Un portale del network Wine Idea. Scopri il mondo Wine idea

News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 21 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 21 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

I sommelier dell’Ais Apuana al Vinitaly dal 10 aprile.
Dopo due anni di stop per l’emergenza sanitaria finalmente domenica 10 aprile si riapriranno le porte al Vinitaly a Verona. Vinitaly 2022 prevede una grande partecipazione di aziende e produttori della zona apuoligure ma non solo perché saranno protagonisti all’evento veronese anche i sommelier dell’Ais delegazione Apuana impegnati nei numerosi stand di VeronaFiere in particolar modo nel padiglione della Toscana. Ais Apuana in queste settimane sta facendo svolgere ai candidati gli esami finali per il terzo livello. Dopo gli scritti già svolti presso la Torre Fiat di Marina di Massa due settimane fa, martedi 29 marzo sarà il turno degli esami orali che permetteranno poi ai molti aspiranti sommelier di raggiungere l’obiettivo del tanto agognato diploma. Il programma di studio dell’Ais si articola in tre livelli e permette di entrare nell’affascinante mondo del vino, dominato da buongusto e raffinatezza.

Fonte: Tirreno Massa Carrara.

91% Il 2021 è stato un anno record per l’export del vino italiano che, secondo l’Osservatorio Qualivita Wine, in cinque anni è cresciuto del 91% – Export, il 2021 anno record per il vino made in Italy.
L’embargo contro la Russia peserà poco. Export, il 2021 anno record per il vino made in Italy Secondo l’Osservatorio Qualivita Wine la crescita è del 91% in cinque anni. Il nostro Paese è il primo fornitore della Russia, ma l’embargo di Putin peserà solo in minima parte sul mercato. Vinitaly, la più importante manifestazione internazionale dedicata al vino, torna a pieno regime per la 54esima edizione dal 10 al 13 aprile prossimi SOSPIRO di sollievo per il vino italiano in Russia, che non cadrà in larghissima parte sotto la tagliola dell’embargo decretato da Putin come ritorsione alle sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. Il rischio era di veder svanire circa 150 milioni di vendite su quel mercato, focalizzato nelle città di Mosca e San Pietroburgo. Nel 2021, anno record per l’export di vino italiano nel mondo, la Russia è il dodicesimo mercato di destinazione per il nostro vino, con una crescita del +18,4% su base annua.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

E dentro il vino di D’Alema spuntano i mediatori di armi – Dalla «cantina» di D’Alema spuntano i mediatori dell’affare sulle armi.
Nella trattativa con i colombiani, l’ex premier aveva chiesto l’intervento dello studio legale Allen di Miami «Non l’ho scelto io», aveva detto. Ma noi abbiamo scoperto la pista che porta dalle sue cantine alla Florida. verso un tortuoso incastro di e FRANÇOIS DETONQUEDEC società allo studio legale di Miami coinvolto nella trattativa. Abbiamo trovato dentro per una maxi commessa alla società di vino della fa- da 4 miliardi di euro per navi, miglia di Massimo D’Alema il aerei e sottomarini primo anello che porta Dalla «cantina» di D’Alema spuntano i mediatori dell’affare sulle armi Massimo Tortorella, socio delle ditte di famiglia del politico, ha un’azienda Usa legata all’intermediario Gardo.

Fonte: La Verita’.

Il vino sostenibile va in fiera a Bologna (con Slow Food).
Cosa significa essere sostenibili quando si produce vino? Quali sono le metodologie che fanno la differenza? Come fa un viticoltore a ridurre la propria impronta ambientale? In che modo la transizione ecologica impatta il settore vitivinicolo? Anche di questo si parlerà a Sana Slow Wine Fair, la prima edizione della fiera internazionale interamente dedicata al mondo del vino, in programma a Bologna dal 27 al 29 marzo. Un viaggio tra incontri, degustazioni e masterclass alla presenza di importatori, distributori di tutto il mondo, ristoratori, sommelier e appassionati. Oltre 5oo cantine provenienti da i8 Paesi avranno l’opportunità di incontrare migliaia di operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero e stringere partnership. Sana Slow Wine Fair nasce dal connubio tra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con il Salone internazionale Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Bene l’attenzione sul marchio La Versa Centinaio ha “promosso” il nuovo Cda di Terre.
Più bottiglie e meno sfuso, valorizzazione del Pinot nero e del marchio “La Versa”. Il nuovo Cda di Terre d’Oltrepo, presieduto da Enrico Bardone, ha ribadito le sue linee di indirizzo nella gestione della cantina durante rincontro con il sottosegretario alle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio. «Sono molto soddisfatto di questo incontro perché, almeno nelle intenzioni, le idee chiare ci sono – commenta Centinaio -. Gli obiettivi che si pone il consiglio sono quelli di ragionare molto su qualità e territorio, valorizzare il marchio La Versa che ritengono fondamentale e puntare sul Pinot nero. Oltre a darsi un’organizzazione aziendale degna dell’importanza di questa cantina.

Fonte: Provincia – Pavese.

Il vino abruzzese cambia modello: le Igt sono ridotte da otto a una sola.
Svolta epocale per l’Abruzzo enologico, con l’introduzione di un nuovo modello che cambierà il panorama delle denominazioni regionali. Il via libera è arrivato in questi giorni dal Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che introduce la menzione Superiore perle Dop “d’Abruzzo” e porterà a ridurre da 8 a 1 sola le Igt. Obiettivo del nuovo modello è di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando al contempo i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori. »È un grande risultato, dopo annidi lavoro, quello ottenuto dalla Regione Abruzzo e dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che va a ridefinire i disciplinari di produzione grazie al cosiddetto Modello Abruzzo.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Anche Maruggio e Torricella sono tra le “città del vino”.
Dai percorsi di vendemmia turistica ad un piano sul cibo, dal punto sulle politiche energetiche e sulla gestione del territorio fino ad un osservatorio sul turismo. Questi ed altri i temi trattati durante l’assemblea regionale dell’associazione Città del Vino, svolta a Sava per l’occasione e cominciata con un minuto di silenzio per le vittime del conflitto in Ucraina_ Ad introdurre e moderare i lavori è stato il sindaco Dario Iaia, nella duplice veste di padrone di casa e coordinatore regionale per la Puglia Presenti all’evento anche l’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia, il consigliere regionale Renato Permini, il presidente nazionale ed il direttore generale di Città del Vino, Angelo Radica e Paolo Corbini.

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

Batosta per l’export del vino siciliano In fumo un business da 25 milioni all’anno – Per il vino siciliano un conto salatissimo.
I contraccolpi per l’economia Batosta per l’export del vino siciliano In fumo un business da 25 milioni all’anno Le bottiglie italiane le più ricercate a Mosca: ora pesano le sanzioni. Le sanzioni inflitte a Mosca valgono almeno 25 milioni di euro. Di fatto si azzererebbe il fatturato di un anno di esportazioni. Rallo: «Merce già consegnata, non sappiamo quando saremo pagati» Per il vino siciliano un conto salatissimo. Le sanzioni inflitte alla Russia per l’invasione dell’Ucraina potrebbero far perdere ai produttori dei vini siciliani un giro d’affari di circa 25 milioni di euro, azzerando così il fatturato generato in un annodi esportazioni. E per il futuro le prospettive non sono rosee: in Sicilia gli effetti della guerra potrebbero nel breve periodo far svanire del tutto la quota di mercato del 7 per cento sulla vendita dei vini in Russia e in Ucraina che era stata faticosamente raggiunta dalle aziende dell’Isola.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Intanto la città discute di vino.
Due anni di Covid non hanno fermato le produzioni ma di certo hanno rallentato la promozione. E in attesa del Vinitaly un primo confronto sul mondo del vino, tra produttori, esperti di marketing e stakeholder. Se ne parlerà venerdì a Palazzo Branciforte perla giornata Bacco era un turista? organizzata dalla Logos con Artù e Iter Vitis. Prima un workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche, poi un convegno su Comunicazione e marketing. Partecipano l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano, Toti Piscopo e Nino Salerno, Paolo Morbidoni, Mauro Carbone, Gori Sparacino, Massimo Papa, Roberta Maurizio Giannone e Vincenzo Asero, Salvatore Li Castri, Girolamo Cusimano.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Duemila persone a ‘Chianti lovers’ «Dopo due anni una liberazione».
«Un confronto con il pubblico atteso da tempo e che ci gratifica» Ottimo esordio per l’Anteprima 2022 dedicata alle etichette di Chianti e Morellino Nuove annate in degustazione. Sono state circa duemila le persone che hanno partecipato all’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino ieri alla Fortezza da Basso. Le etichette di Chianti e Morellino in degustazione erano oltre 400, di cui 50% nuove annate in anteprima, per un totale di 110 imprese. Le aziende produttrici di Chianti e Morellino hanno proposto in degustazione nuove annate di Chianti Docg 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, in uscita nel 2022 e Morellino di Scansano Docg 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022.

Fonte, Nazione Firenze.

Morellino, ma in anteprima Successo alla fiera in Fortezza.
Sono state circa 2.000 le persone che ieri hanno partecipato all’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino alla Fortezza da Basso, a Firenze, nell’edizione che ha segnato il ritorno del pubblico e degli operatori del settore all’evento dopo le limitazioni imposte dall’emergenza Covid lo scorso anno. Le etichette di Morellino e Chianti in degustazione erano oltre 400, di cui 50 per cento nuove annate in anteprima, per un totale di 110 aziende. II Morellino ha proposto la degustazione delle annate Docg 2021. «Il ritorno in presenza ha permesso nuovamente il confronto diretto con giornalisti, operatori del settore e il pubblico di appassionati che numerosi sono venuti ad assaggiare il Morellino – dice Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Tutela Vino Morellino di Scansano.

Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.

E’ La Cà degli under 30 «Innovazione manuale».
La filosofia del fratelli Pietro e Aldo Giambenini a Calmasino È La Cà degli under 30 «Innovazione manuale» Rispetto dei cicli naturali e tecnica adattata ai territori •• Attenzione al territorio e all’uva, e impronta personale in fase di lavorazione e imbottigliamento. È la filosofia dei fratelli Giambenini, Pietro, 29 anni e Aldo, 27, che dopo gli studi lontano da casa hanno scelto di tornare nella dimora e nei campi di famiglia diventando l’anima di Tenuta La Cà, 15 ettari, di cui 11 coltivati a vite e gli altri occupati da ulivi e prato perenne, sulle colline moreniche di Calmasino di Bardolino. Pietro è laureato in Relazioni pubbliche e comunicazione, un lavoro da strategic designer alle spalle; Aldo, laurea in economia a Milano, esperienza a Londra. «Siamo una piccola realtà e lavoriamo in pochi, ma tanto e con le mani», racconta Pietro, che ha preso in mano l’azienda insieme al fratello quattro anni fa. «Abbiamo deciso di sperimentare senza limiti, in un territorio nel quale crediamo molto».

Fonte, Arena.

Nicoletto membro del Comité Vins.
II presidente di Angelini Wine e Estates nell’associazione europea Nicoletto membro del Comité Vins •• Il Comité européen des entreprises vins, l’associazione europea che rappresenta l’industria del vino, ha eletto il nuovo board con mandato triennale: tra i nuovi membri anche Ettore Nicoletto, come rappresentante di Federvini, che è presidente e ad di Angelini Wines e Estates. «Accolgo questo incarico con entusiasmo», dichiara Nicoletto, «siamo in un momento storico complesso e ci attendono molte sfide. Sono lieto di po- ter contribuire alla difesa delle istanze del settore vinicolo in un’ottica di collaborazione con le rappresentanze nazionali. I dossier sul tavolo sono rilevanti: la tutela e difesa delle nostre denominazioni, la presentazione dei prodotti cioè l’indicazione della lista degli ingredienti e dei valori nutrizionali con l’etichetta digitale u-label, la necessità di sostenere il settore nell’accesso a nuovi mercati».

Fonte, Arena.

Bottiglie e rifiuti: Piave ripulito dai volontari – 50 eco-volontari al lavoro: raccolti 8 camion di rifiuti.
Un’enorme quantità di bottiglie di vetro e di plastica. lattine, cartacce e rifiuti in genere di piccole dimensioni hanno costituito il poco edificante “bottino” degli oltre 50 volontari che ieri mattina hanno preso parte alla giornata ecologica comunale a Quero Vas. Una quarantina i volontari che hanno perlustrato la Destra Piave e una decina quelli che hanno percorso la Sinistra Piave. A pagina VII 50 eco-volontari al lavoro: raccolti 8 camion di rifiuti. Le squadre ieri al lavoro tra Quero e Vas. Raccolti decine di sacchi di plastica, hanno ripulito aree vicino a fiumi e strade lattine sigarette: «Incredibile nel 2022». Un’enorme quantità di bottiglie di vetro e di plastica, lattine, cartacce e rifiuti in genere di piccole dimensioni hanno costituito il poco edificante “bottino” portato a casa dagli oltre 50 volontari che ieri mattina hanno preso parte alla giornata ecologica comunale a Quero Vas.

Fonte, Gazzettino Belluno.

A Vinitaly top buyer da record.
L’appuntamento scaligero dedicato al vino è in programma dal io al 13 aprile A Vinitaly top buyer da record Sono già 68o i “super acquirenti” internazionali che hanno confermato la presenza, Usa in testa. Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly in programma a Veronafiere dal io al 13 aprile. È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato.

Fonte, Voce di Rovigo.

Fiere: così si torna ai livelli pre-Covid.
L’Aefi da Verona: “Servono aiuti, svolta green e revisione Imu” Fiere: così si torna ai livelli pre-Covid. “L’obiettivo del sistema fieristico italiano, ma anche del made in Italy, è tornare entro il prossimo biennio ai numeri realizzati prima del Covid, quando per ogni euro investito dalle imprese se ne generavano 6o di business e 23 di indotto. Un effetto moltiplicatore riconosciuto dal Governo e dal Parlamento, con cui abbiamo stretto un rapporto di vera alleanza durante l’emergenza. Non è un caso se oggi, grazie ai ristori e al superamento del regime ‘de minimis’, il segno meno dell’ebitda è stato in gran parte colmato, anche se in relazione alle perdite totali mancano all’appello ancora ioo milioni di euro”.

Fonte, Voce di Rovigo.

“Le prime canzoni! Tra le vigne”
“Dai 9 ai 12 anni sono vissuta in campagna, alla Certosa di Belriguardo, sono cresciuta coni contadini. Partedpavo al rituale della vendemmia e venni subito presa dal profumo di questo vino e di questa terra, mi è entrato dentro. Ho scritto le prime canzoni scappando con il motorino su queste zolle da sola, bevevo il mosto”. Lo ha raccontato la cantautrice senese Gianna Nannini partecipando a Firenze all’evento “PrimAnteprima 2022” dedicata al vino.

Fonte, Voce di Rovigo.

Con la guerra in Ucraina l’export del vino made in Italy rischia un danno da 400 milioni.
Analisi di Wine Monitor-Nomisma: il nostro Paese è il primo fornitore delle due principali nazioni coinvolte nel conflitto, molto più esposto persino di competitor prestigiosi come Francia e Spagna. Secondo le previsioni di un osservatore attento e competente come Wine Monitor-Nomisma, la guerra in corso tra Russia e Ucraina rischia di mettere a repentaglio un giro d’affari nel mondo vitivinicolo che per l’Italia vale 400 milioni di euro. Il nostro Paese risulta infatti essere il primo fornitore delle due principali nazioni coinvolte nel conflitto, molto più esposto persino di competitor prestigiosi come Francia e Spagna. Secondo l’Osservatorio Nomisma, sul mercato nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% sul 2020) mentre in Ucraina i numeri sono inferiori ma in crescita (+200% in 5 anni) a 56 milioni di euro, per un aggregato di circa 400 milioni di euro. Diverso il discorso per Francia e Spagna, Paesi per i quali l’impatto derivato dal conflitto in corso è più circoscritto: a rischio 217 milioni di euro per i francesi, 146 milioni per gli spagnoli, vale a dire rispettivamente il 2% e 5% dell’export totale di vino, rispetto al 6% degli italiani.

Fonte, AGI.

“I vini del cuore”: i social raccontano la bellezza del vino.
Impressioni di viaggio, ricordi e racconti di esperienze vissute tra i filari ma anche altro ancora. Da un’idea di Olga Maria Schiaffino nasce la prima guida scritta dai più famosi wine influencers. Raccontare il vino partendo da Instagram, senza dispensare punteggi o recensioni ma per narrare i sentimenti nascosti in un calice o nelle parole di un produttore. Nasce da queste basi il libro “I vini del cuore”, da un percorso che parte da dati e degustazioni ma soprattutto da un bisogno, “instagrammare” il vino e la sua essenza. Una “non guida” come la definisce la sua ideatrice, Olga Sofia Schiaffino, medico psichiatra conosciuta ai più come wineloversitaly e ben 35.000 follower al seguito: un vero e proprio racconto corale che si estrinseca nei pensieri di venti seguitissimi wine influencer, capeggiati da un guru come Simone Roveda che ne ha scritto la prefazione e Luca Grippo, giornalista enogastronomico tra i più attivi sui social, a chiudere la nutrita lista.

Fonte, La Gazzetta del Gusto.

L’Europa mette in difficoltà i produttori di vino: la protesta delle aziende locali.
Le iniziative contro il cancro e gli abusi di alcool sono di primaria importanza, ma alcuni provvedimenti rischiano di “demonizzare” il vino di per sé e non solo l’abuso. L’Europa mette in difficoltà i produttori di vino: le iniziative contro il cancro e gli abusi di alcool sono di primaria importanza, ma alcuni provvedimenti rischiano di “demonizzare” il vino di per sé e non solo l’abuso. Un’importante battaglia europea rischia di mettere indistintamente nel mirino anche prodotti tipici di alta qualità. Se non è passato il “bollino nero” sulle bottiglie di vino, che avrebbe dovuto indicarne la “pericolosità” per la salute, restano le pesanti misure economiche per i produttori (non solo di vino) previste dai programmi “Cancer plan” e “Nutriscore”.

Fonte, Notizia Oggi Borgosesia -.

Il falso mito dell’alcol come toccasana per il cuore.
Mentre il Parlamento europeo, sulla spinta dei produttori di alcolici, ha reintrodotto, tra le critiche della comunità oncologica, l’idea che un consumo moderato di alcol possa non essere nocivo, gli studi confermano che non esistono dosaggi sicuri nemmeno per il cuore. Esagerare con le bevande alcoliche è un’abitudine notoriamente dannosa per la salute. Bere invece qualche bicchiere di vino o qualche birra è invece un comportamento che non è generalmente percepito come potenzialmente pericoloso dal punto di vista sanitario. Questa percezione fallace è piuttosto comune, nonostante l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) abbia classificato l’alcol come agente cancerogeno fin dal 1988. La classificazione IARC è rafforzata negli ultimi anni da un numero sempre maggiore di ricerche che hanno mostrato una chiara associazione tra alcol e numerose forme tumorali. Eppure, stando ai risultati di alcune ricerche scientifiche, qualcuno potrebbe persino pensare di trarre da un consumo moderato di alcolici un vantaggio per la propria salute, in particolare per il cuore.

Fonte, AIRC.

Vino Modello Abruzzo: una sola Igt e valorizzazione dei territori per l’export.
Modello Abruzzo per il vino, con il via libera dal Mipaaf e l’accoglimento da parte del Comitato Nazionale Vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che introduce la menzione Superiore per le DOP “d’Abruzzo” e riduce da 8 a 1 sola le Igt. Obiettivo del nuovo modello –  si legge in una nota – rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando al contempo i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori. «E’ un grande risultato, dopo anni di lavoro, quello ottenuto dalla Regione Abruzzo e dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che va a ridefinire i disciplinari di produzione grazie al cosiddetto “Modello Abruzzo”.

Fonte, Grand Tour – Il Sole 24 Ore.

Il vino, la terra, le radici, la musica: a WineNews la regina del rock e produttrice, Gianna Nannini.
“Il legame con la terra è importantissimo. Nel nostro lavoro alla Certosa di Belriguardo c’è il massimo rispetto per ambiente e biodiversità”. “La mia passione per il vino nasce da bambina. Il ritorno alla terra è importantissimo. Nel nostro lavoro alla Certosa di Belriguardo c’è il massimo rispetto per ambiente e biodiversità. Il vino, e per me soprattutto il Sangiovese, e la musica, devono parlare il linguaggio delle emozioni”. Parole di un simbolo internazionale della musica italiana – così come lo è il vino per l’Italia tutta – testimonal d’eccezione del vino di Toscana, nella “settimana delle anteprime”.

Fonte, WineNews.

Vini biologici: le caratteristiche, dove acquistarli e gli abbinamenti.
I vini biologici hanno caratteristiche particolari e l’elemento principale che li distingue da altri prodotti enologici è il fatto che siano realizzati senza usare alcun tipo di sostanze chimiche. Oltre a questo però sono presenti anche altri fattori che li contraddistinguono e i loro abbinamenti enogastronomici possono essere numerosi, anche se l’ideale sarebbe accostarli con pesce e frutti di mare, carne ma non solo. I vini biologici sono stati introdotti dal Regolamento Europeo 203/2012, che indica particolari norme per controllarne la produzione e ogni sua fase. Prodotti del genere vengono indicati con l’aggettivo “biologici” in quanto le loro uve non vengono mai trattate con elementi chimici e non sono mai presenti OGM. Anche tra i fertilizzanti si usano esclusivamente sostanze naturali. Per essere messe in commercio però tali bottiglie dovranno possedere un’apposita certificazione.
Fonte, EGnews.it.

Sava, assemblea regionale delle città del vino della Puglia.
Vendemmia turistica, piano del cibo, politiche energetiche e gestione del territorio, osservatorio sul turismo del vino: sono alcuni degli argomenti al centro dell’incontro che il Coordinamento regionale della Puglia dell’Associazione Nazionale Città del Vino ha organizzato per parlare del futuro del settore. Tra gli argomenti che sono stati illustrati, la presentazione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si svolgerà in Piemonte dal 20 al 22 maggio.

Fonte, trmtv.

STAMPA ESTERA

Vinos por teléfono.
Cellers Maset se ha convertido en líder en la venta a domicilio Vinos por teléfono La compañía vitivinícola factura 27 millones de euros con 3,8 millones de botellas. La Granada Los orígenes vitivinícolas de Maset del Lleó se remontan al año 1777, cuando las tierras del Maset del Lleó eran feudo de la Abadía de Montserrat y la familia Massana, hoy propietaria, tenía que pagar tributos para trabajarlas. Nacidos en el corazón del Penedès y sumando ya diez generaciones de la familia Massana elaborando vinos y cavas, Cellers Maset se ha convertido en líder en la venta de vinos y cavas a domicilio en España con una producción anual de 3,8 millones de botellas. La historia de la actual bodega se remonta a 1958, cuando Esquila Massana, abuelo del actual propietario, compra un camión y empieza a vender verduras, fruta y vinos del Penedès en Barcelona, directamente en casa del cliente.

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 20 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Russi in «standby» per Vinitaly «Era in ripresa, non ci voleva».
La fiera e il conflitto, Mantovani: «Dato importante sono le conferme da Asia e Cina». Vinitaly senza operatori e buyer russi? «È una situazione che non ci voleva», dice Maurizio Danese. Lui, presidente di Veronafiere, che ricorda come «abbiamo incrementi da tutto il mondo, Stati Uniti, Europa…». II che serve a contestualizzare: lo standby sui russi è un colpo assorbito dalla cornice generale, che registra numeri forti dai mercati europeo, americano, asiatico. Certo è che il salone internazionale del vino, dal io al 13 aprile, rifletterà il periodo storico: ufficialmente non c’è «incoming» da Mosca, a effetto dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni. «La Russia sul piano del mercato, per l’Italia del vino, vale 375 milioni di dollari di export: è un mercato abbastanza importante, ed era anche un mercato in forte ripresa», riflette Giovanni Mantovani, dg di Veronafiere, citando il +11% registrato nel 2021.

Fonte: Corriere di Verona.

Benvenuta giovinezza Château d’Yquem, se il mito si reinventa.
Il più celebre Sauternes punta a esser goduto anche nelle annate recenti e a tutto pasto. La 2019 è grandiosa e (sorpresa) dà il suo meglio già da subito. A volte la nobiltà può essere un peso. Prendete il caso di Château d’Yquem. È uno dei vini più leggendari del mondo, certamente il Beethoven dei bianchi mondiali. Eppure è prigioniero della sua stessa leggenda, quella di un vino per occasioni particolari, lontano da un consumo non dico quotidiano (il prezzo stesso lo sconsiglierebbe, una bottiglia costa diverse centinaia di euro) ma comunque libero dagli stilemi che lo vogliono vino da lunghe soste in cantina, un vino da attendere per anni, e quando poi c’è finalmente lo showdown comunque da bere mangiando formaggi lungamente affinati, foie gras, oppure da solo, ragionando sul senso della vita (che in quel momento sarà comunque bellissima).

Fonte: Giornale.

La vite è meravigliosa – Petra 2018 l’evoluzione della specie.
C’è qualcosa di nuovo nell’ultima annata di Petra, il 2018, che ho avuto il privilegio di assaggiare in anteprima rispetto all’uscita sul mercato, prevista tra qualche settimana. Il vino più rappresentativo della cantina toscana del gruppo Terra Moretti ha infatti cambiato la sua composizione, introducendo un 12 per cento di Cabernet Franc, che ha fatto scendere al 60 la percentuale di Cabernet Sauvignon e al 28 quella del Merlot, donando al vino una maggiore complessità ed equilibrio, oltre che sentori speziati al naso.

Fonte: Giornale.

Castello di Cigognola svela a Vinitaly il nuovo Pinot Noir.
Castello di Cigognola, il progetto enologico della famiglia Moratti in Oltrepò Pavese, presenta Pinot Noir, annata 2020, prima espressione ferma e vinificata in rosso del vitigno, nata dalla collaborazione con l’enologo e consulente Federico Staderini.® Nuovo vino è un’interpretazione inedita della varietà di origine francese che nel 45° parallelo ha trovato una terra d’elezione. «In quest’ area vi sono tracce esigue ma ancora visibili di una viticoltura del passato che lega l’antico Oltrepò al Piemonte – spiega Staderini – tempo in cui si producevano vini tranquilli, senza bolle. 11 nebbiolo, la barbera e il pinot nero sono i testimoni di un sentiero pieno di rovi ma ancora percorribile per tenere viva una produzione più antica rispetto a quella del Metodo Classico».

Fonte: Libero Quotidiano.

Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi.
Anteprime di Toscana Vino made in Tuscany: crescono export e prezzi Cresce l’export, aumenta il valore, calano i volumi prodotti: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. A tratteggiare il quadro complessivo la ricerca di Ismea, presentata a Firenze in occasione di “PrimAnteprima 2022”, la giornata inaugurale della Settimana delle “Anteprime di Toscana” promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Quanto alla produzione, secondo i dati raccolti da Artea sulla vendemmia 2021 la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, I17% in meno rispetto all’anno precedente: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni.

Fonte: Sole 24 Ore.

Gianna Nannini: “Fare vino è come fare rock”.
“Fare vino è come fare rock, un lavoro di squadra”. Lo ha detto la Gianna Nannini a PrimAnteprima 2022, settimana delle Anteprime di Toscana del vino di cui è testimonial. La rockstar è viticoltrice titolare della Certosa di Belriguardo. “Fin da bambina partecipavo alla vendemmia, le prime canzoni le scrivevo scappando in motorino in mezzo alle zolle”.

Fonte: Stampa.

Viticoltura ed Enologia, sedici laureati a Tebano.
II sindaco Isola: «Pronto il progetto per garantire al Polo una nuova cantina». Si è svolta venerdì nella sala “Aureliano Amati” del Polo di Tebano la discussione delle tesi e il conferimento delle Lauree in Viticoltura ed Enologia a sedici studenti che hanno frequentato il corso triennale dell’Università di Bologna. In apertura di giornata, ha fatto gli onori di casa Gianni Carapia, amministratore unico di Terra Naldi, la società interamente partecipata dal Comune titolare degli immobili. «Quest’anno — ha detto — abbiamo deciso di ricominciare da questa sala recentemente riqualificata all’interno del Polo di Tebano, che è una delle culle della ricerca e della sperimentazione in campo agricolo. Ringrazio i docenti dell’Alma Mater per la collaborazione che ci hanno sempre dato per migliorarci».

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

La Delizia fa incetta di ori «Ma la speculazione pesa».
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha infatti ricevuto la comunicazione ufficiale del primo posto peri suoi spumanti in due rinomati concorsi enologici internazionali. Al Berliner Wine Trophy, più grande concorso al mondo che si tiene nella capitale tedesca con oltre 14 mila vini registrati, la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis ha ricevuto la medaglia d’oro. Stesso risultato per il nuovo La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles, tenutosi quest’anno a Valladolid in Spagna e che ha visto in gara oltre 1170 vini. «In un solo giorno – ha commentato il direttore de La Delizia Mirko Bellini – le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Spumanti La Delizia doppia medaglia d’oro.
Doppia medaglia d’oro per La Delizia Viticoltori Friulani: la cantina di Casarsa ha visto salire sul gradino più alto sia la Ribolla Gialla Spumante Brut Naonis, prima al Berliner Wine Trophy, che La Delizia Prosecco Doc Rosè Spumante Extra Dry, medaglia d’oro al Concours mondial de Bruxelles. «In un solo giorno le nostre bollicine hanno ricevuto due medaglie d’oro» ha commentato con soddisfazione il direttore de La Delizia, Mirko Bellini, senza del resto nascondere la preoccupazione per «la situazione del comparto vinicolo Fvg che – ha detto è pesante.

Fonte, Messaggero Veneto.

Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori.
II complesso dell’ex convento dell’Annunziata a Sestri Levante Wine Festival 2022: degustazioni e seminari non solo per intenditori. Oggi e domani la cornice dell’ex convento dell’Annunziata ospita il “Sestri Levante Wine Festival 2022”: manifestazione curata dalla delegazione autonoma Fisar Tigullio Cinque Terre, in collaborazione con l’associazione “Gente de la Mana”. Oggi si può visitare dalle 10 alle 19.30, domani invece fino alle ore 19. Gli intenditori ma non solo, possono lasciarsi coinvolgere in degustazioni guidate, abbinamenti cibo e vino, naturalmente possibilità di acquistare i prodotti in esposizione, ma anche assistere a show cooking, partecipare a seminari di approfondimento dedicati a questo settore, e tanto altro, alla scoperta di vini, vigne e prodotti alimentari del territorio nazionale, presentati da un nuovo e diverso punto di vista.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film.
Daniele Parma nella sua azienda vitivinicola La Ricolla. L’AGRICOLTURA NATURALE SOGGETTO DI UNA PELLICOLA DI TESTIMONIANZA. Viticoltura sì, ma biodinamica: la storia di Parma diventa film L’azienda vitivinicola La Ricolla in un documentario giovedì al cinema Mignon DANIELE PARMA, 54 anni, titolare a Ne dell’azienda La Ricolla, con vitigni in Val Graveglia, a Cogorno, Carasco e Sestri Levante , è il primo vignaiolo biodinamico del Tigullio: la sua azienda è stata certificata nel gennaio scorso La sua storia è diventata un docufilm, con la regia di Gip Barbeschi e le musiche di Pier Gonella, che verrà presentato giovedì alle 18 al cinema Mignon di Chiavari (ingresso libero). Parma ha scelto la biodinamica per tornare a un tipo di coltivazione più naturale.

Fonte, Secolo XIX Levante.

Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante.
L’etichetta Primorò, rosso giovane e fresco Ricchezza di frutto intrigante Biologico e senza solfiti aggiunti. È il Primorò, il rosso più giovane e fresco firmato da Tosca Polisena. A differenza delle annate precedenti quando nell’uvaggio era stata prevista la presenza di uva franconia, il 2019 deriva al ioo96 da uve merlot. Non è stato un depauperamento, anzi. Il vino si presenta molto profumato, di una ricchezza di frutto molto intrigante (fragola, ribes, rosa), quasi piccante; al palato è snello, freschissimo, tagliente. Un vino che si sposa a perfezione con alcuni salumi (quelli belli grassi) e con i piatti primaverili a base di uova.

Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

Cavalieri del tartufo Oggi l’esordio del Gran Maestro.
Alle 11 Castello di Grinzane Cavour I Cavalieri del tartufo e dei vini di Alba oggi si danno convegno al castello di Grin zane per 11299° Capitolo della Primavera m Langa. L’appuntamento è per le 11 e si apre all’insegna di una novità: l’ingresso del nuovo Gran Maestro dell’Ordine. Dopo la rinuncia di Bianca Vetrino che per dieci anni ha guidato la confraternita, è stato scelto per l’incarico Tomaso Zanoletti, un nome che nelle Langhe non ha bisogno di presentazioni: sindaco di Alba per 13 anni e senatore per cinque legislature. «Affronto questo compito con impegno perché conosco l’importanza che l’Ordine ha avuto in passato e sono convinto che i suoi scopi non solo siano ancora attuali ma particolarmente utili in questo tempo» ha scritto Zanoletti nella prima lettera di convocazione.

Fonte, Repubblica Torino.

Lessona e Bramaterra nel gotha dei grandi vini con le “Quattro viti” Ms.
Presentate le nove etichette premiate dai sommelier “In costante crescita l’attenzione verso la qualità” Ieri a Palazzo Gromo Losa a Biella Piazzo sono stati presentati i vini biellesi Lessona e Bramaterra che l’Associazione Italiana Sommelier ha premiato con le 4 viti nella guida Vitae 2022. È il massimo riconoscimento assegnato ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» che ottengono un punteggio da 91/100. L’evento è stato organizzato, in collaborazione con l’Ais biellese, da Biella è Buona, l’associazione temporanea di scopo costituita tra l’Enoteca regionale del Biellese e della Serra presieduta da Giuseppe Graziola e da otto aziende del territorio produttrici di vino, riso e salumi per promuovere la fiera corta con proposte turistiche abbinate all’offerta enogastronomica. «Tutte le aziende vitivinicole che fanno parte di Biella è Buona hanno ricevuto il riconoscimento delle 4 viti e con loro anche altre che non ne fanno parte», ha detto Graziola.

Fonte, Stampa Biella.

Il Sangiovese è rock… A «suonarlo» è Gianna.
Rassegna Nannini produttrice e testimonial delle anteprime toscane del vino «Le mie prime canzoni scritte tra le vigne a Belriguardo, bevendo il mosto» Primo appuntamento Si comincia oggi alla Fortezza da Basso con «Chianti Lovers e Rosso Morellino» a Toscana, terra di vini rossi, incorona il SangioJ vese, a conferma del fenomeno bio, della crescita dell’export e dei prezzi. L’occasione è stata «PrimAnteprima», la giornata inaugurale della settimana «Anteprime di Toscana», promossa da Regione e Camera di Commercio di Firenze, organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, con i consorzi di tutela del vino del territorio a presentare le nuove annate. Presentazione partita dal cinema La Compagnia alla presenza di Gianna Nannini, rockstar e viticoltrice con il vino che produce nella campagna senese vicino alla Certosa di Belriguardo, e conclusa a Palazzo Vecchio con la cantante e gli allievi del Maggio Musicale.

Fonte, Corriere Fiorentino.

Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino – «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime.
Sei giorni di eventi Gianna Nannini battezza le Anteprime del vino Ciardi a pagina 13 «Fare vino è rock» Gianna Nannini battezza le Anteprime La cantante, produttrice nella sua tenuta senese, protagonista della sei giorni. «E’ un pezzo importante della nostra economia». Prende il via, in Toscana, la settimana di anteprime del vino, con una protagonista d’eccezione: la cantante Gianna Nannini, nella sua nuova veste di viticoltrice toscana. In arrivo, sei giorni di anteprime e degustazioni dedicate agli addetti ai lavori (e non solo): oggi «Chianti Lovers e Rosso Morellino» alla Fortezza da Basso di Firenze, domani e martedì 22 «Chianti Classico Collection» alla Stazione Leopolda, martedì 22 e 23 la Vernaccia di San Gimignano, il 23 e 24 il Vino nobile di Montepulciano e il 25 l’anteprima dell’altra Toscana, con i consorzi di Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Doc Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. Un cartellone curato dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze e organizzato da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze.

Fonte, Nazione Firenze.

Un territorio di-vino per nuove etichette i toscani si presentano alla Fortezza.
Testimonial Gianna Nannini che lancia il nuovo “La Rossa” dedicato a un’anziana già celebrata anche con una canzone Dal Chianti alla \vernaccia fino al Morellino: dibattiti c degustazioni. Partono ufficialmente questa mattina alla Fortezza da Basso di Firenze le Anteprime del vino toscano 2022. Dopo l’inaugurazione di ieri sera con una cena di gala nella sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio (organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana con il supporto di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze), la cui testimonial è stata la cantante e vignaiola Gianna Nannini, si entra nel vivo della presentazione delle nuove annate. I primi a scendere in campo sono il Consorzio del Chianti e del Morellino di Scansano con oltre 400 etichette in degustazione per circa 110 aziende totali. Nei calici le nuove annate di Chianti docg.

Fonte, Tirreno.

25 MARZO Anteprima vini di Carmignano.
E’ previsto per il 25 marzo l’anteprima dei vini del consorzio di Carmignano nell’ambito della rassegna che prende il via oggi per la settimana delle Anteprime di Toscana. E a dare il via è intervenuta come testimonial Gianna Nannini, cantante conosciuta in tutto il mondo ma anche viticoltrice toscana, che ieri si è raccontata in questa sua nuova avventura al Cinema della Compagnia di Firenze. L’iniziativa è curata dalla Regione insieme alla Camera di commercio di Firenze, organizzata da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze. Sei giorni di anteprime e degustazioni per addetti ai lavori.

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Il 34 Prosecco Bar di Bottega.
All’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato inaugurato il 34° Bottega Prosecco Bar, spazio enogastronomico nell’area partenze, il primo del 2022 a cui si aggiungeranno, nei prossimi mesi, aperture a Stoccolma, Toronto, Londra e Barcellona.

Fonte, Tribuna Treviso.

Sbancamenti in Val Caldaz appello degli ambientalisti.
Gli ambientalisti tornano alla carica contro i lavori nel vigneto in val di Caldaz, dove è prossima una ricognizione ispettiva della Forestale e della Polizia locale di Vittorio Veneto. «Dopo un po’ di pausa a seguito dell’interessamento dei media assistiamo – affermano Amedeo Fadini e Alessandra Zoppas del movimento Verdi Europa – alla ripresa dei lavori: ancora spostamenti di terra a Confin, dove al continuo rumoreggiare delle ruspe non vorremmo che si opponesse il silenzio degli organi deputati al controllo di questo territorio». I due esponenti dell’ambientalismo trevigiano avevano fatto appello, anche formalmente, al Comune perché intervenisse nei tempi più rapidi. Caldaz è una valle che mostra la sua fragilità soprattutto ora che non piove da molto.

