Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 10 gennaio 2022!
La bilancia premia il Made in Italy.
Nel 2020 la bilancia commerciale dell’agroalimentare italiano ha invertito il segno e per la prima volta presenta un valore positivo, pari a 2,6 miliardi di euro, grazie all’export. ALA L’IMPORT, CRESCE L’EXPORT: IL SALDO COMMERCIALE DELL’AGROALIMENTARE TORNA IN POSITIVO DOPO IL PAREGGIO DELL’ANNO DELLA PANDEMIA. LA BILANCIA PREMIA IL MADE IN ITALY IL RUOLO-CHIAVE del sistema agroalimentare italiano si è confermato anche nell’anno-clou della pandemia. Basti dire che nel 2020 la bilancia commerciale del settore – dopo il sostanziale pareggio dell’anno precedente – ha invertito il segno e per la prima volta presenta un valore positivo, pari a 2,6 miliardi di euro, grazie alla buona performance del made in Italy (+2% di export) e alla diminuzione dell’import.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Il nuovo anno della politica agroalimentare.
Il nuovo anno esordisce con un bilancio positivo, specie per il sistema agribusiness italiano, insieme a nuove preoccupazioni che forse erano inizialmente meno intuibili. L’anno precedente ha registrato quello che era stata una promessa o meglio un auspicio da parte degli economisti e dei decisori pubblici, ossia un rimbalzo significativo dell’economia. La crescita dei fatturati c’è stata, forse più significativa percentualmente di quanto inizialmente ipotizzato, tanto da superare mediamente di diversi punti percentuali Vanno 2019; l’export agro-alimentare italiano registra il suo record superando i 50 miliardi di euro; alcune filiere, come il vino, trainati dalla crescita a due cifre del comparto delle bollicine, hanno ricuperato gli effetti negativi del blocco del canale horeca nel Vanno delle chiusure.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Tutti i vini prodotti dalla Cantina pontina.
Cinque bianchi e quattro ottimi rossi Oltre a Dune, la cantina Sant’Andrea produce altri cinque vini bianchi: Riflessi bianco, Riflessi frizzante, Dune, Hum, Oppidum Moscato di Terracina secco e Templum Moscato di Terracina amabile. Invece i suoi vini rossi sono quattro: Riflessi rosso, Capriccio d’Autunno, Incontro al Circeo e Sogno. Produce inoltre quattro spumanti (Oppidum Moscato di Terracina secco, Templum Moscato di Terracina amabile, Riflessi bianco e Riflessi rosato) e un passito (Capitolium Moscato di Terracina). Tutti vini fanno parte della “Linea Acquarelli”.
Fonte, Latina Oggi.
Alliances du monde Medaglia d’oro per “Dune”
Il Premio Viene assegnato ai vini maturati in botti di rovere Si svolge a Bruère-Allichamps, ai margini della foresta di Tronçais. L’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice conquista la giuria elle ventisei medaglie complessivamente assegnate, di cui dieci d’oro e le restanti sedici d’argento, una d’oro è andata, per il terzo anno consecutivo, a Dune dell’Azienda agricola Sant’Andrea di Borgo Vodice. Da sottolineare che è l’unico vino del Lazio a essere stato premiato. Il concorso internazionale dei vini e delle botti “Alliances du Monde” è unico nel suo genere perché premia soltanto le etichette maturate in botti di rovere. Si è svolto nei giorni scorsi, come sempre, in Francia, a Bruère-Allichamps, nell’abbazia di Noirlac, ai margini della foresta di Tronçais.
Fonet: Latina Oggi.
II ruvese nero di Troia.
