Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 12 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni.
Oggi è l’ultimo giorno di apertura EnoliExpo, buon successo di pubblico per i convegni EnoliExpo, per ora è un successo. Se l’azienda aveva annunciato gin due mesi fa il quasi sold out per spazi degli espositori, il primo evento di questo periodo in Fiera del Levante ha visto in questi giorni anche una serie di convegni piuttosto seguiti, di cui si fa menzione anche sui social, e tanta gente per visitare. Addetti ui lavori, sì, ma anche semplici curiosi: già al mattino, ieri, diverse file per poter accedere n EnoliExpo. La fiera dell’olio e del vino è ripartita dopo l’edizione del 2019, che fu l’ultima pre-pandemia, prima del lockdown e delle misure di distanziamento sociale. Oggi sarà l’ultimo giorno per poter visitare la fiera, che resterà aperta per tutta la giornata.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari
Grappe più green.
I risultati 2021 della distilleria indicano ricavi oltre 22 milioni di euro. E la stima del primo semestre 2021 è di 15 milioni di fatturato. Investiti oltre 2 milioni di euro in impianti per la produzione di energia pulita di Alessandro Bozzi Valenti Già a metà anno, nel bilancio semestrale, saranno pronti a varcare la soglia dei 15 milioni di euro di fatturato, a fine anno chissà. Così dicono le previsioni, supportate da numeri che caratterizzano un percorso che si sta esprimendo – per usare una metafora musicale – in assoluto “crescendo”. D’altronde anche la grappa, come la musica, «è emozione, cultura, espressione del Made in Italia» dice Roberto Castagner. E? non a caso quanto prodotto dal Distillificio che porta il suo cognome, con sede a Visnà di Vazzola in provincia di Treviso, vale il 15% dell’intera produzione di grappa, che è pari a circa 30 milioni di bottiglie l’anno.
Fonte: Milano Finanza ed. Nord-Est.
In cantina – Exploit di Brunello Case Basse.
I 16 millesimi passati in asta hanno registrato una rivalutazione media del 75% Exploit di Brunello Case Basse di Cesare Pillon La valutazione più convincente della qualità di un vino è il prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per berlo. La tabella di questa settimana testimonia l’esistenza di un Brunello di Montalcino che alle aste spunta prezzi più alti perfino delle mitiche Riserve Biondi Santi. E il Brunello di Case Basse, l’azienda che il trevigiano Gianfranco Soldera aveva creato nel 1972, abbandonando Milano e una fortunata carriera di broker assicurativo. Questo straordinario Brunello però non esiste più: prima di morire nel 2019 precipitando fuori strada con la sua auto nei vigneti di Montalcino, Soldera aveva deciso di non commercializzare più il suo vino con la prestigiosa Docg Brunello ma con la generica denominazione Igt Toscana precisando però che si tratta di Sangiovese al 100%.
Fonte: Milano Finanza.
In pericolo l’export dei vini “Meno 20% per gli spumanti”.
Con l’Italia primo fornitore di vino in Russia e Ucraina (400 milioni l’export nel 2021), la guerra colpisce pesantemente il settore. Danni più consistenti per alcune categorie: -20% previsto per gli spumanti, -13% per altri vini frizzanti.
Fonte: Stampa.
L’Irpinia presente al Vinitaly 2022?
Carmela Cerrone I, Irpinia come il resto del pianeta oltre le problematiche mondiali, ha da risolvere qualche questione in casa. Ovviamente non è il male maggiore. Nonostante i tempi bui la sua qualità primeggia nel mondo. Grazie all’impegno delle donne e uomini irpini. L’Irpinia del “Vino” e non solo, aspetta con ansia e fermento brioso questo importante appuntamento di aprile dal 9 al 13 a Verona presso Veronafïere. In queste ultime ore lo scenario sta cambiando in modo inaspettato e crescono le incertezze. Si farà il Vinitaly? Questa mattina ho fatto un giro di telefonate tra i produttori Irpini e il clima è di assoluta incertezza ma tanta voglia di fare. “I problemi interni sono poca cosa, come in tutte le famiglie ci sono discussioni ma, seduti ad un tavolo con un buon bicchiere di vino e per grazia di Dio in Irpinia non manca, risolveremo tutto”.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Aperte le iscrizioni Assaggiatore di vino, al via il corso Onav.
Sono aperte le iscrizioni al corso di assaggiatore di primo livello messo in programma da Onav Sondrio. Il corso, con inizio fissato per i131 marzo, è articolato in 15 lezioni teorico-pratiche il lunedì e il giovedì di circa 2 ore ciascuna. Dopo le 15 lezioni è prevista la sessione d’esame con una prova teorica a quiz e la prova pratica di degustazione di 5 vini. Ogni serata sarà guidata da esperti degustatori-formatori Onav o da preparati enologi e permetterà sempre di degustare almeno 4 vini, di cui almeno 2 valtellinesi. Complessivamente saranno degustati oltre 60 vini. Particolarità di questo corso rivolto a tutti, anche a chi è privo di qualsiasi esperienza nel campo del vino, è la possibilità di frequentare alcune cantine valtellinesi per lo svolgimento di parte delle 15 lezioni, così da poter conoscere e approfondire, oltre l’arte dell’assaggio e della degustazione, anche la nostra realtà vitivinicola.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti.
Sono positivi i risultati ottenuti dal progetto della Fojanini che garantisce il prodotto, la salute e l’ambiente Tignoletta, bilancio ok per dieci anni di «confusione sessuale» nei vigneti. Risalgono al 20121e prime sperimentazioni della Fondazioni Fojanini per la gestione della tignoletta della vite nei vigneti della provincia di Sondrio. E oggi, dopo dieci anni di sperimentazione e di utilizzo della cosiddetta «confusione sessuale», è il momento di tracciare un bilancio. Che, secondo gli esperti della Fondazione Fojanini, è positivo. Martino Salvetd, responsabile del settore Difesa fitosanitaria della Fojanini, spiega alcuni dettagli tecnici: «La tignoletta della vite è uno dei principali insetti dannosi per il vigneto; la sua dannosità consiste nel fatto che larvette di questo lepidottero (farfallina) sono in grado di danneggiare le uve e causare danni soprattutto qualitativi, determinando l’insorgenza di marciumi di diverso tipo.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
I vignaioli d’alta quota si fanno conoscere Degustazioni da Base – In altissimo i calici.
Domani e lunedì negli spazi Base cinquanta vignaioli di montagna presentano i loro prodotti con pani e formaggi d’alpeggio E c’è spazio anche per il cinema grazie al Trento Film Festival 1 una settimana che in enoteche, cinema, librerie, panifici di Milano si alzano i calici nel segno della montagna. II merito è dei 5o Vignaioli Indipendenti del Trentino e dell’Alto Adige i quali, per la prima volta, sono scesi insieme in pianura per far conoscere lo spirito delle terre alte. Ci vuole eroismo a coltivare la vite lassù: l’uomo deve scendere a patti con una natura in apparenza difficile. II culmine della «missione milanese», alla quale partecipa il Trento Film Festival (in calendario dal 29 aprile all’8 maggio nel capoluogo trentino), sarà domani e dopo, negli spazi di Base e Cariplo Factory, in zona Tortona.
Fonte, Corriere della Sera Milano.
Cibo e creatività per l’eccellenza.
Centimetro zero La locanda del terzo settore a Spinetoli Cibo e creatività per l’eccellenza. Cibo genuino e creatività annullano le distanze: la locanda del terzo settore Centimetro zero a Spintoli, nel Piceno, è nata con questo scopo. Il ristorante (www.locandacentimetrozero.it) è il risultato di un progetto più ampio che supporta ragazzi con disabilità, partito nel 2015 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Alla base ci sono autoproduzione, recupero creativo e prodotti a “centimetro zero”, protagonisti del menu che arrivano dall’orto dietro l’angolo
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Miglior Pecorino d’Italia Il premio al Canapale della cantina Centanni.
Centanni sulla Valdaso si aggiudica il premio miglior Pecorino d’Italia 2022E1 prestigioso riconoscimento è stato conferito alla cantina della famiglia produttrice del vino che nasce dalla ricchezza delle terre al confine tra Ascoli e Fermo. È il Canapale il miglior Pecorino, decretato vincitore su 10mila vini in concorso, prodotti da1300 cantine d’Italia. Il riconoscimento è conseguente alla selezione di vini della Guida Annuario dei migliori vini italiani 2022, redatta da Luca Maroni, critico di settore (nonché autore della voce Degustazione del vino sull’enciclopedia Italiana Treccani). Il Canapale, intitolato alla vecchia porta del paese montefiorano, è un vino biologico coltivato e vinificato in Valdaso.
Fonte, Corriere Adriatico Fermo.
La tesi «Il vino si beve anche con gli occhi. E le etichette parlano».
Sempre più aziende si rivolgono a designer o artisti per realizzare la linea di packaging. E c’è chi li studia ZI Siamo nel campo delle tecniche di comunicazione, del marketing e persino della psicologia, ma le implicazioni economiche sono il passo immediatamente successivo. Lo dice lo studio realizzato da una giovane studentessa, Elisa Daglio, di Borghetto Borbera, che ha redatto una tesi da 110 per la triennale all’Accademia Belle Arti di Genova, indirizzo progettazione artistica per l’impresa (relatore il professor Edoardo Cavazzuti). Il titolo: “Bere con gli occhi, il vino comunica visualmente”. L’analisi Partendo dall’analisi delle etichette utilizzate dalle aziende vitivinicole della zona di Gavi, Val Borbera e Tortona, intrecciandola con la letteratura disponibile sul tema, la tesi porta a dire che il packaging conta, eccome: «L’etichetta è il biglietto di presentazione di un vino, è quella che colpisce l’attenzione del consumatore dagli scaffali di un supermercato o di una enoteca, ma influisce addirittura sull’esperienza sensoriale, sul gusto».
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Vini, la grande frenata delle esportazioni “Siamo ritornati a livelli da lockdown”
L’export del vino biellese risente della guerra in Russia con il conseguente blocco delle spedizioni, senza contare l’aumento dei costi dovuto all’impennata del gasolio e del gas. «Questi ultimi sembrano fattori da poco – spiega Massimo Pastoris dell’azienda agricola Pastoris di Viverone —, ma in realtà incidono tantissimo sulla vendita finale a causa dell’aumento del prezzo di ogni bottiglia. Sul fronte dell’export, inoltre, non vi sono notizie buone: con la crisi in Russia da qualche settimana si sono bloccate le vendite e, in generale, anche la nostra produzione che andava verso altri mercati è rallentata decisamente». L’Erbaluce del Basso Biellese viene sostanzialmente venduto sul mercato nazionale, ma un 10% circa è destinato all’estero: «Sia ben chiaro – continua Pastoris—: non tutto il prodotto va in Russia, anzi. Ma ciò che ci preoccupa è il rallentamento generale delle vendite.
Fonte, Stampa Biella.
I nebbioli di Gattinara conquistano gli Usa all’OperaWine 2022 – Da Jefferson ai neo-guru del vino Il rosso di Gattinara strega gli Usa.
Gli Stati Uniti guardano a Gattinara e al suo vino. Non è una novità che il mercato Usa sia uno di quelli che più apprezza la Docg vercellese che esporta verso il mercato a stelle e strisce oltre il 40% della propria produzione. Un legame consolidato, con aziende che sono negli Stati Uniti da 50 anni, passato anche attraverso difficoltà come la pandemia e i dazi dell’amministrazione Trump. Ultimo attestato di stima: nella selezione di Wine Spectator delle etichette ufficialmente protagoniste dell’11 a edizione di OperaWine 2022 c’è un Gattinara. È il San Francesco Riserva 2017 di Antoniolo, selezionato per la degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona dedicata agli operatori. Si tratta del quinto anno di fila che l’etichetta di Antoniolo è selezionata per l’evento di anteprima a Vinitaly con 130 proposte che rispecchiano la produzione italiana.
Fonte, Stampa Vercelli.
Un Salice Salentino che accarezza il mito di «Aiace».
Il Salice Salentino è tra le più storiche denominazioni regionali e se non la prima in ordine temporale di istituzione, è sicuramente tra le più conosciute. Nata nel 1976, la prima DOC pugliese, quella del San Severo, è del 1968, è quella che negli anni si è conquistata una riconoscibilità non solo nazionale ma soprattutto internazionale. In una regione dominata prevalentemente dalle Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT) che rappresentano la quota prevalente delle nostre produzioni, la vita delle denominazioni non é affatto facile. La DOC Salice Salentino può contare dalla sua un territorio tra i più vocati del Salento ed una composizione ampelografica tra le più equilibrate. Infatti il Negroamaro con aggiunta La bottiglia dello per cento di Malvasia Nera è quanto di me- Aiace 2019 glio si possa ottenere da ambedue le uve.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Aziende pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei “vini lenti’.
Dal 27 al 29 marzo “Sana Slow Wine Fire” promossa da BolognaFiere con La direzione di Slow Food Nazareno DINOI Vini pugliesi bio in prima fila alla prima edizione dei ‘vini lenti”, la manifestazione enologica dedicata «al vino buono, pulito e giusto» organizzata da BolognaFiere dal 27 al 29 marzo con la direzione di Slow Food. “Sana Slow Wine Fair”questo il nome della rassegna che potrebbe togliere splendore alla regina delle fiere di settore, la “Vinitaly” di Verona, rappresenta il primo incontro internazionale della Slow Wine Coalition (l’alleanza dei vini lenti) e riunisce per la prima volta centinaia di produttori selezionati da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra questi, all’1l di marzo hanno già confermato la loro partecipazione 22 produttori della Puglia, di cui 15 in biologico certificato e uno in biodinamico certificato.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia.
Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo.
Fra Intesa Sanpaolo, il Consorzio e Irvo Accordo per il sostegno al settore vitivinicolo. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di tutela vini doc Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto regionale del vino e dell’olio (Irvo) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al «pegno rotativo sui vini doc», la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito.
Fonte, Giornale di Sicilia.
Vino L’export vola a 7 miliardi di euro È record assoluto.
Italia superpotenza mondiale grazie al traino di Dop e sparkling • Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. 11 2021 si chiude infatti in crescita de112,4 % in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi, in un anno fortemente condizionato dalla revenge spending (la spesa di rivalsa), il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, +7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Dop, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop del Belpaese rappresentano oggi due terzi delle esportazioni in valore registrate nel 2021. In rialzo, più contenuto, anche le Igp (5,4%) e i vini comuni, a +8,9%.
Fonte, Provincia – Cremona.
Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano.
Erogati oltre 41 milioni a livello azionale, grande attenzione alle filiere con sei contratti già sottoscritti nell’Isola Intesa Sanpaolo, Consorzio tutela vini doc e Irvo insieme per rilanciare il settore vitivinicolo siciliano. Intesa Sanpaolo e il Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia hanno firmato un protocollo di collaborazione assieme all’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO) per il sostegno delle aziende nell’internazionalizzazione e nello sviluppo dell’export, oltre alla definizione di un tavolo di lavoro finalizzato all’analisi e alla valorizzazione della filiera vitivinicola siciliana con approfondimenti sui principali andamenti economici. L’accordo prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR.
Fonte, Quotidiano di Sicilia.
Apre Wine&Siena. Al Santa Maria capolavori di gusto – Wine&Siena, calici in alto per il gran ritorno.
Oggi il via alla kermesse al Santa Maria della Scala. Il sindaco De Mossi: «Un grande orgoglio». Il programma della giornata. Si parte oggi alle 11 al Santa Maria con la presentazione dei ‘Sentieri del gusto’ SIENA Calici levati al cielo per WineeSiena. Nei bicchieri la voglia di ritrovarsi in presenza, dopo lo stop, con i migliori nettari delle viti proposti dalla kermesse toscana del vino. Il taglio del nastro è avvenuto ieri, poco dopo le 18 a Palazzo Comunale con, in testa, il sindaco Luigi De Mossi che ha brindato al ritorno della kermesse. Con lui Helmuth Köcher di ‘The WineHunter’ e presidente del Merano WineFestival, il presidente della camera di Commercio, Massimo Guasconi, il presidente di Confcommercio Siena, Stefano Bernardini, Gianpaolo Betti di Enotrade Italia, il presidente della Fondazione Mps, Carlo Rossi e il rettore dell’università di Siena, Angelo Frati.
Fonte, Nazione Siena.
Webinar ‘Nutraceutica La nuova frontiera per l’agricoltura’.
Nutraceutica e integratori, la nuova frontiera per l’agricoltura’ è il convegno webinar che si potrà seguire oggi alle 14,30 sul maxi schermo al Santa Maria della Scala. II convegno, nel programma di WineeSiena con l’Università, è dedicato alla bioeconomia e alle potenzialità per le aziende vitivinicole. La professoressa Annalisa Santucci, parlerà di SienaBioactive, spin off vincitore del Premio Innovazione Toscana.
Fonte, Nazione Siena.
«Indipendenza alimentare a rischio» – «La nostra sovranità alimentare è a rischio».
L’allarme di Solfanelli, direttore Coldiretti: «Le imprese strozzate dai costi, servono misure urgenti» capanni a mina 4 «La nostra sovranità alimentare è a rischio» L’analisi del direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli: «Imprese strozzate dai costi, ecco il pacchetto di misure urgenti». «Abbiamo imprese obbligate a ridurre la concimazione e il mangime, rischiamo produzioni inferiori». Imprese piegate dai costi di produzione, mangimi diventati introvabili e rincarati del 50%, meno concimazioni nei campi a causa del prezzo stellare dei fertilizzanti Ma anche 1.500 agriturismi senesi in sofferenza e produttori di vino tagliati fuori dal loro cliente principale: la Russia. Gli effetti del conflitto in Ucraina erano già scritti nella sua bandiera bicolore: blu come il cielo, gialla come il grano dei campi dai quali proviene (insieme alla Russia) il 35% dell’export globale di grano, il 25% di orzo e il 75% di olio di girasole.
Fonte, Nazione Siena.
Degustazioni, incontri, film a «Vignaioli di montagna» Sostenibilità, gusto e territorio.
Il Trentino-Alto Adige è protagonista a «Vignaioli di montagna», seconda edizione dell’evento nazionale a Milano, che promuove l’artigianalità, la sostenibilità e la valorizzazione dei territori e delle produzioni della montagna di Trento e Bolzano, in campo vitivinicolo, gastronomico e cinematografico. Due giorni di degustazioni, incontri e proiezioni, anticipati da una settimana di eventi diffusi nei panifici, nelle enoteche, nelle librerie, e nei cinema della città in compagnia di vini e vignaioli. Domani e lunedì 14 marzo, i Vignaioli Indipendenti del Trentino, i Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival animeranno per due giorni gli spazi di Base Milano e Cariplo Factory, centro culturale e creativo attivo in zona Tortona.
Fonte, Corriere del Trentino.
Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019.
I dati della Camera di commercio confermano che la ripresa era in atto Nel 2021 Verona correva Export +12% sul 2019 Riello: «Ora congiuntura negativa serve nuova liquidità a livello Ue una revisione del Pnrr e il taglio delle tasse sui carburanti» VERONA •• È stata una bella corsa quella dell’export veronese che nel 2021 ha guadagnato un 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, totalizzando 13,3 miliardi di euro di prodotti venduti all’estero, al di sopra della media del Veneto che ha segnato + 7,5% e di quella italiana +7,8%. Lo comunica in una nota la Camera di commercio in cui si precisa che se si confrontano i primi nove mesi dello scorso anno con il 2020, quando si scatenò la pandemia. la percentuale di crescita è di 15,9 punti. Congiuntura negativa «Il 2021 è stato un annodi crescita e sviluppo per le imprese che operano con l’estero», ha commentato Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio di Verona, «una vera e propria boccata d’ossigeno, ma ora la congiuntura è completamente negativa.
Fonte; Arena.
Vigna Major, il vino d’altissima quota entra sul mercato – Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie.
La prima produzione è prevista quest’anno, solo qualche centinaio di bottiglie da commercializzare. Un prodotto di nicchia non per tutte le tasche. Nell’ampezzana Chiave il vigneto tra i più alti d’Europa, scommessa dell’imprenditore Bisol: piante piccole in spazi ridotti Vigna Major a quota 1.350, è l’anno giusto Si parte con poche centinaia di bottiglie Coltivare uva sui monti Ci si è riusciti puntando sulla piccola quantità in spazi assai ridotti Attestati di stima senza fine per il vigneto più alto d’Italia,, sul podio d’Europa. E situato a Cortina, in località Chiave: si chiama vigna Majore si sviluppa ad un’altitudine di 1.350 metri sul livello del mare. La prima produzione ufficiale è prevista quest’anno. Le stime parlano di qualche centinaio di bottiglie, da commercializzare col marchio vigna Major. Il prodotto è il risultato dell’incrocio di riesling e pinot bianco a cui è stata aggiunta una seconda varietà, il solaris.
Fonte: Corriere delle Alpi.
Export, è stato un 2021 d’oro «Ma l’oggi è drammatico».
Superati i numeri del 2019 (+17,2%) però ora si sprofonda nell’incertezza Giuseppe Riello Questa crisi durerà a lungo e i provvedimenti del nostro governo non sono concreti L’economia. Prendiamo il marmo. II cui distretto, per Verona, è un fiore all’occhiello. Parliamo di circa 500 aziende per quasi 5 mila dipendenti. E il terzo settore dell’economia veronese, quello dei marmisti, in termini di ripresa dell’export: +17.2% nel 2021 rispetto al 2019, cioè all’epoca pre-Covid. Ebbene, neanche il tempo di mettere il cappello su quelle cifre positive che già il caro-energia picchiava e adesso, primo trimestre 2022, si finisce dentro l’incertezza più profonda, causata dall’invasione ucraina e dalle tensioni tra occidente e Russia. «II mercato un po’ sta andando, ma si guarda con molta attenzione ai consumi perché l’energia costa il 3096 in più», conferma Donato La Rizza, presidente del Consorzio Marmisti Veronesi.
Fonte, Corriere di Verona.
Strada del Prosecco, accordo con l’Iuav per valorizzarla.
Un paesaggio rurale letterario in cui alla memoria culturale si abbina la produttività. Così l’avevano immaginata negli anni Sessanta Bepi Mazzotti e Giuseppe Schiratti. Ed ecco che la strada del vino torna al centro di un nuovo progetto generativo. Ieri mattina, nella sede dei Tolentini, Benno Albrecht, rettore Iuav, e Stefano Soldan, presidente di Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e sindaco di Pieve di Soligo, hanno firmato un accordo di ricerca con l’obiettivo di individuare strategie per rigenerare e valorizzare la Strada delle Botteghe del Vino, anche alla luce della domanda che emerge oggi dal territorio. Memoria-paesaggio e rigenerazione sostenibile le parole chiave della ricerca, che prevede tre linee di intervento: riqualificazione e articolazione dell’itinerario stradale; possibili ampliamenti architettonici alle Botteghe del Vino per integrare nuove funzioni legate alla sosta? Intesa tra l’ateneo e l’Ipa Terre Alte della Marca Trevigiana e promozione ambientale; strategie di rigenerazione.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Lavori nella valle di Caldaz «Sbancamenti per vigneti».
La denuncia dei Verdi: «Movimenti? Miatto: «Ci attiveremo per le verifiche di terra nella core zone Unesco» In quella zona già bloccato un intervento» L’ALLARME: «SI RISCHIA DI STRAVOLGERE IL CORSO DI UN FIUME TUTELATO OLTRE A STRAVOLGERE PAESAGGIO ED EQUILIBRIO IDROGEOLOGICO». «Quei movimenti di terra, nella core zone del sito Unesco, rischiano di cancellare il rio Col di Stella, oltre a sconvolgere il paesaggio». Un intervento in corso in via Col di Stella, nella valle di Caldaz a Confin, finisce sotto la lente del gruppo Europa Verde-Verdi Sinistra Piave. Preoccupati ieri hanno inviato al Comune di Vittorio Veneto una pec in cui chiedono di verificare se quei lavori siano regolari oppure no.
Fonte, Gazzettino Treviso.
La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg».
Valdobbiadene riaccende la discussione La Confraternita attacca «No al Consorzio unico di Prosecco Doc e Docg» Unificare i Consorzi Docg e Doc per affrontare i mercati sempre più aggressivi? Parliamo del Prosecco, ben s’intende. L’ipotesi adombrata nel convegno on line della Fiera di Godega viene respinta dalla Confraternita di Valdobbiadene. Qualche cenno, seppur indiretto, l’avevano fatto anche il presidente della Regione, Luca Zaia, e l’assessore all’agricoltura, Federco Caner, raccogliendo le sollecitazioni di ambienti diversi. La Confraternita di Valdobbiadene afferma, attraverso una nota, che il sistema Prosecco non è un monolite, ma una realtà variegata, complessa, dove si innestano prodotti diversi, territori distinti, culture inconfondibili.
Fonte, Tribuna Treviso.
Confin, si sbanca per i vigneti Un esposto di Europa Verde.
Un altro vigneto a Confin, nella valle di Caldaz? Gli esponenti di Europa Verde ne vogliono sapere di più. Hanno visto e fotografato degli sbancamenti, hanno chiesto informazioni in Comune di Vittorio Veneto, non ricevendole del tutto positive, per cui hanno chiesto l’intervento della polizia locale. «La Valle di Caldaz è il sito dove nasce il Monticanello o Rio Col di Stella, è territorio riconosciuto “Sic delle Perdonanze e del corso del Monticano” un’area protetta a livello europeo, che dovrebbe servire da corridoio ecologico per la biodiversità. In particolare in questo sito sono presenti habitat importanti per gli anfibi. Una bomba è caduta e l’area da verde è diventata un territorio lunare.
Fonte, Tribuna Treviso.
Cantina Italia: le scorte al 28 febbraio 2022.
Il Mipaaf ha pubblicato i dati Cantina Italia aggiornati al 28 febbraio 2022. Le giacenze italiane di vini e mosti ammontano, al 28 febbraio 2022, a 67,4 milioni di ettolitri in aumento del 2% rispetto ai 66 milioni di ettolitri che risultavano in cantina al 28 febbraio 2021. Più precisamente, le giacenze di vini Dop sono superiori dello 0,8% rispetto allo scorso anno; i vini Igp del 2,8%; i vini varietali registrano scorte inferiori del 1,2%; i vini generici scontano giacenze inferiori dell’1,5%; le giacenze totali di vini sono superiori dello 0,9% rispetto al 2021; i mosti segnano un più 15,5%; il vino nuovo ancora in fermentazione meno 22%. Rispetto alla precedente rilevazione (31 gennaio 2022), i dati contenuti nei registri telematici segnano una riduzione delle scorte pari a 3 mln di hl di vini e mosti, anche se va ricordato che questi dati registrano più propriamente gli spostamenti e non necessariamente le vendite di vino.
Fonte, Federvini.
Montespertoli: ecco ”Weekend in cantina”.
L’Amministrazione Comunale in collaborazione con le aziende agricole del territorio ha deciso di proporre una nuova iniziativa primaverile dal titolo “Weekend in Cantina”. L’obiettivo è quello di far degustare i vini delle aziende del territorio e direttamente nelle cantine offrendo agli appassionati di tutte le età, ma anche ai semplici curiosi, un assaggio di quello che è il lavoro nei campi e poi in cantina, per vivere emozioni autentiche in compagnia, brindando all’inizio della primavera. Per tre weekend, le cantine di Montespertoli saranno aperte per accogliere i visitatori tra degustazioni guidate, visite in cantina e passeggiate in vigna.
Fonte, Valdelsa.net.
Vino e guerra in Ucraina, è l’export italiano il più penalizzato.
Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente) facendo del nostro Paese il suo primo fornitore, a cui si aggiungono i 56 dell’Ucraina. L’Italia rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due Paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino italiano. Nel 2021, precisa Nomisma Wine Monitor, la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Sulle esportazioni di vino l’Italia paga il prezzo più alto.
Nomisma: 400 milioni di euro il valore degli scambi commerciali con Russia e Ucraina. In sofferenza soprattutto le bollicine. Sul vino, è l’Italia a pagare il prezzo più alto del conflitto alle porte dell’Europa. Il nostro Paese rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, gli acquisti di vino italiano da parte di questi due paesi è stato di circa 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino del Bel Paese. Lo rileva il Wine Monitor di Nomisma, sottolinendo come gli effetti del conflitto vadano a influire soprattutto sui singoli vini: nel caso dell’Asti, Russia e Ucraina pesano congiuntamente per oltre un quarto del proprio export. Per gli altri top exporter, gli impatti sono invece marginali: per il Cava spagnolo o i Cremant francesi, l’incidenza di questi due mercati è inferiore al 2%.
Fonte: Avvenire
Lo sgarbo di Florentino Perez: vino da 9 euro al pranzo prepartita col PSG.
La UEFA ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Al-Khelaifi e Leonardo per indagare sul post partita di Real Madrid–PSG. I dirigenti del Paris Saint-Germain si sarebbero scagliati contro l’arbitro per il mancato fischio sul contatto Donnarumma–Benzema. Si attendono ora le decisioni della UEFA. Nel frattempo, spuntano nuovi retroscena sull’accoglienza di Florentino Perez nei confronti di Al-Khelaifi, umiliato in campo da Benzema e a tavola dal ‘nemico’ patron dei ‘Blancos’. Come riferito da ‘Repubblica’, infatti, dopo lo sgarbo del ritardo al pranzo di Parigi all’andata, Perez ha fatto servire al ristorante Zalacain nel pranzo prepartita tra dirigenti due bottiglie di vino da 9 euro l’una, che Nasser, musulmano, non ha toccato.
Fonte: Calciomercato.it.
Vola il mercato degli accessori per vino e spirits (+5,2% l’anno entro il 2028).
L’ indotto generato dall’industria del vino e degli spirits crescerà al ritmo del 5,2% l’anno. E arriverà a valere 3,3 miliardi di dollari nel 2028. Lo riporta il sito Winenews riprendendo un report di “Million Insights”. Si tratta di un indotto importante, “che va dai macchinari per la viticoltura alle macchine imbottigliatrici, dai tini di acciaio alle botti di legno, dalle bottiglie ai tappi, dalle etichette agli imballaggi, fino agli accessori usati in bar e ristoranti, come cavatappi, decanter, bicchieri, shakers”. Nel 2020 il settore valeva 2,24 miliardi di dollari, e come si è dettosi prevede raggiungerà 3,37 miliardi di dollari entro il 2028. Il segmento più rilevante, in termini economici, è quello dei decanter e dei bicchieri in vetro, che nel 2020 rappresentavano il 40% del mercato degli accessori, e continueranno a crescere, a ritmi superiori alla media. Al secondo posto – rileva Winenews – gli shaker, destinati a crescere ancora, vista la grande popolarità dei cocktail e della miscelazione. Bar e ristoranti rappresentano il 60% del mercato, mentre il restante 40% è legato ai privati.
Fonte: Federvini.
Guerra Russia-Ucraina, tra i maggiori esportatori di vino l’Italia è la più penalizzata.
L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021, le loro importazioni hanno toccato i 400 milioni di euro, quasi il 6% di tutto l’export di vino della Penisola. L’invasione russa ai danni dell’Ucraina genera effetti pesanti sulle imprese agroalimentari italiane. Non ci sono solo i gravi problemi di approvvigionamento legati ai cereali o ai semi oleosi (girasole in primis), ma anche sul fronte dell’export si registrano impatti che finiscono con il colpire alcuni settori trainanti il “Made in Italy”, come il vino. Nel 2021 la Russia ha importato 345 milioni di euro di vino italiano (+18% rispetto all’anno precedente), facendo del nostro Paese il suo primo fornitore. Più ridotti ma fortemente in crescita (+200% negli ultimi cinque anni) gli acquisti dall’Ucraina: 56 milioni di euro, per un valore aggregato di circa 400 milioni di euro.
Fonte: La Repubblica.
Gavi premia chi vende vino e idee nel mondo del web.
Il Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà il 21 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato «Italian Wine Worldwide». Per la prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia: le precedenti edizioni si erano svolte a Gavi nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio. «Da una mappatura dei siti internet di centoventitré consorzi – spiega Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi –, eseguita dalla società The Round Table, abbiamo selezionato sedici candidati. L’analisi ha riguardato le modalità con cui questi consorzi comunicano con l’estero attraverso internet. L’ideale sarebbe stato valutare le singole aziende, un lavoro troppo impegnativo. Oltretutto, i consorzi, oltre a vendere il vino, vendono pure il territorio».
Fonte: La Stampa.
Vino, nel 2021 l’export italiano ha raggiunto il valore record di 7,1 miliardi (+12,4%).
L’export di vino italiano ha avuto un vero e proprio exploit nel 2021, tanto da raggiungere il valore record di 7,1 miliardi di euro. Il 2021 sarà senza ombra di dubbio un’annata da ricordare per l’export del vino italiano, che mette a segno una crescita in valore pari al 12,4%, equivalente a un totale di 7,1 miliardi di euro. Cifre notevoli, che diventano ancora più significative quando si aggiunge il fatto che la bilancia commerciale del settore vanta un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro, confermandosi come una delle più performanti del Made in Italy.
Fonte: Dissapore.
Vini d’Autore – Terre d’Italia: 400 etichette in rappresentanza dell’eccellenza vitivinicola italiana.
Vini d’Autore – Terre d’Italia 2022 torna a Lido di Camaiore (LU) domenica 22 e lunedì 23 maggio, dopo i due anni di pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria. L’ottava edizione dell’evento organizzato dalla rivista L’AcquaBuona porterà in Versilia 80 vignaioli che presenteranno in degustazione alcuni vini simbolo del territorio italiano portabandiera di qualità ed eccellenza. Sulla riviera del Lido di Camaiore sarà possibile bere 400 etichette diverse, una selezione variegata sia per tipologia ma anche per provenienza territoriale di vini autoctoni e internazionali, diversi tra loro anche per caratteristiche pedoclimatiche proprie. I banchi d’assaggio saranno allestiti negli spazi de l’Hotel Una Esperienze, struttura sul mare che grazie all’accogliente area esterna renderà l’esperienza di assaggio un vero e proprio tour enologico ideale rilassante e confortevole. Sono attesi circa 130 produttori e tanti visitatori (nelle scorse edizioni sono stati circa 3300) tra curiosi, appassionati e operatori del vino.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 11 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La Fiera del Levante riparte da vino e olio.
Dal 10 al 12 marzo a Bari c’è Enoliexpo 2022, con quasi duecento espositori italiani e stranieri La Fiera del Levante riparte da vino e olio La Fiera del Levante di Bari riparte e lo fa dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, ospiterà quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16.000 mq. del nuovo padiglione, che presenteranno le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging. Si alterneranno nei tre giorni una ventina di incontri di formazione e aggiornamento professionale con la partecipazione dei più autorevoli esperti e ricercatori. Per la Puglia – prima regione d’Italia per la produzione di olio (una media di 150 mila tonnellate nell’ultimo quinquennio, pari a quasi il 50% su scala nazionale) e seconda per quella di vino (8,5 milioni di ettolitri nel 2021, pari al 20% nazionale, dietro solo al Veneto).
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Vi spiego come il prosecco Docg è diventato adulto.
La strategia di Paolo Bisol, cantina Ruggeri Lo ha chiamato il Prosecco adulto. È il contrario dell’immagine delle bollicine del Nordest. Una nuova frontiera e un ritorno al passato. L’idea ha convinto Paolo Bisol, della cantina Ruggeri di Valdobbiadene. Un vignaiolo-medico che ogni anno si arrampica sulle Rive del Prosecco Docg per recuperare le uve dei vigneti storici. Il Prosecco può avere una vita più lunga di quella fatua che va dalla vendemmia all’estate dell’anno successivo? Per rispondere a Bisol si è messo al lavoro con alcuni colleghi: Franco Adami, Primo Franco, Marco Spagnol, Graziano Merotto. È nata una degustazione alla scoperta del Prosecco adulto. «Lo abbiamo chiamato così», racconta Paolo, «perché ci va stretto il mantra del Prosecco giovane, fresco e fruttato. Esistono f 1 citazioni del Molon •?? r tempo maggiore nelle vasche».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Vendite ai massimi (+12,4%) per il vino italiano nel mondo.
Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. Il 2021 si è chiuso in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi, secondo i dati dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea. Secondo l’analisi il vino italiano (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) consolida il ruolo leader grazie alle produzioni Dop, che fanno meglio della media (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%).
Fonte: Sole 24 Ore.
Intervista a Fabio Cordella – «Con i “vini dei campioni” mando in campo il dream club dell’enologia mondiale».
Il progetto è chiaro e semplice, si chiama “Vini dei Campioni Un progetto al quale proprio Fabio Cordellla, direttore sportivo salentino e titolare della “Fabio Cordella Cantine; fondata ne12008 a Coperdno in provincia diLecce, ha esibito ad alcuni dei principali intenditori del mondo enologico la sua lungimirante idea imprenditoriale, con la quale finalmente è riuscito a’ mescolare° le sue due grandi passioni: calcio e vino. Una squadra di calciatori che sta pian piano venendo a formarsi, con una serie di bottiglie divino realizzate da Cordella con la partecipazione di alcuni dei principali protagonisti del mondo del pallone. Una squadra, se schierata in campo, che ha del sensazionale: sono entrati afarparte del team di Cordella campioni come Buffon, Candela, Asprilla, Sneijder, Zamurano, Ronaldinho, Roberto Carlos, Frey, Materazzi, Diego Lugano, Kevin Kurányi e l’ultimo “acquisto” Amami. I calciatori protagonisti di questo progetto non si limitano a mettere la firma al prodotto, ma ne sono partner completamente coinvolti in tutti gli aspetti, che tra l’altro raffigurano le zone più importanti di produzione come Italia, Francia e Cile.
Fonte: Tuttosport.
Un Lambrusco per il Banco Alimentare.
II Lambrusco diventa solidale e in un momento tra i più difficili della nostra storia, si fa strumento di un’iniziativa nobile che in un anno e mezzo ha raccolto la somma di 22.720 euro. L’idea è venuta a Barbara e Alberto Paltrinieri, che insieme all’enologo Attilio Pagli e all’artista Fabrizio Loschi, nel giugno 2020 hanno voluto reagire alla pandemia, con una cuvèe che rappresentasse i valori di prossimità in cui si riconoscono e potesse essere in qualche modo d’aiuto. Si chiama Anàstasi e ne sono state prodotte 758 bottiglie numerate. Una cuvèe di Sorbara in purezza con il metodo antico della rifermentazione in bottiglia che si origina dall’assemblaggio di una base del 2017 che ha sostato 2 anni in un tonneau (come riserva familiare), insieme a una base de Leclisse 2019.
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Materiali e costi Il comparto vitivinicolo terne un rallentamento.
Introvabili gabbiette di alluminio e capsule importate da Kiev Timori per sostenibilità e contribuzioni in scadenza Bellini (Casarsa): senza interventi rischiamo di non imbottigliare Rizzi (Ramuscello): la domanda tiene Maurizio Cescon. L’unica nota positiva è che il mercato tiene e, anzi, la domanda, in particolare di Prosecco e Pinot grigio resta sostenuta, soprattutto all’estero. Ma per il resto anche il mondo del vino deve fare i conti con problemi che ogni giorno diventano più impellenti: costi dell’energia, dei trasporti e dei carburanti, mancanza di alcuni materiali necessari per imbottigliamento e imballaggi. Si naviga a vista anche in questo settore e il rischio è che ci si possa fermare del tutto, cioè tenere vini e spumanti nelle cisterne e rinunciare, per un periodo, all’imbottigliamento, con le conseguenze del caso. «Non troviamo determinati prodotti che per noi sono di uso comune – spiega Mirko Bellini, direttore della cantina La Delizia di Casarsa. Non ci sono le capsule di plastica e le gabbiette di alluminio, la cui importazione è dall’Ucraina.
