di Pantelleria. All’azienda agricola di Poggio dei Gorleri prosegue la sperimentazione del passito di Pigato prodotto grazie all’uva raccolta nei terreni di Arveglio, vigneto al confine tra Albenga e Arnas co. «Dai grappoli spargoli di uva di elevata qualità — racconta il titolare dell’azienda Davide Merano — abbiamo iniziato un lungo processo di produzione che riguarda un terreno che ci ha regalato grandi soddisfazioni con il Pigato Arveglio». Secondo le previsioni saranno almeno un migliaio le bottiglie di Passito di Pigato, un prodotto di nicchia per la cantina di Poggio dei Gorleri che ha la sua sede ad Imperia e possiede terreni nella Piana albenganese. Per la commercializzazione del Passito i tempi non sono ancora maturi proprio perché la sperimentazione è piuttosto lunga prima di arrivare a un prodotto di qualità come vorrebbe la famiglia Merano.
Fonte: Stampa Savona.
Nuova veste per il Museo del vino. Ecco il piano dell’amministrazione.
La giunta Mugnaini ha deciso di concorrere al bando “Spazi attivi” della Fondazione CrFirenze. Riqualificare il Museo del Vino ai Lecci, sulla via Lucardese, tramite il bando Spazi Attivi 2022 della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. E’ quanto vuole realizzare la giunta Mugnaini a Montespertoli. Si cerca di ripetere ciò che è accaduto nel recente passato: precisamente un anno fa, nel luglio 2021, il Centro Culturale «Le Corti« è stato inaugurato nella sua rinnovata veste grazie anche alla partecipazione e all’ottenimento di alcuni finanziamenti del bando Spazi Attivi 2017. «In questo particolare momento – spiega il sindaco Alessio Mugnaini – è doveroso fare tutto quello che è necessario per far crescere il nostro paese. Montespertoli ha bisogno di spazi pubblici che si rinnovino e che mettano al centro l’esperienza e la nostra tradizione rurale.
Fonte: Nazione Empoli.
Piazza della Signoria – Enoturismo Turisti attratti dalla Toscana.
Marco Ferretti * voci dalla città La ripartenza Enoturismo Turisti attratti dalla Toscana igt I mondo del vino e, in particolare, dell’enoturismo dopo un periodo di crisi dovuto alla pandemia, all’aumento dei costi di manutenzione e a quelli di materie prime, sembra essere entrato in una fase di nuovo rinascimento. La manifestazione Prowein, una delle fiere più importanti al mondo, tenutasi la scorsa settimana in Germania ne è la dimostrazione. Oltre al Consorzio Chianti Colli Fiorentini erano diverse le realtà del settore italiane presenti, a dimostrazione di come il nostro comparto abbia voglia di ripartire con buone prospettive. Si è, finalmente, respirata un’aria di ottimismo e di positività che mancava da tempo tra le aziende del mondo vitivinicolo. Le motivazioni sono molteplici, in prima battuta i tanti incontri fra le aziende che si sono svolti durante la manifestazione e che hanno permesso di portare ad ordinativi.
Fonte: Nazione Firenze.
Cantina Valpolicella Negrar premiata miglior cooperativa del vino in Italia.
Anche quest’anno cantina Valpolicella Negrar riceve il primo posto dall’autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che, dal 2010, valuta le 20 migliori cooperative del vino italiane, escluse quelle altoatesine, classificate a parte. Quello del 2022 è il quinto “oro” conquistato dalla cantina, dopo i quattro assegnati negli anni 2016, 2017 (a pari merito con la piemontese Viticoltori associati Vinchio–Vaglio Serra), 2019 e 2021. L’attestato ufficiale di vittoria è stato consegnato lo scorso 30 giugno nella cerimonia di premiazione svoltasi a Deidesheim, in Germania.
Fonte: Verona Oggi.
Il Chianti Classico protagonista alla “New York Wine Experience” by “Wine Spectator”.
Focus sulla “Gran Selezione” 2019 con Fontodi, Antinori, Castello di Ama e Ricasoli. Franco Conterno (Poderi Aldo Conterno) tra le “Wine Stars”. Negli Usa primo mercato al mondo per il vino nel complesso, e per il vino italiano in particolare, essere protagoniste delle promozione, per le cantine ed i territori, è fondamentale, in uno scenario decisamente competivito. Ed uno degli eventi top è, da anni, la “New York Wine Experience” di “Wine Spectator”, di scena dal 20 al 22 ottobre 2022, la Marriot Marquis Hotel. E che avrà, tra i protagonisti, il Chianti Classico, tra i vini italiani di maggior successo degli ultimi anni, motore economico di un giro d’affari stimato di 800 milioni di euro (con un valore alla produzione di 500 milioni di euro), e che vede proprio negli Stati Uniti il suo primo mercato assoluto, con 1 bottiglia su 3 di vino del Gallo Nero che attraversa l’Atlantico.
Fonte: WineNews.
La Gdo guida la rinascita del franchising: con la ristorazione copre quasi la metà del fatturato.
Presentato il “Rapporto Assofranchising Italia 2022”. Il settore è tra i più performanti con un giro d’affari che sfiora i 10.452 milioni di euro. Il settore della Gdo traina il giro di affari dei punti vendita in franchising e insieme alla ristorazione copre quasi la metà del fatturato complessivo (47%) che si attesta a 28.867 milioni di euro con una crescita sul 2020 del +6,7%, riflettendo quasi l’andamento del Pil italiano. Superata la contrazione del 2020 a causa della pandemia (-103), tornano a crescere di 78 unità le insegne operative in Italia tra 2021 (955) e 2020 (877). Si è materializzato anche un incremento dei punti vendita in franchising in Italia che nel 2021 si attestano a 59.849 (+4,7% rispetto al 2020). Il franchising è un modello di business destinato a crescere, nonostante le crisi economiche. È questa la frase che riassume la fotografia del comparto, scattata da Nomisma, società di consulenza strategica e aziendale e contenuta nel“Rapporto Assofranchising Italia 2022 – Strutture, Tendenze e Scenari”, presentato nell’evento riservato ai soci e partner di Assofranchising dal titolo “Capovolgimente”. Tra i settori più performanti, e in crescita di due punti percentuali rispetto al 2020, vi è dunque la Gdo che incide per il 36% del fatturato complessivo del franchising con un giro d’affari che sfiora i 10.452 milioni di euro, seguito dall’abbigliamento (7.348 milioni di euro) e dai servizi (3.944 milioni di euro). Positive anche le previsioni di fatturato per il 2022 dei punti vendita in franchising, per i quali Nomisma rileva una crescita media del +3,6%, trainata dai settori merceologici del beauty (crescita prevista +7,5%) e della casa (+7,3%). La ristorazione rappresenta l’11% del franchising che, oltre al giro di affari di 28.867 milioni di euro, comprende 955 franchisor, 59.849 punti vendita affiliati e 238.194 addetti occupati(dati Assofranchising 2021 in collaborazione con Nomisma). Tra le cinque regioni per punti vendita in franchising, la leadership indiscussa è per la Lombardia (9.781 punti vendita), seguita da Lazio (6.562), Sicilia (5.325), Campania (4.735) e Piemonte (4.638).
Fonte: WineNews.
I giovani non bevono più vino: e se fosse un problema?
Il consumo di vino è in calo, specialmente tra le nuove generazioni, ma non è scontato che ciò sia positivo. Partiamo da un presupposto: è nell’interesse di tutti far sì che le nuove generazioni abbiano una cultura del vino. Un interesse economico, perché il nostro Paese produce circa 50 milioni di ettolitri di vino, e non si può pensare che vadano tutti sui mercati esteri. Un interesse sociale, perché – per quanto i genitori preferiscano non pensarci – anche le nuove generazioni berranno, e la cosa migliore che si può fare sul tema è insegnargli a bere bene e consapevolmente, ma non con la stessa accezione con cui lo dicono le pubblicità delle multinazionali della birra.
Fonte: Dissapore.
Il vino dell’Etna si affina in fondo al mare tra sirene e ciclopi.
Tanto per iniziare duemila bottiglie di rosso e bianco, oltre al primo gin della zona della ‘Montagna’ dei catanesi. Mese dopo mese i campioni prelevati verranno controllati dai laboratori dell’università. In fondo al mar… non ci sono solo gli amici della indimenticata Sirenetta. A inebriare i fondali per la prima volta nella storia dell’enologia catanese, ci sono i vini dell’Etna calati a una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi. Obiettivo: sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme a un gin, il primo creato all’ombra della ‘Montagna’.
Fonte: AGI.
L’Annuario 2021 di Valoritalia: come avevamo previsto, il vino ha superato la bufera Covid meglio e prima di tutti.
Per gli eventi e le presentazioni legate al mondo del vino, Roma è, probabilmente, la città più ambita e utilizzata. Sono proprio tante le frasi e gli aforismi scritti da Fabrizio Caramagna su Roma; tanto per citarne qualcuna: Roma non è una città moderna, fatta di acciaio, vetro e cemento. Roma ha il colore del tramonto e delle pietre antiche. Certi scorci di Roma sono vere e proprie macchine del tempo. Qualche giorno fa un invito mi ha portato a Villa Aurelia, a Porta di San Pancrazio: una villa costruita nel 1600, molto ben ristrutturata da pochi anni, con saloni immensi, pareti e volte dipinti e decorati con stucchi e grottesche attribuite ad alcuni fra i più noti pittori dell’epoca, quali il Lauri e lo Schorr. La villa è immersa in un parco giardino ben curato e dal quale si gode un panorama indescrivibile.
Fonte: Luciano Pignataro.
Le anfore marine svelano i segreti del vino dell’antica Roma.
Uno studio dell’università d Avignone suggerisce che gli antichi romani utilizzavano uva autoctona. Lo studio di anfore romane recuperate in mare ha rivelato segreti di produzione e conservazione del vino da parte degli antichi romani. La ricerca diretta dall’Università francese di Avignone, pubblicata sulla rivista Plos One, suggerisce che per fabbricare il vino, gli antichi romani utilizzavano uva autoctona, mentre per conservarlo lo inserivano in anfore impermeabilizzate con della pece, ovvero una miscela costituita essenzialmente da idrocarburi. Gli studiosi hanno basato la loro ricerca su tre anfore di epoca romana recuperate nei fondali marini nei pressi di San Felice Circeo, 90 km a Sud-Est di Roma.
Fonte: AGI.
Vini di Puglia al top. Il sommelier: “Un vino per i turisti? Difficile scegliere, ma ce n’è uno che racconta di noi”.
La produzione vinicola della Puglia, per quantità è tra le più importanti in Italia. Il vino pugliese per molti anni è stato destinato alle regioni del nord per essere utilizzato come vino “da taglio” per conferire colore, struttura e alcol ai vini locali. Oggi, invece, il vino pugliese si è decisamente riscattato e i produttori da tempo hanno iniziato a dedicarsi a una produzione di qualità. Ne abbiamo parlato con un dei sommelier più conosciuti in Puglia e non solo. Già docente di Enologia e responsabile dell’AIS provincia di Taranto, perito estimatore Avversità in agricoltura per il gruppo Generali Assicurazioni S.p.A dal 1992 al 2020, specializzato per il settore Frutticolo/Viticolo; nonché viticoltore dei vigneti di famiglia a Manduria: Salvatore Tatullo.
Fonte: Corriere Salentino.
MGM Mondo del Vino: 21 assunzioni con Contratto Sviluppo.
La nota azienda, che produce, imbottiglia e distribuisce vino e spumanti, aumenta la produzione ed inserirà 21 nuovi addetti anche grazie ad un Contratto di Sviluppo firmato con MiSE e Invitalia. A dare notizia delle nuove assunzioni MGM Mondo del Vino in arrivo in Piemonte è Invitalia, tramite un recente comunicato. L’azienda vitivinicola, che raggruppa diverse cantine italiane ed è detenuta al 93,25% dalla Venere SpA, intende potenziare la capacità produttiva degli stabilimenti attivi in Piemonte. L’operazione si basa su un investimento dal valore di oltre 23 milioni di euro. Al piano parteciperà anche il Ministero dello Sviluppo Economico, con 8,8 milioni di euro a fondo perduti, concessi alla società vinicola grazie all’istituto del Contratto di Sviluppo gestito da Invitalia. I nuovi posti di lavoro MGM Mondo del Vino coinvolgeranno, in tutto, 21 unità di personale. Le risorse saranno distribuite tra 2 impianti piemontesi del Gruppo di cantine situati, rispettivamente, in provincia di Cuneo, a Priocca, e in provincia di Alessandria, ad Acqui Terme.
Fonte: Ti Consiglio.
Sei Grillo del 2021 per capire come evolverà la bandiera del vino siciliano nei prossimi cinquant’anni.
Dare a tutti i produttori la possibilità di avere un vigneto migliore, grazie a piante dotate di una certificazione che fin dal vivaio ne attesti l’identità parietale e l’integrità sanitaria. É uno degli obiettivi della ricerca sul germoplasma viticolo portata avanti dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale “F. Paulsen” per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria. Il progetto è stato lo spunto per un momento di approfondimento sul vitigno Grillo, uno dei più rappresentativi dell’isola. “In Sicilia si é cominciato a fare vino 3000 anni fa – spiega Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia
Fonte: L’Adige di Verona.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 2 luglio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Intervista a Giovanni Mantovani – «In fiera? E’ il lavoro più bello Un quarto di secolo nel mondo».
Giovanni Mantovani doto 25 anni lascia il posto di dg di Veronafiere e resta a servizio della spa «In fiera? E il lavoro più bello Un quarto di secolo nel mondo» Dalla segreteria delle Acli all’incontro decisivo nel 1985 con Sergio Masiero, dirigente della struttura che allora era ente autonomo. «La politica? Non si fa solo nei palazzi». «Non riesco a immaginare un lavoro più bello che avrei potuto fare: sono grato di quanto ricevuto, ora è il tempo della restituzione a realtà con le quali varrà pena fare delle scommesse». Giovanni Mantovani, direttore di Veronafiere per 24 anni, esce di scena pur continuando a mettere a disposizione della spa la sua esperienza come Senior Advisor del Top Management. In quasi un quarto di secolo ha portato Verona e la sua fiera nel mondo, ha fatto appassionare i cinesi al vino italiano, ha «resuscitato» manifestazioni in declino.
Fonte: Arena.
In cantina – Tignanello brilla anche in Magnum.
Aumento medio delle quotazioni del 31% per le undici bottiglie da un litro e mezzo Tignanello brilla anche in Magnum di Cesare Pillon Non è la prima volta che si constata come la scossa inferta dalla pandemia da Covid-19 alle aste dei vini, costringendole a uscire dall’isolamento a cui sembravano condannate dal lockdown, abbia provocato, paradossalmente, risultati inaspettatamente positivi. quello, per esempio, di rendere possibile questa puntata dedicata esclusivamente al Tignanello imbottigliato in Magnum. Certo, bisogna accontentarsi: i millesimi per i quali è possibile confrontare i prezzi attuali con quelli del 2020 sono soltanto 11, quindi un po’ scarsi, ma negli anni precedenti ce n’era uno solo.
Fonte: Milano Finanza.
NT+fisco Agricoltura/ Contributo per il codice QR in etichetta.
Si definisce il quadro per l’importo riconosciuto ai produttori di vino Doc Igp e biologico che investono in sistemi digitali. di Alessandra Caputo e Marcello Valenti ntplusfisco.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino, prosecco al top.
I dati del primo quadrimestre del 2022 dell’Osservatorio Uiv indicano che l’export di Prosecco in Gran Bretagna è superiore alla somma di tutti gli altri vini italiani esportati.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
In cantina.
La tenuta dei Cinquecento cuore pulsante dei sapori ciel Tavoliere delle Puglie La vita di Casa Vinicola Errico di Cerignola (Fg) è una di quelle impagabili storie di trasformazione che accompagnano la storia del vino. Nasce negli Anni 30 grazie al capostipite Vincenzo, che conduce un fiorente business di commercializzazione di uve e cereali. È soltanto più tardi, dai Novanta in poi che intorno a Tenuta Pignatella, struttura risalente al Cinquecento, il progetto vitivinicolo vero e proprio prende corpo, sotto la guida del figlio di Vincenzo, Giuseppe. E col successivo ingresso in azienda dell’attuale titolare, anche lui di nome Vincenzo, si capisce come la direzione che sta prendendo il mondo del vino sia all’insegna della ricerca della massima qualità possibile.
Fonte: Sport Week.
San Clemente, prende il via “Note di vino”.
Prenderà il via domani “Note di vino”, l’evento dell’estate dedicato alle migliori cantine regionali italiane. Quattro le serate in programma, per altrettante domeniche di luglio. Si aprirà con i vini e i prodotti tipici del Friuli-Venezia Giulia e l’intrattenimento musicale della band friulana “Sclopit”. Poi, il 10 luglio, sarà la volta dei vini e dei prodotti tipici della Campania. Il viaggio nei sapori del Belpaese proseguirà con la Sicilia, domenica 17luglio, per concludersi il24luglio con la Puglia. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno, dalle 20.30, in piazza Mazzini. L’ingresso alla manifestazione prevede un biglietto di 16 euro (6 euro per i bambini dai 6 ai 10 anni e gratuito per i minori di 5 anni).
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
A Podere Palazzo gli eventi estivi tra cibo e degustazion.
A Podere Palazzo l’estate si arricchisce di vini, tramonti ed emozioni. L’azienda vinicola di Carpineta ha fatto negli anni del suo vino e della sua location un punto di forza nelle colline cesenati. Dopo aver ampliato la sua struttura in autunno, permettendo eventi fuori stagione, quest’estate la location offre un’ulteriore novità: dai suoi 10 ettari di regime biologico nasce la nuova etichetta del ‘Terramossa 4’. La cantina di Cesare Trevisani si arricchisce di una nuova bollicina caratterizzata da una impronta 100% naturale. Ogni anno la produzione media è di 40 mila bottiglie e gli appuntamenti pubblici messi in calendario tra giugno ed agosto sono l’occasione giusta per conoscerli e degustarli. Un ventina, in totale, gli eventi proposti.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Intervista a Ilario Agata – Al via la rassegna “Liguria da bere”. Due giornate di degustazioni e incontri con gli esperti – “Liguria da bere” su il sipario.
Le nostre eccellenze Al via la rassegna ‘Liguria da bere’ Due giornate di degustazioni e incontri con gli esperti Magie Merluzzi. “Liguria da bere su il sipario, Via alla 15a edizione della rassegna Legame solido tra vino e territorio Ancora due giornate dedicate a uno dei settori trainanti della nostra provincia Ilario Agata direttore di Riviere di Liguria: «Promozione anche in chiave turistica». Ampliare ancora l’offerta di etichette e aziende. Si va verso l’integrazione col commerciale. Vino, territorio, ‘Liguria da bere’. Che bell’abbinamento. Dopo il taglio del nastro di ieri, sorride ancor di più Ilario Agata, direttore dell’Azienda speciale Riviere di Liguria della Camera di Commercio, che ha curato la kermesse giunta alla quindicesima edizione e che andrà in scena anche oggi e domani in centro città.
Fonte: Nazione La Spezia.
Cantina Lunae fra tradizioni e sguardo al futuro: «Spumante Cuvèe la nostra ultima scommessa».
Diego Bosoni fra le vigne di Cantina Lunae, a destra le dipendenti dell’azienda Giada e Angela, in alto la famiglia riunita (foto Massimo Pasquali) Cantina Lunae fra tradizioni e sguardo al futuro «Spumante Cuvèe la nostra ultima scommessa» L’attività della famiglia Bosoni abbraccia due territori. «II mondo dei Colli di Luni si è allargato tantissimo entrando nel giro internazionale». «Una soddisfazione vedere i marchi della nostra zona sulla carte dei vini del ristoranti locali». Sono cambiate le tecniche e i macchinari a disposizione ma la cultura della vigna è rimasta quella del passato, accompagnata da riti e tradizioni che il tempo non potrà mai cambiare. Il giusto equilibrio tra il passato e il necessario sguardo al futuro caratterizza il lavoro della Cantina Lunae della famiglia Bosoni.
Fonte: Nazione La Spezia.
Liguria da Bere, la ripartenza è da primato: «Duecento etichette e quaranta stand».
La rassegna enologica ritorna dopo due anni di stop a causa della pandemia e anima il centro storico della Spezia Liguria da Bere, la ripartenza è da primate «Duecento etichette e quaranta stand» In alto alcune degustazioni. In basso persone affollano corso Cavour visitando gli stand espositivi. Le eccellenze vitivinicole della Regione in mostra, per un viaggio verticale, dai vigneti delle Cinque Terre a picco sul mare ai terrazzamenti dell’estremo Ponente. È Liguria da Bere, la manifestazione dedicata alle migliori produzioni locali, partita ieri sera con taglio del nastro e brindisi in piazza Beverini. Già centinaia le persone che hanno visitato i 40 stand dislocati fino a domenica sera in corso Cavour, pronti a far degustare oltre 200 etichette tra Doc e Igt.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Un ottimo rosato da apprezzare (non solo) l’estate.
Un ottimo rosato da apprezzare (non solo) l’estate di Pasquale Porcelli La bottiglia Veritas 2021 Castel del Monte Bombino Nero Docg Azienda: Torrevento Prezzo: 8 euro Il 2ou è stato un anno importante per la ridefinizione del quadro qualitativo del vino in Italia. In Puglia in quell’anno si approvarono 4 Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), la massima espressione qualitativa dei vini italiani. Fu un grande riconoscimento soprattutto alla zona vitivinicola del Castel del Monte, visto che 3 Docg andarono a questo territorio, l’altra andò al Primitivo Dolce Naturale di Manduria. Due delle nuove denominazioni furono attribuite, come era naturale, ai rossi a base di Nero di Troia e l’altra ad un rosato ottenuto da Bombino Nero, diventando la seconda denominazione italiana a potersene fregiare.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
L’ex Manifattura Campi sarà un centro per il vino – Cantina sperimentale nell’ex Manifattura.
Una cantina sperimentale per microvinificazioni e meso-vinificazioni, impianti per l’elaborazione, l’affinamento e l’imbottigliamento. Il vino protagonista Nella ex manifattura tabacchi di Campi salentina Immobile che sarà ristrutturato, ma, soprattutto, la sua nuova funzione significherà la restituzione di un’identità al territorio che si trova a nord della provincia di Lecce. Concetto, questo, evidenziato da Alfredo Fina, sindaco dei campioti, durante la conferenza stampa, svoltasi ieri al rettorato dell’Università del Salento per la presentazione del progetto che riqualificherà il vecchio capannone ormai in degrado e tutelato dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio. Il piano, denominato “Oeno-vation” per richiamare vino, enologia e innovazione, mira alla riconversione del settore agricolo, necessità sottolineata durante l’incontro dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.
Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.
Vino e sostenibilità – Il vino siciliano sul viale della sostenibilità.
Il futuro della filiera dell’Isola al centro dei tavoli tematici organizzati all’Enoteca regionale di Alcamo Il vino siciliano sul viale della sostenibilità La presidente Possente: “Promuovere i percorsi virtuosi non solo tra le aziende ma anche tra i consumatori” D 25 luglio presentazione dell’ultimo libro di Robert Camuto, celebre wine writer americano. Pensare al futuro della viticoltura significa oggi sviluppare sempre di più temi legati alla sostenibilità del vino, preservando le risorse naturali per le generazioni future e ricercando i migliori metodi per ottenere il minor impatto possibile sull’ambiente: questo il focus principale dell’evento dello scorso 29 Giugno all’Enoteca Regionale di Alcamo con diversi tavoli tematici moderati dalla storica firma de Il Sole 24Ore Nino Amadore.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Cini rieletto presidente dell’Ais Toscana.
Riconfermato per un secondo mandato alla presidenza di Ais Toscana Cristiano Cini, già presidente dell’Associazione regionale per il quadriennio 2018-2022, che per i prossimi quattro anni ha in mente un’Associazione sempre più aperta e inclusiva.
Fonte: Nazione.
La grandine si abbatte sulle vigne Grosjean: “Persi 500 quintali di uva”.
La grandine si abbatte sulle vigne Grosjean: “Persi 500 quintali di uva”. Abbiamo subito danni immensi nei nostri vigneti. Un po’ come un lutto in famiglia». Ieri mattina Hervé Grosjean era in vigna con la famiglia per valutare quello è successo la sera prima. La zona di Quart e St-Christophe dove si sviluppa l’azienda agricola Frères Grosjean è stata una delle più colpite dalla tempesta di giovedì sera. Dalle 21 si sono scatenate raffiche di pioggia molto forti e grandine. «La grandine, con chicchi grandi come nocciole, ha fatto danni soprattutto nelle vigne Tzeriat (la più antica, un anfiteatro naturale a 800 metri di quota, ndr) e Rovettaz, dove ci sono i nostri cru principali — dice Grosjean —. Gli acini, almeno la metà in ogni grappolo, sono esplosi in maniera sparsa e il succo che fuoriesce rischia di provocare marciumi. La Peronospora larvata non aspetta altro». Grosjean fa un’ipotesi sull’entità del danno: «Direi che su 1.500 quintali d’uva un terzo se n’è andato».
Fonte: Stampa Aosta.
Grandinata si abbatte su campi, vigneti e auto – Grandinata in Riviera, devastati orti, vigneti e auto.
Grandinata violenta ieri pomeriggio tra Vigonovo, Stra, Fossò, Fiesso d’Artico, Camponogara, Pianiga e anche Dolo. Il temporale proveniente da sud-ovest, è durato non più di una decina di minuti ma ha fatto cadere chicchi di grandine grandi come palline da golf. Una grandinata che ha provocato notevoli danni a orti e vigneti, ma anche a moltissime auto. A pagina XIV Grandinata in Riviera, devastati orti, vigneti e auto. Una violenta grandinata ha colpito ieri intorno alle 17 gran parte del territorio della bassa Riviera del Brenta, in particolare Vigonovo, Stra, Fossò, Fiesso d’Artico, Camponogara, Pianiga e anche Dolo. Meno danni invece nel mirese. Il temporale proveniente da sud-ovest e che ha imperversato soprattutto nel padovano, è durato non più di una decina di minuti ma ha fatto cadere chicchi di grandine grandi come palline da golf.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Valpolicella Negrar, Terre del Barolo, Frentana: le migliori cooperative del vino per Weinwirtschaft.
In Alto Adige, eccellenza assoluta, secondo la rivista tedesca (la firma dall’Italia è Veronika Crecelius) le migliori sono Andriano, Terlano e Girlan. La cantina di Valpolicella Negrar, nel cuore del territorio del più importante rosso veneto, la Terre del Barolo, icona della cooperazione di qualità nelle Langhe, e la Cantina Frentana, in terra d’Abruzzo: ecco il meglio della cooperazione vinicola italiana (che rappresenta oltre la metà della produzione, del giro d’affari e dell’export nazionale) secondo la tradizionale classifica della rivista tedesca Weinwirtschaft (la cui corrispondente dall’Italia è Veronika Crecelius), che da anni mette in fila le migliori cooperative del vino. In una “Top 20” di cui fanno parte anche la Cantina di Vinchio Vaglio Serra, ancora dal piemonte, Ermes, in Sicilia, la cantina di Santadi, un pezzo di storia della Sardegna, e poi ancora la Cantina di Venosa, in terra di Aglianico del Vulture, i Vignaioli del Morellino di Scansano, tra i riferimenti del territorio maremmano, e ancora la Cantina Pertinace, nel Cuneese, Colomba Bianca, in Sicilia, e ancora Cantina Tollo, tra le più importante realtà abruzzesi, Cantine di Carpi e Sorbara, pilastro del mondo Lambrusco, passando per Vivallis, in Trentino, la cui storia è indissolubilmente legata all’artista Fortunato Depero. E, ancora, troviamo La Guardiense, faro del vino del beneventano, e poi le cantine di Monteforte, Valtidone, Vitevis, Bosco Viticultori – Casa Vinicola Bosco Malera, e nosio, ovvero il gruppo Mezzacorona, tra le più importanti realtà della cooperazione del vino del Trentino e d’Italia.
Classifica a parte, come sempre, per l’Alto Adige, eccellenza assoluta del modello cooperativo vinicolo: al top il trittico Andriano, Terlano e Girlan, sul podio, davanti alle cantine Cortaccia, St. Pauls, Caldaro, Merano e Bolzano. In totale, la giuria ha degustato 840 vini di 140 aziende. Al concorso hanno partecipato 54 cooperative di viticoltori tedeschi, 44 francesi e 42 italiane.
Fonte: WineNews.
Top 20 Weinwirtschaft 2022: Valpolicella Classica ancora sugli scudi.
“Con il premio dato a Cantina Valpolicella Negrar viene premiata la Valpolicella classica, in quanto i nostri vini vengono prodotti dalle famiglie socie che hanno i vigneti in tutte e cinque le vallate, dunque onore al nostro territorio!”. Così, Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, ha salutato il primo posto assegnato anche quest’anno alla cantina dall’autorevole periodico tedesco Weinwirtschaft che, dal 2010, valuta le 20 migliori cooperative del vino italiane, escluse quelle altoatesine, classificate a parte. Quello del 2022 è il quinto “oro” conquistato dalla cantina, dopo i quattro assegnati negli anni 2016, 2017 (a pari merito con la piemontese Viticoltori Associati Vinchio–Vaglio Serra), 2019 e 2021. L’attestato ufficiale di vittoria è stato consegnato lo scorso 30 giugno nella cerimonia di premiazione svoltasi a Deidesheim, in Germania.