LE ORIGINI IL VINO NASCE DA CINQUE DIVERSE VARIETA AUTOCTONE. Il ruvese nero di Troia Le prime testimonianze risalgono al 1200 a.c. Uno dei pilastri su cui si fonda l’economia di Ruvo di Puglia è la preparazione e conservazione di vini e spumanti di qualità. La produzione di vino nella cittadina del nordbarese, ha origini molto antiche. Si racconta che nel 1200 avanti Cristo, dopo la conclusione della guerra di Troia, Diomede e i suoi uomini tornarono verso Argo. Con le loro navi fecero sosta nell’odierna Puglia, accampandosi proprio nell’area di Ruvo. Avevano con loro alcuni tralci di vite che, insieme ad agricoltori locali, piantarono nella fertile terra pugliese..
Fonte: L’Edicola del Sud Bari-Bat.
Le Donne del vino premiano l’impegno di Francesca Marastoni.
Vanno avanti i progetti delle “Donne del vino dell’Emilia Romagna”. Per le feste di Natale, si è tenuto un incontro all’istituto Lazzaro Spallanzani di Castelfranco (Modena). La delegata Antonietta Mazzeo e la vice Alessandra Caroni di Reggio Emilia hanno devoluto il tesoretto di 1.650 euro raccolto con il loro progetto “Scarpa Rossa” alla presidente di “Nondasola” di Reggio Emilia, Silvia Iotti. Inoltre, sono state premiate tre “Donne del vino”: a pari merito Marastoni e Maghenzani per il2020 (anno in cui per il Covid non era stato possibile assegnarlo) Francesca Marastoni export manager di Scandiano ed Elisa Maghenzani, di Cantine Ceci, per il loro impegno e lavoro dato nella delegazione.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
“Tacco Rosa” di Stefano premiato con i 5 Grappoli Bibenda.
Il riconoscimento “Tacco Rosa” di Stefano premiato con i 5 Grappoli Bibenda Tacco Rosa, unico vino rosato pugliese premiato con i 5 Grappoli Bibenda per il l’anno consecutivo Tacco Rosa Salento lgt 2021, prodotto da Tenute Stefàno, unico vino rosato pugliese premiato con i 5 Grappoli Bibenda per il l’anno consecutivo. Anche l’edizione 2022 della prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, dunque, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del “non contadino” Dario Stefano, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olioturismo.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Consorzio del Primitivo “Giallo” sul disciplinare e sull’imbottigliamento.
Continua a soffiare vento di tempesta? L’obbligo di realizzazione in zona tra i produttori del vino manduriano sarebbe “sparito” dagli atti finali. Nazareno DINOI Continua a soffiare vento di tempesta tra i produttori del Primitivo di Manduria. Dopo le inaspettate dimissioni avvenute subito dopo la nomina dei due presidenti, Francesco Delle Grottaglie e Francesco Filograno (in due non hanno retto più di tre mesi), e ancor prima la non ricandidatura dopo un solo mandato del presidente uscente Mauro Di Maggio, a creare scompiglio nel Consorzio di tutela del noto vitigno, è ora il giallo delle proposte per il nuovo disciplinare (lo strumento che detta le caratteristiche certe perché un vino Primitivo si possa definire tale), consegnate al Ministero per l’approvazione.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
La sfida di Jermann: «Il Collio riunito sarebbe imbattibile».
Il celebre enologo e viticoltore rilancia la sua battaglia per cancellare i confini: «Ma gli sloveni fanno più squadra di noi» ambizioso, legittimo, lungimirante. Ma anche zeppo di incognite. È11 progetto per la candidatura del Collio-Brda (Cuei in lingua friulana), uno dei paradisi vitivinicoli d’Europa (circa 1.500 ettari a vigneto nel Collio e quasi 2.000 nel Brda soloveno, caratterizzati dall’unicità dei terrazzamenti su dolci gibbosità) a Patrimonio mondiale dell’Unesco. L’idea è decollata nel 2014 grazie alla partnership italo-slovena. Ora sta attendendo l’ultimo scatto di reni per andare in porto. Tuttavia – complice la pandemia – fa registrare una situazione di stallo burocratico-amministrativo, come conferma l’enologo ed agronomo Claudio Fabbro, uno degli estensori del progetto: «Abbiamo apportato le migliorie in base alle indicazioni dell’Unesco che ha esaminato la nostra documentazione – dichiara Fabbro – ma allo stato attuale siamo fermi».
