Report vitivinicolo del 14 settembre 2025

Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)

Report vitivinicolo del 14 settembre 2025

  • Tasca d’Almerita è stato iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel 2025, confermando il valore storico e identitario delle sue tenute siciliane.
  • Gruppo Mezzacorona resta un operatore di peso nel panorama cooperativo: con centinaia di soci, forte estensione vitata e produzione elevata (oltre 45 milioni di bottiglie), rappresenta un modello cooperativo leader nel Trentino‑Alto Adige/Sicilia.
  • Evento di rilievo: “L’Italia del vino sotto i riflettori a New York” (11 settembre), dove oltre 300 etichette italiane sono state presentate a pubblico e operatori esteri, occasione utile per rafforzare il posizionamento USA/mercati internazionali.

Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)

  • Nuove etichette e restyling: Tenuta del Buonamico ha rinnovato etichette di vini iconici come Cercatoja, Il Fortino, Vasario, Mio, Vivi e Dea Rosa per valorizzare la personalità dei vini, un piacere estetico che supporta anche le strategie di marketing/posizionamento.
  • Riconoscimenti internazionali: Ferrari Trento ha ottenuto il punteggio di 100/100 da Decanter per la Riserva Lunelli 2009, e ha svelato il nuovo millesimo 2015 del Giulio Ferrari Rosé. Ciò rafforza la reputazione di eccellenza per le bollicine italiane nel mondo.
  • Trend dei vini spumanti: secondo Valoritalia 2025, gli spumanti segnano un +5% (crescita a valore) nel mercato certificato, mentre i vini rossi subiscono un calo importante (−6,8%).

Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)

  • Export: nei primi sei mesi del 2025, l’export del vino italiano mostra dati misti. Mercati come Canada, Giappone e Australia registrano buone crescite; al contrario, UK, Cina, Svizzera e Corea del Sud segnano flessioni.
  • Il primo quadrimestre del 2025 chiude con export in calo sia a volume (−3,7 %) sia a valore (−0,9 %), per un totale di ~ 2,5 miliardi di euro. I dazi USA impattati aggravano la situazione.
  • Consumi interni: continua il trend negativo, con diminuzioni soprattutto nei canali off‑trade (-4 % a volume; −1,5 % a valore) non compensati appieno dagli aumenti di valore unitario dovuti a premiumizzazione.

Sintesi conclusiva

Le cantine italiane confermano che il valore storico, la qualità distinta e l’identità territoriale sono asset che oggi fanno la differenza nei mercati internazionali. Tuttavia, la pressione sui prezzi, le barriere commerciali e i costi crescenti richiedono strategie precise: diversificazione dell’offerta, investimento nella sostenibilità, rafforzamento del brand nei mercati più stabili o in via di espansione.

Gli spumanti continuano a essere un driver importante, mentre il ribasso dei vini rossi evidenzia che senza innovazione, marketing mirato e controllo dei costi produttivi sarà difficile contenere le perdite. L’export resta la variabile chiave del 2025: bilanciare rischi e opportunità nei Paesi esteri sarà determinante per la tenuta e per creare valore reale.