rassegna stampa del vino di mercoledì 3 maggio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 4 maggio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vinum, edizione da 160 mila degustazioni.
Sono state 160 mila le degustazioni vendute per la 45esima edizione di Vinum, la fiera nazionale dedicata ai grandi vini del Piemonte organizzata dall’Ente Fiera di Alba, in collaborazione con il Comune di Alba e la Giostra delle Cento Torri, che ha visto Alba diventare la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia durante i due weekend da sabato 22 a martedì 25 aprile e dal 29 aprile al 1° maggio. Un evento sempre più internazionale, con i primi biglietti online acquistati in Texas e una grande partecipazione di pubblico straniero. Molti i giovani: delle 160 mila degustazioni vendute (oltre il 50% online), più del 60% è stato acquistato da utenti nella fascia di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con wine lovers (+10% rispetto al 2022) arrivati ad affollare le strutture ricettive nelle colline di Langhe, Roero e Monferrato da 22 Paesi del mondo oltre che dall’Italia.

Fonte: Italia Oggi.

Académie Internationale de la Gastronomie: Izzo sommelier dell’anno.
Voleva fare il giornalista sportivo, era astemio. Oggi Emanuele Izzo, uno dei fratelli Izzo del ristorante stellato Piazzetta Milù a Castellamare di Stabia, è uno dei sommelier più amati e apprezzati del nostro Sud. Il suo curriculum stellare, corredato da numerosi premi, oggi si arricchisce di un riconoscimento internazionale di grande prestigio. Emanuele Izzo è stato infatti nominato Sommelier dell’Anno 2023 dall’Académie Internationale de la Gastronomie. Da dieci anni delegato Ais perla Penisola sorrentina e Capri, il più giovane al tempo della sua nomina, Emanuele ha selezionato perla cantina del ristorante di famiglia a Castellammare di Stabia i migliori vini da tutto il mondo, da accompagnare alla cucina d’avanguardia del fratello Maicol, con abbinamenti che cambiano anche di giorno in giorno.

Fonte: Mattino.

Il bianco gentile nato a Tramonti è lezione di vite.
Amo i vini di Prisco Apicella perché non strillano, nascono discreti nelle gole di Tramonti lontano dalla confusione della Costa che dissetano. Colle Santa Marina, da uve falanghina, biancolella, ginestra e pepella, mi ha sempre appassionato per un protocollo semplice, acciaio e una punta di tonneaux dopo la fermentazione per esprimere fiori di ginestra e frutta a pasta bianca matura prima di avviarsi ad una evoluzione belle e appagante, lunga e vibrante. Un bianco rivelazione della Costiera, amico della cucina.

Fonte: Mattino.

Beviamoci Sud marcia su Roma.
Dal 6 all’8 all’Hotel Palatino di Roma torna la fortunata kermesse dedicata ai vini del Sud, la nuova frontiera La Campania presente con i suoi consorzi. Premiati i ristoratori italiani che hanno il Mezzogiorno in carta. La diversità del Sud in un solo colpo per tre giorni. Torna la fortunata rassegna Beviamoci Sud che ha lo scopo di diffondere e valorizzare la grande qualità enologica, storica e culturale dei molteplici e diversi territori votati del Sud d’Italia. Tante e importanti le novità di questa nuova edizione: la prima riguarda l’estensione della manifestazione anche alla giornata di lunedì 8 maggio, che dedicheremo agli operatori Ho.Re.Ca e alla stampa specializzata; la seconda riguarda la consegna, lunedì 8 maggio alle ore 14, del premio di grande qualità, le “Eccellenze di Beviamoci Sud 2023”, che verrà riconosciuto alle etichette di maggior pregio prodotte dalle aziende espositrici, selezionate grazie alla valutazione di una giuria tecnica di assoluto livello.

Fonte: Mattino.

Al via l’edizione 2023 della rassegna Degustazione dei vini da agricoltura biologica di Legambiente.
Il tradizionale evento dedicato ai migliori vini da agricoltura biologica e biodinamica d’Italia sta per tornare. Per il trentunesimo anno, Legambiente dà appuntamento a Rispescia (Gr), nella storica sede in cui ogni anno trova casa Festambiente – manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista – per la rassegna degustazione nazionale dei vini da agricoltura biologica e biodinamica. Occasione prestigiosa finalizzata a mettere al centro le produzioni biologiche e biodinamiche dello Stivale, la rassegna degustazione tornerà ad accendere i riflettori sulla necessaria e irrimandabile transizione ecologica del settore agricolo, strategica per il futuro dell’intero Paese. In Campania nel 2021 sono 2671 ettari di superficie di vite biologica con un aumento del 29,5% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi dieci anni, le produzioni di vini biologici sono cresciute del 110% in Italia e il trend non sembra registrare battute d’arresto, tanto che un italiano su due, stando ai dati di Nomisma-Wine Monitor, predilige i vini bio rispetto a quelli tradizionali.

Fonte: Il Golfo.

Degustazioni ed eventi: Bolano scommette sul vino.
Tradizione legata al Vermentino con una produzione di 70 mila bottiglie all’anno Si comincia sabato con passeggiata nel borgo e assaggio dell’annata 2022 La prima edizione di Vinum in Bolano. Quindici ettari di superficie coltivata avite, una produzione di 70 mila bottiglie all’anno, quattro produttori tra cui la società cooperativa I Castelli, che conta 90 iscritti. Bolano si candida ad essere una piccola capitale del vino, grazie a una produzione certificata che conquista sempre più estimatori. Due gli appuntamenti dedicati al vino che verranno organizzati nelle prossime settimane per far conoscere la produzione vitivinicola locale, con la sua tradizione, incentrata soprattutto su Vermentino. Sabato 6 maggio in programma una camminata con degustazione tra i vigneti della cooperativa, mentre sabato 3 giugno è in programma la seconda edizione di Vinum in Bolano, con 16 tra le migliori cantine del territorio che troveranno spazio nel centro storico per degustazioni e abbinamenti con i piatti della cucina locale.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Riviera, undici vigneti eroici riconosciuti dalla Regione.
La Regione Liguria riconosce undici vigneti eroici e uno storico fra Cinque Terre e Riviera spezzina. È il risultato del primo censimento avviato dal settore politiche agricole e pesca su tutto il territorio ligure. Le attività riconosciute hanno sede fra Monterosso, Vernazza, Riomaggiore, Levanto e Campiglia. Il censimento è stato avviato a seguito della richiesta avanzata nei mesi scorsi dal Consiglio regionale e recepito dalla giunta guidata da Giovanni Toti. Le richieste presentate dalle aziende e dai viticoltori sono state quarantacinque. Ad essere certificati come eroici sono undici vigne dei comuni della Spezia: Vernazza, Levanto, Monterosso, Riomaggiore, Bolano e Bonassola, ed è spezzino anche l’unico vigneto storico finora certificato, sulle colline di Campiglia.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

