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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 10 maggio 2022!
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Pelloni e Bonaccini al “duello” delle ciliegie – Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano.
E la singolare e vivace polemica che si è scatenata tra l’ex sindaco di Vignola Pelloni, ora consigliere regionale, e il presidente della Regione Stefano Bonaccini sul tema ciliegie di Vignola. Ciliegia di Vignola, è lite sul web Pelloni e Bonaccini si scontrano L’attuale consigliere comunale e regionale: «Sponsorizza duroni pugliesi…» II governatore lo bacchetta: «Ecco cosa facciamo per la nostra eccellenza». Un acceso botta e risposta è andato in scena sui social tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il vignolese Simone Pelloni, consigliere comunale e regionale del gruppo Lega. Ad aprire il fuoco è stato proprio l’ex sindaco di Vignola, attaccando una foto pubblicata da Bonaccini, che in visita alla fiera agroalimentare Macfrut di Rimini ritrae diverse ceste duroni.
Fonte: Gazzetta di Modena.
D’Alema e il vigneto in Umbria Dai soldi di Nettis al fondo estero.
Dai soldi di Nettis al fondo estero [imprenditore, che ha transato 35 milioni con Eni, nel 2011 ha investito mezzo milione nell’azienda vinicola Poi ha venduto le quote per30mila euro. L’ex premier: «Nessun giallo, Nettis ha avuto più di quanto ha messo». Tra le pieghe della storia dei 35 milioni di euro pagati da Eni alla misteriosa società Blue Power dell’imprenditore Francesco Nettis, c’è anche quella di un’azienda agricola dal nome francese ma con sede in Umbria, in provincia di Terni. Si tratta della Madeleine, l’impresa produttrice di vini della famiglia di Massimo D’Alema. Tra i cui soci fino al 2018 c’era proprio Nettis, il protagonista principale dell’affare tra Eni e Blue Power svelato da ieri da Domani.
Fonte: Domani.
Un sorso di storia, direttamente dai colli trevigiani.
La storia si nasconde, come fosse il fiume del tempo che carsicamente si cela là dove non t’aspetti e riemerge con fragranze di fiori e bagliori di sole in un bicchiere. Tutto questo – oltre al mai trascurabile piacere del vino – è l’Incrocio Manzoni dei Conti Collalto. Cominciamo dall’uva: è Incrocio Manzoni bianco nato dagli esperimenti di ibridazione che un monumento della nostra ampelografia come il professor Luigi Manzoni, direttore della scuola enologica di Conegliano, condusse a cavallo degli anni Trenta del secolo scorso. E Riesling Renano per Pinot Bianco e già questo definisce la personalità del vino tra il semi aromatico e l’elegante finezza. È ormai confinato in un areale post asburgico tra il Trevigiano e il lago di Caldara, ma qui nelle colline venete dove ormai vino è sinonimo di Prosecco c’é chi ne ha conservato la memoria e aumentato la qualità.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
I vitigni bio garantiscono la purezza La storia di quest’azienda inizia nel 1938 con la coltivazione per la vendita delle uve tipiche della zona, Tintilia, Montepulciano e Moscato Bianco. Poi, nel 2016, Michele e Pierluigi Travaglini, nipoti del fondatore e terza generazione al timone, hanno deciso che era il momento di cambiare per dar vita ad una produzione propria e di qualità, forti dei loro venti ettari coltivati in regime biologico, puntando a valorizzare ogni singolo vitigno con vinificazioni in purezza. Di particolare interesse il Tintilia, vitigno protagonista del rilancio vitivinicolo del Molise che in questa versione si mostra di un intenso e luminoso rubino; profumi di rosa canina, iris e lavanda incorniciano un profilo mediterraneo disegnato da salvia, alloro, amarene e more, con sfumature speziate su sentori di sottobosco. Bocca succosa, tannini incisivi e piacevole scia fresco-sapida.
Fonte: Messaggero.
Vignaioli indipendenti. A Castiglione in Teverina il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha selezionato. 30 produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.
Fonte: Tempo.
Igt Bianco Lapis Lunae e Solstitium. L’Istituto Agrario Sereni di Roma porta i suoi vini al successo.
Hanno raggiunto un punteggio superiore agli 80/100, i vini Lazio Igt Bianco 2021 Lapis Lunae e Solstitium, prodotti dall’istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma, nel 6° Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia. Un riconoscimento attribuito da enologi del CREA e da esperti del settore vitivinicolo.
Fonte: Tempo.
14 e 15 maggio. «Beviamoci Sud» Il meglio dei vini del meridione.
Torna due anni all’hotel Villa Pamphili a Roma (via della Nocetta 105), il 14 e 15 maggio la manifestazione «Beviamoci Sud a Roma!», quarta edizione dell’evento dedicato ai grandi vini del Sud Italia. Un’occasione unica per degustare, attraverso banchi di assaggio e seminari, tutte le eccellenze vinicole di un territorio culla, da tempi immemori, di grandi vini dalla inconfondibile personalità, intrisi di storia, cultura e territorialità unica al mondo. Il Sud Italia è un’area ricchissima di vitigni nativi, terroir diversi, climi e tradizioni vinicole ben distinte, come Nero d’Avola, Gaglioppo, Maglioppo, Cesanese, Greco Bianco, Primitivo, Aglianico, Nerello Mascalese, Cannonau, Malvasia Puntinata, Susumaniello, Bombino, Carricante, il Fiano, la Falanghina, solo per citarne alcuni.
Fonte: Tempo.
Sangiovese e bianchi di Romagna I vignaioli si raccontano.
I vignaioli indipendenti raccontano vini e territori il14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FM. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1.400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico.
Vista sul castello di Torrechiara Le «Vigne da Sogno»: serate di degustazioni e musica a Casatico. Langhirano Musica e vino, binomio divino. A Dioniso, dio greco considerato l’inventore del vino, viene ricondotta anche la musica intesa come forza seducente, capace di muovere sentimenti e passioni. In fondo entrambi rappresentano dei piaceri e quando interagiscono o sono fruiti contemporaneamente l’atmosfera e gli animi si distendono e si rinfrancano. Se poi a fare da sfondo all’incontro tra musica e vino è una vigna della bella collina parmense che con lo sguardo accarezza il castello di Torrechiara in tutta la sua magnificenza, il coinvolgimento diventa multisensoriale, quasi un sogno ad occhi aperti.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Con Calici sotto il Castello cena a base di Lambrusco.
Nuovo appuntamento con “Calici sotto il Castello!”. Aies Delta del Po e Degusteria Divina organizzano domani alle 20.15 una cena degustazione nella quale verranno proposti quattro vini abbinati a quattro piatti. Si potranno degustare tre Lambrusco delle province di Modena, Parma e Mantova e un “intruso”. Le testimonianze relative all’esistenza del Lambrusco partono da lontano: già duemila anni fa Virgilio, originario del Mantovano, nella sua quinta bucolica parla della vitis labrusca. Con i suoi 400 milioni di bottiglie è il vino rosso italiano più venduto in Italia ed esportato al mondo. Guidati dai maestri enogastronomi sommelier di Aies Delta del Po si potranno scoprire le proposte pensate dalla Degusteria Divina per la serata, per vivere insieme un evento unico.
Fonte: Nuova Ferrara
Rùfina, una delle terre simbolo peril Chianti.
Zona meno conosciuta ma dalle grandi peculiarità: 22 produttori per 750 ettari e 3,5 milioni di bottiglie ogni anno Consorzio in vetrina a Milano per presentare il nuovo marchio chiamato Terraelectae Un momento storico, quello della presentazione, nella splendida sala Cenacolo del Museo nazionale Scienza e tecnologia di Milano, sorto negli spazi dell’antico monastero olivetano – quella che era la più vasta area cimiteriale della Mediolanum romana, interamente decorata con stucchi e affreschi di Pietro Gilardi tra il 17 09 e il 17 12 — di Terraelectae, marchio volontario di concezione e proprietà dei produttori aderenti al Consorzio Chianti Rùfina, che rappresenta la sua apoteosi qualitativa. Del resto il territorio della Docg Chianti Rùfina è un comprensorio magari non ancora sufficientemente conosciuto ma di grande peculiarità, come sottolineato dal presidente del consorzio, Cesare Coda Nunziante, coadiuvato nella conduzione del tasting da Gabriele Gorelli, primo Master of wine italiano.
Fonte: Nuova Ferrara.
Difficile effettuare una scelta: ogni vino ha un sapore unico.
Dalle diverse cantine dei soci escono Docg Riserva assolutamente da provare Ecco una lista delle migliori produzioni di questo marchio Ecco le bottiglie di Chianti a marchio Terraelectae: Rùfina Docg Riserva Poggio Diamante 2018 di Marchesi Gondi, ribes nero e fiori rossi, sapido-salino alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigneto Poggio Gualtieri 2018 Fattoria di Grignano, mirtilli, ginepro, salvia, tannini salati; Rùfina Docg Riserva Vigna alla Stele 2018 di Agricola Frascole, Presentazione di Terraelectae al Museo Scienza e tecnologia lampone, chinotto, sapido e balsamico alla bocca; Rùfina Docg Riserva Vigna Colonneto 2018 di Villa Travignoli, gelso rosso, note di erba appena tagliata, rosa canina, sapido-salato alla bocca.
Fonte: Nuova Ferrara.
Cantina Pettyrosso in luce alla due giorni di Parma.
Grande successo nei giorni scorsi a Parma per la Cantina ferrarese Pettyrosso. Per un fine settimana la cantina di Montesanto (frazione di Voghiera) è stata protagonista nella stupenda cornice parmigiana di piazza Ghiaia della fiera di settore marchiata Maria Lombardi Eventi, Edicta Eventi e Promossa da Promo Piazza Ghiaia. Un evento dedicato al mondo viticolo-enologico e allo street food glam e gourmet. II sommelier Simoni a Parma Alla manifestazione hanno partecipato aziende provenienti da Nord a Sud dello stivale e la cantina voghierese che era presente alla kermesse.
Fonte: Nuova Ferrara.
Wein Tour, l’edizione dedicata ai vini bianchi Due giorni tra sommelier, critici e prodotti locali.
In alto i calici… torna a Cattolica l’appuntamento con il Wein Tour, che sancisce ufficialmente l’inizio della stagione estiva. L’edizione 2022 sarà dedicata alla riscoperta dei vini bianchi, che saranno i protagonisti assoluti delle masterclass, gli attesi momenti formativi dedicati ai wine lover, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori sono di alto livello: Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer per diverse testate giornalistiche di settore e autrice di libri dedicati al mondo delle bollicine italiano, europeo e mondiale; Giorgio Melandri, noto giornalista e critico enogastronomico, nonché vicepresidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore con la sua cantina Mutiliana; e il ‘principe dei sommelier’ Bruno Piccioni.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Il vino alla ricerca di nuovi mercati Materie prime e noli impattano sui costi.
II settore è alle prese con la carenza di vetro e cartone Pittaro: «I rincari dei prezzi ci stanno penalizzando». Archiviato il Vintaly, la cui “formula” per gli addetti ai lavori è piaciuta al Nordest del vino che ora guarda con fiducia alla conclusione dell’anno. Ma sopra tutto aleggia l’incognita del prezzo delle materie prime in netto aumento (vetro ed imballaggi in primis) e, per chi esporta, il nolo alle stelle. «L’impressione è che l’organizzazione fieristica sia migliorata, anche dal punto di vista dei servizi digitali – commenta Elvira Bortolomiol, vicepresidente dell’omonima azienda simbolo del Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e presidente del Consorzio -, possiamo definirlo un Vinitaly della ripartenza con uno sguardo rivolto al futuro. Il momento è certamente complesso ma il mercato continua a premiare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, nostro prodotto simbolo.
Fonte, Messaggero Veneto.
«Bisogna unire i produttori di Levante e Ponente» – Svolta per i viticoltori liguri: «Uniamo levante e ponente».
L’incontro con l’assessore regionale Alessandro Piana Svolta per i viticoltori liguri «Uniamo levante e ponente» La proposta lanciata dal Consorzio spezzino all’assessore Alessandro Piana L’obbiettivo è rafforzare l’immagine del prodotto dell’intero territorio regionale. II messaggio in bottiglia è stato scritto per arrivare a una svolta storica nel mondo dei viticoltori della Liguria. Si punta alla creazione di un tavolo tecnico che unisca produttori da Ponente a Levante per rafforzare l’immagine del prodotto regionale, garantire ulteriori spazi di manovra allargando la possibilità di coltivare nuove tipologie di uve. La richiesta di unire i due lati della Liguria costituendo un gruppo di lavoro formato da Regione, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comuni e Consorzio che rappresenta i produttori da Luni fino alle Colline di Levanto è stata ufficialmente consegnata a Alessandro Piana assessore regionale all’agricoltura che ieri pomeriggio ha incontrato alcuni rappresentanti del Consorzio presieduto da Andrea Marcesini che raccoglie 70 produttori che spaziano dalle colline del Sole fino ai vigneti delle 5 Terre.
Fonte, Nazione La Spezia.
Torna Winearound, le eccellenze in tavola.
Torna Winearound in Riviera, l’evento enogastronomico organizzato dal Comune in collaborazione con l’Enoteca d’Italia del Touring club. Un viaggio fra le varie eccellenze del territorio che si svolgerà il 3 e 4 giugno all’interno dell’area verde di proprietà della Casa Valdese a Vallecrosia. La manifestazione ha sempre raccolto centinaia di partecipanti interessati alle varie produzioni vinicole ma anche ai prodotti dei vari territori italiani. «Verranno sistemati numerosi stand — si legge in determina— Gli espositori liguri e piemontesi potranno vendere i propri prodotti enogastronomici ma anche somministrarli direttamente al pubblico in una sorta di degustazione tipica.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Lambrusco Experience anteprima della Festa.
Si è tenuta nel weekend a Casaviadana la prima “Lambrusco Experience”: degustazioni guidate a cura dell’Osservatorio del lambrusco, in preparazione della Festa del vino tipico, che animerà il centro cittadino tra due fine settimana. Gli chef Pro Loco hanno curato il servizio paninoteca.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato.
Geologia e Vini. Tema dibattuto nel convegno svoltisi nel Salone Vitoli Origini dei nostri vigneti nel mare del Monferrato. Si è parlato di “Vigneti nel mare del Monferrato” nell’ambito del convegno Geologia e Vini, tenutosi a fine aprile durante la presentazione della Mappa I Cru di Enogea “Zone e Vigneti del Monferrato Casalese” realizzata da Alessandro Masnaghetti per conto del Consorzio di tutela vini delle Colline del Monferrato Casalese Un titolo che rimanda alle origini del Monferrato quando, milioni di anni fa, questo territorio, ove ora sorgono ridenti vigneti, era interamente ricoperto dal mare.
Fonte: Monferrato.
Abaccabianca 2022 il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori.
Nel weekend In degustazione 180 vini Abaccabianca 2022. Il 14 e il 15 maggio a Palazzo Callori. Dal Gavi al Timorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino: i vini bianchi del Piemonte saranno protagonisti sabato 14 e domenica 15 maggio a Vignale Monferrato per Abaccabianca 2022, l’evento itinerante che porta in scena la produzione delle migliori etichette a bacca bianca piemontesi. Lo organizza l’Associazione Italiana Sommelier Piemonte con la delegazione di Asti, guidata da Paolo Poncino, anche ideatori di questa manifestazione che torna dopo due anni di pausa forzata. La quinta edizione sarà ospitata in uno dei più bei palazzi del Monferrato, Palazzo Callori, per concessione della Regione Piemonte e con il patrocinio del Comune di Vignale Monferrato.
Fonte: Monferrato.
Il consorzio del Primitivo parteciperà al “ProWein”.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. Il Consorzio di Tutela – l’unico consorzio pugliese presente – all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59Desk 28) sarà a disposizione per far degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. «L’evento di a Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta del settore a livello internazionale e, dopo due anni di stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo — dichiara Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
II Primitivo di Manduria per la prima volta al ProWein di Düsseldorf.
Dal 15 al 17 maggio 2022 il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà perla prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con ben 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita. D Consorzio di Tutela — l’unico pugliese presente — all’interno dello spazio Regione Puglia — Unioncamere (Hall 17 /E59 — Desk 28) sarà a disposizione per fat degustare le varie sfaccettature del Primitivo di Manduria. “L’evento di Düsseldorf si conferma la manifestazione di punta a livello internazionale e, dopo due annidi stop, questa edizione richiamerà sicuramente buyer, giornalisti e operatori da tutto il mondo.
Fonte: Repubblica Bari.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro «riserva». Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia «top» che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che «in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta», si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il «Chianti grande» da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta.
Fonte: Nazione Toscana.
Valpolicella, gara all’Unesco – Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco.
Partita la campagna per il marchio di appassimento delle uve Valpolicella, gara all’Unesco. La tecnica di appassimento delle uve sari in lizza con altre 69 candidati. E il Comitato promotore cerca il sostegno di enti e categorie, anche coni social Valpolicella, al via la gara al marchio Unesco Tutti invitati a scrivere storie o fare disegni, inviare messaggi, condividere contenuti su Twitter, Facebook, Instagram, TikTok. Si parte. Dalle comunità. E sui social, promuovendo l’hashtag %appassimentounesco collegato a foto, storie, video. Il Comitato promotore della candidatura della tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco chiama a raccolta giovani e adulti, bambini e nonni, realtà imprenditoriali e associative, scuole e altre istituzioni dell’intera denominazione che conta 8.600 ettari di vigneto e 19 Comuni da ovest a est, da Sant’Ambrogio a Cazzano di Tramigna, per attivare un percorso di partecipazione attiva necessario a sostenere la candidatura Unesco.
Fonte: Arena.
In uscita la guida Lonely Planet sulle Colline del Prosecco.
La guida uscirà ufficialmente il 19 maggio e sarà presentata il giorno stesso al Salone del libro di Torino e il 23 con un grande evento a Castelbrando sulle colline. Ma Zaia gioca d’anticipo e posta sui suoi social la copertina di “Treviso e le colline del Prosecco” nuova nata in casa Lonely Planet. »11 sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene protagonista di una guida della Lonely Planet Italia, la casa editrice specializzata in guide turistiche di tutto il mondo – spiega Zaia – Uscirà a giorni, in italiano e inglese. La famosa casa editrice australiana fondata nel 1972 vanta una potenziale community da 59 milioni di appassionati, e al tempo stesso sarà uno spot nelle librerie e nei punti specializzati di un mondo sempre più affamato di nuove mete.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Marco Vian – Il gin coi sapori della laguna.
Marco Vian, trentenne moglianese, di ritorno da Barcellona elabora un distillato di piante e di erbe: carciofi e salicornia, le delizie di Sant’Erasmo, l’orto di Venezia. «Volevo innovare gli aperitivi con un prodotto che raccontasse il territorio» D gin coi sapori della laguna «IL GIN DEI SOSPIRI NASCE CON LA DISTILLAZIONE DI CARUOR,11MO LIMONATO, GINEPRO, BASILICO, CARDO E SAL)CORNIA CHE NASCE SOTTO IL LIVEl10 DEL MARE». «Il mio gin? Sa di laguna». Tornano a casa. Dalle capitali d’Europa, da esperienze metropolitane. E lo fanno guardando con occhi nuovi la campagna, i fiumi, la terra. Giovani agricoltori che conoscono il mondo, che hanno vissuto all’estero e propongono un modo glocal di guardare anche al mestiere della terra. Oppure distillatori, cuochi. Tutti con un obiettivo
Fonte: Gazzettino Treviso.
Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm.
È stato realizzato dai ragazzi di una classe superiore di San Bonifacio Il Pd Veneto: «Siamo con loro». E Beppe Grillo lo posta sul suo blog Viticoltura intensiva del Soave YouTube censura il docufilm. Apocalypse wine è un cortometraggio che cerca di mettere a fuoco il cambiamento del rapporto tra uomo e paesaggio, nell’ottica della coltura intensiva della vigna. O forse sarebbe più appropriato parlare al passato: Apocalypse wine “era” un cortometraggio. L’avevano realizzato gli studenti dell’istituto tecnico Dal Cero di San Bonifacio (Verona), nell’ambito di un concorso. Ma dopo 4.500 visualizzazioni YouTube l’ha rimosso. E ora questi adolescenti stanno provando sulla loro pelle il peso della censura. Un risultato l’ha prodotto, questa cancellazione senza contraddittorio. Perché si sta muovendo la politica. Beppe Grillo ha pubblicato il video di 12 minuti sul suo blog, e i consiglieri regionali del Pd in Veneto denunciano apertamente la censura.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Lonely Planet fa viaggiare nel Proseccoshire – Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet.
Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco», promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida poket Lonely Planet disponibile nelle librerie e online dal 19 maggio. Treviso e le colline del Prosecco nella guida pocket Lonely Planet Il volume firmato da Denis Falconieri per la Edt sarà disponibile dal 19 maggio Tanti itinerari con indicazioni utili accompagnati dalle fotografie. “Preparatevi a vivere un viaggio intenso e pieno di bellezza, alla scoperta di un territorio effervescente, come le bollicine del Prosecco”, promette la quarta di copertina di “Treviso e le Colline del Prosecco”, guida pocket Lonely Planet che sarà disponibile nelle librerie e online dal prossimo 19 maggio
Fonte: Tribuna Treviso.
Tendenze vino per il 2022, tra sostenibilità ed enoturismo.
Con il ritorno di Vinitaly dopo la pausa per la pandemia, è di nuovo il momento di parlare di tendenze nel settore enologico per il 2022. Prodotto d’eccellenza Made in Italy, il vino ha un ruolo fondamentale per l’economia della Toscana. Come molti altri settori, anche quello enologico è influenzato dai temi del momento, tra cui ripresa post-pandemia e impegno green. Ecco allora i trend del 2022 da tenere d’occhio per gli appassionati di vini. Se fino a pochi anni fa i vini green e biologici erano visti come un prodotto di nicchia, oggi richiesta e produzione aumentano a ritmi considerevoli. Negli ultimi tre anni, infatti, sono cresciuti ben del 60% all’interno del mercato enologico italiano.
Fonte: La Gazzetta di Lucca.
Vino, scoppia la guerra dei Chianti. Le nuove regole dividono le aziende.
La Regione Toscana non fa passare la Gran Selezione. Nove cantine di Rufina sul mercato con la loro “riserva”. renze, 10 maggio 2022 – Uno a zero per il Chianti Classico nella partita sulla Gran Selezione. La Regione rinvia la richiesta del Chianti docg di introdurre anche nella propria gamma la tipologia “top” che tanto successo ha regalato al Gallo Nero come livello di qualità al vertice della piramide di protezione. Ma è un rinvio che sa già di sentenza, visto che “in occasione delle consultazioni tenutesi con la filiera vitivinicola regionale non si è registrato il necessario consenso sulla proposta”, si legge in una nota della giunta regionale che illustra le modifiche approvate al disciplinare del Chianti docg, il “Chianti grande” da 15mila e passa ettari che danno quasi 100 milioni di bottiglie per un giro d’affari di 400 milioni di euro. Insomma, il Vigneto Toscana non ci sta. Anche perché, spiega ancora la nota, “accogliendo le indicazioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestale, la Giunta non ha ritenuto opportuno esprimersi fino a che non sarà concluso il procedimento attivato dal Consorzio del Vino Chianti Classico per ottenere la protezione esclusiva europea della menzione tradizionale “Gran Selezione” attualmente pendente al Ministero”. E a complicare le cose per il Chianti c’è anche il sapore di una mini-guerra interna. Scintilla che scocca da Rufina, la zona del “Chianti più alto”, guarda caso proprio la casa di Giovanni Busi, presidente del Consorzio Chianti. Ebbene, nel Chianti Rufina nove aziende – ma già altre quattro si sono accodate – sulle venti totali hanno appena lanciato una mini-rivoluzione che guarda sempre più alla Francia. Con un prodotto nuovo. Si chiama “Terraelectae”, riserva che supera di slancio la Gran Selezione: se questa vuol essere l’espressione delle migliori uve dell’azienda, quella punta sul “cru”, sulla singola vigna. E su una sola uva, il principe Sangiovese individuato come genius loci del meglio di questi 12mila …
Fonte: LaNazione.it.
Riqualificazione Ocm Vino. Scilla: “Bando da 13 milioni per migliorare la qualità dei vigneti”.
«In pubblicazione nelle prossime ore il bando dell’Ocm Vino per la qualificazione della viticoltura e dell’enologia in Sicilia che punta ad adeguare la produzione viticola alle esigenze del mercato, a ristrutturare i vigneti per renderli meccanizzabili e ad apportare miglioramenti nelle tecniche di gestione dell’impianto viticolo». Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Toni Scilla. «La Sicilia vanta oggi, oltre che un inestimabile patrimonio culturale e paesaggistico, anche un konw how in fatto di biodiversità e sostenibilità. Con 40 mila ettari è la prima regione in Italia per area agricola dedicata alla produzione biologica e integrata – continua l’assessore
Fonte: SiciliaNews24.
Vino e cantine, dopo la blockchain l’innovazione punta sul metaverso.
Dopo la blockchain, il metaverso. L’innovazione nel mondo del vino e delle cantine esplora nuove realtà e sbarca anche nel mondo degli Nft, non fungible token. Tra le aziende apripista, come lo fu nel 2016 con la blockchain (insieme ad altre cantine italiane come la Ricci Curbastro in Franciacorta, la Ruffino in Toscana, la Michele Chiarlo in Piemonte e Torrevento in Puglia) c’è la cantina Placido Volpone. Grazie al supporto di EY, l’azienda di Ordona (Foggia) ospita i propri clienti anche nel metaverso: le famiglie Placido e Volpone raccontano la loro storia ed interagiscono sia fisicamente che in maniera virtuale col pubblico. La realtà e il metaverso si intrecciano anche nell’introduzione degli nft: ai clienti verranno assegnati degli oggetti digitali tracciati in blockchain e rappresentanti dei precisi ceppi delle vigne, con l’indicazione delle coordinate (latitudine e longitudine).
Fonte: Corriere.
Vino, Fabio Zenato nuovo presidente del Consorzio Lugana Doc.
Cambio al timone della denominazione che ha fatto registrare la maggiore crescita nel panorama enologico italiano. Novità al timone del Consorzio Lugana Doc, denominazione-rivelazione del panorama enologico italiano, capace nonostante la pandemia di crescere sia nella produzione (nel 2021 27.640.400. bottiglie, +12,43% rispetto al 2020) sia sul mercato. Il Cda ha eletto nuovo presidente Fabio Zenato, titolare con il fratello Paolo dell’azienda di famiglia ‘Le Morette’.
Fonte: Il Giorno.
Vino, Consorzio Chianti vola in Germania con 100 produttori.
Oltre 150 etichette in rappresentanza di più di 80 produttori del territorio e 33 desk aziendali saranno presenti al Prowein 2022, in programma a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio. Il Consorzio Vino Chianti ritorna finalmente in presenza, dopo due anni di stop imposto dalla pandemia, alla fiera tedesca che rappresenta un’importante vetrina per le eccellenze del territorio. L’ultima edizione dell’evento risale al 2019. Per l’occasione il Consorzio Vino Chianti sarà presente in due diverse modalità: 33 aziende aderenti proporranno le loro etichette in degustazione grazie ad un’autonoma postazione all’interno dello stand consortile dedicato alla denominazione.
Fonte: Reportpistoia.
Vino, 8mila bottiglie francesi raggiungeranno New York con una nave a vela.
Una nave a vela partita dall’Europa sta trasportando 8 mila bottiglie di vino francese fino al porto di New York. Ottomila bottiglie di vino francese che, dalle coste europee, salpano alla volta di New York. Nulla di strano, direte voi: il concetto di commercio è vecchio di qualche migliaio di anni, e le vendite transatlantiche avvengono praticamente tutti i giorni. Vero, ma ciò che rende particolare questa traversata è che avviene tutta a bordo di una nave a vela. I gemelli Jacques e Olivier Barreau hanno infatti costruito la Grain de Sail per circa 1,5 milioni di euro come parte del loro impegno per rendere la navigazione transatlantica più sostenibile e, sebbene la barca ospiti un piccolo motore fuoribordo (obbligatorio per legge per l’attracco nei porti a stelle e strisce), il viaggio in questione è stato finora interamente alimentato dall’energia eolica.
Fonte: Dissapore.
I cru del Barolo? Non sono mai troppi.
Nella cantina Giovanni Rosso ho avuto il privilegio di assaggiare una delle bottiglie più richieste dal mercato. E ho provato dalla botte le annate che vanno dalla 2021 alla 2018 che sta per debuttare: un poker d’eccellenza. Cannubi o Vigna Rionda? Per gli appassionati veri di Barolo il dibattito è a questi livelli, per capirci, anche se qualcuno paventa che i cru nella terra del Barolo siano tanti, troppi. Che dire? La proliferazione esagerata dei cru non è un modello perseguibile… ad eccezione del Barolo, perché le differenze distintive non sono mai troppe: esistono come i nomi e cognomi che portiamo.
Fonte: La Repubblica.
Nuova cantina per Pio Cesare, resta in centro ad Alba.
Pio Cesare è una delle aziende vitivinicole più storiche delle Langhe, unica cantina urbana nel centro storico di Alba (Cuneo). Fondata nel 1881 oggi è alla quinta generazione e non ha mai smesso di raccontare il suo territorio attraverso la produzione artigianale dei suoi vini e in particolare attraverso il Barolo Pio e il Barbaresco Pio, etichette-icona dell’azienda da oltre 140 anni a conduzione familiare.
Il Barolo Pio 2018 e il Barbaresco Pio 2018, presentati a Roma, aggiungono un capitolo importante alla coerenza di questa storia di vino.
Fonte: ANSA.
Vignaioli in mostra alla Palazzona Degustazioni e assaggi alla ’cieca’.
Prima edizione, sabato alla cantina Palazzona di Maggio per la rassegna de ‘Il sabato del vignaiolo’ promosso dalla Federazione italiana vignaioli indipendenti (Fivi). Diciotto appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile. La compagine romagnola che riunisce 24 produttori, dal riminese alle porte di Bologna, dà appuntamento sulla collina di Ozzano dove, dalle 11 alle 20, oltre alle 25 cantine della nostra regione, saranno presenti anche una quindicina di cantine delle delegazioni Fivi di Alessandria e dell’Alto Piemonte. In programma degustazioni libere e guidate, gare di assaggio ‘alla cieca’ e abbinamenti alla gastronomia.
Fonte: Il Resto del Carlino.
STAMPA ESTERA
Sed de vino y negocio en Ciudad Real tras la pandemia.
Arranca en Ciudad Real la XI edición de Fenavin, la primera tras el parón por el virus. Cerca de 2.000 bodegas y 18.000 compradores se citan desde mañana en un encuentro con vocación exterior. “La mejor forma de que surjan acuerdos es juntar a dos personas y que se miren a los ojos”, dice el director de la feria, Manuel Juliá POR MIGUEL ÁNGEL PALOMO CIUDAD REAL IFÍCIL HACERSE. Da una idea si no se ha pisado nunca esta moqueta. El 95% del territorio nacional representado en un mar de vino que inunda carpas y pabellones feriales. Una ciudad de 70.000 habitantes convertida en capital de un sector que trata de recuperar el tiempo perdido. El gran evento monográfico en torno al vino regresa como primer Fenavin en año par y toca volver a arremangarse. Casi 2.000 referencias entre cooperativas y bodegas, unos 18.000 compradores (3.700 de 80 países distintos), más de 7.000 reuniones de trabajo ISEi). DE VINO Y NEGOCIO EN CIUDAD REAL TRAS LA PANDEMIA “LAS RELACIONES SE HAN ENFRIADO CON LAS VIDEOCONFERENCIAS”, SUBRAYA JULIA previstas, 30.000 metros cuadrados… Los números hablan: Fenavin es todo músculo. Por no hablar de su dimensión empresarial: grandes grupos, pymes o bodegas de pago. «El vino nacional está más representado en Fenavin que en ninguna otra feria», ratifica su director, el periodista y escritor Manuel Juliá Dorado.
Fonte: El Mundo.
Freixenet pide flexibilizar las normas de la DO Cava para impulsar el sector.
La bodega propugna cambios ante el avance de otros espumosos como el prosecco Nuevas variedades de uva, más producción y permitir llamar cava a los espumosos jóvenes entre las propuestas. Henkell Freixenet, líder mundial de la categoría de los vinos espumosos, considera que ha llegado el momento de flexibilizar las normas de la Denominación de Origen (DO) Cava y así lo propondrá próximamente al nuevo consejo regulador que salga elegido tras su renovación en el mes de julio. “El cava tiene que recuperar el terreno perdido en los últimos años y para eso deberíamos retocar los reglamentos para adaptarlos al avance de la competencia y ala realidad de la viticultura actual”, dice Pedro Ferrer, vicepresidente y consejero delegado de Grupo Freixenet. La propuesta de cambio se produce en un contexto de división de un sector que nunca ha estado muy unido y que convive con la escisión de las bodegas agrupadas en Corpinnat y con Clàssic Penedès, de la DO Penedès. Pero el éxito brutal de otros espumosos como el prosecco, que no para de ganar terreno al cava, y el potencial de crecimiento del sector han llevado a Freixenet a propiciar una revolución que quieren que beneficie a todos los involucrados. Por eso Ferrer buscará apoyos para que su iniciativa tenga el máximo consenso. Freixenet cree que debería haber más flexibilidad en las variedades de uva permitidas para elaborar cava e introducir “moscatel y alguna otra”. La bodega propone también que haya cambios en el rendimiento por hectárea, que ahora es de 12.000 kilos de uva, con la opción de subir a 15.000 o bajar a 10.000.
Fonte: Vanguardia.
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II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità.
Un 2021 in forte crescita per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni (+18% sul 2020) – Frassoldati a pag. 21 Tagliato un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro di Lorenzo Frassoldati II Prosecco Docg brinda a crescita e sostenibilità. ELVIRA BORTOLOMIOL, PRESIDENTE DEL CONSORZIO «Risultati frutto del grande sforzo affrontato per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato, la ricerca di nuovi canali di vendita e innovazione» NUMERI IN FORTE crescita nel 2021 per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, cioè il vertice qualitativo del sistema Prosecco prodotto in 15 comuni sulle colline tutelate dall’Unesco da 192 case spumantistiche, 442 vinificatori e 3400 famiglie di viticoltori. La denominazione taglia un duplice traguardo: i volumi raggiungono i 104,7 milioni di bottiglie, mentre il valore supera i 621 milioni di euro, +18% sull’anno precedente. «I dati parlano di un traguardo raggiunto, quello del deciso aumento di valore del nostro prodotto», afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Distretti da export, brillano il vino e la filiera dell’olio.
Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agro-alimentari italiani si chiudono con un bilancio positivo, superando la cifra di 22 miliardi di euro e realizzando un aumento del 9,2% rispetto all’anno precedente. Il trend di crescita prosegue ininterrotto dal 2010 e non si è arrestato neanche durante la pandemia; al contrario gli altri distretti manifatturieri italiani hanno realizzato un rimbalzo maggiore (+20,3%) dopo la forte battura d’arresto del 2020. La dinamica è in linea con l’evoluzione delle esportazioni italiane di cibi e bevande, che hanno superato nel 2021 il traguardo dei 50 miliardi di euro. Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione: l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le industrie alimentari ha infatti registrato una crescita del 2,6% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con un’accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno in particolare per alcuni comparti. II comparto più interessato è quello dell’olio (+10,3%), seguito a distanza dal lattiero-caseario (+3,3%); tutti gli altri comparti registrano aumenti contenuti e inferiori alla media di settore, con le bevande che hanno invece sperimentato un lieve calo.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.
Allegrini: vini e accoglienza sono ambasciatori del Made in Italy – Sposo l’Amarone col rosso toscano E in hotel, dopo Obama….
I progetti di Marilisa Allegrini: vigneti a Bolgheri e investimenti nell’hotellerie. “Vino e turismo ambasciatori del made in Italy”.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Lezioni di enologia e sentimenti I mille Ddl assurdi del Parlamento – «A scuola si studi il vino».
II piddino Stefàno vuole introdurre la materia dell’enologia. Fratoianni lancia l’educazione sentimentale» già alle elementari «A scuola si studi il vino» Parlamento esautorato da pandemia e guerra. E così gli onorevoli si consolano con ddl improbabili Commissioni d’inchiesta Ungaro (Iv) pronto a indagare sulla Brexit. Frate (Misto) punta afar luce sugli esclusi dalla Dad Nuovi ministeri Russo (FI) chiede l’istituzione del dicastero del Cibo. Sgarbi reclama quello della Bellezza Tutti allo stadio De Poli (Udc) per la valorizzazione delle tifoserie e la partecipazione delle famiglie agli eventi sportivi. Uno pensa al processo di legislazione e lo ricollega a percorsi a ostacoli di commi e formule astruse. $ vero, ma solo in parte. Si, perché l’attività del Parlamento è mossa anche da impulsi umani, retaggi culturali e sensibilità territoriali
Fonte: Tempo.
Hub del Vino, Ceniccola pungola Maglione.
