Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 30 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
L’Agrario premiato al Vinitaly.
II Ridolfi Zimarino “Scuola di eccellenza” al concorso enologico. L’Istituto omnicomprensivo Ridolfi Zimarino — istituto tecnico Agrario – di Scemi, è stato premiato come scuola d’eccellenza al Vinitaly di Verona 2022 nel “6° Concorso enologico istituti agrari d’Italia”. ll concorso si propone di evidenziare le migliori produzioni vitivinicole, sensibilizzando gli istituti di istruzione con indirizzo agrario e agroalimentare verso maggiori livelli qualitativi, stimolando una più rispondente didattica e promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. La premiazione è avvenuta nel salone Rossini alla presenza di Gian Marco Centinaio, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Sono stati premiati ex-equo con diploma tutti i vini che hanno superato il punteggio di 80/100.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Ma il Primitivo resiste: «Asia, la nuova frontiera».
La cooperativa: «In aumento le richieste di esportazioni verso Vietnam e Thailandia». Lo stop alle esportazioni di vini verso la Russia, decretato recentemente dal Consiglio europeo e la guerra in Ucraina, generano effetti pesanti sulle economie che si reggono in gran parte sulla produzione vitivinicola. Una situazione che ha posto in allarme, anche alcune delle aziende locali che, fino a pochi mesi fa, hanno avuto come acquirenti privilegiati Russia e Ucraina. Infatti, tali imprese vinicole, oltre a dover sopportare il peso del rialzo del costo dell’energia e dei trattamenti per i vigneti, si trovano oggi a dover stringere i denti di fronte ad un’imprevista quanto pericolosa situazione economica legata al conflitto. Alcune aziende, che non hanno richiesto per tempo le dovute garanzie, rischiano pesantemente di perdere il pagamento delle forniture già effettuate prima che scoppiasse il conflitto.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
La lobby armata arruola pure i minori – La lobby delle armi fa scuola Giovani a lezione di pistole a Verona.
Apre oggi la fiera che mescola caccia e difesa personale Un doppione dell’Hit Show di Vicenza caro a Salvini Caso unico Siamo al paradosso Gli under 18 esclusi dal Vinitaly pure se accompagnati ma benvenuti tra i fucili. Armi a tutto spiano. confine e anche in casa con una moltiplicazione di fiere per promuovere pistole e fucili. Mentre il governo spinge per rifornire l’esercito ucraino forzando la mano, in Italia si sviluppa “l’educazione alle armi”. Certo, non si tratta di cannoni o mortai, quindi armi da guerra, ma pur sempre armi da fuoco. A Verona apre oggi i battenti, fino alt maggio, un appuntamento alla prima edizione: si tratta di Eos, acronimo che sta per European outdoor show. È una fiera che presenta in gran parte le armi, con l’aggiunta di strumenti per la pesca e la nautica.
Fonte: La Notizia.
In cantina – Masseto prosegue la sua ascesa.
Rialzo medio del 19% per i 26 millesimi in asta nel 2021 e 2022 rispetto al 2020 Masseto prosegue la sua ascesa di Davide Fumagalli Nella tabella di questa settimana, che mette a confronto i prezzi massimi spuntati dal Masseto alle aste del 2021, e quando possibile del 2022, con quelli del 2020, compaiono per motivi di spazio solo le 16 annate più significative delle 26 prese in esame. E quindi il caso di segnalare che a ottenere un aumento sono stati 17 millesimi e a subire un ribasso nove, cosicché il valore complessivo delle 26 bottiglie, che nel 2020 era di 19.652 euro, è arrivato adesso a 23.651, con un guadagno del 19%, pari a 3.667 euro. molto? In questi due anni il valore delle bottiglie del suo più diretto concorrente alle aste, il Sassicaia, è aumentato molto di più ma dopo un lungo periodo di stasi, mentre il Masseto, partito alla fine degli anni 80 come secondo vino della Tenuta dell’Ornellaia, è stato protagonista di una folgorante ascesa che lo vede oggi a Bolgheri primo attore di una Tenuta tutta sua mentre alle aste è il portabandiera della produzione nazionale.
Fonte: Milano Finanza.
Crescita a doppia cifra.
La storica azienda trevigiana, da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, nel 2021 ha superato 100 milioni di fatturato (+22%). Con l’export che incide per quasi l’80% sulle vendite Crescita a doppia cifra di Alessandro Bozzi Valenti a soglia record dei L100 milioni di euro di fatturato, nel 2021, è stata raggiunta e superata per la prima volta, realizzando una crescita di oltre il 20%. E quest’anno l’obiettivo è quello di replicare e migliorare ulteriormente tale performance. Risultati e piani sono quelli della storica azienda trevigiana del Prosecco Mionetto – nata nel 1887 tra le colline riconosciute patrimonio dell’umanità Unesco – da 14 anni parte del gruppo internazionale Henkell-Freixenheit, colosso delle bollicine. Una realtà internazionale che riunisce circa 30 consociate ed in cui Mionetto ricopre una posizione di vertice, rappresentando il secondo brand più importante dell’intero gruppo.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
Bollicine e solidarietà – Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà.
II 6 maggio riecco la tradizionale ‘maratona’ nel cuore della città: tanti i locali aderenti Il giorno dopo una camminata per l’endometriosi. Raccolta benefica per l’Ucraina L’evento Torna la Lambruscolonga: tre percorsi tra gusto e solidarietà. L’ideatore Alessio Bardelli: «Hanno aderito tanti locali e cantine di qualità» La diciassettesima edizione si terrà il 6 maggio con partenza da Calle di Luca Ieri mattina la sala di Rappresentanza del Comune è stata trasformata in una allegra enoteca per la presentazione dell’edizione numero 17 della Lambruscolonga che si terrà venerdì 6 maggio dalle 19. Gli organizzatori dell’evento che propone percorsi enogastronomici con al centro il lambrusco hanno spiegato che quest’anno ci sono tre diversi ‘tour’ chiamati con termini dialettali «Braghér», «Ciocapiàt» e «Dagdalgas», nomi che richiamano le frasi delle t-shirt in cotone di uno dei partner dell’iniziativa (Hope Disorder, cui si associano anche Bper Banca, Alcar Uno e Laboratorio Test).
Fonte: Resto del Carlino Modena.
In scena a Ventimiglia il Wine Masterclass: eccellenze nel calice.
Conto alla rovescia per’ Ventimiglia Wine Masterclass”, il 13 e 14 maggio a Ventimiglia alta, nell’ambito della rassegna “Oltre il Cibo”. Dedicati alla degustazione di vini eccellenza nel mondo, i due eventi saranno guidati dalla presenter e wine educator Cristina Mercuri, leader nella formazione su vini, distillati e sake e tra le 10.000 persone al mondo in possesso del diploma DipWSET. Mercuri ha scelto le sei tipologie di spumanti metodo classico e di rossi che andranno a comporre le due super degustazioni in programma in via Garibaldi, presso l’ex ristorante Bucaniere. La prima masterclass, venerdì 13 alle ore 18, sarà dedicata agli “Sparkling Wines” con una selezione delle bollicine più rinomate al mondo.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo.
Bilancio positivo per il ritorno della manifestazione dopo due anni: circa 88mila gli operatori presenti Record di presenze dall’estero: il vino italiano conquista il mondo «pandemia, oltreché dalla Russia perla momento di valorizzazione del basi guerra in corso e le sanzioni atti-ness piuttosto che come vetrina vate dall’Italia Le nazioni più rap Perla semplice promozione. Gli operatori stranieri Il vino lombardo nel 2021 ha presentate trai buyer esteri sono sono stati circa state Stati Uniti e Germania, poi il fatto segnare un forte incremento Regno Unito, il Canada e la Francia dell’export, per un valore totale di un terzo del totale 285 milioni di euro, +11,8% sul Tutta l’area europea è stata ben di Andrea Bagatta rappresentata, due terzi di tutti gli 2020. Il 2021 ha visto una riprese operatori stranieri.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Terre, la rivoluzione è sulla gestione Taglio delle spese per 500mila euro.
Tra i «costi non necessari» il piano dell’enologo Cotarella Si cercando anche due nuovi direttori per gli stabilimenti. Mezzo milione di euro di risparmio sui costi di gestione, una nuova politica commerciale per valorizzare il Metodo Classico, ma anche altri prodotti come il Riesling, nuovi progetti sulla qualità, ma stop alla collaborazione con l’enologo Riccardo Cotarella. Sono queste le strategie che il nuovo Cda della cantina Terre d’Oltrepo, guidato dal presidente Enrico Bardone, ha illustrato ai 130 soci riuniti ieri pomeriggio nella sede di via San Saluto perla prima assemblea informale dopo l’insediamento. Tra i presenti anche l’ex presidente Andrea Giorgi con alcuni ex consiglieri della passata amministrazione. I vertici hanno innanzitutto spiegato quello che è stato fatto in cantina in questi primi due mesi, a partire dalla ricerca del nuovo direttore generale, «che sceglieremo tra pochi giorni, perché abbiamo analizzato molti curriculum e ormai siamo arrivati alla fase finale» assicura il vicepresidente Emilio Bosini.
Fonte: Provincia – Pavese.
U vino Un Aglianico buono, versatile E abbordabile.
L’Aglianico è un vino dalle mille sfaccettature, tante quanti sono i territori che lo esprimono. Dai terreni pianeggianti della fascia costiera del Molise a quelli di media collina delle Murge pugliesi e a quelli più alti dell’Irpinia, sino a caratterizzarsi ancora con i terreni di origine vulcanica del Vulture. Ogni volta si propone in modo diverso, ogni volta una nuova storia di territori e di uomini, riuscendo sempre a mantenere la sua identità e le caratteristiche di vino elegante, a volte austero. La storia recente ci consegna anche vini che, contrariamente al passato, possono essere bevuti anche senza aspettare lunghi affinamenti. Interventi mirati in vigna, tecniche enologiche più attente e meno estrattive, hanno permesso di ottenere vini più pronti per il consumo. E un segno dei tempi che cambiano, in cui i produttori del Vulture hanno piena consapevolezza di avere un patrimonio vitivinicolo ancora con grandi e ampi spazi di miglioramento.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
La guerra frena anche il vino pugliese: crollo delle esportazioni, 6 milioni a rischio – Ucraina, si “svuotano” i calici: la guerra frena l’export di vino.
Allarme lanciato da produttori e associazioni. I dati Istat-Coeweb: contrazione del 20% «La Russia era un mercato in espansione» Sul comparto influisce anche il caro-prezzi. La guerra scuote anche il mercato pugliese del vino. Carburanti, vetro, carta, plastica e soprattutto energia: i costi delle materie sono sempre più proibitivi. A soffrire in questa fase è in particolare il commercio verso l’estero: a rischio quasi 6,5 milioni di euro di esportazioni di vino made in Puglia. I dati Istat- Coeweb sull’export rilevano una contrazione di circa il 20% con particolare riferimento ai paesi direttamente interessati dal conflitto e al mercato est europeo; il timore è di interrompere il trend positivo della Puglia. Sempre dai dati Coeweb si evidenzia infatti un + 12,4% di export nel 2021 rispetto all’anno precedente in cui vi era stato un brusco calo dovuto al Covid; e le variazioni di crescita più significative sono proprio quelle extra Ue: USA + 19%, Cina ‘ 67% e Russia con i 39%, mercato questo in espansione grazie a bollicine e a prodotti territoriali e di qualità.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
In crociera con i sommelier Ais.
Vino e turismo crocieristico, un connubio perfetto nel progetto Msc, che vede arricchire una delle sue più importanti navi da crociera nel Mediterraneo con un intenso programma di degustazioni e masterclass di approfondimento, guidate dai docenti dell’Associazione Italiana Sommelier. Una crociera dedicata, quindi, al mondo del vino che offrirà la possibilità a turisti, appassionati e wine lovers, di vivere una settimana di viaggio nel Mediterraneo su Msc Splendida, con vari momenti di degustazione e Masterclass di approfondimento sui grandi vini italiani offrendo quindi agli appassionati del vino italiano di tutto il mondo la possibilità di conoscere vini e territori del Bel Paese a bordo delle navi da crociera Msc. L’iniziativa Wine Sea, giunta alla sua terza edizione, vedrà il coinvolgimento di oltre 4 mila passeggeri e un tour della durata di 8 giorni e 7 notti e si terrà nel Mediterraneo Occidentale con l’itinerario Genova – Civitavecchia – Siracusa – Taranto – Marsiglia – Genova, a bordo della Msc Splendida e con imbarco il 18 maggio da Taranto.
Fonte, Salento in tasca.
Un viaggio alla scoperta di territori intensi: Ais Lecce racconta Valpolicella eValtellina.
Ogni territorio è il frutto dell’impegno e della passione di ogni imprenditore agricolo che se ne prende cura ogni giorno per tutto l’anno! Da questo presupposto è partito il nuovo viaggio proposto da Ais Lecce che negli ampi ed eleganti spazi del Grand Hotel Tiziano di Lecce ha proposto un nuovo entusiasmante incontro degustativo dal titolo “Valpolicella e Valtellina, terrtori, stile e metodo’: Ospiti dell’evento Mamete Prevostini enologo dell’omonima azienda di Mee (Sondrio) e Marco Speri proprietario dell’azienda agricola Secondo Marco di Fumane (Verona), insieme al disegnatore di Idee Giacomo Mojoli. La degustazione è stata condotta da Giuseppe Baldassare.
Fonte, Salento in tasca.
II vino studia la sostenibilità, esportabile ad ogni altro settore.
La sostenibilità come un fattore misurabile oltre ad un insieme di buone pratiche da attuare all’interno del proprio ciclo produttivo. II settore vinicolo siciliano rappresenta un unicum in questo senso: da anni è impegnato nella promozione di uno sviluppo (sostenibile) che sappia valorizzare, accrescere e preservare il patrimonio naturalistico ed enologico dell’isola, sviluppando un protocollo integrato di sostenibilità che nasce dal basso, dalle esigenze dei produttori e per i produttori. Un settore dunque, che si fa promotore di buone pratiche, con una prospettiva nazionale e internazionale, proprio a partire dalla Sicilia, dal suo vino e dalla sua vanetà che la rende un “continente enologico”. Per questo è nata la Fondazione Sostain: su spinta del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia, unite nella volontà di indirizzare le cantine verso un percorso di salvaguardia a tutto tondo.
Fonte, MF Sicilia.
Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette.
Degustazioni al Real Collegio Anteprima vini al 21esimo brindisi Oggi e domani oltre 400 etichette. Ci siamo. II Real Collegio spalanca oggi le porte alla 2lesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione aprirà i battenti alle 11, e proseguirà fino a domani alle 19. Negli antichi chiostri troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura eroica, giovani aziende e nomi ormai familiari e famosi in tutto il mondo: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio che, in verità, vanta una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri dove, stella tra le stelle, brilla il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia.
Fonte, Nazione Lucca.
Anteprima Vini al via al Real Collegio con oltre 400 etichette.
Tutto pronto per la 21′ edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana. La manifestazione apre ibattenti oggi alle 11 e proseguirà fino a domani alle 19. Nei chiostri del Real Collegio troveranno spazio 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany.Al Real Collegio si danno appuntamento antiche tradizioni e viticoltura, giovani aziende e nomi famosi: dai colli di Luni all’alta Garfagnana, dalle isole dell’arcipelago toscano fino alle Colline Lucchesi e di Montecarlo, saranno presenti anche le aziende di Pisa, la più giovane denominazione presente per un territorio con una storia enologica antica, la terra degli Etruschi, le colline tra Pisa e Livorno e giù verso il mare, con Bolgheri e il vino ambasciatore della Toscana nel mondo: il Sassicaia. Un viaggio che approda poi in Maremma. Ad arricchire l’esperienza anche l’ApeWine.
Fonte, Tirreno Lucca.
Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti.
Via libera dell’assemblea degli azionisti di Masi Agricola ieri a bilancio 2021 e cedola di 8 centesimi per azione. Confermati quindi i risultati dell’esercizio 2021. Se nell’anno pandemico i ricavi toccavano 51,7 milioni, il 2021 ha visto una crescita a quota 66,4 milioni, e tra il 2020 e il 2021 l’indebitamento netto è sceso da 6,4 a 2,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo Ebitda ha raggiunto il 19,5%. L’ultimo trimestre 2021, in particolare, in base quanto era stato annunciato in precedenza, ha registrato ricavi in incremento del 30% sull’ultimo trimestre del 2020 e dell’8% su quello del 2019, qualificandosi come il miglior quarto trimestre dalla quotazione all’Euronext Growth Milan nel 2015. Masi, ok dei soci a conti, dividendo e nuovi progetti Accantonati 2,2 milioni dell’utile per future iniziative strategiche L’assemblea ha anche deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,08 euro per azione, pari al 51% circa dell’utile netto 2021. Lo stacco cedola, si legge in una nota stampa, avverrà il 20 giugno 2022 in pagamento dal 22 giugno. Oltre 2,2 milioni dell’utile restante saranno accantonati per futuri progetti.
Fonte, Arena.
Ciclabile contesa «In sinistra Piave regalo al Prosecco» – «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco».
Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. Se ne è discusso a Busche. «Una pista ciclabile utile solo al Prosecco» La protesta dalla riunione pubblica al Bicigrill di Busche Mondin e Dalla Piazza: «Così buttano 13 milioni di euro». Tredici milioni di Fondi di confine che dovrebbero sostenere il riequilibrio del Feltrino con il vicino Trentino e che invece spianeranno la strada a una pista ciclabile che condurrà migliaia di cicloturisti direttamente tra le braccia delle colline del prosecco. È questo, in soldoni, il messaggio uscito dalla conferenza pubblica organizzata al bicigrill di Busche su input di Nadia Forlin, candidata a sindaco a Feltre.
Fonte, Corriere delle Alpi.
Maxi cartello di benvenuto nelle colline dell’Unesco.
Le “colline Unesco” danno il benvenuto alle migliaia di persone che, uscendo dall’autostrada A27, si dirigono verso Conegliano. E’ la maxi affissione, di ben 21 metri per 8, che ieri è stata presentata nei pressi dalla grande rotatoria di via Liberazione (la provinciale Cadore Mare), vicinissima al casello autostradale di San Vendemiano. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio Unesco, sono fotografate in tutta la loro suggestione, con i vigneti terrazzati e tanto verde. «Questa maxi affissione vuole essere il nostro maxi benvenuto sulle Colline, rivolto a tutti coloro che entrano nel territorio Patrimonio dell’Umanità dal raccordo autostradale con l’obiettivo di renderli immediatamente consapevoli dell’importanza e della bellezza di questi luoghi – spiega Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano. Dove potranno trovare una viticoltura eroica, splendidi paesaggi, una storia millenaria e una ricca tradizione enogastronomica”.
Fonte, Gazzettino Treviso.
San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27.
Ieri il taglio del nastro per la maxi-affissione che dà il benvenuto ai visitatori delle colline Patrimonio dell’Umanità San Vendemiano anticipa Conegliano La Porta dell’Unesco è al casello dell’A27. San Vendemiano, anziché Conegliano, la porta d’ingresso del sito Unesco? Prova ad evitare la polemica Giuseppe Maset, sindaco di san Fior. «San Vendemiano è l’ingresso, ma Conegliano è il salotto». Maset fa parte dell’ufficio di presidente dell’Associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene che ieri pomeriggio ha tenuto a battesimo la maxi affissione di 21 metri per 8 (foto di Arcangelo Piai) che si trova all’uscita del casello autostradale di San Vendemiano. I padrini sono stati Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione, i consiglieri Maset e Giorgio Polegato, il consigliere della Regione del Veneto Sonia Brescacin, l’assessore del Comune di San Vendemiano, Natalino Zanette e il presidente del Gal dell’Alta Marca Trevigiana Giuseppe Carlet.
Fonte, Tribuna Treviso.
Cantina Urbana®, l’unica vera “cantina in città” a Milano.
Cantina Urbana® è la prima urban winery italiana: ideata da Michele Rimpici, realizza vino “in città”, senza vigneti e senza DOP. E sta aprendo due nuovi punti vendita nei quartieri di Porta Romana e De Angeli, le prime di un progetto in espansione che coinvolge tutta Milano. Avventurosi, energici, liberi. Anche dai disciplinari: chi lavora in Cantina Urbana® dev’essere così, curioso e appassionato, perché uno tra i dogmi del primo progetto di urban winery italiana è quello di creare vini per tutti, senza pensare “all’etichetta”. Nata nel 2018 in via Ascanio Sforza 87, in zona Naviglio Pavese, dall’intraprendenza di Michele Rimpici, l’obiettivo è di realizzare per i milanesi la prima realtà vinicola italiana aperta in un contesto metropolitano ed è l’unica cantina del Comune di Milano. «Non è che i milanesi senza di noi non bevessero: il prodotto, il vino, non è innovativo, ma è innovativo l’approccio che abbiamo introdotto, senza troppi legami con le etichette e senza vigne», spiega Michele Rimpici, pioniere ideatore della Cantina.
Fonte, Reporter Gourmet.
La cantina del Terzo Millennio? In un “manuale” le istruzioni per l’uso di autorevoli esperti.
Riccardo Cotarella, Sergio Cimino e Jolanda Tinarelli firmano il volume “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola” nel dopo pandemia. Un’analisi delle potenzialità delle imprese del vino italiano nell’individuare strategie innovative di posizionamento del proprio vino nei più promettenti mercati del mondo, evidenziando le leve e i percorsi per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, nello scenario post pandemico. Ecco “Strategia di mercato e gestione dell’impresa vitivinicola – Costruire il futuro dopo la pandemia”, nuovo volume che nasce dalla collaborazione tra Riccardo Cotarella, enologo di prestigio internazionale, alla guida di Assoenologi e dell’Union Internationale des Oenologues, Sergio Cimino, maturo ingegnere gestionale, e Jolanda Tinarelli, appassionata manager vitivinicola. Un vero e proprio manuale di rapida e frequente consultazione, per rendere più efficace la strategia e più efficiente la gestione della cantina del Terzo Millennio.
Fonte, WineNews.
Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia sempre più sostenibili: la storia della Cantina Orlando e Didonè.
Produttrice di eccellenti vini biologici dal 2018, l’azienda agricola con sede a Prepotto (UD) è un esempio di micro-cantina che contribuisce alla ripresa e al futuro di un territorio. È convinzione diffusa che il Collio sia l’area vinicola di maggior pregio del Friuli-Venezia Giulia, non solo per l’innegabile qualità delle produzioni – in particolare dal lato dei “bianchi” – ma anche a seguito di una considerevole attività promozionale, intensificatasi negli ultimi anni e operata principalmente dal Consorzio di Tutela Vini Collio. Durante il lockdown, ad esempio, l’Ente ha organizzato diversi incontri digitali con gli stakeholder oltremanica, e potenziali tali, mantenendo alta l’attenzione sui vini friulani e favorendo indirettamente l’intenzione d’acquisto, tanto che nel 2021 l’imbottigliato è cresciuto del 15% rispetto all’anno precedente. Si pensi, ad esempio, ai Colli Orientali del Friuli-Venezia Giulia (COF), che si estendono dalle Prealpi Giulie fino al mare, coinvolgendo ben 14 comuni e oltre 150 cantine imbottigliatrici, i cui volumi produttivi superano gli 80.000 ettolitri di vino all’anno.
Fonte, La Gazzetta del Gusto.
La Lambruscolonga è pronta con la 17° edizione: ecco percorsi, vini e locali.
Venerdì 6 maggio dalle ore 19 il centro storico di Modena, dopo il grande successo delle precedenti 16 edizioni, tornerà ad ospitare la “Lambruscolonga”. Un’occasione imperdibile per chi vuole sperimentare l’esperienza dell’unico tour eno-gastronomico-storico incentrato sul lambrusco, vino simbolo della città e del territorio e uno dei prodotti tipici italiani più rivalutati in patria e all’estero. La Lambruscolonga si snoderà attraverso tutto il centro storico e i viali del parco al fine di valorizzare sapori ed eccellenze, e i partecipanti potranno scegliere tra 3 diversi percorsi: Braghèr. Ciocapiàt e Dagdalgas, composti da tappe raggiungibili a piedi, in bicicletta o monopattini, e ad ogni tappa si potranno degustare il lambrusco prescelto per quel locale e uno stuzzichino abbinato ad hoc per esaltarne il sapore. E per la prima volta saranno in vendita in edizione limitata anche le splendide T-Shirt in dialetto modenese con i nomi dei percorsi, targati “Hope Disorder”
Fonte: ModenaToday.
Le ricerche online sul vino e gli alcolici crescono ancora nel 2021. I picchi a dicembre.
Osservatorio Trovaprezzi: 3 milioni le ricerche enoiche (+3% sul 2020), con la Lombardia al top (414,15 ricerche ogni 10.000 abitanti). Dopo il boom del 2020, quando la pandemia ed il conseguente lockdown fecero letteralmente esplodere gli acquisti di vino e alcolici sul web, non si arresta l’interesse per la categoria, ben raccontato dalle ricerche online. Che, come raccontano i dati di Trovaprezzi.it, il comparatore di prezzi online leader in Italia, dopo l’1,2 milioni di ricerche per la categoria alcolici, e le 2,9 milioni di ricerche per la categoria vini registrate nel 2020, nel 2021 segna un ulteriore aumento nelle ricerche sul web, sia di alcolici (+2%, con 30.000 ricerche in più sul 2020, a quota 1,22 milioni di ricerche) che di vini (+3%, con 90.000 ricerche in più, per un totale di 3 milioni di ricerche). Dall’inizio della pandemia, i picchi di crescita in entrambe le categorie sono stati rilevati nel dicembre 2021: +104% per i vini e +86% per i superalcolici su dicembre 2020.
Fonte: WineNews.
Vino siciliano, cresce l’export ma non sfonda.
Nel 2021 esportazioni per 139 milioni cresciute del 20,7% sul 2016 ma l’isola, in valore, si piazza al decimo posto in Italia superata dal Friuli Venezia Giulia. Una crescita dell’export del 20,7% rispetto al 2016 e del 16,8% rispetto all’anno precedente. Il vino siciliano cresce all’estero ma meno di quanto si possa immaginare. La Sicilia nel 2021 si è piazzata al decimo posto in Italia su questo fronte, superata dal Friuli Venezia Giulia: in valore l’isola ha esportato vino per 139,115 milioni pari a poco meno del due per cento del totale italiano. Sono tutti qui i dati salienti della ricerca realizzata da Winemonitor-Nomisma per conto di UniCredit e presentato nell’ambito di Sicilia en Primeur, la manifestazione organizzata da Assovini Sicilia (che riunisce 90 aziende vitivinicole siciliane di piccole, medie o grandi dimensioni) che è tornata in presenza a Erice in provincia di Trapani. E certo i dati sul fatturato derivante dall’export fanno riflettere sebbene il trend sia chiaramente positivo: rispetto ai dati del 2016 il maggiore incremento si è registrato con il Canada (93,1%), la Corea del Sud (64,3%), la Svezia (52,9%) e gli Stati Uniti (40,3%) mentre nell’export i rossi Dop Sicilia registrano un incremento del 2% rispetto al 2019 e i bianchi Dop Sicilia hanno avuto un incremento del 32% rispetto al 2019.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
I giovani preferiscono vino italiano: “Aumenta chi cerca la qualità”.
Alla quantità privilegiano il gusto, e il consumo è diventato responsabile. Uno studio di Censis e di Enpaia fa il punto sul rapporto delle nuove generazioni con rossi, bianchi, rosé. E spazza via i luoghi comuni. La quota dei consumatori italiani di vino resta a grandi linee stabile nel tempo, ma cambiano le caratteristiche anagrafiche, con un numero crescente di giovani che si mostrano interessati alla bevanda, e soprattutto cresce l’attenzione alla qualità del prodotto, in linea con una tendenza diffusa a tutto l’ambito alimentare. Sono alcuni degli elementi che emergono da uno studio condotto dal Censis e da Enpaia (Ente di Previdenza degli impiegati in agricoltura), che fa il punto su un prodotto tipico del nostro Paese sia a livello di produzione, sia di consumo, con tante specificità nell’uno e nell’altro caso legate a tradizioni geografiche e culturali.
Fonte: La Repubblica.
La pace sulle Generali non sia a tarallucci e vino.
La strategia dei «vincitori» è stata molto abile. Ora si tratta di verificare se vi siano le condizioni per un’auspicabile «pax» tra gli schieramenti, considerando naturalmente che il successo conseguito dalla lista del consiglio deve fondarsi su di un bilanciamento dei rispettivi progetti. Quello dell’insuccesso della lista Caltagirone nel confronto con quella del consiglio di amministrazione per il governo delle Generali non sarà un caso di «furia francese, ritirata spagnola», anche perché furia non è stata. È bene però rimarcare che la distanza che separa i due gruppi è rilevante, quasi due volte e mezza quella che avrebbe potuto essere attribuita a una parte dell’esercizio del voto oggetto di possibili contestazioni (per il prestito-titoli di Mediobanca e il diritto di voto su azioni vendute che De Agostini si è riservata).
Fonte: Milano Finanza.
Vino… di soia? Ecco la trovata di una distilleria a Singapore.
Una startup di Singapore produce del vino di soia sostenibile riciclando i sottoprodotti e i rifiuti dell’industria alimentare. Vino? Forse, dipende dalla vostra personalissima definizione (e un po’ anche da quanto siete bacchettoni). Ciò che è certo è che quello che stanno combinando quelli di SinFooTech, una piccola distilleria situata nell’estremità occidentale di Singapore, è perlomeno degno di nota e decisamente degno della vostra attenzione: dove altro la trovate una startup che prende le acque reflue di un centro di produzione di tofu lì vicino e le ricicla ottenendo circa mille – duemila litri di vino di soia al mese?
Fonte: Dissapore.
Pinot Nero Roccolo 2018, vino della svolta per Serafini & Vidotto.
Con il Pinot Nero Roccolo annata 2018, presentato alla 54°edizione del Vinitaly, l’azienda vinicola di Nervesa della Battaglia si dice certa di aver raggiunto un punto importante nel percorso di confronto con il più affascinante e complesso vitigno a bacca rossa, il Pinot Nero, coltivato da Serafini & Vidotto fin dai primi anni Novanta in zone selezionate del Montello. La cantina, fondata nel 1986 nel cuore della Marca Trevigiana dai due enologi e agricoltori Francesco Serafini e Antonello Vidotto, si caratterizza da sempre per una filosofia basata sulla qualità, sulla produzione di grandi vini rossi e su un’agricoltura sostenibile e naturale.
Fonte: Mixer Planet.
Filiera vino, la sfida della sostenibilità.
Packaging, biodiversità, CO2, energia, inclusione. I temi ambientali e sociali entrano anche nella filiera del vino, settore di punta del Made in Italy: tra reporting e comunicazione delle performance di sostenibilità. L’obiettivo è quantificare e rendicontare il “valore reale di queste organizzazioni dal punto di vista ambientale e sociale”, spiega all’Adnkronos Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente Group, società di consulenza e progettazione ambientale. I temi con i quali “si confronteranno sempre di più le cantine vitivinicole e la produzione del wine sono quelli della sostenibilità, declinata con gli Esg (Environmental, Social and Governance)”, dimensioni al cui interno vengono misurate le prestazioni di sostenibilità delle aziende. Per il tema ‘ambientale’, gli indicatori utilizzati riguardano “emissioni e assorbimento della CO2, consumi di energia e acqua oltre a materie prime, biodiversità e additivi. Per l’aspetto Social, i temi sono quelli della contrattualistica, della sicurezza e della presenza delle donne”.
Fonte: Italiaambiente.
STAMPA ESTERA
New Zealand Sauvignon Blanc – now made in France.
Wine One of the best-value regions for brilliantly crisp Sauvignon-Blanc is TOurairle ew Zealand Sauvignon Blanc is one of wine’s greatest commercial hits. Professionals may be a bit snooty about its simplicity and, often, light sweetness but wine drinkers all over the world tend to love it. It has the advantages both of being made from a productive kind of grape and being ready to sell within weeks of harvest. With no need for heavy investment in oak barrels or ageing these wines can be found from about £8 a bottle in the UK. British retail outlets sell twice as much Sauvignon Blanc as Chardonnay. Marlborough, home of Cloudy Bay in the north of the South Island, is Sauvignon heartland. Marlborough Sauvignon Blanc constitutes a massive 67 per cent of all New Zealand wine. Britain fell for it in the late 1980s, then the US, which now imports more wine from tiny New Zealand than from Australia, which produces more than four times as much. Exports soared until the 2021 vintage came along, when they shrunk by one-fifth. It was the smallest Marlborough harvest in six years, the result of spring frosts and a summer so dry that the berries lacked juigd. tjast year, the New Zealand wine industry experienced its first fall in the value of exports in 26 years. It was hoped was that the 2022 crop, picked last month, would replenish supplies. But the vintage was hit by the weather again. La Niña brought inconvenient rains as the grapes ripen4Jotcing early; picking in sow. Another problem was the lack of seasonal foreign labour due to a spike in Covid-19 cases. Winemakers had stressful decisions to make, not least on how to keep themselves healthy. It is too early to know precisely how much 2022 Marlborough Sauvignon Blanc was made in total but meanwhile it shouldn’t be difficult to find alternatives.
Fonte: Financial Times.
La Esteban, Ayuso y el vino.
La presidenta se apunta al ‘fake’ sin rubor: “Los señores del Gobierno nos quieren prohibir el vino” Nada nuevo. La Esteban, de nombre Belén, y la Ayuso, Isabel, han sido trending topic esta semana otra vez. La una, por lo que hizo: romperse tibia y peroné haciendo el ganso colgada de una barra de ejercicios en Sálvame, ese programa que usted y yo vemos los fines de semana después de leer a Kant. La otra, por lo que tuiteó, que en el lenguaje político se convierte en palabra dicha. ¿Qué han tenido en común aparte de ser tendencia? Sus dotes para seducir a una sociedad aborregada y con poco sentido crítico, sea para alejarse de lo peor de la tele, sea para distinguir la verdad de la mentira. Fijémonos en Ayuso. Por la mañana un diario de tirada nacional publica que “el ministerio de Sanidad promoverá el fin del alcohol en los menús”. La idea sale de la nueva estrategia para prevenir las enfermedades cardiovasculares, pero en el titular esta idea se reinterpreta seguramente para hacerlo clicable. La propuesta del Gobierno señala lo que sigue: “Colaborar con la restauración para promoverla dieta mediterránea como modelo de alimentación cardiosaludable, sin incluir en ella el consumo de alcohol”. Punto. En ningún caso, ni en el original ni la interpretación se utiliza el verbo “prohibir”. Entonces se activa el efecto bola de nieve yen tiempo récord ciertos medios digitales y no pocas televisiones deslizan titulares cada vez más sesgados, hasta el punto de que se concluye taxativamente que Sanidad prohibirá el vino y la La Esteban, Ayuso y el vino Susana Quadrado cerveza en los menús.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 29 aprile 2022!
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II Lambrusco appeso a tappi e gabbiette.
Grande successo per il Lambrusco made in Carpi all’edizione 2022 di Vinitaly. Le cantine carpigiane sono rientrate dall’evento – che ha risonanza internazionale – portando a casa nuovi ordini e premi prestigiosi. La Cantina di Santa Croce, che è sempre stata pluripremiata nelle varie manifestazioni vitivinicole a cui ha preso parte, ha visto premiato anche il suo primo Lambrusco Salamino di Santa Croce biologico che non a caso è stato chiamato “Il Primo”. Ciò nonostante l’intera filiera del vino nazionale appare preoccupata dai crescenti costi dei materiali che servono per imbottigliare e commercializzare il prodotto d’eccellenza che riescono a strappare alla terra: tappi (di sughero o di plastica), gabbiette d’alluminio, imballaggi di II Lambrusco appeso a tappi e gabbiette cartone hanno subito in queste settimane aumenti di prezzo che oscillano dal 40 al 50 per cento. Altrettanto dicasi per le spese energetiche e quelle di trasporto che incidono notevolmente specialmente sull’export, uno dei cavalli di battaglia su cui punta anche la produzione di Lambrusco domestico.
Fonte: Voce di Carpi.
Etica e rigore nel Trebbiano di Valentini.
Pronta l’annata 2018. «Unisce struttura ed eleganza» Il Trebbiano d’Abruzzo più iconico è pronto: è il Valentini 2018. Entro maggio sarà sul mercato. «Nessuno l’ha assaggiato, solo mia moglie ed io», racconta Francesco Paolo Valentini (nell’illustrazione qui sotto), che guida una cantina attiva già nel i600. «Unisce struttura ed eleganza, ma saranno gli altri a dirlo». Il penultimo, il Trebbiano 2017, è stato selezionato per la guida. I 100 migliori vini e vignaioli d’Italia del Corriere della Sera. Valentini è un personaggio atipico, lontano dai riflettori del mondo del vino. Preferisce la vigna e e la sua biblioteca. E a?ä e s il fronte comune con gli altri vignaioli. Da qualche anno studia i cambiamenti climatici. Analizzando i dati dal 1820 sulle vendemmie della cantina di Loreto Aprutino (Pescara), si scoperto che caldo (+1,5 gradi) e aumento delle precipitazioni hanno portato ad un anticipo delle vendemmie di 6 giorni.
Fonte: Corriere della Sera.
Crus et Domaines de France A Verona si degustano le primizie dei vini di Bordeaux.
Verona torna ad essere una grande piazza di Bordeaux. Con «Crus et Domaines de France» giovedì 5 maggio torna per la seconda volta in Italia ( grazie al marchio Famille Helfrich) la degustazione «en-primeur» dei grandi rossi francesi. Sarà una bella panoramica (oltre 100 etichette) dei migliori terroir bordolesi. A guidare le Masterclass Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier 2010, conosciuto come The WineKiller e Gabriele Gorelli, il primo italiano a conquistare il prestigioso titolo di Master of Wine.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Amaron 2016 Nostro omaggio in memoria di Franco Allegrini.
Sabato ci ha lasciati SFranco Allegrini, (con la sorella Marllisa) dell’omonima casa vinicola veronese. Appassionato e competente cultore della Valpolicella, Franco ha contribuito direttamente a fare di Allegrini un brand riconoscibile nel mondo e una delle Cantine píù prestigiose d’Italia Aveva soltanto 66 anni e il nastro modo di rendergli omaggio è quello di bere un bicchiere di un suo buon vino e di suggerirvi di degustarlo. Pensiamo ail’Amarone 2016 di Allegrini, vino spettacolare per profumi di frutta rossa e cioccolato amaro. Al gusto è un’esplosione di amarene e spezie dole’. Profondità e p a pesche. Provatelo con… Arrosto di codino ?
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Valdobbiadene-New York: la Prosecco Cycling sbarca negli States.
La Prosecco Cycling è pronta a sbarcare negli Stati Uniti. Una delegazione veneta, guidata dall’assessore regionale al Territorio, Cristiano Corazzari, dal sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, e dall’organizzatore dell’evento del 2 ottobre, Massimo Stefani, sarà ospite, domenica 1° maggio, del TD Five Boro Bike Tour, l’evento ciclistico più partecipato e popolare d’America. Saranno oltre trentamila i ciclisti a scattare alle 7.30 ora locale (le 13.30 italiane) da Lower Manhattan e a percorrere le 40 miglia (64 km) del tracciato che, attraversando i cinque distretti di New York (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island), li condurranno sino al traguardo di Staten Island. Una grande festa del ciclismo che percorrerà strade e ponti della Grande Mela, per un giorno interamente chiusi al traffico e dedicati agli appassionati delle due ruote.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
La vite è meravigliosa – Cembra, il Trentino vola alto.
Prezzi più alti. Vini più buoni. Nuova estetica. E il mercato seguirà. Il progetto di Cembra, la cantina cooperativa più alta del Trentino, è uno di quelli che più ci ha entusiasmato nel corso dell’ultimo Vinitaly. Nata nel 1952, 400 soci conferitori, le vicine cave di porfido a garantire ai vini quella sapidità che mai come in questo caso è lecito definire minerale, ha subito una recente rivoluzione, che si sostanzia in un pugno di etichette mono varietali e davvero centrate, unite dalla nuova grafica in cui la La vite è meravigliosa Cembra, il Trentino vola alto montagna diventa un potente triangolo. Tra i bianchi un Müller Thurgau che riscatta questa tipologia spesso mortificata da interpretazioni corrive: agrumato al naso, profondo in bocca.
Fonte: Giornale.
Vino a norma? Chi importa ne risponde.
«Un attestato emesso dalle autorità di uno stato terzo all’Unione europea sulla conformità di una partita di vino alle pratiche enologiche Ue non costituisce, di per sé, una prova del rispetto di tali pratiche per la sua commercializzazione nell’Unione»: lo ha sancito la Corte di giustizia europea con sentenza del 28 aprile 2022, relativa alla causa C-86/20. Di più. Il giudice europeo ha aggiunto che, qualora, nonostante il rilascio di tale attestato, queste pratiche non siano state rispettate, l’onere della prova circa la sussistenza di responsabilità in capo al commerciante non potrà essere trasferito sulle autorità degli stati membri dell’Unione. D fatto. Nel gennaio 2016, le autorità ceche hanno inflitto una sanzione da 2,1 mln di corone (circa 80mila euro) all’impresa ceca Vinarství U Kaplicky per aver immesso in circolazione partite di vino importate dalla Moldavia, non conformi alle pratiche enologiche Ue.
Fonte: Italia Oggi.
Tempo di Verdicchio.
Nel barbecue di inizio estate, un pranzo veloce al mare, un aperitivo vegetariano in terrazza; ogni occasione è propizia per scoprire, o forse riscoprire, le virtù del Verdicchio. Autoctono delle Marche, resta un vitigno tra i più legati al proprio territorio (e lo è a maggior ragione di più con il passaggio della Doc alla Docg Castelli di Jesi) ma allo stesso tempo è uno dei più versatili, capace di dare esiti in bottiglia molto diversi tra loro, tra riserve e bottiglie più giovani, vendemmie più o meno tardive, vinificazioni e affinamenti diversi. Questa varietà è riflessa nella top ten dei Verdicchio (nove Castelli di Jesi e uno di Matelica) estratta dalla classifica dei vini italiani che Gentleman realizza ogni anno sommando i voti delle sei guide principali e nella quale ricorrono 34 etichette diverse con almeno un giudizio d’eccellenza, cinque delle quali sono tra i 50 migliori bianchi del 2022. Sui gradini più alti di questa selezione c’è il Salmariano di Marotti Campi e, a seguire, Utopia di Montecappone, entrambi Castelli di Jesi Riserva del 2018, il primo vinificato in acciaio e per il 20% in botti di rovere, il secondo in vasche di cemento.
Fonte: MF Gentleman&Lei.
L’ambasciatore del vino toscano si racconta in “Sogno americano”.
La vita di un importatore di vini napoletano, Dominic Nocerino, si incrocia con quello di alcune aziende vinicole come Fontodi di Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, e finisce in un libro, intitolato «Sogno americano», presentato ieri alla Macelleria Cecchini di Panzano. «Con Dominic – dice Manetti – ci conosciamo dagli anni Settanta, è un ambasciatore del made in Italy, i vini, miei e di altre nostre aziende, sono i suoi vini e li mette nei posti giusti». 79 anni, nato a Ercolano, Nocerino, a Chicago prima e a New York poi, ha realizzato il sogno americano con Vinifera Imports, 35 aziende nel portafoglio, per metà toscane. Prosegue Manetti: «I nostri prodotti vanno forte, negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, devono solo migliorare il marketing».
Fonte: Nazione Firenze.
L’isola del vino buono.
Capraia è un’isola vulcanica, situata al largo delle coste toscane, e deve il suo nome alla presenza delle capre fin dall’Antichità classica. L’azienda agricola biologica La Piana si trova proprio al centro, nel Parco nazionale Arcipelago Toscano. L’area di cui fa parte, denominata Il Piano Santo Stefano, è un luogo magico e incontaminato dove aromi, suoni, colori e tradizioni si fondono con i sapori e i saperi antichi. L’azienda è specializzata soprattutto nell’attività vitivinicola: dalle viti di aleatico viene prodotto il Cristino, un vino color rosso brillante da meditazione, dal sapore fruttato e intenso. Ma la Piana porta avanti anche attività collaterali rivolte alla valorizzazione del territorio, alla conservazione delle specie autoctone in via di estinzione e alla cura del parco. Il padre del fondatore della fattoria impossibilitato a recarsi nell’isola per motivi di lavoro, decise di dare i terre ni in gestione alla colonia penale che sorgeva nelle vicinanze, inaugurata nel 1873.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Geolocalizzazione e sconti ai viaggiatori: il Sicilian Wine Tour promuove l’enoturismo.
Iniziativa nata dall’accordo tra II giornale Cronache dl Gusto e Italy Car Rent. Conoscere in anticipo le cantine di qualità, raggiungerle, partecipare a degustazioni Bavere anche uno sconto sugli acquisti fatti. Alta base la tecnologia che consente il tutto grazie a un codice e alla geolocalizzazione delle cantine. L’iniziativa si chiama Sicilian Wine Tour ed è il frutto dell’accordo siglato tra la società di noleggio auto Italy Car Rent e il giornale on line Cronache di Gusto fondato nel 2007 e diretto da Fabrizio Canera. Iniziativa che punta dunque alla valorizzazione dell’enoturismo e sarà presentata nei prossimi giorni a Palermo. Da una parte dunque i contenuti giornalistici ed editoriali di una testata che all’informazione quotidiana molto verticalizzata su ristorazione e Horeca è affianca l’organizzatore di vari eventi e iniziative che hanno come obiettivo la promozione turistica in chiave enogastronomica oltre ad essere ideatore di concorsi enologici. premi e altre iniziative che valorizzano il comparto.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
Turismo del vino missione rilancio e nuovi progetti – Vino, il Sannio abbraccia la missione enoturismo.
Lunedì 2 maggio la grande degustazione di bollicine montane al Grand Hotel. TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel i1 2 maggio Spumanti montani in riviera per una grande degustazione di 130 etichette dalle 16 alle 20 aperto al pubblico oltre che agli operatori RIMINI Tutto è pronto per accogliere le bollicine montane di TrentoDoc in riva al mare di Rimini. Cinquanta case spumantistiche associate TentoDoc e oltre 130 etichette in mescita, saranno le protagoniste dell’appuntamento in calendario per lunedì 2 maggio al Grand Hotel di Rimini. Due i format di degustazione previsti Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Mattino Benevento.
Intervista a Marco Razzano – “Sostenibilità e qualità le nostre carte migliori: impariamo a valorizzarle” .
Si documenta sulle opportunità offerte dalle norme nazionali e dalle misure regionali. Ieri al Musa di Piano Cappelle i1 confronto che ha visto come attori principali Libero Rillo (Consorzio tutela vini Sannio) e Felice Casucci, assessore regionale al Turismo. Trai temi affrontati anche il progetto per un hub del vino a Ponte Valentino e l’ipotesi dl un evento fieristico. Vino, il Sannio abbraccia la missione enoturismo. Musa, confronto su obiettivi e strumenti› Casucci: «Incentiveremo gli itinerari Rillo: «Vanno colte le nuove opportunità» che armonizzano storia, natura e cultura». L’architettura del Musa s’erge come d’incanto, spiccando tra piccole stradine di campagna, nel mezzo di distese di campi d’erba d’un rigoglioso verde. Sembra di essere a chilometri dal contesto urbano ed invece siamo praticamente attaccati alla città.
Fonte, Mattino Benevento.
“Si rispetti il noto, niente forzature”.
Bruno nuovo presidente del Consorzio di Tutela dei Vini. Più di dodici ore di assemblea, poi le contestazioni e l’intervento della Polizia “Si rispetti il voto, niente forzature” “Il risultato è chiaro, le aziende e i contadini hanno scelto il cambiamento” “Non si pub mandare tutto all’aria perché si vuole mantenere la poltrona. La nostra lista ha vinto perché ha i voti”. Così Teresa Bruno nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia. Almeno a contare i voti. Poi ci sono le contestazioni da parte dell’altra lista e del presidente Stefano Di Marzo. Dopo più di dodici ore, dalle 9.30 alle 23, LE polemiche e l’intervento della Polizia. ll verbale di quello che successo mercoledì al Pala del mauro di Avellino ancora non c’è..
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Al Grand Hotel si stappa con 50 case di spumante e i migliori sommelier.
Trentodoc Bollicine il 2 maggio prevede in degustazione circa 130 etichette RIMINI Al Grand Hotel, lunedì si stappa, arriva Trentodoc Bollicine. La manifestazione prevede in degustazione circa 130 etichette, proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc. Ad arricchire il calendario due format di degustazione: gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta; inoltre ci sarà una vera e propria degustazione guidata, della durata di circa un’ora, con sette Trentodoc in degustazione. Tutti i seminari saranno condotti da quattro migliori sommelier d’Italia dell’Associazione italiana Sommelier – Premio Trentodoc: Stefano Berzi (vincitore del titolo nel 2021), Valentino Tesi (2019), Simone Loguercio (2018) e Maurizio Dante Filippi (2016).
Fonte, Corriere Romagna Rimini.
«Il Balsamico? Prime tracce tra gli estensi» – Querelle storica sulle origini dell’Oronero.
Sgarbi: «’Oro nero’ tra i piaceri di Marfisa» Querelle storica sulle origini dell’Oronero Giorgio Giusti in un libro certifica la nascita del Balsamico nel Modenese. Ma Sgarbi: «Prime tracce alla corte Estense di Ferrara». «Non si poteva produrre qui, al massimo si poteva trovare quello di vino. Ma davvero in quella gelida notte di fine gennaio del 1598, quando Cesare d’Este abbandonò Ferrara per trasferirsi a Modena, la nuova capitale del ducato, sui suoi carri c’erano anche alcune botticelle di aceto balsamico? Il prelibatissimo nettare sarebbe dunque ‘nato’ a Ferrara? «Assolutamente no.
Fonte, Resto del Carlino Ferrara.
Nato a Modena o Ferrara? È scontro sul Balsamico – Querelle storica sulle origini dell’Oronero.