Fonte: Messaggero Veneto.
Duino Aurisina diventa “Città italiana del vino”.
Duino Aurisina diventa “Città italiana del vino”. È in programma domattina, alle 10, al Castello di Duino, la cerimonia di insediamento di Duino Aurisina quale “Città italiana del vino 2022”. Sono previsti interventi di Daniela Pallotta e Renata Bianco, sindache di Duino Aurisina e di Barolo, Comune “Città del vino 2021”, del vice sindaco e assessore al turismo Massimo Romita, di Tiziano Venturini, presidente delle Città del Vino del Fvg, Francesco Marangon, docente dell’Università di Udine, Antonio Rossi, degli Ambasciatori delle Città del Vino, e Angelo Radica, delle “Città del Vino”. Roberto Filipaz, vice presidente dell’Ais Fvg, illustrerà le produzioni vitivinicole.
Fonte: Piccolo Trieste.
Nel mirino di Putin ci sono olio, vino e pasta italiani. Alimentare utilizzato come utile ritorsione.
Alimentare utilizzato come utile ritorsione 0 L’allarme in riferimento al decreto firmato dal presidente russo come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE L’alimentare è nel mirino delle ritorsioni di Putin come già accaduto nel 2014 con l’embargo ad una ampia lista di prodotti in risposta alle sanzioni decise dall’Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l’annessione della Crimea. E’ l’allarme della Coldiretti in riferimento al decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin come reazione “rapida” e “ponderata” alle ultime sanzioni UE per l’invasione dell’Ucraina. In pericolo per l’Italia ci sono le vendite degli elementi base della dieta mediterranea come vino, pasta e olio in Russia, che sono scampati all’embargo, ed hanno raggiunto lo scorso anno il valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto al 2020, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat.
Fonte, ‘Inchiesta.
Le vigne, l’arte del produrre vino e la gastronomia locale. Ecco il secondo appuntamento con Castello di Parole.
Le vigne, i vini e le specialità gastronomiche. Sono questi i temi al centro del secondo appuntamento della rassegna culturale “Castello di Parole”, che si terrà oggi alle 17, al casello di Riomaggiore. Ornella D’Alessio, giornalista e curatrice della manifestazione, intervisterà Carlo Casti, autore di “Vigne vista mare. Vini e specialità gastronomiche delle coste italiane”, Casti Editore. Dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, l’ex governatore nazionale di Slowfood Carlo Casti, si è messo in viaggio alla ricerca di prodotti rappresentativi dell’enologia italiana che si possono incontrare lungo costa. Le riduzioni tipiche del Bel Paese, i vini locali, piacevoli, gustosi, organoletticamente corretti e prodotti nel rispetto della stagionalità, del ciclo vitale e dei diritti di tutti i soggetti coinvolti.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Un weekend tra i vignaioli altoatesini.
I Vignaioli Indipendenti del Trentino, i Vignaioli Indipendenti dell’Alto Adige e il Trento Film Festival saranno protagonisti nel weekend negli spazi di BASE e Cariplo Factory – centro culturale e creativo attivo in zona Tortona. Domenica, a partire dalle ore 11 e fino alle ore 20, il primo piano apre al pubblico con la «Mostra dei Vignaioli»: 50 banchi di assaggio, oltre 100 vini in degustazione e il racconto dei produttori trentini e altoatesini. Un sentiero che si snoda lungo valli alpine, attraverso vini artigianali, di qualità, territoriali e sostenibili. Ad accompagnare il percorso, i formaggi d’alpeggio, lo speck artigianale sudtirolese e il pane tipico di questi territori. A seguire una speciale proiezione a cura del Trento Film Festival.
Fonte, Giornale Milano.
A cena fuori si bevono i vini “eco”.
Chi va al ristorante gourmet sceglie vini a denominazione certificata, autoctoni, ecosostenibili, e con brand noti. È quanto rileva l’indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor sul consumo outdoor dei Fine Wine a ottobre 2020 e settembre 2021. Questa doppia indagine evidenzia una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recenti dati Istat. In sintesi, se nel 2019 le vendite di foodewine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Numeri che confermano le cifre emerse dalla ricerca Igm-Wine Monitor: se nell’ottobre del 2020 il 52% degli intervistati dichiarava di aver abbassato il consumo del vino outdoor, un anno dopo questa percentuale è scesa al 43%.
Fonte, Prealpina Green economy.
Trasferta in Danimarca per i produttori monferrini.
Consorzio di tutela dei vini a Copenaghen Trasferta in Danimarca per i produttori monferrini •Trasferta a Copenaghen in Danimarca ieri, giovedì 10 marzo, per un gruppo di viticoltori del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, grazie all’Azione Estera cofinanziata dal Psr e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Una full immersion tra il seminario tenuto dalla Camera di Commercio italiana, la Masterclass alla cieca guidata dall’esperto Thomas Ilkjaer e rivolta ad operatori di settore e media, la B2B table tasting rivolta a buyer, Ho.Re.Ca., opinion leader e media di settore, e la B2C table tasting rivolta ai winelover danesi. CH.C.
Fonte, Monferrato.
Consorzi del vino e vetrine on line: i voti alla promozione sul web.
II 21 marzo, a Milano, l’ottava edizione del Premio Gavi “La Buona Italia” In lizza sedici gruppi enologici impegnati nel marketing internazionale Consorzi del vino e vetrine on line: i voti alla promozione sul web. I1 Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà i121 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato “Italian Wine Worldwide”. Per la prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia. Le precedenti edizioni si erano svolte infatti tutte a Gavi in location di eccellenza e grande suggestione: nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
Sedici candidati, un solo vincitore Gavi premia chi vende vino e idee.
Il Consorzio sceglie l’omologo italiano leader nella comunicazione web “Molto importante il modo in cui un ente presenta il prodotto all’estero”. Il Consorzio tutela del Gavi premia la migliore comunicazione web internazionale del vino. Lo farà i121 marzo, a Milano, al Westin Palace Hotel in occasione dell’assegnazione dell’ottava edizione del Premio Gavi La Buona Italia, quest’anno intitolato «Italian Wine Worldwide». Perla prima volta, si è deciso di organizzare l’evento fuori dalla provincia: le precedenti edizioni si erano svolte a Gavi nel Forte e nelle Tenute La Raia, La Centuriona e Raggio. «Da una mappatura dei siri internet di centoventitré consorzi — spiega Maurizio Montobbio, presidente del Consorzio Tutela del Gavi —, eseguita dalla società The Round Table, abbiamo selezionato sedici candidati. L’analisi ha riguardato le modalità con cui questi consorzi comunicano con l’estero attraverso internet.
Fonte, Stampa Alessandria.
Meno burocrazia e regole chiare per non penalizzare i lavoratori.
Il caporalato non si ferma nelle vigne di Langa e dell’Astigiano. L’arresto dei due macedoni di 42 e 37 anni, marito e moglie, gestori di una cooperativa agricola, fa discutere e preoccupa gli addetti ai lavori. Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil di Asti commenta con durezza: «Ci sono aziende che segnano 3 o 4 ore a settimana ai lavoratori e poi li fanno lavorare 50; non si può andare avanti così – sostiene – oltretutto si tratta anche di una questione culturale, ma non possono e non devono pagarla i lavoratori; bisognerebbe riuscire con l’ente bilaterale a formare una commissione in grado di girare per verificare i contratti e le imprese agricole». E lancia un appello alle associazioni di categoria: «Lo scopo è poter agire insieme per il bene di tutto il comparto» afferma.
Fonte, Stampa Asti.
La guerra fa pagare il conto “In pericolo le vendite di vino”.
L’allarme di Coldiretti Asti sulle ritorsioni di Putin La guerra fa pagare il conto “In pericolo le vendite di vino” 1,5 miliardi cli euro il costo del blocco delle esportazioni in Russia dal 2011. Vino, spumanti e prodotti del comparto alimentare sono nel mirino delle ritorsioni di Putin. Era già accaduto nei 2014. Alle sanzioni internazionali per l’annessione della Crimea, il capo del Cremlino aveva reagito con l’embargo, mai revocato, a una ampia lista di prodotti. Oggi la situazione si aggrava: sono in pericolo le vendite di vino, pasta e olio, prodotti italiani che finora erano scampati all’embargo, un valore di 670 milioni di euro con un aumento del 14% rispetto a12020, secondo le proiezioni di Coldiretti su dati Istat. Anche l’Astigiano rischia contraccolpi.
Fonte, Stampa Asti.
Le cantine delle donne in un giorno.
Una giornata per promuovere il mondo del vino in rosa e l’imprenditoria femminile legata a questo settore, attraverso incontri, appuntamenti didattici e degustazioni dedicate alle cantine guidate da donne, raccontate dalle voci delle protagoniste. Domenica 13 marzo da mezzogiorno alle 20 nel salone delle feste dell’hotel Principi di Piemonte (via Gobetti 15) è in programma “Le donne e l’uva”, edizione di debutto della kermesse targata Eat Bin, costola di To Be che si occupa di promozione sociale, con un occhio di riguardo alla valorizzazione dell’eccellenza enogastronomica piemontese. Presenti al banco d’assaggio più di 20 produttrici con le loro etichette più rappresentative, per offrire ai wine lovers un percorso di 10 calici al prezzo di 25 euro, a cui si potranno abbinare (con prezzo a parte) specialità della cucina di Rizzelli e Fanfaluch.
Fonte, Stampa Torino Sette.
Import-export da record nel 2021 ma ora c e il rebus del conflitto.
ll «made in Salento» esportato nel mondo vale 717 milioni di euro • 11 conflitto ucraino sta affossando gli scambi commerciali, dopo un anno da record. Il 2021 ha rappresentato, infatti, un periodo di forte ripresa per le esportazioni made in Salento, ma anche per le importazioni destinate alle aziende e ai consumatori leccesi. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha analizzato l’andamento della bilancia commerciale nel lungo termine, vale a dire il trend degli ultimi trent’anni, a partire dal 1991 ad oggi. Dai 296 milioni di euro di valore complessivo dell’export raggiunto nel lontano 1991 siè arrivati ai717.389.017 euro di oggi. Il valore più alto, però, è stato raggiunto nel 2001 con oltre 885 milioni di euro di prodotti made in Salento esportati in tutto il mondo, mentre il valore più basso è stato toccato nel 2009, quando l’export fermò ad appena 318 milioni di euro.
Fonte, Gazzetta del Salento.
Wine Spectator sceglie 2 vini sardi – Due vini sardi scelti da Wine Spectator.
SellaeMosca e Agricola Punica tra le cantine al top nel mondo Due grandi vini rossi dell’isola saliranno sul podio di Vmitaly. Si tratta della Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 della SellaeMosca e di Barrua 2012 di Agricola Punica di Santadi, selezionati da Wine Spectator, la più prestigiosa rivista enologica del mondo, per la degustazione di Opera Wine, riservata alle cento migliori etichette del mondo. Due vini sarei scelti da Wine S-oectator La più prestigiosa rivista enologica incorona la Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 di SellaeMosca e il Barrua 2012 di Agricola Punica di Pasquale Porcu Due grandi vini sardi saliranno sul podio della prossima edizione di Vinitaly. Si tratta della Riserva di Cannonau di Sardegna 2018 della SellaeMosca e di Barrua 2012 di Agricola Punica di Santadi.
Fonte, Nuova Sardegna.
Vino sott’acqua per 6 mesi.
Bollicine di Sangiovese cullate dalla laguna Vino sott’acqua per6 mesi ¦ Per il terzo anno il locale ha messo “in ammollo” queste bottiglie speciali Le bottiglie sono sott’acqua da alcune settimane, a due passi da In Marinetta. E ci resteranno in tutto per sei mesi, osservate speciali e con un occhio di riguardo, protagoniste di una vera e propria avventura eno-ambietalista, si potrebbe dire. “E’ il terzo anno di questa meravigliosa avventura di affinamento in laguna”, spiegano a In Marinetta. “Quest’anno siamo ritornati al primo amore, un’accattivante bollicina di sangiovese 100% Metodo Classico della Tenuta Santa Lucia”. Tenuta Santa Lucia, a Mercato Saraceno, sulle colline del cesenate, lavora e produce vini con il principio della biodinamica. E proprio una bollicina di sangiovese (che di suo non è frequente), era stata la protagonista del primo esperimento, “assaggiato” tre anni fa.
Fonte, Voce di Rovigo.
Chianina & Syrah, settanta cantine in mostra.
Si apre oggi la «tre giorni» dedicata a due eccellenze del territorio, presenti chef stellati e produttori delle etichette più prestigiose. Ci saranno 28 chef di cui 11 stellati che daranno prova della loro bravura. Sarà il simposio internazionale «Cortona città della Syrah» ad «aprire le danze» della tre giorni di eventi in città. Un appuntamento in programma questa mattina alle 10,30 al centro convegni Sant’Agostino che vuole diventare un momento di incontro scientifico promozionale e culturale di respiro internazionale. «Si tratta di un cammino che abbiamo deciso di percorrere da tempo – sottolinea il presidente del Consorzio Vini Cortona Stefano Amerighi – e che oggi trova nella quinta edizione di Chianina e Syrah il suo momento divulgativo atteso».
Fonte, Nazione Arezzo.
Il vino come un’opera d’arte La Regola punta all’enoturismo L’azienda Nuti alla terza generazione di vignaioli: bio, rinnovamento, sperimentazione.
La Regola a Riparbella è la storia di una famiglia, una delle prime a credere nello sviluppo vitivinicolo di quella parte d’entroterra in provincia di Livorno ma al confine con Pisa e che respira la brezza della costa. La famiglia Nuti acquistò in località “La Regola” un piccolo appezzamento di terra, agli inizi del 1900, dove coltivava la vite e produceva vino ma solo per consumo familiare. Nel 1990 Luca, laureatosi in agronomia fu il primo a seguire la strada familiare, poi si aggiunse una decina di anni dopo il fratello Flavio, avvocato di professione. Insieme hanno raccolto le redini del lavoro tracciato prima dal nonno e poi dal padre Rolando trasformando una passione in una vera e propria azienda vitivinicola che oggi sfoggia una cantina artistica e vini, per circa 100mila bottiglie totali, distribuiti in tutto il mondo. Quello dei Nuti è un gene che si trasmette di padre in figlio, infatti oggi accanto a loro sono arrivati i due figli, neolaureati in enologia: Valentino e Niccolò che rappresentano la nuova generazione.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Le eccellenze del vino un segnale per la ripartenza.
Tre giorni di appuntamenti Le eccellenze del vino un segnale per la ripartenza Pino Di Blasio inee Siena ha il grande merito di inaugurare l’anno di eventi in Toscana legati al mondo del vino e della gastronomia d’eccellenza. Sarà il primo brindisi collettivo, una vetrina anche tra capolavori dell’arte, come gli affreschi del Sala del Pellegrinaio al Santa Maria della Scala, con i calici in alto per salutare l’auspicata ripartenza. Sarà la settima edizione della manifestazione, che ha come corollario al titolo ‘Capolavori del gusto’, con le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The Winehunter Award.
Fonte; Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Helmut Kocher – Capolavori divino al Santa Maria – «II cuore del vino batte in questa provincia».
Da oggi al 14 marzo va in scena la settima edizione della manifestazione Capolavori di vino al Santa Maria Degustazioni, masterclasses di eccellenza, eventi collaterali in scena dal Grand Hotel Continental a Palazzo Squarcialupi Convegni, approfondimenti e 460 vini da scoprire con i migliori premiati da The WineHunter Qa pagina 2 a pagina 7 «II cuore del vino batte in questa provincia» Helmut Köcher, fondatore del Merano Wine Festival: «Non cediamo alla paura, guardiamo avanti e lavoriamo per un futuro migliore». «La settima edizione con 130 produttori da tutta Italia, oltre settemila vini da degustare, cartellone con tanti eventi». Parla di «speranza» e «fiducia nel futuro», Helmut Köcher. Lo fa anche nei giorni terribili della guerra che è tornata a sconvolgere un mondo già provato da due anni di pandemia.
Fonte: Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Stefano Bernardini – «La qualità è la molla per rilanciare il settore».
«La qualità è la molla per rilanciare il settore» Stefano Bernardini è uno dei pionieri della manifestazione. «Il Santa Maria della Scala è lo scenario ideale per unire ambiente e cultura». «Sarebbe importante riappropriarsi del marchio, poi far ripartire il progetto». Cosa vorrei per il futuro? Una manifestazione sempre più di qualità con ricadute su tutto il territorio». Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio, è stato uno dei pionieri di Wine and Siena, il ponte istituzionale ideale per sviluppare l’idea di Andrea Vanni e le competenze di Helmut Köcher, mettendole in connessione con il mondo senese. Ora, nell’anno del ritorno dell’edizione in presenza, guarda al percorso compiuto fin qui e immagina anche nuovi scenari. «Partimmo con iniziative itineranti, coniugando assaggi di vino ed eventi a palazzi senesi sempre differenti.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Intervista a Rossella Lezzi – «Cucina, vino e natura trainano il turismo».
Parla Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Confcommercio. «Siena famosa in tutto il mondo per qualità, professionalità e tradizione». L’enogastronomia come ‘traino’ del turismo a Siena: un binomio perfetto in una terra che ha le sue eccellenze nel cibo e nell’accoglienza. L’offerta alberghiera diventa ingrediente fondamentale: dell’occasione WineeSiena e delle proposte per il weekend parliamo con Rossella Lezzi, presidente Federalberghi Confcommercio Siena. La vetrina del vino è l’occasione da cogliere per chi ospita? «Degustare un buon vino nelle terrazze e nei giardini delle nostre strutture deve diventare un appuntamento di relax e buon vivere per tutti coloro che ricercano la qualità e la bellezza. Da noi gli ospiti si sentono coccolati e accolti con dedizione, la stessa che rende le nostre terre apprezzate in tutto il mondo.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
«Questa edizione è dedicata a te, Andrea e al sogno di portare a Siena la kermesse».
II ricordo di Gianpaolo Betti «Era l’anello di congiunzione fra la città e Merano» «Oggi sono qui per ricordare Andrea Vanni, prima di tutto un amico, un giraffino, un collega, scomparso prematuramente che è stato l’ideatore di WineeSiena, l’anello di congiunzione fra la sua amata Siena e Merano, citta in cui viveva da molti anni e dove si era creato una famiglia», così Gianpaolo Betti, di Enotrade Italia, ripercorre la storia e ricorda l’amico cui è dedicata questa edizione della kermesse, raccogliendone il testimone. «E’ grazie alla sinergia creatasi con Stefano Bernardini di Confcommercio ed Helmut Köcher, che Andrea Vanni è riuscito a coronare il suo sogno di creare a Siena una manifestazione di alto profilo sulle eccellenze enologiche.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
«Così Siena può brindare alla ripartenza».
L’assessore comunale Tirelli non ha dubbi: «La kermesse dedicata al vino rappresenta un’opportunità per il commercio e il turismo». «Abbiamo prolungato l’evento di un giorno: lunedì giornata solo per gli operatori». «L’amministrazione comunale scommette da sempre su WineeSiena, in quanto opportunità per la ripartenza dell’economia sul territorio». Parola dell’assessore al Commercio e al Turismo, Alberto Tirelli, che oggi sarà presente al taglio del nastro della kermesse previsto alle 18 a Palazzo pubblico. «WineeSiena è una delle tre grandi manifestazioni che fin dall’inizio gli albergatori ci hanno invitato a sostenere e promuovere. Le altre sono il Siena International Photo Awards e le Strade Bianche, che si sono concluse con grande successo lo scorso fine settimana – spiega Tirelli -. Del resto, in un periodo tranquillo in termini turistici, l’evento dedicato al vino porta in città un buon numero di clienti e visitatori.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Brunello e Colli Senesi, eccellenze nel mondo.
Tra gli osptii della kermesse i due consorzi legati al cuore della nostra produzione. «Ecco i nuovi mercati esteri di riferimento». In tutto sono coinvolti più di 350 produttori di vino che ‘viaggiano’ in cinque continenti. Sono il respiro paziente e laborioso del Senese. L’anno scorso, in tutto hanno immesso sul mercato circa 14 milioni di bottiglie. In ognuna di quelle che Francois Rebelais ribattezzò Diva Bottiglia, è celata la verità: senza Chianti e Brunello, Siena, non sarebbe ciò che è oggi. Una perla raccontata in cinque continenti grazie agli oltre 350 produttori che, quella Diva Bottiglia le riempiono con l’anima di un territorio. La stessa che sarà raccontata a WineeSiena da due dei padroni di casa della kermesse: il Consorzio Chianti Colli Senesi, presieduto da Cino Cinughi De Pazzi e il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, guidato da Fabrizio Bindocci.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Tutti i numeri di una vetrina di capolavori.
Sono 129 i produttori, 460 i vini da degustare a Palazzo Squarcialupi, 11 operatori senesi tra ristoranti, pasticcerie e dolci tipici. II taglio del nastro ufficiale alle 18 con cerimonia inaugurale a Palazzo Pubblico SIENA Sono 129 i produttori provenienti da 16 regioni i protagonisti di questa edizione di WineeSiena. Porteranno 460 vini in degustazione, nella tre giorni a palazzo Squarcialupi. E ancora undici operatori senesi – di cui otto ristoranti, una pasticceria, un produttore di dolci Igp e un produttore di caffè – per l’anteprima della manifestazione, la Small plates dinner in programma questa sera al Santa Maria della Scala, a palazzo Squarcialupi dove saranno ospitate anche le degustazioni. Evento che seguirà il taglio del nastro ufficiale con l’inaugurazione che si svolgerà alle 18 a Palazzo comunale. II programma. Le degustazioni di prodotti enogastronomici si terranno a palazzo Squarcialupi, sabato e domenica dalle 11 alle 18, lunedì dalle 10 alle 16 per la giornata dedicata agli operatori del settore e alla stampa.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Dall’origine dei vini in anfora al Timorasso, le masterclasses da prenotare.
Gli appuntamenti collaterali da non perdere, assieme alle degustazioni guidate SIENA Masterclasses e degustazioni guidate. Sono gli appuntamenti più strutturati che si svolgeranno al Grand Hotel Continental tra domani e domenica, occasione per approfondimenti di temi particolari. Si inizia domani alle 12 con I Vini del Friuli, degustazione guidata a cura di Marcello Vagini e Ais; alle 14.30 degustazione guidata del Timorasso a cura di Massimo Pastura e Slow Wine – condotta di Siena; alle 17,30 verticale con II Borro, degustazione guidata a cura di Salvatore Ferragamo e Fisar. Domenica alle 11,30 appuntamento con «Vini in anfora – La sfida Italia-Georgia – L’origine», degustazione guidata a cura di Helmuth Köcher The WineHunter; alle 14 alla scoperta dei Super Tuscan, degustazione guidata a cura di Andrea Frassineti Consigliere Nazionale Onav; alle 17.30 appuntamento con I vini di Andrea Vanni, degustazione guidata a cura di Gianpaolo Betti.
Fonte, Nazione Speciale Wine & Siena.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 10 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
L’azienda agricola Fiorano di Cossignano vince una doppia Medaglia d’oro in Germania.
In attesa delle fiere internazionali Vinitaly e Prowein in programma in primavera, per l’azienda agricola Fiorano di Cossignano è già tempo di brindisi importanti. La trentesima edizione di Mundus Vini, tra i più importanti concorsi enologici internazionali che si tiene ogni anno in Germania, ha premiato con la Medaglia d’Oro due suoi vini di punta, il Rosso Piceno Superiore Doc Terre di Giobbe 2018 e il Marche Igt Rosso Ser Balduzio 2017. «II Montepulciano – commentano Paolo Beretta e Paola Massi, marito e moglie vignaioli di Fiorano – è il protagonista di entrambe le bottiglie premiate. Nel Terre di Giobbe, insieme al Sangiovese, forma una delle DOC storiche e più rappresentative delle Marche. Nel Ser Balduzio è presente invece in purezza».
Fonte: Resto del Carlino Ascoli
EWine è la rubrica dedicata al mondo vitivinicolo italiano.
Ogni mese vi presentiamo vini che potrete acquistare restando comodamente seduti a casa vostra, ovviamente attraverso le piattaforme di e commerce. EWine, infatti, propone recensioni esclusivamente di etichette che si trovano in vendita sul web attraverso piattaforme dedicate oppure attraverso siti aziendali. Winee Siena rinviato, si farà a marzo. Il primo evento dell’anno dedicato al vino, si sposta (causa Covid) da fine gennaio a metà marzo. La kermesse con oltre 600 etichette che ogni anno si tiene nel fantastico complesso monumentale di Santa Maria della Scala, si farà anche se la data viene spostata per superare i mesi più freddi e più a rischio per la pandemia. San Marzano Primitivo di Manduria Docg Il vino nella Rete.
Fonte: Espansione.
Messaggi in bottiglia (Dalle alte quote).
Alla due giorni di festival dedicato a vini speciali, ottenuti da viti coltivate in quota con sacrifici e fatica da una squadra di uomini e donne, anche loro speciali, che non vogliono abbandonare le loro terre aspre e difficili ma cercano di ricavarne il meglio: Vignaioli di Montagna è l’appuntamento biennale che vedrà diversi produttori del Trentino e dell’Alto Adige presentarsi a Milano il 13 e il 14 marzo con le loro bottiglie e le loro storie, oltre a una proiezione cinematografica organizzata in collaborazione con il Trento Film Festival. La manifestazione è ospitata al Base, in via Bergognone 34, dove nella giornata di domenica 13 si tengono i banchi d’assaggio.
Fonte: Repubblica Tuttomilano.
Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa.
Un po’ di vino non fa male, lo dice l’Europa Bocciata la proposta di etichettare le bottiglie con la stessa dicitura delle sigarette. Resta la raccomandazione sul consumo responsabile Ancora un attacco al buon cibo italiano non andato a segno. Il Parlamento europeo ha dovuto discutere la proposta di etichettare il nostro vino con la generica dicitura di alimento capace di causare il cancro e invece è passata la linea moderata proposta dall’Italia. È stato deciso che l’avvertenza salutista anticancro riguarderà solamente l’abuso e non il normale consumo, quindi in etichetta ci sarà la raccomandazione di bere il vino in modo responsabile.
Fonte: Famiglia Cristiana.
A tavola vince l’equilibrio.
A maro + amaro fa amarissimo; acido + acido fa acidissimo. Non è il gioco di Lapalisse quanto piuttosto una regola per approcciarsi alla tecnica degli abbinamenti fra cibo e vino. C’è poi un secondo livello, non secondario, che riguarda la struttura di un cibo e di un vino, che devono sempre essere abbinati sulle medesima lunghezza d’onda. Sarebbe infatti un disagio mettere un Barolo su un riso all’inglese, dove il primo ha una struttura ampia e complessa, mentre il secondo è debole. Detto questo come ci si comporta con salumi e formaggi? Ed è vero che le bollicine vanno sempre bene se entrambi i fronti? La risposta è “ni”. La bollicina ha un effetto sgrassante inequivocabile e dà piacere, ma poi bisogna sempre prendere in considerazione la struttura del vino che la origina, dove quest’ultima non deve sovrastare l’anima di un salume delicato come potrebbe essere un buon San Daniele.
Fonte: Gusto.
Caprini e Sauvignon salsicce e Barbera A ciascuno il suo.
Con formaggi erborinati e piccanti meglio andare su vini dolci Speck? Perfetto col Pinot Nero. Difficile resistere ad un tagliere di salumi e formaggi: la varietà di entrambi è talmente ampia da accontentare praticamente ogni palato, facilitando la scelta del vino perfetto. I salumi ottenuti da carni di suino sono senz’altro i più amati, ma anche bovino, cervo, oca e cinghiale sono in grado di essere trasformati in vere e proprie prelibatezze. A marcare l’identità dell’alimento entrano in campo grassezza, sapidità, stagionatura e speziatura ma, tra tutte le categorie di alimenti, è quella dei formaggi ad essere dotata di un bagaglio di combinazioni sensoriali particolarmente ampio che consente l’abbinamento praticamente con ogni tipologia di vino. Per ricercare l’accoppiata perfetta è necessario sottolineare la differenza tra formaggi e latticini, i primi composti da latte intero, parzialmente scremato o scremato con aggiunta di sale e fermenti, i secondi – innanzitutto la ricotta – ottenuti dalla lavorazione del siero residuo.
Fonte: Gusto.
Il vino approda in classe.
Se a scuola si insegnassero i fondamenti del mondo del vino? Dal Montepulciano al Trebbiano, dal Pinot al Brunello, dal Chianti al Barolo, i principi del vino potrebbero presto salire in cattedra non per essere degustati, piuttosto per essere studiati. Arrivano in Parlamento, su iniziativa del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e del presidente della commissione Politiche dell’Unione europea del Senato Dario Stefano, le proposte di legge per inserire nell’offerta didattica di scuole medie e licei `storia, cultura e civiltà del vino. Da Euripide a Leonardo da Vinci fino alla riflessione esistenziale di Goethe che rifletteva su come la vita sia “troppo breve per bere vini mediocri”, il vino è cultura.
Fonte: Gusto.
Intervista a Generoso Di Meo – Napoli, una festa nel mondo.
Produttore di vino e intellettuale, Generoso Di Meo da 20 anni con un mega party presenta il suo Calendario che unisce la città partenopea alle capitali internazionali: “Tutto è iniziato da foto scattate in cantina. Appena possibile farò tappa in Ucraina”. Sculture di cervi, sonatori di corno, cori gospel, balli, performance teatrali. E calici di vino. Mentre vestiti eleganti sfilano nelle stanze dei palazzi più prestigiosi della storia, ricchi vassoi di prelibatezze tentano il palato di esponenti di famiglie reali, storici dell’arte, fotografi di moda, artisti, attori. È il favoloso mondo creato da Generoso Di Meo che da vent’anni diffonde la cultura di Napoli e le sue connessioni con il resto del globo, racchiudendole in un calendario. E non poteva che venire da una mente raffinata e vulcanica come quella di un intellettuale napoletano l’idea di creare una pubblicazione ricca di aneddoti e sapori che ogni anno fa tappa in una città diversa.
Fonte, Gusto.
L’inarrestabile scalata del Pinot Nero.
Tra moda, fascino e cambiamento climatico, che spinge i viticoltori a piantare le vigne sempre più in alto, il vitigno francese veste il tricolore e conquista anche il Sud. Versatile, capace di indossare, in purezza, l’etichetta di un raffinato spumante metodo classico, che sia pavese, salernitano o abruzzese, ma anche di sposare la Glera nel blend del richiestissimo Prosecco Rosé. Così come di mostrare i muscoli, ma sempre con stile e savoir-faire, in certi rossi fermi altoatesini, toscani, lucani. Si apre il sipario, il Pinot Nero fa il suo show. Ammaliatore di palati, in viaggio col suo bagaglio di note di ciliegia, bacche rosse, sottobosco per tutta la penisola, non più solo a Nord come un tempo.
Fonte, Gusto.
A Paestum fra i templi un vino da sogno.
Giuseppe Pagano non ha rinunciato al suo progetto e a 50 anni ha piantato una vigna: in collina, tra mito e storia, il suo Pinot Nero ha trovato l’habitat perfetto. Grandi profumi, palato raffinato e un ingrediente segreto: “È l’amore per la terra a fare la differenza” 1 parco archeologico, il tempio di Hera, protettrice dei matrimoni, la Magna Grecia. Più in là una vigna in collina, la terra ritrovata, una passione antica. Nell’aria, profumo di Pinot Nero. La vite cresce sulle ceneri di un sogno che ritrova vita nel diario quotidiano di Giuseppe Pagano. Peppino, così lo chiamano gli amici, ha 50 anni quando rispolvera la vigna. Un lavoro e una scelta che erano già stati del padre. Ma poi le cose cambiano, la vita prende una nuova piega.
Fonte, Gusto.
Tenute Folonari una saga di due secoli.
Pionieri nel Chianti Classico, hanno valorizzato il Sangiovese di qualità. Oggi possiedono cinque cantine per 250 ettari vitati totali. L’ultima sfida, il “Macello di Bolgheri” con la carne firmata da Dario Cecchini, anno vino da 200 anni. Partiti dall’originaria provincia bresciana, sono arrivati fino alla Puglia e poi all’amata Toscana. Vignaioli, i Folonari, ma anche banchieri, esponenti di quel capitalismo familiare che ancora oggi costituisce l’ossatura portante del sistema imprenditoriale italiano. Da Francesco e Italo, grandi protagonisti dello sviluppo della casa all’inizio del Novecento, fino ad Ambrogio e Giovanni e alla loro voglia “matta” di puntare solo sui vini di qualità. Una matassa complessa, che si dipana lungo cinque generazioni. Due imprenditori di razza, Francesco e Italo, entrambi descritti da Giovanni Bazoli (nipote del secondo) come divorati dal sacro fuoco dell’impresa, ma anche così diversi.
Fonte, Gusto.
Whisky & soda e botti di Vernaccia.
L’esperienza di Poli e del suo “Segretario di Stato” nato dopo 7 anni di studi, prove e assaggi Il pregiato distillato di malto indossa il tricolore: tanti produttori nostrani hanno dato vita a nuove avventure dal Veneto alla Sardegna “u amore fa girare il mondo? Non del tutto. Il Whisky lo fa girare due volte più veloce”. E nonostante Compton Mackenzie (scozzese indipendentista, nato però in Inghilterra) avesse dalla sua il crudo realismo dei rivoluzionari, ha disegnato un mondo reale che è andato anche oltre ciò che lui volesse intendere. Da sempre il pregiato distillato di malto ha dato vita a tante storie e innumerevoli emozioni. Passioni a volte scure, altre invece positive e propositive. Come il sogno tutto nostrano di poter produrre un Whisky capace di fregiarsi, senza mentire, tanto del suo nome quanto della bandiera italiana. Utopia fino anche solo a pochi mesi fa, quando la produzione effettiva si riduceva a quella (pregevole) della Distilleria Puni in Alta Val Venosta e a pochi altri esperimenti.
Fonte, Gusto.
Prosecco, star da cocktail.
Profumo floreale, perlage persistente, colore giallo paglierino o rosa tenue: sono le caratteristiche principali del Prosecco Doc, uno vino inconfondibile dai sentori bianchi, di mela e pera e arricchito da note di violetta, fragola e lampone nella versione Rosé. Le bollicine venete e friulane hanno conquistato tutto il mondo, diventando sinonimo di freschezza, piacevolezza e versatilità a tutto pasto. Al successo planetario del Prosecco ha contribuito senza dubbio lo Spritz, il cocktail dal colore inconfondibile ormai diventato celebre ovunque come il re indiscusso dell’aperitivo. Leggero e con una gradazione alcolica contenuta, il long drink made in Veneto è un rito piacevole, facile e veloce da preparare anche a casa per concedersi un momento di relax. Ma oltre allo Spritz c’è molto di più.
Fonte, Gusto.
Le gioie del palato.
La magia virtuale dell’Emmentaler Dop o di un formaggio di pasta filata pugliese. Il tutto abbinato a un calice di Trento doc e Pinot Grigio La realtà aumentata dei formaggi svizzeri n viaggio nella natura oltre LJ confine, fra verdi valli da cartolina. Quelle immortalate dall’obiettivo del cellulare per essere postate immediatamente sui social, tanto per intenderci. Solo che questa volta l’escursione si può fare restando nella propria città, esplorando luoghi di grande bellezza e assaporandoli in 0 ‘riJ Z. 71.1 “e tutto e per tutto senza neanche partire. L’idea è di “Formaggi dalla Svizzera” che ha messo a punto una degustazione “sorprendente” a più livelli grazie alla realtà aumentata. Il progetto coinvolge oltre 2.000 punti vendita italiani aderenti all’iniziativa che accoglieranno le immagini in 3D di Emmentaler Dop, il primo dei prodotti elvetici a testare questa inedita esperienza.
Fonte, Gusto.
Alba, il sapore lussuoso di una nuova capitale.
L’Unesco ama queste colline e ne ha premiato il panorama, la cucina e la raccolta del tartufo La vera ricchezza che scopre chi visita Alba, le Langhe, il Roero fino a raggiungere il Monferrato è il valore del tempo Quello che fa diventare grandi i vini figli del Nebbiolo e quello da trascorrere in un territorio ancora a misura di visitatore. La città di Alba ha spesso sognato di essere capoluogo di una provincia sua o magari di colonizzare il vicino territorio di Asti. Poi la storia e le storie hanno fatto il loro corso e a settembre sarà per tre giorni capitale mondiale dell’enoturismo, ma ogni giorno è una delle nuove capitali del turismo di qualità. Da queste parti negli Anni 50 c’era “La Malora” ma soprattutto il 17 marzo di 36 anni fa scoppiava il terribile scandalo del metanolo, 23 vittime per il vino adulterato da un’azienda di Narzole, a 28 chilometri da Alba.
Fonte, Gusto.
Un bicchiere di Teroldego dopo il tour per le vigne.
TANTE DEGUSTAZIONI NELLE AZIEWE DELLA PIANA ROTALIANA TRA CUI LA DONATI DI MEZZOCORONA, PREMIATA DAL GAMBERO ROSSO. Sulla via verso Madonna di Campiglio, una conca traversata dalle acque dell’Adige ospita i vigneti più pregiati del Trentino. Già Goethe, nel suo Viaggio in Italia del 1786-1787, si era entusiasmato davanti a queste “colline coltivate a viti”, dove “le uve brune pendono graziosamente dall’alto, maturando al calore del suolo sottostante”. Qua e là, secondo il viaggiatore tedesco, dei “muri rialzati a forza di pietre” impedivano ai passanti di allungare le mani verso i grappoli.
Fonte, Messaggero.
Intervista a Gian Marco Centinaio – “Il settore del vino sta rischiando di sparire”.
II sottosegretario leghista: “L’Ue sanziona i russi ma paghiamo noi” “Il settore del vino sta rischiando di sparire”. Gian Marco Centinaio, sottosegretario leghista all’Agricoltura, dice che il settore del vino rischia di morire per le sanzioni imposte alla Russia. «Gli oligarchi russi non moriranno di fame, saranno i produttori italiani a pagare». Senatore, lei auspicava che le sanzioni fossero tolte presto. Draghi, invece, dice che non dureranno poco. «Non me l’aspettavo, ma era nell’aria». E ora? «Indipendentemente dalle crisi e dagli orrori della guerra c’è un Paese che nel made in Italy ha tante eccellenze. È compito del governo aiutare le nostre aziende a non morire».
Fonte, Stampa.
I vini regionali denominati “d’Abruzzo”.
Al museo delle Genti presentate le nuove regole proposte dal consorzio Tutela. Obiettivo: rafforzare la comune identità. Montepulciano, Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico. Tutti i vitigni autoctoni batteranno una sola bandiera, “d’Abruzzo”. È la principale novità introdotta con l’aggiornamento del disciplinare del vino abruzzese, ossia le regole base per il sistema produttivo dei vini a denominazione, proposto dal Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo e approvato dal ministero delle Politiche agricole. Ieri mattina, nel museo delle Genti d’Abruzzo, il vicepresidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele imprudente, insieme al presidente del consorzio, Valentino Di Campli, hanno spiegato come cambierà il mondo del vino regionale, con l’introduzione del “Modello Abruzzo”, con l’obiettivo di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.
Fonte, Centro Pescara.
Vini d’Abruzzo Il ministero: «Potete chiamarli Superiori».
