rassegna stampa del vino di giovedì 30 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 30 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Domenica inizia Vinitaly 2023.
La manifestazione di Veronafiere andrà in scena fino a mercoledì 5 aprile. Domenica inizia Vinitaly 2023 La settimana veronese genera 4 miliardi di audience sui media in Italia ed all’estero Vinitaly 2023 rinsald il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore e, per la 559 edizione, rafforza ulteriormente il piano di sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali. “A pochi giorni dalla conclusione del Roadshow straordinario di Vinitaly in 9 Paesi di tre Continenti, realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia unitamente alla rete internazionale dei nostri delegati esteri, abbiamo definito la selezione dei top buyer che saranno in fiera; ha spiegato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. “In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità, Vinitaly rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi.

Fonte: Arena.

Grandi eventi che anticipano la nuova edizione di Vinitaly.
Alcuni prestigiosi appuntamenti precedono l’apertura della rassegna Grandi eventi che anticipano la nuova edizione di Vinitaly Concorsi, OperaWine e Vinitaly and the City precedono l’apertura del salone veronese Per quanto riguarda i temi ed i format business, il 550 Salone internazionale del vino e dei distillati sarà preceduto, sabato 1° aprile, da Vinitaly OperaWine, la degustazione prologo con i 130 produttori portabandiera selezionati da Wine Spectator. Il palinsesto fieristico vede la conferma delle principali aree tematiche (Vinitaly Bio, International wine hall, Vinitaly Mixology e Micro Mega Wines a cura del wine writer Ian D’agata), del matching del Taste and Buy, con operatori selezionati dalla rete fieristica in collaborazione con i Consorzi di tutela e del Tasting Express, con le più importanti riviste internazionali di settore.

Fonte: Arena.

Vinitaly, il commissario Ue «Le nuove sfide del vino».
La 55′ edizione della rassegna internazionale Vinitaly, il commissario Ue Le nuove sfide del vino» Summit della filiera da 31 miliardi. Domani inserto con i quotidiani Athesis: interviste, dati e ricerche. Un viaggio attraverso 96 pagine di presentazione dell’evento più atteso dal settore vitivinicolo, Vinitaly, che si svolgerà a Veronafiere da domenica a mercoledì, e del fuori salone che inizia domani nel centro storico di Verona, «Vinitaly and the city», fino a lunedì. Sono i contenuti dell’inserto che uscirà domani con i quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, con le anticipazioni relative agli appuntamenti, agli eventi, alle degustazioni in programma, oltre che ai numeri della rassegna internazionale: dagli espositori, ai dati economici, fmo alle voci istituzionali del comparto vitivinicolo, che in Italia vale 31 miliardi di fatturato.

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.

«Il mito della Malvasia»: se ne parlerà a Vinitaly.
I Gal del Ducato i Lunedì alle 14 «masterclass» nella sala Radice del Padiglione 1 delle Fiere di Verona «Il mito della Malvasia»: se ne parlerà a Vinitaly ` ai FJ blocchi di partenza la nuova edizione di Vinitaly, la quattro giorni dedicata a vini e distillati, che coinvolge l’intera filiera vitivinicola globale, in programma in Fiera a Verona dal 2 al 5 aprile. Dopo il grande successo dello scorso anno, il Gal del Ducato, in collaborazione con i Consorzi dei vini di Piacenza e di Parma e le Strade dei vini e dei sapori di Emilia, torna a promuovere, nell’ambito della manifestazione, un’importante iniziativa a valere sulla Misura 19 del PSR Regione Emilia Romagna, legata a «II Mito della Malvasia».

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Alicia Lini al Vinitaly tra le “donne iconiche” delle bollicine italiane.
Riconoscimento per la produttrice di Correggio 1 di Jacopo Della Porta Corrogglo Dopo il successo dell’evento “donne iconiche del vino italiano”, tenutosi durante la scorsa edizione di Vinitaly a Verona, si ripete quest’anno l’esperimento con un focus sulle donne protagoniste delle bollicine. Tra loro c’è anche Alicia Lini, della omonima cantina di Canolo di Correggio. La corre ›: ese – che rappresenta la quarta generazione della famiglia in azienda, insieme al cugino Alberto e al fratello Alessio “Pibe” – parteciperà martedì mattina come relatrice all’incontro che si terrà in un padiglione della fiera.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Otto etichette isontine sbarcano a Vinitaly con le donne del vino.
Otto etichette — e fra queste molte del Goriziano — tra le più premiate a livello nazionale e internazionale di altrettante Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia. Questa l’idea alla base della degustazione che si svolgerà martedì 4 aprile alle 16 a Vinitaly, allo stand curato dall’Ersa al Padiglione 6 di Verona. Il titolo della degustazione, riservata stampa e operatori del settore, “Medal Winning-wines: i vini di eccellenza nazionale ed internazionale delle Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia”, proporrà la degustazione di vini guidata dalla vice delegata Donne del Vino Fvg e sommelier di Sorsi e Percorsi Maria Teresa Gasparet e dall’enologa e brand ambassador internazionale Lorenza Scollo.

Fonte: Messaggero Veneto Gorizia.

Puglia presente con 115 aziende.
La Puglia del vino è pronta ad accogliere operatori, stampa di settore e wine lover in occasione della 55/a edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Continua il percorso di promozione qualitativa intrapreso da produttori vitivinicoli, storici e di nuova generazione, rappresentanti della ricchezza, qualità e biodiversità del territorio, dalla Daunia al Salento passando per Murge, Valle d’Itria e Magna Grecia. Nel padiglione 11 di Veronafiere, 115 aziende vitivinicole pugliesi presenteranno agli addetti ai lavori la storia, l’identità e la terra di Puglia attraverso i vini prodotti da vitigni autoctoni.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Ama Aquilone sarà presente al Vinitaly: «Messaggio di condivisione».
I vini saranno protagonisti a Veronafiere dal 2 al 5 aprile: «Quattro giorni in cui parleremo della nostra storia» I vini Ama Terra saranno presenti alla 55a edizione del Vinitaly,in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. «Quattro giorni in cui potremo condividere il racconto della nostra Bio Fattoria sociale attraverso cinque etichette Doc, Docg e Igt, frutto del pregio dei nostri vitigni – sottolineano dalla Cooperativa Ama Aquilone -, ma anche di un messaggio culturale di condivisione, consumo etico e dignità umana. Un’esperienza importante, che ci permetterà di far conoscere a un pubblico vastissimo il carattere unico della Cantina Ama Terra: la vitale Pietra Passerina Docg Bio, il saggio Renè Igt Sangiovese Bio, il sincero Aquilone Pecorino Offida docg bio, il forte Ama Piceno Doc Superiore Bio ed II Topo, il nostro Marche Syrah IGT Bio in edizione limitata, definito ‘eccezionale’ dal prestigioso James Magazine».