Si continua a discutere della Hub del Vino in Valle Telesina e il consigliere di maggioranza Fiorenza Ceniccola continua a mantenere alta l’attenzione in merito, chiedendo un intervento dell’onorevole Pasquale Maglione che primo fra tutti aveva necessitato dell’importanza di creare tale realtà. La Ceniccola si dice “… sinceramente delusa e preoccupata”, per la svolta espressa dal deputato pentastellato. Infatti, lo scorso 10 febbraio Maglione aveva proposto di “… aprire di un hub per il comparto vinicolo nella zona Telesina, per offrire alle aziende del settore presenti nel nostro territorio, una struttura di interscambio di merci e di deposito”. Ma adesso Magione ha espresso di aver “sposato” la proposta di allestire un hub del vino in un capannone dismesso nell’area dove dovrebbe sorgere lo scalo merci della zona industriale di Benevento. Come ci ha evidenziato la Ceniccola giorni fa: “Mi sono permessa di esprimere ad alta voce il mio profondo dissenso in merito ad un’idea progettuale che è l’esatto contrario di quanto lei aveva proposto nelle scorse settimane e che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere, basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Vini artigianali in rocca Un migliaio di visitatori per “Fermento Emilia”.
Successo per la prima edizione di “Fermento Emilia”, il salone dei vini artigianali, naturali, biologici e biodinamici delle valli emiliane organizzato da Naturalmente Emilia. La “due giorni” è ospitata nel castello di Montecchio. Quasi un migliaio i visitatori nella giornata di ieri. Al taglio del nastro c’erano l’assessore comunale Stefano Ferri e Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e all’Agroalimentare. “Fermento Emilia”, conosciuto anche come progetto “Naturalmente Emilia”, nasce nel 2019 per la valorizzazione del territorio emiliano tramite l’organizzazione di manifestazioni ed eventi di approfondimento. «È comunicare l’Emilia come un territorio di tradizione e cultura condivisa, che pur si esprime con mille sfaccettature a seconda della sensibilità dei suoi protagonisti agricoltori e vignaioli — spiegano gli organizzatori.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Marketing turistico, Ovadese in vetrina grazie a Eurovision.
La 66″ edizione dell’Eurovision Song Contest si svolgerà da domani a sabato a Torino, ma la febbre per il concorso canoro internazionale ha già contagiato contagiando anche la provincia di Alessandria. La kermesse musicale porterà in Piemonte, e in particolare a Torino, artisti, giornalisti e delegazioni provenienti da tutta Europa. Per questo è un’imperdibile occasione divisibilità. Alexala, l’azienda di promozione turistica della provincia di Alessandria con un tour iniziato nel fine settimana, ospita un gruppo di 35 giornalisti e delegati, per lo più provenienti da Islanda e Moldavia. «Ad attenderli una delle proposte turistiche più suggestive che il territorio offre: la cerca dell’oro sul torrente Orba presso la Cascina Merlanetta a Casal Cermelli, che è l’unica area autorizzata per la ricerca dell’oro a scopo amatoriale scientifico e didattico della Regione».
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi.
Iniziativa del Consorzio giovedì ad Asti Asta della Barbera in Teatro Il ricavato in dono ai profughi. Oltre 500 bottiglie di Barbera d’Asti Superiore docg e di Nizza docg saranno battute in una grande Asta per raccogliere fondi a favore dell’Ucraina. Accadrà giovedì 12 maggio ad Asti: l’appuntamento è alle 18 al Teatro Alfieri. L’Asta benefica è un’iniziativa del Consorzio Bottiglie storiche di annate pregiate Edoardo Raspelli è uno dei battitori zio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che ha lanciato un appello alle sue aziende storiche. Hanno risposto in tanti mettendo a disposizione le grandi selezione di Barbera d’Asti Superiore e di Nizza con alcune annate storiche molto ricercate. Toma così in versione solidale la storica Asta della Barbera, che un tempo si batteva al castello di Costigliole d’Asti. Dai Marchesi Alfieri a Cascina Castlèt, da Michele Chiarlo a Bersano, dalla Cantina di Vinchio e Vaglio a Gianni Doglia, da Guasti a Olim Bauda, la catena della solidarietà correrà in lotti da 6 e 12 bottiglie.
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Morellino si racconta Una giornata con il vino.
Il Consorzio Morellino di Scansano Docg torna a raccontare in presenza il Morellino di Scansano nella 4a edizione di Rosso Morellino, in programma oggi nel borgo medioevale che dà il nome alla denominazione. In mostra uno nuovo slancio produttivo e tutta la ricchezza complessiva di un’area che si candida a diventare tra le mete enoturistiche più interessanti della Toscana. L’evento è un’occasione per scoprire il territorio, di cui il vino ne è testimone esemplare, in modi differenti. Ainaugurare la manifestazione sarà l’approfondimento “Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio” in programma alle 10 al Teatro Castagnoli. I rappresentanti della denominazione dialogheranno con alcuni ospiti, sulle opportunità derivanti dall’ulteriore crescita di notorietà del Morellino.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021.
L’appuntamento, trainato dal marchio Les Grands Chais de France, con esperti Bordeaux sceglie Verona per l’anteprima del 2021 Gli organizzatori: «Perché qui? Quella scaligera è la città simbolc del vino in Italia e il Veneto è primo e grande terroir» Romina Romano responsabile Italia del brand francese: «La pandemia non ferma la crescita» Laura Zanoni laura.zanoni@larena.it •• Verona, capitale del vino, è tornata ad essere per un giorno la «Place de Bordeaux», per la degustazione en-primeur dei grandi rossi francesi. La provincia scaligera ha ospitato per il secondo anno l’evento, trainato dal marchio «Crus et Domaines de France» di Famille Helfrich, che a primavera si svolge nei più grandi châteaux della città francese per acquirenti, importatori, esperti e giornalisti per far degustare i campioni dell’ultima annata, la 2021, estratti direttamente dalle barrique.
Fonte: Arena
Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità.
Polemica sul lavoro di alcuni studenti dell’istituto Dal Cero. II loro professore: «Diritto di critica» Vigneti, sparita la videoricerca Ed è scontro sulla biodiversità Tolto da Youtube il video girato dagli alunni sull’impatto della viticoltura industrializzata «La forma intensiva minaccia paesaggio e natura». «No, qui non siamo in Amazzonia» Paola Dalli ( ani •• Pubblicato su Youtube ma rimosso dopo 72 ore: è il destino del video di dodici minuti e trentasei secondi, nel quale alcuni studenti della quarta di meccanica dell’Isiss Luciano Dal Cero di San Bonifacio assieme al loro docente di lettere Simone Gianesini, puntano il dito contro la viticoltura industrializzata_ Il video si intitola «Apocalypse Ovine» ed è nato come progetto extrascolastico per partecipare all’11° bando di concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” lanciato da Regione, Unione delle Pro loco del Veneto ed Ufficio scolastico regionale. Pubblicato su Youtube il video ha fatto subito il pieno di visualizzazioni, condivisioni e commenti. L’effetto è stato dirompente. Tanto che dopo tre giorni e 4.200 visualizzazioni è stato rimosso dalla piattaforma perché il contenuto sarebbe stato ritenuto «non idoneo». Ma pochi giorni dopo il video documento è riapparso sulla piattaforma Vimeo ed stato diffuso anche via WhatsApp.
Fonte: Arena.
«Si rischia di danneggiare impegno e investimenti».
Il mondo produttivo si dice «stranito e dispiaciuto perché i ragazzi, che benissimo hanno fatto a mettersi in gioco e a stimolare una riflessione, rischiano di buttare alle ortiche decenni di lavoro, di investimenti e anche la reputazione del territorio e delle aziende che lo vivono». Soave e Durello sono le colture preponderanti nell’areale preso in considerazione dal video e del sentire dei 96 soci del Consorzio di tutela del Soave (5.400 ettari rivendicati nell’ultima vendemmia, 49 milioni di bottiglie nel 2021) e dei 34 soci di quello del Lessini Durello (che di ettari ne ha rivendicati 400 e di bottiglie nel 2021 ne ha prodotte 850 mila) si fa carico Igor Gladich, direttore di entrambi che, come precisa, è laureato in scienze forestali e ambientali. «Il video è fuorviante rispetto alla realtà e fa pensare ad abusi edilizi, forestali e paesaggistici quando, invece, sono molti i soggetti che sovrintendono alla materia senza contare le autorizzazioni di cui c’ bisogno, da quella paesaggistica a quella idrogeologica a cui aggiungere la valutazione di incidenza che entra nel dettaglio degli effetti degli interventi sulla biodiversità.
Fonte: Arena.
Record di-vino fatturato al top.
Nel 2021 il settore ha macinato un giro d’affari di quasi 13 miliardi. Vini nel mondo Il vino italiano ha segnato nel 2021 il record storico di fatturato, quasi 13 miliardi di euro, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E quanto emerge dall’analisi della Coldiretti. Sono 310.000 le aziende agricole interessate alla produzione vinicola. A trainare il fatturato del vino è stato soprattutto l’aumento a doppia cifra delle esportazioni, cresciute del 12% nel 2021 raggiungendo – spiega Coldiretti – quota 7,1 miliardi; ma ad aumentare sono stati anche gli acquisti familiari, con un +2,1% nella distribuzione commerciale, mentre il resto viene dalla ristorazione, con un importante impatto del turismo, pur se con le difficoltà causate dalle restrizioni imposte dalla pandemia. Imprese attive Resta pressoché invariato lo stock delle imprese venete al primo trimestre 2022 rispetto a un anno fa. Ma è stato recuperato lo stock del 2019. Il sistema imprenditoriale veneto allarga il proprio perimetro soprattutto grazie alla filiera dell’edilizia, dei servizi a essa collegati e dei servizi alle imprese.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Enoturismo: Divinea spiega come innovare le cantine italiane.
L’Italia è il primo produttore di vino al mondo ma le vendite dirette e quelle legate al all’enoturismo sono in sofferenza. Secondo Divinea si può fare di più. Nell’ultimo periodo, il mercato vitivinicolo sta affrontando un’impegnativa sfida di mercato e, per aiutare le aziende vinicole italiane ad affrontare tale sfida, Divinea, portale di enoturismo in Italia, ha lanciato un video educazionale che, con un linguaggio semplice e diretto, mette in luce la necessità di innalzare il livello di innovazione e digitalizzazione per fare crescere le vendite dirette ai consumatori, in cantina e online.
Fonte, BitMAT.
Fatture false, sequestro da 1.5 milioni a cantina di Partinico.
Le indagini hanno riguardato una nota società del settore vitivinicolo e di commercializzazione vini. Due imprenditori del settore vitivinicolo di Partinico sono stati denunciati dalla Guardia di finanza. L’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione infedele. La Procura di Palermo ha disposto il sequestro oltre 1,5 milioni di euro, corrispondente al profitto di reati tributari.
Fonte, Diretta Sicilia.
“Il sabato del vignaiolo”: degustazioni e racconti nel bicchiere.
I vignaioli indipendenti raccontano i loro vini e i loro territori il 14 maggio nella prima edizione dell’evento “Il sabato del vignaiolo” organizzato dalla FIVI. Diciotto gli appuntamenti in tutta Italia, per invitare appassionati ed esperti ad andare a conoscerli di persona nelle loro aziende, a diretto contatto con il loro lavoro quotidiano tra vigna e cantina. Il legame con la terra, il rispetto dell’ambiente, l’artigianalità della produzione sostenibile in tutte le sue fasi sono infatti i valori che accomunano gli oltre 1400 associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. Per la compagine romagnola, composta da 24 produttori dal Riminese fino alle porte di Bologna, l’appuntamento di sabato sarà proprio sul “trattino” fra Emilia e Romagna, ovvero a Ozzano dell’Emilia nel verde della cantina Palazzona di Maggio (in via Panzacchi, 16).
Fonte, Corriere Romagna.
La prima cantina al mondo che utilizza la tecnologia Blockchain è di Ordona.
Placido-Volpone di Ordona, nel Foggiano, è la prima cantina al mondo ad utilizzare la tecnologia Blockchain e quindi ad autocertifcare in totale trasparenza l’intera tracciabilità della filiera di produzione e trasformazione del vino.
Fonte: l’Attacco.
Negrar inaugurata la prima cantina cardioprotetta .
“Al vino stiamo a cuore” è l’iniziativa di Villa Spinosa a cui hanno collaborato Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar, Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca. Istallato. per la prima volta, un defibrillatore in cantina e in formazione un team di volontari per il corretto uso. Capofila dell’iniziativa è Enrico Villa Spinosa, sostenuto dal dottor Giulio Molon, primario della Cardiologia del Sacro Cuore di Negrar. Importante la collaborazione del Consorzio di tutela vini Valpolicella e BCC Valpolicella Benaco Banca.
Fonte: Verona Economia.
70 cantine alla VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII … Cantina della Volta dall’Emilia (Sorbara), Cantina di Carpi e Sorbara.
Fonte: Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero.
“Effetto-guerra anche sul comparto del vino”.
Tabarrini (Consorzio Montefalco e Spoleto): ’Prima la pandemia, poi il conflitto in Ucraina: vendite ed enoturismo in sofferenza’. Prima la pandemia, poi la guerra col suo strascico di sanzioni. Anche i fiori all’occhiello delle eccellenze umbre, come il vino, sono nell’occhio del ciclone. “Con l’affievolirsi dell’emergenza pandemica – spiega Giampaolo Tabarrini (foto), presidente del Consorzio vini di Montefalco e Spoleto – era iniziato un netto rilancio del settore enologico, ora la guerra in Ucraina, con il clima generale di preoccupazione che l’accompagna, con le sanzioni anti-russe, sta ribloccando tutto, non solo per quelli che potevano essere i rapporti commerciali diretti ma anche per tutti gli effetti collaterali”.
Fonte: La Nazione.
Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria debutta a ProWein.
Dal 15 al 17 maggio il Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria sarà per la prima volta tra i protagonisti del vino italiano alla fiera internazionale ProWein con 31 aziende, segno del grande interesse riscosso dalla doc Manduria in Germania, uno dei primi Paesi per l’export con un trend in continua crescita.
Fonte: Mezzokilo.
Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.
Fonte: ANSA.
Bordeaux, 3 vini su 4 “senza solforosa” presentano difetti. Così uno studio “bordolese”.
L’indagine, sulle annate 2015 e 2016, di Edouard Pelonnier-Magimel, dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux. C’è stato un momento, nel dibattito interno al mondo del vino, in cui la querelle sull’uso o meno della solforosa andava per la maggiore. A rinvigorirlo, ora potrebbe essere un interessante spunto che arriva da uno dei territori più importanti del mondo, soprattutto quando si parla di longevità dei vini. Perchè come riporta il magazine francese “Vitisphere”, secondo una ricerca di Edouard Pelonnier-Magimel dell’Istituto di Scienze della Vite e del Vino di Bordeaux, il 75% dei vini rossi di Bordeaux fermentati senza solfiti presenta dei difetti.
Fonte: WineNews.
Avvio d’anno difficile per l’export del vino italiano in Nord America e Asia.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021. Difficile la partenza nella piazza statunitense, che ha registrato un aumento dell’import pari all’11% nel primo trimestre. L’Italia, con un incremento in valore del 3,5%, viaggia a bassi regimi rispetto alla Francia a +16,3%. Nel primo mercato al mondo, l’Italia è tenuta a galla dagli sparkling (+16,3% in valore) mentre si arresta la crescita dei fermi imbottigliati (-0,1%) a fronte di un +16,5 dei neozelandesi, trainati dal Sauvignon blanc.
Fonte: Tribuna Economica.
Vini al bicchiere, un decalogo per enoteche e ristoranti pigri.
Ognuno ha le sue fisse, chi vede complotti dappertutto, chi odia il kiwi, chi non sopporta le infradito e anche io ho la mia. A parte le infradito, che condivido, c’è anche la questione del vino al calice. Succede spesso che si duelli, io e il cameriere sprovveduto. Non pretendo certo il sommelier, che è un lusso ormai, nei ristoranti. E neanche ce l’ho con il povero personale di servizio, che è vessato, sfruttato, malpagato etc. Lo sappiamo. Ce l’ho con i titolari dei ristoranti e con gli chef, che spesso se ne fregano del vino, usano la carta delle bottiglie per far soldi a man bassa e quella del vino al calice la vedono con sospetto, se non con fastidio e non addestrano il personale.
Fonte: Puntarella Rossa.
Saranno 70 le cantine a Vini d’autore – Terre d’Italia.
Ottava edizione per Vini d’autore – Terre d’Italia, l’attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore (Lu), alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte.
Fonte: Corriere del Vino.
STAMPA ESTERA
Un “coupage” complejo para un vino único.
Tras más de treinta años elaborando blancos en La Rioja, Bodegas Izadi ha integrado seis variedades autóctonas en un coupage complejo y con potencial de guarda. Así. Izadi Selección Blanco 2021 es el único vino blanco riojano que incluye viura, malvasia, garnacha blanca, tempranillo blanco, maturana blanca y turruntés, algo que ha supuesto una labor de recuperación de viñedos. El resultado es un blanco complejo, untuoso y con frescura.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
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Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo.
La Gazzetta dello Sport Servizio e vino, la ricetta vincente di Ferragamo IL BORRO, UNA STORIA TOSCANA E SOSTENIBILE. II Borro fa parte del circuito Relais e Chateaux e contiene una dimora storica, una villa tra i vigneti di Merlot. 58 suite, due ristoranti – l’Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro – entrambi guidati dall’executive chef Andrea Campani. la Spa, la Galleria Vino e Arte e una cantina secolare. L’azienda agricola dal 2015 e biologica ed ecosostenibile. Sotto, Salvatore Ferragamo jr. con una bottiglia delle sue 12 etichette e. in basso. impegnato sulla terra rossa. TRE CAMPI CON ALTRETTANTE SUPERFICI DIVERSE. TUTTO ATTORNO VIGNETI A PERDITA D’OCCHIO È LA TENUTA ‘IL BORRO IN PROVINCIA DI AREZZO. DI PROPRIETÀ DI SALVATORE FERRAGAMO JR. «LENDL ERA UN SANGIOVESE. STEFFI GRAF UN BAROLO. NADAL UN BOLGHERI».
Fonte: Gazzetta dello Sport G.
Usa e Giappone rallentano la corsa del vino italiano.
Tanto tuonò che poi piovve: il mercato estero del vino italiano rallenta. Da una parte bisogna tornare a consolidare a valore, oltre che a volumi, la propria presenza sul mercato italiano ma dall’altra servono anche più fondi mirati e subito dal governo per tornare a generare un effetto volano sulle esportazioni, magari puntando più su quelle distintive dei produttori di filiera che su quelle “un tanto al bancale” degli imbottigliatori che vivono alle spalle dei produttori-contadini. I dati parlano chiaro: bisogna cambiare registro. Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, il Belpaese segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.
Fonte: Libero Quotidiano.
Al Castello di Meleto tra vino, olio e api.
Giornata Mondiale delle Api, il 17 maggio, Castello di Meleto rilancia il suo appello: proteggiamo le api sul territorio e sviluppiamo una economia che combini produzione vinicola e apicoltura. Castello di Meleto è un’azienda agricola su una collina a Gaiole in Chianti – che produce vino, olio extra vergine d’oliva biologico, il miele e alleva suini di Cinta senese – con un castello del Duecento trasformato in struttura ricettiva. È impegnata in nel progetto il Parco delle Api a cui si può contribuire acquistando una o più famiglie di api: è infatti possibile adottare un’arnia il cui miele sarà spedito ogni anno al suo proprietario.
Fonte: Sole 24 Ore Viaggi 24.
Col vino mille euro a post – Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post.
I grandi marchi del vino stanno scoprendo Instagram e TikTok, affidandosi a una nuova categoria di influencer per allargare il proprio pubblico soprattutto tra i giovani. Per un post dalle foto evocative e dal linguaggio immediato si pagano dai 500 ai 1.000 euro e i risultati non mancano. Sebbene i più tradizionalisti storcano il naso, i trend infatti sono in crescita. a Pagina 9 Nuovi trend Pure il vino ha i suoi influencer E possono guadagnare 1.000 euro a post Sempre più grandi marchi sbarcano su Instagram e TikTok. «Così ampliamo il pubblico». Come sempre c’è chi disapprova. Appellandosi alle regole severe di una comunicazione più tradizionale, liquida il fenomeno dei cosiddetti wine influencer come ingannevole, passeggero. Be’, al netto di facili snobismi, converrebbe invece analizzare questa nuova professione (perché di professione si tratta), sgomberando la mente da pregiudizi e impietosi verdetti. Partendo, per esempio, dai numeri.
Fonte: Verita’&Affari.
E per stanare gli imbroglioni c’è un sito apposito.
Non è sempre oro quel che luccica. Sui social network ci sono anche sedicenti wine influencer, esperti della domenica che tentano fortuna senza distinguere un Barolo da un Brunello. Michael Oliviero di Wine Marketing Italia del fenomeno ha una lettura prudente e suggerisce un modo efficace per stanare i furbetti del bicchierino: «Basta andare su Not Just Analytics per verificare la serietà di queste persone. Il sito analizza in modo puntuale l’engagement rate, la crescita organica dei follower, le interazioni con i post e molto altro». Insomma da qui non si scappa. È una sorta di wine expert detector. Infallibile.
Fonte: Verita’&Affari.
L’università del cibo made in Emilia – «Dottori» in cibo made in Emilia Regione e atenei pronti a partire.
La novità L’assessore Colla: «È un investimento identitario per il nostro territorio». Qui il record di prodotti Dop e Igp L’università del cibo made in Emilia Varata la delibera, ecco il progetto di Regione e Atenei: laurea magistrale e master Manca poco al via. La delibera c’è e ora si sta lavorando all’attuazione del progetto. Come annunciato dal presidente Stefano Bonaccini, l’Emilia-Romagna avrà la sua Università internazionale del cibo. E nascerà dall’interazione tra gli atenei di Bologna, Modena, e Reggio Emilia, Ferrara e Panna, capofila del progetto. L’investimento da parte della Regione è di tre milioni, uno l’anno. Ma si conta anche sui fondi del Pnrr e finanziamenti europei. Si lavora a lauree magistrali di alta formazione e a master, per un settore strategico nel quale ricorda l’assessore allo Sviluppo economico «abbiamo bisogno di grandi competenze».
Fonte: Corriere di Bologna.
Vino e influencer: la ricetta dei giovani albergatori Adac.
II neo presidente Torres racconta i due eventi organizzati dal gruppo per attirare turisti. Il gruppo giovani albergatori Adac Federalberghi di Cesenatico fa il punto sulla stagione 2022 con il presidente Filippo Torres, eletto a gennaio. Nell’ultimo anno al gruppo giovani si sono aggiunti altri soci perlopiù 25enni in grado di portare idee e progetti. L’obiettivo primario è di promuovere Cesenatico, incentivando un’offerta turistica più innovativa. Il “Wine festival” e l’Influencer Tour” sono i loro progetti per la nuova stagione turistica. «Il territorio romagnolo offre tante possibilità e risorse da sfruttare – dice Torres -. L’enogastronomia, per la quale siamo conosciuti in tutta Italia e oltre, può e deve essere un motivo imprescindibile di incoming per Cesenatico. Per questo nasce il Cesenatico Wine Festival, che si presenta in una vesta del tutto rinnovata. Si terrà venerdì 3 giugno in piazza delle Conserve.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Wein Tour 2022, tutto pronto Cattolica brinda con i vini bianchi.
Saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati a sommelier e appassionati. Il Wein Tour 2022 riscopre i vini bianchi, che saranno i protagonisti delle masterclass, i momenti formativi dedicati agli amanti del vino, sommelier e a chiunque si voglia approcciare al mondo del vino. I relatori saranno Chiara Giovoni, ambasciatrice italiana dello champagne, sommelier e wine writer; Giorgio Melandri, giornalista e critico enogastronomico, vice Appuntamento dal 20 al 22 maggio presidente del consorzio Modigliana, Stella dell’Appennino e oggi anche produttore; infine il “principe dei sommelier” Bruno Piccioni.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
“Fermento Emilia” da oggi la due giorni sul vino artigianale.
Prima edizione della manifestazione nel castello in centro Con la mostra mercato anche degustazioni e masterclass. Gli artigiani del vino emiliano si raccontano con “Fermento Emilia— Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”, mostra mercato del settore alla sua prima edizione, in programma oggi e domani a Montecchio. Per l’occasione in paese oltre quaranta vignaioli proporranno le loro produzioni. La manifestazione offre approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Un’occasione unica che si svolge al castello di Montecchio, nel centro del paese. Protagonisti appunto una quarantina di vignaioli che hanno dato vita a piccole produzioni artigianali di eccellenza nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. La mostra mercato di questo fine settimana propone per due giorni assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento, focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Alla Casa Valdese torna Winearound in Riviera percorso tra vini e golosità.
Torna WineAround in Riviera, il 3 e 4 giugno dalle 18 a mezzanotte, nei giardini della Casa Valdese a Vallecrosia. L’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione culturale FoodAround, la guida ViniBuoni d’Italia del Touring Club Italiano e l’associazione Borgo Antico, porterà nella cittadina oltre 350 etichette da degustare da tutta Italia. «Finalmente dopo 2 anni di emergenza Covid, si sta gradualmente tornando alla normalità — dice Patrizia Biancheri, assessore al Turismo e Manifestazioni di Vallecrosia – Tra gli eventi estivi, che quest’anno si svolgeranno regolarmente, torna WineAround in Riviera, manifestazione di grande successo che ha registrato nelle passate edizioni oltre 1.200 presenze giornaliere».
Fonte: Stampa Imperia.
Vino, Evoluzione Naturale.
Assaggi, degustazioni e convegni. Sono solo alcuni degli ingredienti di Evoluzione Naturale, il salone dei v in i artigianali che torna, dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, oggi e domani Grottaglie. La terza edizione si svolgerà nella Masseria Lella, lungo l’itinerario percorso dai grottagliesi per recarsi in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Mutata, luogo cui la comunità era, ed è, molto legata, si tornerà a degustare naturale. Graziealla collaborazione di Matteo Gallello, cronista del vino specializzato in editoria enogastronomica, saranno organizzati convegni, workshop tematici e laboratori di degustazione che vedranno il coinvolgimento di ospiti qualificati. In particolare, il convegno di apertura della terza edizione sarà un approfondimento sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino con la partecipazione di Elisabetta Foradori, vignaiola a Mezzolombardo, tra le prime in Italia a studiare e utilizzare le anfore perla vinificazione del Teroldego, della Nosiola e di altre varietà.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Vino e olio nelle radici del territorio.
Convegno al museo con l’associazione sommelier Vino e olio nelle radici del territorio Coltivare la conoscenza del territorio traendo linfa dalle produzioni enologica e olearia, autentiche testimoni della storia della Gallura. Per celebrare l’ennesima Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, l’Associazione italiana sommelier Sardegna ha organizzato un incontro, ieri al Museo del vino, nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto da Ais, ministero della Cultura e ministro delle Politiche agricole. Nel convegno “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore del territorio”, i relatori hanno posto l’accento sull’importanza di conoscere il patrimonio. Il museo del vino, con un approccio multidisciplinare, per poterlo comunicare e sulla necessità di puntare alla formazione professionale integrata.
Fonte, Unione Sarda.
«Strategia condivisa per valorizzare la cultura del vino e dell’olio».
Ieri al Castello di Lauria la giornata di studi sul “valore della formazione” con la partecipazione di studenti. E’ stata una iniziativa importante quella di ieri al Castello di Lauria, sede dell’Enoteca regionale per la Sicilia orientale con un pubblico delle grandi occasioni. Al tavolo dei relatori e in sala c’erano veramente gli “stati generali” del mondo del vino etneo. Nella suggestiva location si è svolta la “La Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio il cui tema è stato “Rinnovare il valore della formazione per comunicare il valore dei territori”. L’iniziativa nasce da un protocollo d’intesa tra ministero della Cultura, il ministero dell’Istruzione, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana sommelier (Ais).
Fonte, Sicilia Catania.
Nasce sottozona Chianti «Terre di Vinci» – È nata la sottozona Chianti ‘Terre di Vinci’.
L’approvazione da parte della giunta regionale accoglie la richiesta che era stata presentata dai produttori dell’area nel 2019. «Un riconoscimento al lavoro svolto e un aiuto a promuoverlo di più». Una notizia che i viticoltori di Vinci, Cerreto Guidi e Capraia e Limite aspettavano con impazienza: la Regione ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita “Chianti” e ha ratificato la nascita della sottozona denominata “Terre di Vinci”. La prima richiesta di questa sottozona da parte dei viticoltori dell’area risale al 2018 ed è stata formalizzata ufficialmente nel giugno 2019. Soddisfatto Simone Pezzatini, consulente delle aziende agricole e promotore di questa sottozona all’interno dell’associazione Colli di Leonardo. «E’ un grande risultato – ha detto Pezzatini – per tutta la zona, perché valorizza i nostri prodotti e dà un nome a una produzione che era rimasta un po’ ‘isolata’.
Fonte, Nazione Empoli.
IL MONDO DELVINO Chianti, nasce l’etichetta Terre di Vinci.
Terre di Vinci La Regione ha approvato la modifica al disciplinare di produzione, Saccardi: «Prodotto sempre più legato al territorio». La Regione Toscana ha espresso il proprio parere favorevole sulla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. E nasce la sottozona Terre di Vinci, una nuova etichetta insomma. La delibera di approvazione, avanzata alla giunta dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. «Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona Terre di Vinci.
Fonte, Tirreno Prato-Empoli.
Degustazioni e dibattiti, a luglio Vinovip torna a Cortina – Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo.
Dopo due anni di stop l’edizione numero 13 sarà a Cortina a metà luglio Tra Tofana e Cristallo previste degustazioni e dibattiti con gli addetti ai lavori Grande ritorno di Vinovip nella conca d’Ampezzo. Un confronto sui temi dell’enologia, fra i maggiori nomi italiani, e poi la spettacolare degustazione di decine di etichette, in un contesto ambientale straordinario, nella conca d’Ampezzo, fra Tofana e Cristallo. La formula di Vinovip è confermata, nel ritorno di questo evento, dopo due anni di sospensione, a causa della pandemia. I leader dell’enologia si sono già dati appuntamento, nelle due giornate di domenica 10 e lunedì 11 luglio 2022. quando a Cortina arriveranno produttori, giornalisti e appassionati, per degustare e riflettere sul futuro del vino. Nata una trentina di anni fa, da un’intuizione di Federico Menardi Comin, che trovò la fondamentale collaborazione di Pino Kail, allora direttore della rivista specializzata “Civiltà del bere”, la rassegna arriva così alla tredicesima edizione, ancora con il patrocinio della amministrazione comunale di Cortina d’Ampezzo, che ne comprende e condivide l’importanza.
Fonte, Gazzettino Belluno.
Acquistare vino online: 4 consigli per fare la scelta giusta.
Oggi il web ci viene incontro in mille modi diversi. Ci dà la possibilità di informarci, lavorare e, naturalmente, acquistare tutto ciò che vogliamo. Non fa eccezione il settore dei vini, che mette a nostra disposizione una grande quantità di enoteche digitali e di supermercati. Gli italiani amano acquistare le bottiglie online per il semplice fatto che così si possono coniugare due aspetti fondamentali: la comodità e la sicurezza di comprare dei prodotti di qualità. Ecco perché in questo articolo scopriremo insieme 4 consigli per fare la scelta giusta quando si acquista il vino online.
Fonte: PiacenzaOnline.
Vino: festa Ruchè per prima annata da 1 milione di bottiglie.
“Il Ruchè è un vino eccellente, è un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che dà l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo Piano di sviluppo rurale”. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio aprendo la 13° edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si tiene fino a domenica 8 maggi presso la Tenuta Mercantile di Castagnole Monferrato (Asti). Il Ruchè – ha ricordato il presidente dell’Associazione Produttori, Luca Ferraris, “si dimostra in piena salute, grazie alla produzione in costante crescita che ha sfiorato 1.010.000 bottiglie nel 2021. Un vino – è stato sottolineato – amato anche dai giovani e dagli stranieri.
Fonte: ANSA.
Il vino di Matera e la sua DOC – Dai “sassi” al mare, passando per il calanchi.
Chi non conosce Matera? La città dei Sassi è nota nel mondo per l’unicità del suo centro storico in cui sono incastonate abitazioni scavate nella roccia, grazie alle quali Matera è, dal 1993, patrimonio UNESCO. Eppure, in pochi sanno che la Capitale Europea della Cultura 2019 dispone di una propria DOC che fa capo a un areale vasto come vasta è la base ampelografica che vi si alleva. La Matera Doc (riconosciuta nel 2005) insiste nella parte ovest e sud-ovest della Basilicata, su una superficie abbastanza ampia che interessa tutta la provincia di Matera e comprende un territorio di media collina e la fascia litorale costiera, tutto all’interno dell’intera provincia di Matera.
Fonte: WineBlogRoll.
Vini da matrimonio: le etichette in bianco e rosé per dire si.
Champagne, spumante o Prosecco da scegliere con cura per il wedding day, perché il brindisi agli sposi è un momento fondamentale della festa. La riuscita di una festa di matrimonio dipende in gran parte dalla cura di ogni dettaglio, a partire dalla scelta dei biglietti di partecipazione, dei fiori, del bouquet, fino alla bomboniere. Per non parlare della disposizione dei posti a tavola – è fondamentale evitare noia o tensioni tra amici e parenti – e del riuscire a studiare un menu equilibrato, gustoso, che sia a prova di critica e in grado di accontentare, se non tutti, almeno la maggior parte degli invitati. «Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione», sosteneva Ovidio, e già si comprende con quanta cura dovrebbero essere selezionate le etichette che celebreranno la giornata più importante per la vita di una coppia innamorata.
Fonte: Vanity Fair.
Solfiti nel vino: provocano realmente mal di testa? Le parole dell’esperto confermano.
Vi sono dei falsi miti che gli esperti in materia si trovano a dover continuamente smontare. Anche quello sui solfiti nel vino è uno di quelli più conosciuti. Infatti, in tanti si pensano che siano loro a provocare il mal di testa. Un sommelier ci dà delucidazioni in merito e per farlo ha scelto uno dei social network più conosciuti ad oggi. Sono stati in tanti a seguire il video che ha postato e hanno reagito ognuno in maniera diversa. Intanto, c’è da specificare che i solfiti sono di due tipi: aggiunti e non. Questi ultimi derivano dalla fermentazione degli lieviti all’interno del vino. Sarà impossibile, quindi, avere un prodotto del genere senza i solfiti. Al massimo, si possono trovare dei prodotti simili senza aggiunta di essi.
Fonte: Mezzokilo.
Strade del vino, dell’olio e dei sapori: finanziata la promozione per il 2022.
Addentrarsi tra le vigne, gli oliveti, le aziende, le cantine, i frantoi, gli agriturismi: sono loro i protagonisti della Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana, una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Un reticolo di percorsi e esperienze che accompagna gli appassionati e gli interessati sulle tracce di una delle vocazioni più definite della Toscana. E la Regione anche per il 2022 ha finanziato questa mappa fatta di eccellenze con 26mila euro, risorse finalizzate alla valorizzazione di percorsi e delle varie attività di promozione che li animano dando vita a un sistema turistico integrato, formato da realtà territoriali differenti che però hanno una visione comune e condivisa di sviluppo locale.
Fonte: Toscana Notizie.
Nei monumenti e musei di tutta Italia la “Giornata nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”.
Dedicata alla formazione, è promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier, con Icqrf e i Ministeri delle Politiche Agricole, Cultura e Istruzione. Palazzi storici, antichi castelli, parchi archeologici, biblioteche, musei e persino templi e grotte di tutta Italia, in luoghi in cui il legame tra cultura, vino e olio ha radici profonde nel Belpaese: ecco dove, domani 7 maggio, tornerà in presenza “La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”, promossa dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier di nuovo tra la gente con tanti appuntamenti organizzati con la collaborazione dell’Icqrf-Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e, per le iniziative nei musei statali, con il coordinamento della Direzione generale Musei e della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, per fare formazione sui prodotti più rappresentativi del patrimonio cultural-gastronomico italiano, dagli studenti agli appassionati.
Fonte: WineNews.
Cantine aperte per visite e degustazioni Poi escursioni in e-bike e trekking.
Si chiude oggi a Castrocaro Terme e Terra del Sole la duegiorni ‘Rocche di Romagna – Festival dei Sapori’. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 le cantine del territorio saranno aperte per visite e degustazioni. Previsti e-bike tour e trekking (ancora posti per la camminata delle 15 verso la cantina Valpiani). In mattinata visite guidate alla fortezza di Castrocaro (10-13), all’art Deco (10.30) e a Terra del Sole (11). Alle 14.30 corteo storico dal centro della città termale verso la rocca, dove sono previste esibizioni di musici, sbandieratori, uomini d’arme e balestrieri. Alle 18 apericena al Circolo Alpini. Per info: 0543.769631 e info@castrocarotermeterrradelsole.travel.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Dimensioni del mercato Software in cantina 2022: opportunità e sfide crescenti, richieste emergenti, tendenze recenti, fattori esplosivi di entrate per stato di avanzamento, quota e previsioni fino al 2028.
Il rapporto globale sul mercato Software in cantina 2022-2028 analizza le opportunità di crescita e le minacce per il mercato Software in cantina insieme a tattiche aziendali, volume delle vendite e gli ultimi sviluppi che si verificano nel settore Software in cantina. La data di lancio del prodotto dell’evento, le notizie del settore di Software in cantina, i fattori di crescita, le sfide e la portata degli investimenti sono stati analizzati in modo approfondito nel rapporto di ricerca di Software in cantina. Analisi del mercato e approfondimenti: mercato globale del software vinicola. Si prevede che la dimensione del mercato del software della cantina globale raggiungerà $ milioni per $ entro il 2028, da $ $ milioni nel 2021, con un CAGR di % nel 2022-2028.
Fonte: SETTENEWS.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 7 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria.
