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News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 1 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 1 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Ostrakon, in Calabria il vino solidale.
«Una bottiglia di Ostrakon non contiene solo vino. Bere questo vino vuol dire bere inclusione, relazioni, rapporti umani». Perché dentro quella bottiglia ci sono storie, nomi, volti di persone che vivono in situazioni di disagio psichico e di emarginazione sociale. «Ed il momento della vendemmia, della lavorazione dell’uva e dell’imbottigliamento sono le occasioni ideali per creare momenti di socializzazione, per farsi conoscere, per riscoprire capacità residue attraverso un’attività lavorativa. E per contrastare lo stigma della salute mentale». Ostrakon, infatti, «è un vino per pochi, solo per chi sa assaporare l’amore di chi lo produce». Rosa Conca è la presidentessa dell’Associazione Ama Calabria di Squillace, che lo scorso ottobre è stata impegnata nella raccolta dell’uva che per i ragazzi con disabilità psichiatrica e intellettiva e le loro famiglie rappresenta più di un nettare di batto.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

Lo faranno Viola?.
LA PALLANUOTO LA MUSICA IL VINO De Magistris Pupo consiglia «La miglior cosa «Se fa gol, è l’indifferenza» non esulti» • Glannl De Maglstrls, cinque Olimpiadi e un argento, una vita nella pallanuoto, un tifoso 100 per 100 viola, dice che «la cosa migliore sarebbe l’indifferenza, ma non credo che andrà cosl. La città si era illusa che potesse finire diversamente la storia con Vlahovlc. E’ sembrato un tradimento. Ma non conosciamo la verità su come sono andate davvero le cose, bisogna andarci sempre plano con I giudizi. II fatto è che per Firenze la sfida alla Juve è, calcisticamente, la madre dl tutte le battaglie. Fosse andato all’Arsenal magari non sarebbe accaduto niente…».

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Il Moscato che si sposa con i dolci spensierati di Carnevale.
È martedì grasso e in tavola e nelle merende compaiono quelle suggestioni d’infanzia e di spensieratezza – ce n’è parecchia necessità – che sono i dolci di Carnevale. Allora serve un vino che si raccordi a questa voglia di misurata dolcezza, di domestico brio. È il Moscato. Le declinazioni di quest’uva aromatica sono infinite come le sue sfumature: dalla pesca noce, al fiore di zagara, dall’accennata albicocca al glicine. Se si fa a Capelli è lieve, se si fa a Pantelleria è sole puro. Dovreste poi provarlo sotto forma di grappa – ne è sacerdotessa e vestale Antonella Bocchino, che alle grappe di Moscato ha dedicato competenza e intraprendenza – per scoprire tutto il fascino del Moscato.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Sangiovese dal profumo di ciliegia È un’azienda di famiglia da tre generazioni, cresciuta molto negli ultimi anni, che ha voluto dare spazio alla creazione di un’intera filiera produttiva grazie all’aiuto di agricoltori del luogo. I vigneti, nei quali si applica la difesa integrata, sono ubicati nell’oasi faunistica del fiume Conca, con lo sguardo rivolto verso l’Adriatico, per cui godono di quell’influsso marino che si ritrova fortemente nelle note minerali di ogni etichetta. Tutti i vini aziendali parlano la lingua della terra di Romagna, come questo Sangiovese che si mostra. Il giallo oro del Pensiero d’Amore Ricerca e sperimentazione sono il fulcro di questa cantina che sorge nell’area della denominazione Lison Pramaggiore, oggi parte fondamentale della Doc Venezia, una terra di sentieri incantati, dove si scorgono città sospese tra i vitigni e i boschi.

Fonte: Messaggero.

Eccellenze. I vini di Castel de Paolis nella classifica Guida delle Guide.
I vini di Castel de Paolis continuano a scalare le classifiche nazionali sia tra i vini bianchi che rossi. Nella Guida delle Guide dei Vini, pubblicata dal mensile Gentleman il Donna Adriana 2019 si è piazzata al 7° posto nella Top 50 vini bianchi e I Quattro Mori 2016 al 43° posto della Top 100 vini rossi.

Fonte: Tempo.

13 e 14 marzo. Arriva nella capitale «Vini Selvaggi» il meglio del naturale.
Sta per arrivare a Roma la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo 2022 tutti gli appassionati potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà a Spazio Novecento all’Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici. La vinificazione naturale si basa sulle fermentazioni spontanee attivate da lieviti indigeni – altrimenti detti «lieviti selvaggi» – e non fa ricorso a manipolazioni, all’aggiunta di additivi, fatta eccezione per trascurabili quantità di solforosa.

Fonte: Tempo.

Senza la Russia di Putin cosa sara’ Vinitaly?
“La clientela russa è importante, nel settore del vino di qualità. E senza la Russia di Vladimir Putin cosa sarà Vinitaly?”, domandano alcuni operatori storici della fiera veronese, un programma dal prossimo 10 aprile. Un dubbio che circola anche nel mercato agroalimentare italiano.

Fonte: Tempo.

Mosaico per Procida, una bottiglia di vino celebrerà l’anno da Capitale.
Le masse vinicole arrivano da 26 cantine differenti della Campania: sabato 26 febbraio l’evento di lancio del progetto nella sala consiliare del Comune di Procida. Dalle masse vinicole di 26 cantine differenti, espressione della viticoltura d’eccellenza campana, nasce “Mosaico per Procida”, il vino che — attraverso l’operazione di vinaggio del winemaker Roberto Cipresso – celebra la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un’etichetta artistica scelta attraverso un contest e realizzata da Carolina Albano. Sabato 26 febbraio, alle 12.30, il progetto della bottiglia celebrativa sarà presentato dal project manager Gaetano Cataldo nel corso di un evento organizzato nella sala consiliare del Comune di Procida, ancora una volta propulsore di attività condivise con il contesto territoriale di riferimento. Il progetto “Mosaico per Procida” prevede anche l’iscrizione del comune isolano a “Città del Vino” e la raccolta di contributi finalizzati a dare nuova vita al costume tradizionale della Graziella.

Fonte, Il Golfo.

Dopo la paura del “bollino nero” si torna ad investire nel vino.
Dopo la grande paura del ‘bollino nero” Ue, l’Emilia-Romagna torna ad investire per garantire produzioni di qualità di vino, in particolare per le varietà Doc e Igt. È l’obiettivo del nuovo bando, per oltre 15,2 milioni di euro, approvato dalla Giunta regionale per sostenere investimenti nel segno dell’innovazione tecnica e varietale. Sono interessati, fa sapere la Regione, i territori di tutte le province: dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e a tutta la collina. Il bando rientra tra le misure finanziate dall’Ue attraverso l’organizzazione comune di mercato (Ocm) vino.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

In 82 Comuni sarà consentito ampliare le vigne.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali/ettaro. In Regione, i Comuni che possono andare in deroga sono 82. Al più presto sarà reso noto l’elenco.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Vino italiano: per ora il pericolo è scampato.
E stato fondamentale distinguere tra uso ed abuso di alcol. Ora lavoriamo insieme per sconfiggere il cancro>>. Questo il commento della filiera vitivinicola all’indomani del voto del Parlamento sul Beca, il Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro. «Accogliamo con soddisfazione il reinserimento del concetto di pericolosità dell’abuso di alcol e non dell’uso di alcol in sé: la misura in cui il vino e le altre bevande alcoliche possono costituire un fattore di rischio dipende in modo significativo non solo dalla modalità, dalla quantità e dalla qualità del prodotto consumato, ma anche dalla predisposizione genetica e dal modello dietetico in cui vengono consumate le bevande alcoliche».

Fonte: Gazzetta di Parma.

Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier.
La cerimonia si è svolta al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier La delegazione Romagna di Aies (Accademia internazionale enogastronomi sommeliers) ha consegnato i diplomi dei corsi sommelier di primo e secondo livello organizzati a Imola nella sessione autunno-inverno 2021/22. Presenti all’evento, al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese, il delegato Aies Romagna Stefano Rossi e il presidente Aies Patrizia Poli. È toccato all’assessore all’Agricoltura, Pierangelo Raffini, portare il saluto del Comune. Durante la serata le portate dello staff del ristorante Valsellustra sono state abbinate ai vini delle aziende imolesi Giovannini e Fattoria Monticino Rosso.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Uve non pagate, il giudice dà torto alla Cantina.
Prime sentenze sulle somme non versate per la vendemmia 2019, ma sui crediti ora pesa l’iter sul sovraindebitamento. Per il mancato pagamento delle uve ai conferitori della Cantina di Canneto Pavese arrivano le prime sentenze del tribunale di Pavia. Le cause civili danno ragione ad alcune aziende che hanno conferito le uve, durante la vendemmia del 2019, senza ricevere il corrispettivo dei pagamenti. Il giudice Renato Cameli, a conclusione di alcune di queste cause, ha confermato i decreti ingiuntivi proposti dai vignaioli e impugnati dalla cantina. Così, ad esempio, in un debito da oltre 100mila euro per il conferimento di uve Moscato e Pinot Grigio, il giudice ha confermato il decreto ingiuntivo, come chiesto dall’avvocato Realdo Filippo Frattoni. Va detto, però, che le decisioni del tribunale dovranno fare i conti con l’iter avviato dopo che l’assemblea dei soci della cantina ha dato il suo ok al procedimento di sovraindebitamento (la liquidazione dell’azienda e di tutti i beni di proprietà) per evitare il fallimento.

Fonte:  Provincia – Pavese.

«Controlli sul vino e sulla filiera».
Azienda Vini Pantaleone «Controlli sul vino e sulla filiera» Pagina a cura di Valerio Rosa «L’azienda Pantaleone è una piccola realtà biologica a conduzione familiare, collocata a 5 km da Ascoli, nella località di Colonnata Alta; si estende per 50 ettari di cui 13 dedicati ai vigneti. La scelta della conduzione biologica è stata sentita fin dalle origini come il modo migliore per conservare un equilibrio naturale del territorio e dell’ambiente circostante, e così ottenere un vino con un carattere territoriale nel rispetto di un’etica del vino e del consumatore. I vigneti e la cantina sorgono immersi in una valle ad un’altezza di circa 450 metri e sono collocati come in un piccolo anfiteatro.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

«Da noi il lavoro si fa solo a mano».
Azienda Emidio Pepe «Da noi il lavoro si fa solo a mano» «L’Azienda Agricola Emidio Pepe è Biodinamica certificata e spero che si torni alla denominazione originale perché produrre vino biodinamico è garanzia di qualità e rispetto della natura. Un lavoro che alla Cantina Pepe facciamo da sempre. Un equilibrio in vigna, raggiunto dopo anni di lavoro, grazie alle mani esperte di mio padre Emidio che, con i suoi 55 anni di esperienza, è stato in grado di determinare perfettamente il nutrimento delle piante, la lavorazione del terreno, la potatura e la vegetazione delle viti, limitando ogni tipo di intervento in vigna e in cantina. Oggi mia sorella Daniela ed io, proseguiamo questo lavoro con papà Emidio che continua a lavorare in vigna come fosse un ragazzino. Non utilizziamo prodotti chimici, anche negli anni e nelle condizioni più difficili. Nessun lievito selezionato per iniziare la fermentazione alcolica e nessun enzima aggiunto per incoraggiare la genesi dei profumi.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

“Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale.
Colline del Monferrato Casalese Dopo Ronchetti, arriva il Presidente della Cantina S. Giorgio “Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale. Assemblea Ordinaria dei Soci per il Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, sabato 26 febbraio, nella Cappella del Castello Paleologo di Casale Monferrata Tra i principali punti alle dimissioni del Presidente Luigi Ronchetti, approvazione del Bilancio Consuntivo 2021e del Bilancio previsionale del 2022, oltre ad un bilancio delle attività svolte e di quelle programmate per il nuovo anno sociale In seguito alle dimissioni rassegnate dal Presidente Ronchetti, il vice presidente Claudio Coppo (presidente della Cantina Sociale di San Giorgio) ha confermata la sua disponibilità ad assolvere al ruolo di Presidente facente funzione da oggi, martedì r marzo, fino alla prossima scadenza elettorale, prevista per 1131 dicembre 2023.

Fonte: Monferrato.

Turismo del vino con una legge doc – Turismo del vino, finalmente una legge doc.
Cambiando quella precedente, è stata approvata di recente dall’assise regionale. TURISMO DEL VINO, FINALMENTE UNA LEGGE DOC. La quale ha votato all’unanimità gli emendamenti correttivi alla precedente che era stata deliberata lo scorso luglio con il parere contrario delle associazioni di categoria. Un raro caso di pessima politica rimediato con un’azione di buona politica. Per ricostruire tutta la vicenda bisogna partire dalla legge finanziaria del 2018 in cui, su iniziativa del senatore Dario Stefàno, furono inseriti gli articoli costituenti la cosidetta Legge Enoturismo e il successivo Decreto ministeriale delle Politiche Agricole sull’enoturismo del 2o19, il quale definiva i requisiti minimi per lo svolgimento dell’attività, rimandando alle Regioni la normazione relativa all’elenco regionale degli operatori, la formazione e la vigilanza, il controllo e le sanzioni.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Arte e vino.
Amici dei Musei Arte e vino Vigneti e siti storico-artistici. Di questo argomento, si occuperà Silvana Giuliano, giornalista e sommelier, nel corso di una conversazione appunto dal titolo “Vigneti e siti storico-artistici”. Organizzato dagli Amici dei Musei di Taranto, l’incontro avrà luogo domani alle 16.30, nella Sala Basilica presso il Dipartimento jonico dell’Università Aldo Moro, in via Duomo 259. Sarà un viaggio in giro per l’Italia che porterà i partecipanti a conoscere, fra le tante nostre meraviglie, i vigneti di varie località, e che si concluderà in Puglia, terra di vini, castelli e masserie.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Malvasia e mercato: un convegno il 4.
Venerdì all’Episcopio l’incontro promosso da Confagricoltura, BOSA Sono in corso gli ultimi preparativi in vista dell’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario il prossimo 4 marzo, venerdì, a Bosa, nell’Episcopio Vescovile alle ore 10, a cui parteciperanno produttori, esperti ed estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno con i saluti delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il tema del “Piano strategico nazionale Ocm: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e ufficio studi di Confagricoltura nazionale. La parola quindi ai produttori Gian Michele Columbu e Dario Deiana che illustreranno il mondo della Malvasia dal punto di vista di chi opera per realizzare questo vino straordinario.

Fonte: Nuova Sardegna.

Wine&Siena La presentazione.
Si alza il sipario sulla settima edizione di WineeSiena. Oggi alle 11 la presentazione dell’edizione 2022, nella Sala delle Lupe, a Palazzo Pubblico, con Helmuth Köcher, The WineHunter e presidente del Merano WineFestival, Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena e il sindaco Luigi De Mossi. L’evento, firmato dagli ideatori del Merano WineFestival per la valorizzazione dei terroir ed eccellenze vitivinicole, si svolgerà in presenza dal 12 al 14 marzo.

Fonte: Nazione Siena.

La Syrah cortonese fa coppia con la chianina e aggredisce il mercato.
Una Doc in salita quella di Cortona, una nicchia di produttori che ha puntato tutto sulla Syrah e i dati parlano chiaro. Perché negli ultimi 5 anni si è raggiunta una copertura del 70% per quanto riguarda la coltivazione di questo vitigno. Dei 37 soci aderenti al Consorzio (6 i nuovi iscritti dal 2019) tutti hanno la Syrah come produzione principale. In totale si contano 350 ettari vitati e oltre il 20% dei produttori è a conduzione biologica. E ci si prepara anche a un evento unico nel suo genere la prima Anteprima dell’annata in uscita sul mercato che si terrà proprio a Cortona il weekend dell’11 marzo, un evento a largo raggio che porterà nei luoghi storici della cittadina, tra cui Palazzo Ferretti e il teatro Signorelli tutti i produttori, non solo italiani, per un simposio dedicato a questo vitigno così rappresentativo.

Fonte: Tirreno.

Credem diventa socio di Contri Spumanti spa.
Dopo Regas, Vista Vision e Brandon, continuano gli investimenti in economia reale di Credem Private Equity sgr, la società di gestione di private equity del Gruppo Credem guidata dagli ad Daniele Molinaro e Maurizio Esposito, che ha perfezionato tramite i tre fondi in gestione (Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus) un ulteriore investimento acquisendo una partecipazione di minoranza nel veicolo di controllo di Contri Spumanti spa di Cazzano di Tramigne, società leader in Italia nella produzione di vini spumanti e frizzanti. Lo rende noto Credem in un comunicato. L’investimento, per oltre 18 milioni di euro, è stato realizzato dai fondi Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus, che hanno rilevato una partecipazione di minoranza in Contri Spumanti.

Fonte: Arena.

Raggi Uv per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo.
Trattare i vigneti irradiando raggi UV-C: tecnica all’avanguardia che costa cara a un enologo di Soave. a pag 10 Raggi Uy per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo «Tecnica sperimentale, serviva l’autorizzazione del Ministero» Ricorso respinto vERcom Secondo gli ultimi studi, trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 28o e i 100nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri ostili preservandola da malattie crittogamiche come la peronospora, l’oidio e la botrytis cinerea. Una tecnica all’avanguardia e all’insegna del green, un trattamento «sanificante e sterilizzante» di cui era stato precursore un enologo di Soave, il quale l’avrebbe proposto ad alcune cantine alcuni anni fa. L’essere stato così lungimirante, tuttavia, rischia ora di costargli caro perché la Corte di Cassazione con la sentenza La tecnica • Trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 280 e i 100 nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri preservandola da malattie crittogamiche appena depositata ha respinto il ricorso del professionista veronese contro l’ordinanza con cui nel febbraio 2015 il Dipartimento del Ministero delle Politiche agricole Alimentari gli ingiungeva «il pagamento di 30.984 euro oltre alle spese accessorie, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, per aver sottoposto mosti e vini di alcun aziende, nelle loro cantine, ad un trattamento enologico sterilizzante con raggi UV-C non consentito».

Fonte: Corriere di Verona.

Cantina di Montalcino passa al gruppo Prosit.
Il gruppo Prosit investe in Toscana allo scopo di creare un polo di cantine italiane di fascia premium e acquisisce il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi. La proprietà, oggi in mano a Cantine Leonardo da Vinci, cederà il 100% delle quote e rinvestirà a sua volta in Prosit, affiancandola nella strategia di sviluppo perseguita. Fondata nel 1970, Cantina di Montalcino è attualmente l’unica cantina cooperativa nella zona del Brunello. Conta oggi 50 soci conferenti, i quali producono uve sangiovese destinate alla vinificazione del Rosso di Montalcino Doc, Brunello di Montalcino Docg e Brunello di Montalcino Docg Riserva. Nel 2021, la cooperativa ha chiuso il bilancio con un fatturato di 3,7 milioni di euro e un ebitda di circa 1 milione di euro.

Fonte: Corriere del Vino.

Cotarella firma le etichette “Aristos” della Cantina Valle Isarco.
Aristos è parola greca che significa “il migliore” ovverosia “The Best”.  E proprio per questo la Cantina Valle Isarco Eisacktal non poteva che scegliere “il migliore” degli enologi, vale a dire Riccardo Cotarella. Winemaker di fama internazionale, nonchè presidente dell’Union International des Oenologues, per festeggiare i 30 anni di “Aristos”, la prestigiosa linea di etichette creata nel 1990 dalla più giovane cantina cooperativa dell’Alto Adige.

Fonte: EGnews.it.

Antonelli San Marco e quella lunga storia d’amore con Montefalco.
Quarantadue anni di vita per una delle cantine che in assoluto traduce meglio in bottiglia l’essenza di questa porzione di terroir umbro. Antonelli San Marco è tra le aziende più longeve della denominazione Montefalco Docg. Nel 1981 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà dal vescovo della cittadina e la impostò da subito sulla viticoltura, chissà se suggestionato da quel Sagrantino che era così chiamato anche per via del vino utilizzato per la messa.

Fonte: La Repubblica.

Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona, il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore.

Fonte: Largo Consumo.

Mondo del vino: alla scoperta delle migliori cantine italiane e internazionali.
Gli amanti del vino sanno che per usufruire di prodotti di qualità è necessario optare per etichette celebri, facendo attenzione anche alla classificazione. Una bottiglia pregiata, infatti, può riportare ad esempio la dicitura DOC, ovvero di Origine Controllata, o anche IGP, a indicare un’Indicazione Geografica Protetta. Naturalmente, a fare la differenza in questo caso sono i produttori, che possono contribuire alla realizzazione di vini eccellenti orientandosi verso particolari vigneti così come adottando lavorazioni in grado di conferire sfumature uniche alla bevanda.

Fonte: InformazioneOnline.it.

Pasta, olio e vino: è vero boom per l’export del cibo made in Italy.
L’export agroalimentare nel 2021 ha raggiunto livelli record attestandosi sopra i 50 miliardi di euro (nel 2015 era poco sopra i 30 mld), grazie a una crescita a valore del 15% rispetto al 2019 e dell’11% sul 2020. “Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali”. È quel che sottolinea l’incipit di un servizio del nuovo numero del settimanale economico del Gambero Rosso, “TreBicchieri”, dedicato all’agrifood. Nel ripensare all’incredibile blocco delle merci italiane alle fronitiere con l’esplosione della pandemia, nel 2020.

Fonte: AGI.

Crisi Russia-Ucraina – A rischio l’export di vino italiano.
Anche l’export di vino italiano in Russia è minacciato dalla crisi in corso in Ucraina. Questo soprattutto a causa di probabili contro-sanzioni, ma anche dei danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle. In ogni caso, lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra, secondo Unione italiana vini (Uiv), è già difficile in queste ore caratterizzate da lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa e merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: FOOD.

Strada in salita per le imprese del vino.
I rincari e la crisi fanno tremare le cantine, ma gli aumenti di listino non riescono a coprire gli incrementi dei costi: quali strategie possono aiutare il settore? Il vecchio adagio dice che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Allo stesso modo è impossibile avere un comparto vitivinicolo in salute, se i prezzi del vino alla vendita diminuiscono e i costi di produzione aumentano. Secondo i dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio 2022 ripresi da Coldiretti, le bottiglie in vendita hanno riportato una diminuzione dei prezzi dell’1,2%.

Fonte: Linkiesta.

Vino Igp: le aziende avranno fino 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee.
Il Mipaaf concederà alle aziende fino al 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp. Tempo fino al 14 luglio 2022 (data che in più coincide con la fine dell’attuale campagna vendemmiale) per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp: questa l’ultima disposizione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola concedendo loro più tempo per adeguare le proprie produzioni.

Fonte: Dissapore.

Effetto Covid sull’export di vino verso l’Asia, ma c’è qualche sorpresa.
Il vino ha sofferto anche in Asia l’anno scorso – calo delle vendite on-trade, ritardo delle spedizioni globali e cancellazione delle fiere a causa della pandemia – ma alcuni mercati hanno dimostrato capacità di recupero con cifre di crescita molto sostenute. Il sito vino-joy ha presoin esame quattro mercati chiave – Hong Kong, Cina continentale, Giappone e Corea del Sud – per analizzare l’evoluzione delle vendite. Tra i quattro mercati chiave asiatici la Corea del Sud è quella che ha ottenuto il tasso di crescita maggiore. Secondo la società di ricerca Wine Intelligence si starebbe addirittura “avvicinando agli Stati Uniti come il più attraente mercato globale del vino” dopo essere salita dall’ottavo al secondo posto nel 2020.

Fonte: Federvini.

Il vino italiano in Cina non riesce a sfondare sulla qualità.
Nonostante l’apertura di un’ampia fetta del mercato, creata dal blocco delle esportazioni australiane, la quota di made in Italy è cresciuta pochissimo, molto al disotto di quella francese e cilena. Il blocco sta negli accordi con i grandi distributori cinesi e nella mancanza di investimenti dei produttori nella distribuzione.  Nonostante il blocco delle importazioni di vino dall’Australia non cresce il marketshare dell’Italia in Cina. Secondo i dati appena diffusi dalle dogane cinesi, nel corso del 2021 si è ulteriormente ridotto l’import di vino dall’estero, fermandosi a 424 milioni di litri per 1,69 miliardi di dollari. Il calo in valore del 2021 è, però, solo dell’1,4% e rappresenta una fase di stabilizzazione rispetto al drammatico -25% nel 2020 e alla contrazione del 14,8% nel 2019.

Fonte: classxhsilkroad.it.

Gli Nft conquistano anche etichette di vino e cene stellate.
Il mondo del collezionismo e dell’arte digitale entra a contatto con il mondo del food creando occasioni di valorizzazione del made in Italy. La tecnologia applicata alle etichette sta conquistando una dimensione tutta nuova. Le opportunità date dalla digitalizzazione, grazie alla blockchain, hanno aperto le porte di un mercato innovativo per il mondo food: quello del collezionismo e dell’arte digitale. Gli Nft (Non Fungible Token), nati come strumenti per digitalizzare oggetti collezionabili – e che generano un mercato da 20 miliardi di dollari – stanno diventando infatti interessanti per la valorizzazione anche dei brand e la creazione di valore aggiunto. Un mondo che si sta aprendo anche al vino e al food Made in Italy: si tratta non solo di offrire al consumatore una nuova possibilità di fruizione e collezione di una bottiglia di vino o di un altro prodotto alimentare, ma anche di creare una nuova fonte di guadagno parallela per le cantine vitivinicole e i brand del luxury food.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 28 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti.
Il business nel nostro Paese Alberghi, vigneti e aeroporti In Italia affari e riconoscimenti di Riccardo Bruno I1 russo Alisher Usmanov, patrimonio stimato nel 2021 di 15,3 miliardi di dollari, da quasi trent’anni è letteralmente di casa in Costa Smeralda. La casa, Villa di Roma7zino, l’ha comprata per una trentina di milioni da Antonio Merloni e il Comune di Arzachena gli ha conferito la cittadinanza onoraria per «l’impatto economico per il territorio e la promozione dell’immagine derivanti dalla sua presenza». Lui ha ricambiato in tanti modi, anche donando mezzo milione alla Regione Sardegna per combattere il Covid. Non c’è dubbio che ai russi piace l’Italia. Amore peri panorami e fiuto per gli affari: dal settore alberghiero alla produzione di vin, e persino nel business degli aeroporti. In una mappa ricca e articolata, in genere i primi che si citano sono i fratelli ceceni Musa e Mavlit Bazhaev, amici di Patin, che nel 2,m4 hanno acquisito il Forte Village, resort di lusso a Santa Margherita di Pula.

Fonte: Corriere della Sera.

La vite è meravigliosa – L’Abruzzo di Cataldi Madonna.
L’Abruzzo più interno e aspro, ai piedi di J montagna, lo scenario di Cataldi Madonna, per tanti anni unica sentinella dell’enologia di Ofena, in provincia dell’Aquila. Qui – in quello che viene denominato Forno d’Abruzzo, un altopiano vigilato dall’alto dal Calderone, il più meridionale ghiacciaio d’Italia, che lavora come un condizionatore naturale – centodue anni fa Luigi Cataldi Madonna iniziò a fare vino, qui quarantasette anni fa il figlio Antonio prese a imbottigliare, qui la nipote Giulia conduce l’azienda con l’aiuto dell’enologo Lorenzo Landi. Tutto da Cataldi Madonna è orientato a valorizzare l’integrità e il carattere indomabile delle uve autoctone: il Montepulciano d’Abruzzo (che molti sostengono sia nato proprio in questo altopiano), il Pecorino e il Trebbiano, che danno vita a vini dall’espressività assai pro La vite è meravigliosa L’Abruzzo di Cataldi Madonna nunciata.

Fonte: Giornale.

Adesso con il vino s’investe e non si beve – Un tesoro di vino – Si compra per investire non per il gusto di bere.
Si compra per investire non per il gusto di bere Bottiglie che valgono La Borsa del settore quasi un milione è a Londra: negli di euro: sono i «fine ultimi dieci anni wine», ambiti le «etichette d’oro» dai collezionisti hanno aumentato il di tutto il mondo loro valore del 150% di Piera Anna Franini na bottiglia da sei litri Romanée-Conti 1985 dell’omonimo Domaine è stata venduta a 900mi1a euro. È successo a Lugano qualche mese fa, a comprarla un miliardario dell’Est, probabilmente russo. Era una delle sei Mathusalem (così si chiama il formato) della casa di Borgogna che faceva parte della collezione di Giorgio Pinchiorri. Si è sfiorato invece il mezzo milione per un Romanée-Conti Grand Cru del 1945 e per un Domaine Leroy Musigny Grand Cru 1990. Più che prezzi, quotazioni da banca d’affari.

Fonte: Giornale Controcorrente.

La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze.
La Dop economy italiana ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione e un export da 9,5 miliardi, pari al 20% delle esportazioni nazionali del settore – Frassoldati a pag. 21 Food e Wine, il rapporto Ismea-Qualivita su Dop e Igp fotografa un comparto che ha tenuto i valori alla produzione nonostante la frenata delle esportazioni extra Ue causa Covid. La Dop Economy resiste La mappa delle eccellenze. LA DOP ECONOMY, cioè la ricchezza prodotta dal foodewine IG (a Indicazione geografica), in pratica il paniere di cibo e vino Dop e Igp, ha raggiunto nel 2020 i 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione (-2,0%), pari al 19% del fatturato totale dell’agroalimentare italiano, e un export da 9,5 miliardi di euro (-0,1%) pari al 20% delle esportazioni nazionali di settore.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Dati a grappolo.
Il laboratorio di Terra Moretti (Bellavista) Droni e robot per proteggere l’ambiente. Un ronzio nel cielo di Bellavista, in Franciacorta, annuncia il cambiamento prossimo venturo del modo del vino italiano: l’arrivo di droni e robot tra le vigne. Nella memoria collettiva, la cura delle vigne e la vendemmia sono opera manuale e faticosa dei contadini, come nei quadri di Goya e Van Gogh. Non sempre è così: da una parte è cresciuta la presenza di macchine agricole di ogni tipo e dimensione, dall’altra c’è stato un incremento di aziende che scelgono il biologico. «Ora è arrivato il momento di superare il biologico», dichiara Francesca Moretti, presidente del gruppo Terra Moretti che comprende, oltre a Bellavista, altre 5 cantine in Lombardia, Toscana e Sardegna (70 milioni di fatturato, 55o dipendenti e quasi 1.200 ettari vitati). «L’agricoltura biologica — spiega il fondatore di Bellavista, Vittorio Moretti, padre di Francesca — ha nobili principi. Ma non evita l’inquinamento.

Fonte: Login Corriere della Sera.

In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte”.
I costi dello stop alle relazioni commerciali. Polegato (Geox): in fumo quasi i120% dei nostri ricavi In pericolo interscambi per 21 miliardi “Così l’agroalimentare paga due volte” 7,69. Impatto delle sanzioni della Nato ver jso la Federazione Russa, da oggi, potrebbe essere il più severo dal Secondo dopoguerra. Anche sul versante italiano, come ribadito – non senza difficoltà -, da un numero sempre maggiore di imprese italiane. Dalla metallurgia alla moda, passando per cibo e turismo, ci sono in pericolo 7,69 miliardi di euro in export e 13,98 miliardi in importazioni. Elevata è la preoccupazione, per scrivere uno dei primi colpiti dal nuovo giro di vite sulla Russia, della Geox di Mario Moretti Polegato, il quale ha definito come «non quantificabili» le conseguenze verso l’azienda che ha creato nel 1995. Per la società della moda e calzature trevigiana «il fatturato in Russia equivale al 7%, con l’Ucraina si sale al 10%», dicono ivertici.

Fonte: Stampa.

ViteResZero, è nato il vino cella transizione ecologica.
Prodotto in Irpinia senza sostanze chimiche I1 benessere dell’umanità passa attraverso il rispetto del territorio. II concetto è ormai assodato. Proprio nell’ottica della transizione ecologica nasce ViteResZero una linea di vini prodotti da vigneti a residuo zero e con uso innovativo delle risorse idriche. L’idea, ufficializzata dal partenariato tra il Cortiglio, azienda vitivinicola e olivicola irpina, l’Università del Molise e Gal Irpinia, è stata presentata a Napoli, al Mercato Coperto di Campagna Amica. L’evento si è concluso con una degustazione guidata per illustrare tutte le caratteristiche di un vino contemporaneo, sostenibile al ioo96. «L’intento — spiega Francesco M. Acampora, presidente Coldiretti Avellino, titolare de II Cortiglio, capofila del progetto — è la gestione dei vigneti a residuo zero e l’utilizzo critico delle risorse idriche con l’obiettivo di mettere a punto un protocollo scientifico di gestione che nasca dalle esigenze del territorio.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Campania.

Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci.
L’azienda di Colognola esporta il 40% della produzione Per Cantina Vicentini è questione di etichette Disegni affidati alla creatività di Giuliano Fernuci Silvia Allegri •• La torretta settecentesca, i melograni di un antico dipinto, le ringhiere in ferro battuto, le viti e gli alberi da frutto, il campanile di Campiano, dove c’è ancora l’antica casa padronale di famiglia. Le etichette si fanno poesia e diventano parte integrante e viva del primo assaggio di un vino, quello che avviene attraverso gli occhi e le immagini evocative di un forte legame con la propria terra, e ha deciso di affidarle alla creatività del professore veronese Giuliano Fernuci la cantina Agostino Vicentini, a Colognola ai Colli. L’azienda Era il 1929 quando Francesco, papà di Agostino, da Campiano si trasferì a valle, coltivando vigne insieme a ciliegi, olivi e albicocche.

Fonte, Arena.

Vino giù caro (fino al 30%), un ramato fatto ad arte.
I conti della crisi Energia, trasporti, vetro, cartoni, tappi. II 2022 inizia all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per analizzare la situazione di mercato. Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi sette cantine, due venete: Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Spr Oble vo: unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo. Secondo quanto emerso dall’indagine, dalla primavera, i prezzi dei vini in Gdo e Horeca sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende, calcolato tra 1’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Raffaele sulle orme del padre Sandro.
Se tuo padre viene indicato con il titolo di «Mister Amarone» la strada è segnata. Così Raffaele Boscaini (nella foto a sinistra), figlio di Sandro, settima generazione della famiglia al vertice della cantina veronese Masi, non ha mai avuto dubbi sul cammino da percorrere. Le ossa se l’è fatte in vendemmia e al Vinitaly. Un’esperienza in inghilterra e poi è tornato a lavorare nella cantina nata nel 1772, con i vigneti nella valle «Valo dei Masi» in Valpolicella. Oggi la cantina è radicata nel Nordest dopo le acquisizioni dei conti Serego Alighieri, discendenti di Dante, dei conti Bossi Fedrigotti in Trentino, e, più a est, con il Prosecco in Friuli. Con Boscaini lavorano anche la sorella Alessandra, ma anche Bruno e Mario (quinta generazione), Anita e Giacomo (ottava). Direttore marketing del gruppo, è il coordinatore del gruppo.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Nordest.

Una Primavera sotto il segno del Prosecco.
Dal 16 aprile al 12 giugno, con anteprima il 27 marzo, torna a Conegliano e Valdobbiadene la rassegna enogastronomica dopo 2 anni di stop causa Covid. Nell’Alta Marca trevigiana ritorna la primavera nel segno del Prosecco Superiore; abbinando territorio, accoglienza, tipicità. Dal 16 aprile al 12 giugno, con un’anteprima il 27 marzo, sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene diventate Patrimonio Unesco, si terrà la rassegna enogastronomica “Primavera del Prosecco Superiore” che ritorna dopo due annidi stop causa la pandemia. E la 26 edizione sarà quest’anno concentrata in due mesi (solitamente partiva proprio con l’avvio della primavera meteorologica), sovrapponendo alcune date, guardando al rallentamento della pandemia, mentre il via ufficiale si terrà il 27 marzo in concomitanza con la prima “Giornata regionale dei Colli Veneti”, istituita dalla Regione Veneto con lo scopo di favorire la tutela e la valorizzazione delle colline venete, i loro paesaggi, la biodiversità ma anche la particolare dimensione economica, sociale ed istituzionale delle comunità di collina.

Fonte: Gazzettino.

Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo.
La Urban Vineyards Association vola oggi (e fino al prossimo 3 marzo) negli Emirati Arabi e sarà fra i protagonisti di Dubai Expo 2020, partecipando, nello spazio Regione Piemonte, alla più grande mostra espositiva mondiale per promuovere il vigneto urbano come modello di turismo e sviluppo cittadino sostenibile. Del gruppo fanno parte le vigne di Torino, Milano, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone, New York e Venezia con le sue due realtà attive: Laguna nel bicchiere, Le Vigneti urbani in mostra: anche Venezia a Dubai Expo vigne ritrovate che si occupa di 5 vigneti, due nelle isole di San Michele e Sant’Elena in monasteri del XIII secolo, uno alla Giudecca, uno a Malamocco e un altro all’isola delle Vignole; e San Francesco della Vigna.

Fonte: Gazzettino.

Corinna, l’agroecologa che insegna a coltivare l’orto anche via zoom.
Durante il lungo lockdown della prima emergenza coronavirus c’è chi ha imparato a farsi pane, pasta e pizza in casa, facendo incetta di lieviti e farine biologiche. Altri, invece, hanno occupato il tempo coltivando qualche ortaggio, ammesso che avessero a disposizione un pezzo di terra. Con il beneficio di procurarsi verdura dalla filiera cortissima e senza ricorso a sostanze chimiche. Però orticoltori rispettosi dell’ambiente non ci si improvvisa. Ed è qui che entra in gioco l’agroecologa Corinna Raganato di Castelfranco Veneto che insegna i principi della scienza che studia il funzionamento degli agroecosistemi, un insieme di pratiche per coltivare e produrre in modo più sostenibile gli alimenti.

Fonte:  Gazzettinoi.

Valpolicella classico rischia uscita dal mercato.
Crisi economica Valpolicella classico rischia uscita dal mercato. Una congiuntura economica senza precedenti sta mettendo a rischio la sopravvivenza del Valpolicella Classico. “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale”, afferma Daniele Accordini, direttore generale ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar. “La Valpolicella – spiega Accordini – lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uvee dei vini sfusi, aumentati nell’arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

La Svezia assegna il calice d’oro a Borgogno.
La Svezia premia Giacomo Borgogno con il titolo più prestigioso dei produttori di vino “Cantina dell’Anno” e con il “Calice d’Oro”, riconoscimento al produttore più importante dell’anno. Ad assegnare entrambi i premi alla cantina più storica del Barolo, la giuria dell’autorevole magazine enogastronomico “Allt om Mat & Vin”, formata da quindici giornalisti esperti, che motiva così la scelta: “Per la loro qualità costantemente elevata di Barolo. Per ta toro precisa espressione di come dovrebbe essere un vino piemontese e per l’uso del loro calibrato istinto per la viticoltura e la vinificazione”.

Fonte: Voce di Rovigo.

Rosè Connection: un ponte Valtènesi-Provenza per promuovere i vini rosa di grande qualità.
L’anno da poco iniziato vede il Consorzio Valtènesi protagonista sulla scena dei grandi vini. Che si concretizza in un’importante partnership internazionale: un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede Italia e Francia alleate per una grande operazione promozionale comune sui vini rosati gardesani e francesi. Protagonisti Valtènesi e Provenza: due territori senza dubbio molto diversi tra loro, uniti però da una forte vocazione storica alla produzione di vini rosa di altissima qualità. L’avvio del progetto coincide con l’uscita sul mercato della nuova annata del Valtènesi, la 2021, che da disciplinare è fissata il i4 febbraio. Si tratta di un ritorno in scena che arriva spinto dall’onda di una forte crescita, considerato che nel zou gli imbottigliamenti hanno superato la soglia dei 2 milioni di bottiglie con un aumento nell’ordine del 17 per cento.

Fonte: Voce di Rovigo.

Cantina Cupertinum: sinergie tra agricoltura ed energia green coinvolgendo i ragazzi di Copertino.
Le sinergie tra agricoltura ed energia green spiegate ai ragazzi dagli esperti. Si è svolta a Copertino, presso la Cupertinum, storica Cantina di Copertino, la lezione multidisciplinare con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “San Giuseppe da Copertino”, dedicata ai saperi dell’agricoltura e alle energie rinnovabili. I ragazzi hanno visitato il vigneto di negroamaro che la Cantina Cupertinum ha impiantato da cinque anni nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione (il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di impollinazione) e Francesco Trono, presidente della Cantina e agronomo, ha raccontato l’importanza della potatura per la buona riuscita dell’annata vitivinicola, che si concluderà con la vendemmia.

Fonte: Newsfood.

I migliori vini italiani 2022 per celebrare il National Drink Day.
Venerdì 18 febbraio era il National Drink Day. Per l’occasione, il Corriere della Sera ha pubblicato una lista dei migliori vini italiani per celebrare l’importante appuntamento, includendo nell’elenco i rossi, i bianchi e gli spumanti. Tra questi figurano grandi classici, come il Brunello di Montalcino, insieme ad altre bottiglie meno note. Ciascun vino selezionato si contraddistingue per la sua eccezionale qualità, descritta dall’esperto Gabriele Principato (autore dell’elenco presente sul sito corriere.it) come “il frutto del lavoro di cantine moderne e sostenibili”. Ecco l’elenco di vini rossi, vini bianchi e bollicine scelto dal giornalista Gabriele Principato sull’edizione online del Corriere della Sera:
Tancredi 2018 Terre Siciliane Igt, cantina Donnafugata (32,50 euro formato da 750 ml)
Collepiano Montefalco Sagrantino Docg 2018, cantina Arnaldo Caprai (25,90 euro a bottiglia)
JeT 2020, cantina Castello di Montepò (19,90 euro a bottiglia)
Ciàcoe Torchiato di Fregona Docg, cantina Ca’ di Rajo (23,90 euro a bottiglia)
Ilbio Umbria Igt 2020, cantina Lungarotti (9 euro a bottiglia)
Gewurztraminer Aristos, cantina Valle Isarco (16,90 euro a bottiglia)
Dorilli 2017 Cerasuolo di Vittoria Classico Docg, cantina Planeta (16,50 euro a bottiglia)
Senia Nero d’Avola, cantina Cortese (15 euro a bottiglia).

Fonte: Investire Oggi.

Allarme sanzioni russe: quanto rischia di perdere il vino italiano.
Il settore vitivinicolo italiano è messo in pericolo dalla guerra in Ucraina e dal crollo della Borsa e del rublo in Russia. Non solo un aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas: le sanzioni alla Russia potrebbero mettere in pericolo diversi settori del nostro Paese. Il colpo al Made in Italy potrebbe passare soprattutto per il vino, come avverte la Uiv. L’Unione italiana vini spiega che i produttori potrebbero pagare a caro prezzo i costi della guerra in Ucraina, sia a causa delle controsanzioni che arriveranno da Mosca, in risposta a quelle emanate dai Paesi Nato e dall’Occidente, sia del crollo della Moex. Già nelle scorse ore si sono visti gli effetti dell’occupazione di Kiev.

Fonte: QuiFinanza.

VINO, A RISCHIO L’EXPORT IN RUSSIA PER 375 MILIONI DI DOLLARI.
Contro-sanzioni, danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del Made in Italy si prepara a pagare alla guerra è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. È quanto sottolinea l’Unione italiana vini (Uiv), oltre al fatto che si stiano aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: Virtù Quotidiane.

La Terra Madre del vino in fiera a Bologna.
Non sarà la solita fiera, sarà «la Terra Madre del vino». Che per il movimento Slow Food è sinonimo di coinvolgimento globale, presa di posizione politica, impegno, insomma un modo rivoluzionario di parlare di viti e vini un po’ come Terra Madre lo fu per parlare di cibo nel 2004. «Il vino deve fare la sua parte in un momento storico che prelude a una nuova era, quella della transizione ecologica – ha detto il fondatore dell’associazione della chiocciola conosciuta in tutto il mondo, Carlo Petrini –. Dobbiamo vivere il tempo attuale come un momento di liberazione, di passaggio dal consumismo compulsivo a un consumo funzionale al rispetto dei beni comuni e dei beni relazionali, la nuova economia è quella di relazione». E cosa c’è che mette in relazioni uomini e terre, uomini e altri uomini, più del vino?

Fonte: Corriere Romagna.

Rincaro vini: horeca minacciata dalla ricaduta sui listini.
Unione Italiana Vini lancia l’allarme ricaduta sui prezzi al consumatore. Ristoratori in tensione, ma per i fine wine la domanda non si ferma. Da caro bollette a “caro vini” il passo è breve. Se da una parte infatti premono gli aumenti dei costi delle materie prime, dall’altra la crisi energetica aggiunge peso a ogni passaggio della catena distributiva. Così, anche nel mercato del vino, chi sta a valle rischia di veder gonfiare i conti. Tra quelli che risentono in maniera esponenziale della situazione c’è il canale Horeca che, già provato dai lockdown, adesso si trova a fare i conti con una non facile gestione dei prezzi in carta vini.

Fonte: FOOD SERVICE.

‘L’arte nel bicchiere’. Collettiva d’arte dedicata al vino.
Massa Marittima: Galleria Spaziografico riapre dopo un periodo di sosta con una mostra che prosegue il ciclo di esposizioni organizzate in questi ultimi due anni sull’argomento del vino come elemento artistico. Questa mostra raccoglie l’eccellenza del prodotto declinato da un gruppo di artisti della Galleria e  anche le esperienze delle precedenti esposizioni tematiche che si sono svolte negli anni passati: Etichette d’autore nel 2018 e Calici d’autore nel 2019. «Abbiamo diversificato questa mostra – spiegano i curatori – puntando su un altro aspetto espositivo: un disegno che rappresenta il calice, risolto in quattro versioni,  entro il quale con la massima libertà gli artisti propongono una loro opera rappresentativa. Una cosa semplice, ma che permette al fruitore di essere di fronte a una vera e propria mostra d’arte e non a una performance artistica.

Fonte: Maremma News.

STAMPA ESTERA

Australia wine group thirsts for celebrity boost in US.
Australia’s largest wine producer has moved to offset the crushing impact of Chinese tariffs on the country’s wine industry by hiring convicted celebrities to carve out a stronger position in the US luxury market. Treasury Wine Estates, best known for its Penfolds and Wolf Blass brands, attributed rising US sales to the success of its higher-priced brands, including 19 Crimes, a collaboration with rapper Snoop Dogg and former stockbroker turned media tycoon Martha Stewart. 19 Crimes sells wine with stories of Australian convicts and has adapted the concept for the US by collaborating with convicted celebrities. “Martha’s Chard” was launched under the 19 Crimes brand last month following two Snoop Dogg launches, of a Syrah-Zinfandel blend and a rosé, since 2020. Tim Ford, chief executive of TWE, said the US luxury wine market was a main part of the A$9bn (US$6.5bn) valued winemaker’s growth strategy after the collapse of its sales in China as a result of the introduction of steep tariffs on Australian wine. “The US is the largest growing luxury wine market in the world. It’s a terrific market,” said Ford in an interview with the Financial Times.
Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 27 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Camera Commercio prepara il Vinitaly.
Partita la procedura per i servizi di allestimento stand area Camera di Commercio di Benevento al Vinitaly 2022 – Verona 10 – 13 aprile 2022. In particolare pubblicato l’atto di avviso per la richiesta di offerta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa) per l’affidamento dei servizi di allestimento stand area Camera di Commercio di Benevento al Vinitaly 2022 – Verona 10 — 13 aprile 2022. Un primo passaggio per l’iter ormai consolidato per la partecipazione dei campioni dell’enologia sannita presso la prestigiosa vetrina internazionale, a cui farà seguito una seconda fase con l’assegnazione degli stand predisposti e organizzati dall’azienda speciale Valisannio della Camera di Commercio di Benevento. Nonostante le tensioni internazionali, purtroppo in atto, quella del prossimo aprile dovrebbe essere in ogni caso una importante occasione di rilancio del mondo della produzione enologica, colpito da due anni di pandemia.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Cantele: «Nei prossimi mesi il crollo del mercato del vino».
Negramaro. Susumaniello. Primitivo. Bianco. Rosso. Rosato. La tradizione salentina del buon bere ha conquistato il popolo ucraino, ora però rintanato nei rifugi sotterranei. Gianni Cantele, titolare dell’omonima azienda di Guagnano, in provincia di Lecce, più che degli affari è preoccupato per le persone con cui lavora da una decina d’anni: «Nei prossimi mesi ci sarà un crollo dei mercati dell’Est Europa. Le repubbliche baltiche, la Polonia, regioni vicine al conflitto, sono mercati emergenti, in forte crescita. Saremo costretti a riparametrare le previsioni. Quando le bombe smetteranno di cadere e di uccidere un popolo inerme, speriamo al più presto, torneremo a investire in quei territori, andando a sostenere chi acquista il nostro vino. In questo momento, però, non ci interessa il fatturato: il nostro pensiero va alle famiglie dilaniate dalla guerra». II nettare ottenuto dalla pigiatura dell’uva che cresce nel Leccese, con la capacità narrativa di un territorio, è riuscito ad affascinare gli ucraini. «Vendiamo sia prodotti di livello di ingresso – spiega Cantele – sia di fascia alta.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

In vino veritas mecenati 2.0.
Vendemmie d’artista, esposizioni, etichette d’autore e solidarietà Le grandi famiglie toscane del vino si trasformano in moderni committenti Da Montalcino a Bolgheri passando per i luoghi magici del Chianti Classico di Paolo Pellegrini este i panni del vigneron, il mecenate 2.0. E porta spesso un nome importante. Accade soprattutto (ma per fortuna non soltanto) in Toscana, terra che nel mecenatismo Grandi Firme ha visto nascere i suoi capolavori più amati. Accadeva durante il Rinascimento, accade tra il XX e il XXI secolo: sono le cantine il motore per la produzione e lo scrigno per raccogliere e dare impulso all’arte, con il linguaggio del contemporaneo. Allora c’era chi affidava committenze a nomi tipo Brunelleschi, Donatello o Artemisia Gentileschi, come i Frescobaldi, o si faceva scolpire lo stemma di famiglia – gli Antinori – da un certo Andrea della Robbia. Nomi che ritroviamo nel mecenatismo moderno. E non sono i soli.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Quei rossi da urlo con la Toscana dentro al bicchiere.
Madamina, il catalogo è questo: grande arte uguale grandi vini. E’ la cifra del fil-rouge, che con un itinerario di grande suggestione, può portare gli appassionati e gli enoturisti a farsi attraverso emozioni raddoppiate, tra l’assaggio – e perché no, magari anche l’acquisto – di rossi davvero fuori dal comune e l’approccio a un particolare sentire dell’arte contemporanea. Rossi, ed è perfino ovvio: si viaggia attraverso la Toscana, lo stile è decisamente rossista. Almeno per i vini-bandiera, perché poi ognuna delle aziende che si occupano anche di arte contemporanea ha altre frecce nel proprio arco: bianchi di ottimo spessore ma anche di beva pronta e fresca, rosati che sembrano essere sempre più apprezzati dal pubblico, soprattutto per le cene d’estate, qualche spumante che ovviamente dalle bacche rosse traggono l’anima per bollicine rosé sempre più apprezzate, poi vinsanti e grappe.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Intervista a Enrico Bardone – «Meno vino sfuso, più reddito» Terre d’Oltrepò, la via del rilancio.
Terre d’Oltrepò, la via del rilancio Broni, il nuovo presidente Ernico Bardone: puntiamo su bottiglie, meno etichette e valori maggiori ii Non vendiamo La Versa e ci sarà un manager La resa per ettaro deve passare da 6mila a 8mila euro all’ettaro. «Vendendo il vino come sfuso, non si va da nessuna parte. Siamo in ritardo, ma dobbiamo invertire subito la rotta commerciale.» Enrico Bardone, 80 anni, ingegnere ed una lunga esperienza manageriale di vertice nel gruppo Eni, è da quattro giorni alla guida del colosso vinicolo lombardo Terre d’Oltrepò: «devo ancora avere piena conoscenza di tutti i dati», premette. In Terre d’Oltrepò è stato consigliere, ma solo per due anni, dal 2016 al 2017: «Da allora, però, diverse cose, dentro e fuori della cantina, sono cambiate.

Fonte: Giorno Lombardia.

Aeroporti, banche e vini: i russi fra noi – Aeroporti, vigneti, ville, hotel… La calata degli oligarchi in Italia.
Piitiniani nella nostra economia Aeroporti, banche e vini: i russi fra noi • Trotsenko, Khan, Rotenberg, Vekselberg. Sono alcuni degli oligarchi che hanno investito in Italia. La Toscana, dalla Versilia alla Maremma, fino allo scalo aereo di Grosseto, la loro rampa di lancio per fare affari nella penisola. Lo shopping degli amici di Putin Aeroporti, vigneti, ville, hotel… La calata degli oligarchi in Italia Giulio Da Silva pluto è atterrato in Maremma. L’ultima incursione c’è stata all’asta con cui ha comprato una manciata di azioni dal Comune di Scansano, territorio famoso per il Morellino. Il vino però non c’entra. Le 712 azioni, pagate 2.050 euro, sono una frazione del capitale di Seam, Società esercizio aeroporto Maremma, che gestisce il traffico civile nell’aeroporto di Grosseto, scalo prevalentemente militare, base degli Eurofighter. L’aeroporto è usato per voli charter e voli privati di ricchi turisti.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Spiriti divini – Con il caro energia gli spumanti sono fuori mercato
II mondo del vino italiano superata la battaglia su Nutriscore e Cancer Plan, che rischiavano di bollare il vino come un veleno, si aspettava un progressivo ritorno alla normalità, superato l’allarme pandemia e con misure lentamente allentate per vedere i winelovers tomare a vivere un po’ di socialità in bar, enoteche, ristoranti e alberghi. La verità è un’altra e non la dice nessuno: il rincaro dei costi dell’energia, legato prima alle tensioni con la Russia e oggi a una guerra che una diplomazia incapace non è riuscita a scongiurare, sta facendo lievitare a dismisura i costi di produzione anche nel settore vitivinicolo. Nell’ultimo periodo è rincarato tutto: dal vetro ai tappi, dai prodotti utilizzati in campagna ai costi di gestione.

Fonte: Libero Quotidiano.

Speciale ABRUZZO – EXPO DUBAI – Con l’agrifood il focus è sull’enogastronomia.
Con 1’agrifood il focus è sull’enogastronomia Le aziende vitivinicole hall no presentato il rinomato Montepulciano d’Abruzzo in degustazione Grazie all’evento “Abruzzo sostenibile nell’agrifood; Map ha potuto accompagnare ben ventidue imprese in un percorso di valorizzazione dei propri prodotti. Ciò è avvenuto all’interno della vetrina mondiale che è stata riservata all’enogastronomia abruzzese dal 7 all’11 febbraio. Di queste imprese, undici hanno avuto occasione di presenziare in loco al programma fitto di eventi e masterclass dedicate ai prodotti regionali. In particolare, agli occhi dei mercati internazionali sono state presentate 120 eccellenze enogastronomiche abruzzesi.

Fonte, Centro.

Il Consorzio vini a Dubai per la vetrina dell’Expo L’inaugurazione domani.
Anche il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese farà parte della delegazione lombarda ad Expo Dubai. La presidente Gilda Fugazza è intervenuta, in rappresentanza di Ascovilo, l’associazione che riunisce i Consorzi di tutela della Lombardia, alla conferenza stampa con cui la Regione ha illustrato la presenza del sistema agroalimentare lombardo all’Expo con una serie di iniziative sull’internazionalizzazione delle aziende. Domani, nella Innovation House a Dubai, sarà inaugurata l’esposizione sensoriale dedicata ai prodotti lombardi, dove saranno raccontate storie, tradizioni e tecniche colturali, ed è in programma anche un grande evento promosso dalla Regione. Oltre ad Ascovilo, nel progetto sono coinvolti il Consorzio del Gorgonzola, Grana Padano Dop, il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina, Galletto Vallespluga e Riso Gallo, mentre l’ambasciatore della spedizione sarà il maestro pasticciere Iginio Massari.

Fonte: Provincia – Pavese.

II vino non piace ai russi 40 milioni di perdite – II vino resta tappato.
Il vino, ma anche il pomodoro e l’olio sono i tre prodotti dell’agroalimentare della Capitanata che maggiormente soffrono la crisi bellica tra Ucraina e Russia. Le cisterne delle aziende restano vuote, perché i prodotti non si vendono più e importanti importatori dell’ex Unione Sovietica hanno disdetto tutti gli ordini. Le aziende della Provincia di Foggia pagheranno un dazio di 40 milioni di euro, soprattutto per le mancate consegne del prodotto alle imprese che esportano il vino. II vino resta tappato 40 milioni di euro la perdita per le aziende foggiane su tutti, e poi olio e pomodoro.

Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.

Parte oggi il Tour del Centenario per ricordare Bortolomiol.
Oggi, cento anni fa, nasceva a Valdobbiadene Giuliano Bortolomiol. Un nome destinato a scrivere un capitolo importante nella storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo la Scuola Enologica di Conegliano, Giuliano decide di restare nella sua terra per ricostruire quanto il conflitto aveva distrutto. I. di farlo partendo dal vino. Tra i fondatori del Consorzio di Tutela, è il primo a credere che questo vino dia il megli odi sé nella versione Brut, con residuo zuccherino bassissimo, quando invece prevalevano le versioni Extra Dry e Dry. Un precursore, quindi, che proprio oggi la cantina celebra con un’iniziativa altrettanto innovativa, il Tour del Centenario. Al Parco della Filandetta – WineeArt Farm Bortolomiol farà conoscere ad appassionati e operatori “l’altro volto” del Prosecco Superiore Docg: quello di un vino longevo, capace di sfidare il tempo per arricchirsi di note sempre più complesse.

Fonte: Gazzettino Treviso.

In piazza Borsa le grandi firme i big del Prosecco e cucina trevigiana.
La Camera di Commercio pronta a cambiare fisionomia Galleria di vetrine al piano terra, Il “regista” cura anche Zara La futura Camera di Commercio di Treviso nel giro di pochi anni cambierà completamente aspetto. Pochi uffici e tanto spazio per negozi di richiamo. Il primo passo: presto diventerà una borsa telematica, addio quindi alle contrattazioni in presenza. E così la sala delle contrattazioni del piano terra, grazie al via libera della Soprintendenza, potrà diventare una galleria di firme importanti. Chi verrà? Un consorzio del Prosecco ha già detto di volere uno spazio importante in piazza Borsa piuttosto che in villa Albrizzi Franchetti di Preganziol (era la prima ipotesi). Non basta: la società immobiliare che sta collaborando con l’ente camerale per la ristrutturazione e il rilancio futuro della Camera ha tra i suoi clienti principali Zara.

Fonte: Tribuna Treviso.

Pandemia e brindisi: «Più bottiglie da bere a casa, ma ci saranno rincari».
Parla Marco Calderoni il titolare dell’omonima enoteca ravennate: «Vendite di vino e alcolici a fasi alterne». Vendite in aumento per il consumo a tavola, calano gli acquisti per i regali: questo l’effetto della pandemia sul commercio di vino e bevande alcoliche, dal punto di vista di Marco Calderoni, proprietario della nota enoteca “Cantina di Calderoni”, aperta dal 2007 a Ravenna. Durante il primo lockdown del 2020 c’è stato un calo drastico di clientela nel negozio e, come tante altre attività, anche Calderoni è dovuto ricorrere alle consegne a domicilio per resistere alla depressione commerciale. A distanza di due anni lo scenario è diverso: quelle che erano novità del periodo sono diventate abitudini più consolidate. «Alcuni prodotti sono aumentati come vendite, – spiega Calderoni –, soprattutto il vino da bere a casa quotidianamente. Per quanto riguarda i vini da regalo, di gamma alta, invece, sono calati molto».

Fonte: Ravenna&Dintorni.

“Meno vino sfuso, più reddito”. Terre d’Oltrepò, la via del rilancio.
“Vendendo il vino come sfuso, non si va da nessuna parte. Siamo in ritardo, ma dobbiamo invertire subito la rotta commerciale.” Enrico Bardone, 80 anni, ingegnere e una lunga esperienza manageriale di vertice nel gruppo Eni, è da quattro giorni alla guida del colosso vinicolo lombardo Terre d’Oltrepò: “Devo ancora avere piena conoscenza di tutti i dati”, premette. In Terre d’Oltrepò è stato consigliere, ma solo per due anni, dal 2016 al 2017: “Da allora, però, diverse cose, dentro e fuori della cantina, sono cambiate. Oggi – ribadisce – la remunerazione delle uve conferite non copre i costi di produzione. Ci sono tante aziende che non riescono più a pagare i fertilizzanti”.

Fonte: Il Giorno.

Sembra un quadro il borgo medievale del vino sotto le montagne ed ecco alcune cantine in cui fare degustazioni.
In Italia abbiamo la fortuna di possedere perle in qualsiasi ambito del turismo. Alcune di queste sono in grado di rendere la vita più serena e gradevole, perché ci trasmettono un modo di vedere le cose differente. Tra loro ci sono le capitali della vite. Ne abbiamo varie, ciascuna con la propria storia. Oggi però viaggiamo con la mente ad un ridente angolo di Mondo posto a fondo valle. Chilometri di viti si succedono per tutta la pianura e a perdita d’occhio. L’idea è quella di un paese la cui vita ruota attorno alla produzione di questo dolce nettare. Ci troviamo in Trentino-Alto Adige, più precisamente nello scrigno di Tramin – Termeno. Da queste parti i nomi ufficiali sono sia in italiano che in tedesco. Vi possiamo arrivare tramite l’uscita autostradale, oppure scegliere la via più poetica. Ossia percorrere la strada del vino che da Bolzano arriva fino a qua. Grazie a questa via sembra un quadro il borgo medievale del vino che ci apprestiamo a scoprire.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

Carlo Petrini: se il vino abbandona la sua presenza nei territori, perde un pezzo della sua identità.
Il fondatore Slow Food, a WineNews: “una delle risposte forti per uscire dalla situazione che viviamo è il rafforzamento delle economie locali”. “La storia dell’ultimo mezzo secolo è la storia del “Rinascimento” del vino italiano, e di come un comparto importante della nostra agricoltura possa rendersi autonomo ed autosufficiente, addirittura portando l’esempio. Quello che si è realizzato nel mondo del vino sarebbe un atteggiamento virtuoso che si potrebbe estendere anche ad altri comparti del sistema agricolo. È una speranza, ed è detta in un momento particolare in cui le esigenze del pianeta chiedono a tutti noi comportamenti virtuosi, e quindi anche di rispetto verso la fertilità dei suoli e l’ambiente, per cui l’esempio del vino rappresenta un punto di riferimento”.

Fonte: WineNews.

Rapporto di ricerca di mercato globale Cantina di vino intelligente 2022 per tendenze, fattori di crescita, dimensioni, quota, opportunità, sfide, rischi e influenze Analisi e previsioni dei fattori 2027.
La tecnologia in aumento globale nel mercato Cantina di vino intelligente è illustrata in questo rapporto di ricerca. I fattori che stanno stimolando la crescita del mercato e dando una spinta positiva per prosperare nel mercato globale sono spiegati in dettaglio. Lo studio considera lo scenario attuale del mercato KKK e le sue dinamiche di mercato per il periodo 2022-2027. Copre una panoramica dettagliata di diversi fattori abilitanti, restrizioni e tendenze della crescita del mercato. Il rapporto offre sia gli aspetti della domanda che dell’offerta del mercato. Profila ed esamina aziende leader e altre società di spicco che operano nel mercato.

Fonte: SETTENEWS.

Mosaico per Procida, una bottiglia di vino celebrerà l’anno da Capitale.
Dalle masse vinicole di 26 cantine differenti, espressione della viticoltura d’eccellenza campana, nasce “Mosaico per Procida”, il vino che – attraverso l’operazione di vinaggio del winemaker Roberto Cipresso – celebra la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un’etichetta artistica scelta attraverso un contest e realizzata da Carolina Albano. Sabato 26 febbraio, alle 12.30, il progetto della bottiglia celebrativa sarà presentato dal project manager Gaetano Cataldo nel corso di un evento organizzato nella sala consiliare del Comune di Procida, ancora una volta propulsore di attività condivise con il contesto territoriale di riferimento. Il progetto “Mosaico per Procida” prevede anche l’iscrizione del comune isolano a “Città del Vino” e la raccolta di contributi finalizzati a dare nuova vita al costume tradizionale della Graziella.

Fonte: Napoli – la Repubblica.

Vino, Russia (UIV): a rischio export vino per 375 milioni di Dollari.
Contro-sanzioni, ma anche danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra – secondo Unione italiana vini (Uiv) – è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: Beverfood.com.

Taglieri, vini e cucina: da Sandro le esplorazioni gourmet di Rocco D’Angelo.
Da Sandro è un piccolo ritrovo che vuole raccontare le eccellenze italiane di mare e di terra. Una proposta ricercata, ma informale e giovanile dove taglieri, antipasti e vini sono i veri protagonisti. Rocco, nonostante la giovane età, ha un bel curriculum e una buona conoscenza del prodotto e della sua manipolazione. Dopo la scuola Alberghiera, D’Angelo ha studiato all’Alma, la scuola fondata da Gualtiero Marchesi e, a seguito dell’esame finale, ha cercato di approfondire il suo profilo culinario prima a Dublino, in un ristorante due stelle Michelin, e poi a Milano da Berton. Tornato in Irpinia ha lavorato nella brigata di Mirko Balzano da Triglia e in alcuni ristoranti della provincia. Ma la voglia di esprimersi in un progetto più personale ha maturato in lui la volontà di dare una svolta alla vecchia pizzeria di famiglia.