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

L’aceto balsamico protagonista anche a Vinitaly. «Grande opportunità».
Le nostre eccellenze L’aceto balsamico protagonista anche a Vinitaly. «Grande opportunità» L’Aceto Balsamico di Modena Igp assieme all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop protagonisti anche a Vinitaly. Una degustazione dei pregiati condimenti è infatti in programma per domenica alle 12 nel padiglione Emilia-Romagna. Una degustazione sensoriale che servirà a guidare i partecipanti nella scoperta di tali eccellenze agroalimentari dai connotati unici, nelle loro principali componenti di aroma e gusto, accompagnati dalla narrazione di una storia che identifica e caratterizza il territorio modenese da secoli. «Essere presenti a Vinitaly su questo palcoscenico internazionale straordinario – spiega il direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Igp Federico Desimoni – è un’opportunità imperdibile.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Domani su 7. Le due sorelle regine di TikTok – Primati, storie, privacy: caso TikTok.
Guida a Vinitaly Primati, storie, privacy: il caso TikTok Oltre un miliardo e mezzo di utenti, visualizzazioni che raggiungono in tempi brevi i 5o milioni, un successo senza precedenti e una contesa, fino ad oggi inedita nel mondo digitale, tra Occidente e Cina, dove è nato. TikTok è il social media del momento ed è protagonista di 7,11 magazine del Corriere, da domani in edicola e in edizione digitale. A dargli volto sulla copertina sono le sorelle Charli e Dixie D’Aurelio, oltre 257 milioni di follower in due. Si racconta la loro storia e quelle di altri creator di successo, come il 24enne bresciano Mattia Stanga o la igenne romana Fabiola Bagheri, rispettivamente 3 e 13 milioni di follower.

Fonte: Corriere della Sera.

In sughero (anche riciclabile), in granella, sintetico o con la cera Il buono del vino viene dal tappo.
Lezione numero uno del primo corso per sommelier. La mano esperta scivola sul collo della bottiglia e… puff. “Niente botti, il tappo in sughero si accompagna e ricordatevi che non si butta via, si mette da parte e si recupera per destinare la materia prima a nuovo uso”. La spinta green si fa sentire nel mercato poco conosciuto dei tappi per il vino. Quanti ne vengono utili77ati ogni anno nel mondo? Snocciola numeri il Gambero Rosso: circa 18 miliardi (dati 2021). E va oltre: il 72 per cento delle bottiglie da 0,75 litri viene chiuso con tappi in sughero, i118 per cento con tappi a vite e il restante io per cento con plastica. Il sughero è dunque il materiale più utilizzato dall’industria vinicola.

Fonte: Corriere della Sera Pianeta 2030.

Lunelli, nel 2022 ricavi a 151 milioni E ora ne investe 50 per la crescita.
Dopo i 151 milioni di euro di fatturato del 2022 il gruppo Lunelli, proprietario delle Cantine Ferrari di Trento, di Biso11542 e Tenute Lunelli ma anche di Tassoni, Segnana, l’acqua minerale Surgiva e Locanda Margon, punta quest’anno a un’ulteriore crescita del fatturato tra il 9 e il 10 per cento. Un obiettivo che il gruppo vuole raggiungere sfruttando i margini di sviluppo dei suoi marchi, soprattutto quello di Ferrari Trento, punta di diamante ‘tanto piu dopo la partnership con la F1 riconfermata fino al 2025 per un ampliamento delle quote di mercato di tutti i marchi, soprattutto oltreconfine. In quest’ottica il 2023 sarà solo una tappa di un percorso che yedra l’azienda investire circa 50 milioni nei prossimi 5 anni per continuare a crescere.

Fonte: Giornale.

Vino, aiuti per eliminare l’uva non ancora matura.
Per la campagna di commercializzazione vitivinicola le regioni possono attivare la misura della vendemmia verde che consiste nella distruzione o eliminazione totale dei grappoli non ancora giunti a maturazione, come strumento per regolare la produzione. Il via libera è stato fornito dal Masaf con decreto del 17 marzo 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 del giorno 25 successivo. L’apertura della vendemmia verde è stata sollecitata da alcune regioni che evidentemente hanno avvertito la necessità di attivare questo strumento di sostegno dei produttori viticoli, per far fronte ad una contingente situazione negativa. Nelle prossime settimane le regioni emaneranno disposizioni attuative con le quali saranno individuate le priorità ed i criteri per eseguire le operazioni di vendemmia verde.

Fonte: Italia Oggi.

Bolgheri, la strada del vino lungo i cipressi di Carducci.
Stendendo verso gli spazi piani e assolati della Maremma più classica da Bibbona si torna sul tracciato della Vecchia Aurelia, da cui, seguendo l’antica via consolare si piega verso sud fino a Bolgheri. Anche se le segnalazioni stradali indicano chiaramente la svolta, un occhio attento noterà con anticipo i cinque chilometri del viale di cipressi alti e schietti in duplice filar di carducciana memoria. Le cime degli alberi svettano nette sui campi circostanti 11 primo impatto, imboccata la lunga strada perpendicolare al mare, è con la piccola cappella che ispirò al poeta la celebre ode Davanti a San Guido. Da qui la strada continua diritta seguendo l’andamento leggermente irregolare del terreno. In auto, a piedi o in bici lungo tutto il vialone si sta quasi con il fiato sospeso, tanto è forte la sensazione che si prova.

Fonte: Messaggero.

Bibbona Cercando Templari tra castelli e vigneti.
Viaggio nel piccolo borgo nel cuore della Maremma livornese: uno spicchio di Toscana da cartolina che vanta anche una riserva naturale bioenergetica e una grande pineta costiera protetta da un forte. Mare e dolci declivi. Vigneti e uliveti blasonati. Uno spicchio di Toscana da cartolina ricamato da file di cipressi, antichi poderi, 1600 ettari di macchia mediterranea con una Riserva Naturale Biogenetica, e una grande pineta costiera protetta da un forte settecentesco. È il panorama che circonda Bibbona, piccolo borgo collinare del primo entroterra della Maremma livornese, con una lunga e travagliata storia, forse legata alla sua posizione privilegiata al centro di quel triangolo formato da Vada, Volterra e Populonia, limite settentrionale della potenza etrusca.

Fonte: Messaggero.

Alcol o zucchero: – il segreto è nella dose.
Messaggi contraddittori e spesso sbagliati su rischi, pericoli e benefici degli alimenti: ecco come orientarsi con l’aiuto degli specialisti per superare paure spesso ingiustificate. I dati possono trasformarsi in una guida per la quotidianità Ogni individuo reagisce in modo diverso: non c’è solo la genetica ma anche l’epigenetica. A fare la differenza è sempre la quantità. E ognuno applichi questa massima al proprio ambito preferito. Nell’alimentazione? “Mangia poco di tutto e vivrai cent’anni”. Nelle abitudini di vita? “Il troppo stroppia”. Nel lavoro e nel tempo di riposo, nella scelta di come ognuno di noi ritaglia per sé azioni e abitudini, in modo commisurato o meno. E sottende a tutto questo una certa saggezza popolare, infusa dagli avi in linea diretta sino a noi, spesso ancora valida ai giorni nostri.

