Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 30 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
In Valpolicella il sogno in botte dei castagnedi – Valpolicella i rossi delle nobili colline.
Valle di Mezzane, un territorio unico, a parte, nella Valpolicella. E la famiglia Castagnedi è una famiglia unica. Quattro fratelli (foto in basso): Armando, responsabile commerciale estero; Paolo responsabile prodotto; Tiziano responsabile mercato Italia e Massimo, responsabile agronomico. In famiglia ha prevalso la voglia di stare uniti, seguendo l’insegnamento di papà Antonio. E oggi Tenuta Sant’Antonio è uno dei punti di eccellenza del territorio veronese, dai grandi rossi (Valpolicella, Ripasso, Amarone) al bianco simbolo del Veronese (Soave) . L’azienda nasce nel 1995 a Colognola ai Colli come passione di famiglia. L’impresa oggi è un punto di riferimento del territorio con 50 dipendenti, 150 ettari vitati e oltre 1,8 milioni di bottiglie prodotte ed esportate in tutto il mondo (70%). I vigneti sono situati per il 70% in Valpolicella sulla collina Monti Garbi e per il 30% nel Soave, sulla collina Monte Ceriani.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Montepulciano il top in vetrina.
E’ ufficiale: l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, infatti, alla Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che, dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile che riaprirà a buyers e wine lovers.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’Altra Toscana racconta i segreti dei dieci Consorzi che raccolgono le piccole cantine della tradizione.
Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Valdarno di Sopra: sono i dieci Consorzi che rappresentano le 13 Denominazioni de ‘L’Altra Toscana’, pronti a presentare le nuove annate durante la storica settimana delle Anteprime Toscane, che si terrà dal 19 al 25 marzo. Piccole o meno conosciute, alcune molto legate alla tradizione enologica toscana che reinterpretano in continuazione, altre decisamente ‘alternative’, si presentano assieme il 25 marzo a Firenze con degustazione e un ricco programma di masterclass. Location evocativa, e aperta al pubblico in via eccezionale, per andare a raccontare questi ‘gioielli enoici’: refettorio e atrio del complesso museale di Santa Maria Novella, tra i più spettacolari al mondo per la ricchezza delle opere d’arte ospitate.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Turismo del vino ok Esportazioni in volo.
Siglato un accordo per promuovere i vini del territorio legati al turismo. Partecipano l’enoteca di Broni (Pavia), la Regione Lombardia, Ascovilo e Strada dei vini. E l’export vola.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Sana Slow Wine Fair slitta a fine marzo.
Slitta a fine marzo, in presenza, la prima edizione di ‘Sana Slow Wine Fair’, la kermesse dedicata al vino in programma a Bologna. Le nuove date di Slow Food: 27, 28 e 29 marzo.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Vendite online crescita boom bene l’export.
ENTRO IL 2025 LE-COMMERCE DEL VINO RAGGIUNGERÀ UN GIRO D’AFFARI DI 42 MILIARDI DI DOLLARI (+66%) SI ACQUISTA ANCHE UNA SOLA BOTTIGLIA ALLA VOLTA VENDITE ONLINE CRESCITA BOOM BENE L’EXPORT. Il canale Horeca piange in conseguenza della caduta del giro d’affari nei locali e negli alberghi, ma contestualmente si sta sviluppando in modo esponenziale il canale di vendite on line. Entro il 2025 il giro d’affari complessivo dell’e-commerce del vino e delle bevande alcoliche dovrebbe raggiungere i 42 miliardi di dollari, con un incremento del 66%. E’ la proiezione che fa l’Iwsr, l’istituto londinese di ricerche di mercato di settore che conferma il trend positivo del prodotto in questa particolare congiuntura economica contrassegnata dal dilagare della pandemia da Covid-19.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Le uve bellone cantate da Plinio anima del radix 2016.
L’ultima sfida, fare un bianco importante da uve Bellone, autoctone del Lazio e poco conosciute. Varietà antichissima, citata da Plinio, conosciuta anche come ‘uva pane’ coltivata solo nel Lazio, dai castelli romani fino al litorale di Anzio e Nettuno. Sfida vinta con successo: il suo Radix 2016 è subito entrato tra i bianchi più premiati sulle guide, grande bicchiere da pesce. Dell’Agro Pontino, terra vergine per la vite, Antonio Santarelli (dinasty di commercianti romani di olio e vino) ha fatto uno dei laboratori d’avanguardia per l’enologia laziale. Il padre Dino nel 1967 crea Casale del Giglio, a Le Ferriere (Latina), non lontano dall’antica città di ‘Satricum’, 50 km a sud della capitale. Territorio inesplorato per il vino, cui il figlio Antonio si è dedicato (con l’enologo Paolo Tiefenthaler) coltivando varietà internazionali con un intenso programma di ricerca e sperimentazione.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’Oltrepò riparte se gli imprenditori ci credono davvero.
La ripartenza dell’Oltrepò Pavese passa dall’enoturismo? Una speranza c’è ma senza le imprese pronte a crederci a ogni livello, anche cofinanziando strategie e azioni, rischia di rimanere un sogno di carta. Intanto, però, qualcosa si muove. Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in tutti i suoi ambiti con particolare riguardo al contesto vitivinicolo ed enoturistico. È quello siglato in settimana all’Enoteca regionale di Broni (Pv) dall’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi e dai presidenti di Ascovilo e Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli. «Serve in tutte le province una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti, con iniziative specifiche, studi e programmazione, coinvolgendo altri enti territoriali», ha dichiarato Rolfi. «I nostri vini sono sempre più apprezzati all’estero. L’export cresce a due cifre ogni anno, dobbiamo usare le nostre eccellenze come strumento di attrazione per le nostre bellezze».
Fonte, Libero Quotidiano.
Le etichette degustate e le altre attività delle cantine.
II rigore selettivo severissimo Degli oltre 30 mila vini arrivati in degustazione solo i120%è stato inserito in guida. “Questo scrivono i redattori – ha richiesto un rigore selettivo severissimo. Per cui le 1.909 aziende inserite in guida rappresentano l’espressione più elevata di quanto offre il panorama produttivo dei vini da vitigni autoctoni”. La guida segnala anche una serie di attività delle stesse aziende recensite. Eccole: possibilità di visita, ospitalità agrituristica, possibilità di acquistare direttamente i vini, le aziende con oltre cento anni di attività e quelle biologiche e biodinamiche e il loro impegno ecosostenibile. Circa l’ospitalità sono parecchi i vignaioli italiani che oramai la offrono. In provincia di Latina, finora nessuna azienda lo fa, mentre alcune hanno sposato la ristorazione.
Fonte: Latina Oggi.
La guida del Touring Club I “vinibuoni” dell’Agro Pontino.
Il riconoscimento Al Biancolella delle Antiche Cantine Migliaccio e al Cardito della Donato Giangirolami le “Quattro stelle” e la “Corona” Punteggio massimo per ben quattordici prodotti: finezza ed equilibrio Aquattordici vini pontini gli esperti della guida “Vinibuoni d’Italia” del Touring Club hanno assegnato le “Quattro stelle”, il massimo punteggio. Eccoli: il Biancollela e il Fieno di Ponza delle Antiche Cantine Migliaccio di Ponza; il Templum Moscato di Terracina amabile, il Capitolium Moscato di Terracina passito e l’Oppidum Moscato di Terracina secco dell’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice; il Cardito e il Propizio dell’Azienda agricola biologica Donato Giangirolami di Borgo Montello; il Bellone, il Legionarius e il Bellone non filtrato dell’Azienda agricola “I Pampini” di Borgo Sabotino; l’Nzù Bellone, il Moro e l’Nzù Nero Buono dell’Azienda agricola Marco Carpineti di Cori e il Caecubum rosso dell’Azienda agricola Monti Cecubi di Itri. Da precisare che tale guida segnala esclusivamente etichette prodotte con uve autoctone.
Fonte: Latina Oggi.
Produttori vini. A Pontida nasce un’associazione.
Rilancio del territorio L’unione fa la forza per cinque viticoltori della Val Pontida che hanno presentato ufficialmente una nuova associazione. Drezza, Le Driadi, Mezzaripa, Tellurit e Tosca hanno infatti iniziato un percorso comune a fine 2019 per rilanciare il territorio. Basti pensare che un secolo fai terreni vitati si estendevano su una superficie di circa 300 ettari, mentre oggi sono scesi ad una trentina. I grappoli sono favoriti dall’esposizione ottimale di un anfiteatro naturale che, date le pendenze, porta con sé tratti della viticultura «eroica». L’arrivo delle industrie ha spinto molti agricoltori verso la fabbrica, col conseguente abbandono dei terreni, che oggi si tenta di recuperare. Dopo i saluti dell’abate del monastero di Pontida, don Giordano Rota, i cinque produttori hanno raccontato esperienze e progetti futuri.
Fonte: Eco di Bergamo.
Terre, il piano dei “dissidenti” «Ora un Cda di riconciliazione».
Dopo la sfiducia alla dirigenza, si lavora per eleggere i nuovi vertici della cantina I nomi sono ancora top secret, ma si punta a formare una lista unitaria. «Il nuovo Cda sarà rappresentativo di tutte le anime della cantina. Siamo al lavoro per una lista unitaria». A otto giorni dalla sfiducia, che, con 310 voti a favore e 153 contrari, ha mandato a casa la dirigenza della cantina Terre d’Oltrepo, parlano i soci che hanno portato a termine l’operazione e che ora sono al lavoro, in attesa della convocazione delle elezioni, per costruire la futura squadra di governo («Siamo già molto avanti — assicurano — ma non chiedeteci chi saranno i candidati e il presidente»). Condivisione e conciliazione per ricucire gli strappi e le ferite del passato sono le parole d’ordine che stanno animando il gruppo, ben consapevole che «se muore Terre muore tutto il territorio oltrepadano».
Fonte: Provincia – Pavese.
Incontro coi viticoltori del Primitivo di Manduria Sul tavolo tutti i particolari del disciplinare.
Comincia subito il nuovo corso del consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, inaugurato con la recente elezione della nuova presidente Novella Pastorelli. Al momento della proclamazione, la prima donna al vertice del cda consortile aveva annunciato «l’intenzione di fissare degli incontri periodici con i viticoltori, i trasformatori, gli imbottigliatori e con tutti i soci e non che vorranno interfacciarsi con il consorzio», prima di tutto al fine di trovare la quadra sulle proposte di modifica del disciplinare di produzione. Ora arriva già la prima convocazione per i viticoltori, fissata per il prossimo 9 febbraio nella sede di contrada Piscine a Uggiano Montefusco. In quell’occasione i protagonisti del primo gradino della filiera saranno chiamati a discutere dell’importanza del passaggio da Doc a Docg per il Primitivo secco, nonché dei parametri di resa produttiva per ettaro e delle prescrizioni sull’imbottigliamento.
Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.
Associazione Italiana Sommelier: al via i corsi.
La pandemia non ferma gli appassionati del mondo del vino, che pur con le dovute cautele si danno appuntamento per riprovare ancora una volta il gusto di un buon bicchiere: da sorseggiare con calma, coinvolgimento e soprattutto moderazione, come raccomandano gli esperti: il vero intenditore di vino, infatti, non esagera mai. Ripartono infatti a grande richiesta le attività didattiche dell’ Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Lecce guidata da Amedeo Pasquino, che dà appuntamento a quanti intendano avvicinarsi al mondo enologico martedì 15 febbraio al Grand Hotel Tiziano di Lecce, dove prenderanno l’ avvio i nuovi corsi di primo e terzo livello di qualificazione, ovvero per diventare sommelier, figura professionale oggi molto richiesta dal mercato del lavoro, non solo in Italia ma anche all’estero.
Fonte: Salento in tasca.
Una donna alla guida del Consorzio del Primitivo.
Per la prima volta dalla fondazione dell’ente, una donna guiderà il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria: Novella Pastorelli, rappresentante di Cantine Due Palme – stabilimenti di Cellino San Marco e di Lizzano – è, infatti, il nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. La scelta, unanime e condivisa da parte di tutti i consiglieri di amministrazione, ha indicato nella Pastorelli, avvocato ed esperta di diritto vitivinicolo, il nuovo Presidente. Ad affiancarLa ci saranno i due vice presidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie. Un segnale di compatezza quello che ha voluto dare il Consiglio di Amministrazione, sia ai soci che ai non soci e a tutti gli addetti ai lavori ed all’ intero mondo vitivinicolo. “Ringrazio tutto il Consiglio d’Amministrazione per la fiducia accordatami, arrivata al termine di un lungo confronto costruttivo -ha dichiarato Novella Pastorelli.
Fonte: Salento in tasca.
Sinalunga, la Cantina brinda ai conti.
L’assemblea dei 300 soci conferitori approva un bilancio in positivo: fatturato in crescita del 22,4% IL PRESIDENTE DEL DOTTORE «Previsti 800mi1a euro di investimenti per ammodernare, innovare e implementare le strutture». Risultati importanti ma soprattutto numeri in crescita esponenziale quelli emersi nel corso dell’assemblea dei soci della Cantina Viticoltori Senesi Aretini di Sinalunga per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2021, svoltati ieri pomeriggio nei locali dell’azienda di Farnetella, alle porte del capoluogo. Ciò nonostante le difficoltà operative che hanno fortemente condizionato l’attività nel suo complesso. Quasi 300 i soci conferitori, facenti parte di comuni senesi ma anche della vicina provincia di Arezzo e recentemente anche dall’Umbria. Tra i dati illustrati nella relazione, emerge un significativo +22,4% del fatturato rispetto all’anno precedente che va ad aggiungersi agli incrementi dell’ultimo quinquennio e che dà già l’idea di una gestione non solo oculata ma lungimirante.
Fonte: Nazione Siena.
Enologia in lutto, è morta Silvia Maestrelli.
L’imprenditrice, già proprietaria di Villa Petriolo, è stata stroncata da un male incurabile in Sicilia, dove si era trasferita 15 anni fa. Aveva fondato col marito Roberto Silva la Tenuta Fessina. Lutto nel mondo del vino e nelle comunità di Vinci e Cerreto Guidi. A soli 54 anni, dopo una lunga malattia, è morta Silvia Maestrelli, figlia della famiglia di imprenditori già proprietari della tenuta Villa Petriolo di Cerreto Guidi, fondata dal padre Moreno Maestrelli, già titolare della Cartotecnica Maestrelli di Sovigliana, che da qualche anno ha cessato l’attività. Nata a Firenze nel 1967, milanese d’adozione, da circa quindici anni Sil via Maestrelli, enologa e imprenditrice del vino, aveva messo radici sull’Etna, pioniera tra i produttori che hanno dato nuovo slancio alla produzione siciliana sulle pendici del vulcano. Era proprietaria della Tenuta di Fessina a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania.
Fonte: Nazione Empoli.
Cerreto piange Silvia Maestrelli, la signora del vino di Cerreto Guidi.
La signora del vino di Cerreto Guidi Insieme al padre ha gestito la Tenuta di Villa Petriolo Era conosciuta e apprezzata nel mondo dell’enologia. Lutto nel mondo internazionale del vino. A soli 54 anni, sconfitta da un male contro il quale lottava da tempo, è morta a Milano Silvia Maestrelli, imprenditrice vitivinicola ed enologa originaria di Cerreto Guidi, molto conosciuta nel settore. Lascia la figlia Lavinia. Nata a Firenze, proviene da una importante famiglia di imprenditori. Il padre Moreno Maestrelli, scomparso nel 2013, era titolare della cartotecnica Maestrelli di Sovigliana di Vinci, e aveva fondato a Cerreto Guidi la Tenuta di Villa Petriolo, dove la 54enne era coinvolta nella gestione insieme alla sorella Simona.
Fonte: Tirreno Prato-Empoli.
Alberti alla guida della Strada del vino Soave.
«Esperienze sensoriali per i turisti e dialogo con i produttori» Zeno Martini •• Cambio della guardia storico al vertice dell’associazione Strada del vino Soave, che ha un nuovo presidente e un nuovo Consiglio direttivo, eletto lo scorso mese. A guidare l’associazione da questo mese di gennaio è Stefano Alberti di Belfiore, già vicesindaco di Belfiore fino allo scorso ottobre e attuale assessore nella giunta del sindaco Alessio Albertini, nonché imprenditore del settore enogastronomico, titolare della Gastronomia Damoli di Soave, socio di lunga data della Strada del vino. Alberti ha nominato tre vicepresidenti nel suo tavolo di concertazione che sono Teresa Bacco, con delega alle attività di adozione della Garganega, Chiara Coffele delegata ai rapporti con le cantine vitivinicole e Martina Guzzo, alla quale ha affidato i rapporti con le attività del settore della ricezione turistica.
Fonte: Arena.
Il vino conquista i mercati. Anno da brindisi.
Cresce l’export: 140 milioni in più rispetto al terzo trimestre 2019. L’assessore regionale Caner: «Abbiamo resistito al Covid». Negli ultimi anni nella nostra provincia sono scesi in campo alcuni produttori «II vino veneto non si arrende di fronte al Covid. Cresce l’export con 140 milioni in più rispetto al terzo trimestre del 2019», così l’assessore all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, commenta i dati dell’ultimo bollettino-flash di gennaio 2022, che fotografa la produzione e l’export di vino a livello nazionale e regionale. «La brusca frenata dovuta al Covid – riprende – ha lasciato spazio a una nuova ripartenza, non appena le condizioni l’hanno resa possibile. Apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità i vini veneti in questi anni hanno saputo conquistare la fiducia dei clienti e dei mercati mondiali. Inoltre, per comprendere il valore del vino nell’economia del Veneto è sufficiente dire che da solo questo prodotto rappresenta circa un terzo circa dell’export agroalimentare veneto e il 3,5% di tutte le merci esportate.
Fonte: Resto del Carlino Rovigo.
La cantina “custode” di un bosco, che insegna ai più giovani il vero valore della biodiversità.
Villa Bogdano 1880 ha stretto un accordo con Vegal (Gal Venezia Orientale) per proteggere l’antico Bosco di Lison a Portogruaro e il suo habitat. Querce, aceri campestri, ornielli, olmi, frassini, carpini, salici e pioppi, tra i quali sverna e migra l’avifauna e nidificano alcune specie di uccelli rare in pianura, quali il colombaccio e il picchio verde, ma che sono abitati anche da rapaci come l’albanella reale e lo smeriglio, ed un anfibio particolarissimo come l’ululone dal ventre giallo, simile ad un piccolo rospo.
Fonte: WineNews.
Tutto il paese brinda alle cantine Berlucchi.
Una bella iniziativa per i residenti di Corte Franca: tutti invitati dalla rinomata azienda vinicola potranno visitare gratuitamente la cantina Guido Berlucchi per ricordare la memoria di Franco Ziliani, padre del Franciacorta e cittadino onorario di Corte Franca, scomparso recentemente. I figli Cristina, Arturo e Paolo hanno deciso di offrire ai cittadini di Corte Franca l’opportunità di visitare l’azienda dove «tutto ebbe inizio» per le bollicine di Franciacorta. La Guido Berlucchi, conclusosi il 60esimo anniversario dalla data in cui produsse la prima bottiglia di Franciacorta per mano del suo fondatore Franco Ziliani, si appresta ad iniziare il 61esimo anno da quel fatidico 1961 con questa iniziativa speciale denominata «Corte Franca days».
Fonte: Bresciaoggi.
Orta Nova, convegno telematico dei Vignaioli Ortesi – Stato Quotidiano.
Nella denominazione dell’evento, il riferimento è andato al nome dell’ultima etichetta di Nero di Troia biologico prodotto dai vignaioli pugliesi, ossia Matura.
Fonte: Stato Quotidiano.
L’Amarone Mai Dire Mai è tra i “Wines Of The Year 2021”.
Pasqua Vigneti e Cantine inizia nel migliore dei modi il proprio 2022: Decanter, rivista punto di riferimento internazionale per l’enologia, inserisce Mai Dire Mai Amarone della Valpolicella 2012 tra i Wines of the Year 2021. L’etichetta, tra le Icons della cantina veronese, ottiene 96 punti, un riconoscimento importantissimo per le qualità espresse da questo vino, il cui carattere e forza hanno conquistato i giudici. Il punteggio ottenuto da Mai Dire Mai 2012 dimostra ancora una volta la capacità di Pasqua Vigneti e Cantine di comprendere ed esaltare, attraverso le sue diverse interpretazioni, le specificità di un terroir come quello della Valpolicella, adottando sguardi nuovi e innovativi allo stile di vinificazione.
Fonte: Food Makers.
Quali sono i migliori vini da comprare al supermercato e in enoteca? Nuova lista aggiornata 2022.
Vini bianchi, vini rossi, al supermercato, in enoteca: quali sono i migliori da comprare, derivazione e prezzi di vendita. Da vini rossi e bianchi da comprare al supermercato a vino rossi e bianchi da comprare in enoteca, e da abbinare a carne, formaggi e salumi. Lunga è la lista dei migliori vini da comprare al supermercato e in enoteca compilata dalle principali guide del settore e in vendita a qualsiasi fascia di prezzo.
Fonte: BusinessOnline.it.
Aste online, è boom per vini e champagne nel 2021.
Il vino, con oltre 50 mila bottiglie vendute e una crescita del settore di quasi il 45% rispetto all’anno precedente, si posiziona in pole position tra le categorie più amate dagli italiani nel mercato delle Aste online. E’ quanto emerge dal Catawiki Report 2021, analisi realizzata da una delle principali piattaforme di aste online in Europa. Champagne, +60%.
Fonte: ANSA.it.
Vino: anche nel 2021 il Veneto è stata la regione che ne ha esportato di più.
Resiste il mercato estero del vino veneto: la regione si conferma la prima italiana per volumi di bottiglie esportati. Anche nel 2021 il Veneto si conferma la regione italiana più avanti per l’export di vino nel mondo: da gennaio a settembre 2021 il valore delle esportazioni per il Veneto arriva a quasi 1,8 miliardi (il 34,8% dell’export nazionale), 140 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019. A seguire ci sono il Piemonte, con 884 milioni e la Toscana, con 815 milioni. I dati, resi noti dall’Ufficio Statistica della Regione Veneto, mostrano un mercato vitivinicolo che, anche con qualche duro colpo e con qualche modifica nelle dinamiche, resiste comunque alla crisi della pandemia.
Fonte: Dissapore
Vino: ‘Torino wine week’ diffuso in tutto l’anno.
Torino Wine Week da festival a contenitore di eventi, degustazioni e presentazioni organizzati durante tutto l’anno per approfondire l’incontro con i produttori del vino e la conoscenza dei territori. Nasce ‘Heroes’, un palinsesto di appuntamenti mensili organizzati in collaborazione con l’hub culturale Off Topic. L’obiettivo di Torino Wine Week “è quello di accompagnare il pubblico verso una scoperta del vino consapevole, valorizzando le filiere dal produttore al consumatore”.
Fonte: ANSA.
Vini, i sette migliori del Veneto: spumanti, bianchi, rosati, rossi e da dessert.
Duemila vini assaggiati, provenienti da un’unica regione, il Veneto. Prima regione produttrice di vino in Italia con quasi 11 milioni di ettolitri prodotti, il Veneto conta 33 Doc, 15 Docg e 10 Igt. Spumanti, bianchi, rossi, passiti, è difficile stilare una classifica fra i migliori vini veneti. Ci hanno provato i sommelier Ais (Associazione italiana sommelier) pubblicando “Vinetia.it”, il portale dedicato alle eccellenze enologiche. “Vinetia.it – spiega Giovanni Geremia, curatore della guida – si conferma punto di riferimento per il mondo del vino veneto con oltre 400 cantine partecipanti alle nostre selezioni e 2200 vini valutati.
Fonte: Corriere del Veneto.
Enoteche online: è boom di vendite per Vino.com.
Bianchi, rossi e distillati, nazionali e internazionali: dall’antipasto al dolce, tutte le proposte enologiche di Vino.com, per soddisfare i palati di tutti. L’Italia ha da sempre un rapporto privilegiato col vino, essendo di fatto un paese con una lunga tradizione nel settore enologico e che ancora oggi si colloca ai vertici delle classifiche mondiali in termini di produzione. In questo scenario si distingue il sito di Vino.com, enoteca toscana che vanta più di 2.000 produttori e oltre 7.500 etichette e che nel corso del 2021 ha registrato un boom di vendite con oltre 3 milioni di bottiglie spedite, confermandosi vera e propria realtà leader del settore.
Fonte: CiaoComo.
Promuovere vino ed enoturismo Firmato un protocollo unitario.
Ieri l’accordo che vede insieme Regione, Ascovilo e la Federazione delle strade dei vini e dei sapori: «Fondamentale lavorare insieme». Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in ambito vitivinicolo ed enoturistico. È quello siglato ieri all’enoteca regionale di Broni dall’assessore regionale Fabio Rolfi e i presidenti di Ascovilo e federazione delle strade dei vini e dei sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli. «Serve in tutte le province una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti – ha dichiarato Rolfi.
Fonte: La Provincia Pavese.
Vino vegano: che cosa è e come riconoscerlo.
Negli ultimi anni è cresciuta la domanda di vini vegani. Il trend, forte nell’Europa del Nord, si sta diffondendo anche in Italia, soprattutto tra quella parte della popolazione che adotta un’alimentazione e uno stile di vita veg friendly. Ma che cosa sono i vini vegani e in cosa si differenziano da quelli tradizionali? È una questione di additivi: nel processo di vinificazione è possibile impiegare sostanze di origine animale per rendere il vino limpido e pulito. Ma questi coadiuvanti possono essere sostituiti da sostanze di origine vegetale in modo da rispettare la dieta vegana.
Fonte: repubblica video.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di sabato 29 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Dove degustare il Trentodoc.
Dal 17 al 20 febbraio nella splendida cornice di Madonna di Campiglio si potrà degustare il Trento- 1 doc, lo spumante, bianco o rosato, prodotto in Regione. Sono 54 le case spumantistiche trentine, grandi e piccole realtà: il marchio si trova apposta su ogni bottiglia di circa 170 etichette prodotte. L’invito è quello di scoprire e degustare Trentodoc nei locali di Madonna di Campiglio – curati e di qualità – dove verranno proposti agli ospiti i migliori abbinamenti. menu in programma sono davvero numerosi: l’Aperitivo Trentodoc, i Menu Stellati, Trentodoc in quota, i Menu del Territorio, i Menu Gourmet, l’Appuntamento insolito e – evento nell’evento – la seconda edizione di Trentodoc al Tramonto.
Fonte: Giornale Stile.
In cantina – Barolo, Conterno cresce del 22%.
Prezzi in rialzo alle aste anche per i tre millesimi di Bartolo Mascarello (+19%) Barolo, Conterno cresce dei 22%. Questa terza puntata sui risultati ottenuti dai Barolo alle aste del 2021 è insolitamente gremita: le aziende coinvolte sono addirittura sei. Soltanto tre, però, sono presenti con un numero di aggiudicazioni che permette di trarre indicazioni valide sugli orientamenti del mercato. Non v’è dubbio, per esempio, che il momento sia favorevole per i Barolo del compianto Bartolo Mascarello, dal momento che i prezzi dei suoi tre millesimi sono complessivamente aumentati del 19% tra i12020 e il 2021.
Fonte: Milano Finanza.
L’anno d’oro del vino italiano: l’export ha superato i 7 miliardi.
Primati italiani Vino: l’export 2021 oltre i 7 miliardi Giorgio dell’Orefice —a pag. 17 L’anno d’oro del vino italiano: l’export ha superato i 7 miliardi Vldvinieolo.I12021 si è chiuso con dati record: il Prosecco ha raggiunto 750 milioni di bottiglie vendute, picchi anche per qualità pregiate come Brunello di Montalcino (+27%), Amarone (+30%) e Barolo (+22%) Forte rimbalzo dell’Asti spumante che negli ultimi anni aveva sofferto: 102 milioni di bottiglie (1190% all’estero) Giorgio dell’Orefice 12021 è stato un anno d’oro per il vino italiano. Un anno che ha visto incrementi delle vendite in doppia cifra per tutte le categorie di prodotto, dai vini fermi confezionati (+15% con punte del +20% per i rossi) agli spumanti (+20%). Ne hanno beneficiato le grandi denominazioni come quelle emergenti di ogni regione, singoli brand come le grandi cooperative.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Intervista a Lamberto Frescobaldi – «I risultati sono stati agevolati anche da alcune ottime annate».
«Ora bisogna placare l’ondata neoprobizionista di Bruxelles sostenendo il consumo moderato» L’intervista Lamberto Frescobaldi Presidente Marchesi Frescobaldi Saramo passati in pochi mesi dalle stalle alle stelle. Una corsa incredibile, qualcosa che non ricordo di avere mai visto. Perché l’anno era partito in maniera lenta ed è proseguito così fino a maggio. Poi una fiammata inarrestabile che avrebbe potuto produrre risultati ancora migliori se a dicembre non fossero ripartiti i contagi provocando qualche restrizione e facendo annullare dappertutto cene di Natale che già erano prenotate. Ma è indubbio che il 2021 per il vino italiano è stato davvero un anno eccezionale. E forse è ancora troppo presto per averne chiare tutte le ragioni. A parlare dello straordinario 2021 del vino italiano, Lamberto Frescobaldi presidente della Marchesi de Frescobaldi 1500 ettari di vigneto, 12 milioni di bottiglie prodotte per un giro d’affari 2021 di 124,5 milioni di euro (+22%).
