Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 1 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
L’Enoteca va a Vinitaly A Dozza il primo passo.
A Verona ci saranno circa 60 aziende romagnole, tra cui le oltre 20 raggruppate sotto il Consorzio. Parte da Dozza la nuova avventura di Enoteca regionale per la promozione dei vini della Via Emilia. Mancano, infatti, una decina di giorni al Vinitaly, che ritorna, dal 10 al 13 aprile, dopo due annidi stop a causa della pandemia, in terra veronese. Qui l’Emilia-Romagna, alla 54a edizione della fiera enologica più importante a livello nazionale, parteciperà prendendo casa nel tradizionale padiglione 1. Appena entrati al salone del vino italiano, infatti, il primo spazio che si potrà visitare sarà proprio quello emiliano-romagnolo. La novità dl quest’amo Non solo vino, però, sarà il racconto che Enoteca Regionale farà. Un protagonismo, quello in bottiglia, che rimarrà indiscusso. Saranno circa 120 le aziende vitivinicole presenti di cui una sessantina romagnole, comprese le oltre 20 raggruppate sotto il Consorzio Vini di Romagna. A queste sarà, in modo più organico, affiancato dalla promozione del cibo.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Eccellenze reatine a Verona per Vinitaly e Sol&Agrifood.
Ci saranno anche quelle del Reatino tra le aziende vitivinicole nel padiglione di 1.800 metri quad rati del Vinitaly e tra i produttori dell’olio nei 150 metri quadrati al SoleAgrifood, in programma a Verona. Una importante occasione in cui il Lazio sarà protagonista con numerosi produttori del vino e dell’olio. La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, sarà presente al fuorisalone “Vinitaly and The City”, allestito nel cortile del tribunale di Verona, dall’8 all’ll aprile. Un’occasione per presentare le eccellenze vitivinicole del Lazio, in un viaggio lungo le cinque province – Roma, Rieti, Frosinone, Latina, Viterbo – grazie all’enoteca collettiva di vini laziali nel cuore di Verona.
Fonte: Messaggero Rieti.
Al Vinitaly di Verona criptovalute al fianco del rosso chiantigiano.
II mondo delle criptovalute entra per la prima volta nella più importante fiera italiana sul vino, accompagnando un grande rosso chiantigiano. Italian Wine Cripto Bank sarà presente al Vinitaly di Verona per la presentazione dell’Nft di un vino come «Siepi Igt Toscana Castello di Fonterutoli», che II Gambero Rosso ha definito come «uno dei 50 che hanno cambiato lo stile del vino italiano». Gli Nft (acronimo di «non fungible token», in italiano gettone non riproducibile) sono un tipo speciale di token che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico e costituiscono un mezzo di promozione che permette alle aziende vinicole di fidelizzare clienti e collezionisti, contenendo una chiave digitale per riscattare una magnum del vino collegato. La parte artistica dell’Nft è firmata da Gianluca Biscalchin e sarà la prima ad essere lanciata in un Vinitaly.
Fonte: Nazione Siena.
Enoteca sarà la ‘regista’ per l’Emilia Romagna al Vinitaly di Verona.
Degustazioni, masterclass e incontri per mettere in vetrina oltre 120 aziende, il meglio della produzione regionale. Ai fornelli e in sala al padiglione 1 una quarantina di persone dello Scappi castellano. L’Enoteca Regionale sarà protagonista al Vinitaly di Verona dal 10 al 13 aprile. Non solo. Toccherà alla realtà con sede nella Rocca di Dozza la regia e l’intrattenimento dell’intero padiglione 1 del 54° sigillo della kermesse internazionale più importante dedicata al mondo del vino. Uno spazio che, per quattro giorni, si trasformerà nella casa dei consorzi, delle aziende e dei prodotti enologici del territorio. Con una novità. Spazio al coinvolgimento delle principali realtà nostrane del food a conferma di un binomio, sull’asse vino-cibo, da tempo elemento distintivo di una terra aggrappata alle sue solide tradizioni. II tutto condito da quel tocco di ospitalità, forte dell’attuale ascesa del settore enoturistico, che strizza l’occhio alle sinergie e alla ripartenza dopo il delicato biennio pandemico. Nel complesso saranno oltre 120 le aziende e i produttori presenti con un’ampia gamma di vini in degustazione in rappresentanza di tutte le 19 Doc, 2 Docg e 9 Igt che certificano il patrimonio del comparto alle latitudini regionali.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
Il Vermentino punta sulla longevità.
Pepi Lignana e il bianco del Casalone Cliché vinosi: il Vermentino è un vitigno che sente il mare, da bere nell’ultima annata di produzione. Bisogna rompere i cliché per raggiungere nuovi traguardi. Ci stanno riuscendo Francesco Mazzei e i produttori di Vermentino della Doc Maremma da lui guidati. Che hanno deciso di esplorare una strada diversa, quella del Vermentino maremmano e longevo. Con i profumi che evolvono e il gusto che si espande. Il superamento dell’effimero è stata la chiave dell’ultimo Vermentino Grand Prix, alle Terme di Saturnia. 5o Vermentino in gara. Tra i io migliori, g sono dell’annata precedente a quella attuale. Solo un 2021 (Acquagiusta La Badiola). Gli altri del 2020: Perlaia dell’azienda Bruni; Burattini di Guido F. Fendi; Monnallegra di Argentaia; Norcias di Colle Petruccio; Audace di Cupirosso; Matan della Bagiola; Solo di Tenuta 12; Balbinvs di Terenzi.
Fonte: Corriere della Sera 7.
“Rarity” 2009 Pinot Bianco stellare Tesoro di Terlano.
“Rarity” 2009 Pinot Bianco stellare Tesoro di Terlano diffìcíle stabilire quale sia il miglior vino bianco italiano. Difficile anche perchè negli ultimi anni, la qualità media ha fatto giganteschi balzi in avanti e alcune eccellenze hanno raggiunto vertici assoluti al mondo. Tra questi c’è, sicuramente il Rarity 2009 di Terlano. La cantina altoatesina è una referenza soprattutto per i bianchi. È vem che i vigneti di Terlano godono di terreni baciati dal dio dell’uva, ma è vero anche che i soci della cantina sociale hanno affinato nel tempo una cura maniacale per il lavoro agricolo. Come è veno che la premiata coppia Rudi Kofler e Klaus Gasser completa il lavoro in cantina con altrettanta passione e cura certosina. Il risultato sono vini come Quarz, Vorberg o Nova Domus che hanno conquistato le migliori tavole del mondo.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Vini dell’altro mondo Dieci etichette sicure per una cantina globale.
Dalla Francia alla Nuova Zelanda, bottiglie reperibili anche da noi a prezzi convenienti. Monterey, Stellenbosch, Maule, Mosella, Mendoza Aree tutte da scoprire Oggi parliamo del vino degli altri. Dieci etichette per altrettanti Paesi stranieri, per raccontare l’enologia dell’altro mondo, da noi spesso ignorata o trascurata. Tre sole regole: i vini devono essere buoni, economici e devono trovarsi facilmente in Italia. Per questo peschiamo tra quelli nel catalogo della più importante piattaforma di commercio on line di vino. Francia. Parlare di Francia è limitativo, visto che ci sono tante «France» del vino: la Borgogna del Pinot Nero, Bordeaux, la Champagne, l’Alsazia, la Loira, la Provenza dei rosati. Scegliamo un borgognone dal grandioso rapporto qualità prezzo, il Pinot Noir Les Côtilles 2020 di Famille Roux, un vino fresco e balsamico, dalla beva facile ma non banale, ottimo per sposarsi con una pasta italiana ben condite. Il prezzo? 10,50 euro. Spagna. Altra terra ricca di identità. Scegliamo un vino che arriva dalla denominazione della capitale, Vinos de Madrid, La Maldiciòn 2020.
Fonte: Giornale.
La vite è meravigliosa – Due buone notizie da Bolgheri.
Bolgheri si dimostra ancora una volta una terra ricca di sorprese enologiche. L’ennesima controprova arriva da due tenute «sorelle», la Tenuta Campo di Sasso e la Tenuta di Biserno, entrambe nel comune di Bibbona, in alta Maremma. La prima è estesa 40 ettari, è più alta e più nell’entroterra con terreni alluvionali argillo-calcarei. La seconda è di 56 ettari ed è più vicina al mare, con un terreno sabbioso ed estati più caldi che la rendono adatta al Syrah e al Vermentino. Il terroir peculiari rende i vini riconoscibilissimi. Entrambe le tenute sono state create dai fratelli Lodovico e Piero Antinori e sono oggi gestite dal nipote Niccolò Marzichi Lenzi. » di Andrea Cuomo La vite è meravigliosa Due buone notizie da Bolgheri Due i vini che ho potuto assaggiare, uno per ciascuna tenuta, entrambi Toscana Igt rosso: il Pino di Biserno 2019 (nella foto) da uve Merlot (40 per cento), Cabernet Franc (32), Cabernet Sauvignon (18) e Petit Verdot (10) ha colore rosso rubino intenso, un naso ricco di frutta scura, note tostate e spezie come chiodi di garofano e liquirizia.
Fonte, Giornale.
Cibo e vini lG L’Ue riforma il sistema.
Procedure rapide di registrazione; maggiori tutele online; più poteri alle associazioni di produttori; più attenzione alla sostenibilità sociale, economica e ambientale delle produzioni. Sono questi i quattro pilastri su cui poggia la nuova proposta di riforma europea del sistema di indicazioni geografiche dei vini, dei prodotti agricoli e delle bevande spiritose, varata ieri dalla commissione europea. Nelle intenzioni dell’esecutivo, le nuove misure dovrebbero aumentare la diffusione delle indicazioni geografiche nell’Unione a beneficio dell’economia rurale, mantenere la qualità e gli standard alimentari elevati dell’Ue e garantire che il patrimonio culturale, gastronomico e locale italiano sia preservato e certificato come autentico in Europa e nel mondo. Andiamo per capitoli. Registrazione unica e semplificata: le diverse norme tecniche e procedurali sulle IG saranno unificate, dando luogo a un’unica procedura di registrazione delle indicazioni geografiche per i richiedenti dell’Ue e dei paesi terzi.
Fonte, Italia Oggi.
Ecco gli itinerari dell’enoturismo per scoprire il Centro Abruzzo.
A piedi, in bicicletta, a cavallo e perfino un tour in autobus: nuovo progetto voluto da Casa delle culture Sostegno da Fondazione Carispaq e Camera di commercio. Cinque le cantine che hanno aderito. Così puntiamo a una attenta valorizzazione di luoghi e tradizioni peligne? Attraversare le campagne e i vigneti del Centro Abruzzo in sella a una bici, a piedi o a cavallo facendo tappa nelle cantine per degustare un buon bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo alla scoperta della storia e delle tradizioni del territorio. È stato presentato ieri dalla presidente dell’associazione “Casa delle culture” di Sulmona, Rosa Giammarco, il progetto “Antiche terre di vini” con l’obiettivo di promuovere i vini locali attraverso un percorso culturale che unisca il piacere del palato alla conoscenza dei segreti della vinificazione.
Fonte, Centro L’Aquila Avezzano Sulmona.
Primo vino Dop dell’isola, patto per la produzione.
La Bcc di Napoli finanzia le imprese vitivinicole con prestiti fino a 50mila euro, Manzo: valorizziamo il territorio Primo vino Dop dell’isola, patto per la produzione. Le piccole imprese vitivinicole potranno ottenere un finanziamento a medio e lungo termine con un tasso massimo del 4% per la loro attività. La convenzione, firmata dalla Banca di Credito Cooperativo di Napoli e il “Consorzio di tutela vini dei Campi Flegrei, Ischia e Capri”, è stata effettuata in occasione del primo vino Dop dell’isola di Procida. «Abbiamo aderito a questo progetto perché crediamo nelle potenzialità delle aziende campane — afferma il presidente della Bcc Amedeo Manzo — siamo entusiasti di poter valorizzare il settore e il comparto dei vitivinicoltori erogando fino a 50.000 euro di prestiti a tutte le imprese con un fatturato fino a 500 mila euro e con un massimo di tre dipendenti, questo impegno rientra appieno nelle nostre politiche finanziarie che hanno sempre un occhio di riguardo per il territorio, questo patto sarà utile al potenziamento dei processi produttivi e all’acquisto dei terreni agrari, un trend che sembra non avere un limite».
Fonte, Roma.
Gualtieri punta al riconoscimento Doc per il vino prodotto con l’uva Fogarina.
L’area geografica interessata riguarderà non solo l’intero territorio gualtierese, ma anche parte dei Comuni di Boretto e Guastalla. La musica di una delle canzoni popolari più conosciute in Italia, “Oh com’è bella l’uva fogarina”, sta accompagnando il cammino verso un importante traguardo per Gualtieri e la sua agricoltura: il riconoscimento “Doc” del vino da uva fogarina. La coltivazione di questa uva è secolare e ha il suo cuore proprio nel nostro territorio. Per questa ragione l’area geografica interessata al riconoscimento riguarderà non solo l’intero territorio del Comune di Gualtieri, ma anche parte dei Comuni di Boretto e Guastalla. L’amministrazione comunale, la Cantina sociale e un qualificato gruppo di tecnici, in collaborazione con l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, operano da oltre un anno per questo obiettivo (già nell’ottobre scorso si svolse un convegno al teatro sociale con Mammi).
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Vinitaly senza russi e cinesi Il Friuli punta sulla Ribolla.
Sono 77 le aziende nella collettiva dell’Ersa, ma alcuni big hanno dato forfait Maurizio Cescon. Conto alla rovescia per il Vinitaly della ripartenza. La Fiera di Verona, infatti, ospiterà il meglio del mondo del vino italiano e internazionale, dopo tre anni di assenza e due edizioni annullate, quelle del 2020 e del 2021 causa pandemia da Covid. L’inaugurazione della kermesse è in programma domenica 10 aprile, degustazioni, visite e business andranno avanti fino a mercoledì 13. Anche il Friuli Venezia Giulia, che è una delle più importanti regioni vinicole italiane, soprattutto grazie ai suoi bianchi, sta definendo gli ultimi dettagli della sua partecipazione. La conferenza stampa di presentazione si terrà il 7 aprile, a pochi giorni dall’evento. 71 AZIENDE DAL FYG Nel tradizionale padiglione 6 troveranno posto, nella collettiva dell’Ersa, 77 aziende, a fronte di 92 domande pervenute alla Regione. Sono di meno rispetto alle 104, 106 che trovavano posto prima del Covid, in quanto gli spazi tra una postazione e l’altra saranno più ampi, proprio per rispettare le misure di distanziamento.
Fonte, Messaggero Veneto.
Borderwine a Villa Manin con ottanta partecipanti.
Torna il Salone transfrontaliero del vino naturale: la sesta edizione di Borderwine dà appuntamento per domenica 19 e lunedì 20 giugno a tutti gli amanti del vino prodotto “secondo natura”. L’edizione 2022 segna un importante cambio di location: sarà il parco di Villa Manin di Passariano a ospitare le cantine, le degustazioni, le proposte food, la musica e gli altri eventi. Saranno circa 80 i produttori presenti tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria e Slovenia. Borderwine entra a far parte eventi del cartellone di Villa Manin Estate 2022, grazie alla collaborazione con l’Ente regionale patrimonio culturale (Erpac). «Essere a Villa Manin, luogo eletto dei grandi eventi, è una grande soddisfazione: attesta la crescita costante di Borderwine che era partito a Cividale nel 2016 con 28 cantine – spiegano gli ideatori, Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti.
Fonte, Messaggero Veneto.
È della cantina di Rauscedo il miglior Sauvignon d’Italia.
Ha ottenuto il punteggio più alto al Concours mondial in Portogallo Il Friuli si conferma campione assoluto con 23 produttori premiati È della cantina di Rauscedo il miglior Sauvignon d’Italia Una valanga di riconoscimenti per il vigneto Friuli all’ultima edizione del prestigioso “Concours mondial de Sauvignon”, che quest’anno si è tenuta per la prima volta in Portogallo, nella regione di Torre Vedras a una cinquantina di chilometri da Lisbona. Le aziende che hanno partecipato hanno vinto 7 medaglie d’oro, 16 d’argento e soprattutto il titolo di miglior Sauvignon d’Italia, quello dell’annata 2020 della cantina produttori di Rauscedo, che ha vinto anche un’altra medaglia d’oro grazie al suo Casa Quaranta 2020 Friuli Doc. «Complimenti a tutto il nostro staff, ai soci e a tutti coloro che hanno reso possibile questo miracolo enologico», hanno scritto i referenti della cantina sui profili social di Rauscedo.
Fonte, Messaggero Veneto.
Cantine sporche sequestrato il vino di Marino.
I Nas ai Castelli Cantine sporche sequestrato il vino di Marino Non proprio «di origine controllata». Anzi, tutt’altro. Così è finita sotto sequestro una partita del vino dei Castelli, prodotto e distribuito da una cantina che, secondo gli investigatori, partecipa anche alla storia sagra del vino di Marino. I carabinieri del Nucleo anti-sofisticazione di Roma (Nas) «in gita ai Castelli», per dirla rubando una strofa al motivo popolare che dal1926 accompagna le bevute alla festa celebrata ogni prima domenica di ottobre sulla rocca del piccolo comune a 20 chilometri da Roma, nelle scorse settimane hanno passato al setaccio le cantine del territorio. Proprio a Marino hanno sorpreso un produttore e rivenditore allergico alle regole. Sia a quelle sulla sicurezza alimentare, che alle norme del lavoro.
Fonte, Repubblica Roma.
Dai vini nel cuore a Discover Italy. Gli eventi primaverili di Sestri.
Ritornerà anche il concorso pianistico internazionale J.S. Bach Dai vini nel cuore a Discover Italy Gli eventi primaverili di Sestri. Il calendario degli eventi di Primavera a Sestri Levante. Si comincia domani, sabato 2 aprile, con il ritorno di Coramare, gran premio internazionale di canto corale, che giunge alla sua terza edizione e che porterà nella città dei due mari cori nazionali ed internazionali. Appuntamento poi con Discover Italy, evento di promozione del territorio dedicato ai professionisti del settore turismo che quest’anno, per la sua sesta edizione nel territorio del Tigullio, si amplia su due giornate per fare fronte alla grande richiesta di partecipazione da parte dei professionisti del settore. Tanti eventi per la fine di aprile: la collaborazione tra Mediaterraneo servizi e il Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Genova, porta a Sestri Atee, convegno internazionale di tre giornate rivolto ad educatori, insegnanti e dottorandi.
Fonte, Nuovo Levante.
Oltrepo al Vinitaly Più degustazioni con il Consorzio.
Dopo due anni di stop dal 10 aprile riparte il più grande appuntamento del settore vitivinicolo. L’Oltrepo si prepara per la trasferta veronese del Vinitaly dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di stop a causa del Covid. Sono 45 le aziende vitivinicole che parteciperanno alla rassegna, capitanate da Consorzio e Camera di Commercio Pavia, la maggior parte ospitate nello spazio di 3mila metri quadrati del Padiglione Lombardia-Palaexpo. «Quest’anno abbiamo voluto ampliare la gamma dei vini al nostro banco di assaggio per dare ai visitatori la possibilità di degustare più referenze», spiega il direttore del Consorzio, Carlo Veronese. Il padiglione ospiterà uno spazio di 184 metri quadrati allestito da Ascovilo, l’associazione che raggruppai 13 Consorzi di tutela dei vini lombardi, nel quale stampa e operatori possono assaggiare i vini in abbinamento a diverse stagioni Oltrepo al Vinitaly Più degustazioni con il Consorzio nature del Grana Padano.
Fonte, Provincia – Pavese.
Brachetto d’Acqui, crescono le vendite «Si può fare di più».
I dati delle vendite del Brachetto lasciano ben sperare per il futuro. Il report 2021, circa tre milioni di bottiglie vendute, ha fatto segnare una crescita di 700 mila “pezzi” rispetto al 2020 e di 200 mila bottiglie rispetto al 2019. Paolo Ricagno, presidente del Consorzio vini d’Acqui, commenta i dati con cauto ottimismo: «C’è ancora molto da fare per dare al Brachetto d’Acqui quella considerazione che merita, non solo come gradimento, ma anche come volumi e mercati. Confido che ci riusciremo anche attraverso le azioni di promozione che abbiamo intrapreso e stiamo programmando». Azioni che si intensificheranno soprattutto nel mese di aprile che, notoriamente, segna la ripresa della bella stagione turistica.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
Sfusi o in bottiglia i vini Cavinato sono un nettare.
Il primo ad arrivare a Palmaro di Odalengo Piccolo fu Davide Cavinato, addirittura ai tempi della Seconda Guerra mondiale. Davide, all’epoca, aveva appena 16 anni. Nel Veneto, sua terra d’origine, si soffriva per la fame e per le difficili condizioni di vita: così il ragazzo, unico maschio della famiglia, emigrò come tanti verso il Piemonte, in cerca di fortuna. «Mio suocero giunse a Odalengo Piccolo e finì subito a lavorare in questa cascina, che oggi è nostra — ripercorre la storia Mariapia, moglie di Giorgio, uno dei due figli di Davide —. Lì faceva il mezzaro e, dopo alcuni annidi duro lavoro, poterono raggiungerlo i genitori e le due sorelle, così la famiglia, che per l’epoca non era molto numerosa, tornò finalmente a riunirsi.
Fonte, Stampa Alessandria.
Tra sport, degustazioni e social il Brachetto ora prova a ripartire.
In vista di Pasqua, il vino simbolo di Acqui protagonista di vari eventi. Blogger e influencer al lavoro sui social, stand per assaggi nella grande distribuzione, piattaforme per l’ e-commerce ed eventi. La macchina per promuovere il Brachetto docg si rimette in moto in attesa di Pasqua, uno dei periodi cruciali per il vino simbolo di Acqui, in lotta per invertire il declino che l’ha fiaccato dopo anni di grande successo. «C’è ancora molto da fare per dare al Brachetto la considerazione che merita sul fronte del gradimento e di volumi e mercati — dice il presidente del Consorzio di tutela Vini d’Acqui Paolo Ricagno —. Confido che ci riusciremo anche attraverso tutte le azioni di promozione che abbiamo intrapreso e che stiamo programmando». Prima sotto Natale e, ora, in vista della Pasqua.
Fonte, Stampa Alessandria.
Il salone per tutti di Langhe e Roero.
L’ultima edizione ad Alba fece registra re oltre 2000 professionisti del vino da 34 paesi del mondo, poi però arrivò l’emergenza covid a complicare le cose, imponendo uno stop forzato l’anno scorso e un nuovo rinvio inizio 2022. Ora che la situazione sul fronte sanitario sembra volgere in meglio, la sesta edizione di “Grandi Langhe”, la più importante kermesse enologica dedicata alle denominazioni di Ianghe e Roero, è pronta per il suo debutto in ci t a, Iunedi 4 e martedì 5 aprile, negli spazi post- industria li delle Officine Grandi Riparazioni, con ingresso da corso a Castelfidardo 22. Questa non è l’unica novità che interessa il primo evento di lancio delle nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre denominazioni del territorio promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani in tandem con il Consorzio Tutela Roero.
Fonte, Stampa Torino Sette.
«Il Sud al top in Italia per i vini di qualità» Così può ripartire un settore strategico.
«Il Sud al top in Italia per i vini di qualità» Così può ripartire un settore strategico • Nuovi scenari post pandemici e strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano e del Sud: di questo si è parlato, ieri, nel Forum delle Economie «Vino e Turismo: trasformare le potenzialità in opportunità per la valorizzazione del territorio» organizzato da UniCredit in collaborazione con l’Università del Salento. Nel confronto tra gli esperti è emerso il quadro di un settore in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano ne12021 rispetto a12020 per un valore di oltre 7 miliardi di euro. All’incontro, nella Sala Conferenze Rettorato dell’Ateneo, sono intervenuti Michele Emiliano, governatore della Puglia (in videomessaggio); il rettore Fabio Pollice; Leandro Sansone, responsabile Territori al development per il Sud di UniCredit e Nicola Delle Donne, presidente Confindustria.
Fonte, Gazzetta del Salento.
Il Sud produce il 20% del vino italiano e la qualità pugliese al top fa da traino – Produzione vino, 20% al Sud La Puglia al top per la qualità.
I dati emersi dallo studio Unicredit-Nomisma? Esportazioni cresciute del 13 per cento e illustrati presso la sede del Rettorato a Lecce per un valore complessivo di sette miliardi Emiliano: Al Vinitaly grandi chance per dare ulteriore prestigio ai nostri prodotti». Puglia sul terzo gradino del podio nazionale h a i vigneti dedicati al biologico e prima in Italia tra le regioni esportatrici con una crescita del 46.356 nell’ultimo quinquennio. Alcuni dei dati più significativi emersi dallo studio UniCredit-Nomisma sul settore vitivinicolo sono stati approfonditi ieri pomeriggio in occasione del Forum delle Economie “Vino e turismo: trasformare le potenzialità in opportunità per la valorizzazione del territorio”, che si ë tenuto presso la sala conferenze del Rettorato in piazza Tancredi a Lecce. ll 9% della superficie viticola pugliese è bio. Una percentuale superiore rispetto alla media nazionale pari al 17%. E nel Sud si concentra il 20% della produzione nazionale di vino.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Dopo due anni torna” Vinitaly” Il vino siciliano protagonista.
Gli scenari indicati dall’assessore Scilla Dopo due anni torna “Vinitaly” Il vino siciliano protagonista. «Sarà un Vinitaly che trova tanti buoni motivi per essere celebrato con fiducia. Questa edizione del ritorno alla vita, quello della ripartenza, assume un valore ancora più significativo per la Sicilia che oggi torna a testa alta con le sue istituzioni a Verona, con il rango e il ruolo dovuto al vino siciliano, ai suoi territori di pregio. Lo afferma l’assessore all’Agricoltura della Regione siciliana, Toni Scilla in vista del Vinitaly di Verona in programma dal 10 al 13 aprile 2022, dopo due anni di fermo per l’emergenza sanitaria. Presente alla conferenza stampa, a Palermo, anche il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.
Fonte, Gazzetta del Sud.
La Sicilia del vino sbarca al Vinitaly In un intero padiglione spazio alla produzione di 185 aziende – Mantovani: «I vini dell’Isola tra i più attraenti del Vinitaly».
Saranno1851eaziende in un padiglione dedicato Report Nomisma II Nero D’Avola rimane il re dei consumi sia in casa che fuori casa Cresce il biologico. La Sicilia del vino continua ad avere il suo appeal. La conferma arriva dai numeri del prossimo Vinitaly che sarà organizzato a Verona e al quale parteciperanno 185 aziende in un padiglione interamente dedicato all’Isola. Nel corso del 2021, l’87% dei siciliani ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019), dice lo studio «Gli italiani e il vino, Report Sicilia», presentato ieri a Palermo alla conferenza stampa della 54″ edizione della manifestazione in programma dal 10 al 13 aprile. Sono 4 i bicchieri consumati a settimana da ogni siciliano secondo l’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. 11 dato è in controtendenza rispetto all’approccio alla birra (il 22% ha diminuito, il 16% aumentato) e soprattutto ai superalcolici (il 44% ha diminuito, 1’11% aumentato). Il vino rosso, con il Nero D’Avola, rimane il re dei consumi sia in casa — dove cresce dal 52% al 59% — che fuori casa
Fonte, Giornale di Sicilia.
La carica della Sicilia.
La carica della Sicilia Pronta la spedizione di 185 aziende in un padiglione dedicato. Edizione all’insegna della ripartenza. Bene i biologici mentre l’enoturismo continua ad essere una leva di sviluppo dell’intera economia. Si attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019). Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato e — ancor più che nel resto d’Italia — consapevole e responsabile, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino, Report Sicilia”, presentata a Palermo alla conferenza stampa della 54° edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile 2022.
Fonte, MF Sicilia.
Josè Rallo “Il jazz? È un vino rosso pregiato e io lo canto per amore”.
L’intervista all’imprenditrice-cantante che presenta il suo disco al Santa Cecilia Josè Rallo “Il jazz? È un vino rosso pregiato e io lo canto per amore” di Francesca Taormina La “Signora del vino”, Josè Rallo, ama il jazz, la musica brasiliana e i vini delle sue cantine, e stasera e domani alle 19 al Teatro Santa Cecilia ripete la serata-evento, “Donnafugata Music e Wine”, per un concerto di jazz e samba abbinato una degustazione di tre prodotti dell’azienda di famiglia. L’occasione è l’uscita del suo terzo cd, “Rebirth”, rinascita. Con lei sul palco Diego Spitaleri al piano, Fabio Lannino al contrabbasso elettrico, Vito Giordano, flicorno, Sebastiano Alioto, batteria, e Vincenzo Favara, suo marito, percussioni. Comunicare il vino attraverso la musica è forse il vertice dell’idea di marketing di donna Josè. Ma il jazz secondo lei è un bianco fruttato o un rosso corposo?
Fonte, Repubblica Palermo.
Trionfo di rossi, bianchi e rosati Il brindisi è con 300 etichette.
“MareMMMa” (terza edizione) sarà il palcoscenico ideale per i tre consorzi del vino Lunedì al Granaio della Spergolaia assaggi gratuiti su invito (e prenotazione). L’evento era stato cancellato nel 2020 her la pandemia Ora il grande ritorno Nicole Terribile GROSSETO. Si dice che «anni, amori e bicchieri di vino non si dovrebbero mai contare». E i calici saranno difficili da contare lunedì 4 aprile, giorno in cui è attesa la terza edizione di “MareMMMa, la natura del vino”. Ottanta aziende e trecento etichette «per la più grande selezione divini della Maremma» (come dicono i promotori) organizzata da Maremma Toscana, Montecucco e Morellino di Scansano (con i rispettivi consorzi di tutela) nel salone centrale del Granaio Lorenese di Spergolaia ad Alberese, a circa 15 chilometri da Grosseto. Sommelier, ristoratori, distributori ed enotecari Potranno accedere — tramite invito — alla degustazione di vini rossi, bianchi e rosati dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17.
Fonte, Tirreno Grosseto.
Nasce il Consorzio Vini.
Un passo storico per il settore Nasce il Consorzio Vini. Conferenza stampa in presentazione, martedì 29 marzo, presso l’Assessorato regionale dell’Agricoltura e Risorse naturali per la nascita del Consorzio Vini Valle d’Aosta. Consorzio formalmente costituito con atto notarile, venerdì 25 marzo presso il salone dell’Institut Agricole Régional di Aosta: “La costituzione del Consorzio è un passo storico per il settore vitivinicolo valdostano — afferma il neo presidente, Stefano Di Francesco — ci permetterà di essere protagonisti all’interno della denominazione DOC Valle d’Aosta e di sederci ai tavoli istituzionali che contano”. Di soddisfazione per il traguardo raggiunto ha parlato anche l’Assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali, Davide Sapinet nel suo intervento di apertura, ritenendolo “un punto di arrivo ma, allo stesso tempo un importante punto di partenza che rende onore al lavoro fatto nel settore dalle passate generazioni”.
Fonte, Corriere della Valle d’aosta.
Doc in Consorzio.
E’ stata costituita l’organizzazione tra i viticoltori della Valle d’Aosta Gestirà il disciplinare di produzione e valorizzerà i vini della regione. La prima Doc valdostana, il Donnas, ha festeggiato lo scorso anno i primi 50 anni di vita. La seconda, l’Enfer d’Arvier, lo farà tra due anni, perché è nata nel 1974. Finora, però, la Denominazione di origine controllata Vallée d’Aoste, che raccoglie il meglio della produzione locale divisa in sette sottozone, era «sotto tutela». Nata nel 1985, era ancora tra le poche Doc italiane senza un corrispondente consorzio dei produttori: per questo, a vigilare sul disciplinare di produzione era l’amministrazione regionale. Nei giorni scorsi, nel salone della cantina sperimentale Joseph Vaudan dell’Institut Agricole Régional, davanti al notaio Giampaolo Marcoz, 42 soci fondatori hanno dato vita al Consorzio Vini Valle d’Aosta.
Fonte, Stampa Aosta.
Fitofarmaci, la Valpolicella detta legge.
II testo unico è in via di approvazione nei Consigli comunali di Negrar, Marano, Fumane, San Pietro in Cariano e SantAmbrogio Fitofarmaci, la Valpolicella detta legge Regole uniformi all’insegna dell’ambiente: cartelli colorati con l’indicazione dei prodotti utilizzati, fasce di rispetto bio e obbligo di presidi antideriva. Meno pesticidi nelle vigne, maggior utilizzo dei presidi antideriva tecnici e naturali, spinta decisa alla coltivazione biologica, massima attenzione a coniugare le esigenze di chi lavora i campi con quelle di chi, vicino ai campi, ci vive o si muove per andare a scuola, al lavoro o al parco. Tutto a protezione della sostenibilità ambientale, a tutela del prodotto, a garanzia della salute. In Valpolicella è pronto il nuovo regolamento intercomunale sull’uso dei prodotti fitosanitari. Uno solo per tutta la zona Classica, per i territori di Negrar, Marano, Fumane, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio.
Fonte, Arena.
Torna il Palio di Pasqua con il Recioto e l’Amarone.
Fissata la convenzione con la Pro loco che si occuperà dell’organizzazione Torna il Palio di Pasqua con il Recioto e l’Amarone Confermate le degustazioni, la gara tra cantine e il concorso vetrine •• La pro loco Negrar firma la convenzione triennale con il Comune che ne regola rapporti, impegni e contributi. Si prepara così ufficialmente all’organizza7ione del Palio del Recioto e dell’Amarone, che a Pasqua torna dopo due anni di fermo. E infine, per presentare la convenzione, illustrare il bilancio 2021, aprire il tesseramento 2022 e parlare di futuro, ha svolto l’assemblea dei soci lo scorso sabato in villa Albertini. «Lo scorso anno abbiamo toccato quota 300 iscritti, tra l’entusiasmo di una nuova ripartenza e la voglia di mettersi in gioco di molti», afferma il presidente, Franco Antolini. «Mi auguro che questo entusiasmo sia ancora forte».
Fonte, Arena.
«Stoppare il Prosek come si è fatto per il Bolgaré».
«Se l’Unione Europea stoppa il falso Bolgheri prodotto in Bulgaria, altrettanto speriamo che faccia col Prosek». L’auspicio è della Coldiretti, attraverso il presidente Giorgio Polegato. L’ufficio marchi europeo (Euipo) ha accolto infatti le ragioni dell’Italia per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio `Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. In particolare — riferisce la Coldiretti – l’Euipo evidenzia la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro, ribadendo la massima tutela delle denominazioni contro ogni tipo di evocazione. Secondo la Corte, non è necessario che il prodotto protetto dalla denominazione e il prodotto o il servizio contestati siano identici o simili, poiché l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche dall’affinità fonetica e visiva.
Fonte, Tribuna Treviso.
In Sicilia, crescono consumatori vino ma attenti e sostenibili.
Si attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019). Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato e – ancor più che nel resto d’Italia – consapevole e responsabile, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino, Report Sicilia”, presentata oggi a Palermo alla conferenza stampa della 54ª edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. All’evento hanno preso parte Toni Scilla, assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterraneo della Regione Siciliana, e Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere.
Fonte, ANSA.
Nel Sud si produce il 20% del vino italiano e la Puglia al top in Italia per i vini di qualità.
Studio Unicredit Nomisma: la Puglia esprime il terzo vigneto a livello nazionale per estensione dedicata al biologico. con una percentuale del bio rispetto alla superficie viticola regionale pari al 19%, superiore alla media nazionale (17%). In crescita del +46,3% l’export di vino pugliese nell’ultimo quinquennio. Di nuovi scenari postpandemici e delle strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano e del Sud si è parlato oggi a Lecce, nell’ambito del Forum delle Economie “Vino e Turismo: trasformare le potenzialità in opportunità per la valorizzazione del territorio” organizzato da UniCredit in collaborazione con l’Università del Salento. Durante la giornata è emerso il quadro di un settore in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano nel 2021 rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 7 miliardi di euro.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera.
Vinitaly 2022, indagine Nomisma: «Nove italiani su dieci bevono vino, aumenta la platea dei giovani (responsabili)».
Nel corso dell’ultimo anno, l’89% degli italiani ha bevuto vino. Un dato in crescita rispetto alla fase precedente la pandemia da Covid-19. Om e prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino, un dato in crescita rispetto a tre anni fa, per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, presentata a Roma in occasione della conferenza stampa della 54esima edizione di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019.
Fonte: VeronaSera.
Vino, Vinitaly design packaging competition: Marsala doc superiore riserva “genesi” 2014 della cantina Carlo Pellegrino è Etichetta dell’anno 2022.
Il Marsala Doc Superiore Riserva “Genesi” 2014 della Cantina Carlo Pellegrino & C. Spa (Marsala, Trapani) è l’”Etichetta dell’anno” della 26^ edizione di Vinitaly Design International Packaging Competition, organizzato da Veronafiere. Sono 13 le categorie e sei i premi speciali del concorso, che si è svolto il 24 marzo con l’obiettivo di premiare i migliori packaging – comprendenti dunque bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino e altre caratteristiche estetiche – del mondo dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine di oliva. In gara, 287 confezioni, che sono state valutate da una giuria presieduta da Leonardo Sonnoli e composta dalla Chief Category Officer di Conad Alessandra Corsi e dai designer Papi Frigerio, Giuseppe Mascia e Chiara Tomasi.
Per quanto riguarda le altre sezioni speciali del premio, la Cantina Carlo Pellegrino fa il bis aggiudicandosi anche il riconoscimento per l’Etichetta GDO con Terre siciliane Igt Zibibbo “Cardilla” dell’annata 2021. Il Premio speciale Packaging 2022 è andato a Genagricola S.p.a. (Loncon di Annone Veneto – VE), mentre vincitrici del Premio speciale Immagine coordinata 2022 sono state le Cantine 4 Valli s.r.l. – “Il Poggiarello” (Travo, Piacenza).
Fonte: Newsfood.
Vino, da aumenti energia e materie prime extracosti da 1,1miliardi di euro per la filiera.
Extracosti da oltre 1,1 miliardi di euro a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime: è questo il conto salato che sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana. Una vera tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali. È quanto emerge dallo studio Censis- Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino, La febbre dei costi presentato in conferenza stampa a Roma. Il fatturato 2021 della filiera è pari a 13,6 miliardi di euro. Applicando a questo dato la quota del 78,4% dei consumi intermedi necessari alla produzione, si determina il valore dei consumi intermedi della filiera in 10,7 miliardi per il 2021. Utilizzando la variazione dei costi di produzione del prodotto vino fra febbraio 2021 e febbraio 2022, pari al 10,5%, il valore attuale dei consumi intermedi raggiungerebbe il livello di 11,8 miliardi di euro.
Fonte: Distribuzione Moderna.
I giovani e il vino: rapporto sempre più consapevole.
Aumentano i consumatori della Generazione Z e i Millenials. Sale l’indice di gradimento per i vini biologici/sostenibili, tra i prodotti con maggior potenziale di crescita. Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, presentata a Roma alla conferenza stampa della 54ª edizione di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019.
Fonte: Teatro Naturale.
“Momento difficile per il vino, ma le problematiche sono tutte esterne al settore, le supereremo”.
A WineNews le riflessioni di Vittorio Cino, direttore generale di Federvini, tra costi delle materie prime e contesto internazionale. A WineNews le riflessioni di Vittorio Cino, direttore generale di Federvini. “Costi e scarsità delle materie prime sono un problema enorme, situazione che a volte non consente neanche di evadere gli ordini che pure arrivano, perché il mercato del vino, in fin dei conti, continua ad andare bene. Ma i margini delle imprese sono a rischio, e prima o poi la crescita dei costi, che peraltro vive anche la grande distribuzione, in parte si riverserà sui consumatori”.
Fonte: WineNews.
Il vino come brand sulla Rete: una ricerca spiega come fare.
Sulla Rete il vino può diventare un brand da proporre con successo su mercati più ampi, anche internazionali. Ma occorre scegliere lo stile di comunicazione giusto. È il messaggio che emerge dalla ricerca sulla comunicazione del vino da parte dei Consorzi dal titolo “Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei consorzi di tutela”, realizzata da Astarea in collaborazione con The Round Table e presentata in occasione della premiazione dei vincitori del Premio Gavi La Buona Italia 2022. Condotta su 21 Consorzi del vino italiani, la ricerca e ha identificato quattro cluster comportamentali nel modo di comunicare, via sito web. I Promoter hanno un’anima spiccatamente commerciale, mentre i Sistemici puntano sulla narrazione e la valorizzazione delle cantine. I Funzionali promuovono il lavoro delle cantine e dei coltivatori e, infine, i Valorizzanti puntano a creare delle vere e proprie community. Da notare che, su 123 Consorzi analizzati, quasi il 30% ha ancora il sito internet istituzionale solo in lingua italiana. Tutti i website dei finalisti hanno invece almeno anche la lingua inglese, a dimostrazione del crescente impegno del settore verso l’internazionalizzazione.
Fonte: Mixer Planet.
Vino e architettura: 20 cantine in Italia dove la vendemmia è di design.
Le cantine, il vino, il design: viaggio in Italia di bicchiere in bicchiere e di architettura in architettura. Dalle Langhe alla Maremma, dalla Val d’Orcia alla Sicilia passando per la Sardegna, viaggio in Italia attraverso 20 cantine d’autore , ovvero le nuove “cattedrali del vino” dove vino e design si incontrano. Qui estetica e funzione, tecnologia e tradizione accompagnano la produzione dei migliori vini italiani. Integrandosi perfettamente con il paesaggio naturale. Anima decisamente pop quella della cantina L’Astemia Pentita, dell’imprenditrice Sandra Vezza nel territorio di Barolo. Due grandi volumi sovrapposti appoggiati sulla collina dei Cannubi evocano le forme di due casse da vino fuori scala. Il cuore produttivo è completamente interrato e la cantina è circondata solamente da filari di vite, per rispettare l’ambiente e sottolineare la forte appartenenza al paesaggio.
Fonte: Architectural Digest Italia.
Vinitaly 2022, etichetta dell’anno a cantina Carlo Pellegrino.
Il Marsala Doc Superiore Riserva “Genesi” 2014 della Cantina Carlo Pellegrino & C. Spa (Marsala, Trapani) è l’”Etichetta dell’anno” della 26^ edizione di Vinitaly Design International Packaging Competition, organizzato da Veronafiere. Sono 13 le categorie e sei i premi speciali del concorso, che si è svolto il 24 marzo con l’obiettivo di premiare i migliori packaging – comprendenti dunque bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, collarino e altre caratteristiche estetiche – del mondo dei vini, dei distillati, dei liquori, delle birre e degli oli extra vergine di oliva. In gara, 287 confezioni, che sono state valutate da una giuria presieduta da Leonardo Sonnoli e composta dalla Chief Category Officer di Conad Alessandra Corsi e dai designer Papi Frigerio, Giuseppe Mascia e Chiara Tomasi.
Fonte: Askanews.
STAMPA ESTERA
Expanding a vocabulary for Languedoc.
While I was drinking one of the three Languedoc reds that we have been examining in Wine School over the past month, a one-word description kept running through my mind: “Rustic.” And I meant it as a compliment. Yet almost any word used to describe a wine comes with a readymade argument against it. “Crisp” is a common description of white wines with lively acidity, yet someone will invariably ask, “How can a liquid be crisp?” I can’t help but believe that’s an intentionally obtuse response, but I’ve been on the receiving end of it plenty of times. Same with “dry.” The objections are predictable pokes at wine jargon, though dry is easily defined as a wine with minimal amounts of residual sugar after fermentation. “Rustic” earned its own treatise last year on the site Punch by the writer Danny Chau, who suggested the word be retired. His objection, as I understood it, was on two counts. First, it has no fixed meaning. Rather, the meaning is derived from the context in which it is used, depending on who is speaking the word and the wine to which it is applied. Second, with the proliferation of natural wines, rustic is too imprecise, referring vaguely to flaws without specifying the nature of the problem. These are points worth thinking about. Here at Wine School, we strive for clarity in speaking about wine. Still we acknowledge that applying language to this slippery world of aromas, flavors, textures and liquid experiences can be frustrating. Writers often resort to similes and metaphors to describe a wine, likening it to a string quartet or a brass band or a ballet.
Fonte: New York Times International Edition.
Après le basket, le ski et les chevaux, Tony Parker investit dans le vin et le champagne.
Retraite des terrains de basket depuis 2019, Tany Parler continue de diversifier ses activités. Après étre devenu actionnaire puis propríétalreet président de l’ASVEL, le club de Lyon-Villeurbanne, avoir investi dans la station de ski de Villard-de-Lans et dans Collzey.laplace de manchéfrançaisedédiée aux arides de sport, l’ancien meneur de jeu des Spurs de San-Antonio jette son dévolu sur le vin. Tony Parker va s’allier ä l’homme d’affaires Michel Reybier pour devenir associé du Chil<teau La Mascaronne, en Provence, et des Champagnes Jeeper. « Notre engagement commun eu sein des domaines viticoles vanouspermetre faccflérer leur développement,notammentà l’international »,aexpliqué l’entrepreneur lyonnais. La « notoriété mondiale » de l’ancienne star de la NBA devrait aider. Le chliteau La Mascaronne, situé au Luc dans le Var, est im domaine riche de 100 hectares de terre dont 60 de vignes. Michel Reybier était déjà propriétaire de mut le domaine depuis 2020, ainsi que du domaine de Lauzade, d’environ 40 hectares, situé juste á cité, Rosés de terroir.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 31 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vinitaly sold out Il mondo a Verona – Vinitaly sold out, un brindisi al futuro.
Oltre 4mila aziende Vinitaly sold out Il mondo a Verona. L’edizione numero 54 è stata presentata ieri mattina a Roma, l’inaugurazione nel quartiere fieristico il 10 aprile prossimo, si chiude 11 13 Vinitaly sold out, un brindisi al futuro Si torna in presenza dopo due anni di stop per il Covid Sono attese 4.400 aziende, accreditati 700 top buyer «Risultato non scontato, è il simbolo della ripartenza» Luca Mantovani ROMA Un crocevia internazionale delle tendenze e del business. Appuntamento a Veronafiere da110 a113 aprile, torna in presenza, dopo due anni di stop forzato per l’emergenza sanitaria, l’edizione più attesa di Vinitaly. La rassegna internazionale dei vini e dei distillati – con i contemporanei saloni espositivi «So1eAgrifood» e Enolitech – è stata presentata ieri mattina a Roma, a due passi dalla Fontana di Trevi. L’acqua della fontana più famosa del mondo e la pioggia battente che sferzava la capitale fin dalla notte hanno fatto da contraltare alla soddisfazione di chi è tornato a parlare di vino. Un quartiere espositivo al completo con la presenza di 4.400 aziende provenienti da 19 Paesi, saranno diciassettemila le etichette di vino in degustazione.
Fonte: Arena.
Il vino rosso simbolo dei Baby Boomers.
Presentato la ricerca di Nomisma. Si registra un trend in netta crescita tra Generazione Z e Millenials Il vino rosso simbolo dei Baby Boomers Nove italiani su dieci lo bevono, in aumento la platea dei giovanissimi Lo spritz fa tendenza •• Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre Covid. Nell’ultimo anno l’89 per cento degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine «Gli italiani e il vino», presentata dall’Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor, che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019.
Fonte: Arena.
L’Abruzzo si presenta a Vinitaly in grande stile.
Torna dal 10 al 13 aprile Vinitaly e l’Abruzzo del vino si presenta al Salone Internazionale di Verona in forma più che mai, forte del successo dei suoi vini anche sui mercati internazionali e con la grande novità del “Modello Abruzzo” da presentare alla stampa e ai buyer in arrivo da tutto il mondo. Senza dimenticare la grande celebrazione dei 50 anni di una delle icone dell’enologia regionale, il Trebbiano d’Abruzzo. A Vinitaly saranno un centinaio i produttori abruzzesi presenti, metà dei quali saranno ospitati nell’ampio spazio collettivo consortile di 1500 metri quadrati del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Grande spazio all’area tasting consortile, con oltre 300 etichette in degustazione e un corner riservato alle bollitine d’Abruzzo, mentre nella sala degustazioni si altemeranno presentazioni e tasting per i buyer e la stampa. “Dopo un 2021 che si è chiuso positivamente, con l’export che è cresciuto del 10% nei principali Paesi target per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro, continuiamo ad investire nella promozione.
Fonte: Centro.
Vinitaly torna live con 160 cantine locali.
Dopo lo stop nuovo format per la fiera. Saranno 8i cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al 43 aprile con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza che torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse veronese che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni. Un’edizione in cui i numeri delle presenze dovranno essere necessariamente ridotti, ma Veronafiere garantisce che saranno presenti «top buyer da so Paesi per un totale di circa 700 operatori, con in testa la delegazione dal Nord America».
Fonte: Corriere dell’Alto Adige.
Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa – Il grande ritorno del Vinitaly Addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa.
Oltre 4 mila aziende da 19 Paesi Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa di Lorenzo Fabiano a pagina 7 Il grande ritorno del Vinitaly Addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa A Verona 4mila aziende da 19 Paesi. «Sarà un’edizione sold out» L’evento • II Vinitaly torna dopo due anni di assenza causati dalla pandemia. L’edizione 2022, la 54esima, si svolgerà, come di consueto, alla Fiera di Verona, dal 10 al 13 aprile Dal 10 aprile di Lorenzo Fabiano. Dopo due anni soffertissimi (cancellato nel 2020, lo scorso ottobre si propose in forma ridotta di «Special Edition») Vinitaly torna alla normalità del suo format originale, in presenza dal io al 13 aprile. Ieri, la presentazione ufficiale a Roma: sarà l’edizione numero 54, la più attesa di sempre, quella della ripartenza a pieni giri. Euforico il messaggio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Sarà un sold • Le attese sono notevoli: quest’anno, infatti, i 17 padiglioni saranno al gran completo con 4.400 aziende presenti, 17 mila etichette degustabili e 700 compratori in arrivo da buona parte del mondo.
Fonte: Corriere di Verona.
Il nodo infrastrutture: «Verona sarà pronta».
I grandi eventi e le criticità Il nodo infrastrutture: «Verona sarà pronta». Alla presentazione della 54ma edizione di Vinitaly, a Roma, tra le linee guida della fiera del futuro, è emersa una criticità, vale a dire lo sviluppo di quelle infrastrutture logistiche che Verona attende da anni: di «miglioramento dei servizi logistici» ha infatti parlato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani. Sulla questione si è soffermato nel suo intervento il sindaco di Verona, Federico Sboarina: «Da oggi parte il Vinitaly dei prossimi decenni. Lo dico da socio di maggioranza di Veronafiere e da sindaco. La città ha infatti deciso di investire sulla Fiera di Verona e sulla sua manifestazione di punta lavorando sulle infrastrutture.
Fonte: Corriere di Verona.
Slow Wine Romagna – Tutte le anteprime romagnole alla prima fiera del vino “buono, pulito e giusto”.