In un libro il duello tra Giusti e Sgarbi Nato a Modena o Ferrara? È scontro sul Balsamico Marchetti a pagina 11 c Querelle storica sulle origini dell’Oronero Giorgio Giusti in un libro certifica la nascita del Balsamico nel Modenese. Ma Sgarbi: «Prime tracce alla corte Estense di Ferrara». Il volume sarà presentato il 4 maggio nella chiesa di San Carlo con i protagonisti di Stefano Marchetti Ma davvero in quella gelida notte di fine gennaio del 1598, quando Cesare d’Este abbandonò Ferrara per trasferirsi a Modena, la nuova capitale del ducato, sui suoi carri c’erano anche alcune botticelle di aceto balsamico? II prelibatissimo nettare sarebbe dunque ‘nato’ a Ferrara? «Assolutamente no. Quello che gli Estensi conoscevano a Ferrara poteva essere un buon aceto di vino, aromatizzato o meno, con o senza mosto, ma l’aceto balsamico lo trovarono soltanto all’arrivo a Modena: anche perché non si poteva produrre che qui», sostiene convinto l’avvocato Giorgio Giusti, appassionato collezionista non solo di arte, ma anche di storie e di storia.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Cantine: esplodono i costi di produzione.
L’impatto del conflitto in Ucraina sulle aziende vitivinicole: se ne è parlato al Vinitaly, dove Coldiretti Reggio Emilia era presente con una sua delegazione. Infortuni e morti sul luogo di lavoro registrano ancora dati allarmanti A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole, organizzato all’Auditorium Verdi al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Vino e Vinili allo Spazio Gerra con gli scatti di Maria Clara Macrì.
Torna l’appuntamento con Vino e Vinili che domani, allo Spazio Gerra, intreccerà le note del dj set a firma Euro Nettuno al Festival di Fotografia Europea e agli scatti di Maria Clara Macrì (sotto una delle sue fotografie che saranno esposte). Appuntamento alle 21.30 nel giardino dello Spazio Gerra per gustarsi l’inizio di questa primavera tra calici di vino e musica; alle 22.30 sarà poi la stessa fotografa, insieme al curatore Erik Kessels a raccontare al pubblico il suo vernissage, dal titolo “In Her Rooms”. Classe 1987, Macrì si è laureata in Storia del Mondo Contemporaneo nel 2010 per poi trasferirsi a Londra, dove si è avvicinata per la prima volta alla fotografia. È però durante il suo soggiorno a Napoli, tra il 2015 e il 2017, che inizia a selezionare i suoi soggetti femminili per le strade e ad esplorare la rappresentazione femminile attraverso la fotografia.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Arriva a Rimini Trentodoc.
II 2 maggio al Grand Hotel 50 case spumantistiche e oltre 130 etichette in mescita, quattro migliori sommelier d’Italia dell’Associazione Italiana Sommelier e due format di degustazione, per una giornata a Rimini con le bollicine di montagna. Con uno strumento a supporto: I’App Trentodoc La manifestazione prevede in degustazione circa 130 etichette, proposte da 50 case spumantistiche associate all’Istituto Trento Doc, presenti con il loro singolo desk. Ad arricchire il calendario due format di degustazione. Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Cattolica in Fiore, giardino a cielo aperto.
Al via la 50esima edizione con un record nel numero degli espositori: oltre 100 stand per le vie della città, eventi artistici e culturali E’ stata inaugurata ieri mattina, giovedì, alla presenza di autorità ed operatori (foto), la 50esima edizione di Cattolica in Fiore, la manifestazione che per la Regina apre la stagione turistica. Un’edizione (dal 28 aprile a domenica 1 maggio) che conta il record del numero degli espositori che vi saranno presenti. Oltre 100 stand troveranno spazio lungo il percorso che da Piazza Roosevelt, si snoda per Piazza Mercato, le vie Marx e Mancini, Piazza Nettuno, la via Risorgimento, Bovio e Curiel, e la Piazza Primo Maggio trasformate in un giardino a cielo aperto con isola pedonale totale. E’ stato inoltre riproposto anche il concorso che premierà i migliori e i più originali standisti che si aggiudicheranno i riconoscimenti messi a disposizione da RivieraBanca. Anche con eventi artistici e culturali collaterali.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Una serata da intenditori «tra» Friuli e Abruzzo.
Serata per appassionati e intenditori con degustazione di vini friulani della Cantina Vie d’Alt presso «11 Signore degli Agnelli», ristorante di Carlo Di Clemente che racconta la tradizione abruzzese attraverso i piatti. L’incontro si è trasformato in un viaggio sensoriale alla scoperta del Friuli, del suo territorio e di un’azienda con cento annidi storia alle spalle. In un’atmosfera calda – guidati dai sommelier Luca Cristaldi e Alessandro Cavalli – il piacere dell’assaggio è stato protagonista. Con calici di rossi e bianchi accompagnati da spiedini misti, salumi e formaggi dell’altopiano.
Fonte, Corriere della Sera Roma.
A cena con il viticoltore, Riomaggiore in pista per l’enogastronomia.
A cena con il produttore vitivinicolo, in un ristorante delle Cinque Terre. A Riomaggiore i vignaioli e i ristoratori si uniscono per fare conoscere la storia delle Cinque Terre e valorizzare i prodotti locali attraverso l’enogastronomia. Tredici appuntamenti per apprendere meglio il territorio attraverso il vino e il buon cibo, così ogni domenica, a partire dall’8 maggio fino alla fine di luglio, i ristoranti di Riomaggiore proporranno a turno una cena degustazione con il vino di un’azienda locale. Alla cena parteciperà il produttore dell’azienda che nel corso della serata descriverà il suo vino e racconterà la storia della sua cantina. Il progetto, che coinvolgerà i borghi di Riomaggiore, Manarola e Volastra, è organizzato da Rio di vino e patrocinato dal Comune di Riomaggiore e dall’Associazione Italiana Sommelier.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Terre, oggi l’assemblea Presto la nomina del direttore generale.
Oggi pomeriggio, alle 15, la cantina Terre d’Oltrepo di Broni ospiterà un’assemblea informale in cui il presidente Enrico Bardone e il nuovo consiglio di amministrazione incontreranno per la prima voltai soci a due mesi dall’insediamento. La riunione servirà per fare il punto sulle attività svolte in questo primo periodo e sulle novità di carattere gestionale, commerciale e manageriale della cantina. «Sarà il primo di una serie di incontri periodici che intendiamo organizzare per informare la nostra base sociale sulle attività che il Cda sta sviluppando – spiega Bardone.
Fonte: Provincia – Pavese.
Ronchi di Savogno, il futuro delle viti «Una monorotaia per la coltivazione».
L’Associazione Fondiaria ha chiesto un preventivo. E si pensa a un campo fotovoltaico Le pulizie in corso sui versanti, l’obiettivo è il recupero delle muracche e delle scale in pietra I Due imprenditori del vitivinicolo si occuperanno della gestione di un lotto. Una monorotaia a cremagliera nel futuro dei ronchi di Savogno. Assemblea dei soci per l’Associazione Fondiaria di Piuro nei giorni scorsi. Il presidente Mauro Bongianni ha tracciato un quadro delle attività svolte finora, al termine di un anno intenso, e dei programmi futuri. Tanti gli interventi «Nel 2021 hanno preso il via finalmente i lavori del progetto “Multifunzionalità: volano dello sviluppo sociale ed economico” con l’esbosco del versante dei ronchi a cura dell’impresa forestale GiCi e di EliAustria, l’inizio della pulizia del versante dagli infestanti e dai residui di ramaglie curato dalla cooperativa La Quercia e la mappatura di dettaglio dell’area con il drone.
Fonte: Provincia Sondrio
I 50 anni della mostra diventano 2 ma il vino invecchiando è più buono.
Dopo tanta attesa torna a Ghemme la mostra mercato del vino. Un evento giunto alla cinquantesima edizione, per la precisione: “5o + 2 – spiega il presidente Pm loco Filippo Boietti. Per noi è un evento importante che vuol dire un parziale ritorno alla normalità. Come gruppo puntiamo a valorizzare i nostri prodotti e il nostro territorio, portandoli alla ribalta nazionale e perché no internazionale. Tanti sono i prodotti tipici del territorio: formaggi, salumi, mieli, riso e soprattutto il vino. Da ghemmese sono felice della riproposizione di questa manifestazione che unisce lo spirito del territorio a quello sacro”. Piero Rossi commenta: “Questa è considerata a livello territoriale la prima festa dell’anno che apre il periodo estivo. Un evento riconosciuto come la cerimonia della Beata Panacea e che promuove il territorio con le sue eccellenze. E’ bello poter ritornare a vivere questa atmosfera dopo gli annidi stop a causa della pandemia”. Valentino Guglielmino sottolinea come: “Questo evento dà lustro al territorio e ai suoi prodotti.
Fonte: Azione – Eco di Galliate.
«Vino e rinnovabili: il nostro petrolio».
Lozzolo tra i 24 Comuni firmatari del ricorso contro il PiTesai, il piano delle “zone idonee” alla trivellazione «Vino e rinnovabili: il nostro petrolio». Piano per la Transizione energetica sostenibile delle aree idonee: anche Lozzolo tra ricorrenti. 1’11 febbraio il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato il PiTesai, ovvero la mappa delle “zone idonee” alla trivellazione. Se e vero che mai come ora diventa fondamentale puntare sull’indipendenza energetica, c’è chi ha deciso di mettere in primo piano la salvaguardia ambientale. L’ 11 aprile 24 Comuni italiani, tra cui Lozzolo, hanno sottoscritto il ricorso presentato al Tar del Lazio contro il PiTesai. Gli enti hanno evidenziato come nelle pieghe del documento ministeriale si celi una trappola per il futuro dei territori. Il Decreto, se da un lato declina criteri flessibili per il rilascio dei titoli minerari, dall’altro solleva numerosi dubbi di legittimità, salvaguardando ampi margini di discrezionalità nelle mani del Ministero.
Fonte: Sesia.
Vinum, tutti invitati nell’enoteca più grande d’Italia.
I 4 profuuti inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte sono tornati protagonisti, tra le colline di Langhe e Roero, con la 44esima edizione di Vinum, partita sabato 23 aprile. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine lovers proseguirti con i weekend di sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e nel fine settimana del 7 e 8 magio – nella Città di Alba, che scaldando i motori in vista della Global Conference on Wine Tourism si è trasformata nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia. Sono oltre 700 le etichette in degustazione, capaci di offrire una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini vengono proposti in abbinamento allo Street Food ed Langa, valorizzando l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra delle Cento Torri, tornando in piena sicurezza a vivere gradevoli momenti di socialità nel centro storico.
Fonte: Idea.
Venti cantine per la vetrina internazionale e porte aperte al turismo.
ll territorio Venti cantine per la vetrina internazionale e porte aperte al turismo Una ventina delle cantine presenti all’ultimo Vinitaly era gallurese: Tenute Olbios, Atlantis, Cantina Gallura, Cantina del Vermentino, Cantina Tani, Tenute Gregu, Cantina Tondini, La Contralta, Sella e Mosca, Un mare divino di Sini Gioachino, Cantina Li Duni, Cantina delle Vigne di Piero Mancini, Consorzio San Michele, Società agricola Jankara, Zanatta, Pedra Majore, Surrau, Cantina Li Seddi, Vini Mura. Con il ponte di Pasqua è cominciata la stagione del turismo, la presidente del consorzio conferma il successo della formula delle visite alle tenute.
Fonte: Nuova Sardegna.
Mare e montagna tutti i colori dei vini galluresi.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori Mare e montagna tutti i colori dei vini gaJuresi Daniela Pinna, presidente del Consorzio del Vermentino, dopo il successo al Vinitaly delle etichette del Nordest scommette anche sui rossi: «Ora l’Igt Colli del Limbara» di Paolo Ardovino Sta diventando abitudine delle cantine sarde e galluresi, tornare dalla fiera del Vinitaly con medaglie d’oro e attestati di stima da palati nazionali ed esteri. Dopo l’ultima recente edizione, è Daniela Pinna a fare un punto della situazione sullo stato di salute della Gallura del buon bere. Titolare delle tenute Olbiose presidente del consorzio di tutela del Vermentino di Gallura Docg («unica Docg di Vermentino nel mondo»), mette sul tavolo riflessioni divenute mature per cantine che primeggiano sulla scena isolana e sono richieste oltremare. «Il nostro Vermentino non è solo il vino fresco che si accompagna al piatto vista mare» e poi «sì, siamo anche terra di rossi». Dopo Vinitaly Era il momento del ritorno alle grandi esposizioni, la Sardegna ha partecipato con 71 etichette e tante aspettative. Il Vinitaly2022 Daniela Pinna lo promuove con voti alti: «Un’organizzazione importante, che ha messo insieme vari profili con giornate tematiche.
Fonte: Nuova Sardegna.
Protagonista il calice di rosso alla 64a Mostra del Chianti.
Si alza il sipario sulla Ma edizione della Mostra del Chianti, presentata ieri mattina a Montespertoli, che si terrà da sabato 28 maggio a domenica 5 giugno. Nell’occasione, l’Auditorium del Centro per la cultura del vino e della vite “I lecci” è stato intitolato a Mauro Marconcini, ex sindaco di Montespertoli in carica per tre mandati consecutivi, dal 1990 al 2004. «Un sindaco e un uomo che ha lasciato in tanti di noi un ricordo indelebile», ha detto l’attuale primo cittadino, Alessio Mugnaini. Presenti i familiari, tanti amici e cittadini. Sono intervenuti l’ex sindaco Luigi Nigi, l’ex collaboratore Salvatore Lagaccia, Paolo Corbini, direttore dell’associazione nazionale Città del vino e infine Pierpaolo Lorieri, presidente della Federazione strade del vino di Toscana. Per ricordare la figura di Marconcini è stato proiettato un video con una raccolta di foto creato grazie alla collaborazione dei familiari e di Graziano Giotti e Giuliano Corti. Poi la nuova edizione della Mostra del Chianti, organizzata dall’azienda Placet: saranno 241e imprese vitivinicole presenti alla fiera. Cuore pulsante della mostra sarà ancora il “Convivium”, uno spazio dedicato alle aziende o a ospiti come il Consorzio Chianti Colli Fiorentini e lo Champagne di Epernay.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Tanta qualità per un mercato in netta ripresa. «Generazione Z», giovani consumatori crescono.
L’ultima vendemmia del Vino Nobile di Montepulciano, la 2021, sarà ricordata non solo per una conclamata qualità, ma soprattutto per la scelta del Consorzio di aspettare a dare il punteggio a stelle dall’anno in cui l’annata entrerà in commercio, quindi dal 2024. La presentazione della vendemmia, con l’annuncio di questa grande novità, si è svolta nella Fortezza di Montepulciano, in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che nella giornata di giovedì 24 marzo ha accolto la stampa internazionale e nazionale per la degustazione anche delle nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e la Riserva 2018. Un’annata quindi ottima, anche dal punto di vista delle vendite. «Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti – ha commentato il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto a tutto il sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020».
Fonte: Toscana Oggi.
“Only Wine Festival”, si brinda con i giovani e le piccole cantine.
Spazio anche agli aspetti legali del vino: ospite l’Agenzia-Dogane “Only Wine Festival”, si brinda con i giovani e le piccole cantine. Un viaggio nel vino con tante curiosità, anche di natura legislativa oltre ai più grandi talenti tra i produttori. Sarà inaugurata domani mattina l’VIII edizione di Only Wine Festival, il Salone Nazionale dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine, organizzato da AC Company, in collaborazione con l’associazione italiana Sommelier e patrocinato dal Ministero delle politiche agricole. La manifestazione si svolgerà interamente outdoor nel parco di Palazzo Vitelli Sant’Egidio, domani dalle 15.30 alle 21 e domenica primo maggio dalle 12 alle 19. I visitatori potranno così conoscere 141 piccole cantine «under 40» d’Italia, che esporranno e faranno degustare il meglio della propria produzione insieme alle 10 cantine provenienti dalla Champagne.
Fonte: Nazione Umbria.
In 500 per dire addio a Franco Allegrini «Ha cambiato il mondo del vino» – «Un uomo di poche parole e tanti fatti».
A Fumane arrivate 500 persone per l’ultimo saluto all’imprenditore. Tra la folla molti esponenti del mondo economico, politiche sportivo «Un uomo di poche parole e tanti fatti» Danese: «Era una persona speciale, di quelle che hanno cambiato il mondo del vino» Don Novelli: «Dopo il tempo buio della malattia crediamo che per lui ci sia la luce eterna». Un passo indietro nelle occasioni mondane, uno avanti nel vigneto o in cantina. Dietro le quinte, piuttosto che sul palcoscenico, a inseguire intuizioni e realizzare sogni. Lasciando da parte chiacchiere e frivolezze. Preferendo una partita a carte con gli amici di sempre, oppure un momento in più con moglie e figli, a parate e discorsi da jet-set. Era una persona semplice, Franco Allegrini. Un uomo di casa oltre che un manager del vino visionario e schietto. Un contadino che non avrebbe mai potuto stare lontano da Fumane o dalla Valpolicella. Perché erano la sua terra, il suo regno, la sua linfa, il punto d’inizio e d’arrivo di tutte le innovazioni in campo enologico e vitivinicolo.
Fonte: Arena.
Prosecco Cycling vola negli Usa per TD Five Boro Bike Tour.
II più importante evento ciclistico di beneficenza a New York Prosecco Cycling vola negli Usa per TD Five Boro Bike Tour Valdobbiadene — New V York, in bicicletta: una delegazione della Prosecco Cycling sarà ospite l’1 maggio del TD Five Boro Bike Tour, l’evento ciclistico più importante d’America. Una volta sbarcati oltreoceano, a inforcare la bici saranno l’assessore regionale Cristiano Corazzari, il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese e l’organizzatore della Prosecco Cycling Massimo Stefani. Lo scorso autunno era stato Ken Podziba, presidente e ceo di Bike New York, società organizzatrice del TD Five Boro Bike Tour, a rendere visita alla Prosecco Cycling: Podziba era rimasto colpito dal fascino delle colline trevigiane e dei comuni della docg. E ora tocca alla delegazione veneta contraccambiare la visita. «Un’occasione più unica che rara per promuovere le colline dell’Unesco in un contesto di prestigio come quello rappresentato dal TI) Five Boro Bike Tour e dalla città di New York — le parole di Fregonese, che nella trasferta statunitense sarà affiancato dal vicesindaco Pierantonio Geronazzo.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Il ministro benedice la Primavera del Prosecco: «Territorio e cultura».
È stato il Palazzo dei Gruppi di Roma a tenere a battesimo la 27esima edizione della Primavera del Prosecco Superiore. Un evento in 17 tappe che, fino a luglio 2022, proporrà al pubblico un itinerario davvero originale in cui gastronomia, arte, storia, sport e cultura diventano un unico percorso: dalle tradizionali “Mostre del Vino” alle passeggiate turistiche, dai circuiti dedicati alle due ruote alle mostre d’arte, ancora una volta l’evento proporrà appuntamenti per tutte le esigenze. A dare il benvenuto l’onorevole Angela Colmellere: «Il nostro intento è valorizzare un territorio meraviglioso, che racchiude fatica, forza lavoro, cultura e bellezza. Un territorio il cui simbolo è il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG, un prodotto che ci rende orgogliosi agli occhi del mondo, che trova nella Primavera del Prosecco Superiore la cornice ideale perla promozione dell’intero territorio, una manifestazione che raggiungeva le 300 mila presenze turistiche».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Strada del Prosecco, Rebuli presidente «Offerta turistica, obiettivo qualità».
«Le colline oggi sono sempre più amate dai turisti italiani e dagli stranieri: la sfida è elevare la qualità del servizio dell’offerta turistica». Questo l’obiettivo di Isidoro Rebuli, ristoratore e albergatore di Valdobbiadene, riconfermato perla quarta volta Presidente della Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene. 11 nuovo Consiglio di amministrazione lo ha nominato all’unanimità a rappresentare gli oltre 200 soci della Strada del Vino più antica d’Italia, itinerario che si snoda in un territorio unico, Patrimonio dell’Umanità Unesco, incluso inoltre nel “Registro nazionale del paesaggio rurale storico” istituito dal Ministero per le politiche agricole. IL CDA L’organigramma vede in qualità di vicepresidente Cinzia Sommariva, attuale vicepresidente del Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e 11 consiglieri tra cui Enrico Bortolomiol (Ciodet Spumanti) Gran Maestro della Confraternita, Fabio Curto (Az. Agr. Ponte Vecchio), Francesco Drusian (Az. Agr Drusian Francesco), Maurizio Favrel (Az. Agr. Malibràn), Emanuele Follador (Az. Agr. La Casa Vecchia), Michele Follador (Az. Agr. Nani Rizzi), Yuliya Kochava (Mionetto Spa), il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, Ivan Panizza (Comune di Conegliano), Stefano Pola (Az. Agr. Andreola), Luigi Stramare Bortolomiol (Gemin Spumanti). Il nuovo Collegio dei Sindaci Revisori è invece composto da Giuseppe Anselmi, Benedetto de Pizzol e Pierina Vibbani.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Problema all’impianto fotovoltaico, a fuoco la cantina Canevel Spumanti.
Incendio nella cantina Canevel Spumanti, sulle colline del Prosecco. Il rogo è divampato intorno alle 13 di oggi, 28 aprile, nell’azienda vinicola di via Rocat Ferrari a Valdobbiadene. Le fiamme hanno interessato la copertura e i pannelli solari. A causare l’incendio è stato probabilmente un problema all’impianto fotovoltaico. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze: alle 16 erano ben otto le squadre impegnate sul posto per domare le fiamme. E la colonna di fumo era ben visibile anche da lontano.
Fonte: Il Gazzettino.
Colli Berici. Tra vini di territorio e grandi tavole.
I Colli Berici – una sorta di isola collinare che si staglia nella pianura tra Vicenza e Padova – hanno mantenuto un carattere appartato, quasi schivo nel frenetico mondo della comunicazione
turistica di massa e del vino. Il lato positivo di tutto ciò è che questa area conserva intatto il suo fascino paesaggistico, fatto di boschi, vigne, campi coltivati, disseminato da piccoli centri ben tenuti e ville Palladiane. Un angolo d’Italia tutto da scoprire attraverso i suoi calici e i piatti di territorio. Sarà perché l’estensione dei vigneti non è né grande né piccola (siamo sui 3.000 ettari di vigne, di cui 750 a Doc), o forse perché le denominazioni vicine, come Valpolicella, Soave, Conegliano Valdobbiadene o Bardolino fanno più “rumore” e soprattutto altri numeri, ma sta di fatto che il comprensorio dei Colli Berici – una sorta di isola collinare che si staglia nella pianura tra Vicenza e Padova – ha mantenuto un carattere appartato, quasi schivo nel frenetico mondo della comunicazione di massa. Il lato positivo di tutto ciò è che questo territorio conserva intatto il suo fascino paesaggistico, fatto di boschi, vigne, campi coltivati, disseminato da piccoli centri ben tenuti e ville Palladiane, ben ventiquattro, che insieme ai ventitré palazzi della città di Vicenza fanno parte da anni del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
Fonte: Gambero Rosso.
Torna Cantine Aperte, un viaggio attraverso i vini e le eccellenze del Fvg.
Il Movimento Turismo del Vino, sabato 28 e domenica 29 maggio, festeggia la trentesima edizione di Cantine Aperte. 76 cantine del Friuli Venezia Giulia sono pronte ad accogliere gli enoturisti da tutta Italia e dall’estero, per far scoprire l’impegno con cui i vignaioli si dedicano alla cura dei propri prodotti e alla tutela del territorio. Nel portare i saluti della Fondazione Villa Russiz, di cui è vicepresidente, il sindaco di Capriva Daniele Sergon ha ricordato come già a fine ‘800 il conte La Tour accogliesse a Russiz comitive di escursionisti (1885), i partecipanti al IV Congresso Enologico austriaco (1891) e scolaresche da Conegliano (1893): un enoturismo ante litteram.
Fonte: Friuli Oggi.
Torna dal vivo SIMEI a Fiera Milano dal 15 al 18 Novembre: innovazione e sostenibilità per le cantine.
Dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento all’etichettatura fino al bicchiere, ma non solo. Tutta la tecnologia applicata alla filiera vitivinicola e al beverage torna a Simei, il Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento di Unione italiana vini (Uiv), in programma a Fiera Milano (Rho) dal 15 al 18 novembre 2022. Dopo lo stop forzato nel 2021, la 29^ edizione della manifestazione a cadenza biennale, trasversale per categorie merceologiche rappresentate e leader del settore conferma il proprio calendario, con una quattro giorni per operatori professionali italiani ed esteri all’insegna dell’innovazione tecnologica e dei processi green in enologia, liquid food, olio, birra e spirits.
Fonte: Beverfood.com.
Vinitaly 2022: ecco i nuovi protagonisti del vino italiano.
L’attesa per questo Vinitaly era tanta. La cinquantaquattresima edizione dopo due episodi saltati a causa di quel disastro che della meravigliosa Verona ci ha fatto mancare perfino le stanze d’albergo vendute a prezzi esorbitanti, la viabilità impazzita e tutto quello che una fiera praticamente dentro la città comporta, si è dimostrata una di quelle che pur rivelando i limiti noti, ha sancito il suo status di punto di riferimento come manifestazione del mondo del vino. Tenendo presente un contesto globale ancora per nulla stabile, tra gli strascichi della pandemia e la situazione di guerra in Ucraina, i numeri parlano comunque chiaro: più o meno 4.400 aziende espositrici, 88.000 ingressi di cui il 28% internazionali, 25.000 buyer di 139 paesi differenti.
Fonte: Reporter Gourmet.
Pietro Pellegrini, trend vino: Gewürztraminer down, bolle up.
Pietro Pellegrini, presidente di Pellegrini S.p.A., ha oltre quarant’anni di esperienza nel mondo del vino, prima come produttore poi come distributore. Ma non solo. Dal 2008 ha allargato il portfolio con una selezione di distillati dalla personalità molto diversa, scelti accuratamente per differenziare la proposta. E ancora: dal 2021 ha inserito anche dei liquori e oggi vuole completare la gamma con altri prodotti che possano avvicinare l’azienda anche ai bar e ai cocktail bar. Primo step, il lancio ufficiale di Amaro Eroico, la cui presentazione ufficiale avverrà a Milano il 18 maggio al Four Seasons con una drink list speciale curata dai ragazzi del 1930 speakeasy di Milano.settore in Sicilia.
Fonte: Mixer Planet.
Tornano le offerte Amazon su birra, vino ed altri alcolici: sconti fino al 25%!
Con la pubblicazione del seguente articolo Tom’s Hardware vi invita ad un consumo sicuro e coscienzioso dell’alcol, invitandovi a non perdervi nell’abuso. La seguente offerta è inoltre da intendersi esclusivamente ad uso e consumo di acquirenti maggiorenni. Tom’s Hardware declina ogni responsabilità qualora la proposta venisse utilizzata per favorire l’acquisto ed il consumo di bevande alcoliche da parte di persone al di sotto dei 18 anni. Tornano su Amazon le offerte dedicate alle bevande come vini, birri e distillati di alta qualità, proposte in questa occasione con prezzi davvero convenienti, con sconti che arrivano anche oltre il 20%. Un ottimo modo per tenere a in ordine la propria cantina o fare un regalo sempre gradito.
Fonte: Tom’s Hardware.
Vino: concluso progetto E4Quality, con tedeschi e scandinavi.
Si è concluso, con la visita nel Monferrato di delegazioni di ristoratori, sommelier e importatori di vini giunti dalla Danimarca, dalla Germania e dalla Svezia, il progetto E4quality promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Nato con l’obiettivo di promuovere eccellenze vinicole ma anche formaggi tipici, il progetto si è sviluppato dal 2018 a oggi attraverso una serie di azioni promozionali: eventi all’estero, canali social dedicati, video e altri materiali. Oltre 300 professionisti stranieri – per fare qualche numero – hanno partecipato alle masterclass, oltre mille ‘wine and food lovers’ ai momenti ‘walkaround’. “Germania, Svezia e Danimarca sono paesi chiave per il nostro territorio e per la promozione delle nostre eccellenze. – commenta Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – Il progetto E4Quality ci ha permesso di rafforzare i nostri legami in Europa, ci auguriamo di avere nuove occasioni per potere proseguire il lavoro eccellente svolto in questi anni”.
Fonte: ANSA.
Vino, la qualità cresce nel mondo. E “Wine Advocate” nomina la sua prima editor in Australia.
Erin Larkin porta ad 11 il team di degustatori, guidato da Joe Czerwinski (Monica Larner italian editor dell’autorevole rivista del gruppo Michelin). Così come sul fronte della ristorazione il gruppo Michelin ha espanso negli anni la sua copertura, con le edizioni storiche della guida “Rossa”, a partire da quelle di Francia, d’Italia e di Spagna, affiancate via via da quelle di tanti altri Paesi d’Europa e d’America, e, più di recente, da quelle dedicati ai Paesi Asiatici, così “Robert Parker Wine Advocate”, voce tra le più autorevoli della critica enoica, creata da Robert Parker e da fine 2019 al 100% della stessa Michelin, potenzia la sua squadra di critici, per una copertura sempre più approfondita di un mondo del vino che si allarga ed evolve in qualità, ad ogni latitudine. E così, nei giorni scorsi, è arrivato l’annuncio della prima critica dedicata completamente ai vini d’Australia della rivista, ovvero Erin Larkin, scrittrice di vino indipendente, giudice e presentatrice con sede a Perth, di grande esperienza.
Fonte: WineNews.
“Rapporto sul Turismo Enogastronomico” 2022: i trend tra vino, gastronomia e bellezza.
A WineNews il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia: “l’enoturismo ha ancora delle potenzialità inespresse”. Gli ultimi due anni sono stati di grande criticità per l’intero settore turistico, e di conseguenza per l’enoturismo, con le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e la conseguente crisi economica che hanno provocato danni importanti al comparto, facendo al contempo emergere nuove e difficili sfide che tutti gli addetti ai lavori sono stati chiamati ad affrontare. Anche le dinamiche di consumo sono cambiate: oggi il viaggiatore è più esigente, attivo, presta particolare attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità, come emerso dall’edizione 2021 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico”.
Fonte: WineNews.
L’ambasciatore del vino toscano si racconta in “Sogno americano“.
La vita di un importatore di vini napoletano, Dominic Nocerino, si incrocia con quello di alcune aziende vinicole come Fontodi di Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, e finisce in un libro, intitolato “Sogno americano”, presentato ieri alla Macelleria Cecchini di Panzano. “Con Dominic – dice Manetti – ci conosciamo dagli anni Settanta, è un ambasciatore del made in Italy, i vini, miei e di altre nostre aziende, sono i suoi vini e li mette nei posti giusti”. 79 anni, nato a Ercolano, Nocerino, a Chicago prima e a New York poi, ha realizzato il sogno americano con Vinifera Imports, 35 aziende nel portafoglio, per metà toscane. Prosegue Manetti: “I nostri prodotti vanno forte, negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante, devono solo migliorare il marketing”. Adesso Nocerino ha un altro sogno, comprare casa e a andare a vivere a Panzano con la moglie Cindy. E un primo passo già lo ha fatto: Dario Cecchini gli ha consegnato il passaporto della “Repubblica gastronomica di Panzano in Chianti”.
Fonte: La Nazione.
Vino: perché la Puglia dovrebbe puntare sul Nero di Troia?
La rivincita del Nero di Troia e degli altri vitigni pugliesi, ingiustamente, definiti minori. Per anni la Puglia del vino è stata associata, a buon diritto, a Primitivo e Negroamaro, lasciando in ombra le altre varietà della regione che oggi, grazie all’impegno e al lavoro di tanti viticoltori illuminati, vivono un vero e proprio rinascimento enologico. Roberto Perrone Capano, alla guida dell’azienda agricola di famiglia Santa Lucia – 14 ettari a conduzione biologica a ovest di Corato, fra le colline della Murgia nord barese e ben 200 anni di storia – ha sempre creduto nelle potenzialità del Nero del Troia. Ma vediamo perché nel futuro dell’enologia pugliese sentiremo sempre di più parlare di questo vitigno a bacca rossa.
Fonte: Agrodolce.
A Firenze rivive il vino di Michelangelo grazie alla prima vigna urbana.
Prevista per il 2025 la prima vendemmia del vino Michelangelo. La vigna urbana, con un migliaio di piante, è situata su un colle che affaccia su Firenze. Le bottiglie verranno per lo più prodotte con uve Sangiovese, ma saranno utilizzate anche varietà autoctone e a rischio estinzione. La tendenza delle vigne urbane conquista anche Firenze. La città del Giglio si arricchisce di uno spazio interamente dedicato alla coltivazione della vite e della produzione del vino. E, probabilmente, non poteva che essere la collina a ridosso dell’affascinante piazzale Michelangelo il luogo designato per la prima vigna urbana di una delle città più belle d’Italia. Non a caso il vino prodotto qui si chiamerà proprio Michelangelo, con le prime bottiglie attese tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Un vino le cui uve godranno di una vista mozzafiato su tutta la città e il suo patrimonio architettonico.
Fonte: Cookist.
STAMPA ESTERA
Le Chatillonnais, nouvel eldorado viticole.
C’est au sud de l’Aube, entre Champagne et Bourgogne, que se lève le discret vignoble du Chätillonnais, sur à peine 250 hectares de terres. Un magnifique terroir. ux pourtours du coquet patelin de Châtillon-surSeine se déploie une région viticole dont on retrouve la trace depuis les écritures carolingiennes, tombée en désuétude dans l’indifférence générale au beau milieu du XX` siècle — laissant Champagne du nord et. Bourgogne du sud croître à l’unisson en réputation. En à peine un demi-siècle, guerres et phylloxéra auront eu raison de sa production de raisins. Pourtant, l’histoire de Châtillon regorge de délicieux récits prêtant aux habitants un coupable penchant sylvestre pour la gueule de bois. Dès le VI` siècle, on s’y mettait déjà, la tirelire en palissandre autour du plus grand tastevin de France, le fameux vase de Vix, impressionnant contenant de 1 100 litres démontrant s’il fallait encore le prouver que le bourguignon d’antan avait le coude léger. Comment expliquer l’injuste désamour pour ce terroir lové entre deux vignobles dont le prix à l’hectare n’a cessé de flamber ? C’est la question que s’est posée Jeanne Piollot (photo), fille des champagnes Courtin et Piollot, lorsqu’elle fait l’acquisition d’une petite parcelle à Molesme, siège de l’abbaye fondée par Robert du même nom, qui sera aussi à l’origine de celle de Cîteaux.
Fonte: Figaro Magazine.
In Corsican reds, a strong sense of place.
Adjacent to Italy but part of France, the rugged island expo itself through its grapes. Wine School. Wine assessment is often depicted as dispassionate evaluation in which wines are judged solely on their sensory characteristics, free of bias or commercial involvement. This is crucial in the professional sphere: In a single sitting, scores of bottles are assessed and scored, affecting the livelihoods of many people in the wine trade and the trust of consumers everywhere. But wine analysis is not a science. Two bottles of the same wine can seem quite different, depending on the context in which they are tasted or consumed. Assuming they are wines that have not been processed to achieve the sort of stability found in soft drinks on grocery shelves, different bottles can vary in surprising ways. This partly depends on the atmosphere, temperature, time of day, company and accompanying foods. But it’s also contingent on the emotions we bring to a wine. Here at Wine School, we are not immune to moods. We don’t claim to be engaged in objective judgments. We acknowledge that wine appeals to us emotionally as well as rationally. We embrace our feelings, but we also try to be acutely aware of how they affect our assessments. I am emotionally attached to Corsican wines. Perhaps that comes from having visited this beautiful, rugged island — adjacent to Italy yet part of France — where I met so many fascinating, proud wine producers. I sensed firsthand the cultural and emotional struggles that come from trying to reconcile the feeling of being both Corsican and French, separate yet one. When I drink good Corsican wines, these feelings come flooding back. This beautiful capacity of wine to express a sense of place and culture is unmatched. I don’t have remotely the same feeling when drinking a bottle of Corsican mineral water, as good as it can be. Naturally, feelings like these are amplified if you have visited the region that makes the wine you are drinking.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 28 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Un business senza confini.
Il valore della produzione pugliese in un anno si aggira sui 395 milioni, secondo Confagricoltura. Primitivo e Negroamaro sono fra i più richiesti Stati Uniti, Corea del Sud e Cina i mercati con gli indici di crescita più alti per i nostri produttori o slogan che campeggiava nel padiglione 11 al Vinitaly era “Puglia wine world”, non a caso. Perché la regione è sì ormai protagonista del settore vinicolo in Italia — con un quarto posto per impatto economico nel 2020 e il secondo nella produzione nell’ultima annata — ma punta ad affermarsi sempre più sui mercati esteri: l’export lo scorso anno è cresciuto dell’8,1 per cento rispetto al precedente. Soprattutto verso lidi lontani: Stati Uniti, Corea del Sud e Cina in particolare. Certo, la guerra in Ucraina e la conseguente contrazione del mercato verso Est hanno inferto un duro colpo. Ma gli imprenditori pugliese del vino non demordono: fanno rete e porteranno i buyer esteri direttamente nelle loro cantine. Basta vedere quello che è accaduto a Vinitaly. Il salone internazionale di Verona è tornato nella prima metà di aprile dopo due anni di stop a causa della pandemia. Al padiglione allestito dalla Regione Puglia in collaborazione con Unioncamere hanno partecipato in rete 110 imprese vitivinicole pugliesi (altre invece hanno esposto in fiera singolarmente) con oltre 10 mila etichette. E hanno attratto migliaia di visitatori con stand, degustazioni nell’enoteca di Puglia, cooking show, conferenze e approfondimenti promossi da associazioni di categoria e consorzi.
Fonte: Repubblica Bari.
Veronafiere, cambio di d.g. in vista.
Grandi movimenti ai vertici di Veronafiere. Il direttore generale, Giovanni Mantovani, sarebbe infatti ormai prossimo all’uscita, pronto a essere sostituito nel ruolo da Flavio Piva, classe 1965, che attualmente è presidente di Banca di Verona Credito Cooperativo e della Fondazione Veneta delle Bcc, ma che soprattutto in passato ha già fatto parte per dieci anni dell’organigramma dell’ente fieristico, lasciando nel 2009 l’incarico di condirettore generale vicario per andare in Cattolica Assicurazioni. Quanto ai futuri incarichi di Mantovani c’è chi scommette che rimarrà nell’orbita di Veronafiere come consulente e chi invece sottolinea il grande lavoro fatto in questi anni nella promozione del settore del vitivinicolo, come testimonia l’ultimo articolo del Corriere Vinicolo (edito da Uiv) che ha celebrato i risultati («numeri da record») dell’ultima edizione di Vinitaly.
Fonte: Italia Oggi.
KylieMinogue sceglie il Gruppo Zonin1821.
In occasione del 200° anniversario, la cantante Kylie Minogue e il suo partner londinese Benchmark Drinks hanno selezionato l’azienda italiana per produrre il Prosecco Rosé, primo in classifica nel Regno Unito. Il prodotto dell’icona musicale è proposto in una bottiglia suggestiva con cuori impressi nel vetro.
Fonte: Italia Oggi.
Bianchi d’annata.
Facciamo il punto sulla situazione: in Italia la produzione predilige i bianchi (58 per cento) da almeno dieci anni La Campania invece punta ancora sui rossi nonostante l’incredibile potenziale ampelografico delle uve bianche Luciano Pignataro Uno spettro si aggira per l’Italia: si tratta dei vini bianchi. Ancora una volta la critica enologica, come un po’ accade per la verità in tutti i settori, sembra andare in una direzione opposta alle tendenze del mercato e il dato incredibile è che la Campania è ancora più in ritardo nonostante parta da condizioni favorevoli. Ma andiamo con ordine. Tra il 2005 e il 2020 si sono invertite nel nostro paese le produzioni di bianchi e di rossi. Quindici anni fa il rapporto era 57 a 43 a favore dei vini prodotti da uve a bacca rossa, quindi anni dopo il rapporto si è rovesciato con 58 a 42 a favore dei bianchi che hanno realizzato il sorpasso nel 2011, ossia più di dieci anni fa. Nonostante questo dato oggettivo, l’attenzione della critica, trasmessa poi anche ai produttori, è che il top wine di una azienda debba essere sempre un rosso ben strutturato.
Fonte: Mattino Napoli.
In vino veritas – L’Aglianico che ci consola dagli affanni.
L’Aglianico ha tanti competitor in Italia, ma ci sono momenti in cui è insostituibile. Come per esempio quando ti siedi dopo una giornata di affanni e ne bevi avidamente un sorso come cantava Ipponatte. Subito il profumo di frutta matura ti conquista, il tannino è diventato bello e la mente si distende. A noi piace l’Aglianico maturo, come questo straordinario 2007 di Martino, la storica azienda del Vulture, appuntamento fisso quando a tavola abbiamo piatti della tradizione. Come le candele Vicidomini condite con il ragù della braciola di capra preparata dalla solida e intramontabile cucina della Pignata a Bracigliano.
Fonte: Mattino Napoli.
In Veronafiere Mantovani lascia il posto a Piva.
Grandi movimenti ai vertici di Veronafiere. II direttore generale, Giovanni Mantovani, sarebbe infatti ormai prossimo all’uscita, pronto a essere sostituito nel ruolo da Flavio Piva, classe 1965, che attualmente è presidente di Banca di Verona Credito Cooperativo e della Fondazione Veneta delle Bcc, ma che soprattutto in passato ha già fatto parte per dieci anni dell’organi dell’ente fieristico, lasciando nel l’incarico di condirettore generale vicario per andare in Cattolica Assicurazioni. Quanto ai futuri incarichi di Mantovani c’è chi scommette che rimarrà nell’orbita di Veronafiere come consulente e chi invece sottolinea il grande lavoro fatto in questi anni nella promozione del settore vitivinicolo, come testimonia l’ultimo articolo del Corriere Vinicolo (edito da Uiv) che ha celebrato i risultati («numeri da record») dell’ultima edizione di Vinitaly.
Fonte: Mf.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa Un modello con i produttori Che a Los Angeles portano sia il Barolo die le sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under4O tra filari e cantina. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio “Le colline Unesco vivranno a settembre un’occasione storica” ualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da il Gusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che il 25 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Se il viaggio parte da vino e menù.
L’enoturismo diventa centrale per lo sviluppo e a settembre Alba sarà la capitale mondiale. La scelta della meta comincia dai piatti simbolo di un territorio Il turista diventa un pellegrino nei luoghi del gusto e tra i filari 1 ministro del Turismo Massimo Garavaglia a settembre scorso, alla Conferenza mondiale dell’Enoturismo organizzata dallo Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo mondiale, si era dato l’obiettivo di dotare l’Italia di un piano per il turismo enogastronomico. Raccontato così non sembra neppure una notizia. L’Italia, il Paese più cercato nel mondo per il suo cibo e il suo vino, è ovviamente protagonista di un piano per il turismo enogastronomico, anzi dovrebbe essere al centro del miglior piano del mondo.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
La vigna va in città e piace ai turisti.
Anche Torino gioca la partita dell’enoturismo con i (ilari storici Ma tutta la provincia cresce sui mercati nazionali e internazionali con I’reisa, Caluso, Carema, Blanchet, Doux d’Henry e Ramié R innovamento, nuovi canali di vendita e racconto del territorio. È vero che in Piemonte sono altre le province dove la diffusione delle aziende vitivinicole è maggiore, ma il Torinese sta conquistando una sua autonomia e autorevolezza. Partendo dai numeri, le aziende agricole a indirizzo vitivinicolo in Piemonte sono circa 33. 781 di cui il 24 a Torino e gli ettari hanno raggiunto quota 45. 420 ma Torino ci si ferma a 1.117 ettari. Per quanto riguarda i consorzi della provincia, uno piccolo ma che sta portando alla scoperta di produzioni molto radicate, è quello del Pinerolese.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Il girl’s day delle donne del vino.
La Camera di commercio della Basilicata e il Soroptimist International d’Italia – Club di Potenza celebrano oggi la prima edizione del Girls’ Day delle donne del vino in Basilicata. La Camera di commercio della Basilicata e il Soroptimist International d’Italia – Club di Potenza, annunciano la prima edizione del Girls’ Day, la giornata di orientamento e formazione che si celebra in tutto il mondo il 28 aprile. Una serie di imprenditrici del vino dei territori del Vulture e di Roccanova ospiteranno giovani donne lucane, di origine o di adozione, che stanno seguendo un percorso di formazione post- diploma di scuola superiore o di laurea, affiancandole in una giornata di vita reale in azienda e offrendo loro l’opportunità di vivere un’esperienza di vita lavorativa. Sarà una giornata dedicata all’orientamento e alla formazione, per favorire le scelte formative e professionali delle ragazze e per far conoscere da vicino la vita in azienda.
Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.
Avanzo di 38,3 milioni per la Fondazione Enpaia.
Avanzo economico di 38,3 milioni di euro, oltre il doppio del risultato dello scorso anno (nel 2020 l’avanzo economico era di 17,6 milioni), la miglior performance economica di sempre. E’ la principale evidenza del bilancio consuntivo 2021 approvato ieri dalla Fondazione Enpaia, l’ente di previdenza degli impiegati agricoli e di periti agrari e agrotecnici. Crescono anche gli iscritti che passano da 38.698 a 39.003, tra i quali 4.757 under30, in aumento di circa il 9,5%. Quasi un iscritto su due (il 48%) è donna, con un aumento rispetto al 2020 di circa il 3%. 11 risultato netto della gestione finanziaria, si attesta al 4,79%, in aumento rispetto al 2020 (3,67%). Il risultato netto della gestione Immobiliare, si attesta al 5,29% (nel 2020 era al 1,66%) beneficiando delle plusvalenze derivanti dal piano di dismissione immobiliare; il risultato netto della gestione patrimoniale nel suo complesso si attesta al 4,88% (nel 2020 era il 3,30%).
Fonte: Italia Oggi.
TrentoDoc – TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel il 2 maggio.
Lunedì 2 maggio la grande degustazione di bollicine montane al Grand Hotel. TrentoDoc Bollicine al Grand Hotel i1 2 maggio Spumanti montani in riviera per una grande degustazione di 130 etichette dalle 16 alle 20 aperto al pubblico oltre che agli operatori RIMINI Tutto è pronto per accogliere le bollicine montane di TrentoDoc in riva al mare di Rimini. Cinquanta case spumantistiche associate TentoDoc e oltre 130 etichette in mescita, saranno le protagoniste dell’appuntamento in calendario per lunedì 2 maggio al Grand Hotel di Rimini. Due i format di degustazione previsti Tramite MyTrentodoc gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione delle bollicine di montagna raccontate attraverso un’etichetta.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Cento anni di vini dalle vigne influenzate dal lago.
Cento anni di vini dalle vigne influenzate dal lago Alla scoperta della cantina Selva Capuzza della famiglia Formentini Attenti alla sostenibilità, devono il loro successo agli autoctoni. Selva Capuzza una realtà storica del vino lo è per davvero. Quattro anni fa ha festeggiato cento anni di vendemmie affacciate sulle rive dello splendido Lago di Garda, ma il suo animo è giovane e fresco come quello di un ragazzino che ha voglia di esplorare il mondo. Un vignaiolo vero vive infatti la sua vita in un continuo equilibrio tra tradizione e curiosità. Se ha lavorato bene, sul passato avrà costruito fondamenta solide, mentre sul futuro avrà edificato la sua unicità. La famiglia Formentini con Selva Capuzza ha fatto proprio questo: unire due mondi che potrebbero sembrare tanto distanti e che invece sono separati da un piccolo grappolo d’uva.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Un rosso profondo, dal tocco balsamico e dal sorso succoso.
Tra le Colline Metallifere e il Mar Tirreno, la Maremma si è ritagliata un angolo di bellezza ancora selvaggio e uno straordinario scenario naturale dove convivono tante biodiversità tra la macchia Mediterranea, le pianure coltivate, le colline e le montagne. Un Parco Naturale che si estende per 9.000 ettari da Principina a Mare a Talamone dove la natura e gli animali regalano un territorio da scoprire dove la convivenza è in perfetta simbiosi con il paesaggio e la natura che ci offre La Maremma. Una terra non solo di vigneti ma anche di oliveti e di frutti ancora incontaminati.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Serramazzoni, degustazioni e conferenze sul vitigno ‘Malbo gentile’.
II 7 maggio sarà dedicato a far conoscere questa varietà. Alla scuola Alberghiera ospiti sommelier, imprenditori e mercatini. II 7 maggio farà il suo esordio a Serramazzoni Malbiamoci – Cultura del Malbo gentile, evento culturale organizzato da Pro Loco in collaborazione con la Scuola Alberghiera e di Ristorazione e con la partecipazione di Slow Food Terre del Frignano. La giornata si propone di promuovere e far conoscere un vitigno ancora poco conosciuto e di grande valore, il Malbo gentile, iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite nel 1995 e sulla cui origini ancora oggi molto si discute. II Malbo, con la sua bacca nera, è utilizzato per lo più in taglio per la produzione dei Lambruschi, ed è caratterizzato da un alto valore zuccherino, ma la sua versatilità lo rende ideale da usare in purezza per la produzione sia di vini fermi, sia frizzanti e spumanti, e anche di passiti, ed è spesso impiegato per la produzione di vini dolci.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
CIA: l’Unione Europa acceleri su legge per rafforzare il settore agricolo con svolta genetica.
Sostenere transizione green dei viticoltori, con genome editing in grado di garantire un taglio dei fitofarmaci fino al 70%. Riconoscere il ruolo chiave del vivaismo nella filiera vitivinicola L’Italia è il primo Paese produttore di vino al mondo con 44,5 milioni di ettolitri nel 2021. Insieme a Spagna e Francia, che la seguono sul podio, rappresentano il 45% dei volumi globali, il 79% in Europa. Eppure, il climate change ha procurato al comparto nazionale un calo della produzione anche oltre il 10% rispetto al 2020. Anche i contraccolpi economici e geopolitici della guerra in Ucraina non hanno risparmiato il settore del vino Made in Italy. Ecco perché serve più innovazione e ricerca in ambito vivaistico, ma anche una legge Ue per l’uso delle nuove tecniche di miglioramento genetico, strategiche nel rafforzare un settore che vuole rispettare l’impegno per la sostenibilità preso con il Green Deal Ue, ma anche tutelare la sua crescita e competitività.
Fonte, Resto del Carlino Reggio Emilia.