Fonte: AvellinoToday.

“Il vino e la vigna nella Orte del 1300”.
Nel pomeriggio di oggi sabato 26 febbraio  alle ore 17,30 , il dott. Abbondio Zuppante  terrà per il ciclo “Conferenze a Palazzo Roberteschi  2022” una conversazione dedicata alla coltura del vigneto ed alle pratiche e all’arte della vinificazione nella Orte del 1300. Abbondio Zuppante approfondirà in particolare fatti e testimonianze documentali d’archivio riconducibili al territorio di Orte. Come nei secoli successivi all’anno Mille, i protagonisti della diffusione della vite furono i  nuovi ceti urbani.

Fonte: NewTuscia.

Alzare le testa per vedere cosa c’è intorno a noi.
Gli uomini sono poca cosa se paragonati all’immensità del mondo. Ed è forse per questo che l’Icaro di Bruegel, lungi dall’essere venerato come esploratore, come colui che vuole ampliare i confini della conoscenza, diventa un personaggio goffo, raffigurato mentre dimena le gambe, precipitato in mare a testa in giù. L’artista relega Icaro in un angolo del dipinto, scegliendo piuttosto di soffermarsi sull’uomo con l’aratro, tutto concentrato sul suo cavallo e sul solco da tracciare, così altri personaggi non si curano di Icaro che sta annegando. Nonostante sia in corso un evento drammatico, la vita e le fatiche degli uomini comuni proseguono senza stravolgimenti.

Fonte: Valdicornia.

Da Poderi Visone il design strizza l’occhio alla sostenibilità.
Una storia importante quella della famiglia Visone, imprenditori della scena napoletana, e che con Poderi Visone, danno forma a un sogno: fare vino, una passione tramandata da nonno Ciro. Poderi Visone nasce a Nusco e produce i principali vini DOC e DOCG irpini. È così che la passione si lega all’imprenditoria, quella sana e che promuove atteggiamenti responsabili, dalla produzione al packaging. L’etichetta, il biglietto da visita di ogni vino, oltre ad avere un design accattivante è caratterizzata dal peculiare “effetto feltro” che conferisce all’etichetta un aspetto naturale, una sensazione unica al tatto ed amplifica l’aspetto ricercato e la texture.

Fonte: AvellinoToday.

La Regione Liguria regala a Dumfries un pacco con olio, vino e basilico: “Basta pollo col pesto”.
“Due settimane fa, erano molto arrabbiati con me perché avevo aggiunto del pollo alla mia pasta con il pesto. Per loro era un insulto alla pasta. Ho capito che non devo farlo più”. Non sono passate inosservate le recenti dichiarazioni di Denzel Dumfries agli occhi della Regione Liguria, che in occasione della partita fra Genoa e Inter di ieri sera ha regalato all’esterno olandese un pacco contente olio, vino e basilico. Un dono culinario e tradizionalmente italiano, accompagnato da questo messaggio: “Caro Denzel, siamo felici che ti piaccia tanto la pasta al pesto, ma ci raccomandiamo: non metterci più il pollo”, il simpatico siparietto poi raccontato sui social.

Fonte: TUTTOmercatoWEB.com.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 26 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Preghiera.
A una bottiglia di Brunello del 1997. Vorrei dedicarti una poesia, alla maniera del Carducci che scrisse “A una bottiglia di Valtellina del 1848”, ma dovrei esser poeta e non lo sono. Ti accontenterai della prosa, bottiglia di Brunello di Montalcino Biondi-Santi riserva 1997. L’anno della tua vendemmia ascoltavo Dalla, De André, Battiato, Paco De Lucia, Dolores O’ Riordan, tutti morti, leggevo “Il complotto dell’arte” di Jean Baudrillard, “Contro l’Europa” di Ida Magli, “Metafisica tascabile” di Valentino Zeichen, tutti morti, parlavo con mia madre e le mie nonne, tutte morte. Tu invece sei viva, bottiglia che a Montalcino mi venisti personalmente regalata da Franco Biondi Santi, morto anche lui: i grandi vini durano più dei grandi uomini. Nel ’97 molti credevano alla fine della storia e ora la storia è ricominciata in pieno, al ritmo dei cingolati….

Fonte: Foglio

In cantina – Sassicaia vola in formato magnum.
Rivalutazione media del 144% perle 16 bottiglie grazie al balzo dell’annata 1985 Sassicaia vola in formato magnum di Cesare Pillon La tabella di questa settimana non si era potuta realizzare finora perché mai era successo che gli stessi millesimi di 16 magnum, di una mezza bottiglia e di una doppia magnum di Sassicaia fossero quotati per due anni consecutivi alle aste internazionali. Come mai questo singolare evento si è verificato nel 2020 e nel 2021, proprio quando il mondo era sconvolto dalla pandemia di Covid-19? La pandemia non c’entra, anche se le restrizioni imposte dal lockdown possono aver facilitato in qualche modo il fenomeno. Che però è avvenuto perché le case d’asta, e non solo quelle italiane, stimolate dal crescente successo dei Sassicaia in bottiglie standard, sono andate alla ricerca dei Sassicaia in formati speciali e ne hanno moltiplicato l’offerta.

Fonte: Milano Finanza.

Superati 120 milioni.
La realtà trevigiana produttrice divini Prosecco Doc e Docg tra Veneto e Friuli ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi in crescita del 33%. Stati Uniti, Regno Unito e Germania sono i mercati più forti di Sandro Zanotti Ana nostra testata, nel febbraio 2020, lo disse chiaramente: «Siamo cresciuti su tutti i mercati, gettando le basi per- ché i12020 ci porti a toccare i 100 milioni di fatturato». La voce era quella di Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, tra le prime aziende vitivinicole private in Italia, che oggi – quell’obiettivo dei 100 milioni – pub dire di averlo abbondantemente raggiunto e superato. Messo da parte lo scoppio della pandemia, con l’inevitabile shock trasversale sui mercati, la realtà trevigiana produttrice di vini Prosecco Doc e Docg tra Veneto e Friuli, ha infatti chiuso lo scorso esercizio con ricavi complessivi per 121 milioni di euro.

Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.

I vini italiani di pregio conquistano spazi nelle aste internazionali.
All’ultima asta dei vini pregiati della Borgogna, lo scorso novembre, una barrique da cui si ricavano circa 300 bottiglie è stata aggiudicata per 800mila euro. Uno degli ultimi record di un mercato che dopo essere uscito dal perimetro del ricco collezionismo, diventando anche riserva di caccia di risparmiatori che scommettono sul valore economico dell’apprezzamento negli annidi un vino raro, ha un nuovo protagonista: l’Italia. I vini tricolore si stanno ritagliando a livello internazionale spazi impensabili fino a dieci anni fa quando detenevano appena l’1% di un mercato dominato a livello globale dalle etichette francesi. Ancora non hanno raggiunto la vetta di un Domaine de la Romanè e Conti (20mila euro a bottiglia), prodotto in quantità così limitate da farlo diventare un bene molto conteso.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24

Vino, a rischio 150 milioni Cia: “I prezzi saliranno”.
Non solo il rischio di blocco dei fertilizzanti indispensabili alle coltivazioni, ma anche di un embargo russo sul vino che costerebbe 150 milioni al Made in Italy. A lanciare l’allarme è la Cia-Agricoltori Italiani, che prevede un impatto diretto delle sanzioni sul carrello. Gli euro per tonnellata di fertilizzanti, in aumento rispetto ai 350 di metà autunno.

Fonte: Stampa.

Fucino, obiettivo orto d’Abruzzo.
È scattato il piano ministeriale “Il paniere dell’ortofrutta” coinvolte 43 aziende marsicane per 35 milioni di investimenti >Sono in corso di preparazione i bandi nell’ambito del Pnrr Si punta sui Distretti di qualità: prossimi due anni decisivi. Ci sono importanti novità per quanto riguarda il Fucino e i suoi prodotti alimentari esportati non solo in Italia. Saranno decisivi per il mantenimento dell’economia nazionale, ma anche in un momento nel quale i violenti cambiamenti climatici ne influenzano la produzione. C’è stato un blitz in città di Giorgio Mercuri, presidente di Fedagri pesca e dell’Alleanza delle cooperative Agroalimentari italiane, nel suo tour abruzzese, che è stato ospite del presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene e del presidente di Opoa Marsia (organizzazione dei prodotti del Fucino) Luigi D’Apice.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Vini campani sulla lasagna napoletana.
Benissimo quasi tutti i rossi: dal Lacryma Christi al Gragnano. Perfetti poi Aglianico e Falerno Vini campani sulla lasagna napoletana. La lasagna di Carnevale napoletana, un piatto grasso, ricchissimo, succulento, che negli ultimi anni è diventato ancora più ricco grazie alla possibilità di trovare facilmente gli ingredienti necessari. Non ci sono dubbi che i piatti italiani di tradizione preferiscono i vini di territorio. Meglio affidarsi dunque alla sapienza degli antichi, confortata dalla tecnica dei sommelier, per dirigersi verso prodotti del territorio. A Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta perché tutte le doc offrono una comoda e facile possibilità di abbinamento.

Fonte: Mattino Napoli.

Fumata nera per il Consorzio dei vini.
Ieri mattina la notizia inaspettata del rinvio della seduta del pomeriggio per l’elezione del Consorzio di tutela dei vini. Un rinvio salutato a tanti con delusione ma che potrebbe servire a far riflettere ed arrivare in maniera unitaria alla scelta del nuovo Cda che a sua volta eleggerà il numero i del Consorzio irpino. Un Consorzio a cui sono affidate le speranze di rilanciare il settore del vino, dopo l’emergenza pandemia. Nella mattinata si è sottolineato che la sala di Palazzo Caracciolo, che avrebbe dovuto accogliere l’assemblea, non poteva contenere il numero dei soci di circa 500. I quali hanno dato vita a due liste con i relativi rappresentanti: il professore Raffaele Coppola e Teresa Bruno.

Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.

I migliori vini della Romagna premiati al Palaturismo.
I protagonisti dell’evento con l’assessore Stefano Caldari Sabato 5 marzo la prima edizione dell’evento Il presidente dei sommelier: «Vogliamo valorizzarli». Le eccellenze del territorio in un bicchiere, un territorio che si allarga a Emilia, Romagna e Marche in una esperienza capace di coinvolgere e stupire appassionati e operatori del settore. È “Unione d’Eccellenza — esperienze di Vitae in Romagna, Emilia e Marche”, un nuovo grande evento dedicato al vino, organizzato dall’Associazione italiana sommelier di Romagna, insieme ad Ais Emilia e Ais Marche. Appuntamento sabato 5 marzo, al Palazzo del Turismo, con la prima edizione che prevede la premiazione dei vini e delle cantine produttrici (circa una settantina di vignaioli) insigniti delle Quattro Viti nella Guida Vitae—Edizione 2022. «Non per niente le chiamiamo “eccellenze”, vini che vanno degustati attentamente, il nostro compito è quello di valorizzarli — afferma Roberto Giorgini, presidente di Ais Romagna.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Sangiovese boom nella guida dei sommelier Ais – I vini forlivesi alla ribalta: li premia l’Ais.
La guida Vitae dell’associazione dei sommelier dà il massimo voto (4 Viti) a 31 etichette romagnole: 15 sono della nostra area. VITALIANO MARCHI (AIS) «Protagonista in tutte le sue sottozone il Sangiovese. L’Albana consolida il suo ruolo» di Quinto Cappelli La Romagna del vino cresce, soprattutto in qualità, lavorazione e raffinatezza. A dirlo sono i sommelier dell’Associazione italiana sommellier nella guida ‘Vitae 2022’, che hanno assegnato le 4 Viti (punteggio massimo) ai vini al top nella produzione enologica. Le ‘eccellenze’ sono salite a 31 (14 nell’edizione scorsa), anche favorite dal nuovo formato della guida, che ha consentito di ampliare lo spazio a un numero maggiore di cantine recensite e schedate dai sommelier. Inoltre, i 31 vini della Romagna con il punteggio massimo saranno premiati e potranno essere degustati a Riccione al Palazzo del Turismo sabato 5 marzo nel nuovo format lanciato da Ais Romagna, ‘Esperienze di Vitae’, in collaborazione con Ais Emilia e Marche, dove saranno di scena i migliori vini dei tre territori abbinati ai prodotti tipici della nostra regione.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

«Il Sangiovese ha fatto il botto Grande attenzione al prodotto».
Berti (Terre di Predappio): «Merito dell’opera continua dei nostri viticoltori per la qualità E il mercato ci dà ragione» «Col Sangiovese di Predappio questa volta abbiamo sbancato, non solo perché la zona è da sempre altamente vocata alla viticoltura, ma sta emergendo negli ultimi anni anche la qualità dei vini e la raffinatezza dei produttori in vigna e in cantina». Stefano Berti, presidente dell’Associazione Terre di Predappio (oltre dieci produttori, fra cui la Cantina Forlì Predappio) e viticoltore a San Martino in Monte, è soddisfatto dei tanti premi assegnati dalla Guida Vitae agli imprenditori del vino della Romagna e in particolare del Forlivese, col cuore che pulsa sulle colline di Predappio.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Ecco tutte le bottiglie e le cantine che hanno avuto il massimo dei voti.
Ecco le cantine romagnole che hanno ottenuto le ‘quattro viti’ nelle sottozone del Forlivese per un proprio vino, cioè ben 15 sui 31 prodotti romagnoli premiati, fra cui otto Sangiovese di Predappio. Mutiliana (Modigliana), Romagna Sangiovese Modigliana Tramazzo 2018; Stefano Berti (Forlì), Romagna Sangiovese Predappio Calisto Riserva 2018; Condé (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio Raggio Brusa Riserva 2018; Chiara Condello (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio le Lucciole Riserva 2018; Fattoria Nicolucci (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio di Predappio Vigna del Generale Riserva 2018; Noelia Ricci (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio il Sangiovese 2020; Sadivino (Predappio), Romagna Sangiovese Predappio Maestoso Riserva 2017; Tenuta Piccolo Brunelli (Galeata), Romagna Sangiovese Predappio Cesco 1938 2019; Drei Donà Tenuta La Palazza (Forlì), Romagna Sangiovese Alessandro Nicolucci con il suo sangiovese ‘Vigna del Generale’ Predappio Notturno 2019; Calonga (Forlì), Baravelli Vermouth Bianco 2020; Raffaella Bissoni (Bertinoro), Romagna Albana Passito Bissoni 2018; Celli (Bertinoro), Romagna Albana Secco I Croppi 2020; Fiorentini (Castrocaro), Romagna Albana Secco Cleonice 2019; Giovanna Madonia (Bertinoro), Romagna Sangiovese Bertinoro Ombroso Riserva 2018; Tenuta La Viola (Bertinoro), Romagna Sangiovese Bertinoro P. Honorii Riserva 2017.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Nuova presidente per il Baratuciat.
Valentina Peracino dell’azienda agricola vitivinicola Prever è la nuova presidente dell’Associazione Tutela Baratuciat e Vitigni Storici Sacra di San Michele, che nel corso dell’ultima assemblea ha eletto il nuovo direttivo. Al suo fianco, come vicepresidente, c’è Giuliano Bosio. Enrico Allais sarà segretario. Un nuovo ruolo per Valentina Peracino, dopo i tre anni nei quali da vicepresidente ha ben lavorato per avviare le pratiche di ottenimento della denominazione “doc” per tutti ivitigni dei comuni interessati alla produzione del Baratuciat, percorso ancora in itinere. Un iter lungo che richiede tempo, ma che la Peracino non dispera di raggiungere.

Fonte: Luna Nuova.

Giovane e brioso Un Aglianico da «Repertorio».
L’ Aglianico è senz’altro il più importante vitigno del Sud; la sua diffusione in J Campania, Puglia e Basilicata ne testimonia la capacità di adattamento a differenti situazioni geoclimatiche, pur mantenendo inalterate le caratteristiche di base. Tra le zone dove meglio si è acclimatato v’è senz’altro il Vulture. I suoi terreni di origine vulcanica sono l’habitat ideale per un’espressività molto caratterizzante. All’interno del Vulture poi le zone di coltivazione si differenziano a loro volta, oltre che per la diversa altitudine (dai 1326 metri del Monte Vulture ai Zoo metri delle colline di Lavello), anche per la struttura geomorfologica del terreno, influenzato dall’antica attività eruttiva del vulcano. Tra quelle che sono da sempre riferimento per la qualità dei vini, c’è la zona che possiamo definire «storica» che comprende i comuni di Atella, Rionero, Barile, Ripacandida, Ginestra, Rapolla e la parte alta di Melfi sulle pendici del Monte Vulture.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Forbes brinda con i vini pugliesi.
La Cantele di Guagano nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 Prosegue il percorso di crescita qualitativa e di immagine dei vini pugliesi. Ad attestarne il valore, questa volta, è l’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes, che, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022′; ha premiato la salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, porta la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

L’agri/cultura e l’energia green spiegate ai ragazzi.
Viticoltura, olivicoltura, agricoltura, energia pulita, ecologia… Venerdì 25 febbraio, i ragazzi dell’Istituto comprensivo San Giuseppe da Copertino, diretto da Eleonora Giuri, parteciperanno a una giornata dedicata ai saperi dell’agricoltura, visitando il vigneto di negroamaro che la Cantina Cupertinum ha impiantato da cinque anni nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione. Il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di impollinazione. Francesco Trono, presidente della Cantina e agronomo, condurrà la visita spiegando l’importanza della potatura per la buona riuscita dell’annata vitivinicola, che a settembre si concluderà con la vendemmia. Dell’ importanza delle api parleranno le rappresentanti di Bianco Apicoltura.

Fonte: Salento in tasca.

Vino, rischi sanzioni su consumi e quotazioni.
Le conseguenze del conflitto russo-ucraino sulle esportazioni veronesi ma anche sui listini: le preoccupazioni aumentano Vino, rischi sanzioni su consumi e quotazioni Chi aveva progetti in Russia ora dovrà rivederli. E la riduzione della spesa potrebbe far crollare i prezzi. Per prima cosa, la paura per le popolazioni coinvolte nel conflitto, e poi il timore per l’inasprirsi delle sanzioni commerciali che potrebbero bloccare o limitare l’export, con lo spettro di un possibile embargo russo sul vino, e per le ripercussioni del possibile calo dei consumi sui prezzi dei vini, in particolare sull’Amarone; ad esprimerle, i rappresentanti del mondo del vino veronese. Sembrava l’ultima delle opzioni, e invece l’invasione russa dell’Ucraina è realtà. Un conflitto che era in atto da anni. «Da otto anni siamo in guerra», ha raccontato un importatore ucraino di vini veronesi, «e in questi anni sono già morti 15mila dei nostri cittadini.

Fonte: Arena.

«Barolo? Ho Marzemino, ma buono» Le finte vaccinazioni pagate col vino – Vino pregiato in cambio delle iniezioni fantasma per avere il Green pass.
L’inchiesta sui Green pass «Barolo? Ho Marzemino, ma buono» Le finte vaccinazioni pagate col vino La dottoressa chiedeva Amarone e Barolo, ma poteva accontentarsi anche di Marzemino. Spuntano pure dettagli enologici trevigiani dall’inchiesta di Vicenza, che vede 5 residenti nella Marca Indagati per l’ipotesi di falso, sulle finte vaccinazioni per il Green pass. Avere i Green pass Vaccini, il caso Vino pregiato in cambio delle iniezioni fantasma per avere il Green pass. Nell’inchiesta di Vicenza il dono di un 51enne. Le richieste di una 40enne di Castelfranco di Roncade alla dottoressa finita ai domiciliari sottoposta all’obbligo vaccinale per lavoro. La dottoressa chiedeva Amarone e Barolo, ma poteva accontentarsi anche di Marzemino. Spuntano pure dettagli enologici trevigiani dall’inchiesta, condotta dalla Procura di Vicenza, che vede 5 residenti nella Marca indagati per l’ipotesi di falso, nell’ambito di un giro di presunte false vaccinazioni per ottenere il Green pass. Certificato che è stato sequestrato ai pazienti, mentre sono finiti ai domiciliari il medico di medicina generale Daniela Grillone Tecioiu, il suo compagno Andrea Giacoppo e il nefrologo Volker Erich Goepel, accusati a vario titolo anche di corruzione e peculato.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vino: Mipaaf, più tempo per adeguamento Ue a produzione Igp.
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola di avere più tempo per adeguarsi alle norme europee che riguardano la definizione di produzione per i vini Igp. Il Regolamento europeo entrato in vigore lo scorso 7 dicembre, ha confermato, infatti che anche la produzione o vinificazione del massimo 15% delle uve derivanti da vigneti ubicati al di fuori della zona di produzione delimitata di una Igp debba avvenire all’interno di tale zona. Al fine di contenere il danno economico dei numerosi produttori vitivinicoli che tradizionalmente hanno vinificato il massimo 15% delle uve fuori zona, il Ministero ha quindi accordato un periodo transitorio fino al 14 luglio 2022, data di fine dell’attuale campagna vendemmiale.

Fonte: ANSA.it.

Guerra in Ucraina, forti perdite in vista per l’export di vino in Russia.
L’Italia è il primo fornitore di vino della Russia con una quota di mercato del 30% del valore di 375 milioni di dollari. La guerra Russia-Ucraina avrà effetti pesanti sul settore del vino made in Italy. L’Italia è infatti il primo fornitore di vino della Russia (con una quota di mercato del 30% davanti a Francia e Spagna) con un giro d’affari che lo scorso anno è stato di 375 milioni di dollari e che aveva registrato un progresso sull’anno precedente dell’11% circa.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Incertezza Il retrogusto del vino.
Emanuele Bottiroli Bene il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. È quanto emerso oggi nel corso del webinar “Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2001 e prospettive per il 2022”, organizzato da Veronafiere. L’evento si inquadra in una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, che si terrà dal 10 al 13 aprile 2022. Il vino nella DM chiude il 2021 con un –2,2% a volume, negativo verso il 2020 ma positivo rispetto al 2019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria del 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Analizzando i dati a valore, emerge che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%. Complessivamente un valore di 3 miliardi di euro.

Fonte: Il Giorno.

Gratis su YouTube la piattaforma di e-learning sul vino.
Grazie al successo riscontrato dal momento del lancio della piattaforma di e-learning sul vino, Tannico ha deciso di rendere gratuiti tutti i contenuti della Tannico Flying School attraverso il canale YouTube. Oltre 400 ore di video-corsi tra assaggi, interviste e degustazioni con i produttori, racconti di regioni vitivinicole e vitigni con una libreria in continuo aggiornamento per rendere il piacere del vino democratico. Inaugurata a ottobre 2019, la Tannico Flying School si è da subito posta l’obiettivo di offrire un approccio sempre fresco e lontano dai cliché per raccontare in modo semplice e completo tutto ciò che ruota attorno al mondo del vino.

Fonte: Federvini.

Luca D’Attoma: “Vino troppo spesso messo sotto accusa, va tutelato di più”.
“Politica superficiale e scienziati troppo presi dal proprio ego”: l’enologo toscano all’attacco dopo l’esclusione della biodinamica dalla legge sull’agricoltura biologica. E lancia una frecciata al mondo degli spiriti: “Spesso l’industria di birra e liquori viene ‘favorita’ rispetto al comparto agricolo”. “Il vino è uno dei prodotti più prestigiosi della nostra filiera agroalimentare, ma ultimamente è stato messo troppe volte sotto accusa”. E la politica, in particolare sul tema biodinamica, “ha dimostrato superficialità”. Parola di Luca D’Attoma, uno dei più noti e stimati consulenti enologi e produttori italiani.

Fonte: la Repubblica.

Scienza & Salute: ‘Vino e veritas’, benefici, rischi e giusta misura nel consumo di alcolici.
Vino e veritas’, benefici, rischi e giusta misura nel consumo di alcolic i’ è il titolo della nuova puntata di Bio Medical Report che, attingendo dal noto detto latino, affronta una questione delicata e di estrema attualità internazionale, che lega i proverbiali effetti salutistici di un buon bicchiere di vino al presunto rischio di assunzione quotidiana di alcolici. “Fin dall’antichità – ha spiegato l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore scientifico della rubrica e responsabile per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata – sono note le proprietà terapeutiche del vino. Lo stesso Plinio il vecchio le ricordava, con riferimento alla capacità di questa bevanda di fornire energia e riscaldare il corpo, di stimolare l’appetito e di favorire il sonno”. Tante le storie e le tradizioni, ha ricordato Minelli, che “riportano l’uso che del vino è stato fatto nei secoli, anche dalla Medicina”.

Fonte: Adnkronos.

La famiglia Pinault investe ancora nel vino: sbarca in Champagne entrando nel capitale di Jacquesson.
Dopo Bordeaux, Borgogna, Côtes du Rhône e Napa Valley, Artémis Domaines aggiunge un altro gioiello alla propria corona. Artémis Domaines, il comparto dedicato al vino di Groupe Artémis, la holding della famiglia Pinault, dopo gli investimenti a Bordeaux (Château Latour), Borgogna (Domaine d’Eugénie e Clos de Tart), Côtes du Rhône (Château-Grillet) e Napa Valley (Eisele Vineyard), sbarca in Champagne, entrando nel capitale di Jacquesson, di proprietà della famiglia Chiquet. La maison è diventata un punto di riferimento per gli amanti dello Champagne di tutto il mondo a partire dagli anni Duemila, con la svolta del “Manifesto dei 700”, con cui la griffe ha deciso deciso di realizzare ogni anno il miglior blend possibile dai vigneti aziendali, interpretando sempre lo spirito dell’annata, per Champagne ogni anno diversi, in non più di 250.000 bottiglie.

Fonte: WineNews.

Forbes: tra le 100 eccellenze italiane ci sono i vini di Puglia. Tre le cantine premiate dalla rivista americana.
L’edizione italiana della rivista americana Forbes, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022”, ha premiato la cantina salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. «È una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso – commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – perché conferma, ancora una volta, la qualità straordinaria delle nostre produzioni vitivinicole. Il novero tra le 100 eccellenze italiane è l’ennesima attestazione del riconoscimento globale per i vini pugliesi e, in particolare, per il Primitivo e il Negroamaro: un binomio ormai noto a livello mondiale che traina anche l’appeal turistico del tacco d’Italia.

Fonte: Quotidiano Di Puglia

I Signori della Cantina: Roberto Potentini. L’enologo del tartufo e dei vini in abbinamento.
Gli enologi non invecchiano con gli anni, ma con le vendemmie. Il vino è la bevanda più scientifica e più leggendaria che esista. A parlarne con Giuseppe Cristini è l’enologo Roberto Potentini. «È complicatissimo, perché il vino è passione, amore, tecnologia e chimica è microbiologia, è cultura e’ il sacro e il profano, è leggenda, è storia, è scienza, per cui il vino racchiude in sé tanto misticismo. Sono 42 vendemmie fatte: gli enologi non invecchiano con gli anni ma con le vendemmie. In questi 42 anni vitivinicoli, ciò che ho maturato nel vino è che occorre studiare tanto, applicare tanta scienza e microbiologia, tanta chimica, tanta fisica; tutto ciò che racchiude la grande scienza dell’enologia, che non è altro che un insieme di tante discipline e tutte vanno racchiuse e guidate dalla cosa più immateriale e intangibile che è l’aspetto passionale, culturale ed emotivo del vino.

Fonte: italiaatavola.net.

Alla Cantina Terre del Barolo confermata la presidenza per Paolo Boffa.
Terzo mandato consecutivo per il presidente che sarà affiancato dal vice Rosa Oberto e da un consiglio esecutivo composto da Elio Fenocchio, Luca Cogno, Livio Scavino, Graziano Gallo e Bruno Ronzini. Il lavoro paga, sempre. I Soci viticoltori della Cantina Terre del Barolo lo sanno. Per il nuovo triennio 2022-2024 sono state definite le cariche del consiglio esecutivo. Confermato alla presidenza Paolo Boffa, che inizia così il suo terzo mandato consecutivo, e che avrà al suo fianco la vice presidente Rosa Oberto, alla sua seconda esperienza di fila in questo incarico. Completano il consiglio che ha potere decisionale i confermati Elio Fenocchio, Luca Cogno e Livio Scavino, con i due nuovi consiglieri Graziano Gallo e Bruno Ronzini.

Fonte: Lavocedialba.it.

Cantina Masi a Monte Leone – lettera al sindaco di S. Ambrogio.
Pubblichiamo la lettera che il cittadino Gabriele Fedrigo ha inviato al sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella, riguardante la costruzione della cantina da parte del gruppo Masi S.p.A. in località Monte Leone. Al Sindaco del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella
Roberto Albino Zorzi. All’Ufficio tecnico del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Regione Veneto.
Signor Sindaco,
mi chiamo Gabriele Fedrigo. Sono nato a Negrar dove abito. Da molti anni sono impegnato nello studio e nella difesa di ciò che resta della bellezza della Valpolicella sempre di più messa in pericolo dagli energumeni del cemento, da scriteriati interventi di sistemazione dei fondi agricoli e da costruzioni pretenziose delle cantine del vino che nulla hanno da spartire con la storia di questa nostra terra.
Vi scrivo la presente per esprimere tutto il mio sconcerto e la mia delusione per quanto sta avvenendo in località Monte Leone con la costruzione della nuova cantina del gruppo Masi S.p.A. Mi chiedo come sia stata possibile l’approvazione di un progetto così visivamente impattante e senza alcuna relazione con la storia del territorio circostante, nella fattispecie con il borgo di Montolon, con la villa Serego- Alighieri, con le colline di Gargagnago. La costruzione orba uno degli ultimi scorci panoramici posti su quel cordone cementizio di case che si snoda lungo la Strada Provinciale 4.
Non è ora di finirla con una concezione del territorio che lo assimila, come ricordava lo scrittore Vitaliano Trevisan, al disco rigido di un pc dove si fanno girare i software che si vogliono? Mi potrebbe dire il senso di un progetto che non solo non contribuisce alla valorizzazione estetica della zona ma che la depaupera? Potrebbe dirlo ai cittadini della Valpolicella?
Fonte: Veramente.org.

STAMPA ESTERA

Cape crusaders: great value wines from South Africa.
A Covid-spooked government. Wine production in South Africa has its challenges, which makes it all the more extraordinary that there is so much optimism and energy among the Cape’s producers. Less surprising was to see the gleeful co-operative spirit that has characterised the new wave of wine producers over the past decade riding the success of a rediscovered region. Swartland, in the hot, dry interior of the Cape, has recently been recognised as a potential source of exciting wine from old vines. The Swartland Revolution, a festival that combined these emerging, often low-intervention wines with music and sheer exuberance, was held every November from 2010 to 2015. At that point it was felt that producers such as Eben Sadie and Adi Badenhorst, two of the most admired, were no longer revolutionaries but truly part of the South African wine mainstream. We fickle wine writers tend to fixate on the new. Those in the old guard of South African wine must have felt rather abandoned. But Stellenbosch, South Africa’s most important wine region, has been fighting back. The Stellenbosch Wine Routes are a clear invitation to tourists to visit the 130 wine estates in the stunning countryside around this attractive, leafy university town.

Fonte: Financial Times.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 25 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Prezzi ed export, i timori della fiera Cancellato l’evento Vinitaly a Mosca.
La settimana prossima Fieragricola: «Toccheremo con mano le tensioni». Dall’Ucraina a Verona, l’import di mais e grano tenero registra prezzi in aumento e difficoltà di approvvigionamento. «Sì, c’è tensione su prezzi e forniture, di preoccupazione ne registriamo tanta e la si toccherà con mano anche a Fieragricola», dice Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere. Ecco un altro riflesso dell’invasione russa in Ucraina. Quell’Ucraina ch’è il 12° mercato per import dell’economia veronese e vede i prodotti di colture agricole al secondo posto nelle importazioni. Inevitabile che Fieragricola — da mercoledì 2 a sabato 5 marzo — risenta di quanto sta accadendo. Ma non solo. Perché VeronaFiere vuol dire anche Russia e nel tardo pomeriggio di ieri, in viale del Lavoro, è arrivata da Mosca la notizia dell’annullamento di Vinitaly Russia, cioè la tappa di Vinitaly International in programma da questo lunedì a mercoledì 2 marzo: parliamo del «più importante evento b2b della capitale russa dedicato al vino italiano».

Fonte: Corriere di Verona.