Tutte le anteprime romagnole alla prima fiera del vino 64 buono, e giusto L’edizione d’esordio della manifestazione targata Slow Food chiusa con successo a Bologna ha anticipato molte delle novità che le cantine del territorio proporranno per quest’anno Giovani vignaioli alle prese con vigne vecchie, vinificazioni in anfora e lunghe macerazioni, nuove menzioni in arrivo, valorizzazione di vitigni autoctoni. Romagna del vino si è presentata ricca di novità ed entusiasmo alla prima fiera della stagione, dopo due anni di silenzio imposto dall’emergenza sanitaria. Una fiera del vino peraltro inedita la prima Slow Wine Fair di Bologna che ha proposto una chiave di lettura precisa e netta: quella della sostenibilità ambientale ed etica di un settore, quello del vino, che vuole guardare al futuro in termini di impegno. Oltre seimila le presenze di operatori del settore nella tre giorni fieristica bolognese e una data già fissata per il ritorno, l’ultimo week end di febbraio 2023.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La sperimentazione – Quelle anfore che legano la Georgia alla Romagna.
Quelle che legano la alla Romagna. C’è un filo diretto che lega la Romagna alla culla del vino, la Georgia, ed è il progetto “An (somiga) fora” che ha attirato l’attenzione nei tre giorni della Slow Wine Fair bolognese. Giocando sul dialetto e ponendo l’accento sul recupero di una antica tecnica di vinificazione, dal 2012 il faentino inventore di progetti gastronomici Carlo Catani ha coinvolto una ventina di produttori romagnoli rifornendoli di anfore dall’Est e coinvolgendoli in questa che oggi rientra fra le attività dell’associazione “Tempi di recupero”a tutti gli effetti. «Tutto nacque dieci anni fa al Vinitaly. Con Walter Dal Pane e Mauro Giardini della cantina Villa Venti avevamo assaggiato degli entusiasmanti vini georgiani — racconta Carlo Catani — e pensammo che quell’antico metodo di vinificazione, con lunghe macerazioni sulle bucce, forse si sarebbe adattato bene all’albana.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Vinitaly ritorna carico di aziende e di top buyer.
Ieri la presentazione a Roma Vinitaly ritorna carico di aziende e di top buyer Zaia: «C’è voglia di un sold out» Tra le novità, Africa e start up E il Ministero stanzia 25 milioni per sostenere Dop e Igp. Ci sarà il bollino che indica la sostenibilità •• Riparte (ammiraglia del “Vinitaly”, dopo la fortunata “Special edition” di ottobre e dopo due annidi fermo imposto dalla pandemia: catalizzerà a Verona da110 a113 aprile ben 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17 mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ed è questa emozione del ritorno quella espressa dai vertici di “Veronafiere Spa” ieri alla presentazione a Roma della 54a edizione del Salone internazionale dei vini e distillati, oltre che con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e Enolitech.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Vinitaly, Perozzi: settore in ripresa.
“Torniamo al Vinitaly dopo due anni di stop con 89 imprese e i nostri vini di qualità. Abbiamo un nuovo allestimento e il nostro claim sarà “L’Irpinia, una terra da raccontare”. Saranno quattro giorni da vivere da protagonisti”. Ad annunciarlo a pochi giorni dal taglio del nastro della 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati, previsto a Verona Domenica 10 aprile, Luca Perozzi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Avellino, l’ente che guiderà, con a capo il Commissario Straordinario Gaetano Mosella, la spedizione irpina. “Premieremo le 19 imprese che hanno ottenuto la certificazione “Ospitalità italiana” e Coldiretti presenterà il distretto agroalimentare di qualità che sarà incentrato proprio sul vino”. Un settore, quello vitivinicolo, in ripresa. Nel 2021 l’export di vino in provincia di Avellino è stato di 21 milioni di euro, con un incremento di +6,8% e +1.350.874 euro in valore assoluto rispetto al 2020.
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Il vino cinese al Sana Slow Wine Fair.
C’è anche il Manifesto del vino buono, pulito, giusto. Lo ha promosso Slow food e lo ha abbinato alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair, rassegna che si è svolta nei padiglioni di Bolognafiere, presenti 542 tra cantine biologiche e rispettose dell’ambiente, piccoli produttori, aziende agricole, vignaioli innovativi. Non solo degustazioni e proposte di nuovi prodotti ma anche masterclass e iniziative di riflessione sul mondo vitivinicolo, le sue sfide e le sue opportunità. Tra i temi: la biodiversità dei vitigni, il packaging sostenibile, le carte dei vini, il turismo alternativo «è un momento di difficoltà per la crisi climatica e la siccità che in questi giorni è un vero dramma per i produttori», ha detto Federico Varazi, vice presidente di Slow Food. «Perciò è importante parlarne». Secondo il report Wine Monitor Nomisma, il mercato del vino bio è in grande crescita: +60% di consumo in Italia negli ultimi tre anni.
Fonte, Italia Oggi.
Vinitaly torna in presenza con 4.400 aziende.
Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. La rassegna numero 54 è stata presentata ieri a Roma, con una serie di dati incoraggianti per il settore. Ci saranno 4.400 aziende da 19 nazioni e i top buyer da 50 paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. «Dopo due annidi assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia. Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vinitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni», ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. In questi due anni, «con le aziende abbiamo definito l’outlookdel Vinitaly del futuro.
Fonte, Mf.
Lusso da collezione ad alta gradazione.
I beni rari che si sono apprezzati di più nel 2021 e negli ultimi dieci anni Nel 2021 quattro bottiglie di Glenfiddich «The 1950s Collection» sono state aggiudicate per poco più di un milione di sterline Lusso da collezione ad alta. gradazione di Cristina Cavenaghi In un anno in cui le case d’asta hanno registrato valori di aggiudicazione record per gli oggetti più disparati, dalle sneaker da basket ai fumetti fino ai meteoriti, la sedicesima edizione del «The Wealth Report» di Knight Frank, società leader nel mercato del real estate di lusso a livello mondiale, fornisce utili indicazioni su quali siano stati i beni di lusso da collezione che hanno registrato le migliori performance non solo nel 2021, ma anche nell’ultimo decennio. L’indice degli investimenti di lusso di Knight Frank, che tiene traccia del valore di 10 beni di lusso, tra cui arte, automobili, orologi, vini, whisky rari, gioielli, diamanti colorati, borse da collezione, monete e mobili, è cresciuto del 9% nel 2021, con il tasso di crescita più alto dal 2018 e con tutte le 10 classi di attività che si sono apprezzate in termini di valore.
Fonte, Milano Finanza Patrimoni.
Vinitaly punta sui professionisti: folla in città, buyer in fiera – Vinitaly punta sui professionisti «Turisti in città, buyer in fiera».
«Turisti in città, buyer in fiera» Veronafiere Oltre 4.400 espositori e 700 grandi buyer esteri a Verona dal io al 13 aprile Giorgio dell’Orefice Vinitaly torna in presenza dopo due annidi stop forzato causa pandemia. Al principale evento del vino italiano (la 54ma edizione, presentata ieri a Roma si terrà a Verona dal io al 13 aprile prossimi), prenderanno parte circa 4.400 espositori e quasi 700 buyer professionali provenienti da 5o paesi. Ben 130 tra questi, verranno da Usa e Canada ovvero la prima area di sbocco per il vino italiano con un giro d’affari superiore ai 2 miliardi (sui 7,1 complessivi di export 2021) registrati tra gli Usa, primo mercato in assoluto (con 1,7 miliardi di fatturato) e il Canada (quinto sbocco estero con 393 milioni).
Fonte, Sole 24 Ore.
La scelta di Gardini – Giacomo Conterno, un monumento chiamato Barolo.
Giacomo Conterno, un monumento chiamato Barolo Giacomo Conterno nel 1900 fondò la cantina oggi gestita da Roberto Il Monfortino è tra i vini italiani più celebri e riconosciuti nel mondo. Partiamo subito da una considerazione, banale ma doverosa: le Langhe sono davvero il territorio italiano prediletto per la coltura della vite. L’altitudine, il clima, la presenza di ben quattro fiumi che alimentano la natura circostante lo rendono un luogo tra i più ospitali per quel Nebbiolo che, qui, si è intrecciato talmente tanto con la storia locale da diventarne il “figlio preferito”, assumendo il nome di “Barolo”. Solo l’Etna, forse, ha una ricchezza che potrebbe rivaleggiare con quella piemontese, ma al momento le manca la storia che, invece, ha tratteggiato e formato gli ultimi cento anni dei bellissimi comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, La Morra, Monforte d’Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d’Alba, Novello e Grinzate Cavour.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Tornano il marchio di casa Tombolini e un bianco longevo.
Tombolini: cento e un anni di storia vitivinicola marchigiana. Quasi dieci dal rinnovamento apportato da Carlo Paoloni, ex bancario in quel di Londra, grazie al richiamo della terra e delle vigne. Rivoluziona l’azienda offrendo alla mamma, FulviaTombolini, donna molto determinata di affiancarlo nello sviluppo della casa vinicola apportandovi una visione lungimirante e moderna. Si inizia con il ritorno del marchio di famiglia Tombolini, poi i diversi terreni vocati all’enoico che pur nella diversità, i 14 appezzamenti, vengono valorizzati con vigne datate dai 25 ai 50 anni d’età. Altro passo nuovo utilizzando in cantina tecniche e contenitori nuovi per ottenere una sorta di rigenerazione del Verdicchio dei Castelli di lesi come dimostrano anche simbolicamente le uova di cemento. Così si torna al verde classico della bottiglia ad anfora diventando la bandiera dell’azienda.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Al Sauvignon Doc Friuli ’21 la medaglia d’argento.
Dalla vendemmia 2019 la Cantina Produttori Cormòns ha deciso che le bottiglie – fino a quel momento etichettate Doc Isonzo – sarebbero rientrate nella Doc Friuli. Fra i vini interessati a questo importante cambiamento anche il Sauvignon: con questa varietà, annata 2021, nei giorni scorsi la Cantina ha ottenuto la Medaglia d’argento al Concours Mondial du Sauvignon tenutosi a Torres Vedras in Portogallo. Estremamente soddisfatto il presidente Filippo Bregant: «Anche nella denominazione Doc Friuli, dai vini ottenuti nella pianura isontina, raccogliamo, dopo i riconoscimenti ricevuti dalla Malvasia Doc Friuli “Harmo”, premi di caratura mondiale che avallano il lavoro di parcellizzazione dei vigneti e della successiva selezione delle uve iniziato tre anni fa.
Fonte, Piccolo Gorizia.
Vinitaly brinda alla ripartenza con 4.400 aziende.
L’edizione precedente della fiera Vetrina internazionale Dopo due annidi stop, la rassegna torna a Verona dal 10 al 13 aprile con oltre 17mila etichette di vino ROMA Riparte Vinitaly, e dopo due anni di fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dal 10 al 13 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ma anche l’emozione, espressa dai vertici di Veronafiere Spa alla presentazione a Roma della 54/a edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e «Enolitech». I top buyer, quelli che fanno il mercato, provenienti da 50 Paesi già accreditati, sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte, Eco di Bergamo.
Sensuade batte il quarto colpo: c’è tutta l’evoluzione del rosato.
Stupisce la cantina Santa Barbara che cambia contenuti, etichetta e bottiglia STEFANO ANTONUCCI: «NATO QUASI PER CASO SIMBOLO DI ELEGANZA» La scintilla è scoccata a Formentera, durante una vacanza con gli amici. A forza di bere vino rosato spagnolo, giorno e sera, Stefano Antonucci è passato alla dichiarazione d’intenti: «Adesso torno a casa e il rosato lo faccio anch’io». Da quella vacanza, di acqua (pardon di vino) sotto i ponti ne è passata parecchia. Ed è bello raccontare l’evoluzione della specie, del rosato Sensuale della cantina Santa Barbara. Primo annodi uscita 2010, oggi, con l’ultima etichetta, quella del 2021 da poco disponibile per i nostri bicchieri, quattro versioni di un vino di successo, che ha ribaltato il concetto di rosato, e non solo nelle Marche.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Oltre un milione di bottiglie: vino ma anche altro.
«È connesso con il piacere dei sensi. Il nostro rosato Sensuade è un vino dal colore elegante con una beva davvero travolgente. Quello del 2021 10 avrei dovuto fare nel 2010: sarei passato alla storia e ne avrei vendute 200mi1a bottiglie all’anno». Parole di Stefano Antonucci per descrivere uno dei gioielli di Santa Barbara. Che chiaramente è tanto altro. Oltre un milione di bottiglie, una crescita costante dei numeri aziendali, proporzionale a premi e riconoscimenti ottenuti in mezzo mondo. Investimenti continui con la nuova cantina che si affianca all’incasato storico e che verrà inaugurata tra non molto. La forza del Verdicchio (Le Vaglie, Stefano Antonucci, Arnaldo, Moss Blanc), il rinnovato Sauvignon (Animale Celeste) che stupisce senza mezzi termini, i grandi rossi (Mossone, Pathos e Maschio da Monte).
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
II calice racconta: un evento per attirare turisti.
Martedì prossimo a Senigallia gli attori del turismo enogastronomico. II calice racconta: un evento per attirare turisti II calice racconta. Ecco il primo evento per il turismo enogastronomico nelle Marche. Appuntamento a Senigallia martedì prossimo per tutti gli attori del turismo enogastronomico regionale. Obiettivo: «Sviluppare relazioni di business e creare il networking operativo che finalmente unirà produttori, ospitalità e ristorazione per attrarre, far ricordare e far ritornare turisti nelle Marche». «Ora le Marche hanno la grande opportunità di valorizzare il proprio patrimonio fatto di una grande varietà di elementi (mare, collina montagne) e di eccellenze enogastronomiche» spiega Ea Polonara di Asteres.
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
I trent’anni del Campioli.
Bollino oro per celebrare l’etichetta Fiorini che ha fatto la storia del Bianchello Silvana, Valentino e Carla Fiorini in una storica immagine di famiglia BARCHI Trenta vendemmie e trent’anni di vita per il «Campioli», ovvero per l’etichetta di casa Fiorini che ha aperto le porte del mondo al Bianchello del Metauro. Era il 1991 quando Valentino Fiorini, figlio di Luigi che ha fondato l’azienda nei primi del ‘900 e padre di Carla, decise di valorizzare con una etichetta il primo vino, Tenuta Campioli, e fare passo decisivo verso la qualità. «Campioli – racconta Carla Fiorini, titolare ed enologa – nasce da un progetto ambizioso di mio padre, che è diventata una grande sfida di questi anni: far conoscere e apprezzare una Doc, il Bianchello del Metauro, rimasta per tanto tempo nell’ombra.
Fonte, Resto del Carlino Pesaro.
Vino: giù i prezzi al dettaglio, ma boom dei costi in cantina.
In controtendenza rispetto all’andamento generale calano dello 0,4% al dettaglio i prezzi di vendita del vino mentre i costi di produzione a carico delle cantine balzano a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. E quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dell’inflazione a febbraio 2022 che evidenziano una grave criticità per il settore, unico a scendere nella spesa alimentare, che cresce del 5,7% a livello generale. Gli effetti della guerra in Ucraina con l’esplosione dei costi di produzione per le aziende agricole – spiega Coldiretti Cuneo – si sommano a quelli delle politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni.
Fonte, Giornale del Piemonte e della Liguria.
Ruchè e Alta Langa Un milione di investimenti – Dal Ruchè all’Alta Langa un milione di investimenti.
Novecentomila euro di investimenti negli ultimi cinque anni e un fatturato che nel 2021 è cresciuto de141 per cento. Ferraris Agricola, la cantina di Castagnole Monferrato culla del Ruché, vive una stagione di grandi trasformazioni: «Dal 2017 abbiamo cambiato passo e i riscontri che stiamo ottenendo sul mercato nazionale e internazionale ci stanno premiando», racconta Luca Ferraris che in questi giorni è in tour con il Consorzio del Barbera, tra Danimarca e Svezia. Ruchè, Barbera, Viognier e Alta Langa sono i capitoli di una storia che parte dal passato e si nutre, rinnovandosi, di obiettivi ambiziosi. L’ultimo si chiama Castelletto di Montemagno, è un podere sulla cresta della dorsale che segna il confine tra Viarigi e Montemagno. Esposizione a sud e sud-ovest, altitudine medio-alta e terreni tufigeni, quando è stato acquistato nel 2015, era tutto rovi e sterpaglie. C’è voluta pazienza e tenacia per accorpare i sei ettari che erano distinti in 16 proprietà e per riqualificare i terreni.
Fonte, Stampa Asti.
«Grignolino nobile ribelle».
La Doc monferrina torna ad avere un certo appeal sui consumatori e sugli addetti ai lavori «Grignolino nobile ribelle» Successo per il vino che piace ai giovani, agli stranieri e agli esperti. II Grignolino piace ai giovani e agli stranieri, interessa i giornalisti di settore ed è sempre più presente nel portfolio degli importatori stranieri. La Doc monferrina dal carattere un po’ spigoloso, dopo anni di silenzio, torna ad avere un certo appeal su consumatori, critica ed addetti ai lavori. Inversione di tendenza sempre più evidente negli ultimi anni, che ha portato molti viticoltori a crederci di nuovo e ad impiantare nuovi vigneti nell’Astigiano e Casalese.
Fonte, Vita Casalese.
Riconversione dei vigneti: un bando da 6 milioni.
L’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo ha aperto il bando per la richiesta di contributi, riferite alla campagna 2022-2023, sulla misura OCM vino per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti in Piemonte. Con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro, il bando concede aiuti alle aziende agricole per la realizzazioni di interventi su superfici vitate destinate alla produzione di vini a denominazione di origine quali riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, sostituzione di pali e fili. 11 termine ultimo per la presentazione delle domande è 1129 aprile. “Proseguono gli aiuti al settore vitivinicolo attraverso una misura attesa dalle aziende agricole e rivolta a valorizzare i vini di qualità del Piemonte”, dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa.
Fonte, Vita Casalese.
Spumante bianco di Negroamaro: Coppola presenta il nuovo 60 mesi.
Presentata presso la cantina di Gallipoli la nuova bollicina affinata sui lieviti per cinque anni. A tanti dirà poco o nulla, agli appassionati di vino qualcosa di più, agli appassionati di negroamaro una importante tappa nella molteplice declinazione di questo vitigno tipico del tacco d’Italia. Non che non esista altrove, ma e nell’area salentina che ha trovato alloggio favorevole. Uvaggio di “arricchimento” per vini esangui di zone meno calde dell’Europa (Italia del Nord e Francia), padre Indiscusso del rosato. vinificato in bianco per ragioni incidentali. Proprio alla Cantina Coppola di Gallipoli. Era il 2004, lo chiatn8rono Bocci. Successo conclamato. Confermato nella degitalizzazione del millesimo 2020. Come è giusto che sia il negroarnaro bianco viene messo sul mercato almeno dopo un anno dalla vendernallia.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Mezzo secolo di Doc Sorso e Sennori festeggiano il moscato.
Una vite dl Moscato di un vigneto. Tutto pronto a Sennori per la grande festa dei cinquant’anni della Doc del Moscato. Si parte venerdì, alle 17, al centro culturale Antonio Pazzola, con il convegno dal titolo “Sulle strade del Moscato”, che oltre ad affrontare le specifiche tematiche di coltivazione e produzione, gli aspetti commerciali e le potenzialità nel panorama nazionale ed internazionale, approfondirà i temi storici attraverso le testimonianze dell’utilizzo del vitigno nelle tradizioni popolari, per confluire nell’apporto della Confraternita del Moscato Sorso-Sennori, un’associazione di appassionati vignaioli e produttori che negli ultimi decenni ha messo in atto una superlativa strategia di rilancio del vitigno e del vino.
Fonte, Nuova Sardegna.
Il Consorzio Vini Doc Sicilia al Vinitaly con un stand dedicato.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio vini Doc Sicilia sarà protagonista a Verona per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, è in programma dal 10 al 13 aprile. Il Consorzio Vini Doc Sicilia si apre ai visitatori per la prima volta con un proprio stand in occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita. Approdo e vetrina per i produttori di vino, scenario irrinunciabile per i buyers, il Vinitaly nel suo programma accoglie alcuni appuntamenti a cura del Consorzio, realtà di primo piano nello scenario internazionale del vino che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 95 milioni di bottiglie.
Fonte, Sicilia Catania.
Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara.
La presidente della Doc Albiera Antinori: «Una vittoria per l’intero sistema delle denominazioni». Resta marchio esclusivo della terra di Carducci e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Ora c’è anche una sentenza che parla chiaro quella dell’Euipo, l’ufficio marchi europeo, che ha difeso, a spada tratta, l’onore e il valore del nome legato alla Doc Bolgheri e Doc Sassicaia. Dopo cinque anni di battaglie legali infatti il Consorzio dei vini di Bolgheri, noto in tutto il mondo per l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, ha portato a casa la vittoria nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. E c’era riuscita portando negli scaffali bottiglie di Bolgheri, peccato che fossero fatte in Bulgaria.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Stop al sosia del vino di Bolgheri – Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara.
L’UE Stop al sosia del vino di Bolgheri Resta marchio esclusivo e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Stop al vino che evoca Bolgheri L’Ue condanna un’azienda bulgara La presidente della Doc Albiera Antinori: «Una vittoria per l’intero sistema delle denominazioni». Resta marchio esclusivo della terra di Carducci e guai a chi ci mette le grinfie sopra: Bolgheri. Ora c’è anche una sentenza che parla chiaro quella dell’Euipo, l’ufficio marchi europeo, che ha difeso, a spada tratta, l’onore e il valore del nome legato alla Doc Bolgheri e Doc Sassicaia. Dopo cinque anni di battaglie legali infatti il Consorzio dei vini di Bolgheri, noto in tutto il mondo per l’eccellenza e la qualità dei suoi prodotti, ha portato a casa la vittoria nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.
Fonte, Tirreno Piombino-Elba.
A Vinitaly 4mila aziende, Verona scommette sulla ripartenza.
Eccellenza. Dopo due anni, marchi da 19 Paesi «Ne parlano tutti, sarà sold out», esulta Zaia. Riparte Vinitaly, e dopo due annidi fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dallo a113 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. I brindisi non mancheranno dunque, ma anche l’emozione, espressa dai vertici di Veronafiere Spa alla presentazione a Roma della 54/a edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, con i contemporanei saloni espositivi «SoleAgrifood» e Enolitech. I top buyer, quelli che fanno il mercato «enoico», provenienti da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. «C’è voglia di fare, questo è il vero messaggio, e sarà un sold out, ne parlano tutti» commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Fonte, Alto Adige.
Vinitaly, presenti 160 cantine regionali – Dopo due anni Vinitaly torna live: 160 cantine dalla regione in mostra.
E Maso Marlis pensa ai collezionisti Saranno 8i cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al i3 aprile con un nuovo format per garantire il massimo della qualità in sicurezza che torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni. a pagina 7 Negri Dopo due anni Vinitaly torna live: 160 cantine dalla regione in mostra Padiglione 6e 3 per le delegazioni da Bolzano e Trento. E Maso Martis presenta la limted edition metro Saranno 81 cantine altoatesine e 8o cantine trentine le protagoniste della nostra regione a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona dal io al 1,3 aprile con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza che torna in presenza, dopo due annidi stop forzato, con l’edizione numero 54 della kermesse veronese che avrà un’impronta sempre più business con 4.400 aziende in esposizione da 19 nazioni.
Fonte, Corriere del Trentino.
Distretti veronesi al top per export 2021 Vino a 1,123 miliardi.
Monitor Intesa Sanpaolo Distretti veronesi al top per export 2021 Vino a 1,123 miliardi Buoni i risultati sul 2019 anche per le carni, +18,2% e 626 milioni e i dolci e la pasta, +22% a 339 milioni •• vini, carne, pasta e dolci. I distretti industriali veronesi specializzati in queste produzioni sono ai primi posti nazionali per l’export nel 2021. Lo certifica il Monitor dei distretti agroalimentari italiani, pubblicato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che elabora dati Istat. Le vendite oltreconfine, messe a segno dalla cinquantina di cluster del food e beverage conseguono risultati lusinghieri, per oltre 22 miliardi (+9,2% sul 2020). Il trend è ininterrotto dal 2010. La filiera del vino, in testa per valori esportati, supera perla prima volta la soglia di 6 miliardi di euro, + 12,5%. Il distretto dei vini di Verona è quarto per valore conseguito oltre frontiera per 1.123 milioni di euro (+5,3% sul 2019), dietro ai Vini di Langhe, Roero e Monferrato, a circa 2 miliardi; Dolci di Alba e Cuneo, a 1,6; Alimentare di Parma a 1,1. Il cluster del Prosecco è settimo (829 milioni).
Fonte, Arena.
L’Ue protegge i rossi toscani e lo champagne «E il Prosek?».
Saranno i Super Tuscan a salvare il Prosecco dalla minaccia Prosek? Forse sì, o almeno questo è quanto spera la Coldiretti che ieri ha chiesto perle bollicine trevigiane lo stesso trattamento ottenuto dai rossi toscani. L’Unione Europea ha infatti bloccato il “tarocco” del Bolgheri, una Doc toscana nota a livello mondiale per i suoi rossi bordolesi, bottiglie costosissime e idolatrate dagli statunitensi. Nello specifico, l’Euipo, l’Ufficio marchi europeo, ha accolto le ragioni dell’Italia in un contenzioso per la tutela del Bolgheri e del Sassicaia contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici. «L’Europa ha evidenziato la forte somiglianza dei due nomi e il rischio per il consumatore di associare erroneamente la denominazione italiana e il marchio bulgaro», spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini da Bruxelles dove ha incontrato Janusz Wojciechowski, il commissario all’agricoltura.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Il grande ritorno del Vinitaly senza Russia si punta agli Usa – Il grande ritorno dei Vinitaly addio Russia, Cina in bilico l’obiettivo è il mercato Usa.
A Verona 4mila aziende da 19 Paesi. «Sarà un’edizione sold out» Zaia II solo Veneto fattura 2 miliardi, sana la festa della promozione delle nostre produzioni di Lorenzo Fabiano vEeom Dopo due anni soffertissimi (cancellato nel 2020, lo scorso ottobre si propose in forma ridotta di «Special Edition») Vinitaly torna alla normalità del suo format originale, in presenza dal io al 13 aprile. Ieri, la presentazione ufficiale a Roma: sarà l’edizione numero 54, la più attesa di sempre, quella della ripartenza a pieni giri. Euforico il messaggio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: «Sarà un sold out. Stiamo parlando della più grande fiera al mondo del vino, un punto di riferimento internazionale e una grande vetrina per il Veneto, prima Regione italiana con n milioni di ettolitri di vino prodotti che rappresenta un terzo dell’export dell’intero Paese, per un fatturato di quasi 2 miliardi di euro.
Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Vinitaly della rinascita il Veneto in prima fila – Vinitaly pronto a brindare all’edizione della rinascita con numeri da record.
Inaugurazione a Verona 1110 aprile, Zaia: «Sarà tutto esaurito, Veneto protagonista» 4400 gli espositori per 17mila etichette Patuanelli: «Vini sostenibili, c’è il marchio unico» IL SETTORE È UN PILASTRO DEL MADE IN ITALY CON ESPORTAZIONI PER 7,1 MILIARDI L’ANNO SCORSO. II Vinitaly della rinascita scaldai motori – partirà a Verona il 10 aprile – e si annuncia con numeri record mentre arriva un’importante vittoria che fa bene a tutte le Dop e Doc, a partire dal Prosecco: la bocciatura del tentativo di registrare il marchio di vino bulgaro Bolgarè, troppo vicino al più nobile e toscano Bolgari. Dopo due anni di stop forzato causa pandemia, intervallati solo dall’edizione speciale dell’autunno 2021, torna dunque in presenza l’evento più importante del vino italiano che chiuderà il 13 aprile. L’edizione numero 54 vedrà a Verona 4.400 espositori da 19 nazioni, 17mila etichette in degustazione e quasi 700 compratori top da 50 Paesi (130 solo dal Nord America) selezionati dalla stessa Veronafiere insieme con Ice Agenzia.
Fonte: Gazzettino.
Bolgheri batte “Bolgaré” L’Italia: «Ora valga anche per Prosecco-Prosek».
Prosek-Prosecco? È come Bolgaré-Bolgheri: un’assonanza inaccettabile. A dirlo è il fronte del made in Italy, dal ministero delle Politiche agricole a Coldiretti, ora che l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio della Doc toscana Bolgheri e Bolgheri Sassicaia contro l’azienda bulgara Domaine Boyar International, che nel 2017 aveva depositato il marchio Bolgaré. Al termine di un contenzioso durato cinque anni, la struttura con sede ad Alicante ha stabilito che quell’imitazione è illegittima e le rappresentanze italiane confidano che questo rappresenti un precedente utile alla loro battaglia contro le istituzioni croate. «Se ne tenga conto anche per la vicenda Prosecco vs Prosek», dice infatti ii sottosegretario Gian Marco Centinaio.
Fonte: Gazzettino.
La Uc stoppa il falso Bolgheri «Ora si fermi anche il Prosek».
«Una nuova freccia all’arco del vero ed unico Prosecco. Lo stop dell’Unione Europea al falso Bolgheri prodotto in Bulgaria rappresenta un precedente importante per la tutela delle denominazioni Made in Italy a partire dalla battaglia in corso per fermare il riconoscimento europeo del Prosek croato». A rimarcarlo da Bruxelles, dove ha incontrato tra gli altri Janusz Wojciechowski Commissario all’Agricoltura, è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Alla vigilia del Vinitaly, l’ufficio marchi europeo (EDIPO) ha accolto le ragioni dell’Italia per la Tutela dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC nel contenzioso contro una delle principali cantine bulgare, che nel 2017 aveva fatto domanda di registrare il marchio “Bolgaré” nella classe dei prodotti alcolici.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Pasquetta in cantina.
LUNEDÌ 18 APRILE dalle ore 10.30 alle ore 20.00 vi aspettiamo per trascorrere assieme una giornata tra i nostri vigneti incontaminati, nel cuore del Prosecco DOC a pochi passi da Treviso.
Un’esperienza indimenticabile nel nostro mondo GREEN perfetta per grandi e piccini e i vostri amici a quattro zampe tra visite guidate alla Cantina, PIC NIC in vigna, passeggiate a piedi e in bici nella nostra campagna. Potete venire a trovarci nell’orario che più preferite, dalle ore 10.30 alle ore 20.00, mattino o pomeriggio, ecco il programma completo:
10.30 Apertura Evento “Pasquetta in Cantina”
10.30 Visita guidata alla Cantina
Fonte: Treviso Today.
Vino, addio alla bottiglia di vetro per ridurre gli aumenti di prezzo.
La richiesta arriva da Ascovilo, associazione che riunisce i consorzi lombardi: utilizzare plastica o cartone per imbottigliare il vino. Vino Secondo quanto emerso da uno studio condotto da Censis – Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino dal titolo “la febbre dei costi” è di 1,1 miliardi di euro il conto che si abbatterà sulla filiera vitivinicola a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime. AUMENTO DEI PREZZI DEI MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO E IMBALLAGGIO.
Tra gennaio 2021 e gennaio 2022, considerato anche gli effetti derivanti dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo della produzione del
vetro è cresciuto del 8,5% e quello del sughero del 9.4% A ciò si aggiungono gli aumenti relativi alla carta e agli imballaggi compresi tra il 23% e il 30%. Vanno anche segnalati gli incrementi dei costi dell’energia elettrica, dei carburanti, nonché dei fertilizzanti e dei concimi utilizzati nella coltivazione. Questi rincari si rifletteranno inevitabilmente sul prezzo finale del vino.
Fonte: Tgcom24 – Mediaset Infinity.
Vino: Vinitaly-Nomisma, lo consumano 9 su 10, più del precovid.
Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, presentata oggi a Roma alla conferenza stampa della 54/a edizione di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Dal sondaggio emerge un quadro di immutata passione verso il bere di Bacco a cui si aggiunge una accresciuta curiosità da parte dei giovani. Rispetto al 2019 i consumatori appartenenti a Generazione Z e Millennials (18-41 anni) sono infatti considerevolmente aumentati sul piano numerico (dall’84% al 90%) ma non sulle quantità, mentre rimane invariata l’incidenza dei consumatori della Generazione X (89%, 42-57 anni) e si abbassa la quota dei Baby Boomers (over 57 anni), che perdono il primato della numerosità (non della frequenza al consumo) passando dal 93% al 90%.
Fonte: ANSA.it.
I “falsi miti” sul vino, dagli antiossidanti ai benefici per il cuore: “Fake news promosse dai media e dai social. Ecco quanto alcol si può consumare”. La parola all’esperto.
“Due bicchieri sono già troppi per il rischio cardiovascolare complessivo”, sottolinea il professor Emanuele Scafato, Direttore Osservatorio Nazionale Alcol – Centro Oms Promozione Della Salute e Ricerca Sull’alcol, Istituto Superiore di Sanità. Anche il bere moderato di alcolici sarebbe fonte di rischio per la nostra salute. Partiamo dall’inizio, da un’analisi condotta dall’Anglia Ruskin University e dall’University College di Londra del database dell’UK Biobank Study. Si tratta di una raccolta di dati epidemiologici, iniziata nel 2006-2010, a cui partecipano su base volontaria mezzo milione di cittadini britannici. Le informazioni mediche e i campioni clinici di queste persone sono stati messi a disposizione (in forma anonima) dei ricercatori che ne hanno fatto domanda, per studiare come prevenire, diagnosticare e curare gravi malattie.
Fonte: Il Fatto Quotidiano.
Blitz in un’azienda vinicola: sequestrati 160mila litri di vino e 3300 tonnellate di mosto per un valore di 1,2 milioni.
Il sequestro in provincia di Foggia per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini igp. Nei giorni scorsi i carabinieri dei reparti Tutela Agroalimentare nel corso di un controllo effettuato presso un’azienda vinicola della provincia di Foggia, hanno sequestrato 3.300 tonnellate di mosto muto e 160mila litri di vino igp Puglia Primitivo del valore di mercato di circa un milione e 200mila euro, per omesso aggiornamento dei registri di cantina e mancanza di indicazioni obbligatorie previste per l’identificazione delle superfici vitate idonee alla produzione di vini igp. Contestate sanzioni amministrative per complessivi 25.500 euro.
Fonte: FoggiaToday.
Vino: giù i prezzi nel carrello ma è boom costi.
In controtendenza rispetto all’andamento generale calano dello 0,4% al dettaglio i prezzi di vendita del vino mentre i costi di produzione a carico delle cantine balzano a causa dei rincari della bolletta energetica e di vetro, carta, sughero, legno e trasporti. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat dell’inflazione a febbraio 2022 che evidenziano una grave criticità per il settore, unico a scendere nella spesa alimentare, che cresce del 5,7% a livello generale. Gli effetti della guerra in Ucraina, con l’esplosione dei costi, si sommano infatti – sottolinea Coldiretti – a quelli delle politiche commerciali adottate al dettaglio, con sottocosto e promozioni, scatenando una tempesta perfetta sulle cantine italiane.
Fonte: GIORNALE DI PUGLIA.
É cresciuto, in pandemia, l’amore degli italiani per il vino. E lo consumano 9 persone su 10.
L’indagine “Gli italiani e il vino” by Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Per la maggioranza, il consumo moderato non è dannoso. Non solo preoccupazioni da mercati e caro prezzi, ma anche buone notizie per il vino italiano: in due anni, nonostante la pandemia, sono cresciuti i consumatori, soprattutto tra i giovani. Le battaglie salutiste non spaventano più di tanto i wine lover: per la maggior parte di loro non fa affatto male un consumo moderato (e solo 1 su 10 sa cosa sia il famigerato Nutriscore). Biologico e vitigni autoctoni sono tra i valori più importanti nella scelta, ma cresce anche il consumo di vino per la mixology.
Fonte: WineNews.
Vino, salumi e colombe di Pasqua senza tracciabilità: sequestri da oltre 1,2 milioni di euro in tutta Italia.
Tonnellate di alimenti e vini erano stati messi in commercio senza l’etichettatura obbligatoria e spacciati per DOP e IGP: sequestri a tappeto da Nord a Sud in diversi negozi alimentari e in un’azienda vinicola. Sono oltre 3.300 le tonnellate di alimenti e ben 160mila i litri di vino sequestrati negli ultimi giorni in diverse Regioni italiane. Quasi tutti privi di etichettatura obbligatoria. A condurre la maxi operazione i Carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (Rac), che hanno eseguito controlli in 27 attività del settore agroalimentare per tutelare i consumatori. Dai blitz sono emerse numerose violazioni: dalla mancanza di etichettature e di informazioni relative alla rintracciabilità all’utilizzo illecito dei marchi DOP e IGP senza alcuna autorizzazione da parte dei Consorzi. I prodotti sequestrati hanno un valore di mercato di oltre 1,2 milioni di euro. Inoltre, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 25.500 euro.
Fonte: greenMe.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 30 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vinitaly, l’Irpinia alla ribalta.
L’Irpinia dei vini alla ribalta alla 54esima edizione del “Vinitaly”, il Salone Internazionale dei vini e dei distillati in programma dal 10 al 13 aprile che, quest’anno, ha registrato l’adesione di oltre 4mila espositori. Sono 891e aziende vitivinicole della provincia, guidate dalla Camera di Commercio di Avellino, che parteciperanno alla quattro giorni di eventi, degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati. Una vetrina dedicata al territorio e alle sue eccellenze, Una sfida nata dalla volontà di sostenere la filiera enologica irpina sui mercati internazionali, nell’attuale fase economica di ripartenza dopo la crisi pandemica da covid-19. Massiccia l’adesione da parte del mondo vitivinicolo irpino, a conferma della diffusa volontà di tornare alla normalità e, quindi, di riprendere a condividere esperienze, know-how e produzioni di eccellenza, come nella migliore tradizione della prestigiosa manifestazione internazionale.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Un progetto sulle terre del vino.
Turismo, domani la presentazione del blog per promuovere gli “itinerari di…vini”. Parte la seconda fase del progetto di promozione territoriale “Itinerari di….vini” per valorizzare progetti innovativi del turismo esperenziale. L’iniziativa, che già in autunno ha valutato e sostenuto con un finanziamento di 200mi1a euro iniziative turistiche soprattutto nei piccoli centri dell’Aquilano, della Marsica e della Valle Peligna, è stata promossa dalla Fondazione Carispaq e patrocinata dalla Camera di commercio Gran Sasso d’Italia. Il progetto e rivolto alla promozione di appuntamenti che valorizzano aspetti unici e irripetibili del territorio: le grotte, la montagna, gli altipiani, l’arte e l’antropologia, ma anche l’enogastronomia, le tradizioni, il folklore e il patrimonio culturale.
Fonte: Centro L’Aquila Avezzano Sulmona.
Caro prezzi e carenza di materie prime Per filiera del vino 1,1 miliardi di extra costi.
II boom dei prezzi e la carenza di materie prime, aggravati dalla guerra in Ucraina, mettono a rischio anche la crescita della filiera del vino. Filiera che, secondo uno studio Censis-Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino, sarà aggravata quest’anno da extra costi per oltre 1,1 miliardi di euro. L’indagine parla di una “tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali”. II fatturato 2021 del comparto è stato di 13,6 miliardi. La variazione dei costi di produzione del prodotto vino fra febbraio 2021 e febbraio 2022, è stata del 10,5%, ossia 1.124 milioni di euro. Contribuiscono in modo sostanziale all’incremento dei costi di produzione le componenti dei prodotti energetici, che hanno fatto segnare tra febbraio 2021 e febbraio 2022 un +31,4% medio annuo, con un incremento dei carburanti pari al 38,3%, quello dell’energia elettrica del 16,7% e quello dei lubrificanti addirittura del 70%. Fra i fattori produttivi utilizzati nella coltivazione, fertilizzanti e concimi hanno visto crescere il livello del 32,3%.
Fonte: Conquiste del Lavoro.
Renzo Rosso sale ancora In Masi Agricola è al 10%.
Renzo Rosso (foto), attraverso la Red Circle investments, rafforza la partecipazione nell’azienda vinicola Masi Agricola, leader dell’Amarone, quotata a Piazza Affari, raggiungendo il 10%. Rosso era entrato in Masi Agricola nel maggio 2020 col 5%, per poi salire al 7,5% nel 2021.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Federico Delvai, 48 anni, trentino di Cavalese, laurea in economia a Ca’ Foscari di Venezia, è approdato alla AngeliniWines&Estates….
Realtà del gruppo Angelini, che comprende sei cantine tra Veneto, Friuli, Marche e Toscana. Delvai, che ha avuto incarichi di responsabilità prima al Gruppo Lunelli di Trento poi alla toscana Cecchi, è stato chiamato a operare nel ruolo di business development director nello staff del numero uno Ettore Nicoletto.
Fonte: Italia Oggi.
La Strada del vino e dei sapori della Piana Rotaliana in Trentino ha eletto presidente Paolo Dorigati.
Rosa Roncador è la vicepresidente. Succedono a Daniele Endrici e Luca D’Angelo. Fanno parte del direttivo Sergio Valentini, Luca Miorandi, Rosario Pilati e Vera Rossi, mentre il comitato composto anche da Elisabetta Donati, Daniele Endrici, Tatiana Moresco, Elena Pasquazzo, Martina Togn e Fabrizio Toninandel.
Fonte: Italia Oggi.
Il Prosecco traina gli spumanti.
Report dell’osservatorio Uiv-Vinitaly. Le sanzioni a Mosca pesano su vendite per 71 min Il Prosecco traina gli spumanti Usa primo mercato. In Russia crescita a due cifre ne1 2021. I1 Prosecco traina il successo degli spumanti italiani all’estero. Puntando dritto su Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Russia. Nel 2021 le bollicine tricolori hanno realizzato esportazioni per 1,82 miliardi di euro, di cui il 64% in Europa e il 26% in Nordamerica. La performance porta la firma del Prosecco, che, nelle sue varie versioni, ha realizzato 1,3 mld di euro, il 73% dell’export di sparkling. Il report dell’Osservatorio del vino Uiv-Vinitaly su dati Istat (che non tengono conto di eventuali triangolazioni) considera come base di riferimento il biennio 2020/21, allo scopo di depurare il dato degli ultimi 12 mesi dall’effetto «revenge spending», fenomeno che in pandemia ha determinato, a causa della diversa modulazione delle restrizioni anti-contagio, un rimbalzo (dopo la caduta del 2020) dell’export di vini e spumanti nel 2021.
Fonte: Italia Oggi.
Volano i vini premium di Pasqua cantine Oggi valgono il 53% del fatturato totale.
Volano i vini premium della cantina veronese Pasqua. Nel 2021 le vendite dei vini di fascia più alta hanno rappresentato il 53% del fatturato complessivo di Pasqua Vigneti e Cantine che ha chiuso l’esercizio con un giro d’affari consolidato di 63 mln di euro, in crescita del 14% sul 2020 e del 4% sul 2019. L’Ebitda si attestato a 8,6 min (+18%), il 14% dei ricavi. «Anche il primo trimestre dell’anno corrente è molto positivo», commenta il ceo Riccardo Pasqua, «e lo sarebbe stato di più senza i problemi connessi al boom delle materie prime. Comunque ci aspettiamo un annodi ulteriore crescita». Nel conto economico di Pasqua i vini premium sono balzati dai 25 mln del 2019 ai 32 min nel 2021. Anche i vini Rosé hanno compiuto un progresso poderoso, da 1 min del 2014 ai 9 del 2021(14% del totale giro d’affari).
Fonte, Italia Oggi.
Extra-costi sul vinicolo per 1,1 mld.
Il caro materie prime-energia provoca alla filiera del vino exta-costi di produzione per 1,1 mld di euro. A fare il calcolo sono il Censis e Alleanza cooperative agroalimentari vino con lo studio: «La febbre dei costi». In un anno l’aumento dei costi di produzione è stato del 10,5%. Il fatturato 2021 di filiera è di 13,6 mld, i consumi intermedi per la produzione hanno pesato per i178,4%; si sono avuti costi per 10,7 mid. Coi valori attuale si arriva a 11,8 mid.
Fonte, Italia Oggi.
Di vino.
II vino segna una evoluzione positiva dell’export +12,5%, e un incremento ancora maggiore si ha per acquaviti e liquori, +22,8%. Un’opportunità importante è data dall’e-commerce. È quanto emerso in un webinar di Ups e Federvini. La pandemia ha fatto crescere gli acquisti online di vino di donne e millennials oltre che dei più giovani (Generazione Z) che comprano vini dal prezzo medio più elevato. Lo rileva Wine Monitor di Nomisma. Tra i vini acquistati, le bollicine mettono tutti d’accordo, si va dal 26% dei baby boomers al 32% della Gen Z, mentre i rossi sono preferiti dai Millennials, 45%, e i bianchi dagli over 55. Approvato dal Comitato Nazionale Vini il «Modello Abruzzo» che prevede un’unica Igt (rispetto alle 8 esistenti), la menzione Superiore per tutte le doc, e le appellazioni provinciali.
Fonte, Italia Oggi.
Report di Intesa Sanpaolo: il futuro dell’agroalimentare italiano è nei distretti.
Il futuro dell’agroalimentare italiano è nel distretto. Specie se si parla di export. Secondo il monitor di Intesa Sanpaolo nel 2021 le esportazioni dei distretti agroalimentari hanno superato i 22 mld di euro: +9,2% sul 2020 (il trend di crescita va avanti dal 2010). Di più. Gli agro-distretti, al contrario di altre realtà manifatturiere, hanno realizzato un rimbalzo maggiore (+20,3%) dopo la battuta d’arresto del 2020. E il loro andamento è in linea con le performance dell’export italiano di cibi e bevande, che nel 2021 hanno superato i 50 mld di euro. A incidere, pert), è il rialzo dei prezzi alla produzione, con l’indice sul mercato estero che ha visto un +2,6%: a subire di più l’aumento dei prezzi è stato il comparto olio, +10,3%. Tra le filiere, a guidare l’export in valore è quella del vino: 6 mld di euro, +12,5% sul 2020 e +10,6% sul 2019.
Fonte, Italia Oggi.
Vino e carni, bailamme etichette.
Vignaioli indipendenti e Adiconsum chiedono più dati e meno confusione sulle bottiglie Vino e carni, bailamme etichette Ecologisti contro il Sistema di qualità del benessere animale. Una questione d’etichetta agita sia la filiera della carne sia il comparto vitivinicolo. Partiamo dalla prima: «Il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale» (SQNBA) è un’etichetta fuorviante, incapace di favorire una reale transizione verso sistemi di produzione che si allontanino dalle condizioni tipiche degli allevamenti intensivi»: lo hanno denunciato 14 associazioni aderenti alla «Coalizione contro le #BugielnEtichetta», di cui fanno parte, tra gli altri, anche Wwf e Greenpeace. Tutto nasce a seguito dell’incontro sulla certificazione su base volontaria organizzato dai ministeri della Salute e delle Politiche Agricole e da Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento che, in applicazione del regolamento europeo n. 765/2008, attesta la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità degli organismi di certificazione, ispezione e verifica, e dei laboratori di prova e taratura. «La proposta del governo è un vero e proprio inganno per i cittadini»: sostiene la Coalizione.
Fonte, Italia Oggi.
Vallepicciola, azienda vinicola nel cuore del Chianti Classico….
arricchisce la propria gamma di vini con il nuovo marchio di Champagne Petite Vallée, registrato al Comité Champagne (MA-4696-33-00193), organismo creato per gestire e tutelare gli interessi dei vignerons e dei négociants produttori dello Champagne. L’idea è frutto dell’amicizia tra Bruno Bolfo, proprietario di Vallepicciola, Michel Forget e Frédéric Jorez della maison Forget-Brimont, nel cuore della Montagne de Reims. Il progetto nasce per festeggiare i 35 anni di attività di Vallepicciola. Il nuovo brand vede quattro Champagne tra cui una speciale riserva destinata esclusivamente ai ristoranti della famiglia JRE – Jeunes Restaurateurs Italiani in tiratura limitata di sole 5mila bottiglie. Nel 2020 Vallepicciola ha registrato un fatturato di poco superiore a 1 milione di euro.
Fonte, Italia Oggi.
Non tutti i vini del Garda sono uguali.
La cantina Famiglia Olivini (a fianco, con tutti i componenti ) a Demesse Vecchie. Desenzano del Garda (8S). Non tutti i vini del Garda sono uguali La cantina Famiglia Olivini ha una lunga tradizione, tramandata da generazioni, che punta sulfa natura: azzeramento di pratiche invasive in campagna per preservare il più possibile territorio, sanità delle uve e bontà della produzione. uando si riavvolge il nastro delle storie legate al vino, spesso si scoprono due costanti. La prima: tutto inizia per la pura e semplice passione di un solo uomo, per una sua intima e quasi inspiegabile attrazione nei confronti della terra e di ciò che sa dare. La seconda: la medesima passione riesce a contagiare le generazioni future. È stato così anche per la Famiglia Olivini. È il 1970 quando Giuseppe Olivini, già affermato imprenditore bresciano, decide di vestire i panni di vigneron.
Fonte, Panorama.
La cantina Rosarubra presenta il primo vino con certificato Nft.
La cantina Rosarubra, con la sua linea Nft, apre le porte alla certificazione digitale. Gli Nft (non-fungible token), sono oggetti digitali che contengono l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene crittografato su una infrastruttura informatica chiamata blockchain, che ne garantisce l’unicità. In questo caso, sarà una prestigiosa bottiglia di vino Rosarubra invecchiata in tenuta. Un progetto innovativo che accompagnerà la nuova linea Vigne Lomanegra. Nove etichette a tiratura limitata: gli autoctoni abruzzesi Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo e Pecorino, accompagnati dagli internazionali Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio, Merlot, Moscato e Sauvignon, tutti da agricoltura biodinamica. Si tratta della prima linea di vini che aspira a rompere le barriere tra mondo fisico e mondo virtuale, usando la tecnologia blockchain e gli Nft.
Fonte, Centro.
Montepulciano terzo vino più venduto nel Belpaese.
È il terzo vino più amato del Belpaese, con circa 10 milioni di litri venduti. In Italia, sullo speciale podio delle bottiglie più acquistate al supermercato, c’è il Montepulciano d’Abruzzo. La Doc simbolo della regione, insieme a Chianti e Lambrusco, si riconferma il vino più ricercato sugli scaffali della grande distribuzione. A documentarlo è la ricerca IRi per Vinitaly che ha reso noti I primi dati del tradizionale studio che verrà presentato il prossimo 11 aprile a Verona in occasione del Salone internazionale dei vini e dei distillati. Presente in Abruzzo sin dalla metà del Settecento e coltivato su circa 17 mila ettari di territorio regionale, con un trend in continua crescita (negli ultimi anni oltre il 70% dei nuovi impianti sono stati realizzati con questo vitigno a testimonianza della sua ampia diffusione), il Montepulciano si colloca dunque a pieno tito- lo tra i grandi rossi italiani all’interno del panorama nazionale.