Nuovo allarme sul vino «I controlli per la Doc ostacolano la vendemmia».
«Una nuova tempesta burocratica è pronta ad abbattersi sulla filiera vitivinicola», è l’allarme lanciato da Franco Clernentin presidente regionale di Cia – Agricoltori Italiani. «Con un recente Decreto, infatti, l’Ispettorato Centrale Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero delle politiche agricole (Mipaaf), ha modificato il Piano dei controlli per i vini Doc e Igt. Le principali novità riguardano i controlli in vigneto. Siccome i Disciplinari di produzione attribuiscono grande importanza alla resa di uva per ettaro ai fini della qualità del vino, il Mipaaf chiede un maggiore impegno nella verifica di questo pararnetro attraverso controlli ispettivi durante la maturazione e la raccolta dei grappoli – prosegue preoccupato Clementin -. Qualora, dopo l’applicazione di opportune tolleranze, dovessero emergere valori di resa non compatibili con i Disciplinari, verrebbero imposte azioni correttive fino all’impossibilità di utilizzare la Doc.
Fonte, Gazzettino Friuli.
Degustazioni, musica e passeggiate in vigna per celebrare i 30 anni di Cantine Aperte.
All’edizione in programma il 28-29 maggio parteciperanno 76 aziende della regione. Riflettori su Collio e Colli orientali Degustazioni, musica e passeggiate in vigna per celebrare i 30 anni di Cantine Aperte. Sono 761e aziende agricole aderenti nel weekend del 28 e 29 maggio prossimo a “Cantine Aperte”, manifestazione giunta al trentesimo anno di esistenza. A fare la parte del protagonista sarà la zona tra Collio e Colli Orientali, con una quarantina di attività che accoglieranno i visitatori nelle proprie tenute. In particolare in provincia di Gorizia saranno aperte le aziende Crastin, Casa delle Rose e Pascolo a Dolegna, Polje a Cormons, Castelvecchio a Sagrado, Castello di Rubbia a San Michele, Colmello di Grotta, Tenuta Villanova e Borgo Conventi a Farra, Vidussi e Villa Russiz a Capriva, Marcuzzi, Vogric, Humar e Graunar a San Floriano, Castel San Mauro e Villa Vasi a San Mauro. In provincia di Trieste invece solo un’apertura: Parovel a San Dorligo.
Fonte, Messaggero Veneto.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa un modello con i produttori che a Los Angeles portano sia il Barolo chele sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under40 tra filari e cantina. Qualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da ilGusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che il 25 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Dolce finale con un tocco di meditazione.
Vino da meditazione» è una definizione ideata da Luigi “Gino” Veronelli per classificare un prodotto che dà il meglio di sé se degustato fuori pasto. Questo in quanto l’abbinamento con qualsiasi cibo può essere complicato e, in ogni caso, non consentirebbe di percepire al meglio le caratteristiche organolettiche e la complessità del vino stesso. Molto spesso si tratta di vini passiti, con gradazione alcolica piuttosto elevata, ma nel gruppo possono anche rientrare vini rossi molto invecchiati in legno. Ai vini passiti e da meditazione il Comune e la Pro loco di Volta Mantovana da ormai diciotto edizioni una rassegna specifica, che quest’anno si terrà dal 30 aprile al 1° maggio. La manifestazione si svolge interamente nel cuore del centro storico del paese, all’interno del castello medievale, a partire dal Palazzo Gonzaga, rifugio estivo della famiglia che dominò su Mantova per più di quattro secoli.
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Vino a tavola per degustare e per sognare.
Il vino è da sempre una componente fondamentale nella ristorazione di alta qualità. Negli anni, però, molti fattori sono cambiati ed è molto importante adeguare la proposta. Lo spiega alla Gazzetta Alberto Santini, vincitore del “Prix au Sommelier 2017” dell’Académie Internationale de la Gastronomie e responsabile della cantina del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, il locale italiano che da più anni può vantare le tre stelle Michelin. «L’abbinamento cibo-vino nei ristoranti va valorizzato per esaltare il sapore di entrambi, agendo di volta in volta per concordanza o contrapposizione – premette Santini -. Pasteggiare al ristorante significa godere di cibo e vino senza altri pensieri. Bisogna quindi lavorare per rendere questa esperienza la migliore possibile, utilizzando, ad esempio, il bicchiere ideale, studiato per quel vitigno. Ed è fondamentale garantire un ottimo servizio e la buona conservazione delle bottiglie».
Fonte, Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Vigne e storia nel «wine trail» in Valcamonica.
C’è fatica e fatica. Alla fine si alzeranno anche i calici ma bisognerà conquistarsi la gioia di un brindisi. Sono tre i percorsi di lunghezza e difficoltà crescenti su cui si articolerà la Valle dei Segni Wine Trail, il trail patrocinato da Regione Lombardia, in programma il prossimo 29-30 autunno tra le montagne della Valle Camonica. «L’idea è nata da un gruppo di 5 amici accomunati dalla passione per la corsa e dalla voglia di fare conoscere le bellezze della valle – spiega Matteo Giorgi del comitato organizzatore-. Valle dei Segni Wine Trail sarà un viaggio tra incisioni rupestri, piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, terrazzamenti, vigneti e cantine».
Fonte, Giornale Milano.
L’alleanza vino-cucina che racconta i territori.
A settembre Langhe, Roero e Monferrato ospiteranno la Conferenza mondiale dell’enoturismo Alba diventa un modello con i produttori che a Los Angeles portano sia il Barolo che le sue colline Protagonista dell’inarrestabile crescita anche una generazione di Under40 tra filari e cantina. Qualità del cibo e qualità dell’informazione. Reputazione di un territorio come quello delle Langhe, diventato meta internazionale per gli amanti dei grandi vini e del tartufo, e reputazione di un grande giornale come La Stampa, intriso dei valori civili che questo stesso territorio ha sempre rappresentato. Sul palco del Teatro Sociale di Alba, che martedì ha ospitato l’evento “C’è più Gusto” organizzato da ilGusto. it, il content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, è andato in scena un parallelismo denso di sfumature, arricchito dalle riflessioni del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, che i125 aprile ha festeggiato i primi due anni alla guida del giornale.
Fonte, Provincia – Pavese I piaceri del Gusto.
La Barbera d’Asti punta in alto I produttori chiedono la “Riserva”.
Oggi si esamina il pacchetto cli proposte presentato dal Consorzio Dopo il Nizza, anche la Barbera d’Asti ambisce alla «Riserva», menzione che connota i vini a più lungo invecchiamento, dal Barolo all’Amarone, dal Chianti al Lagrein. La richiesta è contenuta nelle modifiche al Disciplinare di produzione che il Consorzio di tutela porterà oggi all’assemblea dei soci. L’obiettivo del pacchetto di proposte è ampliare e diversificare l’offerta ai mercati – nazionale e internazionale – con prodotti via via più maturi e identificativi della Docg. Per dare maggiore corposità, pienezza e ricchezza alla struttura del vino si innalzerà di un grammo l’estratto minimo (26 g/1 per Barbera d’Asti e 27 g/1 per la versione Superiore) mentre il grado minimo naturale passerà da 12 a 13% in vol. per la Barbera d’Asti e da 12,5 a 13,5% vol. perla Barbera d’Asti Superiore. La tipologia «Riserva» sarà rivendicabile dopo un invecchiamento minimo di 24 mesi di cui almeno 12 in legno.
Fonte: Stampa Asti.
“Astigiano e Albese territori complementari con l’asse Moscato-Barolo”.
Nell’Astigiano, il turismo di destinazione appartiene ormai al presente; se fino a qualche anno fa, parlare di economia legata al turismo era una chimera, oggi non lo è più e l’enoturismo è la parola d’ordine trainante. Martedì al teatro sociale «Giorgio Busca» di Alba, l’incontro «C’è più Gusto», la giornata dedicata a raccontare il mondo del vino italiano osservato dal territorio e dalla Città che a settembre ospiterà il forum mondiale dell’enoturismo: a prendere parte all’iniziativa coordinata dal direttore di «il Gusto» Luca Ferrua, il presidente della Regione Alberto Cirio, il presidente dell’Atl Luigi Barbero, il direttore de «La Stampa» Massimo Giannini, grandi chef e prestigiosi produttori vinicoli. Tra questi l’astigiano Alberto Chiarlo di Calamandrana. Chiarlo, ha apprezzato Iniziativa? «Sono molto soddisfatto; l’enoturismo è ormai una realtà consolidata, L’Astigiano come viene percepito dai wine lovers? «Sempre meglio direi, lo confermano i numeri delle presenze sempre in crescita e soprattutto l’immagine dell’Astigiano “terra naturale” come destinazione enogastronomica».
Fonte: Stampa Asti.
Francavilla, i vini di 41 giovani vignaioli in degustazione a palazzo Imperiali.
Sono quarantuno giovani produttori provenienti da Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia con oltre 200 etichette. Sono loro ad essersi dato appuntamento a Francavilla Fontana fra un mese esatto: i129 e i130 maggio prossimi per una prima enogastronomica importante. E la prima edizione di «Storie di giovani vignaioli» dedicata ai produttori under 40 del sud Italia. Ad ospitarle, queste affascinanti storie, sarà il Castello Imperiali, luogo deputato ad ospitare i banchi d’assaggio delle 41 cantine, i laboratori monotematici sui vini autoctoni del Sud e l’interessante convegno dal titolo «I giovani vignaioli e le sfide dei mercati». «Una due giorni di questa prima edizione che trasporteranno il pubblico in un viaggio intorno alle eccellenze enologiche nate con passione dai giovani produttori provenienti dall’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia – fanno sapere i promotori dell’iniziativa.
Fonte: Gazzetta del Salento.
Intervista a Vito Cecere – “Benissimo i rosati e le nuove bollitine”.
Vito Cecere è il presidente regionale dell’Associazione italiana sommelier (Ais). “Qui sei bottiglie nella top 100”. Una supremazia delle bollicine. E ora si fanno strada anche quelle pugliesi, soprattutto con il metodo Martinotti. Sono le tendenze dell’estate da bere in Puglia, dove accanto al tridente — Nero di Troia, Primitivo e Negroamaro — continuano a volare i rosati. A raccontare le novità e le rivelazioni è Vito Cecere (nella foto), sommelier dal 1992 e presidente dell’Ais Puglia da vent’anni. Presidente Cecere, com’è andata l’annata 2021 in Puglia? «Bisogna attendere, ma per i bianchi e i rosati che abbiamo già sentito e che stanno uscendo adesso è un buon risultato. Si presume che anche il resto sarà eccellente.
Fonte: Repubblica Bari.
Le strade dei calici e dei sapori.
Consigli e itinerari per le degustazioni E ritornano i grandi appuntamenti. Apollonio (Movimento turismo del vino): “Adesso ci stiamo giocando anche la carta della qualità” “La vicinanza al mare ci consente di ottenere una mineralità che tutti ci invidiano”. II vino in Puglia sta ritrovando l’orgoglio. I tempi delle uve coltivate nella regione per fare più belli, buoni e colorati i vini altrui sono finiti, o quasi, e se fino a vent’anni fa in Puglia si imbottigliava il 13 per cento della produzione, ora si arriva al 40. Non è ancora la metà della fetta, ma ci si sta lavorando per arrivarci: «Questi numeri indicano che qui la qualità è importante — dice Massimiliano Apollonio, presidente del Movimento turismo del vino Puglia — e lo dimostrano anche le aziende che investono qui».
Fonte: Repubblica Bari.
Intervista a Marzia Varvaglione – “Noi, ambasciatori di storia e bellezza”.
Marzia Varvaglione, 33 anni, segue i clienti stranieri dell’azienda di famiglia a Leporano. “Molti giovani come me sono tornati dall’estero con la voglia di far bene e promuovere la Puglia nel mondo”. Il profumo del mosto che inebria e s’innerva per sempre nei suoi ricordi di bambina, e poi giocare a nascondino dietro una montagna di raspi di uva che sembra infinita. Le memorie d’infanzia di Marzia Varvaglione sono legate a doppio filo all’azienda vinicola di famiglia, la Varvaglione 1921 di Leporano. Un secolo e un anno l’azienda, classe 1989 lei, portatrice di una giovane storia che anche crescendo ha seguito il profilo amato di una bottiglia di vin o. Marzia Varvaglione, una giovane donna del vino. «Sì, perché “signora del vino” ancora non me lo merito.
Fonte: Repubblica Bari.
Il miracolo del Primitivo per amore.
Una talentuosa enologa australiana, il suo compagno pugliese e i loro vini Morella che girano il mondo. Prendi un contadino pensante e visionario. Orgogliosamente pugliese. E fallo innamorare di un’enologa australiana, con gli occhi curiosi dell’altra parte del mondo. Il risultato sono campagne tornate splendenti, alberi vecchi quasi cento anni eppure belli come fossero ragazze al primo ballo. E soprattutto dei vini che sono un po’ la sintesi di questo amore: 30mila bottiglie che girano per il mondo, apprezzate sulle migliori tavole dagli Stati Uniti a Shangai pur restando con i piedi saldamente ancorati alla Puglia, alla terra fra Taranto, Brindisi e Lecce, la terra santa e rossa di Manduria.
Fonte: Repubblica Bari.
Cresce l’attesa per la 21esima Anteprima Vini Al Real Collegio due giorni coi Cru più famosi della Costa Toscana. Tante degustazioni.
Cresce l’attesa per la 2lesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la manifestazione che porta a Lucca, al Real Collegio, 60 produttori e oltre 400 etichette provenienti dalla Costa toscana. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio, dalle 11 alle 19, i più interessanti vini della province toscane che si affacciano sul mare si danno appuntamento a Lucca in un fine settimana intenso e coinvolgente. L’evento è organizzato dall’Associazione Grandi Cru della Costa toscana e prodotta da Event Service Tuscany. II Real Collegio ospiterà i maggiori produttori locali che guideranno gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi in un viaggio tra le loro migliori etichette. Un lungo percorso dal nord al sud della Toscana, capace di coniugare i grandi vini ambasciatori del territorio nel mondo con tante novità di vignaioli e giovani aziende.
Fonte: Nazione Lucca.
Alla scoperta del Brunello, il progetto brilla a Lisbona.
L’azienda Ett è l’unica italiana ammessa a partecipare alla Xr International Conference. Al, Big Data, loT, 5G, Robot and Digital Twin, XR innovation, Realtà Virtuale e Aumentata sono i temi dell’evento clou del mondo delle tecnologie immersive, ovvero la XR International Conference che si terrà a Lisbona fino al 29 aprile e dove, sola azienda italiana ammessa, parteciperà Ett, l’industria digitale e creativa di Genova, dove sorge l’headquarter, che ha fatto dell’immersività una delle variabili essenziali della propria mission. Il progetto, grazie al quale Ett ha superato la selezione, è’II Tempio del Brunello – Viaggi virtuali per valorizzare un prodotto unico e il suo territorio: il Brunello di Montalcino’. Un viaggio virtuale, emozionale ad elevato standard innovativo, alla scoperta di uno dei più famosi vini al mondo.
Fonte: Nazione Siena.
Allegrini, vignaiolo innovatore Oggi il mondo del vino lo saluta.
Parcheggi agli ex campi da calcio e traffico bloccato davanti alla chiesa dove sarà celebrata la funzione Allegrini, vignaiolo innovatore Oggi il mondo del vino lo saluta Per il funerale attese centinaia di persone. Altoparlanti e posti a sedere anche in piazza Zivelonghi: «Burbero dal cuore d’oro. Sempre generoso e disponibile per il suo paese» •• Un imprenditore visionario, un vignaiolo appassionato, un promotore del calcio e fondatore di società sportive, un amico prezioso e un compagno di allegre passeggiate. Un uomo brillante, diretto, curioso. Di poche parole, ma argute. Un uomo di campagna, perché della campagna aveva genuinità e schiettezza, ma in contatto diretto con mezzo mondo per le doti professionali e umane. Fumane e la Valpolicella si preparano a porgere l’ultimo, commosso saluto a Franco Allegrini, morto sabato a 65 anni nella sua casa in paese. Era un enologo e un innovatore, nelle tecniche di vinificazione come nelle forme di allevamento della vite. Era alla guida della storica azienda vitivinicola di famiglia insieme alla sorella Marilisa e alla nipote Silvia, subentrata al padre Walter dopo la scomparsa nei 2003. La cerimonia Il funerale di Franco Allegrini viene celebrato oggi, 28 aprile, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Fumane, dal parroco don Emanuele Novelli e da monsignor Gino Zampieri, direttore della Caritas Diocesana.
Fonte: Arena.
«Chiaretto di Bardolino» Il battesimo all’anteprima.
All’istituto Tusini cento etichette e trenta espositori. Presente la stampa estera «Chiaretto di Bardolino» Il battesimo all’anteprima Domenica il salone ricco di novità e con la nuova denominazione Cristoforetti: «Nel 2022 già registrato un più 18 per cento delle vendite» Stefano Joppi Si respira a pieni polmoni l’aria della ripartenza nel territorio gardesano. Sulle ali del tutto esaurito registrato nel periodo pasquale prende il volo, domenica, dalle 10 alle 18, all’istituto Tusini di Bardolino, «L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino». L’evento si svolgerà per la prima volta nel Comune gardesano. Ma ciò che più conta è che ritorna in presenza dopo lo stop di due anni per la pandemia da covid-19.
Fonte: Arena.
Le bollitine da medaglia «Legame con il territorio».
Nei primi mesi del 2022 arrivano ottimi risultati anche dai concorsi enologici per Col Vetoraz. Nuovi riconoscimenti internazionali sono stati ottenuti in Cina e Francia, uno dei nuovi mercati verso i quali l’azienda di Valdobbiadene sta iniziando ad affacciarsi con successo. Premiato l’impegno costante e la coerenza di Col Vetoraz dimostrata negli anni verso una filosofia di lavoro che mette al primo posto il forte legame identitario con la propria terra, il Valdobbiadene Docg. Il Concours International de Lyon, competizione di grande prestigio che ogni anno seleziona i migliori prodotti mondiali tra vini, distillati, birra e food, ha assegnato una medaglia d’oro al Valdobbiadene Docg Cuvée 5 Extra Brut e una d’argento al Valdobbiadene Docg Brut.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Protocollo vitivinicolo: glera resistente nella terra della Docg.
Protocollo viticolo 2022 firmato dal Consorzio del Conegliano Valdobbiadene: a giugno i primi impianti di Glera resistente nel territorio della Docg, inserito un nuovo capitolo dedicato alla tutela del suolo per proteggere insetti e microrganismi. «Giocherà un ruolo decisivo per arginare il global warming» spiegano gli esperti. Anche quest’anno il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg presenta la nuova edizione del Protocollo Viticolo. Il documento è sottoscritto da una commissione di esperti presieduta dal Consorzio di Tutela e distribuito ai soci per promuovere e salvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo passaggio. Tra le novità di quest’anno una riguarda un intero capitolo destinato alla tutela del suolo e dei microorganismi.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Intervista a Federico Capraro – «Segnali di ripartenza ma esultiamo troppo L’ospitalità della Marca investa più su sé stessa».
L’analisi di Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio «Sappiamo su cosa puntare, riconvertiamoci dal segmento business» «Segnali di ripartenza ma non esultiamo troppo L’ospitalità della Marca investa più su sé stessa» Fabio Poloni Segnali di ripresa ottimi, confortanti, ma andiamoci piano coi trionfalismi: c’è ancora da lavorare sulla promozione — per camminare sempre di più sulle nostre gambe, e non brillare solo di Venezia riflessa — e sulla riconversione verso un turismo più di piacere e meno d’affari. Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio Treviso, analizza il momento del comparto turistico alla luce della buona notizia della piena ripresa dell’attività dell’aeroporto Canova, con la cassa integrazione per i dipendenti archiviata in anticipo. Capraro, com’è il termometro?
Fonte: Tribuna Treviso.
L’Opa del Prosecco in terra del Chianti Pizzolato si espande.
L’azienda vinicola trevigiana ha acquisito una tenuta in colle Val d’Elsa in Toscana Saranno prodotti vini rossi e anche olio biologico. Shopping in terra toscana per la Cantina Pizzolato di Villorba: pronto a partire il progetto “Casale III”. L’azienda vitivinicola trevigiana, forte di un importante posizionamento tra i big del vino biologico (otto miloni di bottiglie certificate esportate in oltre 30 Paesi) ha annunciato l’acquisizione di una tenuta in Toscana, in Colle Val d’Elsa, che sarà dedicata alla produzione di Chianti e olio bio. L’operazione ha coinvolto la società Settimo Pizzolato Holding, che ha chiuso l’affare con i precedenti proprietari. In Val d’Elsa, in provincia di Siena, la famiglia Borella aveva avviato un’attività enologica nel segno del biologico fin dagli anni Settanta. Per Pizzolato è un salto importante: dal Glera, vitigno L’Opa del Prosecco in terra del Chianti Pizzolato si espande a bacca bianca che la fa da padrone nella “Prosecco land”, si passa al Sangiovese simbolo di un’altra, nobilissima, tradizione.
Fonte: Tribuna Treviso.
Prosecco Docg, cresce il biodistretto nuovo elenco di prodotti sconsigliati.
Bollino rosso del Consorzio di tutela agli anti-botritici, fitofarmaci che combattono alcuni funghi II direttore Diego Tomasi: «Qualità del suolo e sostenibilità ambientale valorizzano la produzione». Lotta dura, senza paura, ai prodotti fitosanitari. E crescita del biodistretto. Non lo prevede qualche esternazione, ma il Protocollo viticolo del Consorzio Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg, edizione 2022. Poche chiacchiere, dunque, e tanti fatti (ricordando che lo stop del glifosate è già in atto da anni). Ebbene, nella nuova edizione è stato inserito un capitolo dedicato all’importanza del suolo e della sua tutela.
Fonte: Tribuna Treviso.
I vip e un maxicartellone per le colline Unesco.
Le colline Unesco e del Prosecco continuano a tenere banco. Domani alle 14 in via Liberazione a San Vendemiano sarà presentato un maxi cartellone da 20 metri per 8 che pubblicizza la porta delle colline Unesco. Intanto, nei giorni scorsi, l’attrice Debora Caprioglio è stata ospite al ristorante “Al Cartizze da Bepi Boret” di Valdobbladene.
Fonte: Tribuna Treviso.
Viaggio all’Osteria La Tana di Asiago per gustare i piatti della tradizione.
Il punto di arrivo è la Casa Rossa, in località Kaberlaba, posto privilegiato per l’ampia vista panoramica su Asiago e l’Altopiano che si ammirano gustando l’aperitivo ai tavoli dell’Osteria La Tana. L’ambiente è semplice, rustico ed informale, arredato in stile tipicamente montano, ma caldo dove si percepisce la passione e la cura per la buona cucina che fa parte del dna di Alessandro Dal Degan, chef stellato Michelin. Ecco perché l’Osteria è cresciuta di tono e di occasioni prelibate: se prima serviva assaggi, ora si presenta come ristorante completo con buoni piatti in menù, tutti ispirati alle ricette storiche della tradizione dell’Altopiano e del Veneto. Naturalmente, realizzate e imbandite al meglio.
Fonte: Voce di Rovigo.
Frode nella vendita del vino: bloccati 740mila euro di beni alla cantina.
Canneto Pavese, conseguenza delle condotte dei titolari arrestati nel 2020. Dopo lo stop del Riesame ora il provvedimento è esecutivo. Un sequestro “bis”. E’ infatti la seconda volta che vengono posti sotto sequestro preventivo gli stessi 740mila euro, prima agli indagati, con provvedimento poi annullato dal ricorso al Riesame, ora alla società cooperativa. Si tratta infatti della vicenda scoppiata all’alba del 22 gennaio 2020 (operazione “Dioniso“) con i 5 arresti (ai domiciliari), tra cui l’allora presidente della Cantina sociale di Canneto, insieme alla vice, a due enologi e a un mediatore. Nei confronti dei tre principali indagati (il presidente, la vice e il mediatore), ora in stato di libertà, il 23 novembre dello scorso anno la Guardia di finanza di Voghera e i carabinieri di Stradella avevano dato esecuzione al provvedimento del Gip Luigi Riganti, che accogliendo la richiesta della Procura aveva disposto il sequestro preventivo di 8 immobili, conti correnti e altri beni, per un valore complessivo di 740.184,86 euro.
Fonte: Il Giorno.
Alla Cantina Hic et Nunc di Vignale Monferrato l’esposizione itinerante “Arte in Cantina”.
Sarà inaugurata sabato 30 aprile alle ore 16,00 la prima esposizione del progetto “Arte in Cantina”, curato dall’Associazione Echorama. “Arte in Cantina” è una esposizione itinerante di bottiglie artistiche, che unisce la bellezza dell’arte al fascino del mondo del vino.
Nell’interpretazione libera degli artisti partecipanti, bottiglie da vino vuote, destinate a diventare materiale di scarto, si trasformano invece in inusuali opere d’arte, riutilizzate come se fossero una “tela”, un supporto per tecniche pittoriche, grafiche e scultoree, o come ispirazione di forme. Ne nasce un’esposizione di pezzi artistici particolari, che nel corso del 2022 sarà ospitata nelle cantine e nelle sale degustazione di alcune aziende vitivinicole del Monferrato, diventando un veicolo di promozione per l’arte e per il territorio e le sue eccellenze, a proprio agio anche fuori dai luoghi canonici in cui di solito si possono vivere mostre ed esposizioni artistiche.nel settore in Sicilia.
Fonte: Monferrato Web TV.
Al via il progetto DAE di Villa Spinosa, cantina cardioprotetta.
Il progetto “AL VINO STIAMO A CUORE” è un’iniziativa nata dall’idea di Villa Spinosa di attivare una postazione DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno), lo strumento salvavita fondamentale per agire in caso di arresto cardiaco, consentendo così un pronto intervento tramite uno strumento accessibile, 24 ore su 24, all’interno del Borgo di Jago, sede della cantina e dell’agriturismo. “Il progetto nasce dalla mia profonda convinzione che le imprese abbiano non solo il dovere di svolgere al meglio il loro lavoro quotidiano, ma debbano anche nel loro agire avere sensibilità e riconoscenza verso il territorio e la comunità nella quale esse operano” afferma Enrico Cascella Spinosa, che guida Villa Spinosa. “Nella nostra azienda vinicola all’interno del Borgo di Jago con l’acquisto e l’installazione del DAE questa idea si concretizza.
Fonte: TgVerona – Telenuovo.
Vino: Rosso Morellino, Scansano celebra simbolo Maremma.
Torna in presenza Rosso Morellino, appuntamento promosso dal Consorzio di tutela del Morellino di Scansano, vino simbolo della Maremma Toscana: il 9 maggio la manifestazione si svolgerà a Scasano (Grosseto) nel teatro Castagnoli e nelle adiacenti ex scuole elementari. Oltre 40 i produttori presenti che insieme al Consorzio incontreranno operatori del settore, stampa specializzata e winelover per far assaggiare le ultime annate di Morellino di Scansano e raccontare i progetti e le attività future del distretto produttivo. L’evento è gratuito e aperto a operatori del settore e appassionati (per partecipare necessario richiedere l’accredito sul sito www.consorziomorellino.it).
Fonte: Ansa.
Se il vino cambia sapore ascoltando la musica di Mozart.
L’insospettabile effetto di jazz, classica, vento, onde sonore. Beppe Vessicchio garantisce: “Esponendo un calice a dei suoni per 15 minuti c’è indubbiamente un’evoluzione”.
Fonte: La Repubblica.
Frodi in etichetta da vino a salumi, maxi operazione Cc.
Violazioni per rintracciabilità, etichettatura, evocazione di prodotti Dop e Igp che hanno condotto al sequestro di 9 tonnellate di carni, salumi, dolci e formaggi, di oltre 2 mila litri di aceto e 300 litri di vino, per un valore di mercato di 127 mila euro. E’ l’operazione ‘Crespuscolo’ condotta dai Rac, Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare nell’ambito dei controlli finalizzati alla sicurezza della filiera agroalimentare. Di fatto hanno ispezionato 30 attività del comparto sull’intero territorio nazionale, riscontrando 25 illeciti amministrativi e 6 penali, con la contestazione di 65 mila euro di sanzioni amministrative.
Fonte: Ansa.
Caro energia e guerra: il vetro delle bottiglie di vino costerà di più.
Complice la crisi globale e l’aumento dei costi energetici, è allarme vetro (ma non solo) per le industrie vitivinicole italiane. A dirlo, anche in occasione del recente Vinitaly, sono state tutte le più importanti associazioni di settore (Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative), sottolineando i rischi per gli approvvigionamenti di materie prime che l’intero comparto dovrà affrontare nel corso del 2022. L’industria del vetro in particolare, in particolare, appare tra le più colpite dell’intera filiera. Non solo, infatti, ha dovuto fronteggiare con maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) il boom della domanda di bottiglie di vino tra 2016 e 2021, ma ha anche dovuto porre un freno agli effetti dell’aumento dei costi dell’energia (soprattutto il gas per far funzionare i forni) attraverso un ritocco al rialzo dei listini.
Fonte: Mixer Planet.
Il vino in miniatura di Vinovae
Il futuro del vino passa dal campioncino: è l’idea innovativa di Vinovae, che con le sue Vinotte potrebbe rivoluzionare il mercato enologico. Niente più casse pesanti e intere cantine da portarsi alle fiere, niente più bottiglie sprecate: Vinovae è pronta a rivoluzionare il mondo delle degustazioni di vino con l’invenzione delle Vinotte, piccole bottigliette di assaggio da 2, 4 o 5 cl riciclabili al 100% dedicate ai professionisti del vino e degli alcolici.
Fonte: Tgcom24 – Mediaset Infinity.
Come cambiano i consumi di vino.
La pandemia ha modificato i consumi dei vini in Italia. Nel 2021 le donne hanno superato numericamente gli uomini arrivando alla quota del 55 % di consumi regolari. Nel 2020 questa percentuale era attestata al 49 %. La categoria femminile piu’ attiva e coinvolta è quella delle Millennials ossia ragazze e donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Spendono più dei maschi, hanno gusti differenti e decidono in autonomia quali vini comperare. Si è fermata la tendenza a consumare meno vino, che dal 1993 in poi aveva assunto una preoccupante deriva. La percentuale di giovani che bevono vino è salita mentre è diminuita la porzione di coloro che ne bevono più di mezzo litro al giorno.
Fonte: EGnews.it.
Oiv: nel 2021 consumi globali di vino a 236 milioni di ettolitri. L’export vale 34 miliardi di euro.
Nell’analisi WineNews del report “State of the World Vine and Wine Sector 2021” tutti i numeri del vino, dalla produzione alle superfici vitate. Nel 2021 la produzione globale di vino ha toccato i 260 milioni di ettolitri, mentre la superficie vitata complessiva si è attestata sui 7,1 milioni di ettari, i consumi globali hanno invece raggiunto i 236 milioni di ettolitri e le esportazioni complessive sono cresciute a 111,6 milioni di ettolitri, per un giro d’affari di 34,3 miliardi di euro. Ecco gli atout emersi dall’analisi WineNews sul report “State of the World Vine and Wine Sector 2021”, presentato oggi dall’Oiv – Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, guidata dal Professore Luigi Moio.
Fonte: WineNews.
La Terracotta e il Vino 2022.
La Terracotta e il Vino 2022, la più importante manifestazione al mondo dedicata ai vini in anfora, torna il 4 e 5 giugno nella magnifica location della Certosa di Firenze. L’evento è organizzato dall’omonima Associazione culturale La Terracotta e il Vino ed ha come principale sponsor la fornace del cotto, Artenova Terrecotte di Andrea e Leonardo Parisi, che ha sede a Impruneta (Firenze-Toscana). Sessanta gli espositori italiani e stranieri che nella due giorni di degustazioni presenteranno i loro vini affinati in anfore di terracotta. Un parterre di espositori molto ampliato rispetto all’ultima edizione grazie a una location, la Certosa di Firenze, che oltre a essere un sito unico per la sua ricchezza di storia e arte, offre ambienti spaziosi ed accoglienti. Nonostante la migliore fruibilità degli spazi, massima sarà l’attenzione degli organizzatori per garantire la sicurezza di espositori e visitatori.
Fonte: Corriere del Vino.
STAMPA ESTERA
Le champion italien des bouchons sans liège convoite le marché du cognac.
Guala Closures veut conquérir les groupes spiritueux haut de gamme en France et tout particulièrement les grandes maisons de cognac. Le groupe italien, qui détient une usine en Indre-et-Loire, est en guète d’acquisitions. Gabriele Del Torchio, le PDG du leader mondial des « solutions de bouchage e du vin et des spiritueux, a rais la barre très haut Guala Closures a entrepris de conquérir les plus grands acteurs de l’industrie du cognac et du whisky (Hennessy, Martell…) en leur offrandes bouchons en aluminium, en plastique, en bois ou en matières synthétiques pour leursprécieux0acons. Ledirigeant milanais croit moins dans les possibilités de dételoppement dans le secteur des grands vins rouges. «Quecesatt en France orren Italie, ce marché reste attaché au flège explique Gabriele Del Torcha. Quoi qu’il en soit « le développement du haut de gamme est une de rias priorités, et le secteur des spiritueux s’y pré e », affirme-t IL Riche de ses 6 centres de HtieD dans le monde et d’un nombre impressionnantde brevets (170), le groupe italien a mis au point une gamme sécurité e, dont le dernier né est un bouchon numérique rendu inviolable «gniced une antenne intérieure pour éviter la contrefaçon », Une avancée pour certains marchés comme la Chine, oli les grands acteurs des spiritueux sont amenés à collecter leurs bouteilles vides afin d’éviter les re-remplissages illicites. Technologie digitale Guala Closures compte déjà les plus gros acteurs de l’industrie des vins et spiritueux parmi ses clients: Diageo, Pernod Ricard, LVMH (propriétaire des « Ethos e), Beam Suntory, Constellations Brands, Bacardi, Brown Forman, Treasury Wines… Mais il ne souhaite pas en rester là. Créé en 1954, le groupe a réalisé un chiffre d’affaires de 660 millions d’euros en 2021, en hausse de 15 % par rapport à un exercice précédent marqué par le Cavad, et de 8 % per rapporta 2019.
Fonte: Echos.
Rebond des ventes mondiales devin.
Le commerce international du vin s’est relancé en 2021. Après une année 2020 perturbée par le Covld-19, les exportations ont atteint «un plus haut niveau historique 4, a indiqué l’Organisation internationale du vin (01V). Levée des restrictions, fin des taxes Trump sur une partie des vins europeens et retour des festivités l’expliquent en bonne partie. L’exportation a bondi de 4 % en volume et de 16 % en valeur. n Jamais encore on n’osant connu de telles cratssances », a indiqué Pau Roca, directeur générai. Les ventes de vins ettervescents ont connu une très forte embellie i +22 %en vo hune et+30 %en valeur. Le vin en vrac, lui, a perdu en valeur (-5 96). Ce sont les vins français qui ont vu leurs prix le plus augmenter (+27 96). contre +10% pour les vins espagnols et +13% pour les Italiens. Dans ce décor. le volume global de vins exportés a battu son record avec 111.6 millions d’hectolitres (+4 %), Espagne en tète. Cette dernière a poursuivi sa dynamique de croissance de la dernière décennie et dépasse son niveau pré-pendémiede2019. Regain de la consommation Rebond des ventes mondiales devin • La levée des restrictions sanitaires, l’effacement des taxes américaines et le retour des festivités expliquent en partie l’embellie des exportations. • Les Français battent des records de prix. La consommation a augmenté de 1% après trois années consécutives de baisse. Les Américains sont devenus les plus gros consommateurs de la planète depuis 2018, devant la France et l’Italie.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 27 aprile 2022!
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Intervista ad Andrea Tacconi – «Mio padre Stefano Tacconi è una roccia, so che ce la farà Tutto il mondo mi chiama».
Il figlio dell’ex portiere della Juve: dopo l’emorragia è stazionario L’ intervista di Riccardo Bruno 95 In famiglia E sempre presente con me e i miei fratelli, ha fatto l’alberghiero ed è un grande cuoco Come sta suo padre? «E in coma farmacologico. Dopo l’emorragia cerebrale ha subito un intervento che è andato bene. Ora bisogna aspettare, vedere come reagisce il fisico. I medici dicono che c’è stato un leggero miglioramento, ma sono cose lunghe. La cosa che mi dà speranza è che l’ho visto colorito in faccia, ha mosso un po’ gli occhi e gli arti. Lui fisicamente è una roccia». Ha ragione Andrea, 24 anni, i] figlio maggiore di Stefano Tacconi, 65 anni il prossimo 2 maggio, portiere della Juventus e della Nazionale di grande temperamento e vigore atletico. Un guerriero, questa volta impegnato nella sua partita più difficile. I primari di Neurochirurgia e di Terapia Intensiva dell’ospedale di Alessandria dov’è ricoverato, dopo gli esiti dell’ultima Tac, incoraggiano cautamente la speranza: «La situazione è ancora stazionaria.
Fonte: Corriere della Sera.
Il Consorzio di Tutela Vini Collio….
David Buzzinelli è stato confermato presidente mentre i due vice sono Paolo Corso e Luca Raccaro. Fanno parte del cda anche Martin Figelj, Saña Radikon, Pietro Bertè, Tereza Heber, Andrea Drius, Matteo Livon, Elija Muzic, Michele Tomba, Alessandro Pascolo, Fabjan Horsi.
Fonte: Italia Oggi.
Wokenwine, la nuova piattaforma wine….
+ Nft dedicata ai vini, ha annunciato la sua ambizione a diventare la prima community mondiale di wine lovers a fare trading in un ecosistema equo, trasparente ed etico. Ogni bottiglia registrata sulla piattaforma?. avrà la sua identità unica, coniando un Nft; attraverso la blockchain sarà garantita la tracciabilità del vino. II Domaine du Comte Liger-Berlair a Vosne Romanée, in Borgogna, ha già annunciato l’intenzione di vendere l’intera produzione dell’annata 2020 tramite Nft sulla piattaforma Wokenwine. Questa sarà lanciata a giugno.
Fonte: Italia Oggi.
Federdoc aderisce alla Fondazione Symbola….
E ai suoi valori: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. «La collaborazione porta il mondo della produzione dei vini a denominazione d’origine nell’universo di una realtà, quella di Symbola, che tutela la qualità del Made in Italy con visione lungimirante e rigorosamente applicata ai principi di sostenibilità ambientale e green economy», ha sottolineato Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc.
Fonte: Italia Oggi.
A spiccare è l’Emilia Igt Zu vanificata e affinata in solo acciaio.
Fra i classici va segnalato di certo il Doc Donna Luigia senza dimenticare Una, che nasce da unico vigneto e sta in barrique 13 mesi Fra i vini dell’azienda piacentina partiamo dall’Olubra, spiazzante Marsanne (più un 10% di Malvasia di Candia). Attacco al naso di Marimo, cedro, pesca bianca, bella iodatura finale. Succoso e persistente alla bocca. Passiamo a uno dei classici di casa, il Colli Piacentini Doc Donna Luigia, Malvasia in purezza Una panoramica dell’azienda vitivinicola piacentina? prodotto fin dal 1999 con “formula” di grandissimo lignaggio enologico. Naso di acqua di rose, albicocca e litchi, con uscita di salvia fresca. Salato e persistente alla bocca. Passiamo al Colli Piacentini Doc Una, Malvasia prodotto miracoloso di un unico vigneto vinificato e affinato in barrique per 13 mesi.
Fonte: Italia Oggi.
«Il cerchio rosso»….
«II cerchio rosso» è un progetto dell’azienda Ronchi Ro’ di Dolegna del Collio (Go), un’idea con la quale la cantina, che è anche agriturismo, vuol portare tutte le etichette del Collio Doc in de- 7gustazione presso la struttura. Si tratta di una sorta di hub territoriale con 700 bottiglie per 130 aziende che a rotazione saranno sia in carta al ristorante sia in assaggio. Inoltre, Ronchi Ro’ ha pensato ad una iniziativa di comunicazione e sviluppo del territorio proprio attraverso i vini del Collio anche con visite in azienda e link diretto con i produttori.
Fonte: Italia Oggi.
Frescobaldi si espande….
Nella zona della denominazione Bolgheri. Già presente con Masseto e Ornellaia, il gruppo ha recentemente acquistato, con un un investimento di circa 9 milioni di euro, podere Arundineto alla famiglia Cristini-Corsi. Si tratta di circa 12 ettari di terreno, 10 dei quali iscritti alla Doc Bolgheri e una produzione di quasi 40mila bottiglie. La nuova realtà si aggiunge ai 120 ettari delle altre due tenute e a una produzione di oltre 1 milione di bottiglie l’anno.
Fonte: Italia Oggi.
Il vino è ancorato agli States.
Sace sull’export potenziale in tempo di guerra . Germania 2° mercato. Finlandia di nicchia Il vino è ancorato agli States Usa mercato rifugio. Ma Cina e Giappone sono il futuro. Gli effetti della guerra in Ucraina impattano sui mercati. Gli sbocchi storici sono in crescita, con gli Usa destinazione con ancora forte potenziale, Cina e Giappone le nuove nicchie. È quanto emerge dal «Focus On – Vino: quando il Made in Italy fa la differenza», un’analisi sull’export del settore realizzata dall’Ufficio Studi di Sace. Il vino vale un quarto dell’export dell’agroalimentare e le vendite sono continuate a crescere anche nel 2021, +12,4% per un valore di 7,3 mld di euro. L’Italia è fra i primi paesi esportatori, sia in volume che in valore. Dal report si confermano mercati dai consumi in crescita sia gli Stati Uniti, che continua a essere il primo mercato di destinazione dei vini italiani, sia aree come la Cina e il Giappone, dove il valore delle vendite del vino italiano è già rilevante, ma il presidio non è al pieno delle potenzialità. Spiccano poi sbocchi «minori», nicchie, ma di buone opportunità come Norvegia, Finlandia, Messico e Repubblica Ceca.
Fonte: Italia Oggi.
Vini naturali, Flor. espande il business.
Far conoscere e promuovere i vini naturali. È quanto si propone Flor., enoteche a Milano, Genova e Verona e un sito internet (www.florwine.com) per il delivery nelle tre città, ma anche in tutto il resto del mondo, progetto che nasce nel 2019 da un’idea di Giuseppe Rizzo e Federico Fiori. Nella parte di ecommerce sono presenti oltre 1.200 etichette, informazioni, news e video-schede prodotto e entro la fine dell’anno saranno più di 2mila le referenze. «Florwine.com non rappresenta uno spin-off, ma al contrario, e-commerce, bottiglierie e bistrot viaggeranno di pari passo con prezzi allineati tra online e offline, proponendo una versione phygital dell’enoteca. Per ora offriamo solo referenze enoiche naturali, tuttavia non escludiamo in futuro di presentare sulla piattaforma una selezione food, coinvolgendo piccoli produttori locali e dando visibilità a eccellenze enogastronomiche a km zero», afferma Giuseppe Rizzo.
Fonte: Italia Oggi.
Sodalizio a cinque per il vino senza chimica.
Si chiama «Vino senza chimica aggiunta» ed è un protocollo dell’Università di Pisa che coinvolge cinque cantine toscane, Fattoria de’ Barbi (Montalcino), Casa Di Monte (Montespertoli), Conte Guicciardini (Montespertoli), Fattoria San Michele a Torri (Scandicci) e Fattorie Giannozzi (Barberino Tavarnelle). 11 progetto di ricerca, iniziato nel 2013, esclude l’uso dell’anidride solforosa e l’aggiunta di ogni prodotto chimico. «Per il Senza Solfiti abbiamo scelto di usare la tecnica enologica più evoluta, ma solo quella fisica», spiega uno dei produttori, Stefano Cinelli Colombini, della Fattoria dei Barbi di Montalcino. L’obiettivo della ricerca è produrre un vino con «sola tecnologia aggiunta», ma anche in grado di durare nel tempo. Per il Senza Solfiti della Fattoria de’ Barbi vengono impiegati solo prodotti ammessi dai protocolli bio; ogni lavorazione viene fatta in atmosfera di CO2, poi il vino viene lasciato evolvere in assenza di ossigeno.
Fonte: Italia Oggi.
A Bordeaux 131 Chateaux in quotazione.
Nuove funzionalità per Vindome, l’app dedicata all’investimento in vini pregiati, tornata a Bordeaux per La semaine des Primeurs 2021, uno degli appuntamenti più importanti del calendario enologico mondiale. I fruitori dell’app, oltre ad avere un canale di accesso immediato all’acquisto dei vini, potranno da subito monitorare l’andamento dei loro investimenti con la nuova funzione Portfolio Performance. In più, potranno accedere a dati e informazioni utili per scegliere le migliori etichette in totale autonomia. L’obiettivo di Vindome è consentire a tutti l’accesso agli En Primeur, permettendo di investire su etichette esclusive al prezzo iniziale e con opportunità di guadagno short term. In più, l’app di wine investments rende disponibili i vini giudicati durante l’evento al netto di dazi e Iva.
Fonte: Italia Oggi.
La regina delle bollicine in Franciacorta.
Alma Brut, Alma non dosato e Alma Rosé sono i suoi gioielli. Viaggio nei cuvée e nelle cantine di Francesca Moretti, enologo e presidente della galassia Terre Moretti e numero uno di Bellavista. Da sinistra: Alma Brut, Alma Rosé e Alma non dosato, tre grandi cuvée della maison Bellavista. La natura dà del tu. Probabilmente per via di un’amicizia che con la terra, i fiori e il sole deve aver stretto ancora piccina. La osserva, la immortala, talvolta la dipinge. La sensazione è che ne tragga invidiabile serenità, la stessa che trasmette all’interlocutore quando racconta ciò che fa nella vita. Francesca Moretti, figlia di Vittorio, è enologo e presidente di quella galassia chiamata Terra Moretti, nonché amministratore delegato di Bellavista. Risoluta e molto preparata, nonostante occupi poltrone importanti, è allergica a rivendicazioni femministe (il fatto che si definisca «enologo, presidente e amministratore» sono tre indizi che fanno una prova).
Fonte, Panorama.
Le langhe e l’età d’oro per il turismo del vino – Così il vino racconta la qualità di un territorio le Langhe scrivono il futuro dell’enoturismo.
Langhe? «Là da qualche parte, fra Montecarlo e Venezia». Il Piemonte? «Una marca di sigarette». C’era un tempo in cui per uno straniero era difficile individuare certi luoghi sulla cartina. Era difficile perfino sapere cosa fossero. Oggi è tutta un’altra storia. Queste colline ritmate dai filari di vite sono patrimonio Unesco, il tasso di visitatori internazionali è sopra la media nazionale, tartufo e Barolo sono icone riconosciute e Alba si prepara ad ospitare – a settembre – il forum mondiale dell’enoturismo dell’Unwto, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di turismo. «Fino a poco tempo fa l’Italia non aveva nemmeno un piano per il turismo enogastronomico. Ora, attraverso Alba che diventa capitale dell’enoturismo, si pone come modello da seguire» sottolinea Luca Ferrua, direttore de il Gusto. it, nell’evento C’è più gusto ad Alba che, dal teatro sociale della città, racconta la potenza del binomio ciboevino. Le Langhe ne hanno fatta di strada da quando erano sinonimo di malora, di fatica che spezza la schiena senza dare nulla in cambio. Da quando scoppiò lo scandalo del metanolo.
Fonte, Stampa.
Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
La statistica Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8% Il mercato dei vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.
Fonte, Metropolis.
Chef ‘muratore’ al San Domenico – II San Domenico chiude due mesi per lavori.
II rinomato locale resterà chiuso due mesi per una profonda ristrutturazione Cucine rinnovate su progetto dello stesso capocuoco: «È la mia dichiarazione d’amore» II San Domenico chiude due mesi per lavori Al via l’annunciato rinnovo delle cucine, dai rivestimenti agli impianti. II sindaco Panieri porta allo chef Mascia guanti e caschetto. II locale si è affidato soprattutto a imprese locali, ma la capofila è la De Manincor Istantanee di vita cittadina. Stanno cominciando i lavori nel più rinomato ristorante cittadino, il bistellato San Domenico, e il sindaco non dimentica di fare alla squadra del locale di via Sacchi il proprio in bocca al lupo. Marco Panieri lo fa in modo scherzoso, portando allo chef Max Mascia un bel caschetto protettivo per cantieri di colore arancione, con il logo dell’autodromo, e un paio di guanti da lavoro. Così ora il capo della squadra dei cuochi ha tutto per procedere in sicurezza con i lavori.
Fonte, Resto del Carlino Imola.
Vinalia, vigne e cultura E la magia del colore.
Tre date per conoscere le realtà del territorio Si comincia venerdì 29 nella cornice della Valle dell’Usignolo. Prenderà il via venerdì 29 aprile “Vinalia”, l’iniziativa dedicata al vino e alle vigne del territorio organizzata da Ulisse.Net, che sarà scandita da tre date in tre diverse località del pontino molto vicine tra loro. La prima tappa sarà l’agriturismo Valle dell’Usignolo di Sermoneta; si proseguirà a cadenza più o meno settimanale domenica 8 maggio all’azienda Scarpellini di Doganella di Ninfa, e sabato 14 maggio all’Etnomuseo di Roccagorga. Ma vediamo prima di tutto cosa so no le “Vinalia”: erano le festività che nell’antica Roma venivano dedicate al vino e alla vendemmia, e si svolgevano in primavera e verso fine agosto. Nel nostro caso oltre alla presentazione di vini, la manifestazione è arricchita da iniziative culturali. Ed eccoci al primo incontro, in programma per venerdì 29 aprile alle 20 all’Agriturismo Valle del1″Usignolo di Sermoneta.
Fonte, Latina Oggi.
I piccoli produttori locali alla conquista dei mercati: «Eccellenze da esaltare»
II progetto di Confartigianato riguarda le aziende enogastronomiche «Un team di professionisti per entrare nella grande distribuzione» I piccoli produttori locali alla conquista dei mercati «Eccellenze da esaltare» Ai produttori vitivinicoli un assist da Confartigianato e Camera di commercio. Nei supermercati italiani ed europei arrivano i prodotti di eccellenza delle aziende enogastronomiche spezzine. Vino, olio, pesto e non solo. I piccoli produttori locali si affacciano al mercato della grande distribuzione e della distribuzione organizzata. Ampliando il proprio mercato. E l’obiettivo dell’iniziativa di un progetto realizzato da Confartigianato con il sostegno di Camera di Commercio Riviere di Liguria. Da maggio partiranno gli incontri selettivi con le imprese del territorio che intendono aderire all’iniziativa, per arrivare ad avere un catalogo dei prodotti a km zero per gli scaffali dei supermercati già dall’ estate.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Cantina Canneto: sequestro di beni per 740mila euro – Canneto, un maxi sequestro per la cantina.
