rassegna stampa del vino di lunedì 18 luglio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 18 luglio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

I vini d’Abruzzo sempre più protagonisti dell’enologia nazionale.
IAbruzzo del vino si è presentato al Salone internazionale di Verona (10I 3 aprile 2022) in forma più che mai, forte del successo dei suoi vini anche sui mercati internazionali e con la grande novità del “Modello Abruzzo”, che è stato svelato alla stampa e ai buyer in arrivo da tutto il mondo. A metà maggio è stata la volta dell’appuntamento con il Prowein di Düsseldorf e, per inizio giugno, si è tenuto un incoming di stampa e operatori che sono arrivati in Abruzzo da tutto il mondo per assaggiare le nuove annate dei vini e per scoprire il territorio con tutte le sue peculiarità. In contemporanea, sono continuate a livello internazionale le attività di promozione e valorizzazione dell’enologia regionale che, con il Montepulciano d’Abruzzo come capofila, sta vivendo un periodo di particolare successo su tutti i mercati più importanti e anche su nuovi mercati come Cina o Svizzera, per citarne due estremamente diversi is 68 : AbnrrraMigazine tra loro per dimensioni ed esigenze.

Fonte: Abruzzo Magazine.

La vita dolce (dopo il rock) Sanna Marin con gli amici tra le colline del Prosecco.
Cene gourmet ma anche in osteria. Zaia: un sogno per noi veneti II concerto Prima di atterrare a Venezia, Marin ha partecipato al festival Ruisrock Premier finlandese dalla nostra inviata Irene Soave. Nelle ultime curve tra i vigneti, dopo Vidor, la strada è chiusa. Saranno misure di sicurezza straordinarie: in fondo non capita tutti i giorni che un capo di governo straniero e la sua piccola corte — in questo caso due coppie di amici e il marito Markus Räikkönen, più il servizio di sicurezza — si sistemino qui, tra i colli morenici bassi e ripidi dove si produce il Prosecco. Non siamo nei viottoli di Ischia, dove Angela Merkel è di casa. Eppure no, con la chiusura della strada la premier finlandese Sanna Marin non c’entra. C’è una gara di ciclisti amatoriali; al bar poco dopo il traguardo la luce d’oro avverte che si può già prendere l’aperitivo; il traffico è pochissimo.

Fonte: Corriere della Sera.

Il vino «sciacchetrà» vola nello spazio per combattere le malattie neurovegetative.
Lo Sciacchetrà vola in orbita. Le barbatelle del celebre passito delle 5 Terre saranno coltivate in una navicella spaziale destinata ad una missione lunare nel 2025. Lo ha annunciato Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. E lo ha fatto nel corso della serata del Premio Sciacchetrà, giunto alla terza edizione, che si è svolto a Buranco di Monterosso, organizzata dal senatore Luigi Grillo che del Premio è ideatore e presidente. Il premio Sciacchetrà 2022 è andato allo scienziato Gianni Ciofani che ha brevettato un processo di estrazione di sostanze dalle vinacce provenienti dai vigneti delle Cinque Terre. Quelle sostanze, è stato riscontrato, sono particolarmente efficaci a contrastare i radicali liberi, causa dell’invecchiamento dei tessuti cellulari e, in molti casi, dell’insorgere di malattie neurovegetative.

Fonte: Giornale.

Rapporti Fiere – Da Vinitaly a Fieragricola Verona lancia lo sprint.
I risultati del Vinitaly di aprile, con 25mila buyer esteri da 139 Paesi su 88mila totali, sono il segnale più evidente del cambio di passo. Per Veronafiere l’anno in corso è quello del ritorno allo svolgimento in presenza per tutte le principali manifestazioni, complice l’affievolirsi delle restrizioni sui viaggi internazionali. A Fieragricola si è tenuto un summit internazionale sul futuro della filiera agroalimentare, con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e sulla piazza scaligera ha debuttato LetExpo, salone sulla logistica intermodale sostenibile, realizzato in partnership con Alis. Dopo un aumento di capitale da 30 milioni di euro e un cda rinnovato, che vede Federico Bricolo presidente e Maurizio Danese amministratore delegato, ora Veronafiere è pronta a spingere sull’acceleratore. «Internazionalità, innovazione dei prodotti e sostenibilità dei processi sono tra i nostri principali indirizzi di azione», sottolinea Bricolo.

