rassegna stampa del vino di lunedì 19 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 19 settembre 2022!

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Memorie e meriti di un territorio – Il solo posto dove il dionisiaco si sposa con l’apollineo.
Un po’ sono geloso che tutti abbiano scoperto le Langhe. Io non ho scoperto un bel nulla perché ci sono nato, ma i miei genitori, nel dopoguerra, sono dovuti scappare via perché allora era miseria nera. Sui cartelli stradali che cadenzavano i paesi, lungo la sinuosa provinciale che da Montezemolo porta ad Alba, appariva la scritta «zona depressa». C’era povertà, c’era malora, c’era necessità di abbandonare quei posti: prima della guerra, molti erano andati a cercar fortuna in Francia, in America; dopo la guerra, molti avevano venduto quel poco che avevano per andare a trovare un lavoro altrove, specie in Liguria: diventarono panettieri, osti, macellai.

Fonte: Corriere della Sera.

In viaggio con le firme – Autunno nelle Langhe Tra il vino e il tartufo anche un itinerario di storia e letteratura.
Manuela Croci ‘ è la cultura, tanta, e ci sono i piaceri della tavola ad accompagnare il nuovo viaggio organizzato dal Corriere della Sera per i suoi lettori. Destinazione, le Langhe che, con le sue dolci colline disegnate da infiniti filari di viti, abbraccia le provincie di Cuneo e Asti. Da117 alto novembre la patria del tartufo e del Barolo diventerà meta di degustazioni e visite guidate riservate. La prima tappa non può che essere Alba, piccolo scrigno già abitato nel neolitico e divenuto noto nel Medioevo con il nome di «città delle cento torri», tante erano tra il ‘300 e il ‘400 quelle erette lungo la cinta muraria che proteggeva le abitazioni.

Fonte: Corriere della Sera.

Vendemmia 2022.
Il vino è una delle più note e apprezzate specialità italiane nel mondo, che ogni anno gareggia con quello francese per ottenere nuove quote di mercato. Per la vendemmia di quest’anno si era venuto a creare un po’ di timore a causa della siccità e delle alte temperature, ma dalle previsioni pubblicate pochi giorni fa dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini si ricavano dei motivi per essere ottimisti. Numeri di Alberto Chiumento. • • • • 50,27 milioni La produzione italiana in ettolitri di vino stimata per i12022. Il dato è in crescita del 3 per cento rispetto alla media dell’ultimo quinquennio e in linea con quanto fatto lo scorso anno quando la quantità raggiunta fu di 50,23 milioni di ettolitri.

Fonte: Foglio – Inserto.

Senigallia. Danni all’Enoteca Galli Duemila bottiglie rovinate.
Fanno la conta dei danni anche alla storica Enoteca Galli uno degli esercizi più rinomati di Senigallia), dove sono circa duemila le bottiglie di vino – molte delle quali di grandissimo pregio – danneggiate dall’alluvione. «Fortunatamente le bottiglie hanno galleggiato e non si sono rotte, ma molte etichette sono fortemente danneggiate: anche se non abbiamo una stima precisa, possiamo dire di aver subito un danno pesante» hanno spiegato all’agenzia di stampa Ansa Osvaldo e Guido Galli, padre e figlio che assieme al resto della famiglia portano avanti il locale, a ridosso dei portici cittadini, da oltre mezzo secolo.

Fonte: Giornale.

Intervista a Giacomo Ponti – Noi, a difesa del Made Italy – «Obiettivo sostenibilità» Aceto Ponti premia i dipendenti.
GIACOMO PONTI, Ceo dell’omonima azienda leader mondiale nel mercato dell’aceto balsamico, illustra le strategie per la sostenibilità e la tutela dei nostri brand – S. Neri alle pagine 2 e 3 Giacomo Ponti, ad del Gruppo: «Ci piace alzare l’asticella, coinvolti anche i manager» di Sandro Neri «Obiettivo sostenibilità» Aceto Ponti premia i dipendenti. «La manovra slovena rischia di diventare un precedente pericoloso: occorre attivarsi a livello comunitario per difendere uno dei simboli del Made in Italy». LA MATEMATICA, SI SA, non è un’opinione. I numeri, cioè, non mentono. E se il Gruppo Ponti può snocciolare molte cifre certificate (450.000 pezzi imbottigliati ogni 8 ore,100 milioni di pezzi venduti in un anno, circa 400 referenze di prodotto) deve ancora sciogliere un nodo.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Turismo ed export Villa Sandi corre a doppia cifra.
Fatturato a 121 milioni (+33%) per l’azienda nota per il prosecco Moretti Polegato: accoglienza e sostenibilità per crescere ancora di Andrea Bonafede Un sogno lega i produttori di prosecco sparsi tra Veneto e FriuliVenezia Giulia: possedere una proprietà nella zona chiamata Cartizze, nel Comune di Valdobbiadene. Un luogo unico, in cui microclima e condizioni particolari del terreno danno vita a un prodotto di livello superiore. Giancarlo Moretti Polegato, presidente della casa vinicola Villa Sandi, ha realizzato questo suo desiderio circa 15 anni fa, acquistando un ettaro e mezzo di vigna. All’apparenza può sembrare poco, finché non si scopre che quell’area comprende solo 106 ettari, divisi tra circa 140 proprietari.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

