“7 agosto 2025: dazi confermati, cantine in fermento e rotte verso nuovi mercati”
- Dazi USA al 15 % operativi dal 1° agosto
La tariffa del 15 % su vino e spirits europei è ufficialmente entrata in vigore. La UE continua a negoziare per ottenere esenzioni o riduzioni. - Rischio fino a €317 mln per le regioni vinicole italiane
Veneto, Toscana, Trentino-Alto Adige e Piemonte costituiscono oltre un quarto dell’export verso gli USA: i consorzi stimano danni fino a €317 milioni nei prossimi 12 mesi. - Export USA +16,9 % in volume nonostante i dazi
Tra gennaio e aprile 2025, le spedizioni italiane verso gli Stati Uniti sono cresciute del +16,9 % in volume e +14,7 % in valore, frutto di acquist i preventivi. - Vendemmia 2025 iniziata: produzione italiana +15 % ma stock elevati in vista
Nonostante il calo del 5 % della produzione UE e dei consumi del 3 %, l’Italia segna +15 % produttivo. Il contesto europeo debole però obbliga una gestione attenta degli stock.
5. Nuove strategie: estero e enoturismo esperienziale
Cantine italiane guardano con decisione a Sud America, Asia e Africa. Si rafforzano le proposte di enoturismo digitale, sostenibile ed emozionale come leva di sviluppo.
“6 agosto 2025: dazi USA confermati, vendemmia avviata, export in ripensamento”
- Dazi USA: la tariffa del 15 % è operativa dal 1° agosto
Gli Stati Uniti applicano una tariffa del 15 % su vino e spirits UE senza esenzioni immediate. Le trattative diplomatiche tra UE e USA proseguono con urgenza. - Rischio economico: regioni chiave a rischio fino a 317 mln €
Il Veneto, la Toscana, il Trentino-Alto Adige e il Piemonte rappresentano circa il 25 % dell’export italiano verso gli USA. UIV e Federvini stimano potenziali perdite fino a €317 milioni nei prossimi 12 mesi. - Crescita export USA nel primo semestre nonostante i dazi
Tra gennaio e aprile 2025, l’import di vino italiano negli Stati Uniti è aumentato del 16,9 % in volume e del 14,7 % in valore, grazie a spedizioni anticipate prima dell’entrata in vigore delle tariffe. - Vendemmia 2025 in corso: produzione italiana +15 %, ma eccesso di stock
Secondo Coldiretti, la produzione italiana è stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri, mentre in UE si registra –5 % produttivo e –3 % di consumi. Il rischio surplus pesa sulla gestione delle cantine.
5. Diversificazione export e innovazione in enoturismo
Molte aziende italiane guardano ora a mercati emergenti come Sud America, Asia, Africa, oltre a rafforzare l’enoturismo experience-driven e tech-oriented. A ottobre arriverà anche il marketplace FINE Wine Tourism a Riva del Garda.
Supply chain vitivinicola al centro: futurizzare le flotte
Un nuovo approfondimento della Wine Industry Advisor (7 luglio) sottolinea l’importanza di modernizzare la catena logistica delle cantine: gestione in tempo reale, approvvigionamenti resilienti e soluzioni just-in-time sono essenziali per affrontare volatilità dei prezzi e rischi imprevisti.
Tasting room in crisi: attrition al 24 % in Napa
L’ultimo 2025 Tasting Room Survey Report di Wine Business indica un tasso di chiusura attritive del 24 % in Napa County, contro un’acquisizione del 16 %. Guadagnano spazio le micro-cantine che offrono esperienze personalizzate e direct-to-consumer.
Spirits sorpassano vino: RTD e low-alc in crescita
L’Impact Databank segnala che nel 2025 il volume totale dei spirits supererà quello del vino per la prima volta in 45 anni, trainato dagli RTD (Ready-to-Drink), vini aromatizzati, low-alcohol e premium.
Australia: raccolto record di uva rossa (+20 %)
Il National Vintage Report 2025 di Wine Australia registra una raccolta di uva rossa in crescita dell’11 % (1,57 M Tn), con lo Shiraz in ripresa. Ma l’aumento potrebbe aggravare l’eccesso di scorte e deprimere i prezzi.
Nord America: ripresa confermata dal BMO Report
Il 2025 BMO Wine Market Report mostra ancora segnali positivi: mercato USA in rallentamento ma valore in crescita (+4%), premium e DTC restano i principali driver; in Canada il 40 % delle cantine ha riportato +22 % di fatturato e il 70 % si attende crescita nei prossimi cinque anni.