Fonte: Salute.

Vini liguri, più domanda che offerta: ad agosto bottiglie finite.
L’assessore regionale Piana a Vinitaly annuncia la richiesta al ministero per incrementare la superficie coltivabile e rispondere al mercato Vini liguri, più domanda che offerta: ad agosto bottiglie finite. Eroici, di qualità e soprattutto sempre più richiesti dal mercato, / tanto che negli ultimi anni l’offerta viene superata nettamente dalla domanda. In questi tre fattori c’è l’unicità dei vini liguri, che arriveranno da protagonisti al prossimo Vinitaly, in programma da domenica 2 a mercoledì 5 aprile a Verona. La partecipazione della Liguria è stata al centro di una conferenza stampa ieri, nel corso della quale è emersa con forza una circostanza che sembrava impossibile solamente dieci anni fa: i vini liguri sono molto richiesti e dopo essere stati relegati all’ultima pagina nella carta dei vini di ristoranti ed enoteche, oggi — almeno in Liguria — sono al primo posto.

Fonte: Secolo XIX.

Vino, la cantina Ruffino sbarca a Bolgheri.
Progetti di sviluppo. Ruffino sbarca a Bolgheri, sulla costa toscana, in una delle aree vinicole più prestigiose al mondo, attraverso l’acquisto di i5 ettari di vigneto in due diverse zone (sei ettari sono già impiantati, gli altri sono terreni provvisti di diritti di reimpianto)e avvia la costruzione di una cantina, della sede aziendale e di un centro di ospitalità. L’investimento complessivo, secondo stime del Sole 24 Ore, supera i 20 milioni di euro. In pratica il marchio toscano, che fa capo al gruppo americano Constellation Brands e ha appena chiuso (a fine febbraio) un bilancio da 124 milioni di fatturato, si appresta a “costruire” una nuova tenuta che avrà una propria etichetta (il nome è ancora da definire), puntando sulla qualità dei vini e dei materiali: la cantina, che sorgerà sulla via Bolgherese dove si affacciano tutti i grandi marchi.

Fonte: Sole 24 Ore.

Lambrusco protagonista a Cesena in occasione delle premiazioni Vitae.
Cinque vini modenesi premiati nell’importante rassegna della guida Ais Sono stati premiati a Cesena Fierai 5 vini top del modenese che hanno ottenuto il punteggio massimo nella guida nazionale Vitae 2023, l’autorevole pubblicazione dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais). A premiare i vini sono stati il presidente nazionale Ais Sandro Camilli, il presidente Ais Emilia Luca Manfredi insieme al referente Vitae dell’Emilia Giulio Balsarin ed al delegato Ais Modena Paolo Benetti. Questi i 5 vini premiati con una speciale menzione a Francesco Bellei al vertice con due vini: Francesco Bellei (Bomp orto) Bellei Cuvée Brut; Francesco Bellei (Bomporto) Bellei Cuvée Brut Blanc de Noirs 2014; Cantina di Carpi e Sorbara (Carpi) Lambrusco di Sorbara Omaggio a Gino Friedmann Rifermentato in Bottiglia; Cleto Chiarli (Castelvetro di Modena) Lambrusco di Sorbara Premium Mention Honorable 2021; Cavicchioli (San Prospero) Lambrusco di Sorbara Vigna del Cristo 2021. Nella guida Vitae 2023 sono 31 i vini dell’Emilia che hanno ottenuto le ‘Quattro viti’ (punteggio massimo) suddivisi in questo modo: 5 modenesi, 11 bolognesi, 9 piacentini, 3 reggiani, 3 parmensi.

Fonte: Gazzetta di Modena.

«Meno acquisti ma più qualità».
Indagine NielsenlQ. I consumatori e le opportunità per le imprese . . . «Meno acquisti ma più qualità» 39%. II 39% dei consumatori globali ha meno soldi da spendere rispetto al 2021 e deve limitare le spese. Comprano meno prodotti, ma cercano ancora la qualità. La situazione generale è in peggioramento, secondo la maggioranza dei consumatori. Si danno nuove priorità che orientano gli acquisti. Ed è in questa tendenza che possono nascere nuove opportunità per le imprese. Dati e analisi emergono da una ricerca di NielsenlQ presentata durante l’incontro inaugurale, nell’intervento «Il futuro dell’agroalimentare di fronte allo spettro dell’inflazione». Matteo Bonù, global client business partner di NielsenlQ, illustra i risultati di un’indagine volta a capire bisogni e comportamento dei consumatori e, di conseguenza, le opportunità che possono aprirsi per le imprese.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Potente e longevo, una freschezza ben bilanciata.
Vigne di San Pietro Custoza DOC 2018. Una denominazione sconosciuta e non sempre ben praticata quella del Custoza. Un vino bianco prodotto nell’anfiteatro morenico gardesano che porta il nome di un piccolo presidio romano scenario di memorabili battaglie risorgimentali tra esercito italiano e austriaco. Un vino però che ha una sua lunga storia che cercheremo di cristallizzare nel periodo medievale con il ritrovamento di documentazioni specifiche sulla coltivazione della vite nell’area compresa tra Sommacampagna e Pastrengo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

La Liguria a Vinitaly con 80 etichette.
La Liguria e le sue eccellenze vitivinicole protagoniste a Vinitaly 2023, una delle più note e ampie manifestazioni dedicate al mondo del vino a livello internazionale, in programma da domenica 2 a mercoledì s aprile a Verona. A dare il nome allo spazio espositivo della Regione, una formula che racchiude in se le due caratteristiche fondamentali del vino ligure: «Liguria passione eroica Lo slogan vuole celebrare il lavoro svolto ogni giorno dai produttori liguri che, lavorando tra fasce e alture, producono vini di altissimi qualità. Ad animare lo stand della Liguria all’edizione 2023 di Vinitaly saranno produttori evini provenienti da tutto il territorio, dal Vermentino di [uni fino al Rossese di Dolceacqua, con oltre 40 imprese coinvolte e più di so etichette in vetrina.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Vini liguri, più domanda che offerta: ad agosto bottiglie finite.
L’assessore regionale Piana a Vinitaly annuncia la richiesta al ministero per incrementare la superficie coltivabile e rispondere al mercato Vini liguri, più domanda che offerta: ad agosto bottiglie finite. Eroici, di qualità e soprattutto sempre più richiesti dal mercato, tanto che negli ultimi anni l’offerta viene superata nettamente dalla domanda. In questi tre fattori c’è l’unicità dei vini liguri, che arriveranno da protagonisti al prossimo Vinitaly, in programma da domenica 2 a mercoledì 5 aprile a Verona.

Fonte: Secolo XIX.