“Brindisi a Bacco, il vino nell’arte” Appuntamento al museo Lia.
Appuntamento al museo Lia alle 18, per “Un brindisi a Bacco: il simbolismo di vino e di cibo nell’arte / A Toast to Bacchus: Wine and food symbolism in art”. Si tratta del secondo appuntamento con la visita guidata alla collezione in lingua inglese, a cura della storica dell’arte Tara Keny. Al termine della visita ogni volta è associata una degustazione di vino di un viticoltore locale, con i biglietti in vendita a 20 euro (prenotazione necessaria e ancora aperta 0187727220 o museolia.reception@comune.sp.it), che includono entrata al museo, tour in inglese e aperitivo nel giardino o all’interno in caso di pioggia. Il vino è generosamente sponsorizzato da Cantina CheO, ed offerto ad ogni ospite con annessa presentazione del prodotto.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Valcalepio, il ritorno di Rota «Cambieremo, facendo rete».
Dopo 9 anni Medolago Albani lascia la presidenza del Consorzio Tre nuovi eletti nel Cda. L’appello ai giovani: «Attendo nuove idee da voi» I Il neo eletto era già stato leader nel triennio 2011-2014 I due vice sono Plebani e Locatelli aaaaaa? Enrico Rota torna al timone del Consorzio Tutela Valcalepio. Ieri pomeriggio il Cda, composto da 13 consiglieri eletti dall’assemblea dei soci, ha ufficialmente deliberato le cariche per il triennio 2023-2026 puntando anche sui giovani. Dopo nove anni di presidenza nelle mani di Emanuele Medolago Albani, il testimone passa ad Enrico Rota, già alla guida del Consorzio dal 2011 al 2014. «Sono estremamente ottimista circa le prospettive future del nostro lavoro consortile – dichiara il neo eletto presidente -. La situazione nella quale operiamo non è semplice ed è giunto il momento di mettere in atto dei cambiamenti di rotta importanti e decisivi.

Fonte: Eco di Bergamo.

“Lambrusco a Palazzo” ritorna con 50 cantine e specialità locali.
Sabato e domenica c’è la nuova edizione Quattro province unite nella promozione presentazione ieri in Camera di Commercio per “Lambrusco a Palazzo”, l’evento che il 6 e 7 maggio accoglierà nei Chiostri dell’abbazia del Polirone a San Benedetto Po ben 50 cantine provenienti dalle quattro province di produzione: Mantova, Modena, Parma e Reggio Emilia. Presenti Vanessa Morandi, assessore al turismo, insieme a Matteo Battisti, delegato Onav, Gianni Boselli e Federico Patera, rispettivamente presidente e direttore della Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani. Gli interventi si sono focalizzati sulle potenzialità di questo vino, caratterizzato dalle bollicine e da almeno cinquanta sfumature di rosso, tante quante i produttori che partecipano a questa ottava edizione, la prima dopo il Covid. D’accordo anche sull’importanza dell’evento per il territorio che, grazie alla splendida location, mette insieme eccellenze enogastronomiche con eccellenze artistiche, storiche e turistiche.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Il presidente scrive ai soci «Ecco la lista delle criticità» – Terre, il presidente scrive ai soci «Ecco le grane che ho trovato».
A due mesi dall’insediamento il presidente di Terre d’Oltrepo, Callegari, scrive ai 600 soci: «Ecco le grane che ho trovato». Terre, il presidente scrive ai soci «Ecco le grane che ho trovato» Tre le denunce di Callegari spicca una maxi-giacenza di vino in eccedenza: «700mila litri non inseriti nei registri, ne parleremo con la repressione frodi» BRONI Giacenze di vino in eccedenza, organizzazione interna e incarichi da rivedere, ricerca di soluzioni alternative alla costruzione dei due depuratori per le cantine di Broni e Casteggio. Sono queste alcune delle questioni che ha affrontato la nuova dirigenza di Terre d’Oltrepo nei primi due mesi dall’insediamento. A fotografare la situazione attuale della cooperativa oltrepadana è stato il presidente Lorenzo Callegari con una lettera indirizzata ai 600 soci dove illustra le criticità principali e getta le basi per il lavoro futuro, per far uscire la cantina dallo «stato comatoso in cui oggi versa».

Fonte: Provincia – Pavese.

Callegari: «Vogliamo raddoppiare le vendite nel giro di un anno».
«Un atto di trasparenza nei confronti dei soci per spiegare la situazione che abbiamo trovato. Abbiamo le idee chiare su come procedere: se ci lasciano lavorare, con pazienza i risultati arriveranno». Il presidente di Terre d’Oltrepo, Lorenzo Callegari, motiva così la lettera inviata ai 600 produttori per illustrare lo stato dell’arte della cooperativa vinicola: a due mesi dall’insediamento, il nuovo Cda ha deciso di rompere il riserbo, causato dalle tante problematiche riscontrate nella gestione dell’azienda, per illustrare lo stato dell’arte della cooperativa vinicola e i prossimi passi che affronterà nella gestione dell’azienda. «Tra 10-15 giorni nomineremo il nuovo direttore commerciale – annuncia l’ex sindaco di Casteggio -. L’obiettivo che vogliamo provare a raggiungere è quello di raddoppiare le vendite nel giro di un anno. Vogliamo puntare molto di più sull’estero, che ad oggi vale appena il4% del fatturato e riguarda praticamente solo gli Stati Uniti.

Fonte: Provincia – Pavese.

Lambrusco a Palazzo, eccellenze al Polirone.
Sabato e domenica ben 50 cantine provenienti dalle quattro province di produzione in un contesto di altrettanto valore artistico, storico e turistico. Vini, sapori, cultura e territorio. Sono i quattro pilastri dell’VM edizione di “Lambrusco a Palazzo” che si terrà sabato e domani all’Abbazia di Polirone di San Benedetto Po. Alla manifestazione hanno aderito 50 cantine provenienti dalle 4 province di produzione – Mantova, Modena, Parma e Reggio Emilia — per un totale di 150 vini, interpretazioni del Lambrusco. “Abbiamo una grande aspettativa per questa nuova edizione”, ha ammesso Vanessa Morandi, assessore al Turismo del Comune di San Benedetto Po, “il nostro obiettivo è duplice. Da un lato valorizzare la location che la ospita, una sede ideale perché questo genere di vini nasce proprio nei monasteri. Dall’altro, far conoscere i prodotti gastronomici tipici ai fan della manifestazione che arrivano anche dalle province limitrofe”. Novità di questa edizione l’area Indigeno dedicata ai lambruschi biologici ottenuti dall’azione di lieviti autoctoni spontanei.

Fonte: Voce di Mantova.

Calici di parole’, quei libri dal sapore di vino.
Sette appuntamenti in programma ‘Calici di parole’, quei libri dal sapore di vino «Calici di Parole» è stata presentata nella sede di Confcommercio, si tratta di sette appuntamenti che si terranno nella sede dell’associazione di categoria, per ‘degustare’ libri insieme ai vini locali. «Una nuova iniziativa di promozione culturale ed enogastronomica – ha esordito il direttore Amerigo Varotti – che diventerà annuale. Una rassegna nell’anno che precede Pesaro Capitale Italiana della Cultura, che va onorata con tanti appuntamenti di qualità. Presenteremo ben otto libri di sette autori, e avremo il piacere di degustare tanti ottimi vini grazie alla collaborazione dell’Ais» Convinto il sostegno del Comune di Pesaro: «Un’ottima iniziativa – ha proseguito il vice sindaco Daniele Vimini – in linea con Pesaro Capitale della Cultura. Interessante e stimolante l’abbinamento di libri e vini.

