Trend del vino in Italia — Settimana 13–17 ottobre 2025

Executive summary

Il primo semestre 2025 chiude in frenata per il commercio mondiale del vino (-2,3% a valore, 16,7 mld €, -3,7% a volume, 4,6 mld L; prezzo medio 3,57 €/L). Il rallentamento è trasversale alle categorie, con gli spumanti quasi stabili e i vini imbottigliati a guidare il calo. Gli USA restano il primo mercato d’import, ma i dazi al 15% e il dollaro debole stanno comprimendo i margini dei produttori italiani, che in molti casi stanno assorbendo il dazio con riduzioni di prezzo. In Italia, giacenze ancora elevate (36 mln hl al 30/09) e domanda domestica polarizzata: GDO in lieve crescita a valore e calo a volume; nel fuoricasa si consuma “meno ma meglio”. UIV sostiene un booster di promozione in finanziaria. Sul fronte finanziario, operazioni bancarie e di filiera confermano l’attenzione del credito al settore.

Trend del vino in Italia — Settimana 13–17 ottobre 2025

Numeri chiave della settimana

  • Commercio mondiale 1H 2025: valore -2,3% (16,7 mld €) | volume -3,7% (4,6 mld L) | prezzo medio +0,06 €/L a 3,57 €/L.
  • Categorie:
    • Imbottigliato: 11,3 mld € (-3,1%), 2,3 mld L (-4,8%).
    • Spumanti: 3,72 mld € (-0,3%), 479 mln L (-0,4%).
    • Sfusi: 1,2 mld € (-0,4%), 1,6 mld L (-2,4%).
    • Bag-in-box: 345 mln € (-1%), 175 mln L (-5,3%).
  • Top importatori a valore (1H 2025): USA 3,2 mld € (+6,5%); UK 1,98 mld € (-5,4%); Germania ~1,3 mld € (+6,9%); seguono Canada, Giappone (+4,3%, trainato da spumanti +14,6%), Paesi Bassi, Cina, Svizzera (+5,8%), Belgio (+3,4%), Svezia (sopra la Francia).
  • Top importatori a volume: Germania 647,9 mln L (-1,1%); USA 645,4 mln L (+1,9%); UK 551,9 mln L (-6,4%); Italia 129,2 mln L (-28,5%) nelle importazioni.
  • USA nel 2025: +30,8% a gennaio, +20,2% febbraio, +14,7% marzo; poi aprile -1,5%, maggio -16,8%, giugno -3,1% a valore (ma volumi +3,8%).
  • Russia: forti cali su imbottigliato (-37,1% volumi) e spumanti (-25,7% a valore 1H 2025).
  • Italia – giacenze: 36 mln hl di vino al 30/09/2025 (-9,6% vs luglio; +1,3% vs settembre 2024) + 8,5 mln hl mosti + 4,6 mln hl VNAIF.
  • Italia – GDO (agosto 2025): 3,1 mld € (+0,6% valore; -1,8% volumi). Spumanti in GDO: 784 mln € (+1% valore; +2,2% volume). Fermi DOP: -3,4% volume (valore stabile); IGP: volume -1,7%, valore +1,2%.
  • Fuoricasa: 9 italiani su 10 hanno frequentato locali negli ultimi 3 mesi; per il 2026 il 19% ridurrà le uscite, ma 66% punta su esperienze di maggior valore. Crescono nicchie No/Low alcol.
  • Dazi USA: costo stimato 61 mln € per l’Italia nei primi mesi; prezzo medio del vino italiano negli USA a luglio 2025: -13,5%, strategia di assorbimento del dazio (non sostenibile per tutti).
  • Vendemmia 2025: annata qualitativamente ottima e abbondante (~47,4 mln hl, +8% vs 2024; stime alternative 44–45 mln hl). Scorte pregresse ~37 mln hl da smaltire.
  • Finanza & filiera:
    • Piccini 1882: finanziamento 36 mln € (Intesa, MPS, CDP) per espansione internazionale e AI.
    • Terre Cevico–UniCredit: accordo di filiera per investimenti, export, transizione ESG.

Lettura strategica (Italia)

  1. Compressione margini sull’export USA
    Assorbire il dazio sostiene i volumi ma spinge verso down-pricing e rischio di de-premiumizzazione se non accompagnato da storytelling e trade-marketing più selettivo.
  2. Domanda domestica polarizzata
    In GDO “valore su, volume giù”; nel fuori casa premiumizzazione selettiva. Opportuno spingere formati/etichette premium e esperienze (enoturismo, wine-pairing, mescita al calice).
  3. Giacenze alte + vendemmia abbondante
    Necessario piano di smaltimento: gestione portafoglio (blend, canali opportunità, distillazione tecnica), focus su spumanti (segmento più resiliente) e export non USA (Brasile, Messico, Asia selettiva).
  4. Promozione istituzionale
    Il booster promosso da UIV e Governo va tradotto in campagne coordinate su USA e mercati promettenti, con KPI chiari (ROS trade, velocità rotazione, distribuzione ponderata).

Azioni consigliate per cantine italiane (Q4 2025 H1 2026)

  • Difendere il mix negli USA: segmentare per Stato/retailer, privilegiare canali a maggiore elasticità qualità-prezzo; rivedere listini netti e promozioni evitando sconti lineari.
  • Spingere spumanti & premium esperienziale in GDO e Horeca: bundle feste, formati speciali, edizioni limitate.
  • Diversificazione mercati: presidio Brasile/Messico; in Giappone cavalcare trend spumanti; UK con tattiche cautious (rotazioni lente).
  • Giacenze: piani di distillazione tecnica e private label selettiva per liberare spazio senza erodere brand.
  • Comunicazione domestica: sostenere la domanda interna con campagne educative (moderazione, qualità, territorio) e experience in cantina.
  • Finanza: valutare strumenti di capitale circolante e assicurazione crediti; usare partnership bancarie per export e ESG.