Via al Salone dei “Viticoltori Indipendenti” tanti vini in vetrina da domani a Mandelieu.
Ci sono passione e amore per i 1 proprio lavoro, rispetto per l’ambiente, la biodiversità e il paesaggio, la volontà di restare fuori da logiche industriali. Una tradizione consolidata che i viticoltori francesi indipendenti, oltre settemila, portano avanti con determinazione da quasi quarant’anni, privilegiando un prodotto di qualità e di eccellenza da presentare in prima persona ai consumatori. E’ così che tutta la Francia del buon v i no è a portata di mano in occasione del prossimo Salone dei Vini e dei Viticoltori Indipendenti, in programma da domani, 31 marzo, alt aprile al Centre Expo Congrès di Mandelieu La Napoule e giunto alla tredicesima cdizione.

Fonte: Stampa Imperia.

La Lombardia presente a Vinitaly con 200 aziende e 1.000 etichette.
Record di vendite e di esportazioni per i vini lombardi. Occupazione stabile in crescita. Fontana sulla richiesta irlandese all’Ue di indicare la pericolosità sulle bottiglie: «Tentativo di screditarci dove siamo migliori». Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, arrivando a raddoppiare il suo valore in 15 anni: circa 320 milioni di euro nel 2022, nuovo record storica Franciacorta, in primis, Oltrepò Pavese, Valtellina, San Colombano, Lugana, Riviera del Garda Classico e Garda Doc. Ma anche Valcalepio, Moscato di Scanzo, Montenetto, Terre Lariane, Vini Mantovani, Valtelinesi, Botticino e Valcamonica. Sono gli alfieri del vino lombardo presenti con i loro consoni a Vinitaly con 200 aziende e 1.000 etichette. La crescita non si è fermata con la Brexit, al contrario, la domanda britannica di vini lombardi è cresciuta (+ 29%). Ma è soprattutto sulle tavole tedesche che finiscono i nostri vini all’estero (24% dell’export e +46% nell’anno). L’export è cresciuto complessivamente del 7,8% in un anno ed è raddoppiato in 15. In crescita del 17,6% in dieci anni gli addetti stabili del settore.

Fonte: Avvenire Milano.

Unione Italiana vini versa all’erario due milioni di euro.
Oltre due milioni di euro sono stati sequestrati dalla procura lombarda della Corte dei Conti all’Unione Italiana Vini, che aveva ricevuto fondi europei per il progetto «Native Grapes Academy» per rafforzare la competitività del vino italiano. Stando alle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese (4 gli indagati più la società), il 35% di questa somma è poi tornata alla Uiv tramite prestazioni giudicate inesistenti dagli investigatori, che sarebbero poi i due milioni contestati dalla Corte dei Conti come danno erariale. Già nel settembre scorso, in un’indagine della sede di Milano della Procura europea condotta dalla Gdf , che vedeva indagata anche Veronafiere spa, era stato effettuato un sequestro per oltre 2 milioni di euro a carico della cooperativa Unione Italiana Vini per la presunta frode ai danni dell’Unione Europea.

Fonte: Avvenire Milano.

Vinitaly, tutto pronto E domani in regalo il nostro super-inserto – Vinitaly 2023: la Lombardia protagonista dell’enoturismo.
Chi sono i bresciani a Verona Vinitaly, tutto pronto E domani in regalo il nostro super-inserto N Tutto pronto a Fieraverona per l’apertura di Vinitaly, che quest’anno si preannuncia edizione record. La Lombardia sarà presente con una folta schiera di espositori e produttori ed è molto significativa la pattuglia bresciana. Domani in edicola con Bresciaoggi in omaggio un super-inserto di 96 pagine. Il 2022 ha fatto registrare il record con 320 milioni di euro di vendite sui mercati internazionali Vinitaly 2023: la Lombardia protagonista dell’enoturismo In fiera Brescia sarà presente con 106 postazioni, considerati anche i Consorzi. Grana Padano e Ascovilo aggiungono valore Giuseppe Spatola Inviato a Milano N II 2022 ha fatto registrare il record storico per il vino lombardo, che ha sfiorato la vendita di 320 milioni di euro nei mercati internazionali.

Fonte: Brescia Oggi.

«Etichette senza senso sui pericoli del vino».
«La posizione istituzionale è quella che queste sono tutte cose senza senso. Qualunque cibo se si assume in grandi quantità produce dei danni alla salute, su questo non ci sono dubbi. È un tentativo di screditare le nostre i nostri prodotti». Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della conferenza stampa di presentazione del Padiglione Lombardia a Vinitaly 2023, commentando la richiesta dell’Irlanda alla Commissione Ue di apporre etichette sugli alcolici che avvisino della pericolosità. «È un tentativo – ha proseguito – di metterci in difficoltà in quei comparti nei quali siamo i migliori.

Fonte: Brescia Oggi.

I Consorzi saranno i veri protagonisti.
I Consorzi presenti a Vinitaly 2023 sono Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio Franciacorta, Consorzio Tutela Moscato di Scanzo, Consorzio Volontario Vino DOC San Colombano, Consorzio Montenetto, Consorzio Vini IGT Terre Lariane, Consorzio Vini Mantovani, Consorzio Tutela Lugana DOC, Consorzio Tutela Valcalepio, Consorzio Tutela Vin di Valtellina, Consorzio Valtènesi Riviera del Garda Classico, Consorzio Botticino DOC, Consorzio Garda DOC, Consorzio Tutela IGT Valcamonica. La Lombardia, già prima regione in Italia per valore della produzione agroalimentare, si conferma ai vertici a livello nazionale anche per quanto riguarda la quota di vini di qualità sul totale della produzione. Un primato che varrà rimarcato e ribadito a Vinitaly con una presenza massiccia di cantine e Consorzi.

Fonte: Brescia Oggi.

Le bottiglie di San Colombano alla fiera del Vinitaly di Verona.
L’appuntamento in programma dal 2 al 5 aprile Le bottiglie di San Colombano alla fiera del Vinitaly di Verona L’ultima vendemmia, anche se in condizioni meteo difficili, ha portato ad una produzione di qualità di Andrea Bagatta Il biglietto da visita lombardo per il Vinitaly 2023, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi, è il nuovo record storico dell’export, arrivato a sfiorare un giro d’affari di 320 milioni di euro, raddoppiato in 15 anni. Sono i dati comunicati ieri da Regione Lombardia e Unioncamere in occasione della conferenza stampa di presentazione della presenza lombarda alla prossima manifestazione veronese Manifestazione cui sarà presente anche una cospicua rappresentanza del vino di San Colombano.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Al Vinitaly la piazza Valcalepio Obiettivo: rafforzane la rete.
Dal 2 al 5 aprile. Le etichette orobiche nello spazio espositivo della Regione Fontana: più qualità, nove bottiglie su dieci del 2022 a marchio Docg, Doc o Igt Riparte nel segno dell’export la 55esima edizione di Vinitaly, la fiera di settore organizzata a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi. Ieri in regione è stata presentata la rappresentanza lombarda che comprende anche le aziende vitivinicole bergamasche. Proprio il presidente Attilio Fontana ha sottolineato come «nel 2022 il valore delle esportazioni sui vini lombardi raggiunge quota 320 milioni (+7,8% rispetto al 2021), un valore raddoppiato negli ultimi 15 anni». In questo contesto sale anche l’occupazione, con un +18% di addetti stabili negli ultimi 10 anni. «La Lombardia consolida anche la propria presenza nel Regno Unito superando di slancio anche lo scoglio della Brexit, con un + 29% sul mercato britannico – ha concluso Fontana -. Nove bottiglie su dieci dell’annata 2022 (produzione totale 142 milioni) saranno a marchio Docg, Doc o Igt, a conferma della qualità che contraddistingue i vini lombardi».