Il rinoceronte che cavalca l’onda del Timorasso.
Rivetti e la rinascita del bianco autoctono piemontese «Sull’Alta Langa avevamo già piantato le nostre bandiere. Mi sono chiesto: perché non provare con la stella nascente dei bianchi piemontesi?». Giorgio Rivetti, esponente dei Barolo Boys con l’azienda La Spinetta (un gruppo da 30o ettari con quattro cantine in Piemonte e Toscana), cavalca l’onda del Timorasso, riscoperto da Walter Massa negli Anni 80. Molti produttori piemontesi (e non solo) hanno investito sui Colli Tortonesi, nella Doc Derthona. Il mezzo ettaro di vigna di Timorasso che resisteva nel 1987 si è moltiplicato: zoo ettari e 600 mila bottiglie.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Bombe e sanzioni, ora l’export rischia di colare a picco.
La guerra in Ucraina si aggiunge al caro-energia. La ripresa post pandemia è a rischio Bombe e sanzioni, export a picco Gravi ripercussioni su manifattura e agroalimentare Le annunciate sanzioni, per una serie di motivi, rischiano di ripercuotersi negativamente più su chi le impone che sulla Russia che le subisce. In occasione dell’altro gesto guerrafondaio di Putin, l’annessione della Crimea, l’Europa, e l’Italia, hanno pagato un prezzo rilevante mentre la Russia s’è resa autosufficiente in molti ambiti produttivi e grazie alle sue materie prime ha continuato a introitare denaro sui mercati internazionali. Guerra. Quindi sanzioni. Che avranno un impatto negativo sull’economia.

Fonte: Italia Oggi.

Regioni e Pnrr-Friuli VG – A Borgo Conventi, crescita del fatturato e sostenibilità fanno buon vino.
Un’oasi di tranquillità circondata dal morbido profilo delle colline fa da cornice alla Tenuta Borgo Conventi a Farra d’Isonzo (Gorizia), cantina con vigneti in area Collio ed Isonzo. Da aprile 2019 è di proprietà della famiglia Moretti Polegato, che con Villa Sandi vanta una lunga storia nel mondo del vino, nata e cresciuta sullo scenario dell’area Prosecco. «Siamo arrivati nella terra del Collo con il desiderio di conoscere e di entrare in sintonia con un territorio per noi nuovo», spiega Giancarlo Moretti Polegato, «abbiamo seguito ed assecondato i ritmi di una terra straordinaria, che ci regala colori, sapori e profumi altrettanto straordinari che con rispetto ed amorevole cura per i dettagli trasferiamo nei vini. Abbiamo portato a Borgo Conventi le nostre linee guida fatte di qualità, innovazione e affidabilità ed il nostro impegno è stato premiato con i Tre Bicchieri Gambero Rosso assegnati al Sauvignon Doc Collio 2019 e al Friulano Doc Collo 2020».

Fonte: Mf.

Corso sul vino, partono le lezioni.
Parte oggi la seconda edizione della Wine business school del Comune di Tollo, realizzata in collaborazione con l’università di Teramo, l’associazione “Città dei vino” ed altri partner. L’iniziativa vuole essere un corso di aggiornamento in wine business “verso una gestione sostenibile dell’impresa vitivinicola”, Istituito presso la facoltà dl Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari e ambientali, rivolto a operatori del settore. Si parte dalle 9, all’Enomuseo del paese, con una lezione Introduttiva sul principi di marketing e gestione per I’impresa vitivinicola.

Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.

“Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione”.
L’ex sindaco: «Serve proposta innovativa e dibattito culturale» «Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione” «Questa situazione sta generando devastanti ripercussioni sulla produzione non sorretta dalla crescita di quote di mercato di imbottigliato» L’ex sindaco Floriano Panza interviene e tratta il fenomeno che sta interessando, negativamente, il settore vinicolo. “Utilizzo come figura retorica questo grave shock ortopedico, che necessita di intervento chirurgico, per rendere l’idea della serietà e della urgenza che meritano, forse, le seguenti considerazioni frutto di una esperienza diretta vissuta con intensità e passione. Partiamo daccapo. Il Sannio, come è noto, produce storicamente circa il 50% del vino campano stimato in 1.600.000 – 1.800.000 di hl. E di tale primato noi sanniti meniamo vanto. Da lustri, da questa produzione tiriamo fuori non più di 24 milioni di bottiglie tra DOC e IGT ma ne potremmo tirare almeno 100 milioni”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Vini giusti dal mondo, un gelataio coraggioso.
La prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per la sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero. Canzoni Francesco Tinelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest e svolse un’importante opera di salvataggio e protezione ai perseguitati.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Sugli scaffali, di alcuni vini sono finite le scorte «Vendite aumentate del 20%».
«Per rendere l’idea di quanto è aumentato il consumo di vino, basti dire che molte piccole aziende hanno avuto una richiesta superiore alla loro produzione. E che siamo ancora senza i loro prodotti, in attesa che venga messo in commercio il vino dell’ultima annata». A parlare è Paolo Delorenzi, titolare a Ravenna dei supermercati Conad “Galilei” e “La Fontana”, che parla di un trend di crescita anche nel 2021 nella vendita di alcolici, dopo il boom del 2020 registrato in tutta Italia, nel periodo del lockdown. «Le vendite di birra sono rimaste praticamente stabili – rivela Delorenzi -, mentre i superalcolici dopo l’aumento del 2020, con la moda forzata dei cocktail casalinghi, nell’ultimo anno hanno registrato una flessione, a fronte anche della riapertura dei locali. Quelle che sono in continua crescita sono invece le vendite di vino, in questi due anni cresciute del 15-20 percento.

Fonte, Ravenna & Dintorni.

Niente bollino nero per il vino: «Una battaglia vinta».
«Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto cofirmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.

Fonte: Ravenna & Dintorni.

Lettera – Salvate il lambrusco dal “bollino nero”
L’approvazione al Parlamento europeo degli emendamenti voluti dall’Italia e fortemente sostenuti dal gruppo del M5S e dal governo italiano, in primis dal nostro ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, con cui viene scongiurata un’etichettatura anti-cancro allarmistica sui vini e si fa una chiara distinzione tra uso e abuso di alcol, è una vittoria del buon senso e dei nostri produttori, comprese le tante aziende vinicole della nostra provincia, con particolare attenzione a quelle che producono Lambrusco, una delle eccellenze del nostro territorio. Imporre un’etichetta di rischio cancerogeno ai vini, il cosiddetto “bollino nero”, sarebbe stato non solo scientificamente sbagliato ma anche economicamente disastroso.

Fonte: Voce di Parma.

La Bimare di nuovo capitale del vino. A marzo ritorna il Sestri Wine Festival.
La città dei due mari capitale del vino. Dopo 2 anni di pausa torna Sestri Levante Wine Festival. L’evento si svolgerà domenica 20 e lunedì 21 marzo all’ex Convento dell’Annunziata che si affaccia sulla Baia del Silenzio. Si potranno degustare vini nelle giornate di domenica dalle 10 alle 19.30 e lunedì dalle 10 alle 19. Ingresso con Green pass rafforzato, 15 euro per il pubblico e 10 euro per tutti i soci Fisar, Ais e Fic. «Abbiamo coinvolto il tessuto locale, collaborando con il Civ e i negozianti del Caruggio, l’Accademia del Turismo di Lavagna e la Federazione cuochi genovesi – sottolinea Emiliano Bixio, presidente dell’Associazione Gente de la Maina – a Sestri Levante arriveranno circa 45 espositori provenienti da diverse parti d’Italia, in particolar modo dalla Liguria, dal Piemonte ma anche dall’Emilia e dalla Campania, in particolar modo dal piacentino e dal beneventano.

Fonte: Nuovo Levante.

Vino Terre d’Oltrepò, ora c’è Bardone.
È il nuovo presidente. Tre poli produttivi e 643 soci. «Più export per battere la crisi». Enrico Bardone è il nuovo presidente di Terre d’Oltrepò, la più grande e cantina cooperativa della Lombardia, la cui sede legale è a Casteggio (Pavia), mentre quella operativa si trova a Broni, altra cittadina pavese. Una realtà che lavora più del 500/0 delle uve dell’Oltrepò, in passato ha superato i 500 mila quintali. «Contiamo su tre poli produttivi a Broni, Casteggio e a Santa Maria della Versa, per complessivi 643 soci» ricorda lo stesso Bardone, titolare di una storica azienda di viticoltura a Casteggio, che sin dai tempi del nonno conferiva l’uva alla cooperativa.

Fonte: Provincia – Cremona.

Alleanza tra Dogliani, Diano e Ovada per valorizzare le terre del Dolcetto.
L’Amministrazione comunale doglianese Intende realizzare la casa del Dolcetto coinvolgendo nel progetto anche Diano e Ovada, zone di produzione di altre due Docg originate dallo stesso vitigno. Spiega 11 vicesindaco e assessore all’agricoltura Gian Luca Dcmaria: »Nel 2019 ci fu un incontro tra esponenti del Comuni, produttori vinicoli e Regione per Iniziare a lavorare insieme in un’ottica dl valorizzazione turistica dell’areale. La pandemia ha bloccato tutto, ma ora potrà essere l’occasione buona per ricominciare». L’assessore aggiunge: «la casa del Dolcetto non sarà una seconda enoteca.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Niente bollino nero Ue sul vino, almeno per ora.
Non passa la proposta della commissione, ma u tema resta d’attualità sarebbe stato grave se il Parlamento europeo avesse approvato la proposta della Commissione dl segnare con 11 “bollino nero” un prodotto di lunga tradizione e dl grande radicamento territoriale come il vino. Si sarebbe demonizzato il consumo delle bevande alcoliche con un allarme in etichetta, alla stregua dl quanto fatto anni fa per le sigarette. L’iniziativa rientrava nel pacchetto del cosiddetto Cancer plan e rischiava di porre il vino in una posizione di grave incriminazione senza alcun riferimento alla quantità e anche all’origine stessa dell’alcol in esso contenuto.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Dal 10 marzo Trasferta danese dei produttori monferrini.
Trasferta in Danimarca per il Consorzio di Tutela vini Colline del Monferrato Casalese. Il 10 marzo, una rappresentanza delle eccellenze enoiche monferrine raggiungerà Copenhagen per una Masterclass guidata da Thomas Ilkjaer, seguita da un B2B table tasting per operatori del settore (buyer, referenti Ho.Re.Ca, opinion leader e media di settore) e da un B2C con table tasting rivolta al pubblico di winelover danesi, il tutto, nell’ambito del progetto “Piedmont to Discover”, realizzato grazie al Psr 20142021 della Regione Piemonte sottomisura 3.2 annualità 2020.

Fonte: Monferrato.

Novi, Gavi e Tortora alleate per la promozione turistica.
I tre sindaci hanno siglato un patto per promuovere le eccellenze del territorio. Tre città unite nella promozione del territorio e del patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e agricolo, allo scopo di amplificare l’offerta turistica dei propri Comuni. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato nelle ultime ore dai sindaci di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, di Tortona, Federico Chiodi e di Gavi, Carlo Massa, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dall’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Alessandria, Alexala. «Un patto di collaborazione che gioverà a tutti, per rendere la nostra zona ancora più appetibile in vista di un ritorno al turismo», ha commentato il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Re barolo va a palazzo.
Il sommelier Sandro Minella e dal giornalista Danilo Poggio, intitolato “Le donne del Barolo: da Giulia Colbert alle produttrici di oggi”, in cui alcune produttrici racconteranno la loro esperienza e proporranno in degustazione un’etichetta distintiva, non presente in sala. A rappresentare l’eccellenza vitivinicola delle Langhe saranno le aziende Gian Piero Marrone di La Morra, Boroli di Castiglione Falletto, Bric Cenciurio di Barolo, Diego Morra di Vcrduno, DosioVignetidi La Morra, Franco Conternodi Monforte d’Alba, Fratelli Serio e Battista Borgognodi Barolo, l Bré di Verduno, 3osetta Saffirio di Monforte d’Alba, Marchesi di Barolo, Fratelli Moscone, Olivero Mario di Roddi, Rocche Costamagna di La Morra e Silvano Bolmida di Monforte d’Alba. Ad accompagnare i vini le specialità gastronomiche di Agrisalumeria Luiset, fascina Boschetto e Il Germoglio dei Sapori.

Fonte: Stampa Torino Sette.

Intervista a Piernicola De Castris – «Un importatore ucraino ha sospeso un accordo».
Avevamo previsto una vendita di almeno 50mila bottiglie. Gli sviluppi della crisi Russia-Ucraina e l’escalation militare delle ultime ore, destano preoccupazione anche nel mondo vinicolo salentino. Il clima di incertezza a causa del venti di guerra nell’aria già da alcune settimane, l’inizio dell’invasione dell’Ucraina di queste ore e le ormai inevitabili sanzioni della Unione europea contro la Russia, non lasciano tranquilli nemmeno gli imprenditori del settore vinicolo. Oltre alla terribile conseguenza della perdita di vite umane nelle aree interessate dagli eventi bellici, inevitabili saranno gli effetti anche in termini economici per i paesi dell’Unione europea Parte importante della produzione del Salento, peraltro, è destinata proprio ai consumatori dell’Est Europa.

Fonte: Gazzetta del Salento.

IL MARE NOSTRUM culla di civiltà antiche come il pane, l’olio e il vino.
Oggi i porti si riempiono sempre più di navi militari mentre, al largo, continua la tragedia dei naufragi . Mare nostrum. Lo m. chiamavamo ancora così, fino a qualche decennio fa, nelle scuole, su certe carte geografiche storiche, perfino nel parlar comune. Certo, era un’espressione romana e imperiale. I romani poterono cominciar a definirlo così alla fine delle guerre puniche, fra III e II secolo a.C., ma già con la divisione della compagine imperiale in una Pars Orients e una pars Occidente alla fine del IV secolo d.C., con l’imperatore Teodosio, tale espressione era politicamente impropria. V’era comunque, e si affermava allora, quanto meno un’unità religiosa: ma nel VII secolo arrivarono le conquiste musulmane e anche quell’unità s’infranse.

Fonte: Toscana Oggi Speciale Mediterraneo Frontiera di Pace.

Locali, vino e terme. Gli affari dei russi – Dal vino ai locali gli affari dei russi.
Dal vino ai locali gli affari dei russi Le sanzioni potrebbero bloccare i conti di tutti gli investitori in provincia. Con effetti pesanti. E’ ancora presto per fare i conti o preoccuparsi delle conseguenze. Ma se si dà credito alle parole di tutti i premier europei, Mario Draghi compreso, il pacchetto di sanzioni economiche che l’Occidente lancerà per rispondere alla guerra voluta da Putin e ai bombardamenti sull’Ucraina, sarà molto pesante. Tanto che gli industriali e le aziende che esportano in Russia hanno già iniziato a lamentarsi. Guardando alle cifre dell’export dei distretti toscani, la Federazione russa è un mercato di sbocco secondario, meno di 150 milioni di euro su quasi 20 miliardi di vendite all’estero all’anno.

Fonte: Nazione Siena.

«Nessuna avvisaglia Torni presto la pace».
Pace: è il primo valore a cui guarda Wolfgang Raifer, direttore generale di Cantina di Soave, prima cantina cooperativa d’Italia con quasi il 43% dei 30 milioni di bottiglie prodotte all’anno destinate all’export in 60 Paesi del mondo. «Russia e Ucraina sono mercati di rilievo per Cantina di Soave», afferma Raifer, «Entrambi manifestano interesse per tutte le principali Denominazioni del Veronese, distribuite un po’ in tutti i canali». Soave, Durello e Valpolicella sinora, sui mercati scossi dallo scoppio della guerra, erano arrivati senza problema: «Dal punto di vista commerciale non avevamo sentore di nulla, non si erano verificati cambiamenti o flessioni che potessero far presagire una guerra imminente», dichiara Raifer, «i rapporti commerciali con Ucraina e in Russia fino a ieri hanno avuto andamento regolare».

Fonte: Arena.

Il Prosecco e la guerra in Ucraina in ballo esportazioni per 27 milioni.
Le esportazioni di Prosecco in Russia e Ucraina valgono circa 27 milioni di euro. Le vendite nei due paesi oggi interessati dal conflitto sono aumentate nello scorso anno in media del 60 per cento. Ma ora si profilano pesanti sanzioni internazionali e. di conseguenze, possibili boicottaggi dei prodotti made in Italy, bollicine comprese. Timori per l’export Ucraina, conseguenze e storie Prosecco: in gioco esportazioni per 27 milioni di euro? I consorzi delle bollicine: «Temiamo azioni di boicottaggio dei nostri prodotti». Non bastasse l’emergenza umanitaria e il pericolo concreto di un fronte che si avvicina ogni giorno all’Occidente, la guerra tra Ucraina e Russia avrà dei riverberi concreti e quasi immediati sull’export del vino. La Russia è oggi il quarto mercato per le bollicine made in Treviso.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende.
I dati della Sap evidenziano la pervasività delle nuove tecnologie Bisol: «Permettono agli imprenditori di ottimizzare il proprio tempo» Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende. Già Pitagora teorizzava l’armonia dei numeri. Oggi, si sa, il web fa bene alle aziende. Non per niente l’etimo della digitalizzazione arriva dal latino “digitus”. Che il web risolva molti problemi non lo dice solo il ministro per l’Innovazione, Vittorio Colao, ma lo dicono anche le imprese. Che ottengono risparmi e incrementano la produttività. Si tratta di investire sul web per “sfruttare” la digitalizzazione e reinvestire i risparmi in azienda. Lo fa oltre il 45% delle imprese: l’introduzione di Internet ha comportato (o comporterà) vantaggi economici. In questa corsa alla modernizzazione le aziende del Triveneto sono leader: mentre il 30% delle imprese ha un risparmio immediato dalla digitalizzazione, il Nordest arriva al 33%, superando in curva il Nordovest (32%); il Sud (25%) è in coda e il Centro tocca il 29%, secondo i dati Sap.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
Il mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6 per cento nel valore delle esportazioni del vino made in Veneto rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ma è ancora più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel terzo trimestre si raggiunge un +8,6 per cento di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. Sono dati dell’Ufficio Statistica della Regione Veneto. I dati mostrano che nel 2021 il comparto vitivinicolo regionale si è dimostrato capace di resistere alle crisi. L’export di vino riprende a crescere, recuperando il terreno perso nel 2020 e tornando ai livelli pre-pandemici, se non anche a livelli superiori. Nel 2020 il valore delle esportazioni di vino è stato di 2.245 milioni di euro (-2,9%) ma nonostante tutto il Veneto è restato la prima regione in Italia con quasi i136% delle esportazioni, alle spalle, in una virtuale classifica, di paesi come Francia, Italia e Spagna.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Cooperazione e Prosecco Vignaioli Veneto Friulani vola verso i 100 milioni.
L’appartenenza al territorio, la tutela dei suoi abitanti, un fatturato in crescita costante, sono questi i fattori che spingono Vignaioli Veneto Friulani ad essere tra le più interessanti società agricole cooperative a livello nazionale. Fondata nel 1959 è protagonista di un trend che continua ad essere positivo, indipendentemente dalla situazione congiunturale e, soprattutto, in questo ultimo anno, in cui il fatturato è aumentato in modo significativo e che, alla chiusura dell’esercizio ad agosto, sfiorerà secondo le previsioni i 100 milioni di euro. Un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

La varietà di Belcorvo Non c’è solo il glera.
Non si vive di solo prosecco. È il mantra di Paolo Buffon che y \ con il fratello Renzo ha fondato nel 1976 Tenuta Belcorvo, nel momento stesso in cui hanno deciso di smettere di conferire l’uva dei propri vigneti, diventando indipendenti. La cantina ha chiuso il 2021 con un fatturato di 51,162 milioni di euro e un incremento del 5% rispetto al 2020 lavorando per un mercato che per il 95% parla italiano. «Il punto di forza dell’azienda è che lavoriamo con tutti i prodotti, non solo prosecco, che è un attore importante, ma non l’unico.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra.
Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra. 0ttimismo, velato però dalle preoccupazioni per l’aumento dei costi. Parola di Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti, la più grande cantina produttrice di Valdobbiadene, che ha dato prova di un grande 2021, registrando un fatturato pari a circa 80 milioni, con una crescita del 27%, che vede in prima linea il mercato italiano cresciuto del 25% in particolare nel canale Gdo, ma anche il Regno Unito dove l’incremento è stato di circa l’ 11% e dell’ area Dach (Germania, Austria, Svizzera) un +15%. «I12021 si chiude in maniera positiva, meglio di quanto potessimo immaginare lo scorso anno di questi tempi.

Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.

La Cantina San Michele Appiano torna a crescere: +13% di fatturato nel 2021.
Dopo un 2020 impegnativo, la cooperativa altoatesina, composta da 320 soci, ha saputo riorganizzarsi al meglio: oltre due milioni di bottiglie vendute, con un rapporto 70/30 tra mercato interno ed estero. La Cantina San Michele Appiano (Bolzano) chiude il 2021 con un +13% di fatturato, dopo un 2020 decisamente impegnativo, ma caratterizzato dal contenimento del calo di fatturato e dei danni economici correlati al crollo delle prenotazioni import ed export derivanti dalla pandemia Covid-19. Un risultato che mette in luce la forza e la notorietà del marchio St. Michael -Eppan sul mercato del vino nazionale e internazionale e la capacità della cooperativa di riorganizzarsi prontamente, adottando precauzioni e direttive dettate dal Governo a sostegno del contenimento dei contagi.

Fonte: italiaatavola.net.

Brunello nel mirino: Cantina di Montalcino passa a Prosit.
Il gruppo Prosit marcia spedito verso la creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium e, questa volta, va a fare shopping in Toscana. La realtà vinicola parte di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio & Pambianco, ha infatti comprato il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi.

Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.

Assicurazione per rischio eventi calamitosi: detrazione per la cantina ok solo se la polizza copre anche la casa.
Agenzia delle Entrate: se per una pertinenza dell’abitazione principale (cantina) viene stipulata un’assicurazione contro il rischio di eventi calamitosi, è possibile portare in detrazione i relativi premi, ma a determinate condizioni. L’art.15 comma 1 lettera f-bis del Testo unico per le imposte sui redditi (TUIR – dpr 917/1086) dispone che i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo si possono detrarre dalle tasse per il 19% del costo sostenuto.

Fonte: Ingenio.

Un 2021 da incorniciare per molti big del vino. Quali prospettive per il 2022?
L’export riprende quota e la riapertura dell’Horeca determina crescite in doppia cifra. Nella nuova classifica per fatturati, salgono Botter/Mondodelvino e Iwb dopo l’acquisizione di Enoitalia. Le previsioni future sono moderatamente ottimistiche, anche se il caro di materie prime ed energia è ora la grande incognita. Il sondaggio del settimanale Tre Bicchieri. In molti, un anno fa, avevano creduto nel 2021 come anno della ripartenza. Ma non con numeri così importanti. Le previsioni emerse da quel sondaggio del Settimanale Tre Bicchieri tra i primi brand italiani del vino per giro d’affari furono sicuramente ottimistiche, seppure abbastanza prudenti. I fatti, però, hanno oltrepassato anche gli outlook più positivi. I bilanci chiusi nel 2021 parlano molto chiaro e restituiscono un quadro di crescite in doppia cifra, di record di fatturati spinti dall’export, dal redivivo canale Horeca e dalle categorie degli spumanti.

Fonte: Gambero Rosso.

Torna la vendita di vino sfuso imbottigliato fuori zona.
Significativo il caso del Pinot Grigio delle Venezie: il 37% è imbottigliato fuori zona. Non tantissimi anni fa nei territori dei principali vini Doc italiani si sono combattute dure battaglie sull’obbligo di imbottigliamento in zona d’origine. Un vincolo introdotto da vari consorzi tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 a tutela della qualità del prodotto. Molti vignerons, infatti, temevano che vendere vino sfuso da imbottigliare lontano, in molti casi anche all’estero, deprimesse il prezzo del prodotto esponendolo inoltre a un rischio contraffazione.

Fonte: Sole 24 Ore.

La pandemia fa calare i consumi di vino tra i giovani. Come affrontare la crisi?
Di recente molta attenzione dei media è stata attratta dalla crisi demografica che impatta anche sul mondo del vino. E per una buona ragione: i numeri sono impressionanti. Alla fine del 2020, Wine Intelligence, divisione di Iwsr Group, ha intrapreso un’analisi dei dati di lungo periodo sul consumo di vino in 11 mercati. Lo scopo era analizzare come la pandemia potesse cambiare i comportamenti, in particolare con la chiusura dei locali on-premise. L’ipotesi era che il consumo di vino potesse registrare cali sensibili presso i consumatori più giovani (in età legale per bere) perché in tempi normali, questa fascia demografica era molto più propensa a consumare vino in bar, pub e ristoranti piuttosto che a casa. Con i locali chiusi si sarbbero allontanati dal vino?

Fonte: Federvini.

E-commerce e vino: dopo il boom del 2020, nel 2021 continua la crescita, a ritmi del +40%.
L’analisi WineNews su “top player” come Vino.com, Bernabei, Callmewine e Xtrawine, e su realtà giovani (ma in forte crescita) come Etilika. Protagonista di un vero e proprio boom nel 2020, spinto dai lockdown, l’e-commerce enoico, protagonista delle cronache degli mesi passati, è continuato a crescere anche in 2021 che, soprattutto in estate, ha segnato la riapertura della ristorazione.

Fonte: WineNews.

“A proposito di vino”: viticoltura ed enologia nei focus di Confindustria Cuneo.
Giovedì 24 febbraio il primo appuntamento mensile dedicato al al mercato del Vietnam, destinazione emergente che diventerà sempre più interessante nel medio e lungo termine. I profili legali della commercializzazione del vino e delle bevande alcoliche in Estremo Oriente, l’utilizzo dei marchi per salvaguardare il vino made in Italy questi e tanti argomenti d’interesse per le aziende del settore al centro degli incontri “A proposito di vino” che, a partire da domani, giovedì 24 febbraio, la Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo organizza con frequenza mensile fino a giugno.

Fonte: Lavocedialba.it.

Nel 2021 del vino in Usa guidano premiumisation, e-commerce e over 65.
“Current State of the Wine Industry” by WineRamp: per il 29% delle aziende è stato il miglior anno di sempre. Volano anche le vendite dirette. Un grande anno, almeno stando al “Current State of the Wine Industry” by WineRamp, lo studio condotto da Berkeley Haas e McKinsey & Company: per il 29% dei viticoltori è stato addirittura il miglior anno di sempre (contro il 13% nel 2020), per il 24% uno dei migliori anni di sempre (erano il 10% nel 2020), per il 21% un buon anno (erano il 13% nel 2020), per il 10% un anno né buono né cattivo (proprio come nel 2020), per il 7% delle aziende il 2021 è stato un anno deludente (contro il 10% del 2020), per l’8% uno degli anni più difficili di sempre (dal 32% del 2020) e solo per l’1% l’anno più difficile di sempre (percentuale che sale all’11% nel 2020).

Fonte: WineNews.

“Russia e Ucraina mercati importanti per il vino, le conseguenze delle sanzioni preoccupano”.
A WineNews le parole di Vittorio Cino, dg Federvini: “la Russia in particolare è un mercato molto importante per gli spumanti. Tanti timori, non solo per le esportazioni, ma anche, e soprattutto, per l’impatto dei costi crescenti di energia e materie prime. Servono misure compensative per i rincari, che erano già pesanti prima del conflitto. Oggi siamo ancora più preoccupati, ovviamente, e questa richiesta resta sul tappeto”.
Fonte: WineNews.

Vino, le sanzioni alla Russia fanno temere per l’export di Asti Spumante.
Le sanzioni alla Russia fanno presagire un crollo delle esportazioni di vino, e in particolare di Asti Spumante. Le recenti tensioni tra Russia e Ucraina fanno impensierire l’intero mondo agricolo: dopo l’allarme sui prezzi del grano, che hanno subito un’impennata del 20% in un solo giorno, fa discutere anche l’eventuale crollo delle esportazioni di vino in seguito alle sanzioni per la Russia. A essere preoccupati sono soprattutto i produttori di Asti Spumante, che nel mercato russo avevano trovato un grande alleato.

Fonte: Dissapore.

STAMPA ESTERA

From old vines, new Spanish wines.
It may seem paradoxical that the new wave of producers who have been energizing the Spanish wine industry over the last 20 years are mostly focused on resources that are very old. That’s because all over the country — from the Mediterranean coast to the Atlantic, and even to the Canary Islands off the coast of Morocco — Spain possesses a great wealth of ancient vineyards, some well into their second century. Today these vineyards are cherished by growers and producers with an understanding and appreciation of the importance of heritage and tradition. The vineyards not only offer important insights into the viticultural thinking of older generations, they permit a continuity of culture, which sometimes evolves in unexpected directions. And, in the opinion of many growers and producers, old vines offer grapes of unsurpassed quality, even if age has diminished their productivity. The understanding of their importance has been fairly recent and not at all universal.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 24 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

«Il sistema Verona ha retto l’urto dell’emergenza Covid».
L’analisi di Bettina Campedelli sui bilanci delle Top 500 scaligere Il sistema Verona ha retto l’urto dell’emergenza Covid» •• «L’anno è stato difficile» tuttavia «il calo medio registrato dalle imprese Top 500 risulta meno elevato di quanto ci si potesse aspettare». Non è andata così male, nonostante l’emergenza sanitaria, i lockdown, le restrizioni, il crollo dei consumi. Le imprese veronesi nel 2020 hanno retto il colpo e quelle grandi meglio di tutte, a dimostrazione che «la struttura delle aziende e importante e lo è particolarmente nei periodi di crisi», come sottolineato ieri da Bettina Campedelli, docente di Economia Aziendale all’Università di Verona e responsabile dell’equipe che ha analizzato i bilanci 2020 delle società di capitale veronesi.

Fonte: Arena.

DiCaprio l’ambientalista debutta nelle bollicine: investe nello champagne bio.
La star di Hollywood DiCaprio investe nello champagne bio. La star di Hollywood diventa azionista della maison Telmont In Francia. Leonardo DiCaprio investe nello champagne, mentre Brad Pitt e Angelina Jolie tornano a scontrarsi sui vigneti del castello provenzale di Miraval dove si sposarono nel 2014. 11 fascino dei vini di qualità francesi e dello champagne presso le star americane aveva già convinto anni fa il rapper Jay-Z, che ha comprato lo champagne Armand de Brignac (marchio di lusso della maison Cattier) prime di rivenderne metà delle quote al gruppo LVMH. Adesso è Leonardo DiCaprio a entrare nel business delle bollicine, mosso dall’amicizia con il manager Ludovic Du Plessis e dalla sensibilità ambientalista.

Fonte: Corriere della Sera.

Dalla Lega a Di Battista, la rete trasversale anti sanzioni.
Salvini invoca «cautela» ma interi blocchi del mondo politico, economico e culturale stanno prendendo le distanze dalle contromisure decise dall’Ue Dalla Lega a Di Battista, la rete trasversale anti sanzioni. Si temono ritorsioni da parte di Mosca con effetti su export e flussi commerciali. Considerarli tutti parte di una «rete filorussa», come quella evocata ieri mattina a Omnibus su La7 dall’eurodeputato ed ex sottosegretario Sandro Gozi, sarebbe fuorviante. Ma che ci siano in Italia interi blocchi del mondo politico, economico e anche culturale che in queste ore stanno prendendo le distanze dalle sanzioni alla Russia — o quantomeno hanno nei confronti delle sanzioni un approccio timido — è un fatto.

Fonte: Corriere della Sera.

Allarme di Confindustria: a rischio il nostro export.
A Mosca l’1,5% delle esportazioni italiane› Preoccupate le aziende farmaceutiche a fronte di merci importate intorno al 3% del Lazio, un settore che pesa per il 20% . Il braccio di ferro con la Russia rischia di costare caro al made in Italy. In allarme Confindustria: «Lo scenario resta in rapida evoluzione e non è escluso il varo da parte degli Stati Uniti di ulteriori misure restrittive nelle relazioni con la Russia e con i territori ucraini al centro del conflitto». È quanto si legge in un documento sulle conseguenze della crisi in Ucraina approntato ieri in serata da viale dell’Astionomia che Il Messaggero ha potuto consultare. Confindustria ricorda che «nel 2021la Russia è stata destinazione dell’1,5% delle esportazioni di merci italiane e origine del 3% delle importazioni»..
Fonte: Messaggero.

Tutto il sapore dell’antico impero in un calice di rosso – Un vino rosso da imperatori.
Un vino rosso da imperatori. L’azienda Monti Cecubi nel 2015 ha prodotto la prima bottiglia di Abbuoto in purezza, era il prestigioso rosso bevuto dagli antichi romani. La millenaria tradizione vinicola del Sud Pontino è salva 60mila Le bottiglie L’azienda Monti Cecubi produce 60 mila bottiglie l’anno, vendute sul mercato locale ma anche esportate in Usa, Francia, Belgio e Austria 9 Le etichette Nove sono le etichette prodotte, con particolare attenzione ai vini antichi. Per il vino i romani avevano una grande passione. Era presente a ogni banchetto e lo bevevano anche al thermopolium, una locanda di piccole dimensioni.