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Spumanti, il progetto delle cantine.
Visita e benedizione al nuovo stabilimento: c’è l’alleanza di 10 aziende Prima la benedizione del cantiere avvenuta da parte dell’arcivescovo Emilio Cipollone, poi la conferenza al teatro Tosti sull’avanzamento del progetto di costruzione del nuovo stabilimento. Si tratta del cantiere della cooperativa Vinco, il progetto che prende forma a Ortona grazie a dieci cantine cooperative della provincia con oltre 3mila soci vignaioli e 6.500 ettari di vigneti. Un investimento da 8 milioni di euro e un nuovo stabilimento sanciscono un’alleanza tra aziende vinicole per produrre vini spumanti ottenuti da vitigni autoctoni.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto Centro Chieti Lanciano Vasto
Atri, studentesse pescaresi premiate per il vino dello Zoli.
All’istituto agrario “Zoli” di Atri arriva la produzione dei primi vini della scorsa vendemmia. Dopo i rallentamenti dovuti alla pandemia è stata inaugurata la cantina che vanta una prima ristretta selezione di Montepulciano imbottigliato. Le etichette sono state disegnate dalle alunne Gloria Di Sante e Giada Verbena dell’istituto comprensivo di Collecorvino, seguite dall’insegnante Splendora Camelli vino etichettato si chiamerà “La Bolgia” con riferimento alle bolge dantesche richiamate dai calanchi atriani. L’immagine realizzata dalla due studentesse è stata selezionata nell’ambito del concorso per il quale sono state assegnate menzioni speciali ai lavori di Angelo Alessandro DI Vito del liceo artistico di Pescara, Luisa Continenza del Giovanni XXIII di Pineto, Roberta D’Ambrosio e Daira Di Nardo Di Maio dello Zoli.
Fonte: Centro Teramo.
Spumanti nasce la fabbrica delle bollicene.
Uno spumantificio nel cuore della provincia di Chieti, a Ortona. 11 primo nel suo genere in Abruzzo, che ambisce a rafforzare il posizionamento sui mercati dei vini abruzzesi attraverso la produzione di bollicine. Tra gli obiettivi principali dell’ambizioso progetto: la diminuzione dei processi di spumantizzazione fuori regione; la valorizzazione sui mercati, grazie all’unico marchio di promozione; l’ottimizzazione dei costi; una maggiore capacità produttiva che condurrà ad espandersi nei mercati esteri. Ma anche la caratterizzazione del prodotto e il conseguente aumento del valore aggiunto del vino base spumante, ad oggi venduto all’ingrosso senza alcuna denominazione e con una bassa redditività_ È stato presentato ieri al Teatro Tosti di Ortona, con un incontro pubblico in mattinata e un convegno nel pomeriggio, lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo stabilimento di produzione della cooperativa Vin.co. Abruzzo, che riunisce dieci cantine abruzzesi della provincia di Chieti.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
A giudizio per recensione negativa Assolta imprenditrice dei vini.
Sul web scrisse commenti contro un’azienda che forniva clienti Ma per il giudice non fu diffamazione. Aveva pubblicato in rete una recensione negativa nei confronti di un’azienda che avrebbe dovuto ampliare il suo portafoglio clienti fornendole nominativi di possibili acquirenti o importatori di bottiglie di vino. Ma la recensione le è costata la querela per diffamazione da parte del titolare dell’azienda stessa, una Srl con sede in Lombardia: «Non firmate contratti prima di aver fatto verificare da un avvocato la regolarità — aveva avvertito la cliente delusa, in una recensione che appariva cliccando il nome dell’azienda su Google —. Vi promettono fatturati e clienti inesistenti e vi chiedono commissioni senza risultati. Decine e decine di imprenditori si sono trovati in una situazione irreversibile dovendo pagare per prestazioni senza risultati».
Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Milano e la passione per i vini Monteverro.
II sodalizio tra la città della Madonnina e le etichette della Maremma Milano e la passione per i vini Monteverro. «Dove gh’è el vin bon, corren tucc lor de per lor». I proverbi della tradizione milanese non sbagliano: dove il vino è buono, accorrono tutti da soli. Soprattutto, se quel vino è maremmano. Lo ha intuito, con lungimiranza, l’enologo Matthieu Taunay, francese di nascita e toscano per scelta, direttore tecnico di un’azienda vinicola, Monteverro, a Capalbio, nel cuore della Maremma, le cui etichette a Milano e ai Milanesi piacciono parecchio. Quando le prime bottiglie firmate Monteverro sono state messe in vendita nell’aprile del 2011, sono bastati pochi mesi prima che la gastronomia meneghina puntasse gli occhi sulla “novità dalla Maremma”.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
“Terre”, week end di trattative Si cerca l’accordo per il listone.
Non c’è ancora la data delle elezioni: nei giorni scorsi tensione con il collegio dei sindaci. Da un lato la convocazione dell’assemblea, dall’alto la formazione della lista per le elezioni. Sono giorni concitati alla Cantina Terre d’Oltrepo, rimasta senza vertici dopo che i121 gennaio scorso, a larga maggioranza, i soci hanno votato una mozione di sfiducia nei confronti della dirigenza. L’attesa più grande è per la convocazione delle elezioni, compito che spetta al collegio sindacale, che da venerdì scorso gestisce l’ordinaria amministrazione della Cantina: al momento, a parte la nota fatta uscire mercoledì per rassicurare i soci su una convocazione a breve, i revisori non hanno fatto trapelare nulla, ma è sempre più probabile che l’assemblea si tenga entro i primi venti giorni di febbraio.
Fonte: Provincia – Pavese.
Ghemme si candida per diventare “Città del Vino Europea” per il 2024.
Novara appoggia la candidatura di Ghemme e dell’intero territorio dell’Alto Piemonte a diventare, nel 2024, Città del vino europea: un obiettivo che vede Ghemme capofila dei comuni produttori vitivinicoli novaresi, vercellesi, biellesi e del Vco affiancati dai rispettivi Enti provinciali. Un obiettivo ambizioso ma che, grazie alla particolarità del patrimonio enogastronomico della zona, a obiettivi condivisi e a una rete territoriale solida e fortemente identitaria, ha tutte le carte in regola per scendere in campo per questa importante partita». E il commento del presidente della provincia Federico Binatti che ha partecipato, insieme con il consigliere delegato ai Rapporti col mondo dell’agricoltura e associazioni agricole Davide Ferrari, all’incontro che si è tenuto a Ghemme su convocazione del sindaco Davide Temporelli con il vicepresidente della sezione piemontese dell’Associazione Città del vino Stefano Vercelloni.
Fonte: Azione – Eco di Galliate.
Coste della Sesia, Lessona, Bramaterra ed Erbaluce Nella patria del tessile anche i vini sono di pregio.
Alain Ducasse è un campione della cucina, con 21 stelle Michelin collezionate in carriera tra Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Montecarlo. Nella sua lista dei vini, quasi un libro da più di cento pagine, è logico aspettarsi il meglio di quello che il mondo può offrire. Tra questa selezione di eccellenze, c’è un nome biellese: Lessona. È nella pagina dei rossi ed è come un esame superato, l’ennesimo, per un microcosmo che nella Biella della lana è sempre meno marginale. In fondo tornare ai vigneti è un po’ come recuperare un pezzo della propria storia. Fino alla rivoluzione industriale, il territorio era punteggiato da grappoli e pampini e «fare vino» era un’attività assai comune.
Fonte: Stampa Biella.
Il vino Vega, l’ottimo primitivo bio di casa Menhir.
Nel 2ou sono state introdotte in ambito regionale alcune nuove Denominazioni d’Origine Controllata (Doc), tra cui la «Terra d’Otranto». Nella logica di chi le aveva richieste e della successiva approvazione ministeriale, dovevano corrispondere ad una semplificazione del quadro regionale, ormai troppo denso di denominazioni che avevano scarsa rappresentanza produttiva. Quindi la ratio era quella di creare delle Doc «ombrello», ma come purtroppo avviene, nessuno ha voluto rinunciare al proprio campanile e così le Doc sono arrivate a quota 25. Un risultato poco brillante se si considera che il mercato e il consumatore hanno bisogno di chiarezza e quindi di una comunicazione efficace e immediata. Questo spiega perché moltissime aziende, anziché utilizzare le Doc, ricorrono alla Igt Salento che ha un disciplinare più elastico, ma soprattutto una riconoscibilità geografica molto più nota e quindi più incisiva.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Primitivo, il consorzio incontra i produttori.
L’importanza del passaggio da doc a docg, imbottigliamento e rese. Saranno questi i temi centrali su cui verterà l’incontro con i viticoltori organizzato dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. Un’opportunità per confrontarsi sulle modifiche del disciplinare e per parlare delle prospettive future della denominazione pugliese. L’appuntamento si terrà mercoledì 9 febbraio alle ore 16 presso la sede del Consorzio di Tutela (Sala Convegni Gabriella Fanuli) ad Uggiano Montefusco, Manduria, Contrada Piscine. All’incontro sarà presente l’avvocato Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria insieme ai Vice Presidenti Francesco Delle Grottaglie e Roberto Erario, i Consiglieri di Amministrazione e il dottor Carlo Alberto Panont, consulente esperto denominazione di origine.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Le cantine si aggregano e le big puntano su Verona.
Enologia, il tessuto scaligero cambia aspetto, spinto da pandemia ed investimenti di grandi player Le cantine si aggregano e le big puntano su Verona Alcuni esempi indicano la tendenza: Enoitalia acquisita da Iwb, società quotata in Borsa Hyle Capital entra in Contri Spumanti e Collina dei Ciliegi si allea con i francesi di Advini Masi Agricola ha acquisito Canevel già ne12016 Cantine Montresor ha aperto alla coop Terre Cevico. Il sistema vino veronese e quello veneto hanno retto finora l’urto della pandemia; almeno le aziende più strutturate hanno recuperato terreno nella seconda parte del 2021 rispetto ai cali del 2020, puntando su una diversificazione dei canali di vendita e dei mercati.
Fonte: Arena.
Vino, un museo alle Gallerie Mercatali.
Presentata la proposta di «percorso esperienziale». Sede in viale del Lavoro di fronte a Veronafiere Vino, un museo alle Gallerie Mercatali Sboarina: «La condivisione della proposta è granitica» Corsi: «L’idea è affidare a un archistar il progetto» •• Verona avrà un museo del vino. Non una mera esposizione di cimeli o vestigia, bensì un «percorso esperenziale», grazie all’uso delle più innovative tecnologie abbinato al recupero della tradizione. Le prime informazioni sull’iniziativa sono state fornite ieri, senza entrare nel dettaglio, in un incontro presieduto dal sindaco Federico Sboarina. Una conferenza che ha dimostrato che la proposta gode di un sostegno amplissimo e coinvolge anche l’Università, che aprirà nel museo una start-up dedicata al mondo dell’enologia, le associazioni del mondo agricolo e i Consorzi di tutelano.
Fonte: Arena.
Export veneto da record ma pesa l’incubo rincari.
Performante sui mercati esteri, in affanno in cantina. II vino italiano ha inanellato successi sulle destinazioni mondiali nei primi 10 mesi del 2021 e si stima una chiusura d’anno perla prima volta sopra 7 miliardi di euro, +13%. Anche il vino veneto ha brillato. Le esportazioni di produzioni regionali hanno superato a fine settembre dell’8,6% quelle del pari periodo 2019, per un valore di quasi 1,8 miliardi (+140 milioni). II Veneto totalizza così il 34,8% delle esportazioni nazionali. «La brusca frenata dovuta al Covid ha lasciato spazio a una nuova ripartenza, superando anche i livelli pre-pandemici», spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner, «La regione da sola continua a esportare più di Piemonte (884 milioni) e Toscana (815 milioni) messe assieme. Anche la vendemmia 2021, si è stata buona, con 11.747 mila ettolitri prodotti, quantità sostanzialmente stabile rispetto al 2020». I principali sbocchi si confermano Usa, Germania e UK, seguiti, a distanza, da Canada e Svizzera.
Fonte: Arena.
Vino, il museo di fronte alla fiera «Pronto per le Olimpiadi 2026».
Il progetto di Corsi alle Gallerie Mercatali: «Fondi Ue come per Porto e Bordeaux» VERONA Come a Bordeaux e a Porto, due capitali europee del vino. Anche Verona, che capitale del vino è universalmente riconosciuta, avrà il suo museo enologico. Sorgerà alle Gallerie Mercatali davanti alla fiera, entro quattro anni, prima delle olimpiadi del 2026. Un’idea di Enrico Corsi, consigliere regionale della Lega, già promotore e primo firmatario della legge regionale del 2020, che prevede l’istituzione degli Eco Musei del vino in Veneto. Coinvolgendo istituzioni, categorie, consorzi di tutela, Fiera e università, Corsi ha reso l’idea un progetto che ha presentato ieri in Comune alla presenza del sindaco Federico Sboarina, dell’europarlamentare Paolo Borchia (Lega) e rappresentanti di categoria quali la vicepresidente di Confagricoltura Verona Camilla Capurso, il membro della giunta esecutiva Coldiretti Verona Chiara Recchia, per il Consorzio Soave Silvia Bolla, per il Consorzio Valpolicella il presidente Christian Marchesini, la presidente Consorzio Custoza e rappresentante Uvive Roberta Bricolo, il responsabile Consorzio Bardolino Andrea Vantini e il presidente di Cia Verona Andrea Lavagnoli.
Fonte: Corriere di Verona.
«La Primavera del Prosecco si farà in massima sicurezza».
Con al fine dell’inverno torneranno la Primavera del Prosecco Superiore e delle Mostre del Vino. Gli organizzatori si sono riuniti nei giorni scorsi e, nonostante la complessità del momento dovuta alla pandemia da Covid-19, hanno espresso la ferma volontà di ripristinare il solito calendario di eventi che ci accompagnano dalla primavera fino all’autunno sulle colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene. Molte sono le incognite e le cose lasciate in sospeso, poiché la situazione sanitaria non permette di fare progetti a lungo termine e probabilmente porterà allo slittamento dei primi eventi (normalmente in partenza a fine marzo) fino a primavera inoltrata, ma gli organizzatori confidano di poter organizzare quanti più eventi possibili con la massima sicurezza: «Le difficoltà hanno rafforzato ulteriormente l’impegno per dare vita ad una rassegna ancora più ricca – dichiara Giovanni Follador, presidente del comitato organizzatore.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Le cantine regionali crescono all’estero L’export vola a quota 1,8 miliardi.
Il mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un + 6,6% nel valore delle esportazioni rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ed è più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel III trimestre si raggiunge un +8, 6% di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, per un totale di quasi 1, 8 miliardi di euro. Il dato è reso noto dall’Ufficio Statistica della Regione Veneto. Nel 2021 il comparto vitivinicolo veneto si è dimostrato capace di resistere alle crisi e di reagire alle turbolenze del mercato. L’export riprende a crescere, recuperando il terreno perso nel 2020 e tornando ai livelli pre-pandemici, se non anche a livelli superiori.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Bebe Vio in tivù «A Mogliano solo rugby e Prosecco» – «Mogliano è rugby e prosecco» Bebe in tivù scatena la bufera.
Sono le parole con cui Bebe Vio, qualche giorno fa in tivù, ospite di Italian’s Got Talent, ha descritto il suo comune d’origine, provocando la reazione stizzita di molti compaesani. «Mogliano è rugby e prosecco» Bebe in tivù scatena la bufera La dichiarazione dell’atleta paralimpica ospite del programma Italian’s Got Talent ha fomentato H dibattito sui social, ma c’è chi la difende: «È sempre una grande» «Quand’ero giovane, e la voglia di girare il mondo mi spingeva in terre lontane, a chi mi chiedeva notizie del mio paese, rispondevo: il mio paese è una strada». Lontano è il tempo in cui Giuseppe Berto raffigurava così i provinciali orizzonti della sua terra natia. Correva l’anno 1977 e con questa definizione, certamente elegante ma anche un po’ severa, firmava l’incipit di una sua prefazione sulle prime pagine di un libro dedicato alle ville del Terraglio.
Fonte: Tribuna Treviso.
La vendita di vino ora mette il turbo.
Il Veneto da solo esporta più di Piemonte e Toscana insieme La vendita di vino ora mette il turbo. “Dopo la brusca frenata del 2020 e un inizio d’anno un po’ incerto, nel 20211′ export di vino veneto è tomato a cresce, superando anche i livelli pre-pandemici. La Regione da sola continua ad esportare più di Piemonte (884 milioni di euro) e Toscana (815 milioni) messe assieme: le due regioni che seguono il Veneto nella graduatoria regionale. Anche i numeri della vendemmia, sempre nel 2021, si sono dimostrati buoni, con 11.747 mila ettolitri prodotti, una quantità sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente”. Lo dice l’assessore all’Agricoltura del Veneto, Federico Caner, commentando i dati dell’ultimo bollettino-flash di gennaio 2022, che fotografa la produzione e l’export di vino a livello nazionale e regionale.
Fonte: Voce di Rovigo.
Una cantina di ghiaccio a 2.000 metri per i vini della Valcamonica.
Un progetto del Consorzio Pontedilegno-Tonale con il Consorzio Vini di Valcamonica, la Cantina Bignotti e Unimont.
Fonte: Adnkronos.
Una cantina di affinamento fatta di ghiaccio al Corno d’Aola.
Affinamento in ghiaccio. Così è stato definito il progetto del Consorzio Pontedilegno-Tonale con il Consorzio Vini di Valcamonica, la Cantina Bignotti e Unimont – Università della Montagna, Polo di eccellenza dell’Università degli Studi di Milano. L’obiettivo è quello di completare l’invecchiamento di 200 tra le migliori bottiglie del territorio della Vallecamonica all’interno di un igloo a 2mila metri di quota, al Corno d’Aola. La finalità ultima per i cultori e gli addetti ai lavori sarà quella di studiare come cambiano in questa originale cantina di affinamento, le qualità organolettiche del vino e individuare tecniche di viticoltura sostenibile.
Fonte: Radio Voce Camuna.
Borgogno è “Cantina dell’Anno” e “Calice d’Oro” per il magazine svedese “Allt om Mat & Vin”.
Dopo Fontanafredda (2009) e Masi (2012), ancora premi dalla Svezia, che, nei primi 10 mesi 2021, tocca 166 milioni di euro di vino italiano importato. Impermeabile alla crisi dei consumi del 2020, anno segnato dalla pandemia, la Svezia, nei primi 10 mesi 2021, ha importato 166 milioni di euro di vino italiano, confermandosi come una delle mete principali in Europa. Una popolarità confermata dai premi assegnati dal magazine “Allt om Mat & Vin”, punto di riferimento per gli amanti dell’enogastronomia svedesi, che ha assegnato due dei suoi principali riconoscimenti – “Cantina dell’Anno” e “Calice d’Oro” – alla Borgogno, griffe del Barolo e tra le cantine più antiche delle Langhe, guidata dalla famiglia Farinetti, “per la loro qualità costantemente elevata di Barolo.
Fonte: WineNews.
Le cantine si aggregano e le big puntano su Verona.
Il sistema vino veronese e quello veneto hanno retto finora l’urto della pandemia; almeno le aziende più strutturate hanno recuperato terreno nella seconda parte del 2021 rispetto ai cali del 2020, puntando su una diversificazione dei canali di vendita e dei mercati. Ora però, ai problemi registrati per il canale Horeca (hotel, restaurant, café e catering), piegato dalle limitazioni per Covid, si sommano numerose variabili, a partire dalla lievitazione dei costi di energia e materie prime. In questa situazione di incertezza, la dimensione aziendale è un fattore che fa la differenza e che conferisce forza competitiva, in particolare sui mercati esteri: l’approccio al mondo è sempre meno un’impresa da piccoli.
Fonte: L’Arena.
Lo champagne Pol Roger rileva il 20% del distributore Compagnia del Vino.
Dalle 35mila bottiglie del 2015 oggi le esportazioni verso l’Italia della maison francese sfiorano le 100mila per un fatturato di circa 4 milioni.
La maison dello Champagne Pol Roger ha rilevato il 20% del capitale del distributore italiano Compagnia del Vino. La celebre etichetta dello Champagne (170 anni di storia, la preferita da Winston Churcill e fornitore ufficiale della Casa Reale Britannica) è entrata quindi nel capitale di una delle società di distribuzione emergenti italiane. Un importante avamposto su uno dei mercati, quello italiano, considerati tra i più difficili ed esigenti al mondo.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vino, settore vitale. Meno insolvenze, e la redditività è prevista in aumento. Così Atradius.
A WineNews il focus sul comparto italiano (da record all’export e in tenuta in valore in gdo nel 2021) secondo il leader mondiale del recupero crediti. Le prospettive sono meno serene di quanto ci si aspettava in estate. Ma il comparto del vino italiano, in ogni caso, sembra aver ritrovato buona salute, nel complesso. Tra un export 2021 che va verso il record dei 7 miliardi di euro (nei primi 10 mesi spedizioni a 5,8 miliardi di euro, +13% sul 2020 e +10% sul 2019, secondo i dati Istat analizzati da WineNews), un consumo fuori casa ancora lontano dai livelli 2019 ma (in attesa di dati ufficiali) sicuramente migliore, del 2020, e una gdo che tutto sommato ha tenuto (vendite a 1,8 miliardi di euro, +2,6% sul 2020, nonostante un calo in volume del -3,2%, secondo i dati Iri).
Fonte: WineNews.
VIN.CO – VINO COOPERATIVO ABRUZZO SPUMANTI D’ABRUZZO: UN PROGETTO DI FILIERA PER LO SVILUPPO.
Un progetto ambizioso nato con l’obiettivo di restituire valore ad un territorio attraverso la produzione di vini spumanti. Prende forma così VIN.CO la grande struttura cooperativa, formata da dieci cantine cooperative abruzzesi della provincia di Chieti, che sta completando in questi mesi l’impianto di produzione ad Ortona. VIN.CO nasce infatti per realizzare vini spumanti, nella metodologia Martinotti, ottenuti dai vitigni autoctoni (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina, Cococciola e Montonico) e coltivati dagli oltre 3.000 soci vignaioli sugli oltre 6.500 ettari di vigneti.
Fonte: AbruzzoWeb.
Uiv, vino: export a +13%, ma crisi energetica pesa per 1,3 miliardi.
Rincari e costi aggiuntivi stanno influenzando l’avvio del 2022 per il mercato del vino. Lo dice l’Unione italiana vini (Uiv), che mette in luce come l’export del Made in Italy sia cresciuto del 13% nei primi 10 mesi del 2021 (con l’anno che si chiuderà per la prima volta sopra i 7 miliardi di euro). Il 2022, però, si è aperto con un rincaro medio a carico delle aziende del 10% a bottiglia. I motivi sono tutti da cercare in una “tempesta energetica” che peserà per 1,3 miliardi di euro di costi aggiuntivi, tra aumenti di bollette, materie prime e trasporti.
Fonte: Mixer Planet.
Vino e tartufo, ogni regione ha il suo abbinamento ideale: il Fumin della Valle d’Aosta.
Nella meravigliosa Valle d’Aosta ci sono vini raffinati e opulenti che sanno corteggiare il tartufo. Oggi scopriamo il Fumin, vino particolare che sposa meravigliosamente le carni con la presenza di tartufo nero pregiato. Il ventaglio di proposte dei vini della Valle, è ampia: dal Petit Arvine, al Fumin fino Cornalin, sono tutti pronti a svolgere il proprio ruolo vicino ai piatti al tartufo. Il Fumin è il vino principe dei vini Valdostani ed Hervé uno dei titolari dell’azienda GrosJean, ce lo racconta nella sua particolare territorialità e nella sua rappresentatività.
Fonte: Italia a Tavola.
Vino – Il Veneto riparte ed è la prima regione esportatrice.
l mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6 per cento nel valore delle esportazioni del vino made in Veneto rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ma è ancora più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel III trimestre si raggiunge un +8,6 per cento di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. A fare un quadro di uno dei settori più rilevanti dell’economia regionale è l’Ufficio Statistica della Regione del Veneto nel numero di gennaio del fascicolo Statistiche flash dl titolo Produzione ed export di vino. I dati mostrano che nel 2021 il comparto vitivinicolo veneto si è dimostrato capace di resistere alle crisi e di reagire alle turbolenze del mercato.
Fonte: Tviweb.
Bertinoro non solo ‘città del vino’: largo all’olio d’oliva Tre giorni insieme ai degustatori di Slow Food.
Da oggi fino a domenica si valutano gli oli migliori, in lizza per il riconoscimento anche tre aziende locali. Siamo abituati a riconoscere a Bertinoro il titolo di città del vino, ma per questo fine settimana diventerà anche la capitale italiana dell’olio extra vergine d’oliva. Da oggi fino a domenica sul balcone di Romagna arriveranno i degustatori di Slow Food per valutare gli oli migliori e decidere a quali assegnare i riconoscimenti della Guida agli Extravergini 2022.
Fonte: Il Resto del Carlino.
STAMPA ESTERA
Tout pour sa pomme.
Cíciro Cotentin tout pour sa pomme Millésimées, gardées en cave, marketées… Les bouteilles des neuf producteurs de la région, qui commercialisent leur breuvage sous une appellation d’origine protégée, sont traitées avec les mêmes egards et parfois les mêmes méthodes que ceux appliqués au vin. Une manière de monter en gamme. Par JUSTINE KNAPP cees odeurs acides de cave, des barriques alignées, quelques cuves en inox, des bouteilles millésimées qui vieillissent à l’ombre. Si le décor a tout du chai vinicole, Jean-Baptiste Aulombard, pipette à vin dans la main, produit du cidre. Des cidres «d’accord», précise-t-il. En 2018, il reprend la cidrerie Maison Hérout, en activité depuis 1946 à Auvers, sur la presqu’île du Cotentin. «Le cidre est un produit noble qui n’a pas à mugir face aux autres boissons.
Fonte: Liberation.
Is Red Wine Really Healthier Than White?
AT THE END of a recent visit to my gastroenterologist, he handed me a list of prescribed foods. “What about wine?” I asked, noting its absence. “Red wine is good for you,” he said. “And white?” I inquired. “White wine is just alcohol,” he replied. Many wine drinkers believe that my doctor is right. Indeed, just about every one of the friends whom I surveyed declared that red wine is healthier than white—though few could say why. But is red wine actually more healthful than white wine? And is either one truly healthy? The reports indicating the health benefits of red wine are many—and speculative, according to Dr. Andrew Waterhouse, a wine chemist and director of the Robert Mondavi Institute for Wine and Food Science at the University of California, Davis. Dr. Waterhouse further explained that there isn’t really data to support the notion that red wine is more healthy than white. To establish that, Dr. Waterhouse said, it would be necessary to truly separate the two wine types in an independent study.
Fonte: Wall Street Journal Usa.
Boris Johnson, a wine fridge and lockdown revelry.
Jancis Robinson Wine wo weeks ago, when public interest in Downing Street’s lockdown parties was at its height, BBC Radio 4’s satirical News Quiz began with a game designed to help participants figure out if they were “at work or not at work”. Host Andy Zaltzman urged them to “check whether everyone you usually work with has turned up with a bottle of wine and is now getting hammered … If they have, ask yourself, Am I a professional wine taster?'” “Yes!” I yelled at the radio. Yet wine’s small part in the erosion of public trust in government is no laughing matter. For me, it has been impossible to ignore the role played by wine in the recent pantomime in British politics. Bottles photographed at a gathering in the Downing Street garden on May 15 2020 were seen as proof that this was no “work event”, as claimed by Boris Johnson, but a party. And each fresh leak has produced further accusations involving wine. The Mirror newspaper unearthed a photograph of a special wine fridge delivered to the back door of 10 Downing Street so that staff could keep their bottles cool in summer for the “wine-time Friday” get-togethers, which the prime minister allegedly encouraged.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 28 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Giuseppe e le sue pizze a Casa Sanremo.
Il titolare della pizzeria “DiPinto” tra i quaranta rappresentanti d’Italia. La qualità, la professionalità, la peculiarità e soprattutto l’attenzione ai minimi dettagli affinché possano essere esaltati tutti i prodotti in un mix di bontà e prelibatezza, sono stati gli ingredienti che hanno portato ad aprire le porte di “Casa Sanremo” a Giuseppe Pinto. E dove c’è “casa” non put, mancare la pizza, uno dei piatti più diffusi al mondo. Grande riconoscimento per il titolare della pizzeria “DiPinto” in via Costantino Caminada a Ferentino. Giuseppe Pinto, 47 anni, originario di Frosinone, sarà tra i rappresentanti della terra Ciociara che delizierà i vip, i cantanti, tutti gli artisti dell’area gusto di “Casa Sanremo” la prossima settimana nella città ligure in occasione della settantaduesima edizione del festival della canzone italiana.
Fonte: Ciociaria Oggi.
Il Biserno che parla ai sensi e al cuore.