Canneto, un maxi sequestro per la cantina L’indagine sul vecchio Cda colpisce l’attuale gestione: la procura congela 740mi1a euro del patrimonio societario. Sulla cantina di Canneto Pavese, coinvolta in una indagine della procura di Pavia per frode, si abbatte un’altra tegola. Il giudice Luigi Riganti, accogliendo la richiesta della procura, ha firmato un decreto di sequestro preventivo per 740mi1a euro, tra beni, conti correnti e partecipazioni societarie, nei confronti della cantina, eseguito ieri mattina dalla guardia di finanza di Pavia. Un sequestro era stato già disposto, mesi fa, verso gli ex amministratori, ma era stato annullato dal Riesame. Stavolta viene “congelata”, in vista dell’eventuale confisca, una parte del patrimonio della società, che in seguito all’inchiesta aveva rinnovato i suoi vertici e avviato la ripresa con un piano di risanamento dai debiti. L’inchiesta, ancora in corso, aveva portato nel 2020 agli arresti domiciliare dell’allora presidente, vice presidente, un mediatore e due enologi.
Fonte, Provincia – Pavese.
Due anni difficili per ripartire cercando di evitare il fallimento.
Alla guida della coop, dall’agosto scorso, c’è Giuseppe Papavero Pesa come un macigno sul futuro un debito di oltre 10 milioni di euro Due anni difficili per ripartire cercando di evitare il fallimento. Due anni difficili per la cantina sociale di Canneto Pavese che conta circa 150 soci. Dopo l’inchiesta giudiziaria del gennaio 2020, infatti, gli amministratori che si sono succeduti, con ben tre presidenti nel giro di due anni, hanno cercato di risollevare le sorti della cantina oltrepadana da una situazione veramente critica. Nei mesi successivi allo scandalo, a guidare la società è arrivata Antonella Papalia con un Cda formato da vecchi e nuovi membri: grazie al supporto di un nuovo direttore e alcuni consulenti, il consiglio aveva avviato un piano di rilancio dell’azienda con il pagamento dell’ultimo saldo delle uve della vendemmia 2018 e una parte di quelle della vendemmia 2019, mentre per la restante parte era stato sottoscritto un accordo con le banche per il pagamento in cinque anni a partire da questa primavera. Il Cda aveva commissionato una serie di analisi sul vino in giacenza, fatto ripartire la linea di imbottigliamento e lanciato sul mercato alcune nuove etichette.
Fonte, Provincia – Pavese.
Vinum, benvenuto agli enoturisti.
Perla 44a edizione 400 produttori. 700 etichette e tre settimane di eventi e igt. La grande rassegna dei vini coinvolgerà anche i Borghi albesi con il tradizionale Street Food gastronomico 1)Dopo qualche parole si passa ai latti. Sabato 23 aprile sarà inaugurata l’edizione numero •14 di Vinum, che ritorna ad invadere Alba, dopo la pandemia. Sarà una fiera più lunga del %olio. infatti, l’appuntamento dedicato agli enoturisti abbraccerà ben tre tine settimana: da sabato 23 a lunedì 25 aprile, sabato 30 aprile e domenica I” maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio. Saranno oltre 700 le etichette in degustazione, offrendo una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo Street Food ed Langa, valorizzando l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra della Cento ‘Porri, tornando finalmente in piena sicurezza a vivere gradevoli momenti di socialità nel centro storico cittadino. Il tour nelle vie del concentrico.
Fonte, Corriere di Alba.
Vinitaly 54: successo o delusione? Per i produttori visioni antitetiche.
Verona Fiera parta di risultati positivi ma non tutte te aziende concordano. Anzi c’è chi dice «Basta!!». Si è chiuso VinitaIv 2022. La rassegna della ripresa dopo la pandemia, nonostante le incertezze politiche a livello mondiale, ha stabilito un nuovo record di operatori stranieri in rapporto al totale degli ingressi. I 25mila accrediti internazionali (da 139 Paesi) rappresentano infatti ii 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88mila). E giù al netto della Cortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina c Jappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente pet circa 5mila mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche rilanciato le presenze del (Centro-Sud – in rialzo – con quelle del Nord. Per il direttore generale di Veronafìcre, Giovanni Mantovani: «Si è chiuso il Vinitaly che volevamo, e non era nulla scontato.
Fonte, Corriere di Alba.
Il Museo del Vino di Priocca ospiterà il Concorso Enologico Città del Vino.
La 20a edizione, che sarà organizzata da Mondo del Vino, presentata in occasione del Vinitaly. II Vinitaly è stato anche il palcoscenico ideale per presentare al pubblico e alle aziende il 20° “Concorso Enologico Internazionale Città del Vino” e il “Grappa Award”. Le due manifestazioni si svolgeranno a Priocca, presso il Museo del Vino di Mondodelvino, dal 19 al 22 maggio. L’edizione roerina raggiunge un traguardo che consolida un progetto nato nel 2001 con il nome di Selezione del Sindaco (intuizione di Paolo Benvenuti che con questo nome voleva significare la simbolica presentazione dei vini e dei territori da parte dei sindaci delle Città del Vino) ed è cresciuta e si è evoluta nel corso degli anni con un unico stop: quello del 2020 a causa della pandemia.
Fonte, Corriere di Alba.
Etichette false con vino adulterato A Canelli frode da un milione di euro – Canelli, export di falsi vini pregiati Maxi truffa da 1 milione di euro.
Le bottiglie preparate nello stabilimento di un produttore e rivendute in Germania e Svizzera. Vino di media qualità trasformato nello stabilimento di un produttore canellese con l’utilizzo di aromi, sciroppi e coloranti in falso Tignanello, Sassicaia, Amarone della Valpolicella, Sito Moresco e altri prodotti pregiati. Le bottiglie, secondo le accuse, sarebbero poi state chiuse con capsule con marchi e loghi contraffatti di importanti aziende vinicole di varie Regioni. E per completare la frode, etichette e fascette false. In alcuni casi, anche contrassegni fasulli con le indicazioni Doc e Docg. Poi le casse partivano alla volta della Germania e della Svizzera. La Finanza di Asti, tra il 2018 e 112020 aveva scoperto la banda di presunti truffatori. Il processo è rinviato al 5 luglio. Al centro dell’inchiesta Paolo Marcarino, 43 anni, produttore vinicolo di Canelli che gestiva l’impianto dove sarebbero avvenute le adulterazioni. Nell’inchiesta della Procura astigiana e della Guardia di finanza coinvolti imprenditori e grossisti Canelli, export di falsi vini pregiati Maxi truffa da 1 milione di euro.
Fonte, Stampa Asti.
A teatro festa con La Stampa II Gusto di un territorio unico – Capitale del Gusto.
Capitale dei Gusto L’evento de La Stampa ha celebrato i traguardi del territorio di Alba futura protagonista mondiale fra le città del turismo enogastronomico. Alba per un giorno si è scoperta capitale. Capitale del gusto e dell’enogastronomia di qualità, di un turismo che ama il buon vivere e di un modello che riceverà la sua consacrazione a settembre, quando la città ospiterà la Global Conference on Wine Tourism. «Da romano sono felice di essere ospite in questa capitale» ha detto con il sorriso il direttore della Stampa, Massimo Giannini, che ieri ha festeggiato sul palco del teatro Sociale i primi due anni alla guida del giornale partecipando all’evento «C’è più Gusto» organizzato dal content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri della buona tavola. Un’occasione per parlare del futuro del turismo enogastronomico, ma anche per fare il punto sullo stato di salute dell’informazione in un periodo che non conosce sosta da due anni, tra pandemia e guerra.
Fonte: Stampa Cuneo.
Giovani, sempre più donne “Così il mondo del vino è pronto alle nuove sfide”.
In mattinata sul palco il talk con le anticipazioni del direttore Le Guide de L’Espresso Enzo Vizzari e il curatore de I vini d’Italia Andrea Grignaffini Giovani, sempre più donne “Così il mondo del vino è pronto alle nuove sfide”. Corne sta cambiando il mondo del vino con la generazione under 40 al comando? Una domanda che ha trovato più di una risposta ieri, sul palco del teatro Sociale, nel talk che ha aperto l’evento «C’è più Gusto ad Alba» condotto da Giuseppe Bottero, capo dell’Economia de La Stampa, e la giornalista de il Gusto. it Lara Loreti. Un dibattito vivace che ha avuto per protagoniste sette storie accomunate dalla competenza, la tenacia, il lavoro, l’impegno, l’entusiasmo e la determinazione nel portare avanti le proprie idee e lasciare il segno in un settore che, come tutti, si sta evolvendo velocemente.
Fonte: Stampa Cuneo.
Storie di giovani vignaioli.
A maggio a Francavilla Fontana primo incontro Storie di vinaioli giovani g Quarantuno giovani produttori di vino provenienti dall’Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con oltre 200 etichette, si sono dati appuntamento a Francavilla Fontana (Brindisi) il 29 e il 30 maggio prossimi per la prima edizione enogastronomica dal titolo “Storie di giovani vignaioli” dedicata ai produttori under 40 del sud Italia. A ospitare i banchi d’assaggio sarà il Castello Imperiali. Spazio anche all’arte figulina con le postazioni dei vignaioli allestite con i manufatti della ceramica d’uso prodotti a Grottaglie. L’evento è organizzato da K202 Eventi con il patrocinio del Comune di Francavilla Fontana, della comunità Slow Food per la valori72azione della ceramica d’uso grottagliese, Aeroporti di Puglia e del Consiglio Regionale della Puglia.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
“Anteprima Vini” Un super weekend – Anteprima Vini 2022, week-end con gusto.
Al Real Collegio la 21esima edizione della manifestazione organizzata da “Grandi Cru” che vedrà 60 produttori e 400 etichette IL BIGLIETTO Costa 30 euro e consente di partecipare a tutte le degustazioni. Sessanta produttori e 400 etichette per la ventunesima edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana che il prossimo fine settimana, 30 aprile-primo maggio, porterà al Real Collegio i sapori delle migliori vigne della nostra terra, da Massa a Grosseto. Lucca sarà ovviamente protagonista con le etichette più blasonate e anche con i nuovi produttori. Con il biglietto di 30 euro si accede a tutte le degustazioni, riduzione a 20 euro per gli iscritti ad Anteprima Wine Club, ai Soci Ais, Fisar, Onav, ASPI, AIES, Slow Food, agli studenti della facoltà Agraria e Enologia e agli studenti del Campus di Lucca.
Fonte: Nazione Lucca.
Anteprima Vini della costa toscana. Undici aziende grossetane a Lucca.
Il 30 aprile e il 1° maggio l’ex Real Collegio di Lucca ospiterà la rassegna dedicata ai migliori vini della costa toscana. Presenti molti espositori grossetani e della Maremma. Ben undici infatti le aziende grossetane e della Maremma che parteciperanno alla 21’ edizione di Anteprima Vini della Costa toscana: la celebre rassegna dedicata alle aziende vitivinicole delle province toscane bagnate dal mare. Nei chiostri dell’ex Real Collegio, tra gli 80 espositori presenti con oltre 400 etichette, sarà possibile degustare il meglio della vendemmia 2021 e le ultime novità del mercato proposte da una delle zone più famose al mondo, il Grossetano e la Maremma: una gustosa anteprima per gli addetti ai lavori, gli appassionati e i curiosi, in un contesto di altissimo livello. Sarà l’occasione per scoprire la forza dei Morellini tipici maremmani ma anche i vini del vulcano amiatino, dei castelli e delle tipiche cantine di tufo.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Anteprima Vini, il gran ritorno Espongono ottanta aziende.
In tutto circa cinquecento le etichette in degustazione durante l’iniziativa Sabato e domenica, ingresso dalle 11 alle 19. II biglietto è di trenta euro Rossella Lucchesi. Prove di ritorno alla normalità nell’edizione numero 21 di Anteprima Vini della Costa Toscana, manifestazione dedicata alle eccellenze vinicole della Toscana che torna nella collocazione tradizionale dopo due annidi stop dovuti all’emergenza sanitaria, sabato 30 aprile e domenica 1° maggio. Nel 2021 la manifestazione si era svolta in forma ridotta: adesso però torna in grande stile. A partire dalla location, quella storica del Real Collegio che ospita l’iniziativa dal 2009. «Nell’anno della ripartenza e con la situazione pandemica non del tutto risolta — spiega Alessandra Guidi di Event Service Tuscany che produce la manifestazione, promossa dall’associazione Grandi Cru della Costa toscana—l’evento si svolgerà all’aperto, nei chiostri della struttura, cui si potrà accedere senza Green pass, ricordandosi di portare dietro la mascherina, utile in caso di assembramenti».
Fonte: Tirreno Lucca.
Vino comune nelle bottiglie di Amarone e Recioto.
Le annate indicate sulle etichette di bottiglie di Amarone e Recioto erano prestigiose, questo le rendeva di pregio, e costose. Ma quelle 397 bottiglie contenevano in realtà vino comune, quello che stando all’imputazione, era in esubero per un’azienda agricola di Fumane. E cosi nel dicembre 2019 il legale rappresentante Stefano C. 52 anni e nato in Valpolicella, consegnò a diversi acquirenti il vino che non era né Amarone 2003, 2005 e 2010 né Recioto 2010: una parte risultava dagli ordini di acquisto fatti da alcuni cittadini cinesi, il resto invece era stato venduto a ad altri clienti ma la sostanza era la stessa: il vino era un vino diverso anche se l’etichetta indicava il contrario. E l’ispettorato centrale della repressione frodi se ne accorse, poiché la tutela sui vini di pregio un protocollo rigidissimo. Frode in commercio aggravata dalla circostanza che i due vini, eccellenze del no- stro territorio, sono «bevande la cui denominazione di origine o geografica o le cui specificità sono protette dalle norme vigenti» l’accusa.
Fonte: Arena.
CANTINE APERTE 2022, IL 28 E 29 MAGGIO IN 40 AZIENDE VINICOLE ABRUZZESI.
Sono quaranta le aziende vinicole abruzzesi che parteciperanno a Cantine Aperte, la manifestazione organizzata dal Movimento Turismo Vino, la storica associazione di cantine italiane che da oltre trent’anni è protagonista nella promozione enoturistica dei territori. Il 28 e il 29 maggio, le cantine regionali del Movimento Turismo del Vino apriranno le loro porte ad appassionati o semplici curiosi che potranno immergersi tra botti, vinificatori e vigneti, scoprendo da vicino l’affasciante mondo del vino. Come sempre accade, ogni vignaiolo arricchirà le due giornate con l’abbinamento dei vini a prodotti tipici, ma anche a musica o performance artistiche. Il Movimento Turismo Vino Abruzzo quest’anno ha scelto di veicolare l’evento suddividendo le aziende, non attraverso le province, ma per mezzo delle sottozone, che sempre di più rappresentano un tassello centrale nel mondo enologico abruzzese, dove il territorio diventa elemento identitario. Le quaranta aziende fanno parte di Colline Teatine, Tullum (la seconda Docg d’Abruzzo), Villamagna, Terre dei Vestini (che aspira a diventare Docg), Terre di Casauria (anch’essa prossima alla Docg), Terre Aquilane e Colline Teramane (storicamente la prima Docg regionale).
Fonte: Virtù Quotidiane.
La nuova cantina di Pieropan (costata 20 milioni di euro): innovazione immersa nella natura.
Una costruzione ipogea, dedicata a Leonildo Pieropan, fatta di materiali locali, dove tecnologia e ricerca sono al servizio della qualità del vino. È dedicata a Leonildo Pieropan, figura di riferimento del Soave, scomparso nel 2018, la nuova cantina della griffe, avvolta tra i vigneti delle colline del Soave Classico, a pochi passi dalle mura del castello medioevale e completamente immersa nella natura. Risultato di cinque anni di lavoro (ed un investimento di 20 milioni di euro), è un’opera architettonica che coniuga innovazione e sostenibilità, concepita per accogliere gli eno-appassionati e pensata per entrare in contatto diretto con la filosofia della famiglia, fatta di passione, pazienza e ricerca continua della qualità. Il progetto si propone come “strumento di lavoro”, e l’architettura è fortemente integrata nell’ambiente, grazie alla scelta della costruzione ipogea, che nasce dalla volontà di armonizzare la realtà produttiva con il territorio, nel pieno rispetto dell’ambiente e del paesaggio, nella consapevolezza che in questo territorio “non vi è vino senza paesaggio, né paesaggio senza vigneto”.
Fonte: WineNews.
Il miglior sommelier d’Italia è Fabrizio Sartorato (Da Vittorio). All’Enoteca La Torre la migliore cantina.
I premi assegnati dalla Guida ai ristoranti e ai vini d’Italia dell’Espresso, e consegnati ad Alba durante l’evento organizzato da Il Gusto. Fabrizio Sartorato del ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea e l’Enoteca La Torre di Villa Laetitia a Roma sono, rispettivamente, il miglior sommelier e la migliore cantina d’Italia secondo la guida I ristoranti e i vini d’Italia dell’Espresso. Ad annunciarlo, durante l’evento de ilGusto.it in corso ad Alba, il direttore della guida Enzo Vizzari e il curatore de I vini d’Italia Andrea Grignaffini insieme con Camilla Lunelli, direttrice della comunicazione di Cantine Ferrari, e Alberto Ugolini di Lamole di Lamole.
Fonte: La Repubblica.
L’azienda che ha il Prosecco nel sangue: così nasce una bollicina fragrante.
La storia di Luca Ricci e del figlio Federico inizia nel 2006 dopo una divisione delle proprietà di famiglia: a loro spettano i vigneti dei rossi, mentre in tema di spumanti ripartono da zero con un percorso clamoroso.
Fonte: La Repubblica.
Due secoli di amore per terra e vitigini, a Bari la Cantina Santa Lucia festeggia 200 anni.
Il carattere di una terra si misura attraverso l’educazione intellettuale e sentimentale degli uomini che la vivono. A scanso di ogni bozzettismo naturalistico, il disegno di una realtà sociale si tasta soprattutto quando hai la responsabilità di rispettare le piante della vite e dell’olivo, e ragionare attorno al pensiero elementare della cura. I numeri contano, è vero, e bisogna sviscerarli con una certa fierezza: la Cantina Santa Lucia, con 14 ettari estesi ad ovest di Corato, fra le colline della Murgia nord barese, e 3 varietà di uva coltivate, Bombino Nero, Fiano e l’imperituro Nero di Troia, quest’anno festeggia i 200 anni di storia e successi, e in particolare il prestigioso riconoscimento delle 4 viti Ais al suo prodotto di punta, la Riserva Le More 2017, Castel del Monte D.o.c.g. Rosso, Nero di Troia in purezza.
Fonte: Il Quotidiano del Sud.
Vinum Euganeum, i motivi del successo.
Neppure le chiusure delle strade (causa Padova marathon) nè le bizzarrie del tempo sono riuscite a scalfire il grande successo della prima edizione di Vinum Euganeum eccellenze enologiche in villa, la due giorni di degustazioni alla scoperta del patrimonio enologico dei Colli Euganei organizzato nell’ultimo fine settimana dal Fai in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli nella prestigiosa Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia. Negli splendidi spazi della corte all’italiana della raffinata villa di inizio Cinquecento sono stati oltre duemila gli appassionati/intenditori impegnati a scoprire individualmente o con degustazioni guidate i 60 vini messi in vetrina da venti cantine dei Colli, selezionati dai sommelier di Slow Wine, Il Gambero Rosso, Ais Veneto e l’Espresso: i vini Colli Euganei Rosso (taglio bordolese con la possibilità di utilizzo di Merlot, Cabernet, Carmenere e Raboso in percentuali differenti) o Merlot, Cabernet e Carmenere in purezza; i vini bianchi secchi (Chardonnay, Manzoni, Bianco, Veneto Igt, Moscato secco, Fior d’Arancio secco), spumantizzati (Serprino, Moscato Giallo e Pinello)) e poi i vini dolci legati al vitigno Fior d’Arancio, nella doppia versione spumantizzati o passiti.
Fonte: Il Gazzettino.
I magnifici sette giovani del vino: “Competenza e flessibilità per rinnovare il settore”.
Ad Alba le testimonianze delle Barolo girls: da Federica Boffa a Luisa Sala e Lara Rocchielli (Lalù), passando per Giulia Negri, fino all’enologo Gianpiero Gerbi. Sul palco, fra gli ospiti de Il Gusto, anche l’influencer The WineTeller alias Anais Cancino. Cristina Mercuri: “Costruzione del brand e marketing cucito addosso ai singoli per rafforzare le aziende”. Competenza, qualità, visione sul futuro, determinazione. E flessibilità. I giovani del vino protagonisti ad Alba nell’evento organizzato dal Gusto martedì 26 aprile dedicato a vino ed enoturismo. Sul palco del Teatro Sociale di Alba ad inaugurare la giornata un dibattito a cui hanno preso parte sette dei 40 under 40 selezionati dal Gusto nelle scorse settimane come nuove generazioni a cui spettano il compito e la sfida di riscrivere il futuro del settore.
Fonte: La Repubblica.
Crisi del vetro: a rischio le forniture per le bottiglie di vino.
IL 2022 sarà un anno con minore disponibilità di vetro. Pesano le crisi internazionali, i costi energetici e una eccessiva dipendenza di prodotto finito (bottiglie) dall’estero da parte dell’industria del food&beverage. Le più importanti associazioni di settore, Federvini e Unione italiana vini e Alleanza cooperative, hanno ribadito anche al recente Vinitaly la complessità dell’attuale situazione, che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica che potrebbe intaccare la competitività. Molte cantine hanno ricevuto da qualche mese lettere dai rispettivi fornitori in merito a modifiche unilaterali dei contratti e al venir meno delle garanzie previste sull’invio dei materiali da confezionamento. Una chiusura dei rubinetti molto difficile da digerire in un periodo, come i trimestri a cavallo tra 2021 e 2022, caratterizzato da un’intensa attività di imbottigliamento delle nuove annate. Sul banco degli imputati è finita, tra le altre, l’industria del vetro, voce economica di comprovata eccellenza che, da un lato, ha dovuto fronteggiare con maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) la forte richiesta di bottiglie di vino il cui mercato è progressivamente cresciuto tra 2016 e 2021 (escludendo la frenata del 2020) e, dall’altro lato, ha dovuto tamponare gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia (soprattutto il gas per far funzionare i forni) attraverso un ritocco al rialzo dei listini. Una decisione che, certamente, ha contribuito a far lievitare la spirale inflattiva che pesa sulle spalle delle imprese del vino ma che si è resa necessaria per garantire la sopravvivenza delle vetrerie italiane, come ha spiegato in questa intervista al settimanale Tre Bicchieri lo stesso Marco Ravasi, alla guida di Assovetro, l’associazione aderente a Confindustria che rappresenta 70 imprese di produzione e trasformazione (da Zignago a Verallia, da Vetreria etrusca a Saint-Gobain).
Fonte: Gambero Rosso.
Acquisti di vino online: chi compra in rete è disposto a spendere di più .
Il commercio elettronico, si sa, è da tempo una realtà consolidata, di conseguenza questo canale è ormai fondamentale anche per il mondo del Food & Beverage. I dati relativi alle diverse categorie di vini. Le maggiori spese che l’e-commerce fa registrare per quel che riguarda i prodotti enologici si sono registrate per tutte le diverse categorie di vini, andiamo a scoprirle nel dettaglio. Per la categoria “Fermi & frizzanti”, nell’anno 2020 la spesa media di chi acquista online è risultata essere di 4,8 euro al litro, mentre per gli acquisti nei punti vendita è stata di 3 euro. Sempre in riferimento al medesimo anno, per i vini DOC la spesa media online è stata di 5,9 euro al litro, mentre per i punti vendita fisici è stata di 4,6 euro.
Fonte: Newsfood.
Cresce l’attesa per ‘Anteprima Vini’: due giorni coi Cru più famosi.
Torna la 21^ edizione di Anteprima vini della costa Toscana, la manifestazione dedicata ai vini provenienti dalle province toscane costiere. L’evento, organizzato dall’associazione Grandi Cru della Toscana e prodotto da Event Service Tuscany, si svolgerà dal 30 aprile al primo maggio al Real Collegio dalle 11 alle 19. L’iniziativa nasce dall’idea di alcuni soci fondatori dell’associazione che hanno pensato a come la costa possa influire il nostro modo di vivere, di essere, di coltivare, masoprattutto di produrre. Si rivolge ad un pubblico non solo composto da esperti del mondo della ristorazione ma aperto anche agli appassionati e ai consumatori di vino che lo degustano, dialogano con i produttori e acquiatano il prodotto interessato.
Fonte: Gazzetta di Lucca.
Cos’è il vino naturale? I consumatori in giro per il mondo hanno le idee a dir poco confuse.
Per Wine Intelligence è la nicchia preferita dai wine lover. Che, però, ne danno una definizione molto distante dalle intenzioni dei vigneron. Il vino naturale è ancora alla ricerca della sua identità. In Italia, dove qualche giorno fa ha fatto irruzione nel dibattito il manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre”, firmato Sandro Sangiorgi e Viniveri (qui), ossia due voci autorevoli ed interne al mondo del vino naturale. In Europa, dove non esiste una convergenza, e, ad ottobre 2020, la Commissione Ue ne ha bocciato l’introduzione. Sul mercato globale, dove il vino naturale è di gran lunga la categoria preferita tra i vini “Sola”, ossia Sustainable, Organic, Lower alcohol, Alternative, le nicchie produttive e commerciali al centro del report di Wine Intelligence “Alternative Wine Opportunity Index in 2022”, davanti ai vini organici ed a quelli prodotti in maniera sostenibile.
Fonte: WineNews.
UE vino: prevista crescita del 5% del consumo pro-capite a 22.7 litri nel 2022.
Lo Short-term outlook for EU agricultural markets in 2022, rapporto della Commissione Europea, pubblicato all’inizio di aprile, prevede che i consumi di vino nei paesi membri cresceranno in media del 5% nel periodo 2021/22 fino ad un pro-capite di 22,7 litri. Si sfiora dunque la media quinquennale, dopo il calo generato dalla pandemia del Covid, con le chiusure di bar e ristoranti da cui passano circa il 30% dei consumi di vino nell’UE. Si prevede inoltre che nella campagna in corso la produzione di vino comunitario raggiungerà 155 milioni di ettolitri, volume inferiore a quello della stagione 2020/21 ma vicino alla media quinquennale.
Fonte: Beverfood.com.
A Palermo DeGustiArte 2022: vino, cibo, arte e workshop.
Vino, arte, show cooking, focus su produzioni enogastronomiche ed economia e il racconto di storie imprenditoriali di successo. Tutto questo concentrato in tre giorni di degustazioni, musica e incontri: è questo in sintesi DeGustiArte, la manifestazione organizzata da Inkilo in programma dal 13 al 15 maggio a Villa Filippina a Palermo che fa il bis, dopo il successo del 2021.Durante i tre giorni saranno presenti 50 aziende siciliane tra cantine vinicole, distillerie, caseifici e altri produttori di eccellenze gastronomiche locali. L’obiettivo principale è dare spazio ai giovani imprenditori che stanno imprimendo una forte innovazione nel settore in Sicilia.
Fonte: Resto al Sud.
2 milioni di dollari per una collezione esclusiva di vino. Non da bere, ma “da leggere”.
A tanto è stata venduta, a New York, la “The Thackrey Library”, una delle più ricche raccolte di libri antichi sul vino.
2 milioni di dollari per un collezione esclusiva di vino. Non da bere o da far invecchiare, questa volta, ma da leggere. A tanto, riporta “Wine Spectator”, è stata venduta la “The Thackrey Library”, una delle più rinomate e complete collezioni private di libri sul vino, messa insieme, negli anni, dall’enologo californiano Sean Thackrey. A concludere l’affare, nei giorni scorsi, alla “New York International Antiquarian Book Fair”, il mercante di libri Ben Kinmont, specializzato in testi antichi legati all’enogastronomia. Una collezione davvero ricca, con testi e manoscritti che risalgono al sesto secolo dopo cristo (una ricevuta per l’acquisto di vino scritta su papiro), e tante delle più importanti opere della storia della letteratura enoica, incluse tre edizioni (1530, 1532, 1585) del “De Vinis” di Arnaldo da Villanova, considerato il primo libro stampato sul vino, ma anche il “De naturali vinorum historia” del 1596 di Andrea Baccio, per nominare due pietre miliari tra gli oltre 700 volumi della collezione. Che, in parte, è consultabile anche on line.
Fonte: WineNews.
Cresce l’acquisto di vino online: i dati presentati da Nomisma.
Gli italiani sono dei grandi amanti del vino, e nel dire questo non si afferma di certo nulla di nuovo, quel che è suggestivo sottolineare è, invece, il fatto che l’acquisto di vini viaggi sempre più spesso in rete. Sono emblematici, da questo punto di vista, dei recenti dati presentati da Nomisma, società specializzata in consulenze e ricerca: l’Osservatorio Nomisma Wine Monitor, infatti, ha messo in evidenza una crescita piuttosto netta per quel che riguarda il commercio elettronico di vini nel nostro Paese. Nella ricerca è specificato che nel 2018 il 17% di chi ha acquistato del vino in Italia lo ha fatto tramite la rete, cifra che dopo due anni è cresciuta in maniera importante, nel 2020 infatti tale percentuale è risultata essere pari al 27%.
Fonte: L’Arena.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 26 aprile 2022!
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Enoturismo In bicicletta fra le cantine dell’Amarone.
Terminato il Vinitaly, le cantine della Valpolicella rilanciano le proposte turistiche al pubblico di wine lover che, negli ultimi due anni, è rimasto abbastanza confinato al concetto di «prossimità». Fra un mese ci sarà il weekend dedicato alle «Cantine aperte», ma già ora le aziende vinicole veronesi puntano sul rilancio dell’enoturismo, un settore che, fino al 2019, ha conosciuto solo numeri in crescita. Le Famiglie Storiche, l’associazione che raggruppa i più importanti brand dell’Amarone, ha studiato itinerari che comprendono visite guidate, degustazioni e ospitalità. Molte cantine, come Musella, Brigaldara, Tommasi, Masi e Allegrini possono offrire soste e camere in relais, glamping, hotel con Spa e ville storiche.
Fonte: Corriere di Verona.
Degustando il Cesanese, un rosso antico che sa di popolo.
C’é desiderio di pecorino, di fave, di prosciutto salato e pane buono; c’è bisogno di campagna e di prato, di natura. Si avvicina il primo maggio che, si spera, sia giorno felice perché torni la speranza di lavoro e di buona vita. Cosi mi è venuto di degustare un vino antico, che sa di popolo, nonostante la sua raffinata presenza ai sensi. $ il Cesanese che popola da tempo immemore le colline che fanno corona a Roma e ha la terra di elezione nel frusinate e nella Ciociaria. Che significa cucina spessa e ambiente affascinante e spontaneo, significa abilità agricola. Il Cesanese, forse, ha suscitato tutto questo. Tre sono le declinazioni: d’Affile, che si fa alle pendici dei monti Affilani; di Olevano, ristretta come denominazione a questo solo comune; e del Piglio, che è il Cesanese che si fregia della Docg ed ha un areale più ampio, sui mille ettari.
Fonte: La Verita’.
Vindome.
La prima app dedicata all’investimento in vini pregiati in occasione dell’evento La semaine des Primeurs 2021 di Bordeaux svela la funzionalità Portfolio Performance per monitorare l’andamento degli investimenti e accedere a dati per scegliere le etichette.
Fonte: Mf.
Torre Fornello, la qualità nasce al confine.
Nella tenuta di origine quattrocentesca situata in Val Tidone è partito nel 1998 l’ambizioso progetto di Enrico Sgorbati la vocazione al vino risale ai tempi antichi E la sperimentazione è legata alla Malvasia Fnrico Sgorbati è uno di quei rarissimi personaggi nelle cui vene, si giurerebbe, scorre vino anziché sangue. Un affabulatore clamoroso, la cui genuina predisposizione per la comunicazione rischierebbe di oscurare il fatto che si tratta di un vignaiolo preparatissimo, un vero natural talent, categoria che come benissimo sanno i miei 25 lettori considero altrettanto rara che l’iridio. Del resto l’ossessione per il vino, che nel suo caso, come nei casi migliori, si presenta in una forma patologica, rara e totalizzante, rappresenta la risposta agli interrogativi di una vita. Famiglia di vignaioli, gli Sgorbati, ma sostanzialmente terzisti, Enrico entra in azienda già nel 1992, covando idee ambiziose e una lucida visione del futuro.
Fonte: Nuova Ferrara.
A spiccare è l’Emilia Igt Zu vanificata e affinata in solo acciaio.
Fra i classici va segnalato di certo il Doc Donna Luigia senza dimenticare Una, che nasce da unico vigneto e sta in barrique 13 mesi Fra i vini dell’azienda piacentina partiamo dall’Olubra, spiazzante Marsanne (più un 10% di Malvasia di Candia). Attacco al naso di Marimo, cedro, pesca bianca, bella iodatura finale. Succoso e persistente alla bocca. Passiamo a uno dei classici di casa, il Colli Piacentini Doc Donna Luigia, Malvasia in purezza Una panoramica dell’azienda vitivinicola piacentina? prodotto fin dal 1999 con “formula” di grandissimo lignaggio enologico. Naso di acqua di rose, albicocca e litchi, con uscita di salvia fresca. Salato e persistente alla bocca. Passiamo al Colli Piacentini Doc Una, Malvasia prodotto miracoloso di un unico vigneto vinificato e affinato in barrique per 13 mesi.
Fonte: Nuova Ferrara.
Gli studenti di Marmella a lezione di vino. Vigneti e torchi svelano i loro segreti.
I ragazzi della seconda M delle medie sono stati accolti da tre generazioni della famiglia Il capostipite Ottaviano, 92 anni, ha raccontato la sua giornata tipo. Tutti all’azienda agricola di Ottaviano Lambruschi, per quelli della produzione del vino. L’avventura prosegue per la classe seconda M delle medie di Marinella nell’ambito del progetto Steam. L’obiettivo è alimentare la passione per la scienza e tecnologia, portando gli adolescenti verso le varie discipline e arti per prepararli e orientarli in modo che abbiano tutti gli strumenti necessari ad approfondire e scegliere consapevolmente il percorso formativo più adatto ai loro interessi e attitudini. I ragazzi (accompagnati dalle docenti Tavarini e Galli), hanno visitato la nota cantina per avere notizie sui prodotti tipici del territorio e in particolare sul vino. Accolti da Fabio e Ylenia Lambruschi, hanno da loro ascoltato l’illustrazione delle attività e le caratteristiche principali dell’azienda.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Prezzi delle uve in picchiata In sette anni crollo del 30%.
Rispetto al 2020 però recuperano Moscato, Pinot Grigio e Riesling Tengono i neri, per i bianchi cedimento generalizzato rispetto al 2015. Prezzi delle uve oltrepadane in risalita ai livelli pre-pandemia, ma il confronto con il 2015 è impietoso: fino a -30% per alcune tipologie di prodotti. A dirlo sono i dati di uno studio effettuato da Unioncamere e Borsa Merci Telematica Italiana sull’andamento dei prezzi all’ingrosso delle uve da vino per la vendemmia 2021. Per quanto riguarda l’Oltrepo Pavese, «l’annata 2021 ha mostrato un leggero recupero delle quotazioni delle uve da vino, rilevate dalla Camera di Commercio di Pavia, sebbene non esteso a tutti i vitigni» si legge nello studio. Gli aumenti maggiori si registrano tra le uve a bacca bianca, che, dopo la netta flessione del 2020, hanno registrato un parziale recupero dei prezzi, in particolare per il Moscato Doc, da 50 a 60 euro al quintale (+20%), Pinot Grigio Doc, da 50 a 55 euro (+10%), e Riesling Doc, da 40 a42,5 euro (+6,3%); mentre sono rimaste stabili le uve per Pinot Nero Docg (85 euro a quintale). Ma le uve a bacca bianca sono anche quelle che perdono di più nel lungo periodo: nel 2015, infatti, un quintale di Moscato veniva pagato 85 euro, con un crollo del prezzo di quasi il 30% (26 euro in meno), mentre un quintale di Pinot Grigio 81,5 euro (contro i 55 dell’ultima vendemmia, con un calo del 32,5%); non va meglio il Riesling (-31%, pagato quasi 20 euro in meno al quintale), più contenuto il calo del Pinot nero Docg (dai 90 euro del 2015 agli 85 del 2021, ma nel 2019 era pagato 96 euro al quintale). «Tra le uve a bacca nera, la ripresa registrata nel 2021 per le uve Barbera (+9,1%) e Bonarda (+5,6%) ha consentito ai prezzi di riportarsi leggermente al di sopra dei livelli del 2019 — spiegano ancora i dati di Unioncamere.
Fonte: Provincia – Pavese.
Trenta aziende all’Open day di Ais Brescia.
Domenica 8 maggio, circa 30 aziende vitivinicole associate al Consorzio tutela vini Oltrepo pavese parteciperanno all’open day di Ais Brescia, manifestazione dedicata ai sommelier dell’associazione e ai loro accompagnatori (dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 nella sede di Ais Brescia). Durante la giornata sono in programma quattro degustazioni guidate dal direttore del Consorzio, Carlo Veronese, alla scoperta dei vini del territorio.
Fonte, Provincia – Pavese.
Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out.
Anisio: «È stata l’edizione maggiormente partecipata» Wine Week, 5mila ingressi Una settimana da sold out M Un nuovo successo per la quarta edizione di Torino Wine Week. La rassegna per gli amanti del vino si chiude con 5mila ingressi e una altissima presenza di under 35. «E stata una settimana entusiasmante, che ci rende orgogliosi ma soprattutto grati, nei confronti di tutti gli attori che quest’anno hanno messo anima e cuore con noi, per la Torino Wine Week» commenta Patrizio Anisio, organizzatore della manifestazione. «E stata l’edizione maggiormente partecipata come pubblico e come produttori, che continuano a credere in un Salone del vino che vuole raccontare e rappresentare tutto il Piemonte» aggiunge soddisfatto.
Fonte, CronacaQui Torino.
Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo.
Confagricoltura Alle dirette streaming ministri, parlamentari, imprenditori e il console inglese Degustazioni, convegni, talk per un Vinitaly di successo. L’edizione veronese del 2022 caratterizzata dall’alto livello di visitatori e buyer. Per Confagricoltura, il Vinitaly 2022 si è chiuso con un consuntivo che va oltre le più rosee aspettative. Nella quattro giorni veronese dedicata al mondo del vino, gli approfondimenti sui temi di stretta attualità si sono alternati alle degustazioni guidate «Come confermato dalle imprese associate a Confagricoltura che hanno popolato gli stand regionali, l’edizione di quest’anno è stata caratterizzata proprio dall’alto livello di visitatori e buyer. Livello che non ha fatto rimpiangere i numeri degli ingressi registrati nelle edizioni precedenti alla pandemia, che hanno costretto l’indotto fieristico internazionale a due anni di stop» commenta Luca Brondelli, presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, che ha presenziato alla manifestazione enologica insieme al direttore Cristina Bagnasco e alla consigliera provinciale Paola Sacco.
Fonte, Monferrato.
Dove prima c’era il mare ora crescono vini preziosi. “Li presenteremo all’estero”.
Ogni vino ha particolari caratteristiche di sapore, colore e profumo a seconda della zona di produzione. Ed è la mappatura a indicare la carta d’identità a quel particolare vino. Il Casalese è zona di sedimenti geologici che un tempo appartenevano al mare. Da qui è partita la presentazione al Museo civico, nella sala Vitoli, della Carta bilingue (in italiano e inglese) «Zone e vigneti del Monferrato casalese —i Cru di Enogea», per illustrare i vini prodotti in 33 Comuni del Monferrato casalese. È stato il divulgatore scientifico e mappatore di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, a introdurre la Carta che è stata realizzata grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo rurale 2014-2020, con il contributo di Fondazione Cra, Comune di Casale e Consorzio Gran Monferrato. La Carta è suddivisa in sette settori, cinque occidentali della Valcerrina e due orientali di Valle Ghenza, Valle Grana e Vignale.
Fonte, Stampa Alessandria.
Tornare in Valle.
Sui monti più alti della provincia la proposta del “Tour gastronomico” Piatti della tradizione e gusti nuovi da scoprire in un territorio selvaggi. E’iniziato tutto ieri dal FJ ristorante Da Bruno, Albera Ligure (frazione San Nazzaro, dove si tornerà poi a novembre), con il menù delle lumache. Poi ci saranno altre cinque tappe primaverili e ne sono previste quindici in autunno. Una programmazione fitta e interessante che ha un titolo: «Tour gastronomico Valli Borbera e Spinti» e che esiste dal 1978 per promuovere un territorio che in tanti definiscono ostile (come sinonimo di impervio, selvaggio, da esplorare), ma che come tutte le cose difficili da raggiungere sa stupire, una volta arrivati in vetta. «La nostra idea – spiega Michele Negruzzo, presidente dell’associazione dei ristoratori delle due valli – è promuovere il territorio e i suoi prodotti.
Fonte, Stampa Alessandria.
A “C’è più Gusto” il futuro del turismo enogastronomico.
Otto anni fa, il 22 giugno 2014, l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato il via a una nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma, 5 anni fa l’Unesco ha proclamato Alba Città Creativa perla Gastronomia. Un’ulteriore conferma giunge dall’Unwto, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promozione del turismo sostenibile e responsabile, che ha scelto Alba come sede, a settembre, della 6a Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico. Di tutto questo si parlerà oggi al Teatro Sociale di Alba a «C’è più Gusto», evento organizzato dal content hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, in collaborazione con Atl Langhe Monferrato Roero, Comune di Alba, fiera Vinum e Regione Piemonte.
Fonte, Stampa Asti.
“Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni
Ottimo bilancio per il primo weekend della 44° Fiera nazionale dei vini del Piemonte in corso ad Alba fino all’8 maggio L’evento sospeso due anni dalla pandemia ha restituito emozioni, sold-out gli appuntamenti a cena con gli chef “Vinum” ha segnato la ripartenza In tre giorni 57 mila degustazioni.13 bicchieri al collo, brindisi e sorrisi per Vinum, che è tornato in città portando con sè tutto il suo spirito di festa e condivisione. Il primo weekend della 44′ Fiera nazionale dei vini del Piemonte si è chiuso ieri con un bilancio lusinghiero per l’Ente Fiera Alba, il Comune e il Consorzio Piemonte Land of Wine, promotori del maxi evento rimasto in sospeso per due anni a causa della pandemia. E così, in un clima di meteo incerto, ma anche di fiducia e voglia di stare insieme, i raffronti da parte degli organizzatori si fanno ricordando l’ultima edizione del 2019, con le degustazioni vendute finora in presenza nei primi tre giorni e online (vendite che comprendono anche i prossimi appuntamenti) già oltre 57 mila.
Fonte, Stampa Cuneo.
Dall’Unesco al turismo del vino “Alba fra le capitali nel mondo” – Alba capitale.
La città si appresta a ospitare, a settembre, il più importante forum internazionale del settore Oggi La Stampa celebra l’inarrestabile ascesa del territorio con una giornata speciale a teatro Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile. La coscienza di questo ruolo è crescita rapidamente e oggi ha ricevuto un’ulteriore conferma dall’Unwto, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile e che ha scelto proprio Alba come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, ovvero il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico.
Fonte, Stampa Cuneo.
A Gallipoli i vini albanesi.
Per oggi alle 18 la Federazione italiana sommelier albergatori e Ristoratori Fisarha organizzato una degustazione per far conoscere i vini e i vitigni autoctoni albanesi, in collaborazione con Fisar Lecce. La manifestazione, coordinata da delegato Artur Bodini, si svolgerà al Ristorante la Giudecca di Gallipoli con la partecipazione di sommelier di Federazioni nazionali. «Una vetrina importante per l’Albania – spiega Bodini -che da qualche anno, sta investendo molto nel settore vinicolo. Dal 2002 ad oggi sono 26.000 gli ettari di terra destinati ai vigneti. La nuova generazione di viticoltori sta producendo vini completamente autoctoni via via sempre più pregiati, che non hanno nulla da invidiare ai vini del resto dell’Europa».
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Premi al Vinitaly per l’azienda Contini.
La storica cantina incassa vari riconoscimenti alla rassegna veronese. Sono mesi caldi per l’azienda vinicola Contini. Fra progetti ambiziosi che stanno per giungere a termine e la recente partecipazione al Vinitaly a Verona, la storica cantina cabrarese vuole farsi trovare pronta alle sfide del futuro. «Gli interventi programmati, i lavori interni di ristrutturazione della cantina, stanno procedendo bene – spiega il vicepresidente Mauro Contini -. Speriamo di essere pronti con un’accoglienza più adeguata e ordinata già in estate». Ma cosa hanno riguardato i lavori? Contini entra nel dettaglio: «Abbiamo trasferito la logistica nell’ex cantina Atzori, per cui la zona di accoglienza avrà una funzione polivalente e fungerà da museo aziendale. Questa sala è collegata alle zone di invecchiamento del vino, quindi alle sale botti. Stiamo creando un percorso di accoglienza comunicante con le zone di produzione, ma percorribile senza entrare all’interno di queste ultime».
Fonte, Nuova Sardegna.
Agricoltura e viticoltura eroica È tempo di “Anteprima vini”.
Spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze tra cui la lucchese “Maestà della Formica” di Careggine Manca ormai pochissimo alla 21a edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, le migliori aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare. Nell’ampia offerta della 21a edizione, che sabato 30 aprile e domenica 1° maggio porta a Lucca 80 produttori e oltre 400 etichette, spiccano in particolare tre piccole, ma preziose esperienze. Una chiara volontà dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana di promuovere e sostenere giovani realtà che fanno la differenza. Dalla Lunigiana, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Estesa anche con due “satelliti” nelle Cinque Terre e nei terreni del Candia sulle Apuane, la Terenzuola difende la sua storicità eroica: giunta oggi alla trentesima vendemmia, l’azienda di Giuliani nasce tra la prima e la seconda guerra mondiale come impresa di famiglia.
Fonte, Nazione Lucca.
Zeri riavrà il “suo” vino. Il via libera degli esperti.
Lo scorso dicembre c’è stato il giudizio positivo di un produttore francese. Vitigno della Corsica La pianta madre è arrivata nel 900: emigrante zerasco l’aveva portata a casa di Andrea Luparia. II prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello”. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello”, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottobre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori.
Fonte, Nazione Massa Carrara.
È corsa ai poderi dei vini doc – Shopping a Bolgheri all’interno della Doc.
L’ultima operazione a sei zeri è quella del Gruppo fiorentino Frescobaldi che ha comprato Podere Arundineto Allarga i propri confini Guado al cielo con altri sei ettari cite saranno impiantati in autunno Manolo Morandini BOLGHERI. La scintilla è sempre il vino. Si acquistano terreni per nuovi impianti di viti. Si comprano poderi già avviati per implementare la produzione. Nei confini della Doc Bolgheri si registra un fermento di iniziative imprenditoriali. Nel borsino dei territori al centro di trattative e nuove acquisizioni la zona si segnala per i valori in campo: un ettaro vitato raggiunge ormai da tempo quotazioni che vanno ben oltre i 500mila euro. Diversi i passaggi importanti in questo avvio di 2022, visto che la Doc Bolgheri è chiusa e trovare un ettaro di questi tempi è praticamente un miraggio. Un passo sbagliato può fare la differenza. Serve la capacità di guardare ben oltre il momento dell’investimento. L’ultima novità in ordine di tempo è l’allargamento dei confini dell’azienda Guado al Melo, la cantina di Michele Scienza, figlio di Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura al mondo, e Annalisa Motta. L’azienda vitivinicola ha acquisito altri sei ettari nella Bolgheri Doc, che saranno impiantati a partire dall’autunno.
Fonte, Tirreno Piombino-Elba.
In duemila a Villa Vescovi per scoprire i vini dei Colli.
Nemmeno le bizzarrie del tempo sono riuscite a scalfire il grande successo di pubblico registrato dalla prima edizione di “Vinum Euganeum – eccellenze enologiche in villa”, la due giorni di degustazioni alla scoperta del patrimonio enologico dei Colli Euganei organizzato nell’ultimo fine settimana dal Fai in collaborazione con la Strada del Vino dei Colli nella prestigiosa Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia. Negli splendidi spazi della corte all’italiana della raffinata villa di inizio Cinquecento sono stati oltre duemila gli appassionati impegnati scoprire individualmente o con degustazioni guidate i 60 vini messi in vetrina da venti cantine dei Colli, selezionati dai sommelier di Slow Wine, Il Gambero Rosso, Ais Veneto e l’Espresso: i vini Colli Euganei Rosso (taglio bordolese con la possibilità di utilizzo di Merlot, Cabernet, Carmenere e Raboso in percentuali differenti) o Merlot, Cabernet e Carmenere in purezza; i vini bianchi secchi (Chardonnay, Manzoni, Bianco, Veneto Igt, Moscato secco, Fior d’Arancio secco), spumantizzati (Serprino, Moscato Giallo e Pinello)) e poi i vini dolci legati al vitigno Fior d’Arancio, nella doppia versione spumantizzati o passiti. Sono stati proposti dalle cantine Alla Costiera, Borin, Coldivalle, Cà Bianca, Cà Lustra, Cantina Colli Euganei, Conte Emo Capodilista La Montecchia, II Filò delle vigne, Il Mottolo, Il Pianzio, La Mincana, Maeli, Monte Versa, Quota 101, Reassi, Salmaso G, San Nazario, Sengiari, Vigna Roda, Vignale di Cecilia e Vignalta.
Fonte, Gazzettino Padova.
Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro.