La scommessa vinta del vigneto più alto d’Europa.
Nel cuore del Parco Nazionale della Sila, a 1315 metri di altitudine, in un luogo unico nel suo genere. Da queste uve si ottengono un vino bianco, due rosati e un vino rosso. Nel cuore del Parco Nazionale della Sila, a 1315 metri di altitudine, in un luogo unico nel suo genere, sorge il vigneto più alto d’Europa “Immacolata Pedace” dell’azienda agricola’ DP”, i cui frutti raccontano una storia familiare e rispecchiano la ricchezza e il fascino di una terra antica, aspra e accogliente. Ci troviamo nella cosiddetta Sila Greca, a Cava di Melis, frazione di un piccolo borgo abitato una volta dai lavoratori della pece e dai taglialegna “mannisi”.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Le fatture e gli spalloni così è stato nascosto il tesoro milionario tra le vigne del Brut.
La Franciacorta è l’epicentro della mega truffa al fisco. Trovati i primi dieci milioni ma il malloppo è molto più consistente. E si scatena la caccia al bottino. «Qui ogni buco è buono». «II mercato dei terreni e dei sottotetti è schizzato alle stelle». «Pensare che là io ci andavo a funghi». L’ultima è di un’anziana signora, sorride Barbara Svanera della Locanda Primarosa. Se giri nei bar e nelle trattorie di Brione, 700 anime, il primo comune della Val Trompia del ferro e dell’industria delle armi, queste sono le battute. Colpa dell’insolito destino che ha travolto la noia del paese allungando una scia di misteri e sospetti che da quassù scende a Gussago, nella confinante e ricchissima Franciacorta patria dello spumante.

Fonte: Repubblica.

La vendemmia per bimbi che fa pensare a Calvino.
A “Casa Masca” si cerca il ritmo della natura coinvolgendo i più piccoli di Paolo Di Paolo Com’era quella favola di Esopo? Il topo di campagna e il topo di città. Vengo dalla città, dice il secondo. Vengo da un boschetto, dice l’altro. E provano a scambiarsi la vita, almeno per vedere l’effetto che fa. Tra le vigne di Lanuvio, piccole squadre di “bambini di città” s’inventano per un giorno “bambini di campagna”. Fra settembre e ottobre, a Casa Masca – realtà nata come centro estivo alla metà degli anni Ottanta e oggi fattoria didattica – si diventa protagonisti di una vendemmia speciale, ad altezza bambino. Accompagnati da maestri e maestre oppure, nel fine settimana, dai genitori, i piccoli contadini improvvisati si inoltrano lungo i filari.

Fonte: Repubblica Roma.

Vigilia di vendemmia per il Valtellina Superiore «Soddisfatti dei bianchi».
Vinicoltura. Drocco: «Rispetto alle previsioni estive situazione migliorata» «In una piccola parte di zone la siccità ha prodotto una riduzione del 50%» di grande caldo di questa estate to è un grappolo spargolo con hanno dato un doppio effetto, da acini molto piccoli, che andranno a generare una riduzione delle un lato una gradazione di base rese in certe vigne anche del «Bisogna maggiore con più concentrazione 50%, anche se stiamo parlando pensare di zuccheri e una sanità delle di una percentuale residuale di uve perfette. Siamo soddisfatti vigne che rappresentano solo il a nuovi sistemi dei risultati dei primi mosti in 10%b del totale. Molte cantine fa per irrigare» fermentazione, la vendemmia faranno una vendemmia separata, delle uve per la produzione divi- poi una volta arrivate le uve si bevono bianco normalmente è si deciderà cosa fare».