Fonte: Repubblica Roma – I piaceri del Gusto.

Poltronissima – Immobile investe nello champagne subacqueo.
Ciro Immobile investe nel «vino subacqueo». Tramite la sua 9lnvest, infatti, l’attaccante della Lazio pochi giorni fa ha rilevato lo 0,17% di Jamin Portofino, fondata nel 2015 da Emanuele Kottakhs che ne è amministratore delegato e primo azionista col 31,8%. La società produce, valida e commercializza il primo e unico Champagne Underwater del mondo, essendo l’unica azienda che affronta con un metodo scientifico il cantinamento in mare, avendo anche depositato un brevetto sugli UnderWaterWines. La società in cui ha investito Immobile ha creato in questo modo il primo champagne affinato in condizione di iso-pressione nei fondali di Portofino, esattamente a -52 metri.

Fonte: Tempo.

Ucraina, i danni all’agrifood A rischio export di vino e pasta.
Confagricoltura: Emilia seconda per danni. Con l’embargo persi 46 miliardi Le conseguenze economiche della crisi ucraina sono già evidenti anche nel settore agroalimentare. E Confagricoltura a ricordare che sono già in atto, dal 2014, restrizione causate dall’attrito con la Russia, che rischiano di inasprirsi con l’avanzare del conflitto. E la nostra regione, in quanto a export dell’agrifood, sarebbe la seconda a risentirne maggiormente dopo la Lombardia. «Dal 2014 l’embargo russo scelto come risposta alle sanzioni adottate contro Mosca da Bruxelles per la questione ucraina — fa sapere l’associazione di agricoltori — penalizza duramente l’export dei nostri prodotti agricoli e alimentari di punta quali frutta, salumi e formaggi».

Fonte: Corriere di Bologna.

Cantina Franco Galli – La Cantina Franco Galli: le vigne intorno a casa e la famiglia in bottaia.
La passione per gli autoctoni e in particolare per i bianchi che ora è arrivata alla quarta generazione con il giovane enologo di casa Riccardo, laureato a Trento. I filari per la Rebola, proprio intorno a casa, la cantina di fronte all’abitazione, e nella stessa cantina, padre e figlio al lavoro. “Dove la vigna è di casa” è il motto aziendale della Cantina Franco Galli, e tutto conferma che non è solo la trovata di un pubblicitario. L’inizio di questa storia aziendale risale ai primi del Novecento quando il nonno dell’attuale titolare, Antonio, cominciò, giovane, a piantare la vite e a produrre il vino per la famiglia e peri primi acquirenti.

Fonte, Corriere Romagna Cibo.

La Terra Madre del vino sarà in fiera a Bologna.
Dal 27 al 29 marzo oltre 500 cantine, una ventina dalla Romagna, per 18 Paesi alla fiera internazionale ideata da Slow Food. Non sarà la solita fiera, sarà «la Terra Madre del vino». Che per il movimento Slow Food è sinonimo di coinvolgimento globale, presa di posizione politica, impegno, insomma un modo rivoluzionario di parlare di viti e vini un po’ come Terra Madre lo fu per parlare di cibo nel 2004. «Il vino deve fare la sua parte in un momento storico che prelude a una nuova era, quella della transizione ecologica— ha detto il fondatore dell’associazione della chiocciola conosciuta in tutto il mondo, Carlo Petrini.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Vitae, degustazione a Riccione.
L’Ais Romagna lancia “Esperienze di Vitae”, protagonista il meglio dell’enologia dell’Emilia-Romagna e delle Marche in una grande degustazione sabato 5 marzo a Riccione al Palazzo del Turismo con una settantina di cantine. «Le cantine coinvolte – spiega Roberto Giorgini, presidente dell’Ais Romagna-sono quelle che hanno ricevuto il punteggio massimo nella guida Vitae edizione 2022 di Ais nazionale». “Esperienze di Vitae” durerà l’intera giornata di sabato scandita in diversi momenti tra premiazione delle cantine che hanno ricevuto le 4 Viti e momenti di degustazione aperti a operatori e pubblico. Alla giornata sono coinvolti anche alcuni consorzi di prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna per l’abbinamento cibo-vino.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

La scelta di Gardini – Sella & Mosca Vini dal carattere mediterraneo.
Sella e Mosca Vini dal carattere mediterraneo Nata dall’impresa eroica di due avventurosi piemontesi dal 2016 la tenuta è entrata nel gruppo “Terra Moretti”. C’è qualcosa di eroico nell’impresa che sta all’origine dell’azienda Sella e Mosca. Un progetto unico ed esemplare che ebbe inizio nel 1899 con l’ingegnere Erminio Sella, nipote di Quintino Sella, e l’amico avvocato Edgardo Mosca. Entrambi amanti di Alghero, i due avventurosi piemontesi si imbarcarono in un’opera pionieristica, realizzando la bonifica dell’intera località “I Piani”. Quelle tenute vaste e incolte nelle loro menti erano verdi e rigogliose e la forza dell’immaginazione, unita ad una non comune dose di ambizione, diede loro la spinta per attuare una grande trasformazione del territorio. Migliaia di massi furono rimossi e la macchia selvaggia domata per far posto ai vigneti.

Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Quando la barbera vive nella bottiglia, e diventa esperienza.
Sentori Fruttati, speziati Abbinamenti Paste italiane al forno, carni rosse on un personaggio ma il personaggio per antonomasia: visionario, intrepido, antesignano. Giuseppe Bologna, soprannominato «Braida»: da lui si ricalcola la storia della Barbera. Nel 1961, il figlio Giacomo eredita la vigna dal papà Giuseppe e fonda la cantina Braida, a Rocchetta Tanaro tra le Langhe e il Monferrato, intuendo le grandi capacità di valorizzare al meglio la Barbera d’Asti, utilizzando per la prima volta barrique francesi per l’affinamento. Da quel momento acquisì il merito di avere dato un forte impulso al miglioramento in qualità a questo vino rosso langarolo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Quei vini di qualità dove meno te li aspetti La mission di Mariotti è affermare il Ferrarese.
Nella cantina di Consandolo si cerca di sfruttare il potenziale di un territorio poco celebrato: 50mila le bottiglie in un anno, esportate in 15 Paesi Quei vini di qualità dove meno te li aspetti La mission di Mariotti è affermare il Ferrarese. Tra le cantine che, lodevolmente ma anche agguerritamente, si sono incaricate di ribaltare il paradigma che il ferrarese non sia “terra da vino” c’è indubbiamente l’azienda di Mirco Mariotti a Consandolo. Una storia, quella dell’azienda Mariotti, che in realtà parte da lontano, dalla metà degli anni Settanta, quando papà Giorgio – alle spalle una formazione da chimico -, fa di necessità virtù reinventandosi, fondando il laboratorio di analisi e consulenza enologica de “La Bottega del Vino”, tuttora attivo, destinato a fornire assistenza tecnica soprattutto alla vinificazione domestica, mercato a quei tempi fiorente.

Fonte: Nuova Ferrara.

Smazaren, Sèt e Mèz e Surliè! fra le proposte top più apprezzate.
Tra Metodi Classici spicca poi l’Abbatia molto intenso mentre sul tema “fermo” ecco l’Igt Le Dune Bianche E occhio alle varietà da salvare Intelligenza brillante ed eclettica, formazione solida, affinata nel tempo anche grazie a collaborazioni-suggestioni di prestigio, come quella con Gianluca Telloli, ex enologo di Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle e produttore di sidro di rilevanza internazionale, che pian piano lo hanno aiutato a scoperchiare il grande mistero celato nella (delicatissima!) procedura della spumantizzazione.

Fonte: Nuova Ferrara.

Non più solo bollicene al Cesena in bolla 2022.
Lunedì 28 e martedì 1 marzo, nei padiglioni della Fiera si terrà la nota manifestazione enologica con spumanti e anche vini fermi Non più manifestazione dedicata alle sole bollicine del Belpaese, ma vero punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Cesena in Bolla 2022 in programma lunedì 28 febbraio e martedì 1 marzo, dalle 15 alle 21, non più al Teatro Verdi ma nei padiglioni di Cesena Fiera, dove le cantine avranno a disposizione veri e propri mini stand, organizzati in modo funzionale a evitare calche e assembramenti. Ma non è questa l’unica novità dell’evento organizzato da Taste Production di Ivan Tesei. L’edizione 2022 ribattezzata infatti ‘Cesena in Bolla, non solo bollicine’, pur rimanendo legata agli spumanti, offrirà una vetrina privilegiata anche alle produzioni di vini fermi, delle prestigiose aziende partecipanti.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Nuovo premio per il bianco dei Castelli.
Premiata azienda con sede in città Nuovo premio per il bianco dei Castelli 1\T e parla il mensile “Gentleman”, che inserisce il “Donna Adriana” di Castel De Paolis al posto numero 7 tra i migliori 50 vini italiani, l’azienda si conferma ai vertici con ben due vini tra i migliori d’Italia, anche un 43esimo posto con il rosso Quattro Mori. I vini dei Castelli Romani, in particolare di Grottaferrata, in questo caso, della cantina Castel de Paolis continuano così a scalare le classifiche nazionali sia tra i vini bianchi che rossi.

Fonte: Il Caffè dei Castelli.

Vendemmia e fatica: tradizioni e profumi che si tramandano – Vendemmie da eroi, la tradizione resiste.
Vendemmie da eroi la tradizione resiste Da Luni a Ventimiglia a dolo il mare rimane il Vermentino Ed è battaglia continua per difendere gli antichi vitigni. Una costa brulla, battuta da sole e arsa dal salmastro; che al mare non degrada, ma vi si schianta. A questo territorio, a tratti inospitale, si devono le particolarità (e le difficoltà) nella produzione dei vini liguri. Saporiti più che profumati, con note saline e da caratteri freschi e briosi come il Vermentino; a volte intensi, dolci e rari, come lo Sciacchetrà, l’oro delle Cinque Terre, il frutto dei vigneti della nostra regione sono un unicum a livello nazionale.

Fonte: Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.

La svolta a Terre: il Cda nomina Bardone presidente – Cantina Terre, Enrico Bardone presidente del nuovo corso.
Cantina Terre, Enrico Bardone presidente del nuovo corso Ingegnere 80enne, e titolare di un’azienda vinicola nella zona di Casteggio La lista vincente fa il pieno ai vertici della coop: Emilio Bosini sarà il vice. Enrico Bardone è il nuovo presidente della cantina Terre d’Oltrepo. La nomina è arrivata nel corso di una riunione di insediamento fiume del consiglio di amministrazione, iniziata ieri mattina alle 10, negli uffici della sede principale di via San Saluto a Broni, e proseguita fino al tardo pomeriggio. Il Cda ha nominato, inoltre, come vicepresidente Emilio Bosini, confermando le anticipazioni fatte trapelare nei giorni scorsi sulla presenza dei due ispiratori della lista, risultata vincente alle elezioni della scorsa settimana, ai vertici della cooperativa. Le due nomine sono state votate all’unanimità da tutti i 13 consiglieri.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Pagare le uve come si deve questo sarà il primo obiettivo».
Dichiarazioni dopo il cda: «Sono soddisfatto, è stato un buon inizio Per la vendita dobbiamo avere una struttura forte e snella» «Pagare le uve come si deve questo sarà il primo obiettivo». Dobbiamo lavorare per pagare le uve in modo adeguato in modo da dare un certo margine di reddito ai soci». Il neopresidente della cantina Terre d’Oltrepo, Enrico Bardone, risponde al telefono poco dopo le 18, al termine della prima (e lunga) giornata alla guida della più grande cantina cooperativa della Lombardia. Nella riunione di insediamento c’è stato il passaggio di consegne tra il collegio sindacale e il nuovo Cda e le prime setti—mane saranno dedicate all’incontro con le persone e allo studio della documentazione: «Sono molto soddisfatto ed è stato di certo un buon inizio — afferma Bardone.

Fonte: Provincia – Pavese.

Vinum e Global conference on wine tourism: si riparte.
Alba, sede dell’evento dell’Organizzazione Internazionale per Il turismo, si prepara Dal 20 al 22 settembre Alba si trasformerà in una piccola capitale dell’enoturismo a livello mondiale, grazie alla Global conference on wine tourism. l’incontro Interstazionale dedicato al settore. L’evento è organizzato da tlnwto. l’Organizzazione mondiale del turismo, cioè l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di sviluppare le politiche turistiche, con un approccio volto alla sostenibilità e a una fruizione responsabile dei territori. La conferenza sull’enoturismo è un appuntamento nato di recente: la prima edizione si è svolta nel 2017 a Mendoza.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Spiegare i colli Unesco agli stagionali del vino.
Le lezioni partiranno a marzo e si terranno nei locali di Coldiretti una coltura non vive dl soli aspetti tecnici, ma sopravvive nei secoli trasmettendo un patrimonio di idee che guidano l’azione degli agricoltori, plasmando il paesaggio. Cosi è per i vigneti dell’areale Unesco. un comprensorio che, dagli anni Novanta, non può più fare a meno dei lavoratori, fissi o stagionali, dell’Europa orientale e dell’Africa. A queste persone si rivolge il progetto dl formazione ideato dall’Associazione paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero e Coldiretti, presentato, nei giorni scorsi, a Cuneo. Ha spiegato il direttore dell’ente dl tutela ambientale Roberto Cerrato: «Senza dl loro non potremmo fare fronte alle faticose lavorazioni fra 1 filari: è giusto quindi includere questi lavoratori nel sistema culturale alla base dell’unicità delle nostre colline».

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Clima: sensori nei filari della scuola Enologica.
È il nuovo progetto dell’Associazione dei paesaggi vitivinicoli. Guardare agli sconvolgenti cambiamenti climatici dal punto di vista di un delicato alno d’uva: è l’ultimo progetto scientifico bandito dall’Associazione dei paesaggi vitivinicoli di Langa, Monferrato e Roero per studiare, attraverso sensori di ultima generazione, gli effetti delle alterazioni meteorologiche sugli ecosistemi del territorio Unesco. L’iniziativa, finanziata nel 2020 dal Ministero della cultura con uno stanziamento da 25omila euro – ai quali si aggiungeranno altre risorse sbloccate dalla Consulta delle fondazioni bancarie di Piemonte e Liguria – partirà entro la fine di marzo.

Fonte: Gazzetta d’Alba.

Distretto del Cibo si presenta giovedì all’Auditorium.
Ricco calendario presso il teatro della Fenoglio Distretto del Cibo si presenta giovedì all’Auditorium. Promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale, l’integrazione di attività caratterizziate da prossimità territoriale. E ancora: garantire la sicurezza alimentare impegnandosi a diminuire l’impatto ambientale delle produzioni e lo spreco alimentare. promuovendo contestualmente la salvaguardia del territorio ed il paesaggio rurale attraverso le attività agricole ed agroalimentari.

Fonte: Mercoledi’.

Salvato il nostro patrimonio.
Soddisfazione della Coldiretti: in Provincia di Alessandria protette 12 Doc e 7 Docg Salvato il nostro patrimonio Parlamento UE: respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino 11 Parlamento Europeo salva quasi 10 anni di storia del vino. E quanto afferma Coldiretti nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti. Si salva così il patrimonio vitivinicolo della provincia alessandrina, messo a dura prova dalla pandemia con il blocco dell’export, che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.544 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 850 mila quintali e 591.633 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 950 quintali.

Fonte: Vita Casalese.

Il mondo economico piemontese preoccupato dalla crisi Ucraina Gros-Pietro: «L’economia soffre ogni volta che ci sono conflitti».
Proprio mentre la crisi tra Russia e Ucraina sembra essere passata ad una nuova fase, con le ipotesi di un conflitto aperto sempre più realistiche, si leva dal mondo economico un appello alla diplomazia. In particolare il Piemonte potrebbe soffrire non poco delle sanzioni imposte alla Russia, un paese storicamente partner commerciale dell’Italia con un occhio particolare per le eccellenze piemontesi. «Siamo fortemente preoccupati. La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive, sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi».

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Tutte le novità e gli aggiornamenti su viticoltura ed enologia.
I profili legali della commercializzazione del vino e delle bevande alcoliche in Estremo Oriente, l’utilizzo dei marchi per salvaguardare il vino made in Italy questi e tanti argomenti d’interesse per le aziende del settore al centro degli incontri “A proposito di vino” che, a part i re d a giovedì 24 febbraio, la Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo organizza con frequenza mensile fino a giugno. Dopo il successo della rassegna di webinar organizzati l’anno scorso, riprendono gli appuntamenti dedicati alla viticoltura e all’enologia, voci fondamentali del Made in Italy agroalimentare, che, all’estero, è ambasciatore del “buon vivere all’italiana”.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Dai vigneti Patrimonio Unesco parte la guerra al caporalato.
Al centro di Villa Quaglina lezioni per i lavoratori delle aziende agricole Nelle aziende vitivinicole sono impiegati ogni anno oltre 2.500 lavoratori, almeno 1.800 sono stranieri: «Conoscere, custodire e coltivare i vigneti Patrimonio dell’Umanità» è il corso di formazione nato per aiutarli a prendersi cura dei vigneti e favorire la crescita professionale. Rivolto a italiani e stranieri impegnati in aziende agricole, è organizzato dall’associazione Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato e Cia, realizzato con il Cipa (Centro istruzione professionale Agricolo e Assistenza Tecnica di Cia), Piam e Cooperativa Maramao di Canelli. Gratuito, il corso si svolgerà a marzo: prevede 20 ore di lezione nell’aula didattica e vigneto sperimentale di Villa Quaglina, progetto di agricoltura sociale cresciuto negli anni.

Fonte: Stampa Asti.

La foresta del vino sostenibile.
Eppure di ritrovarsi. Ed è quello che è successo a chi ha pensato questa cantina — un imprenditore finito altrove e ritornato, almeno per un pezzo, a casa — e a chi ci si imbatte per caso. Camminando in una foresta, magari, e ritrovando un vecchio alloggio per il viandante trasformato in albergo. La foresta è quella Umbra, il posto più incantato di tutto il Gargano, così fitto da essere in grado di nascondere latitanti e segreti ma anche di essere scoperto ogni giorno di più, come se tutto fosse nuovo. Le cantine si chiamano Elda, come l’albergo. I vitigni sono poco più giù, nella piana di Troia, e da dieci anni a questa parte portano avanti un esperimento interessante, frutto appunto dell’intuizione di Marcello Salvatori, imprenditore con interessi nelle rinnovabili, che ha scelto di ripuntare sulla sostenibilità e la compatibilità delle campagne della sua infanzia.

Fonte: Repubblica Bari.

Enoturismo, via libera agli emendamenti della legge regionale.
“Nella piena collaborazione di tutta l’aula consiliare, portiamo a compimento un percorso normativo importante per il settore dell’enoturismo che, nel pieno rispetto delle peculiarità vitivinicole regionali, dei produttori e delle tipicità territoriali, è destinato a favorire a tutto tondo il turismo enogastronomico della nostra regione”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della seduta consiliare regionale nel corso della quale sono state votate e approvate le modifiche alla legge che disciplina l’enoturismo. “Il Consiglio, con votazione unanime, ha approvato importanti emendamenti per rafforzare azioni e obiettivi per i quali la Puglia ha deciso di dotarsi di questo strumento normativo.

Fonte: Taranto Buonasera.

Conoscere il vino alla radice.
Alla scoperta delle basi del Chianti Classico direttamente dove il vino nasce. È l’iniziativa di due giovani enologhe, Alessia Zinna e Rocio Sanchez, per imparare l’Abc del vino tra le ville storiche di San Casciano. Un’occasione per conoscere la storia, apprezzare il vino e scoprire l’architettura del territorio. A promuoverla sono l’associazione II Labirinto, il Comune di San Casciano e la Pro Loco, partner di un evento che propone un ciclo di iniziative, volte alla conoscenza dei profumi, dei sapori, alla ricerca della qualità del prodotto principe della Toscana.

Fonte: Nazione Firenze.

La Toscana del vino è la più conosciuta dai consumatori Usa.
l via l’edizione statunitense di Benvenuto Brunello, anteprima delle nuove annate pronte ad andare in commercio: 2017, Riserva 2016 e Rosso di Montalcino 2020. L’appuntamento è sulla Quinta Strada di New York, dove al Midtown Loft e Terrace oltre 50 produttori montalcinesi incontreranno circa 300 operatori nordamericani. In base a un’indagine realizzata da Wine Intelligence, commissionata dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, la Toscana è in testa ai territori enologici stranieri più conosciuti dai consumatori statunitensi, con una quota del 58%, seconda solo alla locale Napa Valley, e davanti allo Champagne (51%), al Bordeaux (50%), alla Borgogna (47%) e alla Sicilia (41%).

Fonte: Tirreno.

STAMPA ESTERA

Le salon Wine Paris & Vinexpo Paris 2022 réussit une deuxième édition encore sous Covid.
Julien Denormandie, ministre de l’Agriculture et de l’Alimentation. Rodolphe Lameyse. DG de Wine Pans eamp: Vinexpo Paris, Fabrice Rieti, président de Virusud (Crédits Beauregard) • La Tribune Bordeaux La deuxième édition du nouveau salon des vins et spiritueux Wine Paris e Vinexpo Paris s’est bien déroulée malgré un contexte de sortie de crise encore loin du 100 % sans Covid-19. Avec un peu moins de 30.000 visiteurs les organisateurs se montrent satisfaits. Puissant moteur des ventes à l’export, le secteur des vins et spiritueux remonte à la surface depuis une petite année après avoir encaissé l’impact de ia guerre commerciale Etats- Unis/ Europe, puis l’effondrement des ventes dû à la pandémie du Covid-19.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 23 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Locanda Centimetri Zero al Vinitaly con 4 etichette prodotte nel Piceno.
La settimana prossima Fieragricola: «Toccheremo con mano le tensioni» VERONA Dall’Ucraina a Verona, l’import di mais e grano tenero registra prezzi in aumento e difficoltà di approvvigionamento. «Sì, c’è tensione su prezzi e forniture, di preoccupazione ne registriamo tanta e la si toccherà con mano anche a Fieragricola», dice Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere. Ecco un altro riflesso dell’invasione russa in Ucraina. Quell’Ucraina ch’è il 12° mercato per import dell’economia veronese e vede i prodotti di colture agricole al secondo posto nelle importazioni. Inevitabile che Fieragricola — da mercoledì 2 a sabato 5 marzo — risenta di quanto sta accadendo. Ma non solo.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

II vino buono e le storie di quotidiana resistenza.
Rivetti e la rinascita del bianco autoctono piemontese «Sull’Alta Langa avevamo già piantato le nostre bandiere. Mi sono chiesto: perché non provare con la stella nascente dei bianchi piemontesi?». Giorgio Rivetti, esponente dei Barolo Boys con l’azienda La Spinetta (un gruppo da 30o ettari con quattro cantine in Piemonte e Toscana), cavalca l’onda del Timorasso, riscoperto da Walter Massa negli Anni 80. Molti produttori piemontesi (e non solo) hanno investito sui Colli Tortonesi, nella Doc Derthona. Il mezzo ettaro di vigna di Timorasso che resisteva nel 1987 si è moltiplicato: zoo ettari e 600 mila bottiglie.

Fonte: Avvenire.

Nella vigna integrazione e lavoro Cantina Caprai, microcosmo etnico.
Li ho visti crescere con noi. Prendi Chinedu Chunweoba: all’inizio arrivava con la bici alle sei di mattina, partendo da casa alle quattro e mezza. Passando il tempo ho cominciato ad assistere al suo arrivo in motorino e, infine, in auto. Una soddisfazione immensa vedere questa crescita e la sua integrazione, come quella di altri». Marco Caprai, imprenditore vitivinicolo umbro e “re” del Sagrantino di Montefalco, vitigno autoctono conosciuto in tutto il mondo, racconta il progetto di inserimento nel lavoro di giovani migranti in attesa di permesso di soggiorno. Lo fa in occasione dei festeggiamenti dei 50 anni della cantina Arnaldo Caprai nata nel 1971 quando suo padre, Arnaldo, imprenditore folignate nel settore tessile, acquistò la tenuta Val di Maggio: 3 ettari di vigneto sulle colline montefalchesi, che oggi sono 170.

Fonte: Avvenire L’Economia civile.

Ora le aziende temono per l’export – Guerra in Ucraina, le imprese temono per l’export di macchinari e alimentare.
I venti di guerra dal Donbass spirano fino al Piemonte alzando timori fra gli imprenditori, che proprio a novembre festeggiavano con intesa Sanpaolo e l’associazione Conoscere Eurasia l’incremento a doppia cifra dell’interscambio Piemonte-Russia — salito a 400 milioni, registrato nel primi sei mesi del 2021. Siamo la quarta regione per vendite verso Mosca. Automotive, Asti Docg, grano e mais i più a rischio.
Fonte: Corriere Torino.

Lettera. Salvati i vini italiani La Ue si è fatta saggia.
Dopo tante dabbenaggini scaturite dall’Ue, stavolta sul Piano anti-cancro legato al consumo del vino, l’Europarlamento s’è riscattato, approvando una formulazione meno rigida in merito al «bollino nero» sui vini italiani, passando il concetto che «c’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche: non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro, ma l’abuso smodato». Se avessero applicato il bollino nero ai vini italiani – ha detto un noto politico emiliano – avremmo suggerito d’uscire dall’Ue, anche attraverso un referendum.

Fonte: Giornale.

Piergiuseppe Carucci è il nuovo direttore di produzione interno di Venturini Baldini cantina di Quattro Castella a Reggio Emilia.
Classe 1985, numerose esperienze in giro per l’Italia, dal nord al sud, Carucci si affianca al team di Riccardo Cotarella, già consulente della tenuta, e di PierPaolo Chiasso. Pugliese di nascita, laurea in agraria, Carucci è un enologo globe trotter, dall’Oltrepò alla Puglia, passando per Sicilia, Campania e ritorno nel Pavese. Di proprietà dal 2015 della famiglia Prestia, Venturini Baldini è guidata da Julia Prestia.

Fonte: Italia Oggi.

Il rosso toscano intriga Villa Sandi.
A Giancarlo Moretti Polegato intriga il rosso toscano. “Lo ammetto”, dichiara l’imprenditore veneto titolare di Villa Sandi, “cerchiamo una cantina che faccia qualità e abbia un brand, ma sia debole sul piano commerciale. Com’è successo per la friulana Borgo Conventi, la nostra forza commerciale la trainerebbe”. E’ solo un’aspirazione? “No”, risponde, “ci arrivano proposte di acquisto di continuo e prima o poi troveremo quella giusta”. Villa Sandi è un big dei 3 Prosecchi: Doc, Conegliano Valdobbiadene e Asolo. Controlla 5 tenute, dal Veneto al Friuli, con 29 mln di bottiglie, di cui oltre 20 con il brand La Gioiosa. Le vigne si estendono per 200 ettari e comprendono anche una parte di Cartizze. Negli ultimi anni Villa Sandi ha acquisito nel Friuli Tenute Plozner e Borgo Conventi, anche se quest’ultima mantiene una sua autonomia gestionale e si affida a Villa Sandi per la distribuzione.

Fonte: Italia Oggi.

Food italiano, 52 mld di export.
Crisi geopolitiche e caro-bollette ombre sull’allungo Food italiano, 52 mid di export 112021 in crescita dell’11 % su12020 e del 15% sul 2019. Food italiano oltre la barriera dei 50 miliardi di export nel 2021. Precisamente 52 miliardi, in crescita dell’11% sul 2020 e di circa il 15% sul 2019. Salumi, ortofrutta e pasta sono i prodotti che hanno trainato il made in Italy, mentre sul versante dei mercati svettano Corea del Sud e Cina con dinamiche di crescita superiori al 40%, seguite da Usa e Canada con il +20%. Tuttavia la possibilità di un ulteriore allungo dell’export è oggi minacciata sia dalle tensioni geopolitiche sia dai costi di energia, commodity e trasporti. Sono i dati emersi al sesto Forum Agrifood Monitor realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, tenuto ieri a Bologna in versione digitale. Nel 2021 la crescita sul 2019 dell’export di salumi, caffè, vino, formaggi, derivati del pomodoro e pasta è stata compresa fra il 10 e il 14%, l’ortofrutta si è fermata al +7%.

Fonte, Italia Oggi.

La revenge spending fa volare gli spumanti.
C’è la rivincita dei vini italiani sui mercati stranieri. Quella che viene chiamata revenge spending fa, infatti, volare gli spumanti nel 2021: Prosecco a +43% negli Usa e +117% in Cina. Bene anche i rossi toscani, piemontesi e siciliani. Dunque prosegue la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un +12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Complice, secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly, una revenge spending nei Paesi terzi che ha visto assoluti protagonisti gli spumanti italiani. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di 1/3 la domanda a valore. Ma non è solo il primo mercato al mondo, dove anche lo champagne ha registrato nel post-lockdown una crescita di oltre il 50%, a registrare il boom di bollicine.

Fonte: Italia Oggi.

Toscana regione vinicola più conosciuta negli Usa.
La Toscana è la regione vinicola del mondo più conosciuta da consumatori Usa. Lo rileva una indagine commissionata a Wine Intelligence dal Consorzio del Brunello di Montalcino in occasione dell’edizione statunitense di Benvenuto Brunello che inizia oggi a New York. «L’obiettivo è consolidare la presenza nel nostro primo mercato di sbocco al mondo, con una quota export che supera il 30% del totale. Lo scorso anno i rossi toscani negli States hanno registrato un aumento del 26% a valore», ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. Second il report la Toscana è conosciuta dal 58% dei consumatori Usa, davanti a Champagne (51%), del Bordeaux (50%), della Borgogna (47%) e della Sicilia (41%).

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Giancarlo Moretti Polegato – «È merito del Prosecco se adesso le bollicine si bevono tutto l’anno».
Il presidente di Villa Sandi: «Nel 2021 cresciuti del 33%: crisi sconfitta col digitale. Bisogna incrementare le strutture per il turismo del vino» di GIORGIO CANDOLA ¦ D’estate, sotto il Montello, gli agricoltori sparano alle nuvole con i mortai per paura della grandine. E ricordando la Grande guerra sussurrano ai turisti sorpresi dai boati: «Sono i nostri ragazzi che stanno facendo neri gli austriaci». In quell’angolo magico di Veneto rurale nascono bollicine da record. Le produce Giancarlo Moretti Polegato, titolare di un primato in controtendenza: mentre il mondo boccheggia ancora per la pandemia, lui ha chiuso 112021 con un fatturato di 121 milioni. Con un +33% che consente a Villa Sandi, la storica azienda vinicola di famiglia, di superare la barriera dei Zoo per la prima volta nella storia. Piove Prosecco. Un exploit quasi paradossale per chi non produce farmaci, mascherine e non opera nel settore sanitario.

Fonte: La Verita’.

Vento, sole e sale fanno buon vino.
Dal 2008 la famiglia Laudicina-Cottone nella cantina Baglio Oro produce nettari che fanno cantare gli angeli. Salino. Lagunare è un Grillo in purezza ottenuto dai vigneti adiacenti alla riserva naturale dello Stagnone. di Chiara Risolo Ci sono luoghi in cui Dio sembra più vicino. Marsala per esempio. Ha un’aura mistica che non si riflette soltanto nei lastricati del centro, sulle facciate barocche delle chiese, nel bianco accecante delle Saline, ma anche nella terra. Quella che si zappa, si corteggia e si coltiva con la schiena curva riscaldata dal sole anche in inverno. Si riflette negli occhi della famiglia Laudicina-Cottone, numerosa, unita, avvolgente.

Fonte: Panorama.

“Lezione” agri-green nel vigneto negroamaro.
Appuntamento green perer gli gli alunni del comprensivo “San Giuseppe da Copertino” diretto da Eleonora Giuri. In agenda, dopodomani, una giornata tutta dedicata ai saperi e sapori dell’agricoltura attraverso una visita guidata all’interno del vigneto di negroamaro che una delle cantine locali, precisamente la Cupertinum, ha impiantato cinque anni fa nel vasto parco-giardino che circonda gli stabilimenti di vinificazione. Il parco ospita anche le arnie con le api, l’apicoltura per la produzione del miele e per l’importante opera di un’impollinazione. A guidare la scolaresca, il presidente della cantina, Francesco Trono, che spiegherà l’importanza della potatura per la buona riuscita di un’annata vitivinicola che culmina, ogni anno, nel mese di settembre con la vendemmia.

Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.