Fonte, Tribuna Treviso.

Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi.
Quest’anno la manifestazione a villa Mosconi Bertani a Novare ha un senso nuovo Vetrina dell’Amarone solidale Il ricavato dell’asta ai profughi I fondi andranno alla Croce Rossa per i soccorsi al Paese in guerra. L’Amarone della Valpolicella nel bicchiere e nel cuore per il popolo ucraino. È partito il conto alla rovescia per la «Vetrina dell’Amarone», la manifestazione enologica a villa Mosconi Bertani, di Novare, ad Arbizzano, di sabato 26 e domenica 27 marzo, per unire cultura del vino, intrattenimento enogastronomico, lezioni coi sommelier, beneficenza. Proprio l’asta benefica con bottiglie di vino, che si terrà il 26 alle 17, sarà uno dei momenti clou dell’evento perché il ricavato andrà alla Croce Rossa Ucraina per la gestione dell’emergenza bellica. Molte donazioni delle bottiglie da battere all’asta sono già avvenute, da parte di aziende vitivinicole e da privati, ma chi vuole donare può farlo fino all’ultimo.

Fonte, Arena.

Bibo, la cantina digitale che consegna a casa vino, birra e spirit di qualità in pochi minuti.
A  lanciare la «cantina digitale» a portata di divano è la startup Bibo, che da un paio di settimane smista le sue bottiglie dal nascondiglio di Porta Venezia. Chiuso per q-commerce. Né per lutto né per cessata attività. Anzi il lavoro è appena iniziato e c’è da scattare rispettando i tempi del commercio «quick», rapido, che promette consegne a domicilio in pochissimi minuti, anche dieci. L’erba «voglio tutto e subito» (senza uscire di casa) cresce a Milano, dove alcuni negozi vendono solo online sebbene abbiano una sede operativa in città: manca l’insegna, niente vetrina, sconosciuta l’entrata, fila assente. Centri attivi ma all’apparenza anonimi, «oscuri», infatti li chiamano dark store. Magazzini strategici con beni di largo consumo, perlopiù generi alimentari, nell’ottica di una spesa lampo via app che sembra ricalcare il modello room service degli hotel.

Fonte, Corriere Milano – Corriere della Sera.

Il vino di Toscana cresce tra qualità, mercato e sostenibilità: il messaggio di “PrimAnteprima”.
Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Le riflessioni di Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana), Stefania Saccardi (Agricoltura), Fabio del Bravo (Ismea) e Francesco Mazzei (Avito). Parole e numeri che raccontano una Toscana del vino sempre più sostenibile, fatta da 52 Dop e 6 Igp, che corrono nei mercati del mondo e d’Italia, tra territori che sono “grandi classici” e altri ancora da scoprire.

Fonte, WineNews.

Tannat, dalla Francia all’Uruguay fino all’Italia.
Un vitigno bacca nera dall’elevato contenuto di Tannini che proviene dall’Occitania e nel nostro Paese viene coltivato in Puglia e Sicilia. Donnafugata lo utilizza per il suo Tancredi. Tannat è un vitigno bacca nera coltivato storicamente nella Francia sud-occidentale ai piedi dei Pirenei, il suo nome deriva dalla Langue d’Oc ed esprime la ricchezza in tannini. Fu citato per la prima volta nel 1783, però molti concordano che fosse già presente nel 1030 nei vigneti dell’abbazia di Saint Pierre a Marcilhac-sur-Célé, con quell’uva i monaci producevano un vino per ristorare i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela e che avevano scelto la via di Aire-sur-l’Adour-Lescar.

Fonte, Italiaatavola.net.

Principi di Spadafora, l’anima mediterranea dei vini di contrada Virzì a Monreale.
La storia dell’azienda si intreccia con quella di un nobile casato siciliano, quello degli Spadafora, le cui prime tracce certificate risalgono al 1230. Fondata da don Pietro dei Principi di Spadafora, che ricevette in eredità la tenuta dallo zio Michele De Stefani, valente agricoltore ed allevatore di cavalli da corsa, l’azienda oggi è condotta da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro, assieme alla moglie Claudia e alla figlia Enrica. Cento ettari vitati di proprietà, tutt’intorno alla cantina, ad un’altezza variabile tra i 220 e i 400 metri sopra il livello del mare, coltivati a Chardonnay, Inzolia, Catarratto e Grillo, come uve a bacca bianca, e Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Nero d’Avola, a bacca nera. Le vigne sono condotte secondo i dettami del regime biologico, con interventi ridotti al minimo indispensabile e bassissime rese per ettaro. Stessa attenzione in cantina, con le fermentazioni attivate attraverso pied de cuve con lieviti indigeni e vinificazioni estremamente rispettose della materia prima, senza aggiunta di solforosa.

Fonte, Luciano Pignataro.

Oltre 6 400 bottiglie di Bolgheri Doc ferme in cantina per la guerra ucraina.
Michele Satta: «L’Europa intervenga con la diplomazia: le nostre imprese hanno bisogno di esportare in Russia».

Fonte: Zazoom.

Vino: su export e prezzi made in Tuscany, boom del biologico.
Cresce l’export, aumenta il valore: nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. A dare il via una testimonial d’eccezione: Gianna Nannini, cantante e viticoltrice toscana.

Fonte: ANSA

Il vino in Toscana in numeri.
Cresce l’export del vino toscano, con Stati Uniti, Germania, Canada, Svizzera e Gran Bretagna che rimangono tra i mercati dove più alta è la domanda, seguiti più inbasso da Francia, Paesi Bassi e Giappone, con un balzo notevole della Corea del Sud. E aumenta pure il valore. Nonostante un’annata che non ha garantito un’elevata produzione in termini di quantità, il bilancio del 2021 per il vino Made in Tuscany è in positivo. È quanto emerge dalla ricerca di Ismea presentata a Firenze oggi a PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana promossa dalla Regione insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze e da Fondazione Sistema Toscana. Nel 2021, dati Artea, la Toscana ha prodotto 2,04 milioni di ettolitri di vino, il 7 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Colpa delle gelate di primavera e delle piogge scarse d’estate. E’ stata una delle produzioni più scarse degli ultimi cinque anni. La Toscana pesa per l’8 per cento sui vini Docg e Doc che si imbottigliano in tutta Italia, ma sale all’11 per cento quanto a valore complessivo del prodotto. Chianti e Chianti Classico, quanto a volumi, rappresentano da soli circa il 70 per cento dell’intera produzione e il 52 per cento degli ettari a vigneto delle 52 denominazioni toscane, undici Docg e 41 Doc.

Fonte:  Toscana Notizie.

Carlo Petrini: la curiosità dei giovani per il vino salverà il mondo.
Oggi ragazzi e studenti vogliono sapere che storia c’è dentro un bicchiere, i sistemi di allevamento della vite e soprattutto desiderano preservare il suolo dai concimi chimici. Lo stesso spirito che animerà il festival Sana Slow Wine, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Ho la fortuna di confrontarmi con tantissimi ragazzi tutti i giorni, anche perché il mio ufficio è all’interno dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Ebbene, mi stupisce e mi affascina, tra le altre cose, il rapporto che i giovani hanno con il vino. Noto in loro una curiosità che ai miei tempi non era di casa. Rosso o bianco era il discrimine principale, i più avveduti e curiosi si inerpicavano sulle vicine colline di Langa, poi, per conoscere i vignaioli e assaggiare le loro bottiglie. Ma anche in quel caso ci si limitava al buono non buono. Ora, tutto è cambiato. Il desiderio è quello di entrare nel bicchiere che si rotea tra le mani: il vitigno, il terroir, la cantina e poi il sistema di produzione.

Fonte: La Repubblica.

Il Grignolino d’Asti – Da vino storico ad avanguardia enoica.
Prosegue il mio percorso di valorizzazione dei territori e dei loro varietali tipici attraverso le cantine, le vigne e i vini dei produttori del Grignolino d’Asti. Produttori che dal 2018 si sono associati per dare nuova luce a un vitigno tanto antico quanto attuale nelle sue espressioni più nitide. Sebbene le prime notizie sul Grignolino affondino le proprie radici nella notte dei tempi (se ne ha traccia già dal XIII secolo), nel ‘500 inizia a riscontrare i favori di nobili e abbienti grazie alla produzione di vini “chiaretti”. La sua culla storica, che ancora oggi ne custodisce la quasi assoluta totalità dei vigneti (possiamo trovarne qualche filare in altre zone del Piemonte e anche in Lombardia) risiede tra Asti e Casale. Pur essendo utilizzato in ben 7 DOC piemontesi (Grignolino d’Asti Doc, Grignolino del Monferrato Casalese e Piemonte DOC Grignolino, Colli Tortonesi Doc, Gabiano Doc, Rubino di Cantavenna e Monferrato Doc) sono le denominazioni in cui il Grignolino è l’indiscusso protagonista che mi interessano maggiormente e, nel mio ultimo focus, ho deciso di prendere in esame quella del Grignolino d’Asti, come già accennato poc’anzi.

Fonte: Wine Blog Roll.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 19 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Tour del Gambero Rosso per i vini Dop Lambrusco.
Al via il wine tasting tour organizzato da Gambero Rosso ed Enoteca Regionale Emilia-Romagna con protagonisti i vini Dop e Igp promossi dal progetto Mediterranean Cheese and Wine, con un focus speciale sulla Dop Lambrusco. Da lunedì prossimo, 21 marzo, alt aprile nelle più rinomate enoteche italiane selezionate da Gambero Rosso si potranno degustare le nuove annate delle Dop Lambrusco: Lambrusco di Castelvetro Dop, Lambrusco di Modena Dop, Lambrusco di Sorbara Dop, Lambrusco Salamino di Santacroce Dop, Lambrusco Reggiano Dop e Colli di Scandiano e di Canossa Dop. Un’anteprima esclusiva in attesa di scoprire le etichette protagoniste di questo tour durante il Vinitaly, dal 10 al 13 aprile a Verona. Da Nord a Sud, sono oltre 20 le enoteche coinvolte: da Trento a Cagliari, da Torino a Napoli passando per Roma, Milano, Firenze e molte altre città. In ogni tappa, una selezione di cantine del Consorzio di Tutela Lambrusco presenteranno in anteprima, con la partecipazione di un esperto di Gambero Rosso, le nuove annate di due delle loro migliori etichette a operatori ed enoappassionati.

Fonte: Italia Oggi.

In cantina – Valdicava continua a crescere.
Apprezzamento medio del 27% per i millesimi di questo Brunello di Montalcino Valdicava continua a crescere di Cesare Pillon La tabella di questa settimana dovrebbe essere la più attendibile fra tutte quelle dedicate finora al Brunello di Montalcino, per individuare l’attuale orientamento del mercato secondario nei confronti di questo nobile rosso toscano. E imperniata infatti sulla produzione di due aziende, Casanova di Neri e Valdicava, che si sono messe in luce in questi ultimi anni grazie alla crescita delle quotazioni delle loro bottiglie: una crescita pressoché costante, non turbata né messa a rischio da eventi estranei alla qualità intrinseca del prodotto come il cambio di proprietà della Biondi Santi o il conflitto con il Consorzio di Case Basse.

Fonte: Milano Finanza.

Golosaria in festa, così i vini lombardi vanno a nozze col Grana Padano.
L’Organizzazione degli assaggiatori trova casa nella sede del Polo professionale Il progetto intende dare visibilità a un mondo che non si ferma al Bitto e Casera • Lezioni di formaggio al Pfp di Sondrio. Nasce sotto il segno della conoscenza di una delle produzioni tipiche del territorio valtellinese la nuova collaborazione tra il Polo di formazione professionale diretto da Evaristo Pini e la delegazione sondriese dell’Organi77a7ione nazionale assaggiatori formaggi (Onaf) rappresentata da Oscar Del Barba Nella scuola di via Besta a Sondrio troverà sede la delegazione dell’Onaf che si aprirà al pubblico di appassionati che nel tempo si è disperso, attraverso serate a tema e corsi (quello di ass lggiatore di primo livello a settembre) e offrirà il sostegno anche alle attività didattiche del Pol.

Fonte: Avvenire Milano.

Hotel Meliá Un giorno «di-vino» tra lezioni e degustazioni.
Al via oggi all’Hotel Meliá (via Masaccio 19) «La Giornata del vino». In programma otto masterciass —tenute da Paolo Massobrio e Marco Gatti di Golosaria — sui vitigni storici lombardi: dall’Oltrepò Pavese ai Lugana. Le Settimane del Gusto Lombardo coinvolgeranno, in prossime date, 13 ristoranti che hanno codificato 52 ricette con il formaggio Dop più consumato al mondo, il Grana Padano, abbinato a 13 vini dei 13 Consorzi aderenti ad Ascovilo.

Fonte: Corriere della Sera Milano.

«I nostri studenti avranno un ruolo di ambasciatori».
«ü importante che le conoscenze di Onaf diventino patrimonio di tutti: il formaggio fa parte della nostra identità. La collaborazione con la scuola rappresenta un plus perché i ragazzi possono diventare i primi ambasciatori dei nostri prodotti». Le parole del presidente della Comunità montana Tiziano Maffezzini raccontano perfettamente del clima con cui è stata accolta in settimana al Pfp, accompagnata da un golosissimo pranzo preparato e servito dai ragazzi della scuola, la prima uscita pubblica della delegazione di Sondrio dell’Onaf dopo una lunga pausa acuita dalla pandemia Al “battesimo” della nuova collaborazione tra mondo caseario e mondo scolastico, insieme a Oscar Del Barba ed Evaristo Pini, c’erano i rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo caseario e della promozione turistica provinciale.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Golosaria in festa, così i vini lombardi vanno a nozze col Grana Padano.
Torna Golosaria, in versione “wine” e “cheese”. 11 connubio tra i vini della Lombardia e il formaggio Dop più consumato al mondo, il Grana Padano, saranno infatti i protagonisti della Giornata del Vino di Golosaria (www golosaria.it). L’appuntamento è per oggi all’Hotel Melià in via Masaccio, per vivere l’esperienza degli abbinamenti speciali delle varie stagionature del Grana Padano con i vini lombardi di Ascovilo (Associazione consorzi tutela vini Lombardi): «due eccellenze del gusto, due prodotti tra loro vicini di casa, un matrimonio felice che si compie nel progetto “Nati per stare insieme” e di cui potrete scoprire i frutti a Golosaria Wine», evidenziano Paolo Massobrio e Marco Gatti, le due anime e i promotori di Golosaria e del sistema Papillon.

Fonte: Avvenire Milano.

Un weekend di vino con le etichette top – Un weekend di… vino tra etichette Docg e i re dell’extravergine.
Il top dei produttori a «Golosaria wine» e a Piazza Lombardia. Riapre l’Ippodromo Mimmo di Marzio • Comincia oggi un weekend per grandi intenditori enogastronomici, dove a farla da padroni sono due eccellenze del made in Italy: il vino e l’olio. Proprio oggi entra nel vivo in Piazza Città di Lombardia la sesta edizione della Fiera Nazionale Milano in Vino, vetrina dedicata alle realtà enologiche più interessanti del nostro Paese e della nostra regione. Il pubblico, fino a domenica, ha l’opportunità di entrare in contatto con 45 produttori del Belpaese, confrontandosi direttamente con i vignaioli per scoprire le oltre 250 etichette presenti. Ad accompagnare il Ovine tasting, nei pomeriggi di oggi domani si terranno alcune masterclass di approfondimento condotte dai professionisti dell’Associazione Italiana Sommelier Lombardia, partner di questa edizione, che guideranno il pubblico nella conoscenza del vino nelle sue diverse e affascinanti espressioni.

Fonte: Giornale Milano.

Calici in alto per la fiera dove il vino incontra l’arte.
Siena ha ospitato, dal 12 al 14 marzo, il WineeSiena, manifestazione enogastronomica di rilievo internazionale organizzata da Helmuth Köcher, The WmeHunter, già patron del Merano WineFestival. La volontà è stata quella di traspone la kermesse altoatesina nella città Toscana, dandole un’impronta internazionale. I vini presenti sono di qualità gourmet, garantita dal fatto che per partecipare i produttori devono mandare i loro prodotti, che vengono accuratamente selezionati e certificati con bollino. Helmuth Köcher nutre una profonda passione per il mondo del vino, ma anche per quello dell’arte, del design e dello spettacolo. Sua l’azienda vinicola Gilfenstein, che tra gli altri ha dato vita a un premiato Pinot nero. La volontà delle kermesse organizzate in varie location in giro per il mondo, da Milano a Vienna, da Monaco a Roma agli Stati Uniti, è quella di far incontrare le bellezze di enogastronomia e delle arti, compensando le brutture del mondo.

Fonte, Repubblica Milano.

Il Barolo Renaissance 2018 Così Fontanafredda punta su progetti sostenibili.
La presentazione 30 anni dopo il primo re dei nebbioli Serralunga d’Alba “Abbiamo scelto di convertire al biologico i nostri 120 ettari di vigneto” Il Barolo Renaissance 2018 Così Fontanafredda punta su progetti sostenibili. Era il 1992 quando Fontanafredda usciva sul mercato con il Barolo Serralunga 1988, prima cantina di Langa a indicare orgogliosamente in etichetta una menzione comunale per il re dei nebbioli. Trent’anni dopo, il vino iconico della storica tenuta cambia volto e diventa lo strumento di una nuova rinascita, quella che Oscar Farinetti e il figlio Andrea chiamano «Rinascimento Verde». «Il nuovo per noi è rimettere la terra al centro – spiega Andrea Farinetti -. Per questo abbiamo convertito al biologico i nostri 120 ettari di vigneto e abbiamo adottato tutte le procedure necessarie per creare una filiera sostenibile in tutti i suoi aspetti, dal packaging alla mobilità».

Fonte, Stampa Cuneo.

Prezzi alti e mercato incerto, in vino veritas.
Due anni di pandemia hanno oltremodo ristretto gli utili per i produttori di vino che vivono di piccole enoteche e ristoranti, non agganciati ala grande distribuzione organizzata o che esportano i loro vini all’estero adesso anche la guerra tra Russia e Ucraina, che – seppure non abbia prodotto gli effetti disastrosi che si temevano all’inizio: il blocco totale dell’export di vini e liquori, limitato qualche giorno fa ai consumi di lusso – contribuisce a mantenere un clima di incertezza che non aiuta il mondo del vino. Funestato tra l’altro, come tutti gli altri settori produttivi, dai rincari stratosferici delle materie prime che oltretutto iniziano a scarseggiare. Insomma, un quadro a tinte fosche per l’enologia italiana e pugliese nonostante gli ultimi dati di Nomisma/Wine Monitor raccontino di un’Italia che vuole buttarsi alle spalle le restrizioni di due anni di emergenza sanitaria: i dati Istat sulle vendite foodewine della ristorazione italiana evidenziano una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3 percento.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Amarosa 2019, un nettare che sa durare.
Alcuni giorni fa mi arrivava da un amico, tramite un altro amico, una bottiglia di vino di sua produzione. Apro la confezione e scopro che si tratta di un rosato del 2019. Non nascondo un po’ di sconcerto, poi penso a uno scherzo provocatorio e metto la bottiglia nel reparto «limbo». Ma la curiosità mi vince e dopo qualche giorno metto la bottiglia in fresco in attesa di degustarla, non senza prevenzione a dire il vero, anzi con tanta prevenzione, a dirla tutta. Data la mia esperienza con i rosati posso sicuramente dire che sono pochi quelli che resistono al passare del tempo e va bene se arrivano a superare indenni il Natale, figuriamoci quasi tre anni. Mi avvio quindi alla degustazione con molta cautela e con le antenne dritte dritte.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Primitivowinetourday, un successo.
Sesta edizione nella Cantina (e dintorni) dei Produttori di Manduria dell’evento riservato a imprenditori e operatori del comparto turistico PRIMITIVOWINETOURDAY, UN SUCCESSO Per noi l’enoturismo è una via trainante e la sesta edizione del PrimitivoWineTourday, che è tornato dopo i ben noti problemi causati dalla pandemia, è motivo di orgoglio e di rilancio di un settore sul quale la nostra azienda con i suoi partner punta molto,. A parlare è il direttore generale dei Produttori di Manduria, Vittorio Moscogiuri, che commenta la giornata, quella del 15 marzo 2022, destinata solo ad imprenditori ed operatori del comparto turistico, ovvero i primi veri promoters del territorio.

Fonte, Lo Jonio.

Intervista a Raffaele Massa Il sommelier astemio? Un libro e un corso per «ragazzi speciali».
Valgo Imparo a raccontare Il vino sarà presentato venerdì 25 marzo (ore 16.30) all’Albergo delle Nazioni di Bari. Con Raffaele Massa interverranno i presidenti regionale e nazionale dell’Ais, Vito Sante Cecere e Antonello di Monica Caradonna Un sommelier astemio? Per chi vive il mondo del vino è una condizione senza senso, un ossimoro insanabile. Non per tutti, però. Raffaele Massa, delegato dell’Associazione italiana sommelier di Bari, un giorno ha incontrato «dei ragazzi speciali», come ama definirli, e a loro ha aperto le porte del vino.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Golden Wine Awards Brillano i vini al top in una serata di gala.
Ci sono due giurie di esperti appositamente convocati. I migliori vini italiani saranno protagonisti della prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, in programma lunedì 21 marzo prossimo a Tenuta Moreno a Mesagne. Dopo il grande successo internazionale a Lavello (Potenza), lo scorso primo ottobre, degli Awards di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, un nuovo prestigioso evento enologico, ideato per premiare le aziende italiane produttrici che brillano per qualità, riunirà in Puglia l’Italia intera in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo. A decretare i vincitori, che saranno annunciati durante la serata di gala degli Awards, sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori.

Fonte, Gazzetta del Salento.

Vino, Sava capitale per un giorno – L’associazione nazionale del vino sceglie Sava per la ripartenza.
Sava al centro dell’enoturismo regionale per una giornata. Succede stamattina nel locale cinema Vittoria, dove il coordinamento pugliese dell’associazione nazionale “Città del vino” ha convocato i propri aderenti per un incontro programmatico sulle attività ed 1 nuovo armo, estendendo la partecipazione ad altri soggetti e personalità del mondo del vino. L’organizzazione dell’iniziativa è del sindaco savese Dario Iaia, da circa due anni e mezzo coordinatore della sezione pugliese dell’associazione, coadiuvato dal vice Amedeo Motolese, assessore all’agricoltura di Lizzano e componente del consiglio nazionale dell’organismo associativo. L’incontro ospita, tra gli altri, l’intervento del presidente nazionale di “Città del vino” Angelo Radica, impegnato proprio in una serie di appuntamenti simili in tutta Italia.

Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.

Le citta del vino della Puglia.
Incontro tra sindaci, Regione, europarlamentari e produttori per definire progettualità e programma di lavoro %. Appuntamento a Sava, sabato 19 marzo, alle 10, al Cinema Vittoria. Crescono le adesioni all’associazione presieduta dal sindaco Dario laja e, a livello nazionale, rappresentata da Amedeo Motolese vendemmia turistica, piano del cibo, politiche energetiche e gestione del territorio, osservatorio sul turismo del vino: sono alcuni degli argomenti che saranno al centro dell’incontro che il Coordinamento regionale della Puglia dell’Associazione Nazionale Città del Vino ha organizzato per sabato 19 marzo, alle 10, al Cinema Vittoria di Sava. All’incontro parteciperà il neo presidente nazionale di Città del Vino Angelo Radica (Sindaco di Tollo, Chieti) che ha avviato una serie di incontri a livello regionale che si svolgeranno in tutta Italia nel corso delle prossime settimane per fare il punto sui progetti dell’Associazione sia a livello nazionale sia sui territori

Fonte, Lo Jonio.

I Comuni sulle etichette del Chianti Classico, lunedì il primo assaggio – A ogni Comune la sua etichetta Il Gallo Nero si fa in undici.
Il Gallo Nero si fa in undici La svolta del consorzio presentata alla Leopolda lunedì all’anteprima delle annate Numeri record Nel 2021 il settore vinicolo ha visto aumentare le vendite all’estero del 16,4% Vorrei un bicchiere di Greve… Mi porti una bottiglia di Radda… Pensavo a un Castellina in abbinamento… Nel Chianti Classico si sta consumando una rivoluzione della quale ancora non si è colta appieno la portata. In occasione dell’anteprima delle nuove annate prevista alla stazione Leopolda per i prossimi lunedì e martedì (180 aziende e 65o etichette), quest’anno i vini del Gallo Nero saranno presentati Comune per Comune e non solo nell’interezza della denominazione.

Fonte, Corriere Fiorentino.

Un regalo di…vino, parte progetto regionale.
Presentato alla Querciamatta, azienda agricola abbandonata da vent’anni, adesso completamente ristrutturata grazie ai nuovi proprietari. Dai computer al vino il passo è breve, purché sia chic. Parte un po’ così la storia della tenuta Querciamatta di Monsummano, che ieri ha presentato i suoi prodotti oleari e enologici che sarà possibile degustare nei 20 ristoranti del circuito «Regalo di… vino». Il progetto, che è stato reso possibile grazie alle sezioni Confesercenti di Pistoia e alla Camera di Commercio di Pistoia e Prato, Fipet, Toscana Turismo e Congressi e azienda agricola Fabrizio Pratesi, in collaborazione con Querciamatta, è stato presentato proprio ieri mattina nella splendida cornice della nuovissima azienda agricola firmata da Gianni Acciai e Susanna Peruzzi, che acquistarono la tenuta 3 anni fa, completamente abbandonata da 20 anni, e l’hanno resa un gioiello, riservato a clientela selezionatissima, sulle colline nostrane.

Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.

«Regalo di… vino» Nei ristoranti di Confesercenti.
Da martedì in dono una bottiglia di Carmignano ai clienti Ecco i turni. Bonfanti: «Così promuoviamo gusto e territorio». «Regalo di… vino» è l’iniziativa organizzata da Fiepet (Federazione italiana pubblici esercizi) Confesercenti con lo scopo di promuovere i ristoranti e le produzioni locali di qualità. II progetto è cofinanziato dalla Camera di Commercio e prevede che nel corso delle serate concordate ogni ristorante regali ad ogni tavolo una bottiglia di vino di Carmignano. «Ogni nostro vino – spiega Fabrizio Pratesi, titolare dell’omonima cantina – è un perfetto ambasciatore del buon vivere toscano e pratese, che significa grande qualità agroalimentare, deliziosa gastronomia, perfetto legame con il territorio, una storia millenaria e l’esaltazione della bellezza, della qualità e del gusto».

Fonte, Nazione Prato.

Vino, le nuove annate si presentano inizia la settimana delle Anteprime.
Si parte domani con Chianti lovers e Rosso Morellino, si chiude con la Vernaccia di Barbara Gabbrielli Preparate i calici, inizia la settimana delle anteprime del vino, con tante occasioni per scoprire le nuove annate. Come sempre, a dare il via ufficiale alle degustazioni sarà PrimAnteprima, quest’anno con una madrina d’eccezione: Gianna Nannini in veste di viticoltrice. Il primo evento aperto al pubblico scatta però domani grazie a “Chianti lovers e Rosso Morellino” in programma alla Fortezza da Basso, che potrà essere frequentato anche dai non addetti ai lavori dalle ore 16 alle 21 (www.boxofficetoscana.it): oltre 400 etichette in degustazione, di cui la metà nuove annate, oltre alla linea di gadget firmati Chianti lovers. Lunedì e martedì, si passa in Stazione Leopolda per la “Chianti Classico Collection 2022”: due giornate dedicate esclusivamente alla stampa, ai sommelier e agli operatori del settore che potranno incontrare 180 aziende del Gallo Nero.

Fonte, Repubblica Firenze.

Oltre 6.400 bottiglie di Bolgheri Doc ferme in cantina per la guerra ucraina.
«L’Europa intervenga con la diplomazia: le nostre imprese hanno bisogno di esportare in Russia» Melania Carnevali. L’Europa, dice, «deve intervenire il prima possibile per favorire la pace» tra la Russia e l’Ucraina. Altrimenti «a pagarne le spese saremo anche noi», cioè le imprese. A parlare è Michele Satta, uno dei protagonisti della storia del vino di Bolgheri, le cui bottiglie pregiate sono già quasi sparite del tutto dalle tavole della Federazione. Lì il mercato era in crescita. Dimenticatevi infatti la Russia della letteratura, quella delle ryurnochnaya, i pub sovietici dove intellighenzia e classe operaia si trovavano allo stesso bancone per uno shot di vodka prima del lavoro. Adesso si è diffusa anche tra i russi la cultura del bere bene, cioè bere vino e italiano. Satta, anche voi avete registrato una crescita del mercato russo negli ultimi anni? «Beh sì, in generale in Russia funziona tutto il mercato del lusso.

Fonte, Tirreno.

«Tartufi, Sassicaia e Brunello spariranno dalle tavole russe».
Le sanzioni Ue prevedono restrizioni commerciali nei beni di lusso, tra cui, secondo l’associazione di categoria, rientrano le eccellenze toscane. Le sanzioni Ue tolgono dalla tavola di Putin e degli oligarchi il pregiato tartufo particolarmente apprezzato dai russi ma anche alcune delle più ricercate etichette di vino il cui prezzo può superare, in alcuni casi, i 300 euro, soglia fissata dal regolamento comunitario per potere esportare i prodotti di lusso inseriti nella blacklist. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Toscana sui dati Istat nel 2021 sugli effetti del blocco all’esportazione di beni di lusso verso la Russia nell’ambito del quarto pacchetto di misure adottate pubblicate dal regolamento Ue. A forte rischio ci sono complessivamente poco più di 33 milioni di euro di prodotti agroalimentari destinati al mercato russo, in forte crescita (+24%) nel 2021 rispetto a un anno prima, nonostante l’embargo deciso da Putin con il decreto n. 778 del 7 agosto 2014, e da allora sempre prorogato, come risposta alla sanzioni decise dall’Unione europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea.

Fonte, Tirreno.

I ristoranti vogliono ripartire e la bottiglia di vino è gratis.
Venti locali delle province di Pistoia e Prato partecipano al nuovo progetto mentre gli omaggi saranno offerti da un’azienda agricola di Monsummano “Regalo… eliVino”vuole rappresentare anche un immensa gioia c di fiducia per il settore. Un brindisi alla ripartenza. È questo il senso dell’iniziativa di Confesercenti e delle Camere di Commercio di Pistoia e Prato che coinvolge 20 ristoranti delle due province. La formula è semplice e accattivante: chi parteciperà alle cene nelle date indicate dai vari locali, avrà completamente gratis la prima bottiglia di vino. L’iniziativa è stata presentata nei locali della tenuta agricola Querciamatta di Monsummano, dove rispetto per le tradizioni e gusto per l’innovazione si fondono mirabilmente.

Fonte, Tirreno Pistoia-Montecatini.

Undici ristoranti regaleranno una bottiglia di vino.
Undici serate (dal 22 marzo all’8 aprile) in altrettanti ristoranti per il progetto “Regalo di… vino” promosso dalla Federazione italiana pubblici esercizi (Fiepet) Confesercenti di Prato e Pistoia e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Pistoia e Prato. Ogni ristorante, in base a im calendario stabilito, regalerà una bottiglia di vino per ogni tavolo di commensali. Un’iniziativa che vuole promuovere i ristoranti e le produzioni locali di qualità, il vino infatti è quello di Carmignano e arriva dalla cantina Fabrizio Pratesi. «Il vino — esordisce Stefano Bonfanti presidente di Confesercenti— è l’ambasciatore di un territorio. I ristoranti che hanno aderito al progetto lo hanno fatto con grande entusiasmo perché c’è la voglia di ricominciare da parte di tutti. In pratica — spiega Stefano Bonfanti — a quanti andranno a cena in uno degli undici ristoranti verrà regalata una bottiglia di vino della cantina Pratesi».

Fonte, Tirreno Prato-Empoli.

Vignaioli europei Zonin vicepresidente.
Domenico Zonin, presidente di “Zonin 1821” di Gambellara, è stato riconfermato all’unanimità vicepresidente del Ceev Comitè europèen des entreprises vins. L’associazione europea che rappresenta l’industria del vino ha eletto ieri il nuovo consiglio: alla guida del prossimo mandato triennale sarà lo spagnolo Mauricio Gonzalez-Gordon, che succede al francese Jean-Marie Barillère. «Vino e salute, sostenibilità e costi energetici sono le sfide più urgenti da affrontare ai tavoli di Bruxelles – ha Zonin, past-president di Unione italiana vini – temi che il nuovo board del Ceev è pronto discutere non solo con la parte più tecnica della Commissione europea ma anche intensificando il dialogo con quella politica.

Fonte, Giornale di Vicenza.

Cantina Toblino prende parte al progetto IMPETUS.
Gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo da anni il settore vitivinicolo europeo, da qui nasce l’urgenza di trovare soluzioni efficaci, che sappiano adattarsi alle nuove sfide imposte da ecosistemi in continua evoluzione. Cantina Toblino, cooperativa di produttori con sede nella Valle dei Laghi in Trentino, da sempre attenta alla tutela del territorio, prende parte al progetto IMPETUS per incentivare una viticoltura lungimirante e rispettosa dell’ambiente. Turning climate commitments into action affronta il tema della sostenibilità con azioni concrete per rispondere in modo efficiente ed efficace all’emergenza climatica e ambientale.
Il programma lanciato dall’Unione Europea, nei prossimi quattro anni, coinvolgerà sette aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna, alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare alle pendici del Monte Bondone in Trentino, nella Valle dei Laghi.

Fonte: Food Makers.

Nella nuova cantina Pieropan si incontrano storia e innovazione.
Dopo duecento anni la storica famiglia di vignaioli di Soave lascerà Palazzo Pullici per la sua nuova casa, già terminata ma che verrà inaugurata in occasione del Vinitaly. La delegazione di Verona dell’Associazione Italiana Sommelier ha organizzato la prima visita in esclusiva della nuovissima cantina Pieropan di Soave (VR). La costruzione è stata ultimata nel settembre 2021 ma l’inaugurazione ufficiale si svolgerà nel mese di aprile durante il Vinitaly 2022, esattamente a quattro anni dalla morte di Leonildo Pieropan, tra i padri del Soave e tra i fondatori della Fivi, la Federazione Italiani Vignaioli Indipendenti. Dopo 200 anni la famiglia lascia la dimora cantina di Palazzo Pullici, costruzione del secolo XV in via Camuzzoni, costituita da un impianto a corte delimitato da alte e possenti murature dove tra l’altro trascorse la sua infanzia tra il 1832 e il 1827 il poeta Ippolito Nievo. Il palazzo era organizzato su tre piani per la produzione di 650.000 bottiglie all’anno.

Fonte: Italiaatavola.net

Perché il vino italiano è al top in Europa.
Il nostro Paese è il primo per sostenibilità, innovazione tecnologica e promozione del territorio. Un certificato ne attesta la qualità indiscussa e cresce anche l’export verso il resto dell’Europa. L’Italia è da oggi il capofila europeo del vino sostenibile. L’ultimo decreto, relativo al disciplinare di certificazione nazionale, siglato dal capodipartimento del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, dà infatti avvio a un nuovo fondamentale capitolo di crescita per il vino italiano, primo comparto dell’agroalimentare europeo a dotarsi di una norma pubblica sulla sostenibilità. Unione italiana vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano, è convinta che entro 2-3 anni la stragrande maggioranza delle imprese del vino aderirà a un protocollo con stringenti norme di carattere ambientale, sociale ed economico che si rivelerà determinante per la crescita del brand del prodotto enologico tricolore nel mondo. Per il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti: “Un circuito virtuoso in chiave green che sarà adottato anche nei sistemi di premialità all’interno dei Piani di sviluppo regionali”.

Fonte:  Il Giornale.

Vino in miniatura come shampoo e profumi: i campioncini di Vinovae conquistano 600 etichette.
A Milano la scommessa imprenditoriale di due amici francesi: un giro d’affari da 2 milioni e mezzo di euro per le mini-bottigliette di vino. C’è lo shampoo nel bagno dell’albergo. Il tester di profumo. In generale tutto il mondo del beauty viaggia volentieri su quella dimensione. Mancava solo che il campioncino diventasse da bere, andando oltre il grappino da mettersi in tasca allo stadio per i momenti più gelidi. Il futuro del vino potrebbe anche passare dal suo formato più piccolo. A giudicare dall’uragano dei numeri fatti in questi ultimi due anni, l’idea di Vinovae potrebbe cambiare l’approccio al mercato enologico. E Milano, ideale terra di mezzo, tra i grandi distretti da bere italiani, sta diventando il volano di una scommessa imprenditoriale nata da due amici francesi.

Fonte: Corriere Milano – Corriere della Sera.

Approvato il nuovo disciplinare per i vini d’Abruzzo.
La menzione “Superiore” che potrà apporre in etichetta l’appellativo provinciale e una IGT unica per tutta la regione. Queste le principali novità approvate all’unanimità dal Comitato Nazionale Vini in capo al Mipaaf e illustrate a Milano dal vice presidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente e dal presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino di Campli. Soddisfazione da parte della Regione Abruzzo e del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che vede accolta la proposta fatta nel 2019, una vera svolta per l’Abruzzo enologico.

Fonte: ANSA.it.

Con Vinotte vino come il profumo, la degustazione antispreco.
L’avventura di Vinovae inizia da una storia di amicizia, quella di Grégoire Henry e Tristan Destremau, appassionati di vino che si pongono una sola domanda: “perché non poter testare un vino con l’aiuto di un campione, come si fa con un profumo?”. L’evoluzione dell’azienda francese, che ha sedi anche in Italia, Spagna e da settembre prossimo negli Stati Uniti, è stata raccontata durante una presentazione a Milano. Due anni di ricerche e test e nasce la “vinotta” da 2 cl. che viene riempita con il vino di una bottiglia classica da 750 cl. Viene utilizzata una tecnica priva di ossigeno, in temperatura e pressione controllata con filtrazione micronica, che consente di produrre 37 bottiglie in pet con tappo a vite. 36 sono utilizzabili per il consumo, perfette per le degustazioni professionali, e la 37esima viene destinata al controllo qualità. Un processo brevettato dove nulla è lasciato caso.

Fonte: ANSA.it.