Fonte: Provincia Sondrio.

Arriva Dire, Fare, Nebbiolo” Degustazioni e menù da provare.
Sabato nel centro di Chiavenna. “Dire, Fare, Nebbiolo” al Valtellina Wine Festival sabato nel centro di Chiavenna, in chiusura del Valtellina Wine Festiva. Laboratorio del gusto a cielo aperto, per conoscere il Nebbiolo delle Alpi attraverso degustazioni, assaggi di prodotti del territorio e cucina di qualità. Dalle 12 i ristoranti e gli chef proporranno menu studiati per esaltare i vini locali, le enoteche si trasformeranno in luoghi d’incontro e dialogo, i bar metteranno in scena abbinamenti ricercati e degustazioni a tema. Un’ occasione per scoprire la città. Alle 15 in Piazza Bertacchi WineLab “Uguali perché diversi.

Fonte: Provincia Sondrio.

Viti sempre più resilienti Sarà un’annata ottima
Un’annata soddisfacente per quantità e sorprendente per qualità, queste le previsioni vendemmiali dell’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini. Siccità e il caldo record non hanno compromesso i l vigneto Italia che promette uve di qualità, con una quantità in linea con la media delle ultime annate. Le provvidenziali piogge di agosto e il lavoro dei produttori su una vite sempre più resiliente alle avversità hanno salvato l’annata 2022, la cui produzione dovrebbe infatti attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno (50,23 milioni di ettolitri) e +3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021.

Fonte: Provincia Sondrio.

L’ingegnere stregato dalla vigna Che vende senza intermediari.
Federico Piliego ha rilevato un terreno nella zona dell’Inferno «Il vino porta il mio nome, grandissima soddisfazione. Risposte positive» «A un giovane consiglierei questo lavoro se ha la passione» Nello scenario del vino valtellinese non mancano le novità, come nel caso di Federico Piliego. Uno degli ultimi arrivati, accolto a braccia aperte da cantine storiche e vigneron. La sua storia è tutta da raccontare, una passione nata quasi per caso per il vino, senza avere tradizione in famiglia, mentre per avere un po’ di indipendenza durante gli studi universitari lavorava all’interno di una delle enoteche più frequentate delle città di Sondrio. MORO considerate Tra un assaggio e l’altro di etichette speciali, entra in contatto con alcuni produttori locali come Donato Ruttico della cantina Cooperativa Agricola Triasso e Sassella, che gli insegna come si lavora in vigna.

Fonte: Provincia Sondrio.

Robot, tappi e vetro A Canelli il vino diventa industria – Tappi, etichette, vetro e robot Il vino a Canelli si fa industria.
Le aziende dell’enomeccanica, il rilancio Conbìpel, il turismo e l’artigianato Robot, tappi e vetro A Canelli il vino diventa industria *** Tappi, etichette, vetro e robot Il vino a Canelli si fa industria Perché il boom delle bollicine in tutto il mondo, e in particolare quelle del Prosecco di Valdobbiadene e lo Spumante Asti docg (no milioni di bottiglie, un traguardo che non si vedeva dal 2012), sta facendo correre a doppia cifra il primo distretto italiano dell’enomeccanica, un concentrato di tecnologia al servizio del vino in mezzo a colline e filari. Oggi, secondo la Camera di Commercio di Asti, questa filiera industriale vale circa 85o milioni di euro, il 42% in più rispetto ai periodi pre-covid, e conta 70 aziende e 5 mila addetti. «Ho l’agenda piena fino al 2024. Non so più dove mettere ordini e commesse.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

Non solo palio le eccellenze su cui puntare.
Il post-Covid ha regalato al territorio astigiano il ritorno delle nostre grandi tradizioni di Jsettembre: tl Palio, la Douja d’Or, il Festival delle sagre e centinala di altri eventi collegati. Due settimane di splendore che hanno un immenso valore anche economico. Da presidente dell’unione Industriale di questa provincia mi tocca, però, anche interrogarmi su cosa dovremo fare per occupare le prossime 5o settimane con altrettanta vivacità. Questo territorio ne ha le capacità, lo dimostriamo, non avendo mollato di un centimetro in un contesto via via più severo. Non siamo un’isola felice, né vogliamo esserlo, perché questa metafora porta con se un concetto di solitudine, che non cl appartiene. i borghi che si trovano sulla cima delle nostre colline si sono sempre parlati.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