Fonte: Corriere Imprese Nordest.
Aglianico Camerlengo …. La DIAGONALE 2009. Evoluzione e piacevolezza in vari formati…
Siamo in Basilicata alle pendici del vulcano Vulture e qui dimora uno dei vitigni più importanti d’Italia, l’Aglianico, da cui scaturisce un vino dal carattere deciso dal colore impenetrabile e, profumi che spaziano dai frutti neri alle spezie, ma soprattutto con un corredo tannico davvero importante.
Fonte: Luciano Pignataro.
I migliori vini di puglia del 2022.
Un evento esclusivo per celebrare le eccellenze della produzione enoica pugliese 2022 e l’impegno del comparto vitivinicolo regionale profuso in Italia e nel mondo. I migliori vini di Puglia e i produttori pugliesi vincitori dei “5 Grappoli Bibenda 2022” saranno premiati dalla Fondazione Italiana Sommelier di Puglia nella serata di gala in programma sabato 8 gennaio 2022 presso Masseria Traetta Exclusive ad Ostuni (Brindisi). Il conferimento del prestigioso riconoscimento sarà l’occasione per presentare ufficialmente alla stampa la nuova Guida BIBENDA 2022, alla presenza dei produttori vitivinicoli premiati, delle personalità del mondo istituzionale, della stampa specializzata e degli illustri ospiti.
Fonte: L’Adriatico.
VINO – Uzbekistan e Chianti più vicini per promuovere il prodotto toscano.
Una delegazione uzbeka in visita al Consorzio Vino Chianti, il direttore Bani: “Messe le basi per una proficua collaborazione”. Un festival dell’uva e un’Università dell’enologia: sono alcune delle iniziative per suggellare l’amicizia e la collaborazione tra Uzbekistan e Toscana, nel segno del vino Chianti.
Fonte: Toscana News.
I vini italiani più costosi del 2022: la classifica di Wine Searcher.
Wine Searcher, motore di ricerca dedicato al vino e in grado di raccogliere informazioni da più di 43.000 negozi sparsi in tutto il mondo, ha stilato la classifica dei vini italiani più costosi del 2022. Nelle prime posizioni figurano quelli della regione Piemonte, seguiti a ruota dalle bottiglie di vino più pregiate della Toscana.
Ecco le 10 bottiglie di vino più costose d’Italia nel 2022 secondo i dati raccolti tramite il proprio database da Wine Searcher:
1. Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno: 1.165 euro a bottiglia
2. Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli: 1.117 euro a bottiglia
3. Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera: 861 euro a bottiglia
4. Masseto: 833 euro a bottiglia
5. Barbaresco Crichet Paje di Roagna: 830 euro a bottiglia
6. Barolo Piè Franco di Cappellano: 789 euro a bottiglia
7. Barolo Riserva Pira: 690 euro a bottiglia
8. Refosco Colli Orientali del Friuli Calvari di Miani: 666 euro a bottiglia
9. Barolo Monvigliero G.B. Burlotto: 591 euro a bottiglia
10. Amarone della Valpolicella di Giuseppe Quintarelli: 586 euro a bottiglia.
Fonte: Investire Oggi.
Selezione completa dei migliori vini italiani 2021.
Come di consueto, alla pubblicazione di ciascuna delle mie selezioni divise per tipologia/categoria, segue la raccolta completa di tutte le liste dei migliori vini assaggiati negli ultimi 12 mesi, con l’auspicio di facilitarne la consultazione attingendo a un unico link (quello relativo a questo articolo) o scaricando gratuitamente i file che trovate qui sotto: PDF: https://drive.google.com/file/d/112_RnLEXDiFe2o0hihfPl54kNyK1Sn0L/view?usp=sharing
Fonte: Wine Blog Roll.
Il miglior vino anti-ageing secondo i dietologi: ecco di quale si tratta.
