Trend del vino in Italia – Settimana 11-15 agosto 2025

Export Made in Italy in crescita, nonostante le incognite USA
I dati Istat di giugno 2025 confermano un +4,9% tendenziale dell’export rispetto allo stesso mese 2024. Crescono soprattutto articoli farmaceutici (+39%), mezzi di trasporto (+15,9%), prodotti alimentari/bevande/tabacco (+6%) e apparecchi elettrici (+3,5%). Bene Stati Uniti (+10,3%), Svizzera (+18,4%), Francia (+6,7%), Spagna (+12%), Belgio (+15,8%) e Regno Unito (+10,1%). Germania (-1,4%) e Cina (-3,8%) in calo. Nel primo semestre 2025, l’export segna +2% sul 2024, con performance positive in USA (+7,8%), area OPEC (+9,9%) e MERCOSUR (+5%).

Trend del vino in Italia – Settimana 11-15 agosto 2025

Giacenze ancora elevate: 39,8 milioni di ettolitri al 30 luglio 2025
Nonostante un calo mensile (-8,8% rispetto a giugno), le giacenze restano superiori allo stesso periodo 2024 (+0,5%). Il 57,9% è al Nord (Veneto leader con 25,2%). Prosecco in testa (3,2 milioni hl, 10% del totale), seguito da IGT Toscana (4,8%), IGT Puglia (4,3%), Chianti DOCG (3,8%) e Montepulciano d’Abruzzo (3%).

Dazi USA: impatto potenziale da 317 milioni di euro
A giugno, l’import USA di vino dall’Europa cresce (+3,8% in volume), ma cala a valore (-3,1%). Per l’Italia: -4,2% valore, +3,5% volume, con prezzo medio in flessione a 5,15 €/l (-7,5%). Dal 15 agosto, i dazi al 15% potrebbero colpire duramente le esportazioni. La “Toasts Not Tariffs Coalition” (50+ associazioni USA) chiede a Trump di rimuoverli, temendo perdite fino a 2 miliardi di dollari e 25mila posti di lavoro.

Vendemmia 2025: produzione stimata a 45 milioni di ettolitri
Italia davanti a Francia (40-42,5 mln hl) e Spagna (37,5-38 mln hl). Qualità “buono-ottima”, ma allarme su giacenze e calo prezzi uva (-30% in alcune aree). Consorzi e regioni riducono le rese (Pinot Grigio, Chianti, Asti DOCG) per riequilibrare domanda/offerta.

Low-alcohol e bianchi in ascesa
Sempre più consorzi rivedono i disciplinari per ridurre naturalmente il grado alcolico, intercettando consumatori attenti a salute e leggerezza. Nell’e-commerce, gli spumanti dominano (56% del fatturato Vinicum 2024), seguiti da bianchi fermi (18%) e rossi (16%). Cresce la fascia 25-34 anni come acquirente online, mentre il valore medio del carrello sale del 24% dal 2020 (premiumizzazione).

Il vino resta la bevanda preferita dagli italiani
Secondo UIV-IWSR, l’89% dei consumatori di alcolici beve vino, davanti a birra (81%) e spiriti (79%). Consumi stabili negli spumanti, in calo nei fermi (-6% in due anni). Prosecco leader (68% di penetrazione).

Formazione agricola: il Chianti punta sui “contadini del futuro”
Riparte il corso triennale gratuito per operatore agricolo, destinato ai 14-18enni, con l’obiettivo di unire tradizione, occupazione giovanile e innovazione in agricoltura.

Sintesi chiave:

  • Export vino in crescita, ma USA e dazi restano il nodo critico.
  • Giacenze elevate e vendemmia abbondante mettono pressione ai prezzi.
  • Spumanti e bianchi trainano l’e-commerce; il low-alcohol da tendenza di nicchia diventa strategia produttiva.
  • Il vino mantiene il primato tra le bevande alcoliche in Italia, ma con consumi più misurati.