Vini Selvaggi a Roma. Assaggi e considerazioni.
Due giornate fitte di assaggi, tanti etichette e qualche considerazione. Vini Selvaggi a Roma: 11 assaggi + 1.
Il vino naturale è un fattore generazionale. Nelle sue manifestazioni ci colpisce, puntualmente, l’età media: sia di chi versa, quindi dei vignaioli, che di chi assaggia. È bassa, incredibilmente più bassa rispetto a tutti gli altri eventi di settore. Così è stato durante l’importante flusso di pubblico di Vini Selvaggi, la fiera indipendente organizzata da Solovino Enoteca Naturale a Roma, nello Spazio Novecento, il 13 e 14 marzo, che ha riunito oltre 80 produttori italiani e internazionali.

Fonte: Gambero Rosso.

Vino: “l’Italia è capofila europeo della sostenibilità”, dice l’Uiv.
Con il recente decreto sulla sostenibilità del vino, l’Unione Italiana Vini sostiene che l’Italia è il capofila europeo in materia. Con la recente approvazione del decreto che mette a sistema le pratiche in materia di sostenibilità da applicare alla filiera vitivinicola, l’Italia può vantare il primo comparto dell’agroalimentare del Vecchio Continente con una norma di questo tipo, e si pone come capofila europeo del vino sostenibile. È quanto dichiarato da Unione Italiana Vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano.

Fonte: Dissapore.

Decolla ‘Taste it! Esperienze di vino’.
Countdown agli sgoccioli. Domattina alle 10 si inaugura a Marotta ‘Taste it! Esperienze di Vino’. L’evento di degustazione, incontri ed esposizioni su vino, birre e spirits in programma al ‘Gusto Lab’: lo spazio in via 25 Aprile, allestito e organizzato da ‘Essepi Beverage’ nell’ambito del progetto di cultura enologica ‘Custodi del Territorio’, che ha tra gli artefici anche il noto sommelier e gastronomo Giuseppe Cristini. L’appuntamento si terrà per tre giorni consecutivi, sempre dalle 10 alle 18. Biglietti disponibili all’ingresso e all’enoteca ‘Non solo Vino’.

Fonte: Il Resto del Carlino.

STAMPA ESTERA

Ce russe qui net du rose dans sa vodka.
DEPUIS QU’ANGELINA JOLIE, COPROPRIÉTAIRE AVEC BRAD PITT DU CHÂTEAU DE MIRAVAL LUI A CÉDÉ SES PARTS DU DOMAINE. LE TYCOON DES SPIRITUEUX DÉTIENT LA MOITIÉ DE CE FLEURON DE LA VITICULTURE PROVENÇALE. QUI EST-IL VRAIMENT? La nouvelle se répand comme une traînée de poudre. 1.e 18 février dernier, Brad Pitt accuse son ex-femme d’avoir cédé ses parts du Château de Miraval sans le consulter et ce, malgré leur accord. Dans la presse, il est question d’«Angelina Jolie (qui) a revendu ses parts à un oligarque russe», d’un «tsar de ka vodka». Pitt lance une action en justice pour annuler la vente. la plainte datée du jeudi 17 février dernier au soir, déposée devant un tribunal de Californie, met en avant que les deux acteurs s’étaient engagés à ne pas vendre leurs parts respectives sans l’accord de chacun. Pitt accuse donc Jolie de ne pas lui avoir proposé la vente de ses parts en premier lieu, et lui reproche aussi d’avoir «cessé depuis longtemps de contribuer à Miraval». La vente avait été annoncée pour la première fois le 5 octobre 2021.

Fonte: Figaro.

Déguster les Grand Deffand de la Verrerie.
LA PROPRIÉTÉ DU LUBERON AJOUTE UN BLANC À SA COLLECTION DE CUVÉES DE PRESTIGE. L’oenologue Valentine Tardieu-Vitali vient de présenter les grands vins du chàteau La Verrerie dont un blanc très réussi. GRAND DEFFAND BLANC 2021. La propriété de la Verrerie dispose de sept hectares de terroirs marneux qui réussissent plutôt bien au bourboulenc, à la clairette, au viognier, au vermentino, à la roussane et au grenache blanc. Ces deux derniers cépages ont permis de concevoir ce superbe blanc de gastronomie, équilibré, tout en légèreté, joliment acide sans le mordant issu des raisins récoltés à peine murs. Élevage fondu, pas de bols qui dépasse, crémeux en bouche, excès de hie pas non plus à un vin de Chàteauneuf-du-Pape. D’un point de vue aromatique, Ies fleurs blanches dominent. Une pointe saline se fait sentir en fin de bouche. Toutes ces qualités le rangent dans la famille des grands blancs de Provence. Ce premier millésime est limité à 1590 bouteilles. Le domaine compte taire grimper sa production à 3000 bouteilles quand la nature le permettra. Prix: 35,50 € syrah, 5 % grenache noir) produit à trois reprises depuis 2015. La robe présente une couleur cerise inhabituelle : il s’agit d’un rosé de saignée du Grand Deffand rouge.

Fonte: Figaro.

Guerre en Ukraine : les vignobles d’Occitanie bousculés économiquement par ce conflit.
Depuis le début de la guerre menée par la Russie en Ukraine. les producteurs de vins et d’armagnac sont très inquiets et se demandent comment va évoluer la situation. (Crédits Rémi Benoit) Axelle Clerc-Pellegatta La Russie est un pays consommateur de vins et d’armagnac français. Depuis le début de la guerre en Ukraine le 24 février, les producteurs d’Occitanie ressentent des conséquences directes et indirectes. Marché à l’arrêt pour certains, difficultés d’approvisionnement pour d’autres et beaucoup d’incertitude pour les vignerons régionaux. Rencontres. Après la Covid-19, les exportations de vins et d’armagnac reprenaient, mais la guerre aux portes de l’Europe débutée le 24 février dernier a des conséquences directes et indirectes sur les producteurs d’Occitanie. Certains d’entre eux ont l’impression d’enchaîner crise sur crise et ont peur pour l’avenir de leur exploitation. La Russie est un marché important pour grand nombre d’exploitants qui exportent de plus en plus vers le pays d’Europe de l’Est. Olivier Goujon, directeur du Bureau national interprofessionnel de l’armagnac évoque des dommages collatéraux éventuels de cette guerre sur; e marché russe qui représente le troisième en valeur et le quatrième en volume’, ce qui est non négligeable.

Fonte: Tribune.

Vins et spiritueux : Green Gen Technologies séduit les plus grands avec sa bouteille en fibres de lin.
Lentrepnse veut produire 30 millions de bouteilles par an urace á la construction d’une usine (Crédits . DR) Israa Lizati La startup toulousaine, créée en 2017, met au point des contenants écoresponsables à partir de fibres végétales pour les vins et spiritueux. Sa bouteille à faible empreinte carbone et biodégradable a séduit le groupe LVMH qui l’héberge au sein de sa maison des startups. A horizon 2024, l’entreprise souhaite construire sa propose usine et produire quelques 30 millions de bouteilles par an. L’entreprise toulousaine connait une accélération de son développement. Green Gen Technologies, qui développe des contenants écoresponsables pour vins et spiritueux à partir de fibres végétales, a intégré, en septembre dernier, la maison des startups de LVMH à la Station F à Paris. Son siège social ainsi qu’une partie de ses activités demeurent dans la Ville rose. Cette intégration au sein du plus grand incubateur de startups au monde, permet à la petite société fondée en 2017, de bénéficier d’un programme d’accompagnement complet ainsi que de rencontres avec les 75 maisons du géant français dont les marques de cognac Hennessy, les châteaux Cheval Blanc, les champagnes Moét e Chandon ou encore Ruinart, elle qui a imaginé la Green Gen Bottle. Cette bouteille pas comme les autres est réalisée à partir de fibres de lin tressées et de résine biosourcée.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 18 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Vinitaly, più acquirenti dall’estero – Vinitaly attrae il mondo Attesi 630 compratori.
Cresce il numero dei compratori. Record dagli Usa arrivi da Asia, Africa e Cina Vinitaly, più acquirenti dall’estero. Record di buyer provenienti da 50 Paesi per l’evento dal 10 al 13 aprile Vinitaly attrae il mondo Attesi 630 compratori Dagli Stati Uniti la delegazione più numerosa con 130 operatori Gruppi in arrivo dall’Oriente Il continente Africa, tra le novità. I buyer a stelle e strisce arriveranno numerosi come non mai al prossimo Vinitaly, in programma a Veronafiere, dal 10 al 13 aprile. Dagli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, partiranno 130 «super acquirenti», delega Sospese a causa del conflitto tutte le iniziative di promozione in programma in Russia zione più numerosa attesa al 54° Salone internazionale del vino e dei distillati. È la prima volta che la manifestazione centra un risultato tanto importante sulla piazza statunitense, grazie alla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione, tra le difficoltà cresciute giorno dopo giorno e causate dalla guerra in Ucraina e dalla A SoleAgrifood, l’agroalimentare di qualità attira operatori da Usa, Germania, Francia e Danimarca recrudescenza del virus.

Fonte: Arena.

Il vino dell’Elba che ha 2.400 anni e viene dal mare.
Nesos, un frammento di Antica Grecia in cantina Sembrano boe, di vimini invece che di plastica. Sommerse, invece che emerse. Dieci metri di profondità. Sono ceste di vimini posate dai palombari e ancorate ai fondali dei Tirreno. «Come facevano gli antichi greci per offrire il vino alle divinità», spiega il vignaiolo Antonio Arrighi (nell’illustrazione qui sotto). 11 risultato è Nesos, un esperimento archeoenologico. «Come bere un vino ambrato di zoo anni fa», dice Laura Zuddas, l’enologa. In varie zone del Mediterraneo, alcuni vignaioli non solo italiani fanno affinare le loro bottiglie avvolte dall’acqua marina. Nessuno aveva pensato di affidare al mare le proprie uve per alcuni giorni.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Sagrantino 2018 Scacciadiavoli Personalità e identità umbra.
La nostra grande Provincia ci regala storie straordinarie. — – Pensiamo ad esempio all’azienda agricola Scaeciadiavoli, che alle porte di Montefalco, in Umbria, produce vini dal 1884. La fondò il principe Ugo Boncompagni Ludovisi e il nome «Scacciadiavoli» è il soprannome di un esorcista che confinava con la tenuta. Dal 1954 la cantina storica di Montefalco è di proprietà della famiglia Pambuffetti. Ora alla guida ci sono Amilcare, i fratelli, i figli e nipoti. Tra questi Litt Pambuffetti, che si è laureata alla Bocconi, ma ha poi «studiato» vino e agricoltura a Bordeaux per rispondere al richiamo della terra. La sua terra. Liti è la locomotiva della quarta generazione di Pambuffetti che a Montefalco producono ottimi vini umbri.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Apre Sana Slow Wine terra madre del vino.
C’è grande attesa di pubblico per l’apertura di Sana Slow wine fair. Per evitare file agli ingressi la direzione dell’evento ha deciso mettere in vendita i biglietti esclusivamente on di Gabriele Mignardi line. Ecco gli orari della manifestazione. Domenica 27 marzo dalle 12 alle 19; lunedi 28 marzo dalle 10 alle 18; martedì 29 marzo dalle 10 alle 16. II costo del ticket per domenica 27 e lunedi 28 e i 39 euro, per martedi 29 scende a 29 euro. Ai professionisti sono proposti due abbonamenti: due giornate 55 euro e tre giornate 75 euro. BolognaFiere apre una finestra sul mondo del vino. Un certo tipo di vino, ed un certo tipo di agricoltura, quella che si muove nel solco della filosofia di Slow Wine e del Bio, che sotto le due torri ha maturato una esperienza trentennale con il salone internazionale Sana.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Intervista a Giancarlo Gariglio – «La nuova linea e’ un prodotto con senso etico».
«Diciamoci la verità: una bottiglia di vino che a scaffale costa meno di 3 € non è un vino ‘giusto’ perché o viene prodotto sfruttando chi coltiva l’uva o sfruttando il pianeta. E forse non è nemmeno buono e pulito». Giancarlo Gariglio, curatore guida Slow Wine e coordinatore Slow Wine Coalition, è un po’ il curatore artistico del Sana Slow Wine Fair che debutta a BolognaFiere dal 27 al 29 marzo. Sarà il salone del vino bio italiano? «E’ sicuramente un salone a forte trazione biologica: su oltre 500 cantine più di 300 sono certificate bio e 40 anche biodinamiche. E anche 68 cantine straniere, da 18 paesi. Quindi l’evento ha un valore più ampio» Cioè?

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Cosmico, Cesanese e Passerina per cacio e pepe.
Sembra che siano tutti d’accordo che l’origine della Cacio e pepe riconduca ai pastori dell’Agro Romano e alla transumanza delle greggi, quando la sussistenza imponeva piatti semplici, con ingredienti nutrienti, capaci di conservarsi a lungo. Ma oggi? E’ un piatto che rappresenta Roma, al pari del Colosseo, e si conferma terreno di sfida per i cuochi capitolini. Un equilibrio gustativo soave, dato dalla tenacia della pasta (rigatoni o spaghettoni), da sottoporre a leggera mantecatura con acqua di cottura, lasciando emergere la parte lattica del pecorino e le pungenze del pepe nero macinato al momento. Ecco un’indicazione sugli abbinamenti, grazie ai consigli sapienti di Paolo Trimani, ‘Vinaio’ dell’enoteca Trimani, la più antica della capitale, che suggerisce tre vini laziali.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Vini sostenibili per decreto L’Uiv: ora il logo nazionale.
Via libera al primo disciplinare pubblico europeo per la certificazione della sostenibilità delle produzioni vitivinicole sui piani economico, ambientale e sociale. Il protocollo – istituito ai sensi dell’articolo 224 ter del decreto-legge n.34/2020, convertito dalla legge 77/2020 – contiene l’insieme delle regole produttive che la filiera deve adottare, a partire dalle pratiche in campo fino a quelle per l’immissione del prodotto sul mercato, per definire i propri vini sostenibili in base ad una aorta di codice nazionale «di stato» della sostenibilità enologica. Vincoli e procedure collegati al protocollo dovranno essere rispettati dalle cantine a partire dal 2023. Non solo. Il disciplinare sarà aggiornato ogni anno dal comitato della sostenibilità vitivinicola (CoSVi), per recepire i più recenti orientamenti.

Fonte: Italia Oggi.

Il vino buono, pulito e giusto.
Tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass per ripensare il ruolo del vino Presentata lo scorso anno durante SANA 2021, prende vita la prima edizione di SANA SLOW WINE FAIR, una manifestazione ambiziosa che vuole collocarsi fuori dai soliti schemi fieristici, rappresentando, anche per il settore vitivinicolo, il primo passo concreto verso la transizione ecologica cui si vuole tendere nei prossimi decenni. L’evento, organizzato da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), avrà luogo a BolognaFiere dal 27 al 29 marzo 2022. Nata dalla trentennale esperienza di BolognaFiere e dal solido connubio con Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale, questa manifestazione rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori e operatori della filiera del vino, provenienti dall’Italia e dall’estero, all’insegna di una sostenibilità che guardi anche alla tutela del paesaggio, alla crescita socio-culturale delle campagne e al lavoro correttamente retribuito.

Fonte, Sole 24 Ore.

I ricavi Barone Pizzini al top di crescita (+25%).
Vini di Franciacorta Risultati in decisa crescita per le cantine Barone Pizzini in Franciacorta (Brescia), marchio pioniero nella realizzazione di Franciacorta Docg con il metodo biologico. L’azienda, condotta dal presidente Ugo Colombo e dal ceo Silvano Brescianini, nello scorso anno ha superato di slancio la tragica situazione innescata dal Covid, totalizzando un significativo +25% nei ricavi rispetto al 2019 (precedente anno record), raggiungendo quota 7,16 milioni di euro grazie alla vendita di 356mi1a bottiglie di Franciacorta. Assieme alle 163mila bottiglie delle cantine di Pievalta (Castelli di Jesi – Marche) e a quelle di Poderi di Ghiaccioforte (Maremma – Toscana) e del Montenetto di Brescia le vendite totali della società bresciana hanno complessivamente raggiunto la ragguardevole vetta di 7oomila unità.

Fonte, Sole 24 Ore.

Vini toscani, domenica partono le degustazioni – Con «Anteprime» i vini della Toscana tornano in vetrina.
È il principale prodotto agroalimentare della regione e una importante voce dell’export ma anche elemento strategico del paesaggio e un formidabile canale di attrazione turistica. Per promuovere i vini del territorio si apre domani “Anteprime di Toscana’, occasione di confronto, scambio e assaggio delle nuove annate in commercio da parte di enoteche, ristoranti, stampa e, in qualche caso, del pubblico. Domani l’apertura poi da domenica si susseguiranno le presentazioni a partire dalle etichette di Chianti e Morellino alla Fortezza da Basso di Firenze. Con «Anteprime» i vini della Toscana tornano in vetrina Fino al 25 mar” +16,4% Degustazioni Silvia Pieraccini per la Toscana il vino non è solo il principale prodotto agroalimentare della regione e una importante voce dell’export (1,13 miliardi di vendite all’estero nel 2021, in crescita del 16,4% sul 2020, terza regione italiana dopo Veneto e Piemonte).

Fonte, Sole 24 Ore Centro.

Cantine d’Italia 2022.
uscita la nuova edizione 2022 di Cantine d’Italia, la guida per l’enoturista a cura di Gu Wine. Cantine d’Italia 2022 si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza” per l’enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una guida alle cantine, con una sua identità specifica, non è una guida tradizionale ai vini. Una guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “cantina”. Ovvero la cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro.

Fonte, Abruzzo Magazine.

100% chardonnay per questo satén educato e morbido.
Franciacorta tra il Lago d’Iseo e le colline circostanti ha sede l’Azienda Agricola Lo Sparviere, il cui nome deriva dalla raffigurazione del rapace posta sul maestoso camino all’interno del salone, una antica residenza risalente al XV secolo. Padrona di casa è la signora Monique Poncelet Gussalli Beretta, donna risoluta che conduce l’azienda con mano ferma e sicura tanto da aver riportato agli antichi albori le bellezze di questo luogo. La famiglia Gussalli già dai tempi lontani si dedicava alla gestione della terra attraverso varie attività agricole fra le quali la cura delle vigne. Oggi la signora Monique ha ereditato dal suocero, l’avvocato Franco Gussalli, l’amore per la terra e per l’azienda. Le vigne sono parte determinante di questo territorio per la sua vocazione innata alla produzione di vini pregiati. Se negli anni passati il vino prodotto era limitato a uso familiare, oggi sui 60 ettari di proprietà ben 30 rappresentano i vigneti condotti a Chardonnay e Pinot Nero.

Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.

Da Tedeschi un Valpolicella per l’occasione: La Fabriseria.
Quella di domani è insomma la giornata dedicata all’amore per tutti i papà del mondo, una importante ricorrenza che va celebrata con un grande vino. Molte proposte le facciamo sotto, ma c’è anche un vino molto speciale come La Fabriseria Valpolicella Doc Classico Superiore di Tedeschi: un’etichetta intensa, un vino corposo e avvolgente, il regalo perfetto per un giorno da ricordare. La Fabriseria Valpolicella Doc Classico Superiore racchiude e racconta lo splendido territorio da cui prende vita e la passione di Tedeschi per il suo terroir. Le uve provengono dall’omonimo vigneto situato all’interno della Valpolicella classica, tra i Comuni di Sant’Ambrogio e Fumane, ovviamente in provincia di Verona.

Fonte, Nuova Ferrara.

Con un vino è impossibile sbagliare Alcuni consigli dal Piemonte alla Toscana con una speciale puntatina in Francia.
Che si tratti di usanza commerciale odi reale occasione di festeggiamento, la festa del papà è ormai ricorrenza solida, occasione per scoprire (o riscoprire) classici e insieme vini ‘insoliti’, italiani e internazionali. Ecco allora che partiamo, per la precisione dal Piemonte, dove le anteprime del Barolo 2018 promettono sorprese. Enzo Boglietti, con il suo Barolo Docg Arione 2018 è una delle più gradite. Questo, da cru nella parte meridionale di Serralunga d’Alba, ha naso di lampone nero, con tocchi di menta e chinotto. Bocca succosa, densa, di grande croccantezza, persistenza lunghissima. Ci spostiamo di poco, per un’altra gemma, da Cantina Ca’ Del Baio, a Treiso. Famiglia Grasso, egregiamente rappresentata dalle sorelle Valentina, Paola e Federica, nel Barbaresco Docg Autinbej 2019 (frutto dell’unione di diverse parcelle aziendali, quelle che nonno Ernesto definiva gli “autinbej”, ovvero le più belle e soleggiate) compendia il meglio delle caratteristiche del Nebbiolo.

Fonte, Nuova Ferrara.

Giallo paglierino o rosso rubino? Meglio fidarsi di naso e palato….
Come molti di voi appassionati sapranno, il colore, è uno dei passaggi dell’esame organolettico del vino. Ci sono regole, infatti, seguite dai sommelier per meglio decifrare le tonalità del liquido vinoso. Oggi, però, che l’offerta lega i vini anche allo stile del produttore e non più solo al territorio, è più difficile leggere un vino dal solo esame visivo. Questa, l’introduzione. La premessa, invece, sarà da parte mia ancora più chiara e fondamentale per comprendere quanto leggerete. Ho sempre affermato, già in tempi non sospetti, che l’analisi del colore del vino serve a ben poco se non a darvi delle conferme di ciò che avete, prima, percepito al naso e al palato. Non crediate, insomma, di capire un vino solo dal colore. La tinta può trarre in inganno. Detto questo, partiamo dalle basi: giallo paglierino e rosso rubino. Da qui le sfumature delle tonalità s’intrecciano e si combinano nei nostri occhi e talvolta potrebbero creare confusione nella mente di chi degusta.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

Ecco i 25 vini romagnoli migliori del 2022 secondo i sommelier.
Sono stati premiati il 5 marzo a Riccione, alla prima edizione di “Esperienze di Vitae”, i 71 produttori di Emilia, Romagna e Marche che hanno ottenuto le prestigiose “Quattro Viti”, il massimo punteggio attribuito dai sommelier nell’edizione 2022 della guida Vitae, a cura dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier). Ecco i vini vincitori realizzati nelle tre province della Romagna, 25 in tutto: il Remel 2018 di Ca’ di Sopra (Marzeno); l’albana passito Arrocco 2019 della Fattoria Zerbina (Marzeno); il trebbiano Tera Colli di Faenza del Fondo San Giuseppe (Brisighella); il sangiovese Serra II Beneficio Riserva 2017 di Costa Archi (Castel Bolognese); il Domus Caia Riserva 2018 di Ferrucci (Castel Bolognese); il Corallo Rosso di Gallegati (Faenza); l’albana Sabbia Gialla della Cantina San Biagio Vecchio (Faenza); il sangiovese Calisto Riserva 2018 di Stefano Berti (Forlì); iI Raggio Brusa Riserva 2018 di Condé (Predappio); il sangiovese Le Lucciole Riserva 2018 di Chiara Condello (Predappio); il sangiovese Vigna del Generale Riserva 2018 della Fattoria Nicolucci (Predappio); II Sangiovese 2020 di Noelia Ricci (Predappio); il Maestroso Riserva 2017 di Sadivino (Predappio); il Cesco 2019 della Tenuta Piccolo Brunelli (Galeata); il Notturno 2019 di Drei Donà – Tenuta La Palazza (Forlì); il Baravelli vermouth bianco di Calonga (Forlì); l’albana passito 2018 di Raffaella Bissoni (Bertinoro); l’albana secco I Croppi di Celli (Bertinoro); l’albana secco Cleonice 2019 di Fiorentini (Castrocaro); il sangiovese Ombroso Riserva 2018 di Giovanna Madonia (Bertinoro); il sangiovese P.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

In 60 al corso in collina per diventare esperti di vino.
Sessanta allievi del corso assaggiatori vino di Milano in visita alle cantine di San Colombano domani, sabato 19, e poi una delegazione di 3 aziende vitivinicole banine in rappresentanza del Consorzio volontario doc a Milano da oggi a domenica insieme alle eccellenze italiane per Milano in Vino 2022 in piazza Città di Lombardia, la più grande piazza coperta d’Europa, su cui si affaccia palazzo Lombardia sede del Governo regionale. Dopo le ruggini del Covid e le difficoltà di una seconda parte di 2021 segnata da manifestazioni poco riuscite e dalla dolorosa uscita della Nettare dei Santi dall’associazione, il Consorzio volontario San Colombano Doc con la primavera riparte in iniziative sul territorio e nel mercato milanese di riferimento. A San Colombano sono attesi domenica mattina 60 corsiti della sezione di Milano dell’Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori vino.

Fonte, Cittadino di Lodi.

Sale a 680 il numero dei «top importatori».
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54/o Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). E la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. Ad oggi, annuncia Veronafiere, sono 630 i «super acquirenti» divino italiano da tutto il mondo che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly.

Fonte, Eco di Bergamo.

Al Vinitaly forte presenza di compratori americani.
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato. Ad oggi sono 630 i “super acquirenti” di vino italiano da tutto il mondo – e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming “tailor made”, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.

Fonte, Provincia Sondrio.

Colonnara-Pisaurum La mossa di Moncaro.
La mossa di Moncaro La cooperativa di Montecarotto interviene per sostenere la produzione di Marchedoc L’attesa svolta per le cantine di Cupramontana e Vallefoglia: nuovi canali commerciali MARCHETTI: «SFIDA CHE CI DÀ PIÙ FORZA SU TUTTI I MERCATI». Una nuova partnership commerciale. Ma soprattutto una vera e propria azione di salvataggio firmata Terre Cortesi Moncaro (Montecarotto) per la cooperativa Marchedoc che detiene i marchi Colonnara (Cupramontana), noto brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum (Vallefoglia), già leader nella produzione di vini di qualità nell’area nord delle Marche. L’aggregazione Per il momento viene definita aggregazione. Moncaro, la più grande cantina delle Marche con oltre 10 milioni di bottiglie piazzate sui mercati nazionali e internazionali (il 40%) ogni anno, è una cooperativa (fondata nel 1964) con oltre 800 soci e un fatturato (nel 2021) di 29,8 milioni di euro.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

«Marchedoc» riunisce Colonnara e Pisaurum.
L’operazione di Moncaro per rafforzarsi sui mercati nazionali e internazionali Terre Cortesi Moncaro, la cooperativa vitivinicola di Montecarotto che riunisce circa 800 soci, annuncia l’avvio di nuova aggregazione tra vini marchigiani, dal nome «Marchedoc» che ingloba il marchio storico Colonnara, brand specializzato nella spumantistica, e Pisaurum che produce vini di qualità nell’area nord delle Marche. La novità scaturisce da una partnership commerciale con la cooperativa Marche Doc che detiene i marchi Colonnara e Pisaurum. L’accordo prevede la gestione commerciale della produzione «Marchedoc» da parte di Moncaro «in modo da ottimizzare le risorse e valorizzare la distribuzione, oltre ad un supporto dal punto di vista produttivo» spiegano dalla cooperativa di Montecarotto, fino a ieri concorrente della cantina Colonnara di Cupramontana.

Fonte, Resto del Carlino Ancona.

Moncaro, il fatturato sfiora i 30 milioni.
Sale, nel 2021, il fatturato di Moncaro: +10% rispetto al 2020, attestandosi a 29,8 milioni di euro derivante per il 40% dall’export con oltre 40 Paesi di destinazione. Lo annuncia la cantina di Montecarotto (Ancona), la più grande realtà del settore vitivinicolo delle Marche, con i suoi 800 soci.

Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.

I professionisti del mondo del vino alle Ogr.
Grandi Ianghe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino alle OGR di Torino il 4e S aprile. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di l.anghe e Roero. Con una novità importante: per la prima volta anche i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedi 4 aprile dalle 18.30 al le 21.30. Ben 226 cantine del territorio presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni a Torino, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione. II Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani c il Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con i1 sostegno di Intesa San Paolo, sono i promotori della manifestazione, giunta alla sesta edizione dopo Io stop del 2021, che accoglierà anche 50 buyer selezionati provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.

Fonte, Stampa Torino Sette.

Miglior rosato italiano viene dal Salento.
Riconoscimento al concorso di Bruxelles PREMIO Miglior rosato italiano viene dal Salento 1 concorso mondiale di Bruxelles elegge il Pietra Rosato 2021 – Salento Igt di Cantine Menhir come miglior rosato italiano. Sono stati 1.170 i campioni di vino provenienti da 23 Paesi sottoposti al giudizio della giuria di professionisti internazionali che dall’11 all3 marzo si è riunita a Vallodolid in Spagna. “Siamo molto felici dei riconoscimenti conquistati dalle nostre aziende con una Gran Medaglia d’Oro, una Medaglia d’Oro, due medaglie d’Argento, e tante ottime valutazioni che i nostri vini hanno saputo conquistare – dichiara Damiano Reale, presidente del Consorzio di Tutela e Valoriz727ione dei Vini Doc e dei vini Igt Salento -. Riconoscimenti che premiano l’impegno profuso in campagna ed in cantina”. La Sessione Vini Rosé ha assegnato le medaglie d’Argento, d’Oro e Grand’Oro ai vini rosé.

Fonte, Gazzetta del Salento.

Arriva il gran galà dei vini – A Tenuta Moreno arriva il Golden Wine Awards.
I migliori vini italiani saranno protagonisti della prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, in programma il prossimo 21 marzo a Tenuta Moreno a Mesagne. Dopo il grande successo internazionale a Lavello (Potenza), lo scorso primo ottobre, degli Awards di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, un nuovo prestigioso evento enologico, ideato per premiare le aziende italiane produttrici che brillano per qualità, riunirà in Puglia l’Italia intera in un format capace di valorizzare il vino e l’enoturismo. A decretare i vincitori, che saranno annunciati durante la serata di gala degli Awards, sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori.

Fonte, L’Edicola del Sud Brindisi.

Vigneti Cru a Bonnanaro Ledda punta sull’unicità.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori Vigneti Cru a Bonnanaro Ledda punta sul’unicità Nel Meilogu una coltivazione sul massiccio calcareo di Monte Santu E un’ altra, sperimentale, sulla sommità vulcanica di Monte Pelao di Simone Giuliani Era il lontano 2010 quando Andrea Ledda e la sua famiglia decisero di dare sfogo ad una passione conservata da anni impiantando vigneti destinati alla produzione di vino di alta qualità, che da allora non si è mai arrestata. Tutto nasce a Bonnanaro, nel cuore del Meilogu, culla di storia e di importanti vigneti. Un’area che ha ispirato Andrea Ledda, originario proprio del piccolo paese, e che l’ha spinto a voler investire su un prodotto fortemente legato al territorio. La famiglia Ledda, nei decenni precedenti, aveva sempre prodotto il vino in casa, grazie ad una passione tramandata di generazione in generazione. Il progetto della cantina parte proprio dal territorio, dalla sua assoluta vocazione vitivinicola e dall’indissolubile legame tra la gente di Bonnanaro, la coltivazione della vite, la produzione di vino.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il Morellino di Scansano in passerella a Firenze per Anteprima 2022.
Il Morellino di Scansano è pronto a recitare di nuovo un ruolo da protagonista. Lo farà domenica, in occasione di Anteprima 2022 —Chianti Lovers e Rosso Morellino, manifestazione nella quale saranno presenti oltre 400 etichette in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima e circa 110 aziende presenti con i propri stand per gli assaggi. Numerosi anche i giornalisti che si stanno accreditando per partecipare, riferiscono gli organizzatori. Nell’era pre Covid la Fortezza da Basso di Firenze, tradizionale location dell’Anteprima, era abituata ad accogliere oltre quattromila amanti del buon vino. Quest’anno saranno proposti in degustazione nuove annate di Morellino di Scansano Docg 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022, e Chianti Docg 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, sempre in uscita ne1 2022.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vino: Società Excellence, distribuzione cuore della filiera.
“Fino a qualche anno fa la parte della distribuzione era vista come una cosa marginale. Oggi invece si è organizzata e gestisce la parte del marketing, fa le scelte con il produttore e porta segnali e riscontri precisi di quello che è il mercato. I volumi di affari delle nostre aziende sono cresciuti del 25% rispetto al 2019”. Sono le parole di Luca Cuzziol, presidente di Società excellence, una società cooperativa di 19 aziende che si occupa della distribuzione di vini e distillati di prestigio. Il gruppo sarà presente alla prima edizione di ‘Sana slow wine fair’, la fiera – organizzata da Bologna Fiere, con la direzione artistica di Slow Food e in collaborazione con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna, e il supporto del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale – che dal 27 al 29 marzo ospiterà a Bologna Fiere 500 cantine espositrici per tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass.

Fonte: ANSA.it.

Vino, il Morellino di Scansano aumenta il prezzo medio (+1,2%) e il posizionamento nei ristoranti.
Il Morellino di Scansano chiude il 2021 con una crescita complessiva di valore, volumi e anche posizionamento nel mondo HoReCa. Il Morellino di Scansano DOCG brinda al 2021 per una crescita a tutto tondo, che coinvolge sia il valore complessivo (+6,7%) grazie a un lieve incremento del prezzo medio dell’1,2%, che il posizionamento, in Italia come all’estero, nelle carte dei vini dei ristoranti. L’annuncio arriva direttamente dal  Consorzio Tutela Morellino di Scansano che, in occasione dell’Anteprima 2022 – Chianti Lovers & Rosso Morellino, sottolinea anche come la produzione dell’annata abbia registrato un incremento del 7% rispetto al 2019.

Fonte: Dissapore.

In Piazza Città di Lombardia tre giorni dedicati al nettare di Bacco.
La primavera a Milano ha i colori del vino. Per tre giorni – da venerdì 18 a domenica 20 marzo – l’immensa e avveniristica Piazza Città di Lombardia ospiterà la sestae dizione della Fiera Nazionale MILANO IN VINO, vetrina dedicata alle realtà enologiche più interessanti del nostro paese. Un modo per viaggiare, grazie a profumi e sapori, attraverso il ricco e variegato “vigneto Italia” eandare alla scoperta dipiccole e grandi cantine e di etichette eccellenti. Organizzata da Arte del Vino, MILANO IN VINO è l’opportunità, sia per i wine lover “alle prime armi”, sia per ipalati più esperti, di entrare in contatto con 45 produttori provenienti da tutt’Italia confrontandosi direttamente con i vignaioli per scoprire le oltre 250 etichette presenti.

Fonte: Milano Today.

Vino italiano, via libera al decreto sullo “standard” nazionale unico di sostenibilità.
Per il 2022 valgono le procedure del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (Sqnpi), entro il 2023 l’integrazione dei diversi sistemi. Il vino italiano compie il passo decisivo verso lo standard unico di sostenibilità, da tempo atteso alla filiera. “È stato approvato il disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola. Il decreto, particolarmente atteso da tutti gli operatori del settore, mette a sistema le buone pratiche e le esperienze condotte in materia di sostenibilità nel settore vitivinicolo, attraverso i vari schemi di certificazione della qualità sostenibile operanti a livello nazionale”, ha annunciato nella tarda serata di ieri una nota del Ministero delle Politiche Agricole. “La filiera vitivinicola italiana, attraverso lo standard unico di sostenibilità, si dota così di un nuovo strumento di intervento, finalizzato a garantire una vitivinicoltura più sostenibile e in linea con i più recenti indirizzi contenuti delle diverse strategie europee e declinate dalla nuova Politica Agricola Comune”.

Fonte: WineNews.

Vino, Uiv: con decreto Mipaaf Italia capofila vino sostenibile.
L’Italia è da oggi il capofila europeo del vino sostenibile. L’ultimo decreto, relativo al disciplinare di certificazione nazionale, siglato ieri dal capodipartimento del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, dà infatti avvio a un nuovo fondamentale capitolo di crescita per il vino italiano, primo comparto dell’agroalimentare del Vecchio Continente a dotarsi di una norma pubblica sulla sostenibilità. Unione italiana vini (Uiv), che ha contribuito scientificamente alla stesura del piano, è convinta che entro 2-3 anni la stragrande maggioranza delle imprese del vino aderirà a un protocollo con stringenti norme di carattere ambientale, sociale ed economico che si rivelerà determinante per la crescita del brand del prodotto enologico tricolore nel mondo.

Fonte: Askanews.
Umbria e futuro, quanto potenziale ha il vino umbro? Quanto può incidere sul turismo? E quanto costa un ettaro di vigneto? L’indagine.
La struttura produttiva delle aziende vinificatrici umbre, che nel terzo trimestre 2021 erano circa 1.350, è di piccole e medie dimensioni e oltre la metà di queste produce meno di 100 ettolitri all’anno. Le cantine che nell’annata 2020/21 hanno fatto vino biologico erano circa 50 ed hanno prodotto 16.795 ettolitri. E’ quanto emerge dall’ultima ricerca pubblicata da Aur, Agenzia Umbria Ricerche, su elaborazione dei dati Istat. L’Umbria ha una grande tradizione vitivinicola: il rispetto delle tradizioni si unisce al coraggio di innovare. Molte aree della nostra regione possono vantare di avere un grande terroir, il rapporto cioè che lega un vitigno al microclima e alle caratteristiche minerali del suolo in cui è coltivato e che determina il carattere e l’unicità del vino che viene prodotto.

Fonte: Perugia Today.

Enoteche online e vendita vino sfuso.
Le migliori enoteche online per acquistare vini bianchi, frizzanti e rossi di qualità a prezzi convenienti. Vendita di vino in bottiglia diretta da cantine e produttori italiani e offerta di damigiane e cartoni sfusi da imbottigliare a casa per risparmiare. Tra enoteche online e vendita di vino diretta di piccoli produttori, comperare una buona bottiglia su internet pagandola il giusto prezzo è sempre più facile e conveniente. Per chi vuole risparmiare rimane l’alternativa dei vini sfusi da acquistare in damigiana e cartoni da imbottigliare a casa. In questa pagina troverete una selezione di distributori di vini bianchi e rossi suddivisi per regione e città italiana.

Fonte: Bintmusic.it.

Esportazione Vini Italiani All’estero: Presente E Futuro.
L’esportazione di vini italiani all’estero è da sempre un asset importante dell’economia nazionale, nonché un vanto per la nostra Italia, terra di vigneti e patria di buoni vini. Da sempre in concorrenza con Francia e Spagna, l’Italia ha potuto poggiare la sua produzione prima sul largo consumo interno, poi sulle esportazioni all’estero, soprattutto negli ultimi dieci anni. Sebbene il futuro appaia incerto, a causa del clima geopolitico in corso, possiamo guardare a quello che l’Italia è riuscita a fare durante il periodo altrettanto complesso della pandemia. Gli ultimissimi dati sono sul 2021, elaborati da Qualivita Wine. Ci dicono che l’Italia ha avuto risultati persino migliori del periodo pre-covid. Questo è vero per ben 16 regioni italiane. Nel complesso le esportazioni di vini raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, che in percentuale significa +12,4%. Il 2020 aveva registrato una flessione pari a -2,2%, ma da quanto evidenziato il calo è stato recuperato e superato da un’ottima crescita.