L’allarme di Federvini: dopo un 2021 che ha dimostrato la capacità di ripresa del settore, il 2022 si preannuncia «grigio, anzi nero» Vino in sofferenza per i rincari di cartone, tappi e vetro. Materie prime in forte aumento, energia alle stelle, guerra Russia-Ucraina. Federvini, l’associazione di Confindustria che riunisce i produttori di vino ed alcolici, l’ha definita la “tempesta perfetta”. Dopo un 2021 che ha dimostrato capacità di ripresa del settore, il 2022 si prospetta «grigio, anzi nero». Le segnalazioni di operatori in difficoltà si susseguono quotidianamente. In particolare sul mercato russo, dove l’Italia esporta circa 375 milioni di dollari di vini. «I fidi in Russia sono stati tutti cancellati, i pagamenti sono bloccati e le vendite sono ferme – sottolinea la presidente di Federvini, Micaela Pallini -. Ci sono difficoltà nella quotazione dei prezzi e si è bloccata la programmazione del piano degli investimenti dedicati al vino. Auspichiamo quanto prima la fine del conflitto e il ritorno del dialogo, ma anche una politica attenta ad evitare le speculazioni sui prezzi. Perdere il mercato orientale sarebbe gravissimo per le nostre aziende». Negli ultimi mesi del 2021 erano arrivati i primi segnali di tensione sul fronte dei prezzi e delle materie prime, fino ad arrivare agli allarmi di queste settimane. Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro di un buon 25%. Il trasporto su gomma ha avuto aumenti di oltre il 25%, mentre il record si è avuto sui noli marittimi: + 400% rispetto al 2020.
Fonte, Nordest Economia.
Due giorni sulla Via Francigena Tra passeggiate, cibo e buon vino.
Due giorni dedicati agli amanti dello slow travel. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio Gambassi Terme si animerà con ‘Francigena Floralis’ e con tante iniziative organizzate nei sentieri della Valdelsa, nella tappa gambassina della Francigena tra natura e storia. Sarà possibile percorrere gli itinerari da soli, in compagnia degli amici a quattro zampe, in bicicletta, a cavallo; fermarsi ai banchi allestiti a tema floreale, assistere a spettacoli tematici, presentazioni di libri, intrattenimento per bambini e non solo. I più golosi potranno partecipare a ‘Passaggiando’, il trekking enogastronomico dove, tra un passo e l’altro, si potrà degustare cibo e vino. La partenza sarà libera da piazza della Cisterna dalle 10 alle 11. I partecipanti riceveranno una bag personalizzata con qualche snack, utili lungo il percorso. La prima tappa è all’azienda agricola Casanuova, con un bicchiere di vino, qualche affettato e bruschette con l’olio. Il trekking enogastronomico proseguirà vicino all’affioramento dei Bollori e da qui gli escursionisti raggiungeranno la Fattoria Le Caprine, dove potranno assaggiare i formaggi e un rosso di loro produzione. La terza fermata sarà l’azienda agricola La Taverna, con una insalata di farro e verdure e un assaggio della loro birra. Ultima tappa all’agriturismo Pompone e Pola con assaggi di vini e torte casalinghe.
Fonte, La Nazione.
La prima contrada del Vesuvio di Casa Setaro: la cantina è tra i “Wine heroes” di Joe Bastianich.
Un vino bianco concepito da un progetto di zonazione viticola nella Contrada Bosco del Monaco sul versante Sud del vulcano. É stata presentata ufficialmente al Vinitaly 2022 ed è l’ultimo progetto vitivinicolo della cantina Casa Setaro: un lungo lavoro di zonazione alle pendici del Vesuvio ad opera di Massimo Setaro che dal 2004, insieme alla moglie MariaRosaria De Rosa, porta avanti il sogno di valorizzare e salvaguardare questo territorio nel segno del Nettare di Bacco.
Fonte: Napoli – la Repubblica.
In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano.
In un libro 10 nuove cantine italiane dove vino e architettura si incontrano. Un fenomeno iniziato già nel 1998, quando per primi Herzog & de Meuron progettarono nella Napa Valley un lunghissimo parallelepipedo costituito da gabbie metalliche che contengono pietre a secco. Da lì tutti i progettisti che si sono ritrovati a disegnare, svecchiandole, cantine in ogni angolo del pianeta, sono partiti per introdurre l’architettura e il suo valore aggiunto, nel mondo del vino.
Fonte: Architectural Digest Italia.
Cantina di Canneto, sequestro preventivo per 740mila euro.
Guardia di finanza e carabinieri hanno eseguito ora il provvedimento, dopo i 5 arresti scattati nel gennaio 2020. Canneto Pavese (Pavia), 26 aprile 2022 – Due anni, tre mesi e quattro giorni dopo il blitz con 5 arresti, è scattato il sequestro preventivo, per complessivi 740mila euro. La Procura di Pavia, tramite la Guardia di finanza, ha infatti reso nota oggi l’esecuzione del decreto applicativo “che dispone il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per complessivi 740.000 euro nei confronti di una società cooperativa attiva in provincia di Pavia nel settore della produzione e commercializzazione di vini”. Si tratta della Cantina sociale di Canneto, decapitata il 22 gennaio 2020 con l’operazione “Dioniso” che portò carabinieri di Stradella e Guardia di finanza di Voghera ad arrestare (ai domiciliari) l’allora presidente, la sua vice, due enologi e un mediatore (coinvolti anche due conferitori di uve, all’epoca destinatari di misura cautelare non agli arresti ma con obbligo di firma), con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agralimentari, nonché alla falsificazione e all’emissione di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti.
Fonte: Il Giorno.
Vino contraffatto: sequestrati 740mila euro a una società cooperativa.
Tre indagati per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. Tre indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine dei prodotti agroalimentari. E un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta, per 740mila mila eseguito nei confronti di una società cooperativa della provincia di Pavia che opera nel settore della produzione e della commercializzazione di vini. È il bilancio della complessa indagine della Guardia di Finanza di Voghera e dell’Arma dei carabinieri di Stradella, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, con il concorso del Gruppo carabinieri forestali di Pavia e dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti alimentari (I.C.Q.R.F.).
Fonte: Informatore Vigevanese.
Vino, gemellaggio Borgogna-Sicilia a Castellammare: arrivato il Boeing con produttori e chef.
Arrivato questa mattina all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo il volo che dalla Francia ha portato sull’Isola organizzatori, chef, produttori di vino e giornalisti che saranno protagonisti di San Vincenzo dell’Amarone, il “gemellaggio enologico” fra Borgogna e Sicilia. La manifestazione, che sarà aperta al pubblico mercoledì 27 aprile a partire dalle 18 davanti al castello di Castellammare del Golfo, prevede i banchi di assaggio di circa 80 produttori, oltre alle degustazioni e assaggi di chef italiani e francesi.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Nasce Wokenwine, piattaforma Nft dedicata al vino.
Wokenwine (www.wokenwine.com) è una nuova piattaforma Nft dedicata ai vini, nata con l’obiettivo di realizzare la prima community mondiale di winelovers che operino nel trading, ma in un ecosistema equo, trasparente ed etico. La tecnologia blockchain, ormai diffusa, garantisce la sicurezza di un archivio di dati e ogni bottiglia registrata sulla piattaforma avrà la sua identità unica coniando un Nft. Sebbene la piattaforma sarà lanciata solo nel giugno 2022, il suo team ha già avviato numerose trattative con etichette prestigiose in Francia e nel resto del mondo. Amministratrice delegata è Valéry Lux, con oltre 25 anni di esperienza nel private equity e nel business tra Europa e Singapore, soprattutto nelle vendite e nel trading. Valéry è un’amante dei vini ed appassionata delle nuove tecnologie blockchain.
Fonte: Federvini.
Zeri riavrà il “suo“ vino Il via libera degli esperti.
Il prossimo autunno Zeri avrà il suo vino, il suo “Sciaccarello“. Intendiamoci: non parliamo di grandi quantità. Diciamo che le bottiglie prodotte serviranno per capire se la qualità c’è, se si può andare avanti, se c’è un minimo di mercato, ma è già un bel passo. Anche perchè lo scorso dicembre a Zeri è venuto il principale produttore, in Corsica, di “Sciaccarello“, ha assaggiato l’annata 2021 (quantitativi davvero minimi) e ha riconosciuto che il gusto c’è. E detto da quello che in un futuro non vicino potrebbe essere un competitore, è un bel riconoscimento. Ma facciamo un passo indietro. Il progetto per la creazione di un centro ricerca per vitigni d’altura era stato presentato lo scorso ottbre in un incontro a Ferdana di Zeri presente il sindaco Petacchi, alcuni residenti e alcuni coltivatori. Nell’ attesa che le varie qualitá messe a dimora nel sito inizino a produrre grappoli di uva, la ricerca sperimentazione è proseguita con operazioni di “micro pigiatura“ con l’uva nata dalle piante usate per generare le barbatelle o le talee poi messe a dimora in una tratto di collina abbandonato da anni.
Fonte: LaNazione.it..
Vino italiano: export, +12,4 per cento nel 2021.
Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti e verso la Germania, che riconosce i prezzi migliori alle bottiglie tricolori.
Il 2021 italiano per il vino ha visto una ripresa dell’export, con 7,1 miliardi, +12,4 per cento rispetto all’anno prima, che supera la perdita registrata nel 2020 per la pandemia. Hanno inciso le maggiori vendite verso gli Stati Uniti (1,7 miliardi, +18,4 per cento) e verso la Germania, che riconosce all’Italia i prezzi migliori. A seguire troviamo Regno Unito, Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio e Danimarca. Numeri visti attraverso la lente di Veronica Crecelius, riportati da Winemeridian. I tre maggior player arrivano al 67 per cento e 4,8 miliardi di valore. Prima di tutto il Veneto (con Prosecco, Amarone, Pinot Grigio, Soave e altri), che aumenta il vantaggio sulle altre regioni: Piemonte secondo, ma a poca distanza dalla Toscana. Distanziato segue il Trentino Alto Adige. I consumi fuori casa sono saliti del 22,3 per cento, arrivando a 63 miliardi. Eravamo a 85 miliardi nel 2019, prima della pandemia. Per quanto riguarda i prezzi, abbiamo un aumento generalizzato per lo sfuso, l’Igt e le produzioni Doc. Il prezzo del vino bianco sfuso è salito del 47%, il rosso sfuso del 36%; Trebbiano IGT pugliese del 54%, Glera del 47%, Rubicone del 38%; sul fronte delle Doc, il Lugana è salito del 78% e il Primitivo di Manduria del 55%.
Fonte: Corriere dell’Economia.
L’anno di Alba capitale mondiale del turismo del vino, oggi al teatro Sociale c’è l’evento del Gusto.
La città scelta come sede, a settembre, della sesta Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale del turismo enogastronomico. Otto anni fa, il 22 giugno 2014, a Doha l’Unesco accoglieva i paesaggi viticoli di Langhe, Roero e Monferrato tra i siti Patrimonio dell’umanità. Un traguardo importante, che ha dato definitivamente il via alla nuova stagione del turismo enogastronomico. Scrollatesi via le ultime remore di un passato legato alla povertà e alla semplicità contadina, le dinamiche colline del vino hanno allargato i loro confini ben oltre i limiti tradizionali, diventando una destinazione che richiama visitatori dall’Italia come dall’estero. A conferma di questa vocazione, cinque anni fa l’Unesco ha aggiunto un’altra medaglia, proclamando Alba Città Creativa per la Gastronomia, inserendola in un circuito esclusivo e mondiale di località che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile.
Fonte: La Stampa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 25 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Le finalità per cui è nata l’iniziativa.
L’esame della giuria degli esperti. Il fine della sezione-guida “Wine Without Walls”è diffondere la consapevolezza della viticoltura sostenibile. Ecco perché include i vini selezionati nella guida “5StarWines- the Book”. Punta in particolare a far conoscere e valorizzare a livello internazionale l’impegno dei produttori nell’agricoltura biodinamica, biologica e sostenibile, in quanto realtà attive nel definire nuovi orizzonti sostenibili sia in vigna sia in cantina. La giuria, analogamente a quanto avviene per “5StarWines – the Book”, ha giudicato le etichette in gara alla cieca. È formata da professionisti del settore, specializzati in prodotti vitivinicoli da agricoltura biodinamica e biologica.
Fonte: Latina Oggi.
I vini di Casale del Giglio tra i migliori del Vinitaly.
La guida Selezionate sette etichette della cantina de Le Ferriere per la sezione “Wine Without Walls” del “5StarWines-the Book” Biologici, biodinamici prodotti da aziende aderenti N a protocolli sostenibilità ella guida “5StarWines-the Book”, che da sei anni Vinitaly, il salone dell’enologia di Verona, pubblica in collaborazione con Assoenologici, c’è la sezione “Wine Without Walls” in cui vengono recensiti i vini biologici, biodinamici o prodotti da aziende aderenti a protocolli/certificazioni di sostenibilità che abbiano raggiunto o superato i 90/100. Ebbene, sette vini dell’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere, avendo per l’appunto superato o raggiunto tale punteggio, entreranno in tale sezione-guida. Eccoli: l’Anthium, l’Aprhodisium, il Viogner, il Madreselva, l’Antinoo, il Petit Mansenge lo Chardonnay. Da precisare che dell’Anthium ne sono state selezionate due versioni: quello del 2021 e quello del 2022. Uno degli ultimi vini nati in casa Santarelli, l’Anthium ha esordito nel 2015.
Fonte: Latina Oggi.
Intervista a Carlo Delmonte – «Il vino si è ripreso il posto giusto».
Carlo Delmonte, presidente di Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, fa il punto della situazione dopo il Vinitaly di Lorenzo Frassoldati «II vino si è ripreso il posto giusto». La più grande cantina d’Italia Alla guida di Caviro ci sono il presidente Carlo Delmonte (a destra nella foto in basso) e il IL VINITALY È ALLE SPALLE, si avvicina Prowein di Düsseldorf (15-17 maggio). Il mondo del vino è tornato in presenza, sono tornati i contatti, gli incontri, soprattutto coi buyer esteri. Le valutazioni sono generalmente positive, anche se sul vino italiano ‘business globale’ si addensano le nubi delle incertezze dei nuovi precari equilibri geopolitici mondiali, la scarsità di materiali, la crescita folle dei costi dell’energia e dei trasporti e i tanti mercati esteri sempre più difficili da presidiare (anche perché i concorrenti non mancano). Carlo Delmonte, presidente Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, grande gruppo che va dal vino in brik (Tavernello) alla media e alta gamma (Vigneti Romio, Leonardo da Vinci, Cesari) si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
I giovani preferiscono vino italiano “Aumenta chi cerca la qualità”.
Alla quantità privilegiano il gusto, e il consumo è diventato responsabile Uno studio di Censis e di Enpaia fa il punto sul rapporto delle nuove generazioni con rossi, bianchi, rosé. E spazza via i luoghi comuni a quota dei consumatori italiani di vino resta a grandi linee stabile nel tempo, ma cambiano le caratteristiche anagrafiche, con un numero crescente di giovani che si mostrano interessati alla bevanda, e soprattutto cresce l’attenzione alla qualità del prodotto, in linea con una tendenza diffusa a tutto l’ambito alimentare. Sono alcuni degli elementi che emergono da uno studio condotto dal Censis e da Enpaia (Ente di Previdenza degli impiegati in agricoltura), che fa il punto su un prodotto tipico del nostro Paese sia a livello di produzione, sia di consumo, con tante specificità nell’uno e nell’altro caso legate a tradizioni geografiche e culturali. Uno studio che si sofferma soprattutto sui più giovani, mettendo in evidenza come alcuni i luoghi comuni non trovino corrispondenza nella realtà. La quota di italiani che beve vino ammontava al 58% nel 1993 e si è attestata al 55,5% nel 2020, L L’opinione m “Schiacciare H rapporto dei ragazzi con l’alcol solo sulle modalità estreme è una forzatura Perla maggioranza invece vince la fruizione contenuta e che soddisfa”, dunque senza particolari differenze in un arco temporale che copre oltre un quarto di secolo. Nello stesso arco di tempo la quota di giovani consumatori è salita dal 48,7% al 53,2%, mentre quella di chi supera il mezzo litro al giorno è crollata dal 3,9% a meno dell’1%.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Intervista a Filippo Borghesi – Dal rischio di emarginazione alla vigna «Così lanciamo il vino Most sul mercato».
Al lavoro in trenta dai 20 ai 60 anni, ospiti dei centri diurni per aiutare a trovare un’occupazione «E’ un progetto con base sociale, ma con un prodotto di qualità già dalla prima vendemmia». «Molto più di ciò che appare». Ecco il vino che profuma di solidarietà. Grazie a un codice Qr ogni bottiglia racconta la storia di uno dei vignaioli che si è preso cura dei filari e della terra che li accoglie. Protagoniste della nuova avventura sono infatti i sorrisi e le mani instancabili degli ospiti che frequentano le realtà educative della cooperativa sociale La Fraternità. Nel vino scorrono le loro storie, la fatica, ma anche uno sconfinato entusiasmo. C’è chi sogna il principe azzurro, «per cui se passate dalle vigne su un cavallo bianco vi noterà», c’è chi invece ripete le cose lentamente e non manca chi sa tutto di Harry Potter. A raccontarci la progettazione di agricoltura sociale è Filippo Borghesi tra i referenti che hanno sviluppato l’idea. Borghesi, come è nato questo progetto? «La famiglia Brigliadori ha messo a disposizione della cooperativa un vigneto che coltivava da due generazioni.
Fonte: Corriere Romagna del lunedì.
“Tramonto divino” inaugura la stagione.
Primo appuntamento a Cervia per “Tramonto divino”, la rassegna in programma il 22 luglio che sarà allestita fra la torre San Michele e la Darsena del sale. Il road show gourmet dell’Emilia Romagna del gusto riguarda sette appuntamenti estivi, fra la riviera e le città d’arte. Fra queste, appunto, è stata scelta anche Cervia. All’opera, nel programma annunciato per l’estate, saranno presenti sommelier e chef stellati, per il celebre binomio fra vino e cibo come `valore assoluto”. Esperienza a 360 gradi, con il meglio dei cibi e dei vini regionali, e una arena del gusto collocata nell’area prescelta.
Fonte: Corriere Romagna del lunedì.
“Coltiviamo il futuro”, idee dall’Agorà dem.
La segreteria regionale del Pd ritiene molto importante il contributo del dibattito a Campomarino “Coltiviamo il futuro”, idee dall’Agorà dem. Un’Agorà che, per il suo valore, resterà a lungo nella mente dei tanti partecipanti quella dedicata al tema dell’Agricoltura che si è svolta venerdì 22 aprile nella location d’eccellenza del Casale di Madonna Grande ‘Coltiviamo il futuro, quale agricoltura per il Molise’ questo il titolo dell’incontro, il terzo dedicato al ‘Patto verde per il Molise’, al quale hanno preso parte relatori provenienti dal mondo dell’Università, della politica, dell’associazionismo, tutti uniti per fare il punto sull’Agricoltura a livello nazionale e locale e per discutere delle prospettive del settore in Molise.
Fonte: Primo Piano Molise.
Upupa in missione per proteggere i vigneti.
Il progetto di Massimo Pastoris ed Elisa Pozzo nel tentativo di contrastare un coleottero distruttore Upupa in missione per proteggere i vigneti. Un nuovo progetto ha preso vita in due aziende agricole del paese, Pozzo e Pastoris, per cercare di lavorare di prevenzione contro il coleottero giapponese, la popillia Japonica. «Questo coleottero – spiegano Elisa Pozzo ed Eugenio Pastoris – mangia tutto e si lascia dietro intere piantagioni devastate. A Viverone i casi accertati di questo insetto molto simile al nostro maggiolino sono pochi, per questo abbiano deciso di cercare di fare del nostro meglio per combatterlo: sono tentativi, ma noi vogliamo provare. II progetto dell’upupa guardiana dei vigneti. Le due aziende hanno deciso di lavorare puntando ad aumentare la biodiversità della zona, cercando di accrescere i predatori naturali di questo insetto, che potrebbero fare la differenza. «L’idea è venuta in principio a Eugenio – spiega Elisa Pozzo – che lavora da sempre nelle sue vigne con un’impronta bio. Io mi sono subito aggregata e abbiamo fatto costruire e installato sette nidi a testa in luoghi strategici, in alto, intorno alle vigne, cercando di optare per una posizione più tranquilla visto che sono esemplari particolarmente schivi.
Fonte, Eco di Biella.
«Consorzio Tutela dell’Asti»: dopo Vinitaly e Pasqua, si guarda a Vinum e al dreno storico nei luoghi Unesco.
Bilancio positivo per l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, che avevano già registrato trend in crescita per le festività di fine anno, anche grazie ai numerosi eventi di cui il Consorzio dell’Asti Docg è partner. E proprio durante i festeggiamenti e le occasioni di celebrazione, dalla Pasqua ai campi da tennis dei tornei ATP, che l’Asti e il Moscato d’Asti mostrano tutta la loro versatilità. Sono, infatti, declinabili a tutto pasto: dai primi ai secondi, dalla carne al pesce, dagli antipasti ai dessert. Grazie all’ampia gamma di tipologie disponibili, ogni portata pub essere accompagnata da una delle numerose versioni delle bollicine aromatiche piemontesi in purezza, che portano con sé i profumi e la bellezza dei luoghi in cui si coltiva con dedizione e passione l’uva Moscato bianco. Proprio queste colline sono teatro dell’iniziativa Super i Colli, una suggestiva passeggiata tra Acqui Terme e Strevi nel territorio Patrimonio dell’Umanità Unesco, tra storia e natura, bellezze mozzafiato e tradizione vitivinicola, per trascorrere una giornata all’aria aperta in compagnia dell’Asti e del Moscato d’Asti.
Fonte, Notizia Oggi Vercelli.
Intervista a Federica Boffa – La ragazza del Barolo punta in alto “Il mio vino va in quota” – A 24 anni riscrive la mappa del vino «II mio Barolo va in alta quota».
Nell’aprile del 2021 scompare Cesare Pio Boffa, il grande vignaiolo delle Langhe Da allora la figlia Federica, studi classici e fresca di laurea in economia, si è ritrovata a dover gestire la storica cantina di fa miglia. Con l’obiettivo di sposare tradizione con innovazione. Federica Boffa non lo sa, ma dal 17 aprile 2021, data della scomparsa di Pio, l’amato papà. È la donna del vino piemontese. Forse è un bene che non lo sappia, perché a 24 anni certi (moti possono sembrare oneri, ma non può essere altrimenti per la produttrice alla guida di Pio Cesare, una cantina unica per molte ragioni. Fondata nel 1881 da Cesare Pio, e la sola con sede nel centro storico di Alba, l’unica a poter inserire in etichetta lo stemma della città del tartufo bianco e a poter vinificare, con la scuola Enologici, il Nebbiolo da Barolo al di fuori del confine del rigido disciplinare. Non è un caso che l’io Botta sia stato tra primi ad acquistare terreni In Alta Langa, non per produrre bollicine, bensì Nebbiolo, Vedendo un futuro in altitudine per i nobili vini relegati finora alla Langa di sotto, quella tutta riflettori e paillettes. Federica Bofla, partiamo da un anno fa «la Federica di prima stava metabolizzando. Il fatto che suo padre stesse per partire per un viaggio dal quale non sarebbe tornato.
Fonte, L’Economia del Corriere Nord Ovest.
Alba, domani “C’è più Gusto” con le eccellenze del territorio – “C’è più Gusto” a portare sul palco le eccellenze.
Ad Alba “C’è più Gusto” a portare sul palco le eccellenze lana giornata dedicata al vino e ai suoi legami col territorio. Fra gli ospiti attesi produtori. chef. Sommelier. «C’è più Gusto». Con questo slogan Il Gusto, il contento hub del gruppo Gedi dedicato ai piaceri dello star bene a tavola, organizza domani nella capitale delle Langhe un evento speciale per raccontare la straordinaria ricchezza del mondo del vino italiano e per accompagnare la città nel suo percorso che la porterà ad ospitare, a settembre, la sesta Global Conference on Wine Tourism. Ovvero, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico organizzato dall’Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale. Sarà un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, un’occasione per confrontarsi con i protagonisti del mondo enologico, dell’alta cucina e del giornalismo, con un esclusivo intervento finale del direttore de La Stampa, Massimo Giannini, in occasione dei suoi due anni di conduzione del giornale.
Fonte, Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Ad Alba si brinda con 700 etichette.
Ieri ad Alba prima domenica e seconda giornata di Vinum, la Fiera nazionale dei vini del Piemonte giunta alla 44a edizione. La più grande enoteca a cielo aperto d’Italia ha accolto i winelovers con oltre 700 etichette e più di 400 produttori in rappresentanza di tutto il Piemonte del vino e i vignaioli ospiti della Valle d’Aosta. Oggi si replica, con gli stand aperti tutto il giorno nelle vie e nelle piazze della città. La kermesse proseguirà nei weekend fino all’8 maggio.
Fonte, Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Negramaro, neri e rosati a tutto vino – Negramaro, neri, rosati a tutto vino.
La Campania, rispetto alla Puglia è più indietro nel settore, tuttavia l’export è passato dai 42 milioni del 2015 a oltre 52 milioni del 2020 3 L’assessore Caputo: Procida capitale della cultura sarà strategica, non solo eccellenza enogastronomica, ma ambasciatrice regionale per la prima volta le donne del vino sono scese in piazza a Verona, con un flash mob tutto in rosa per chiedere a Putin di fermare la guerra. Il Vinitaly 2022 purtroppo è stato anche questo, perché il conflitto non solo ha fatto crescere del 35% i costi di produzione del vino, ma ha anche penalizzato l’export in direzione dei Paesi dell’Est europeo, non solo di Russia e Ucraina. Detto questo, però, la rassegna vinicola più importante del Paese si è chiusa complessivamente in positivo per il made in Campania e in Puglia. Per esempio plaudono i produttori del Sannio, così come 1 produttori salentini. Questi, in particolare, hanno raggiunto risultati ragguardevoli: infatti, tra i vini più venduti del 2021 ai primi posti si piazzano il pugliese Negroamaro, seguito dal Lambrusco di Emilia Romagna e Lombardia, dal Sangiovese di Toscana, Emilia Romagna e Puglia e quindi dal Rosato del Salento. Solo il Primitivo pugliese già nel 2020 era cresciuto del 23,6% e la corsa al rialzo è proseguita anche nel 2021 con un +5,2% e +11% di valore; del resto lo scorso anno la vendita di vino nella grande distribuzione ha visto un’impennata del valore del 2,1%.
Fonte, L’Economia del Corriere del Mezzogiorno.
Anteprima vini in arrivo con 400 super etichette.
Manca pochissimo alla 218 edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana, la rassegna che porta al Real Collegio le migliori etichette, aziende e i vini più pregiati di quella parte di Toscana bagnata dal mare. Da sabato 30 aprile e domenica 1° maggio, 80 produttori e oltre 400 etichette. Una chiara volontà dell’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana di promuovere e sostenere giovani realtà. Dalla Lunigiana, al confine tra Toscana e Liguria, l’azienda agricola Terenzuola di Ivan Giuliani coltiva antiche particelle ultracentenarie. Ancora mare, quello che bagna l’Isola del Giglio. È qui che nasce il “Paradiso dei conigli” da Massimo Piccin e Alice Dal Gobbo. Con la “Maestà della Formica” si torna a Lucca, a Careggine: alle pendici del Sumbra, resiste l’agricoltura biodinamica guidata da Andrea Elmi.
Fonte, Tirreno Lucca.
Masi, progetto green per nuovi consumatori.
Durante Vinitaly sono stati festeggiati i 250 anni di attività Masi, progetto green per nuovi consumatori «I giovani prediligono vini sostenibili e di alta qualità» •• Masi quest’anno ha festeggiato a Vinitaly i 250 anni di attività con un seminario tecnico contraddistinto da un titolo in latino che ha guardato al futuro. «Vinum natura genitum mette al centro la natura nella produzione di vino, esaltandone il frutto» ha sintetizzato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola. Con un occhio di riguardo ai nuovi consumatori post-pandemici. Al centro del 32° appuntamento a Vinitaly, rappresentato dal direttore generale Giovanni Mantovani, sono balzate le tendenze emerse da una ricerca commissionata a Ipsos su un campione di enoappassionati, per lo più millennials e xennials a Milano e a Bologna. «Nonostante i due anni pandemici, abbiamo riscontrato una crescita del senso di responsabilità negli acquisti a livello globale», ha detto Lorena Cocozza di Ipsos. Nel 2021 il 65% degli italiani ha dichiarato di cercare ritmi più rallentati, 8 su 10 di rinunciare alla convenienza per prodotti più salutari e il 39% di ridurre gli sprechi. Il 74% del campione sceglie marche che rispecchiano i valori e il 58% opta per prodotti sostenibili. «Sostenibilità e premiumizzazione sono trend in accelerazione» ha sottolineato Cocozza.
Fonte, Arena.
Valdo Spumanti, fatturato 30%.
II presidente Bolla: «Con un 2021 positivo, investimenti per 16 milioni» Valdo Spumanti, fatturato +30% •• Il 2021 si è rivelato per Valdo Spumanti srl presieduta da Pierluigi Bolla, un anno positivo. A trainare la crescita dell’azienda di Valdobbiadene (Treviso) sono stati tutti i mercati che hanno permesso un +30%. Il fatturato si attesta sugli 80 milioni di euro con un ebitda del 6,5%. Nel valore globale dell’azienda il mercato italiano resta fondamentale, +20%, con ottime performance nella Gdo. Valdo Europe ha registrato +22%, mentre il Regno Unito, ha confermato il trend positivo, +10%, nonostante la Brexit che, a differenza delle previsioni, non ha creato effetti negativi sulle vendite ma solo qualche complessità sulla gestione delle spedizioni. Il mercato nordamericano si è ripreso sul 2020, con 30%. Trend positivo anche per il Prosecco Rosé Doc che si è aggiunto alle referenze tradizionali di spumanti rosati dell’azienda che nel complesso sono tutti aumentati.
Fonte, Arena.
Un weekend in Valpolicella: dove l’Amarone esce dal caveau e la degustazione si fa nella bottaia.
Questa zona del Veneto è ricca di cantine, ma dove andare se si ha a disposizione solo un fine settimana? Ecco i nostri consigli. La qualità delle aziende vinicole, i consorzi che propongono un racconto eno-paesaggistico d’interesse, un pubblico sempre più colto ed estimatore del buon vino: ecco i motivi del successo dell’enoturismo in Italia, dove le proposte da sud a nord sono davvero tante. Tra queste spicca la Valpolicella, porzione di un Veneto sempre gaudente. E allora, dove andare avendo a disposizione solo un weekend? Intanto cominciamo con il delimitare e geolocalizzare il territorio della Valpolicella: una zona di produzione composta da 19 comuni (5 nella zona classica e 14 nella zona Doc), un mega vigneto che copre l’intera fascia pedemontana della provincia di Verona, circondato a ovest dal Lago di Garda, ad est e a nord dai Monti Lessini. Al suo interno, secondo il disciplinare, convivono tre zone ben distinte: la Classica formata da cinque aree geografiche, ovvero l’areale di Sant’Ambrogio di Valpolicella e di San Pietro in Cariano, le vallate di Fumane, Marano di Valpolicella e Negrar di Valpolicella, la zona Valpantena costituita dall’omonima valle, e la Doc con i comprensori del comune di Verona e le valli di Illasi, Tramigna e Mezzane.
Fonte, La Repubblica.
Vino a tavola, nel piatto e nel paesaggio: viaggio alla scoperta delle cantine con ristoranti.
Dal Trentino Alto Adige alla Sicilia passando per Veneto e Toscana, sempre più aziende vitivinicole puntano sulla ristorazione per allargare l’offerta enoturistica: se ne parlerà con chef e produttori martedì 26 aprile ad Alba nell’evento de Il Gusto. Roberta Ceretto: “Noi 22 anni fa abbiamo spinto per creare un modello enogastronomico nelle Langhe. Negli anni qui è nato un distretto gourmet”.
Fonte, La Repubblica.
Rincari, vino italiano a rischio: il nuovo allarme.
C’è un nuovo pericolo per il vino Made in Italy, e la crisi potrebbe ripercuotersi sulle tasche degli italiani, con bottiglie sempre più care. Il settore vitivinicolo del nostro Paese, e quindi il vino stesso, eccellenza del Made in Italy da milioni di euro, stanno affrontando una nuova minaccia che rischia di mettere in difficoltà i produttori e far aumentare i prezzi anche per i consumatori. A lanciare l’allarme, attraverso l’Agi, sono le più importanti associazioni come la Federvini, l’Unione italiana vini e l’Alleanza cooperative. Che lamentano una situazione particolarmente difficile a causa dei rincari dell’energia che si sommeranno a una crisi logistica, con gravi ripercussioni sulla competitività delle aziende italiane. Allarme vetro per il vino prodotto in Italia: cosa sta succedendo. L’allarme questa volta riguarda il vetro, che sta vedendo forniture a rischio e prezzi in crescita a causa della crisi globale e dell’aumento spropositato dei costi energetici, oltre che dalla dipendenza di prodotto finito dall’estero. Il 2022 non si prospetta un anno facile per il vino italiano.
Fonte, QuiFinanza.
Il vino esce dalla crisi e fa salire le vendite. Economia.
Nell’ultimo anno, il settore vitivinicolo ha registrato un forte aumento delle vendite sia sul mercato estero che domestico, riprendendosi dai precedenti livelli di stretta della domanda causata dalla pandemia. Inoltre, ha migliorato i prezzi dei pacchi esportati per categoria di origine per registrare i numeri. Ma il predominio della maggior parte dei prezzi di contrattazione oscura questo miglioramento. A seguito della chiusura della ristorazione, il vino è stato uno dei prodotti più colpiti dal coronavirus nel 2020, con un calo di oltre il 20% dei consumi interni e del 3,2% del valore delle esportazioni (meno del previsto). 5,7% in volume). Oggi, con i dati gestiti dall’Osservatorio del mercato del vino spagnolo, nei conti degli anni a febbraio scorso, il settore esce dalla crisi dei volumi di vendita all’estero, con 23,06 milioni di ettolitri, il che significa il 12,3% in più rispetto al periodo precedente. Questa cifra pone la Spagna al vertice delle vendite nel commercio mondiale, rispetto ai 20 milioni di ettolitri dell’Italia o ai 14 della Francia. Tuttavia, il fatturato di 2.926 milioni di euro, dopo un aumento del 15%, è ben lontano dagli 11mila milioni di euro per i francesi o per i settemila italiani. Da segnalare in questo scenario le elevate vendite sfuse a prezzi stracciati: oltre 10 milioni di ettolitri in Francia, Italia, Germania e Portogallo per il consumo interno o per la riesportazione in altri paesi come vino comunitario in concorrenza con il vino spagnolo venduto dalla penisola.
Fonte, Flamina&dintorni.
Vini convenzionali, biologici, biodinamici e naturali: quali le differenze?
Tradizionale, biologico, biodinamico, naturale. Ormai non è più sufficiente dire soltanto vino per comprendere cosa si versa nel bicchiere. Al di là del vitigno di partenza e del terroir in cui il vigneto è impiantato, a definire il vino sono anche i metodi di coltivazione delle piante e le pratiche enologiche attraverso le quali avviene la vinificazione e si ottiene la bevanda alcolica che da migliaia di anni accompagna la vita dell’uomo. Secondo il Regolamento della Comunità Europea n. 491 del 25 maggio 2009 il vino è il prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o no, o di mosti di uve. A disciplinare il vino in Italia è il Testo Unico Vino, ovvero la Legge 12 dicembre 2016, n. 238, che nell’articolo 1 stabilisce che il sistema vino è «un patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale» introducendo anche il concetto di sostenibilità ambientale.
Fonte, Wise Society.
Strada del Vino dell’Alto Adige, la piacevole leggerezza dell’essere.
Percorrere la Strada del Vino dell’Alto Adige vuol dire immergersi in una natura rigogliosa e in una cultura millenaria, tra vigneti a perdita d’occhio e cantine accoglienti, castelli maestosi, tenute storiche e incantevoli laghi incastonati in magnifici paesaggi. Seguiteci in questo viaggio in cinque tappe gustose, raffinate e spettacolari. Vigneti fin dove arriva lo sguardo, laghi balneabili, residenze storiche e maestose montagne che fanno da cornice a uno scenario spettacolare intessuto in una cultura millenaria. La Strada del Vino dell’Alto Adige (Südtiroler Weinstraße) rappresenta il meglio di ciò che la regione più settentrionale d’Italia è in grado di offrire: come un nastro narrativo che si srotola fra territori,sentieri didattici facili e piacevoli e soprattutto cantine. È lunga circa 70 chilometri e si snoda attraverso 15 Comuni altoatesini. Furono i Greci, nel 500 a.C., a portare alle nostre latitudini tutte le conoscenze relative al vino, mentre i Romani contribuirono sensibilmente alla diffusione della vite. Grazie a questo eccezionale retroterra culturale, la strada del vino altoatesina (fondata nel 1964) è uno dei percorsi più antichi del vino in Italia.
Fonte, Vanity Fair.
Due giorni sulla Via Francigena Tra passeggiate, cibo e buon vino.
Due giorni dedicati agli amanti dello slow travel. Sabato 30 aprile e domenica 1 maggio Gambassi Terme si animerà con ‘Francigena Floralis’ e con tante iniziative organizzate nei sentieri della Valdelsa, nella tappa gambassina della Francigena tra natura e storia. Sarà possibile percorrere gli itinerari da soli, in compagnia degli amici a quattro zampe, in bicicletta, a cavallo; fermarsi ai banchi allestiti a tema floreale, assistere a spettacoli tematici, presentazioni di libri, intrattenimento per bambini e non solo. I più golosi potranno partecipare a ‘Passaggiando’, il trekking enogastronomico dove, tra un passo e l’altro, si potrà degustare cibo e vino. La partenza sarà libera da piazza della Cisterna dalle 10 alle 11. I partecipanti riceveranno una bag personalizzata con qualche snack, utili lungo il percorso. La prima tappa è all’azienda agricola Casanuova, con un bicchiere di vino, qualche affettato e bruschette con l’olio. Il trekking enogastronomico proseguirà vicino all’affioramento dei Bollori e da qui gli escursionisti raggiungeranno la Fattoria Le Caprine, dove potranno assaggiare i formaggi e un rosso di loro produzione. La terza fermata sarà l’azienda agricola La Taverna, con una insalata di farro e verdure e un assaggio della loro birra. Ultima tappa all’agriturismo Pompone e Pola con assaggi di vini e torte casalinghe.
Fonte, La Nazione.
STAMPA ESTERA
Vin: lutter contre la contrefaçon grâce aux net.
Au-delà des questions de manipulation des stocks et de la stricte protection contre les faux, il s’agit aussi de savoir qui boit le vin et comment il le boit 99. LE VIGNERON BOURGUIGNON LOUIS-MICHEL LIGER-BELAIR, PRODUCTEUR Á VOSNE-ROMANÉE ET VOUGEOT, PARTICIPE Á LA MISE EN PLACE D’UNE PLATEFORME DÉDIÉE À L’AUTHENTIFICATION DES VINS. EXPLICATIONS. STÉPHANE REYNAUD sreynaud alefigaro.fr p Prance apeur», aurait dit le présentateur du journal « télévisé Roger Gicquel. « Nos clients sont inquiets », annonce sur le même ton grave le vigneron Louis-Michel LigerBelair. La cause de cette crainte? « Il est beaucoup question de faux dans le monde du vin, explique le Bourguignon. Nous avons été peu confrontés à ce phénomène mais nous savons qu’il n’est pas difficile de réaliser une fausse bouteille, et cela en dépit des nombreuse’ protections mises en place par Ies producteurs. Comme je ne veux pas avoir d réagir personnellement au dernier moment à im problème de ce type, j’ai décidé de prendre les devants avec me propre solution. » La fraude et la contrefaçon: une plaie qui concerne des dizaines de milliers de bouteilles chaque année dans le monde. Au sein des institutions chargées du contrôle, les plus pessimistes avancent que 20 % du commerce international de vin serait affecté. Le sujet n’est pas nouveau.
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 24 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia.
In collaborazione con la Regione Puglia Vinitaly 2022: bilancio positivo per la Puglia Ufficio perle Relazioni con il Pubblico salento in tasca. Una quattro giorni sorprendente per il settore vitivinicolo pugliese in occasione della 54a edizione del Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona. Al Padiglione 11 della fiera veronese, la Puglia, con le sue 110 imprese vitivinicole, ha accolto ogni giorno migliaia di visitatori tra gli stand, negli spazi dedicati all’enoteca di Puglia e ai cooking show -allestiti per l’occasione con il supporto della Regione Puglia- come anche nella sala incontri che ha ospitato conferenze e approfondimenti tematici tenuti, tra gli altri, da associazioni regionali di www.regione.puglia.it promozione, consorzi di tutela del vino e associazioni di categoria agricole.
Fonte: Salento in tasca.
Morto a 65 anni Franco Allegrini enologo simbolo della Valpolicella.
Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, è scomparso ieri all’età di 65 anni. Enologo, Allegrini nel 1963 aveva raccolto l’eredità del padre Giovanni, tra i primi a credere nell’Amarone, iniziando ad occuparsi della conduzione enologica dell’azienda con il fratello Walter. Allegrini ha introdotto importanti innovazioni nei vigneti come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. La sua eredità sarà portata avanti dai figli Francesco, Giovanni e Matteo.
Fonte: Corriere della Sera.
Intervista a Dario Brunori – Cantautore e contadino.
Si sente un uomo di montagna. Sempre in tensione fra città caotiche e paeselli incastonati nel Nord della Calabria. Dario Brunori in arte Brunori Sas (nome preso in prestito dalla ditta paterna di materiale da costruzioni), 45 anni, cantautore con una laurea in Economia a Siena, neo papà di Fiammetta, sei mesi, produttore di dischi altrui ma anche di vino, un tour in partenza il 4 maggio da Ancona con date già sold out è, come molti, un emigrante di ritorno. «Fino ai 18 anni ho abitato in borghi di poche centinaia di anime in provincia di Cosenza, poi sono partito. Adesso sono tornato e vivo a San Fili, dove il silenzio e la mancanza di competizione non prevedono distrazioni», esordisce. Come vede oggi la sua terra? «I problemi sono quelli di sempre: clientelismo, criminalità organizzata, mancanza di proiezione verso la costruzione di qualcosa, speranze disattese. Siamo una zona avvezza ai terremoti e pensiamo sempre che, prima o poi, tutto crollerà. Al tempo stesso, i calabresi conservano uno sguardo antico e una dignità unici.
Fonte: Espresso.
Il triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino.
Unipol, colosso bolognese delle assicurazioni, crede nel business delle aziende vinicole. Ne gestisce quattro fra Umbria e Toscana. Ha appena investito 10 milioni II triplete del Cerro Nobile, Brunello e Sagrantino A volte si può diventare vignaioli per caso. Poi arriva la passione. È la storia del gruppo Unipol, colosso nel settore assicurativo con interessi anche nell’area alberghiera e nelle banche, fra i primi dieci in Europa con quasi 12miila dipendenti. Così il vino d’autore diventa un settore d’eccellenza e di sviluppo del Gruppo Unipol, entrato in questo business (in crescita visto il successo post pandemia di Vinitaly) quasi senza volerlo. Quando il gruppo bolognese delle assicurazioni ha acquisito Fondiaria ha preso in dote anche il pacchetto di Sai-Agricola, società composta da cinque tenute fra Umbria e Toscana vocate soprattutto alla produzione di vino e in parte minore di olio. Unipol a questo punto ha deciso di investire e di rilanciare il nuovo asset guidandolo verso una vocazione di sostenibilità ambientale e prodotti biologici. Un passo necessario per crescere.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Cantine Montresor celebra i 130 anni di vita.
La Cantina Giacomo Montresor, nata nel 1892 sotto il regno di Umberto I, festeggia i 130 anni. L’azienda della Valpolicella li celebra con l’Amarone Docg Riserva 2012.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Cerasuolo e Frappato i sapori di Sicilia all’ombra del vulcano.
L’altra Donnafugata, quella che non ti aspetti. Non lo Zibibbo e i grandi vini dolci di Pantelleria (con in testa l’intramontabile passito Ben Ryé); non la gamma di bottiglie iconiche che dalla Sicilia Occidentale (tra Marsala e Contessa Entellina) hanno fatto la storia del rinascimento del vino isolano (i rossi Mille e una notte, Tancredi, il bianco Chiarandà). Ma i nuovi territori dove la cantina (meglio: il gruppo) della famiglia Rallo si è insediata recentemente, avamposti del vino siciliano di qualità per intercettare i nuovi mood degli enoappassionati. Quindi l’Etna, terra promessa dei vini del vulcano, che ha segnato una svolta in alto, un upgrade, per tutta l’immagine della produzione isolana. Vigne ad alberello, terrazzamenti fino a 1000 metri, Antonio e José Rallo si sono insediati a Randazzo, con 35 ettari di vigna sul versante nord il più asciutto, forti escursioni termiche, impianti vecchi (alcuni oltre i 70 anni), forti escursioni termiche tra giorno e notte per concentrare aromi e freschezza.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
I piccoli vignaioli sono i veri custodi delle tradizioni.
Il 14 maggio in tutta Italia sarà il Sabato del Vignaiolo, la giornata pensata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti per raccontare al pubblico e agli appassionati le realtà territoriali dei 1400 soci Fivi. Saranno 18 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in varie località della Penisola, dalle altrettante delegazioni locali: Nord Piemonte, Franciacorta, Trentino, Treviso, Colli Berici e Euganei, Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Oltrepò Pavese, Modena – Reggio Emilia, Romagna, Piacenza, Chianti Classico – San Gimignano, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia Orientale e Puglia. Tutti gli eventi saranno strutturati in modo diverso, a libera interpretazione delle delegazioni, con lo scopo di creare un’atmosfera di festa e convivialità.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino nel piatto svela il territorio.
Sempre più cantine Frescobaldi e Antinori: si dotano di ristorante “Da noi i visitatori Ceretto: dal calice è si sentono a casa, sono partita una rivoluzione accolti come amici”. Il scoprire i sapori della campagna, sperimentare abbinamenti, accogliere clienti e wine lover. In una parola, celebrare il vino nel luogo che più si confonda alla sua natura conviviale: la tavola. E il piatto. Sono le stesse cantine a dotarsi, sempre di più, di ristoranti dove degustare, confrontarsi, proporre e lasciarsi sedurre. Una tavola che a un solo sguardo richiami il mondo delle etichette. E allora ecco, in sale country-chic, aprirsi grandi finestre con viste mozzafiato su vigneti e campi di papaveri da far invidia a un quadro di Monet; sulle pareti apparire scaffalature in legno cariche di bottiglie; botti diventare tavoli; pane e grissini spuntare da cassette di legno, e tappi di sughero trasformarsi in adagia-posate o poggia-bicchieri. Un mondo magico, di metamorfosi ed emozioni.
Fonte, Specchio.
L’allarme delle imprese produttrici di vino: mancano bottiglie.
Nel comparto vetro in Italia sono attive 14 aziende con 39 stabilimenti e 7.800 addetti. 2,4 mld il giro d’affari del comparto del vetro. In totale vengono prodotte 5 milioni di tonnellate. Le industrie vitivinicole italiane lanciano l’allarme: scarseggiano le bottiglie di vetro, il cui prezzo è in aumento. Il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima in generale, per industria vitivinicola. 11 grido d’allarme arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, con conseguenze negative sulla competitività del settore. Tra i principali imputati c’è proprio l’industria del vetro, una voce economica non indifferente per il comparto, che ha dovuto ricorrere a maggiori importazioni (anche da Russia e Ucraina) per rispondere alla forte richiesta di bottiglie di vino, il cui mercato è progressivamente cresciuto tra 2016 e 2021, a parte la brusca frenata del 2020. Ora con la guerra in Ucraina l’aumento dei costi dell’energia (soprattutto quella del gas necessario per far funzionare i forni) si è tradotto in un ritocco al rialzo dei listini. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate, in continua e costante crescita dai 4 milioni del 2016, per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro.
Fonte, Verita’&Affari.
Vindome. A Bordeaux con la app per investire nel vino.
Vindome, la prima app dedicata all’investimento in vini pregiati, torna a Bordeaux per La semaine des Primeurs 2021 fino al 28 aprile. Un’edizione per la quale Vindome ha introdotto nuove funzionalità e tante novità per i suoi clienti che non solo avranno un canale di accesso esclusivo e immediato all’acquisto dei vini ma potranno da subito monitorare l’andamento dei loro hwestimenti grazie alla nuova funzionalità Portfolio Performance e accedere facilmente a dati e informazioni utili per scegliere le migliori etichette in totale autonomia. Vindome la prima app di wine investments a rendere disponibili al netto dl dazi e Ivi, i vini giudicati durante l’evento bordolese.
Fonte, Verita’&Affari.
Rete consorzi vino punta sulla green economy.
Federdoc entra nella fondazione Symbola puntando sulla certificazione sostenibilità ambientale Rete consorzi vino punta sulla green economy La rete dei Consorzi tutela vini italiani entra nella Fondazione Symbola, consesso che si occupa di economia sostenibile e innovazione. Uno scenario di cooperazione operativa molto importante per i territori italiani e in particolare per quello sannita che esprime una forte vocazione enologica. L’interazione tra rete economia sostenibile e Federdoc, rete dei Consorzi vino apre nuovi scenari in terimini di sostenibilità e sua certificazione. “L’adesione di Federdoc alla nostra Fondazione è — la riflessione di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola — fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. Il vino è un formidabile ambasciatore di questa Italia nel mondo.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Tramonto Divino riparte in Darsena.
Primo appuntamento a Cervia per “Tramonto divino”, in programma il 22 luglio fra la torre San Michele e la Darsena del sale. Il road show gourmet dell’Emilia Romagna del gusto riguarda sette appuntamenti estivi, fra la riviera e le città d’arte. All’opera sommelier e chef stellati, per il celebre binomio fra vino e cibo come `valore assoluto”. Esperienza a 360 gradi, con il locata nell’area prescelta. A Tameglio dei cibi e dei vini regio- vola o in piedi, si partecipa agli anali, e una arena del gusto col- assaggi dei prodotti certificati.
Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Aree Doc a Palazzolo la bandiera del vino.