Fonte: Resto del Carlino Pesaro.

Annate storiche e aste-record cifre da capogiro per il vino. Un Masseto acquistato a 56mila euro è solo l’ultima follia – Il vino come l’oro.
L’etichetta dei record: un Masseto battuto all’asta per 56mila euro L’enologo Paolini: «Un investimento alternativo a Borsa e opere d’arte» di Sara Venchiarutti Il vino può essere un “Rolex nel bicchiere”. Usato per darsi un tono, ricordare il proprio status symbol. Può essere un momento di spensieratezza, un viaggio nel gusto di annate pregiate, senza badare a spese. O un investimento sicuro. Un’alternativa per “congelare” un sacco di soldi in qualcosa che non perderà valore invece che comprare azioni in Borsa o opere d’arte. A questo punto la maggior parte delle persone, abituate a comprare le bottiglie al supermercato o al massimo in qualche enoteca o cantina per bersele a cena, penserà: “e perché mai?”. Beh, la risposta è semplice. I vini, come i gioielli, possono valere nemmeno migliaia, ma centinaia di migliaia di euro. Anche se per i super ricchi durano il tempo di un brindisi. Il record mondiale è stato raggiunto da un vino francese: il Borgogna n. 1 de la Romanée-Conti del 1985 da 6 litri, venduto tre anni fa per 900mila dollari.

Fonte: Tirreno.

Porte apertr al Chianti Anteprima Vino al Vino con 23 cantine.
Nel vino sta la verità, sentenziavano i latini. E sarà il vino a fare da cicerone in un periodo lontano dalle classiche gite fra i vigneti in piena raccolta, per mostrarci le bellezze di Panzano in Chianti. Un lungo filo rosso per due giorni unirà le ventitré cantine coinvolte in Anteprima Vino al Vino che sabato e domenica dalle 11 alle 18,30 aprono i cancelli agli appassionati del Chianti Classico, in un tour in alcuni casi percorribile a piedi, in altri in bicicletta, più facilmente in auto. Tra le novità: verrà inaugurato un nuovo itinerario per gli appassionati di bicicletta e per chi ama fare escursioni a piedi o a cavallo. Per godersi con lentezza un territorio che ha scelto da tempo la via della sostenibilità, tra storia e natura, dimore storiche e il paesaggio incantevole che si incontra lungo il percorso, sono stati tracciati oltre 28 chilometri di ciclabile. In parte su strada asfaltata e in parte sterrata, con percorsi ad anello, sarà possibile attraversare Panzano avventurandosi nelle varie diramazioni che toccano le singole aziende vitivinicole.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Montespertoli è una culla del Chianti.
Una lunga tradizione che risale al XIV e XV secolo ed è legata a vitigni autoctoni Montespertoli è una culla del Chianti Montespertoli è uno dei comuni più visitati della Toscana e il maggior produttore di Chianti Docg a livello mondiale. La sua storia è da sempre legata alla viticoltura e alla produzione divino, sin dall’epoca Etrusca. Ma è tra i114° e i115° secolo che si ebbe un forte impulso della coltivazione della vite da parte delle nobili famiglie della Toscana, quali Guicciardini, Frescobaldi, Acciaroli, Rucellai, Strozzi Barbadori, che acquistarono terreni e costruirono castelli e splendide ville, attratti dall’importanza commerciale del territorio. Un vero e proprio crocevia tra Firenze, Siena e Volterra, che gli conferì, già nell’11° secolo, un primato commerciale come luogo di scambio. Varie le teorie sull’origine del nome Montespertoli.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Attività in Toscana tra paesaggi, vini e cantine del Chianti.
Degustazione, pranzi e cene tra i paesaggi e i vini della Toscana. La primavera è il momento perfetto per vivere un’esperienza alla scoperta della regione del Chianti. Ecco una lista di attività da fare in coppia o in compagnia di amici nelle cantine toscane. Sedersi tra i filari e degustare i prodotti tipici del Chianti, nel giardino della Tenuta, degusterete molti vini, l’esperienza inizia con una passeggiata nei vigneti della Tenuta Torciano per conoscere la storia del vino di famiglia, Esplorare la Toscana a cavallo consente di scoprire i sentieri di campagna, ammirando vigneti e uliveti a un ritmo rilassato con lo sfondo di colline verdeggianti. Durante la cena-degustazione, imparerete il processo di produzione dei vini della Tenuta Torciano, il galateo del bicchiere e le nozioni tecniche sulle caratteristiche organolettiche, olfattive e sensoriali, un’esperienza pensata per mostrare il meglio di ciò che il Chianti ha da offrire nelle sue diverse declinazioni: la storia, i paesaggi, le tradizioni enogastronomiche e le incomparabili atmosfere.

Fonte: TgTourism.

«La Cantina sociale non può fare la fine del pomodorificio» Il noto politico chiede all’Arsial un incontro urgente per avere spiegazioni chiare.
Una protesta decisa, per evitare che Tarquinia perda un altro simbolo del territorio sia in termini economici sia in termini di opportunità lavorativa. Sandro Vallesi ieri mattina si è incatenato per protesta davanti al cancello della Cantina sociale, situata lungo la strada Porto Clementino a Tarquinia, per spiegare le sue ragioni, che sono poi quelle della città di Tarquinia. Il noto personaggio politico, rappresentante della sinistra locale ed ex presidente dell’Università Agraria, chiede un intervento urgente all’Arsial, per evitare che lo stabilimento, per anni punto di riferimento dei produttori locali, finisca nell’abbandono come l’ex pomodorificio. Vallesi chiede un incontro pubblico affinchè l’Arsial spieghi le ragioni per le quali non ritorna in possesso del bene e non permette ai produttori di Tarquinia di poter lavorare in loco le loro uve.

Fonte: Civonline.

Il 27 e 28 maggio torna Cantine Aperte.
L’attesa iniziativa organizzata dal Movimento Turismo del Vino che quest’anno compie 30 anni, con un nuovo logo e una community. Nel fine settimana del 27 e 28 maggio in tutta Italia torna “Cantine Aperte”, tradizionale appuntamento organizzato dal Movimento Turismo del Vino che quest’anno compie 30anni. Infatti, durante il Vinitaly del 1993, nasceva il Movimento Turismo del Vino, grazie ad un’intuizione, un’idea ambiziosa e lungimirante di un gruppo di vignaioli. Dalla sua fondazione il Movimento si è presto trasformato in una realtà di riferimento in cui tradizione, cultura, divulgazione e passione hanno dato vita a un brand unico e riconosciuto a livello mondiale.

Fonte: Corriere dell’Economia.