Semplice, riconoscibile e capace di comunicare, da un lato l’identità enologica regionale e dall’altro le potenzialità dei territori. È solo questione di tempo, le direttive suite nuove etichette per i vini d’Abruzzo sono state approvate dal ministero delle Politiche agricole: presto le DOP “d’Abruzzo” potranno fregiarsi della menzione Superiore. Approvato dal Mipaaf e dal Comitato Nazionale Vini che ha accolto la proposta dei produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, avanzata nel 2019, è stato presentato ieri a Pescara il “Modello Abruzzo” che introduce la menzione Superiore per le DOP “d’Abruzzo” e porterà a ridurre da 8 a 1 le IGT.
Fonte, Messaggero Abruzzo.
Tre giorni di Paestum Wine Fest, dove la Campania incontrerà la Romagna.
Nella città dei templi il passato e il presente si incontrano in occasione della decima edizione del “Paestum Wine Fest”. Le più importanti aziende vitivinicole d’Italia si ritroveranno dal 18 al 20 marzo 2022 a Capaccio, negli spazi dell’ex tabacchificio Saim di Borgo Cafasso. Un anno davvero particolare perla rassegna ideata da Angelo Zarra, perché al suo fianco ci sarà il romagnolo Luca Gardini, “The Wine Killer”. Prerogativa fondamentale per la selezione delle ditte espositrici è stata e continua a essere la qualità. «Proprio per garantire agli esperti e agli appassionati un percorso enogastronomico interessante, coinvolgente e istruttivo», spiega l’organizzatore Zarra.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino.
Ca’ del Bosco Storia di un’arte chiamata vino Maurizio Zanella è stato uno dei pionieri della Franciacorta Piantò i primi cinque filari di vigna nel lontano 1979. «Ci sono attimi che non hanno parole. Solo le sensazioni li possono definire, emozioni che sanno giungere al cuore e che diventano estasi, gioia e bellezza di un momento da racchiudere nel più intimo dei ricordi». Ca’ del Bosco è l’arte del vino e queste loro parole rappresentano a pieno lo spirito avventuriero di un’azienda che è la storia della Franciacorta. Gli uomini, proprio come la terra, hanno una vocazione. Ecco come un ragazzo di una quindicina d’anni ha avuto la folgorante intuizione di quale avrebbe potuto essere una vita vissuta alla luce della sua realizzazione.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Quel bianco toscano fuori dal coro Floreale e speziato.
Podere Ranieri Solo Manzoni IGT Toscana Manzoni. Un vignaiolo sui generis Michele Ranieri che ha trovato in quello splendido territorio che è la Toscana e più precisamente a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, l’appagamento di un suo forte desiderio, attraverso un impegno costante e un lavoro paziente in vigna e in cantina e la soddisfazione di fare vino e di farlo nel miglior modo possibile, come dimostrato dai risultati del bicchiere. Nei suoi ettari vitati coltiva diversi vitigni: Trebbiano, Viognier e Manzoni Bianco, a bacca bianca, Sangiovese, Merlot Cabernet Sauvignon a bacca rossa, provenienti da vigne piantate nel 2012 e una piccola parcella risalente agli anni Sessanta.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Best of Show Lambrusco II vino Lombardini sul trono in Germania.
Nuovo riconoscimento per Cantine Lombardini di Novellara. II Sorbara Doc Lambrusco Spumante Brut del «C’era una volta» non è solo medaglia d’oro ma «Best of Show Lambrusco» al 30° Grand International Wine Award Mundus Vini, svolto in Germania. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo con oltre 11 mila vini presentati, una giuria internazionale qualificata composta da enologi, viticoltori, sommelier e giornalisti del settore. Fin dalle origini, quasi cento anni fa, Cantine Lombardini vanta la produzione di Lambrusco di Sorbara Doc ed è una delle poche cantine reggiane ad avere la deroga per produrre questa tipologia fuori dal territorio modenese. «E’ una grande soddisfazione – commenta Cecilia Lombardini – aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento, frutto di anni di lavoro e ricerca per ottenere sempre una maggiore qualità ed eleganza nei nostri vini.
Fonte; Resto del Carlino Reggio Emilia.
I migranti recuperano Io Sciacchetrà.
I migranti accolti nei centri della Caritas impegnati sulle terrazze delle Cinque Terre per recuperare vigneti che andrebbero perduti. E l’obiettivo del progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fon dazione Carispezia e le associa zioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura, che ha già portato i primi risultati sia in termini di reale integrazione, sia in termini di recupero delle tradizioni. L’intervento ha infatti permesso di ripor tare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa. Alcuni migranti, formati nella manutenzione dei muretti a secco, hanno già trovato lavoro.
Fonte, Giornale del Piemonte e della Liguria.
Integrazione e ambiente a braccetto con lo “Sciacchetrà del migrante”.
II progetto si propone di strappare all’abbandono porzioni di campagna «Dai giovani tanti impegno». Un ettaro di terrazzamenti sopra Riomaggiore coltivati a vite per produrre lo Sciacchetrà del Migrante, con cui finanziare l’inserimento lavorativo di nuovi soggetti fragili nell’agricoltura. Prosegue a spron battuto il progetto Integrazioni, nato da una collaborazione tra la Caritas della Spezia, il Parco nazionale delle Cinque Terre, la Fondazione Carispezia e le associazioni degli agricoltori Cia e Confragricoltura. L’intervento, che si propone di strappare all’abbandono alcune porzioni di campagna attraverso il lavoro dei migranti, ha permesso di riportare alla luce vecchi filari di vigna abbandonati in zona Lavaccio, su terreni di proprietà della diocesi e dell’azienda agricola Possa.
Fonte, Nazione La Spezia.
Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione.
Mamadou e Mcussa preparano il terreno per la messa a dimora delle barbatelle sopra Riomaggiore Schiacchetrà del migrante, un simbolo di integrazione Una scuola per insegnare agli stranieri la coltivazione della vigna e la vinificazione Moussa: «Qua mi sento a casa, ma che faticala vendemmia senza monorotaie». Integrazione, speranza e innovazione da sostenere. Con questi obiettivi nasce il progetto “Sciacchetrà del migrante”, promosso dalla Caritas diocesana della Spezia e dall’azienda agricola Possa di Heydi Bonanini, a Riomaggiore. La missione è recuperare circa un ettaro di fasce terrazzate, prima trasformate in un campo scuola per migranti che aspirano a integrarsi nel mondo agricolo, e successivamente in un vigneto dalle cui uve nascerà lo sciacchetrà.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Turismo, primavera di passione «La crisi blocca le prenotazioni».
Gli aumenti dei costi delle materie prime rischiano di far balzare i listini prezzi degli operatori marchigiani Acquaroli: «Noi insistiamo sul rilancio: intanto sul piatto abbiamo messo 5 milioni e la conferma di Mancini». «Eravamo molto fiduciosi, ma ora i timori della guerra stanno bloccando i nostri mercati». Dopo il Covid, la guerra. Non c’è pace per il settore turistico marchigiano, dove ormai i timori si sono trasformati in dati di fatto: sarà un’altra primavera difficile: «II governo aveva iniziato a togliere le restrizioni per il settore turistico – dice Amerigo Varotti di Confcommercio Marche Nord -il Covid era ormai in ritirata, e ora è arrivata la guerra».. Varotti coglie subito le difficoltà: «Eravamo molto fiduciosi per l’effetto primavera e invece dobbiamo renderci conto che il gande interesse per il turismo marchigiano, sia costiero che dei borghi è già frenato dai timori di guerra.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Abruzzo, vino “superiore” – I vini abruzzesi sono superiore.
Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via… •. I vini abruzzesi sono superiore II nuovo modello rafforza l’identità dell’enologia regionale. Il Mipaaf, con l’accoglimento da parte del Comitato nazionale vini della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, ha dato il via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle IGT: passeranno da 8 a 1. Obiettivo del nuovo modello e’ rafforzare la comune identita’ dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo piu’ riconoscibile la scala dei valori.
Fonte, Il Nuovo Molise.
Langhe, Monferrato, Roero a Valladolid.
Mauro Carbone, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, ha partecipato alla tavola rotonda di chiusura della terza edizione di FINE -Fiera Internazionale dell’Enoturismo, che si è tenuta a Valladolid, in Spagna. Carbone ha presentato Langhe Monferrato Roero come destinazione enoturistica d’eccellenza ad un pubblico di professionisti del settore. Il suo è stato l’unico intervento in rappresentanza dell’Italia all’interno della due giorni di conçept. L’appuntamento di Valladolid ha rappresentato un- a delle tappe di avvicinamento alla sesta edizione della Conferenza Mondiale sul Turismo del Vino che si terrà il prossimo settembre ad Alba. L’appuntamento di Valladolid ha coinvolto 120 aziende vinicole, hotel e destinazioni turistiche di Spagna, Italia e Portogallo, oltre a 70 tra tour operator e agenzie di viaggio provenienti da 13 Paesi.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Il rublo perde di valore e le esportazioni di vino?
Preoccupazioni per la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti II rublo perde di valore e le esportazioni di vino? La Russia rappresenta un quarto del mercato delle bollicine docg Ci sono due elementi che preoccupano la filiera dell’Asti e del Moscato d’Asti. La prima è il fatto che per via delle sanzioni commerciali e della perdita di valore del rublo, che sta cadendo a picco, la Russia diminuisca le sue importazioni di vino. La seconda, è che proprio questo paese rappresenta il primo mercato dell’Asti Spumante e il secondo (dopo gli Stati Uniti) per la filiera nel suo complesso. Dal lato del consumatore, allarma la perdita di potere di acquisto che i russi avranno nel breve periodo. 11 rublo è una valuta che da anni si sta svalutando, ma solo negli scorsi giorni ha perso quasi il 50% del proprio valore.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes.
Un’azienda agricola trasformata in un resort Alla scoperta di Ca’ del Profeta del calciatore Hernanes Nel mondo del calcio lo conoscono come II Profeta, ma il suo nome e Anderson Hernanes. Brasiliano, classe 1985, è un calciatore che ha giocato non solo in terra natale, ma anche in Italia con la maglia della Lazio, dell’Inter e della Juventus. Innamoratosi di Langhe e Monferrato, Hernanes ha deciso di comprare un’azienda agricola a Montaldo Scarampi e cosi nel 2016 e nato il progetto di Cà del Profeta. Comprato un appezzamento di terreno, Hernanes lo trasforma in azienda vinicola e in resort per le vacanze con 5 camere, ristorante, una cantina, una piscina e il parcheggio coperto.
Fonte, Gazzetta d’Asti.
L’Ovada docg vola in Danimarca con 11 produttori di Grignolino.
L’alleanza tra i grandi rossi monferrini viene presentata a Copenhagen. Nuova rotta verso Nord per i vini del Monferrato. Le aziende dei consorzi di tutela dell’Ovada docg e del Grignolino casalese sono volate in Danimarca per partecipare a «Piedmont to discover», evento in programma oggi all’hotel Kosmopol di Copenhagen che le vede protagoniste assolute. In agenda ci sono degustazioni e incontri con il pubblico, gli imp ortatori e giornalisti di settore, oltre a una masterclass condotta dal sommelier Thomas Ilkjaer «che — spiegano — è già sold out». «In un momento così difficile, non era scontato mandare in porto un evento di questo prestigio, tanto più all’estero.
Fonte, Stampa Alessandria.
Gli eroici “Sorì” diventano il marchio che tutela l’ambiente – I vini dei “sorì eroici” diventano il marchio che tutela l’ambiente.
La viticoltura eroica astigiana e di langa dei sori diventa un marchio, aumentando la propria visibilità e riconoscibilità. Con il termine dialettale «sori», tradizionalmente vengono identificati i vigneti esposti a sud; su alcuni bricchi, i sori coltivati in altura, disegnano un paesaggio caratterizzato dai muretti di sostegno realizzati con la posa a secco delle pietre. Gli ettari rivendicati al momento sono 50, le aziende aderenti al progetto 13 e potranno fregiarsi del marchio a partire dalla vendemmia 2021; «Ad oggi i vitigni rilevati riguardano la coltivazione per il 70% il moscato, 7,08% cortese, 4,09 barbera, 3,96% dolcetto e 3,83% nebbiolo» dice Bruno Penna, tra gli amministratori dell’Associazione.
Fonte: Stampa Asti.
La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute.
A Cuceglio i primi effetti delle sanzioni europee per l’Ucraina: stop ad una commessa da Mosca La Russia blocca l’Erbaluce 20 mila bottiglie invendute. Ventimila bottiglie di Erbaluce destinate a Mosca bloccate in Canavese. Un contratto da circa 120 mila euro sfumato a pochi giorni dalla partenza del carico. Sono i primi effetti (negativi) della guerra in Ucraina sull’export delle attività italiane. E non si parla solo di grandi marchi: il rischio è che ci vadano di mezzo le piccole e medie imprese del territorio. Come la «Tenuta Roletto» di Cuceglio, ora alle prese con questo ordine bloccato a causa dell’invasione dell’esercito russo ai danni dell’Ucraina.
Fonte: Stampa Torino.
Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio» – EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino.
Emiliano vuol mantenere l’ospedale Covid Fiera del Levante, via Enoliexpo Ambrosi: «Ma ci serve spazio». EnoliExpo, il primo evento per la rinascita Quasi duecento espositori per olio e vino Riccardo. I.a vitivinicoltura e l’olivicoltura aprono la stagione 2022 della Fiera del Levante. Da oggi fino a sabato il quartiere fieristico ospiterà Enoliexpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere agroalimentari regionale e nazionale. La manifestazione ospiterà quasi 200 espositori italiani e stranieri nei 16mila metri quadri del nuovo padiglione. Nel programma figura la presentazione delle ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» – Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’.
Il conto della guerra Coldiretti «Agricoltura rischia il ko» Guccione a pagina 2 Caro energia e guerra in Ucraina L’agricoltura rischia un vero ‘ko’ Coldiretti lancia l’allarme per la tenuta delle aziende lucchesi e anche per i livelli occupazionali Il presidente Elmi: «Avevamo il primato dell’export in Russia, con alcuni prodotti big come l’olio». «Intervenire sul costo dei prodotti energetici; si rischia di lasciare per strada imprese e dipendenti». E’ una situazione decisamente delicata quella del comparto agricolo della Lucchesia. Una crisi che, in alcuni settori, covava da tempo ma che la situazione attuale dettata dal conflitto Russia-Ucraina, rischia di mettere in ginocchio seriamente. Una fascia produttiva ed economica fondamentale in un tessuto d’eccellenza, con Piana, Garfagnana e Versilia quali punte di diamante. Partiamo dai numeri: il mercato dell’export della Lucchesia era stimato, per l’anno 2020, in crescita di un terzo rispetto all’anno precedente.
Fonte: Nazione Lucca.
Morellino e Chianti, star alla Fortezza Da Basso.
Oltre 400 etichette in degustazione a Firenze per l’evento che torna in presenza, dopo lo stop forzato a causa del Covid. Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima, circa 110 aziende presenti e 100 giornalisti italiani e internazionali. Sono alcuni dei numeri del grande ritorno in presenza dell’Anteprima 2022 — Chianti Lovers e Rosso Morellino in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il prossimo 20 marzo. Dopo la press edition (l’edizione dedicata alla stampa) dello scorso anno che ha tenuto pubblico e operatori lontani dalle aziende, quest’anno l’evento dedicato ai Chianti e Morellino Lovers torna finalmente dal vivo — ovviamente con le dovute misure di sicurezza anti Covid — nella tradizione location della Fortezza fiorentina che prima del Covid era abituata ad accogliere oltre 4mila persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Risarciti 55 milioni per colture assicurate.
report dell’attività 2021 del Codive: annata record Risarciti 55 milioni per colture assicurate Indennizzi + 39% e 411,8 i milioni di valore, +8,6% 170 i giorni di maltempo, 5 in più dello scorso anno •• I12021 è stato un anno record per i risarcimenti in agricoltura e per le giornate di maltempo. A dirlo è il report sull’attività svolta lo scorso anno dal Codive, Consorzio difesa Verona, attivo da 50 anni che riunisce 7.140 coltivatori che stipulano contratti di assicurazione agevolata e promuove fondi mutualistici per problemi, come le fitopatie e le infezioni da parassiti, non coperte da polizze. Lo scorso anno si sono registrati nel Veronese 170 giorni di eventi atmosferici dannosi, 5 in più del 2020, e i risarcimenti sono ammontati ad oltre 55 milioni, + 39%.
Fonte: Arena.
A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino».
Prima edizione del riconoscimento per 1’8 marzo A Maria Cinquetti il premio per il suo vino «Gioiellino» La giovane imprenditrice ha rilevato le vigne del nonno a Moretto e creato qualcosa di unico Katla Ferrara •• Premiare ogni anno, in occasione dell’8 marzo, una donna che dimostri di avere a cuore la terra e la comunità castelnovesi: così Marilinda Berto, assessore alle Pari opportunità nel Comune di Castelnuovo, presenta l’iniziativa ideata per valorizzare l’approccio femminile nei vari ambiti della vita. Per la prima edizione del premio è stata scelta la giovane imprenditrice Maria Gioia Cinquetti che, dal 2014, è diventata «agricoltrice e contadina per scelta», così si definisce lei, rilevando l’azienda agricola del nonno e creando la sua, chiamata «Le vigne del Moretto» dal nome del borgo, Moretto, nelle campagne tra Oliosi e Cavalcaselle.
Fonte: Arena.
Carraro: «No ai vincoli sui campi fotovoltaici» – Pannelli nell’area del Prosecco «Fuori i nomi delle finanziarie».
Montedoro: «Sono solo bugie che creano un danno enorme al nostro territorio» Carraro (Confindustria Veneto): «La Regione non introduca ulteriori vincoli». «Se ha queste informazioni, Manzato dica i nomi delle finanziarie che hanno fatto proposte di acquisto e affitto nella zona delle colline del Prosecco, per installare pannelli fotovoltaici». Marina Montedoro — direttrice generale di Coldiretti Veneto ma, soprattutto, presidente dell’associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene — lancia il guanto di sfida al deputato leghista Franco Manzato. Di Oderzo, nei giorni scorsi aveva anticipato che proporrà un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’agricoltura e dell’ambiente, per chiedere conto del fenomeno: «Ci sono grosse finanziarie che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura e che investono sul fotovoltaico, offrendo cifre da capogiro per affittare o acquistare terreni a coltura di pregio, soprattutto di tipo vitivinicolo, e installarvi pannelli fotovoltaici. Avviene anche tra le colline del Prosecco»
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Cantina Italia: a febbraio 2022 nelle aziende italiane 59,9 milioni di ettolitri di vino.
Dati Icqrf: 30,1 milioni di ettolitri di vini Dop, il Veneto detiene il 23,1% di tutte le scorte enoiche nazionali. Nelle cantine del Belpaese, al 28 febbraio 2022, erano presenti 59,9 milioni di ettolitri di vino, 7,3 milioni di ettolitri di mosti e 242.000 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, ossia un valore delle giacenza di vino in calo del -3,3% su gennaio 2022 e superiori del +0,9% su febbraio 2021, con i mosti segnano giacenze in crescita del +15,5% sui 12 mesi fa. Il 55% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto, il 50,3% del vino presente in cantina è a Dop, il 28% a Igp, mentre i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, ed il 20,4% è rappresentato da altri vini. Inoltre, le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni su 526 contribuiscono al 57,5% del totale delle giacenze. Ecco il report “Cantina Italia”, firmato dal Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Icqrf).
Fonte: WineNews.
Aristos di Cantina Valle Isarco, sole e verticalità dell’Alto Adige “di montagna”.
Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, 60 anni compiuti da poco, nel 2021. 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone, in Valle Isarco appunto, su vigneti spesso terrazzati strappati a terreni scoscesi dalle pendenze importanti. Motivo per cui spesso qui si parla di quella viticoltura cosiddetta eroica. Siamo forse tra i territori meno conosciuti dell’Alto Adige (ma comunque bellissimi come abbiamo constatato durante la visita alla cantina in occasione dell’ultimo Wine summit), la coltivazione è incentrata per la quasi totalità sui bianchi.
Fonte: WineNews.
I consigli del sommelier Paolo Basso per una cantina perfetta.
Il noto enologo, già Miglior Sommelier del Mondo e oggi produttore e commerciante affermato, ha dato alcuni suggerimenti per chi desidera creare una collezione privata. Una cantina per tutti dove non manca nulla. Questo l’intento di Paolo Basso, noto sommelier, già vincitore del titolo di Miglior Sommelier al Mondo, nonché produttore e commerciante di vino. «Intendo offrire dei consigli per costruire una perfetta collezione di vini – ha spiegato- Che si tratti di poche bottiglie ben selezionate o di una cantina notevole, di seguito fornirò alcuni spunti per creare una vera e propria cantina privata». Tra i suggerimenti, scegliere sempre il vino da un importatore ufficiale o da un commerciante affermato e stare attenti agli affari online, scegliere i calici idonei e conservare le bottiglie alla giusta temperatura.
Fonte: Italiaatavola.net.
Vino: presentati oggi a New York Vinitaly e i 130 produttori di OperaWine selezionati da Wine Spectator.
Per Wine Spectator sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da oggi sono ufficialmente i protagonisti dell’11ª edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatalie che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10-13 aprile). La lista dei 130 produttori portabandiera, selezionati in rappresentanza di tutte le regioni italiane dalla più importante rivista enoica degli States nonché la più influente al mondo, sarà presentata oggi a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per il 54° Salone internazionale dei vini e distillati.
Fonte: Newsfood.
400 etichette vino per Chianti Lovers & Rosso Morellino.
Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione e circa 110 cantine sono i protagonisti di Chianti Lovers & Rosso Morellino, anteprima delle nuove annate vinicole che andranno in commercio, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo. Presenti anche 100 giornalisti italiani e internazionali. L’iniziativa, che torna in presenza, è organizzata e promossa da Ascot – Associazione Consorzi Toscani per la qualità agroalimentare, che riunisce le due denominazioni Chianti e Morellino di Scansano.
Fonte: ANSA.it.
CAMBIANO I DISCIPLINARI: IL VINO REGIONALE TUTTO SOTTO IL MARCHIO “D’ABRUZZO”, MENZIONE “SUPERIORE” E UNA SOLA IGT.
Una sola Igt che va a inglobare le otto attualmente esistenti; l’introduzione della menzione Superiore per le Dop d’Abruzzo; 4 appellazioni provinciali per rafforzare le Dop e il marchio “d’Abruzzo” che abbraccerà tutti i vini prodotti in regione. Sono le principali novità del nuovo disciplinare del vino d’Abruzzo. A presentare quella che all’unanimità è stata definita “svolta epocale” sono stati questa mattina, nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara, l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente e il presidente del consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli, in una conferenza stampa trasmessa in diretta da Virtù Quotidiane.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino: ‘Gavi-La Buona Italia’, scelti 16 consorzi finalisti.
Sono stati selezionati i 16 Consorzi di tutela dei vini che si contenderanno l’8/a edizione del ‘Premio Gavi – La Buona Italia’, che verrà assegnato il 21 marzo a Milano. Sono stati scelti dopo la mappatura condotta dalla società The Round Table per il Laboratorio Gavi in collaborazione con l’Unione Italiana Vini, Federdoc, Il Corriere Vinicolo e Wine News sui 123 Consorzi aderenti al Mipaaf. La valutazione della giuria si concentra sulle strategie di comunicazione internazionale sul web. Alla premiazione verranno presentati anche i risultati della ricerca ‘Comunicare il vino italiano all’estero via web’, condotta dalla società di ricerca Astarea, che ha analizzato l’attività di 21 Consorzi.
Fonte: ANSA.it.
I migliori vini dell’Umbria e la cantina dell’anno, tutti i premiati.
Cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”. Organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, il concorso è l’unico in regione ad avere l’autorizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il concorso è arrivato l suo atto conclusivo dopo la fase degli assaggi – dei 176 vini (bianchi, rossi, rosati, spumanti, dolci) delle 59 aziende vitivinicole partecipanti – da parte della commissione di alta qualità, composta da esperti tecnici degustatori come enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici.
Fonte: Perugia Today.
Un’asta speciale celebra le donne del vino.
Sono sempre di più le imprenditrici e produttrici che si stanno facendo largo nel settore. Così Catawiki ha organizzato questo appuntamento particolare: fino al 13 marzo sul suo portale i wine lovers possono aggiudicarsi bottiglie prestigiose e rare tra cui Sassicaia e Gaja. Le donne e il vino, un rapporto sempre più stretto. Quello dell’enologia è un settore che, storicamente, è sempre stato a maggioranza maschile, ma negli ultimi anni la tendenza sta cambiando.
Fonte: La Repubblica.
Il vino da collezione cresce. Ma rappresenta solo l’1% del patrimonio dei grandi collezionisti.
Emerge dall’indagine “Collezionisti e valore dell’arte in Italia – 2022” by Intesa San Paolo Private Banking e la fiera “Artissima”. I grandi vini da collezione, esistono da tanti anni. Ma, a ben guardare, è relativamente da poco tempo, un paio di decadi, che il vino di pregio, inizialmente quasi solo francese, poi sempre più anche italiano, e non solo, è diventato un vero e proprio asset di investimento alternativo. Che è cresciuto molto, in popolarità, anche perchè ha reso più di altri segmenti.
Fonte: WineNews.
Vino, dal Ministero via libera alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo.
Via libera dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali alla menzione “Superiore” per le Dop d’Abruzzo e ridotto il numero delle Igt: passeranno da 8 a 1: di fatto un nuovo modello per la promozione del settore vitivinicolo regionale. A darne notizia è il vicepresidente della Regione con delega all’agricoltura Emanuele Imprudente, commentando l’accoglimento, da parte del Comitato nazionale vini, della proposta fatta nel 2019 dai produttori del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. “Obiettivo del nuovo modello è di rafforzare la comune identità dell’enologia regionale, valorizzando i singoli territori e rendendo più riconoscibile la scala dei valori.
Fonte: Chieti Today.
Il vino Sansilvestro nelle top 100 eccellenze italiane di Forbes.
L’azienda produttrice piemontese rientra nella prestigiosa lista delle eccellenze del Food & Wine 2022 stilata da Forbes. Un numero speciale e atteso, il 52esimo volume di Forbes Italia, in cui spicca la selezione delle 100 Eccellenze italiane del food & wine. Un palcoscenico di attività italiane da cui prendere esempio per migliorarsi o confermarsi e tenere alta la bandiera del “Made in Italy”. “Una grande soddisfazione essere presenti nel magazine che racconta gli ambasciatori del made in Italy nel mondo. Noi ora vogliamo continuare a crescere e affermarci ancor di più” queste le parole di Paolo e Guido Sartirano, proprietari dell’azienda produttrice Cantine Sansilvestro, in merito alla pubblicazione della rivista del mese di febbraio 2022.
Fonte: Lavocedialba.it.
STAMPA ESTERA
Guerre en Ukraine : Moët Hennessy, Lanson… les grands champagnes disparaissent du marché russe.
Les consommateurs russes etaient de grands amateurs de champagne rose. de cuvées spéciales et de bouteilles mi esmees (C-ecrts SHAMIL LHLMAT 0V) Olivier iNirguet Les viticulteurs champenois se désolent de la situation en Ukraine et en Russie. Ces exploitants français se trouvent face à l’impossibilité financière (paiements internationaux) ou morale (politique, déontologie) de faire commerce avec la Russie. Résultat, le marché s’effondre à l’exportation mais les conséquences économiques restent limitées pour l’appellation champagne. En valeur absolue, la perte de ce marché ne représente que 35 millions d’euros par an. Deux erses russes en ore seule année ! Après avoir perdu le droit d’utiliser leur appellation, prohibée en juillet 2021 par Vladimir Poutine dans un amendement de la loi sur la réglementation des boissons alcoolisées, les bouteilles de champagne se trouvent de facto bannies du marché russe depuis la guerre en Ukraine. LVMH, maison-mère de Moèt Hennessy et principal exportateur de champagne en Russie, a fermé depuis le 6 mars toutes ses boutiques dans le pays. Lanson, quatrième exportateur en Russie avec 130.000 bouteilles expédiées en 2021, a annulé la semaine dernière sa visite prévue à son importateur local, et susperdu ses prochaines expeditions.
Fonte, Tribune.
Foncier viticole : le Pic Saint Loup décolle, les prix s’envolent.
Lappellation du Pic Saint Loup, (levron viticole de l’Hérault (Crédits DR). Appellation chérie des Montpelliérains, le Pic Saint Loup attire les investisseurs du cru, souvent extérieurs au vin. Une dynamique favorable pour la notoriété et la montée en gamme des vins de ce terroir, avec pour corollaire un emballement des prix du foncier viticole. Le Pic Saint Loup s’affirme comme l’appellation la plus en vogue de la région. Au cours de ces dernières années, les acquisitions de domaines par des investisseurs régionaux, extérieurs au monde du vin, se sont multipliées. En tête de file de ces néo-vignerons, les promoteurs immobiliers montpelliérains. En 2008, la famille Guiraudon (groupe GGL, aménageur et promoteur montpelliérain) a mis un pied dans le vignoble, rachetant avec des associés, le domaine de Mortiès. Puis Bertrand Barascud, directeur général du groupe immobilier montpelliérain Amétis, s’est offert le Château La Roque. Et l’été dernier, c’est Emmanuel Clausel qui, suite à la cession de l’entreprise montpelliéraine Urbat Promotion à Vinci Immobilier, a racheté le -55 domaine de Valcyre à Valflaunès, une propriété de 120 ha dont 33 ha plantés en vigne. Réceptif haut de gamme Lez-promoteur ne manque ni de projets, ni d’ambition pour rénover et agrandir cette propriété, rebaptisée Urna. Il est en passe d’acquérir 17 ha de vigne supplémentaires et prévoit de planter 20 ha en quatre ans.
Fonte, Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 9 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
A New York in passerella i 130 migliori vini d’Italia.
Per Wine Spectator arrivano quest’anno a 130 i migliori vini d’Italia testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e sono i protagonisti dell’llma edizione di OperaWine 2022, super degustazione di sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali, che sarà l’anteprima del 54mo Vinitaly (10-13 aprile). La lista dei 130 produttori selezionati in rappresentanza di tutte regioni italiane dalla maggiore rivista enoica degli States, è stata presentata ieri a New York nel corso di una conferenza stampa, aperta anche agli operatori professionali statunitensi, al ristorante Gattopardo, nell’ambito del roadshow di promozione e incoming per l’edizione 2022 del Salone internazionale dei vini e distillati. Per il dg di Veronafiere, Giovanni Mantovani, «gli Stati Uniti sono sempre più mercato di riferimento per i Paesi produttori; la domanda Usa nel 2021 ha azzerato il Covid con gli interessi, grazie a un incremento delle importazioni a valore del 26% sul 2020, e del 14% sul 2019.
Fonte: Arena.
Torna Opera Wine E su 19 vini veneti ben 15 sono veronesi.
Svelata la lista degli eletti. Sono i 130 migliori vini d’Italia scelti da Wine Spectator, autorevole magazine americano depositario del verbo enoico mondiale, che saranno i protagonisti dell’uª edizione di OperaWine 2022, top tasting in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali che, come da tradizione, farà da anteprima a Vinitaly che aprirà i battenti dal io al 13 aprile. Si torna alla normalità, e se vogliamo già questo è un successo a cui brindare: cancellata nel 2020 per l’esplosione della pandemia, lo scorso anno la decima edizione di Opera Wine andò in scena nell’inusuale collocazione di giugno, le cantine presenti in degustazione erano 186, perché oltre alle loo selezionate erano state invitate le altre 86 presenti ad almeno un’edizione di OperaWine. La Toscana fu la regione più rappresentata con 47 vini, seguita dal Veneto con 23 e dal Piemonte con 20; delle 23 cantine venete ben 16 erano veronesi, a conferma dell’eccellenza della proposta del «vigneto Verona». Per l’edizione 2022 Wine Spectator ha allargato la selezione da loo a 130 etichette: si conferma il primato della Toscana, presente con 36 vini, davanti al Piemonte che, assestato a 20, passa di una lunghezza il Veneto sceso da 23 a 19.
Fonte: Corriere di Verona.
Prosecco, anacardi e il bando per esperti.
E la guerra? Boh… Certo non poteva scegliere una data più sventurata, l’Istituto Giuseppe Verdi di Valdobbiadene, per emanare un nuovo bando di ricerca per un Docente esperto e un Tutor d’aula nell’ambito del Pon, «il Programma Operativo Nazionale del Miur, intitolato “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”» che punta «a creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità» finanziato dai Fondi Strutturali Europei. Giusto il tempo che Putin invadesse l’Ucraina e il giorno dopo l’istituto più importante della capitale planetaria del prosecco si metteva alla ricerca, dopo una raffica di 5 «visto», 6 «vista» e un «considerata», di due esperti «perla realizzazione del modulo “Alla scoperta degli anacardi” per un totale di 3o ore di lezione». Gli anacardi?
Fonte: Corriere della Sera.
Ritorno al passato per la Cantina Le Manzane con la produzione di un prosecco col fondo….
Un vino della tradizione, ancestrale e sostenibile ma realizzato con le attuali conosce enologiche dall’azienda di Ernesto Balbinot gestita con la moglie Silvana e i figli Marco e Anna. Si chiama Springo Green, è un Conegliano Prosecco Superiore Docg «Brut Nature» sui lieviti, sostenibile, con un basso residuo zuccherino, e tramanda l’esperienza di Osvaldo Balbinot. Ernesto Balbinot ricorda come «da ragazzino facevamo le prime bottiglie di prosecco, leggermente amabile e colore giallo oro. Le bottiglie erano chiuse esclusivamente con il tappo a corona ed anonime, imbottigliate con luna calante e riposte una ad una in un luogo angusto, buio e basso sotto il piano di carico dove la temperatura si pensava fosse più costante».
Fonte: Italia Oggi.
Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto (Cn), conferma la presidenza a Paolo Boffa.
Cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto (Cn), conferma la presidenza a Paolo Boffa (nella foto). Sarà affiancato dalla vice Rosa Oberto e da un consiglio esecutivo composto da Elio Fenocchio, Luca Cogno, Livio Scavino, Graziano Gallo e Bruno Ronzini.
Fonte: Italia Oggi.
Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio Tutela Vini del Soave.
Guiderà in qualità di direttore anche il Consorzio Tutela Vini del Lessini Durello, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Nato a Pordenone, classe 1983, laureato in scienze forestali, Gladich ha maturato esperienze in AVEPA (Agenzia Veneta peri pagamenti), e regione Veneto. Alla comunicazione viene chiamata Lucia Vesentini. Presidente del consorzio è Sandro Gini.
Fonte: Italia Oggi.
Biondi Santi alla grandissima.
Il fatturato 2021 si aggira su 8,5 min. Nella holding sono disponibili riserve per 67,7 min Biondi Santi alla grandissima Sul mercato Brunello e Riserva. Gli ordini sono già al 40%. I nuovi vini di Biondi Santi arrivano sul mercato a marzo. Si tratta del Brunello di Montalcino 2016 e della Riserva 2015. Ma di questi a febbraio i140% era stato già venduto. Lo stesso film dello scorso 10 luglio quando gli ordini erano arrivati al 94% delle 90 mila bottiglie pronte per il 2021. Insomma un momento magico per Biondi Santi e per il Brunello di Montalcino che, a livello generale, nel 2021 ha venduto 11 milioni di bottiglie, +27% dell’imbottigliato. Biondi Santi ha fatto meglio, si è avvicinata al +30%. «Il 2021 è stato un anno straordinario», commenta il ceo Giampiero Bertolini, in occasione della presentazione a Milano dell’iniziativa culturale “La voce di Biondi Santi”: «Anche se i risultati di oggi sono il frutto di investimenti e di una ridefinizione strategica».
Fonte: Italia Oggi.
Sostenibilità, vitigni autoctoni, denominazione e brand: sono gli elementi che guidano le scelte di consumo dei fine wine.
E quanto rileva una ricerca di Istituto Grandi Marchi e Nomisma Wine Monitor dove ad emergere è una ripresa nei consumi fuori casa, +22,3% nelle vendite foodevine presso la ristorazione italiana. Tuttavia la flessione rispetto alla fase pre-pandemica rimane rilevante, con un — 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. Ovvero se nel 2019 le vendite di food e wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi di euro. Netto calo, quindi, ma con una crescita netta nei confronti del 2020 che aveva fatto registrare un volume valutabile intorno ai 54 miliardi di euro.
Fonte, Italia Oggi.
L’e-commerce di Val D’Oca cresce del 16% anche nel 2021 per arrivare a superare il milione di euro di fatturato.
L’andamento del 2021 mostra un processo di consolidamento delle nuove abitudini dei consumatori dopo l’exploit durante il lockdown. Con picchi del +230% a febbraio, +99% a giugno, +130% ad agosto e +159% a settembre, quello che emerge è anche una tendenza significativa nella destagionalizzazione dei consumi. Per quanto riguarda il profilo del consumatore, ha un’età media tra i 25 e i 55 anni ed è in prevalenza uomo. Ad oggi le vendite online generano poco meno del del fatturato della cantina che ha in programma di arrivare a15% in 3 anni.
Fonte, Italia Oggi.
La viticoltura sostenibile si mette in mostra a Summa.
In Alto Adige, presso la Tenuta Alois Lagedera Magrè (BZ), torna dal 9 al 10 aprile l’evento che è la vetrina delle migliori cantine nazionali ed estere che hanno fatto della sostenibilità la loro scelta produttiva. Produttori da tutto il mondo (Francia, Austria, Italia, Germania, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo) presenteranno le nuove annate e racconteranno il loro modo di lavorare in sintonia con la natura. 11 programma prevede anche degustazioni guidate e verticali, seminari e visite ai vigneti e alla Cantina di Alois Lageder.
Fonte, Italia Oggi.
Rebranding nel gruppo Angelini e Bertani Domains che diventa Angelini Wines & Estates….
Si tratta di un gruppo di aziende vinicole che conta un totale di 1.700 ettari di proprietà, di cui 460 vitati, per una produzione complessiva di circa 4 milioni di bottiglie l’anno, un fatturato di 25 milioni di euro e 101 dipendenti. In origine era Tenimenti Angelini e comprendeva le aziende toscane Val di Suga, Tenuta Tre Rose, San Leonino, la friulana Cantina Puiatti e la marchigiana Fazi Battaglia; nel 2013 è entrata nel gruppo la Cav. G.B. Bertani della Valpolicella. Nel 2014 il gruppo cambiò nome in Bertani Domains.
Fonte, Italia Oggi.
Con il vitigno di montagna la degustazione ci guadagna.
Il nome, Erste + Neue, suona forse un po’ insolito per una cantina. Sarà per via del simbolo matematico, apparentemente freddo, asettico. In realtà, in quel «più» c’è molta poesia. Rappresenta l’unione solida e profonda, siglata nel 1986, tra due realtà vinicole, entrambe con una storia centenaria alle spalle: la Erste Kellerei da una parte e la Neue Kellerei dall’altra. Siamo a Caldaro, in provincia di Bolzano. L’indicazione geografica è già di per sé indice di qualità. Un eccellente biglietto da visita: l’Alto Adige/Südtirol, come è noto, grazie ai diversi microclimi e alle differenti tipologie di terroir presenti è patria di grandi vini. La biodiversità qui è una ricchezza inestimabile e i produttori, che si tramandano il mestiere da generazioni, sanno molto bene come valorizzarla. Erste + Neue ne è un esempio significativo. I vini, siano bianchi o rossi, hanno un bellissimo corredo aroma Il Pinot bianco (1) ha un’ottima corrispondenza naso-palato in cui spiccano note di fiori e frutti. Buona la vena acida. II Sauvignon (2), fresco e vivace, ha buona persistenza. Suggeriscono sia perfetto con formaggi freschi e scampi al sale. In alto, la cantina Erste + Neue di Caldaro (Bolzano).