Fonte: Corriere.

Vino, le nuove frontiere della sostenibilità
Il comparto vinicolo deve affrontare una transizione dal valore ambientale, sociale e culturale. Anche attraverso appuntamenti che riuniscono l’intera filiera. La sostenibilità è una delle parole chiave al centro del dibattito attuale, a tutti i livelli. Dal punto di vista economico è il veicolo di quella transizione, ecologica ma non solo, che dovrebbe portare a nuove modalità produttive in ogni settore, all’insegna del rispetto dell’ambiente e del valore sociale del fare impresa. Un approccio che mira a portare vantaggi al pianeta e alla collettività e a dar vita a nuovi modelli di business che garantiscano la crescita, offrendo la possibilità di collaborazioni e dinamiche virtuose inedite nei vari comparti. Come quello del vino, realtà strettamente legata ai territori e al loro paesaggio naturale e sociale e che quindi non può che essere in prima fila in questo processo di cambiamento.

Fonte: PiacenzaSera.

STAMPA ESTERA

Pourquoi les vins de Bourgogne ont vécu une année record miraculeuse.
L’année incertaine que fut 2021 a paradoxalement été la meilleure jamais enregistrée à l’exportation. • Une euphorie tempérée par la hausse des prix liée aux coûts de production et par la rareté des stocks. Monique Clemens — Correspondante d Besançon Du Jamais-vu pour la Bourgogne: en 2021, elle a vendu pour 1,3 milliard d’euros de ses vins à iexport Un exploit d’autant plus inattendu que les freins s’étaient multipliés ces dernières années. De la R taxe Tramp », cette taxe douanière de 25 % mise en place par l’ex-président américain pour les importations de vins européens au Br®dt, dont on craignait les conséquences sur les ventes, en passant par la sécheresse de l’été 2020 puis le gel d’avril 2021, e t maintenant une guerre aux portes de l’Europe. Sur un chiffre d’affaires estimé à 2,3 milliards d’euros pour 2021, la filière bourguignonne enregistre ainsi une hausse de ses ventes hors France de 28% par rapport à 2020, de 27 96 par rapport à 2019 et de… SO % par rapport à 2012! «Pour un vignoble qui ne fan que 31000 hectares, représenter 0,5 % des échanges mondiaux, c’est une ires belle performance», commente Frédéric Drouhin, directeur général de la maison Joseph Drouhin, à Beaune. en Côte-d’Or

Fonte: Echos.

Un virage technique dû au changement climatique.
Les bonnes ventes des vins de Bourgogne ne font pas oublier à ses acteurs que le climat menace leur production. Le gel d’avril 2021 sur des bourgeons déjà débourrés lb brutalement rappelé : les impacts du dérêglementdimatique s’intensifient dans les vignes bourguignonnes. Pour Albérlc Hichot, président de la Fédération des négociants épveurs de Grande Bourgogne, Il y aujourd’hui urgence. a La capacité de production de nos vigroblesen fonction du gel, de la grêle de ia sécheresse ei des maladies rk la vigne, c’est phis quelamais soi epremiersufet . A tel poins qu’il a poussé le Bureau interrrofesslonnel des vins de Bourgogne (HIVE) à prendre un virage -eciurlque et à faire passer son budget de recherche de solutions de 1,4 à 2,2 millions d’euros pour 2022. » Nous avons pu embaucher deux ingénieurs pour une équipe de dix personnes maintenant, font quatre impliquées sur le ptrotege de projets, la construction le programmes de recherche ef les expérimentations », détaille Jean-Philippe Gervais, directeur du pille technique et qualité du BIVB implanté à Beaune.

Fonte: Echos.

The allure of Argentina and Chile is clear.
For many years, I rarely found an emotional connection to South American wines. Not because they were bad. Malbec from Argentina has been so popular that it’s become almost a brand name, while Chile can be counted on for sound, moderately priced wines and high-end bottles of polish and gloss. The wines seemed generic to me, well-made but rarely distinctive. I felt as if they were being shaped by the perceived desires of the market rather than offering their own distinctive characters. Over the past six or seven years, however, I started to see a change. More and more, I was finding soulful wines that were cracking the stereotypes — or at least my stereotypes. These wines drew me in. In February, I went shopping at New York wine stores and found a dozen bottles from Argentina and Chile that I eagerly recommend. If I had gone These distinctive wines show off the character and identity of South American terroirs. shopping in another month, with different bottles available, I might have put together an entirely different collection. What sets this dozen apart? Unlike those earlier, more generic bottles, these all have a real sense of place and identity. Of the Chilean examples, I’ve especially been drawn to those from southern regions like Itata, where farmers have made wine for centuries from old vineyards for local consumption

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 17 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Incantati!.
Sempre più italiani, soprattutto tra i giovanissimi, sono attratti dalle aste online. Un segno dell’attenzione ai temi di sostenibilità, ma anche della voglia di accaparrarsi pezzi unici e di valore Altro che elitario e di nicchia. II mercato delle aste è più vivo che mai. Merito di Internet, che ha abbattuto le barriere di ingresso soprattutto tra le nuove generazioni. Sulla base del Catawiki Report 2021, l’analisi condotta da uno dei principali mercati di aste online in Europa, negli ultimi mesi l’Italia ha registrato un vero e proprio boom tra i giovani della Generazione Z (18-24 anni), anche se la fascia d’età più rappresentata è quella tra i 25 e i 34 anni. Un interesse, quello dei più giovani, che e mosso certamente da una sempre più crescente attenzione verso il tema della sostenibilità, che va tradotto in azioni concrete come, ad esempio, l’acquisto di oggetti usati.

Fonte: Business People.

Intervista a Wolfgang Reitzle – Desiderio il meglio!.
La filosofia di business di WOLFGANG REITZLE, ex top manager dell’automotive oggi proprietario dell’azienda vinicola VILLA SANTO STEFANO, è chiara: devi amare quello che fai e puntare sempre a diventare il numero uno. Anche quando sembra impossibile di Cecilia Lulli IDai motori al vino. dalla (k’rmania alla Toscana. L’avventura di Wolfgang Reitzle e sua moglie Nina Ruge tra le colline lucchesi inizia proprio grazie all’amore e alla passione per l’Italia. Oggi Villa Santo Stefano è un’azienda agricola che nei suoi 12 ettari di terreno pr.xiuce, con sguardo attento all’ambiente, circa 50 mila bottiglie di vino di ottima qualità e 1.500 litri di olio biologico Dop Lucca. Ma il viaggio verso l’eccellenza non finisce mai, come racconta a Business People lo stesso Reitzle. Dott. Reitzle, cosa l’ha portata dalla sua Germania alla campagna toscana? Da bambino venivo in Italia con i miei genitori una O due volte l’anno, così ho maturato sin dall’infanzia un grande amore per questo Paese.

Fonte: Business People.

Tipicamente italiani.
La Penisola vanta un primato in termini di varietà di vitigni autoctoni imbottigliati e molti di loro meritano un assaggio La tendenza a preferire vini da vitigni autoctoni è chiara ormai da anni e ha portato il nostro Paese a essere leader mondiale in questa classifica. Non siamo quelli che hanno più varietà, ma quelli che ne imbottigliano di più al mondo sì. Sono circa 300 i vitigni autoctoni italiani presenti sugli scaffali delle nostre enoteche ed è difficile parlarne in modo univoco, ma anche in questo campo si registra una preferenza per vini più immediati e diretti, con poco uso di legno e tanta freschezza. Lo hanno confermato i risultati degli Autochtona Awards (concorso enologico specializzato). Come bollicine si sono fatti notare il Lambrusco di Sorbara Spumante di Cantine della Volta e quello (ancestrale) prodotto dalla cantina Marchesi Ravarino.

Fonte: Business People.

Le nuove misure salvano il vino italiano.
Con il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia varato dal Consiglio Europeo arriva il blocco all’export di vini e liquori di fascia alta, oltre 300 euro a bottiglia. Si salvano così le esportazioni della stragrande maggioranza dei vini italiani, compresi prosecco e spumante.

Fonte: Repubblica.

Le sanzioni europee a Putin salvano le bollicine italiane – Il Prosecco escluso dalle sanzioni Sono le uniche bollicine in Russia.
Secondo Coldiretti il nostro export ogni anno verso Mosca è di circa 15 milioni di bottiglie Il Prosecco escluso dalle sanzioni Sono le uniche bollicine in Russia Beni lussuosi A essere colpite dall’embargo sono le bottiglie molto pregiate come lo champagne, con un valore superiore a 300 euro. Le sanzioni Ue alla Russia con lo stop all’export dei beni di lusso salvano il Prosecco che non figura nell’elenco dei vini colpiti dove, invece, rientrano altri vini e spumanti e lo Champagne francese. È quanto emerge dall’analisi che ha fatto Coldiretti sugli effetti del quarto pacchetto di misure adottate dall’Unione Europea riguardo alle misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina. Sono quasi 15 milioni le bottiglie di Prosecco che – secondo i numeri che ha elaborato Coldiretti – finiscono in Russia, dove le vendite nel 2021 sono aumentate del 63% in quantità, secondo i dati Istat.

Fonte: Tempo.

Emilia-Romagna protagonista al primo Slow Wine Fair.
Sono 57 le cantine della regione che parteciperanno alla Terra madre del vino a Bologna, dal 22 al via i convegni on line. L’Emilia-Romagna è tra i protagonisti della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna dal 27 al 29 marzo 2022. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e il patrocinio della Regione Emilia Romagna, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Hanno infatti confermato la loro partecipazione 57 produttori della nostra regione, di cui 32 in biologico certificato e 3 in biodinamico certificato.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Podere dell’Angelo – Podere dell’Angelo Suggestioni felliniane e affiatamento famigliare.
Due generazioni impegnate nella conduzione della vigna e della cantina biologica Il figlio Giacomo Bianchi è enologo e sta maturando esperienze anche tra Francia e Toscana. Una famiglia intera impegnata in vigna, quella del Podere dell’Angelo, nell’entroterra riminese a Vergiano. Prima sono partiti Milena Falcioni e il marito Angelo Bianchi, il nome dell’azienda si rifà proprio a lui, e oggi in campo, letteralmente, sono entrati a pieno titolo anche i loro figli Giacomo, enologo con all’attivo diverse esperienze in Francia e in Toscana, e Giulia che si dedica all’aspetto commerciale. Ma la storia viticola di questa azienda agricola comincia con i nonni, nei 1923, la cui casa sorge al limitare delle vigne stesse che nel frattempo si sono ampliate o rinnovate e sulle quali oggi domina la bella casa colonica che ospita la cantina e anche l’area ospitalità, con la grande sala degustazioni.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Luca Gardini – Tastingbook premia Gardini Il cervese è ancora una volta sul tetto del mondo
Tastingbook premia Gardini Il cervese è ancora una volta sul tetto del mondo Dopo tre anni di “dominio” targato James Suckling, la critica ha un nuovo re La rivista ha eletto il “wine killer” come miglior critico di vini italiani al mondo. Ci voleva tutta l’energia e la maestria della Romagna per spezzare un impero che, nel mondo del vino italiano, durava da tre anni. Basta James Suckling (il celebre esperto americano), secondo la rivista Tastingbook.com, la più grande fonte di informazioni sul vino che esista, ora il miglior critico al mondo dei vini della penisola è il “wine killer” cervese Luca Gardini. Il riconoscimento, per alcuni considerato come il “pallone d’oro” del settore wine, è arrivato nei giorni scorsi e corona una carriera, quella dell’esperto romagnolo, che non sembra volersi mai fermare. La scalata al successo è iniziata nel 2004 con la vittoria del titolo di miglior sommelier d’Italia.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

Stop all’export dei vini alla russia Giansanti: aziende da indennizzare.
«Gli operatori interessati devono essere indennizzati perle perdi te economiche provocate dalle decisioni del Consiglio Ue». Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, dopo la notizia del nuovo pacchetto di sanzioni adottato dal Consiglio Ue contro la Russia in risposta alla sua aggressione contro l’Ucraina, che vieta le transazioni con alcune imprese statali e prevede restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie per l’industria energetica, della difesa, per la sicurezza, nonché l’export dei beni di lusso, inclusi vini e liquori. Per colpire i «prodotti di lusso» è stata fissata una so glia pari a 300 euro a unità. «L’Italia osserva Giansanti è il primo fornitore di vini della Federazione Russa, davanti alla Francia». Secondo i dati di Nomisma Wine Monitor, le esportazioni italiane sono ammontate lo scorso anno a 345 milioni di euro.

Fonte, Provincia – Cremona.

Festa Campioli per i primi 30 anni: ecco il rinascimento del Bianchello.
La cantina Fiorini festeggia l’anniversario del suo bianco più carismatico. TRAGUARDO STORICO PER UN’ETICHETTA DI GRANDE SUCCESSO. L’etichetta della riscossa, della piena dignità per il Bianchello di stare a tavola alla pari con gli altri grandi vini bianchi. Marchigiani e nazionali. La cantina è Fiorini (Barchi), il Bianchello è il mitico Campioli, il simbolo stesso dell’azienda pesarese. Un nome, una garanzia. Trent’anni fa la prima uscita, giusto celebrare l’etichetta e la cantina: nel frattempo questo bianco, tipico del Pesarese, ha fatto strada. La storia Agli inizi degli anni Novanta, il Bianchello stava su piazza, soprattutto locale, ma subiva il ruolo di “cuscinetto” tra il Verdicchio (a sud) e i bianchi di Romagna. Semplice struttura, facile beva. Ma a Barchi si imbottigliava la svolta. La famiglia Fiorini (Valentino e Silvana) punta sulle uve di Biancame, potenzia le vigne in una parte dei terreni, la Tenuta Campioli, ristruttura la cantina: l’obiettivo è dare un profilo più alto (e mercato) al Bianchello. Con un’operazione di marketing che in quel periodo non ha eguali almeno nelle Marche.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Quasi 200mila bottiglie e anche rossi di spessore.
Cento annidi storia uniscono tre generazioni: nel 1900, Luigi Fiorini, agronomo e docente di pratica agricola, acquista la tenuta di Barchi e pianta, nel 1930, ¡[primo vigneto. Valentino Fiorini eredita l’amore perla vigna e, affiancato dalla moglie Silvana, rende accogliente l’azienda e più significativa la produzione. Carla Fiorini, ultima generazione, oggi guarda avanti, amplia l’azienda e la rinnova. Sono oltre 100 gli ettari di terra, di cui 45 destinati ai vigneti. Dodici le etichette per 180/200mila bottiglie all’anno. I vini bianchi: i Bianchelli Tenuta Campioli, Sant’Ilario e l’eclettico Andy. Poi l’Igt Radiant La batteria dei rossi: Sirio, Bartis, Luigi Fiorini, Roy. E ancora il rosato Le rose di Campioli e lo spumante Extradry.

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Erbaluce, vittima delle sanzioni.
Penalizzato l’export di moltissimi prodotti piemontesi. Un ordine di 20mila bottiglie del bianco canavesano “Erbaluce di Caluso” destinate alla Russia sarebbe stato annullato per le ben note vicende legate all’attuale guerra, ed in particolare per le sanzioni inflitte dall’Europa a quel Paese. Quanti altri ordini di prodotti piemontesi per l’export sono stati annullati o lo saranno nel breve termine e cosa fare? È questo il senso della domanda che il Consigliere regionale del PD, Alberto Avetta, ha rivolto lunedì alla Giunta Regionale nel “question time”, la cui risposta è arrivata martedì, giorno di Consiglio regionale. II problema dell’export piemontese non è di poco conto; a livello internazionale nel 2021 la nostra Regione ha esportato all’estero prodotti per qualcosa come 50 miliardi di euro, registrando una crescita del 20,6% rispetto al 2020 e del +5,7% rispetto al 2019. E l’export verso i Paesi extra europei è cresciuto del 22,5% rispetto al 2020. Intensa la crescita dell’export verso tanti Paesi, tra cui la Russia che l’anno passato ha fatto segnare un + 28,3%.

Fonte, Risveglio Popolare.

Vino Sansilvestro nella top di Forbes.
Un numero speciale e atteso, il 52esimo volume di Forbes Italia, in cui spicca la selezione delle 100 Eccellenze italiane del food e wine. Tra queste c’è il vino di Cantine Sansilvestro, azienda di Novello. «Una grande soddisfazione essere presenti nel Magazine che racconta gli ambasciatori del made in Italy nel mondo. Noi ora vogliamo continuare a crescere e affermarci ancor di più», queste le parole dei proprietari Paolo e Guido Sartirano.

Fonte, Idea.

I vini di Sorso e Sennori in trionfo.
La cantina della Romangia fa incetta di riconoscimenti al “Berliner wine trophy”. Nuova slavina di riconoscimenti per i vini della Cantina Sorso-Sennori. La compagine guidata da Marina Popa e Giacomo Baralla ha infatti sbancato la recente degustazione invernale del “Berliner wine trophy 2022” portando in Romangia ben quattro medaglie d’oro. Tra le etichette premiate c’è Antas, una doc del moscato di Sorso Sennori, vino dal colore ambrato brillante, profumo intenso, aromatico nel quale spiccano sentori di favo di miele, uva passa, confettura, pesca, morbidezza vellutata e mai stucchevole. A fare coppia c’è anche Redentos, uno spumante moscato di Sardegna dal sapore dolce e vellutato. Il suo profumo delicato e caratteristico riporta ai fiori di glicine, all’arancio e al miele con un sottofondo speziato.

Fonte, Nuova Sardegna.

BuyWine, che successo “Accordi e nuovi mercati il sistema ha funzionato”.
BuyWine, la vetrina internazionale del vino in Toscana, è tornata in presenza. La dodicesima edizione dell’iniziativa commerciale dedicata al vino toscano, si è svolta in Fortezza da Basso, registrando numeri record: 2.800 incontri in due giorni con oltre 20mila degustazioni. «Un motivo di grande soddisfazione dopo quello a distanza del 2021, anche perché molti saloni sono stati rinviati a primavera» afferma il presidente di Promo Firenze Massimo Manetti. Per il crescente interesse verso i vini toscani, i buyer selezionati sono arrivati da ogni parte del mondo. Al BuyWine 2022 c’è stato un incremento di partecipanti dall’Europa dovuto anche allo stop forzato di molte manifestazioni. «Abbiamo scelto di rivolgerci solo ai mercati Europei e del Nord, Centro e Sud America a causa delle restrizioni per gli arrivi da paesi non in linea con le misure anti Covid. Pertanto non erano presenti buyer di aree come l’Asia» spiega Manetti.

Fonte, Repubblica Firenze.

La svolta in vigna “Guardiamo avanti con ottimismo”
«Nonostante i problemi legati al Covid il settore del vino è in crescita. È stato fatto un grande lavoro — dice Stefania Saccari, assessora regionale all’agricoltura — e continuiamo con investimenti per la promozione delle nostre imprese, i loro impianti e le cantine di trasformazione». Il mondo della filiera vitivinicola guarda al futuro con ottimismo. Oggi il comparto è un’eccellenza toscana. Si contano 60mila ettari di vigneti, di cui oltre il 96% in zone a certificazione dell’origine (Doc, Docg e Igt), e una produzione che lo scorso anno è stata di 2 milioni di ettolitri. Dal 2000, spiega l’assessora, la Regione ha attivato una misura di ristrutturazione e riconversione dei vigneti: reimpianto di varietà migliori di vite o ricollocazione in aree ottimali. In totale ne hanno beneficiato in 14 mila, per un contributo totale da 310 milioni di euro. «Sono stati ristrutturati o riconvertiti circa 31 mila ettari di vigneto, oltre la metà del la superficie vitata regionale — dice Saccardi, che fa i conti in vista de: prossimi mesi.

Fonte, Repubblica Firenze.

L’Altra Toscana alle Anteprime “Un caleidoscopio di gusti e terroir’.
L’appuntamento con quasi tutti gli attori del sistema vino della Toscana era fortemente atteso anche quest’anno e, dopo un primo cambiamento dovuto di data, ora siamo pronti ad accogliere la stampa internazionale e nazionale che ha risposto con grande entusiasmo al nostro invito. L’interesse e la curiosità nei confronti delle nuove annate sono come sempre molto alti e sono sicuro che le aspettative non saranno deluse; con tutti i Consorzi di Tutela si è lavorato in sinergia per poter realizzare in sicurezza questo momento e accogliere il pubblico. I1 25 marzo la settimana si chiuderà con L’Altra Toscana, novità di questa edizione delle Anteprime, che si terrà nel complesso museale di Santa Maria Novella a Firenze e che andrà a raccontare anche le Denominazioni più piccole o meno conosciute (Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Valdarno di Sopra sono i dieci Consorzi che rappresentano queste tredici Denominazioni), un caleidoscopio di gusti e terroir, di aree votate alla vitivinicoltura da secoli, che vanno dal mare alle colline interne e che siamo sicuri incuriosiranno e piaceranno agli ospiti, specialmente a quelli che sono alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Fonte, Repubblica Firenze.

“Enogastronomia, arte e cultura connubio perfetto per il rilancio”.
Il “blend” funziona. Vino, arte, cultura e cucina: sono questi gli asset del turismo in Toscana. Le linee sui cui spingere la ripresa. Ne è sicuro Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana. «La nostra regione è tra le più conosciute al mondo, e probabilmente la più nota, per le sue bellezze naturali e artistiche ma anche per il cibo e per gli importanti vini, veri e propri ambasciatori della toscanità, tra i più efficaci e riconosciuti all’estero. Ne è una testimonianza il fatto che i turisti che scelgono ogni anno la nostra regione cercano un mix tra arte, cultura, natura ed enogastronomia. In altre parole il benessere della mente e dei sensi». Non è una valutazione empirica, sia chiaro, ci sono i dati a confermare questa tendenza. Ancora Palumbo: «Si vede anche dai dati di Visittuscany.com, il sito ufficiale della destinazione Toscana gestito dalla nostra Fondazione.

Fonte, Repubblica Firenze.

Morellino di Scansano aumenta la richiesta.
La domanda che supera l’offerta, con una produzione di 9,2 milioni di bottiglie nel 2021 e un valore alla produzione di circa 51 milioni di euro, in crescita grazie anche a un aumento del prezzo medio. Sono alcuni dati che fotografano l’attuale l’andamento del Morellino di Scansano Docg alla vigilia dell’Anteprima 2022 di Chianti Lovers e Rosso Morellino, presentazione delle nuove annate in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo.

Fonte, Tirreno.

II viale di cipressi, Carducci e il vino Bolgheri è poesia che ferma il tempo.
Stradine e vicoli bianchi e rossi di pietra e mattoni dove sembra ancora di poter incontrare il poeta Stefano Ada mi a Toscana apparentemente minore, terrestre, concreta, che an/ diamo cercando in queste narrazioni, in questi percorsi, si rivela poi per essere una Toscana spirituale, che accoglie e parla all’universo. Capita così anche per il piccolo borgo di Bolgheri. Piccolo borgo che, visto da lontano, mentre ci si avvicina lungo il noto, poetico viale dei Cipressi, sembra quasi filato da dita di dee e divinità nascoste, più antiche del tempo. Il viale dei Cipressi, si diceva, reso eterno dai delicati versi di Carducci. Versi in cui il grande poeta descriveva con immagini di intenso movimento proprio questi grandi alberi verdissimi di cipresso che lo accoglievano ogni volta che veniva a rivedere la tomba dell’amatissima nonna. Le cui spoglie riposano proprio nel piccolo, toccante cimitero di Bolgheri, vicino all’oratorio di San Guido.

Fonte, Tirreno Toscana Tempo Libero.

Dal Chianti al Morellino anteprima dei vini toscani.
I vini toscani sono i grandi protagonisti delle Anteprime in varie location fiorentine Dal Chianti al Morellino anteprima dei vini toscani. Da domani al via la settimana delle Anteprime dei vini di Toscana. In una serie di eventi sparsi per la nostra regione, appassionati e cultori potranno degustare alcuni dei calici che rendono famosi inostri viticoltori all’estero. Nello specifico verranno degustati i prodotti che insieme fanno parte di Anteprime: Chianti, Chianti Classico, Morellino di Scansano, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e L’Altra Toscana che raggruppa molti altri consorzi. Sei le manifestazioni volte a far conoscere le ultime annate di alcuni fra i brand più noti della nostra produzione vinicola.

Fonte, Tirreno Toscana Tempo Libero.

Il concorso Premio «Un Libro Di Vino» Demattè tra gli autori in gara.
Quattordici titoli di 11 case editrici rappresentate partecipano alla terza edizione del Premio Biblioteca Bruno Lunelli «Un Libro Di Vino», l’unico concorso in Italia rivolto a opere letterarie che hanno per oggetto il vino: fenomeno economico e culturale che ogni anno nel nostro paese muove 17 miliardi di euro. Tra gli autori in gara nel premio bandito dalla Biblioteca Bruno Lunelli e nato su iniziativa di Franco Lunelli figlio dell’imprenditore e del nipote Marcello, c’è anche l’insegnante trentino Flavio Demattè (foto) con Nel nome del padre, della vite e del vino (Effe Erre edizioni) che narra l’esperienza di un vitivinicultore trentino.

Fonte, Corriere del Trentino.

F1, da Ferrari Trento un’asta in favore dell’Ucraina.
Ferrari Trento ha deciso di inaugurare la seconda stagione di Formula 1 che lo vede protagonista come brindisi ufficiale rinnovando anche nel mondo dello sport il proprio impegno sociale: bottiglie come i Ferrari F1 Podium Jeroboam autografati dai piloti vincitori, sono infatti all’asta su F1 Authentics, il sito ufficiale di memorabilia F1 accessibile agli appassionati di tutto il mondo. L’intero ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa per il sostegno all’emergenza in Ucraina.

Fonte, Italia Oggi.

Valdo Spumanti distribuirò i vini Bertrand.
I vini a etichetta Côte des Roses della casa francese Gérard Bertrand, simbolo dell’art de vivre del Sud della Francia (con un fatturato di 1?5 milioni di euro) saranno distribuiti in Italia da Valdo Spumanti, uno dei marchi leader nella produzione di Prosecco superiore Docg, riferibile alla famiglia Bolla. E stata siglata una partnership tra i due player del mercato enologico, fondata su una serie di affinità e sulla condivisione di valori. Come Valdo, Gérard Betrand è un’azienda a conduzione familiare. Bertrand ha scelto Valdo per la sua expertise nella Gdo italiana. «Siamo entusiasti del brand Côte des Roses perla sua ottima notorietà, inserito in un trend decisamente in crescita», ha commentato Pierluigi Bolla, presidente di Valdo.

Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Sanzioni alla Russia, il Prosecco non rientra tra i vini colpiti.
Le sanzioni Ue alla Russia, con lo stop all’export dei beni di lusso, «salvano» il Prosecco, che non figura nell’elenco dei vini colpiti (vi rientrano, invece, altri vini e spumanti e lo Champagne). Lo sottolinea la Coldiretti, che ha analizzato gli effetti del quarto pacchetto di misure restrittive adottate dopo l’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina. Sono quasi 15 milioni le bottiglie di Prosecco che finiscono in Russia, dove le vendite nel 2021 erano aumentate del 63% in quantità, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. L’esclusione del Prosecco dalla lista dei vini «sanzionati» in Russia — precisa l’organizzazione dei produttori agricoli – è importante anche per contrastare la fiorente produzione di imitazioni delle bollitine venete, che interessa anche il Paese di Putin, dove si trova in commercio un falso prosecco «made in Russia».

Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Nuove sanzioni alla Russia, salvo per ora l’export di vino italiano.
Prosecco tra i prodotti più venduti Nuove sanzioni alla Russia, salvo per ora l’export di vino italiano Con il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia varato dalla Ue, arriva il blocco all’export di vini e liquori di fascia alta. Salve le produzioni tricolori a partire dal Prosecco e dall’Asti spumante. Stop dalla Ue. quindi, alle spedizioni verso Mosca di bottiglie sopra i 300 euro, con un provvedimento che sospende le forniture di beni di lusso agli oligarchi, ma lascia fuori grossa parte delle esportazioni dell’Italia, primo fornitore di vino del mercato russo, davanti alla Francia, con un giro d’affari diretto di oltre 150 milioni di euro, in crescita del 35% in dieci anni. Secondo Coldiretti, sono quasi 15 milioni le bottiglie di Prosecco che finiscono in Russia, dove le vendite nel 2021 sono aumentate del 63% in quantità.

Fonte: Gazzettino.

Sanzioni contro la Russia: si salva il Prosecco.
Sanzioni alla Federazione russa. L’Europa salva il prosecco. Le sanzioni Ue alla Russia con lo stop all’export dei beni di lusso risparmiano il Prosecco che non figura nell’elenco dei vini colpiti dove, invece, rientrano altri vini e spumanti e lo champagne francese. Esultano le associazioni di categoria. «L’Italia è il primo fornitore di vini alla Federazione». Mentre in Ucraina la cronaca dei 21 giorno di guerra fa emergere una stima ufficiale di oltre 900 morti civili, l’Europa vara il pacchetto definitivo di misure economiche contro Putin. Da queste, non senza sorprese, viene escluso il prosecco. Sono quasi 15 milioni le bottiglie di Prosecco che – secondo l’analisi della Coldiretti – finiscono in Russia, dove le vendite nel 2021 sono aumentate del 63% in quantità, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. Gli spumanti, Asti e Prosecco in testa, inciderebbero per quasi la metà sul valore totale. Sanzioni alla Russia, escluso dal blocco all’export il Prosecco.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Nuova vita per la vigna del Petrarca «Idea che rilancia la Casa del Poeta».
Un progetto propone di recuperare il podere agricolo decantato dall’artista grazie all’antica vite che cresce in piazza Renato Malaman. Da qualche decennio, nonostante i ri- una risposta ufficiale dal Comune ripetuti appelli e i vari progetti sotto- di Padova. Aggrovigliato è dire poco. Metafo- posti all’attenzione del Comune di radicalmente e di fatto. Del resto i rom Padova, proprietario del podere LA VITE IN PIANTA li la fanno da padrone laddove c’e- fin dal 1875. L’assist perfetto per il La recente notizia della valorizzare il vigneto della augusta Casa del recupero di questo angolo di sto- zione dell’antica vite che spunta Petrarca di Arquà. Rovi che si sono ria e di natura è il recente annuncio dalla parete dell’Osteria del Guerdivorati le viti e avanzano ancora, di Andrea Colasio, assessore al- riero di Arquà e che veglia da secolo si nota bene dalla strada che sa- la Cultura del Comune di Padova: li sulla tomba del Petrarca (vite le verso Val Pomaro.

Fonte: Mattino Padova.

San Donà, Canella entra nel registro marchi storici «Tradizione e modernità dentro al bicchiere».
II gruppo vinicolo che produce il Bellini in bottiglia è tra le 350 imprese definite dal ministero Sviluppo Economico «di interesse nazionale» San Donà, Capella entra nel registro marchi storici «Tradizione e modernità dentro al bicchiere». La compagnia è blasonata: ci sono marchi che hanno fatto la / storia dell’impresa italiana. Dal Rabarbaro Zucca alla Eridania, dalla Sperlari alla Lubiam, dai Krumiri ai quaderni Pigna, le marmellate Santa Rosa e l’Amaretto di Saronno. Adesso nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale c’è anche la Canella di San Donà di Piave. La decisione è del Ministero per lo sviluppo economico, che ha istituito il registro dopo il caso Pernigotti, i famosi cioccolatini finiti ai turchi. Nel registro, che sarà presentato a Roma nei prossimi giorni, vi sono 350 imprese dal marchio storico di interesse nazionale. Per la Canella, galeotta è stata la foto che ritrae un giovane Lorenzo, bambino, a tavola con i genitori che festeggiano con una bottiglia del prosecco di casa.

Fonte: Nuova Venezia.

Export Prosecco nessuna sanzione Resta il problema dei pagamenti – Prosecco graziato dalle sanzioni Batte lo Champagne ma la cassa piange.
Le sanzioni Ue alla Russia con lo stop all’export dei beni di lusso salvano il Prosecco che non figura nell’elenco dei vini colpiti dove, invece, rientrano altri spumanti e lo Champagne francese. Il Prosecco graziato dalle sanzioni Batte lo Champagne ma la cassa piange Polegato: «È rassicurante, ma i problemi non mancano» Problemi con i pagamenti, i bonifici non arrivano Osservatorio Uiv-Vinitaly su base dogane, solo lo scorso anno le sanzioni Ue alla Russia non si sono registrati ordini con lo stop all’export dei beni dalla Russia per un valore di lusso salvano il Prosecco 375 milioni di dollari, in Greche non figura nell’elenco dei scita dell’11% sull’anno i vini colpiti dove, invece, riaccende, a fronte di 1,155 mitrano altri spumanti e lo Champagne francese. «È una ni complessive di vino dall’enotizia rassicurante — è il ph- estero. Un commento di Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Prosecco risparmiato dalle sanzioni.
Non figura nella lista dei beni diretti verso la Russia bloccati dall’Ue Prosecco risparmiato dalle sanzioni TREVISO – Le sanzioni Ue alla Russia con lo stop all’export dei beni di lusso salvano il Prosecco che non figura nell’elenco dei vini colpiti dove, invece, rientrano altri vini e spumanti e lo Champagne francese. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti sugli effetti del quarto pacchetto di misure adottate pubblicate dal Regolamento (Ue) 2022/428 del consiglio del 15 marzo 2022 che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina. Sono quasi 15 milioni le bottiglie di Prosecco che – secondo l’analisi della Coldiretti – finiscono in Russia, dove le vendite nel 2021 sono aumentate del 63% in quantità.

Fonte: Voce di Rovigo.

Il mondo del vino si dà appuntamento al Vinitaly dal 10 al 13 aprile.
Verona è di nuovo pronta ad accogliere nel suo quartiere fieristico, la più importante manifestazione internazionale dedicata al vino: dal 10 al 13 aprile torna a pieno regime la 54^ edizione di Vinitaly, dove il business incrocia le nuove tendenze internazionali, fornendo così al mercato nuovi indicatori in tema di consumo, senza dimenticare gli eventi consumer come Vinitaly & the City, il fuori-salone nel centro di Verona dedicato ai wine lover. Nei giorni di manifestazione aziende e operatori del settore avranno uno spazio dedicato a questa novo trend di consumo, con masterclass e laboratori di alto livello per la creazione di nuovi cocktail a base di vini, liquori e distillati

Fonte: Radio Pico.

MOVIMENTO TURISMO DEL VINO, 2022 RICCO DI APPUNTAMENTI.
Era il 1993 e una serie di aziende toscane, spinte dalla lungimirante visione di Donatella Cinelli Colombini, diedero vita alla prima edizione di Cantine Aperte. A pochi mesi di distanza, Cantine Aperte si organizza anche in Piemonte e Trentino Alto Adige. L’iniziativa vince e convince e nel maggio dell’anno successivo il Movimento Turismo del Vino si costituisce ufficialmente e organizza Cantine Aperte in ben 14 regioni italiane, totalizzando un numero complessivo di 150.000 visitatori. È così iniziata un’avventura capace di rivoluzionare l’approccio tradizionale al mondo produttivo da parte del consumatore, fino a quel momento spesso circoscritto a un veloce assaggio e a un distratto acquisto del vino.

Fonte: Virtù Quotidiane.

La Romagna del vino.
La Romagna insieme all’Emilia compongono uno dei territori vitati più estesi e rilevanti d’Italia. La vendemmia 2020 ha portato la regione al terzo posto, con una produzione di 6.611.000 hl, dietro rispettivamente a Veneto, seconda classificata e Puglia, medaglia d’oro. Solo la Romagna conta quasi 22.000 ettari vitati, che scorrono tra vallate e greppi, spesso anche distanti poche centinaia di metri tra loro, ma tanto diversi per ambiente ed impasti geologici, da conferire un carattere territoriale preciso ed identificabile nei vini. Il primo comprensorio vitato romagnolo sorge sui Colli di Imola, protagonisti dell’omonima DOC. All’interno di questa area, oltre alle uve internazionali Chardonnay ed Cabernet Sauvignon, si producono uve locali di evidente eredità emiliana, come Grechetto Gentile, nome dell’uva che da vita al Pignoletto e Barbera.

Fonte: Romagna a Tavola.

Esportazione Vini Italiani All’estero: Presente E Futuro.
L’esportazione di vini italiani all’estero è da sempre un asset importante dell’economia nazionale, nonché un vanto per la nostra Italia, terra di vigneti e patria di buoni vini. Da sempre in concorrenza con Francia e Spagna, l’Italia ha potuto poggiare la sua produzione prima sul largo consumo interno, poi sulle esportazioni all’estero, soprattutto negli ultimi dieci anni. Sebbene il futuro appaia incerto, a causa del clima geopolitico in corso, possiamo guardare a quello che l’Italia è riuscita a fare durante il periodo altrettanto complesso della pandemia. Gli ultimissimi dati sono sul 2021, elaborati da Qualivita Wine. Ci dicono che l’Italia ha avuto risultati persino migliori del periodo pre-covid. Questo è vero per ben 16 regioni italiane. Nel complesso le esportazioni di vini raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, che in percentuale significa +12,4%. Il 2020 aveva registrato una flessione pari a -2,2%, ma da quanto evidenziato il calo è stato recuperato e superato da un’ottima crescita.

Fonte: Cinque gusti.

Cantina Vicobarone, lo Spumante Brut Ortrugo 1960 medaglia d’oro al Berliner Wine Trophy.
Importante riconoscimento per la Cantina di Vicobarone alla 26esima edizione del Berliner Wine Trophy, prestigioso concorso enologico internazionale: lo spumante brut Ortrugo dei Colli Piacentini DOC 1960, una delle novità spumanti 2021 della Cantina, è stato premiato con la medaglia d’oro. La giuria, composta da 400 giudici internazionali, ha inoltre inserito nella Category IV, che racchiude i vini che hanno ottenuto il punteggio per entrare nella classifica delle medaglie d’argento, anche Malvasia e Ortrugo della linea I Sostenibili, certificati V.I.V.A. “La Sostenibilità della Vitivinicoltura in Italia” e Pleione Gutturnio D.O.C. Classico Riserva.

Fonte: PiacenzaSera.