Fonte, Messaggero Abruzzo.
Sos scorte in Russia, il 30% del vino è italiano.
L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna. E’ quanto emerge dallo studio di Coldiretti in riferimento all’allarme lanciato dai Ristoratori e Albergatori della Federazione Russa sui problemi di approvvigionamento che non riescono a ricevere i prodotti necessari a causa delle sanzioni. Sull’agroalimentare continua a pesare l’embargo deciso da Putin come risposta alle sanzioni occidentali per l’annessione della Crimea. Un blocco che è già costato alle esportazioni agroalimentari tricolori 1,5 miliardi negli ultimi 7 anni. Al danno delle mancate esportazioni in Russia si aggiunge la beffa della diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione del Made in Italy.
Fonte, Cronache di Napoli.
Il lambrusco in tour per farsi apprezzare in venti enoteche.
Sono 26 ventisei le Cantine associate al Consorzio Tutela Lambrusco che partecipano all’iniziativa “Anteprima Fiere Vino — Wine Tasting MCW — Speciale Lambrusco Dop”. Si tratta di un vero e proprio giro d’Italia del Lambrusco, organizzato in collaborazione con Gambero Rosso da Enoteca Regionale Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Mediterranean Cheese and Wine. L’associazione Confcooperative Modena segnala la partecipazione delle 4 Cantine aderenti: Cantina di Carpi e Sorbara, Santa Croce di Carpi, Formigine Pedemontana e Settecani di Castelvetro. In questo giro d’Italia oltre venti enoteche italiane da Trento a Palermo, passando per Milano, Firenze, Roma e Napoli (solo per citare alcune città), ospitano assaggi e degustazioni gratuite di sedici diversi tipi di Lambrusco protagonista vino Lambrusco.
Fonte, Gazzetta di Modena.
Seimila presenze in tre giorni per Sana Slow Wine Fair.
Prossima edizione dal 26 febbraio 2023 Con oltre 6.000 appassionati, buyer e professionisti che hanno visitato le 542 cantine arrivate in presenza dall’Italia e da 18 altri paesi, chiude oggi nei padiglioni di Bologna Fiere la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, «la fiera del vino buono, pulito e giusto». Nord Europa, con prevalenza di Germania e Danimarca, e Usa sono stati i paesi più presenti in fiera tra i buyer. Nata dal connubio fra la trentennale esperienza del quartiere fieristico nel mondo del biologico, con il salone internazionale Sana, e l’impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale, «Sana Slow Wine Fair ha risposto alle aspettative», segnalano gli organizzatori diffondendo le date della prossima edizione: dal 26 al 28 febbraio 2023.
Fonte, Corriere di Bologna.
Concorso sui Sauvignon Ripartenza con due ori per la Cantina Rauscedo.
II presidente scrive ai soci dopo i mesi dell’inchiesta e le difficoltà «Abbiamo sofferto ma vogliamo dimostrare che si può migliorare» Concorso sui Sauvignon Ripartenza con due ori per la Cantina Rauscedo. Siamo inciampati, abbiamo sofferto, vogliamo dimostrare al mondo che si può rinascere e migliorare». Nella lettera che il consiglio di amministrazione della Cantina di Rauscedo ha inviato ai suoi 370 soci c’è l’essenza di un percorso che, dopo un’indagine che ha segnato profondamente la cantina, ora porta a risultati importanti: due Sauvignon targati Rauscedo si sono aggiudicati le medaglie d’oro al Concours mondial du Sauvignon, una competizione internazionale e itinerante che ogni anno valuta i migliori vini della categoria. Le bottiglie di Cantina Rauscedo Sauvignon 2020 sono state premiate con l’oro italiano, conquistandosi anche il titolo di “Rivelazione Italia”.
Fonte, Messaggero Veneto Pordenone.
Enoteca, ma popolare riapre a Cantù lo storico spazio Arci.
Enoteca, ma popolare Riapre a Cantù lo storico spazio Arci on sarà soltanto una mescita di vino, ma un luogo di incontro fra giovani e non solo, nel segno della musica, della cultura, della politica. Uno spazio aperto». Così Danilo Lillia, presidente del circolo Arci “Terra e Libertà”: i124aprile, a Cantù, vi sarà un’anteprima parziale, con l’edizione numero l0 del Lario Critical Wine, delle attività che l’Enoteca Popolare, in fase di definizione, intende portare avanti in via Ettore Brambilla. Terra e Libertà intende infatti raccogliere, per il futuro, il testimone dal circolo Arci “Vuginio Bianchi”, chiuso nei mesi scorsi. Quindi, lo spazio di via Ettore Brambilla che va verso la riapertura. «Pronti per il nostro primo evento negli spazi dell’Enoteca Popolare? Vi aspettiamo i124aprile per lo storico evento Lario Critical Wine!
Fonte, Provincia Como.
Produttori lombardi al Vinitaly sotto un’unica bandiera.
Lombardia compatta al Vinitaly: la partecipazione all’edizione 2022 della fiera dedicata al buon bere, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona, sarà caratterizzata dalla presenza dei consorzi lombardi sotto un’unica bandiera. Protagonisti, in un padiglione da tremila metri quadrati, di un ricco cartellone congiunto di iniziative con Regione e Unioncamere a fare da guida. Tra loro il Consorzio vini mantovani, in rappresentanza di oltre 1800 ettari di vigneto, e il Garda Doc, che nel Mantovano pub contare su circa 500 ettari. Una dozzina le cantine mantovane: del gruppo Gozzi, Ricchi, Tenuta Maddalena, Lebovitz, Cantina sociale di Quistello, Bertagna, Virgili, Caftani, Cantina di Gonzaga e la Prendina.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
l ritono di Vinitaly Nuovi mercati e brindisi di qualità.
Dal 10aprile. La produzione lombarda troverà posto in un padiglione da 3mila mq con tutti i Consorzi locali Bene l’export 2021, ma pesa molto l’attuale incertezza. Con i costi e internazionale, e Vinitaly è un Mantovani, Valtènesi Riviera appuntamento imprescindibile Del Garda Classico, Garda Doc, in íbrte aumento per le nostre imprese vitivinicole Cellatica Doc, Vini Di Valtellina, il settore le». I vini lombardi saranno Docg, 21 Doc e 15 Igt, oltre alle cantine piene d’ottimismo saranno presenti in un padiglione da sue etichette proporrà ai visitatori 3mila metri quadrati in cui assaggiatori. Il Panel Unioncamere Lombardia 3mila ospitati tutti i Consorzi della kermesse.
Fonte, Provincia Sondrio.
Torna Tipicità: Marche in tavola.
Fermo, da sabato la rassegna delle eccellenze regionali con 130 espositori e 90 eventi. Vini, birra artigianale, agrichef, pasta e olio biologici: «La nostra proposta turistica veicolata attraverso l’enogastronomia». Un format tutto nuovo, 130 espositori e 90 eventi in cartellone. Al via la trentesima edizione di Tipicità Festival, in programma al Fermo Forum da sabato prossimo a lunedì 4 aprile. E stavolta si torna in presenza dopo le passate edizioni «virtuali». Cinque le aree tematiche nei 10mila mq del padiglione e tante regioni ospiti come Umbria, Toscana, Sicilia, e Paesi come Regno Unito. Dal Canada in arrivo la Console Generale d’Italia a Montreal e poi il caporedattore del TG 5 Gioacchino Bonsignore, da Radio Rai Marco Ardemagni e Tinto e il direttore di Wall Street Italia Leopoldo Gasbarro.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Il Grignolino torna a splendere e piace sempre di più.
Due giorni di assaggi con gli 85 produttori dell’Astigiano, del Casalese e del Monferace. Il Grignolino, l’autoctono monferrino dal carattere un poco spigoloso, dopo anni di silenzio, torna ad avere un certo appeal su consumatori, critica enogastronomica e addetti ai lavori. Piace ai giovani e agli stranieri, interessa i giornalisti di settore ed è sempre più presente nel portfolio degli importatori stranieri. Un’inversione di tendenza sempre più evidente negli ultimi anni, che ha portato molti viticoltori a crederci di nuovo e a impiantare nuovi vigneti nell’Astigiano e nel Casalese. Ne hanno avuto la conferma nel weekend gli organizzatori di «Grignolino, il Nobile Ribelle», una due giorni ospitata a Grazzano Badoglio e dedicata alle numerose interpretazioni di questo vitigno che, con i suoi tannini vivaci, si presta a diversi tipi di vinificazione (in acciaio, in legno, in anfora) e d’invecchiamento.
Fonte, Nuova Provincia (Asti).
“Prodotto vitivinicolo come patrimonio culturale”. Il forum.
“Il prodotto alimentare vitivinicolo come patrimonio culturale. Profili giuseconomici ed imprenditoriali”. E’ il tema del convegno che si svolgerà a partire dalle 15 nella Biblioteca Comunale, il 1° aprile, col patrocinio del Comune di Martina. Docenti universitari, avvocati, esponenti istituzionali, imprenditori, operatori enogastronomici e turistici approfondiranno strumenti e tutele legali di cui gli imprenditori possono usufruire nella commercializzazione e nella valorizzazione dei propri prodotti tipici locali. Interverranno per l’Ordine degli Avvocati il presidente avvocato Antonio Vito Altamura, i consiglieri avvocati Antonella Semeraro e Luca Panarelli, il presidente Scuola Forense di Taranto avvocato Paola Donvito, il segretario dell’Anf, Lucio Tommasini di Taranto avvocato Laura Di Santo, il giudice di pace, avvocato Alessandra Di Biase, l’assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti e il sindaco di Martina Franco Ancona.
Fonte, Taranto Buonasera.
Dall’Europa arriva lo stop al vino «Bolgaré» Vittoria di Bolgheri contro il marchio bulgaro «troppo simile», che sarà ritirato.
Non potrà esistere un «Bolgheri» made in Bulgaria. L’Euipo, ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, ha riconosciuto dopo 5 anni di battaglie legali le ragioni del Consorzio Doc Bolgheri e Bolgheri Sassicaia contro il marchio «Bolgaré». Che ora dovrà essere ritirato. II Consorzio aveva dichiarato guerra a una delle principali cantine bulgare, il Domaine Boyar che, nel 2017, aveva fatto domanda di registrare il marchio. «La decisione, emessa lo scorso 21 marzo ma pubblicata solo ieri, è fondamentale per noi e per tutto il sistema delle denominazioni, e potrà rivelarsi dirimente anche per risolvere questioni ancora in essere che vedono minacciato il Made in Italy» scrivono dal Consorzio di Bolgheri. La registrazione era già avvenuta e una prima opposizione del Consorzio era stata respinta.
Fonte, Corriere Fiorentino.
Momento d’oro per il vino: export 7,4%. Suonano la carica.
Suonano la carica 600 cantine toscane La classifica dei più venduti in Italia vede al primo posto il Chianti con +3,7% per volume e +5,4% per valore L’intero mercato del nettare di Bacco vale 700 milioni di litri per un valore di due miliardi e 269 milioni di euro. Sono 600 le cantine toscane che saranno presenti a Vinitaly a Verona (10-13 aprile), la più importante fiera del vino italiano che torna in presenza dopo il periodo pandemico. Un bel numero considerando il totale degli espositori che si attesta attorno ai 4.500. In un momento d’oro perché crescono export, con un + 7,4%, e i prezzi del Made in Tuscany, nonostante la flessione della produzione (circa -7% per il 2021 a causa di gelate e siccità). Questi i numeri rilasciati da Ismea e presentati durante le ultime anteprime del vino toscano: una cifra che colloca la produzione toscana 2021 tra le più basse rispetto agli ultimi 5 anni.
Fonte, Tirreno Toscana Economia.
La start-up del vino senza intermediari a caccia di investitori (che diventano soci).
L’azienda follonichese ispirata ad Airbnb aumenta il capitale «Obiettivo: 10 milioni di euro di transazioni entro il 2025» «Con il nostro sistema il cliente risparmia c il piccolo produttore guadagna cli più». Più di 400 produttori vinicoli iscritti nella piattaforma, 2.200 etichette a disposizione dei clienti, 35mila bottiglie consegnate fino a oggi in 45 Paesi di tutto il mondo. E adesso anche un aumento di capitale di 450mi1a euro. Sono i numeri di Air Wines, la start-up nata nel 2018 dall’intuizione dell’imprenditore follonichese Matteo Casuccio, che assieme al socio Patrizio Dini ha creato uno dei portali più innovativi nel settore della vendita del vino: una piattaforma che, senza passaggi intermedi, consente ai produttori di vendere direttamente al cliente finale. L’azienda si ispira al modello di impresa di Airbnb mettendo in pratica la disintermediazione del mercato. Il cliente finale, sul sito www.ariwns.com, può scegliere l’etichetta preferita che gli verrà recapitata a domicilio partendo direttamente dalla cantina del produttore; consentendo a chi vende di guadagnare di più e a chi compra di pagare di meno evitando tutta la catena di distribuzione, saltando grossisti e connessi ricarichi di prezzo.
Fonte, Tirreno Grosseto.
Vigorello festeggia cinquanta vendemmie.
Primo Supertuscan prodotto nel Chianti Classico, si fa riconoscere per eleganza È la massima espressione dell’enologia dell’azienda San Felice (Gruppo Allianz). Dopo la recente acquisizione di Batzella srl a Bolgheri, l’agricola San Felice, di proprietà del Gruppo Allianz, ha un anniversario importante da segnare sul calendario. Infatti con l’annata 2018, in uscita, Vigorello, il primo Supertuscan prodotto nel Chianti Classico, festeggia le 50 vendemmie. Un vino divenuto negli anni iconico e riconosciuto per la sua eleganza e longevità. La storica azienda toscana, situata nel cuore del Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga si estende nei territori d’elezione della viticoltura della regione, come Montalcino e Bolgheri. Vigorello nasce nel 1968 come Sangiovese in purezza, quando ancora i limiti imposti dal disciplinare di produzione della Doc Chianti Classico non lo consentivano ed ha rappresentato un vero e proprio punto di rottura con i sistemi di produzione tradizionale.
Fonte, Tirreno Toscana Economia.
Bettino Ricasoli, il barone che inventò il Chianti.
Oggi Francesco, un suo discendente, guida la tenuta del Castello di Brolio e lancia un nuovo vino: Casalferro 2018, caratterizzato da un Merlot in purezza. La stazione Leopolda, una masterclass è stata dedicata alle 9 decadi di questo Sangiovese toscano così caratteristico, con un salto temporale in bottiglia che ha corso dal 1949 fino ai giorni nostri. E proprio la prima bottiglia era il 1949 di Brolio, la Riserva del Barone Ricasoli. Un vino monumento ancora vivo, caratterizzato da sentori agrumati come l’arancia sanguinella e con una fine acidità. Quella di Castello di Brolio è la tenuta tra le più antiche del Chianti Classico e la più grande per estensione conta 1.200 ettari di cui 240 vitati.
Fonte, Tirreno Toscana Economia.
La quotata Gruppo Masi Red Circle sale al 10% del capitale.
Red Circle Investments srl ha raggiunto la soglia del 10% del capitale sociale di Masi Agricola spa, società vitivinicola con sede a Gargagnago di Valpolicella (Verona), quotata su Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium. La finanziaria che fa capo a Renzo Rosso ha informato la società di avere raggiunto il 25 marzo 2022 la soglia del 10% del capitale sociale rappresentativo di azioni che conferiscono diritto di voto (dal precedente 7,5%). A seguito del cambiamento, gli azionisti che detengono una partecipazione almeno pari al 5% («azionisti significativi») nella società risultano Sandro Boscaini, presidente del Gruppo Masi, con il 24,5%; Bruno Boscaini con un altro 24,5% e Mario Boscaini con un’uguale percentuale. «Questo rappresenta un ulteriore riconoscimento per Masi», commenta il presidente Sandro Boscaini, «che ha visto nei mesi scorsi l’interesse di molti attori; ad esempio l’investimento di Enpaia.
Fonte, Arena.
Vinacce allungate con l’acqua rinasce la bevanda dei nonni.
Dopo avere ideato il sakè italiano, il giovane querese Nicola Coppe ha lanciato “Acquerello” La ricetta, opportunamente modificata va a ripescare nelle antiche tradizioni vitivinicole Vinacce allungate con l’acqua rinasce la bevanda dei nonni Prezioso il supporto dell’amico bartender Stefano Canova rientrato dall’Australia icola Coppe non si ferma più: il giovane querese, ideatore y \ del sakè italiano e dei fermentati alla frutta ha dato inizio al progetto “Acquerello”. Una sorta di bevanda che rispecchia la tradizione vinicola, ma che si arricchisce al tempo stesso di aspetti innovativi, a cominciare dagli elementi con cui viene prodotta: bucce d’uva freschissime (da vigne naturali non trattate), acqua (in egual porzione a quella delle bucce) e zucchero, il quale viene aggiunto in piccolissima parte solo per la presa di spuma finale (in quanto il minore grado alcolico che presentano questi “vinelli” viene compensato da un abbondante gasatura naturale in bottiglia).
Fonte, Corriere delle Alpi.
I distillati Cracco sbarcano in città «Un ristorante? Non è il momento».
Lo chef stellato al Marciano pub Linea bio, il sale ingrediente segreto «CON LA PANDEMIA I GIOVANI CUOCHI SI SONO SPAVENTATI È MANCATA LA VISIONE ADESSO VA CREATA UNA NOSTRA CATEGORIA». “Cracco distillati” sbarcano in laguna. Creati dallo chef vicentino di fama internazionale, tra i protagonisti del seguitissimo “Masterchef Italia”, sono stati presentati ieri al Marciano Pub di Cannaregio, dove sarà possibile degustarli non solo in loco ma anche a casa, acquistando la bottiglia in negozio. Cuzziol Beverage, azienda leader nella distribuzione di distillati, birre e bevande del Triveneto, accoglie dunque con entusiasmo – nella propria selezione – la raffinata collezione dello chef stellato, formata da gin organico composto da bacche di ginepro, salvia sclarea e bucce di limone, da limoncello.
Fonte, Gazzettino Venezia.
Distretti agroalimentari vini veronesi e Prosecco in testa per esportazioni.
Prosegue ininterrotto dal 2010 il trend di crescita dell’export italiano nell’agroalimentare, che non si ferma nemmeno durante la pandemia. Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agroalimentari italiani si chiudono con un bilancio che supera i 22 miliardi di euro (+9,2%rispetto all’anno precedente). È stato pubblicato ieri il Monitor dei distretti agroalimentari, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo. Quasi tutte le filiere si posizionano su livelli di esportazioni superiori al pre-pandemia. Se guardiamo al Veneto, il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene nel 2019 aveva segnato un export di 746 milioni, calato a 718 nel 2020 e cresciuto a 829 milioni lo scorso anno. La crescita dalla pandemia è stata dell’11,2%. Oltre al prosecco è da segnalare l’andamento positivo dei vini del distretto veronese: l’export ha superato il miliardo, attestandosi a 1.123 milioni nel 2021.
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
In cantina la parola d’ordine è sostenibilità.
Cinquant’anni fa la parola d’ordine era massima produttività; alla fine degli anni Novanta arrivarono i giapponesi con la filosofia qualità totale. Oggi domina una frase: «Sostenibilità ambientale». Sul tema abbiamo intervistato due cantine che in tempi non sospetti hanno creduto e investito in sostenibilità a vari livelli.” Alla cooperativa Terre del Barolo di Castiglione Falletto, il direttore Stefano Pesci e l’agronoma Martina Tarditi spiegano: «Per noi la sostenibilità è totale, sia nei vigneti dei nostri associati, correlata ai nuovi trattamenti antiparassitari, condotti in relazione all’andamento climatico, sia nei vini, per primi quelli della nuova linea Arnaldo Rivera. Un gruppo di lavoro interno segue tutte le pratiche relative alle certificazioni. Sulle concimazioni diamo priorità a quelle organiche: sovesci, inerbimenti e, quando possibile, letame di stalle familiari. Sono banditi i diserbanti chimici; per gli antiparassitari attuiamo un progetto green che prevede il controllo di residui sull’uva. La cantina da alcuni anni incentiva le produzioni biologiche certificate e produce vini biologici. Il 90 per cento dei soci aderisce ai progetti di sostenibilità, ricevendone i giusti incentivi. Speriamo di arrivare al 100 per cento».
Fonte, Gazzetta d’Alba.
Regione – Vinitaly, 58 aziende vitivinicole e 6 produttori di olio dal Lazio, 8 saranno ciociare.
58 aziende vitivinicole nel Padiglione di 1800 mq del Vinitaly e 6 produttori dell’olio nei 150 mq al Sol&Agrifood con un ricco calendario di appuntamenti. E’ stato presentato questa mattina, presso THE BOX a Roma, il programma della partecipazione della Regione Lazio, in collaborazione con Arsial ed Excellence, ai prossimi Vinitaly e Sol&Agrifood in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Una importante occasione in cui Il Lazio sarà protagonista con numerosi produttori del vino e dell’olio e con un ricco calendario di appuntamenti, illustrato dall’Assessora Agricoltura, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Enrica Onorati, insieme alle assessore al Turismo, Valentina Corrado, e alla Transizione Ecologica, Roberta Lombardi, e al presidente di Arsial, Mario Ciarla. A moderare l’incontro, Pietro Ciccotti, founder di Excellence, alla presenza di rappresentanti delle associazioni di categoria, istituzionali, scuole alberghiere, ristoratori e proprietari di enoteche del territorio regionale.
Fonte: TG24.info.
Finisce un’era in Borgogna: Aubert de Villaine lascia la guida di Domaine de la Romanée-Conti.
Alla co-gestione della cantina più celebrata del mondo il nipote Bertrand de Villaine, insieme a Perrine Fenal. Finisce un’era in Borgogna: Aubert de Villaine co-proprietario di una delle cantine più prestigiose del mondo, Domaine Romanée-Conti, icona della Borgogna, e protagonista dell’ultimo mezzo secolo di uno dei territori più storici ed importanti nel panorama mondiale, secondo fonti di stampa internazionale, ha lasciato il suo incarico nella tenuta, sostituito dal nipote, Bertrand de Villaine, nominato co-manager della tenuta in dicembre 2021.
Fonte: WineNews.
Vino: da energia a materie prime 1,1 mld di costi in più.
E’ salato il conto che sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana che dovrà pagare oltre 1,1 miliardi di euro a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime. Una vera tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali. È quanto emerge dallo studio Censis- Alleanza Cooperative Agroalimentari ‘Vino, La febbre dei costi’. “Un carico aggiuntivo sulla redditività delle imprese che andrà a erodere i loro margini, compromettendone anche la loro capacità competitiva sui mercati internazionali”, ha detto il Coordinatore Vino di Alleanza, Luca Rigotti, spiegando che il calcolo si basa sui 13,6 miliardi di fatturato 2021 della filiera e su una variazione del 10,5% dei costi di produzione tra febbraio 2021 e lo stesso periodo 2022.
Fonte: ANSA.it.
“Per fermare gli aumenti del vino stop alle bottiglie di vetro”.
La presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini, lancia la proposta di autorizzare materiali diversi per imbottigliare. Un aumento del prezzo dei vini sarà inevitabile. A meno che non vengano autorizzati materiali diversi nei disciplinari di produzione e non si imbottigli, ad esempio, con alcuni tipi di cartone o di plastica. A lanciare l’allarme è Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo (l’associazione che riunisce i consorzi lombardi del vino), intervistata dall’AGI. L’aumento dei prezzi e la guerra “destano grandissima preoccupazione. Dopo due anni di pandemia abbiamo una ripresa della domanda, ma in questo momento il problema è l’acquisto materiali che per mondo vino sono indispensabili, come il vetro, i cartoni”, denuncia Prandini. A bocce ferme, continua la presidente, “degli aumenti saranno inevitabili sul prezzo finale. Il vetro da marzo ad aprile aumenta del 12%. Ci è stato comunicato con un mese di preavviso, quando il mercato è già uscito con i listini del 2022. È evidente che la filiera dovrà proteggersi. Non c’è alternativa al vetro. Se il disciplinare dice che il tuo vino è Lugana doc o Garda doc solo se imbottigliato in vetro, bisogna cambiare il disciplinare e non si fa in un giorno”. Si potrebbe, suggerisce Prandini, “autorizzare delle soluzioni, utilizzando in via sperimentale materiali diversi”.
Fonte: AGI.
Energia e crisi Ucraina, per il vino italiano il conto è salato: 1,1 miliardi di euro.
Lo studio di Censis e Alleanza Cooperative Agroalimentari analizza la “febbre dei costi”: per le cantine italiane una netta riduzione dei margini. E parte degli aumenti si riverserà sui clienti. L’allarme rincari per il boom dei prezzi dell’energia e delle materie prime raggiunge anche la filiera vinicola italiana. Il rischio è di un impatto pesante che intaccherà la redditività delle imprese e la loro capacità competitiva sui mercati internazionali. Contribuiscono in modo sostanziale all’incremento dei costi di produzione le componenti dei prodotti energetici, che hanno fatto segnare tra febbraio 2021 e febbraio 2022 un +31,4% medio annuo, con un incremento dei carburanti pari al 38,3%, quello dell’energia elettrica del 16,7% e quello dei lubrificanti addirittura del 70%. Fra i fattori produttivi utilizzati nella coltivazione, fertilizzanti e concimi hanno visto crescere il livello del 32,3%. Pesa però anche l’aumento dei costi di materiali come vetro (+8,5%), sughero (+9,4%) e imballaggi (tra il +24 e il +30%).
Fonte: La Repubblica.
Vino, dai rincari per energia e materie prime extracosti per 1,1 miliardi.
Extracosti da oltre 1,1 miliardi di euro per la filiera vitivinicola italiana a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, una constante erosione del reddito dei produttori e il rischio concreto di perdere competitività soprattutto sui mercati internazionali. A crescere è ogni singola voce di costo: imballaggi, vetro, sughero, fertilizzanti, concimi, trasporti, carburanti e soprattutto energia elettrica. E non solo i prezzi sono alle stelle, ma si registra una sempre più grave carenza e lentezza negli approvvigionamenti. Per questo, alla luce degli incrementi dei costi, la filiera vitivinicola ritiene opportuno uno spostamento nei tempi dell’applicazione delle regole europee sulla sostenibilità, a partire dal Farm to Fork e chiede decisione un intervento europeo sui costi dell’energia, metterndo un tetto condiviso al prezzo dell’energia e del gas e valutando la possibilità di svolgere il ruolo di acquirente unico sul mercato. È quanto emerso oggi dallo studio Censis-Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino, “La febbre dei costi” presentato a Roma. Il fatturato 2021 della filiera è pari a 13,6 miliardi di euro. Applicando a questo dato la quota del 78,4% dei consumi intermedi necessari alla produzione, si determina il valore dei consumi intermedi della filiera in 10,7 miliardi per il 2021.
Fonte: L’Opinionista.
10 cose che la moda e il vino hanno in comune.
Il mondo vitivinicolo e quello sartoriale si sono sempre affascinati a vicenda, incuriositi, annusati (per restare in tema) ma mai si erano uniti come sta accadendo da qualche mese a questa parte. E finalmente verrebbe da dire. Questi due settori di punta del made in Italy hanno molto in comune e la loro sinergia ha tutte le carte in regola per sviluppare una vasta eco mondiale. Si guardi ad esempio al la collaborazione fra lo storico brand enologico Donnafugata e la casa di moda di Dolce&Gabbana. I due stilisti hanno recentemente disegnato quattro etichette prodotte dalla cantina con sede a Marsala (TP): il Rosa (rosato etneo da uve Nerello Mascalese e Nocera), l’Etna Bianco Isolano (Carricante in purezza), l’Etna Rosso Cuordilava (da sole uve Nerello Mascalese) e il Tancredi (storico blend di Cabernet Sauvignon, Nero d’Avola e Tannat, prodotto nella zona di Contessa Entellina).
Fonte: Agrodolce.
I soldi non fanno la felicità, ma il vino costoso sì.
I super ricchi puntano su bottiglie e etichette di valore. Tra gli investimenti nel lusso, il settore vitivinicolo ha registrato la crescita più alta. Nft e edizioni limitate fanno presagire un’ulteriore crescita della performance di questo mercato. Non c’è crisi per il vino pregiato: secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, il settore ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 (+16%) con un boom del +137% negli ultimi 10 anni. Basti pensare che l’indice di riferimento Liv-ex 100 nel 2021 ha registrato un +23%, in crescita anche a gennaio 2022 (+1,8%). Secondo Luigi Sangermano, imprenditore del lusso e AD di Laurent-Perrier Italia: “Stiamo parlando di un mercato sicuro, poco volatile e con un grande potenziale di rendimento che non risentirà delle problematiche legate al tragico conflitto tra Russia e Ucraina”. Nuovo impulso agli investimenti anche dal mercato delle bottiglie NFT su blockchain.
Fonte: Linkiesta.
Il vino italiano alle prese con il forte aumento dei costi, tra mercato interno ed export.
A WineNews le riflessioni di Andrea Toma, direttore di ricerca del Censis, che ha analizzato il momento insieme ad Alleanza delle Cooperative. A WineNews le riflessioni di Andrea Toma, direttore di ricerca del Censis, che ha analizzato il momento insieme ad Alleanza delle Cooperative. “Questi aumenti concentrati nel tempo di energia e materie prime metteranno a rischio i margini e la sopravvivenza di molte imprese. È uno scenario inatteso. Ci saranno effetti sulla domanda interna, sui consumi e sulle esportazioni, con attese che andranno ridimensionate”.
Fonte: WineNews.
STAMPA ESTERA
Un investissement de 20 millions d’euros pour abriter les équipes Vigne et Vin à Montpellier.
Laurent Torregrosa, directeur de l’Institut des Hautes Etudes de la Vigne et du Vin (IHEV), ve.lt assembler chercheurs, enseignants, etidiants, entreprises travaillant sur les différentes structures de recherche sur la vigne et le vin dans un mène bátiment. (Crédits . J. Kändier) Michèle Trévoux pour mettre en valeur l’expertise montpelliéraine en recherche et formation sur la vigne et le vin, un nouveau bätiment verra le jour à l’horizon 2025 sur le site de l’Institut Agro. Un investissement de 20 millions d’euros. A Montpellier, la recherche et l’enseignement sur la vigne et le vin ne date pas d’hier. L’expertise des chercheurs montpelliérains s’est particulièrement illustrée à la fin du 19e siècle, lorsqu’un de ses chercheurs a trouvé la solution pour lutter cortre le phylloxera, fléau qui a ravagé le vignoble français. Aujourd’hui encore, la métropole montpelliéraine concentre une forte population de chercheurs et d’enseignants dédiés à cette filière viticole : près de 300 personnes travaillent sur les thématiques de la vigne et du vin, que ce soit à l’Institut Agro (Institut national d’enseignement supérieur pour l’agriculture, l’alimentation et l’environnement, anciennement Montpellier SupAgro), l’Inrae, l’Université de Montpellier ou l’Institut français de la vigne et du vin (IFV).
Fonte: Tribune.
Pourquoi ce viticulteur de 60 ans n’a pas encore transmis son exploitation.
Dans ce village de Charente-Maritime, l’activité est concentree autour de la viticulture pour la production du Cognac- (Crédits Maxime Giraudeau) Maxime Giraudeau, en Charente-Maritime. En Charente-Maritime, un viticulteur de 60 ans approche de la retraite, sans avoir pu transmettre ses terres comme il l’aurait voulu. Un exemple qui illustre la difficulté des agriculteurs à se séparer totalement de Ieurs exploitations. Avec la terre, vient aussi un socle de valeurs. Les ouvriers s’affairent à travers les rangs de vignes. C’est la saison de la taille dans le vignoble du Cognaçais. Sur ces plaines charentaises silencieuses, seuls résonnent les petits moteurs des sécateurs électriques. Deux tailleurs sont à la manoeuvre sous le ciel gris, pour redonner forme à la vigne avant qu’elle ne bourgeonne au printemps. ‘Philippe?* Oui on le connalt. On a entendu que ses neveux doivent reprendre’, croit savoir l’un. Dans un village de 400 habitants, pour une vingtaine de vrticulteurs, les nouvelles de clocher, on adore ça. A quelques centaines de mètres de là, une grande bâtisse en pierre surplombe les hectares de vignes alentours. Sur le portail d’entrée, les initiales du premier propriétaire de la maison, entrée dans la famille depuis quatre générations. Son actuel occupant nous renseigne : ‘%e vais vendre une partie de mes vignes à des neveux’. Cette fois, la rumeur s’accorde avec la réalité.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 29 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
“Gusta il vino, senti il Lazio”, 58 produttori e scorci turistici dalle province in mostra a Verona dal 10 al 13 aprile.
Regione Lazio, presentazione stamane delle assessore Onorati, Corrado e Lombardi “Gusta il vino, senti il Lazio”, 58 produttori e scorci turistici dalle province in mostra a Verona dal 10 al 13 aprile ‘Gusta il vino, senti il Lazio’. È questo il claim con cui la Regione Lazio, in collaborazione con Arsial e Excellence, si presenterà a Vinitaly e SoleAgrifood, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. È stato presentato questa mattina, presso ‘The box’ a Roma, il programma della partecipazione della regione al più importante salone del vino italiano. Dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova anche le eccellenze del Made in Italy, il salone di Verona sarà un’importante occasione in cui Il Lazio sarà protagonista con numerosi produttori del vino e dell’olio e con un ricco calendario di appuntamenti per dare un nuovo slancio alla ripresa post-pandemica.
Fonte: L’Inchiesta.
Sale l’attesa per il Vinitaly Faenza ospita Vini ad Arte.
Verrebbe veramente dire vino che passione visti gli eventi in programmi in queste settimane. Se si è appena conclusa la 1a edizione di Sana Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere sotto la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, quasi in contemporanea a Rimini Fiera si è tenuta la 7aa edizione di BeereFood Attraction, anch’essa posticipata rispetto alle date iniziali e proprio oggi c’è l’ultima giornata di apertura. Confermato, invece, “Vini ad Arte 2022”, l’evento firmato dal Consorzio dei Vini di Romagna, in programma in varie location del territorio e nel Museo delle ceramiche di Faenza: appuntamento dal 22 al 24 maggio. E per chi ha vogli di andare all’estero, ricordiamo “Barcelona Wine Week’, fiera di riferimento per il vino spagnolo, con 600 espositori, in programma dal 4 al 6 aprile.
Fonte: Nuova Ferrara.
Export in Russia, lo stop a beni da 300 ? si misura sulla vendita al dettaglio.
Lo stop alla vendita in Russia dei beni di lusso italiani (ed europei) di valore superiore a 300 euro pub valere per il singolo «pezzo» o anche per una confezione contenente più pezzi. Il valore di 300 euro ad articolo va, infatti, riferito al prodotto per come è posto in vendita al dettaglio. Cioè per come è venduto al consumatore finale russo. È quanto emerge da una risposta resa dall’helpdesk della commissione europea a un quesito posto dal ministero degli affari esteri italiano su cosa si debba intendere per «articolo/ltem». Il regolamento 2022/428 del Consiglio Ue del 15 marzo 2022 — modificando l’art. 3 del regolamento n. 833/2014 – ha fissato nuove sanzioni alla Russia, stabilendo, in particolare, che il divieto di esportazione verso quel paese si applichi ai beni di lusso elencati nell’allegato XVIII del regolamento 833/14, nella misura in cui il loro valore sia superiore a «300 euro per articolo, salvo diversamente specificato nell’allegato».
Fonte: Italia Oggi.
In vino veritas – La Malvasia per un brindisi alla nuova primavera.
È questa la stagione dei fiori; la natura s’adorna delle essenze sue più fragranti evitali. Lasciate perdere le dispute dei meteorologi (pure importantissime, sia chiaro) sulle siccità, i ritardi, il clima pazzo. Preferisco pensare la Primavera come Sandro Filipepi in arte Botticelli con i significati esoterici compresi. Sento desiderio di un vino, oserei dire, di passaggio. Che faccia da ponte tra le consistenze dei rossi amici dell’inverno e l’urgenza di fresche, stimolanti fragranze. Lo trovo questo vino nella terra forse più vocata ai bianchi. Tra i tanti, tutti eccelsi, che il Friuli Venezia Giulia offre con inflessioni territoriali assai caratteristiche, vado sopra Cormons a cercarne uno che «sgorga» da un’oasi di natura. Non a caso si chiama Ronco dei Tassi. Stanno le vigne di Fabio e Daniela Coser al limitare del parco di Plessiva e li da 33 anni conducono la loro azienda con ostinata, felice passione per il vino. Fanno bottiglie sentimentali e consonanti col naturale che è cosa assai diversa, più complessa e meno di marketing che scrivere in etichetta: vino naturale.
Fonte: La Verita’.
Affari di donne L’azienda vinicola velenosi, dal nulla al top nelle Marche.
Master alla bocconi, un bello stipendio all’estero e un fidanzato Ma ho lasciato tutto Sabrina Quartieri Due donne legate dal vincolo di sangue e dalla passione per il vino, ma con attitudini radicalmente opposte: creativa e “folle’, Angela; logica e razionale, Marianna. Sono madre e figlia, entrambe a capo della cantina ‘Velenosi”, un’azienda al femminile di Ascoli Piceno che si sta facendo spazio nel campo dell’enologia, storicamente dominato dagli uomini. Eppure, i risultati arrivano, nonostante lavorare in famiglia non sia sempre facile. ANGIIA Ho iniziato da sola a 20 anni, senza un’esperienza Ma ho studiato molto «Soprattutto se i genitori hanno una personalità un po’ ingombrante, come mia mamma», racconta Marianna, entrata in azienda dopo un master alla Bocconi e un’esperienza lavorativa all’estero.
Fonte: Leggo.
Più qualità e nuovi mercati La sfida lombarda al Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile a Verona Più qualità e nuovi mercati La sfida lombarda al VInitaly Per i nostri vini nel 2021 l’export è salito dell’11,8%. Rolfi: «Punteremo sulla promozione». Un export che nel 2021 è risultato in crescita dell’11,8% rispetto al 2020. Una qualità al top in Italia, con oltre il 90% di vini a Denominazione di qualità, per un totale di un milione e 102 mila ettolitri tra Docg, Doc e Igt prodotti nella vendemmia 2021. E una presenza a Vinitaly che promette di essere una delle più significative tra quelle regionali, grazie a un padiglione di 3 mila metri quadrati nel quale saranno riuniti tutti i consorzi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo lombardo. Sono questi i numeri con cui i vini lombardi si preparano a sbarcare a Vinitaly 2022, il Salone intenazionale dei vini e dei distillati che andrà in scena a Verona dal 10 al 13 aprile. Dopo due anni di sospensione (2020 e 2021) e dopo la parentesi “light” della Special Edition dello scorso ottobre, la manifestazione toma a pieno regime.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
In vino veritas.
Quell’eleganza scoperta da Cavour Una delle aziende piemontesi di più antica tradizione vitivinicola, la cui nascita si deve a Camillo Benso Conte di Cavour, talmente appassionato dei vini di Borgogna da volerli replicare in patria. Il progetto si realizzò con il prezioso contributo di Louis Claude Oudart, enologo della Reale Società Agraria di Torino, il quale si concentrò sulla varietà Nebbiolo che cresceva rigoglioso nelle tenute di Carlo Tancredi Falletti e sua moglie Juliette Colbert: i Marchesi di Barolo. Circa un secolo fa l’azienda fu acquistata dalla famiglia AI.CHk. In Note di mirtilli avvolgenti come un salice Tradizionalmente, in questi territori, i tralci del salice (salco), per via della loro flessuosità e reperibilità, venivano utilizzati per legare le viti.
Fonte: Messaggero.
Renzo Rosso, altro sorso di amarone: sale al 10% nel capitale di Masi agricola – Renzo Rosso al 10% dei vini Masi.
Ha comprato in borsa un altro 2,5%, rafforzandosi nella società della Valpolicella dei fratelli Boscaini Sironi a pagina 15 Renzo Rosso al 10% dei vini Masi di Lucio Sironi Renzo Rosso, patron di alcuni brand della moda tra cui Diesel, si rafforza nella Masi agricola dei fratelli Boscaini, società vinicola veronese produttnce tra gli altri di apprezzati amaroni, rilevando sul mercato un altro 2,5% del capitale salendo così al 10%, quarto socio doro i tre fratelli, Sandro (presidente e ad), Marion e Bruno, titolar ciascuno di una quota del 24,5%. Le nuove azioni sono state rastrellate da Rosso sul mercato al prezzo medio d 4,8 euro per un investimento di 3,86 milioni. Rosso, che ha cominciato a comprare azioni Masi un paio di anni fa in occasione dell’uscita dal capitale del fondo Alcedo, non è l’unico ad aver messo un piede nella società.
Fonte, Mf.
Quel Picolit che non ti aspetti.
Anche nel mondo del vino c’è chi segue strade tracdate e chi invece tenta nuovi percorsi. Come nel caso della cantina Aquila del Torre condotta da Claudio e Michele Ciani, una piccola azienda con 18 ettari di vigneto circondati dai boschi nelle colline nord orientali del Friuli. Qui, accanto a vini già consolidati e sperimentati, come il Friulano e il Refosco, i due proprietari hanno seguito una via diversa per il loro Oasi, prodotto con uve Picolit che non sono state fatte appassire come tradizione vuole, e un Sauvignon che spiazza completamente chi si aspetta di trovare nel bicchiere la tipicità del vitigno. Partiamo da quest’ultimo (annata 2019), presentato in degustazione al ristorante Untitled a Roma (via Monte della Farina 53). Al naso si avverte subito lo «straniamento» con note di pesca gialla, mela, cedro e tanta mineralità che poi si ritrova anche in bocca.
Fonte, empo.
Lambrusco penalizzato – «Il boom dei costi penalizza il Lambrusco».
«Il boom dei costi penalizza il Lambrusco» Le tensioni su energia, materiali e trasporti e la guerra in Ucraina incidono pesantemente sul settore vinicolo emiliano «Da questo grave difficoltà può nascere l’opportunità di compallare la filiera. Sono rincari importanti, a volte non giustificati, quelli che le aziende della filiera produttiva del vino, nelle province di Modena e Reggio Emilia ma non solo, si sono trovate a dover affrontare negli ultimi mesi. Dall’energia elettrica al gasolio, dalle spedizioni ai materiali necessari per confezionamento e imballaggio, dai prodotti necessari per la coltivazione ai trasporti, con il costo del nolo dei container che ha subito una fortissima impennata: sono solo alcune delle aree più critiche che stanno avendo un grande impatto sui conti economici dei diversi attori della filiera. Talvolta, in aggiunta a tariffe notevolmente più alte, le cantine si trovano inermi di fronte all’impossibilità di reperire materiali necessari per garantire la corretta realizzazione e consegna del prodotto finito.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
La magia delle Langhe nel Barolo di Palladino.
A poche centinaia di metri di distanza nascono due vini diametralmente opposti, ovvero i cru di Serralunga e Parafada La cantina fondata nel 1971 (la due cugini Uve affinate in botte e un anno in bottiglia Sapete quale è il segreto della qualità altissima del vino che si fa nelle Langhe? In una parola, il terroir. Lo so, è un francesismo, ed è anche difficile da tradurre, ma a volte succede che il termine perfetto per definire qualcosa sia stato coniato in un’altra lingua, e allora l’unica cosa che possiamo fare è usarlo in maniera appropriata. Cosa vuol dire terroir? In pratica, tutte le caratteristiche che rendono un vino diverso da un altro. Clima, sottosuolo, altitudine, allevamento delle piante e, alla fine, ovviamente, anche le uve. Se dovessimo eleggere il “re” della viticoltura italica sarebbe una gara a due, tra il Sangiovese e, ovviamente, il Nebbiolo.
Fonte, Nuova Ferrara.
L’Ornato del 2018 si fa amare per l’incredibile persistenza.
La principale caratteristica permette di abbinare questi rossi ai piatti tipici della cucina piemontese a partire dalla guancia brasata Eccoli all’assaggio, le due anteprime di Parafada e Ornato 2018. Il primo vino ha naso più d’impatto, più socievole, è sfaccettato, piccoli frutti rossi, una bella nota di menta valdostana, una sfumatura salino-sapida sul finale. L’Ornato invece è più ermetico e riservato, mirtilli, poi sottobosco ed eucalipto, la bocca poi e domenica, Maurilio, Margherita, Alessandro, Veronica e Matteo è muscolare, presenta tannini salati, con bellissimo ritorno balsamico a chiudere. Tutti e due hanno la caratteristica comune della persistenza. È incredibile, lunghissima, in entrambi i casi con finale mentolato. Sono vini d’impatto, che non scivolano via, sono come amici sui quali puoi contare, sempre.
Fonte, Nuova Ferrara.
Siccità, ortaggi a rischio rincaro – Irrigazione artificiale per viti e olivi. Lo spettro del rincaro sugli ortaggi.
Sos degli agricoltori: «Mancano invasi comprensoriali» Marcello alle pagine ºe3 Irrigazione artificiale per viti e olivi Lo spettro del rincaro sugli ortaggi La Cia lancia l’allarme: «Anche le piogge previste nei prossimi giorni daranno un sollievo temporaneo» E indica la soluzione per uscire dall’emergenza: invasi comprensoriali per la raccolta dell’acqua piovana. «Dobbiamo mirare a un progetto comprensoriale» I viticoltori hanno dovuto ricorrere all’irrigazione artificiale per permettere alle barbatelle di sopravvivere; stessa cosa hanno dovuto fare gli olivicoltori per non pregiudicare la prossima fioritura e dunque il raccolto. Una situazione complicata, quella cui devono far fronte gli agricoltori spezzini: non bastavano gli aumenti del gasolio e degli altri materiali utilizzati, che hanno praticamente azzerato i margini di guadagno su molte delle produzioni, ma da mesi è anche la mancanza d’acqua a far perdere il sonno a chi lavora la terra.
Fonte, Nazione La Spezia.
Bando della Regione per la riconversione dei vecchi vigneti.
L’uva appena raccolta è stata caricata su uno dei trenini a cremagliera che solcano le Cinque Terre Bando della Regione per la riconversione dei vecchi vigneti Si potrà smantellare quelli improduttivi e realizzarne di nuovi I produttori locali: «È una opportunità per chi vuole investire». Un bando per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, con la possibilità di reimpiantare nuove barbatelle e recuperare così i terrazzamenti alle Cinque Terre. La Regione Liguria ha indetto il bando per la campagna 2022 e 2023, con l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori liguri di vino, attraverso il finanziamento di interventi che permettano di rinnovare e potenziare gli impianti viticoli già esistenti. Con questo progetto, già avviato anche in passato, i produttori delle Cinque Terre e del resto della provincia, potranno smantellare i vecchi vigneti, non più produttivi e quelli a scarso rendimento, per impiantare vigne nuove.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
I Consorzi lombardi fanno sistema: qualità e mercati internazionali. Nel 2021 export +11,8%.
II Vinitaly è alle porte (dal 10 al 13 aprile) e i vini lombardi sono pronti a occupare un padiglione da 3mila metri quadrati della fiera di Verona in cui saranno ospitati tutti i consorzi regionali sotto il titolo “Lombardie; una straordinaria esperienza di gusto”..
Fonte, Avvenire Milano.
Vino, export da record Ma la guerra fa paura.
Balzo in avanti delle esportazioni, valore complessivo 285 milioni, il vino lombardo in un anno è cresciuto sui mercati esteri dell’11,8%. «In un contesto di incertezza globale e di evidenti difficoltà per le aziende fra caro energia e conseguenze del conflitto in Ucraina, il comparto sceglie di puntare su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale», dice Fabio Rolfi, assessore regionale all’agricoltura. Per i consorzi arriva la vetrina a Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile: un padiglione di 3mila metri.
Fonte, Giorno Lombardia.
Vinitaly, l’Oltrepo vede aumentare le cantine presenti.
Uno spazio espositivo di 3.000 metri quadrati dedicato alla promozione dei tredici Consorzi del vino lombardi con iniziative e degustazioni. È il Padiglione Lombardia, presente all’edizione 2022 del Vinitaly, grazie all’impegno di Regione, Unioncamere Lombardia e Ascovilo. «In un contesto di incertezza globale e di difficoltà per le aziende agricole, per i rincari energetici e il conflitto in Ucraina, il mondo del vino lombardo sceglie di puntare su qualità e promozione» ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ieri alla presentazione a Milano. «C’è voglia di riprendere le degustazioni in presenza per tornare alla normalità» ha commentato il direttore del Consorzio Oltrepo, Carlo Veronese.
Fonte, Provincia – Pavese.
Terre Lariane Al Vinitaly il consorzio comasco.
La rassegna Alla manifestazione parteciperanno i consorzi lombardi, forti di un export cresciuto dell’11,8% Anche il Consorzio Vini Igt Terre Lariane sarà al prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, insieme a tutti i consorzi della Regione Lombardia, prima regione agricola d’Italia e forte di un incremento delle esportazioni di vino con un valore da 285 milioni di euro e un +11.8% del 2021 sul 2020. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi ieri mattina a Palazzo Lombardia nel presentare le iniziative del Padiglione Lombardia da 3mila metri quadrati, con spazi dedicati a tutti i consorzi lombardi. Le provincie di Como e Lecco esprimono insieme il consorzio Igt Terre Lariane. Il 90% del vino prodotto in Lombardia è a Denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.
Fonte, Provincia Como.
Alba brinda con Vinum.
Le date: 23, 24 e 25 aprile 1 30 aprile e 1° maggio 1 7 e 8 maggio 2022 ALBA BRINDA CON VINUM. Presentato l’evento che propone i grandi vini del Piemonte protagonisti nei tre weekend della 44a edizione profumi inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte tornano protagonisti, nelle colline di Langhe e Roero, per la 44a edizione di Vinum. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine lovers è per tre weekend di metà primavera – da sabato 23 a lunedì 25 aprile, sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio – nella Città di Alba, che scaldando i motori in vista della Global Conference on Wine Tourism si trasformerà nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia.
Fonte, Piazza Grande.
Tra gradite conferme e piacevoli novità, ecco i punti salienti di questa 44a edizione.
Nell’ideale percorso alla scoperta delle proposte enologiche della kermesse, Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di piazza Medford giocherà un ruolo di primo piano, ospitando “I grandi vini rossi delle Langhe”, a partire dagli iconici Barolo DOCG e Barbaresco DOCG, grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Piazza Bubbio, davanti all’ex tribunale, vedrà nuovamente protagonista il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani con “I vini bianchi delle Langhe”, accompagnati dallo street food proposto dal Borgo Moretta e dall’Associazione Macellai Albesi. Ad arricchire l’offerta di piazza Rossetti, il Consorzio di tutela Roero insieme al Consorzio del Vermouth di Torino e all’associazione Cantine di Alba, degustando le proposte gastronomiche dei Borghi del Fumo, Santa Rosalia e Santa Barbara.
Fonte, Piazza Grande.
Scuole Enologiche in gara al Vinitaly coni migliori vini.