Fonte, Panorama.
Con Salonicco per promuovere il comparto vinicolo.
Incontro in Camera di Commercio con una delegazione greca sul progetto “Terra Vino” Con Salonicco per promuovere il comparto vinicolo Un progetto di cooperazione tra la Camera di Commercio Basilicata e la Camera di Commercio Italo-ellenica dei Salonicco che da due anni partecipa al Progetto Europeo “Terra Vino” è stato discusso nella sede di Matera della Camera di Commercio, al termine dell’evento “Vini da Terre Estreme”. Molto nutrita la delegazione greca formata oltre che da rappresentanti dell’ente camerale, dalla direttrice del Ministero del Turismo della Grecia, dal console italiano a Salonicco, sindari ed amministratori di cinque comuni della regione di Salonicco, operatori turistici e vinicoli greci. Insieme al Presidente della nostra Camera Michele Somma, il presidente dell’Agenzia Speciale Angelo Tortorelli, Rosa Gentile (Confartigianto) che è la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, l’ideatore-organizzatore di “Vini eroici da terre estreme” Alvaro De Anna che ha invitato la delegazione greca ospite dell’evento dello scorso fine settimana.
Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata
Vino, via alle domande per nuovi impianti.
I viticoltori molisani possono presentare, entro il prossimo 31 marzo, la domanda per ottenere le autorizzazioni per i nuovi impianti e per i reimpianti viticoli. Lo ha annunciato l’assessorato regionale all’Agricoltura. La procedura avviene in via telematica attraverso il portale di erogazione dei servizi digitali del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). “Per un settore particolarmente in crescita nella nostra regione – ha detto l’assessore Nicola Cavaliere – si tratta di un’occasione importante per implementare la quantità e la qualità di un prodotto sempre più apprezzato anche al di fuori del nostro territori”.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Mercandelli e la logica del vino biotico La rivoluzione partita da Canneto Pavese.
Percorso fatot di nessun intervento in campagna e affinamenti lunghi Attorno a lui è nato un vero e proprio “collettivo” con il ferrarese Merighi Mercandelli e la logica del vino biotico La rivoluzione partita da Canneto Pavese per arrivare a comprendere il lavoro di Giorgio Mercandelli in campo vitivinicolo è necessario sbarazzarsi di diversi paradigmi che possono intralciare nel tragitto. Innanzi tutto il più difficile, forse, ovverosia quello dell’approccio, in Giorgio spesso antitetico a quello del “normale” viticoltore. I suoi vini (chiamati biotici) sono esperienze che poco, o niente, hanno a che vedere con i prodotti cosiddetti “commerciali”. Ciò dipende dal fatto che Mercandelli vede se stesso più come l’artefice di un’opera che non il realizzatore di un prodotto. Ma non credete che si tratti di vuote formule di marketing, tutt’altro. Giorgio è uno dei vignaioli più preparati del nostro tempo, il suo uno degli approcci meno filosofici (nel senso negativo del termine, ossia scollegati dalla realtà) che mi sia stato dato di incontrare.
Fonte, Nuova Ferrara.
Dal più estremo Vino I al Bianco Orocoro del 2018.
Arrivati fin qui sarebbe forse superfluo dire che la prova dei vini è allineata, nei risultati, alla teorizzazione della Cantina Alchemica. Bianchi come rossi. Superfluo, forse, ma non inutile. I vini di Mercandelli hanno etichette di colore diverso, e riportano i nomi delle vocali, che rievocando la nascita della materia riprendono i suoni della lallazione con cui il bambino inizia ad esprimersi. È la ricerca di autenticità di un vino più simile, nel gusto, alla purezza dell’acqua che non a una bevanda alcolica. L’assaggio migliore di casa, ma anche il più estremo, è il Vino I (vino i) 2007, che evidenzia un naso di rose disidratate, prugne secche, corredato da sentori balsamici, di carruba, rabarbaro e liquirizia amara. In bocca è teso, denso e compatto insieme, completamente sprovvisto di spinta tannica, di persistenza irreale, al di fuori dei canoni censiti finora.
Fonte, Nuova Ferrara.
Onav, master di due giorni dedicato ai “naturali”.
Riprende il programma dei master di approfondimento e aggiornamento di Onav (organizzazione nazionale assaggiatori vino) . Il master in oggetto è stato proposto a Bergamo a fine 2021 ed è stato un successone. Ecco che vine riproposto: un percorso dedicato ai vini non convenzionali, anche detti “naturali” in senso generico; un mondo parallelo che si non si può disconoscere nei suoi principi metodologici e applicativi così variegati da rendere difficile il, seppur legittimo, tentativo di categorizzazione. Il seminario in oggetto è nella sede di Onav Modena, in via Pietro Bembo 36, i prossimi 11 e 12 giugno. Il corso è aperto anche ad appassionati iscritti o non ancora soci Onav, interessati al mondo dei vini “naturali”, previo tesseramento Onav 2022. Il master si sviluppa in due giornate con stile full immersion. A interventi teorici, introduttivi, seguiranno sessioni pratiche. Tutti gli assaggi verranno eseguiti con l’ausilio di una App per smartphone.
Fonte, Nuova Ferrara.
Il gusto da tutto il mondo con il Sana slow wine fair.
Dalla Champagne alla Côte-de-Nuits, passando da Bordeaux, Montepulciano e dalla Germania, per poi volare oltreoceano in America Latina e approdare infine in estremo Oriente con i vini cinesi: queste sono solo alcune delle esperienze di degustazione riservate ai professionisti e agli appassionati che partecipano alle masterclass di Sana slow wine fair, la manifestazione internazionale, organizzata da BolognaFiere con direzione artistica di Slow Food, dedicata al vino buono, pulito e giusto, in scena dal 27 al 29 marzo. Nove appuntamenti di approfondimento, realizzati in collaborazione con Società Excellence, per raccontare i vini di alcune tra le denominazioni, i Domaines, le Maisons, gli Châteaux e i Weingüter più iconici attraverso la voce di profondi conoscitori delle zone scelte per questo viaggio nel mondo dei vini. Fra i narratori anche il giornalista cinese e curatore della prima guida Slow Wine China, Lan Liu, e Alberto Lupetti, tra i più noti opinion leader della Champagne.
Fonte, Nuova Ferrara.
“Io Vino” sbarca nella capitale.
Da Cerveteri e Santa Severa produttori ed enologi si sono dati appuntamento a Roma il prossimo 13 marzo “Io Vino” sbarca nella capitale «Dopo due anni di stop, contenti di essere tornati: ci ha bloccato solo la pandemia». Dopo due anni stop, causa Covid, torna la manifestazione dedicata all’enologia: “Io Vino”. Selezione da vitigno autoctono che il prossimo 13 marzo si terrà a Roma, presso l’Hotel Ergife, dopo che le passate edizioni si sono tenute a Cerveteri, Ceri e al Castello di Santa Severa. Per la prima volta, al quinto appuntamento, la manifestazione si svolgerà fuori la provincia di Roma, nel cuore della capitale dove saranno presenti 90 aziende di Marche e Campania, due regioni che sono ai vertici della produzione di ottimi vini. Il format, sempre lo stesso, prevede seminari e degustazioni che tendono a far scoprire la passione e la tradizione di due regioni nella quali vi sono vignaioli e produttori che si tramandano da generazioni l’amore per la terra e il vino.
Fonte, Provincia di Civitavecchia.
Vino in lattina: buono, comodo e sostenibile.
Vendere vino (vino buono) in lattina? È la scommessa di. «Quartin», progetto creato da Lorenzo Canali insieme ad Andrea Marchesi. Fausto Trucillo, Guglielmo Foffani e Lorenzo Foffani. Si tratta di lattine da 250 ml, il classico quartino di vino. di Refosco. Ribolla Gialla e Sauvignon «Le lattine di vino in sé non sono una novità, esistevano già negli anni 30 negli Usa per le razioni dei Lorenzo Canali, 42 anni soldati», racconta Canali. Ma non hanno mai preso piede, soprattutto in Italia. Invece i pro ci sono, anche a livello di sostenibilità: l’alluminio è più leggero da trasportare, più semplice da riciclare. più difficile da rompere. «Inoltre la lattina permette di raffreddare velocemente il vino e di evitare sprechi, lasciando bottiglie mezze piene aperte a invecchiare», dice Canali.
Fonte, Corriere della Sera Vivi Milano.
Mosca stoppa 20.000 bottiglie di Erbaluce.
Effetto frontiere chiuse su Tenuta Roletto, da 8 anni in affari con la Russia: subito annullato ordine da 68mila euro Simona Bombonato. «Avevamo im carico da 20mila bottiglie di Erbaluce pronto a partire per Mosca, un controvalore di 68mila euro che sarebbe stato distribuito all’interno di una catena di supermercati di alta gamma. Ma pochi giorni prima dello scoppio della guerra mi è arrivata una mail con la sospensione dell’ordine. Stop, tutto fermo. Frontiere chiuse. Le bottiglie restano qua. La verità? Mi viene da piangere al pensiero del lavoro che c’è dietro»: si commuove davvero Antonino Iuculano della Tenuta Roletto di Cuceglio pensando che la guerra arriva in un momento in cui la ristorazione non ha ancora ripreso la normalità dopo due anni di pandemia.
Fonte, Sentinella del Canavese
Niente allarmi salutistici in etichetta sulle bottiglie di vino e birra.
Coldiretti: «Il Parlamento europeo ha salvato 10 mila anni di storia e un patrimonio che conta 14 mila imprese. Il Parlamento europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino. Lo afferma Coldiretti, nel ringraziare, per il lavoro di squadra, i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone. Nei giorni scorsi infatti è stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del “Cancer plan” proposto dalla Commissione Europea «II giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi – evidenziano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.
Fonte, Unione Monregalese.
Le Donne del Vino schierate contro sessismo e disparità.
Un corso di prevenzione e le Giornate: “Senza pace non c’è futuro”. Un progetto che nasce e uno che si realizza: lunedì a Palazzo Madama la ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti, con il presidente della Commissione Politiche UE Dario Stefano, hanno tenuto a battesimo il primo corso di «prevenzione del sessismo» per i luoghi di lavoro e le Giornate delle Donne del Vino, in occasione dell’8 Marzo, quest’anno dedicate al Futuro e alla Pace. Donne del Vino capofila del cambiamento: il comparto enologico è il più vicino a sfondare il tetto di cristallo del «gender gap». Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Un’avanzata che fa leva sulla maggiore scolarizzazione e sull’attitudine alla relazione proprie del genere femminile.
Fonte; Stampa Asti.
Il sottosegretario tra eccellenze della Langa – La due giorni del sottosegretario tra eccellenze del territorio di Langa.
Dalla Champagne alla Côte-de-Nuits, passando da Bordeaux, Montepulciano e dalla Germania, per poi volare oltreoceano in America Latina e approdare infine in estremo Oriente con i vini cinesi: queste sono solo alcune delle esperienze di degustazione riservate ai professionisti e agli appassionati che partecipano alle masterclass di Sana slow wine fair, la manifestazione internazionale, organizzata da BolognaFiere con direzione artistica di Slow Food, dedicata al vino buono, pulito e giusto, in scena dal 27 al 29 marzo. Nove appuntamenti di approfondimento, realizzati in collaborazione con Società Excellence, per raccontare i vini di alcune tra le denominazioni, i Domaines, le Maisons, gli Châteaux e i Weingüter più iconici attraverso la voce di profondi conoscitori delle zone scelte per questo viaggio nel mondo dei vini. Fra i narratori anche il giornalista cinese e curatore della prima guida Slow Wine China, Lan Liu, e Alberto Lupetti, tra i più noti opinion leader della Champagne.
Fonte, Stampa Cuneo.
Prodotti da primato tracciati Blockchain.
La giovane imprenditrice Antonia Volpone, titolare della casa vinicola Placido-Volpone di Ordona è stata annoverata tra le “Donne del Vino”: l’associazione nazionale di imprenditrici vinicole che è la più grande al mondo, con più di 900 associate in tutta Italia. L’obiettivo è di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. «Sono molto contenta e fiera di essere entrata nell’associazione Donne del vino — ha detto Antonia Volpone, — poiché ritengo che il lato femminile sia importantissimo all’interno delle aziende, perché le donne, più che di cercare gli obiettivi, creano relazioni e il loro apporto creativo è fondamentale all’interno dell’azienda. Proprio per questo motivo ho progettato una linea didattico-artistica che ospiterà al suo interno un teatro e avrà intorno a sé alcuni satelliti, che aiuteranno il percorso esperienziale della degustazione attraverso gli occhi, il naso e la bocca, con un connubio di arte, vino e musica».
Fonte, L’Edicola del Sud Foggia.
La battaglia del Primitivo vinte 35 vertenze legali Il fatturato sta correndo.
Trentacinque battaglie legali vinte nel mondo su 64 azioni per tutelare il marchio del Primitivo di Manduria. Alcune cause sono ancora in corso. È ciò che ha attivato il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg per combattere la contraffazione in ambito enologico. Intanto, il rosso pugliese scavalca e supera brillantemente la crisi: la produzione del 2021 cresce in media del 7,2 per cento in più rispetto al 2022. Le procedure processuali sono state utili a bloccare molti marchi ingannevoli presenti in Italia e all’estero, sia figurativi che denominativi. “Ogni giorno — spiega la presidente del Consorzio di Tutela Novella Pastorelli — nuove azioni di repressione si vanno ad aggiungere alle azioni legali già intraprese per difendere il Primitivo di Manduria”. Il numero dei tentativi di contraffazione del marchio e del prodotto fa capire come sia cresciuta la domanda di mercato.
Fonte, Repubblica Bari.
I numeri del 2021: trenta milioni di bottiglie con un fatturato di 195 milioni di euro – Primitivo di Manduria Ecco i numeri del 2021.
Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono questi i numeri dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria (+7,2% rispetto al 2020). “Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo. — afferma soddisfatta Novella Pastorelli, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione. Questo è uno degli scopi principali che persegue Consorzio di Tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo, mirate a contrastare opere di contraffazione ed emulazioni dove si tenta di registrare marchi che evocano il Primitivo di Manduria e che ne usurpino l’avviamento commerciale anche in vista di continui aumenti della produzione”.
Fonte, Taranto Buonasera
Gettate le basi per un master in enologia.
In un incontro promosso da Confagricoltura Puglia che si è svolto nelle scorse ore a Manduria sono state gettate le basi per l’istituzione di un Master in Enologia con sede nella città dei messapi. Alla riunione perlustrativa hanno preso parte il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro, il rettore dell’Università degli studi di Lecce Fabio Pollice, la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Novella Pastorelli. Presente all’incontro il componente di giunta nazionale di Confagricoltura con delega ai rapporti con l’università Filippo Schiavone. La scelta di individuare Manduria come luogo ideale di un Master in enologia è legata al suo territorio, sede del doc Primitivo, alla spiccata vocazione all’accoglienza e al legame con l’enologia: condizioni ambientali ideali per formare nuove classi di direttori di cantine e tecnici altamente specializzati.
Fonte, Taranto Buonasera.
«Le Vigne», riconoscimento. Tutti i prodotti sono «vegan».
«Una scelta in linea con il nostro modo di fare agricoltura Rotazione delle colture e tecnica del sovescio» «Le Vigne», azienda biologica di Montenero d’Orcia situata nelle campagne che separano le colline di Montalcino con i territori di Castel del Piano, produce vini e oli certificati vegan. Ma cosa vuol dire esattamente? Si tratta di una certificazione che esclude l’utilizzo di qualsiasi sostanza di derivazione animale in ogni fase della produzione. Oltre ad essere un’eccellenza, questa azienda amiatina rappresenta chiaramente un modo di produrre bio del tutto coerente con le pratiche agricole messe in campo fino ad oggi. A parlarne è Chiara Bartolini. «La scelta di ottenere la certificazione vegan – spiega Bartolini, dell’azienda Le Vigne – è stata una naturale conseguenza del nostro modo di produrre bio.
Fonte, Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
«Quel vino Chianti era annacquato» Due accusati di frode in commercio.
Tribunale «Quel vino Chianti era annacquato» Due accusati di frode in commercio L’inchiesta era stata fatta da guardia di finanza e da ispettorato centrale repressione frodi. Un’inchiesta congiunta, condotta da guardia di finanza e l’ispettorato centrale repressione frodi del ministero. Che aveva portato a scoprire, stando a quanto contesta adesso la procura a due imputati, che circa 12 mila litri di vino prodotto da una piccola azienda del Chianti sarebbero stati annacquati. A finire davanti al giudice padre e figlia, a vario titolo ai vertici della società, assistiti dagli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino. L’accusa per entrambi, che la difesa ritiene infondata, è frode in commercio. La prossima udienza arriverà la sentenza, ieri sono sfilati testimoni davanti al giudice Simone Spina. «Mai sentito dare ordini affinché venisse aggiunta acqua», è stato confermato alla domanda diretta rivolta dal pm Alberto Bancalà.
Fonte, Nazione Siena.
Sei vini regionali per Wine Spectator.
Scelti per la degustazione che fa da anteprima alla rassegna Vinitaly tre bianchi altoatesini (Cantina Terlano, Cantina Termeno ed Elena Walch) BOLZANO. Per «Wine Spectator» sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da ieri sono ufficialmente i protagonisti dell’U° edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10 -13 aprile). E tra i vini-top ci sono anche 6 etichette del Trentino Alto Adige. Una rappresentanza, quella delle due Province, che si distingue per la sua varietà. Sono infatti presenti i bianchi di Cantina Terlano (Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019), Cantina Termeno (Troy Chardonnay Riserva 2016) ed Elena Walch (Beyond the Clouds 2019), gli sparkling di Ferrari (Brut Perlé 2007) e Maso Martis (Madame Martis Riserva 2009) e il rosso di Tenuta San Leonardo (Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015).
Fonte, Adige.
Vini d’Italia, tra i migliori anche 6 etichette regionali.
Scelti per la degustazione che fa da anteprima alla rassegna Vinitaly tre bianchi altoatesini (Cantina Terlano, Cantina Termeno ed Elena Walch). Per «Wine Spectator» sono i 130 migliori vini d’Italia, testimoni della diversità e dell’autenticità del vino tricolore sul mercato americano e da ieri sono ufficialmente i protagonisti dell’U° edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly (Veronafiere, 10 -13 aprile). E tra i vini-top ci sono anche 6 etichette del Trentino Alto Adige. Una rappresentanza, quella delle due Province, che si distingue per la sua varietà. Sono infatti presenti i bianchi di Cantina Terlano (Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019), Cantina Termeno (Troy Chardonnay Riserva 2016) ed Elena Walch (Beyond the Clouds 2019), gli sparkling di Ferrari (Brut Perlé 2007) e Maso Martis (Madame Martis Riserva 2009) e il rosso di Tenuta San Leonardo (Vigneti delle Dolomiti Red San Leonardo 2015).
Fonte, Alto Adige.
Sei vini regionali a Opera Wine, brillano le bollicine del Trentino.
Degustazione a Verona Sei vini regionali a Opera Wine, brillano le bollicine del Trentino Sono sei i vini del Trentino Alto Adige nella lista dei 130 migliori vini d’Italia selezionati da Wine Spectator per l’urna edizione di OperaWine 2022, la super degustazione in programma sabato 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali di Verona e che, come da tradizione, fa da anteprima a Vinitaly, la grande fiera del vino che toma dal io al 13 aprile a Verona dopo due anni. A rappresentare l’Alto Adige nella prestigiosa top 130 ci sono tre vini bianchi: il Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2019 di Cantina Terlano, il Troy Chardonnay Riserva 2016 di Cantina Tramin e la cuvée bianca Beyond the Clouds 2019 di Elena Walch.
Fonte: Corriere del Trentino.
Le altre notizie in breve – «Basta speculare o il fotovoltaico arriverà sui colli».
Il progetto di legge regionale per gli impianti fotovoltaici su suolo agricolo arriva in commissione e il Pd lancia un appello: «Dobbiamo fermare le speculazioni, altrimenti avremo pannelli anche sulle Colline del Prosecco, patrimonio Unesco. Chissà che questo dia la sveglia al governatore Luca Zaia e alla Lega». La discussione si aprirà il 17 marzo: «Dobbiamo approvare subito la legge – dicono i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon – per fermare le speculazioni aumentate grazie al vuoto normativo. In realtà basterebbe seguire il Piano territoriale regionale di coordinamento che indica come luoghi prioritari cave, siti industriali e discariche oltre a tetti di edifici, case e capannoni».
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
«Area del Prosecco, no ai pannelli» Nuova maxi richiesta nel Rodigino.
Il 17 marzo arriverà in Seconda commissione regionale il progetto di legge per limitare il fotovoltaico «Ì: ora che Zaia e Caner intervengano decisi C’è l’occasione per fare un bel lavoro comune». Nemmeno il tempo di denunciare e cercare di fermare le iniziative di “pannellizzazione” col voltaico di aree delle colline del Prosecco, che sulla scrivania dell’Arpav è pervenuta una nuova richiesta, l’ennesima. L’area è ancora una volta nel Rodigino, ora dalle parti di Trecenta. Si chiede la realizzazione di un parco per l’energia solare dalle dimensioni molto estese. Ma, ed è questo che non piace, con pannelli a terra. Niente agrovoltaico, dunque: l’unica soluzione sulla quale associazioni e politica potrebbero scendere a patti. Per questo, le preoccupazioni sono soprattutto in casa Coldiretti, dato che un eventuale via libera significherebbe consegnare un’altra enorme porzione di terreno al sogno “green”, sottraendola però al ben più prosaico fine agricolo.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
«Sdoppiamo il nome del Docg tra Conegliano e Valdobbiadene».
Ritorna la Fiera di San Gregorio, 50mila le presenze previste in tre giorni. L’evento segna la ripartenza turistica. «I primi visitatori sono arrivati da una decina di giorni, soprattutto austriaci e tedeschi — fa sapere il sindaco Luciano Fregonese -. Abbiamo 800 posti letto, entro l’anno aumenteranno a un migliaio. Prevediamo in tre annidi raddoppiare a 2000. Se nel 2019 abbiamo contato 45mila presenze, le proiezioni a 5 anni sono di crescere fino a 150 mila pernottamenti l’anno». Le potenzialità sarebbero maggiori, ma Valdobbiadene, come osserva il sindaco, preferisce una crescita sostenibile. Come, peraltro, di crescita sostenibile parla per il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, il presidente della Cantina Produttori Valdobbiadene, che precisa: «Noi siamo contrari alla cancellazione del nome Prosecco dall’etichetta e siamo, invece, per la doppia opzione: Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg o Conegliano Prosecco Superiore Docg». Se ne discuterà anche alla Fiera di San Gregorio che ieri è stata presentata presso la sede della stessa cantina.
Fonte: Tribuna Treviso.
STAMPA ESTERA
Le programme Oracle predit l’avenir du Médoc.
AFIN D’IDENTIFIER LES FUTURS PLANTS DE VIGNE CAPABLES DE RÉSISTER AU RÉCHAUFFEMENT CLIMATIQUE, LE CENTRE DE RECHERCHE DE BERNARD MAGREZ AUGMENTE DE 2 Á 4’C LA TEMPÉRATURE D’UNE PARCELLE DU CHÂTEAU LA TOUR CARNET. 84 CÉPAGES COLLECTÉS PARTOUT DANS LE MONDE Y SONT TESTÉS. II s’agit de savoir quels seront les cépages de demain, ceux qui pourront donner les meilleures qualités de vin possibles,’ C’est une expérience unique qui est menée au château La Tour Carnet, un des domaines historiques du Médoc, par la cellule recherche et développement de l’entreprise Bernard Magrez. L’idée a été de créer artificiellement les conditions météorologiques de 2050-2100 pour identifier les cépages qui pourront produire du vin de qualité pour les prochaines générations. « Le projet Oracle est parti du constat de l’évolution climatique, explique Bernard Magret. La température monte de telle manière qu’elle peut faire évoluer le vin, augmenter son degré d’alcool et risque même, dans Ies pires hypothèses, de nous empêcher d’en faire.
Fonte, Figaro.
Alain Graillot.
10 DÉCEMBRE 1944 Naissance à Lyon 1988 Achète plusieurs hectares de crozes-hermitage 2016 Devient président de l’Académie du vin de France 4 MARS 2022 Mort à Grenoble ATain Graillot, le célèbre vigneron de CrozesHermitage et président de l’Académie du vin de France depuis 2016, est mort le 4 mars, à l’âge de 77 ans. Avec la disparition de ce créateur de la cuvée « La Guiraude», le monde de la viticulture perd une de ses principales figures. En achetant quelques hectares de vignes à la fin des années 1980, Main Graillot avait choisi de quitter un poste important à Paris pour produire le vin dont il rêvait. «Je me souviens d’Alain Graillot, il y a maintenant près de trente ans, visitant notre restaurant à SaintEtienne. J’étais intrigué par cet homme urbain et civilisé qui venait en compagnie d’illustres vignerons (Patrick Bize, Christophe Roumier, Dominique Lafon, Jacques Seysses, Jean-Pierre Perrin, Gérard Chave…), et j’avais saisi, par des bribes de conversation, qu’il avait changé de vie et était entré dans les ordres», écrit Pierre Gagnaire en préface de l’ouvrage cosigné d’Alain Graillot, Parcours de vignerons. Eloge de l’entêtement (Glénat, 2021).
Fonte, Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 8 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Operawine premia l’eccellenza pugliese.
La “bibbia” americana mette in classifica 129 etichette Riconoscimento per Es di Fino Operawine premia l’eccellenza pugliese. Sono tre i premiati della regione. La vetrina internazionale arricchisce ci sono anche Salice Salentino e Aglianico ogni anno il Vinitaly che si farà a Verona K Fino: stiamo cominciando a crescere, presto saremo competitivi anche con La Toscana. Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni annodi occasioni di degustazione il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia. Un evento tanto più importante in quanto organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, la Bibbia americana del Vino, che quest’anno ha scelto ben 129 vini italiani per rappresentare alle Gallerie Mercatali, ex mercato ortofrutticolo della città recuperato e divenuto un perfetto esempio di archeologia industriale ai massimi livelli, il top dell’enologia italiana.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Il Pinot nero che fa assaporare nove secoli di storia.
Bisognerebbe farsi pellegrini della vite e salire qua, tra le gole ubertose della valle Isarco, a godere l’anima assoluta del vino. Non c’è luogo al mondo dove il miracolo dell’uva si compia in un connubio tra spirito, uomo e natura e divenga lode al Creato come a Novacella. Si compie qui a settembre la ottocentoottantottesima vendemmia! Sono quasi nove secoli di vino accolti tra le pietre della più antica cantina d’Europa ancora in servizio. La creazione dell’azienda vinicola dei monaci agostiniani fu contestuale alla consacrazione della chiesa dell’Abbazia fondata due anni prima nel 1140 da Hartman Vescovo di Bressanone. Nei secoli Novacella diventa un presidio assoluto di cultura, di spiritualità ma anche economico e le sue vigne coprono enormi estensioni. Oggi sono portate avanti da centinaia di agricoltori che continuano a conferire le uve alla cantina dei monaci.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Cedro, ginestra e freschezza aromatica Valentino Cirulli, enologo per passione e per professione, ha trovato in questo comprensorio verdeggiante e ancora incontaminato il terroir perfetto per realizzare il desiderio di un’azienda tutta sua. Con piglio futurista e l’uso di tecnologie di ultima generazione, senza trascurare i principi di un’agricoltura ecosostenibile, sperimenta stili e idee che si concretizzano in etichette eleganti e molto particolari. Come questo bianco ottenuto da uve Sauvignon perla maggior parte, in assemblaggio con Pecorino e Passerina. Sentore di pesca tra ananas, litchi e sambuco LI’ azienda porta il nome del fondatore che oltre un secolo fa ebbe l’intuizione di convertire la produzione da agricola in vitivinicola, impiantando i primi vigneti in una delle aree più rappresentative dei Colli Orientali del Friuli, i cui terreni, ricchi di depositi di origine eocenica, strati di marne e arenane, offrono una base ideale per ottenere uve di qualità.
Fonte: Messaggero.
Bologna scommette sul vino bio con il lancio del Sana Slow Wine Fair.
«II vino è un’eccellenza italiana che riguarda l’agricoltura, le relazioni, la socialità, cultura, e la conoscenza. La fiera si sposa bene con un momento in cui ci si interroga sul rispetto della terra quando dobbiamo produrre». Con queste parole Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere, ha presentato Sana Slow wine fair, la prima fiera internazionale del vino biologico, organizzata in collaborazione con Slow food, FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 marzo. Soddisfazione da parte dr Calzolari per quanto riguarda la recente approvazione da parte del Senato della legge sul biologico. «Partire con una manifestazione che si occupa di vino con un approccio legato alla sostenibilità credo che sia un buon modo per inaugurare una legge di cui si sentiva il bisogno», ha spiegato. ll presidente di Bologna Fiere, inoltre, ha ricordato l’importanza del voto del parlamento europeo per eliminare dalle linee guida per la lotta ai tumori della Commissione l’obbligo di etichette ‘sanitarie’ sul vino.
Fonte: Sole 24 Ore.
Torna a Firenze l’anteprima Chianti e Morellino.
Oltre 400 etichette di Chianti e Morellino in degustazione, di cui la metà nuove annate in anteprima e circa 110 aziende presenti: è il grande ritorno in presenza dell’Anteprima 2022 – Chianti Lovers e Rosso Morellino in programma alla Fortezza da Basso di Firenze il 20 marzo. Quest’anno l’evento torna finalmente dal vivo – con le dovute misure di sicurezza anti Covid – nella tradizione location della Fortezza fiorentina che prima del Covid era abituata ad accogliere oltre 4mlla persone per la degustazione delle migliori etichette delle due denominazioni. In degustazione nuove annate di Chianti D.O.C.G. 2021, Superiore 2020 e Riserva 2019, in uscita nel 2022 e Morellino di Scansano D.O.C.G. 2021 e Riserva 2019, in uscita nel 2022.
Fonte: Tempo.
Cantina, uve da pagare il secondo acconto deliberato entro marzo.
II presidente Bardone: «II Cda stabilirà subito l’importo» Sono iniziati i colloqui per selezionare iI direttore generale. Sarà pagato entro la fine del mese ai 670 soci di Terre d’Oltrepo il secondo acconto per i conferimenti delle uve della vendemmia 2021. Intanto il nuovo Cda, guidato dal presidente Enrico Bardone, sta proseguendo i colloqui per individuare la figura del direttore generale. A meno di due settimane dalla nomina, entra nel vivo l’attività del consiglio di amministrazione che sta continuando ad approfondire la situazione dei vari settori della cantina e si prepara ad assumere le prime decisioni. Entro la fine di marzo è in programma la riunione del Cda che dovrà dare il via libera alla seconda parte del pagamento dei conferimenti dell’ultima vendemmia, molto attesa dai soci che non hanno nascosto le difficoltà di questo periodo.
Fonte: Provincia – Pavese.
A scuola di manodopera vitivinicola.
A cura della Cia, in collaborazione con Villa Quaglina e cooperativa Maramao, per italiani e stranieri A scuola di manodopera vitivinicola Frutto della collaborazione dell’Associazione paesaggi vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato e della sezione astigiana della Confederazione italiana agricoltori sarà presto avviato un corso gratuito di formazione dedicato a lavoratori sia italiani che stranieri che vogliano specializzarsi nelle mansioni tipiche delle aziende vitivinicole. Roberta Favi-in, portavoce della confederazione nel darne notizia informa che l’iniziativa si inserisce nel progetto di inclusione che prevede anche la tutela dell’autenticità di un paesaggio vivente tra tradizione, innovazione e globalizzazione nel sito Unesco ed è finanziato con la Legge 77/2006.
Fonte: Gazzetta d’Asti.
Cantine Toso: rischio stop in tutta l’Europa dell’Est.
La storia delle Cantine Toso, tra le più grandi cantine private piemontesi con sede a Cossano Belbo, e del profittevole business che da tempo l’azienda ha sviluppato con i Paesi dell’ex blocco sovietico – l’export in questi Paesi per l’azienda pesa per il 20% del fatturato totale, si parla di circa 7 milioni di bottiglie esportate – ha una genesi particolare. Siamo alla fine degli anni ’90 e l’azienda, che oggi ha un fatturato di circa 40 milioni di euro, è già presente con successo sul mercato tedesco grazie ad una base logistica a Dresda, città dove in quegli anni prestava servizio nella DDRun signore di nome Vladimir Putin. Il contributo dei russi nell’espansione ad Est dell’export dell’azienda è stato fondamentale: dopo la caduta del muro di Berlino furono i soldati del Cremlino che lavoravano nella Germania Est i primi a portare nell’ex blocco sovietico i prodotti delle cantine Toso. Da allora il business in Russia e in Paesi come Ucraina, Polonia, ma anche tutto il blocco dei Paesi “Stan”, è decollato grazie alle esportazioni di vini, vermouth, spumanti dolci e bevande alla frutta che in quelle zone sono molto diffuse.
Fonte, Stampa Nord Ovest.
Vini, vermouth, spumanti nell’Est il business stravolto dal conflitto.
Molte aziende esportavano sia in Russia sia in Ucraina: “Saremo costretti a cercare mercati alternativi” Vini, vermouth, spumanti nell’Est il business stravolto dal conflitto la storia delle Cantine Toso, tra le più grandi Jcantine private piemontesi con sede a Cossano Belbo, e del profittevole business che da tempo l’azienda ha sviluppato con i Paesi dell’ex blocco sovietico – l’export in questi Paesi per l’azienda pesa per il 20% del fatturato totale, si parla di circa 7 milioni di bottiglie esportate – ha una genesi assai particolare. Siamo alla fine degli anni ’90 e l’azienda, che oggi ha un fatturato di circa 40 milioni di euro, è già presente con successo sul mercato tedesco grazie ad una base logistica a Dresda, città dove in quegli anni prestava servizio nella DDR un signore di nome Vladimir Putin.
Fonte, Stampa Torino.
Dalla Spagna alla Cina: è boom di falso Primitivo Già vinte 35 cause.
Il Consorzio tutela il brand del vino. ll consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria in prima linea per combattere la contraffazione. E sono 35 le battaglie già vinte (le altre sono ancora in corso di definizione) fino ad oggi: due in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, tredici in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia ed è stata sospesa la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). Tutto ruota intorno al criterio di evocazione; tutte le volte che c’è un collegamento tra il prodotto e la denominazione vi è una possibile evocazione, in quel caso il diritto italiano e comunitario dicono che deve essere tutelato l’affidamento del consumatore. In sostanza, il winelover deve poter sapere che il prodotto indicato in etichetta è quello tutelato dalla Dop. Troppe volte, però, negli ultimi anni si è avuto a che fare con distorsioni semantiche della denominazione stessa.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Primitivo, su la produzione Il 2021 è da incorniciare.
Il primitivo di Manduria non conosce crisi. Nel 2021, rispetto all’anno precedente, ne sono stati venduti 2 milioni di litri in più per un totale di 23 milioni Numeri che equivalgono a 30 milioni di bottilie vendute, 2 milioni in piu rispetto all’anno precedente. Un lusinghiero 7,2% in più che conferma come il brand sia oramai internazionale. Un risultato «E’ un vino che non conosce crisi— afferma soddisfatta Novella Pastorelli, presidente consorzio di tutela del primitivo di Manduria – soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione». Questo è uno degli scopi principali che persegue consorzio di tutela, ovvero combattere condotte illecite intervenendo con massicce azioni legali in ogni parte del mondo.
Fonte, L’Edicola del Sud Taranto.
Murge, Manduria e Salento “eccellenti” ma solo 3 vini su 129 sono pugliesi.
I “verdetti” in vista del Vinitaly di Verona: ecco le cantine premiate da Wine Spectator. Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno di occasioni di degustazione il Vinitaly, la grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia. Un evento organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, la Bibbia americana del vino che quest’anno ha scelto 129 vini italiani per rappresentare il top dell’enologia del nostro Paese. E quest’anno, parlando di Puglia, il gotha vitivinicolo dell’iniziativa annovera il Primitivo Salento “Es” 2015 di Gianfranco Fino (etichetta del Tarantino), il Salice Salentino “Donna Lisa” Riserva 2017 di Leone De Castris (provincia di Lecce) e l’Aglianico Castel del Monte “Bocca di Lupo” 2016 di Tormaresca con sede tra Bat e Barese. Più che soddisfatti i rispettivi produttori
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Tre vini pugliesi nel “gotha” italiano «Ma oltre la qualità serve compattezza» – Wine Spectator premia solo tre bottiglie pugliesi «Ancora strada da fare».
Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana. ‘l’re pugliesi su 129 vini italiani selezionati: “Es” 2015 di Gianfranco Fino, “Donna Lisa” Riserva 2017 di Leone De Castris e “Bocca di Lupo” 2016 di ‘l’ormaresca. «La Puglia produce qualità, ma altrove hanno iniziato prima e sono più compatti e sostenuti». Cesari a pag.14 L’enologia d’eccellenza Wine Spectator premia solo tre bottiglie pugliesi «Ancora strada da fare» ?I prescelti: “Donna Lisa” (Leone De Castris) ›Saranno ad OperaWine, la vetrina che “Es” (Fino) e “Bocca di lupo” (Tormaresca) arricchisce di degustazioni il Vinitaly Leda CESARI Tre gioielli enologici firmati Puglia per OperaWine, vetrina internazionale del vino italiano che arricchisce ogni anno di occasioni di degustazione il Vinitaly, la più grande manifestazione di settore italiana che tornerà quest’anno a riempire la città scaligera di appassionati, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di fermo causa pandemia.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Primitivo, 2021 record 30 milioni di bottiglie.
Registrato +7,2% ma continua la lotta ai falsi Pastorelli: «Vinte 35 cause e andiamo avanti» 1 numeri dell’anno scorso fanno ben sperare e fotografano uno stato di salute quanto mai rassicueantc per il Primitivo di Manduria. Oltre 23 milioni di litri (+2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+12 milioni rispetto al 2020): sono queste le cifre dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria che equivalgono ad un +7,2% rispetto al 2020. «Ormai il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo. — afferma soddisfatta Novella Pastorelli (nella foto a destra), presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – E’ un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che fa del Primitivo di Manduria il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Strada del vermentino nuova sede all’Enoforum.
A Monti l’inaugurazione e l’assemblea dell’associazione per approvare il bilancio Confermato il presidente Gavino Sanna, rinnovato il consiglio d’amministrazione di Giuseppe Mattioli / MONTI La Strada del vermentino di Gallura docg ha una nuova sede all’Enoforum di Monti. Nei giorni scorsi l’inaugurazione con il sindaco di Monti Emanuele Mutzu, il presidente dell’associazione Gavino Sanna, il consigliere regionale Piero Maieli e il parroco don Pierluigi Sini. Nel corso dell’assemblea della Strada del vermentino di Gallura, il presidente Sanna ha illustrato le attività, svolte nel triennio 2019/2021: l’adesione di nuovi soci, la situazione contabile, l’approvazione del bilancio 2021 e il rinnovo del direttivo. Dalla relazione del presidente emergono i progressi fatti, attraverso il lavoro svolto con il consiglio d’amministrazione. Superati i momenti difficili (I’emergenza Covid, ad esempio), grazie ad una strategia che ha riportato fiducia nell’associazione, sono stati raggiunti lusinghieri risultati.