Sicuramente è sempre bene fare un uso moderato degli alcolici, ma è anche vero che a volte un bicchiere di vino può rivelarsi un’ottima scelta. Quando si parla di vino rosso, poi, i benefici sono parecchi. Il vino rosso è infatti in grado di aumentare gli acidi grassi omega-3, oltre a far bene al cuore. È inoltre in grado di ridurre le possibilità di diabete di tipo 2, di prevenire la cecità degenerativa e di proteggere il cervello dall’ictu
Fonte: Inran.it.
Gli amici, il vino, le motociclette: la Versilia piange Andrea Meniconi.
Il commercialista di 65 anni è morto dopo essere stato colpito da un malore: era anche un apprezzato sommelier. Con il solito gruppo di avventurosi motociclisti, in giro per l’Europa ad assaggiare vini pregiati e conoscere località sperdute.
Fonte: Il Tirreno.
Le disdette last minute e i danni all’agroalimentare, è allarme vino.
Le premesse su feste natalizie, cenone e veglioni di Capodanno erano già abbastanza chiare e fosche. La Coldiretti ha tirato le somme di un bilancio ‘nero’ che tocca non soltanto ristorazione e turismo, ma tutta la filiera agroalimentare. “La spesa degli italiani in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi risulta pari nel 2021 a circa 60 miliardi di euro, in calo di oltre 20 miliardi- segnala il rapporto dell’organizzazione- rispetto a prima della pandemia nel 2019, nonostante l’aumento rispetto allo scorso anno”.
Fonte: Paese Italia Press.
L’ascesa del vino biologico: +60% di vendite in 3 anni.
Fino a qualche anno fa il vino biologico era quasi sconosciuto, e forse considerato anche un enorme rischio da parte dei produttori stessi, che devono rinunciare all’utilizzo di additivi chimici, a vantaggio della tutela dell’ambiente e della salute del consumatore, penalizzando a volte la quantità per mantenere la qualità dei vini.
Fonte: Siena News.
La nuova era del Grignolino.
“Non si adatta certamente alla brutalità del consumismo” scriveva Mario Soldati, “testabalorda, anarchico e individualista” lo apostrofava Luigi Veronelli. I due pionieri del racconto del vino italiano lo amavano entrambi, ma in un’epoca in cui la viticoltura stava facendo passi in avanti il Grignolino veniva considerato un vino non di immediata comprensione e peraltro di difficile produzione. Non veniva ritenuto capace di invecchiamento: “va bevuto giovane” sosteneva Veronelli, “sopporta male i viaggi” ribatteva Soldati. Oggi invece è tutta un’altra storia e per conoscerla bisogna attraversare le colline del Monferrato alessandrino e astigiano.
Fonte: Huffington Post.
STAMPA ESTERA
Cinq idées reçues sur le vin sans alcool.
Du vin qui n’en est plus? Du raisin fermenté? Un simple jus qui ne dit pas son nom”? La législation est pour beaucoup dans sa nature un peu brumeuse. Ophilk Neiman Ce n’est pas du vin A proprement parler… si. Pour être rigoureux, il faudrait parler de «boisson sans alcool à base de vin». Car, selon la réglementation française, un vin doit résulter de «la fermentation alcoolique complète ou partielle de raisin frais ou de jus de raisin frais», et doit contenir un volume minimal de 8,5 % d’alcool.
Fonte: Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 9 gennaio 2022!
Vigneti eroici a un passo dal cielo.
CAVE MONT BLANC È UNA DELLE CANTINE PIÙ ALTE Al PIEDI DEL MONTE BIANCO COLTIVAZIONI AUTOCTONE A 1250 METRI VIGNETI EROICI A UN PASSO DAL CIELO. MORGEX (Aosta) Vini d’altitudine. Se ne sente parlare molto negli ultimi anni. In tempi di riscaldamento globale, non c’è produttore che non evidenzi i metri sul livello del mare dei suoi vigneti, al primo accenno di collina, è un modo di fare ampiamente diffuso. Una sottolineatura spesso anche abusata, come se altitudine fosse automaticamente garanzia di qualità.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ferrari Trento superstar si conferma il marchio più forte in Italia nel 2021.