Un taglio bordolese, cremoso e profondo Il Biserno è un vino che trasforma uno svantaggio in una rampa di lancio. La cantina si trova a Bibbona, di poco fuori dalla Doc Bolgheri. Niccolò Marzichi Lenz! ha cercato una strada diversa, senza il traino della denominazione di prestigio tra grandi rossi. Il risultato è un taglio bordolese (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot) cremoso e profondo, che “parla con generosità ai tuoi sensi e al tuo cuore”, come ha scritto Monica Lamer, che gli ha assegnato un 98+ per Wine Advocate. Niccolò è figlio di Ilaria e nipote di Ludovico e Piero Antinori. Con l’aiuto del due famosi zii, ha abbandonato la carriera sportiva e si è lanciato nel mondo del vino nel 2001.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Studio inglese: chi beve cinque bicchieri di rosso alla settimana rischia il Covid il 17 % in meno – Il vino tiene lontano il virus.
In Nutrition su mezzo mln di persone Chi invece beve vino bianco e lo champagne è meno protetto, ma può arrivare a un non trascurabile 8%. Lo stesso studio afferma che il rischio invece aumenta per chi beve birra o sidro. Che «in vino veritas» si sa da secoli. Ora però pare anche che «in vino no Covid». Per l’esattezza, pare che contro il Covid faccia bene bere vino rosso o almeno vino bianco e champagne. E che è meglio tenersi invece alla larga da birra e sidro! Lo studio di Frontiers In Nutrition condotto in Inghilterra su quasi mezzo milione di persone, per l’esattezza 473 mila 957, ha infatti dimostrato che chi beve almeno cinque bicchieri di rosso a settimana ha un rischio di infezione al Covid-19 inferiore del 17% rispetto agli astemi o a chi beve raramente.
Fonte: Italia Oggi.
Italian Wine Brands.
Fatturato 2021 di 408,9 milioni, raddoppiato rispetto al 2020.11 principale contributo alla crescita è legato all’acquisizione di Enoitalia (fatturato 2021 pari a 208,4 milioni), chiusa in luglio.
Fonte: Mf.
A 80,6 milioni i ricavi di Meregalli Vini.
Anno record in termini di fatturato il 2021 per il gruppo Meregalli, distributore di vim e liquori con sede a Monza. I ricavi si sono attestati a 80,6 milioni, +22% rispetto a due anni fa. Conseguenza della costante crescita, due società del gruppo sono state trasformate da srl a spa, senza modificarne l’organizzazione interna. Marcello Meregalli, quinta generazione alla guida dell’azienda, rimane l’unico azionista. L’ambito off trade ha ottenuto un aumento del fatturato del 38% in due anni. In questo periodo dove si predilige il consumo tra le mura domestiche, i settori privati ed e-commerce registrano la crescita gg ore sia di fatturato sia di prezzo medio, tradotto con l’aumento di qualità dei prodotti acquistati. Nel settore privati la crescita di fatturato rispetto a due anni fa è del 77%. Oltre alla quantità è aumentata l’attenzione alla qualità delle bottiglie acquistate.
Fonte: Mf.
L’ottima annata di Iwb con l’apporto di Enoitalia.
Ottima annata per i vini di Italian wine brands, che chiude il 2021 con un pro-forma consolidato da 408,9 milioni di ricavi, il doppio (+100,1%) rispetto al 2020. I1 contributo maggiore di questo exploit va ricondotto all’integrazione di Enoitalia, rilevata in luglio per 150,5 milioni (l’operazione ha anche visto l’ingresso nel capitale di Iwb del gruppo Pizzolo, socio di maggioranza di Enoitalia), che l’anno scorso ha generato un fatturato di 208,4 milioni. Ora il gruppo, maggiormente dimensionato e con un posizionamento strategico più ampio – sia per segmento che per mercati geografici, in particolare sul Nordamerica dopo l’acquisizione del distributore Enovation brands alla fine dell’anno scorso – è pronto per il salto dall’Euronext Growth Milan al mercato principale, come conferma lo stesso amministratore delegato Alessandro Mutinelli.
Fonte: Sole 24 Ore.
Terre Cevico pronta per l’acquisizione della cantina Orion Wines.
Finanziamento di 6 milioni ottenuto da Crédit Agricole Il gruppo conta più di trecento dipendenti La cooperativa Terre Cevico ha ricevuto un finanziamento di sei milioni di euro da Crédit Agricole per l’acquisizione della maggioranza della Cantina Orion Wines Sarl. Cevico, fondata nel 1963 in collaborazione con i soci viticoltori sul territorio romagnolo, è oggi un centro vinicolo tra i più importanti del panorama nazionale. La Società, che opera non solo in Emilia-Romagna ma anche, con proprie cantine, in Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Umbria, offre numerosi prodotti confezionati nei canali della Gdo e Horeca, rivolto a 67 Paesi al mondo tra cui i più importanti sono Francia, Cina, Giappone, Regno Unito, Germania, Paesi Scandinavi, Stati Uniti e Sud Est Asiatico. Tramite il finanziamento erogato, Crédit Agricole Italia consentirà a Terre Cevico di incrementare la gamma di prodotti a disposizione.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Bertinoro non solo ‘città del vino’: largo all’olio d’oliva Tre giorni insieme ai degustatori di Slow Food.
Da oggi fino a domenica si valutano gli oli migliori, in lizza per il riconoscimento anche tre aziende locali Siamo abituati a riconoscere a Bertinoro il titolo di città del vino, ma per questo fine settimana diventerà anche la capitale italiana dell’olio extra vergine d’oliva. Da oggi fino a domenica sul balcone di Romagna arriveranno i degustatori di Slow Food per valutare gli oli migliori e decidere a quali assegnare i riconoscimenti della Guida agli Extravergini 2022. II volume è un vero e proprio vademecum per poter scegliere l’olio giusto da portare in tavola, scoprire i territori vocati e le aziende virtuose. L’edizione 2021 ha segnalato 838 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, recensito 1383 oli, assegnato 259 riconoscimenti (Grande Olio e Grande Olio Slow) e 36 chiocciole (premio per le aziende che interpretano meglio i valori di Slow Food).
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Rossese di Dolceacqua: la festa per i 50 anni è soltanto rimandata.
Compie 50 anni la Doc del Rossese di Dolceacqua. Esattamente 50 anni fa il 28 gennaio 1972, veniva approvato con decreto del Presidente della Repubblica il disciplinare Doc del Rossese di Dolceacqua, primo in tutta la Liguria. E il borgo di Dolceacqua, cuore del territorio dove si coltivano le viti che danno il Rossese, sta organizzando adeguati festeggiamenti per celebrare la ricorrenza. Bisognerà aspettare un paio di mesi però, visto che per adesso l’amministrazione ha preferito rimandare tutto in attesa che la pandemia migliori.
Fonte: Stampa Imperia.
Strade dei vini e Consorzi Doc per progetti condivisi.
Le Strade dei vini e dei sapori di Lombardia e i Consorzi di vini Doc lombardi insieme per piani e progetti condivisi, per partecipare a bandi e a gare, e persino per realizzare attività commerciali unitarie, temporary shop o botteghe enoteche. È questo lo scopo del protocollo siglato giovedì a Broni dalle due associazioni con l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi. Le motivazioni alla base dell’intesa le ha spiegate l’assessore Rolfi: «Serve in tutte le province una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti, con iniziative specifiche, studi e programmazione, coinvolgendo altri enti territoriali.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Turismo agricolo, patto di ferro col mondo del vino.
Broni, il summit che raccoglie aziende e “strade” enogastronomiche per collaborare e attrarre più visitatori Turismo agricolo, patto di ferro col mondo del vino Fra le idee la nascita di temporary shop e botteghe «Superare la frammentazione» BRONI (Pavia) Un patto di ferro che può (per alcuni anzi deve) trasformare la Lombardia in una «corazzata» del turismo agricolo. In tutte le sue forme possibili, ma soprattutto in maniera concreta come ha sollecitato Carlo Pietrasanta, uno dei fondatori del Movimento Turismo del Vino: «Insegnare alle aziende come fare realmente enoturismo». Ieri, all’Enoteca Regionale di Broni è stato siglato e presentato il nuovo protocollo d’intesa fra Ascovilo (13 consorzi tutela vino della Lombardia) e Federazione Lombarda dell’associazione Strade del Vino e dei Sapori alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi.
Fonte: Giorno Lombardia.
Terre d’Oltrepo, ora si cambia «Chiaro segnale da rispettare».
L’assessore regionale Rolfi: «In futuro meno vino sfuso e più bottiglie» Smentite le voci di commissariamento: «Non ci sono condizioni così gravi» MUNI Meno vino sfuso dalla Cantina sociale: anche la Regione lancia il segnale. «Il voto di sfiducia al cda di Terre è un chiaro segnale di malcontento che va rispettato. Ora la nuova dirigenza sia all’altezza della sfida di valorizzare la bottiglia al posto dello sfuso»: a margine della firma dell’accordo tra Ascovilo e federazione delle strade del vino, ieri, all’Enoteca regionale di Broni, l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, non si è sottratto alle domande dei giornalisti sull’ennesimo terremoto che ha travolto il mondo del vino oltrepadano con la sfiducia ai vertici della cantina Terre d’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
Promuovere vino ed enoturismo Firmato un protocollo unitario.
Ieri l’accordo che vede insieme Regione, Ascovilo e la Federazione delle strade dei vini e dei sapori: «Fondamentale lavorare insieme» Promuovere vino ed enoturismo Firmato un protocollo unitario. Un protocollo di collaborazione per promuovere il territorio in ambito vitivinicolo ed enoturistico. È quello siglato ieri all’enoteca regionale di Broni dall’assessore regionale Fabio Rolfi e i presidenti di Ascovilo e federazione delle strade dei vini e dei sapori di Lombardia, Giovanna Prandini e Gianni Boselli. «Serve in tutte le province una regia unica per promuovere a livello turistico i territori attraverso il vino e i prodotti tipici, puntando sulla qualità e i servizi offerti – ha dichiarato Rolfi.
Fonte: Provincia – Pavese.
Sapore di cotto, sapore d’antico.
Dire Loro Piceno è dire vino cotto. E dire lavoro è dire campagna, viti, cantine… E dolci colline. Come quelle che scorgo scendendo da Massa Fermana e risalendo per Loro. Mi hanno consigliato una azienda locale, gestita da un giovane gagliardo, aperta a diverse novità addizionate alla specialità del luogo. Lui è Cristian Ercoli, 37 anni, ha studiato da ragioniere e programmatore. Ha scelto poi di starsene tra vitigni, uve e buon vino cotto. Una passione che viene da lontano. Ed esattamente da nonno Decimo Forti, che il «cotto» lo produceva anche quando non si poteva (incomprensibili norme, superate poi dal tempo e dall’intelligenza). Mentre il mosto bolliva, i contadini mettevano un ragazzino a controllare la strada per avvisare di sconosciuti in perlustrazione.
Fonte: Resto del Carlino Fermo.
Shopping a Bolgheri L’Agricola San Felice acquista Batzella.
L’Agricola San Felice acquista Batzella. Agricola San Felice del Gruppo Allianz ha acquisito l’azienda Batzella a Bolgheri andando a incrementare i 6 ettari di proprietà di Bell’Aja, realtà in cui, già dal 2016, produce il Bolgheri Superiore. Gli ettari interessati alla nuova acquisizione sono circa 7, 5 iscritti alla Doc Bolgheri, una Doc chiusa e per questo di grandissimo valore economico. Non ci sono state acquisizioni recenti per un metro economico preciso ma per un ettaro a Bolgheri si può benissimo sforare i 500mi1a euro. La transazione si vocifera, infatti, conclusa attorno ai 7/8 milioni di euro, comunque sotto i 10milioni, ma sono solo stime ufficiose. Il gruppo ha anche acquisito la cantina e la struttura che permetterà di realizzare un centro di accoglienza e tasting, oltre al brand.
Fonte: Tirreno.
Allianz rafforza la presenza e compra l’azienda Batzella.
A Bolgheri dal 2016 con Bell’Aja, obiettivo nuova cantina e centro d’accoglienza Cuccia: «Facciamo un salto di dimensione, grazie alle nuove superfici vitate» Divina Vitale. Il Gruppo Allianz, Agricola San Felice, realtà societaria con importanti aziende sparse per la Toscana, ha più che raddoppiato la sua presenza a Bolgheri, acquisendo l’azienda Batzella. A Bolgheri era già presente dal 2016 con l’azienda Bell’Aja da cui nasce il Bolgheri Superiore: sei ettari che si trovano in località Sondraie. Un progetto quindi ampliato e con grandi prospettive di investimento, non solo in vigna ma anche per quanto riguarda la cantina e un centro di accoglienza, wineshop e tasting rivolto al pubblico..
Fonte: Tirreno Piombino-Elba.
Bettagno tra i top manager «Ma essere giovane è un tabù».
La veronese, direttore generale di Casa Girelli, trai 10 talenti italiani Bettagno tra i top manager «Ma essere giovane è un tabù» Doso tredici anni ci esperienze all’estero ammette: «In Italia valutata più l’età rispetto alle competenze». «Sembra che essere giovani in Italia rappresenti un limite, un tabù. All’estero, dove ho lavorato per tredici anni, non è così». Giulia Bettagno, 39enne veronese di Soave, ha vinto nei giorni scorsi a Roma il premio «Giovane manager», il riconoscimento istituito da Federmanager con l’obiettivo di potenziare il ruolo e il valore delle competenze manageriali. Tra i curriculum arrivati da tutta Italia sono stati selezionati 40 finalisti, trai quali sono stati decretati i 10 vincitori. E Bettagno, direttore generale della casa vinicola trentina Casa Girelli spa, è stata l’unica manager premiata proveniente dal mondo vitivinicolo.
Fonte: Arena.
Iwb centra i 400 milioni di ricavi Nuova acquisizione negli Usa.
Risultati frenati dalla logistica. Il gruppo vinicolo investe 22 milioni sulla base a Miami VENEZIA Italian Wine Brands centra il primo traguardo, superando i 400 milioni di ricavi nel 2021. Era la traiettoria indicata a giugno, al momento della maxi-fusione che aveva portato a bordo del gruppo vinicolo quotato in Borsa, che ha il suo «motore» commerciale nella trentina Provinco guidata da Alessandro Mutinelli, presidente e ad di Iwb di cui detiene il 7,6%, 11 gruppo veneto Enoitalia della famiglia Pizzolo, attivo tra Verona e Vicenza, che in Iwb aveva reinvestito dopo la vendita, divenendone il primo azionista con il 16%. E il risultato è ora raggiunto nei fatti, dopo i conti preliminari 2021 pubblicati ieri, che hanno proiettato Iwb a 409 milioni di euro di ricavi pro-forma (considerando cioé il nuovo perimetro per tutto il 2021), con un raddoppio di fatto rispetto ai 204 del 2020.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Viticoltura sostenibile, una cantina di ghiaccio a 2.000 metri per i vini della Valcamonica.
Completare l’invecchiamento di 200 tra le migliori bottiglie del territorio della Valle Camonica all’interno di una cantina di ghiaccio costruita per l’occasione, a 2.000 metri di quota, al Corno d’Aola, nella ski area di Ponte di Legno, nel Parco dell’Adamello. Obiettivo: studiare come cambiano le qualità organolettiche del vino e individuare tecniche di viticoltura sostenibile. L’igloo, da utilizzare come originale cantina di affinamento, è stato realizzato dall’artista camuno Ivan Mariotti. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie: la Cantina Bignotti ha depositato i suoi rossi Igt e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico, mentre il Consorzio Vini di Valcamonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito.
Fonte: Lifestyleblog.it.
Vino: Veneto, 1,8 mld export nel terzo trimestre 2021.
Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6% nel valore delle esportazioni rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ed è più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel III trimestre si raggiunge un +8,6% di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. Nel 2020 il valore delle esportazioni di vino dal Veneto è stato di 2.245 milioni di euro (-2,9% rispetto al 2019) ma nonostante tutto resta la prima regione in Italia, con quasi il 36% delle esportazioni nazionali, alle spalle, in una virtuale classifica, di paesi come Francia, Italia e Spagna. Il più richiesto è il vino in bottiglia (56,9% del totale dell’export di vino regionale), seguito da spumante (37,7%), vino sfuso (3,7%) e bag in box (1,8%). Le restrizioni sanitarie dovute al Covid-19, con lo stop forzato agli eventi e le chiusure del canale Ho.Re.Ca. hanno fermato vendita dei vini spumanti veneti all’estero, con un calo sia nel volume (-1,6% nel 2020 rispetto al 2019), sia nel valore (-7,6%). Di contro il lockdown nel 2020 ha fatto crescere il commercio di bag box (+25,6%).
Fonte: Ansa.
Vino rosso protegge dal Covid, l’incredibile scoperta.
Un bicchiere di buon vino rosso a tavola non può che fare bene e, secondo uno studio, protegge anche dal Covid-19. Secondo quanto emerso, infatti, ci sarebbe una correlazione tra consumo di alcolici e l’infezione da Coronavirus. Proprio questa relazione è stata studiata in modo da evidenziare i fattori che possono favorire il potere protettivo dell’alcol. È risaputo, infatti, che consumare vino o birra in quantità moderate (una o due volte la settimana) fa bene alla salute. Ora, però, agli effetti benefici del vino si aggiungerebbe quello di ridurre il rischio di esser infettati dal Coronavirus.
Fonte: Il Mattino.
Federica Suban: «Ero terrorizzata di macchiare col vino la veste bianca di Giovanni Paolo II».
La presidente Fipe di Trieste da anni affianca il padre Mario nella conduzione del rinomato ristorante di famiglia, nato nel 1865 grazie a una maxivincita. “Non mi credevo tagliata per questa professione, avevo una certa manualità, mi sarebbe piaciuto molto fare il chirurgo. Quando lo dissi a mia mamma rispose: “Cusì te taierà meio i stinchi…”. Si crede un mediano per la sua innata umiltà, in realtà è una vera regista per talento e “cabeza”. Le manca solo il numero dieci sulla maglia. Federica Suban, 55 anni, presidente provinciale della Fipe, da anni ha preso in mano le redini dell’Antica Trattoria Suban sul piccolo colle di San Giovanni in via Comici 2, affiancando papà Mario, che a 87 anni può permettersi il lusso di fare gli onori di casa e di coccolarsi i clienti girando per i tavoli con un occhio sempre attento ai dettagli, in cucina e in sala.
Fonte: Il Piccolo
Vino, tra cambiamenti climatici e nuovi consumi.
Da un lato il settore deve fare i conti con il climate change che impone la valutazione di nuove varietà e dall’altro si deve adattare ai mutevoli stili di vita accelerati dalla pandemia. Il vigneto europeo e, più in generale, il settore vitivinicolo, si apprestano a sostenere una metamorfosi piuttosto ampia e complessa, con l’Ue non sempre a guardare benevola al settore. E così, se la Commissione Europea sembra orientata a non sostenere pienamente la promozione del vino (e delle carni rosse) nei propri programmi dedicati all’agroalimentare, suscitando le proteste degli addetti ai lavori, l’Agricultural Outlook presentato a fine dicembre dagli esperti di Bruxelles tratteggia una strada alle prese con l’allarme dei cambiamenti climatici e il fenomeno dei nuovi consumi, in parte modificati dal covid-19.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Sostenibilità, la Michelin lancia Dina, Gerani e Casa del Vino della Vallagarina: tre esempi verdi, ecco perché.
Non si ferma la pressione della Michelin sui ristoranti sul tema sostenibilità. In queste ore sul sito sono apparse tre segnalazioni di ristoranti impegnati su questo tema, due al Nord e il Bib Gourmand Campano Gerani di Giovanni Sorrentino a Sud. Ne approfittiamo per lanciare un warning dal Po in giù perché ci sembra che la stella verde sia ancora sottovalutata. (Gussago, BS) è il ristorante espressione della personalità del suo chef-patron Gipponi, che ha creato ambienti di fascino dando sfogo creativo all’idea di recupero. In un edificio storico nel centro di Gussago (BS), arredi anni Cinquanta, porcellane stilose in disuso, nonché alcuni mostri sacri della miglior musica rock fine ’80 – inizio ’90 (G’N’R e Nirvana).
Fonte: Luciano Pignataro.
Vino in Cina: un mercato destinato ad una crescita sempre più lenta.
Il mercato cinese del vino rallenta. l dati registrano una decelerazione delle importazioni (già indebolite nel 2020), e inizia ad emergere qualche segnale di preoccupazione da parte dei produttori esteri che da anni puntano sul sesto più grande mercato del vino del mondo. Le case vinicole lamentano anche un progressivo aumento del fardello burocratico.
La flessione degli acquisti, secondo le previsioni di alcuni esperti riportate dal sito specializzato vino-joy.com, sembra destinata a proseguire, tra la chiusura prolungata delle frontiere, la diffusione probabile della variante omicron e le scosse di assestamento del mercato provocate dell’uscita di scena dell’Australia a seguito della “guerra dei dazi”. Gli ultimi dati hanno mostrato che le importazioni di vino del paese da gennaio a novembre sono diminuite dello 0,3% in volume a 388,6 milioni di litri ma il valore complessivo è scivolato del 13,7% a 9,87 miliardi di RMB (1,54 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo del 2020.
Fonte: Beverfood.com.
STAMPA ESTERA
La discrète conversion au bio des grands crus de Bordeaux.
Dans le Bordelais, 20 % des vignes sont labellisées ou en voie de l’être. • Un mouvement qui suppose d’investir dans des moyens importants. Correspondant à Bordeaux Plus question pour les grands crus de la rive gauche bordelaise d’ignorer cette viticulture biologique, longtemps méprisée. Lan dernier, Château Saint-Pierre, CosdEstournel, Duhart-Milon, Rieussec, Bauzan-Segla et surtout Lafite-Rothschild premier grand crus classé de Pauillac sont entrés en conversion bio. En 2019, quatre autres propriétés prestigieuses, dont Yquem, le plus connu des sauternes, Gruaud Larose et Pédesclaux avaient sauté le pas. Ainsi, parmi les S8 grands crus de Bordeaux, classés en 1855, quisétendent surprèsde 5.000hectares, recense-t-on 22 propriétés labellisées et ou en conversion.
Fonte: Echos.
Intervista a Gilles De Revel -« Une meilleure qualite environnementale ».
Pour le doyen de la faculté dkenologle de Bordeaux. les vins bio ne s’avèrent pas d’une qualité supérieure mals se montrent plus écologiques. Méme si l’on n’a toujours pas trouvé d’alternative à l’utilisation du cuivre dommageable pour les sols. Le passage en viticulture bio et a fortiori en blodynamie a-t-il un effet sur fa qualité du vin? Non, [‘n’existe pas de marqueur de ce type d’orientation dans le vin. En tout cas, on ne l’observe ni lors de l’analyse chimique ni lors de l’analyse sensorielle au moment de la dégustation. Cela ne remet pas en cause leurs croyances ou leurs constatations, mais il faut sans doute les relativiser et aussi les expliquer. Notamment par des raisons économiques. On ne peut pas s’engager dans un tel processus qui implique des colits énormes, notamment dans ces grands crus et ne pas y croire et le défendre.
Fonte: Echos.
50 millions d’euros pour verdir les ceps.
La région NouvelleAquitaine et la Banque des territoires ont confié à Demeter le soin de créer et de gérer un fonds dédié au financement des jeunes pousses innovant en faveur de la transition écologique. Changement climatique, transition écologque, nomelles exigences des consommateurs… Autant de défis auxquels fait face le mo nde d e lt vigne et du vin et auxquels l’innivation et les start up apporteront peut-etre une réponse. Cest la raison d’erre du fonds d’Investissement VitiRev Innovation le premier en Europe à se consacrer au financement des jeunes? Ousses de ce secteur. Le fonds qui sera géré par Demeter, c-báriallc t dans la transition écologique, a déjà sécurisé 33 million; d’euros avec l’ambition de porter le montant total à 50 million d’euros.
Fonte: Echos.
Orange: A whole new horizon in wine.
Orange isn’t the new red or the new white, but the realm is well worth exploring. Wine School. To call a category of wine “orange” strikes some people as odd, as no wine is truly a shade of orange. I think orange wine is a fine term. No white wine is actually white nor red wine red, yet we accept these phrases. Alternative descriptors have been proposed for orange wines — white wines that are made using red wine techniques. Some would prefer to call them amber wines, while others like skin-contact wines, alluding to the production process rather than the color. Orange seems to have caught on a little better. So here, orange it will be. But what does it mean to label a wine orange? At Wine School we have been drinking and thinking about orange wines over the course of the last month. As several readers have pointed out, it’s an enormous and puzzling topic to try to cover in three bottles, as is our usual approach. “Greatest strength of orange wines: You have no idea what to expect,” said VSB of San Francisco. “Greatest weakness of orange wines: You have no idea what to expect.” “When you buy a Chablis, you have a pretty good idea of what you’ll get,” VSB continued.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di giovedì 27 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vigneti con vista una gita in Umbria – La gita in Umbria vigneti con vista
ALLA TENUTA VITALONGA DI FlCULLE CHE PROPONE VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONI ENOGASTRONOMICHE. INVITI FUORIPORTA LA GITA IN UMBRIA VIGNETI CON VISTA APPENA USCITI DAL LAZIO SI ARRIVA ALLA TENUTA VITALONGA CHE PROPONE VISITE GUIDATE, DEGUSTAZIONI ENOGASTRONOMICHE SOGGIORNANDO IN CAMERE CHE DOMINANO LA VALLATA. Caratterizzata da un’incredibile varietà di paesaggi, dalle colline ai calanchi, dagli improvvisi dirupi ai folti boschi, dai laghi misteriosi ai resti di antichi insediamenti, l’Umbria è una regione che soddisfa anche i turisti più esigenti. È qui, nei pressi del suggestivo borgo di Ficulle a pochi chilometri da Orvieto, tra querce secolari e distese di vigneti a perdita d’occhio, che nasce la Tenuta Vitalonga. L’azienda agricola, a conduzione biologica certificata, è coordinata dalla famiglia Maravalle, proprietaria da quattro generazioni.
Fonte: Repubblica Trova Roma.
I migliori vini abruzzesi negli States e a Parigi.
Sempre più amati, sempre più conosciuti. In Europa e oltreoceano. Dopo un 2021 che si è chiuso positivamente, con l’export cresciuto del 10% nei principali Paesi target per un fatturato complessivo superiore ai 205 milioni di euro, i vini d’Abruzzo sono pronti per prossimi appuntamenti fieristici del settore enologico dell’anno e voleranno in Francia per il “Wine Paris e Vinexpo Paris”. Alla fiera, in programma dal 14 al 16 febbraio I vignaioli abruzzesi si faranno conoscere all’interno dell’area collettiva dei Consorzio di Tutela con 13 aziende e oltre duecento referenze. Inoltre nell’area tasting consortile, le cantine non sargnpo presenti con un proprio stand, potranno far conoscere le loro novità ed assaggiare le novità aziendali.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Quel Merlot in terra di Sangiovese.
L’età porta a maturazione laica, forse c’è la consapevolezza di godere le cose per il meglio senza pretendere di cambiare prima il mondo. Ecco allora che all’Enoteca Achilli a Roma dopo una batteria di stupendi Chianti a base sangiovese (Colledilà, Roncicone, Ceniprimo, Castello di Brolio) abbiamo goduto prima di uno Chardonnay troppo giovane (Torricella) ma di grande impatto e infine di questo Merlot che matura a circa fra i 400 e i 500 metri in uscita a marzo. Per la prima volta frutto di un blend di tre vigneti diversi, Casalferro da cui prende il nome, Pecchierino e Vigna Sodacci. Un iter che in qualche modo è la sintesi del lavoro di riorganizzazione aziendale portato avanti in quasi 20 anni da Francesco Ricasoli.
Fonte: Mattino Napoli.
Stevie Kim lancia un progetto in rete.
Durante il lockdown del 2020 è stato concepito un nuovo “brand contenitore” pe ril mondo del vino: parliamo di Mamma Jumbo Shrimp, che include podcast, libri, mappe e video. Nato dalla mente di Stevie Kim, fondatrice di Italian Wine Podcast e Managing Director di Vinitaly International, Mamma Jumbo Shrimp pone come denominatore comune a tutti i propri progetti il fatto di prendere temi complessi e renderli poi accessibili a tutti in piccoli sorsi. Il brand investe in piattaforme social e tool di comunicazione emergenti, con l’obiettivo di radunare una comunità internazionale di appassionati di vino.
Fonte: Mattino Napoli.
Slow Wine Fair Arriva la fiera del vino buono, pulito e giusto.
Dal 27 al 29 marzo alla Fiera di Bologna centinaia di cantine che hanno sottoscritto il manifesto “Slow wine Coalition”. La prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo 2022, con uno slittamento di circa un mese rispetto alla data iniziale prevista. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per favorire lo svolgimento in sicurezza rispetto alla pandemia e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione a questo nuovo evento. Sono infatti già alcune centinaia i vignaioli provenienti da tutta Italia, compresa una trentina di cantine romagnole, e dall’estero: Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Macedonia, Montenegro, Perù, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Moscato d’Asti L’anima dolce del Piemonte.