Fonte, Nuova Sardegna.
Feudo Arancio, nessun riciclaggio.
Erano stati sequestrati 900 ettari di vigneti tra Ragusa e Agrigento Feudo Amncio, nessun riciclaggio “Il fatto non sussiste” La soddisfazione del Gruppo Mezzacorona.11 Gruppo Mezzacorona rende noto che in relazione al procedimento penale concernente l’ipotizzata realizzazione di una condotta di riciclaggio riguardante l’acquisto delle aziende siciliane negli anni 2000/2003 del Gruppo stesso, il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trento ha pronunciato una sentenza di non doversi procedere perché il fatto non sussiste. «Di tale pronuncia il Gruppo Mezzacorona prende atto con piena soddisfazione, convinto, come è sempre stato, della assoluta trasparenza, della correttezza nonché regolarità del proprio operato», si legge in una nota. Nel 2020 la Guardia di finanza di Trento sequestrò vigneti e fabbricati, del valore di oltre 70 milioni di euro, alla cantina siciliana Feudo Arancio, iporizzando a carico dei rappresentanti legali del gruppo vitivinicolo trentino Mezzacorona il reato di riciclaggio.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Epaca: rete, indennizzi e bonus agli agricoltori.
II patronato offre servizi e consulenza. II neo-presidente veronese rilancia Epaca: rete, indennizzi e bonus agli agricoltori Daniele Salvagno: «Maggiore impegno per la sostenibilità e sui rimborsi Covid. Faremo sì che sia garantito il rispetto dei lavoratori» Nel Veronese In città gestisce l’ente è presente uno sportello nei 15 uffici della per i familiari Coldiretti e nel dei pazienti 2021 ha trattato dell’ospedale 35mila pratiche di Negrar Luca Florin •• Epaca, la struttura di servizi alla persona di Coldiretti, che a Verona è un centro di riferimento per molte più persone di quelle che fanno parte del mondo dell’agricoltura, amplia orizzonti ed attività. Questa, infatti, è la linea che porta avanti il presidente nazionale del patronato, il veronese Daniele Salvagno, il quale ha preso in mano le redini dell’ente nel novembre scorso, con la prospettiva di restare alla sua guida sino al 2027. Dal punto di vista dell’attività, sono particolarmente interessanti i dati relativi al periodo della pandemia. Epaca fra il 2020 ed il 2021 ha presentato oltre 8.000 domande di indennità, congedi ed esoneri, nell’ambito delle misure di aiuto previste dal Governo, ed in molti casi è riuscita a far riconoscere le malattie da Covid come infortunio sul lavoro. Negli ultimi 10 anni la sua sezione scaligera, che è attiva nei 15 uffici di Coldiretti presenti sul territorio provinciale, ha costantemente aumentato il proprio lavoro. Lo scorso anno ha presentato 35.000 pratiche, per conto di 19.530 persone.
Fonte, Arena.
Il monito di Zaia «La nuova glera non diventerà mai Prosecco».
La Fiera di Godega Il monito di Zaia «La nuova glera non diventerà mai Prosecco». «Chi pianta Glera sperando che un giorno diventi Prosecco, rischia di farsi male». E questo il monito lanciato ieri dal governatore Luca Zaia in occasione del convegno «aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022» che si è tenuto in diretta streaming dalla Fiera di Godega di Sant’Urbano. L’appuntamento segna la ripartenza della storica fiera trevigiana (che si terrà dal 9 all’u aprile) e ha riunito i rappresentanti dei cinque consorzi tra i più importanti del vino veneto, a partire da quelli del Prosecco, per fare il punto sulle prospettive del mercato per i prossimi mesi. I dati di produzione sono noti, i record del Prosecco pure. Tanto che recentemente il cda della Doc ha dato il via libera all’attingimento anche da terreni coltivati a Glera e non facenti parte del perimetro della denominazione, che ad oggi è di 24.45o ettari sulle due regioni. Ma è un provvedimento che non cambia i confini stabiliti. Per questo ieri Zaia è intervenuto sul tema, per impedire la nascita di false speranze tra chi sta piantando Glera ancora oggi.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Zaia: «Ora Doc e Docg devono unire le forze» – «Doc e Docg, marketing comune».
Sistema Prosecco verso il miliardo di bottiglie. «Si tratta di un fenomeno consolidato. Bisogna però unire le forze per marketing e promozione e dare giusto valore con prezzi adeguati» avverte il governatore del Veneto Luca Zaia durante il convegno “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco”, ospitato negli spazi della Fiera di Godega di Sant’Urbano. Filini a pagina XV «Doc e Docg, marketing comune» ? Zaia: «Prosecco verso il miliardo di bottiglie: adesso unire le forze, servono promozione e prezzi adeguati». Sistema Prosecco verso il miliardo di bottiglie. «Non si tratta di una stella cadente, ma di un fenomeno consolidato. Bisogna però unire le forze per marketing e promozione e dare giusto valore con prezzi adeguati» avverte il governatore del Veneto Luca Zaia durante il convegno “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022”, ospitato negli spazi della Fiera di Godega di Sant’Urbano. Una fotografia generale su andamento del mercato, produzione e aumenti.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Intervista a Settimo Pizzolato – Pizzolato e la sfida (vinta) del vino bio «Noi precursori» – I pionieri del bio.
La cantina Pizzolato è stata tra le prime a ottenere la certificazione nel 1991 Settimo: «Mi interessa mantenere in equilibrio l’ecosistema della campagna» I pionieri del bio. Una certa idea di agricoltura. Che si fa largo in tempi non sospetti. E diventa intuizione di un mondo che ancora deve iniziare. Così negli anni Ottanta in Italia si vedeva il bio. Ne parlavano gli studenti di agraria dopo le lezioni, si confrontavano con i ricercatori, e affrontavano padri poco propensi alla fiducia. Settimo Pizzolato però aveva dalla sua la forza di una visione. Grazie a questa convince la famiglia, contadina da 5 generazioni, a fare il salto. 40 anni dopo, con 40 collaboratori e un totale di 7 milioni di bottiglie prodotte, Pizzolato (diventata nel frattempo una holding che vede soci i figli Federico e Stefania e la seconda moglie Sabrina Rodelli) ha segnato una traccia importante nella viticoltura di pianura. Come nasce l’idea del biologico? «Volevo fare l’istruttore Isef ma ho seguito il richiamo della terra. Nel 1981, ancora studente alla facoltà di agraria di Padova, ho deciso di affiancare mio padre Gino in campagna. Siamo stati tra pionieri del bio in Italia. Abbiamo iniziato anche dagli ortaggi. Mi interessa mantenere in equilibrio l’ecosistema della campagna, organizzando la cantina per una vinificazione sostenibile. Così, nel 1991, arriva la certificazione ufficiale per i vini biologici».
Fonte, Gazzettino Treviso.
Il fotovoltaico sulle colline del Prosecco.
Manzato: «Grosse finanziarie propongo cifre da capogiro per i terreni». Le associazioni si spaccano sul futuro sostenibile. Ci sono grosse finanziarie, slegate dal mondo agricolo, che si stanno facendo avanti con i proprietari di terreni delle colline del Prosecco, offrendo cifre da capogiro, per affittare o acquistare quelle aree e installarvi pannelli fotovoltaici. Lo racconta Franco Manzato —deputato leghista di Oderzo, con un recente passato da sottosegretario al ministero dell’Agricoltura —, anticipando che proporrà un’interrogazione ai ministri dell’Agricoltura Stefano Patunelli e dell’Ambiente Roberto Cingolani, «chiedendo che si vieti l’introduzione del fotovoltaico nelle coltivazioni a denominazione Doc, Dop, Docg e Igp». Non è solo la suggestione di un futuro sostenibile, il mercato “green” fa gola, complici costi di realizzazione ridimensionati negli anni e guadagni sicuri. «Così, finanziarie che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura, e che investono molto sul fotovoltaico, offrono cifre da capogiro, anche su terreni a coltura di pregio, soprattutto di tipo vitivinicolo» spiega Manzato «È chiaro che le aziende agricole siano attratte da proposte di affitto o acquisto del terreno a cifre enormi»
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Fonte, Tribuna Treviso.
«Stop al Glera che diventa Prosecco» 40 milioni di api per le colline Unesco.
Monito del presidente Zaia ai viticoltori contro ipotesi speculative: non ci saranno altre “conversioni’ La presidente Bortolomiol (Docg) annuncia l’arrivo degli insetti per la sostenibilità e il biodistretto. Prosecco, il monito del presidente Luca Zaia: «Chi pianta Glera sperando che un giorno diventi Prosecco, rischia di farsi male». Ma gli oltre 6 mila ettari aggiuntivi, tra Glera a terra ed estirpi di altri vigneti? «Arrivano fino al 31 luglio 2018, poi basta» afferma perentorio. E con altrettanta perentorietà, l’assessore regionale Federico Caner ha ammonio i produttori delle colline del Conegliano Valdobbiadene a «tagliare immediatamente le piante malate di flavescenza dorata», per non compromettere le colture. Tutto questo mentre Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio Prosecco Superiore Docg ha annunciato l’arrivo di 40 milioni di api per contribuire alla sostenibilità delle Colline Unesco. Un’azione, questa, che sarà intrapresa anche dalla Doc, come ha assicurato il presidente Stefano Zanette. La Fiera di Godega ha ospitato ieri, on line, l’aggiornamento sulle prospettive della viticoltura veneta quest’anno. Dopo i successi dei 2021, nonostante la pandemia, in gennaio le bollicine del Conegliano Valdobbiadene hanno venduto il 70% in più (a febbraio, peraltro, sono calate del 5%). L’Asolo, come ha riferito il presidente Ugo Zampironi, ha registrato un gennaio in grande spolvero: più 26,7%. A due cifre anche la crescita del Prosecco.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Centenario Giuliano Bortolomiol “padre” del Prosecco.
Bortolomiol, la storica cantina, celebra il centenario della nascita del suo fondatore, Giuliano Bortolomiol, un nome destinato a scrivere un capitolo importante nella storia del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dopo la Scuola Enologica di Conegliano, Giuliano decide di restare nella sua terra per ricostruire quanto il conflitto aveva distrutto. E di farlo partendo dal vino. Giuliano è stato il primo a credere che questo vino dia il meglio di sé nella versione Brut, con residuo zuccherino bassissimo, quando invece prevalevano le versioni Extra Dry e Dry. Un precursore, quindi, che oggi la cantina celebra con un’iniziativa altrettanto innovativa, il Tour del Centenario. Tra le novità, la creazione al Parco della Filandetta del primo vigneto biologico dove nasce lus Naturae Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg biologico.
Fonte, Voce di Rovigo.
Ritorna in presenza Wineo Siena 2022 per celebrare il meglio dell’enogastronomia.
Finalmente in presenza! WineeSiena 2022 ritorna. E alla grande. Dopo l’edizione 2021, che si è tenuta esclusivamente online, quest’anno le degustazioni si potranno fare dal vivo in completa sicurezza, accedendo alle iniziative solo con il super green pass. Dal 12 al 14 marzo si potranno scoprire wine, food e produttori nella tre giorni al Santa Maria della Scala, a Siena. E’ la settima edizione di WineeSiena, capolavori del gusto l’anteprima di eventi in Toscana dedicati alla grande enogastronomia, che dà il via a un intero anno di appuntamenti siglati The WineHunter. Voluto dal patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bemardini, l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Un percorso tra location uniche come il Palazzo Comunale, il Grand Hotel Continental Siena-Starhotels Collezione e Pala77o Squarcialupi al Santa Maria della Scala, che toma ad essere per il secondo anno la location principale delle degustazioni enogastronomiche.
Fonte, Voce di Rovigo.
Bevi vino durante i pasti? Può far bene alla tua salute.
Un buon bicchiere di vino al pasto può prevenire il diabete di tipo 2: ecco cosa dice l’ultimo studio. Accompagnare il pasto con un buon bicchiere di vino è un’abitudine piuttosto diffusa e ci sono diversi studi che confermano quanto sia anche salutare. L’ultima ricerca condotta, riportata da insider.com, parla poi specificatamente di benefici in termini di prevenzione del diabete di tipo 2. Già in passato, infatti, era emerso come i soggetti che bevono moderatamente ai pasti abbiano un rischio inferiore di diabete rispetto ai non bevitori.
Fonte, SuperEva.
8 marzo: i vini dedicati alle donne dalle donne del vino.
Quindici etichette, dalle bollicine ai rossi importanti, che rispecchiano la forza, la passione e la versatilità del mondo femminile. Nel mondo del vino è in corso da tempo una vera e propria pink revolution: tra i wine lover italiani le donne hanno superato numericamente gli uomini, non solo perché sono diventate le principali acquirenti, ma perché sono sempre più esperte, appassionate, curiose di conoscere nuove etichette. Inoltre, anche nel campo della produzione ci sono sempre più donne viticoltrici, titolari di importanti aziende vinicole, enologhe e sommelier.
Fonte, VanityFair.it.
I migliori libri sul vino e l’enologia, per il tuo amico che se la tira da sommelier.
Libri sul vino non è difficile trovarne: a differenza che in passato, gli scaffali delle librerie sono pieni di volumi sul mangiare e sul bere, le sezioni di enogastronomia traboccano di possibilità e consigli sia nelle catene che nelle librerie indipendenti. Il problema casomai è all’opposto, sapersi orientare in un’offerta troppo ampia, e trovare i migliori libri sul vino, o almeno quelli che a noi possono essere più utili. Ma per questo ci siamo noi: e dopo avervi consigliato come comprare i migliori vini online, vi forniamo questa piccola guida ai libri sul vino per tutti i gusti e le necessità: dai manuali per principianti ai volumi che spiegano di tutto un po’, fino ai libri tecnici per sommelier o enologi.
Fonte, Esquire.
Wine Spectator 2022, i migliori vini italiani regione per regione.
Ecco regione per regione i 130 migliori vini italiani selezionati da Wine Spectator durante l’OperaWine svolta in collaborazione con VeronaFiere. Dopo due anni di stop a causa della pandemia quest’anno tornerà finalmente in presenza il Vinitaly, il più importante evento enologico del nostro paese. Come da tradizione ad aprire questa manifestazione c’è l’evento OperaWine dove vengono presentati i migliori vini italiani ai principali buyer. L’evento si è tenuto come sempre alle Gallerie Mercatali di Verona che sono state di recente oggetto di restauri. OperaWine viene organizzato da VeronaFiere in collaborazione con Wine Spectator, una tra le più famose riviste del settore. L’obiettivo è da sempre quello di realizzare un fotografia delle principali produzioni vinicole del nostro paese elencando le migliori eccellenze regione per regione. Il risultato è quello di un elenco dei migliori 130 vini italiani provenienti dalle diverse aree del nostro paese. Tra quelli scelti non mancano i nomi storici, affiancati a innovative produzioni.
Fonte, inItalia – Virgilio
Vino: il Primitivo di Manduria cresce del 7,2% nel 2021.
Oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Sono i numeri dell’anno 2021 per il Primitivo di Manduria che ottiene +7,2% rispetto al 2020. Lo rende noto il Consorzio di tutela Primitivo di Manduria Dop e Docg. “Il Primitivo di Manduria – afferma Novella Pastorelli, presidente Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è un brand riconosciuto in tutto il mondo. E’ un vino – aggiunge – che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che il Primitivo di Manduria è il prodotto – sottolinea la presidente- sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni di imitazione e contraffazione.
Fonte, ANSA.it.
Vino: Calzolari, fiera biologico Bologna diventi riferimento.
“Il vino è un’eccellenza italiana che riguarda l’agricoltura, le relazioni, la socialità, cultura, e la conoscenza. La fiera si sposa bene con un momento in cui ci si interroga sul rispetto della terra quando dobbiamo produrre”. Con queste parole Gianpiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere, ha presentato Sana Slow wine fair, la prima fiera internazionale del vino biologico, organizzata in collaborazione con Slow food, FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 marzo. Soddisfazione da parte di Calzolari per quanto riguarda la recente approvazione da parte del Senato della legge sul biologico.
Fonte, ANSA.it.
Vino. In Europa torna il proibizionismo? Intervista a Ignacio Sanchez Recarte del Ceev.
“Bisognava dare la sveglia al mondo vitivinicolo e lo si è fatto. Ora però bisogna stare all’erta perché il pericolo è tutt’altro che passato”. Così a Tre Bicchieri il segretario generale del Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins) Ignacio Sanchez Recarte, all’indomani del voto in plenaria sul Cancer Plan con cui si è evitato il peggio: equiparare uso e abuso di alcol. Ma la strada è ancora in salita e piena di appuntamenti “pericolosi” per il settore: dal voto di maggio sulla Global Alcohol Strategy 2022-2030 delll’Oms alla revisione del sistema di tassazione per gli alcolici. Con il segretario Sanchez abbiamo provato a fare un “calendario” dei prossimi step. Dal quadro che viene fuori, sembrerebbe che – con l’Oms da una parte e la Commissione Ue dall’altra – ci troviamo di fronte a un tentativo di ripristinare una nuova era di proibizionismo. È davvero così?
Fonte, Gambero Rosso.
Renza, la pasionaria svela l’anello forte della Langa del vino.
Castiglione Falletto. Uno arriva con una bottiglia, uno con un salame, un altro con delle acciughe che sembrano aver visto l’oceano un paio d’ore prima. Tutti si siedono sulla Terrazza, per un attimo, più o meno lungo, lo sguardo si perde verso i filari di Vigna Rionda, Lazzarino, Briccolina, Boscareto, Ginestra. Alcune delle vigne più prestigiose del Barolo. Quelli che hanno portato da bere e da mangiare sono spesso grandi produttori, chef stellati ma soprattutto amici di Renza.
Fonte, La Stampa.
Belìce, da Spadafora il progetto casa-cantina per battere la crisi.
La vigna e il territorio come luoghi da vivere per rinfrancarsi in questi tempi così grigi. Ovviamente degustando un buon vino. È la filosofia della casa vitivinicola Spadafora, rilanciata una ventina di anni fa da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro dei Principi di Spadafora che l’aveva fondata. Oggi il volto di questa azienda è Enrica, 25 anni, laurea in economia e la passione per la campagna e il vino: «Sono profondamente legata alla mia Sicilia e invece di andare via, come purtroppo sono costretti a fare molti miei coetanei, ho deciso di restare qui per dedicarmi al vino e alla terra. Può sembrare strano che alla mia età – dice Enrica – una ragazza decida di passare così tanto tempo in campagna, eppure c’è una bellezza nelle albe, nei tramonti, nel cambio delle stagioni e nella lentezza della natura che mi ha sempre affascinato».
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Superbonus: maxi detrazione 110% anche per cantina o garage? La risposta che non ti aspetti.
Il Superbonus è finalizzato a migliorare l’efficienza energetica degli immobili oggetti degli interventi specifici. Si tratta di un rimborso spese (al 110%) sotto forma di detrazione fiscale ripartita in cinque anni o sconto in fattura o cessione del credito. Il decreto Rilancio all’articolo 119, fissa i tetti di spesa massimi entro i quali l’agevolazione può essere riconosciuta. Tale massimale è legato alla spesa effettivamente sostenuta. Ricordiamo, inoltre, che le spese sostenute devono essere asseverate da un tecnico abilitato. Il quale risponde in prima persona con responsabilità civile e penale in riferimento alle dichiarazioni in cui la spesa è conforme ai prezzari, previsti dalla normativa in vigore, per quel determinato intervento. In caso di attestazione false si rischia anche il carcere.
Fonte: InformazioneOggi.it.
CANTINA MEZZACORONA: PROSCIOLTI I 4 INDAGATI.
Il fatto non sussiste. Il Gruppo Mezzacorona è stato assolto dalle accuse di riciclaggio in Sicilia. Erano 4 gli indagati nel processo tra cui il presidente del gruppo vitivinicolo Rigotti e l’ex direttore generale Rizzoli. Nel 2020 la Guardia di finanza di Trento sequestrò vigneti e fabbricati tra le province di Agrigento e Ragusa, del valore di oltre 70 milioni di euro, alla cantina siciliana Feudo Arancio, ipotizzando a carico dei rappresentanti legali del gruppo vitivinicolo trentino Mezzacorona il reato di riciclaggio aggravato dall’aver agevolato gli interessi di Cosa Nostra, che voleva liberarsi di beni immobili per sottrarli a misure cautelari e reinvestire il ricavato. L’inchiesta che creò molto scalpore ipotizzava presunti tentativi di infiltrazione mafiosa nell’economia trentina. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2000 e il 2005 quando, secondo l’accusa, venne effettuata un’operazione commerciale che portava all’acquisizione di due tenute siciliane di proprietà degli esattori mafiosi Salvo.
Fonte: RTTR.
La Callaltella: cantina a conduzione femminile a San Biagio di Callalta.
L’azienda agricola, in attività dal 1951, da una decina d’anni è gestita dalle tre sorelle Bonetto, che ne hanno rinnovato l’organizzazione e l’immagine, lanciando nuovi prodotti, a fianco a quelli tradizionali. Da una decina d’anni la cantina La Callaltella di San Biagio di Callalta è un’azienda in rosa, a totale conduzione femminile. Da sempre gestita dalla famiglia Bonetto, sin dalla sua fondazione nel 1951, da una decina d’anni l’azienda agricola è stata acquisita da tre sorelle (Antonella, Elisabetta, Elena Bonetto), che l’hanno rinnovata nell’immagine e nell’organizzazione, rafforzando e riposizionando il marchio. “All’inizio non è stato facile spiegare ai clienti che la proprietà era cambiata – raccontano le tre imprenditrici – pur rimanendo in famiglia, l’assetto societario era completamente rivoluzionato. C’era chi non accettava l’idea che tre donne, per giunta giovani, potessero tenere il timone di un’azienda. Ma noi non abbiamo preso paura e siamo andate avanti per la nostra strada, con la convinzione di rivitalizzare e valorizzare il grande valore che ci era stato tramandato dalle generazioni precedenti.
Fonte: Treviso Today.
Wine and Women, da Cantina Urciuoli l’aperitivo dedicato alle donne.
E’ il momento di tornare a condividere sapori, profumi ed emozioni. Quale occasione migliore della festa della donna per ritagliarsi una pausa dalla quotidianità e brindare in allegria con amiche e amici. Da Cantina Urciuoli a Forino, un evento conviviale e informale, per trascorrere la giornata dell’8 marzo in totale spensieratezza coccolati dai nettari dell’azienda di Caterina Tammaro e Ciro Urciuoli. Dalle 18.00 potrete degustare una selezione di prodotti tipici del nostro territorio condita da prodotti da forno preparati artigianalmente. Ad accompagnare la degustazione i vini: Falanghina, Rosato e Fiano.
Fonte: AvellinoToday.
Cantina Casale del Giglio: viaggio enogastronomico e culturale nell’Agro Pontino.
L’azienda laziale, i cui vini sono ormai conosciuti in tutto il mondo e da tempo impegnata nello studio dei vitigni e nell’enoturismo, segue anche un progetto archeologico legato all’antica Satricum. Nel nostro Bel Paese il mondo del vino, pur ad esso riconoscendo variegate sfaccettature che molto contribuiscono a renderlo piacevole ed interessante da scoprire, vive su paradigmi consolidati che costituiscono impigrenti ancoraggi mentali. Territorio vocato e vitigni rigorosamente autoctoni. Un fare che è conseguenza del saper fare atavico, una competenza che si accresce naturalmente secondo innovazione, una penetrazione su mercati emergenti. Comunicazione corollario dell’attività caratteristica, attenzione consapevole verso due fenomeni emergenti: enoturismo ed e-commerce. E va tutto bene! Poi ci sono realtà che sono nate e si sono formidabilmente sviluppate e cresciute fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli di produzione e di fatturato, vivacemente attenendosi alla legge del “perché no”, piuttosto che alla docilità del “perché”. Esemplare, interessante “case study”, la realtà laziale di Casale del Giglio. Casale del Giglio è ellissi laziale con due fuochi.
Fonte: Italiaatavola.net.
STAMPA ESTERA
Vins de bordeaux : place à une forte reprise à l’exportation en 2021.
L’année 2021 a vu les expéditions de vins de bordeaux bondir de 30 4/o en valeur et de 9 % en volume. Marie-Josée Cougerid yiCougardMarle Les deux locomotives des vins de bardeaux, Chine et Etats-Unis, ont fonctionné à plein en 2021. Assurant une incontestable relance des exportations en hausse de 30 % en valeur (23 milliards d’euros) et 9 % en volume. « Toutes les appellations et toutes les couleurs de vin en ont profité . selon Bernard Farges, président du Comité interprofessionnel des vins de bordeaux (CIVB). «Les grands crus ont un très bon bilan comme l’ensemble du luxe». Une bouteille sur cinq en Chine Les marchés chinois et américain sont extrémement différents. Après avoir témoigné le plus vif intere pour les grands crus français rlyadix ans, iaC hirie a considérablement élargi sa demande. Et achète désormais le bordeaux au prix moyen de 6 euros la bouteille au départ de la France. Tandis que les Américains passent commande à 10 euros. Sans doute la valeur des vins de bordeaux vraiment consommés en Chine doit-elle s’apprécier à l’aune du prix moyen de 35 euros auquel se font les exportations vers Hang Kong, sachant que celles-ci sont en partie réexpédiées vers la Chine continentale.
Fonte, Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 7 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Wine Spectator, Verona al top Evento in aprile – OperaWine, Verona top con 15 etichette su 130.
La rivista Wine Spectator ha diffuso la lista dei migliori vini per l’edizione del 9 aprile OperaWine, Verona top con 15 etichette su 130 Monica Sommacampagna •• Anno mirabile per il vino italiano: la rosa dei vini selezionati dalla rivista Usa Wine Spectator per l’Ila edizione di OperaWine sale da 100 a 130 per la prima volta nella storia della manifestazione che introduce Vinitaly. L’appuntamento per i visitatori selezionati a livello internazionale da Veronafiere è il 9 aprile alle Gallerie Mercatali: il Veneto è rappresentato da 19 vini, di cui 15 veronesi, 80% della quota regionale. Nella nuova lista scaligera troviamo molti habitué della manifestazione che lo scorso giugno, dopo la frenata imposta dal Covid-19, ha presentato l’antologica di 10 anni, includendo le firme 2020. Il vino più rappresentato nell’edizione 2022, con 9 etichette, è l’Amarone della Valpolicella nelle interpretazioni di Tedeschi per il 2011, Bertani, Cesari, Romano dal Forno e Tommasi per il 2010, Tom Attesa per il prologo a Vinitaly che si terrà alle Gallerie Mercatali Mantovani: «In questi ultimi anni molti vini italiani cresciuti in Usa» maso Bussola per il 2007, Masi e Zenato per il 2006 e Zymè per il 2003. Allegrini è presente con l’Igt La Poja 2012. Roberto Anselmi con il Capitel Croce 2019, i restanti sono patrimonio del Soave Doc: dai 2015 di Leonildo Pieropan e Suavia al 2014 di Prà per concludere con il 2012 di Gini.
Fonte: Arena.
La primavera dell’Enoteca regionale Assaggi e corso ‘English for wine’.
Dozza, l’elenco di tutti gli appuntamenti fino ad aprile La primavera dell’Enoteca regionale Assaggi e corso ‘English for wine’ La primavera enologica alla Rocca di Dozza è un viaggio tra banchi d’assaggio, incontri coi vignaioli e corso ‘English for Wine’. Una proposta targata Enoteca Regionale Emilia Romagna, iniziata ieri con la celebrazione del Sangiovese, e che proseguirà con il secondo appuntamento domenica prossima con il Malbo Gentile. Andando avanti di altri sette giorni, è in programma l’accoppiata internazionale Chardonnay e Sauvignon per finire con il tandem Trebbiano-Ortrugo domenica 27. Sabato 26 ricomincerà anche la rassegna ‘Vignaioli in Enoteca’. L’incontro con i produttori della nostra regione, impreziosito dall’assaggio gratuito dei loro vini, partirà con l’azienda agricola Celli di Bertinoro. Prenderà il via, infine, l’attesa prima edizione del corso ‘English for Wine’. Tre incontri nel wine-bar della Rocca dozzese con l’obiettivo di facilitare la comunicazione del vino in lingua inglese.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
Cantina Rauscedo cresce ancora con il suo settimo punto vendita.
Cresce Cantina Rauscedo, storica cooperativa vitivinicola friulana, che ha inaugurato il suo settimo punto vendita a Tavagnacco, in via Nazionale 42. È il primo della rete di negozi con i nuovi colori che richiamano la sostenibilità ambientale dei prodotti. Presenti all’inaugurazione dello store, che si aggiunge in provincia di Udine a quelli di Codroipo e Gemona, molti appassionati di vino, tanti soci della cooperativa friulana, il sindaco di Tavagnacco, Moreno Lirutti, i suoi assessori, il presidente di Cantina Rauscedo Antonio Zuliani, affiancato dal vice Fabio D’Andrea e dai consiglieri Mauro D’Andrea e Paolo Cesarini, l’assessore regionale a infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti e il sindaco di Tricesimo, Giorgio Baiutti. «Abbiamo voluto ripartire dal cuore del Friuli – ha detto con soddisfazione Zuliani -, ma con un nuovo spirito. I nostri valori stanno cambiando perché è in corso la più grande trasformazione del nostro pensiero. Si sta infatti concretizzando un progetto enologico che rappresenta 370 famiglie legate alla terra da generazioni.
Fonte: Messaggero Veneto Udine.
Strada del vino come volano per il turismo – Enoturismo nelle 5 Terre, via al protocollo d’intesa.
Enoturismo nelle 5 Terre Via al protocollo d’intesa E’ stato firmato tra il Comune di Monterosso e l’Autorità di sistema portuale e coinvolge tutti gli enti locali e le associazioni di settore del territorio II turismo del vino è una realtà. L’enoturismo nelle Cinque Terre si prefigge di proporre circuiti diversificati, attraverso i quali le aziende si mettono in gioco, mirando a una produzione di elevata qualità nel rispetto del territorio, permettendo il recupero delle risorse ambientali e culturali. «Le Strade dei Vini – dichiara il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia – sono tra gli strumenti più efficaci di promozione, un mezzo necessario per lo sviluppo dell’enoturismo». È stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Monterosso al Mare e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale al fine di promuovere e sostenere il progetto Strada dei Vini delle Cinque Terre: progetto sostenuto da tutti Comuni delle Cinque Terre e che vede Monterosso capofila gestionale.
Fonte: Nazione La Spezia.
Vino: nei ristoranti top piace l’etichetta green.
In tempi di pandemia chi si è concesso un pasto in un ristorante gourmet non ha rischiato brutte sorprese col vino e dalla carta ha prediletto vini a denominazione certificata, autoctoni, ecosostenibili, e con brand noti. Col fuori casa in ripresa, dove si impone il consumo al calice. Poco ma buono dunque. È quanto rileva l’indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor sul consumo outdoor dei Fine Wine a ottobre 2020 e settembre 2021. Questa doppia indagine evidenzia una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite foodevine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In sintesi se nel 2019 le vendite di foodewine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi.
Fonte: Provincia Sondrio.
Un master in “enologia” nella patria del Primitivo.
Una grande opportunità per il territorio e per i giovani, la tappa di un cammino che il nostro consorzio di tutela vuole compiere per integrarsi ancora di più con il territorio e mettere a disposizione l’innovazione e la ricerca in quei settori di eccellenza che richiedono più di altri una formazione continua e altamente qualificata, come il caso della vitivinicoltura». La presidente del consorzio del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli, saluta così l’avvio di un tavolo di lavoro per l’istituzione nella città messapica di un master universitario in Enologia, consesso in cui l’organismo manduriano partecipa con Unisalento e Confagricoltura. Ne dà notizia quest’ultima, presente al primo incontro perlustrativo tenutosi a Manduria con il presidente regionale Luca La’7.àro e con il consigliere nazionale Filippo Schiavone. Per l’università del Salento ha partecipato il rettore Fabio Pollice.
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
La selvaggina del “Dolada” Vini numerati in fondamenta.
CENE CENTENARIE proseguono i festeggiamenti — iniziati nel 2021 — per i 100 anni del ristorante “Dolada” di Pieve d’Alpago (B1). Ben tre gli appuntamenti in programma a marzo. Il primo, venerdì prossimo, avrà come tema La Selvaggina e sarà declinato nel seguente menu: Tartare, Doppio patè di beccaccia, chutney di fichi e pan brioche alle nocciole, Carpaccio di cervo, gelato al pino mugo e lampone, Ravioli d’alzavola e foie gras, La sopa Coada “quella vera con piccione”, Mojto Glacè. Giovedì 17 marzo il Dolada va in trasferta a Jesolo e precisamente al ristorante “da Guido”. Il tema sarà il medesimo ma entreranno nel menu nuovi piatti. Infine venerdì 25 marzo, in Alpago, la cena con “I preferiti di Riccardo De Prà”: dal Paneesalame.com alla Millefeuille aux fraises des bois du restaurant Lameloise (la millefoglie alle fragoline di bosco del ristorante Lameloise, tre stelle Mihelin, in Borgogna).
Fonte: Gazzettino.
Una Lonely Planet tutta dedicata a Marca e Prosecco – Esce a maggio la guida Lonely Planet dedicata a Treviso e ai colli del Prosecco.
Per la Marca si tratta di una vera opportunità dal punto di vista turistico, uno strumento ricco di spunti, con tutte le informazioni utili per entrare nell’anima dei luoghi, non solo dei monumenti, dei borghi e delle città. Per la Marca un’opportunità che supera il piano strettamente editoriale. La svolta nella visione territoriale Esce a maggio la guida Lonely Planet dedicata a Treviso e ai colli del Prosecco. Treviso e le colline del Prosecco». Il titolo è ancora provvisorio, ma unirà il recentissimo sito Unesco al capoluogo del territorio. Lingua: italiano e inglese, per essere glocal e global allo stesso tempo. Caratteristiche: strumento agile e prezioso, ricco di spunti e suggerimenti. Contenuti: tutte le informazioni utili per entrare nell’anima dei luoghi, non solo dei monumenti, dei borghi, delle città.
Fonte, Tribuna Treviso.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 6 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
I migliori 129 vini d’Italia.
L’evento dopo due anni di stop: tante conferme per le etichette più conosciute di Luciano Ferraro Torna la vetrina mondiale del vino italiano. A dieci anni dalla prima edizione, OperaWine presenta i migliori vini italiani ai compratori che arriveranno a Verona per il Vi- nitaly. La grande fiera torna dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di interruzione a causa del Covid, OperaWine la precede di un giorno. È l’evento più internazionale, organizzato da VeronaFiere e da Wine Spectator, la rivista americana di riferimento per il settore, capitanata in Italia da Bruce Sanderson. All’inizio le cantine chiamate a rappresentare il Belpaese enologico erano poco più di cento, il numero e cresciuto di anno in anno. L’appuntamento è alle Gallerie Mercatali, un pezzo di archeologia industriale veronese, da poco restaurato. L’obiettivo è dimostrare che ogni regione produce almeno una eccellenza. La selezione dei critici statunitensi è anche o . numeri in crescita, domina la Toscana una radiografia del comparto. Il risultato? Il dominio dei toscani, forti di alcune annate straordinarie dei loro grandi rossi, Brunello di Montalcino in testa: 35 i produttori convocati da Wine Spectator, mentre i piemontesi si fermano a 19.
Fonte: Corriere della Sera.
Con il sushi si beve Dinavolino, Traminer o Cerasuolo.
Nel IV secolo il sushi era un alimento giapponese un po’ diverso da come lo conosciamo. Si trattava di un ingegnoso metodo ittico di conservazione, grazie al quale il riso bollito avvolgeva le differenti qualità di pesce eviscerato e salato garantendone per mesi la conservazione e la possibilità di viaggiare, ma poi il riso veniva scartato. Oggi no, riso e pesce sono elemento indissolubile del sushi e vanno mangiati insieme in un solo boccone, aiutandosi con le dita o con le bacchette. Un cibo contemporaneo, con cui scoprire l’affascinante e misterioso Giappone e la sua impenetrabile cucina, cercando di orientarsi nel mare magnum di sushi restaurant che punteggia il Belpaese, magari ordinandolo a casa. Ma a quali vini è possibile abbinarlo se non vogliamo optare per il classico Sakè? Parola a Ciro Fontanesi coordinatore di Wine Accademy Alma, che accanto a 5 celebrate specialità nipponiche consiglia alcune ottime bottiglie.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Turismo boom in cantina e tra i vigneti.
Passata, o quasi, la bufera del virus, dissolti le brume e il gelo invernale, il turismo del vino guarda con fiducia alla stagione primaverile alle porte. I numeri del settore sono in stabile crescita, ora per le aziende si tratta di rimettersi in gioco dopo la crisi da virus. «L’enoturismo rappresenta una componente importante dell’offerta turistica nazionale. Secondo gli ultimi dati, la propensione dei viaggiatori a visitare più cantine è aumentata del 17%». Sono le parole pronunciate qualche mese fa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, alla quinta edizione della Conferenza mondiale del turismo enologico a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, organizzata dall’Unwto. Il ministro ha preso simbolicamente il testimone della manifestazione, in vista della prossima edizione che si terrà ad Alba quest’anno. L’enoturismo però non è fatto solo di vino.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Giù le tasse subito per salvare i nostri contadini.
Il mondo dell’agroalimentare italiano è stato più forte della pandemia. Nei due anni tra il 2020 e il 2021, l’agroalimentare made in Italy ha incrementato la propria presenza: il mondo ha scelto l’Italia che sta in un piatto e in un calice, dalla pasta all’olio extravergine d’oliva, dai formaggi al vino, quest’ultimo vero protagonista di una performance davvero rilevante. I dati sono stati comunicati e commentati alla sesta edizione del forum Agrifood monitor di Nomisma. Si parla di performance sorprendente per l’agroalimentare, in modo particolare nel 2021, che «sarà ricordato come un anno straordinario per l’export italiano», ha dichiarato Denis Pantini, responsabile agroalimentare di Nomisma. L’export agroalimentare nel 2021 è a livelli record, oltre i 50 miliardi di euro (nel 2015 era poco sopra i 30), grazie a una crescita a valore del 15% rispetto al 2019 e dell’ 11% sul 2020.
Fonte: Libero Quotidiano.
La guerra Russia-Ucraina colpisce il lusso.
Goldoni: «Avevamo avuto il riconoscimento dei vaccini non Ema, ora affrontiamo una nuova emergenza» Le incognite Moda e vino La guerra tra Russia e Ucraina è destinata ad avere ripercussioni anche sul settore delle fiere italiane, che proprio in queste settimane sta riprendendolo svolgimento delle attività espositive, in gran parte sospese a gennaio e febbraio a causa della pandemia. «Eravamo riusciti a ottenere il riconoscimento dei vaccini non Ema per i visitatori delle fiere, ma purtroppo dovremo fare i conti con questa situazione», osserva Massimo Goldoni, presidente di Cfi (Comitato fiere industria), l’associazione degli organizzatori delle fiere. Gli operatori russi sono una componente non particolarmente numerosa tra coloro che partecipano alle fiere nel nostro Paese, ma si tratta di buyer con alta capacità di spesa.
Fonte: Sole 24 Ore.
Tornano le fiere, attese positive dopo due anni di stop Covid.