Saranno in concorso sob vini ad indicazione geografica » Il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura analisi dell’Economia Agraria di Ricerca Viticoltura ed Enologia organizza, in nome e per conti) del Ministero delle Politiche agricole. alimentari e forestali, il “Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia”. con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Possono partecipare unicamente i vini a “Denominazione di origine controllata e garantita”, a “Denomina Acme di origine controllata’; a indicazione geografìca tipica” e i vini “Spumanti di qualità” prodotti diretta mente e unicamente (intera fìliera) dagli Istituii di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare; oppure direttamente dagli Istituti.
Fonte, Corriere di Alba.
Russia: arriva to stop all’export dei vini.
Para un duro colpo per i Russi o per l’Italia’ Lo sapremo presto. Intanto le parole di Ursula Von Ier I.cyen. presidente della commissione l’eu, lanciano l’ennesimo allarme tra i produttori: ., Vieteremo l’esportazione di qualsiasi bene di lusso dell’Ue dai nostri Paesi verso la Russia. come un colpo diretto al relite russa. Coloro che sostengono la macchina da guerra di Putin non dovrebbero più essere in grado di godere del loro sontuoso stile di vita mentre le bombe cadono su persone innocenti in Ucraina•. Dunque, ancora sanzioni che diventano sempre più ampie.
Fonte, Corriere di Alba.
Il vino “buono, pulito e giusto” di scena a Sana Stow Wine Fair.
Il Piemonte sarà tra gli indiscussi protagonisti della prima edizione di Sana Slot Wine Fair.
Fonte, Corriere di Alba.
Un 2021 da incorniciare: il vino italiano si conferma superpotenza mondiale.
Crescita a doppia cifra per le esportazioni che raggiungono la quota del 12,4% e raccoglie circa 6.7 miliardi di utile. Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. II 2021 si chiude infatti in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più importanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di curo. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv Vinitaly Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Igp, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%).
Fonte, Corriere di Alba.
Dopo 2 anni di stop torna Vinum. Attesi ad Alba 400 produttori con 700 etichette.
Ci siamo. Dopo due anni di penitenza” ad Alba torna la primavera del vino, con la 44′ edizione di Vinum. L’appuntamento per tutti gli enoturisti i wine lovers si terrà per tre fine settimana da sabato 23 aprile a domenica 8maggio.
Fonte, Corriere di Alba.
Premio Gavi. Il Brunello di Montalcino vincitore dei 2022: parla in 4 lingue.
Consorzio Bolghen: Giacomo Bertolommei, Consorzio vino Brunello: Maurizio Montobbio, Gavi, e Carlo Alberto Panont. Garda Premio Gavi Il Brunello di Montalcino vincitore dei 2022: parla in 4 lingue La consegna del riconoscimento da parte del Consorzio Tutela del Gavi è accompagnata da uno studio sulla comunicazione Internazionale Castellania Casa Coppi: tra novità e amarcord • Casa Coppi, sabato 26 marzo, alle 11, apre la stagione turistica con il Premio “Wlecome Castellania”. «Quest’anno diremo grazie a Sylvan Adams, magnate ebreo canadese, – dice Massimo Medano, presidente del Consorzio “Terre di Coppi”-che crede nello sport come messaggio di pace. A lui affideremo il mandato di “Ambasciatore di Casa Coppi nel mondo”.»
Fonte, Novese.
Quei vini buoni puliti e giusti in fiera a Bologna – Bologna celebra i vini buoni, puliti e giusti che rispettano la terra.
Si chiude oggi la prima edizione di Sana Slow Wine Fair tra appelli alla sostenibilità e clima di festa anche fra i produttori di Langa e Roero Bologna celebra i vini buoni, puliti e giusti che rispettano la terra. Assaggi impegnati, tanta passione e un buon clima di festa. Sono queste le sensazioni che si respirano alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la nuova manifestazione lanciata da Slow Food che si chiude oggi a BolognaFiere dopo tre giorni intensi di degustazioni e approfondimenti con oltre 500 cantine provenienti da 19 Paesi, tra cui una buona delegazione di vignaioli di Langa e Roero. Se l’obiettivo era quello di uscire dai soliti schemi fieristici per affermare che il vino che non è soltanto Pil, ma economia relazionale e simbolo della transizione ecologica, possiamo dire che è stato ampiamente raggiunto. Lo ha dimostrato il messaggio lanciato durante l’inaugurazione da Carlo Petrini e don Luigi Ciotti.
Fonte, Stampa Cuneo.
Siddùra acquista 12 ettari e amplia la sua cantina.
La tenuta “Cilistrone” ingrandisce le superfici vitate e crea opportunità di lavoro Nei 600 nuovi metri quadri della struttura è ospitata un’innovativa barricaia di Sebastiano Depperu. Crescono la cantina e la superficie coltivata per Siddùra. L’azienda di Luogosanto acquista un’altra tenuta agricola, “Cilistrone”, dodici ettari vitati si aggiungono già alla vigna originale, ampliando inoltre di ben 600 metri quadri le strutture. È in vista un aumento della produzione, dunque, per un’azienda al top in Italia per la qualità dei suoi vini e con un palmarès ricco di premi nazionali e internazionali. L’azienda guidata da Massimo Ruggero ha deciso di investire nella tenuta che si trova anch’essa nel Comune di Luogosanto, a pochi chilometri dalla cantina madre, e che entra a far parte della famiglia Siddùra. Il sogno di ogni produttore di vino è poter crescere e quello di Siddùra è un investimento che rientra nei suoi piani di sviluppo.
Fonte, Nuova Sardegna.
La Boigheri Doc torna a Vinitaly con uno squadrone di 45 aziende.
Binda: «Dopo due anni di assenza forzata è un piacere» A Verona anche Suvereto con la novità del Cabernet Franc. La Bolgheri Doc si presenta al Vinitaly con un nuovo stand, più grande, che permetterà anche ai singoli produttori di avere delle postazioni più esclusive per gli assaggi rivolti agli operatori del settore. Fino agli anni passati infatti si poteva degustare solo fissando un appuntamento, quest’anno si potrà invece circolare con più libertà nonostante le restrizioni dovute alla pandemia ancora in corso. «Dopo due annidi assenza forzata è un piacere tornare a Vinitaly e promuovere i nostri vini in prima persona — spiega il direttore del Consorzio Riccardo Binda -. Per l’edizione di Vinitaly 2022 abbiamo ottenuto uno stand (9C08) di maggiore metratura, che, oltre a consentirci di ospitare le degustazioni per i giornalisti e il trade come negli anni passati, ci darà modo di dare uno spazio autonomo alle aziende che ne hanno necessità, soddisfacendo così sia le esigenze degli ospiti che dei nostri soci.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Una panchina gigante per far conoscere al mondo il piccolo vigneto Laste rosse.
La panchina gigante immersa nei vigneti del Groppello in val di Non è la numero 132 del circuito Big Bench Community Project, la prima del Trentino-Alto Adige. Costruita e posta in opera un anno fa da Silvia e Pietro Pancheri, proprietari della cantina Laste rosse nel Comune trentino di Novella, ha l’obiettivo di portare qui turisti e appassionati di vino per far loro scoprire «non solo la fragile bellezza di questo territorio, ma anche la realtà della coltivazione a quota 750 metri di questo vitigno particolare», spiegano. Già 10.000 persone, stima Pancheri, sono salite sul manufatto di un luminoso color giallo limone per farsi fotografare sullo sfondo della vallata. I visitatori sono attratti anche dal wine trekking di circa 2,5 chilometri che dal centro della frazione di Romallo attraversa meleti e vigneti – punteggiati di cartelli illustrativi dell’ambiente circostante e delle specie coltivate — per poi condurre alla cantina Laste Rosse per una degustazione.
Fonte, Corriere del Trentino.
Un’asta per aiutare l’Ucraina alla Vetrina dell’Amarone.
Nel complesso Mosconi Bertani di Novare ad Arbizzano, grande risposta del pubblico e delle cantine Un’asta per aiutare l’Ucraina alla Vetrina dell’Amarone Ventisette lotti di bottiglie da collezione, pezzi rari o trilogie battuti per cinquemila euro Il ricavato andrà in aiuto di donne e bambini nelle zone di guerra tramite la Croce rossa. Splende il sole sulla vetrina dell’Amarone 2022. Torna a risplendere dopo due anni di buio a causa dell’emergenza sanitaria, che ha fatto saltare due edizioni di fila, e porta un po di luce e speranza non solo al territorio ma anche alla popolazione ucraina sofferente per la guerra.
Fonte, Arena.
Cantina di Soave Arriva il serbatoio da 100mila ettolitri.
Se ne è discusso in Consiglio. Il Durello svetterà a 12,80 metri: tanto sarà alto il nuovo magazzino serbatoio di Cantina di Soave lungo la strada provinciale 17 a Montecchia di Crosara. L’ampliamento dell’azienda, presente a Montecchia dal 2008, è diventato tema di Consiglio comunale perla necessità di accordare una deroga sulle altezze rispetto a quanto previsto dallo strumento urbanistico vigente che prevede un’altezza massima di 10,50 metri: quest’ultimo tra qualche mese sarà superato dal Piano degli interventi già improntato al superamento di questo ostacolo e la deroga, quindi, non ha altro significato se non consentire all’azienda di procedere speditamente coi lavori.
Fonte, Arena.
Pizzolato compra tenuta in Toscana.
La Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola veneta che produce oltre 8 milioni di bottiglie certificate biologiche esportate in oltre 30 paesi nel mondo con oltre 20 milioni di fatturato 2021, ha acquisito la tenuta in Toscana “Casale III” della famiglia Borella, che dagli anni ’70 ha avviato una viticultura biologica di Chianti Colli Senesi e olio extravergine di oliva. «L’incontro con Giovanni Borella – racconta Settimo Pizzolato – si è caratterizzato fin da subito per un profondo e autentico rispetto di tutto i1 grande lavoro che negli anni è stato svolto in questi meravigliosi vigneti.
Fonte, Gazzettino.
Risultato record a 80 milioni pronti nuovi investimenti.
La storica azienda di Valdobbiadene, fondata nel 1926, nel 2021 ha realizzato un risultato da record a 80 milioni di fatturato (+ 30%) con un valore di ebitda pari al 6,5%. E punta sull’export. sull’evoluzione del mercato italiano e sull’e-commerce. Stanziati 16 milioni di euro per raddoppiare la capacità produttiva, sempre in ottica sostenibile. ll mercato italiano resta fondamentale, l’incremento è del 20%, con ottime performance nel canale Gdo. Valdo Europe ha registrato un +22%, mentre nel Regno Unito si è a + 10%. Nel mercato Nord Americano l’aumento è del 30%.
Fonte, Gazzettino.
Piglio, presentata nuova cantina Massimi con vini di altissima qualità.
In una bella serata nel centro storico è stata anche l’occasione per far conoscere la nuova Dmo tra Piglio e Valmontone. La Dmo tra Valmontone e Piglio parte con la presentazione di un importante cantina della cittadina del nord della Ciociaria che ha presentato ad un vasto pubblico la rinnovata struttura sotto il castello basso e dove sono stati presentati i pregiati vini Massimi. È stata questa, anche l’occasione, da parte del Comune di Piglio rappresentato dal Sindaco Mario Felli e dall’assessore Francesco Fontana (assessore alle politiche agricole) ed altri amministratori di donare ai presenti l’importante libro della storia del loro paese di Massimo Felli.
Fonte, FrosinoneToday.
I ragazzi del centro diurno “Pars” realizzano etichette per la cantina.
Sociale, arte ed enologia unite nel nuovo progetto realizzato dal centro diurno per disabili “Il Ciclamino” di Corridonia, gestito dalla cooperativa sociale “Pars”, insieme alla cantina Bastianelli di Monte San Pietrangeli. Sono circa quindici i ragazzi e le ragazze della struttura che stanno prendendo parte all’attività di ideazione e di realizzazione (a mano) di due etichette, che impreziosiranno altrettante bag in box di vino, uno bianco e uno rosso, del marchio Bastianelli. Il percorso è iniziato qualche settimana fa e vedrà la conclusione nel corso dell’estate. Al termine, una volta che le etichette saranno ultimate, saranno presentate nel corso di un evento speciale, che si terrà all’interno della cantina di Monte San Pietrangeli. “Ancora una volta i nostri ragazzi si sono dimostrati un esempio incoraggiante per tutti – spiega l’assessore alle pari opportunità, Monica Sagretti –. Pur tra mille problemi, affrontano la vita con il sorriso e nonostante tutte le battaglie, ci insegnano che possono comunque donare qualcosa. “L’unica disabilità – prosegue l’assessore – è quella di avere un cattivo atteggiamento nei confronti della disabilità stessa”.
Fonte, Il Resto del Carlino.
Addio a Vito Didonna, imprenditore del settore vinicolo aveva fondato storica cantina a Foggia.
L’ultimo saluto è previsto per il giorno 29 marzo, alle ore 16, presso la Basilica Santuario della Madre di Dio Incoronata a Borgo Incoronata. Nella serata del 27 marzo, all’età di 79 anni, è venuto a mancare Vito Didonna, storico e stimato imprenditore vinicolo del foggiano. Originario di Rutigliano, in provincia di Bari, nei primi anni sessanta si trasferì nel capoluogo dauno dove, assieme alla moglie e ai figli, diede vita ad una nota cantina, che ancora oggi opera sul territorio di Capitanata, coinvolgendo più di un centinaio di soci e fornendo vino alle più note realtà italiane del settore.
Fonte: l’Immediato.
Il “regno” tricolore del Sauvignon? Friuli Venezia Giulia. Cantina di Rauscedo il migliore d’Italia.
Il verdetto del “Concours Mondial du Sauvignon”. 22 medaglie su 31 (e 7 ori su 8) sono made in Friuli Venezia Giulia. Dalla Loira il n. 1 al mondo. Il Sauvignon è una delle varietà più amate e coltivate nel mondo. E la sua migliore espressione italiana viene dal Friuli Venezia Giulia, ovvero il Cantina Rauscedo Sauvignon Venezia Giulia Igt 2020 della Cantina di Rauscedo. E’ il verdetto del “Concours Mondial du Sauvignon”, che ha incoronato la cantina e la regione friulana al vertice italiano per la tipologia. Di 31 medaglie tricolore (di cui 8 d’oro), infatti, 22 (di cui 7 d’oro) vengono dal Friuli Venezia Giulia, compreso lo stesso Sauvignon 2020 della Cantina di Rauscedo, premiato come “Rivelazione Italia 2022”.
Fonte: WineNews.
Il vino di lusso non va in crisi, anzi diventa investimento.
Cresce il settore dei vini di lusso: nonostante la pandemia, la guerra e la crisi economica le bottiglie di alta gamma vendono sempre più, anzi sono usate come investimento. Il vino di lusso non conosce crisi, anzi in momenti di incertezza come quello attuale diventa un investimento, un asset: ovviamente, per chi se lo piò permettere. Stando al Knight Frank Luxury Investment Index il settore del vino pregiato (“fine wine”) è cresciuto del 16% nel 2021, e addirittura del 137% negli ultimi 10 anni: si tratta degli incrementi più alti nei beni di lusso. E questo in barba agli sconvolgimenti economici e sociali che hanno afflitto il mondo negli ultimi anni: la pandemia, poi la crisi della supply chain, l’inflazione, ora la guerra in Ucraina. Anzi, addirittura il vino diventa un bene-rifugio per i super ricchi.
Fonte: Dissapore.
Vino, in arrivo aumento dei prezzi, e non per colpa della guerra.
L’allarme dell’Uiv, Unione Italiana Vini, è legato all’aumento dei prezzi di vetro e carta più che alla guerra in Ucraina. La crisi e il probabile aumento dei prezzi nel mondo del vino sono legati alla variazione dei costi dei materiali di produzione più che alla guerra in Ucraina: questo però non vuol dire che il problema non esista. Si tratta sempre di crisi congiunturale e non strutturale, ma in seguito a un tavolo commerciale internazionale con più di 70 aziende del settore, arriva l’allarme dell’Unione italiana vini (Uiv). Succede che i produttori di vetro, per esempio, stanno comunicando aumenti fino al 15% per i contratti relativi al 2022, che si aggiungono a quelli di grandezza analoga già verificatisi a fine 2021. Inoltre non garantiscono la certezza delle forniture, e situazioni analoghe si stanno avendo per la carta, i cartoni, le gabbiette di alluminio per gli spumanti.
Fonte: Dissapore.
Vino: Report Agricoltura 100, settore ad alta sostenibilità.
“Le imprese agricole italiane sono a un livello alto di sostenibilità, ma quelle vitivinicole sono a un livello ancora più alto, e ciò è dovuto a motivi culturali e di relazione con il territorio”. Con queste parole Enea Dallaglio, partner di Innovation Team e curatore del rapporto 2022 ‘Agricoltura 100’ di Confagricoltura e Reale Mutua, ha presentato il documento alla Sana Slow Wine Fair, la prima fiera internazionale del ‘vino buono, pulito e giusto’ organizzata da Bologna Fiere con la direzione artistica di Slow Food. L’indagine ha coinvolto 2.162 aziende agricole italiane di cui 492 imprese vitivinicole.
Fonte: ANSA.
Il vino più assurdo del mondo si trova in Cina: Ecco come viene fatto, non ci crederete mai.
La Cina è un paese distante dal nostro non solo fisicamente ma anche culturalmente. In alcune città ai crede ancora ad antiche pratiche mediche che vengono praticate ancora oggi. La storia del vino di serpente che state è per leggere è davvero incredibile. Avete capito bene, vino di serpente. Nella terra del Sol Levante, e non solo, è una bevanda molto comune. Ecco come viene preparata e le leggende che si celano dietro a questo rimedio medico. Per chi è abituato alla medicina occidentale e ai suoi protocolli, le usanze cinesi possono sembrare veramente assurde.
Fonte: Mezzokilo.
Vino: Ruffino vince il Drinks Business Green Award 2021.
L’azienda vinicola toscana Ruffino vince il Drinks Business Green Award 2021, premio conferito dalla rivista britannica The Drink Business nella categoria “wine, beer or cider business”. Il riconoscimento è arrivato alla dodicesima edizione ed è attribuito agli operatori del settore delle bevande che adottano un approccio ecologico e sostenibile alla loro attività.
“Il vincitore di quest’anno – è scritto nelle motivazioni – è un’azienda che ha fatto grandi passi avanti nella gestione sostenibile della sua produzione di vino. Dal ridurre l’uso di energia e i rifiuti, al promuovere la biodiversità, Ruffino- sostiene la giuria- ha davvero impressionato i nostri giudici”.
Fonte: Dissapore.
Danimarca, mercato del vino in calo. Due possibili motivi.
ll mercato del vino in Danimarca è in calo. Secondo Wine Intelligence il numero di consumatori di vino è sceso del 17% dal 2019, nonostante un aumento della popolazione adulta nello stesso periodo. Questo dato potrebbe trovare spiegazione in un consumo più moderato, in particolare per i più giovani, e nella maggior diffusione degli RTD, suggerisce l’analisi di Wine Intelligence. La ricerca mostra che i consumatori più giovani di ADL stanno mostrando incertezza sulle proprie abitudini di consumo post-Covid. Quattro su dieci bevitori mensili di vino di 18-34 anni prevedono di aumentare il loro consumo di alcol, mentre il 23% dice che lo diminuirà.
Fonte: Federvini.
Slow Wine Fair Bologna, vino e sostenibilità: le nuove sfide.
La seconda giornata dedicata agli specialisti del settore, dedicata agli incontri tra i produttori e le enoteche o i buyer. Bologna, 28 marzo 2022 – Al via la seconda giornata di Sana Slow Wine Fair. Dopo aver accolto appassionati di vino da ogni città del globo, oggi la fiera si concentrerà esclusivamente sui professionisti del settore, dedicando loro appuntamenti ad hoc sul mondo enogastronomico, ma anche diverse degustazioni, masterclass e approfondimenti sul tema. In quella che si presenta come un’occasione unica per assaggiare sapori internazionali e non, c’è chi dall’aeroporto arriva direttamente in fiera, posizionandosi davanti agli stand ancora con il trolley in mano. O chi, per l’evento, porta con sé l’intera famiglia, facendo così conoscere il mondo dei “vini rari” anche alle nuove generazioni.
Fonte: Il Resto del Carlino.
‘Taste it! Esperienze di Vino’: successo di pubblico e di esperti per la prima edizione.
Bilancio estremamente positivo per la prima edizione di ‘Taste it! Esperienze di Vino’: evento di degustazioni, incontri ed esposizioni, dedicato al vino italiano e internazionale, alla birra e allo spirits (liquori), rivolto a professionisti (gestori di bar e ristoranti) e drink lovers, svoltosi negli ultimi giorni a Marotta. Una kermesse tenuta a battesimo dal vicepresidente della Regione Mirco Carloni, dal sindaco di casa Nicola Barbieri e dal noto enogastronomo Giuseppe Cristini, che in tre giornate ha ospitato ben 35 produttori per un totale di 200 etichette e ha fatto registrare oltre 1.500 presenze.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Vino del Piemonte in difficoltà per embargo e guerra.
Lo stop alle esportazioni in Russia rischia di danneggiare seriamente il settore del vino italiano e piemontese. L’Italia è infatti il primo Paese fornitore di questo prodotto in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna. Per di più con un boom della domanda di spumanti nel 2021 a partire da Prosecco e Asti, oltre ai vini Dop piemontesi insieme a quelli toscani, siciliani e veneti. I numeri arrivano dallo studio di Coldiretti in riferimento all’allarme lanciato dai Ristoratori e Albergatori della Federazione Russa sui problemi di approvvigionamento per ristoranti e caffè in Russia che non riescono a ricevere i prodotti necessari a causa delle sanzioni, oltre che per la svalutazione del rublo.
Fonte: Radio Gold.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 28 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Aspettative per Vinitaly «Ora si può ripartire».
E’ grande attesa da parte delle aziende del vino, che in tempo di guerra, tensioni internazionali e rincari delle materie prime, da questo Vinitaly (10-13 aprile a Veronafiere) si aspettano molto, essendo il primo appuntamento internazionale in presenza dopo un lungo periodo, che consentirà di incontrare nuovi compratori e allargare gli orizzonti a diversi mercati. Permettendo quindi di compensare l’erosione della marginalità, che per molti produttori sta per diventare un grave problema. Il calcolo degli impatti degli aumenti delle materie prime sui viticoltori è, per l’Unione italiana vini, del 32-33%. «Vinitaly segna il ritorno alla normalità», dice Paolo Castelletti, segretario generale Uiv, «e questo è confermato dal numero di adesioni delle cantine; le loro agende sono fitte di appuntamenti. Mancherà il continente asiatico, pochissimi saranno i russi; i Paesi europei saranno tutti presenti.
Fonte: Arena L’Arena Economie.
La vite è meravigliosa – Terlano sfida il tempo.
Il tempo, si sa, è un ingrediente fondamentale nella vita e in quella sua rappresentazione liquida che è il vino. Il tempo può semplicemente trascorrere oppure può diventare un progetto, come nel caso della Cantina Terlan, uno dei più grandi produttori altoatesini (e quindi italiani) di vini bianchi. Fin dal 1979 la cantina cooperativa fondata nel 1893 dedica molte energie al progetto Rarity, individuando ogni anno una etichetta a cui affidare il cimento di sfidare il calendario con buone prospettive di vittoria. Perché, come dice Klaus Gasser, direttore vendite della cantina, «nel mondo i grandi vini sono sempre caratte. La vite è meravigliosa Terlano sfida il tempo rizzati da longevità, complessità e anima».
Fonte: Giornale.
Viaggio dentro Gardo-land Il ragioniere dei misteri di D’Alema tra vigneti e armi.
Tra Cento e Castello D’Argile (Bo) vive e lavora il ragioniere Gardo con un ruolo primario nel Colombia-gate e negli affari di Tortorella, divenuto socio dei vini D’Alema «per 2/3 milioni». Agli atti ne risultano molti meno. Il premier nella produzione di vino, ci aveva ¦ Nel Colombia-gate adesso spunta anche il cabernet-gate. Stiamo parlando della tenuta agricola che si estende per sette ettari tra Narni e Otricoli (Terni), la Madeleine della famiglia di Massimo D’Alema, che nella società agisce, fin dal 2010, come procuratore dei figli, «con ogni più ampia e necessaria facoltà». La settimana scorsa l’imprenditore romano Massimo Tortorella, socio dell’ex raccontato di aver conosciuto nel 2017 a Miami il ragionier Gherardo Gardo, uno dei protagonisti della trattativa per la vendita delle armi in Sud America. E a lui si era affidato, poiché una sua società americana, la Consulenza, non aveva ingranato e andava messa in liquidazione. Nello stesso periodo Tortorella aveva conosciuto D’Alema in un ristorante londinese e in poco tempo avevano deciso di diventare Viaggio dentro Gardo-land II ragioniere dei misteri di D’Alema tra vigneti e armi Il professionista «low profile» non ci risponde nemmeno sull’affare da «2/3 milioni» di cui ci ha parlato il socio dell’ex premier.
Fonte: La Verita’.
Produrre bottiglie in vetro costa troppo l’avviso ai viticoltori: consegne a rischio.
Le imprese del vetro comunicano ai produttori di vino che non garantiscono più la fornitura di bottiglie e annunciano modifiche unilaterali ai contratti con aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al + 15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo internazionale con oltre 70 aziende del settore. È inevitabile, secondo Uiv, che le aziende del vino ricorrano ad aumenti dei listini che però rischiano di catapultare fuori mercato il vino italiano nel mondo. Secondo il consigliere Uiv e coordinatore del Tavolo, Alessandro Botter, «le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti comunicando un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, perché non ci sono più i margini per riuscire a lavorare».
Fonte: Stampa.
Vini irpini, prima riunione del Distretto.
Sabato scorso si è riunita la prima assemblea del Daq, il Distretto agroalimentare di qualità `Vini d’irpinia’. L’iniziativa si è tenuta ad Avellino nella sala convegni della Camera di Commercio. I lavori sono stati aperti e condotti dal presidente Francesco Maria Acampora, Ilaria Petitto e da Veronica Barbati, membri del cda. La strategia è stata presentata dal prof. Giovanni Quaranta, docente di economia agraria presso l’Università degli Studi della Basilicata nonché esperto di Sviluppo Rurale. L’occasione è stata utile anche per un approfondimento sui temi del credito e delle assicurazioni.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Dagli arabi ai danesi. Il Moscato di Scanzo fa brindare il mondo.
La delegazione. Compratori anche da fuori Europa con Visit Bergamo sulle colline vitate del paese «Vini eccezionali». Apprezzati anche i prodotti tipici. Il vino bergamasco, insieme ai prodotti tipici della nostra provincia, è in grado di conquistare i palati più esigenti sia in Italia che all’estero. Sabato una delegazione di acquirenti turistici internazionali (i cosiddetti buyer) ha fatto tappa in un’azienda vitivinicola di Scanzorosciate. Il Moscato di Scanzo è indubbiamente una chicca della nostra terra e gli operatori del settore, provenienti dall’Europa ma anche da altri continenti, hanno apprezzato. Una dozzina di acquirenti ed esperti di vino, provenienti da Austria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Norvegia, Spagna, ma anche Emirati Arabi, ha degustato le etichette orobiche, bollitine, bianchi, rossi e passito, all’azienda agricola «Il Cipresso» di Scanzorosciate.
Fonte: Eco di Bergamo.
Barbera d’Asti, Ruchè e formaggi piemontesi E4quality a Copenaghen.
Torna a rifare la valigia E4quality e mette, tra gli altri, Barbera d’Asti e Ruchè oltre ai formaggi con cui è pronto a conquistare i palati. Destinazione Danimarca. Qui il progetto di Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato proverà a bissare il recente successo ad Amburgo e Berlino. Si va così a completare il programma di appuntamenti di un’iniziativa che vuole promuovere in mercati chiave europei conoscenza e cultura dei grandi vini autoctoni del Monferrato, come pure dei grandi formaggi piemontesi (Castelmagno e Toma Piemontese), incentivando la creazione di network e opportunità di relazione per i produttori del territorio. Da domani a giovedì tappa a Copenaghen per un mercato da sempre strategico per i produttori piemontesi che necessita di attività di promozione dopo la parentesi pandemica. «La filosofia di E4Quality è raccontare in modo nuovo e innovativo i prodotti agroalimentari di qualità del Piemonte – spiegano i curatori del progetto- loro tipicità e peculiarità in fatto di sicurezza alimentare e attenzione all’ambiente».
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Aumentati i costi del vetro vini più cari.
La valanga dei prezzi • Rialzi in bollette mai visti prima, inflazione, listini rincarati per materie prime e trasporti, e da ultimo la guerra in corso in Ucraina L’industria del vetro, come tutti i comparti energivori, si scopre a rischio e ritocca i listini per coprire i crescenti costi di produzione. Tra gennaio e settembre 2021, secondo dati Assovetro, sono state prodotte 2,9 milioni di tonnellate di bottiglie in vetro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in costante crescita dal 2016, ma su questo comparto le problematiche del caro energia hanno pesato a partire dall’ultimo trimestre del 2021. Ed ora cominciano a tremare anche i produttori di vino, per la scarsità di offerta sul mercato dei fornitori. «In un anno per noi il prezzo del gas è aumentato sei volte, passando da 20 euro a Megawatt a 120, mentre quello dell’energia è triplicato, salendo da 60 euro a 240» spiega Massimo Noviello, il presidente e Ad di O-I, una delle maggiori aziende italiane per la produzione di bottiglie e vetri per le confetture alimentari.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
Centro del vino per il post-xylella.
La curiosità Centro del vino per it post-xylella Si spazia a 360 gradi e non poteva non esserci spazio per un settore chiave della nostra economica come quello agroalimentare e, in particolare, enoloica. Il progetto “Oeno-Vation” (12 milioni richiesti) è uno dei sette candidati da Unisalento con il bando “Ecosistemi di innovazione” nell’ambito dei finanziamenti del Miur. La finalità, in questo caso, è quella di sviluppare per l’ambito vitivinicolo «un sistema regionale di ricerca coordinato e competitivo a livello nazionale e internazionale – come si legge nella schede progettuale – incrementare la sostenibilità, la resilienza e la capacità di adattamento del sistema vitivinicolo e della società ai cambiamenti anche climatici e offrire una direzione di sviluppo e conversione territoriale nell’era post-Xylella».
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Dal vetro ai tappi, i prezzi folli minacciano le cantine.
Alle stelle anche le spese per imballaggi e trasporli: allarme di Federvini Dal vetro ai tappi, i prezzi folli minacciano le cantine La crisi internazionale legata alla guerra in Ucraina e gli aumenti delle materie prime coinvolgono anche il comparto vinicolo. Sono soprattutto i costi degli imballaggi e delle bottiglie a preoccupare gli addetti ai lavori. A lanciare l’allarme è Federvinni: «11 2022 ha tutte le premesse per diventare l’anno della tempesta perfetta» dice la presidente Micaela Pallini, «da molti mesi lamentiamo una situazione intollerabile rispetto ai costi dei trasporti, che ha danneggiato pesantemente il nostro export. A questo si sono aggiunti il progressivo aumento dei costi delle materie prime e dell’energia». Le statistiche I numeri sono drammatici: il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi e aumentato del 4.0% e il vetro del 25%. Molti fornitori che hanno scritto alle cantine e alle distillerie anticipando nuovi aumenti e addirittura possibili sospensioni delle forniture nelle prossime settimane.
Fonte, Unione Sarda.
II Chianti guarda a Mosca «Guai se la guerra durerà».
Busi, presidente del Consorzio: «II mercato russo assorbe il 10% del nostro vino Impatti più pesanti da energia e logistica. Difficile trovare tappi e bottiglie». «Obbligati a rivedere i prezzi per i rincari Godiamo di ottima salute, il mercato italiano è cresciuto». Nonostante i conflitti e le sanzioni, il Chianti continua a puntare sulla Russia, un Paese dove i wine lovers sono in crescita soprattutto grazie alle nuove generazioni, i millennials, nelle due città principali: Mosca e San Pietroburgo. «La situazione mondiale indubbiamente è preoccupante – ammette il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi e al momento il mercato russo è fermo. Nel caso di una risoluzione a breve non prevedo grandi perdite di mercato. Se però l’attuale situazione perdurerà per mesi allora ci potrebbero essere problemi». II mercato russo, infatti, è un punto di riferimento importante per il Chianti con il 7-8% di quote di mercato mondiale che salgono al 10% per la sottosezione ‘Colli Senesi’.
Fonte, Nazione Siena.
Vicino a Piazzale e aeroporto arrivano due vigneti urbani – Aeroporto e Piazzale il vigneto urbano dove non te lo aspetti.
La novità Vigne anche in città Atterrare all’aeroporto di Peretola e trovarsi a osservare un vigneto. Stesso discorso per chi entrerà in città dall’autostrada. Quella che fino a oggi poteva sembrare solo una suggestione, a breve diventerà realtà. E lo stesso accadrà in un’altra zona di Firenze, questa volta ben più pregiata, in una parte dell’area dell’ex camping al piazzale Michelangelo. • a pagina 6 Aeroporto e Piazzale il vigneto urbano dove non te lo aspetti Saranno realizzati dal Comune insieme a Avito, l’associazione dei consorzi vinicoli toscani di Alessandro Di Maria Atterrare all’aeroporto di Peretola, a prescindere da quello che ne sarà in futuro, e trovarsi a osservare un vigneto. Stesso discorso per chi entrerà m città dall’autostrada. Quella che fino a oggi poteva sembrare solo una suggestione, a breve diventerà realtà. E lo stesso accadrà m un’altra zona di Firenze, questa volta ben più pregiata, in una parte dell’area dell’ex camping al piazzale Michelangelo. I progetti di vigneti urbani stanno prendendo sempre più piede nelle città, in un’ottica di un nuovo modello di turismo smart e di sviluppo sostenibile. E così a New York e a Parigi, ma lo stesso sta accadendo a Torino, Milano, Venezia, Siena, Palermo e Catania (con tanto di associazione, l’Urban Vineyards Association che a oggi riunisce undici vigneti di città situati in tutto il mondo).
Fonte, Repubblica Firenze.
Duemila ospiti per Vinifera Interesse anche dall’estero.
Organizzatori e operatori molto soddisfatti per il numero di visitatori e per aver potuto tornare ad un confronto diretto tra gli imprenditori del settore e i possibili clienti Per le cantine più piccole è stato importante ritrovare un contatto con il mercato. I colleghi vignaioli hanno scelto di premiare con la “Picca d’oro” Weingut Seppi. Più di duemila persone (circa 1.200 sabato e 900 ieri) hanno varcato la soglia di Trento Fiere questo week end, per assistere a Vinifera. Un appuntamento che ha richiamato un pubblico eterogeneo, tra imprenditori ed esperti del settore di tutte le età, accomunati dalla passione per la scoperta di nuovi sapori e dalla voglia di ricercare le novità. Gli oltre 130 espositori, dal canto loro, non si aspettavano una simile risposta. Lo hanno evidenziato quelli trentini, friulani, lombardi o alto atesini, ma in particolare feedback positivi sono arrivati da chi si è messo in gioco da altri Paesi, come Slovenia, Austria, Svizzera e soprattutto Francia. Tantissimi i giovani che, “armati” di calice, hanno passeggiato tra gli stand.
Fonte, Adige.
Sgarbi fa pace con Depero: «Vive qui».
Folla all’inaugurazione della sala multimediale allestita dalla cantina Vivallis in onore al Mago Un migliaio di persone hanno incontrato l’arte che è stata abbinata alla storia della Say, la cooperativa agricola della Vallagarina. E la promozione punta sul nostro artista II presidente del Mart: «II futurismo è il linguaggio della modernità ed è attuale oggi perché è energia. La sua grandezza coincide con l’età dell’elettricità e dell’industria». Depero è vivo, continua a vivere qui». Un applauso scrosciante ha sottolineato la chiosa di Vittorio Sgarbi sabato sera all’inaugurazione della grande sala multimediale che la cantina Vivallis ha voluto dedicare all’artista futurista. E chi se lo sarebbe aspettato che il noto critico d’arte chiamato a presiedere il Mart si sarebbe ricreduto su Fortunato Depero, dopo lo scetticismo che aveva dimostrato all’inaugurazione della mostra allestita nel museo d’arte moderna e contemporanea. L’altra sera a Nogaredo lo ha fatto davanti a circa mille persone arrivate in destra Adige per un evento di quelli che non si vedevano da tempo e che ha segnato un nuovo corso per la cantina vitivinicola che porta avanti con i suoi 734 soci il patrimonio storico del marchio Say, la società agricoltori Vallagarina.
Fonte, Adige.
Vini: Verona record, il futuro è incerto.
Brillanti risultati del 2021, con la provincia scaligera in testa per esportazioni. Mercato russo azzerato dopo una crescita dell’11 % Vini: Verona record, il futuro è incerto II Valpolicella tra i più venduti in Italia: 3,7 milioni di litri Castelletti, Uiv: «Ma ora il quadro si fa preoccupante: materie prime e guerra avranno effetti pesanti» L’impatto stimato degli aumenti delle materie prime sui viticoltori arriva al 32-33%: erosione dei margini I Aura ‘/,anona •• Una fotografia del mercato vinicolo 2021 incoraggiante è quella fornita dai dati dell’Osservatorio Uiv (Unione italiana vini) – Vinitaly Veronafiere – Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) sul sistema nazionale, veneto e veronese, con forti incrementi sull’anno precedente e con Verona sul podio nazionale e veneto per export. Non altrettanto positive, anzi dal colore incerto, sono le aspettative per quest’anno, iniziato – ancor prima del conflitto russo-ucraino – con penalizza7ioni fortissime legate ai rincari delle materie prime, dai costi energetici fino ai materiali per il confezionamento (vetro, legno, imballaggi, cartone, tappi), «aumenti straordinari di settimana in settimana, che la grande distribuzione organizzata fatica ad assorbire» e che quindi preoccupano moltissimo soprattutto per la diminuzione della marginalità delle aziende, con possibili ripercussioni sull’occupazione del settore, come spiega il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti. Peggio del previsto. A gennaio Uiv aveva stimato un rincaro medio a bottiglia di circa il 10%, per un totale di 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi.
Fonte, Arena.
Vetro e carta Con i rincari sono a rischio le forniture.
Le imprese italiane del vino stanno registrando un’ulteriore crisi delle forniture e un aumento dei prezzi delle stesse non sempre imputabili al conflitto in Ucraina e alle sue conseguenze. L’allarme arriva dall’UIv, Unione italiana vini dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro, per esempio, stanno inviando lettere commerciali in cui, di fatto, non garantiscono più la certezza della fornitura annunciando modifiche unilaterali ai contratti in corso e in scadenza a fine anno, comunicando ulteriori aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al +15% applicato a fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per spumanti. Un ulteriore costo, con il rischio di carenza, cui si sommano gli enormi aumenti delle tariffe energetiche che il settore non può più assorbire. È quindi inevitabile, per Uiv, che le aziende del vino ricorrano ad aumenti dei listini che però rischiano di catapultare fuori mercato il vino italiano nel mondo, in particolare nel segmento popular.
Fonte, Arena.
Al castello la Giornata per i Colli Veneti L’Unpli lancia la Primavera del Prosecco.
Follador: «Fino a luglio una rassegna con diciassette mostre del vino». La bellezza dei colli veneti non può prescindere dal risetto del territorio. Il forte richiamo lo ha lanciato Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Colline Unesco, ricordando quanto gli incendi stanno devastando boschi e montagne. Un rispetto ovviamente a 360 gradi, al quale cercano di educare sia l’associazione che gestisce il patrimonio dell’Umanità che l’Unpli, l’Unione delle Pro Loco, entrambi in collaborazione con la Regione. L’impegno è stato ribadito ieri mattina nella prima Giornata per i Colli Veneti, che ha preso il via dal castello di Conegliano, e che è stata istituita con legge regionale. «L’iniziativa di oggi ha avuto un riscontro positivo in tutti i territori, lo testimoniano i quasi 250 eventi che rappresentano la vitalità della nostra Regione — ha detto l’assessore regionale Cristiano Corazzare.
Fonte, Tribuna Treviso.
Vivallis “cantina dell’arte”, Fugatti: una bella iniziativa che mette in relazione due eccellenze del territorio.
“Un connubio interessante che unisce le potenzialità di un comparto vitivinicolo importante qual è Vivallis con quelle della cultura e del turismo, partendo da un’intuizione di Vittorio Sgarbi che porta il Mart all’esterno della propria sede per valorizzare anche altre specificità del nostro territorio”: questo il commento del presidente Maurizio Fugatti che ieri sera ha partecipato all’evento organizzato da Vivallis che si propone come “cantina dell’arte” e che da anni è sponsor della Casa d’Arte futurista Depero. In concomitanza alla mostra Depero new Depero al Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Treno e Rovereto, ieri sera la cantina Vivallis ha infatti inaugurato una grande sala dedicata all’artista che negli anni Cinquanta aveva realizzato il marchio per l’azienda (allora SAV). L’installazione costruisce una storia incentrata su una serie di figurazioni sovrapposte – estrapolate da 10 opere di Fortunato Depero – e realizzate con alcuni legni del Trentino: larice, pino cembro, roverella, abete, faggio e frassino.
Fonte, ufficio stampa provincia trento – Provincia autonoma di Trento.
La sostenibilità è un dovere. Ma nelle aziende serve un cambiamento gestionale e culturale.
Da Equalitas a Viva, allo standard unico nazionale, la visione e lo stato dell’arte della sostenibilità del vino al Congresso Assoenologi n. 75. La sostenibilità è ormai tema e valore onnipresente nella vita delle cantine, nella comunicazione, nel commercio e del dibattito intorno al vino. E di conseguenza è stato anche l’argomento più evocato nel Congresso Assoenologi n. 75, di scena a Verona: la sostenibilità in vigneto e in cantina, nei prossimi anni, sarà al centro dell’attenzione delle aziende. “È stato un crescendo negli anni – ha raccontato Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino – abbiamo cominciato a considerarla dapprima per una ragione di carattere commerciale: sapevamo che ci sarebbe stata richiesta dai mercati. Poi è intervenuta la sensibilità ambientale.
Fonte, WineNews.
Sana Slow Wine Fair Bologna: un brindisi a nuove sfide.
Giorno di debutto (e unico aperto al pubblico) per la nuova kermesse in Fiera. Quasi sessanta le cantine emiliane romagnole presenti. Bologna, 27 marzo 2022 – C’è chi arriva dal Cile, chi dal Portogallo, dall’Albania o dall’Argentina. Ma anche dal Perù, dalla Slovenia, dalla Spagna e da tutte le regioni dello Stivale. Tra i 542 produttori di vino presenti oggi in Fiera per la prima giornata del Sana Slow Wine Fair (video), seppur non si parli la stessa lingua, è facile intendersi. Ognuno dei presenti condivide non solo lo stesso spazio, ma anche i principi evidenziati nel manifesto del Vino Buono, Pulito e Giusto presentato, a ottobre 2020, da Slow Food: sostenibilità ambientale, difesa del paesaggio e, non ultima, l’importanza del ruolo sociale e culturale delle cantine.
Fonte, Il Resto del Carlino.
Vino: Grignolino conquista giovani, stranieri e importatori.
Successo per la prima edizione di ‘Grignolino, il Nobile Ribelle’, una due giorni ospitata a Grazzano Badoglio (Asti) e dedicata alle numerose interpretazioni di questo vitigno che, con i suoi tannini vivaci, si presta a diversi tipi di vinificazione e d’invecchiamento. In tanti sono arrivati a degustare le oltre cento etichette prodotte nelle 85 aziende vitivinicole dell’Astigiano e del Monferrato Casalese che hanno risposto alla chiamata dell’Ais – l’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte con le delegazioni di Asti e Casale.
Fonte, Ansa.
Italia tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico.
FederBio, che ha sottoscritto il Manifesto del vino di Slow Food per una produzione improntata sul rispetto del territorio e della biodiversità, valorizzando l’identità dei sistemi agricoli locali, è partner di Slow Wine Fair. Il mercato del vino bio è in grande crescita, i dati del Report Wine Monitor Nomisma evidenziano un incremento dei consumi interni del 60% negli ultimi tre anni per un valore stimato di circa 50 milioni nel 2021. Anche la produzione vitivinicoltura biologica registra valori in grande sviluppo. Dai dati Sinab Italia, con 117.378 ettari di vite bio, il nostro Paese conta un’incidenza sulla superficie vitata complessiva di oltre il 19%, la più alta in Europa e nel mondo. Negli ultimi 10 anni la produzione di vino biologico è aumentata in maniera significativa, quasi del 110%. Segnale che i cittadini sono sempre più attenti e scelgono un prodotto di qualità, ma allo stesso tempo sostenibile, prodotto nel rispetto dell’ambiente.
Fonte, Mixer Planet.
Petrini: “il vino ha di fronte a sé una nuova rivoluzione, con al centro ambiente e lavoro”.
Da “Slow Wine Fair” (Bologna, da oggi al 29 marzo), il messaggio del fondatore Slow Food e Don Luigi Ciotti, fondatore Libera. “Ho vissuto passaggi epocali nel modo di produrre, promuovere e valorizzare il vino. Oggi viviamo un nuovo momento storico, quello della transizione ecologica, che ci farà tornare a vivere in armonia con la natura. La produzione enologica può avere un ruolo molto importante, liberandoci dalla chimica, dallo sfruttamento, e regalando la libertà di fare i vini che i vignaioli vogliono fare, in modo virtuoso, da raccontare agli altri ma senza i punteggi, perché il dialogo è molto più importante”. Dalla “Slow Wine Fair”, di scena da oggi al 29 marzo a Bologna, nelle parole di Carlo Petrini, fondatore Slow Food, muove i primi passi la rivoluzione inscritta nel “Manifesto del vino buono, pulito e giusto” che ha dato vita, nel 2020, alla “Slow Wine Coalition”, di cui l’evento organizzato da BolognaFiere, con la direzione artistica Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, è il primo atto pratico, raccontato, oltre che da Carlo Petrini, da Don Luigi Ciotti, fondatore Libera, Giancarlo Gariglio, Coordinatore Internazionale Slow Wine Coalition, e Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
Fonte, WineNews.
Caro bollette,vetrai costretti aumento prezzi bottiglie vino.
Rialzi in bollette mai visti prima, inflazione, listini rincarati per materie prime e trasporti, e da ultimo la guerra in corso in Ucraina. L’industria del vetro, come tutti i comparti energivori, si scopre a rischio e ritocca i listini per coprire i crescenti costi di produzione. “In un anno per noi il prezzo del gas è aumentato sei volte, passando da 20 euro a Megawatt a 120, mentre quello dell’energia è triplicato, salendo da 60 euro a 240” ha sottolineato Massimo Noviello, intervistato dall’ANSA, il presidente e Ad di O-I, una delle maggiori aziende italiane per la produzione di bottiglie e vetri per le confetture alimentari. “Noi produttori di vetro, già prima della guerra in corso in Ucraina, avevamo il gran timore – ha detto – di non farcela a mantenere le forniture per gli effetti del caro energia che si sono sviluppati a partire dall’ultimo trimestre 2021, insieme a inflazione, rincaro delle materie prime e dei trasporti. Un quadro difficile per noi vetrai ma anche per l’industria della carta, ceramiche, alluminio, le manifatture più energivore.
Fonte, Giornale di Sicilia
A tutto Nosiola, lungo la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.
Dieci giorni di degustazioni, visite guidate e viaggi dedicati al più antico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino. Armatevi di tempo libero e soprattutto di buon appetito. Con la primavera torna “A tutto Nosiola”, un cartellone di oltre venti iniziative, tra esperienze di gusto, serate speciali, visite in cantina e proposte vacanza, per celebrare Nosiola e Vino Santo. Tante proposte di questa undicesima edizione, condensata in una decina di giorni e in particolare in due weekend, da vivere su un territorio che spazia dalla Valsugana al lago di Garda, dalla Piana Rotaliana alla Vallagarina, dall’Altopiano di Pinè alla Valle dei Laghi, passando per Trento. Il re della festa è il più antico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino. Dà origine ad un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, dal profumo delicato con leggere sfumature di fiori bianchi e frutta acerba e dal gusto secco e piacevolmente fresco, fruttato ed armonico, con retrogusto leggermente ammandorlato. È coltivato principalmente in Valle dei Laghi e fino alle colline Avisiane, grazie all’influenza dell’Ora del Garda, vento tipico del lago. In Valle dei Laghi, le sue uve, vendemmiate al culmine della loro maturazione e fatte appassire nei granai su graticci fino alla Settimana Santa, quando avviene la torchiatura, dopo almeno quattro anni di riposo in piccole botti di legno – periodo minimo fissato dal disciplinare – danno vita all’esclusivo Vino Santo Trentino Doc, il passito dei passiti.
Fonte, Quotidiano.net.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 27 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Anteprima del Nobile Record di presenze.
Continua l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano in Fortezza. Ieri, giornata aperta anche ai wine-lovers, accessi esauriti con circa 400 persone che hanno degustato le nuove annate in commercio tra cui il Nobile 2019, premiato con cinque stelle. Oggi porte aperte dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, i posti si stanno esaurendo. L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano terminerà domani. Tra gli appuntamenti in calendario oggi il contest delle ‘Belle Vetrine’ (edizione n. 18) promosso dalla Pro-Loco Montepulciano con il Consorzio del Nobile. II tema di quest’anno è ‘Le associazioni di volontariato che operano per la promozione del territorio e delle sue tradizioni’. Un tema che vuole premiare l’impegno delle tante e volonterose associazioni presenti a Montepulciano ma anche ricordare quegli eventi che si legano alla storia poliziana e che contribuiscono a dare lustro e visibilità al territorio favorendo la socialità e l’aggregazione.
Fonte: Nazione Siena.
Vino: vetro e cartone alle stelle «In aprile alla cassa rincari del 6%».
L’allarme di Federvini. E in cantina si scelgono bottiglie più leggere. C’è chi usa bottiglie con meno vetro, 38o grammi contro 500, e chi riduce la quantità di materiale di protezione negli imballaggi. C’è anche chi s’è preso per tempo e, che, grazie al fotovoltaico, riesce in buona parte ad ottenere da sé l’elettricità. Rimane che, come in tanti altri comparti, anche i produttori di vino combattono contro l’aumento dei costi di energia e materiali per il confezionamento, dalle bottiglie alle etichette, dai tappi alle «gabbiette» in fil di ferro per gli spumanti. Si ottimizza e si cercano efficienze; ma sarà inevitabile ricaricare sul cliente finale, dal 1. aprile, un 6% in più alla cassa. A lanciare per primo l’allarme è stato l’altro ieri Federvini, l’associazione di settore di Confindustria, in vista del Vinitaly, che torna dal io al 13 aprile. II prezzo del cartone è raddoppiato, quelli di tappi, vetro e trasporto su gomma saliti del q0% nel primo caso e del 25% negli altri due.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Ecco la macchina per fare lo spritz Una miscela perfetta di alcol e seltz.