Moscato d’Asti L’anima dolce del Piemonte Boido: «Se è vero che la memoria è la base dei sogni, così io, ascoltando mio padre, ho visto nascere il mio». Uomini rispettosi, vigne piantate in armonia con la natura e un pizzico di tempo; per fare un buon vino questi sono i tre ingredienti fondamentali, il resto è tecnica, tradizione e attenzione. La storia di Ca’ D’Gal, tra le più interessanti realtà vitivinicole del Piemonte, inizia proprio da qui: da uomini che amano e rispettano la loro terra, da vigne che da quella terra attingono nutrimento ideale, e da vini che grazie alle uve di quelle stesse vigne sanno esprimere la profondità e l’unicità di un connubio esemplare.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.
Bevuta ampia e raffinata, elegante e suadente, intensa.
Questa è una storia che parte da lontano. Siamo nel 1893 quando i viticoltori Altoatesini decisero di fondare la prima Cantina Sociale in Alto Adige, la Andriano. Ubicata in un areale altamente vocato alla coltivazione di una vasta gamma di vitigni, in cui un grande ruolo lo hanno avuto anche le eccezionali condizioni climatiche come i venti che spirano dalle montagne verso Sud-Est migliorando la maturazione del frutto e un territorio capace di mantenere integre le proprie specialità potenziando la qualità e la capacità di interpretarle al meglio. Arriviamo al 2008, ben 115 anni dopo, quando i soci di Andriano ebbero una nuova intuizione storica, siglando un’alleanza con la famosa Cantina di Terlano, sempre in Alto Adige ma di stanza sull’altro versante dell’Adige.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Se il vino racconta.
MdV ha presentato la sua nuova linea di vini fermi Ecco la Barbera 2019, la Malvasia 2020 e il Cabernet Franc 2018 di Monte delle Vigne onte delle Vigne arriva sul mercato con una nuova linea di vini fermi che puntano a raccontare il terroir specifico delle colline di Parma attraverso la vinificazione in purezza dei varietali. Sono la Barbera 2019, la Malvasia 2020, vitigni autoctoni della zona, e il Cabernet Franc 2018, il primo vino fermo biologico prodotto nella zona di Parma. Vini più immediati e autentici nell’espressione dei loro caratteri che vanno ad affiancarsi ai due fermi più rappresentativi e premiati dell’azienda di Paolo Pizzarotti: Nabucco, blend di barbera e merlot, e Callas, malvasia aromatica in purezza.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Cooperativa “I Castelli”, trasferimento prorogato.
Prorogata fino a dicembre 2023 la possibilità per la cooperativa I Castelli di Bolano di utilizzare i locali di proprietà comunale su cui è in corso un procedimento amministrativo di verifica di abusivismo edilizio. Il Comune ha accolto la richiesta della cooperativa di proroga per l’utilizzo dei locali necessari alle fasi di preparazione e imbottigliamento dei vini. La cooperativa aveva già ricevuto alcune proroghe, negli ultimi anni, rimandando lo sgombero dell’immobile in piazza Matteotti. Proroghe richiesta anche a causa delle difficoltà che ha comportato l’emergenza Covid anche per questa realtà. L’accertamento sulla non conformità urbanistica è ancora in corso. La cantina in è oggetto di vincolo e il Mibac aveva posto prescrizioni sull’uso.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Parco nazionale fornisce barbatelle ai viticoltori.
Il Parco nazionale delle Cinque Terre fornisce le barbatelle ai produttori e ai coltivatori della zona. Un’iniziativa che l’ente porta avanti da anni per promuovere la viticoltura ed è inserita tra le attività di sostegno al comparto agricolo per aiutare i produttori e contadini delle Cinque Terre a mantenere i filari e le pergole, caratteristiche del territorio. Nei prossimi giorni sarà possibile ritirare le barbatelle anche alla cantina Sassarini, a Monterosso. Il Parco nazionale delle 5 terre, sempre nell’attività di sostegno al comparto agricolo, fornisce anche pali in castagno naturale, per la creazione di nuovi vigneti. Sono messi a disposizione dei proprietari di terreni con superficie superiore a 500 metri quadrati, per la conservazione dei vigneti, o con superficie superiore a 250 metri quadrati per nuovi impianti di vigneti. I pali in castagno dovranno essere posti in opera entro sei mesi, dalla fornitura del materiale da parte del Parco.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Terre, il collegio sindacale: «Presto l’assemblea».
L’organismo ha preso le redini della coop dopo il voto di sfiducia al Cda «Nomina del nuovo consiglio nel tempo più breve possibile». «Elezioni nel più breve tempo possibile». Dopo cinque giorni dal voto di sfiducia che ha azzerato il Cda della cantina Terre d’Oltrepo, per la prima volta, con una nota ufficiale, parla il collegio sindacale della cooperativa, che è l’organismo che, in base al Codice civile, ha il compito di traghettare la società alla prossima assemblea dei soci, che dovrà eleggere i nuovi vertici. Una nota che, oltre a rassicurare i soci e tutto il mondo del vino, mette fine ai dubbi su chi spettasse la conduzione della cantina in questa fase delicata e su cui si era creato anche un braccio di ferro tra i soci dissenti e il vecchio consiglio sfiduciato.
Fonte: Provincia – Pavese.
Giorgi, nomina ai vertici di Confagricoltura.
Importante incarico per Ottavia Giorgi di Vistarino, titolare della storica cantina Conte Vistarino. È la nuova presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Lombardia. La federazione regionale di prodotto `Vitivinicola” gioca un ruolo importante per il settore, che sta attraversando un delicato momento soprattutto a causa della pandemia che ha determinato chiusure del canale Horeca (bar, ristoranti ed enoteche). La nomina testimonia anche l’importanza del settore vitivinicolo dell’Oltrepo, con oltre 13mila ettari vitati. Tra i primi a complimentarsi con Vistarino, che è anche nel Cda del Consorzio, è il presidente di Confagricoltura Pavia, Giuseppe Cavagna di Gualdana: «Siamo fieri dell’importante incarico che Ottavia Giorgi di Vistarino ha assunto come presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Lombardia — commenta -. Sono certo che saprà portare avanti il compito con passione e dedizione.
Fonte: Provincia – Pavese.
Intervista a Tiziana Rutigliano – Azienda agricola Podere 29. Da Cerignola un messaggio forte e chiaro in campo vitivinicolo.
Lo lancia un marchio che ormai ha assunto per qualità e prestigio, spazio internazionale. Parliamo dell’Azienda agricola Podere 29 che sta riuscendo nel non semplice compito di fare apprezzare un eccellente vino come il Nero di Troia.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Nasce linea cocktail ispirata a processo affinamento vino.
Nasce nel mondo dei cocktail “The Key Cocktail”, linea di premiscelati prêt-à-porter ispirata al processo di affinamento del buon vino e con erbe raccolte a mano nel segno dell’antica arte delle herbarie, pratica esercitata da donne nell’antichità e che prevede la raccolta e lo studio delle erbe, lasciate a macerare in alcol e utilizzate per scopi medicamentosi. A proporre la nuova linea con cocktail “riposati” e ready to drink è Valeria Sebastiani, bartender romana con esperienza nel mondo dei cocktail e del catering.
Fonte: ANSA.it.
Maia Wine, ecco il primo avatar NFT legato a un brand del vino.
Prende vita un vero e proprio avatar che verrà presentato presto al mondo digitale e sarà quindi acquistabile come NFT (Non-fungible token), il primo legato a un brand del vino. La data del lancio è ancora tenuta in gran segreto viste le molte richieste di prevendita arrivate negli ultimi giorni. L’avatar rappresenta la ninfa greco-romana Maia, figlia di Atlante, la ninfa più bella delle Pleiadi, tanto da attirare le attenzioni di Zeus.
Fonte: Mixer Planet.
Vino, San Felice si allarga a Bolgheri: acquisita Batzella.
Bell’Aja, azienda vitivinicola a Bolgheri di proprietà dell’agricola San Felice, gruppo Allianz, si espande nel territorio bolgherese grazie all’acquisizione da parte di San Felice di Batzella, azienda fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella sulla costa centrale Toscana, tra Castagneto Carducci e Bolgheri, a circa 5 km dal Mar Tirreno. L’azienda vitivinicola Batzella coltiva una superficie vitata di 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah.
Fonte: Askanews.
Liv-ex, la porta d’accesso alla cantina perfetta.
16 mila vini, più di 540 membri, 43 paesi, indici di mercato e un database immenso. Alla scoperta di Liv-ex, il più grande marketplace al mondo di vini pregiati. Dalla tavola alla cantina, il viaggio che ha fatto il vino negli ultimi anni è stato breve, ma importante. Come gli appassionati più facoltosi del nettare di bacco sono diventati sempre più bramosi di possedere le bottiglie più pregiate, il vino ha fatto il suo ingresso nel mondo dei pleasure asset, trasformandosi così da un bene solo di consumo a un bene anche d’investimento.
Fonte: We Wealth.
Tenute Toscane, il vino perfetto per San Valentino seducente.
Il vino è la bevanda alcolica più raffinata che fa da accompagnamento durante i pasti delle celebrazioni più importanti, tra cui la serata più romantica dell’anno. San Valentino si sta avvicinando sempre di più ed è bene non farsi cogliere impreparati: per creare l’atmosfera giusta, basta una serata a lume di candela e una cenetta romantica con il vino adatto come protagonista… ma qual è il vino giusto con cui fare breccia nel cuore della propria anima gemella? Per non farvi cogliere impreparati, abbiamo una selezione che può fare al caso vostro, adatto anche ai palati più esigenti e raffinati.
Fonte: Luxury Pret-a-Porter.
Cantina Valle Isarco vola: +23% nel terzo quadrimestre 2021.
È stato un 2021 straordinario per Cantina Valle Isarco, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei 60 anni con risultati di bilancio a doppia cifra. Partiamo dagli ultimi mesi dell’anno, dove il trend di crescita della cantina altoatesina da settembre a dicembre ha segnato un +37% rispetto allo stesso periodo del 2020 e un +23% rispetto all’anno record 2019.
Fonte: Newsfood.
La Montina cresce nel 2021: bollicine da 4,7 milioni di ricavi.
Spinto dalla voglia crescente di visite in cantina, dall’incrollabile apprezzamento dei bresciani, e da un export di rilievo soprattutto verso Stati Uniti, Giappone e Germania, il 2021 de La Montina è stato da record. Il rimbalzo dopo la pandemia dell’azienda viti-vinicola della famiglia Bozza ha raggiunto l’anno scorso quota 360mila bottiglie vendute – di cui il 95% bollicine – per un fatturato 2021 di 4,7 milioni, in crescita del 18% sul 2019 (anno di raffronto), quando il fatturato toccò i 4 milioni. A far volare le vendite del Franciacorta di Monticelli Brusati è stato il mercato di casa nostra, che è anche quello che assieme a Bergamo apprezza di più i rossi e i bianchi, arrivato a 100.000 bottiglie (+40% sul 2019).
Fonte: Giornale di Brescia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di mercoledì 26 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Pegni rotativi per 62 mln. Aiuto esteso in futuro anche ai prodotti non dop.
n primis è stato attivato per gli insaccati e i formaggi di qualità, poi per il vino; adesso tocca all’olio extravergine e, in futuro, potrebbe essere esteso anche ai prodotti che non sono non a denominazione d’origine: il pegno rotativo, in poco meno di un anno, è stato utilizzato prevalentemente dalle aziende vitivinicole. I dati in possesso di ItaliaOggi dicono che è servito a 95 aziende del vino per avere complessivamente quasi 62 milioni di euro. La Toscana è statala regione dove si è beneficiato di più dello strumento: 55 operazioni per 41,7 milioni di euro (la sola provincia di Siena ha messo a segno 40 operazioni per 38,6 min di euro). Segue dal Trentino con 18 operazioni per 9,8 mln; poi, la Lombardia 13 operazioni e 7,2 mln. Quindi le Marche con 5 operazioni, il Veneto e il Piemonte con due. Tra le banche, Intesa Sanpaolo è quella che ha concesso i maggiori importi: circa 27,5 milioni di euro per 16 operazioni. Il Monte dei Paschi di Siena, invece, vanta il maggior numero di operazioni: 49 per 18 mln di euro di crediti concessi alle imprese vitivinicole.
Fonte: Italia Oggi.
L’appello: “Sostenete il nostro sogno di produrre i vini più buoni del mondo”.
Una coppia di giovani viticoltori ostacolata dalla pandemia L’appello: “Sostenete il nostro sogno di produrre i vini più buoni del mondo”. Sostenere il nostro sogno – faremo in e do di fare i vini più buoni del mondo». Lo scrivono Elisabetta e Matteo Sedda in un appello lanciato via Facebook. La loro azienda vitivinicola, nata nel 2016, rischia già di finire a gambe all’aria. La Vintage società agricola deve trovare entro due mesi 30 mila euro. «Dobbiamo chiudere il Piano giovani agricoltori, ma siamo rimasti molto indietro con gli investimenti stabiliti dal business plan» spiega Elisabetta. L’azienda è partita da zero a Saint-Christophe. Non ha terreni, né strutture di proprietà. «Nel 2017 c’è stata la gelata, che ha ridotto molto le vendite.
Fonte: Stampa Aosta.
Bottiglie esaurite Volpolo 2019 misura la crescita di Podere Sapaio.
L’annata 2020 del Bolgheri rosso Doc in uscita ad aprile «Non intendiamo comunque aumentare la produzione». Podere Sapaio è il sogno ormai diventato casa dell’ingegnere di Vittorio Veneto Massimo Piccin. Grande appassionato di vino, ha trasformato la passione in attività professionale. Un’azienda intima, che produce circa 100mila bottiglie all’anno e con solo due etichette: il Bolgheri rosso Doc Volpolo e Sapaio, l’Igt che raccoglie uve provenienti da Bolgheri e da Bibbona. Piccin, arrivato alla fine degli anni Novanta, ha impiantato i primi vigneti attorno al podere nei primi anni 2000, ed è diventato, nel giro di pochi anni, uno dei produttori di riferimento del territorio bolgherese. Accanto a lui oltre all’enologo consulente Carlo Ferrini, ci sono il responsabile di produzione Alessandro Nannelli, il direttore generale Adolfo Meyer e la giovane Greta Bandini, 30 anni a settembre, che si occupa principalmente della parte commerciale.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba.
La Toscana a tavola vale più dell’oro – Olio, vino & c. Campioni della dop economy.
La regione ha il record italiano di Dop, lgp e Stg: 92 prodotti d’eccellenza, per un valore complessivo di 1,1 miliardi. Solo l’olio extravergine di qualità rappresenta un terzo della produzione nazionale. CON 92 PRODOTTI, LA TOSCANA HA IL RECORD ITALIANO PER DOP, IGP E STG. VALORE COMPLESSIVO: 1,1 MILIARDI. OLIO, VINO e C. CAMPIONI DELLA DOP ECONOMY L’ORO VERDE. L’olio extravergine di qualità è un terzo della produzione italiana Da solo l’IGP Toscano, che conta 9.000 soci, produce un valore pari a 50 milioni di euro SE CI UNA REGIONE campione della DOP Economy (cioè del valore generato dal food tutelato dai marchi comunitari di eccellenza) allora quella è la Toscana. La Toscana è la prima regione in Italia per numero di DOP, IGP e STG con 92 prodotti per un valore complessivo delle produzioni di 1,1 miliardi € di cui 152 milioni dal cibo e 1.004 milioni dal vino (+4,4% tra il 2018 e 2019).
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.
Risiko agricolo.
La multinazionale tedesca dei vini frizzanti Henkel-Freixenet (304, 2 min di fatturato) amplia il suo portafoglio prodotti, che già include vini champagne, crémant, cava e prosecco, tramite l’acquisizione della sua prima cantina inglese: Bolney Wine Estate del Sussex.
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Francesco Mazzei – Toscani sugli scudi.
Francesco Mazzei (Avito): così vanno le principali doc Toscani sugli scudi Quasi 283 min di bottiglie ne12021. Le Doc toscane recuperano lo scivolone del 2020 e vanno oltre i risultati dei 2019. Secondo i dati dell’Associazione vini toscani, l’anno scorso l’imbottigliato delle Top 14 toscane è arrivato a 282,5 milioni di bottiglie, +10% sul 2020 e +4% sul 2019. Le tre maggiori denominazioni (Igt Toscana, Chianti e Chianti Classico) si ritagliano oltre 1’80% dell’imbottigliato e tutte le immissioni sul mercato segnano progressi rispetto al 2019, eccetto l’Igt Toscana, Bolgheri e la microscopica Montecucco. In termini assoluti, il Chianti ha raggiunto 96,3 milioni di bottiglie, +6,5% sul 2019 (è il vino più venduto) e il Chianti Classico 37,7 milioni di bottiglie, +11,4%. A molta distanza seguono il Brunello di Montalcino con 11,4 milioni, +41% sul 2019, Bolgheri con 7,2 milioni (-2%) e Maremma con circa 7 milioni (+18%).
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a James Suckling – Suckling: vini italiani al top Ma occhio ai prezzi elevati.
«Occhio a non salir troppo di prezzo, può asciugarsi il mercato»: è il consiglio di James Suckling ai produttori Made in Italy di vini d’alta gamma. Enologo americano, tra i più influenti osservatori del pianeta, Suckling ha pubblicato a fine novembre la sua classifica dei 100 migliori vini al mondo nel 2021: 15 sono italiani. Dopo aver lavorato come capo dell’ufficio europeo di Wine Spectator, nel 2010 ha lanciato un sito in cui hai messo a frutto tutta la sua esperienza: JamesSuckling.com. ItaliaOggi lo ha raggiunto per tastare il polso alla sua avventura editoriale. Domanda. Come sta crescendo la sua media company in termini di abbonamenti? Risposta.
Fonte: Italia Oggi.
Il Covid 19 continua a impattare sul calendario fieristico europeo.
Il Covid 19 continua a impattare sul calendario fieristico europeo. In Italia, a Bologna, slitta a fine marzo (dal 27 al 29) Sana Slow Wine Fair, manifestazione organizzata per la prima volta da BolognaFiere in collaborazione con Slow Food e inizialmente prevista per fine febbraio. In Germania è rimandata a maggio, dal 15 al 17, Prowein, il salone internazionale dei vini promosso da Messe Düsseldorf, originariamente previsto per fine marzo (27-29 marzo). Le nuove date di Prowein vanno a sovrapporsi con la London Wine Fair in programma da116 al 18 maggio.
Fonte, Italia Oggi.
Un amore di-vino.
I vini Baglio di Pianetto nascono dalla passione del conte Paolo Marzotto (vicentino) perla Sicilia e le sue uve. In vent’anni le sue bottiglie si sono affermate in tutto il mondo. di Chiara Risolo Viafrancia Bianco fresco e polposo dal sorso «salato» che ricorda il mare. Viafrancia Rosso blend di Merlot e Cabernet Sauvignon, fruttato e speziato. Baglio di Pianetto, prima di tutto, è una bellissima storia d’amore tra un uomo, il conte Paolo Marzotto (scomparso nel maggio del 2020) e una terra, la Sicilia. Fu proprio qui che nel 1997 l’imprenditore vicentino decise di dare vita a un sogno: costruire la sua azienda vincola. In quest’isola, che frequentava con la famiglia come luogo di vacanza sin da bambino, aveva intravisto enormi potenzialità.
Fonte: Panorama.
Il Lunario è tornato con Achille e il vino cotto.
Presentata la nuova edizione del calendario astrologico in dialetto. lezzi: biglietto da visita del territorio? Ogni volta dicono che sarà l’ultima. Poi per fortuna ci ripensano. Ed è cosi che anche quest’anno, nonostante i tanti ostacoli, è stata presentata la nuova edizione del Lunario di Chieti, calendario astrologico in dialetto ideato da Ugo lezzi, scritto Mario D’Alessandro e illustrato da Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout. L’edizione numero 35 è stata dedicata ad Achille, l’eroe omerico che secondo la leggenda fondò la città nei 1181 avanti Cristo e la chiamò Teate in onore della madre Teti. La controcopertina, invece, è dedicata al vino cotto, specialità tutta nostrana che ha una lunga e antica tradizione radicata nel territorio di Roccamontepiano.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Il valore nel 2021 del vino italiano è di 14,2 miliardi.
Prodotti tipici Ilvalore nel 2021 delvino italiano è di 14,2 miliardi Ha un valore di 14,2 miliardi itvino in Italia nel 2021. Lo scenario e la stima economica permette al Belpaese di essere al terzo posto dopo la Francia (20,7 miliardi) e Regno Unito (15,8 miliardi). Il dato emerge da Wine Report, studio realizzato da Cross Border Growth CapitaL.
Fonte: Metropolis.
Clima propizio e attenzione Cuomo è il bello d’Amalfi.
Cantina nata salvando faticosamente vigneti storici ormai abbandonati La filosofia aziendale è una viticoltura territoriale e rispettosa della tradizione Utilizzo della pergola su terreni a scogliera ideali per produrre vini rispettando la natura parlare della cantina di Marisa Cuomo e Andrea Ferraioli significa esplorare i limiti stessi dell’arte di fare vino. Siamo a Furore, sulla Costa d’Amalfi, panorama unico al mondo, a strapiombo sul mare, rappresentativo di uno dei templi di quella che si può a ragion veduta chiamare viticoltura eroica. Una bellezza abbacinante, certo, che peraltro nasconde un lavoro durissimo: si tratta infatti di vigneti storici, che Marisa e Andrea hanno salvato dall’abbandono (molto spesso piante pre-fillossera, con età stimate fino ai 130 anni) faticosamente recuperati a partire dagli anni ’80, sia nel loro sistema di allevamento originale (ovviamente la pergola) che nei vitigni, rappresentanti di ben 42 territoriali campani; progetto immane, importantissimo, responsabile fra le altre cose dell’ampliamento del disciplinare Costa Amalfi Doc.
Fonte: Nuova Ferrara.
Pinot grigio Doc delle Venezie a quota 229 milioni di bottiglie.
La grande Doc che comprende il Friuli rappresenta i177% di tutta la produzione. Perla filiera produttiva di Pinot grigio del Triveneto, il 2021 va in archivio con il segno più, registrando, nonostante le difficoltà e gli stravolgimenti che tutto il settore ha dovuto affrontare, un’incoraggiante crescita del 6% sul 2020, per un totale imbottigliato di quasi 2,4 milioni di ettolitri di Pinot grigio a significare un globale riconoscimento per il sistema del Nordest. A trainare il trend positivo del comparto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è la Doc delle Venezie, cui va riconosciuto-con un totale di um milione 840 mila ettolitri imbottigliati (seconda denominazione italiana per quantità) – ben il 77,4% del Pinot grigio totale messo in bottiglia in tutto il territorio. Con isuoi quasi 27 mila ettari di vigneto di cui 14 mila rivendicati Doc delle Venezie, la più estesa denominazione a livello nazionale – che chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato (+89.517 ettolitri), circa 12 milioni di bottiglie da 0,75 in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente).
Fonte: Messaggero Veneto.
Il vino dei presidenti ha 60 anni «Pronti a festeggiare l’elezione».
II Podere Gelisi ha fornito Ciampi, Napolitano e Mattarella durante le visite di Stato in Friuli Sabato a Prata il brindisi con lo “storico” Refosco in onore del nuovo inquilino del Quirinale Il vino dei presidenti ha 60 anni «Pronti a festeggiare l’elezione». Chi sarà il prossimo presidente della Repubblica che potrà degustare un vino del Podere Gelisi? Se lo chiede anche il patron dello stesso, Sergio, che ha potuto fornire ben tre capi dello Stato. Intanto, per mettere i ferri in acqua, che sia già stato eletto o no, sabato ha programmato un cin cin in onore del futuro inquilino del Quirinale. «Ho avuto l’onore di poter portare il vino a tre presidenti della Repubblica», racconta non nascondendo una certa soddisfazione Sergio Gelisi, titolare dell’omonimo Podere alle Villotte di San Quirino. La prima volta fu con Carlo Azeglio Ciampi.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Frascati, un’azienda che fa spumanti si lancia nel cosmo del “cripto” vino – Frascati, uno spumante esplora la frontiera del “cripto” vino.
La scommessa Frascati, un’azienda che fa spumanti si lancia nel cosmo del “cripto” vino Una scommessa tanto per farla o una nuova frontiera? Un’azienda di spumanti a Frascati lancia acquisti di titoli di- gitali sul mercato nascente del “cripto” vino. Si comprano bottiglie ma simil titoli “future” sull’apprezzamento nel tempo. Jovino all’interno Frascati, uno spumante esplora la frontiera del “cripto” vino PRIMA IN ITALIA UNA AZIENDA LANCIA FUTURE DIGITALI PER ACQUISTARE DIRITTI DI MERCATO SULLE BOLLICINE Il vino Frascati, con circa 1.000 bottiglie di spumante metodo classico, vitigno malvasia puntinata, prodotte dall’azienda Casale Vallechiesa e ottenute con riposo sui lieviti per 36 mesi, entra nel mercato dei crypto-wine. Sono stati messi all’asta 160 NFT (Non Fungible Token), certificati che attestano l’autenticità e la proprietà di beni digitali e fisici unici.
Fonte: Messaggero Roma Metropoli.
Nettare dei Santi, nel mirino il piano di nuovi terreni e più iniziative.
II progetti del 2022 Nettare del Santi. nel mirino II piano di nuovi terreni e più iniziative di Andrea Bagatta La Nettare dei Santi punta sul territorio: in arrivo già a febbraio le iniziative enoturistiche, e l’azienda vuole ampliare ivigneti a indicazione geografica tipica di Verdea e quelli della denominazione d’origine controllata, rossa e bianca, anche acquisendo nuovi terreni collinari. Dopo l’uscita dal Consorzio Volontario San Colombano Doc, l’azienda della proprietà storica della famiglia banina Riccardi conferma tutto il suo impegno per valorizzare e crescere sulla collina di San Colombano. «L’uscita dal Consorzio è awenuta, come già spiegato, per diverse vedute sulle strategie di promozione e commerciali, ma il nostro impegno è sempre qui a San Colombano, e anzi vogliamo potenziarlo ulteriormente – dice Gian Enrico Riccardi, titolare della Nettare dei Santi.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Strada del Vino Valcalepio Soci in crescita e progetti Ora c’è «La Satira a tavola».
Fino alla fine del mese Inaugurata al centro «Le Due Torri» la mostra organizzata in vista di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 Prosegue con successo l’iniziativa «La Satira a tavola», organizzata in vista di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023, in collaborazione con il Fondo «Paolo Moretti» e l’azienda «Grifal», con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo. La promozione del territorio passa attraverso una rete sinergica di collaborazioni. La mostra, composta da 24 immagini satiriche, dopo la presentazione avvenuta a dicembre presso il Kilometro Rosso, è stata inaugurata al centro commerciale «Le Due Toni» di Stezzano, dove rimarrà allestita fino a fine gennaio, alla presenza del vicedirettore del mall, Matteo Della vecchia, del direttore marketing di Grifal, Giulia Gritti, insieme a Giorgio Lazzari in rappresentanza dell’associazione.
Fonte: Eco di Bergamo.
Sul tavolo di Terre d’Oltrepo sono tanti i problemi aperti.
Sul tavolo di Terre d’Oltrepo sono tanti i problemi aperti Non è stata ancora fissata la data delle elezioni per il rinnovo dei vertici Tra i dossier scottanti le scelte sulle linee di prodotto e il secondo acconto uve. Le nuove linee di vini da lanciare sul mercato, i prossimi acconti delle uve, la gestione di La Vers a, gli equilibri interni al mondo del vino. Il via libera alla sfiducia nei confronti del cda di Terre d’Oltrepo, con l’azzeramento dei vertici, ha lasciato aperto alcuni capitoli nella gestione della Cantina che la futura dirigenza (anche ieri la giornata è trascorsa senza una data di convocazione dell’assemblea elettiva) dovrà prendere in mano per proseguire o cambiarne gli indirizzi.
Fonte: Provincia – Pavese.
Strada vini e Ascovilo iniziative di promozione patto con la Regione.
Domani la firma del protocollo di intesa tra Ascovilo e Strada del vino e dei sapori per valorizzare le eccellenze enogastronomiche lombarde, ma già da ora si sa che uno dei temi di cui si discuterà tra gli addetti ai lavori, almeno dietro le quinte, sarà il futuro di Terre d’Oltrepo. Alle 11, negli spazi dell’enoteca regionale di Broni, in frazione Cassino Po, arriverà l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, per siglare l’accordo tra i due enti, «volto a coordinare le iniziative per promuovere al meglio i territori e le eccellenze enogastronomiche di tutte le province della Lombardia».
Fonte: Provincia – Pavese.
Storia, curiosità, tecnica e miti Ecco il primo corso di champagne.