La ripresa. Confermati i 475 eventi previsti nel 2022, di cui 234 a carattere internazionale Adesioni degli espositori superiori alle attese Tutti gli eventi rinviati a inizio anno causa pandemia sono stati riprogrammati entro il primo semestre Giovanna Mancini AIla fine l’incantesimo sembra essersi spezzato. Quando all’inizio di gennaio la quarta ondata della pandemia aveva costretto le società fieristiche a posticipare in primavera la quasi totalità delle manifestazioni previste a gennaio e febbraio (oltre ad alcuni eventi di marzo e aprile), l’intero settore ha temuto di rivivere lo stesso incubo vissuto due anni prima. Fortunatamente, questa volta la sospensione delle attività (decisa per volontà degli organizzatori e dei quartieri, non sancita per decreto) si è limitata al periodo di maggiore recrudescenza del virus e ora le fiere possono ripartire, cercando di nagganciare la ventata di ottimismo e partecipazione registrata nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno. Il palinsesto espositivo 2022 vede infatti confermate (sebbene in parte riposizionate nel calendario) tutte le 475 manifestazioni previste, di cui 234 di carattere internazionale.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino e altre specialità tipiche per promuovere il territorio.
Una rete promozionale, tra pubblico e privato, per valorizzare le tipicità del territorio. È lo strumento promozionale su cui punta l’amministrazione comunale prendendo spunto da “La nostra anteprima-The cool on the Hills”, la degustazione di oltre sessanta vini in corso nella sala ipogea di piazza Garibaldi e dal consorzio di tutela “Colline teramane”. Nasce da qui, dunque, l’idea di mettere insieme aziende e associazioni, sotto l’egida del Comune, per dare risalto ai prodotti tipici. «11 vino è il prodotto in assoluto più vocato perla valorizzazione territoriale perché può raccontare il territorio con le sue peculiarità» sottolinea l’assessore al turismo Antonio Filipponi, «e quello che abbiamo messo in campo con il consorzio Colline teramane rappresenta solo un tassello di un percorso più ampio». Le eccellenze enogastronomiche offriranno la narrazione di Teramo e della provincia, spiega l’amministratore, «restituendo al capoluogo quel ruolo di aggregatore di esperienze che per troppo tempo, per via di una mancata programmazione da parte di chi ha preceduti, è mancato».
Fonte: Centro Teramo.
Intervista ad Alvaro De Anna – Le cantine «eroiche» si ritrovano a Matera.
Vigneti coltivati in aree estreme: montagna, forti pendenze, terreni rocciosi, gradoni, sabbie, piccole isole Le cantine «eroiche» si ritrovano. A Matera è iniziato ieri e si concluderà domani un evento nazionale dal titolo «Vini da terre estreme», con 37 cantine eroiche ed oltre 250 etichette. L’iniziativa intende rendere omaggio a quei vini che – coltivati in aree cosiddette estreme (montagna, forti pendenze, terreni rocciosi, terrazzamenti, gradoni, sabbie, piccole isole) – hanno come denominatore comune l’essere frutto di un’agricoltura con origini e storia secolari, tramandata di generazione in generazione, che ha nel Dna la fatica, anch’essa estrema, e la passione che la produce. Ne parliamo con l’ideatore ed organizzatore Alvaro De Anna. Come nasce il progetto «Vini da Terre Estreme»? «Mi sono occupato di comunicazione, l’advertising classico, fin dal 1980 amministrando budget di aziende importanti con campagna pubblicitarie in Italia e all’estero. Per oltre sei anni ho accompagnato Consorzi e Cantine in giro per il mondo a toni sono da sempre coltivati.
Fonte, Gazzetta di Basilicata.
La sfida vincente di tre aziende con i vigneti in aree impervie.
Dalla Basilicata al Friuli, modelli di volontà e competenza • Ecco tre storie di altrettante aziende vitivinicole «eroiche». Azienda agricola Eubea, Ripacandida. La storia nasce nel 1922, con il fondatore Francesco Sasso, iniziatore visionario di questa tradizione familiare. Obiettivo di Eubea è sempre stato quello di ottimizzare la qualità, anche a costo di scelte onerose e quindi coraggiose, come la scelta del regime biologico. I vigneti, circa 20 ettari, tutti in forte pendenza all’interno del vulcano Vulture, sono tutti ubicati nelle zone più vocate e prestigiose per la produzione del vitigno autoctono, Barile 10 ettari, Ripacandida 4 ettari, Piano Regio Venosa 6 ettari. Numerosi i riconoscimenti ottenuti. Dri. II Roncat – Ramandolo, Nimis, Udine. Giovanni Dri è senza dubbio «il Ramandolo». Questo vino, prima Docg del Friuli è l’unico nella regione a portare il nome del territorio. ll «Ramandolo» racconta la storia di vigneti impervi, di lavoro duro, di passione e sacrificio: la vita di Giovanni Dri.
Fonte: Gazzetta di Basilicata.
L’arrivo di enoturisti Dai Sassi un viaggio nei borghi del vino.
Dopo un buon 2019 che in Italia ha visto salire gli enoturisti a 15 milioni (+7%), con un aumento del giro d’affari del 6% (da 2,5 a 2,65 miliardi di euro), si guarda con ottimismo al post Covid per un ritorno degli enoturisti. È uno dei temi dell’evento che ha il patrocinio di Regione, Upi, Provincia e Comune di Matera, Camera di Commercio Basilicata, Confartigianato, Oprol. Ma chi sono gli enoturisti? Età media di 48 anni – secondo il XVI Rapporto sull’enoturismo realizzato dalle Città del vino – il 45% dichiara di visitare e trascorrere un periodo di vacanza nei territori del vino almeno una volta l’anno; 30% più di una volta l’anno; i19% almeno una volta al mese. «A questo target turistico guardiamo con interesse – dice Rosa Gentile, presidente Confartigianato, che sostiene l’impegno dell’ideatore dell’evento De Anna -. Il turismo enogastronomico è un viaggio volto alla scoperta dell’enogastronomia di un territorio e attraverso il quale il turista può fare esperienza della cultura locale e acquisire il senso del luogo. Il nostro invito: partire da Matera per un viaggio affascinante nei borghi del vino e riscoprire le botteghe dell’artigianato artistico e di qualità, secondo il progetto Confartigianato «botteghe accoglienti».
Fonte: Gazzetta di Basilicata.
Stop al vino in Russia Viene meno il sesto mercato per l’export.
Se anche si superasse il blocco, ci sarebbe un crollo provocato dalla fortissima svalutazione del rublo. Si è interrotta la via verso la Russia per il vino romagnolo. L’attuale situazione ha di fatto bloccato ogni export verso una nazione che rappresentava un discreto mercato per il settore enologico. Dopo il blocco del 2014 per l’ortofrutta, che ha di fatto impoverito la filiera italiana, adesso è la volta del vino. «Già da qualche settimana abbiamo fermato l’export verso la Russia – conferma Carlo Dalmonte, presidente della cooperativa faentina “Caviro” – per una serie di motivi. Il blocco della possibilità di scambi di denaro, oltre alla mancanza di qualsiasi garanzie, causano il fermo dell’export. E non sappiamo di certo quando potrà riprendere». Per “Caviro” la Russia, insieme all’Ucraina e Bielorussia, rappresenta il sesto-settimo mercato di riferimento dopo Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada, Cina. «Russia, Ucraina e Bielorussia non sono le nostre zone principali di export, ma erano comunque un buon mercato, attorno ai 6 milioni di euro di valore».
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Il Wine Festival torna a Villa Cattani Stuart con eccellenze e novità.
Dopo due anni torna Pesaro Wine Festival 2022. Si svolgerà nelle giornate del 13,14e 15 maggio a Villa Cattani Stuart. Tante saranno le novità di questa edizione per gli amanti del vino di qualità, a cominciare da un convegno che si terrà a Villa Caprile e due seminari condotti da Armando Castagno e Sandro Sangiorgi. L’organizzazione del Festival, condotta dall’Associazione Pesaro Vino Cultura da un’idea di Gianluca Galeazzi ha come obiettivo principale quello di valorizzare e promuovere la produzione artigianale del vino, ovvero quella fetta produttiva che non mira a seguire le mode ma ad offrire un prodotto autentico di indiscussa qualità. Dopo la forzata battuta di arresto imposta dall’emergenza pandemica, il Festival torna vestito di nuova energia e grandi novità. La serata di pre-festival del 13 che si svolgerà a Villa Caprile sarà dedicata a un importante convegno con relatori d’eccezione del mondo del vino.
Fonte: Corriere Adriatico Pesaro.
Cantina Colli Ripani, riapre il punto vendita.
II punto vendita della Cantina Colli Ripani, in via Giovanni Bovio a San Benedetto, negli ultimi giorni è stato rinnovato e riaperto nella giornata di ieri con una nuova conduzione. La signora Alba Falleroni, che l’ha gestito con passione dal 1993, anno di apertura, è andata in pensione e al suo posto è arrivata la signora Edvige Cossignani. I vertici della Cantina hanno inteso ringraziare pubblicamente la signora Alba per l’entusiasmo e la professionalità che ha messo nel lavoro in tutti questi anni. Quella dei Colli Ripani è una cantina cooperativa che trova forza in oltre 330 produttori autoctoni, nata dal forte desiderio di tutelare e valorizzare la propria produzione vinicola attraverso il rispetto di quelle terre che danno vita ai nativi vini Sangiovese, Montepulciano, Pecorino e Passerina.
Fonte: Resto del Carlino Ascoli.
Il Primitivo? Un vino da master universitario – Nella terra del Primitivo si studierà il vino di qualità.
I’ idea di Confagricoltura è stata subito sposata dall’Università di Lecce e dal Consorzio di Tutela del Primitivo che comprende 64 aziende. Grazie a un master in enologia, a Manduria si studierà il vino di qualità. Con il Primitivo, sempre più presente sul mercato internazionale, l’attenzione sarà puntata sugli altri vini pugliesi di punta. a pagina 6 Nella terra del Primitivo si studierà il vino di qualità A Manduria un master di enologia con l’Università del Salento La sfida di Monica Caradonna. Manduria e la sua vocazione vitivinicola finalmente diventano protagoniste. Dopo anni di battaglie e investimenti la città del vino per eccellenza assume il ruolo centrale che merita. Parte da Confagricoltura Puglia la proposta di attivare nella città dei Messapi il primo Master in Enologia collegato all’Università del Salento.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Un master di Enologia.
Un percorso progettuale di cui si è parlato ieri a Manduria nel corso di in un incontro promosso da Confagricoltura Puglia, al quale hanno preso parte il presidente regionale di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro, il rettore di Unisalento Fabio Pollice e la presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli. Assieme a loro anche il componente di giunta nazionale di Confagricoltura con delega ai rapporti con l’università, Filippo Schiavone. La città dei Messapi, area del doc Primitivo, offre le condizioni ideali per formare nuove classi di direttori di cantine e tecnici altamente specializzati. «Manduria – specifica Luca Lazzàro – è una grandissima eccellenza e va valorizzata e, uno dei modi per farlo è contribuire all’istituzione di un master in enologia. C’è una grande attenzione internazionale sul Primitivo, la sua diffusione ha portato i consumatori stranieri a chiedersi dove fosse prodotto e questo ha rinvigorito i flussi turistici verso il Salento.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
Vino escluso dai dibattiti della “Pessima”: polemica.
I produttori del Primitivo “irritati” ? L’assessore Baldari si sarebbe difeso dall’assenza dal programma della fiera con l’indisponibilità di Pentassuglia. Tutto pronto a Manduria per la settimana della Fiera Pessima giunta alla 279sima edizione che si aprirà nel pomeriggio di martedì prossimo. Ma sono pronte anche le polemiche per il nervosismo che serpeggia nel mondo dell’agricoltura e soprattutto del vino Primitivo. Questi importantissimi comparti-volano dell’economia del territorio, per la prima sono stati esclusi dai dibattiti che si terranno nell’apposito padiglione dei convegni all’interno della campionaria. Uno scivolone senza precedenti quello dell’assessore comunale all’Agricoltura, Commercio e Fiere, Isidoro Mauro Baldari, che ha ceduto la vetrina al «turismo culturale», ospite ingombrante diretto dalla neo assessora al ramo, Antonella De Marco che da solo assorbe la metà dei convegni in fiera. Se ne sono accorti con molto dispiacere quelli del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria doc che non hanno gradito per niente l’anteprima del programma culturale della Pessima dove si dà spazio, nell’ordine, alle «Donne in uniforme» (mercoledì 9 marzo alle ore 17,30) con la regia dell’assessora alle politiche sociali, Fabiana Rossetti; alla Confcommercio Taranto (giovedì 10 marzo ore 17,30); alla Promozione turistica (venerdì 11 marzo ore 17,30) con l’assessora De Marco; beni artistici e culturali (sabato 12 marzo alle ore 10,30) nelle mani dell’assessore alla cultura, Vito Andrea Mariggiò.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
I vini pugliesi nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 di Forbes.
I vini pugliesi nella classifica delle 100 eccellenze italiane 2022 di Forbes Prosegue il percorso di crescita qualitativa e di immagine dei vini pugliesi. Ad attestarne il valore, questa volta, è l’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes, che, nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022”, ha premiato la salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, portano la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni. “E’ una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso -commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
Fonte: Salento in tasca.
Al Glykòs per la sesta volta il premio DolcePuglia!.
II Glykòs si aggiudica per la sesta volta il Premio DolcePuglia – sezione vini da uve rosse – dell’Associazione Italiana Sommelier, concorso giunto alla sua XV edizione. 2014, 2015, 2018, 2019, 2021 e 2022! Ormai il Glykòs è una sicurezza e una bandiera dell’enologia pugliese. “Nell’ambito della rassegna Dolce Puglia la Vs.Azienda partecipando con Glykòs, dopo una accurata selezione a cura della commissione degustatori Ais Murgia, nell’ambito della categoria Vini dolci da uve rosse si aggiudica il 1° posto nella classifica tra i campioni pervenuti nei tempi e termini previsti dal regolamento. Lieto di annunciare il prestigioso riconoscimento, comunico che il prossimo 3 aprile presso Masseria Barsentum a Putignano celebreremo e consegneremo il Trofeo Dolce Puglia 2022′: Così Vincenzo Carrasso, presidente Ais Murgia, che ha ideato il prestigioso premio, comunica l’entusiasmante risultato alla cantina di Copertino.
Fonte: Salento in tasca.
Ais dedica una masterclass allo Champagne.
Tornano le serate enologiche d’autore firmate dall’ Associazione Italiana Sommelier di Lecce, guidata da Amedeo Pasquino. Appuntamento domenica 6 marzo alle 19,30 presso il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi di Lecce, con la Masterclass Champagne Ar Lenoble. A condurre la serata uno dei più grandi esperti italiani di bollicine francesi, ovvero Alberto Lupetti, proprio colui che ha scelto questa piccola maison e la sua tradizione familiare per illustrare agli amici di Ais e agli appassionati leccesi la grande maestria enologica dei vignerons d’Oltralpe. Che spesso, come in questo caso, sono legati da molte generazioni alla produzione del vino più apprezzato nel mondo: lo Champagne, appunto. In questo caso prodotto da Chardonnay e ottenuto da un processo produttivo e un assemblaggio assai particolare. In degustazione infatti nel corso della serata Intense Mag17, Dosage Zéro Mag16, Blanc de Blancs Mag17, Rosé Terroirs Mag14, Blanc de Blancs Grand Cru 2012, Les Aventures Chouilly; il wine tasting si concluderà con I’ abbinamento del vino ad alcune eccellenze gastronomiche scelte per l’occasione.
Fonte: Salento in tasca.
Il “modello Mamoiada” piace anche alla Malvasia.
Confagricoltura Oristano mette a confronto produttori, Consorzio ed esperti Al convegno di Bosa anche l’assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia ElSette i comuni dove si producono le diverse tipologie (amabile, dolce, riserva, spumante, passito) di Alessandro Farina BOSA Il convegno “Malvasie di Sardegna. Vini antichi per un mercato moderno” ha riscosso l’attenzione degli addetti ai lavori, in arrivo a Bosa da tutta l’isola, ma soprattutto ha riaperto in Planargia il dibattito sul futuro di un vitigno che da secoli caratterizza la produzione enologica di qualità nella fascia centro occidentale dell’isola, il Malvasia di Bosa doc. Confagricoltura Oristano, che ha organizzato l’appuntamento venerdì mattina nell’aula convegni dell’Episcopio, ha centrato l’obiettivo presenze e innescato un dibattito sul nuovo respiro, per il presidente regionale di Confagricoltura Paolo Mele guardando all’esempio di Mamoiada, da alimentare in un settore che ha ancora non poche carte da giocare, in termini di sviluppo economico con risvolti di richiamo anche turistico. Con l’impegno, scandito a chiare lettere dall’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia, di un fattivo sostegno da parte della Regione Sardegna. Sette i comuni dove si producono le diverse tipologie (amabile; dolce; riserva; spumante; passito) di Malvasia doc in Planargia: Bosa, che la fa da padrona per superficie, Modolo, Tresnuraghes, Magomadas, Suni, Flussio e Tinnura. Qui si trovano i terreni fortemente calcarei, a due passi dal mare, che danno a questo vino tinte, sapori e profumi inimitabili.
Fonte: Nuova Sardegna.
«Ora un grande Vinitaly E tornerà anche l’Asia».
II Vinitaly naturalmente, ma non solo. II programma dei prossimi mesi di Veronafiere è ricchissimo, e va dal Model Expo della prossima settimana al Let Expo. «Per quanto riguarda la nostra vision sui prossimi mesi pensiamo di poter operare a pieno regime», continua il direttore generale Giovanni Mantovani, «tra qualche settimana ci sarà Let Expo, la manifestazione sul trasporto e sulla logistica sostenibile, ne sono fiero perchè l’abbiamo voluta fortemente, torna a Verona una bella e importante manifestazione che riguarda un settore come quello della logistica che tra l’altro è centrale nella nostra città». Per dare spazio al Vinitaly, forse la manifestazione più attesa del 2022 in programma nei padiglioni di Veronafiere dall’8 all’11 aprile. «Abbiamo il tutto esaurito out tra gli espositori e ci saranno anche molte novità da un punto di vista dei temi, dal bio ai vini orange alla mixology con tanta attenzione alle tendenze dei mercati».
Fonte: Arena.
Saltano le prenotazioni nei 4 e 5 stelle «Questa guerra è un’altra pandemia».
Albergatori preoccupati per la stagione, a rischio anche l’export di 20 milioni di bottiglie di Prosecco La vicenda • Il mondo del turismo e del commercio non sono ancora in grado di quantificare l’eventuale danno economico provocato dalla guerra in Ucraina ma non nascondo la preoccupazione anche perché il • Il mercato sostanziale dal sistema che dei russi non punto di vista ruota attorno al rappresenta della spesa. I turismo parte perla Marca russi infatti con alle spalle una fetta scelgono due annidi numerica- spesso ville pandemia mente venete per le importante ma cerimonie o alberghi a 4 0 5 sviso Quella che sta per anivare doveva essere la primavera della ripresa dopo due anni di pandemia. Con i numeri del contagio in netta discesa, la Marca si preparava ad accogliere nuovamente migliaia di turisti. Ma dopo il Covid si profila una nuova pandemia per il turismo e l’economia trevigiana, quella provocata dalla guerra. ll conflitto tra Russia e Ucraina è lontano geograficamente, ma nel nostro territorio, che per prima cosa si è preoccupato di fare il massimo per aiutare chi fugge dai bombardamenti, le conseguenze si fanno già sentire in modo pesante.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
All’antica Fiera si parla di Prosecco e sanzioni di guerra.
Il Prosecco di nuovo in scena alla Fiera di Godega Sant’Urbano. “Aggiornamento sulle prospettive del Prosecco e delle altre varietà viticole nell’annata 2022”: si rinnova negli spazi della Fiera di Godega l’appuntamento dedicato al mondo vitivinicolo con focus sul mercato delle denominazioni. L’appuntamento, per il secondo anno online a causa della pandemia, è per domani, lunedì 7 marzo. Dalle 10.30, in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Godega di Sant’Urbano e sulla pagina Facebook Godega Fiere, sarà possibile seguire il convegno che, come tradizione, precede l’Antica Fiera di Godega che, dopo due anni di stop, torna dal 9 all’11 aprile. Focus dell’edizione 2022 del convegno saranno “le nuove strategie che si evidenziano con le richieste del mercato nelle Doc e nelle Docg del nostro territorio vitivinicolo”.
Fonte: Tribuna Treviso.
TURISMO BOOM IN CANTINA E TRA I VIGNETI.
Passata, o quasi, la bufera del virus, dissolti le brume e il gelo invernale, il turismo del vino guarda con fiducia alla stagione primaverile alle porte. I numeri del settore sono in stabile crescita, ora per le aziende si tratta di rimettersi in gioco dopo la crisi da virus. “L’enoturismo rappresenta una componente importante dell’offerta turistica nazionale. Secondo gli ultimi dati, la propensione dei viaggiatori a visitare più cantine è aumentata del 17%”. Sono le parole pronunciate qualche mese fa dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, alla quinta edizione della Conferenza mondiale del turismo enologico a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, organizzata dall’Unwto. Il ministro ha preso simbolicamente il testimone della manifestazione, in vista della prossima edizione che si terrà ad Alba quest’anno.L’enoturismo però non è fatto solo di vino. Ormai quasi tutte le aziende si sono sintonizzate per far sì che attraverso questo settore si raccontino anche i volti, le storie, le esperienze del territorio, i luoghi discreti, ma affascinanti che stanno intorno ai vigneti. C’è una signora che se ne intende, Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione Donne del vino e titolare di una grande azienda che produce Brunello di Montalcino a Trequanda di Siena. “Viaggiare alla scoperta del vino e dei suoi territori da tempo rappresenta un segmento in costante crescita dell’incoming turistico. Rispetto al 2019, quando nessuno conosceva ancora il Covid – dice Donatella Cinelli colombini – le esigenze sono cambiate e oggi l’enoturista è un cacciatore di emozioni che vuole immergersi in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista, ma anche disposto a condividere”. La signora del Brunello, che ha inventato la giornata Cantine Aperte e insegna wine hospitality nei master, ha chiara dinanzi a sè la fotografia del turista vinaiolo.
Fonte: Quotidiano.net.
Torna “Cantina Musicale”, protagonisti Federica Rossi e Davide Pepi.
Nuova puntata di “Cantina Musicale” stasera su Siena Tv. Ospiti del programma condotto da Valentina Tomei saranno Federica Rossi ‘La Rouge’ (interprete e cantautrice) e Davide Pepi (chitarrista, compositore, insegnante), per un viaggio nella musica dagli anni 70 ad oggi! Federica ci parlerà anche dei suoi innumerevoli progetti , dal duo acustico con Davide, al suo inedito nato durante il primo lockdown e il musical che ha scritto e interpretata sul bullismo!
“Cantina Musicale” andrà in onda alle 21.30 sul canale 90 del digitale terrestre e in streaming su www.radiosienatv.it.
Fonte: adio Siena Tv.
Donne del vino: corsi anti-violenza in cantina, la proposta in Senato.
Una donna del settore vinicolo su 14 ha subito violenze. Ora l’Associazione nazionale Donne del Vino lancia la proposta di un corso di sensibilizzazione che verrà presentata a Palazzo Madama. Dall’Associazione Le Donne del Vino arriva la proposta di un corso anti-violenza rivolto alle aziende vinicole per sensibilizzare gli operatori del settore e incoraggiare le vittime a denunciare i soprusi. L’iniziativa verrà discussa il 7 marzo in Senato.
Fonte: Dissapore.
Cantine di Verona sempre più sostenibile.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona, il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento continuo della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore…
Fonte: Largo Consumo.
Wine Spectator 2022, i migliori vini d’Italia.
I migliori 129 vini d’italia. Le scelte di Wine Spectator per OperaWine a Verona: numeri in crescita, domina la Toscana. Torna la vetrina mondiale del vino italiano. A dieci anni dalla prima edizione, OperaWine presenta i migliori vini italiani ai compratori che arriveranno a Verona per il Vinitaly. La grande fiera torna dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di interruzione a causa del Covid, OperaWine la precede di un giorno. È l’evento più internazionale, organizzato da VeronaFiere e da Wine Spectator, la rivista americana di riferimento per il settore, capitanata in Italia da Bruce Sanderson. All’inizio le cantine chiamate a rappresentare il Belpaese enologico erano poco più di cento, il numero è cresciuto di anno in anno.
Fonte: Corriere.
Dove si trova “il vino più bello del mondo”. Fra i gioielli territoriali e le tradizioni della Val d’Orcia.
Una parte della bellezza toscana che conquista il mondo nasce da questi paesaggi, questi vini e questi sapori. Guida per non perdersi tutto il meglio. Ha creato, grazie alla sua variegata bellezza, parte dell’immagine dell’intera Toscana nel mondo: colline sinuose in cui si alternano cangianti campi di grano, rigogliosi oliveti e vocati vigneti, che fanno da cornice a borghi antichi disegnati dai fotografatissimi viali di cipressi. Sì, sto parlando proprio di “lei”: la Val d’Orcia. Attraversata dal fiume Orcia, dal quale prende nome, questo areale del sud della Toscana dispone anche di una sua specifica DOC che si sta facendo conoscere negli ultimi anni: l’Orcia Doc.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Migliori enoteche online 2022: dove acquistare il vino in rete.
Se vi state chiedendo quali siano le migliori enoteche online 2022, continuate a leggere questo articolo. Se vi state chiedendo quali siano le migliori enoteche online 2022, continuate a leggere questo articolo. Il mondo della “wine delivery” non fa eccezione e la scelta online di vini si è fatta ancor più ricca e competitiva. Avete voglia di un bicchiere di rosso? Oppure di un brindisi con le bollicine? Di un’annata particolare o di un vino biologico? Non importa, tra le enoteche online che vi proponiamo ce n’è per tutti i gusti, dalla più storica e autorevole con etichette blasonate, fino a quella specializzata in piccole realtà vinicole indipendenti. A voi la scelta.
Fonte: money.it.
Madeira l’arcipelago del vino.
Madeira, territorio portoghese al largo delle coste africane e lontano dall’Europa, possiede un immenso tesoro sui suoi terrazzamenti a mezza costa: le viti da cui si ottiene il Madeira, un vino che è un vero biglietto da visita e che ha reso celebre quest’isola sperduta. Da visitare anche per le sue bellezze selvagge e naturali. Seduti attorno ad un vecchio tavolino traballante del Blandy Wine Lodge, nella penombra rotta dai bagliori delle candele, circondati da preziose bottiglie centenarie, non si direbbe di essere nel cuore di una fortezza naturale persa in mezzo all’Oceano Atlantico.
Fonte: Latitudes Travel Magazine.
Morto Eros Di Pasquale, il mondo del vino piange il sommelier di 42 anni.
Appassionato di enologia sin da ragazzo, dopo il periodo di formazione aveva deciso di mettersi in proprio aprendo una società di distribuzione di vini. Si è spento dopo una breve malattia. Lutto nel mondo del vino. E’ morto dopo una breve malattia Eros Di Pasquale, noto sommelier palermitano di 42 anni. Appassionato di enologia sin da ragazzo, dopo il periodo di formazione aveva deciso di mettersi in proprio aprendo una società di distribuzione di vini.
Fonte: Palermo Today.
Anche in Sicilia giornata nazionale Le Donne del vino.
Torna in presenza la Giornata nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino” che giunge alla sua settima edizione. In Sicilia, l’evento dal vivo, organizzato dall’associazione guidata dalla delegata regionale Roberta Urso si terrà sabato 5 marzo, contemporaneamente in due sedi diverse: uno in Sicilia occidentale presso la cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo; l’altro in Sicilia orientale, sull’Etna, presso la cantina Tenute Orestiadi – La Gelsomina nel comune di Presa in provincia di Catania.
Fonte: Ansa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 5 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Torna il Vinitaly e la Puglia si prepara.
Dal 10 al 13 aprile a Verona la 54esima edizione del Salone Internazionale dei vini e dei distillati. Poi sarà la volta del ProWein, a Dusseldorf. Direttore de “Lo Jonio” In alto i calici, finalmente, dopo la fase critica della pandemia, nelle fiere internazionali. Il primo appuntamento, che naturalmente vedrà la Puglia in prima fila, è a Verona, dal 10 al-13 aprile 2022: la 54a edizione di VINITALY. Salone Internazionale dei vini e distillati. Quattro giorni di grandi eventi, degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati. Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali.
Fonte: Lo Jonio.
Ferragamo vende la tenuta di Montalcino «Resterò alla guida».
Le vigne, il campo da golf e l’hotel Ferragamo vende la tenuta di Montalcino Rested) alla guida» Ha impiegato 20 anni per costruire il suo mondo a Montalcino. E ora Massimo Ferragamo, figlio di Salvatore e Wanda, responsabile del ramo americano della casa di moda fondata dal padre, l’ha ceduto. Tutto: la tenuta con 62 ettari di vigne per il Brunello di Montalcino, il campo da golf in cui giocò Barack Obama quand’era presidente degli Stati Uniti, l’hotel con 42 suite e altre 19 in costruzione, le 20 ville dalle immense vetrate su un panorama rinascimentale. «Non volevo vendere — racconta — ma sono stato contattato da un gruppo di investitori, un family office, che hanno garantito che resterò alla guida dell’azienda, assieme ai manager. Qui c’è bisogno di continui investimenti, i nuovi proprietari continueranno sulla strada che abbiamo aperto».
Fonte: Corriere della Sera.
Flavia, vigneron a 23 anni il volto nuovo dell’Oltrepo.
Prosegue la tradizione della famiglia con la cantina Scuropasso laurea con specializzazione in Enologia, idee chiare: basta col passato. Giovani donne e turismo in forte crescita. La «rivoluzione del vino» in Oltrepò Pavese è già cominciata e i primi risultati concreti si vedono. Ad iniziare dai protagonisti, come Flavia Marazzi, 23 anni, con il padre Fabio e la mamma Emanuela, al timone della cantina Scuropasso a Scorzoletta, frazione di Pietra de’ Giorgi, in Oltrepò Pavese. Un’azienda di diciotto ettari vitati, dalle 70 alle 80mila bottiglie fra rossi in cui spicca il Buttafuoco anche nella versione storica, lo spumante metodo classico che sta facendo collezione di premi e riconoscimenti e il Riesling Italico. La vendita avviene quasi interamente nel canale Horeca e direttamente in azienda grazie al boom dell’enoturismo, con un fitto calendario di degustazioni e visite in azienda.
Fonte: Giorno Lombardia.
In cantina – Biondi Santi deludente alle aste.
A determinare il risultato negativo le annate storiche, che hanno perso il 12,4% Biondi Santi deludente alle aste di Cesare Pillon La tabella di questa settimana, che elenca le quotazioni più elevate spuntate dai Brunello di Montalcino Biondi Santi alle aste del 2021 o, quando possibile, dei 2022, è di particolare interesse perché è da cinque anni che queste quotazioni sono in saliscendi tra deprezzamenti e rialzi smisurati, talvolta superiori al 50%. Il motivo? La proprietà dello storico marchio a cui si deve la creazione del Brunello nel 1800 e della tenuta II Greppo, in cui esso è nato, è passata di mano: è adesso del gruppo?
Fonte: Milano Finanza.
250mila Ferragamo lascia Montalcino.
Ferragamo cede a un’importante family office internazionale Castiglion del Bosco a Montalcino, la cantina da 250mi1a bottiglie con resort di lusso.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
«Al vino italiano serve un salto di qualità più che di quantità».
Per Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi Santi, una delle cantine icona del Brunello di Montalcino, «dovremmo imparare dai francesi a valorizzare i prodotti di alta gamma» Giorgio dell’Orefice lvino italiano farà un decisivo salto di qualità nel momento in cui si smetterà di badare ai volumi e il principale elemento di dibattito saranno brand e valore. In Italia ancora invece si parla molto del “primato produttivo” oppure si esaltano i numeri sulle vendite di spumante che complice il fenomeno Prosecco in termini di volumi hanno surclassato lo Champagne salvo però essere surclassati dalle bollitine francesi in termini di fatturato visto che lo Champagne da solo (e con un terzo delle bottiglie delprosecco) fattura quanto l’intero export di vino made in Italy.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
La scommessa dell’enoturismo.
L’11 marzo seconda lezione del laboratorio promosso da Città del vino Red. cult. L’enoturismo come volano per il rilancio del territorio. E’ la sfida lanciata dall’associazione “Città del Vino”. Una scommessa affidata questa volta ad un laboratorio, frutto della sinergia tra il Comune di Montefalcione, guidato da Angelo Antonio D’Agostino e Teobaldo Acone, Ambasciatore di Città del Vino, ideatore e promotore del progetto, in collaborazione con l’Associazione Città del Vino, presieduta da Angelo Radica e con il supporto dell’Università degli Studi del Molise, con il coordinamento del professore Rossano Pazzagli. Una sinergia da cui è scaturito un protocollo d’intesa per la realizzazione di un “Laboratorio di promozione territoriale”, come vetrina dedicata ai territori vitivinicoli. Si partirà dalla fase conoscitiva di lettura del territorio per giungere realizzazione di un itinerario che si snodi sul territorio comunale.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Oltre la guerra: le sanzioni che allarmano l’export italiano.
Tu È ancora presto per fare i conti o preoccuparsi delle conseguenze. Ma se si dà credito alle parole di tutti i premier europei, Mario Draghi compreso, il pacchetto di sanzioni economiche che l’Occidente ha lanciato per rispondere alla guerra voluta da Putin e ai bombardamenti sull’Ucraina, sarà molto pesante. Contro sanzioni, ma anche danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle minacciano l’export di vino italiano in Russia. Ma lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra, secondo Unione Italiana Vini, è già difficile in queste ore, con lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa, oltre a merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe, si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Il grido d’allarme delle cooperative «Non c’è redditività, rischi di grave crisi».
«Costi di gas e materie prime, Covid, carenza di manodopera, consumi in calo, appalti al ribasso: il futuro è incerto» Giovanni Medici L’assemblea annuale di Legacoop Estense ha fornito ieri una rappresentazione chiara della situazione incerta e difficile in cui viviamo. I numeri positivi del 2021,1e tante iniziative sulla sostenibilità, l’attenzione all’innovazione sono l’altra faccia di una realtà economica che deve fare i conti con la guerra in Ucraina, la pandemia ancora non sconfitta, i costi di gas e materie prime, la difficoltà di trovare manodopera e ascolto nelle istituzioni nazionali. I numeri presentati da Paolo Barbieri di Cpl Concordia (70 miliardi in più in un anno per i consumi di gas degli italiani, di cui solo 15 coperti dall’intervento del governo) fanno presagire uno scenario di pesante incertezza per il futuro. Edy Gambetti di Coop Alleanza 3.0 ha segnalato che sta rapidamente peggiorando la situazione dei consumi, con l’inflazione al 6%. «Alle famiglie sono arrivate le bollette: per mais, grano, olio di girasole c’è il pericolo scaffali vuoti.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Due giorni col Grignolino il vinonobile e “ribelle” delle colline del Monferrato.
Come lo definì Luigi Veronelli nel 1972 nella sua «Guida all’Italia Piacevole», un vino difficile ma affascinante. È il Grignolino che ebbe la sua massima notorietà nell’Ottocento, quando re Umberto I di Savoia, lo scelse come vino di corte. Ed ora, per farlo meglio conoscere ad un pubblico più vasto, sarà al centro della manifestazione «Grignolino, il Nobile Ribelle» sabato 26 e domenica 27 alle ex scuole di Grazzano Badoglio, divenute centro polivalente. Sarà curata da Ais Piemonte con le associazioni di Casale e di Asti, con la collaborazione di altri Consorzi vinicoli (Dei vini del Monferrato, Barbera d’Asti, Produttori del Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace). Le due delegazioni terranno Banchi d’assaggio in entrambi i giorni dalle 11 alle 18 che saranno affiancati da un’area gastronomica: due i menù per far comprendere i migliori abbinamenti con il Grignolino.
Fonte: Stampa Alessandria.
Hernanes: dall’area ai filari Dopo i gol con Inter e Juve la carriera da vignaiolo.
Quella della produzione di vino come «seconda» o nuova scelta di vita da parte di personaggi dello spettacolo o dello sport rischia, peri tanti esempi di cui disponiamo, di ridursi a mero cliché. In realtà ciascuna di queste storie presenta tratti peculiari e straordinari che meritano di essere raccontati. Come nel caso di Hernanes, stella del calcio che a Montaldo Scarampi dal 2016 ha dato vita alla casa vinicola «Cà del Profeta» — dove si producono Grignolino d’Asti, Barbera d’Asti e Brachetto — insieme ad un resort di lusso. Calciatore, oggi svincolato, ha militato in diversi club prestigiosi come Juventus, Lazio, Inter, San Paolo e da ultimo Sport Recife, negli anni romani si è avvicinato al mondo del vino, diventata una passione sempre più intensa fino a raggiungere il diploma da sommelier e coltivata anche negli anni torinesi in cui fu presente alla Juventus, avendo così modo di avvicinarsi alla conoscenza dei vitigni presenti sul nostro territorio.
Fonte: Stampa Asti.
Al Foro Boario gli “Inconti Divini” tra Italia e Spagna.
A Nizza Monferrato sono aperte le iscrizioni agli «Incontri Divini». Riparte dal 23 marzo al foro boario di piazza Garibaldi, la proposta culturale legata al mondo dell’enogastronomia; l’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Nizza ripropone l’iniziativa «Incontri Divini». Gli eventi, condotti dall’enologa Paola Manera, prevedono un programma ricco di iniziative in tre appuntamenti. Il percorso di degustazione condurrà attraverso vini piemontesi e spagnoli, dove si avrà la possibilità di conoscere le espressioni dell’enologia locale comparata con quella spagnola. «Un modo interessante di avvicinarsi al mondo del vino e di approfondire la passione per l’enologia» — dice Manera. Gli appuntamenti si terranno sempre alle 20,30.
Fonte: Stampa Asti.
Nero di Troia cambia e diventa «gentile».
produzione di qualità, strizzando l’occhio al mercato, specie a quello biologico, senza dimenticare la prossima Festa della Donna. Così anche il vino ha il suo lato femminile, come nel caso di Podere29 con Gelso Rosa: rosato bio prodotto da uve 100 per cento Nero di Troia «Siamo un’azienda di produttori di vino biologici — spiega Tiziana Rutigliano che lavora in Podere29, azienda fondata da Giuseppe e Paolo Marrano — il vitigno di Gelso Rosa ha terminato la conversione del terreno in biologico e ora, con questa vendemmia, ha guadagnato la definizione di bio in etichetta». Insomma, Gelso Rosa ha reso rosa il Nero di Troia. La sua identità nasce da una lavorazione particolare e una fermentazione a contatto con le bucce per poche ore. Il rosato sta avendo un punto di sviluppo importante perché coniuga la freschezza del vino bianco con la struttura del vino rosso.
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Terrarossa un Primitivo all’antica.
E’ strano, ma comprensibile, come alcuni vini abbiano in passato preso il nome della stazione ferroviaria di partenza anziché quello della provenienza delle uve o del vino. Così all’inizio del secolo scorso il Negromaro veniva venduto in Lombardia come Squinzano, il Primitivo come Manduria e tutto quello che partiva da Trani prendeva il nome di questa bella città, sino a diventare sinonimo di locali dove si vendeva e consumava vino rosso sfuso. In particolare il territorio su cui ricade la Denominazione di Origine Controllata di Manduria, prossima a diventare DOCG, è vastissimo stendendosi lungo tutto l’arco ionico e comprendendo ben i8 comuni per una complessiva superficie vitata di oltre 4500 ettari.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Malvasia, la sfida del vino antico aperto alla modernità.