Intervista a Claudio Biondi – Dallo scampato pericolo al grande rilancio «I vigneti sono fabbriche a cielo aperto».
Biondi, presidente del Consorzio tutela del Lambrusco: «Niente bollino nero ma tanto amaro in bocca per questo attacco» «Ma alcuni europarlamentari non emiliani hanno votato a favore del bollino». Lo scampato pericolo fa tirare un sospiro di sollievo ai vitivinicoltori  e alle associazioni che li rappresentano. La Commissione Europea aveva proposto di etichettare con il bollino nero del Cancer Plan il vino, accusato di favorire l’insorgenza dei tumori. Il fatto che la settimana scorsa il Parlamento europeo abbia votato contro è accolto con soddisfazione in Italia e in particolare nella nostra regione, che ricava da questo prodotto una fetta consistente del suo reddito.

Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.

Medici Ermete, 2022 di grandi progetti tra fiere e politiche di sostenibilità.
Tra aprile e maggio l’azienda sarà a Vinitaly e Prowein per incontrare buyer da tutto il mondo. Obiettivi prioritari: riduzione dell’impronta carbonica e sostegno della biodiversità Dopo aver chiuso un’ottima annata, in linea con il 2019 pre-pandemia, la Medici Ermete si affaccia sul 2022 con grande fiducia, forte della presenza alla fiera Wine Paris che finalmente si è tenuta in presenza con la classica impostazione precedente all’imposizione delle norme anti-Covid. Allo stand della casa vitivinicola si è registrata alta affluenza di buyer provenienti soprattutto da Nord Europa, Stati Uniti e Sud America. Stesso format è previsto anche per le due esposizioni che si terranno tra aprile e maggio, rispettivamente Vinitaly e Prowein, dove Medici Ermete esporrà nel suo classico stand con spazio assaggi e spazio più riservato per incontri con i buyer.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Intesa Comune-Ap sulla Strada dei vini.
Un protocollo d’intesa per promuovere e sostenere il progetto Strada dei Vini delle Cinque Terre: è quanto firmato in questi giorni tra il Comune di Monterosso e l’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale. Il progetto nasce per realizzare una valorizzazione dell’attività vitivinicola nelle Cinque Terre anche in termini di itinerari turistici, come risposta a una duplice esigenza di sostenibilità sociale ed economica. Nel 2021 è stato costituito il comitato promotore della Strada dei vini, costituito da tutte le associazioni dei viticoltori delle 5 Terre, la cooperativa Agricoltura Cinque Terre, il Consorzio dello Sciacchetrà, l’Associazione viticoltori di Riomaggiore, l’associazione Agricoltori di Monterosso. L’enoturismo si prefigge di proporre circuiti diversificati, attraverso i quali le aziende si mettono in gioco, mirando ad una produzione di elevata qualità nel rispetto del territorio, permettendo il recupero delle risorse ambientali e culturali.

Fonte: Nazione La Spezia.

Vini preziosi? Affittate un Wine-Locker.
Cassette di sicurezza per le bottiglie di vino più preziose. Si chiama «Milano Wine Vault» il nuovo progetto di «WineTip», venditore e distributore di vino. «Ci siamo resi conto che molti clienti non hanno lo spazio, o le condizioni adeguate, per conservare in modo corretto le loro bottiglie», spiega Massimo Cassamagnaga, fondatore di «WineTip» con Fabrizio Cimiotta, Alberto Cristofori, Federico Pedrazzi. A questi appassionati sono dedicati 90 wine- locker (ognuno pud contenere M. Cassamagnaga, A. Cristofori, F. Pedrazzi. F. Cimiotta fino a 42 bottiglie) e tre wine-room (piccole stanze) dove riporre le etichette più preziose. Oltre a garantire la temperatura di 15°C e l’umidità al 70%, ottimali per il vino, «Milano Wine Vault» mette a disposizione dei soci una sala degustazione, in cui stappare il proprio «tesoro» o organizzare cene.

Fonte: Corriere della Sera Vivi Milano.

Furto, assolto l’ex direttore del Consorzio vini – Assoluzione per l’ex direttore del Consorzio vini.
Assoluzione per l’ex direttore del Consorzio vini Cade l’accusa di aver sottratto denaro stipulando un contratto da 50mila euro. Nel 2018 fu sospeso e licenziato. A settembre del 2018 fu sospeso, e poi licenziato, dal Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese, di cui era direttore. Per Emanuele Bottiroli quella vicenda fu però anche l’inizio di un iter giudiziario tormentato: finito a processo con l’accusa di avere sottratto denaro del Consorzio, Bottiroli (difeso dall’avvocato Massimiliano Focacci) è stato assolto con formula piena pochi giorni fa dalla giudice del tribunale di Pavia, Valentina Nevoso, «perché il fatto non sussiste». In altre parole, per la giudice (che deve ancora depositare le motivazioni della sentenza) non ci fu alcuna sottrazione di denaro. La procura, sulla base della denuncia del Consorzio (poi ritirata a processo ormai avviato), aveva ipotizzato il reato di furto.

Fonte: Provincia – Pavese.

Terre d’Oltrepo oggi il cda sceglie Bardone o Bosini.
I leader della lista vincente saranno alla guida della coop agli altri consiglieri saranno affidate deleghe specifiche BRONI C’è attesa a Terre d’Oltrepo perla prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione, che questa mattina nominerà i nuovi presidente e vicepresidente della Cantina, dopo le elezioni della scorsa settimana che hanno visto trionfare la lista unitaria guidata da Emilio Bosini ed Enrico Bardone, che ha conquistato tutti i 12 posti disponibili in Cda. A meno di sorprese passerà il ticket Bardone-Bosini. Questi ultimi sono stati giorni frenetici di contatti: sia l’ex consigliere comunale bronese che l’ex presidente e amministratore delegato di alcune società del gruppo Eni, uomo di punta della zona del Casteggiano, sembrano avere le stesse chance. In ogni caso il nuovo gruppo dirigente vuole blindare la guida della Cantina con due nomi di peso.

Fonte: Provincia – Pavese.

Venti di guerra in Ucraina. «Tegola sanzioni sull’export» – Venti di guerra in Ucraina, sos per l’export.
Sos calzature e agroalimentare Venti di guerra in Ucraina «Tegola sanzioni sull’export» Servizi a pagina 17 Venti di guerra in Ucraina, sos per l’export Dal calzaturiero all’agroalimentare, la tegola delle sanzioni contro Mosca. «Il blocco del mercato rischia di aggravare la situazione» Non solo scarpe. Ma anche l’agroalimentare e la filiera del mobile, in particolare le cucine. «Con Kiev, capitale dell’Ucraina, e Mosca, capitale della Russia – spiega Paolo Capponi dell’ufficio export di Confartigianato -, ci sono rapporti importanti. In primis per il settore moda, che conta il 40% delle esportazioni in quei Paesi. L’agroalimentare era in crescita in Russia, ma parliamo di percentuali più piccole. Le aziende si stavano riprendendo dall’impasse del 2014 da circa un anno, con la ripresa dell’export».

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

Il Brunello passa di botte – Il Brunello abruzzese cambia botte.
Made in Italy Fund, fondo di private equity, consolida la sua presenza nel settore del vino acquisendo il 100% di Cantina di Montalcino, unica cooperativa del territorio del Brunello, che ha 50 soci e ha sviluppato un fatturato nel 2021 di 3,7 milioni di euro. Lo riferisce il sito specializzato Winenews.it spiegando che il regista dell’operazione e’ la holding Prosit cui Cantine Leonardo da Vinci, proprietaria di Cantina di Montalcino, ha ceduto le sue quote per una cifra compresa tra gli 8 e i 10 milioni di euro sempre secondo WineNews, reinvestendo a sua volta in Prosit, ed affiancandola nel percorso di crescita ed internazionalizzazione, come hanno fatto le altre aziende entrate nella holding: Tenuta di Collabrigo (Prosecco Doc e Prosecco Docg), le storiche Cantine Bosco (Montepulciano d’Abruzzo, nel Parco del Gran Sasso) e Cantine Torrevento, in Puglia, punto di riferimento del Nero di Troia.

Fonte: Il Nuovo Molise.

“Con le sanzioni a Mosca addio al 25% export dell’Asti spumante”.
Con 12 milioni di bottiglie ogni anno, il mercato russo rappresenta il 25% dell’export dell’Asti docg, ora a rischio per le sanzioni prospettate nei confronti della Russia. Lo fa notare Confagricoltura Piemonte «La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive, sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi», dice il presidente Enrico Allasia. Nel mondo agricolo crescono i timori per ulteriore elemento di crisi. «Nel 2020 l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui 179, 8 milioni di prodotto imbottigliato. Si tratta di uno dei principali mercati per gli spumanti italiani – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e, tra i prodotti piemontesi, per l’Asti spumante».

Fonte: Repubblica Torino

L’Ue boccia l’introduzione del “bollino nero” sulle bottiglie di vino.
Sulle bottiglie di vino nessun bollito nero, nessun riferimento al cancro. Martedì scorso, approvando alcuni emendamenti, il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di inserire sulle etichette degli alimenti contenenti alcol indicazioni di allerta sanitaria e un marchio che indicasse come il prodotto fosse nocivo per la salute. “Siamo soddisfatti – dichiara il produttore e vicesindaco di Dogliani Gian Luca Demaria, nelle duplici vesti di presidente della sezione Vini Rossi di Confagricoltura Cuneo e della sezione Vitivinicoltura di Confagricoltura Piemonte – che l’azione congiunta tra mondo produttivo e politica abbia portato al risultato sperato. Sin dall’inizio, infatti, abbiamo preso e portato avanti una posizione chiara affinché il vino non fosse penalizzato in maniera eccezionale, etichettandolo come nocivo per la salute con ripercussioni gravi in termini di tassazione e possibilità di promozione da parte delle aziende produttrici.

Fonte: Provincia Granda.

DOP Economy.
Denominazione di origine protetta. È questo il tesoro del Piemonte, la miniera dove trovare un miliardo e quasi 400 milioni per quell’economia che è talmente legata al territorio, da esserne terra e fatica. Terra e fatica per la «Dop Economy» come la definisce la ricerca Ismea-Qualitativa che raccoglie i dati dei 2021: raccontano un mercato da 16,6 miliardi (in Italia) di euro per vino e cibo, tutto rigorosamente frutto della tradizione e della qualità, di tutte le regioni, e di quella cifra a nove zeri il Piemonte ne produce quasi 1, 4. È il ritorno economico delle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti Dop-Igp – scrivono da Ismea-Qualitativa -nelle regioni e nelle province di tutto il Paese. Il Piemonte conta 82 prodotti è una delle cinque regioni il cui impatto economico del settore IG ha superato il miliardo nel 2020 (+ 2,7% sul 2019) impiegando 12.806 operatori. Alessandria è al terzo posto, come impatto economico, nella classifica delle pro Cibo e vino in Piemonte valgono 1,–4 ml (Alessandria tra le prime 3 province vince dopo Cuneo (755 milioni) e Asti (304), vengono Alessandria (206) e Novara (81).

Fonte: Stampa Alessandria.

Il turismo del vino è realtà Via libera alla nuova legge – Andare in tour per aziende e cantine Via libera alla legge sull’enoturismo.
L’assessore Pentassuglia ha semplificato le procedure e allargato lo spet. Lassessore to dei luoghi in cui andare a Pentassuglia fare enoturismo. a pagina 7 Andare in tour per aziende e cantine Via libera alla legge sull’enoturismo Il Consiglio regionale approva la nuova versione dopo le polemiche sul testo varato a luglio: accolte le richieste delle imprese. Dopo qualche inciampo (e pure qualche polemica) arriva la nuova legge sull’enoturismo in Puglia. 11 nuovo testo, presentato dalla giunta regionale, viene incontro alle esigenze dei produttori. Da un lato corregge il testo formulato dal leghista Davide Bellomo e approvato a luglio scorso dal Consiglio regionale.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Enoturismo, c’è la legge Critico Stefàno (Pd): «Non qualifica l’offerta».
A tre anni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, anche la Puglia ha adottato la legge sull’enoturismo. La norma, approvata su emendamento del senatore Dario Stefano, era entrata in vigore con il decreto del 12 marzo 2019; lo scorso luglio, con l’approvazione in Consiglio regionale e la presentazione di alcuni emendamenti, c’era stato il primo passaggio per recepirla. Ieri il capitolo finale. Con l’ emendamento, presentato dall’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia insieme al presidente della IV commissione consiliare Francesco Paolicelli, sono state dunque introdotte alcune modifiche al testo nazionale: la possibilità di esercitare l’enoturismo anche perle cantine che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione acquisendo la materia prima e il vino stesso da terzi.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

Cinque foglie per Avocetta.
Nuovi attestati di eccellenza per vini di Tenute Lu Spada: Guida Bio, la guida vini dedicata esclusivamente ai vini biologici, premia il rosso Philonianum c il bianco Avocetta con il massimo punteggio, 5 foglie. Un riconoscimento che pone la cantina biologica brindisina tra le viù premiate in Puglia e la spinge a continuare con sempre maggiore forza nell’impegno a sostegno della sostenibilità, della salvaguardia dell’ambiente e della salute del consumatore. Soddisfazione da parte di Carmine Dipietrangelo, amministratore unico delle Tenute, appena rientrato dalla fiera Wine Expo di Parigi dove i vini di Tenute Lu Spada hanno riscosso grande interesse: «Quello della sostenibilità è uno dei principali asset su cui si basano i valori aziendali.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.

Legge enoturismo restano i consorzi.
L’assessore all’Agricoltura della Regione, Donato Pentassuglia, ha espresso soddisfazione perché nella seduta consiliare sono state votate e approvate le modifiche alla legge che disciplina l’enoturismo. Maggiore semplificazione, snellimento delle procedure previste a carico delle imprese pugliesi e un ampliamento degli ambiti operativi per chi voglia esercitare questa attività. Sono stati mantenuti, tra i soggetti che possono esercitare l’attività enoturistica, i consorzi di tutela dei vini a denominazione geografica e indicazione geografica.

Fonte: Repubblica Bari.

Benvenuto Brunello conquista l’America.
I produttori di Montalcino Lo testimonia anche l’indagine incontrano 300 operatori. II presidente Bindocci: «Gli Usa sono il nostro primo mercato». Il via da oggi l’edizione statunitense di Benvenuto Brunello a cura del Consorzio di tutela del celebre vino di Montalcino.

Fonte: Nazione Siena.

Russia tra guerra e sanzioni – Russia-Ucraina, rischio export per 1,5 miliardi Allarme energia.
Boscaini: attesa per le misure Russia tra guerra e sanzioni Sono già a rischio 1,5 miliardi di esportazioni dal Veneto. L’effetto del «blocco» e l’allarme delle imprese •• L’escalation in Ucraina preoccupa Verona: lo dicono i dati di Confartigianato, che mostrano le ricadute nel Veronese del rischio di conflitto e delle pesanti sanzioni che Stati Uniti ed Unione europea hanno già annunciato nei confronti della Russia. Già a rischio oltre 1,5 miliardi di euro di esportazioni dal Veneto. C’è poi l’effetto del blocco economico, che fa crescere l’allarme delle imprese. Da Giuseppe Riello a Sandro Boscaini, gli industriali scaligeri sono in attesa di capire che incidenza avranno le ritorsioni contro Putin. I pericoli riguardano un po’ tutti i settori. C’è poi il nodo dell’energia, che avrà ricadute sull’intera economia.

Fonte: Arena.

Investimenti raddoppiati dalle rivalutazioni..
Analizzata la crescita del capitale fisso rappresentato in bilancio con le immobilizzazioni materiali e immateriali nel 2020: 4,46 miliardi contro 1,83 del 2019 Investimenti raddoppiati dalle rivalutazioni I maggiori incrementi nel commercio alimentari al dettaglio, nella produzione food e di macchinari, nel grafico-cartario e vino 112020 ha visto l’applicazione nei bilanci dell’opportunità di rivalutare beni e partecipazioni Bettina Campedelli Massimo Dal Lago •• Il focus specifico che è stato realizzato nell’ambito dell’inserto top 500 di quest’anno riguarda la propensione agli investimenti delle aziende della provincia veronese. Nelle tabelle top 500 e top 100 viene solitamente data maggiore enfasi al giro d’affari e agli indici reddituali e finanziari, che peraltro hanno risentito inevitabilmente della crisi da Covid-19.

Fonte: Arena – Le Top 500 aziende.

Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
distretto conta su un giro d’affari complessivo di 1.355 milioni (-5,93%) come risulta dall’analisi di 102 bilanci: registrano un decremento anche le Top 10 Vino, il fatturato frena e il patrimonio cresce Ebitda -5,74% ed Ebit -13,97% Indebitamento finanziario +25,92% mentre la patrimonializzazione netta segna un +8,14% 1 margini lordi 7,16%, ma solo a causa della da 9,17 a 9,95. sulle vendite riduzione del fatturato più in- Le Top 10 del distretto del tensa di quella dell’Ebitda. vino, in linea con la media delle prime 10 Il reddito operativo (Ebit) delle altre aziende del distretto segna -8,72% e porta con sé to, presentano un decremenaziende segnano la redditività del capitale in- to del fatturato 2020, pari a una flessione vestito (Roa) che cala passando -4,52%.

Fonte: Arena – Le Top 500 aziende.

Il Prosecco attingerà dai vigneti dei 2018 e la Doc libera altre 90 milioni di bottiglie
Per contenere l’aumento dei prezzi dovuto all’andamento della domanda e ai rincari delle materie prime il consorzio ha dato via libera alle riserve per produrre 90 milioni di bottiglie in più TREVISO Potrebbero diventare Prosecco anche le uve nate su superfici piantate a Glera e ottenute da estirpo e reimpianto di vigneti già esistenti al 31 luglio 2018. E questa la decisione presa ieri dal consiglio di amministrazione della Doc del Prosecco. In pratica, i viticoltori che operano sullo stesso terreno da circa quattro anni potrebbero, in vista della prossima vendemmia, rivendicare la fascetta della Doc per la loro Glera. Non solo: il cda guidato dal presidente Stefano Zanette ha anche deciso di liberare il prodotto che era stato stoccato nella scorsa vendemmia.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Un’edizione limitata di Mat 55 promuove i vetri Franzoia-Nasci.
Collaborazione tra il Comune di Feltre e l’azienda Pian delle Vette Del Bianco: «Così portiamo all’esterno l’offerta della Galleria Rizzarda» Un’edizione limitata di Mat 55 promuove i vetri Franzoia-Nasci Cinquecento bottiglie di Mat 55, il vino top di gamma dell’Azienda agricola Pian delle Vette con un’etichetta speciale dedicata alla mostra permanente di vetri artistici Franzoia-Nasci che occupa un intero piano della Galleria Rizzarda. E un altro tassello della promozione che il Comune di Feltre porta avanti abbinando i siti della cultura alle eccellenze feltrine. Si è iniziato l’anno scorso con “Officina Rizzarda” che ha valorizzato oggetti, gioielli e monili realizzati dagli artigiani feltrini e messi in vendita al rinnovato book shop della Galleria Rizzarda.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Galleria Rizzarda in etichetta, collezione Franzoia nel mondo.
La promozione della città di Feltre >L’iniziativa sostenuta dal Comune anche tramite il vino “Pian delle Vette” presentata ieri nella sede del museo. L’etichetta di uno dei prestigiosi vini della cantina Pian delle Vette promuove i vetri della collezione Franzoia Nasci e la galleria Rizzarda. Una fusione tra eccellenze enologiche del territorio e bellezze storiche e culturali con l’obiettivo di promuovere turisticamente il territorio. Ieri l’iniziativa è stata presentata in Galleria “Rizzarda”, con l’assessore comunale Alessandro Del Bianco e i referenti dell’azienda vitivinicola “Pian delle Vette”.

Fonte: Gazzettino Belluno.

Il Prosecco Rosé “accende” Times Square a New York.
I ledwall di Times Square a New York celebrano il Prosecco Rosè. In uno dei mega schermi che dal 1904 caratterizzano la frequentatissima piazza, icona della Grande Mela, nello specifico sulla Crown Digital, si alternano tre video che hanno come protagonista il Prosecco Doc e il Prosecco Doc nella sua versione Rosé. «Dopo aver accompagnato le più preziose opere esposte nei musei, -spiega il presidente della Doc Prosecco Stefano Zanette- dopo aver brindato nei camerini dei teatri, dopo aver celebrato ogni possibile espressione del talento umano in qualsiasi forma artistica, dopo essersi fatto interprete e portabandiera di quell’Italian “Genio” che il mondo ci riconosce, toccava al Prosecco Doc diventare protagonista».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Viticoltura, lezioni di potatura a Loncon.
Il mondo agricolo si ritrova oggi a Loncon nella Tenuta Sant’Anna di Genagricola spa. E la seconda edizione della prestigiosa fiera in movimento a livello nazionale “Vite in Campo – Potatura e impianto”, rassegna dedicata alla potatura invernale e all’impianto del vigneto. All’evento hanno aderito più di tremila imprenditori del settore ed è organizzato da Condifesa Treviso, Vicenza e Belluno in collaborazione con alcune riviste del settore e il patrocinio del Comune. La meccanizzazione della potatura nelle aziende vitivinicole trova sempre maggiore impiego in ragione del contenimento dei costi di gestione e per la difficoltà di trovare personale esperto ad eseguirla. Il programma della giornata nell’azienda agricola da 150 ettari, di cui 140 ettari a vigneto, articolata in 22 aziende agricole nel territorio nazionale ed altre tre aziende in Romania, prevede varie dimostrazioni pratiche di potatura tra i filari.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Glera, un ettaro di estirpo concesso ad ogni azienda.
Non più 3 ettari di estirpo ad azienda vinicola, ma semmai uno. Contenuta, dunque, la riconversione dei vigneti di bianco o rosso in glera per aumentare le quote di Prosecco richieste dal mercato, da 24 a 35 mila circa ettari, nei prossimi 3 anni. È la decisione del Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela della Doc Prosecco che ieri ha approvato la formalizzazione di una richiesta, alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, tesa ad equiparare a precise condizioni, e in vista di potenziali futuri attingimenti – le superfici di glera ottenute da estirpo e reimpianto di vigneti già esistenti al 31 luglio 2018 alle superfici di glera a terra a quella stessa data. Lunedì i vertici del Consorzio avevano ottenuto il via libera informale dagli assessori del Veneto Federico Caner e del Friuli Stefano Zanier, limitatamente però alla misura di un ettaro, in modo da favorire i micro produttori.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

La WineTech française fourmille d’innovations.
L’écosystème des start-up viticoles est en pleine ébullition et crée de nombreuses innovations. La pandémie a accéléré la croissance de celles positionnées autour de la vente en ligne. Bruna Aºkeiuzi yibruno-askenazl Le vin fait tourner la tète des stars-up. D’année en année, elles sont de plus en plus nombreuses à éwluerdans cet univers réputé conservateur, de la vigne au point de vente. Ainsi, l’association 1s WineTech fédère 71 jeunes poi’ccvc deux fois plus qu’au moment de sa création en janvie r2020. Peu de chances que cette belle dynamique patine. En 71127, lécosys terne de l’innovation viticole prévoit de recruter 445 personnes, selon l’association de stars-up qui a donné un beau coupde projecteur à 30 de ses membresauSalon Wine Paris eVinexpo Paris (du 14au16 février 2022).

Fonte: Echos.

Les Grappes dépassent les 10 millions d’euros de chiffre d’affaires.
Cette place de marché connectée aux vigneronsrécoltants a négocié le virage de la crise sanitaire pour doubler ses revenus en moins de deux ans. L’export est l’une de ses nouvelles voies de croissance. Guillaume Bregaras tr@gbregeras Lorsque le premier confinement frappe kit porte des Francais, Loic Tanguy est loin d’imaginer que sa start-up Les Grappes dépasserait les 10 millions d’euros de chiffre d’affaires moins de deux ans plus tard… Lek Tanguy s’était lancé en 2014 avec l’idée de proposer au grand public des vins de vigneronrécoltant et avait convaincu depuis les distributeurs qui touchent les restaurants et cafésde passer par sa place de marché. Ce 17 mars 202D, sa croissance est stoppée et l’encours de ses clients saccumule de manière alarmante.

Fonte: Echos.

“Bouteille plus légère” et “agroforesterie” : les vins de Bourgogne visent la neutralité carbone.
La Bourgogne, par le biais de l’Interprofession et d’Adelphe, veut atteindre la neutralité d’ici 2050. Le fameux grammage des bouteilles des grands crus pourrait se voir alléger, les verriers appelés à fondre le verre à partir d’une électricité verte tandis que les vignes pourraient se parer de haies ou de couverts végétaux pour absorber les émissions incompressibles. Pour les responsables, le calcul est aussi économique : au prix de la tonne carbone sur le marché mondial, mieux vaut investir aujourd’hui afin de réduire son bilan environnemental…et financier. En Bourgogne, alors que l’année viticole 2021 a été éprouvante pour les vignerons, marquée par le gel d’avril et un redémarrage précoce de la vigne, le changement climatique mène la vie dure aux professionnels du vin.

Fonte: Tribune.

Leonardo di Caprio s’offre plus qu’une coupe de champagne Telmont.
Après lay Z qui s’était lancé en 2006 dans le champagne ultra-premium avec la marque Armand de Brignac (dont il a cédé la moitié du capital àLVl4iH Van dernier), c’est au tourde Leonardo dl Caprio de miser sur les bulles champenoises. La star de «Dont look up « qui Best engage en faveur cle la défense de la planète vient ainsi d’inve_stirdans Telmonr, unemalson contrôlée par Rémy Cointreau. « Nous représentons la dernièregénétatian d avoir une chance d’arrêter le changement climatique avant qu’Il ne salt trop tard », déclarait il y a quelques années Leonardo DiCaprlo, en ouvrant le troisléme gala de charité organisé parla fondation qu’il a dédiée à des projets de protection environnementale etanimaie. •Sédultparleprojet “Au nom deleterre’ en faveur d’un champagne durable », Leo nard° di Capri° a consenti « un investissement substantiel » dans cette maison qui se veut particulièrement responsable.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 22 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Già 60 i Paesi annunciati a Vinitaly con i compratori.
Prosegue il programma di incoming con Ice Agenzia Già 60 i Paesi annunciati a Vinitaly con i compratori II dg Mantovani: «Riscontri positivi e aspettative» Al via il roadshow in Cina, Russia, Usa ed Europa •• Dall’Europa agli Usa, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano di Veronafiere spa per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, tornerà in presenza dal 10 al 13 aprile prossimo, con il tutto esaurito. Lo comunica Veronafiere in una nota. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato Veronefiere e Ice Agenzia, che condividono un investimento complessivo da 3 milioni euro e la selezione di una lista di 500 top buyer da tutto il mondo, ai quali si stima che si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.

Fonte: Arena.

Vinitaly, accelera il piano strategico.
Dal 10 al 13 aprile attesi 500 buyer, coinvolti 60 Paesi e 30 milioni di investimento Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali. «Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici.

Fonte: Cronaca di Verona.

Marcel Zanolari: uve biologiche per un «vino vivo».
In Valtellina la prima azienda vitivinicola B Corp. Gli esperimenti sulle vigne di Nebbiolo e Pinot Nero Le imprese hanno un grande ruolo da svolgere in una società capitalista. Possono far pendere la bilancia verso il beneficio di pochi, con effetti collaterali tossici per tutti; oppure guidarci verso soluzioni migliori e più eque a lungo termine. Christopher Marquis, professore alla Cornei Johnson. Le prime vigne Giuliano Zanolari le ha piantate all’inizio degli anni Ottanta. Su due parcelle sperimentali decide di coltivare la vite con un sistema inusuale per quei tempi, bandendo cioè ogni tipo di trattamento anticrittogamico con prodotti di sintesi. È un pioniere, per quindici anni prosegue i suoi esperimenti sui vitigni Nebbiolo, Pinot Nero e Cabernet Sauvignon.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

La Ue si dà una mossa e salva il vino.
La cosidetta Europa Unita si fa trovare regolarmente e gravemente impreparata e confusa su temi fondamentali come la politica energetica, ma è vitale e presente quando si tratta di promuovere provvedimenti ridicoli come quello che riguarda il vino. Per fortuna, alla fine (probabilmente dopo un bicchiere di quello buono) ha prevalso il buon senso.

Fonte: Giornale.

Lo Sforzato, l’armonia e la potenza della Valtellina.
Riemerge dalla cantina un’annata 2005 e c’è da avere una qualche perplessità sulla tenuta. Ma l’occasione gastronomica – polenta abbrustolita con formaggio e salsiccia – è impeccabile per quella bottiglia e anche l’aria che è quasi inverno e non ancora primavera, s’addice. Nel bicchiere si risveglia con un leggerissimo riflesso ammattonato, un profumo intenso di prugna, di cuoio, di rose appassite e un solletico di spezie incantevole, al palato è morbido e presente, soave e possente. È lui! E lo Sforzato, lo Sfursat, per dirla in dialetto delle Alpi Retiche, che a ogni incontro riconcilia con il piacere della degustazione. È vino eroico, di montagna gloria e fortuna economica della Valtellina da secoli. Ma dove sta il fascino dello Sforzato? Prima di tutto nell’uva.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Vendemmia notturna per l’Aglianico. L’azienda nasce dalla sinergia tra le famiglie Leone, di antica tradizione vitivinicola, e Rabasco, imprenditori di successo. In vent’anni di attività è riuscita a recuperare le tradizioni del territorio e a rinnovare le attrezzature per realizzare una gamma di alta qualità 11 patrimonio vitato si estende sui versanti più vocali del Vulture, nei comuni di Rionero, Barile, Rapolla e Melfi e in alcune delle contrade più rinomate, con l’Aglianico, ovviamente, protagonista della vigna. Per il Nocte si pratica la vendemmia notturna in novembre, quando le importanti escursioni termiche, proprie della zona vulcanica, rendono la buccia dell’uva più elastica e i profumi più intensi.

Fonte: Messaggero.

Il gruppo Prosit rileva Cantina di Montalcino.
Private equity Quinta acquisizione perla partecipata di Made in Italy che investe nel vino. Prosit rileva da Cantine Leonardo da Vinci Società Cooperativa Agricola 11100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi. Fondata da Sergio Dagnino, Prosit è una delle realtà in portafoglio di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio e Pambianco che investe nelle eccellenze del Made in Italy attive nei settori del fashion, del design, del beauty e del foodewine. Prosit lavora alla creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium, promuovendone l’esportazione in tutto il mondo.

Fonte: Sole 24 Ore.

13 e 14 marzo. All’Eur le migliori cantine che producono vini naturali.
Torna a Roma «Vini Selvaggi», la Fiera indipendente dei vini naturali. Il 13 e 14 Marzo, nei locali di Spazio Novecento all’Eur, tutti gli appassionati potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina.

Fonte, Tempo.

Il Vinitaly si prepara al tutto esaurito.
Dall’Europa agli Usa, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino ai mercati africani. Accelera il piano di Veronafiere per la 54° edizione di Vinitaly che, con più di 4 mila aziende espositrici, tornerà in presenza dal 10 al 13 aprile con il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia, che condividono un investimento da 3 milioni. Prosegue intanto la corsa dell’export italiano di vino nel 2021, con un + 12,6% nei primi 11 mesi e una prospettiva record di chiusura d’anno a 7,1 miliardi di euro. Sugli scudi, nell’analisi realizzata sull’export extra-Ue nei 12 mesi dello scorso anno, il mercato statunitense che ha visto lievitare di un terzo la domanda a valore, con il Prosecco addirittura a +43%.

Fonte: Piccolo.

I ragazzi di Centimetro Zero al Vinitaly con Cipresso.
L’enologo: «Siamo partiti dal pestare l’uva con i piedi. Ed ora siamo pronti per il grande salto» «Siamo partiti dal pestare l’uva con i piedi. Ed ora siamo pronti per il grande salto». Così Roberto Cipresso, winemaker ed enologo di fama internazionale, ha presentato l’avventura che i ragazzi di ‘Centimetro Zero’, la locanda del terzo settore con sede a Pagliare di Spinetoli, si accingeranno ad intraprendere: per la prima volta saranno protagonisti a Vinitaly, kermesse di livello mondiale che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile. Centimetro Zero, con i suoi vini, colorati e arricchiti di favole e sogni – dividerà lo stand proprio con Cipresso, che affianca lo staff nella produzione dal 2018.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

«Con le lezioni online insegniamo a tutti ad amare il vino» – «Lezioni online per conoscere il vino».
Wine Salad è nata dai fermani Nicola Moriconi, esperto di marketing, e Clara di Bonaventura, sommelier. La scuola vanta oggi 700 studenti e un sito da 65 mila visitatori In principio c’è stato l’amore per il vino e per le occasioni di socialità, di emozione e di incontro che offre. Una passione che è diventata studio profondo e poi un lavoro vero e proprio, anche se tutto virtuale. È la storia di Wine Salad, la scuola on line per gli amanti del vino che sta conquistando numeri da record. I fondatori della scuola, che vanta oggi 700 studenti e un sito da 65 mila visitatori, sono i fermani Clara Di Bonaventura e Nicola Moriconi, lei è sommelier e sa parlare di vino in modo semplice e diretto. Lui è esperto di marketing e comunicazione e supporta il percorso di ogni iscritto.

