Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 9 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Pierluigi Guarise è il nuovo ad di Collis Veneto Ovine group….
Consorzio cooperativo della provincia di Verona. Guarise, 59 anni, arriva in Collis dopo essere stato per 23 anni direttore generale di un gruppo che ha riunito più realtà consortili del Veneto e della Lombardia per arrivare a essere l’odierno Consorzio Agrario del Nordest. Oltre ad essere ad di Collis, Guarise sarà ad della controllata Cantine Riondo, società che imbottiglia e distribuisce i vini conferiti dalle cantine socie del gruppo, Cantine dei Colli Berici e Cantina di Colognola ai Colli.
Fonte: Italia Oggi.
La Fondazione Enpaia, l’ente nazionale di previdenza e assistenza degli addetti e impiegati in agricoltura….
Ha acquistato il 4% di Masi Agricola spa, azienda vitivinicola, gestita dalla famiglia Boscaini, radicata in Valpolicella Classica, che produce e distribuisce vini di alto pregio, ancorati ai valori del territorio delle Venezia, tra cui l’iconico Amarone.
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Matteo Ascheri – Sua maestà Barolo alla riscossa.
Matteo Ascheri, presidente del consorzio: bene pure il Barbaresco. L’azienda familiare vince Sua maestà Barolo alla riscossa 15, 8 min di bottiglie sul mercato nel 2021. Lo sfuso a 9 € ll. Un 2021 da ricordare per Barolo, Barbaresco e vini di Langa. Anche meglio del 2020, chiuso in crescita nonostante la pandemia. Per Matteo Ascheri, presidente del consorzio, è una conferma: «Il nostro modello di azienda familiare produce vini unici che stimolano la domanda anche nei momenti difficili», dice a ItaliaOggi. Ma passiamo ai numeri: nel 2021 sono state immesse sul mercato 15,8 min di bottiglie di Barolo Docg, +22% sul 2020 e +26% sul 2019: il Barbaresco Docg con 4,6 min di bottiglie è cresciuto del 17% sul 2020 e del 7,7% sui 2019. Un colpo d’acceleratore che, secondo i produttori, ha svuotato le cantine e spinto ai massimi il prezzo dello sfaso. Secondo la Cdc di Cuneo, le quotazioni del Barolo 2018 oscillano tra 7,80 e 7,97 euro al litro (iva esclusa) mentre quelle del Barbaresco 2018 tra 4,77 e 4,90.
Fonte: Italia Oggi.
Giù i toscani dop: -38% Maremma, -33% Brunello.
Fonte: Italia Oggi.
Pessimo avvio d’anno peri vini toscani dop. A gennaio lo scivolone delle principali 14 dop toscane si misura nel -6% medio, a 21,6 min di bottiglie, ma impressionano il -38% della Maremma, il -33% del Brunello di Montalcino e il -21% del Chianti. Limita i danni il Chianti Classico con il -4% mentre l’Igt cresce del 9%. I dati sono dell’Associazione vini toscani che per il 2021 ha segnalato un imbottigliato di 282,5 min di bottiglie, +10% sul 2020 e +4% sui 2019. Con le tre maggiori denominazioni (Igt Toscana, Chianti e Chianti Classico) che si ritagliavano oltre 1’80% della torta. Secondo gli addetti ai lavori la causa della frenata è principalmente nelle restrizioni sanitarie decise dal governo a dicembre.
Fonte: Italia Oggi.
Il pianeta beve di più.
Il mercato degli spumanti e del vino ha ripreso a correre, tanto da registrare un +12% rispetto al 2020, e un +4% sul 2019, per i consumi in tutto il mondo. «Ma adesso occorrono strategie per mantenere il trend positivo all’estero, e per continuare a sostenere il mercato interno», anticipa a ItaliaOggi, Giampietro Comolli, presidente Ovse – Osservatorio Economico Vini e Spumanti. «L’elemento più interessante è dato dal fatto che i valori al consumo dei vini italiani in tutti i principali paesi importatori crescono, percentualmente, di più che i volumi. E questo riduce il gap storico di prezzo fra vini italiani e stranieri, a iniziare proprio da un bottiglia di vino spumante», sottolinea. Ma «il consumo è diventato più piacere e soddisfazione, quindi occorre molta più attenzione a contesto e contenuto, che al solo sviluppo commerciale.
Fonte: Italia Oggi.
L’inflazione in bottiglia.
È destinato ad aumentare tra l’8% e 1112% il prezzo di una bottiglia di vino in uscita da una cantina. E succederà a partire già da primavera per l’impatto dell’aumento dei costi. E quanto emerge dell’osservatorio costituito da The WineNet, rete di 7 cooperative nata nel 2017 tra le cantine Valpolicella Negrar, Pertinace, Frentana, Vignaioli Scansano, CVA Can icattì, La Guardiense e Colli del Soligo. Come detto nel webinardi presentazione dell’osservatorio, adesso c’è da capire quanto gli aumenti si ripercuoteranno sul mercato. Se per l’horeca ci sono meno problemi a comprendere la situazione di difficoltà e ad accettare le variazioni di prezzo, la gdo fa fatica a venire incontro all’incremento dei prezzi.
Fonte: Italia Oggi.
I bresciani sugli scudi.
Dopo aver oltrepassato nel 2021 1a frontiera dei 20 min di bottiglie vendute, il Franciacorta guarda con ottimismo al 2022 con la possibilità di tornare ad eventi in presenza. Il 2021 si era aperto con tassi di crescita importanti e un picco tra aprile e maggio del 200%. Anche le vendite del 2° semestre sono risultate superiori rispetto al 2020, portando ad una chiusura d’anno con una crescita in volumi del 28,3%. L’export, assestato al 10,3%, a livello di nazioni vede la Svizzera confermare il primato, rappresentando il 22,2% del totale (+22,1% sul 2020 e +28,5% sul 2019). Seguono Usa (+71,7% sul 2020 e +8,4% sul 2019, valgono il 12,4% dell’export), Giappone (11,9%), Germania (8,3%) e Belgio (5,4%).
Fonte, Italia Oggi.
Risk capital ai siciliani.
Un’associazione per investire in aziende vinicole siciliane. Mediterranean Phoenix, holding indipendente di investimenti, ha appena lanciato un club deal per investitori con capitale di rischio in aziende vinicole siciliane d’eccellenza. Alessandro Campo, responsabile finanza di Mediterranean Phoenix spiega: «Investiremo solo in aziende con ampi margini di crescita e a elevato potenziale di valorizzazione. Il nostro piano industriale si basa su 5 azioni strategiche: internazionalizzazione, management, rete d’impresa, branding, riposizionamento etichette e diversificazione dei canali distributivi. L’obiettivo è un entreprise value di almeno 3 volte il valore iniziale entro i prossimi 5-6 anni».
Fonte: Italia Oggi.
A St. Moritz si brinda prosecco italiano.
Per la prima volta in 37 anni, le bollicine italiane sono state protagoniste della Coppa del Mondo di Snow Polo a St Moritz, evento simbolo di eleganza e lusso internazionale. Un’investitura del Prosecco a simbolo di buon gusto e stile raffinato. Per celebrare l’evento è stato scelto Villa Sandi, eccellenza vitivinicola italiana guidata dalla famiglia Moretti Polegato, che ha realizzato un’esclusiva bottiglia, prodotta in serie limitata (foto). Con riflessi argentei sfumati contiene Asolo Prosecco Superiore DOCG brut. Perfetto come aperitivo, il ridotto contenuto zuccherino lo rende ottimo anche in abbinamento a primi piatti.
Fonte: Panorama.
Il vino che fa ciù ciù.
Dopo aver conquistato 210 ettari di vigneti nelle Marche, la famiglia Bartolomei ha messo radici in Sicilia, Abruzzo, Lazio e Toscana. E ora le loro bottiglie sono bevute in tutto il mondo. di Chiara Risolo alter e Massimiliano Bartolomei sono due fratelli, due signori del vino, innamorati del vino. Insieme portano avanti con rara determinazione un sogno iniziato 52 anni fa. Era il 1970 quando i loro genitori, Anna e Natalino, decisero di scommettere sulle potenzialità di un terroir, fondando a Offida, minuscolo comune in provincia di Ascoli Piceno, la loro azienda vinicola, Ciù Ciù. L’intuizione si rivelò vincente. E fruttuosa. A confermarlo è un presente luminoso: gli ettari vitati oggi sono 210, con una rendita pari a un milione e 700 mila bottiglie che, grazie a una collaudata rete commerciale, arrivano puntuali sulle tavole di tutto il mondo.
Fonte: Panorama.
Il bianco di Fontanavecchia tra i 50 migliori vini italiani.
Il mensile Gentleman ha pubblicato la classifica dei 50 migliori vini italiani bianchi e non poteva mancare il Sannio: la cantina Fontanavecchia si piazza al 20esimo posto con `Libero Falanghina del Sannio Dop Vendemmia tardiva 2015′ e al 28esimo posto con la Falanghina del Sannio Dop 2020. La rivista Gentleman ogni anno incrocia i dati dei migliori vini bianchi dando origine a questa speciale classifica, secondo le sei importanti guide maggiori e specializzate nel settore: Vini d’Italia del Gambero Rosso, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d’Italia, Bibenda Fondazione Italiana Sommelier, Annuario Luca Maroni dei migliori vini d’Italia. “La mia è una soddisfazione doppia — afferma Libero Rillo, timone dell’azienda Fontanavecchia di Torrecuso — sia perché ho due vini nella top 50 dei vini bianchi italiani e sia perché è una presenza forte della Falanghina del Sannio che ormai da anni è il cavallo di battaglia del territorio sannita e lo sarà ancor di più in futuro”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Prezzo del vino per il 2022, i produttori lanciano l’allarme.
Gli aumenti dei costi di materie prime e servizi porterà a un inevitabile incremento dei prezzi Prezzo del vino per il 2022, i produttori lanciano l’allarme I produttori locali, prendendo in analisi di The Wine Net, rete tra sette delle più importanti cooperative italiane, sulla situazione attuale dei prezzi e le previsioni per il 2022, e lanciano l’allarme. Energia, trasporti, vetro, cartoni, tappi. Il 2022 inizia all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare. Con coraggio The Wine Net, rete di 7 cooperative italiane, presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio costituito per analizzare la situazione di mercato. Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi le cantine cooperative Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Pertinace (Piemonte), Cantina Frentana (Abruzzo), Cantina Vignaioli Scansano (Toscana), CVA Canicattì (Sicilia), La Guardiense (Campania), Cantina Colli del Soligo (Veneto). Obiettivo: unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo. Secondo quanto emerso dall’indagine, dalla primavera, i prezzi dei vini in Gdo e Horeca sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende, calcolato tra l’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
L’Emilia-Romagna si ribella: «No al bollino nero per il vino».
Il Nutriscore, l’etichetta a semaforo sulla salubrità degli alimenti, penalizza anche altri prodotti come il Parmigiano reggiano, il prosciutto e i salumi L’assessore Mammi: «Approccio semplicistico» BOLOGNA L’Emilia-Romagna torna a prendere posizione contro il Nutriscore, l’etichetta a semaforo sulla salubrità degli alimenti, sistema sviluppato in Francia che in qualche modo all’interno dell’Unione Europea qualcuno vuole valorizzare. Nel mirino dell’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi finisce il possibile inserimento del vino tra i prodotti da “etichettare” come potenzialmente pericolosi. «L’idea di un bollino nero per il vino è un attacco senza fondamento scientifico a uno dei nostri prodotti più rappresentativi», tuona Mammi. «Il vino in Italia e in Emilia-Romagna è un patrimonio economico e sociale».
Fonte: Corriere Romagna Economia&Business.
Ales, il vitigno viaggiatore Degustazione di Primitivo.
Primitivo, il vitigno viaggiatore, venerdì alle 20 fa tappa all’hotel Carlton di Ferrara (via Garibaldi) nell’ambito di una serata organizzata da Aies Ferrara e Aies Delta del Po. Si terrà infatti una degustazione che porterà gli assaggiatori del Primitivo e avrà come relatore Edoardo Duccio Armenio. Armenio, nato a Napoli da famiglia napoletana e cresciuto a Brindisi, si è laureato a Bari e oggi vive a Ravenna. Ha una grande passione per i libri (molti dei quali stranieri), per le map Edoardo Duccio Armenio pe e per gli atlanti dei vigneti di tutto il mondo. Il vino protagonista della serata, definito dal professor Attilio Scienza “il vitigno viaggiatore”, il Primitivo è ormai uno dei vitigni emblematici del Sud Italia e i vini che esprime sono riusciti a consolidare successi e immagine, tanto che alcune bottiglie sono diventate indiscusse icone enoiche.
Fonte: Nuova Ferrara.
Nutriscore e bollino nero per il vino? Ennesima follia.
Risponde CRISTIANO BENDIN Caposervizio cronaca di Ferrara Nutriscore e bollino nero per il vino? Ennesima follia Caro Carlino, la misura è colma! Ho letto, l’ultima delirante proposta di un personaggio politico europeo per introdurre un bollino nero sulle bevande alcoliche. Una proposta che, guarda caso, andrebbe a colpire diritto al cuore uno dei settori più trainanti dell’economia italiana (ed Emiliano-Romagnola) cioè il vino! Ma dove ci vogliono portare questi burocrati europei? Davvero pensano che sia un buon bicchiere di vino a rovinarci la salute? Vorrei capire quanto è reale questa proposta e se qualcuno dei nostri politici si è mosso per rispedirla al mittente. Grazie per la pubblicazione, Gianluca L. Gentile lettore, comprendo il disappunto ma è necessario fare una premessa.
Fonte: Resto del Carlino Ferrara.
“L’Unione europea tuteli la viticoltura”.
Presidente Assoenologi: “Nel Piano anticancro si fa riferimento a vino e alcol, sarebbe una disfatta”. “L’Unione europea tuteli la viticoltura. Il Parlamento europeo tra qualche giorno sarà chiamato a pronunciarsi sul Piano anticancro di cui l’Unione intende dotarsi. Un Piano che è stato redatto da Beca, un’apposita Commissione speciale per la lotta ai tumori che ha preso in esame comportamenti e prodotti agricoli ipoteticamente dannosi alla salute. Tra questi c’è anche il vino e l’alcol in generale. Il punto della discordia sta in un preciso passaggio contenuto nella relazione della Commissione, vale a dire: “non esiste una quantità sicura di consumo di alcol”. Questo significherebbe che anche un semplice calice di vino potrebbe essere causa di cancro. Un’equazione che l’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani condanna fermamente.
Fonte: Corriere di Viterbo.
La vinaccia delle 5 Terre in laboratorio – L’uva delle 5 Terre vince il Parkinson.
Vendemmia alle Cinque Terre (immagine di archivio). Sotto, il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia L’uva delle 5 Terre vince il Parkinson Lo studio di un ricercatore monterossino dimostra gli effetti antiossidanti dell’estratto di vinaccia. II gruppo di Ciofani alla ricerca di collaboratori per testare gli elaborati Dei suoi benefici si parla da tempo: alcuni studi hanno fatto emergere la capacità di rallentare il processo di invecchiamento, e di produrre effetti positivi su ossa, cervello e sui livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Una ricerca tutta spezzina potrebbe però aprire nuove frontiere su una delle battaglie che la scienza medica ancora non è riuscita a vincere definitivamente: la cura del morbo di Parkinson.
Fonte: Nazione La Spezia.
Il Parkinson e l’uva delle 5 Terre: «Le sue proprietà sono curative».
Lo studio è condotto da Gianni Ciofani, 40 anni, ricercatore originario di Monterosso In un vino prodotto in zona sono state individuate cellule dall’alto potere antiossidante Patrizia Spora MONTEROSSO La ricerca parte anche dalle Cinque Terre. Tra le possibili terapie per la cura del Parkinson entra l’uva di questo piccolo territorio, le cui proprietà e caratteristiche sono studiate dal ricercatore di origini monterossine Gianni Ciofani, 40 anni, laureato alla Scuola Normale Sant’Anna di Pisa, scienziato di fama internazionale, che ha seguito esperimenti per la Nasa e oggi è impegnato in questa ricerca biomedica, applicata al territorio e al vino delle Cinque Terre. Un progetto che regala speranza a chi è affetto da questa malattia o, avendo la familiarità, teme di poterla sviluppare.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Da Ortovero a New York la Cantina Durin conquista anche gli enologi americani.
L’azienda savonese vince il premio “Winery of the year 2022” Consensi degli esperti per Lunghera, Pigato Braie e Granaccia Stissa Da Ortovero a New York la Cantina Dunn conquista anche gli enologi americani per la Cantina Durin di Ortovero è arrivato un prestigioso riconoscimento a stelle e strisce. Gli organizzatori del concorso statunitense «The New York International Wine Competition» hanno conferito all’azienda dell’entroterra ingauno il premio «Winery of the year 2022». Un traguardo prestigioso perché l’organizzazione ha riconosciuto e attestato il prodotto vinicolo di Durin tra i vini di qualità, provenienti da tutto il mondo, attraverso l’analisi «alla cieca». Un gruppo di esperti sommelier ha testato i vini senza conoscere le aziende vitivinicole e la loro provenienza. Nella stessa occasione è stata premiata la bottiglia «Durin Lunghera» del 2019, vino prodotto da uve vermentino, con la medaglia d’oro, assegnata la medaglia d’argento alla bottiglia di «Pigato Braie» annata 2019 e la medaglia di bronzo alla «Granaccia Stissa» vendemmia 2019. «Abbiamo vini di qualità, spesso premiati, e per questo siamo molto contenti. Certo non ci aspettavamo il riconoscimento all’azienda.
Fonte: Stampa Savona.
Basilico, olio e vino: ecco tre alfieri per la ripresa dell’agroalimentare.
Progetto Food Ambassador: tre consorzi liguri uniti per superare la crisi GIÒBARBERA Basilico, olio e vino. Sono i tre ambasciatori naturali liguri che fanno parte di un progetto di valorizzazione del territorio. Un’iniziativa che vede in prima la Regione, l’Agenzia In Liguria e tre consorzi (Consorzio di Tutela dell’Olio Dop Riviera Ligure, Consorzio del Basilico Genovese Dop ed Enoteca Regionale della Liguria). I consorziati sono 75 per l’olio, 71 per il vino, 61 per il basilico. Gli stakeholder coinvolti per le prime due giornate sono 200 ristoranti, 73 hotel e16 relatori, gli incontri si sono svolti a Finale Ligure, a Imperia, nel Tigullio, il prossimo è previsto il 24 febbraio alla Spezia e quindi il 28 febbraio a Genova. Ma già ora è decollato il sodalizio «Food Ambassador by Liguria».
Fonte: Stampa Savona.
“Terre d’Oltrepo” soci al voto divisi contestata la scelta dell’ex presidente.
«Sconcerta che ci riprovi anche se lo abbiamo sfiduciato» Zucchella (Cia): «Guardiamo con apprensione alle elezioni». Tramontato il sogno della lista unitaria per rappacificare gli animi all’interno della cantina Terre d’Oltrepo dopo la mozione di sfiducia nei confronti dei vertici precedenti. In occasione delle nuove elezioni per il rinnovo del consiglio, in programma il 18 febbraio, non ci sono più due gruppi contrapposti, come in passato, ma si fronteggeranno la lista che fa riferimento al “nuovo corso” della cantina e una serie di candidature autonome, svincolate dal resto, che lotteranno anche loro per ottenere consensi tra i soci e quindi un posto nel nuovo consiglio di amministrazione (che avrà da 9 a 13 posti, sarà l’assemblea a deciderlo).
Fonte: Provincia – Pavese.
Dal mercato boom di richieste per il Gavi Il Consorzio usa le riserve di vendemmia.
II ricorso alle eccedenze è consentito in caso di necessità Dal mercato boom di richieste per il Gavi Il Consorzio usa le riserve di vendemmia. LA STORIA GIAMPIERO CARBONE GAVI per far fronte alle richieste del mercato, il Consorzio tutela del Gavi farà ricorso anche alla cosiddetta riserva vendemmiale, la quantità di vino che eccede il limite massimo di produzione di uve per ettaro. Per il Gavi docg, la resa è fissata in 95 quintali e la riserva è al 20% circa. Un sistema, tecnicamente chiamato «blocage-deblocage», che consente di intervenire in caso di necessità per mantenere fette di mercato e un equilibrio nei prezzi.
Fonte: Stampa Alessandria.
Vino, difendere le etichette I produttori insorgono – «Quell’etichetta può essere la nostra rovina».
Montespertoli Vino, difendere le etichette I produttori insorgono A pagina 10 «Quell’etichetta può essere la nostra rovina» I produttori di vino insorgono contro ‘Nutriscore’: «L’intero settore rischia un grave danno, è necessario che l’Europa fermi tutto» L’APPELLO Il Chianti chiede la mobilitazione dei parlamentari a Bruxelles. Aziende agricole fiaccate da anni di crisi (finanziaria, timori per l’onda lunga del terrorismo, Covid, bollette…) e ora ecco il nuovo spettro: si chiama ‘Nutriscore’. Se ne sa quanto prima va bene, ma c’è una postilla: questo ‘Nutriscore’ vuol mettere sulle etichette delle bottiglie di vino che il vino medesimo nuoce parecchio alla salute. La faccenda adesso è al vaglio, oltre che del Consorzio Chianti ad esempio, anche dei massimi rappresentanti dei cittadini sul territorio, quindi dei sindaci a partire da quello di Montespertoli Alessio Mugnaini.
Fonte: Nazione Empoli.
Bollino “nero” sul vino «Tentativo dell’Europa di affondare un settore».
Duro l’attacco dell’associazione: «Ribalteremo i banchi per contrastare la proposta dell’etichetta a semaforo per tutte le bevande alcoliche». Dopo ilvino annacquato e le etichette allarmistiche come per le sigarette, ecco la proposta del “bollino nero” sulle bottiglie di vino per scoraggiarne il consumo introducendo un sistema di etichettatura ingannevole che mette in pericolo il sistema produttivo di qualità del Made in Tuscany. Coldiretti Toscana ribadisce la sua assoluta e totale contrarietà alla proposta di uno degli ideatori del sistema Nutriscore di aggiungere alla serie di colori e lettere una F, con cui bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione, al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Chianti dei colli fiorentini Le esportazioni crescono di quasi 90 milioni di euro.
Boom nel giro di affari in confronto al 2019 Va bene anche l’olio toscano: 31 milioni di euro in più rispetto a due anni fa. Nel terzo trimestre del 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agroalimentari italiani proseguono su un sentiero di crescita che non si è mai arrestato, neanche in piena pandemia, e arrivano a sfiorare 5,6 miliardi (+8,9% tendenziale, +12,7% rispetto allo stesso periodo dei 2019). Il bilancio dei primi nove mesi del 2021 raggiunge quota 16,4 miliardi, cifra che non era mai stata raggiunta nei primi nove mesi dell’anno (+9,8% tendenziale, + 14,1% rispetto ai primi nove mesi del 2019). Le esportazioni agroalimentari proseguono quindi a gonfie vele verso il traguardo dei 20 miliardi di euro per fine anno. Lo certifica il monitor dei distretti agroalimentari diffuso dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. In questa crescita che accomuna tutti i prodotti del made in Italy, una parte da leone la fa il vino dei colli fiorentini e senesi: il comparto realizza 87 milioni di euro di export in più rispetto al periodo pre crisi (+23,9% tendenziale; + 17% rispetto allo stesso periodo del 2019), e arriva ai 600 milioni di euro di esportazioni nel periodo gennaio-settembre 2021, il giro di affari era stato di 513 milioni nel 2019 e di 484 ne1 2020.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Tinazzi fa shopping nel Chianti.
II Gruppo Italian Experience di Lazise acquista Pian del Gallo Tinazzi fa shopping nel Chianti •• Il gruppo l’Italian Experience, con sede a Lazise e produzioni vinicole in Veneto e Puglia, informa in una nota di aver acquisito tramite la propria controllata Campopian, società agricola in nome collettivo il podere Pian Del Gallo a Greve in Chianti, in provincia di Firenze, azienda agricola biologica di 5,5 ettari con agriturismo e vigneto nel Chianti classico. Tutte le produzioni agricole sono soggette da più di 20 anni a conduzione biologica certificata da Icea, Istituto perla certificazione etica e ambientale. «È una grande soddisfazione per il nostro gruppo annoverare una proprietà vitivinicola nella culla del vino e della cultura italiani, la Toscana, in una delle denominazioni più conosciute come il Chianti Classico Docg» afferma Gian Andrea Tinazzi, amministratore di Tinazzi, «Questa proprietà diverrà uno dei nostri fiori all’occhiello». Alla società agricola Campopian, amministrata da Francesca Tinazzi, fanno riferimento anche Poderi Campopian a Sant’Ambrogio di Valpolicella, Cascina Montelupo nel Custoza e Tenuta Valleselle a Bardolino.
Fonte: Arena.
Fondazione Enpaia nel Gruppo Masi al 4%.
Acquisizione sul mercato dell’ente previdenziale Fondazione Enpaia nel Gruppo Masi al 4% II presidente Sandro Boscaini: «Condiviso l’approccio di lungo periodo». Sottoscritto un patto parasociale. Un approccio di lungo periodo condiviso, che pone al centro il vino come messaggero del territorio veronese e veneto, oltre che dell’italianità nel mondo: così commentano i vertici di Masi Agricola, società quotata in Borsa Italiana, l’acquisizione al 4% da parte di Fondazione Enpaia (l’ente nazionale di previdenza e assistenza degli addetti e impiegati in agricoltura), avvenuta ieri. Lo stesso giorno in cui è stata annunciata la sottoscrizione di un patto parasociale tra i fratelli Boscaini riguardante il 73,5% del capitale, finalizzato a garantire continuità nelle linee strategiche e nella gestione del Gruppo Masi.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.
Agricoltura trainata dal vino.
Presentato a Legnaro il report sull’andamento. Buoni risultati anche per i cereali a semina del settore: dati positivi per i Colli e il Conselvano autunnale, meno bene per quelli primaverili. Anche nel Padovano in agricoltura fanno segnare dati positivi le aziende che operano nel settore vitivinicolo, soprattutto sui Colli Euganei e nel Conselvano: è forse il dato più evidente segnalato nel rapporto regionale sull’andamento dell’agricoltura, i cui primi numeri sono stati presentati ieri a Legnaro, nella sede di Veneto Agricoltura, alla presenza dell’assessore regionale Federico Caner e del direttore dell’Agenzia, Nicola Dell’Acqua. Il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta nel 2021 è stimato in 6,4 miliardi di euro (+4,1% rispetto al 2020).
Fonte: Gazzettino Padova.
Masi Agricola, patto triennale tra i Boscaini.
II vino Masi Agricola, patto triennale tra i Boscaini a I fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, titolari ciascuno di una partecipazione del 24,5% nell’azienda di famiglia, Masi Agricola – produttrice di uno dei marchi storici dell’Amarone – hanno sottoscritto un patto parasociale riguardante il 73,5% del capitale della società. I fratelli-pattisti riconoscono di condividere, per perseguire la crescita del valore aziendale, le attuali linee guida strategiche del Gruppo Masi, con particolare riguardo al segmento premium; inoltre concordano su uno sviluppo sostenibile del Gruppo, tramite la crescita organica del business più tradizionale e la ricerca di opportunità per rafforzare l’azienda per linee esterne, individuando imprese con target compatibili con le linee guida di Masi.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
“Rincari del 700% così caleranno gli investimenti”.
Bottega, azienda vinicola. «Nella nostra azienda si passati da un costo mensile dell’energia elettrica del 2019 dl 12mila euro ai 69.600 del mese solo di dicembre 2021, con un aumento su base annua del 700%, pari a 600mi1a euro in più. Noi usiamo solo fonti alternative e questo ci fa aggravare la situazione». Lo dichiara il «re del Prosecco» Sandro Bottega, patron dell’omonima azienda di Bibano di Godega di Sant’Urbano, tra i principali produttori di vino e distillati italiani. La questione dei rincaro delle bollette energetiche rischia infatti di pregiudicare quanto di buono stanno facendo le aziende tricolori per ripartire dopo la crisi causata dalla pandemia da Covid-19. «Le imprese italiane sono sane ed efficienti – continua Bottega – mala visione di lungo periodo ci fa supporre che il perdurare dell’aumento dei costi vada a erodere il valore aggi unto che esse creano, con le conseguenze di riduzione degli investimenti in ricerca, necessari perla crescita e lo sviluppo.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
Il mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6 per cento nel valore delle esportazioni del vino made in Veneto rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ma è ancora più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel terzo trimestre si raggiunge un +8,6 per cento di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. Sono dati dell’Ufficio Statistica della Regione Veneto. I dati mostrano che nel 2021 il comparto vitivinicolo regionale si è dimostrato capace di resistere alle crisi. L’export di vino riprende a crescere, recuperando il terreno perso nel 2020 e tornando ai livelli pre-pandemici, se non anche a livelli superiori. Nel 2020 il valore delle esportazioni di vino è stato di 2.245 milioni di euro (-2,9%) ma nonostante tutto il Veneto è restato la prima regione in Italia con quasi il 36% delle esportazioni, alle spalle, in una virtuale classifica, di paesi come Francia, Italia e Spagna.
Fonte: Mattino Padova – Nordest Economia – Top 500.
Grappa Bonollo celebra un secolo di storia: lo scarto diventa risorsa.
Un secolo di storia e quattro generazioni al lavoro per la Grappa Bonollo, dagli alambicchi a vapore dei primi del Novecento all’evoluzione tecnologica che ha portato alla doppia distillazione per estrarre solo il meglio dalle vinacce. Il risultato è una grappa che ha conquistato nuove fasce di pubblico, anche femminile, e creato nuove abitudini di consumo. Tutto ruota intorno alla famiglia Bonollo, “dinastia della grappa” alla guida dell’azienda, articolata nella sede di Mestrino e nella distilleria di Conselve. Nel 1908 il capostipite Giuseppe firmò la prima denuncia di produzione, nel dopoguerra il figlio Umberto diede la svolta, affiancato dalla famiglia, sviluppando l’attività anche attraverso l’acquisizione di alcune distillerie locali, attive fin dall’Ottocento. A partire dagli anni Novanta anche la quarta generazione è entrata nel team aziendale, al cui vertice c’è il presidente Bruno Bonollo, nipote del capostipite e quintogenito di Umberto. Dal 1999 la produzione, che contempla grappe, acquaviti d’uva, brandy e liquori, si è arricchita con la Of Amarone Barrique, la prima grappa invecchiata in barrique.
Fonte: Mattino Padova – Nordest Economia – Top 500.
Masi, patto parasociale tra i fratelli Boscaini.
I fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, proprietari ciascuno di una partecipazione pari al 24,5% del capitale sodale di Masi agricola, società quotata nell’Euronext Growth Milan, tra i leader italiani nella produzione di vini premium, hanno firmato un patto parasodale rappresentativo del 73,5% del capitale. Il patto, della durata di tre anni, prevede impegni di consultazione e voto per la nomina dell’organo amministrativo e diritti di prelazione e di co-vendita in caso di trasferimento delle partecipazioni sindacate. I fratelli Boscaini concordano su uno sviluppo sostenibile del Gruppo Masi tramite la crescita organica del business più tradizionale e la continua ricerca di opportunità per rafforzare la crescita per linee esterne.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Arriva San Valentino, le bottiglie consigliate per un fantastico brindisi con la dolce metà.
Per San Valentino ecco un bouquet speciale per festeggiare l’amore in tutte le sue sfumature: fiori che raccontano le peculiarità olfattive, visive e “caratteriali” dei vini da sorseggiare assieme alla dolce metà. Vivace e di innata eleganza, il Franciacorta Mosnel Brut Nature è un omaggio all’equilibrio e all’armonia della natura. Viene associato al Lisianthus bianco, che nel linguaggio dei fiori rappresenta la grazia e la delicatezza. Composto da Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, il Franciacorta Nature è una cuvée di sole uve biologiche che matura in cantina almeno 24 mesi sui lieviti, piena espressione dello stile Mosnel. Il calice cristallino dai toni oro bianco e accenni verdolini rivela un’energia vitale accesa di freschezza: il cedro e il pompelmo incontrano le note floreali di biancospino, caprifoglio e verbena. Per un San Valentino più informale, ma mai banale, Bellenda propone il Prosecco Doc Rosè, un brut millesimato nato dalle migliori uve di Glera e Pinot Nero provenienti dal territorio trevigiano.
Fonte: Voce di Rovigo.
Covid e rincari, il prosecco soffre.
L’imprenditore Sandro Bottega: la bolletta elettrica è aumentata su base annua del 700% Covid e rincari, il prosecco soffre “La qualità è il valore aggiunto del Made in Italy, non possiamo rischiare una revisione al ribasso”. “Nella nostra azienda si è passati da un costo mensile dell’energia elettrica del 2019 di 12.000 euro ai 69.600 del mese solo di dicembre 2021, con un aumento su base annua del 700%, pari a 600.000 euro in più. Noi usiamo solo fonti alternative e questo ci fa aggravare la situazione”. Lo dichiara il “re del Prosecco” Sandro Bottega, patron dell’omonima azienda di Bibano di Codega di Sant’Urbano (Treviso), tra i principali produttori di vino e distillati italiani. La questione del rincaro delle bollette energetiche rischia infatti di pregiudicare quanto di buono stanno facendo le aziende tricolori per ripartire dopo la crisi causata dalla pandemia da Covid-i9.
Fonte: Voce di Rovigo.
Vino: rincari in cantina spingono i listini fino a +12%.
Dalla primavera i prezzi dei vini negli scaffali della grande distribuzione e nella ristorazione sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende calcolato tra l’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi. Una situazione che inevitabilmente si ripercuoterà sul portafoglio del consumatore finale. A calcolarlo è The Wine Net, rete delle 7 più importanti cooperative italiane, che presenta per la prima volta i risultati dell’osservatorio nato per analizzare la situazione di mercato. Colpa di energia, trasporti, vetro, cartoni e tappi che, spiegano, fanno segnare un inizio dell’anno all’insegna dei pesanti rincari che il mondo del vino si sta trovando ad affrontare, reagendo però in due diversi modi.