Sabato del vignaiolo a Offida: una festa che unisce 62 cantine.
Offida, è tutto pronto per la seconda edizione del ‘Sabato del vignaiolo’, che si terrà quest’anno all’Enoteca regionale e vedrà la partecipazione di 62 cantine marchigiane appartenenti alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti). A partire dalle 10.30 di dopodomani, si apriranno le porte dell’ex convento di San Francesco agli enoturisti e gli appassionati del vino per una intera giornata non stop di assaggi delle piccole cantine partecipanti. Da tutta la regione, infatti, si sono riuniti i produttori di vino artigianali, molti dei quali biologici, che portano avanti la bandiera del rispetto del territorio e del buon bere. “Siamo molto soddisfatti di questa grande partecipazione da parte dei produttori – dice Massimo Palmieri, delegato regionale FIVI – che ci ha sorpreso e ci fa ben sperare nel futuro”. Esprime grande soddisfazione anche l’amministrazione comunale che ha patrocinato l’evento fin da subito.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Il Movimento Turismo del Vino compie 30 anni.
Un anno speciale per il Movimento Turismo del Vino che compie 30anni, iniziato nel migliore dei modi e ricco di appuntamenti. A partire dal primo evento storico e irrinunciabile, Cantine Aperte, che quest’anno si svolgerà nel fine settimana del 27 e 28 Maggio in tutta Italia. E proprio un mese prima di Cantine Aperte, durante il Vinitaly del 1993, nasceva il Movimento Turismo del Vino, grazie ad un’intuizione, un’idea ambiziosa e lungimirante di un gruppo di vignaioli. Dalla sua fondazione il Movimento si è presto trasformato in una realtà di riferimento in cui tradizione, cultura, divulgazione e passione hanno dato vita a un brand unico e riconosciuto a livello mondia

Fonte: Foodaffairs.

Come investire in vino grazie ai servizi online.
Investire nel vino è un’idea a cui sempre più persone guardano con interesse, per diverse ragioni. Per le persone ad alto reddito, i vini da collezione possono aiutare a diversificare il portafoglio e ottenere un rendimento a lungo termine. Per i semplici appassionati acquistare un vino pregiato dà emozione: è bello avere tra le mani una bottiglia prestigiosa ed esclusiva, come un Brunello di Montalcino di un’annata ricercata. Ma non bisogna confondere il collezionismo con l’investimento. In entrambi i casi, però, si pone un problema di competenze. Il vino è un prodotto complesso, soggetto anche a mode, fluttuazioni e variabili diverse da quelli dei tradizionali mercati finanziari. Non si può considerarlo un bene rifugio come gli altri: ci vogliono competenze.

Fonte: AziendaBanca.

Ecco perché l’immunologa Viola ce l’ha tanto con il vino.
Tra moglie e marito non mettere il vino. Potrebbe essere questo il segreto del felice matrimonio tra l’immunologa Antonella Viola e il marito chimico Marco Cattalini che, non sazio delle tante interviste rilasciate dalla moglie in questi mesi (“il vino fa male: chi beve ha il cervello più piccolo”), ha anche lui voluto dire la sua in un’intervista al Corriere del Veneto. E “la sua” è praticamente la rinnegazione della dieta mediterranea: “Pratico il digiuno intermittente dal 2016, saltando la cena ogni sera, l’ultimo pasto lo faccio alle 15” ha detto “bevo vino solo in casi eccezionali, perché l’Oms ha dimostrato con studi scientifici che fa male. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire”..

Fonte: Gambero Rosso.

Vino: a Roma il 7 e 8 maggio torna ‘Amarone in capitale’.
Dall’Arena al Colosseo, dalle colline della Valpolicella alla cinematografica scalinata di Trinità dei Monti per una due giorni di ‘Vacanze romane’. Torna la seconda edizione di “Amarone in Capitale”, l’evento del Consorzio Vini Valpolicella in programma il 7 e l’8 maggio all’Hotel Hassler, sulla sommità dei 135 gradini emblema dei tempi in cui Roma era considerata la “Hollywood sul Tevere”. “Roma è tra le principali destinazioni italiane dei nostri vini di punta – ha detto il presidente del Consorzio Vini Valpolicella, Christian Marchesini – e in particolare dell’Amarone che, oltre a rappresentare un fil rouge tra Verona e la capitale, riflette la passione consolidata dei romani per il grande Rosso veneto”.

Fonte: ANSA.

Torna “Beviamoci Sud”,tre giorni sui grandi vini meridionali.
Fine settimana nel cuore della Capitale alla scoperta dei nettari del Mezzogiorno. Torna a Roma “Beviamoci Sud “, quinta edizione, dedicata esclusivamente ai grandi vini del Sud Italia, con una rappresentanza anche di vini del Lazio, quale regione ospite. L’iniziativa di Riserva Grande, in collaborazione con Andrea Petrini di Percorsi di Vino e con il giornalista Luciano Pignataro, si svolgerà presso il Grand Hotel Palatino di Roma il 6, 7 e 8 maggio. L’evento, sottolineano gli organizzatori, permetterà ad operatori del settore ed appassionati di degustare tutte le eccellenze vinicole di un territorio culla, da tempi immemori, di grandi vini dalla inconfondibile personalità, intrisi di storia, cultura e territorialità unica al mondo. Mission della manifestazione è diffondere attraverso i banchi di assaggio e valorizzare la grande qualità enoica, storica e culturale dei molteplici e diversi territori vocati del Sud d’Italia.

Fonte: ANSA.

Vini di Vignaioli 2023: Bari si conferma polo d’eccellenza del vino artigianale
Il colpo d’occhio offerto dalla sala del Teatro Kismet di Bari, che ha ospitato l’edizione 2023 di “Vini di Vignaioli” – Puglia è stato certamente il miglior attestato possibile della riuscita della manifestazione e della potenzialità di Bari per tutto il movimento della produzione del vino artigianale, un comparto di grande rilevanza per il settore vitivinicolo italiano. Due giorni intensi (1 e 2 maggio) a giudicare dalla fase di degustazione e vendita, con operatori ed appassionati che hanno letteralmente preso d’assalto le postazioni dei 60 produttori presenti a Bari, in rappresentanza di ben 15 regioni italiane.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.

STAMPA ESTERA

Un estudio medirá el impacto de la’copita’ de vino en la dieta mediterránea.
El catedrático de la Universidad de Navarra Miguel Ángel Martínez estudiará si el consejo que apunta hacia el consumo moderado de alcohol siguiendo el patrón mediterráneo es equiparable al consejo de abstención. Miguel Angel Martínez, catedrático de Medicina Preventiva de la Universidad de Navarra e investigador del CIBEROBN, acaba de ser seleccionado por el Consejo Europeo de Investigación (ERC) como uno de los beneficiarios de sus Advanced Grants, una de las convocatorias de financiación científica europea más prestigiosas y mejor dotadas. «Necesitamos la máxima evidencia científica acerca de los consejos sanitarios sobre el consumo de alcohol y este ensayo puede proporcionárnosla», dice. La subvención, de 2,5 millones de euros, se ha concedido al proyecto UNATI (siglas de University of Navarra Trialists Initiative), cuyo objetivo es aportar evidencias sobre el consumo de alcohol y sus efectos en la salud. «No hay ninguna duda de que, en personas jóvenes, en España, el alcohol está haciendo mucho daño, especialmente a través de un consumo de tipo botellón», señala Martínez. Sin embargo, continúa, en personas mayores con otros patrones de consumo, son necesarios más estudios. «La pregunta relevante surge en personas más mayores si siguen un patrón prudente de bebida», , indica el investigador a través del correo electrónico. «Actualmente hay dos posturas divergentes respecto a los consejos de salud que deben darse a los mayores de so años que mantienen habitualmente un consumo de alcohol moderado (entre una y dos copas al día). Grandes expertos en salud pública defienden que la educación sanitaria para estas personas debería conducirles hacia un patrón mediterráneo de consumo de alcohol, que minimice los riesgos. Pero otras voces, también muy autorizadas, defienden que únicamente se les debería recomendar la abstinencia total. La realidad es que falta evidencia científica de primer nivel para decantarse por una u otra… Lo que se sabe hasta ahora está basado solo en estudios observacionales que pueden tener sesgos o en pequeños ensayos a corto plazo». Esta nueva investigación, dice Martínez, «dará una respuesta basada por primera en un ensayo de gran tamaño aleatorizado y con seguimiento a largo plazo». El estudio, que se llevará a cabo durante los próximos cinco años, comparará en io.000 voluntarios de edades comprendidas entre los so y los 70 años los efectos a largo plazo de dos tipos de consejos diferentes sobre el consumo de alcohol: abstinencia total frente a consumo moderado de alcohol —principalmente vino— en el marco de una alimentación mediterránea.