Fonte: Resto del Carlino Fermo.

“Puntare sull’Ovada docg per il rilancio grazie ai giovani e alle nuove attività”.
«La presenza degli agricoltori, in questa zona, è particolarmente importante perché vediamo che dove viene meno l’attività le colline si degradano, in preda all’abbandono. Rispetto al passato, però, notiamo un’inversione di tendenza innescata dall’Ovada docg, denominazione piccola ma in crescita. Ed ecco perché, per noi, è importante rafforzarci». Il presidente provinciale di Confagricoltura, Luca Brondelli. ha sottolineato con queste parole il valore che il vino rappresenta per lo sviluppo dell’Ovadese pochi giorni fa, mentre era in città per inaugurare la nuova sede dell’associazione di categoria invia Cairoli, di fronte all’ufficio turistico Iat. «Una collocazione felice, simbolo del lavoro di rete necessario a una zona in cui turismo e agricoltura sono fondamentali» ha sottolineato il sindaco Paolo Lantero.

Fonte: Stampa Alessandria.

La «Guida Bio» premia «Philonianum».
Nuovi attestati di eccellenza peri vini di Tenute Lu Spada: «Guida Bio», la guida vini dedicata esclusivamente ai vini biologici, ha premia il rosso «Philonianum» e il bianco «Avocetta» con il massimo punteggio, 5 foglie. Un riconoscimento che pone la cantina biologica brindisina tra le più premiate in Puglia. Soddicfa7ione da parte di Carmine Dipietrangelo, amministratore unico delle Tenute, appena rientrato dalla fiera Wine Expo di Parigi dove i vini di Tenute Lu Spada hanno riscosso grande interesse: «Quello della sostenibilità è uno dei principali asset su cui si basano i valori aziendali. Una scelta che abbiamo fatto dall’ inizio e della quale siamo sempre più convinti. Riconoscimenti come questi ci confermano che siamo sulla strada giusta».

Fonte: Gazzetta del Salento.

La cantina ora diventa sostenibile e sociale: San Giorgio tra le top 60.
Sostenibilità nel mondo vitivinicolo significa lavorare nel rispetto dell’ambiente in vigna, ma anche tutelare i diritti dei lavoratori, investire in formazione e creare una solida rete di relazioni con il territorio circostante e la comunità locale. E quanto afferma lo standard Equalitas, certificazione di sostenibilità “made in Italy”, ottenuta dalla cantina San Giorgio — Vini nobili del Salento di Faggiano (Taranto), di proprietà del gruppo Tinazzi. Riconosciuta dall’ente certificatore CSQA, Equalitas rappresenta l’adesione a un approccio integrato alla sostenibilità del settore basato su tre pilastri: ambiente, economia e società. Gli aspetti sono molteplici: dalla tutela della biodiversità all’impronta carbonica dell’azienda, dal packaging al benessere dei lavoratori, passando per l’adozione di una comunicazione corretta nei confronti dei consumatori.

Fonte: Repubblica Bari.

Il mondo delle Dop e Igp vale 1,2 miliardi a Verona.
La provincia scaligera terza in Italia nel Rapporto Ismea-Qualivita 2020 Il mondo delle Dop e Igp vale 1,2 miliardi a Verona II Veneto è la prima regione con 3,7 miliardi davanti a Emilia-Romagna Lombardia, Piemonte e Toscana Ritorni alti da Amarone e Ripasso Valeria Zanetti •• Anche nell’anno della pandemia, la Dop economy ha confermato il proprio peso in termini di ritorno assicurato dalle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta), grazie al lavoro svolto da 200mila operatori e 286 Consorzi di tutela, come dimostrano i numeri del XIX Rapporto Ismea-Qualivita. Agrialimentare Nel 2020, le produzioni di punta del food e beverage made in Italy hanno raggiunto 16,6 miliardi di euro di valore alla produzione (-2%), pari al 19% del fatturato totale dell’agroalimentare e un export da 9,5 miliardi (-0,1%), il 20% delle esportazioni nazionali di settore. Più precisamente, il food Dop e Igp vale 7,3 miliardi e l’imbottigliato raggiunge 9,3 miliardi.

Fonte: Arena.

Montelvini: 2021 dei record con un fatturato da ricordare.
II 2021 ha visto l’importante balzo in avanti delle bollicine asolane. E la rimonta del terzo consorzio del prosecco. Ma, nel dettaglio, c’è chi ha visto un incremento importante. Montelvini, bollicina storica dell’asolano, chiude il 2021 con un fatturato di 28,5 milioni di euro, registrando un incremento del +39,5% rispetto al 2020 e del 3% rispetto al 2019, raggiungendo così il record storico di vendite con una costante crescita all’estero (ricavi superiori del 42% rispetto al 2020 e del 10% rispetto al 2019). La cantina festeggia con l’ottenimento della Certificazione di sostenibilità Equalitas e una nuova ala produttiva per la produzione degli spumanti per un investimento di 2,5 milioni di euro. «Ora vogliamo espanderci nei paesi in via di sviluppo- spiegano i ratelli Alberto e Sara Serena- guardiamo all’Africa e al Sudamerica».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Premio Ducato a 25 vini Marca regina di “Vinetia”.
Iniziano i corsi per sommelier organizzati dall’Ais Veneto Novità dal 22 marzo: per prima volta si analizzerà la birra Premio Ducato a 25 vini Marca regina di “Vinetia”. Vini di Marca, dal Prosecco Docg ai bianchi e rossi del Piave e del Montello e Colli Asolani, sempre in primo piano. E sono 25 i vini di aziende trevigiane ad aver ricevuto il “Premio Ducato”, prestigioso riconoscimento della guida “Vinetia” (curata da Giovanni Geremia) dei Sommelier Ais del Veneto, l’associazione presieduta da Marco Aldeghieri. Il Premio Ducato è conferito ai vini che uniscono alta qualità e prezzi vantaggiosi.

Fonte: Gazzettino Treviso.

«Corsa al Prosecco insostenibile per il nostro territorio».
Zanoni sullo sbancamento della “Castella” «Zaia guardi anche altri tipi di produzione» «Corsa al Prosecco insostenibile per il nostro territorio» Intanto le Colline Unesco fanno il pieno di ascolti in tivù su Linea Verde e Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno dato il via libe4 ra, ieri, al Consorzio Prosecco Doc per attingere da altri 10.800 ettari di glera entro il 2024, per 213 milioni di bottiglie in più. Sempre chè il mercato abbia i livelli di crescita di oggi. Il consenso è arrivato dai rispettivi assessori Federico Caner e Stefano Zanier. Oggi la delibera del cda del Consorzio. Ma non a tutti sta bene questa ulteriore espansione delle bollicine. «Altri 3600 l’anno per i prossimi tre, 10.800 in totale, sono un’enormità», protesta Andrea Zanoni, consigliere regionale trevigiano del Pd, che denuncia al tempo stesso lo sbancamento di un’ampia porzione della collina “della Castella” a Conegliano per lasciar spazio a nuovi vigneti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il vino riposa tra il ghiaccio: ecco la cantina igloo a 2mila metri di quota.
Ospiterà per alcuni mesi una selezione di bottiglie prodotte in Valle Camonica.

Fonte: TGCom24 – Mediaset Infinity.

Venturini Baldini, Piergiuseppe Carucci nuovo direttore di produzione interno della Cantina di Quattro Castella.
La storica cantina situata sulle colline matildiche della provincia di Reggio Emilia, dopo l’annuncio – nel febbraio 2021 – della collaborazione con Riccardo Cotarella e PierPaolo Chiasso e il loro team, comunica l’ingresso del nuovo enologo, responsabile di produzione, Piergiuseppe Carucci, pugliese di nascita e – dalla laurea in agraria in poi – enologo globe trotter, dall’Oltrepò alla Puglia,passando per Sicilia, Campania e ritorno nel Pavese. Una scelta , quella di Carucci, naturale che accompagna l’evoluzione della cantina negli ultimi anni.

Fonte: Newsfood.

Castagnole Lanze e Coazzolo, un polo culturale e turistico nell’ex cantina sociale.
Via libera da parte del Consiglio comunale di Castagnole Lanze alla convezione con il Comune di Coazzolo per la riqualificazione della ex cantina sociale. «L’edificio – spiega il sindaco di Castagnole, Calogero Mancuso – è nel territorio di Castagnole, ma al confine con Coazzolo e riveste un punto di grande interesse per entrambi i paesi, per questo abbiamo deciso di presentare il progetto insieme». L’idea è nata come risposta ad un bando finalizzato alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Piccoli Borghi a rischio abbandono o abbandonati che rientra nell’ambito degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Si tratta di una struttura molto bella – precisa Mancuso – anche se ora necessita di cure.

Fonte: La Stampa.

Il vino è salvo.
Compatti gli eurodeputati italiani per slegare il filo diretto denunciato dal Parlamento Ue tra consumo di bevande alcoliche e malattie oncologiche. Con alcuni emendamenti è stato precisato che il consumo eccessivo di alcol, e non la sua assunzione in generale, è un fattore di rischio. Polemiche su una relazione votata dal Parlamento Europeo sulla lotta al cancro per il filo diretto denunciato tra consumo di bevande alcoliche e malattie oncologiche. Insorgono i produttori vinicoli italiani. Gli eurodeputati italiani ammorbidiscono il testo finale puntando il dito solo sul “consumo eccessivo” di alcol. Ma la relazione approvata non modificherà le regole europee in vigore sull’etichettatura alimentare.

Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.

Vino: Barolo debutta alla Place de Bordeaux con cru Cerequio.
Il Barolo debutta sulla Place de Bordeaux, la prestigiosa piattaforma di distribuzione creata nel 17mo secolo. Lo fa con l’etichetta Cerequio 2018 di Michele Chiarlo, storica azienda piemontese nota in tutto il mondo. Con l’aiuto di Timothée Moreau del Bureau des Grands Vins, è stato scelto un pool di otto top négociants per lo sviluppo di una distribuzione mondiale ottimale – ad esclusione di Italia, Nordamerica, Canada e Corea – lavorando con l’azienda Michele Chiarlo “per assicurare una più ampia e capillare copertura del mercato per uno dei cru considerati più rappresentativi e prestigiosi di Barolo, che nasce nei vigneti tra La Morra e Barolo, nel cuore delle Langhe..

Fonte: ANSA.it.

L’Amarone conquista anche il mercato interno.
Ottima performance nel 2021 per i vini del Consorzio Valpolicella, ma c’è chi lancia l’allarme sulla tipologia base, che potrebbe uscire dal mercato a favore delle denominazioni premium. Minimizza il presidente Marchesini: “La strada è quella giusta: continueremo a difendere il valore”. Forte rimbalzo per Amarone e Ripasso, che crescono soprattutto nel mercato interno, mentre resta in ombra il Valpolicella. È quanto è emerso dall’outlook 2021 del Consorzio vini della Valpolicella che raccoglie così i frutti di una decisa risposta alla pandemia, basata su riduzione delle rese, costruzione del valore ed eventi promozionali anche a distanza.

Fonte: Gambero Rosso.

Il vino italiano traina la ripresa.
Va da sé che l’Italia è oggi uno dei paesi più importanti al mondo nel settore vitivinicolo. Molti andrebbero oltre, sostenendo che è il più importante; giudizio che noi peraltro non avremmo nessuna difficoltà a condividere. L’Italia ha giocato un ruolo fondamentale e unico nella storia del vino. (…) Se fossimo per qualche motivo costretti a bere i vini di un solo paese – e ci auguriamo che questo non accada mai… – con ogni probabilità sceglieremmo proprio l’Italia (Rob Desalle, Ian Tattersall, “Il tempo in una bottiglia”, Storia Naturale del Vino).

Fonte: la Repubblica.

A ROMA LA SECONDA EDIZIONE DI “VINI SELVAGGI”, LA FIERA INDIPENDENTE DEI VINI NATURALI.
Sta per arrivare la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo 2022 tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà nell’ampia location di Spazio Novecento nel quartiere Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici.

Fonte: Virtù Quotidiane.

No, l’Ue non vuole «mettere al bando» salumi e vino italiani.
Il 19 febbraio il leader della Lega Matteo Salvini ha scritto su Facebook che l’Unione europea sta provando a «mettere al bando» i salumi e la «carne italiana», dopo non esserci riuscita con il vino. Nel suo post, l’ex ministro dell’Interno ha pubblicato anche il titolo di un articolo del quotidiano romano Il Tempo, che recita: «Il blitz fallito sul vino e ora carne e salumi nel mirino: l’Unione europea li vuole cancellare».

Fonte: Pagella Politica.

VINO, L”UVA D’ORO’ DEGLI ESTE PROMOSSA IN CINA, TROUPE IN CITTÀ, SERVIZI TV NELLA TERRA DEL DRAGONE.
Gli antichi vitigni ferraresi, nati dalle sabbie, approderanno presto in tv in Cina. In questi giorni infatti una troupe della società di produzione Italiana Wine Channel srl, del Canale 19Pindao (in cinese si pronuncia Yi Jiu Pindao e significa “Canale del vino italiano”)  ha girato tra Ferrara e Comacchio in alcuni dei luoghi più caratteristici del territorio per far conoscere e per illustrare la storia e i segreti della Russiola e della Fortana, i due antichi e unici vitigni autoctoni del ferrarese. Il servizio televisivo è stato condotto e coordinato dal sommelier professionista Marco Simoni: “Leghiamo la riscoperta dei nostri vitigni al territorio, alle sue eccellenze, alla sua storia”, spiega l’esperto, che ha girato tra il Castello, il locale ‘Al Brindisi’ (la più antica enoteca al mondo datata 1435) – dove Simoni ha iniziato la sua carriera – palazzo Schifanoia e le antiche manifatture dei marinati delle anguille tra i celeberrimi ponti di Comacchio, proponendo anche abbinamenti storici.

Fonte: Cronaca Comune.

Vino “pop”, arrivano i podcast sul vino firmati da Adua Villa.
Si chiama Deejay Wine Club ed è l’ultima avventura della sommelier e creatrice digitale Adua Villa, alias @globetrottergourmet. La nuova esperienza divulgativa nasce con l’idea di creare e diffondere una cultura del vino in stile Pop, divertente e mai troppo seria. Un dialogo a puntate, leggero e inclusivo che, attraverso curiosità, “storie di vite” e aneddoti permette all’ascoltatore di accrescere le proprie conoscenze relative al mondo del vino. Una serie che va oltre gli schemi, tra vini alternativi e nobili realtà, mode e marketing, sopravvalutati e sottovalutati del settore.

Fonte: Federvini.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 21 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Ai piedi dell’Etna il vino rinasce con bio (e Docg).
C’è molta emozione nella voce di Vincenzo Lo Mauro, consigliere delegato della Vini Franchetti di Iassopisciaro (Catania), cantina che fa parte del Consorzio tutela vini Etna Doc, mentre racconta l’unicità delle vigne che crescono alle pendici del vulcano. «Questo territorio è straordinario per la varietà che offre — spiega —. L’Etna ha quattro versanti, ognuno dei quali ha un suo tipo di vino: a Nord quelli più eleganti, a Sud quelli più alcolici, mentre l’Est e il Sud-Est sono più vocati al bianco. Poi ci sono le 133 contrade, porzioni di terreno differenti tra di loro a causa delle diverse colate laviche, che rendono il suolo più o meno minerale. E la pianta che cresce qui, che ha più di cento anni, è alta circa 6o centimetri». Tra i primi ad accorgersi di queste specificità, vent’anni fa, è stato Andrea Franchetti, di origine toscana e fondatore dell’omonima azienda, autore insieme ad altri imprenditori di un nuovo Rinascimento della viticoltura sull’Etna.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Export e filiere gli affari delle Dop spingono la ripresa.
Made in Italy: le etichette valgono 16,6 miliardi. Il Sud cresce del 7,5%. Grazie al Prosecco, la regione più ricca è il Veneto di Andrea Bonafede economia delle etichette certificate traina il settore agroalimentare. E risulta una delle aree che, in tempo di pandemia, ha saputo contenere meglio l’emorragia causata dalle limitazioni a produzione, distribuzione e consumo. A rivelarlo è il XIX Rapporto Ismea Qualivita sul settore italiano dei prodotti Dop e Igp nel 2020, presentato lunedì scorso alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli. L’analisi mostra che, nell’anno dell’esplosione della pandemia da Covid-19, il valore complessivo della produzione certificata Dop e Igp agroalimentare e vinicola italiana —che conta 841 prodotti e 286 Consorzi di tutela — è pari a 16,6 miliardi di euro, in flessione del 2% rispetto al 2019. Di questi, 7,3 miliardi provengono dal comparto cibo (-3,8% su base annua) e 9,3 dal vino (-0,6%).

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Stop all’etichettatura: viticoltori soddisfatti.
E’ stata respinta la proposta di bollare come pericolosa perla salute (con una «F» nera) ogni bevanda alcolica, perfino quelle che contengono una piccola quantità di alcol. Lo «stop» all’etichettatura «Nutriscore», mette in salvo i vini della Riviera di Ponente. Esultano i viticoltori della Piana ingauna e con loro il presidente provinciale della Cia Mirco Mastroianni: «Giustamente si è ritrovato equilibrio e buon senso per tutelare una delle nostre eccellenze produttive». E’ stato il Parlamento Ue ad aver eliminato i riferimenti al legame tra il consumo d’alcol e i tumori con il settore vitivinicolo in subbuglio che contestava l’apertura all’introduzione di una etichetta per le bevande alcoliche sul modello di quanto avviene per le sigarette, ossia con delle avvertenze sui rischi perla salute.
Fonte: Stampa Liguria.
La Dop economy.
LE PRIME 10 REGIONI PER IMPATTO ECONOMICO. La produzione certificata DOP IGP agroalimentare e vinicola nel 2020 esprime un valore di 16,6 miliardi di euro, pari al 19% del giro d’affari del food italiano. In Piemonte la tavola di qualità vale quasi 1,5 miliardi di euro. Traino della filiera è soprattutto il cuneese, le cui eccellenze hanno un impatto economico superiore a 700 milioni di euro l’anno.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

Conoscere il vino, corso base di avvicinamento.
Confcommercio Lecce propone un nuovo corso dedicato al mondo del vino. “Conoscere il vino. Corso di avvicinamento al vino” propone un percorso formativo diretto a far conoscere il vino nelle sue diverse declinazioni ad operatori della ristorazione, addetti alla sala, barman, beverage manager, guide turistiche e semplici appassionati. Le lezioni verranno realizzate presso Officine Cantelmo a Lecce. I partecipanti, guidati dal sommelier Fabio Monittola, ad ogni lezione degusteranno 3 tipologie di vini italiani o internazionali. Verrnano approfondite, inoltre, le tecniche di produzione del vino, le tipologie di denominazione di origine, i vitigni autoctoni e internazionali. Verranno, inoltre, approfonditi spumanti, passiti e distillati analizzando le diverse modalità d’ abbinamento cibo, vino e temperature di servizio. II corso, che prevede 5 lezioni da 3 ore e si concluderà con una degustazione didattica presso la cantina Conti Zecca di Leverano e la consegna dell’attestato di partecipazione.

Fonte: Salento in tasca.

Forbes mette Garbole tra le eccellenze italiane.
I fratelli Finetto da autodidatti ai vertici dell’enologia italiana Forbes mette Garbole tra le eccellenze italiane «Un sogno? Lo si può realizzare, noi siamo la prova» •• Nella classifica delle 100 Eccellenze italiane 2022 del vino e cibo made in Italy stilata da Forbes Italia c’è anche una piccola cantina veronese, la Garbole dei fratelli Finetto di Tregnago. Un coronamento di un’avventura iniziata nel 1994 prima da Ettore, ex operaio specializzato metalmeccanico e musicista bassista, e poi dal fratello Filippo, ex dirigente alla Pedrollo di San Bonifacio. Insieme hanno scelto di produrre vini nella terra del Valpolicella allargata puntando sulla fascia alta di prodotto con un’operazione di brandizzazione della cantina. Non vogliono che si parli di qualità ma di stile creativo nel fare vino.

Fonte: Arena.

«Il virus, la paura, i soldati sulle strade: i nostri 2 anni a Vo’» – Dal dolore alla nuova vita, la forza e rinascita di Vo’.
II reportage La pandemia raccontata dai protagonisti «Il virus, la paura, i soldati sulle strade: i nostri 2 anni a Vo’»? La festa per la fine dell’isolamento di Vo’. l.ucchin e Pipia alle pagine Il e III Dal dolore alla nuova vita, la forza e rinascita di Vo’ >Sono passati 731 giorni da quel 21 febbraio 2020. Ora il paese è meta di tanti turisti e nuovi abitanti quando si sono scoperti i primi due casi di Covid II sindaco: «Siamo un’isola felice, 30 nuovi residenti». I1 sole è già calato dietro al monte Venda da un bel po’, fa un freddo pungente e in giro per la piccola Vo’ non c’è praticamente nessuno. Sono le 17.45 del 21 febbraio di due anni fa. È venerdì, per tutti è l’inizio del tanto atteso fine settimana. Ma la realtà è un’altra: è l’alba di una nuova era, fatta di paura, mascherine, zona rossa, militari, cordone sanitario.

Fonte: Gazzettino Padova.

«Io e Renato quella sera in ambulanza».
Silvia Busolli ha trasportato uno dei «La collega aveva un bimbo, le ho detto: primi due pazienti il 21 febbraio 2020 vado io. E indossavo i guanti per i piatti». Quanto è lungo un viaggio a sirene spiegate da Schiavonia a Padova? Trentuno chilometri, ventitré minuti. Molto di più, se quella strada ti porta ad imboccare un tunnel da cui solo due anni dopo riesci forse a vedere la fine. Silvia Busolli, trentacinquenne di Rovigo, lavora da sette anni come infermiera a Schiavonia e quella maledetta sera del 21 febbraio 2020 era a bordo dell’ambulanza che ha trasportato Renato Tu retta, uno dei primi due pazienti Covid scoperti in Veneto. Silvia, torniamo a quel giorno? «Ero fuori per una normale emergenza. Una persona con una crisi respiratoria, intubata sul posto.
Fonte, Gazzettino Padova.

Più ettari destinati al Prosecco Oggi l’istanza va in Regione.
Il Prosecco Doc sottrarrà 3.600 ettari, da oggi al 2024, al Pinot grigio oppure ai vini rossi? «Nessun timore», risponde Albino Armani, presidente del Consorzio di Tutela delle Venezie. «Il Pinot Grigio è tornato in grande spolvero. L’anno scorso la denominazione è cresciuta del 6% e in questo primo mese di gennaio siamo addirittura ad oltre il 30% di crescita. Quindici fa solo piacere poter competere virtuosamente con il Prosecco Doc, che va così bene da immaginare ulteriori traguardi». Oggi, infatti, i vertici della Denominazione presieduta da Stefano Zanette, chiederanno alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia di poter attingere ad altri 10.800 ettari di glera (magari estirpando 3.600 ettari di altre varietà per impiantare il vino base delle classiche bollicine). La domanda, interna e internazionale, potrebbe infatti rendere necessaria la produzione entro tre anni di altre 213 milioni di bottiglie, per un maggiore valore di 650 milioni di euro.

Fonte: Tribuna Treviso.

Anteprima del Chiaretto di Bardolino torna l’appuntamento con il vino rosa.
Anche questo è un segno che stiamo uscendo dall’emergenza Covid. Dopo due anni torna da sabato 3o aprile e domenica primo maggio, sulla riviera orientale del lago di Carda, l’appuntamento con Corvina Manifesto, l’anteprima del Chiaretto di Bardolino, la rassegna di presentazione della nuova annata del vino rosa. Durante l’evento, giunto alla sua tredicesima edizione, saranno in degustazione i vini della vendemmia mg, i primi peri quali è obbligatoria in etichetta la dizione “Chiaretto di Bardolino”, entrata in vigore con il nuovo disciplinare di produzione, che ha anche previsto l’innalzamento al 95 % della percentuale utilizzabile del vitigno autoctono della corvina veronese. La manifestazione si svolgerà sulle colline di Bardolino, nella sede dell’Istituto Salesiano Tusini, un centro professionale dedicato alla formazione di giovani operatori specializzati nella gestione della cantina e nella conduzione del vigneto.

Fonte: Voce di Rovigo.

Prosecco assediato dal tarocchi.
Coldiretti: “E’ imbarazzante pensare che l’Europa possa autorizzare il termine Prosek” Prosecco assediato dai tarocchi “L’Ue chiuda questa partita e rigetti le richieste croate. Quello che sta accadendo è scandaloso”. La corsa alle imitazioni del Prosecco non si ferma. Mentre sulle bollidne più famose d’Italia pende la spada di Damocle dell’Europa che deve ancora decidere sul Prosek croato, il mondo enologico attinge a mani basse all’italian sounding nella speranza di replicare il successo targato made in Italy. Così, spuntano fuori nomi che cercano di richiamare alle orecchie l’esperienza di un fresco e profumato bicchiere di Prosecco. Dalla Germania arrivano così il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco, mentre dalla vicina Austria arriva il Whitesecco. Sulla sponda di Mosca preferiscono andare sul sicuro con un “Prosecco” made in Russia e la Moldova rilancia con il suo Crisecco, mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco nell’ambito dell’accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur.

Fonte: Voce di Rovigo.

Un bicchiere di vino prima di dormire concilia il sonno? la risposta degli esperti.
Che sia sull’alcool o sia sul sonno, di falsi miti ce ne sono troppi in entrambi i casi. Sul sonno se ne dicono tante, come ad esempio l’imposizione di dormire otto ore, o la notte è incompleta. Probabilmente è una delle più grosse fandonie si dicono: imporre otto ore di sonno ad una persona che magari per sua natura ha bisogno di dormire molto meno, è controproducente sotto ogni punto di vista. Probabilmente lo\ la sventurata neppure riuscirà a dormire all’orario imposto e invece diverrà quasi insonne, con buona probabilità. Altra cosa che spesso si dice che contare aiuti a prendere sonno: falso.

Fonte: Inran.it.

Mercato del vino: 2021 positivo ma 2022 incerto.
Nel 2021 il mercato del vino nella distribuzione moderna pur avendo registrato una leggera inflessione pari a -2,2% a volume rispetto al 2020 (anno caratterizzato dal Covid) risulta positivo se paragonato al 2019 (considerato vero termine di paragone). I dati emergono nel corso del webinar dal titolo Vino e Bollicine nella Distribuzione Moderna: consuntivo 2001 e prospettive per il 2022, organizzato da Veronafiere, nell’ambito di una serie di webinar organizzati come tappe di avvicinamento a Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile 2022. Crescono le bollicine (+18,1% a volume) trainate dal prosecco e +20,5% a valore. Il vino a valore registra +2,1%. Il valore in euro è di 3 miliardi complessivi (dati IRI:
Iper+Super+LS+Discount+VenditeOn line).

Fonte: Gdoweek.

Covid: vino difende dal virus, birra e sidro peggiorano la situazione!
Sin dall’inizio della pandemia, ne abbiamo sentite tante di notizie, su probabili rimedi al Covid, che si rivelavano inconsistenti e privi di fondamento scientifico. Questa volta però la notizia arriva al termine di una ricerca scientifica cinese effettuata su pazienti. I risultati sono stati sorprendenti, perché hanno confermato che il vino rosso protegge dalle infezioni da Coronavirus, mentre il vino bianco e gli spumanti proteggono dall’infezione in misura lievemente più bassa. In sostanza, chi consuma 4 o 5 bicchieri di vino rosso al giorno ha il 17% di probabilità in meno di contrarre il Coronavirus, mentre chi consuma 4 o 5 bicchieri di vino bianco o spumantizzato vede scendere un po’le probabilità all’8%. Gli scienziati ritengono che a giocare il ruolo chiave, siano i polifenoli.

Fonte: Giornale della Birra.

Vino, il Concours Mondial a Rende: l’ira dei vignaioli di Cirò.
Il Viaggio alle origini del vino, che comprende il Concours Mondial de Bruxelles 2022, non si farà nel territorio cirotano, dove si produce il celebre Cirò doc, bensì a Rende e a Cosenza, dal 18 al 22 maggio. Lo ha deciso il Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, autorizzando una spesa pari a 300 mila euro. Evidentemente, i dirigenti regionali competenti alla parola “vino” associano la città di Rende e il capoluogo bruzio. Quando hanno appreso la notizia, i vignaioli cirotani sono rimasti basiti. Non è una questione di campanilismo, come sottolineano i produttori interpellati, ma di logica.

Fonte: Il Quotidiano del Sud.

Dalle Marche alla Campania torna la nuova edizione di Io Vino.
Torna dopo due anni di stop la nuova edizione di Io Vino, Selezione da Vitigno Autoctono, più testarda che mai e con quella passione di sempre per il vino e per la gente che ama il vino. E per questo quinto e tanto atteso appuntamento Io Vino arriva nel cuore della Capitale per presentare e far conoscere una selezione di vitigni autoctoni tra Marche e Campania. Appuntamento domenica 13 marzo dalle 11 alle 20 a Roma, presso Ergife Palace Hotel. Se la location cambia, si conferma saldo il format di degustazioni e seminari organizzati dall’Associazione Io Vino che pone l’attenzione su una serie di produzioni vitivinicole e aziende di Marche e Campania.

Fonte: EgNews.

Faremmo un errore a buttare via il vino aperto da giorni perché sono tante le cose sorprendenti che possiamo fare in cucina risparmiando ma anche in giardino e per il nostro corpo.
Quando si apre una bottiglia di vino, soprattutto se si è da soli, può capitare che la bevanda avanzi. Se non siamo dei grandi bevitori, lo sorseggiamo per una evenienza speciale, probabilmente senza riuscire a vedere “il fondo della bottiglia” come si usa scherzare. D’istinto, non sapendo che farne, siamo tentati di versarlo nel lavandino, dispiacendoci per lo spreco che, soprattutto in questo periodo, non è mai piacevole. Eppure, come tutte le cose che abbiamo in casa, anche il vino che abbiamo aperto da una settimana, potrebbe essere un valido aiuto per noi. Ci sono, infatti, vari modi per sfruttare questo “nettare”, alcuni davvero insospettabili, ma che potrebbero essere efficaci. Insomma, faremmo un errore a buttare via il vino aperto da giorni, così come capita anche con la birra scaduta.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

Donne, alleanza tra vino e arte per sbriciolare il gender gap, l’idea di una (geniale) manager vinicola della Valdobbiadene.
Donne che aiutano donne in settori dove tradizionalmente le capacità femminili affiorano con fatica e dove si misura evidente il gap tra i sessi. E’ così che, tra le colline della Valdobbiadene, in Veneto, è nato un bellissimo progetto – più unico che raro – tra una importante azienda vinicola a trazione femminile e un gruppo di artiste locali. Un laboratorio che ha unito la capacità imprenditoriale di Giulia Tramet, la manager della Cantina Fasol Menin all’idea di dare l’opportunità a donne talentuose di farsi conoscere sul mercato dell’arte, abbattendo qualche steccato in più, visto che si tratta di uno dei settori maggiormente penalizzanti e discriminatori in assoluto. Il progetto decollato in provincia di Trento ha velocemente varcato i confini nazionali.

Fonte: Il Messaggero.

Elegante, classica, simile alla Borgogna: l’annata 2018 di Barolo secondo i produttori di Deditus.
“Parlano” Azelia, Cordero di Montezemolo, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Poderi Gianni Gagliardo, Luigi Einaudi, Prunotto e Vietti. Per certi grandi vini, l’annata è un valore importante. Così è per i Barolo, che, in questo 2022, sta uscendo sul mercato con la vendemmia 2018. Annata che, dai primi assaggi, sembra raccontare grande eleganza e classicità, con vini che stilisticamente ricordano molto la Borgogna. E se il Barolo 2018 (che sarà protagonista della newsletter mensile di degustazione, “I Quaderni di WineNews”, a marzo 2022), dalle Langhe arrivano le prime impressioni dei produttori di Deditus, associazione guidata da Gianni Gagliardo, che riunisce nove grandi famiglie alla guida di cantine che sono firme importanti di Barolo, come Azelia, Cordero di Montezemolo, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Poderi Gianni Gagliardo, Poderi Luigi Einaudi, Prunotto e Vietti.

Fonte: WineNews.