Vini di qualità, capaci di dare emozioni e di raccontare il territorio in cui vengono prodotti. Sono quelli di Palazzolo dello Stella, entrata a far parte dell’associazione nazionale Città del vino, prestigiosa élite che conta 470 soci in Italia e 30 in Fvg. Ma si tratta di una ricetta valida per tutte le aree della nostra regione, ha osservato ieri alla Casa del Marinaretto il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, a conclusione della festosa cerimonia di consegna della bandiera dell’associazione al Comune di Palazzolo. «Un tempo nel vino il criterio era la quantità – ha ricordato il presidente -, poi c’è stata una lunga e costante evoluzione qualitativa. Oggi siamo in una terza fase, ancora in transizione, quella dell’emozione».
Fonte, Gazzettino Friuli.
Top vini 2022: ecco il vademecum per scegliere tra le eccellenze.
Come orientarsi e scegliere tra tanti vini prodotti da eccellenti aziende vitivinicole grandi e piccole del Friuli Venezia Giulia? La risposta oggi è la guida “Top vini Friuli Venezia Giulia 2022”. Giunta alla seconda edizione, racchiude la valutazione di oltre 200 vini degustati da una commissione di assaggio costituita da 78 esperti tra enologi, enotecnici e periti agrarie agronomi, capitanata dal presidente Nicola Biasi e coordinata da Paolo Valdesolo. Il primo classe ’81, ha ottenuto il titolo di miglior giovane enologo d’Italia nel 2020 ed è stato “cult oenologist” per il Merano Wine Festival nel 2021, il secondo esperto e notissimo enologo di lungo corso e con una forte visione per il futuro del settore. La guida è stata presentata a Vinitaly e sarà presentata ufficialmente in regione venerdì 29 alle 18 a villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo. In quell’occasione saranno consegnati anche gli attestati di merito per i vini che hanno ottenuto dalla commissione di degustazione le tre “T”‘ con un punteggio tra i 90 e i 100.
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Palazzolo fra le Città del vino «Un volano per il territorio».
Sul comune di Palazzolo dello Stella, da ieri sventola la bandiera che la qualifica come “Città del vino”, esattamente la 29esima del Fvg e la 470esima in Italia. Un attestato che è stato consegnato durante cerimonia tenutasi alla Casa del Marinaretto, alla presenza di tutti i sindaci del territorio, del presidente del consiglio regionale Pier Mauro Zanin e del consigliere regionale Mauro Bordin, oltre che a numerosi viticoltori e i vertici delle “Città del vino” del Fvg. Quello che è emerso durante la cerimonia è che oggi il vino non è più solo un prodotto dell’agricoltura, ma qualcosa di emozionale che l’imprenditore del settore trasmette alla sua clientela, una emozione che racconta la storia e la cultura di un territorio. Come ha ribadito il presidente Zanin, «Quanto accaduto e sta accadendo in questi due anni, ci ha fatto riscoprire la prossimità, dopo anni in cui la globalizzazione ci aveva coinvolti. Il vino può essere quel transfert per trasmettere emozioni.
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata.
L’etichetta Il dolcetto di Erika e Giuseppe Fruttato dall’impronta speziata Sul «bric», la sommità del colle per i piemontesi, la vigna di dolcetto era già presente ma le uve venivano conferite alla locale cantina sociale fino a quando una coppia di giovani bergamaschi, Erika Delli Santi da Treviglio e Giuseppe Rayera da Almenno San Bartolomeo, hanno deciso di trasferirsi in quel di Ovada per dare corpo al loro progetto di produrre vino biologico. Vino simbolo l’Ovada Docg, appunto da uve dolcetto: l’annata 2020 ha dato un carico fruttato notevole ma ancor di più si distingue per una forte impronta speziata (pepe in particolare).
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera.
Oggi doppio evento nella città del Campanon Tornano il Giro e la Fiera del Cristo A Nizza è primavera. Una domenica caratterizzata da un doppio appuntamento a Nizza Monferrato per festeggiare la primavera: è il giorno della grande fiera del Santo Cristo e del Giro del Nizza. La storica Fiera è in piazza Garibaldi. Come da tradizione ci sarà l’esposizione dei macchinari e delle attrezzature per l’agricoltura, l’enologia, il giardinaggio e un’ampia sezione dedicata alle autovetture. Sono presenti concessionari e aziende costruttrici provenienti da tutto il Piemonte. Il mercato invece occuperà le vie del centro storico. Saranno circa 120 le bancarelle di vario genere.
Fonte, Stampa Asti.
Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”.
Ieri Alba ha inaugurato la kermesse dopo due anni di stop Vinum, primo weekend “Le Langhe ripartono da questa maxi-enoteca”. Un grande vino è soprattutto frutto di una paziente attesa. E questo abbiamo fatto negli ultimi due anni, insieme con la Città di Alba e Piemonte Land of Wine, che ringrazio per il supporto. Ne abbiamo approfittato per affinare la manifestazione aspettando il ritorno della più grande enoteca a cielo aperto d’Italia». Nelle parole della presidente dell’Ente Fiera Alba, Liliana Allena, c’è tutto lo spirito della 44’ edizione di Vinum, la Fiera nazionale dei vini del Piemonte inaugurata ieri mattina, che andrà avanti nei weekend fino all’8 maggio. «Una ripartenza di speranza e ottimismo verso il futuro e verso la Global Conference on Wine Tourism di settembre» hanno ricordato il sindaco di Alba Carlo Bo e l’assessore Emanuele Bolla, in una sala Fenoglio in cui regnava un dima di entusiasmo e di grandi aspettative.
Fonte, Stampa Cuneo.
Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”.
Carrara, premiati a Verona i vini apuani “Prima brezza” e “Giulio 56” Vinitaly, doppio riconoscimento per l’azienda “Baia del Sole”. Bottiglie apuane protagoniste a Vinitaly. A Verona per l’azienda ‘Baia del Sole’ della famiglia Federici sono arrivati due importanti attestati con tanto di premiazione durante la manifestazione. Riflettori puntati su due vini dell’azienda apuana: il ‘Prima Brezza’ , rosato ed il ‘Giulio 56’ spumante metodo classico. Per il primo è arrivato il premio come miglior Vino rosato d’Italia Vinitaly 2022 ed attestato anche per il Giulio 56 come vino metodo classico secondo la selezione enologica di Verona Fiere ‘SStarWines e Wine without walls’. Due riconoscimenti arrivati dopo l’esame di circa 70 esperti che hanno esaminato oltre 2300 referenze iscritte.
Fonte, Nazione Massa Carrara.
Sticciano riparte con gli europei inattesa dei turisti dagli Stati Uniti.
La tenuta ha molte prenotazioni e offre 5 posti di lavoro L’accoglienza nel segno del vino e delle nuove etichette. Molti italiani, confermati gli europei, settimane di attesa per gli americani. È questa la fotografia che emerge dai primi dati delle prenotazioni turistiche che arrivano dalla tenuta di S ticciano, nel cuore della Valdelsa, fra le campagne di Certaldo. La tenuta, di proprietà del magnate di Singapore Ching Chiat Kwong, è pronta per affrontare questo 2022 all’insegna di due punti fondamentali: l’accoglienza e i servizi, accompagnati al vino. Dopo che la proprietà si è insediata nel 2020, dopo aver acquistato tale tenuta da una famiglia pratese, è pronta in questo delicato anno di ripartenza a consolidare la sua presenza a Certaldo, con la forte volontà di legarsi al territorio, grazie ad iniziative ed eventi che vanno a guardare proprio il borgo alto del paese di Boccaccio. Una riqualificazione per la storica tenuta di Sticciano che ha visto una proprietà straniera investire milioni di euro per ristrutturare e valorizzare tale luogo che tra l’altro si trova di fronte ad un’altra eccellenza del territorio locale, costruito all’insegna della sostenibilità zero, come il ‘Paluffo’, dove la proprietà è stata precursore delle colonnine elettriche perle autovetture Tesla.
Fonte, Tirreno Prato-Empoli.
Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone.
Enologo dell’azienda di famiglia aveva 65 anni, È morto ieri nella sua casa a Fumane Addio a Franco Allegrini Innovatore dell’Amarone Ventenne, raccolse l’eredità della cantina dal padre Giovanni con il fratello Walter, scomparso nel 2003, e con la sorella Marilisa. Un innovatore, profondamente innamorato della sua terra, capace di interpretare al meglio la viticoltura odierna senza tralasciare il lascito e valore della tradizione. Un visionario con le radici salde a terra. Era come le sue vigne, Franco Allegrini, enologo dell’azienda di famiglia e simbolo della Valpolicella Classica, morto ieri a 65 anni. Era malato da tempo, ma la sua scomparsa è avvenuta all’improvviso all’alba, nella casa di Fumane. Fratello di Marilisa e di Walter, scomparso prematuramente nel 2003 di cui ha raccolto il testimone la figlia Silvia, Franco lascia la moglie Marilena e i figli Francesco, Giovanni e Matteo, la sorella, le nipoti. Ma lo piangono anche i collaboratori dell’azienda e quanti lo hanno apprezzato come professionista e come uomo.
Fonte, Arena.
Franco Allegrini, grande visionario dell’Amarone Valpolicella in lutto.
Scomparso a 65 anni: «Era un innovatore» VERONA «Un uomo della Valpolicella Classica e del suo vigneto». Così Sandro Boscaini, «Mr Amarone», ricorda Franco Allegrini, mancato ieri mattina a 65 anni stroncato da un male inesorabile. Verona e il mondo del vino piangono la scomparsa di uno di quegli uomini che con visione e intuizione hanno reso grande la Valpolicella. Enologo, nell’azienda di famiglia fondata nel 1854 a Fumane Franco Allegrini era entrato giovanissimo raccogliendo il testimone dal padre Giovanni. Lui e il fratello Walter, scomparso nove anni fa, in vigneto in cantina, la sorella Marilisa, nominata nel 2,020 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro, ad occuparsi della parte commerciale. Una triade che ha reso l’etichetta Allegrini un’eccellenza veronese nel mondo. Il grande merito di Franco Allegrini è stato aver capito il cambio dei tempi; fu la sua intuizione a portarlo a compiere la svolta in vigneto che si sarebbe tradotta in successo, fedele a un principio: la qualità prima di tutto, sempre e comunque.
Fonte, Corriere di Verona.
Amarone, addio a Franco Allegrini.
È scomparso Franco Allegrini, vignaiolo simbolo della Valpolicella Classica, enologo dell’azienda omonima, al quale si devono capolavori come la “Poja”. Nel 1983, in giovane età, Franco Allegrini ha raccolto l’eredità del padre Giovanni, iniziando ad occuparsi in prima persona della conduzione enologica dell’azienda. Con il fratello Walter aveva introdotto importanti innovazioni nei vigneti, come la sperimentazione a tutto campo dell’uva Corvina, la varietà più significativa della Valpolicella, resa in purezza ne La Poja, vino «culto» dell’azienda. Le sue brillanti intuizioni in ambito viticolo ed enologico hanno portato Allegrini e l’intero territorio verso un percorso innovativo condiviso con un gruppo di amici produttori che si è concretizzato con la costruzione del Centro di Appassimento «Terre di Fumane».
Fonte, Gazzettino.
Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine imperdibili.
Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 40 produttori italiani: tutte le info. Appuntamento imperdibile con i vini artigianali, naturali e indipendenti. Domenica 24 aprile, a Calvisano (BS), si tiene la fiera mercato dei vini artigianali Vino in-dipendente. Più di 40 vignaioli (oltre a 4 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, mostarde, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici. Come spiega il sito web dedicato all’evento, “produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali, limitando l’utilizzo di chimica e tecnologica in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, conservando l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole”.
Fonte, Scatti di Gusto.
Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda Cantina Sociale di Canelli.
Marmo si “autosospende” da AstiOltre per la vicenda che lo vede coinvolto nell’enopolio e lascia ai social il suo commento. “E’ una questione di correttezza” dice sentito telefonicamente. a notizia, stringata, è arrivata via social: Roberto Marmo si autosospende da ”ogni partecipazione,a malincuore, ad attività pubblica”. Lo si legge sulla pagina fb di AstiOltre, la formazione politica che l’ex primo cittadino di Canelli aveva scelto e che appoggia il candidato sindaco Crivelli. Motivazione? Scrive Marmo: «In attesa di definizione della oramai nota mia “vicenda”personale». Per il resto il più classico dei «“no comment”: la giustizia faccia il suo corso». La “vicenda personale” è legata alla Cantina Sociale di Canelli e alla chiusura della cooperativa. Come scrisse a febbraio del 2014 il nostro giornale «triste epilogo per la Cantina Sociale di Canelli. I duecento soci dell’enopolio si sono visti recapitare a casa una lettera, nella quale veniva comunicato che i due liquidatori della cantina (i commercialisti Renato Berzano e Marcello Sterpore di Asti) avevano portato i registri e la documentazione in tribunale>.
Fonte, La Nuova Provincia.
Enogastromia e turismo Piccole cantine in vetrina.
Sono 150 i produttori che partecipano a ’Only Wine’ a Città di Castello. Nei giardini di Palazzo Vitelli c’è spazio anche per le eccellenze francesi. Il vino e i giovani imprenditori in una grande manifestazione abbinata alle bellezze del territorio. Enogastronomia e turismo, eccellenze e imprenditorialità si uniscono nell’edizione 2022 di Only Wine, il salone dei giovani produttori e delle piccole cantine che hanno voglia di ritornare a farsi conoscere al pubblico. Il giardino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio è quasi pronto per ospitare le oltre 150 cantine che hanno deciso di partecipare dal 30 aprile al 2 maggio al salone tifernate. Proprio le giovani cantine saranno le protagoniste indiscusse, con le loro etichette, le loro storie, le scommesse e le sperimentazioni in vigna e in cantina. Tra le grandi novità, un’area speciale dedicata al vino più celebrato al mondo: lo Champagne! E ancora … sarà allestita un’area con produttori di vini da “merenda”, curata dal divulgatore enoico Francesco Saverio Russo.
Fonte, Lanazione.it.
7 famose cantine e vigneti | Riassunto architettonico.
Per molti amanti del vino, l’idea di mollare tutto e aprire la propria azienda vinicola è romantica e allettante. Chi non vorrebbe passeggiare tra i pittoreschi vigneti e sorseggiare uva tutto il giorno? Alcune celebrità – tra cui Sting e Tamera Mowry-Housley – hanno iniziato ad adottare questo stile di vita, acquistando proprietà dove possono produrre, vendere e condividere vino con i propri cari e il pubblico in generale. Dalla Toscana, in Italia, alla contea di Sonoma, in California, scopri un’azienda vinicola di proprietà di celebrità in una destinazione panoramica per quasi ogni tipo di viaggiatore (e bevitore). Avanti, leggi di più sulle migliori cantine di celebrità per la tua lista di tour.
Fonte, SDI Online.
Vini artigianali e biologici: 43 piccole cantine si mettono in mostra.
Domenica 24 aprile dalle 10.30 alle 20 nel centro polivalente di Calvisano torna, dopo due anni di stop causa Covid, la manifestazione Vino-in-dipendente. Comprando il bicchiere all’ingresso (12 euro) sarà possibile assaggiare il «nettare» di 43 artigiani del vino provenienti da diverse regioni d’Italia, accomunati da «una forte etica ambientale, che li porta a bandire il più possibile la chimica sia nei vigneti che in cantina, ed a difendere l’integrità del loro territorio» spiega l’organizzatore, il sommelier Stefano Belli. Vini prodotti non solo rispettando i dogmi del biologico (solo un po’ di zolfo e rame sulle piante) ma riducendo al minimo anche i conservanti in bottiglia: «Nei vini indipendenti che portiamo in mostra ci sono dai 20 ad un massimo di 40 milligrammi al litro di solfiti, meno della metà dei vini commerciali; e le fermentazioni avvengono con lieviti spontanei ed indigeni» chiude Belli. Bere bene significa rispettare se stessi e la natura. E il primo passo deve arrivare dai produttori.
Fonte, Corriere Brescia – Corriere della Sera.
Nasce una nuova cantina biologia nel Collio e cerca collaborazioni.
Vi sono luoghi che colpiscono per la sola bellezza ed altri che oltre alla bellezza si insinuano nella memoria per l’esperienza che riescono a trasmettere. Uno di questi è Ronchi Rò. Ronchi Rò è una tenuta-agriturismo immersa nel verde, tra le ondulate colline del Collio e i suoi boschi lussureggianti, una terra di confine affascinante e fiabesca, famosa per i suoi straordinari vini che, attraverso i vigneti, dipingono una geografia antica e unica al mondo. L’agriturismo, un casolare in pietra completamente ristrutturato, si sviluppa in questo angolo al confine con la Slovenia, a Dolegna del Collio, a un’ora da Trieste e pochi minuti da Cividale del Friuli. La struttura offre un delizioso ristorante fine dining e 5 camere, circondate da 2 ettari di vigneto a 150 metri slm e tanta, tanta natura. Ronchi Rò è sia punto di partenza che di arrivo per innumerevoli esplorazioni, attraverso una terra di confine dove mare, colline e montagne si fondono all’interno di un unico sguardo.
Fonte, Friuli Oggi.
Santa Margherita Gruppo vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record.
Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3 per cento. Santa Margherita Gruppo Vinicolo esce dal biennio della pandemia con risultati record, i migliori della sua storia, frutto di un ciclo di investimenti avviato ancora nel 2005 e da allora mai interrotto: oltre 350 milioni di Euro che hanno rivoluzionato il volto e le prospettive del polo vitivinicolo di Fossalta di Portogruaro (VE) fondato nel 1935 dal conte Gaetano Marzotto e oggi arrivato alla quarta generazione. Il fatturato del passato esercizio si è attestato infatti a 220,4 milioni di Euro, con una crescita del 28,3% sul precedente anno fiscale; ma il dato più rilevante è l’incremento sul 2019 (ovvero ai valori pre-pandemia): +16,3%.
Fonte, Nordest Economia.
Col caro energia anche il vetro delle bottiglie di vino costa di più.
Allarme delle industrie vitivinicole italiane, che stanno toccando con mano gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia, soprattutto quelli del gas per far funzionare i forni. Allarme vetro per le industrie vitivinicole italiane. Forniture a rischio e prezzi in crescita. Pesano la crisi globale e l’aumento dei costi energetici, nonché una eccessiva dipendenza di prodotto finito dall’estero: il 2022 non sarà un anno facile per gli approvvigionamenti di materia prima per l’intera industria vitivinicola che la richiede in maniera massiccia. L’Sos arriva dalle più importanti associazioni di settore come Federvini, Unione italiana vini e Alleanza cooperative, che hanno ribadito – anche al recente Vinitaly – il rischio di una situazione che vede i rincari dell’energia unirsi a una crisi logistica, ciò che potrebbe riverberarsi negativamente sulla competitività del settore. Col 45% delle quote a volume, il settore vitivinicolo è a tutti gli effetti tra i principali vettori del segmento industriale del vetro cavo, che vanta una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate – in continua e costante crescita dai 4 mln del 2016 – per un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro. A spingere è, in particolare, la voce spumanti.
Fonte, AGI.
Salone del vino, a Torino due giorni di degustazioni dal Piemonte e dal mondo.
Al Museo del Risorgimento, dall’Alto Piemonte alle Langhe, passando per l’Astigiano e il Roero fino ad assaggi da Cile, Georgia, Sud Africa, Libano, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo e Repubblica Ceca: oltre cento produttori e le loro etichette in mostra nella città della Mole.
Fonte, La Repubblica.
Vino: ottimi affari, ma rincari in vista.
Merito anche dei turisti (che hanno riscoperto il Merlot) e delle vendite online, ma la guerra in Ucraina incide sui prezzi delle “materie secche”, come vetro e cartone. Quella del 2021 è stata un’ottima annata per la vendita di vino in Svizzera, e anche in Ticino gli affari son andati bene. Merito anche dei turisti (che hanno scoperto o riscoperto il Merlot) e delle vendite online. I vini rossi la fanno da padrone, segnando un incremento del 6%, questo dopo che, negli anni precedenti, è sempre stata registrata una leggera ma progressiva diminuzione del consumo. E’ nel nome del Merlot, dunque, che l’anno scorso la vendita di vino in Ticino è aumentata del 6%. Un risultato quasi insperato, dice il direttore di Ticinowine, Andrea Conconi.
Fonte, RSI.
Prosecco Doc di Botter vino ufficiale dell’Eurovision 2022.
Eurovision 2022: il vino ufficiale della manifestazione canora sarà un Prosecco Doc, nella versione base e in quella rosé. Manca ormai poco all’Eurovision 2022, che si terrà in Italia, a Torino, grazie alla vittoria conquistata lo scorso anno dai Maneskin, fenomeno musicale che ha rotto i confini nazionali. E all’Eurovision si brinderà con il Prosecco Doc di Botter, che si è accaparrato il titolo di vino ufficiale della manifestazione canora. Due le etichette (un Prosecco base e un Prosecco rosé – ahi) che verranno stappate sul palco, nei backstage e nelle postazioni dei concorrenti provenienti da tutta Europa. Unity Prosecco Doc e Unity Prosecco Rosé Doc sono prodotte in partnership dalla cantina veneta Botter e dall’azienda vinicola neozelandese Invivo, nota per produrre tra le altre cose gli amatissimi vini vip come quelli della protagonista di Sex And The City Sarah Jessica Parker.
Fonte, Dissapore.
Vino: smascherato uno schema Ponzi da 99 milioni negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti è stata smascherata uno schema Ponzi che poggiava sul presunto possedimento di alcune bottiglie di vino pregiato. Negli Stati Uniti una società di nome Bordeaux Cellars offriva ai propri investitori la possibilità di intascare degli ottimi rendimenti attraverso alcuni prestiti, che venivano garantiti dal valore di numerose bottiglie di vino che vantavano alcune delle più iconiche etichette al mondo. Parola chiave: “ottimi rendimenti”. Già, talmente “ottimi” che parevano quasi troppo belli per essere veri… e in effetti era proprio così. Un’indagine condotta dal Tribunale di New York ha infatti smascherato l’intera operazione come un grande schema Ponzi.
Fonte, Dissapore.
Fonte: ANSA.
Vino: Ghemme, celebra la 50/a edizione della Mostra.
“Una ripartenza importante per un settore vitale dell’economia piemontese”. Così l’assessore regionale Matteo Marnati ha definito il ritorno della Mostra del vino di Ghemme in provincia di Novara, centro che dà il nome a una delle storiche Docg piemontesi. La mostra punto di riferimento dell’Alto Piemonte vinicolo, giunta alla 50/a edizione, ha avuto come ospite d’onore il presidente nazionale del Movimento Città del vino l’abruzzese Angelo Radica: “il Piemonte per tutelare le città del vino – ha detto – rappresenta una guida per la qualità dei vini, la gestione del territorio e la presenza sui mercati”.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
Locride, l’incontro pubblico sulla cultura del vino tra tradizione e innovazione.
A Roccella imprenditori e amministratori locali a confronto sulle potenzialità del nettare degli dei: «Affermare il marchio Calabria anche fuori regione». La cultura del vino e le potenzialità del territorio calabrese in materia di agricoltura vitivinicola. È stato questo il tema di un incontro pubblico promosso dal consorzio per la tutela e la valorizzazione delle viti doc di Bivongi a cui hanno partecipato imprenditori locali e istituzioni. Il nettare degli dei “made in Locride” ha origini antiche e viene riconosciuto come doc a livello europea nel 1996. Nel 2018 dalla volontà delle aziende di promuovere e tutelare questa eccellenza del territorio nasce il consorzio di tutela e valorizzazione Doc Bivongi, con lo scopo di garantire sia ai produttori che al cliente finali elevati standard di qualità e garanzia.
Fonte: LaC News24.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 23 aprile 2022!
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Speciale Vinitaly – L’Abruzzo da bere piace a Vinitaly.
8mila ingressi, dei quali il 28% stranieri, 25mila buyer di 139 Paesi e circa 4.400 aziende espositrici: sono questi i numeri del Vinitaly della ripartenza, che ha visto l’Abruzzo enologico protagonista con la collettiva di 98 cantine allestita dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo nei 1.500-metri quadrati del nuovo stand, a cui si aggiungono oltre 200 etichette in degustazione nel comer tasting consortile e numerose presentazioni e degustazioni tra cui il grand tasting dedicato alla verticale di 50 anni del Trebbiano d’Abruzzo DOC e la degustazione del Villamagna, la più giovane DOC regionale; presente anche un corner per la promozione territoriale, dedicato all’enoturismo e al progetto Percorsi Abruzzo Wine Experience. Di particolare interesse, inoltre, gli appuntamenti – con degustazioni e banchi d’assaggio – dedicati ai buyer stranieri provenienti da Est Europa, Asia Centrale, Africa, USA e Canada.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Nuovo stand a Vinitaly, prove di comunicazione del nuovo “modello Abruzzo”.
Siamo qui a Vinitaly con entusiasmo e ottimismo consapevoli del valore del nostro prodotto e del nostro territorio, con una veste grafica rinnovata, dove si vede che l’Abruzzo è coeso” ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Emanuele Imprudente a Vinitaly descrivendo il nuovo stand della collettiva regionale guidata dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Nei 1.500 metri quadrati all’interno del padiglione 12 della fiera internazionale del vino è stata infatti riprodotta graficamente la nuova impronta data al vino abruzzese dal nuovo disciplinare, che punta a valorizzare le territorialità: Colline Pescaresi, Colline Teramane, Terre dell’Aquila e Terre di Chieti, all’interno della denominazione Abruzzo”.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Lavorazione artigianale di materie prime.
L’Azienda Agricola Lucciolini produttrice di olio extra vergine di oliva si trova a Loreto Aprutino azienda agricola Lucciolini in Contrada Cupello 1, coltiva olivi secolari con passione, utilizzando le esperienze tramandate dagli avi, che permettono di ottenere olive fresche e genuine. L’azienda produce un oho extravergine di oliva fresco, armonico, naturale, qualità certificate da norme internazionali. Nell’azienda agricola Lucciolini vengono coltivati secolari olivi con passione, utilizzando le esperienze tramandate dagli avi, nel rispetto dell’equilibrio biologico e territoriale delle colline abruzzesi.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Grand tasting a Vinitaly: dai 50 anni di storia del Trebbiano d’Abruzzo alla giovane Villamagna DOC.
Dopo i primi 50 anni della DOC Montepulciano d’Abruzzo nel 2018, è arrivato al traguardo del mezzo secolo anche il Trebbiano d’Abruzzo DOC, l’altro vino simbolo dell’enologia regionale. Un traguardo segnato dal rinnovato interesse dei consumatori per la denominazione e che il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha voluto celebrare con una degustazione storica a Vinitaly, alla quale hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Marco Marsilio, il vice presidente con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. “Quella proposta a Verona è stata una speciale degustazione storica che ha voluto innanzitutto affermare il valore di questo vino, semplice solo in apparenza; afferma il presidente del Consorzio Valentino Di Campi.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Tira l’export dei vini d’Abruzzo e anche il mercato interno dà soddisfazioni
Il 2021 si è chiuso positivamente con una crescita media del 10% nei principali Paesi target con un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro, è ricominciata la scalata dei vini abruzzesi verso nuovi traguardi sui mercati esteri. 11 momento non è dei più semplici, vista la situazione dell’economia internazionale condizionata dalla guerra in Ucraina, ma da Paesi come Germania, Usa, Svizzera, Giappone e si spera ancora Cina si aspettano nuove soddisfazioni dopo le straordinarie importazioni del 2021 e alla luce del lungo trend positivo che dal 2010 a oggi ha fatto registrare un aumento del 90% delle esportazioni complessive dei vini abruzzesi. A dare soddisfazione anche il mercato interno, che dal 2018 al 2021 è cresciuto del 12% in valore raggiungendo i 43 milioni di euro.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Ogni bottiglia valorizza il territorio.
Attenzione alla qualità e alla sostenibilità tra i requisiti persiti dalla realtà abruzzese un secolo di esperienza contraddistingue l’azienda di origini abruzzesi Costantini, da lungo corso impegnata nell’arte del buon vino. La recente partecipazione all’edizione 2022 del Vinitaly ha permesso all’impresa di presentare le sue produzioni agli appassionati del vino made in Italy. La sua attività vitivinicola comincia nel lontano 1910 e ancora oggi si impegna a offrire una vasta gamma delle eccellenze del territorio, con caratteristiche uniche della regione.
Fonte: Centro.
Speciale Vinitaly – Tantissime le eccellenze da gustare.
Alla base delle più famose e riconosciute produzioni vitivinicole della cantina ci sono I vitigni autoctoni abruzzesi tra cui spiccano Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino e Passerina. La lavorazione dl queste uve consente dl produrre dei vini con una forte personalità che sprigionano la loro territorialità. A conquistare i palati più raffinati cl pensa la Linea Febe del Montepulciano d’Abruzzo. Dopo la macerazione II vino viene fatto maturare in contenitori In acciaio inox per circa dodici giorni. 51 tratta di un prodotto dal colore rosso rubino è fresco e bilanciato.
Fonte: Centro.
Razzie di bottiglie a Vinitaly: ladri scatenati tra gli stand – «Bottiglie a ruba, stand razziati» Ladri scatenati durante Vinitaly.
Non solo pienone di ingressi – 88 mila presenze in 4 giorni – durante l’ultima edizione di Vinitaly, ma anche ladri scatenati. Basta chiederlo agli sfortunati che ne hanno fatto le spese in prima persona: due cantine toscane hanno già sporto denuncia ai carabinieri, mentre un loro collega sardo lamenta «la sparizione di decine di bottiglie». E tra gli espositori razziati c’è anche chi, «dopo tanti sacrifici e dedizione», non trattiene la rabbia: «Dov’era la vigilanza?». a pagina 10 Tedesco «Bottiglie a ruba, stand razziati» Ladri scatenati durante Vinitaly Denunce e polemiche dopo la fiera: «Furti da migliaia di euro, dov’era la vigilanza?» Le vittime • La notte della chiusura • 24 ore prima della rassegna, del via a subire la dell’ultimo spiacevole Vinitaly, i «visita» è stato proprietari invece il dell’azienda «Podere La bolgherese Regola» di «Tenuta Riparbella, nel Argentiera», Pisano, a cui nel Livornese, sono «sparite» hanno subito numerose un furto da bottiglie per un diecimila euro valore stimato in almeno tremila euro.
Fonte, Corriere di Verona.
Amarone, Dal Forno corre ancora.
Le quotazioni hanno proseguito il trend positivo, con un +13% rispetto al 2020 Amarone, Dal Forno corre ancora. Questa seconda puntata sull’Amarone vede alla ribalta tre produttori ma a dominare la scena è uno 3l1o, Romano Dal Forno, i cui Valpolicella si piazzano da sempre al vertice dell’apprezzamento nonostante non nascano entro i confini della Valpolicella ma in Val d’Illasi. Proprio per questo il suo Amarone non può fregiarsi del titolo di Classico: come mai, allora, alle aste ottiene quotazioni che raramente vengono attribuite all’Amarone Classico? Li ottiene perché Romano Dal Forno ha avuto il coraggio di cambiare radicalmente il modo di coltivare la vite e di fare il vino che la sua famiglia praticava da tre generazioni: ha adottato tutte le pratiche e le attenzioni necessarie per ottenere il massimo della qualità che aveva appreso da Giuseppe Quintarelli.
Fonte, Milano Finanza.
Quanti ricavi in vigna.
Nel 2021 la storica azienda della Valpolicella è cresciuta dei 28,4% superando i livelli pre-Covid. A doppia cifra la performance realizzata nell’ultimo trimestre dell’anno (+30%). Focus adesso sugli Stati Uniti Quanti ricavi in vigna di Alessandro Bozzi Valenti la nostra strategia di svia luppo omnicanale, già in essere pre-Covid, è stata messa a terra nel corso del 2021 ed _i risultati hanno premiato. E stato un esercizio che ci ha lasciato soddisfatti sotto più punti di vista». La voce è quella di Federico Girotto, amministratore delegato di Masi Agricola, la storica società della Valpolicella quotata sull’Euronext Growth Milan e produttrice di vini premium, nota nel mondo per l’Amarone. Le sue parole commentano un esercizio effettivamente positivo, in netto miglioramento sul 2020 ma anche sul 2019. Si parla nello specifico di ricavi a 66,4 milioni di euro, per un +28,4% sul 2020 ed un +2,3% sul 2019. Un dato rafforzato anche dalla performance realizzata nell’ultimo trimestre 2021 (+30% sul pari periodo 2020 e +8% sul pari periodo 2019), che si qualifica – fanno sapere dalla società, come «il miglior quarto trimestre dalla quotazione», avvenuta nel 2015.
Fonte, Milano Finanza ed. Nord-Est.
Italian Taste Summit sul vino.
È in programma dal 9 all’11 ottobre nell’area di Milano (probabilmente la Villa Reale di Monza) l’edizione autunnale dell’Italian taste Summit evento b2b per la promozione del vino italiano nel mondo organizzato dalla Wine global aspects di Joanna Miro con la sponsorizzazione di Crédit Agricole Italia. Nel giorni scorsi si è tenuta l’edizione primaverile dell’Italian taste summit, trail Lago di garda e la Valpolicella: Masi Tenuta Canova e Possessioni Serego Alighieri.
Fonte, Sole 24 Ore.
Nuova cantina per Pieropan.
Soave, Pieropan investe 20 milioni di euro nella nuova cantina e archivia un 2021 da record.
Fonte, Sole 24 Ore Food 24.
Vino. Gli Antinori varano il riassetto – Il gruppo Antinori vara un riassetto societario da quasi 400 milioni.
La riorganizzazione ha • La dinastia fiorentina lo scopo di mettere ordine tra mette ha deciso di procedere i business della famiglia, a con un riassetto infragruppo partire da quello del vino. che coinvolge attività per un a pagina 16 La dinastia del vino Il gruppo Antinori vara un riassetto societario da quasi 400 milioni. Riassetto del gruppo Antinori, dell’omonima famiglia patrizia di Firenze (i cui rappresentanti col tempo hanno avuto anche il titolo di marchesi, mentre un ramo napoletano ebbe nel XV secolo il ducato di Brindisi: essa è la decima azienda familiare più antica del mondo, con una tradizione nei vini). I1 6 aprile a Firenze, davanti al notaio Francesco Steidl, si è svolta l’assemblea della Marchesi Antinori spa, interamente posseduta da Palazzo Antinori srl, cassaforte di famiglia che ha varato la scissione parziale della società a favore della controllante per un controvalore di 379,8 milioni.
Fonte, Verita’&Affari.
Cantina Settecani, 4 vini al top.
I riconoscimenti a Vinitaly, Lambruschi inseriti nella guida 5StarWines. Con ben quattro dei suoi vini inseriti nella prestigiosa guida 5StarWines e un’ottima affluenza di visitatori presso il proprio stand, torna a casa soddisfatta Cantina Settecani da Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino che si è svolto a Verona. La guida 5StarWines ha selezionato di Cantina Settecani: il Lambrusco Grasparossa Vini del Re, rientrato nella 5StarWines con 90 punti all’interno della sezione Wine Without Walls, il Lambrusco Grasparossa Amabile Tradizione, che si è aggiudicato 91 punti, oltre che il Lambrusco Divino DOP e il Lambrusco di Modena DOC Spumante Brut Rosé 7Rose, entrambi segnalati con 92 punti.
Fonte, Resto del Carlino Modena.
Dopo il Wine Fest milanese conti difficili al Consorzio.
Si sana un buco da 20mila euro per la kermesse 2021 ai Navigli Dopo il Wine Fest milanese conti difficili al Consorzio Il San Colombano Wine Festival di Milano, dal 29 settembre al 3 ottobre passato, lascia un buco da 20mila euro nelle casse del Consorzio Volontario San Colombano Doc. Il debito però è assorbito direttamente dalle aziende socie che lo pagheranno subito, in due tranche, per 6mila euro come investimento in beni strumentali e per 14mila euro come contributo funzionale. Così il bilancio 2021 si chiude in sostanziale pareggio. Che l’iniziativa milanese non fosse andata come sperato era stato evidente da subito, tanto che il Consorzio aveva lamentato e contestato agli organizzatori di non aver tenuto completamente fede agli impegni contrattuali. A fronte di un impegno economico considerevole, il ritorno era stato modesto perché la location, nonostante fosse sui Navigli, non aveva incentivato un’alta partecipazione.
Fonte, Cittadino di Lodi.
Vigne del Pella. Quando la passione per i vini “naturali” sposa la biodinamica.
Antonio Camazzola ha convertito vari appezzamenti di terreno Scelte nette. E i risultati arrivano. Il Pellagroso” è stato un giornale dalla vita breve quanto intensa: fondato a Castel d’Ario dal maestro Tito Melesi, uscì la prima volta il 28 dicembre 1884 e chiuse il successivo 22 marzo, dopo 13 uscite, perché il direttore fu arrestato con l’accusa di fomentare gli scioperi dei braccianti. Anche Antonio Camazzola, come Melesi, è di Castel d’Ario, e come lui non nasconde le sue passioni. Anche se non parliamo di politica, bensì di vini e di agricoltura, la voglia di lavorare per una “giusta causa” è la stessa. Lo faceva già da titolare de L’Hostaria, un locale che negli anni Dieci di questo secolo proponeva oltre cento etichette di vini “naturali”, biologici e biodinamici. E proprio a Castel d’Ario, proprio nell’antica corte dove si stampava 11 Pellagroso, nel 2011 rilevò alcuni filari di vecchie viti, abbandonate.
Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.
Un percorso eno-gastromico.
La presentazione è avvenuta al Vinitaly a Verona La prossima edizione della Douja d’Or (9-18 settembre ad Asti) è stata presentata all’interno della collettiva piemontese nel Padiglione 10 del Vinitaly di Verona curata da Regione Piemonte, Piemonte Land of Wine e Unioncamere Piemonte negli scorsi giorni. Vino, cibo e cultura del territorio saranno come sempre i protagonisti. Un appuntamento con le eccellenze enogastronomiche astigiane e monferrine che, dopo due anni di pandemia, promette di rinnovarsi per presentarsi agli amanti del vino, ai professionisti del settore e ai turisti con una nuova offerta rivisitata. Un evento che per 10 giorni proporrà ad Asti degustazioni di vino, assaggi di vermouth, masterdass, menu e piatti speciali in numerose location, un percorso enogastronomico che si dipanerà attraverso le piazze, le vie e le dimore storiche più suggestive della città e che sarà accompagnato da mostre, arte, cultura e da varie esperienze d’eccellenza da vivere in pieno “Monferrato style”.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Vino ‘La Colombera’: 20 anni tutti nel segno del Timorasso.
Inaugurata la nuova sala con fino a ottanta posti per tutte le degustazioni Nel 2022 arriva l’esordio della barbera `Monleale’ • Se veramente un giorno si creerà un circolo di vignaioli storici per il Timorasso, l’azienda della famiglia Semino dovrà assolutamente essere inclusa in quel pugno di primi pionieri che decisero di puntare su un vitigno abbandonato da anni ma che ben si sposava con le caratteristiche del territorio tortonese. ‘La Colombera’, che di recente ha festeggiato la ventesima vendemmia di Timorasso, non si ferma qui e guarda al futuro: a un turismo del vino in stretta simbiosi con il temono e a un nuovo modo di accogliere visitatori così come vecchi e nuovi clienti.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Acqui Terme Associazione Città del Vino’: ora l’adesione è ufficiale.
La città di Acqui Terme è entrata a far parte dell’associazione nazionale ‘Città del Vino’. Ad ago sto 2020 i sindaci Lorenzo Lucchini, Paolo Lantero e Federico Riboldi avevano firmato il protocollo d’intesa per presentare la candidatura congiunta a “Città europea del vino 2023”. Ora è stato portato a compimento il primo passo con l’adesione all’associazione nazionale fondata a Siena nel 1987 per unire in un’unica rete i territori italiani a vocazione vitivinicola con finalità di promozione del prodotto enologico e delle aziende locali. Visibilità oltre confine Un ricco programma di appuntamenti, eventi, manifestazioni culturali ed enogastronomiche animeranno il Comune o l’aggregazione di Comuni che avranno ottenuto il riconoscimento di “Città europea del vino”, assegnato da Recevin, la rete europea delle Città del Vino formata dalle associazioni nazionali presenti negli undici Paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Serbia).
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Alba alza il sipario su Vinum E a teatro si celebra il Gusto.
Oggi si inaugura la 444 edizione della manifestazione enologica che accoglie chef, sommelier esperti e produttori che racconteranno le eccellenze. Martedì al Sociale l’evento de La Stampa Alba alza il sipario su Vinum E a teatro si celebra il Gusto. La città è pronta a vivere le sue prime giornate da capitale del vino. Se da oggi la fiera Vinum apre le porte dell’edizione numero 44 per accogliere i wine lovers con la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia e con decine di eventi selezionati, martedì arriverà in città «C’è più Gusto»: evento speciale per raccontare dal cuore delle Langhe e del Roero la straordinaria ricchezza del mondo del vino italiano e accompagnare la città nel suo percorso che la porterà ad ospitare, a settembre, la sesta Global Conference on Wine Tourism, il più importante forum mondiale dedicato al turismo enogastronomico organizzato dall’Unwto, l’organismo delle Nazioni Unite che governa il turismo globale.
Fonte, Stampa Cuneo.
Un Primitivo mai banale al giusto prezzo.
II Rosso dei Vespa Un Primitivo mai banale al giusto prezzo di Pasquale Porcelli Quando i secondi diventano primi! Potrebbe essere il titolo di un romanzo ed è invece una semplice constatazione di come spesso i vini che molto frettolosamente vengono definiti di seconda fascia, diventano i veri protagonisti dell’attività aziendale. Per volume e valore rappresentano l’ossatura dell’azienda. Sono spesso le sue vendite che rendono remunerativa l’attività e consolidano la reputazione aziendale, in primis affidata al vino più importante e prestigioso e quindi anche più costoso. A quest’ultimo si affida l’immagine aziendale, mentre all’altro, fratello minore, spetta il compito impegnativo di tenere in piedi il tutto. Non è ovviamente sempre così, ma avviene molto spesso.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
La Cantina Tani premiata al Vinitaly.
Riconoscimento per 4 vini nella sezione “5 Star Wines e Wine Without Walls” 1 MONTI Quattro vini della Cantina Tani sono stati premiati al Vinitaly di Verona 2022 nella sezione “5 Star Wines e Wine Without Walls”, che premia i vini certificati di Qualità sostenibile (SQNPI) che hanno ottenuto una valutazione di almeno 90/100. I vini premiati vanno ad infoltire le fila delle eccellenze sarde presenti all’importante kermesse enologica. «Siamo orgogliosi per quest’ennesimo successo—dicono Tonino Tani e le figlie Roberta e Angelica con i loro mariti — La nostra azienda pratica la produzione integrata e i vini sono certificati e sostenibili». I premiati al prestigioso concorso internazionale sono il Velù, Cannonau di Sardegna rose, con 92 punti; Taerra, Vermentino di Gallura Docg, 91 punti; Meoru Vermentino di Gallura Docg, 90 e Serranu, Isola dei Nuraghi Igt, 90.
Fonte, Nuova Sardegna.
Quantità e qualità. le cantine sarde nel mercato globale.
Sella e Mosca si conferma prima per fatturato davanti ad Argiolas, Santa Maria La Palma e Santadi di Pasquale Porcu? elenco delle aziende vinicole sarde presenti tra le Top 1000 mostra quello che gli addetti ai lavori conoscono da tempo, per quanto riguarda i fatturati. Ciò che non dice quella classifica, invece, riguarda la qualità delle bottiglie che vengono prodotte dalle aziende in Sardegna. Una qualità crescente che viene apprezzata dai critici e soprattutto dai mercati nazionali e internazionali. Prendiamo, per esempio, la prima azienda vinicola sarda per fatturato, la SELLA e MOSCA di Alghero: è stata inserita, tra le poche in Italia, dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator nell’elenco delle Top 100 al mondo. L’inserimento in quel catalogo certifica la massima qualità che una bottiglia può avere. Stiamo parlando, per quanto riguarda il vino della Sella e Mosca, del Cannonau Riserva vendemmia 2018. L’azienda dei Piani di Alghero è una delle più antiche della Sardegna, la più antica dopo la ATTILIO CONTINI di Cabras (ottava nella classifica di settore).
Fonte, Nuova Sardegna Top 1000 Sardegna 2022.
Spettacoli, note e risate per soddisfare tutti i gusti.
Sabato ricco di eventi a Padova e provincia. Oggi e domani a Villa dei Vescovi di Torreglia è in programma la prima edizione di “Vinum euganeum – Eccellenze enologiche in villa” organizzato dal Fai con la Strada del Vino dei Colli (calice e 10 degustazioni a scelta 20 euro; ingresso alla corte gratuito). La mostra artigianale “Figure in Legno” di Paolo Pierini a Villa Draghi verrà inaugurata alle 11 nella Sala delle Carrozze (ingresso gratuito); fino a lunedì sarà possibile assistere in vari orari allo spettacolo “C’era una volta un circo”. Al Campo dei Girasoli di via Bainsizza Davide Carrozza presenterà alle 13.30 il libro “11 migliore dei mondi possibili” con il professor Gianluca Mungo e Isabella Ragv; in piazzale Firenze inizierà alle 15 la rassegna Primavera in Famiglia a cura di Associazione Play con attività ludiche per famiglie e alle 18 l’esibizione del gruppo di fiati “Gli Stellari” (ingresso libero). La rassegna “Padova Spettacolo” offre alle 16 e 17.30 alla Sala Nilde Jotti di piazzale Forcellini un “Pomeriggio con i ruzzantini” tra musiche, canzoni, balli e tradizioni popolari (ingresso gratuito ma con prenotazione al 351-6607652).
Fonte, Gazzettino Padova.
Colline Unesco “risarcite” per i danni dovuti al lockdown.
II ministero del Turismo assegna 352 mila euro agli 11 Comuni della “core zone” Dovranno presentare un progetto unitario di valorizzazione dell’area. Le colline dell’Unesco avranno un risarcimento per le perdite turistiche causate dalla pandemia. Il ministero del Turismo ha destinato 352 mila euro alle “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”. È stata assegnata una quota fissa di 282.692 euro all’intero territorio, più una quota variabile stabilita in base al calo di presenze nel 2020 rispetto al 2019. Tutti gli 11 comuni che rientrano della “Core zone” nei giorni scorsi hanno risposto “presenti” all’avviso ministeriale: Cison, Farra, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, Tarzo, Valdobbiadene, Vittorio Veneto. Conegliano rimane esclusa perché non fa parte della “core zone”. Il ministero del Turismo ha creato un fondo di 75 milioni di euro per sostenere la ripresa post Covid delle aree Unesco italiane, dei quali 9,8 riservati a Roma capitale. Per le colline del Prosecco il contributo preventivato è di 352.789 euro.
Fonte, Tribuna Treviso.
Soave, Pieropan inaugura la nuova cantina e archivia un 2021 da record.
Investiti 20 milioni di euro in una struttura innovativa integrata nelle colline. Fatturato in crescita a 5 milioni per 650mila bottiglie. n investimento che si avvicina ai 20 milioni di euro per una struttura di diecimila metri quadri perfettamente integrata nelle colline di Soave. La nuovissima Cantina Leonildo Pieropan – inaugurata pochi giorni fa – è frutto della volontà della famiglia di costruire un luogo che potesse ricordare la figura di Leonildo Pieropan, scomparso nel 2018.
«La nuova cantina e i progetti che la mia famiglia sta portando avanti sono il nostro modo di ricordare Leonildo – sottolinea la moglie Teresita Pieropan – È un omaggio a ciò che lui ha rappresentato, non solo per lo stile inconfondibile dei suoi vini, ma anche per l’esempio di coerenza e dedizione che ci ha lasciato.
Fonte, Il Sole 24 Ore.
Una storica cantina friulana si amplia per valorizzare due nobili vitigni del Fvg.
Castello di Spessa, azienda vinicola e residenza storica a Capriva del Friuli nel Collio Goriziano, ha iniziato l’anno nuovo con ottimismo e con la voglia di continuare a investire nel territorio, cosa che non ha mai smesso di fare nonostante gli ultimi due anni difficili per tutto il comparto vitivinicolo e turistico. Il 2021 ha visto concludersi i lavori di ampliamento e di ammodernamento della cantina di vinificazione situata a Cormons in Località La Boatina, a pochi chilometri dal Castello. Il locale dedicato alla vinificazione, risalente agli anni ’70, affianca nella produzione le storiche cantine di invecchiamento sotterranee che si trovano all’interno del Castello. Grazie a questo intervento Castello di Spessa è, oggi, in grado di produrre 500 mila bottiglie dai circa 100 ettari vitati tra la DOC Collio e la DOC Isonzo. Un investimento importante, che lancia le basi per ulteriori obiettivi di crescita futuri e che sancisce sempre di più la volontà di Castello di Spessa di affermarsi come un punto di riferimento del territorio per la produzione vitivinicol
Fonte, Friuli Oggi.
La cantina de “La Grand Maison”, che fu regno dello chef Joël Robuchon, sotto il martello.
Il ristorante due stelle Michelin ha chiuso i battenti nel 2020, e le sue 4.500 bottiglie sono battute online da iDealwine fino al 28 aprile. I grand cru di Bordeaux e della Borgogna, ma anche le griffe della Valle del Rodano e dalla Loira, insieme ad alcune delle più prestigiose etichette italiane e spagnole, per un totale di 4.500 bottiglie provenienti dalla cantina de “La Grande Maison”, il celebre ristorante due stelle Michelin di Bernard Magrez, che ha chiuso i battenti nel 2020 e che, in passato, è stato il regno del mitico chef cuisinier Joël Robuchon e dal suo successore Pierre Gagnaire, finiscono sotto il martello virtuale di iDealwine, leader mondiale delle aste di vini online e prima casa d’aste di vini francese, da oggi al 28 aprile.
Fonte, WineNews.
Il Prosecco Doc di Botter vino ufficiale dell’Eurovision.