Fonte: El Mundo.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 3 maggio 2023!

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Il vino al Sud, il 14 e il 15 maggio c’è Vitignoltalia.
Vitignoltalia, tra le più importanti kermesse enologiche italiane, presenta a Napoli, 1114 e 15 maggio, la sua XVI edizione, al Maschio angioino: etichette nazionali, buyers e visitatori, anche quest’anno, daranno vita a una festa di sapori, incontri e cultura.

Fonte: Metropolis.

Rapporto rete rurale nazionale – Vince il lavoro in vigna.
Concluso il contest fotografico «Istantanee rurali». A Milano i riconoscimenti ai tre finalisti. Evento di premiazione con Angelini e Camporesi. Il lavoro manuale in vigna, con i suoi ritmi e il rispetto dei tempi, del clima e delle stagioni; i chicchi di riso nella risaia che, cadendo nel terreno, daranno presto nuova vita e la meraviglia dei colori di un vigneto biologico di Lambrusco, vino tipico dell’Emilia Romagna. Sono queste le tre foto vincitrici del contest fotografico «Istantanee Rurali», una sfida creativa ideata dalla Rete Rurale Nazionale, per raccontare, attraverso la forza evocativa dell’immagine fotografica, un settore che guarda al futuro, grazie alla spinta innovativa dei giovani imprenditori agricoli sensibili al benessere degli animali, del territorio e della comunità che abitano.

Fonte: Italia Oggi.

Iwb a tutta forza sugli States.
Il mercato Usa pesa per i130% del totale ed è ira crescita. Le strategie di Italian wirte brands Iwb a tutta forza sugli States Presto il business dei vini premium e di lusso varrà 100 mld. Italian wine brands punta sul ricco mercato americano e sullo sviluppo di spumanti e vini premium. Obiettivo: crescere e diventare un leader globale. Secondo l’amministratore delegato di Italian wine brands (Iwb), Alessandro Mutinelli, autorevoli previsioni indicano, nei prossimi anni, un’ulteriore crescita del Prosecco di cui Iwb è il secondo produttore italiano con 60 mln di bottiglie su 630 totali. Inoltre, il mercato mondiale dei vini premium e di lusso vale 60 mld di dollari e, nel 2025, può arrivare a 100 mld, trainato da fasce di consumatori giovani, soprattutto dagli Stati Uniti che si ritagliano una fetta del 30% con tendenza alla crescita.

Fonte: Italia Oggi.

Il consorzio di tutela Vini Roma Doc presenta Roma doc…et.
progetto tra cultura, promozione e business. L’iniziativa prevede un programma di attività con la capitale sempre più al centro. Prevista la partecipazione a fiere ed eventi oltre a iniziative per addetti ai lavori.

Fonte: Italia Oggi.

Progetto Radici Virtuose è il programma triennale avviato dal Distretto agroalimentare jonico salentino.
(Daja) a favore dei consorzi di tutela dell’Olio Igp Puglia e dei vini dop Primitivo di Manduria, Salice Salentino e Brindisi. Un progetto di rigenerazione che coinvolge 96 aziende e prevede 5 min da investire.

Fonte: Italia Oggi.

Next generation, il nuovo volto dell’isola, è il progetto di Assovini Sicilia.
dove la nuova generazione punta su sostenibilità, ambiente ed enoturismo. I quindici nuovi volti emergenti, 11 sono donne, delle aziende vitivinicole siciliane sono giovani dinamici, spesso con studi ed esperienze fuori dalla Sicilia, un bagaglio formativo in diversi campi, dal marketing all’architettura, dall’economia all’enologia.

Fonte: Italia Oggi.

Come ti racconto il made in Italy A Tarquinia la distilleria didattica.
Quando il Made in Italy oltre ad essere realizzato viene anche raccontato. Sicuramente il più riconosciuto esempio di eccellenza al mondo è il Made in Italy, che spazia dalla cultura all’enogastronomia, dalla moda all’industria di precisione, fino ad arrivare oggi anche agli spirits, tant’è che nelle competizioni mondiali ultimamente i più alti riconoscimenti vanno proprio agli alcolici italiani. E’ proprio su questa filosofia che i fratelli Mario e Franco Pusceddu, hanno inaugurato nella loro azienda agricola di famiglia, a Tarquinia, nel Lazio, la prima distilleria didattica italiana e probabilmente anche al mondo, dove un processo produttivo industriale viene concentrato e raccontato. “Inizia tutto molto tempo fa – dice Mario – quando io e mio fratello abbiamo ereditato il terreno dai nostri genitori, passo dopo passo abbiamo realizzato un progetto che attinge dalle nostre tradizioni contadine, nelle quali esperienza e artigianalità sono i capisaldi.

Fonte: L’Identità.

«Le mie cinque regole d’oro sullo champagne».
Da come scoprire se una bottiglia è«buona» o deteriorata ai modi migliori per conservarla, stapparla e servirla senza rovinare il suo contenuto. II massimo esperto del settore Richard Juhlin scrive per Panorama una guida d’autore. Chi non è un sommelier o un esperto probabilmente non ne avrà mai sentito parlare, ma Richard Juhlin, nel suo settore, è soprannominato «il Mozart dello Champagne. È uno scrittore svedese specializzato in materia. Scrive su riviste come Spectacle du Monde, La Revue de Champagne, Decanter, Wine International, Fine Wine e tante altre. JuNin è anche fondatore di charnpagneclub.corn, il portale interne più completo al mondo sull’argomento. Ha appena reali»zto il libro Champagne Magnum Opus (Rizzoli) in cui spiega tutto, ma proprio tutto su queste bollicine e La loro storia. Panorama ha chiesto a Juhlin di scrivere, in esclusiva per i nostri lettori, una guido su come godere al meglio questo nettare.

Fonte: Panorama.

Dal vino ai formaggi la crescita è sostenuta dai piccoli distretti – Dal vino ai formaggi i piccoli distretti sostengono la crescita.
Performance positive per i territori dell’agroalimentare italiano, dalla filiera barese dell’ortofrutta alla mozzarella di bufala campana Micaela Cappellini è quello del Pro- secco di Conegliano Valdobbiadene, ormai una certezza nel panorama del Made in Italy agroalimentare più conosciuto al mondo. Ma ci sono anche i dolci di Alba e l’ortofrutta barese. Le conserve di Nocera e il cioccolato torinese. Sono questi alcuni dei distretti più effervescenti dell’agroalimentare italiano, quelli che nel 2022 hanno registrato i tassi di crescita più competitivi, in particolare sui mercati esteri. La Direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo li tiene monitorati trimestralmente ed ha appena aggiornato I prospetti con i dati a fine 2022. Nel 20221e esportazioni complessive dei distretti agroalimentari italiani sono aumentate del 12,8% rispetto al 2021 e hanno superato i 25 miliardi di euro. Non sempre sono i distretti più grandi a crescere di più.