Alba diventa la capitale dell’enoturismo mondiale.
Al via oggi la Conferenza dell’agenzia dell’Onu dedicata al settore dell’ospitalità Alba diventa la capitale dell’enoturismo mondiale Non è stata una scelta casuale quella di Alba che per tre giorni diventa la capitale mondiale dell’enoturismo grazie alla sesta Conferenza mondiale dedicata al settore organizzata dall’Unwto, l’agenzia dell’Onu dedicata al turismo, in collaborazione con Enit e Ministero del Turismo. Del resto la patria del tartufo è anche una “perla” delle Langhe, la storica regione piemontese a vocazione vitivinicola a cavallo tra le province di Asti e di Cuneo inclusa nel 2014 insieme a Roero e Monferrato nella lista Unesco dei beni Patrimonio dell’Umanità.

Fonte: Repubblica Torino.

La sostenibilità nel futuro dell’enoturismo – Il futuro dell’enoturismo? Sostenibilità ambientale creatività e innovazione.
Si apre oggi ad Alba la sesta Conferenza globale dedicata all’enoturismo organizzata dall’Untwo, l’Agenzia Onu dedicata al settore, in collaborazione con Enit e ministero del Turismo. Una scelta non casuale, le colline delle Langhe: qui molte cantine locali forniscono esempi di format innovativi per il turismo del vino all’insegna della sostenibilità ambientale, della creatività e dell’innovazione, cuore degli interventi della Conferenza. Il futuro dell’enoturismo? Sostenibilità ambientale creatività e innovazione Alba e il territorio ospitano la Conferenza globale Stamane confronto sul futuro delle “Strade del vino”. Difinizione di format innovativi per tori e dei borghi», ha spiegato il turismo del vino. Roberta Garibaldi, ad dell’ESi apre oggi ad Alba la sesta «L’enoturismo movimenta Enit.

Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.

Sommellier con Al Bano ragazzi speciali in Douja.
II cantante ad Asti con gli ospiti del Centro diurno di Nizza Monferrato Sommeiller con Al Bano ragazzi speciali in Douja. Domani sera Al Bano sarà ad Asti ospite di Associazioni, Consorzi del vino, Camera di Commercio e enti protagonisti della Douja d’Or. Viene ad Asti per sostenere le attività dei ragazzi del Centro diurno del Cisa Asti Sud. Che per una serata saranno sommelier. Farà una degustazione guidata dei suoi vini «Felicità» e «Platone» con i ragazzi, Edorado Raspelli e il giornalista gastronomico Edoardo Raspelli e il presidente regionale di Ais Mauro Carosso. Insieme guideranno il pubblico attraverso un gustoso itinerario. Al Bano è anche un produttore vinicolo: da alcuni anni ha ampliato le tenute di famiglia a Cellino San Marco nel cuore del Salento (ristorante, spa e cantine).

Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.

Cena dei Cinquecento Morellino di Scansano a nozze col cacciucco
A Livorno un matrimonio inedito e vincente Scansano Chi l’ha detto che con il pesce si beve solo il vino bianco? A sfatare una delle tante leggende gastronomiche ci ha pensato il Morellino di Scansano, protagonista al Cacciucco Pride. Con una selezione di etichette, tipologia Annata in abbinamento al Cacciucco in occasione de “La Cena dei 500”, appuntamento clou dell’evento andato in scena a Livorno nello scorso weekend. Al centro della manifestazione, ovviamente, il piatto tipico della cucina livomese e non solo, grazie ad alcune partnership con attori del territorio. “La Cena dei 500” è andata in scena sabato scorso. Una serata gourmet a cielo aperto rivolta a cinquecento commensali che si sono accomodati nella centralissima via Grande, da piazza Guerrazzi a piazza Grande, per godersi la ricetta regina della cucina livomese in abbinamento al Morellino di Scansano Docg.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vino, cibo e bici: è il bello delle colline.
Visit Prosecco Hills è il network (23 imprese) che lavora per costruire una vocazione turistica nell’area patrimonio Unesco: oggi il business vale 35 milioni arrivano da tutta Italia, dall’Austria e dalla Germania: sono la maggior parte dei turisti che desiderano conoscere il territorio del Prosecco, allargando poi il loro raggio di interesse verso le vicine Venezia e Treviso. Da quando l’Unesco ha inserito quest’area del Veneto tra i patrimoni dell’umanità, la domanda turistica è cresciuta, anche se le strutture si sono trovate a dover combattere, per due anni, con i blocchi e le chiusure imposte dalla pandemia. Visit Prosecco Hills è il network di imprese (oggi sono 23), nato 5 anni orsono dalla sinergia tra il mondo del lavoro, l’Unpli (l’Unione delle Pro loco) e l’assessorato al Turismo della Regione Veneto, per superare gli individualismi e far emergere il prodotto-territorio «Colline del Prosecco», con l’obiettivo di far crescere l’offerta turistica della zona e farne conoscere le attrattive naturali ed enogastronomiche.