Si è concluso al Royal Hotel di Lido di Fermo il ciclo che ha portato a formare 29 appassionati delle bollicine. Si è concluso nei giorni scorsi al Royal Hotel di Lido di Fermo, il primo corso nelle Marche di champagne organizzato dalla Fis regionale (Fondazione Italiana Sommelier), che ha portato a formare 29 nuovi appassionati di bollicine, in un percorso di otto lezioni. Appuntamenti che hanno trasportato i corsisti nel fantastico territorio della champagne tra storia, curiosità, tecnica e miti. Molta teoria, accompagnata fortunatamente dalla pratica con 48 etichette in degustazione, vini molto ricercati ed esclusivi per scoprire insieme al docente Massimo Billetto tutte le sfaccettature organolettiche di questo vino. «Siamo riusciti ad avere un gran numero di partecipanti nonostante le difficoltà del momento – commenta Marco Medori, presidente regionale della Fis.
Fonte: Resto del Carlino Fermot.
Ais, via ai corsi al Tiziano.
Appuntamento 11-15 febbraio al Grand Hotel Tiziano di Lecce: sono pronte a ripartire, infatti, le attività didattiche dell’Associazione Italiana Sommelier – delegazione di Lecce, guidata da Amedeo Pasquino – che dà appuntamento a quanti intendano avvicinarsi al mondo del vino. Martedì 15 febbraio, dunque, prenderanno l’avvio i nuovi corsi di primo e terzo livello di qualificazione professionale per diventare sommelier. I nuovi corsi prevedono per entrambi i livelli una sessione serale (con lezioni dalle 20 alle 22.15) e una pomeridiana (in questa caso la lezione sarà dalle 16.15 alle 18.30), quest’ultima attivabile solo al raggiungimento di almeno 20 partecipanti.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
“Imperio” di cantine Tinazzi nei 51 vini dell’anno della classifica di “Decanter”.
Successo per il “vinology” made in Salento. Ancora una volta una donna, eccellenza del territorio, conquista un ambito riconoscimento nazionale. Si tratta di Titti Dell’Erba, sommeliere donna del vino di Puglia, che lo scorso 20 gennaio è stata insignita, nella Promototeca in Campidoglio a Roma, del ruolo di ambasciatrice del Bere Puglia – Doc Italy, importante conferimento dato a quelle figure simbolo che con il loro operato contribuiscono alla crescita dell’immagine e della notorietà dell’Italia. Gli ambasciatori “Doc Italy” sono stati insigniti di questo ruolo per il loro amor patrio, per la passione, la dedizione, l’impegno con cui svolgono la loro professione “ognuno nel settore di propria competenza”. La loro mission quindi è svolta istintivamente, essendo loro stessi “modelli” di comportamento caratterizzati da straordinarie carriere, altissimo spessore morale e grande umiltà.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
La carica dei famosi che si sono dati all’agricoltura – Vino e olio da star produrre in Puglia ora è di tendenza.
Il Primitivo di Manduria Imperio LXXI V, uno dei vini di punta del gruppo di cantine Tinazzi, con produzioni in Veneto e Puglia, entra a far parte dei migliori 51 vini dell’anno aggiudicandosi il riconoscimento di Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni febbraio una classifica dei 51 migliori vini al mondo. Il vino è prodotto da Feudo Croce, casale situato a Carosino, in provincia di Taranto, dove la famiglia Tinazzi ha acquistato la tenuta nel 2001 e nel corso degli anni sono stati impiantati i vigneti ed è stata costruita la masseria. Imperio 2019 ha conquistato il trio di giudici composto dalla Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal, dal Master of Wine Matt Walls e dal Master Sommelier Stefan Neumann, che ha assegnato all’ Imperio rispettivamente 97, 94 e 95 punti.
Fonte: Repubblica Album Bari.
Bere secondo natura quando il vino è una sorpresa – Piccola guida ai vini che ci appassionano.
La tendenza La carica dei famosi che si sono dati all’agricoltura Anna Puricella Vino e olio da star produrre in Puglia ora è di tendenza. In principio fu Al Bano ad abbinare alla carriera da musicista quella del viticoltore, poi la passione ha travolto molti volti noti, da Bruno Vespa a Michele Placido. E Banfi ha esportato le orecchiette. n principio fu Al Bano. Il cantante di Cellino San Marco è stato senza dubbio fra i primi ad affiancare alla carriera artistica quella di agricoltore. E se “Felicità” da un lato è una canzone che ha trionfato al festival di Sanremo – arrivò seconda nel 1982, per poi consegnarsi per sempre all’immaginario collettivo – dall’altro ha il suo corrispettivo liquido, un vino bianco dal nome omonimo.
Fonte: Repubblica Album Bari.
Il Primitivo Tinazzi tra i top 51 al mondo.
II Primitivo di Manduria Imperio LXXIV, uno dei vini di punta del gruppo di cantine Tinazzi, con produzioni in Veneto e Puglia, entra a far parte dei migliori 51 vini dell’anno aggiudicandosi il riconoscimento di Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni febbraio una classifica dei 51 migliori vini al mondo. II vino è prodotto da Feudo Croce, casale situato a Carosino, in provincia di Taranto, dove la famiglia Tinazzi ha acquistato la tenuta nel 2001 e nel corso degli anni sono stati impiantati i vigneti ed è stata costruita la masseria.
Fonte: Repubblica Bari.
Primitivo Feudo Croce tra i top 51 dell’anno.
Successo per la produzione Tinazzi Primitivo Feudo Croce tra i top 51 dell’anno. La migliore annata di sempre quella del 2019 per Imperio LXXIV, che si aggiudica il riconoscimento di Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni febbraio una classifica dei 51 migliori vini al mondo assaggiati durante l’anno. Il vino del gruppo Tinazzi è anche l’unico Primitivo nella lista e quindi unico rappresentante della Puglia. Con un punteggio di 95 il Primitivo di Manduria di Feudo Croce entra così a far parte della rosa di quella che è stata definita dalla prestigiosa rivista “una delle migliori degustazioni che Decanter abbia mai fatto”.
Fonte: Taranto Buonasera.
Vino, il ministero ha riconosciuto il consorzio.
Al termine di un percorso iniziato lo scorso settembre, il Mipaaf ha riconosciuto il Consorzio di tutela DOP Suvereto e Val di Cornia Wine ai sensi dell’art. 41 della legge 238/2016, con conseguente attribuzione delle funzioni di tutela, promozione e cura delle Denominazioni tutelate – Suvereto Docg, Rosso della Val di Cornia Docg e Val di Cornia Doc – previste dalla norma. L’elevata rappresentatività della filiera ha fatto sì che le stesse funzioni siano assegnate in forma ‘erga omnes’, vale a dire nei confronti di tutti i soggetti iscritti al sistema dei controlli, prescindendo dal loro vincolo associativo.
Fonte: Valdicornia.
Vino, per Settesoli prima fascetta anticontraffazione Doc Sicilia.
Con il codice Acgd07636001, la numero uno delle fascette anticontraffazione, elemento richiesto per tutti i vini Doc Sicilia a partire dal primo gennaio 2022, si prepara a fare il suo debutto su una bottiglia di Sauvignon Urra di Mare 2021 Mandrarossa. Nonostante infatti l’obbligo di questo contrassegno sia previsto solo per i vini a Docg, da gennaio 2022 i vini Sicilia Doc saranno sempre contrassegnati da una serie alfanumerica e da un numero di identificazione progressivo che identifichi ogni singola bottiglia immessa al consumo.
Fonte: Askanews.
Dall’Horeca alla Gdo passando per l’export: per il vino arrivano i primi segnali di difficoltà.
Bonvicini (Confagricoltura Emilia Romagna): “ultimi ordini di bar e ristoranti a dicembre 2021. Quadruplicato il costo dei trasporti marittimi”. Non è ancora un vero allarme, ma di certo un segnale che il mondo del vino, dopo la ripresa esaltante del 2021, specie grazie all’export (che nei primi 10 mesi ha toccato i 5,82 miliardi di euro, secondo gli ultimi dati Istat), non può permettersi di ignorare. E che, è bene sottolinearlo, arriva in maniera tutt’altro che improvvisa: la crescita del costo dei trasporti era esplosa già in estate, quella dell’energia è deflagrata da qualche mese, mentre la coda della quarta ondata della pandemia, che ha costretto in casa milioni di italiani e fatto abbassare le serrande a migliaia di bar e ristoranti, è sotto gli occhi di tutti.
Fonte: WineNews.
Più vino meno Covid (-17%), uno studio cinese da ragione a Cotarella.
Due anni fa il presidente dell’Assoenologi Riccardo Cotarella fu duramente attaccato per una dichiarazione in cui, a proposito di Covid, sostenne che bere vino previene le infezioni. Uno studio cinese, che qui riportiamo tradotto dal Mirror sembra dargli ragione. Questo ovviamente non vuol dire non vaccinarsi e non seguire i protocolli delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali sostituendolo con cinque bicchieri di vino a settimana, ma semplicemente che è una prassi che aiuta nella battaglia contro il virus.
Fonte: Luciano Pignataro.
Vino e acquisizioni, la maggioranza della trentina Orion Wines alla cooperativa Terre Cevico.
I margini dell’“accordo di partnership” annunciato a novembre, definiti da una nota di Crédit Agricole Italia. Operazione annunciata a novembre 2021 come “accordo di partnership”, ha visto, di fatto, il Consorzio Cooperativo Terre Cevico, tra le più importanti realtà della cooperazione vinicola italiana (con un fatturato di 164,3 milioni di euro nell’esercizio 2020/21, in crescita del 3,2% sull’esercizio precedente) acquisire la maggioranza di Orion Wines, azienda con sede in Trentino, a Lavis, che produce vini da tutte le più importanti Regioni d’Italia (fondata nel 2010 e capace di un fatturato da 30 milioni di euro).
Fonte: WineNews.
Le Cantine di Only Wine di nuovo in degustazione.
Only Wine, il salone di giovani produttori Under 40 e delle piccole cantine quest’anno sarà affiancato da Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti che collaborerà sui contenuti dei seminari di approfondimento. Aprorà i battenti dal 30 aprile al 2 maggio 2022 come sempre a Città di Castello. Tra 14 settimane la deliziosa città umbra ospiterà nuovamente i banchi d’assaggio delle 100 cantine provenienti da tutta Italia. Grazie al prezioso lavoro di selezione dei partecipanti e all’impeccabile supporto dell’Associazione Italiana Sommelier si potranno degustare prodotti esclusivi di giovanissimi vignaioli.
Fonte: Corriere del Vino.
Eli Zambrotta delle Cantine Telaro è il primo vino nato dalla collaborazione di due enologi, il sardo Andrea Pala e il campano Pasquale Telaro.
Solo 3000 bottiglie di Fiano, Greco e Falanghina, destinate all’alta ristorazione. Il vino è una storia d’amore e la famiglia Telaro lo ha sempre saputo. E il nuovo vino Eli Zambrotta ne è la chiara conferma. Eliana (Eli) è la donna che nel lontano 1943 nei vigneti oggi di proprietà della famiglia Telaro trovò ferito il soldato italo-americano Zambrotta che curò e sfamò e, al quale, al momento della partenza, regalò una foto di quei vigneti che erano stati il luogo del loro incontro e quindi custodivano la loro storia.
Fonte: S&H Magazine.
Vini che passione: alla scoperta delle cantine italiane migliori del momento.
Continua il momento d’oro dei vini italiani che, celebri in tutto il mondo e apprezzati da una larga fascia di pubblico, si sono aggiudicati una serie di prestigiosi riconoscimenti internazionali. Secondo i giudici dello Champagne & Sparkling Wine World Championships del 2021, le bollicine italiane hanno conquistato più medaglie d’oro rispetto ai cugini d’Oltralpe. Non è, però, solo il comparto dello spumante a trionfare: il mercato italiano e l’export, infatti, premiano le bottiglie di produzione nazionale anche per quanto riguarda il rosso e il bianco, con l’Italia è ai vertici delle classifiche mondiali per la qualità delle sue cantine.
Fonte: Gallura Oggi.
Cantina Urbana a Milano il Vino di città.
Wine Collective è la prima cantina italiana di produzione vini nel cuore di una città metropolitana, a Milano. “Volevo produrre un vino con due capisaldi: artigianalità e convivialità. E così è nata Cantina Urbana che racchiude questi ingredienti in un marchio” così spiega il suo progetto, il fondatore Michele Rimpici. Le urban wineries rappresentano un fenomeno sempre più in crescita. Si sono sviluppate all’inizio degli anni 2000 soprattutto negli Stati Uniti d’America come piccole realtà contadine nate nelle periferie delle principali città statunitensi. Il progetto è tanto facile quanto avvincente: le uve vengono trasportate in un ambiente refrigerato e poi al via la produzione di vino.
Fonte: Food Makers.
Riccardo Illy (“Polo del gusto”): “nel 2022 chiuderemo l’accordo con un azienda del Barolo”.
Da rumors WineNews, la cantina sarebbe nel Comune di Serralunga d’Alba, la Cascina Meriame di Paolo Manzone e Luisella Corino. Riccardo Illy non ha mai fatto mistero né della volontà di mettere radici nelle Langhe del Barolo, come più volte riportato da WineNews né di voler aprire il capitale del “Polo del Gusto”, sub-holding del gruppo Illy che mette insieme insieme il vino con Mastrojanni, tra i riferimenti qualitativi del Brunello di Montalcino, il cioccolato piemontese Domori, il tè francese Dammann Frères, i biscotti Pintaudi e le conserve Agrimontana.
Fonte: WineNews.
Le Marchesine: eleganti e raffinati i Franciacorta della famiglia Biatta. Alla scoperta della cantina Le Marchesine a Passirano (BS).
Un suggerimento per una giornata di enoturismo in uno dei luoghi vinicoli più belli del nord Italia: la Franciacorta. La meta è Passirano, piccolo comune nel cuore della denominazione delle celebri bollicine. La si raggiunge comodamente in un quarto d’ora di viaggio, con il sistema ferroviario regionale da Brescia, servita con frequenza dall’Alta Velocità. Qui andiamo a conoscere la cantina Le Marchesine della famiglia Biatta.
Fonte: FSNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di martedì 25 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Frappato d’Arianna: in Sicilia c’è il paradiso biodinamico.
Aveva ragione Federico II: «Non invidia a Dio il paradiso perché io già vivo in Sicilia». Si può avere il male di Trinacria, «l’isola verde che pasce il gregge del sole», per dirla con Omero, perché in Sicilia accadono cose che altrove non sono consentite. Ad esempio che si trovi un vino biodinamico superlativo, impeccabile, sontuoso eppure leggiadro. E può accadere che una giovane vignaiola con occhi di brace e sorriso di perla, con una passione adamantina per la sua terra, sappia dimostrare che qui biodinamico non è moda, ma passionale con la vigna. Questa donna si chiama Arianna Occhipinti. A Fossa di Lupo, dove una ventina di anni fasi è messa fare vino incuriosita dall’antico palmento di famiglia.
Fonte: La Verita’.
Sorsi voluttuosi e un aroma di ciliegie e more.
Il percorso della piccola azienda di La Morra ha avuto inizio con Pietro Bosco che nel 1979 decise di vinificare in proprio contribuendo a quel fermento culturale che avrebbe dato nuovo slancio ai vini di Langa e alle produzioni di nicchia. In seguito, Agostino pose le basi di un meticoloso lavoro in vigna e in cantina, in un’ottica di ecosostenibilità, eliminando erbicidi e altri prodotti chimici. Oggi, alla conduzione troviamo Andrea, terza generazione, che predilige una produzione dall’espressione qualitativa ben definita. Accanto alle prestigiose etichette di Barolo, troviamo questa Barbera dal fascino voluttuoso, degno del suo nome, ispirato alla figlia di Amore e Psiche.
Fonte: Messaggero.
La rinascita del Sagrantino – Quel Sagrantino che non ti aspetti.
Alla scoperta delle eccellenze italiane La rinascita del Sagrantino No a solfiti e influenza elettromagnetica. Si può fare un Sagrantino che non abbia la scontrosità e l’austerità che caratterizzano queste uve ma allo stesso tempo ne mantenga tutte le principali caratteristiche? La risposta è si ed è stata la scommessa (vinta) di Luciano Cesarini, patron della cantina Signa e in Umbria, oggi guidata dalle due figlie Chiara e Alice. La sua avventura nel mondo del vino inizia nel 2001 quando abbandona il suo lavoro da ingegnere elettrotecnico e acquista, per pura passione, 30 ettari vitati vicino a Bastardo, suo paese di origine.
Fonte: Tempo.
Boom di vendite nel 2021 per il Brunello di Montalcino.
Quasi 11,4 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino immesse sul mercato nel 2021- il 37% in più rispetto al triennio precedente – con oltre 1 milione di Riserve (+108% sul 2020). Il 2021 è stato un anno entusiasmante per le vendite di Brunello ma anche del Rosso di Montalcino (+10% sul 2020).
Fonte: Tempo.
Tornano dal 14 al 16 febbraio Wine Paris &Vinexpo Paris.
Molto atteso dagli operatori del settore, dal momento che non ha avuto luogo negli ultimi due anni, la manifestazione accoglierà nel corso dei 3 giorni 2800 espositori da 32 Paesi. Ci saranno masterclass, degustazioni e interventi di esperti.
Fonte: Tempo.
Il progetto: «Al Montepulciano peligno va restituito il rango della sua nobiltà».
E’ uno studio dettagliato che va dalla vigna al bicchiere, finalizzato a restituire al Montepulciano peligno il rango della sua nobiltà, il suo “sangue blu”: caratteristiche chimiche, psiche, organolettiche, compositive, studiate dalla fase della vendemmia fino a quella sensoriale del l’assaggio. E’ qui, nelle fasce pedemontane di Sulmona, Pratola Peligna, Vittorito e Corfinio, infatti, che il Montepulciano nasce prima di essere impiantato sulle colline della costa per diventare Montepulciano d’Abruzzo. Un blend troppo a lungo trascurato, usato come “riempi botte”, ma che, dice ora uno studio dell’Università di Perugia, ha un suo carattere specifico e di pregio, dato dalla maturazione delle uve in quota (tra i 400 e i 700 metri di altitudine), dalla sua particolare esposizione e dalle sue caratteristiche pedo-climatiche.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Vini, aceto e agriturismo: la secolare azienda Garuti.
Una storia avviata nel 1920 che sta approdando alla quarta generazione Mirla Burani Il menù è quello della cucina tipica modenese, quello che trae origine dalla tradizione contadina. Con queste credenziali l’agriturismo Garuti di via Carlo Testa a Sorbara affronta il periodo difficile della pandemia. «Andiamo avanti nonostante il momento difficile — spiega Anna Garuti— stringiamo i denti, con la famiglia unita, come sempre, per portare avanti quello che i nostri nonni prima e i nostri genitori dopo, sono riusciti a creare dal nulla». L’azienda agricola Garuti, prevalentemente a funzione vitivinicola, è nata nel 1920 e ha compiuto un secolo proprio un paio d’anni fa, festeggiando con l’uscita di una nuova gamma di vini che prendono il nome degli avi. Ci sono il Dante e il Valentina, dal nome dei nonni, i capostipiti, il primo un Lambrusco Romeo, un Lambrusco di Sorbara prodotto sia nella versione secca che amabile, il secondo un rosato che ha come base un rosato dedicato alla nonna, ormai pluripremiato in vari concorsi, che ha come base un Lambrusco di Sorbara in purezza.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Non ci sono ordini Rischio paralisi nel canale Horeca.
Il comparto vitivinicolo emiliano-romagnolo rischia la paralisi. Le aziende legate al canale Horeca (20mila in regione) non ricevono ordini da Natale; il 20% almeno delle cantine che vendono nella Gdo non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e sono tagliate fuori dal mercato. II difficile quadro è illustrato dal presidente regionale di Confagricoltura, Marcello Bonvicini: Serve liquidità – commenta -. C’è bisogno di agevolazioni creditizie e strumenti finanziari più flessibili. Chi vende a ristoranti, wine-bar e alberghi lotta contro la risalita dei contagi, “le ultime fatture – dicono alcuni operatori – risalgono al 24 dicembre poi la ripresa si è arrestata con un netto stop a Capodanno. Chi esporta extra Ue ha già messo nel preventivo 2022 un importante calo del volume d’affari perché i costi sono quintuplicati e non si prevedono sconti sui trasporti marittimi verso gli Usa o l’Asia.
Fonte, Gazzetta di Parma.
Vino, imprese a rischio paralisi Fatture ferme e prezzi bloccati.
Chi vende per enoteche e bar penalizzato dalla risalita dei contagi Un quinto delle cantine che rifornisce la Gdo non rientra più nei costi Vino, imprese a rischio paralisi Fatture ferme e prezzi bloccati. «Nessuno sconto sui trasporti via mare e il blocco dei listini penalizza le aziende Servono risorse per salvare il settore». Serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi in Emilia-Romagna. Le aziende legate al canale Horeca, circa 20mila, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella Gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento».
Fonte: Nuova Ferrara.
La grammatica del vino.
Nei giorni scorsi è stato presentato presso la libreria Feltrinelli di via Farini l’ultima opera di Marco Pozzali dal titolo “La grammatica del vino”, un interessante ed inebriante viaggio attraverso i vitigni di tutto il mondo. Pozzali insieme al suo amico Diego Sorba, esperto ed oste molto conosciuto in città ha presentato un opera che raccoglie in modo chiaro e schematico le tante zone di produzione del vino nel mondo, offrendo al lettore informazioni utili, interessanti ed esaurienti per potersi muovere agevolmente nel ” pianeta vino “. Il volume, edito dalla Gribaudo, che pubblica per Feltrinelli testi specializzati nel settore eno-gastronomico è stato dedicato a Gianni Mura, da poco scomparso, intenditore anche di vini ed amico di lunga data dell’autore. E un libro bello da sfogliare, per le tante pagine colorate ed interessantissimo da leggere, semmai a sordi cosi come vorrebbe Pozzali.
Fonte: Voce di Parma.
Gli Usa incoronano il vino ingauno. Durin eletta la cantina dell’anno.
La Cantina Durin sarà “winery of the year” 2022, riconoscimento elargito dal maggiore concorso statunitense che riconosce, attesta e certifica vini di qualità, provenienti da tutto il mondo, attraverso l’analisi alla cieca dove un gruppo di esperti sommelier assaggia i prodotti senza conoscere azienda vitivinicola e provenienza. Il riconoscimento ai produttori ingauni è stato assegnato “The New York International Wine Competition” che, oltre al prestigioso titolo dedicato all’azienda, ha al contempo premiato la bottiglia Durin Lunghera del 2019, vino prodotto da uve vermentino, con la medaglia d’oro, assegnato la medaglia d’argento alla bottiglia di Pigato Braie annata 2019 e la medaglia di bronzo alla Granaccia Stissa vendemmia 2019. «Abbiamo vini di qualità, spesso premiati, e per questo siamo molto contenti. Certo non ci aspettavamo il riconoscimento all’azienda.
Fonte: Secolo XIX Savona.
Terre va al voto, ma non decide l’ex Cda Braccio di ferro legale con i dissidenti.
Ieri un confronto serrato: sarà il collegio sindacale a indicare la data della consultazione tra i soci, forse 11 o 19 febbraio. Fumata “grigia” sulla convocazione dell’assemblea che dovrà eleggere il nuovo consiglio di amministrazione della cantina Terre d’Oltrepo, dopo che la dirigenza è stata sfiduciata la scorsa settimana dalla maggioranza dei soci (310 voti contro 153). Se, infatti, non è ancora stata fissata una data per le consultazioni, c’è però una certezza: la convocazione sarà fatta dal collegio sindacale e non dal Cda uscente. Ieri è stata un’altra giornata intensa nella sede di via Sansaluto, dopo il ribaltone di venerdì scorso, tra incontri, scambi di messaggi e contatti telefonici. Il primo nodo da sciogliere è stato quello dell’organismo a cui spettasse indire le elezioni, un aspetto su cui si era creato un braccio di ferro con i soci dissidenti, che hanno chiesto garanzie alla Cantina, contrari al fatto che fosse il Cda sfiduciato a traghettare l’azienda in questa fase così delicata.
Fonte: Provincia – Pavese.
Ancora tanto vino sfuso Contestate le strategie.
Prezzi tenuti troppo bassi per incentivare soprattutto la domanda degli imbottigliatori Fabrizio Guerrini MUNI Sfuso o in bottiglia: le scelte commerciali, per il vino prodotto in Cantina, sono state decisive per portare alla sfiducia del cda, votata venerdì scorso. «Il prezzo delle uve è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma il malumore parte da lontano, parte da come si vende il vino»: lo dice uno dei soci. Troppo vino sfuso: è l’altra linea d’attacco emersa nei confronti del cda sfiduciato. Un dirigente agricolo sintetizza il problema così: «Quando abbiamo eletto Andrea Giorgi nel giugno 2016 per cambiare le cose rispetto al passato, il mandato era quello di aumentare la quota di vino imbottigliato». Su quanto vino sfuso esca dalla Cantina e a che prezzo, bocche cucite.
Fonte: Provincia – Pavese.
Cantina Sociale di Casorzo In 70 anni bilancio da record.
È stato raggiunto un valore della produzione di 3.371.687 euro Cantina Sociale di Casorzo In 70 anni bilancio da record. Ha abbondantemente tagliato il traguardo dei 70 anni di attività la Cantina Sociale di Casorzo, oggi presieduta da Luigi Botto, che sta vivendo un momento positivo nonostante il lungo perdurare dell’emergenza sanitaria. La Società Agricola Cooperativa ha, infatti, raggiunto un totale di valore della produzione risultante a bilancio di 3.371.687 euro, la cifra più alta nelle sue sette decadi di storia, come pure ha prodotto e venduto circa 450mila bottiglie, con un 20% del fatturato proveniente dall’export.
Fonte: Monferrato.
Pratiche commerciali sleali, l’impatto della nuova normativa sul settore vitivinicolo.
Appuntamento oggi pomeriggio Pratiche commerciali sleali, l’impatto della nuova normativa sul settore vitivinicolo ¦Con l’obiettivo di analiagare nel dettaglio il nuovo decreto di legge sulle pratiche commerciali sleali nelle filiere agroalimentari entrato in vigore lo scorso 15 dicembre, declinandone l’applicazione al settore vitivinicolo, Confindustria Cuneo organizza un webinar in programma oggi alle ore 16, dal titolo “Impatto del D.Lgs. 198/2021 sulle pratiche commerciali nel settore vitivinicolo”. L’incontro sarà l’occasione per affrontare un argomento molto importante per tutte le aziende del settore, visto che la nuova legge introdotta riguarderà chi acquista e vende uve e mosti, prodotti semilavorati e confezionati, interessando tutta la filiera vitivinicola.
Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.
Pratiche commerciali sleali, l’impatto della nuova normativa sul settore vitivinicolo.
La fascetta di garanzia obbligatoria dal primo gennaio Contrassegno di Stato per i vini Doc Un’ulteriore indicazione che attesta origine e tracciamento. Un sistema a garanzia dell’autenticità, volto alla tutela di produttori e consumatori delle bottiglie a marchio Doc: è quello dei contrassegni di Stato, che dal 1° gennaio 2022 accompagnano i vini Doc Sicilia e tracciano tutte le fasi di vita di ciascuna bottiglia. Un percorso avviato già da tempo dal Consorzio di tutela Vini Doc Sicilia, che già nel 2018 aveva scelto di introdurre la fascetta rilasciata dalla Zecca di Stato. Del resto, il contrassegno di Stato, obbligatorio solo per le denominazioni Docg (in Sicilia il Cerasuolo di Vittoria) è ormai patrimonio delle più importanti Doc italiane: adottare e apporre il sistema alfanumerico che caratterizza la fascetta significa poter avere un controllo su tutto il percorso di lavorazione dell’uva, dal vigneto alla bottiglia.
Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.
I terreni d’oro della Valpolicella 600mila euro per un ettaro Doc – Valpolicella.
Crea sul mercato fondiario registra un calo di compravendite Valpolicella, l’ettaro doc vale fino a 600mila euro Il costo medio per un vigneto è di circa 200mi1a euro Nel Legnaghese le quotazioni più basse arrivano a 30mila euro In flessione del 21% il valore delle transazioni che ne12020 si è fermato a 4,8 milioni. I terreni più preziosi del Veronese sono quelli su cui sono piantati i vigneti del Valpolicella. A dirlo è l’indagine annuale sul mercato fondiario curata dal Crea, Centro politiche e bioeconomia, pubblicata in questi giorni. Dallo studio emerge, in via generale, che nel 2020 è calato il numero delle compravendite delle aree destinate alla coltivazione nel Veronese, ma che dice anche che nel contempo sono rimaste sostanzialmente stabili le quotazioni dei terreni. I valori più alti, riguardano i vigneti della Valpolicella che possono raggiungere i 600mila euro a ettaro.
Fonte: Arena.
Fatturato dimezzato col Covid: piano di risanamento per Prosecco Trevisiol.