Fonte: Repubblica Affari&Finanza.

Lo Sciacchetrà vola dalle Cinque Terre alla navicella spaziale – Più forte della siccità Sciacchetrà, il vitigno coltivato nello spazio.
La sperimentazione a bordo di una navicella prevista per il 2025 Più forte della siccità Sciacchetrà, il vitigno coltivato nello spazio. Mariano Alberto Vignali Il clima cambia, le temperature aumentano e soprattutto la carenza d’acqua grava sulle colture. A rischio ci sono così quelle più pregiate e delicate, spesso legate al concetto più puro di Made in Italy, come ad esempio il vino. Ecco quindi l’idea: sviluppare nuove tipologie di pianta, in grado di adattarsi al clima più estremo e alla massima carenza d’acqua. Per farlo enologi e scienziati hanno così deciso di creare vigneti nello spazio. Dopo una prima sperimentazione in corso, la “fase due” sarà dedicata alle coltivazioni più complicate e delicate, come i vini bianchi pregiati, per questo la scelta è andata sullo Sciacchetrà, il simbolo enologico delle Cinque Terre, uno dei vini la cui difficile realizzazione vincola la produzione a poche bottiglie l’anno. Saranno le piante di questo vino a volare oltre l’atmosfera.

Fonte: Secolo XIX.

Il Nizza Dogc rivendica la sua indipendenza “Vogliamo legare il nome del vino alla nostra terra”.
Barbera in crescita del 30% e vicino al milione di bottiglie. Festa di compleanno con sessanta produttori Il Nizza Doge rivendica la sua indipendenza “Vogliamo legare il nome del vino alla nostra terra” Tata il 1 di luglio»… sembrano le note di una canzone, invece è stato il filo rosso per il sesto compleanno del Nizza Docg. Festeggiato con una cena di gala, di altri tempi, nel cortile di Palazzo Crova, a Nizza Monferrto. Dress code: abito da sera con un dettaglio rubino, come si addice ad una vera «Signora in rosso». Ed è stato un tripudio di eleganza sotto le stelle. Un centinaio gli invitati, quasi tutti presenti gli oltre sessanta produttori del Nizza Docg, giornalisti enogastronomci provenienti da tutt’Italia, autorità del vino e istituzionali. Se per le donne il dettaglio rosso ha spaziato tra gioielli, scarpe, fiocchi, per gli uomini è stato più difficile: bretelle, cravatte, fazzoletti al taschino. Rossi i centro tavola, i tovaglioli.

Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.

Non solo vino nel Chianti si fa la birra.
Il lancio di Olivia Non solo vino nel Chianti si fa la birra Non solo ottimi vini, nel Chianti è nata Olivia, birra artigianale di alta qualità. Il nome, Olivia, è un omaggio agli alberi secolari che caratterizzano le colline tra Firenze e Siena dove viene prodotta. Olivia nasce infatti tra gli oliveti dell’azienda Olearia del Chianti, a Panzano in Chianti. Olivia, realizzata nelle versioni Bionda, Rossa, Mora dalla gradazione alcolica compresa tra il 5 e i17%, è una linea di birre artigianali non pastorizzate, prive di conservanti e non microfiltrate, ottenute dalla miscela di acque pure, cereali maltati e luppoli. Si va dalla Bionda dai riflessi dorati, che presenta note erbacee e di fieno alla Rossa dal retrogusto agrumato, alla Mora con intense note tostate di biscotto e caramello.

Fonte: Repubblica Firenze.

Rosato affinato in mido al mare.
La novità nella Doc Bolgheri alla tenuta Campo al Signore ? di DbinaVitale Bolghori, È stato presentato alla Tenuta Campo al Signore il Rosato Doc Bolgheri 2018 che per la prima volta al mondo è stato affinato in mare attraverso il progetto “Underwater Wines” realizzato da Jamin, realtà leader in Italia nel servizio di cantinamento subacqueo, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari ambientali e forestali dell’Università di Firenze. «Nella Riserva Marina di Portofino, in Liguria, sono state immerse in mare, – spiega Valentina Parenti di Campo al Signore – oltre alle nostre bottiglie, circa 20 tipologie di vini e distillati con l’obiettivo di sperimentare e quindi sviluppare le tecniche di affinamento a 52 metri sotto il livello del mare. Le bottiglie, depositate sul fondo marino sono rimaste 7 mesi sul fondale in cestoni d’acciaio, sono state dotate di un sofisticato sistema anticontraffazione che ne tutela l’unicità e permette di scoprirne le caratteristiche e tracciare l’origine del prodotto anche dopo l’immersione».