Fonte: Ansa.
Enoturismo, manuale per una perfetta accoglienza in cantina.
Niente improvvisazioni quando si accoglie l’enoturista in cantina. Con questo obiettivo arriva il manuale pratico dedicato alle aziende vitivinicole che desiderano migliorare la propria offerta. Un lavoro attento e meticoloso iniziato 2 anni fa, con 14 mila km di strada percorsa e oltre 240 aziende visitate, che si rivolge ad imprenditori, tour operator enogastronomici e addetti all’ospitalità. A redigere ‘L’Enoturismo Vincente” è Wine Meridian dove il presidente e il direttore, Lavinia Furlani e Fabio Piccoli hanno fatto leva sulla lunga esperienza con l’Osservatorio sullo sviluppo del Turismo del Vino in Italia. Il manuale racchiude l’analisi di 60 aziende e un sondaggio su un campione di circa 400 enoturisti con l’obiettivo di comprendere meglio le loro aspettative e gli errori che hanno identificato nelle loro esperienze enoturistiche.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Prime Alture, “La Cantina di Milano” in collaborazione coi grandi chef.
Il progetto coinvolge i grandi cuochi meneghini, che diventeranno coi loro ristoranti gli ambasciatori dei vini della cantina dell’Oltrepò Pavese, presentando i loro piatti abbinati alle etichette. In una seconda fase verranno pubblicate delle videoricette per rendere sempre più fruibili e conosciuti al grande pubblico i vini della cantina di Casteggio, in provincia di Pavia dove sorge il Prime Alture Wine Resort .
Fonte: italiaatavola.net.
Il 2021 è un anno d’oro per il vino italiano, e l’aumento dei costi non spaventa le aziende.
Dai bilanci delle cantine del Belpaese, arriva il segnale di un recupero completo, frutto anche degli investimenti, in vigna ed in cantina. Se i primi bilanci delle cantine del Belpaese fotografavano una prima metà di 2021 decisamente positiva (qui), l’analisi dei dati più aggiornati (alcuni a settembre 2021, altri anche a dicembre 2021) conferma il recupero del terreno perduto nel 2020, portando i fatturati a livelli in linea, se non superiori, con il 2019, l’ultimo anno di normalità prima della pandemia. Una tendenza che accomuna tutti, perché chi, con la chiusura di bar e ristoranti, in Italia e all’estero, ha sofferto di più nel 2020, ha vissuto un poderoso rimbalzo delle vendite, mentre le aziende che da sempre prediligono il canale della Gdo proseguono il loro percorso di crescita, a ritmi più blandi, ma dopo aver superato indenni l’anno più buio per i consumi.
Fonte: WineNews.
Costi in salita, per le cantine è il momento di aggregazioni e autoproduzione.
Fare vino è diventato più costoso. I prezzi di energia, vino, bottiglie, tappi ed etichette hanno visto una vera impennata nell’ultimo anno. I produttori invocano l’aiuto dello Stato, ma servono anche aggregazione della domanda e autoproduzione di energia. Nell’ultimo anno il prezzo di tutte le materie prime è volato alle stelle, con ripercussioni pesantissime lungo tutta la filiera agroalimentare. Lo sanno bene i produttori di vino, che in un evento online organizzato da The Wine Net (rete che riunisce diverse cooperative vitivinicole, dal Veneto alla Sicilia) hanno preso la parola per lanciare l’allarme.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Gli enologi del futuro a lezione nelle cantine del territorio.
Esercitazioni presso le aziende vitivinicole con il nuovo corso di laurea su Innovazione sostenibile in viticoltura ed enologia. Università e imprese: per chi si trova a studiare viticoltura ed enologia innovativa e sostenibile è un imperativo unire il momento accademico alla formazione sul campo. Ne sa qualcosa il dipartimento di Scienze e Tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali e la Scuola di Agraria dell’Università di Firenze.
Fonte: InToscana.
In primavera prezzi vino in Gdo e Horeca aumenteranno 10%-30%.
Dalla primavera, i prezzi dei vini in Gdo e Horeca sono destinati ad aumentare dal 10% al 30% a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende calcolato tra l’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi. Questa situazione, inevitabilmente, peserà sui prezzi finali per il consumatore. E’ quanto emerso da una indagine di The Wine Net, rete tra 7 delle più importanti cooperative italiane, sulla situazione attuale dei prezzi e le previsioni per il 2022. Nata nel 2017, The Wine Net unisce oggi le cantine cooperative Cantina Valpolicella Negrar (Veneto), Cantina Pertinace (Piemonte), Cantina Frentana (Abruzzo), Cantina Vignaioli Scansano (Toscana), CVA Canicattì (Sicilia), La Guardiense (Campania), Cantina Colli del Soligo (Veneto).
Fonte: Askanews.
Bollino nero Ue al vino, “causa il cancro”: l’allarme in Italia.
L’Unione Europea sta implementando nuove misure per contrastare l’insorgenza di tumori tra i cittadini dei Paesi membri. A causare particolare preoccupazione è il consumo d’alcol, alla base di una vera e propria emergenza sanitaria. La Commissione europea ha deciso così di impegnarsi con una campagna informativa per prevenire i danni causati dalle bevande alcoliche. Tuttavia, tra le misure previste ce n’è una che, per i produttori di vino, potrebbe essere particolarmente rischiosa. E potrebbe mettere in ginocchio il settore della viticoltura in Italia e in generale il Made in Italy.
Fonte: QuiFinanza.
Napoleone Bonaparte e il vino dell’Isola d’Elba.
Un testo di Vincenzo Mellini, 1914, dal titolo, “L’Isola d’Elba durante il governo di Napoleone I, Tipografia “Nuovo Giornale”, FI, pag.373, è in mio possesso; costatomi centocinquantamila lire, l’ho acquistato perché sono rimasto incuriosito dal personaggio di tanto prestigio e incuriosito da quel periodo che l’autore ha descritto con notevole minuziosità. Ho avuto l’impressione concreta che l’autore Mellini sia andato a rovistare negli archivi napoleonici con il risultato di descrivere gli eventi con accuratezza. Nel testo, però, credevo di trovarci menzionato, in modo ricorrente, il prodotto vino e invece è ricordato poche volte, essendo un problema per Napoleone di poca importanza rispetto ai suoi principi sociali e militari che servivano per governare le nazioni conquistate e in questo caso specifico affidatogli con esilio il governo dell’Elba.
Fonte: Valdicornia.
Vino: Wine Net, +8-12% prezzi a listino per aumento costi.
Dalla primavera i prezzi dei vini nella grande distribuzione e nel canale Horeca sono destinati ad aumentare a causa di un rincaro medio dei listini delle aziende, calcolato tra l’8% e il 12%, dovuto agli aumenti eccezionali dei costi di materie e servizi. Questa situazione, inevitabilmente, si ripercuoterà sui prezzi finali per il consumatore, con il rischio di possibili aumenti anche dal 10 al 30%. Sono le previsioni di The Wine Net, rete di sette cooperative italiane che ha costituito un osservatorio per analizzare la situazione di mercato.
Fonte: Ansa.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 8 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Alla Fondazione Enpaia il 4% di Masi Agricola.
La Fondazione Enpaia acquista il 4% di Masi Agricola, azienda vitivinicola radicata in Valpolicella, che produce vini di pregio, tra cui l’Amarone. «Si tratta di un investimento in un’azienda ben strutturata, con un’altissima redditività e ulteriori possibilità di sviluppo», spiega il presidente della Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza. L’ingresso di Enpaia nel capitale di Masi Agricola fa seguito all’operazione che nel 2021 ha visto Renzo Rosso, fondatore di Diesel, rilevare il 7,5% della società vitivinicola.
Fonte: Corriere della Sera.
Se il Nero d’Avola si fa vestire da Dolce & Gabbana.
Chi cerca la risposta a un quesito inquietante per quanto ingiustificato e cioè perché si voglia mettere in Europa il bollino dell’infamia sulle bottiglie di vino – è l’ultima proposta di Hercberg, l’inventore dell’etichetta a semaforo – dovrebbe osservare questa meraviglia. È l’unione tra un’eccellenza vitivinicola, la creatività che è arte della moda e l’evocazione di una radice eno-culturale antichissima. Ce l’hanno con l’Italia per questo: siamo il solo Paese capace di far diventare il lavoro dei campi agricoltura e di trarre da questo un profitto va che va oltre il mero valore di utilità del prodotto. E allora bisogna brandire e brindare col Tancredi che diventa di nuovo vessillo dell’alleanza tra Donnafugata – una delle massime espressioni del vino siciliano – e Danilo Dolce e Stefano Gabbana, alleanza che si sostanzia nell’esaltazione della sicilianità.
Fonte: La Verita’.
Vino. Chianti classico, +21% export.
Il Giappone si conferma un mercato strategico per i vini del Chianti classico facendo segnare lo scorso anno, nonostante la pandemia, una crescita in termini di export del 21% rispetto a12020 e del +11% rispetto al 2019. Il Paese del Sol Levante sta mostrando poi un particolare interesse per le tipologie premium della denominazione.
Fonte: Messaggero.
In vino veritas.
Un nettare ricco d’armonia e di eleganza Ivigneti della famiglia Basso si trovano in zona collinare su terreni in prevalenza argillosi e calcarei, sabbiosi e marnosi. Un filo comune lega i vini prodotti, un’eleganza spontanea nei profili, disegnati con mano sapiente. Se ne possono riconoscere le varietà, il territorio di origine e, contemporaneamente, ciascuno esprime una propria spiccata personalità. Non c’ esplosione, mirata all’immediata conquista, ma la voglia di indurre la tentazione di una lenta scoperta, alla ricerca di stupore, come succede con il Ventidue, Fiano in purezza, in cui equilibrio e FIANO VENTIDUE VILLA RAIANO armonia sono parametri imprescindibili della sua assoluta eleganza.
Fonte: Messaggero.
Il fondo Enpaia compra in borsa il 4 % dei vini Masi – Enpaia sale al 4 % dei vini Masi.
Enpaia sale al 4 % dei vini Masi Acquistati sul mercato titoli per circa 4 milioni. Così la Fondazione sostiene il made in Italy incassando dividendi. La Fondazione Enpaia è entrata in Masi Agricola. L’ente nazionale di previdenza e assistenza dirigenti e impiegati in agricoltura, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ha rilevato il 4% dell’azienda vitivinicola, gestita dalla famiglia Boscaini, radicata in Valpolicella, che produce e distribuisce vini di alto pregio tra cui l’iconico Amarone. Un’operazione che, considerando le quotazioni di Masi Agricola, negoziata sull’Euronext Growth Milan, varrebbe poco più di 4 milioni di euro. Titoli che sono stati acquistati sul mercato tra fine 2021 e l’inizio del 2022.
Fonte: Mf.
Semaforo nero sul vino, il made in Italy dice no.
«La proposta di applicare un bollino nero agli alcolici è l’ennesimo attacco senza alcun fondamento scientifico alle nostre eccellenze alimentari». Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, non usa mezze misure nel bocciare l’ultima proposta dell’inventore del sistema di etichettatura francese Nutriscore, secondo cui tutte le bevande a base di alcol dovrebbero essere bollate con una lettera F nera. Compatto con lui si schiera tutto il Made in Italy agroalimentare e anche la politica. Per Federvini si tratta di «un vero affronto all’intelligenza dei consumatori», per Cia-Agricoltori italiani è «una criminalizzazione che non fa una necessaria distinzione tra consumo moderato e abuso», per l’Alleanza Cooperative si tratta di «una sostanziale mancanza di equilibrio da parte della Commissione europea».
Fonte: Sole 24 Ore.
Tutti pazzi per il Roma doc.
Il vino di cui già parlava Columella piace sempre di più Per il Giubileo il Consorzio punta ad arrivare a 3,5 milioni di bottiglie. Columella, nel suo celebre De Re Rustica, descrive le tecniche di vinificazione in uso nella Roma del I secolo dopo Cristo. Circa duemila anni dopo, il 2 agosto del 2011, un decreto ministeriale riconosce la Doc Roma. Mentre nel giugno del 2018 viene alla luce il Consorzio RomaDoc che attualmente conta 31 soci, tutti allineati nel comune intento di fare di questa denominazione un punto di riferimento nel mondo del vino. «Sentiamo tutti forte la responsabilità di utilizzare sulle nostre etichette un nome conosciuto e amato in ogni angolo del mondo come Roma – sottolinea Tullio Galassini, Presidente del Consorzio sin dalla fondazione dello stesso – Ed è per questo che sin dall’inizio abbiamo lavorato per garantire alti standard qualitativi ma anche una riconoscibilità e un collegamento con il territorio in grado di caratterizzare il nostro percorso».
Fonte: Tempo.
Tenuta Galvana Superiore: l’innovazione dei vini fermi.
La lunga tradizione produttiva e ora le prove per ampliare la gamma Mirla Burani Tradizione, sostenibilità e innovazione sono i tre fili conduttori che si sviluppano e si intrecciano alla Tenuta Galvana Superiore, che si trova invia Collecchio 1 a Castelvetro. La tradizione arriva dalla storia dell’azienda, iniziata una cinquantina di anni fa quando nel 1974 Marino Leonelli e Bruna Donini acquistarono i terreni. A continuare sulle loro orme nel segno della tradizione ci sono ora i 3 figli che, pur essendo impegnati anche in altri settori, mantengono uno stretto legame con la loro terra, con un territorio fatto di storia, terreni fertili e dolci colline, e producono vini di qualità. «Per l’esposizione e per la struttura dei terreni—ha spiegato Paolo Leonelli, uno dei titolari dell’azienda di Castelvetro — le uve che si producono nei nostri vigneti sono di particolare qualità».
Fonte, Gazzetta di Modena.
“Terre”, si candida anche il presidente sfiduciato – Terre d’Oltrepo, ex presidente in corsa.
C’è anche l’ex presidente di Terre d’Oltrepo, Andrea Giorgi, tra i 20 candidati per il rinnovo dei vertici della cantina oltrepadana: nonostante la sfiducia votata a larga maggioranza nei confronti del cda da lui guidato, lo scorso 21 gennaio, il commercialista 44enne ha deciso di rimettersi in gioco. Il colpo di scena è arrivato poco prima di mezzogiorno di ieri, termine ultimo per le candidature. Terre d’Oltrepo, ex presidente in corsa Depositate le candidature, spunta anche quella di Andrea Giorgi. I suoi avversari: «Cacciato per una giusta causa» BRONI C’è anche l’ex presidente di Terre d’Oltrepo, Andrea Giorgi, tra i 20 candidati per il rinnovo dei vertici della cantina oltrepadana: nonostante la sfiducia votata a larga maggioranza nei confronti del cda da lui guidato, lo scorso 21 gennaio, il commercialista 44enne ci riprova. Il colpo di scena è arrivato poco prima di mezzogiorno di ieri, termine ultimo fissato dal collegio sindacale perla presentazione delle candidature alle elezioni: in lizza, oltre a Giorgi, ci sono altri due candidati a lui vicini.
Fonte: Provincia – Pavese.
«Fondi per la viticoltura» La Regione dà la scossa.
«La Regione in aiuto dei giovani viticoltori per l’avvio di nuove aziende». A dirlo è il presidente della commissione regionale Agricoltura, Ruggero Invernizzi, intervenendo nel dibattito avviato sabato scorso dal sottosegretario alle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, che all’istituto Gallini di Voghera, alla presentazione della borsa di studio finanziata dall’imprenditore agricolo Roberto Lechiancole, aveva strigliato l’Oltrepo sulla mancanza di progetti da finanziare con i fondi del Pnrr. Il rilancio della viticoltura ha bisogno di fondi e di idee: i piani possono essere finanziati. Questo il messaggio che, adesso, arriva dalla Regione Lombardia. Riggero Invemizzi ricorda, infatti, i tre canali di erogazione delle risorse che la Regione Lombardia ha attivi per sostenere anche le aziende vitivinicole oltrepadane e in particolare i giovani viticoltori: «Prosegue l’erogazione dei contributi del Psr sulla misura giovani agricoltori – annuncia il consigliere regionale pavese.
Fonte: Provincia – Pavese.
Enogastronomia, un mantovano nel consiglio nazionale.
Cambio al vertice italiano dell’associazione mondiale della gastronomia “Chaine des Rotisseurs”: a guidare il Bailliage nazionale sono stati chiamati due associati, entrambi veneti e appartenenti alla classe 1977. Si tratta del veneziano Enrico Spalazzi, nominato presidente (Bailli Delegue), e del padovano Niccolò Gjonovic che lo supporterà in qualità di vicepresidente (Chancelier). Insieme a loro, il friulano Nicola Biasi, noto per essere stato premiato come miglior giovane enologo italiano under 40 nel 2020, ricoprendo il ruolo di Esperto di vini nazionale (Enchanson), il mantovano Giulio Arria con il ruolo di Conseiller Gastronomique, e due nomi confermati dalla precedente squadra: Anna Accalai e Bruno Peloi, in qualità di Chargee de Missions e di Charge de Presse rispettivamente.
Fonte: Voce di Mantova.
«È il lavoro più bello del mondo» Borioni: manca la voglia di fare.
L’impresa vitivinicola da tre generazioni «Vorrei che mio figlio continuasse la tradizione» di Lucia Gentili «Manca la voglia di fare». È la conclusione a cui è giunto Giuseppe Borioni, che ha un’azienda vitivinicola ad Apiro. Ha seguito le orme del nonno e del padre; lui rappresenta la terza generazione e il suo desiderio sarebbe che il figlio traghettasse l’azienda di famiglia alla quarta. Borioni, il problema della carenza di manodopera c’era già prima dello scoppio pandemia da Coronavirus? «Sì, ormai già da diversi anni la manodopera ha iniziato a scarseggiare, ma l’emergenza sanitaria ha amplificato le criticità. Faccio difficoltà a trovare dei giovani sia per la vendemmia che per la potatura dei vigneti: un po’ per tutte le lavorazioni sul campo, in pratica. lo ho 42 anni e faccio questo lavoro da una ventina d’anni, portando avanti l’opera di mio padre. Nel periodo del Covid abbiamo capito l’importanza dell’approvvigionamento alimentare.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
Barbera Castellinaldo: dall’Unione Europea il via libera definitivo.
Buone notizie per la sottozona Barbera d’Alba – Castellinaldo. La Commissione Europea, infatti, con la comunicazione datata 21 gennaio 2022 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale ha reso nota l’approvazione della modifica del disciplinare, che introduce, per l’appunto la sottozona. Si tratta, a Tuesto puto, dell’ultimo atto tarmale di questo iter, che a livello nazionale si era concluso a fine agosto. tratta di un riconoscimento molto import ante per il nostro territorio, che ha sempre lavorato per la valorizzazione delle peculiarità del suo prodotto vinicolo – afferma il senatore Marco Perosino, presidente dell’Enoteca Regionale del Roero.
Fonte: Corriere di Alba.
Pro Wein 2022: l’emergenza costringe ad un nuovo posticipo – ProWein.
La variante Omicron del Covid ha convinto l’organizzazione ad un rinvio at 15 maggio e a Londra protestano. L’emergenza Covid e tutt’altro chef finita. Lo si evince dai tentennamenti e dai rinvii che in quei giorni emergono a livello fie ristico. 1~ di questa settimana l’an nuncio da parte di Messe Dusseldorf l’ente fieristica della città tedesca del rinvito ProWein 2022. La rassegna, in un primo tempo fissata dal 27 al 2? marzo, e stata posticipata a 15 maggio. «l.a decisione – s legge nel comunicato -e stati presa, nel contesto della pandemia del Covid- 19, in considerazione dell’attuale elevato ProWein Sembrava tutto pronto ed invece arriva un nuovo colpo di scena tasso d’infezione e della rapi da diffusione della variante Omicron.
Fonte: Corriere di Alba.
Un Barolo con aroma di caffè? Illy ricerca partner nella Langa.
IL portale Wine News anticipa un’operazione che potrebbe portare il colosso del caffè tra i vigneti di Serralunga. Avremo presto un Barolo con l’inconfondibile aroma di caffè? Certamente no, ma molto probabilmente un colosso della torrefazione (la lily) ha puntato gli occhi sulla Langa, ipotizzando un accordo con un’azienda della zona di Serralunga. Ad anticipare questa interessante novità è il portale Winenews.it, che sulle sue pagine spiega i contorni dell’operazione: “Riccardo Illy non ha mai fatto mistero né della volontà di mettere radici nelle Langhe del Barolo, nr di voler aprire il capitale del “Polo del Gusto”, sub-holding del gruppo Illy che mette insieme il vino con Mastrojanni, tra i riferimenti qualitativi del Bru nello di Montalcino, il cioccolato piemontese Domori, il tè francese Dam mann Frères, i biscotti Pintaudi e le conserve Agrimontana.
Fonte: Corriere di Alba.
Consorzio del Vino Nobile: «Danni dal Nutriscore».
Montepulciano Consorzio del Vino Nobile: «Danni dal Nutriscore» II presidente Rossi attacca: «Sbagliato inserire nella black list produzioni di qualità come la nostra». «Non sembra possibile che lo stesso organo istituzionale che in questi anni ha contribuito in maniera forte alla conoscenza del vino italiano, attraverso attività di finanziamento come l’Ocm, oggi voglia demonizzarlo mettendo un ‘bollino nero’». Così il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, sulla possibilità di inserire anche il vino nella ‘black list’ del cosiddetto Nutriscore. «Un danno all’identità del nostro prodotto che non è solo un semplice bene di consumo. «II nostro prodotto non è solo un bene di consumo, promuove infatti il territorio» giunge – ma un portatore di promozione territoriale, oltre che un motore per economia di scala legate alle tante denominazioni italiane che, come la nostra, da anni rappresentano il made in Italy d’eccellenza».
Fonte: Nazione Siena.
Tour nel Chianti all’asta aggiudicato a 1,6 milioni ma il vino è sotto attacco
Una vendita benefica conferma l’appeal iconico che la zona esercita sugli americani. La minaccia arriva invece dall’Europa Rilanciata la proposta di mettere il bollino nero sulle etichette: indica il pericolo per la salute. I produttori insorgono di Maurizio Bologni Ci sono milionari che dall’altra parte dell’Oceano sono disposti a pagare quasi 150 mila dollari a persona per un tour di qualche giorno nelle cantine della Toscana e per portarsi a casa alcune bottiglie d’eccellenza. Il primo impulso è fare beneficenza. Che però si coniuga perfettamente, dando uno stimolo in più alla spesa, con la conquista del viaggio romantico, sognato, in luoghi iconici. E stride con la crociata di chi in queste ore torna all’attacco per macchiare le etichette del vino di qualità con il bollino nero della pericolosità perla salute, suscitando l’insurrezione dei produttori.
Fonte: Repubblica Firenze.
Il bollino “nero” sul vino «Un attacco al made in Italy»
Si tratta della proposta del sistema \utriscore che defluisce pericolosa ogni bevanda alcolica. «Il sistema di etichettatura Nutriscore è un nuovo attacco al vino italiano, francese e spagnolo: non il primo e temiamo non l’ultimo. L’intero settore vitivinicolo rischia un grave danno: è necessario che l’Europa usi il buon senso e fermi tutto, finché si è in tempo». A dirlo è Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, commentando la proposta di Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura Nutriscore, che ha chiesto di definire come pericolosa per la salute (indicandola con una F nera) ogni bevanda alcolica. In sostanza classificandola con un bollino nero. «Il vino — ha aggiunto Busi — è socialità, storia, cultura e anche sicurezza dal punto di vista idrogeologico, con la tutela delle nostre colline. Spero che i nostri parlamentari europei si facciano sentire.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Collis, l’ad Guarise «Nuova crescita e valore per i soci».
Nomina al Consorzio Collis, l’ad Guarise «Nuova crescita e valore per i soci» II presidente Zambon: «Manager strategico per il futuro del Gruppo». Il Gruppo Collis Veneto Wine Group conferma in una nota l’arrivo come amministratore delegato del consorzio di secondo livelli di GripiManager di Pierluigi Guarise, 59 anni, per 23 anni, fino allo scorso novembre, direttore generale del Consorzio Agrario del Nordest Obiettivo, afferma Guarise nella nota dell’ad, si legge nella nota sarà «Implementare l’integrazione del gruppo mettendola a sistema per favorire la crescita, recuperare ulteriore efficienza e coesione all’interno del gruppo.
Fonte: Arena.
Tenuta Sant’Antonio vendite in crescita: +23%.
L’azienda di Colognola ai Colli chiude il 2021 con un fatturato di oltre 10 milioni Tenuta Sant’Antonio vendite in crescita: +23% Armando Castagnedi, uno dei fratelli alla guida: «Pratiche sempre più compatibili con l’ambiente». I marchi Telos e Scaia a +20% sul 2019. Trainante il brand fiti aggiunti, in conversione ha riguardato tutte le fasi proTélos, vino senza biologica e vegano, che ha seduttive: nuovi sistemi gestiognato un +26% sul 2020, nati in comunicazione con i solfiti aggiunti con le vendite guidate dall’A- magazzini, macchinari inno in conversione marone dellValpolicella do- vativi, per oltre 3 milioni di cg. Il totale delle bottiglie pro- euro investiti per il triennio biologica dotte dall’azienda è di un mi- 2021/2023, per rendere le lion e 800mila. La quota di operazioni efficienti e meno e vegano: +26% export è del 75%: primo Paese impattanti. Inoltre, in piena se gli Stati Uniti.
Fonte: Arena.
Una App per prevenire le malattie delle vigne L’idea di Giacomo finisce in Parlamento.
Ha messo insieme le sue due passioni e da quell’unione è nato il progetto di un modello di intelligenza artificiale capace di riconoscere le patologie che affliggono le viti e diagnosticarle. Il tutto presentato in un’App che oggi lo porterà in audizione al Senato della Repubblica. Protagonista Giacomo Manera, 25 anni, prossimo alla laurea magistrale in Enologia che, grazie al suo progetto, si è aggiudicato il primo posto nella categoria Agricoltura Digitale dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto. L’eco del premio gli è valso la convocazione della presidenza della Commissione agricoltura del Senato, per conto del senatore Giampaolo Vallardi, per un’audizione sul tema delle problematiche inerenti alla flavescenza dorata della vite.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Collis Wine, inizia l’era Guarise.
Il nuovo Ad: «Crescita per linee interne e esterne» Collis Wine, inizia l’era Guarise •• «Integrazione, efficienza, coesione. La sfida è quella di crescere sia per linee interne che esterne, creare valore per i soci migliorando i servizi e ottimizzando la redditività dei viticoltori e, al tempo stesso, contribuendo a creare valore nelle società partecipate che potranno avvantaggiarsi anche di forniture controllate e garantite e, quindi, per l’intero Gruppo». Missione crescita per Pierluigi Guarise, 59 anni, già direttore generale del Consorzio agrario del Nordest, che arriva come noto al vertice del Gruppo Collis dopo l’uscita del dg Luca Cielo.
Fonte: Giornale di Vicenza.
L’app per i vigneti approda in Senato.
Approda al Senato 1’app che fa prevenzione sui vigneti dall’aggressione dei funghi, l’invenzione del castellano Giacomo Manera, finalista nell’ottobre scorso dell’Oscar Green di Coldiretti Veneto e vincitore della categoria Agricoltura Digitale. Oggi sarà ascoltato dalla commissione Agricoltura di Palazzo Madama sul tema delle problematiche inerenti alla flavescenza dorata della vite. Laureato in scienze agrarie e imprenditore vitivinicolo, Manera ha inventato un’app in grado di riconoscere già dalle prime fasi di manifestazione gli attacchi dei fitopagi. «Questi ragazzi dimostrano come il settore primario sia in Italia all’avanguardia», dicono Giorgio Polegato e Marco De Zotti, rispettivamente presidente di Coldiretti Treviso e delegato di Giovani Impresa Treviso.
Fonte: Tribuna Treviso.
Vino, Nutriscore propone il bollino nero: «Massima dannosità».
L’ideatore del Nutriscore, Serge Hercherg, vorrebbe inserire una “F” stampata in campo nero sulle etichette. Le associazioni italiane: schiaffo al comparto e affronto all’intelligenza dei consumatori. Anche il vino avrà la propria “lettera scarlatta”, anzi nera a dire la verità. Una F stampata in campo nero sulle etichette a testimoniare, nel sorprendente sistema Nutriscore (etichetta a semaforo), la massima pericolosità. Finora, i cibi nel sistema inventato da Serge Hercherg, ovvero il Nutriscore, erano classificati in una scala di pericolosità che dalla A arrivava alla lettera E.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vino, Uiv: il voto al cancer plan è decisivo per produttori e consumatori.
Per l’Unione italiana vini, se il Parlamento votasse il testo così com’è colpirebbe duramente l’intero comparto. Entro una settimana al Parlamento europeo si consumerà il voto decisivo sul Piano anticancro che l’Unione adotterà per arginare il male del secolo. Nel report, redatto da una Commissione di europarlamentari Beca, il vino, come altri prodotti agricoli, è protagonista in negativo: “Non esiste una quantità sicura di consumo di alcol”, cita il rapporto per una tesi unicamente basata su uno studio Lancet di 4 anni fa. Per Unione italiana vini, se il Parlamento votasse il testo così com’è – si attendono emendamenti entro dopodomani – colpirebbe duramente il vino italiano, un settore che chiuderà l’ultimo esercizio commerciale con l’ennesimo record storico dell’export a 7,1 miliardi di euro.
Fonte: la Repubblica.
Vino: dieci rossi e cinque bianchi italiani al top in tutte le guide dell’anno.
L’elenco dei vini più premiati dell’anno ottenuto da un data base del magazine Gentleman che ha sommato i punteggi ottenuti dalle più importanti etichette italiane nelle guide enologiche italiane e internazionali. Ad aprire la classifica dei primi 10 rossi è Sassicaia 2018 di Tenuta S. Guido, seguito da Solaia 2018 di Antinori, Masseto 2018 di Ornellaia-Frescobaldi, San Leonardo 2016 di San Leonardo, Montefalco Sagrantino di Arnaldo Caprai, Tignanello di Antinori, i Sodi di S. Niccolò 2017 di Castellare di Castellina, Baffonero 2018 di Rocca di Frassinello, l’Amarone 2017 di Allegrini, Bolgheri di Guado al Tasso 2018 di Antinori e Fratta 2017 di Maculan.
Fonte: FIRSTonline.
Vino, prosegue valorizzazione vitigni rari nel territorio di Alba.
Valutare le potenzialità enologiche e le caratteristiche chimico-fisiche e sensoriali di vitigni rari rinvenuti sul territorio e coltivati nella collezione e applicare diverse tecniche di vinificazione ad uno stesso vitigno per individuare le modalità che permettono di esprimerne al meglio le sue potenzialità. Questi gli obiettivi alla base del progetto di ricerca condotto dai ricercatori Cnr Anna Schneider e Stefano Raimondi e da Alberto Caudana della cantina sperimentale Bonafous dell’Università di Torino, presentato in occasione di Nebbiolo Prima, evento di anteprima internazionale delle nuove annate in commercio di Barolo, Barbaresco e Roero promosso dal Consorzio Albeisa che si è tenuta ad Alba dal 27 al 30 gennaio.
Fonte: Askanews.
Vino da tavola, la Regione Puglia chiede una deroga alle rese massime.
Inviata al Mipaaf la richiesta della Regione Puglia per integrare l’elenco dei comuni pugliesi aventi diritto alla deroga al superamento della soglia di resa di uva ad ettaro per le superfici vitate iscritte nello schedario per la produzione dei vini cosiddetti comuni. La richiesta darebbe diritto ai produttori delle aree vitate regionali di far fronte, in termini economici, alle giacenze di vino non Dop e non Igp in costante crescita negli ultimi anni.
Fonte: Resto al Sud.
In Abruzzo fra mare e monti, ecco La Valentina: cantina green, esempio di sostenibilità.
Vini intriganti che profumano di mare sul versante pescarese della regione, ma splendidi vigneti sorgono anche dell’entroterra ai piedi della Maiella. Da provare il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Spelt, ottenuto con una macerazione con le bucce per 18 ore.
Fonte: La Repubblica.
Ucciso da malattia l’ex presidente della cantina Sociale di Gualtieri.
Vasto cordoglio ha destato nel mondo agricolo reggiano la scomparsa di Angelo Bigi (foto), vinto da una malattia a 73 anni di età. Il decesso è avvenuto alla casa di riposo a Cadelbosco Sopra, dove era assistito negli ultimi tempi. A lungo era stato artigiano, titolare di un’azienda di stampaggio lamiere a Gualtieri, il paese dove abitava. Una volta in pensione, si era dedicato all’agricoltura, occupandosi in particolare del vigneto di famiglia. Dal 2011 al 2019 era stato presidente della Cantina Sociale di Gualtieri.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Il miglior bianco dell’anno? Per Decanter è il Terlaner della Cantina Terlano.
Importante riconoscimento per un grande bianco italiano. Nella classifica annuale di Decanter, la “Wines of the Year”, la giuria all’unanimità e con il punteggio di 98 punti ha eletto “Best White Wine” il grand cru altoatesino Terlaner I Grande Cuvée 2018 di Cantina Terlano. “Quando è nato Terlaner I Grande Cuvée – dice Rudi Kofler, Kellermeister di Cantina Terlano – eravamo alla ricerca di una sintesi perfetta, un vino che rappresentasse pienamente la nostra secolare tradizione, che riunisse in sé l’eccellenza dei nostri migliori vitigni e dei vigneti più̀ pregiati e fin dalla prima vendemmia nel 2011 questa nostra etichetta ha trovato il consenso della critica a livello internazionale”.
Fonte: Nel piatto – Il Sole 24 Ore.
Le conseguenze dell’aumento dei costi nella filiera del vino: su i listini, ma la Gdo fa muro.