Fonte: Eroi del gusto.
17 vini da bere quest’estate.
Dopo innumerevoli degustazioni e visite in cantina, tornano i nostri consigli, con alcune delle migliori etichette di vino per rinfrescarsi mantenendo però alta la qualità. Da nord a sud dello stivale, tra cantine storiche e qualche novità, inserendo anche un paio di deviazioni nell’amata Champagne, ecco le etichette che ci hanno particolarmente colpito. Fatene tesoro, che le usiate durante le serate estive con gli amici o nei i pranzi in famiglia, l’importante è tenere a mente l’hashtag #beveteconsentimento.
Fonte: Vanity Fair.
Il Comune acquisterà l’ex cantina sociale Valore: 45mila euro.
Il Comune acquisterà l’area dell’ex cantina sociale sulla via Emilia. Durante il consiglio comunale di mercoledì sera, con il voto favorevole della maggioranza e della minoranza de La Strada Nuova e l’astensione di Torre Civica, è stato dato il via libera all’acquisizione dello storico fabbricato, che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati, autorizzando il sindaco Alessandro Cantù a proporre un’offerta di 45.000 euro, di poco superiore al prezzo di base dell’ultima asta dello scorso febbraio che è andata deserta come le tre precedenti.
Fonte: La Provincia Pavese.
Come scegliere il vino giusto a una cena d’estate.
Stiamo affrontando un’estate torrida un po’ ovunque in Italia e le previsioni sulla vendemmia 2022, per ora, non sono incoraggianti. Se le cose vanno avanti così infatti – in assenza prolungata di piogge e importanti escursioni termiche fra il giorno e la notte – rischiamo di raccogliere vasetti di marmellata e uva passa per i panettoni di Natale. La stagione siccitosa è gravata inoltre dall’assenza diffusa di riserve idriche nei terreni, poiché anche l’inverno è stato troppo mite in molte regioni. Ad ora, quello che possiamo fare, è solamente sperare che la situazione migliori da qui alla fase vendemmiale, giacché stiamo entrando nel periodo più importante e delicato, quello che toglie il sonno ai produttori di vino.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
10 vini rosati per l’estate e i consigli del sommelier.
Con le temperature roventi di questi giorni bere un bicchiere di vino rosso spaventa i più, mentre il rosé porta con sé tutto un mondo di suggestioni vacanziere. Eppure sono tanti i falsi miti sul vino in estate. D’estate è meglio la birra del vino? Il rosso fa sudare di più? I vini rosati sono meglio frizzanti? Questi sono solo alcuni dei i luoghi comuni che la piattaforma digitale Sommelier Coach, che abbina la formazione sul vino alla crescita personale, ha estrapolato sul tema del vino in estate, analizzando le domande che vengono fatte ai Sommelier per la scelta del vino in questo periodo dell’anno. Sfatiamone alcuni, aggiungendovi una selezione di deliziosi vini rosé, perfetti per le serate all’aperto.
Fonte: iO Donna.
Oiv: record assoluto di esportazioni di vino nel 2021.
Le esportazioni di vino hanno raggiunto un record assoluto nel 2021 secondo i dati dell’OIV. L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) ha reso noto che nel 2021 il commercio di vino è aumentato a livello globale del 4% in volume e del 16% in valore rispetto al 2020, il volume più grande mai registrato. Qui il report Oiv State of the world vine and wine sector.
Fonte: Federvini.
L’Abruzzo del vino, una regione ancora tutta da scoprire.
La viticoltura in Abruzzo ha una tradizione antichissima che risale addirittura all’influenza degli Etruschi nel VII-VI secolo a.C. I vini locali furono tanto celebrati dai letterati latini, ma dal medioevo in poi l’enologia abruzzese è rimasta nell’ombra per ragioni economiche e sociali. Il rilancio di questo territorio vitivinicolo è pertanto una novità recente, legato agli ultimi venti anni di agricoltura e al merito delle tante cantine cooperative, diffuse soprattutto nella provincia di Chieti, nella parte centro-orientale della regione. Il ritorno di fama di questi vini, pertanto, è ancora in itinere e, finora, è stato collegato ai nomi di alcune aziende autorevoli che hanno fatto la storia recente della viticoltura locale. Oggi l’Abruzzo vuole crescere.
Fonte: Il Riformista.
Tra Mediterraneo e Giappone, ecco i vini da abbinare.
Se il perfido Caronte non dà tregua al susseguirsi di giornate dalle temperature “infernali”, è bene armarsi di santa pazienza e ricorrere a preparazioni leggere e non troppo elaborate, e a vini poco alcolici ma gradevoli. In cucina è il momento delle verdure, dei primi piatti freddi e delle cotture brevi. In cantina hanno la meglio le annate giovani, i vini dal moderato tenore alcolico e di medio corpo. Fortunatamente la scelta non manca e, con un pizzico di fantasia, è facile creare un divertente menu dall’antipasto al dolce che combini piatti della cucina mediterranea e ricette del Sol Levante.
Fonte: La Repubblica.
Tra valli, cime e dei calici di bianco, la Valle d’Aosta da non dimenticare.
Coniugare la voglia di una bella passeggiata con la passione per il vino? Detto fatto, basta decidere di puntare sulla Valle d’Aosta e le sue infinite attrattive. Con “Valle d’Aosta – Cammini, Parchi, Borghi”, l’ultima nata delle Guide di Repubblica dirette da Giuseppe Cerasa, sarà ancora più facile scegliere e orientarsi. Per prendere confidenza con il territorio e una delle sue eccellenze, l’itinerario alla scoperta dei vini del Monte Bianco (il volume accende i riflettori anche su quelli del Rosa, del Gran Paradiso, dell’Emilius e del Cervino) che si snoda nell’alta Valdigne, una conca soleggiata ai piedi del monte più alto d’Italia, rappresenta sicuramente un’ottima opzione. Qui nasce e prospera un vitigno bianco autoctono, il Prié Blanc, le cui origini sono incerte; quel che è sicuro è che dà vita a vini bianchi di grande pregio. È una zona poco estesa che si può percorrere anche a piedi, dedicando due o tre giornate alle bellissime vedute sui vigneti e sulle montagne circostanti, alle visite a cantine, ma anche a siti non legati al vino.
Fonte: La Repubblica.
MGM Mondo del vino, approvato piano sviluppo da 23,4 mln.
Mondo Del Vino spa investe 23,4 milioni di euro per gli stabilimenti di Priocca (Cuneo) e Acqui Terme (Alessandria). E’ stato infatti approvato il contratto di sviluppo presentato dalla società, agevolato dal fondo perduto concesso dal Mise di 8,8 milioni attraverso Invitalia. Il piano di investimenti, che porterà a un aumento della capacità produttiva del 141% nelle due sedi, dovrà essere completato entro dicembre 2024, per andare a regime nel 2025 e porterà un aumento di almeno 21 nuovi posti di lavoro.
“I contratti di sviluppo – spiega il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti – mirano a incentivare processi di trasformazione e commercializzazione innovativi che favoriscono la competitività dell’impresa e la creazione di nuova occupazione”.
“Questo importante risultato frutto di un efficace lavoro di squadra del team di Mondodelvino – commentato Massimo Romani, ad del gruppo – contribuirà in maniera decisiva allo sviluppo del nostro piano industriale e di investimenti orientato alla crescita sui territori dove siamo presenti secondo i driver che ci siamo posti come prioritari: qualità del prodotto, nuova occupazione e impegno nella sostenibilità”.
GM Mondo del vino, azienda del gruppo Botter-Mondodelvino, promosso dal fondo Clessidra Private Equity, è stata fondata 30 anni fa ed è da 20 anni presente sul territorio piemontese.
Fonte: ANSA.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 1 luglio 2022!
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La saga dei Pietro da Salina con amore (per la Malvasia).
La famiglia Colosi e il bianco Secca del Capo «Ho dato un passaggio a una bellissima ragazza, Lidia, che faceva l’autostop a Salina. L’ho sposata poco tempo dopo. Nozze e Malvasia, è iniziata così la nostra storia alle Eolie. Così abbiamo creato il nostro bianco Secca del Capo». Piero Colosi, grandi mani e volto bonario, è il penultimo della saga familiare in cui i maschi portano lo stesso nome. Suo padre Pietro negli anni Settanta lavorava con Carlo Hauner, il vignaiolo bresciano che fece scoprire al mondo la Malvasia delle Lipari. Piero negli anni Ottanta iniziò a comprare terreni abbandonati dagli isolani emigrati in Australia e negli Stati Uniti dopo il flagello della fillossera.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Bariliott 2020 di Paternoster L’Aglianico al suo meglio.
Ottimo rapporto otto allo sguardo dei qualità-prezzo S Monte Vulture, il vulcano Spento? AGLIANICO DEL VULTURE, icona della BARIUOTT 2020, PATERNOSTER Basilicata, dove sono le vigne? AGLIANIC010096 della Cantina Paternoster. PREZZO: 16 EURO Un’azienda di decennale tradizione famigliare che ha fatto della ricerca e dell’interpretazione dell’Aglianico una missione. Tra le tante etichette che esaltano uno dei nostri migliori vitigni autoctoni c’è sicuramente Il «Bariliott», un Aglianico che ha radici antiche, ma anche una grande modernità. Di color rosso rubino luminoso, IL VOTO profuma di ciliegia, geranio e 90/100 pepe nero con una bella chiusura mentolata.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Vino, Ambiente e Comunità CertifIcazione B Corp per i Feudi di San Gregorio.
Nella botte piccola c’è il vino buono. Un proverbio che sembra calzare a pennello per Sorbo Serbico, centro dell’Avellinese, abitato da poco più di 500 anime. In questa area ha solide radici una eccellenza del Sud Italia, che con il passare del tempo diventa sempre migliore, come un buon vino che invecchia. Feudi di San Gregorio, azienda vitivinicola leader del Mezzogiorno e uno dei principali marchi del vino italiano, conferma il proprio percorso verso un modello di business sostenibile, ottenendo la certificazione B Corp che misura e premia le imprese sulla base delle loro performance sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità, e che si impegnano a generare un impatto positivo verso i dipendenti, la comunità di riferimento e l’ambiente.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Il Sangiovese è nato in Calabria Ma in Romagna continua a crescere.
C’è sempre maggiore attenzione attorno all’origine del Sangiovese a causa degli ultimi studi sul Dna della varietà più coltivata in Italia e molti ricercatori del settore stanno discutendo sulla definitiva identità del vitigno coinvolgendo anche tanti appassionati. In questo momento il Sangiovese sta vivendo una nuova e giusta rinascita d’interesse per via dei risultati diffusi dopo le analisi sul genoma di diversi vitigni. Lo scopo iniziale era capire quali fossero i “figli” del Sangiovese e di avere una conferma sul padre: il Ciliegiolo. Dieci anni fa ne scrivevo tra le righe di questo giornale, dove facevo notare come molto probabilmente il Sangiovese potesse essere figlio del sud dell’Italia. Oggi, le nuove scienze tecnologiche di analisi pare abbiano confermato questa narrativa.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Il “Paride” della Santa Lucia.
Nel calice ho il “Sangiovese Paride” 2020 della “Tenuta Santa Lucia” di Mercato Saraceno. Un vino che nasce attraverso una selezione di uve macerate in anfora, provenienti da vigneti posizionati su terreni di marne gialle di antichi fondali marini. Il naso è pulito con sensazioni di frutta rossa e spezie. Prugne selvatiche, marasca, ciliegia, amarena tra note floreali d’iris e rose rosse. Sfumature di arancia e ricordi d’incenso. Una rifinitura di frutta secca, erbe aromatiche cannella e cacao amaro. Al palato mi piace per il tannino rugoso e la piacevole freschezza acida. Sapidità fruttata.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Castrocaro, un altro asso: il Sangiovese.
II consorzio Castrumcari e sei produttori pronti a valorizzare l’importanza della ‘sottozona’ riconosciuta per il rosso romagnolo. «Consolideremo i rapporti con le cantine, il loro vino dà identità al territorio» Raccontare la storia di un territorio attraverso un calice di vino, valorizzare il turismo mediante la promozione di un’eccellenza locale: sono gli obiettivi sottesi all’accordo siglato tra il consorzio Castrumcari e le sei cantine della ‘sottozona’ di Castrocaro, una delle sedici aree in cui è ‘mappata’ la Romagna del Sangiovese. Un territorio esteso in cui vini e cantine sono elementi identitari, al pari dei vari gioielli storici, artistici e architettonici. Zone vocate alla produzione dei nettari di Bacco, tra loro profondamente differenti, sia per l’altitudine, variabile tra i 70 metri sul livello del mare di Terra del Sole.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
“Un mare di Vino” nella città neroniana.
Sarà Anzio, nelle giornate di oggi e domani, la città di mare prima protagonista della quarta edizione di “Un mare di Vino 2022”, l’attesa kermesse parte integrante del programma di eventi di AnzioPrimaEstate, pianificato dall’assessore Valentina Salsedo, insieme al sindaco, Candido De Angelis ed all’amministrazione comunale tutta, con la collaborazione dell’associazione Commercianti ed Artigiani, guidata dal Presidente, Walter Regolanti. Dopo due annidi “sosta forzata”, la grande festa del vino e della cucina laziale aspetta i cittadini ed i turisti, tra rinomate cantine e sfiziosità culinarie: ad Anzio, in Piazza Garibaldi, dalle ore 17.00 a mezzanotte, sarà possibile degustare vini bianchi, rosati e bollicine, in compagnia di amici e produttori pieni di passione ed entusiasmo.
Fonte: Latina Oggi.
Un Maredivino, primo weekend.
L’evento Oggi e domani ad Anzio, poi toccherà alla città di Terracina: ottimi vini e gustosi piatti Anche un omaggio ai buonissimi prodotti tipici della nostra terra sullo sfondo attraente del mare Organizzano mare e nel segno della sana convivenza importanza alla produzione vini del Lazio – spiegano Fabio Carnevali. Oggi e domani, con il patrocinio del Comune di Anzio, nella organizzatori della kermesse -, una Albano persona del Sindaco Candido De regione che negli ultimi anni sta una vera Angelis e dell’Assessore alle Poli- conoscendo un crescente successo delle Attività Produttive, del so dal punto di vista della viticoltura festa Turismo e dello Spettacolo Valentura, grazie al lavoro dei produttori.
Fonte: Latina Oggi.
Sommelier: è reatino il presidente del Lazio.
In alto i calici, Francesco Guercilena, reatino di 44 anni, è il nuovo presidente dell’Associazione italiana sommelier del Lazio. Eletto durante l’assemblea svolta il 26 e 27 giugno corsi su base elettiva nazionale di 33 mila votanti per il rinnovo delle cariche nazionali e regionali, Guercilena è dal 1998 all’interno dell’Associazione. Già delegato di Rieti, responsabile della didattica di Ais Lazio e responsabile per il Lazio della “Guida Vitae”, è stato negli ultimi quattro anni membro del Consiglio nazionale dell’Associazione italiana sommelier. «Sono naturalmente molto felice, ringrazio tutti perla fiduè reatino il presidente del Lazio cia accordata», dice il neo eletto. «Proseguirò nella nostra mission di portare avanti la cultura del vino e il lavoro di divulgazione dell’enogastronomania, con un occhio di riguardo alle realtà del nostro territorio.
Fonte: Messaggero Rieti.
Ripartiamo dal cin cin – Quaranta stand e ben 200 etichette Tornano le delizie di Liguria da bere.
Con quaranta stand e 200 etichette prende il via stasera la 15esima edizione della rassegna che crea un contatto diretto tra produttori e consumatori e mette in vetrina le eccellenze Quaranta stand e ben Z00 etichette Tornano le delizie di Liguria da bere Da oggi pomeriggio a domenica spazio alle degustazioni in corso Cavour. Le aspettative e il programma. Aperti dalle 18 alle 24 Per partecipare è sufficiente esibire i ticket acquistati al tavolo istituzionale I protagonisti, ancora una volta, saranno loro: i vini, la terra da cui nascono e i produttori. Dopo due anni di stop causa emergenza sanitaria, torna l’appuntamento con ‘Liguria da Bere’, la rassegna dei vini liguri Doc e Igt, in programma nel centro della Spezia, lungo corso Cavour. Eccellenze in vetrina da oggi a domenica. Tutti occupati gli spazi disponibili con la presenza di 40 stand e un totale di circa 200 etichette in assaggio.
Fonte: Nazione La Spezia.
Le aziende presenti lungo il percorso.
Nei quaranta stand di ‘Liguria da bere’, in scena da oggi a domenica nel centro città, sono numerose le aziende da cui si potranno gustare le diverse etichette (alcune di fuori provincia e di altre regioni): Azienda agricola Cantina dell’Ara, Azienda agricola Zangani, Arrigoni, Cornice di Ivano Luigi Denevi, Le Chicche di Nicchia, Azienda agricola II Monticello, Costa Tirolo, La Sarticola di Antonelli Matteo, Cantine Lunae Bosoni, Agricoltura di Riomaggiore, Corniglia, Vernazza e Monetrosso, Tenuta La Ghiaia, Azienda agricola Federici, Azienda agricola Andrea Spagnoli/ Frantoio Ambrosini, Azienda agricola Distina di Campaner Claudio, Società Aqraria Buranco, Cooperativa agricoltori Vallata di Levanto, Terre di Levanto, II Chioso dei Conti Picedi Benettini, Azienda agricola Ottaviano Lambruschi e C., Cà du Ferrà Wine eTasting, Azienda agricola Possa/Campogrande, Italia Beverage e food, Società cooperativa ‘I Castelli’, La Cantina del Nonno Pescetto, Fattoria didattica agriturismo ‘II Bey’, La Carreccia, Fattoria Ruschi Noceti, La Polenza Cinque Terre, Terre del Moscatello, Azienda agricola Lucchi e Guastalli, Agriturismo Cerrolungo, Azienda agricola Boriassi, Produttori del Comune di Luni, Consorzio Focaccia di Recco col formaggio, Assaggia La Liguria Enoteca Regionale e Gal.
Fonte: Nazione La Spezia.
Vino, boom di produzione. Ma è la qualità che lievita.
II 2021 è stato l’anno di consacrazione del Rosso Riserva dei Colli di Luni Molto bene il Vermentino, raddoppia lo Sciacchetrà. «Merito degli investimenti». «L’elevata qualità del nostro vino è assodata». Ogni regione italiana ha storia e cultura differenti. Un ragionamento che vale anche per il vino. E se il vino è di qualità come il nostro, i dati è giusto che distribuiscano meritati sorrisi: la produzione di vino, dal 2020 al 2021, è infatti cresciuta notevolmente. Tra i vini a denominazione d’origine, il Colline di Levanto cresce mediamente del 19%, con la punta del 44% del Vermentino, mentre nel Colli di Luni si arriva addirittura ad un +286% per il Rosso Riserva, con una media del +28%. Nelle Cinque Terre cala (-32%) soltanto il Costa de Sera, quasi raddoppia lo sciacchetrà, e la media è del +40%. Nei vini ad indicazione geografica Liguria di Levante, l’aumento medio è del 45%, con punte incredibili per alcuni, come il Syrah, +1.900%, i passiti (bianco +370%, rosso +254%), ma ovviamente parliamo di piccole quantità.
Fonte: Nazione La Spezia.
“Vini d’amare” a S. Lorenzo Domani assaggi, jazz e teatro.
Moscatello di Taggia, Vermentino, Rossese, Pigato e Ormeasco sono i grandi protagonisti domani, a San Lorenzo al Mare, di «Vini d’ amare». Attraverso 13 diverse stazioni si potranno degustare i migliori prodotti di vigneti provinciali che si affacciano sul mare (da qui il gioco di parole vini d’amare). I l tutto con adeguato accompagnamento gastronomico e tanta musica e momenti di teatro. La manifestazione era stata sospesa a causa del Covid e ora può tornare con inizio alle 20. L’itinerario studiato offre la possibilità di ammirare gli angoli più caratteristici dei due tronconi del centro storico di San Lorenzo, separati dalla via Aurelia. Chi è interessato alle degustazioni, con 15 euro sarà munito di collare, bicchiere e un ticket per assicurarsi vini e piatti.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Ritorna Liguria da Bere in centro. Tre serate di degustazioni e festa.
Quaranta stand, duecento etichette regionali e gemellaggio con i produttori vinicoli del Piacentino L’ultima edizione di Liguria da Bere risale al 2019 Laura Ivani %LASPEZIA Quaranta stand e 200 etichette da conoscere e degustare. Vini che raccontano il territorio e la sua storia. E l’essenza di “Liguria da Bere”, la rassegna dedicata alle produzioni liguri Doc e Igt che da questa sera e per tre giorni animerà il centro città della Spezia. L’edizione è la numero 15 e ritorna dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia le aspettative sono grandi. Negli stand posizionati lungo corso Cavour troveranno spazio le cantine di qualità della regione, dove sarà possibile degustare in calici la “poesia della terra”. Così Montale, poeta ligure per eccellenza, indicava il nettare di Bacco. Il taglio del nastro questa sera alle 18. Stand aperti fino a mezzanotte, da oggi fino a domenica sera.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Appello dai vigneti eroici: «Contributo per chi lavora».
Proposta: riconoscere un euro a metro quadro come incentivo e riconoscimento terreni non curati mettono a rischio l’integrità dei versanti e portano abbandono» Un vigneto a Volastra: terreni a picco sul mare, dove l’agricoltura è eroica per davvero. Un euro a metro quadrato, stanziato in favore dei produttori e degli agricoltori, come incentivo e riconoscimento del lavoro portato avanti nel recupero e nella conservazione del territorio. E la richiesta avanzata dai produttori delle Cinque Terre al Parco nazionale, come misura che l’ente potrebbe inserire tra i progetti di sostegno al comparto agricolo, per il quale ha già avviato la fornitura dei sassi per la ricostruzione dei muri a secco, la donazione delle barbatelle, dei pali e la possibilità di lavorare nella manutenzione e ricostruzione dei muri a secco che confinano con i sentieri.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
“Vini d’amare” a S. Lorenzo. Domani assaggi, jazz e teatro.
Moscatello di Taggia, Vermentino, Rossese, Pigato e Ormeasco sono i grandi protagonisti domani, a San Lorenzo al Mare, di «Vini d’amare». Attraverso 13 diverse stazioni si potranno degustare i migliori prodotti di vigneti provinciali che si affacciano sul mare (da qui il gioco di parole vini d’amare). Il tutto con adeguato accompagnamento gastronomico e tanta musica e momenti di teatro. *** La manifestazione era stata sospesa a causa del Covid e ora può tornare con inizio alle 20. L’itinerario studiato offre la possibilità di ammirare gli angoli più caratteristici dei due tronconi del centro storico di San Lorenzo, separati dalla via Aurelia.
Fonte: Stampa Imperia.
Le vie del Bianchello: scoprire il vino attraverso trekking, mountain bike e yoga.
Presentato il progetto che coinvolge nove cantine lungo il fiume Metauro. E’stata presentato al Symposium di Cartoceto «Le vie del Bianchello», il progetto che mette insieme nove vignaioli d’autore e che mira alla promozione del Bianchello del Metauro: «Si tratta – ha spiegato Tommaso Di Sante a nome di tutto il gruppo – di una serie di itinerari disegnati su una mappa che sarà pubblicizzata sul nostro sito e diffusa attraverso una campagna nazionale. Una campagna che avrà il supporto di video attraverso i quali i turisti o wine lovers potranno venire nelle Marche e nella valle del Metauro in particolare, per fare esperienza (anche e bike, trekking, concerti, passeggiate, osservazioni astronomiche, yoga) attraverso il vino che diventa uno strumento per scoprire il territorio.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
I viticoltori: “Manca acqua dobbiamo anticipare la vendemmia ad agosto” – Stress idrico e siccità allerta nelle vigne “Si vendemmia prima”.
Anno critico: una siccità così non si vedeva da 70 anni e i viticoltori lanciano l’allerta sulla vendemmia anticipata. Il caldo intenso e la mancanza di pioggia obbligheranno probabilmente a raccogliere le uve prima del solito, con diverse settimane di anticipo sul normale calendario. Le vendemmie, anno dopo anno, si sono anticipate di qualche giorno e ormai per molte uve la vendemmia in agosto è la prassi. Ma in questo 2022 la situazione è ancora più critica e anomala. Stress idrico e siccità allerta nelle vigne “Si vendemmia prima” La scarsità di acqua spinge i viticoltori ad anticipare la raccolta “Ci dobbiamo abituare a condizioni meteorologiche estreme”. La siccità mette in crisi le eccellenze del Piemonte: la prossime vendemmia, fanno sapere alcun viticoltori, sarà anomala.
Fonte: Repubblica Torino.
Strada del Prosecco ecco la guida per turisti.
La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene ha pubblicato la seconda edizione della sua guida, un condensato di utili informazioni per il turista e di sorprendenti proposte per i wine-lovers. Cover verde metallizzato con il logo della Strada: semplice ed evocativa. Una guida tascabile, in italiano e inglese. Duecentocinquantasette pagine di notizie preziose — su ospitalità, ristorazione, cantine, eventi, tour naturalistici, visite culturali — di facile consultazione, corredate da suggestive fotografie, per raccontare un territorio e la sua vocazione all’accoglienza. Una valida mappa, tutta da sfogliare pensata tanto per l’enoturista affezionato e fidelizzato quanto per il visitatore occasionale; uno strumento utile per poter percorrere e vivere appieno la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene.
Fonte: Tribuna Treviso.
II Lison di Villa Bodgano.
Villa Bogdano 1880, protagonista alla degustazione di sabato 2 luglio in occasione di Feel Venice. Dalle 14 nel Convento dei Carmelitani Scalzi a Venezia, sarà protagonista il Lison Classico Docg della cantina, una delle etichette d’eccellenza che meglio racconta il terroir veneziano. Il Lison Classico Docg di Villa Bogdano 1880, 100% Tocai Friulano, viene prodotto con le uve del vigneto del 1943. Un vino da scoprire e che affascina.
Fonte: Voce di Rovigo.
Cantina Produttori Valdobbiadene e Val D’Oca: obiettivi export e premiumizzazione.
Oggi le esportazioni rappresentano il 37% delle vendite, ma la volontà nel medio periodo è di portale al 50%. Per farlo il Gruppo ha rinforzato la sua struttura manageriale con l’arrivo di Laura Dassiè e Luca Maruffa. Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene ha importanti obiettivi per il futuro, legati a due temi principali: l’evoluzione del posizionamento dei marchi principali del gruppo, tra cui Val d’Oca, e l’incremento della quota di export, che già oggi rappresenta il 37% delle vendite (l’export è cresciuto a doppia cifra nell’ultimo esercizio) e che dovrà assestarsi al 50% nel medio periodo. Evolvere il posizionamento del marchio Val d’Oca sul mercato interno, con una presenza più chiara sul canale Horeca, e affermarlo su alcuni dei mercati esteri fondamentali per l’azienda e la categoria: questi sono alcuni degli obiettivi principali per Alessandro Vella, Direttore Generale, e in particolare per Luca Maruffa, da poco Marketing Manager di Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene.
Fonte: Italia a Tavola.
“Is Camminantis”, a spasso tra vigneti e bellezze storiche.
Passeggiate tra verdi filari, archeologia, arte, storia, enogastronomia, in un itinerario che abbraccia Marmilla e Sarcidano. Le cantine di questi due territori fanno rete per condividere una strategia comune di promozione del turismo del vino. Su’entu a Sanluri, Lilliu a Ussaramanna, Olianas a Gergei e Soi a Nuragus, hanno dato vita al progetto “Is Camminantis”, nome che evoca gli antichi sentieri delle transumanze. In programma dai primi di luglio c’è un percorso che attraversa i territori con visite alle cantine, occasione poi per ammirare siti archeologici ed edifici storici. Tappa a Su’entu, a Sanluri, con la sua raffinata e modernissima architettura costruita su un promontorio, per riscoprire, tra gli altri vitigni, il Bovale, declinato in quattro versioni. Da qui alla Cantina Lilliu, a Ussaramanna, dove è stata recuperata una tradizione della Marmilla legata alla coltivazione e trasformazione della Malvasia. A Gergei, visita alla Cantina Olianas, azienda che punta sul biointegrale. Da qui a Nuragus, nome del borgo e del vitigno autoctono, prodotto nell’ azienda vitivinicola e fattoria didattica dell’enologo architetto Stefano Soi.
Fonte: ANSA.it.
Vino, boom di produzione Ma è la qualità che lievita.
Il 2021 è stato l’anno di consacrazione del Rosso Riserva dei Colli di Luni. Molto bene il Vermentino, raddoppia lo Sciacchetrà. “Merito degli investimenti”. Ogni regione italiana ha storia e cultura differenti. Un ragionamento che vale anche per il vino. E se il vino è di qualità come il nostro, i dati è giusto che distribuiscano meritati sorrisi: la produzione di vino, dal 2020 al 2021, è infatti cresciuta notevolmente. Tra i vini a denominazione d’origine, il Colline di Levanto cresce mediamente del 19%, con la punta del 44% del Vermentino, mentre nel Colli di Luni si arriva addirittura ad un +286% per il Rosso Riserva, con una media del +28%. Nelle Cinque Terre cala (-32%) soltanto il Costa de Sera, quasi raddoppia lo sciacchetrà, e la media è del +40%. Nei vini ad indicazione geografica Liguria di Levante, l’aumento medio è del 45%, con punte incredibili per alcuni, come il Syrah, +1.900%, i passiti (bianco +370%, rosso +254%), ma ovviamente parliamo di piccole quantità. “Il quadro della situazione è chiaro – afferma Marco Casarino, segretario generale Camera di Commercio Riviere di Liguria –. Intanto c’è una forte richiesta di ampliare le superfici oggetto di coltivazioni.