Fonte: Tirreno Piombino-Elba.

Castellani spinge il bio con il vino e le verdure.
L’azienda è nata nel 1910 nella frazione Rotti di Bussolengo Castellani spinge il bio con il vino e le verdure «Da trenYanni non usiamo prodotti chimici di sintesi» •• La campana usata un tempo per chiamare a tavola tutta la famiglia, una mano che regge una piantina in omaggio alla biodiversità e la pergola, emblema della tradizione e del lavoro manuale. Sono i simboli scelti da Agricola Castellani per rappresentare la filosofia aziendale anche in etichetta, a partire dal rebranding del 2018, sottolineando l’impegno quotidiano a valorizzare le terre lasciate in eredità dagli antenati e che vedono, oggi, in località Rotti, tra Bussolengo e il lago di Garda, il lavoro in squadra di Gianluigi Castellani insieme alla moglie Maria Miotto e al figlio Matteo: «Con noi c’è anche la mia fidanzata Sabine Hügin, conosciuta all’Università di Geisenheim», racconta. «Dopo l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ho optato per la doppia laurea in viticoltura ed enologia, a Udine e in Germania».

Fonte: Arena.

Il problema flavescenza dorata: «Usate fitosanitari».
«Usate litosanitari» Come se la siccità non bastasse, l’agricoltura, più recisamente la viticoltura deve fare i conti con una problematica che potrebbe risultare di una gravità pesante: la flavescenza dorata, che colpisce le viti. Nei territori trevigiani (e non solo) del prosecco attacca e fa morire dal 20 al 40% delle piante. «Da noi siamo ancora a percentuali più basse, però la malattia è in pericolosa espansione -ammette Donazzolo -. La responsabilità è anche “culturale”, oltre che di coltura: non si fa più uso di fitosanitari, neppure nelle quantità consentite. Ci sono vigneti, in mezzo ai boschi, praticamente abbandonati a se stessi. E sappiamo benissimo che l’infezione parte dai vigneti non trattati».

Fonte: Corriere delle Alpi.

Intervista a Luca Zaia – «Guerra del Prosecco? Danni enormi per tutti» – «Prosecco, così si rischia di finire in tribunale».
Sospetto che ci sia qualche “manina” in azione» Alda Vanzan preoccupato: «Rischiamo di rovinare un sogno, dietro al Prosecco non c’è solo l’identità del Veneto, c’è una produzione strettamente connessa col turismo. Perplesso: «Nessuno ha percepito questo problema dei “nomi”, siamo stati distratti o c’è altro?». Un pizzico maligno: «Ho l’impressione che qualche “manina” sia andata un po’ oltre». Comunque ferreo: «Quando si smette di parlarsi e si ricorre alle carte, è solo l’anticamera delle cause». Fino a lanciare un monito: «Nessuno ha pensato a quale sarà la reazione dei consumatori? Arriveranno a chiedersi: cosa abbiamo bevuto? Quali sono le bollicine vere? Ma secondo voi i produttori di Champagne si sarebbero mai fatti una guerra del genere?». Così Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto. dopo aver appreso dal Gazzettino di un nuovo “Codice di autoregolamentazione” (…) Continua a pagina 11 l’intervista Luca Zaia «Prosecco, così Si rischia di finire in tribunale».

Fonte: Gazzettino.