The Wine Net: prezzi in crescita del 10%, ma non basta a contenere il boom di energia e materie prime. Horeca ancora in ginocchio. Superata, forse in maniera definitiva, la tempesta della pandemia, la prossima sfida per l’economia – italiana e globale, del vino come di ogni altro settore produttivo – è quella dell’aumento dei costi di materie prime ed energia, aggravata dalla difficoltà di approvvigionamento di moltissimi materiali, con ulteriori ricadute, ovviamente negative, sulla filiera. Che per il vino si traducono in un conto salatissimo: secondo le stime di Uiv (Unione Italiana Vini) pari a 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi, tra bolletta elettrica, per la quale è previsto un surplus di 550 milioni di euro rispetto 2 anni fa, e spese in più per i rincari di trasporti, cartone (+31%), vetro (+40%), legno (+61%), plastica (+72%) e quant’altro.
Fonte: WineNews.
Cantine aperte, ecco dove: al via il calendario delle visite ai Colli e alla Strada del Prosecco.
Iniziative, percorsi, proposte per l’enoturista che non cerca solo il vino: «Sono attesi almeno 150 mila arrivi all’anno con ricadute a 360 gradi». Cantine aperte tutti i giorni per il turista che arriverà da ogni parte del mondo. Il calendario è stato pubblicato da Visit Cantina, specificando data, orari, numeri di telefono, referenti. L’appassionato, infatti, può trovare anche delle guide che fanno apprezzare i vini, oltre al sito. Ma le prenotazioni sono già così numerose che il Patrimonio dell’Umanità Unesco si è ampliato virtualmente: dalle colline del Conegliano Valdobbiadene Docg e Cartizze Docg in primis, al Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, ai ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e all’autoctono Verdiso Igt.
Fonte: Tribuna di Treviso.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 7 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Intervista a Roberta Ceretto – Oltre il vino, con arte e cibo: «Più competitivi per la ripresa» – Roberta Ceretto La signora del barolo vino e cultura per la ripresa.
La presidente delle omonime cantine, tra i big dei rossi piemontesi e del Roero Arneis, con ricavi a 40 milioni, propone l’idea di un «distretto del gusto» oltre il business enologico. Arte, ristorazione di alto livello, investimenti sul territorio: «Creiamo un ecosistema di attività, così siamo più competitivi» Quest’anno aggiungeremo un’etichetta. Esportiamo per scelta solo il 40% della produzione. E-commerce? Non ora di Francesca Gambarini Sarà che ci ha messo del suo anche il Financial Times: nel 2021 ha definito le Langhe «la migliore fuga d’autunno in Italia». Sarà che il turismo outdoor e di prossimità è il nuovo lusso. Sarà che la crescita di questo territorio non si è più fermata dal 2014, quando i paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato sono entrati nella lista Unesco dei patrimoni dell’umanità.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
L’alta formazione nella nuova casa del vino.
L’Associazione italiana sommelier, i progetti a Milano L’alta formazione nella nuova casa del vino yna nuova sede più idonea per la divulgazione della cultura del vino. L’accelerazione dell’impegno sul fronte della formazione con la partenza dell’Academy. I: Associazione italiana sommelier, l’organizzazione senza scopo di lucro fondata a Milano nel 1965, può contare oggi a Milano su una nuova sede nazionale, in via Ronchi. «La scelta di cambiare e di spostarci in nuovo spazio, molto più ampio e attrezzato, è la conseguenza dell’aumento significativo degli associati che abbiamo registrato negli ultimi anni», spiega Antonello Maietta, presidente dell’Associazione italiana sommelier.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera
«La Fondovalle penalizza il nostro territorio».
Il sindaco Raffaele Scarinzi entra nel merito della sua opposizione al progetto «La Fondovalle penalizza il nostro territorio» «Non solo si distruggono le rinomate piantagioni di Bue Apis, ma si isolerà definitivamente l’intero comprensorio» Continua la discussione sul territorio valligiano in merito al progetto dei lavori di completamento funzionale dell’arteria identificata come Fondovalle Vitulanese. L’intervento, come ormai è risaputo, avrà l’obiettivo di congiungere l’attuale svincolo di Foglianise con la bretella, in territorio di Apollosa, che si congiunge con la Strada Statale Appia. E ormai da un anno che si dibatte con veemenza attorno a questa programmazione, con la Provincia di Benevento più volte messa alle corde dalle proteste delle amministrazioni del Tabumo Camposauro e dalla stessa popolazione. Al centro della polemica c’è la situazione che il tracciato andrà a distruggere i vigneti secolari di Aglianico che producono il rinomato Bue Apis.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
La malvasia? Ve la spiega un gruppo di sommelier.
Il vitigno, la produzione, gli aneddoti, l’abbinamento in tavola La malvasia? Ve la spiega un gruppo di sommelier. «La Malvasia di Parma. Passato, presente e futuro» è un volume che vuol parlare di questo vino per farlo conoscere. La pubblicazione, a cura dei sommelier Ais (Associazione italiana sommelier) Antonella Pizzi e Roberto Baruffini, edita da Silva Editore, è stata presentata nel complesso di San Paolo. Al termine dell’evento, che ha visto dialogare gli autori con Anna Maria Compiani, delegata territoriale Ais per Parma, e con Cristiano Casa, assessore al Turismo, i presenti hanno potuto degustare una Malvasia dei Colli di Parma abbinata a tre piatti idead e reali7.Jati dal famoso chef Daniele Persegani, dell’Istituto Magnaghi di Salsomaggiore. «Credo moltissimo in questo territorio, e in ciò che offre a livello gastronomico – ha detto Anna Maria Compiani aprendo l’incontro – Perciò ho proposto al consiglio la mia idea: fare un libro su ciò che è la Malvasia per Parma.
Fonte: Gazzetta di Parma.
L’Enoteca regionale ligure trova casa a Villa Bombrini: «Rilancerà i vini locali».
Villa Bombrini diventa casa dell’Enoteca Regionale della Liguria. Con un obiettivo: fare di Cornigliano – e della tipica Bianchetta di Coronata – un punto di riferimento per l’enologia del territorio come Castelnuovo Magra, Ortovero e Dolceacqua. Un vero e proprio punto di riferimento per il vino ligure e per le eccellenze del territorio. La novità è stata siglata tra la stessa Enoteca Regionale della Liguria e Società per Cornigliano. «Sono orgogliosa di poter presentare, insieme al presidente Marco Rezzano, uno dei progetti a cui mi sono dedicata maggiormente in questi anni- sottolinea Simona Venni, consigliere di Enoteca Regionale della Liguria per il Comune di Genova – un progetto che oggi diventa realtà nella prestigiosa Villa Bombrini a Cornigliano, terra del vino di Coronata». Tante le iniziative: ci sarà anche una collaborazione con l’istituto alberghiero Nino Bergese di Sestri Ponente per approfondimenti e una vera e propria aula didattica.
Fonte: Secolo XIX Genova.
Bosca e Martini cercano spazio tra le bevande low alcol – Bosca e Martini pronte a sfruttare l’onda delle bevande low alcol.
Nuove tendenze Bosca e Martini pronte a sfruttare l’onda delle bevande low alcol La pandemia ha portato con sé nuove tendenze di consumo, che spesso prendono direzioni percepite come più salutiste. Così accade per le bevande a basso contenuto alcolico e senz’alcol, che stanno facendo i conti con numeri fortemente in crescita in tutto il mondo. Un revival degli anni Novanta, quando nei bar le alternative a vino e birra riscuotevano un discreto successo. Ora torna la tendenza ad abbassare il contenuto alcolico, quantomeno nei dieci mercati chiave in cui le stime valutano il settore del low e no alcol in 10 miliardi di dollari nel 2021, con una crescita del 6% rispetto ai 7,8 miliardi del 2018. A fare i conti su quello che sembra essere un interessante trend è la società inglese IWSR, che si occupa proprio di analisi del mercato delle bevande. La sua previsione è che il settore aumenterà ancora del +8% da qui al 2025, a fronte di una crescita del volume alcolico di +0,7% durante lo stesso periodo.
Fonte: Repubblica Torino.
“Guerra dei vini” Così Piemonte Land riscrive le regole.
Il 15 febbraio incontro in Regione con Cirio Ratificate le dimissioni del presidente Ascheri. Tregua nella guerra del vino tra astigiani e albesi. Il futuro di Piemonte Land of Wine riparte dallo Statuto. Giovedì l’assemblea dei soci —i 14 consorzi di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg e la Vignaioli Piemontesi — ha deciso di riscrivere le regole del super consorzio partendo dalle basi: la ridefinizione delle quote societarie in modo da dare pari rappresentatività a tutti i soci. Il percorso non si esaurirà in pochi giorni, tant’è che l’assemblea non ha stabilito una data di riconvocazione. Resta al momento in calendario l’incontro fissato per il 15 febbraio in Regione con il presidente Cirio e l’assessore all’agricoltura Protopapa che avevano auspicato il ritorno all’unità nella casa del vino piemontese. Così sembra sia andata. I soci hanno ratificato le dimissioni da presidente e consigliere di Matteo Ascheri che — come anticipato alla Stampa — non è ritornato sui suoi passi e non ha nemmeno nominato un sostituto.
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Resa per l’uva Deroga al limite – I produttori di vino possono brindare.
Arriva la deroga al limite della resa per l’uva ma l’ultima parola spetta al Mipaaf. Dopo l’iniziale esclusione dall’elenco dei comuni non soggetti alle limitazioni alle rese di uva da vino, Cerignola è stata inserita nella lista di beneficiari a cui il ministero competente dovrà consentire di accedere alla deroga prevista dal decreto legge 238/2016, che riduce fortemente la produzione vitivinicola a 300 quintali per ettaro. La Regione Puglia ha infatti aggiornato la lista dei comuni che potranno richiedere di beneficiare di tale deroga, consentendogli di produrre fino a 400 quintali per ettaro. La dispensa è infatti prevista nel caso in cui il 25 per cento dei produttori -registrati in un Comune per il quale si chiede la deroga stessa, abbia avuto una resa superiore a 300 quintali per ettaro in almeno un’annualità compresa tra il 2015 e il 2019.
Fonte, L’Edicola del Sud Foggia.
Bollicine tra i banchi All’Agraria si stappa.
Lo spumante San Martino prodotto al «Pavoncelli» Metodo classico invecchiato in una storica cantina. A scuola di bollicine. L’istituto d’istruzione Giuseppe Pavoncelli di Cerignola, noto in città come l’Agraria, da un quinquennio produce un proprio spumante denominato San Martino. «Il nome deriva dalla località in cui è situata la nostra scuola» spiega il dirigente scolastico Pio Mirra che continua: «Le vigne sono condotte dagli studenti stessi, dalla potatura invernale fino alla vendemmia e alla vinificazione finale». La spumantizzazione avviene seguendo il metodo classico (detto champenoise) che consente una seconda fermentazione in bottiglia. «Il prodotto viene conservato nella cantina storica dell’istituto in cui ora vi sono oltre 500 bottiglie», sottolinea Mirra che poi afferma «Attualmente la commercializzazione avviene tramite e-commerce, ma stiamo lavorando per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione in sede».
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Nuovi impianti viticoli Ecco i criteri stabiliti per la Toscana nel 2022.
Sono stai appena definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti. «Il Vigneto Toscana continua a crescere e noi vogliamo proseguire a favorire la spinta delle imprese a rafforzarlo — ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi — un settore già vivace che anche negli ultimi anni ha continuato a crescere in qualità, grazie al continuo impegno dei produttori, sia in campo che in cantina. Non posso che rinnovare l’invito già fatto ai nostri viti-coltori e imprenditori: andiamo avanti così». Le domande devono essere presentate al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in modalità telematica nell’ambito del Sian.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Lessini Durello ottiene il marchio di biodiversità.
II progetto «Biodiversity friend» è stato avviato con Wba onlus, Siquria Lessini Durello ottiene il marchio di bio diversità Il primo Consorzio del vino italiano ad aver raggiunto questo obiettivo Fiorini: «Viticoltori, ruolo di tutela» Ora in vista altri miglioramenti Certificati circa 400 ettari vitati Un percorso verso la sostenibilità in linea con Agenda 2030. Il territorio del Lessini Durello ha ottenuto la certificazione Biodiversity Friend e questo dimostra il ruolo di tutela dei viticoltori come custodi dell’ambiente». Lo ha annunciato soddisfatto Paolo Fiorini, presidente del Consorzio Lessini Durello a Borgo Rocca Sveva, a Soave, il 25 gennaio, all’indomani del primo traguardo raggiunto dalle aziende selezionate e di nuovi corsi di formazione online che partiranno a febbraio. «Il Lessini Durello è il primo consorzio del vino italiano ad avere raggiunto l’obiettivo di certificare circa 400 ettari vitati sotto il marchio Biodiversity Friend grazie a 18 cantine socie aderenti», ha sottolineato Nicola Bottura di Siquria.
Fonte: Arena.
Benazzoli, due ragazze «capitane» dell’azienda.
Morte improvvisa di Fulvio, le giovani figlie non si arrendono Benazzoli, due ragazze «capitane» dell’azienda Claudia e Giulia: «Difficile, ma papà ci aveva guidato» 11 nonno fondò l’azienda e Fulvio costruì la cantina e fu consigliere del consorzio del Bardolino Grande investimento delle sorelle sulla comunicazione social: clienti dal profilo Instagram Silvia Allegri ? Si firmano e si fanno conoscere con l’hashtag #madebywomen, sono le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli, dell’omonima azienda vinicola con sede a Pastrengo. Si lasciano alle spalle un anno complesso, Claudia e Giulia, che ha visto la scomparsa improvvisa di papà Fulvio, consigliere per anni del consorzio del Bardolino. Fu lui a prendere il posto del nonno, fondatore dell’azienda, trasferendosi nella zona del lago di Garda negli anni ’70 e iniziando a costruire la cantina.
Fonte: Arena.
Padova tira la volata: lancia l'”Eroica” in Veneto tra le colline del Prosecco.
Debutta il 30 aprile la gara con tre percorsi da 50, 93 e 120 chilometri. E nel Caffè del centro cittadino un ricco calendario con i campioni Padova tira la volata: lancia l’Eroica in Veneto tra le colline del Prosecco Durerà due giorni con partenza e arrivo a Susegana nel Trevigiano Già 300 gli iscritti molti anche stranieri La formula prevede un giusto equilibrio tra competizione e socialità in un territorio di grande bellezza Previsti alcuni tratti cronometrati chiusi al traffico dove misurarsi agonisticamente in totale sicurezza. C’è un caffè, nel cuore di Padova, dove si respira aria di grande ciclismo: è l’Eroica Caffè, punto di ritrovo dove sono abituati a fare tappa alcuni dei personaggi più importanti del mondo delle due ruote. Nel corso dell’inverno, con le ruote ferme, a raccontare il proprio ciclismo sono stati l’ultracyclist Mattia De Marchi e il patron di Eroica, Giancarlo Brocci che, proprio a Padova, ha svelato alcuni dei dettagli che caratterizzeranno la Nova Eroica Prosecco Hills che si disputerà il 30 aprile e il 1° maggio prossimi con partenza e arrivo a Susegana. «Le colline del vino sono anche quelle della bici e sempre più quelle del grande ciclismo.
Fonte: Mattino Padova.
51 migliori vini al mondo: c’è anche un vino italiano nel Wine of The Year di Decanter.
La nota rivista enologica internazionale Decanter ha pubblicato la classifica dei 51 migliori vini al mondo, assegnando a ciascuna bottiglia il prestigioso riconoscimento di Wine of The Year. Nella lista c’è anche un vino italiano: a ricevere l’ambito premio è il Primitivo di Manduria Imperio LXXIV, bottiglia appartenente alle cantine Tinazzi, che vanta produzioni nelle regioni Puglia e Veneto. Il Primitivo Manduria Imperio LXXIV viene prodotto a Carosino, in provincia di Taranto, dalla tenuta Feudo Croce, acquistata nei primi anni Duemila dalla famiglia Tinazzi e oggi trasformata in una masseria. Il vino dello storico gruppo italiano ha messo d’accordo tutti, in particolare i tre giudici che hanno dovuto stilare la classifica per conto della rivista Decanter: il Master Sommelier Stefan Neumann, il Master of Wine Matt Walls e la Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal.
Fonte: Investire Oggi.
Vino, individuati 82 comuni in cui sarà possibile produrre fino a 400 quintali per ettaro di uva.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali per ettaro, come previsto dalla legge nazionale modificata a fine luglio 2020. A dicembre è stato approvato dal Ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un primo gruppo di cinque Comuni autorizzati alla produzione di tali quantità: si tratta di Brescello nel reggiano e Alfonsine, Fusignano, Russi, Sant’Agata sul Santerno nel ravennate.
Fonte: SulPanaro.net.
Da Procida un vino per rafforzare la Dop dei Campi Flegrei.
“L’iniziativa è volta a rafforzare la Dop Campi Flegrei, a incentivare la produzione di vino dell’isola di Procida e ad esaltare le origini della Denominazione di origine protetta flegrea, offrendo un prodotto sempre più vicino ai gusti e alle aspettative dei cultori del vino”. Così Michele Farro, vice presidente del Consorzio di tutela dei vini dei Campi Flegrei, Ischia e Capri e imprenditore del settore a Bacoli, spiega il progetto che la sua azienda ha realizzato in sinergia con un agricoltore procidano per giungere, dice, “alla produzione del primo vino di Procida”.
Fonte: ANSA.it.
Vendite, analisi dei clienti. modelli di sostenibilità: il futuro del vino è on line.
Boom delle piattaforme digitali, accelerato dalla pandemia, con servizi personalizzati. Divinea: “I software permettono di prenotare visite in cantina, profilare i consumatori e selezionare l’offerta”. Pfitscher Winery (Trentino Alto Adige): “Grazie all’e-commerce e al nostro Wine Club, abbiamo raddoppiato i profitti”. Non solo i “cin cin” via Zoom. Negli ultimi due anni di emergenza coronavirus il mercato del vino, il cui valore nel 2021 in Italia ha raggiunto il valore di 14,2 miliardi, e il mondo online hanno iniziato a coltivare un rapporto nuovo, che non si limita ai brindisi da remoto costretti a non assembrarsi.
Fonte: La Repubblica.
Quei magnifici 11 vini rossi italiani che sfidano il mondo.
“Gentleman” (da ieri nelle edicole) che ogni stila la superclassifica dei migliori vini rossi italiani incrociando i voti delle più autorevoli guide enologiche nazionali e internazionali. Tra i vini superstar di questo fantastico “parterre de rois”, ambasciatori del BelPaese nel mondo, alfieri planetari dell’eccellenza bacchica dell’antica Enotria, figura oltre alle più blasonate etichette toscane (noblesse oblige) anche un vino trentino: il San Leonardo annata 2016 dei marchesi Carlo e Anselmo Guerrieri Gonzaga ribattezzato da “Wine Spectator” il Sassicaia del Trentino. Nasce nella storica tenuta di Borghetto d’Avio che più di mille anni fa era un monastero e che da tre secoli è la residenza dei marchesi Guerrieri Gonzaga, viticoltori fin dal 1724, numi tutelari e custodi di un patrimonio anche culturale d’inestimabile valore.
Fonte: EgNews.
Donne produttrici: il vino italiano al femminile 14 Elena Walch.
Dopo una lunga serie sulle critiche di vino, il focus si sposta sulla produzione al femminile. Zone di ispirazione, stili produttivi e prospettive: ecco qual è l’approccio delle produttrici italiane. Come membro dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino mi rivolgo alle produttrici di diverse regioni d’Italia per saperne di più. Nasce nel 1950 a Milano da genitori provenienti dall’Alto Adige. Scuola Germanica di Via Legnano a Milano, Liceo artistico dalle Orsoline, Facoltà di Architettura al Politecnico Milano, ultimi due anni allo IUAV (Istituto Universitario Venezia) con laurea in architettura. Inizia a esercitare la professione di architetto a Bolzano con studio proprio nel 1978.
Fonte: Luciano Pignataro.
Vino, dal 15 febbraio si può richiedere l’autorizzazione per impiantare nuovi vigneti.
Seicento gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7.000 previsti a livello nazionale. Sono stai appena definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7.000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti. Le domande devono essere presentate al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in modalità telematica nell’ambito del SIAN.
Fonte: Siena Free.
Tregua nella guerra del vino, Piemonte Land riscrive le regole.
Tregua nella guerra del vino tra astigiani e albesi. Il futuro di Piemonte Land of Wine riparte dallo Statuto. Giovedì10 febbraio l’assemblea dei soci – i 14 consorzi di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg e la Vignaioli Piemontesi – ha deciso di riscrivere le regole del super consorzio partendo dalle basi: la ridefinizione delle quote societarie in modo da dare pari rappresentatività a tutti i soci. Il percorso non si esaurirà in pochi giorni, tant’è che l’assemblea non ha stabilito una data di riconvocazione. Resta al momento in calendario l’incontro fissato per il 15 febbraio in Regione con il presidente Cirio e l’assessore all’agricoltura Protopapa che avevano auspicato il ritorno all’unità nella casa del vino piemontese. Così sembra sia andata.
Fonte: La Stampa.
Alla Cantina un selfie vale uno spumante.
Un brindisi del cuore. Una bottiglia in regalo agli innamorati. A tutte le coppie. E, per estensione, a tutte le persone che si vogliono bene. Il 14 febbraio si festeggia San Valentino, patrono degli innamorati, ma alla Cantina Valdadige di Rivalta, di Brentino Belluno, la festa dura per tutto il mese. Lo fa sapere il presidente della Cantina Valdadige, Tiberio Veronesi, invitando a partecipare alla nuova iniziativa destinata a divenire un appuntamento annuale fisso: “Fino al 28 febbraio chi verrà allo Wine Bar Valdadige, in via don Cesare Scala 45, lo troverà addobbato a festa con cuori rossi e fiori. Per avere la bottiglia di vino in regalo, lo spumante Pinot Grigio Brut, basterà ordinare un bicchiere di vino e farsi un selfie con un cuore su cui abbiamo scritto il nome della iniziativa, ossia ‘La cantina Valdadige promuove l’amore’.
Fonte: L’Arena.
Terre d’Oltrepo, Bardone verso il vertice liste entro domani: probabili sorprese.
È rinviata a domani la partita delle candidature per le elezioni del nuovo cda della cantina Terre d’Oltrepo. Ma spunta il nome di un papabile alla presidenza. Il rinvio è frutto di tensioni e pressioni che ha spinto il gruppo dei soci, che ha appoggiato la mozione di sfiducia verso il Cda precedente, a prendersi ancora qualche ora di tempo per presentare i nomi ufficiali della squadra. Ed è sempre più probabile che, entro mezzogiorno di domani, termine ultimo fissato dal collegio sindacale per depositare le candidature, arrivino degli outsider, non legati ad alcun gruppo, che chiederanno il voto dei soci per sparigliare le carte e cercare di portare via dei posti in consiglio alla lista unitaria, creando una sorta di minoranza interna al vertice della cantina.
Fonte: La Provincia Pavese.
Lara Ferrari con i suoi Sugarpie al padiglione Italia di Expo Dubai.
Intanto i Sugarpie and the Candymen si esibiranno il 12 febbraio nella prestigiosa cornice di Palazzo Wimmer a Gardone Riviera, mentre il 25 e il 26 febbraio saranno in un locale cult dello swing e del jazz, ossia la Cantina Bentivoglio di Bologna. Nel periodo sanremese c’è anche chi sbanca all’estero. O chi lo farà a breve. Parliamo della cantante professionista gussolese Lara Ferrari. Dopo avere conquistato Montecarlo, Lara sarà a breve con i suoi Sugarpie and the Candymen nientemeno che a Dubai per esibirsi nel padiglione Italia durante l’Expo 2020. Intanto i Sugarpie and the Candymen si esibiranno il 12 febbraio nella prestigiosa cornice di Palazzo Wimmer a Gardone Riviera, mentre il 25 e il 26 febbraio saranno in un locale cult dello swing e del jazz, ossia la Cantina Bentivoglio di Bologna.
Fonte: OgliopoNews.
Il “Scì, Pucci!” che divenne icona: «Vi racconto come fotografai Umbertì».
Luigi Alberto Pucci è l’uomo che fotografò Umberto Ceccarini, alias “Umbertì”, nella celebre posa diventata icona di libertà. Una foto diventata icona. Umbertì, simbolo di libertà per gli anconetani, con la testa poggiata sulla propria mano, in posa davanti alla macchina di Luigi Alberto Pucci nell’allora cantina “Rosina” di corso Mazzini. Era la fine degli anni ’80. Umbertì, da “Rosina” era di casa. Lo conoscevano tutti, ma Luigi in modo particolare perché era un suo vicino di casa. «Avevo velleità da fotografo- racconta Pucci- adoravo quelle in bianco e nero. Una volta sono andato da “Rosina” con la macchina e ho iniziato a fotografare tutti. Sapevo che Umbertì non voleva essere fotografato, ma ho provato lo stesso a chiederglielo». La risposta inaspettata: «Scì, Pucci!».
Fonte: Ancona Today.
STAMPA ESTERA
La asignatura pendiente del vino español: exportar más caldos con valor.
España es el que más vende por volumen, pero factura menos que sus competidores Francia e Italia. El comercio mundial del vino brinda por la recuperación, tras el fuerte impacto padecido con motivo de la irrupción del Covid-19 (especialmente por el cierre de la hostelería), y ya registra cifras récord superiores a 2019. En concreto, según los datos más recientes del Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMv), entre septiembre de 2020 y el mismo mes de 2021 se comercializaron a nivel global la friolera de 10.833 millones de litros y 33.658 millones de euros en valor económico a un precio medio de 3,11 euros por litro. Se trata de las cotas más elevadas de la serie histórica. El contexto es muy favorable y España, según OeMV, se ha convertido en el principal exportador en volumen con la comercialización de 2.342,7 millones de litros el mismo citado periodo. Sin embargo, en términos de valor, en este tiempo las exportaciones representaron 2.890,6 millones de euros. Lo que nos coloca por detrás de competidores directos como Francia (10.818,7 millones de euros) e Italia (7.000,5 millones). Es decir, todavía no le sacamos todo el rendimiento posible a la calidad de nuestros caldos y el vino a granel -sin una marca concreta- goza de un peso relevante en nuestras ventas al exterior.
Fonte: Abc.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 6 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Parigi (e Roma) alla guerra del vino in Ue.
L’algoritmo non beve. Nemmeno Borgogna J o Champagne, anche se è stato creato da un gruppo di astemi anonimi di un’università francese. L’algoritmo non beve ma fa lo stesso un sacco di danni, nella sua concezione matematica dell’alimentazione che non tiene conto di fattori come la tradizione, la cultura, la socialità. Triste il mondo che ha bisogno di funzioni aritmetiche. Parliamo di Nutri-score, uno sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che consente al consumatore di riconoscere a vista d’occhio i prodotti più o meno sani sulla base di un semaforo: il verde è A e indica un super food; il rosso è E e indica un cibo da evitare. In mezzo varie sfumature cromo alfabetiche. Poi c’è lo stigma della F, che è nera ed è applicata erga omnes a tutte le bevande alcoliche, senza distinzioni. Il fatto è che Nutri-score è tra i candidati a essere adottato come sistema di etichettatura obbligatoria per i 27 Paesi dell’Ue entro la fine del 2022.
Fonte: Giornale.
Intervista a Gabriele Gorelli – «Vermentini e Prosecco fanno faville».
Vini su misura, sullo stile dei Pinot Noir: fatti per piacere a un consumatore che non vuole più muscoli nel calice ma appunto succo, frutto, profumi. Con due flash particolari: la buona corsa dei bianchi, e d’altro canto un’Italia che cresce nel mondo dei ‘fine wines’, l’alta gamma per super collezionisti. La vede così Gabriele Gorelli (foto), 37 anni, da Montalcino, una vita nel Brunello che produceva il nonno, poi il corso da sommelier e il grande traguardo: primo italiano tra i Master of Wine, i 418 produttori, commercianti, giornalisti, opinion leader, market influencer che sono un po’ i ‘templari’ del vino mondiale. Che sensazione dà? «Una condizione e un punto di osservazione di privilegio, rapporti amicali che facilitano tante questioni. Senti di avere più autorevolezza, con il mondo del trade e con i giornalisti.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Vigneti, 500 ettari per la Toscana.
Sono stati definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Bottiglie di lusso da collezione il nuovo fronte degli investimenti Oeno Group: «Cresce il Made in Italy».
II mercato del vino è uno dei più iconici settori economici a livello internazionale e attrae investitori da ogni parte del mondo, puntando su prodotti unici, capaci di promettere un ritorno economico sicuro. In questo l’Italia ha guadagnato un ruolo di tutto rispetto soprattutto negli ultimi tre anni con investimenti importanti. Oeno Group, gruppo internazionale leader nel settore degli investimenti del fine wine, con sedi a Londra, Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, ha scelto Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, come Brand Ambassador. «L’Italia continua ad affermarsi come uno dei mercati più forti a livello mondiale. Dopo la più che positiva performance registrata nel 2021, consumatori e collezionisti di tutto il mondo hanno iniziato a percepire l’eccezionale valore del Made in Italy», dice Ashley Ling, Head of Europe di Oeno Group. In dieci anni l’Italia è passata dal detenere 1’1% di tutto il mercato secondario a quote odierne di 15-16%, come confermano i risultati riportati dal Liv-Ex (London International Vintners Exchange) piattaforma di riferimento del mercato del fine wine.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’inventore del Nutriscore vuole imporre il bollino nero al vino.
Progetto per catalogare tutti gli alcolici con l’etichetta «F», la peggiore in assoluto. È il cigno nero del vino. Gian Marco Centinaio, sottosegretario agricolo della Lega e Luigi Scordamaglia (Filiera Italia) hanno già cominciato a dargli metaforicamente la caccia al grido di «non passerà». Ma la faccenda è seria e ha il profilo neppure troppo simpatico di monsiuer Serge Hercberg, non a caso epidemiologo, che vuole salvare il mondo con il Nutriscore, la famigerata etichetta a semaforo che entusiasma la big pharma della tavola, ma piace troppo a troppi governi europei con Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione, che la vorrebbe obbligatoria. Ora al semaforo si aggiunge un bollino nero (dell’infamia?) che mette al bando, come ha cinguettato Hercberg, «tutte le bevande alcoliche; vanno contrassegnate da una F nera riservata esclusivamente alle bevande che contengono alcol anche in piccole quantità».
Fonte: La Verita’.
L’inventore del Nutriscore vuole punire anche il vino.
II francese Hercberg propone di inserire una grande F nera in etichetta se l’alcol supera l’1%. Scordamaglia (Filiera Italia): «Inaccettabile». Mentre la Commissione europea vuole azzerare tutti i contributi per la promozione del vino, dalla Francia arriva una proposta capace di mettere in crisi l’intero settore enologico, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy alimentare. Serge Hercberg, l’epidemiologo francese cui si deve l’invenzione del Nutriscore, propone ora una ulteriore stretta sull’applicazione dell’etichetta a semaforo. In un post su Twitter appena pubblicato suggerisce di inserire una grande lettera “F” nera su tutte le bevande «che contengano alcol, anche in piccola quantità». Un’operazione che, dietro il solito paravento salutistico, si risolve nell’ennesimo attacco al vino, uno dei prodotti di punta della nostra dieta. «II warning sul vino finisce per diventare uno strumento utile a condizionare le scelte di consumo delle persone, ritenendo che siano impreparate», conferma a Libero Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, l’alleanza fra i produttori del vero made in Italy alimentare. «Mentre gli italiani, insieme ai giapponesi, sono i più longevi al mondo», ha risposto Scordamaglia al tweet di Hercberg, «se una parte della popolazione dell’Europa settentrionale non conosce la differenza fra il consumo e l’abuso di alcol, educhiamola.
Fonte: Libero Quotidiano
Valgono tuttora i diritti d’impianto del 2021 e 2022.
Fare il vitivinicoltore, oggi, significa ancora doversi divincolare tra mille burocrazie e non sempre l’accesso alle informazioni è così agevole per tutti, con il rischio d’incappare in brutte sorprese. A tenere con il fiato sospeso un mondo del vino a caccia di ripartenza è oggi il tema dei diritti d’impianto e di reimpianto. Per fortuna arrivano buone notizie. Ecco cosa succederà a chi non ha utilizzato in pieno i diritti nel 2020 e nel 2021: niente sanzioni e soprattutto possibilità di esercitare i diritti richiesti entro il 31 dicembre 2022. E quanto spiega l’Agea nella circolare del 24 gennaio “Proroghe a seguito dell’emergenza Covid-19: autorizzazioni di nuovo impianto e reimpianto e autorizzazioni al reimpianto anticipato in scadenza nel 2020 e 2021”, a firma della direttrice dell’area coordinamento, Silvia Lorenzini.
Fonte: Libero Quotidiano.
Vino, scontro a Bruxelles sul «cancer Plan» Il bollino nero rischia di penalizzare il settore.
IL CONSUMO DI ALCOL RITENUTO NOCIVO INDIPENDENTEMENTE DALLE QUANTITA LA RIVOLTA DEI PRODUTTORI EUROPEI IL CASO ROMA. Resta solo questa settimana per provare a sventare un pesantissimo, attacco al consumo di vino e all’economia. Martedì 15 l’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo voterà la bozza del Cancer Plan già approvata a dicembre. Se passasse così com’è – il vino fa male alla salute, procura il cancro, non c’è consumo di alcol senza rischi per la salute – per l’enologia italiana sarebbe un dramma, perché i Paesi membri potrebbero adottare pesanti restrizioni: etichette con alert sanitari; divieto di pubblicità; divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi; aumento della tassazione; revisione della politica di promozione.
Fonte, Messaggero.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Cinque milioni di cibi e vini invenduti.
David Granieri Coldiretti Lazio Coldiretti Cinque milioni di cibi e vini invenduti • Devastanti le conseguenze delle chiusure e delle restrizioni imposte alla ristorazione per contenere i contagi da Covid -19, con quasi 5 milioni di cibi evini invenduti solo nel 2021 nella Penisola. È il bilancio che emerge da un’analisi di Coldiretti nel tracciare le ripercussioni sull’intera filiera agroalimentare Made in Italy, rispetto al periodo pre-pandemia.