Azienda in difficoltà perché lavorava al 90% con bar e ristoranti. Fatturato più che dimezzato dalla pandemia. Via libera dal tribunale di Treviso al piano industriale di risanamento della Trevisiol L. e Figli, storica azienda valdobbiadenese produttrice di prosecco Docg che fino al 2019, cioè prima dell’avvento della pandemia. esportava per il 90% a clienti italiani e stranieri del settore horeca, cioè ristoranti. LA SITUAZIONE Nel 2020 la chiusura di bar e ristoranti durante i periodi di lockdown ha fatto crollare del 68% il fatturato dell’azienda rispetto al 2019. Una situazione divenuta insostenibile: se la produzione di bollicine nel corso del 2020 si era mantenuta invariata, gli ordinativi registrarono un drastico calo con conseguente aumento di scorte a magazzino.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Vini: Primitivo Manduria Tinazzi ‘tra 51 migliori al mondo’.
Il Primitivo di Manduria Imperio LXXIV, uno dei vini di punta del gruppo di cantine Tinazzi, con produzioni in Veneto e Puglia, entra a far parte dei migliori 51 vini dell’anno aggiudicandosi il riconoscimento di Wine of The Year di Decanter, la rivista enologica internazionale che stila ogni febbraio una classifica dei 51 migliori vini al mondo. Il vino è prodotto da Feudo Croce, casale situato a Carosino, in provincia di Taranto, dove la famiglia Tinazzi ha acquistato la tenuta nel 2001 e nel corso degli anni sono stati impiantati i vigneti ed è stata costruita la masseria.
Fonte: Ansa.
Italia, il mercato del vino è sempre più online: e-commerce al 4%.
“Dopo l’exploit del 2020 trainato dai lockdown, lo shopping online conferma l’utilizzo in crescita tra i consumatori, soprattutto quando la vasta gamma di prodotti è abbinata a servizi, strumenti, contenuti ed esperienze coinvolgenti in grado di accompagnare nell’acquisto di un vino, o di un superalcolico“, ha commenta a questo proposito Andrea Nardi Dei, ceo & founder di Vino.com.
Fonte: Mixer Planet.
Distribuzione ed import a “conduzione diretta”: sempre più realtà italiane del vino ci investono.
Feudi di San Gregorio debutta in Germania. E si aggiunge ad esperienze come quelle di Giv, Santa Margherita, Zonin, Mezzacorona, Iwb, Banfi e non solo. Gestire direttamente l’import e la distribuzione dei propri prodotti e dei propri vini in un mercato sempre più globale, vasto, complesso e parcellizzato, è cosa tutt’altro che semplice, ma assolutamente utile. Dal punto di vista economico, con più valore che resta all’interno del sistema aziendale, ma non solo.
Fonte: WineNews.
I rincari rischiano di frenare la crescita del vino.
Rialzo del costo delle materie prime, listini bloccati nella gdo e i consumi nella ristorazione in picchiata a causa del rischio contagi creato dalla pandemia: gli imprenditori del vino alzano la voce: rischiamo la paralisi. Gli aumenti dei costi delle materie prime e della logistica mettono a rischio l’export. Un’azienda su cinque in difficoltà per il blocco dei listini in gdo. Gli aumenti del costo delle materie prime stanno diventando insostenibili: vetro, capsule, tappi, carta e cartone, legno, packaging. L’incremento di quelli energetici crea difficoltà logistiche e all’export, specie Oltreoceano.
Fonte: Mark Up.
Il vino che unisce la Gallura e la Campania grazie all’enologo del Vermentino.
Il vino unisce Sardegna e Campania: a Caserta nasce Eli Zambrotta delle Cantine Telaro. Per la prima volta in Italia un vino nasce dalla collaborazione di due enologi, il sardo Andrea Pala, giovane produttore di varie etichette del Vermentino di Gallura, eletto miglior giovane enologo d’Italia, e il campano Pasquale Telaro, noto per vari progetti di valorizzazione dei vitigni tipici casertani e campani.
Fonte: Gallura Oggi.
Tutti pazzi per il vino, come creare una cantina a casa (anche in poco spazio).
Rosso, bianco, rosè, il vino può essere considerato una vera e propria passione tanto da desiderare di ricreare in casa una cantina dove poter conservare le bottiglie in maniera perfetta e a disposizione per occasioni speciali. Lo scantinato o un seminterrato è l’ambiente ideale dove costruire una cantina, l’importante è che non sia circondato da elementi di disturbo. Ad esempio, meglio evitare alimenti che possono diffondere aromi che interferiscono con quelli del vino, oppure elettrodomestici che generano vibrazioni capaci, nei casi estremi, di rompere le bottiglie.
Fonte: Vicenza Today.
Vino, se il regalo alla sposa è… la cantina Marisa Cuomo.
L’azienda vitinicola campana nasce nel 1983 quando Andrea Ferraioli regala alla donna che ha appena sposato la tenuta. A fine anni ’90 Veronelli definì il neonato Fiorduva “vino che sa di roccia di mare”. La cantina Marisa Cuomo nasce il 10 giugno 1982…. sul sagrato di una chiesa all’uscita della cerimonia di matrimonio di Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo. È il dono di nozze di lui alla neo consorte, con un atto scritto e redatto pronto per la consegna.
Fonte: La Repubblica.
Enosearcher sceglie le sette cantine di Franciacorta del 2021.
Tra i vini italiani, gli spumanti sono un punto fermo per numeri e fatturato. Le bollicine sono fondamentali nei momenti di gioia e durante i brindisi, ottime anche per accompagnare piatti ricercati, non solo a base di pesce. Tra i migliori spumanti italiani metodo classico, si impongono i Franciacorta per qualità e prestigio consolidato negli anni. Enosearcher, un autorevole portale tra i più visitati in Italia dagli appassionati di vini, pubblica la classifica dei Franciacorta più diffusi e cercati nel 2022. Per ogni singola cantina è stata scelta un’etichetta sulla base del gusto e delle preferenze della squadra di Enosearcher.
Fonte: News Biella.
Dal 1300 nella Piana Rotaliana, il Teroldego, principe del vino Trentino, guarda al futuro.
Un vino “antico e moderno”, nella visione di realtà come Endrizzi, Mezzacorona, Dorigati, Martinelli, Cantina Rotaliana e Devigili. Un vino “antico e moderno”, capace di raccontarsi già come “Novello” che nei lunghi invecchiamenti, pilastro di un territorio che disegna il suo domani tra evoluzioni stilistiche del vino e un ventaglio di prodotti tipici e storici. Da valorizzare cavalcando l’enoturismo. Nella visione di realtà come Endrizzi, Mezzacorona, Dorigati, Martinelli, Cantina Rotaliana e Devigili.
Fonte: WineNews.
Signature Kitchen Suite, il “freddo” disponibile in modalità free standing.
La gamma di frigo, congelatori e vino cantina di Signature Kitchen Suite oggi combinabile in soluzioni personalizzate installate a parete in un cabinet. Infiniti accostamenti, sia in termini di design che di prestazioni e un ampliamento delle possibilità all’insegna della massima flessibilità e personalizzazione dello spazio cucina: tutto questo grazie a Signature Kitchen Suite, brand di elettrodomestici da incasso di alta gamma del gruppo LG Electronics, che consente ora l’installazione della sua gamma refrigerazione in modalità free standing.
Fonte: Ambiente Cucina.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 24 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Alessia Antinori «Le imprese familiari tengono, grazie a manifattura e Made in Italy. Pronti a correre più giovani alla guida» – Alessia Antinori «E ora largo ai giovani».
«Facciamoli rientrare dall’estero, ci daranno una visione internazionale L’alimentare è centrale» if aspetto «più difficile è trasmettere i valori», ma bisogna riuscire a farlo se si vuole che l’azienda continui nel tempo. «Nostro padre è ancora molto presente in azienda, noi passeremo da tre (lei e le sorelle Albiera e Allegra, ndr.) a sei nipoti. Dedico molto tempo a cercare di educare i figli e trasmettere loro i valori che ho appreso dai miei genitori». Messia Antinori è vicepresidente dell’azienda vinicola di famiglia che ha le sue radici nel 1385 ed è impegnata in prima persona nel complicato terreno che consente il passaggio da una generazione all’altra dell’impresa. Non a caso partecipa anche al gruppo internazionale Primum Familia e Vini che ha l’obiettivo di garantire la continuità dell’impresa familiare.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Un premio per chi continua il lavoro dei genitori.
L’iniziativa di Primum Familiae Vini Un premio per chi continua il lavoro dei genitori Un premio di 100 mila euro, interamente finanziato dalle 12 aziende che costituiscono l’associazione Primum Familiae Vini, nato perché le famiglie imprenditoriali — tutte, non solo quelle del vino — non si arrendano ma continuino il proprio lavoro. Tra gli associati alcune delle migliori cantine europee, italiane, francesi, portoghesi, spagnole, tedesche. «Nelle nostre regioni vediamo molte aziende vinicole familiari scomparire nel tempo. Questo è triste e spesso passa quasi inosservato, a parte talvolta la pubblicizzazione del prezzo — dice il presidente dell’associazione, Paul Symington.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Intervista a Riccardo Pasqua – Vini Pasqua con i rosati (e i social) si torna a correre.
Riccardo, terza generazione, ha puntato sulla moda dei rosé. «Le etichette premium crescono del 45%. Il web? Per svecchiare la comunicazione. Il brand Italia sempre più forte e globale» Da Verona partono ogni anno, verso 65 Paesi, 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti. II prodotto di punta resta l’Amarone di Luciano Ferraro Riccardo Pasqua, con la sua curata barba nera e un vocabolario per metà anglosassone, frutto degli anni vissuti negli Stati Uniti, è il volto nuovo delle Cantine Pasqua. Dal 2015 è l’amministratore delegato dell’azienda di famiglia. Al suo fianco il fratello Alessandro e il padre Umberto. Sta trasformando la cantina nata nel 1925 dai nonni di origine pugliese emigrati a Verona, in un motore di innovazione nella Valpolicella. Dalla sede di Verona partono ogni anno verso 65 Paesi 15 milioni di bottiglie, grazie ai 322 ettari di vigneti in sette zone diverse.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Guida Vinibuoni premia un vino locale.
L’Aglianico del Tabumo Docg Riserva Limiti 2011 della cantina Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino di Torrecuso ha ottenuto il massimo riconoscimento, la Corona, da parte delle commissioni della guida Vinibuoni d’Italia 2022 nelle Finali Nazionali. Si tratta di un motivo di orgoglio e di un altro importantissimo premio per i vini del Tabumo a dimostrazione dell’altissima qualità raggiunta dalle produzioni territoriali. L’ambito premio è riportato nella guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club italiano. Ancora una volta Torrecuso è sul podio delle eccellenze anche grazie alla cantina “Torre dei Chiusi”, insignita di importanti premi che valorizzano ed esaltano tutto il territorio del Tabumo e promuovono la qualità dei vini.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Cantina “Terre” in crisi: lista unica per ricucire lo strappo tra soci – Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica.
Una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata dai soci nell’assemblea di venerdì scorso. Oggi ultima riunione del consiglio presieduto da Giorgi. Soci prima dell’ultima assemblea Terre d’Oltrepo, dopo la sfiducia si tenta la strada della lista unica Il Cda battuto dai dissidenti vuol restare in carica fino alle elezioni, ma non tutti sono d’accordo: «Spetta al collegio sindacale convocare d’urgenza l’assemblea» BRONI con 310 voti con 153, che gli garantirebbero già la vittoria. Si lavora ad una lista unica da presentare alle elezioni per il rinnovo del cda della cantina Terre d’Oltrepo di Broni, dopo la sfiducia alla dirigenza votata con una maggioranza schiacciante dai soci nel corso dell’assemblea di venerdì scorso.
Fonte: Provincia – Pavese.
Tour del Consorzio le degustazioni con operatori Usa.
Il Consorzio tutela vini Oltrepo Pavese sbarca negli Stati Uniti per un tour promozionale insieme a Slow Food. La prima tappa dello “Slow Wine Tour” sarà oggi a San Francisco, le altre saranno a Seattle (25 gennaio), Austin (27 gennaio), Miami (31 gennaio), New York (2 febbraio). Sono una ventina le aziende oltrepadane selezionate per questi eventi e sono importate negli Usa, alcune in tutti altre solo in alcuni Stati. Ogni tappa è rivolta esclusivamente a importatori, distributori, giornalisti, sommelier, agenti, enotecari, ristoratori ed è dedicata sia a chi è alla ricerca di un importatore, sia alle aziende già presenti nel mercato statunitense, ma che hanno necessità di promuoversi in enoteche, ristoranti, stampa; solo a New York è prevista una sessione consumatori per le aziende già importate.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Non voglio solo comprare, ma essere un langarolo docg” – Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg».
Negozi, fabbriche e cantine di Barolo Riccardo Illy si racconta alla tavola del suo Piemonte. Barolo, cantine, nocciole e cioccolato «Voglio diventare un langarolo docg» Dopo Agrimontana e Domori, arriva il vino. L’imprenditore triestino ha firmato una lettera d’intenti per acquisire un’etichetta piemontese (Manzone di Monforte) di Christian Benna. IL 1 grandi amori come le grandi rivoluzioni spesso nascono a tavola; nel caso di Riccardo Illy, l’imprenditore triestino che più triestino non si può, ex sindaco della città giuliana, già governatore del Friuli Venezia Giulia, patron di Illy Caffè, la doppia scintilla è scoccata proprio In Piemonte. Prima l’amore con Rossana Bettini, «esperta giornalista enog-astronomica e formatrice di sommelier, che ha vissuto a Caluso, terra dell’Erbaluce, e che è diventata mia moglie».
Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.
Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze».
Organizzato dall’Onav e dall’Enoteca regionale Un mini corso alla scoperta dei vini «Presentiamo le nostre eccellenze». Si chiama “Quattro passi nel vino” ed è il corso di quattro serate per una panoramica sul mondo del vino e per imparare a conoscere e degustare le principali tipologie. E organizzato dall’Onav di Alessandria e dall’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, che ospiterà le lezioni. Il primo incontro è in programma oggi dalle ore 20.30 sul tema “Noi e il vino: un rapporto con i sensi e con la mente”. I131 gennaio si tornerà in Enoteca per la serata dal titolo “Il vino bianco fra storia ed attualità”, i17 febbraio il tema sarà “Nei vini rossi la prova della biodiversità”.
Fonte, Secolo XIX Basso Piemonte.
La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini.
L’azienda di Legnago allarga la sua rete commerciale estera La Svizzera conquistata dal vino bio di Passarini Esordio nella guida Bibenda con quattro etichette •• Sviluppi internazionali e inserimento in una guida specializzata per la Cantina Passarini di Legnago. L’impresa agricola ha iniziato a esportare in Svizzera i propri vini, legati a una produzione esclusivamente biologica. «La nostra rete commerciale, nella quale il mercato italiano rimane il più importante, ha aggiunto nuovi tasselli», racconta Gianfranco Passarini che, insieme con la moglie Annalisa e il padre Luigi, guida la cantina fondata nel 1917 dal nonno, «Abbiamo iniziato ad esportare in Svizzera a fine 2021, grazie alla collaborazione con il portale Winemaker.com.
Fonte: Arena.
Messa in scena viaggio nel vino (fuori schema) in tre atti.
Si chiama “Messa in scena. I luoghi e le vigne, i vini e le persone”. Non è uno spettacolo teatrale ma potrebbe diventarlo. Lo organizza “Vino Vero”, in fondamenta della Misericordia, a Venezia, un nome che è un manifesto della filosofia che – dal 2014, annodi fondazione – anima i soci, facilmente intuibile dal fatto che qui non si servono spritz. Una scelta apparsa a suo tempo suicida e che invece è stata vincente, perché VinoVero, con la sua intransigente dedizione al vino naturale ha conquistato una clientela affezionata, riuscendo perfino a sconfinare in Portogallo, dove a Lisbona, esiste la versione lusitana dell’enoteca.
Fonte: Gazzettino.
Entro il 2025 l’e-commerce di vino aumenterà del 66%.
L’Iwsr segnala tra i mercati più performanti quello degli Stati Uniti, per i quali l’istituto prevede un tasso di crescita annuo pari al 20%. Nei prossimi quattro anni, cioè entro il 2025, il giro d’affari complessivo dell’e-commerce del vino e delle bevande alcoliche dovrebbe raggiungere i 42 miliardi di dollari, con un incremento del 66%. È la proiezione che fa l’Iwsr, l’istituto londinese di ricerche di mercato di settore che conferma il trend positivo del prodotto in questa particolare congiuntura economica contrassegnata dal dilagare della pandemia da Covid-19 e dalla sua variante Omicron.
Fonte: AGI.
Vino, ecco quali sono i più cercati sul web.
Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria. Wine searcher, portale di riferimento per gli appassionati di vino, ha pubblicato una classifica (la «Top 100 Most Searched-For Wines») con le 100 bottiglie più cercate dell’ultimo mese. Sette sono italiane (sei toscane e una piemontese) ecco quelle inserite in graduatoria.
Fonte: Corriere della Sera.
Vino: in Italia un giro d’affari da 14,2 miliardi, ma c’è chi fa meglio di noi.
L’Italia ha un mercato del vino sicuramente interessante da un punto di vista economico, eppure Francia e Regno Unito fanno meglio di noi. Il giro d’affari del vino italiano ammonta a 14,2 miliardi di euro: una cifra notevole, ma a ben guardare neanche troppo, se si considera quanto il settore sia strategico per il nostro Paese. A fare meglio di noi, infatti, c’è la Francia (20,7 miliardi) – competitor che potevamo aspettarci di trovare – ma anche il Regno Unito (15,8 miliardi).
Fonte: Dissapore.
Vino in crisi nera: da Natale ordini azzerati.
Filiera con ristoranti e bar «congelata» anche causa della risalita dei contagi. Lotta sui costi. In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi».
Fonte: Corriere Bologna.
Vino argentino, export record nel 2021: Malbec e Cabernet trainano il settore.
l vino argentino si fregia di un ulteriore momento di affermazione sul mercato mondiale: nel 2021, forte delle tipologie Malbec e Cabernet, l’export ha segnato un nuovo record. Il livello più alto è stato raggiunto dai vini imbottigliati con un valore totale esportato di 817 milioni di dollari, superando il precedente primato del 2012 quando si sono raggiunti i 786 milioni di dollari. Sommando i vini sfusi si supera il miliardo di dollari, che non accadeva dal 2013.
Fonte: Gaucho News.
Il mercato del vino in Italia vale 14,2 Mld €: in crescita l’e-commerce che pesa già per il 4%.
E’ una foto tutta a colori quella del mercato del mercato mondiale delle bevande alcoliche che, con i suoi cinque segmenti – vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink – raggiunge un valore di 1.317 miliardi di euro per un tasso medio annuo di crescita stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.
Fonte: Beverfood.coml.
Luca Gardini, star del vino: l’Italia è al top ma comunica male le proprie eccellenze.
Il vino è allegria e condivisione. E l’Italia, quanto a qualità delle produzioni, non è seconda a nessuno. Eppure comunica male il mondo del vino. Parola di Luca Gardini, miglior sommelier del mondo, che dice: «Il vino ha riconoscibilità, ha impronta stilistica, rappresenta un territorio. E questo va raccontato».
Fonte: Il Tirreno.
Quell’ostilità tutta romagnola per il mondo del vino.
Dai tempi bui del Regno d’Italia alla “svolta” di Gioacchino Rasponi, fino alle accuse di Nullo Baldini: gli ostacoli che hanno dovuto superare i vignaioli locali prima di raggiungere grandi risultati. Il primo salto temporale ci riporta al 1958 per ascoltare una relazione di Nullo Baldini, professore esperto di enologia che a Forlì, nel corso dell’evento “Valorizzazione dei vini del forlivese attraverso la cooperazione enologica” accusa un atteggiamento troppo approssimativo e antiquato dei romagnoli. Per questo motivo in Romagna come in Emilia, asseriva: «[…] ci sono vinacci aspri e pesanti». In quel periodo in Romagna si usavano ancora i bigonci per i travasi anziché le pompe e si pigiava coi piedi uva e raspo.
Fonte: Ravenna&Dintorni.
Enoturismo, da Tenuta Cavalier Pepe quattro speciali degustazioni in cantina.
Si arricchisce l’offerta enologica per i winelovers più appassionati. Tenuta Cavalier Pepe, eccellenza dell’enoturismo in Irpinia, ha creato quattro nuove opzioni per le degustazioni in cantina. La struttura consente agli ospiti di seguire il ciclo di produzione delle uve dei vigneti circostanti e l’intero processo di vinificazione, offrendo la possibilità di degustazioni guidate e di abbinamenti cibo-vino, direttamente in Cantina o presso il Ristorante della Tenuta. Le visite ai vigneti ed in cantina sono possibili dal lunedì alla domenica.
Fonte: AvellinoToday.
Vino: meno plastica in vigna e cantina, svolta green in E-R.
Il vino emiliano-romagnolo sempre più “green”. Merito anche di “Vivi Plastic Free”, progetto presentato da Ri.nova, società specializzata nella ricerca scientifica in ambito agroalimentare di Cesena (Fc), in collaborazione con l’Università di Modena, Cantine Riunite&Civ Caviro, Terre Cevico, oltre a diverse aziende agricole nel territorio regionale, Irecoop, Sabiomaterials e l’Associazione il Ventaglio di Orav. Un progetto ambizioso che punta a ridurre la presenza di plastica nel vigneto e in cantina fino al 60%, sostituendola con nuovi materiali ricavati dagli scarti della produzione vitivinicola. “Nella filiera vitivinicola la plastica convenzionale viene utilizzata principalmente per la produzione di tappi per la chiusura di vini e per la realizzazione di legacci da utilizzare sulle viti in fase di allevamento, potatura e nel caso di innesti – spiega Giovanni Nigro, responsabile di progetto per Ri.Nova -: col progetto “Vivi Plastic Free” vogliamo più che dimezzare l’utilizzo di questo materiale, sostituendolo con un biofiller, un nuovo prodotto sostenibile da un punto di vista ambientale ed economico, creato dagli scarti della produzione vitivinicola e che può essere trasformato attraverso un processo replicabile su scala industriale”.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Migliori vini d’Italia 2022 regione per regione secondo la nuova guida di Vinibuoni d’Italia.
Classifica migliori vini d’Italia 2022 secondo la guida Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano. La nuova guida Vinibuoni d’Italia 2022 del Touring Club Italiano ha stilato la lista dei migliori vini italiani regione per regione. La cantina migliore in assoluto è Poggio di Sotto, appartenente al gruppo Collemassari di Claudio Tipa, premiata con ben tre vini diversi: il Brunello di Montalcino Docg 2016, il Rosso di Montalcino Doc 2018 e il Brunello di Montalcino Docg Riserva 2015.
Fonte: Investire Oggi.
Cantine Europa: acque agitate. Una visita della Finanza, dimissioni nel Cda.
Acque agitate alle Cantine Europa di Petrosino. Si tratta di una delle più grandi realtà economiche del territorio, che nel 2020 ha dichiarato un fatturato di 18.108.059 euro e raccoglie più di 2000 soci che conferiscono le loro uve, principalmente nei territori di Marsala, Petrosino, Salemi. Proprio durante l’ultima assemblea dei soci, del 29 Dicembre scorso, alla presenza del notaio Salvatore Lombardo, il bilancio è stato approvato, ma non senza polemiche che hanno portato anche a delle dimissioni all’interno del Consiglio di Amministrazione della cantina.
Fonte: Tp24.it.
Nals Margreid presenta tre delle sue Private Rarities.
La cantina Nals Margreid e la seconda edizione delle sue Private Rarities: tre eccellenze per iniziare il nuovo anno all’insegna dell’unicità. Una selezione di vini di prima scelta, custoditi in piccole quantità nelle cantine riservate di Nals Margreid e presentati in un formato da collezione; vini che per annata e per vitigno riassumono al meglio l’altissima qualità delle proposte della cantina e l’eccezionalità dei suoi terroir. Sirmian, il Pinot Bianco annata 2014, Baron Salvadori Chardonnay Riserva annata 2012 e Punggl Pinot Grigio 2013, questi i tre vitigni scelti dell’enologo Harald Schraffl che li ritiene certamente i più rappresentativi per la cantina.
Fonte: Corriere Nazionalea.
STAMPA ESTERA
Ronda exprime sus viñedos con exito.
Dos décadas después de la creación de la Do Sierras de Málaga, sus vinos se consolidan apoyándose en la Costa del Sol 23 bodegas venden medio millón de botellas y facturan 20 millones de euros La proximidad de Marbella y la población foránea han estimulado el consumo. Con la ayuda de Carlos Falcó, marqués de Griñón, el príncipe Alfonso de Hohenlohe plantó 15 hectáreas de viñedos en Ronda (Málaga, 33.877 habitantes) a principios de los años ochenta, cuando parecía una extravagancia insensata en terreno baldío. Por aquel entonces, otro alemán, Friedrich Schatz, viajó con el mismo objetivo. Encontró su paraíso en las tres hectáreas de una finca, La Sanguijuela, “con las condiciones perfectas”, como recuerda Schatz con deje andaluz ya en su acento mientras pasea 40 años después por esa misma tierra que era todo menos estéril.
Fonte: Pais.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 23 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Italia e Francia guerra del vino in Giappone.
Il secondo mercato asiatico indica segna di recupero nel 2021 rispetto al tracollo dovuto al Covid. La battaglia è sulle bollicine: i francesi coprono l’83 per cento del mercato ma adesso la partita si riapre. La ricerca Vinitaly e Nomisma Luciano Pignataro Noi amiamo la cucina giapponese. Il Giappone ama la cucina e il vino italiano. Così lontani, ma così vicini nei gusti, tanto che il Giappone rappresenta il secondo paese importatore di vino più importante, dopo la Cina, del continente asiatico. Il valore delle importazioni di vino aveva raggiunto — nel 2019, prima del Covid – 1,6 miliardi di euro, per 2,8 milioni di ettolitri. Tra l’altro, rispetto al 2015, il trend risultava positivo, dato che gli acquisti dell’estero stavano crescendo ad un tasso medio annuale di oltre il 5%.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
L’Oltrepò in bottiglia rimane un gigante con i piedi d’argilla.
Terremoto nell’Oltrepò Pavese della vite e del vino con la sfiducia ai vertici di Terre d’Oltrepò, che avevano promesso a più riprese il rilancio della prima cooperativa vitivinicola del territorio e dell’intera Lombardia: il presidente Andrea Giorgi e i suoi consiglieri di amministrazione sono stati sonoramente bocciati da vitivinicoltori esausti delle basse remunerazioni delle uve e da una linea dirigenziale che i dissidenti hanno definito «inconcludente e incapace di mettere a terra piani di rilancio rimasti solo parole». La cantina che da sola vinifica circa la metà dell’uva dell’Oltrepò, primo terroir vitivinicolo lombardo, ora deve ripartire e con lei il Consorzio Tutela Vni Oltrepò Pavese, di cui Terre è socio forte ed egemone, direttamente e attraverso i suoi grandi clienti imbottigliatori.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino sposa la tecnologia la nuova sfida di Iacobone.
Il patron di Micso e Peppe Vessicchio rilanciano la sede produttiva dell’Aurum› Trenta dipendenti al lavoro entro l’estate nei tre edifici nel verde di Città Sant’Angelo. SARA’ APERTO UN PUNTO VENDITA PER LE ETICHETTE CANTINE TORRI, MUSICHE E ROSA RUBRA RIVOLUZIONI. Recuperare l’ex struttura produttiva delI’Aurum, tre edifici circondati dal verde a Marina di Città Sant’Angelo, e nel contempo trasformarla in uno spazio vissuto dalla comunità. E’ l’obiettivo di Riccardo Iacobone, imprenditore dell’information technology (titolare dal 1984 del gruppo Micso), da nove anni impegnato anche nella produzione vitivinicola. Nei quattro ettari un tempo di proprietà dell’Ilva di Saronno trasferirà buona parte del personale che attualmente lavora per i marchi Torri Cantine, Rosa Rubra e Musiché.
Fonte: Messaggero Abruzzo.
Il calice (amaro) del Covid Produttori di vino ko – Vino in crisi nera Da Natale ordini azzerati.
In Emilia-Romagna «le aziende legate al canale Horeca, non ricevono ordini da Natale. Il 20% almeno delle cantine di dimensioni medio-grandi, che vendono nella gdo, non rientrano più nei costi per via del blocco dei listini e restano tagliate fuori dal mercato, ma il bilancio si profila comunque amaro per tutto il segmento», Quindi «serve liquidità alle imprese del vino, si rischia la paralisi». A lanciare l’allarme è Marcello Bonvicini, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, che sottolinea «la necessità di agevolazioni creditizie e strumenti finanziari più flessibili». Gli imprenditori del vino che vendono nei ristoranti, wine-bar e alberghi, aggiunge, dicono che «stanno lottando contro la risalita dei contagi, le ultime fatture risalgono al 24 dicembre poi la ripresa si è arrestata con un netto stop a Capodanno».
Fonte: Corriere di Bologna.
Anche il vino Pettyrosso in scena a Calici d’inverno.