Ferrari Trento superstar: è anche per il 2021 al primo posto della classifica del Wine Brand Power Index, che si propone di misurare la forza dei principali marchi di vino italiani attraverso una analisi condotta sui consumatori regolari di vino italiani da Wine Intelligence, società inglese di ricerche di mercato e consulenza, specializzata nel mondo del vino. Con un indice di notorietà (Brand Awareness Index) pari a 100 e un indice complessivo (Brand Power Index) pari a 97 Ferrari, anche nel 2021, si classifica notevolmente meglio di tutti gli altri marchi coinvolti; il brand ha infatti anche il più alto Purchase Index, pari a 96, che misura la frequenza e l’intenzione di acquisto e un altissimo livello di propensione a essere consigliato ad altri consumatori (Connection Index), pari a 95.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Ambasciatori del Brunello nel mondo.
SONO SETTE I LOCALI STORICI, LE ENOTECHE E I RISTORANTI PREMIATI DAL CONSORZIO PERCHÉ PROPONGONO SUPER WINE LIST DI MONTALCINO. DALLA NORVEGIA A MALTA AMBASCIATORI DEL BRUNELLO NEL MONDO I grandi ambasciatori del Brunello sparsi per il mondo sono sette. E il Consorzio di Montalcino li ha premiati. Sono ristoranti, locali storici ed enoteche, nazionali e internazionali, a partire dalla Norvegia a Malta e attraversando il Belpaese: a loro è stato assegnato il Leccio d’Oro, il premio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino in occasione della prima tappa del 30esimo ‘Benvenuto Brunello’ dedicata alla presentazione dell’annata 2017 e alla Riserva 2016.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Lambrusco record bottiglia del 1890 nella cantina Chiarli.
176 raid aerei su Modena del 1944, che procurarono 368 vittime e 879 feriti, compresi i bombardamenti particolarmente violenti di febbraio, maggio e giugno che profanarono anche la porta dei Principi del Duomo, inflissero pesanti danni all’area della stazione, radendo al suolo l’azienda vinicola Chiarli. I danni causati all’impresa fondata nel 1860 da Cleto Chiarli, che aveva mosso i primi passi con la gestione dell’osteria L’Artigliere, risparmiarono un po’ di documenti dell’ archivio e una bottiglia molto vecchia che poi finì dimenticata in un armadio.
Fonet: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
L’eredità immortale di Lino Maga, il re del Barbacarlo.
L’Italia del vino ha detto addio a Lino Maga, 90 anni e 84 vendemmie, paladino della vitivinicoltura contadina. Nella sua Broni, in Oltrepò Pavese, ha creato da un vigneto impervio l’intramontabile mito del Barbacarlo: un’epopea dall’era di Luigi Veronelli e Gianni Brera, raccontata in un libro da Valerio Bergamini, che prosegue ancora. Maga era molto amico di un altro vignaiolo-filosofo, mio padre, Carlo Boatti, patron di Monsupello. Erano entrambi visionari, uomini capaci di trasformare il sogno in sostanza, il pensiero in risultati. Soli. Contro tutti. Sono stati entrambi sordi alla deriva dei volumi a discapito del nome dell’azienda e della qualità, assoluta e percepita, da proteggere nel tempo.
Fonte: Libero Quotidiano.
Le Donne del vino premiano l’impegno di Francesca Marastoni.
