VINITALY: LA RICERCA IRI SU VINO E GDO

SI ASSESTANO LE VENDITE DI VINO NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA.

Le anticipazioni della ricerca IRI per Vinitaly, che sarà presentata a Vinitaly Special Edition il 18 ottobre – Le vendite crescono del 2% nei primi 9 mesi del 2021, con punte del 4,8% dei vini Doc e del 27% delle bollicine – I vini di qualità avanzano nelle classifiche dei vini più venduti.

VINITALY: LA RICERCA IRI SU VINO E GDO

Le vendite dei vini nella Distribuzione Moderna si stanno assestando, dopo il boom del 2020. Viaggiano sempre in territorio positivo, ma con un riequilibrio progressivo, conseguenza della condizione di relativa normalità che i vaccini hanno indotto: più libertà di consumare fuori casa, più presenze nelle sedi di lavoro e meno spesa per i consumi casalinghi. E’ quanto emerge dall’anticipazione della ricerca IRI per Vinitaly, che sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly Special Edition (a Verona dal 17 al 19 ottobre). Nei primi 9 mesi del 2021 le vendite dei vini sono cresciute del 2% a volume e del 9,7% a valore.

Nella classifica dei vini Top, cioè quelli più venduti in assoluto, vanno sottolineati i cali delle vendite a volume del Lambrusco (-6,7%), della Barbera (-10,6%%) e della Bonarda (-4,9%) e gli aumenti del Vermentino (+25,7%) e della Valpolicella (+23,9%). Crescono i vini blasonati nella classifica dei vini Best, cioè quelli con maggior tasso di crescita: in 3° e 4° posizione Barolo (+42,8%) e Brunello di Montalcino (+41,5%), che però nel 2020 avevano risentito molto dei lockdown. Le prime posizioni del podio di questa particolare classifica, utile per individuare i trend, sono occupate dal Lugana (+46,4%) e dal Sagrantino di Montefalco (+43,7%). Complessivamente una conferma dell’ampia gamma di vini di qualità presente negli scaffali della DM, offerti a prezzi convenienti.

La ricerca IRI per Vinitaly dettaglia le dinamiche delle vendite: i vini a denominazione d’origine, nella classica bottiglia da 0,75 lt, continuano a performare molto bene, seguendo un trend che prosegue da anni: i vini DOC crescono del 4,8% a volume e del 10,8% a valore; i vini IGP crescono del 3,6% a volume e del 8,1% a valore. Le bollicine vendono più del vino, registrando una crescita rilevante del 27,1%. Male tutti gli altri formati: bottiglioni di vino comune, brik, bag in box. Le bottiglie a marca del distributore (MDD) crescono del 3,0% nel formato da 0,75lt, ma calano del 2,9% nel totale.

Per quanto riguarda i prezzi, prosegue la tendenza degli ultimi anni di una progressiva rivalutazione del valore del vino nella DM: 3,9 euro a bottiglia il prezzo medio complessivo del vino, 5,6 euro a bottiglia delle bollicine.

La dinamica dei prezzi e delle promozioni assume una valenza importante in uno scenario di progressiva normalizzazione, come vedremo nella tavola rotonda di Vinitaly Special Edition – ha spiegato Virgilio Romano, Business Insight Director IRI – Analizzeremo i trend per capire quali vantaggi e opportunità potrà cogliere la DM, anche nei rapporti con le cantine dedicate all’Horeca”.

La ricerca completa dell’Iri sarà presentata lunedì 18 ottobre a Vinitaly Special Edition, dalle 10 alle 12, nella Sala Rossini e discussa dai rappresentanti di Conad, Coop, MD, Federvini e Unione Italiana Vini (l’ingresso è libero; non sarà trasmessa in streaming).

La ricerca dell’IRI per Vinitaly sul mercato del vino nella Gdo nel primo quadrimestre, analizzata da insegne distributive e cantine – I consigli alle cantine per relazionare con la Gdo.

IL VINO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE TRA RIAPERTURE E RIPARTENZA DELL’ECONOMIA

Le vendite di vino nella Grande Distribuzione nel primo quadrimestre del 2021 sono aumentate di 22 milioni di litri, per un valore di 180 milioni di euro, con un aumento a volume dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, a valore, del 20%. È quanto emerso oggi nel corso del webinar di Vinitaly organizzato da Veronafiere all’interno di un programma di incontri virtuali di avvicinamento al Vinitaly Special Edition che si terrà dal 17 al 19 ottobre a Verona.
La ricerca di IRI per Vinitaly ha evidenziato una forte crescita degli spumanti e di una crescita più moderata del vino. Va sottolineato che nel primo quadrimestre del 2020 i mesi di lockdown erano stati due, rispetto ai quattro del 2021, e che le bollicine allora avevano subìto un forte calo, dovuto anche al clima di preoccupazione per l’avvento della pandemia. I vini che nel 2021 hanno fatto registrare buone performance sono quelli a denominazione d’origine, con spunti notevoli per i vini regionali, mentre nel campo delle bollicine il campione è sempre il Prosecco, vedi tabelle allegate (dati IRI, Ipermercati + Supermercati + Libero Servizio Piccolo + Discount + On Line* panel IRI).Per quanto riguarda i vini regionali, il trend di crescita nel corso dell’ultimo anno e mezzo è confermato e spinge le insegne distributive a seguire sempre più i gusti e le preferenze dei consumatori. Si prevede, dunque, che lo scaffale vino nei supermercati sarà sempre più un mix formato da uno zoccolo duro di vini che non possono mancare e da una quota di novità. Da sottolineare il balzo a tre cifre che l’E-commerce ha realizzato nel periodo della pandemia, passando da una forma di acquisto considerata elitaria e con un parco di utenti circoscritto ad una valutata da molti come necessaria e comoda.