Si chiama Sprizzer e rispetta alla lettera la ricetta dell’aperitivo. Martedì la presentazione mondiale Un’innovativa fontana che sgorga spritz. Non si tratta di nuova una versione della fontana delle tette, ma dell’invenzione brevettata da una start up trevigiana, che ha creato la prima macchina per fare lo spritz, da tenere a casa per rallegrare feste, cene e soprattutto che permette di bere la versione perfetta per dosi e qualità degli ingredienti del famoso aperitivo. Lo spritz è stato consacrato negli ultimi anni come uno dei dieci drink più bevuti al mondo. Peccato che il suo gusto cambi a seconda della persona che lo realizza e degli ingredienti utilizzati. Per questo motivo nasce Sprizzer, che in modo automatico assicura di poter bere lo spritz perfetto, secondo la ricetta tradizionale. A partire da martedì 29 marzo verrà presentato a livello mondiale, tramite la piattaforma di crowdfunding internazionale Kickstarter. Una necessità impellente comune a tanti, a giudicare dalla lista d’attesa delle prenotazioni, che a tre giorni dal lancio sfiorano già le 4.500.
Fonte: Tribuna Treviso.
Le nuove vie dei pascoli saranno mappate sulle colline dell’Unesco.
Le `vie dei pascoli” passeranno anche per le Colline Unesco. Sono infatti allo studio del Comitato Unesco, con il proposito di rilanciarle turisticamente. I pastori erranti, che praticano ancora la pastorizia nomade scendendo dalle montagne verso la pianura, percorrono centinaia di chilometri lungo tragitti della memoria ormai perduti a causa dell’urbanizzazione del territorio. Tra i primi tratturi anche quelli che attraverseranno le Colline del Prosecco, peraltro non ancora definiti. «Questa normativa è il coronamento di un progetto promosso dalle agricoltrici di Coldiretti — sottolinea Chiara Bortolas, presidente regionale di Donne Impresa Coldiretti e rappresenta una presa di coscienza anche politica di una realtà strategica per la salvaguardia del patrimonio zootecnico, la conservazione delle specie in via d’estinzione per la produzione di formaggi e tipicità locali altrimenti perdute.
Fonte: Tribuna Treviso.
Non solo il cronometro anche auto e tanta musica.
Expo Natura aperto in centro fino alle 20, bancarelle con prodotti tipici Sfilata d’auto d’epoca ed esibizione di gruppi musicali a Roncade 12 Tribuna di Treviso si conferma storico media partner della manifestazione. Non solo cronometro, non solo agonismo e corse promozionali, non solo chilometri da percorrere. La Treviso Marathon è anche eventi collaterali, grande impegno dietro le quinte e sostegno da parte delle eccellenze del territorio. Tutti insieme per rendere possibile un evento articolato come una maratona. Sarà aperto ancora fino a questa sera alle 20 l’Expo Natura, evento coordinato da Explicom, che ha fatto, fin da giovedì, da gustoso corollario alla Treviso Marathon. Le piazze dei Signori, Borsa e Indipendenza si sono trasformate in piccole tappe di una corsa lungo la Penisola, tra mostra mercato di prodotti tipici locali, show cooking e laboratori.
Fonte: Tribuna Treviso.
Trionfo al mondiale II «Rosè» diventa oro.
Il Marilina Rosè vince un altro premio prestigioso: il vino delle Cantine Spelonga di Stornara, in provincia di Foggia, si è infatti aggiudicato ancora una volta la medaglia d’oro al Mondial du Rosé, il campionato mondiale dei Rosè, che si svolge ogni anno a Cannes sulla Costa Azzurra Vincere con un rosato italiano in Francia la dice lunga sulla qualità di questa igp ricavata dal Nero di Troia L’annata 2021, poi, è particolarmente buona, poiché al già celebrato sapore del Marilina, si è aggiunto un più ampio e variegato bouquet sia olfattivo che gustativo che esprime eleganza e delicatezza, con una piacevole freschezza Il Marilina prende il nome dalla sua produttrice, Marilina Nappi, giovane imprenditrice delle cantine Spelonga, nel cuore del Tavoliere delle Puglie.
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Coppola punta sulle bollicine di alto livello – Coppola ora punta sulle bollicine top.
Presentato il metodo classico invecchiato 60 mesi ii Sessanta mesi che significano attesa paziente e lavoro quotidiano. Questo in qualche modo rappresenta proprio la nostra filosofia L, amore di una famiglia per la terra ha dato alla luce un metodo classico che si presenta come il fiore all’occhiello della produzione della Cantina Coppola di Gallipoli. Presentato ieri mattina nella sede dell’azienda, dai proprietari Giuseppe e Lucio Coppola; dal figlio di Giuseppe, Niccoló, che gestisce il ristorante “Vigneto”; da Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo dell’azienda vitivinicola; Luciano Pignataro giornalista enogastronomico, lo spumante invecchiato cinque anni che verrà commercializzato in edizione limitata (solo 900 bottiglie) al costo di 60 euro. Così Giuseppe Coppola racconta 1″`avventura’ della prova ardita di piegare il negroamaro al bianco piuttosto che al tradizionale rosso: «Fin dal primo momento abbiamo fissato l’obiettivo di produrre, interamente nella nostra azienda, uno spumante a 60 mesi di affinamento.
Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.
Si chiama ” Ex Vite” È il vino per la santa messa.
II nome deriva dalla locuzione latina che sta ad indicare la provenienza, “dalla vite”. Il progetto di “economia civile” nasce dalla collaborazione tra la Caritas locale e la storica cantina. Si chiama “Ex Vite” il vino che sarà utilizzato per la celebrazione delle Sante messe nelle parrocchie della diocesi di Nardò-Gallipoli. Il frutto della vite e del lavoro dell’uomo, come recita la Liturgia, il primo ed unico ad essere prodotto in Puglia. All’incontro di presentazione con la stampa erano presenti il vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Fernando Filograna; il responsabile del progetto Opera Seme”, don Giuseppe Venneri; il presidente della cantina “Cupertinum”, Francesco Trono e l’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi. Perché “Ex Vite”? 11 nome deriva dalla locuzione latina che sta ad indicare la provenienza, “dalla vite”, per l’appunto. Il progetto di economia civile” nasce dalla collaborazione dalla Caritas operante nella diocesi guidata dal Vescovo Filograna e la storica cantina `Cupertinum”.
Fonte, L’Edicola del Sud Lecce.
Assoenologi, Stefàno premiato come “personaggio dell’anno”.
Il senatore Dario Stefano è stato premiato come “Personaggio dell’anno” da Assoenologi, nell’ambito del 75° Congresso nazionale dell’associazione che riunisce gli enologi italiani. La consegna della targa da parte del presidente Riccardo Cotarella è avvenuta ieri a Verona, dove si sta svolgendo il congresso dell’organizzazione che si concluderà oggi. “Per l’impegno, la serietà, la competenza e la passione dimostrate a vantaggio della promozione dei territori italiani, della cultura del vino e della valorizzazione dell’enoturismo e perla vicinanza ad Assoenologi nella tutela dei titoli professionali di enotecnico ed enologo”, queste le motivazioni del riconoscimento che ha colto il senatore Stefano, padre delle leggi su enoturismo ed olioturismo ed estensore del ddl per l’insegnamento della storia del vino nelle scuole primarie e secondarie e del testo che intende normare le figure di enotecnico ed enologo, particolarmente commosso ed emozionato.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Il miglior rosato italiano viene dalla Puglia.
II concorso mondiale di Bruxelles elegge il Pietra Rosato 2021 – Salento Igt di Cantine Menhir come miglior rosato italiano. Sono stati 1.170 i campioni di vino provenienti da 23 Paesi sottoposti al giudizio della giuria di professionisti internazionali che dall’ 11 a113 marzo si è riunita a Vallodolid in Spagna. La seconda edizione del Concours Mondial de Bruxelles – Sezione Vini Rosè ha assegnato numerosi riconoscimenti che premiano l’impegno, la passione e l’abnegazione dei produttori che vi hanno partecipato, sostenuti come nel caso delle aziende salentine, anche dai Consorzi di Tutela. “Siamo molto felici dei riconoscimenti conquistati dalle nostre aziende con una Gran Medaglia d’Oro, una Medaglia d’Oro, due medaglie d’Argento, e tante ottime valutazioni che i nostri vini hanno saputo conquistare – dichiara Damiano Reale, presidente del Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini Doc e dei vini Igt Salento.
Fonte, Salento in tasca.
Slow Wine da Michiletta, omaggio ai vini doc.
Si è svolta all’Osteria Michiletta di Cesena, la Cento Cene per Slow Wine. Una serata dedicata ai produttori e ai loro vini presenti nella guida “Slow Wine”: l’edizione 2022, che recensisce 1958 cantine, non è solamente una guida, è un progetto di racconto e promozione a tutto tondo. Unica nel panorama delle guide al vino, infatti, Slow Wine non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori, visita i filari e le cantine delle aziende recensite. Lo chef Rocco Angarola ha proposto un menu giocato su piatti di recupero e sfumature culinarie giocate sull’intreccio Romagna-Piemonte, come lo sformatino di cardi ed erbette con bagna cauda, le reginette di semola di grano duro con radicchietto e prosciutto, il coniglio in porchetta con fricò e il bunet, un crème caramel amaretti e cioccolato.
Fonte, Resto del Carlino Cesena.
Dopo due anni di assenza ritorna la Festa del vino a San Cassiano.
La pandemia, in questi ultimi due anni, ha causato lo stop di numerose attività, e tra queste ce n’è una di cui gli abitanti di Brugnera hanno sentito particolarmente la mancanza: la Festa del vino di San Cassiano. E finalmente, l’attesa viene ripagata: dall’8 al 25 aprile, infatti, la borgata del Livenza tornerà ad essere animata da aperitivi, cene, spettacoli musicali e dj set. «Siamo carichi ed entusiasti, pronti per ripartire: non vediamo l’ora di scoprire come risponderà la gente – ha annunciato il presidente dell’associazione che organizza il festival, Nicolò Parro -. Siamo certi che le persone, qui in paese, aspettano l’evento con trepidazione: non avendo bar o altre attività commerciali, la Festa del vino è una delle poche occasioni di ritrovo, un punto di riferimento perla vita sociale della frazione».
Fonte, Gazzettino Pordenone.
L’attività e ricerca vitivinicola di Rauscedo sono un modello europeo.
«Il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato in questi anni una capacità di ricerca e innovazione nel settore agroalimentare di qualità eccellente, tale da diventare patrimonio dell’intero Paese. La sfida principale è trasferire la ricerca al settore produttivo guardando in particolare alle soluzioni nel settore vitivinicolo che rispondono meglio alla sostenibilità ambientale delle colture e alla resistenza ai cambiamenti climatici». È quanto ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier nella tavola rotonda organizzata dall’Università di Udine in occasione della visita di Francesco Mattina, presidente del Community Plant Variaty Office, l’ufficio della Comunità europea per le varietà vegetali. Zannier ha ricordato che «il Friuli Venezia Giulia con il 13 per cento di superficie vitata sull’intera superficie agricola, supera di molto la media italiana, che si attesta sul 5 per cento».
Fonte, Gazzettino Pordenone.
Dopo due anni il Lazio torna a Vinitaly a Verona 59 produttori e sei espositori.
Dopo due annidi stop, dovuti alla pandemia da Covid-19, la Regione Lazio torna protagonista al Vinitaly e Sol e Agrifood, che si terranno a Verona dal 10 al 13 aprile. «Oltre al padiglione di 1.200 metri quadrati, dedicato al vino, e allo spazio di 150 mq, dedicato all’olio, quest’anno saremo presenti anche al Vinitaly and the City nella splendida cornice del cortile del Tribunale nel centro di Verona con uno spazio enoteca destinato ai vini del Lazio – sottolinea Nicola Zingaretti – L’occasione ci consentirà di promuovere e valorizzare le eccellenze del comparto vitivinicolo e olivicolo regionale e al tempo stesso di puntare sulla narrazione di tutto il bello che il Lazio ha da offrire». In particolare, nel padiglione del Vinitaly saranno presenti 59 produttori di vino, nello spazio del Sol e Agrifood ci saranno 6 espositori, tra cui un birraio artigianale e prodotti tipici e tradizionali del Lazio, con un ricco programma di eventi dedicati al cibo e non solo.
Fonte, Messaggero Cronaca di Roma.
Agricoltura: via libera al bando per ristrutturazione vigneti.
Deliberazione della giunta della Regione Liguria sul bando per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti per la campagna 2022-2023. Spiega il vice presidente con delega all’agricoltura Alessandro Piana: “Con il via alle modalità attuative della misura, si intende promuovere gli interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei vigneti liguri con un sostegno economico complessivo di 90 mila euro, incrementabili nel caso di richieste eccedenti la disponibilità finanziaria. I valori massimi di contributo ammissibili a ettaro sono di 16mila euro per i costi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, nel limite del 50% dei costi effettivamente sostenuti, cui si aggiungono 3.000 euro per ettaro per il mancato reddito nel caso di estirpazione di un vecchio vigneto”. Precisa ancora l’assessore Piana: “L’importo del contributo viene inoltre elevato sino a un massimo di 22 mila euro a ettaro per le zone viticole situate su terrazze e gradoni o che abbiano una pendenza del terreno superiore al 30%o, ancora, che siano situate a più di 500 metri di quota”.
Fonte, Ancora.
I vini tipici locali sotto i riflettori all’Enoteca regionale di Ortovero.
Vini tipici locali, degustazioni, masterclass, presentazioni di libri e tanto altro saranno protagonisti di “Vite in Riviera”, un evento in programma oggi e lunedì ad Ortovero, all’Enoteca regionale di Liguria. La rassegna si apre oggi alle ore 14, mentre le prime attività avranno inizio alle ore 15.30 con un “Wine tasting di vini bianchi invecchiati” dedicato a “I Bianchi del Ponente Ligure, il tempo che migliora” presentati dal sommelier Augusto Manfredi. Nel corso della giornata sarà possibile conoscere, assaggiare ed apprezzare la produzione locale dell’olio extra vergine d’oliva e materie prime tipiche del territorio e ricette locali. La rassegna “Vite in Riviera” proseguirà domani. Da non perdere, alle ore 12.30, il wine tasting dedicato a “L’eleganza dei Grandi Rossi del Ponente Ligure” in cui saranno protagonisti una selezione di vini rossi provenienti dalla piana ingauna e da Ortovero.
Fonte, Secolo XIX Savona.
Cantina Terre, via libera del cda al secondo acconto per le uve.
I versamenti a. 650 soci per l’ultima vendemmia saranno fatti entro il mese Durante la riunione di venerdì vagliate le candidature di possibili direttori BRONI Il consiglio di amministrazione della cantina Terre d’Oltrepo ha deliberato il secondo acconto relativo ai conferimenti delle uve della vendemmia 2021, che sarà erogato entro fine mese. La riunione del Cda della cooperativa oltrepadana si è svolta venerdì e all’ordine del giorno c’era proprio questo importante adempimento che rappresenta una boccata di ossigeno per gli oltre 650 soci alle prese con una situazione economica molto difficile, complicata anche dalle ripercussioni della guerra sull’export dei prodotti. «Come avevamo già anticipato abbiamo dato il via libera al secondo acconto — annuncia il presidente di Terre, Enrico Bardone -. Non ci sono stati problemi di copertura finanziare per erogare i pagamenti, che arriveranno nei prossimi giorni, entro la fine del mese, e crediamo che i soci saranno soddisfatti.
Fonte, Provincia – Pavese.
Un lungo viaggio per conoscere l’Italia dei vini.
«Un lungo viaggio nell’Italia del vino alla ricerca di chi, nonostante tutto, mette la passione davanti alle difficoltà e diventa fiero custode del luogo che abita». Questo il senso del libro «Custodi del Vino. Storie di un’Italia che resiste e rinasce» di Laura Donadoni, per Slow Food Editore, che è stato presentato venerdì nella cornice del teatro Luigi Mercantini di Ripatransone. Per le Marche, il Piceno è la zona scelta dall’autrice, terra dove la viticoltura sembra essersi affermata per prima e dove a raccontarsi sono diverse le eccellenze locali. Un plauso al progetto che ha unito e messo in rete territori ed esperienze diverse, unite da un filo conduttore comune: tradizione, amore e innovazione nel fantastico mondo del vino.
Fonte, Resto del Carlino Ascoli.
Chianti, Brunello e Amarone stravincono sullo scaffale.
Nei supermercati in forte crescita le vendite delle etichette più pregiate Boom del Vermentino, in calo Bonarda e Barbera, frena il Prosecco. Il mercato del vino al consumo conferma le trasformazioni registrate a partire dal 2020, con l’inizio della pandemia che ha cambiato il nostro modo di fare la spesa. Crollano i bottiglioni e le confezioni in tetrapak, mentre crescono le bottiglie da 75 centilitri. Non basta: si conferma la forte crescita delle denominazioni di pregio, a scapito dei prodotti a prezzo basso. Non lasciano dubbi i dati contenuti nella tradizionale ricerca condotta da Iri Infoscan per l’edizione 2022 di Vinitaly che si terrà a Veronafiere da110 al 13 aprile. Complessivamente nella grande distribuzione sono stati acquistati nel 2021 quasi 700 milioni di litri di vino, per un valore che, con gli spumanti, arriva ai 3 miliardi di euro. In volume, rispetto all’anno precedente c’è stata una lieve flessione (-2,2%), compensata però dalla crescita (+2,1%) a valore. Calano i litri venduti ma le cantine incassano di più. In testa alla classifica dei campioni di vendite si conferma il Chianti con 15,3 milioni di litri venduti (+3,7%) e un prezzo medio a bottiglia di 4,09 euro.
Fonte, Libero Quotidiano.
Al Vinitaly 2022 andrà in scena la voglia di ripartire.
Tra tante incognite nella gestione della logistica e del pubblico, che gli espositori si augurano possa godere della manifestazione senza code, intoppi e restrizioni oppressive, dal 10 al 13 aprile toma il Vinitaly in presenza, con la promessa di un’edizione di ripartenza e ripresa come ha spiegato nei giorni scorsi il direttore generale Giovanni Mantovani al Gambero Rosso. Il vino non si è però mai fermato del tutto, come hanno confermato gli ultimi dati sull’export. Si tomerà però a parlarsi faccia a faccia tra operatori. Il ritomo delle cantine a Verona è considerevole: i numeri saranno paragonabili a quelli delle migliori edizioni di Vinitaly, con oltre 4mila adesioni. Sono già 680 gli importatori attesi in fiera. Tra le novità ci sarà l’area mixology che aveva esordito, con grande successo, in occasione di Vinitaly Special Edition di ottobre e che sarà consolidata.
Fonte, Libero Quotidiano.
Mancano le bottiglie: export di vino a rischio.
La presidente di Federvini: «È inutile ›La corsa dei prezzi e la guerra possono accettare ordini, non ci sono imballaggi» vanificare il rialzo record (+13%) del 2021. SUL MERCATO INTERNO DA SEGNALARE L’EXPLOIT DEI PRODOTTI NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE: BENE SPIRITI E SPUMANTI. Nelle classifiche dei migliori vini del mondo le etichette italiane sono ormai stabilmente nel gruppo di testa; addirittura, imbattibili quando si giudica il rapporto costo-qualità. A conferma i dati dell’export che nel 2021 è tornato a crescere dopo il primo drammatico anno della pandemia Covid: oltre 7 miliardi di euro di export, + 13% sul 2020. Il punto è che nei primi tre mesi di quest’anno a mettere in crisi i primati dell’enologia italiana non è la bontà del nettare di Bacco – rosso, bianco o rosè che sia – ma sono i contenitori che mancano e i prezzi dei trasporti. «E inutile accettare ordinativi quando non abbiamo le bottiglie per riempirle con i nostri prodotti, né disponiamo del cartone per imballarli», denuncia la presidente di Federvini Micaela Pallini.%.
Fonte, Messaggero.
Bottiglie di lusso investimento sicuro.
Non c’è crisi per il vino pregiato: secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, il settore ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 (+16%) con un boom del +137% negli ultimi 10 anni. L’indice di riferimento Liv-ex 100 nel 2021 ha registrato un +23%, in crescita anche a gennaio 2022 (+1,8%). Per Luigi Sangermano (foto),imprenditore del lusso e ad di Laurent-Perrier Italia: «Stiamo parlando di un mercato sicuro, con un grande potenziale di rendimento».
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Generazione Z i giovani che amano le bollicine.
RICERCA DI NOMISMA WINE MONITOR E VINO.COM LE VENDITE E-COMMERCE REGISTRANO UN + 22% ECCO TUTTE LE PREFERENZE DIVISE PER FASCE DI ETÀ GENERAZIONE I GIOVANI CHE AMANO LE BOLLICINE. Corre l’export del vino italiano, ma corrono anche le vendite online. La pandemia ha accelerato le vendite ‘digitali’ del vino che – pur presentando ancora un’incidenza ridotta rispetto per esempio a quelle della gdo (meno del 10% in confronto) – sono ormai un canale importante per i produttori e consumatori. Lo dice la prima ricerca dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino, nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com e dedicato ai trend di consumo e dei profili di chi acquista. Dopo il boom del 2020, influenzato dal lockdown e dalle restrizioni sanitarie, nel 2021 le vendite di vino degli e-commerce hanno continuato a crescere, mettendo a segno un +22% a valore contro una media delle vendite offline della distribuzione moderna del 5%.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
In arrivo a Vinitaly 630 buyer dal mondo Ci sono Africa e Asia.
Con 130 top buyer confermati, gli Stati Uniti, primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). È la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati (nella foto Luca Zaia, presidente del Veneto) raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. È quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono 630 i ‘super acquirenti’ di vino italiano da tutto il mondo, che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming ‘tailor made’. Per quanto riguarda i circa 50 Paesi coinvolti nel programma di promozione e di comunicazione, la mappa di Vinitaly registra new entry dall’area high spending a stelle e strisce del Midwest e del Sud degli Stati Uniti a riprova degli ampi margini di crescita ancora inespressi. Dal Canada arrivano poi rappresentanti dei due monopoli di Ontario e Québec.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Il Gallo Nero svela i colli del Chianti.
ACCANTO ALLO STEMMA DELLA DENOMINAZIONE A BREVE COMPARIRA IL NOME DEL SINGOLO TERRITORIO. NEI PRIMI MESI 2022 LE VENDITE SEGNANO +7%. VIGNE A TUTTO BIO IL GALLO NERO SVELA I COLLI DEL CHIANTI. Greve in Chianti o Gaiole come Vosne-Romanée, Lamole come Chambolle-Musigny, Panzano come Vougeot, Vagliagli come Echézeaux… II Chianti Classico si veste da Borgogna, e in un tempo che pur in mezzo a mille difficoltà – prima la pandemia, poi la crisi energetica e i riflessi della guerra russo-ucraina – vede la denominazione balzare già di un +7 % nei primi mesi dell’anno dopo un 2011 che aveva visto crescere i volumi di export dell’11% sul 2019, aggiunge una chicca al caratteristico distintivo delle bottiglie.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ribolla Gialla e Friulano: equilibrio fra uomo e natura.
Com’è un bianco super-Friuli? Risposta: il Collio Riserva di Robert Princic, un progetto targato Gradisc’iutta cominciato nel 2009 con la volontà di produrre un bianco vinificato esclusivamente con i vitigni autoctoni Ribolla gialla, Malvasia e Friulano, fermentato in botti di legno da dieci ettolitri. Si riprendono così quelle antiche tradizioni del Collio, codificate nel disciplinare del 1968, che secondo un’usanza secolare volevano un uvaggio a base della varietà più diffusa – la Ribolla – con l’aggiunta delle altre due più apprezzate dai consumatori: Malvasia istriana e Friulano. Una Riserva che ‘invecchia’ minimo un anno, col nome «scritto volontariamente in grande in etichetta -dice Robert – per esprimere con forza l’essenza del terroir da cui nasce». Partiamo da qui, da un grande bianco di territorio, per parlare di Gradis’ciutta, 40 ettari vitati nei comuni di San Floriano del Collio, Gorizia, Capriva del Friuli e Dolegna del Collio. Bella realtà famigliare, nata per vendere uva a terzi, presa in mano da Robert giovanissimo (nel 1997) dopo gli studi in Enologia a Conegliano.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Gusto Italia. Emozioni in nettare.
L’Italia nel bicchiere. E chi ci avrebbe mai pensato? O forse sì. Un po’ tutti – esperti o meno – riconosciamo a qualsiasi nettare dello Stivale un carattere identitario che nessun’altra eccellenza del territorio può vantare. Ebbene, partendo da questo presupposto, raccontare il vino significa raccontare un luogo. Ma anche, verosimilmente, le persone che quei luoghi rendono unici. Spesso, magici. L’edizione di marzo di Qn Itinerari è dunque una sorta di Grand Tour d’Italia, che passa in rassegna cantine e filari, contadini 2.0 e imprenditori navigati, ristoratori che hanno a che fare con il vino e vino che ha molto da dialogare con l’arte, il design, le tradizioni. Ad aprire le danze c’è un personaggio del mondo dello spettacolo, Gianmarco Tognazzi, che svela ai nostri lettori la sua più grande passione dopo il piccolo e grande schermo.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.
Intervista a Gianmarco Tognazzi – Non scherziamo. Il vino è davvero una cosa seria.
Alla scoperta dell’azienda agricola La Tognazza il progetto sostenibile tra Lazio e Toscana Nel segno del padre Ugo e della ricerca della qualità intervista di Enrico Salvadori Lui è cresciuto più nelle vigne e negli uliveti che sui set cinematografici anche se il piccolo e il grande schermo sono la sua vita professionale. Ma per Gianmarco Tognazzi il vino è una cosa seria. Molto seria. È molto più che ricordare degnamente papà Ugo che era un visionario, amante della natura e delle genuinità. Tutti valori che ha trasmesso al figlio che è alla guida della Tognazza (in quel di Velletri) e ha il vino che scorre nelle vene. “Sono molto eno e meno logico” ci scherza su Gianmarco che come il padre ha sempre la battuta pronta. Chi meglio di lui può essere testimonial del fatto che il vino sia portatore sano di emozioni. Nell’apprezzarlo sorseggiando un calice ma anche produrlo. Come nasce la svolta naturalistica di Gianmarco Tognazzi e come si è avvicinato al vino? “A 18 anni sono fuggito dalla campagna per andare in città. C’era lo slancio comprensibile degli anni dei grandi progetti e dei sogni che si fanno a quell’età.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.
Effetto wow.
Ice wine, vendemmie eroiche e arte tra i filari: il vino è sorpresa Viaggio in lungo e in largo per l’Italia alla scoperta dei numerosi modi di vivere il mondo del vino Dai picnic in mezzo ai vigneti alle performance artistiche e musicali in cantine sempre più di design Il nostro Paese regala emozioni uniche e irripetibili legate ai nettari dall’arco alpino fino alle isole di Diego Casali u na vendemmia di notte, al freddo, con i grappoli gelati. A sfidare temperature ben al di sotto dello zero, la forza di gravità e la pendenza di declivi montani da brivido. È il cosiddetto ‘ice wine, vino ghiacciato, che si distingue un po’ ovunque nell’arco alpino e dove qualche produttore, incredibilmente audace, ha costruito addirittura delle cantine nel ghiaccio del monte. L’esperimento, a duemila metri, avviene in Valcamonica. L’effetto sorpresa è, manco a dirlo, garantito. Ma, sempre per rimanere in alta quota, merita certificare che uno dei vigneti più elevati d’Europa è sulla Sila, nell’Appennino Calabro.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.
Trentino Alto Adige. I vigneti più estremi – Viti spericolate per bianchi rivoluzionari.
Nettari che vengono dal freddo e parlano tedesco caratterizzano la Valle Isarco Vigneti coltivati su piccole parcelle di montagna con pendenze tra il 30 e il 60 per cento Ecco l’Alto Adige più suggestivo tra maestose montagne, antichi masi, castelli e monasteri di Lorenzo Frassoldati uei bianchi cristallini che vengono dal freddo parlano varietà germaniche (Sylvaner, Kerner, Grüner Veltliner) e contrassegnano una viticoltura che più che eroica è ‘spericolata’, come la definisce Riccardo Cotarella, il numero 1 degli enologi italiani. Vini estremi, di confine, dove la montagna, l’altitudine (fino ai 1000 metri), le esposizioni giocano un ruolo determinante. Varietà che lentamente si sono imposte nei gusti dei wine lovers, prima con i più conosciuti Gewürztraminer e Müller Thurgau, avanguardie di una rivoluzione bianchista che dall’estremo nord d’Italia ha insidiato i primati della regione bianchista per eccellenza, il Friuli Venezia Giulia delle Malvasie, dei Sauvignon, dei Friulani (ex Tocai).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.
“Il vino supererà anche questa fase di crisi, come ha sempre fatto”. Parola di Bruno Vespa.
Dal Congresso Assoenologi a Verona, il “telegramma” dell’anchorman e produttore in terra di Puglia. “Oggi il grande problema, anche per il settore del vino, è quello dei costi energetici e della mancanza di materie prime, ma forse, non domani, ma a breve, ci sarà una svolta. Le battaglie salutiste in Ue? Il problema non è il vino, ma l’abuso, che tra i giovani è di superalcolci. Il vino dealcolato? Non è vino, è un’altra bevanda.”
Fonte: WineNews.
“Vino in forte ripresa nella ristorazione, che era e resta il canale privilegiato della qualità”.
Dal Congresso Assoenologi la visione di Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa. “Il mercato italiano, al netto di tutte le difficoltà che conosciamo, cresce. Anche i giovani sono sempre più presenti nella ristorazione di qualità. A livello di tendenze, vanno sempre bene i territori classici, Montalcino, le Langhe e così via, ma vediamo una crescente attenzione ai vini del Sud”.
Fonte: WineNews.
“Il vino aiuta anche il turismo Serviva un evento per riaccendere i riflettori sul settore”.
Si trova all’interno del Parco Regionale dei Gessi e Calanchi dell’Abbadessa dove, da più di dieci anni, la Cantina Tomisa abbraccia il suo territorio seguendo la filosofia di una produzione biologica. E i vini – prodotti in purezza, unicamente dalle loro uve – sono ora pronti a presentarsi entro in uno scenario unico nel suo genere. Tra gli stand di Slow Wine Fair, infatti, il gusto ‘dei colli bolognesi’ si farà spazio tra quello dei Paesi di tutto il mondo. Donatella Zanotti, proprietaria della cantina Tomisa, che cosa presenterete a Slow Wine Fair? “Porteremo all’evento sei vini: Pignoletto fermo e frizzante, Chardonnay, Barbera, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Vino, il valore sociale e terapeutico di un calice a Sana Slow Wine Fair.
Centopassi, Valdibella, l’Olivera: storie di riscatto e inclusione che passano dalla vigna. Per tre giorni, a Bologna, oltre 500 cantine provenienti da 18 Paesi in mostra nell’evento firmato Slow Food. Buono, pulito e giusto. Ma anche appassionato, responsabile nei confronti dell’ambiente e sostenibile a livello sociale. Così è il vino che si mette in mostra da domenica a martedì con la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, l’evento che porta a Bologna oltre 500 cantine provenienti da 18 Paesi per affermare che il nettare di Bacco non è soltanto Pil, ma economia relazionale e simbolo della transizione ecologica. Un po’ come quello ormai famoso che la cooperativa Libera Terra produce, con il marchio Centopassi, grazie alle uve coltivate su terreni confiscati alle mafie, arricchendo il bouquet nel calice di sapori quali giustizia, diritti, onestà.
Fonte: La Repubblica.
Franciacorta, non solo vino: ci sono pure i nidi sostenibili.
Non solo vino, in Franciacorta, ma pure progetti mirati a promuovere l’ecosostenibilità e la permanenza delle specie autoctone nel territorio. Per questo motivo l’azienda agricola Ricci Curbastro, che gestisce pure il Museo agricolo e del vino di Capriolo, dove sono raccontati la storia e cultura del territorio, negli ultimi giorni ha deciso di mettere una serie di nidi per la fauna avicola nelle proprie proprietà e in particolare nei vigneti di famiglia, che da oltre 70 anni servono per produrre vino Franciacorta docg, bianco e rosso.
Fonte: Il Giorno.
Il vino sale in quota, la sfida dei Camuni che ora fa gola anche alla Franciacorta.
I cambiamenti climatici spostano verso l’alto la linea della vite: il futuro è in valle? C’è aria buona, ma soprattutto aria nuova per il vino in Valcamonica. Ancora più importante in un momento storico dove i cambiamenti climatici stanno facendo valorizzare enormemente i vigneti, se non proprio in montagna, almeno a buone quote. E la terra dei Camuni in questo senso non può che avere prospettive inedite, più importanti di quanto si pensi. Tanto più alla luce di numeri da pionieri, facilmente aumentabili, a partire dagli ettari vitati: siamo sui 140, di cui solo la metà seguiti da professionisti. Senza spingersi agli anni ’30 (erano quasi 1800) o agli anni ’50 (2600, il record), 40 anni fa in Valcamonica si vitavano ben 423 ettari.
Fonte: Corriere Brescia.
Vino, Consorzio Chianti pronto per il 54esimo Vinitaly.
Dopo il successo dell’Anteprima 2022 – Chianti Lovers & Rosso Morellino che ha portato circa 2mila persone alla Fortezza da Basso di Firenze, con il lancio del merchandising (dalle magliette ai cappellini), ora il Consorzio Vino Chianti si prepara a partecipare, in presenza, a un altro importante evento dedicato al mondo del vino. Una consistente rappresentanza di produttori di vino Chianti sarà infatti presente al 54esimo Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. “La partecipazione in presenza al salone internazionale del vino e dei distillati dopo l’Anteprima a Firenze è un’altra grande opportunità per il vino Chianti – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi -. Dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria, ora aziende e Chianti Lovers stanno finalmente tornando a incontrarsi dal vivo, per fare business o anche soltanto per riattivare quella socialità che sta alla base dell’amore per il vino che noi tutti condividiamo”.
Fonte: Radio Siena Tv.
Vino, il senatore Dario Stefàno Personaggio dell’anno per Assoenologi.
Il senatore Dario Stefàno è stato premiato come “Personaggio dell’anno” da Assoenologi, nell’ambito del 75° Congresso nazionale dell’associazione che riunisce gli enologi italiani. La consegna della targa da parte del presidente Riccardo Cotarella è avvenuta a Verona, dove si sta svolgendo il congresso dell’organizzazione che si concluderà il 27 marzo. «Per l’impegno, la serietà, la competenza e la passione dimostrate a vantaggio della promozione dei territori italiani, della cultura del vino e della valorizzazione dell’enoturismo e per la vicinanza ad Assoenologi nella tutela dei titoli professionali di enotecnico ed enologo», queste le motivazioni del riconoscimento che ha colto il senatore Stefàno, padre delle leggi su enoturismo ed olioturismo ed estensore del ddl per l’insegnamento della storia del vino nelle scuole primarie e secondarie e del testo che intende normare le figure di enotecnico ed enologo, particolarmente commosso ed emozionato.
Fonte: Italia a Tavola.
Tra mercato ed enoturismo, il vino italiano cerca di ripartire, in un contesto mondiale complesso.
A Verona riflessioni, spunti e messaggi di istituzioni, imprese ed accademici, dal Congresso Assoenologi n. 75. Il mercato del vino italiano di qualità è sempre più legato alla ristorazione e, di conseguenza, al turismo e all’enoturismo. Che, nel 2021, della riscossa hanno mostrato segnali incoraggianti. Ma oggi, con la testa quasi fuori dalla pandemia, con tante restrizioni prossime a cadere in parte dal 1 aprile, e poi in maniera quasi totale dal 1 maggio, la guerra, le tensioni internazionali e l’aumento dei costi, tutto è tornato in discussione. Al netto di questo, per il vino, “main trend” come la sostenibilità, il legame con il territorio e la valorizzazione dei vitigni autoctoni, restano punti di forza su cui lavorare per costruire il nuovo domani. Messaggi che arrivano da Verona da istituzioni, imprese ed accademici nel Congresso Assoenologi.
Fonte: WineNews.
Il miglior rosato del mondo è donna, in Francia premiato il vino di Marilina Nappi.
Il Marilina Rosè ancora sul tetto del mondo. Il vino delle Cantine Spelonga di Stornara, in provincia di Foggia, si è infatti aggiudicato ancora una volta la medaglia d’oro al Mondial du Rosé, il Campionato Mondiale dei Rosè, che si svolge a Cannes. Vincere con un rosato italiano in Francia la dice lunga sulla qualità di questo igp ricavato da Nero di Troia. L’annata 2021 è particolarmente buona, poiché al già celebrato sapore del Marilina, quest’anno è più ampio e variegato il bouquet sia olfattivo che gustativo. Un vino che esprime eleganza e delicatezza, con una piacevole freschezza. Il Marilina prende il nome dalla sua produttrice, Marilina Nappi, giovane imprenditrice delle cantine Spelonga, nel cuore del Tavoliere delle Puglie. Presenta un colore rosa corallo sfavillante. Bouquet vario e fine, regala note di ciliegia, lampone, gelso rosso e petali di rosa. Sorso ricco, denso e magnificamente fresco.
Fonte: l’Immediato.
Terre di Toscana, sorprendenti i bianchi nell’annata 2021.
Quattordicesima edizione per Terre di Toscana, dopo il prevedibile anno di stop causa Covid, organizzata con grande cura dallo staff de L’AcquaBuona, rivista enogastronomica online forte dei suoi 1.600 abbonati alla newsletter, le 10mila pagine lette al giorno e i 5.600 amici della pagina Facebook, dati che collocano www.acquabona.it come uno dei magazine più seguiti nel panorama dell’enogastronomia in rete. FernandoP ardini, Riccardo Farchioni e Luca Bonci hanno messo assieme 120 cantine che costituisco un’ossatura importante del panorama vinicolo toscano con 600 etichette in libero assaggio.
Fonte: Italia a Tavola.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 26 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
In cantina – Il blasone premia il Brunello.
Le quotazioni di Castelgiocondo hanno registrato alle aste un balzo del 65% Il blasone premia il Brunello di Cesare Pillon Le sei aziende che compaiono in tabella questa settimana sono rappresentative di una gamma variegata di produttori di Brunello di Montalcino. Tre di essi, presenti soltanto con una o due annate del loro vino, forniscono ugualmente interessanti indicazioni sugli orientamenti del mercato: non con le quotazioni dei loro vini, troppo limitate, ma perché sono tutte e tre aziende storiche fondate da casati nobiliari. Curioso il fatto che la Lisini e la Fuliggnni, tuttora possedute da quelle famiglie, siano state portate al successo negli anni 80 del secolo scorso da due donne del vino di grande capacità, Elina Lisini e Maria Flora Fuligni. La terza, invece, la Ciacci Piccolomini d’Aragona, estintosi il casato nel 1985, è stata ereditata dal fattore Giuseppe Bianchini. Molto più breve la storia delle altre tre aziende, tutte premiate da risultati positivi.
Fonte: Milano Finanza.
Gérard Bertrand sceglie Valdo.
Gérard Bertrand, colosso francese del vino, ha scelto la trevigiana Valdo Spumanti per la distribuzione dei suoi vini nel nostro Paese. Lo hanno annunciato nei giorni scorsi le due realtà, sottolineando che «Importanti sono le prospettive anche sul mercato italiano dove Gérard Bertrand ha deciso di affidare la distribuzione esclusiva della sua linea più conosciuta a livello internazionale, Còte des Roses, a Valdo Spumanti scelto per la sua importante expertise nella Gdo italiana sviluppata, dalla sua forza vendita nel rapporto con i key buyers oltre che su una conoscenza approfondita del mercato italiano e su innovative politiche di marketing create per soddisfare le esigenze del mondo retail». C’è ovviamente entusiasmo per l’accordo nella casa vitivinicola trevigiana.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
Slow Wine Fair la prima fiera del vino “buono pulito e giusto”.
«L’Emilia-Romagna diventa capitale internazionale del vino buono, pulito e giusto», lo ha detto Federico Varazi di Slow food Italia presentando la prima edizione di Sana-Slow Wine Fair. La prima fiera che Slow Food dedica esclusivamente al vino, con BolognaFiere in partnership con FederBio, Ascom, ministero degli Affari esteri, Ice, col patrocinio della Regione. Tre giorni, da domani a martedì, per incontrare 542 produttori di 18 Paesi, che l’associazione della chiocciola ha selezionato in base ai criteri del “buono, pulito e giusto” vale a dire: qualità, sostenibilità ambientale ed etica. Tre giorni riservati ai professionisti del settore, con la giornata di domenica aperta anche agli appassionati di vino i quali potranno accedere anche gli altri giorni se iscritti a una delle 9 masterclass, fra queste una dedicata al vino cinese. L’unicità della fiera sta nel fatto che qui si troverà in un solo luogo il meglio della produzione artigiana e sostenibile italiana e internazionale, la grande comunità del vino nata intorno alla Guida Slow Wine.
Fonte: Corriere Romagna.
Menù romagnolo-piemontese, 6 vini degustati e quiz a premi.
Una delle Cento Cene per Slow Wine si è svolta giovedì sera all’Osteria Michiletta di Cesena. Sono le cene organizzate in tutta Italia per presentare la nuova edizione della guida, organizzata in questo caso da Slow Food Cesena. La guida Unica nel panorama delle guide al vino, Slow Wine, che in questa edizione recensisce 1.958 cantine, non si limita a degustazioni ma, grazie alla capillarità degli oltre 200 collaboratori presenti in tutta l’Italia, visita i filari e le cantine delle aziende recensite. Uno sforzo grandissimo che pone la guida di Slow Food come un punto di riferimento di tutta l’enologia e di chi vuole conoscere questo mondo, in Italia e non solo. I menù elvInl Lo chef Rocco Angarola ha proposto un menù giocato su piatti di recupero e sull’intreccio Romagna-Piemonte, come lo sformatino di cardi ed erbette con bagna cauda, le reginette di semola di grano duro con radicchietto e prosciutto, il coniglio in porchetta con fricò e il bunet, un crème caramel amaretti e cioccolato.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Roma e i Castelli si alleano: scommessa sull’agricoltura.
L’intesa Adesione comune a “Città del Vino” I sindaci castellani con la bandiera “Citta di Vino”. Roma e i Castelli si alleano: scommessa sull’agricoltura Roma e i comuni dei Castelli Romani impegnati nel rilancio del comparto vitivinicolo e nella difesa dell’agricoltura. Con una manifestazione molto partecipata è stato sancito ieri, nella Protomoteca del Campidoglio, l’ingresso della Capitale nel novero dell’associazione nazionale “Città del vino”, cui aderiscono 470 comuni di tutta Italia. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Genzano, Marino, Colonna, assessori di Frascati e Monte Porzio Catone, i presidenti dei consorzi di tutela vini Frascati e Roma doc, i vertici dell’associazione “Città del Vino” e Sabrina Alfonsi, assessore all’Agricoltura di Roma. I sindaci castellani chiedevano da tempo alla Capitale, nel cui territorio insistono le doc Frascati, Marino, Castelli Romani, Colli Albani e Roma, di aderire all’associazione per trovare una strategia d’intervento comune.
Fonte: Messaggero Roma Metropoli.
Raviolotti di baccalà e Moscatello di Taggia.
È nato il raviolotto di baccalà e Moscatello di Taggia a seguito dell’accordo di filiera tra la rete di imprese agricole Terra del Moscatello e il Pastificio artigianale Voglia di sfoglia. Marco Risso, presidente della rete di imprese agricole, e Simone Gasparini, amministratore del Pastificio, hanno siglato una partnership che prevede l’utilizzo del Moscatello delle aziende della rete per la preparazione del raviolotto di baccalà. Alla serata di presentazione che si è tenuta ad Arma di Taggia in regione Prati Pescine nella sede del pastificio, hanno partecipato i produttori, i rappresentanti di varie amministrazioni comunali e Chiara Cerri, consigliere regionale e consigliere delegata alla cultura del Comune di Taggia.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
RistorExpo, una vetrina per i vini valtellinesi Quindici aziende in fiera.
Quando la montagna con i suoi vini di qualità incontra il lago e i suoi sapori sapientemente cucinati. È un connubio vincente che si ripete nel tempo quello tra il Consorzio dei vini di Valtellina e RistorExpo, l’appuntamento ormai tradizionale – quest’anno siamo alla 24esima edizione – con la ristorazione professionale, pronto a riproporsi negli spazi di Lariofiere a Erba dal a16 aprile. Sono una quindicina le aziende valtellinesi che porteranno i loro prodotti per le degustazioni alla manifestazione che quest’anno ha scelto un tema tanto simbolico quanto emblematico: “L’enogastronomia del conforto”. «In mezzo alle tante difficoltà del momento che stiamo vivendo – dice Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra, oltre che presidente di Confcommercio Como – il cibo può avere una straordinaria funzione consolatoria, ma anche e soprattutto può divenire la tavola del conforto, della serenità, dell’autenticità e della tranquillità».
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Quanta diversità nella famiglia degli Aglianico.
La zona di Venosa può senz’altro essere considerata la più produttiva dell’areale J del Vulture. I vigneti si estendono oltre che nel comune di Venosa anche su quelli di Maschito, Banzi, Palazzo San Gervasio, Gemano e Lavello, con altitudini che vanno dai 500 metri di Maschito ai 40o di Venosa e ai Zoo di Lavello. Una zona molto vasta, in cui l’Aglianico si presenta con caratteristiche differenti, specie nelle aree site nel territorio di Lavello. Qui l’altitudine scende al di sotto dei 200 metri, in particolare nel versante dell’Ofanto dove i terreni sono più grassi, con una maggior componente di origine alluvionale. Se ne ottengono, generalmente, vini di buon volume alcolico con acidità più mitigata, tannicità meno aggressiva rispetto a quelli prodotti nelle zone ad altitudine maggiore.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Manduria e il suo «Primitivo» una storia lunga più di 200 anni.
Un vino, un vitigno, una storia, un territorio. Non soltanto gusto, consistenza, profumi. II vino non si tracanna, si gusta; e non si beve per sete. In un calice di buon vino non c’è soltanto alcool. II Primitivo di Manduria, per esempio: una carta vincente dell’enogastronomia pugliese, uno dei vini italiani più esportati nel mondo. Racchiude in sé valori culturali, storici, paesaggistici, economici e sociali, oltreché – naturalmente – gustativi. II suo boom è relativamente recente. C’è voluta la crisi del metanolo per far virare la produzione dalla quantità di vino da taglio (o da distillazione) verso la qualità. Ancora negli anni ’90 stava per perdere la doc per mancanza di produzione. Ma i miglioramenti qualitativi, la commercializzazione non più artigianale, la «scoperta» che uno dei più accorsati vini californiani, lo Zinfandel, altro non è che un clone del Primitivo (e sostanzialmente lo stesso vitigno è il croato Crljenak Kastelanski), hanno creato le premesse, consolidate dalla costituzione del Consorzio di tutela, per un successo rapido, travolgente e che non conosce riflusso.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
«Un vino che sa di gioia e speranza» Ex Vite, dalla vigna nelle chiese.
Con queste parole, l’arcivescovo della diocesi di Nardo e Gallipoli, monsignor Fernando Filograna, ha presentato ieri “Ex Vite”, il rosato negroamaro per la celebrazione eucaristica prodotto in Puglia, e nato dalla collaborazione tra Opera Seme (progetto di economia civile della Caritas) e la Cupertinum, storica cantina di Copertino. Presenti al taglio del nastro don Giuseppe Venneri, responsabile di Opera Seme, Francesco Trono e Giuseppe Pizzolante Lcuzzi, rispettivamente presidente ed enologo della Cupertinum. Il vino, frutto di un lavo- ro iniziato in vigna lo scorso settembre, è stato realizzato “ex genimine vitis”, cioè a norma del Codice di Diritto Canonico e delle prescrizioni ecclesiali che dispongono che “il vino deve essere naturale, del frutto della vite e non alterato”. L’idoneità all’uso sacramentale è stata certificata dal Vicario Generale della diocesi di Nardò-Gallipoli, monsignor Giuliano Santantonio. Per il debutto sono state prodotte 2.500 bottiglie dalla capienza di 375 ml..
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Intervista a Raffaele Massa – Massa “Scoprite il vino con il sommelier astemio”.
Ai ragazzi diversabili spieghiamo i segreti del bere usando solo o fatto e vista le di Gilda Camero Un progetto di inclusione sociale per permettere ai ragazzi diversamente abili di inserirsi nel mondo del lavoro attraverso un percorso di formazione nel quale imparano a raccontare il vino usando soltanto l’olfatto e la vista. Organizzato dalla delegazione di Bari dell’Associazione italiana sommelier e intitolato //Sommelier astemio è stato presentato ieri, con il libro Io Valgo. Imparo a raccontare il Vmo, il prossimo 25 marzo, alle 16,30, al Grande albergo delle nazioni di Bari da Antonello Maietta, presidente Ais Italia, Vito Sante Cecere, presidente Ais Puglia, Giuseppe Baldassarre (consigliere nazionale Ais) e dal sommelier e delegato Ais di Bari Raffaele Massa, che ha curato il progetto ed è anche l’autore del volume (info sommelierpuglia.it). Massa come e quando è nato questo progetto? «Tutto è nato ne12018 con lo scopo di arricchire di competenze una ventina di ragazzi di una cooperativa sociale per permettergli di descrivere, come veri sommelier, le caratteristiche principali delle varie tipologie di vino e anche di birra attraverso la vista e l’olfatto».
Fonte, Repubblica Bari
Masi Agricola utile a 5,4 milioni ritorna ai livelli del pre-pandemia.
Conti 2021 chiusi con ricavi in aumento del 28,4% per la quotata a Piazza Affari Masi, utile a 5,4 milioni balzo ai livelli pre-covid Valeria Zanetti •• Un buon 2021 nonostante il persistere della pandemia e l’assottigliamento pesante del canale travel. Il consiglio di amministrazione di Masi Agricola spa, quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, presieduto da Sandro Boscaini, ha approvato ieri il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre. Risultatie indici positivi L’utile netto schizza a 5,4 milioni di euro, in crescita da 0,8 milioni nel 2020 e superiore anche al dato pre-pandemia. I ricavi netti consolidati si sono attestati a 66,4 milioni , in aumento del 28,4% rispetto ai 51,7 del 2020, con un risultato migliore del 2019 (erano a 64,9 milioni; +2,3%). L’Ebitda è salito a 12,9 milioni dai 5,5 registrati nel 2020, con margine al 19,5% dal 10,6% del 2020 (nel 2019 era a 11,189 milioni e il margine era al 17,2%). L’Ebit del 2021 è stato di 8,655 milioni, contro 1,348 nel 2020.
Fonte, Arena.
«MuVin», la cittadella del vino strizza l’occhio alle doc dell’est.