Fonte: Sole 24 Ore Rapporti.

Il Lambrusco Concerto di Medici per un brindisi con il Presidente.
Dopo la visita al comparto meccatronico di Reggio Emilia, un omaggio anticipato alla Festa del lavoro del Primo Maggio, Sergio Mattarella si è fermato in città per un pranzo con pochi intimi. Per accompagnare il menù – il Presidente della Repubblica ha scelto le bolle della cantina Medici Ermete, in particolare il pluripremiato Lambrusco Concerto. Lo stesso vino era stato offerto a Giorgio Napolitano perla Festa del Tricolore.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Vini e buon cibo per tre serate «Così sosteniamo il centro storico».
Dal 6 maggio la rassegna dei “Sabati del Guercino” Vini e buon cibo per tre serate «Così sosteniamo il centro storico» La presentazione degli eventi dei “Sabati del Guercino” Cento Tre serate con l’enogastronomia per rilanciare il commercio del centro storico. E questa la formula de “I Sabati del Guercino” presentata ieri nella pinacoteca San Lorenzo di Cento, presente il sindaco Edoardo Accorsi e gli assessori Silvia Bidoli e Filippo Taddia. Il nuovo evento, organizzato dall’amministrazione centese in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti e Cna e il coinvolgimento degli operatori commerciali, si svolgerà sabato 6,13 e 20 maggio dalle 17 alle 22.11 visitatore potrà girare per il centro e assaggiare vini e cibi di qualità in 20 locali che proporranno ogni serata un prodotto diverso, fare acquisti nei negozi aperti, assistere a spettacoli o partecipare a laboratori.

Fonte: Nuova Ferrara.

L’evento in centro nel weekend Buon vino, cibo, libri e arte È la nuova ‘Lambruscolonga’.
Venerdì e sabato la manifestazione torna con una formula inedita: ‘WineFood Valley’ In programma itinerari gustosi e performance artistiche: tra gli ospiti Drew Nori e Lalo Cibelli Non saremo al celebre salotto letterario seicentesco di Catherine de Vivonne de Rambouillet marchesa de Rambouile, uno dei primissimi aperti a Parigi, ma certo anche unire le letture, la conversazione e il buon bere e mangiare è un giusto connubio anche per Modena. Accade alla ‘nuova’ Lambruscolonga che si terrà il 5 e 6 maggio in centro a Modena: la manifestazione ideata da Alessio Bardelli della Lambruscheria di Calle di Luca e dalla giornalista Valentina Reggiani cambia pelle dopo 18 edizioni e oltre ad allargarsi su due giornate si trasforma nella prima edizione di ‘Modena WineFood Valley’, promossa da Confesercenti.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Lo champagne del Leone Alato – Leone Alato, con champagne mossa nei vini di alta gamma.
Leone Alato, con lo champagne mossa nei vini di alta gamma Sl alla distribuzione di Maison Burtin, di proprietà del gruppo Lanson-Bcc: Un’operazione da cui potrebbe partire una campagna di espansione all’estero I transalpini: «Siamo onorati di essere la prima Maison francese a entrare nel portafoglio». Nuova mossa delle Tenute del Leone Alato dopo la ristrutturazione societaria che ha portato a separare la parte commerciale da quella agricola con una svolta per il braccio agroalimentare del gruppo Generali. Dopo aver diversificato un anno fa nelle birre artigianali, la strategia commerciale del gruppo triestino fa un altro passo avanti, questa volta nei vini d’alta gamma. Diventa infatti operativa la partnership tra la Maison Burtin e Le Tenute Del Leone Alato per la distribuzione dello champagne in esclusiva per l’Italia.

Fonte: Piccolo.

Giugno a Fossanova con Vini d’Abbazia.
La manifestazione I dettagli illustrati in una conferenza Sarà presente l’associazione “Les vins d’Abbayes” Passione ne vitivinicole della Francia». La festazione per il territorio è stata di Vino, manifestazione è organizzata evidenziata anche dal sindaco di Comune dall’associazione culturale Pas- Priverno Anna Maria Bilancia, di Priverno, sione di Vino, dal Comune di Pri- che è intervenuta per sottolinea Taste Roots yerno, da Taste Roots Soc. Coop. re «la grande opportunità di Vini e Strada e dalla Strada del Vino di Latina, d’Abbazia che ci rende orgogliosi del Vino con la collaborazione di Slow di mostrare le nostre bellezze. Food e il patrocinio di Regione Siamo grati a questa iniziativa e I DETTAGLI Lazio, ARSIAL, Camera di Com- spero che la seconda edizione su- mercio di Frosinone Latina, In Peri in suggestione la prima»

Fonte: Latina Oggi.

Vigneti eroici e storici, il censimento regionale – Undici vigneti eroici e uno storico fra Cinque Terre e Riviera spezzina, il riconoscimento dalla Regione.
I risultati del primo censimento avviato dal settore politiche agricole e pesca su tutto il territorio ligure Le attività fra Monterosso, Vernazza, Riomaggiore, Levanto e Campiglia su migliaia di metri quadrati. Dal 1° giugno sarà possibile presentare le nuove domande per l’iscrizione all’elenco Nello Spezzino undici vigneti eroici e uno storico. È quanto emerge dal primo censimento avviato dal Settore politiche agricole e della pesca di Regione Liguria a seguito dell’impulso lanciato nei mesi scorsi dal Consiglio regionale e recepito dalla giunta guidata da Giovanni Toti. Entro i termini fissati dagli uffici regionali, sono state quarantacinque le richieste presentate da viticoltori e aziende della Liguria, che sono state sottoposte ai necessari controlli amministrativi e sopralluoghi da parte dei funzionari dell’Ispettorato agrario regionale: nei giorni scorsi, la pubblicazione del primo elenco regionale dei vigneti eroici e storici, con lo Spezzino ben rappresentato.

Fonte: Nazione La Spezia.

Il Luccicante Cà du Ferrà medaglia d’oro dei vini.
È medaglia d’oro per il Luccicante Colline di Levanto, bianco Dop 2022, dell’azienda Cà du Ferrà di Bonassola. Il vermentino Luccicante, ha conquistati la medaglia al Concorso Mondiale dei vini bianchi di Strasburgo. Il concorso, che ha compiuto 25 anni, si è svolto al palazzo dei congressi di Strasburgo alla presenza di 70 giudici internazionali provenienti da 25 paesi, rappresentando tutti i cinque continenti. La manifestazione ha il patrocinio dell’Organizzazione Internazionale della vigna e del Vino (Oiv), e membro della Federazione Mondiale dei Grandi Concorsi Internazionali del Vino. Felici del risultato Davide Zoppi e Giuseppe Aieta di Cà du Ferrà. «Vogliamo brindare con tutti voi per lo straordinario risultato conseguito, orgogliosi di portare lo stile di Cà du Ferrà, il nome di Bonassola e della Liguria nel mondo».