Il Vigneto Ungheria è grande più o meno la metà di quello di Bordeaux: 62 mila ettari. Le zone vinicole sono 6 con 5 Igp (Indicazione geografica protetta) e 33 Oem (che significa Denominazione di origine protetta). In Italia il distretto vinicolo più conosciuto è quello di Tokaj. Non tanto per il vino, ma per il nome. II nostro governo ha infatti perso la guerra legale in Europa per l’esclusiva della denominazione: il Tocai, famoso bianco del Friuli Venezia Giulia, ha dovuto cedere il nome all’ungherese Tokaji ed ora si chiama Friulano. Vino storico, il Tokaji. Già nel 700 la produzione era regolamentata, indicando i confini della zona. Oggi i produttori sono circa Zoo in poco meno di 5.500 ettari. «La sua reputazione – sostiene a master of wine Caroline Gilby su Decanter – è stata costruita sulla dolcezza, ma una nuova generazione di vignaioli sta puntando, grazie a straordinari vigneti, su vini secchi e, • De gustibus Non solo Tokaji Salgono i rossi del Vigneto Ungheria recentemente, su pregiati spumanti rifermentati in bottiglia».
Fonte: Corriere della Sera.
«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino».
«Il Castello di Luzzano, la mia infanzia e il vino» Giovannella Fugazza guida oggi l’azienda che produce vini di grande prestigio • «Il vino che mi rappresenta di più? Il Malvasia… mi piacciono quelle cose che io so che valgono, ma che gli altri non riescono ancora ad apprezzare». Con questo spirito Giovannella Fugazza, anni fa, si è messa in testa di fame un gran vino. E ci è riuscita così bene che il suo Malvasia non solo è stato premiato, ma è stato anche scelto per la Vigna di Leonardo da Vinci dalla Casa degli Atellani a Milano. Oggi sta facendo la stessa cosa con il Barbera, sfidando nel suo Castello di Luzzano a cavallo tra la Lombardia e l’Emilia, il blasonato piemontese. Ma per Giovannella Fugazza, donna del vino, proprietaria di una tenuta che si estende su 35 ettari nel piacentino e 45 nel pavese, le sfide non sono altro che la scintilla per imbastire nuovi progetti.
Fonte: Giornale Stile.
Storia in tavola – Ottimo vino: sa di kamasutra e pipì di gatto.
Le degustazioni degli enologi scatenano fantasie linguistiche sfrenate. Oggi il lessico del sommelier è un campionario di curiose fragranze e strani sentori. Mente a che vedere con l’eleganza di Monelli, i racconti di Soldati o gli abbinamenti calcistici di Brera. Paolo Monelli è il raffinatissimo padre della nuova sintassi del vino, il dolcestilnovista della letteratura enoica moderna. Prima di lui, fin da Noè, una pletora di scrittori, letterati e poeti ha riempito pergamene e libri sul nettare degli dèi, ma nessuno ha scritto di vino in modo espressivo e convincente come l’elegante giornalista e scrittore modenese. Monelli è uno stilista: basta una cucitura, una metafora per illuminare la cantina più buia, ingentilire la più briccona delle osterie e nobilitare una vecchia trattoria.
Fonte: La Verita’.
Masseto, bene anche le magnum.
Incremento del 4% per le 18 bottiglie, inferiore però al dato di quelle da 0,75 litri Masseto, bene anche le magnum di Cesare Pillon Sotto esame, questa settimana, sono le bottiglie magnum di Masseto, ed è la prima volta che i suoi millesimi contrattati alle aste sia nel 2020 che nel 2021 (o nel 2022, quando possibile) sono in numero tale da fornire una indicazione completa ed esauriente sugli orientamenti del mercato: per completare la tebella, finora era sempre stato necessario abbinare le loro quotazioni con quelle delle magnum di Ornellaia. Questa volta invece sono perfino sovrabbondanti, tant’è che in tabella, per motivi di spazio, è stato necessario selezionare i 16 casi più significativi tra i 18 presi in esame. Il loro bilancio è positivo: 12 annate hanno ottenuto un aumento di prezzo rispetto al 2020 e soltanto sei hanno subito un calo, cosicché le 18 bottiglie magnum di Masseto hanno ottenuto complessivamente im aumento di quotazione.
Fonte: Milano Finanza.
Vino, frena l’export.
Frena la marcia del vino italiano a inizio 2022 in Nord America e in Asia, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly. Pesa il taglio dei fondi Ocm alla promozione.
Fonte: Sole 24 Ore.
Draghi regala una cassetta di aglianico lucano a Zuckerberg – Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg.
Tra i suoi doni una bottiglia de Il Lascito delle Cantine del Notaio, di Rionero Draghi sceglie l’Aglianico del Vulture per omaggiare mister Facebook, Zuckerberg C’E’ anche una bottiglia di Aglianico del Vulture nella cassetta di vino e olio italiano regalata giovedì dal presidente del Consiglio di ministri, Mario Draghi, al Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e amministratore delegato del colosso del web Meta, che controlla anche altri popolari social network e applicazioni di messaggistica come Istagram e Whatsapp. Affianco a unabottiglia di Riserva di Brunello di Montalcino Biondi Santi(invendita a partire da 115 euro), una di Barolo Boroli Cerequio (sugli 80 euro), e una bottiglia di olio di pregio, il pugliese Gran Cru affiorato Galantino (intorno ai 20 euro), infatti, è comparsa anche una bottiglia di Aglianico del Vulture delle Cantine del Notaio, di Rionero.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
A sostenere Fico arrivano anche le fiere – Fico, accordo con BolognaFiere Sarà un centro congressi gourmet.
Sarà un centro congressi gourmet Il parco tematico stringe una partnership all’insegna della reciprocità che prevede otto eventi nel 2022 e una propria area allestita nei padiglioni fieristici Fico Eataly World, il parco agroalimentare di Bologna, dopo l’operazione di riorganizzazione e investimento che ha cercato di dare nuova veste alla struttura, si prepara a diventare anche un «centro congressi gourmet». È il risultato della joint-venture con il comparto fieristico di via Michelino, grazie alla quale i tanti visitatori delle esposizioni potranno accedere al parco tematico gratis. Ad attenderli, una passeggiata nella tradizione culinaria e agroalimentare italiana, fra aie e vigneti. Si parte quest’anno da un programma di 8 eventi, in partnership con Bologna Fiere, e il menu va dalle esposizioni di cibo e vino a quelle di antiquariato, poi mostre d’arte e altro ancora.
Fonte: Corriere di Bologna.
Crinale aperto, suoni in collina vino e musicisti.
Oggi l’open day dello studio di registrazione musicale Giacomo Toni, Don Antonio e Vince Vallicelli tra gli artisti. Crinale Aperto, suoni in collina: quando il prodotto tipico è la musica. Il laboratorio culturale-studio di registrazione apre le porte al pubblico con un ricco open day di musica dal vivo e incontri per festeggiare la sua prima stagione, prima di andare in villeggiatura per l’estate e dare appuntamento a settembre. Concerti, brindisi e showcase in questo sabato pomeriggio a partire dalle 16. Crinale è un laboratorio culturale sulle colline romagnole, tra Brisighella (Ravenna) e Modigliana (Forlì-Cesena): uno spazio unico nel suo genere, con studio di registrazione annesso, che da gennaio a oggi ha ospitato produzioni originali da tutta Italia, e non solo.
Fonte: Corriere Romagna.
Per i raffinati vini della tenuta del Paguro la cantina ideale è in fondo al mare.
I vini di qualità, si sa, per divenire di pregio, hanno bisogno di affinamenti. Ma la differenza fra una maturazione nell’ambiente “protetto” di una certa cantina o di un’altra, nel nostro caso può essere addirittura “abissale”. Stiamo parlado dei vini della Tenuta del Paguro, etichetta ravennate, i cui prodotti nascono da vigneti di Riolo Terme, nella Vena del Gesso romagnola e una volta creati, per raggiungere l’eccellenza organolettica, sono catapultati dalle colline al mare Adriatico, sommersi per diversi mesi a vari di metri di profondità, nella pancia del relitto di una piattaforma petrolifera — il Paguro per l’appunto — al largo di Ravenna. Di questa singolare avventura enologica, sperimentata con successo ormai da più di un decennio, ne parliamo con l’intraprendente inventore e produttore Gianluca Grilli. Allora Gianluca per avere intrapreso questo tipo di affinamento subacqueo, oltrechè apprezzare il vino, sarà anche un esperto della sua natura.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
C’è la festa del vino.
Festa per gli artigiani del vino emiliano domani e lunedì al Castello di Montecchio dove va in onda la prima edizione di “Fermento Emilia – Salone del vino artigianale, biologico e biodinamico”. Protagonisti circa quaranta vignaioli che nelle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno dato vita a piccole produzioni artigianali e che in questa occasione presentano il loro lavoro in una mostra mercato che, per due giorni, propone assaggi, degustazioni tematiche e masterclass di approfondimento focalizzate a sottolineare il valore del vino emiliano per tipicità e qualità.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Bollicine di montagna al mare.
Un salone così gremito non si vedeva dai tempi del pre-pandemia: ha riscosso un notevole successo, lunedì scorso, l’evento ‘Bollicine in città’, organizzato da Trentodoc negli spazi del Grand Hotel di Rimini. La manifestazione, che prevedeva in degustazione circa 130 etichette – proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento doc – ha richiamato numerosissimi esperti e appassionati, tanto da aver registrato il ‘sold out’ a soli due giorni dal lancio. Era il 1993 quando fu sancito il riconoscimento della denominazione di origine controllata ‘Trento’, la prima in Italia riservata al cosiddetto ‘metodo classico’ di produzione dello spumante. Da allora, l’Istituto Trentodoc è cresciuto sino a riunire 63 case spumantistiche, ognuna delle quali conferisce al metodo classico sfumature diverse.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Brescianini confermato alla guida del Franciacorta.
Sarà presidente per altri tre anni Il cda nomina il nuovo ad: è Simona Luraghi. Alla fine il Consorzio Franciacorta ha trovato la quadra ed ha riconfermato alla presidenza per altri tre anni Silvano Brescianini. L’uomo che ha portato la denominazione a superare il traguardo delle 20 milioni di bottiglie, il sostenitore del biologico e della «qualità assoluta». «C’è ancora molto da fare – ha commentato il presidente dopo la sua nomina indicando quella che sarà la filosofia del suo mandato -, ma la sfida per i prossimi anni ci esorta sempre di più a seguire linee guida condivise all’insegna dell’unione delle passioni». La forza del territorio. Avanti quindi con la crescita (la Docg anche nel primo trimestre ha registrato numeri record per le vendite), e avanti sulla qualità nella convinzione che è meglio vendere bottiglie collocandole sul mercato ad un prezzo migliore.
Fonte, Giornale di Brescia.
Grande successo per Oinoe Vini a New York.
In occasione dello “Spring Gala” i vini della cantina emiliana, gestita dal viadanese Alex Cerioli hanno accompagnato i piatti del famoso chef Massimo Bottura per una serata esclusiva nel centro di Manhattan. Lo scorso 28 aprile la Cantina Oino e di Traversetolo, gestita dal viadanese Alex Cerioli, ha affiancato il Teatro Regio di Parma e le migliori eccellenze del nostro territorio per l’esclusivo Spring Gala “The Best of Parma in New York” presso lo storico Metropolitan Club, nel pieno centro di Manhattan. Un grande successo, che ha visto la partecipazione di 170 ospiti registrando un tutto esaurito e raccogliendo fondi e supporto per la Fondazione e per il Festival Verdi. La serata, volta a presentare il prossimo Festival Verdi e a promuovere la cultura e le migliori espressioni del nostro territorio oltreoceano, ha visto l’esclusiva partecipazione dello Chef Massimo Bottura, titolare di Osteria Francescana, più volte premiato come miglior ristorante al mondo.
Fonte, Voce di Mantova.
Vinitaly chiude con il record d’incidenza di buyer stranieri: 25.000 provenienti da 139 Paesi.
Si è chiusa l’edizione numero 54 di Vinitaly, che registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti ii 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione — legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali — degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, «il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà.
Fonte, Voce di Mantova.
Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera.
Oggi e domani con 64 produttori di vino Wine lovers all’assaggio delle trecento etichette di Nizza è Barbera. Generosa Bar, bevendola ci pare d’esser soli in mare sfidanti una bufera». A dedicare questi versi alla «rossa» piemontese fu Giosuè Carducci, primo italiano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1906. Una citazione che ci fa capire quanto la Barbera, da sempre, sia in grado di coinvolgere intensamente i suoi estimatori, rivelandosi un vino, oltre che poetico, intrigante e gastronomico. A Nizza Monferrato, oggi e domani, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia, torna «Nizza è barbera». Un week end all’insegna dell’enogastronomia, con un ricco programma di iniziative che offrirà la possibilità ai wine lovers di conoscere da più vicino le origini di un vitigno che gode di una grande storia.
Fonte, Stampa Asti.
Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria.
All’Opificio dell’arte nell’ambito della rassegna “Tessere” Con i FreakClown il vino sposa la giocoleria. L’arte della giocolerie e della clownerie incontra il mondo del vino nel primo dei due appuntamenti in compagnia dei FreakClown, inseriti nella rassegna «Tessere — Trame Artistiche Contemporanee», ideata da Opificio dell’arte con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e inserita tra gli spettacoli sostenuti dal bando «Corto Circuito». Il duo, formato da Alessandro Vallin e Stefano Locali, oggi alle 21 al teatro dell’Opificio dell’arte a Biella (ingresso 10 euro) presenterà «Le Sommelier», uno spettacolo in cui gli oggetti tipici della produzione e della degustazione di vini diventano i pro “Bicchieri e bottiglie diventano il loco di due improbabili sommelier” protagonisti di giochi di destrezza, equilibrismo e comicità.
Fonte, Stampa Biella.
Queibanchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum.
Oggi e domani chiude la 44′ edizione Quei banchi d’assaggio diffusi Alba è ancora maxi-enoteca all’ultimo weekend di Vinum. Enoturismo, sostenibilità e design al centro della scena nell’ultimo weekend di Vinum, in partenza stamane in città con la riapertura degli stand diffusi nel centro storico e le tante iniziative che hanno arricchito il programma della 44′ edizione della Fiera nazionale dei vini del Piemonte. Mentre tra piazze e strade I)al convegno sull’enoturismo all’opera di design in piazza Duomo prenderanno il via gli assaggi e si potranno approfondire temi e aspetti legati alvino nelle masterclass e i tour in cantina, la due giorni finale aprirà stamane alle 10,30 a Palazzo mostre e congressi con il convegno «Le prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità».
Fonte: Stampa Cuneo.
I lampi verdolini che rinfrescano il salentino Angiò.
Era all’incirca la fine del 1.200 quando Carlo d’Angiò fece importare da Cava de’ Tirreni verso Manfredonia 16 mila piante di Flano. È quasi certo però che tale varietà fosse già abbastanza diffusa anche in precedenza in regione con il nome di Latino. La sua diffusione crebbe in tutte le aree viticole della Puglia fino all’avvento della Fillossera che, che arrivò a Santeramo ne11899. La catastrofe fillosserica decretò la quasi scomparsa di questo vitigno sia in Puglia ma anche in Campania. Furono molti i vitigni che scomparvero dopo la ricostruzione dei vigneti, Negro Dolce, Zapponara nera, Lagrima, Verdone nero, Zagarese, fra le uve rosse, sono nomi che ricorrono solo nei testi storici e nelle ricerche specialistiche del tempo.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Vini «varietali», chiesta dai produttori locali una deroga per il comune di Torremaggiore.
«Dateci la possibilità di poter produrre più di 300 quintali di uva da vino, altrimenti rischiamo di non coprire neppure i costi di produzione». In vista della prossima vendemmia 2022, i produttori locali di uva da vino comune restano col fiato sospeso nell’attesa di sapere se il Ministero delle politiche agricole deciderà di inserire anche il Comune di Torremaggiore fra quelli che potranno beneficiare della deroga che autorizza il superamento del limite massimo di 300 quintali per ettaro per la produzione di uva da “vini varietali”, ovvero i cosiddetti vini comuni (non Doc o Igp); deroga che consente di arrivare a quota 400 quintali. Al momento, infatti, fra i Comuni pugliesi che hanno ottenuto la deroga, con decreto del 21 dicembre 2021 del Ministero delle politiche agricole, non c’è Torremaggiore per il quale, di recente, si era espressa anche la Confederazione italiana agricoltori della Puglia.
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Vigneto Italia: la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino.
Con circa 8 milioni di quintali, pari a oltre i150% del totale regionale (dati Istat 2021), la provincia di Foggia è leader nella produzione di uva da vino. Un primato importante in una regione, la Puglia, che incide per il 13% sul vigneto Italia e per il 18% sulla produzione vino. «La Puglia del vino ha intrapreso da diversi anni un percorso di valorizzazione qualitativa i cui risultati non si sono fatti attendere, sia sul mercato internazionale che italiano. Negli ultimi cinque anni – ha affermato Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma – l’export di vino pugliese è cresciuto a valori del 46% contro una media di quello nazionale del 26%. Anche nella Gdo italiana, le vendite dei vini fermi regionali sono cresciute del 21% rispetto ad un trend complessivo del 9%”. Una Puglia che ha spiccato il volo grazie ad un percorso di crescita che ha visto le realtà produttive investire in professionalità e innovazione. «La Puglia vitivinicola negli ultimi 30 anni – ha affermato Massimo Tripaldi, Presidente di La produzione pugliese incide per il 13% su quella nazionale.
Fonte: L’Attacco.
Vinitaly e Decanter premiano Siddìira.
Riconoscimenti per Bàcco e Bèru Vinitaly e Decanter premiano Siddùra. Dino Dini è l’enologo della Cantina Siddùra di Luogosa nto Siddùra trionfa al Vinitaly: Bácco 2020 (93 punti) è i1 miglior Carignano per la guida 5StarWines. Con il nuovo rosso (edizione limitata, 4mila bottiglie), la cantina di Luogosanto completa la gamma dei vini figli dei grandi vitigni della Sardegna. Le uve Carignano arrivano da piccoli conferitori del Sulcis selezionati da Siddùra perla qualità, vigne di oltre 4o anni coltivate a piede franco nella baia di Porto Pino. Oltre Bàcco, altritrevini sono entrati nella guida del Vinitaly grazie a punteggi pari ai go punti: il Cannonau Doc Erema, il Cannonau Riserva Fòla e il blend di Cabernet Sauvignon e Sangiovese Tiros. Altro motivo di soddisfazione arriva da Bèru, Vermentino di Gallura Docg, tra i i2migliori vini d’Italia nella classifica del Decanter.
Fonte: Unione Sarda.
Sulle pendici del Piazzale la prima vigna urbana con le varietà in estinzione.
Entrerà nella Urban Vineyard Association Le bottiglie all’asta per beneficenza di Giuseppe Calabrese La prima vendemmia è prevista a settembre 2025. Da quelle uve saranno ricavate circa mille bottiglie da vendere sul mercato internazionale tramite aste con f1nalità benefiche. Benvenuti nella prima vigna urbana di Firenze, arrampicata su un terreno in pendenza proprio accanto al piazzale Michelangelo (anche la vigna si chiama Michelangelo…), nella proprietà di Maria Fittipaldi Menarini, che con le quattro figlie gestisce l’azienda vinicola Donne Fittipaldi a Bolgheri. «Questa vigna rappresenta anche la mia infanzia – ricorda Maria – quando i primi di settembre, di ritorno dalla villeggiatura, mi piaceva cogliere gli acini e anche alcuni grappoli di uva per la tavola. In qualche modo voglio dare un segno e un senso di continuità a questa casa». Era stato suo padre ad acquistarla, e ora lei ha deciso di ridare vita a questo pezzo di terra.
Fonte: Repubblica Firenze.
Parco del Delta al Vinitaly con eventi e degustazioni.
Il presidente Gasparini: «Ci siamo fatti conoscere e apprezzare dai compratori». Il Delta del Po era presente, a Verona all’edizione 54 di “Vinitaly”. La manifestazione, dopo il periodo di pandemia che ne ha causato un arresto, ha raggiunto importanti traguardi. Vinitaly ha chiuso, infatti, con un record storico di incidenza di buyer stranieri (28%) e con un’alta affluenza di operatori del settore che hanno visitato la fiera (88 mila). Un risultato che deve tener conto della fortissima contrazione legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. per cui si calcolano in totale circa 5.000 mancati arrivi. Il Parco del Delta del Po è stato parte attiva degli eventi e delle degustazioni proposti nei 4 giorni di fiera.
Fonte: Gazzettino Rovigo.
Il Prosecco Docg e il coast-to-coast negli Stati Uniti.
L’IDEA VALOOBBIADENE, 25 giorni,14 città, 4732 miglia su una Stelvio Quadrifoglio Alfa Romeo: ecco il coast-to-coast negli Stati Uniti di Gianluca Bisol per raccontare il Prosecco Superiore. L’obiettivo è aprire un nuovo segmento di mercato per il Prosecco Docg. Oggi negli USA le coste bevono bollicine superiori e conoscono la differenza tra i consorzi. Ma 11 cuore dell’America ha ancora ampio margine di crescita nei consumi di Prosecco Docg. Così Bisol è uno tra i primi a ripartire con un itinerario che attraversa letteralmente gli USA. ll coast-to-coast di Biso11542 è partito da Boston il 26 aprile ed è proseguito a New York, Washington DC, Raleigh, Charleston: ha fatto tappa a Miami e continuerà a Tampa, Destin, New Orleans, Houston, Dallas, Phoenix, Las Vegas, concludendosi a Los Angeles il 19 maggio. Gianluca Bisol si mette in viaggio per raccontare i valori della viticoltura eroica.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Arte e cultura. Il Veneto nel calice.
Un Intero fine settimana per degustare i 300 vini delle cantine selezionate nella guida Vinetia.it e per scoprire gli angoli più belli di Treviso: è Vinetia Tasting – II Veneto nel calice (www.vinetia-tasting.it), l’evento di AIS Veneto in programma sabato 14 e domenica 15 maggio nel centro storico del capoluogo della Marca. II primo appuntamento sarà la consegna del premio ai vincitori della prima edizione del Memorial Dino Marchi, in programma il sabato alle ore 10 nel Salone di Palazzo dei Trecento. II riconoscimento, dedicato al Presidente di AIS Veneto scomparso nel 2014, è nato con l’obiettivo di valorizzare le competenze di giovani talenti della narrativa, per diffondere la cultura del vino e del cibo attraverso la proposta di spazi di attrazione turistica nel territorio veneto. Alle 15, invece, si potrà osservare la città con altri occhi, grazie alla visita guidata alla città di Treviso e ai suoi tesori.
Fonte: Giorno Milano Metropoli.
Loredan Wine Club dal Montello alla Serenissima.
Andare oltre il proprio sguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini voluto dall’omonima cantina di Venegazzù fondata da Pietro Loredan, discendente del doge Leonardo. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione del progetto dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a servizi esclusivi, come acquistare vini in edizioni limitate.
Fonte: Tribuna Treviso.
Ruggero si dimette da ad cantina Siddùra, “nessuno screzio”.
Massimo Ruggero dice addio a Siddùra. Dopo 14 anni di lavoro e impegno si dimette da amministratore delegato dell’azienda vitivinicola di Luogosanto, in Gallura. Una realtà costellata di premi e riconoscimenti in campo internazionale. “Nessuno screzio, ma solo la necessità di guardare oltre – dice all’ANSA l’ormai ex ad – Siddùra è stata una madre, un padre, sono cresciuto professionalmente e umanamente. Sono andato via in amicizia e portando con me un bel ricordo delle persone con cui ho lavorato e che ho incontrato in questo mio felice percorso”. Così come anche dei profumi e sentori dei pluripremiati vini della cantina. “Il giorno che ho lasciato l’azienda ho bevuto il Maìa, per salutare il mio voltare pagina, trovare nuovi stimoli e inseguire nuovi sogni – racconta
Fonte: ANSA.
Vino: Chianti, ok Toscana a proposta modifica disciplinare.
Parere favorevole della Regione Toscana per la modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita Chianti. La delibera di approvazione, avanzata alla Giunta regionale dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, riguarda l’intero articolato del disciplinare di produzione della denominazione Chianti, che è la più vasta denominazione di origine nel panorama vitivinicolo toscano. “Le modifiche proposte dal Consorzio Vino Chianti che ne tutela la denominazione – afferma Saccardi – sono rivolte anche a inserire nuove tipologie di prodotto, come il vino Chianti con la specificazione della sottozona ‘Terre di Vinci’.
Fonte: ANSA.it.
‘Vino: Uiv-Vinitaly, export +3,7% ma la Francia fa di più.
Rallenta la corsa del vino italiano nei principali Paesi del Nord America (Usa e Canada) e dell’Asia (Cina e Giappone). Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nei primi 3 mesi del 2022, l’Italia segna il passo sia rispetto alla media import globale, sia nei confronti dei principali competitor: infatti, nei quattro Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al 3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. Un risultato che sconta un pesante segno negativo in Asia (-15,9%, contro una media generale a -5,6% e la Francia a -0,6%) e una performance sottotono in Nord America (+6,9%), in considerazione dei risultati dei competitor (+11,9% della Francia e +10% da mondo) e del regime di lockdown nel pari periodo 2021.
Fonte: ANSA.
La sostenibilità del vino passa anche dalla bottiglia: crescono le sperimentazioni sulla plastica Pe.
Dopo Naked Wines e Accolade Wines, anche Château Galoupet (Lvmh) sperimenta la bottiglia 100% riciclata e piatta di Packmama. La sostenibilità è un mantra, l’innovazione una scelta. A mettere insieme le due cose, stavolta sul fronte delle bottiglie del vino, è Château Galoupet, Cru Classé de Provence con 69 ettari di vigneti affacciati sulla Costa Azzura, fondato nel 1792 e dal 2019 sotto l’egida del colosso del lusso Lvmh, che ha lanciato il suo rosè Nomade in una nuova bottiglia piatta e realizzata in plastica Pet riciclata al 100%, prodotta da Packmama, che ha già collaborato con realtà importanti come Naked Wine o Accolade Wines per alcune linee di vini. Una bottiglia che, oltre a risparmiare molto spazio, pesa appena 63 grammi e, spiega Chateau Galoupet, pesa dieci volte di meno di una bottiglia standard di quelle che vengono utilizzate per i rosè di Provenza.
Fonte: WineNews.
Vino: “Bordeaux en primeurs” per la seconda volta in Italia.
Verona torna ad essere per un giorno la “Place de Bordeaux” per la degustazione en-primeur dei grandi vini rossi d’Oltralpe, un centinaio di prestigiose etichette di Crus et Domaines de France. Ieri, è approdato per la seconda volta in Italia, grazie al marchio di Famille Helfrich, l’evento “Bordeaux en primeurs” che ogni primavera anima i più grandi châteaux della città francese che aprono le loro porte ad acquirenti, importatori, rivenditori ed altri esperti del mondo del vino per far degustare i campioni dell’ultima annata, estratti direttamente dalle barrique. Presso Villa Ca’ Vendri, alle porte di Verona, esperti, critici e addetti ai lavori hanno potuto degustare una panoramica, per un totale di oltre 100 etichette, dei più vocati terroir: dal Grand Cru Saint-Emilion a Pomerol; da Haut-Médoc a Sauterns e ancora Margaux, Moulis, Saint-Julien, Pauillac, Saint Estèphe e Pessac Leognan. Tra gli Châteaux più prestigiosi in degustazione vi erano, solo per citarne alcuni: Pape Clement Pessac Leognan, Branaire Ducru Saint Julien, Chasse Spleen Moulis, Cos Labory Pauillac, Clos Haut Peyraguey Sauternes.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Riccardo Cotarella, il vino e oltre: la visione di un grande enologo.
A lui che certamente ha contribuito a fare la storia del vino in Italia abbiamo chiesto com’è cambiato il mondo enologico negli anni: Riccardo Cotarella ci racconta il suo punto di vista. Tre generazioni e una visione articolata le cui radici, salde nel mondo del vino, si diramano in diverse direzioni: al centro di tutto le persone, le loro potenzialità e i loro intrecci. Questo (e tanto altro che abbiamo raccontato anche in un recente articolo su Vinitaly) è Famiglia Cotarella, universo multiforme che si snoda attorno all’attività di Dominga, Marta ed Enrica Cotarella e comprende i marchi Falesco per i vini della tradizione, Cotarella per l’alto di gamma, la scuola di alta formazione di sala Intrecci e Liason per la distribuzione degli Champagne Alexandre Filaine e Vilmart e del vino Per Papà dell’Azienda Castello di Cigognola.
Fonte: Reporter Gourmet.
Vino: Edoardo Freddi International, 2021 si chiude con fatturato gestito di 65 mln euro.
Con 10 anni di storia alle spalle, la Edoardo Freddi International, prima azienda italiana di export management del settore vino, continua a crescere. Un trend positivo costante che non si arresta dal 2012, anno di nascita dell’azienda, ha portato a chiudere il 2021 con 65 milioni di euro di fatturato, per quanto concerne il gestito presso le aziende rappresentate, in crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Un vero e proprio ‘acceleratore di business’, che conta 28 milioni di bottiglie commercializzate e 40 cantine in partnership, rappresentate in esclusiva e acquisite in 5 anni di attività, tra cui San Leonardo, Marchesi di Barolo, San Michele Appiano, Tunella, Montevetrano, Capichera, Codice Citra, Broglia e Michele Satta.
Fonte: Il Tempoi.
Frena (ma cresce lentamente) il vino italiano in Usa e Canada, crolla l’export in Cina e Giappone.
Il primo trimestre 2022 analizzato dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv) e Vinitaly, su dati doganali. Italia peggio di mercato e competitor. Dopo l’euforia, forse eccessiva, per i record del vino italiano all’export nel 2021 (ad oltre 7 miliardi di euro), ed una partenza, a gennaio 2022, sulla stessa falsa riga (+22% sullo stesso periodo del 2021, dati Istat analizzati da WineNews), in uno scenario complesso come non mai, tra le conseguenze della guerra ed il caro materie prime e trasporti a livello globale, e le nuove misure anti Covid in Cina, è arrivata la frenata prevista da tanti, ed in particolare in mercati “pesanti” come Usa e Canada, ma anche in altri come Cina e Giappone. Beninteso: il dato complessivo è ancora positivo, ma il vino del Belpaese cresce molto meno di prima, e meno dei competitori. Nei 4 Paesi la crescita tendenziale tricolore in valore si ferma al +3,7%, con la Francia che registra un incremento quasi doppio e una media da mondo a +5,3%. A dirlo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), guidata da qualche giorno da Lamberto Frescobaldi, e Vinitaly (www.osservatoriodelvino.it), che ha elaborato i dati doganali sull’import di vino nel primo trimestre 2022.
Fonte: WineNews.
Vinitaly, gran finale e pagellone: cosa funziona e cosa no nel mondo del vino italiano.
Dopo due anni di stretta pandemica la fiera della produzione enologica è rifiorita in grande stile. Tutto bene, ad evento terminato? Quasi. I voti. Abbiamo già commentato qui i principali eventi dell’edizione 2022 di Vinitaly, arrivata dopo due anni di stretta pandemica. Ora andiamo più a fondo e passiamo ai raggi x i dettagli del grande evento del vino, con tanto di pagelle. L’edizione di quest’anno registra la fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone. Il peso della guerra in Ucraina si scarica sul vino italiano con l’assenza dei buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi. Ciò nonostante, Vinitaly registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). In chiave nazionale, da segnalare un bilanciamento delle presenze del Centro-Sud – in rialzo – rispetto a quelle del Nord. “Il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Sicilia: Torna Teruar, la fiera del vino etico.
A Scicli, in provincia di Ragusa, si terrà Teruar, la fiera dei vini naturali e etici, il 15 e il 16 maggio 2022. Vini etici, vini artigianali, vini di terroir: sono solo alcuni dei modi che possiamo utilizzare per definire quelli che più notoriamente chiamiamo vini naturali, ossia quei prodotti vitivinicoli frutto di un approccio che, in vigna, cerca di assecondare quanto più la natura della pianta della vite mentre in cantina, di accompagnare con il minimo intervento possibile il processo di fermentazione dell’uva. Insomma, quello alla vinificazione naturale è un approccio che vuole essere sostenibile e rispettoso ma sempre con piena consapevolezza: lo studio, anche scientifico, oltre che esperienziale, della vite e delle fermentazioni nel mondo dei vini naturali risulta fondamentale come non mai, proprio perché, impegnandosi in un controllo ridotto al minimo indispensabile, necessita di una cultura ampia e scrupolosa.
Fonte: Agrodolce.
STAMPA ESTERA
Enough Bordeaux bashing – 2021 produced some brilliant whites.
Last year was a bit of a shock for France’s vignerons. After a decade of increasingly warm summers, ripe grapes and full-bodied wines, nature tested them to the hilt and finally delivered a crop that struggled to ripen, even though — thanks to frost and the ravages of downy mildew — it was far from generous. It will be fascinating to see the effect of a cool, grey summer on the more ethereal wines of Burgundy. But I’ve just come back from Bordeaux, where I was tasting embryonic 2021s (quite a significant proportion of the claccrd growths) as part of the annual en primeur campaign. I can report that habitual buyers of red bordeaux are in for a shock too. Gone is the opulence of the reds made in 2018, 2019 and 2020 when alcohols as high as 15 per cent were not uncommon. These 2021s are more likely to be 12 to 13 per cent alcohol and, in many cases, had to be helped even to this level by the addition of fermentable sugar to the fermentation vat, a historic practice called chaptalisation that was widely deployed for the first time since 199 There certainly wasn’t any need to add acid, the common recourse of winemakers in hotter parts of the world. The grapes had quite enough of that, thanks to the cool, damp summer in Bordeaux. And the result? Red wines that are very much lighter and tarter than we have become accustomed to. As Danish wine writer Peter Winding put it to me, the wines are “nice and old-fashioned but helped by better techniques”. I should point out that Winding is a contemporary of mine.
Fonte: Financial Times.
Dijon. Nouvelle gastropole.
JOUR J POUR LA CAPITALE BOURGUIGNONNE: SA CITÉ INTERNATIONALE DE LA GASTRONOMIE ET DU VIN A ENFIN OUVERT SES PORTES, CE VENDREDI. LE PARI SEMBLE RÉUSSI. L’enjeu est de taille. Six hectares et demi au coeur de la ville, en lieu et place de l’hôtel-Dieu, et quelque 250 millions d’euros ont été mobilisés pour ce projet pantagruélique. Du esté des édiles, la fébrilité d’un grand oral se fait sentir. Car, c’est dit, ici, on va déguster. Pas question de se contenter de propos de table et de nourritures virtuelles. Ta leçon de Lyon – cité aînée qui, à peine démoulée fin 2019, est retombée comme un soufflet – a été retenue. Renversement du célèbre adage de Claude Lévi-Strauss: il ne suffit pas qu’un aliment soit bon à penser, encore faut-il qu’il soit bon à manger. Evidence et bon sens, ce tiers lieu ne fait donc pasque dans la scénographie d’expos ludo, vino et gastro éducatives, au demeurant fort bien ficelées. Comptoir à grignoter et Table des Climats d’Éric Pras, le 3-étoiles de l’étape, cantine « expérientielle » avec show culinaire et brasero sur le toit, cave à déguster et allées à ciel ouvert de commerces de bouche ès qualités ont droit de cité. De ce côtélà, pari gagné. Si le repas gastronomique des Français, patrimoine immatériel de l’humanité, est bien k réacteur du projet, il ne manque pas de chair. Et aucun ingrédient n’a été négligé pour faire prendre la mayonnaise dijonnaise. Il faut dire que ça fait dix ans que ça mitonne entre acteurs publics et privés. À l’origine: le cl’ ssr•ment par l’Unesco, en 2010, de nos agapes franchouillardes. Cocorico, dans l’euphorie, un appel à projet est lancé, sous hospices étatiques, pour créer une «cité internationale de la gastronomie». De quoi aiguiser l’appétit de celle des ducs de Bourgogne.
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 6 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Il Belpoggio di Enrico dieci anni di Brunello con cuore Veneto.
Lo sbarco (riuscito) dei Martellozzo in Toscana Quando è arrivato a Montalcino, nel 2o05, ha scoperto di essere l’unico produttore veneto a investire sul Brunello. «Non è stato semplice», racconta oggi Enrico Martellozzo (nell’illustrazione qui sotto), patron della Bellussi, storica azienda del Prosecco Superiore di Valdobbiadene, «mi sono portato tutto da casa, compreso l’enologo, Francesco Adami». A forza di correre in auto tra le colline del Prosecco e quelle del Sangiovese grosso, Martellozzo è stato fermato da un infarto. L’ha superato ed è di nuovo in pista. Altri vignaioli corregionali l’hanno seguito acquistando cantine nella Brunelloland, ma Enrico Martellozzo è l’unico nel gruppo del Consorzio di Montalcino che assegna le stelle all’annata.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Si scrive Primitivo, si legge Gioia del Colle.