Presentato a una platea di imprenditori vitivinicoli del Soave e del Lessini Durello il progetto scaligero «MuVin», la cittadella del vino strizza l’occhio alle doc dell’est Sul modello di quanto realizzato a Bordeaux, accoglierà centinaia di migliaia di visitatori Corsi: «Un sogno che diventa realtà, serve da subito il coinvolgimento del territorio» MarieIla Gugole •• Le vallate veronesi con ettari ed ettari di pendii tappezzati di pregiati vitigni sono in prima linea per la realizzazione del MuVin, il Museo del Vino che rafforzerà Verona nel suo ruolo di capitale italiana del vino. Il progetto è pronto ed entro l’anno si apriranno i cantieri nelle ex Gallerie Mercatali, in Zai di fronte alla Fiera con una previsione di spesa di 36 milioni di euro. L’obiettivo è di accogliere migliaia di visitatori per le Olimpiadi invernali del 2026. Corsi «È un sogno che sta diventando realtà», ha dichiarato Enrico Corsi, il consigliere regionale veronese della Lega a cui va la paternità dell’iniziativa, giovedì sera al Centro convegni di Montecchia di Crosara ricambiato dal ringraziamento del sindaco Attilio Dal Cero per aver scelto l’est veronese, Val d’Alpone e Val Tramigna, come primo incontro territoriale. Presenti in platea i sindaci dell’area, il consigliere regionale Stefano Valdegamberi e il senatore Crsitiano Zuliani, una sessantina di imprenditori del vitivinicolo di Val Tramigna e Val d’Alpone, territori culla delle denominazioni del Soave e del Lessini Durello.
Fonte, Arena
Vino: aumenti a raffica dai fornitori Botter: «Prosecco, rincari da aprile».
Da fornitori modifiche unilaterali dei contratti. Imprese del vino senza vetro e carta. L’imprenditore veneto Alessandro Botter: «Grandi aziende prosecco costrette a ritoccare i listini da aprile». L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro stanno inviando lettere commerciali comunicando ulteriori aumenti nell’ordine de115% in aggiunta al + 15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. Secondo il consigliere Uiv, Alessandro Botter, «le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti comunicando un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, non ci sono più i margini per riuscire a lavorare».
Fonte, Gazzettino.
Fridays for future, giovani in piazza «Siamo in mano agli irresponsabili».
Ieri anche a Padova il corteo per l’ambiente diventa occasione per una richiesta di pace Più di trecento ragazzi hanno attraversato le strade della città tra cori e rulli di tamburi Giulia Tasca Clima antiguerra: i Fridays for Future sono scesi ieri mattina nelle piazze di tutto il mondo per manifestare non solo per la salvaguardia del pianeta, ma anche della pace. A Padova i “ragazzi delvenerdì” erano più di 300. Si sono ritrovati in stazione, dandosi appuntamento nei giorni scorsi con il tam tam sui social. «Quello di cui ha bisogno la crisi climatica è una cooperazione a livello internazionale, la stessa che serve per risolvere i conflitti», riferisce il portavoce del gruppo Sebastiano Michelotti, ventunenne studente di scienze politiche all’Università patavina, «stiamo parlando di un problema che non guarda ai confini territoriali, alla nazionalità, al genere o all’età: interessa tutti, indistintamente.
Fonte, Mattino Padova.
Federvini: tanti rincari il 2022 anno a rischio.
Il 2022 del vino italiano si prospetta grigio. Secondo i dati dell’Osservatorio Federvini, ci sono molte incognite. «I12022 ha tutte le premesse per diventare l’anno della tempesta perfetta – dichiara la presidente di Federvini, Micaela Pallini – da molti mesi lamentiamo una situazione intollerabile rispetto ai costi dei trasporti, che ha danneggiato pesantemente il nostro export». Negli ultimi mesi del 2021 sono arrivati i primi segnali di tensione sul fronte dei prezzi e delle materie prime. «L’entusiasmo è stato presto smorzato da nuove incertezze», commenta spiega Beniamino Garofalo, ad di Santa Margherita. Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro del 25%. «Il mondo del Prosecco è in fermento — aggiunge Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi — la pressione che arriva dai fornitori presto comincerà a scaricarsi sui consumatori finali».
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Ambasciatori del gusto lezione per 1.200 allievi.
Più di 1200 studenti si sono iscritti da tutta Italia alla lezione organizzata ieri da Ambasciatori del Gusto e a cui ha partecipato il Consorzio di Tutela con lo chef Anthony Genovese. Insieme hanno proposto l’abbinamento di una ricetta di pesce di mare e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. La campanella è suonata alle 11 e dalla “cattedra-cucina” sono intervenuti lo chef Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio di Roma (2 Stelle Michelin) e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene. Lo chef ha spiegato ai partecipanti come preparare la sua ricetta e come abbinarla. Il piatto, Cefalo in acqua di piselli e lattuga romana, è stato proposto con la tipologia Brut di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
Fonte, Tribuna Treviso.
FEDERCOOP * CANTINA “VIVALLIS”: « IN MOSTRA LE OPERE DELL’ARTISTA ….
Cantina Vivallis: pensando a Depero. Fare vino è un arte e l’arte trova casa in Cantina. In concomitanza con la mostra “Depero new Depero” allestita nelle sale del Mart, alla sede di Cantina Vivallis a Nogaredo domani sera, sabato 26 marzo alle ore 20, sarà inaugurata una grande sala dedicata all’artista che, negli anni Cinquanta, aveva realizzato il marchio dell’azienda (allora Sav – Società Agricoltori Vallagarina). Domani sera alla sede di Cantina Vivallis, a Nogaredo, si terrà il vernissage dell’installazione ideata dall’architetto Gianni Filindeu che costruisce una storia incentrata su una serie di figurazioni sovrapposte, ispirate a 10 opere di Fortunato Depero, e realizzate con alcuni legni del Trentino: larice, pino cembro, roverella, abete, faggio e frassino. Appuntamento domani, sabato 26 marzo, alle ore 20. Interverranno il presidente di Vivallis, Mauro Baldessari, la direttrice Paola Gregori, Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, l’architetto Gianni Filindeu, e Nicoletta Boschiero responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero.
Fonte, Agenzia giornalistica Opinione.
Vino: Tannico, a Sana slow con 14 cantine in esclusiva.
“Con la partecipazione a Sana Slow Wine Fair vogliamo farci portavoce della parte più bella del mondo del vino: quella che promuove le storie di uomini, di viticoltori, del territorio e delle mani di chi lavora”. A dirlo è Marco Magnocavallo, amministratore delegato di Tannico, il portale online di vendita del vino che, secondo i dati pubblicati sul sito dell’azienda, nel 2020 ha gestito 400mila ordini consegnando 2,5 milioni di bottiglie nel mondo e registrando un fatturato di 37 milioni di euro. Tannico parteciperà alla prima fiera internazionale del vino ‘buono, pulito e giusto’ – prevista dal 27 al 29 marzo e organizzata da Bologna Fiere con FederBio, Confcommercio Ascom Bologna e con la direzione artistica di Slow Food – presentando in esclusiva 14 cantine di produttori italiani e stranieri.
Fonte, Ansa.
Vino: Assoenologi, Ue aiuti a non cancellare la ripresa.
“Il mondo del vino ha i giusti anticorpi per resistere anche alle crisi più profonde e l’ha saputo dimostrare proprio in questi anni così tribolati”. Lo ha affermato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, a margine del 75/o Congresso nazionale degli enologi ed enotecnici italiani che si è aperto oggi alla Fiera di Verona “I numeri del 2021 nonostante tre mesi di ristoranti, enoteche e locali chiusi per la pandemia – ha spiegato Cotarella – hanno detto chiaramente che il vino è l’asset dell’agroalimentare italiano più trainante nel mondo, e da quei numeri dobbiamo trarne linfa vitale per continuare nel nostro percorso di impresa. Un asset che però potrebbe essere messo a dura prova dal rincaro delle materie prime e dei costi di energia e carburanti.
Fonte, Ansa.
Vino, il comparto rischia un 2022 nero.
Dopo un 2021 da record, aumentano le preoccupazioni delle aziende produttrici per gli incrementi dei costi di produzioni e la mancanza di materie prime. Non si prospetta nulla di buono per il 2022 del settore vitivinicolo. I rilevanti incrementi dei costi delle materie prime, le incertezze sul piano internazionale e le impennate delle quotazioni dei trasporti minano gli ottimi risultati ottenuti nel 2021 e preparano gli operatori del settore a un anno negativo. Partendo dai risultati dell’anno passato, secondo i dati dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e TradeLab, il 2021 è stato un anno di forte ripresa per il settore vini e spiriti, mentre il comparto aceti, meno colpito dalla pandemia, ha avuto un andamento contrastato. Le vendite di vino nel canale Gdo hanno segnato una crescita del 3,7% sull’anno precedente, trainata dagli spumanti (+18,4%), mentre vini fermi e frizzanti hanno registrato ricavi stabili. Buone performance anche per gli spiriti, dagli aperitivi agli amari, fino ai liquori e ai distillati, con un fatturato da 1,2 miliardi di euro, in crescita del 6,5%.
Fonte, AgroNotizie – Image Line.
Vino, l’allarme di Uiv: a rischio le forniture di vetro e carta, aumentano i costi per le imprese.
I fornitori di questi materiali stanno inviando lettere commerciali annunciando modifiche unilaterali dei contratti e un incremento dei prezzi. E le aziende del prosecco sono costrette a ritoccare i listini da aprile. Le imprese italiane del vino stanno registrando un’ulteriore crisi delle forniture e un aumento dei prezzi delle stesse non sempre imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro, per esempio, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura annunciando modifiche unilaterali ai contratti in essere e in scadenza a fine anno, comunicando ulteriori aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminio per gli spumanti. Un ulteriore costo aggiuntivo, con il forte rischio di shortage, cui si sommano gli enormi aumenti delle tariffe energetiche che il settore non può più assorbire.
Fonte, La Repubblica.
Vino: il Chiaretto di Bardolino comincia il 2022 in crescita (+26,7%) e si prepara a un grande evento.
Forte di un inizio 2022 da record, il Chiaretto di Bardolino è pronto all’appuntamento di Corvina Manifesto – L’Anteprima. Se chi ben comincia è a metà dell’opera, allora il 2022 ha tutti gli ingredienti in regola per essere un’annata da record per il Chiaretto di Bardolino: stando ai dati rilasciati dal Consorzio di tutela, infatti, il primo bimestre dell’anno corrente ha portato al vino una crescita su base annua del 26,7%; un ottimo auspicio mentre si prepara a proporre la tredicesima edizione di Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino.
Fonte, Dissapore.
I 20 anni di Poggio al Tesoro, il vino «sostenibile» è donna.
L’azienda è capitanata da Marilisa Allegrini affiancata dalle figlie Carlotta e Caterina. Poggio al Tesoro, a Bolgheri, festeggia 20 anni. L’azienda capitanata da Marilisa Allegrini, produttrice storica, con la famiglia, dell’Amarone, a Villa Della Torre in Valpolicella, è arrivata in Toscana grazie ad una intuizione del fratello Walter nel 2001. Fu una sorta di colpo di fulmine. Oggi l’azienda è cresciuta e conta 64 ettari in 4 zone diverse del territorio bolgherese. Con le figlie Carlotta e Caterina continua ad investire e presto sarà pronto anche un boutique hotel di charme proprio sulla strada del vino dove ha sede la loro zona accoglienza con sala degustazione. Lo scorso anno il portfolio delle etichette aziendali si è arricchito con un Viognier in purezza, Sondraia Bianco che ha debuttato sul mercato nell’annata 2019 in una tiratura limitata di 2.750 bottiglie e 150 magnum. E nel periodo post pandemico è cresciuto l’interesse per la Doc Bolgheri che attesta il valore medio a bottiglia più alto d’Italia.
Fonte, Corriere Fiorentino – Corriere della Sera.
I super ricchi scommettono sul vino pregiato.
I super ricchi scommettono sul vino pregiato come primario asset di investimento. Secondo l’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index infatti il settore del “fine wine” ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 con un +16%, che diventa addirittura +137% se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, come sottolineato da un recente approfondimento di Spear’s Magazine. Nonostante la pandemia, le difficoltà della catena di approvvigionamento e i tragici fatti che riguardano il conflitto attualmente in corso, il mercato dei vini pregiati si sta dimostrando molto solido: l’indice Liv-ex 100, che misura l’andamento del mercato dei vini pregiati, nel 2021 ha registrato un boom con un +23% e anche nel 2022 si è aperto in crescita con un +1,8% per il mese di gennaio. Un incremento trainato dal consumo delle etichette di pregio all’interno dei locali di ristorazione italiana: i dati Istat descrivono una crescita nel 2021 del 22,3% nelle vendite di food & wine all’interno dei canali della ristorazione italiana e il 35% dei consumatori prevede una crescita della spesa per l’acquisto di bottiglie di alta gamma al ristorante per il 2022 (ricerca Nomisma – Wine Monitor commissionata dall’Istituto Grandi Marchi).
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti.
Tanto per fare alcuni conti con i numeri della Vernaccia di San Gimignano, dal Consorzio ricordano che nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 730 ettari dichiarati. Un dato che registra un aumento di produzione di circa il 13% rispetto al 2020, quando furono prodotti 36.188,72 ettolitri. Nel 2021 il totale di ettolitri di Vernaccia immessi sul mercato sono stati circa 37.129. E ancora i dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2021 sono stati parzialmente influenzati dalla pandemia e dalle chiusure, ma il dato finale di 4.950.553 di bottiglie registra una ripresa a fronte delle 4.337.213 bottiglie di Vernaccia immesse nel 2020. Il giro di affari della denominazione si attesta sui 13 milioni di euro, come anche la percentuale di Vernaccia di San Gimignano destinata all’export, pari a circa il 52%. Del 48% di Vernaccia destinata al mercato italiano circa la metà viene venduta a San Gimignano, direttamente nelle aziende e nei locali del territorio. Intanto per questa edizione nella sala allestita con 16 postazioni sedute poste a distanza di sicurezza e con servizio di sommelier, i visitatori potranno assaggiare le nuove annate di Vernaccia, la 2021, le Riserve 2020 e i vini di annate precedenti ma ancora non commercializzati: in tutto 76 vini ancora non usciti sul mercato.
Fonte, La Nazione.
Ex Vite, Vino per la Santa Messa.
Ex Vite (in latino significa: dalla vite) è il primo e unico vino per la Santa Messa prodotto in Puglia, nasce dalla collaborazione tra Opera Seme, progetto di economia civile della Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, e la Cupertinum, storica Cantina di Copertino. Rigorosamente “ex genimine vitis” (dal frutto della vite) a norma del Codice di Diritto Canonico (can 924 § 3) e di tutte le prescrizioni ecclesiali in materia. La sua idoneità all’uso sacramentale è controllata e certificata dal Vicario Generale della Diocesi di Nardò Gallipoli. Significato liturgico del vino. Al momento della consacrazione, secondo il dogma cattolico della Presenza reale, il vino si trasforma realmente in sangue. Questo fenomeno è detto più precisamente transustanziazione, ovvero trasformazione in un’altra sostanza, pur nella permanenza delle caratteristiche sensibili del vino originario come colore, aroma, gusto, quantità.
Fonte, Newsfood.
Vetro e cartone sempre più carente: allarme tra i produttori di vino.
Con le modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori, le imprese rischiano di rimanere senza imballaggi. Si torna al vino venduto sfuso? Le imprese italiane del vino stanno registrando un’ulteriore crisi delle forniture di vetro e cartone, oltre ad un aumento dei prezzi delle stesse non sempre imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. L’allarme arriva dall’Unione italiana vini (Uiv) dopo il tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore. Le imprese del vetro, spiega Uiv, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura annunciando modifiche unilaterali ai contratti in essere e in scadenza a fine anno, comunicando ulteriori aumentinell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021. Lo stesso vale per le forniture di carta, cartoni, gabbiette di alluminioper gli spumanti. Un ulteriore costo aggiuntivo, con il forte rischio di carenza, cui si sommano gli enormi aumenti delle tariffe energetiche che il settore non può più assorbire.
Fonte: Il NordEst Quotidiano.
STAMPA ESTERA
Oregon’s bargain priced answer to Burgundy.
‘Spending time in Oregon and hanging out with the growers afterhours means we get on the inside track’ ommercial success is all about spotting an opportunity. Based in the English county of Kent, AeB Vintners — which employs three members of the Arnold family plus right-hand man Simon Davies — has enjoyed huge success by quietly filling a gap. AeB’s speciality has been importing handpicked, domaine-bottled burgundy into the UK. But in the past decade, as demand grew, prices started to climb out of reach for many. These were not plutocrats with limitless budgets, but mainly British wine lovers who had developed a taste for handcrafted wines made on a small scale from Pinot Noir and Chardonnay grapes. Could somewhere other than Burgundy supply a satisfactory substitute? An early find for John Arnold, cofounder of AeB, was Pierre-Yves Colin, a grower in Chassagne-Montrachet who was ignored at first by France’s winewriting establishment but is now revered. He broke away from the family wine business, Marc Colin, to set up with his wife Caroline Morey, daughter of vigneron Jean-Marc Morey. Pierre-Yves Colin-Morey wines, which I first tasted in 2007 in their kitchen, have proved sufficiently compelling to see the couple build their own ambitious winery and glamorous tasting room with a view over the vineyards to the village of Chassagne.
Fonte: Financial Times.
Merci Macron!.
Toute la filière salue le président de la République pour son investissement en faveur du vin durant son quinquennat Avant même d’être président de la République, Emmanuel Macron affichait la couleur: il aimait le vin, connaissait les vignobles, en parlait avec aisance et soutenait la filière. Alors que les candidats à la présidentielle rechignent à évoquer le sujet — trop de coups à prendre du côté de la médecine —, il avait accepté, en décembre 2016, un entretien filmé proposé au débotté par le journal Sud Ouest et le magazine Terre de Vins. On y voit Emmanuel Macron déguster des vins à l’aveugle, les identifier (« C’est un bordeaux. Le nez ne trompe pas!»), identifier un sauvignon de l’entre-deux-mers et un rosé de Provence, citer ses vins préférés. Estimant aussi qu’a un repas sans vin est un peu triste », que boire en mangeant «participe de notre civilisation ». Quelques semaines plus tard, juste avant l’élection présidentielle, le candidat évoquait, dans La Revue du vin de France, l’enjeu de l’cenotourisme ou la concurrence pour la France des vins chiliens en Chine. Dans le vignoble, on en parle encore avec émotion. Avant Macron, aucun président de la V’ République ne s’est intéressé au vin. Certains buvaient, mais n’en parlaient pas ou se fichaient de ce qu’ils buvaient. En revanche, depuis quarante ans, nombre de mesures ont souligné sa dangerosité. Le vin n’a été interdit dans les cantines des lycées que sous Giscard. La fameuse loi Evin visant à limiter la publicité pour l’alcool tout en délivrant un message sanitaire date de Mitterrand en 1991. Le logo « interdit aux femmes enceintes » est intervenu à la fin du mandat de Chirac en 2006.
Fonte: Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 25 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Tutti al Vinitaly con vino e cibo.
Una regione a Verona Dal io al 13 aprile a Verona ritorna Vinitaly arrivato in questo 2022 alla 54esima edizione. Enoteca Regionale Emilia-Romagna sarà protagonista curando la regia e animando l’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la «casa» di Consorzi, aziende e vini emiliano-romagnoli. E non solo vini. Infatti, per questa edizione del Vinitaly, Enoteca ha puntato ancor di più sul coinvolgimento dei principali consorzi regionali del food.Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione. Nel complesso saranno oltre ioo le aziende e i produttori presenti, rappresentativi delle 19 Doc, 2 Docg e 9 Igt. II fic-nic A Fico Eataly World questo fine settimana ci sarà la seconda edizione di «Bologna in vino», l’evento di degustazione con piu di 30o etichette di vino provenienti da tutta Italia.
Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.
Nasce al Terriccio l’alter ego del Lupicapia.
Vittorio Piozzo di Rosignano e l’omaggio allo zio Sta per nascere l’alter ego del Lupicaia, il grande rosso toscano voluto da Gian Annibale Rossi di Medelana al Castello del Terriccio. Gian Annibale, appassionato storico e grande esperto di cavalli oltre che di vino, non c’è più dal novembre del 2019. Ha lasciato in eredità la sua forza, che gli aveva permesso di superare molti ostacoli nonostante la vita in sedia a rotelle dopo un incidente a cavallo proprio al Terriccio, al nipote che aveva adottato, Vittorio Piozzo di Rosignano (nell’illustrazione qui sotto). Vittorio ha proseguito un progetto avviato con lo zio: un vino a base di Petit Verdot con Cabernet Sauvignon, in proporzioni inverse a quelle del Lupicaia. Il nuovo vino, che sarà pronto entro l’autunno, si chiamerà Gian Annibale.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Buono, pulito, giusto. La Fiera del vino secondo Slow Food.
A Bologna c’è Wine Fair con 500 cantine che seguono un decalogo di sostenibilità Nell’Oltrepò L’esperienza di Frecciarossa tra letame e Tac: tradizione e futuro aiutano l’ambiente. La tenuta Frecciarossa è a Casteggio, un’ora da Milano, dove le colline dell’Oltrepò Pavese cominciano timidamente a farsi vedere. Le origini sono Ottocentesche e il treno non c’entra niente: tutta opera del catasto che per errore storpiò il nome originale, Fraccia Rossa, che richiamava il terreno franoso e il colore dell’argilla. I venti ettari di pinot nero, uva ram e riesling dividono in spicchi ordinati il paesaggio. I cinghiali hanno lasciato tracce in un nuovo vigneto appena piantato. Hanno superato sde grati le piccole viti e si sono organizzati un patty`tiel noccioleto. «Abbiamo dovuto recintare tutto», dice sorridendo Valeria Radici, erede di questa storia cominciata nel 1919 grazie al bisnonno visionario. Cento anni che scorrono dal Sillery, un curioso pinot nero vinificato in bianco nato nel 1930 per seguire lo stile francese, fino allo scoppiettante brut (sempre pinot nero) che segue i gusti contemporanei.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Fiano “Elle” Laura de Vito Grande bianco d’Avellino.
Le donne del vino portano sensibilità e cultura, portano passione e novite Tra queste c’è Laura de Vito. che ha dato il nome all’azienda di Lapio (Avellino) totalmente dedicata al Fiano, vitigno autoctono di grande versatilità. Con l’etichetta che ricorda quella di grandi vini francesi, dalla Cantina Laura de Vito escono 4 diversi Fiano d’Avellino denominati Elle, Venare, Arianiè e Li Saurini. In questa occasione vi invitiamo a degustare “Elle”, un Fiano di color piallo dorato brillante. Profuma di pesca pialla e cedro, con chiusura lodata e balsamica. Al gusto è teso, di ottima intensità con richiami selvatici e di alloro con finale agrumato-salino. Di grande bevibilità.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Pasqua Vini migliora ricavi e margini.
Continua anche nel 2021la crescita di Pasqua Vigneti e Cantine che raggiunge un giro d’affari di 63 milioni ma soprattutto migliora la marginalità dell’azienda. I ricavi della società familiare guidata da Riccardo Pasqua e presieduta da Umberto Pasqua sono cresciuti del 14% rispetto al 2020 ma sono migliori del 4% anche rispetto al 2019. Ancora più importante, come negli obiettivi della società nel periodo è anche cresciuta la marginalità: l’ebitda è infatti passato dai 7,3 milioni del 2019 agli 8,6 milioni del 2021, con un’incidenza salita dal 12% al 14%. 11 miglioramento dei margini si deve alla spinta sui vini d’alta gamma, che hanno trascinato le vendite negli Usa (il 90% del fatturato di Pasqua Vigneti e Cantine deriva dall’estero). In generale, l’America resta il paese con la maggiore incidenza in termini di export dei vini premium dell’azienda: 60% sul totale di mercato contro una media aziendale del 53%, in crescita del 9% rispetto all’anno precedente.
Fonte: Mf.
In fondo al mare le bollicine.
OWE lo spumante cullato dalle profondità sottomarine? Diverso assai, secondo la cantina Santa Maria La Palma di Alghero, che invecchia nelle acque della riserva marina di Capo Caccia il suo Akenta Sub (il nome viene dall’augurio sardo di lunga vita, “a chent’annos”, a cent’anni. L’idea, spiega il presidente Mario Peretto, venne dallo champagne ritrovato nel 2010 in una nave naufragata nel Baltico, perfettamente conservato dopo due secoli. «Dal 2011-2012 abbiamo varato una sperimentazione a circa 40 metri, con 700 bottiglie. La società Enosis di Alessandria ha studiato le caratteristiche chimico-fisiche-organolettiche, prima e dopo, e la differenza si sente rispetto allo stesso spumante conservato in magazzino o in cella frigo: lo ha confermato anche un panel di sei enologhi».
Fonte: Repubblica Venerdi.
Portofino, la lite dello spumante. Stop alle bottiglie sui fondali – Portofino, lite sullo spumante. Stop alle bottiglie negli abissi.
II consorzio di gestione dell’Area Marina revoca la concessione di immersione. II produttore: «Volevano soldi, si è messo di mezzo il denaro» Portofino, lite sullo spumante Stop alle bottiglie negli abissi I.’affinamento sui fondali continuerà nelle acque davanti a Sestri Levante. C’eravamo tanto amati», cantava, nel 1918, Armando Gill, autore del brano “Come pioveva”. La storia di un amore spezzato. Di un sogno infranto. E successo anche tra l’imprenditore Piero Lugano, fondatore, nel 1978, dell’Enoteca Bisson, a Chiavari, pioniere dell’affinamento dello spumante sui fondali, e il consorzio di gestione dell’Area marina protetta di Portofino che, l’altro pomeriggio, durante l’ultimo cda, ha deciso di annullare la delibera numero 52 approvata i117settembre scorso «in forza di diverse ragioni in fatto e diritto, viste le ragioni di interesse pubblico».
Fonte: Secolo XIX.
Export Pasqua Vigneti.
Nel 2021 il fatturato di Pasqua Vigneti e Cantine ha raggiunto quota 63 milioni con una quota di export del 90% circa. I ricavi in Italia crescono del 14,4% rispetto al 2019. 90%.
Fonte, Sole 24 Ore.
Ponti investe in macchinari 4.0 e assume nuovi dipendenti.
Sviluppo industriale Corinanziamento Claudio Andrea Klun La pandemia non ha fermato Ponti Spa e i1 suo piano di ammodernamento degli, impianti. L’azienda di Ghemme (Novara) – leader a livello internazionale nella produzione di aceti, sottaceti e sottoli e condimenti – ha ricevuto dal ministero per lo Sviluppo economico un contributo di 7,9 milioni a fronte di Investimenti programmati per 20,3 milioni, per un piano di ammodernamento degli impianti e l’installazione di nuovi macchinari in tecnologie 4.0 nei due siti di Ghemme e negli altri quattro stabilimenti dislocati tra Cuneo, Veneto, Lazio ed Emilia Romagna, con l’obiettivo di Incrementare i livelli produttivi, migliorare la qualità dei prodotti, ridurre f costi di produzione e incrementare l’occupazione di 14 unità. «Abbiamo sempre investito, sia in tempo dl recessione sia in tempo di espansione, modulando in modo opportuno gli investimenti – spiega l’ad Giacomo Ponti.
Fonte, Sole 24 Ore Nord Ovest.
Piemonte. Bike&Wine Press alla scoperta delle cantine.
Il cicloturismo come alternativa concreta e sostenibile alle vacanze tradizionali. Tornano i «giornalisti in sella» del Bikee Wine Press. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile nelle Langhe, paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco, con visita ai principali punti di interesse del territorio e alle sue rinomate cantine. Lo scopo del format, infatti, è quello di raccontare le cantine italiane eliminando le auto e gas di scarico.
Fonte, Tempo.
Slow Wine Una domenica per il vino «buono e giusto».
Da domenica a martedì prossimo è in programma la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, manifestazione internazionale dedicata al vino «buono, pulito e giusto». L’evento è organizzato da Bologna Fiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica. Presenti vignaioli e professionisti della filiera. Durante i tre giorni della Slow Wine Fair centinaia di produttori dall’Italia e da tutto il mondo si confronteranno in conferenze e dibattiti sul futuro del vino e della viticoltura. Appassionati e operatori possono fruire di un ricco programma di masterclass.
Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.
Vignaioli indipendenti, Rita Babini e Stefano Pizzamiglio nel direttivo.
Rita Babini (nella foto), vignaiola della cantina Ancarani a Faenza, è stata confermata il 9 marzo scorso come consigliera del direttivo dei Vignaioli indipendenti. La titolare col marito della cantina di Oriolo, è stata elette insieme a un altro produttore emiliano: Stefano Pizzamiglio. Insieme agli altri consiglieri andranno a supportare il neo presidente. Lorenzo Cesconi, vignaiolo in Trentino, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con 20 ettari di vigneto suddivisi tra la zona di Pressano e della Valle dei Laghi. È stato eletto a Piacenza e succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni.
Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.
Passione bollicine per Christian Bellei.
Christian a Cantina della Volta ha ridisegnato ormai una nuova percezione del Lambrusco di Sorbara e delle bollicine emiliane. Si trova nel cuore delle terre del Lambrusco di Sorbara appunto, ma Christian e suo padre Giuseppe hanno sempre coltivato la passione per gli spumanti di alta qualità. Numerose le visite a Epernay, capitale protagonista dello Champagne, per studiare l’elaborazione dei vini con il Metodo Classico e poi applicarlo alle uve della propria cantina a Bomporto. Questa grande passione ha condotto Christian Bellei alla nascita della Cantina della Volta nel 2010.
Fonte, Corriere di Bologna Vivi Bologna.
Il primato del Lambrusco – Il Lambrusco spopola in Emilia-Romagna e Lombardia.
Lo si deduce dalla classifica dei vini acquistati nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Emilia-Romagna. Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 litri: notevole la performance delle bollicine che, al contrario, crescono a volume del 17,9% e a valore de120,0%. Il Lambrusco spopola in Emilia-Romagna e Lombardia È una delle anticipazioni della ricerca “Iri per Vinitaly” che sarà presentata I’11 aprile in una tavola rotonda al salone internazionale. Il Lambrusco, ne12021, è stato il vino più venduto in Emilia-Romagna e in Lombardia. Lo si deduce dalla classifica dei vini acquistati nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Emilia-Romagna, nell’ordine: Lambrusco (Emilia-Romagna, Lombardia), Pignoletto (Emilia-Romagna), Sangiovese (Toscana, Emilia-Romagna, Puglia), Gutturnio (Emilia-Romagna), Trebbiano (Emilia-Romagna, Abruzzo), dati IRI (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo).
Fonte, Gazzetta di Reggio.
I motti di Cesconi: preparazione e sostenibilità.
Famiglia dedita alla vite dall’inizio dell’800 in Val d’Adige. Lo sviluppo dell’azienda con Paolo e ora con i quattro figli La recente novità ò la conversione bio: la grande vocazione è sui bianchi Il mondo del vino è fatto di incontri. Un microcosmo sovente imperscrutabile ma tutto tranne che asettico, anzi, combinazione di passioni, pensieri, emozioni trasmesse in forma spesso “imbottigliata”, ma non nel senso asfittico del termine. Tutto questo per dire che l’azienda di cui vi parlo oggi è stata il piacevolissimo frutto di un pomeriggio trascorso a discorrere con enotecari minuziosi e appassionati, da cui sono emerso, per l’appunto, con un paio di bottiglie di Cesconi, che mi hanno affascinato. La cornice, innanzitutto, ché questa, come molte delle vicende del vino, affonda le radici nella storia, ed è necessaria a collocare al meglio i fatti.
Fonte, Nuova Ferrara.
La produzione è variegata Ma spumantizzati protagonisti.
Occhio al Blauwal in 4 versioni e il Riserva Der Blauwal che fa 84 mesi sui lieviti Fino al Chardonnay Garli che è fra i migliori in Italia Iniziamo gli assaggi dei vini dell’azienda agricola Cesconi con una Nosiola davvero ben riuscita, molto varietale, sapido-salmastra, con tocchi di cedro candito e albicocca, dal finale lievemente amaricato. Anche il Manzoni Bianco, fermentato in legno di acacia, è un bel vino, di semplicità, tensione e densità. L’interno della cantina dell’azienda agricola Cesconi Ma è arrivando agli spumantizzati che la faccenda si fa avvincente. Il Blauwal (Balenottera azzurra) è in quattro versioni, assaggio la cuvée 2017, Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, sorretta dal 20% di vini di riserva, 36 mesi sui lieviti, con 1 g/1 di residuo zuccherino, davvero straordinaria, salata, croccante.
Fonte, Nuova Ferrara.
Torna Bologna in vino Due giorni di degustazioni con 300 etichette.
Evento di Arte del Vino I1 primo weekend di primavera Bologna si tinge dei colori dell’uva e diventa la capitale italiana del vino. Domani e domenica si tiene infatti la seconda edizione della fiera nazionale “Bologna in vino”, che animerà gli spazi di Fico Eataly world, il grande parco tematico del cibo. Oltre 300 etichette in degustazione e proposte in un percorso che si snoderà tra i ristoranti e punti gastronomici presenti in Fico per offrire a tutti gli enoappassionati un’esperienza sensoriale a tutto tondo, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La città di Bologna, che nel corso della storia si è guadagnata l’appellativo “La Grassa” proprio per il suo spirito gourmet, è la location perfetta per `Bologna in vino”, l’evento organizzato da Arte del Vino per dare sia a professionisti ed esperti del settore, sia ad appassionati wine lover, la possibilità di confrontarsi con cantine e produttori provenienti da tutti i territori italiani.
Fonte, Nuova Ferrara.
Brindisi col vino buono e pulito.
Il cicloturismo come alternativa concreta e sostenibile alle vacanze tradizionali. Tornano i «giornalisti in sella» del BikeeWine Press. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 aprile nelle Langhe, paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco, con visita ai principali punti di interesse del territorio e alle sue rinomate cantine. Lo scopo del format, infatti, è quello di raccontare le cantine italiane eliminando le auto e gas di scarico.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Portofino, la lite dello spumante. Stop alle bottiglie sui fondali – Portofino, lite sullo spumante. Stop alle bottiglie negli abissi.
II consorzio di gestione dell’Area Marina revoca la concessione di immersione. II produttore: «Volevano soldi, si è messo di mezzo il denaro» L’immersione in fondo al mare delle prime bottiglie di Abissi. Accanto il ritorno in superficie delle gabbie e il vetro dopo il trattamento Portofino, lite sullo spumante Stop alle bottiglie negli abissi. C’eravamo tanto amati», cantava, nel 1918, Armando Gill, autore del brano “Come pioveva”. La storia di un amore spezzato. Di un sogno infranto. E successo anche tra l’imprenditore Piero Lugano, fondatore, nel 1978, dell’Enoteca Bisson, a Chiavari, pioniere dell’affinamento dello spumante sui fondali, e il consorzio di gestione dell’Area marina protetta di Portofino che, l’altro pomeriggio, durante l’ultimo cda, ha deciso di annullare la delibera numero 52 approvata i117 settembre scorso «in forza di diverse ragioni in fatto e diritto, viste le ragioni di interesse pubblico».
Fonte, Secolo XIX.
Lambrusco, nasce “Experience”: anteprima della festa.
In programma 11 7 e 1’8 maggio nella zona di Casaviadana Previste degustazioni di varie tipologie con spiegazioni tecniche e storiche degli esperti. Come annunciato già da qualche tempo, dopo i due annidi stop imposti dalla pandemia, la Festa del lambrusco tornerà ad animare il centro cittadino i prossimi 21 e 22 maggio. Quest’anno, però, ci sarà una novità “aspettando la Festa del lambrusco”: per il 7 e 8 maggio, infatti, la Pro Loco ha messo in cantiere il weekend “Lambrusco experience”. L’idea è di scaldare i motori della macchina organizzativa, invitare la gente a uscire di casa e valorizzare ulteriormente un prodotto tipico locale, eccellenza del territorio. L’iniziativa si terrà a ingresso libero presso Casaviadana (la nuova sede Pro Loco, in via Rocca 2): sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 16, porte aperte per la degustazione di varie tipologie di lambrusco mantovano.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Agroalimentare, azzerata la ripresa: «Raddoppiati i costi di produzione».
Mangimi, fertilizzanti ma anche vetro e caro-energia: la guerra sta sconvolgendo il mercato nel Ponente Aumento dei costi di produzione per le industrie olearie. «È tutto rallentato, la ripresa che avevamo notato a fine anno e che ci faceva ben sperare è ora azzerata. Sono raddoppiati i costi di produzione per la filiera dell’agroalimentare, quadruplicati quelli legati ai fertilizzanti e agli altri materiali necessari alle aziende agricole, introvabili i vasi e le bottiglie di vetro per confezionare olio, vino, pesto e conserve. Gli aumenti erano già in atto, con la guerra l’asticella si è ulteriormente alzata. E in più il clima di sfiducia blocca anche il turismo che sostiene ed è strettamente collegato al comparto».
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Torna Carugi in fiore per festeggiare il Rossese.
Dal 23 al 25 aprile per i 50 anni della Doc Torna Carugi in fiore per festeggiare il Rossese. Loredana Demer a Doc del Rossese (Denominazione di origine controllata) compie 50 anni e per celebrare l’avvenimento risalente a gennaio 1972 il Comune dedicherà la rassegna Carugi in fiore prevista dal 23 al 25 aprile proprio all’ambìto riconoscimento, primo ottenuto in Liguria. Già nel passato la Doc venne festeggiata presso il Santuario dell’Addolorata, presente l’allora senatore Raul Zaccari. Ma stavolta l’evento intende mandare anche un messaggio di integrazione e di coinvolgimento della comunità come rivelano gli organizzatori
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Il moscatello e i ravioli un matrimonio di sapori.
Nuova creatura gastronomica della Riviera Il moscatello e i ravioli un matrimonio di sapori 1 nome è piuttosto lungo: raviolotto di baccalà e moscatello di Taggia. Ma si pub semplificare in ravioli al moscatello di Taggia. E’ la nuova creatura gastronomica nata grazie all’accordo di filiera tra la Rete di imprese agricole Terre del Moscatello, che ha sede a Taggia, e il pastificio artigianale Voglia di Sfoglia di Arma. Marco Risso, presidente della Rete, e Simone Gasparini, amministratore del pastificio, hanno siglato un accordo che prevede l’utilizzo del vino tabiese nella preparazione del raviolotto che, oltre al baccalà, contiene mascarpone. “Abbiamo proceduto – spiega Gasparini – attraverso una serie di tentativi finché è stata trovata la quadra gastronomica appropriata”.
Fonte, Stampa Imperia.
Il Vinitaly della Riviera.
Domenica e lunedì a Ortovero la rassegna su vino e olio di Ponente La wine educator Laura Donadoni presenterà il suo ultimo libro. O per qualcuno è la Vinitaly della Riviera, ma più che una vetrina dei grandi vini del Ponente, la quinta edizione di Prime di Vite in Riviera è l’occasione di assaggiare i vini della vendemmia 2021. L’appuntamento è per domenica 27 dalle 14 alle 19 e lunedì 28 marzo, dalle 11 alle 18 all’Enoteca Regionale di Liguria sede di Ortovero. Due giorni interamente dedicati al vino, all’olio extravergine e all’accoglienza enoturistica del Ponente Ligure. L’evento, organizzato da Vite in Riviera (rete di impresa che racchiude 25 produttori delle province di Savona e Imperia) avrà come grandi protagonisti i vini liguri: Pigato, Vermentino, Rossese di Albenga, Rossese di Dolceacqua, Ormeasco, Granaccia, tutti Doc o Igp che stanno ottenendo grandi successi sui mercati internazionali.
Fonte, Stampa Savona.
Il Consorzio a RistorExpo Quindici aziende a Erba – RistorExpo, vetrina dei vini valtellinesi E di tutto il territorio.
La qualità dei vini di montagna incontra il lago e i suoi sapori E un connubio vincente quell otra iI Consorzio e RistorExpo, l’appuntamento negli spazi di Lario fiere a Erba dal 3 al 6 aprile. RistorExpo, vetrina dei vini valtellinesi E di tutto il territorio dell’ Enogastronomia. Quindici nostre aziende in fiera a Erba La rassegna punta sulla funzione “consolatoria” del cibo «Le difficoltà hanno cambiato i l rapporto con il settore» Quando la montagna con i suoi vini di qualità incontra il lago e i suoi sapori sapientemente cucinati. E’ un connubio vincente che si ripete nel tempo quello tra il Consorzio dei vini di Valtellina e RistorExpo, l’appuntamento ormai tradizionale – quest’anno siamo alla 24.a edizione – con la ristorazione professionale, pronto a riproporsi negli spazi di Lario fiere a Erba dal 3 al 6 aprile. Conforto Sono una quindicina le aziende valtellinesi che porteranno i loro prodotti per le degustazioni alla manifestazione che quest’anno ha scelto un tema tanto simbolico quanto emblematico: “L’enogastronomia del conforto”.
Fonte, Provincia Sondrio.
Cresce il vino nei supermercati Più 1,8% nel 2021.
Nuova ricerca L’intero mercato vale 700 milioni di litri per un valore di 3 miliardi comprese le bollicine Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna (che comprende le imprese alimentari e non alimentari operanti attraverso le formule della grande distribuzione, distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line) nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro, che arriva a 3 con l’aggiunta delle bollitine. sono i dati in anteprima della ricerca “Iri per Vmitaly”, che verrà presentata lunedì 11 aprile nel corso della 18/ a edizione della tavola rotonda su “Vino e Dm”, organizzata da Veronafiere a Vmitaly. Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box) che ha influenzato il dato generale: +21% a valore, -2,2% a volume.
Fonte, Provincia Sondrio.
Bando della Regione per ristrutturazione e riconversione vigneti.
A disposizione sei milioni di euro Bando della Regione per ristrutturazione e riconversione vigneti. L’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha aperto il bando per la richiesta di contributi, riferite alla campagna di 2022 — 2023, sulla misura OCM vino per la ristrutturazione e riconversione vigneti. Con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro, il bando concede aiuti alle aziende agricole per la realizzazione di interventi su superfici vitate destinate alla produzione di vini a denominazione di origine quali riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, sostituzione di pali e fili. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è i129 aprile.
Fonte, Monferrato.
Grignolino protagonista nel weekend a Grazzano.
II Nobile Ribelle Sabato e domenica prima edizione della manifestazione Grignolino protagonista nel weekend a Grazzano. Grazzano Badoglio nel weekend sarà protagonista della prima edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle». Sarà possibile conoscere ottantacinque produttori e oltre cento etichette in degustazione, al costo di 15 euro -10 ai soci Ais – sabato 26 e domenica 27 marzo dalle 11 alle 18 nell’edificio delle ex scuole di via IV novembre 15. L’evento è organizzato dall’Ais – Associazione Italiana Sommelier del Piemonte, con le delegazioni di Asti e Casale, supportate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese, dalle Associazioni dei Produttori di Grignolino Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace.
Fonte: Monferrato.
Sfide da sostenere Ciclo di incontri per i viticoltori.
Giovedì 31 marzo II primo appuntamento Sfide da sostenere Ciclo di incontri per i viticoltori Palazzo Volta. Gli incontri si terranno all’Ecomuseo. Iscrizioni aperte per il ciclo di incontri dedicato ai viticoltori, organizzato a Cella Monte nel Palazzo Volta, sede della Fondazione Ecomuseo Pietra da Cantoni, per meglio affrontare le sfide del cambiamento climatico. Il primo incontro, in programma giovedì 31 marzo alle ore 17,30, tratterà il tema “Approccio integrato per la lotta di Popilia Japonica” e partirà dall’esperienza maturata nell’alto Piemonte, per proseguire sulle sperimentazioni effettuate in collaborazione con l’Università. Ospite e relatore sarà Michele Vigasio, referente per i Vignaioli Piemontesi del Progetto quadriennale Horizon 2020 Integrated Pest Management Popillia.
Fonte: Monferrato.
La conoscenza enoica per comunicare il vino.
Sono stati una cinquantina i partecipanti alla serata dedicata al servizio e alla comunicazione del vino promossa, lunedì scorso 21 marzo, a Cella Monte nella sede della Fondazione Ecomuseo della Pietra da Cantoni, dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco. Ospite e relatore della serata è stato il Sommelier Gianni Lercara, già miglior sommelier professionista d’Italia. Con dovizia di particolari e simpatici aneddoti, Lercara ha illustrato i principali elementi che concorrono a valorizzare il vino nella ristorazione e durante la mescita presso le aziende produttrici. Comunicazione del vino Due intense ore durante le quali sono stati affrontati anche i temi degli acquisti, dell’organizzazione dei vini in cantina e della migliore conoscenza enoica al fine di poter contare su un’efficace ed efficiente comunicazione.
Fonte: Monferrato.
Annata eccezionale nonostante il calo della produzione.
«Vino: nonostante il calo della produzione e l’inflazione, la qualità dell’annata è eccezionale». Questo messaggio originale ci viene offerto dall’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, sigla 01V, è un’organizzazione intergovernativa costituita a Parigi i13 aprile 2001. «Non ci sono solo aumenti, tensioni sui prezzi e conseguenze della pandemia a complicare l’andamento del mercato nazionale ed internazionale del vino, costretto a fare i conti con una vendemmia 2021 la cui resa è stata inferiore alle aspettative, e alle necessità di un settore che dunque per il terzo anno consecutivo presenta valori in calo, di poco superiori al minimo storico registrato nel 2017».
Fonte: Monferrato.
L’Erbaluce che non andrà in Russia.
Ventimila bottiglie di Erbaluce destinate al mercato russo non partiranno: anche per il Canavese ecco i primissimi effetti delle sanzioni a Putin il mondo politico legato a questo territorio, soprattutto in quota Lega, non nasconde preoccupazioni e perplessità. Per il consigliere regionale della Lega Salvini Piemonte, Andrea Cane, che ha la delega agli Enti locali -Nell’incertezza del momento occorre proteggere le imprese italiane dall’effetto boomerang delle sanzioni verso Mosca-, aggiunge il deputato eporediese della Lega Alessandro Giglio Vigna. Capogruppo in Commissione Politiche dell’Unione Europea: -Dal punto di vista del Governo auspico che si ascolti la Lega, che in Consiglio dei Ministri ha perorato la creazione di un fondo per le imprese in crisi.
Fonte: Risveglio del Canavese.
Vigne di città.
Torino fa parte di Urban Vineyards Association, rete delle metropoli che offrono un’esperienza agricola alla Villa della Regina un progetto che si sposa con analoghe realtà a Parigi, Londra e New York Il piano è un esempio di nuovo sviluppo urbano anche a misura di cittadino. Le vigne urbane sono un’occasione unica per fare una esperienza agricola in centro città. Quindi abbiamo deciso di promuovere un turismo ecologico che unisca questa esperienza a con tour culturali per vivere la città guidati da persone del posto e scoprire anche l’offerta gastronomica». È l’idea di Luca Balbiano, presidente di Urban Vineyards Association, che a oggi riunisce undici vigneti nati in città – ne fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York. Un’offerta turistica che deve essere attenta agli spostamenti, fatti solo con mezzi sostenibili.
Fonte: Stampa Torino.
Golden Wine Awards Serata emozionante.
Toccante il saluto dal palco df Lisa, la bimba ucraina ospitata dalla famiglia di Angelo Macf La qualità italiana, lo stile made in Italy, il gusto, la bellezza dei paesaggi viticoli sono stati il sottofondo che hanno accompagnato la prima edizione pugliese dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, nella quale i grandi protagonisti sono stati i migliori vini italiani. Un nuovo prestigioso evento enologico dal respiro internazionale ha riunito il gotha della produzione vinicola italiana nella suggestiva Tenuta Moreno di Mesagne, in provincia di Brindisi I vini premiati nella serata erano suddivisi per categorie: Vini Rossi, Bianchi, Rosati, Bollicine, Vini Dolci, Vini Pugliesi. Oltre a questi i Premi Speciali (Wine Consultant Strategist; Wine Woman; Leader dell’anno; Libro dell’Anno; Ambasciatori del vino pugliese nel mondo; Miglior Direttore Commerciale; Miglior Enologo; Joint Venture; Destinazione enoturistica internazionale).
Fonte: Gazzetta del Salento.
La Puglia investe nella vitivinicoltura.
Pubblicato bando per ristrutturazione e riconversione dei vigneti La Puglia investe nella vitivinicoltura La Puglia investe nella vitivinicoltura di qualità sostenendo le imprese per interventi strategici di ristrutturazione e riconversione dei vigneti. E in procinto di pubblicazione sul Burp l’avviso pubblico regionale sulla regolamentazione unica europea che disciplina il comparto vitivinicolo, definendo non solo le norme di produzione ma anche le modalità di erogazione, da parte degli Stati membri, dei contributi a fondo perduto per le imprese del settore. «E uno dei bandi particolarmente attesi per le imprese vitivinicole pugliesi – commenta l’a .c score all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – che vogliano investire in interventi di rinnovamento degli impianti viticoli e incrementare il potenziale produttivo regionale di qualità. Grazie a una dotazione complessiva di 14.259.409 euro assegnata alla Puglia, per la Campagna 2022/2023, le nostre cantine potranno candidarsi ad ottenere contributi per sostenere i costi derivanti da interventi di riconversione degli impianti con l’utilizzo di vitigni autoctoni e per l’adeguamento delle produzioni alle nuove esigenze del mercato, con modelli e sistemi di gestione in grado di meccanizzare, nell’ottica della sostenibilità, il processo produttivo.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
Pentassuglia: “Bando atteso, un’opportunità per le cantine pugliesi”.
La Puglia investe nella viticoltura di qualità sostenendo le imprese per interventi strategiei di ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Anche le migliori bottiglie della Sardegna in gara al concorso “Città del vino”.
Vini e distillati fra tradizione e innovazione Sono aperte le iscrizioni al ventesimo Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e al III Grappa Award che quest’anno si svolgerà in Piemonte, nelle terre del Roero a Priocca (Cuneo), negli spazi della cantina Mondodelvino, dal 19 al 22 maggio. Si tratta, come sanno bene anche le aziende vinicole sarde, di una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, la Spagna e il Portogallo. Oltre 1.500 i campioni stimati in arrivo per le degustazioni alla cieca nei locali di Mondodelvino. Previsti i premi speciali Forum Spumanti, BioDivino, Mondo Merlot e Grappa Award. Il presidente di Città del Vino, Angelo Radica «Il nostro concorso genera visibilità e ricadute economiche sui territori. Nel 2023 e nel 2024 si sono già prenotate Sambuca di Sicilia (Ag) e Gorizia, che l’anno successivo sarà Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Gorica».
Fonte: Nuova Sardegna
Da Bacco agli enoturisti le chance per la Sicilia.
Workshop e convegno sulle offerte del settore L, accoppiata turismo ed enogastronomia negli ultimi tempi sta diventando sempre più complementare per il riposizionamento e il rilancio dell’offerta turistica siciliana. E sarà questo il tema che verrà affrontato da esperti e protagonisti delle due filiere nel corso della prima giornata dell’evento “Bacco era un turistar, in programma oggi a Palermo, a Palazzo Branciforte. Una giornata di studi intensa che avrà inizio con il workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche pre accreditate, prevista dalle 9 alle 13 e che proseguirà alle 15 con il convegno dal titolo “Comunicazione e Marketing per promuovere l’offerta enogastronomica dei territori siciliani nei mercati turistici”.