«Non accettiamo i diktat di un Consorzio In cima alla piramide ci andiamo noi».
Diktat della Doc sul prosecco “Superiore”: il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene per ora si affida al «no comment» del direttore Diego Tomasi. La Denominazione, è evidente, vuole ponderare bene le affermazioni e i passi futuri anche in ragione di un clima interno non certo idilliaco, che già un mese fa ha portato la nuova presidente Elvira Bortolomiol ad un passo dalle dimissioni. Ma le affermazioni di Luca Giavi, direttore del Consorzio che tutela il prosecco di pianura, fanno sobbalzare anche il “padre” del Prosecco Docg Franco Adami, primo presidente della Docg di Conegliano e Valdobbiadene considerato uno dei difensori nobili della viticoltura eroica: «Fatico a credere a queste affermazioni, le ritengo piuttosto frutto di un misunderstanding. Non riconosco Luca Giavi in queste parole: l’aggettivo “superiore” nasce dalla storia di un territorio. Io credo e spero che venga messa acqua su questa cosa.

Fonte: Gazzettino.

«Mettiamo il Polesine nei nostri distillati».
La Mantovani di Pincara produce un milione di bottiglie all’anno, oltre 160 tipologie di liquori, moltissimi legati al territorio Fatturato di 4 milioni di euro, una quindicina di dipendenti. Paolo guida l’azienda (fondata nel 1824) insieme alla sorella Anna «Abbiamo clienti da generazioni, mercato nazionale con tante richieste dall’estero e ci sembra di avere una Ferrari in garage» «Mettiamo il Polesine nei nostri distillati». Quasi 200 anni fa Cesare Mantovani, figlio di contadini della parte ferrarese del Po, a Mirabello faceva liquori e infusi per la famiglia. Era così bravo che aprì una distilleria che c’è ancora. Oggi i Mantovani distillatori sono alla sesta generazione e tramandano gli stessi nomi: Cesare, Ugo, Paolo… Col tempo si sono trasferiti dalla parte rodigina del Grande Fiume, a Pincara che adesso è un paese di mille abitanti, ma ne aveva più di tremila fino all’alluvione del 1951 che ha spopolato il Polesine

Fonte: Gazzettino.

Al “Cantiere” le grandi bollicine del nord Italia.
Non c’è solo “Vite”, il ristorante dello stellato (a Venezia, con Wisteria, nove mesi fa) Simone Selva, presentato ufficialmente la scorsa primavera, e destinato a diventare un punto di riferimento dell’alta cucina in Veneto. C’è molto altro (arte, design, opportunità, idee e intrattenimento colto) e una dinamicità sempre espressa in maniera costruttiva e intelligente al Cantiere Art District di Treviso. Ne è un esempio l’appuntamento in programma giovedì prossimo, presentato in collaborazione con Secret W i ne Tasting che, assieme al Cantiere, propone un viaggio alla scoperta del gusto. Si chiama “Sparkling Edition” e sarà una degustazione capace di far viaggiare i presenti nel mondo delle grandi (e meno conosciute) bollicine del Nord Italia con l’accompagnamento di piatti pensati per l’occasione e prodotti artigianali. l vini saranno raccontati dai sommelier del “Cantiere” e ci sarà la possibilità di accedere con una parola segreta alla “Secret Room” per un assaggio al buio.

Fonte: Gazzettino.