Fonte: Eco di Bergamo.

Carica lombarda a Vinitaly A Verona oltre mille etichette.
Sui mercati internazionali è raddoppiato il valore delle vendite negli ultimi 15 anni arrivando a sfiorare quota 320 milioni Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite è pressoché raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni nel 2022, nuovo record storico. Consolida anche la propria presenza nel Regno Unito superando di slancio lo scoglio della Brexit, con un + 29% sul mercato britannico proprio a cavallo dell’addio di Londra all’Unione Europea. E registra risultati molto positivi anche sul fronte dell’occupazione, grazie a una crescita degli addetti stabili del 17,6% negli ultimi 10 anni. Sono queste le credenziali con cui i vini lombardi si presentano a Vinitaly 2023, il Salone internazionale dei vini e distillati a Verona da domenica a mercoledì.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vini naturali, domani ritorna il Fuorisalone.
I vini “naturali” stanno conquistando ampie fasce di pubblico e domani a Castel d’Ario andranno in scena due appuntamenti molto interessanti per gli appassionati, entrambi alla trattoria Stazione. Dopo tre anni di stop riprende infatti l’appuntamento annuale col “Fuorisalone dei vini naturali” di EKWine. La manifestazione avrà un prologo: alle 16 è in programma una masterclass con Fausto Ligabue, camuno di Capodiponte, con una verticale di 7 annate di “Inamara”, un ciliegiolo, introdotte da Gaetano Saccoccio, apprezzatissimo “comunicatore del vino vero”.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Lombardia regina del Vinitaly. In fiera l’orgoglio di un settore.
Alla kermesse 200 aziende locali che non conoscono crisi: crescono addetti, export e qualità ii Dentro un padiglione da oltre 3.300 metri quadrati spazio a un migliaio di etichette in degustazione. Presenza muscolare ma anche concettuale. Perché i numeri contano ma conta anche la capacità di narrare e raccontare le virtù spendibili in un mondo che vuole consumare prodotti convincenti e possibilmente biologici, insomma bere sì ma in modo sano. E se è vero che a Verona si gioca la più grande partita mondiale dell’enologia italiana, ci sarà una Lombardia decisa a prendersi una fetta della vetrina di Vinitaly in programma dal 2 al 5 aprile, forte di un profilo che la vede sfoggiare un export mai visto in passato e una reputazione invidiabile.

Fonte: Giorno.

Vino lombardo, record di vendite.
Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, con vendite raddoppiate negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022, nuovo record storico. E consolidando anche la presenza nel Regno Unito, con un + 29%. Bene anche l’occupazione, grazie a una crescita degli addetti stabili del 17,6% negli ultimi 10 anni. Sono queste le credenziali con cui i vini lombardi si presentano al Vinitaly 2023, a Verona dal 2 al 5 aprile. Nel 2022 l’export lombardo è cresciuto del 7,8% sul 2021, raggiungendo quota 319 milioni, pressoché il doppio rispetto ai 167 milioni del 2007. «La Lombardia vanta 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt e, in termini di qualità, può tranquillamente competere con le più rinomate regioni vitivinicole a livello non solo nazionale, ma anche internazionale», spiega il presidente regionale Attilio Fontana.

Fonte: Leggo Milano.

I vini lombardi in scena al Vinitaly – I produttori della Lombardia alla conquista del Vinitaly.
II padiglione ospiterà oltre 200 aziende I produttori della Lombardia alla conquista del Vinitaly La regione vanta 5 Dogc, 21 Doc e 15 Igt. Fontana: «Con questi numeri possiamo competere con tutti». L’anno scorso l’export verso la Germania ha raggiunto il 24%. Il vino lombardo macina nuovi record e si presenta a Vinitaly forte di dati estremamente positivi sia per quanto riguarda l’export, sia per quanto riguarda l’occupazione. Nel 2022 i vini lombardi hanno registrato il record storico dell’export, arrivando a quota 320 milioni di euro: un valore cresciuto del 7,8% rispetto a12021 e pressoché raddoppiato negli ultimi 15 anni, visto che nel 20071e esportazioni del comparto si erano fermate a quota 167 milioni di euro. Ma numeri positivi arrivano anche dal fronte dell’occupazione.

Fonte: Libero Quotidiano Milano.

E sotto la Regione son tutti a cantare Jannacci.
In piazza città di Lombardia la colonna sonora dedicata a Enzo E sotto la Regione son tutti a cantare Jannacci • Ci sono tanti modi per ricordare un grande artista. Al teatro Lirico, per esempio, Elio (quello delle Storie Tese) lo celebra cantanto le sue canzoni, sino a domenica. La Regione, invece, in occasione dei 10 anni dalla scomparsa di Enzo Jannacci, ha deciso di diffondere le canzoni del celebre medico e cantante in Piazza Città di Lombardia, sede della Regione. E proprio ieri, in occasione della presentazione dei “Vinsi di Lombardia al Vinitaly”, l’appuntamento si è aperto sulle note di “La fotografia” di Jannacci e con un ricordo dell’artista. Il presidente, Attilio Fontana, in un post su Facebook, lo ricorda così. «Molto di più di un cantautore.

Fonte: Libero Quotidiano Milano.

Vino, l’Oltrepo resta leader della produzione lombarda.
I dati di Unioncamere confermano il primato anche come numero di aziende L’export regionale in crescita: dalla Germania domanda aumentata del 46,7%. L’Oltrepo Pavese continua a trainare il settore del vino lombardo sia per produzione che per numero di aziende. Lo dimostrano i dati di Unioncamere Lombardia, che sono stati illustrati ieri mattina, in Regione, nel corso della presentazione del Padiglione Lombardia a Vinitaly, la rassegna veronese in programma dal 2 al 5 aprile. Nel 2022, dall’OltrePo sono arrivati oltre 650 mila ettolitri divino, il 62% della produzione del vino di Lombardia (di poco più di un milione di ettolitri). Di questi, il 96% con certificazioni di origine Dop/Igp (6 Doc e 1 Docg), una percentuale più alta di quella regionale, che è oltre il 90% con 41 vini certificane superiore a quella nazionale (70%). L’Oltrepo in testa anche per le imprese vitivinicole attive: sono 1.338 sulle quasi 3 mila totali in regione (45%).

