Confagricoltura: ottima annata per il peperone di Carmagnola

Grande interesse per gli show cooking di Cascine Piemontesi e Confagricoltura Torino alla 73^ Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.

Confagricoltura: ottima annata per il peperone di Carmagnola

Ha avuto successo, richiamando un folto pubblico di appassionati e buongustai lo show cooking realizzato ieri (martedì 6 settembre 2022) da Cascine Piemontesi in collaborazione con Confagricoltura Torino per promuovere le produzioni agroalimentari del nostro territorio, nell’ambito della Fiera del Peperone di Carmagnola.

Sono stati presentati “Gli gnocchi al Corno di Bue rosso, polvere di acciughe e clorofilla al prezzemolo” preparati dallo chef Sergio Leggero e dal figlio Lorenzo del ristorante “Celestino” di Piobesi Torinese, in abbinamento con il vino Pinerolese Doc Doux d’Henry della cantina La Rivà di Bricherasio.

Particolarmente interessata la partecipazione del pubblico, che ha confermato il successo della scorsa edizione, apprezzando le varietà di peperone esposte.

La coltura del peperone, arrivata in Piemonte all’inizio del XX secolo, si è estesa velocemente nella regione grazie alle caratteristiche favorevoli del terreno di alcuni particolari areali. Il ciclo vegetativo del peperone ha inizio alla fine di marzo, mentre la raccolta avviene a partire dalla fine di luglio fino a ottobre.

“Nel 2021 – spiega Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torino – la produzione di peperone nell’area del Carmagnolese è stata di 180 – 200 quintali a giornata piemontese, pari a 470 – 520 quintali per ettaro.Nel 2022, a causa della perdurante siccità, la perdita di produzione rispetto allo scorso anno varia tra il 20 ed il 30%; i raccolti si assestano quindi a circa 300 – 360 quintali per ettaro, a seconda delle zone”.

Anche i costi di produzione sono aumentati del circa 20-30% a causa del rincaro dei fertilizzanti e del gasolio agricolo.

Il prezzo dei peperoni all’ingrosso è aumentato da 50 a 70 centesimi al chilo rispetto allo scorso anno, raggiungendo gli il valore di 1,70 euro al chilo, compensando in parte i maggiori costi di produzione.

La qualità è buona: la scarsità delle precipitazioni ha frenato il diffondersi di malattie fungine; le elevate temperature hanno però creato problemi durante l’allegagione provocando un calo nella produzione, come si è riscontrato per tutto il settore agricolo.

Alla Fiera del Peperone di Carmagnola, venerdì 9 settembre  dalle 18 alle 22, in occasione del secondo show cooking, Cascine Piemontesi e Confagricoltura Torino presenteranno il “Carnaroli ai peperoni e acciughe“, opera dello chef Lorenzo Bechis del ristorante “La Rosa Bianca” di Chieri, accompagnato questa volta dal Freisa di Chieri Doc dell’azienda agricola Emanuele Miglioretti di Pino Torinese.

Confermate le ottime aspettative sulla raccolta, di alto livello anche quest’anno.
Il Consorzio prosegue il proprio impegno nella valorizzazione di un territorio unico, che coniuga enologia, arte e cultura in un mix imperdibile.

IL CONSORZIO TUTELA VINI COLLIO SALUTA LA VENDEMMIA 2021: UN’OTTIMA ANNATA CON PUNTE DI ECCELLENZA

Un’ottima annata, che si prospetta tra le migliori degli ultimi anni: il Consorzio Tutela Vini Collio saluta con entusiasmo la conclusione della vendemmia 2021 e si prepara a vivere un autunno che lo vedrà ancora più impegnato nel valorizzare un territorio magico come il Collio, apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo come una delle aree vitivinicole più vocate del nostro Paese. Tra il 15 e il 18 novembre, infatti, è in programma la versione autunnale di Enjoy Collio Experience, che celebra il patrimonio enoturistico della “mezzaluna” ospitando una piccola delegazione di stampa inglese e americana.

“Siamo davvero molto soddisfatti per la vendemmia che si è appena conclusa e che ha pienamente rispettato le previsioni estive – racconta David Buzzinelli, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Collio -. La raccolta 2021 darà grandi risultati, con punte di eccellenza enologica che premiano i tanti sforzi di cui le aziende si sono fatte carico in questi mesi. In questo angolo d’Italia vengono prodotti alcuni tra i migliori vini bianchi del Paese e i nostri vitigni autoctoni, Malvasia, Ribolla Gialla e Friulano, raggiungono un’altissima qualità, emblema dello straordinario patrimonio enologico del Collio, riconosciuto in tutto il mondo. I nostri vini esprimono la magia di un territorio dove le colline vitate e la natura incontaminata fanno da teatro a borghi bellissimi, che custodiscono meraviglie artistiche e culturali tutte da scoprire. Per questo, dopo il successo dello scorso mese di giugno, abbiamo deciso di proporre una nuova edizione autunnale di Enjoy Collio Experience e ospitare giornalisti selezionati dal mondo anglosassone e americano, con l’obiettivo, una volta di più, di dare valore a questa ‘mezzaluna’ così affascinante e capace di coniugare natura, enologia e gastronomia in uno mix imperdibile”.

“Ci avviamo verso la parte conclusiva di un 2021 che, seppur nelle difficoltà che abbiamo vissuto e che ancora ci condizionano, ci ha regalato anche tante soddisfazioni. Le nostre aziende, e i tanti produttori del Collio, hanno svolto un lavoro eccezionale, riconosciuto anche dai numerosi premi che sono stati assegnati alle eccellenze enologiche di questo incredibile territorio: questo ci rende estremamente orgogliosi e ci dà ancora più motivazione per affrontare con entusiasmo le prossime sfide”, conclude il presidente Buzzinelli.

Vendemmia 2021: il quadro generale fitosanitario e climatico
In virtù di un clima eccezionalmente caldo e ventilato, la vendemmia 2021 è iniziata nel mese di settembre, con una settimana di ritardo rispetto allo scorso, e si è conclusa nei primi giorni di ottobre.
Le poche piogge, meno di 100 mm, si sono concentrate nella seconda decade del mese di settembre, quando le aziende avevano già concluso la raccolta della maggior parte delle uve a bacca bianca, mentre la vendemmia delle uve rosse si è protratta fino alla fine del mese.
Il clima del mese ha garantito un ottimale sanità delle uve mentre un’apprezzabile escursione termica notturna ha favorito la complessità aromatica nelle uve a bacca bianca. Rispetto al 2020 si registra mediamente una produzione inferiore in termini di quantità di uva ed i primi dati analitici fanno registrare una buona concentrazione zuccherina, con un leggero aumento della componente acida, fondamentale per l’equilibrio aromatico del futuro vino. Complessivamente si può definire qualitativamente un’ottima annata con delle punte di eccellenza.

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