Due etichette – un base e un rosé – per brindare all’evento di Torino. Sono firmate dalla storica cantina veneta e da Invivo, l’azienda neozelandese che ha prodotto (fra gli altri) il Sauvignon di Sarah Jessica Parker. Il Prosecco Doc conquista il palco dell’Eurovision. Saranno due le tipologie di bottiglie ufficiale del festival mondiale della musica più atteso del momento, in programma a Torino al Pala Alpitour dal 10 al 14 maggio. Si tratta di due etichette, Unity Prosecco Doc e Unity Prosecco Rosé Doc nate dalla partnership fra la pluripremiata azienda vinicola neozelandese Invivo, nota per le joint venture con personaggi dello spettacolo del calibro di Sarah Jessica Parker e il conduttore tv inglese Graham Norton, e la cantina veneta Botter. Una collaborazione che ha permesso ai due fondatori di Invivo, l’enologo Rob Cameron e il director Tim Lightbourne, di sviluppare e realizzare l’idea di creare un prosecco ad hoc per l’evento musicale dell’anno: Unity infatti sarà proprio il vino ufficiale dell’Eurovision Song Contest. Utilizzato per brindare sul palco e nelle aree della manifestazione.
Fonte, La Repubblica.
Una wine box al mese per valorizzare le eccellenze del vino italiano.
La startup milanese Vinevo propone percorsi di scoperta personalizzati per conoscere piccoli e medi produttori italiani attenti alla sostenibilità. L’Italia del vino arriva direttamente a casa. Per valorizzare le eccellenze del Made in Italy e orientarsi nell’affollato universo dei vini, la piattaforma e-commerce Vinevo propone wine box per intenditori o semplici appassionati, che portano alla scoperta di vini di piccoli e medi produttori italiani artigianali e attenti all’ambiente. Attraverso un algoritmo di raccomandazione sensoriale sviluppato con la consulenza scientifica del Sensory and Consumer Lab dell’Università Statale di Milano, la startup milanese offre infatti pacchetti in formula abbonamento mensile personalizzati sui gusti dei clienti. Le tre bottiglie incluse in ciascuna wine box vengono selezionate dagli esperti di Vinevo seguendo ogni mese un tema diverso. Qualche esempio: dai vini vulcanici ai vitigni autoctoni, alle donne del vino italiane. L’obiettivo è rendere l’esperienza di degustazione anche un progetto culturale di conoscenza e condivisione del patrimonio vitivinicolo nostrano.
Fonte, La Repubblica.
Chiocci: ‘Con Wine racconteremo il vino al grande pubblico con informazione attendibile’.
“La sfida è importante e galvanizzante e va oltre il vino in sé, è quello che rappresenta il vino per l’Italia e per il mondo. Quello a cui tengo di più è portare il vino al grande pubblico e raccontare la peculiarità della filiera vitivinicola italiana”. Lo ha affermato il direttore dell’Agenzia Adnkronos Gian Marco Chiocci all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione tra l’Agenzia e Vendemmie.com, il magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, il gruppo di comunicazione ed eventi che realizza la Milano Wine Week. “L’obiettivo è quello di informare e incontrare anche il grande pubblico – ha spiegato Chiocci – che è sempre più esigente e vuole un’informazione attendibile, inattaccabile che è il marchio di fabbrica della nostra Agenzia, un gruppo in perenne crescita guidato da quasi 60 anni dall’editore Pippo Marra, un gruppo mediatico diverso da altri, i numeri parlano chiaro per noi: siamo la prima agenzia sul web”.
Fonte, Tiscali Notizie.
Le giacenze di vino a marzo ammontano a 64 milioni di ettolitri.
Registrato un leggero aumento delle scorte per i vini Dop. Anche le scorte dei vini Igp salgono leggermente con un surplus a marzo del 4,7%. Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 31 marzo 2022, a 64 milioni di ettolitri in aumento del 3% rispetto ai 61 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 31 marzo 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 1,3% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 4,7%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 2,3%; i vini generici scontano giacenze uguali a quelle dello scorso anno; le giacenze totali di vini sono superiori dello 1,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 22,7%; il vino nuovo ancora in fermentazione più 6,9%.
Fonte, Teatro Naturale.
Vino naturale, nasce piattaforma Florwine.com.
Nasce Florwine.com, piattaforma e-commerce dedicata al mondo del vino naturale. L’iniziativa di Flor.| born to be wine si propone, rispetto al precedente shop online, come un vero collettore di informazioni, news e approfondimenti inerenti al settore. Il progetto di shop online, che amplia e integra il servizio delle enoteche Flor di Milano, Genova e Verona, presenta una selezione di oltre 1200 etichette scelte da un team di sommelier, che entro la fine dell’anno supererà le 2000 referenze. Con il lancio della nuova piattaforma saranno previste- informa una nota- non solo consegne in tutta Italia, ma anche spedizioni internazionali.
Fonte, ANSA.it.
Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine imperdibili.
Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 40 produttori italiani: tutte le info. Appuntamento imperdibile con i vini artigianali, naturali e indipendenti. Domenica 24 aprile, a Calvisano (BS), si tiene la fiera mercato dei vini artigianali Vino in-dipendente. Più di 40 vignaioli (oltre a 4 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, mostarde, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici.
Fonte, Scatti di Gusto.
Vino: smascherato uno schema Ponzi da 99 milioni negli Stati Uniti.
Negli Stati Uniti è stata smascherata uno schema Ponzi che poggiava sul presunto possedimento di alcune bottiglie di vino pregiato. Negli Stati Uniti una società di nome Bordeaux Cellars offriva ai propri investitori la possibilità di intascare degli ottimi rendimenti attraverso alcuni prestiti, che venivano garantiti dal valore di numerose bottiglie di vino che vantavano alcune delle più iconiche etichette al mondo. Parola chiave: “ottimi rendimenti”. Già, talmente “ottimi” che parevano quasi troppo belli per essere veri… e in effetti era proprio così. Un’indagine condotta dal Tribunale di New York ha infatti smascherato l’intera operazione come un grande schema Ponzi.
Fonte, Dissapore.
STAMPA ESTERA
A Chateauneuf-du-Pape, la vigne devient source d’energie.
Des températures de plus en phis élevées l’été, plus de 40 °C à l’ombre en juilletaoût 2019, une eau qui se raréfie, des épisodes météorologiques extrêmes… Un contexte qui pousse le vigneron Fabrice Brunet. à réaliser des aménagements innovants : « Nous allons bientôt disposer de quatre hectares de vigne sous des panneaux solaires mobiles installés à 5 mètres de hauteur et pilotés par logiciel», explique l’ancien Ingénieur en électronique. L’expérience qu’il s’apprête à mener à Travaillan, à 15 km de Châteauneufdu-Pape, en appellation vin de pays, compte parmi les dizaines d’initiatives actuelles qui tendent à faire évoluer la culture de la vigne vers un plus grand respect de l’environnement et une adaptation douce aux nouvelles conditions climatiques. Le domaine de Fabrice Brunel compte 110 hectares de terre dont 90 plantés. C’est Lucien Brunel, grand-père de Fabrice, qui créa en 1954 la marque Les Cailloux et mit en avant le vin de la propriété. Le domaine s’est agrandi avec son fils André Brunel, décédé il y a peu de temps, un entrepreneur dans rame parti d’une superficie de 20 hectares qu’il étoffa au fil des ans en rachetant des vignes en cotes du Rhône et en vin de pays de Vaucluse. André Brunel créa aussi la cuvée Centenaire. À son tour, à sa façon, le quadragénaire Fabrice Brunel s’adapte à son époque. Il est peut-être en passe de trouver la solution pour continuer à produire les meilleurs vins sans changement radical de culture, malgré une météorologie de moins en moins favorable.
Fonte: Figaro.
Wo Le Pen die Hoffnung ist.
Médoc wachsen edler Wein und die Wut auf die bestehenden Zustände. Auf den Spuren der Wählerschaft der französischen Rechtspopulistin Van Bordeaux aus schlängelt sich die Départementstraße 2 durch das erstaunlich flache Weingebiet gen Norden. Es geht vorbei an bescheidenen Winzerbetrieben und an prächtigen Weinschlössern, vor denen ausländische Flaggen wehen. Rebstöcke zur Linken, Rebstöcke zur Rechten, soweit das Auge reicht. Entlang der “Route des Châteaux” am linken Ufer der Gironde-Mündung gedeihen Spitzengewächse mit klingenden Namen: Lafite, Latour, MoutonRothschild, Margaux, Palmer. Die berühmte Weinstraße markiert in Wahlkampfzeiten eine Erfolgsstrecke für Marine Le Pen. In den Weinorten des Médoc hat sie im ersten Wahlgang mit einem Stimmanteil zwischen 35 und 40 Prozent deutlich besser abgeschnitten als Emmanuel Macron. In der Stichwahl an diesem Sonntag könnte sie ihren Vorsprung ausbauen, meint Grégoire de Fournas. Der 37 Jahre alte Winzer ist Le Pens Mann für das Reich des Weins auf der Landzunge zwischen dem Atlantik und der Mündung der Gironde. “Marine erntet die Früchte des Zorns”, sagt Fournas. Er lebt mit Frau und den gemeinsamen fünf Kindern in Pauillac. Die 5000-Einwohner-Stadt vereint “die größte Anzahl an klassifizierten Spitzenweinen”, heißt es in der Werbebroschüre des örtlichen Fremdenverkehrsbüros. Aber Winzer Fournas spricht lieber über die Misere, die in Pauillac zum Alltag gehört. Die Arbeitslosenquote beträgt rund 20 Prozent, auch die Zahl der Sozialhilfeempfänger (RSA) liegt mit zwölf Prozent über dem nationalen Durchschnitt. Für die Bewohner gebe es viele Gründe, wütend zu sein, schildert der Lokalpolitiker des Rassemblement National (RN). Das Wahlergebnis wundert ihn nicht: 35 Prozent haben in Pauillac für Le Pen gestimmt, 21 Prozent für Macron.
Fonte: Frankfurter Allgemeine.
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A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 22 aprile 2022!
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Emissioni Zero. La nuova via di Argiano.
Brunello e Supertuscan, l’identità ritrovata «Un grande vino è la somma di un vitigno e di un’idea». Questa è la formula vincente (copyright Piero Antinori per il Tignanello), che è stata declinata dallo stesso enologo, Giacomo Tachis, in una delle più antiche tenute di Montalcino, Argiano (il nome deriva da Aragiani, il tempio dedicato a Giano). 1] risultato dell’alchimia di Tachis fu un Supertuscam Solengo. Era gli anni Novanta, Argiano aveva Iniziato una nuova vita grazie alla contessa Noemi Marone Cimano. Ma nel 2013 la cantina è stata venduta al Leblon, un fondo di investimento guidato dal finanziere brasiliano André Santos Esteves. Poteva essere una svolta straniante. Invece la tenuta di Argiano (35omila bottiglie e circa 5 milioni di curo di fatturato) ha trovato la sua strada.
Fonte: Corriere della Sera 7.
L’industria alimentare in accelerata sull’export.
Strategie di ripresa Dal 3 al 6 maggio al Cibus di Parma attesi 2mila buyer e oltre 3mila espositori Vacondio: «La spinta verrà dall’export, sarà la fiera più importante da 20 anni» Micaela Cappellini «Chi spera in un aumento dei consumi interni non parla in maniera razionale: l’unica crescita possibile per il settore alimentare italiano nel 2022 è quella che arriverà dall’estero». Ne è convinto Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare al suo ultimo annodi mandato. Ed è per questo che l’associazione degli industriali punta molto su Cibus, la fiera dell’alimentare che si svolgerà a Parma dal 3 a16 maggio. «Sarà l’edizione più importante degli ultimi vent’anni – l’ha definita ieri Vacondio, durante la presentazione – i mercati esteri sono strategici anche perché riconoscono ai nostri prodotti una marginalità maggiore, mentre in Italia parlare di redditività sembra una colpa.
Fonte: Sole 24 Ore.
Degustazione di vini stasera alla Florida.
Bondeno Degustazione di vini stasera alla Florida Questa sera all’agriturismo La Florida di Bondeno (via Per Burana, 99) si tiene una degustazione di Lambrusco a cura di Sergio Scarvaci, delegato Onav di Modena. Si comincia alle 20.30, per iscriversi c’è tempo fino alle 17. Si assaggeranno 8 etichette tra le Doc Modenesi, diverse per zona di produzione, suolo, vitigno e tecniche di vinificazione.
Fonte: Nuova Ferrara.
Modigliana fa festa con il Sangiovese.
L’evento Modigliana fa festa con il Sangiovese Torna in questo weekend, dopo due anni di stop, la più antica manifestazione con tanti appuntamenti II weekend in arrivo riporta anche la cittadinanza di Modigliana alla normalità, dopo due anni di stop causa Covid, con la 51a edizione del ‘Sangiovese in Festa’, la più tradizionale delle manifestazioni locali che unisce il piacere della sagra al prestigioso vino che ha trovato nel Tramazzo terreni estremamente favorevoli. E come dice Giorgio Melandri, vicepresidente di ‘Modigliana – Stella dell’Appennino’: «Ogni anno siamo coinvolti con entusiasmo in questa festa. Con i nostri vini viaggiamo nel mondo, ma il cuore resta sempre qui perché il vino non deve mai dimenticare le sue radici popolari e contadine».
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Nasce il giardino del Refosco per tutelare la biodiversità.
Parlare di vigneto Friuli sembra ormai scontato. Ma la novità è che a uno dei più importanti vitigni autoctoni che popolano la regione, il nobile rosso Refosco, viene ora dedicato un anfiteatro naturale, un luogo della biodiversità animato da concerti, lezioni ed eventi culturali. Un nuovo vigneto che raccoglie per la primavolta insieme tutti i biotipi del vino Refosco (ne saranno messi a dimora 7, tra cui il rarissimo Refosco bianco), pronto a ospitare eventi culturali e spettacoli. L’iniziativa è nata grazie al sostegno del progetto Interreg “Diva” per la collaborazione tra imprese culturali e creative e imprese tradizionali e resa possibile grazie alla sinergia tra l’azienda agricola e vitivinicola Tonutti di Tavagnacco e SimulArte. Il giardino del Refosco si trova lungo la ciclabile delle Rogge tra i comuni di Reana del Rojale e Tavagnacco, nel cuore della Doc Friuli, in una porzione di vigneto di proprietà dell’azienda Tonutti Marco e Dino.
Fonte: Messaggero Veneto.
“Filari di Bolle” ha scelto i cinque spumanti top.
Ufficializzati i vincitori dell’ottava edizione di Filari di Bolle, selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia, che saranno premiati nel corso della cerimonia di inaugurazione della 74esima “Sagra del Vino” in programma oggi alle 18 in municipio a Casarsa. Quest’anno la selezione ha presentato un’interessante novità, aumentando le sue categorie di premiazione fino a 5 includendone una per il Prosecco Doc Rosè, ovvero le bollicine più recenti della spumantistica regionale che stanno riscontrando il grande interesse dei consumatori. Confermate le altre categorie dedicate al Prosecco Doc spumantizzato con il metodo Charmat, al Charmat mono varietale dedicato quest’anno alla Ribolla gialla e allo Charmat per le cuvée e per il metodo Classico. Il tutto in un quadro molto positivo per il comparto, tanto che gli spumanti italiani, compresi quelli del Friuli Venezia Giulia, nonostante le difficoltà della situazione sanitaria sono cresciuti nelle vendite del +20% nel corso del 2021, trainati dal Prosecco, mentre la Ribolla gialla ha visto le vendite aumentate de119%.
Fonte: Messaggero Veneto.
Troppi i caprioli nel parco delle 5 Terre: «Vigneti danneggiati».
L’ente distribuisce flaconi di grasso naturale per allontanarli Coltivatori e produttori di vino vogliono la caccia selettiva. La popolazione di caprioli nel Parco delle Cinque Terre è numerosa e deve essere regolata. Per coltivatori e produttori l’obiettivo deve essere ridurre il numero, in modo da ricomporre gli equilibri ecologici, prevenire l’impatto sull’attività agricola e sul bosco. Ma servono anche misure di contenimento che possano essere messe in pratica utilizzando dissuasori che spingano i caprioli ad allontanarsi. In questo quadro d’insieme, il Parco fornisce a produttori e coltivatori privati i flaconi di Trico, una sostanza composta da grasso di pecora, quindi non inquinante e non nociva per l’animale.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Cantina Valtidone premiata in Croazia.
Poker di riconoscimenti per i vini di Cantina Valtidone a “II Mondo delle Malvasie”, concorso arrivato alla 13esima edizione e dedicato ai vini secchi, semi-asciutti e naturali dolci e dessert che si è tenuto nell’ambito di Vinistra, la manifestazione dei vini e prodotti Croati che si è tenuta a Porec, in Croazia. Cantina Valtidone ha ricevuto quattro medaglie d’argento, confermando il valore della Malvasia di Candia, anche lavorata in tipologie diverse. I vini premiati sono Luna di Candia, vino passito da uve di Mlavasia, 50 Vendemmie Colli Piacentini Malvasia Doc 2020 fermo, ottenuto da uve raccolte in antichi vigneti con più di 50 ami d’età e con un lungo affinamento in bottiglia, Aurora Colli Piacentini Malvasia DOC frizzante 2020 ottenuto con rifermentazione naturale in autoclave a temperatura controllata, e infine Venus Colli Piacentini Malvasia Doc spumante dolce 2021, vinificato con metodo Charmat.
Fonte, Cittadino di Lodi.
E ora la tappa dello Sforzato – Aprica, sarà la tappa dello Sforzato.
Magnolta, seggiovia in pensione dopo 40 anni -A maggio il Giro d’Italia Finisce un’era ad Aprica, dove sono già iniziati i lavori per smantellare la vecchia seggiovia della Piana dei Galli, sul versante della Magnolia: un impianto vecchio di quarant’anni durante i quali, è stato calcolato, ha trasportato la bellezza di 15 milioni di sciatori. Farà spazio a una nuova e più veloce quadriposto, che dovrebbe entrare in funzione il prossimo novembre, in tempo perla nuova stagione sciistica. È il primo passo per l’ammodernamento del comprensorio entro il 2030, un A sinistra Domenico Cioccarelli, presidente Siba, coni suoi “ragazzi” progetto da 24 milioni di euro. Intanto alla tenuta La Gatta di Bianzone è stata presentata ieri la “tappa dello Sforzato”, come viene definita la Salò-Aprica, appuntamento numero 16 del prossimo Giro d’Italia. 1124 maggio la località delle Orobie sarà per la decima volta sede di arrivo della corsa rosa Una vetrina che può contare complessivamente su 800 milioni di spettatori.
Fonte, Provincia Sondrio.
I “passiti” protagonisti a Volta Tra le novità gli eventi serali per i giovani.
Dopo due anni di stop, dovuto all’emergenza sanitaria, torna a Volta Mantova tirata a lucido, si lasci passare il termine, la Mostra nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione. La 18esima edizione si terrà, come del resto vuole la tradizione, i130 e il primo maggio. Un’evento ritrovato per molti aspetti, ma che presenta anche diverse novità che lo rendono spiccatamente più moderno e vicino al mondo dei giovani, offrendo appuntamenti che rendono più accattivante l’enogastronomia, passiti in primis, del zona. «Siamo tornati dopo uno stop forzato con una degli eventi enogastronomici più importanti del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Volta Mantovan, Luciano Bertaiola -. Saranno due giorni pregni di iniziativa che faranno da corollario alla vera e propria attrattiva, la Mostra dei Passiti.
Fonte, Voce di Mantova.
“Vinum” apre la stagione del turismo nelle Langhe.
Da domani per tre weekend l’edizione numero 44 della Fiera nazionale dei vini del Piemonte `anum” apre la stagione del turismo nelle Langhe GG Con il ritorno di Vinum, Alba ritrova la sua primavera dopo due anni di chiusure forzate. Tra gli stand che da qualche giorno hanno invaso le piazze per ospitare vetrine e banchi d’assaggio, tutto è pronto in città per il taglio del nastro della 44′ Fiera nazionale dei vini del Piemonte in programma domani alle 10,30 in sala Beppe Fenoglio. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine-lovers è per i prossimi tre weekend – da domani a lunedì, festa della Liberazione, sabato 30 aprile e domenica Primo maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio -, quando il centro storico della città si trasformerà ancora una volta nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia. Oltre 700 le etichette in degustazione, per una panoramica su 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo «street food ed Langa» a cura dei borghi albesi della Giostra delle Cento Torri, anche loro tornati a rispolverare piatti e ricette locali tanto amati dal pubblico, oltre al festival della Bandiera che andrà in scena il Primo maggio.
Fonte, Stampa Cuneo.
Se il Barolo di domani lo raccontano le ragazze.
Protagoniste dell’evento “C’è più Gusto ad Alba” in programma martedì al teatro Sociale Se il Barolo di domani lo raccontano le ragazze. L’erede predestinata di Alba, la vignaiola sulla vetta di La Morra e le garagiste di Serralunga. Se volete avere un’idea del Barolo di domani, tenete d’occhio queste quattro ragazze tra 25 e 32 anni: Federica Boffa, Giulia Negri e il duo Lara Rocchietti e Luisa Sala. La prima ha raccolto dal padre Pio Boffa il testimone della cantina Pio Cesare, marchio storico e blasonato che ha le fondamenta nel cuore della città e lo stemma di Alba fieramente in etichetta. La seconda ha preso da poco le redini dell’azienda Serradenari e dice: «Adesso tocca a me e alle mie bottiglie. Poche, meno di quarantamila, e ciascuna, dalla prima all’ultima, dovrà saper raccontare tutta Serradenari».
Fonte, Stampa Cuneo.
Carta vitigni autoctoni del Monferrato casalese.
Presentazione Domani, sabato, a partire dalle ore 10, nel Salone Vitoli Carta vitigni autoctoni del Monferrato casalese. I Vitigni autoctoni. Domani ci sarà la presentazione ufficiale della Carta dei Cru del Monferrato Casalese. Verrà ufficialmente presentata domani, sabato 23 aprile, alle ore 10, nel Salone Vitoli (Museo Civico di via Cavour 5), la prima Carta “I Cru del Monferrato Casalese” di Enogea, realizzata dal divulgatore scientifico, mappatore, cartografo e curatore editoriale di fama internazionale Alessandro Masnaghetti, per conto del Consorzio di tutela dei vini Colline del Monferrato Casalese. Un importante traguardo per il Consorzio di tutela delle dominazioni Grignolino del Monferrato Casalese doc, Barbera del Monferrato Superiore docg, Gabiano doc e Rubino di Cantavenna doc che, al pari dei più grandi protagonisti del mondo enoico, potrà ora garantire ai propri produttori associati la disponibilità di un prezioso ausilio da spendere a livello mondiale, per promuovere vini e il territorio del Monferrato casalese (anche dal punto di vista enoturistico e non solo), disegnato da vigneti impiantati su sedimenti marini dalla storia milionaria.
Fonte, Monferrato.
Barbera, Nebbiolo Ruchè al concorso degli Istituti Agrari.
Al Vinitaly Premiato il “Penna” di Asti Barbera, Nebbiolo Ruchè al concorso degli Istituti Agrari AI Vinitaly. L’Istituto Penna ha vinto con “Primo giorno di scuola” ASTI-VERONA • L’Istituto Penna di Asti ha partecipato al sesto concorso enologico degli Istituti Agrari d’Italia. Il concorso, organizzato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, si propone di evidenziare le migliori produzioni vitivinicole sensibilizzando gli Istituti di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare verso sempre maggiori livelli qualitativi, stimolando una più rispondente didattica e promuovendo la conoscenza della loro produzione enologica. Il Mipaf si avvale del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), sezione di Asti e Velletri, per la degustazione dei vini in concorso. “Primo giorno di scuola” L’Istituto Penna ha partecipato inviando tre vini: il Barbera d’Asti Docg 2020, il Nebbiolo 2019 e il Ruchè 2020.
Fonte, Monferrato.
Medaglia d’oro a Bacco ultimo nato di Siddira.
Gli uomini e le donne, le aziende, i territori l’ultimo nato di Siddiìra Successo a Vinitaly per il Carignano 2020 prodotto in edizione limitata: la cantina di Luogosanto ha lanciato sul mercato solo 4mila bottiglie potrebbe essere il punto di svolta perla cantina stessa e per l’isola per potersi sedere a tavola con i big dei rossi italiani. Per Siddùra, il Vinitaly si conferma passerella dove fare incetta di elogi e complimenti. La tenuta gallurese arrivava da protagonista dopo l’incoronamento come miglior cantina, questavolta la sua nuova creatura viene promossa a pieni voti alla prima uscita ufficiale. Bàcco 2020, infatti, secondo i giudici di 5Star Wines è il miglior Carignano d’Italia. Con 93 punti conquistati, la prestigiosa guida ha premiato così l’ultimo arrivato a Luogosanto, che permette alla cantina di completare la gamma divini figli dei grandi vitigni della Sardegna.
Fonte, Nuova Sardegna.
«Pinocchio in cucina» a Collodi Protagonisti il vino e il tartufo.
Talk show e degustazioni gratuite oggi dalle 18 all’Osteria Gambero Rosso «Due eccellenze toscane». I vini e i tartufi protagonisti del secondo incontro di «Pinocchio in cucina. Bugie e verità» al Parco di Pinocchio di Collodi oggi dalle 18 alle 20 all’Osteria del Gambero Rosso. L’ingresso e la degustazione dei vini sono gratuiti, ma da prenotare al 388 3757108. A seguire è possibile cenare con menù a tema «Le avventure di Pinocchio» (costo 38 euro, anche su prenotazione). «Questa kermesse ideata dalla Fondazione Carlo Collodi – spiega il presidente Pier Francesco Bernacchi – è organizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano e l’Osteria Gambero Rosso. Oggi in collaborazione con la Strada del vino delle colline pisane ci saranno due momenti di confronto e degustazione per conoscere più da vicino vini e tartufi, ovvero due tra le eccellenze toscane».
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
Vini e tartufi di scena all’Osteria del Gambero Rosso.
Appuntamento dalle 18 alle 20 al Parco di Pinocchio Ospite d’onore il sommelier pistoiese Valentino Tesi. I vini e i tartufi sono i protagonisti del secondo incontro di Pinocchio in cucina. Bugie e Verità in programma al Parco di Pinocchio di Collodi questo pomeriggio dalle 18 alle 20 all’interno dell’Osteria del Gambero Rosso. L’ingresso all’incontro e la degustazione dei vini sono gratuiti, ma da prenotare telefonando al 388 3757108. A seguire è possibile cenare con un menù a tema Le avventure di Pinocchio al ristorante Osteria del Gambero Rosso: Costo della cena 38 euro a persona, anche su prenotazione. Come spiega il presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi: «Questa kermesse ideata dalla Fondazione è organizzata in collaborazione con il Touring club italiano e il ristorante Osteria Gambero Rosso.
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
Sostenibilità secondo Cavit.
Un libro per raccontare l’impegno nel settore Sostenibilità secondo Cavit. Un libro per raccontare l’impegno verso la sostenibilità. È con questo obiettivo che Cavit ha presentato il volume dal titolo “I suoli dei vigneti trentini”. Frutto di un intenso lavoro di squadra tra Cavit, la Fondazione Edmund Mach e un team di esperti, il nuovo libro, si pone l’obiettivo di offrire alla filiera produttiva uno spaccato tecnico approfondito delle diverse caratteristiche zonali di questo territorio ad alta vocazione vitivinicola: informazioni fondamentali per definire le buone pratiche di gestione dei vigneti. Con 11 cantine sociali del territorio, collegate ad oltre 5.250 viticoltori della provincia, Cavit coltiva il 60% della superficie vitata del Trentino secondo l’approccio della viticoltura di precisione che orienta da 12 anni le strategie del consorzio, pioniere di innovazione con il progetto Pica.
Fonte, Adige.
La sfida delle viti resistenti.
Dal miglioramento genetico FEM un nuovo, deciso passo verso la viticoltura green Prosegue il lavoro della Fondazione Mach verso una viticoltura green. Si tratta di una strada alternativa, che individua le viti portatrici di geni di resistenza, capaci di ridurre drasticamente i danni di alcune delle principali patologie vegetali riducendo i trattamenti antiparassitari. Il Consorzio CIVIT segnala l’aumento considerevole nella produzione di barbatelle di viti resistenti, tra cui quelle prodotte da FEM. In tre anni si sono triplicati i numeri di innesti. Oggi la sfida dell’agricoltura è la necessità di rendere sostenibili le coltivazioni da un punto di vista economico, sociale e ambientale. All’aumento della virulenza di un patogeno, non corrisponde per forza l’adozione di un prodotto fitosanitario sempre più potente. E possibile intraprendere una strada alternativa, individuando viti portatrici di geni di resistenza, capaci di ridurre drasticamente i danni provocati dalle malattie. Le nuove varietà resistenti da qualche anno stanno suscitando un forte interesse, anche in viticoltura.
Fonte, Adige.
Binotto (Ferrari) ospite della FEM.
L’evento 1 Il team principal della scuderia del Cavallino ha visitato il campus e le strutture per le attività di ricerca Binotto (Ferrari) ospite della FEM Ospite d’eccezione alla Fondazione Edmund Mach. Mattia Binotto, Team Principal della Scuderia Ferrari che sta dominando il campionato mondiale di Formula 1, ha visitato nei giorni scorsi la Fondazione Mach dove ha incontrato il presidente Mirco Maria Franco Cattani, il presidente e il direttore della Confagricoltura del Trentino, Diego Coller e Lorenzo Gretter nell’ambito di una approfondita visita al campus che ospita le attività di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico.
Fonte, Adige.
Riacceso il cementificio, nube di fumo sui vigneti – Cementificio, partenza con il botto «Cortina di fumo sui vigneti bio».
Sarche, ambientalisti critici sul riavvio dell’impianto. L’azienda: «Anomalia già risolta» 99 Residenti Per noi non c’è alcun problema, tanto il vento tira sempre verso la Valle di Cavedine nano Per la direzione di Italcementi si tratta di una semplice «anomalia impiantistica», ma per le associazioni ambientaliste il fumo nero e denso che si è alzato mercoledì scorso sopra il cementifico delle Sacche è motivo di allarme. Anche se alcuni dei residenti che abitano vicino all’impianto minimizzano• «Saranno le mine che esplodono nella cava, ma per noi nessun problema — affermano dal proprio giardino — perché il vento tira sempre verso la valle di Cavedine».
Fonte, Corriere del Trentino.
Nelle colline esplode la Primavera del Prosecco – Per il Prosecco è già Primavera.
Tra oggi e domani inaugurano sei mostre della rassegna organizzata dall’Unpli con molti appuntamenti collaterali Per il Prosecco è gi à Primavera VISITE GUIDATE ALLA SCOPERTA DELLE COWNE PATRIMONIO UNESCO, MA ANCHE CULTURA CON UBRI IN CANTINA E MOSTRE MERCATO ENOGASTRONOMIA. Taglio del nastro, tra oggi e domani, di ben 6 mostre della 27. edizione della “Primavera del Prosecco”, il circuito dei 17 appuntamenti della rassegna enogastronomica, organizzata dall’Unpli nei territori delle colline del Prosecco Superiore Docg patrimonio Unesco. Oggi, avvio per quelle di Fregona, Guia e Miane; domani a Colbertaldo, Cison e Farra di Soligo. Molti gli appuntamenti collaterali accanto alle frizzanti bollicine. A Fregona, la 46. mostra del Torchiato e dei vini dei Colli di Conegliano Docg, che chiuderà l’1 maggio, si terrà al centro di Appassimento di Osigo, sede della Cantina Produttori Fregona.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Vinitaly: è guerra in cantina.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che, spiega la Coldiretti, arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1.000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.
Fonte, Qdpnews.
Degustazioni con visite guidate Tornano i week-end in cantina.
Arriva a Montespertoli il primo fine settimana di ’Week-end in cantina’, una serie di appuntamenti dedicati alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio. L’evento, che si svilupperà per tre fine settimana a cavallo tra aprile e maggio, vuole essere una sorta di brindisi all’arrivo della primavera con la possibilità di trascorrere delle belle giornate all’aria aperta tra degustazioni e visite guidate alle cantine del territorio. Il primo appuntamento è per sabato, domenica e lunedì prossimi con le aziende agricole Marzocco di Poppiano, Fattoria di Trecento e La Ripa Verde. Alla Fattoria di Trecento sarà possibile degustare il vino e godere di una visita guidata nelle cantine e nelle vigne. La degustazione prevede 4 assaggi diversi di vino e olio. Il sabato pomeriggio la degustazione sarà guidata da un sommelier e per i più piccoli è prevista una passeggiata con gli asini.
Fonte, Lanazione.it.
Terre di Pisa allarga la cantina dei vini Doc: inserite nuove tipologie.
La principale proposta di modifica del disciplinare è l’inserimento di tre nuove tipologie di prodotto: “Terre di Pisa bianco”, “Rosato” e “Vermentino” e della menzione tradizionale “Riserva” per il vino Doc Terre di Pisa rosso, in aggiunta alle tipologie già presenti, ossia “Terre di Pisa rosso” e “Terre di Pisa Sangiovese”. La Regione Toscana ha dato parere favorevole alla modifica del disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata “Terre di Pisa”. La decisione è stata presa dalla giunta che, su proposta della vicepresidente e assessore all’agricoltura Stefania Saccardi ha preso atto dell’istruttoria tecnica svolta dal settore “Produzioni agricole, vegetali e zootecniche. Promozione” cui si era rivolto, con un’istanza, il Consorzio Vini Terre di Pisa lo scorso febbraio.
Fonte, Cuoio in diretta.
Vino, Postorino: ‘Divulgare meglio con un canale equilibrato è utile’.
“L’iniziativa merita sicuramente una valutazione molto positiva, avere scelto il vino ha una motivazione molto precisa perché merita tutta questa attenzione. La viticoltura italiana è presente in tutte le regioni, è tra le poche coltivazioni che è presente dappertutto, ed è un dato che ci deve far ragionare. C’è una storia, una cultura e i successi di questi anni non sono arrivati per caso”. Ad affermarlo è stato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura, all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione Mww Group.
Fonte, Adnkronos.
Chiocci: ‘Con Wine racconteremo il vino al grande pubblico con informazione attendibile’.
“La sfida è importante e galvanizzante e va oltre il vino in sé, è quello che rappresenta il vino per l’Italia e per il mondo. Quello a cui tengo di più è portare il vino al grande pubblico e raccontare la peculiarità della filiera vitivinicola italiana”. Lo ha affermato il direttore dell’Agenzia Adnkronos Gian Marco Chiocci all’evento di lancio di Adnkronos Wine, il nuovo canale di informazione giornalistica sul portale Adnkronos.com, frutto della collaborazione tra l’Agenzia e Vendemmie.com, il magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, il gruppo di comunicazione ed eventi che realizza la Milano Wine Week.
Fonte, Adnkronos.
Questo straordinario vino autoctono calabrese è il miglior vino d’Italia secondo i sommelier.
Con i francesi noi italiani siamo i primi produttori al Mondo di vino. In alcuni anni sono i francesi ad arrivare primi, altre volte noi. Tuttavia, noi italiani non siamo conosciuti nel Mondo per la quantità ma anche per la qualità dei nostri vini. Le glorie nazionali come il Barolo, il Brunello, l’Amarone o il Francia sono vini apprezzatissimi nelle migliori tavole e ristoranti. In particolare, però, il Lettore più attento si sarà già accorto che i vini citati vengono tutti dalla parte centro-settentrionale del nostro Paese. Infatti, anche se in Italia sappiamo che il Sud produce dei vini di altissimo livello, raramente questi vini balzano alle cronache. Invece, ce n’è uno che recentemente ha stupito davvero tutti gli analisti. Infatti, questo straordinario vino autoctono calabrese è il miglior vino d’Italia, parola di esperti.
Fonte, Proiezioni di Borsa.
A piazzale Michelangelo prima vigna urbana di Firenze.
Una vigna in città a Firenze, sulla collina di piazzale Michelangelo che dà il nome al vigneto e anche al futuro vino. È la prima vigna urbana della città, si spiega da donne Fittipaldi, l’azienda agricola di Bolgheri (Livorno) che gestisce il terreno, quasi due ettari che ospitano ulivi e alcuni vecchi filari affacciati sull’Arno. Il progetto prevede l’inserimento di un migliaio di piante da allevare con il sistema ad alberello, compatibile con la pendenza del terreno e con il paesaggio, da coltivare a regime biologico.
Fonte, Ansa.
Vino: Adnkronos e Mww Group brindano al nuovo canale dedicato al settore.
Adnkronos Wine è il nome della novità editoriale all’interno del portale Adnkronos.com, un canale di informazione giornalistica frutto della collaborazione tra l’agenzia e Vendemmie.com, il nuovo magazine online dedicato al mondo vinicolo lanciato da Mww Media, la società editoriale di Mww Group, con l’obiettivo di contribuire alla comunicazione diretta al consumatore sul valore del vino in Italia e a livello internazionale attraverso contributi testuali, fotografici, audio e video e di diventare un polo informativo quotidiano anche per gli addetti al settore. Oggi alle 15 il canale Adnkronos Wine, creato dalla redazione di vendemmie.com e distribuito dal Gruppo Adnkronos, viene presentato in streaming su Adnkronos.com e Vendemmie.com ad una platea rappresentativa sia dal punto industriale che istituzionale del vino: presenti, tra gli altri, Gian Marco Centinaio sottosegretario del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Manlio Di Stefano sottosegretario Ministero degli Affari Esteri, Francesco Ferreri presidente Coldiretti Sicilia, Dino Scanavino presidente Cia, Riccardo Ricci Curbastro presidente Federdoc, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
La sfida del vino etico: a Verona la nuova enoteca del progetto Flor.
Dopo Milano e Genova, venerdì 8 aprile ha inaugurato a Verona la nuova enoteca del progetto Flor. Born to be wine, che mette centro esclusivamente vini naturali, non sottoposti a trattamenti chimici né in vigna né in cantina. È una sfida quella che Giuseppe Rizzo e Federico Fiori si apprestano ad affrontare: uniti dalla dedizione per il “vino rispettoso di chi lo beve e di chi lo fa” sono pronti a inserirsi con la loro enoteca nel tessuto enogastronomico veronese, per indole saldamente legato alle proprie radici. L’apertura nell’autunno 2019, dopo pochi mesi il mondo inizia a fermarsi e nei due soci si fa strada la consapevolezza di doversi reinventare. «Ho ripreso in mano quello che avevo accantonato – scherza Rizzo -. La prima settimana di lockdown ho creato molto velocemente un ecommerce online per l’enoteca, un ultimo tentativo prima della chiusura definitiva. Ho attivato il portale e la risposta è stata impressionante: un centinaio di ordini solo il primo giorno. Nel momento in cui non si poteva uscire di casa e altre piattaforme avevano attese di settimane, noi consegnavamo bottiglie in trenta minuti».
Fonte, Pantheon Verona Network.
STAMPA ESTERA
Les grands crus de Bordeaux lancent leurs ventes en primeur.
La semaine des primeurs, qui n’avait pas eu lieu depuis deux ans, s’ouvre avec son cortège de dégustations. • Si le millésime 2021 semble moins bon que les précédents, la conjoncture tirée par le dynamisme du marché américain est, en revanche, excellente. Correspondant á Bordeaux De grandes tables. des bouteilles ouvertes et des professionnels silencieux dégustant verre en main des vins quasiment à la chaîne. La semaine prochaine, quelque 4.500 professionnels français et étrangers sont attendus à Bordeaux pour goflter le millésime 2021 à l’occasion de la Semaine des primeurs organisée par l’Union des grands crus de Bordeaux qui regroupe les 130 propriétés constituant l’élite du vignoble bordelais. Pourcausedepandémie,cettemanifestation phare avait été remplacée depuis deux ans par l’envoi d’échantillons et des dégustations envisioconférence Cette année, cestdonc le retour à la normale avec l’absence des visiteurs chinois mais la présenre en force des Américains, des Britanniques et d’Européens. Les grands crus se vendent en effet en grande majorité à l’étranger tandis que le marchéfrançais nereprésente pas plus de 20%des débouchés. L’export se porte, en revanche, à merveille avec un chiffre d’affaires de plus de 1,3 milliard d’euros en 20/1. selon les Douanes. Avec 16 millions de bouteilles, vendues plus de 22.50 euros l’unité. les volumes sont modestes comparés aux 540 millions de cols produits en Gironde. Ces grands crus pèsent.enrevanche, très lourd en valeur et représentent 60 % des exportations de vins de Bordeaux.
Fonte: Echos.
Les négociants bordelais ont soif de vins étrangers.
La place de Bordeaux, traditionnellement associée à la vente des grands crus de Gironde, assume le fait de vendre leurs homologues internationaux. Propriétaire de Castellºre di I’actellina. Paolo Panerai est tout sourire. Son meilleur cru.ISadl di S. Ntccolb classé depuis quatre décennies parmi les Supers Toscans, va erre distribué par b place de Bordeaux en France et dans plusieurs pays du monde par une douzaine de négociants : x Nouscommes déjh présents aux Etats-Unis rirais le négoce bordelais qui couvre tous les continents va no us perm ettre d’élargir notre distribution notamment en Asie. »C’est un cour spécialtsE apparu il y a moins d’un an, le Bureau des Grands Vins, qui a joué le rôle d’intermédiaire. Pendant longtemps pourtant les négociants bordelais ont ignoré ce marché, leur ADN étant de vendre les vins des grands châteaux des bords de la Garonne. Les grandes propriétés bordelaises voyaient cette concurrence d’un mauvais ail », reconnaît le courtier François Lévéque, dont le bureau vient aussi de créer une entité dédiée aux vins étrangers. Leschoses ont changé lentement avec les grandsvignobles bordelais. En 1997, la famlliefothschild saille avec les propriétaires de Concha y Toro pour créer Almaviva, un grand vin franco-chlllen dont ladistributlon est confiée à la place de Bordeaux. En 2004, Opus One. grand car de la Napa Valley né trots décennies plus tee d’un partenariat entre les Rothschild et RobertMondavi, voit aussi sa distribution passer à Bordeaux.
Fonte: Echos.
Into the future, embracing the past.
Through almost 70 tumultuous years of California wine history, one thing seemed never to change: Stony Hill Vineyard, a pioneer of California chardonnay since its first vintage in 1952 and perhaps Napa Valley’s first cult wine producer. As fashions came and went, Stony Hill clung to its old-school methods and austere style of chardonnay, seemingly taking little notice of the extravagant, oaky and alcoholic styles that gained popularity in the 1990s (and fetched far higher prices) or the accelerating Napa red wine culture growing around it. Then, in short order the ground began to shake and the firmament shifted. The McCrea family, owners of Stony Hill since Fred and Eleanor McCrea bought the 168-acre Spring Mountain property in 1943, sold the winery and vineyard in 2018 to Long Meadow Ranch, another family-owned Napa winery. A year later, Mike Chelini, the winemaker and vineyard manager, retired after 45 vintages. In December 2020, scarcely after Long Meadow began converting Stony Hill to organic viticulture, it turned around and sold Stony Hill to Gaylon Lawrence Jr., an agricultural magnate from Arkansas, who, with his chief executive, Carlton McCoy Jr., has put together a portfolio of historic Napa properties, including Heitz Cellar, Haynes Vineyard and Burgess Cellars. Mr. McCoy then made an unconventional but inspired choice: He named as the winemaker Jaimee Motley, whose experience was in the vanguard of young California producers, not the typical Napa Valley pipeline.
Fonte: New York Times International Edition.
Vallformosa se recupera.
Las cavas de Vilobí del Penedès ingresan 31 millones de euros, casi como antes de la pandemia, y obtienen un beneficio operativo histórico Vailformosa se recupera La firma impulsará las ventas en el extranjero y proyectos de innovación en el metaverso. Vilobi del Penedès Tras un 2020 de retracción por la coronacrisis, las alegrías han regresado a las cavas Vallformosa de Vilobí del Penedès. Han logrado cerrar 2021 con una cifra de negocio de 31 millones de euros, lo que supone un incremento del 11% respecto al ejercicio anterior, acercándose ya a las cifras prepandemia. Además, han cerrado 2021 con un beneficio operativo (ebitda) histórico, de 3,2 millones. El mercado de exportación es el que ha obtenido un crecimiento más importante, suponiendo entorno al 85%. En Bélgica, obtienen el 35% de cuota. Sus otros mercados internacionales más destacados son, por este orden, Japón, Estados Unidos, el Reino Unido y Dinamarca. Su producción anual asciende a 12 millones de botellas, de las cuales 11 millones son de cava y otros espumosos y el resto de vinos tranquilos. En el 2021, realizaron inversiones por valor de 750.000 euros, mientras que este año esperan invertir en torno a los 850.000 euros.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 21 aprile 2022!
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Intervista a David Granieri – Il vino è il vero ambasciatore della Regione Lazio nel mondo’ – Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022.
David Granieri, presidente Coldiretti Lazio, traccia il bilancio del recente Vinitaly 2022 a cui hanno partecipato ben 58 aziende vinicole laziali Aumentano le aziende che operano nel settore vinicolo della Regione Lazio, migliora la qualità del vino prodotto nella nostra regione, infine sono sempre più giovani i produttori e imprenditori del settore. È stata un successo la rassegna vinicola nazionale che si è svolta, appena prima di Pasqua, a Verona a pag. 6 David Granieri, presidente Coldiretti: “Il vino è il vero ambasciatore del Lazio nel mondo. Aziende sempre più protagoniste” Regione Lazio protagonista al Vinitaly 2022 Il Caffè di Roma ha intervistato David Granieri, presidente della Federazione Regionale Lazio di Coldiretti, sul recente successo delle aziende vinicole del Lazio al Vinitaly 2022, finalmente in presenza dopo due anni, anche perché il vino va assaggiato.
Fonte: Il Caffè di Roma.
Vinitaly incorona il progetto di valorizzazione dei vitigni Cesanese e Bellone.
Un percorso comune al distretto eno-agroalimentare delle province di Fre Latina con il contributo della Camera di Commercio Ha preso il via con lo showcase del Vinitaly di Verona il nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle province di Frosinone e Latina che puntano sulla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Cesanese e Bellone. Il progetto ad ampio respiro che si avvale del contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, e che prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni. Verrà realizzato un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione, un vero e proprio marchio di fabbrica da esportare in Italia e all’estero.
Fonte: L’Inchiesta.
Eccellenze olio, Ursini migliore azienda nella nuova guida del Gambero Rosso.
Eccellenze abruzzesi non solo vino, che ha di nuovo sbancato al Vinitaly, ma si impone anche la produzione di olio e olive che sale sugli allori. Difatti la Guida Oli 2022 del Gambero Rosso ha incoronato l’azienda Ursini di Fossacesia quale miglior azienda olearia dell’anno. La società, nata nel 1988, ha al timone il Dg Giuseppe Ursini e suo figlio Pierpaolo, amministratore, e nel corso del tempo ha inanellato numerosi premi, a cominciare da quello iridato mondiale per l’olio al mandarino. Tra storiche realtà produttive, nuovi impianti e ricambi generazionali, il fronte Adriatico del Centro Italia riesce anno dopo anno a inserirsi in modo sempre più efficace nelle migliori produzioni della Penisola. La guida “Oli d’Italia” del prestigioso Gambero Rosso assegna alla Ursini il premio di migliore azienda olearia del 2022, in più, il massimo riconoscimento delle Tre Foglie, l’Olio Extra Vergine di Oliva “Tandem” e con Due Foglie Rosse gli Oli “Opera Mastra” ed il monovarietale “Solo Intosso”.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Vinitaly, successo per la Puglia.
“Un bilancio più che positivo nonostante due anni difficilissimi per tutto il comparto produttivo regionale. Abbiamo un’offerta enologica qualitativa e quantitativa come poche regioni in Italia. Secondo il `Rapporto Ismea-Qualivita 2021′ siamo tra i primi per impatto economico, con 594 milioni di euro di valore alla produzione 2020 e un aumento percentuale del +27,6% rispetto al 2019. I numeri ci confermano risultati straordinari per export e per l’aumento degli addetti della filiera: sono dati in crescita rispetto al 2020. Sono soddisfatto per le attestazioni ricevute, per la visibilità che le nostre imprese hanno ottenuto e che meritano. I numerosi buyers stranieri, da circa 139 Paesi, che hanno degustato e preso accordi con le nostre imprese sono un ulteriore elemento che ci fa ben sperare, nonostante, com’è noto, sia mancata una rappresentanza rilevante di operatori economici, da sempre particolarmente ricettivi alla nostra offerta enoica di qualità, a causa del conflitto bellico purtroppo ancora in atto”. Così l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di Vinitaly.
Fonte: Taranto Buonasera.
Anche metaverso ha il suo Vinitaly Serena Wines è già presente – Nasce il metaverso del vino «Meno fiere e più digitale»
Anche il vino dallo scorso 17 marzo ha il suo metaverso: si chiama Vinophila, portale 3D immersivo. E ci sono i trevigiani. Online l’expo permanente Vinophila, la trevigiana Serena Wines tra i primi partner “Progetto lungimirante, questo è il domani. Non sarà un portale e-commerce” Uno stand virtuale costa cinquemila euro per un anno “Creiamo un mix con gli eventi in presenza”
Fonte: Tribuna Treviso.
Sorseggiando – Nanfrè si presenta Il Valpolicella Sant’Antonio ora mette i jeans.
Sulle colline del veronese, tra Soave e Valpolicella, c’è la tenuta Sant’Antonio curata nei minimi particolari dal quattro fratelli Castagnedi: Armando, Tiziano, Paolo e Massimo. Solidamente veneti, con i piedi ben piantati nel territorio e una dedizione certosina per il lavoro in vigna, come In cantina. Paolo Castagnedi è l’enologo che ha firmato alcuni dei migliori vini pop (ottimi nel rapporto qualità-prezzo) italiani. Tra questi c’è il Nanfrè, un Valpolicella classico, frutto delle migliori uve di Corvina e Rondinella dellavigna che un tempo apparteneva a un certo Gianfranco, detto Gianfro Nanfrè, come il vino che ora lo ricorda. All’ultima versione, annata 2020, Castagnedi hanno messo i jeans per farne un vino giovane, fresco, meno alcolico e di eccezionale bevibilità. Di un bel colore rubino brillante il Nanfrè 2020 di Sant’Antonio profuma di susina rossa e timo cedrino con sfumature selvatiche.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Intervista a Berta de Pablos-Barbier – Rigeneriamo i terreni dei vigneti.