Fonte: Corriere Imprese Nordest.

Non solo Prosecco «Latte e formaggi sono nelle radici».
I fondatori della Latteria Soligo nel 1883 misero nero su bianco: faremo prodotti perfetti 1 turista che visita il territorio delle colline del Prosecco è medio-alto spendente e non limita la sua permanenza ai soli alberghi e ristoranti ma, naturalmente, va a visitare le cantine nonché le aziende lattiero-casearie del territorio, per farlo noleggia biciclette elettriche e poi acquista ricordi di ogni genere, specialmente commestibili. Chi arriva in quest’area lo fa perché è stato adeguatamente informato sulla possibilità di visitare borghi, castelli, abbazie, godere del verde delle colline, magari assistere alla vendemmia. Ma forse non tutti i visitatori sanno che il territorio del Prosecco, prima di essere conosciuto come tale grazie ai suoi vini, era un’area quasi totalmente dedita all’allevamento, al latte e alla produzione di formaggio. Su queste colline esistevano tante piccole stalle, vivevano migliaia di bovini e altrettanti allevatori. Una vita difficile, lontana dai grandi centri, immersa nel grigiore d’inverno e nel lussureggiante verde d’estate.

Fonte: Corriere Imprese Nordest.

Per l’Oms il vino come le sigarette: “Più tasse e niente pubblicità”. Dura replica dei produttori: “Accostamento improprio”.
Mondo del vino in gran fermento in queste ore. Visto il calendario, si potrebbe pensare alla vendemmia. In realtà, proprio mentre molti produttori stanno raccogliendo le uve dai propri terreni, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – Regione Europa, ha adottato a Tel Aviv un documento, denominato “European framework for action on alcohol 2022-2025”, che sta destando non poco allarme. In esso, tra le altre cose, si propone di raggiungere gli obiettivi di un taglio dei consumi di alcol di circa il 10% attraverso una strategia precisa, che prevede aumento della tassazione, divieto di pubblicità, promozione e di qualsiasi azione di marketing e obbligo di health warming in etichetta (una sorta di avviso in cui comparirebbe la scritta “nuoce alla salute”). Di fatto, un trattamento che assimilirebbe le bottiglie di vino ai pacchetti di sigarette.

Fonte: Itaca Notizie.

Vino italiano, ancora il migliore ma con molti problemi. La vendemmia 2022 pare essere più che buona, ma crescono i costi.
I vitivinicoltori devono fare i conti con costi di produzione sempre più alle stelle e una domanda estera che continua, nonostante tutto, a crescere (almeno fino ad oggi). I problemi del vino italiano possono essere riassunti in una percentuale: 1000%. A tanto, infatti, sono arrivati, in alcuni casi, gli aumenti dei costi dei container e dei noli marittimi ai quali anche le esportazioni delle etichette nostrane in molti casi devono sottostare. Così, se da un lato anche la vendemmia 2022 può dirsi più che buona, dall’altro i vitivinicoltori devono fare i conti con costi di produzione sempre più alle stelle e una domanda estera che continua, nonostante tutto, a crescere (almeno fino ad oggi).

Fonte: La Difesa del Popolo.

VINO/ Come le diverse tipologie di tappo impattano sul gusto.
Lo schiocco del tappo in sughero è un piacere imprescindibile per molti amanti del vino. Ma è sempre il miglior materiale per garantirne la giusta conservazione? Una sera a cena al ristorante. Una coppia a lume di candela. Una compagnia di amici. Non importa chi e quanti siano i commensali: il momento dell’apertura della bottiglia di vino, fatto di riti e gesti inconfondibili, è carico di attesa e aspettative come pochi altri durante i pasti.

Fonte: IlSussidiario.net.