«Giù le mani dal Prosecco superiore» – II mondo Docg in rivolta «Ultimatum indecente».
Dura reazione dei produttori del Consorzio Docg dopo “La Confraternita: «C’è un disciplinare che parla chiaro e va l’attacco della Doc che vorrebbe cancellare la denominazione rispettato». Un ex membro del cda: «Vogliono distruggerci» Il siluro che la Doc ha servito ai “cugini” di collina ha lasciato il segno. Ieri il direttore del Consorzio Doc Luca Giavi aveva affermato: «Il Prosecco Superiore non esiste». Il Consorzio della Docg dopo un giro di telefonate andate a vuoto si rifugia dietro uno scarno «No comment». Ma il mondo dei produttori di collina di cose da dire ne ha. E parecchie. «Il disciplinare parla chiaro -dice il Gran Maestro della Confraternita Enrico Bortolomiol- di fronte a questi attacchi il Consorzio non può più chiudere gli occhi». Ancora più duro un ex membro del cda: «Vogliono distruggere il nostro territorio». Filini alle pagine IV e V Il mondo Docg in rivolta «Ultimatum indecente» .Produttori compatti contro la Doc che vorrebbe togliere la denominazione “Superiore” al Conegliano Valdobbiadene: «C’è un disciplinare, va rispettato».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Confagricoltura: «Non è una priorità, le urgenze sono altre».
Doc-Docg: urge la terapia di coppia. Il mondo delle associazioni guarda con grande preoccupazione alla spaccatura che si sta aprendo in queste ore dopo le affermazioni di Luca Giavi sul termine “Superiore” e dopo soprattutto l’azione che il Prosecco di collina sarebbe conducendo con il ministero per chiedere regole più stringenti sull’utilizzo dei termini legati alle bollicine venete. Che l’equilibrio tra le due denominazioni sia un castello di sabbia è risaputo da più fronti. Ora si teme la deflagrazione. E sarebbe il momento peggiore perché la viticoltura italiana è già soggetta a un preoccupante aumento di prezzi, alla siccità e alle malattie (impensierisce sempre di più la flavescenza dorata). Confagricoltura è netta: la discussione non rappresenta certo una priorità.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Icone pop e teste coronate: quanti vip amano i colli eroici.
Celebrità da tutto il mondo anche per investire sulla qualità. Sanna Marin ufficialmente iscritta nell’albo d’oro dei visitatori Vip delle colline. Ma decisamente in buona compagnia: teste coronate, volti del giornalismo italiano, icone pop e supermodel ormai amano pazzamente la core zone Unesco. Si chiama Per Dom e potrebbe strizzare l’occhio al celebre avversario francese. In realtà è un Prosecco (sia Docg sia Doc rose) ispirato alla forza e alla bellezza di una figura femminile: Dominga Cotarella, figlia dell’enologo dei vip, donna tosta e a proprio modo eroica. Come le colline Unesco in cui nasce questo vino, che ha stregato Bruno Vespa portandolo ad investire, dopo la Puglia e il Valpolicella nell’Altamarca trevigiana. l vigneron più celebre del giornalismo italiano ha voluto battezzare la nuova creatura tra le penombre palladiane di Villa Sandi, ai piedi della cru del Prosecco superiore insieme a Giancarlo Moretti Polegato, fratello di mr Geox e tra i più importanti produttori di bollicine italiani

Fonte: Gazzettino Treviso.

Rivoluzione Prosecco Sarà consorzio unico.
II Doc assorbe i due colleghi Docg, destinati a comitati di zona Conegliano, Valdobbiadene e Asolo sacrificano nome e brand. È iniziata la corsa verso la costituzione di un Consorzio unico del sistema Prosecco. Il Doc di Stefano Zanette assorbirà il Docg Conegliano Valdobbiadene di Elvira Bortolomiol e l’Asolo di Ugo Zampironi. Consorzi, questi ultimi, che potrebbero trasformarsi in Comitati di zona. La conclusione del processo, auspicato sia da Zanette che dal presidente della Regione, Luca Zaia, ma in particolare dal Ministero delle politiche agricole, si svilupperà in tempi non brevissimi. Ma i presupposti sono già decisi. Almeno sulla carta. Anzitutto la rinuncia al termine `Prosecco’ nelle due Denominazioni del Docg e dell’Asolo; a Valdobbiadene già da tempo la Confraternita insiste perché le aziende si presentino con l’etichetta “Valdobbiadene” (o “Conegliano”, per questa zona). E poi l’accordo, almeno sulla carta, perché il Dominio “Prosecco.it”, il primo ad essere cliccato da chi cerca info sulle bollicine, passi di proprietà: dal Conegliano Valdobbiadene al Prosecco Doc.

Fonte: Tribuna Treviso.

Nuovo trend, il mare come cantina per vini sempre più pregiati.
La nuova moda di conservare le bottiglie sul fondo marino sta prendendo sempre più piede nei paesi europei. La tecnica già utilizzata dal 2015, negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza in grado di influenzare l’intero sistema vino. Il processo prende spunto dalla storia greca-romana, in cui venivano sfruttate le caratteristiche fisico-chimiche del mare per accelerare il processo di vinificazione. La tecnica consiste nel far fermentare spumanti in maniera naturale e passiva, grazie alle diverse proprietà del mare: il movimento della corrente, che elimina i solfiti e l’acidità, la temperatura costante e il buio, garantito dai 30 metri di profondità.

Fonte: Montenapo Daily.