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

“wine lovers” La nuova frontiera del turismo in Valle.
Enogastronomia. Le prime indicazioni positive dopo il fine settimana del Valtellina wine festival Piaciuti i pacchetti con degustazioni e passeggiate I In Lombardia I Proposti si prevedono laboratori 1,7 milioni o occasioni di svago di visitatori sul territorio nelle 3mila cantine e sui terrazzamenti. Camminano o pedalano tra le vigne, si soffermano a fotografare o a toccare, piuttosto che ad ascoltare le storie di chi tra i filari ci lavora, ma il loro scopo principale resta il vino: dalla cantina alla tavola. Sono i wine lovers, gli appassionati di enologia che sempre più numerosi raggiungono la Valtellina per assaporare e degustare i prodotti che nascono nei terrazzamenti abbinando qualche attività sportiva e ammirando al contempo le bellezze naturali.

Fonte: Provincia Sondrio.

L’esperienza del trekking in vigna Quindici le date fino a ottobre.
La proposta Nel primo weekend due gruppi da 25 persone lungo gli anelli Sassella Borghi e Grumello Due gruppi da non più di venticinque persone l’uno, tutte di fuori provincia, due anelli – Sassella Borghi e Grumello – e un grande entusiasmo. Come si dice, buona la prima per il Valtellina wine festival, il programma di esperienze e attività legate al mondo del vino organizzato dal Consorzio di tutela insieme a Provinea e alla Strada dei vini e dei sapori che cattura attenzione e interesse di chi paesaggi vitati e prodotti non li vive quotidianamente. Il wine trekking, i percorsi di story-trekking lungo gli anelli pedonali della Strada del vino, tra filari e scorci suggestivi, accompagnati dalle guide alpine di media montagna e dai produttori ha riscosso subito un buon successo come conferma il direttore del Consorzio Andrea Gandossini: «Mai come adesso in Valtellina l’enoturismo sta prendendo piede». La partecipazione agli eventi proposti con il Festival, legata ad un turismo di prossimità, tutto comunque extra provinciale, lo dimostra.

Fonte: Provincia Sondrio.

Alta Langa 2023, «regina» delle bollitine l’esordio in società è nella Reggia di Venarla.
Bollicine di classe in uno scenario «regale»: La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà lunedì 8 all’interno della settecentesca Galleria Grande della Regia di Venaria. Una location di grande prestigio per uno spumante che ha saputo negli ultimi anni crescere sopra ttuto nella considerazione dei wine lovers e quindi anche sui mercati. I dati parlano chiaro: dal punto di vista commerciale, il 2022 si è chiuso con un +40% sulle vendite rispetto all’anno precedente. L’ingresso di 18 nuovi soci nel Consorzio di tutela porta il numero di membri della compagine a 134, tra case produttrici e viticoltori. La produzione attesa è di 3 milioni di bottiglie dall’ultima vendemmia: un risultato sostanzialmente in linea con quello del 2021. La grande degustazione dei vini Alta Langa, l’8 maggio, presenti sul mercato è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata, previa registrazione, a un pubblico di operatori professionali: buyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Langhe con Monferrato e Roero sono «Distretti».
Il riconoscimento ufficiale arriva dall’Assessorato ali 4gricoltura regionale guidato da Protopapa Eliana Puccio Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha riconosciuto ufficialmente al sensi del Regolamento regionale n. 4 del 13 novembre 2020 «Individuazione e disciplina del Distretti del Cibo», il Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato e il Distretto del cibo del Roero, dandone comunicazione al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste per la loro iscrizione all’albo nazionale del Distretti del Cibo. L’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa sottolinea che il riconoscimento dei due Distretti non può che essere un’ulteriore opportunità di valorizzazione per i Comuni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai quali abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale i territori.

Fonte: Piazza Grande.

La Prima dell’Alta Langa.
alla Reggia di Venaria Lunedì degustazioni e mast:erclass per gli operatori del settore a settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria ospiterà lunedì 8 maggio dalle 9,30 alle 18,30 la quinta edizione de La Prima dell’Alta Langa 2023. L’annuale degustazione organizzata dal Consorzio Alta Langa è riservata ad un pubblico di operatori professionali: buyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti. Necessaria la registrazione sul sito www.alblangadocg.com. Un’edizione che vanta numeri da record: 6o i produttori presenti ed oltre 14o diverse etichette in degustazione. Nel corso della giornata si svolgeranno tre masterclass di approfondimento, guidate dal sommelier Davide Buongiorno, dal titolo «Grandi millesimi e lunghi affinamenti» , nelquali si potranno assaggia re cuvée rare di Alta Langa docg dal lunghissimi affinamenti nel prezioso calice «Terra», frutto (iella collaborazione tutta piemontese tra Consorzio Alta Langa e ltaldesign.

Fonte: Corriere Torino.

Vini, a Locorotondo concorso tra istituti agrari.
Tre giorni di convegni, 35 scuole agrarie provenienti da tutta Italia, centinaia di alunni in visita guidata nel territorio della Valle d’Itria. Tutto questo grazie al concorso nazionale «Bacco e Minerva», promosso dal Ministero dell’istruzione e giunto alla ventesima edizione. Si tratta di un confronto, una vera e propria gara, tra i vini prodotti dagli Istituti tecnici e professionali per l’agricoltura e, per il secondo anno, anche tra gli oli prodotti dalle medesime scuole. L’appuntamento si terrà questa volta a Locorotondo, sede dell’Istituto agrario «Basile Caramia – Gigante». Lo scorso anno, a Pesaro, furono proprio gli alunni locorotondesi a trionfare con il vino “Valle d’Itria Rosso IGP 2020”. La scuola si aggiudicò anche altri premi di categoria, tra cui il primo posto fra gli spumanti.

Fonte: Gazzetta di Bari.

Industria enologica un primato foggiano.
Quando Unioncamere Puglia ha diffuso i dati ufficiali deve essere scattato un inatteso “coccolo nei vari centri di gravità permanente della Puglia che riuniscono tutte le “vocazioni”, da quelle culturali a quelle turistiche fino all’agricoltura lasciando alla Capitanata solo le declinazioni al ribasso.E parliamo proprio del settore “primario” ed in particolare delle aziende che operano nel settore vitivinicolo. Ebbene, la provincia di Foggia fa letteralmente il vuoto rispetto al resto della regione. In Puglia sono 396 le aziende che operano nella produzione di vino al 31 dicembre 2022. Un risultato che, per numero di imprese, colloca la regione al primo posto in Italia, davanti a Sicilia (328) e Veneto (223). Foggia, fra le province pugliesi, è nettamente in testa per radicamento delle aziende vinicole: 144 pari al 36% del totale regionale. Seguono le province di Bari (18% delle imprese pugliesi) e Taranto (16%); il resto della torta è diviso più o meno equamente fra le altre province (intorno al 10%).