Festa del Vino di Alba.
Torna ad Alba la Festa del Vino, manifestazione che da più di vent’anni porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero. Come per le ultime due edizioni, la Festa del Vino raddoppia: appuntamento previsto per domenica 18 e domenica 25 settembre 2022. Un format che, dopo due anni di restrizioni a causa del Covid, riprende nella edizione del 2022, ritorna a pieno regime, sviluppando il percorso fra la Via Vittorio Emanuele, Piazza del Risorgimento (Piazza Duomo) e Via Cavour.

Fonte: Corriere del Vino.

Guerra del vino, truffa all’Ue? Maxi sequestro a Veronafiere.
Una vera e propria tempesta giudiziaria è pronta ad abbattersi sul mondo delle cantine italiane, tra le più rinomate realtà del settore del vino. Unione Italiana Vini servizi società cooperativa (Uiv)e Veronafiere spa, che ogni anno ospita il Vinitaly, sono infatti finite al centro della bufera al termine dell’operazione “In vino veritas” condotta dalle Fiamma Gialle in cui le due associazioni risultano indagate per ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di finanziamenti dell’Ue.

Fonte: QuiFinanza.

Il vino italiano batte la siccità, si prospetta una vendemmia abbondante e anche di qualità.
Mentre tutta l’agricoltura italiana è in ginocchio per la scarsità di piogge si prevede una vendemmia superiore del 3% a quella media dell’ultimo quinquennio. La migliore qualità in Trentino A.A. e Sicilia. Cotarella: merito dell’approccio scientifico degli enologi. Finita l’epoca degli stregoni. Il vino italiano non finisce di stupire. Non solo si afferma sempre più sui mercati internazionali ma ora riesce anche a battere le avverse condizioni metereologiche e la siccità. Mentre tutta l’agricoltura italiana è in ginocchio per la scarsità di piogge che ha battuto ogni record degli ultimi anni, il vigneto Italia, all’avvio della campagna vendemmiale, promette uve di qualità dal buono all’ottimo, con una quantità in linea con la media delle ultime annate e perfino superiore alla media degli ultimi cinque anni.

Fonte: FIRSTonline.

Roma, la XI edizione di “Life of Wine – Viaggio nelle età del vino”.
XI edizione per Life of Wine, evento degustazione unico dedicato ai vini dal lungo percorso di importanti cantine italiane, che si svolgerà quest’anno sempre a Roma negli splendidi spazi dell’Hotel Villa Pamphili. Domenica 23 ottobre da tutta Italia arriveranno oltre 50 grandi cantine con le loro etichette capaci di sfidare il tempo. Ogni azienda presente al proprio banco di assaggio porterà di almeno una etichetta almeno due annate meno recenti oltre all’annata in commercio, dando così la possibilità ai presenti di immergersi in numerose ed intriganti micro verticali e di assaporare nei calici l’evoluzione di alcuni grandi vini italiani.

Fonte: Agenzia Comunica.

EVENTI | Architetto in Cantina, Toscana Wine Architecture: vino e territorio, visite guidate con gli architetti.
Visite alle cantine di design, guidate dagli architetti, con particolare attenzione all’eco-sostenibilità. Il 15 e 16 ottobre 2022 le Giornate dedicate all’architettura organizzate dalla rete di cantine Toscana Wine Architecture: primo esempio in Italia a valorizzare vino, design, territorio e turismo. (TurismoItaliaNews) Torna “Architetto in cantina” il grande evento collettivo e diffuso che lega paesaggio, arte e cultura enologica. A condurre le visite guidate delle cantine di design saranno, eccezionalmente, gli architetti, in alcuni casi proprio coloro che hanno firmato i progetti. Degustare i vini là dove sono prodotti non solo è un’esperienza unica, ma arricchisce la conoscenza del territorio e, in questo caso, il senso del bello. Gli antichi Greci ricorrevano al concetto di “kalokagathia” per sostenere la complementarità tra “bello” e “buono” che, nel caso di Toscana Wine Architecture, sono strettamente interconnessi, legati a doppio nodo da un filo verde: quello della sostenibilità.

Fonte: Turismo Italia News.

Marino, Venanzoni sulle Cantine Storiche: “Importanti per rilancio tradizioni e incentivo ad aziende del territorio”.
Gianfranco Venanzoni, consigliere comunale di opposizione a Marino con La Scelta Concreta e dirigente provinciale del Partito Democratico, ha commentato l’approvazione, arrivata giovedì 15 settembre in Consiglio comunale, dell’emendamento da lui proposto all’articolo 4 del “Regolamento per l’apertura e l’esercizio delle attività economiche per la somministrazione e vendita di alimenti e bevande all’interno del centro storico della città”.