Emerald Maldives Resort lancia la cantina subacquea.
Dopo l’elezione a resort Deluxe All Inclusive #1 in Asia ai TripAdvisor’s Traveller’s Choice Awards 2022, il gruppo italiano The Emerald Collection si conferma pioniere nella proposta di un’offerta gastronomica d’elezione nell’Oceano Indiano e innalza ulteriormente gli standard dell’esperienza di soggiorno a Emerald Maldives Resort & Spa con l’introduzione di una nuova cantina subacquea sistemata al largo dell’isola privata su cui sorge la struttura. Posizionata in modo da non ostacolare il naturale sviluppo della barriera corallina, la cella sottomarina promette un affinamento in bottiglia eccezionale per il vino Emerald Rosso Riserva 2019, un Sangiovese 100% proveniente dalle colline Toscane.

Fonte: ADV Training.

Vino e grigliata, come scegliere i migliori abbinamenti: la guida definitiva.
Grigliate davvero speciali, di carne, di pesce o di verdure, con i vini della Cantina di GQ. Basta accendere il BBQ e stappare la bottiglia più adatta, scegliendo tra bianchi, rosati, rossi, bollicine…. Il barbeque è un classico della estate, simbolo di gioia di vivere e convivialità. Ma quando si tratta di vino e grigliata, di carne o di pesce, o anche di verdure, come si scelgono i migliori abbinamenti? Ecco che dalla Cantina di GQ sono spuntate alcune eccellenti bottiglie da abbinare alle nostre grigliate mari e monti. Animante Franciacorta DOCG di Barone Pizzini è un’eccellenza della maison che per prima ha introdotto nel bresciano la viticoltura biologica. Questo spumante comprende inoltre nell’assemblaggio, oltre allo Chardonnay (70%), al Pinot Nero (17%), al Pinot Bianco (3%), un piccola percentuale di Erbamat, un vitigno autoctono sul quale cominciano a puntare diverse cantine della Franciacorta. Ogni etichetta della cantina è frutto di un’accurata selezione delle uve in vigna, che qui più che essere coltivate, sono coccolate. Ottimo tra l’altro per accompagnare pollo e altre carni bianche cucinate sulla griglia.

Fonte: GQ Italia

Sarà l’estate dei vini rosati, lo dicono i numeri.
Le stime sul consumo a livello mondiale parlano di un aumento del 50% entro il 2035, rispetto ai circa 24 milioni di ettolitri attuali. Nella stagione d’oro dei vini italiani, in questa estate torrida e secca, eccellono i rosati. Che sembrano andare per la maggiore. Una sicura tendenza, come segnala il settimanale “Tre Bicchieri”. Che dal Chiaretto di Bardolino alla Doc Cirò, passando per il Salice salentino, il Cerasuolo d’Abruzzo e i Valtènesi, per molte denominazioni la pandemia non ha affatto intaccato la crescita. “Ogni anno, infatti, l’Italia produce oltre 2 milioni di ettolitri di vino rosato, con un consumo pro capite di poco più di due litri. Le stime sul consumo a livello mondiale parlano di un aumento del 50% entro il 2035, rispetto ai circa 24 milioni di ettolitri attuali”, secondo l’Osservatorio mondiale dei rosati.

Fonte: AGI.

Nuovo trend, il mare come cantina per vini sempre più pregiati.
La nuova moda di conservare le bottiglie sul fondo marino sta prendendo sempre più piede nei paesi europei. La tecnica già utilizzata dal 2015, negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza in grado di influenzare l’intero sistema vino. Il processo prende spunto dalla storia greca-romana, in cui venivano sfruttate le caratteristiche fisico-chimiche del mare per accelerare il processo di vinificazione. La tecnica consiste nel far fermentare spumanti in maniera naturale e passiva, grazie alle diverse proprietà del mare: il movimento della corrente, che elimina i solfiti e l’acidità, la temperatura costante e il buio, garantito dai 30 metri di profondità.

Fonte: Montenapo Daily.