Fonte: Ciociaria Oggi.
Le bollicine del Franciacorta dalle note floreali e speziate.
Riconoscimento importante per la Ronco Calino di Paolo Radici e Lara Imberti. L’indagine Agricolturaioo, reati77ata da Reale Mutua con Confagricoltura (per oltre 2.000 aziende valutate), ha infatti assegnato il premio speciale «Qualità del lavoro e occupazione dei giovani». Alziamo il calice dopo avervi versato il Franciacorta Nature (quindi a dosaggio zero) millesimato 2016. Bolla finissima; profumi delicati, raffinati, floreali più che fruttati (un tocco di spezie dolci); il sorso è teso, vibrante, succoso. Davvero molto, molto ben fatto. Franciacorta Docg Nature 2016 Ronco Calino Via Fenice 45, Torbiato Adro (BS) Prezzo 30 euro Parere * * Rapporto prezzo/qualità.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
“Es” il miglior rosso d’Italia Fino premiato dalle guide.
Il miglior vino rosso d’Italia è l’annata 2019 di Es, Primitivo di Manduria Igt di Gianfranco Fino. Lo ha stabilito la prestigiosa classifica di Gentlemen, il magazine di Class editori che ogni anno fa la media dei punteggi raccolti dalle etichette in ciascuna delle guide italiane più prestigiose: I Vini di Veronelli, Vini d’Italia del Gambero Rosso, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier, Guida Essenziale ai Vini d’Italia, Annuario dei migliori vini italiani. «Questa è la quinta volta che primeggiamo nella classifica — commenta Simona Natale, che con il marito produce produttrice il pregiato rosso —. E accaduto anche con le annate 2009, 2010, 2011 e 2016. Quella del 2019 è stata formidabile, ce ne siamo accorti subito. Non abbiamo incontrato alcuna difficoltà nel processo di produzione e ne è venuto fuori un vino con un naso elegantissimo e un equilibrio particolare. Ci sono delle annate che nascono nobili e questa è una di quelle».
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
Graticciaia 1986-2016: 30 vendemmie di storia.
30 vendemmie di storia per un vino icona che ha nobilitato il “negroamaro”. Era il 1986 quando uscì la prima annata di Graticciaia. Grazie all’intuizione di puntare sulla tecnica antica dell’appassimento a scopi di conservazione, pratica quest’ultima impiegata dai contadini salentini, è emersa la vera essenza del vitigno negroamaro, così complesso e versatile allo stesso tempo. Nella Tenuta lore in San Pancrazio Salentino si trova il vigneto Caragnuli; rappresenta una vera rarità poiché risulta accatastato nel 1955, anche se le sue origini, data la morfologia dell’impianto, risalgono quasi certamente ad un periodo antecedente (1930-1935 c.a.). La resa per ettaro è molto bassa (40 Q.li/Ha. circa) e da qui si raccolgono con cura le uve destinate al Graticciaia. Dopo una selezione attenta dei grappoli, le uve giunte a maturazione tecnologica avanzata, sono lasciate appassire sui graticci delle terrazze di Castel Serra nova, la masseria fortificata di famiglia.
Fonte: Salento in tasca.
Ultimi giorni per iscriveri ai corsi sul vino Ais.
Ultimi giorni per iscriversi ai corsi avviati dall’ Associazione Italiana Sommelier, per apprezzare al meglio il gusto di un buon bicchiere di vino, da sorseggiare con calma, in compagnia o per apprezzare i racconti animati dalla passione e dell’impegno che c’è dietro ad ogni singola bottiglia di vino. Il lavoro di tantissime persone che per 365 giorni l’anno si occupano di tutte le singole fasi che animano la vita di campagna fino a giungere al prodotto finito. Ogni buon vino nasce proprio sul ceppo, dove le pratiche agronomiche sono tantissime e richiedono tempo e grande passione. Un impegno raccontato nel corso delle attività didattiche dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Lecce guidata da Amedeo Pasquino, che vengono proposti ogni anno con grande successo di pubblico e critica. Si riparte martedì 15 febbraio al Grand Hotel Tiziano di Lecce.
Fonte: Salento in tasca.
Quando la tecnologia rispolvera la tradizione.
Nasce “Vigneron.wine”, startup innovativa specializzata nella tracciabilità di filiera dei processi di affinamento e nella selezione e vendita di vino on line. La cultura del vino non transita soltanto dalla smania di accaparrarsi un’etichetta, ma di seguirne il percorso anche dopo che si è acquistato. Da un’idea innovativa, sempre legata all’importanza del nettare di Bacco, nasce “Vigneron.wine”, la startup innovativa nata nel 2019 da un’idea tutta lucchese (con base operativa a Massarosa) dall’idea dei fratelli Eleonora (Ceo) e Michael Tirrito (fondatore) con David Pieroni (wine ambassador), specializzata nella tracciabilità di filiera dei processi di affinamento e nella selezione e vendita di vino on line. Ma gli ideatori non lasciano che tutto questo possa essere ricondotto “solo” ad una cosa: che non si chiami e-commerce, raccomandano, perché quello che propongono, è ascrivibile a un percorso al quale ci si deve fidare: e affidare.
Fonte: Nazione Lucca.
Cantine aperte, ecco dove Al via il calendario delle visite ai colli e alla Strada del Prosecco.
Iniziative, percorsi, proposte per l’enoturista che non cerca solo il vino «Sono attesi almeno 150 mila arrivi all’anno con ricadute a 360 gradi» Cantine aperte, ecco dove Al via il calendario delle visite ai colli e alla Strada del Prosecco. Cantine aperte tutti i giorni per il turista che arriverà da ogni parte del mondo. Il calendario è stato pubblicato da Visit Cantina, specificando data, orari, numeri di telefono, referenti. L’appassionato, infatti, può trovare anche delle guide che fanno apprezzare i vini, oltre al sito. Ma le prenotazioni sono già così numerose che il Patrimonio dell’Umanità Unesco si è ampliato virtualmente: dalle colline del Conegliano Valdobbiadene Docg e Cartizze Docg in primis, al Bianco e Rosso dei Colli di Conegliano Docg, ai ricercati passiti Docg Refrontolo e Torchiato di Fregona e all’autoctono Verdiso Igt. L’organizzazione, fra l’altro, è iscritta nel Registro Nazionale del paesaggio rurale storico. A firmare l’iniziativa è la Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, costituitasi nel 2003: è l’erede della Strada del Vino Bianco, inaugurata nel lontano 1966, prima arteria enologica italiana. Il percorso è lungo ben 90 chilometri. Sarà presto affiancato, per una parte, dal Sentiero Unesco, lungo 50 km, tra Vidor e Vittorio Veneto, da farsi a piedi. Secondo gli Iat di Vadobbiadene, Conegliano e Vittorio Veneto sono già numerose la manifestazione d’interesse, perfino dalla Cina, da parte di operatori interessati a visitare il territorio.
Fonte: Tribuna Treviso.
L’etichetta del vino più bella la scelgono i consumatori, nei “Wine Label Awards”.
Al via il nuovo concorso firmato dall’e-commerce “Winelivery” e dalla storica rivista “Civiltà del Bere”. Le etichette del vino sono migliaia e miglia, classiche e innovative, semplici o di design estremo, didascaliche o emozionali, e di diversi materiali. E se è evidente che in scaffali (fisici e on line) sempre più affollati anche “la veste” di una bottiglia conta, oltre alla sua qualità, è importante capire quali sono quelle che funzionano di più. E se già esistono alcuni concorsi dedicati alla tematica, dove a dare i verdetti sono “gli esperti” e gli addetti ai lavori, ora la palla passa ai consumatori, con la prima edizione del “Wine Label Awards”, concorso, si legge in una nota, che “nasce da un’idea di Winelivery, l’app che consegna vini, birre e drink in 30 minuti alla temperatura perfetta e “Civiltà del Bere” , la rivista che dal 1974 promuove la cultura enologica e gastronomica in Italia”.
Fonte: WineNews.
Parigi (e Roma) alla guerra del vino in Ue.
L’algoritmo non beve. Nemmeno Borgogna o Champagne, anche se è stato creato da un gruppo di astemi anonimi di un’università francese. L’algoritmo non beve ma fa lo stesso un sacco di danni, nella sua concezione matematica dell’alimentazione che non tiene conto di fattori come la tradizione, la cultura, la socialità. Triste il mondo che ha bisogno di funzioni aritmetiche. Parliamo di Nutri-score, uno sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che consente al consumatore di riconoscere a vista d’occhio i prodotti più o meno sani sulla base di un semaforo: il verde è A e indica un superfood; il rosso è E e indica un cibo da evitare. In mezzo varie sfumature cromoalfabetiche. Poi c’è lo stigma della F, che è nera ed è applicata erga omnes a tutte le bevande alcoliche, senza distinzioni.
Fonte: Il Giornale.
Vino, dal 15 febbraio si può richiedere l’autorizzazione per impiantare nuovi vigneti.
Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. Sono stai appena definiti i criteri, la quota di superficie massima richiedibile e quella di superficie minima garantita per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti viticoli da realizzare in Toscana nel 2022. Seicento sono gli ettari di superficie garantita ai viticoltori toscani sui quasi 7000 previsti a livello nazionale. A partire dal 15 febbraio e fino al 31 marzo 2022 tutti i soggetti interessati potranno presentare dunque le richieste di concessione delle autorizzazioni per impiantare nuovi vigneti.
Fonte: Arezzo Notizie.
Nutriscore boccia anche il vino. L’Italia insorge: serve un chiarimento.
Il sistema di etichettatura a semaforo ideato in Francia mette all’indice tutte le bevande alcoliche. Confagricoltura: continua l’attacco alla dieta mediterranea. I prodotti made in Italy ancora una volta nella lista nera di Nutriscore, il sistema di etichette “salutari” francesi che ha messo nel mirino, come prodotti considerati nocivi, tutti gli alcolici compresi il vino e la birra. L’etichetta ideata in Francia uilizza l’immagine di un semaforo, assegna un colore, e dunque un “via libera” o meno, ad ogni alimento in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Un sistema adottato già da diversi Paesi e che penalizza formaggi, carne, l’olio d’oliva e appunto il vino. Nato come logo informativo nel 2014 messo a punto da ricercatori indipendenti specializzati in alimentazione è al centro di un duro scontro politico. Con l’Italia su posizioni molto critiche. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la stretta sugli alcolici.
Fonte: Avvenire.
Nutriscore, no al bollino nero su vino e alcolici. Sale la tensione con la Francia.
Bufera su Serge Hercberg, uno degli ideatori del sistema di etichettatura, che propone di mettere una F nera sugli alimenti dove è presente alcol. Il sottosegretario Centinaio: “Macron, che elogia il vino, che ne pensa?”. Coldiretti: “Del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato di prodotti di qualità, a bassa gradazione”. Coldiretti la definisce una “etichettatura ingannevole che mette in pericolo il sistema produttivo di qualità del Made in Italy”. Il sottosegretario alle politiche agricole si chiede che cosa ne pensi Macron e parla di “follia”. Per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti “abbiamo superato ogni limite”.
Fonte: la Repubblica.
Lido Adriano, nella piattaforma Paguro ostriche, coralli e maturazione del vino.
La struttura, affondata nel 1958, oggi è valorizzata come habitat marino in piena trasformazione.
Capita che non tutto quel che si inabissa nella profondità del mare vada realmente perduto. Perché la natura è tanto fragile quanto adattiva, capace – talvolta – di ri-appropriarsi dei suoi spazi o anche di appropriarsene ex novo. A largo di Lido Adriano la piattaforma Paguro impiegata da Agip per le perforazioni affondò dopo un incidente. La struttura collassò e le strutture finirono irrimediabilmente nel fondale. Era il 1958 e 40 anni dopo nel 1995 la zona sarebbe stata dichiara di “tutela biologica”. Più di mezzo secolo dopo, nel 2012 “sito di importanza comunitaria e appena tre anni fa “Zona speciale di conservazione”.
Fonte: Corriere di Bologna – Corriere della Sera.
Una borsa di studio dedicata a duemila anni di vino, orgoglio d’Oltrepo.
“Orgoglio Oltrepo – Duemila anni di vino nel primo territorio viticolo della Lombardia“. È la borsa di studio presentata ieri mattina all’Istituto tecnico agrario Carlo Gallini di Voghera, alla presenza del sottosegretario Mipaaf Gian Marco Centinaio. È stata ideata e finanziata da Prime Alture Wine Resort di Casteggio, il cui titolare, Roberto Lechiancole, ha spiegato di voler “contribuire a riscrivere la storia futura” della “patria del Pinot nero e culla del Metodo Classico italiano dal 1865, “prendendo per mano le giovani generazioni e i manager di settore di domani”. Sotto il coordinamento della dirigente scolastica Silvana Bassi, la commissione dovrà valutare gli elaborati assegnando la borsa di studio ai più meritevoli.
Fonte: Il Giorno.
Ancora disordini dietro le sbarre, la Uil: “Vietare la vendita di vino”.
Un altro episodio violento si è verificato ieri nel carcere di Sulmona dove, lo stesso detenuto che due giorni fa aveva colpito al collo un agente di polizia penitenziaria, ha distrutto una sedia e tentato di aggredire un altro agente. Secondo Mauro Nardella, della Uil penitenziari, questo è il risultato della mancata punizione nei confronti dei detenuti che si rendono responsabili di gesti violenti e per i quali lo stesso sindacalista aveva chiesto il trasferimento immediato in una struttura punitiva.
Fonte: ilGerme.
Il Primitivo “Es” di Gianfranco Fino incoronato miglior vino rosso d’Italia.
Un altro prestigioso riconoscimento per una delle cantine più premiate d’Italia, quella di Gianfranco Fino e Simona Natale, a Manduria, in provincia di Taranto. Il loro Primitivo “Es” 2019 è risultato il miglior vino rosso d’Italia nella classifica di Gentlemen Milano Finanza 2022. È la quinta volta che “Es” si aggiudica la corona di miglior vino rosso tricolore. Era già accaduto con le annate 2009, 2010, 2011, 2016. La classifica Gentleman prende in considerazione i vini che hanno totalizzato i massimi punteggi in sei importanti guide: Vini d’Italia del Gambero Rosso, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d’Italia, Vitae dell’Associazione Italiana Sommelier, Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier, Annuario dei migliori vini italiani.
Fonte: La Ringhiera.
Ue: Coldiretti, vino sotto attacco con bollino nero in bottiglia.
No al bollino nero sulle bottiglie di vino che rischia di essere ingiustamente diffamato da un sistema di etichettatura ingannevole che mette in pericolo anche il sistema produttivo di qualità del Made in Italy, con l’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla proposta di uno degli ideatori del sistema Nutriscore Serge Hercberg di aggiungere alla serie di colori e lettere una F con cui bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute. E’ del tutto improprio – sottolinea la Coldiretti – assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino che in Italia è diventato l’emblema di uno stile di vita “lento”, attento all’equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi, da contrapporre proprio all’assunzione sregolata di alcol.
Fonte: Agenzia Nova.
Sequestro vini falsi, la cantina “Urciuolo Vini srl” di Forino estranea ai fatti.
La cantina “Urciuolo Vini srl” di Forino estranea ai fatti relativi al maxi sequestro dei falsi Taurasi, Greco e Falanghina. L’azienda non è destinataria di alcun provvedimento. Di seguito la nota degli amministratori. “In questi giorni sono usciti articoli sulle testate giornalistiche regionali e provinciali nonché nazionali che riportano i seguenti titoli: FALSI DOCG, MAXI SEQUESTRO DI VINI NELLE CANTINE DI FORINO E MONTEFALCIONE ed ancora FALSI”TAURASI”, “GRECO” E “FALANGHINA”SEQUESTRO DI VINI IN IRPINIA. Nel Comune di Forino la cantina più conosciuta è la Urciuolo Vini società agricola srl e molti leggendo i predetti articoli hanno associato alla stessa il maxi sequestro dei vini falsi. In vero la Urciuolo vini srl non è stata destinataria di alcun sequestro essendo lo stesso destinato ad altra azienda.
Fonte: Irpinia Report
La miglior bolla del mondo è un omaggio alla storia: Maison Ruinart trionfa con il Dom Rosé.
Premi speciali della “Champagne & Sparkling Wine World Championships”: di Ca’ del Bosco il miglior spumante italiano, Ferrari produttore n. 1 al mondo. La migliore bolla del mondo profuma di storia. Il Dom Ruinart Rosé 2004 in formato magnum è stato incoronato “Supreme World Champion” agli “Champagne & Sparkling Wine World Championships”, la competizione, lanciata nel 2014 da Tom Stevenson, considerata il “mondiale delle bollicine” con la giuria composta esclusivamente da specialisti di spumanti e champagne e la degustazione effettuata alla cieca. Fondata nel 1729 durante l’Illuminismo da Nicolas Ruinart a Reims, una delle capitali dello Champagne, la Maison Ruinart è la più antica del territorio.
Fonte: WineNews.
L’enoturismo è donna: aumenta del 12% le prenotazioni nelle cantine delle wine lovers.
L’impresa tecnologica Divinea anticipa alcuni dati del suo report annuale sull’enoturismo che aiuta le cantine a profilare i winelover e valorizzare le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer. Il report uscirà a febbraio 2022. Crescono le donne che acquistano le esperienze enoturistiche in cantina. Se già nel 2020 la maggior parte delle prenotazioni risultavano arrivare da un pubblico femminile (il 54% del totale), oggi i numeri sono cresciuti del 12% e testimoniano che nel 2021 il 66% dell’acquisto di esperienze in cantina è stato gestito da donne. I dati sono quelli emersi dall’anticipazione del report annuale sull’enoturismo e sulle vendite direct-to-consumer che l’impresa tecnologica Divinea ha sviluppato basandosi sull’analisi dei dati aggregati con il software Wine Suite e il portale divinea.com, grazie ad un sondaggio condotto con le aziende cantine partner, come Marchesi Mazzei, Cantina Rainoldi e Cantina Cappellini.
Fonte: Social Up.
40 Migliore Cantine Barolo nel 2022 [Basato su 75 Opinione di esperti].
Non riesci a trovare la cantine barolo giusta per le tue esigenze? Hai bisogno del consiglio di un esperto? In tal caso, questo articolo tornerà utile. Perché, prima di pubblicarlo, abbiamo consultato esperti di 75 per scegliere le migliori opzioni per esigenze di utilizzo diversificate. Indipendentemente dalle tue esigenze di utilizzo o dal tuo budget, abbiamo creato questo elenco in modo tale che ci sia una cantine barolo per vari casi d’uso. Inoltre, a differenza di molti siti web, tutte le opzioni del nostro elenco sono selezionate dalla nostra redazione che ha consultato esperti in materia. Se non fosse stato per il budget, tutti avrebbero acquistato l’opzione cantine barolo più costosa, ma acquistare l’opzione più premium non è sempre la soluzione. A volte potresti perdere la funzione che è importante per te. Quindi è sempre l’ideale scegliere l’opzione che ha tutte le caratteristiche / specifiche di cui avrai bisogno.
Fonte: Di-Sport.
L’etichetta del vino più bella la scelgono i consumatori, nei “Wine Label Awards”.
Al via il nuovo concorso firmato dall’e-commerce “Winelivery” e dalla storica rivista “Civiltà del Bere”. Le etichette del vino sono migliaia e miglia, classiche e innovative, semplici o di design estremo, didascaliche o emozionali, e di diversi materiali. E se è evidente che in scaffali (fisici e on line) sempre più affollati anche “la veste” di una bottiglia conta, oltre alla sua qualità, è importante capire quali sono quelle che funzionano di più. E se già esistono alcuni concorsi dedicati alla tematica, dove a dare i verdetti sono “gli esperti” e gli addetti ai lavori, ora la palla passa ai consumatori, con la prima edizione del “Wine Label Awards”, concorso, si legge in una nota, che “nasce da un’idea di Winelivery, l’app che consegna vini, birre e drink in 30 minuti alla temperatura perfetta e “Civiltà del Bere” , la rivista che dal 1974 promuove la cultura enologica e gastronomica in Italia”.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 5 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Migliori vini d’Italia. La classifica delle classifiche di Gentleman.
Quali sono i 100 migliori vini rossi italiani e i 50 migliori bianchi incrociando e sommando i rating delle sei guide più autorevoli italiane? Lo indica la speciale classifica compilata ogni anno da Gentleman, il magazine di Class editori in edicola dal 4 febbraio insieme a MF-Milano Finanza. La classifica nasce da un data base unico, che raccoglie rating da oltre 15 anni grazie alla perizia e alla competenza di Cesare Pillon, affiancato da Emanuele Elli.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino: qualità dell’annata 2021 eccellente. Mercato vivace, con prezzi al rialzo.
È quanto emerge dalla Commissione Vini della provincia di Asti. Preoccupazione per l’incremento generale dei prezzi che inevitabilmente inciderà sui costi di produzione. “La qualità dei vini dell’annata viticola 2021 è stata eccellente, malgrado il clima non sempre favorevole. Il mercato si conferma molto vivace con prezzi al rialzo per tutte le tipologie di vino e scorte in via di esaurimento per quanto riguarda il vino sfuso”.
Fonte: Lavocediasti.it.
Ottimi suggerimenti per migliorare le tue abilità di degustazione del vino.
Ci sono molte varietà diverse di vino disponibili che differiscono quando si tratta di gusto, prezzo e abbinamenti. Molto spesso può essere difficile possedere (o sviluppare) le abilità necessarie per degustarli correttamente. Molte persone tendono a sedersi e a riflettere su come possono affinare di più le loro conoscenze quando si tratta di degustazione di vini, e molti semplicemente non hanno la risposta. Questa descrizione ti riguarda? Speri di migliorare le tue capacità di degustazione dei vini e di essere in grado di scegliere un’annata migliore da qui in avanti? Se è così, allora non cercare oltre, perché questo articolo ti spiegherà in dettaglio come migliorare efficacemente le tue capacità di degustazione del vino.
Fonte: Food Makers.
Il vino riduce il rischio di contrarre la Covid-19? Nessuno studio lo ha dimostrato.
Cinque bicchieri di vino rosso a settimana riduce il rischio di contrarre il covid del 17%», titolano alcuni siti nel riprendere testate straniere sui risultati di uno studio apparso su Frontiers in nutrition il 3 gennaio 2022. Il lavoro condotto da un team di ricercatori di Shenzhen in Cina per come è stato condotto non può dimostrare che il consumo di bevande alcoliche previene la positività al nuovo Coronavirus, vediamo perché. Non è dimostrato alcun collegamento causale tra consumo di alcol e prevenzione della Covid-19.
La ricerca in oggetto usa un campione non significativo e ricco di fattori confondenti, che non permettono risultati definitivi.
Fonte: Open.
Ecco quanti bicchieri di vino dovrebbe bere al giorno chi soffre di diabete in base alle calorie totali quotidiane.
Chi soffre di malattie o problemi di salute come il colesterolo alto o il diabete mellito dovrebbe seguire delle diete specifiche, spesso molto restrittive. Questo non significa però dover rinunciare completamente ai piaceri del palato. Basta lasciarsi ispirare e provare ricette nuove, come un antipasto sfizioso con un frutto tipicamente invernale che potrebbe aiutare contro il colesterolo. Per tenere a bada la glicemia, invece, si potrebbe assumere in vari modi la fibra d’avena solubile, che aiuterebbe a ridurne il livello nel sangue.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
Vino: le siciliane Vigna del Gallo e Etna urban winery nell’Urban vineyard association.
Oasi di verde in contesti urbani, filari inattesi che restituiscono il valore storico e culturale, oltre che enologico, di un’area: sono le vigne urbane, presenti anche in Sicilia con la Vigna del Gallo di Palermo – di recente intitolata a Diego Planeta – e l’Etna Urban Winery di Catania. Le due realtà siciliane fanno parte del network dell’Urban Vineyards Association, associazione internazionale che, con l’intento di tutelare il patrimonio rurale, storico e paesaggistico, riunisce i vigneti all’interno dei centri cittadini, dalla ‘Vigna della Regina’ di Torino ai filari di ‘Rooftop Reds’ impiantati sui tetti di Brooklyn a New York.
Fonte: Lifestyleblog.it.
Invecchiare il vino in una cantina-igloo: un esperimento inedito sulle Alpi.
Per fare invecchiare bene il vino serve una cantina ad hoc, lo sapevano bene i nostri nonni e lo sanno ancora meglio gli specialisti del settore. Una sperimentazione che ha preso il via nel comprensorio Pontedilegno-Tonale, ci porta a rivedere il concetto classico di cantina, come luogo sotterraneo e buio. Ciò che si sta tentando di fare al Corno D’Aola è infatti testare come invecchi il vino in una cantina-igloo.
Fonte: Montagna.TV.
Primo posto per Cantina Produttori di Valdobbiadene al premio AGRIcoltura100.
Cantina Produttori di Valdobbiadene si colloca al primo posto su oltre 2000 imprese agricole italiane nella seconda edizione del premio AGRIcoltura100. A ritirare il premio, mercoledì 2 febbraio, è stato Alessandro Vella, Direttore Generale dell’azienda, durante la cerimonia svolta all’Ara Pacis di Roma in seguito alla presentazione del secondo Rapporto di AGRIcoltura100. Il rapporto ha l’obiettivo di rilevare la sostenibilità delle imprese agricole e monitorare la loro evoluzione nel tempo, valorizzando la crescita sostenibile nel settore dell’agricoltura e premiando le imprese agricole più virtuose.
Fonte, Valdo Tv.
Gruppo Collis, Luca Cielo lascia la direzione a Pierluigi Guarise.
Dopo cinque anni dedicati alla riorganizzazione del Gruppo a cui fanno riferimento Cantine dei Colli Berici, Cantina di Colognola ai Colli e Cantine Riondo, Cielo lascia l’incarico forte dei risultati: 124 milioni di euro di ricavi con un utile netto di 2,8 milioni di euro. Era stato lui l’uomo scelto dalla presidenza Zambon per disegnare il business model che ha recuperato efficienza, semplificato flussi e processi nell’architettura consortile, valorizzato le sinergie fra le tre aziende imbottigliatrici del gruppo, Cielo e Terra, Cantine Riondo e Casa Vinicola Sartori.
Fonte: Nordest Economia.
Es 2019, Sassicaia 2018 e Solaia 2018: i migliori vini rossi italiani secondo “Gentleman”.
La “Top 100” 2022 nasce dall’incrocio di 6 delle più importanti guide del vino italiano. E “cristallizza” la qualità diffusa in tutto il Belpaese. L’Es 2019 di Gianfranco Fino, dalla Puglia, uno dei vini più celebri di tutto il Sud Italia, con 582 punti complessivi, davanti a due “mostri sacri” di Bolgheri, come il Sassicaia 2018 della Tenuta San Guido ed il Solaia 2018 della Marchesi Antinori, secondi a pari merito con 580 punti, ed ancora, sul terzo gradino del podio, ancora insieme, a 577,5 punti, il re del vino delle Dolomiti, il San Leonardo 2016 della Tenuta San Leonardo, ed il Masseto 2018 della tenuta Masseto: ecco il meglio del meglio secondo la “Top 100” dei vini rossi edizione 2022 di “Gentleman”, mensile del gruppo “Milano Finanza” (in edicola oggi), che, ogni anno, realizza la sua classifica dei migliori 100 vini italiani.
Fonte: WineNews.
Verso Vinitaly Programma di webinar su tendenze e mercati.
Programma di webinar su tendenze e mercati. Promozione, costi energetici, mercati, vendite, comunicazione e marketing sono i temi dei webinar nei prossimi due mesi in vista di Vinitaly, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. I webinar sono gratis previa registrazione sul sito di Vinitaly una settimana prima di ciascun evento. Mercoledì 9 alle 11, primo appuntamento con Fipe, Federazione italia pubblici esercizi sullo zero waste: prove pratiche di sostenibilità e di economia circolare. Prezzi e prospettive nella distribuzione moderna e sono gli argomenti del confronto di giovedì 17 alle 11. Con Colangelo e Partners sono realizzate le sessioni sul mercato Usa, rivolte ad aziende italiane e a operatori statunitensi che commercializzano nei settori Horeca, retail e online.
Fonte: Arena.
Barolo, in rialzo le magnum.
Tutte e quattro le bottiglie in formato speciale sono state premiate alle aste Barolo, in rialzo le magnum di Cesare Pillon La tabella di questa settimana, che elenca le quotazioni più elevate spuntate alle aste nel 2021 dai Barolo in bottiglie di formato speciale, sottolinea anche graficamente uno degli aspetti più sorprendenti del successo ottenuto negli ultimi anni da questo grande vino piemontese. La vistosa scarsità di cifre nelle due ultime colonne, dedicate al confronto con i prezzi del 2020, attira l’attenzione sulle poche bottiglie per le quali il confronto e risultato possibile: si tratta di quattro annate di magnum su otto, il che significa che fino al 2020 le case d’asta manifestavano un limitato interesse soltanto per il formato da un litro e mezzo e che le doppie magnum, le jeroboam, le balthazar di Barolo le hanno cercate solo adesso.
Fonte: Milano Finanza.
Record per Franciacorta.
I Consorzio Franciacorta ha superato la soglia delle 20 milioni di bottiglie vendute (+28% sul 2020). Export poco oltre il 10%.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Vino, due nuovi produttori per le Tenute del Leone Alato.
La società del gruppo Generali, che produce 4 milioni di bottiglie in 780 ettari di vigneti in Friuli, Veneto e Piemonte, cresce con alleanze in Sardegna e Puglia puntando sulla biodinamica La strategia punta a valorizzare terroir caratteristici attraverso la distribuzione soprattutto all’estero Giorgio dell’Orefice una formula innovativa di contratto di filiera nella quale il produttore non conferisce materie prime (uve o vino sfuso) ma un prodotto finito, confezionato, acquistato a un prezzo prefissato dal partner commerciale che ne cura la valorizzazione sui mercati, in particolare esteri. È questo il senso delle due nuove partnership siglate dalle Tenute del Leone Alato, lo spin off di Genagricola (il braccio agroalimentare di assicurazioni Generali) che aggiunge così anche ivini della Sardegna e della Puglia al proprio portafoglio prodotti, che già poteva contare su cinque tenute di proprietà (Torre Rosazza e Tenuta Sant’Anna in Friuli, Costa Arénte in Valpolicella, Bricco dei Guazzi in provincia di Alessandria in Piemonte, e V8+ azienda specializzata nel Prosecco).
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Cantina Urbana propone la vinificazione nel centro di Milano.
Le uve arrivano da tutta Italia. Nata nel 2018 la società cresce bene e apre punti vendita Urban winery Una cantina di vinificazione nel centro di Milano. Cresce e si consolida il progetto di Cantina Urbana lanciato nel 2018 da Michele Rimpici. Una “urban winery” nata appunto per “fare il vino in città” trasformando uve provenienti da ogni zona d’Italia e commercializzate poi a km zero (dalla trasformazione) con punti di vendita diretta. Cantina urbana, infatti, è pronta ad espandersi con due nuovi punti vendita nel tessuto cittadino che vedranno la luce in questi primi mesi del 2022: il primo, Rivendita Porta Romana, a metà febbraio, nel vivace quartiere “vecchia” Milano tanto amato da cantautori e artisti e rinomato per la sua proposta gastronomica; mentre, il mese successivo sarà la volta di Rivendita Ravizza, in De Angeli, altra storica zona milanese. Le Rivendite, dislocate nei quartieri simbolo della città, mirano a coinvolgere gli abitanti del quartiere e affermarsi come un luogo di incontro e condivisione dove il vino è il protagonista.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Mare, venti di scirocco e di maestrale per gustare la Gallura in un bicchiere.
Se nel multiforme panorama di eccellenza che contraddistingue la viticoltura peninsulare c’è un’area vitivinicola per cui non è sprecato l’aggettivo di “magica”, è proprio la Sardegna. All’interno della regione, la Gallura ha caratteristiche talmente uniche (terreni a matrice granitica, vicinanza al mare e presenza di macchia mediterranea, condita da forte escursione e azione di scirocco e maestrale) da poter essere considerata un territorio a parte, molto peculiare. E proprio qui, tra Enas, sopra lo splendido golfo di Olbia, e Palau, nella patria d’elezione del Vermentino omonimo, che vede la luce il progetto de La Contratta. Nasce con la precisa intenzione, chiara negli intendimenti di Roberto Gariup, winemaker di origine friulana (che gestisce la tenuta insieme a Nicola Dettori), di valorizzare, in un ambiente di biodiversità e sostenibilità, i territoriali Vermentino, Cannonau e Carignano.
Fonte: Sport Week.
Intervista a Teobaldo Acone – Elogio del vino L’Irpinia al Festival Vino, la sfida è fare sistema.
Vino, la sfida è fare sistema Teobaldo Acone, dal 2000 ambasciatore dell’associazione “città del vino” ci racconta la sua visione del turismo enogastronomico. Questa associazione si occupa di promozione dei territori vitivinicoli e ha come obiettivo quello di aiutare i Comuni a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. Da dove inizia il suo percorso? Negli anni 90, con la mia famiglia ho avuto la possibilità di fare una vacanza, girando l’Italia, nelle regioni più interessate al mondo del vino, Piemonte, Veneto, Umbria e Lombardia. Grazie a questa esperienza ho avuto modo di provare i loro vini e i loro prodotti enogastronomici.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Dalla Sabina arrivano i primi undici sommelier.
Arrivano i primi Sommelier “made in Sabina”. Non perché non ci fossero sommelier in questa zona, ma perché è la prima volta che gli stessi si sono formati e si è realizzato l’intero percorso fatto di corsi e vari livelli proprio in casa, nel cuore della Sabina, a Poggio Mirteto. Si tratta di U sommelier, i primi della Sabina che lo scorso 31 gennaio, presso l’A.Roma Lifestyle Hotel hanno svolto gli esami finali del corso da sommelier dell’Associazione italiana sommelier. All’esame hanno partecipato gli allievi del primo corso Ais della Sabina, fortemente voluto da Alice Di Pietro di Eco fattorie Sabine (sede che ha ospitato il corso) e da Roberto Peron (delegato Ais Rieti). Alcuni dei partecipanti sono operatori del settore che lavorano sul territorio della Sabina, ma molti altri sono solo grandissimi appassionati del mondo del vino.