Vanno avanti i progetti delle “Donne del vino dell’Emilia Romagna”. Per le feste di Natale, si è tenuto un incontro all’istituto Lazzaro Spallanzani di Castelfranco (Modena). La delegata Antonietta Mazzeo e la vice Alessandra Caroni di Reggio Emilia hanno devoluto il tesoretto di 1.650 euro raccolto con il loro progetto “Scarpa Rossa” alla presidente di “Nondasola” di Reggio Emilia, Silvia Iotti. Inoltre, sono state premiate tre “Donne del vino”: a pari merito Marastoni e Maghenzani per il2020 (anno in cui per il Covid non era stato possibile assegnarlo) Francesca Marastoni export manager di Scandiano ed Elisa Maghenzani, di Cantine Ceci, per il loro impegno e lavoro dato nella delegazione.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Vermentino, freschezza e macchia mediterranea.
L’etichetta Vermentino, freschezza e macchia mediterranea Antonella Pinna vive a Bergamo da parecchi anni (insegna presso l’Istituto Vittorio Emanuele). In Sardegna, sua terra natia, i fratelli producono da sempre eccellenti oli extravergini e sott’oli (strepitosi i carciofi e le favette). Da poco la gamma dei prodotti ottenuti nei terreni ubicati tra Sassari ed Ittiri, si è arricchita di un vino bianco da vermentino. Lo vinifica Anelo Angioi, uno tra i piu quotati tecnici sardi. Freschezza e fragranza di macchia mediterranea al naso; il sorso è sapido, caldo e balsamico.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Nasce il vino “Verso Castellania” Tra le eccellenze non solo Coppi.
Il sindaco: “Stavolta non si è Voluto enfatizzare il nome del campione. Tutto è nato da un evento legato ai settant’anni della prima maglia rosa di Fausto Coppi, quando 40 etichette di vini rosa si incontrarono nel cortile di Casa Coppi, a Castellania Coppi. Ma il vino al quale l’associazione Strada Del Vino dei Colli Tortonesi e il Comune che ha dato i natali al Grande Airone hanno pensato non sarà legato al Campionissimo I produttori dei Colli tortonesi lavorano da due anni a questo progetto, che adesso inizia a concretizzarsi. Il nuovo vino si chiamerà «Verso Castellana» e il marchio è già stato depositato alla Camera di Commercio di Alessandria.
Fonte, Stampa Alessandria.
“Le faide locali fanno male a tutto il settore” – Appello alla Regione “La guerra del vino fa male a tutto il settore”.
È attesa per giovedì il cda di Piemonte Land of Wine, dopo il terremoto provocato dalla volontà del Consorzio del Barolo—Barbaresco di uscire dalla società. Intanto la Federazione italiana vignaioli indipendenti hanno scritto una lettera alla Regione per chiedere all’ente di «essere protagonista nella riforma sulla rappresentatività nei Consorzi. La guerra fa male a tutti». – P.34 La Federazione Viticoltori indipendenti: cambiamo le regole dei consorzi Appello alla Regione “La guerra del vino fa male a tutto il settore”. E’attesa per giovedì la riunione del Consiglio di amministrazione di JPiemonte Land of Wine, dopo il terremoto provocato dalle dimissioni del presidente Matteo Ascheri e dalla volontà espressa dal Consorzio del Barolo, Barbaresco, Dogliani e vini d’Alba e da quello del Roero di uscire dalla società consortile che riunisce tutti gli enti di tutela dei vini piemontesi e di mettere in vendita le proprie quote societarie.
Fonte: Stampa Asti.
Guerra del vino La Regione deve sciogliere il nodo – Mondo delvino diviso, arriva l’appello “La Regione si impegni sui Consorzi”.
Richiesta dei Vignaioli indipendenti dopo l’uscita di Langa e Roero da Piemonte Land. Giovedl riunione del Cda Mondo delvmo diviso. va l’appello “La Regione si impegni sui Consorzi”. E’ attesa per giovedì la riunione del Consiglio di amministrazione di J Piemonte Land of Wine, dopo il terremoto provocato dalle dimissioni del presidente Matteo Ascheri e dalla volontà espressa dal Consorzio del Barolo, Barbaresco, Dogliani e vini d’Alba e da quello del Roero di uscire dalla società consortile che riunisce tutti gli enti di tutela dei vini piemontesi e di mettere in vendita le proprie quote societarie. Una frattura evidente nel super consorzio nato nel 2011 per offrire una casa comune e unbraccio operativo per la promozione delle denominazioni piemontesi in Italia e all’estero.