Fonte: La Nazione.
In Irlanda la proposta di health warning obbligatori in etichetta: la decisione che fa tremare il vino.
Da questo momento in poi l’espressione Questione irlandese assumerà per il comparto vitivinicolo un nuovo significato. Lo scorso 21 giugno, infatti, il governo di Dublino ha notificato alla Commissione europea il progetto di regolamento 2022 sulla salute pubblica che include l’introduzione di avvertenze sanitarie obbligatorie sull’etichetta delle bevande alcoliche. La nuova doccia fredda per il comparto crea un precedente pericolosissimo, proprio nel momento in cui nel Vecchio Continente è in corso un acceso dibattito su avvertenze sanitarie in etichetta, Nutriscore e revisioni del sistema di promozione in attuazione del Cancer Plan. La scadenza per presentare commenti a questa iniziativa è il 22 settembre. Poi, in mancanza di obiezioni da parte della Commissione Ue, la nuova normativa irlandese sarà applicata a tutti i prodotti alcolici immessi sul mercato nazionale. In che maniera? La proposta prevede health warning che mettono in relazione il bere con le malattie del fegato e con i tumori mortali, oltre al pittogramma barrato della donna incinta, la quantità di grammi di alcol e il numero di calorie contenuti nel prodotto. Infine, il riferimento al sito web askaboutalcohol.ie per trovare informazioni sulla salute pubblica in relazione al consumo di alcol.
Fonte: Gambero Rosso.
I trend dei consumi di vino letti da Signorvino, con il general manager Luca Pizzighella.
L’enocatena del gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi festeggia 10 anni e punta all’estero, a partire da Parigi e Praga. L’enocatena del gruppo Calzedonia di Sandro Veronesi festeggia 10 anni e punta all’estero, a partire da Parigi e Praga. “La Francia è una bella sfida, dobbiamo lavorare sul valore del vino italiano. Ma l’Italia resta il nostro zoccolo duro, con un buon sentiment”. E nel calice, secondo uno gruppo che vende ogni anno più di 1 milione di bottiglie, prevale sempre più chiaramente la voglia di leggerezza ed eleganza.
Fonte: WineNews.
Vino, mare, ambiente e storia: “Wine&Kayak” a Posillipo.
Vino, mare, ambiente e storia. Si chiama “Wine&Kayak, degustazione al sunset” ed è l’appuntamento che racconta Napoli e il suo territorio come non l’avete mai conosciuta. Una escursione marittima in kayak alla scoperta del gusto e della storia. L’appuntamento è per domenica, 3 luglio 2022, con la partenza da Riva Fiorita (riferimento Giuseppone a mare) alle ore 17:30 e con l’arrivo a Villa Lauro. Durante il tragitto i partecipanti saranno intrattenuti da “Storie di Napoli”, un gruppo di appassionati di storia e miti, che descriveranno la costa posillipina, alla scoperta dei segreti della sirena di Partenope. Alle 18:30 si entrerà maggiormente nel vivo della manifestazione con la preparazione alla degustazione dei vini di sei cantine campane, spiegate da esperti sommelier, accompagnata da prodotti tipici campani e da un tappeto musicale. E alle ore 20:15, con lo sfondo del tramonto sul golfo di Napoli, tutti nuovamente a bordo dei kayak, per il rientro, per sbarcare alle 20:45 nei pressi di Giuseppone a Mare.
Fonte: Repubblica Napoli.
Louis Vitton acquista il colosso del vino californiano Joseph Phelps.
Dopo Moët & Chandon, Ruinart e Dom Pérignon, LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton) fa un altro colpo nel settore dei vini acquistando il colosso del vino californiano Joseph Phelps. La divisione Moet Hennessy di LVMH ha annunciato mercoledì di aver acquisito l’azienda vinicola californiana Joseph Phelps Vineyards. L’accordo consegna nelle mani di Moet uno dei più famosi produttori di vino della California, popolare per i suoi vini da tavola rossi e l’etichetta premium Insignia, e rafforza la sua presenza negli Stati Uniti, il suo mercato più grande. I termini dell’accordo non sono stati divulgati. Il presidente e CEO di Moet Hennessy, Philippe Schaus, ha detto alla CNBC che l’azienda stava cercando in tutto il mondo produttori di vino che avessero la stessa dedizione alla qualità, all’artigianato e all’imprenditorialità di LVMH. Phelps, fondata nel 1973 dal pionieristico enologo Joseph Phelps, produce circa 750.000 bottiglie all’anno e aveva il giusto mix di dimensioni, marchio, offerta di prodotti e qualità da aggiungere al portafoglio di Moet Hennessy, ha affermato Schaus.
Fonte: Dissapore.
Vino sempre più protagonista nella scelta della meta per le vacanze.
Secondo TIQETS, piattaforma di prenotazione online leader a livello mondiale per musei e attrazioni, la possibilità di abbinare una wine experience alla vacanza è un fattore decisivo nella scelta della destinazione finale o delle attrazioni da visitare. Lambrusco, Prosecco, Cannonau, Barolo, Chianti, Gewurztraminer e infiniti altri tra bianchi, rossi e rosati. Da bere ghiacciati o freschi di cantina, fermi o frizzanti, da abbinare con piatti conosciuti in tutto il mondo come la piadina e il fritto di pesce o con chicche più locali, come i canederli del Trentino e i Culurgiones sardi.
Fonte: Foodaffairs.
Il vino italiano è il più amato dagli americani (ma è amore a senso unico).
Gli Usa amano il vino italiano più che quello del resto del mondo: l’Italia è infatti il primo esportatore di vino in Usa. Il contrario però non vale: il nostro Paese non importa praticamente nulla da oltre oceano. L’amore dell’America per i vini dell’Europa meridionale, Francia e Italia in particolare, è una faccenda unilaterale. Secondo i dati della Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea, gli Stati Uniti hanno importato quasi sei milioni di ettolitri dalla Francia e dall’Italia tra il 1 agosto 2020 e il 31 luglio 2021, per un valore di oltre 3,5 miliardi di dollari.
Fonte: Idealista.
L’Irpinia sotto i riflettori della Convention Nazionale delle Donne del Vino.
Si chiude con un bilancio decisamente positivo la Convention nazionale delle Donne del Vino, che ha visto la presenza in Campania di socie provenienti da tutta Italia. Nei quattro giorni di soggiorno, le associate hanno avuto modo di scoprire la Campania del vino (e non solo) in alcune delle sue espressioni più importanti, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Accompagnate dalle socie campane, le Donne del Vino hanno seguito un percorso itinerante che ha permesso loro di conoscere diverse produzioni vinicole, aziende storiche e attività più moderne. Ogni cantina ha raccontato la propria produzione, dall’evoluzione di tradizioni tramandate da generazioni di produttori, ad aziende più giovani proiettate al know how. La degustazione dei loro vini poi, è stata sia un interessante confronto con tutte le socie produttrici italiane sia di grande importanza per analizzare e apprezzare nei calici quelli che sono, da sempre, segnali distintivi delle caratteristiche organolettiche del territorio campano.
Fonte: AvellinoToday.
Vino, uno studio svela il modo in cui i Romani lo facevano affinare nelle anfore.
Uno studio ha svelato che gli Antichi Romani erano soliti sigillare le anfore in cui conservavano il vino con del catrame di pino. In l’Italia il “fare il vino” è una vicenda antica. Le prime tracce risalgono a circa 4 mila anni fa, e gli stessi Greci nell’VII secolo avanti Cristo avevano soprannominato lo Stivale “Enotria”, o “Terra del vino” per intenderci. Nel corso dei secoli la fiaccola della vinificazione è passata nelle mani di numerosi popoli, ed è impossibile trattarne la storia senza nominare l’Impero Romano: è relativamente risaputo, infatti, che i vinificatori dell’Antica Roma fossero soliti impiegare delle anfore o delle giare per conservare il vino – ciò che invece è meno conosciuto è l’ingrediente segreto che di fatto permetteva al contenuto di rimanere al sicuro e arricchirsi di nuovi sapori.
Fonte: Dissapore.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 29 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Calabria, dal cuore antico di Cirò sgorgano i vini di casa Librandi.
Sotto un sole rovente, Paolo Librandi cammina in mezzo ai vigneti di Rosaneti, la principale delle sei tenute del gruppo. E racconta la storia di un’impresa partita dal sogno di due fratelli e divenuta nei decenni sinonimo d’eccellenza nel settore enologico calabrese, italiano e internazionale. Un marchio che ha fatto di cinque parole chiave («Identità, territorio, famiglia, azienda, sostenibilità») la roccia su cui costruire un modello d’impresa che, a queste latitudini, rappresenta insieme una rarità e un modello a cui tendere: «Siamo un’azienda a conduzione familiare e siamo tutti impegnati con passione in ogni attività, dalla gestione dei vigneti alla produzione del vino e alla commercializzazione. Anche i nostri dipendenti li consideriamo parte della famiglia allargata…». Correva il 1953 quando a Cirò Marina, in una cantina di di via Tirone, iniziò l’imbottigliamento di vini ottenuti da uve di Gaglioppo e Greco bianco.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Vino e birra trattati come il fumo.
Il governo di Dublino ha notificato la proposta a Bruxelles. Un precedente per tutta l’Ue Vino e birra trattati come il fumo L’Irlanda vara la prima etichetta allarmistica per bottiglie. Tanto tuonò che piovve. L’incubo dei vignaioli italiani di vedersi stampigliare sulle bottiglie di vino un’etichetta allarmistica, come quelle applicate sui pacchetti di sigarette per disincentivarne acquisto e consumo, prende corpo. L’Irlanda è il primo paese dell’Unione europea ad aver messo a punto e ad aver notificato (il 21 giugno 2022) alla commissione Ue un proprio progetto di regolamento sulla salute pubblica, che include anche la stampigliatura di avvertenze sanitarie obbligatorie (health warnings) sulle etichette delle bevande alcoliche.
Fonte: Italia Oggi.
Marchesi Antinori sugli scudi della finanza.
Marchesi Antinori ha vinto la quinta edizione del Premio Attrattività Finanziaria della partnership Eccellenze d’Impresa (Arca Fondi sgr, Harvard Business Review Italia e Gea – Consulenti di direzione) per la categoria delle aziende non quotate. Il premio è stato istituito nel 2018 da Eccellenze d’Impresa, il laboratorio di pensiero manageriale che ha l’obiettivo di trasferire la più avanzata cultura d’impresa internazionale all’imprenditoria italiana. Marchesi Antinori è stata premiata in quanto a «performance finanziarie eccezionali, con marginalità molto elevata e crescita costante nel lungo periodo; una elevata e costante crescita organica, con valorizzazione e continuo sviluppo dei marchi storici premium della società; una rilevante crescita inorganica basata sulla ricerca continua di opportunità di acquisizione; un’eccellente grado di internazionalizzazione, pari al 64% delle vendite totali».
Fonte: Italia Oggi.
Oltre 23 mln per Mgm – Mondo del Vino.
Mondo del Vino Oltre 23 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo economico (Mi Se) perla crescita di Mgm – Mondo del Vino. Il MiSe ha approvato il contratto di sviluppo presentato dall’azienda di Priocca (Cn) per ampliare e ammodernare gli stabilimenti produttivi di Priocca (Cn) e di Acqui Terme (Al) attraverso un investimento industriale di 23,4 milioni di euro. Il piano di sviluppo viene agevolato con un contributo a fondo perduto di 8,8 milioni di euro messo a disposizione dal Mise che permetterà, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, di creare almeno 21 nuovi posti di lavoro entro il 2025. L’approvazione del contratto è arrivata dopo la sottoscrizione di un accordo tra ministero, Invitalia e azienda.
Fonte: Italia Oggi.
«Rete Valpantena»….
è il nuovo network di valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari e dell’offerta enogastronomica. Il progetto vede la collaborazione tra Agricola Pernigo, Angelini Wines e Estates, Costa y Arente, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Ripa della Volta e il Ristorante La Cru con Villa Balis Crema. A ?? guidare la Rete è Ettore Nicoletto, ceo di Angelini Wines e EstaL tes. «Nel 2019 il turismo in questa vallata incideva solo per lo 0,3% sul totale registrato nell’intera provincia di Verona. Un dato irrisorio». Le aziende di Rete Valpantena sono tutte situate tra i 200 e i 600 metri di altitudine a Nord Est di Verona e la rete esprime un fatturato di oltre 16 milioni di euro (dato 2021).
Fonte: Italia Oggi.
Cesare Cecchi è stato confermato….
presidente del Consorzio Vino Toscana. Il nuovo cda è composto da altri dieci componenti: Lamberto Frescobaldi, Rosanna Matteoli, Davide Ancillotti, Renzo Cotarella, Mario Piccini, Davide Profeti, Sandro Sartor, Donata Vieri, Enrico Viglierchio e Alessandro Zanette. Direttore è Stefano Campatelli. I soci del Consorzio Vino Toscana attualmente rappresentano i159% circa della produzione e i122% circa dei produttori.
Fonte: Italia Oggi.
Nuovo organigramma per Federdoc….
la confederazione Consorzi volontari perla tutela delle denominazioni dei vini italiani: Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (nella foto) è stato eletto presidente; Riccardo Ricci Curbastro lascia la presidenza dopo 24 anni e resta consigliere. I vice sono Filippo Mobrici e Francesco Liantonio. Gli altri consiglieri sono Andrea Ferrero, Massimo Marasso, Fabio Zenato, Elvira Bortolomiol, Christian Marchesini, Paolo Fiorini, Franco Cristoforetti, Paolo Corso, Giangiacomo Bonaldi, Ruenza Santandrea, Claudio Biondi, Giovanni Busi, Francesco Colpizzi, Andrea Rossi, Elisa Fanti, Vittorio Carone, Alberto Mazzoni, Valentino Di Campli, Leone Massimo Zandotti, Libero Rillo e Antonio Rallo. Marco Morolli è nel collegio dei revisori dei conti, mentre Luca Petrelli, Vasco Boatto e Arturo Stocchetti sono il collegio dei probiviri.
Fonte: Italia Oggi.
Giovanni Busi….
è stato confermato alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, e dal 2010 è presidente del consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende socie su 15mila ettari di vigneto. Due i vice, Ritano Baragli e Alessandro Zanette. Direttore è Marco Alessandro Bani.
Fonte: Italia Oggi.
Feudi di San Gregorio….
azienda vitivinicola del Sud Italia, ha ottenuto la certificazione B Corp che misura le imprese sulla base delle performance sociali e ambientali, di trasparenza e responsabilità. Su oltre 200.000 aziende ad oggi misurate, solo il 3% ha soddisfatto i requisiti di eccellenza stabiliti da B-Lab, l’ente internazionale che conferisce la certificazione. In Italia, le aziende B Corp sono circa 150.
Fonte: Italia Oggi.
Notte bianca, concerti e sagre: ecco il piano degli eventi estivi.
II Comune ha presentato il calendario delle manifestazioni che si svolgeranno fino a settembre Si comincia venerdì primo luglio con un omaggio a Morricone e ad agosto c’è anche lo “street food”. Prende il via il prossimo primo luglio il cartellone degli eventi dell’Estate pennese. Ventotto gli appuntamenti in calendario, tra mostre, visite in centro storico, concerti ed eventi enogastronomici. Dopo due anni di stop causa Covid, il centro del capoluogo vestivo tornerà a divertirsi con la Notte bianca. L’evento si terrà il 13 agosto, a partire dalle 21, lungo tutto il centro storico pennese. Come accade da diversi anni, ormai, quasi tutte le attività del cartellone estivo saranno legate ad iniziative della Pro loco Città di Penne, oppure alle associazioni cittadine.
Fonte: Centro Pescara.
Magma: Campania e Sicilia Experience.
In Svizzera la nuova sfida della società di promozione locale Enjoy Italian Way Magma: Campania e Sicilia Experience Il prossimo 11 luglio, l’Hotel Splendide Royal di Lugano mette in mostra le eccellenze del territorio Un progetto “Made in Sannio” ed in particolare in valle telesina che farà tappa in Svizzera il prossimo 11 luglio all’hotel Splendide Royal di Lugano per una iniziativa promossa da Enjoy Italian Way (EIW), Vinibuoni d’Italia e la camera di commercio italiana per la Svizzera. Il progetto è particolarmente ambizioso e prende il nome di “Magma” ovvero una esperienza che le eccellenze dell’enogastronomia di Campania e Sicilia. Si tratta della prima tappa di un tour, dedicato a buyers internazionali e wine lovers, che toccherà altre 3 città elvetiche: Zurigo, Basilea e Ginevra.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’Irpinia del vino nel blend «Procida».
Cinque etichette della provincia tra le ventisei protagoniste del bianco Campania realizzato per la Capitale della Cultura L’Irpinia del vino nel blend «Procida». Tra le 26 cantine campane che hanno dato vita con un blend all’oramai oramai già iconico vino Mosaico per Procida che celebra l’isola tanto cara ad Elsa Morante e Capitale della Cultura 2022. anche cinque cantine irpine. tra cui Agricola Bellaria di Roccabascerana, eletta lab finale del progetto in funzione della su a tecnologia, ma anche per essere I’espressione di un territorio, l’Irpinia, celebrata a tutte le latitudini e che vede in questo vino di grande valore simbolico, la partecipazione di altre quattro aziende vitivinicole della Verde.
Fonte: Mattino Avellino.
Il lambrusco di Castelvetro fa il pieno di medaglie.
al “Concorso enologico internazionale delle Città del Vino”, che si è svolto a Priocca, in Piemonte, e che ormai arrivato alla ventesima edizione. Ecco, il resoconto della manifestazione. Sono addirittura sedici le medaglie conquistate dai vitivinicoltori castelvetresi nelle varie sezioni del concorso: spiccano le tre medaglie d’oro in classifica generale vinte da altrettanti Lambruschi Grasparossa di Castelvetro Doc, due dall’azienda Corte Manzini con il “Corte Manzini Amabile” ed il “Bolla Rossa” e una dalla Cantina Settecani con il ‘Tradizione”. Ma non è finita qui, anzi. Premi anche nel “Forum degli Spumanti”, con ben 5 medaglie d’oro, andate ai lambruschi Grasparossa di Corte Manzini (“Bollicine Corte Manzini”), de La Piana (“Noi Due”) e di OperaZeroDue (“Opera Rosa”).
Fonte: Gazzetta di Modena.
Difesa del Prosecco Le repliche dal Friuli.
A luglio ultimo incontro per le controdeduzioni alla Croazia In Europa c’è fiducia sulla bontà della posizione italiana La Commissione Lie attende le repliche alle controdeduzioni fornite da Zagabria. Lo scontro Italia-Croazia per la tutela del nome Prosecco, conteso dal vino dalmata Prosék, pare essere davvero arrivato al rush finale con gli europarlamentari italiani che esprimono moderata fiducia per una soluzione positiva a favore del nostro Paese. La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, infatti, dovrebbe pronunciare l’ultima parola in tempi brevi sulla questione nata ufficialmente un anno fa, con la richiesta di Zagabria di inserire Ira le menzioni tradizionali europee il nome Prosék. La Croazia ha recentemente inviato a Bruxelles le sue controdeduzioni al dossier principale e, adesso, toccherà all’Italia rispondere con le ultime repliche prima, appunto, della decisione finale.
Fonte: Messaggero Veneto.
Strada dei vini, si fa sul serio. La presentazione dello studio.
All’evento di illustrazione del progetto interverranno viticoltori e agricoltori Previste visite a cantine e vigneti, camminando sui sentieri delle 5 Terre Ideali, speranze e il pensiero di un futuro di tutte le persone che in quei terreni terrazzati hanno lavorato e che continuano ancora oggi. È questo e molto altro il progetto “Strada dei vini delle Cinque Terre” che sarà presentata stamani a Corniglia nel corso della quale sarà sancita anche la nascita dell’Associazione “Strada dei vini delle Cinque Terre”. All’appuntamento saranno presenti le associazioni dei viticoltori delle Cinque Terre: Consorzio dello Sciacchetrà, Coop agricola Cinque Terre, Associazioni agricoltori di Monterosso e Vernazza, Ass. Viticoltori di Riomaggiore e i rappresentanti delle amministrazioni locali, dell’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Orientale, Regione Liguria, Parco delle Cinque Terre e Camera di commercio Riviere di Liguria.
Fonte: Nazione La Spezia.
Il “wine specialist’ di Stradella cura un rosso unico al mondo.
Luca Carnevali lavora al progetto Venissa: vigne sulla laguna veneziana «Solo qui si può fare una produzione enologica a pochi metri dal mare» Da Stradella a Venezia per occuparsi di un vino più unico che raro, il Venissa. Lo stradellino Luca Carnevali da un paio d’anni lavora a Mazorbo, adiacente a Burano, im isolotto a tre chilometri da Venezia dove si sviluppa il progetto Venissa. Luca ha sempre avuto una grande passione per il vino e dopo anni in Croce Rossa, si è diplomato sommelier Ais ed ha frequentato e frequenta tuttora corsi di specializzazione. «Appena prima della pandemia — spiega Luca, 36 anni — ho spedito il curriculum a Venissa e altri produttori di vino. Mi hanno contattato in parecchi, nessuno però dell’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Calici di storia”con Maggi Tra archeologia e vino alla tenuta Frecciarossa.
Domenica Universitiamo organizza a Casteggio un pomeriggio di vino, storia e cultura territoriale con l’evento Calici di storia— I Romani in Oltrepo, visita guidata al Museo archeologico di Casteggio e alla Tenuta Frecciarossa, con aperitivo e degustazione. Si parte alle 16 con la visita guidata al Museo (via Circonvallazione Luigi Cantù, 62) a cura della direttrice Valentina Dezza, archeologia laureata all’Università di Pavia. Si prosegue alle 18 con la visita guidata alla Tenuta Frecciarossa (via Fratelli Vigorelli, 141), a cura di Valeria Radici Odero, con aperitivo e degustazione di 4 vini. Il professor Stefano Maggi, docente di archeologia all’Università di Pavia, parlerà dei Romani in Oltrepo e presenterà la sua ultima opera divulgativa: Piccola guida archeologica della Valle Staffora.
Fonte: Provincia – Pavese.
Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto.
Dal Pnrr un milione e 600 mila euro al Comune monferrino per il Bando Borghi Rosignano imita Pollenzo e crea il laboratorio del gusto. Un «laboratorio del gusto» sulla scorta dell’Università di Pollenzo. È questo l’obiettivo principale del sindaco di Rosignano, Cesare Chiesa, dopo che il Comune ha riscosso un milione e 600 mila euro per il quarto posto al Bando Borghi, indetto dal Ministero della Cultura. Il progetto approvato s’intitola «Rosignano accoglie – Saperi e sapori in Monferrato» e dice tutto sulle strategie che il primo cittadino intende attuare. «Con le risorse a disposizione – dice Chiesa – potremo affrontare una decina di interventi per incrementare la residenzialità demografica, oltre all’occupazione tramite la cultura del cibo e del vino.
Fonte: Stampa Alessandria.
Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web.
Innovazione digitale e giudizi on line: il Rapporto 2022 sul turismo enogastronomico incorona l’Isola Enoturismo, la Sicilia è prima grazie al web Il viaggio è esperienza sensoriale. Sostenibilità e qualità della ristorazione: riconoscimenti nazionali per aziende e wine resort a Sicilia è la prima regione come capacità attrattiva dell’enoturismo e in generale dei visitatori che cercano le eccellenze alimentari dei territori. E’ il dato che emerge dal “Report 2022 del turismo enogastronomico” realizzato da Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti della materia e amministratore delegato di Enit (l’Agenzia nazionale del Turismo). Secondo lo studio, che ha passato al setaccio il mondo del web, questo è il segmento di vacanze meno colpito dalla pandemia.
Fonte: iornale di Sicilia.
L’Isola in testa pure per i vigneti biologici.
Nella regione la più ampia superficie in Italia dedicata alle coltivazioni «green»: oltre 30 mila ettari, ossia il 26% L’Isola in testa pure per i vigneti biologici Tredici Strade del Vino La cantina si è evoluta ed è oggi una base per percorsi del gusto e naturalistici o di musica E’ una miniera di dati il’ Report sul Turismo Enogastronomico” 2022, curato dalla professoressa Roberta Garibaldi: emerge come il comparto, nel 2021, sia tornato a crescere. Sono 81.741 le imprese agricole che coltivano uva a fine dicembre 2021; di queste, la maggior parte si concentra in Veneto, Sicilia e Puglia — le quali accolgono rispettivamente il 16,4%, il 15,9% e il 13,5% del totale nazionale. Se la Toscana vanta il maggior numero di cantine, è la Sicilia ad avere un record nazionale significativo: la più ampia superficie dedicata al biologico, oltre 30 mila ettari, ossia il 26%.
Fonte: iornale di Sicilia.
Tesoro enogastronomico isolano sotto il segno della grande qualità – Enogastronomia così la Sicilia produce qualità.
A Ragusa l’incontro promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura dal nostro quotidiano e dalla Dse pubblicità sulle eccellenze della filiera agroalimentare. «Occorre mettere in campo una serie di azioni legate a una strategia di crescita dai migliori risultati: è questo l’obiettivo del primo convegno “Stati generali dei Consorzi Dop – Igp – Doc – QS Sicilia”, un tavolo di confronto e dibattito che nasce per cogliere proposte da mettere a sistema». Così il dirigente generale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dario Cartabellotta, ha aperto i lavori del convegno promosso dallo stesso assessorato in collaborazione con il quotidiano “La Sicilia” e “Dse Pubblicità”, svoltosi ieri nella sala conferenze del resort “Poggio del sole” di Ragusa e dedicato alle eccellenze enogastronomiche siciliane. «L’agroalimentare siciliano, i prodotti a marchio europeo, le eccellenze e le tipicità, assieme all’enogastronomia – ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – sono ormai elementi identificativi della nostra Isola.
Fonte: Sicilia.
Leonardo e la viticoltura. I suoi studi in una mostra.
E’ stato inaugurato ieri il nuovo spazio espositivo della LDV Spa a Vinci Si trova in via Montalbano ed è aperto tutti i giorni con ingresso gratuito. «La realizzazione di questo spazio espositivo va a colmare una lacuna. La città di Vinci ha sempre curato diversi aspetti della poliedrica personalità di Leonardo, ma non il rapporto fra Leonardo e il vino e questa nuova area culturale ed espositiva ci permette di completare la nostra offerta». Così il sindaco Giuseppe Torchia ha salutato ieri l’inaugurazione di «Leonardo Wine Genius», spazio espositivo che ospita la mostra interattiva “Leonardo: Il dono della vigna”, un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro da Vinci per la botanica e l’enologia. Lo spazio «Leonardo Wine Genius» si trova in via Montalbano 2, nell’antica galleria ottotencesca sotto la Biblioteca Leonardiana, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 e visitabile gratuitamente.
Fonte: Nazione Empoli.
Leonardo e il vino: spazio mostre e degustazioni nel nome del Genio.
Vinci, inaugurata un’area espositiva delle Cantine Leonardo e gruppo Caviro «Raccontiamo un altro talento meno noto del nostro illustre concittadino» d i David Meccoll Vinci Nel cuore della città un nuovo spazio espositivo e un’area degustazione dedicati a Leonardo, che fu scienziato, inventore, ingegnere e pittore, ma anche viticoltore, enologo, antesignano agronomo e degustatore (tanto da definire il vino «divino livore dell’uva»). E con la mostra interattiva “Leonardo: il dono della vigna” si presentano le mille sfaccettature del Genio. Leonardo da Vinci Spa, società partecipata da Cantine Leonardo da Vinci e Caviro Sca, ha inaugurato ieri, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Giunti editore (casa editrice da anni impegnata in un progetto di riproduzione dei codici leonardiani), lo spazio espositivo “Leonardo Wine Genius”, che ospita la mostra permanente “Leonardo: il dono della vigna”: un viaggio nel tempo alla scoperta dell’amore del maestro per la botanica e l’enologia, del suo profondo legame con la terra, dagli studi agronomici alle più sofisticate intuizioni scientifiche e ingegneristiche.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Veronafiere porta in Cina l’eccellenza di vino e cibo.
Nel sud della Cina è in corso «Food e Wine Journey – Introducing italian culinary excellencies», il primo roadshow dedicato all’eccellenza agroalimentare italiana organizzato da Ice Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, da Camera di commercio italiana in Cina e dalle sedi di Veronafiere (Shenzhen e Shanghai) nel paese asiatico che, con la rassegna di proprietà Wine to Asia, ne curano la segreteria operativa in un bacino che interessa circa 200 milioni di persone . L’evento, che proseguirà fino a martedì 2 luglio, ha preso il via a Guangzhou, mentre ieri a Dongguan ha richiamato 150 operatori tra cui i leader delle associazioni catering, wine and spirits e ristoratori. La manifestazione, che coinvolge le regioni del Guangdong, Fujian e Hunan, farà tappa a Changhsha domani, a Xiamen il 2 luglio e a Shenzhen sempre in luglio. Agli appuntamenti partecipano oltre 50 cantine, 20 importatori di vino e 10 eccellenze alimentari del Belpaese, presentate da chef italiani e cinesi a distributori, buyer, operatori horeca e media.
Fonte: Arena.
Giangiacomo Bonaldi eletto all’unanimità presidente di Federdoc.
Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente trevigiano di Confagricoltura, sarà il nuovo presidente Federdoc dopo l’unanimità raggiunta dal nuovo consiglio di amministrazione. Raccoglierà l’eredità di Riccardo Ricci Curbastro che, dopo 24 anni di presidenza, ha deciso di non proseguire il suo percorso al vertice della Federazione dei Consorzi del vino italiano. A dare un seguito all’opera di Ricci Curbastro sarà dunque Giangiacomo Bonaldi, nuovo membro del cda Federdoc, oltre che vicepresidente del Consorzio del Prosecco Doc, presidente di ANB Coop e da poco riconfermato presidente di Confagricoltura Treviso. Alla vicepresidenza confermato Francesco Liantonio, e nominato Filippo Mobrici. «È motivo di grande orgoglio per me ricevere una nomina così importante — dichiara Bonaldi — ma è soprattutto un’importante responsabilità e un impegno che intendo onorare al meglio, come Curbastro prima di me.
Fonte: Tribuna Treviso.
40 La migliore cantine trentino alto adige del 2022 – Non acquistare una cantine trentino alto adige finché non leggi QUESTO!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore cantine trentino alto adige? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi cantine trentino alto adige venduti nel 2022 in Italia.
Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa cantine trentino alto adige. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte: BonVivre.
SFIORA I 10 MILIARDI IL VALORE DEL VINO IMBOTTIGLIATO CERTIFICATO.
Sfiora i 10 miliardi di euro il valore complessivo dell’imbottigliato certificato nel 2021 da Valoritalia che, a Roma, ha presentato, sulla base dei dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane, il proprio Annual Report. Da questa articolata fotografia del Vigneto Italia emerge che nonostante l’emergenza sanitaria le vendite di vino a denominazione crescono in doppia cifra (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. “Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre Denominazioni di Origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Il vino dell’Etna dal vulcano alle profondità del mare.
Per la prima volta nella storia dell’enologia etnea, i vini dell’Etna scendono ad una profondità di circa 50 metri sotto il livello del mare, nell’area marina protetta, Isola dei Ciclopi, per sperimentare l’affinamento sottomarino, insieme ad un gin, il primo dell’Etna. La sperimentazione esaminerà l’evoluzione dei vini in affinamento durante, e non dopo, la loro permanenza sott’acqua, attraverso l’analisi di campioni prelevati da sommozzatori specializzati che scenderanno nelle profondità del mare, mese dopo mese. La ricerca sperimentale prende il via dalla start-up innovativa Orygini, fondata da tre giovani amici, Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania, che hanno finanziato il progetto, ottenendo la fiducia e il supporto di due delle aziende vinicole etnee più rappresentative: la cantina Benanti fondata dal cavaliere Giuseppe
Fonte: ANSA.
Osservatorio Uiv: si beve meno vino, ma aumentano i consumatori.
Il consumo del vino in discesa, ma il numero di consumatori è in crescita. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv) elaborando i dati Istat sui consumi di alcolici nella penisola nell’anno 2021. In totale, spiega l’indagine, gli italiani consumatori sfiorano i 30 milioni, il 55% della popolazione adulta italiana, di cui il 66% uomini e il 44% donne. Negli ultimi 10 anni, inoltre, la platea dei consumatori è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le donne), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. Rispetto al 2011, infatti, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). Ad aumentare sono invece sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%).
Fonte: Mixer Planet.
Il vino: una delle eccellenze del Made in Italy.
Che i prodotti vinicoli italiani suscitino un interesse a livello internazionale è un dato di fatto: a dimostrarlo sono i numeri ottenuti dall’ultima indagine sul settore vinicolo nazionale di Area studi Mediobanca, che sottolineano al momento un’ottimale capacità di reazione all’emergenza sanitaria degli ultimi due anni, tanto che si stima export e spumanti spingeranno quest’anno la crescita dei fatturati dei maggiori produttori di vino italiani a quasi il 5%. Una parte dell’agroalimentare italiano, quella del vino, capace di esprimere, al di là dati, tutta l’essenza del Made in Italy grazie alle grandi varietà presenti sul territorio, alla diffusione delle cantine e all’inventiva degli operatori nell’ottenere prodotti diversificati, che il moltiplicarsi di fiere ed eventi ha permesso ancor più di portare a conoscenza del mondo. Anche i fatti sottolineano l’emergere con preponderanza delle specificità regionali: grandi esportatori sono infatti i produttori piemontesi con il 72,2% di fatturato, e i toscani con il 63,8%.
Fonte: Food Makers.
Il vino trascina il record delle esportazioni alimentari made in Italy: Germania primo mercato.
Coldiretti: +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina. Con la speranza che gli scenari degli ultimi mesi non vadano a gravare in modo troppo pesante, il settore agroalimentare italiano continua la sua marcia a ritmo di primati e il vino è il “trascinatore” di questa performance di inizio anno. L’aumento del fatturato industriale è spinto infatti dal record storico fatto segnare per le esportazioni alimentari made in Italy che registrano un aumento del +19% nel primo quadrimestre 2022, anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che stanno colpendo i consumi a livello globale. Un trend emerso dall’analisi Coldiretti (su dati Istat) sul Prodotto Interno Loro (Pil) dell’industria alimentare che evidenzia un incremento del 22,9% ad aprile.
Fonte: WineNews.
Le sfide del vino di domani tra cambiamento climatico, consumi e tecnologia.
La “ricetta” di “Act For Change”, il simposio di Vinexposium in “Bordeaux Wine Week”. Nel futuro dell’industria del vino collaborazione, innovazione e tecnologia avranno un ruolo centrale, ma saranno promosse anche le pratiche etiche, la trasparenza, la conoscenza condivisa e la collaborazione tra grandi aziende e vignaioli, per dare una risposta alle sfide di domani, dal cambiamento dei modelli di consumo alle conseguenze dei cambiamenti climatici, che impattano sulla produzione e sulla distribuzione sia del vino che degli altri alcolici: ecco gli atout di “Act For Change”, simposio organizzato da Vinexposium di scena alla Cité du Vin di Bordeaux per “Bordeaux Wine Week”, che ha messo al centro nove grandi temi affrontati da 35 protagonisti del settore da 17 Paesi diversi.
Fonte: WineNews.
Il vino italiano cresce, oltre pandemia e guerra. I numeri di Valoritalia, ente certificatore n. 1.
Prezzo e notorietà del brand primi criteri di scelta dei consumatori, ma cresce il valore delle certificazioni bio e di sostenibilità. Un vino italiano sorprendentemente in salute, visto il contesto economico e geopolitico generale, con il valore delle “certificazioni”, che siano legate alle denominazione, al biologico o alla sostenibilità, che sono sempre più importanti. È la fotografia che emerge dall’“Annual Report” 2022 di Valoritalia, il più importante ente di certificazione del vino italiano, oggi, a Roma. Da cui emerge che “nonostante gli anni difficili, con previsioni talvolta catastrofiche, le vendite crescono in doppia cifra in volume (+12%) e non soltanto grazie alle impennate delle vendite online. Un bilancio per molti versi sorprendente – ha sottolineato Francesco Liantonio, presidente Valoritalia – se si tiene conto di quanto è accaduto nell’ultimo triennio. Le nostre denominazioni di origine hanno ottenuto una performance straordinaria, registrando una crescita record, frutto della capacità mostrata dalle nostre imprese di cogliere ogni opportunità, coprire ogni spazio, gestire al meglio il proprio potenziale, ottimizzare risorse e relazioni”. Risultati che infondono ottimismo, non solo tra i player del settore. A fare da locomotiva rimane il NordEst, con il Pinot Grigio delle Venezie e il cosiddetto “Sistema Prosecco” (che comprende la Doc Prosecco e le Docg del Conegliano-Valdobbiadene e dell’Asolo), con una crescita complessiva che, nel biennio 2020-2021, ha toccato il 22,7%, per un totale di poco inferiore al miliardo di bottiglie. Ma, di tutto rilievo, anche le impennate di altre prestigiose denominazioni, come Brunello di Montalcino (+40%), Barolo (+27%), Gavi (+23%), Franciacorta (+12%), Chianti Classico (+11%), Nobile di Montepulciano (+10%).
Fonte: WineNews.
L’eccellenza del vino italiano a Montréal.
La grande degustazione del Gambero Rosso-Tre bicchieri: intervista all’amministratore delegato Luigi Salerno. Parlano i produttori: i vini della Liguria, dell’Emilia Romagna e del Lazio. Il 21 giugno scorso si è tenuta, presso il Centre de Science de Montréal, dopo tre anni di assenza, una giornata dedicata ai migliori vini italiani premiati con i “Tre Bicchieri”, l’ambito riconoscimento che assegna ogni anno la guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso. Una vera e propria “passeggiata-degustazione” tra i vini italiani di tutte le regioni, una bella occasione per gli addetti ai lavori, i ristoratori e gli appassionati del vino per conoscere più da vicino il meglio della produzione italiana degli ultimi tempi, le varie cantine che li producono e per far scoprire quei vitigni autoctoni di cui l’Italia è ricca ma che sono forse meno noti al grande pubblico. In questo senso sono state di grande rilievo due masterclass che hanno arricchito il programma e fatto conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche dei “Tre bicchieri” in questione.
Fonte: Corriere Italiano.
Mateus, quel brindisi nostalgico che è un inno agli anni ’80.
Un caso unico quello del vino portoghese che da 8 decadi non accenna a discese della sua fama, con 23 milioni di bottiglie vendute ogni anno. La sua fortuna? La freschezza, l’immagine di convivialità e la bottiglia iconica.
Fonte: La Repubblica
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 27 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vigneti «eroici» progetto su altri 10 ettari.
Viticoltura «eroica» con pendenze fino al 30% tra i Mari, e ancora più difficile considerati 1 drammatici effetti della siccità e gli assalti della fauna selvatica, cinghiali (questi ultimi portatori anche della peste suina), cervi e caprioli, che costringono a recintare i vigneti per salvarli. Nonostante tutto i vini della Valle di Susa resistono, anzi migliorano rispetto alle annate precedenti. E c’è un progetto, legato alle compensazioni erogate per l’incidenza sul territorio della linea ferroviaria ad alta capacità e alta velocita Torino Lione, di altri io ettari di vigne. Oggi la superficie vitata delle 6•aziende che aderiscono al Consorzio per la tutela e la valorizzazione Valsusa doc è di 18 ettari complessivamente, le bottiglie di vini a denominazione circa 8o mila per vendemmia, e altre 3o mila senza denominazione. Tra storici agriturismi, come Ca’ Seren di Glaglione, e nuovi ristoranti, «L» Garbin di Chiomonte, il vino e la viticoltura impreziosiscono il paesaggio e l’offerta turistica di una valle in cerca di rilancio.
Fonte: Corriere Torino.
II Gruppo del settore vitivinicolo presenta la terza edizione del bilancio di sostenibilità.
II Gruppo CAVIRO ha recentemente presentato la terza edizione del Bilancio di Sostenibilità. «Sostenibilità è responsabilità. È occuparsi di lasciare le cose in ordine per chi viene dopo. Vogliamo comunicare in trasparenza il nostro modo di essere cooperativa e condividere con le persone, gli enti e le istituzioni che vengono in contatto con noi la volontà di creare Valore», dichiara il presidente del Gruppo CAVIRO, Carlo Dalmonte. Con 12.000 soci, 27 cantine in 7 regioni d’Italia, 35.200 ettari vitati e 660 mila tonnellate di uva prodotta, il Gruppo CAVIRO rappresenta la più grande cantina vitivinicola d’Italia.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Tecno Vino.
Blockchain e Nft per tracciare bottiglie di pregio L’idea di Alfonso De Gaetano e Stefano Remigi. Un nuovo club digitale, con tecnologia Blockchain e Nft, per collezionisti di grandi vini italiani e francesi. SI compra all’asta, direttamente dai produttori. Il punto d’incontro è una cantina virtuale, si chiama Crurated. II fondatore è un manager italiano di Google, Alfonso De Gaetano. E partito da Ercolano e ora è global manager di Google Publishers per i mercati emergenti. Segue 93 Paesi, dall’Est al Medio Oriente fino al Mediterraneo. II suo vice in Italia è il bocconiano Stefano Remigi, figlio del cantante Memo, l’intramontabile autore di «Innamorati a Milano». Tra le cantine della scuderia Crurated i primi ad aderire sono stati grandi nomi di Bordeaux, Borgogna e Champagne: tra questi, Château Cheval Blanc, Chateâu Latour, Château Lafite-Rothschild, Château Margaux, Domaine Arnoux Lachaux, Domaine Méo-Camuzet e Louis Roederer (Cristal).
Fonte: Login Corriere della Sera.
Viti, la lotta alla flavescenza dorata via ai trattamenti sanitari obbligatori.
Flavescenza dorata della vite: nel territorio vitato regionale è obbligatorio effettuare i trattamenti insetticidi contro il vettore Scaphoideus titanus. Saranno ammessi solo i prodotti fitosanitari che riportano in etichetta l’autorizzazione per la lotta alle cicaline della vite o specificamente al vettore Scaphoideus titanus. Previsto l’obbligo di tre trattamenti in tutte le aziende con vigneti a conduzione biologica in Lombardia. In 01trepò obbligo di due trattamenti a Stradella, Broni, Santa Maria della Versa, Montù Beccaria, Cigognola, Canneto, Redavalle, Rovescala, Pietra de’ Giorgi, Ruino, Castana, San Damiano al Colle, Bosnasco, Montecalvo, Zenevredo, Golferenzo, Volpara, Canevino, Montescano e Rocca de’ Giorgi.
Fonte: Provincia – Pavese.
Senza vetro, il vino non fa miracoli.
Produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia lo stop Osannata dai vip, meta di vanto dei big della politica italiana, Cilternia, la grande cantina che si trova a Campomarino, che produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia di fermarsi per la mancanza di vetro: un allarme già lanciato dalle imprese vinicole italiane al Vinitaly. Senza vetro, il vino non fa miracoli Produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia Io stop. L’allarme vetro, già rilanciato dalle imprese vinicole italiane al Vinitaly, diventa emergenza per la cantina Cliternia a Campomarino, provincia di Campobasso, dove si produce più del 50% del vino di tutto il Molise ma dove manca la materia prima per l’imbottigliamento. Così la produzione rischia lo stop in piena estate.
Fonte: Il Nuovo Molise.
C’è un imprenditore svizzero dietro il rilancio del vino di Boca.
Boom dei vini novaresi in America: le doc Sizzano e Boca aumentano la produzione grazie ai giovani e agli stranieri innamorati dell’Italia e conquistano i mercati di Canada e Usa. Lo confermano le due grandi mostre mercato; quella del Boca appena terminata, mentre per il Sizzano fino al 3 luglio in piazza Prone è aperta la rassegna dei produttori locali e ogni serale specialità del territorio vengono accompagnate dalla musica. Il Sizzano aveva tra gli estimatori il conte di Cavour, che in una lettera del 1845, al giureconsulto novarese Giacomo Giovanetti, paragonava il bouquet del Sizzano a quello dei migliori vini di Francia e in particolare ai borgognoni Clos-Veugeot e Romanet. «Quest’anno – dice il sindaco Celsino Ponti – la mostra celebra il suo mezzo secolo, in una fase di forte crescita del Sizzano».
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Regione Arrivano 11 milioni per promuovere il vino fuori dai Paesi Ue.
Spinta alla promozione del vino all’estero. La Regione finanzia con 11 milioni e 300mila euro il bando per il 2022-2023 nell’ambito del programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. La misura è finalizzata ad aumentare la competitività dei produttori di vini sui mercati extra-Ue, attraverso azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono state finanziate inoltre anche la partecipazione a manifestazioni, a fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Noemi e le sue Guaite «Valpolicella è amore».
Passaggio generazionale nell’azienda che compie 20 anni Noemi e le sue Guaite «Valpolicella è amore» «E qui noi giovani produttori dobbiamo creare unità». A quattro anni Noemi vendemmiava con papà e mamma, poi con l’età della ribellione la passione perla vite sembrava svanita. Ora, dopo vent’anni di Le Guaite, sono in tre a vedere il frutto del lavoro in vigna e in cantina, che è stato festeggiato dall’azienda di Mezzane di Sotto con una degustazione verticale di Valpolicella Superiore e una di Amarone. Papà Stefano segue la coltivazione della vite e dell’ulivo, mamma Giulietta il lavoro in cantina e la figlia Noemi, 28 anni, è responsabile commerciale: ora il marchio, dal 2015, è Le Guaite di Noemi. Stefano Pizzighella aveva iniziato con la produzione di olio, un brevetto personale per l’estrazione dei gas inerti, produzione con rese bassissime che tuttora porta avanti; mentre l’uva era conferita alle cantine sociali.
Fonte: Arena.
Il fascino discreto della Valpolicella Vino e non solo.
II territorio a metà strada tra Verona e il Garda si propone di intercettare anche con eventi sportivi e culturali i flussi del turismo sostenibile e quello delle città d’arte. Valpolicella, oltre al vino c’è di più. Da scoprire a piedi o in bicicletta, arrivando con l’auto o in camper. Con in mano un calice e una cartina, tra un pic-nic in vigna e un tour. Andando in escursione con una guida oppure partecipando a una visita guidata in siti archeologici come il Tempio di Minerva a Marano, la Grotta di Fumane e i recentissimi scavi alla Villa dei Mosaici a Negrar, che nonostante i lavori e gli studi ancora in corso sta generando una “mosaico mania” e trainando l’interesse verso queste destinazioni culturali.
Fonte: Arena L’Arena Economie.
Malanotte d’Estate la grande festa dei vini del Piave.
Ritorna la rassegna “Mala notte d’estate” con dieci appuntamenti, fino al 23 ottobre, in nove comuni della provincia di Treviso, da Maserada a Portobuffolè, passando per Fontanelle, Oderzo, Cimadolmo. Salgareda, Vazzola, Povegliano e Ponte di Piave dove sabato è andata in scena “Calici in festa”. Rassegna che mette in mostra le eccellenze del territorio. Dopo la “Primavera del Prosecco” che si è appena conclusa, ecco “Malanotte d’estate” che riunisce gli eventi dedicati ai vini del Piave dalle grandi potenzialità, dai rossi come Raboso e Malanotte del Piave Docg e il bianco come l’Incrocio Manzoni che sta conquistando gli enoturisti. Tanti appuntamenti grazie al lavoro delle pro loco e associazioni del territorio con il coordinamento di Unpli Treviso, per valorizzare le eccellenze turistiche, artistiche e paesaggistiche che caratterizzano l’area del Piave.
Fonte: Gazzettino.
È padovano il miglior enotecario d’Italia under 30.
Il concorso è avvenuto a Roma, Carraretto ha superato molte sfide. Filippo Carraretto dell’enoteca La mia cantina di Padova, ha vinto l’edizione del 2022 del concorso Miglior Enotecario d’Italia, suddiviso in due categorie: bottiglieria e mescita. Si è aggiudicato la prima ed inoltre ha vinto il premio di miglior enotecario under 30. Ha superato le varie sfide pensate per testare le capacità dei partecipanti, cominciate ad inizio anno e terminate pochi giorni fa con la finale che si è svolta nella stupefacente cornice del Borgo Pallavicini Mori nella campagna romana, che ha permesso di esaltare la figura professionale dell’enotecario. «Siamo orgogliosi di aver premiato le competenze, le conoscenze e le capacità di questi professionisti.
Fonte: Gazzettino Padova.
Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca: sì alla certificazione Equalitas.
Un altro passo sul continuo percorso della sostenibilità per la Cantina Produttori di Valdobbiadene, una delle realtà più rappresentative del Prosecco Superiore docg, che ha ottenuto nelle scorse settimane la certificazione Equalitas, lo standard nato per promuovere in modo specifico la sostenibilità della filiera del vino, attraverso una visione ed un approccio che integra le istanze delle imprese, della società e del mercato. Dopo aver conseguito le certificazioni Viva per la parte produttiva della cantina, Sqnpi per la gestione del vigneto e aver pubblicato due bilanci di sostenibilità, redatti secondo le linee guida internazionali Gri standard (Global reporting initiative), il gruppo si configura oggi come una delle realtà del settore a livello nazionale ad aver raggiunto un livello avanzato di misurazione concreta del proprio impatto su tre diversi pilastri: sociale, ambientale ed economico.
Fonte: Distribuzione Moderna.
Là dove affina il vino e si scopre il fascino del tempo che passa.
Si può fare un viaggio tra gli stili di vinificazione dell’Alto Adige passeggiando per una cantina che ha fatto dell’identità e del territorio una grande storia di famiglia, tutta al femminile. Visitare la cantina di Elena Walch a Termeno è come fare un viaggio nel tempo. Aprire la porta di questa dimora e carpirne i segreti è scoprire tutti i cambiamenti stilistici dell’azienda, ma soprattutto cogliere tutti i passaggi che da fine ‘800 ad oggi hanno caratterizzato il mondo del vino e dell’Alto Adige. Passeggiando per la cantina, si scoprono sedimentati tutti i modelli di produzione vinicola degli ultimi 150 anni, e si possono cogliere le decisioni prese da questa azienda nel corso del tempo.
Fonte: Linkiesta.
Lamezia, Viola (Pd) su cantina sociale: “La città ha diritto a chiarezza e verità”.
“La Città ha diritto alla chiarezza nel merito di quanto sta accadendo riguardo la cantina sociale. Quel posto per noi è il luogo ove i nostri nonni,zii,parenti,amici hanno trovato lo sbocco del loro lavoro per anni ed anni quando altro lavoro non era facile rinvenire e quando l’agricoltura e la viticultura era la principale attività di larghi strati della popolazione lametina e d in ispecie di quella dell’ex Comune di Sambiase. Perciò noi crescendo abbiamo guardato a quel posto con rispetto e con la convinzione che era un luogo da preservare per le future generazioni come luogo della memoria della nostra storia” è quanto si legge in una nota di Giovanna Viola della direzione regionale PD. “Trattando della cantina sociale in questi giorni – aggiunge – i Lametini hanno inteso che il progettista, anche consigliere comunale,ritiene di aver avuto a che fare con un rudere ed con qualche residuo di ferraglia e forse aspetterebbe anche riconoscimenti. Anche il Sindaco di questa amministrazione comunale sostanzialmente ha espresso gli stessi concetti.
Fonte: il Lametino.it.
Guida definitiva per acquistare una la miglior cantinetta da vino nel 2022 – I migliori 40 compilati!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore la miglior cantinetta da vino? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi la miglior cantinetta da vino venduti nel 2022 in Italia. Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa la miglior cantinetta da vino. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte: Watchitalia.it.
L’Italia è il Paese dei giovani vignaioli: ogni giorno nascono 18 nuove imprese fondate da ragazzi.
Gli under 35 puntano sempre di più sull’agricoltura, ma c’è il rischio della frammentazione. Perché i big intanto aumentano le concentrazioni per affrontare meglio l’export. Francesco e Nicoletta hanno deciso nel 2015 di tornare a Pantelleria e avviare la loro azienda; 25 anni lui, 28 lei. Nessuna tradizione vinicola in famiglia, nessuna possibilità di investimenti importanti. Si parla di vino, tra grandi poli in consolidamento, piccoli artigiani e medie imprese in difficoltà. Si parla di vino come di molti altri settori, di una situazione sempre più faticosa e della necessità di misure e obiettivi precisi, sia a livello aziendale che legislativo.
Fonte: Espresso.
Da tutta Italia per l’inaugurazione della big bench “La panchina gigante può rilanciare il turismo”.
Serramazzoni inaugura la ‘sua’ nuova panchina gigante e tenta di tornare fra le mete più gettonate dai turisti. Ieri festa per l’inaugurazione della big bench numero 225 a Pazzano, nei pressi della Cantina del Frignano (che ha finanziato il progetto e messo a disposizione il terreno). Tanti i presenti con appassionati accorsi da tutta Italia: “In questi ultimi giorni abbiamo avuto tantissime persone che passavano chiedendo informazioni – racconta Irene Balim, titolare della Cantina –. Qualcuno ci ha perfino chiamato da Torino per partecipare all’inaugurazione”. Accanto alla panchina, sorge una libreria di strada dove poter prendere in prestito, riporre o scambiare libri grazie a Giorgia Malagoli (foto) e Stefano Magnanelli. Un’attrazione sia culturale che economica, dal momento che la rete delle big benches è diventata, negli ultimi anni, una vera moda. “Siamo molto contenti – sottolinea Barbara Bembo di Pro Loco.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Arrivano 11 milioni per promuovere il vino fuori dai Paesi Ue.
Spinta alla promozione del vino all’estero. La Regione finanzia con 11 milioni e 300mila euro il bando per il 2022-2023 nell’ambito del programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. La misura è finalizzata ad aumentare la competitività dei produttori di vini sui mercati extra-Ue, attraverso azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono state finanziate inoltre anche la partecipazione a manifestazioni, a fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione. “Il potenziamento delle attività di promozione delle nostre imprese vitivinicole – ha detto la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi – è uno dei nostri obiettivi primari”..
Fonte: La Nazione.
Vetro e carta alle stelle. Così anche il vino in bottiglia costa di più.
La guerra ai confini d’Europa, le bollette per l’energia in aumento, la carenza di materie prime. Dal Friuli all’Abruzzo gli ordini vengono rinviati per mancanza di contenitori. Amari calici. A vanificare il rialzo record del 2021 (+13 per cento) dell’export di vino italiano, si sono messi di traverso vetri e cartoni, ferro e carburante alle stelle. Una lista indigesta che rischia di far saltare il tappo anche al mercato interno. Mercato che ha superato i 2,8 miliardi di euro per quanto riguarda le vendite nella grande distribuzione, con gli spumanti in crescita del 18,4 per cento. «La situazione è molto complicata, sia per la guerra in corso sia per i continui aumenti dei costi energetici che si riflettono su produzione e trasporto. Ma anche sulla capacità di spesa dei consumatori, sempre più intaccata», spiega Micaela Pallini, presidente Federvini. «A questo si aggiunge la difficoltà di reperire materia prima come vetro e carta fondamentale per commercializzare il vino.
Fonte: Espresso.
C’è un imprenditore svizzero dietro al rilancio del vino di Boca.
Boom dei vini novaresi in America: le doc Sizzano e Boca aumentano la produzione grazie ai giovani e agli stranieri innamorati dell’Italia.
Fonte: La Stampa.
Ama Terra, il vino per il sociale.
Cultura è coltivare, avere cura. L’ingrediente segreto dei vini Ama Terra sono le persone che vi si dedicano, con la loro visione etica del lavoro. Dal rispetto dell’uomo e del territorio, fondato sulla convinzione dell’importanza del lavoro quale mezzo per elevare la dignità anche dei meno fortunati, è nato il progetto etico e di vita di Ama Terra che porta con sé tutta l’esperienza di un programma voluto per dare accoglienza a persone in difficoltà. L’obiettivo è l’impegno per il loro recupero e il reinserimento sociale e professionale attraverso la pratica al lavoro, la coltivazione degli oltre 40 ettari di terra e la produzione di materie prime trasformate in prodotti bio di altissima qualità, seguendo le tradizioni locali. La Bio Fattoria Sociale Ama Terra nasce nel 2010 all’interno della Comunità Terapeutica Casa Ama, con un progetto della Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone come strumento di ergoterapia. Nella generosa terra di confine fra Marche e Abruzzo, Ama Terra associa ai processi produttivi, corsi professionalizzanti e di formazione, così da assicurare a persone considerate a basso potere contrattuale, uno strumento in più per avvicinarci al mondo del lavoro.
Fonte: Adnkronos.
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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 26 giugno 2022!
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Piccoli vignaioli crescono.
Francesco e Nicoletta hanno deciso nel 2015 di tornare a Pantelleria e avviare la loro azienda; 25 anni lui, 28 lei. Nessuna tradizione vinicola in famiglia, nessuna possibilità di investimenti importanti. Si parla di vino, tra grandi poli in consolidamento, piccoli artigiani e medie imprese in difficoltà. Si parla di vino come di molti altri settori, di una situazione sempre più faticosa e della necessità di misure e obiettivi precisi, sia a livello aziendale che legislativo. «A 14 anni ho avuto proprio una vocazione», dice Francesco. «A una cena, un cugino portó un dépliant sull’enologia e sentii che dovevo fare quello; mi sono laureato e ho iniziato collaborazioni in Italia e all’estero.
Fonte: Espresso.
Vetro e carta alle stelle la bottiglia costa di più.
A vanificare il rialzo record del 2021 (+13 per cento) dell’export di vino italiano, si sono messi di traverso vetri e cartoni, ferro e carburante alle stelle. Una lista indigesta che rischia di far saltare il tappo anche al mercato interno. Mercato che ha superato i 2,8 miliardi di euro per quanto riguarda le vendite nella grande distribuzione, con gli spumanti in crescita del 18,4 per cento. «La situazione è molto complicata, sia per la guerra in corso sia per i continui aumenti dei costi energetici che si riflettono su produzione e trasporto. Ma anche sulla capacità di spesa dei consumatori, sempre più intaccata», spiega Micaela Pallini, presidente Federvini. «A questo si aggiunge la difficoltà di reperire materia prima come vetro e carta fondamentale per commercializzare il vino.
Fonte: Espresso.