Fonte: Messaggero Rieti.
Gallini, borsa di studio per approfondimenti sul mondo del vino.
Una borsa di studio rivolta agli alunni delle classi quinte dell’istituto agrario Gallini di Voghera per produrre una pubblicazione sul vino oltrepadano. L’idea è di Roberto Le chiancole, titolare di Prime Alture Wine Resort di Casteggio, che ha deciso di finanziare l’iniziativa, dal titolo “Orgoglio Oltrepò 2.000 annidi vino nel primo territorio viticolo della Lombardia”, a favore delle giovani generazioni del territorio. «Ho sentito il dovere di contribuire concretamente nel costruire nelle nuove generazioni dell’Oltrepo e una coscienza territoriale» commenta Lechiancole.
Fonte: Provincia – Pavese.
Terre d’Oltrepo: i nomi della lista per il nuovo Cda – Terre d’Oltrepo, lista unitaria con Bosini e Bardone in campo.
I primi nomi proposti dal gruppo che ha guidato la sfiducia dell’ex Cda Voci su candidati autonomi che potrebbero farsi avanti: c’è tempo fino a lunedì. Ultime 48 ore per presentare le candidature per il rinnovo del consiglio di amministrazione della cantina Terre d’Oltrepo di Broni: mentre la lista unitaria è ormai quasi completata, e potrebbe essere presentata già questa mattina, si va avanti l’incognita degli outsider, ovvero di candidature di soci autonome, svincolate da un gruppo, come prevede del resto lo statuto della cantina. Intanto, emergono le prime indiscrezioni sui componenti della lista unitaria dell’Oltrepo, creata dai soci che hanno appoggiato la mozione di sfiducia al Cda precedente.
Fonte: Provincia – Pavese.
Giù il cappello: ecco il principe del Negroamaro.
Il Graticciaia compie 30 anni: tanti ne sono passati dal 1986, anno della sua prima vendemmia, e l’azienda oggi diretta da Francesco Vallone ha voluto festeggiarlo con una piccola verticale. In degustazione le annate 2004, 2011 e 2016, in rappresentanza delle diverse mani enologiche che si sono alternate in azienda. Questo vino nasce da una intuizione di Severino Garofano, storico riferimento dell’enologia non solo pugliese, e dalla determinazione dell’allora direttore Donato Lazzari. Anche se ottenuto con la stessa tecnica dell’Amarone, appassimento in cassette o sui graticci, l’analogia finisce lì, trattandosi di due vitigni differenti che la tecnica rende simili, donando a entrambi maturità fruttata, concentrazione e corredo tannico.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Vino, la Regione Puglia chiede deroga al limite di produzione.
Vino, la Regione Puglia chiede deroga al limite di produzione La Ro Puglia ha moaI Mipaaf la richiesta per integrare l’elenco dei comuni pugliesi che hanno diritto alla deroga al superamento della soglia di resa di uva ad ettaro per la produzione dei vini comuni. La richiesta darebbe diritto ai produttori di far fronte alle giacenze di vino non Dop e non Igp in costante crescita negli ultimi anni. “In Puglia – commenta l’assessore Pentassuglia – la produzione dei vini comuni e varietali rappresenta circa il 40% del vino complessivamente prodotto in ogni vendemmia.
Fonte: L’Attacco.
Primitivo di Manduria, quale Disciplinare?.
Riunione mercoledì 9 febbraio presso la sede del Consorzio di Tutela. Al via le prenotazione on line Primitivo di Manduria, • quale Disciplinare? Per partecipare e necessario mandare l’adesione a comunicazione@consorziotutelaprimitivo.com Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 099.9796696 Av 1 fine di rendere efficiente il loro degli operatori per poter partecipare alla riunione che si erra il 9 febbraio 2022 riguardante la “modifica del disciplinare” è necessario accreditarsi attraverso la prenotazione online – specificando Nome e Cognome – all’indirizzo email riportato sopra Potranno, quindi, assistere all’incontro previsto mercoledì 9 febbraio presso la sede del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria solo le persone aderenti alle tre filiere (imbottigliatori, trasformatori e viticoltori) prenotate e l’ingresso sarà consentito con mascherina Ffp2 e Super Green Pass.
Fonte: Lo Jonio.
Il feudo Croce Imperio 2019.
Riunione mercoledì 9 febbraio presso la sede del Consorzio di Tutela. Al via le prenotazione on line Il feudo Croce Imperio 2019 La migliore annata di sempre quella del 2019 per Imperio LXXIV, che si aggiudica il riconoscimento di Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni febbraio una classifica dei 51 migliori vini al mondo assaggiati durante l’anno. Il vino del gruppo Tinazzi è anche l’unico Primitivo nella lista e quindi unico rappresentante della Puglia. Con un punteggio di 95 il Primitivo di Manduria di Feudo Croce entra così a far parte della rosa di quella che è stata definita dalla prestigiosa rivista “una delle migliori degustazioni che Decanter abbia mai fatto Un premio importantissimo per le qualità espresse da questo vino, la cui potenza e facilità di beva hanno conquistato il trio di giudici composto dalla Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal, dal Master of Wine Matt Walls e dal Master Sommelier Stefan Neumann, che ha assegnato all’ Imperio rispettivamente 97, 94 e 95 punti.
Fonte: Lo Jonio.
“Es 2019” il miglior rosso d’Italia per “Gentlemen”.
“Es 2019” il miglior rosso d’Italia per “Gentlemen”. Un altro prestigioso riconoscimento per una delle cantine pugliesi più premiate d’Italia, quella di Gianfranco Fino e Simona Natale, entrambi di Taranto. Il loro vino Primitivo “Es 2019” è risultato il miglior rosso d’Italia nella classifica di “Gentlemen Milano Finanza 2022”. “Es” è da sempre nell’Olimpo dei Primitivi. È la quinta volta che “Es” si aggiudica la corona di miglior vino rosso tricolore. Era già accaduto con le annate 2009, 2010, 2011, 2016. Lo ricorda con viva soddisfazione il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio, esponente del Partito Democratico.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Cerignola. Limiti alle rese di uva da vino, Cialdella: “Aggiornati gli elenchi delle deroghe” – Limiti alle rese di uva da vino, Cialdella: “Aggiornati gli elenchi delle deroghe”.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Vino, adesso la Regione chiede la deroga al limite di produzione.
Al ministero Vino, adesso la Regione chiede la deroga al limite di produzione La Regione ha inviato al Mipaaf la richiesta per integrare l’elenco dei Comuni pugliesi che hanno diritto alla deroga al superamento della soglia di resa di uva ad ettaro per la produzione dei vini cosiddetti comuni. La richiesta darebbe diritto ai produttori di far fronte, in termini economici, alle giacenze di vino non Dop e non Igp in costante crescita negli ultimi anni. “In Puglia — commenta l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia — la produzione dei vini comuni e varietali rappresenta circa 1140% del vino complessivamente prodotto in ogni vendemmia.
Fonte: Repubblica Bari.
Sanremo brinda con i vini Ruffino.
La storica azienda pontassievese nei calici di ogni evento e nell’area hospitality del festival della canzone La Ruffino sbarca a San Remo. Da Pontassieve a Sanremo. Dalla storia del vino a quella della musica. Un contesto nel quale Ruffino, storica azienda del territorio, è protagonista in questi giorni con i suoi vini, che firmano tutti gli eventi e gli spazi di Casa Sanremo, area Hospitality della kermesse musicale. Luogo di ritrovo e relax per artisti, giornalisti, ospiti ed addetti ai lavori che affollano la città dei fiori. Ad allietare e impreziosire Casa Sanremo sono dunque i vini Ruffino. Si è partiti domenica scorsa, con l’inaugurazione festeggiata con il Prosecco Treviso Doc Bio, per proseguire poi con gli ultimi nati in casa Ruffino, Aqua di Venus Bianco e Rosé che firmeranno gli aperitivi e eventi più glamour.
Fonte: Nazione Firenze.
Villa Dianella cambia e assume personale La storica dimora diventerà un wine resort.
La tenuta passerà da 6 a 12 suites, aprira un locale per drink e potenzierà il ristorante. Sei le persone da selezionare subito Luca Signorini. «Il nostro è un progetto ambizioso nato qualche anno fa. Poi c’è stata la pandemia. Adesso siamo arrivati in fondo, e siamo pronti», dice Veronica Passerin d’Entrèves, proprietaria di Villa Dianella, tenuta storica nell’omonima località sulle colline tra Empoli e Vinci. La residenza medicea, e il borgo che la ospita, si trasforma: diventerà un wine resort. Il vino prodotto (dieci etichette di Sangiovese) resta il filo conduttore di un nuovo modello di accoglienza, di charme, che guarda al turismo straniero ma non solo, una vera chicca sul territorio. L’hotel passerà dalle sei attuali (ricavate in Villa) alle dodici suites di livello, queste ultime in fase di realizzazione nella zona delle scuderie. Sono camere ognuna dotata di cantinetta, alla quale si accede inquadrando con lo smartphone un QrCode Verrà poi potenziato il ristorante interno al resort, che una volta ultimato aprirà anche ai clienti esterni.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
I vini dell’Alto Adige fanno incetta di premi.
Guide enologiche internazionali. Riconoscimenti ad oltre una ventina di produttori lo Per la Cantina Terlano quindici valutazioni di alto livello, in generale i bianchi surclassano. Cinque prestigiose guide enologiche internazionali premiano i vini locali con il massimo dei voti. 11 fatto che i vini dell’Alto Adige (e i loro produttori) si siano affermati ai vertici del panorama internazionale è ormai dimostrato dai riconoscimenti e dai punteggi massimi assegnati loro anche nell’ultimo anno dalle cinque più rinomate guide enologiche internazionali. Nelle guide Decanter, Robert Parker, Vinum, Falstaff e James Suckling i vini prodotti dalle cantine, dalle tenute e dai vignaioli indipendenti dell’Alto Adige hanno ottenuto punteggi superiori o uguali a 95 su 100 per ben 73 volte. La valutazione più alta, 99 punti (Falstaff), è stata assegnata al Pinot bianco Terlaner Rarity 2008 della Cantina Terlano che si è aggiudicata anche la valutazione più alta tra tutti i vini dell’Alto Adige – 98 punti – da Robert Parker.
Fonte: Alto Adige.
Sagrantino Caprai nella top ten Vini rossi tra i migliori al mondo.
Riconoscimento dalla classifica della rivista Gentleman. Bottiglia per i 25 anni tra primi 10 d’Italia Sagrantino Caprai nella top ten Vini rossi tra i migliori al mondo. Ora è ufficiale: il Sagrantino Caprai è tra i migliori rossi al mondo. Dopo gli estimatori di tutto il mondo, ora anche una prestigiosa classifica internazionale lo conferma. Gentleman, il magazine di Class Editori, ha sommato ai rating italiani quelli dei critici internazionali più autorevoli, Wine Spectator, Vinous (guidato dall’italo-americano Antonio Galloni) e James Suckling. In questa prestigiosa Top 10 spicca il Montefalco Sagrantino Docg 25 Anni Arnaldo Caprai, accompagnato da autorevolissimi protagonisti dell’enologia italiana, come Sassicaia 2018 di Tenuta S. Guido, Solaia 2018 di Antinori, Masseto 2018 di Ornellaia-Frescobaldi, San Leonardo 2016 di San Leonardo, Tignanello di Antinori, i Sodi di S. Niccolò 2017 di Castellare di Castellina, Baffonero 2018 di Rocca di Frassinello, l’Amarone 2017 di Allegrini, Bolgheri di Guado al Tasso 2018 di Antinori e Fratta 2017 di Maculan.
Fonte: Corriere dell’Umbria.
Aziende vinicole Collis Wine Cielo lascia e Guarise è il nuovo dg.
Pierluigi Guarise, già direttore generale del Consorzio agrario del Nordest è il nuovo direttore generale del Gruppo Collis Veneto Wine, consorzio cooperativo che ha sede a Monteforte d’Alpone, fondato nel 2008 dalla Cantina di Colognola ai Colli e dalle Cantine dei Colli Berid di Lonigo, (Vicenza). Guarise, si legge in una nota del Collis, sostituisce in «un commiato in perfetta armonia» Luca Cielo che ha guidato il consorzio di secondo livello presieduto da Pietro Zambon dalli febbraio 2017. Arrivato in Collis nel 2017 con un mandato a scadenza, si legge nella nota Cielo ha ricoperto fino al 2019 anche il ruolo di direttore generale di Cantine Biondo Spa, società controllata al 100% dal Consorzio, che imbottiglia e distribuisce i vini prodotti con le uve coltivate dai 2.000 soci nei 6.000 ettari compresi fra le provincie di Verona, Vicenza e Padova.
Fonte: Arena.
STAMPA ESTERA
Remembering Barton of Bordeaux.
Wine nthony Barton of Châteaux Langoa Barton and Léoville Barton was buried in the vines of St-Julien last month, aged 91, marking the end of an era in the Bordeaux wine business. Most unusually, these two estimable Médoc classed growths have been in the same (Anglo-Irish) family since the 1820s. Although doubtless many tried to persuade him to sell, Barton was financially independent, never having to go cap-in-hand to a bank or one of the insurance companies that now own so many Bordeaux châteaux. Nor was he interested in playing the perennially popular game of proving that he could command higher prices than his neighbours. He simply wanted to make good wine that his loyal customers could afford. “There are only so many new cars you need,” he would tell journalists. Most Bordeaux proprietors, buoyed by the success of the 1995 and 1996 vintages, released the distinctly unexciting 1997 at prices that were far too high. Notably, Barton did not follow suit. In doing so, he is unlikely to have made himself popular with the Bordeaux trade, but he did earn himself many life-long friends among wine drinkers.
Fonte: Financial Times.
El cava se descuelga en el auge de los espumosos.
Los productores elevan el volumen de exportaciones a costa de vender más barato y perder facturación El cava se descuelga en el auge de los espumosos El vino catalán ha perdido un 1,1% de su facturación entre 2017 y 2021 El sector aboga por que el cava “crezca más en calidad que en volumen”, Tarragona El mercado mundial de los espumosos ha notado un crecimiento espectacular de la demanda en los últimos cinco años, pero el cava no está logrando aprovechar el beneficio de ese bum de las burbujas, que están acaparando el italiano prosecco y el champán francés. Entre 2017 y 2021, el sector del cava ha perdido 4,1 millones de euros de facturación, una mengua del negocio del 1,1%. Paralelamente, las ventas del prosecco se han disparado un 56,7%, y el glamuroso champán francés ha hinchado sus ingresos un 172%.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 4 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Dai tondini a Socrate con il Groppello bio.
Un rosso autoctono del Garda Ruggero Brunori dell’azienda Sincette è un bresciano multiforme. Occhi azzurri e sorriso da italiano in gita, presenta in allegria il Groppello 2020, rosso autoctono del Garda che ha conquistato i 3 bicchieri del Gambero rosso. «Tutto biodinamico, rigeneriamo i suoli», proclama esibendo il bollino Demeter, la sua è la prima cantina ad aver ottenuto la certificazione steineriana. L’anima verde convive con la tempra di una famiglia di capitani d’industria. Ruggero è l’ad di Ferriera Valsabbia, a Odolo, 600 dipendenti pronti a sfornare ogni anno un milione di tonnellate di tondini per il cemento armato. Quando ha capito che dare lavoro ai paesani non è il solo modo per far crescere la comunità, ha chiamato Jacques Mell, pioniere francese dell’agricoltura biodinamica.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Tridik 430 di Colesel Un Prosecco spettacolare.
Un Prosecco spettacolare di Luca Gardin, alla vigna più alta D dl Valdobbiadene, dalle migliori uve dl Glera, la Cantina Colesel produce un Prosecco spettacolare. che d ha sorpreso per la tavolozza completa di profumi e sapore che ne fanno un riferimento per la denominazione. Cl ha conquistati 11 Colesel Ti idik quota 430 (‘altezza della vigna) Extra Brut. Si tratta di un Valdobbiadene Superiore dl color giallo paglierino brillante. Naso verticale e pulito con richiami di mela verde, timo e lambda. Chiusura fresca, al gusto ë teso, con bollitine dense e croccanti e un particolare finale agrurnato con una sfumatura di sapidità. Su tutto una grande bevibilità.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
Vino in Gdo: meno volumi, più valore.
Si riducono dell’1,2 per cento nel 2021, rispetto all’anno precedente, le vendite a volume di vino della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a fronte però di una crescita nei valori del 5 per cento. Lo rileva il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenlQ. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Gli stessi dati messi a confronto con il 2019 e quindi prima dello scoppio della pandemia segnalano un aumento a volume del 5 per cento e di oltre il 13 a valori, «a testimonianza di una premiumisation (capacità di offrire prodotti d’eccellenza a prezzi accessibili) dei consumi di vino che va avanti da diversi anni».
Fonte: Giornale.
I migliori vini d’italia.
Cinque delle guide da cui sono stati tratti i voti per ottenere le classifiche. La sesta, Bibenda, si trova in versione digitale. In alto, a destra, la bottaia della cantina Giantranco Fino. LA SUPERCLASSIFICA 2022 DI GENTLEMAN, OTTENUTA DALL’INCROCIO DEI VOTI DELLE SEI PIÙ AUTOREVOLI GUIDE ENOLOGICHE, DECRETA I MIGLIORI ROSSI E BIANCHI ITALIANI. TRA CONFERME E QUALCHE SORPRESA EIA PRIMA VOLTA CHE UN VINO PUGLIESE conquista il primo posto nella graduatoria dei 100 migliori rossi italiani, compilata anche quest’anno come sempre da Gentleman sommando le valutazioni delle sei guide che li giudicano con un voto (nel box a destra, la spiegazione guida per guida).
Fonte: MF Gentleman.
Il numero della settimana – 7,9 per cento.
È il tasso di crescita annuo stimato del mercato del vino in Italia tra il 2020 e il 2025, il più alto d’Europa. Nel 2021 il settore valeva 14,2 miliardi.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Verso l’ampliamento le aree di produzione dei vini da tavola.
Coldiretti è soddisfatta dalla richiesta presentata dalla Regione al Ministero di ampliare le aree con vigneti e produrre fino a 400 quintali per ettaro di uva. «Permette infatti di tutelare le produzioni della nostra filiera dall’invasione di vini generici stranieri», sostiene l’associazione. In base alla richiesta, sarà possibile produrre in deroga a condizione che almeno il 25% dei viticoltori che hanno coltivato uva per vini generici in quei territori dal 2015 al 2019, abbia avuto una resa maggiore ai 300 quintali per ettaro. L’Emilia-Romagna è caratterizzata da un tessuto produttivo diversificato che comprende la produzione di vini a DO e IG di alto profilo, ma anche di vini senza DOP o IGP (cosiddetti vini comuni) che hanno registrato, complice anche la pandemia, un aumento di vendite nella grande distribuzione.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Vino e prodotti alimentari tornano a trainare l’export.
L’agroalimentare ricomincia a trainare l’economia del Fvg. Lo certifica la ricerca dell’Ersa presentata ieri a Pordenone dall’assessore regionale Stefano Zannier. Il primo semestre 2021 è stato caratterizzato dalla ripresa degli scambi commerciali, con esportazioni per oltre 424 milioni di curo di prodotti alimentari regionali (più 15 per cento rispetto al primo semestre 2020) e 87,3 milioni di curo di prodotti agricoli regionali (più 9,8 per cento), che hanno superato i valori pre-pandemici. Tale incremento, associato a una crescita più lenta delle importazioni (378 milioni di euro, più 8,4 per cento), ha mantenuto la bilancia commerciale su valori nettamente positivi. Non si arresta la domanda estera di vino regionale, il cui valore esportato nel primo semestre 2021 si è approssimato ai 60 milioni di curo (più 15,4 per cento rispetto al 2020).
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Franciacorta “brinda”: nel 2021 record di vendite.
Record di vendite per Franciacorta, che ha concluso il 2021 con oltre 20 milioni di bottiglie vendute. Nonostante l’incertezza dei primi mesi, vissuti ancora in condizioni di forte restrizione del canale HoReCa, a partire da marzo si è aperto un quadrimestre estremamente positivo, rispetto al 2020. Tra aprile e maggio il picco di crescita è stato del 200%. «Dopo un 2020 in cui abbiamo visto una riduzione significativa dei consumi fuori casa – dice il presidente del consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini – e cercato di a contenerne l’impatto, nel 2021 siamo riusciti a realizzare risultati molto positivi, che ci rassicurano sulla qualità e la forza della nostra denominazione.
Fonte, Avvenire Milano.
“Ci avete copiato la bottiglia” L’Albeisa dliffida Albugnano 549.
Nuova polemica del vino tra produttori langhetti e monferrini “Ci avete copiato la bottiglia” L’Albeisa cliffida Albugnano. Tra langhetti e monferrini, non c’è pace. Dopo i dissapori in casa Piemonte Land of Wine, una nuova polemica silenziosa serpeggia nel mondo del vino piemontese, e coinvolge due associazioni di produttori. L’oggetto del contendere è una bottiglia di vetro. Tutto nasce da una lettera di diffida che l’Albeisa, associazione che riunisce oltre 300 produttori delle Langhe, avrebbe inviato ai colleghi di Albugnano 549 diffidandoli a utilizzare il modello creato ad hoc con la scritta in rilievo Albugnano 549. L’accusa è di aver copiato la loro storica bottiglia, nata nel 1700 per volontà di alcuni lungimiranti produttori che volevano un segno distintivo per distinguere i loro vini da quelli francesi e riportata a nuova vita nel 1973 da Renato Ratti.
Fonte: Stampa Asti.
Tanti toscani e umbri tra i migliori vini rossi.
Nella graduatoria italiana, 7° posto per il Montefalco 25 anni di Arnaldo Caprai II rating elaborato da Gentleman vede ai vertici del rating internazionale un Sassicaia 2018 di tenuta San Guido. Ci sono anche toscani e umbri tra i 100 migliori vini rossi italiani e i 50 migliori bianchi. Lo indica la classifica di Gentleman, magazine di Class editori. Nei primi 10 dati dall’incrocio di sei guide italiane, ci sono alcune sorprese. Torna al vertice un vino della Puglia, l’Es’19 di Gianfranco Fino, e per la prima volta al settimo posto un Montefalco Sagrantino dei 25 anni di Arnaldo Caprai. Nelle altre posizioni Sassicaia, Montiano, Solaia, I Sodi di S.Niccolò, Tignanello, Masseto. Nelle ultime posizioni due Brunello di Montalcino, numerosi fra i 100, un Bolgheri e un Barolo. Per i rossi, Gentleman ha compilato la classifica dei primi 10 italiani nel mondo, sommando ai punteggi dei primi 100 secondo i rating italiani quelli di 4 grandi valutatori internazionali: i primi 10 sono Sassicaia 2018 di Tenuta S. Guido, Solaia 2018 di Antinori, Masseto 2018 di Ornellaia-Frescobaldi, San Leonardo 2016 di San Leonardo, Montefalco Sagrantino di Arnaldo Caprai, Tignanello di Antinori, i Sodi di S.Niccolò 2017 di Castellare di Castellina, Baffonero 2018 di Rocca di Frassinello, l’Amarone 2017 di Allegrini, Bolgheri di Guado al Tasso 2018 di Antinori e Fratta 2017 di Maculan.
Fonte: Nazione Toscana.
Nuovo Pignone. arrivano 28 milioni E la svolta green diventa realtà.
II ministro Giorgetti ha autorizzato l’accordo per l’innovazione industriale presentato da Baker Hughes di Monica Pieraccini. II ministro Giancarlo Giorgetti ha autorizzato l’accordo per l’innovazione industriale presentato da Baker Hughes-Nuovo Pignone che prevede la realizzazione di un progetto di sviluppo di tecnologie e prodotti a sostegno della transizione energetica. L’investimento complessivo è di 28,5 milioni di euro, di cui 7,7 milioni dal ministero dello Sviluppo Economico, e quasi 2 dalla Regione Toscana. II progetto, che coinvolge altre realtà imprenditoriali, centri di ricerca e università e 150 lavoratori nel prossimo triennio, punta a favorire la competitività internazionale dell’azienda attraverso la costruzione di impianti innovativi a Firenze e a Talamona in Lombardia.
Fonte: Nazione Toscana.
Tempesta perfetta che ci costringe al cambiamento.
Partecipando con la nostra impresa a Pitti Filati, ho avuto modo di toccare veramente con mano il dinamismo del settore, che, come affermano i colleghi produttori, percepisce forte e chiaro il segnale di ripresa; lo stesso avviene in altri comparti che, dopo il periodo terribile della fase di pieno lockdown, hanno ripreso il cammino della crescita. Da tutti è però condivisa la preoccupazione data dalla crescita del prezzo dell’energia e del gas, che pare ormai fuori controllo e che ipoteca un riavvio senza zavorra. Purtroppo, anche dal mio angolo visuale, le varie criticità che fino a qui sono state indicate, ma anche gestite, stanno presentando il conto: non parlo solo del prezzo dei carburanti e dell’energia, che evidentemente sono per noi gravosissimi, ma del costo dei noli, della carenza diffusa di container, che persiste, della difficoltà di innovare il parco veicoli per i camionisti (a causa non solo dell’aumento, ma della difficoltà a reperire materie prime e componenti elettroniche).
Fonte: Nazione Toscana.
Corso per preparare 20 potatori di vite.
Carenza di manodopera specializzata. Aperte le iscrizioni all’iniziativa di Agribi rivolta a disoccupati Corso per preparare 20 potatori di vite A partire da giovedì 17 sono previste nove giornate con 32 ore di lezione teorica e 40 di pratica in campo Agribi, ente bilaterale per l’agricoltura veronese formato dalle associazioni di categoria e dai sindacati, cerca di sopperire alle carenze di personale specializzato nei campi, proponendo un corso gratuito di potatura della vite rivolto a disoccupati. Questa pratica è fondamentale perla gestione dei vigneti e perla cui realizzazione c’è una grande richiesta di addetti. Le aziende agricole cercano infatti sempre di più lavoratori esperti, ma si trovano in questo momento a dover affrontare seri problemi nel reperire operai specializzati, in particolare potatori, trattoristi, manutentori del verde, con l’abilitazione per manovrare attrezzature pericolose o con il patentino per gli agrofarmaci.
Fonte: Arena.
Il Museo Archeologico di Altino rinasce grazie alla cultura del vino.
Sarà il buon vino a rilanciare il Museo Archeologico di Altino colpito, come molte altre realtà culturali, dagli effetti disastrosi della pandemia? In realtà la collaborazione tra gli imprenditori vitivinicoli ed il museo veneziano è iniziata tre anni fa ma in futuro è destinata a rafforzarsi ulteriormente. Coldiretti Venezia e Condifesa Treviso Vicenza Belluno si dicono pronte ad investire risorse per il museo veneziano che consentiranno di organizzare nuovi eventi, serate a tema ed altre iniziative culturali all’interno del sito archeologico altinate. E per rafforzare questa sinergia tra imprese e cultura il prossimo obiettivo dei produttori di vino sarà quello di incontrare i funzionari del ministero della Cultura per formulare nuove proposte di collaborazione. “Da tempo sto portando avanti il progetto “Agri-cultura” – ricorda Andrea Colla presidente di Coldiretti Venezia -. Questo sito è vicino a Venezia anche via acqua e pub essere importante per diverse iniziative e serate a livello culturale e, perché no, anche abbinando i nostri prodotti di eccellenza della terra veneziana”.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Il Durello è certificato Biodiversity Friends.
La Wba ha consegnato al Consorzio di tutela il riconoscimento Il Durello è certificato Biodiversity Friends Premiata la tutela e la salvaguardia dell’ambiente Soddisfatto il presidente: «Un lavoro durato un anno» N È il 14ssini Durello, la doc berico-scaligera, il primo Consorzio vini certificato Biodiversity Friend. A consegnare l’attestato, che certifica che le cantine socie credono nella sostenibilità e la tutela ambientale, è stato il rappresentante della WBA (World Biodiversity Association), Gianfranco Caoduro. Soddisfazione da parte del presidente del Consorzio Tutela Lessini Durello, Paolo Fiorini: «L’attesa è durata un anno. È stato un percorso lungo e condiviso, perché le aziende hanno risposto molto bene e con entusiasmo a questa iniziativa. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che noi produciamo in un territorio che rispettiamo e che vogliamo tutelare per lasciare ai nostri nipoti un ambiente sano». Attualmente sono già 18 le aziende che hanno aderito al progetto e rappresentano 328 ettari dei 430 totali della Doc, la certificazione del territorio vitato è valida già perla vendemmia 2021.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Vino: volumi in calo, ma superiori all’era pre-Covid.
Il report Nomisma Wine Monitor sul consuntivo 2021 nell’off-trade evidenzia una crescita a valore del +5%, confermando l’evoluzione dei consumi verso il premium. Dopo la galoppata del 2020, le vendite di vino in Italia nel canale off-trade (iper, super, piccole superfici a libero servizio, discount, cash&carry ed e-commerce dei siti generalisti) chiudono l’anno appena trascorso tirando un po’ il fiato. Secondo il report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ, il consuntivo 2021 mostra una riduzione a volume dell’1,2% rispetto all’anno precedente; a fronte però di una crescita a valore del +5 per cento.
Fonte: FOOD .
Vino, Franciacorta supera nel 2021 i 20 mln di bottiglie vendute.
Il Franciacorta chiude il 2021 con un record di vendite che supera i 20 milioni di bottiglie. Nonostante l’incertezza dei primi mesi dell’anno, infatti, a partire dal mese di marzo 2021 si è aperto un quadrimestre estremamente positivo per la denominazione. Se confrontato con il periodo corrispondente del 2020, in cui si ebbe una forte contrazione dovuta alle chiusure totali e al dilagare della pandemia, il 2021 ha infatti presentato tassi di crescita decisamente importanti, con un picco tra aprile e maggio di addirittura il 200%.
Fonte: Askanews.
Vinifera 2022: torna la mostra mercato sui vini di montagna.
Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia saranno i protagonisti della quarta edizione della rassegna dedicata ai vini dell’arco alpino. Sabato 26 e domenica 27 marzo alla Fiera di Trento. Vinifera 2022 è vino e passione da condividere in compagnia di produttori che altro non cercano se non l’espressione più vera e pura del territorio, conferenze tematiche, masterclass e tanto altro ancora. Unici e preziosi, rappresentanti del legame profondo che li unisce alla propria terra e che saranno affiancati dai vini biodinamici dei soci produttori dell’associazione francese Vignerons de Nature, oltre ad artisti e i piccoli artigiani del cibo, sidro e birra.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
Donne e vino, binomio sempre più reale.
L’Osservatorio del San Maurizio Wine Club presenta una fotografia delle imprenditrici occupate nell’industria enologica: da chi ha fatto la “rivoluzione del Barolo” alla quinta generazione alla guida di una cantina, ecco le storie di successo che raccontano, dal terroir al prodotto, come si può fare (ed essere felici). Sono circa 100 mila le aziende guidate da giovani under 35 a dimostrazione di come il settore rivesta grande interesse per le nuove generazioni, con quasi il 30% delle cantine con vigneto annesso dirette da donne così come il 12% delle cantine industriali.
Fonte: Linkiesta.
Vino a due velocità in gdo. Calano i volumi, ma aumenta il valore.
Il canale della grande distribuzione sembra andare verso la normalizzazione dopo il boom di vendite registrato con lo scoppio della pandemia. Il report Nomisma Wine Monitor, realizzato in collaborazione con NielsenIQ, sul consuntivo 2021 delle vendite di vino nel canale off-trade (Iper, Super, Piccole superfici a libero servizio, Discount, Cash&Carry ed e-commerce dei siti generalisti) evidenzia infatti un leggero calo a volume dell’1,2%, a fronte però di una crescita a valori del 5%, “confermando la premiumisation dei consumi in atto da diversi anni”, come recita la nota.
Fonte: Wine Pambianco – PambiancoNews.
Il vino, “che rappresenta l’Italia”, nelle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nel giorno del giuramento per il suo secondo mandato, vi riproponiamo il suo intervento in visita a Vinitaly, nel 2016. Con riflessioni ancora attuali. “Un grande prodotto italiano, vettore e simbolo della qualità italiana nel mondo. Un simbolo dello stile di vita e del gusto italiano, che produce ricchezza e cultura, ed è motore di un’agricoltura moderna. Nella diversità dei vini chiave decisiva del successo del settore, ma occorre saper mettere insieme le forze per moltiplicarne le potenzialità”.
Fonte: WineNews.
Il vino nuoce alla salute? No se consumato moderatamente.
Le conclusioni della Commissione Beca del Parlamento europeo sono rigettate dal mondo vitivinicolo italiano ed europeo. Rigotti: «il settore paga un atteggiamento ideologico nei confronti dell’alcol». Il vino nuoce alla salute e come tale va trattato alla stessa stregua delle sigarette, con vistose scritte monitorie ed allarmiste rivolte ai consumatori secondo la conclusione tratta dalla Beca, la Commissione straordinaria del Parlamento europeo volto a contenere le conseguenze del cancro. Una conclusione decisamente affrettata e priva di fondamento scientifico, visto che ci sono tantissimi studi medici ed epidemiologici che sostengono come il consumo regolare e moderato di vino, soprattutto se rosso ricco di polifenoli, è un positivo coadiuvante per una vita sana, come del resto lo conferma la Dieta mediterranea tutelata dall’Unesco come patrimonio immateriale.
Fonte: Il NordEst Quotidiano.
Prime Alture è “La Cantina di Milano”: dalla vigna alla tavola.