Fonte: Sicilia.
Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti.
I numeri del Consorzio Quasi cinque milioni di bottiglie e 36mila ettolitri di vino prodotti I dati fanno registrare un aumento di produzione del 13 per cento rispetto al 2020. Tanto per fare alcuni conti con i numeri della Vernaccia di San Gimignano, dal Consorzio ricordano che nella vendemmia 2021 sono stati prodotti 36.388,51 ettolitri di Vernaccia di San Gimignano dai 730 ettari dichiarati. Un dato che registra un aumento di produzione di circa il 13% rispetto al 2020, quando furono prodotti 36.188,72 ettolitri. Nel 2021 il totale di ettolitri di Vernaccia immessi sul mercato sono stati circa 37.129. E ancora i dati dell’andamento mensile dell’imbottigliamento nel 2021 sono stati parzialmente influenzati dalla pandemia e dalle chiusure, ma il dato finale di 4.950.553 di bottiglie registra una ripresa a fronte delle 4.337.213 bottiglie di Vernaccia immesse nel 2020.
Fonte: Nazione Siena.
L’ottima annata del Nobile vale un miliardo.
II Consorzio dà i numeri del vino di Montepulciano. Sono 1.210 gli ettari, 250 i viticoltori, mille dipendenti fissi, 6,8 milioni di bottiglie. Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano; doveva essere la giornata dell’assegnazione delle stelle per l’annata 2021 ma per il rating bisognerà attendere. Una scelta a sorpresa voluta dal Consorzio che ha preferito aspettare il 2024 quando l’annata entrerà in commercio e si potrà avere un giudizio più coerente. La posticipazione non è una novità se consideriamo che a novembre per Benvenuto Brunello a Montalcino non furono assegnate le stelle 2021 decidendo di attendere un anno. L’ultima vendemmia è finita ai ‘raggi x’: un anno con un andamento meteorologico straordinario. La piovosità totale è stata pari a 510 mm, circa il 25% meno della media. Si è dovuto tenere conto anche delle temperature fredde di marzo e soprattutto aprile, quando nella notte tra il 7 e l’8 si arrivò sotto lo zero per molte ore, raggiungendo anche i -7°C, e arrecando criticità.
Fonte: Nazione Siena.
«Mercato in ripresa con la promozione».
Sulle vendite il presidente del Consorzio Andrea Rossi è soddisfatto: «Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti. Senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto al sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020». L’Anteprima del Vino Nobile riprenderà da sabato pomeriggio fino a lunedì 28 marzo. Nel programma anche la premiazione del Concorso ‘Belle Vetrine’ in collaborazione con la Pro Loco.
Fonte: Nazione Siena.
L’Altra Toscana, un evento dedicato al vino Montecucco.
L’Altra Toscana, un evento dedicato al vino Montecucco. È il giorno del Consorzio Tutela Vini Montecucco alle Anteprime Toscane, evento di riferimento per la Toscana enologica che si conclude oggi a Firenze. Per il Consorzio un evento dedicato ed esclusivo che si terrà nel complesso museale di Santa Maria Novella. Si tratta di L’Altra Toscana, un concept originale nato dall’unione di dieci Denominazioni per raccontare tradizioni vinicole toscane diverse, fatte di gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più alti, che vanno ad impreziosire l’offerta vinicola della regione. Dalle 9 alle 18, il Consorzio del Montecucco avrà la possibilità di illustrare e far degustare le sue nuove annate alla stampa, accanto alle altre nove Denominazioni partecipanti — Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Valdarno di Sopra — e nel pieno rispetto delle norme vigenti
Fonte: Tirreno Grosseto.
Vinifera: degustazioni, idee e masterclass.
Domani e domenica, dalle 11 alle 19, si alzeranno i calici al quartiere fieristico di Trento, per la quarta edizione di Vinifera. L’evento enogastronomico è dedicato ai vini e ai cibi dei territori dell’arco alpino, con un intenso programma di masterclass, con oltre 100 espositori provenienti da cinque Paesi: Italia, Francia, Austria, Svizzera, e Slovenia. A Vinifera partecipano 24 cantine del Trentino e 14 dell’Alto Adige. Nel 2020, causa pandemia non venne effettuata, mentre lo scorso anno fu organizzata a maggio, in fase di uscita dalle restrizioni sanitarie. Organizzata dall’associazione di Rovereto Centrifuga, Vinifera è un evento di rilievo, e propone un elevato livello qualitativo dei prodotti nel settore dell’enologia e della gastronomia delle Alpi, in attesa del ritorno, nel capoluogo, della Mostra dei Vini. In esposizione e degustazione ci saranno i prodotti di piccole e medie aziende artigianali biologiche e biodinamiche.
Fonte: Adige.
Pasqua chiude il 2021 in crescita del 14%.
II giro d’affari consolidato è di 63 milioni di euro: export all’89,6% e incrementi sul mercato domestico Pasqua chiude 11 2021 in crescita. de114% L’ad Riccardo: «I vini di fascia più alta trainanti nel mercato Usa». E annuncia acquisizioni di vigneti Pasqua Vigneti e Cantine chiude il 2021 con un giro d’affari consolidato di 63 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente e del 4% in confronto al 2019. Il valore dell’Ebitda si attesta al 14% sui ricavi (8,6 milioni di euro contro i 7,3 del 2019). L’export ottiene 1’89,6%, mentre i ricavi nel mercato domestico crescono del 14,4% rispetto al 2019. «I12021 è stato un anno importante perché ha consolidato l’azienda e le idee sul futuro, grazie anche a un management coeso e a un ottimismo che, nonostante tutto, già dal 2020 ci ha spinto a premere sull’acceleratore», ha detto il presidente Umberto Pasqua alla Triennale di Milano.
Fonte: Arena.
“Dalle Cave al Vino Doc” domani a Villa Sceriman.
La sala riunioni di Villa Sceriman, in via Dei Colli a Vo’, domani ospita un incontro promosso dal Comune e dal Consorzio di tutela Vini dei Colli Euganei dal titolo “Dalle Cave al Vino Doc”, a 50 anni dalla legge che salvò i Colli Euganei. Alle15.30, dopo i saluti del sindaco Giuliano Martini e del presidente del Consorzio Vini Marco Calaon, è prevista una relazione storica a cura del giornalista Renato Malaman sulle vicende che hanno portato alla legge Romanato-Fracanzani che regolamentò l’attività estrattiva. Alle 17.15 passeggiata verso le cave di trachite con il naturalista Antonio Mazzetti e alle 18.15 degustazione vini a Villa Sceriman.
Fonte: Mattino Padova
Cantina sostenibile, in Franciacorta barrique diventano nidi.
Da albero a barrique, a nidi artificiali costruiti dai detenuti dell’Istituto di Pena di Alessandria. E’ il ciclo virtuoso del legno all’insegna del recupero di persone e materiali al centro del percorso “Le Tre Vite dell’Albero”, primo capitolo del progetto “Il Nido della Sostenibilità” che l’Azienda Ricci Curbastro in Franciacorta svilupperà nel corso dei prossimi anni. Ai detenuti del carcere piemontese è stato infatti affidato il compito di trasformare le doghe di barili e barriques in cassette per nidi artificiali destinati ai vigneti aziendali per ospitare Cinciallegre, Codirossi e altri insettivori utili all’equilibrio naturale dei vigneti stessi.
Fonte: ANSA.it.
Tragedia in cantina a Cossano Belbo: la Procura ha chiesto due rinvii a giudizio.
Il 4 giugno 2021 due tecnici morirono asfissiati durante lavori di manutenzione in una cisterna. Richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Gianni Martini e Fabio Bosticco, rispettivamente amministratore delegato e responsabile del servizio di prevenzione e protezione della ditta vinicola «Fratelli Martini Secondo Luigi Spa» di Cossano Belbo. Stabilimento dove nel pomeriggio del 4 giugno 2021 persero la vita l’ingegnere di Pocapaglia Giovanni Battista Messa, 58 anni e Gerardo Lovisi, 45 anni di Nizza Monferrato, entrambi uccisi dai miasmi sprigionatisi da una cisterna durante alcune operazioni di manutenzione.
Fonte: La Stampa.
Generazione “Z”: il consumatore di domani è già arrivato in cantina.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano alla vigilia del grande evento lancia i risultati di una indagine sui consumatori tra i 20 e i 25 anni:poco esperti, ma appassionati di sostenibilità. Arrivano in cantina grazie a internet; prediligono la visita con una degustazione, spendono entro i 60 euro a persona e sono molto interessati alle pratiche di sostenibilità. Sono i consumatori della generazione “Z”, tra i 20 e i 25 anni in particolare, gli stessi sui quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme all’Amministrazione Comunale, ha voluto approfondire la conoscenza grazie a una indagine che ha svolto sui propri associati anche promuovendo un evento ad hoc, Battello Terra, in programma il 29 marzo a Montepulciano durante il quale saranno affrontati proprio questi temi. Insomma si guarda al futuro (e ai consumatori di domani) alla vigilia dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che torna in Fortezza a partire da giovedì 24 marzo, con l’arrivo di oltre cento giornalisti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e le Riserve 2018.
Fonte: Il Cittadino Online.
Nuove cantine italiane. Territori e architetture, in mostra per Vinitaly.
Partirà da Verona, per poi proseguire a Bra, Bressanone, Firenze e Ravenna, la mostra itinerante “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture”, ideata dalla rivista Casabella, a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino, per coinvolgere ed emozionare non solo gli addetti ai lavori del mondo del vino. Ospitata all’interno della splendida cornice settecentesca di Palazzo Balladoro, in occasione dell’edizione 2022 di Vinitaly in programma dall’8 al 13 aprile – la mostra si snoda dalle Langhe alla Maremma, passando per le regioni: Veneto, Piemonte, Alto Adige, Toscana e Sicilia, e racconta il processo vinicolo attraverso i progetti di 10 cantine e 1 distilleria realizzate in Italia negli ultimi 10 anni. A dare il via all’iniziativa, il convegno “11 Cantine italiane. Architetti e territori” in diretta streaming e in presenza negli ex Magazzini generali M15 a partire dalle 10 di venerdì 8 aprile.
Fonte: professione Architetto.
Il lambrusco si conferma il secondo vino più venduto dalla grande distribuzione italiana.
Non è una sorpresa, perché la sua affermazione commerciale è ormai cosa consolidata. Ma i dati di vendita di Iri per Vinitaly diffusi da Pambianconews confermano il trend: il lambrusco è uno dei vini più venduti nella grande distribuzione. Il “nostro vino” si piazza infatti sul secondo gradino del podio, con 13 milioni di ettolitri venduti e 48,9 milioni di euro di ricavi. Meglio ha fatto solo il toscano Chianti, che si attesta sui 15 milioni di ettolitri per oltre 83,3 milioni di euro di valore. Una differenza di soli 2 ettolitri genera insomma quasi il doppio di ricavi, a conferma della commerciabilità e dell’accessibilità del lambrusco, che resta uno dei vini italiani più apprezzati nonostante una leggera flessione rispetto al 2021 (-6,7 per cento di ettolitri venduti per un -5,7 per cento di ricavi). Il podio dei vini italiani più venduti nella Gdo spetta ad un altro rosso: il Montepulciano d’Abruzzo.
Fonte: Voce.it.
Vino: Nobile di Montepulciano, boom di biologico negli Usa.
Negli Stati Uniti rappresenta il 41% del mercato, in Italia vale il 42% delle vendite. E’ biologico anche il 21,5% di quello inviato nei Paesi Bassi e il 15% di quello inviato in Germania. Il Vino Nobile di Montepulciano piace sempre più a marchio biologico. Lo certificano i dati presentati dal Consorzio in occasione dell’Anteprima in corso nella Fortezza di Montepulciano (Siena). Un dato che rispecchia la produzione biologica a Montepulciano, più della metà dei soci del Consorzio, oltre 50, è ormai biologico o in conversione. Il mercato del Vino Nobile di Montepulciano nel 2021 ha visto un incremento significativo del mercato interno. Le esportazioni, che restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un 70% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 30% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2021 ha raggiunto il 30%.
Fonte: ANSA.
Vino: Fivi e Adiconsum chiedono ‘riforma’ per etichettatura.
Fivi – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e Adiconsum – Associazione Difesa Consumatori Aps hanno scritto insieme al Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli e al Sottosegretario Centinaio per chiedere la modifica del sistema di etichettatura dei vini, ritenendola ormai obsoleta, e ponendo l’attenzione in particolare all’indicazione dei diversi attori. “Attualmente la sola distinzione presente è quella tra produttore e venditore – evidenzia Lorenzo Cesconi, Presidente di Fivi – ma spesso è proprio questa a generare confusione nel consumatore. Nelle etichette viene riportato come produttore sia chi segue tutte le fasi, dalla vigna fino alla commercializzazione, investendo sul territorio e impegnandosi in progetti pluriennali di sostenibilità, sia chi agisce solo come committente delle operazioni facendo svolgere l’intero processo a terzi e si limita a vendere il prodotto finito”.
Fonte: ANSA.it.
Vino, il quadro difficile del 2022 rischia di cancellare il recupero del 2021. Allarme Federvini.
Costi di produzione alle stelle, come quelli delle materie prime (carte e vetro) che scarseggiano. E peggiora la fiducia dei consumatori. Parafrasando il mitico Gino Bartali, non è tutto sbagliato, ma è tutto (o quasi) da rifare. Il recupero del vino italiano nel 2021, almeno nei numeri aggregati, è stato evidente, sia sul mercato interno che su quelli del mondo, con un export record, da più di 7 miliardi di euro. Ma il quadro dipinto in questi primi 3 mesi 2022, segnati da subito dal tema importante dell’aumento dei costi di produzione e della scarsità di alcune materie prime, poi aggravato dalla guerra da Russia e Ucraina con tutte le sue conseguenze, e con una pandemia ancora non del tutto superata sullo sfondo, non può lasciare tranquilli produttori e mercato.
Fonte: WineNews.
Il vino pregiato non rischia la crisi: 1º asset dei super ricchi per crescita.
In dieci anni il mercato dei vini di lusso è cresciuto del 137%, mentre nel 2021 rispetto all’anno pandemico il rialzo è stato del +16%. Guerra Russia Ucraina, i super ricchi scommettono sul vino pregiato come primario asset di investimento. Secondo l’autorevole Knight Frank Luxury Investment Index infatti il settore del “fine wine” ha registrato la crescita più alta tra gli investimenti nel lusso nel 2021 con un +16%, che diventa addirittura +137% se si tengono in considerazione gli ultimi 10 anni, come sottolineato da un recente approfondimento di Spear’s Magazine.
Fonte: Affari Italiani.
L’Italia tra i leader mondiali nella produzione di vino biologico.
Il vino al centro di Slow Wine Fair, che dal 27 al 29 marzo porterà a Bologna oltre 500 cantine provenienti da 18 Paesi, è all’insegna della transizione ecologica a tutela della biodiversità e della sostenibilità ambientale, tutti valori che rappresentano le fondamenta della produzione biologica.
FederBio, che ha sottoscritto il Manifesto del vino di Slow Food per una produzione improntata sul rispetto del territorio e della biodiversità, valorizzando l’identità dei sistemi agricoli locali, è partner della manifestazione ideata da Slow Food e organizzata da BolognaFiere. La Federazione, che dal 1992 tutela e favorisce lo sviluppo della filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, sarà presente a Slow Wine Fair con uno spazio espositivo (Pad.15A, Stand AL6).
Fonte: Italianfoodtoday.it.
STAMPA ESTERA
Get to know these 10 grape varieties.
A few weeks ago, I opened a bottle that caught my attention. It was a soulful, graceful, strikingly pure red from the Aveyron region of southwestern France made by Nicolas Carmarans, a vigneron who makes natural wines from grapes that have long grown in the area. This particular grape was fer servadou, a variety that to my knowledge I had never tried. As delightful as I found the wine, my encounter with an intriguing new grape was even more joyful. It was a reminder that no matter how well versed one might be in the intricacies of producers, regions and issues, wine always has more to reveal. In that spirit, I’d like to suggest 10 grapes that are little known in the United States but are worth getting to know better. You might not find all of these immediately, but keep your eyes open and try a few. You may be pleasantly surprised. Grapes and their relative merits are one of the hoarier topics in wine. Some people believe that the hierarchy of grapes has long been set. To stray outside the anointed realm is, supposedly, a waste of time. The retired critic Robert M. Parker Jr. was one of these people, castigating those who would promote what he called “godforsaken grapes.” I revisit this subject periodically because I believe that we still don’t understand the potential pleasures of hundreds of grapes around the world.
Fonte: New York Times International Edition.
Champagne vence en la Audiencia a Champanillo por el uso de la marca.
El tribunal ordena a la pequeña cadena de bares catalana cesar de inmediato el uso de su marca. Barcelona Goliat pudo con David esta vez. La Audiencia Provincial de Barcelona, en una sentencia emitida el pasado 18 de marzo, ha dado la razón al Comité Interprofessional du vin de Champagne -órgano que regula la denominación de origen del espumoso francés- en su litigio contra Champanillo, una pequeña cadena de bares catalana. El fallo estima el recurso de los representantes de los poderosos embotelladores galos después de que un juzgado mercantil de Barcelona hubiera reconocido el derecho del empresario David Iglesias a seguir usando el nombre de Champanillo en sus bares. La Audiencia, que elevó en su día una cuestión prejudicial al Tribunal de Justicia de la Unión Europea (TJUE), zanja definitivamente el caso en favor de Champagne y dice que “el uso de Champanillo en el mercado constituye una infracción de la denominación de origen Champagne” y lo mismo sucede con idéntico distintivo en Facebook y Twitter o con el dominio champanillo.es. En consecuencia, ordena a la empresa condenada que deje de usar esa marca y retire rótulos y carteles, anuncios y demás, y elimine todas las cuentas de las redes sociales asociadas a Champanillo.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 24 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Dopo 2 anni di stop il ritorno del Vinitaly.
In programma a Verona dal 10 al 13 aprile on E30 top buyer confermati, gli Stati Uniti. primo mercato mondiale per l’export di vino italiano, guidano le delegazioni internazionali presenti al 54° Vinitaly (Veronafiere,10-13aprile). E la prima volta che il Salone internazionale del vino e dei distillati raggiunge un tale risultato sulla piazza americana. E quanto emerge dalla campagna di incoming di Veronafiere e Ice Agenzia che, proprio in questi giorni, si sta avviando a conclusione superando l’obiettivo prefissato. A poco meno di 20 giorni dall’evento, sono 630 i “super acquirenti” di vino italiano da tutto il mondo-e riferiti esclusivamente a questo progetto di promozione internazionale – che hanno aderito alla chiamata di Vinitaly. A questi si aggiungono ulteriori 50 operatori profilati della domanda che faranno il loro debutto a Verona grazie a un altro progetto di incoming ‘tailor made’, nato quest’anno e frutto della collaborazione diretta della fiera con circa 30 aziende espositrici di Vinitaly.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Vogliamo bere un vino buono sano e giusto.
A BOLOGNA, DAL 27 AL 29 MARZO, LA PRIMA EDIZIONE DI SANA SLOW WINE FAIR. UN’OCCASIONE DI CONFRONTO PER PRODUTTORI E APPASSIONATI VOGLIAMO BERE UN VINO BUONO SANO E GIUSTO CRESCE L’IMPEGNO DI SLOW FOOD DALLA SOSTENIBILITA AMBIENTALE SINO Al TEMI SOCIALI. NUMEROSI I PROGETTI BASATI SUL RISPETTO DEL TERRITORIO E DEI LAVORATORI. Il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante». Così il celebre brindisi della Cavalleria rusticana. Ma per portare davvero l’allegria in tavola, il vino deve essere buono, pulito e giusto. Deve essere cioè ottenuto rispettando l’ambiente e il lavoro di chi lo produce. Strappata con tenacia anche alle terre più impervie, abbarbicata alle colline, la produzione di vino, che in Italia ha radici millenarie, rappresenta un fattore di cultura, oltre che un motore economico: lo scorso autunno, Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini stimavano per la vendemmia 2021 una produzione di 44,5 milioni di ettolitri
Fonte: Famiglia Cristiana.
«Bollicine del mondo» Se la guida diventa app.
In viaggio intorno al pianeta alla ricerca di champagne e novità Paola Fucilieri Milano Una app gratuita, piena di contenuti editoriali e significati originali. Ma soprattutto…Frizzantissima. Si chiama «Bollicine del mondo» e ci accompagna tutti in giro per il pianeta alla ricerca di spumanti, chardonnay e champagne, ma anche a provare nuove esperienze in luoghi incantevoli ed evocativi legati alla passione per il vino, nonché alla scoperta dei tesori internazionali della cultura enogastronomica. «Con la voglia di proporre qualcosa di nuovo, di originale, qualcosa che possa sempre coinvolgere il pubblico grazie alla sua spinta innovativa» spiegano fieri dal palco del Teatro Manzoni gli ideatori dell’app, Paolo Marchi e Cinzia Benzi di «Identità golose», il congresso mondiale di gastronomia fondato che a Milano è giunto alla sedicesima edizione (dal 21 al 23 aprile prossimi al Mico Milano Congressi, ndr).
Fonte: Giornale.
Per il vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna.
Slow Food Per vino buono, Slow wine coalition dal 27 a Bologna. Visto che il vino è stato inserito nella lista nera come prodotto dannoso per la salute si pub fare riferimento all’etica quando se ne parla? E un possibile cercare di migliorare il nostro disastrato pianeta e la vita dei suoi abitanti attraverso la coltivazione dell’uva? Sono do- mande che tolgono il sonno a chi come me ha fatto della critica enologica e dell’organizzazione di eventi legati al vino il proprio mestiere. Non mi sento, infatti, nella posizione di chi invita le persone a farsi del male, anzi tutto il contrario. In cima ai no- stri pensieri c’è sempre il consumo attento e consapevole del vino e proprio attraverso l’educazione e l’approfondimento culturale si possono arginare problemi gravissimi come alcolismo o gli incidenti legati all’abuso di questo prodotto
Fonte: Manifesto l’ExtraTerrestre.
Una lunga storia di passione e qualità.
Michele Mastropasqua con le figlie Giulia e Laura Una lunga storia di passione e qualità Dal 1964, l’orgoglioso “made in Puglia” di Mastropasqua International Spa, che produce e promuove grandi vini e colture tipiche locali. A due passi dal mare, ai piedi del promontorio del Gargano, a Zapponeta (Foggia), sorge la Mastropasqua International Spa. L’azienda, creata dal suo fondatore Matteo Mastropasqua, è presente nel settore ortofrutticolo e vinicolo dal 1964 e fin dall’origine si è occupata delle colture tipiche locali: patate, carote, cipolle, vini e mosti. Questi ultimi, per il 40% bio e il 60% a produzione convenzionale, occupano l’80% del lavoro, mentre il settore ortofrutticolo è completamente biologico e usufruisce di celle frigorifere perla conservazione perla capacità di 50.000 quintali.
Fonte: Platinum.
Da Furore i vini ‘estremi’ della Costa d’Amalfi.
Condizioni climatiche uniche e scelte coraggiose alla base dei Doc Marisa Cuomo apprezzati nel mondo stremi, eroici, etici: non basterebbero queste tre ‘e’ a contraddistinguere i vini di Marisa Cuomo, simbolo nel mondo della Costiera Amalfitana, nati da un atto d’amore. Il giovane Andrea Ferraioli come regalo di nozze alla sua Marisa dona non solo un’azienda agricola, ma molto di più. Fortemente legato alle sue origini, Ferraioli investe coraggiosamente sul territorio a metà anni Ottanta, quando il vino genuino delle cantine non era più competitivo con quello delle multinazionali. La sfida è stata quella di dare una forte identità a una viticoltura coraggiosa, che si estende da secoli in una zona ricca di legami storici con la Repubblica di Amalfi e particolarmente votata alla produzione di vini pregiati, in fazzoletti di terra strappati alla roccia, limitati da muri a secco, esposti al sole e al respiro del mare fino a 700 metri di quota.
Fonte: Platinum.
Lo spumante che nasce in miniera.
“Eli” è un omaggio alla figlia Elisa. Mauro Camusso, agronomo e imprenditore (nel campo della pietra di Luserna) con la passione per la viticoltura e l’enologia, ha dedicato a lei il suo vino più coraggioso, uno spumante metodo classico che nasce sulle montagne del Pinerolese (To) e viene “custodito” dentro la pancia della terra, in una miniera di talco, quella di Prali, in Val Germanasca, oggi tutelata anche dall’Ecomuseo: «Lì c’è la giusta umidità (è al 90%) ma soprattutto una temperatura ideale, l0° per tutto l’anno, e poi il buio necessario per un affinamento unico e particolare». Ma perché proprio in maniera? In un certo senso, anche in questo caso, c’entra la figlia Elisa: «Era piccola quando anni fa visitai con lei la miniera e ne rimasi affascinato». Poi l’intuizione: «Quel luogo è perfetto, meglio di una cantina». L’8 dicembre scorso dall’azienda di famiglia.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità».
Il deputato M5S annuncia l’approvazione del disciplinare Vino, Maglione: «Diventa realtà la certificazione di sostenibilità» “Anche la produzione vinicola del Sannio potrà dimostrare di essere sostenibile e al passo con i tempi. Con l’approvazione del disciplinare di certificazione nazionale della sostenibilità della filiera vitivinicola da parte del Ministero delle Politiche Agricole, l’Italia è il primo Paese a dotarsi di un sistema all’avanguardia. Attraverso un logo distintivo, i vini italiani e quindi anche le produzioni sannite potranno certificare e comunicare di essere realizzati seguendo specifiche regole di produzione che diano importanza e attenzione ai relativi impatti ambientali”. Cosi Pasquale Maglione, deputato M5S a commento dell’emendamento che ha istituito il sistema unitario di certificazione della sostenibilità della filiera vitivinicola, che utilizza le modalità del SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata).
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Cantina subacquea – I vini che maturano in profondità nell’Adriatico.
La Tenuta del Paguro produce vini sulle colline a Riolo Terme e li affina nei fondali ravennati nel reef sviluppatosi intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Tenuta del Paguro I vini che maturano in profondità nell’Adriatico Albana, Sangiovese, Merlot e Cabernet dalle vigne delle colline di Riolo Terme affinate in fondo al mare, intorno al relitto della omonima piattaforma estrattiva. Esiste un legame atavico fra il vino e il mare. Spesso le migliori vigne fruttificano oggi su terreni che in altre ere geologiche furono fondali marini, la vite è intimamente legata al Mediterraneo, Greci e Romani avevano fatto del vino loro bevanda sacra, nel tempo l’archeologia ha riportato alla luce otri e anfore contenenti antichi nettari rimasti per secoli nelle profondità marine. Ma c’è dell’altro, e per questo occorre catapultarsi nel presente e affidarsi alla scienza per parlare di “cantinamento subacqueo”.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena.
Una storia d’amore tra un vitigno e la sua Modena L’intuizione di Cleto e le innovazioni di Mauro e Anselmo Da oltre 160 anni la famiglia Chiarli vuol dire Lambrusco. C’è così tanta storia, di quella con la esse maiuscola, nella strada che va dalla nascita ai giorni nostri dell’azienda Chiarli, che forse è impossibile condensarla tutta in un articolo di giornale. In questa cantina divenuta un punto di riferimento della capacità degli emiliano romagnoli di fare il vino, c’è tutta la bellezza di Modena e di una terra che nel Lambrusco ha trovato un fedele compagno di vita. Era il 1860 e mancava un anno appena all’unità d’Italia. Cleto Chiarli, uomo di sogni e di osteria, a quel tempo dava da bere ai clienti il suo Lambrusco, quello che con entusiasmo produceva grazie al frutto dei suoi primi filari di vigna
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Intervista a Giancarlo Gariglio – Slow Wine Fair – «Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sosternbihta».
«Il futuro del vino sarà nell’etica e nella sostenibilita» Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e responsabile dei progetti internazionali di Slow Food sul vino spiega cosa succederà nel week end alla prima edizione di Slow Wine Fair. Slow Wine Fair, la prima edizione di una nuova Terra Madre del vino, sta avendo il suo prologo in questi giorni online con tre convegni che tracciano le linee sulle quali si svilupperanno i lavori della fiera stessa, a Bologna dal 27 al 29 marzo. Lì saranno presenti oltre 500 produttori, provenienti da 18 Paesi (oltre 50 le aziende emiliano romagnole), con migliaia di etichette in degustazione e un ricco programma di incontri e masterclass.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
A Fico il meglio del vino.
Sabato e domenica il FICO di Bologna ospiterà un evento dal titolo “Bologna in vino”, evento di degustazione con più di 300 etichette di vino provenienti da tutta Italia.
Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara La Bussola Weekend.
Un metodo classico dalla bollicina fine, fresco e di carattere.
Tra i precursori nel panorama enologico piacentino, la famiglia Romagnoli, dagli anni ’70, rivela la sua grande passione per le bollicine impiantando Pinot nero e Chardonnay nella tenuta a Villò Di Vigolzone. ll passaggio dalla Cantina Romagnoli alla famiglia Perini, nel 2018, risulta la vera rampa di lancio e la realizzazione del sogno di passare dai vini di pronta beva ai così detti «Pigri», attribuzione che identifica gli anni di affinamento e di stasi e che dà il nome alla linea in questione. Oggi i principi fondamentali di Alessandro Perini si confrontano tra tradizione e innovazione Le colline piacentine così differenti fra loro per altitudini, per condizioni pedoclimatiche e territori si contrappongono fra di loro per le diverse caratteristiche organolettiche e sensoriali che iniziano dalla vendemmia per arrivare alla bottiglia permettendo di produrre etichette diversificate ma identitarie di quel territorio.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Esce Il Concerto 2021 alla 28esima edizione esportato in 70 Paesi.
Esce il Concerto 2021, alla sua 28esima edizione, e la Medici Ermete lo porta in tutto il mondo raccontandolo come prodotto di un territorio pieno di storia, cultura e tradizione: l’Emilia. Nei 70 paesi del globo dove viene commercializzato, il Lambrusco d’autore, che ha aperto la strada al comparto fuori dai confini nazionali, è sempre più richiesto per le sue caratteristiche peculiari: «Viene bevuto dagli appassionati e sempre di più dai giovani, perché ritenuto affascinante e unico, molto versatile, con la sua gradazione contenuta, un prodotto estremamente gastronomico che non conosce stagione e che si abbina ad una vastissima varietà di pietanze», riferisce Alessandro Medici, che nell’azienda di famiglia si occupa di marketing internazionale.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Landini e Best Wine Stars per l’eccellenza vitivinicola.
Il marchio Landini sarà main sponsor del Best Wine Stars nell’edizione 2022,1’evento dedicato alla promozione della cultura del vino giunto alla terza edizione, in programma i prossimi 14 e 15 maggio al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Per lo storico marchio reggiano si tratta del naturale abbinamento con un comparto, quello della produzione vitivinicola italiana di eccellenza, che lo vede protagonista da sempre con i suoi trattori specializzati, progettati e sviluppati per il lavoro nei vigneti. «Landini — commenta Mario Danieli, country manager Italia di Argo Tractors — è un prestigioso marchio dell’industria italiana, simbolo del Made in Italy e di quella eccellenza riconosciuta anche al di fuori dei confini nazionali, come sinonimo di qualità. Valori che facilmente troviamo nei vini italiani, da sempre apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Blazic confermato alla guida dell’Enoteca Princic nuovo vice.
Rinnovato il consiglio della cooperativa dei produttori «Ora ricominceremo a proporre nostri appuntamenti». Michele Blazic è stato riconfermato per un altro mandato come presidente dell’Enoteca di Cormons. Al suo fianco non ci sarà più Boris Buzzinelli: l’ormai ex vice ha voluto lasciare spazio alla giovane Karin Princic, nuova numero 2 della cooperativa che riunisce una trentina di produttori vitivinicoli del territorio. Buzzinelli rimane però nel consiglio della realtà di piazza XXIV Maggio che potrà contare anche su Luca Raccaro, Mauro Drius (anche assessore in carica all’Agricoltura), Patrick Sturm, Kristian Keber, Andrea Drius e sul consigliere comunale Luca Tollon in rappresentanza proprio dell’assise civica. «Si è chiuso un triennio nel quale il cda ha dovuto gestire uno dei periodi più difficili della storia non solo dell’Enoteca — sottolinea Blazic, subentrato nel 2019 allo storico presidente Dario Raccaro.
Fonte, Piccolo Gorizia.
Il miglior rosato italiano? E’ salentino.
Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 Il miglior rosato italiano? E’salentino. Tra i duecentotrenta vini italiani in gara al celebre Concours Mondial de Bruxelles 2022 spicca il Salento, che si aggiudica il primo posto come “Rivelazione” per il miglior rosato italiano e, insieme a una sola altra cantina italiana, la Grande Medaglia d’Oro. A conquistare la prestigiosa doppietta alla competizione enologica internazionale è stato infatti il “Pietra Igt Rosato Salento” prodotto da Menhir Salento, cantina guidata da Gaetano Marangelli e situata a Bagnolo del Salento, i cui vigneti sono dislocati nelle bellissime campagne tra Palmariggi e Minervino di Lecce, che ospitano ancora oggi i preziosi monoliti preistorici. “Pietra”, infatti, un blend di Primitivo e Susumaniello, due dei vitigni autoctoni salentini più amati, rimarca col nome l’identità stessa della cantina che ha scelto di celebrare i menhir, i monumenti storici costituiti da singole pietre che hanno scritto la storia di questo lembo di Puglia.
Fonte, Le Cronache Nazionali.
Volete stupire? Il Moscatello amato dal Papa.
Nel’400 era tra i vini scelti perla cantina del Papa e nelle “riviste specializzate” dell’epoca veniva descritto come un “nettare dolcissimo”. Non è prassi, ma, per raccontare i migliori abbinamenti tra vini e piani tradizionali della Pasqua ligure, partiamo dalla fine, dai dessert. Facciamo un passo indietro nella storia, al Rinascimento delle sfarzose corti papali e dei messi pontifici. Tra quest’ultimi ce n’era uno, tal Sante Lacerio, che per il bene del palato del Santo Padre (Paolo III Farnese) se ne andava in lungo e in largo perla Penisola a cercare prelibattezze regionali. Ed è proprio in Liguria, nella zona di Taggia nello specifico, che trovi un vino particolare, un passito di moscato bianco delicato, chiamato Moscatello. Una vite che fino a pochi anni fa sembrava scomparsa, sommersa da secoli di storia e dai rovi, ma che ei primi 2000 è stata ritrovata e rielaborata.
Fonte, Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.
Nuovi corsi per diventare manager o esperto di tour enogastronomici.
Nell’ambito del progetto transfrontaliero Pays Capables, la Camera di Commercio «Riviere di Liguria» attiva cinque nuovi corsi di formazione online, totalmente gratuiti, dedicati a imprenditori, dipendenti, occupati e disoccupati che vivono nei territori transfrontalieri di Italia e Francia, tra cui la provincia di Imperia, ma anche l’Alta Val Tanaro e l’Alta Langa Montana in provincia di Cuneo, oltre alla Riviera e all’entroterra francese della Costa Azzurra. L’offerta formativa è composta da diversi percorsi: «Esperto in Tour eno-gastronomico transfrontaliero» per occupati, disoccupati e imprenditori; «Itinerari turistici e Turismo Sostenibile», sempre per occupati, disoccupati e imprenditori; «B2B senza frontiere», dedicato a dirigenti, responsabili e dipendenti d’azienda per lavorare in Francia e in Italia; «Imprenditore oltre confine», per giovani occupati, disoccupati e imprenditori che vogliano acquisire le competenze per avviare e condurre un’attività imprenditoriale in Italia o in Francia.
Fonte, Stampa Savona.
Lambrusco, nasce “Experience”: anteprima della festa.
In programma 11 7 e 1’8 maggio nella zona di Casaviadana Previste degustazioni di varie tipologie con spiegazioni tecniche e storiche degli esperti. Come annunciato già da qualche tempo, dopo i due annidi stop imposti dalla pandemia, la Festa del lambrusco tornerà ad animare il centro cittadino i prossimi 21 e 22 maggio. Quest’anno, però, ci sarà una novità “aspettando la Festa del lambrusco”: per il 7 e 8 maggio, infatti, la Pro Loco ha messo in cantiere il weekend “Lambrusco experience”. L’idea è di scaldare i motori della macchina organizzativa, invitare la gente a uscire di casa e valorizzare ulteriormente un prodotto tipico locale, eccellenza del territorio. L’iniziativa si terrà a ingresso libero presso Casaviadana (la nuova sede Pro Loco, in via Rocca 2): sabato 7 e domenica 8 maggio, dalle 10.30 alle 16, porte aperte per la degustazione di varie tipologie di lambrusco mantovano.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Oltrepo a Vinitaly squadra ridotta con 34 produttori – Vinitaly, l’Oltrepo in squadra “ridotta” con 34 produttori.
Con loro ci saranno Consorzio e Camera di Commercio Pesano ancora i due anni di emergenza sanitaria. Torna, dopo due annidi stop a causa della pandemia, il Vinitaly, in programma alla Fiera di Verona dal 10 al 13 aprile. Alla rassegna ci sarà anche l’Oltrepo Pavese, presente con 34 aziende, capitanate da Consorzio di tutela e Camera di commercio Pavia. Una delegazione ridotta rispetto al passato, ma pesano ancora i due anni difficili dell’emergenza sanitaria e l’incertezza legata al conflitto ucraino, che ha bloccato l’export dei vini in Russia. La maggior parte delle aziende sarà ospitata nel Palaexpo, grazie all’impegno di Regione e Unioncamere Lombardia.
Fonte, Provincia – Pavese.
Svincolo alla Sassella Il consiglio di Mojoli «Privilegiare il bello» – «Sassella, la bellezza non è un ostacolo Garantisce il futuro».
L’intervento. Mojoli, esperto di vino, parla del progetto «Non dobbiamo temere le indicazioni del ministero Un’occasione per riflettere sulla sostenibilità in Valle» ¦ «Vedo bene le linee guida del Mite Valutianno tutti gli interventi». «Le indicazioni del ministero della transizione ecologica? Un’occasione per riflettere sull’ambiente, sulla sostenibilità, sulla bellezza paesaggistica globale del sistema Valtellina». In altre parole, l’opportunità per guidare i cambiamenti attraverso quella teoria delle 4 B che proprio lui aveva ideato qualche anno fa: bellezza (appunto), biodiversità, ben fatto e buon vivere. II potenziale Interviene così Giacomo Mojoli, giornalista e disegnatore di idee, consulente strategico anche del Consorzio di tutela vini, nel dibattito sul futuro della Sassella.
Fonte, Provincia Sondrio.
Le Marche al Sana Slow Wine Fair.
Da domenica a martedì 29 marzo a BolognaFiere. Le Marche sono trai protagonisti della prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna dal 27 al 29 marzo 2022. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi hanno confermato la loro partecipazione 37 produttori delle Marche, di cui 27 in biologico certificato. Dalle cantine storiche ai più moderni metodi di vinificazione, i vignaioli marchigiani portano a Bologna alcuni dei vini che hanno fatto la storia della regione-come il Verdicchio, il Bianchello e il Ribona-e raccontano un territorio sempre più attento alle pratiche biologiche e biodinamiche.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
«Puntare sull’enoturismo per valorizzare il nostro territorio».
E stato intitolato «Enoturismo come leva di valorizzazione territoriale» l’incontro tenutosi a Monte Roberto nell’ambito della compagna di ascolto che porterà Confartigianato al congresso dell’11 e 12 giugno. «La situazione economica e i fatti drammatici che stiamo vivendo, fanno apparire tutto fuori luogo – ha detto Marco Pierpaoli, Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino e coordinatore dei lavori -. Crediamo, però, sia necessario fare ciò che è possibile per affrontare questa complessa fase e questi incontri nascono dalla volontà di ascoltare le imprese, di creare sinergie e di cercare di dare risposte con il supporto del mondo accademico e delle autorità di livello nazionale ed internazionale che interverranno». «Le nostre imprese – ha aggiunto Graziano Sabbatini, presidente Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino – devono tornare ad essere protagoniste insieme ai territori e perché questo avvenga bisogna promuovere e valorizzare il contesto in cui si muovono».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
Con nove vini premiati Lessona e Bramaterra segnano un record.
Le due Doc biellesi, tra le più piccole, conquistano il primato per riconoscimenti in proporzione all’estensione del territorio la Sono nove i vini biellesi premiati con le quattro viti. il massimo riconoscimento assegnatci ai «vini di eccellente profilo stilistico e organolettico» dall’Associazione italiana sommelier ed inseriti nell’edizione 2022 della guida Vitae. Novo vini premiati in due denominazioni — Lessona e Bramaterra — tra le più piccole in Italia è un record che testimonia la bontà dl lavoro intrapreso nell’ultimo ventennio sul territorio. Per festeggiare quasto importante risultato raggiunto dal territorio l’associazione “Biella è Buona”. in collaborazione con Ais. ha organizzato un evento degustazione che si è tenuto lo scorso sabato a Palazzo Cromo Losa a Biella. A introdurre la giornata, dopo il saluto del sindaco di Biella Claudio Corradino.
Fonte, Biellese.
Picnic in vigna e passeggiate nel nuovo “Vinum”.
Espositori di qualità e un pubblico attento. II sindaco Bo: «Alba guarda avanti con fiducia» Alba e i grandi vini del Piemonte protagonisti nei tre weekend della 44′ edizione di Vinum. Edizione fortemente contrassegnata dalla novità chiamata outdoor: per esempio i picnic in vigna promossi dal Comune di Alba sabato 23 e domenica 24 aprile, nell’ambito del progetto europeo Interregionale Alcotra 20142020 Vi-A Italia-Francia “Biodiversità stellata”, organizzati presso la Vigna Urbana della scuola enologica. Stesso scenario per l’International Jazz Day, sabato 30 aprile, evento promosso dal Comune di Alba in collaborazione con l’associazione Milleunanota. E poi, il 23 aprile e il 1° ma; 2 o, il treklting letterario a Barbaresco organizzato dal Centro Studi Beppe Fenogllo nell’ambito del Danilo Lusso centenario dalla nascita.
Fonte, Idea.
I numeri del Grignolino – Rilancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”.
Sabato e domenica protagonista a Grazzano Badoglio Rulancio del Grignolino “Potenziale produttivo da 5 milioni di bottiglie”. Grazzano Badoglio si candida a capitale del Grignolino. Paese caro ad Aleramo, enologicamente sul confine tra le colline delle due Doc d’Asti e del Monferrato Casalese, di questo vino caro alla tavola di Casa Savoia ma pure «testabalorda» secondo la definizione che ne diede Luigi Veronelli. Ecco da qui il titolo di «Nobile ribelle» per una prima edizione di un appuntamento che vuole dare a questo vino autoctono del Monferrato la giusta rilevanza confermando un ritrovato appeale catturare nuovi consumatori, soprattutto tra i palati più giovani degli appassionati. Ma Grazzano è pure culla del Monferace, il «super» Grignolino che ne esalta le qualità di vino da invecchiamento.
Fonte, Stampa Asti.
Capitale del Grignolino.
In vetrina nel paese di Aleramo ottantacinque produttori ed oltre cento etichette Capitale del Grignolino Grazzano Badoglio riscopre e valorizza questo vino “ribelle”. Il Grignolino è stato negli anni definito ribelle, selvatico, anarchico “testabalorda”. Denominazione che un tempo accompagnava i più raffinati menù anche di Casa Savoia, ma i suoi tannini spiccati gli conferiscono un carattere un po’ spigoloso ma anche la capacità di invecchiare bene. Oggi questo vitigno autoctono del Monferrato, torna ad avere un suo appeal sui consumatori, soprattutto i più giovani. A tutti si metterà in vetrina nel paese d’Aleramo con 85 produttori ed oltre un centinaio di etichette in degustazione sabato e domenica nella prima edizione di «Grignolino, il Nobile Ribelle»
Fonte: Vita Casalese.
Il Primitivo dalle anfore di terracotta.
Purché sia buono: diciamolo piano, pert), non facciamolo sentire ai talebani…». Cristiano Guttarolo è uno fra i signori dei vini in Puglia. Non solo. Dicono quelli che se ne intendono che sia, in realtà, una delle realtà più interessanti nell’intero panorama del vino italiano: perché è follia sulla tradizione, coraggio sulla storia. È come quegli crittori straordinari che pert) conoscono in pochi, come un calciatore nascosto in qualche campionato sperduto, ma che i talent già sanno diventerà tra i più forti di tutti. È un fiore sbocciato, ma ancora ben nascosto: 22mila bottiglie all’anno, l’80 per cento delle quali finiscono all’estero. Principalmente negli Stati Uniti d’America. «Io sono campano di Salerno. E nel 2004 ho deciso di venire in Puglia, nelle campagne di Gioia Il Primitivo dalle anfore di terracotta.
Fonte: Repubblica Bari.
Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia.
Da domani tre giorni di iniziative tra Palermo e Sambuca Verso il futuro nel segno di Bacco Cibo e vino Nuove esperienze in Sicilia La food-experience traina la scelta della vacanza in una comune visione di marketing acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino.
Fonte: Gazzetta del Sud.
Strategie e sviluppo, esperti a confronto.
Gli eventi da non perdere Strategie e sviluppo, esperti a confronto L’accoppiata turismo ed enogastronomia sarà il tema affrontato da esperti e protagonisti delle due filiere nel corso della prima giornata dell’evento «Bacco era un turista?», in programma a Palermo, a Palazzo Branciforte, domani. Una giornata di studi intensa che avrà inizio con il workshop riservato alle imprese enogastronomiche e turistiche preaccreditate, prevista nella mattinata, dalle 9alle 13,semprea Palazzo Branciforte, e che proseguirà dalle 15 in poi con il convegno dal titolo «Comunicazione e Marketing per promuovere l’offerta enogastronomica dei territori siciliani nei mercati turistici».
Fonte: Giornale di Sicilia.
I nuovi itinerari nel segno di Bacco.
Un grande evento da domani a domenica tra Palermo a Sambuca per una Sicilia da… bere e mangiare I nuovi itinerari nel segno di Bacco Progetti per esaltare le prelibatezze dell’isola: vini, oli e mille eccellenze apprezzate nel mondo acco era un turista? Nasce da questo interrogativo provocatorio la tre giorni che scommette sul connubio enogastronomia e turismo, in programma da domani a domenica 27 marzo tra Palermo e Sambuca di Sicilia, organizzata dalla LOGOS Srl Comunicazione e Immagine, in collaborazione con ARTÙ (associazione Ricercatori turismo, e con ITER VITIS— Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. Ma chi era Bacco? Il dio romano (che i greci chiamavano Dioniso) è il dio del vino. Nasce come semidio perché figlio di Giove e della mortale Semele ma Giove lo promuove a divinità per aver inventato il vino. Venne istruito e formato da Sileno, un mistico di straordinaria saggezza che era anche un prodigioso bevitore di vino.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine.
Stasera incontro a Montecchia •• Anche la Val d’Alpone e la Val Tramigna entrano nel Museo del vino: una sessantina di aziende vitivinicole dell’area sono pronte a farne parte. Ha questo senso l’invito che il consigliere regionale della Lega Enrico Corsi (che da assessore della giunta di Sboarina ha avviato l’iter a Verona) ha rivolto alle cantine delle due valli per intervenire alla presentazione del progetto che, ancorato alla legge regionale 19 del maggio 2020, porterà alla creazione a Verona del più grande Museo del vino, dei prodotti tipici del territorio e della promozione dell’enoturismo alle ex Gallerie mercatali di Verona. Il Muvin sarà il più grande museo del vino d’Italia e per essere davvero rappresentativo non può prescindere dalla presenza di questa area del ve Il museo del vino diventa più grande Entrano 60 cantine Si aggiungono le aziende agricole della Val D’Alpone e Val Tramigna veronese orientale vocata che è culla di prestigiose Denominazioni.
Fonte: Arena.
La Primavera del Prosecco Tre mesi di eventi e mostre.
Al via ufficialmente domenica 27 marzo, in concomitanza con la prima Giornata Regionale per i Colli Veneti (ospitata dal Castello di Conegliano), la 26esima “Primavera del Prosecco”, rassegna enogastronomica che celebra il Prosecco Superiore di Conegliano e Valdobbiadene Docg. Un “filo d’Arianna’ che guida i visitatori alla scoperta di territorio, cultura e ospitalità locale, immergendo nello spirito che anima le 17 Mostre di Primavera grazie a spettacoli, visite guidate, passeggiate naturalistiche, eventi sportivi e altre manifestazioni. A giugno torna poi il concorso enologico “Fascetta d’Oro”, dedicato alla migliore produzione vitivinicola dell’area Docg: con le Mostre del Vino, punta a valorizzare il prodotto simbolo delle colline trevigiane nella sua estesa “culla”. Infine, grande attenzione ai turisti, con giornate immersive inserite nel programma di Primavera del Prosecco Superiore, sempre promuovendo la collaborazione tra le varie mostre e gli attori del territorio.
Fonte: Tribuna Treviso.
Le invenzioni dall’orto di casa.
Nugolo a Sant’Ambrogio nasce dalla passione di Nerina Martinelli e il suo giovane staff che crea piatti raffinati e ultrabio é trattoria né ristorante sofisticato, piuttosto un giardino focalizzato sugli ingredienti e la stagionalità che apre solo di sera e che da aprile avrà anche tavoli fuori e aperitivo. L’entrata richiama un loggiato pugliese, la cucina a vista una serra, la pergola, i tavoli e le seggiole molleggiate sono da giardino curato con leggerezza e gusto: i tovaglioli indiani di stoffa, i bambù, i fiorellini, le ghirlande di luce, i menù che variano con le stagioni e vengono decorati con gli acquerelli che si ritrovano nei bagni verde scuro e mattonelle bianche. «In famiglia il cibo è sempre stato un segno di amore e così io, dopo l’università e un’esperienza a Londra, ho aperto per passione questo ristorante nel quartiere di Sant’Ambrogio», racconta la fondatrice Nerina Martinelli, bella ragazza ventinovenne, alta, simpatica e bruna che coltiva nell’orto di Settignano le verdure che usa, tra cui 200 specie di pomodori, compreso il pomodoro “Nugolo” che dà il nome al locale.
Fonte: Repubblica Firenze.
Pianeta wine & spirits il lato alcolico di Taste.