Vecchie annate con affinamento in cantina questa la strada per bere vini al top.
Il progetto di Vigneron.wine consente al consumatore di crearsi una cantina di affinamento diffusa valorizzando habitat e potenzialità dei vini. Li ho conosciuti tutti e quattro in due fredde giornate di marzo nel corso di alcune degustazioni e di una cena condotte da Vigneron.Wine alla Banca del Vino di Pollenzo. «due anni fa, navigando su Internet, trovai sei bottiglie di un produttore di Cortona dell’annata 2010 che da tempo stavo cercando. Mentre sto per avviarmi alla conclusione dell’acquisto mi accorgo che quelle bottiglie mi sarebbero state spedite da un’enoteca svizzera. Resto un attimo interdetto. Non è che per caso ho selezionato e sto ordinando della cioccolata? Controllo e ricontrollo. È tutto corretto: ci sono le sei bottiglie del 2010 e c’è la Svizzera. Cortona e la Svizzera, la Svizzera e Cortona.

Fonte: Zipnews.it.

bibo, una cantina digitale con centinaia di prodotti beverage.
La startup bibo annuncia l’apertura dei primi dark store e il lancio del servizio nelle città di Roma e Milano: obiettivo diventare la più grande “cantina digitale” di prodotti beverage di qualità con consegna espressa (e a temperatura). È la nuova frontiera del q-commerce: una “cantina digitale” di centinaia di prodotti beverage – dalle birre ai vini, dai superalcolici ai soft drink fino agli aperitivi “pronti da bere”- distribuiti dai dark store di Roma e Milano, pronti per essere consegnati a temperatura entro pochi minuti dall’ordine, tutti i giorni e addirittura fino alle 3 di notte nei week-end. Questa la promessa con cui Bibo, startup nata tra Roma e Milano, lancia il suo servizio nelle due città con una missione: essere la prima app nativa di beverage q-commerce e diventare il punto di riferimento per la spesa di vini, birre, superalcolici e soft drink.

Fonte: MilanoBIZ.

Va ancora all’asta l’ex Cantina sociale chiusa da 40 anni.
Il prezzo dell’edificio è sceso del 60%: 41mila euro Si possono ricavare 24 appartamenti e un parcheggio. Si terrà a fine mese la prossima asta per cercare di vendere il complesso della ex cantina sociale di Stradella, che si trova lungo la via Emilia. Il fabbricato abbandonato, che si estende su una superficie di 2.000.

Fonte: La Provincia Pavese.

STAMPA ESTERA

Año récord para el cava.
El Conseil Regulador de la DO Cava, con su presidente, Javier Pagés en el centro. La cifra de negocio de la DO alcanza los 1.905 millones de euros con un crecimiento superior al 26%. Año récord para el cava. La exportación representa el 71% de las ventas, con Alemania y EE.UU. como principales destinos. Vilafranca del Penedès La DO Cava ha salido reforzada tras el choque de la pandemia. El año pasado consiguió superar los datos dei 2019, y la cifra global de negocio ascendió a 1.905 millones de euros, con un aumento superior al 26% respecto a los 1.505 millones del ejercicio anterior. En volumen, las ventas se incrementaron un 17,34%, hasta 252 millones de botellas, lo que supone un récord histórico. Un total de 180,8 millones de botellas se destinaron a la exportación, que representan un 71% de las ventas totales. De hecho, Cava es la denominación de origen española que más exporta. En los países que integran la Unión Europea las ventas crecieron un 3,16%, y en el resto del mundo, un 30,43%. El mercado alemán se mantiene como el principal país destino (+4,23%), seguido de Estados Unidos (+40%).

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 16 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

La nuova ecologia siciliana.
Dopo Sostain, la rete che unisce undici produttori dell’isola per una viticoltura a impatto minimo, Alberto Tasca lancia le visite «immersive» in cantina: passeggiate ñ Fboschi e cibo iper locale. E al Vinitaly presenerà il suo Mimó vino, il Frappato. Mentre racconta gli sviluppi di Sostain, il programma di viticoltura sostenibile da lui fondato che ora coinvolge u cantine siciliane (altre 3o sono in via di certificazione), Alberto Tasca, 5o anni, amministratore delegato del gruppo Tasca D’Almerita — 600 ettari di vigne e cinque tenute nell’isola — non nasconde la preoccupazione: «La guerra in Ucraina è una tragedia, ci riporta alla preistoria. Dopo la pandemia saremmo dovuti andare verso un altro modello e invece siamo ripiombati indietro: sono molto turbato.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Alta grave.
Fluor e Piligrin, due perle delle Alpi Carniche Nate in una zona del Friuli fredda ma molto ricca di biodiversità. Che oggi viene riscoperta ALTA GRAVE 1, ALTA 4RAVE, A ZONA NORD DELLA DOC FRIULI GRAVE (UDINE E PORDENONE) DIMOSTRA CHE IL FRIULI VENEZIA G1ULIA ANCORA SEGRETI DA SVELARE. SIAMO AI PIEDI DELLE PREALPI CARNICHE, lN UNA FASCIA DELLA REGI0NE IN CUI ERA DIFFICILE IN PASSATO OTTENERE BUONI VINI GRAZIE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, CAQEA DIVENTATA MOLTO INTERESSANTE, CON NOTEVOLI E POSITIVE ESCURSIONI TERMICHE TRA NOTTE E GIORNO 4, MENTRE NELLA PARTE SUD DELLE 4RAVE DEL FRIULI I VITIGNI SONO GLEBA, PINOT 4RI410, FRIULANO, CABERNET, MERLOT E REFOSCO, A NORD Si RIMETTONO IN GIOCO ANTICHI VITIGNI. COME LO SCIAGLIN, LUCELUT E IL PICULIT-NERI. Albino Armani, il produttore che presiede il grande Consorzio che ha riunito i produttori di Pinot grigio delle Venezie, di freddo se ne intende. Viene dal Trentino, la sua famiglia è originaria del Monte Baldo e della Val di Gresta, i suoi antenati hanno iniziato a produrre vino 400 anni fa nella Vallagarina
Fonte: Cook Corriere della Sera.

Lamole, il potere (vibrante) del territorio.
Suolo roccioso ma drenante. Vento, luce e altitudine. Sul cocuzzolo del Chianti Classico, l’azienda di vini Santa Margherita ha investito in pazienza e buona agricoltura. Cosi, oggi, la tenuta toscana della famiglia Marzotto è certificata bio in tutte le referenze. Ed è pronta la nuova Gran Selezione: «Vigna Grospoli 2018» e dame che danno il nome al borgo di Lamole sono gradoni di roccia ricchi di sostanze minerali. Un mix di arenaria, galestro e alberese che costringe le radici delle vigne a incunearsi fin da subito in profondità, in cerca di acqua e nutrienti. Questa discesa verticale la si ritrova, poi, anche nel vino: complesso, elegante, balsamico. In una parola, vibrante. Fino a trent’anni fa quasi nessuno credeva in questo minuscolo paesino sul cucuzzolo del Chianti Classico: vigneti tra 400 e i 700 metri d’altitudine, un terreno sì drenante ma anche duro, una specie di «isola pietrosa» in mezzo all’argilla del resto della denominazione.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Buono, pulito e giusto la prima fiera del vino «slow».
La prima edizione di «Sana Slow Wine Fair» si terrà dal 27 al 29 marzo a BolognaFiere. Apertura al pubblico domenica 27 marzo BUONO, PULITO E GIUSTO LA PRIMA FIERA DEL VINO «SLOW». I capisaldi della viticoltura «buona, pulita e giusta» sono tre: non basta la sostenibilità in vigna, alle buone pratiche agricole bisogna aggiungere la salvaguardia del paesaggio e il valore sociale del lavoro. Solo così il vino può diventare un motore di cambiamento verso una produzione più ecologica. La prima edizione di «Sana Slow Wine Fair», il salone organizzato da Slow Food a Bologna (27-29 marzo, in Fiera) debutta con tre convegni online su questi temi il 22, 23 e 24 marzo: l’iscrizione è libera per tutti gli appassionati, basta registrarsi sul sito slowinefair.it.

Fonte: Cook Corriere della Sera.

Auto, vini e gioielli, il lusso vietato agli oligarchi.
È di 3,5 miliardi di euro il valore delle merci che non potranno più essere vendute • Sanzioni per quindici persone e nove entità (tra cui Roman Abramovich, nella foto), ma anche stop all’importazione dalla Russia di prodotti siderurgici (acciaio in primis) e blocco dell’export dall’Ue verso Mosca dei beni di lusso. Questo è il contenuto del nuovo pacchetto di misure restrittive contro la Russia, il quarto dall’inizio della guerra, entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. L’elenco di misure include una lunga lista di beni commerciali made in Europe – dal vino ai capi d’abbigliamento, dai profumi alla pelletteria passando per i gioielli – che non potranno più essere esportati verso la Federazione Russa «nella misura in cui il loro valore sia superiore a 300 euro per articolo».

Fonte: Giornale.

Poltrone in erba – Lorenzo Cesconi (nella foto), trentino, è il nuovo presidente di Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Cesconi succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni e che attualmente ricopre il ruolo di presidente di Cevi, Confédération Europé enne des Vignerons Indépendants. Lorenzo Cesconi, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con 20 ettari di vigneto. Rinnovato anche il direttivo della federazione. Ne fanno parte Rita Babini, Paolo Beretta, Luca Ferraro, Luigi Mafñni (vicepresidente), Gaetano Morella, Diletta Nember (vicepresidente), Ermes Pavese, Stefano Pizzamiglio, Ludovico Maria Botti, Francesco Maria De Franco, Walter Massa, Pietro Monti, Monica Raspi e Stefan Vaja.

Fonte: Italia Oggi.

Vini a Mosca? Niet.
Le reazioni delle aziende e l’interscambio in gioco Vini a Mosca? Niet. Il consiglio Ue: basta con l’export. Stop alle esportazioni di cibo e vino in Russia. Lo ha deciso l’Unione europea che ha bloccato l’export di diversi prodotti Ue, dando un nuovo giro di vite alle sanzioni contro Mosca. Tra i prodotti vietati, vino e Champagne, caviale, tartufi, vermuth e sigari. Il tutto fino a 300 euro a unità, ma è rebus se questo valore sia riferito alla singola bottiglia (il che salverebbe gran parte della produzione italiana) o alla cassa. Il mistero dovrebbe chiarirsi oggi, con la pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue. L’agroalimentare italiano era stato già colpito dalle ritorsioni di Putin che, a seguito delle sanzioni europee comminate per l’invasione della Crimea, aveva bloccato le importazioni di ortofrutta e formaggi, carni e salumi (danno totale stimato per 1,5 mld).

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Lamberto Frescobaldi – Guerra o no, si brinda lo stesso.
Parla Lamberto Frescobaldi, vicepresidente Uiv e in pole per la presidenza dell’associazione Guerra o no, si brinda lo stesso Il vino vola (specie negli Usa). Mai trasporti sono nel caos. Le vendite sono soddisfacenti, tanto che se non seguissimo giornali e Tg non ci accorgeremmo della crisi in atto: cosi Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonimo gruppo toscano, uno dei big del vino. Frescobaldi, oggi vice presidente di Unione italiana vini, sarebbe, secondo indiscrezioni, in pole position per la presidenza dell’associazione che dichiara 660 aziende aderenti. Lo stesso imprenditore, pur non confermando la notizia, dichiara che della situazione se ne dovrebbe parlare nelle prossime settimane. Il rinnovo dei vertici di Uiv è in agenda per la seconda parte di aprile. Frescobaldi è nella Top 7 delle cantine private italiane.

Fonte, Italia Oggi.

Bisol in crescita. Una cantina è in vendita.
Bisol 1542 archivia un anno soddisfacente, in cui gli Stati Uniti sono diventati il primo mercato con un milione di bottiglie vendute in ristoranti ed enoteche. Bisol è un produttore di Prosecco superiore controllato per 1’80% dalla famiglia Lunelli e per il 20% dai fratelli Bisol. Questi ultimi hanno posto in vendita una cantina a Valdobbiadene, senza vigneti, da 2,5 milioni di bottiglie, di proprietà esclusiva della società Campea controllata dai fratelli Bisol. Si tratta di un complesso con 10 mila metri cubi di superficie produttiva e una capacità di 25 mila quintali di uva. «In realtà cerchiamo un partner», obietta Gianluca Bisol, ceo di Biso11542, «che investa in un progetto per realizzare un salotto per enologi e produttori e fornisca servizi oltre che un luogo di incontro». E come conciliare la produzione di Biso11542 con il salotto? «La cantina è dimensionata per fornire servizi di pigiatura e vinificazione per Bisol 1542 e per altri 20 piccoli-medi produttori.

Fonte, Italia Oggi.

Vino, gli italiani comprano meno, ma spendono di più e “meglio”.
Nei supermercati e online sono ricercati i prodotti più costosi Nel 2021 calano le vendite a volume di vino nella grande distribuzione organizzata e pure nell’e-commerce, ma rimangono su livelli ancora superiori al pre-Covid. È questo quanto emerge dal Report Nomisma Wine Monitor elaborato con NielsenlQ sul consuntivo 2021 delle vendite di vino nella distribuzione (negozi e centri commerciali). Si evidenzia un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%, confermando una tendenza in atto da diversi anni dove il cliente predilige sempre più l’acquisto di prodotti di qualità. Nel complesso, il livello delle vendite rimane superiore a quello del 2019. D’altronde nel 2021 c’è stato un vero proprio record nella vendita di alcuni vini, come il Prosecco, Barbera d’Asti e il Brunello. Inoltre, si registra ancora positivo il trend dell’e-commerce di vino dei retailer generalisti, con dinamiche inferiori rispetto al boom del 2020 (+22% a valori a fronte di un +19% a volume).

Fonte, La città.

Esce il nuovo Concerto 2021 e va in 70 Paesi del mondo.
La 28esima edizione del lambrusco d’autore «Da diverse generazioni portiamo avanti la tradizione e il prodotto del territorio». Esce il Concerto 2021, alla sua 28esima edizione, e la Medici Ermete lo porta in tutto il mondo raccontandolo come prodotto di un territorio pieno di storia, cultura e tradizione: l’Emilia. Nei 70 Paesi dove viene commercializzato, il lambrusco d’autore, che ha aperto la strada al comparto fuori dai confini nazionali, è sempre più richiesto: «Viene bevuto dagli appassionati e sempre di più dai giovani, perché ritenuto affascinante e unico, molto versatile, con la sua gradazione contenuta, un prodotto estremamente gastronomico che non conosce stagione e che si abbina ad una vastissima varietà di pietanze», riferisce Alessandro Medici, che nell’azienda di famiglia si occupa di marketing internazionale.

Fonte, Gazzetta di Reggio.

Da Piacenza a Reggio a caccia di cantine Dop.
L’Emilia non si visita, ma si vive. Tante esplorazioni di gusto, immersioni nella cultura, itinerari nella natura, a contatto con la vita di Visit Emilia, la terra dello Slow Mix. Infatti, se c’è un modo ideale per visitare l’Emilia è non fermarsi a osservarla con gli occhi di un turista, bensì immergersi totalmente nelle vite delle persone che vi abitano. Sperimentare il territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, a esempio, lasciandosi conquistare dalla miriade di esperienze che ogni giorno coinvolgono i visitatori nei luoghi di produzione delle eccellenze della “Food Valley”, tra le storie di castelli e meraviglie d’arte delle città, da scoprire da punti di vista sempre diversi e mai banali, escursioni nella natura che dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano abbraccia il fiume Po.

Fonte, Nuova Ferrara.

Medici, storia del Lambrusco puntando sempre alla qualità.
II capostipite Remigio da proprietario di quattro osterie iniziò a produrre vino II rilancio alla fine degli anni ’90 con Alberto, fra investimenti in filiera e cantina Si avvicina al timone la quinta generazione L’obiettivo resta quello di crescere I prodotti più noti Assolo e Concerto pochissime aziende come Medici Ermete permettono di riavvolgere il nastro della storia del Lambrusco, il quale rimane materia di grande interesse, anche in parte misconosciuta perché, ricordiamocelo, si tratta di una delle prime tipologie esportate (con successo) all’estero, oltre al vino tuttora più venduto a livello italiano. Si parte dalla fine degli anni ’80 del 1800 quando, in un contesto (è facile immaginarlo) completamente diverso, Remigio, il capostipite, proprietario di quattro osterie di successo, fra cui la mitologica Grotta Mafalda collocata di fronte al Teatro Regio di Parma, decide di iniziare a produrre vino, non con l’idea di venderlo nei propri locali bensì inseguendo, e fin da subito, obiettivi qualitativi.

Fonte, Nuova Ferrara.

Corte Madonnina lancia il Deusdedit Il risultato della vendemmia tardiva è dedicato all’architetto dell’Abbazia.
L’azienda agricola Corte Madonnina, situata di fianco alla millenaria Abbazia di Pomposa (come si vede nella bella foto di Mauro Gatti), vanta ormai una storica tradizione: da ben sessant’anni produce infatti i vini Doc del Bosco Eliceo, ma è dello scorso mese di dicembre una grande novità, denominata “Deusdedit”, ovvero un vino dedicato all’ingegno di Magister Deusdedit, l’architetto che nel 1063 progettò e innalzò la torre campanaria del bellissimo complesso abbaziale. Questo vino è ottenuto dalla vendemmia tardiva e manuale delle uve Merlot, coltivate nei vigneti attorno al complesso abbaziale, e caratterizzati da un terreno tipicamente sabbioso. Il “Deusdedit” è un vino di grande volume, caratterizzato dal colore intenso e dal finale piacevolmente morbido.

Fonte, Nuova Ferrara.

Le Città del vino fanno tappa a Rauscedo.
II presidente nazionale delle “Città del vino”, ospite a Rauscedo, onora le donne impiegate in viticoltura davanti al monumento. Lo scorso fine settimana, Angelo Radica, sindaco della città di Tollo e presidente Nazionale delle “Città del vino”, accompagnato dal direttore generale Paolo Corbini dal coordinatore regionale Tiziani Venturini e dal consigliere nazionale Maurizio D’Osualdo era in visita a San Giorgio. Il presidente, accompagnato dal sindaco di San Giorgio della Richinvelda, Michele Leon, e dal vicesindaco, Luca Leon, ha visitato il Vcrresech center luogo dove la ricerca in viticoltura è tra le più avanzate al mondo. Oltre al processo di ricerca, Radica è rimasto stupito delle microvinificazioni sperimentali prodotte in quel centro di eccellenza per immaginare il futuro delle produzioni.

Fonte, Gazzettino Pordenone.

Dopo 2 anni di stop, torna la Festa regionale del vino friulano a Bertiolo.
Due anni fa, a poche ore dall’inizio dei festeggiamenti, fu la prima sagra del Friuli Venezia Giulia a dover alzare bandiera bianca a causa dello scoppio dell’emergenza Covid-19: ora la Festa regionale del vino friulano di Bertiolo, giunta alla 73ma edizione, ritorna con un ricco programma che si svolgerà dal 19 marzo al 3 aprile. La Pro Loco Risorgive Medio Friuli, con il patrocinio del Comune, ha voluto così tornare alla tradizione, che vedeva quella di Bertiolo come la prima sul territorio regionale ad aprire la stagione delle sagre di primavera dedicate al vino. In tal senso, non mancherà la mostra concorso vini Bertiûl tal Friûl, giunta alla 39ma edizione, che premierà i migliori vini del territorio. «Due anni fa i volontari della Pro Loco si sono fermati con grande senso di responsabilità — commenta il presidente del Comitato regionale Pro Loco ValterPezzarini — e durante l’emergenza sanitaria, qui come in altri paese della regione, hanno fatto sentire la loro vicinanza al resto della cittadinanza, proseguendo nei limiti del possibile la propria attività.

Fonte, Messaggero Veneto.

La festa dei Santi Patroni Oggi premio a Brancati e il Vino della Solidarietà.
Gorizia è in festa, oggi è il giorno dei patroni, i Santi Ilario e Taziano. La giornata che si aprirà con il tradizionale momento dedicato alla fede, nella Cattedrale, e si chiuderà con la consegna del premio più importante della città a Mario Brancati. La celebrazione solenne dedicata ai patroni si svolgerà alle 11 in Duomo, presieduta dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli con la partecipazione di tutti i sacerdoti della città, mentre l’animazione musicale sarà curata dalla Cappella metropolitana diretta dal maestro Fulvio Madotto. Nel pomeriggio, poi, ecco il momento del premio “Santi Ilario e Taziano- Città di Gorizia” che alle 18 a Palazzo De Bassa verrà consegnato al presidente dell’Anffas di Gorizia e della Consulta regionale dei disabili Mario Brancati.

Fonte, Piccolo Gorizia.

Stappa e degusta.
VINI SUPERSTAR DUE RASSEGNE NEL WEEKEND STAPPA E DEGUSTA. Chi ha sempre pensato che vino faccia rima con autunno dovrà ricredersi. Sboccia una primavera enologica con due grandi manifestazioni dedicate: «Milano in Vino» in piazza Città di Lombardia e «Live Wine» al Palazzo del Ghiaccio. La piazza coperta della Regione ospita da venerdì a domenica una cinquantina di produttori da tutta Italia, che raccontano le loro bottiglie e le propongono in assaggio a «Milano in Vino». Ad accompagnare i calici c’è una piccola proposta gastronomica e nel weekend masterclass di approfondimento guidate dall’Associazione Sommelier. Due le tipologie di ingresso: quella diurna (sabato e domenica dalle 12 alle 19) comprende la degustazione libera di tutte le cantine presenti e costa 20 euro (12 euro per soci Ais, Fisar e Onav).

Fonte, Corriere della Sera Vivi Milano.

Perozzi (Vinea): «Tante spese rateizzazioni da bloccare».
La Stracci: «Il prodotto c’è Bottiglie ed etichette no». La guerra in Ucraina incomincia a dare forte preoccupazione anche ad interi settori di aziende vitivinicole del nostro territorio. A livello generale, l’Italia è i l primo Paese fornitore di vino alla Russia con una quota di mercato di circa il 30% davanti a Francia e Spagna. Perle Marche, i vini esportati nei Paesi dell’Est sono soprattutto spumanti e Doc. Ora, l’export è fermo. La situazione è grave. A parlarcene è il presidente della Vinea e gestore dell’enoteca regionale, Ido Perozzi. È in continuo contatto con le aziende vitivinicole associate e non, per affrontare i gravi problemi del momento. «Le nostre aziende regionali – afferma – hanno speso 300mi1a curo annui perla promozione dei nostri vini, hanno fatto contratti con la grande distribuzione e con la ristorazione.

Fonte, Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

«Dai Paesi in guerra arriva il 10% del nostro fatturato».
Velenosi si allarga anche in Africa ma avverte: «Non ci sono materie prime» «Servono 6 mesi per ricevere un semplice ordine senza contare inflazione e aumento del carburante». «Stiamo vivendo una situazione irreale: dopo il Covid ecco il conflitto». Angela Velenosi va avanti, ottimista della volontà, è realista nel dichiarare che «1l 10% del fatturato Velenosi arriva da Russia, Ucraina e Bielorussia «quest’ultimo Paese arrivato da poco ma che stava dando grandi soddisfazioni, con clienti di fascia alta». Per questo è preoccupata per gli sviluppi del conflitto e, augurandosi che finisca prima possibile, non sono solo le conseguenze dirette a preoccuparla ma anche, e soprattutto quelle indirette. L’approvvigionamento «Non è solo la perdita di fatturato che in questo momento sta mettendo aziende come la mia, fortemente esposta in questi mercati, in difficoltà.ma quanto ne consegue. Comunque la si veda questa situazione crea inflazione e aumento dei costi. Ma anche instabilità sui mercati.

Fonte, Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

Stop all’Erbaluce di Caluso Avetta interroga la Regione.
Finisce all’attenzione del consiglio regionale il caso sollevato dalla Sentinella riguardante lo stop di Erbaluce in Russia, con un ordine di 20mila bottiglie che l’azienda agricola di Cuceglio Tenuta Roletto si è vista annullare da un importante distributore moscovita a pochi giorni della guerra in Ucraina. A porlo sul tappeto è stato il consigliere regionale Pd, Alberto Avetta. Che, partendo appunto dal caso dell’Erbaluce, ha chiesto lumi alla Regione circa i modi con cui intende «tutelare le imprese dell’export piemontese il cui fatturato è fortemente e direttamente penalizzato dagli effetti della guerra in Ucraina». E allo stesso modo cosa pensa di fare «per aprire nuovi mercati internazionali ai nostri prodotti — ha incalzato.

Fonte, Sentinella del Canavese.

“Vinum” si riprende i suoi spazi e si allarga.
L’appuntamento tra aprile e maggio coinvolgerà Alba e le colline. Oltre settecento etichette in degustazione. La primavera albese ritrova Vinum in calendario. Dopo due annidi stop forzato, la manifestazione che segna l’avvio della stagione enoturistica è pronta a riprendersi i suoi spazi e i suoi tempi, anzi allargandosi un po’e adeguando l’offerta alle nuove esigenze. L’appuntamento per i wine lovers, infatti, sarà per tre weekend: da sabato 23 a lunedì 25 aprile, poi sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e ancora nel fine settimana del e 8 maggio. Ancora una volta, il centro storico della città verrà trasformato nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia per ospitare nelle vie e nelle piazze i pregiati vini del Piemonte. Saranno oltre 7001e etichette in degustazione, offrendo una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo Street Food ëd Langa per valorizzare l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra delle Cento Torri.

Fonte, Stampa Cuneo.

Vinitaly, cento aziende sarde: in Vetrina l’isola dei Giganti – Vinitaly, in vetrina la Sardegna dei Giganti.
Torna la rassegna internazionale dedicata al mondo vitivinicolo, in programma dal 10 al 13 aprile Vinitaly, in vetrina la Sardegna dei Giganti A Verona circa 100 cantine isolane, Murgia: le statue del Sinis e i tappeti della tradizione Non può esserci vita nella galassia internazionale del vino se manca una terra da raccontare. E la Sardegna, in questo, certo non difetta. Eccolo il filo rosso che lega l’Isola enoica a Verona dove dal 10 al 13 aprile il variegato popolo del Vinitaly 2022, tra le più quotate rassegne internazionali del settore, potrà immergersi meglio di altre edizioni nella grande bellezza del vino sardo. Non solo calici di eccellenza qualitativa, ma vini isolani con un sempre più marcato richiamo alla terra che li vede nascere. E proprio per questo vini che vanno oltre il buono per vantare la bellezza di un’isola. La Sardegna torna nella città di Giulietta e Romeo con circa Boa aziende vitivinicole, 71 quelle nella collettiva della Regione.

Fonte, Unione Sarda.

Export, stop di bottiglie da oltre 300 euro L’Italia primo fornitore della Russia.
Quelle che gli oligarchi si facevano spedire nelle grandi città. La misura in vigore da domenica Export, stop di bottiglie da oltre 300 euro. L’Italia primo fornitore della Russia •• Stop all’export verso la Russia delle bottiglie di lusso. Quelle che i ricchissimi oligarchi hanno imparato a degustare nei loro soggiorni in Francia ed Italia e che negli ultimi anni si facevano spedire a Mosca o a San Pietroburgo, a Vladivostok o a Ekaterinburg. La misura è contenuta nell’allegato numero 18 al Regolamento Ue 833/2014, in vigore da domenica scorsa. Forse un primo segnale di blocco formale agli scambi enologici tra i principali Paesi produttori del Vecchio continente e la Federazione di Putin. Blocco che, benché non decretato ufficialmente, è già sostanzialmente operativo, visti la perdita di valore del rublo, la difficoltà degli importatori di riuscire a pagare in anticipo le forniture, a transazioni bancarie praticamente congelate e gli ostacoli alla dogana in Lettonia, la prima frontiera non coinvolta dal conflitto per le merci provenienti dal Sud Europa, praticamente congestionata.

Fonte, Arena.

Gender gap? Esiste anche in cantina.
“Introdurre la parità di genere nei luoghi di lavoro è uno degli assi strategici del governo per lo sviluppo dell’economia italiana. Auspico che il mondo del vino  e in genere il settore agricolo diventino sempre più esempi di questo grande cambiamento nella cultura del lavoro.Un cambiamento vettore dí sviluppo che vede protagoniste le donne e che farà risalire l’Italia dagli ultimi posti in Europa per gender gap fra i Paesi europei”: così la ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti nel suo intervento in Senato in occasione della presentazione del corso contro il sessismo e delle Giornate delle Donne del Vino. Secondo la ricerca effettuata per l’associazione Donne del Vino ancora il 7% delle donne è vittima di ingiustizie sul posto di lavoro. “Il vino sia un esempio di cambiamento” ha detto la ministra.  Tra gliinterventi che il Governo sta mettendo in atto per contrastare il Gender Gap ci sono il Family Act per il stegno della genitorialità, la certificazione di parità per incentivare le aziende a politiche di inclusione femminili e gli appalti del Pnrr.

Fonte, Federvini.

A Montepulciano Bindella acquisisce Le Casalte: investimento complessivo da 17 milioni di euro.
La famiglia di imprenditori svizzeri – 200 milioni di euro di fatturato tra ristorazione e distribuzione di vino – cresce nella terra del Nobile. Il mondo del vino si dimostra, ancora una volta, particolarmente vivace e capace di attrarre nuovi investimenti. Questa volta, protagonista è un territorio storico della Toscana enoica come quello del Nobile di Montepulciano, dove Bindella, realtà nata nel 1983, quando Rudi Bindella – imprenditore svizzero alla guida di un gruppo da 200 milioni di euro di fatturato tra ristorazione e distribuzione di grandi vini – decise di investire nei pochi ettari vitati dell’allora Tenuta Vallocaia, nella zona di Argiano (Acquaviva), oggi diventati 53, ma pronti, come racconta “Il Sole 24 Ore”, a superare i 65. Con un investimento complessivo che, negli anni, raggiungerà i 17 milioni di euro, dai vigneti al completamento della cantina, infatti, il gruppo svizzero ha rilevato Le Casalte, 13 ettari di vigna a Nobile, Rosso di Montepulciano e Igt Toscana a Sant’Albino, sul versante sud, di proprietà dal 1975 della famiglia di Chiara Barioffi, che ha guidato l’azienda dal 1999, collaborando, tra gli altri, con il maestro del Sangiovese Giulio Gambelli.

Fonte: WineNews.

Dall’Ue via libera a nuove sanzioni contro la Russia: stop anche i vini “di lusso” verso Mosca.
Fonti di Bruxelles vicine a Federvini confermano la soglia degli oltre 300 euro “ad unità”. Confagricoltura: “indennizzi ad aziende colpite”. Queste sanzioni contribuiranno ulteriormente ad aumentare la pressione economica sul Cremlino e a paralizzare la sua capacità di finanziare l’invasione dell’Ucraina. Sono state coordinate con i partner internazionali, in particolare con gli Stati Uniti”. Così la Commissione, guidata da Ursula Von Der Leyen, conferma il via libera alla nuova ondata di sanzioni economiche verso Mosca, che, oltre a bloccare le transazioni con imprese statali russe in diversi settori, compreso quello militare ed industriale, e lo stop all’import di prodotto siderurgici dalla Russia per un valore di 3,3 miliari di euro, stoppa anche l’export di beni di lusso, vino incluso, verso il paese di Putin, “per colpire direttamente le élite russe”, spiega una nota della Commissione. Prodotti di lusso che, come riportato ieri da WineNews, coinvolgono anche il vino.

Fonte: WineNews.

Ucraina, la cucina di 5 chef stellati sardi per la cena solidale.
Alta cucina e solidarietà. Gli chef stellati Stefano Deidda, Italo Bassi, Salvatore Camedda, Francesco Stara e Claudio Sadler metteranno a disposizione i loro talenti per aiutare i bambini ucraini. Il ristorante cagliaritano di Deidda, Dal Corsaro, ospita il 20 marzo dalle 20.30, la cena degustazione d’autore. Ai cinque premiati dalla guida Michelin si aggiunge l’emergente Davide Atzeni del Bib Gourmand. Il ricavato sarà donato in beneficenza per sostenere le attività di Voices of Children, associazione ucraina non profit nata nel 2014 per dare supporto psicologico ai minori traumatizzati a seguito dell’invasione russa in Crimena, attiva soprattutto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk.

Fonte: La Nuova Sardegna.

Vino, nel 2021 l’export è cresciuto per 19 regioni su 20.
Il 2021 è stata una grandissima annata per l’export di vino italiano, con 19 regioni su 20 che registrano una crescita su base annua. Vero, il futuro per l’export di vino italiano non è dei più rosei, con la guerra tra Russia e Ucraina che continua a imperversare. I produttori del territorio nazionale, però, potrebbero trovare la motivazione necessaria a stringere i denti dando un’occhiata ai dati del 2021, annata in cui le esportazioni hanno raggiunto il valore record di 7,11 miliardi di euro, equivalenti a una crescita su base annua del 12,4%.

Fonte: Dissapore.

Vino made in Italy, l’export supera i 7 miliardi.
Dop, spumanti e Prosecco portano il comparto a toccare il record storico del fatturato dall’estero nel 2021. Preoccupazione per costi delle materie prime, logistica e conflitto in Ucraina. È record storico per l’export di vino italiano nel 2021. Il comparto chiude l’anno precedente con una crescita del 12,4% in valore, sfondando quota 7,1 miliardi di euro di fatturato, con una bilancia commerciale tra le più performanti del made in Italy, con un attivo pari a 6,7 miliardi di euro. A riportare questi dati entusiasmanti è l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha rielaborato i dati pubblicati dall’Istat sull’export dell’anno 2021. Il vino tricolore cresce dal punto di vista quantitativo con un +7,3% e oltre 22 milioni di ettolitri esportati.

Fonte: AgroNotizie – Image Line.

Vino, le giacenze nazionali sono in crescita del 2% su base annua.
I dati del Mipaaf inerenti alle giacenze nazionali di vino del 28 febbraio 2022 fanno registrare un aumento del 2% su base annua. Dando un’occhiata ai dati appena pubblicati dal Mipaaf inerenti ai volumi nazionali di vino aggiornati al 28 febbraio 2022 emerge che le giacenze sono in leggera crescita: si è passati, infatti, dai 66 milioni di ettolitri dell’anno scorso ai 67,4 milioni di ettolitri attuali, con un aumento complessivo del 2%.

Fonte: Dissapore.

Vino: ‘Grandi Langhe’ riparte e apre al pubblico.
Sono 226 le cantine di Langhe e Roero che parteciperanno a ‘Grandi Langhe’, il 4 e 5 aprile alle OGR di Torino, manifestazione quest’anno per la prima volta aperta anche al pubblico, con una sessione interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18.30 alle 21.30. A organizzarla i consorzi di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Roero, con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno di Intesa San Paolo. Ci saranno anche 50 buyer selezionati provenienti da Usa, Canada, Regno Unito e Scandinavia.

Fonte: Il Cittadino Online.

Export vino 2021: crescono 19 regioni su 20.
Risultati migliori del periodo pre-pandemia per 16 regioni italiane. Guidano Veneto, Piemonte, Toscana; in forte crescita Emilia-Romagna +19% e Friuli Venezia Giulia +22%. Le esportazioni di vino italiano nel 2021 raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, per un +12,4% su base annua che recupera di molto il -2,2% registrato nel 2020, secondo quanto evidenziato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat (consulta i dati sull’export nazionale). I risultati a livello territoriale mostrano una crescita dell’export vinicolo per 19 regioni su 20 nel 2021, con crescite a doppia cifra percentuale per 13 regioni italiane. Inoltre 16 regioni su 20 segnano risultati migliori del periodo pre-pandemia, con un valore delle esportazioni superiore a quello del 2019. Per 15 regioni italiane, il valore dell’export del 2021 rappresenta il più alto mai registrato per le esportazioni di settore.

Fonte: Lavocedialba.it.

Poco vino ma buono, in Svizzera la vendemmia più scarsa dal 1957.
Le condizioni meteorologiche hanno provocato massicce perdite di raccolto. Tuttavia la qualità dell’uva è interessante, dicono gli esperti elvetici. Il raccolto è stato scarso ma il vino dell’annata 2021 sarà comunque interessante. L’anno scorso in Svizzera, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, si è registrata secondo l’ufficio federale dell’agricoltura, la peggiore vendemmia dal 1957: “Se negli ultimi dieci anni la media è stata di circa 95 milioni di litri di vino all’anno nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36 %). Le gelate notturne in aprile, le precipitazioni intense in estate e le infestazioni da peronospora e oidio hanno provocato massicce perdite di raccolto in tutta la Svizzera”.

Fonte: Varese News.

Il vino si fa sostenibile, ora da Christie’s fino al 29 marzo.
Dal 15 al 29 marzo va in scena l’asta online di Christie’s per combattere il cambiamento climatico. Un’opportunità per mettere in cantina le migliori annate dei migliori produttori e fare bene al pianeta. Inizia oggi, 15/3/2022, la “Finest & Rarest Wines Including a Collaboration with Grapes for Humanity Global Charity Foundation” asta organizzata da Christie’s Wine Department, cui parte del realizzato sarà devoluto a progetti volti a mitigare l’impatto del cambiamento climatico sul mondo del vino. Fino al 29 marzo, si potrà, tramite il portale online della casa d’asta, fare offerte su 175 lotti, provenienti da due collezioni private ricche delle migliori annate di Bordeaux, Borgogna, Italia e California.

Fonte: We Wealth.

Il consumo moderato di vino durante i pasti diminuisce il rischio di ammalarsi di diabete.
Due bicchieri al giorno, secondo lo studio finanziato dal “National Institutes of Health” Usa, può avere effetti positivi sulla salute. Quello tra vino e salute è un rapporto complesso, alcune volte persino conflittuale, come racconta lo scontro – politico e medico – tutto in senso all’Unione Europeo, scaturito dalle conclusioni della Commissione Beca, chiamata a tracciare le linee guida delle politiche comunitarie contro il cancro, che ha messo alla gogna il consumo di alcol, e quindi di vino, a prescindere (almeno fino alla votazione degli emendamenti che ne hanno attutito la portata) da contesti anche molto diversi. Non mancano, però, gli studi che, al contrario, sottolineano le qualità benefiche di un consumo regolare, ed ovviamente limitato e responsabile, di vino. L’ultimo, finanziato dal National Institutes of Health e basato sull’analisi dei dati di quasi 312.400 bevitori, suggerisce che il consumo di alcol, in particolare vino, durante i pasti è associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Fonte: WineNews.

I migliori vini della provincia di Bologna: ecco quelli segnalati dal Gambero Rosso.
Nella 35^ edizione della prestigiosa guida sono recensiti 25mila vini fra cui alcuni prodotti da aziende e cantine del bolognese. Ce ne sono di buoni, molto buoni, ottimi ed eccellenti, di bianchi, rossi e rosati: insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta. La guida “Vini d’Italia 2022”, edita da Il Gambero Rosso (www.gamberorosso.it), ha recensito qualcosa come 2.634 aziende italiane produttrici di vino, ben 25.417 vini di cui 476 hanno ottenuti i “tre bicchieri””, massimo punteggio assegnato, e 140 i “tre bicchieri verdi”, che indicano quelli prodotti da cantine che lavorano secondo i canoni della viticoltura biologica.