Viaggio in Oltrepò Pavese alla scoperta del Pinot Nero. Progetto di collaborazione con l’alta cucina per far diventare il vitigno simbolo della cantina Prime Alture il punto di riferimento dei milanesi amanti del vino. Un progetto di vita. Un sogno che diventa realtà. La passione per il vino e per l’accoglienza. E ancora, la voglia di riscoprire un territorio, votato al dio Bacco, ma non ancora sulle bocche di tutti. Sono questi gli elementi che hanno spinto Roberto Lechiancole a investire nell’Oltrepò Pavese, terzo terroir al mondo per la produzione di Pinot Nero, al fine di produrre vini distintivi e con una profonda riconoscibilità del vitigno, in un processo di agricoltura biosostenibile a tutela del consumatore finale.
Fonte: Italia a Tavola.
AGRIcoltura 100: Cantina Produttori di Valdobbiadene al primo posto per sostenibilità.
La seconda edizione del premio AGRIcoltura 100, promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni, vede al primo posto la Cantina Produttori di Valdobbiadene tra oltre 2.100 imprese agricole italiane intervistate da Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved. Alessandro Vella, Direttore Generale di una delle realtà più rappresentative del Prosecco Superiore DOCG, ha ritirato ieri il prestigioso riconoscimento, durante la cerimonia svoltasi all’Ara Pacis alla presenza delle Autorità di Governo, del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, dei vertici di Reale Mutua e Confagricoltura e dei media, a margine della presentazione del secondo Rapporto di AGRIcoltura100, che ha l’obiettivo di rilevare la sostenibilità delle imprese agricole e monitorarne l’evoluzione nel tempo.
Fonte: Beverfood.com.
STAMPA ESTERA
Le Lambrusco nouveau est arrivé.
Les fins buveurs hexagonaux semblent encore le bouder… Ce vin rouge pétillant, pourtant, fait des émules. ‘est en Émilie-Romagne, au nord de l’Italie, et principalement dans la région de Modène, berceau du vinaigre balsamique et de rutilantes voitures de sport, que s’étendent les zones de production du lambrusco, avec plusieurs appellations distinctes et une longue liste de cépages autochtones. Un vignoble d’une richesse méconnue — alors qu’il s’agirait de l’un des premiers cas de domestication de vignes sauvages de l’histoire de la viticulture — donnant un vin rouge pétillant dont la mauvaise réputation remonte aux années 1970. Les grands groupes industriels réalisant alors qu’avec l’entremise d’un moût synthétique, en produire à foison est possible.
Fonte: Figaro Magazine.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 3 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Prosecco rosato
Il celebre vino in versione rosé Cantine Valdobbiadene, 6,99 euro. Lo spumante Brut Rosé con uve 100% Pinot Nero Ruggeri, 11 euro.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Intervista a Francesco Tanzi – Il nettare di Bacco rinvigorisce il rendimento.
Negli ultimi 5 anni il vino è diventato un vero e proprio investimento capace di arrivare a performance medie di 20 punti percentuali. Gianluca Torti -Fisperto del mercato enologico e sommelier certificato, Francesco Tanzi è capo dipartimento “Vini pregiati e da collezione” della casa d’aste Pandolfini. Cosa rende un vino un buon investimento? Partendo dal presupposto che lo stato di conservazione deve essere eccellente, le caratteristiche che creano il valore di una bottiglia sono produttore, A sinistra un Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 2017 Côte de Nuits, Grand Cru: a destra il medesimo vino dell’annata 2016. etichetta – cioè tipologia del vino – e annata. I vini che riscuotono maggiore successo nel circuito delle aste internazionali sono quelli francesi. Per i rossi vanno per la maggiore quelli dalla struttura importante, che possono reggere all’invecchiamento e permettere un orizzonte di investimento anche di decenni: su tutti probabilmente quelli prodotti in Borgogna.
Fonte: Advisor Private.
Gentleman, ecco la classifica dei migliori 100 vini italiani.
Quali sono i 100 migliori vini rossi italiani e i 50 migliori bianchi incrociando e sommando i rating delle sei guide più autorevoli italiane? Lo indica la speciale classifica compilata ogni anno da Gentleman, il magazine di Class Editori in edicola dal 4 febbraio insieme a MF-Milano Finanza. La classifica si nasce da un data base unico, che raccoglie rating da oltre 15 anni grazie alla perizia e alla competenza di Cesare Pillon, affiancato da Emanuele Elli. Nei primi 10 ci sono quasi tutti i vini più conosciuti, con alcune sorprese significative. Torna al vertice della classifica un vino della Puglia, l’Es’19 di Gianfranco Fino; per la prima volta al settimo posto un Montefalco Sagrantino dei 25 annidi Arnaldo Caprai. Nelle altre posizioni dei primi 10 ci sono Sassicaia, Montiano, Solaia, I Sodi di S.Niccolò, Tignanello, Masseto, ma in posizioni diverse dal consueto.
Fonte: Italia Oggi.
Vini falsificati in Irpinia, sequestrate diecimila bottiglie.
Operazione dei carabinieri forestali tra Lacedonia e Volturara: nei guai aziende vinicole conosciute Vini falsificati in Irpinia, sequestrate diecimila bottiglie. Taurasi, Greco di Tufo e Falanghina, etichette Docg e conosciute in tutto il mondo per la loro qualità. I carabinieri Forestali dei comandi stazioni di Lacedonia e Volturara Irpina, coadiuvati dagli ispettori ministeriali dell’ I.C.Q.R.F. – Ufficio per l’Italia Meridionale, hanno eseguito il sequestro preventivo di circa diecimila bottiglie di vino di svariate qualità di origine protetta e migliaia di ettolitri di vino sfuso non ancora imbottigliato. Vino presente nelle cantine di note aziende di Forino e Montefalcione, zone tipiche di produzione vitivinicola. Il sequestro è stato disposto dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino su richiesta della Procura, a conclusione di mirate indagini che hanno portato ad acquisire gravi indizi dei reati di frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci nei confronti di produttori di vino.
Fonte: Roma.
Fattoria del Piccione – Fattoria del Piccione la cantina nel castello Storia antica e animo giovane.
La cantina di famiglia con le fondamenta nel castello che guarda al futuro. Fattoria del Piccione la cantina nel castello • Storia antica e an imo giovane Andrea Pasini, 23 anni, porta avanti l’attività di famiglia in un contesto storico e suggestivo Produce in sintonia con l’ambiente Rebola, Sangiovese e Ancellotta puntando al biodinamico. C’è la storia delle pietre, del legno, del più recente cemento, e c’è il futuro che si affaccia, con una nuova generazione all’opera. Andrea Pasini ha 23 anni, un diploma da perito chimico che gli da esattamente la misura di «tutto quello che qui non serve». Il suo “qui” è la cantina di famiglia, la Fattoria del Piccione, entroterra riminese, azienda agricola biologica certificata dal 2019 che nel 2021 ha scoperto il metodo biodinamico.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
“Gioia di Ber” Talk sul vino e il bere al museo.
Dall’8 febbraio al 23 aprile la mostra “Gioia di ber” si arricchisce di un ricco calendario di conferenze di approfondimento sui temi della mostra. Il viaggio alla scoperta del consumo di vino e acqua attraverso la ceramica proposto dalla mostra “Gioia di Ber” prosegue al MIC di Faenza con i `Talk Gioia di Ber”. I primi tre appuntamenti si svolgeranno in diretta Facebook e Youtube per motivi di contenimento dell’emergenza sanitaria. Si comincia l’8 febbraio alle 16.30, con Emanuela Panke, general manager di Iter Vitis Les Chemins de la Vigne en Europe (Cultural Route of the Council of Europe) con l’incontro dal titolo “Il legame tra l’Itinerario della Ceramica e Iter Vitis, due cultural routes del Consiglio d’Europa”. Iter Vitis promuove la viticoltura come simbolo dell’identità europea.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Un Franciacorta che racconta il paesaggio.
Un Franciacorta che racconta il paesaggio Vittorio e la moglie Mariella hanno fondato l’azienda negli anni ’80 Emblematiche le loro cuvée di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Nella seconda metà del Novecento la fornace Biasca, una tra le numerose cave presenti sul territorio del Franciacorta, smise la sua attività. L’antico fabbricato, rimasto così senza uno scopo, venne acquistato da Vittorio Moretti, desideroso di regalare alla moglie Mariella un ricordo d’infanzia rimasto cementato nel suo cuore, perché in quella fabbrica, un tempo appartenuta alla sua madrina, la giovane Mariella passava i pomeriggi del doposcuola. Con lo sviluppo della Franciacorta e la sua sempre maggiore affermazione nel panorama enologico nazionale e internazionale, Vittorio e la moglie fanno una scelta: investire per convertire l’ex fornace in una cantina, dando forma all’inizio dell’avventura per l’azienda Contadi Castaldi.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Sangiovese e Merlot, per un blend caldo, morbido e solare.
Agricola Poggetto Luceres IGT Toscana. Sangiovese e Vierlot, per un bi en d caldo, morbido e solare a terra toscana ricca e rigogliosa è da sempre entrata nel cuore e nella vita dei coniugi Eva e Fabrizio Tozzi con l’intento di fare e fare sempre meglio nel campo vitivinicolo lavorando con passione e determinazione. Siamo tra Siena, Firenze, San Gemignano e Volterra nella regione del Chianti Classico, territorio dove nel 1986 nasce l’azienda Agricola Poggetto, una antica fattoria adagiata su una collina in una ragguardevole posizione panoramica che dal 2008, è iscritta all’Albo degli operatori biologici in quanto ha seguito i dettami di una agricoltura attenta alla salvaguardia ambientale in cui tutti i prodotti della terra seguono i principi fondamentali della filosofia biologica tanto da produrre in proprio anche l’energia elettrica con un importante impianto fotovoltaico. Sono tre gli ettari vitati con esposizione al Sud e SudOvest con suoli rocciosi. Il Chianti Classico prodotto in un terreno fortemente vocato all’enologia raggiunge i massimi livelli qualitativi identitari di questo areale. L’Azienda Agricola Poggetto gestisce i vitigni Sangiovese all’85% e Merlot al 15%.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Vini da tavola, più produzione La richiesta della Regione.
Si punta a passare da 300 a 400 quintali per ettaro dalla prossima vendemmia Argenta è l’unico Comune ferrarese “candidato” all’ampliamento L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali per ettaro, come previsto dalla legge nazionale modificata a fine luglio 2020. A dicembre è stato approvato dal Ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un primo gruppo di cinque Comuni autorizzati alla produzione di tali quantità: si tratta di Alfonsine (inserita anche la frazione di Filo come noto divisa tra i comuni di Argenta e Alfonsine), Fusignano, Russi e Sant’Agata sul Santerno, sempre bel Ravennate, Brescello nel Reggiano.
Fonte: Nuova Ferrara.
Agroalimentare record all’estero in testa il vino.
L’agroalimentare italiano è uscito dalla crisi generata dalla pandemia Covid più forte di prima con il record storico nelle esportazioni che fanno registrare un balzo dell’11% per un valore vicino ai 52 miliardi per l’intero 2021e il massimo di sempre. E quanto emerge dalla proiezione della Coldiretti sulla base dei nuovi dati Istat relativi al commercio estero nei primi undici mesi del 2021 che evidenziano l’impatto positivo sulle vendite all’estero delle vittorie sportive e musicali che hanno dato prestigio all’immagine del Made in Italy. Per l’alimentare si tratta di un successo ottenuto – sottolinea la Coldiretti – dalla ricerca di gratificazione a tavola nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e i lockdown della ristorazione che hanno pesantemente colpito in tutti i continenti.
Fonte: Messaggero Veneto – Nordest economia – Top 500.
La Doc del Rossese di Dolceacqua compie 50 anni
Nino Testalonga: «In tutto questo tempo la qualità è aumentata tantissimo» La Doc del Rossese di Dolceacqua compie 50 anni. II vino “Rossese Doc” compie cinquant’anni. Tanto è trascorso, da quando ottenne la “Denominazione di Origine Controllata”. Mezzo secolo in cui quello che inizialmente era un vino a produzione locale, oggi è venduto nei ristoranti di mezzo mondo. Chi, però, meglio di Nino Testalonga, storico produttore, può testimoniare questa crescita di qualità? «Cinquant’anni di Rossese Doc e per il sottoscritto, quest’anno, sono stati sessant’anni di vendemmia. Il Rossese è stato il vino che ha ricevuto la prima denominazione di origine, in assoluto, in tutta la Liguria. Era il 1952, quando otteneva questo importante riconoscimento». Cosa è cambiato in tutti questi anni? «Tanto è cambiato come qualità, un po’ meno come quantità. Il Rossese è un mono-vitigno, che abbraccia diversi Comuni del comprensorio intemelio. È nota la produzione in quantità ridotte rispetto ad altri vini italiani perché la superficie vitata è infatti piuttosto ridotta».
Fonte: Riviera.
Mariotti: cosa serve per immergere le bottiglie di vino.
Il cda del consorzio di gestione dell’Area marina protetta ha approvato, tra le altre pratiche, le modalità per il rilascio delle autorizzazioni per immergere le bottiglie di vino. «L’iter non è cambiato — spiega il direttore Mauro Mariotti — ma abbiamo chiesto a Regione Liguria di fornire un riscontro ufficiale. Sarà quindi necessaria l’acquisizione da parte dell’Area marina di un parere formale di screening o, in base a questo, un completo parere di Vinca, Valutazione di incidenza ambientale, da parte dell’Ente regionale. Il Ministero nel 2019 aveva stabilito le linee guida nazionali». Aggiunge: «E necessario conoscere l’incidenza dell’intervento per cui viene rilasciato il permesso sullo stato di conservazione di habitat e specie».
Fonte: Secolo XIX Levante.
Il Franciacorta brinda a un 2021 da record.
II comprensorio archivia lo scorso esercizio con volumi ben al di sopra di quelli realizzati nel 2020 e nelle annate precedenti la pandemia da Covid Il Franciacorta brinda a un 2021 da record Per la prima volta nella storia superati i 20 milioni di bottiglie vendute: bene il mercato interno l’export vale il 10,3% del totale. Il risultato ci lusinga e premia il lavoro fatto nonostante le difficoltà Silvano Brescianini lente Consorzio Franciacorta. Era un «sentiment» che già si respirava nei commenti delle principali cantine del comprensorio sull’andamento sorprendente dell’annata da poco conclusa. Ora, a certificare il boom del Franciacorta, ci sono anche i numeri ufficiali del Consorzio: nel 2021 il «distretto» delle bollicine made in Bs ha superato perla prima volta nella sua storia la soglia record dei 20 milioni di bottiglie vendute (15,6 min di pezzi dodici mesi prima).
Fonte: Brescia Oggi.
Frode del vino, quattro patteggiano in appello – Frode del vino, 4 patteggiamenti in appello.
Il primo filone dell’inchiesta su Terre d’Oltrepo, legato alla truffa del falso Pinot, si è chiuso in appello per l’ex direttore e altri tre imputati. Dopo le condanne in abbreviato, la Corte di BRONI. Appello di Milano ha accolto un accordo tra gli imputati e l’accusa. Quattro patteggiano: due anni all’ex direttore Cagnoni, 20 mesi all’ex segretaria Germani. FIORE / A PAG. 39 Frode del vino, 4 patteggiamenti in appello Chiuso il primo filone dell’inchiesta su Terre d’011repo: due anni all’ex direttore Cagnoni, 20 mesi all’ex segretaria Germani Maria Fiore BRUNI 11 primo filone dell’inchiesta su Terre d’Oltrepo, legato alla truffa del falso Pinot, si è chiuso ieri in appello per l’ex direttore e altri tre imputati. Dopo le condanne decise in abbreviato nel 2019, la Corte di Appello di Milano ha accolto ieri la richiesta di un concordato in appello, cioè un accordo tra gli imputati e l’accusa, una sorta di patteggiamento.
Fonte: Provincia – Pavese.
Intervista a Paolo Saracco – «Passione, follia e innovazione sono state la mia motivazione».
Ad accoglierci il suo sorriso… ed in sottofondo, il suono garbato e puntuale della campana della chiesa parrocchiale Sant’Andrea di Castiglione Tinella. Ospiti di Paolo Saracco, in attesa dell’informale chiacchierata, nella sua bellissima sala degustazioni, ci riempiamo gli occhi di quei paesaggi vitivinicoli magicamente illuminati dal sole che restano nel cuore e che per il vignaiolo del Moscato d’Asti” rappresentano l’amore per la sua terra. E non solo, signor Saracco, vero? Beh, io ho studiato all’Enologica di Alba ed ho terminato gli studi nel 1984. Erano gli anni in cui non si contemplavano ancora le potenzialità ed il valore della qualità in ambito enologico, seppur fossero tanti gli esponenti del settore cono «Passione, follia e innovazione sono state la mia motivazione» per le loro eccellenze. E mi riferisco a produttori come Bruno Giacosa, Bartolo Mascarello, Renato Ratti, la famiglia Contemo, Angelo Gaja e Bruno Ceretto… solo per citarne alcuni. Grandi produttori virtuosi che allora e tuttora sono la massima espressione del mondo del vino.
Fonte: Idea.
Barolo e Barbaresco super Dopo un 2021 da record pronti a volare a Hollywood.
Balzo del 22 e 17% delle bottiglie dei grandi rossi di Langa sul mercato Molto bene anche il Nebbiolo, solo il Dogliani ha confermato la crisi Barolo e Barbaresco super Dopo un 2021 da record pronti a volare a Hollywood. IL 2021 da record per il Barolo, il Barbaresco e i vini di Langa. Che il sentiment fosse ampiamente positivo era noto a chiunque in questi ultimi mesi avesse fatto due chiacchiere coni produttori alle prese con ordini da ogni pare del mondo. Ma ora sono arrivati i dati ufficiali del Consorzio di tutela e di Valoritalia a certificare un anno d’oro, in linea con le principali denominazioni nazionali. Ecco allora i numeri: con 15,8 milioni di bottiglie immesse sul mercato nel 2021, il Barolo Docg ha fatto un balzo del 22% rispetto a12020, mentre il Barbaresco Docg è cresciuto del 17%, toccando quota 4,6 milioni di bottiglie.
Fonte: Stampa Cuneo.
Esportava vini all’estero senza versare le imposte.
Un 58enne svizzero, titolare di un’azienda vitivinicola di Suvereto (Livorno), che ha omesso di comunicare al fisco italiano le vendite di vino Igt esportato in Russia e Svizzera, è stato sanzionato dalla guardia di finanza di Livorno. Dal 2015 al 2020 l’impresa agricola, evasore totale, aveva redditi sottratti alle tasse per 580mi1a euro, Iva dovuta per 19mila, oltre a Irap per 17mila e ritenute non operate e non versate per 32mila euro.
Fonte: Nazione Toscana.
Per i Vignaioli del Morellino nel 2021 un export da record.
Bilancio col segno più per la Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano. L’assemblea ordinaria dei soci ha approvato venerdì il consuntivo chiuso al 31 agosto 2021. Pur riferendosi a un periodo di grande incertezza legato alla pandemia, i risultati hanno superato le aspettative: il fatturato cresce del 5% e supera i 13,7 milioni di euro. «Questo risultato — dice il presidente della cantina, Benedetto Grechi—è stato possibile innanzitutto grazie all’ottimo lavoro con il canale della grande distribuzione organizzata che ha segnato un +8%». Il canale della ristorazione è stato, come ci si aspettava, più penalizzato dalla pandemia ma la diminuzione complessiva del canale Horeca è stata solo del 7% grazie al fatto che parte delle vendite sono state dirottate sulle enoteche dove è sempre stato possibile l’asporto (+22%). Anche per l’export la diminuzione è stata contenuta grazie al lavoro su più mercati. E invece cresciuto l’e-commerce, seguendo un trend esteso a livello nazionale con un incremento del fatturato del +34% dopo i risultati positivi del 2020.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Esportano il vino senza pagare le tasse.
Scoperta dalla Guardia di finanza: l’azienda “fantasma” è riconducibile a una società con sede a Cipro e soci russi Tutto partito (falla segnalazione (li alcune operazioni bancarie sospette. Sembra che neppure una bottiglia sia mai stata stappata in Italia. I vini rossi a marchio Docg prodotti a Suvereto finivano tutti in Russia e una parte in Svizzera. Quattro ettari di vigneto. Una produzione completamente al nero, nell’ordine delle 30mila bottiglie all’anno. A smascherare l’evasore totale sono state le indagini del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Livorno, coordinate dal tenente colonnello Peppino Abruzzese, che hanno portato alla luce la struttura societaria dell’azienda agricola. Gli accertamenti hanno permesso di portare alla luce tra il 2015 e il 2020 redditi sottratti a tassazione per 580mi1a euro, Iva dovuta per 19mila euro, 17mila euro di Irap e ritenute non operate e non versate per 32mila euro.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba.
L’Anteprima Chiaretto passa dalla Dogana Veneta al Tusini.
La manifestazione torna dopo due annidi assenza e cambia sede: si svolgerà il 30 aprile e il 1° maggio L’Anteprima Chiaretto passa dalla Dogana Veneta al Tusini La scelta non è casuale: l’istituto professionale forma giovani destinati alla gestione delle cantine Domani Bardolino bio abbinato alle auto storiche Stefano doppi N Sarà l’istituto Tusini sulla collina di Bardolino, e non più la Dogana Veneta di Lazise, in riva al lago, a ospitare l’Anteprima del vino Chiaretto di Bardolino. La manifestazione, aperta solo perla stampa di settore, si svolgerà sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e torna dopo due annidi assenza dovuti alla pandemia. Durante l’evento, giunto alla sua tredicesima edizione, saranno in degustazione i vini della vendemmia 2021, i primi per i quali è obbligatoria in etichetta la dizione Chiaretto di Bardolino, entrata in vigore con il nuovo disciplinare di produzione, che ha anche previsto l’innalzamento al 95% della percentuale utilizzabile del vitigno autoctono della corvina veronese.
Fonte: Arena.
Cantine sostenibili “Produttori” la migliore.
Cantine sostenibili “Produttori” la migliore. La Cantina Produttori Valdobbiadene, Prosecco Docg, vola in testa alla dassifica generale della seconda edizione del progetto “Agricoltura 100”, stilato da Confagricoltura e Reale Mutua, la graduatoria che rileva e fotografa lo stato dell’arte del comparto agricolo, premiando l’eccellenza delle imprese agricole italiane in termini di sostenibilità. All’indagine hanno partecipato 2.162 imprese. «In Veneto lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la centralità delle persone sono i segni distintivi di un settore primario anche grazie all’attenzione e al lavoro di aziende come la Cantina Produttori Valdobbiadene», si è complimentato il presidente della Regione, Luca Zaia.
Fonte: Tribuna Treviso.
Sostenibilità. Cantina Produttori di Valdobbiadene primi nel progetto AGRIcoltura 100 tra oltre 2.100 imprese agricole italiane intervistate da Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved.
Presentata il 1 febbraio, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, la seconda edizione del Rapporto di AGRIcoltura 100, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura nata nel 2020, volta a promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese. Si tratta di un progetto pluriennale, avviato da Confagricoltura e Reale Mutua, nato con l’obiettivo di rilevare la sostenibilità delle imprese agricole e monitorarne l’evoluzione negli anni successivi. L’indice AGRIcoltura100 misura il livello di sostenibilità dell’impresa considerando il numero e l’intensità delle iniziative adottate in tutte le aree.
Fonte: Agricultura.it.
Primo incontro per i soci Onav nella nuova cantina di Piero Cella a Sant’Anna.
Visita e degustazioni per gli assaggiatori di vino della provincia di Oristano. Alla scoperta di una nuova cantina e di nuovi vini. Un primo interessante incontro sabato scorso per i soci oristanesi dell’Onav, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino: guidati dall’enologo Piero Cella, hanno visitato la nuova sede della sua cantina Quartomoro di Sardegna, gestita a livello familiare insieme alla moglie Luciana Baso, nei pressi di Sant’Anna.
Fonte: LinkOristano.it.
Sassicaia, Solaia e Masseto (tutti 2018), al top nel mondo: la classifica di “Gentleman”.
L’incrocio del mensile di “Milano Finanza”, tre le più importanti guide italiane e la critica straniera. L’Es 2019 di Gianfranco Fino n. 1 in Italia. Icone del vino italiano, ambasciatori dei loro territori e del made in Italy, alfieri “universali” della qualità enoica del Belpaese: il Sassicaia 2018 della Tenuta San Guido, il Solaia 2018 di Antinori, il Masseto 2018 di Ornellaia, il San Leonardo 2016 della Tenuta San Leonardo, il Montefalco Sagrantino “25 Anni” 2016 di Arnaldo Caprai, il Tignanello 2018 di Antinori, I Sodi di San Niccolò 2017 di Castellare di Castellina, il Baffonero 2018 di Rocca di Frassinello, l’Amarone della Valpolicella 2017 di Allegrini, il Bolgheri Guado al Tasso 2018 ancora di Antinori ed il Fratta 2017 di Maculan. Sono i vini rossi italiani con i migliori punteggi in assoluto, tra Italia e mondo, secondo la classifica di “Gentleman”, mensile del gruppo “Milano Finanza”, che, ogni anno, realizza la sua classifica dei migliori 100 vini italiani dall’incrocio di sei delle guide italiane più importanti.
Fonte: WineNews.
La sostenibilità ormai è nel dna delle aziende agricole italiane. Con il vino al top.
Il rapporto “AGRIcoltura100” by Confagricoltura e Reale Mutua. La Cantina Produttori di Valdobbiadene al top della classifica 2022. La sostenibilità sta diventando sempre più un modello di gestione delle imprese e, in particolare, è divenuta un tratto distintivo delle imprese agricole, tanto che quasi la metà delle aziende del settore nel 2021 presenta un livello alto o medio alto di sostenibilità, con un aumento dell’1% sull’anno precedente per le aziende di livello alto, e di quasi quattro punti percentuali nel livello medio, anche grazie alla significativa diminuzione delle imprese di livello base, quelle cioè con impegno iniziale o limitato nella sostenibilità, calate in un anno al 17% al 12,7%.
Fonte: WineNews.
Alberata Aversana e Asprinio: il patrimonio unico della viticoltura campana punta all’Unesco.
L’antica pratica della vite maritata (con piante sorrette da pioppi di 10 metri di altezza) cerca la candidatura a Patrimonio dell’Umanità. L’Asprinio di Aversa riparte dalle sue radici più ancestrali, con un progetto per valorizzare la tradizionale forma di allevamento delle viti maritate: l’Alberata Aversana. Il lavoro di recupero e tutela dell’agricoltura tradizionale giunta nell’Agro Aversano grazie ai Greci (e poi agli Etruschi) più di 2.000 anni fa, ha l’obiettivo di accendere i riflettori sull’Aversa Doc una piccola denominazione (972,62 ettolitri di imbottigliato Doc, nel 2020) dal grande potenziale, distribuita in 22 Comuni tra la provincia di Caserta e di Napoli.
Fonte: WineNews.
Nocera, nessun abuso d’ufficio a favore azienda vitivinicola Odoardi. Assolti tre imputati.
Il Tribunale di Lamezia si è espresso in merito alla vicenda di una registrazione sanitaria fatta avere, secondo l’accusa in maniera impropria, al titolare della storica cantina da Comune e Asp. Nessun reato d’abuso d’ufficio commesso. Così ha stabilito il Tribunale di Lamezia Terme in composizione collegiale nell’ambito del processo che ruota attorno ad una registrazione sanitaria fatta avere alla famosa azienda vitivinicola Odoardi in maniera, secondo l’accusa, illecita.
Fonte: LaC News24.
Vino: per Camera commercio in Umbria settore è in crescita.
Il settore vitivinicolo in Umbria appare in crescita e “in fermento”: a poche settimane dalla conclusione de “L’Umbria del vino” il primo concorso enologico regionale ideato dalla Camera di commercio e autorizzato dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, l’Ente camerale accende i riflettori sull’andamento economico del settore vitivinicolo che nella regione appare in crescita e “in fermento”.
La struttura produttiva delle aziende vinificatrici è piccola o media piccola. Oltre la metà delle aziende infatti produce meno di 100 ettolitri di litro all’anno.
Fonte: ANSA.
L’Ue tratterà il vino come le sigarette?
Il Beca, il piano europeo per battere il cancro, sembra non dare pace al mondo del vino: l’atteggiamento dell’UE verso l’alcol ha molto in comune con quello riservato al fumo. C’è un nuovo nemico pubblico numero uno: l’alcol. Presto nell’Unione Europea il vino potrebbe essere trattato come si trattano le sigarette, e per lo stesso motivo: provoca il cancro. Magari non si arriverà all’apposizione obbligatoria in etichetta della frase “nuoce gravemente alla salute” e simili; probabilmente non vedremo, di fianco a poetiche descrizioni di flavour e terroir, crude immagini di fegati spappolati; ma insomma il rischio è serio. Potremmo trovarci davvero alle soglie di una nuova era, non è una di quelle bufale allarmistiche, quelle esagerazioni in malafede sulla falsariga “la Ue vuole toglierci questo e quell’altro”. E proprio tra qualche giorno, il 14 febbraio, al Parlamento europeo è previsto un passaggio decisivo.
Fonte: Dissapore.
Vino, ottima annata in Toscana: crescita in doppia cifra per molte denominazioni.
La Toscana del vino è in ottima salute, tanto da poter vantare una crescita in doppia cifra per la maggior parte delle sue Denominazioni. Il 2021 sarà un’annata da ricordare per i produttori di vino della Toscana, le cui Denominazioni chiudono l’anno registrando, per la maggior parte, una crescita in doppia cifra: spicca su tutti il Brunello di Montalcino con un +27% per 85.238 ettolitri, seguito poi dal Nobile di Montepulciano con +22% (il rosso al +6%) e ancora il Chianti Classico con +21% con una produzione da ben 282.559 ettolitri.
Fonte: Dissapore.
Vino venduto con falso marchio Dop: sequestrate 10mila bottiglie in Irpinia.
Imbottigliavano e commercializzavano comune vino sfuso proveniente da cantine di Forino e Montefalcione, in provincia di Avellino, falsificando il marchio Dop. La frode è stata scoperta dalle indagini dei carabinieri forestali di Lacedonia e Volturara Irpina, coordinate dalla Procura di Avellino, che ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale irpino il sequestro preventivo di dieci mila bottiglie di vino variamente etichettato come Taurasi, Greco di Tufo e Falanghina. Altre migliaia di ettolitri di vino sono state sequestrate all’interno delle due cantine i cui titolari sono stati denunciati per frode in commercio ed anche per bancarotta fraudolenta: da una loro azienda precedentemente fallita ed affidata alla curatela, avrebbero sottratto più di mille ettolitri di vino a loro volta destinati alla commercializzazione come prodotti Dop.
Fonte: Sky TG24.
Vino sempre come appena aperto? Ecco il tappo INTELLIGENTE da 8€.
Un tappo intelligente per goderti una bottiglia di vino in serenità, buona come fosse sempre appena stata aperta: una genialata da 8€ su Amazon. Il dilemma: aprirla oppure no, quella bella bottiglia di vino? E se poi non finisce e non è più buona? Finalmente, con questa piccola genialata economica non dovrai più rifletterci su e potrai conservare il nettare degli dei per 15 giorni, sempre come se la bottiglia fosse stata appena stappata.
Fonte: Telefonino.net.
Vino e Brexit, gli aggiornamenti sulle etichettature.
Ita (Italian Trade Agency) ha fornito chiarimenti sulla corretta etichettatura del vino esportato dalla Ue verso la Gran Bretagna. L’interpretazione congiunta del testo del Trade Commercial Agreement UE/UK e delle disposizioni del Department for Environment, Food & Rural Affairs, rinvenibili al sito www.gov.uk nonché alcuni pareri forniti dagli enti coinvolti inducono ad affermare che: i vini già prodotti all’entrata in vigore del TCA (per UK maggio 2021) possono continuare a circolare senza modificare la presentazione fino al 1° maggio 2023. i vini prodotti dopo il primo maggio 2021 circolano sino al 30 settembre 2022 con le abituali etichette, ma dal 1° ottobre 2022 dovranno recare l’indicazione di un importatore/ imbottigliatore/ FBO basato in UK.
Fonte: Federvini.
A Trento è Vinifera con tutte le novità della primavera del vino.
Vinifera: i vini di montagna di Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia in mostra a Trento il 26 e il 27 marzo. Artigiani del cibo, artisti e momenti di approfondimento per un ricco programma. Sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 Vinifera, la mostra mercato dedicata ai vini dell’arco alpino, torna ad animare la Fiera di Trento. Importanti le novità di questa quarta edizione che amplieranno ulteriormente il vasto programma delineato negli anni precedenti. Assieme a oltre 100 artigiani del vino, produttori, ristoratori e artisti provenienti da tutte le regioni cisalpine e da Francia, Austria, Svizzera e Slovenia, parteciperà a Vinifera come ospite l’associazione francese Vignerons de Nature, presente ai banchi d’assaggio con i vini biodinamici dei soci produttori.
Fonte: VDG Magazine.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 2 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Intervista a Paolo Castelletti – Politiche miopi affossano il vino.
Il segretario generale Uiv: vini sostenibili per legge. Occhio al dogmatismo su cibo e salute Politiche miopi affossano il vino Castelletti: l’export da record annullato dal boom dei costi. Caro energia e costo dei materiali finiranno per annullare il record di ricavi generato dall’export di vino»: raggiunto da ItaliaOggi, Paolo Castelletti non usa mezze misure. Il segretario generale dell’Unione italiana vini è preoccupato, anche per il nodo acqua: «la crisi idrica c’è, ma gli sprechi non si contano», dice. Poi svela: «Il decreto vini sostenibili è in arrivo». Quindi la stoccata: «Cara Ue, su cancro e alimentazione servono studi indipendenti; puoi farteli in casa». Domanda. Quanto il vitivinicolo sta risentendo del caro energia e materiali? Risposta. L’impatto è preoccupante: siamo a 1,3 mld di euro di costi aggiuntivi generati dal caro energia e dal rincaro dei materiali per il confezionamento e il trasporto del vino: carta, legno, capsule.
Fonte: Italia Oggi.
Il vino di Venezia.