Fonte: Castelli Notizie.

Tour tra i vigneti, le cantine e i resort di lusso per venerare l’arte nobile del vino.
Sognata, cantata, raccontata ed esaltata, la vita agreste è un modello ispirazionale sempre più ambito. Complice il ritmo frenetico delle grandi città, il ripensamento degli spazi, le difficoltà della vita post pandemica, tanti sono a scegliere un retreat che ha il sapore di una fuga lontano dal mondo. Quale immaginario, più della vigna, ha una tale forza narrativa che è trasversale a generazioni e tempi, capace di connettere l’uomo alla natura e riportarlo a una dimensione primordiale, intima e autentica. Settembre in vigna è un clique che non conosce battute d’arresto, nel momento più clemente dell’estate mentre vira verso il mite autunno, periodo d’oro per la produzione del vino. In questi indirizzi sono i benvenuti tutti coloro che amano il vino e vogliono godersi un momento che coniuga territorio, natura e hospitality di livello.

Fonte: Harper’s Bazaar.

Enoturismo, le cantine della provincia di Alessandria lanciano una rete di accoglienza.
Cantine Accoglienti è il nome del nuovo progetto enoturistico messo a punto dalla provincia di Alessandria, coordinato da Alexale con il sostegno della Regione Piemonte: si tratta di un circuito che abbraccia le cantine del territorio disposte a strutturarsi per potenziare l’offerta di ospitalità per il pubblico, investendo così in uno dei settori chiave dell’economia locale – l’enoturismo. Come accennato, l’obiettivo del progetto sarà quello di valorizzare al meglio l’offerta turistica e vitivinicola locale attraverso la costruzione di rapporti di collaborazione reciproca tra le aziende della provincia, mappando e promuovendo quelle che più si distinguono per la qualità del servizio offerto ai turisti.

Fonte: Dissapore.

Tra Borghi e Cantine ”Dove la tradizione incontra il gusto” continua da Bettolle.
Al Ristorante il Giardino, giovedì 15 settembre, alle 20.30, piatti che incontrano i vini della Cantina Cava d’Onice di Montalcino per tracciare un percorso che portarci indietro nel tempo e raccontare così le tradizioni attraverso il gusto. Battuta di chianina Igp, Zuppa di ceci, Maremmani ricotta e spinaci, Ossobuco di Chianina. Borghi e Cantine 2022 torna “Dove la tradizione incontra il gusto”. Ed arriva a Bettolle, al Ristorante Betulia, giovedì 22 settembre, alle 20.30.

Fonte: Valdelsa.net.

Autoctono è bello: Slow Wine premia Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi.
Secondo la Guida Fiano di Avellino e Greco di Tufo sono le vere e proprie punte di diamante dell’enologia regionale. Il Taurasi resta all’apice della piramide qualitativa. Sono stati resi noti i vini campani presenti nella “Guida Slow Wine 2023. Storie di vita, vigne, vini in Italia”. La guida alle migliori cantine italiane, ogni anno, può contare su collaboratori presenti sui territori, i quali seleziona le migliori realtà che aderiscono ai principi Slow Food, assegnando una serie di riconoscimenti che connotano i migliori vini di ogni regione.

Fonte: AvellinoToday.