Si beve un po’ meno ma crescono gli enoappassionati.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni di consumatori. 1155% della popolazione adulta italiana,1166% trai maschi e il 44% tra le femmine. Lo rileva l’osservatorio dell’Unione italiana vini, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese durante 112021. Secondo l’analisi, negli ultimi 10 anni il numero dei consumatori (oltre 29 milioni) è leggermente cresciuto (+2,3% e +9% per le femmine), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011, calano i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). A incrementare sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno. «Rispetto a trent’anni fa – ha detto il presidente dell’Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi – quando il vino era una sorta di companatico, si è evoluto moltissimo il rapporto con i consumatori.
Fonte: Libero Quotidiano.
Vino e canzoni, apericena musicale ‘A Casa di Luca’.
Iscrizioni entro domani per l’appuntamento mercoledì presso ‘A Casa di Luca’, in via Forreta 2, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Strada dei Vini e dei Sapori, intitolato Incanto Divino. Canzoni, artisti e autori raccontano attraverso il vino il proprio mondo, spazio quindi a un’Apericena Musicale con degustazioni.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Vino: a sorpresa il Friuli non è più la regione dove i consumi sono al top.
Le rilevazioni più recenti nel report dell’Osservatorio di Uiv 1158% della popolazione beve regolarmente, l’Umbria arriva al 62% Vino: a sorpresa il Friuli non è più la regione dove i consumi sono al top Fino a pochi anni fa il Friuli Venezia Giulia era in vetta alle regioni dove si beveva più vino. Da qualche tempo la situazione era già mutata, adesso arriva la conferma che sfata il mito. Secondo l’analisi dell’Osservatorio di Uiv (Unione italiana vini), che si basa su dati Istat del 2021, quindi recentissimi, la nostra regione si piazza al sesto posto in Italia, assieme ad altre quattro regioni, per percentuale di adulti che bevono quotidianamente vino, bianco o rosso. Si beve di meno, in quantità, dappertutto, ma è in aumento il numero dei consumatori, che nel Belpaese è arrivato a quasi 30 milioni. Il 66% è costituito da uomini, ma la crescita maggiore, dal 2012 a oggi, si registra tra le donne: più 9%.
Fonte: Messaggero Veneto.
A Borgo Conventi incontro di 130 viticoltori: patto per tutelare la biodiversità.
Nella tenuta di Moretti Polegato dalle terre del Prosecco e del Collio Sostenibilità in vigna e in cantina il tema portante della convention A Borgo Conventi incontro di 130 viticoltori: patto per tutelare la biodiversità Centotrenta conferitori, in rappresentanza dei territori del Collio e del Prosecco, per un totale di 2000 ettari vitati: tanti sono i viticoltori legati alla famiglia Moretti Polegato, che si sono riuniti per la prima volta nella Tenuta di Borgo Conventi, a Farra. La sostenibilità è il tema portante attorno a cui si è sviluppato il momento di confronto, con l’obiettivo di sensibilizzare i conferitori condividendo know how e cultura green con chi ogni giorno lavora per offrire una materia prima sana essenziale per produrre vini di qualità.
Fonte: Messaggero Veneto.
Sommelier: 102 i nuovi soci.
Sono stati 102 i soci friulani dell’Ais (Associazione italiana sommelier) che l’altra sera hanno ricevuto il diploma di sommelier. Dopo diversi mesi di studio e degustazioni e il superamento dei tre livelli di esame con cui è organizzato il corso professionale, è stata festa grande al ristorante Da Nando di Mortegliano. Ai neo sommelier è stato consegnato il tastevin, prestigioso simbolo di appartenenza all’Associazione più importante della sommelleria italiana. Provenienti da tutta la regione, i nuovi diplomati — 60 per cento donne con un’età media di 30 anni— andranno a rafforzare il club dei comunicatori del vino, importante figura per la promozione della cultura enologica regionale e non solo.
Fonte: Messaggero Veneto.
Fino e turismo sostenibile Il progetto di Ca’ di Rajo.
La cantina, che ha una sede ad Azzano, ha riunito esperti e produttori per parlare anche della prossima vendemmia. Trecento persone tra produttori di Veneto e Friuli, autorità, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo della finanza si sono date appuntamento per parlare della prossima vendemmia e del futuro del settore nella serata organizzata dalla cantina Ca’ di Rajo, con sedi a San Polo di Piave, Azzano Decimo e Treppo Grande. L’evento, organizzato da Simone, Alessio e Fabio Cecchetto, i tre fratelli alla guida della cantina di San Polo di Piave, e tenutosi nel pattinodromo di Cimadolmo, ha aperto un tavolo di lavoro su temi come la sostenibilità, l’enoturismo e il cicloturismo. In vista della prossima vendemmia, Ca’ di Rajo ha riunito i suoi conferitori e le voci del settore vitivinicolo per condividere un approccio comune a una viticoltura “sempre più sostenibile”.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Benvenuto Vermentino oggi è il gran finale.
Inaugurata alla Torre dei Vescovi la mostra fotografica dedicata a Gianni Berengo Gardin, alla presenza della figlia Susanna. All’inaugurazione l’ospite tanto atteso non ha partecipato ma Gianni Berengo Gardin ha promesso una visita a Castelnuovo Magra per salutare gli amici che hanno pensato a lui per la riapertura della Torre dei Vescovi di Luni. Da ieri è aperta la mostra fotografica dedicata a uno dei fotografi più famosi in Italia e non soltanto curata da Elisa betta Sacconi per il Comune di Castelnuovo Magra dal titolo «Il colore distrae. Un mondo in bianco e nero».
Fonte: Nazione La Spezia.
Benvenuto Vermentino fa il pienone. Castelnuovo capitale dell’enogastronomia.
Tre giorni di manifestazioni, con un fiore all’occhiello: la mostra del fotografo Gianni Berengo Gardin Benvenuto Vermentino fa il pienone Castelnuovo capitale dell’enogastronomia Alessandro Grasso Peroni. Una grande festa per Castelnuovo che tra ieri e oggi è il centro culturale, turistico ed enogastronomico della val di Magra grazie alla mostra fotografica di Gianni Berengo Gardin, e il ritorno di Benvenuto Vermentino. Certo, qualche problema per accedere al paese c’è stato: ha avuto ragione chi è salito in scooter o moto. Ma i quattro bus navetta che dalle 17 hanno trasportato il pubblico partendo dal centro commerciale la Miniera di Molicciara, alla fine hanno fatto al meglio il proprio lavoro.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Il passito di Pigato sfida i vini della Pantelleria.
Parte dalle colline imperiesi la sfida al rinomato Passito di Pantelleria. All’azienda agricola di Poggio dei Gorleri prosegue la sperimentazione del Passito di Pigato prodotto con l’uva raccolta dei terreni di Arveglio, vigneto tra Albenga e Arnasco. «Da grappoli spargoli di uva di elevata qualità — racconta il titolare dell’azienda Davide Merano — abbiamo iniziato un lungo processo di produzione che riguarda un terreno che ci ha regalato grandi soddisfazioni con il Pigato Arveglio». Secondo le previsioni saranno almeno un migliaio le bottiglie di Passito di Pigato, un prodotto di nicchia per la cantina di Poggio dei Gorleri. Ma per la loro commercializzazione i tempi non sono ancora maturi proprio perchè la sperimentazione è piuttosto lunga prima di arrivare a un prodotto di qualità come vorrebbe la famiglia Merano. Nel frattempo l’azienda sta valorizzando la Granaccia.
Fonte: Stampa Imperia.
I vigneti dei conti Moroni maturano nel Parco dei Colli.
Il più esteso vigneto presente nel territorio comunale di Bergamo, tre ettari a Valmarina ad un tiro di schioppo dalla cascina che ospita la sede del Parco dei Colli, è di proprietà dei conti Moroni. La vinificazione avviene presso la Cantina Sociale di Pontida sotto lo sguardo vigile dell’enologo Angelo Divittini. Da pochi giorni è in commercio l’annata 2019 del Valmarina Bianco: ancora non esprime tutto il suo potenziale (la vigna è giovane) ma il profilo organolettico del vitigno prevalente (riesling renano) promette sviluppi positivi.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Colico in cantina è a pieno regime.
Due weekend per una delle manifestazioni più amate in paese Colico in cantina è a pieno regime L’interno di una delle cantine dell’itinerario di degustazioni colichese. Ultima serata, quella di sabato 25 giugno per l’edizione 2022 di “Colico in cantina” che è partita con il piede giusto sabato scorso, complice il clima molto caldo ed è proseguita nella serata di ieri. La frazione di Villatico dalle ore 18 alle 24 è il motore della manifestazione con il Giro locale (cantina della Piazza, del Mutilato, Duilia, Rizzi, Arno-Tino, Colomba e Secrista) il Giro Italia che toccherà le cantine Angioletto, Bizzanel, Alfonso, Gerva, Mazzina, Latteria, Già Gia (Esterina) e la quindicesima del Molino Maufet dove sarà dato spazio ai vini locali d’eccellenza.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
«House of wine»: la prima web serie dedicata ai vini.
Un viaby o nelle terre che ospiteranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, per scoprire attraverso i vini e le produzioni locali la storia, la cultura e le bellezze di territori tutti da esplorare. È questa la nuova sfida dei due sommelier di House of Wine, la prima web serie dedicata al mondo del vino. Dopo essere andati a caccia dei prodotti più originali all’interno del patrimonio vitivinicolo italiano, Alessio Gennari e Dino Bondavalli, i protagonisti della serie, amici nella vita ed entrambi Sommelier AIS, si concentreranno su Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, andando ad approfondire le produzioni di questi territori.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
La siccità colpisce frutta e verdura Raccolti dimezzati, allarme prezzi.
A rischio anche olio e vino. Frau, Coldiretti: «Il calo delle rese nuoce ad agricoltori e consumatori» «Abbiamo chiesto contributi per invasi privati. Tratteniamo solo 1110°%ó di acqua piovana». Raccolti di frutta e verdura ridotti di oltre 50% e a rischio ci sono anche la produzione di olio e vino. 1 coltivatori marchigiani sono in allarme per la prolungata mancanza di precipitazioni, che potrebbe portare alla perdita di buona parte dei raccolti, con inevitabili ripercussioni sui prezzi al consumo. Dopo la nostra inchiesta sui fiumi in secca, ora parliamo dell’influenza che la siccità sta avendo sull’agricoltura. Il gran caldo ha fatto maturare prima le spighe, permettendo una mietitura anticipata dei cereali. Questo ha consentito di controbilanciare l’assenza di pioggia. Il calo produttivo c’è stato, ma di portata inferiore a quanto preventivato. Il grano duro ha subito una flessione di circa il 10%, gli altri cerali si sono attestati intorno al meno 10%- 20%.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Le 30 mila bottiglie di Massucco Lo Champagne parla italiano.
L’imprenditore piemontese, impegnato professionalmente nella Côte des Blanes, lancia la selezione destinata al nostro Paese 9 aveva detto e ce l’ha fatta: quest’anno l’imprenditore piemontese Alberto Massucco (prima metalmeccanico nell’azienda dl famiglia a Castellamonte e oggi anche enogastronomico) lancia le sue prime 3o mila bottiglie di Champagne i00% francese ma totalmente italiane, che presenterà al pubblico il prossimo 4 luglio durante Champagne en liberté, la serata evento con cui l’importatore, ogni estate, celebra le bollicine trances! e presenta la sua selezione destinata all’Italia. Come Les Fa’ Bulleuses, sette vignerons della provincia di Champagne, giovani imprenditrici che hanno riunito i loro sapori in un’associazione dando vita a una bollicina tutta nuova, Isos.
Fonte: Corriere Torino.
Ad Almese la sagra di vini e prodotti valsusini.
Da oggi a lunedì in piazza Martiri della Libertà ad Almese il Comune, in collaborazione con l’Unione Montana Valle Susa e l’Associazione Tutela del Baratuciat e vitigni storici, ospita “Baratuciat Vitigno divino – la Sagra dei vini e prodotti tipici della Valle di Susa”: un’occasione per degustare questo bianco autoctono profumato e dare valore al patrimonio enologico valsusino tra assaggi ed eventi.
Fonte: Stampa Torino.
Oggi a Castagneto Ecco la via della china un tour guidato al liquorificio Borsi.
Un itinerario insolito nella terra del vino, quello di oggi alla scoperta della china. Le prime tracce ufficiali dell’azienda risalgono all’Ottocento, ma l’attività della famiglia Borsi potrebbe essere iniziata già nel secolo precedente. E prosegue nel segno dell’eccellenza il liquorificio di Emilio Borsi, anzi la Premiata Fabbrica, che nel tempo ha cambiato proprietà. Ed è qui in un’antica scuderia del Quattrocento, nel cuore di Castagneto Carducci, che oggi fa tappa Vetrina Toscana. Come ogni anno, da oltre un decennio, Confesercenti cura la predisposizione del programma provinciale del progetto regionale denominato Vetrina Toscana, grazie ad un contributo congiunto di Camera di commercio della Maremma e del Tirreno e della Regione.
Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.
Consorzi, Custoza e Gavi alleati nel nome del vitigno Cortese.
Gemellaggio siglato in Camera di commercio organizzato con l’Ais Consorzi, Custoza e Gavi alleati nel nome del vitigno Cortese Bricolo: «Prepariamo il pubblico a conoscere il nostro bianco» Monica Sommuwmpugnu economia@larena.it •• «La Bianca Fernanda, clone locale del vitigno Cortese, è la principessa del blend del vino Custoza Doc. Oggi, a partire dalla collaborazione con il Consorzio del Gavi Docg, che utilizza Cortese in purezza, vogliamo fare conoscere il nostro bianco a un pubblico sempre più preparato e avviare ulteriori collaborazioni, magari anche con donne del mondo del vino». Lo ha dichiarato ieri Roberta Bricolo, presidente del Consorzio di tutela del vino Custoza Doc, in occasione dell’evento di gemellaggio alla Camera di commercio di Verona tra le due denominazioni organizzato con Ais Veneto. In degustazione 80 etichette ripartite a metà tra i due bianchi, masterclass e sinergie con prodotti tipici locali.
Fonte: Arena.
Lamezia, ex sindaco Speranza su cantina sociale: “Attuale amministrazione falsifica la realtà”.
L’ex sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, torna sulla questione dell’ex Cantina Sociale. “Un po’ di verità sulla Cantina Sociale. Fatti certi ed incontestabili: la Cantina Sociale di Sambiase è stata comprata nel 2009 dall’amministrazione da me diretta ad un prezzo conveniente per il Comune; la Cantina Sociale è stata venduta per scelta e volontà dell’attuale Sindaco Mascaro. Il Comune non ha fatto un ‘affare’. È ormai certificato che Mascaro non dica la verità in maniera voluta e deliberata perché, se sbagliasse in buona fede, ammetterebbe di avere sbagliato e chiederebbe scusa. Solo negli ultimi giorni si è inventato: che la mia amministrazione avrebbe perso il contenzioso nei confronti dell’Icom e che lui avrebbe risolto magicamente la questione; che sarebbe stato obbligato a vendere la Cantina perché nel 2014 la mia amministrazione avrebbe inserito la Cantina nel piano delle alienazioni”.
Fonte: il Lametino.it.
Come invecchia il vino in fondo al mare? Ce lo dice l’università di Catania.
Per la prima volta al mondo sarà studiata scientificamente l’evoluzione delle bottiglie affinate sui fondali. Il progetto della start up Orygini, con le cantine Benanti e Passopisciaro. Sotto analisi anche il Volcano Gin, prodotto sull’Etna.
Fonte: la Repubblica.
Le Ragnaie, Doc Rosso di Montalcino 2019.
L’azienda condotta da Riccardo Campinoti, 15,50 ettari di vigneto coltivato a biologico, per una produzione media di 80.000 bottiglie (vinificate nel solco di un accentuato classicismo, a partire dagli affinamenti effettuati attraverso un intelligente mix che incrocia legno piccolo, medio e grande), è ormai saldamente tra le realtà più significative che producono Brunello, continuando a sfornare con confortante continuità etichette nel solco di una impostazione stilistica ben leggibile e molto personale, che privilegia una cifra sottile e sfumata. I vigneti si trovano in tre diversi areali del comprensorio di Montalcino: Ragnaie, posto vicino alla cantina (nei pressi del Passo del Lume Spento), Fornace (che si trova a Loreto di Castelnuovo dell’Abate, settore sud-est) e Petroso (sul limite ovest del colle dove sorge il borgo di Montalcino). Tre differenti luoghi uniti comunque da un minimo comune denominatore, rappresentato, appunto, da finezza e levità. Un carattere che, evidentemente, ritroviamo, in forma ancora più accentuata nel Rosso di Montalcino di casa.
Fonte: WineNews.
Le Langhe del Barolo e del Tartufo Bianco d’Alba fanno visita alla Champagne.
Si rinsalda la partnership tra due territori simbolo del vino mondiale, nel segno dell’eccellenza, delle beneficenza e della grande cucina stellata. Di “gemellaggio” vero e proprio, non si parla, al momento. Ma l’affinità elettiva nel segno dell’eccellenza tra due dei territori e dei brand del vino più famosi e prestigiosi al mondo, Barolo e Champagne, è, nei fatti, concretizzata in una partnership sempre più stretta. E, così, se nel novembre 2021 furono le istituzioni ed i produttori francesi ad essere ospiti dei langhetti, dal 30 giugno a 3 luglio 2022, “una delegazione di Strada del Barolo, Ente Fiera del Tartufo e Comune di Alba sarà ospite ad Épernay per un tour di visite fra maison di Champagne, abbazie e castelli ed una cena di beneficenza cucinata da tre chef stellati”. Che sarà di scena il 1 luglio, nel Municipio di Epernay, uno dei cuori della Champagne: si chiamerà “Champagne, Barolo et la gastronomie de la région d’Alba”, per 150 ospiti di alto livello, tra cui produttori di Champagne, e giornalisti, sarà presieduta dalla scrittrice Amélie Nothomb e sarà realizzata da – tre chef stellati: il francese Jérôme Feck del ristorante a Châlons-en-Champagne, ed i piemontesi Massimo Camia del ristorante Massimo Camia di La Morra, e Davide Palluda del ristorante All’Enoteca di Canale.
Fonte: WineNews.
Da Orvieto alla cantina ‘Castel Noha’ di Ficulle, in Umbria, gli ‘Ambasciatori del Vino’.
Lunedì 27 prima giornata del progetto di Incoming per nove professionisti destinati a promuovere i prodotti orvietani negli Stati Uniti. Appuntamento alle 12 presso la cantina di Ficulle. I futuri AMBASCIATORI DEL VINO di Orvieto in visita alla Cantina CASTEL NOHA di Ficulle. Lunedì 27 un gruppo di candidati del “Programma Ambasciatori”, ideato e organizzato dal Consorzio del Vino di Orvieto, saranno ospiti di Valentino Cirulli e della sua azienda vitivinicola. A metà giornata, a partire dalle 12.00, potranno ammirare lo stato dei vigneti e, all’interno della grande struttura, visitare tutti i reparti aziendali toccando con mano i processi di produzione dei vini esportati in tutto il mondo.
Fonte: Teleradio-News.
Diminuiscono i consumi di vino. Ma aumentano i consumatori.
È la radiografia del rapporto tra il settore del vino e la popolazione italiana contenuta dall’analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) sui dati dell’Istat. Aumentano le donne che bevono vino. Meno consumi più consumatori. Diminuiscono i bicchieri, però aumentano le bocche. È la radiografia del rapporto tra il settore del vino e la popolazione italiana contenuta dall’analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) sui dati dell’Istat. Tradotto in cifre tonde, si tratta complessivamente di 30 milioni di bevitori che corrispondono al 50% della popolazione adulta. La comparazione avviene sui dati del decennio 2011-2021 secondo i quali le regioni più propense a consumare vino sono l’Umbria che vanta una fetta di consumatori di vino pari al 62% rispetto al numero della popolazione. Seguono poi le Marche con il 60%, e subito dietro con il 59% Veneto, Emilia-Romagna e Val d’Aosta. Allineate a quota 58% troviamo toscana e Piemonte mentre distanziate ci sono Sardegna e Sicilia, rispettivamente con una quota di consumatori che del 48 e 45%.
Fonte: AGI.
Anche il vino tra le vittime delle siccità: “In alcune zone del nord-ovest -30%”.
L’allarme del responsabile vitivinicolo della Coldiretti, che sottolinea come al momento invece i vitigni del centro-sud reggano. “Da un primo giro di informazioni in alcune zone del Piemonte, come l’Astigiano, si rischia una raccolta del -30% delle uve destinate alla produzione di vino”. Dove la siccità ha colpito duro, come nel nord-ovest, anche la vendemmia potrebbe essere pesantemente penalizzata, come riferisce all’AGI il responsabile vitivinicolo della Coldiretti, Domenico Bosco. Tuttavia su scala nazionale “al momento è prematuro parlare di previsioni, fare stime prima della invaiatura delle uve. Il processo di maturazione quest’anno è anticipato, ma potremmo parlarne da qui a due settimane”.
Fonte: AGI.
Dalla Spagna al Piemonte, idee e progetti per un vino sostenibile.
È una cantina naturale, non serve elettricità per mantenere la temperatura e in più le condizioni sottomarine hanno effetti positivi sul vino. Borja Saracho, viticultore del nord della Spagna, ha iniziato dodici anni fa a sperimentare e ora commercializza le bottiglie invecchiate in mare, nella baia del Plentzia. E le sue migliaia di bottiglie là sotto sono diventate anche un rifugio per centinaia di specie di flora e fauna sottomarina, favorendo la biodiversità. I produttori di vino in Europa cercano di ridurre l’impatto sull’ambiente e sul territorio. Anche tornare ad usare i cavalli, per esempio, contribuisce non poco: “Abbiamo fatto un po’ di conti, e oggi con circa il 60% dell’attività svolta con cavalli nella nostra proprietà, invece dei trattori, abbiamo ridotto la nostra impronta carbonica del 15%, cioè circa quattro tonnellate di CO2”, spiega Laurent Cisneros, proprietario dello Château Rouillac, nei pressi di Bordeaux.
Fonte: Euronews.
Vino, Sicilia prima per produzione bio in Italia.
La Sicilia rappresenta il maggior distretto italiano dei vino bio, su una superficie totale di 98mila ettari, 30mila sono quelli certificati bio rappresentati da un 22% di aziende bio, che a conti fatti significa il 34% del biologico in Italia. Nel 2020 sono state prodotte quasi 10 milioni di bottiglie doc Sicilia da agricoltura biologica. È uno dei dati emersi nel corso della presentazione della rassegna Internazionale Biodivino, ospitata a San Martino delle Scale, fino al 26 giugno. Previste sessioni di assaggio dei vini partecipanti da parte di una commissione internazionale, banchi dei vini e delle eccellenze gastronomiche del territorio e una tavola rotonda sul “Ruolo della viticoltura biologica siciliana e la sostenibilità” in programma domenica, 26 giugno, alle 19.
Fonte: Sicilia Agricoltura.
Vino e critica, Kerin O’Keefe lascia la rivista Usa “Wine Enthusiast”.
Era la “italian editor” dal 2013. Ad annunciarlo lei stessa con un breve video su Twitter. “Sto lavoando ad nuovi progetti”. Kerin O’Keefe, per tanti anni italian editor della popolare rivista Usa “Wine Enthusiast” (dal 2013, quando subentrò a Monica Larner, allora passata alla corte del “guru” Robert Parker con il suo “Wine Advocate”, oggi del gruppo Michelin, e di cui la Larner è sempre la firma dall’Italia, ndr), ha lasciato il magazine guidato da Jacqueline Strum. Ad annunciarlo la stessa critica, con un breve video su Twitter. “Dopo oltre 9 anni come italian editor di “Wine Enthusiast”, mi sono dimessa, e sto lavorando su nuovi entusiasmanti progetti che annuncerò presto, e continuerò a scrivere e recensire il vino italiano, il migliore del mondo”, spiega la O’Keefe.
Fonte: WineNews.
Promuovere il vino all’estero, la Regione finanzia con 11 milioni le imprese toscane.
Nuovo bando per valorizzare nei paesi extra-Ue le eccellenze regionali. Saccardi: “Sostegno per il rilancio e la ripresa dell settore”. In arrivo 11 milioni e 300mila euro dalla Regione Toscana per la campagna di promozione del vino sui mercati dei Paesi extra-Ue per il periodo 2022-2023, nell’ambito del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. Dal 2008 ad oggi ammontano a 107 milioni di euro i fondi europei che la Regione Toscana ha destinato a questa misura, attivata nell’ambito della cosiddetta “OCM Vino” (organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo).
Fonte: InToscana.
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Il mondo del vino non sa che fare con i Millennial.
Il fatto che in Italia la pandemia abbia portato con sé anche un leggero aumento dei consumi pro capite, chiusi tra le mura domestiche abbiamo evidentemente trovato rifugio nel vino, è un dato che non deve trarre in inganno e che anzi va inserito in un contesto più ampio, che vede non solo il nostro paese ormai da decenni bere sempre meno vino ma anche i consumi mondiali ai livelli di circa quindici anni fa, in calo per il terzo anno consecutivo. Da una parte il mondo del vino è riuscito nel corso degli ultimi due decenni a valorizzare la propria produzione alzando il prezzo medio delle bottiglie vendute nelle enoteche e nei ristoranti, portando così i consumi verso una fascia sempre più premium, a discapito dei vini più economid.
Fonte: Cibo.
Tignanello vola (+68%) alle aste.
Tutti i ventidue millesimi battuti hanno messo a segno rialzi superiori al 20% Tignanello vola (+68%) alle aste di Cesare Pillon Ciò che colpisce, nella tabella che illustra le quotazioni spuntate dalle bottiglie di Tignanello alle aste del 2021-2022 mettendole a confronto con quelle registrate nel 2020, è la totale assenza del segno meno nell’ultima colonna, il che significa che sono tutte aumentate. vero che in tabella, per motivi di spazio, compaiono soltanto 16 dei 22 millesimi di Tignanello coinvolti nel confronto, ma anche il prezzo dei sei che non vi compaiono si è accresciuto. Un en plein di 22 quotazioni in crescita su 22 non era mai stato registrato da questa rubrica.
Fonte: Milano Finanza.
Vino, più consumatori ma bevono di meno.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 3o milioni di persone che equivalgono a circa il 55% della popolazione, di cui 1166% di uomini e il 44% di donne. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato nuovi dati Istat sui consumi di alcolici nel 2021. Negli ultimi dieci anni il numero dei consumatori è aumentato del 2,3% (del 9% tra le donne), ma non allo stesso modo per tutte le età: mentre tra giovani i consumatori sono più o meno stabili, cala del 23% la fascia 35-44 anni; crescono, invece dell’11,4% quella dai 55 ai 64 anni e del 19,3% quella dai 65 anni in su. In diminuzione poi chi beve vino tutti i giorni: era un’abitudine per 14,9 milioni di italiani, ora scesi a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi arriva a oltre mezzo litro al giorno. Tra le regioni l’Umbria vanta la maggiore quota di consumatori (62%), seguita da Marche (60%) e dal Veneto (59%), Emilia Romagna e Valle d’Aosta. In coda ci sono Sardegna (48%) e Sicilia (45%). Con quasi un quinto del totale la Lombardia è in testa alla ripartizione dei consumatori a livello nazionale, seguita da Lazio (10%) e Veneto (9%). Tra giovani (18-34 anni) sono in calo (-10%) i consumatori quotidiani.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Hausbrandt riparte e diversifica dal caffè al vino fino alla birra.
Aziende storiche Fatturato a 73 milioni Giambattista Marchetto Nell’anno in cui celebra1 130 anni di vita, Hausbrandt punta al pieno recupero sul pre Covid. Soprattutto grazie alla differenziazione del business. «Il Gruppo è in salute – conferma infatti il presidente Martino Zanetti – e ha potuto beneficiare dell’incremento di fatturato derivante dalla casa vinicola Col Sandago e dalla birra Theresianer. Abbiamo avuto la sorpresa di un mutamento sulle vendite nel vino soprattutto grazie allo Champagne Martin Orsyn, inserito nel mercato nel 2020. In generale, la tendenza prospettata è positiva con un ritorno quasi pari ai livelli del 2019». Nel frattempo il Gruppo archivia il 2021 con fatturato a 73 milioni di euro, in netto recupero rispetto a un 2020 difficile, ma non ancora a pieno regime. In prospettiva, Hausbrandt punta ancora molto sul caffè. Nel headquarters a Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano, il moderno impianto di torrefazione e il polo logistico di 4.400 mq dedicati ai magazzini di stoccaggio permettono all’azienda di “servire” il caffè in oltre 90 Paesi al mondo attraverso una produzione sostenibile.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Il lato frizzante dell’Emilia Romagna – La Romagna e l’Emilia Un confronto frizzante.
La Romagna e l’Emilia Un confronto frizzante Dal Lambrusco al Pignoletto, passando per gli spumanti fino al Trebbiano Una degustazione di venti bottiglie che stupiscono per qualità e interpretazione. Certo, vanno bene per ogni occasione, ma la realtà è che l’estate è il momento migliore per le bollicine. Non c’è alcun dubbio, perché quella piacevole sensazione frizzante al palato riesce a convogliare, fatalmente, tutta la voglia di leggerezza che la bella stagione porta con sé. Soprattutto in questo 2022. D’altro canto, siamo fortunati, la nostra regione è, come ripeto spesso, oltre che terra di grandissimi vini fermi, anche destinazione imprescindibile per i vini spumantizzati che, anche grazie alla loro lunga tradizione, hanno poco o nulla da invidiare a prodotti di altre regioni vitivinicole.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
Chi lo ha detto che i rossi non si possono bere freddi?