Fonte: Provincia – Pavese.

Il Vinitaly è sempre più internazionale E apre 68 rotte commerciali nel mondo.
Il salone aperto da domenica a Verona: aumentano i top buyers in arrivo dall’estero L’export lombardo tocca il record di 320 milioni di euro. Fontana: «Merito della grande qualità» I Il settore resta il traino per 1 agroalimentare Saranno presenti 4.400 aziende. Tutte le strade del vino portano, una volta all’anno, a Verona. Che piaccia o meno, il Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere giunto alla sua 55esima edizione, resta il punto di riferimento per il mercato enologico italiano. La manifestazione si terra dal 2 al 5 aprile, con la presenza di 4.400 aziende (il 90% italiane) e tutti gli spazi a disposizione andati esauriti. Ma se qualcuno potrebbe pensare al Vinitaly come ha una festa del vino, un’autocelebrazione tutta in salsa italiana, la realtà è ben diversa: è infatti previsto l’arrivo di oltre mille top buyer (+43% rispetto all’edizione 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.

Fonte: Provincia Como.

Vinitaly, export e qualità La carica della Valtellina – Verso il Vinitaly a passo di record.
II vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite è raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022. Sono queste le credenziali con cui i vini lombardi si presentano al Vinitaly 2023. Focus eccellenze I grandi rossi sotto i riflettori Verso il Vinitaly a passo di record Dal 2a15aprile. L’export della produzione vitivinicola della Lombardia è cresciuto del 7,8% rispetto al 2021 Sale l’occupazione, con un +18% di addetti stabili in dieci anni – Drocco: «Dobbiamo sfruttare questo momento». Una locomotiva economica che guarda sempre più anche al settore del vino e in particolare all’estero. Questa in sintesila presenza della Regione Lombardia a Vinitaly, una tra le più attese al Palaexpo di Veronafiere dal 2 al 5 aprile.

Fonte: Provincia Sondrio.

Le aziende presenti in fiera e la presentazione del trail.
Ci sarà anche la Valtellina tra i protagonisti dell’edizione 2023 Vinitaly, focalizzato sull’importanza delle relazioni, a cominciare da quelle internazionali. Dalla provincia di Sondrio in arrivo un messaggio positivo e competitivo ai mercati e agli operatori. Rimane collaudata la formula della presenza del Consorzio tutela vini di Valtellina, sotto il cappello istituzionale del Nebbiolo delle Alpi. Un’occasione per mettere a fuoco il proprio ruolo: quello di salvaguardare, di raccontare la natura e il paesaggio e quello di promuovere le caratteristiche uniche e contemporanee del Nebbiolo delle Alpi. Una partecipazione all’insegna di una geografia agronomica ed enologica nello stand del Consorzio, all’interno del Padiglione di Regione Lombardia al secondo piano di Palaexpo.

Fonte: Provincia Sondrio.

Ecco i vini top delle Marche premiati a Cesena.
Un successo la seconda edizione di “Esperienze di Vitae”, il grande evento del vino che ha raccolto alla Fiera di Cesena i vini top di 4 territori: Marche, Emilia, Romagna e Umbria. Trentatre i vini delle Marche che hanno portato a casa l’eccellenza conquistando oltre 91 punti. Tra questi ben 5 hanno ottenuto anche la Gemma 2023. A fregiarsene Bianko 2020 di Macondo, Castelli di Jesi Verdicchio Classico Vigna Il Cantico della Figura Riserva 2019 di Andrea Felici, il Conero Campo San Giorgio Riserva 2018 di Umani Ronchi, Isra 2019 di Maria Letizia Allevi e il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 di Velenosi.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Bere una splendida Utopia.
II Verdicchio Montecappone tra top 50 vini bianchi italiani: prestigioso 6° posto Gianluca Mirizzi con il Verdicchio Utopia, il sesto vino bianco più premiato in Italia SI può avere polpa ed eleganza, si può avere sostanza immortale, costantemente in divenire, con una lunga vita, e contemporaneamente mostrare una acidità sorprendente e salivante, una freschezza giovanile avvinghiante. Questo ed altro è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Utopia della cantina Montecappone di Jesi, che è stato inserito tra i primi cinquanta vini italiani, precisamente al sesto posto, dunque in assoluto tra i bianchi più buoni d’Italia.

Fonte: Resto del Carlino Pesaro.

L’Erbaluce nominato vitigno dell’anno del Piemonte.
A Bruxelles il vitigno Erbaluce del Canavese premiato come vitigno dell’anno 2023. Si è tenuta ieri sera, presso la sede istituzionale della Regione Piemonte al Parlamento Europeo l’importante riconoscimento per la viticoltura canavesana. In occasione dell’evento “Guarda e gusta il Piemonte: un viaggio tra cibo e cinema’; l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha annunciato il successo ottenuto dall’Erbaluce, vitigno autoctono che ha dato il nome alla prima Doc a bacca bianca del Piemonte, Erbaluce di Caluso, istituita nel 1967 «Un’opportunità di visibilità e riconoscimento di un territorio piemontese dedito alla viticoltura che abbraccia aree incantate e forse meno conosciute del Piemonte» ha dichiarato l’assessore. Sono circa 300 gli ettari vitati a Erbaluce in Piemonte.

Fonte: CronacaQui Torino.

Il Piemonte da domenica a Vinitaly.
Un capitale di 18 Docg, 41 Doc e 59 filiere Il Piemonte da domenica a Vinitaly Dal 2 al 5 aprile aprile al Vinitaly 2023 a Verona saranno protagonisti i vini e distillati di qualità del Piemonte, un sistema di 59 filiere da cui nascono i 18 Docg e 41 Doc. Al Padiglione 10 di Veronafiere, aziende, cantine cooperative e associazioni di produttori presenteranno le novità vitivinicole all’evento enologico tra i più importanti a livello internazionale. La Regione Piemonte sarà presente con uno spazio istituzionale allestito all’interno del Padiglione 10, stand G2, in collaborazione con Piemonte Land of wine, l’ente che rappresenta i consorzi di tutela del vino piemontesi.

Fonte: Eco di Biella.

Vendemmia 2022, tra l’ottimo e l’eccellente.
L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa parla di «miracolo viticolo» e invita il settore ««ad approfondire gli stress idrici e termici» Vendemmia 2022, tra l’ottimo e l’eccellente Temperature record e siccità prolungata anche in estate avevano fatto temere il peggio per la raccolta dell’uva in Piemonte Temperature record e siccità prolungata anche in estate avevano fatto temere il peggio per la raccolta dell’uva in Piemonte. I dati ufficiali per fotografano una situazione ben diversa: la produzione di vino è di poco inferiore al 2021, 2,26 milioni di ettolitri contro i 2,3 prodotti l’anno prima. L’altra sorpresa è che la 2022 è un’annata che si avvicina all’eccellenza qualitativa e si merita le Quattro Stelle e mezzo.

Fonte: Nuova Provincia di Biella.