Sana Slow Wine Fair debutta a Bologna.
Il vino buono, pulito e giusto è il claim che accompagnerà la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, una manifestazione che esce dai soliti schemi fieristici e rappresenta, anche per il settore vitivinicolo, il primo passo concreto di quella transizione ecologica che caratterizzerà i prossimi decenni. Dal 27 al 29 marzo a Bolognafiere 500 saranno le cantine espositrici per una tre giorni di incontri, degustazioni e masterclass. Sana Slow Wine Fair nasce dal connubio tra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con il Salone Internazionale SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale.

Fonte: Corriere del Vino.

STAMPA ESTERA

Cinq idées reçues sur le tonneau.
Pour être bien élevé, un vin doit-il forcément passer par la case barrique? Age, volume, essence… tout compte, fût-ce pour la beauté de l’art ophél.e Neiman 0vag1. Le vin est meilleur s’il a été élevé en fût de chêne Voilà qui est aussi faux que l’inverse: «L’élevage en barrique est un aquillage inutile.» L’élee en fût de chêne n’est ni bon ni mauvais en soi. Il joue un rôle sur la structure et le goût du vin. Si vous appréciez les arômes de vanille, de noix de coco, de toast, de praliné, de caramel, de feu de bois… ainsi qu’une structure ronde et veloutée, alors vous vous régalerez d’un vin au boisé affirmé. Si vous préférez les dominantes expressives de fruits, les vins juteux, vifs, aux tanins peu présents, alors les contenants neutres, comme la cuve en Inox ou en béton, plairont davantage à votre palais. Mais, surtout, au-delà du goût propre à chacun, certains vins puissants, aux tanins solides, auront besoin d’un élevage « sous bois », afin de se patiner et de se polir, à la façon d’un enfant poli qu’on dit «bien élevé». Tandis que d’autres, plus légers, pàtiront d’un passage en fût qui pourrait dominer, voire écraser, leurs arômes et leur fine structure.

Fonte: Monde.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 20 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Fra Vinitaly e Mäneskin i primi sold-out in aprile: anche 1.600 euro a camera.
Effetto-Vinitaly. Alcuni alberghi della città sono già sold-out. L’Hotel Bologna, ad esempio. Ma non solo. Su «Booking.com», l’86% delle strutture non ha disponibilità di camere dall’8 al 13 aprile. «Sul nostro portale siamo al 60% di strutture esaurite, anche se il dato non tiene conto di tutte le camere “fermate” e non ancora pagate» dice Daniel Frank, direttore del servizio di prenotazione alberghiera online della Cooperativa Albergatori Veronesi. Dopo due anni, il salone del vino toma in presenza e già fa sentire il suo «traino» su una città che di grandi eventi è bisognosa. Anche in termini di prezzi. Sui siti intemet, alcuni fanno impressione. Un esempio di ricerca: camera singola, tre notti dal io al 13 aprile. In una struttura del centro storico il prezzo sotto Vinitaly può essere di 1.606 contro i 346 euro degli stessi giorni nel mese di marzo.

Fonte: Corriere di Verona.

Per i Brangelina la vita non è più rosé Litigano anche per la loro azienda vinicola.
La Jolie vende le sue azioni della provenzale Miraval, lui vuol farle causa. La vie en rosé non dura mai in eterno. Prendete Angelina Jolie e Brad Pitt. Fino a qualche tempo fa sembravano la coppia perfetta: belli, famosi, ricchi, buoni. Una «ditta» talmente affiatata da meritare una ragione sociale: Brangelina. Poi la love story è finita e le due star non si può dire abbiano brindato al loro divorzio, «celebrato» nel 2020. Comunque, non con il vino della loro tenuta vitivinicola nel Sud della Francia, la Miraval Côtes de Provence. La tenuta di 500 ettari, di cui 50 a vigneto, che i due acquistarono nel 2008 e nella quale si sposarono nel 2014, lei peraltro con un romanticissimo abito firmato Atelier Versace in cui aveva fatto ricamare i ritratti di tutti i loro figli. E che negli ultimi anni è diventata rinomata anche per i vini che vi sono prodotti, in particolare il Miraval Rosé, prodotto con uve Cinsault, Rolle, Syrah e Grenache e considerato uno dei rosati più rinomati del mondo (il suo prezzo, sui siti di e-commerce del vino, si aggira sui 18 euro a bottiglia).

Fonte: Giornale.

Boom delle bollicine al supermercato: +18%.
Bene il mercato del vino nella grande distribuzione ne12021, ma il 2022 si apre nel segno dell’incertezza. È quanto emerso in un webinar organizzato da Veronafiere in preparazione di Vinitaly, che si terrà da110 a113 aprile prossimi. 11 vino nei supermercati chiude il 2021 con un -2,2% a volume sul 2020 ma guadagna rispetto a12019, anno pre-pandemico e quindi vero termine di paragone. Le bollicine, invece, hanno fatto registrare una crescita straordinaria dei 18,1% a volume, trainate dal Prosecco. Se analizziamo i dati a valore troviamo che il vino è cresciuto del 2,1% e le bollicine del 20,5%.
Fonte: Libero Quotidiano.
Alla filiera del vino manca un’iniezione di vera normalità.
C’è chi esulta per il “Cancer plan” emendato, ma è stata vinta solo una battaglia e non la guerra che si chiama ripartenza della ristorazione, delle enoteche, dei bar, dei piccoli esercizi storici e dei centri cittadini di tutta Italia. Resta il fatto che dopo le barricate italiane sulle etichette delle bottiglie di vino ci sarà solo un avviso sulla salute, ma riguarderà la raccomandazione ad un consumo responsabile. Nessuna scritta di forte impatto, come sulle sigarette, in virtù del fatto che alla fine ha prevalso la linea morbida italiana. I1 16 febbraio il risultato della votazione al Parlamento europeo sul cosiddetto “Cancer Plan” (piano strategico per la lotta al cancro) ha visto passare gli emendamenti sul consumo moderato di vino e sull’etichettatura delle bottiglie. Federvini ha commentato: «Siamo contenti che l’Europarlamento abbia capito che non era il caso di usare una linea troppo dura.

Fonte: Libero Quotidiano.

Sannio, 63 milioni dalla filiera Dop Igp.
Il comparto ha resistito all’urto della pandemia ma adesso è esposto ai contraccolpi del caro energia Sannio, 63 milioni dalla filiera Dop Igp Cinque milioni e mezzo dai cibi e 58 milioni dai vini certificati la Campania si conferma Prima regione del Mezzogiorno tra le principali vocazioni economiche del territorio, ma adesso pesa in negativo l’emergenza rintano energia e materie prime Dati asseverati sulle performance della Dop economy italiana e dei comprensori territoriali nel rapporto Ismea Qualivita, con riferimento al computo statistico per il 2020 diffuso in questo inizio 2022. Per il beneventano notizie lusinghiere con un valore delle produzioni, soprattutto vini e in parte cibi Dop Igp, non intaccato dalla crisi pandemica.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Le battaglie dell’industria enologica irpina.
Veniva fissata a 13 gradi la ricchezza alcoolica dei vini rossi destinati all’esportazione. Ad essere penalizzata l’Irpinia La crisi che minacciava l’industria irpina era quanto mai grave Cesare Carpenito L’industria enologica rappresenta, senza dubbio, un fiore all’occhiello della nostra provincia: pochi sanno che una grande svolta, in tal senso, giunse già sul finire del XIX secolo, come è possibile ricostruire a partire da un interessante opuscolo della Camera di Commercio, intitolato “Il decreto ministeriale del 28 Marzo 1888 sulla determinazione del grado alcoolico naturale dei vini e la Camera di Commercio ed Arti di Avellino” ed edito dal Premiato stabilimento Maggi nel 1888. E’ proprio in virtù di tale opuscolo che possiamo ricostruire un’importante pagina della storia dell’industria vitivinicola irpina, in particolare, tramite il resoconto di due riunioni di basilare importanza. Riunione della Camera di commercio ed arti di Avellino del 22 aprile 1888.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Intervista a Luca Bonacini – L’Atlante dei lambruschi, l’enciclopedia del vino «che non se la tira».
L’azienda Due ragazzi sui colli e il vino che rinasce di Helmut Fanoni a pagina 13 Due ragazzi sui Coffi Enrico Verdilio e il suo socio Giulio Scagliarini hanno 50 anni in due. Insieme hanno rilevato una delle aziende storiche della regione La loro avventura a Terre Rosse Vallania di Helmut Falloni acciamo 5o anni /¡ scarsi in due», \\ scherza Enrico Verdilio (1998) insieme al socio Giulio Scagliarini (1996), con il quale ha rilevato una delle aziende vinicole storiche della nostra regione, a Zola Predosa, nel bolognese. Il nome di Vallania, a chi invece di anni ne ha di più e magari anche qualche capello bianco, riaccende nella memoria il ricordo di grandi vini.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Golf e buon vino, tesori di Salso.
La cantina «Il poggio» proprietaria delle 18 buche Golf e buon vino, tesori di Salso. Le colline di Salso come la Franciacorta: nasce l’abbinamento di assoluto prestigio fra il Golf club Salsomaggiore e la cantina «Il poggio», nuova proprietaria delle 18 buche salsesi. La cantina di Cangelasio, confermata anche per il 2021 tra le «top ten» dai commentatori di Tripadvisor e sempre saldamente al primo posto nella classifica di «Cosa fare a Salsomaggiore», sempre del portale Tripadvisor, è una delle new entry di maggiore successo nella classifica del «Gambero rosso», conquistando due calici con il vino che è l’emblema stesso della piccola casa vinicola: «Il poggio».

Fonte, Gazzetta di Parma.

Cancer plan, vino salvo dal bollino nero Ora occhio a Nutriscore.
II vino è uno dei settori regionali dl punta «Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto co-firmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.

Fonte: Nuova Ferrara

Pitt fa causa alla Jolie per la vendita della tenuta vinicola.
Brad Pitt ha fatto causa all’ex moglie Angelina Jolie per aver venduto la sua quota della tenuta Chateau Miraval nel sud della Francia che la ex coppia aveva comprato assieme nel 2008 per 28 milioni di dollari e dove, sei anni dopo, aveva pronunciato il fatidico sì. «Ci eravamo accordati che non avremmo venduto senza il consenso l’uno dell’altra», ha argomentato Pitt denunciando la Jolie alla Superior Court di Los Angeles. L’anno scorso Angelina ha ceduto la sua quota a Tenute del Mondo, l’azienda vinicola controllata del Gruppo Stoli che possiede insieme alla famiglia Frescobaldi vini come Luce, Ornellaia e Masseto e che fa capo all’uomo d’affari russo Russian businessman Yuri Sheller.

Fonte: Nuova Ferrara.

Prodotti Dop e Igp Filiera da 3,3 miliardi.
Saranno le cantine Eu bea del Vulture, Elena Pucci di Barile e Dragone del materano a rappresentare la Basilicata alla manifestazione Vini da terre estreme che si terrà. nella città dei Sassi dal 5 al 7 marzo. L’evento (patrocinato da Confartigianato Imprese Matera, Oprol – olivicoltori lucani, Orto Sociale APS, Associazione. Matera 2019) avrà luogo presso l’Hotel Alvino 1884. «I primi anni – dice Alvaro De Anna, promotore e ideatore dell’iniziativa – abbiamo scelto di fare una rassegna itinerante, poi, per qualche edizione ci siamo fermati a Venezia in una splendida villa e quale città migliore poteva essere abbinata a Venezia se non Matera, che è bellissima?» Da dove nasce l’idea? Cosa sono quelli che voi chiamate “vini eroici”? «Sono quei vini che vengono prodotti in zone impervie e solo un eroe può dedicare energia e cuore alla cura delle vigne posizionate in alta quota o a strapiombo sul mare, su terreni sabbiosi, terrazze, gradoni o isole di difficile accesso.

Fonte: Nuova Ferrara.

Russiola e Fortana I vitigni vanno in Cina.
Vale ben 3,3 miliardi di giuro il ritorno economico delle filiere agroalimentare vitivinicole dei prodotti Dop Igp in Emilia-Romagna. Prima regione italiana nel settore cibo, seconda solo al Veneto nel complesso per valore delle filiere Dop e Igp, l’Emilia-Romagna conta ben 74prodottiDop Igp e 17.272 operatori di settore. Sono questi i dati principali, riferiti al 2020, emersi dal Rapporto Ismea-Qualivita 2021 che descrive la Dop economy italiana, un settore che nel suo complesso vale qualcosa come 16,6 miliardi di euro. Tornando alla nostra realtà regionale il Rapporto indica Parma come prima provincia per impatto economico (1.289 milioni di euro), seguita d a Modena (717 milioni), Reggio Emilia (606 milioni) e Piacenza (254 milioni).

Fonte: Nuova Ferrara.

Fondi per il vino Ci sarà un progetto per il Celanese.
II senatore Gianfranco Rufa con Tonino Borgia Fondi per il vino Ci sarà un progetto per il Cesanese Decreto illustrato da Centinaio Rufa incontra Borgia. Il sottosegretario alle politiche agricole, Gian Marco Centinaio, ha dato notizia dello stanziamento di 25 milioni di euro destinati al comparto del vino contenute nel “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, su cui è arrivata l’intesa in conferenza Stato-Regioni. Grazie a questo decreto – commenta Centinaio – vengono stanziati a sostegno della filiera vitivinicola 25 milioni di euro per iniziative sul territorio nazionale. Si tratta di fondi che vogliono aiutare la filiera nel post pandemia. Il vino è tra i migliori ambasciatori del made in Italy nel mondo come confermano i risultati straordinari dell’export. Vogliamo sostenere la filiera, non solo fuori ma anche dentro i nostri confini nazionali.

Fonte: Ciociaria Oggi

Intensità e raffinata speziatura Le buone «note» di un rosso.
Le note organolettiche «suonate» dal Violino del millesimo 2017 compongono un’armonica sinfonia tra il merlot ed il cabernet sauvignon vendemmiati ad un mese di distanza (va da sé nell’ordine citato). Antonio Lecchi li tiene separati ad affinare in barriques fino al momento di decidere anno per anno la percentuale del taglio a freddo che precede l’imbottigliamento. Ricordiamo un eccellente 2009 ed ora questo 2017 promette perlomeno di eguagliarlo: ha intensità e complessità, ricchezza di frutto e raffinata speziatura. II Violino 2017 Bergamasca Rosso IGP Tenuta Casa Virginia Via Cascina Violo 1, Villa d’Almè Telefono: 340.2260681 Prezzo 25 euro.

Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.

II made in Piemonte vale 1,3 miliardi – Dalla torna ai salumi I nostri prodotti Dop valgono 1,3 miliardi.
Le storie degli imprenditori. Piemonte quarto in Italia per cibi e vini tipici Dalla toma ai salumi I nostri prodotti Dop valgono 1,3 miliardi A dominare sul fronte del cibo la nocciola con 40 milioni, ma solo il comparto del vino vale un miliardo con 59 qualità Un patrimonio da 1,3 miliardi di euro. E solo per quello che è il valore di produzione. Sono le 82 eccellenze nostrane che portano sull’etichetta il marchio della Denominazione d’Origine Protetta o dell’Indicazione Geografica Protetta. Dop e Igp, appunto, che nell’ultimo Rapporto Ismea “Qualivita 2021” sui comparti agroalimentare e vitivinicolo in Italia rivelano quanto alto sia l’impatto economico di vini, formaggi, ortofrutta e carni fresche: 361 milioni di euro nel piatto e più 1,027 miliardi in calice o nel bicchiere.

Fonte: CronacaQui Torino.

«Festeggiamo la decima vendemmia Doc a Villa della Regina».
«La freisa è un cavallo di razza che bisogna saper domare, proprio per questo dà tante soddisfazioni». Sceglie questa metafora Luca Balbiano, titolare dell’azienda vitivinicola di famiglia, per definire il vitigno coltivato nella vigna di Villa della Regina. «Abbiamo appena festeggiato i 10 anni del marchio Doc. Non è stato semplice ottenerlo perché Torino non è mai stato un Comune produttivo dal punto di vista vitivinicolo, ma è stato possibile perché a Villa della Regina c’era già in origine una vigna» spiega Balbiano, da 15 anni nell’azienda di famiglia fondata dal nonno Melchiorre nel 1941 ad Andezeno. «Le ultime annate sono state molto buone – spiega Balbiano -, la vigna di Villa della Regina è posta in una posizione favorevole, sia per l’esposizione sia per la composizione del terreno. Siamo contenti di riuscire a esprimere la qualità di un vino così, che viene molto apprezzato.

Fonte: CronacaQui Torino.

Dal Barolo a Bordeaux Il Cerequio di Chiarlo debutta sulla “Place”.
È il primo vino piemontese ad essere distribuito nella prestigiosa piattaforma francese vicino alle etichette più blasonate del pianeta Dal Barolo a Bordeaux Il Cerequio di Chiarlo debutta sulla “Place”. Un partenariato commerciale che porterà a un altro livello la distribuzione Risultato frutto del grande impegno per fare arrivare i nostri vini in tutto il mondo. Dal Barolo a Bordeaux, guardando ai mercati mondiali. È un vero itinerario sulla strada dei tannini e dell’internazionalizzazione quello che la cantina Michele Chiarlo di Calamandrana intende tracciare, annunciando il debutto del suo Barolo Cerequio 2018 nella prestigiosa Place de Bordeaux. «Sarà il primo Barolo e il primo vino piemontese ad essere distribuito dalla prestigiosa piattaforma francese — dicono dall’azienda -. Con l’ingresso sul mercato de La Place, il nostro Barolo Cerequio sarà al fianco delle etichette più blasonate al mondo».

Fonte: Stampa Cuneo.

Comuni e Consorzio uniti per il Chianti.
Promuovere il vino e il territorio Firmato il protocollo d’intesa fra 16 amministrazioni e il ‘Colli Fiorentini’. La firma sull’atto sta arrivando, a Montespertoli, a Montelupo, a Certaldo: parliamo dell’esito ufficiale, perché il protocollo è già stato firmato. Di che si tratta? Della promozione e valorizzazione di un territorio che appare eterogeneo ma non lo è: il Chianti Colli Fiorentini. Ovverosia quella striscia di territorio che dalla parte est dell’Empolese (appunto Certaldo, Montespertoli e Montelupo) abbraccia i territori a nord del Classico (Lastra-Scandicci-Impruneta) sino ad est del Classico (Monti del Chianti versante del Valdarno Superiore) per arrivare ad alcune colline della zona di Fiesole. E’ un processo che parte da lontano, almeno 19 anni fa e che tuttavia, andando a guardarlo bene, presentava, nell’ordine: aziende agricole d’eccellenza con vini sublimi, monumenti d’importanza superiore, paesaggi umani e ambienti naturali senza pari.

Fonte: Nazione Empoli.

I vitigni resistenti puntano all’Igt De Bacco: «L’iter è a buon punto».
II riconoscimento sarà quello delle “Coste del Feltrino” È presto invece per le produzioni di Alpago e Valbelluna. Non è in grande spolvero solo il Prosecco, che domani chiederà alle Regioni di poter produrre 213 milioni di bottiglie in più, arrivando al 2024 a quota 756 milioni di confezioni. Lo sono anche i vini di nicchia bellunesi, quelli autoctoni del Feltrino e le varietà resistenti coltivate in Valbelluna e in Alpago. Marco De Bacco, coordinatore del “Consorzio Coste del Feltrino” annuncia che: «Dopo la pausa della pandemia concluderemo l’iter per il riconoscimento della Igt, l’Indicazione geografica tipica, primo passo che ci porterà poi ad una vera e propria Denominazione». La prima Doc bellunese. Oggi la provincia di Belluno è inserita nella “Igt Dolomiti” che gravita sul Trentino e sull’Alto Adige. I produttori del consorzio feltrino sono 16, coltivano 60 ettari: di varietà Pavana, Gata, Turca e Bianchetta. «Sono vini autoctoni, con alle spalle 500 anni di storia», ricorda De Bacco, «sono molto apprezzati e hanno un loro mercato.

Fonte: Corriere delle Alpi

Vigneti feltrini: salgono i prezzi – Boschi svalutati dopo Vaia, e volano i prezzi dei vigneti feltrini.
Valore delle aree boscate in calo dopo Vaia, prezzo dei terreni seminativi stabili, in aumento nelle zone di frutteti e vigneti, interesse per le superfici agricole con strutture produttive nella parte alta della provincia. È questo l’andamento del mercato fondiario post pandemia in provincia, così come fotografato dal report di Confagricoltura sull’indagine Crea. Emerge che i prezzi sono fermi da due anni. Trentin a pagina V Boschi svalutati dopo Vaia, e volano i prezzi dei vigneti feltrini› L’analisi del mercato fondiario Crea fotografa in media valori pre-pandemia «MA C’È TANTO INTERESSE PER MALGHE E PASCOLI DA PARTE DI OPERATORI PROVENIENTI DA ALTRI TERRITORI». Valore delle aree boscate in calo dopo Vaia, prezzo dei terreni seminativi stabili, in aumento nelle zone di frutteti e vigneti, interesse per le superfici agricole con strutture produttive nella parte alta della provincia.

Fonte: Gazzettino Belluno.

Il Fratta premiato tra i grandi vini di tutto il mondo.
II ’17 di Maculan tra i primi 10 delle guide Il Fratta premiato tra i grandi vini di tutto il mondo II “mitico” Parker gli assegna 96 Angela: «È un’annata speciale» •• Il Fratta 2017, vino icona di Maculan è tra i dieci migliori vini rossi d’Italia nel mondo. La classifica, firmata per Gentleman da Cesare Pillon ed Emanuele Elli, incrocia i punteggi delle principali guide italiane con le valutazioni di quattro autorità internazionali: Wine Spectator, Robert Parker – The Wine Advocate, Vinous e James Suckling. Dalla rivista di Robert Parker – The Wine Advocate Monica Lamer valuta il Fratta 201796/100. Punteggi elevati anche da James Suckling (94 punti), Vinous (92), Daniele Cernilli di Doctor Wine gli attribuisce il Faccino e 95 punti e La Guida Oro I Vini di Veronelli 93. Inoltre, Fratta 2017 è valutato con 97 centesimi da Luca Maroni, affermandosi come il Secondo Miglior Vino Rosso d’Italia 2022 dell’Annuario.

Fonte: Giornale di Vicenza.

«Sbancamenti, più dialogo e un vero piano di tutela».
Democratici e Verdi, contro Io scempio del territorio, sollecitano un confronto maggiore tra produttori, proprietari di terreni e amministrazione comunale «Abbiamo ottenuto il riconoscimento Unesco per la bellezza delle nostre colline non per la quantità del vino prodotto. Conegliano città del vino, senza un piano definito per l’agricoltura. La questione è sollevata dal Partito Democratico, che domanda inoltre maggiore collaborazione nella tutela del territorio.

Fonte: Tribuna Treviso.

Oltre 8500 aziende pronte a chiedere di riconoscere glera come Prosecco.
Un affare da 650 milioni di euro. Entro 3 anni, se il mercato del Prosecco Doc continuerà a crescere ai ritmi di oggi, la denominazione presieduta da Stefano Zanette passerà dai 543 milioni e 400 mila bottiglie del 2021 ai 756 milioni e 400 mila dei 2024. Un aumento, dunque, di 213 milioni di confezioni, pari, queste ultime, ad un valore di 650 milioni. Tanto vale la decisione che prenderà il Consorzio Prosecco Doc, martedì prossimo, attraverso il suo cda: di attingere altri 10.800 ettari, di glera a terra, ma da impianti antecedenti i12018. Sono ben 8690 le aziende che potenzialmente possono chiedere il riconoscimento del glera a terra come Prosecco, da oggi al 2024, grazie ai 10.800 ettari che fra 3 anni andranno ad aggiungersi ai 24.450 ettari ora in coltivazione. «Attenzione – mette le mani avanti Giuseppe Facchin, presidente della Cia di Treviso, componente del cda del Consorzio del Doc – l’attingimento a questa ulteriore quota di glera-Prosecco avverrà solo se il mercato lo richiederà».

Fonte: Tribuna Treviso.

Imbottiglia in cantina da Reassi a Carbonara di Rovolon.
Sabato 19 febbraio andremo alla scoperta dei segreti dell’imbottigliamento! L’azienda agricola REASSI di Carbonara di Rovolon è aperta tutto il giorno per rivivere la tradizione di un tempo e vivere l’esperienza dell’imbottigliamento del vino, ascoltando i loro segreti e suggerimenti! Degusta il vino fra le proposte Reassi, scegli il tuo preferito, spinalo dalla botte, imbottiglialo e metti la tua personale etichetta!! Sarà bellissimo, divertente anche per le famiglie e i bambini! E se vorrai rendere questa esperienza ancor più emozionante, mettiti gli scarponi e partecipa all’escursione fra i sentieri di Rovolon! Saremo in compagnia di una guida naturalistica alla scoperta del territorio che accoglie anche i vigneti di Reassi, per capire quali sono le caratteristiche geologiche che rendono speciale questo vino euganeo.

Fonte: PadovaOggi.

Una cantina-igloo a 2.000 metri per invecchiare le 200 migliori bottiglie camune.
Una cantina a 2000 metri di altezza per praticare una viticoltura sostenibile. Un esperimento unico nel suo genere e unico in Italia. Completare l’invecchiamento di 200 tra le migliori bottiglie del territorio della Valle Camonica all’interno di una cantina di ghiaccio costruita per l’occasione, a 2.000 metri di quota, al Corno d’Aola, nella ski area di Ponte di Legno, nel Parco dell’Adamello. Obiettivo: studiare come cambiano le qualità organolettiche del vino e individuare tecniche di viticoltura sostenibile. L’igloo, da utilizzare come originale cantina di affinamento, è stato realizzato dall’artista camuno Ivan Mariotti. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie: la Cantina Bignotti ha depositato i suoi rossi Igt e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico, mentre il Consorzio Vini di Valle Camonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito.

Fonte: Prima la Valcamonica.

Cantina Terre, trionfo per Bosini-Bardone eletti i 12 della lista, ex presidente bocciato.
La lista dell’area dei soci che hanno sfiduciato il precedente cda della Cantina Terre, fa il pieno di voti e stravince le elezioni per il rinnovo dei vertici della coop, conquistando tutti i 12 posti disponibili nel Cda. Fuori l’ex presidente Andrea Giorgi, primo degli esclusi. L’esito è arrivato ieri sera, poco dopo le 22, al termine di una lunghissima assemblea che è durata, tra voto e scrutinio, circa nove ore. Boom di affluenza, che ha superato il 70% (479 soci tra presenti e deleghe su 670 conferitori). A trainare il successo della lista è stata la zona del Casteggiano, visto che i primi tre candidati più votati arrivano da lì: recordman di preferenze è Giulio Romanini, viticoltore di Borgo Priolo, che ha collezionato 352 preferenze, seguito da Enrico Bardone di Casteggio (342) e Daniele Gabetta di Torrazza Coste (338).

Fonte: La Provincia Pavese.

Slow Food Marche, le cantine in esposizione a Bologna.
Slow Food ha presentato ufficialmente Slow Wine, l’evento dedicato al mondo del vino. Fiera internazionale dove protagonista è un certo tipo di vino. Che sia buono, pulito e giusto, cioè che sia sostenibile dal punto di vista ambientale. Produzione che sia motore di crescita economica grazie al rapporto virtuoso instaurato dalla cantina con i propri dipendenti e con le comunità con essa interagisce. All’evento di Bologna sarà presente una nutrita batteria di cantine marchigiane.
Fonte: Prima Pagina Online.

‘Esperienze di Vitae in Umbria’: presentazione a Perugia della Guida ai Vini 2022 dei degustatori AIS.
Evento dell’Associazione Italiana Sommelier aperto al pubblico e su prenotazione. In programma anche i banchi d’assaggio per la degustazione dei vini di 50 cantine. Sarà Perugia, capoluogo di una regione da sempre vocata alla produzione del vino, a far da sfondo alla giornata del prossimo 20 febbraio che accoglierà l’evento “Esperienze di Vitae 2022″, rassegna delle cantine umbre e delle eccellenze enologiche della nostra regione recensite dalla Guida Vitae 2022 ai migliori vini d’Italia. Il taglio del nastro dell’evento, organizzato da AIS (Associazione Italiana Sommelier) Umbria, è previsto per le ore 14 all’interno del Centro Congressi dell’Hotel Giò di Perugia. A seguire, si apriranno i banchi di assaggio per le degustazioni libere delle cantine umbre che hanno aderito alla kermesse.

Fonte: Umbria24.

Vino, via il riferimento al cancro dalle etichette. L’Europa sceglie la linea morbida.
Il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero. “C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”. E’ questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate qualche giorno fa dall’Europarlamento. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol.

Fonte: QuiCosenza.it.

Il vino tira l’economia. Nel 2021 export +12,6% per 7,1 miliardi di euro.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sono soprattutto le bollicine che tirano l’export del vino italiano . Un terzo in più la vendita di vino italiano negli Usa. Quasi raddoppiata l’esportazione del Prosecco (+43%) che si avvicina a quella dello champagne  che cresce di oltre il 50%. Anche in Cina, consumatrice di rossi, l’incidenza degli spumanti è quasi raddoppiata, con il Prosecco a +117% e con un export degli spumanti italiani in crescita del 33%. Il vino italiano vola anche in Canada (+23%), Svizzera (+11%) e Giappone (+5%).

Fonte: L’Adige di Verona.

Napoli Food&Culture festival: musica, degustazioni e attività per bambini.
Sabato 19 febbraio a partire dalle ore 10.00 speciale appuntamento per tutti, grandi e piccini, al Mercato Coperto Campagna Amica Fuorigrotta dove, con gli eventi del progetto Napoli Food&Culture festival si celebra la contaminazione della musica e del cibo. In programma perfomance sonore, degustazioni e animazioni per i bambini.
Sarà possibile pranzare al Mercato scegliendo tra le varie offerte proposte, partecipare a degustazioni di prodotti tipici locali a km zero e gustare il cuoppo fritto di pesce a miglio zero. Il progetto è realizzato da Coldiretti Napoli con il finanziamento di Camera di Commercio di Napoli e con la collaborazione di Casartigiani Napoli Campania Incoming e Itinerari Alchemici Napoli

Fonte: Napoli Today.

Le degustazioni a Los Angeles con i vini Doc.
Tutto esaurito per le degustazioni che hanno visto protagonisti, a Los Angeles, i vini dell’Oltrepo Pavese, grazie alla collaborazione tra Consorzio e Gambero Rosso. «Il mercato americano è pronto ad aprirsi ai nostri grandi vini» commenta il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, che ha guidato le degustazioni con Marco Sabellico e Giuseppe Carrus, curatori della guida vini del Gambero.

Fonte: La Provincia Pavese.

Vino: Parlamento UE salva 10mila anni di storia e patrimonio da 12 mld di fatturato.
Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino. È quanto afferma Coldiretti nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti. Si salva così il patrimonio vitivinicolo della provincia alessandrina, messo a dura prova dalla pandemia con il blocco dell’export, che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.544 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 850.000 quintali e 591.633 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 950 quintali. A livello piemontese conta 14 mila imprese, 43 mila ettari di superficie vitata e vanta 42 Doc e 17 Docg.

Fonte: Settimanale LAncora.

Come scegliere il vino da portare a cena e fare un figurone spendendo poco anche al supermercato.
Del vino ci sono i sommelier, gli esperti e più in generale gli amanti che lo bevono senza chiedersi troppi perché. Capita, però, che siamo invitati a una cena con delle persone che di vino poi ne capiscono davvero. Di conseguenza, noi vorremmo cercare di fare bella figura e superare la nostra conoscenza di base che ci vede limitati a sapere che il rosso sta bene con la carne e il bianco con il pesce. Certo, noi di ProiezionidiBorsa abbiamo già sfatato questo mito, ma come si sa queste credenze sono dure a morire. Ad ogni modo oggi vorremmo proporre al Lettore alcune caratteristiche che ci consentono di comprare un vino che ci farà fare davvero un’ottima impressione agli altri invitati spendendo poco. Ecco, dunque, come scegliere il vino da portare a cena e fare un figurone anche se non siamo dei grandi esperti.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

In un mondo sempre più vecchio, la sfida del vino è quella di conquistare i giovani.
Wine Intelligence: la pandemia fa crollare i consumi enoici tra gli under 34. Ma chi sceglie Bacco spende di più e beve sempre meglio. Le previsioni sul futuro demografico in Italia di Istat raccontano di un Paese in cui nel 2050 vivranno appena 54,1 milioni di persone (dai 59,6 milioni del 2020), con un rapporto tra giovani e anziani di 1 a 3, che si traduce in una percentuale di popolazione in età lavorativa che scenderà dal 63,8% al 53,3% del totale.

Fonte: WineNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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