Il critico di fama internazionale Luca Gardini sfata un mito: «Basta con i vecchi sistemi Non abbiate timore di osare oltre gli schemi». Diciamoci la verità, soprattutto con una primavera (e, già lo si può immaginare facilmente, un’estate) come quelle che stiamo vivendo e che ci stanno aspettando, chi di noi non ha dibattuto, con amici, fidanzati e fidanzate, mogli e mariti, sulla temperatura di servizio dei vini? Una questione lunga ed annosa, che ho molto a cuore e su cui, non lo nascondo, ho detto la mia in diverse sedi. Ovvio che, in un periodo di grande spolvero per il movimento enoico come quello che stiamo vivendo, lungi da me creare categorizzazioni o teorizzare sulla stagionalità nei consumi della nostra bevanda prediletta o, ancora peggio, dire «non si può!». Bere vino è e sarà sempre legato in primis al piacere e al gusto personale.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
Valdarno, un territorio baciato dal destino.
Moretti Cuseri, storia di una famiglia che ha segnato l’enologia italiana “Sette” è il loro nuovo progetto sul Merlot. Parlare di Tenuta Sette Ponti è immergersi mani e cuore nella storia vitivinicola italiana, dato che si tratta di un’azienda che ha segnato indissolubilmente, a suon di vision azzeccate, il percorso di crescita del nostro settore. La storia inizia già nel secolo scorso, siamo infatti nel 1950 quando l’architetto Alberto Moretti Cuseri acquista questa splendida tenuta, attualmente di 330 ettari totali, di cui 50 vitati (con un primo nucleo di una sessantina di ettari, di cui solo 3 a vite) un tempo parte dei possedimenti reali—e dove era già stata piantata, nel 1935, a celebrare la presa dell’Abissinia, la poi celeberrima vigna terrazzata detta “Dell’Impero” — delle principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia Aosta, che a loro volta l’avevano acquisita direttamente dal Gran Duca Leopoldo d’Asburgo.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
A spasso sui Colli Bolognesi Tra Pignoletto e Barbera – I mille volti dei Colli Bolognesi Una terra tutta da assaporare.
La personalità del Pignoletto e il colore intenso della Barbera Due simboli di un territorio che ora punta forte sull’enoturismo. C’è qualcosa di incontaminato su e giù per i pendii dei colli bolognesi. Sarà l’aria che si respira, carica di profumi di una volta, di quelli che nelle città sono andati ormai praticamente persi. Oppure sarà il fatto che, qui, le logiche di mercato non hanno ancora preso il sopravvento. Il mondo al momento non chiede il Pignoletto o la Barbera, e questo è un errore grave vista la qualità raggiunta, ma al contempo ha consentito al territorio di non venire letteralmente sommerso dalle vigne. In questo luogo i vignaioli vivono ancora di seminativo, di qualche buon frutto staccato direttamente dall’albero la mattina appena svegli (come le splendide ciliegie di Vignola che, è vero, sono di Modena, ma perché bisogna sempre porsi dei limiti? La distanza, tra l’altro, è di appena quindici minuti), di una rinfrescante passeggiata nel bosco.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
L’Italia Rosè, un mondo che vale la pena scoprire.
Luca Gardini: «Più concentrati e intensi quelli del sud, sapidi e croccanti al centro, eleganti e floreali nel nord». I vini rosati chiamano l’estate e l’estate chiama i vini rosati, in un legame indissolubile che caratterizza, anche da un punto di vista antropologico, l’evoluzione delle abitudini alimentari durante l’anno. Non voglio assolutamente affermare che in questo periodo si debbano trascurare i Sangiovesi o i Nebbioli, per carità, quello che intendo dire è che i mesi più caldi portano, insieme ad un naturale `sgrassamento’ della cucina, una convivialità di bevute che suggerisce, anche per il loro potere rallegrante e rinfrescante, bollicine, vini bianchi e, appunto, rosati. I vini rosati, peraltro, tipologia sulla quale scontiamo un lieve gap di ricettività del mercato, sono in realtà molto espressivi, capaci di valorizzare al meglio le qualità di specifici vitigni.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
La Romagna e il suo aceto Perché l’uva non è solo vino.
Lorenzi e Nicola Vulai insieme per l’aceto di Riesling Il neonato di casa Ottaviani è già diventato “stellato”. Si dice che l’Impero Romano sia stato fondato sull’aceto. Certo non vogliamo stare qui a scrivere o addirittura riscrivere la storia, ma c’è un fatto indiscutibile in questa affermazione che, nonostante sia naturalmente esagerata, ha in sé un piccolo fondo di interessante verità. È un fatto che gli antichi legionari portassero sempre nelle loro compagne una sostanziosa scorta di aceto di vino che, diluito con l’acqua, dava origine alla bevanda poi divenuta nota come Posca. Dissetante e leggermente acida, la vera forza di questa unione sarebbe stata nelle proprietà disinfettanti dell’aceto che, rendendo di fatto “potabile” l’acqua delle colonie conquistate, avrebbe evitato la decimazione delle truppe romane. Mettendo però da parte tutto questo, l’aceto è un prodotto che fa parte della storia dell’uomo da migliaia di anni e, insieme al vino, è uno dei frutti più straordinari ricavabili dall’uva.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
Le quattrocento botticelle di Venturini Baldini.
L’azienda è proprietaria dell’Acetaia di Canossa una delle più antiche della provincia di Reggio Emilia dici anni. Le perle, invece, sono ideali per RONCOLO (REGGIO EMILIA). Venturini Baldini, storica tenuta nel cuore delle terre di Quattro Castella, non è solo un produttore di vini, ma vanta una tra le più antiche acetaie della provincia di Reggio Emilia, ossia l’Acetaia di Canossa. Stiamo parlando di quattrocento botticelle gelosamente custodite in un ampio solaio d’altri tempi, capace di affrontare la calura estiva e il rigore dell’inverno, un mix di legni diversi – ginepro, rovere, gelso, castagno, ciliegio – una storicità che attraversa quattro secoli e arriva fino ai nostri giorni, dove sposa l’innovazione.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
Alla scoperta di Engine Il gin amico dell’ambiente – Glamour e amico del clima Engine, un italiano di razza.
Divenuto uno dei gin più richiesti in Italia Ora l’azienda è diventata la prima del settore a scegliere di aderire al CO2alizione italiana Sembra un barattolo per l’olio motore, ma in realtà al suo in- — — terno nasconde uno dei gin più apprezzati del momento. Il chio, come le mugo i secchielli portaghiaccio, sono realizzati piemontese Engine è letteralmente esploso nel mondo dei in alluminio. Un materiale riciclabile all’infinito». cocktail e, soprattutto adesso che il gin tonic è diventato uno Da cueste parole; si capisce come mai Engine sia stata la dei drink più richiesti dal pubblico, è bello vedere che riesce a prima azienda del settore spirits a sostenere CO2 alizione Ita farsi largo un prodotto cento per cento italiano che, tra l’allia, l’iniziativa di più di 60 aziende italiane che si fanno leader, richiama anche uno dei prodotti simbolo della nostra na- del cambiamento e si impegnano ad integrare in modo perzione (e anche della nostra regione) ossia le macchine. «E manente nell’oggetto sociale dei propri statuti una finalità di gene come racconta il suo creatore, Paolo Dalla Mora — è neutralità climatica, in linea con i target europei e italiani. creato in modo artigianale dai maestri distillatori in piccoli lotti e imbottigliato a mano in un piccolo laboratorio dell’Al- La novità alta Langa.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.
Vermentino protagonista per due giorni – Al via la rassegna “Benvenuto Vermentino”.
Al via la rassegna “Benvenuto Vermentino” II borgo si veste a festa mettendo in mostra i suoi tesori. Torna la rassegna ‘Benvenuto Vermentino’ organizzata dal Comune di Castelnuovo Magra nel borgo collinare e l’occasione consentirà al territorio di far conoscere le proprie specialità. Non soltanto il Vermentino ma anche l’olio d’oliva, i sentieri da esplorare, le vie del borgo, la torre dei Vescovi di Luni. E poi tante iniziative e collaborazione tra associazioni, Pro Loco, Cai, Avis per rendere ricche le due giornate che rafforzano il gemellaggio con il Vermentino di Gallura ed in particolare con la Promocamera di Sassari, che sarà presente con una delegazione dei produttori sardi. Si inizia stamani con la degustazione tecnica alla quale sono invitati esperti del settore per poi passare al pomeriggio quando dalle 17.30 in piazza Querciola apriranno gli spazi espositivi delle aziende produttrici di olio extra vergine di oliva e degli altri prodotti tradizionali, artigianali e della gastronomia locale.
Fonte: Nazione La Spezia.
Castelnuovo Magra – Benvenuto Vermentino: degustazioni e spettacoli.
Oggi e domani a Castelnuovo ecco il ritorno di Benvenuto Vermentino. Vino, olio, cibo e musica sono i protagonisti della manifestazione che promuove Castelnuovo capitale del vino, con un programma ricco di eventi. L’undicesima edizione consente ai visitatori di assaggiare quasi un centinaio di etichette di Vermentino ligure, toscano e sardo. Alla Pro Loco il compito di ristorare i visitatori con le specialità locali.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Vino biologico e dj set per aiutare i malati del Bianco Airone.
Tempo di storytelling enologico in riviera. Domani l’azienda vinicola biologica ‘Clara-Marcelli’ di Castorano ospiterà l’evento benefico ‘Tell me wine’, organizzato dal Rota ract club di San Benedetto. L’evento prevede una visita in vigna ed una in cantina, con degustazione finale di svariate tipologie di vino, ottenuto con metodi di coltivazione biologica, e buffet accompagnato da deejay set. Il ricavato sarà devoluto a ‘Bianco Airone’, associazione di promozione sociale che opera senza finalità di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e socio sanitarie, per agevolare la vita dei malati affetti da patologie onco-ematologiche.
Fonte: Resto del Carlino Ascoli.
La storia Lanati e il Barolo del conte Cavour A ottobre anche un’asta per beneficenza.
L’apprezzata manifestazione organizzata dalla Pro Loco prenderà il via sabato 25 giugno, per chiudersi domenica 3 luglio La Mostra del Vino finalmente torna protagonista Sono tantissimi gli appuntamenti in programma, per un intero evento dedicato al vino, alla gastronomia e agli spettacoli. L’ultima edizione risale al 2019, ma ora finalmente si riparte: la Mostra del Vino di Sizzano torna protagonista, e lo fa nel migliore dei modi celebrando la sua cinquantesima edizione. L’attesa manifestazione organizzata dalla Pro Loco animerà il paese per otto giorni, a partire da sabato 25 e fino a domenica 3 luglio. E sarà dedicata, come da tradizione a vino, gastronomia e spettacoli. Piazza Prone e piu in generale Sizzano sono pronte.
Fonte: Piccolo di Alessandria.
“Dopo molte parole servono microinvasi per affrontare il cambiamento climatico”.
Qualcuno evoca lo spettro dei 2003, quando le temperature sahariane e l’assenza di pioggia per tutta l’estate provocarono una delle vendemmie più scarse e anomale degli ultimi 20 anni. Altri sono più fiduciosi e parlano di una situazione ancora tutta da definire nelle prossime settimane. Di sicuro la prolungata siccità sta iniziando a preoccupare anche i produttori di Langhe e Roero, che mettono in campo tutta l’esperienza maturata in questi anni di «global warming» per proteggere i preziosi vigneti e i loro frutti. «Le vigne per ora stanno bene, non ci sono segnali di stress – spiega Claudio Conterno, barolista a Monforte e presidente di Cia Cuneo.
Fonte: Stampa Cuneo.
In 80 giorni il giro del mondo.
Dal primo vino imbottigliato per “uso familiare” alla produzione internazionale. Con Mandwinery nasce con una promessa e anche con una scommessa: quella di realizzare un vino di qualità è di ottenerlo subito. L’idea di Vito Manduano è antica: «i miei nonni sia paterno che materno — racconta — vinificavano le loro uve per ottenere il vino da consumare in casa o donare agli amici. Ho ancora nelle narici il profumo del mosto fermentato. Da quei sapori e da quegli odori che è cresciuto il desiderio di produrre vino». Mandano acquista i primi terreni nel 2010. Oggi l’azienda di famiglia conta 30 ettari in cui si raccolgono grappoli di Montepulciano, Lambrusco, Trebbiano e Nero di Troia soprattutto: il vitigno autoctono per antonomasia.
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Montepulciano e Nero di Troia Imbottigliati come un “novello”.
Ottanta dì significa ottanta giorni. «Sono quelli intercorsi tra la vendemmia e lo stappo della prima bottiglia». Giuseppe Colopi, enologo dalla lunga carriera, conosce che tipo di uva è il Nero di Troia «non mi avrebbe mai permesso di poter realizzare la follia di Vito Manduano e cioè di ottenere una bottiglia di qualità per le feste di natale dell’anno della vendemmia», quella dello scorso anno, il 2021. Infatti, i mosti devono affinare in cilindri di acciaio o in botti di legno almeno per alcuni mesi, a meno che non si produca vino novello, la prima spremitura che si beve a San Martino, agli inizi di novembre. «No, non volevamo un vino novello», è tranchant Colopi. «Così ho rischiato. Abbiamo imbottigliato il vino dopo la fermentazione e lo abbiamo lasciato tranquillo in cantina per 80 giorni, quanti servirono a Jules Verne per fare il giro del mondo».
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Summit del vino e voci di donna.
La rassegna Wine Experience di scena l’1 e 2 luglio Summit del vino e voci di donna Centocinquanta cantine tra le migliori d’ Italia, sei eventi speciali che uniscono vino e creatività in un borgo, quello di Oschiri, ricco di storia e archeologia: ili e 2 luglio andrà in scena la quarta edizione del Wine Experience 2022. La rassegna, evento unico in Sardegna, rappresenta un vero e proprio summit del vino con i più importanti esperti ed esperte dell’enologia e viticoltura a livello nazionale. Ad aprire la manifestazione sarà il i luglio l’incontro in cui i cambiamenti climatici, la viticoltura sostenibile e la figura imprenditoriale femminile, saranno i principali temi al centro degli incontri. Ed é proprio sull’argomento donne e vino che si concentrerà una parte importante del dibattito.
Fonte: Unione Sarda.
Cantina Jazz va in tour nei borghi.
Dopo il debutto in piazza a Lorenzana prossima tappa a Santa Maria a Monte Ecco il calendario? Pontedera Costruire sinestesie eno-musicali nelle pubbliche piazze, nei parchi e nei punti panoramici di piccoli borghi pisani. Ripartono gli appuntamenti di Cantina Jazz, dopo quasi due anni di stop, in una nuova e originale rassegna estiva dedicata al vino, alla buona cucina, alla musica e all’arte. Si tratta di “Enostesie nei Borghi”, un cartellone di ben sei appuntamenti, allestiti grazie al contributo della Fondazione Pisa, col patrocinio della Provincia di Pisa, in convenzione con il Corso di Studi in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Pisa, e in collaborazione con la delegazione A.I.S. di Pisa, con la condotta SlowFood di Pisa e Monte Pisano, e con l’app enoturistica Vinis.
Fonte: Tirreno Pontedera.
La viticoltura guarda al futuro e al turismo.
Il convegno organizzato dalla cantina Ca’ di Rajo CIMAOOLMO Trecento persone tra produttori di Veneto e Friuli, autorità, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo della finanza si sono date appuntamento giovedì scorso per parlare della prossima vendemmia e del futuro del settore nel corso della serata organizzata dalla cantina Ca’ di Rajo, con sedi a San Polo di Piave, Azzano Decimo e Treppo Grande. L’evento, organizzato da Simone, Alessio e Fabio Cecchetto, i tre fratelli alla guida della cantina di San Polo di Piave, e tenutosi presso il pattinodromo di Cimadolmo ha aperto un tavolo di lavoro su temi come la sostenibilità, l’enoturismo e il cicloturismo. In vista della prossima vendemmia, Ca’ di Rajo ha riunito i suoi conferitori e le autorevoli voci del settore vitivinicolo per condividere un approccio comune ad una viticoltura sempre più sostenibile.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Vigneti ingialliti, cresce l’allarme flavescenza «Estirpare le piante, aumentare i trattamenti» – Piante devastate dalla flavescenza «Più trattamenti e viti sradicate».
Dagli alberi bostricati sul Grappa e lungo la Pedemontana del Cansiglio, ai filari di glera sulle Colline Unesco, ma da qualche settimana anche in pianura. Non si tratta dello stesso insetto. In questi giorni è la cicalina della vite a preoccupare (nella foto, le piante colpite. Piante devastate dalla flavescenza «Più trattamenti e viti sradicate» L’assessore Caner: «In alcuni casi è necessario tagliare l’intero vigneto per non danneggiare tutti» Anche l’utilizzo dei fitofarmaci è un obbligo ma bisogna impiegare solo quelli autorizzati Piante ingiallite, come fosse autunno inoltrato. Dagli alberi bostricati sul Grappa e lungo la Pedemontana del Cansiglio, ai filari di glera sulle colline Unesco, ma da qualche settimana anche in pianura. Non si tratta dello stesso insetto. In questi giorni è la cicalina della vite a preoccupare.
Fonte: Tribuna Treviso.
Sostenibilità nella viticoltura tavolo di lavoro a Ca’ di Rajo.
Trecento persone tra produttori di Veneto e Friuli, autorità, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo della finanza si sono date appuntamento giovedì 23 giugno per parlare della prossima vendemmia e del futuro del settore nel corso serata organizzata dalla cantina Ca’ di Rajo, con sedi a San Polo di Piave, Azzano Decimo e Treppo Grande. L’evento, organizzato da Simone, Alessio e Fabio Cecchetto, i tre fratelli alla guida della cantina di San Polo di Piave, e tenutosi presso il pattinodromo di Cimadolmo, ha aperto un tavolo di lavoro su temi come la sostenibilità, l’enoturismo e il cicloturismo. In vista della prossima vendemmia, Ca’ di Rajo ha riunito i suoi conferitori e le autorevoli voci del settore vitivinicolo per condividere un approccio comune ad una viticoltura sempre più sostenibile.
Fonte: Tribuna Treviso.
Chef in Cantina, ecco le date.
Torna ad Offida l’appuntamento ‘Chef in Cantina’. Le date per l’edizione 2022 sono le seguenti: 8-29 luglio, 10 agosto. Le cantine che ospiteranno l’evento: sono San Filippo, Tenuta La Riserva, La Valle del Sole, che promettono dell’ottimo vino ed ospitalità. A lavoro gli chef di Blob Caffè & Ristorante e Osteria Ophis che prepareranno tante prelibatezze nella cittadina del vino. La manifestazione Chef in Cantina nasce grazie alla collaborazione e la sinergica dei ristoratori Aro di Offida con le aziende vitivinicole del territorio aderenti e coinvolgerà anche le strutture simbolo della cittadina alle quali si potrà accedere. Un’iniziativa che mette insieme le eccellenze del territorio, bellezze storico architettoniche e le tradizioni enogastronomiche.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Wine Experience Oschiri, oltre 120 cantine in mostra per due giorni.
Wine Experience Oschiri (Weo), cresce. La manifestazione, in programma l’1 e il 2 luglio tra il teatro comunale e la piazza, raddoppia il numero di cantine, da 60 fino a 120 e si apre sempre più a un contesto nazionale e internazionale. La quarta edizione, nel paese vocato alla viticoltura, compreso nell’area del Vermentino di Gallura docg, rafforza il legame tra enologia, arte, design, artigianato e uno stretto rapporto col territorio. “Al centro della manifestazione c’ è il vino, col suo valore economico, culturale, sociale, umano”, ha messo in luce il presidente dell’associazione Wine Experience Oschiri, Tigellio Danese che organizza con il Comune. In programma incontri con rappresentanti dell’enologia regionale, nazionale e internazionale ed eventi culturali.
Fonte: SardiniaPost.
L’Igt Toscana vale il 27% del vino della Regione (e 500 milioni di euro alla produzione).
I dati del Consorzio Vini Toscana, che ha confermato alla presidenza Cesare Cecchi. Il cui obiettivo è mettere ordine intorno ad un top brand del vino. Porta con sé il nome della Toscana, Regione italiana tra le più famose nel mondo, per il vino e non solo, e sotto il suo grande cappello riunisce vini di altissimo lignaggio, produzioni più “pop”, ed è spesso uno strumento di sperimentazione enologica in territori in cui spesso, Doc e Docg, sono improntate al monovitigno. È il ritratto, di sintesi, dell’Igt Toscana, indicazione geografica che rappresenta il 27% della produzione regionale, rivendicata da 1.400 produttori imbottigliatori che ogni anno danno corpo a 90 milioni di bottiglie che nascono da 12.500 ettari, per un valore alla produzione stimato intorno ai 500 milioni di euro. Una tipologia che finisce per il 31% sul mercato italiano e per il 69% all’export (cresciuto del 126% negli ultimi 10 anni), con il 33% delle bottiglie esportate che va in Usa ed il 46% in Europa. Dati del Consorzio Vino Toscana, che riunisce oltre 130 delle più importanti cantine del “Granducato”, che ha riconfermato alla presidenza Cesare Cecchi (ai vertici anche della storica cantina Cecchi), eletto dal cda composto da Lamberto Frescobaldi (presidente Frescobaldi) e Rosanna Matteoli (vicepresidente Cantina Cooperativa Montalbano Vino e Olio), vicepresidenti, Davide Ancillotti (presidente Cantina Cooperativa ViViTo e Le Chiantigiane), Renzo Cotarella (ad Antinori), Mario Piccini (presidente Tenute Piccini), Davide Profeti (dg San Felice), Sandro Sartor (ad Ruffino), Donata Vieri (direttore Cantina Cooperativa I Vini di Maremma), Enrico Viglierchio (dg Banfi) e Alessandro Zanette (direttore Melini – Gruppo Italiano Vini), il cui obiettivo a breve termine è raggiungere il riconoscimento da parte del Ministero e avere così piena operatività ed essere in grado di dare al vino Toscana Igt la governance di cui ha bisogno per la sua tutela e la sua valorizzazione.
Fonte: WineNews.
Wine & food italiano, settore solido e in crescita. Anche grazie alle tante aziende familiari.
Il “Food Industry Monitor 2022” by Università di Pollenzo e Ceresio Investors. Carlo Petrini: “ora però serve un cambio di paradigma”. È solido, anche grazie ad un 2021 di forte ripresa, il settore del wine & food italiano. Che guarda ad un 2022-2023 che sarà ancora di crescita, ben oltre la media dell’economia nazionale. Anche se è una crescita che, in termini assoluti, con ogni probabilità sarà minata dall’inflazione galoppante. In un settore, quello della produzione di vino e di cibo, dove le aziende a guida familiare continuano a performare meglio della media. E continuano ad investire in sostenibilità, vera sfida del futuro, e di quel cambiamento di paradigma che il fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, predica da anni, “basato non sul consumo e sul profitto come unico parametro, ma sull’economia delle relazioni e sulla consapevolezza che le risorse non sono infinite” che proprio i giovani, che stano costruendo l’imprenditoria del 21esimo secolo, potranno concretizzare, ma a cui tutti siamo chiamati a partecipare. Messaggio che arriva dalla presentazione del “Food Industry Monitor 2022”, realizzato dall’Università di Pollenzo, insieme a Ceresio Investors. I numeri, illustrati da Carmine Garzia dell’Università di Pollenzo, e basati sull’analisi dei bilanci di 852 aziende del settore, che rappresentano il 75% delle società di capitale del comparto, con un fatturato aggregato di 65 miliardi di euro (e che producono prodotti lattiero-caseario, olii, pasta fresca e secca, carne e derivati, surgelati, vino, acque minerali, birra, caffè, conserve, distillati, dolci e prodotti da forno, farine, food equipment e packaging), confermano che il 2021 ha segnato una forte ripresa del settore del food, con una crescita record del 6,8%, superiore alla crescita del Pil (6,6%).
Una crescita che si protrarrà anche nel 2022 e nel 2023 con tassi intorno al 4% annuo, più del doppio del Pil, secondo le stime attuali. I segmenti che cresceranno di più, secondo le proiezioni, saranno farine +11,4%, caffè +10%, olio +9,7%, latte +7,7, surgelati +5,4%, mentre il vino, previsto a +4,8%, è appena al di sotto della media, seguito da distillati, acqua, dolci, salumi, birra e pasta. “Ma è un crescita legata alla traslazione sul prezzo finale dell’aumento del costo delle materie prime – spiega Carmine Garzia dell’Università di Pollenzo – che, per molti prodotti, influiscono più per più del 60% sul prezzo al consumo, e quindi ci sarà da capire fin quando la produzione, che in tanti casi ha già margini bassi, potrà assorbirli, o dovrà riversarli al consumatore, che però vede calare al contempo il suo potere di acquisto”.
Fonte: WineNews.
In Australia sul mercato nuove bottiglie di vino in plastica riciclata.
In Australia sono state lanciate sul mercato nuove bottiglie per il vino in plastica PET riciclata al 100%. Si tratta di bottiglie ecologiche realizzate interamente in plastica PET riciclata, il loro uso consentirà di ridurre l’impronta di carbonio del settore vinicolo. Secondo quanto riferito, le bottiglie sono più leggere dell’83% e il loro profilo più sottile e piatto consentirà di inserirne il doppio in una cassa di vino standard, consentendo anche un trasporto più efficiente.
Fonte: Federvini.
L’eleganza del vino risiede nell’equilibrio e la leggiadria non è esilità.
Qualche giorno fa, confrontandomi con alcuni produttori di una nota denominazione italiana in cui mode e tendenze hanno sempre attecchito in maniera marginale, mi sono ritrovato a trattare un tema di cui avevo avuto già modo di scrivere in queste pagine e di dissertare durante alcuni incontri enoici e degustazioni: l’eleganza. Un termine che rientra nel novero dei descrittori abusati e usati, spesso, in maniera fuorviante nel mondo del vino, eppure uno dei valori più importanti quando e se lo si ritrova nel calice.
Fonte: Wine Blog Roll.
Dalla vigna alla bottiglia, il vino secondo Luca D’Attoma.
È l’enologo delle scommesse vincenti, creatore di prodotti autentici e territoriali. Presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma, la degustazione di nove etichette da lui firmate, in un vero e proprio Giro d’Italia del vino. Potrebbe essere ribattezzato l’enologo delle grandi sfide Luca D’Attoma, l’uomo che lascia il segno in cantina per caparbietà e originalità, padre putativo di vini dall’approccio schietto e sincero. In tempi non sospetti, anche un visionario, un pioniere della viticoltura biologica: quella che oggi, infatti, sembra essere diventata una moda, per Luca D’Attoma era invece una necessità di vita. Sin dagli anni 90.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Vino in estate, falsi miti e tabù da sfatare.
Vino in inverno e birra d’estate? Si tratta solo di un falso mito poichè il vino non deve avere tabù: basta consumarlo nel modo giusto rispettandone le caratteristiche, anche in estate dove erroneamente si pensa che consumarlo possa appesantire o non essere la bevanda giusta per le afose temperature. Gli esperti di Sommelier Coach svelano verità e falsi miti sul consumo di vino durante la stagione estiva. L’estate e le alte temperature sono arrivate in anticipo rispetto alla data del calendario, ma per i più appassionati e inossidabili wine lovers occorre chiarire che il vino non perde il suo appeal in maniera così generica durante la stagione più calda.
Fonte: VDG Magazine.
Agroalimentare, oltre 11 milioni per la promozione vino sui Paesi Terzi.
La Regione finanzia con 11 milioni e 300mila euro il bando per la campagna di promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi 2022-2023 nell’ambito del Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. Dal 2008 ad oggi ammontano a 107 milioni di euro i fondi europei che la Regione Toscana ha destinato a questa misura, attivata nell’ambito della cosiddetta “OCM Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo). La misura è finalizzata ad aumentare la competitività dei produttori di vini sui mercati extra-UE, attraverso azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono state finanziate inoltre anche la partecipazione a manifestazioni, a fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione intraprese.
Fonte: Toscana Notizie.
Vino, Sicilia prima per produzione bio in Italia. Al via la rassegna internazionale del Biodivino.
La Sicilia rappresenta il maggior distretto italiano dei vino bio, su una superficie totale di 98 mila ettari, 30 mila sono quelli certificati bio rappresentati da un 22% di aziende bio, che a conti fatti significa il 34% del biologico in Italia. Nel 2020 sono state prodotte quasi 10 milioni di bottiglie doc Sicilia da agricoltura biologica. È uno dei dati emersi nel corso della presentazione della rassegna Internazionale Biodivino, ospitata a San Martino delle Scale, fino al 26 giugno.
Fonte: Sicilia – Gazzetta del Sud.
Nord Italia, finanziamenti per promozione del vino e liquidazione danni.
Nuovo bando in Veneto a sostegno della valorizzazione dei vini regionali sui mercati terzi. In Emilia Romagna è in arrivo un’anticipazione da 23 milioni dei risarcimenti per le gelate 2020. A partire da agosto, grazie a un’anticipazione di 23 milioni di euro da parte della Regione sulle risorse statali, inizieranno ad essere erogati gli indennizzi alle imprese agricole che hanno subito danni alla produzione causati da gelate e brinate nel 2020. L’anticipazione sarà resa possibile dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio di previsione 2022, con via libera dell’Assemblea legislativa prevista entro il prossimo luglio.
Fonte: AgroNotizie – Image Line.
Agroindustria: 23 milioni per azienda MGM Mondo del Vino.