Albero genealogico dei vini e della biodiversità.
Albero genealogico dei vini e della biodiversitá • Un albero genealogico del vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni. Le aziende siciliane avranno inoltre la possibitità di acquistare materiale: certificato di varietà autoctone dai vivaisti locali. Sono alami dei risultati del progetto ‘Valorizzazione del germoplasmá viticolo”che ha visto interagire la Regione Siciliana, attraverso ii dipartimento Agrieoltura. e li vivaio regionale Federico Paulsen, coti la farolti dí Agraria. Palermo e îi.. consorzio di tutela vini Doe Sicilia insieme ad alcuni vivaisti privati.

Fonte: Gazzetta del Sud.

Riprodotte 10 varietà siciliane per tutelare i biotipi locali.
Un albero genealogico dei vini siciliani e un registro che potrà essere utilizzato da tutti i viticoltori dell’isola per esaltare la biodiversità delle produzioni. Le aziende siciliane avranno inoltre la possibilità di acquistare materiale certificato di varietà autoctone dai vivaisti locali. Sono alcuni dei risultati del progetto “Valorizzazione del germoplasma viticolo” che ha visto interagire la Regione Siciliana, attraverso il dipartimento Agricoltura e il vivaio regionale Federico Paulsen, con la facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e il consorzio di tutela vini doc Sicilia insieme con alcuni vivaisti privati. Il Paulsen ha fornito il materiale iniziale utile a sviluppare il progetto.

Fonte: Sicilia.

Brunello e Consorzio Chianti Colli Fiorentini conquistano gli Usa.
Dati incoraggianti per i vini toscani alla vigilia del Vinitaly (2-5 aprile) Brunello e Consorzio Chianti Colli Fiorentini conquistano gli Usa. Vini toscani alla vigilia del Vinitaly. A partire dal Brunello di Montalcino, che con 134 cantine, di cui 63 nella collettiva ospitata dal Consorzio nello stand di bandiera da oltre 800 metri quadrati, sarà sicuro protagonista della 55a edizione che andrà in scena a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Durante la manifestazione sarà possibile assaggiare allo stand consortile, oltre alle etichette di Brunello, anche il Rosso di Montalcino e le altre due produzioni della denominazione, Moscadello e Sant’Antimo. II Brunello arriva a Vinitaly dopo un 2022 andato in archivio con un incremento delle vendite a valore del 18% e con la variazione a volume a +7% sul pari periodo 2021.

Fonte: Nazione.

La vigna urbana che accende il sogno delle Donne Fittipaldi.
Maria e le quattro figlie conquistano il mondo dell’enologia Dalla famiglia è nato un team di successo tutto al femminile. Sulla collina che si affaccia su San Niccolò, a pochi passi da piazzale Michelangelo, cresce la loro “vigna urbana”, la prima di Firenze. Ma intanto le Donne Fittipaldi proseguono la loro avventura nell’universo del vino mettendo a segno un altro traguardo con la loro azienda agricola di Bolgheri, associata al Consorzio Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia. È così che dalle loro cantine esce DF rosso 2020, un blend di Malbec al 60% e Cabernet Sauvignon al 40%. Ed eccole ancora tutte insieme come un vero team, con Maria Fittipaldi Menarini, alla guida dell’azienda e al suo fianco le quattro figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina: «Il risultato è un vino dal colore rosso rubino carico e brillante.

Fonte: Nazione Firenze.

II Chianti Gondi va a Vinitaly.
L’eccellenza della Valdisieve arriva sul principale palcoscenico nazionale. La Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi – una delle principali realtà vitivinicole della Valdisieve e parte integrante del Consorzio Chianti Rufina – sarà infatti a breve protagonista del Vinitaly, principale appuntamento che si rinnova ogni anno a Verona per celebrare il vino italiano e proporlo sui mercati di tutto il mondo. La kermesse – giunta alla sua edizione numero 55 – si aprirà il 2 aprile, o per andare avanti fino al 5. «Ci si attende una bellissima annata – dice Gerardo Gondi, che insieme alla sua famiglia gestisce la Tenuta – con tanti importatori stranieri, giornalisti e non solo». La Tenuta Bossi sarà al padiglione 9 della Toscana.

Fonte: Nazione Firenze.

Più di cento aziende al Vinitaty 3 bolgheresi nei big di OperaWine.
Paleo, Ornellaia e Sassicaia selezionate tra le “top 130” da Wine Spectator Bolghed Si sta per a lza re il sip ario su Vinitaly, la più importante fiera del vino ital i ano e i produttori della costa sono pronti a partire. Già sabato Opera Wine, che ospita le 130 cantine italiane prestigiose selezionate da Wine Spectator, dàil via ufficiale alla kermesse veronese e quest’anno da Bolgheri ha arruolato Le Macchiole con Paleo 2013, Ornellaia con Ornellaia 2011 e Tenuta San Guido con Sassicaia 1999. Bolghorl raddoppia I produttori del Consorzio Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia saranno presenti nello stand consortile che si è fatto più grande. «L’edizione 2023 vedrà la partecipazione più importante di sempre da parte del Consorzio con uno stand quasi raddoppiato in termini di superficie—ha dichiarato il direttore Riccardo Binda -, da 56 a 108 mq.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Vin Santo un sorso di inattesa bontà.
Tipico della tradizione toscana, la vinificazione è legata ai capricci degli eventi Vin Santo un sorso di inattesa bontà rodotto per onorare l’ospite, presente in ogni casa toscana, frutto di una sapiente vinificazione quasi ancora arcaica legata ai capricci degli eventi esterni: questo è il Vin Santo. L’origine del nome potrebbe avere varie ipotesi dall’utilizzo durante la celebrazione eucaristica o al momento della spremitura delle uve nella Settimana Santa, o addirittura farebbe riferimento a un episodio del Concilio di Firenze (1439). Bessarione, vescovo di Nicea, assaggiando il vino toscano, pare abbia esclamato: «Ma questo è Xantos!», riferendosi al vino dell’isola di Xantos, trasformato poi dai presenti nell’aggettivo latino “santus”.
Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Perugia – L’Umbria del vino in vetrina nell’evento clou del settore.
Appuntamento lunedì 3 aprile a Verona nell’ambito della rassegna Vinitaly L’Umbria del vino in vetrina nell’evento clou del settore. Anche il concorso enologico regionale “L’Umbria del vino” sarà presente al Vinitaly di Verona nello spazio espositivo regionale, riassunto nel claim “Umbria naturally different”. Appuntamento lunedì 3 aprile dalle ore 14 alle ore 14.45 nello spazio Area Umbria – Pad 2 Stand A9/F9 – area eventi (nr. 51), stand coordinato da Umbria Top Wines e frutto di un’intensa collaborazione con le istituzioni e i partner del territorio, un appuntamento come occasione per presentare il concorso, i vincitori della seconda edizione 2023 e per annunciare la terza (2024). In programma gli interventi del segretario generale della Camera di commercio dell’Umbria Federico Sisti.