Ancora oggi Fico Eataly World, in collaborazione con Feshion Eventi Ferrara e Onav Bologna, propone “Calici d’inverno”, terza e ultima giornata di degustazioni enogastronomiche itineranti dedicate al buon vino, con produttori e cantine di tutte le regioni d’Italia, arricchite dalle eccellenze culinarie degli oltre 26 ristoranti e street food del Parco tematico sul cibo di Bologna. Fra i vini in degustazione ve ne sono anche ferraresi, Marco Simoni tra cui la Cantina Pettyrosso di Montesanto. Ad accompagnare i presenti il ferrarese Marco Simoni, che farà degustare in maniera tecnica le etichette di questa bella azienda di nicchia della nostra provincia. Oggi i vini di Pettyrosso si possono degustare per l’intera giornata, dalle 11 alle 23.
Fonte: Nuova Ferrara.
Città del vino in crescita Dopo Sesto al Reghena sarà la volta di Pocenia.
Porta in dote l’unica zona Doc che mancava: Lison Pramaggiore I progetti: nuova cartellonistica, vendemmia turistica e sostenibilità. Cresce il movimento enoturistico delle Città del vino in Friuli Venezia Giulia: con l’adesione di Sesto al Reghena, dove ieri si è tenuta l’assemblea regionale, sono stati raggiunti due traguardi. A livello di popolazione, le città aderenti sfiorano i 150 mila abitanti (1’11% di quelli della regione). Inoltre, Sesto al Reghena porta “in dote” l’unica zona Doc che mancava tra quelle presenti in Fvg, ovvero quella di Lison Pramaggiore.
Fonte: Messaggero Veneto.
Pinot grigio Triveneto, +6 per cento imbottigliamento nello scorso anno.
Per la filiera produttiva di Pinot grigio del Triveneto, il 2021 registra una crescita del 6% sull’anno precedente, per un totale imbottigliato di quasi 2,4 milioni di ettolitri, a significare un globale riconoscimento per il sistema a Denominazione del Nordest. A trainare il trend positivo del comparto di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino è la Doc delle Venezie, cui va attribuito – con un totale di 1.840.889 ettolitri imbottigliati – il 77,4% del Pinot grigio totale messo in bottiglia dall’areale. Con i suoi quasi 27 mila ettari di vigneto, di cui 14 mila rivendicati, la Doc delle Venezie chiude il 2021 con un +5,11% di imbottigliato (+89.517 ettolitri), circa 12 milioni di bottiglie in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente); ulteriori 400.000 ettolitri provengono da Pinot grigio e Bianco Doc delle Venezie.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati.
Super premiato il vino delle cantine Bonanin Lo Sciacchetrà Possa fa incetta di attestati RIOMAGGIORE Il vino sciacchetrà della cantina Possa di Heidy Bonanini, a Riomaggiore, premiato al concorso della Civiltà del Bere. A ottenere il prestigioso riconoscimento della medaglia d’oro è stato lo sciacchetrà riserva 2017, ma il passito dal colore ambrato e dal profumo intenso si è aggiudicato anche i premi di miglior vino nella categoria dei vini dolci e nella categoria del vino naturale della Liguria. Un nuovo riconoscimento questo ottenuto allo Wow! the Italian Wine Contest, giunto quest’anno alla sua quarta edizione.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Una donna al vertice del Primitivo: “Qualità e territorio”.
“Sono felice di ricoprire la carica di presidente, mai affidata fino ad oggi ad una donna, ringrazio il Consiglio d’amministrazione. È in atto un rinnovamento. Ringrazio mio padre per avermi, fin da bambina, trasmesso l’amore per la terra”. E’ determinata e motivata Novella Pastorelli, sarà lei a guidare il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. “E’ un’opportunità concreta — dichiara — perla valorizzazione del territorio”. Avvocato ed esperto in diritto vitivinicolo, Pastorelli è inoltre consigliere di amministrazione e si occupa della direzione dello stabilimento di Lizzano di Cantine Due Palme. La affiancheranno i vicepresidenti Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie. Quarantotto anni, sposata e mamma di due figli, Novella Pastorelli è definita “ostinata e dal forte temperamento. Grande lavoratrice, riesce a coniugare vita familiare e professionale da sempre”.
Fonte: Repubblica Bari.
Menti, lieviti e record «Noi, declassati ma felici».
Per l’azienda di Gambellara, portabandiera della Garganega, il 2021 appena finito è stato il “migliore anno di sempre”. Dopo lo spavento della primavera 2020, la ripresa è stata forte. Determinante l’espansione all’estero in ben 50 paesi nel mondo Claudio De Min i possono chiudere bilanci record nel mondo del vino in tempo di pandemia? Soprattutto se sei un’azienda stimatissima e apprezzata ma di piccole dimensioni in un mercato globale e fortemente competitivo? Sembrerà strano ma la risposta è sì, si può. Lo certifica la Giovanni Menti di Gambellara (Vi), la “Casa della Garganega” potemmo chiamarla – infatti il 98 per cento della produzione riguarda questo vitigno, il poco che rimane è Durella – che ha certificato il 2021 come “il miglior anno di sempre”. A spanne siamo sulle 50 mila bottiglie e i 600 mila euro di fatturato.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
“Cantina Musicale”: stasera ore 21.30 protagonisti i canti popolari con la “Serpe d’Oro”.
Protagonista la formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani. Questa sera su Siena Tv alle 21:30 torna “Cantina Musicale”, nella terza puntata saranno protagonisti i canti popolari con “La Serpe d’Oro”, una formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani.
Fonte: Radio Siena Tv.
Fabiana Ferrucci, lady chef alla Cantina La Barbera a Napoli.
Essere chef non vuol dire solo saper cucinare ma si tratta di un mestiere dove bisogna mostrarsi autoritari… molto autoritari! Noi donne, e questo a causa del nostro istinto materno e delle nostre ovaie folli, saremmo troppo dolci e delicate e di conseguenza incapaci di dirigere un’equipe, soprattutto se è composta da uomini. Se invece ci mostriamo autoritarie, diventiamo automaticamente delle streghe, mentre lo chef, LUI, è carismatico !! Che fortuna! Chi può dire se le cose cambieranno? Nessuno di noi, ma tutti i giorni, nelle cucine del mondo, donne di buona volontà iniziano a tagliarsi una fetta di merito e quel “tu donna, vai in cucina” (che poi è sempre stato il nostro posto), osannato dagli uomini nei secoli dei secoli, non sembra più la peggiore delle frasi sessiste, ma, piuttosto, un’ammissione di consapevolezza della pura realtà.
Fonte: Food Makers.
Il vino italiano conquista Londra grazie al sapore del Vermentino.
La Val di Magra come ormai è ben risaputo è una terra di… vino. Da anni grazie alla tipicità del Vermentino il nome del versante al confine con la Toscana, da Sarzana, Castelnuovo Magra e Luni, è diventato una garanzia di qualità esportata in tutto il mondo. Tra le cantine storiche produttrici di vino c’è anche quella fondata nella piana di Luni da Giulio Federici insieme alle moglie Isa che ha conquistato grazie al bianco “Sarticola” la medaglia di platino, massimo riconoscimento assegnato al Decanter Wine World di Londra come unico vino italiano della vendemmia 2020. L’azienda Baia del Sole di Luni è a conduzione famigliare infatti insieme ai genitori lavorano anche i figli Andrea e Luca. Inoltre le Cantine Federici sono state inserite nella guida del Gambero Rosso Vini d’Italia 2022 ottenendo il riconoscimento dei “Tre Bicchieri” sempre grazie al Vermentino bianco “Sarticola”.
Fonte: La Nazione.
L’Abruzzo punta sui vini di pregio: il prezzo medio della bottiglia aumenta del 19%.
Negli ultimi quattro anni, raddoppiate le vendite delle bottiglie sopra i 7 euro, calo nel canale discount. Cresce anche il valore dell’export: +10% nel 2021 rispetto all’anno precedente, Svizzera, Cina e Giappone in testa. Il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli: “Ripagati gli sforzi per riposizionare i nostri prodotti nel mercato”. Calano le vendite di bottiglie sotto i 3 euro, crescono tutte le altre fasce di prezzo, con i prodotti oltre i 7 euro che hanno visto raddoppiare il giro d’affari nel 2021 rispetto al 2018. E soprattutto con il prezzo medio a bottiglia in aumento del 19% nell’anno appena trascorso rispetto al precedente.
Fonte: La Repubblica.
Vino: ammonta a 14,2 mld il valore in Italia nel 2021.
Lo scenario e la stima economica, in una graduatoria tra Paesi, permette al Belpaese di essere al terzo posto dopo la Francia (20,7 miliardi) e Regno Unito (15,8 miliardi). Il dato emerge da Wine Report, studio realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com. I risultati dello studio registrano che a livello globale si stima un valore del vino di 245,6 miliardi di euro al 2021 e una crescita a 305,2 miliardi di euro per il 2025. La forbice di vendite a mezzo e-commerce va invece dall’11,9% del Regno Unito (in crescita rispetto al 10,1% del 2015) all’1,7% di Spagna e Germania, passando per il 9,9% della Francia (dato quasi duplicato dal 2019, quando si attestava sul 5,5%) e il 9,8% dei Paesi Bassi (in rialzo dal 2,5% del 2015).
Fonte: ANSA.it.
Il mercato del vino italiano in Bag in Box cresce! Lo afferma il team di vinbaginbox.it.
La Pandemia ha aumentato il mercato del vino in bag in box italiano in maniera esponenziale sfatando molti tabù che lo riguardano! Chi di noi non ricorda il primo lockdown causato da questa nefasta Pandemia?!? Oggi, col senno di poi e maggior lucidità, ricordiamo anche aspetti che in quel periodo non ci sono parsi così importanti e la cosa è più che comprensibile.
Fonte: Wine Blog Roll.
Il vino, una salopette rossa e la sfida alle regole.
Mondragone, fine anni Settanta: Bruno Eliseo Moio incomincia ad affiancare il padre Luigi nell’azienda vinicola di famiglia. Ha il compito di curare il settore commerciale e la responsabilità di mantenere i rapporti con i clienti. Suo padre è stato fermo e deciso nel dargli le consegne. Sa che lui — giovane ed esuberante — apprezza la bellezza femminile e dunque ha messo le cose in chiaro: le figlie dei clienti non si toccano. Piacere e lavoro non vanno in alcun modo intrecciati. Eppure c’è una ragazzina, Teresa Iovino… è la figlia del titolare di una grande enogastronomia della zona e ha catturato la sua attenzione.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera.
Cross Border Growth Capital e Vino.com fotografano i numeri dell’enoteca del presente (e del futuro).
Dal “Wine Report” di Cross Border Growth Capital, realizzato con Vino.com, emergono le sfide del settore con un focus specifico sul mercato del vino e sulle enoteche digitali. Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche e i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink) hanno raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro per un CAGR stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Come indica il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e PMI, e dall’enoteca online Vino.com, gli scenari di crescita variano a seconda dell’area geografica; con un CAGR stimato del 7,2% il Sud America si impone come zona a maggior potenziale, mentre l’APAC costituisce da sola un terzo del settore, dimostrandosi il mercato più maturo. L’Europa, infine, posizionandosi terza per potenziale di crescita con un CAGR del 6,6%, detiene il 29% del valore del mercato globale, per un totale di 349,8 miliardi di euro.
Fonte: DCommerce.it.
Birra, Vino e Superalcolici in offerta su Amazon! Sconti fino al 30%!
Se siete soliti non disprezzare un bicchierino di alcol a fine pasto e magari siete a corto di bottiglie, vi informiamo che tra le numerose offerte Amazon ci sono anche quelle dedicate a birra, vino e superalcolici. Gli sconti attuali raggiungono il 30% e coinvolgono ogni genere di bottiglie in grado di soddisfare i vostri palati. Come detto, queste offerte sono ottime per gli amanti di questo genere di bevande, le quali hanno persino un effetto benefico sui processi digestivi, dal momento che stimolano l’appetito e aumentano le secrezioni gastriche, preparando lo stomaco ad accogliere e digerire il cibo.
Fonte: Tom’s Hardware.
Torna l’Anteprima del Vino Nobile. Appuntamento dal 26 al 28 marzo.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, spiega una nota, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i ‘buyers’ e i ‘wine lovers’.
Fonte: Agenziaimpress.it.
La signora del vino accoglie da amica nella sua casa del cibo.
Se la scopri dalla sua pagina Facebook hai la sensazione di trovarti davanti a una “barriqadiera”, una talebana del lavoro, una forza capace di abbattere tutto e tutti. Poi entri nella sua creatura, l’Enoteca Guendalina di via Massena 28 e capisci che Loredana Monteno è solo una sacerdotessa del Gusto. Quando il 29 maggio del 2017 ha messo talento e cultura enologica in quell’enoteca, l’ha trasformata in luogo unico dove il vino è protagonista in tutte le sfumature: la maggior parte leggere e piacevoli, alcune rigorose perché a casa di Loredana non si può mancare di rispetto al vino e neanche alla cucina.
Fonte: La Stampa.
Le cryptovalute sbarcano nel mondo del vino laziale.
E’ partita l’asta pubblica per aggiudicarsi il primo NFT (Non Fungible Token) emesso per un vino laziale. L’ideatore è Bruno Gasperini dell’Azienda Casale Vallechiesa Winery, il token in questione da diritto al possessore di ritirare una cassetta di sei spumanti metodo classico di malvasia puntinata, ottenuto con riposo sui lieviti per 36 mesi. Il Non Fungible Token funziona come certificato di proprietà e, allo stesso tempo, come un’obbligazione digitale, che può essere riscattata al termine del processo di spumantizzazione del vino.
Fonte: Tiburno.
I vini di San Patrignano debuttano nella capitale: degustazione firmata da Luca D’Attona.
Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Il vernissage enologico inaugura una nuova avventura con etichette autoprodotte dalla comunità. Da San Patrignano a Roma per stappare una bottiglia di vino. Di quello prodotto «in collina» a Sanpa con le vendemmie all’origine delle prime cinque etichette autoprodotte con la collaborazione di un enologo di tutto rispetto, quel Luca D’Attona che per il 2022 è stato già nominato “Enologo dell’anno”. Esono Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020, Colli di Rimini Rosso Noi 2020. Il vernissage enologico è in programma lunedì 24 gennaio nella Capitale alla sede di Bibenda dove ha casa anche la Fondazione Italiana Sommelier.
Fonte: Corriere di Bologna.
STAMPA ESTERA
New world, new world order.
In the old days, Europeans used to berate what we referred to as “New World” Pinot Noirs for being too dark, too alcoholic, often too tannic and lacking the finesse of the prototype, red burgundy. Having tasted many a 2020 red burgundy over the past few weeks, I venture to suggest that the tables have turned. The 2020 red burgundies I encountered during London’s Covid-shrunk Burgundy Week this month were deeply coloured, often quite sweet, more potent than burgundy used to be and — thanks to a dry growing season that yielded thick-skinned, albeit admirably healthy grapes — rather chewier than usual. When, at the last minute, I was unable to go to Burgundy in November, my Dijon-based colleague Matthew Hayes inherited my carefully crafted timetable for tasting 2020s at some of the top domaines — and he has been raving about the quality he encountered.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di sabato 22 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
In cantina – Barolo, balzo di Gaja nelle aste.
Rialzo medio del 38% per Conteisa e Sperss. Bruno Giacosa perde invece il 16% Barolo, balzo di Gaja nelle aste di Cesare Pillon Nella tabella di questa settimana, che illustra i risultati ottenuti alle aste del 2021 dai Barolo di due aziende di grande prestigio, quelle di Angelo Gaja e Bruno Giacosa, si fronteggiano insolite differenze e contrasti. Salta subito agli occhi per esempio, che ai vini di Gaja manca la denominazione Barolo. Il fatto è che dal 1997 al 2012, per motivi polemici, Gaja non li ha commercializzati come Barolo Docg ma come Langhe Doc, e per rispettare la realtà dovrebbero quindi comparire con questa alternanza di nomi che confonderebbe le idee.
Fonte: Milano Finanza.
Sversamenti nella rete fognaria: multa all’imprenditore vinicolo.
II titolare dell’azienda sanzionato dopo l’allarme della Sasi: scaricava reflui inquinanti nella condotta E la capitaneria smaschera un pescatore: utilizzava abusivamente la barca da diporto per la pesca di Alfredo Sitti. Il titolare di un’azienda vitivinicola di Ortona è stato multato dalla locale capitaneria di porto: ha scaricato ingenti quantitativi di reflui inquinanti nella condotta fognaria, con il rischio di compromissione del depuratore comunale gestito dalla Sasi. È stata proprio la società che gestisce il servizio idrico, dopo aver rilevato una colorazione anomala dei reflui nel depuratore di ‘famarete, ad allertare il personale della guardia costiera, predisponendo i necessari blocchi per evitare che il materiale venisse riversato nel canale Peticcio e quindi successivamente in mare.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
Nuovi vini per San Patrignano firmati dall’enologo D’Attoma.
Le cinque etichette saranno presentate a Roma «Voglio valorizzare i prodotti romagnoli». Il noto enologo Luca D’Attoma firma la sua prima produzione dei vini di San Patrignano. L’appuntamento è per lunedì 24 gennaio a Roma. Bibenda darà vita all’interno della sua sede a una doppia seduta in cui sarà possibile scoprire le prime cinque etichette della comunità riviste dal grande enologo toscano: Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020, Colli di Rimini Rosso Noi 2020.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
San Patrignano brinda a Roma con 5 nuovi vini.
La presentazione San Patrignano brinda a Roma con 5 nuovi vini Oggi la prima degustazione delle etichette create dall’enologo D’Attoma Servizio a pagina 16 San Patrignano brinda con cinque nuovi vini Lunedì la prima degustazione delle etichette create con il celebre enologo Luca D’Attoma: «La Romagna può competere con il Brunello» Prima storica degustazione dei vini di San Patrignano firmati da Luca D’Attoma. Lunedì a Roma, Bibenda darà vita all’interno della sua sede (via Alberto Cadlolo 101, sala Banchi di Scuola) a una doppia seduta (la prima alle 16 e la seconda alle 20) in cui sarà possibile scoprire le prime cinque etichette della comunità riviste dal grande enologo toscano: Vie 2020, Colli di Rimini Cabernet Montepirolo 2020, Romagna Sangiovese Superiore Avi Riserva 2020, Cabernet 1978 2020 e Colli di Rimini Rosso Noi 2020.
Fonte: Resto del Carlino Rimini.
Un vermentino da medaglia d’oro. Tre premi alle Cantine Federici.
Un’annata a ricordare, nonostante le enormi difficoltà che anche il mondo del vino ha affrontato. Sembrava quasi una beffa dover rinunciare all’ottima qualità e quantità di bottiglie rimaste in giacenza nelle cantine e magazzini in attesa di uscire dalla crisi che ne stava impedendo vendita e consegna in Italia e all’estero. Ma proprio il terribile 2020 ha regalato alle Cantine Federici di Luni un riconoscimento straordinario. II vermentino bianco «Sarticola» ha ottenuto la medaglia di platino, massimo riconoscimento del Decanter Wine World di Londra. Unico vino italiano a aggiudicarsi il premio per la vendemmia del 2020.
Fonte: Nazione La Spezia.
Cantina Terre: l’assemblea sfiducia il cda Dibattito teso, contestato il presidente.
Cantina Terre vincono i soci dissidenti: vertici sfiduciati Con 310 sì e 153 no è passata la sfiducia nei confronti dei vertici della cantina Terre d’Oltrepo di Broni. Con una maggioranza del 67%, l’assemblea ha deciso di mandare a casa l’attuale dirigenza. Il presidente Andrea Giorgi era incarica dal 2016. Cantina Terre: l’assemblea sfiducia il cda Dibattito teso, contestato il presidente La mozione contraria alla dirigenza è passata con 310 voti favorevoli e 153 contrari. Saranno indette nuove elezioni BRONI Poco dopo le 20 di ieri sera il verdetto: con 310 sì e 153 no è passata la sfiducia nei confronti dei vertici della cantina Terre d’Oltrepo.
Fonte: Provincia – Pavese.
I dirigenti: «Salto nel buio» I dissidenti: «Serve la svolta».
Confronto tra due visioni totalmente diverse della gestione futura. Da una parte l’appello a lavorare insieme dall’altra al cambiamento. «La sfiducia un salto nel buio per la cantina». «No, è ora di voltare pagina». Nel dibattito delle ultime settimane si sono scontrate due visioni totalmente diverse sul futuro di Terre d’Oltrepo. Da una parte la dirigenza ha cercato di difendere il suo operato: «La scelta potrà essere un salto nel vuoto — ha detto il presidente Giorgi nell’ultimo appello ai soci— oppure la conferma della necessità di lavorare cambiando ciò che è sbagliato.
Fonte: Provincia – Pavese.
Inchiesta e critiche ai vertici un anno nero per la coop.
Inchiesta giudiziaria, malcontento tra i soci e bilancio passato con una maggioranza risicata. L’assemblea di ieri è arrivata al termine di un anno difficile per la cantina di Broni, al centro di un’inchiesta per presunta adulterazione di vino che ha portato a perquisizioni e sequestri di prodotto. La cantina si è sempre dichiarata estranea ai fatti contestati e dalle controanalisi commissionate dai legali della cooperativa non è emersa la presenza di sostanze vietate nei campioni di vino sequestrato. Poco prima di Natale, però, è arrivato il provvedimento di chiusura delle indagini da cui risultano indagate 13 persone, 11 tra amministratori della cantina, tecnici e agricoltori, e 2 società, Terre d’Oltrepo stessa e un’azienda veneta.
Fonte, Provincia – Pavese.
La Collina delle fate magia di vino e olio.
La terra vista come centro, come fulcro delle tradizioni: il senso di appartenenza è la grande calamita che ha riportato Massimo Berloni sulle orme del padre contadino, verso un luogo che da sempre si è chiamato casa, sulle colline marchigiane da cui partì la sua vincente avventura nel mondo. È nata così, nel 2010, l’azienda la Collina delle fate, che Massimo e sua moglie Manuela, hanno dedicato alle loro 5 figlie Ludovica, Joelle, Martina, Benedetta e Giulia. «Dicono che in una bottiglia piena ci sia metà vino e metà sogno», racconta Massimo. La piccola Borgogna. Il patrimonio vitato aziendale, in un’area agricola di altissimo pregio posta a quasi 500 mt sul livello del mare, si estende nella valle del fiume Metauro, nei pressi della Gola del Furlo.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Alba fa squadra con Bergamo e Parma per il turismo.
Da autunno pacchetti congiunti: “Per chi arriva da lontano le distanze non sono un problema” Cibo e vino, Alba fa squadra con Bergamo e Parma per il turismo di Valentina Dirindin Nel 2015 fu Parma, “epicentro della Food Valley italiana”. Nel 2017 arrivò Alba, “capitale del tartufo”. Infine, nel 2019, è stato il turno di Bergamo, “culla dell’arte casearia”. Tre città lontane, ma unite dall’essere inserite – uniche in Italia – nella lista Città creative dell’Unesco per la gastronomia. Un riconoscimento che ha dato vita, già a settembre scorso, alla progettualità per istituire un distretto di cooperazione specifico, in risposta a quanti sostengono che in Italia non si faccia rete. Un’alleanza che oggi raccoglie nuove forze, con la nascita ad Alba di un protocollo d’intesa tra Associazione commercianti albesi, e Ascom di Bergamo e Parma.
Fonte: Repubblica Torino.
«Preoccupa l’aumento fuori controllo dei costi di produzione».
Vino, Confagricoltura Puglia. preoccupare, produttori del vino pugliesi non è tanto il calo delle vendite quanto l’aumento dei costi di produzione dovuto ai rincari del packaging e delle bottiglie di vetro. È la fotografia fatta da Confagricoltura Puglia su uno dei settori trainanti dell’economia agroalimentare della regione: la produzione di vini. A farla da padrona sono quelli pregiati che nonostante la crisi hanno registrato in molti casi un segno positivo sino al 2021. “Quello che preoccupa oggi – sottolineano il presidente di Confagricoltura Puglia Lazzàro e il presidente della Federazione regionale vitivinicola Alessandro Candido – è dunque l’aumento dei costi di produzione con incrementi che vanno dal 15% sul costo delle bottiglie in vetro sino al 30% di rincari nel packaging, cioè tutto il materiale legato al confezionamento dalle etichette alle scatole in cartone”.
Fonte: Lo Jonio.
La prima volta di una donna alla guida del Consorzio del Primitivo – Primitivo, svolta al consorzio Pastorelli eletta presidente.
È Novella Pastorelli La prima volta di una donna alla guida del Consorzio del Primitivo. Primitivo, svolta al consorzio Pastorelli eletta presidente >Per la prima volta sarà una donna? Il commento: «Incarico che mi riempie a guidare il consiglio dell’organo di orgoglio. Lavoreremo per il territorio». Sarà una donna a dirigere il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria. Una svolta rosa, dopo 21 anni dalla fondazione, in un mondo dove «le donne del vino», consacrate anche in associazione propria, continuano a conquistare spazi sempre più significativi. Politicamente, poi, la nomina di Novella Pastorelli, prima presidentessa dell’organismo di tutela, riveste un’importanza ancora più solida se si pensa che il suo nome è passato all’unanimità dai «templi» del vino: le cantine cooperative, predominio maschile, dove nella loro lunga storia qualche donna è riuscita a malapena a far parte dei consigli d’amministrazione.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Bibenda 2022: consegnati i 5 Grappoli di Puglia ai migliori vini del territorio.
Brinda la Puglia nell’edizione 2022 della guida Bibenda, l’opera editoriale di riferimento per i prodotti d’ eccellenza redatta da Fondazione Italiana Sommelier, che quest’anno conta ben 33 etichette di 31 aziende, premiate con il massimo riconoscimento de 15 Grappoli di Puglia durante il Dinner Gala realizzato con il contributo della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale. L’azienda vinicola Cantine Due Palme bissa il successo con due bottiglie premiate: il rosso 1943 e il Salice Salentino Selvarossa Riserva del Fondatore 2010. Fra le aziende salentine premiate anche Apollonio, Cantele Winery, Conti Zecca, Vallone, Gianfranco Fino, Tenute Rubino, Cosimo Taurino, Garofano, Leone De Castris, Menhir Salento, Schola Sarmenti, Albano Carrisi, Masseria Li Veli e Cantine Risveglio. Premio speciale per la prima annata di Donna Augusta 2019, il vino bianco di Bruno Vespa, quest’anno fra i migliori 10 vini italiani premiati da Bibenda.
Fonte: Salento in tasca.
Anteprima del Vino Nobile, torna il pubblico in Fortezza A marzo passerella internazionale.
E’ ufficiale: l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo infatti, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, seppure in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i buyers e i wine lovers.
Fonte: Nazione Siena.
Wwf: vigneto bio da salvare «No alla zona produttiva».
L’appello degli ambientalisti. «L’espansione dell’area causerebbe la distruzione di ben 11 ettari di prezioso vigneto biodinamico che sono anche l’habitat di animali e piante». Mobilitazione degli ambientalisti e del Wwf in particolare per salvaguardare il vigneto biodinamico a Settequerce – un totale di 11 ettari – per fare posto all’ampliamento della zona produttiva. « L’espansione dell’area causerebbe la distruzione di undici ettari di prezioso vigneto biodinamico che sono anche l’habitat di animali e piante. Nel vigneto vivono lepri, alcune specie di uccelli, piccoli mammiferi, insetti e, in un piccolo gruppo di alberi situato ai margini del vigneto, lo scorso anno ha nidificato l’upupa. Una specie diventata rara in Alto Adige.
Fonte: Alto Adige.
I 30 anni della Cave des Onze Communes “imbottigliati” in una magnum celebrativa.
Il presidente Dino Darensod: “Non è tempo di feste ma abbiamo voluto comunque lasciare un ricordo” I 30 anni della Cave des Onze Communes “imbottigliati” in una magnum celebrativa. La Cave des Onze Communes ha compiuto 30 anni. O meglio, 30 vendemmie. La cooperativa di Aymavilles è infatti nata nel 1990 ma sicuramente il 2020 non era un anno adatto ai festeggiamenti, come non lo è stato nemmeno quello successivo. Così il presidente Dino Darensod ha pensato di imbottigliare il frutto della 30esima vendemmia – quella del 2020, appunto – in delle speciali bottiglie commemorative di Torrette Supérieur formato magnum (ovvero da 1,5 litri) e di donarle nei giorni scorsi a ciascuno dei 157 soci e a coloro che hanno collaborato attivamente con la Cave in questi anni.
Fonte: Valle’ Notizie.
Energia, materie prime e uve «Vino? Ci tocca alzare i prezzi».
Super-bollette e materiale per il packaging si sommano a una vendemmia scarsa Energia, materie prime e uve «Vino? Ci tocca alzare i prezzi» Al via il ritocco dei listini e il confronto con la Gdo Sull’export pesano anche le difficoltà del trasporto E la raffica di rialzi impedisce ogni programmazione. Stappare costerà più caro in un anno che finora non dà molti motivi per brindare. La vendemmia scarsa ha spinto in alto il prezzo delle uve, le materie prime dall’autunno sono sempre più costose, le quotazioni delle commodity energetiche sono balzate alle stelle e non ci sono previsioni di rientro su standard più contenuti. Infine, negli ultimi mesi il materiale per confezionare il prodotto finito, dalla bottiglia al packaging, è sempre più difficile da trovare.