LA STORIA SI INTRECCIA CON IL VITIGNO HOMONIMO», 35 ANNI FA IL PRIMO IMBOTTIGLIAMENTO. .«altra» bacca rossa (insieme a Manduria) simbolo della Puglia. Due milioni di bottiglie prodotte ogni anno. Gioia del Colle, l’altro Primitivo. Che poi, detto così, è pure una mezza ingiustizia: perché fu proprio a Gioia (provincia di Bari, sulle propaggini delle Murge, al confine col tarantino) che (ri)cominciò la storia del Primitivo. Una storia che vale la pena di raccontare. LA STORIA -Siamo al fine del `700 (XVIII secolo, a scanso di equivoci), quando il primicerio Filippo Indellicati (il primicerio è una dignità ecclesiastica minore, sottoposta a quella dell’arcidiacono), proprietario in agro di Gioia di una vigna «mista», come era usanza assai diffusa, selezionò alcuni vitigni a bacca rossa che presentavano una maturazione precoce, e che, anche per questo, erano meno esposti a malattie e muffe.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Una lunga lista di etichette raccontano un territorio.
l rossi delle cantine (storiche e non) continuano a conquistare fette di mercato. l riconoscimenti e i premi • Di seguito una rassegna di alcune delle principali etichette del Primitivo di Gioia del Colle: Polvanera (Gioia), DICIASSETTE. 11 nome dice tutto: quasi 17° d’alcool svolto (16,5°). Rosso porpora con riflessi di rubino. Al naso spiccano i frutti di bosco e la prugna, la rosa, la liquirizia e note minerali, di grafite. Al gusto è elegante, austero, “nervoso” e pieno, di buona acidità con tannini levigati; lunghissimo finale in cui ritornano i frutti di bosco, la liquirizia, le note minerali. Vino da tutto pasto, si esalta con arrosti importanti, selvaggina di piuma e di pelo, brasati e grandi formaggi. Chiaromonte (Gioia).
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Dom Ruinan 2010 Il piccolo principe che diventerà un re.
Assaggio in anteprima della grande cuvée della maison più antica della Champagne. Lo chef de cave Pana’iotis ci guida alla scoperta di un’annata promettente? Fa sempre un privilegio assistere alla nascita di un vino. Lo è ancora di più quando ti accorgi già mettendo il naso nel bicchiere che ti trovi davanti a un giovanissimo principe destinato a diventare re. Ho assaggiato in anteprima il Dom Ruinart 2010, la cuvée che rappresenta la vetta produttiva della più antica maison della Champagne (il marchio reca la data del 1729) e quella che vanta probabilmente le più magnificenti crayères, le cattedrali di gesso sotterranee tipiche della Champagne che l’Unesco ha classificato partimonio dell’umanità e nelle quali i vini riposano e dove, durante le guerre del Novecento, i civili trovarono riparo e salvezza.
Fonte: Giornale.
La vite è una cosa meravigliosa – Le Bastìe, capolavoro di Tomasella.
A cavallo di due regioni con il vino nel dna, la doc Friuli e la doc Prosecco, Tenuta Tomasella è un’azienda di confine, che vanta circa cinquanta ettari di vigneti nei quali coltiva uve di qualità con grande rispetto della materia prima e l’ambizione di raccontare la tradizione e la bellezza di due territori unici. Con un occhio alla sostenibilità, che viene perseguita non soltanto in vigna ama anche con l’adesione al progetto «Saving Bees», che si propone di salvaguardare l’esistenza delle api in quanti sentinelle della sanità di un ecosistema. E veniamo al bicchiere. Tenuta Toma Le Bastle, capolavoro di Tomasella sella produce varie linee: nei classici ci sono alcuni mono varietali iconici delle due regioni; la linea delle bollicine propone alcune etichette di Prosecco e il Rigole Brut da uve Pinot Bianco; un posto a parte merita il metodo classico Cuvée 38 da uve Pinot Bianco, Pinot Nero e Chardonnay, croccante e sapido.
Fonte: Giornale.
Giornata del vino, De Sanctis a Procida.
L’Istituto Agrario ` Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais – Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR. La Scuola Enologica irpina rappresenterà il territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 – 2024. La manifestazione si terrà domani, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata – Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura 2022.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Fermento Emilia con 40 vignaioli.
Domenica e lunedì tanti incontri e degustazioni Fermento Emilia con 40 vignaioli. Sono ancora in vendita i biglietti per l’evento vitivinicolo «Fermento Emilia» che porterà a Montecchio Emilia domenica e lunedì oltre quaranta vignaioli a raccontarsi attraverso le loro produzioni etiche in una mostra mercato che per due giorni offrirà approfondimenti, dibattiti e degustazioni. Presso il Castello di Montecchio, si terrà dunque la prima edizione di questo salone del vino artigianale, biologico e biodinamico, con aziende provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza che grazie alle loro produzioni artigianali si presenteranno in una mostra mercato.
Fonte: Gazzetta di Parma Weekend.
II Lambrusco secondo Vania Valentini.
II percorso di Vania Valentini lascia intuire una grande passione: sommelier Ais, un master sul vino ad Alma, concorsi, guide, collaborazioni con autorevoli testate e prestigiosi istituti di formazione, fino a quando Alberto Lupetti, ideatore della guida Grandi Champagne, tra i più importanti esperti di champagne al mondo, l’ha voluta accanto a sé come vice-curatrice della guida Grandi Champagne, una pubblicazione unica nel suo genere, considerata dagli appassionati di bollicine francesi un testo miliare. «Un progetto editoriale decisamente affascinante ma molto articolato, a cui collaboro dal 2015 – conferma Vania Valentini. Tanto lavoro e tanti chilometri, soprattutto in Francia, per valutare i produttori vecchi e nuovi, coordinare gli assaggi, i membri del panel, redigere le schede. Una mole di lavoro che ci ha portato ad assaggiare oltre 600 champagne, per recensire 120 produttori e oltre 490 champagne, dando sempre più attenzione ai vignerons, che si dividono lo spazio con le grandi Maison, sempre affidabili e ineccepibili».
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione.
Cantine Morio”: alle 20 l’evento organizzato dalla delegata Debora Piscopo Sei tipi di Marsala presentati ai soci Fisar Civitavecchia: al San Giorgio una serata dedicata alla degustazione Sei tipi di Marsala, da poco lanciati al Vinitaly, presentati a veri intenditori dal palato raffinato. Evento esclusivo questa sera all’hotel San Giorgio, organizzato dalla Fisar grazie al preziosissimo impegno delegata Debora Piscopo, sempre in prima linea per quanto riguarda simili iniziative, supportata dal socio di delegazione Fabio Nicolosi. Alle 20, nell’ambito della rassegna “Incontro con il produttore – cantine Florio”, Tommaso Maggio (enologo cantine Florio), Roberto Magnisi (direttore cantine Duca di Salaparuta Florio), Piero Mura (wine ambassador Centro Italia), Fabio Nicolosi (area manager Centro Italia) e Debora Piscopo (delegata Fisar Civitavecchia e Costa Etrusco-Romana) degusteranno un Marsala Vergine Riserva 2008, un Marsala Vergine Riserva 2003, un Marsala Secco Superiore 2016 e poi ancora un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2015, un Marsala Semisecco Superiore Riserva 2007 e un Marsala Dolce Superiore 2017.
Fonte: Provincia di Civitavecchia
Vino, salumi e… zafferano: è il Distretto della Collina.
È nato ufficialmente il Distretto agroalimentare della Collina di San Colombano al Lambro, le imprese locali fanno rete per intercettare finanziamenti, fare sistema ed economia, intercettare nuove occasioni commerciali, valorizzare la collina e creare valore e sviluppo per il territorio. Sono 23 le attività che hanno firmato l’adesione davanti al notaio nella sala del consiglio del Comune di San Colombano mercoledì sera, presenti l’assessore all’agricoltura del Comune banino Alessandro Granata e il consigliere delegato alle attività produttive Paolo Polenghi. Altre 4 o 5, non presenti mercoledì, entreranno nei prossimi giorni. Ci sono quasi tutte le cantine vitivinicole banine, agricoltori di pianura, il salumificio Bertoletti di Graffignana, la Cascina Cortesa di Graffignana, l’albergo ristorante San Rocco di Sant’Angelo, Le Terme delle Saline di Miradolo, piccoli produttori di nicchia, ristoranti e bed e breakfast.
Fonte: Cittadino di Lodi.
APPUNTAMENTO Argegno DiVino per gli appassionati.
Degustazione Eno Gastronomica domani, sabato 7 maggio, dalle l l alle 19 denominata Argegno DiVino. Lungo il Telo, spiegano gli organizzatori, ci saranno prodotti nazionali e del territorio da degustare accompagnati da una scelta di circa 100 etichette delle migliori cantine italiane. Ingresso 40 euro a persona, a ogni partecipante sarà offerto un bicchiere da degustazione personalizzata Ci sarà anche la ponssibilità di seguire le lezioni di un masterclass di degustazione nella cantina del ristorante La Posteri a locale che cura l’organizzazione con Bistrò Argegno.
Fonte: Provincia Como.
Le aree viticole Unesco a confronto con Vinum.
Nel palazzo Mostre e congressi, i delegati anche da Cinque terre e colline del Prosecco L’auditorium del palazzo Mostre e congressi ospiterà, sabato 7 maggio alle 10.3o, il convegno “Prospettive dell’enoturismo tra innovazione, tutela e sostenibilità”: l’incontro dedicato alla sostenibilità nella logistica del vino, organizzato da ente Fiera del tartufo e consorzio di tutela di Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani in collaborazione con Coldiretti. Verrà presentato il progetto Ecolog, già esposto al Vinitaly di Verona e nato dall’iniziativa del consorzio per evitare il passaggio dei tir dei corrieri vinicoli sulle colline Unesco.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Fiera del vino: gli ultimi incontri.
L’ultimo fine settimana di Vinum è ormai alle porte: fra sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.3o alle 20, in città si potranno degustare_ più dl settecento etichette raccolte da tutto il Piemonte, in cinque zone del centro. Su www. vinumalba.com è in vendita, a trenta euro, un blocchetto da diciassette tagliandi per altrettante degustazioni, un calice e gli sconti per i musei albesi; alle casse saranno disponibili carnet per otto e quattro degustazioni. ll giro di assaggi può iniziare dal palazzo Mostre e congressi con le Docg Barolo, Barbaresco, Diano d’Alba e Dogliani e le Doc Barbera d’Alba, Langhe Freisa, Langhe Nebbiolo e Verduno Pelaverga. L’edificio ospita anche la mostra fotografica sui paesaggi vitivinicoli Unesco. Di fronte, piazza Bubbio è il quartier generale dei blanchi a denominazione Langhe: Ameis, Bianco, Chardonnay, Favorita, Nascetta e Sauvignon.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Il “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly.
L’istituto agrario Penna si aggiudica il premio nazionale per l’etichetta più bella d’Italia II “primo giorno di scuola” vince al Vinitaly Si è svolta martedì 13 aprile la premiazione del sesto concorso enologico degli istituti agrari d’Italia, premiazione che ha visto l’istituto Penna di Asti aggiudicarsi il premio per l’etichetta più originale. Abbiamo incontrato Renato Parisio, preside dell’istituto Penna, per farci raccontare il concorso e per conoscere l’azienda vinicola della scuola: Come si è svolta la partecipazione al concorso? “Nell’ambito del Vinitaly, tutti gli anni, viene organizzato un concorso tra gli istituti agrari che producono vino, in collaborazione con ministero dell’agricoltura, il ministero dell’istruzione e il Centro di Ricerca per l’Enologia.
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il 14 e il 15 maggio l’evento di Ais Asti “Abaccabianca 2022” I bianchi piemontesi in scena a Vignale. “Abaccabianca’ torna i114 e il 15 maggio. L’evento itinerante, ideato e organizzato dai sommelier di Ais Asti, quest’anno sarà ospitato a Palazzo Callon. In degustazione 180 etichette divini e vermouth: dal Gavi al limorasso, dall’Alta Langa al Moscato d’Asti, dall’Erbaluce all’Arneis fino ai vitigni antichi e rari come il Baratuciat e il Caricalasino. La manifestazione torna a Vignale Monferrato dopo due anni di pausa forzata. Due giorni dalle 11 alle 19, dove appassionati, cultori e professionisti del settore enologico potranno degustare ai banchi d’assaggio: «Abbiamo sempre voluto alzare il livello e il nostro lavoro non si è fermato neanche in questi due anni — spiega Paolo Poncino, delegato di Ais Asti che si occupa dell’organizzazione.
Fonte, Monferrato.
Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista.
Rapporto Mancano ancora gli americani Enoturismo: siamo in ripresa. Identikit su chi acquista. Atzeni anticipa il XVIII Rapporto, presentato da Città del Vino, Donne del Vino e Puglia e che noi leggiamo grazie a 0IV , l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin di Parigi Non sembrano così lontani, ci dicono in sintesi queste fonti, i tempi in cui il circuito enoturistico italiano tornerà a contare 14 milioni di visite e un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro annui In breve ci soffermiamo solo, cogliendole letteralmente, sulle clientele degli enoturisti e sulle loro spese e poi sulla distribuzione e classifica regionale. L’identikit aggiornato dell’enoturista è quello di un giovane sotto i 35 anni (60%), in prevalenza cittadino (75%), con un alto livello di istruzione (95%) e un reddito superiore alle medie (84%). Ama le esperienze dirette, unisce il vino alle risorse del territorio (79%), è digital (77%), sceglie l’aria aperta (73%), i tempi brevi (71%) ed è un turista di prossimità (67%).
Fonte, Monferrato.
Una Strada del Vino’ assegnata all’anello che parte da Cantalupo.
Anche la Val Borbera avrà la sua ‘Strada del Vino’ e la sua intitolazione e la sintesi della storia della sua valle e della sua tenacia nel volere emergere e imporsi come terra di vino e turismo, di enogastronomia e cultura naturalistica. A metà maggio al Castello di Grinzane, verrà assegnata alla strada che in anello parte da Cantalupo Ligure, sale a Costa Merlassino e poi ritorna al paese. fin anello di qualche chilometro dove si trovano i vigneti di ben quattro aziende agricole che in tempi e modi diversi hanno impiantato quel l’imorasso che è un poi il simbolo della valle assieme al Montebore. Su colline intorno ai 450/500 metri di altezza le aziende agricole ‘Battilana di Gianluigi Mignacco, ‘Ezio Poggio:’Roberto Grattone’ e ‘Terra Andi’ di Stefano Marchesotti hanno impiantato i loro vigneti, quelli che hanno permesso a quel territorio di porsi all’attenzione della candidatura di ‘Strade del Vino’ che dopo una gestazione lunga qualche anno causa pandemia ha avuto un buon fine.
Fonte: Panorama di Novi.
Tutto pronto per il ritorno di “Nizza è Barbera”.
Torna “Nizza è Barbera”, l’atteso appuntamento che, dopo due anni di stop, propone un programma rinnovato, con 64 produttori e oltre 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti Docg e Nizza Docg. Il sipario si apre sabato 7 mattina, presso il Foro Boario, con il Barbera Forum, mentre a Palazzo Crova, sarà possibile visitare il Museo del Gusto e la Galleria “Art `900”. È inoltre prevista una notte bianca con Wine Point in piazza Garibaldi, via Pio Corsi e piazza XX Settembre. Domenica 8, invece, biciclettata nelle vigne del Nizza, raduno automobilistico di Ferrari e arrivo del treno storico di Langhe, Monferrato e Roero. Alle 17, infine, nell’ex chiesa SS. Trinità, si terrà una Masterclass di sei macro aree del Nizza Docg con sei diversi produttori, degustazione guidata dall’Associazione Produttori del Nizza, con l’intervento del presidente Stefano Chiarlo e dei produttori. Info: www.nizzaebarbera.wine.
Fonte: Piccolo di Alessandria.
BiWine, più di cento vini da degustare firmati dai produttori del territorio.
Nell’ambito di Bis ritorna «BiWine – Biellese territorio di vino», l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier di Biella che per questa edizione, in cui si celebra la XII Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio, ha coinvolto 34 produttori biellesi. Sarà domani al chiostro di San Sebastiano, mentre da oggi (venerdì) a domenica dalle ore 18 alle 24 in piazza del Monte ci sarà «Aspettando Bolle di Malto», un’anteprima della rassegna dedicata alle birre artigianali italiane di qualità che apre il tour del 2022 con questo evento incentrato sull’eccellenza brassicola biellese e accompagnato da street food (tra cui crêpes, panzerotti e altre specialità) e musica. Nelle tre giornate di Bis, inoltre, i ristoranti di Biella e provincia proporranno «Degustare il territorio» con ricette e menu tipici locali.
Fonte: Stampa Biella.
MArTa, la giornata del vino e dell’olio.
Il programma di domani al museo MArTa, la giornata del vino e dell’olio Domani il Museo Archeologico Nazionale di Taranto celebra la Giornata Nazionale della cultura del vino e dell’olio, grazie al rinnovo della collaborazione, già in essere, con il Ministero della cultura, il Ministero dell’istruzione, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier. li programma del MAr’l’A, adatto ad adulti e ragazzi, accoglie i visitatori con percorsi tematici guidati. La mattina dalle ore 10 alle ore 11 e dalle ore 12 alle ore 13 le visite saranno riservate alle scuole. Nel pomeriggio, invece, dalle ore 15 alle ore 17 e dalle ore 17.30 alle ore 19.30 il MArTA i visitatori potranno scoprire le opere del museo legate al vino e all’olio.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
La ricchezza dei territori custodita dal buon bere
Alla scoperta dei prodotti della nostra terra La ricchezza dei territori custodita da. buon bere Domani a Berchidda si celebra la Giornata della cultura del vino e dell’olio Roberto Dessanti, presidente regionale Ais: «Puntiamo sulla formazione» di Marco Bittau passa per il vino e per l’olio buona parte della ricchezza del comparto agroalimentare del Belpaese, Sardegna compresa, ma solo attraverso la conoscenza e la form azione professionale si ottiene la giusta valorizzazione di prodotti d’eccellenza che trasudano storia e cultura del territorio. Per questo l’Ais (Associazione italiana sommelier) d’accordo con i ministeri dell’Istruzione, della Cultura e delle Politiche agricole, organizza in tutta Italia la Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio.
Fonte: Nuova Sardegna.
Promozione del territorio grazie all’idea dei Wine Club.
Andare oltre il prosguardo per promuovere l’Italia intera. Con questo spirito nasce il Wine Club Loredan Gasparini. Provveditore, Savio e Doge, figure chiave nell’antica Venezia, diventano i livelli di affiliazione di un progetto speciale dove il vino offre esperienze sensoriali dalle verdi colline del Montello fino alle calli di Venezia. Il Wine Club aprirà le porte della cantina dando la possibilità ai suoi membri di accedere a vendite en primeur delle nuove annate, acquistare vini in edizioni limitate e produzioni da collezione e addirittura conservare le proprie bottiglie presso la cantina, organizzando le consegne a casa con spedizioni scalari. Il Wine Club è però anche molto altro. Sarà un modo per conoscere il territorio di produzione e scoprire il legame con la Serenissima.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Dal campo alla tavola Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione.
Presentata la Live Demo del Competence Center del Nordest Smact Inaugurato il percorso tecnologico e formativo dedicato all’agrifood Dal campo alla tavola. Il ciclo produttivo ingrana la marcia dell’innovazione. Un altro tassello per lo sviluppo tecnologico della Fiera è stato ufficialmente inserito ieri mattina con l’inaugurazione della Live Demo “From Farm to Fork” del Competence Center del Nordest Smact. La parte frontale del Padiglione 7, che affaccia su via Tommaseo, è ora un grande laboratorio di innovazione che mira a dimostrare come le tecnologie dell’Industry4.0 possono essere pienamente integrate nell’intero ciclo produttivo del cibo: dal campo alla tavola. Un percorso tecnologico e formativo che parte dal piano terra, dove al posto delle vecchie biglietterie della Fiera si va formando una lunga serra ad ampio tasso di automazione, e che prosegue al primo piano, dove un intero ciclo produttivo, legato al pane e alla birra, permetterà alle imprese, grandi e piccole, di testare prodotti e tecnologie accompagnati dai tecnici di Smact.
Fonte: Mattino Padova.
Bottiglia di vino venduta in Italia a cifra record: quale e quanto costa.
A fine aprile una bottiglia di vino è stata venduta per 67.375 euro infrangendo il record italiano per una singolo esemplare da 75 cl battuto all’asta. Si tratta di un Musigny Domaine Leroy del 2008 aggiudicato dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. La cifra sborsata per assaporare questo vino d’eccezione non si avvicina però al brindisi da record fatto dall’acquirente della preziosa Mathusalem di Romanée Conti del 1985 comprata nel 2021 per oltre 900mila euro. La rarissima bottiglia da sei litri era custodita dalla Avu di Sorengo, vicino Lugano, società specializzata nella vendita di vini lusso per le persone più ricche del mondo.
Fonte: QuiFinanza.
Vino: ‘Nizza è Barbera’ con 300 etichette e tour nelle vigne.
Dopo due anni di pausa forzata per la pandemia si ripresenta la manifestazione ‘Nizza è Barbera’, il 7 e 8 maggio a Nizza Monferrato (Asti), con 64 produttori e 300 etichette in degustazione e un programma di tour dei vigneti in bici, notte bianca e masterclass di 6 macroaree del Nizza docg, ospiti della rassegna il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Quest’anno il Barbera Forum, al Foro Boario nel centro di Nizza, apre già al sabato mattina, si entra esclusivamente per fasce orarie e su prenotazione: http://www.nizzaebarbera.wine/ Per la notte bianca, con negozi aperti, e gastronomia nel centro cittadino, dove saranno allestiti tre Wine Point (in piazza Garibaldi, in via Pio Corsi e in piazza XX Settembre) con una selezione di etichette di Barbera d’Asti docg e Nizza docg in degustazione.
Fonte: ANSA.
Prosecco: ci siamo bevuti il vino dove ha fatto il bagno Gue Pequeno.
Vi ricordate del bagno nel Prosecco di Gué Pequeno? Ebbene, sarete felici di apprendere che il vino non è assolutamente andato sprecato. Vi ricordate di quando Guè Pequeno fece il bagno nel Prosecco? No, non era un sogno strano partorito quella volta volta che avete azzardato lo spuntino di mezzanotte con gorgonzola e fette biscottate, ma una vera campagna pubblicitaria organizzata dalla cantina Il Colle di San Pietro di Feletto e che, comprensibilmente, aveva sollevato una serie di polemiche sia da parte del popolo internettiano che da Andrea Zanoni, consigliere regionale del PD.
Fonte: Dissapore.
Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese. Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia.
Fonte: ItaliaOggi.
Oiv, il vigneto mondiale non cresce, consumi in leggera ripresa.
Ogni anno l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv) pubblica la panoramica che analizza la situazione e le prospettive a breve termine del settore vitivinicolo, fornendo dati a livello globale del tasso di produzione, consumo e commercio nonché il grado di equilibrio tra questi settori nel mercato del vino. A fine aprile, il direttore Generale dell’Oiv, Pau Roca, ha presentato le informazioni sulla produzione, il consumo e il commercio internazionale di vino nel 2021, con un focus sul record storico del 2021 relativo al commercio. Il vigneto mondiale si è stabilizzato dal 2017 rimanendo a 7,3 milioni di ettari. Ci sono due spiegazioni: Il rallentamento della crescita dei vigneti cinesi. La crescita del vigneto europeo che rappresenta il 46% del vigneto mondiale a causa del nuovo sistema di autorizzazione all’impianto ma rimane limitata. A livello globale la situazione è totalmente eterogenea. La produzione globale è stimata in 260 mln hl. È un calo dell’1% rispetto al 2020.
Fonte: Federvini.
‘Umbria in anteprima’ promuove il vino sui mercati internazionali.
Grazie alla collaborazione tra il Consorzio tutela vini Montefalco, il Consorzio tutela vini Orvieto, il Consorzio tutela vini Doc Colli del Trasimeno ed il Consorzio tutela vini Torgiano, nasce ‘Umbria in anteprima’. Un evento che ha l’obiettivo di posizionare il brand legato all’Umbria del vino in maniera ancora più incisiva in particolare sui mercati internazionali, offrendo l’immagine di un territorio fortemente identitario, ma in grado di esprimere una produzione vitivinicola variegata e di grande appeal.
Fonte: umbriaON.
Vini a bassa gradazione alcolica, una nicchia (in crescita) che in Usa vale 1 miliardo di dollari.
Wine Intelligence: consumi attesi al +27% annuo fino al 2025. La moderazione conquista i Millennials, ma sul profilo gustativo c’è ancora da lavorare. Tra i consumatori di tutto il mondo cresce in maniera costante la tendenza alla moderazione, che nell’ultimo decennio ha aperto opportunità interessanti anche per il mercato degli alcolici. Compreso, ovviamente, il vino, che con le produzioni low e no alcol si sta confrontando da tempo, pur tra mille dubbi e doverose precisazioni, semantiche e tecniche. Il Paese più vivace, in questo senso, sono gli Stati Uniti, dove, però, il vino non ha ancora raccolto il successo dei prodotti ready-to-drink o della birra analcolica, tanto che, secondo i dati IWSR, un consumatore su cinque di prodotti ready-to-drink è un ex bevitore di vino. Il motivo, confermato dai dati raccolti negli ultimi 5 anni da Wine Intelligence, è piuttosto semplice: il vino a bassa gradazione, in linea si principio, è un’ottima opzione, ma il profilo gustativo, troppo spesso, si rivela deludente. Un limite enorme, che allontana dalla categoria vino molti giovani consumatori.
Fonte: WineNews.
7 maggio 2022_Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio.
Il 7 maggio, il Ministero della Cultura celebra la giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, nell’ambito di un protocollo d’intesa (GNCVO) con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e l’Associazione Italiana Sommelier (AIS). L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – VILLAE aderisce alla giornata, con eventi dedicati ai protagonisti della cultura e della civiltà mediterranea, valorizzando un frammento dell’antico agro romano, tanto caro agli intellettuali del Grand Tour, preservato dalla speculazione e testimone del valore paesaggistico dell’intero territorio alle porte di Roma. L’uliveto di Villa Adriana, rappresenta un tesoro di biodiversità: qui è possibile trovare sette varietà, che risalgono per lo più al XVIII secolo, di cui alcune davvero rare, espressione dell’ineguagliabile primato mondiale del nostro Paese, che vanta circa 700 cultivar. In quest’ottica rientra anche l’Olio Extravergine di Oliva Olea Hadriani IGP, prodotto con le olive raccolte a Villa Adriana in partnership con UNAPROL e Coldiretti Lazio.
Fonte: Le Villae Tivoli.
Passeggiate tra i vigneti e assaggi Ecco l’ultimo week-end in cantina.
Terzo ed ultimo appuntamento domani e domenica a Montespertoli con il ciclo di incontri ’Week-end in cantina’, dedicato alle eccellenze enogastronomiche delle aziende agricole del territorio montespertolese. In questa ultimi due giorni saranno protagoniste le aziende Montalbino, Fattoria La Leccia e Tenuta Coeli Aula. Partendo dalla prima tenuta in entrambi i giorni sarà possibile fare una passeggiata tra i vigneti, visitare la cantina e degustare tre vini accompagnati da un tagliere di formaggi locali e panificazione varia. Il prezzo è di 25 euro a persona e per info e prenotazioni è possibile chiamare il 389 6825334 o scrivere a giulio.tinacci@gmail.com. La Fattoria La Leccia aprirà invece le proprie porte sia sabato che domenica dalle 11 alle 19, con la possibilità di scoprire le loro vigne storiche, oltre che la bottaia e la spumantaia.
Fonte: La Nazione.
42 Migliori cantine per vino nel 2022 (recensioni, opinioni, prezzi).
Sei alla ricerca della migliore cantine per vino? Non preoccuparti più! Come in questo post, abbiamo elencato i modelli 42 che sono i più votati e apprezzati dalle persone che li usano. Prima di iniziare, crea un elenco di funzioni che stai cercando in una cantine per vino in questo modo, scegliere quella migliore per le tue esigenze da questo elenco sarebbe molto più semplice. Non importa quali siano i tuoi requisiti, questo elenco contiene le cantine per vino che li soddisferanno!
Fonte: Il Sud siamo Noi.
Moreno Zurlo vince il premio Ecotechgreen grazie al progetto della cantina Leonildo Pieropan.
Il progetto della cantina Leonildo Pieropan firmato dall’architetto Moreno Zurlo dell’A.C.M.E. Studio di Verona ha vinto il prestigioso premio internazionale Ecotechgreen, organizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dalla rivista PAYSAGE. Il premio nasce per stimolare riflessioni sul ruolo del verde tecnologico all’interno dell’Architettura del Paesaggio e su come queste tematiche siano sempre più attuali e necessarie per il contrasto al cambiamento climatico. Attraverso il miglioramento della qualità ambientale, si possono coniugare efficienza energetica, bellezza e tecnologia per rendere gli ambienti di ricettività e di lavoro sempre più sostenibili. Il progetto vince il primo premio ex equo nella categoria verde tecnologico e ricettività, che valorizza i paesaggi ricettivi in cui il verde pensile e verticale ampli l’offerta dei servizi nel rispetto della qualità ambientale.
Fonte: Storie Di Eccellenza.
Château-Figeac, tra la 2021 en primeur, il cambiamento climatico e la nuova cantina.
A WineNews, da “Bordeaux en primeurs” by Crus et Domaines de France (famiglia Helfrich), Blandine de Brier Manoncourt, proprietaria di Château-Figeac. “Difficile dare un giudizio sulla 2021 a Bordeaux, è stata un’annata complessa ma che riserva tante belle sorpresa e qualche grande vino. Prima di puntare su nuove varietà, dobbiamo imparare ad affrontare il cambiamento climatico cambiando il modo di lavorare in vigna, ad esempio ritardando la potatura, così da evitare le gelate primaverili. La nuova cantina ci permetterà di lavorare al meglio, e di avere lo spazio sufficiente per valorizzare il grande lavoro che facciamo in vigna”, racconta Blandine de Brier Manoncourt.
Fonte: WineNews.
Tutto pronto per Acino, il primo evento sui vini naturali in Campania: dal 21 al 23 maggio il Carcere Borbonico diventa una grande enoteca a cielo aperto.
#nonèunafiera è l’hashtag scelto per il primo bancone più grande d’Italia. I migliori enotecari campani saranno gli ambasciatori di una selezione di aziende vitivinicole che hanno deciso di mettere in pratica, in vigna e in cantina, la filosofia del ‘naturale. E’ ‘Acino’ il primo evento della Campania sui vini naturali che diventa l’enoteca a cielo aperto più grande d’Italia. Dal 21 al 23 maggio, il Complesso monumentale ex Carcere borbonico di Avellino, edificio storico al centro della città, apre le porte ad un’inedita rassegna dedicata alle denominazioni, nazionali ed estere, della viticoltura e delle produzioni vitivinicole di qualità che non subiscono modificazioni in vigna e in cantina, attuando una vinificazione e una fermentazione spontanea, senza filtrazioni e chiarificazioni e in assenza di solfiti aggiunti.
Fonte: Orticalab.
STAMPA ESTERA
Protos abrirá bodega en Soria para protegerse del cambio climático.
El grupo arrienda 63 hectáreas en Zayas de Torre e inicia el proceso para comprar al menos 200 hectáreas más. Su objetivo es inaugurar la bodega en 2027. “Nos va a ayudar a diversificar riesgos y tener siempre calidad’; afirma Carlos Villar, su director general Vfctor M. Osorio. Madrid Protos, uno de los principales grupos vinícolas de la Ribera del Duero, toma una decisión estratégica de cara al futuro. La compañía con sede en Peñafiel (Valladolid) ha ganado una licitación para arrendar 63 hectáreas de viñedo en Zayas de Torre (Soria) con el compromiso de abrir una bodega antes de 2030. No obstante, sus planes van mucho más allá. La compañía ha abierto en paralelo un proceso de compra de viñedos con el objetivo de adquirir más de 200 hectáreas en propiedad -irá aun ritmo de unas 30 hectáreas al año- y situar a esta región como el escudo del grupo frente a los efectos del cambio climático. “Se trata de una zona muy interesante por su calidad y porque es más fresca que las áreas tradicionales de la Ribera del Duero al estar a más altura. Si Peñafiel se sitúa a unos 750 metros sobre el nivel del mar, estos viñedos están por encima de los 1.000 metros, lo que nos va a ayudar a buscar calidad y diversificar riesgos independientemente de la climatología de cada año”, indica Carlos Villar, director general de Protos.
Fonte: Expansión.
A new home for Italian grapes.
The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the United States but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting that he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino. Rhys is focused on French varieties. In addition to the pinot noirs, it makes smaller amounts of chardonnay and syrah.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 5 maggio 2022!
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Contrada Bosco del Monaco Premiata al Vinitaly 2022.
Presentata ufficialmente al Vinitaly 2022, anche nell’ambito dell’importante convegno “Versanti e Contrade del Vesuvio” di Confagricoltura con la giornalista Antonella Amodio e l’enologo Vincenzo Mercurio, nasce “Contradae 61.37 Vesuvio Doc 2019” di Casa Setaro. L’azienda vesuviana di Massimo Setaro è tra le 20 realtà italiane scelte da Joe Bastianich per il podcast “Wine Heroes”. E stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zona.zione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.
Fonte: Metropolis.
C’è una Ferrari a impatto zero.
Le storiche Cantine di Trento hanno raggiunto la carbon neutrality: tra fotovoltaico e fonti rinnovabili tagliate 989 tonnellate di CO2. Camilla Lunelli: “È il punto di arrivo di un percorso per tutelare le nostre Dolomiti”. Alla fine di marzo, le Cantine Ferrari di Trento avevano controbilanciato l’emissione nell’ambiente di quasi 1,2 milioni di chilogrammi di anidride carbonica. Un passaggio chiave che ha consentito all’azienda del gruppo Lunelli, affiancata dalla società di valutazione di impatto climatico Climate Partner, di ottenere la certificazione di carbon neutrality, ossia di impatto finale nullo in termini di inquinamento da gas serra a livello di emissioni generate direttamente dalla società (Scope 1), associate all’energia acquistata e consumata (Scope 2) e in parte anche prendendo in considerazione la filiera e la catena di creazione del valore (Scope 3). In quest’ultimo caso, le Cantine Ferrari sono risultate neutrali rispetto all’ambiente se si guarda ai viaggi aziendali, ai trasferimenti da casa al lavoro di dipendenti e collaboratori, oltre che alla catena delle emissioni a monte collegate ai consumi della società. La certificazione, aziendale e non di prodotto, è il risultato di tutta una serie di scelte e azioni volte alla riduzione delle emissioni.
Fonte: Green&Blue.
Vino, 25 milioni ai consorzi E più viti in quattro regioni.
I consorzi di tutela del vino e le relative associazioni temporanee possono contare su uno stanziamento di 25 milioni di euro per realizzare interventi di informazione, promozione e comunicazione sul mercato nazionale e rilanciare così il settore che ha fortemente avvertito l’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid. Il Mipaaf ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il decreto n. 13867 del 2 maggio 2022 con il quale ha stabilito le regole di funzionamento del regime d’aiuto. Per la presentazione delle domande occorre aspettare l’emanazione di un provvedimento da parte del dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, col quale saranno stabiliti i requisiti richiesti, l’importo ma siano dei progetti ammessi a finanziamento, i criteri di selezione, le spese ammissibili, l’intensità massima del contributo e le procedure di presentazione delle domande e relative istruttorie, fino all’erogazione dei pagamenti a favore dei beneficiari.
Fonte: Italia Oggi.
Gambero Rosso, una guida dei vini rari.
Il Gambero Rosso presenta Vini Rari, un nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica. Il progetto editoriale sarà curato dai giornalisti Giuseppe Carrus e Lorenzo Buggeri, da ormai 15 anni in forza alla Redazione Vino del Gambero Rosso e da sempre alla continua ricerca delle bottiglie più rare, curiose e stimolanti.
Fonte: Italia Oggi.
In Emilia vini naturali in fermento.
Domenica e lunedì 40 produttori delle valli emiliane si fanno assaggiare al salone del vino biologico che si tiene nel castello di Montecchio Emilia. l vino come cultura, espressione della biodiversità e delle tradizioni di un territorio. E il focus su cui si concentra Fermento Emilia, il salone del vino artigianale, biologico e biodinamico dei vignaioli emiliani che si terrà domenica 8 e lunedì 9 maggio nel Castello di Montecchio Emilia. QUARANTA PRODUTTORI provenienti dalle province di Ferrara, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza saranno presenti all’evento con i loro circa 150 vini, a cui hanno dato vita grazie a piccole produzioni. Attraverso di essi sarà possibile degustare la fusione fra pratiche enologiche antiche e moderne, unite dal filo conduttore della sostenibilità, di viticoltori di diverse generazioni che hanno scelto di vivere in maniera etica sulla propria terra, presidiando il territorio e proteggendolo per l’intera la comunità.
Fonte: Manifesto.
Regia investe in vino e mattone.
La cassaforte familiare delle eredi di Gilberto Benetton ha acquistato il 40% di km Bacco e un immobile mattone e vino sono i nuovi investimenti delle eredi di Gilberto Benetton azioniste di Regia, cassaforte di famiglia che detiene il 20% di Edizione, la holding dei quattro rami della dinastia di Ponzano Veneto, costati oltre 11 milioni di euro. Qualche giorno fa, infatti, si è svolta a Treviso la quarta assemblea di bilancio presieduta da Sabrina Benetton, figlia di Gilberto titolare del 50% mentre soci sono la madre Maria Laura Pasquotti titolare dell’usufrutto del 49,99% (la cui nuda proprietà è dell’altra figlia Barbara) col restante 0,01% intestato alla neonata fondazione di famiglia. La riunione è servita per accantonare a riserva straordinaria l’intero utile 2021 di 4,3 milioni (di poco migliore dei 4 milioni dell’anno prima) e in tal modo il patrimonio netto di Regia è salito a 262,8 milioni. Ciò a fronte di un attivo di 267,1 milioni costituto da immobili per 24,3 milioni, immobilizzazioni finanziarie per 160 milioni, crediti per 41,7 milioni e liquidità per 40,7 milioni.