Confagricoltura, esperti a convegno Malvasia, la sfida del vino antico aperto alla modernità Prodotta su venticinque ettari in sette comuni della Planargia Un incontro atteso da anni da tutto il territorio della Planargia che custodisce, insieme al grande areale del sud Sardegna, le antiche coltivazioni della Malvasia. Le attività portate avanti in queste settimane da Confagricoltura Oristano per l’organizzazione del convegno Malvasie di Sardegna- Vini antichi per un mercato moderno”, ha centrato nel segno vista la straordinaria partecipazione di numerosi produt tori giunti da tutta l’Isola, appassionati ed esperti. Ad aprire i lavori il sindaco di Bosa, Piero Casula, che ha ricordato l’importanza di questo settore per tutto il territorio. La parola è poi passata al presidente di Confagricoltura Oristano, e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele.
Fonte: Unione Sarda.
Come scegliere un buon vino – Sostenibile, autoctono e Doc: così gli italiani scelgono il vino.
L’indagine Igm e Nomisma sul consumo al ristorante Sostenibile, autoctono e Doc: così gli italiani scelgono il vino Con l’allentarsi della pandemia, il 35% prevede una crescita della spesa outdoor. Sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti. Ecco come gli italiani sceglieranno nel 2022 il vino al ristorante. E quanto emerge da una indagine commissionata da Igm (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da NomismaWine Monitor per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica: ottobre 2020 e settembre 2021. II primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food e wine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Enogastronomia Wine&Siena con 460 etichette.
Sono 129 i produttori, con 460 etichette, che parteciperanno a WineeSiena, la rassegna in programma dal 12 al 14 marzo nella Città del Palio. La manifestazione, voluta dal patron di Merano WineFestival Helmuth Kcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini, torna in presenza e rinnova il sodalizio tra le produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award, e il patrimonio culturale senese.
Fonte: Tirreno.
L’export del vino per ora resiste «Ma siamo allarmatissimi».
Tinazzi: «Abbiamo ordini per i prossimi sette giorni prepagati in euro L’export del vino per ora resiste «Ma siamo allarmatissimi» •• Il conflitto in corso con l’Ucraina e la svalutazione galoppante del rublo non impediscono agli importatori russi di fare rifornimenti di vino veronese. Anche ieri mattina in via delle Torbiere, a Lazise, dove ha sede Tinazzi Italian Wine sono arrivati due autotreni dalla Federazione per le consegne programmate. Nessun intoppo. Nessun ritardo. «Abbiamo ordini anche per la settimana prossima», racconta Gian Andrea Tinazzi, presidente del gruppo vinicolo con aziende in provincia, oltre che in Puglia e Toscana. Combattimenti e crisi «Da anni lavoriamo con i mercati dell’Est Europa, compresa l’Ucraina. Da giovedì scorso è cambiato tutto. Con l’Ucraina gli scambi sono chiusi. In Russia continuiamo a esportare, anche se siamo allarmatissimi» ammette Tinazzi, «I due sbocchi sommano il 12-15% del nostro fatturato.
Fonte: Arena.
Una vignaiola su 14 ha subìto violenze in cantina. Donne del vino: “Un corso per invertire la rotta”.
L’obiettivo è sensibilizzare il personale e spingere le vittime a denunciare. La proposta arriva a Palazzo Madama, appoggiata dal governo. L’esperta di vino Laura Donadoni: “Anche io vittima di soprusi e bullismo”. Un corso per prevenire episodi di sessismo nelle imprese del vino, da far seguire ai dipendenti delle aziende per sensibilizzare il personale e spingere le vittime a denunciare i casi. La proposta, che parte dal mondo del vino e si estende a tutte le imprese, verrà presentata lunedì 7 marzo al Senato in presenza della ministra delle Pari Opportunità, Elena Bonetti. A lanciare l’idea la wine expert Laura Donadoni attraverso l’Associazione Le Donne del Vino, quasi mille associate in tutta Italia. Un’idea che prende il via da casi concreti: da uno studio portato avanti dalle Donne del Vino nel 2021 tra le aziende vitivinicole delle vignaiole associate, emerge che una donna su 14 ha subìto episodi di violenza – intimidazioni e abusi – nei tre anni precedenti.
Fonte: La Repubblica.
Fabio Motta – Il vignaiolo, la nuova cantina e i suoi vini a Bolgheri.
Era da molto che volevo approfondire la conoscenza di Fabio Motta e della sua piccola realtà bolgherese ma attendere è servito a poterne constatare le evoluzioni nel tempo in vigna, in bottiglia e, soprattutto, nella costruzione della sua nuova cantina. Una cantina che, per Fabio, rappresenta ben più di una semplice struttura per vinificare e affinare i propri vini: dentro queste mura inizia una nuova fase della sua vita di uomo di vigna e di vino, nata – subito dopo la laurea in agraria – sotto l’ala del suocero Michele Satta e proseguita investendo su di sé e sulla propria indole di vignaiolo in una terra in cui si tende, erroneamente, a parlare poco di terroir e di potenziale espressivo di alcuni varietali in determinate zone dell’areale (la vicinanza dal mare e le particolari condizioni pedoclimatiche tendono Bolgheri una delle denominazioni che sta subendo meno l’esito dei cambiamenti climatici, nonostante la percezione comune sia opposta). L’avventura individuale di Fabio parte da una piccola parcella di vigna, di 4 ha ca., di circa 20 anni, ai piedi della collina di Castagneto Carducci: Le Pievi. Alla vigna “dei rossi” si aggiunge il vigneto delle “bianche” (soprattutto Vermentino), di oltre due ettari, in località Le Fornacelle.
Fonte: Wine Blog Roll.
Cantina San Michele Appiano, due milioni di bottiglie vendute e fatturato in crescita.
Nonostante un 2020 impegnativo, caratterizzato da calo di fatturato e crollo delle prenotazioni import ed export a causa della pandemia, la Cantina San Michele Appiano viene ripagata dagli sforzi compiuti chiudendo il 2021 con una notevole serie di traguardi. Primo tra tutti, il fatturato in crescita del 13%; il marchio St. Michael-Eppan, infatti, emerge nella scena nazionale e non del vino, con oltre 2 milioni di bottiglie vendute in un rapporto di 70/30 tra Italia ed estero. Più precisamente, sono oltre 40 i Paesi stranieri che hanno acquistato i prodotti della Cantina, tra cui anche il Regno Unito. Differenti sono però le preferenze dei vari consumatori: se lungo la penisola si prediligono Gewürztraminer, Sauvignon e Pinot Nero, al di fuori la richiesta 2021 si è concentrata su Pinot Grigio e Pinot Nero.
Fonte: Alto Adige Innovazione.
Anche in Sicilia giornata nazionale Le Donne del vino.
Torna in presenza la Giornata nazionale dell’associazione “Le Donne del Vino” che giunge alla sua settima edizione. In Sicilia, l’evento dal vivo, organizzato dall’associazione guidata dalla delegata regionale Roberta Urso si terrà sabato 5 marzo, contemporaneamente in due sedi diverse: uno in Sicilia occidentale presso la cantina Baglio di Pianetto a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo; l’altro in Sicilia orientale, sull’Etna, presso la cantina Tenute Orestiadi – La Gelsomina nel comune di Presa in provincia di Catania.
Fonte: Ansa.
Il vino e i capolavori del gusto,
I 29 produttori e 460 vini da tutta Italia. E’ il percorso della 7^ edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto a Siena dal 12 al 14 marzo 2022 che torna in presenza, in totale sicurezza, ed inaugura l’anno di eventi in Toscana dedicati alla grande enogastronomia. Non solo, Wine&Siena dà il via a un intero anno di appuntamenti siglati The WineHunter. Voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e dal presidente di Confcommercio Siena Stefano Bernardini l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche e gastronomiche premiate da The WineHunter Award. Preziose le collaborazioni con Camera di Commercio di Arezzo Siena, il Comune di Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena. L’evento ha anche il patrocinio della Regione Toscana
Fonte: Nove da Firenze.
STAMPA ESTERA
Die Weinrebellen.
Konventionelle Weine stecken voller Pestizide und Zusatzstoffe, neuerdings wollen daher immer mehr Winzer auf die Chemie verzichten und keltern ökologisch. Aber ist Biowein immer besser? udwig Knoll kredenzt »Stettener Stein Silvaner«, Jahrgang 2019, mit »hellgelbem Bouquet« und »würziger Nase«, die Trauben gewachsen »in steilster Lage« an »70 bis 8o Jahre alten Reben«. »Spargel«, »frisches Gras«, »Paprika« und ein »leichtes Bitterchen« schmeckt der Winzer und preist den »geringen Schluckwiderstand«. Dann leert er sein Glas in den bereitgestellten Krug und greift zur nächsten Flasche. In Knolls »Weinwerk« in Würzburg ist an diesem Tag Weinprobe. Der mit Eichenbalken verkleidete Glaskubus mit Blick über Weinberge und Stadt ist das architektonische Herzstück von Knolls Betrieb, dem Weingut am Stein. In fünfter Generation wird bei Familie Knoll vor allem Silvaner, Riesling, Grau- und Spätburgunder gekeltert. Experten preisen den Wein, der an Steilhängen des Mains gedeiht. Aber es ist kein normaler Wein, seit 2006 arbeitet Knoll biodynamisch. Kein Kunstdünger kommt auf seine Weinberge, kein synthetisches Pestizid auf die Trauben.
Fonte: Spiegel.
Lujo monacal en la Ribera del Duero.
Como los monjes del siglo XII, en Abadía Retuerta se disfruta de naturaleza, silencio y privacidad. E T1eliaMafia Madrid Una finca histórica, un terruño único, una tradición conservada en el tiempo, un servicio exclusivo… Esto es lo que promete Abadía Retuerta LeDomaine y, para demostrarlo, no hay nada más que echar un vistazo a sucartade experiencia únicas. Completamente renovada para afrontar la nueva temporada de este hotel, restaurante y bodega, en ella encontramos desde las clásicas vistas a la bodega o catas de sus vinos hasta visitas al viñedo, con aperitivo incluido, paseos en bicicleta o a caballo, incluso viajes en globo, con el objetivo de que los visitantes tengan la oportunidad de conocer la abadía que ocupaban los monjes ya desde el siglo XII, el huerto en el que cultivaban verduras y hortalizas, una actividad que se ha recuperado, el viñedo donde crecen las uvas de sus vinos de la denominación de origen Ribera del Duero o uno de los menús diseñados por el chef Marc Segarra para el restaurante Refectorio, galardonado con una estrella Michelin.
Fonte: Expansión.
Hammer time: fine wine auctioneers flock to Asia.
Wine It’s amazing how keen Asian collectors are to learn — and not just about the classic wine ‘ve never seen as much demand globally for fine wine as now, because there are just so many fine wine lovers.” So says Adam Bilbey, who, in an unusual move, has just left the wine department at Sotheby’s for Christie’s, becoming its global head of wines and spirits. Significantly, Christie’s has decided he should stay in Hong Kong, where he has been since 2010, initially with Berry Bros e Rudd. Hong Kong has become more and more isolated during the pandemic. Travelling abroad, and returning to the territory, is in effect impossible for a busy executive. Compulsory testing was announced on Monday. Restaurants, serving a maximum of two, are closed from 6pm and household mixing is severely curtailed — although, according to Bilbey, wine drinking at home is at an all-time high. Jo Purcell of Farr Vintners, the longest-serving of the many representatives of London wine merchants in Hong Kong, says recycling bins in residential districts are overflowing with wine bottles. A further blow to the 1,300 wine traders who have made Hong Kong a global wine hub, after duty was reduced to zero in 2008, is that the borders with Macau and mainland China have been closed
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 4 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La Valtellina di Davide Bettini sorprende (e piace).
La vigna e il territorio come luoghi da vivere per rinfrancare! in questi tempi così grigi. Ovviamente degustando un buon vino. È la filosofia della casa vitivinicola Spadafora, rilanciata una ventina dl anni fa da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro del Principi di Spadafora che l’aveva fondata. Oggi il volto di questa azienda è Enrica, 25 anni, laurea in economia e la passione perla campagna e ü vino: «Sono profondamente legata alla mia Sicilia e invece di andare via, come purtroppo sono costretti a fare molti miei coetanei, ho deciso di restare qui per dedicarmi al vino e alla terra. Può sembrare strano che alla mia età – dice Enrica – una ragazza decida di passare così tanto tempo in campagna, eppure c’è una bellezza nelle albe, nei tramonti, nel cambio delle stagioni e nella lentezza della natura che mi ha sempre affascinato».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Le Colline Teramane, il Montepulciano dell’Abruzzo più vero.
Nella terra sospesa tra mare e montagna l’unica docg del grande rosso regionale. Un disciplinare rigido e il «plus» delle grandi escursioni termiche Ie Colline Teramane del vino, nell’angolo settentrionale dell’Abruzzo sono un «bignamico» enologico – ma non solo – di tutta la regione (una delle meno conosciute e delle più valorose d’Italia), che ne racchiude la continua tensione tra un mare placido e una montagna scabra, tra cui si svolge anche la transumanza verticale che è patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2020. Ne deriva tra l’altro una cucina che i teramani giurano sia la migliore d’Italia per distacco (e noi glielo facciamo credere un po’ perché per quanto da noi assaggiato potrebbe anche essere vero e un po’ perché non è facile contraddire un teramano). C’è storia nel modo in cui l’uomo e la natura hanno disegnato il paesaggio, nel respiro sempre lungo con cui i viticoltori mettono a terra i loro progetti produttivi, puntando quasi sempre sulla qualità.
Fonte: Giornale.
Al Base i Vignaioli di Montagna.
Sono 50 i vignaioli del Trentino e dell’Alto Adige che riempiranno le sale di BASE Milano e Cariplo Factory per la manifestazione Vignaioli di Montagna, in programma il 13 e il 14 marzo. Si parte domenica 13 marzo alle 11 (e fino alle 20) con la Mostra dei Vignaioli: 50 banchi di assaggio e oltre 100 vini in degustazione e il racconto dei produttori trentini e altoatesini e i sapori dei formaggi d’alpeggio, dello speck artigianale sudtirolese e del pane tipico di questi territori. Alle 20,30 una speciale proiezione a cura del Trento Film Festival, che riporta sul grande schermo uno dei più grandi classici del cinema di montagna, alpinismo ed esplorazione: Everest. Sea to Summit (Australia, 1992). Lunedì 14 marzo è dedicato a tre masterclass: alle 11 Massimo Zanichelli racconta I Bianchi di Montagna, alle 14 Sara Missaglia guida gli spettatori alla scoperta dei Rosa di Montagna e alle 16.30 con Fabio Giavedoni descrive I Rossi di Montagna.
Fonte: Giornale.
Le vie del vino
Dall’alba al tramonto. Da Reims a Venezia. Dalle suggestive cantine della regione dello Champagne all’Isola della Giudecca. Il tutto a bordo dell’iconico treno Venice Simplon-Orient-Express. Un viaggio intorno al sole per festeggiare i 250 anni di Veuve Clicquot, che ripercorre il percorso delle spedizioni delle prime bottiglie di Champagne. Un’avventura epicurea, all’insegna del buon gusto, ma anche della scoperta, organizzata dalla Maison francese per celebrare alla grande l’anniversario. La partenza è fissata all’alba del 5 giugno, da Reims, la città francese sede di Veuve Clicquot dal 1772, anno della sua fondazione. Dopo un pranzo conviviale con lo Chef de Caves Didier Mariotti all’interno delle storiche cantine, degustando le Cuvée della Maison, si sale a bordo dell’Orient Express, destinazione Venezia.
Fonte: MF Gentleman&Lei.
Il Consorzio dell’Etna punta sulla Docg – Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade.
Ottenere il riconoscimento Docg: è uno degli obiettivi del nuovo Cda del Consorzio della Doc Etna di cui fanno parte 182 aziende. Il nuovo Cda vuole consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna. Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade. Il numero di aziende dell?Etna che fanno parte del Consorzio della Doc. il numero di viticoltori presenti all’interno della denominazione è di 383, mentre la superficie rivendicata è di 1.184 ettari. L’imbottigliato nel 2021 è stato di 4,5 milioni di bottiglie pari a 33.921,28 di ettolitri. In cantina. La strategia del Consorzio che ha rinnovato da poco il vertice con l’elezione alla presidenza di Francesco Cambria di Cottanera. Per un altro triennio stop alle rivendicazioni di nuove superfici Doc Nino Amadore na strategia che si fonda su tre assi per consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
piccione, Palazzo del Turismo: in alto i calici, si celebra il vino.
Appuntamento domani con le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia e Marche RICCIONE Tutto pronto per la prima edizione di “Esperienze di vitae unione d’eccellenza” evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. Appuntamento al Palazzo del Turismo domani in una giornata che vivrà su due momenti. Il primo, nella mattina dalle ore 10.30 (su invito), Un calice d vino riservato alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. Il secondo è nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), aperto al pubblico alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche.
Riccione, domani la prima edizione di “Esperienze di Vitae”. Assaggi accompagnati dai prodotti dop Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche. Tutto pronto per la prima edizione di «Esperienze di Vitae – Unioni d’Eccellenza», appuntamento del vino che fa incontrare in Riviera, a Riccione, le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. L’evento (nella foto, il manifesto) si svolgerà domani – al Palazzo del Turismo della ‘perla verde’. La mattinata è riservata, con un evento a invito alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio è aperto invece alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati, serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Vino, il meglio di Emilia Romagna e Marche a Riccione.
Tutto pronto per la prima edizione di ‘Esperienze di Vitae Unione d’Eccellenza’, evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche dell’Emila Romagna e delle Marche. L’appuntamento è per domani al Palazzo del Turismo, dove la mattina, con inizio dalle 10,30, su invito, sarà riservata alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio, dalle 14 alle 19,30, invece, le porte si apriranno al pubblico. A disposizione banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0».
L’azienda punta a salire oltre i 30 milioni di fatturato nel 2022 Portafoglio ordini in crescita. Commessa record per Tenimenti Civa Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0». L’indotto del Prosecco arriva fino in Carnia dove la Gortani di Amaro, nell’arco di pochi anni, spinta dalle bollicine friulano-venete, è cresciuta in modo esponenziale e quest’anno punta a sfondare l’obiettivo dei 30 milioni di euro. Nel 2020 l’azienda – fondata nel 1989 da Gian Paolo Gortani – ha chiuso in linea con il ’19, a 24 milioni di euro, ha archiviato il ’21 a 28 milioni che quest’anno, stando al budget, dovrebbero diventare 32. A mettere i conti sul tavolo sono Federica ed Elisabetta Gortani, 30 e 24 anni, terza generazione di quest’impresa familiare che da Arta, dove il nonno si occupava di distillati e quasi per caso iniziò a produrre serbatoi in acciaio — «doveva trovare una soluzione alle botti in legno che ammuffivano» — oggi affiancano il padre Gian Paolo alla guida dell’azienda.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino da gran premio Oro alla ribolla gialla di Cantina Rauscedo.
L’ambito riconoscimento al concorso Mundus vini 2022 Zuliani: «Dedico la medaglia ai soci, agli enologi e ai clienti». Staff in festa alla Cantina Rauscedo. La storica cooperativa friulana con sede nella frazione sangiorgina s’è aggiudicata la medaglia d’oro per la Ribolla Gialla Extra dry al concorso internazionale “Mundus vini 2022”, organizzato dalla casa editrice tedesca Meininger. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo. Gli oltre undicimila vini presentati ogni anno mostrano l’importanza del concorso, nato con l’obiettivo di promuovere la qualità dei prodotti. Il premio, specificano gli organizzatori, intende offrire a produttori, importatori e consumatori una piattaforma ideale che consenta di valutare le proposte del mercato, offrendo uno strumento di orientamento per l’acquisto, con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Vitivinicoltura nel Lazio: lo stato e le prospettive.
II parere di Gigi Brozzoni A detta di Gigi Brozzoni, uno dei quattro curatori della guida, la vitivinicoltura del Lazio non riesce a decollare. “Tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso il Lazio – ha scritto – ha riscoperto il gusto delle selezioni, dei cru, della nuova enologia, dei vitigni autoctoni da recuperare, conservare e valorizzare. Sono state messe in evidenza varietà come il Cesanese e il Nero buono tra i rossi, il Bellone, la Malvasia del Lazio e il Moscato di Terracina tra i bianchi; e ancora tanti altri che sono però rimasti più in ombra. Questi nuovi vini hanno avuto un discreto successo agli inizi del millennio, quando molte aziende hanno cominciato a spingere sull’acceleratore della qualità, della sperimentazione e delle nuove tecniche di vinificazione con rosati e spumanti in prima linea, ma anche qualche passito e pochissimi, per fortuna, vini macerati”.
Fonte: Latina Oggi.
La guida “I vini di Veronelli” Le migliori etichette pontine.
Il riconoscimento Diciassette bottiglie hanno conquistato le “tre stelle rosse” Hanno infatti raggiunto un punteggio che va da 90 a 93/100 Le Cantine: Casale del Giglio, Carpineti, Sant’Andrea e Pietra Pinta Cinque bianchi, dieci rossi e due passiti. A questi diciassette etichette pontine la guida “I vini di Veronelli” ha attribuito le “Tre stelle rosse” che ogni anno vengono assegnate a quelle bottiglie che raggiungono un punteggio dal 90 a93/1OO. In praticas ono considerati vini ottimi. Di questi diciassette vini, ben dieci sono prodotti dall’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere: Anthium Bellone, Antinoo Lazio bianco, Radix Bellone, Satrico Lazio bianco, Carbernet Sauvignon, Madreselva Lazio rosso, Mater Matuta Lazio rosso, Matidia Cesanese e Aphrodisium passito. Questi invece i quattro vini dell’Azienda agricola Marco Carpineti di Cori: Nzù Bellone, Apolide rosso, Capolemole rosso e Dithyrambus. Infine due i vini dell’Azienda agricola Sant’Andrea Borgo Vodice (Sogno rosso e Capitolium Moscato di Terracina passito) e uno della Tenuta Pietra Pinta di Cori (Colle Amato Nero Buono).
Fonte: Latina Oggi.
Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana.
Forbes 2022 premia una cantina salentina e due di Gioia del Colle Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana L’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022″, ha premiato la cantina salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, portano la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni. Il riconoscimento di Forbes, nello specifico, premia tradizione e modernità dell’enologia del territorio.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Scandalo Pinot grigio verso la prescrizione le accuse ai viticoltori.
Continua il processo perla prima inchiesta alla cantina Terre I difensori; «Non è più giudicabile la vendemmia 2014». La prescrizione potrebbe salvare almeno una parte dei 33 viticoltori imputati nel processo Terre d’Oltrepo. Ieri c’è stata la seconda udienza nell’aula magna della Questura, vede imputati 33 tra ex dirigenti e soci conferitori della cantina Terre d’Oltrepo di Broni. Un processo che deriva dalla prima inchiesta, quella del 2014, sugli allora vertici della cantina. Il caso era quello della presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono a processo con le accuse a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Nella prossima udienza il 17 marzo verranno registrate le richieste di non valutare i reati «per intervenuta prescrizione»: quindi che è passato troppo tempo dalla vendemmia 2014 per giudicare il reato. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito.
Fonte: Provincia – Pavese.
Vinum ritornerà con tre settimane di appuntamenti tra aprile e maggio.
Riparte da 44 il conteggio delle edizioni di Vinum dopo due anni di stop imposti dalla pandemia. Alba torna a ospitare la grande enoteca a telo aperto per tre weekend: da sabato 23 a lunedì 25 aprile. sabato 30 e domenica i” maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio. Si potranno degustare tiria Soo etichette di oltre 400 produttori, in abbinamento con Io street food di Langa. «Con grande piacere annunciamo il ritorno di Vinum», dichiara la presidente dell’ente Fiera Alba, Liliana Allena. «Siamo felici dl salutare il ritorno di questo appuntamento che non costituisce solo una straordinaria vetrina per i vini dl tutto il Piemonte, ma intrecciandosi con le celebrazioni del centenario fenogliano. SARANNO PRESENTI 800 ETICHETTE CON 400 PRODUTTORI PER FARE DEGUSTAZIONI. Il grande evento di avvio della stagione turistica del nostro territorio».
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Una strada digitale per il vino.
Premiato dall’Anci il progetto dl logistica di Unione del Barolo, consorzio e Coldiretti L, Unione di Comuni Colline dl Tanga e del Barolo si è aggiudicata il premio Piemonte Innovazione e sviluppo next generation, promosso dall’Anci regionale e dedicato alla pubblica amministrazione Innovativa. la quinta edizione del premio ha visto una grande partecipazione, con 95 progetti in rappresentanza di 178 Comuni e una rilevante presenza di piccoli centri e aggregazioni. come Unioni e Consorzi. II primo premio (ottomila euro), è andato all’Unione montana Valle Varaita, il secondo (6.500) al Comune di Verbania e il terzo all’Unione collinare del Barolo. che si è vista assegnare 3.500 euro per il progetto “Eco.log, piattaforme digitali per la sostenibilità della wine supply chain nel territorio Unesco”.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Rispettare il Dolcetto è rispettare la biodiversità.
Le opinioni di Gianluca Gallo, Luca Casavecchia ed Enzo Brezza su un vino che, nelle varie denominazioni (Diano, Alba, Dogliani) ha qualità non adeguatamente riconosciute. Su di essere partigiano nel sostenere le sorti e i diritti del Dolcetto in tutte le declinazioni di denominazione di origine, ma in questa mia convinzione trovo molti elementi di aiuto, a cominciare dal fatto che la torta di questo vino ha convinto tantissime generazioni. Se non fosse stato un prodotto buono e convincente, il Dolcetto non si sarebbe affermato come vino ideale pet Li tavola di tutti i giorni. I. non è vero che ha ottenuto risultati cosi lusinghieri perchè costava meno di altri vini. II fatto che richieda spazi specifici ben selezionati, il rigore elevato di cui ha bisogno la sua coltivazione, le attenzioni continue che pretende nelle fasi di vinificazione e maturazione sono fattori di costo aggiuntivo. Per queste ragioni, un Dolcetto buono. di qualsiasi denominazione, dovrebbe costare più di qualsiasi altro vino di eguale gioventi e fragranza.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Intervista a Marzia Varvaglione – «Costretti a fare tre passi indietro, ora che il nostro vino si stava affermando».
«Abbiamo fatto tre passi indietro». Marzia Varvaglione, direttore marketing di Varvaglione 1921, azienda vitivinicola che ha tagliato il traguardo dei cento anni (nel 2021, 5 milioni di bottiglie e 35 milioni di fatturato), riassume così l’impatto del conflitto russo-ucraino sull’export del vino, un prodotto di punta dell’agroalimentare italiano. «Parliamo con i nostri importatori – spiega Varvaglione a Quotidiano – e sono addolorati per la situazione che si sta verificando. Non si rispecchiano in quello che sta succedendo. Siamo tutti in una situazione umana e relazionale molto delicata. Siamo molto vicini a loro”. La guerra però non si riverbera sul porto di Taranto. Non ci sono infatti traffici significativi da e per la Russia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Enoturismo e Malvasia, la sfida.
Oggi il convegno organizzato da Confagricoltura Enoturismo e Malvasia, la sfida. È tutto pronto per l’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario oggi, a Rosa, nell’Episcopio vescovile a partire dalle io. All’incontro parteciperanno produttori, esperti e estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno coni saluti istituzionali delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il terna del “Piano strategico nazionale OCM: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e Ufficio studi di Confagricoltura nazionale.
Fonte: Unione Sarda.
La tenuta Ferragamo agli emiri del Qatar? – Ferragamo vende il Brunello. La tenuta all’emiro del Qatar?
Massimo Ferragamo ha venduto la tenuta di Castiglion del Bosco per una cifra intorno ai 230 milioni di euro. «E il momento di crescere ancora» ha detto. Dietro l’acquirente pare ci sia l’emiro del Qatar. a pagina 8 Vitale Manager Ferragamo Ferragamo vende il Brunello La tenuta all’emiro del Qatar? Castiglion del Bosco ceduta per 230 milioni, dietro l’acquirente ci sarebbe Al Thani II fondatore «È arrivato il momento di far crescere ancora questa proprietà unica e inimitabile». Castiglion del Bosco è stata venduta a una società internazionale per un cifra che si aggira attorno ai 23o milioni di euro. La società acquirente della tenuta del Brunello di Montalcino pare abbia alle spalle l’emiro del Qatar, proprietario del Paris Saint Germain, la famiglia sovrana Al Thani che ha dominato l’emirato del Qatar per 150 anni.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Le date di “Via Vinaria” e “Festa del vino”.
La prima si terrà nel week-end del 21 e 22 maggio, la seconda è programmata dall’1 all’11 settembre. Ora cl sono le date ufficiali. La festa del vino di Montecarlo si svolgerà dal primo settembre, giovedì, fino a domenica 11. Dopo lo stop del 2020 e un format ridotto nel 2021, si riparte con il periodo standard, dieci giorni. Come da noi anticipato, ritorna a Montecarlo, dopo due anni di assenza, la manifestazione “Via Vinaria”, tradizionale appuntamento alla scoperta del mondo delle fattorie che è programmata nel week-end del 21 e 22 maggio. Tutto ciò alla luce del miglioramento della situazione pandemica. In questi giorni gli esponenti del Comune, l’Ente capofila e le associazioni di volontariato si riuniranno per decidere modalità e, ovviamente, il programma.
Fonte: Nazione Lucca.
Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro».
Nella Guida italiana l’azienda di Montecchia è stata scelta per le sue tre Doc: Soave, Durello e Valpolicella Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro» Selezionati dagli esperti 21 produttori veronesi: spiccano anche Pieropan, La Rocca 2019 e Speri Tre vini riconosciuti con la foglia d’oro sul sito Guida Bio consolidano la vocazione biologica di Ca’ Rugate. L’azienda con sede a Montecchia di Crosara ha infatti visto premiati quest’anno, unica in Veneto, tre vini legati a tre diverse denominazioni: il Monte Fiorentine Soave Classico Doc 2019, il Punta 470 Amarone della Valpolicella Docg 2017 oltre all’Amedeo Lessini Durello Riserva 2016 che compare nella lista dei migliori spumanti bio. A ottenere due foglie d’oro sono state le aziende Pieropan con i Soave Classico Doc Calvarino e La Rocca 2019 e, in Valpolicella, Speri con l’Amarone della Valpolicella Docg Sant’Urbano 2017 e il Recioto della Valpolicella Classico Docg La Roggia.
Fonte: Arena.
Vino: Grandi Marchi, ottimismo su ripresa consumi, Sos vetro.
Il 2022 si è aperto con numerose incognite per il business del vino, dall’inflazione galoppante che sta riducento il potere d’acquisto degli italiani al crescente costo delle materie prime, dal vetro alle capsule, che si sommano alle restrizioni della pandemia e della guerra Russia-Ucraina. Ciononostante, c’è un moderato ottimismo tra le griffe del vino made in Italy associate nell’Istituto Grandi Marchi (Igm). A evidenziarlo, oggi a Roma in una conferenza alla stampa estera, il presidente Igm Piero Mastroberardino che, sulla base dei dati evidenziati da una ricerca Igm-Nomisma Wine Monitor, ha sottolineato come “la leva prezzo non sia più così determinante per una scelta di un vino, a fronte del crescente interesse per le etichette autoctone e per i brand familiari al consumatore, soprattutto per le aziende di carattere storico.
Fonte: ANSA.it.
Vino: i consumi post pandemia in forte ripresa, con l’occhio a Qualità, Autoctoni e Territorio.
I nuovi gusti e le nuove esigenze degli italiani in fatto di fine wine in una ricerca di Nomisma-Wine- Monitor. La ristorazione canale strategico. Cibo e vino si buttano alle spalle i pesanti risultati delle due annate nere della pandemia che ha costretto gli italiani a limitare ogni movimento. C’è voglia di ripresa, di consumi fuori casa, lo attestano i dati Istat sulle vendite food&wine della ristorazione italiana che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3%. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food&wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con una decisa impennata nei confronti del 2020 che non superava i 54 miliardi.
Fonte: FIRSTonline.
Polonia, nuova legge semplifica la produzione del vino.
La nuova legislazione in Polonia riguardante la produzione e l’imbottigliamento dei prodotti vinicoli, così come il commercio e l’organizzazione del mercato del vino, entrerà in vigore il 7 marzo 2022. La legislazione include la semplificazione della registrazione degli imprenditori impegnati nella produzione o nell’imbottigliamento del vino; la possibilità di usare frutta o miele acquistati per produrre piccole quantità di vini di frutta di qualità, sidro e idromele; l’introduzione di regole di etichettatura per le bevande a base di vino fermentato; l’introduzione di nuove categorie come il sidro e l’ice perry; l’aumento dei requisiti per alcune bevande a base di vino fermentato.
Fonte: Federvini.
Conoscere il vino e il territorio: tornano gli appuntamenti del “Forum di Vinifera 2022”.
Per tutto il mese di marzo incontri e degustazioni a Trento e dintorni. La mostra mercato il 26 e 27 negli spazi della Fiera di Trento con oltre cento produttori. In attesa di riaprire le porte della Fiera di Trento per accogliere gli oltre cento produttori dell’arco alpino che saranno i protagonisti della Mostra Mercato sabato 26 e domenica 27 marzo, l’associazione Centrifuga presenta il Forum Vinifera, una serie di appuntamenti aperti al pubblico nati per avvicinare chiunque voglia conoscere o approfondire tematiche legate al mondo del vino e al territorio montano. In calendario undici incontri, di cui sei precedenti la Mostra Mercato, che animeranno l’intero mese.
Fonte: Sardegna Reporter.
In vigna con la storia: “Alle radici del nostro rapporto con il vino”.
Gli antichi romani furono tra i principali esportatori della coltivazione della vite in Europa. E quindi gli artefici del rapporto privilegiato che l’Italia ha con il vino. In questo video un racconto dei vitigni più identitari del nostro Paese attraverso i volti e le parole di chi li cura ogni giorno.
Fonte: repubblica video.
Vino e mare uniti all’insegna dello sport.
La tenuta Poggio al Tesoro di Bolgheri ha organizzato la prima edizione della manifestazione sportiva in programma a maggio con base a Salivoli. Poggio al Tesoro, la tenuta bolgherese fondata dai fratelli Walter e Marilisa Allegrini nel 2001, organizza in collaborazione con lo Yacht Club Marina di Salivoli il Trofeo Poggio al Tesoro, Regata di Primavera con rating FIV. La prima edizione, che si terrà sabato 7 e domenica 8 Maggio a Salivoli con il patrocinio del Comune di Piombino e della Regione Toscana, nasce dalla volontà di promuovere e sostenere la diffusione degli sport a vela e rendere omaggio alla costa toscana e al territorio.
Fonte: Valdicornia.
Sud, nuove strategie per valorizzare il vino di qualità.
In Puglia si modifica e si affina la nuova Legge per l’Enoturismo, con snellimenti nelle procedure e ampliamento delle figure professionali. In Campania invece si mette a punto una cabina di regia per il settore e si pensa ad una Dop regionale. Le regioni del Sud si attrezzano su come valorizzare meglio le proprie produzioni vitivinicole di qualità. E se in Puglia si perfeziona la Legge Regionale che regolamenta l’enoturismo, in Campania è stata istituita la cabina di regia vitivinicola, e si vagheggia una possibile futura Dop regionale per posizionare meglio il vino campano sui mercati.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Sostenibile, autoctono, Doc: ecco come italiani scelgono il vino.
Sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti. Ecco come gli italiani sceglieranno nel 2022 il vino al ristorante. E’ quanto emerge da una indagine commissionata da IGM (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica: ottobre 2020 e settembre 2021. Il primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food and wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi.
Fonte: Askanews.
Il 2022 del vino in Usa, dove il wine lover invecchia e i Millennials puntano su lattine e naturali.
I 7 trend di consumo secondo Wine Intelligence: cruciale la riapertura di bar e ristoranti, ma la pandemia ha rivoluzionato le abitudini. Sebbene oggi i volumi di vino consumati in Usa rappresentino la stessa quota dei superalcolici, pari all’11%, in futuro sono molte le sfide da affrontare, a partire dalla traiettoria discendente, che non cambierà direzione, imboccata già da qualche tempo, che sconta la competizione di ready-to-drink e e superalcolici. Cambiando le priorità dei consumatori, l’industria enoica dovrà sapersi adeguare ad un consumatore sempre più anziano, ma anche più benestante, che guarda con maggiore interesse al segmento premium, come rivelano gli ultimi dati di Wine Intelligence. Tra il 2018 ed il 2021, anche per effetto della pandemia, la popolazione dei bevitori abituali di vino è calata del 15%, e ad abbandonare Bacco sono soprattutto i più giovani.
Fonte: WineNews.
Utilizzare le acque reflue di cantina per le miscele fitoiatriche e diserbanti.
Si ricorda che ai sensi della DGR 9 novembre 2009, n. 33-12520 alcune tipologie di acque reflue di cantina possono essere utilizzate per la preparazione della miscela per i trattamenti diserbanti o fitosanitari. Questa pratica, che rientra nel generale obiettivo di promuovere l’economia circolare in agricoltura, rappresenta un’opportunità preziosa in questo momento di crisi idrica. Tali acque possono essere utilizzate in proprio dal produttore, oppure essere cedute / acquisite; in tutti i casi è necessaria una comunicazione preventiva , da trasmettere via PEC alla Provincia competente per territorio con oggetto “Acque reflue di cantina”. Si rimanda alla Scheda tecnica informativa per maggiori dettagli.
Fonte: Regione Piemonte.
12 Miglior Cantinetta Vino del 2022.
Se sei un collezionista di vini serio senza accesso a una vera cantina, ha senso per te avere una cantinetta vino. Se stai spendendo abbastanza per il vino da proteggere il tuo investimento, stai acquistando più bottiglie di quante ne puoi bere in un mese, o vuoi invecchiare i vini in modo che i loro sapori si evolvano nel tempo, una cantinetta è un acquisto degno. Per ogni modello di cantinetta vino, valutiamo l’uniformità delle temperature e dei livelli di umidità da scaffale a scaffale, nonché le variazioni di temperatura delle singole aree nel tempo.
Fonte: AGBrescia.
Lorandi (Cantina Girlan): “Puntiamo a diventare sinonimo di Pinot Nero”.
Un patrimonio di 220 ettari posizionati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina, il culto per la valorizzazione delle singole microzone, la centralità del lavoro delle 200 famiglie socie della cantina. “Sono i tre cardini intorno ai quali è cresciuta la nostra cantina e che nel corso di questo nuovo anno dobbiamo continuare a consolidare”, racconta a Pambianco Wine&Food Oscar Lorandi, direttore e, dal 24 novembre scorso, anche presidente di Cantina Girlan.
Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.
STAMPA ESTERA
The Internet’s mark on terroir.
The internet and social media have tied people around the world doser and doser together, creating new wine cultures regardless of physical proximity. I’ve often written that the best wine is an expression of culture. This is easy enough to understand in historic wine producing regions, where centuries of local traditions helped to shape the identity of the wines. But what about more recent wine regions like California or Australia, where decisions about grapes, methods and styles of wine have often been made by individual entrepreneurs motivated by commercial expedience or ego? The cultural antecedents of many wines from the 20th century, made without community involvement, were more difficult to trace. Over the last 20 years or so, though, the internet and social media have tied people around the world closer and closer together, creating new wine cultures, regardless of physical proximity. Growers and producers who might once have been isolated can now be a part of community efforts, perhaps adding to our understanding of terroir and a sense of place.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 3 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» – «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni».