Fonte: Arena.
Il Pinot grigio cresce «Volumi in aumento l’estero ci premia» È gara col Prosecco.
Rispetto al “cugino maggiore” pesa poco meno di un terzo per ettari e numero di bottiglie. Nel 2021 vendite su del 5%. Quasi una gara tra il Prosecco e il Pinot Grigio: a chi è cresciuto di più l’anno scorso e a chi vende di più all’estero. Certo le dimensioni sono diverse. Il sistema delle bollicine ha raggiunto i 754 milioni di bottiglie, il Pinot i 229 milioni. Ma la corsa è in pieno svolgimento. Il glera può contare, in provincia di Treviso, su 27 mila ettari, il pinot su 5.700. Un tempo aveva una redditività maggiore delle bollicine, ma all’ultima vendemmia un chilo di uve pinot veniva pagato 50 cent, un chilo di prosecco un euro e 25 cent. Quindi le distanze sono notevoli, ma negli ultimi anni il Pinot grigio, che in parte si taglia col glera e diventa appunto prosecco, ha ripreso quota. Con i suoi 14 mila ettari rivendicati Doc delle Venezie, la varietà, considerata in tutta la sua dimensione, ha chiuso il 2021 con un +5,11% di imbottigliato, circa 12 milioni di bottiglie da 0,75 litri in più rispetto al 2020 e con un totale di quasi 229 milioni di contrassegni distribuiti da Triveneta Certificazioni (15 milioni in più dell’anno precedente).
Fonte: Tribuna Treviso.
Fatturato in crescita per la Cantina Produttori Valdobbiadene: +20% grazie anche agli investimenti in innovazione e sostenibilità.
Volano le vendite del prosecco, grazie anche agli investimenti in innovazione e sostenibilità. La crescita registrata dalla Cantina Produttori Valdobbiadene – Val D’Oca ha sfiorato il 20 per cento: infatti, nell’esercizio 2020-2021, il fatturato del gruppo è salito da 47 a oltre 56 milioni di euro e la produzione è aumentata da 13 a 15,8 milioni di bottiglie. Nella cantina cooperativa operano 600 soci che lavorano le uve di 1000 ettari di terreno, mentre la promozione e commercializzazione del prodotto finito è affidata alla società di capitali interamente controllata Val D’Oca.
Fonte: La Repubblica.
In Veneto, Puglia e Sicilia i vini Dop che rimangono in cantina.
Alla data del 31 dicembre 2021 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 61,9 milioni di ettolitri di vino, 9,6 milioni di ettolitri di mosti e 2,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). I vini nuovi ancora in fermentazione sono 2,5 milioni di ettolitri, in giacenza per il 34,7% al Sud, per il 34,3% al Nord, per il 27,4% al Centro e per il rimanente 3,6% nelle Isole.
Fonte: Teatro Naturale.
Per gli inglesi, i vini altoatesini sono tra i migliori del mondo.
La prestigiosa guida Decanter ha inserito tra i primi dieci il “Terlaner I 2018”. Sempre centrale nel mercato dei grandi vini, la Gran Bretagna della prestigiosa guida Decanter ha premito nei giorni scorsi l’Alto Adige assegnando al Terlaner I del 2018 della cantina di Terlano, la palma di uno dei migliori vini bianchi al mondo. Al 13esimo posto un’altra perla dell’enologia locale come il Gewürztraminer Konrad Oberhofer Vigna Pirchschrait Gewürztraminer di J Hofstätter del 2008. Un riconoscimento che è il segno di un ulteriore balzo in avanti dei vini altoatesini nei Rang Internazionali, dopo aver conquistato il mercato delle guide nazionali.
Fonte: Alto Adige.
Vino: le tendenze per il 2022.
alle bollicine, anche per il rosso. Scende la gradazione, aumenta la sostenibilità. Scopri qui i trend del vino che ci accompagneranno per tutto il 2022. Con un occhio all’enoturismo e alla vinoterapia0. Pur vantando una tradizione millenaria, il vino si rinnova sempre o, probabilmente, sarebbe più opportuno dire: l’amata bevanda che nasce dall’uva è riuscita a sopravvivere nei secoli grazie alla capacità dei produttori di innovarsi ed adeguarsi ai rinnovati gusti dei consumatori, non solamente a tavola, in casa o al ristorante.
Fonte: Donna Moderna ricette.
Vino: Forbes incorona la Sicilia regione vinicola italiana.
Secondo Forbes è la Sicilia la principale regione vinicola italiana. Fra i motivi, gli ettari di terreno dedicati ai vigneti e le diverse tipologie di vini. Forbes sottolinea che la Sicilia è la più grande regione vinicola d’Italia: vanta 98mila ettari di vigneto, posizionandosi davanti alla Toscana e al Piemonte per quanto riguarda la produzione di vino. Inoltre il suo posizionamento consente di avere un vino con una tipica personalità mediterranea: il clima è mite tutto l’anno, ma la regione ha anche zone collinari e montagnose che donano al vino un sapore diverso dagli altri vini del sud.
Fonte: Dissapore.
Il valore globale del vino, nel 2021, tocca i 245,6 miliardi di euro. In Italia 14,2 miliardi.
“Wine Report” by Cross Border Growth Capital e Vino.com: il mercato mondiale delle bevande alcoliche vale 1.317 miliardi di euro, il 42% dalla birra. Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche, diviso in cinque categorie – vino, superalcolici, birra, sidro e ready to drink – ha raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro, per un tasso annuo di crescita per il periodo 2020-2025 del +5,5%. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%), mentre ready-to-drink (2%) e sidri (1%) si posizionano a fondo classifica.
Fonte: WineNews.
Il vino vale oltre 240 miliardi di euro.
Nel 2021, il mercato mondiale delle bevande alcoliche e i suoi cinque segmenti (vino, superalcolici, birra, sidro, ready to drink) hanno raggiunto il valore di 1.317 miliardi di euro per un CAGR stimato su 5 anni (2020-2025) del 5,5%. Un settore in rapidissima ascesa e sempre più diversificato tra soluzioni d’acquisto in-store e online. A trainare è la birra (42% del totale del mercato mondiale), seguita dai superalcolici (35%) e dal vino (20%). Ready-to-drink e sidri si posizionano invece a fondo classifica, con percentuali rispettivamente del 2% e 1%.
Fonte: Askanews.
Enoteche online: Vino.com punto di riferimento.
Se fino a qualche tempo fa per gustare un buon vino era necessario recarsi in un punto vendita del territorio, oggi le cose sono decisamente cambiate: nell’era digitale, il vino si acquista soprattutto online, con processi di scelta guidati che nulla hanno da invidiare alla vendita di prossimità.
Protagonista di questo nuovo modello commerciale è il sito Vino.com, l’enoteca online per l’acquisto di vini, liquori e distillati oggi punto di incontro in rete di migliaia di appassionati.
Fonte: Luceraweb.
Un vino speciale e un territorio molto “soul” che si muove a ritmo swing. Viaggio nel Cerasuolo di Vittoria.
Ci sono distretti del vino privi di carattere e dall’identità evanescente – sì, anche in Italia – nonostante siano dotati di grande potenziale. Sono quei distretti che hanno magari i loro vitigni specifici ma che non riescono a distinguersi più di tanto per una serie di carenze: una viticoltura incerta, indirizzi enologici completamente contraddittori, scarsa omogeneità territoriale, modesto appeal del territorio, scollamento tra i produttori, pigrizia nella comunicazione, assenza di strategie. questi casi, alla fine, resta la sensazione che il fantomatico terroir non venga fuori, che non emergano elementi sufficienti per ragionare di quel luogo e dei suoi vini in maniera organica e compiuta. Nonostante la forza dell’Italia vitivinicola esistono ancora diverse situazioni siffatte.
Fonte: Tiscali FoodCulture.
Vino:Nobile Montepulciano, anteprima in presenza 26-28 marzo.
L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano riapre le porte agli operatori e agli appassionati. Dal 26 al 28 marzo, spiega una nota, presso la Fortezza di Montepulciano, i produttori torneranno in presenza per far conoscere le nuove annate in commercio dal 2022: il Vino Nobile 2019 e la Riserva 2018. Una passerella internazionale per una delle prime Docg italiane che dopo la versione ridotta del 2021, causa Covid-19, sarà riproposta dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con una formula che, in sicurezza e in linea con le normative vigenti, potrà di nuovo accogliere i ‘buyers’ e i ‘wine lovers’.
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
New world, new world order.
In the old days, Europeans used to berate what we referred to as “New World” Pinot Noirs for being too dark, too alcoholic, often too tannic and lacking the finesse of the prototype, red burgundy. Having tasted many a 2020 red burgundy over the past few weeks, I venture to suggest that the tables have turned. The 2020 red burgundies I encountered during London’s Covid-shrunk Burgundy Week this month were deeply coloured, often quite sweet, more potent than burgundy used to be and — thanks to a dry growing season that yielded thick-skinned, albeit admirably healthy grapes — rather chewier than usual. When, at the last minute, I was unable to go to Burgundy in November, my Dijon-based colleague Matthew Hayes inherited my carefully crafted timetable for tasting 2020s at some of the top domaines — and he has been raving about the quality he encountered.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 21 gennaio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vlady, il Cartizze e il prosecco d’alta quota.
«Il segreto? Mio padre parla con le vigne» Sarà grazie a papà Siro Bortdin, che paria con le vigne, come con vecchie amiche. Sarà per le idee chiare ciel figlio Vlady, che dice: «Voglio far sentire nel bicchiere la provenienza del vino, non mi piacciono I vini standardizzati». Sarà per questo (e per la potenza della zona più preziosa del Prosecco Superiore, quella del Cartizze) che I vini della cantina Colesel hanno un carattere definito che lf allontana da ogni banalità sotto forma di bollitine. Siamo a Valdobbiadene, a Santo Stefano. Quella dei Bortolin è una delle rare cantine che vinificano solo le proprie uve di Cartizze. La cantina non si vede, i vasi vinari sono invisibili. «Abbiamo scelto un percorso che abbraccia biologico e sostenibilità», spiega Vlady Bortolin.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Verdicchio Pievalta un tesoro delle Marche.
Pievalta un tesoro delle Marche. Tra i tanti vini che si possono abbinare al risotto, noi — crediamo che funzioni alla grande un Verdlcchio, meglio se con qualche anno sulle spalle che lo ha portato alla piena maturità di profumi e sapori. Provate il Classico Superiore dei Castelli di Jesi di Pievalta, la Cantina della’ Galassia Barone Plzzini (una delle grandi firme della Franciacorta). Di colore giallo paglierino intenso e luminoso il Verdicchio Pievalta ha note spettacolari di pesca bianca e mandorla. Al gusto è fresco ma al tempo stesso intenso con una bella sapidità e una solida struttura aromatica.
Fonte: Gazzetta dello Sport.
L’alleanza fra Lambrusco e Pignoletto.
Una affezione particolare verso il pignoletto ma con il lambrusco nel Dna: è con questo spirito che la Cantina Valsamoggia di bazzano (Bologna), entrata a far parte della Cantina di Carpi e Sorbara (Modena), specializzata nelle bollicine rosse, preme l’acceleratore sul bianco frizzante, in virtù delle peculiarità di un territorio pedecollinare che conferisce un valore aggiunto a questo vino. È nel 2016 che l’ex Cantina Sociale di Bazzano, anno in cui entra a far parte della coop Carpi e Sorbara, prende il nome di Cantina di Valsamoggia, una realtà che associa 150 viticoltori che coltivano per il 75% pignoletto per una capacità produttiva di 20 mila quintali di uva.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Barolo e Bardolino per il cin cin al Quirinale.
Palcoscenico d’eccellenza, il Quirinale ha ospitato nei suoi saloni re, regine, premier e capi di stato, in visita a Roma per incontrare i presidenti della Repubblica. Le annotazioni di ciò che venne portato in tavola rivivono nel volume I menu del Quirinale, dell’Accademia Italiana della cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani. E’ una collezione di menu, ricchi di note a margine, che descrivono l’organizzazione di eventi di prestigio in cui la nobile arte dell’ospitalità italiana, ha potuto esprimersi ai più alti livelli. Rigidi protocolli collaudati in decenni di incontri internazionali accertano l’opportunità o meno di determinati piatti, verificano il servizio, la mise en place e decidono i vini, selezionandoli tra le migliori etichette della penisola.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Champagne, fatturato record a 5,5 miliardi.
I produttori di champagne hanno di che festeggiare. Le vendite delle loro preziose bottiglie nel 2021 hanno fatto registrare il fatturato record di 5,5 miliardi di euro, superiore del 10% rispetto al primato raggiunto nel 2019, grazie ai risultati ottenuti dai grandi marchi internazionali e cuvée speciali. Le vendite, a livello mondiale, nel 2021 hanno segnato un’inaspettata impennata (+32%) rispetto al 2020, raggiungendo quota 322 milioni di bottiglie, fermandosi per) a un passo dal record di 323 milioni di bottiglie del 2011. Non basta: nel 2021 l’incremento delle vendite di bottiglie di bollicine francesi è stato dell’8,2% rispetto all’anno 2019. Non c’è che dire, dopo l’annus horribilis attraversato dai produttori nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19 e dei vari lockdown che hanno tenuto chiusi locali e ristoranti.
Fonte: Italia Oggi.
In Romagna si vendemmia l’energia.
CAVIRO RIUNISCE 12.400 VITICOLTORI. CHE, CON GLI SCARTI DELLA LAVORAZIONE DEL VINO, FANNO TANTO ALTRO DLL’UVA, non si butta via niente, perché quel che resta può valere decine di milioni di euro. Lo ha capito presto e bene Caviro, il gigante del mercato dei vini che da molti anni fa della circolarità un principio irrinunciabile. Il Gruppo Cooperative Associate Viticoltori Romagnoli, fondato nel lontano 1966 per iniziativa di alcune cantine sociali delle province di Faenza, Forlì e Ravenna, nacque per permettere ai viticoltori di presentarsi sul mercato insieme, e dunque più forti.
Fonte: Repubblica Venerdi.
Quell’ostilità tutta romagnola per il mondo del vino.
Perché la Romagna ha sempre fatto fatica ad avere la giusta considerazione nel mondo del vino? Per rispondere alla domanda dobbiamo fare un passo indietro nel tempo. Anzi, due. Il primo salto temporale ci riporta al 1958 per ascoltare una relazione di Nullo Baldini, professore esperto di enologia che a Forli, nel corso dell’evento “Valorizzazione dei vini del forlivese attraverso la cooperazione enologica” accusa un atteggiamento troppo approssimativo e antiquato dei romagnoli. Per questo motivo in Romagna come in Emilia, asseriva: «[…] ci sono vinacci aspri e pesanti». In quel periodo in Romagna si usavano ancora i bigonci per i travasi anziché le pompe e si pigiava coi piedi uva e raspo.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
«Paghiamo il doppio di energia Per l’export è un grosso guaio».
Cristina Brunori, titolare di azienda vitivinicola «Paghiamo il doppio di energia Per l’export è un grosso guaio» «Spediamo i nostri vini in Nord America e Giappone In Europa tutto si muove su gomma e costa di più» «Rincari in bolletta e nell’intera filiera produttiva, artigiani sempre più in difficoltà». È preoccupata Cristina Brunori, titolare dell’omonima azienda vitivinicola di Jesi e membro di giunta in Confartigianato – Ar.co.s di Ancona: «La ripresa c’è ma è lenta, non cresce in modo veloce ed energico e siamo ancora ben lontani dai livelli pre-pandemia – spiega -. A gravare sulle piccole e medie imprese non sono solo le restrizioni legate al covid ma anche una serie di rincari che costringono le aziende a produrre col freno a mano tirato».
Fonte, Resto del Carlino Ancona.
L’annata record delle bollicene Un 2021 da 100 milioni di bottiglie.
Trend in crescita per Asti Spumante, Moscato seguito da Barbera e Nizza L’annata record delle bollicine Un 2021 da 100 milioni di bottiglie. L’ANALISI ROBERTA FAVRIN ASCI e previsioni erano buone, ma ora a confermarlo ci sono i numeri. L’annata 2021 è stata particolarmente positiva per il mondo del vino astigiano che mette a segno tanti «più» e qualche traguardo produttivo per nulla scontato in tempi di pandemia. Partiamo dalle bollicine. L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti hanno sfondato il tetto dei 100 milioni di bottiglie prodotte. Sono arrivati insieme a 102 milioni, con un incremento dell’11% rispetto al 2020. La crescita a doppia a cifra vale per entrambe le tipologie: il Moscato d’Asti segna un + 10%, l’Asti Spumante, che negli ultimi anni aveva faticato a tenere le posizioni, è cresciuto del 12 per cento.
Fonte: Stampa Asti.
Cuneo-Asti, la società promette: “Il tratto tra Cantina di Roddi e Verduno sarà ultimato entro dicembre”.
«La notizia è che le opere vanno avanti, sono sotto gli occhi di tutti. Ma la nostra volontà è quella di accelerare il più possibile, anche in virtù del rapporto che abbiamo oggi con questo territorio. Grazie alla nostra impresa collegata a Itinera e impegnata nei lavori, possiamo ottimizzare i tempi di realizzazione. Non solo sul lotto 2.6B che sarà ultimato entro dicembre 2022, ma su tutta la realizzazione dell’opera, al netto delle autorizzazioni previste». Lo ha detto l’altro giorno l’amministratore delegato della società Asti-Cuneo Bernardo Magrì nella sala consigliare del municipio di Alba annunciando che il penultimo lotto dell’autostrada (il Cantina di Roddi-Verduno) attesa da decenni sarà ultimato un anno prima del previsto.
Fonte: La Stampa.
Vino: a Caparzo cantina La Pescaia con 4,5 ettari a Brunello.
L’imprenditrice vinicola Elisabetta Gnudi Angelini, attraverso la propria cantina Caparzo, ha acquisito l’azienda La Pescaia a Montalcino (Siena), realtà con 4,5 ettari di vigneto, tutti a Brunello. L’affare, all’asta, sarebbe stimabile per un valore di 3,5 milioni di euro. Gnudi Angelini, che oltre a Caparzo è proprietaria a Montalcino anche della cantina Altesino, può così contare nel territorio ilcinese oltre 65 ettari a Brunello e 25 ettari a Rosso. L’operazione, spiega Winenews, consolida il valore del gruppo guidato da Elisabetta Gnudi Angelini, uno dei riferimenti della Toscana del vino, che nella regione mette insieme oltre 300 ettari di vigneto, con la cantina di Borgo Scopeto nel Chianti Classico (70 ettari vitati) e La Doga delle Clavule nel territorio del Morellino di Scansano (60 ettari vitati), che si aggiungono a quelli di Montalcino.
Fonte: ANSA.
Sugherovivo e Vecchia Cantina: il progetto di recupero dei tappi di sughero.
Come smaltire e riciclare correttamente il sughero? I tappi e gli altri oggetti ricavati dal sughero, soprattutto in un territorio a vocazione vitivinicola come il nostro, rischiano di essere un problema per l’ambiente, per via della difficoltà a inserirli nella raccolta differenziata. Sugherovivo è un progetto etico nato per portare in Valdichiana e dintorni le corrette modalità di recupero dei tappi di sughero: ve lo abbiamo già raccontato, un anno e mezzo fa.
Fonte: La Valdichiana.
Zaccagnini: quando la cantina è un atelier, ed i vigneti una galleria d’arte a cielo aperto.
Il progetto che lega vino e arte realizzato da Marcello Zaccagnini, alla guida di una delle più prestigiose griffe d’Abruzzo e d’Italia. Un viaggio iniziato nel maggio 1984, con la performance a “Difesa della natura” dell’artista tedesco Josef Bois, e che è continuato nella contemporaneità, con opere di artisti di livello internazionale come Sandro Chia (che è anche produttore di vino, a Montalcino), Pietro Cascella, David Bade, Diego Esposito, Bizhan Bassiri, e Simone Zaccagni, figlio di Marcello, che incarne il forte legame con vino e arte della famiglia.
Fonte: WineNews.
Cantina LaVis: Le Colline Avisiane in un calice.
Il Trentino è territorio di buon cibo ma non solo: il vino è infatti un altro grande protagonista che nasce dalle Colline Avisiane, un territorio incontaminato e governato da una grande vocazione vinicola. E’ qui che nuove tecniche di coltivazione e vinificazione si sono affinate nel tempo grazie alla presenza dei “Custodi della vigna” che da dalle origini alimentano grandi storie di bottiglie di famiglia.
Fonte: Montenapo Daily.
Wine Intelligence: tutti i trend del vino per il 2022.
Quali saranno i trend del vino nel corso del 2022? Quali i prodotti che i consumatori apprezzeranno maggiormente? Come ogni anno arrivano le previsioni di Wine Intelligence, che per i prossimi dodici mesi punta su packaging green, vino in lattina e lusso accessibile. Tra le sfide più importanti che l’industria del vino dovrà affrontare, il report mette al primo posto la riduzione del peso degli imballaggi in vetro.
Fonte: Mixer Planet.
Vino, la Barbera d’Asti conclude una grande annata.
Anche la Barbera d’Asti può brindare a un 2021 dall’andamento più che positivo, con una crescita su tutta la linea per il Consorzio. Il 2021 sarà decisamente un’annata da ricordare per il Piemonte del vino, e per le produzioni della provincia di Asti in particolare: oltre al successo dell’Asti Docg, infatti, l’anno appena concluso ha fatto registrare ottimi risultati anche alle 9 Doc e 4 Docg tutelate dal Consorzio di Tutela Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Fonte: Dissapore.
Vino: il Brunello di Montalcino non conosce crisi, oltre 11 milioni di bottiglie.
Attestato il 37% in più rispetto al triennio precedente, con oltre 1 milione di Riserve (+108% sul 2020). Era dal 2010 che non si superava il tetto di 11 milioni di bottiglie sul mercato. Eccezionale anche la performance del Rosso di Montalcino che ha registrato +10% sul 2020, e 4,6 milioni di bottiglie. L’antica vocazione del territorio a produrre vini di qualità.
Fonte: FIRSTonline.info.
I migliori vini italiani più economici da acquistare nel 2022.
La guida Berebene di Gambero Rosso ha individuato i migliori vini italiani meno cari acquistabili con un esborso inferiore a 13 euro. Il vino è dei piacere più intensi da scoprire sulle tavole italiane da nord a sud. Per questo la qualità generale è piuttosto alta e alle volte per acquistare una singola bottiglia è necessario un esborso piuttosto importante. Ci sono però delle occasioni in cui si vuole bere del buon vino senza dover necessariamente spendere molto. A tal proposito può essere d’aiuto la guida Berebene di Gambero Rosso che recensito oltre 800 vini in tutto lo stivale e ha decretato i migliori in base al rapporto qualità-prezzo.
Fonte: ContoCorrenteOnline.
Il mercato del vino in Italia crescerà a 19 miliardi nel 2025, anche grazie all’online.
Secondo un report di Cross Border Growth Capital e Vino.com in Italia ora, nonostante la crescita degli ultimi anni, solo il 4% si vende sul web, dato da metà classifica tra i Paesi europei. Sempre più digitali le vendite di vino. Secondo il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e Pmi, e dall’enoteca online Vino.com, le vendite online di vino e alcolici sono cresciute a ritmo elevato negli ultimi cinque anni e non solo a causa della pandemia.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
A Sanremo si brinda Ruffino, unico vino ufficiale a “Casa Sanremo”, il “salotto” della kermesse.
Il Festival della Canzone Italiana n. 72 ancora una volta vetrina per il made in Italy, con brand come De Cecco, Caffè Borbone, Beretta e non solo”. Sanremo è Sanremo, e come sempre, il Festival della Canzone Italiana n. 72 si avvicina, ancora una volta in pandemia, con il suo strascico di polemiche, gossip e “tutto quanto fa spettacolo”. Ma, nei giorni del Festival, dal 1 al 5 febbraio, come accade da qualche anno, sarà protagonista anche il wine & food del Belpaese.
Fonte: WineNews.
A Giardini Naxos e dintorni rinascerà il vino che piaceva a Giulio Cesare.
L’Unione dei Comuni dell’area taorminese è impegnata da anni in un progetto ambizioso e suggestivo: riprodurre le proprietà organolettiche del Tauromenitanum, prodotto vinicolo di epoca romana che, distribuito su vasta scala, potrebbe dare nuovo slancio al turismo. Il progetto è sostenuto dalla Regione siciliana e l’obiettivo sarà quello di ricercare le proprietà organolettiche che ne facevano uno dei vini più apprezzati dell’Antica Roma. L’idea è quella di cominciare a riprodurlo e rimetterlo in commercio nel più breve tempo possibile, ma di certezze ancora non ce ne sono. Un vino di alta qualità che lentamente si è andato perdendo ma che adesso, su input dell’Unione dei Comuni di Naxos e Taormina e soprattutto dell’ex sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, e del primo cittadino di Gallodoro, Alfio Currenti, starebbe (il condizionale è d’obbligo) per decollare.
Fonte: Sicilian Post.
Gli imperdibili vini toscani: 21 etichette da provare.
È una delle regioni a più alta vocazione enoica mondiale, ma quali sono gli imperdibili da assaggiare almeno una volta nella vita? Li abbiamo selezionati insieme a BE.COME, l’evento del vino con sede a Siena. Il 2021 del vino italiano si è chiuso con un importante evento dedicato in grado di sostenere l’evoluzione del settore e indagare sulla nuova generazione di consumatori internazionali partendo da uno dei suoi territori d’eccellenza, la Toscana. Si chiama BE.COME e a Siena ha proposto un’esperienza unica a partire dal vino insieme ad arte, moda, design e sostenibilità, facendo incontrare le eccellenze italiane.
Fonte: Vanity Fair.
STAMPA ESTERA
Bubbling Up.
Sales of champagne rose dramatically last year We knew that domestic alcohol consumption at home had risen during the pandemic; we didn’t know until yesterday just how elegant that increase has been. Behind-closed-doors boozing is frowned upon by some, conjuring up an image of lonely lager knocked back straight from the tin. It turns out that locked-down Britons actually showed a great deal more style: in 2021, sales of champagne went up by a fizzing 32 per cent, rebounding jauntily from a rather flat 2020. Worldwide, about 322 million bottles of bubbly were drunk last year, not all of them in the back garden of 10 Downing Street. While spring frosts and summer rain made it a bad year for the grape harvest, 2021 turned out to be a vintage one for sales, and not solely because supply shortages pushed prices up.
Fonte: Times.
Rice Wine Rich in Tradition Finds New Life in South Korea’s Lockdown.
Jeong Mi-hee, a South Korean businesswoman, used to buy a lot of whisky in airports. When the coronavirus pandemic brought her travels to halt, she started paying more attention to local booze she had overlooked. The best drink she found was makgeolli, a cloudy Korean rice wine with a slightly sour taste. Ms. Jeong liked it so much that, after studying ancient fermentation techniques with a master brewer, she decided to start her own label. “My makgeolli life started with corona!” Ms. Jeong, 41, said recently at a Seoul liquor store dedicated to traditional Korean alcohol. Ms. Jeong is among a growing number of South Koreans who have started brewing makgeolli for the first time, and one of many people around the world who developed an interest in homebrewing during the pandemic.
Fonte: New York Times.
20 under 20: Bottles to warm a winter day.
It’s a bleak, cold January day, and as I look out the window at a solitary, huddled figure waiting for a city bus, I want nothing more than the hot split pea soup simmering on my stove and a good bottle of wine to go with it. “Good” is the operative word. As the Australian wine impresario Len Evans put it eloquently in what he called his “Theory of Capacity,” life is too short to waste on inferior bottles. That is true no matter the price. While good, distinctive wines can be found at every price, the odds of finding great values in everyday wines are most in your favor if you commit to spending $15 to $25 a bottle. Fascinating bottles abound, and if you find one not to your taste, perhaps it can be chalked up to experience. Recently I went on a digital shopping spree, mostly at New York wine shops, looking for great values under $20. These 20 bottles are not from the most heralded appellations, and some are made with wholly obscure grapes.
Fonte: New York Times International Edition.
Barcelona quiere ser Burdeos.
Turisme, la Diputación y 40 bodegas lanzan un programa para impulsar el enoturismo y aprovechar el tirón de un sector que mueve 1.000 millones Barcelona quiere ser Burdeos El plan incluye rutas, visitas a bodegas, restaurantes y hoteles y busca un turista de alto poder adquisitivo. Barcelona Ala que se pone un pie en las coquetas calles de Saint-Émilion, una villa medieval cercana a Burdeos, se aprecia el perfil turístico de la zona. Coches de alta gama, multitud de visitantes americanos, hoteles caros y una gran cantidad de bodegas como principal reclamo. La cultura del vino es uno de los principales motores del turismo en esta exclusiva zona de Franciay ahora Barcelona (la ciudad y la provincia) quiere implantar este modelo y situarse entre los principales destinos vinícolas. Con este objetivo se acaba de poner en marcha el programa Rutes del Vide Barcelona, que Turisme de Barcelona y la Diputación presentaron ayer en la feria Fitur de Madrid.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.