Fonte: Mf.
Gambero Rosso lancia guida ai vini rari.
Gambero Rosso ha presentato Vini Rari, nuovo progetto editoriale interamente dedicato al mondo del vino «artigianale» per valorizzare etichette di grande valore tirate in quantità limitata. Sarà una pubblicazione digitale, in italiano e in inglese, pensata per valorizzare vigne e appezzamenti storici, vitigni e parcelle del tutto sconosciute, tratteggiando un mosaico puntellato da vini dallo straordinario carattere in bottiglia. Ogni settimana, verranno proposti due vini rari per un percorso che accenderà i riflettori sui grandi artigiani del vino italiano raccontando selezioni che conservano, proprio grazie alla loro dimensione, un’aderenza territoriale del tutto speciale, meritevole di una narrazione specifica.
Fonte: Mf.
Hub vino, c’è convergenza per istituirlo.
Il deputato Maglione e il delegato Alta Velocità Errico puntano «sulla concretizzazione dell’infrastruttura» Hub vino, c’è convergenza per istituirlo “Altre 2 settimane sono trascorse dalla riunione presso l’Asi, nel corso della quale il Presidente Luigi Barone si era assunto l’impegno di convocare un nuovo tavolo. Dalle parole, però, non si è ancora passati ai fatti e il tempo a disposizione, come ciclicamente ripeto, stringe anche perché paghiamo per l’insensata scelta di non aver considerato sin dall’inizio la realizzazione di un hub del vino e più in generale di uno scalo merci a favore del comparto agricolo. A queste preesistenti mancanze, ora si aggiunge un’ incomprensibile inerzia ed ecco perché ho ritenuto opportuno, nel pieno rispetto di quelli che sono i reciproci ruoli, scrivere al delegato regionale per la provincia di Benevento per l’AV/AC Na-Ba Fernando Errico.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Il mondo del vino per l’inclusione sociale.
Oggi la presentazione del progetto ‘Divinamente abili’ nella sala Ex Cinema? Il mondo del vino per l’inclusione sociale Coinvolti i pazienti del Centro medico Erre in collaborazione con l’associazione italiana ‘Città del vino’ Un progetto sperimentale di terapia occupazionale teso a promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale. È partito a Sant’Agata dé Goti `Divinamente abili. Crescere come una vite per diventare buon vino’, progetto promosso dal Centro Medico di diagnostica e riabilitazione del network di ricerca Neuromed in collaborazione con l’Associazione nazionale `Città del Vino’, Ricevin e Cantine Ciervo. Il tutto con il patrocinio di Regione Campania, Distretto agroalimentare e di qualità della Provincia di Benevento, Angsa Campania, L’Infinito di Manuel, Identità Mediterranea e Consorzio Tutela Vini Sannio.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Giornata vino e olio, protagonista l’Istituto De Sanctis.
La manifestazione si terrà sabato a Palazzo d’Avalos a Procida Giornata vino e oho, protagonista l’Istituto De SanctLs (api) L’Istituto Agrario `Francesco De Sanctis’ ambasciatore del vino di qualità per le scuole italiane nella Giornata nazionale della cultura vino e dell’olio. L’evento, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dal Ministero della Cultura, dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall’Ais — Associazione Italiana Sommelier e Rai TGR, ha selezionato la Scuola Enologica “Francesco De Sanctis” di Avellino come istituto di rappresentanza del territorio campano in occasione della GNCVO che, anche quest’anno, ha rinnovato il protocollo d’intesa per il triennio 2022 — 2024. La manifestazione si terrà sabato 7 maggio, dalle 10 alle 17, presso la Cittadella dei Misteri, nel borgo di Terra Murata — Palazzo d’Avalos a Procida, Capitale della Cultura Italiana 2022.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
La scelta di Gardini – Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro.
Cantina Kaltern una grande famiglia sul lago di Caldaro Dentro la storia di una delle cooperative simbolo dell’Alto Adige dove oltre 650 soci lavorano con passione più di 1.100 vigne. Dentro Cantina Kaltern si sentono davvero una grande famiglia, composta da 650 soci piccoli conferitori, molti dei quali non hanno nemmeno un ettaro di terra. Nonostante l’obiettivo finale sia chiaramente quello del business, l’approccio all’uva è più legato ai valori della passione e soprattutto della qualità. «La nostra storia — raccontano — risale a molto tempo fa. Ci è voluto più di un secolo affinché la cantina diventasse quello che è e quello che rappresenta ora: professionalità, senso di appartenenza, esperienza ed i più alti standard qualitativi». Oggi, Cantina Kaltern è una delle più importanti cantine dell’Alto Adige, e lo stesso comune vitivinicolo di Caldaro, orgoglioso della sua fama, è il più conosciuto ed amato della regione.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Rubrica – Sul vino bisogna vederci chiaro.
La proposta “In vino veritas”, di FederMosti e Federconsumatori, viene accolta nella piattaforma U-Label. È da anni che FederMosti si batte, in sintonia con Federconsumatori e con le principali organizzazioni agricole italiane, per far emergere informazioni di fondamentale importanza relative agli ingredienti utilizzati nei vini. «Con la campagna “In vino veritas” — afferma Marco Bertagni, presidente di FederMosti e Must, rispettivamente l’associazione italiana e quella europea dei produttori di mosti d’uva concentrati e rettificati — ci siamo limitati a sostenere ciò che dal nostro punto di vista è addirittura ovvio: comunicare al consumatore l’eventuale presenza di saccarosio nel vino che sta per acquistare».
Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Dolce Primitivo da uve mature, con note di sciroppo.
Le Vigne di Luca Attanasio. Si ritiene che abbia origine dalla Dalmazia il Primitivo di Manduria. Da altre ricerche si deduce sia stato importato in Puglia più di 2000 anni fa. Secondo Antonio Calò, famoso ampelografo, fece la sua comparsa nel 1600, nel periodo in cui la fillossera fece grandi danni nei vigneti. Da studi dell’Università della California a Davis si evince che il Primitivo ha lo stesso DNA del Zinfandel. Sempre Calò ritiene che fu importato in California a metà del 1800 da Agoston Haraszthy, un imprenditore ungherese che si dedicò negli Stati Uniti alla viticoltura e non solo. In quella regione il vitigno Primitivo si è ben adattato grazie alla sua vendemmia precoce e alla drastica riduzione delle rese in campo, avvicinandosi più a vini morbidi e fruttati.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Gli Etruschi tra vino ed eros.
Oggi la conferenza di Giuseppe Sassatelli al Mercato Coperto Oggi alle 17.30, al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna I Malfattori di primavera, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio al vino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.
Fonte, Resto del Carlino Ravenna.
Elisa: dalla farmacia allo chardonnay.
Il nonno Vincenzo coltivava pochi filari a Solferino «Ho scelto il vigneto, e non userò prodotti chimici di sintesi» Il vigneto di nonno Vincenzo è ancora lì, pochi filari di uva rossa accanto all’ettaro di chardonnay. Il pensiero di Elisa Panconcelli, 36 anni, corre a lui, e a cosa avrebbe detto della sua scelta di coltivare la vigna sui colli di Solferino, lei che per lavoro dirige una farmacia a Monzambano. La chimica studiata all’università è servita anche qui: prima di scegliere l’appezzamento giusto, tra le terre di famiglia, per far nascere l’azienda agricola Rocca di Savio, e prima di selezionare il tipo di vigneto, sono stati fatti carotaggi e analisi morfologiche. «Volevamo capire cosa c’era in questa terra. Sono fortunata, perché abbiamo visto che lo chardonnay, il mio vitigno preferito, avrebbe dato il meglio di sé», racconta Elisa mentre si incammina su una salita che porta al punto più alto dell’azienda, in località Mulino.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Settimane del Gusto Il tour fa tappa nel Comasco.
La rassegna ha coinvolto II Cantuccio di Albavilla con un menù speciale Tappa comasca per le Settimane del Gusto Lombardo che portano sulle tavole dei ristoranti de il Golosario l’abbinamento fra il Grana Padano Dop e vini di Ascovilo (Associazione Consorzi Vini Lombardi). L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “Nati per Stare Insieme”, fino al 14 maggio porta sulle tavole di altri quattro ristoranti le interpretazioni del Grana Padano ideate dagli chef. Mauro Elli de Il Cantuccio di Albavilla ha ideato un menù che si apre con un cannolo al grana padano dop, baccalà e gelato ai piselli; prosegue con il doppio plin con la costante del grana padano; tocca il persico del lago di Como e si chiude con un cremoso al caffè e croccante, realizzato con i nobile formaggio lombardo illustrato.
Fonte, Provincia Como.
Le terre del Verdicchio patrimonio dell’Unesco.
La candidatura a patrimonio dell’Unesco per il paesaggio vitivinicolo della Sinclinale camerte sarà al centro di un importante incontro, domani al relais Borgo Lanciano. Ospite d’onore dell’incontro, dedicato al tema «Meraviglia del viaggio nel paesaggio italiano», sarà il prof Claudio Ricci, presidente onorario dei beni italiani del patrimonio mondiale. Promotori dell’appuntamento sono il centro studi Luglio ’67, l’Attivo club service della Sinclinale camerte, il club per l’Unesco di Tolentino e Terre maceratesi, i Rotary club di Camerino e Fabriano, i Lions club di Camerino, Matelica e Fabriano.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
«Al centro c’è l’attenzione per l’ambiente».
Anche nel fine settimana dell’8 maggio, ad Alba, saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte, grazie alla 44esima edizione di Vinum. La grande enoteca a cielo aperto è tornata dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta che guarda a ogni tipo di pubblico. Così, la partecipazione all’evento albese diventa l’occasione per scoprire luoghi dal fascino unico, degustare alcune delle eccellenze più note della zona, cenare in un castello, visitare cantine e dedicarsi all’outdoor. E per i più piccoli c’è anche Vinum Bimbi. II programma è disponibile sul sito: www.vinumalba.com.
Fonte: Idea.
Intervista a Gilles Pudlowski – «Il vino di Langa è fine e riservato amo anche i tartufi».
Luca Borioni owski è un critico enogastronomico molto famoso «Ora parto per l’Italia». Su Instagram si delinisce “giornalista, scrittore, girovago professionista, buongustaio errante, edonista, viaggiatore con lo zaino e senza paraocchi, poeta bucolico e contadino urbano”. Gilles Pudlowski è sicuramente uno dei più raffinati e famosi critici enogastronomici di Francia, paese die ama raccontare attraverso le mille sfaccettature dei suoi piatti. Per IDEA ha accettato di gettare lo sguardo anche oltre le Alpi e ci ha regalato alcuni “assaggi” sorprendenti e assolutamente inediti. Gilles, ci tolga una curiosità: tradotto letteralmente, il titolo della sua rubrica – di grande successo – significa “l piedi nel piatto”: perché questa definizione? «Perché l’espressione “avere i piedi nel piatto” in francese significa praticamente “non esitare a dire la verità”. E credo che nel mio settore sia una caratteristica importantes.
Fonte: Idea.
Intervista a David Way – «Anche il vino vinche chi sa unire le forze».
David Way vive in Inghilterra, è un ricercatore e soprattutto scrive di vino, con una particolare predilezione per l’Italia e la Francia. Si occupa inoltre di realizzare le guide di studio per i corsi Wset “Diploma in Vini” che tiene a Londra. Nel suo libro “The Wines of Piemonte”, dedicato al mondo enologico del nostro territorio, attraverso un dialogo diretto con i produttori, indaga il rapporto tra un luogo e il singolo vitigno che si coltiva e come questo definisca l’anima dei vini della regione. Lo abbiamo intervistato. David, lei viene spesso il Italia per motivi di lavoro. Recentemente sono ripartite le fiere dedicate ai vini: qual è la sua opinione? ‘Quest’anno l’atmosfera della fiera cui ho partecipato, Vinitaly, era meno caotica e più professionale.
Fonte: Idea.
I vini dell’Alto Piemonte tornano in vetrina al Castello di Novara.
La più grande vetrina dedicata ai vini dell’Alto Piemonte torna al Castello di Novara. Dal 28 al 30 maggio il complesso in piazza Martiri ospita «Taste Alto Piemonte» nella sua formula collaudata con banchi di assaggio e masterclass. Da lunedì il «Fuori salone» Il programma comprende però anche un «Fuori salone» in partenza già da lunedì e che proseguirà fino al 29: tre intere settimane per scoprire e apprezzare le dieci denominazioni Doc e Docg delle province di quadrante (Novara, Vco, Vercelli e Biella) a cura del Consorzio di tutela nebbioli Alto Piemonte. A fine mese invece al Castello saranno presenti più di 45 produttori per presentare le loro ultime annate. Sabato 28 e domenica 29 la kermesse sostenuta dalla Regione e Unione europea sarà aperta anche al pubblico, oltre che agli operatori di settore e alla stampa, a cui verrà riservata la giornata di lunedì 30. In cortile sarà accessibile un punto di ristoro con «foodtruck» tematici.
Fonte: Stampa Novara-Vco.
Locandina.
Due le date fondamentali per il Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc: il 2007 (quando è stata approvata la Doc) e il 1995, anno in cui venne scritto il disciplinare. Ma il rapporto tra Alghero e il vino è molto più antico. Nella Nurra Algherese la coltivazione della vite è pure identità, da millenni: gli studi più recenti datano la coltivazione della vite a più di 3000 anni fa. Realtà contemporanea su cui, nei secoli, grande influenza ha avuto la dominazione spagnola, che ALGHERODOC WEEKEND non solo ha fatto arrivare sull’isola nuove varietà ma ha anche contribuito alla formazione di preziose competenze che si sono tramandate di generazione in generazione. Le stesse che oggi danno ai vini della DOC “Alghero” il carattere e la struttura che conosciamo.
Fonte: Nuova Sardegna.
Tre giorni di tour dedicati al vino.
Da oggi i l’evento “Alghero Doc weekend” tra musica e degustazioni. La Riviera del Corallo punta anche sul turismo enogastronomico e per questo arriva un progetto di promozione territoriale con l’evento “Alghero Doc weekend”, organizzato dal Consorzio tutela vini di Alghero Doc insieme al Consorzio turistico Riviera del Corallo con il contributo della Regione e il patrocinio del Comune. Ieri la conferenza di presentazione della tre giorni che inizierà oggi con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Domani, alle 17.30, il “Friday wine tour” nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città con l’accompagnamento del Coro Lo Frontuni e della Six Brass Band. Alle 19 sarà poi la volta della Masterclass ospitata dall’Istituto alberghiero.
Fonte: Nuova Sardegna.
Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica.
L’evento Xisite alle cantine e appuntamenti nel centro storico Alghero Doc, weekend di degustazioni e musica aIl vino non è solo una bevanda, racconta una storia e si offre a ogni occasione rilevante». Mario Moro presidente del Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc spiega cosi il valore delle cantine vitivinicole del territorio che nel fine settimana saranno protagoniste di un evento che coinvolge diverse associazioni e promette di diventare un appuntamento fisso della primavera algherese. “Alghero Doc Weekend” prenderà il via domani per le vie del centro storico, tra eventi, degustazioni e visite alle cantine che producono i bianchi e i rossi pluridecorati. Una formula semplice e efficace: residenti e turisti potranno acquistare il carnet per il Wine Tour al mercato civico. Ma ci saranno anche momenti di approfondimento con un press tour dedicato alla stampa di settore (già oggi), una masterclass all’istituto Alberghiero (venerdì alle ig) e tanta musica perle strade.
Fonte: Unione Sarda.
Parmigiano reggiano incontra il gin scozzese e il Marsala doc.
Gin scozzesi e Parmigiano Reggiano. E’ un viaggio intrigante, curioso e sorprendente, quello proposto dal Consorzio Parmigiano Reggiano nell’ambito di “Sole Agrifood”, il Salone internazionale dell’Agroalimentare di Qualità che si è tenuto a Verona Fiere, in concomitanza con Vinitaly 2022. «Ci sono diverse stagionature, diverse biodiversità e gli abbinamenti sono infiniti – racconta Fabrizio Raimondi, responsabile delle Relazioni esterne del Consorzio -. Si va dai più tradizionali abbinamenti con lambrusco o con le bollicine di Franciacorta per arrivare ai pairing più arditi, con il Marsala Intorcia e con i gin scozzesi». Se un Parmigiano Reggiano giovane e delicato, stagionato 12-18 mesi, è perfetto come aperitivo in abbinamento a vini bianchi e frizzanti, un 48 mesi si presenta complesso e un sapore intenso con note di spezie, frutta secca e brodo di carne.
Fonte: Sicilia.
Il futuro è nelle “radici’ e nel fattore umano.
La manifestazione di Assovini per fare il punto sulla vitivinicoltura siciliana sempre più consapevole e sostenibile Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei luoghi storici del Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana.
Fonte: Sicilia.
Torna a Scansano la rassegna «Rosso Morellino».
Al Castagnoli il dibattito alle ex scuole le degustazioni. Mancano ormai pochi giorni a «Rosso Morellino», che dopo l’edizione on line dello scorso anno, ritornerà in presenza lunedì a Scansano, al Teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Il Morellino di Scansano piace sempre di più, in Italia e all’estero e i numeri parlano chiaro. Nel 2021 sono state infatti prodotte 9,2 milioni di bottiglie con la fascetta Docg, circa il 7% in più rispetto al 2019, per un giro d’affari che vale 51 milioni di euro, di cui il 20% quota export. Ad inaugurare la manifestazione sarà il Talk «Morellino di Scansano: nuovi scenari per scoprire l’unicità del territorio» in programma alle 10 al Teatro Castagnoli.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Per due giorni Treviso sarà capitale del vino.
Degustazioni e master class per conoscere ioo vini selezionati dalla guida che quest’anno esordisce anche in versione cartacea. II 14 e il 15 maggio prossimo, arriverà a Treviso «Vinetia Tasting» organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto. L’evento è dedicato alla prima e unica Guida ai Vini del Veneto che, in quei giorni, diventerà un grande banco di degustazione e un’occasione di confronto e discussione, per trasferire al pubblico dei professionisti e degli appassionati la chiave di lettura dei degustatori Ais, e fare il punto sullo stato dell’arte della produzione enologica regionale. «Una manifestazione che vuole arricchire e diffondere la cultura del vino – commenta il sindaco Mario Conte -, ma anche insegnare a bere con la consapevolezza del lavoro, della filosofia e delle storie dietro ai prodotti del Veneto, dove le eccellenze vinicole sono veramente tantissime.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Treviso capitale del vino: le cantine di Vinetia Tasting tra degustazioni e turismo.
Non solo vino, ma anche gastronomia, visite guidate, arte, borse di studio e un seminario. Treviso, sabato 14 e domenica 15 maggio, diventa la capitale dei vini del Veneto con “Vinetia Tasting —11 Veneto nel calice”, 300 vini di 80 aziende della vocata regione in degustazione con l’evento dei Sommelier Ais. «Con questa iniziativa – ha sostenuto ieri alla presentazione a Cà Sugana Marco Aldegheri, presidente Ais Veneto – ci rivolgiamo al grande pubblico di appassionati, professionisti e ai turisti mettendo in evidenza le aziende venete con i loro vini, inseriti nella guida, permettendo di assaggiare il meglio della produzione, evento che racconta i paesaggi e i produttori nei luoghi caratteristici della città con cultura e arte». E il sindaco Mario Conte ribadisce: «Dopo i momenti di restrizioni, dolori, dubbi e paure abbracciamo con entusiasmo questo progetto legato alla guida Vinetia Tasting.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Viaggio culturale nel vino 80 cantine per degustazioni.
Un viaggio culturale ed emozionale attraverso il vino: il 14 e 15 maggio Treviso ospiterà “Vinetia tasting”, percorso di degustazioni con 300 etichette di oltre 80 cantine venete. Organizza l’associazione italiana sommelier (Ais), obiettivo un migliaio di presenze. «Ma nessuno lo confonda con l’Ombraloga», avvisa il sindaco Conte, «questo è un evento sulla cultura del vino: qui si verrà per imparare, conoscere, approfondire. E non per ubriacarsi. Chi pensa di farlo resti a casa». La manifestazione intende offrire una lettura a 360 gradi del vino, mettendo assieme assaggi, visite guidate, itinerari storico-artistici, premiazioni. Sono state coinvolte anche le attività del centro, convenzionando nove ristoranti e altrettante osterie, dove si accoglieranno i clienti con calici di benvenuto, selezioni particolari di vini, cicchetti.
Fonte: Tribuna Treviso.
Alghero Doc weekend, alla scoperta di vini e cantine locali.
Conoscere Alghero non solo per il suo mare e il suggestivo centro storico, ma anche attraverso i vini e le cantine che fanno parte della cultura e della storia enogastronomica della cittadina catalana.
È l’obiettivo della manifestazione “Alghero DOC Weekend”, fine settimana di eventi, degustazioni e visite alle cantine del territorio che si terrà dal 6 all’8 maggio, grazie all’organizzazione dal Consorzio Tutela Vini di Alghero Doc insieme con il Consorzio Turistico Riviera del Corallo. Si partirà con una anteprima il 5 maggio, con l’inaugurazione del press tour dedicato alla stampa nazionale. Venerdì 6 maggio si aprirà ufficialmente la manifestazione alle 17,30 con il Friday Wine Tour nel centro storico: degustazione itinerante che porterà a conoscere vini del territorio e bellezze architettoniche della città, con l’accompagnamento musicale della Six Brass Band e lo spettacolo del coro Lo Frontuni. Alle 19 sarà il momento della Masterclass Alghero Doc ospitata dall’Istituto Alberghiero Ipsar di Alghero: in degustazione 5 etichette di punta del terroir.
Fonte: Sky TG24.
Inaugurata la mostra di bottiglie artistiche “Arte in Cantina” alla Hic et Nunc.
Un’esposizione itinerante, curata dall’Associazione Echorama, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. E’ stata inaugurata con successo sabato pomeriggio la prima esposizione di “Arte in Cantina” presso la Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato. “Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino.
Fonte: Casale News.
Inaugurata “Arte in Cantina” a Vignale Monferrato.
“Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche curata dall’Associazione ECHORAMA, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino. In mostra, negli spazi immersivi della cantina, sono state presentate le 16 bottiglie realizzate dagli artisti: Nadia Beltramo, Matt Bicon, Carlo Cattaneo, Laura Chiarello, Patrizia Cremasco, Albina Dealessi, Paola Gino, Giorgio Grosso, Piergiorgio Panelli, Andrea Piccinelli, Cecilia Prete, Laura Rossi, Giorgia Sanlorenzo, Giovanni Tamburelli, Daniela Vignati e Piero Zannol.
Fonte: ATNews.
Record Italia per bottiglia vino in asta, venduta a 67mila euro.
Una bottiglia di Musigny Domaine Leroy del 2008 è stata battuta nei giorni scorsi alla cifra di 67.375 euro dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini. L’aggiudicazione, spiega una nota, ha stabilito il record nazionale per una singola bottiglia da 75 cl di vino. L’asta, 573 lotti di vini francesi e italiani, si è svolta il 27 e il 28 aprile segnando un incasso totale di 1.485.785 euro, pari al 218% delle stime. Tra le migliori aggiudicazioni di bottiglie italiane una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro, una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1945 aggiudicata a 1.225 euro. Per lo Champagne una Dom Perignon cuvée P3 annata 1985 è stata aggiudicata a 4.288 euro. Ci sono voluti 18.375 euro per portare a casa 12 esemplari di alcuni dei principali Château di Bordeaux come Lafite Rothschild annata 2000 e altre 12 Château Margaux del 2000 sono andate a 11.270 euro. E ancora, una singola bottiglia di Pétrus 1998 è stata venduta a 6.125 euro. A 22.662 euro è andata un Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 e una Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999 è stata aggiudicata a 11.025 euro. Una bottiglia di Romanée Conti annata 1990 è stata scambiata alla cifra di 25.725 euro, mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21.438 euro.
Fonte: ANSA.it.
Onav e Aspi, sinergia per armonizzare il vino al menu.
Riunire due figure fondamentali per la cultura del vino, l’assaggiatore e il sommelier, con l’obiettivo di diffondere una formazione sempre più qualificata e completa. E’ questo l’obiettivo dell’alleanza tra Onav, Organizzazione nazionale assaggiatori di vino con il fine di offrire conoscenza sul vino e Aspi, Associazione della sommellerie professionale Italiana con al centro la presentazione, il servizio e l’abbinamento con il cibo. La finalità della sinergia è quella- informa una nota- è di imparare ad armonizzare il vino alle portate di un menu, dall’antipasto al dolce. Il primo corso pilota, di cinque lezioni, coinvolgerà le delegazioni Onav di Milano e Varese.
Fonte: ANSA.it.
Vino, 8 ori per l’Italia a “Féminalise”, il concorso enoico dove a giudicare sono solo le donne.
4.800 i vini in gara (quasi tutti francesi, 600 quelli stranieri, per un totale di 18 nazioni rappresentate) giudicati da 650 degustatrici. Parlare di vino “al maschile” o “al femminile”, dopo tutto, lascia il tempo che trova, come hanno detto di recente alcune grandi produttrici italiane a WineNews. Eppure, può essere la chiave di un racconto enologico come quello portato avanti, da 16 edizioni, da “Féminalise”, il concorso enologico dalla giuria 100% femminile nato nel 2007 da un’idea di Didier Martin. Il contest, che di scena ad aprile 2022 (Parc Floral, a Parigi), ha registrato la partecipazione di 4.800 prodotti e 650 degustatrici. Accanto ai vini francesi sono stati assaggiati ben 600 vini di tutto il mondo per un totale di 18 Paesi stranieri: Austria, Lussemburgo, Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Cile, Argentina, Perù, Italia, Portogallo, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia, Turchia, Serbia e Stati Uniti.
Fonte: WineNews.
Vino, una bottiglia è stata venduta per 67 mila euro in un’asta: è record in Italia.
La vendita di una bottiglia di vino a più di 67 mila euro a un’asta organizzata da una casa fiorentina ha stabilito il record nazionale. Una singola bottiglia, un Musigny Domaine Leroy del 2008, battuta all’esatta cifra di 677375 euro durante un’asta organizzata dalla casa fiorentina Pandolfini; e che di fatto si aggiudica il record italiano di prezzo per una singola bottiglia di vino dal formato da 74 cl.
Fonte: Dissapore.
Il vino “low”, sostenibile e bio conquista gli under 40 Usa. E cresce la frequenza dei consumi.
Dal sondaggio Wine Opinions il rapporto tra i consumatori d’Oltreoceano e gli alcolici. Da cui emerge la trasversalità della birra. Tra i consumatori abituali di alcolici d’Oltreoceano, di età compresa tra i 21 ed i 39 anni, la birra è senza dubbio la scelta più trasversale: il 74% di chi la indica come bevanda preferita, infatti, la consuma una o più volte alla settimana, ma anche il 28% dei wine lover, così come il 34% di chi preferisce gli spirits, ammettono di bere birra una o più volte alla settimana. Di contro, solo il 56% dei wine lover consuma vino una o più volte alla settimana, scelta condivisa con il 24% degli amanti della birra e con appena il 20% di chi predilige i superalcolici. A dirlo, l’ultimo sondaggio di Wine Opinions, il principale provider di ricerche di mercato sul mondo del vino degli Stati Uniti.
Fonte: WineNews.
Vini naturali alla riscossa, in Puglia 500 etichette da degustare: “Bere sano è possibile”.
Ottanta vignaioli di tutta Italia dei vini naturali si ritroveranno a Grottaglie l’8 e il 9 maggio, nella terza edizione di Evoluzione Naturale. La manifestazione torna con i banchi d’assaggio. Sono sempre più ricercati, ma non sono solo una moda enogastronomica: chi si accosta ai vini naturali sceglie di conoscere le storie di una produzione sostenibile, antica, con ritmi lenti e rispettosi della natura; piccole cantine artigianali in posti ancora autentici, in tutta Italia, che hanno scelto di fare il vino ammettendo, nella filiera di produzione, solo pochissime sostanze naturali, rispetto alle altre ammesse per il vino tradizionale e finanche per il biodinamico.
Fonte: Bari – la Repubblica.
VENETO – Il vino bio è qui.
I numeri in Veneto parlano chiaro: 3.800 operatori biologici (triplicati negli ultimi 10 anni), 45mila ettari di superficie di campi bio e di questi il 18% coltivati a vite. Una produzione che riesce a coprire molte tipologie con vini di qualità e che si trovano spesso in molte guide enologiche accreditate. “Imbottigliamo la qualità”. Sostiene Enrico Maria Casarotti (presidente di A. Ve. Pro. Bi.). “Il 40% delle etichette di vino biologico lo troviamo all’interno delle guide con punteggi molto alti rispetto a tanti dei concorrenti convenzionali. Analizzando le valutazioni alla cieca di oltre 128mila vini svolte in 8 anni dagli esperti delle guide di Gault & Millau, Gilbert & Gaillard e Bettane & Desseauve risulta che i vini biologici ottengono in media 6.2 punti su 100 in più dei vini convenzionali. Anche dall’altra parte dell’oceano, verificando le degustazioni alla cieca di oltre 74mila vini curate in 12 anni da Wine Advocate, Wine Spectator e Wine Enthusiast, i ricercatori hanno scoperto per i vini biologici un punteggio in media superiore di 4.1 punti su 100. Nella classifica di Eric Asimov sui 20 migliori vini sotto 20 dollari, ne troviamo 9 di bio (45% circa) rispetto ad una superficie mondiale vitata gestita a bio del 7% circa. Tutela del territorio, tutela dei suoli: sono questi i valori che determinano un plus non solo sulla qualità organolettica del prodotto ma anche sull’effetto ambientale”.
Fonte: Tviweb.
Hub vino, Errico a Maglione: ‘Pronto a convocare tavolo istituzionale’.
“Accolgo l’invito dell’on. Pasquale Maglione e nei prossimi giorni, in qualità di Delegato del Presidente De Luca per la realizzazione dell’Alta Capacità Napoli- Bari, mi farò promotore di un incontro istituzionale volto a definire la concretizzazione dell’hub vino e dei prodotti agricoli”. Così Fernando Errico, delegato del Presidente De Luca per l’Alta Capacità Napoli-Bari. “Sin da subito c’è stata piena condivisione per la realizzazione di questa struttura di interscambio merci di prodotti agricoli e in particolare un hub del vino, pertanto sono pronto a convocare quanto prima questo tavolo istituzionale – tecnico in modo da accelerare per la progettualità e tutto il resto. La fase interlocutoria è finita – conclude Errico -. Ora bisogna agire!”.
Fonte: NTR24.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 4 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
La Pace, il podere «benefit» in Maremma che allarga gli orizzonti del vigneto.
Da “cacciatore di teste” a potatore di viti il passo può essere più breve di quanto si pensi. È la sto- ‘ ria di Simone Maggioni, nella vita “executive searcher” della società di consulenza Eric Salmon (e prima di Spencer ‘ Stuart), che un bel dì ha pensato che le strategie dell’alta dirigenza sono affascinanti, ma anche l’amore per la natura è un brivido niente male da provare. E così, alla prima attività, dal 2007 ha affiancato la seconda. Con un occhio di riguardo, però, che l’ha portato a una scelta non comune nel mondo del vino: il suo Podere La Pace ha ottenuto la certificazione di società benefit, forma statutaria introdotta nel 2016 in Italia, fra i primi stati in Europa. Per questa tenuta ubicata in un fazzoletto di terra di 7 ettari sulle Colline Metallifere di Massa Marittima è un passo importante verso una produzione limitata (35mila bottiglie) ma altamente sostenibile, è un ulteriore fiore all’occhiello.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Nasce l’Istituto per gli aceti.
Unire le aziende vitivinicole che producono aceti made in Italy: è la missione dell’Istituto valorizzazione aceti e condimenti presentato al Cibus.
Fonte: Corriere della Sera.
Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi.
La nomina Nuovo presidente Unione italiana vini, al timone Lamberto Frescobaldi amberto Frescobaldi Lamberto è il nuovo presidente Frescobaldi, di Unione italiana vini, presidente organizzazione con 73o soci della casa che rappresenta l’8596del vinicola fatturato del vino italiano. Marchesi de” Eletto all’unanimità ieri, Frescobaldi il presidente della Marchesi Frescobaldi succede a Ernesto Abbona: sarà affiancato dal vice presidente Chiara Lungarotti (Cantine Lungarotti) e Sandro Sartor (Constellation Brands). «Tra le priorità — dice Frescobaldi — c’è quella di dare continuità all’attività dei miei predecessori e di seguire i temi caldi, da quelli legati alla salute fino ai vini sostenibili, dopo il varo della nuova norma nazionale. Vorremmo anche dare un’identità a una parte cospicua di quel 5096 di vino non a denominazione».
Fonte: Corriere della Sera.
Intervista a Ella Lister – Fine wine sirena per investitori.
Parla la fondatrice del sito Wine Lister (Figaro group): così giudico il rating dei vini migliori Fine wine sirena per investitori Ella Lister: le bottiglie di pregio attirano pure i collezionisti. Investire sui vini è un affare, ma non bisognerebbe impegnare più de110% del proprio portfolio. E, in ogni caso, val la pena investire su prodotti che si vorrebbero bere. Se perdono valore, resta comunque un vantaggio»: è il consiglio di Ella Lister, appassionata a punto di riferimento dei fine wine. Giornalista, analista e consulente di mercato dei vini di pregio, Lister è responsabile di Wine Lister, sito internet acquistato dal gruppo Figaro. Dopo una laurea in lingue (francese e italiano) ad Oxford, e l’avvio in una banca d’affari (Lazard), Ella Lister ha iniziato a scrivere di vino prima per The World of Fine Wine, quindi per il Financial Times e Decanter. E’ stata per quattro anni consulente di strategia dei fine wine per la cantina inglese Octavian. AltaliaOggi confessa: «Adoro i vini francesi e italiani, in particolare ho una cotta per ilNebbiolo». Domanda. Com’è nata la sua passione per il vino? Risposta. Mi è venuto naturale fin da piccola, grazie alle vacanze con i miei genitori in Italia e in Francia fin da quando avevo un annodi età. 11 vino è parte integrante di due culture che amo tanto, quella italiana e quella francese; è legato alla loro storia, alla loro gastronomia, alla loro arte.
Fonte: Italia Oggi.
Tante Dop e Igp nel vino Ma il 50% è al lumicino.
Tante Dop e Igp nel vino, poche quelle che realmente producono. Tante da rischiare di far perdere vantaggio competitivo al settore. Sono 526 le denominazioni italiane enologiche, 408 Dop e 118 Igp. Ma «oltre il 50% delle denominazioni vitivinicole non certifica o certifica una quantità al di sotto dei mille litri di vino all’anno. Un paniere così grande e non utilizzato di Indicazioni Geografiche non è vantaggio competitivo sui mercati, anzi rischia di sminuire il concetto di denominazione ed inserisce elementi distorsivi del percepito del nostro sistema», sottolinea a ItaliaOggi, Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita. «La normativa prevede già un meccanismo di cancellazione; è opportuno operare in tal senso facendo una revisione delle denominazioni italiane che non hanno un vero sistema produttivo dietro», dice Rosati». Dai dati dell’Osservatorio Isnzea-Qualivita il 65% (2,118 miliardi di euro) del valore totale del valore alla cantina (3,23 miliardi di euro) è realizzato da soltanto 20 tra Dop e Igp. Ce ne sono infatti 87 (17%) che non hanno nessuna quantità certificata, ovvero tra zero e 100 litri, 145 (28%) tra 100 e 1.000 litri e 232 (44%) con meno di mille litri.
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Sostenibilità, un tema che fa parte integrante del comparto vitivinicolo trentino. «E nel dna del mondo agricolo della nostra regione. A livello ambientale l’approccio alla sostenibilità è partito in maniera sistematica negli anni `90, non è stato un obbligo normativo, ma una scelta consapevole e libera, spiega il presidente del Consorzio Vini del Trentino, Pietro Patton, nell’anticipare il primo bilancio di sostenibilità stilato da un Consorzio di Tutela vini e che sarà presentato il 20 giugno. Per Graziano Molon, direttore del Consorzio «siamo oggi di fronte ad un momento epocale: si passa da una sostenibilità di slogan ad una monitorabile, misurabile e calcolabile». Il vino è «Il sogno americano» che Dominic Nocerino di Vinifera Import racconta nella sua biografia. Sogno che incrocia i destini dell’importatore di vini napoletano con quello di 35 aziende metà delle quali toscane. Settantanove anni, nato a Ercolano, Dominic Nocerino, prima a Chicago poi a New York, ha realizzato il suo sogno dopo che era svanito quello di diventare calciatore di serie A.
Fonte: Italia Oggi.
Lamberto Frescobaldi nuovo presidente Unione italiana vini.
Lamberto Frescobaldi e il nuovo presidente di Unione italiana vini. II presidente della Marchesi Frescobaldi sarà affiancato da Chiara Lungarotti e Sandro Sartor come vicepresidenti.
Fonte: Nazione Firenze.
Franciacorta, vendite +45,1%.
Nel primo trimestre 2022 il Consorzio vinicolo Franciacorta ha rilevato una crescita delle vendite (in volume) pari al 45,1% su base annua.
Fonte: Sole 24 Ore.