Il Ministero dello sviluppo economico comunica che è stato approvato il contratto di sviluppo presentato da MGM Mondo del Vino Spa, azienda attiva nella produzione, imbottigliamento e vendita di vini e spumanti, che punta ad ampliare e ammodernare gli stabilimenti produttivi di Priocca (Cuneo) e di Acqui Terme (Alessandria) attraverso un investimento industriale di 23,4 milioni di euro. Il piano di sviluppo viene agevolato con un contributo a fondo perduto di 8,8 milioni di euro messo a disposizione dal Mise che permetterà, oltre a salvaguardare l’occupazione esistente, di creare almeno 21 nuovi posti di lavoro entro il 2025.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico.
Convention nazionale “Donne del vino”, pronte a ripartire dopo l’incontro in Campania.
Si chiude con un bilancio decisamente positivo la Convention nazionale delle Donne del Vino, che ha visto la presenza in Campania di socie provenienti da tutta Italia. Nei quattro giorni di soggiorno, le associate hanno avuto modo di scoprire la Campania del vino (e non solo) in alcune delle sue espressioni più importanti, dal Parco Nazionale del Vesuvio ai Campi Flegrei, dall’Irpinia all’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022. Accompagnate dalle socie campane, le Donne del Vino hanno seguito un percorso itinerante che ha permesso loro di conoscere diverse produzioni vinicole, aziende storiche e attività più moderne. Ogni cantina ha raccontato la propria produzione, dall’evoluzione di tradizioni tramandate da generazioni di produttori, ad aziende più giovani proiettate al know how.
Fonte: Il Mattino.
STAMPA ESTERA
Alexandre Ricard: «Nous voulons être des créateurs de convivialité à grande échelle».
ARRIVÉE DE PERNOD RICARD DANS [UNIVERS DU VIN ROSÉ, INTÉRÉT CROISSANT POUR LES BOISSONS SANS ALCOOL, RECOURS AUX DONNÉES NUMÉRIQUES… LE PRÉSIDENT-DIRECTEUR GÉNÉRAL DU GROUPE EXPLIQUE SES CHOIX, ›ROPOS REQFJLIJS PAR STEPHANE REYNAUD sreynaudelefl garo.fr En mars dernier, le groupe Pernod Ricard, numero deux mondial des vins et spiritueux (8,824 milliards de chiffre d’affaires en 2021-2022) annonçait une prise de participation majoritaire dans le Château Sainte-Marguerite (environ 1 million de bouteilles prochiites selon nos sources), à La Londeles-Maures (83). L’entreprise développe aussi les boissons sans alcool. Surtout, depuis quelques jours, pour mieux cibler ses ventes partout dans le monde, le groupe recourt aux données numériques. La prise de participation majoritaire dans Château Sainte-Marguerite vient de marquer l’entrée de Pernod Ricard dans le monde du rosé. Est-ce seulement un début ? Alexandre RICARD. – Il y a des moments de consommation de haute énergie, dans les boites de nuit, sur les plages, qui donnent une très belle place au rosé. Nous le constatons sur la Côte d’Azur, à Ibiza, à Mykonos, dans certains chahs huppés, à Miami, dans les stations de ski aussi. Ce sont des lieux où le champagne, la vodka, la tequila, le whisky fonctionnent delà. Nous avions une belle opportunité de compléter notre offre avec le rosé pour ce type d’établissements. Ce vin est à la mode. Peut-onparler d’un «phénomène rosé» ? Oui, si nous parlons des rosés de très bonne facture, de grande renommée, et plutôt des rosés Côtes de Provence. Il se trouve que Château Sainte-Marguerite, un des 18 crus classés de Provence, est d’une qualité extraordinaire. C’est aussi un endroit remarquable.
Fonte: Figaro.
Le rosé, carte maîtresse de la Provence.
Le rosé coche toutes les cases propres à lui donner un avantage irrésistible quand point l’été. Sa santé est insolente et ne se dément pas. Depuis une vingtaine d’années, la production monte en flèche —à la différence de celle du rouge et du blanc —, et la consommation suit, surtout en France, où une bouteille sur trois est un rosé. Son royaume se trouve en Provence: 91% des vins qui y sont produits ont cette couleur, et 40% de la consommation dans l’Hexagone provient de cette région. Un autre indicateur est affolant: les exportations de rosé de Provence ont augmenté de 516% en dix ans. On comprend pourquoi les vignerons provençaux, souvent imités ailleurs, jouent cette carte «à fond ». La couleur plait. Le goût plait. La fraîcheur plait. La légèreté, supposée, plait. En prime, ce breuvage parait le mieux adapté aux canicules que l’on vient de vivre, et qui auront tendance à se répéter. Il colle aussi aux envies de convivialité, après deux années de Covid. Le prix de la bouteille est un autre atout. Elle est toujours moins chère qu’un blanc, y compris pour le haut de gamme à zo euros et parfois plus. Ce n’est pas négligeable, en cette période d’inflation qui rogne le pouvoir d’achat. Le prix attractif vient sans doute de la réputation souvent teintée de mépris du rosé, même s’il est pris bien plus au sérieux qu’il y a vingt ans, y compris par les vignerons cultivant en rouge ou en blanc. Le paradoxe est qu’un rosé de qualité est complexe à réaliser. Il faut souvent ramasser les raisins la nuit afin de capter leur fraîcheur, le faire vite aussi, à la machine à vendanger.
Fonte: Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 24 giugno 2022!
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Valtellina, i tre vini che raccontano il clima che cambia.
Danilo Drocco lancia Vigne di Montagna Il clima che cambia sta trasformando la Valtellina in una zona vinicola sempre più interessante. Accanto alle cinque sottozone classiche di produzione del Valtellina Superiore (Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella), altre stanno emergendo. Dove prima l’uva faticava a maturare, oggi si possono raccogliere frutti perfetti. Ad intuire come si sia allargata la mappa dell’eccellenza e come si stiano trasformando le zone classiche è stato Danilo Drocco (nell’illustrazione qui sotto), l’enologo piemontese che ha sostituito il “gigante” trentino Casimiro Maule alla guida di Nino Negri, azienda del Gruppo Italiana Vini, nata nel 1897 e forte di un vigneto di 35 ettari.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Montepulciano d’Abruzzo 2020 Orgoglio di Torre dei Beati.
Torre dei Beati è tra le cantine di — riferimento dell’Abruzzo che fa vini di qualità. E il Montepulciano è il vino locomotiva per la sempre più apprezzata azienda (ha base a Loreto Aprutino) di Adriana Galassio e Fausto Albanesi. Interpretazione fedele al territorio ha una spettacolare bevibilità e una gran estensione di abbinamenti a tavola. Di un bel color rubino intenso profuma di amarena e vanigli. Al gusto è fresco, rotondo e piacevolmente sapido. Sul finale una bella nota speziata. gli arrosticini ?
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Famiglia Polara sul fronte del vino di qualità.
Creato dall’azienda anche il portale Botteghe di Corleone per la promozione e la vendita di prodotti Una storia lunga tao anni e lo spirito fresco di chi guarda avanti con un’idea precisa: il vino come simbolo e ambasciatore di un territorio. E la storia dell’azienda Principe di Corleone che fa capo alla famiglia Pollara ed è guidata da Vincenzo e Lea ma in azienda sono già presenti i figli i quali hanno deliberatamente scelto di tornare qui dopo aver fatto varie esperienze in giro per il mondo. Leoluca e Pietro (quarta generazione), dopo anni di studio ed esperienza professionali anche all’estero, sono tornati a casa : il primo cura gli aspetti relativi al marketing aziendale, Il secondo II lavoro in campagna e in vigna. Cuore dell’attività produttiva è la cantina in Contrada Malvello, a qualche minuto di macchina da Corleone.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
Stop alle auto e servizio di bus navetta.
Il 29 giugno a confronto sul futuro del territorio Brand Irpinia, l’agrario De Sanctis lancia la sfida tin incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino. A confrontarsi nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema ‘Taurasi, the king of Southern Italy”: il presente e il futuro dell’Irpinia del vino”. Una sfida per costruire un marchio territoriale, il Brand Irpinia” che riunirà tecnici e professionisti per un concreto rilancio dell’Irpinia, terra del vino di qualità.
Fonte: Nazione La Spezia.
Benvenuto Vermentino domani inizia l’evento.
Traffico rivoluzionato domani e domenica per salire al centro storico di Castelnuovo, dove torna Benvenuto Vermentino, dopo i due anni di assenza a causa della pandemia. La scelta migliore dal punto di vista logistico per i visitatori, è quella di muoversi sulle due ruote tra moto e scooter, che possono tranquillamente raggiungere il cuore del paese. Assolutamente sconsigliabile muoversi in auto, considerata la mancanza dii parcheggi: a questo proposito l’amministrazione comunale ha potenziato i servizi di bus navetta che faranno la spola dal centro commerciale “La Miniera” a partire dalle 17 proprio di domani e dopodomani per portare su e giù visitatori.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
In alto i calici, parte il Prosecco Fest Tre giorni all’insegna delle bollicene.
Da oggi fino a domenica degustazioni in centro Protagonista il Valdobbiadene Docg Inizia oggi una tre giorni all’insegna delle bollicine. Fino a domenica Como ospita infatti la prima edizione della Prosecco Fest, edizione speciale estiva del Lake Como Wine Festival. Come si evince agevolmente dal titolo della kermesse, l’appuntamento è interamente dedicato al prosecco, in particolare al Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg. Nel cuore del centro storico, fra via Ballarini e via Gobetti, dieci cantine di Valdobbiadene presenteranno il loro vino, abbinato allo street food proposto dai ristoranti Pretesto e Visini.
Fonte: Provincia Como.
Torna “Calici sotto le stelle” Degustazioni a Cremnago.
Torna l’appuntamento “Calici sotto le stelle” a Cremnago di Inverigo. Domani, dalle ore 17 alle ore 241e vie della frazione inverighese saranno una “grande cantina” con la presenza di viticoltori provenienti da sei regioni italiane. I visitatori avranno la possibilità di effettuare delle degustazioni, sotto le stelle, in un autentico tour. Ma la serata propone delle opportunità anche ai non amanti del vino, con l’esposizione delle bancarelle, lungo le vie del paese, degli hobbisti e con i mercatini. Artisti e musicisti allieteranno i partecipanti a suon di musica. I ristoranti presenti sul territorio propongono la cena a tema, arricchendo per l’occasione il menù con dei piatti particolari.
Fonte: Provincia Como.
Studiare il vino nell’orbita spaziale.
C’è anche l’enologo Donato Lanati nel ristretto novero di scienziati internazionali coinvolti nel programma di ricerca e sviluppo promosso da Thales Alenia Space. Si tratta di una sperimentazione scientifica su viti e vini, che verrà condotta all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in orbita intorno alla Terra, per trovare soluzioni in grado di proteggere la vite stessa da agenti patogeni e fitofagi, nonché dagli effetti devastanti provocati dai cambiamenti climatici. A fare da “cavia” saranno barbatelle e vini di tre storici vitigni (Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico), rispetto ai quali si studieranno e analizzeranno le mutazioni vegetali e biochimiche in condizioni di microgravità.
Fonte: Monferrato.
Marketing del vino, la giunta finanzia evento.
Marketing territoriale ed eventi vari in occasione della produzione del vino novello in programma ad ottobre prossimo. Lo ha deciso la giunta comunale che ha approvato la candidatura del comune ad un finanziamento di 40mila euro per realizzare, il terzo fine settimana di ottobre una serie di eventi. «Il comune—spiegano i promotori dell’iniziativa -, intende proporre il progetto denominato “arte olio e vino”, un evento diffuso nel centro storico della città, nei giorni 22 e 23 ottobre, in coincidenza con lo sbocca mento dei vini novelli, che prevederà la realizzazione di un percorso esperienziale ed immersivo nella tradizione sanseverese.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
II Primitivo di Manduria sbarca a Roma – II vino Primitivo di Manduria pronto a sbarcare a Roma.
Dal vino nello spazio allo spazio per il vino. Con un titolo decisamente significativo, ovvero “Spazio infinito, eternità del vino. In onore di David Sassoli” si aprirà lunedì prossimo a Roma il 15simo forum internazionale della cultura del vino organizzato dalla fondazione italiana sommelier con un ricco calendario che vedrà protagonista il Primitivo di Manduria. Ai banchi d’assaggio il consorzio di tutela si presenta con circa 70 etichette di ben 41 aziende. Diverse tipologie saranno degustate da enotecari e ristoratori affascinati dalla grande denominazione pugliese. Il vino di Manduria sarà protagonista anche del seminario dedicato alle varie espressioni del Primitivo di Manduria.
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
Il Teatro nel bicchiere torna coni ‘ri-Nascimenti’.
Dal 23 luglio al 10 settembre rappresentazioni accompagnate da calici di vino Protagonisti i borghi di Scansano e Sorano, ma si chiude al parco di Roselle. Tinascimenti è il tema dell’undicesima edizione del festival ‘teatro nel bicchere’ che si terrà a Scansano dal 23 luglio al 10 settembre. Da undici anni il festival accende visioni in Maremma, celebrando un connubio tra arte ed eccellenza enoica del territorio. II Petit Festi-val di Teatro, Vino e Performance, così si chiamava all’inizio, attraversa la Maremma, da Scansano ad Orbetello, da Grosseto a Castiglione della Pescaia, seminando teatro e meraviglia tra la gente, portando lo spettacolo dal vivo nelle piazze, nei borghi, in cantine e aziende vitivinicole, in giardini, aree archeologiche, per poi tornare ad abitare i teatri.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Nasce la Rete Valpantena «Valorizziamo il territorio».
«Battezzata» a Romagnano l’alleanza tra sette imprenditori dei settori agroalimentare ed enologico Nasce la Rete Valpantena «Valorizziamo il territorio» II presidente Nicoletto: «Obiettivo attirare il 5-10% dei turisti che arrivano nel Veronese, grazie al paesaggio e alle eccellenze». È stata battezzata ieri, tra vini Valpolicella, olio e cibi gourmet del ristorante stellato La Cru a Romagnano, la Rete Valpantena. Non nasconde la soddisfazione Ettore Nicoletto, presidente del nuovo network di valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari e dell’offerta enogastronomica nell’area, tutta da riscoprire, tra 200 e 600 metri di altitudine a Nordest di Verona. Un progetto accarezzato da tempo, prima del Covid-19, che vede ai nastri di partenza la collaborazione tra Agricola Pernigo, Angelini Wines e Estates, Costa Arente, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat, Ripa della Volta e il Ristorante La Cru con Villa Balis Crema. I sette imprenditori della Rete sono Andrea Pernigo, Agricola Pernigo; Ettore Nicoletto, Angelini Wines e Estates-Bertani); Igor Boccardo, Costa Arente di Genagricola-Le Tenute del Leone Alato); Massimo Gianolli, La Collina dei Ciliegi e Ca’ del Moro Wine Retreat; Tommaso Zanini e Francesco Montresor Ripa della Volta e Diego Zecchini, Ristorante La Cru e Villa Balis Crema.
Fonte: Arena.
Franz Haas, la storia di una cantina in un nome.
Per chi ancora non li conoscesse, la prima cosa da fare è correre in un’enoteca e andare ad acquistare una loro bottiglia di vino. Poi, il passo successivo, è quello di salire in macchina e andarli a trovare, per sentire da loro la storia di un’azienda che viene tramandata da sette generazioni al primogenito di famiglia, che ha l’onore e la responsabilità di portare sempre lo stesso nome, Franz. Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. Franz Haas è un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione. Ciascun Franz Haas con il suo tocco e il suo stile. Amore, passione e determinazione sono le tre parole chiave per fare un buono vino secondo il geno creativo di questa famiglia che, a febbraio di quest’anno, ha dovuto dire addio al suo simbolo: il settimo discendente della dinastia. Pioniere del vino e visionario della propria terra, Franz Haas era un punto di riferimento dell’Alto Adige.
Fonte: Corriere Romagna.
Cinemadivino: i grandi film si gustano in cantina.
Torna il percorso enogastronomico/visionario che ci accompagna lungo le strade e nelle cantine dell’Emilia Romagna, da giugno ad agosto 2019. La rassegna “Cinemadivino. I grandi film si gustano in cantina” , in programma durante il periodo estivo, si propone la visione di un film tra i filari o nelle aie, in pellicola 35mm in abbinamento alla degustazione di vini, ma anche di prodotti gastronomici del luogo. Con questa formula ogni serata è unica: cambiano i protagonisti, cambiano i vini degustati, i film, e ovviamente lo straordinario scenario paesaggistico, che fa da cornice a queste splendide serate. Inoltre, la proposta viene affiancata dalla degustazione di prodotti tipici e le loro rielaborazioni, che possono essere preparati dai produttori stessi oppure dal Food Truck di Cinemadivino.
Fonte: Virgilio.
Cantele, la forza della Puglia sta anche nel bicchiere.
Meta turistica di primo piano da ormai parecchi anni, terra di grandi sapori che alimentano una cucina di alto livello, la Puglia sta ora cercando di colmare il gap anche nel mondo vinicolo. Forte di un’ampia varietà di microclimi e vitigni, alcuni anche piuttosto noti come Negroamaro e Primitivo, punta ad alzare l’asticella sotto l’aspetto enologico, trainata da alcune cantine che hanno fatto della qualità la oro stella polare, in una regione dalla lunga tradizione ‘quantitativa’ di uva da taglio. Cantina Cantele è una di queste. Condotta da quattro cugini, eredi di una storia aziendale-familiare che affonda le radici ai primi del Novecento, ha il suo quartier generale nel Salento ma possiede vigneti anche in Manduria, vantando dunque bandierine nelle due zone più vocate di Puglia.
Fonte: Quotidiano.net.
Alta ospitalità, grande cucina e vigneti toscani: chef Cannavacciuolo & Laqua Vineyard.
Apre a Terricciola, tra Pisa e Volterra, con il Ristorante Cannavacciuolo Vineyard, ed un sodalizio con la cantina La Spinetta. Punta sul mix di alta ospitalità, grande cucina e bellezza dei vigneti toscani, il nuovo Laqua Resorts della collezione di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo, fin dal nome. Si chiama infatti Laqua Vineyard, a Casanova delle Spinette, nel borgo etrusco di Casanova, nel comune di Terricciola tra Pisa e Volterra, il progetto dello chef pluristellato (con le due stelle Michelin del suo Villa Crespi, sul lago d’Orta, e una stella a testa per il Cannavacciuolo Bistrot di Torino e per il Cannavacciuolo Cafè & Bistrot di Novara), che si lega al vino anche grazie al sodalizio con la cantina La Spinetta della famiglia Rivetti. 30 posti nel resort, ed un ristorante che può accogliere fino a 60/70 persone, pensato anche per gli eventi, i cardini del nuovo progetto, il quarto della collezione Laqua Resorts, dopo quelli Meta di Sorrento, Ticciano e il Lago d’Orta, ed il primo fuori dalla Campania, terra natale di Cannavacciuolo, e dal Piemonte, dove ha fatto fortuna.
Fonte: WineNews.
Vino: si beve meno ma 30 MLN di italiani lo consumano.
In Italia si beve meno ma cresce il numero di italiani che consumano regolarmente vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Ha rivelare questi dati è l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’ Uiv, negli ultimi 10 anni i consumatori (oltre 29 milioni) sono cresciuti (+2,3%, +9% per le femmine), mentre a cambiare radicalmente sono le abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011,si abbassano di poco le percentuali sui giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre decresce la fascia 35-44 anni (-23%). Ad alzarsi sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su.
Fonte: Montenapo Daily.
I connsumi di vino in Italia. I dati.
Diminuiscono i consumi, aumentano i consumatori. È questa la nuova l’equazione italiana, che mette in relazione vino e popolazione, emersa dall’analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini sui dati Istat relativi. Complessivamente oggi sono 30 milioni i bevitori, ovvero il 50% della popolazione adulta. Se il 66% dei bevitori è costituito da uomini, la crescita maggiore nell’ultimo decennio (2021 sul 2011) si registra tra le donne: +2,3% la media nazionale Vs +9% per il gentil sesso. A sorpresa, però, i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono: se rispetto al 2011 i giovani tra i 18 e i 34 anni perdono in numerosità solo il 2,9%, è la fascia 35-44 anni a registrare la flessione più importante: -23%. A incrementare sono, invece, le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: nuovi dati Istat su platea di consumatori.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’analisi Uiv, negli ultimi 10 anni la numerosità dei consumatori (oltre 29 milioni) è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le femmine), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). A incrementare sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno. “Rispetto a trent’anni fa – ha detto il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi –, quando il vino era una sorta di companatico, si è evoluto moltissimo il rapporto con i consumatori.
Fonte: Tribuna Economica.
Vino, l’ambivalenza del calice: si beve di meno ma i consumatori aumentano.
In Italia si beve meno vino ma si beve in di più. Tutto chiaro? In altre parole, nonostante siano calati i volumi di consumo, sono aumentati i consumatori. In parole povere si beve di meno ma si beve in di più. Troppo confuso? Vero, ma non potevamo resistere all’idea di uno scioglilingua. Stando alla più recente analisi redatta dall’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato nuovi dati Istat sui consumi di alcolici nel 2021, nello Stivale si beve meno vino – in termini di quantità o volumi effettivi – ma sono di fatto aumentati i consumatori, che ora ammontano a circa 30 milioni (di cui il 66% di uomini e il 44% di donne).
Fonte: Dissapore.
Oiv: i risultati dello studio sull’uso dell’acqua nel processo di vinificazione.
Nell’ottobre del 2019 il CST, il Comitato scientifico e tecnico dell’Oiv, ha approvato l’inserimento nel programma di lavoro degli studi sull’uso dell’acqua nel processo di vinificazione. È stata istituita una task force sull’acqua nella vinificazione, incaricata di occuparsi delle questioni scientifiche e tecniche relative all’aggiunta di acqua nel processo di elaborazione del vino; la prof.ssa Monika Christmann è stata designata quale relatrice. Secondo l’Organizzazione internazionale della vite e del vino l’aggiunta di acqua è generalmente autorizzata nel caso di necessità tecnologiche, specie per veicolare qualsiasi sostanza enologica il cui uso quale additivo alimentare o coadiuvante tecnologico sia consentito. Inoltre, le diverse normative non specificano la percentuale massima di acqua consentita nel caso di necessità tecnologiche.
Fonte: Federvini.
Francia o Italia? La qualità traina le aste del vino.
L’attenzione degli investitori è per le grandi etichette di vini francesi, con il leader assoluto Romanée-Conti. A seguire i leggendari Bordeaux e subito dopo i vini italiani, molto apprezzati sulle piazze internazionali per il riconoscimento, ormai consolidato, del loro pregio. Nel confronto tra i vini italiani più pregiati e le etichette francesi cult chi vince? Sul fronte dei prezzi, un primo risultato ci viene dato dall’istantanea della performance dei fine wine elaborata dagli indici della piattaforma Liv-ex. Nei primi quattro mesi del 2022 la Borgogna e lo Champagne sono stati i migliori performer, in crescita, rispettivamente, del 18,6% e del 9,4%, mentre è stata piuttosto debole la performance del Bordeaux 500 (+3,15 per cento). Leggermente migliore risulta invece quella dell’Italia 100 (+3,9 per cento).
Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.
15° Forum Internazionale della Cultura del Vino, presente il Primitivo di Manduria.
“Spazio infinito, eternità del Vino. In onore di David Sassoli” è il titolo dell’iniziativa che si terrà da lunedì 4 luglio a Roma in occasione del 15° Forum Internazionale della Cultura del Vino della Fondazione Italiana Sommelier che ospiterà un grande protagonista: il Primitivo di Manduria. Alle ore 16 avrà luogo la consegna delle barbatelle, seguita dall’apertura dei banchi d’assaggio con 70 etichette di 41 aziende di vini sotto l’attenta guida del Consorzio di Tutela. Il pubblico di enotecari e ristoratori appassionati potrà degustare diversi tipi di vini della denominazione pugliese. Verso l’ora di cena, precisamente alle ore 20, avrà inizio il seminario “Le varie espressioni del Primitivo Di Manduria”, un viaggio immersivo nell’enologia che svelerà le diverse peculiarità di questo vino, dal più fresco al Dolce Naturale Docg, attraverso il racconto di dieci piccole e grandi aziende.
Fonte: Montenapo Daily.
Vino: rassegna ‘Biodivino’ a San Martino delle Scale.
Da venerdì a domenica prossimi a San Martino delle Scale (Pa), è in programma la rassegna internazionale ‘Biodivino’ con sessioni di degustazione dei vini partecipanti da parte di una commissione internazionale, banchi di vini ed eccellenze gastronomiche del territorio. “Vogliamoi alzare l’asticella della qualità dei vini biologici siciliani e internazionali – spiega Lillo Alaimo Di Loro, presidente di ‘Italia Bio’ – a partire dalla consapevolezza dei propri pregi e dei limiti delle produzioni in atto.
Fonte: ANSA.
La meglio gioventù (in rosa) del vino: tornano le Sbarbatelle .
Ad Asti la manifestazione che riunisce settanta vignaiole under35, provenienti da diciassette regioni italiane. Oltre alle gambe c’è di più. L’inno femminista del duo Jo Squillo- Sabrina Salerno, diventano simbolo di ribellione e anticonformismo, introduce bene questo evento declinato al femminile enoico.
Fonte: La Repubblica.
STAMPA ESTERA
Koscherer Wein aus dem Staatsgut.
In Baden-Württemberg findet der Kampf gegen den Antisemitismus jetzt auch im Weinberg statt. Von Rüdiger Soldt, Stuttgart Den Namen für den koscheren Wein gibt es schon, auch die Etiketten sind entworfen. Der Aufkleber für den koscheren Riesling ist salbeifarben, der für den koscheren Lemberger in hellem Ziegelrot gehalten. “LeChaim” soll der Wein heißen, das ist Hebräisch und heißt: “Auf das Leben”. Bis die ersten Flaschen die Staatliche Lehr- und Versuchsanstalt für Wein- und Obstbau in Weinsberg (LVWO) verlassen und mit dem Wein angestoßen wird, dürften noch drei Jahre vergehen. Die koschere Lebensmittelproduktion ist kompliziert und erfordert viel Wissen, mehr Personal und gründliches Arbeiten. In geringen Mengen wird koscherer Wein in Rheinhessen, im Rheingau und in der Region Mosel-Saar produziert. In den Weinbauregionen Baden und Württemberg war das bislang nicht der Fall. Auf Initiative des CDU-Fraktionsvorsitzenden Manuel Hagel und des CDU-Landtagsabgeordneten Christian Gehring startet das Staatsweingut ein auf drei Jahre angelegtes Projekt für 20000 Euro. Hagel engagiert sich seit Jahren für den Kampf gegen Antisemitismus und für die Pflege der jüdischen Kultur in Deutschland, damit will er auch das Geschichtsbewusstsein seiner Partei stärken — auch zur bewussten Abgrenzung von revisionistischen, rechtsextremistischen sowie rechtspopulistischen Positionen, die in der Gesellschaft seit Jahren mehr Zuspruch bekommen. “Mit dem Projekt ermöglichen wir, dass sich Menschen jüdischen Glaubens auch mit dem Kulturgut Wein aus Baden-Württemberg identifizieren können”, sagt Landwirtschafts- und Weinbauminister. Die Produktionsvorschriften zum Anbau und Ausbau koscheren Weins sind strikt: Vom Anbau über die Lese der Trauben bis zur Abfüllung und zum Verschließen der Flaschen muss die komplette Weinherstellung von einem qualifizierten Rabbinat überwacht werden; an Weinherstellung können sich nur männliche Juden beteiligen, die den Schabbat ehren und einhalten
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
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A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 23 giugno 2022!
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The Chedi Andermatt: tra le Alpi il match perfetto tra Oriente e Occidente.
Sapori, consistenze e colori diversi in un mix perfetto con l’obiettivo di ottenere l’armonia di Nicola Santini Decori orientali e rigore architettonico occidentale. Benessere e golosità per il palato. Svizzero nella location, internazionale nella vocazione turistica. Alla ricerca di un equilibrio che trova nell’eccellenza delle materie prime a tavola e nei servizi di altissimo livello, la sua ragion d’essere. La località è da scoprire: fuori dai circuiti svizzeri già noti ai più, jetsettari e a volte un po’ scontati. Andermatt è discreta, a misura d’uomo e sobria. La natura è tutta intorno, la cornice è quella delle Alpi Svizzere, ma quando si varca la soglia del lussuoso albergo, i confini tra spazio e tempo sembrano annullarsi per fondersi in un’atmosfera unica dominata dal culto del bello in tutte le sue manifestazioni.
Fonte: L’Identità.
La Mondeuse Noire.
Nella Savoia anche i vini rossi testimoniano il carattere del loro luogo d’origine, in particolare quelli del vitigno venuto da Vichy. Studio Muti I vini della Savoia non sono soltanto i bianchi secchi e acidi che accompagnano una fonduta accanto al focolare, per ritemprarsi dopo una giornata di sci. Accanto a questi vini d’alta quota, facili e abboccati, ci sono prodotti degni di interesse, e in particolare dei rossi derivanti dal vitigno autoctono: la Mondeuse Noire. Per convincersene, bisogna recarsi sulle alture dei paesini di Saint-Jean-de-laPorte e di Arbin, non lontano da Chambéry. In queste zone si possono contemplare i primi contrafforti del massiccio dei Bauges e le cime del Monte Bianco, ma anche le tipiche collinette scoscese dei vigneti, con un’inclinazione che in certi punti può superare il 50%.