Operazione di recupero Aikal. Verso la vigna urbana Il vino di Venezia E’ la malvasia, serenissimo vitigno. Anche Venezia ha un suo vino e un suo vitigno: è la malvasia. E forse presto avrà anche una vigna urbana. «Venezia è stata la capitale mondiale della malvasia; questa prima era semplicemente un vino bianco dolce. Vogliamo celebrare il suo legame con la città. Lo faremo con un seminario in autunno e con un concorso enologico nel 2023 tra tutti i produttori di malvasia del mondo»: lo ha annunciato a ItaliaOggi, Giampietro Comolli, presidente del centro analitico CevesUni e dell’Osservatorio economico Ovse, nonchè membro del comitato scientifico di Aikal, l’associazione internazionale di cultura e lavoro con sede a Venezia.
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Il vino invecchia a 2000 metri nella cantina tra i ghiacci. Completare Bell’Aja, azienda vitivinicola a Bolgheri di proprietà dell’Agricola San Felice, gruppo Allianz, ha acquistato la Batzella. L’azienda, fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella si trova tra Castagneto Carducci e Bolgheri e coltiva una superficie vitata di 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah. Con questa acquisizione, San Felice consolida la presenza sul territorio bolgherese, dove dal 2016 possiede un vigneto di 6 ettari in località Le Sondraie, da cui ha origine l’azienda Bell’Aja. 11 progetto di acquisizione prevede lo sviluppo di ulteriori 3,5 ettari di nuovi vigneti nei terreni della proprietà. San Felice, il cui presidente è Mario Cuccia, è presente anche nel Chianti Classico e a Montalcino. Segna un +23% nel terzo quadrimestre del 2021, la Cantina Valle Isarco. E le previsioni per il 2022 sono ancora a doppia cifra. Quello 2021 è stato l’anno del 60entesimo compleanno perla cantina, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, e lo ha fatto con una crescita che l’ha portata a 6,3 milioni di euro di fatturato e 900mi1a bottiglie vendute, +18% sul 2020 e +3% sul 2019.
Fonte: Italia Oggi.
Poltrone in erba – Novella Pastorelli, di Cantine Due Palme a Cellino San Marco e Lizzano….
Novella Pastorelli, di Cantine Due Patine a Cellino San Marco e Lizzano, è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. È la prima volta di una donna alla guida del Consorzio. Avvocato, esperta di diritto vitivinicolo, Pastorelli sarà affiancata da due vice: Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie, già presidente dell’ente. Fanno parte del consiglio Dalila Gianfreda, Benedetto Lorusso, Cosimo Pompigna, Giovanni Dinoi, Francesco Filograno e Raffaele Sammarco.
Fonte: Italia Oggi.
La maison di champagne Pol Roger entra con una partecipazione del 20% nel capitale di Compagnia del Vino….
9 milioni di fatturato, lo wine broker fiorentino che dal 2015 distribuisce in esclusiva in Italia i suoi champagne. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.
Fonte: Italia Oggi.
Gentleman, ecco i migliori 100 vini italiani.
Quali sono i 100 migliori vini rossi italiani e i 50 migliori bianchi, incrociando e sommando i rating delle sei guide italiane più autorevoli? Lo indica la speciale classifica compilata ogni anno da Gentleman, il magazine di Class editori in edicola dal 4 febbraio assieme a MF-Milano Finanza. La classifica nasce da un database unico, che raccoglie rating da oltre 15 anni grazie alla competenza di Cesare Pillon, affiancato da Emanuele Elli. Nei primi 10 ci sono alcune sorprese. Per esempio, al 1° posto per la prima volta c’è un vino della Puglia: Es 19 di Gianfranco Fino. E per la prima volta al 7° posto un Montefalco Sagrantino dei 25 anni di Arnaldo Caprai. Nei top ten ci sono poi Sassicaia, Montiano, Solaia, I Sodi di S.Niccolò, Tignanello, Masseto, ma in posizioni diverse dal consueto. Nelle ultime posizioni due Brunello di Montalcino, un Bolgheri e un Barolo. Per i vini rossi Gentleman ha compilato la classifica dei primi 10 vini italiani nel mondo sommando ai rating italiani quelli dei quattro grandi valutatori internazionali, Wine Spectator, Robert Parker, Vinous (guidato dall’italo-americano Antonio Galloni) e James Suckling.
Fonte: Mf.
Valoritalia e Montepulciano.
Il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano ha affidato a Valoritalia la certificazione (Equalitas) della sostenibilità delle denominazioni tutelate.
Fonte: Sole 24 Ore.
Coldiretti e Filiera Italia bocciano i tagli Ue ai sostegni per vino e carni.
«No» ai tagli della Ue sulla promozione di vino e carne, prosciutti e birra che affossano la Dieta mediterranea e il Made in Italy. Questo l’appello del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, sulla revisione del regolamento di ripartizione dei fondi per i prossimi anni in una lettera inviata alle istituzioni europee e al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, in occasione della presentazione dei bandi 2022 che invitano a prediligere progetti che incoraggiano a passare a diete vegetali, riducendo i consumi di carne e bevande alcoliche. Un precedente giudicato pericoloso in vista della presentazione della proposta legislativa sulla politica di promozione che dovrebbe essere adottata dalla Commissione europea.
Fonte, Sole 24 Ore.
In 82 Comuni regionali le aree con vigneti verranno ampliate.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali per ettaro, come previsto dalla legge nazionale modificata a fine luglio 2020. A dicembre è stato approvato dal ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un primo gruppo di cinque Comuni autorizzati alla produzione di tali quantità: si tratta di Brescello nel Reggiano e Alfonsine, Fusignano, Russi, Sant’Agata sul Santerno nel Ravennate. Lo stesso atto consente a Regioni e Province autonome di chiedere al Ministero l’inserimento di altri Comuni nelle aree con vigneti in deroga. In Regione, i Comuni che possono andare in deroga sono Un vigneto in collina 77.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Era buono già con l’imperatore Celli, vino di qualità a Bertinoro.
La storica cantina ha superato le 50 vendemmie nei 35 ettari coltivati a vite Prevale il Sangiovese, ma occhio anche a Chardonnay e Cabernet I: fra le coltivazioni più rappresentale spiccano l’Albana e il popolare Pagadebi Cantina Celli di Bertinoro è una di quelle realtà che disegnano uno degli scenari più propizi perla viticoltura peninsulare. Partiamo a raccontarla dal territorio, dato che in questo caso, come spesso in materia di vino, si tratta di un elemento rilevante. Siamo a Beninoro, piccolo gioiello di paese incastonato nelle colline romagnole, tra Forlì e Cesena.
Fonte: Nuova Ferrara.
Il Docg I Groppi: poi sarà impossibile tornare indietro.
Bertinoro ha una spinta vocazione sui vini bianchi, con la maggioranza dei produttori allineati a un livello di espressione omogeneamente elevato. Ma, come dimostrano sia il Sangiovese di Romagna Superiore Doc Le Grillaie, netto e nitido, di tensione, con naso di lampone nero e traccia di eucalipto, bocca succosa e tannini salmastri, sia il Romagna Doc Sangiovese Bertinoro Riserva Bron e Ruseval, territoriale come pochi altri, che ha naso di marasca, con tocchi di cappero sotto sale, e bocca con tannini sapidi e ritorno fruttato, qui il Sangiovese ha davvero caratteristiche peculiari. Eppure, una volta che si assaggia l’Albana di Bertinoro non si torna indietro. Quindi, procedete con l’Albana di Romagna Secco Docg I Croppi. Pesca bianca al naso, con tocchi di salvia limonata e iodato.
Fonte: Nuova Ferrara.
Vini da tavola, deroga per produrre 400 quintali di uva per ettaro.
II provvedimento riguarda per ora i vigneti nei territori di Alfonsine, Fusignano, Russi e Sant’Agata sul Santerno In Emilia-Romagna, e in particolare nella Bassa Romagna, aumenta la superficie destinata ai vigneti per la produzione di vini da tavola. Sono stati individuati 82 Comuni in cui sarà possibile ampliare le aree con vigneti e produrre fino a 400 quintali di uva per ettaro. A dicembre è stato approvato dal ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un 1° gruppo di 5 Comuni autorizzati alla produzione di queste quantità e tra questi ci sono Alfonsine, Fusignano, Russi e Sant’Agata sul Santerno. Lo stesso atto ministeriale consente alle Regioni di chiedere l’inserimento di altri Comuni nelle aree con vigneti in deroga, a condizione che almeno il 25% dei viticoltori che hanno coltivato uva per vini generici.
Fonte: Resto del Carlino Ravenna.
Record storico per le bollicine.
È record storico per la produzione di spumante italiano che nel 2021, per la prima volta, ha superato il miliardo di bottiglie: dietro il Prosecco, con 753 milioni di bottiglie Doc e Docg, c’è l’Asti Docg con 102 milioni. Nella Granda sono 4.300 gli ettari coltivati a uva moscato, utilizzata per produrre Asti Docg (Moscato d’Asti,Asti spumante e Asti secco) e 2.300 le aziende viticole che danno una produzione di 50 milioni di bottiglie e un valore complessivo di 250 milioni di euro. Oltre 7 bottiglie su 10 prodotte in Granda ed etichettate Asti Docg lasciano l’Italia: tra i maggiori acquirenti ci sono Stati Uniti, Russia e Germania.
Fonte: Saviglianese.
La Torino Wine Week diventa annuale «Un anno “di vino” per i produttori».
Ecco il cartellone di appuntamenti per gli esperti di enologia sotto la Mole La Torino Wine Week diventa annuale «Un anno “di vino” per i produttori» M La battuta è quasi scontata. «Sarà un anno “di vino”» dicono gli organizzatori dell’evento che da una settimana ha saputo conquistarsi un anno intero di vetrina a Torino. Così la Wine Week diventa un appuntamento stabile del palinsesto della città, permettendo a produttori e appassionati di avere più tempo per approfondire sapori e conoscere etichette nuove del panorama vitivinicolo d’Italia. Perché è proprio il panorama nazionale ad agguantare l’occasione di mostrarsi in una di quelle che ha saputo dimostrarsi una delle principali “vetrine” a livello nazionale per i fedeli di Bacco. E non solo. Si chiamerà “Heroes” il primo programma di eventi nato in collaborazione con l’hub culturale Off Topic. Un appuntamento mensile, dedicato al racconto e all’esplorazione degli atti eroici che si celano dietro a un buon bicchiere di vino.
Fonte: CronacaQui Torino.
Torino Wine Week la settimana del vino dura tutto l’anno.
Torino Wine Week cresce e si diversifica, affiancando al tradizionale Festival un calendario di eventi che accompagneranno la città per tutto l’anno. A cominciare da «Heroes» appuntamento mensile nato in collaborazione con l’hub culturale «Off Topic» di via Pallavicino 35. Un nome, spiegano gli organizzatori, per svelare gli atti eroici celati dietro a un bicchiere divino. Ogni evento si articolerà in due momenti indipendenti, con una degustazione di vino e una cena a base di prodotti del territorio di provenienza. Aprono le danze, questa sera, le aziende di Bolgheri, in alta Maremma, e le loro storie, con possibilità di degustare quattro etichette tra le 19 e le 21 e di provarne altre tre durante la cena. Per il futuro sono previsti approfondimenti sull’annata dei bianchi 2022, vista attraverso gli occhi di aziende under 35, un focus sui produttori dell’Alta Langa e uno sui vitigni autoctoni, come quelli dell’alta Val Susa e della Val d’Aosta.
Fonte: Stampa Torino.
Export del vino, si brinda di nuovo.
Commercio. Stati Uniti e Germania si confermano i mercati di riferimento, ma cresce l’Asia Export del vino, si brinda di nuovo Le cantine sarde festeggiano un 2021 sui livelli precedenti alla pandemia In alto i calici. Il vino sardo torna a festeggiare dopo un 2020 da dimenticare e registra lo scorso anno una crescita delle esportazioni degna delle stagioni precedenti alla pandemia. Le cantine dell’Isola sorridono al pensiero di aver riconquistato fette di mercato chiuse dall’emergenza sanitaria, ma anche convinto nuovi palcoscenici emergenti come quelli sudamericani e asiatici. I numeri Le statistiche su scala nazionale diffuse dall’Unione italiana vino, che rispecchiano comunque anche l’andamento regionale, fanno segnare nei primi dieci mesi del 2021 un balzo di oltre il 13% delle esportazioni oltre confine per un giro di affari che sfonda il tetto dei 5,8 miliardi di euro con aumenti a doppia cifra percentuale per ogni tipo di tipologia, dal bianco al rosso, passando per le bollicine.
Fonte: Unione Sarda.
Nobile, Rosso e Vinsanto diventeranno le prime denominazioni sostenibili.
Dopo un 2021 che ha fatto segnare una crescita record delle vendite, il Consorzio Vino Nobile ha deciso di rafforzare l’impegno verso uno sviluppo sostenibile, affidando a Valoritalia l’incarico di certificare con il protocollo ‘Equalitas’ la sostenibilità delle denominazioni tutelate. Una scelta arrivata al termine di un percorso iniziato oramai da alcuni anni, che ha previsto la partecipazione attiva di buona parte delle aziende socie e consentito di maturare e condividere una decisione che avrà un forte impatto sullo sviluppo futuro del territorio. L’iter di certificazione dovrebbe concludersi al più tardi entro il primo semestre 2022 e consentirà alle denominazioni Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vinsanto di Montepulciano, di diventare le prime denominazioni sostenibili italiane.
Fonte: Nazione Siena.
Effetto costo energia sulle bottiglie di vino. In vista rincari del 20%’.
Preoccupate soprattutto le cantine del Chianti e le sotto denominazioni di Gianmarco Lotti «Non bastavano gli aumenti delle materie prime, ecco il caro energia. I viticoltori non ce la fanno e rischiano il collasso. Comprare il vino può costare 1120% in più». L’allarme arriva da Montespertoli (Firenze) ma è generalizzato: le bollette con prezzi alle stelle influiscono su uno dei prodotti più pregiati della regione. Ritano Baragli, presidente della cantina sociale Colli fiorentini e vicepresidente Fedagripesca Confcooperative Toscana, dice: «Il valore del prodotto sfuso è aumentato a fronte della minore produzione. Sono cresciuti anche i prezzi delle materie prime. Coi rincari dell’energia ci aspettiamo un duro colpo e non tutti possono reggere, mi riferisco ai piccoli viticoltori». L’esborso maggiore, specialmente per le bollette, porta a «un incremento minimo del 20 o 30% su una bottiglia media.
Fonte: Repubblica Firenze.
Premio alla cantina sostenibile: a Valdobbiadene c’è la migliore.
La seconda edizione del Rapporto Agricoltura 100 porta al primo posto la “Produttori”: «Orgogliosi dei risultati» Premio alla cantina sostenibile: a Valdobbiadene c’è la migliore. Un premio che vale: la Cantina Produttori Valdobbiadene, di Valdobbiadene si piazza prima classificata in Italia per livello di sostenibilità. Lo evidenzia la seconda edizione del Rapporto AGRlcoltura100, progetto pluriennale promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved. La ricerca ha indagato l’impegno “Esgd” delle aziende agricole del paese nei diversi ambiti della sostenibilità – E (Environment – ambientale), S (Social – sociale), G (Gestione – gestione dei rischi e delle relazioni), D (Development – qualità dello sviluppo) dedicando un focus specifico al Veneto. Numeri alla mano, infatti, oltre un’azienda agricola su due (54,1%) nella regione ha un livello generale di sostenibilità alto o medio alto: un dato che mette l’agricoltura veneta sopra la stessa media nazionale (49,1%).
Fonte: Gazzettino Treviso.
Una scuola di viticoltura per giovani veneti all’estero.
Grazie a Regione e Rozzi Marin Una scuola di viticoltura per giovani veneti all’estero Dal valore storico di questa coltivazione alla capacità di creare un’impresa mirata anche alla sostenibilità N Un progetto che punta a formare nuovi professionisti veneti nel mondo, dando loro nuovi strumenti e rafforzando, contestualmente, le loro radici venete. Si è concluso nei giorni scorsi il corso “Il senso della vite: l’economia circolare incontra la produzione vitivinicola e il turismo enogastronomico”, ideato dall’Associazione veneti nel mondo, con sede a Camisano, in collaborazione con l’Associazione imprenditori veneti in Cile. Un percorso di alta formazione di 150 ore, svolte online tra dicembre e gennaio, sui temi dell’economia circolare, il turismo enogastronomico, la comunicazione e la sostenibilità perla vitivinicoltura e i grandi vini veneti. Protagonisti dieci giovani veneti e oriundi veneti, studenti e professionisti, residenti all’estero tra Argentina, Brasile e Ungheria.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Valdobbiadene e Caorle due realtà vitivinicole al top per sostenibilità.
La Cantina Produttori Valdobbiadene ha vinto la classifica della seconda edizione del Rapporto di Agricolturaioo, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura per promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese. Il concorso le imprese agricole che hanno adottato soluzioni o promosso azioni finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività e della comunità in cui operano. All’indagine hanno partecipato 2.162 imprese, +16,9% rispetto a quelle della prima edizione e i dati rilevati sono stati espansi sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio. Per il Veneto c’è anche un altro riconoscimento: la menzione speciale alla Società Agricola Eredi Scala Ernesto e C. di Caorle (Venezia) nell’ambito della gestione del rischio e protezione dei lavoratori.
Fonte: Voce di Rovigo.
CALA IL VOLUME DI VINO VENDUTO NELLA GDO MA NON IL VALORE.
Si riducono dell’1,2% nel 2021, rispetto all’anno precedente, le vendite a volume di vino della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a fronte però di una crescita nei valori del 5%. Lo rileva il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Gli stessi dati – evidenziano gli analisti – messi a confronto con il 2019 e quindi prima dello scoppio della pandemia segnalano un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valori, “a testimonianza di una premiumisation (capacità di offrire prodotti d’eccellenza a prezzi accessibili) dei consumi di vino che va avanti da diversi anni”.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino, Nomisma: nel 2021 -1,2% a volume in Gdo ma sopra i livelli del 2019.
Nel 2021 rallentano le vendite di vino a volume nella Grande distribuzione italiana, ma crescono in valore e rimangono comunque a livelli superiori a quelli pre Covid del 2019. Secondo quanto emerge dal report Nomisma Wine Monitor, realizzato in collaborazione con NielsenIQ, sul consuntivo 2021 delle vendite di vino nell’off-trade evidenzia un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Messi a confronto con il 2019 infatti, gli stessi dati segnalano comunque un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valore.
Fonte: Borsa Italiana.
Vendite di vino off-trade: nel 2021 volumi in calo ma crescita in valore (+5%).
Dopo la galoppata del 2020, le vendite di vino in Italia nel canale off-trade (Iper, Super, Piccole superfici a libero servizio, Discount, Cash&Carry ed E-commerce dei siti generalisti) chiudono l’anno appena trascorso tirando un po’ il fiato. Secondo il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ, il consuntivo 2021 mostra una riduzione a volume dell’1,2% rispetto all’anno precedente a fronte però di una crescita nei valori del 5%. Messi a confronto con il 2019 – e quindi prima dello scoppio della pandemia – gli stessi dati segnalano comunque un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valori, a testimonianza di una premiumisation dei consumi di vino che va avanti da diversi anni.
Fonte: Federvini.
Vino: al supermercato vincono le bottiglie di qualità.
Calano le vendite a volume di vino nella Gdo italiana, ma rimangono su livelli ancora superiori all’era pre-Covid. Rallenta anche l’e-commerce. Calano le vendite a volume di vino nella gdo italiana, ma restano su livelli ancora superiori ai giorni pre-Covid. In frenata anche il canale e-commerce. È quanto emerge dal Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ sul consuntivo 2021 delle vendite di vino. Emerge un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%, confermando la premiumisation dei consumi in atto da diversi anni. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Ancora positivo il trend dell’e-commerce di vino dei retailer generalisti, con dinamiche inferiori rispetto al “boom” del 2020 (+22% a valori a fronte di un +19% a volume).
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Ekinex per Cantina Nervi, tra storia, architettura e innovazione.
Fondata nel 1906 da Luigi Nervi, la “Cantina Nervi” è la più antica zona viticola della DOCG di Gattinara. Con una superficie totale di quasi trenta ettari ai piedi del Monte Rosa, è stata rilevata nell’aprile 2018 da Roberto Conterno, vignaiolo al timone in Langa della cantina Giacomo Conterno. Roberto Conterno ha arricchito l’antica realtà enoica del Gattinara Docg progettando una cantina in cui architettura e tecnologia d’avanguardia si sono allineate perfettamente al know how di casa Conterno.
Fonte: Edilportale.
Cantina Girlan, tanti gli obiettivi da raggiungere nel 2022.
Nata nel 1923 dall’iniziativa dei primi 23 viticoltori, oggi Cantina Girlan è formata da 200 famiglie socie che conducono 220 ettari che si trovano all’interno di zone di grande prestigio viticolo nell’Oltradige e nella Bassa Atesina. “Il quotidiano lavoro delle nostre famiglie socie rappresenta per noi un valore imprescindibile e guida tutte le nostre decisioni finali – spiega Oscar Lorandi, eletto presidente di Cantina Girlan lo scorso 24 novembre 2021, carica che si affianca a quella di direttore.
Fonte: Mixer Planet.
RASSEGNA ESTERA
One Single Glass To Enjoy All Wine.
How do five high-end goblets compare at such multitasking? FOR THE LAST couple of months. I’ve been drinking luxuriously. The bottles have been no different; they are the usual mix depending on regions, grapes and producers I’m curious about, and articles I’m working on, with the occasional treat. But I’ve been pouring wine into five of the best wine glasses money can buy. Over most of the last decade the top glass among wine lovers was the Zalto Denk’Art Universal, which, when I first encountered it in 2011, seemed fundamentally different and radically better than the other leading glasses. But in the last few years several other high-end glasses have been challenging Zalto’s supremacy, which brought me to these five lead-free crystal universal glasses, each precisely designed (and marketed) to be the only glass anybody would need to drink every sort of wine. Anybody, that is, willing to pay the roughly $60 to $90 price per glass.
Las bodegas también pagan la crisis de suministro.
Productores y distribuidores anotan un incremento de los costes de las materias primas y retrasos en las entregas Las bodegas también pagan la crisis de suministro MATTEO ALLIEVI, Madrid Carlos Rubio envasaba su vino de crianza en una botella bordelesa de 300 milímetros de altura de color canela. Antes de Navidad, su proveedor le comunicó que no la volvían a fabricar hasta marzo. “Afortunadamente, puedo contar con otro productor, aunque tengo que hacer los pedidos con un mes de antelación. Desde junio, se están retrasando las entregas porque las fábricas de botellas de vidrio no son capaces de abastecer toda la demanda”, comenta el gerente de Corral, una bodega riojana de tamaño medio. La fuerte demanda de vino en la recuperación pospandemia, la escalada de los precios de la energía y la congestión en la cadena de suministro han encarecido los costes de las materias primas y ponen en riesgo su abastecimiento. Una preocupación en la que coinciden bodegueros, fabricantes y distribuidores de España, Italia y Francia, los tres mayores países productores de vino en Europa.
Fonte: New York Times.
Fonte: Paris.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 1 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Il rosso deciso che fa assaporare lo spirito dell’Etna.
Restiamo in Sicilia, questa settimana, alle pendici dell’Etna per posare con queste poche righe un fiore a ricordo e onore di una donna del vino esemplare per intraprendenza, umanità e lungimiranza. Silvia Maestrelli era una figlia della vite: toscana dacché la sua famiglia da sempre fa vino a Villa Petriolo a Cerreto Guidi, con esperienze meneghine come manager, per poi calare in Sicilia un ventennio fa e intuire che il territorio dell’Etna era destinato a cambiare la percezione dei vini dell’isola nel mondo. Non ci ha pensato su troppo e ha investito molto a Rovittello dove quindici anni fa é stata restituita alla viticoltura di qualità la Tenuta di Fessina, Silvia Maestrelli ha intuito che dalle vecchie vigne di Nerello mascalese si poteva ricavare un vino d’intensità mediterranea superiore e ha lavorato con assiduità al progetto.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Il Ceviano così avvolgente e bilanciato In un Lazio segreto, tra i giardini di Ninfa, i Monti Lepini, l’antico castello di Sermoneta, una zona pedemontana tutta da scoprire, la giovane azienda prende vita nel 2013 per dar corpo al sogno di Giuseppe Palombo e Andrea Fiacco, due giovani amici con la passione per la vigna, con l’obiettivo di raccontare il territorio e la sua storia attraverso il vino. Per la parte tecnica ci si avvale della preziosa collaborazione di Federico Curtaz, valdostano per nascita, cittadino del mondo vitivinicolo per vocazione, che a qualunque. La seduzione di un rosso Saraceno.
Fonte: Messaggero.
Val Camonica. Il vino invecchia a 2000 metri nella cantina tra i ghiacci.
Il vino invecchia a 2000 metri nella cantina tra i ghiacci ••• Completare l’invecchiamento di 200 tra le migliori bottiglie del territorio della Valle Camonica all’interno di una cantina di ghiaccio costruita per l’occasione, a 2.000 metri di quota, nel Parco dell’Adamello. Obiettivo: studiare come cambiano le qualità organolettiche del vino e individuare tecniche di viticoltura sostenibile. L’igloo, da utilizzare come originale cantina di affinamento, è stato realizzato dall’artista camuno Ivan Mariotti. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie: la Cantina Bignotti ha depositato i suoi rossi Igt e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico, mentre il Consorzio Vini di Valcamonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito.
Fonte: Tempo.
Prosecco campione anche di imitazioni.
Non bastavano le innumerevoli «bollicene» che lo scimmiottano La Croazia ottiene la tutela del «Prosek». Il Consorzio: intervenga la Ue. Gli amanti della letteratura ricorderanno certamente «L’importanza di chiamarsi Ernesto». Parafrasando la celebre opera di Oscar Wilde potremmo parlare dell’importanza di chiamarsi Prosecco. O meglio del vantaggio di utilizzare il nome di uno dei vini più amati al mondo per scopi puramente commerciali in barba al rispetto delle regole e alla tutela dei consumatori. L’ennesimo caso di italian sounding, aggravato dal fatto che questa volta ci sono dietro governi, ministeri e la Commissione Europea. Ma veniamo ai fatti e ripercorriamo le tappe di quello che, non solo nell’ambito dell’agroalimentare, è diventato un vero e proprio casus belli.
Fonte: Tempo.
Fondazione sommelier. A Frosinone via al corso per conoscere la Borgogna.
Sono ancora aperte a Frosinone le iscrizioni per il corso sulla Borgogna. Iniziato il 27 gennaio, proseguirà fino lunedì 2 maggio, unico turno dalle 19,30 alle 22 nella Scuola del Gusto in via dei Salci 5. Le lezioni saranno tenute da Paolo Lauciani.
Fonte: Tempo.
Produzione di vino, incontro sul web con esperti e tecnici.
All’interno del percorso di valorizzazione della pergola abruzzese e dell’avvio di un percorso di riconoscimento quale “patrimonio immateriale dell’umanità” (Unesco) sono stati organizzati dei workshop tematici di approfondimento con professionisti del settore vitivinicolo. Venerdì è previsto l’intervento dell’agronomo tollese Silvio Cavino, direttore della cantina cooperativa coltivatori diretti di Tollo che in diretta sul web, alle 17.30, parlerà di “agronomia e pergola”. Nell’incontro verranno trattati i benefici e i punti di forza del sistema di allevamento a pergola.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
CdA Terre d’Oltrepo si vota il 18 febbraio.
Terre d’Oltrepo ancora alle urne. L’assemblea straordinaria per eleggere il nuovo CdA è stata convocata per venerdi 18 febbraio alle ore 13. Le indiscrezioni indicano che si sta formando una «rosa» di papabili seguendo il criterio della equa rappresentanza territoriale (Broni, Valle Versa e Casteggio) e appartenenti alle associazioni di categoria agricole (Coldiretti, Cia e Confagricoltura).
Fonte: Giorno Lombardia.
Convento di San Lorenzo Trattative per la vendita.
II convento di San Lorenzo, che dall’alto guarda e veglia sulla città, è uno dei simboli di Sondrio. Chiuso da 12 anni, quando le suore lo lasciarono, ora potrebbe tornare a rivivere. In una maniera legata al vino, perché chi sta trattando l’acquisto è l’imprenditore vinicolo Mamete Prevostini, La trattativa è stata confermata dalle religiose.Il Convento in vendita Lo sta trattando un’aziendavinicola San Lorenzo. Lo storico complesso è chiuso dal 2009 potrebbe passare nelle mani di Mamete Prevostini Le suore confermano: «Speriamo vada in porto» I Il monastero domina la città L’imprenditore è già proprietario della vicina vigna. Non soltanto la vigna, che viene lavorata dal 2005 e che dà già il nome a uno dei rossi di casa, tutta la proprietà di San Lorenzo, il complesso storico che domina da Sant’Anna tutta la piana sondriese, potrebbe passare nelle mani dell’imprenditore vinicolo Mamete Prevostini.
Fonte, Provincia Sondrio.
Settore del vino Fondi in arrivo.
Il bando Settore del vino Fondi in arrivo a Consistente partecipazione di imprenditori agricoli alla video conferenza nella sede dell’enoteca regionale di Offida. In collegamento con l’assessore regionale all’Agricoltura, Mirco Carloni, si è discusso sul bando filiera regionale misura 4.2, settore vitivinicolo, inerente gli investimenti da attuare sulle aziende che operano nel campo della trasformazione vitivinicola. Le discussioni si sono incentrate sulle risorse necessarie da inserire nel bando della Regione in uscita nei prossimi giorni. Tanti gli interventi, in collegamento, utili a dare consigli per una buona programmazione del bando che prevede specifici contributi a quelle aziende di trasformazione che intendono apportare miglioramenti. Il presidente della Vinea Ido Perozzi si è soffermato sull’importanza di fare rete tra le aziende e su altri punti, in particolar modo sull’enoturismo e l’enogastronomia.
Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
“Valorizzare le nostre eccellenze dialogano con buyers internazionali” Lo sforzo a favore del territorio dei Vignaioli Pugliesi di Orta Nova.
Buon successo per il convegno sul Nero di Troia organizzato dalla Cantina Obiettivo dichiarato: “Fare squadra e competere con i giganti del mercato” Brand “Per quanto ci riguarda, esiste solo la volontà di creare un brand di eccellenza che sappia raccontarsi fuori dai confini territoriali”. La cantina Vignaioli Pugliesi di Orta Nova si è fatta promotrice di un incontro, on line, per fare squadra e andare sempre più incontro alla collaborazione con altri attori del settore. “Un territorio che vuole crescere è sicuramente un territorio che sa valorizzare le proprie eccellenze, cercando di dialogare con i buyers internazionali ma conservando la propria identità più ancestrale”.
Fonte: L’Attacco.
Online il confronto tra le maggiori realtà produttrici vitivinicole dei Cinque Reali Siti e non solo.
II convegno telematico è stato strutturato in due momenti: un confronto tra le maggiori realtà produttrici del territorio dei Cinque Reali Siti e non solo, con la presenza di Vittorio Feola, della Cantina Ladogana; Pino Fioretti della Cantina Domus Hortae; Marilina Nappi delle Cantine Spelonga; Luca Scapola della Cantina Borgo Turrito; Gianni Mauriello della Cantina Casa Primis e Camilla Volpone della Cantina Placido Volpone. Per le istituzioni hanno partecipato: Umberto Di Michele, sindaco di Carapelle e presidente dell’Unione dei 5 Reali Siti; Mara Ghezza vice sindaca di Orta Nova e Bianca Verdirosi, Responsabile Galleria D’Arte Umberto Verdirosi. Nel secondo spazio di approfondimento dedicato alla storia e allo sviluppo del Nero di Troia, cono intervenuti: Francesco Contò, vice direttore del Dipartimento di Economia, Uni-Foggia; Nicola Faccilongo, docente di Economia applicata presso l’UniFg; Giuseppe Spano, professore di Microbiologia presso il dipartimento di Agraria dell’UniFg; Vittorio Capozzi, ricercatore CNR-ISPA; Riccardo Velasco direttore del Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-VE); Maria Francesca Cardone, ricercatrice presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria; Rocco Perniola, primo tecnologo presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA-VE); Giovanni Rosato, Responsabile Agroqualità Abruzzo/Molise; Donato Antonacci, Dirigente di ricerca CREA, in quiescenza, già Direttore CREA-UN, Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo-Turi; Donato Pentassuglia, assessore regionale all’Agricoltura della Regione Puglia.
Fonte: L’Attacco.
Confagricoltura Vino, incontri b2b: export in Usa e Uk.
Confagricoltura organizza un triplo appuntamento di incontri business dedicati alle imprese vitivinicole. I B2B si presentano particolarmente interessanti perché si focalizzano su due mercati consolidati per l’Italia del vino: gli Stati Uniti e il Regno Unito. È quanto annuncia una nota che ricorda come gli appuntamenti siano realizzati in collaborazione con ‘DoctorWine’ by Daniele Cernilli con lo scopo di sviluppare nuovi canali commerciali internazionali e raggiungere nuovi consumatori interessati ai prodotti Made in Italy di qualità. Tre gli eventi in programma: si è iniziato ieri con operatori del Regno Unito e si prosegue il 15 e il 21 febbraio con operatori degli Stati Uniti. Partecipano importatori, distributori, agenti commerciali, ristoratori, enoteche e stampa specializzata.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
L’imprenditore lancia l’allarme «Viticoltori strozzati dal caro energia».
II presidente della cantina sociale Colli fiorentini all’attacco «L’aumento del vino peserà sulle tavole dei toscani» Alessandro Formichella. Oltre all’aumento di mesi fa nel costo delle materie prime, della cellulosa e del vetro, ora arriva anche il caro energia. I coltivatori e i viticoltori toscani non ce la fanno più e lanciano l’allarme: con questi rincari rischiano di andare al collasso. Comprare il vino toscano nei prossimi mesi potrà costare il 20-30 % in più, nonostante molte imprese cerchino ancora di comprimere i costi. La cantina sociale dei Colli fiorentini, 300 piccoli viticoltori, 400 olivicoltori con una produzione di circa 700mi1a bottiglie nel 2021 e con un potenziale che potrebbe arrivare a oltre un milione e mezzo di bordolesi, stentano a farcela. Il caro-prezzi, con l’innalzamento dei costi dell’energia elettrica e del gasolio, passato per gli agricoltori da 50 a oltre 80 centesimi a litro dall’estate scorsa, fa crollare i già difficili margini di utile.