Intervista a Lamberto Frescobaldi – «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione»
Il presidente dell’Unione Italiana Vini illustra la strategia «Il biologico è superato dalla sostenibilità, serve una nuova certificazione». Biologico non vuol dire sostenibile. Non ` ` è neanche un primo step della sostenibilità perché in determinate condizioni i due termini possono addirittura essere in contrapposizione». Lamberto Frescobaldi, presidente della Frescobaldi e da ieri nuovo presidente dell’Unione italiana vini sceglie un tema forte per la sua prima intervista al vertice dell’associazione di cantine, industrie e buyers del vino che con 73o soci rappresenta 1’85% dell’export italiano. «Durante la pandemia – spiega Frescobaldi – la parola più gettonata era ‘resilienza’. Passata la fase dei lockdown quel termine è stato sostituito da ‘sostenibile’. Un tema un po’ inflazionato ma che resta centrale e per questo gli va restituito un senso compiuto evitando che sia sostituito da operazioni di mero greenwashing. Come fare? Legandolo a dati oggettivi, a standard certificati e obiettivi misurabili in termini di impatto ambientale, sociale ed economico. Il consumatore se deve pensare a un vino sostenibile, pensa a un prodotto realizzato nel rispetto dei territori.
Fonte: Sole 24 Ore.
Tra i primi 10 enotecari d’Italia.
Prestigioso riconoscimento per il sommelier Miraglia Tra i primi 10 enotecari d’Italia. Carlo Miraglia, sommelier professionista di Rotonda, si è piazzato tra i primi dieci enotecari a livello nazionale per aver raggiunto la semifinale nel concorso “Miglior enotecario d’Italia”: diviso in due categorie, ovvero chi si occupa solo della vendita e chi anche della mescita. Il sommelier lucano – iscritto ad AIS (Associazione italiana sommelier) – faceva parte di quest’ultima categoria ed ha tagliato questo traguardo a meno di un anno dall’apertura di “Pollino Divino”, la sua vineria nel borgo nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. «Sono felice per questo risultato – ci dice – anche perché in finale sono approdate enoteche storiche di Milano, Prato e Brescia che hanno una grande tradizione. Sapevo quanto sarebbe stato difficile, ma ho sperato fino alla fine di entrare in finale.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
“Vino ed Eros” al tempo degli Etruschi.
Domani, alle 17.30 al Mercato Coperto, nell’ambito della rassegna “I MalfAttori di primavera”, Giuseppe Sassatelli, etruscologo, archeologo e accademico italiano, specializzato nella storia dell’Etruria padana e presidente dell’istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, nonché presidente della Fondazione RavennAntica, parlerà di “Vino ed Eros presso gli Etruschi. Luoghi comuni e conoscenze storiche”. Nella loro produzione artistica, in particolare nelle tombe dipinte, gli Etruschi danno largo spazio alvino e al suo consumo, oltre che all’eros e alle sue pratiche, un comportamento mal compreso e travisato nell’immaginario collettivo.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
I punti di forza dell’Emilia-Romagna – La filiera dell’ortofrutta in mostra: l’Emilia-Romagna presenta i suoi gioielli.
La nostra regione gioca da sempre il ruolo di capofila: con i suoi 44 prodotti certificati ha un patrimonio che oltrepassa i 3,3 miliardi di euro l’anno di giro d’affari. Una ricchezza che la rende regione leader in Italia per numero di prodotti Dop (19) e Igp (25). La filiera ortofrutticola italiana è una “squadra” che ogni anno vale oltre 15 miliardi di euro. Un patrimonio di 300mi1a aziende che, da sole, contano per più di un quarto dell’intera produzione agricola nazionale. Dati alla mano, l’anno scorso il segmento ortofrutta ha chiuso la quota export con la cifra record di 5,5 miliardi di euro (più 6% rispetto all’anno precedente) e un saldo della bilancia commerciale di oltre 1 miliardo di euro. A parte la Francia, crescono a valore i principali mercati di prodotto di sbocco: la Germania che vale quasi un terzo del mercato registra un +5%, l’Austria un +10%, Svizzera + 8,2%, Regno Unito + 7,8%. Nel mercato globale, l’Italia è il settimo esportatore di ortofrutta al mondo, il secondo in Europa (prima la Spagna che rimane il principale esportatore mondiale a valore).
Fonte, Corriere Romagna Focus Macfrut.
Le Donne del vino portano in Rocca i loro pezzi forte.
Le “Donne del vino” dell’Emilia-Romagna tornano con un suggestivo appuntamento nella bellissima cornice della Rocca dei Boiardo, a Scandiano. I preparativi fervono infatti per la prima edizione — sabato 14 maggio, dalle ore 16 alle 19.30 — del progetto “Enoinsieme, incontri di emozioni tra natura, vino e sogni, cullati dalle Donne del Vino”. L’obiettivo è far conoscere le produttrici ed estimatrici del vino. Quello in Rocca non è il solo appuntamento. «Abbiamo messo a calendario le successive date nelle aziende delle produttrici per farci conoscere per quello che è il nostro mondo, cioè il vino che è lavoro, tradizione, rispetto e cura del territorio, passione e convivialità— spiegano le organizzatrici —. Questa prima tappa è patrocinata dal Comune di Scandiano e il ricavato sarà devoluto in beneficenza proprio al Comune che lo utilizzerà per progetti nelle scuole, dedicati all’educazione ai sentimenti e contro la violenza di genere, tema da noi molto sentito».
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Centinaio e Billi: progetti e idee per l’agricoltura – Centinaio-Billi: «Agricoltura da sostenere».
Castrocaro, il sottosegretario alle politiche agricole ha incontrato il candidato sindaco: «Persona giusta per le istanze del settore». Approccio artigianale alla produzione del vino, etichettatura, tutela della tipicità e delle piccole aziende Dopo il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. Continuano gli incontri che vedono protagonisti il candidato sindaco Francesco Billi, i rappresentanti del governo centrale e le realtà locali, dai cittadini ai volti dell’associazionismo passando per gli operatori economici. Ieri l’ex assessore della Giunta Metri in compagnia del parlamentare Jacopo Morrone, del consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e di alcuni membri del suo comitato elettorale, tra i quali l’esperto per l’agricoltura Mauro Maraldi, ha incontrato il sottosegretario leghista nel verde rigoglioso dell’azienda Fiorentini Vini a Sadurano e tra i filari e gli ulivi della Tenuta Pennita di Terra del Sole. Sui dolci colli che abbracciano il territorio comunale, gli imprenditori agricoli hanno avuto l’opportunità di illustrare le eccellenze ma altresì esporre le criticità locali. «I coltivatori – ha dichiarato Centinaio al termine degli incontri – rappresentano un enorme valore aggiunto per questo territorio.
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Champagne Experience scalda già i motori.
La manifestazione si tiene per la quinta volta consecutiva a Modena. E’ in programma il 16 e 17 ottobre C’è una bella novità per tutti gli amanti delle bollicine. Resta infatti a Modena, anche per quest’anno, la manifestazione Champagne Experience, che già negli anni precedenti ha riscosso numerosissimi consensi. L’edizione 2022 è in programma il 16 e il 17 ottobre alla fiera di Modena e, per tutti gli interessanti, la prevendita dei biglietti on-line è già iniziata, mentre la programmazione delle master class e l’adesione da parte dei produttori sta proseguendo. L’evento è organizzato da Società Excellence, realtà che riunisce diciannove tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza, e si terrà per la quinta volta di seguito a Modena. Nella due giorni del prossimo autunno saranno presenti in fiera più di 100 aziende di Champagne, tra storiche maison e piccoli vigneron, pronte a far conoscere i loro migliori prodotti ai professionisti del settore Horeca (hotel – restaurant – catering) e al vasto pubblico di appassionati provenienti da tutta Italia.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali.
Le vigne di Dolceacqua in Val Nervia dove nasce il Rossese In programma il 14 e 15 maggio al Teatro comunale e nell’isola pedonale di via Aprosio. Degustazioni con le etichette del Ponente ligure. La città punta con forza sull’enoturismo Al Ventimiglia Wine Festival in vetrina le eccellenze locali. Con due giorni dedicati al vino, Ventimiglia rilancia il connubio con le eccellenze del territorio a fini turistici. Nell’ambito di una serie di iniziative dedicate al cibo, che prenderanno il via il 7 maggio con l’inaugurazione della mostra di Steve McCurry al Forte dell’Annunziata, s’inserisce infatti a pieno titolo anche il Ventimiglia Wine Festival, in programma il 14 e 15 maggio presso il Teatro comunale e l’adiacente isola pedonale di via Aprosio, dalle 10.30 alle 20, punto di partenza per una nuova offerta turistica: l’enoturismo. Organizzata dalla Pro Loco intemelia con il contributo del Comune di Ventimiglia e della Regione Liguria e partner d’eccezione Coldiretti, Cia, Confcommercio e Confesercenti di Imperia, la Spes di Ventimiglia e l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione dei più importanti e pregiati vini dell’estremo ponente.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Due giorni dedicati al vino assaggi e cultura – Ventimiglia Wine Festival, si punta sulla quality per attirare il turismo.
Evento con la Pro Loco, il Comune e la Regione Scullino: “Dopo due anni di chiusura, la ripartenza”. l’Associazione italiana sommelier, vede la partecipazione Con due giorni dedicati al vino dei più importanti e pregiano, Ventimiglia rilancia il con- ti vini dell’estremo Ponente. Conubio con le eccellenze del ter- «Si tratta di un evento che abritorio a fini turistici. Nell’ambiamo voluto con grande cabito di una serie di iniziative parbietà. Non è una semplice dedicate al cibo, che prende- esperienza sensoriale con il viranno il via i17 maggio con Pino ma una prova di enoturismo inaugurazione della mostra di smo», sintetizza Mara Cilli, Steve McCurry al Forte esponente della Pro Loco in dell’Annunziata, s’inserisce insieme a Roberto Anfossi, infatti a pieno titolo anche il all’ingegner Giancarlo Risi, a Ventimiglia wine Festival, in Giuseppe e Davide Longordo programma il 14 e 15 maggio e a Domenico Casile. Plaude presso il Teatro comunale e all’iniziativa anche il sindaco l’adiacente isola pedonale di Scullino
Fonte: Stampa Imperia.
La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia.
La storia della fondatrice della rinomata Cascina Feipu dei Massaretti azienda premiata con i “tre bicchieri” dagli enologi di Arcigola La passione per i vigneti di nonna Bice: a 97 anni gira tra i campi a Bastia 1_41 l’emblema delle donne tenaci, legatissime alle tradizioni di famiglia, che portano avanti con orgoglio l’azienda. Ad Albenga vive e lavora una donna davvero speciale che ha fatto la storia dell’agricoltura savonese: è Bice Comparato, classe 1925, fondatrice della storica e rinomata azienda agricola «Cascina Feipu dei Massaretti», a Bastia d’Albenga. Alla veneranda età di 97 anni gira tra i campi e i vigneti. Per lei è come se il tempo non fosse mai passato. Bice è figlia di genitori contadini di Casanova Lerrone dediti all’olivicoltura e già durante il periodo scolastico, al pomeriggio, raccoglieva le olive con il resto della famiglia.
Fonte: Stampa Savona.
Cantina, il processo “Terre d’Oltrepo 1” riprenderà in ottobre.
Riprenderanno ad ottobre le udienze del processo a 33 viticoltori coinvolti nell’inchiesta Terre d’Oltrepo 1. Deriva dalla prima inchiesta, quella dei 2014, sugli allora vertici della cantina per presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono accusati a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Diversi imputati hanno chiesto la prescrizione perché i fatti risalgono a12014, quindi non più giudicabili. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito imputati sono gli ex dirigenti del cda Pier Luigi Casellam, Michele Campagnoli, Mario Pastore, Fabio Marchesi e Marco Orlandi, A giudizio anche i soci all’epoca dei fatti: Filippo Nevelli, Alessio Cagnoni, Marco Figini Giorgio Bevilacqua, Enrico Comaschi, Massimo Crevani, Maurizio Piaggi, Laura Bozzi, Fabrizio Gatti, Elisio Comaschi, Marco Como, Cristiano Forlino, Carlo Saviotti, Andrea Cristina, Angelo Carlo Ferrari, Giovanni Alessandro Ferrari, Enrico Maggi, Gabriele Marchesi, Fabrizio Parentela, Enzo Piaggi, Paola Reposi, Paolo Sisti, Emanuele Saviotti, Stefano Saviotti, Maurizio Vercesi, Matteo Vitali, Claudia Zanotti e Piera Dall’Occhio.
Fonte: Provincia – Pavese.
Erbaluce, produttori divisi Adesso decide la Regione.
Da un lato i sostenitori della protezione esclusiva e dall’altro i pro svincolo Riuniti in assemblea venerdi hanno votato tra le due linee, risultate poi in parità (ALUM Ancora una fumata nera sulla liberalizzazione della Docg Erbaluce dopo l’assemblea dei 350 produttori canavesani riunitasi lo scorso venerdì all’hotel Sardi’s di Caluso. Le votazioni per decidere sulla protezione esclusiva del marchio Erhaluce, oppure sul suo svincolo, si sono concluse con una sostanziale parità. «A questo punto – spiega Antonino luculano, presidente del Consorzio di tutela vini docg Caluso e doc Carema e Canavese – serve un cambio di passo e un percorso in cui il nome Erbaluce possa essere valorizzato insieme al nome Calmo. Così come è accaduto ad esempio per il Cortese di Gavi, ora conosciuto dal consumatore come Gavi. Una soluzione che accontenterebbe tutti: quelli che vogliono poter produrre Erhaluce doc anche in altre zone e quelli che insistono sul valore del territorio. E soprattutto serve guardare al futuro per far conoscere e far crescere la redditività del nostro vino. Le divisioni non servono».
Fonte: Sentinella del Canavese.
Calici, stelle e magia. C’è il Castello di Vino – Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce.
C’è il Castello di Vino. Vino, stelle, fuoco e magia L’antico borgo rinasce Torna “Capraia e il suo Castello di Vino”, due giorni di eventi per ripartire «Una bella occasione per conoscere meglio e vivere un gioiello del territorio». Un’idea della Pro Loco insieme al comitato “Capraia in Festa” associazioni locali e aziende vitivinicole. Immergersi nella suggestiva atmosfera del Castello di Capraia Fiorentina; forse non tutti sanno che conserva ancora una parte di mura risalenti all’anno 1000. E sono tanti i residenti che non hanno mai avuto occasione di visitarlo, godendosi l’antico borgo alto. Andare alla scoperta del territorio, meravigliandosi ancora? Si può fare sabato 7 e domenica 8 maggio con “Capraia e il suo castello di Vino”, una due giorni che mira a valorizzare il borgo medievale. SI comincia con un suggestivo aperitivo al tramonto, alle 19 di sabato, con un punto ristoro e uno spazio dedicato alle degustazioni di vino offerto da alcune aziende vitivinicole locali, con la novità di calici appositamente realizzati per l’occasione.
Fonte: Nazione Empoli.
E il prosecco dove il rapper fece il bagno diventò un distillato – «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati».
Prima l’assessore Donazzan ha letto 11 foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione dem. Poi ha visibilmente storto il naso: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo». Cosa? II prosecco in cui il rapper Guè Pequeno la scorsa estate ha fatto il bagno. Quel vino non è andato sprecato, ma riutilizzato per farne distillati. «Il prosecco dove Gué Pequeno ha fatto il bagno? Macché spreco, poi è stato usato per i distillati» IN CONSIGLIO VENETO LA RISPOSTA AL DEM ZANONI. DONAZZAN: «SPERO NON SIA ARRIVATO SUL MIO TAVOLO». VENEZIA Prima l’assessore Elena Donazzan ha letto il foglio che le era stato dato da Palazzo Balbi in risposta all’interrogazione del dem Andrea Zanoni, poi, giunta all’ultima riga del testo, ha visibilmente storto il naso. E, a microfono acceso, le è “scappato” un commento: «Spero proprio che non sia arrivato sul mio tavolo».
Fonte: Gazzettino.
La Prosecco Cycling morde la Grande Mela: «Una vetrina mondiale».
Da Valdobbiadene a New York: la Prosecco Cycling e il Veneto tra gli applausi negli Usa. Grande accoglienza per la delegazione veneta, guidata dall’assessore regionale Corazzari, dal sindaco Fregonese e dall’organizzatore Massimo Stefani, che il primo maggio è stata ospite del TD Five Boro Bike Tour, il giro ciclistico più importante d’America. Corazzari: «Esperienza fantastica e progetto di grande livello«. Stefani e Podziba (Bike New York): «Accomunati dagli stessi obiettivi». La Prosecco Cycling e il Veneto mordono la “Grande Mela”. El TD Five Boro Bike Tour ha reso omaggio all’evento di Valdobbiadene e alle colline dell’Unesco, accogliendo con tutti gli onori la delegazione veneta intervenuta domenica I° maggio a New York, in occasione dell’edizione 2022 del più importante giro ciclistico d’America. Sono stati oltre trentamila i ciclisti a pedalare lungo i 64 chilometri del percorso che, attraversando i cinque distretti di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), si è sviluppato sino al traguardo di Staten Island.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Zaia alla mostra del vino: «Orgogliosi del territorio».
Aperta la 66. edizione del Valdobbiadene Docg La Pro loco: «Si riparte». «Vengo qua dal ’95: penso ci siano i presupposti per far bene, per crescere; ognuno di noi nel suo piccolo deve avere l’orgoglio di provenire da questi territori: perché abbiamo un miliardo di biglietti da visita nel mondo». Così Luca Zaia all’inaugurazione della 66. Mostra del Valdobbiadene Docg di Col San Martino, alla presenza anche del sindaco Mattia Perencin, del prefetto Angelo Sidoti e dei rappresentanti della politica locale e regionale. Zaia fa un discorso di largo respiro, legato al territorio: «Innanzitutto un ringraziamento va ai ragazzi della Pro loco, squadra che prova che Col San Martino ha un futuro. I presupposti per crescere ci sono: siamo a un miliardo di bottiglie prodotte, vuol dire che una bottiglia di bollicine su tre nel mondo è il nostro Prosecco; viene da dove c’è l’agricoltura eroica, da vigneti in cui non c’è la meccanizzazione. Però il merito è dei viticoltori che ci hanno creduto. L’estensione dell’azienda agricola media nella zona della Docg è di 1,13 ettari». E dà anche qualche dato: «Siamo la regione con il più alto export di vini, che vale 2 miliardi e 250 milioni di euro; dopo Francia, Italia, Spagna c’è il Veneto per valore, davanti Australia e Cile».
Fonte: Gazzettino Treviso.
“Si media” a Las Vegas con il suo broadcasting.
Prosecco per tutti a Las Vegas per presentare il nuovo sistema di broadcasting televisivo “Yes!”: questo il biglietto da visita utilizzato da Si Media, l’azienda di Riese fondata da Luigi Panozzo, unica realtà veneta e tra le pochissime italiane presente alla NabShow 2022, la più grande fiera del broadcasting, per far conoscere l’innovativa soluzione nata nella storica villa veneta della sede di via Costanza. Il sistema di gestione e trasmissione televisiva “Yes!” permette di creare un programma, editarlo, mandarlo in onda e condividerlo da un unico portale web e sfruttando l’intelligenza artificiale, massimizza i risultati evitando di dover scaricare software pesanti: è stato già stato adottato in Uruguay, Thailandia, Germania, Cina e Giappone, e ovviamente anche nell’emittenza privata italiana (tra cui Media nordest, il gruppo di Antenna Tre, Reteveneta, Tne e Telequattro) con un numero di clienti in continua crescita.
Fonte: Tribuna Treviso.
Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie».
Ieri il taglio del nastro della storica manifestazione di Col San Martino. Si punta ad incrementare le presenze turistich Mostra del Valdobbiadene, 78 espositori Zaia: «Prosecco, un miliardo di bottiglie» Un ultimo primato se l’è guadagnato ieri, la 66esima Mostra del Valdobbiadene di Col san Martino. È la più storica delle rassegne del prosecco Docg. È la prima ad aver rinunciato al nome prosecco, per battezzarsi solo “Valdobbiadene”. E nessun’altra, prima di oggi, è stata inaugurata in un martedì pomeriggio. «L’abbiamo fatto perché, fungendo da traino di analoghi eventi, lasciamo la vetrina del sabato e della domenica ad altri — spiega il presidente della Pro loco, Luciano Stival – cioè a chi deve crescere. Magari col traino del presidente Zaia».
Fonte: Tribuna Treviso.
Visita del FAI alla storica Cantina LA GENISIA e panchina gigante di Codevilla.
La Delegazione del FAI di Pavia organizza per Domenica 15 maggio 2022 una visita alla storica Cantina LA GENISIA a Codevilla (PV), appartenente insieme alla cantina IL MONTU’ al gruppo TORREVILLA. Sarà l’occasione per visitare anche la Torre Vinaria, una struttura in cemento armato costruita nel 1961, brevettata da un enologo pavese, Emilio Sernagiotto. Conclusa la visita, si avrà il piacere di ascoltare Carlo Aguzzi, sommelier pavese ed “enostorico”, co-autore del libro “Viva V.E.R.D.I” con Vittoria Aicardi e Roberto Allegro, edizioni Musicorner. Luoghi, personaggi, episodi, testimonianze della Lomellina risorgimentale in un singolare quanto insolito abbinamento tra storia locale, enogastronomia e arte musicale, ripercorrendo così le tappe degli eventi storici più significativi della storia pavese e lomellina. A seguire, degustazione di vini della Cantina, accompagnati da stuzzichini con prodotti locali.
Fonte: Quatarob Pavia.
Vino: a Sicilia en Primeur l’isola ‘continente in miniatura’.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso con successo la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, tornato in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro”, è stato anche il titolo del convegno inaugurale condotto dal giornalista Massimo Giletti. Una riflessione sul futuro della vitivinicoltura siciliana.
Fonte: ANSA.
Fisar celebra Fogliatonda, vino che batte malattie e siccità.
E’ il vino ‘Fogliatonda’ il grande protagonista dell’evento promosso a Torino, il 7 maggio al Museo nazionale del Risorgimento, dalla Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), per festeggiare i 50 dalla sua fondazione. E’ l’unica iniziativa aperta al pubblico, su prenotazione, nelle varie tappe promosse in Italia dalla federazione. A organizzarlo il Coordinamento Nord Ovest della Fisar, in collaborazione con 20 delegazioni e con la Banca del Vino di Pollenzo. Tra i banchi d’ assaggio, quindi, un posto d’onore l’avrà il ”Fogliatonda’ con la bottiglia limited edition che celebra il vitigno Foglia Tonda quasi scomparso e oggi recuperato. Fisar ha collaborato per la vinificazione e per la realizzazione dell’etichetta di questo vino celebrativo – blend, l’unione cioè di due annate, 2019 e 2020 – con l’Istituto tecnico agrario B. Ricasoli di Siena.
Fonte: ANSA.it.
Carpineto, il vino come passione, cultura, natura e sostenibilità.
5 Appodiati immersi nel verde delle grandi Denominazioni toscane. La storia di Carpineto grandi vini di Toscana. Carpineto nasce nel 1967 nel piccolo comune di Dudda all’interno del comune di Greve in Chianti. È stata fondata da Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo spinti dalla forte ambizione di produrre un Chianti Classico di altissimo livello qualitativo, decidono di iniziare questa grande avventura. Oggi le due famiglie lavorano insieme gestendo 5 tenute, 500 ettari di terra, coltivati in modo sostenibile e a bassissimo impatto ambientale con emissioni zero.
Fonte: TeleAmbiente.
Vino: al via il fondo pubblico da 25 milioni per la promozione delle etichette Dop e Igp.
È stato pubblicato in Gazzetta il decreto per il fondo pubblico da 25 milioni di euro per la promozione del vino con etichette Dop o Igp. Nella Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto che istituisce il cosiddetto “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”, che di fatto prevede lo stanziamento di una cifra complessiva di 25 milioni di euro atta alle attività per potenziare la commercializzazione e la promozione del vino con etichette Dop e Igp.
Fonte: Dissapore.
Festa della mamma, arriva il vino rosè di Stappamamma a sostegno delle mamme Ucraine.
Un vino prodotto al femminile per aiutare le mamme in Ucraina. È l’iniziativa di Stappamamma, che in occasione dei 10 anni dell’associazione e per la Festa della Mamma che ha deciso di produrre il suo vino in collaborazione con due sorelle, Livia e Irene, proprietarie della Cantina Santo Iolo in provincia di Terni. Si tratta di un vino Rosè 2021 in edizione limitata. Il ricavato della vendita verrà devoluto all’Associazione Salvabebè – Salvamamme a sostegno delle mamme ucraine in difficoltà (S.O.S Ucraina). “Un vino rosa, come la squadra che lo ha realizzato, per esprimere tutta la solidarietà di cui solo le donne sono capaci e per fare, nel nostro piccolo, qualcosa di grande” ha spiegato Eva Milella, fondatrice di Stappamamma.
Fonte: Il Messaggero.
Vini all’asta, prezzi alle stelle: bottiglia da record a 67mila euro.
Firenze, 3 maggio 2022 – Grande successo per l’asta di vini italiani e francesi a Firenze da Pandolfini con una vendita da record: 67.375 euro per una bottiglia da 75 cl di Musigny Domaine Leroy 2008. Quasi un milione e mezzo di incasso e alcuni lotti da citare: 11.025 euro per una Imperiale di 6 litri di Masseto 2007, mentre una bottiglia DMg di Masseto 2013 ha raddoppiato la stima chiudendo a 6.125 euro. Ancora per la Toscana da ricordare una bottiglia di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro e sei bottiglie di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 1998 che ora sono in una nuova collezione per 5.512 euro.
Fonte: La Nazione.
Il vino: ambasciatore italiano nel mondo.
Nel 1919 Francesco Angelini, farmacista marchigiano poco più che trentenne, costituisce una società per la produzione e vendita di medicinali con sede ad Ancona. Qui inizia il successo e la scalata del marchio farmaceutico Angelini – tra i suoi prodotti troviamo ad esempio Tachipina, Moment e Amuchina – che lo porterà ad essere una delle realtà farmaceutiche italiane più importanti e consolidate e poi ad espandersi a partire dal 1994 nel campo del vino con Angelini Wines & Estates, già Bertani Domains. Il gruppo è oggi costituito da sei cantine. Tre sono le storiche toscane: Brunello di Montalcino a Val di Suga, Vino Nobile di Montepulciano a Tenuta Trerose e Chianti Classico a San Leonino. Una nelle Marche la cantina Fazi Battaglia, marchio storico del vino italiano, rinomata per la produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico ed infine Cantina Puiatti a Romans d’Isonzo (GO) dedita alla produzione dei grandi vini bianchi del Friuli e Bertani nota per la produzione dei suoi Amarone della Valpolicella Classico e Valpantena.
Fonte: Yahoo Finanza.
STAMPA ESTERA
A New Home for Italian Grapes.
New Home for An entrepreneur helps Sicilian varieties thrive in California. The 10 acres of nebbiolo growing on this remote ridge about 25 miles west of Geyserville and 10 miles from the Pacific in northern Sonoma County, make the vineyard unusual enough in California. The other grapes make it positively singular. No other vineyard in the country but this one, as far as I can tell, has blocks of carricante and nerello mascalese, the two most significant white and red grapes grown on Mount Etna in Sicily. One grower, Kevin Harvey, a former venture capitalist turned wine entrepreneur, is wagering that here in California, he can produce a great nebbiolo, which has proved difficult anywhere beyond the grape’s home territory in northern Italy. Not only that, he is betting he can make world-class carricantes and nerello mascaleses, which may never have been tried outside of Sicily. The Centennial Mountain vineyard is also an effort to determine whether, as some people believe, California is full of great wine terroirs that have not yet been discovered. Mr. Harvey’s first wine investment, Rhys Vineyards, which produces exquisite pinot noirs, has paid off handsomely in terms of the quality of the wines and their critical reception. But the track record of Italian varieties in California, or anywhere outside of Italy, is not great. Yet Mr. Harvey is applying the same tenacity and obsessive attention to detail to this project as he did with Rhys 20 years ago, when he combed the back roads of the Santa Cruz Mountains, looking for rocky slopes that he believed would make exceptional sites for vineyards. Rhys now has six vineyards in the Santa Cruz area, each different geologically and all hard to farm, along with another in the Anderson Valley of Mendocino County and another in development in northern Mendocino.
Fonte: New York Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 3 maggio 2022!
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Prodotti Doc e Igt, il Molise al Cibus. Cavaliere: faremo una bella figura.
Nell’ambito del programma ‘Promozione Molise 2021/2023′, finanziato dal Psr Molise 2014/2020, la nostra regione partecipa al Cibus 2022 di Parma. Si tratta del secondo evento fieristico dell’anno, dopo il recente successo del Vinitaly, al quale partecipa il Molise attraverso il supporto operativo dell’Arsarp. Saranno 12 le aziende locali, produttrici di vino Doc e Igt, olio extra vergine di oliva Dop e altri prodotti agroalimentari biologici, presenti in uno stand di 144 metri quadri ubicato nel padiglione 8 (area H006). Al Cibus di Parma, evento di prestigio internazionale in programma dal 3 al 6 maggio, quest’anno sono attesi oltre 60mila visitatori e i temi di questa edizione toccheranno i rapporti tra industria e distribuzione, il ruolo della filiera agricola per la redditività delle imprese, la ristorazione del futuro e il ruolo dei prodotti Dop e Igp negli assortimenti.
Fonte: Primo Piano Molise.
Niemeyer postumo e vinicolo.
L’ultima opera di Oscar Niemeyer arriva postuma, a dieci anni dalla morte avvenuta nel 2012 a Rio de Janeiro, ed è un’astronave in vetro e cemento che atterra tra i vigneti dello Château La Coste, la vallata dell’arte, dell’architettura e del vino biodinamico alle spalle di Aix en Provence, in Provenza. Un progetto che ha avuto una lunga gestazione – pare che le autorità locali non volessero dare il permesso a costruire in quell’area – e che inaugura in tempo per le visite estive dello Château. Il padiglione di Oscar Niemeyer si aggiunge agli interventi che l’imprenditore nord-irlandese Paddy McKillen ha voluto per il suo progetto provenzale, sempre in progress, inaugurato nel 2011 e che ha visto coinvolti un buon numero di architetti Pritzker Prize: Jean Nouvel per le cantine, Tadao Ando per il padiglione di apertura, Renzo Piano con uno spazio espositivo in cemento interamente ventilato per vie naturali (esiste un mondo anche oltre l’aria condizionata), Frank Gehry con il teatro destrutturato a cielo aperto, fino a Richard Rogers che nel 2020 realizza qui la sua galleria d’arte sospesa e avvolta in coloratissime travi Warren, la sua ultima opera prima della pensione e poi della scomparsa.
Fonte: Foglio – Inserto.
Un nettare rubino che è l’anima dei boschi irpini.
Andiamo a cantar maggio in terre antiche e vocate al vino. Siamo nel cuore dell’Irpinia in un oceano di boschi e di vigne tra Salza e Parolise vegliato dai monti Picentini da cui scendono correnti fresche e riparato dal Partenio. Lì, in un remoto feudo dei principi Caracciolo, tre fratelli poco più che ventenni, uno dei quali con il diploma di enologo in tasca, sette lustri fasi sono «inventati» vignaioli. Hanno rilevato le terre da papà e mamma e hanno dato sostanza all’azienda vinicola Di Meo. Roberto, l’enologo, ha mosso i primi passi con un’idea precisa: valorizzare le uve autoctone. Solo Fiano e Greco tra i bianchi Aglianico e Coda di Volpe tra gli scuri. Una ventina d’ettari ad altitudine notevole per estrarre l’anima dei luoghi. Generoso che è il creativo di famiglia usando l’antico casino di caccia (è bellissimo) si è inventato di tutto: da arte e vino, al calendario Di Meo cercando di dare veste compiuta al sogno mentre Erminia ha continuato a inculcare nell’impresa i lieviti dell’eredità familiare. Sono cresciuti evolvendo, ma sono rimasti fedeli a sé stessi e al sogno iniziale.
Fonte: La Verita’.
Codlitto e crisi energetica costano 435 milioni al settore degli alcolici.
La situazione internazionale impatterà sul mondo del vino per il 2,5-3% del fatturato. I problemi legati al conflitto russo-ucraino costeranno al mondo italiano del vino almeno il 2,5-3% del fatturato. Una cifra monstre, se si pensa che il settore che racchiude spumanti, vini frizzanti, fermi, passiti e liquori, vini sfusi e mosti vale circa 14,5 miliardi di euro. Pallottoliere alla mano, insomma, il giro d’affari sta subendo un taglio di circa 435 milioni. «Il vino italiano subirà quest’anno una contrazione del proprio fatturato del 2,5%-3% a causa del combinato disposto di fattori congiunturali che con la guerra hanno subito un’ulteriore accelerazione». A dirlo é il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. «Il quasi completo azzeramento delle vendite presso i mercati emergenti coinvolti nel conflitto», ha proseguito Castelletti, «ma soprattutto l’escalation dei costi di produzione, dell’inflazione e il crollo della fiducia dei consumatori sta creando una spirale particolarmente negativa sul vino italiano». Allo stato attuale, insomma, Uiv stima un ulteriore aumento del costo medio di produzione per circa 400 milioni di euro, portando il surplus sui costi produttivi sui 12 mesi 2022 – che incidono ormai per oltre il 30% sul valore della bottiglia media – a 1,7 miliardi di euro.
Fonte: La Verita’.
L’equilibrio e la freschezza dell’Aglianico.
È Sergio Paternoster, punto di riferimento della produzione del Vulture, a lasciare alla figlia Giovanna i tre ettari di vigna nel cuore della Lucania, mantenuti dopo l’acquisto dei possedimenti di famiglia da parte del Gruppo Tommasi. Cresciuta con il vino nel sangue, grazie agli insegnamenti del padre e del nonno, è lei a dare vita a Quarta Generazione nel 2016. In poco tempo riesce a esprimere con suoi vini l’amore per la terra e la tradizionale passione per la vigna. In produzione, due etichette di elevata qualità ed eleganza. Punta di diamante l’Aglianico, rubino concentrato, dall’ampio spettro olfattivo di frutti di bosco, visciole sotto spirito, viole appassite, chiodi di garofano, liquirizia e menta; cenni di tabacco, rabarbaro, cuoio e note balsamiche.
Fonte: Messaggero.
L’odoroso Ruché color rosso.
Decisamente incoraggianti le premesse dell’azienda di recentissima fondazione che muove i primi passi presentando etichette valide già dalla prima uscita. I vini assaggiati comunicano una filosofia e un pensiero enologico ben delineati fin dagli albori, le cui basi puntano a valorizzare le tipiche varietà del Monferrato attraverso un approccio ecosostenibile. Alcuni vigneti, in particolare di uve bianche, come Sauvignon e Chardonnay, sono piuttosto giovani e non ancora pronti ad estrapolare il meglio dai suoli calcareo-argillosi. Il Ruché è invece già pronto nella sua bella veste color rosso rubino dalle sfumature purpuree. Il bouquet odoroso è caratterizzato da note di amarena, visciola, viola, seguono avvolgenti sensazioni balsamiche e una lieve percezione di sottobosco.
Fonte: Messaggerot.
Stappamamma. Il rosé è un vino allegro a favore delle donne ucraine”.
Il rosé Stappamamma è un vino allegro, da dedicare alle donne, alle mamme, all’amicizia e alla solidarietà. Il ricavato della vendita delle prime 300 bottiglie devoluto all’associazione Salva mamme Salvabebè che sta portando avanti la campagna SOS Ucraina a favore delle famiglie colpite dal conflitto.
Fonte: Tempo.
14 maggio. A Castiglione in Teverina c’è il Sabato del Vignaiolo.
Il 14 maggio a Castiglione in Teverina (Viterbo) si terrà il Sabato del Vignaiolo, occasione per i produttori FIVI di incontrare operatori e winelovers. Trenta i produttori provenienti per lo più dal Lazio, ma anche dall’Umbria e dall’Abruzzo.
Fonte: Tempo.
Il vino si degusta con un concerto.
Dal 20 al 23 maggio la manifestazione «Rome Wine Expo» Il primo giorno si berrà ascoltando le musiche. Unire la musica alla degustazione di alcuni grandi vini. È l’appuntamento con il quale si aprirà il Rome Wine Expo, la manifestazione organizzata da Arsial e Regione Lazio che si svolgerà dal 20 al 23 maggio al Centro Congressi dell’Hotel Barcelò Aran Mantegna, nel quartiere EUR-Garbatella. L’apertura è sicuramente uno degli eventi più suggestivi: mentre l’orchestra Roma Tre, diretta dal maestro Sieva Borzak con il violino solista di Maria Teresa De Sanio, eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi, i partecipanti degusteranno 8 vini abbinati all’alternanza delle stagioni, mentre su uno schermo verranno proiettate immagini relative ai produttori. Ma la manifestazione sarà soprattutto l’occasione per conoscere alcuni dei vigneti, e dei vini, più importanti del nostro Paese.
Fonte: Tempo.
La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi.
Enogastronomia locale carta vincente per «educare» i visitatori alle prelibatezze della nostra regione La ripresa del turismo nella Capitale riparte da uno dei luoghi più suggestivi Vista mozzafiato Oltre al panorama l’offerta di prodotti del Lazio a chilometri zero per la ripresa post pandemica … Il turismo è ripartito e con esso anche tutto il meccanismo legato all’accoglienza in una città poliedrica come Roma. Impossibile quindi non parlare di enogastronomia, un settore anch’esso in ripresa dopo lo stop pandemico che ha un potenziale pazzesco per la Ciottà Eterna. Dalla Terrazza Caffarelli di Roma è nata la convinzione che il valore della ripartenza post pandemia deve passare per le eccellenze presenti nel territorio. Terrazza Caffarelli ed il suo ristorante possono armonizzare il connubio tra arte, cultura e gastronomia della Capitale.