Fonte: The Good Life.
Vino, workshop di respiro internazionale a Taurasi.
Organizzato dal Consorzio di Tutela, è in agenda i129 giugno Vino, workshop di respiro internazionale a Taurasi Un incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino, dove si confronteranno nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema “Come costruire un marchio territoriale: creiamo il Brand Irpinia”. Dopo i saluti del dirigente scolastico della Regia Scuola Enologica, Pietro Caterini, introdurrà il dibattito la presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia, Teresa Bruno. A seguire interverrà Gianfranco Sorrentino, proprietario di uno dei più noti ristoranti italiani di New York, “Il Gattopardo”, nonché Presidente del Gruppo Italiano.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Piadina, delitto e Sangiovese.
Cesena si tinge di giallo con “Piadina, delitto e Sangiovese”, rassegna itinerante di incontri dedicata a chi ha un debole per i misteri e i sapori tipici del territorio. Dal 23 giugno a128 luglio, in diversi luoghi della città, si terranno incontri con gli autori, aperitivi, brunch e pic-nic con delitto. Il primo è l’aperitivo con l’autore in programma oggi, alle ore 18, sotto il portico della Vineria del Popolo (Piazza del Popolo 14) . Il cesenate Luca Casadei, intervistato dalla giornalista Federica Bianchi, presenterà il suo romanzo giallo “Il caso Matias Ora” (Bookabook editore). Sabato 25 giugno, nel plateatico esterno del Nero Sublime (Corte Dandini 18), dalle ore 10, si terrà un inedito brunch con delitto. Giovedì 30 giugno, al Chiosko dei Giardini Savelli (viale Carducci 20), alle ore 18.30 l’appuntamento è con l’aperitivo con gli autori “Cesena in giallo: tra storia, cronaca e fiction”.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Con Slow Food visita alla cantina San Biagio Vecchio.
Le Condotte Slow Food Godo-Bassa Romagna e Faenza organizzano giovedì 30 giugno alle 19 una visita alla Cantina San Biagio Vecchio, in Via Salita di Oriolo, 11/A a Faenza. A fare da padroni di casa Andrea Balducci e Lucia Ziniti custodi delle tradizioni di un luogo unico, e di un vitigno autoctono salvato miracolosamente: il centesimino. Ci si trova nel piccolo comprensorio di Oriolo, con il nucleo principale del vigneto che circonda la cantina di vinificazione. Qui i terreni sabbiosi hanno un colore giallo ocra e ricoprono per qualche metro lo strato arenario-calcareo dello spungone. Su queste terre avare la generosa fertilità dell’albana viene limitata e produce frutti di grande qualità.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – La storia di una famiglia Il sogno di un uomo Ecco Franz Haas.
Da sette generazioni al primogenito della famiglia viene dato il nome di Franz e lui che ha il compito di portare avanti la filosofia dell’azienda vinicola in Alto Adige. Per chi ancora non li conoscesse, la prima cosa da fare è correre in un’enoteca e andare ad acquistare una loro bottiglia di vino. Poi, il passo successivo, è quello di salire in macchina e andarli a trovare, per sentire da loro la storia di un’azienda che viene tramandata da sette generazioni al primogenito di famiglia, che ha l’onore e la responsabilità di portare sempre lo stesso nome, Franz. Franz Haas non è solo una cantina, non è solo un marchio. Franz Haas è un uomo, una famiglia che da sette generazioni produce vino, che da sette generazioni mette nel vino la sua filosofia di vita: la continua instancabile ricerca della perfezione.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Vino dalla beva semplice e piacevole, agrumata e fruttata.
Il nome Vigna del Lauro segna precisa la vicinanza di questa pianta molto antica a una vecchia vigna di Tocai Friulano che rilascia intensi profumi speziati. Siamo nel Comune di Cormons, tra le DOC Collio e Isonzo, quando Fabio Coser, nel 1994, con la collaborazione di un suo grande amico tedesco, Eberhard Spangenberg, importatore di vini italiani, dà vita appunto al progetto Vigna del Lauro. L’azienda, con una superficie vitata di 8 ettari, da subito si avvale della collaborazione della signora Daniela e dei figli Matteo ed Enrico, seguendo i principi fondamentali del rispetto della natura, favorendo tecniche di lavorazione in vigna e in cantina che permetta di sviluppare una viticoltura ecosostenibile a garanzia dell’uomo e del territorio.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Vino e ciambella Torna la sagra più dolce – Vino, ciambella e sapori Torna la sagra più dolce.
Castel Guelfo, da domani a domenica Vino e ciambella Torna la sagra più dolce Servizio a pagina 8 Vino, ciambella e sapori Torna la sagra più dolce Da domani a domenica spazio alla gastronomia, alla musica e alle mostre Fusco (Pro Loco): «Avremo un occhio di riguardo per storia e cultura». Domani in piazzale Alighieri tributo a Zucchero, sabato a Michael Jackson, domenica a Battisti CASTEL GUELFO La Sagra del Vino e della Ciambella taglia il traguardo delle 40 edizioni. Tre giorni di festa grande in paese, da domani a domenica, per riabbracciare quella tradizione interrotta dalla pandemia per un biennio. Una genesi che risale al 1981 con l’allora ‘Sagra del vino vecchio e della commedia nuova’ che ha ceduto il passo, dall’anno successivo, alla denominazione attuale. Un format più volte rivisitato, che ha visto anche un periodo col palio tra i 4 torrioni guelfesi, ma con due assoluti comuni denominatori: il buon vino e la prelibata ciambella.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
La scommessa di Tenimenti Civa «Primi produttori di Ribolla Gialla».
Valerio Civa ha investito 35 milioni di euro a Povoletto Inaugurata la prima cantina interamente 4.0 d’Italia «Vitigno meraviglioso che ora deve “solo” entrare in tante case per essere conosciuto». L’ambizione è quella di affermare la Ribolla gialla come alternativa nobile al Prosecco. Valerio Civa, imprenditore originario di Parma che in Friuli ha già investito qualche anno fa aprendo Tenimenti Civa, la sua azienda agricola a Bellazoia, in comune di Povoletto, ha deciso di rilanciare, puntando stavolta sulla bollicina friulana, convinto che se in termini di volumi col Prosecco non c’è partita, la Ribolla gialla spumantizzata può invece dire la sua quanto a rapporto qualità prezzo.
Fonte: Messaggero Veneto.
Fresh hub a Prosecco «complementare col Polo del freddo».
Secondo Pizzimenti nessuna conseguenza per la Sdag e la zona industriale di Mossa Fresh hub a Prosecco «complementare col Polo del freddo». I1 polo del freddo è un tema che riguarda potenzialmente, oltre alla Sdag, pure Mossa che vorrebbe la riconversione degli stabilimenti industriali. Oltre alla ex Bertolini, ci sono la Piovesana e la Wild, «capannoni che possono essere riattivati senza alcuna riconversione di vocazione». Premessa necessaria per arrivare all’interrogazione (con relativa risposta) del consigliere regionale Diego Bernardis che ha chiesto, alla luce del nuovo fresh hub di Prosecco, quali sono le ripercussioni previste dalla Regione per il polo del freddo di Gorizia.
Fonte: Piccolo Gorizia.
«Riconoscere lo status di vigneti storici per le Cinque Terre».
«Riconoscere alle Cinque Terre le caratteristiche di vigneti storici ed eroici, come avviene per quei territori che presentano determinate caratteristiche quali la pendenza superiore al 30%, le terrazze a gradoni, permetterebbe ai produttori vitivinicoli di ottenere vantaggi nell’attribuzione dei punteggi al momento della partecipazione ai bandi per ottenere i fondi europei, nazionali e regionali». Davide Natale Pd, consigliere regionale di opposizione, torna sulla questione del riconoscimento dei vitigni eroici e storici per le Cinque Terre, in occasione della manifestazione Benvenuto Vermentino, che si terrà a Castelnuovo Magra questo fine settimana.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Pus della collina, nuove regole: non solo vigneti, crescono le tutele.
Salvaguardia per le colture, meno aree abbandonate Il Borgo Insigne approva per primo la convenzione aggiornata del Parco, l’amministrazione sta lottando contro gli incolti di Andrea Bagatta Rinnovata la convenzione tra i Comuni del Parco della Collina, con più attenzione ai nuovi prodotti. San Colombano è il primo dei Comuni del Parco ad approvare in consiglio comunale il rinnovo della convenzione del Plis. A breve lo faranno Graffignana, SantAngelo, Miradolo Terme e Inverno e Monteleone. Di fatto, la convenzione è simile alla precedente del 2017. La modifica più rilevante riguarda i principi generali per la tutela e valorizzazione della collina nella frase «salvaguardia e potenziamento delle colture agricoli tradizionali compatibili con la gestione del parco» viene cancellata la parola «tradizionali».
Fonte: Cittadino di Lodi.
Doppio marchio per oltre 200mila bottiglie all’anno.
L’azienda Montecappone è stata fondata nel 1968 mentre la recente Mirizzi nel 2015. Quest’ultima è condotta in agricoltura biologica ed è ubicata nel comune di Monte Roberto a 300 metri di altitudine sul livello del mare. Perla grande pendenza ha ottenuto il riconoscimento ufficiale della Viticoltura Eroica dal Cervim. Gli altri vigneti sono posizionati a Jesi, Staffolo e Monte Roberto con una produzione globale di vino si attesta sui 5.000 hl. Le uve vengono vinificate in maniera tradizionale, nella storica cantina Montecappone a Jesi.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Violante, un rosso da bere fresco: la rivoluzione dell’estate è servita.
Gianluca Mirizzi (Montecappone) lancia un Lacrima di Morro d’Alba speciale Creatività e fantasia. Più che mai anche per il vino che si rinnova mantenendo livelli dl eccellenza. Potrebbe essere il biglietto di presentazione di Gianluca Mirizzi e dell’azienda Montecappone. Subito la novità Tra le ultime proposte infatti ecco Violante, un vino ottenuto da uve Lacrima, «è un vino rosso da mettere in fresco per l’estate» come sostiene orgoglioso Mirizzi, apprezzato viticoltore di Jesi. L’azienda Mirizzi di Montecappone (questa la denominazione aggiornata), che fonde l’attuale produzione con quella storica è pronta quindi a una nuova scommessa. Da sempre leader nei vini bianchi, soprattutto di Verdicchio, si sta strutturando anche nell’offerta del vino rosso.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
GustoValsusa, dopo l’olio arriva il vino.
E’ entrato nel vivo il programma del circuito GustoValsusa che fino all’8 dicembre proporrà il territorio valsusino attraverso le sagre e le fiere che nel corso del tempo hanno saputo esaltare e valorizzare i prodotti della tradizione, come mele, castagne, patate, vini e formaggi. Dopo l’inedita Sagra dell’Olio Valsusino del 2 giugno a Borgone Susa, domenica 26 ad Almese sarà di scena la vitivinicoltura, con la Sagra del Baratuciat, vitigno da cui si ottiene l’omonimo vino DOC recentemente riscoperto e già destinatario di prestigiosi riconoscimenti.
Fonte: Valsusa.
Il bianco che non ti aspetti.
Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bian – ca. È autoctono della Valle di Susa e non ha parentele con i vitigni conosciuti. Era ad un passo dall’estinzione, ma è stato recentemente riscoperto e valorizzato. È presente nella bassa valle da almeno 15o anni, dove era estesamente coltivato fino ai primi del ‘yoo. La sua presenza è attestata da un documento inserito nel Bollettino Ampelografico del 1877. Il flagello della fillossera ha progressivamente limitato l’estensione dei vigneti. Il suo recupero si deve all’iniziativa di un cittadino di Almese, Giorgio Falca. Lo staff scientifico del CNR e quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino hanno intuito le potenzialità enologiche dell’uva e, grazie ad un lavoro di ricerca e sperimentazione, hanno definito con precisione le caratteristiche del vitigno.
Fonte: Valsusa.
La Buona Puglia dei vini.
Dal primo al 5 luglio la celebrazione dei Rosati regionali Nell’ambito del Buona Puglia Food Festival, la kermesse che dal 1 al 5 luglio prossimi presenta nello splendido Castello di Barletta (BT) il meglio dell’agroalimentare pugliese, grande spazio sarà dedicato ai vini, per la precisione ai vini Rosati, una delle espressioni più raffinate dell’enologia regionale. Vitigni, terreni, temperature, e naturalmente la storia enologica della Puglia, fanno sì che il Rosato pugliese sia considerato tra i migliori al mondo. Questo vino straordinario sarà raccontato, degustato e premiato nel contesto dell’evento Rosati in Terra di Rosati che, giunto alla sua 25a edizione, è accorpato quest’anno al Buona Puglia Food Festival nelle giornate dal 1 al 3 luglio, aperte al pubblico dalle 18.00 alle 24.00.
Fonte:
Mattino Puglia e Basilicata
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Busi confermato presidente del Consorzio Vino Chianti.
Si punta sulla promozione negli Usa e in Asia Busi confermato presidente del Consorzio Vino Chianti Firenze Giovanni Busi è stato confermato, con voto unanime, alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli, che dirige dal 1989, e dal 2010 è presidente del Consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende socie che rappresenta- Giovanni Busi no 15mila ettari di vigneto atto a pro- è tito l a re dune uve destinate a dare vino dell’azienda Chianti docg. Due ivicepresidenti: Ri- vitivinicola tano Baragli (cantina sociale Colli Travignoli Fiorentini) e Alessandro Zanette e presidente (Gruppo Italiano Vini).
Fonte: Tirreno.
Bolgheri Bianco e rosso.
La cena evento del Solstizio d’estate mette a tavola 260 persone Il progetto del Centro commerciale ha coinvolto gli otto ristoranti 1 di Divina Vitale Bolgheri Il profumo di lavanda con i suoi caldi colori viola, il mirto, le candele, i fiocchi e i bicchieri rossi che si adagiavano sulle tovaglie bianche per riprendere il leitmotiv della sera. Il borgo di Bolgheri era in bianco e rosso la sera del 21 giugno in occasione della cena celebrativa per il Solstizio d’estate. Diciotto i sommelier scesi in campo, 700 le bottiglie dei vini della Costa degli etruschi e Bolgheri in particolare, 260 persone che si sono sedute a tavola. E tutti hanno scelto di stare al gioco, immersi in una dimensione segnata dal bianco e dal rosso. Questi i colori del dresscode con i quali gli organizzatori hanno deciso di connotare lo speciale evento.
Fonte: Tirreno Cecina-Rosignano.
Benvenuti a Wine Il Il sapore di Maremma si degusta al Podere.
Tre serate a Castiglione Benvenuti a Wine not Il sapore di Maremma si degusta al Podere Castiglione È tutto pronto al Podere San Sebastiano di Castiglione della Pescaia per dare il via a “Wine not”: stasera dalle 19,30 il primo di tre appuntamenti in collaborazione con la cantina Begnardi organizzati per l’estate 2022 e pensati per gli amanti del vino e dei sapori di Maremma. Un evento al tramonto, vicino al mare e in campagna, nella piazzetta del borgo dell’agriturismo che si trova sulla strada provinciale delle Padule 3. Un’idea nata da Emma Raffi, la titolare di Podere San Sebastiano per proporre non solo ai suoi ospiti, ma anche agli esterni serate all’insegna del buon vino toscano e alla scoperta dei sapori della nostra terra.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Nuovo appuntamento allo Scotto Festival Questa volta il grande protagonista è il vino.
L’incontro La delegazione Fisar presenta cinque dei prodotti top delle aziende locali Pisa Proegue il Pisa Scotto Festival oggi (appuntamento alle ore 18) con l’ultima delle serate dedicate alle degustazioni delle eccellenze pisane grazie al lavoro svolto da “I Pisani più Schietti”. La manifestazione ormai più che ventennale organizzata dalla delegazione storic aFisar (Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori) di Pisa per la promozione del vino del territorio. Una serata riservata a massimo 100 partecipanti e coordinata dalla giornalista Elisa Bani. Sono cinque i vini portati all’attenzione degli ospiti che verranno guidati in un percorso di degustazione dalla sommelier Fisar Eva Falaschi. I vini scelti sono vini dolci.
Fonte: Tirreno Pisa.
Prosecco Doc si fa design.
Il Prosecco Doc finisce al Design Museum di Milano. Dopo la presenza all’Ermitage di San Pietroburgo (erano altri anni, quando la guerra era lontana), il consorzio del presidente Stefano Zanette sigla un altro importante accordo. Il Consorzio, già partner ufficiale di ADI Design Museum per la XXVII edizione del Premio Compasso d’Oro, ha realizzato una speciale bottiglia da i8 litri, formato Salomon, destinata a essere esposta negli spazi di Adi per celebrare un momento fondamentale per l’Associazione per il disegno industriale: l’assegnazione dei premi 2022. Considerate le dimensioni della bottiglia, è stata studiata una speciale etichetta, unione tra la grafica del Consorzio e quella del museo.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Sotto stress i vigneti delle uve pregiate.
Ancora pochi giorni e se non pioverà entreranno nella fase di stress idrico anche i vigneti di uve pregiate dei Colli Euganei. Soprattutto quelli di costiera, dove le alte temperature di questi giorni e la totale assenza di piogge li ha messi in sofferenza e dove quei pochi viticoltori che hanno la fortuna di poter irrigare lo stanno facendo da un paio di settimane. Cosa che in passato succedeva a partire dai primi di luglio in avanti, non certamente dal mese prima. «Mediamente nel periodo primaverile sugli Euganei si registrano dai 250 ai 300 millimetri di pioggia, quest’anno finora se ne sono caduti 60-80 a seconda delle zone», evidenzia il presidente del Consorzio Vini Doc e Docg, Marco Calaon.
Fonte: Mattino Padova.
Flavescenza, prime ordinanze «Fitofarmaci, sì alle deroghe».
Giustiniani (Confagricoltura): «Situazione grave per il sistema Prosecco» I sindaci autorizzano il ricorso a trattamenti speciali per il Prosecco a rischio. Eccola la flavescenza dorata. Basta percorrere la Pontebbana e quelle piante secche, lungo i filari di glera-prosecco in piena evoluzione, danno l’esatta misura di quanto sia gravissimo l’attacco della cicalina. «Il mondo del Prosecco è tutto, davvero tutto preoccupato — ammette Lodovico Giustiniani, titolare dell’azienda Borgoluce e presidente regionale di Confagricoltura, oltre che componente il cda del Conegliano-Valdobbiadene -. Le alte temperature di queste settimane stanno esasperando la problematica. Aggiungi la carenza di precipitazioni e la prospettiva è che in taluni vigneti si sia costretti di tagliare ed estirpare anche il 15% delle viti».
Fonte: Tribuna Treviso.
Vino e investimenti, ecco Le Cerraie, cantina-hub delle Tenute del Cerro (Unipol Gruppo).
Investimento da 10 milioni di euro a Montepulciano, che servirà tutte le cantine della società (5.000 ettari di terra di proprietà, di cui 300 vitati). La sostenibilità, ambientale ed economica, delle aziende del vino, passa dalla vigna e dalla cantina, in primis. Ma sempre più importante sarà anche la logistica, come molti sostengono da tempo, e come i tempi che stiamo vivendo, tra costi di trasporti e materie prime alle stelle, e difficoltà nel reperimento, rendo quanto mai palese. Un quadro che rende ancora più importante l’investimento da 10 milioni di euro di Tenute del Cerro, la società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, che ha inaugurato, nei giorni scorsi, la nuova cantina Le Cerraia, a Montepulciano, terra di Vino Nobile, che sarà un vero e proprio hub dedicato ad imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione di Tenute del Cerro, che riunisce la Fattoria del Cerro (che, con 181 ettari vitati, di cui 93 iscritti a Vino Nobile di Montepulciano, ne è la più grande realtà produttrice privata),
Fonte: WineNews.
I vini della Cantina cambiano “abito” e parlano ai turisti.
La Cantina di Pitigliano si ingegna per diffondere la cultura del vino anche sul territorio e lancia una nuova linea di prodotti. Saranno presto in commercio nuovi vini a edizione limitata con nuove etichette pensate esclusivamente per il settore ristorazione. Più che di nuove etichette si tratta di vere e proprie pillole informativoturistiche che racconteranno quelle che sono le unicità della zona: le Vie Cave delle Città del Tufo. Oltre all’abito cambia anche il contenuto, i vini interessati a questa edizione limitata sono stati infatti ripensati e reinterpretati dall’enologa della cantina Katia Guerrini. “Questi vini rappresentano uno sguardo verso il futuro della nostra azienda – dice il presidente della Cantina di Pitigliano, Moreno Felici – da ora in poi tutti i turisti che ordineranno una bottiglia di Vignamurata e altre tre tipologie di nostri vini nei ristoranti del territorio potranno scoprire un po’ di esso, e magari, finito il pranzo, visitarlo”. Gli altri vini che andranno in commercio saranno il “Via Cava di San Giuseppe” come Bianco di Pitigliano, il “Via Cava di San Sebastiano” come Rosso Sovana Doc e due Doc Maremma Toscana, “Via Cava dell’Annunziata” e “Via Cava del Gradone”.
Fonte: La Nazione.
La scommessa di Tenimenti Civa: «Diventare i primi produttori di Ribolla Gialla in Friuli».
L’imprenditore emiliano, Valerio Civa, ha appena inaugurato la sua nuova cantina a Povoletto, un investimento da 35 milioni di euro. «E’ la prima cantina interamente 4.0 d’Italia». L’ambizione è quella di affermare la Ribolla gialla come alternativa nobile al Prosecco. Valerio Civa, imprenditore originario di Parma che in Friuli ha già investito qualche anno fa aprendo Tenimenti Civa, la sua azienda agricola a Bellazoia, in comune di Povoletto, ha deciso di rilanciare, puntando stavolta sulla bollicina friulana, convinto che se in termini di volumi col Prosecco non c’è partita, la Ribolla gialla spumantizzata può invece dire la sua quanto a rapporto qualità prezzo.
Fonte: Nordest Economia.
Vino: Uiv-Istat, più consumatori in 10 anni ma si beve meno.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni che rappresentano il 55% della popolazione, di cui il 66% di uomini e il 44% di donne. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato nuovi dati Istat sui consumi di alcolici nel 2021. Negli ultimi 10 anni il numero dei consumatori è aumentato del 2,3% e del 9% per le donne, ma non per tutte le fasce di età; mentre i giovani sono più o meno stabile, cala del 23% la a fascia 35-44 anni; crescono, invece del 11,4% quella più matura dai 55 ai 64 anni e del 19,3% dai 65 anni in su.
Fonte: ANSA.it.
Vino: aumentano i consumatori ma si beve sempre meno.
L’ultima rilevazione dell’Osservatorio Uiv evidenzia la crescita dei bevitori: arrivati a 30 milioni. Tirano la volata Umbria, Marche, Veneto ed Emilia Romagna. Sempre più italiani bevono vino ma lo fanno con più moderazione. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. La platea di consumatori è arrivata a quasi 30 milioni che rappresenta il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine.
Fonte: Adnkronos.
Vino, aumentano i consumatori ma si beve meno.
Si beve meno in quantità ma aumenta la platea degli italiani che consumano vino, con quasi 30 milioni di consumatori che rappresentano il 55% della popolazione adulta italiana, il 66% tra i maschi e il 44% tra le femmine. Lo rileva l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato gli ultimi, inediti, dati Istat sui consumi di alcolici nel Belpaese nel 2021. Secondo l’analisi Uiv, negli ultimi 10 anni la numerosità dei consumatori (oltre 29 milioni) è leggermente cresciuta (+2,3%, +9% per le femmine), mentre i maggiori cambiamenti si registrano nelle abitudini dei cluster demografici che li compongono. A sorpresa, rispetto al 2011, perdono poco in numerosità i giovani compresi tra i 18 e i 34 anni (-2,9%, ma in lieve crescita negli ultimi 5 anni), mentre la contrazione più rilevante riguarda la fascia 35-44 anni (-23%). A incrementare sono le fasce di età più mature: +11,4% dai 55 ai 64 anni e +19,3% dai 65 anni in su. In diminuzione, inoltre, il dato sui consumatori quotidiani che nel decennio passano da 14,9 milioni a 12,4 milioni (-16,8%) con un crollo del 31,3% per chi beve più di mezzo litro al giorno.
Fonte: Mixer Planet.
Marche: una regione, mille vini.
Le Marche si distinguono per la diversità di vitigni, microclimi e opportunità di viticoltura. Dalle bollicine ai rossi corposi, passando per i grandi bianchi d’Italia, nettari freschi e beverini e passiti non le manca davvero nulla. Il primo vino che viene in mente, quando si parla di questa regione, è il Verdicchio. Ma è anche lui “plurale”, con i Castelli di Jesi da una parte e il Matelica dall’altra. Due gemelli diversi che spingono entrambi su acidità, sontuosità nello sviluppo nel tempo e un gusto asciutto e avvolgente. Citiamo tra i più celebri il Misco di Tenuta di Tavignano, che unisce sorso dal piglio fresco e struttura sapida, quello di Umani Ronchi Vecchie Vigne, con note di gelsomino, iodio, zenzero, tiglio, e canfora, il Ghiffa Colognola di Tenuta Musone con note tipiche di suolo calcareo, tropicali e di pesca gialla matura.
Fonte: Business People.
Il boom dei vini italiani: le bollicine in testa ai mercati internazionali.
Stando alle proiezioni dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini , post-Covid la richiesta di vino è aumentata. Basti pensare al +26% nel 2021, ovvero 7 bottiglie su 10 destinate all’estero. Questi dati fanno prevedere un contingente di 1,1 miliardi di bottiglie entro il 2022. Dati in aumento a 1,25 miliardi per la fine del 2023. E sono proprio le bollicine a spingere in vetta i vini italiani nei mercati internazionali. Il vino più richiesto? Il prosecco.
Le proiezioni dell’Osservatorio sono sostenute dalla crescita degli spumanti Made in Italy, la cui richiesta nei primi mesi del 2022 è aumentata del 35,6%. I vini fermi totalizzano un aumento del +14,8%. Un approccio alle bollicine sempre meno legata a modalità di utilizzo esclusive.
Fonte: Ristorazione Italiana Magazine.
Anche Leonardo Di Caprio ha il suo vino ed è uno Champagne.
L’attore americano acquisisce una partecipazione nel capitale della maison francese Telmont, filiale del gruppo Remy Cointreau. Dopo Brad Pitt e Angelina Jolie, che avevano investito – prima di separarsi – nel rosé di Provenza con Chateau Miraval, è il turno di Leonardo Di Caprio che acquista una partecipazione definita “significativa” del capitale della maison di champagne Telmont , filiale del gruppo Remy Cointreau. La proprietà si estende per 25 ettari e può contare su altri 55 ettari gestiti attraverso contratti di fornitura.
Fonte: Adnkronos.
Antinori dedica un vino a Cecina: sarà un rosso, top secret il vitigno.
Verrà prodotto nella ex fattoria Castello del Terriccio. Il nome potrebbe essere Collemezzano dal luogo di produzione.
Fonte: Il Tirreno.
Il vino tra presente e futuro: ad Avellino incontro internazionale per la creazione del Brand Irpinia.
Da Stevie Kim (Vinitaly International) a Gianfranco Sorrentino (“Il Gattopardo” di New York) mercoledì 29 giugno dibattito alla Regia Scuola Ecologica “De Sanctis” sulla costruzione del marchio territoriale dedicato alle eccellenze enologiche della provincia di Avellino. incontro di respiro internazionale promosso dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia per fare il punto sul presente e sul futuro dell’Irpinia del vino. L’appuntamento è per mercoledì 29 giugno alle ore 17.30 presso la Regia Scuola Enologica “De Sanctis” di Avellino, dove si confronteranno nomi di primo piano del mondo del vino italiano e non solo, sul tema “Come costruire un marchio territoriale: creiamo il Brand Irpinia”.
Fonte: AvellinoToday.
STAMPA ESTERA
Wine and Whiskey Scheme Called a Fraud.
The U.S. accuses 3 companies of bilking 150 older investors. One company claims on its website that buying its whiskey can “help you acquire a piece of history.” Another says it specializes in the acquisition and sale of “the world’s most illustrious exciting and pleasurable Investment Grade” wines. But according to federal court records, those behind the two companies and a third business used an elaborate scheme to defraud more than 150 people across the United States, mostly older adults, of more than $13 million by promising returns on whiskeys and fine wines — returns that they never received. The accusations are included in an affidavit filed in federal court in Ohio in connection with the arrest last week of Casey Alexander, a British citizen who the authorities say participated in the scheme, which originated in Britain. Mr. Alexander and “other unknown co-conspirators” were charged with conspiracy to commit wire fraud as part of the scheme, according to court documents filed in United States District Court for the Northern District of Ohio. Mr. Alexander was released on $50,000 bond, according to court records. His lawyer, John J. Spellacy, did not respond to requests for comment on Tuesday. The three companies, Charles Winn LLC, Windsor Jones LLC and Vintage Whisky Casks LLC, each have addresses in Delaware, according to the court documents. None of the three companies responded to requests for comment on Tuesday. Those behind the companies cold-called dozens of people and persuaded them to wire funds or make out checks to their businesses, Matthew E. Scalisi, a special agent with the Federal Bureau of Investigation, said in the affidavit. The co-conspirators, he added, used “aggressive and deceptive tactics,” false names and the promise to store the fine wines and whiskeys in a warehouse in Britain, while they accrued value.
Fonte: New York Times.
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A risentirci a domani.