Fonte: Bologna24ore.it.

STAMPA ESTERA

Comment Montpellier vise le “Gotha des villes du vin”.
Avec son Pôle vin, lancé tin 2021, le présidera de a Metropoe de Montpellier Michaël Delafosse (au milieu sur la photo) veut mettre en avant I excellence de la viticulture montpelliéraine a travers sor pole de recherche et de formation. (Crédits DR) Michèle Trévoux Lors de sa visite au salon de l’Agriculture, Mickaél Delafosse, président de la Métropole de Montpellier, a réaffirmé son ambition de faire rayonner la viticulture locale en méme temps que l’image de Montpellier. Les vignerons du cru s’en réjouissent. Montpellier et le vin, c’est une longue histoire. Preuve en est, ce fouloir à pied, daté de 2.500 ans, retrouvé sur la commune de Lattes. Aujourd’hui, ce sont encore 200 vignerons, installés aux portes de Montpellier, qui cultivent 3.000 ha de vignes sur le territoire de la Métropole. t Le vin fait partie de l’identité de Montpellier, soutient Mickaél Delafosse, président de la Métropole (PS). C’est un volet important de notre patrimoine historique, culturel et naturel, de notre art de vivre. Il contribue à l’attractivité de notre territoire. Nous allons capitaliser sur ce lien étroit entre la ville et son vignoble.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 15 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Wilson, il buon vino si fa (anche) cantando – Palco e vigne, la musica del vino.
L’impresa di Giulio Wilson, enologo e cantautore: «Produco sulle colline toscane 25mila bottiglie all’anno e recupero gli antichi vitigni» L’agricoltura biologica e il lavoro coi contadini anziani In tournée con gli Inti-Illimani. Il Doppio binario. Di qui, l’enologo: vigne, grappoli, vendemmie, le stagioni del vino, il recupero dei vitigni nobili e dimenticati. Di là, il cantastorie toscano che dice: «Vale la pena coltivare le piante/correre al vento su colline scoscese / aprire un libro chiuso in una soffitta / sentirsi bene pure in minoranza». Storie di alberi, gatti e legno di ciliegio più che di smartphone e social. Dal 2005 si occupa di riconversione in agricoltura biologica sulle colline delle Cerbaie sulla Via Francigena, tra Pisa e Firenze. Segue le viti, raccoglie le uve migliori, riempie i tini per pigiare.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

In vino veritas.
Sull’etichetta pure Nietzsche e Paracelso Ona storica proprietà di famiglia, riportata in produzione dopo molti anni di interruzione dell’attività da Giovanni Maria Spanu, giovane vignaiolo di casa che ha ricominciato partendo da poco più di tre ettari di vigna impiantata con uve tipiche del territorio. In primis Cannonau, poi Bovale, Cagnulari e Muristellu, vitigni allevati a 500 metri di quota su suoli di origine vulcanica, sono i protagonisti di questo singolare rosso, la cui genesi viene spiegata nella controetichetta, che riporta concetti di Nietzsche e Paracelso. La maturazione nelle anfore di terracotta Nel cuore delle Cinque Terre, questa piccola azienda è una perla che esprime lo splendore del territorio che la circonda. Nata seguendo i dettami dell’agricoltura biologica, si è via via convertita alla biodinamica. Scelte audaci come l’utilizzo di soli lieviti indigeni, l’assenza di filtrazioni e l’adozione di anfore di terracotta, ricompensano con prodotti unici, espressioni di una terra votata e di una filosofia artigianale ben delineata. In tale quadro di originalità e purezza, si inserisce questo bianco da uve

Fonte: Messaggero.

Montepulciano, Bindella rileva Casalte: piano da 17 milioni.
II gruppo svizzero Bindella, con oltre 200 milioni di fatturato nel vino e nella ristorazione e titolare della Tenuta Vallocaia (nella foto) a Montepulciano, ha rilevato la Cantina Casalte. Previsti investimenti per 17 milioni.

Fonte: Sole 24 Ore.

Sanzioni e rappresaglie.
Bruxelles blocca la vendita di auto di lusso, vini pregiati e abiti firmati Ira risposta di Mosca: stop all’export di grano e zucchero fino a giugno II Cremlino cerca di aggirare la stretta Usa con l’utilizzo dello yuan nelle transazioni, orzo, segale, mais e zucchero. La Federazione russa, colpita dalle sanzioni dell’Occidente, ha deciso di rispondere con la stessa moneta. Mosca si barrica dentro, per assicurare «adeguate forniture al suo popolo, proteggendolo dall’aumento dei prezzi» e annuncia che, da oggi fino al 30 giugno, verranno limitate le esportazioni di questi prodotti alimentari di prima necessità. Un bando speciale, poi, riguarderà il commercio con l’estero di zucchero e zucchero grezzo, fino a fine agosto. Così la contro-macchina del Cremlino prova a mantenere la stabilità del mercato domestico. Mentre l’Ue adotta il quarto giro di vite contro l’aggressore, bloccando la vendita dei beni di lusso e allargando la black list degli oligarchi.

Fonte: Stampa.

Umbria. Lungarotti festeggia 60 anni del Rubesco-Rosso di Torgiano.
Era il 1962 quando la prima annata del Rubesco – Rosso di Torgiano Doc fu immessa sul mercato. Sono trascorsi 60 anni e il vino iconico di Lungarotti, che ha segnato la nascita della prima Doc dell’Umbria (1968),festeggia questo compleanno speciale con un’edizione limitata di 3.300 magnum da collezione.

Fonte: Tempo.

Incontri e degustazioni. La cantina La Scolca conquista gli Stati Uniti.
Dodici giorni intensi, tra incontri con stampa di settore, premi, partnership consolidate e nuove alleanze. Tanto è durato il tour negli Stati Uniti de La Scolca, la più antica cantina di Gavi, una delle prime realtà del comparto vitivinicolo italiano a tornare negli States per presentare i suoi vini.

Fonte: Tempo.

Il paese plautino tra sommelier e la lingua inglese.
L’eclettico Plauto passa dal latino all’inglese con nonchalance, senza disdegnare un sorso di buon vino tra una commedia e l’altra. Nella sala del Centro culturale in via Roma sta per cominciare un corso d’inglese: il primo appuntamento è in programma giovedì 17 marzo e si andrà avanti fino al prossimo 5 maggio. Per otto serate, dalle 20.30 alle 21.30, si potrà seguire gratuitamente un corso base. L’iniziativa è del Comune, del Gruppo Bocciofilo e della Consulta delle Donne. Info: 338-2140624 o 347-5391800. Pd Centro Studi Plautini di via IV Novembre 13 si terrà invece nel mese di aprile un corso di qualificazione professionale di primo livello per sommelier, in collaborazione con la sezione di cesenate dell’Associazione Italiana Sommelier.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Ludovico Botti nel Consiglio nazionale della Federazione vignaioli indipendenti.
Castiglione in Teverina La Trebotti da più di vent’anni è leader nella ricerca di un’agricoltura sostenibile e di qualità Ludovico Botti nel Consiglio nazionale della Federazione vignaioli indipendenti. Il Lazio entra nel Consiglio nazionale della Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi), grazie all’elezione di Ludovico Maria Botti dell’azienda biologica Trebotti. La Fivi è il sindacato dei vignaioli italiani, presente a livello europeo, nazionale e regionale sui tavoli di trattativa del mondo del vino. Ad oggi conta quasi 1400 iscritti sparsi su tutto il territorio nazionale. I vignaioli indipendenti si rappresentano da soli, direttamente senza intermediari. Tra gli scopi della Fivi uno dei più ambiziosi è il riconoscimento giuridico della figura del vignaiolo.

Fonte, Corriere di Viterbo

Vinitaly, i bergamaschi in versione ridotta.
Solo tre aziende del Valcalepio a Verona Conflitto e Covid scoraggiano la partecipazione Vinitaly in versione «small» per i produttori bergamaschi. Ai nastri di partenza della fiera di settore, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi, ci saranno solo tre aziende vitivinicole, insieme al Consorzio di Tutela del Valcalepio, contro la dozzina di partecipanti registrati nell’edizione 2019 pre pandemia. Gli operatori orobici hanno fatto scelte diverse, sia per le incertezze generate dall’emergenza sanitaria sia per il conflitto fra Russia e Ucraina che ha ulteriormente complicato le condizioni macroenonomiche. In provincia si contano 300 aziende produttrici di uva e 85 che imbottigliano con etichette proprie. La produzione si attesta sui 45 mila ettolitri, con 2,5 milioni di bottiglie Doc Valcalepio e Terre del Colleoni, 3 milioni di bottiglie a Indicazione Geografica (Igt), 300 mila di Spumante Metodo classico 300, di cui 100 mila Terre del Colleoni Doc e 60 mila bottiglie da mezzo litro di Moscato di Scanzo Docg.

Fonte, Eco di Bergamo.

Ovada Copenaghen: cosi il vino locale apre nuovi mercati.
Il Consorzio di tutela protagonista in Danimarca tra degustazioni e presentazioni del territorio «Conoscenza approfondita e grande curiosità» • I numeri, calcolati in base alle prenotazioni, erano già conferma dell’interesse. Un’accoglienza molto calorosa quella riservata in Danimarca ai vini dell’Ovadese. Il Consorzio di tutela è stato protagonista con gli omologhi del Grignolino, otto l’egida del maxi consorzio regionale Piemonte Land, di «Piedmont to discover», evento enogastronomico andato in scena all’hotel Kosmopol di Copenhagen, una delle capitali europee più in vista dal punto di vista del cibo di qualità. Curiosità e numeri «In Danimarca – spiega Daniele Oddone, presidente del consorzio dell’Ovada docg – conoscono bene l’Italia e l’apprezzano. Sia la masterclass rivolta al mattino agli operatori che lo spazio aperto a tutti del pomeriggio hanno confermato questa curiosità». Un’uscita, quella di giovedì scorso, concretizzata dopo un lungo periodo preparatorio non facile. Erano nove le aziende del territorio presenti con i loro vini.

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Vini e vignaioli monferrini in trasferta in Danimarca.
Promozione A Copenaghen dei viticoltori del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese Vini e vignaioli monferrini in trasferta in Danimarca. Trasferta a Copenaghen in Danimarca, la settimana scorsa, per un gruppo di viticoltori e vignaioli monferrini del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese per promuovere, di concerto con i vigneron del Consorzio dell’Ovada docg, le migliori etichette di cantina. L’azione denominata “Piedmont to descover”, realizzata grazie al Psr 2014-2020 e al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, è stata particolarmente concentrata e soddisfacente negli appuntamenti messi a punto dalla WineeFood Consultant Elisa Spada, a partire dal saluto dell’Ambasciatore Italiano in Danimarca Luigi Ferrari e dalla partecipazione dell’esperto Thomas Ilkjaer coinvolto nella blind tasting.

Fonte, Monferrato.

A Vignale un incontro informativo per i vignaioli del Monferrato.
È programmato entro fine marzo il tradizionale incontro informale tra i vignaioli monferrini perla degustazione en primeur di Grignolino del Monferrato Casalese e Barbera del Monferrato Superiore vendemmie 2021. L’appuntamento sarà alle ore 19 al Bricco Mondalinodi Vignale Monferrato. L’incontro tornerà ad essere una preziosa occasione di confronto e riflessioni, proprio partendo dalle degustazioni in anteprima di quelli che diverranno le bandiere del Monferrato casalese. La partecipazione è libera.

Fonte, Monferrato.

Ampliato l’elenco dei vitigni autoctoni pugliesi, ulteriore tassello del “made in Puglia”.
Puntare su qualità, valorizzazione, promozione dei vini da vitigni autoctoni pugliesi, come strategie di rilancio consolidamento di un comparto che è trai fiori all’occhiello dell’economia regionale. “Stiamo mettendo in atto ogni azione, misura, intervento a difesa delle nostre produzioni di qualità. E l’ampliamento della lista dei vitigni autoctoni è per certo un ulteriore tassello nella difesa del `made in Puglia—. E’ il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, in merito all’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che integra e amplia l’elenco dei vitigni originariamente e storicamente presenti da oltre cinquant’anni sul territorio pugliese. Si arricchisce, quindi, la lista dei vitigni autoctoni pugliesi riconosciuti odi antica coltivazione presenti da nord a sud della nostra regione.

Fonte, L’Attacco.

Al via il “Primitivo wine tour” – “Primitivo wine tour day Su il sipario sull’evento.
Su il sipario sull’evento Saranno coinvolti per un’intera giornata tour operator, guide turistiche e giornalisti l’origine dell’incoming turistico ci sono il coinvolgimento degli operatori di mercato e la pianificazione. E il verbo che si predica ormai da anni durante il “Primitivo wine tour day” di Manduria, che oggi celebra la sua sesta edizione. Organizzata dalla cantina Produttori di Manduria e dall’annesso museo del Primitivo, l’iniziativa coinvolge per un’intera giornata tour operator, guide turistiche, operatori di infopoint, giornalisti, imprenditori della ricettività, della ristorazione e dei servizi, chiamati a conoscere le proposte turistiche del territorio e la loro gestione organizzativa, per poi rivenderle in forma integrata al consumatore finale. Tutto ruota attorno al vino, ma non si esaurisce nel solo apprezzamento del prodotto principe.

Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.

Ampliato l’elenco dei vitigni autoctoni pugliesi.
“Puntare su qualità, valorizzazione, promozione dei vin i da vitigni autoctoni pugliesi, come strategie di rilancio e consolidamento di un comparto che è tra i fiori all’occhiello dell’economia regionale. Stiamo mettendo in atto ogni azione, misura, intervento a difesa delle nostre produzioni di qualità. E l’ampliamento della lista dei vitigni autoctoni è per certo un ulteriore tassello nella difesa del ‘made in Puglia’. E’ il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, in merito all’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che integra e amplia l’elenco dei vitigni originariamente e storicamente presenti da oltre cinquant’anni sul territorio pugliese. “Si arricchisce, quindi, la lista dei vitigni autoctoni pugliesi riconosciuti o di antica coltivazione presenti da nord a sud della nostra regione.

Fonte, Quotidiano di Bari.

Wine&Siena, successo per i capolavori di gusto Firmata la carta dei valori – Wine&Siena, cala il sipario su una sfida vinta.
La settima edizione della kermesse al Santa Maria della Scala si chiude con un successo di pubblico e di operatori presenti BERNARDINI, CONFCOMMERCIO SIENA IL SINDACO DE MOSSI «La qualità è già elevatissima ma il percorso si dovrà arricchire» WineeSiena 2022 mette a segno un grande successo e una scommessa vinta con i suoi 2.350 visitatori totali. «La città ci ha sorriso – afferma soddisfatto Helmuth Köcher, The WineHunter e patròn di Merano -. Sabato è stata una grande giornata. Domenica c’è stata invece una minor affluenza, ma questa ha garantito ai produttori di avvicinarsi ad ogni appassionato. Poi, ieri abbiamo chiuso benissimo, con 500 operatori accreditati. Buono il riscontro anche delle masterclasses, anche qui abbiamo sentito la parte emotiva, con numeri giusti».

Fonte, Nazione Siena.

Masottina lancia l’Extra Dry Rive di Ogliano Incetta di premi come miglior Prosecco.
Federico Dal Bianco, terza generazione di produttori di prosecco per la Masottina, l’azienda creata 76 anni fa da suo nonno Epifanio, è legittimamente orgoglioso dei sapori intensi del suo RdO Levante extra dry. Considerando che si parla di un prosecco del 2014, è sorprendente che conservi il suo perlage e il suo colore. «E’ prodotto in due ettari di vigneti ad Est – racconta Dal Bianco, durante il lunch nella cantina del Grand Hotel Continental, a margine di WineeSiena – ed è stato premiato più volte come miglior prosecco. Nel produciamo 12mila bottiglie per mercati particolari». La parola chiave per Masottina è proprio Rive. Pendii ripidi delle colline, dove è faticoso curare i vigneti e dove si sceglie una viticoltura a metà tra il biologico e tradizionale.

Fonte, Nazione Siena.

Gianna testimonial della Toscana del vino.
Sarà la cantante senese ad inaugurare a Firenze ‘PrimAnteprima 2002′ con la regia della Regione. PrimAnteprima 2022, giornata inaugurale della Settimana delle Anteprime di Toscana, ha scelto la sua testimonial: sarà la rockstar senese Gianna Nannini il volto della Toscana del vino. Da anni impegnata nel settore vitivinicolo con la rivitalizzazione della Certosa di Belriguardo, storica azienda della famiglia Nannini inserita a partire dal 2018 nella distribuzione 100 Vini Fine Italian Wines, la rockstar internazionale parteciperà all’evento promosso da Regione e Camera di Commercio di Firenze che si terrà nel capoluogo il 19 marzo. Nell’occasione, i Consorzi di tutela presenteranno alla stampa le nuove annate, con un occhio di riguardo ai temi del biologico e del rispetto dell’ambiente, due dei punti di forza degli stessi vini prodotti alla Certosa.

Fonte, Nazione Siena.

Cantina di Toblino, arriva un premio nazionale per l’innovazione.
L’impegno per l’innovazione ha portato a far conoscere la Cantina Toblino a livello nazionale dove si è aggiudicata il Premio eccellenza dell’anno nel settore vitivinicolo di “Le Fonti Awards”. Alla premiazione, che si è svolta a Palazzo Mezzanotte, storica sede della Borsa Valori di Milano, è intervenuto Carlo De Biasi, direttore generale della cooperativa trentina. In una premiazione che ha coinvolto studi legali, imprese e professionisti leader nei rispettivi settori, “Le Fonti Awards” ha riconosciuto a Cantina Toblino il merito di «essere un punto di riferimento perla viticoltura nella Valle dei Laghi» e di «garantire ai clienti l’eccellenza lungo l’intera filiera produttiva». Risultati significativi ottenuti grazie alla ricerca e alla continua innovazione in campo viticolo ed enologico e al costante raggiungimento di nuovi standard qualitativi.

Fonte, Adige.

Ampliare Vajo Galina e Progno Borago «Il Comune si attivi con la Regione».
L’area nel tempo ha «perso» decine di ettari mangiati dai vigneti e dall’espansione dei boschi Ampliare Vajo Galina e Progno Borago «Il Comune si attivi con la Regione» A rischio specie rare come le orchidee selvatiche Va implementato il sito come da direttiva «Habitat» •• Parallelamente all’attuazione del progetto di tutela del Fondo Alto Borago, un’area di 38 ettari di bosco e praterie da conservare per il suo patrimonio di biodiversità che è ancora presente in questa area protetta, sarebbe necessario dopo anni dalla sua costituzione rivedere l’intero Sito di interesse comunitario Vajo Galina e Progno Borago che coinvolge, oltre al Comune di Verona, i Comuni di Grezzana e Negrar.

Fonte, Arena.

Lo strano caso del Prosecco: rincara anche se è già prodotto – Lo strano caso del Prosecco, un anno di quotazioni in salita «Gli aumenti? Ingiustificati».
Tutti parlano (giustamente) di pasta, pane e altri prodotti di largo consumo, ma la quotazione al litro del Prosecco, rilevata dalla Borsa Merci di Treviso, è schizzata, per il prodotto Doc, da 1,55 euro (marzo 2021) a 2,30 euro, che possono diventare anche 2,50 (marzo 2022). Siamo nell’ordine di un +48%. Lo strano caso del Prosecco, un anno di quotazioni in salita «Gli aumenti? Ingiustificati» Da marzo `21 a marzo `22 segnato un +48% al litro. Tutti parlano (giustamente) di pasta, pane e altri prodotti di largo consumo, ma voi lo sapete di quanto è aumentata la «materia prima» Prosecco nell’ultimo anno? La quotazione al litro, rilevata dalla Borsa Merci di Treviso, è schizzata, per il prodotto Doc, da 1,55 euro (marzo 2021) a 2,30 euro, che possono diventare anche 2,5o (marzo 2022). In percentuale, siamo nell’ordine di un +48% abbondante in dodici mesi. Non sfugga il fatto che a novembre scorso, dopo la vendemmia 2021, i valori oscillavano già tra l’1,95 e i 2,10 euro, mentre a marzo le quotazioni, come si diceva, hanno toccato i 2,30-2,50 euro al litro.

Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Vino, export Veneto da record: 2,5 miliardi di vendite nel 2021.
Con un balzo di oltre l’11% la regione si conferma ?I1 presidente Zaia: «Frutto di un lavoro spesso eroico» leader a livello italiano e segna un primato storico Balzo anche del Friuli Venezia Giulia, crescita del 21,5% MOLTO BUONA LA PERFORMANCE DEL TRENTINO ALTO ADIGE. SUPERATI ANCHE I LIVELLI DEL 2019 IL MERCATO VENEZIA Il vino veneto brinda a risultati record per l’export. Nel 2021 ha segnato vendite all’estero per 2,5 miliardi, in crescita dell’11,1% sull’anno precedente grazie in gran parte a sua “maestà” il Prosecco. Da solo il vino vale circa un terzo dell’export di tutto l’agroalimentare regionale. Una performance da incorniciare anche di molti altri produttori nazionali. Secondo l’Osservatorio Qualivita Wine, 19 regioni italiane su 20 hanno segnato un aumento delle esportazioni l’anno scorso portando il valore complessivo a 7,11 miliardi, per un + 12,4% su base annua che recupera decisamente il – 2,2% registrato nel 2020. Molto bene anche il Friuli Venezia Giulia: 142 milioni di euro l’export dell’anno scorso, + 21,5% sul 2020.

Fonte, Gazzettino.

Bottega Prosecco bar numero 34 al Marco Polo.
Nuova apertura Bottega Prosecco bar numero 34 al Marco Polo Il 34esimo Bottega Prosecco Bar è stato inaugurato ieri nell’area partenze dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Uno spazio enogastronomico di 80 metri quadri dove poter bere un buon bicchiere di vino e mangiare uno stuzzichino o un piatto caldo o al bancone come era uso fare nelle vecchie osterie veneziane. Il format ideato da Bottega spa è, infatti, ispirato a questa tradizione veneta ovviamente in chiave moderna e rivisitata. «Dovevamo aprire questo spazio un anno fa ma dapprima la pandemia e in secondo luogo la pochezza dei turisti stranieri ci ha indotto a rinviare l’inaugurazione. Ora il nostro Prosecco Bar è operativo.

Fonte, Gazzettino Treviso.

Le donne del vino.
Il ruolo delle viticoltrici sempre più fondamentale nella Marca i casi di Antonella Grigoletto, Anna Balbinot e Nicoletta Canella Le donne del vino «QUANDO HO FATTO IL CORSO DA SOMMELIER NEGLI ANNI OTTANTA A PADOVA ERO L’UNICA. OGGI LE DONNE RAPPRESENTANO LA DOCG MA È NATURALE SIAMO FORTI I VOLTI DELLA DOCG VALDOBBIADENE Tre bottiglie, un calice, una scatola reversibile. Sorrisi, storie, dati: se il virtual tasting è in rosa diventa un piccolo capolavoro di dettagli, umorismo, utili informazioni. In una parola: gentile. Di rosa c’è solo questo: il prosecco, in collina, ha un colore unico: paglierino. E’ l’oro delle colline. E le donne, viticoltrici e imprenditrici, sono le regine. Oggi la Docg non ha solo un presidente donna, Elvira Bortolomiol, e una vicepresidente donna, Cinzia Sommariva, che bene esprimono i140% della forza lavoro.

Fonte, Gazzettino Treviso.

“Primavera del Prosecco” le 17 mostre tra le colline.
L’arrivo della primavera meteorologica, nelle colline dell’Alta Marca trevigiana, è segnata dalle bollicine del Prosecco Docg. Ritorna infatti dopo due anni di stop per la pandemia, la rassegna “Primavera del Prosecco Superiore”, il tour delle 17 mostre, dal 16 aprile al 12 giugno, abbinando territorio, accoglienza e tipicità sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate patrimonio Unesco. Un avvio, quello della 26. edizione, posticipato rispetto alle precedenti, che scattavano prima della fine di marzo, proprio in attesa del rallentamento della pandemia. Ma ci sarà un’anteprima domenica 27 marzo al Castello di Conegliano in occasione della “Giornata regionale dei Colli Veneti”, istituita dalla Regione Veneto con lo scopo di favorire la tutela e la valorizzazione delle colline venete, i loro paesaggi, la biodiversità ma anche la particolare dimensione economica, sociale ed istituzionale delle comunità di collina.

Fonte, Gazzettino Treviso.

Vino, è veneto un terzo dell’export nazionale.
Il 2021 è andato in archivio con una crescita record per il vino italiano che ha raggiunto i 7,11 miliardi di euro con un +12,4% rispetto al 2020 (anno in cui aveva chiuso in flessione a -2,2%). A fare da traino alla crescita, stando alle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat, è stato il Veneto che con i suoi 2,49 miliardi e +11,1%, rappresenta il 35,1% del totale esportazioni italiane di vino.

Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Fonte: Ansa.

Vino: Qualivita, cresce export di 19 regioni su 20.
Cresce l’export vinicolo per 19 regioni italiane su 20 nel 2021, con incrementi a doppia cifra percentuale per 13 regioni nel quadro di un’esportazione nazionale che ha raggiunto il valore record di 7,11 miliardi di euro, per un +12,4% su base annua che recupera di molto il -2,2% registrato nel 2020. A segnalarlo sono elaborazioni dell’ Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat. Le prime tre regioni, che esprimono oltre i due terzi dell’export italiano in valore segnano- informa una nota- ottimi risultati nel 2021: il Veneto raggiunge 2,5 miliardi di euro (+11,1%), il Piemonte supera 1,2 miliardi di euro (+12,2%) e la Toscana 1,1 miliardi di euro (+16,4%).

Fonte: Ansa.

Vino: l’annata record del Nero D’Avola, 50 milioni di bottiglie.
Freschi profumi di spezie e ciliegie, quelli di un vino che esprime in modo universalmente apprezzato caratteristiche territoriali e culturali proprie dell’isola: è il Nero D’Avola, la cui annata 2020 è considerata ottima, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Considerato il vitigno a bacca nera più importante della Sicilia, oggi è presente in modo esteso in tutte le provincie siciliane ed è il più coltivato nelle provincie di Agrigento e Caltanissetta. Secondo quanto evidenziato dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, ben 14.749 ettari di superficie vitata in tutta la Sicilia hanno prodotto 49.471.172 bottiglie certificate, circa 10 milioni in più rispetto al 2018.

Fonte: Ansa.

Vino: il mercato degli accessori crescerà del 5,2% all’anno, secondo una stima.
Il mondo degli accessori per vino e spirits cresce e continuerà a farlo, tanto che si stima un valore di 3,37 miliardi entro il 2028. Shaker, cavatappi e soprattutto decanter e calici: il mercato degli accessori legati al mondo del vino e degli spirits continua a crescere di dimensione e popolarità, tanto che si stima un incremento su base annua del 5,2% entro il 2028. A dare i numeri in questo caso è un report redatto da Million Insights, che stima un valore di mercato intorno ai 3,37 miliardi di dollari entro sei anni (contro i 2,24 registrati nel 2020).

Fonte: Dissapore.

Export vino: nel 2021 Liguria a +26,7%, in totale vale quasi 22 milioni.
Le esportazioni di vino italiano nel 2021 raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, per un +12,4% su base annua che recupera di molto il -2,2% registrato nel 2020, secondo quanto evidenziato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat. La Liguria non è da meno, anzi, guadagna un 26,7% rispetto al 2020. Certo, le quantità sono minime rispetto ai numeri che fanno altre regioni, come si vede dalla tabella qui sopra, però si può notare come l’export sia salito parecchio rispetto anche al 2019. Si tratta della terza percentuale di incremento più alta dopo Valle d’Aosta e “regioni diverse non specificate”. In totale l’export vinicolo ligure nel 2021 vale quasi 22 milioni.

Fonte: Liguria Business Journal – Bizjournal.it.

Vino, nel 2021 nuovo record per le esportazioni italiane.
Superati i sette miliardi di euro di valore. In crescita 19 regioni su 20. Bene soprattutto Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana. Le esportazioni di vino italiano nel 2021 hanno raggiunto il valore record di 7,11 miliardi di euro, +12,4% su base annua. A dirlo è un report dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat. Una bella notizia per uno dei settori più colpiti dalla pandemia soprattutto nel 2020, quando il valore delle spedizioni oltre confine segnò un -2,2% rispetto al 2019. A trainare il convoglio delle bottiglie made in Italy nel mondo è la locomotiva Veneto, le cui etichette pesano per oltre un terzo del valore totale delle esportazioni (35,1%, equivalente a poco meno di 2,5 miliardi di euro).

Fonte: Terra e Vita – Edagricole.

Vino ed export da record: Veneto, Piemonte e Toscana leader, con il 67% del valore totale.
Le tre Regioni mettono insieme 4,8 miliardi di euro sui 7,1 dell’Italia. Veneto al top per valore (2,4 miliardi di euro), Toscana per crescita (+16%). Il Veneto del Prosecco e dell’Amarone, del Soave e del Pinot Grigio, per citare le “teste di serie”, è ancora Regione leader delle esportazioni del vino italiano nel 2021, con 2,4 miliardi di euro in valore (+11,1%) su 7,1 del totale; la Toscana del Brunello di Montalcino e del Chianti Classico, di Bolgheri e del Nobile di Montepulciano, del Chianti e della Vernaccia di San Gimignano, del Morellino di Scansano e della Maremma Toscana, passando per l’Igt Toscana e tante altre denominazioni, terza in valore, con 1,1 miliardi di euro, è la Regione cresciuta di più (+16,4%), tra le prime tre regioni per valore assoluto, avvicinandosi molto al Piemonte del Barolo e del Barbaresco, del Gavi e della Barbera d’Asti, dell’Asti e dell’Alta Langa, tra gli altri, a quota 1,2 miliardi di euro (+12,2%). Fotografia da cui emergono ancora una volta le locomotive dell’export del vino italiano da record assoluto, nel 2021 (+12,4% sul 2020) che arriva dai dati Istat analizzati da WineNews.

Fonte: WineNews.

Nicoletta Bocca è la nuova presidentessa della Bottega del Vino di Dogliani.
Riceve il testimone da Anna Maria Abbona, mentre passa la carica di vice a Nicola Chionetti. «La Bottega richiede tempo e dedizione. Ci attende un lavoro di squadra in cui ognuno sarà impegnato secondo le proprie competenze». La Bottega del Vino di Dogliani ha una nuova presidentessa. Si tratta di Nicoletta Bocca, figlia del giornalista Giorgio Bocca e produttrice di vino, che inizia così la nuova avventura alla guida di una realtà fondata nel 1984 e voluta dai produttori della denominazione Dogliani Docg che ha come scopo principale la tutela e la promozione del vino. La ex vicepresidentessa riceve il testimone da Anna Maria Abbona, mentre passa la carica di vice a Nicola Chionetti.

Fonte: Lavocedialba.it.

STAMPA ESTERA

Les Russes dans le vignoble français sont peu nombres mais voyants.
Une dizaine de domaines appartiennent à des néovignerons russes. • Ils sont arrivés entre 2011 et 2016 pour la plupart, en ciblant le Bordelais et le sud de la France. Les étrangers ne détiendraient que 2 96 du vignoble national. Et les Russes ne sont gue1e IAni ¡bue ux. VIN Léa Delpont — Correspondanteà Lyon Il a fait la première – et la derniére pour un moment- acquisition russe dans le vignoble français : Alexander Purnpyansky, sur la liste noire de l’Union européenne depuis le 9 mars, avait acheté le prieuré Saint-Jean-de-Bébian en 2008, à Pézenas en Languedoc. £t l’an dernier, il a pris de court le monde du vin en reprenant le domaine de Jean-François Ganevat, la star du Jura. Les étrangers ne détiendraient que 2 % du vignoble national, 12,000 hectares pour 500 propriétés,selon une étude Vinea Transaction datant de 2015. Parmi eux, les Russes ne sont guère nombreux : une poignée en Bordelais, une demi-douzaine en Languedoc et Provence… Parmi eux, les Russes ne sont guère numibreux. Une infime minorité comparée aux Anglo-Saxons présents en France depuis des siècles, aux Belges, aux Scandinaves”.

Fonte: Echos.

Le désarroi des châteaux chinois.
Depuis 2008, près de 150 domaines viticoles du Bordelais ont été acquis par des investisseurs chinois. Mais l’effet de mode est retombé et certains d’entre eux, passé l’euphorie des premiers temps, connaissent d’inquiétantes difficultés 1 est seul en son royaume. Bernard Pitoux, maître de chai et chef de culture depuis quinze ans, vient tous les jours travailler au Château de Pic, un domaine de 32 hectares, situé au Tourne, dans l’Entre-deux-Mers, en Gironde. Il fait un tour, entretient ce qui peut l’être, avec les moyens du bord: le tracteur est immobilisé, faute d’argent pour le gazole… Les fenêtres du château, une bâtisse du XVIC siècle flanquée de deux tours, sont fermées. Dans les vignes, non taillées, la végétation envahit les rangs. A l’intérieur des chais, les cuves contiennent encore les récoltes des quatre dernières années, toujours pas mises en bouteilles. Un couple franco-chinois, qui représente la direction et vit sur place, a dû payer de sa poche une partie de la facture d’électricité, qui a failli être coupée. Dans une cour constellée de leurs déjections, deux labradors, dont les propriétaires ne veulent plus entendre parler, tournent en rond. A l’image du Château de Pic, de nombreux producteurs bordelais ont été rachetés par des hommes d’affaires chinois à partir de 2008. En quelques années, 147 d’entre eux — soit 3 % du domaine viticole — ont changé de mains, certains étant même rebaptisés au passage: « Lapin impérial», « Lapin d’or», « Antilope tibétaine »… Cette vague d’acquisitions a suscité aussi bien de l’enthousiasme que des craintes.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 14 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Due aziende locali presenti al Vinitaly – Le Macchie e Casale Nibbi al Vinitaly di Verona.
Le due aziende reatine parteciperanno dal 10 al 13 aprile alla più importante manifestazione nazionale del settore Le Macchie e Casale Nibbi al Vinitaly di Verona Eccellenze del territorio “Una grande opportunità di scambio e conoscenza” di Marco Stafflero. Due aziende agricole del territorio ospiti d’onore al Vinitaly di Verona. E’ in fase organizzativa la 54^ edizione della manifestazione fieristica in programma dal 10 a113 aprile. La manifestazione rappresenta uno dei principali appuntamenti della produzione vitivinicola a livello mondiale che riparte dopo due anni di fermo a causa della pandemia. Vinitaly è un salone Internazionale del vino e dei distillati, che si tiene a Verona dal 1967, con cadenza annuale. Si estende per oltre 95 mila metri quadrati, conta più di 4 mila espositori l’anno e registra circa 150 mila visitatori per edizione, raccogliendo produttori, importatori, distributori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader.

Fonte: Corriere di Rieti.

Numeri del vino italiano del 2021.
Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo II 2021 si chiude infatti in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

L’etichetta di cotone per una bottiglia «verde».
«Poderi Visone» lancia in Campania il vino rivestito in modo naturale Dal Madagascar a Napoli progetti e idee all’insegna di riuso creativo e sostenibilità Tornerò presto in Italia per firmare l’atto di acquisto di alcuni vigneti a Taurasi dove produrrò un cru esclusivo di Rosata Castaldo lanciata in Campania la prima etichetta in carta naturale, r00% cotone. E Poderi Visone a sostenere il progetto innovativo che vede le bottiglie di vino rivestite con una carta green. Mediamente, per ottenere il chilo di cotone tessile occorrono u.000 litri di acqua per diluire quelle reflue stracolme di fertilizzanti e prodotti chimici dell’industria tessile. L’impronta idrica è dunque inaccettabile? Si, se ci riferiamo alla produzione tradizionale, migliora se la piantagione e biologica. La situazione diventa addirittura virtuosa, se consideriamo il riciclo dei materiali di risulta dalla lavorazione della fibra estremamente inquinanti. In questo caso parliamo di upcycling (riuso creativo) che impiega materiali di scarto tossici per creare nuovi oggetti green. La scelta di Poderi Visone è l’esempio lampante.

Fonte: Corriere del mezzogiorno – Extra – Campania.

Ma le sanzioni quanto ci costano? – Nella morsa delle sanzioni.
9,5 mld 670 milioni Il calzaturiero In Russia Le aziende calzaturiere italiane hanno registrato nel 2021 un giro d’affari di 9,5 mld (+21%). La Russia vale solo il 2,7% dell’export made in Italy, le sanzioni potrebbero limitare la spesa dei consumatori di fascia alta dove l’Italia è leader mondiale. na guerra nella guerra, quella economica innescata dal conflitto in atto tra Russia e Ucraina. Un fuoco incrociato di sanzioni. Non solo. Il drammatico evolversi di queste settimane ha accentuato la crisi energetica, causando un forte rallentamento produttivo dell’industria italiana, stimato – secondo il Centro Studi di Confindustria – in calo dell’1,3% a gennaio dopo -0,7% a dicembre: una contrazione dovuta al caro-energia (elettricità +450% a gennaio 2022 su gennaio 2021) e al rincaro delle altre commodity che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre.

Fonte: Gazzetta di Parma.

La guerra ucraina blocca l’export dei vini del Collio verso la Russia.
Il mercato con Mosca è ancora aperto ma deve passare dai porti sotto assedio Matteo Femia di CORMONS. Il conflitto tra Mosca e Kiev ha dei riflessi anche sull’economia del Collio. Per il mondo del vino, il mercato dell’Est Europa è importante. A fare il punto è il presidente del Consorzio Collio David Buzzinelli. «La situazione tra Ucraina e Russia sta già portando dei disagi concreti al nostro comparto», osserva, senza nascondere la preoccupazione nel mondo vitivinicolo per le ricadute economiche e logistiche della crisi in atto nell’Est Europa, che ha portato all’invasione da parte delle truppe russe del territorio ucraino. Le conseguenze della guerra si stanno facendo già sentire.

Fonte: Piccolo Gorizia.