Fonte: Tempo.
Agroalimentare, si lavora al rilancio.
Cooperazione in vista dell’unificazione tra Camera di commercio di Benevento e quella irpina Agroalimentare, si lavora al rilancio • Per il territorio sannita si punta a consolidare i risultati 2021, con 110 milioni di export: ii 7% in più Sannio e Irpinia mettono in mostra le proprie eccellenze in un unico stand dedicato a cibo e vino, al Salone Cibus, la fiera internazionale di Parma dedicata all’agroalimentare italiano che parte oggi e proseguirà fino al 6 gennaio. Sono 19 le aziende sannite e irpine del wineefood che parteciperanno all’importante manifestazione nella collettiva organizzata dalle Camera di Commercio di Benevento e Avellino per la prima volta in modo unitario. Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, è l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano nel mondo, una grande vetrina di visibilità globale.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
“Rocche di Romagna” al via: tra ospitalità, vino e jazz.
Da venerdì a domenica tanti eventi organizzati all’insegna della musica Enogastronomia, escursione e tavola rotonda completano il programma. Prende il via da Bertinoro il ciclo di iniziative messo a punto per il mese di maggio nell’ambito di “Rocche di Romagna”, il progetto di marketing territoriale e promozione turistica nato dall’alleanza fra i Comuni di Bertinoro, Castrocaro Terme Terra del Sole, Forlimpopoli, Meldola, Predappio, e con il sostegno della Regione, per valorizzare questo spicchio di Romagna. Per l’occasione sul Colle è stato predisposto un ricco programma da venerdì a domenica. Una ventina gli eventi in cartellone, che spaziano dall’enogastronomia alla musica, dalle escursioni in bici o a piedi alle visite guidate alla Rocca.
Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine.
E le sanzioni fanno sfumare l’export verso la Russia Guerra e inflazione: i costi si abbattono sulle cantine Un record, 2 volti L’Italia soffre le sanzioni più di altri perché è il primo Paese fornitore di vino per la Russia, davanti a Francia e Spagna. Tra i prodotti del made in Italy più venduti in Russia, ci sono il vino e gli spumanti. «L’intero settore italiano vive un senso di grande incertezza, assistendo al susseguirsi delle sanzioni Ue nei confronti della Federazione Russa, che per il vino italiano rappresenta 350 milioni di euro l’anno – spiega Confagricoltura Parma -. Abbiamo chiesto chiarimenti a Roma e a Bruxelles in merito al ricollocamento del milione di ettolitri di vino che l’Italia esporta in Russia ogni anno». «L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia – riferisce anche la Coldiretti – con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna». E ora? Ora, oltre a una perdita secca dell’export, a soffrire sono anche i costi, aumentati del 35% i costi con un impatto pesante sulle aziende.
Fonte, Gazzetta di Parma.
Maso Martis, bollicene a poche curve da Trento.
I primi passi mossi a metà anni Ottanta, poi la fondazione nel 1990: l’azienda produce novantamila bottiglie all’anno Dodici ettari a ,150 metri sopra il livello del mare L’azienda è da sempre a conduzione familiare motivazioni arcane, o almeno ignote ai più, y hanno storicamente portato a considerare la spumantizzazione italica, al contrario di quello che accade oltralpe, non un’arte arcana, esercitata da enologi-divinità chiamati ad imporre le mani e suscitare la creazione di manufatti dai poteri taumaturgici, ma un artigianato, per carità d’eccezione, fratello minore della vinificazione “ferma”, destinata a procurare sollazzo e svago, certo, ma non esperienze epifaniche. Da diversi anni questo paradigma arcaico è in fase di riscrittura, ed ormai sono diverse le tipologie che non lanciano il guanto di sfida diritto in faccia ai cugini (ché sarebbe darsi la zappa sui piedi), piuttosto cercano, come in un articolato mosaico, di completare il quadro di tipologie adeguate all’importanza del movimento
Fonte, Nuova Ferrara.
Le etichette Madame Martis sono le vere chicche di casa.
II Brut Riserva Millesimato è tra le specialità indiscusse Il Blanc de Blancs è un monumento sincero allo Chardonnay trentino Spumantizzati di bella propensione gustativa, sapidi, puliti, queste le caratteristiche di Maso Martis. Si parte dal Brut Riserva Millesimato, bottiglia di equilibrio e misura. Timo cedrino e pepe bianco al naso, poi sapidità e persistenza. Si passa poi all’Extra Brut Rosé Millesimato, Pinot Nero in purezza dal naso di mela In alto una veduta della tenuta, qui i membri della famiglia Stelzer grana, salvia limonata, poi petali di rosa. Palato croccante, lunghissimo. Il Blanc de Blancs è invece un monumento allo Chardonnay trentino. Cedro, maggiorana, con tocco di eucalipto. Beva sapida, tesa, persistente
Fonte, Nuova Ferrara.
Nuovo evento: tre giorni di gusti e sapori a suon di jazz – Bertinoro infesta fra jazz, olio, vino 3 giorni di eventi.
Da venerdì a domenica concerti, degustazioni, laboratori ed escursioni in paese e nel suo territorio. Nasce la rassegna musicale ‘Drinkin’ con la collaborazione di ‘Dai de Jazz’ di Matteo Bondi Ricco il cartellone bertinorese di ‘Rocche di Romagna’ con una tre giorni da venerdì a domenica tra musica, degustazioni e visite guidate. «Conosciamo tutti la Bertinoro del vino e dell’ospitalità – spiega Sara Londrillo, assessora alla cultura, alla presentazione di queste iniziative -, ma vogliamo andare a valorizzare anche quella che è a tutti gli effetti una città della musica». Arriva così l’inedita rassegna ‘Bertinoro Drinkin’ Jazz’, organizzata con l’associazione ‘Dai de Jazz’: un mini-festival con concerti disseminati in tutto il territorio e, in alcuni casi, abbinati a visite in cantina e degustazioni
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Golosaria Wine Massobrio oggi ospite al Cantuccio.
Tappa comasca per le Settimane del gusto lombardo di Golosaria Wine: fino al 7 maggio al Cantuccio di Albavilla sarà disponibile il menu composto per l’occasione dallo chef Mauro Elli. Il tema è l’incontro tra il Grana Padano e i vini di Ascovilo, per cui la cena prevede: composto da cannolo al Grana Padano Dop, baccalà e gattò ai piselli, doppio plin al Grana Padano Dop e cipolle tostate, burro d’alpeggio e pepe lungo di Java, luccioperca ripieno al Grana Padano Dop e panato servito con salsa ai limoni del lago di Como e cremoso al Grana Padano Dop, caffè e croccante alle mandorle. In abbinamento ai piatti è proposto un Garda Doc Extra Brut Metodo Classico, un Lugana Doc Riserva e un Lugana Doc
Fonte: Provincia Como.
Distretto dell’alimentare? Biella ci crede e nasce “BIS – il weekend del gusto”
Si tratta di un evento diffuso tra enogastronomia e cultura ideato da Fondazione Bellezza in partnership con BiWine e Bolle di Malto. Qualche segnale positivo c’c’. Forse questa volta il territorio biellese crede davvero sulle sue potenzialità come distretto dcll’agroalimentare d’eccellenza. La qualità dei vini prodotti, per esempio, non più una sorpresa. Quest’anno la guida dell’Ais ha premiato un numero di produttori che in proporzione alla grandezza delle due: Lessona e Bramaterra fa segnare un record. Ogni arme nascono nuove aziende e in quelle già ci sono stanno avvenendo passaggi generazionali improntati alla redditività e alla sostenibiIità finanziaria degli investimenti. Non Li troviamo più di fronte a fughe romantiche dalla città all’agricoltura.
Fonte: Biellese.
Se le colline del vino si trovano a un bivio.
Correnti opposte sembrano attraversare il mondo dell’agricoltura e in particolare quello del vino. Forze che si elidono a vicenda, spingendo in direzioni contrarie. Una è quella economico-finanziaria, l’altra quella naturale-ambientale: da una parte c’è la tensione verso la produzione di qualità e la crescente attenzione ai margini di profitto, dall’altra l’esigenza dl proteggere gli ecosistemi dallo sfruttamento eccessivo. Partiamo dalla situazione economica. A metà aprile Un loncamere Piemonte a Verona durante il Vinitaly, la nota manifestazione dedicata al vini italiani, ha diffuso numeri eloquenti: nonostante nell’ultima vendemmia il Piemonte pare abbia prodotto 2,3 milioni di ettolitri di vino contro gli oltre 2,7 milioni del 2020 (-15% rispetto all’anno precedente), i risultati dell’export sono stati straordinari, raggiungendo un totale di 1,2 miliardi di euro, per una variazione del +12,2%
Fonte: Gazzetta d’Alba.
La Douja d’Or del nuovo corso va alla ricerca dell’appeal perduto.
«Ci saranno alcune novità, ci stiamo lavorando. Vogliamo una Douja d’Or più moderna e che sia di richiamo per i turisti che decidono di trascorrere il Settembre nell’Astigiano e in Piemonte». Dalla Camera di Commercio di Asti rispondono in modo conciso su quali novità vedremo nel nuovo corso della manifestazione astigiana per eccellenza dedicata al vino. È ancora presto per annunciarle. Di sicuro si sa che la Douja d’Or tornerà, dopo due anni di sosta forzata causa Covid, nei suoi dieci giorni tradizionali, dal 9 al 18 settembre. L’evento sarà sempre itinerante nel centro di Asti, tra le piazze, le vie e i cortili dei Palazzi storici. Degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterclass, menu e piatti speciali in numerose location: un percorso enogastronomico accompagnato da mostre, arte, cultura.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Consorzio del Primitivo Convocata l’assemblea ma all’alba: ed è polemica.
L’incontro per approvare il disciplinare? La protesta degli scontenti: in questo sarà rinviato alla seconda convocazione modo non ci sarà bisogno del “quorum” Il 30 maggio alle 5 del mattino la prima riunione mentre l’altra sarà alle 17 del giorno dopo. L’attesissima assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, quella che dovrà approvare punti delicati di natura finanziaria e importanti per il futuro disciplinare che riconoscerà la denominazione di origine controllata e garantita, si terrà all’alba. Alle cinque del mattino del 30 maggio, almeno la metà più uno della squadra composta da 62 cantine che rappresentano gli oltre 1800 soci consorziati, dovranno mettere la sveglia prima del canto del gallo se vorranno essere presenti all’importante appuntamento. Altrimenti la chiamata non sarà valida e tutto passerà al giorno successivo, in un orario decisamente più comodo, alle 17 del pomeriggio, quando l’appello dei presenti sarà una formalità perché non servirà nessun quorum e tutto potrà essere approvato anche con poche presenze
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
«Champagne per tutti», terme spumeggianti.
Due giorni di bollicine dei piccoli produttori francesi sabato 7 e domenica 8 maggio al Tettuccio. Degustazioni con famosi sommelier. «Realtà perlopiù familiari propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili». Torna al Tettuccio «Champagne per tutti», dedicato alle produzioni piccoli vignerons. La quarta edizione si svolgerà il 7 e 8 maggio dalle 15.30 e fino a sera. Ieri la presentazione in municipio con l’assessore Alessandro Sartoni e gli organizzatori Plinio Parenti e Alessandro Benedetti (nella foto). «Champagne per tutti – dice Sartoni – ha una sua unicità, un taglio originale, d’interesse per molti». Per Plinio Parenti «questa è l’unica manifestazione in Italia dedicata ai piccoli produttori. Si tratta di realtà perlopiù a carattere familiare, che propongono prodotti di alta qualità a prezzi accessibili. Sono champagne che non si trovano abitualmente sul mercato italiano. Ci saranno anche i sommelier dell’Ais. L’esperienza gustativa e di conoscenza dello champagne è una materia molto vasta.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Umano e di vino – Una vernaccia ambasciatrice di intelligenza.
Elisabetta Fagiuoli è una delle grandi donne del vino italiano e vorremmo cominciare dalla sua storia, che è forte e bella e tutta da raccontare, ma prima viene Montenidoli, ovvero la collina dei piccoli nidi, «un luogo straordinario, un’isola magica, e questa è la cosa più importante». Siamo immersi in 200 ettari di bosco che svettano sopra Sgn Gimignano, tra Firenze e Siena, «una terra incontaminata, dove l’aria è pura, al riparo dal veleno chimico inventato dagli uomini. Noi qui non abbiamo portato niente, abbiamo soltanto ricevuto; alla terra ci siamo chinati per interrogarla e proteggerla, guidati dal tempo e dalle stagioni». Le origini di questi declivi sono millenarie, le acque del mar Ligure ricoprivano le pendici del colle e ospitavano un gran numero di crostacei e molluschi, «gli abitanti più generosi», ricorda Elisabetta, «quelli che ci hanno lasciato sedimenti di grande varietà. Grazie a loro il suolo è sabbioso, calcareo, ideale per le nostre uve bianche», mentre salendo su, tra i 40o e i 600 metri, troviamo la roccia cavernosa del Triassico, «una terra rossa, ricca di minerali» e perfetta per le varietà a bacca nera
Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.
Attese duemila presenze a “Champagne per tutti”.
Degustazioni guidate dai sommelier dell’Ais ed enogastronomia con due eccellenze locali: “Il maialetto” e “Da Lorenzo”. Sono attese duemila presenze per la manifestazione “Champagne per tutti” in programma allo stabilimento Tettuccio il 7 e 8 maggio dalle 15,30 alle 23. Degustazione dei piccoli vignerons. Una esperienza gustativa attraverso una selezione di champagne. Piccole realtà produttive a carattere familiare capaci di offrire alta qualità a prezzi accessibili. Si tratta di champagne che non vengono commercializzati nel mercato italiano. Pierre Courtois, Marc Hennequiere, Vignon Père e Fils, Charton Guillaumè, Couvreur Philipp art, Vincent Metivier, Bergeronneau Marion, Godmè Sabine, Leuillette Romelot, Bullescence fra le maison presenti. Un viaggio sensoriale che trasporta un pezzetto di Francia in Toscana. Un vanto di famiglia che si tramanda da generazioni che si prendono cura di queste viti basse, al massimo mezzo metro, proprio per evitare che una gelata improvvisa possa nuocere fatalmente sulla produzione
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima.
II Consorzio ha presentato l’annata 2021 Chiaretto di Bardolino Il ritorno dell’Anteprima Balzo di vendite nei primi 2 mesi 2022 con un + 26,7% •• Sono stati gli spazi dell’Istituto Tusini di Bardolino, specializzato nella formazione di giovani operatori di cantina e vigneto, a ospitare, domenica 1 maggio oltre a sabato 30 aprile perla stampa, la tredicesima edizione di Corvina Manifesto, l’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino. La nuova sede in collina, incastonata tra i filari, ha visto nel suo loggiato e nel piazzale che si affaccia dall’alto sul panorama del lago, più di trenta produttori in presenza e oltre cento vini in degustazione: le nuove annate in commercio del vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In larghissima parte si è trattato di etichette della vendemmia 2021, la prima nella storia per la quale è obbligatoria la nuova menzione «Chiaretto di Bardolino», entrata in vigore con il disciplinare approvato lo scorso anno, al posto della vecchia denominazione «Bardolino Chiaretto».
Fonte: Arena.
Signorvino, 15 aperture per 11 2022.
Il fatturato è previsto in crescita del 54%; i dipendenti da 410 a 600 Signorvino, 15 aperture per 11 2022 •• Continua la crescita di Signorvino, catena di enoteche con cucina lanciata nel 2012 da Sandro Veronesi. Sono previste 15 nuove aperture nel 2022-2023, tra Italia ed estero, come spiega una nota. L’attività può contare su oltre 2.000 etichette in catalogo, i locali sono 25. Secondo l’Osservatorio Signorvino, elaborando i consuntivi del 2021 e dei primi mesi del 2022, il brand veronese dedicato al vino e al cibo lo scorso anno ha registrato oltre un milione di bottiglie vendute. Il fatturato passerà, sulla base delle previsioni, dai 37 milioni del 2021 ai 57 milioni previsti per il 2022 (+54%), relativi ai soli consumi nei negozi fisici ed a cui si dovrà aggiungere il dato relativo all’e-commerce. Il numero totale di dipendenti passerà da 410 a quasi 600, con una crescita di almeno il 40% delle risorse umane. Prosegue Federico Veronesi, figlio di Sandro e general manager di Signorvino.
Fonte: Arena.
Col S.Martino S’inaugura la mostra del Docg.
Sarà Luca Zaia, presidente del Veneto, a tagliare il nastro inaugurale, questo pomeriggio, della 66ma Mostra del “Valdobbiadene Docg” di Col San Martino. È la più longeva delle rassegne legate alla Primavera del Prosecco Superiore. Ed è stata la prima a lasciare da parte il nome prosecco, come quello del Conegliano Valdobbiadene, per battezzarsi nuovamente col solo Valdobbiadene. L’appuntamento di oggi è alle ore 17.45 in piazza Rovere, alle 18 è in programma il concerto del corpo bandistico di Moriago della Battaglia. Alle 18.30 l’assegnazione del Premio Enrico Giotto, con l’intitolazione dei locali della cucina al consigliere della Pro loco Ettore Merotto. L’iniziativa della Mostra è da sempre firmata infatti dai volontari della Pro loco. La rassegna andrà avanti, con le più diverse manifestazioni, fino a domenica 22 maggio.
Fonte: Tribuna Treviso.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green.
Energia solare e mezzi elettrici per la distribuzione, la cantina Torre Fornello diventa al 100% green. Una novità annunciata via social da Enrico Sgorbati dell’azienda della Valtidone. Quella di ieri, il 2 maggio, è “una giornata importante, che cambia la storia di Torre Fornello. Dalle 11 e 30 siamo infatti ufficialmente ecologici al 100%, la nostra energia – scrive Enrico Sgorbati sui social – è solo solare per la lavorazione e trasformazione delle uve bio, oltre alla produzione, affinamento e conservazione di vini in bottiglia, pronti per essere consegnati e degustati nella convivialità che un vino sprigiona. Seguiteci per i prossimi step, ossia stiamo progettando e studiando il trasporto in Piacenza e provincia”. “Il vino prodotto integralmente da Torre Fornello sarà consegnato a destinazione nel modo più rispettoso dell’ambiente, ossia con mezzi di trasporto elettrici. Torre Fornello resta così sinonimo di qualità, eccellenza e rispetto totale dell’ambiente e della salute, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Vini etici, puliti e rispettosi”.
Fonte: PiacenzaSera.
Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori.
Fonte: La Nazione.
Le 70 cantine della VIII edizione di “Vini d’autore – Terre d’Italia”.
Saranno 70 le cantine che prenderanno parte alla VIII edizione di Vini d’Autore – Terre d’Italia, attesissima manifestazione che porta ogni anno in Versilia, a Lido di Camaiore, alcune tra le migliori realtà vinicole del Bel Paese. In questa due giorni si potranno degustare vini provenienti da diversi territori e godere di un quadro eloquentemente espressivo grazie ad una selezione attenta ed intrigante delle cantine coinvolte. Ad attendere i visitatori, domenica 22 maggio e lunedì 23 maggio all’Hotel Una Esperienze Versilia Lido, a pochi passi dal mare, vi saranno cantine provenienti dalla Campania, dall’Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche, dal Piemonte, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Toscana, dal Trentino Alto Adige e dal Veneto, che porteranno in assaggio circa 400 referenze tra bollicine, bianchi, rosati, rossi e vini dolci.
Fonte: La Gazzetta di Viareggio.
Riecco Cantine aperte.
Degustazioni, turismo enogastronomico, concorsi. A fine maggio torna la manifestazione che negli anni ha avvicinato viticoltori e appassionati. Le cantine riaprono le porte. Protagonista nell’ultimo weekend di maggio, il 28 e 29, il vino del fvg. Cantine Aperte festeggia 30 anni di un evento, nato nel 1993 grazie al Movimento Turismo del Vino, per avvicinare le persone al mondo e alla cultura del vino fino a diventare comparto. L’enoturismo che comincia dall’accoglienza in cantina, con visite, eventi e degustazioni. Picnic in vigna e note musicali ma anche momenti di confronto con i produttori, per conoscere l’unicità di ogni singola cantina.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Migliaia di botti, 10 mila bottiglie in 120 km: in Moldavia, la cantina più grande del mondo.
Fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Si tratta di una ex miniera dove per secoli si è cavata la pietra calcarea con cui è stata costruita Chisinau. E’ la cantina più grande del mondo, si trova in Moldavia, fa parte del patrimonio Unesco, ma pochi la conoscono in Italia. Ce ne ha riferito Franco Pasargiklian, direttore della rivista “La Protezione civile” che, poche settimane fa, ha accompagnato, presso la capitale Chisinau, 17 moduli di un campo profughi d’emergenza (per un valore di due milioni di euro) che sono stati donati dalla Protezione civile di Trento e Bolzano agli omologhi locali.
Fonte: La Stampa.
Vino e vigne nel mondo: un bilancio del 2021.
Produzione e superfici vitate in lieve calo, consumi finalmente in risalita e numeri record per gli scambi internazionali di vino. È, in sintesi, il quadro relativo al 2021 offerto dall’Oiv, l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che ha illustrato via web la consueta congiuntura del mercato mondiale. Il direttore generale, Pau Roca, ha esordito citando la guerra in Ucraina auspicando, da un lato, il rispetto degli accordi sul diritto internazionale e, dall’altro, prospettando un 2022 difficile e pieno di incognite. L’inflazione, i costi di energia, materie prime e la difficoltà nelle forniture potrebbero determinare una “riduzione della domanda globale, un maggiore consumo di prodotti entry level e un calo della marginalità per le imprese vitivinicole. Anche per questo i governi” ha avvertito “dovranno fare attenzione a non aumentare le tasse. Considerando che il settore vinicolo ha dovuto difendersi, di recente, anche dalle accuse di essere una sostanza cancerogena tout court, ci sono tutti gli ingredienti, secondo Roca, per una “tempesta perfetta”.
Fonte: Gambero Rosso.
Ocm vino: in arrivo flessibilità sui progetti di promozione verso Russia, Ucraina e Cina.
Riunione tra Politiche Agricole e filiera. Si pensano novità per il 2022-2023. A partire da tetti massimi più bassi per i progetti del bando nazionale. La guerra tra Russia e Ucraina, da un lato, e le misure anti Covid in Cina, dall’altro, nella loro drammaticità e complessità, hanno introdotto elementi di criticità nella gestione dei progetti di promozione nei Paesi terzi finanziati dall’Ocm vino. E, da rumors WineNews, oggi in una riunione interna, il Ministero delle Politiche Agricole avrebbe anticipato alle rappresentanze della filiera l’arrivo di un nuovo provvedimento che introdurrebbe elementi di flessibilità nella gestione dei progetti di promozione riferiti all’annualità 2021-2022. In particolare, dovrebbero diventare possibili variazioni al ribasso, fino all’azzeramento totale del budget, per quei progetti destinati ai Paesi interessati dal conflitto russo-ucraino e/o la possibilità di rimodulare le risorse verso altri Paesi già inclusi nel progetto approvato, e le medesime flessibilità dovrebbero applicarsi anche alla Cina, in considerazione delle nuove misure di prevenzione adottate dal Governo cinese per fronteggiare alcuni nuovi focolai riconducibili alla pandemia da Covid-19, con lockdown estesi e rigidi in alcune grandi città. Inoltre, si è parlato anche di futuro, in particolare per il bando sulll’annualità 2022-2023, che si giocherà su una finestra temporale ridotta rispetto alla norma (dal 1 gennaio 2023 al 15 ottobre 2023) per l’esecuzione dei progetti di promozione. In primis, con risorse attualmente disponibili sul bando nazionale di 9 milioni di euro, che potrebbero, però, salire fino a 15 milioni di euro, ci sarebbe l’intenzione di ridurre il contributo massimo ammissibile da 3 a 2 milioni di euro a progetto, per concentrare meno le risorse su pochi progetti.
Fonte: WineNews.
Vino e prodotti alimentari: maxi sequestro in tutta Italia grazie all’operazione Crepuscolo.
Grazie all’operazione Crepuscolo, in tutta Italia sono stati sequestrati vino (300 litri solo a Salerno) e altri prodotti alimentari. Maxi sequestro in tutta Italia di vino e prodotti alimentari vari: è il risultato dell’operazione Crepuscolo portata avanti dai Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (R.A.C.). L’operazione ha esaminato 30 attività sparse in tutta Italia, rilevando 25 illeciti amministrativi e 6 penali. Il tutto ha fatto sì che, alla fine, venissero sequestrate 9 tonnellate di prodotti alimentari, fra carne, salumi, formaggi e dolci, 2.018 litri di aceto e 300 litri di vino (il valore di mercato di tutti i beni sequestrati si aggira sui 127mila euro).
Fonte: Dissapore.
Visite nelle cantine e degustazioni con “I giorni del vino”.
Visite alle cantine, degustazioni e incontri con i produttori locali. Tornano i “Giorni del vino” dal 4 maggio al 2 ottobre, il mercoledì e la domenica, con la Strada del Vino Terre di Arezzo e le cantine che apriranno su prenotazione seguendo tutte le indicazioni sanitarie. Gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per visitare le cantine e, qualora possibile, anche i vigneti e degustare i vini aziendali assieme ai produttori. Prima uscita per gli appassionato mercoledì 4 maggio dalle 15 alle 19 all’azienda agricola Camperchi di Civitela e alla Fattoria Santa Vittoria a Foiano della Chiana). Domenica 8 maggio aprirà alle visite la cantina Tiberio di Terranuova. Mercoledì 11 incontri e degustazioni nell’azienda Buccelletti di Castiglion Fiorentino e alle tenuti del Borro a Loro Ciuffenna. Sempre dalle 15 alle 19 domenica 15 maggio apre la Fattoria di San Leo ad Arezzo e la Tenuta Il Leccio a Bucine. Mercoledì visita e degustazione dei vini Petrolo a Bucine, dell’azienda San Ferdinando a Civitella e delle Tenute di San Fabiano ad Arezzo.
Fonte: La Nazione.
Vino e promozione, in “Gazzetta Ufficiale” i 25 milioni di euro per i Consorzi di tutela.
Ora attesa per il decreto direttoriale per i criteri attuativi. Il focus sarà la promozione dei vini Dop e Igp, in Italia e all’estero. 25 milioni di euro per la promozione del vino italiano non sono pochi. E da oggi sono disponibili per Consorzi di tutela e loro “raggruppamenti”, perchè “è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Politiche Agricole che definisce criteri e modalità di ripartizione dei 25 milioni di euro dedicati al comparto vitivinicolo. Le risorse sono a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che abbiamo ulteriormente finanziato con 160 milioni di euro nell’ultima Legge di Bilancio. Ora si attende, dunque, il provvedimento direttoriale per comprendere i criteri attuativi: requisiti richiesti ai soggetti ammissibili, importo massimo dei progetti e del contributo, criteri di selezione, attività finanziabili e spese ammissibili”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. I beneficiari delle risorse (che sono dunque su altre voci rispetto a quelle, per esempio, di Ocm Vino e Psr, ndr) saranno i Consorzi di tutela e le associazioni temporanee tra i consorzi stessi per attività di promozione post-pandemia sia in Italia che all’estero.
Fonte: WineNews.
Vini Vinitaly Consorzi… occorre un PNRR anche per il vino più Local che Global.
Vino italiano fra Pnrr e crisi, fra Consorzi obsoleti e identità delle denominazioni. Più che Euro occorrono riforme e transizione enoica. Vinum nomen: una tipologia e un nome per semplificare e aiutare consumatore neofito internazionale. Ricerca nuovi mercati. A Vinitaly, consorzi di tutela delle comparse nella comunicazione, segno di un cambiamento voluto o casuale o imposto? Per esempio due vini storici antichissimi …..oggetto di pericolosa banalizzare e superficialità. Dopo due anni Vinitaly riapre i battenti. Novità organizzative sulla buona strada: più BtoB e meno BtoC e CtoC. Ma bisogna fare molto di più: ancora meno priorità al plateatico e all’effimero della visibilità e ai banchetti di cibo…. più peso specifico in termini di “nazione”, di stile italiano, di vino integrato al territorio, più “distrettualità” e più formazione, conoscenza. occorre attrarre nuovi mercati e nuovi consumatori, non i vecchi, quelli di 50 anni fa. Anche il mondo della comunicazione del vino è cambiata e cambierà di più. il consumatore del futuro sarà più semplice, più diretto, più oculato, più dipendente dell’insieme dell’offerta, la multilateralità e la multifunzionalità.
Fonte: Newsfood.
Dal Carso al Collio, il Fvg tra le mete preferite dal turismo del vino.
Quali sono i luoghi preferiti dai turisti quando si tratta di fare una vacanza all’insegna del buon vino del territorio? Come indica il Rapporto sul turismo del vino sono sette le regioni italiane premiate, tra queste anche la nostra. Quello del vino è un settore in continua espansione ma che purtroppo ha visto negli ultimi anni una brusca frenata a causa della pandemia, fortunatamente però arrivano dalle ultime analisi dati positivi: il miglioramento del clima di fiducia rispetto al 2020 sta portando il settore a credere nella possibilità di ripartire con grande rapidità. I dati sono riportati nel XVIII Rapporto sul turismo del vino, presentato al Vinitaly 2022 da Città del vino, Donne del vino e Associazione Puglia in più.
Fonte: TriestePrima.
Vino, la Sicilia torna in vetrina: “continente in miniatura”.
Ottanta giornalisti nazionali e internazionali, sette enotour, cinquecento vini in degustazione, una masterclass, hanno chiuso la diciottesima edizione di Sicilia en Primeur. L’evento itinerante ideato da Assovini Sicilia, torna in presenza dopo due anni, nei suggestivi luoghi storici del rinomato Centro di cultura scientifica Ettore Majorana di Erice. La cittadina medievale ha accolto giornalisti, scienziati, studiosi, istituzioni, enologi, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto professionale alberghiero di Erice e i ristoratori locali. Il tema scelto quest’anno “Back to the roots. La Sicilia che vive il futuro, è stato anche il titolo del convegno inaugurale. Un’occasione unica per una riflessione e dibattito sul futuro della vitivinicoltura siciliana. Entrambi in veste di padroni di casa, il sindaco di Erice, Daniela Toscano, insieme a Lorenzo Zichichi del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, ricordano la vocazione storica e scientifica del borgo medievale.
Fonte: Sicilianews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 2 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
STRADA DEL VINO E SAPORI – TRENTINO * ENOGASTROTURISMO: « DALLA PAGANELLA ALLA ROTALIANA, DI CANTINA IN DISTILLERIA TRA TEROLDEGO ED ECCELLENZE LOCALI (8/5).
Una giornata all’insegna del Teroldego, tra degustazioni, visite in cantina e tra i vigneti, quella proposta dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per domenica 8 maggio. L’evento, che accompagna e arricchisce l’ultima giornata della XXXI mostra “Alla scoperta del Teroldego” in programma a Palazzo Martini, si intitola “Dalla Paganella alla Rotaliana. Di cantina in distilleria tra Teroldego ed eccellenze locali” e propone un itinerario da percorrere autonomamente tra le 10.30 e le 18.00 attraverso 7 tappe. Ad ogni sosta, da fare secondo l’ordine che si preferisce, i partecipanti potranno incontrare i produttori e confrontarsi con loro, degustando un vino della cantina ospitante ed un altro di una seconda cantina ospite, abbinati ad una proposta gastronomica di un ristoratore o di un produttore locale.
Fonte: Agenzia giornalistica Opinione.
Monreale diventa la Capitale del vino, kermesse esclusiva a San Martino.
Sarà la splendida cornice dell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Monreale a ospitare, dal 23 al 26 giugno prossimi, la 18^ edizione di Biodivino, il concorso enologico internazionale presentato lo scorso 11 aprile al Vinitaly a Verona, nell’area istituzionale della Regione Sicilia. Un “viaggio di assaggi”, organizzato dall’associazione Italiabio, dedicato ai vini biologici e biodinamici che, grazie al partenariato con Sharryland (il portale delle meraviglie italiane), promuove le cantine produttrici dei vini partecipanti al Concorso e i territori di appartenenza anche a livello internazionale.
Fonte: MonrealeLive.
Confetture casalinghe seguendo le regole ”di una volta”, Nely Weber (dopo anni in una blasonata cantina), è tornata a Pra da Lares creando un micro centro di cultura rurale.
La trasformazione della frutta è completamente casalinga, nel razionale e lindo laboratorio. Tanta meticolosità e altrettanto rispetto della materia prima. Frutta nostrana, da alberi secolari e dai raccolti in frutteti gestiti con ritualità contadina d’altri tempi, senza forzature. Coltivare la terra è un atto agricolo, indipendentemente dalle motivazioni dell’agire e dalle dimensioni dell’appezzamento del podere. Mettere le mani nella terra è riconciliarsi con lo spirito materico, ricongiungersi a segni ancestrali, recuperare saperi nel nostro inconscio, per trasformarli in stimoli di piacere. Soprattutto è il modo più onesto per coltivare anche sogni e – nel contempo – raccontare delle storie. Questa che state per leggere è una sorta di prototipo di come le questioni del gusto s’intrecciano con storie di vita, la semplicità dei gesti, la cura del dettaglio, il richiamo a valori territoriali, per stimolare il gusto, pure elementi nutritivi e di salubrità. Tutto questo, semplicemente, coltivando piante da frutto per produrre confetture sincere.
Fonte: il Dolomiti.
Vino: A tutto Teroldego, un maggio di full immersion con il principe dei rossi trentini.
Anticipata a maggio la manifestazione di promozione del Teroldego rotaliano. Ricco calendario di degustazioni, visite in cantina, giardino dei profumi e sapori di montagna. Gli abbinamenti. Due anni di forzata clausura da pandemia hanno risvegliato negli italiani la voglia di riappropriarsi di spazi aperti, di natura, di territorio. Con l’arrivo della nuova stagione la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ha deciso per la prima volta di anticipare nel mese di maggio “A tutto Teroldego” la manifestazione che invita alla scoperta del Teroldego di Mezzocorona, con eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione del principe dei rossi trentini, tra i vini testimonial del Trentino e presente fin dal 1300 in Piana Rotaliana, sua zona di produzione per eccellenza. Fino a domenica 8 maggio in programma esperienze, iniziative, proposte vacanza, menù dedicati su vari territori che, oltre alla Piana Rotaliana, coinvolgono l’Altopiano della Paganella, l’Altopiano di Pinè, la Vallagarina, la Valsugana, il Lago di Garda, la Valle dei Laghi e, ovviamente, la città di Trento.
Fonte: FIRSTonline.
Lavorare nel mondo del vino.
Fino a qualche anno fa, lavorare nel mondo del vino per i più significava fare il Sommelier. In realtà questo settore, che nel nostro territorio dà lavoro a molte persone, richiede diverse e sempre più specifiche competenze. Diventare sommelier è il punto di partenza per la conoscenza dei procedimenti di cantina, di come si degusta e si abbina al cibo, ma sono pochissimi i sommelier che esercitano la professione. La figura in assoluto più richiesta è l’enologo, il maestro di cantina. Oggi gli enologi devono essere bravi a conoscere i segreti del mestiere, a sperimentare nuove tecniche, a valorizzare la ricchezza del territorio e ad estrarne le caratteristiche organolettiche perfette. Per questo, occorre fare un percorso formativo appropriato nelle Università e magari anche qualche tirocinio all’estero. L’enologo lavora a fianco dell’agronomo, che cura la coltivazione della vigna, fondamentale per riuscire a fronteggiare le malattie e tutte le problematiche legate ai cambiamenti climatici. Fondamentale in un’azienda è avere un canale di vendita ben strutturato. Per cui, sono ricercati profili che si dedicano interamente all’Export, e viaggiano continuamente all’estero tra fiere ed eventi, o per visitare i clienti più importanti (importatori, distributori, ristoranti etc. etc.). Ai manager dell’Export sono affiancati impiegati, che fungono da referenti per tutte le pratiche legate all’esportazione (spedizione, fatturazione etc.) e assistono il cliente nella vendita.
Fonte: Siena News.
Meglio vino bianco, rosso o birra? La sorprendente risposta della scienza.
Uno studio scientifico prova a rispondere alla domanda: meglio il vino o la birra, dal punto di vista della salute? Vino bianco, vino rosso o birra e altri alcolici? Chi li apprezza ne fa più che altro una questione di gusti. Ma – secondo gli scienziati – non dovrebbe dipendere solo da quello: uno studio dell’Iowa State University (USA) afferma infatti che la scelta del calice che accompagna la nostra cena (o l’aperitivo) ha effetti diversi sul corpo. Dunque, assodato che alcol e salute vanno poco d’accordo e il consumo modico è sempre preferibile, qual è la scelta migliore? Per i ricercatori, la risposta alla domanda vino o birra è che il vino è un’opzione migliore. Bere birra o altri alcolici (e super alcolici) avrebbe come conseguenza livelli più elevati di grasso viscerale, che secondo i medici aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre complicazioni. Il grasso viscerale, che non va confuso col grasso che si accumula sotto la pelle (grasso sottocutaneo), è infatti un tipo di tessuto più subdolo che avvolge gli organi addominali e si rivela più difficile da eliminare. Lo studio su quasi 1.900 adulti di età compresa tra 40 e 80 anni ha rilevato che il consumo di vino non genera lo stesso dannoso accumulo di grasso viscerale a cui invece sarebbero associati “maggiori consumi di birra/alcolici”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport.