STAMPAESTERA

La Chine se cherche un avenir dans le vin.
Le Ningxia, une petite région autonome au nord de la Chine, mise sur la vigne pour doper sa croissance. • Plus de 200 domaines ont poussé en une quinzaine d’années. • Mais faire du vin en Chine reste compliqué et coûteux. La production décline. Dans le Ningxia yafr_schaeffer La bouteille « 609 » est un des must du domaine Xlge Estate. Elle a été baptisée ainsi en référence à la venue du président chinois Xi linping le 9 juin 2020 dans le Ningxia, une petite région autonome au nord de la Chine. «Cette visite a donné un véritable coup de fouet au développement de l’industrie viticole », explique la Française Christelle Chene, directrice générale de Xige Estate, un des plus grands loinalnesviticoles du Ningxia, sorti de terre en à peine deux ans et s’étalant aujourd’hui sur 2000 hectares (5 à 6 millions de bouteilles paran). Le Ningxia, qui ne comptait que des exploitations minières et des centrales à charbon au tournant des années 2000, est devenu lune des régions viticoles les plus dynamiques de Chine. Ayant pris racine gràce à un important programme d’irrigation qui pulse son eau dans le fleuve Jaune, cevigtoble revendique aujourd’hui 221 domaines sur une superficie de 35.000 hectares (un tiers duvlgnoble chinois) et une capacité de production de 130 millions de bouteilles par an. Réduire la pauvreté d’un territoire aride « Développer l’industrie du vin ici répondait aussi à un objectif de réduction de la pauvret/ en permettent de créer de nombreux d’emplois et d’augmenter le niveau de vie des habitants de hi ntion ». explique Yang Qian. porte-parole de Jade Vineyard. un autre domaine flambant neuf. La vis] tede Xi Jinpingsur ce territoire aride et pauvre a permis de fixer des objectifs ambitieux : le plan prévoit d’atteindre une superficie de 100.000 hectares de vignobles en 2035 (et une production annuelle de 600 millions de bouteilles), une taille à peu prés équivalente au Bordelais liyo un énorme soutien des pouvoirs publics, explique Nicolas Billot-Grima, directeur général du nouveau domaine Stone 8c Moon, qui réalise en ce moment ses deuxièmes vendanges. Quand vous imestissezici, les autorités vous amAnent l’eau, la route, l’électricité et l’irrigation. » Sila piupartdesvlgnobles ont été fondés par de riches investisseurs chinois, les groupes français Pernod Ricard et LVMH (propriétaire des Ethos «) sont présents dans le Ningxia. Fondé en 2013 par Muet Hennessy, le domaine Chandon a d’ailleurs été le pionnier du vin pétillant en Chine. S’étendant à 1.100 mètres d’altitude au pied des montages Helan, qui protège des vents et du sable du désert de Gobi, le vignoble du Ningxta jouu dun fort baux d’ensoleillement, dun sol caillouteux et minéral et de faibles précipitations.

Fonte: Echos.

La consommation chinoise marque le pas.
La Chine n’est peut-iztre pas l’eldorado que certains espéraient. La consommation de vin décline chaque année depuis son pic de 2017, concurrencée par les autres alcools. Mais le bordeaux résiste. Premier fournisseur étranger de vin en bouteilles, la France creuse l’écart avec les autres pays fournisseurs. Autrefois premier pays exportateur, l’Australie est victime, depuis la fin 2020, des mesures de rétorsion de Pékin dues à une brouille avec Canberra. Legrand marché attendu verra-t-11 le jour 7 Ap rés une phase rapide de développement entamée au début des années 2000, la Chine connaît une baisse significative de sa consommation de vin. La demande intérieure est en baisse depuis 20ì7 et le repli s’est accéléré depuis le début de la pandémie en 2020. Avec 1,05 milliard de litres en 2071. selon les derniers chiffres de l’Observatoire international du vin (01V), la consommation chinoise a reculé de 15 % par rapport à 2020 et s’est efondréequasim ent de moitié par rapport à son pic de 2017. Cene tendance se retrouve sur les importations chinoises de vin. également en repli. Les imper talions de bouteilles ont diminué de S % en volume et de 15 % en valeur en 2021, selon 101V. Cinquième consommateur mondial de vin jusqu’en 2019, la Chine est retombée au 7. rang mondial. Bien loin de l’eldorado espéré par nombre d’observateurs internationaux.. I1 y a encore peu de temps, Vinexpo voyait la Chine se hisser au deuxième rang mondial en 2021. L’effet Covid Le Covid-19 n’est évidemment pas pour rien dans ce repli. Dans un pays où le vin est très peu consommé à la maison mals, comme l’alcool en général, lors de fetes et réceptions, les restrictions sanitaires (distanciation sociale, multiplication des événements en ligne. etc…) imposées depuis 2020 pèsent lourdement sur la demande. Le ralentissement économique chinois -manqué par la politique . zéro Covid » – pèse également sur la croissance des revenus. Le Covid a aussi perturbé les canaux de distribution traditionnels forçant les acteurs à se tourner vers le numérique. A cela s’ajoutent plusieurs raisons structurelles : la lutte contre la corruption a sérieusement freiné les achats de coûteuses bouteilles. La consommation de vin fait également face à la concurrence d’autres alcools.

Fonte: Echos.

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