Crescono i timori per i rincari Agricoltura alla prova Zaia: «Doppio Vinitaly» •• Prezzi delle materie prime alle stelle, crisi energetica e conflitto in Ucraina sono gli elementi che fanno ipotizzare un 2022 in salita per l’agroalimentare italiano. La previsione arriva dagli esperti a Fieragricola. In piazza sono scesi i giovani di Coldiretti, assieme al governatore veneto Luca Zaia, che rilancia: «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anni». II presidente regionale al primo giorno della rassegna in programma fino a sabato a Veronafiere «Farei un doppio Vinitaly anche nei prossimi anm» La proposta di Zaia dopo il successo dell’ultimo b2b «C’è tanta voglia di fare, non soltanto in agricoltura» Sboarina: «Ora la fiera guarda avanti con ottimismo». «Giù le mani dal banco». Luca Zaia lo dice anche in dialetto ma il messaggio è chiaro.
Fonte: Arena.
Il 10 parte Enoliexpo Vini, oli e agricoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’an- r” no dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 12 marzo, avrà cadenza biennale e si alternerà a Bari con Agrilevante (in programma negli anni dispari) in partnership con FederUnacoma, l’associazione dei costruttori di macchine agricole. Si alternerà anche all’Expoliva di Jaen, in Spagna (anche questa negli anni dispari) evento internazionale del settore olivicolo. Sono attesi 200 espositori tra italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati del nuovo padiglione, per presentare innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, e per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Espositori da tutto il pianeta per l’evento dedicato a olio e vino.
Cè una nuova speranza per la Fiera del Levante. Si chiama “Enoliexpo 2022”, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimentare regionale e nazionale, l’olivicoltura e la viniviticoltura. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri nel padiglione regionale 152, presenti l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, il direttore di Enoliexpo Francesco Cherubini, il presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia Stefano Caroli e Massimo Tipaldi, presidente di Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria. E già si preannuncia un grande evento, con quasi 200 espositori italiani e stranieri ad occupare i 16mila metri quadrati. del nuovo padiglione. Enoliexpo sarà biennale e si alternerà con Agrilevante.
Fonte: L’Edicola del Sud Bari.
Enoliexpo 2022: si riparte da vitivinicoltura e olivicoltura.
La Fiera del Levante di Bari riparte quest’anno dalla vitivinicoltura e dall’olivicoltura con Enoliexpo 2022, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi dedicati a due delle più importanti filiere produttive dell’agroalimcntare regionale e nazionale. La manifestazione, in programma dal 10 al 12 marzo, è stata presentata ieri mattina alla stampa, nello stand regionale fieristico, nel padiglione 152, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, del direttore di EnoliExpo, Francesco Cherubini, del presidente dell’associazione Frantoiani della Puglia, Stefano Caroli, e del presidente Assoenologi Puglia, Basilicata e Calabria, Massimo Tripaldi. «Il ruolo di questa iniziativa — ha dichiarato l’assessore Pentassuglia -, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia insieme alla Nuova Fiera del Levante, è determinare un cambio di passo.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
EnoliExpo, 200 espositori in Fiera «Da qui parte la rinascita del settore».
EnoliExpo, rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura sarà il primo evento dell’anno 2022 e si svolgerà dal 10 al 12 marzo. Si riparte dall’olio e dal vino, quindi. La fiera si presenta come il contenitore in cui tutte le eccellenze della regione Puglia trovano una casa comune. Ci saranno produttori di olio, produttori di vino, ci sarà il mondo della ricerca e della formazione, un insieme di professionalità e competenze che andranno ad esprimersi in questa manifestazione. Circa 200 gli espositori che saranno presenti durante la tre giorni, ed andranno ad occupare i 16 mila metri quadrati del nuovo padiglione, pronti a presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo per la gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con imbottigliamento e packaging.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.
Etichetta d’Abruzzo.
Villa Barcaroli nasce nel cuore dell’Abruzzo, zona vocata alla coltivazione della vite, con vitigni iconici come Montepulciano e Trebbiano. La cantina è di proprietà di Ciù Ciù Tenimenti, gruppo fondato dalla famiglia Bartolomei. Il nome nasce dalla villa del Seicento di Controguerra (Te). I vini in gamma Montepulciano Riserva Doc, Montepulciano Doc e Trebbiano Doc hanno certificazione biologica vegan e biodinamica.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Vini da collezione.
Un tesoro nascosto in cantina La crescente domanda di bottiglie come bene rifugio ha fatto impennare la borsa mondiale dei vini di lusso. E anche l’Italia gioca la sua partita internazionale. Il 99% delle bottiglie di vino prodotte nel mondo viene consumata nelle 24 ore successive all’acquisto. II restante 1% è in gran parte il campo da gioco dei fine wines: bottiglie da collezione che hanno la capacità di aumentare il proprio valore invecchiando nel tempo, provenienti da pochi, ma nobilissimi distretti vinicoli mondiali come Bordeaux, Champagne, Borgogna, Napa Valley e, in Italia, Langhe, Montalcino e Bolgheri.
Fonte: The Good Life.
Contea d’oro.
Fari puntati sullo Champagne Anche nel 2021 lo champagne chiude il bilancio con un anno che si potrebbe dire euforico. Un prodotto da sempre annesso alle metriche del mercato del lusso, che non ha subito la crisi nel 2020, anche grazie a una strategia di marketing imbattibile: il distretto dello Champagne è una macchina da guerra che punta a valorizzare sempre di più le bottiglie che riposano nelle sue cantine. The Good Life fa il punto su vigneti che non hanno equivalenti, né in Francia né altrove. Greygouar 16 200 vignaioli I vignaioli della Champagne sono per lo più proprietari delle proprie vigne. Ma gran parte di loro coltiva l’uva per venderla ai commercianti. Solamente in 5 000 la vinificano tutta o in parte, in proprio o in seno a cooperative. I produttori smerciano le bottiglie prima di tutto sul mercato francese; da soli, rappresentano quasi la metà delle vendite.
Fonte, The Good Life.
Napoli segreta.
Dove provare una delle rare bottiglie di Hors Série 1971, lo champagne Millésime con 50 anni di storia? Per scoprirlo: citofonare Antiquario. di Giuliana Matarrese Sorseggiare champagne da un antiquario è una di quelle avventure al limite dell’assurdo, che, a ben pensarci, può accadere solo in una città come Napoli. Costruita su contrasti che convivono baccagliando rumorosamente – più per il gusto dello “sfottò” come gesto atletico che per reale polemica, come ci ha ricordato Sorrentino nel suo ultimo lungometraggio, candidato italiano agli Oscar -, l’idea di offrire (solo) cocktail e coppe di bollicine francesi, in quella che era una bottega artigiana, è riuscita.
Fonte: The Good Life.
Good Champagne su cui investire.
Classe 1984, di Montalcino. Gorelli è il primo Master of Wine italiano. Per avere questo titolo dall’Institute of Masters of Wine (MW) bisogna essere esperti di viticoltura, enologia, mercati e temi di attualità legati al mondo del vino. Boërl e Kroff “B de Boërl e Kroff’ Brut Uno Champagne che sa di Borgogna, per stile e per collocazione. Nel cuore della Côte des Bar, viti di Pinot Noir di oltre trent’anni affondano le radici in suoli calcarei come quelli dei grand Cru di Chablis. Boèrl e Kroff è una maison che nasce con l’ambizione di voler creare lo Champagne perfetto, unicamente in grandi formati. “B” è l’unica referenza disponibile anche in bottiglia da 0,75 I. Riposa sette anni sui lieviti. Tutte le lavorazioni sono effettuate a mano, dalla selezione dei grappoli all’applicazione delle etichette. Soave e carezzevole, con un notevole spessore e una grande persistenza. Da 450 Henri Giraud Champagne Ay Grand Cru Füt de Chêne Rosé MV Dall’estro creativo di Claude Giraud, uno Champagne che vuole rompere gli schemi e diventare iconico.
Fonte: The Good Life.
Vetrina per i grandi vini Docg del territorio.
II consorzio Colline Teramane li fa degustare dai giornalisti di settore di tutto il mondo. Il Consorzio di tutela vini Colline Teramane ha dato il via ieri a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, la seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione delle annate dal 2003 al 2020. Nella sala ipogea si è svolto l’appuntamento con la stampa di settore, presenti giornalisti di testate italiane ed estere. Ci sono state due Masterclass di approfondimento, una degustazione verticale Colline Teramane Docg guidata da Gianni Sineai, sommelier di Niko Romito, e una verticale di Pecorino, Igt Colli Aprutini o Controguerra Doc, con la conduzione del giornalista Antonio Paolini.
Fonte: Centro Teramo.
Degustazione di vini locali tre giorni con gli esperti.
A Teramo tre giorni di degustazione dedicati a stampa di settore, appassionati e operatori economici, con oltre sessanta etichette. I Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane ha dato il via a “La nostra anteprima – The cool on the hills”, Xa: seconda edizione dell’anteprima della denominazione “Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg”, con oltre sessanta vini in degustazione, dalle annate 2003 al 2020. Ieri alla Sala Ipogea di Teramo appuntamento con la stampa di settore. L’anteprima prosegue lt 6 e 7 marzo con due appuntamenti di degustazione: do menica, già sold out, rivolta agli appassionati e in collaborazione con la Fisar di Teramo.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Trerè, la tradizione del buon vino rivive in madre e figlio.
Fondata negli anni Sessanta sulle prime colline di Faenza l’azie• nda oggi • porta la Romagna in giro per il mondo. Nel nome Sangiovese c’è già tutto ciò che serve. Accattivante al punto da diventare il solo vitigno italiano davvero internazionale, ha in sé tutta quella mescolanza di suoni e tradizioni che lo rendono complesso al punto tale da diventare oltremodo interessante. Il “nostro” sangue di Giove, perché a chi abita queste terre piace pensare che l’unione di quelle parole si debba al Monte Giove nei pressi della provincia di Rimini, è per la Romagna uno dei suoi simboli più forti e riconoscibili insieme all’Albana. È partendo da queste considerazioni che si capisce perché, ogni produttore romagnolo, si senta in qualche modo un piccolo-grande custode di una storia che contribuisce a fare della Romagna un luogo di accoglienza per tutto il mondo.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Riscoprire il Centesimino sotto alla Torre di Oriolo.
La Nove annate per dodici vini in degustazione raccontano il lavoro di sei produttori romagnoli e svelano la sorprendente longevità di questo vino dalla storia curiosa e prodotto in piccole quantità. C’è un angolo di Romagna dove il vino rosso più importante non è necessariamente il Sangiovese. All’ombra della torre quattrocentesca di Oriolo, un rosso dalla storia contemporanea ma abbastanza lunga da costituire tradizione è in cerca di riscatto, è il Centesimino. Iscritto all’albo genetico delle uve coltivabili solo da12004, questo vitigno ha alle spalle un lungo percorso e anche estimatori di rango, proprio nei primi anni duemila fulo stesso Luigi Veronelli a consigliare qualche produttore del territorio di dedicarsi a questo vino. Ma anche a trovargli un nome. Già, perché il Centesimino non si è sempre chiamato così. Savignon rosso, è stato quello più usato, ma storpiato in tanti modi: savignone, savignon, savig.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo a Fico tra forme di Parmigiano e tapas “nostrane”.
I principali appuntamenti di gusto al Parco tematico del cibo di Bologna dedicati a prodotti Dop e vini italiani. Cibo, fa rima con musica e spettacolo al Parco Fico di Bologna che ha esso a punto il programma di marzo. Primo protagonista il Parmigiano Reggiano: sabato 19 marzo, infatti, di fronte alla rotonda del formaggio si terrà il rito dell’apertura di una forma da parte del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, che potrà essere assaggiata e apprezzata da tutti i presenti nel Parco. Dal formaggio al dolce: domenica 20 marzo tocca al Tiramisù, che coinvolgerà pasticceri non professionisti provenienti da tutta Italia per una sfida di prova in attesa della Tiramisù World Cup del prossimo autunno. A valutare i tiramisù preparati dai concorrenti saranno, oltre a una giuria ad hoc, anche i visitatori più golosi di Fico.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Una serata alla scoperta del Grignolino.
Con la Condotta Slow Food Godo alla scoperta di vini da vitigni meno conosciuti. Sarà questo lo spirito di un serie di incontri che vede lunedì 14 marzo prossimo alle 20.30 nella sede in via Della Chiesa 17 a Villanova di Bagnacavallo (RA) come protagonista il Grignolino, coltivato complessivamente in circa 900 ettari, che ha la sua origine e il suo territorio di eccellenza tra i Colli Astigiani ed Alessandrini (Monferrato Casalese), ma lo si trova anche in alcune zone della provincia di Cuneo e nell’Oltrepò Pavese, dove è conosciuto anche come Barbesino. Il nome Grignolino ha la sua probabile origine dal termine dialettale astigiano “grignòle”, cioè vinaccioli, essendone gli acini di questa varietà particolarmente ricchi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Il gran giorno per conoscere i premiati Ais.
Appuntamento sabato al palazzo del Turismo di Riccione con “Esperienze di Vitae” con 71 cantine di Emilia-Romagna e Marche premiate dalla guida dell’Ais. La giornata di sabato 5 marzo vivrà su due momenti. Il primo è in programma la mattina (ore 10.30) ed è riservato alle cantine top con la premiazione delle Quattro Viti d’eccellenza assegnate complessivamente a 71 cantine. Nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), spazio alla platea di appassionati con l’apertura dei banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi: Piadina Romagnola Igp, Mortadella di Bologna Igp, Parmigiano Reggiano Dop, Salumi Piacentini Dop, Salumi Italiani alla Cacciatore Dop, Salame Felino Igp, Squacquerone di Romagna Dop fornito della Centrale del Latte di Cesena insieme ad altri formaggi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Marzo di assaggi e corsi in Enoteca Emilia-Romagna.
Per celebrare l’arrivo della primavera, l’Enoteca Regionale dell’Emilia- Romagna anche per il mese di marzo propone alla Rocca di Dozza una serie di appuntamenti legati, ovviamente, al mondo del vino. Proseguono i banchi d’assaggio della domenica pomeriggio. Si parte il 6 con protagonista il Sangiovese. Poi a seguire: Malbo Gentile il 13, l’accoppiata internazionale Chardonnay e Sauvignon il 20, per finire il 27 marzo con un’altra accoppiata, tra Romagna e Piacenza, Trebbiano e Ortrugo. In abbinamento ai vini sarà sempre possibile scegliere anche alcune eccellenze gastronomiche sempre ovviamente made in Emilia-Romagna. Costo: tre assaggi di vino 7 euro, piattino di stuzzicheria a richiesta 3 euro. Il banco d’assaggio si svolge dalle 14.30 alle 18.30. Sabato 26 marzo ricomincia anche la rassegna “Vignaioli in Enoteca”.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
“Quattro Viti” Cantine premiate.
Domani a Riccione ci saranno anche due cantine mercatesi tra le “top” di Romagna, Emilia e Marche, premiate con le “Quattro Viti” nella Guida Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier, Vitae 2022. Il massimo punteggio è stato assegnato al Romagna Sangiovese Superiore San Vicinio Quartosole Riserva 2018 di Tenuta Casali ed al Famous 2020 di Tenuta Santa Lucia. Del cesenate è stato premiato, sempre con le “Quattro Viti”, anche il vino A 2020 di Villa Venti di Roncofreddo. Domattina Ais premierà le cantine, e poi nel pomeriggio tutti i vini saranno serviti e presentati in degustazione per il pubblico, in abbinamento con prodotti tipici come lo Squacquerone della Centrale del Latte di Cesena, la piadina romagnola Igp, Parmigiano Reggiano Dop, ed una serie di salumi Dop ed Igp.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Niente messaggi di allarme sul vino.
Pochi giorni fa il Parlamento Europeo si è espresso sugli emendamenti al report della Commissione Beca (Beating Cancer), finalizzato all’adozione di un piano di azione contro il cancro a livello europeo. Per comprendere l’importanza della votazione e del suo esito, tanto atteso specialmente dal settore vitivinicolo, occorre fare un passo indietro e tornare al 2021, anno della pubblicazione del Piano di azione della Commissione europea per la lotta al cancro (“Cancer Plan”). Il suddetto Piano classificava, in modo indistinto, il vino e gli altri alcolici come sostanze dannose per la salute dei consumatori, indipendentemente dalle quantità consumate e dalle modalità di consumo.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Nasce da un Nebbiolo di biotipo rosé questo rosso elegante.
Nella tipica zona di produzione di vino Barbaresco a Cappelletto, frazione di Treiso, ha sede l’azienda Agricola Orlando Abrigo. Una storia a dimensione famigliare da generazioni che ha una svolta nel 1988 quando Giovanni Abrigo in collaborazione con il padre Orlando si dedica alla ristrutturazione della cantina. I vigneti coprono un’area di circa 20 ettari con vitigni autoctoni: Nebbiolo, Dolcetto, Barbera, Moscato, e Nascetta. Non mancano anche vitigni internazionali come Sauvignon Blanc, Chardonnay e Merlot. Principi fondamentali dell’azienda è produrre vini identitari di questo territorio.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Nuova cantina vini Bertazzoni si aggiudica il Good design award.
La nuova cantina vini da incasso e Collezione Metalli di Bertazzoni hanno vinto il Good design award 2021, un prestigioso premio internazionale. Bertazzoni, azienda italiana specializzata nella produzione di elettrodomestici per la cucina dal 1882, aggiunge un nuovo premio al suo portfolio, nell’anno in cui ricorrono i 140 anni di attività del marchio. I premio è stato ottenuto nella categoria Kitchen/appliances ed è stato conferito a Bertazzoni dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design in collaborazione con l’European Center for Architecture, Art, Design and Urban studies attraverso una giuria di esperti che ha selezionato i prodotti che si distinguono maggiormente per qualità progettuale, innovazione, materiali, funzionalità ed estetica.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
C’è un bianco di Canolo nella top ten dei vini stilata dai sommelier.
L’Associazione italiana sommelier d’Emilia premia dieci vini al top della produzione enologica del territorio. Sono quelli che hanno ottenuto le Quattro Viti, punteggio massimo assegnato dalla guida nazionale «Vitae 2022» redatta da Ais. In cima alla classifica c’è il Piacentino che porta a casa sette eccellenze, seguita da Bologna con due e Reggio con una. A rappresentare la realtà reggiana è l’azienda Lini 910 di Canolo di Correggio, con un Brut bianco millesimato 2016. I dieci vini dell’Emilia saranno premiati e potranno essere degustati a Riccione, al Palazzo del Turismo, sabato 5 marzo nel nuovo format «Esperienze di Vitae» lanciato da Ais Romagna collaborazione con Ais Romagna e Marche. Di scena i migliori vini dei tre territori abbinati ai prodotti tipici regionali.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Il Covid riduce i posti a Vinitaly Tempi stretti per partecipare.
Qualche protesta delle aziende che lamentano poca comunicazione deu’Ersa La spedizione regionale costerà 937 mila euro e sarà la prima dopo tre anni Le domande dovranno essere presentate entro lunedì 1 1 marzo: dal 10 aprile l’evento. Tempi strettissimi, meno posti a disposizione e qualche malumore dei vignaioli causa carenza di informazioni. La spedizione regionale a Vinitaly, curata dall’Ersa, è partita ufficialmente ieri con la pubblicazione, sul sito dell’ente, del bando di gara per la partecipazione all’edizione numero 54 della più importante fiera italiana del vino e una delle più rilevanti a livello internazionale. Il Covid ha colpito pesantemente il settore fieristico, tanto che proprio Vinitaly è stato cancellato nel 2020 e nel 2021, quindi tra un mese, dal 10 al 13 aprile, si tornerà in presenza, nei padiglioni della fiera di Verona, dopo ben 3 anni.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino, 375 milioni il «blocco» russo
Ammonta a 375 milioni di dollari il danno provocato dal blocco del mercato russo all’export di vino italiano. La stima è di Freddi International, prima azienda di export di vino italiano nel mondo con oltre40 aziende vinicole rappresentate. «Per noi la Russia è un mercato molto importante – spiega l’ad Edoardo Freddi – occupa infatti la prima posizione di vendita e consumo nel Paese, per un giro di affari in crescita che nel 2021 era stata di oltre i110% sul 2020.
Fonte: Eco di Bergamo.
Vinitaly 22: il più internazionale della sua storia cinquantennale.
Prosegue senza indugi l’organizzazione detta rassegna che rimane in calendario dal 10 al 13 aprite prossimi. L’edizione numero 5.1 di Vinitaly sarà probabilmente la più internazionale d sempre. Con un comunicato del 21 febhraio, Veronafìere e Vinitaly hanno dichiarato che al Salone internazionale dei vini c distillati, a Verona i prossimi 10 13 aprile saranno presenti 4mila aziende espositrici e 500 top buyer da tutto il mondo. a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali ed internazionali. Nella campagna di promozione, comunicazione e incoming, cui partecipa Ice Agenzia, sono stati coinvolti 60 paesi. L’investi – mento complessivo é stato di milioni di curo. A tal proposito, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafìere, ha dichiarato: -Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia c di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici.
Fonte: Corriere di Alba.
Partite da Milano le anteprime dei nuovi Docg a base Nebbiolo.
Cassociazione Go Wine propone una rassegna di degustazioni gui dedicati a Baroto, Barbaresco e Roero. Si e chiuso a Milano il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla manifestazione “Barolo, Barbaresco e Roero” organizzato da Go Wine. Nd corso della serata, ospitata dall’hotel Melià, sono state degustate in anteprima le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. Un evento speciale e anche emozionante, perché ha creato un forte senso di ripresa e attenzione dopo un lungo periodo di difficoltà per i grandi eventi legati al vino dovuto alla pandemia. Il miglioramento della situazione generale, il richiamo di oltre 30 cantine di Langa e Roero, un allestimento pensato per favorire un accesso comodo e distanziato del pubblico, sono stati il miu vincente di un evento che ha avuto un grande successo e ha rinnovato – se mai ve ne era bisogno – il gradimento sulla qualità complessiva dei viticoltori delle colline attorno ad Alba.
Fonte: Corriere di Alba.
Dopo il Covid, i venti di guerra agitano i sonni dei vignaioli.
Una nuova crisi internazionale ECONOMIA » La crisi ucraina, i venti di guerra e le prospettive. sempre più ravvicinate, di sanzioni commerciali alla Russia preoccupano fortemente gli agricoltori piemontesi. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, evidenzia l’apprensione del mondo agricolo, sottolineando come l’aumento dei costi energetici. il rincaro dei cereali per l’alimentazione del bestiame e soprattutto il timore di una riduzione delle esportazioni di vino rappresentino uno scenario estremamente pericoloso per la nostra regione. Putto questo al termine (si spera) della pandemia globale, che ha già messa) in ginocchio Economia vinicola. Nel 2020, sulla base dei dati elaborati da Confagricoltura, l’Italia ha esportato in Russia vini per un valore di 297 milioni di euro, di cui I79, 8 milioni di prodotto imbottigliato.
Fonte: Corriere di Alba.
Duecento espositori, la Fiera riparte da EnoliExpo.
Dal 10 al 12 marzo Nel quartiere espositivo barese c’è ancora l’ospedale delle maxi emergenze con tanto di dubbi sul futuro. Ma la Fiera del Levante, sperando nella conclusione della pandemia, cerca di riconquistare la normalità tornando a riempire quello che resta degli spazi disponibili. Dal io al 12 marzo si terrà EnollExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura. Nel nuovo padiglione esporranno 200 imprese italiane e straniere su una superficie di 1.6 mila metri quadri del nuovo padiglione della Fiera.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Pentassuglia: “I settori cereali e vino sono tra i più danneggiati”.
I settori pugliesi a maggiore rischio per il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni nei confronti della Russia, sono “quelli dei cereali e quello relativo ai prodotti per l’allevamento”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine di una conferenza. “Abbiamo relazioni forti con la Russia – ha aggiunto – anche per il settore del vino, sono questi i sistemi che potrebbero avere un impatto molto forte. L’embargo puo’ determinare a catena processi che possono avere uno sviluppo che ci auguriamo non avvenga.
Fonte: Quotidiano di Bari.
Agroalimentare, la Fiera del Levante riparte con EnoliExpo dal 10 al 12.
La Fiera del Levante torna in attività nel 2022 dopo l’emergenza Covid con la prima manifestazione dedicata all’olio e al vino: EnoliExpo, la rassegna nazionale di macchinari, tecnologie e servizi per l’olivicoltura e la vitivinicoltura apre dal 10 al 12 marzo. Saranno circa 200 gli espositori italiani e stranieri che occuperanno 16mi1a metri quadri del nuovo padiglione della Fiera per presentare le ultime innovazioni di prodotto e di processo perla gestione di oliveti e vigneti, per la trasformazione in frantoio e cantina, per il fine linea con l’imbottigliamento e packaging. L’evento è stato presentato in Fiera dall’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, e dal direttore della manifestazione Francesco Cherubini.
Fonte: Repubblica Bari.
Le opportunità del Pnrr per il vino italiano. Oggi il digital talk con i tre esperti.
Oggi arriva sulle piattaforme social che si occupano di vino, il terzo digital talk di WineeSiena, in programma al Santa Maria della Scala e aperto al pubblico sabato 12 e domenica 13 marzo. L’argomento di questa settimana sono le opportunità offerte dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) alle imprese vitivinicole per procedere verso la transizione ecologica. Nello studio virtuale di Tvedo.Tv, si ritrovano tre esperti che possono portare i diversi punti di vista dei Consorzi di tutela, degli istituti bancari e delle nuove tendenze economiche nel mondo delle nuove imprese green: il professor Angelo Riccaboni, uno dei massimi esperti internazionali nel settore della Bioeconomia, oggi presidente della Fondazione Prima di Barcellona, con segretariato italiano al Santa Chiara Lab; poi Mauro Rosati, che dirige la Fondazione Qualivita e Origin Italia, considerato il massimo esperto dei prodotti tipici a indicazione geografica e a denominazione di origine; con loro Franco Trombini, tesponsabile ‘Iniziative territoriali, di sistema e convenzioni’ di Banca Mps, che sostiene la kermesse.
Fonte: Nazione Siena.
Ecco “I Pisani più schietti” Trenta aziende vinicole in vetrina con 100 etichette.
Torna in presenza “I Pisani più schietti”, la manifestazione di promozione del vino della provincia pisana che quest’anno festeggia la sua XXllesima edizione. Una iniziativa promossa dalla Fisar di Pisa, in collaborazione con Comune, e la Camera di Commercio di Pisa. L’evento è in programma domenica, in piazza Vittorio Emanuele, alla Camera di Commercio di Pisa, (dalle 15 alla 19) e presso la sede della Fisar di Pisa, in via Cattaneo 97 (alle 14.30 e alle 17). Una edizione diversa dal passato che vede la partecipazione di 30 aziende vinicole della provincia di Pisa con 100 etichette. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Gambacorti alla presenza dell’assessore Paolo Pesciatini, di Cristina Martelli, segretario generale della Camera di Commercio di Pisa, di Salvatore Pulvirenti, delegato della Fisar di Pisa, insieme ai sommelier Antonio Malvaldi ed Emilia Cucinotta.
Fonte: Tirreno Pisa.
Verticale di 8 Amaroni alle Tenute Salvaterra.
Sabato 5 marzo alle 18.30 alle Tenute Salvaterra si terra una verticale di 8 Amarone: Amarone Docg Classico 2008 – 2009 – 2010 – 2015; Amarone Riserva Cave di Prun: 2004 – 2008 – 2009 2012. A guidare l’incontro sarà l’enologo Enrico Nicolis con la sommelier Anna Pinaroli. I vini saranno accompagnati da piatti tipici e gnocchi.
Fonte: Arena.
Vinetia Tasting, a maggio la città diventa capitale del vino.
La città di Treviso diventa per due giorni, a maggio, la capitale del vino Veneto grazie all’evento “Vinetia Tasting” dei sommelier dell’Ais del Veneto. L’appuntamento enoico “300%” che per 3 anni si era tenuto a Villa Emo e prima al Castello di San Salvatore, diventa “Vinetia Tasting” e si terrà a Treviso sabato 14 e domenica 15 maggio, grazie al supporto del Comune di Treviso: sarà un evento diffuso in città che permetterà di scoprire le eccellenze enoiche del Veneto, oltre a quelle gastronomiche, e convogliare gli enoturisti. Saranno due giornate intense, come accaduto con “Malanotte a Treviso – Raboso Wine Experience”, nei luoghi più suggestivi della città.
Fonte: Gazzettino Treviso.
“Viti in campo” dice addio alle forbici spopola la nuova potatura meccanica.
Basteranno una ventina di ore, e non più oltre un centinaio, per portare a termine la procedura della potatura. Ciò grazie alle nuove potatrici meccaniche che rappresentano un assemblaggio di un mezzo a guida automatica (senza autista) con barre di taglio a disco e carrello perla rifinitura. Questo “Addio alle forbici” rappresenta una delle principali novità presentata alla seconda edizione invernale di Vite in Campo – Potatura deIl’impianto che si è svolta a Loncon di Annone Veneto all’interno della Tenuta Sant’Anna, L’evento è stato organizzato da Condifesa TVB (Treviso, Vicenza e Belluno) ed “Edizioni L’Informatore Agrario”. Sull’importante novità che già è stata adottata dal 25/30 per cento degli agricoltori del Veneto orientale (Portogruarese-Sandonatese) è intervenuto il presidente di Condifesa TVB Valerio Nadal: «Grazie all’azienda che ci ha ospitato e che ha un pensiero innovativo. Potatura significa predisporre la pianta da subito. Se facciano una buona predisposizione della pianta facciamo in modo di proteggerla da eventuali infestazioni ed è da qui che si decide la qualità e la quantità dell’uva.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Igor Gladich nuovo direttore del Durello.
Doppia nomina ai vertici del Consorzio di Tutela Lessini Durello che raggruppa 33 cantine di spumantizza7ione tra la provincia di Vicenza e di Verona. Igor Gladich è il nuovo direttore del Consorzio e opererà dalla Casa del Vino di Soave e guiderà in qualità di direttore anche il l Consorzio di Tutela Vini del Soave, il Consorzio Tutela Vini dell’Arcole e il Consorzio Tutela Vini del Merlara. Responsabile della comunicazione, in sostituzione di Chiara Maria Mattiello, è stata chiamata la giornalista Lucia Vesentini. «Dopo una lunga ricerca abbiamo individuato un profilo altamente qualificato sul cui nome il Consiglio di amministrazione ha espresso voto favorevole all’unanimità – hanno evidenziato i due presidenti, del Durello, Paolo Fiorini e del Soave, Sandro Gini – Igor Gladich, oltre a vantare importanti competenze tecniche, conosce molto bene le dinamiche interne alle denominazioni e i particolari equilibri che le caratterizzano.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Tre medaglie d’oro per i vini della Cantina Santa Maria La Palma.
Grande successo della Cantina Santa Maria La Palma nel concorso enologico internazionale Grand International Wine Award Mundus Vini. La cantina di Alghero ha vinto tre prestigiose medaglie d’oro con tre vini: Akènta Cuvée, Vermentino Ràfia e Cannonau Riserva Redìt, una prestigiosa “tripletta” internazionale. L’autorevole competizione Mundus Vini, giunta alla 30° edizione, è stata fondata da Meininger Verlag e si è subito configurata come una delle competizioni enologiche più importanti al mondo. Ogni anno partecipano al concorso oltre 12.000 vini provenienti da tutto il mondo e solo alcuni di loro riescono a passare la selezione e aggiudicarsi un’importante medaglia.
Fonte: Sassari Oggi.
Prosit acquista Cantine di Montalcino.
Nel 2019 Il fondo di private equity Made In Italy di Quadrivio & Pambianco ha deciso di entrare a far parte del capitale di Prosit, gruppo fondato e diretto da Sergio Dagnino, un manager con pluriennale esperienza nel settore vinicolo. Il protagonismo di Made In Italy fund si rivela infatti nell’investire nei settori di qualità del made in Italy, Fashion, Design, Beauty e Food&Wine. Scegliendo di partecipare in Prosit, si è confermata partner dell’eccellenza della produzione italiana. Prosit S.p.A è un gruppo che si basa sulla selezione di aziende vinicole familiari con marchi e prodotti di affermata qualità ed alto potenziale di vendite. Con l’acquisizione della Cantina di Montalcino, si muove sul palco consolidando ulteriormente la prospettiva di dar vita ad un portafoglio di vini rappresentativi di eccellenze vinicole italiane: marchi complementari e sinergici da esportare in tutto il mondo.
Fonte: Economy Magazine.
Il vino tra gli investimenti più remunerativi nel portafoglio dei super ricchi.
“The Wealth Report” by Knight Frank: redditività al +137% negli ultimi dieci anni. Inflazione e crisi climatica spingono la corsa ai fine wine. Com’è stato il 2021 degli “Ultra-high-net-worth individual”, i super ricchi, coloro che possono contare su un patrimonio netto superiore ai 30 milioni di dollari? Un buon anno, tanto che il numero dei super ricchi è cresciuto del 10%, anche se la pandemia ha reso ancora più evidente l’aumento dei livelli di disuguaglianza, mentre la battaglia contro il cambiamento climatico è destinata a segnare un vero e proprio punto di svolta.
Fonte: WineNews.
Vino Naturale: le ragioni per amarlo.
Il vino naturale è sinonimo di qualità e genuinità.
C’è sempre più richiesta di vino naturale, la domanda verte sempre maggiormente verso un prodotto che sia espressione del terroir da cui proviene, prodotto con amore e quindi di alta qualità, tipico, possibilmente senza residui chimici. Il vino naturale è un prodotto al 100% artigianale, è connotato da un produzione molto limitata rispetto ai giganti della produzione industriale, quelli per cui un vino viene assemblato proprio come fosse la portiera di una macchina o un pacchetto di patatine. Bassa produzione equivale ad alta qualità, nella stragrande maggioranza dei casi, ed il motivo è piuttosto ovvio: amore e cura produttiva. Al contrario una produzione massiva è spesso sinonimo di dozzinale, di produzione in scala. Con tutto ciò che questo comporta.
Fonte: Torino Oggi.
Vino Chianti, a rischio l’export verso la Russia “Temiamo l’inasprimento del regime fiscale”.
No, non ci voleva. Per il nuovo bagno di sangue e per l’economia. Ancora non sappiamo se, quanto e quando possiamo respirare dalla pandemia. Ora l’incubo raddoppia: guerra. Non aveva fatto neppure a tempo ad affievolirsi quella pesante atmosfera degli anni 2014 e 2015: Siria, Isis, terrorismo e anche allora la parola predominante: guerra. Con diretta protagonista la Russia che è (era) uno dei bacini emergenti dell’export del vino Chianti. Il Consorzio si appresta all’anteprima ’Chianti Lovers’ del 20 marzo e alla celebre Mostra di Montespertoli che invece è in programma per il 28 maggio con quest’altro enorme punto interrogativo, visto che – parliamo adesso a livello nazionale – l’export del vino italiano sulla Russia vale qualcosa come 85 milioni di dollari e 20 milioni di litri.
Fonte: LaNazione.it.
Vino, il nuovo decreto estende al 2022 le norme sulla riconversione dei vigneti.
Il decreto n. 93924 estende a tutto il 2022 le misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde. Il decreto n. 93924, approvato in data 28 febbraio 2022 dal Ministero, ha esteso a tutto il 2022 le flessibilità riguardanti la gestione delle misure Investimenti, Ristrutturazione e riconversione vigneti (RRV) e Vendemmia verde per permettere alle aziende produttrici di vino di tamponare i danni causati dall’imperversare della pandemia da Covid-19.
Fonte: Dissapore.
Donne del Vino, un corso contro le disparità di genere.
Le donne sono minoritarie, nei numeri e nei ruoli, in vigna e in cantina, ma dominano i nuovi settori delle imprese enologiche: commerciale, marketing, comunicazione e turismo. Da questo le Donne del Vino hanno tratto spunto per far conoscere in Italia il primo corso per la “prevenzione del sessismo” cioè di quelle parole, gesti e immagini che creano un ambiente di lavoro poco libero e professionale. Un corso che la giornalista ed esperta Laura Donadoni sta elaborando partendo dal “Sexual Harassment Prevention Training” obbligatorio in California. Lunedì 7 marzo l’iniziativa sarà presentata a Palazzo Madama. Sarà l’occasione per presentare anche le Giornate delle Donne del Vino 2022 (1-14 marzo), organizzate in occasione dell’8 marzo per trasmettere un messaggio di pace e di speranza per il futuro. “Le Donne del Vino coltivano il futuro e la pace, la bottiglia come simbolo e contenitore dei messaggi diretti alle nuove generazioni: “senza pace non c’è futuro”.
Fonte: Federvini.
Conti, la passione per il vino e la sua filosofia E la viticoltura sulle colline del Candia è “eroica”.
La nostra azienda “Vigne Conti” nasce dalla passione per il vino e la sua filosofia è quella di esprimere, attraverso esso, tutte le caratteristiche del nostro territorio”. Questo è uno degli elementi fondamentali che caratterizzano il metodo di lavorazione del vino in questa azienda locale. Non vengono utilizzati prodotti chimici e si cerca di lavorare soprattutto sul terreno senza dover ricorrere alla cantina. Per far sì che ai vini venga dato il marchio “Doc”, denominazione di origine controllata, vengono fatti degli accertamenti come, ad esempio, sul metodo di vinificazione. I vigneti sono situati nei filari più alti che si estendono da Montignoso a Carrara; la vasta estensione di questa vigna porta ad avere diversi tipi di terreno che a loro volta forniscono diversi tipi di raccolti. Quando si pensa che l’uva è pronta, vengono fatte analisi accurate per capire quale usare e quale scartare. Una volta effettuata la lavorazione una commissione esterna che si reca nei luoghi di produzione per assaggiare i vini.
Fonte: LaNazione.it.
Biennio da record per l’agrifood italiano. E il vino fa da traino.
Forum Agrifood: la sintesi degli anni della pandemia. Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali. Eppure, si era partiti davvero coi peggiori auspici, se si ripensa all’incredibile blocco delle merci italiane alle frontiere quando l’Italia, dopo l’esplosione della prima ondata di Covid a febbraio 2020, era considerata una sorta di untrice d’Europa. Invece, il mondo ha scelto il made in Italy di qualità: dalla pasta all’olio extravergine d’oliva, dai formaggi al vino, vero alfiere e protagonista di una performance che lo ha portato ben oltre i 7 miliardi di euro.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: per viaggiare nella Francia dei grandi Bordeaux basta fare un giro online.
Comprare online Bordeaux, Champagne, Borgogna e vini En Primeur non è mai stato così facile: Millesima.it li seleziona per voi. Per viaggiare, talvolta, basta un sorso. Un bicchiere di Bordeaux, e immediatamente sei tra gli Chateau millenari che hanno fatto la storia leggendaria del vino francese. Un calice di Champagne, e via, eccoci tra i vigneron e le loro cantine dove riposano le bollicine più pregiate del mondo. Una bottiglia di Borgogna ci porta nella grande foresta del Morvan. Il tutto, restando seduti a casa propria. Per arrivare in tutti questi luoghi, infatti, basta un click. Per esempio in una cantina virtuale specializzata in vini di tutt’Europa, e in particolare nei Grandi Vini Di Bordeaux: una cantina come Millesima.
Fonte: Dissapore.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.