Alberto Tasca d’Almerita: “Fare rete è fondamentale, ma nel vino ci stiamo ancora provando”.
A tu per tu con l’ultima generazione della storica cantina siciliana, bandiera del Nero d’Avola e della sostenibilità: “Giovani, state lontani dalle mode, mai tradire la geografia del vino per creare dei prodotti omologati”. Non si può parlare di vino in Sicilia senza passare sotto il vessillo dei Tasca D’Almerita. La storia d’amore fra la Sicilia e questa famiglia nasce nel 1830, nella Tenuta Regaleali. Alberto, insieme ai fratelli, è il prosecutore di questa storia. Il nonno creò un vino rosso divenuto iconico. Il padre Lucio lottò con le contraddizioni di una terra gattopardiana, riuscendo nell’affermazione del Nero D’Avola e dei primi Cabernet Sauvignon e Chardonnay siciliani. Oggi Alberto Tasca, CEO dell’azienda dal 2001, scommette tutto sulla sostenibilità e impiega, solo in campagna, oltre 170 persone di cui moltissimi giovani.
Fonte: la Repubblica
La fisica del vino.
Chi avrebbe mai pensato che il vino può diventare… un oggetto d’interesse per i fisici. Sembra invece una storia davvero interessante. Il vino può sembrare poco problematico dal punto di vista scientifico, essendo una sostanza costituita principalmente da acqua (75-90%), alcool (6-22%), zuccheri (meno di 4g/l) e composti naturali che gli danno il giusto sapore e colore. Può essere sorprendente, però, scoprire che il vino contiene oltre 1000 diversi composti chimici, non tutti ben conosciuti! Sembra incredibile che, più di 5000 anni dopo la scoperta del metodo di produzione del vino, il nostro sapere su di esso sia ancora incompleto e necessiti di ulteriori studi. Anche per questo il vino è una grande sfida per gli scienziati e, al tempo stesso, una sostanza complicata e incredibilmente interessante. Gli studi scientifici sul vino diventano ancora più complessi se teniamo conto del fatto che il suo sapore è influenzato da numerosi fattori: il tipo di vitigno, le condizioni atmosferiche, il tipo di terreno e il modo in cui viene fertilizzato, infine la regione e il paese di coltivazione.
Fonte: Gazzetta Italia.
Come scegliere il vino al supermercato. La guida per comprare il migliore.
Il vino è sicuramente uno dei prodotti più amati dagli italiani: ci sono tantissimi marchi notevoli. La guida per comprare il migliore. Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione di un frutto alquanto particolare, ossia l’uva. Questo prodotto è formato anche da acqua, alcol etilico, acetaldeide, Glicerolo, acido lattico, acido tartarico e acido malico. Ci sono anche tracce di anidride solforosa, una sostanza che fa male all’organismo e i cui limiti sono fissati proprio dalla legge. In materia di vino, ci sono tantissime leggi e innumerevoli regolamenti. Comprare il migliore non è di certo una scelta facile: sugli scaffali dei supermercati ci sono migliaia di bottiglie, di ogni colore, di marchi diversi e soprattutto di prezzi differenti.
Fonte: Checucino.it.
C’è la Mostra del Vino, una residente scende in strada con mazza da baseball e aggredisce i visitatori: due persone in ospedale.
E’ successo a Valdobbiadene alla mostra di Primavera. La donna sarebbe stata infastidita dai rumori e dalla musica così alle 23.30 è scesa in strada e ha colpito due della Pro Loco che organizzava l’evento. Si è presentata armata di mazza da baseball al cospetto dei visitatori e ne ha aggrediti una trentina finendo poi per colpire uno dei membri della Pro Loco. Si sono vissuti momenti di panico ieri sera, intorno alle 23.30, alla mostra del vino di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Una signora che abiterebbe vicino ai locali della Pro Loco che negli scorsi giorni ha organizzato l’evento dedicato a degustazioni e scoperte dei prodotti locali dal titolo ”Primavera del Prosecco”, forse infastidita dal rumore e dalle musica proveniente dalla mostra del vino, sarebbe scesa in strada minacciando con una mazza da baseball le persone che stavano, piano, piano, rincasando al termine della serata.
Fonte: il Dolomiti.
Il valore salutare del vino “a basso intervento”, uno dei motivi del suo successo.
Il vino a basso intervento è sempre più apprezzato da un segmento di consumatori ben informati e neanche troppo di nicchia, che lo scelgono perché più salutare rispetto alle etichette convenzionali. La maggior parte dei consumatori associa infatti questa tipologia di vino al concetto di “naturale”, e lo fa non tanto per il suo essere “a basso intervento” ma per una diversa associazione empatica. Il vino, bevanda molto antica, è un prodotto agricolo stagionale, frutto della vendemmia e dell’annata. Il consumatore lo percepisce nel suo contesto originario, il paesaggio agreste, la vigna inerbita, la campagna, il sole, la natura, filari protesi verso il mare o protetti dalle montagne. L’uva raccolta a mano, pigiata con i piedi, vinificata in tini di legno da cui sprigiona il profumo di mosto, ricorda la vendemmia come un momento di festa, il contesto a cui la nostra mente ricorre con facilità.
Fonte: Yahoo Finanza.
Riflessioni sul presente e sul futuro del vino italiano, in memoria di Giulio Gambelli.
Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet (Liber Pater) e Jacky Rigaux. Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano gli agronomi Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet, produttore a Bordeaux con Liber Pater, e Jacky Rigaux. Tra gli insegnamenti ed il lascito del “maestro del Sangiovese”, le prospettive di un vino italiano che può migliorare ancora in qualità, ed il futuro del vino stresso, che è ad un tempo elemento culturale e prodotto di consumo, capace di raccontare storie diverse, dirette a pubblici diversi.
Fonte, WineNews.
Olio e vino: i migliori del… reame.
Un anno eccellente, se non da record, per la qualità dell’olio d’oliva. Ugualmente eccellenti i vini. Lo dicono i risultati della 28.esima Rassegna dell’olio d’oliva e della 28.esima Rassegna dei vini della Bassa Istria, tenutesi nel fine settimana a Dignano, su organizzazione dell’Associazione “Agroturist” di Dignano e della Città. Sabato sera, la cerimonia di premiazione, con la consegna di diplomi e medaglie ai migliori produttori di olio e vino. Nell’occasione, sono intervenuti la presidente dell’Associazione, Ester Geissa Đurić, e il sindaco, Edi Pastrovicchio, che non hanno mancato di ringraziare i produttori, olivicoltori e viticoltori partecipanti alle Rassegne, la Regione istriana, che ne è patrocinatore e i co-organizzatori, l’Ente turistico della Città, l’Università popolare aperta “Vodnjan-Dignano”, la Cooperativa agricola di Dignano, le ditte Contrada e Castelier e gli sponsor. Ricordando anche chi ha svolto le analisi chimiche e sensoriali degli oli e dei vini, l’Istituto di Sanità pubblica della Regione istriana e l’Istituto di agraria di Parenzo.
Fonte, LaVoce del popolo.
STAMPA ESTERA
La filière vin craint d’être en panne sèche de bouteilles.
Les industriels du verre ne sont actuellement pas en mesure d’honorer les commandes de leurs clients clans les délais prévus. 9 Depuis un mois et demi, on ne trouve plus certaines couleurs de bouteilles. Nous avons basculé sur un mode de substitution. Cela nous permet d’absorber le choc. Mais, à force, il n’y aura plus rien nulle part JEROME PRIOLEAU, RESP0.4SABLC DCS ACHATS AU SEIN DU GROUPE CORDIER BY INVIVD. INDUSTRIE Y aura-t-il suffisamment de rosé sur les tables cet été? Rien n’est moins sûr. Depuis plusieurs semaines, la filière française du vin craint une rupture d’approvisionnement de bouteille que les industriels peinent à fournir à leurs clients vignerons. «12 service achat nous a récemment annoncé l’annulation d’une livraison de plusieurs centaines de milliers de bouteilles. Cela va décaler de plusieurs semaines notre planning industriel», affirme le représentant d’un important négociant français. Cette menace de pénurie touche les phis grands comme les plus modestes. «Pour une commande effectuée cet hiver, on sait seulement cinq jours à l’avance si nous allons au non être livrés. C’est un problème car nos cuves ne peuvent pas rester pleines alors que les vendanges débutent dans quatre mois», confirme Fanny Boyer, propriétaire avec son frère de Château Beaubois, un domaine de l’appellation Costières de Nimes. Ce danger de pénurie avancé par de nombreux viticulteurs relèverait cependant du fantasme pour les verriers. «Les fours des vingt usines alimentaires et de flaconnage tournent à feu continu 7 j/7, 24 h/24. Le problème vient peut-être de l’étranger: 30 % des bouteilles vides sont importées. Or, je n’ai pas de visibilité sur ce qu’il se passe en Espagne et au Portugal », balaye Jacques Bordat, le président de la Fédération des indastries du verre.
Fonte: Figaro.
Pernord Ricard accèlère ses investissements dans le scotch whisky.
Pernod Ricard vise la première marche du podium mondial du scotch whisky. ri lui faudra doubler britannique Diagen. encore loin devant, mais le demande mondiale est en forte hausse. Le groupe français a décidé de se donner les moyens de ses ambitions et annonce un gros investissement, pour sa filiale Chivas Brothers : 104 millions d’euros pour accrobre sa production de 14 millions de litres. il permettra à ses deux distilleries écossaises de single malt d’Aberlour et de Mlltonduffde quasi-doubler leurscapacités à 24 millions d’hecmlitres. flies sont l’une et l autre « ara *igues pour legroupe. La premiirevend 50 %de ses volumes dans l’Hexagone, le premier marché mondial descotchwhiskydevant les Etats-Unis elle Royaume-Uni. Mütanduff produit Ballantines, la marque de Pernod Ricard qui cannait la plus forte croissance (+29 % an premier semestre), selon son porte-parole. Les exportations de scotch se sont considérablementdéveloppées res derniers temps, gonflant foriument le chiffre d’affaires de la filiale Chivas Brelan Gains de parts de marché Ces investissements permenrcnt également ä Pernod Ricard d’accélérer son plan de marthevers la décarbonation.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 1 maggio 2022!
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A Firenze i vigneti si coltivano in città.
Maria Fittipaldi Menarini ha creato la vigna di Michelangiolo. Idee simili a Parigi e Praga e anche in Italia a Torino, Milano e Venezia. Il panorama, là dietro, è di quelli che tutto il mondo invidia: Ponte Vecchio, la Cupola del Brunelleschi, la Torre di Arnolfo, Santa Croce. Sotto lo sguardo antico del grande David in bronzo. E se lì sotto, nei lembi di verde rimasti ancora intatti e silenziosi, ci pianti una vigna, come la vuoi chiamare? Vigna di Michelangiolo, naturalmente. Benvenuta anche Firenze nel club prestigioso dell’Uva, nomen omen per l’acronimo dell’Urban Vineyards Association, che raccoglie undici delle ‘vigne di città’ più prestigiose, dalla Vigna della Regina a Torino dove tutto ebbe origine a quella di Milano dalle parti delle Grazie, e come la volevi chiamare se non Vigna di Leonardo, già, che strano parallelo; dalle due di Venezia ai curiosi Rooftop Reds in cima ai grattacieli di Manhattan ai tre Clos francesi – Montmartre a Parigi, Palais des Papes ad Avignone, Canuts a Lione – passando per Siena, Palermo e Catania.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Torna ‘Nizza è Barbera’ in vetrina 64 produttori.
II 7 e 8 maggio torna ‘Nizza è Barbera’. Dopo due anni di pausa, l’evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg torna con un programma rinnovato e molte novità. Nizza Monferrato si trasforma nella capitale del vino: 64 produttori e 300 etichette in degustazione di Barbera d’Asti docg e Nizza docg. Ospiti di riguardo sono il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. C’è poi la novità dell’edizione 2022: il Barbera Forum, al Foro Boario, apre già al sabato mattina.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’eleganza del Tacco rosa Salento Il pugliese che sale sul podio con i Cinque grappoli Bibenda.
Tacco Rosa Salento IGT 2021 è il primo vino rosato pugliese premiato con cinque grappoli Grappoli Bibenda per il secondo anno consecutivo. Eletto ‘Rosato dell’anno 2021’ da Food e Travel, ha conseguito il Golden Wine Award 2021 e la medaglia d’oro Vinoway Selection 2021. La prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del ‘non contadino’ Dario Stefàno, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olio turismo, due percorsi di vacanza che stanno dando grande soddisfazione alle aziende. «Quando si abbracciano le grandi sfide e si rincorrono i propri sogni – afferma Stefàno (in foto con l’enologo Riccardo Cotarella) -, il sostegno della famiglia è un elemento fondamentale.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Piccole cantine, boom dei produttori under 40.
I giovani produttori in Italia sono in crescita. Lo testimonia Only wine di Città di Castello (Perugia): oggi sono in mostra 141 piccole cantine gestite da under 40 (10dalla Champagne).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Nesos, dall’uva in mare al prodotto in anfora.
A Portoferraio, Isola d’Elba, nasce il vino marino Nesos. Lo produce l’azienda Antonio Arrighi: dall’immersione dell’uva in mare in ceste fino alla conservazione in anfora.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Alta Langa o Ranni con l’anatra all’arancia ricordando Tognazzi.
Nel film ‘L’Anatra all’arancia’ di Luciano Salce, girato tra Roma e Punta Ala nel 1975, l’iconico piatto entra nella storia del Cinema italiano (La pellicola fruttò a Monica Vitti il David di Donatello e il Nastro D’Argento). La trama è un valzer della gelosia tutto gag e battute esilaranti, fino a raggiungere il culmine quando Livio (Ugo Tognazzi), tentando di riconquistare la moglie Lisa (Monica Vitti), prepara l’anatra all’arancia, aggiungendo il ‘piticarno’ una spezia afrodisiaca inventata. Oggi è un omaggio a Ugo Tognazzi a 100 anni dalla nascita, ricordando la sua passione per la gastronomia. Quali vini potremmo abbinare a questo iconico piatto, che si ritiene sia stato generato dai cuochi fiorentini di Caterina de’ Medici e poi portato a Versailles quando andò in sposa a Re Enrico II? Ci viene in aiuto Alberto Cauzzi, direttore della guida Passione Gourmet e gran connoisseur di champagne e vini.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Tommasi wine L’amarone affare di famiglia.
La cantina della Valpolicella compie 120 anni e oggi guida aziende in tutta Italia per 780 ettari Sull’Etna l’ultimo acquisto in ordine di tempo di Michele Mezzanzanica Quattro generazioni, nove cugini, sei cantine in cinque diverse regioni, 780 ettari vitati per 3,6 milioni di bottiglie l’anno. I numeri non spiegano tutto, ma bisogna partire dai numeri per raccontare una realtà come la Tommasi Family Estates, una delle aziende vinicole più grandi d’Italia, se non la più grande, tra quelle a conduzione familiare. Tutto nasce esattamente 120 anni fa, nel 1902, in quella Valpolicella che decenni più tardi sarebbe diventata celebre in tutto il mondo per l’Amarone, vino-bandiera che ancora oggi è il primo biglietto da visita dell’azienda veronese. Proprio questo successo ha portato alla necessità di espandersi. «Nel 1997 abbiamo creato la holding Tommasi Family Estates – racconta Pierangelo Tommasi, direttore esecutivo e proprietario insieme ad altri otto familiari tra fratelli e cugini – iniziando gli investimenti nel ramo vino e nel ramo hospitality che abbiamo contestualmente creato. Si trattava di una sana ambizione ma anche della consapevolezza che per andare avanti tutti insieme, dovevamo per forza espanderci».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ai giovani piace il vino italiano di buona qualità.
Il vino non dialoga più solamente con un pubblico senior. Gli ultimi dati presentati da Censis ed Enpaia (l’ente di previdenza dei dipendenti agricoli) fotografano un numero crescente di ragazzi che si mostrano interessati alla cultura vitivinicola. La percentuale di italiani che beve vino era del 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020. Nello stesso periodo però la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è scesa dal 3,9% a meno dell’1%. Si beve meno, si beve meglio. Quattro italiani su cinque con età compresa tra 18 e 34 anni affermano che nel rapporto con il vino vale la logica: meglio meno, ma di qualità. Peraltro, il 70,4% di giovani intervistati si riconosce nella posizione «Mi piace bere vino, ma senza eccessi», che richiama l’idea di un alimento che dà piacere e contribuisce in diverso modo al benessere soggettivo, non di un catalizzatore sempre e solo di pulsioni di sregolatezza. L’italianità come criterio di scelta viene richiamata dal 79,3% dei giovani, perché è percepita come garanzia di qualità. 11 riferimento alle certificazioni Dop-Denominazione di origine protetta (85,9%) o Igp-Indicazione geografica protetta (85,2%) mostra come i giovani siano molto attenti al nesso tra vini e territori, cosa che segnala la riscoperta nelle culture del consumo giovanili della tipicità localistica, che sembrava destinata a sparire.
Fonte: Libero Quotidiano.
Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica.
La consigliera comunale: «La Valle Telesina è luogo ideale e naturale» Hub del vino a Ponte Valentino, Ceniccola scettica L’idea di allestire un “hub del vino” nell’ambito dello scalo merci di Ponte Valentino, a Benevento, non soddisfa molto Fiorenza Ceniccola. In pratica, il progetto si dovrebbe realizzare in un capannone dismesso nell’area industriale. La Ceniccola da mesi è impegnata nell’obiettivo di realizzare questa struttura nel comprensorio telesino, crocevia dell’Alta Velocità/Alta Capacità, e luogo che custodisce i migliori vitigni del Sannio, quelli del Taburno-Matese-Titerno. Quindi, di fronte a questa proposta, replica: “Senza fare polemica, mi sia consentito di dire ad alta voce che trattasi di un’idea `bizzarra’ che non porta alcun valore aggiunto al territorio e ai nostri vignaioli che si trovano a vivere uno stato di profondo malessere (basti pensare all’aumento vertiginoso del carburanti, degli antiparassitari e dei concimi e… alle pregiate uve pagate a 30-40 centesimi al chilo)”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma.
Il 9 maggio torna appuntamento Consorzio, oltre 40 produttori Rosso Morellino, Scansano celebra il simbolo della Maremma Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www. consorziomorellino.it).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Rossi e bollicine in vetrina nella due giorni di assaggi organizzata a Ventimiglia.
L’eccellenza del vino va in scena a Ventimiglia il 13 e 14 maggio con la prima edizione di «Ventimiglia Wine Masterclass», evento che fa parte della rassegna «Oltre il Cibo», in calendario da maggio a settembre. Dedicato alla degustazione di vini dell’eccellenza, prevede due eventi guidati da dalla esperta di vini Cristina Mercuri di DipWset. Leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWset, Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma nella città alta, nella centralissima via Garibaldi, all’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 maggio alle 18, sarà dedicata alle bollicine. Dall’Italia alla Francia, passando per la Spagna e il Sudafrica, Cristina Mercuri guiderà gli ospiti in una degustazione alla cieca per esaltare e scoprire i vini spumanti trai più emblematici nei rispettivi territori.
Fonte: Stampa Imperia.
Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante.
L’etichetta Il rosso secco taglio bordolese dalla struttura importante prosegue la crescita qualitativa de La Cornasella, piccola e storica cantina i cui vigneti sono compresi nel territorio di Grumello del Monte ma sono esposti verso la Valle del Fico di Chiuduno. Dopo l’ottimo moscato rosso vinificato secco (il Primula Rossa), ecco un taglio bordolese molto ben fatto, che sprizza ancora gioventù (più prugna e marasca che cuoio e tabacco al naso) ma promette evoluzioni da vino importante: lo dice la struttura, piena, di spalla generosa ma già armonica (molto ben gestito l’affinamento in legni di diverse dimensioni).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Vinea e Consorzio Un progetto per tutelare i nostri vini – Vinea di Offida e Consorzio insieme per tutelare i nostri vini.
La valorizzazione della denominazione d’origine al centro dell’iniziativa presentata da Ido Perozzi Fare un’attenta analisi delle produzioni locali per dare spunto alle aziende produttrici di fare tesoro delle diverse esperienze trascorse e valutare le evoluzioni dei prodotti rivolgendosi poi al mercato di buyer e consumatori. E’ questo lo spirito con cui la Vinea di Offida, in collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini Piceni, ha organizzato «Verticali Docg Offida», una iniziativa volta a valorizzare la denominazione d’origine. E’ stata presentata ieri dal presidente Ido Perozzi, ospite a Fritto Misto manifestazione di Stefano Greco che oggi vive la sua giornata di chiusura in piazza Arringo. Altro obiettivo è sensibilizzare gli operatori del settore attraverso le degustazioni per fidelizzarli nella scelta dei prodotti del territorio.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Calici in alto per il grande ritorno di Nizza è Barbera Trecento etichette da degustare sotto il Campanon.
Dopo due anni di pausa il 7e 8 maggio torna, con programma rinnovato e molte novità, «NizzaèBarbera», evento dedicato alla Barbera d’Asti docg e al Nizza docg che quest’anno propone 64 produttori, 300 etichette in degustazione e due ospiti di eccezione, il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato. Novità assoluta, il Barbera Forum, che si svolgerà in entrambe le giornate al Foro Boario di piazza Garibaldi con ingresso per fasce orarie: dalle 10 alle 13, dalle 14 alle 17 e dalle 17,30 alle 20,30. «L’ingresso a turni accresce in qualità la nostra proposta; — spiega il sindaco Simone Nosenzo — tutti abbiamo voglia di ricominciare, migliorando quello che facevamo prima. Dall’estate scorsa, stiamo ricominciando a vedere gli stranieri in giro per le nostre colline: secondo gli ultimi dati dell’Atl, siamo un’isola felice per i nuovi enoturisti che arrivano dall’estero».
Fonte, Stampa Asti.
Vinitaly doppio successo per la cantina di Monti.
Premiati i vermentini Arakena e Funtanaliras. Grande soddisfazione per l’enologo Alberto Raccanelli. Andata in archivio la 54^edizione del Vinitaly 2022, resta la soddisfazione per la cantina sociale del Vermentino di Monti per l’affermazione di due dei suoi migliori prodotti: l’Arakena e il Funtanaliras. Al primo un vermentino di Gallura Docg superiore, raccolto con la vendemmia tardiva, la giuria ha attribuito un punteggio di 92/100simi. È un vino bianco speciale, vinificato a macerazione a freddo, con fermentazione ad atmosfera controllata in tonneau, nella cantina di invecchiamento, con successivo passaggio in bottiglia per alcuni mesi. L’altro vino è il, pluripremiato “Funtanaliras”, vermentino di Gallura Docg, vero fiore all’occhiello della produzione della cantina del Vermentino. Viene vinificato in bianco, dopo una morbida pigiatura e una soffice spremitura, con fermentazione a temperatura controllata.
Fonte, Nuova Sardegna.
Anteprima Vini degustazioni fino alle 19 – “Anteprima Vini”, cin cin alla ripartenza.
Anche oggi dalle 11 fino alle 19 al Real Collegio le degustazioni delle migliori etichette del territorio. Ben 60 i produttori presenti. Ottima partenza per “Anteprima Vini della Costa Toscana”. È stata inaugurata ieri mattina la 21esima edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Anche oggi dalle 11 alle 19 sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60 viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.
Fonte, Nazione Lucca.
Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou.
Taglio del nastro ieri mattina per Anteprima Vini della Costa Toscana. Inaugurata, alla presenza di autorità, espositori, organizzatori e personaggi del mondo della politica, la 218 edizione della manifestazione che porta al Real Collegio le migliori anteprime dei vini prodotti lungo la costa toscana. Fino a tutta la giornata di oggi, domenica 1° maggio, sarà possibile conoscere e degustare oltre 400 etichette prodotte da 60viticoltori toscani: dai nomi che hanno fatto grande la storia del vino toscano fino alle piccole, ma preziose, esperienze di viticoltura eroica e aziende a conduzione familiare. A completare l’esperienza di questa edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana ci penserà l’ApeWine: l’enoteca itinerante di Costa Toscana che consente di conoscere, approfondire e acquistare i vini più apprezzati nel percorso, ma anche di ordinarli per riceverli comodamente a casa propria. Ad Anteprima Vini arriva l’Apewine Oggi la giornata clou Anteprima Vini della Costa toscana, prodotto da Event Service Tuscany o organizzata dall’Associazione dei Grandi Cru della Costa Toscana è aperta al Real Collegio, dalle 11 alle 19.
Fonte, Tirreno Lucca.
Pasqua e 25 Aprile Stappate bottiglie per 2,5 milioni.
Tra Pasqua e il 25 aprile sono state stappate bottiglie di vino per 2,5 milioni di euro sul litorale, con aumenti del 40 per cento. Lo confermaValerio Nadal, presidente Condifesa. Al primo posto il Prosecco, poi i bianchi fermi come Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon, come ha detto Franco Passador direttore generale di Vivo Cantine.
Fonte, Nuova Venezia.
Cantina friulana accusata di frode, scagionata dal tribunale di Udine.
Una cantina friulana, accusata di frode, è stata scagionata dal tribunale di Udine. I fatti risalgono al 2014: a due fratelli, imprenditori agricoli, che gestiscono vigneti per la produzione del prosecco a Chiasellis, sono state contestate dall’Ispettorato repressione frodi di Udine false indicazioni sui registri ufficiali di cantina relativi al periodo 2013. In sostanza, secondo l’accusa, avrebbero registrato quantitativi superiori a quelli fisicamente presenti. Ora, a distanza di anni, sulla vicenda è stata posta la parola fine: il tribunale di Udine ha infatti dichiarato il non luogo a procedere. Con conseguente dissequestro del prodotto. Inevitabile la soddisfazione da parte degli imprenditori, che avevano sempre proclamato la loro innocenza.
Fonte, Friuli Oggi.
Viaggio in Irpinia: tra i vigneti, visite in cantina, degustazione con i vignaioli, show cooking ed escursioni.
L’Irpinia la meta del turismo enogastronomico nella Regione Campania, vino, cucina, escursioni il connubio perfetto per trascorrere giorni tra vigneti, degustazioni, show cooking, borghi e cene in ristoranti selezionati. Le necessità del viaggiatore ad oggi ha nuovi bisogni ed esigenze, è sempre più Attivo, Esigente ed Innovativo. Cerca luoghi caratterizzati dalle tradizioni e dalla cultura, territori ancora “intatti” dove c’è calore di un popolo e l’accoglienza di un produttore. L’esperienza enogastronomica viene spesso abbinata ad attività culturali e ricreative, dove la visita si interconnette ad un senso di appartenenza, alla volontà di vivere il “paese”; forte è la voglia di sentirsi più coinvolto ed essere partecipe delle attività. Parimenti, cresce il desiderio di modalità sempre più green di vacanza: passeggiate tra vigneti, uliveti, frutteti, passeggiate a cavallo e tour in bike.
Fonte, Caffe’ Procope.
Wine Tender, connessione tra vino, arte e buon cibo.
Per Wine Tender la parola d’ordine è connessione. Esatto, creare connessione tra il mondo del vino, l’arte, il buon cibo e le persone. Quale compito più arduo può esistere? Mentre vi lasciamp a questo interrogativo, iniziamo a parlare di cinema e per la precisione di quei film che sbancano ai botteghini e che riguardi ogni volta che puoi. Perchè il wine-tender è proprio come quei film: si parte con una grande idea che nasce da menti geniali: connessione. Poi si sceglie il cast e qui arriva il pezzo forte: quattro soci, con ognuno che eccelle in settori differenti ma quando si trovano a collaborare diventano come la miglior squadra di super eroi che si possa ingaggiare per salvare il pianeta.
Fonte, Time Magazine.
Un selfie sul Trasimeno: gusto e benessere nel cuore verde d’Italia.
Natura, sport e relax ma anche buon cibo e prodotti a chilometro zero. È lo stile di vita sano il biglietto da visita del Lago Trasimeno, lo specchio d’acqua vicinissimo alla Toscana ma in terra umbra a un passo dalla Assisi di San Francesco. A metà strada tra Roma e Firenze, in provincia di Perugia, quella del quarto lago italiano è una zona turistica ricca di cultura (Città della Pieve ha dato i natali al pittore Pietro Vannucci) consigliata a chi ama la vita all’aria aperta e godersi tramonti mozzafiato, sorseggiando un buon vino. Dopo una giornata trascorsa tra le mille attività sportive disponibili è quasi un dovere gustare una cena a base di pesce appena pescato o di zafferano pievese in uno dei tanti ristoranti di qualità della zona. L’oasi naturalistica ‘La Valle’ è un luogo che esprime l’essenza del Trasimeno: si trova a San Savino di Magione, è facilmente raggiungibile.
Fonte, Quotidiano.net.
Le note di un buon vino tra Sardegna e Croazia.
La cantina Pocobelli di Usini produce cagnulari e Isola dei Nuraghi che Gippo, musicista, crea con le armonie multietniche di famiglia. Le note aromatiche di un vino. E le note di una canzone. Sensazioni che si inseguono e insinuano correndo veloci come le dita della mano sulla tastiera di una chitarra alla ricerca del riff perfetto. O di quello più coinvolgente. Coinvolgente come il progetto vitivinicolo di Giuseppe Pocobelli: una laurea in enologia e viticoltura, due ettari di vigne poggiati su fondo calcareo in territorio di Usini, produzione da circa 3mila bottiglie, una passione ardente per il vinificare che ben si sposa – in pieno e armonico contrasto – all’estro d’artista e al carattere di “Gippo”. Gippo e la sua chitarra sono profili ben noti dello skyline musicale made in Sassari e Sardegna.
Fonte, La Nuova Sardegna -.
Imprese: Acetaia Midolini porta marchio IoSonoFVG in tutto il mondo”.
Una storia antica che muove i passi dalla tradizione romana di usare il mosto cotto per ravvivare i sapori delle pietanze, per giungere oggi ad un condimento balsamico da Guinness dei primati. È la storia lunga, racchiusa in poche parole, di uno dei prodotti di eccellenza della regione, il condimento balsamico Asperum prodotto dall’azienda Midolini di Manzano che oggi ha aperto i battenti al pubblico. Tra le file di botti del prezioso mosto si è soffermato anche l’assessore regionale alle Attività produttive e turismo che ha fatto visita all’azienda e alla cantina accompagnato dalla titolare Gloria Midolini. Da un’intuizione del padre di famiglia, Lino, oltre sessant’anni fa è stata ripresa un’antica tradizione partendo da una prima batteria di 25 botticelle di legni pregiati selezionati. La cottura e l’invecchiamento di mosti di uve autoctone ha così rinnovato una tradizione friulana risalente ai tempi delle colonie degli antichi Romani di Aquileia.
Fonte: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Notizie dalla Giunta.
Vino: apre enoteca Albugnano, la 15/a del circuito regionale.
E’ il quindicesimo punto del circuito delle Enoteche regionali. Aprirà sabato 7 maggio al pubblico l’Enoteca dell’Albugnano, istituita con l’obiettivo di promuovere le eccellenze enogastronomiche e anche il patrimonio storico della collina torinese e del nord astigiano. Alla partenza hanno aderito 25 produttori, di Albugnano doc, Freisa d’Asti, Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, Barbera d’Asti docg e tutte le altre denominazioni di origine, oltre al Comune di Albugnano. “L”inaugurazione del 7 maggio sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche – spiega Giancarlo Montaldo, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano.
Fonte: ANSA.
Lo studio dalla Scozia: il gusto del vino varia a seconda della musica.
Uno studio universitario oltre Manica indica che la musica ha un impatto diretto sul gusto del vino. Secondo gli psicologi della Heriot-Watt University di Edimburgo, in Scozia, brani di Jimi Hendrix o dei Rolling Stones si sposano bene con un bel Cabernet Sauvignon. I risultati della ricerca provano che l‘ascolto di diversi tipi di musica stimola diverse parti del cervello in maniera unica, e ci prepara a degustare i vini in modo corrispondente. Ad esempio, quando si ascolta un brano musicale audace come i Carmina Burana, il gusto di Cabernet Sauvignon viene percepito al 60 percento più potente, ricco e robusto di quando non si sente alcuna musica. Al contrario, lo Chardonnay sembra essere esaltato dalle leggere note della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato sul finire degli anni Cinquanta. Ascolta la notizia e clicca sul tasto Play.
Fonte: Radio Gold.
Oltre 400 etichette di 60 produttori, all’Anteprima Vini della Costa Toscana.
Oltre 400 etichette, 60 produttori. Tutto pronto per la 21esima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti domani, sabato 30 aprile alle 11, e proseguirà fino a domenica 1° maggio alle 19, nei chiostri del Real Collegio (Lucca). L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte: Firenze – la Repubblica.
“Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, tutto il bello del vino in fotografia.
“Architecture And Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico vince la categoria “Places”. Le persone, i luoghi, gli atti del vino, fissati in scatti capaci di coglierne unicità e bellezza, e di raccontare un anno intero tra vigneti e cantine nei tanti territori del vino, dall’Europa agli Stati Uniti fino all’Emisfero Sud. A scegliere i più belli, gli “Errazuriz Wine Photographer of the Year” 2022, la categoria (sponsorizzata dalla griffe cilena Errazuriz) dedicata al vino dei “Pink Lady Food Photographer of the Year”, i premi nati nel 2011 con lo scopo di mostrare la straordinaria semplicità del cibo e della gastronomia, in tutte le sue declinazioni ed in tutta la sua diversità. Nella categoria “Places”, al primo posto “Architecture and Wine”, lo scatto di Marina Spironetti alla cantina di Antinori nel Chianti Classico, progettata da Marco Casamonti dello Studio Archea Associati ed ispirata ai tagli di Fontana, esempio perfetto di integrazione nel territorio, seguito da “Woolly Weeders” della statunitense Suzanne Becker Bronk e da “Vineyards Sunrise” di Adrian Chitty, una bellissima alba sui vigneti di Dundee Hills, in Oregon.
Fonte: WineNews.
Langhe, vini “da Oscar”: 94,4 su 100 il rating del Barolo 2018, 98,3 per il Barbaresco 2019.
Il verdetto di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, che ha portato i vini e la cucina delle Langhe alla ribalta di Hollywood. “Siamo ad Hollywood, la fabbrica dei sogni, e i protagonisti di questa serata in un setting unico come quello dei Paramount Studios non sono solo Barolo e Barbaresco ma tutta la cultura enogastronomica piemontese. Dopo l’ultima grande manifestazione pre-Covid a New York 2020, provocatoriamente abbiamo deciso di presentarci nel tempio della fiction con un’esperienza che abbiamo chiamato “Once upon a time in Langa”, portando l’autenticità di un territorio unico e le sue star. Debuttano, in questa due giorni, dedicata agli operatori ed ai media, due annate differenti per il loro andamento vendemmiale ma che esprimono la tipicità del Nebbiolo, un vitigno estremamente apprezzato negli Stati Uniti. Per questo abbiamo deciso di annunciare qui i ratings ufficiali delle nuove annate, frutto delle valutazioni complessive dei produttori, dei wine expert e dei wine critics: al Barolo 2018 è stato assegnato il punteggio medio di 94,4, mentre al Barbaresco 2019 è stato tributato l’eccezionale rating di 98,3”. Così Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Barolo e Barbaresco, nella cena di gala, agli Studios di Hollywood, di “Barolo & Barbaresco World Opening 2022”, organizzato a Los Angeles dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (che riunisce più di 500 produttori del Piemonte, ndr).
Fonte: WineNews.
I neutrini, la fisica e il vino: un legame del tutto particolare, e utile per scoprire le frodi.
A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A WineNews, da Sicilia En Primeur, il racconto di Pierluigi Campana, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “In maniera causale, in passato, abbiamo scoperto che degli studi di fisica di base possono essere utili per scoprire le frodi sul vino, per esempio rilevando sostanze che ci dicono se davvero una vecchia bottiglia è stata prodotta davvero nell’epoca che si trova in etichetta o meno”.
Fonte: WineNews.
Sachi, il primo vino di soia (con poche calorie) nato a Singapore dagli scarti del tofu.
L’idea nel 2016 è di due ricercatori dell’Università Nazionale della città asiatica. Il sapore è dolce e fruttato, sta bene con i formaggi. E vanta anche proprietà di prevenzione da alcune malattie. In vendita anche le bottiglie con alcuni frutti giapponesi. Tofu, latte e latticini, biscotti, bistecche vegetali. Ma dalla soia si può trarre anche del vino. Il primo arriva dal Giappone e si chiama Sachi, che significa anche «felicità», con una gradazione di alcol tra il 7 e l’8 per cento. Ha un profilo gustativo di dolcezza, spiegano dall’Associazione italiana sommelier, e un tono olfattivo di fruttato (polpa bianca), floreale (fiori bianchi dolci) e totale assenza di riferimenti vegetali di soia: può essere assimilato ai vini ottenuti da uve neutre. E in più, vengono decantate le proprietà «terapeutiche» e di prevenzione da alcune malattie. Così dicono del Sachi, che contiene molto calcio e isoflavoni, i due ricercatori della National University di Singapore che hanno individuato questa nuova bevanda studiando il siero di scarto del tofu. SinFooTech, l’azienda nata dai due giovani, sta commercializzando Sachi come una bevanda alcolica di sole 70 calorie per porzione (rispetto a circa 120 calorie per la maggior parte dei bicchieri di vino) ed è ricco di antiossidanti.
Fonte: Corriere della Sera.
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A risentirci a domani.