La grande distribuzione deve prepararsi ad un atterraggio morbido, perché le vendite record nel periodo pandemico tenderanno a normalizzarsi con la riapertura del canale Horeca – ha detto Virgilio Romano, Business Insight Director di IRILa Gdo dovrà lavorare per conservare e migliorare le novità emerse nell’ultimo anno e mezzo. Il 2021 sarà probabilmente un anno di transizione verso il vero ritorno alla normalità, con le vendite che potrebbero rimanere a un buon livello, sempre che cantine e distribuzione sappiano massimizzare le opportunità derivanti dalle novità emerse nell’ultimo anno, e-commerce e regionalismi”.

Le statistiche dell’IRI sono state commentate nel corso del webinar, moderato dal giornalista Luigi Rubinelli, da: Alessandro Masetti, Responsabile Grocery di Coop Italia; Gianmaria Polti, Responsabile Beverage Carrefour Italia; Pietro Rocchelli, dello Studio di consulenza Maurizio Rocchelli Srl; Federvini, Mirko Baggio (Responsabile Vendite Gdo Italia di Villa Sandi Spa); Unione Italiana Vini, Enrico Gobino (Direttore marketing del gruppo Mondodelvino).

Il webinar di oggi – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiereribadisce la storica centralità della grande distribuzione all’interno del palinsesto di Vinitaly, grazie alla presentazione dei dati del settore di IRI e alle attività del GDO Buyers’ Club, l’area dedicata agli incontri b2b tra espositori ed operatori della grande distribuzione. Veronafiere e Vinitaly hanno sempre tenuto il motore acceso e ora sono pronte a riaccendere anche il business in presenza, per capitalizzare ogni minima occasione di ripresa con un palinsesto di eventi a partire da giugno che culmineranno nella Special Edition di Vinitaly a ottobre e la 54^ edizione di Vinitaly nel 2022”.

Nel corso della tavola rotonda è stato sottolineato l’avvicinamento alla Gdo di cantine che lavoravano nel canale Horeca. Ma come devono comportarsi le cantine che iniziano a relazionare con la Gdo?

Devono concepire un approccio strategico e non di opportunità – ha osservato Pietro Rocchelliseguendo una ottica di lungo periodo ed essendo consapevoli del passaggio. Certamente non possono ragionare in termini di mera collocazione del vino eccedente in magazzino”.

E la Grande Distribuzione mostra attenzione a questo trend: “Sono entrate a scaffale diverse nuove etichette in precedenza destinate al mondo Horeca. La Gdo è disponibile e attenta a queste richieste – ha dichiarato Gianmaria Polti di CarrefourDiverse cose nuove stanno accadendo: per esempio il vino bianco cresce più del 10%, più del rosso, e ben 6 spumanti sono nella top ten delle vendite della nostra insegna. In futuro dobbiamo migliorare la leggibilità dello scaffale, quindi lavorare sul merchandising e introdurre nuovi servizi, come ad esempio il vino refrigerato”.

Alessandro Masetti di Coop Italia ha confermato l’analisi dell’IRI osservando che “sarà difficile che nel 2021 il vino nella Gdo possa crescere in modo significativo” e confermando che l’aumento a valore nel primo quadrimestre 2021 “non è stato determinato da aumenti di prezzo”. Masetti ha anche sottolineato la buona performance dei vini MDD, a marchio del distributore: “Registriamo nel 2021 un aumento a doppia cifra dei nostri vini “Assieme” e una buona performance dei vini “Fior Fiore” che hanno un prezzo medio superiore agli 8 euro a bottiglia”.

Mirko Baggio, rappresentante di Federvini, ha detto che “si conferma la tendenza di un aumento dei vini di fascia medio-alta nello scaffale, e quindi un aumento del prezzo medio del vino”. Baggio ha anche ricordato il successo di una new entry a scaffale: “il Prosecco Doc Rosè che da solo già spiega il 10% di tutti i volumi del Prosecco Doc”.

Enrico Gobino, rappresentante di Unione Italiana Vini, ha evidenziato l’importanza del canale on line: “E’ un canale la cui crescita continuerà, vedremo in che misura, anche dopo la pandemia e che tutte le cantine devono presidiare. Così come continuerà la crescita dei vini di maggior qualità. Oggi la Gdo ha l’opportunità di considerare il vino come un elemento qualificante della propria offerta”.

  • In allegato le slides della ricerca IRI per Vinitaly. La registrazione del webinar sarà disponibile sul canale YouTube di Vinitaly, 24 ore dopo l’evento. la registrazione sarà disponibile anche sul canale YouTube di Vinitaly 
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