Dal vigneto bio del Brignoli un tocai green.
Dalla “vite invincibile” dell’Isis “Brignoli” un vino innovativo sulle tavole dell’Isontino. Si chiama “Bianco Preval”: un nettare delicato, ma spiccatamente floreale e fruttato, con note di pera e mandorla che derivano dal vitigno autoctono Tocai Friulano. Segni particolari? L’innovazione, appunto: è il vino “Pi Wi” derivato da un vigneto biologico impiantato nel 2016 – su un terreno della località mossese del Preval – di proprietà dell’Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero di Gorizia, lavorato dagli studenti dell’istituto agrario gradiscano utilizzando barbatelle delle nuove varietà Soreli e Fleurtai. Ove Pi Wi sta per pilzwiderstandsfähig, in tedesco: vale a dire resistente alle malattie funginee. Oggi nella scienza e nella ricerca si parla sempre più spesso di “Nuovi vitigni innovativi” in questo contesto.

Fonte: Piccolo Gorizia.

Stazioni climatiche, droni di controllo e crowdfunding per le barbatelle 4.0 da Ruchè di Rabezzana.
Vino: patrimonio da condividere, dal vitigni alle bottiglie. Non è per dire una frase fatta. Eli progetto the ha in mente Franco Rabezzana: «C’è l’idea che I giovani siano più interessati al mondo della birra. SI pensa che conoscere e produrre vino sia roba da vecchi». Così nasce un crowdfunding inedito: sl devolve non solo denaro, ma si diventa allo stesso tempo socio del capitale. «Con dei benefit. Per esempio se investo mille euro per cinque anni riceverò 200 euro di vino in regalo — spiega Rabezzana —. Con questa filosofia stiamo creando una nostra piccola comunità di persone che si interessano, partecipano con Idee». Rabezzana ha compiuto settant’anni da poco: «Gestisco l’enoteca a Torino, la pasticceria Glustetto, un bed and breakfast nel Monferrato insieme ad alcuni terreni. La mia è una storica famiglia di esperti in enologia». Il bisnonno è stato U primo ad aprire nell’ottocento un’enoteca, In via san Massimo. Il papà ne apre un’altra.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

II vino pugliese sotto il gioco di Putin – Anche il vino pugliese pagherà il conto delle ritorsioni di Putin.
Anche il vino pugliese pagherà il conto delle ritorsioni di Putin Tutto il mondo vuole il vino pugliese ma le ritorsioni che arriveranno dalla Russia rischiano di colpire pesantemente il settore. E questo l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia in occasione della Fiera Pessima svoltasi a Manduria, in provincia di Taranto. Il vino, d’altronde, è uno dei prodotti made in Italy più venduti nel paese guidato da Putin, per un vaore di circa 150 milioni di euro. «In particolare l’Italia — sottolinea Coldiretti – è il primo Paese fornitore di vino, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna, ed ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti». Un danno che si aggiunge a quello dei rincari dei costi di produzione. «Sono aumentati del 18% – affermano dall’associazione di categoria- a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti».

Fonte, L’Edicola del Sud.

II vino pugliese sfuma con Putin.
Siamo i primi fornitori di vino. Aumentano anche i costi di produzione L’export di vino pugliese ha chiuso con +8% il 2021, alla vigilia delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alle sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. E’ l’allarme della Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro alla Fiera Pessima di Manduria sul bilancio del settore vitivinicolo con la new economy e la necessaria attenzione all’andamento dei mercati nazionale e internazionale. Tra i prodotti Made in Italy più venduti nel Paese di Putin – precisa la Coldiretti regionale – ci sono infatti prodotti come il vino e gli spumanti per un valore attorno ai 150 milioni di euro, l’olio di oliva per 32 milioni di euro e la pasta per 27 milioni di euro. In particolare l’Italia – riferisce la Coldiretti – è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna, ed ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti.

Fonte, Mattino Puglia e Basilicata.

Boom EnoLiexpo: 10mila visitatori nel weekend Ma in Fiera resta il nodo ospedale e spazi – EnoliExpo, boom di visitatori oltre 10mila nel weekend.
La prima esposizione dell’anno porta numeri in Fiera del Levante quasi 5mila persone di rilievo: «È stato un ritorno alla normalità» Un grande evento per oli e vini: in vetrina le eccellenze pugliesi. Un successo che ha superato tutte le aspettative quello della fiera EnoliExpo, che ha animato la Fiera del Levante nel weekend appena trascorso, precisamente nelle giornate da giovedì 10 a sabato 12 marzo. Un evento dedicato al settore dell’olio e del vino, in cui la Puglia eccelle a livello nazionale (è la prima regione produttrice di olio della penisola, e la seconda nella produzione del vino). Oltre diecimila le presenze registrate nei tre giorni da parte di operatori professionali, sia dell’olio che del vino. Giornata clou quella di venerdì 11 marzo, quando hanno varcato i cancelli della Fiera del Levante per assistere alle esposizioni e agli eventi di EnoliExpo tra i 4 mila e cinquecento e i cinquemila visitatori. Un evento fondamentale perla Fiera del Levante e che ha segnato la ripartenza del settore fieristico.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.

«Non solo vendita, il settore riparte con la ricerca e con i fondi del Pnrr».
La soddisfazione degli organizzatori: «Tante attività che hanno portato soluzioni innovative» EnoliExpo a Bari è stato un successo di pubblico e non solo. La tre giorni dedicata al mondo dell’olio e del vino, eccellenze di Puglia. «Era la prima fiera che si teneva alla Fiera del Levante dopo la pandemia, e la prima fiera annullata a marzo 2020 – sottolineano dall’organizzazione-. F un successo che è andato al di là di ogni più rosea aspetta uva». Gli stand hanno accolto professionisti di tutte le specializzazioni riguardanti i settori coinvolti, e garantito momenti di formazione e di approfondimento. «Ci sono state attività- aggiungono – che hanno portato a Bari non solo conoscenza sulle soluzioni innovative e sulle innovazioni tecnologiche da vedere, ma soprattutto formazione e aggiornamento professionale, con almeno 40 appuntamenti che si sono distribuiti nell’arco dei tre giorni». D’altronde, l’eccellenza della Puglia in questi settori riguarda anche la trasformazione delle olive in olio e dell’uva in vino, nella ricerca e nella formazione.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.

Ecco il PrimitivoWineTourday, organizzato dalla Cantina Produttori di Manduria.
Ecco il PrimitivoWineTourday: vino, cibo, tradizioni e paesaggi, per promuovere il territorio. Ricerca di prodotti genuini, vino e cibo del territorio, attenzione ed interesse verso tradizioni e cultura dei luoghi, relax e ritmi tranquilli: sono questi i principali motivi ed elementi di soddisfazione per turisti stranieri ed italiani che viaggiano sempre più la nostra Regione. Turismo rurale quindi, che si afferma con le degustazioni di prodotti tipici e le visite in vine e cantine, grazie anche alla qualificazione e allo sviluppo dell’enoturismo. Il vino è un’attrattiva per i turisti italiani e stranieri diretti in Puglia ed interessa soprattutto un target medio alto, informato e sensibile al paesaggio, alla gastronomia tipica ed all’arte. Ecco perché domani – dalle ore 10 alle ore 18 – la Cantina Produttori di Manduria ha organizzato questo Primitivo Wine Tour day, una giornata destinata solo ad imprenditori ed operatori del comparto turistico, ovvero i primi veri promoters del territorio.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Il Chianti in vetrina alla Fortezza – II Chianti in vetrina alla Fortezza.
Montespertoli Il Chianti torna in vetrina alla Fortezza. II vino Chianti si rimette in vetrina. Lo fa insieme al Morellino, col ritorno in presenza della tradizionale Anteprima, in agenda per domenica 20 marzo alla Fortezza da Basso di Firenze. Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, circa 110 aziende presenti, con la consueta buona rappresentanza (per il Chianti) da Montespertoli e dall’Empolese. Obiettivo: ripartire, dopo anni difficili e nonostante la pandemia e la guerra. L’Anteprima 2022 ha come titolo ‘Chianti Lovers e Rosso Morellino’. Quest’anno si torna finalmente in presenza, sempre rispettando le dovute misure di sicurezza anti Covid. L’iniziativa è organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare e realizzata grazie al cofinanziamento ‘Feasr’ del piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

Fonte, Nazione Empoli.

La grande sete della terra minaccia anche i vigneti – Due mesi senz’acqua, colture in ginocchio e le falde basse minacciano anche i vigneti.
Non piove da due mesi e le colture autunno vernine stanno soffrendo. È a rischio la messa a dimora delle piantine di mais e di tutti gli altri seminativi. Preoccupa l’accrescimento del frumento, già seminato. Se dovesse perdurare questa situazione lo sviluppo delle piantine potrebbe addirittura fermarsi e appassirebbero i germogli. Ma qualche preoccupazione comincia a sorgere anche per i vigneti e il Prosecco. Due mesi senz’acqua, colture in ginocchio e le falde basse minacciano anche i vigneti A rischio la messa a dimora di mais e di tutti gli altri seminativi, problemi per l’accrescimento del frumento, fermo l’orzo Francesco Dal Mas Non piove da due mesi e le colture autunno vernine stanno soffrendo. È a rischio la messa a dimora delle piantine di mais e di tutti gli altri seminativi. Preoccupa l’accrescimento del frumento, già seminato. Se dovesse perdurare questa situazione lo sviluppo delle piantine potrebbe addirittura fermarsi e, di conseguenza, appassirebbero i germogli.

Fonte, Tribuna Treviso.

Il rischio: dal nulla al troppo «Danni con le bombe d’acqua».
Per Polegato si è creata «una tempesta perfetta» Feletti, Cia: «Le nostre aziende sono in difficoltà estrema e molte rischiano di sparire». «Questa è la tempesta perfetta», la definisce Giorgio Polegato, presidente provinciale Coldiretti. Perché tempesta e perché perfetta? Lo spiega il presidente della Regione, Luca Zaia. «Gli agricoltori, massacrati dai costi sempre più alti delle materie prime, dei carburanti, dall’indisponibilità di granaglie per gli allevamenti (fino a essere costretti a drastiche riduzioni), si trovano ora in allarme per la mancata piovosità da due mesi. Ma, attenzione: c’è il rischio che la pioggia arrivi, in ritardo ovviamente, e che produca altri danni, se si risolvesse in bombe d’acqua». Zaia lo sottolinea mentre scruta le colline del prosecco davvero troppo brulle; la primavera è infatti vicina. L’anno scorso ci sono stati 60 giorni di pioggia, con ben 55 grandinate, quasi una al giorno. Polegato ascolta ed annuisce. «In effetti i nostri agricoltori stanno ritardando le semine di due, anzi tre settimane.

Fonte, Tribuna Treviso.

E adesso ripartono i “Ristoratori Intavolando” rilanciando i magici sapori della cucina veneta.
Dopo una lunga pausa, dovuta all’emergenza sanitaria, ritorna sulla scena gastronomica lo storico “Gruppo di ristoratori di Intavolando”, costituito nel 1996 per dare voce alla cultura, alla storia e alle tradizioni culinarie del territorio tra il Piave e le Prealpi venete orientali nelle colline del prosecco superiore. I nove ristoratori, tutti di lungo corso, con notevole esperienza di cucina e di accoglienza, hanno varato il calendario di eventi promozionali per valorizzare lo spirito della cucina tradizionale veneta e la volontà di fare conoscere uno dei territori più interessanti della provincia di Treviso, tra le colline del Prosecco Superiore, nel 2019 inserite nel patrimonio dell’Umanità Unesco e le terre del fiume Piave. Un territorio da sempre amato per le caratteristiche paesaggistiche, artistiche, vitivinicole ed enogastronomiche. Il gruppo ristoratori di Intavolando, ora composto da un nucleo di nove locali con l’obiettivo di raggiungere il numero di 10 associati entro il 2022, rinasce e si rinnova con la mission di promuovere e valorizzare la cucina veneta avendo come focus il rispetto della tradizione, la diffusione della cultura dell’ospitalità, l’accrescimento della consapevolezza del forte valore del territorio e del suo sviluppo turistico legato all’enogastronomia, elemento di fortissima attrazione per i viaggiatori del gusto.

Fonte, Voce di Rovigo.

Bere il vino durante i pasti può ridurre il rischio di diabete tipo 2.
Secondo un recente studio bere il vino durante i pasti può far bene alla salute, soprattutto perché è in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo 2. Vediamo insieme perché. A chi è che non piace il vino? Penso a pochi di voi. Perfetto per qualsiasi occasione, soprattutto se in compagnia, il vino è la bevanda dal gusto unico e inconfondibile che mette tutti di buon umore. Qualunque cosa decidiate di portare in tavola, la pietanza che sceglierete avrà un vino di accompagnamento su cui contare, che può essere bianco o rosso. Molti studi hanno trattato l’argomento per valutare se questa bevanda può far bene o male alla nostra salute. Vediamo insieme che cosa è emerso da uno degli studi più recenti in merito alla relazione tra vino e rischio di diabete di tipo 2.

Fonte, Inran.it.

Politica del vino, mercato, sostenibilità e degustazioni: il Congresso Assoenologi n. 75 a Verona.
Appuntamento dal 25 al 27 marzo. Sul palco tre Ministri, Patuanelli (Politiche Agricole), Garavaglia (Turismo) e Brunetta (Pubblica Amministrazione). La politica del vino, importante come non mai in questi tempi difficili; i numeri ed i trend di un mercato sempre più complesso da decifrare, interpretare e guidare; la sostenibilità, valore ormai imprescindibile per il vino, in ogni pezzo della sua filiera: sono tanti i temi del Congresso n. 75 di Assoenologi, finalmente pronto ad andare in scena a Verona, dal 25 al 27 marzo, anche per celebrare i 130 anni della più longeva associazione di categoria al mondo, oggi guidata da Riccardo Cotarella. Che venerdì 25 marzo, alle ore 17.45, aprirà i lavori, insieme, tra gli altri, ai vertici di Veronafiere (che ospiterà il Congresso), Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, e con una tavola rotonda guidata dall’anchorman e produttore di vino Bruno Vespa sulla “Tutela e Valorizzazione del patrimonio vitivinicolo italiano”.

Fonte, WineNews.

Assaggiatori di vino: al via un corso organizzato dall’ONAV.
Il corso, che si tiene in orario serale dal 24 marzo al 13 maggio presso la Cave des Onze Communes di Aymavilles, consiste in 16 lezioni con circa 18 ore di teoria, 12 ore di degustazione, una visita in una cantina e 50 vini in degustazione. Alla scoperta dei segreti del vino, dal grappolo alla bottiglia, per imparare a degustare il nettare di Bacco, apprezzandolo in maniera consapevole.
Con questo obiettivo riparte il corso per Assaggiatori di vino organizzato dall’’ONAV (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), giunto alla 18esima edizione che permette di conseguire la Patente di “Assaggiatore di Vino” (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563) e di ottenere la conseguente iscrizione all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Vino. Il corso, che si tiene in orario serale dal 24 marzo al 13 maggio presso la Cave des Onze Communes di Aymavilles, consiste in 16 lezioni con circa 18 ore di teoria, 12 ore di degustazione, una visita in una cantina e 50 vini in degustazione.

Fonte, Aostasera.

I vini delle donne. Storie e degustazioni tutte al femminile.
In Italia il 30% delle cantine è guidata da un’imprenditrice. Sempre più alta la quota rosa legata alle produzioni vinicole, oggi protagonista al Principi di Piemonte. Se i discorsi sulla parità di genere talvolta sanno di retorica da otto marzo, è probabilmente perché la cultura dominante è ancora quella maschile. Soprattutto in alcuni ambienti, dove le donne si trovano in netta minoranza tanto da fare notizia se riescono a raggiungere risultati ragguardevoli, quasi fosse una cosa straordinaria. L’alta ristorazione per esempio. O il mondo del vino, dove pure lavorano tantissime donne capaci. Non senza affrontare problemi: dai recenti dati portati in Senato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, una donna del settore vinicolo su quattordici ha subito violenze, tanto che ora la proposta è quella di promuovere corsi specifici rivolti alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi.

Fonte, Torino – la Repubblica.

Gli eventi del vino in ripartenza.
Dopo due anni, passati in un susseguirsi di rinvii, cancellazioni e rimodulazioni di eventi e fiere del vino in forma ridotta, con regole rigidissime per il contenimento della pandemia, o con l’inserimento di incontri e degustazioni virtuali, il mondo del vino sta davvero ripartendo. I primi segnali li abbiamo avuti, quando nonostante l’imperversare della pandemia, i Consorzi toscani hanno ripreso a viaggiare all’estero (a gennaio i Consorzi del Vino Chianti, del Chianti Classico e del Brunello di Montalcino con propri eventi hanno raggiunto gli USA). In questi giorni, l’agenda degli appuntamenti si infittisce sempre più. Mentre questa settimana a Siena ritorna in presenza l’attesissimo Wine&Siena, che si sta tenendo in questi giorni, subito dopo si apriranno le porte delle Anteprime Toscane, dal 19 al 25 marzo con un lieve slittamento rispetto al programma originario.

Fonte, Siena News

Bollicine rosse, passione da (ri)scoprire.
Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, ma anche Campania: qui si trovano i terroir da cui prendono forma nettari frizzanti color vermiglio. Eccone una carrellata completa, dal più noto Lambrusco, al Brachetto … Pensando a un vino rosso è difficile che ne venga in mente uno frizzante. Eppure i vini rossi frizzanti sono un vero fiore all’occhiello dell’enocultura italiana. È una tipologia prodotta prevalentemente nelle regioni del Nord, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, anche se troviamo alcune chicche anche in Campania. Il processo di produzione è lo stesso dei frizzanti bianchi.Il vino base attraversa la fermentazione primaria in modo simile ai vini fermi e in questa fase prende anche il suo colore quando il succo d’uva viene a contatto con le bucce dei vitigni a bacca rossa.

Fonte, We Wealth.

STAMPA ESTERA

Los espumosos crearán una nueva denominación de origen en dos años.
Los espumosos amparados por la DO Penedès, los Clàssic Penedès, han decidido crear una nueva denominación de origen en el plazo de dos años. Su portavoz, Agusti Torelló Sibili, afirma que quieren apostar por la sostenibilidad económica, social y medioambiental. Los Clàssic Penedès son 100% del Penedès, 100% ecológicos y tienen una crianza mínima de 18 meses. Torelló argumenta así esta decisión estratégica: “No queremos ser una subzona de una DO, ya que tenemos una historia, desde finales del siglo XIX, que nos avala”

Fonte: Vanguardia.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 13 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Tra cantine e vigneti in sella a una bici.
Si chiama 11 giro del vino 5o il nuovo percorso cicloturistico della Piana Rotaliana alla scoperta dell’enogastronomia trentina tra vigneti, cantine, masi storici e agriturismi. È direttamente accessibile dalla ciclabile della valle dell’Adige e in treno.

Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.

La vite è meravigliosa – Il Viandante che scopre il Trasimeno.
Un’Umbria poco umbra quella interpretata dall’azienda Viandante del Cielo sulle rive del lago Trasimeno, a Passignano, ma non per questo meno interessante. Anzi, sembra tracciare una possibile nuova strada da percorrere per una regione enologicamente ricca di carte da giocare ma troppo spesso prigioniera di linguaggi e stilemi sempre gli stessi. Viandante nasce nel 2011 dall’arrivo sul lago del gruppo californiano Skywalker Vineyards, che acquista 24 ettari sulla sponda settentrionale del Trasimeno, restaura il cinquecentesco convento dei cappuccini e lo trasforma in una elegante proprietà e impianta quattro ettari di vigneto di uve internazionali e autoctone, affidando il progetto di fame vino all’esperto enologo Maurizio Castelli.

Fonte: Giornale.

Benessum e Insoglio la fantasia in bottiglia.
Benessùm, in dialetto bolognese ‘Benissimo’. Fu il cantautore Andrea Mingardi al termine di una cena nell’agriturismo Borgo delle Vigne sulle colline di Zola Predosa alle porte di Bologna a suggerire questo nome per il vino di punta della cantina Gaggioli, un Rosso Bologna Doc Riserva base cabernet sauvignon, merlot e syrah prodotto in 3000 pezzi, affinato in legno, acciaio e vetro per 4 anni. «Un nome originale, una espressione tipica del nostro intercalare – dice il patron Carlo Gaggioli (foto in alto) – che ha portato fortuna al vino: va esaurito tutti gli anni». A poca distanza sempre sui Colli bolognesi la cantina Manaresi ha chiamato ‘Duesettanta’ il suo bianco di punta (sauvignon, chardonnay e pignoletto) «dalle parcelle più vocate a 270 gradi sulla collina Bella Vista», e RED (così in caratteri cubitali rossi su fondo nero) il suo Rosso Bologna Doc base Cabernet sauvignon «amichevole, conviviale, spensierato, di grande bevibilità».

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Lorenzo Cesconi Presidente ‘Fivi’.
La Federazione italiana vignaioli indipendenti. È stato eletto a Piacenza durante l’assemblea dei soci. Rinnovato anche il Consiglio direttivo. Cesconi succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni. Ora è presidente di Cevi, Confédération Européenne des Vignerons Indpendants. Lorenzo Cesconi, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda con 20 ettari di vigneto tra la zona di Pressano e la Valle dei Laghi.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

L’ora dei rossi Grande Chianti in passerella.
Un Chianti per quattromila. Era stato così, l’ultima volta prima dello sconquasso da pandemia: folla e file, tanti giovani e tante donne, due anni fa alla Fortezza da Basso di Firenze (nella foto in alto) per assaggiare le ultime novità proposte dalle aziende grandi e piccole del “Grande Chianti”, la Docg più vasta, la corazzata da 100 milioni di bottiglie. Covid permettendo, perché attenzione, il contagio non si è spento, ci sperano ancora gli organizzatori di Chianti Lovers, in scena ancora una volta nei vasti padiglioni della cinquecentesca Fortezza di città. Appuntamento domenica 20, in vetrina Chianti docg e Morellino di Scansano, un tandem che si è formato per l’occasione da qualche anno, già sperimentato di nuovo poche settimane fa al Vinexpo francese, e che comunque sembra funzionare, viste le affinità anche tra i vini proposti.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Italia top nel mondo per produzione.
Si tirano le somme. La vendemmia 2021 è stata ottima. Sono stati prodotti 50 milioni di ettolitri di vini e mosti. L’Italia resta primo produttore di vino al mondo.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Sangiovese e Albana gioielli romagnoli della Merlotta.
La Romagna del vino sta riscoprendo la sua vocazione bianchista grazie soprattutto all’Albana, uva vigorosa e di personalità, declinata fino a pochi anni fa solo in versione dolce-passita e adesso rilanciata come bianco secco dal frutto generoso e di grande freschezza. E pure come bollicina metodo classico o spumantizzata in autoclave (charmat) con ottimi risultati. Tenuta Merlotta è bandiera del territorio imolese. 45 ettari di vigna sulle colline tra Dozza e Montecatone, curate come giardini. Bella storia di famiglia. Nel 1962 Paolo Minzolini e Giovanna Mimmi, storici fondatori, iniziarono a lavorare come mezzadri alla Merlotta. II 28 novembre 1983, dopo vent’anni di duro lavoro, realizzarono il sogno di acquistare la tenuta.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Il super Lambrusco di Lombardini.
II rosso sul podio. II Lambrusco ‘C’era una volta’ della Cantina Lombardini di Novellara (RE) ha vinto come Best of show alla 30esina edizione di Mundus Vini in Germania.

Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

La Toscana brilla all’edizione 2022 di «Opera Wine».
Dalla collaborazione di Veronafiere e Vinitaly con la prestigiosa rivista americana Wine Spectator, nel 2012 nasce Opera Wine, l’evento esclusivo che offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i migliori vini italiani. La classifica viene redatta dagli esperti di Wine Spectator, testata che costituisce un’autorità riconosciuta a livello internazionale nel settore vitivinicolo. Il mondo del vino italiano ripartirà proprio da Vinitaly 2022: dal 10 al 13 aprile a Verona. L’anteprima sarà appunto “Opera Wine 2022”, la degustazione organizzata da Veronafiere e Vinitaly, con i vini selezionati dalla rivista internazionale. Saranno 130 le cantine dell’edizione 2022, che sarà ospitata il 9 aprile a Verona alle Gallerie Mercatali. In una fotografia che racconta, per Regioni, territori, denominazioni ed annate diverse, la qualità diffusa del vino italiano.

Fonte, Libero Quotidiano.

Anche il vignaiolo friulano trai 100 giovani più influenti.
Prestigioso riconoscimento per Alessandro Rotolo, 27 anni, a capo di Schiopetto e Volpe Pasini La rivista Forbes lo definisce «già un’istituzione del settore». L’imprenditore: umiltà e dedizione Anche il vignaiolo friulano tra i 100 giovani più influenti. Lui resta con i piedi per terra e predica umiltà. Ma il riconosci/ mento che ha ottenuto, essere inserito nell’elenco dei 100 giovani più influenti d’Italia da parte della rivista Forbes, è di quelli che davvero possono far svoltare una vita e una carriera. Il friulano Alessandro Rotolo, 27 anni, è l’unico vignaiolo a essere presente tra i 100 eccellenti, i 100 di cui si parla già oggi e che diventeranno delle celebrità o comunque dei leader nei loro settori di competenza in un futuro non troppo lontano. Per il quinto anno consecutivo, Forbes Italia ha redatto la sua classifica dei 100 under 30, dedicata ai giovani che con le loro idee stanno cambiando il mondo.

Fonte, Messaggero Veneto.

Duino Aurisina è capitale delle Città del vino, entra San Giovanni al Natisone.
Da ieri il mondo dell’enoturismo italiano guarda al Friuli Venezia Giulia: Duino Aurisina ha infatti assunto ufficialmente il suo ruolo di Città italiana del vino ricevendo il testimone da Barolo. Una candidatura, quella del borgo giuliano, che è stata giudicata la migliore dall’associazione nazionale Città del vino anche in virtù del suo coinvolgimento del resto del territorio regionale. Basti pensare che fino a novembre si svolgeranno una trentina di eventi, anche in provincia di Udine, Pordenone e Gorizia. E a testimoniare questa unità d’intenti la presenza al castello di Duino, durante la cerimonia ufficiale, di numerosi sindaci o loro delegati con la fascia tricolore. D’altronde la “famiglia” delle Città del vino in regione sta continuando a crescere: ha infatti iniziato il suo percorso di candidatura San Giovanni al Natisone, che quando sarà accolto sarà il 30° Comune aderente oltre a 4 Pro loco.

Fonte, Messaggero Veneto.

Borgo Veritas, i vini sfidano la crisi Aperto un punto vendita in Austria.
Inaugurato a Villach guardando al mercato locale e tedesco II fondatore dell’azienda: «C’è una nuova sensibilità nel modo di intendere l’enologia». Da Brugnera alla conquista del mercato europeo di lingua tedesca: l’azienda Borgo Veritas lancia il cuore oltre l’ostacolo e sfida ansie e timori per portare i suoi vini all’estero nel nuovo punto vendita “Weinhandel Borgo Veritas”. Un progetto avviato nei dettagli, al quale Leonardo Mascherin, fondatore di Borgo Veritas, ha lavorato con impegno, sperando che il peggio della pandemia fosse ormai alle spalle. Non poteva immaginare che nell’Europa senza guerra da settantasette anni, un conflitto scoppiasse in queste settimane. «Con grande emozione e orgoglio tagliamo il nastro inaugurale a Villach  ha detto Leonardo Mascherin. Ringrazio quanti sono qua, per noi, le mie collaboratrici e la mia famiglia.

Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.

Duino Aurisina debutta da “Città del vino 2022” fra decine di sindaci.
Al via il ciclo di eventi che metterà in vetrina il territorio per tutto l’anno, II simbolico testimone ricevuto da Barolo Ugo Salvini. Si è aperta con un minuto di silenzio e con tutti i presenti in piedi, «per le vittime della guerra e un pensiero contro la violenza», la cerimonia di insediamento del Comune di Duino Aurisina quale “Città italiana del vino 2022”, tenutasi ieri mattina al Castello di Duino. È il primo atto ufficiale di un ciclo di eventi che metterà lo stesso territorio di Duino Aurisina, l’area triestina e l’intera regione in primo piano, su scala nazionale, per un anno intero, e che garantirà alle eccellenze vinicole e non solo del Fvg una vetrina di assoluto prestigio. «Abbiamo allestito più di 30 appuntamenti — ha spiegato il vicesindaco di Duino Aurisina Massimo Romita, rivolgendosi a una sala gremita, nella quale spiccavano le fasce tricolori di decine di sindaci della regione.

Fonte, Piccolo Trieste.

Un evento per degustare i migliori vini delle donne – I vini delle donne Storie e degustazioni tutte al femminile.
I vini delle donne Storie e degustazioni tutte al femminile di Valentina Dirindin Sei discorsi sulla parità di genere talvolta sanno di retorica da otto marzo, è probabilmente perché la cultura dominante è ancora quella maschile. Soprattutto in alcuni ambienti, dove le donne si trovano in netta minoranza tanto da fare notizia se riescono a raggiungere risultati ragguardevoli, quasi fosse una cosa straordinaria. L’alta ristorazione per esempio. O il mondo del vino, dove pure lavorano tantissime donne capaci. Non senza affrontare problemi: dai recenti dati portati in Senato dall’Associazione nazionale Donne del Vino, una donna del settore vinicolo su quattordici ha subito violenze, tanto che ora la proposta è quella di promuovere corsi specifici rivolti alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi. Qualche passo avanti nella direzione di una maggiore parità si sta facendo anche in cantina.

Fonte, Repubblica Torino.

II vino e i suoi nuovi mercati.
Tra i temi trattati, anche la sostenibilità e la resilienza nel vigneto Chiude con un interessante convegno sul comparto vinicolo la 279sima fiera Pessima di Manduria. Oggi alle 17 esponenti del mondo accademico, operatori di mercato e istituzioni si ritroveranno nel padiglione delle conferenze a discutere sul tema “La new economy del vino tra sostenibilità e mercati”. L’organizzazione dell’incontro è firmata da Coldiretti Puglia, presente alla campionaria con un suo stand. Dopo di Gregorio Pecoraro e Mauro Baldari, rispettivamente sindaco e assessore all’agricoltura del Comune di Manduria, aprirà la serie delle relazioni Domenico Bosco. responsabile nazionale dell’ufficio vitivinicolo di Coldiretti, che illustrerà il quadro normativo che regola il mondo del vino in relazione al perseguimento della sostenibilità in tutta la filiera vitivinicola.

Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.

Un nuovo progetto delle Donne del Vino di Puglia.
Mai come in questi due ultimi anni la parola futuro ha assunto un valore particolare: incertezze e paure dovute alla pandemia e agli ultimi eventi in Ucraina hanno reso difficile fare progetti a lungo termine. Eppure, la vita fa il suo corso e proprio nelle fasi più difficili è importante investire buoni sentimenti e giuste intenzioni. È con questi presupposti che la delegazione pugliese delle Donne del Vino, guidata da Marianna Cardone, ha accolto e abbracciato il progetto formativo ideato da Pia Donata Berlucchi per sensibilizzare i giovani al bere consapevole. Un progetto di grande valore sulla cultura del vino nella storia, tanto che una delle scuole – il liceo Marzolla Leo Simone Durano e in particolare la sezione Liceo Classico B. Marzolla è stato coinvolto dall’ iniziativa organizzata per la giornata delle Donne del Vino 2022, il cui tema nazionale quest’anno è “Donne, Vino e Futuro”.

Fonte, Salento in tasca.

Ais Lecce ha proposto un viaggio nel mondo dello Champagne, guidati da Alberto Lupetti.
Dopo 25 mesi si torna a parlare di Champagne a Lecce con l’Associazione Italiana Sommelier che ha proposto una serata evento caratterizzata dalla presenza di un ospite prestigioso: Alberto Lupetti. La delezione leccese, guidata da Amedeo Pasquino ha, infatti, organizzato, negli spazi del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi, la Masterclass Champagne Ar Lenoble con uno dei più grandi esperti italiani di bollicine francesi alla presenza della responsabile della distribuzione in Italia dell’azienda francese, Alissa Ottolini. Lupetti ha scelto questa piccola maison e la sua tradizione familiare per illustrare agli amici di Ais e agli appassionati leccesi la grande maestria enologica dei vignerons d’ Oltralpe.

Fonte, Salento in tasca.

Primitivo di Manduria: i numeri del 2021.
II 2021 ha fatto segnare una nuova crescita per il Primitivo di Manduria, con un +7,2% rispetto al 2020. Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono questi i numeri registrati nell’anno appena concluso dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo -afferma la presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli- E’ un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale si concentrano fenomeni di imitazione e contraffazione.

Fonte, Salento in tasca.

Il Nero d’Avola ambasciatore di Sicilia L’ex “proletario” alla conquista dell’Italia.
L’evento a Milano promosso dal Consorzio Vini Doc Il Nero d’Avola ambasciatore di Sicilia L’ex “proletario” alla conquista dell’Italia Progetti e prospettive proletario che con fatica e sudore ha gliere gli incastri più arditi per scopri in una sfida che ha le sue radici conquistato terreno e consensi. ‘Il re connubi fino a ieri impensabili. Nero D’Avola-osserva Antonio Rallo, “Dalla parte degli infedeli” direbbe in un patrimonio unico presidente del Consorzio di Tutela Vi- Sciascia. Vini DocSicilia ha raggiunto un ottimo Nero d’Avola è il “testimone” a Antonio Siracusano risultato dal punto di vista prodotti- bacca rossa più importante della Sicivo, grazie alle condizioni climatiche. Il profondo rosso di Sicilia.

Fonte, Gazzetta del Sud.

Wine&Siena, che debutto Il Santa Maria diventa il tempio della ripartenza – ‘Wine&Siena’, un battesimo con il botto.
10 ‘WineeSiena’, un battesimo con il botto Grande affluenza per il primo giorno della kermesse. E oggi si continua con degustazioni d’autore e percorsi sensoriali. II ‘Ristorante Walter Redaelli’ ha vinto il premio ‘Tra Borghi e Cantine’ promosso da Confcommercio. Grande affluenza per il debutto di WineeSiena, sia per le degustazioni che talk e masterclass. Ieri mattina è stato premiato anche il ristorante che ha vinto il percorso di ‘Tra Borghi e Cantine – I Sentieri del Gusto’, promosso da Confcommercio Siena, percorso da cui è nata pure la guida Tra Borghi e Cantine edita da Luca Betti editore. II ‘Ristorante Walter Redaelli’ è il vincitore dell’edizione 2021 del cartellone. Redaelli ha iniziato la sua carriera a Milano al ristorante di Gualtiero Marchesi.

Fonte, Nazione Siena.

Gli studenti dello Iuav per dare nuova vita alla strada del Prosecco.
L’accordo con l’università Gli studenti dello Iuav per dare nuova vita alla strada del Prosecco. Gli studenti dello Iuav e una ricerca per ripercorrere la «Strada del Vino Bianco», oggi diventata «Strada del Prosecco», per valorizzare il territorio e il paesaggio delle colline patrimonio dell’umanità. E’ un progetto che parte dal passato quello che coinvolge l’ateneo veneziano e l’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana che dovranno re-immaginare il ruolo delle botteghe sparse lungo la vecchia strada che collega Conegliano a Valdobbiadene. La ricerca partirà dagli archivi di Giuseppe Schiratti e Giuseppe Mazzotti che, nel 1966 inaugurarono la prima strada del vino italiana toccando nel suo percorso osterie e botteghe oggi spesso chiuse.

Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Fra Carso e Champagne Cinque vini per il papà.
In occasione della ricorrenza del 19 marzo abbiamo chiesto a Manuele Duse, giovane sommelier del ristorante Harry’s Piccolo, due stelle Michelin di Trieste, qualche suggerimento per un “pensiero” fuori dagli schemi Fra Carso e Champagne Cinque vini per il papà Claudio Dc Min lasse 1991, triestino, Manuele Duse è il sommelier del ristorante Harry’s Piccolo, due stelle Michelin nei cuore di Trieste, affacciato sulla splendida Piazza dell’Unità: «Mi hanno sempre appassionato il mondo del vino e quello della sala perché sono un mondo in continua evoluzione e, infatti, dopo aver concluso la scuola alberghiera e poi il corso di sommelier, mi sono incamminato verso quella strada. Ho cominciato da Trieste per poi proseguire in un paio di ristoranti stellati in regione, con il sogno però di tornare sempre nella mia amata città ed esserci riuscito, cinque anni fa, e in un contesto del genere è un sogno che si realizza. I vini che amo? Sono quelli mi emozionano e mi piace cercare di trasmettere al clientele stese sensazioni».

Fonte, Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.

Accordo tra VeGal e la cantina Villa Bogdano per tutelare la biodiversità del bosco di Lison.
L’area protetta di 6 ettari nelle campagne portogruaresi risale al 1200. All’interno vivono rapaci e un raro anfibio: l’ululone dal ventre giallo Accordo tra VeGal e la cantina Villa Bogdano per tutelare la biodiversità del bosco di Lison Individuate le possibili minacce per il sito come le specie foreste e le soluzioni da attivare. Un patto per tutelare ciò che resta dell’antico bosco di Lison, riserva naturalistica tra le campagne portogruaresi le cui origini affondano nel Medioevo. L’accordo è stato siglato tra la cantina Villa Bogdano 1880, nella cui tenuta sorge il bosco, e il VeGal. Quest’ultimo è l’ente di sviluppo del Veneto Orientale. Nonché partner di Engreen, progetto europeo inserito nel programma di cooperazione Interreg Italia — Slovenia, con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le infrastrutture verdi. Di Engreen farà parte anche il progetto pilota sul bosco di Lison, che si estende per circa sei ettari sulle rive dell’omonimo corso d’acqua.

Fonte; Nuova Venezia

La famiglia: «Vogliamo evitare che questo luogo scompaia».
Della tenuta che si estende su 190 ettari, 110 sono vigneti dove si produce Tai, Glera ma anche Refosco e Peduncolo È stata reimpiantata la Malvasia Villa Bogdano 1880 (nota anche come Tenuta Planitia, proprio in onore del bosco planiziale) sorge a Lison di Portogruaro, con accesso da via Frassinella. I fondatori della tenuta sono Domenico Veronese e Lucio Tessari, che hanno avviato la loro esperienza imprenditoriale oltre cinque anni fa. La tenuta si estende su un’area di circa 190 ettari delimitata da due fiumi, che ne hanno rappresentato un elemento di forza, perché hanno permesso di mantenere nei secoli le caratteristiche originarie del terreno. I 110 ettari di vigneti affondano le radici in un terreno argilloso e calcareo.

Fonte: Nuova Venezia.

Anche il comparto vitivinicolo in difficoltà, i timori della cantina di Rauscedo.
Mancanza di materie prime e aumento del costo dei fertilizzanti stanno mettendo a dura prova i produttori.

Fonte, Telefriuli.