Dal cuore verde dell’Umbria a Cortina, il vino è donna.
Il vino? Chiedetelo alle donne. Amministratrici, enologhe, custodi dei segreti del marketing, sono sempre più numerose in campagna e in cantina, negli uffici e nelle tenute. Il riconoscimento ufficiale a ciò che ormai da decenni si vede sul campo è arrivato a Cortina VinoVip, dove le donne erano tante e dove per la prima volta il Premio Khail, intitolato al fondatore di “Civiltà del bere” e destinato a un personaggio distintosi nella valorizzazione del vino italiano nel mondo, è stato conferito a Chiara Lungarotti, AD della storica azienda umbra e prima donna a ricevere il riconoscimento, per lo spirito innovatore e la promozione di un territorio vitivinicolo italiano poco valorizzato in passato.
Fonte: Quotidiano.net.

Sistema vino Italia, la distribuzione e il suo ruolo strategico.
La pandemia ci ha insegnato molte cose. Prima di tutto che fare squadra è diventata non solo un’opportunità di crescita, ma un bisogno necessario di condivisione. Le problematiche del settore vino e distillati emerse durante il lockdown, e che hanno fatto tremare i polsi a molti professionisti del settore, trovano oggi possibili soluzioni nella collaborazione tra di essi. Al centro delle sinergie i valori di trasparenza, collaborazione, correttezza e professionalità. Fare squadra significa dunque poter condividere gioie e dolori con l’obiettivo (almeno per il settore del vino e dei distillati di eccellenza) di portare un autentico valore nel comparto, individuando con importatori e distributori prodotti di qualità e immetterli sul mercato, offrendo servizi di alto livello in termini di logistica e formazione agli agenti.

Fonte: Yahoo Notizie.

Oltre 2 milioni di litri all’anno e 400mila bottiglie, il “Nero di Troia” al top tra i vini pugliesi. Città lo celebra.
Festa in piazza con il ritorno del convegno regionale alla presenza di autorità territoriali e addetti ai lavori del mondo del vino e della cooperazione. Madrina la foggiana Manila Nazzaro. 2 milioni di litri imbottigliati annualmente per un totale di 400mila bottiglie prodotte e commercializzate. Il Nero di Troia del Consorzio di tutela “Doc il Tavoliere delle Puglie” è ormai entrato nel novero dei principali vini pugliesi, e a testimoniarlo sono i numeri delle cantine ubicate tra i Monti Dauni, il basso Tavoliere e la Bat. Ieri sera a Troia è stato celebrato con una festa di piazza e con il ritorno del convegno regionale alla presenza di autorità territoriali e addetti ai lavori del mondo del vino e della cooperazione.

Fonte: l’Immediato.

Vino, Torcoli (‘Civiltà del bere’): “Per emergenza risorse umane competenze e nuova energia”.
“Quest’anno il talk show abbiamo voluto centrarlo non su temi che spesso abbiamo trattato, del mercato, della vendita, del prodotto, che pure sono interessanti e hanno tante sfaccettature, ma ci siamo resi conto nella fase post-pandemica che la vera emergenza sono le risorse umane, in senso lato”. Così Alessandro Torcoli, direttore di ‘Civiltà del bere’, illustra il tema che è stato al centro del dibattito che ha animato la due giorni di VinoVip, la biennale organizzata dalla rivista del vino che nei giorni scorsi ha riunito a Cortina d’Ampezzo il meglio della produzione enologica italiana.

Fonte: Adnkronos.

Il Nizza Dogc rivendica la sua indipendenza: “Vogliamo legare il nome del vino alla nostra terra”.
Nata il 1 di luglio»… sembrano le note di una canzone, invece è stato il filo rosso per il sesto compleanno del Nizza Docg. Festeggiato con una cena di gala, di altri tempi, nel cortile di Palazzo Crova, a Nizza Monferrto. Dress code: abito da sera con un dettaglio rubino, come si addice ad un vera «Signora in rosso». Ed è stato un tripudio di eleganza sotto le stelle. Un centinaio gli invitati, quasi tutti presenti gli oltre sessanta produttori del Nizza Docg, giornalisti enogastronomci provenienti da tutt’Italia, autorità del vino e istituzionali. Se per le donne il dettaglio rosso ha spaziato tra gioielli, scarpe, fiocchi, per gli uomini è stato più difficile: bretelle, cravatte, fazzoletti al taschino. Rossi i centro tavola, i tovaglioli. Galateo e grazia hanno fatto cin cin grazie alla sapienza di Caterina Andorno, che ha curato l’allestimento.

Fonte: La Stampa.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.