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

II Nobile festeggia. La Strada con 25 anni.
Oggi cerimonia e dibattito per fare il punto sul turismo nella Valdichiana senese, fenomeno in costante ascesa. Venticinque anni di Strada del Vino Nobile di Montepulciano. Oggi è in arrivo un significativo appuntamento al Teatro Poliziano (a partire dalle 10) che, come ha spiegato Doriano Bui, presidente della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese, sarà l’occasione per «raccontarsi e fare il punto sul turismo di questa zona del sud della Toscana», ovvero la Valdichiana senese. All’iniziativa interverranno oltre allo stesso Bui, Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano; Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana; gli assessori regionali Stefania Saccardi (agricoltura) e Leonardo Marras (turismo); Francesco Tapinassi, direttore Toscana Promozione Turistica. Atteso l’Intervento di Roberta Garibaldi, presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, che presenterà “Trend e tendenze del turismo enogastronomico”.

Fonte: Nazione Siena.

Pesticidi, i test promuovono il Prosecco – Pesticidi, i test promuovono il Prosecco E le linee bio non hanno residui chimici.
Secondo le analisi la situazione è molto migliorata rispetto ai dati presentati nel 2018. Pesticidi? Sempre meno, e comunque mai nel Prosecco biologico. Solfiti? Presenti, ma nei limiti di legge. Qualità complessiva del prodotto? Sempre buona, a volte eccellente. Se quella de «Il Salvagente», la rivista che si occupa di analizzare i prodotti di consumo, fosse una pagella, il Prosecco risulterebbe promosso. I risultati sono arrivati dallo studio di 18 bottiglie di marche notissime e sono stati diffusi dall’inchiesta «Processo al Prosecco». a pagina 9 Pigozzo Pesticidi, i test promuovono il Prosecco E le linee bio non hanno residui chimici Primo maggio di protesta dei comitati, ma le analisi de «Il Salvagente» scagionano le bollicine Pagelle L’analisi chimica su 18 bottiglie di marche note ha dato risultati positivi neEviso Pesticidi? Sempre meno, e comunque mai nel Prosecco biologico. Solfiti? Presenti, ma nei limiti di legge. Qualità complessiva del prodotto? Sempre buona, a volte eccellente.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Nelle bottiglie di Prosecco tracce di chimica nei limiti.
I residui di fitofarmaci continuano a essere presenti nelle bottiglie di Prosecco. Ma non oltre i limiti di legge e in quantità ridotte rispetto al passato. Lo certificano i test d’analisi su 18 diversi tipi di bollicine commissionati da la rivista “Il salvagente” e pubblicati nei giorni scorsi. In laboratorio sono state analizzate diverse bottiglie di Prosecco, dai marchi più prestigiosi, a quello venduto in discount. La presenza di solfiti continua a oscillare tra i 100 e 200 milligrammi al litro, che è il massimo consentito. Rispettati quindi i limiti di legge, per una sostanza che se assunta in quantità eccessive può provocare mal di testa e altri malesseri. Per quanto riguarda la presenza di fitofarmaci, sono stati rilevati ancora folpet, boscalid, metalaxil e pyrimethanil, potenzialmente dannosi per la salute. Comunque le concentrazioni riscontrate sono state minime e all’interno dei valori consentiti dalle normative.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

Single malt whiskeys at home in America.
“Not that there’s anything wrong with Scotch. But it’s just like, what else is out there in an industry that’s 500 years old?” WASSAIC, N.Y. U.S. government to define style that reflects diversity of the country’s traditions. The Tenmile Distillery makes single malt whiskey, and only single malt whiskey. So it’s fitting that a visit to this facility in Dutchess County feels like being transported to the Scottish Highlands. ‘flicked into a narrow valley — the Scottish would call it a glen — about 90 miles (145 kilometers) north of New York City, Tenmile’s buildings are whitewashed and low-slung. Inside are two swan-necked copper stills made by Forsyths, the same company that outfits storied Scottish distilleries like Glenfiddich and Glenlivet. None of this is coincidental. Tenmile aspires to produce a whiskey that in its aroma, palate and texture closely approximates single malt Scotch. Like Scottish distilleries, it even uses barrels that once held sherry, port or red wine. In Tenmile’s case those barrels come from Williams Selyem, a winery in Sonoma County, Calif., that like the distillery, is owned by John Dyson, a former New York state agriculture commissioner turned investor. “I wanted to do the whole thing in the most traditional Scottish way possible,” said Mr. Dyson, right down to hiring a veteran distiller of Scotch, Shane Fraser, to run production. The distillery’s first release, Little Rest, has just been bottled. American single malt may sound like a contradiction in terms and a sin against the venerable traditions of Scottish whiskey making. But the style has been booming over the past decade, with a diversity that reflects the sheer size of the United States and its wide variety of climates, traditions and agriculture. In the coming months, the Tax and ‘nude Bureau, a part of the Treasury Department, will release an official definition of American single malt — the first new spirit category in many years and a recognition that a once-niche whiskey has entered the mainstream. “It’s a necessary step, given the critical mass that we have here, with over 200 distilleries making single malt whiskey in this country,” said Steve Hawley, who in 2016 was a founder of the American Single Malt Whiskey Commission to push for the new definition. “That’s more than all of Scotland.” The proposed American definition is looser than Scotland’s well-known rigid rules. Like Scotch, American single malt would have to be made at one distillery — hence “single” — using 100 percent malted barley.

Fonte: New York Times International Edition.

A new model of electric tractor helps winemakers cut the carbon — and the costs.
When you visit wineries this year, take a look around the vineyards. If you see a tractor going through the vine rows, listen closely. You may not hear the chugchug of a diesel engine, but instead the quiet whir of an electric motor. The electric vehicle revolution has reached the vineyard. Late last year, a company called Monarch Tractor rolled its first vehicles off an assembly line in Livermore, Calif. Monarch was founded in 2018 and tested its prototype vehicles at Wente Vineyards in the Livermore Valley. The company attracted more than $170 million in venture capital and won a bunch of awards for coolest ag tech gizmos. Its new MK-V autonomous tractor is now being made available to vineyards, orchards and other farms on the West Coast and Southeastern United States. There’s a waitlist for the rest of the country, because demand is high. Like other electric vehicles, electric tractors are about fighting climate change by cutting our carbon footprint. Monarch estimates each of its EV tractors accounts for 14 passenger vehicles taken off the roads, in terms of emissions. Their impact may be even greater. Or less, depending on your perspective. Advocates say EV tractors should lead to less herbicide use, increased productivity and improved worker safety. “This is the missing link in our agricultural systems,” says Carlo Mondavi (of the famous winemaking family), a cofounder and chief farming officer of Monarch Tractor. He’s quick to point out that the company is named for the monarch butterfly, which has become endangered since agricultural pesticide use increased, starting in the 1970s, the company says. Until now, Mondavi argues, doing right by the environment has been expensive. “To farm organically, you have to make more passes with the tractor to mow or apply sprays that don’t last as long as synthetic chemicals,” Mondavi says. It’s cheaper and easier to use Roundup once to eliminate weeds. But the electric tractors will save on fuel and maintenance costs, they are lighter than most tractors, and the self-driving capability cuts down on labor costs as well. “For the first time, what’s best for the planet is best for the bottom line,” Mondavi says. The MK -V has full self-driving capability, as vine rows are easier than city streets to navigate. Since it is “driver optional,” the MK -V can be programmed to perform vineyard tasks and monitored remotely by a controller using a smartphone or tablet. It collects crop data that can be used for real-time adjustments to its tasks or long-term planning and yield estimates.

Fonte: Washington Post Food.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.

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