Fonte: Tirreno.
Nuova fase per il Consorzio c’è il via libera del Ministero.
Le 27 cantine rappresentano la quasi totalità degli 850 ettari del territorio vitato Il presidente Nico Rossi: «Testimonia la volontà dei viticoltori locali di investire». La data da cerchiare di rosso sul calendario è il 24 gennaio. Al ministero dell’Agricoltura si firma il decreto di riconoscimento del Consorzio tutela Dop Suvereto e Val di Cornia Wine e si apre una nuova fase per i viticoltori locali. All’ente aderiscono 27 aziende che rappresentano la quasi totalità del territorio vitato che si attesta attorno agli 850 ettari. Obiettivo la crescita delle tre Denominazioni esistenti e del relativo territorio di produzione. Dopo un rapido iter, il ministero dell’Agricoltura ha riconosciuto e attribuito al Consorzio le funzioni di tutela, promozione e cura delle Denominazioni tutelate, Suvereto Docg, Rosso della Val di Cornia Docg e Val di Cornia Doc, previste dall’articolo 41 della legge 238 del 2016. Inoltre, il superamento delle soglie di rappresentatività, che sono previste dal comma 4 dell’articolo 41 ha inoltre consentito al Consorzio di estendere i suoi poteri erga omnes, ovvero a tutte le aziende iscritte nel sistema dei controlli a prescindere dall’eventuale vincolo associativo.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba.
Intervista a Andrea Pieropan – Pieropan, il futuro ha un cuore antico – “Noi continuiamo nel nome di papà”.
Pieropan, il futuro ha un cuore antico Quattro generazioni, 142 anni di passione e impegno, di nonno in figlio, intrecci di vite In difesa e valorizzazione dell’autenticità del Soave. Di nonno in figlio… e poi avanti, tessendo “intrecci di vite”, lungo 4 generazioni, per scrivere una storia che dura da 142 anni. Una storia che ha sempre messo “la vigna al primo posto”. E il futuro? “Ha un cuore antico”. È il 1880 quando Leonildo Pieropan, medico condotto del paese, decide di valorizzare il fondo di famiglia, denominato “Calvarino”, fondando la Società Agricola Pieropan. Sarà il nipote, omonimo, tra gli anni Settanta e Ottanta, con la sua visione e il suo coraggio, ad assicurare all’azienda un successo nazionale e internazionale.
Fonte: Cronaca di Verona.
Cantina di vini in casa, come crearla: i consigli utili.
Gli accorgimenti per conservare al meglio le bottiglie all’interno della nostra abitazione. Il vino, per essere gustoso e di qualità, richiede una particolare attenzione nella sua preparazione e conservazione. Se vogliamo conservarlo in casa, quindi, è necessario allestire uno spazio in cui realizzare una cantina. Ecco qualche suggerimento utile. L’ambiente ideale in cui allestire una cantina di vini è lo scantinato o un seminterrato.
Fonte: PisaToday.
21 vini pregiati italiani sotto i 15 €. I migliori, uno per ogni regione.
21 vini pregiati italiani che costano meno di 15 €, uno per ogni regione dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Con prezzi, cantine e abbinamenti. Lo avevamo già fatto con i migliori vini italiani sotto i 20 € secondo Eric Asimov, amato critico del New York Times. Questa volta da Berebene 2022 abbiamo estratto i 21 migliori vini pregiati in versione low cost, uno per ogni regione italiana (con licenza di separare Trentino e Alto Adige). In realtà la guida del Gambero Rosso non ha segnalato un vino regionale migliore per la Val d’Aosta. Così, per darvi una panoramica completa, il vino valdostano dal miglior rapporto qualità prezzo lo abbiamo aggiunto noi.
Fonte: Scatti di Gusto.
Sanremo, Iuliana Ierugan presenta il programma televisivo “L’Italia in cantina”.
Sanremo. In occasione del Festival della canzone italiana, in programma dal 31 gennaio al 5 febbraio a Sanremo, si svolgerà la rassegna “Sanremo Doc” ideata da Danilo Daita, arrivata alla sua 17 edizione. La splendida Iuliana Ierugan presenterà il programma televisivo “L’Italia in cantina” registrato presso il Grand Hotel & Des Anglais di Sanremo, e realizzato in partnership con la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.
Fonte: Riviera24.
Agrigenius Vite: genio digitale in campo e in cantina.
Agrigenius Vite è un Sistema di Supporto alle Decisioni in grado di migliorare la gestione del vigneto, soprattutto dal punto di vista fitosanitario, e di fornire dati utili all’enologo per produrre vini di qualità. Ne abbiamo parlato con Nicolò Giuliani, enologo di Pico Maccario.
Fonte: YouTube.
Donnafugata: un altro prestigioso vino della cantina entra nella joint venture con Dolce & Gabbana.
Dopo il successo di Rosa, il rosato nato dalla collaborazione tra Donnafugata e Dolce & Gabbana e del rosso Cuordilava, un altro iconico vino della nota cantina siciliana entra nella joint venture con il noto brand di alta moda. Il vino in questione nasce dall’unione tra il vitigno internazionale Cabernet Sauvignon e uno dei vitigni simbolo della Sicilia, il Nero d’Avola. Dal colore rosso rubino intenso, il Tancredi, unisce note di frutta rossa matura (ribes e prugna) e balsamiche (eucalipto) a delicati sentori di cacao e tabacco dolce. Al palato presenta un’ottima struttura dai tannini importanti e perfettamente integrati; beva fresca dalla lunghissima persistenza retro-olfattiva. Novità ovviamente anche nell’elegante etichetta con un tripudio di colori, dal blu e dal dorato, dal rosso al verde, con sontuose trame barocche e mediterranee diventate ormai il marchio di fabbrica targato Dolce & Gabbana.
Fonte: All Food Sicily.
Il vino alla conquista della Generazione Z: la sfida delle produzioni low alcol.
Il salutismo incontra il palato, le carte vincenti arrivano dal lavoro in vigna e in cantina con un occhio, critico ma interessato, al vino dealcolato. I cambiamenti sociali e di stile di vita hanno effetti importanti anche sui consumi di vino: i più giovani, spesso ossessionati dalla forma fisica, sposano diete salutari, fatte di prodotti salutari e poco alcol. Scelte che ben si sposano con i vini a basso contenuto di alcol, tendenza emergente nel mondo enoico, che per decenni ha puntato su produzioni “muscolari”. Un passo necessario per conquistare la Generazione Z, come raccontano a WineNews Angela Velenosi, Andrea Sartori, Romina Tacchino (Azienda Agricola Tacchino), Roberto Anselmi ed Enrico Gobino (Mondodelvino).
Fonte: WineNews.
Vino: tra i prodotti più amati dagli Italiani nelle aste online.
Il vino tra i protagonisti delle aste online. Circa 230 mila gli italiani hanno fatto almeno un’offerta, la spesa media è stata di 1000 euro. Il vino sempre più protagonista nelle aste online, con 50 mila bottiglie vendute e una crescita del settore del 45% rispetto al 2020. È la fotografia scattata dal Catawiki Report 2021, tra le principali piattaforme di aste online, il quale segnala che “in Italia è stata venduta la bottiglia più costosa messa all’asta a livello globale, si tratta di una Domaine de la Romanée-Conti Romanée Conti Grand Cru del 2006 battuta per 15.500 euro”.
Fonte: Dissapore.
Vino, Uiv lancia l’allarme: export a +13% ma crisi energia pesa per il 10% del fatturato del settor.
Il 2022 si è aperto con un rincaro medio a carico delle aziende del 10% a bottiglia a causa di una “tempesta energetica” che peserà per 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi. L’export del vino italiano nel mondo è cresciuto del 13% nei primi 10 mesi del 2021, apprestandosi a chiudere l’anno per la prima volta sopra i 7 miliardi di euro. Ma il 2022 si è aperto con un rincaro medio a carico delle aziende del 10% a bottiglia a causa di una “tempesta energetica” che peserà per 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi, tra aumenti monstre di bollette, materie prime e trasporti.
Fonte: la Repubblica.
Vino e formaggi, abbinamento semplice? Sì, se sappiamo scegliere.
Abbinamento di vino e formaggi non è frutto di regole ma di esperienza. Ecco i più comuni errori da non commettere per non sbagliare con i nostri ospiti. Abbinare il vino giusto ai piatti non è un lavoro esclusivo dei sommelier, se sappiamo come fare. Ma gli errori sono tanti e nemmeno ce ne accorgiamo. Intendiamoci, non sono peccati mortali, ma comunque non ci permettono di gustare al meglio quello che abbiamo preparato.
Fonte: CheDonna.it.
Eletto vino italiano dell’anno secondo una recente indagine, non costa una fortuna ed è perfetto per ogni piatto.
Il vino è una delle bevande più amate in Italia e la nostra tradizione vinicola è senza dubbio una delle più importanti al Mondo. Una tradizione che si arricchisce ogni giorno di prodotti tutti da scoprire. È proprio questo l’argomento di cui parleremo oggi. Allacciamo le cinture perché stiamo per scoprire quello che è stato eletto vino italiano dell’anno 2022 dall’AIS, l’Associazione italiana sommelier. E il bello è che costa appena 18 euro al pubblico. Decisamente pochi per un prodotto di qualità così elevata e realizzato con uve che possiamo trovare soltanto nei nostri territori.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
I 20 vini (sotto i 18 euro) da bere in inverno secondo il New York Times: quattro sono italiani.
Queste etichette non provengono dai grandi territori del vino, ma sono tutte ottime e non troppo costose. Sono state selezionate dal critico enogastronomico Eric Asimov. «La vita è troppo breve per sprecarla con del vino scadente». Usa il celebre aforisma di Johann Wolfgang GoetheEric Asimov, per introdurre la sua selezione di bottiglie invernali. «Ho scelto vini che nelle enoteche della Grande Mela si trovano a meno di 20 dollari (18 euro, ndr)– spiega il critico enogastronomico del The New York Times– venti etichette che non provengono necessariamente dai grandi territori del vino». Alcune sono fatte con «uve quasi sconosciute» ma ciò non esclude che ci si possa innamorare di queste bottiglie, forse meno blasonate di altre e non troppo costose.
Fonte: Corriere della Sera.
RASSEGNA ESTERA
Ucrania hace temblar la venta de aceite y vino.
El conflicto deja en el aire la exportación de más de 370 millones en productos del campo. Aunque el ministro de Agricultura, Luis Planas, insiste en «no adelantar acontecimientos» sobre las posibles repercusiones económicas derivadas de la crisis entre Rusia y Ucrania, los responsables de los principales sectores agroalimentarios que podrían verse afectados, el aceite y el vino, han comenzado a mostrar su preocupación por si estalla el conflicto bélico o si Rusia impone nuevas restricciones. De hecho, la Interprofesional del Aceite de Oliva de España ha mantenido un encuentro para reorganizar las importantes campañas -en la que se invierten varios millones de euros al año- que se vienen realizando en Rusia, un territorio donde este producto se está posicionando con fuerza yen claro ascenso cada campaña.
Fonte: El Mundo.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 31 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Filippo Zangani: «Contiamo sul settore vitivinicolo».
II leader di Confagricoltura La Spezia: «Il Covid ha penalizzato gli agriturismi, ma in altri comparti c’è stata una reazione». A ESPRIMERSI fornendo una panoramica dell’andamento delle imprese legate al settore agricolo in questi anni di pandemia è il presidente di Confagricoltura La Spezia Filippo Zangani che spiega: «Visto a consuntivo il 2021 è stato per certi versi simile al 2020, abbiamo affrontato una grossa paura iniziale per tutte le aziende e settori che lavorano con la ristorazione e ricezione, temevano nuove chiusure dovute all’andamento del Covid, di contro fortunatamente il 2021 è stato un buon anno dal punto di visto commerciale -continua il presidente Zangani – Invece le aziende che lavorano principalmente con i privati, così come nel 2020, anche nel 2021 hanno riscontrato nel periodo di chiusura un periodo florido, infatti dopo le riaperture il lavoro è stato continuo.
Fonte: Nazione Top Aziende.
Rapporti Imprese – Corrono i numeri del vino, vince la qualità.
I numeri del vino corrono anche in pandemia. Secondo l’Osservatorio Economico Federvini, realizzato in collaborazione con Nomisma e Trade Lab, l’Italia è il primo paese per aumento dell’export di vini nel periodo 2019-2021. Ma non solo, si registra una crescita sostenuta nel mercato domestico, anche se sono cambiate notevolmente le abitudini di consumo. Aspetti che il gruppo vinicolo Fantini, nato a Ortona in Abruzzo nel 1994, e oggi leader tra le aziende esportatrici del Sud Italia, ha saputo cogliere, cambiando il core business per passare con successo dall’on-trade all’of trade. Già il 2020 ha segnato i primi risultati positivi di questa strategia, con un fatturato in crescita, che nel 2021 è migliorato, segnando un +11,7% per raggiungere un volume di affari di quasi 91 milioni di euro.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
I grandi vini campani conquistano nuovi mercati.
I vini Nel 2021 cresciuta la vendita di rossi e bianchi campani Nessuna ricaduta sull’estero, ma ora si temono rincari alle pagine 8 e 9 I grandi vini campani conquistano nuovi mercati Pierluigi Melillo Dal più 5% de12020 siamo passati a un più 30% dell’anno appena concluso Ma ad agitare il settore sono i rincari: Aglianico e Falanghina i più colpiti il pregiato vino campano si conferma leader mondiale, ma i prezzi della bottiglia ora rischiano di aumentare. La pandemia ha lasciato il segno: i nuovi costi delle materie prime e il sensibile aumento delle bollette di energia elettrica inesorabilmente avranno dei riflessi negativi sulle produzioni delle aziende vitivinicole. «Ma tutto sommato ci lasciamo alle spalle un anno molto positivo, anche se viviamo una forte incertezza per il 2022. È scontato prevedere, a questo punto, che tutti i fornitori alzeranno i prezzi.
Fonte: Repubblica Album.
L’eredità del capostipite Creare il progetto comune del Collio “no border”.
II territorio senza più barriere L’eredità del capostipite Creare il progetto comune del Collio “no border” Dalla Goriska parte un’iniziativa che vuole valorizzare il lavoro dei vignaioli italiani e sloveni. Dopo una Gorizia senza confini anche un Collio no border? Perché no, visto anche il lavoro che si sta svolgendo a livello governativo tra Italia e Slovenia sul delicato ma estremamente importante per il Pil dei due Paesi mercato dell’export dei prodotti vitivinicoli. E così, quello che doveva essere solo il momento celebrativo per la ricorrenza dei cent’anni dalla nascita di Zvonimr Simcic, il padre della ribolla, si è trasformato in un’occasione di riflessione e di progettualità per un percorso comune e transfrontaliero di Collio e Goriska Brda. Basti vedere i partecipanti il prossimo 4 febbraio alla manifestazione con il patrocinio del Comune di Brda che si svolgerà al castello di Dobrovo.
Fonte: Piccolo.
Intervista a Simon Simcic – Brda, la festa al castello di Dobrovo Un monumento nel segno della ribolla.
La cerimonia è in programma il 4 febbraio per i 100 anni dalla nascita di Zvonimir Simcic. Parla il nipote Simon Brda, la festa al castello di Dobrovo Un monumento nel segno della ribolla «AI consumatore il buon vino non basta deve avere anche una storia e la nostra è unica e vera». Un monumento che ricorda i 100 anni dalla nascita di Zvonimir Simcic sarà inaugurato il prossimo 4febbraio al castello di Dobrovo. Il nipote Simon prosegue intanto l’opera del nonno alle cantine Medot. Simon come è venuta questa intuizione di scommettere tutto sulla ribolla? Per quanto mi riguarda, l’inspirazione è venuta dal nonno, che già negli anni 50 ha avuto l’astuzia di privilegiare il vitigno autoctono della ribolla, al tempo dimenticata rispetto ai vitigni internazionali come chardonnay, sauvignon e soprattutto pinot grigio, che erano di moda. Oggi nel mercato globale valgono ancora di più i valori del chilometro zero, vitigni autoctoni e prodotti nostrani.
Fonte: Piccolo.
Il borgo dove anche i vigneti fanno la storia.
Non si può lasciare questa terra unica senza aver assaggiato l’Est! Est!! Est!!!, un bianco leggendario • Equi che, nella zona, si ha la vista più bella sul lago, oltre che quella più completa. Da Montefiascone, Bolsena è infatti un gioiello che si erge sul colle più elevato dei monti Voisini, sulla sponda lacustre orientale. Piccolo borgo di una Tuscia nascosta e antica, Montefiascone richiama i turisti soprattutto grazie alla sua vocazione vinicola. Il territorio è infatti originariamente ricco di tufo, e di conseguenza adatto alla coltivazione della vite. Nel corso degli anni Montefalcone è diventata così meta prediletta per gli amanti del vino, un piccolo fiore all’occhiello, con la sua produzione, del Lazio più tipico.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Terre d’Oltrepo venerdì 18 febbraio dovrà eleggere il nuovo consiglio – Assemblea di Terre Il 18 febbraio si vota per il nuovo Consiglio.
Si terranno i118 febbraio le elezioni per il rinnovo del Cda della cantina Terre d’Oltrepo, dopo che i vertici precedenti sono stati sfiduciati dai soci a larga maggioranza nell’assemblea del 21 gennaio. C’è una settimana per presentare le candidature. Assemblea di Terre I118 febbraio si vota per il nuovo Consiglio II collegio sindacale ha fissato le elezioni dopo la sfiducia del 21 gennaio, Entro il 7 si presentano le candidature BRONI Si terranno venerdì 18 febbraio le elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione della cantina Terre d’Oltrepo, dopo che i vertici precedenti sono stati sfiduciati dai soci a larga maggioranza durante l’assemblea dello scorso 21 gennaio. E ora c’è una settimana di tempo per presentare le candidature.
Fonte: Provincia – Pavese.
Consorzio, il tour negli Stati Uniti Mercoledì degustazioni a New York.
Prosegue il tour dei vini del Consorzio negli Stati Uniti, in collaborazione con Slow Food. Dopo le tappe di San Francisco, Seattle e Austin, oggi la delegazione porterà in degustazione le etichette a Miami, mentre mercoledì ci sarà l’ultimo appuntamento a New York. Le degustazioni, riservate a importatori, distributori, giornalisti, sommelier, agenti, enotecari, ristoratori, sono guidate dal direttore del Consorzio, Carlo Veronese. Sono venti le aziende oltrepadane presenti negli Stati Uniti coni loro vini, in rappresentanza delle denominazioni: Castello di Stefanago, Torti Eleganza del Vino, Cà Montebello, Terre d’Oltrepo, Bruno Verdi, Cordero, Castello di Cigognola, Conte Vistarino, Losito e Guarini, Calatroni, Castello di Luzzano, Tenuta Mazzolino, Defilippi, Cà di Frara, Vanzini, Quaquarini, Frecciarossa, Tenuta Travaglino, Francesco Montagna, La Travaglina.
Fonte, Provincia – Pavese.
Puglia, effetto pandemia nella ristorazione e nel turismo «Nel 2021 vino e cibo invenduto, danno per 400 milioni».
L’ALLARME COLDIRETTI AVVERTE SULL’EFFETTO A CATENA CHE LA SITUAZIONE STA AVENDO NELL’ANNO IN CORSO SU ALTRE 100 MILA REALTA. Sono coinvolte 20 mila attività, fra bar, mense ristoranti, oltre a 900 agriturismi Il crollo delle attività di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi travolge a valanga interi settori dell’agroalimentare made in Italy con vino e cibi invenduti per un valore stimato in quasi 400 milioni di euro nel 2021 e un trend in ulteriore peggioramento con i locali deserti a causa della ripresa dei contagi nel 2022.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Il Pinot Grigio spinge sull’export e punta su Parigi.
Salone internazionale, 14-1 6 febbraio n Pinot Grigio spinge sull’export e punta su Parigi Germania, Stati Uniti e Regno Unito i principali mercati di sbocco N Nel 2021 il trend di imbottigliamento di Pinot grigio in Triveneto è cresciuto del 6% per un totale di 2,4 milioni di ettolitri, di cui il 77% doc delle Venezie, nonostante le difficoltà del periodo pandemico. Trainante per il comparto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è la doc delle Venezie, con 1.840.889 ettolitri imbottigliati. Intanto, il Consorzio doc delle Venezie, presieduto da Albino Armani, torna al Wine Paris e Vinexpo Paris, il meeting vitivinicolo internazionale, dal 14 al 16 febbraio, al Paris Expo. Le cifre del vigneto Con i suoi 27mila ettari di vigneto di cui 14mila doc delle Venezie, la più grande denominazione a livello nazionale chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato, 12 milioni di bottiglie in più sul 2020.
Fonte: Arena.
Follador: «Si rischia l’effetto bolla Più controlli a tutela della qualità».
Il presidente dell’Unpli esprime apprezzamento ma anche preoccupazione per il proliferare di strutture per i visitator Follador: «Si rischia l’effetto bolla Più controlli a tutela della qualità». Giovanni Follador, presidente regionale delle Pro Loco dell’Unpli, abita nel suo “nido” di Combai. Ed è proprio in questo borgo, di cui lui stesso anima la vivacità, che hanno visto la luce le prime attività agrituristiche, a cominciare dall’ex latteria, e dove stanno continuando a nascere nuovi beb. «Da quando è emersa la prospettiva delle Colline Unesco, fondate sulla biodiversità delle rive (a proposito, noi abbiamo rigenerato il verdiso accanto alle “bollicine”) è stato un fiorire dell’intraprendenza per il settore turistico. Ma adesso, sinceramente, cominciamo un po’ a preoccuparci: non vorremmo che quest’esplosione d’interesse puntasse solo a far cassa, e a farlo con un’offerta di bassa qualità. Rischieremmo la bolla.
Fonte: Tribuna Treviso.
Refrontolo dice stop e respinge le richieste.
Refrontolo le domande di ristrutturazione-edilizia sono tante, ma le disponibilità sono tutte esaurite- riferisce il sindaco Mauro Canal -. Ricordo che le prime richieste di beb o altra ricettività sono arrivate non appena si era diffusa la certezza che saremmo diventati patrimonio Unesco». Gianpietro Tittonel è presidente della Cantina Soligo e di professione fa il conmercialista. «Di gru effettivamente ce ne sono tante, ma saranno ancora più numerose dopo che la pandemia accennerà ad esaurirsi. I restauri sono di gran lunga più numerosi delle nuove costruzioni. E questo è assolutamente positivo, come lo è l’intraprendenza dei giovani in questa nuova sfida. D’altra parte, la domanda di turismo è rilevante, lo noto perfino nella sollecitazione di visite in cantina». I prezzi, intanto, si alzano. «Una casa anni ’70, di medie dimensioni, non la si trovava, quando c’era, fino a qualche tempo fa, a meno di 200 mila euro» ricorda il sindaco di Refrontolo.
Fonte: Tribuna Treviso.
Collet: «Nell’area patrimonio dell’Umanità riaprono anche i vecchi capannoni industriali».
A Follina l’effetto Unesco fa da traino all’artigianato. Qui si riuniranno i Borghi più belli d’Italia Collet: «Nell’area patrimonio dell’Umanità riaprono anche i vecchi capannoni industriali». Mario Collet, sindaco di Follina, sta preparando l’assemblea dei Borghi più belli d’Italia. «Dovevamo trovare 241 posti letto e, con sorpresa, ho scoperto che li avevamo a disposizione quasi tutti nel territorio comunale». Eppure Collet e collaboratori non si accontentano: stanno cercando il modo di rianimare 80 alloggi chiusi in centro, ma nello stesso tempo anche i siti produttivi chiusi da anni. Ed ecco la sorpresa. «In queste ultime settimane, la trazione dell’Unesco è stata tale che, sul piano psicologico, tre investitori hanno scelto il nostro territorio per riattivare tre capannoni.
Fonte: Tribuna Treviso.
Cinque cartelli per ogni Comune Montedoro: «Segno di identità».
L’associazione punta a incrementare gli elementi di attrattività Cinque cartelli per ogni Comune Montedoro: «Segno di identità». Le ex stalle delle colline del Prosecco? «Una cucina, il bagno, una ca/ mera, magari una seconda cameretta: per le nuove modalità del turismo naturalistico queste sono soluzioni con ampia prospettiva di successo». Lo ammette Denny Buso, sindaco di Miane, dove già ci sono dei casolari in ristrutturazione. Sarà lo sviluppo futuro, a suo avviso, di interi borghi, da Campea a Combai, magari secondo il modello dell’albergo diffuso. A Campea operano già quattro beb, ed altri ancora se ne aggiungeranno. Siamo nella “core zone” dell’Unesco, nel cuore del Prosecco Docg. «Aspettiamo con ansia— anticipa il sindaco — il ritorno dei visitatori, fin dalla prossima primavera». Ed ecco che l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco, in collaborazione con le amministrazioni comunali, sta installando i primi grandi cartelloni segnaletici “Unesco World Heritage”.
Fonte: Tribuna Treviso.
La corsa all’oro dei b&b Unesco.
La corsa dei beb unesco all’oro Oltre 300 pratiche edilizie nei Comuni della “core zone” per aprire strutture ricettive: almeno mille posti letto in arrivo Dai rustici ai “caser si punta al recupero per ospitare i visitatori da primavera VALDOBBIADENE A Guia, in via Cal de l’Ost, un nuovo beb sarà pronto ad accogliere i turisti da primavera. A Saccol, in via Roccat, una ristrutturazione è completata, mentre un cantiere è in avvio. Lungo la provinciale 36, a San Pietro di Barbozza, gli operai sono al lavoro su uno stabile destinato anch’esso all’ospitalità. Giri l’angolo, ed ecco, in via Valsane, un casolare di prossima trasformazione a fini ricettivi. Un secondo – parliamo sempre di casolari – a San Giovanni. E via scendendo. «Dopo due anni di pausa, per la pandemia, con la primavera ripartirà il turismo e qui ci prepariamo con altri 200 posti letto, oltre agli 800 già disponibili – conferma il sindaco, Luciano Fregonese.
Fonte: Tribuna Treviso.
Cantine Goretti: patrimonio vitivinicolo, enogastronomico e culturale dell’Umbria che punta all’innovazione.
L’Umbria, cuore verde d’Italia, è tra le più suggestive e affascinanti regioni italiane, da molti apprezzata per la sua ricchezza storica, culturale ed artistica oltre che per i suoi incantevoli paesaggi caratterizzati da vigneti. Il vino è un pilastro della cultura enogastronomica del territorio umbro, che affonda le sue profonde radici nelle tradizioni contadine e rurali. Una storia fatta di amore. Amore per le colline umbre, amore per la qualità, amore per la “magia” che porta un grappolo d’uva a trasformarsi in un liquido capace di sfidare il tempo. Un racconto che ha origine nei primi del ‘900 dalla volontà di realizzare un sogno, quello che ho avuto modo di conoscere alle Cantine omonime della famiglia Goretti.
Fonte: Vivo Umbria.
Autoctono si nasce, oltre 60 cantine per l’evento conclusivo di Go Wine a Milano.
Oggi parlare del grande patrimonio dei vitigni autoctoni italiani sembra quasi scontato, ma non era così una decina di anni fa quando Go Wine ha ideato un tour per raccontare la ricchezza e varietà del patrimonio viticolo italiano, con una vasta selezione di vitigni da diverse regioni del nostro paese. “Autoctono si nasce”, questo il titolo del grande evento che ha chiuso a Milano qualche giorno fa la quinta e ultima tappa di un tour che da settembre 2021 a gennaio 2022 ha visto presente la biodiversità del vigneto italiano in cinque grandi città italiane. Roma, Torino, Genova, Bologna e appunto Milano, per valorizzare gli autoctoni rari e da scoprire, spesso legati ad un solo o a pochissimi viticoltori. Oltre 65 vitigni autoctoni complessivamente valorizzati, 61 le cantine che hanno partecipato in varie forme e anche in più di una serata, provenienti da tutte le regioni italiane.
Fonte: Beverfood.com.
Il Bardolino si rilancia con i suoi “cru”, a partire dal Montebaldo. E pensa da “distretto”.
Un progetto di promozione che riunisce Consorzio di tutela del Bardolino, Unione Montana del Baldo-Garda, Marchio del Baldo e Mag Verona. Quando un vino è capace di raccontare un territorio davvero unico, il successo è quasi assicurato. Ennesima conferma di questo “teorema” arriva dal Montebaldo Bardolino Doc, storico “cru” della denominazione, già delineato nel 1825 all’interno di quella che sarebbe diventata l’attuale area di produzione del Bardolino, assieme a La Rocca e Sommacampagna, e rinato in tempi recenti e legato a quello che è stato definito “il Giardino d’Europa” per l’eccezionale biodiversità dovuta alla presenza di svariate specie endemiche e per la ricchezza di paesaggi.
Fonte: WineNews.
“Il caro-energia distrugge gli agricoltori”.
Il presidente della Cantina di Val Virginio, Ritano Baragli, lancia un appello a tutte le istituzioni affinché si mobilitino per le piccole aziende. In poco più di 10 anni,dopo quella finanziaria e quella da Covid peraltro non conclusa, le aziende agricole stanno scivolando nelle spire di una terza crisi devastante: quella energetica e del caro-bollette.
Fonte: LaNazione.it.
Catawiki, la pandemia spinge le aste online del vino: 50.000 bottiglie vendute nel 2021.
Quella enoica è la categoria più performante tra i collezionisti in Italia, dove un Romanée-Conti 2006 è stato aggiudicato a 15.500 euro. Il secondo anno di pandemia fa segnare tre nuovi record per l’industria delle aste online: nel 2021 sono stati spesi più di 500 milioni di euro e oltre un milione di persone ha fatto un’offerta per gli oltre 3,5 milioni di oggetti andati all’asta su Catawiki: sono gli atout che emergono dal “Catawiki Report 2021”, l’analisi realizzata dalla piattaforma di aste online leader in Europa, che conferma la crescita costante del portale, anche grazie al settore vino che, con oltre 50.000 bottiglie vendute e una crescita del settore di quasi il 45% sul 2020, si posiziona in pole position tra le categorie più amate dagli italiani.
Fonte: WineNews.
L’anno d’oro del vino italiano: l’export ha superato i 7 miliardi.
Il 2021 si è chiuso con dati record: il Prosecco ha raggiunto 750 milioni di bottiglie vendute, picchi anche per qualità pregiate come Brunello di Montalcino (+27%), Amarone (+30%) e Barolo (+22%). Un anno che ha visto incrementi delle vendite in doppia cifra per tutte le categorie di prodotto, dai vini fermi confezionati (+15% con punte del +20% per i rossi) agli spumanti (+20%). Ne hanno beneficiato le grandi denominazioni come quelle emergenti di ogni regione, singoli brand come le grandi cooperative.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vini italiani più cercati al mondo nel 2022 secondo Wine searcher.
Ogni anno Wine searcher, motore di ricerca dedicato agli appassionati di vino pubblica una classifica con le 100 bottiglie di vino (e spirits) più cercate. Nel 2022, all’interno della top 100 di Wine searcher figurano anche 7 etichette italiane, di cui 6 provenienti dalla regione Toscana, che si conferma dunque una delle eccellenze a livello mondiale. Tra queste, un’etichetta conquista addirittura la top 10: è il Sassicaia di Tenuta San Guido, che si piazza al sesto posto della classifica generale dominata dai vini francesi, come testimonia il primo posto dello Champagne Dom Perignon brut.
Fonte: Investire Oggi.
Vino vegano: solo una moda o fa davvero bene al pianeta?
Nel giro di una decina di anni, la richiesta in Italia è aumentata parallelamente al diffondersi dello stile alimentare e della sensibilità green. Tra tendenze, marketing, rispetto dell’ambiente e difesa del pianeta, la parola ai produttori e agli esperti.
Fonte: la Repubblica.
Vino rosso protegge dal Covid, l’incredibile scoperta.
Il vino arma in più contro il Covid, secondo alcuni ricercatori, riduce il rischio di contrarre la malattia. Ma non bisogna esagerare. Un bicchiere di buon vino rosso a tavola non può che fare bene e, secondo uno studio, protegge anche dal Covid-19. Secondo quanto emerso, infatti, ci sarebbe una correlazione tra consumo di alcolici e l’infezione da Coronavirus. Proprio questa relazione è stata studiata in modo da evidenziare i fattori che possono favorire il potere protettivo dell’alcol.
Fonte: In Prima News.
RASSEGNA ESTERA
La bodega de múltiples tentáculos.
La segunda generación de la familia Arambarri ha liderado su renovación Han apostado por abrir nuevos mercados como Honduras, Nicaragua o Venezuela La exportación representa el 47% del negocio y fue la que lo salvó en 2020 POR PILAR CALLEJA resume de no ser un grupo vinícola al uso, con un punto de rebeldía en todo lo que hace, incluso, con una pizca de irreverencia en su forma de comunicar y en sus atrevidas etiquetas. Su historia empezó como en muchas otras bodegas de La Rioja, en la que el legado de elaborar vinos pasa de generación en generación. Una historia que, en este caso, tiene dos etapas definidas, en las que dos generaciones de la familia Arambarri, propietaria del grupo al 90% (el resto está en manos del equipo de la bodega), ha comandado su desarrollo. La primera comenzó con José Arambarri, un emprendedor nacido en los años cuarenta, que en cuan La bodega de múltiples tentáculos Vintae elabora 47 vinos en 14 denominaciones de origen y exporta a más de 70 países. En 2021 prevé cerrar con unos ingresos de 40 millones de euros, en torno a un 30% más to pudo salió de su pueblo y, tras poner en pie negocios de construcción e inmobiliarias en Logroño, decidió volver a elaborar vino.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.