Nasce Bibo: la cantina digitale per birre artigianali e vini naturali.
Nasce tra Roma e Milano la startup chiamata Bibo, ed è proprio nelle due città che il marchio lancia ufficialmente i suoi servizi. L’idea è accattivante: una cantina digitale (da vini ad aperitivi) pronti da bere. Dopotutto chi lo ha detto che velocità e qualità debbano necessariamente essere agli antipodi? L’idea di fondo è quella di effettuare consegne rapide, servendo però i prodotti a temperatura giusta. Un servizio attivo tutti i giorni, fino alle 3 di notte nei fine settimana. Lo scopo dell’app è quello infatti di diventare un punto di riferimento per appassionati e bevitori occasionali. Un leader italiano nel settore del beverage q-commerce, per offrire soluzioni a chi dovesse organizzare cene, aperitivi e – perchè no – una serata romantica o da soli. A breve dovrebbe anche essere introdotta la funzionalità abbonamento, con una selezione di prodotti diversa calibrata sulla base delle preferenze dell’utente grazie anche all’aiuto del machine learning.

Fonte, Techprincess.

Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali.
Sta per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. La manifestazione si svolgerà nell’ampia location di Spazio Novecento nel quartiere Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie

Fonte, Roma Today.

Vino: Federbio, settore in crescita, si investa in ricerca.
“FederBio ha sottoscritto il manifesto del ‘vino buono, pulito e giusto’ su cui si è attivata l’iniziativa di ‘Sana slow wine fair’ perché i tre pilastri a cui si fa riferimento, cioè sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale, sono i fondamenti del biologico”. Sono le parole di Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio, la federazione creata nel 1992 dalle organizzazioni italiane del biologico e del biodinamico con l’obiettivo di costituire un organismo unitario di rappresentanza. Federbio lavorerà in collaborazione con Bologna Fiere, Confcommercio Ascom e con Slow Food per l’organizzazione di ‘Sana slow wine fair’, la prima fiera internazionale del vino biologico, a Bologna dal 27 al 29 marzo, alla quale parteciperanno 500 cantine espositrici.

Fonte, Ansa.

Export. Con guerra tra Russia e Ucraina a rischio business da 400 milioni di euro.
La guerra in corso tra Russia e Ucraina mette a rischio un giro d’affari vitivinicolo che per l’Italia vale 400 milioni di euro. Lo ha affermato Wine Monitor-Nomisma sottolineando come l’Italia, come primo fornitore di entrambi i Paesi coinvolti nel conflitto, sia fortemente esposta verso questi due mercati rispetto ad altri competitor come Francia e Spagna. Nel 2021, la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% sul 2020) mentre in Ucraina i numeri sono inferiori ma in crescita (+200% in 5 anni) a 56 milioni di euro, per un aggregato di circa 400 milioni di euro. Per Francia e Spagna, il “danno emergente” derivante dal conflitto è più ridotto: 217 milioni di euro per i francesi, 146 milioni per gli spagnoli, vale a dire rispettivamente il 2% e 5% dell’export totale di vino, rispetto al 6% degli italiani.
Fonte, Gambero Rosso.

Con le sanzioni crescono i settori in crisi: dal vino al pesce. Batosta ristorazione e turismo. Lo studio.
Crescono i settori in crisi del Made in Italy. La mappa geo-politica dei prodotti alimentari a rischio in queste ore di rinnovate sanzioni dell’Ue e di contro-sanzioni in arrivo dalla Russia si aggiorna in continuazione: dal vino al pesce fino alla pasta e alle farine, il quadro disegna un affanno crescente soprattutto per i due settori terminali dell’approvvigionamento, la ristorazione , soprattutto quella collettiva (ospedali, scuole, mense) e il turismo. Seguendo il file rouge di un aggiornato studio di Alleanza coop depositato al Mise nel corso dell’incontro con la task force voluta dal ministro dello Sviluppo, Giorgetti, il flusso di export già fortemente ridimensionato nel 2014 per carni bovine e suine, pollame, pesce, formaggi e latticini, frutta e verdura si aggraverà ulteriormente. E con le nuove contro- sanzioni russe e l’esclusione delle banche dal sistema Swift, lo stop si allargherà inevitabilmente a quelle filiere alle quali ancora oggi era consentito l’ingresso nel mercato; tessile, arredamento, calzature, vini e altre bevande alcoliche.

Fonte, Secolo d’Italia.

Da Jefferson ai neo-guru del vino, il rosso di Gattinara strega gli Usa.
Gli Stati Uniti guardano a Gattinara e al suo vino. Non è una novità che il mercato Usa sia uno di quelli che più apprezza la Docg vercellese che esporta verso il mercato a stelle e strisce oltre il 40% della propria produzione. Un legame consolidato, con aziende che sono negli Stati Uniti da 50 anni, passato anche attraverso difficoltà come la pandemia e i dazi dell’amministrazione Trump.

Fonte, La Stampa.

Situazione in Ucraina: nel mirino di Putin olio, vino e pasta italiani.
L’alimentare è nel mirino delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alla sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. Questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento al decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE per l’invasione dell’Ucraina che “sarà avvertita” spiega Mosca nelle aree più “sensibili per coloro a cui si rivolge” con una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import, di prodotti finiti e materie prime. In pericolo per l’Italia ci sono le vendite degli elementi base della dieta mediterranea come vino, pasta e olio in Russia, che sono scampati all’embargo, ed hanno raggiunto lo scorso anno il valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto al 2020, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat.

Fonte: lentepubblica.

Quando il vino è Top.
La Puglia del vino si fa sempre più strada come importante territorio di eccellenza, conquistando non solo i consumatori finali ma trovando anche un riconoscimento sempre più ampio presso la critica internazionale. Seppure in un periodo ancora difficile per la situazione legata al Covid e alle vicende internazionali, il mondo del vino cerca di ripartire e far da traino all’economia locale. Il primo trimestre di questo 2022 ancora incerto si arricchisce di riconoscimenti molto importanti che danno lustro non solo alla singola azienda ma all’intero territorio. Nero, il vino icona della cantina, la cui nascita circa un ventennio fa ha rappresentato un punto di svolta nell’enologia pugliese, si attesta anche quest’anno tra i migliori rossi del Belpaese, come conferma l’attesa classifica annuale della rivista Gentleman (magazine di Class Editori, in edicola insieme a Milano Finanza) che incrocia i punteggi delle sei più prestigiose guide italiane del vino: Vini d’Italia Gambero Rosso, AIS Vitae, Bibenda FIS, Annuario Luca Maroni, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d’Italia DoctorWine. La somma dei risultati ottenuti da Nero lo inserisce di diritto tra i 100 Migliori vini rossi d’Italia.

Fonte: Corriere Salentino.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 12 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni.
Oggi è l’ultimo giorno di apertura EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni EnoliExpo, per ora è un successo. Se l’azienda aveva annunciato gin due mesi fa il quasi sold out per spazi degli espositori, il primo evento di questo periodo in Fiera del Levante ha visto in questi giorni anche una serie di convegni piuttosto seguiti, di cui si fa menzione anche sui social, e tanta gente per visitare. Addetti ui lavori, sì, ma anche semplici curiosi: già al mattino, ieri, diverse file per poter accedere n EnoliExpo. La fiera dell’olio e del vino è ripartita dopo l’edizione del 2019, che fu l’ultima pre-pandemia, prima del lockdown e delle misure di distanziamento sociale. Oggi sarà l’ultimo giorno per poter visitare la fiera, che resterà aperta per tutta la giornata.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari

Grappe più green.
I risultati 2021 della distilleria indicano ricavi oltre 22 milioni di euro. E la stima del primo semestre 2021 è di 15 milioni di fatturato. Investiti oltre 2 milioni di euro in impianti per la produzione di energia pulita di Alessandro Bozzi Valenti Già a metà anno, nel bilancio semestrale, saranno pronti a varcare la soglia dei 15 milioni di euro di fatturato, a fine anno chissà. Così dicono le previsioni, supportate da numeri che caratterizzano un percorso che si sta esprimendo – per usare una metafora musicale – in assoluto “crescendo”. D’altronde anche la grappa, come la musica, «è emozione, cultura, espressione del Made in Italia» dice Roberto Castagner. E? non a caso quanto prodotto dal Distillificio che porta il suo cognome, con sede a Visnà di Vazzola in provincia di Treviso, vale il 15% dell’intera produzione di grappa, che è pari a circa 30 milioni di bottiglie l’anno.

Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.

In cantina – Exploit di Brunello Case Basse.
I 16 millesimi passati in asta hanno registrato una rivalutazione media del 75% Exploit di Brunello Case Basse di Cesare Pillon La valutazione più convincente della qualità di un vino è il prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per berlo. La tabella di questa settimana testimonia l’esistenza di un Brunello di Montalcino che alle aste spunta prezzi più alti perfino delle mitiche Riserve Biondi Santi. E il Brunello di Case Basse, l’azienda che il trevigiano Gianfranco Soldera aveva creato nel 1972, abbandonando Milano e una fortunata carriera di broker assicurativo. Questo straordinario Brunello però non esiste più: prima di morire nel 2019 precipitando fuori strada con la sua auto nei vigneti di Montalcino, Soldera aveva deciso di non commercializzare più il suo vino con la prestigiosa Docg Brunello ma con la generica denominazione Igt Toscana precisando però che si tratta di Sangiovese al 100%.

Fonte: Milano Finanza.

In pericolo l’export dei vini “Meno 20% per gli spumanti”.
Con l’Italia primo fornitore di vino in Russia e Ucraina (400 milioni l’export nel 2021), la guerra colpisce pesantemente il settore. Danni più consistenti per alcune categorie: -20% previsto per gli spumanti, -13% per altri vini frizzanti.

Fonte: Stampa.

L’Irpinia presente al Vinitaly 2022?
Carmela Cerrone I, Irpinia come il resto del pianeta oltre le problematiche mondiali, ha da risolvere qualche questione in casa. Ovviamente non è il male maggiore. Nonostante i tempi bui la sua qualità primeggia nel mondo. Grazie all’impegno delle donne e uomini irpini. L’Irpinia del “Vino” e non solo, aspetta con ansia e fermento brioso questo importante appuntamento di aprile dal 9 al 13 a Verona presso Veronafïere. In queste ultime ore lo scenario sta cambiando in modo inaspettato e crescono le incertezze. Si farà il Vinitaly? Questa mattina ho fatto un giro di telefonate tra i produttori Irpini e il clima è di assoluta incertezza ma tanta voglia di fare. “I problemi interni sono poca cosa, come in tutte le famiglie ci sono discussioni ma, seduti ad un tavolo con un buon bicchiere di vino e per grazia di Dio in Irpinia non manca, risolveremo tutto”.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Aperte le iscrizioni Assaggiatore di vino, al via il corso Onav.
Sono aperte le iscrizioni al corso di assaggiatore di primo livello messo in programma da Onav Sondrio. Il corso, con inizio fissato per i131 marzo, è articolato in 15 lezioni teorico-pratiche il lunedì e il giovedì di circa 2 ore ciascuna. Dopo le 15 lezioni è prevista la sessione d’esame con una prova teorica a quiz e la prova pratica di degustazione di 5 vini. Ogni serata sarà guidata da esperti degustatori-formatori Onav o da preparati enologi e permetterà sempre di degustare almeno 4 vini, di cui almeno 2 valtellinesi. Complessivamente saranno degustati oltre 60 vini. Particolarità di questo corso rivolto a tutti, anche a chi è privo di qualsiasi esperienza nel campo del vino, è la possibilità di frequentare alcune cantine valtellinesi per lo svolgimento di parte delle 15 lezioni, così da poter conoscere e approfondire, oltre l’arte dell’assaggio e della degustazione, anche la nostra realtà vitivinicola.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti.
Sono positivi i risultati ottenuti dal progetto della Fojanini che garantisce il prodotto, la salute e l’ambiente Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti. Risalgono al 20121e prime sperimentazioni della Fondazioni Fojanini per la gestione della tignoletta della vite nei vigneti della provincia di Sondrio. E oggi, dopo dieci anni di sperimentazione e di utilizzo della cosiddetta «confusione sessuale», è il momento di tracciare un bilancio. Che, secondo gli esperti della Fondazione Fojanini, è positivo. Martino Salvetd, responsabile del settore Difesa fitosanitaria della Fojanini, spiega alcuni dettagli tecnici: «La tignoletta della vite è uno dei principali insetti dannosi per il vigneto; la sua dannosità consiste nel fatto che larvette di questo lepidottero (farfallina) sono in grado di danneggiare le uve e causare danni soprattutto qualitativi, determinando l’insorgenza di marciumi di diverso tipo.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

I vignaioli d’alta quota si fanno conoscere Degustazioni da Base – In altissimo i calici.
Domani e lunedì negli spazi Base cinquanta vignaioli di montagna presentano i loro prodotti con pani e formaggi d’alpeggio E c’è spazio anche per il cinema grazie al Trento Film Festival 1 una settimana che in enoteche, cinema, librerie, panifici di Milano si alzano i calici nel segno della montagna. II merito è dei 5o Vignaioli Indipendenti del Trentino e dell’Alto Adige i quali, per la prima volta, sono scesi insieme in pianura per far conoscere lo spirito delle terre alte. Ci vuole eroismo a coltivare la vite lassù: l’uomo deve scendere a patti con una natura in apparenza difficile. II culmine della «missione milanese», alla quale partecipa il Trento Film Festival (in calendario dal 29 aprile all’8 maggio nel capoluogo trentino), sarà domani e dopo, negli spazi di Base e Cariplo Factory, in zona Tortona.

Fonte, Corriere della Sera Milano.

Cibo e creatività per l’eccellenza.
Centimetro zero La locanda del terzo settore a Spinetoli Cibo e creatività per l’eccellenza. Cibo genuino e creatività annullano le distanze: la locanda del terzo settore Centimetro zero a Spintoli, nel Piceno, è nata con questo scopo. Il ristorante (www.locandacentimetrozero.it) è il risultato di un progetto più ampio che supporta ragazzi con disabilità, partito nel 2015 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Alla base ci sono autoproduzione, recupero creativo e prodotti a “centimetro zero”, protagonisti del menu che arrivano dall’orto dietro l’angolo

Fonte, Corriere Adriatico Ancona.

Miglior Pecorino d’Italia Il premio al Canapale della cantina Centanni.
Centanni sulla Valdaso si aggiudica il premio miglior Pecorino d’Italia 2022E1 prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina della famiglia produttrice del vino che nasce dalla ricchezza delle terre al confine tra Ascoli e Fermo. È il Canapale il miglior Pecorino, decretato vincitore su 10mila vini in concorso, prodotti da1300 cantine d’Italia. Il riconoscimento è conseguente alla selezione di vini della Guida Annuario dei migliori vini italiani 2022, redatta da Luca Maroni, critico di settore (nonché autore della voce Degustazione del vino sull’enciclopedia Italiana Treccani). Il Canapale, intitolato alla vecchia porta del paese montefiorano, è un vino biologico coltivato e vinificato in Valdaso.

Fonte, Corriere Adriatico Fermo.

La tesi «Il vino si beve anche con gli occhi. E le etichette parlano».
Sempre più aziende si rivolgono a designer o artisti per realizzare la linea di packaging. E c’è chi li studia ZI Siamo nel campo delle tecniche di comunicazione, del marketing e persino della psicologia, ma le implicazioni economiche sono il passo immediatamente successivo. Lo dice lo studio realizzato da una giovane studentessa, Elisa Daglio, di Borghetto Borbera, che ha redatto una tesi da 110 per la triennale all’Accademia Belle Arti di Genova, indirizzo progettazione artistica per l’impresa (relatore il professor Edoardo Cavazzuti). Il titolo: “Bere con gli occhi, il vino comunica visualmente”. L’analisi Partendo dall’analisi delle etichette utilizzate dalle aziende vitivinicole della zona di Gavi, Val Borbera e Tortona, intrecciandola con la letteratura disponibile sul tema, la tesi porta a dire che il packaging conta, eccome: «L’etichetta è il biglietto di presentazione di un vino, è quella che colpisce l’attenzione del consumatore dagli scaffali di un supermercato o di una enoteca, ma influisce addirittura sull’esperienza sensoriale, sul gusto».

Fonte, Piccolo di Alessandria.

Vini, la grande frenata delle esportazioni “Siamo ritornati a livelli da lockdown”
L’export del vino biellese risente della guerra in Russia con il conseguente blocco delle spedizioni, senza contare l’aumento dei costi dovuto all’impennata del gasolio e del gas. «Questi ultimi sembrano fattori da poco – spiega Massimo Pastoris dell’azienda agricola Pastoris di Viverone —, ma in realtà incidono tantissimo sulla vendita finale a causa dell’aumento del prezzo di ogni bottiglia. Sul fronte dell’export, inoltre, non vi sono notizie buone: con la crisi in Russia da qualche settimana si sono bloccate le vendite e, in generale, anche la nostra produzione che andava verso altri mercati è rallentata decisamente». L’Erbaluce del Basso Biellese viene sostanzialmente venduto sul mercato nazionale, ma un 10% circa è destinato all’estero: «Sia ben chiaro – continua Pastoris—: non tutto il prodotto va in Russia, anzi. Ma ciò che ci preoccupa è il rallentamento generale delle vendite.

Fonte, Stampa Biella.

I nebbioli di Gattinara conquistano gli Usa all’OperaWine 2022 – Da Jefferson ai neo-guru del vino Il rosso di Gattinara strega gli Usa.
Gli Stati Uniti guardano a Gattinara e al suo vino. Non è una novità che il mercato Usa sia uno di quelli che più apprezza la Docg vercellese che esporta verso il mercato a stelle e strisce oltre il 40% della propria produzione. Un legame consolidato, con aziende che sono negli Stati Uniti da 50 anni, passato anche attraverso difficoltà come la pandemia e i dazi dell’amministrazione Trump. Ultimo attestato di stima: nella selezione di Wine Spectator delle etichette ufficialmente protagoniste dell’11 a edizione di OperaWine 2022 c’è un Gattinara. È il San Francesco Riserva 2017 di Antoniolo, selezionato per la degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona dedicata agli operatori. Si tratta del quinto anno di fila che l’etichetta di Antoniolo è selezionata per l’evento di anteprima a Vinitaly con 130 proposte che rispecchiano la produzione italiana.

Fonte, Stampa Vercelli.

Un Salice Salentino che accarezza il mito di «Aiace».
Il Salice Salentino è tra le più storiche denominazioni regionali e se non la prima in ordine temporale di istituzione, è sicuramente tra le più conosciute. Nata nel 1976, la prima DOC pugliese, quella del San Severo, è del 1968, è quella che negli anni si è conquistata una riconoscibilità non solo nazionale ma soprattutto internazionale. In una regione dominata prevalentemente dalle Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT) che rappresentano la quota prevalente delle nostre produzioni, la vita delle denominazioni non é affatto facile. La DOC Salice Salentino può contare dalla sua un territorio tra i più vocati del Salento ed una composizione ampelografica tra le più equilibrate. Infatti il Negroamaro con aggiunta La bottiglia dello per cento di Malvasia Nera è quanto di me- Aiace 2019 glio si possa ottenere da ambedue le uve.

Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Aziende pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei “vini lenti’.
Dal 27 al 29 marzo “Sana Slow Wine Fire” promossa da BolognaFiere con La direzione di Slow Food Nazareno DINOI Vini pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei ‘vini lenti”, la manifestazione enologica dedicata «al vino buono, pulito e giusto» organizzata da BolognaFiere dal 27 al 29 marzo con la direzione di Slow Food. “Sana Slow Wine Fair”questo il nome della rassegna che potrebbe togliere splendore alla regina delle fiere di settore, la “Vinitaly” di Verona, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition (l’alleanza dei vini lenti) e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi, all’1l di marzo hanno già confermato la loro partecipazione 22 produttori della Puglia, di cui 15 in biologico certificato e uno in biodinamico certificato.

Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.

Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo.
Fra Intesa Sanpaolo, il Consorzio e Irvo Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di tutela vini doc Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto regionale del vino e dell’olio (Irvo) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al «pegno rotativo sui vini doc», la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito.

Fonte, Giornale di Sicilia.

Vino L’export vola a 7 miliardi di euro È record assoluto.
Italia superpotenza mondiale grazie al traino di Dop e sparkling • Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. 11 2021 si chiude infatti in crescita de112,4 % in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi, in un anno fortemente condizionato dalla revenge spending (la spesa di rivalsa), il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, +7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Dop, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop del Belpaese rappresentano oggi due terzi delle esportazioni in valore registrate nel 2021. In rialzo, più contenuto, anche le Igp (5,4%) e i vini comuni, a +8,9%.

Fonte, Provincia – Cremona.

Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano.
Erogati oltre 41 milioni a livello azionale, grande attenzione alle filiere con sei contratti già sottoscritti nell’Isola Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR.

Fonte, Quotidiano di Sicilia.

Apre Wine&Siena. Al Santa Maria capolavori di gusto – Wine&Siena, calici in alto per il gran ritorno.
Oggi il via alla kermesse al Santa Maria della Scala. Il sindaco De Mossi: «Un grande orgoglio». Il programma della giornata. Si parte oggi alle 11 al Santa Maria con la presentazione dei ‘Sentieri del gusto’ SIENA Calici levati al cielo per WineeSiena. Nei bicchieri la voglia di ritrovarsi in presenza, dopo lo stop, con i migliori nettari delle viti proposti dalla kermesse toscana del vino. Il taglio del nastro è avvenuto ieri, poco dopo le 18 a Palazzo Comunale con, in testa, il sindaco Luigi De Mossi che ha brindato al ritorno della kermesse. Con lui Helmuth Köcher di ‘The WineHunter’ e presidente del Merano WineFestival, il presidente della camera di Commercio, Massimo Guasconi, il presidente di Confcommercio Siena, Stefano Bernardini, Gianpaolo Betti di Enotrade Italia, il presidente della Fondazione Mps, Carlo Rossi e il rettore dell’università di Siena, Angelo Frati.

Fonte, Nazione Siena.

Webinar ‘Nutraceutica La nuova frontiera per l’agricoltura’.
Nutraceutica e integratori, la nuova frontiera per l’agricoltura’ è il convegno webinar che si potrà seguire oggi alle 14,30 sul maxi schermo al Santa Maria della Scala. II convegno, nel programma di WineeSiena con l’Università, è dedicato alla bioeconomia e alle potenzialità per le aziende vitivinicole. La professoressa Annalisa Santucci, parlerà di SienaBioactive, spin off vincitore del Premio Innovazione Toscana.

Fonte, Nazione Siena.

«Indipendenza alimentare a rischio» – «La nostra sovranità alimentare è a rischio».
L’allarme di Solfanelli, direttore Coldiretti: «Le imprese strozzate dai costi, servono misure urgenti» capanni a mina 4 «La nostra sovranità alimentare è a rischio» L’analisi del direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli: «Imprese strozzate dai costi, ecco il pacchetto di misure urgenti». «Abbiamo imprese obbligate a ridurre la concimazione e il mangime, rischiamo produzioni inferiori». Imprese piegate dai costi di produzione, mangimi diventati introvabili e rincarati del 50%, meno concimazioni nei campi a causa del prezzo stellare dei fertilizzanti Ma anche 1.500 agriturismi senesi in sofferenza e produttori di vino tagliati fuori dal loro cliente principale: la Russia. Gli effetti del conflitto in Ucraina erano già scritti nella sua bandiera bicolore: blu come il cielo, gialla come il grano dei campi dai quali proviene (insieme alla Russia) il 35% dell’export globale di grano, il 25% di orzo e il 75% di olio di girasole.

Fonte, Nazione Siena.

Degustazioni, incontri, film a «Vignaioli di montagna» Sostenibilità, gusto e territorio.
Il Trentino-Alto Adige è protagonista a «Vignaioli di montagna», seconda edizione dell’evento nazionale a Milano, che promuove l’artigianalità, la sostenibilità e la valorizzazione dei territori e delle produzioni della montagna di Trento e Bolzano, in campo vitivinicolo, gastronomico e cinematografico. Due giorni di degustazioni, incontri e proiezioni, anticipati da una settimana di eventi diffusi nei panifici, nelle enoteche, nelle librerie, e nei cinema della città in compagnia di vini e vignaioli. Domani e lunedì 14 marzo, i Vignaioli Indipendenti del Trentino, i Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival animeranno per due giorni gli spazi di Base Milano e Cariplo Factory, centro culturale e creativo attivo in zona Tortona.

Fonte, Corriere del Trentino.

Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019.
I dati della Camera di commercio confermano che la ripresa era in atto Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019 Riello: «Ora congiuntura negativa serve nuova liquidità a livello Ue una revisione del Pnrr e il taglio delle tasse sui carburanti» VERONA •• È stata una bella corsa quella dell’export veronese che nel 2021 ha guadagnato un 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, totalizzando 13,3 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero, al di sopra della media del Veneto che ha segnato + 7,5% e di quella italiana +7,8%. Lo comunica in una nota la Camera di commercio in cui si precisa che se si confrontano i primi nove mesi dello scorso anno con il 2020, quando si scatenò la pandemia. la percentuale di crescita è di 15,9 punti. Congiuntura negativa «Il 2021 è stato un annodi crescita e sviluppo per le imprese che operano con l’estero», ha commentato Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, «una vera e propria boccata d’ossigeno, ma ora la congiuntura è completamente negativa.

Fonte; Arena.

Vigna Major, il vino d’altissima quota entra sul mercato – Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie.
La prima produzione è prevista quest’anno, solo qualche centinaio di bottiglie da commercializzare. Un prodotto di nicchia non per tutte le tasche. Nell’ampezzana Chiave il vigneto tra i più alti d’Europa, scommessa dell’imprenditore Bisol: piante piccole in spazi ridotti Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie Coltivare uva sui monti Ci si è riusciti puntando sulla piccola quantità in spazi assai ridotti Attestati di stima senza fine per il vigneto più alto d’Italia,, sul podio d’Europa. E situato a Cortina, in località Chiave: si chiama vigna Majore si sviluppa ad un’altitudine di 1.350 metri sul livello del mare. La prima produzione ufficiale è prevista quest’anno. Le stime parlano di qualche centinaio di bottiglie, da commercializzare col marchio vigna Major. Il prodotto è il risultato dell’incrocio di riesling e pinot bianco a cui è stata aggiunta una seconda varietà, il solaris.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Export, è stato un 2021 d’oro «Ma l’oggi è drammatico».
Superati i numeri del 2019 (+17,2%) però ora si sprofonda nell’incertezza Giuseppe Riello Questa crisi durerà a lungo e i provvedimenti del nostro governo non sono concreti L’economia. Prendiamo il marmo. II cui distretto, per Verona, è un fiore all’occhiello. Parliamo di circa 500 aziende per quasi 5 mila dipendenti. E il terzo settore dell’economia veronese, quello dei marmisti, in termini di ripresa dell’export: +17.2% nel 2021 rispetto al 2019, cioè all’epoca pre-Covid. Ebbene, neanche il tempo di mettere il cappello su quelle cifre positive che già il caro-energia picchiava e adesso, primo trimestre 2022, si finisce dentro l’incertezza più profonda, causata dall’invasione ucraina e dalle tensioni tra occidente e Russia. «II mercato un po’ sta andando, ma si guarda con molta attenzione ai consumi perché l’energia costa il 3096 in più», conferma Donato La Rizza, presidente del Consorzio Marmisti Veronesi.

Fonte, Corriere di Verona.

Strada del Prosecco, accordo con l’Iuav per valorizzarla.
Un paesaggio rurale letterario in cui alla memoria culturale si abbina la produttività. Così l’avevano immaginata negli anni Sessanta Bepi Mazzotti e Giuseppe Schiratti. Ed ecco che la strada del vino torna al centro di un nuovo progetto generativo. Ieri mattina, nella sede dei Tolentini, Benno Albrecht, rettore Iuav, e Stefano Soldan, presidente di Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e sindaco di Pieve di Soligo, hanno firmato un accordo di ricerca con l’obiettivo di individuare strategie per rigenerare e valorizzare la Strada delle Botteghe del Vino, anche alla luce della domanda che emerge oggi dal territorio. Memoria-paesaggio e rigenerazione sostenibile le parole chiave della ricerca, che prevede tre linee di intervento: riqualificazione e articolazione dell’itinerario stradale; possibili ampliamenti architettonici alle Botteghe del Vino per integrare nuove funzioni legate alla sosta? Intesa tra l’ateneo e l’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e promozione ambientale; strategie di rigenerazione.

Fonte, Gazzettino Treviso.

Lavori nella valle di Caldaz «Sbancamenti per vigneti».
La denuncia dei Verdi: «Movimenti? Miatto: «Ci attiveremo per le verifiche di terra nella core zone Unesco» In quella zona già bloccato un intervento» L’ALLARME: «SI RISCHIA DI STRAVOLGERE IL CORSO DI UN FIUME TUTELATO OLTRE A STRAVOLGERE PAESAGGIO ED EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO». «Quei movimenti di terra, nella core zone del sito Unesco, rischiano di cancellare il rio Col di Stella, oltre a sconvolgere il paesaggio». Un intervento in corso in via Col di Stella, nella valle di Caldaz a Confin, finisce sotto la lente del gruppo Europa Verde-Verdi Sinistra Piave. Preoccupati ieri hanno inviato al Comune di Vittorio Veneto una pec in cui chiedono di verificare se quei lavori siano regolari oppure no.

Fonte, Gazzettino Treviso.

La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg».
Valdobbiadene riaccende la discussione La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg» Unificare i Consorzi Docg e Doc per affrontare i mercati sempre più aggressivi? Parliamo del Prosecco, ben s’intende. L’ipotesi adombrata nel convegno on line della Fiera di Godega viene respinta dalla Confraternita di Valdobbiadene. Qualche cenno, seppur indiretto, l’avevano fatto anche il presidente della Regione, Luca Zaia, e l’assessore all’agricoltura, Federco Caner, raccogliendo le sollecitazioni di ambienti diversi. La Confraternita di Valdobbiadene afferma, attraverso una nota, che il sistema Prosecco non è un monolite, ma una realtà variegata, complessa, dove si innestano prodotti diversi, territori distinti, culture inconfondibili.

Fonte, Tribuna Treviso.

Confin, si sbanca per i vigneti Un esposto di Europa Verde.
Un altro vigneto a Confin, nella valle di Caldaz? Gli esponenti di Europa Verde ne vogliono sapere di più. Hanno visto e fotografato degli sbancamenti, hanno chiesto informazioni in Comune di Vittorio Veneto, non ricevendole del tutto positive, per cui hanno chiesto l’intervento della polizia locale. «La Valle di Caldaz è il sito dove nasce il Monticanello o Rio Col di Stella, è territorio riconosciuto “Sic delle Perdonanze e del corso del Monticano” un’area protetta a livello europeo, che dovrebbe servire da corridoio ecologico per la biodiversità. In particolare in questo sito sono presenti habitat importanti per gli anfibi. Una bomba è caduta e l’area da verde è diventata un territorio lunare.

Fonte, Tribuna Treviso.

Cantina Italia: le scorte al 28 febbraio 2022.
Il Mipaaf ha pubblicato i dati Cantina Italia aggiornati al 28 febbraio 2022. Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 28 febbraio 2022, a 67,4 milioni di ettolitri in aumento del 2% rispetto ai 66 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 28 febbraio 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 0,8% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 2,8%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 1,2%; i vini generici scontano giacenze inferiori dell’1,5%; le giacenze totali di vini sono superiori dello 0,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 15,5%; il vino nuovo ancora in fermentazione meno 22%. Rispetto alla precedente rilevazione (31 gennaio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.

Fonte, Federvini.

Montespertoli: ecco ”Weekend in cantina”.
L’Amministrazione Comunale in collaborazione con le aziende agricole del territorio ha deciso di proporre una nuova iniziativa primaverile dal titolo “Weekend in Cantina”. L’obiettivo è quello di far degustare i vini delle aziende del territorio e direttamente nelle cantine offrendo agli appassionati di tutte le età, ma anche ai semplici curiosi, un assaggio di quello che è il lavoro nei campi e poi in cantina, per vivere emozioni autentiche in compagnia, brindando all’inizio della primavera. Per tre weekend, le cantine di Montespertoli saranno aperte per accogliere i visitatori tra degustazioni guidate, visite in cantina e passeggiate in vigna.

Fonte, Valdelsa.net.

Vino e guerra in Ucraina, è l’export italiano il più penalizzato.
Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente) facendo del nostro Paese il suo primo fornitore, a cui si aggiungono i 56 dell’Ucraina. L’Italia rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due Paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino italiano. Nel 2021, precisa Nomisma Wine Monitor, la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Sulle esportazioni di vino l’Italia paga il prezzo più alto.
Nomisma: 400 milioni di euro il valore degli scambi commerciali con Russia e Ucraina. In sofferenza soprattutto le bollicine. Sul vino, è l’Italia a pagare il prezzo più alto del conflitto alle porte dell’Europa. Il nostro Paese rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino del Bel Paese. Lo rileva il Wine Monitor di Nomisma, sottolinendo come gli effetti del conflitto vadano a influire soprattutto sui singoli vini: nel caso dell’Asti, Russia e Ucraina pesano congiuntamente per oltre un quarto del proprio export. Per gli altri top exporter, gli impatti sono invece marginali: per il Cava spagnolo o i Cremant francesi, l’incidenza di questi due mercati è inferiore al 2%.

Fonte: Avvenire

Lo sgarbo di Florentino Perez: vino da 9 euro al pranzo prepartita col PSG.
La UEFA ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Al-Khelaifi e Leonardo per indagare sul post partita di Real Madrid–PSG. I dirigenti del Paris Saint-Germain si sarebbero scagliati contro l’arbitro per il mancato fischio sul contatto Donnarumma–Benzema. Si attendono ora le decisioni della UEFA. Nel frattempo, spuntano nuovi retroscena sull’accoglienza di Florentino Perez nei confronti di Al-Khelaifi, umiliato in campo da Benzema e a tavola dal ‘nemico’ patron dei ‘Blancos’. Come riferito da ‘Repubblica’, infatti, dopo lo sgarbo del ritardo al pranzo di Parigi all’andata, Perez ha fatto servire al ristorante Zalacain nel pranzo prepartita tra dirigenti due bottiglie di vino da 9 euro l’una, che Nasser, musulmano, non ha toccato.

Fonte: Calciomercato.it.

Vola il mercato degli accessori per vino e spirits (+5,2% l’anno entro il 2028).
L’ indotto generato dall’industria del vino e degli spirits crescerà al ritmo del 5,2% l’anno. E arriverà a valere 3,3 miliardi di dollari nel 2028. Lo riporta il sito Winenews riprendendo un report di “Million Insights”.  Si tratta di un indotto importante, “che va dai macchinari per la viticoltura alle macchine imbottigliatrici, dai tini di acciaio alle botti di legno, dalle bottiglie ai tappi, dalle etichette agli imballaggi, fino agli accessori usati in bar e ristoranti, come cavatappi, decanter, bicchieri, shakers”.  Nel 2020 il settore valeva 2,24 miliardi di dollari, e come si è dettosi prevede  raggiungerà 3,37 miliardi di dollari entro il 2028. Il segmento più rilevante, in termini economici, è quello dei decanter e dei bicchieri in vetro, che nel 2020 rappresentavano il 40% del mercato degli accessori, e continueranno a crescere, a ritmi superiori alla media. Al secondo posto – rileva Winenews – gli shaker, destinati a crescere ancora, vista la grande popolarità dei cocktail e della miscelazione. Bar e ristoranti rappresentano il 60% del mercato, mentre il restante 40% è legato ai privati.

Fonte: Federvini.

Guerra Russia-Ucraina, tra i maggiori esportatori di vino l’Italia è la più penalizzata.
L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, le loro importazioni hanno toccato i 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino della Penisola. L’invasione russa ai danni dell’Ucraina genera effetti pesanti sulle imprese agroalimentari italiane. Non ci sono solo i gravi problemi di approvvigionamento legati ai cereali o ai semi oleosi (girasole in primis), ma anche sul fronte dell’export si registrano impatti che finiscono con il colpire alcuni settori trainanti il “Made in Italy”, come il vino. Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro Paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.

Fonte: La Repubblica.

Gavi premia chi vende vino e idee nel mondo del web.
Il Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà il 21 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato «Italian Wine Worldwide». Per la prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia: le precedenti edizioni si erano svolte a Gavi nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio. «Da una mappatura dei siti internet di centoventitré consorzi – spiega Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi –, eseguita dalla società The Round Table, abbiamo selezionato sedici candidati. L’analisi ha riguardato le modalità con cui questi consorzi comunicano con l’estero attraverso internet. L’ideale sarebbe stato valutare le singole aziende, un lavoro troppo impegnativo. Oltretutto, i consorzi, oltre a vendere il vino, vendono pure il territorio».

Fonte: La Stampa.

Vino, nel 2021 l’export italiano ha raggiunto il valore record di 7,1 miliardi (+12,4%).
L’export di vino italiano ha avuto un vero e proprio exploit nel 2021, tanto da raggiungere il valore record di 7,1 miliardi di euro. Il 2021 sarà senza ombra di dubbio un’annata da ricordare per l’export del vino italiano, che mette a segno una crescita in valore pari al 12,4%, equivalente a un totale di 7,1 miliardi di euro. Cifre notevoli, che diventano ancora più significative quando si aggiunge il fatto che la bilancia commerciale del settore vanta un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro, confermandosi come una delle più performanti del Made in Italy.

Fonte: Dissapore.

Vini d’Autore – Terre d’Italia: 400 etichette in rappresentanza dell’eccellenza vitivinicola italiana.
Vini d’Autore – Terre d’Italia 2022 torna a Lido di Camaiore (LU) domenica 22 e lunedì 23 maggio, dopo i due anni di pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria. L’ottava edizione dell’evento organizzato dalla rivista L’AcquaBuona porterà in Versilia 80 vignaioli che presenteranno in degustazione alcuni vini simbolo del territorio italiano portabandiera di qualità ed eccellenza.  Sulla riviera del Lido di Camaiore sarà possibile bere 400 etichette diverse, una selezione variegata sia per tipologia ma anche per provenienza territoriale di vini autoctoni e internazionali, diversi tra loro anche per caratteristiche pedoclimatiche proprie. I banchi d’assaggio saranno allestiti negli spazi de l’Hotel Una Esperienze, struttura sul mare che grazie all’accogliente area esterna renderà l’esperienza di assaggio un vero e proprio tour enologico ideale rilassante e confortevole. Sono attesi circa 130 produttori e tanti visitatori (nelle scorse edizioni sono stati circa 3300) tra curiosi, appassionati e operatori del vino.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Style Selector
Select the layout
Choose the theme
Preset colors
No Preset
Select the pattern