Fonte: Corriere dell’Umbria.

l vino diventa arte, ogni impronta è opera..
Domenica, al Vinitaly di Verona, Marco Caprai presenterà i lavori realizzati da Bernulia ispirandosi al suo Sagrantino L’imprenditore: «Volevamo rappresentarlo in modo visivo e artistico, con la sua personalità piena di sfaccettature». Sarà presentata ufficialmente domenica al Vinitaly, allo stand della cantina Arnaldo Caprai la collezione di opere firmata da Giulia Bernardelli, in arte Bernulia, chiamata al non banale compito di tradurre in arte la magia del vino (vernissage alle 11.30, padiglione 7 stand B6). Una serie di quattro opere d’arte “effimere”, perché destinate a scomparire dopo la realizzazione: «Volevamo rappresentare in modo visivo e artistico il nostro Sagrantino e la sua personalità piena di sfaccettature – ha spiegato Marco Caprai, che ha commissionato le opere – anche il vino è natura, è alimento ed è a tutti gli effetti effimero, perché il suo scopo è quello di essere consumato.

Fonte: Messaggero Umbria.

Fatturato 2022 a 151 milioni.
Dopo i 151 milioni di fatturato consolidato del 2022 il gruppo Lunelli – proprietario delle Cantine Ferrari di Trento, della trevigiana Biso11542 e Tenute Lunelli ma anche di Tassoni, Segnana, l’acqua minerale Surgiva e Locanda Margon – punta quest’anno a un’ulteriore crescita del fatturato tra il 9% e 1110%. Azienda pronta a investire circa 50 milioni nei prossimi 5 anni. «Le nostre direttrici per il 2023 sono quelle dell’evoluzione dell’export, da incrementare complessivamente di un ulteriore 20-25%, dello sviluppo del brand Biso11542 come marchio di riferimento per il Prosecco Superiore di Valdobbiadene Docg e di Tassoni, dalla quale ci aspettiamo nei prossimi 5 anni un raddoppio del fatturato rispetto ai 12,1 milioni del 2022», spiega Matteo Lunelli, Ad del gruppo Lunelli.

Fonte: Gazzettino.

S. Eustachio Sauvignon Il vino Giusti Wines prodotto da uve PiWi.
«Io non voglio essere ricordato per aver donato 2,3 milioni di euro per il restauro dell’Abbazia di Sant’Eustachio, bensì per aver prodotto vini di qualità senza l’uso di pesticidi, per aver realizzato una produzione vinicola in armonia con l’ambiente». Ermenegildo Giusti ha introdotto così la degustazione del suo “Vino del Futuro”, progetto che ha presentato ieri alla Proseccheria – Ai Soffioni. Una degustazione che ha avuto come protagonista il Sant’Eustachio Sauvignon Nepis, primo vino Giusti Wines prodotto esclusivamente da uve “PiWi”, ossia ibridi ad alta resistenza alle malattie; uve robuste e innovative che permettono di ridurre fino all’85% l’utilizzo di sostanze chimiche in vigneto. «Abbiamo piantato quattro varietà di PiWi in sei ettari e abbiamo condotto numerose sperimentazioni prima di arrivare a questo vino.

Fonte: Tribuna Treviso.

Più di 200 vitivinicole col marchio di qualità.
Cia Agricoltori Italiani Treviso, con Nomisma e Valoritalia, individuano nelle certificazioni gli strumenti imprescindibili per le aziende vitivinicole. 01tre 200 quelle certificate “SQNPI Sistema di qualità nazionale di produzione integrata” nella Docg del Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Superiore. Il quadruplo rispetto al 2019 quando erano 42. «Le tematiche della sostenibilità, ambientale ed economica di primaria importanza nell’attività di CIA Treviso, ricordo il lungimirante sostegno all’adozione della certificazione SQNPI, inizialmente vista con sospetto dal mondo produttivo e oggi ritenuta quasi un prerequisito — spiega Salvatore Feletti, presidente Cia Treviso -. I mercati e il consumatore sono sempre più complessi ed esigenti, rapidi nei cambiamenti, e sempre più attenti alla sostenibilità del prodotto.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

Bataille autour de la promotion de l’alcool par les influenceurs.

Le projet de loi pour encadrer ces stars des réseaux sociaux remet sur la table certaines dérives publicitaires. Dans les coulisses de l’Assemblée nationale, le lobbying fait rage. À gauche, l’Association addictions France, qui milite ait nom de la santé publique. À droite, l’industrie des alcooliers, qui défend ses intéréts. Au coeur de la bataille, le très attendu projet de loi visant à mieux encadrer le business des influenceurs, examiné cette semaine par les députés. Alors que le texte prévoit l’interdiction de la promotion de la chirurgie esthétique et des placements financiers à risque. Il ne fait qu’entériner sur le sujet de l’alcool que les influenceurs sont soumis à la réglementation prévue par la loi Evitt. Durant un temps pourtant, les rapporteurs Stéphane Vojetta (Renaissance) et Arthur Delaporte (socialiste) avaient envisagé une interdiction pure et simple de la promotion de l’alcool par ces personnalités très suivies par les jeunes (dont des mineurs) sur Instagram, Tlk Tok ou Snapchat. Mais devant la pression des alcooliers et «plusieurs députés du territoire sensibles aux arguments de l’industrie », ils expliquent avoir finalement dit y renoncer. Ces derniers jours, Addictions France a tout de même réussi à rallier quelques députés à sa cause : le groupe communiste CDR et les centristes Liot ayant tous deux déposé un amendement au texte. La loi Evin autorise la publicité pour l’alcool sur Internet sous certaines conditions : elle doit se limiter «à rm contenu informatif», n’avoir «aucune association avec la féte, la convivialité » et afficher un message de prévention sur ses dangers. Malgré taut, il n’est pas rare de voir sur les réseaux sociaux des influenceurs aux centaines de milliers d’abonnés se mettre en scène dans des ambiances festives, bouteille à la main_ Souvent, ils ont passé des contrats de plusieurs milliers d’euros avec une agence de communication pour le compte d’un brasseur, d’une marque de vin ou d’alcool fort, mais se gardent bien de mentionner leur lien. «Sur les 18 derniers mois seulement, I’association a relevé 600 contenus d’influenceurs sur les réseaux sociaux qui présentaient des infractions flagrantes à ka loi lvin », explique Franck Lecas, d’Addictions France. Le 17 mars dernier, le tribunal judiciaire de Paris a condamné pour la première fois un influenceur à cet effet. Le youtubeur Pierre Croce (3,9 millions d’abonnés) a écopé d’une amende de 10 000 euros avec sursis et 10 000 euros de dommages et intéréts pour avoir publié une vidéo fin 2021 de «défi; et dégustation» d’alcools de nombreuses marques, «Il n’y opas besoin d’apporter la preuve d’une transaction commerciale pour que la notion de publicité soit retenue par un juge et que les contenus soient supprimés», précise Franck Lecas.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.