La presidente e ceo di Maison Moët e Chandon: «Dall’eco-pascolo alla biodiversità dei vitigni». Corridoi “green” per tutelare flora e fauna. Attività agroecologiche per la rigenerazione dei terreni. Interventi per promuovere la biodiversità. Storia – alla ricerca dell’antica “armonia” con l’ambiente – e tecnologia sono i pilastri del progetto “Natura Nostra”, avviato da Moët e Chandon con l’intento di favorire la transizione ecologica alla ricerca di un equilibrio “eco” in grado di contrastare il cambiamento climatico. Abbiamo incontrato Berta de Pablos-Barbier, presidente e ceo di Maison Moët e Chandon, per farci raccontare filosofia e fasi del progetto, tra passato e ricerca. La Maison, oltre cento anni fa, nella regione dello Champagne, ha combattuto contro la fillossera, oggi su cosa concentra la ricerca? «La qualità dei nostri prodotti dipende fortemente da natura e clima, dobbiamo trovare modi innovativi per mantenere il savoir-faire aprendo la strada a un futuro più sostenibile, per mantenere la qualità dei prodotti, preservando l’ecosistema.
Fonte: MoltoFuturo.
Gessopalena, parte il reimpianto degli antichi vitigni.
Si tratta del Nero Antico e della Vedovella Nera: si punta su bio-diversità ed enoturismo. Al via i nuovi reimpianti dei vitigni di “Nero Antico dì Pretalucente” e “Vedovella Nera di Pretalucente”. Continua il progetto, delle università di Teramo e Perugia, per la caratterizzazione e per la valutazione delle potenzialità viticole ed enologiche dei vitigni tipici, azione propedeutica all’iscrizione (in corso) nel registro nazionale delle varietà viticole. Adesso, dopo le prime vinificazioni professionali che tanto hanno dato soddisfazioni ed interesse, si passa alla fase successiva: il reimpianto delle viti. Un progetto, voluto dall’amministrazione comunale di Gessopalena e dalla regione Abruzzo, supportato dalla cantina Orsogna.
Fonte, Centro Chieti Lanciano Vasto
Arriva a Rimini Trentodoc Bollicine di montagna al mare.
Appuntamento il 2 maggio prossimo al Grand Hotel con 50 cantine spumantistiche che proporranno in degustazione ben 130 etichette del loro pregiato metodo classico RIMINI Bollicine dal Trentino alla riviera romagnola. Cinquanta case spumantistiche, per oltre 130 etichette, quattro migliori sommelier d’Italia dell’Ais e due format di degustazione, per una giornata a Rimini il 2 maggio. Bocche Trento Doc I produttori associati all’Istituto Trento Doc, saranno presenti con il loro singolo desk e saranno due i format di degustazione proposti. Tramite “MyTrentodo” gli ospiti potranno partecipare, dalle 14 alle 20, a una degustazione rapida, della durata di 20 minuti l’una, con la presentazione dei metodi classici di montagna raccontati attraverso un’etichetta. Il secondo format “TrentodocTime”, prevede una vera e propria degustazione guidata, della durata di circa un’ora, con sette Trentodoc in degustazione.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
È confermato a maggio tornerà il Wein Tour.
È confermato l’appuntamento primaverile con Wein Tour di Cattolica, che quest’anno si terrà dal 20 al 22 maggio prossimi in viale Bovio. La manifestazione dedicata ai migliori vini e cantine dell’Emilia- Romagna, alla cultura e riscoperta del territorio, è arrivata con questa alla sua sesta edizione. L’evento dedicato agli amanti del vino, alle eccellenze e alle tipicità enogastronomiche locali inaugura l’estate della Regina. L’appuntamento è promosso ancora una volta dal comitato “Cuore di Cattolica” e da Veronica Pontis (organizzatrice di eventi), in collaborazione con l’amministrazione comunale, Wein Tour Cattolica si conferma così un’iniziativa attesa e consolidata nel panorama vitivinicolo regionale come nel calendario di eventi della riviera.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Cocktail “diVini” all’Enoteca regionale
Serata speciale alla Rocca di Dozza mercoledì 27 aprile alle 20.30, L’Enoteca Regionale Emilia- Romagna organizza una degustazione d’eccezione: Cocktails DiVini. Partendo dalla tradizione dei vini emiliano-romagnoli, si proseguirà la degustazione coni più famosi cocktails internazionali che avranno come protagonisti Pignoletto DOC frizzante, Romagna Albana DOCG secco e passito. Un incontro tra la miscelazione e l’arte dei nostri vignaioli. Questi i cocktails proposti: Barracuda (Pignoletto DOC frizzante, rhum, galliano, succo di ananas, succo di limone fresco), Vodka Sour alla Maracuja e Albana DOCG (Romagna Albana DOCG secco, vodka, maracuja, sweet and sour), Sweet Albana (Romagna Albana DOCG passito, vodka, sweet and sour, apricot brandy, angostura bitter).
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta.
Giro della Sicilia in cinque cantine Questa è Planeta La storia della famiglia col vino è iniziata negli anni ’80 a Menfi Oggi sono presenti a Vittoria, Noto, Capo Milazzo e sull’Etna. Nel sentire comune, dire Planetavuol dire vino siciliano. La grande capacità di Diego di aver portato l’amore per la sua terra in giro per il mondo ha fatto di lui uno dei grandi signori del vino italiano e della sua azienda la colonna di un binomio inscindibile. Tuttavia, non è tutto così semplice, perché Planeta non è solo il nome di un marchio e non è nemmeno solo il nome di un’azienda. Planeta è prima di tutto un cognome: quello di una famiglia che ha sempre tenuto mani e piedi nella nuda terra. In quella strabiliante cornice che è Menfi, i Planeta per anni hanno condotto la loro azienda agricola di natura mista, come tante altre se ne possono trovare girando per il nostro stivale.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante.
Un vino d’impatto semplice: frutti rossi e sorso fragrante a leggenda racconta la storia del Re Berardo, figlio di Wiginisio e rampollo della famiglia Berardenga che nel Seicento fu spedito, dietro sollecitazione paterna, a prendere possesso di alcuni possedimenti in Toscana acquisiti di recente. Da subito si innamorò di quelle terre dove si stabili a lungo lasciando una discendenza nobiliare che rimase nei secoli a presidiare quei luoghi così ricchi di storia e di natura. Da notare che ancor oggi alcuni borghi del Senese continuano il nome della Berardenga nel proprio toponimo (Castelnuovo Berardenga, Montalto Berardenga, Monte Luco della Berardenga).
Fonte, Corriere Romagna Gusto.
La 74a Sagra del vino è pronta a ripartire dopo due edizioni annullate dal Covid.
II taglio del nastro alle 18 di domani a palazzo Burovich In contemporanea l’annuncio dei vincitori di Filari di bolle. A Casarsa, dopo due annidi stop, ritorna la Sagra del vino con l’edizione numero 74. In città da martedì sono in corso i lavori per la preparazione dei chioschi e delle attrazioni del luna park. Il taglio del nastro è previsto alle 18 di domani nella sala consiliare di palazzo Burovich. Nell’occasione saranno annunciati i vincitori dell’ottava edizione di Filari di bolle, la selezione dei migliori spumanti del Friuli Venezia Giulia organizzata da Pro Casarsa, Comune e Associazione italiana sommelier del Fvg, in collaborazione con il Consorzio delle Doc-Fvg e la sponsorizzazione di Friulovest banca e il patrocinio della Regione Fvg. Hanno inoltre collaborato Città del vino, Assoenologi, Onav, Promo turismo Fvg e Strada del vino e dei sapori Fvg.
Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.
Nel centro storico spazio ai vini rossi.
Se il Forte dell’Annunziata sarà chiamato a rinnovare la tradizione di contaminazione tra antico e moderno già inaugurata con le mostre di arte contemporanea, come ribadito dalla curatrice Daniela Gandolfi, il mondo enogastronomico e il legame con il territorio spazieranno anche nel centro storico e a Marina San Giuseppe. In particolare, vi saranno tre eventi speciali al centro della rassegna “Oltre il cibo”, con l’obiettivo di valorizzare eccellenze, tradizioni e l’identità di questa parte del Mediterraneo. 1113 e 14 maggio, arriva la prima edizione di Ventimiglia Wine Masterclass. Si tratta di due appuntamenti dedicati alla degustazione di vini espressione dell’eccellenza nel mondo, entrambi guidati dalla presenter e Wine educator Cristina Mercuri, DipWset, Master of Wine candidate, tra le 10.000 persone al mondo in possesso del Diploma wset.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Sestri Levante – Weekend con I vini del cuore: trenta cantine all’Annunziata.
Il week end lungo del 25 Aprile offre un appuntamento imperdibile per gli appassionati di enologia e di sapori, ma non solo. L’ex convento dell’Annunziata, nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, ospita, infatti, i produttori che sono confluiti nella prima guida social “I vini del cuore”, disponibile su Amazon, nata da una idea della blogger Olga Sofia Schiaffino che ha coinvolto 20 instagramers. Gli amanti del vino hanno raccontato in modo emozionale cinque vini ciascuno, tre della propria regione e due di altri territori italiani, creando una soluzione che viene incontro ai palati e anche alle narrazioni efficaci. «Stiamo già lavorando alla prossima edizione — racconta Schiaffino – che vedrà coinvolti più blogger, chiamati a descrivere 3 vini del cuore, cioè vini che hanno un particolare risvolto affettivo ed emotivo: uno storytelling che parte dalla esperienza individuale e pone l’accento su un modo di degustare che non esclude quello tecnico ma lo completa di originalità».
Fonte, Secolo XIX Levante.
Vini, un anno da record per le bollicine d’Oltrepo – Crescita record per lo spumante d’Oltrepo.
Nel 20211a produzione del Metodo classico è aumentata del 23/0, i ricavi nella grande distribuzione sono saliti del 62%. L’Oltrepo Pavese crede sempre di più nelle bollicine, superato il mezzo milione di bottiglie prodotte. La tendenza emersa durante il Vinitaly di Verona, dove gli spumanti locali sono stati i più richiesti agli stand delle aziende, è confermata dai dati dell’istituto di ricerca Iri, relativi alla produzione e distribuzione 2021, pubblicati da un report del Gambero Rosso a ridosso della rassegna veronese. I NUMERI Lo scorso anno, infatti, per la prima volta il Metodo classico Oltrepo Pavese ha superato le 500mi1a bottiglie prodotte (+23% rispetto al 2020), un risultato ancora lontano dai colossi di Prosecco, Franciacorta e Trento, ma che dimostra come le aziende del territorio (la “culla” del Pinot nero, il terzo territorio produttivo europeo di questo vitigno) stiano puntando sempre più sulla denominazione. I dati delle vendite nella grande distribuzione superano quelli della media nazionale: nel 2021 il Metodo classico oltrepadano ha fatto registrare un +48% in volume (24.597 litri) e +62% in valore (253 459 euro) con un prezzo medio al litro che va dai 9,6 ai 10,3 euro.
Fonte, Provincia – Pavese.
Il 65% del vino di Lombardia arriva dalla provincia di Pavia.
In Oltrepo ogni anno vengono prodotte 75 milioni di bottiglie Nuovi disciplinari di Pinot nero e grigio, si aspetta l’ok del ministero dell’Agricoltura. Un territorio da 75 milioni di bottiglie di vino prodotte ogni anno, ovvero il 65% della produzione regionale, e 13.500 ettari di vigneto di cui 3.000 coltivati a Pinot nero. Sono i numeri dell’Oltrepo Pavese dove, nonostante l’aumento delle bottiglie di Metodo classico, il primato della produzione appartiene alla Bonarda, per la categoria delle Doc, e all’Igt Provincia di Pavia. Secondo i dati 2020 dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini la Bonarda è al 20° posto tra le Doc più imbottigliate in Italia con quasi 19 milioni di bottiglie (140.000 ettolitri) che equivalgono all’1% del totale italiano. Al decimo posto delle Igt più imbottigliate in Italia, invece, c’è la “Provincia di Pavia” che sfiora i 48 milioni di bottiglie nel 2020 (358.000 ettolitri). Per quanto riguarda le altre denominazioni, in Oltrepo vengono prodotte ogni anno circa 3 milioni di bottiglie di Sangue di Giuda e una buona fetta è occupata da Pinot grigio, Pinot nero e Riesling.
Fonte, Provincia – Pavese.
Un QRcode per la tracciabilità dei vini.
Tra i partner Copagri Marche e Unicam presentate al Vinitaly 2022, nello stand Copagri, le fasi del progetto Biocerto (Blockchain isotopic origin, certificazione e tracciabilità sull’origine biologica dei prodotti), sulla tracciabilità e sulla tutela dei principali vini marchigiani come il Verdicchio dei Castelli di Jesi, con la tecnologia blockchain EggNet. Il progetto è finanziato dalla Regione attraverso il Psr Marche 2014/2020 e vede la partecipazione di Copagri Marche, Unicam, Agenzia di sviluppo rurale, Egg Chain srl, Studio agronomico Fioretti, le imprese agricole Andrea Passacantando che è l’azienda capofila, Brocani Giuseppe e D’Erasmo Pasquale. Biocerto prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale in grado di salvare sulla rete blockchian EggNet tutte le informazioni caratteristiche della bottiglia di vino, dall’origine geografica dell’uva fino alle caratteristiche specifiche del vino imbottigliato, per tracciare e proteggere il prodotto e i consumatori da possibili contraffazioni.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Sorsi di bellezza: i cosmetici biologici dalle “fecce” del Verdicchio di Matelica.
II vino per curare la pelle e proteggere l’ambiente / Dall’incubatoio dell’Università di Camerino nasce il progetto Cobiodoc che porta il territorio sulla pelle II Verdicchio di Matelica è uno dei simboli dell’eccellenza marchigiana, un unicum che nasce in una vallata non convenzionale che dona al vino profumi e sentori irripetibili. Molto più di un vino, il Verdicchio è diventato a tutti gli effetti un simbolo trasversale della cultura marchigiana, ne indossa i colori e ne incarna i valori, eppure le sue doti non si esauriscono nel bouquet e nel terroir… Una ricerca dell’Università degli Studi di Camerino ha dimostrato le notevoli qualità cosmetiche delle fecce, scarti di produzione del Verdicchio di Matelica evidenziando anche tracce del noto squalene, elemento assai ricercato nell’industria cosmetica contemporanea.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Terre Cortesi Moncaro, azienda premiata al Vinitaly.
È una delle etichette regionali più grandi e prestigiose II Vinitaly della ripartenza, appena svoltosi a Verona, punta i riflettori sulle Marche e su una delle più prestigiose etichette vinicole della Regione. Terre Cortesi Moncaro è stata infatti insignita del premio “Gran Vinitaly 2022 – Cantina dell’anno”, un importante riconoscimento per quella che è anche la realtà vinicola più grande della regione. Un successo ottenuto grazie agli ottimi piazzamenti delle produzioni Moncaro, tra le quali spicca certamente il Verdicchio di Jesi Classico Superiore Fondiglie, indicato come “Miglior vino bianco d’Italia” con un punteggio di 95/100, seguito a ruota da altre produzioni di qualità della cooperativa: il poderoso “Verde di Ca’ruptae”, il suadente “Tordiruta” e lo sbarazzino “Le Vele”.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
«Vinum, evento di riferimento turisti entusiasti».
Danilo Lusso Matteo Ascheri, imprenditore vitivinicolo di Bra, nel giugno del 2021 è stato rieletto presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Una realtà che conta oltre 500 aziende vitivinicole associate, espressione di l0mila ettari di vigneti nelle Langhe e nel Roero, da cui si ottengono oltre 60 milioni di bottiglie. Sono nove le denominazioni tutelate: Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga. Il Consorzio di Difesa dei Vini Tipici di Pregio Barolo e Barbaresco. come si chiamava inizialmente, fu fondato ufficialmente nel 1934 con il compito di definire il contesto produttivo, vigilare contro frodi, adulterazioni e sleale concorrenza, promuovere la conoscenza dei vini, oltre a difendere nome e qualità nelle sedi più opportune. Venne ricostituito a partire dal 1947.
Fonte, Idea.
Intervista a Robert Gherardi – «Il metodo Barolo all’australiana è il mio segreto».
Robert Gherardi produce apprezzati vini dall’altra parte del mondo ma ogni anno trascorre qualche mese in Piemonte con la famiglia: «È stato amore a prima vista». Nella sua cantina a Margaret River, Robert e sua moglie Kellie organizzano cene a tema dedicate all’Italia in cui, oltre gustare piatti valtellinesi e langaroli, i clienti assistono alla proiezione del docufilm sui “Barolo Boys”, gli intraprendenti produttori che negli anni ’80 andarono alla conquista degli Usa. «Ho avuto la fortuna di lavorare con alcuni dei coraggiosi della squadra dei Barolo Boys» racconta Robert. 4 una storia piena di significati, non solo per il dettaglio più conosciuto, l’introduzione nelle Langhe delle famose barrique, ma soprattutto perché fu una vera rivoluzione.
Fonte, Idea.
Intervista a Patricia Cleveland-Peck – «Il curioso caso delle enoteche di Barolo…».
Il viaggio di IDEA “oltre confine” – per misurare la percezione che i Paesi esteri hanno del nostro territorio – prosegue nelle suggestive campagne del Sussex, in Inghilterra. Qui vive Patricia Cleveland-Peck, giornalista esperta di viaggi. Patricia, se le diciamo Langhe, Roero e Montenato? (Ci sono stata una sola volta, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Blanco d’Alba. Questa unica visita, tuttavia. mi è stata sufficiente per percepire il valore di quest’area». Ci sono altre regioni del mondo che le ricordano le Langhe?» Come scrittrice di viaggi. DELLE ENOTECHE DI BAROLO…» visito molti luoghi: ritengo che ciascuno sia speciale. Detto questo, le Langhe hanno carattere a sufficienza per evitare qualsiasi paragone». Come valuta l’accoglienza ricevuta? Ho soggiornato in una struttura di Monforte d’Alba. Era una ex casa privata, da poco convertita in residenza per i turisti. Si trovava in cima alla collina. L’ho trovata molto confortevole e affascinante. La mia camera aveva il balcone che si affacciava su splendidi vigneti.
Fonte, Idea.
Conto alla rovescia per la Mostra del vino: un convegno sull’eno-turismo aprirà l’evento.
Sabato mattina a Ghemme partirà la 50esima edizione della manifestazione organizzata dalla Pro loco. Per più di due settimane nel centro storico si potranno degustare (e acquistare) i pregiati Docg e prodotti locali 61 (beul Un maxi convegno sul turismo e sul vino aprirà sabato a Ghemme la 50 edizione della Mostra mercato del vino Ghemme Docg, organizzata dalla Pro loco e che si terrà nel paese per oltre due settimane. Si parte sabato, quindi, con l’incontro intitolato “Il quadrante: le Pro loco nel contesto enoturistico dell’Alto Piemonte”. una iniziativa che coinvolge le Città del vino del Piemonte e l’Unpli, l’Unione nazionale delle Pro loco, protagoniste indiscusse dell’attività di promozione turistica. «Abbiamo organizzato il convegno per fare il punto sulla situazione turistica e vinicola delle quattro province del quadrante dell’Alto Piemonte: Novara, Vercelli, Biella e VCO – afferma Piero Rossi, rappresentante della Pro loco. Vogliamo mettere a confronto i rappresentanti dei principali enti del territorio.
Fonte, Notizia Oggi Borgosesia.
Vinitaly: ancora tre giorni per la fiera organizzata a Verona.
Vini e came: due eccellenze per Piemonte e Toscana EVENTI» Finalmente i calici sono ritornati a tintinnare e nei grandi padiglioni di Verona Fiere si respira l’inebriante protunu di vino. Dopo due anni di attesa il Vinitaly è stato inaugurato ieri, domenica I O aprile. I.a rassegna proseguirà per altri tre giorni, ospitando degustazioni e innumerevoli operatori provenienti da tutto il mondo. Tra gli appuntamenti più attesi ricordiamo cpuelo organizzato per martelli 12 aprile alle I 1 da Confagricoltura. Nello stand allestito nel padiglione Piemonte avrai luogo revrnto “Chianina á Piemontese: incontro divino” Protagonisti dell’incontro saranno i vini rossi Docg delle province di (arco e Siena abbinati alle carni bovine di due razze pre giatissime e di caalita, la Pienuo test. e la ( ••Otic sto appunt.unrnlo vuole essere il primo tassello di un per corso comune che nei prassi mi mesi caratterizzerà i territori delle province di (tinti) e di Siena.
Fonte, Corriere di Alba.
Grandi Langhe: tante degustazioni ma anche riflessioni sulle criticità.
Ottimo bilancio per una kermesse che nella cornice delle Ogr ha ospitato 226 aziende e 2.200 addetti ai lavori si sono spenti i riflettori su ( Grandi Langhe, la due giorni in Ili hen 226..Irltine hanno presentato le nuove .usuale di Baroli,, harharesco, Rocco e delle altre otto destinazioni di Langhe e Roero a un Vasto pubblico di professionisti e appassionati. Nell’inedita tornite delle Ogr di Torino si sono riuniti in 2.2(91, tra opera lori italiani ed internazionali e grande pubblici: per la prima volta quell’anno. infatti, anche per gli appassionati i stata organizzata, con Ais Piemonte, una sessione di degustazioni dedicata agli enoappassiunati.. la non solo degustazioni.
Fonte, Corriere di Alba.
Ristrutturazione dei vigneti: ecco il bando, ma basteranno i fondi?
Le pratiche necessarie per accedere al piano fanno riferimento a prezzi di listino inferiori a quelli registrati oggi. La Giunta regionale del presidente Cirio, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e al (:il>.?, Marco Protopapa, ha approvato il bando relativo alla misura (km (Organizzazione Comune dei Mercati) vino per dare la possibilità alle aziende piemontesi del settore di chiedere i contributi sulla campagna 2022-2023 per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. Sono tondi europei della Ptililit.) Agricola (normine) Pai ? che 10 ~lato assegna alle Regitni. le quali poi gestiscono le istruttorie e la graduatoria delle domande.
Fonte, Corriere di Alba.
Vinitaly 2022 Dopo! chiaroscuro! il vino cerca il rilanc!o.
Giovanni Bocchino (Gruppo Dosio): «Bello ritrovarsi dopo due anni ma fiera da ripensare». E’ stato un «Vinitaly importante per la ripartenza e, soprattutto, per il ritrovarsi dopo due annidi sole telefonate e videoconferenze». Giovanni Bocchino, direttore commerciale del Gruppo Dosio di La Morra (ha acquisito Casa Coppo e l’azienda Villa Giada), è di ritorno dalla kermesse veronese. In quattro giorni il mondo del vino è tornato protagonista Molti visitatori? Secondo le stime ufficiali sono stati non meno di 80 mila le persone che hanno girato tra gli stand. Se nell’ultima edizione erano stati 120 mila direi che il sistema ha retto, e bene, considerando anche le regole enti-pandemia C’erano molti buyers.
Fonte, Nuova Provincia (Asti).
Una giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio.
A confronto produttori, giornalisti, influencer e opinion maker «I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale di Alba per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicine.
Fonte, Stampa Asti.
Carrellata di ospiti al Sociale per un confronto sul vino e i suoi legami con il territorio.
«I126 aprile c’è più Gusto ad Alba». Con questo slogan Il Gusto, ovvero lo spazio cartaceo e online dedicato al cibo, al vino e ai viaggi del Gruppo Gedi, dà appuntamento martedì al teatro Sociale per un’intera giornata dedicata al vino e ai suoi legami con il territorio, in collaborazione con l’Atl Langhe Monferrato Roero, il Comune di Alba e Vinum. Un’occasione per confrontarsi e discutere anche in vista della sesta Conferenza mondiale del turismo del vino organizzata dall’Unwto, che sarà ospitata a settembre sulle colline patrimonio Unesco. L’appuntamento albese di martedì si aprirà alle 10,30 con un talk condotto da Giuseppe Bottero, capo della redazione Economia della Stampa e Lara Loreti giornalista de II Gusto, dedicato ai giovani che stanno cambiando il mondo del vino: produttori, giornalisti, influencer, opinion maker si confronteranno sui nuovi linguaggi per raccontare bianchi, rossi, rosati e bollicene.
Fonte, Stampa Cuneo.
La cantina Marchesi di Barolo acquista otto ettari di vigneti nell’area del pregiato cru Perno.
Con un investimento di 6,2 milioni di euro, la storica cantina Marchesi di Barolo ha aggiunto un pezzo importante alla sua già prestigiosa collezione di vigneti, acquisendo dalla famiglia Alessandria di Monforte oltre 8 ettari di terreni in corpo unico nella zona del cru Perno, nel cuore dell’area di produzione del Barolo. Tre ettari sono già vitati a Nebbiolo da Barolo, mezzo ettaro sarà destinato a Langhe Nebbiolo e l’altra metà al bianco Viognier, mentre il restante terreno è destinato a noccioleti, prato e bosco. «Ci siamo innamorati di questa terra bianca calcareae argillosa, simile a quella del nostro cru Sarmassa, in grado di dare vini potenti ed eleganti – spiega Ernesto Abbona, titolare della Marchesi di Barolo con la moglie Anna e i figli Valentina e Davide -. Abbiamo colto questa occasione per uscire dai confini di Barolo con una proprietà importante e completare il percorso che in questi anni ci ha portati a diventare un’aziendavitivinicola più completa, in grado di vinificare con uve proprie più della metà del vino che produciamo».
Fonte, Stampa Cuneo.
L’inclusione passa dal vino Ecco i “sommelier astemi”.
La formula di UniCredit per aziende vinicole Il patrimonio in cantina criterio per i finanziamenti. UniCredit ha siglato una partnership con Federdoc (di cui fa parte il Consorzio di tutela dei vini DOC Sicilia) e Irvo (Istituto Regionale del Vino e dell’Olio), istituto incaricato in Sicilia nelle attività di controllo sui vini, i cui disciplinari di produzione hanno ottenuto il riconoscimento come Denominazione di Origine (Doc) o Indicazione Geografica (Igp), con l’obiettivo di favorire l’accesso al credito per le aziende vitivinicole. Grazie alla partnership UniCredit metterà a disposizione delle aziende appartenenti al settore nuovi finanziamenti, garantiti da “Pegno Rotativo” su prodotti vitivinicoli Doc e Igp.
Fonte, L’Edicola del Sud Bat.
Salento, dopo dieci anni il primo spumante da negroamaro bianco.
Ecco i “sommelier astemi” II progetto ospitato dall’alberghiero Aldo Moro. S’intitola: “Sommelier astemio”, il primo corso per sommelier rivolto a ragazzi con bisogni educativi speciali, realizzato in un ciclo di lezioni ideato e patrocinato dalla delegazione Ais (associazione italiana sommelier) di Bari con la partecipazione diretta dei sommelier pugliesi. Ad aprire le porte a quest’iniziativa è l’istituto alberghiero “Aldo Moro” di Margherita di Savoia in collaborazione con l’associazione italiana sommelier Puglia e le sue delegazioni di Bari e Bat Svevia. La presentazione del progetto si terrà venerdì 22 aprile, alle ore 11, presso l’auditorium dell’istituto, alla presenza del dirigente scolastico Valentino Di Stolfo, del sindaco di Margherita di Savoia Bernardo Lodispoto, dell’assessore alla politiche sociali Grazia Damato, del delegato AIS Bari Raffaele Massa, della delegata AIS Bat Svevia Marina De Tullio, del presidente Ais Puglia e del vicepresidente Vito Sante Cecere e Giacomo D’Ambruoso, saranno presenti i docenti e i ragazzi che saranno coinvolti nell’iniziativa e il docente e sommelier Antonio Riontino.
Fonte, Repubblica Bari.
Bolgheri, Frescobaldi si allarga «Ora 40 mila bottiglie in più».
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti».
Fonte, Corriere Fiorentino.
Quando il vino entra nel tempio delle acque.
Montecatini Quando il vino entra nel tempio delle acque Gabriele Galligani n Festival del vino nella città delle acque e per giunta, nello stabilimento termale per eccellenza, può sembrare un paradosso. Ma forse non lo è. Il vino in fondo è cultura del territorio. E intorno al «nettare degli dei» c’è un movimento turistico enogastronomico per niente secondario. E i precedenti sono più che incoraggianti. II clou della manifestazione «Food e Book» era proprio la presentazione con degustazione della guida dei vini di Slow Food e una delle manifestazioni più fortunate degli ultimi anni c’è «Champagne per tutti». Del resto come dice il proverbio «A chi non piace il vino, Dio gli toglie l’acqua».
Fonte, Nazione Pistoia-Montecatini.
«Wine Elite Festival» nella città delle acque.
Si svolgerà a metà settembre. Gli organizzatori: «Presentazione in netto anticipo perché puntiamo molto sulla promozione». II «Montecatini Wine Élite Festival» vivrà la sua prima edizione dal 16 al 19 settembre, coniugando grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario delle Terme Tettuccio. L’happening promuoverà le maggiori produzioni vitivinicole e agroalimentari italiane e internazionali. Ieri la presentazione al Syrah con il sindaco Luca Baroncini e gli organizzatori Gino «Fuso» Carmignani vignaiolo presidente del Consorzio del vino di Montecarlo Doc, che sarà il direttore artistico della manifestazione; Niccolò Finizzola manager del settore vino, con esperienze internazionali come responsabile marketing di rinomate cantine; Life Montecatini e Tuscany di Fernando Basile, che si occupa di grandi eventi, logistica e promozione turistica; Massimiliano Sichi imprenditore della ristorazione e dell’intrattenimento e sommelier Ais, titolare del Syrah; Andrea Spadoni giornalista e responsabile della comunicazione di Food e Wine in progress e L’eccellenza di Toscana. «Puntiamo – spiega Basile – a essere un appuntamento fisso di un mese importante come settembre.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Al podere La Pace 35mila bottiglie divini d’eccellenza in società benefit.
Simone Maggioni protagonista della 54′ edizione di Vinitaly Produzione biologica, sulle etichette la storia del fondatore Michele Nannini. Il podere La Pace di Simone Maggioni, piccola tenuta che produce un selezionato numero di vini di alta qualità nelle colline fra Massa Marittima e Follonica, è stato uno degli espositori che hanno partecipato alla 54″ edizione di Vinitaly alla fiera di Verona. Una delle poche attività che possono vantare lo status di “società benefit”. Questo tipo di società rappresenta un’evoluzione del concetto stesso di azienda. Si tratta infatti di imprese che, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti delle persone, delle comunità, dei territori e dell’ambiente, dei beni e delle attività culturali e sociali, di enti e associazioni e di altri portatori di interesse.
Fonte, Tirreno Grosseto.
Ecco “Winelite festival”: per quattro giorni Montecatini diventerà la capitale del vino.
Oltre cento produttori dell’eccellenza italiana, incontri, temporary shop perle strade e degustazioni dal 18 al 19 settembre. Montecatini è una delle città toscane in cui si stappa il maggior numero di bottiglie di vino. Parola di “Fuso”, quel Gino Carmignani, patron del ristorante “da Baffo”, a Montecarlo, anche detto “il signore del vino”, produttore fra l’altro del “Merlo della Topanera” e del “For Duke”, nonché presidente del Consorzio del vino di Montecarlo doc. Sorride seduto davanti a un bicchiere di Franciacorta mentre gli organizzatori raccontano di come proprio lui sarà il direttore artistico della prima edizione del “Montecatini winelite festival”: grandi vini, enogastronomia e cultura nello scenario liberty dello stabilimento Tettuccio. Gli appassionati di degustazioni possono segnare le date sul calendario: da venerdì 16 settembre fino a lunedì 19 la città è pronta ad ospitare associazioni di categoria, professionisti, produttori del settore, imprenditori, albergatori del territorio, piattaforme di incoming turistico, giornalisti e comunicatori.
Fonte, Tirreno Pistoia-Montecatini.
Al Tettuccio le “star” dell’enogastronomia.
«Su questo evento investo e scommetto perché ha tutte le caratteristiche giuste per diventare un appuntamento annuale di richiamo»: il sindaco Luca Baroncini dà il suo pieno appoggio al Montecatini winelite festival. Con un’attenzione particolare anche per la location. «Soprattutto per lo stabilimento Tettuccio, che ospiterà il festival— continua il primo cittadino— e che è indubbiamente uno dei luoghi più belli al mondo. Aspettiamo molto pubblico e attenzione da parte degli addetti ai lavori e gli appassionati. La squadra degli organizzatori è carica e molto appassionata. Il format è originale e di alta qualità». Non solo vino e gastronomia, ma anche spazio alla cultura e agli autori. La rassegna “Acqua in bocca (ma non troppo)” curerà la parte dedicata alla presentazione di libri.
Fonte: Tirreno Pistoia-Montecatini.
Enolia rinviata per maltempo, le nuove date.
La decisione al termine di una riunione tra Comune e Fondazione: «La pioggia rischiava di rovinare il lavoro di tutti». Troppo importante e attesa, la ventunesima edizione di Enolia, per rischiare che la pioggia la rovini. Che mandi a monte la due giorni dedicata a olio, vino e prodotti tipici locali, nella cornice di Palazzo Mediceo e nel centro storico del capoluogo. Così l’evento, fra i più importanti di Seravezza, è stato rinviato a sabato 14 e domenica 15 maggio (sarebbe stato in programma per questo week end). La decisione è stata presa ieri mattina in un incontro urgente tra l’amministrazione comunale, la Fondazione Terre Medicee e gli organizzatori della manifestazione dedicata all’enogastronomia. Una decisione sofferta per tutti, ma necessaria alla luce delle pessime previsioni meteo che preannunciano per questo fine settimana tempo fortemente perturbato con piogge copiose.
Fonte: Tirreno Viareggio
«AnJo», la chicca di Strasserhof A breve anche la seconda edizione.
Nel mondo dei globetrotter capita così: non ti incontri a due passi da casa, ma a centinaia di chilometri di distanza. È capitato così con Hannes Baumgartner, vignaiolo della tenuta Strasserhof e presidente dell’associazione dei Vignaioli dell’Alto Adige. Invece che a Novacella, dove la sua cantina è una delle più antiche della Valle Isarco, ci siamo ritrovati a Milano, nel corso di una ione organizzata , l’azienda a che si occupa di distribuire la produzione di Strasserhof in tutta Italia: in totale sono 55mila bottiglie all’anno che raggiungono anche Austria, Germania, Paesi Bassi, Giappone e Stati Uniti.
Fonte: Corriere del Trentino.
Bottega e Tecnica Le imprese trevigiane sempre più «green».
Produrre vino in modo sostenibile nel rispetto dei 17 principi delle Nazioni Unite e riciclare gli scarponi da sci. Le aziende trevigiane sono sempre più green. È il caso della cantina e distilleria Bottega di Bibano di Godega Sant’Urbano che, in occasione dell’Earth Day del 22 aprile sottolinea come il tema della sostenibilità sia da sempre un must dell’azienda. Bottega acquista solo energia certificata da fonti rinnovabili e ha scelto la geotermia per la produzione di energia elettrica che gli consente un risparmio di 756 tonnellate annue di anidride carbonica. Dal 2014, inoltre, in distilleria è stato adottato un innovativo sistema di ricircolo dell’acqua. Vi sono poi la coltivazione biologica dei vigneti o il programma RafCycle per il recupero degli scarti delle etichette.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Primavera del Prosecco Sei mostre sulle colline
Cavalcando tra una collina e l’altra dell’Unesco, alla ricerca del migliore Prosecco Docg. Il prossimo fine settimana sarà all’insegna della “Primavera dei prosecco”, con ben sei mostre. Si partirà da Fregona con la 46esime Mostra del Torchiato e dei vini dei Colli di Conegliano DOCG che, dal 22 aprile al 1° maggio, ritorna al Centro di appassimento di Osigo. Si terrà invece a Miane, dal 22 aprile al 1° maggio, la 42esima Mostra del Conegliano Valdobbiadene Docg che propone una vasta selezione di vini dell’area Unesco, dal Prosecco Superiore Docg e Cartizze, al Verdiso Igt. Tra gli appuntamenti in programma il 25 aprile la 30esime edizione di Miane in Fiore. Dal 22 aprile all’8 maggio a Guia andrà in scena la 52esime Mostra del Valdobbiadene Docg. Da non perdere il 24 aprile lo spiedo della Pedemontana.
Fonte: Tribuna Treviso.
Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore».
II creatore Lorenzo Biscontin ha lavorato per aziende della Marca «Si stanno avvicinando anche società di servizi avanzati» Da uomo marketing a innovatore «Diventiamo un aggregatore» «Il Covid ha cambiato lo scenario globale Oggi gli eventi proseguono nel tempo e hanno superato le distanze» 44 inophila 3D Wine Expo — Il metaverso per vino, birra e bevande alcoliche”: si autodefinisce col, ed è di fatto il primo “expo” virtuale dedicato al mondo del vino: una piattaforma 3D in realtà immersiva dove è possibile svolgere direttamente dal proprio computer o smartphone tutte le attività che si fanno normalmente in una fiera, come visitare stand, incontrare produttori, chiedere materiale o campioni, ottenere l’accesso a una degustazione, partecipare a seminari ed eventi, avviare trattative commerciali. Tutto da remoto, tramite un avatar, senza muoversi dal proprio ufficio o da casa. Alanciare Vinophila è una startup triestina, Labhornet, guidata da Lorenzo Biscontin, manager con una lunga esperienza nel settore (è stato direttore marketing di Stock e del gruppo vinicolo Santa Margherita di Fossalta, poi direttore generale di Bosco Viticultori di Salgareda).
Fonte: Tribuna Treviso.
Lamezia, riunita la quinta commissione: tra punti discussi anche vicenda ex cantina sociale.
“La procedura per la vendita della cantina sociale di Sambiase è regolare ed è avvenuta nella piena legalità”. Così, il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro da noi sollecitato prima dell’audizione davanti ai componenti della Quinta commissione consiliare permanente, presieduta da Enrico Costantino. Nei giorni scorsi sulla vicenda si sono levate voci contrastanti che hanno alimentato una polemica sull’utilità di alienare il bene, quando invece vi erano altri progetti di pubblica utilità per l’area. Mascaro ha evidenziato alcuni tra i passaggi più salienti sull’iter procedurale, e lo ha fatto alla presenza anche dell’assessore, Francesco Stella.
Fonte: il Lametino.it.
Come promuovere le cantine italiane all’estero?
A Verona è nato il Comitato tecnico-scientifico dell’Italian Taste Summer. Al centro l’enologia e il marketing. Secondo le più recenti ricerche enologiche l’espressione del terroir di un vino non è presente nell’uva, ma è da addebitare principalmente al complesso processo tecnologico-vitivinicolo condotto dall’uomo. Un tema esplosivo dibattuto durante i seminari del convegno “Enologia e Neuroselling: dalla scienza moderna le nuove vie per la qualità della tipicità territoriale e della sua promo in Export” tenuti da due tra i maggiori esperti di Enologia e di Neuromarketing, i professori Maurizio Ugliano e Vincenzo Russo. erroir e valore sono state le parle chiave di questa edizione di “Italian Taste Summit”, tenutosi nella cornice di due cantine storiche del Garda e della Valpolicella: Masi Tenuta Canova e le Possessioni Serego Alighieri.
Fonte: EGnews.it.
La svolta di Cantina di Negrar verso Millenials e Z Generation.
Quattro nuove etichette sono le novità offerte dalla Cantina Valpolicella di Negrar al recente Vinitaly. Di per sè non sarebbe una notizia – presentare ogni tanto prodotti nuovi dovrebbe essere nel DNA di ogni azienda, del vino e non – se non fosse per la tipologia dei vini: 3 bianchi e un rosso giovane, laddove questa cooperativa è famosa per i suoi vini rossi e di lungo invecchiamento. «Si tratta di quattro vini che escono dalla nostra produzione tradizionale, anche se rientrano nella linea “Domini Veneti” destinata all’Ho.Re.Ca – spiega Daniele Accordini, direttore generale ed enologo dell’azienda -. Oggi la nostra cooperativa produce in prevalenza vini rossi, che ci hanno dato e continuano a darci grandi soddisfazioni e che hanno successo, ma che sono anche per loro natura vini stagionali, adatti all’autunno e all’inverno. Per questo presentiamo 3 bianchi: 3 cru di Soave, ai quali abbiamo applicato lo stesso concetto di qualità che usiamo in Valpolicella».
Fonte: L’Adige di Verona.
Stati Uniti, eco-certificazioni del vino: cosa significano e come leggerle.
Dave McIntyre ha pubblicato un interessante editoriale sul sito del The Washington Post, nel quale mette in guardia i consumatori dall’acquistare vini “puliti” come se fossero “una pozione magica per tutti i gusti” per aiutare l’ambiente e combattere la crisi climatica, incoraggiando invece i consumatori a investigare con più attenzione le buone pratiche messe in opera delle loro cantine preferite. Interessante anche l’analisi delle principali categorie di certificazione del vino adottate negli Stati Uniti, tra cui sostenibile, biologico, biodinamico, Certified B Corp e Regenerative Organic Certified, e il confronto con gli schemi di certificazione in Europa: se questi sono più o meno equivalenti a quelli negli Stati Uniti. Nell’articolo McIntyre osserva infine quanto l’aumento totale dei vigneti biologici certificati sia aumentato a livello globale del 13% all’anno dal 2005.
Fonte: Federvini.
Vino, con il Covid aumentano gli appassionati: 9 su 10 lo bevono. Sempre più numerosi i giovani responsabili.
La passione degli italiani per il vino rimane elevata, ancora più alta rispetto al pre-Covid – Aumenta la platea dei giovani consumatori con un approccio moderato e consapevole. La pandemia da Covid-19 non ha scalfito il mercato del vino. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto al 2019 – per effetto soprattutto di un’impennata dei giovani consumatori, protagonisti di un approccio più moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, proposta dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monito che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019 in occasione della kermesse nazionale Vinitaly.
Fonte: FIRSTonline.
Vino: 11 piccole DOC siciliane da scoprire.
Record storico di buyer stranieri – così come annunciato dagli organizzatori di Veronafiere – alla 54° edizione del Vinitaly appena conclusasi nella città scaligera: 25.000 operatori da 139 paesi (americani in testa, seguiti in ordine da tedeschi, inglesi, canadesi e francesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione legata alle limitazioni agli spostamenti internazionali degli arrivi da Cina, Giappone e Russia. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche riequilibrato le presenze del Centro-Sud rispetto al Nord. Grande affluenza di visitatori al Padiglione della Sicilia, in particolare, dove quest’anno erano presenti 41 aziende di Assovini. L’associazione, insieme all’Assessorato regionale dell’agricoltura, nella giornata di martedì 12 aprile ha organizzato un’originale masterclass dedicata alle Piccole denominazioni virtuose della Sicilia, condotta dal giornalista Francesco Pensovecchio. Ecco allora 11 piccole DOC della Sicilia da scoprire nel 2022.
Fonte: Agrodolce.
“La Terracotta e il Vino 2022”: i vini in anfora di 60 vignaioli italiani e stranieri.
Dopo lo stop nel 2020 e 2021, la kermesse organizzata da “Artenova Terrecotte” torna alla Certosa di Firenze il 4 e 5 giugno. La forma è contenuto. Specie quando si parla di vino in anfora, recipiente usato da millenni, ma riscoperto solo in epoca recente dai vignaioli del Belpaese, a partire dal Friuli Venezia Giulia e arrivando poi in tante altre Regioni, Toscana su tutte. E non è un caso, perché a Impruneta c’è una delle fornaci del cotto più importanti, “Artenova Terrecotte”, motore dell’Associazione Culturale “La Terracotta e il Vino”, che, dopo i due anni di stop causati dalla pandemia, torna il 4 e 5 giugno, con “La Terracotta e il Vino 2022” (https://www.terracottaevino.com/), la kermesse dei vini in anfora organizzata da Sergio Bettini, insieme all’enologo Francesco Bartoletti, di Artenova Terrecotte, e Adriano Zago agronomo ed enologo esperto di biodinamica, di scena alla Certosa di Firenze, luogo unico per la sua ricchezza di storia e arte. Saranno 60 i vignaioli, italiani e stranieri, che presenteranno a cultori di vino in anfora, appassionati e professionisti del vino, critici e giornalisti di settore, più di 200 etichette di vini prodotti esclusivamente in giare di terracotta.
Fonte: WineNews.
Consumo di vino risale nel 2021, bianchi molto richiesti.
Dopo il crollo vissuto nel 2020 dovuto alla crisi sanitaria, l’anno scorso il consumo di vino in Svizzera è stato protagonista di un rimbalzo, raggiungendo i 255 milioni di litri. La quota di mercato della produzione indigena è leggermente calata, mentre in generale sono sempre molto richiesti i bianchi e gli spumanti. Nel 2021 il consumo totale di vino è aumentato di 4,9 milioni, scrive in un comunicato odierno l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). Per questo incremento bisogna ringraziare soprattutto il vino bianco (+4 mio. a 88,2 mio.), che ha toccato i valori più alti dal 2013. Pressoché stabile invece il rosso (+0,8 mio. a 167 mio.).
Fonte: TvSvizzera.it.
Il 2022 del vino italiano riparte con il vento in poppa: a gennaio export al +22% sul 2021.
Analisi WineNews su dati Istat: frena la Cina, exploit della Gran Bretagna, conferme da Germania, Usa e Canada. Russia, canto del cigno? Dopo aver archiviato un 2021 da record – con 7,1 miliardi di euro di vino spedito sui mercati di tutto il mondo – il primo mese 2022 conferma il trend positivo, sfruttando il vento in poppa e godendo dell’entusiasmo post pandemico e prebellico, una convergenza destinata a mutare già a partire da febbraio. A gennaio, così, l’export del vino italiano raggiunge i 474 milioni di euro, in crescita del 22% sul gennaio 2021 e del +8,7% sul 2019, ultimo anno vissuto nella normalità. Tra i principali partner del Belpaese, exploit della Gran Bretagna, mentre la Cina è l’unico a segnare un leggero arretramento, con la Russia che, forse per l’ultima volta (almeno sul medio periodo), prosegue nel suo percorso di crescita, come raccontano i dati Istat sul commercio estero di gennaio 2022, analizzati da WineNews.
Fonte: WineNews.
Cantina Italia: a marzo 2022 nelle aziende italiane 57,1 milioni di ettolitri di vino.
Il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp: al top c’è il Prosecco, con una quota del 9,2% (4,1 milioni di ettolitri) di tutte le scorte nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 31 marzo 2022, erano presenti 57,1 milioni di ettolitri di vino, 6,8 milioni di ettolitri di mosti e 183.321 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Rispetto a 12 mesi fa, si osserva un valore delle giacenze superiore sia per i vini (+1,9%) che per i mosti (+22,7%), mentre su febbraio 2022 il dato delle giacenze è diminuito sia per i vini (-4,8%) che per i mosti (-6,2%). Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino è a Dop, il 27,9% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale ed il 20,5% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).
Fonte: WineNews.
Scoperta la più antica testimonianza del vino in Europa: resti di vinaccioli e vinacce del 4300 a.C..
Conservati da un incendio avvenuto in epoca preistorica in una casa a Filippi nel Nord della Grecia sono stati analizzati dall’Università di Salonicco. Resti di vinaccioli e vinacce, che si sono conservati da un incendio avvenuto in un’abitazione a Filippi, nel Nord-Ovest della Grecia, intorno al 4300 a.C., sarebbero la più antica testimonianza del consumo di vino in Europa. A scoprirli, come riporta “The Drinks Business”, gli studiosi della Aristotle University di Salonicco, nella campagna di scavo dei siti archeologici della Grecia settentrionale, che, grazie alla ricchezza dei dati raccolti, stanno fornendo molte informazioni sull’organizzazione sociale ed economica, le attività quotidiane delle persone, la loro agricoltura e le pratiche agricole in epoca preistorica.
Fonte: WineNews.
STAMPA ESTERA
Divineo, un projet viticole disruptif entre Languedoc et Bourgogne.
Un groupe de chefs d’entreprise investit dans le vignoble gardois et lance Divineo, une marque de vin qui bouscule les codes traditionnels de la profession. Une aventure de vins de métissage à quatre mains qui va se jouer entre le Languedoc et la Bourgogne. C’est avant tout une histoire d’amitié et de passion qui a donné naissance au projet Divineo, un modèle qui casse les codes et bouscule les traditions du monde du vin. Cinq chefs d’entreprise, tous grands amateurs de vin, mais oeuvrant dans de tout autres secteurs d’activité, ont imaginé une nouvelle façon de faire du vin : produire des raisirs en Languedoc, où le foncier reste abordable et le climat propice à la culture biologique, et les vinifier et les élever en Bourgogne, région au savoir-faire ancestral en matière d’élevage des vins en barrique. A l’origine du projet, Patrick David, P-dg de Mapa Spontex et Beaunois d’origine, a embarqué dans l’aventure son ami de toujours, Olivier Pion, P-dg de la maison de négoce en vin Pion SAS, ainsi que Romain Gu:nier (ex-P-dg d’Aigle et The Kooples), Jérôme Cocault (directeur général d’Eurofins France) et Patrick Mispolet (ex-P-dg d’Orangina-Schweppes). y C’est avant tout une aventure humaine, émaillée de rencontres et de découvertes », confie Patrick David. S’affranchir des codes traditionnels Les néo-vignerons s’appuient sur les compétences de trois autres associés : Claude-Eric Prades, vigneron à Saint-Mamert-du-Gard, er charge du vignoble acheté dans le Cadre d’un groupement foncier agricole (GFA) et qui s’étendra, à terme, sur 17 ha dans la vallée de Robiac.
Fonte: Tribune.
Vintage year for Naked Wines.
Naked Wines provided some good cheer after reassuring investors that its annual results would be in line with expectations (Ashley Armstrong writes). Shares in the online off licence rose by 554, or 16.7 per cent, to 385p, valuing the business at about £282 million as investors toasted its upbeat outlook. The group said it was well positioned to expand in the United States after ending the year with £40 million of cash and having increased sales by 5 per cent on last year and by 77 per cent more on a twoyear basis. Sales to repeat customers rose by 13 per cent year-onyear, which analysts at Investec said showed “strong retention and demand from existing members”. Naked said adjusted earnings would be in the low single digits, ahead of predictions that it would break even. It has mitigated supply pressures by more than doubling its inventory levels to £143 million of wine in its warehouses.
Fonte: Times.
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A risentirci a domani.