In viaggio con le diversità del gusto”. La vetrina della food culture contemporanea e delle eccellenze enogastronomiche italiane torna a Firenze con 450 aziende. Tante e in crescita rispetto all’ultima edizione pre-Covid che ne contava 380. Il cambio di location è dunque d’obbligo, dalla più piccola Leopolda l’appuntamento si sposta in Fortezza da Basso, in presenza, dal 26 al 28 marzo. Tra i vini in esposizione al salone fiorentino c’è ne è uno che coniuga all’esperienza bio del Chianti rustico del Pratomagno, la filosofia del piccolo artigiano toscano. La Fattoria di Romignano di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo, negli ultimi anni si è specializzata nei vini naturali e senza solfiti aggiunti. Le sue piccole produzioni artigianali saranno in degustazione al Taste 15. Il neonato Floressence affonda le sue radici a Firenze e nel Rinascimento. È il gin creato dal bartender e profumiere Oscar Quagliarini, che ha raccolto la sfida di trasformare un profumo in un distillato.
Fonte: Repubblica Firenze.
Montigiano freschezza agrumata.
È prodotto con uve 100% Sangiovese raccolte in due micro-vigneti a 300 metri di altitudine. È perfetto per accompagnare carni cotte alla griglia ma anche per piatti vegetariani 1 Borghetto è una piccola azienda vinicola fondata nel 1999 dalla Famiglia Cavallini. Si trova nei pressi del piccolo paese di Montefiridolfi, a San Casciano Val di Pesa (Firenze). Un paesaggio collinare trapuntato di vigneti, oliveti, orti, boschi e piccoli borghi di una bellezza unica che difficilmente dimenticherete. Si estende su due pendii collinari nel cuore della Toscana, all’estremità più settentrionale della prestigiosa zona del Chianti Classico. I quattro ettari di vigneto, completamente biologico con introduzione di pratiche biodinamiche, crescono intorno ai 300 metri di altitudine e sono suddivisi in tanti piccoli blocchi, diversi per esposizione e terreno.
Fonte: Repubblica Firenze.
Scuola Tessieri un “sorso” di alta cucina.
“I nostri corsi sono riservati a un massimo di 16 allievi, ci teniamo a seguirli con attenzione” Lucinare il vino. O cucinare con il vino. Un ingrediente, ma anche un alimento. Di certo un elemento versatile che fa parte del know how della Scuola Tessieri, la scuola di alta formazione per la cucina e la pasticceria della Toscana. «Uno spazio aperto di sviluppo e crescita, un luogo in cui si studia, si apprende e si condividono cultura e passione», spiega Alessio Tessieri, che nel 2015 ha deciso di aprire questo atelier delle arti culinarie a Ponsacco, in provincia di Pisa. Un centro di eccellenza dove, accanto ai docenti, ci sono le masterclass dei grandi professionisti del settore, da Giuseppe Amato, miglior pasticcere del mondo 2021, agli stellati Matteo Lorenzini (Osteria di Passignano), Valeria Piccini (Da Caino a Montemerano), Rocco De Santis (Santa Elisabetta, Firenze), Gaetano Trovato (Arnolfo, Colle val d’Elsa) e tanti altri.
Fonte: Repubblica Firenze.
Quei vignaioli eroici tra borgo e poesia.
Lungo il fiume Serchio alla scoperta della Garfagnana, terra di rossi prodotti in montagna, ma anche di tante bellezze naturali care a Pascoli e Ariosto. E custode di una vecchia tradizione gastronomica. Altana (Barga 0583 723192). Cucina del territorio. Conto sui 35 euro. Amata dai poeti, abbracciata dalle montagne, la Garfagnana è una terra in cui si coltivano memoria e tradizioni. Qui si fondono armoniosamente vette che arrivano anche a duemila metri, boschi di castagno e di faggio, vallate scoscese, pascoli e terrazzamenti sui quali una nuova generazione di infaticabili vignaioli produce vini di grande eleganza, prendendosi al tempo stesso cura di questo prezioso territorio. Ad aprire la strada è stato Podere Cbncori, sulle colline di Fiattone, vicino al borgo medievale di Gallicano. Racconta Gabriele Da Prato: «Ho iniziato 22 anni fa su quell’ettaro di terreno che era di mio padre e prima ancora di mio nonno.
Fonte: Repubblica Firenze.
I cipressi malati cercano sponsor L’imbarazzo dei produttori di vino.
L’appello di FdI contro la muffa a Bolgheri. «Noi paghiamo le tasse, tocca allo Stato» «Uno sponsor per il viale di Bolgheri? Idea scandalosa. Un bene pubblico cosi importante, di grande richiamo turistico, non può essere affidato al buon cuore dei cittadini. Io pago le tasse, non vedo perche devo frugarmi in tasca per pagare la manutenzione del viale dei cipressi». Così tuona Michele Satta, uno dei protagonisti della storia del vino di Bolgheri, tra i fondatori nel 1984 della Doc dei vini bolgheresi, un’azienda di 23 ettari di vigne. Altri sono i suoi assilli in questo periodo, non certo il viale e il suo eventuale sponsor. In cantina infatti ha ferme 6.400 bottiglie destinate al mercato russo, che da queste parti conta molto. A Benito Gragnoli, 72 anni, consigliere per Fratelli d’Italia al comune di Castagneto Carducci, i russi però non interessano. La sua ossessione sono i cipressi che «a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar>, così da piccolo gli recitava la nonna, innamorata dei versi di Giosuè Carducci.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Gli amanti del vino in terrazza. Ci sono Montauto e Roccapesta.
Castiglione della Pescaia Gli amanti del vino in terrazza Ci sono Montauto e Roccapesta. ‘Gli artigiani del vino’ questo il titolo dell’evento di scoperta e degustazione, che si svolgerà nella meravigliosa e panoramica location de ‘La Terrazza’ di Castiglione della Pescaia, lunedì dalle 15 alle 19. Una giornata dedicata a tutti gli amanti del vino e del nostro territorio, quella ideata e organizzata da due importanti aziende vitivinicole della Maremma Toscana: Tenuta Montauto e azienda agricola Roccapesta. Riccardo Lepri e Alberto Tanzini, rispettivamente titolari delle due aziende, condividono insieme l’artigianalità nella produzione dei loro vini, definendo il concetto di artigiano come colui che esercita un’arte, sia essa materiale o immateriale.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Vino Nobile, l’anteprima oggi scalda i calici.
Alle 10.30 in Fortezza l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2021. Presentato lo studio sui wine lovers della Generazione. Sono i giovani tra i 20 e i 25 anni con grande curiosità, ma poca capacità di spesa. Oggi è il giorno del Vino Nobile di Montepulciano. Al via l’Anteprima con l’assegnazione delle stelle all’annata per un evento che torna in presenza. Lo start è alle 9 con l’apertura dei banchi di assaggio per la stampa con i campioni della vendemmia 2021 e per far conoscere il Nobile 2019 e le Riserve 2018, annate in commercio da quest’anno. Alle 10.30 la conferenza per l’annuncio del rating all’annata 2021 e, sempre la mattina, il Premio Giulio Gambelli promosso dall’Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana che omaggia un grande maestro del sangiovese. Nel pomeriggio, per la stampa, la degustazione dei campioni del Nobile di Montepulciano Pieve.
Fonte: Nazione Siena.
Destinazione Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile torna in presenza la grande fiera del vino. La Toscana tra le regioni più rappresentate I produttori: “C’è interesse, ci aspettiamo grandi cose” È la prima regione nella top 130 di Wine Spectator, per Opera Wine selezionate 36 aziende. Circa 600 presenze dalla regione tra espositori e rappresentanti di cantine, bottiglie di eccellenza e nomi di richiamo. Alle spalle una crescita che non si è fermata neppure con la pandemia. La Toscana arriva a testa alta alla nuova edizione del Vinitaly: il salone del vino e distillati a Verona che ogni anno rappresenta il punto di riferimento per produttori e consumatori. Appassionati italiani e stranieri si ritroveranno dal 10 al 13 aprile. C’è fibrillazione per il primo grande appuntamento in presenza dopo due anni. «Dopo il Covid, i consumatori sono tornati in modo ancora più convinto — dice Carlotta Gori, direttrice del Consorzio Chianti Classico — abbiamo chiuso l’imbottigliamento dello scorso anno con un +21% rispetto al 2020 e +10% rispetto al 2019. Al Vinitaly dovremmo avere oltre 200, forse 250 etichette, come nelle passate edizioni.
Fonte: Repubblica Firenze.
Testamatta 20 anni di successi.
Già con la seconda annata (2001) fu eletto miglior vino rosso del mondo al Vinexpo: storia di un brand vincente ono passati venti anni dalla prima annata di Testamatta. E ad assaggiarlo oggi quel vino è ancora straordinariamente integro. Come le certezze di Bibi Graetz, che voleva fare il vino più buono del mondo e, stando almeno ai premi vinti, ci è pure riuscito. Nel 2001 il Testamatta viene premiato al Vinexpo come il miglior rosso del mondo, nel 2006 è il vino dell’anno per Wine Spectator e nel 2018 Decanter gli assegna 100 punti. Un successo riassaporato bicchiere dopo bicchiere nella verticale mondiale che Graetz ha organizzato collegando via Internet la sua cantina di Fiesole con altre dodici città sparse in tutto il mondo.
Fonte: Repubblica Firenze.
Vino, la classifica dei più venduti al supermercato: Chianti, Lambrusco e Montepulciano sul podio.
Quello del vino è un mercato molto influente sull’economia italiana. Ha un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro per 700 milioni di litri, che può arrivare a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine. Le vendite delle imprese di Distribuzione Moderna (associazione di aziende del settore distributivo alimentare e non che si impegnano a garantire la tutela del potere d’acquisto dei consumatori attraverso politiche commerciali orientate alla convenienza e alla libera concorrenza) hanno registrato trend positivi nel 2021. Il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. Una notevole riduzione nella scelta di formati diversi dalla bottiglia da 0,75 litri (ad esempio bottiglioni o brick) ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino: un 2021 effervescente in gdo (e non è solo Prosecco).
È stato un 2021 boom per gli spumanti in gdo, cresciuti a due cifre (+17,9% a volume e +20,0% a valore). Una marcia nettamente superiore, quella delle bollicine, rispetto ai vini a denominazione (Docg, Doc. Igt, in bottiglia da 0,75 l) che comunque crescono dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore (totale Italia, discount, ecommerce, dati Iri). Sono alcuni degli elementi che emergono dall’anticipazione della ricerca Iri per Vinitaly che verrà presentata l’11 aprile a Vinitaly, dove sarà commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini, nel corso della 18esima edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere.
Fonte: Gdoweek.
Vino: Italian Wine Brands raddoppia il volume d’affari e si conferma primo gruppo italiano.
Con l’acquisizione di Enoitalia, Italian Wine Brands chiude un 2021 da record che segna un fatturato da quasi 409 milioni di euro. 408,9 milioni di euro di fatturato, frutto di un raddoppio del volume d’affari rispetto al 2020: questi i numeri dei Italian Wine Brands (IWB), che si conferma a gran voce come primo gruppo italiano del vino non cooperativo; consolidando la propria posizione grazie anche all’acquisizione di Enoitalia, il cui fatturato relativo al 2021 è di 208,4 milioni di euro.
Fonte: Dissapore.
Vino: in Cina calano i volumi di produzione, ma i profitti raggiungono i 30 miliardi.
L’ultimo rapporto del China National Light Industry Council ci offre un quadro interessante dell’industria del vino in Cina. Continua la rincorsa della Cina per conquistare una posizione del rilievo nel panorama del mondo del vino: stando a quanto emerge nell’ultimo rapporto redatto dal China National Light Industry Council, nonostante la produzione delle aziende vinicole locali sia crollata del 29,1% nel 2021, il settore ha contribuito in maniera determinante al fatturato dell’industria leggera cinese.
Fonte: Dissapore.
Vino: degustazioni guidate all’Enoteca regionale di Alcamo.
Catarratto, Grillo, Perricone, Nero d’Avola, varietà internazionali e vinificazioni naturali saranno oggetto di focus specifici, inseriti all’interno di un calendario ricco di appuntamenti rivolti al personale della ristorazione e ad operatori del settore, per una formazione continua ed una migliore conoscenza della Sicilia del vino. Un ciclo di sei degustazioni guidate – curate dai giornalisti sommelier Luigi Salvo e Marcello Malta – programmato dall’Associazione dei produttori che ha avuto affidata stabilmente l’enoteca regionale della Sicilia Occidentale e la struttura del Castello dei Conti di Modica (Piazza Castello n. 9, Alcamo) sede dell’Enoteca regionale.
Fonte: ANSA.it.
Gavi, dal Consorzio il futuro del vino: “Siti multilingue per vendere online”.
Il vino italiano fattura 7 miliardi ma ha carenze comunicative. I consorzi del vino, almeno molti fra quelli fatti monitorare dal Consorzio tutela del Gavi, hanno siti internet istituzionali solo in lingua italiana. È uno dei risultati della ricerca «Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei consorzi di tutela», affidata ad Astarea, in collaborazione con la società di comunicazione The Round Table. L’esito è stato reso noto nella serata del premio «La Buona Italia 2022». Il migliore è risultato il Consorzio del Brunello di Montalcino. La ricerca è stata condotta su ventuno consorzi, cioè i sedici finalisti del premio e cinque vincitori di precedenti edizioni. «Tutti i siti internet dei finalisti – spiegano al Consorzio del Gavi – hanno almeno la lingua inglese, ma solo la metà si spinge verso almeno una terza lingua, in sette casi su 16 rappresentata dal tedesco».
Fonte: La Stampa.
Le 35 Migliori Cantinette Vino Classe A del 2022: Guida all’acquisto.
Non importa se hai intenzione di acquistare una Cantinette Vino Classe A casuale, ma se hai deciso di acquistare le migliori Cantinette Vino Classe A con l’aiuto di esperti, allora sei il posto perfetto. Con l’aiuto dei migliori esperti abbiamo creato questa guida per Cantinette Vino Classe A e abbiamo studiato quasi più del 50 Cantinette Vino Classe A prima di scegliere i 35 prodotti per te. Non importa quali siano le tue esigenze, questo elenco è composto da Cantinette Vino Classe A in grado di soddisfare le esigenze di ogni persona.
Fonte: Anarcotico.net.
Vino, generazione “Z”: il consumatore di domani è già arrivato in cantina.
Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano alla vigilia del grande evento lancia i risultati di una indagine sui consumatori tra i 20 e i 25 anni: ancora poco esperti, ma appassionati di sostenibilità. Arrivano in cantina grazie a internet; prediligono la visita con una degustazione, spendono entro i 60 euro a persona e sono molto interessati alle pratiche di sostenibilità. Sono i consumatori della generazione “Z”, tra i 20 e i 25 anni in particolare, gli stessi sui quali il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, insieme all’Amministrazione Comunale, ha voluto approfondire la conoscenza grazie a una indagine che ha svolto sui propri associati anche promuovendo un evento ad hoc, Battello Terra, in programma il 29 marzo a Montepulciano durante il quale saranno affrontati proprio questi temi. Insomma si guarda al futuro (e ai consumatori di domani) alla vigilia dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che torna in Fortezza a partire da giovedì 24 marzo, con l’arrivo di oltre cento giornalisti da tutto il mondo per conoscere le nuove annate in commercio il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e le Riserve 2018.
Fonte: Radio Siena Tv.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 23 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Consiglieri regionali, tutti al Vinitaly: paga la Regione – Consiglieri regionali in missione a Vinitaly.
Consiglieri regionali a Verona in “missione” alla 54esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati. A spese della Regione. 11 Vinitaly torna ad aprire le porte dal 10 al 13 aprile dopo la pausa dovuta al Covid. Consiglieri regionali in missione a Vinitaly Abruzzo, previsto un pernottamento a Verona a spese della Regione nel periodo dal 10 al 13 aprile di Pietro Guida Consiglieri regionali a Verona in “missione” alla 54esima edizione del salone internazionale dei vini e dei distillati. ll Vinitaly torna ad aprire le porte dal 10 a1 13 aprile dopo la pausa dovuta al Covid e inizia il conto alla rovescia in tutta Italia. 11 salone, che ogni anno richiama migliaia di visitatori appassionati di buon vino e buon cibo, quest’anno è più atteso che mai e l’Abruzzo, come sempre, sarà ben rappresentato. Un grande padiglione è già pronto per mettere in bella mostra i vini delle migliori etichette regionali.
Fonte: Centro.
II mercato del vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore….
Con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75). Vale 700 milioni di litri per 2 miliardi e 269 milioni di euro (3 miliardi con le «bollicine»). Emerge dalla ricerca Iri per Vinitaly che verrà presentata lunedì 11 aprile.
Fonte: Italia Oggi.
Aggregazione nel mondo del vino delle Marche con la partnership commerciale tra Terre Cortesi Moncaro….
Moneare, cooperativa di Montecarotto (An), e Marche Doc che detiene i brand Colonnara e Pisaurum. L’accordo prevede la gestione commerciale della produzione Marehedoc da parte di Moncaro in modo da ottimizzare le risorse e valorizzare la distribuzione, oltre ad un supporto dal punto di vista produttivo con trasferimento di know-how da parte della stessa cooperativa. Moncaro, fondata nel 1964, conta circa 800 soci e un fatturato 2021 di 29,8 milioni di euro, +10% sul 2020, il 40% dovuto all’export.
Fonte: Italia Oggi.
Nuova acquisizione in Toscana per il gruppo svizzero Bindella, oltre 200 milioni di euro di fatturato….
Nel vino e nella ristorazione. Già proprietario dal 1983 della tenuta Vallocaia, 53 con ettari di vigneto, a Montepulciano (Si), Bindella ha rilevato la cantina Casalte di proprietà della famiglia di Chiara Barioffi. Con questa operazione amplia così di 13 ettari la propria dotazione di vigneti. Il gruppo svizzero ha previsto investimenti per 17 milioni di euro.
Fonte: Italia Oggi.
Associazione Go Wine. Concorso «Bere il Territorio» I migliori racconti sul vino.
Oggi produce sette milioni di bottiglie in cinque cantine. Al rush di Farinetti Fontanafredda raddoppia il valore. Operazione valore per Fontanafredda, la storica cantina di Serralunga d’Alba controllata dalla famiglia Farinetti e dal socio Luca Baffigo dal 2008. Negli ultimi anni il prezzo medio per bottiglia della cantina è raddoppiato insieme alla ricerca di una maggiore qualità. In occasione del lancio del Barolo 2018, in commercio dallo scorso 21 marzo, Andrea Farinetti ha annunciato che il prossimo 9 settembre verrà varata la prima edizione di Serralunga Day, una giornata dedicata al Barolo di Serra lunga d’Alba alla quale parteciperanno i produttori della denominazione e 30 chef. Prima della pandemia, la società Casa di Mirafiore e Fontanafredda fatturava 50 min di euro con sette mln di bottiglie, con un prezzo medio per bottiglia di 7,1 euro.
Fonte: Italia Oggi.
La Bottega del Vino di Dogliani ha una nuova presidentessa: è Nicoletta Bocca…
Produttrice di vino e figlia del giornalista Giorgio Bocca. Succede a Anna Maria Abbona. Vicepresidente sarà Nicola Chionetti.
Fonte: Italia Oggi.
Federvini entra nel board del Comité Européen des Entreprises Vins.
Tra i nuovi membri dell’associazione che rappresenta l’industria europea del vino è state eletto anche Ettore Nicoletto, presidente e ad di Angelini Wines e Estates. Nicoletto è anche vicepresidente del consiglio del gruppo vini in Federvini, presidente del consorzio tutela Lugana Doc e consigliere in Federdoc. Presidente del Comitè Vins è stato eletto Mauricio Gonzalez-Gordon (Fey — Federación Española del vino, Spagna); succede a Jean-Marie Barillère. II past president di Unione italiana vini, Domenico Zonin è stato riconfermato all’unanimità alla vicepresidenza.
Fonte: Italia Oggi.
Italian Wine Brand.
Ricavi delle vendite pro forma raddoppiati a 408,9 milioni grazie all’acquisizione di Enoitalia, mol cresciuto de163,4%a 41,8 milioni e utili a 18,2 milioni. Proposto un dividendo di 0,1 giuro.
Fonte, Mf.
Prosit punta a 150 milioni di ricavi.
L’ultima acquisizione, quella di Cantina di Montalcino, non sarà l’ultima per Prosit, che punta a crescere ancora per linee esterne e a raggiungere 150 milioni di fatturato in pochi anni. «II gruppo è nato nel 2018 e abbiamo già raggiunto i150% del portafoglio che ci eravamo prefissati», spiega a MF-Milano Finanza il ceo Sergio Dagnino. L’obiettivo è creare un polo di cantine vitivinicole italiane di fascia premium. II gruppo ha chiuso il 2021 con 36 milioni di ricavi e 4,2 di ebitda e punta nel 2022 a raggiungere almeno 90 milioni di fatturato con investimenti per 25. «Siamo una holding industriale che permette agli imprenditori che entrano nel gruppo di restare focalizzati sulla miglior produzione qualitativa possibile di vino e sulla più efficace strategia commerciale.
Fonte, Mf.
700 milioni. Vino nella distribuzione.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8%a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro comprendendo anche gli spumanti). I dati di Iri per Vinitaly e la classifica dei vini più venduti.
Fonte, Sole 24 Ore.
Il Don Anselmo tra i 12 migliori rossi d’Italia.
L’aglianico di Barile premiato all’edizione italiana dei Golden Wine Awards Il Don Anselmo tra i 12 migliori rossi d’Italia. C’è anche il lucano «Don Anselmo 2016» Aglianico del Vulture Docg della Cantina Paternoster di Barile, trai 12 migliori vini rossi d’Italia dei 2022. II riconoscimento è arrivato dalla prima edizione pugliese dei «Golden Wine Awards» di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, andati in scena ieri presso Tenuta Moreno, a Mesagne. A decretare i vincitori – è spiegato in un comunicato – sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori. Nel corso della serata, condotta dall’editore di Food and Travel Italia, l’imprenditrice astigiana di origini salentine Pamela Raeli, dal senatore Dario Stefàno e dal presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il «Don Anselmo 2016» stato premiato con il «Golden wine»..
Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.
Via della Falanghina” Passi in avanti.
Il vertice L’incontro a Napoli tra Fiorenza Ceniccola e Nicola Montesano, direttore generale Anas ‘Via della Falanghina’ Passi in avanti La consigliera di Guardia Sanframondi incassa la disponibilità a cambiare nome alla Fondovalle • Antonio Caporaso La consigliera comunale di Guardia Sanframondi e ambasciatrice della Commissione europea per il Patto Climatico Europeo, Fiorenza Ceniccola, ha incontrato ieri a Napoli nella sede dell’azienda in viale John Fitzgerald Kennedy, il direttore generale dell’Anas Campania, ingegnere Nicola Montesano, per chiedere un impegno deciso in merito alla procedura amministrativa finalizzata a ribattezzare la Fondo Valle Isclero in Via della Falanghina. “Il direttore Nicola Montesano si è mostrato un manager di elevata competenza e di concreta sensibilità, e lo ringrazio dal profondo del cuore per la grande disponibilità a realizzare questo `straordinario’ progetto di promozione territoriale”.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato dei vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.
Fonte, Metropolis.
Export del vino 2021 Friuli Venezia Giulia a quota 141 milioni e crescita del 21,5%.
Dati molto positivi, superato il record del 2019 (130 milioni). Nei supermercati le bottiglie più vendute Cabernet e Merlot. I1 2021 è stato un anno ottimo per il vino del Friuli Venezia Giulia. Adesso lo certificano anche le cifre delle esportazioni. Tra gennaio e dicembre dell’anno scorso il “vigneto Friuli” ha venduto all’estero bianchi, rossi e spumanti per un controvalore di 141 milioni di euro, vale a dire più 21,5% rispetto al 2020, che però era stato contraddistinto, in negativo, dai rallentamenti causa Covid. Ma soprattutto il 2021 ha fatto registrare un record storico, superando anche i 130 milioni di fatturato all’estero dei 2019. La nostra regione è tra quelle che sono andate meglio, anche se tutto il Paese ha riguadagnato fette di mercato fuori dai confini, con una crescita complessiva del 12,4% e un’unica regione, la Calabria, che ha fatto segnare un -25,9% su una quota comunque trascurabile, inferiore ai 5 milioni di euro.
Fonte, Messaggero Veneto.
Fissato il calendario di Friuli Doc, conferma del servizio al tavolo – Ecco la mappa di Friuli Doc confermato il servizio al tavolo.
La manifestazione si svolgerà dall’8 all’ll settembre e coinvolgerà nuovamente “Udine sotto le stelle” L’assessore Franz: è un evento importante che vuole essere la vetrina delle eccellenze del territorio Cristian Rigo L’edizione numero 28 di Friuli Doc si svolgerà da giovedì 8 a domenica 11 settembre. Lo ha deciso ieri la giunta comunale che ha approvato il calendario della manifestazione individuando anche l’elenco di vie e piazza dove saranno posizionati gli stand. «Friuli Doc è un evento importante che vuole essere la vetrina di tutte le eccellenze del territorio – ha sottolineato l’assessore ai Grandi eventi, Maurizio Franz -. Per questo abbiamo già rimesso in moto la macchina organizzativa con la speranza che dopo due anni potremmo abbandonare le limitazioni imposte dalla pandemia».
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Cabernet e Friulano i vini più venduti in Fvg.
Distribuzione Moderna ha diffuso la lista dei vini più venduti nel 2021 nei punti vendita in Friuli Venezia Giulia. Sono nell’ordine: Cabernet (Triveneto), Merlot (Triveneto), Chardonnay (Internazionale), Friulano (Friuli Venezia Giulia), Sauvignon (Internazionale) . I1 mercato nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Notevole la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%.
Fonte, Piccolo.
Torino accoglie 266 cantine con i vini di Langhe e Roero.
Granda Langhe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino presso OGR a Torino il 4 e 5 aprile 2022. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di Langhe e Roero. Con una novità importante: per la prima volta anche i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18.30 alle 21.30. Ben 226 cantine del territorio presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR – Ofi3cine Grandi Riparazioni a Torino, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione. Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e II Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con il sostegno di Intesa San Paolo, sono i promotori della manifestazione, giunta alla sesta edizione dopo lo stop del 2021, che accoglierà anche 50 buyer selezionati provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.
Fonte, Piazza Grande
Gavi, dal Consorzio il suturo del vino “Siti multilingue per vendere online”.
I consorzi del vino, almeno molti fra quelli fatti monitorare dal Consorzio tutela del Gavi, hanno siti internet istituzionali solo in lingua italiana. È uno dei risultati della ricerca «Comunicare il vino italiano all’estero via web. I1 ruolo dei consorzi di tutela», affidata ad Astarea, in collaborazione con la società di comunicazione The Round Table. L’esito è stato reso noto nella serata del premio «La Buona Italia 2022». Il migliore è risultato il Consorzio del Brunello di Montalcino. La ricerca è stata condotta su ventuno consorzi, cioè i sedici finalisti del premio e cinque vincitori di precedenti edizioni. «Tutti i siti internet dei finalisti — spiegano al Consorzio del Gavi – hanno almeno la lingua inglese, ma solo la metà si spinge verso almeno una terza lingua, in sette casi su 16 rappresentata dal tedesco».
Fonte, Stampa Alessandria.
Intervista a Filippo Mobrici: “Si deve pensare a un’irrigazione di necessità”.
Agronomo Presidente del Consorzio Barbera d’Asti “Si deve pensare a un’irrigazione di necessità”. Filippo Mobrici, presidente del Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato, è agronomo e direttore della Bersano Vigneti, la più estesa realtà viticola del Piemonte con composta da circa 160 ettari di vigneti. Questo permanente periodo di siccità è dannoso per la viticoltura? «Al momento no. Le viti hanno delle radici che pescano almeno a 3 metri di profondità, per ora siamo al sicuro». Quindi l’annata non è compromessa? «Per ora no, ma il problema potrebbe esserci in assenza di pioggia fino alla tarda primavera». Perché? «L’autunno scorso non è stato piovoso, inoltre quest’inverno non ha nevicato; quindi, è mancata l’acqua a lento rilascio, la più efficace per il nutrimento delle piante, se non pioverà nemmeno in primavera, dovremo iniziare a preoccuparci».
Fonte, Stampa Asti.
Export, trend in crescita dei 27% L’enomeccanica traina l’Astigiano.
I dati della Camera di Commercio Export, trend in crescita del 27% L’enomeccanica trama l’Astigiano. Nel 2021 l’Astigiano ha esportato merci per un valo\ re di 3 miliardi e 455 milioni di euro, guadagnando il 27,1% sul 2020, annus horribilis della pandemia, e il 13,3% sul 2019, dato quest’ultimo tutt’altro che scontato. La performance è superiore al dato piemontese, pari a 49,6 miliardi, che mette a segno un +20,6% sullo scorso anno e un +5,7 sul 2019. A livello di volumi sull’estero Asti rappresenta il 7% del totale regionale — rileva l’analisi della Camera di Commercio di Alessandria-Asti — mantenendo il quinto posto nella classifica delle province piemontesi che vede in testa Torino 41,6% seguita da Cuneo (18,4%), Alessandria (12,1%), Novara (10,8%), Vercelli (5,3%), Biella (3,3%) e Verbano Cusio Ossola (1,6%). Il polo dell’enomeccanica, con decine di aziende leader nella produzione di impianti per la filiera del vino, l’alimentare e la farmaceutica, registra la crescita più forte: il volume d’affari sfiora gli 850 milioni di euro, +44,4% rispetto al 2020 e + 42,7% rispetto al 2019.
Fonte, Stampa Asti.
Un banco d’assaggio per i professionisti del vino Protagoniste le denominazioni di Langa e Roero.
Grandi Langhe 2022 si prepara ad accogliere i professionisti del mondo del vino alle Ogr di Torino il 4 e 5 aprile. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di Langhe e Roero. Con una novità importante: perla prima volta anche gli appassionati e i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18,30 alle 21,30. Il banco d’assaggio sarà entusiasmante: sono 2261e cantine del territorio che presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi delle Officine Grandi Riparazioni, luogo strategicamente scelto per riflettere la crescita della manifestazione.
Fonte, Stampa Cuneo.
“Golden Wine Awards 2022” Cantine Due Palme sul podio.
A decretare i vincitori due giurie di esperti “Don Anselmo 2016” (Basilicata) tra i top rossi La prima edizione della kermesse si è tenuta presso Tenuta Moreno È stato un successo la prima edizione pugliese dei «Golden Wine Awards» di Food and Travel Italia, edizione italiana del magazine internazionale edito in 18 Paesi sul tema dell’enogastronomia e dei viaggi gourmet, andati in scena a Mesagne presso Tenuta Moreno. A decretare i vincitori sono state le valutazioni di due giurie di esperti del settore e delle redazioni di Food and Travel Italia e Wine and Travel, in aggiunta ai voti dei lettori. Nel corso della serata, condotta dall’editore di Food and Travel Italia, l’imprenditrice astigiana di origini salentine Pamela Raeli, dal senatore Dario Stefano e dal presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il «Don Anselmo 2016» è stato premiato con il «Golden wine». Per la provincia di Brindisi sono stati premiati il presidente di Cantine Duc Palme, Angelo Maci, e il direttore generale, Assunta De Cillis con il “Golden Wine Awards 2022” per essere stati insieme ambasciatori del vino pugliese nel mondo.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Il Vermentino insidia i granai rossi.
Mercato del vino in crescita e le bollicine di Sardegna fanno meglio di tutti. II mercato del vino continua a registrare trend positivi e nella classifica della grande distribuzione spicca il balzo in avanti del vermentino, un bianco che è il marchio di fabbrica della Gallura e, più in generale dell’Isola. I dati resi noti ieri da “Gd Moderna” confermano che anche nel 2021 le vendite dei vini a denominazione d’origine sono aumentate dell’1,8% in termini di volume e del 5,9% sul prezzo, con un valore medio di 5,55 euro a bottiglia. In questo quadro la performance del Vermentino è straordinaria con incrementi del 21,9% e del 25,5% che piazzano il bianco di Sardegna al quinto posto assoluto nelle preferenze dei consumatori italiani. La classifica dei più venduti vede ai primi posti la tradizionale triade Chianti-Lambrusco-Montepulciano d’Abruzzo, con vendite tra i 10 e i 15 milioni di litri ciascuno, ma con una flessione del Lambrusco (-6,7% a volume e -5,7% avalore) e un buono spunto del Chianti (+3,7% e + 5,4%).
Fonte, Nuova Sardegna.
Il Vermentino re dei vini sardi.
Lo studio. In netta ripresa il mercato regionale e nazionale mentre si avvicina il ritorno del Vinitaly Il Vermentino re dei vini sardi Nelle vendite superato il Cannonau, il Carignano del Sulcis al terzo posto Il Vermentino è il re deivini sardi. Nella classifica delle vendite elaborata dall’ufficio studi del Vinitaly, il bianco simbolo dell’Isola è il vino più venduto nel 2021 in Sardegna. Al secondo posto si piazza il Cannonau di Sardegna, a seguire troviamo il Carignano del Sulcis, i vini che ricadono nella Igt Isola dei Nuraghi e infine la Monica di Sardegna. Non solo. Il Vermentino (ma qui viene conteggiata anche la produzione ligure etoscana) è il quinto vino più venduto d’Italia con più di 8 milioni di litri. Il mercato del vino nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con unprezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75).
Fonte, Unione Sarda.
Montecucco, vetrina di prestigio. Il Consorzio a «L’Altra Toscana».
II Consorzio Tutela Vini Montecucco conferma anche quest’anno la presenza alla settimana delle Anteprime Toscane. Con un tocco di innovazione, però. infatti La Dop amiatina è tra le dieci denominazioni che per la prima volta presenteranno le nuove annate all’interno di L’Altra Toscana che si terrà venerdì, nel complesso museale di Santa Maria Novella, a Firenze. Si tratta di un evento esclusivo, un concept originale nato dall’unione di dieci Denominazioni per raccontare tradizioni vinicole toscane diverse, fatte di gusti e terroir incredibilmente variegati e con livelli di eccellenza sempre più alti, che vanno ad impreziosire l’offerta vinicola della regione. Per tutta la giornata, dalle 9 alle 18, il Consorzio del Montecucco avrà la possibilità di illustrare e far degustare le sue nuove annate alla stampa.
Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Montalcino, Premio ‘Gavi’ al Consorzio del Brunello Comunicazione innovativa.
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino il vincitore del Premio Gavi la buona italia 2022, organizzato dal Consorzio Tutela del Gavi e quest’anno titolato «italian wine worldwide – La comunicazione web internazionale dei Consorzi di Tutela del Vino italiani». Il vino italiano di grande qualità, come ormai noto viaggia molto anche sul web e produttori e consorzi non possono fare a meno di fare della comunicazione uno strumento indispensabile di promozione e di connessione con i mercati, con gli addetti ai lavori e con il pubblico. Il premio attribuito al Consorzio del Brunello riconosce quindi la capacità di questo organismo di evolversi, aggiornarsi e restare al passo con le strategie di comunicazione.
Fonte, Nazione Siena.
“Il Gusto” storie e successi della Toscana del vino – “Il Gusto” in edicola Toscana al Vinitaly storie e successi.
I piaceri del Gusto, l’inserto di enogastronomia che viene distribuito gratis con Repubblica. Il filo conduttore di questo numero è il vino, con le sue storie e i suoi successi. Parleremo del Vinitaly, che torna in presenza. La Toscana è una delle regioni rappresentate e tra quelle che offrono la qualità più alta. Poi c’è Taste che apre nel fine settimana nella nuova sede della Fortezza da Basso. E poi i consigli su ristoranti, gli itinerari del gusto e le bottiglie scelte dal’Ais. Toscana al Vinitaly storie e successi Domani torna gratis con Repubblica l’inserto enogastronomico Filo conduttore il vino, in tutte le sue forme. Anche a Taste di Giuseppe Calabrese C’è un filo conduttore – mai come stavolta rosso… – nell’inserto I piaceri del Gusto, distribuito gratis domani insieme al giornale. E quel filo conduttore è il vino. In tutte le sue forme. A partire da Vinitaly che torna in presenza e vede una massiccia presenza della Toscana. Oltre 600 tra aziende, espositori, personale, per una fiera sulla quale vengono riposte grandi aspettative
Fonte, Repubblica Firenze.
“Anteprima”, in 2mila per gustare il Morellino «Ora tappa al Vinitaly».
Sono state circa 2 mila le persone che hanno partecipato all`Anteprima 2022 — Chianti Lovers e Rosso Morellino” ieri alla Fortezza da Basso a Firenze, nell’edizione che ha segnato il ritorno del pubblico e degli operatori del settore all’evento dopo le limitazioni imposte dall’emergenza Covid lo scorso anno. «Il ritorno in presenza ha permesso nuovamente il confronto diretto con giornalisti, operatori del settore e il pubblico di appassionati che numerosi sono venuti ad assaggiare il Morellino», conferma Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio tutela vino Morellino di Scansano, che poi prosegue: «Un confronto atteso da molto tempo, che ci ha gratificato, confermando quanto la strada intrapresa sia quella giusta: sempre più il Morellino racconta nel calice il proprio territorio. E stata per noi anche l’occasione per dare appuntamento a Vinitaly e al nostro evento dedicato alla denominazione in programma il 9 maggio a Scansano».
Fonte: Tirreno Grosseto.
Vino trentino la biografia critica.
Tiziano Bianchi e Angelo Rossi ripercorrono la figura dell’enologo dissenziente. Nel libro che parla di un enologo, ma soprattutto parla del Trentino, e che piacerà anche a chi non si interessa di produzioni vinicole, ma voglia aprire lo sguardo su questa terra: è il volume intitolato “Nereo Cavazzani -Appunti per una biografia critica del vino trentino” appena uscito per Iskra, a cura di Tiziano Bianchi ed Angelo Rosai. Perché ci occupiamo di un libro di enologia nelle pagine culturali? Innanzitutto per il motivo detto sopra: è una lucida, dolorosa e spietata analisi del sistema trentino, che finisce con il coinvolgere la riflessione sulla cooperazione, sull’industria, sul territorio, in una parola: passato, presente e futuro della nostra Provincia.
Fonte: Adige.
Vendite vini, il Merlot batte tutti.
Una ricerca in vista del Vinitaly. Al secondo posto c’è il Teroldego Vendite vini, il Merlot batte tutti TRENTO – I vini più venduti nel 2021 in Trentino Alto Adige? Considerando i punti vendita della Distribuzione Moderna sono, nell’ordine Merlot, Teroldego, Chardonnay, Lagrein, Müller Thurgau. Il dato è inserito in una ricerca sul mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 in vista del Vinitaly che tornerà a Verona dal 10 al 14 aprile. Secondo questa ricerca, il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box, e altro) che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume. Notevole la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%.
Fonte: Adige.
Ad Advini Italia il premio miglior joint venture del vino.
Ai Golden Wine Awards della rivista «Food and Travel» Ad Advini Italia il premio miglior joint venture del vino Gianolli, ad de «La collina dei ciliegi» in partnership con il gruppo francese: «Le alleanze fondamentali» N Le alleanze nel mondo del vino danno risultati positivi anche in termini di riconoscimenti ; la joint venture AdVini Italia spa, partnership tra il gruppo francese Advini SA e La Collina dei Ciliegi srl, azienda vitivinicola di Erbin (Grezzana) guidata da Massimo Gianolli, si è aggiudicata il premio «Migliore Joint Venture del vino» alla prima edizione dei Golden Wine Awards di Food and Travel Italia, magazine dedicato all’enogastronomia edito in 18 Paesi. AdVini Italia è stata selezionata e premiata per aver ricercato «l’alleanza tra due delle più grandi eccellenze vitivinicole mondiali», Italia e Francia, «che, unite alle rispettive peculiarità e alla storia vitivinicola dei due Paesi, completano il caleidoscopio di terroir, vitigni, filosofie produttive e commerciali, percorsi enoturistici e hotellerie luxury».
Fonte: Arena.
Vino: cresce nei supermercati, nel 2021 +1,8% a volume.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro, che arriva a 3 con l’aggiunta delle bollicine. sono i dati in anteprima della ricerca “Iri per Vinitaly”, che verrà presentata lunedì 11 aprile nel corso della 18/a edizione della tavola rotonda su “Vino e Dm”, organizzata da Veronafiere a Vinitaly.
Fonte: Ansa.
Vino, nel 2021 trend positivo per il mercato nella Distribuzione Moderna.
Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 ha fatto registrare trend positivi. Nel dettaglio, il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati IRI). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine). Il totale vino ha accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box, e altro) che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, -2,2% a volume. Queste le anticipazioni della ricerca “IRI per Vinitaly” che verrà presentata lunedì 11 aprile e commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini, nel corso della 18° edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere a Vinitaly.
Fonte: Italpress.
Vino: con la pandemia, più acquisiti online per Gen Z e Millennials.
Con la pandemia, sono soprattutto Generazione Z e Millenials ad avere aumentato gli acquisti di vino online. A dirlo è l’Osservatorio sull’e-commerce del vino realizzato in collaborazione tra Vino.com e Wine Monitor di Nomisma, realizzato su un campione di oltre 100mila acquirenti di vino online in Italia per fascia di età nell’ultimo triennio. Per quanto riguarda il Belpaese, la pandemia ha accelerato lo sviluppo delle vendite online di vino che, pur rappresentando ancora un’incidenza ridotta rispetto per esempio a quelle della GDO (meno del 10% in confronto), rappresenta ormai un canale dal quale i produttori vinicoli non possono più prescindere.
Fonte: Mixer Planet.
Vino, crescono le vendite nei supermercati: +5,9% a valore.
La ricerca iri per Vinitaly ha studiato il mercato del vino in relazione alla sua performance nei supermercati della Distribuzione Moderna. Cresce sia in valore che in volume il mercato del vino nel settore della Distribuzione Moderna, con un incremento rispettivo del 5,9% e dell’1,8%, mentre il prezzo medio della bottiglia sugli scaffali dei supermercati si assesta a 5,55 euro. Questi i dati redatti dalla ricerca Iri per Vinitaly, presentati in anteprima in preparazione della 18esima edizione della tavola rotonda su Vino e DM organizzata da Veronafiere e Vinitaly.
Fonte: Dissapore.
Vinitaly, è il Primitivo il vino più venduto in Puglia.
I dati emersi nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Puglia. Nell’ordine poi ci sono Negroamaro (Puglia), Lambrusco (Emilia Romagna, Lombardia), Sangiovese (Toscana, Emilia Romagna, Puglia), Rosato del Salento (Puglia). I vini più venduti nel 2021 nei punti vendita della Distribuzione Moderna in Puglia, sono nell’ordine Primitivo (Puglia), Negroamaro (Puglia), Lambrusco (Emilia Romagna, Lombardia), Sangiovese (Toscana, Emilia Romagna, Puglia), Rosato del Salento (Puglia). Il Primitivo è uno dei vini più venduti in Itali con più di 4 milioni e mezzo di litri, dati Iri (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo). Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati Iri).
Fonte: Corriere del Mezzogiorno.
Vino: i consumatori di mezza età sono i primi per acquisti online.
Uno studio dell’Osservatorio sull’e-commerce del vino ha sottolineato come il 46% degli ordini online siano di consumatori Gen X. Una bottiglia di vino a distanza di un click (o meglio, nella maggior parte dei casi, di un tap). Non sorprende che, negli ultimi anni, il mercato delle vendite di vino online sia cresciuto esponenzialmente: superata la diffidenza iniziale, e considerando il grande aiuto del periodo di pandemia, acquistare una buona bottiglia mentre si è seduti sul divano di casa (o da qualsiasi altra parte, a dire il vero) è diventato del tutto naturale. Nel particolare, c’è un gruppo demografico che ormai ci ha fatto davvero gusto: si tratta dei consumatori della cosiddetta Generazione X (nati tra il 1965 e il 1979), responsabili del 46% degli ordini complessivi.
Fonte: Dissaporeo.
Le Donne del Vino promuovono la cultura enologica nelle scuole.
Presentato a Bologna D-Vino, il progetto dell’Associazione nazionale che riunisce produttrici, sommelier e giornaliste che effettueranno delle lezioni sul vino agli studenti degli istituti turistico-alberghieri. Le donne del vino, ovvero le produttrici, sommelier e giornaliste facenti parte dell’Associazione Nazionale delle Donne del Vino, salgono in cattedra per insegnare a raccontare il vino agli studenti delle scuole superiori a indirizzo alberghiero, turistico o agrario. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Bologna, all’interno dell’Hotel Majestic già Baglioni, alla presenza della Presidente dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini, che ha illustrato i risultati dei primi otto mesi di sperimentazione, svoltasi nell’anno scolastico in corso presso 8 Istituti di Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia, con 500 studenti coinvolti. Il progetto si chiama “D-Vino” e nasce dalla necessità di formare gli studenti sul vino e sui territori del vino e supportare così l’attività didattica degli istituti superiori che talvolta, purtroppo, è limitata alla teoria.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
“Wine Focus”, a Pozzuoli una giornata dedicata all’ecosistema del vino.
“Wine Focus, percorsi e scenari innovativi nella wine economy”, in programma giovedì 24 marzo 2022 al Rione Terra, Pozzuoli, nello scenario dei Campi Flegrei con i suoi vigneti millenari. Un’intera giornata dedicata alla filiera del vino e alle innovazioni che la stanno attraversando, organizzata da Innovation Village Agrifood con Malazè e Creactivitas. L’obiettivo è esplorare, con esperti e protagonisti del settore, le tendenze e i fenomeni generati dai processi di innovazione in atto nell’ecosistema della wine economy, per definire possibili scenari che possano tradursi in strumenti e progettualità applicative per il settore.
Fonte: ECampania.
Il Consorzio Vino Brunello di Montalcino vince il Premio Gavi La Buona Italia 2022.
Il Consorzio Vino Brunello di Montalcino vince il Premio Gavi La Buona Italia 2022. L’ottava edizione titolata “Italian Wine Worldwide – La comunicazione web internazionale dei Consorzi di Tutela del Vino italiani”, che si è svolta lunedì 21 marzo al Westin Palace Hotel di Milano, era focalizzata sulla comunicazione digitale volta all’internazionalizzazione. Il consorzio toscano è stato affiancato sul podio dal Consorzio Garda DOC, il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave e il Consorzio per la Tutela dei Vini Denominazione Bolgheri, premiati con Menzione Speciale.
Fonte: INformaCibo.
“Pensando a Depero”, con l’arrivo della mostra al Mart la cantina Vivallis inaugura una grande sala dedicata all’artista.
L’inaugurazione sarà sabato 26 marzo alle 20 in compagnia del presidente del Mart Vittorio Sgarbi, che presenterà alle 20 le opere. La mostra rimarrà poi aperta domenica 27 e lunedì 28 marzo ad ingresso libero, dalle 18 alle 20. Un fine settimana dedicato all’artista più rappresentativo per la Città della quercia: in concomitanza alla mostra Depero new Depero al Mart, la cantina Vivallis inaugura una grande sala dedicata all’artista che negli anni Cinquanta aveva realizzato il marchio per l’azienda (allora Sav, da sempre la cantina dell’artista). L’inaugurazione sarà sabato 26 marzo alle 20 in compagnia del presidente del Mart Vittorio Sgarbi, che presenterà alle 20 le opere. La mostra rimarrà poi aperta domenica 27 e lunedì 28 marzo ad ingresso libero, dalle 10 alle 28. L’installazione ideata dall’architetto Gianni Filindeu costruisce una storia incentrata su una serie di figurazioni sovrapposte, estrapolate da 10 opere di Fortunato Depero, e realizzate con alcuni legni del Trentino: larice, pino cembro, roverella, abete, faggio e frassino.
Fonte: il Dolomiti.
ROSARUBRA LANCIA LA LINEA NFT PER ACQUISTARE VINO E LASCIARLO INVECCHIARE IN CANTINA.
Rosarubra, la cantina biodinamica del Pescarese attiva il certificato digitale: i clienti potranno acquistare le bottiglie e lasciarle in invecchiamento nel caveau dell’azienda abruzzese. Ma facciamo un passo indietro: cosa sono gli Nft, di cui tutti parlano? Sinteticamente, si tratta di un “Non-fungible token”, ovvero un tipo speciale di oggetto crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità scritto su Blockchain di un bene unico (digitale o fisico). Spiegato in parole povere, ogni Nft è un “biglietto” personale e non riproducibile, e il “nome” del suo possessore è registrato su una infrastruttura informatica chiamata Blockchain, che ne garantisce la proprietà.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Masterclass Verticale Troy Chardonnay Riserva Doc Alto Adige Doc. Cantina Tramin.
Secondo giorno di degustazioni guidate di vini al Paestum Wine Fest. Si è trattato di un percorso molto nutrito ed affascinante, che ha previsto ben cinque masterclass. Ed allora entriamo subito nel vivo della prima masterclass, che ha riguardato una verticale di Troy Chardonnay Riserva Alto Adige Doc della Cantina Tramin di Termeno, condotta con la solita perizia, competenza e giocosità da Luca Gardini, affiancato per l’occasione da Sigrid Pichler – brand ambassador aziendale.
Fonte: Luciano Pignataro.
Tenete d’occhio i vini dei Colli Apuani: hanno un gran futuro.
Per nulla blasonati, eppure gustosi e dal grande potenziale. Tra le cantine, spicca Fattoria Il Moretto con i suoi Vermentini, i blend di uve di Sangiovese e internazionali, oltre all’autoctona Massaretta. La settimana che stiamo vivendo è quella delle “Anteprime dei vini toscani”, al netto del Brunello di Montalcino che ha svolto le proprie degustazioni a novembre. Detto questo si sentirà parlare di Chianti classico e di Vernaccia di San Gimignano, di Vino Nobile di Montepulciano e di Montecucco, che considero un’emergente doc Toscana di grande attualità quanto quella dell’Orcia. Ora, non so se salirà invece alla ribalta, come merita, la doc Colli Apuani che negli assaggi degli ultimi mesi mi ha letteralmente colpito.
Fonte: La Repubblica.
STAMPA ESTERA
250 años de historia a través de un vino de Jerez.
Las bodegas Osborne celebran su aniversario con un valioso legado artístico que va de Washington Irving a J. R. R. Tolkien pasando por Dalí y su conocido toro. El documento más antiguo que se conserva son unas escrituras de 1571 Se está digitalizando gran parte del archivo y se puede consultar en su web. El Puerto de Santa Maria (Cádiz) Husmear en un archivo histórico lleva a concluir que cualquier tiempo pasado no fue mejor y que ya antes hubo quien se enfrentó —y sobrevivió— a vaivenes políticos, guerras o epidemias. Allá por diciembre de 1871, el diplomático Juan Nicolás Osborne escribió una carta desde Paris en la que se quejaba del “inepto” presidente de la República Francesa, Adolphe Thiers [apenas un mes después, dimitió]; censuraba la “peligrosísima ambición” del presidente español Manuel Ruiz Zorrilla [que ya había renunciado al cargo, aunque luego volvió], y se alegraba “infinito” de que estuviese remitiendo la viruela en la localidad gaditana de El Puerto de Santa Maria. La misiva personal del conde de Osborne es solo un retazo de algo no tan común: que una empresa presuma de tener un pasado tan amplio que se pueda analizar la historia de un país a través del patrimonio documental y artístico que ha atesorado durante dos siglos y medio.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.