Fonte: Stampa Cuneo.
I migliori vini di puglia del 2022.
Un evento esclusivo per celebrare le eccellenze della produzione enoica pugliese 2022 e l’impegno del comparto vitivinicolo regionale profuso in Italia e nel mondo. I migliori vini di Puglia e i produttori pugliesi vincitori dei “5 Grappoli Bibenda 2022” saranno premiati dalla Fondazione Italiana Sommelier di Puglia nella serata di gala in programma sabato 8 gennaio 2022 presso Masseria Traetta Exclusive ad Ostuni (Brindisi). Il conferimento del prestigioso riconoscimento sarà l’occasione per presentare ufficialmente alla stampa la nuova Guida BIBENDA 2022, alla presenza dei produttori vitivinicoli premiati, delle personalità del mondo istituzionale, della stampa specializzata e degli illustri ospiti.
Fonte: L’Adriatico.
5 Grappoli Bibenda 2022: la serata di gala che premia i migliori vini di Puglia del 2022.
I vini premiati con il massimo riconoscimento dei “5 Grappoli Bibenda 2022 in Puglia” di scena il prossimo 8 gennaio alle ore 19 presso Masseria Traetta Exclusive ad Ostuni con un Gala Dinner firmato dalla nuova Stella Michelin pugliese Solaika Marrocco. Un evento esclusivo per celebrare le eccellenze della produzione enoica pugliese 2022 e I’ impegno del comparto vitivinicolo regionale profuso in Italia e nel mondo. I migliori vini di Puglia e i produttori pugliesi vincitori dei “5 Grappoli Bibenda 2022” saranno premiati dalla Fondazione Italiana Sommelier di Puglia nella serata di gala in programma il prossimo 8 gennaio 2022, alle ore 19, presso Masseria Traetta Exclusive ad Ostuni (Br).
Fonte: Salento in tasca.
Un brindisi al nuovo anno con il Salice Salentino.
E’stato un altro degli appuntamenti firmati dall’Associazione Italiana Sommelier di Lecce: belli, partecipati – pur nel doveroso rispetto delle normative anti Covid – di qualità. Con alcuni tra i migliori vini del Consorzio di tutela del Salice Salentino protagonisti indiscussi della serata insieme ad altrettanti oli extravergine di oliva, come da miglior tradizione Ais. Teatro della cena degli auguri di Natale, piacevole ricorrenza da qualche anno a questa parte, il Grand hotel Tiziano di Lecce, dove venerdì 17 dicembre si sono dati convegno molti degli iscritti alla delegazione dell’Associazione Italiana Sommelier di Lecce, guidata da Amedeo Pasquino: la più numerosa di Puglia, una delle più numerose d’Italia, con i suoi circa seicento soci.
Fonte: Salento in tasca.
I vitigni resistenti bellunesi nei disciplinari delle “Doc”.
Produttori entusiasti «Per noi un traguardo importantissimo, ma è solo l’inizio» BELLUNO Sapete che perfino in Cadore si coltiva un vitigno resistente? A più di 900 metri. Ma altrettanto si fa sul Nevegal e giù in Valbelluna, da Feltre a Ponte nelle Alpi. E così pure nella Conca dell’Alpago. «Su 220 ettari di vigneti, in provincia di Belluno, 35 ettari sono di viti appunto resistenti», puntualizza Alex Limana, dell’associazione Piwi. «E ora We ha dato il via libera, nella Gazzetta ufficiale, all’utilizzo delle varietà ibride resistenti nei vini a Denominazione d’origine. Questa è una grande opportunità e, quindi, si aprono interessanti prospettive per i vini bellunesi ottenuti da queste varietà». Un’opportunità condivisa da Limana con la Coldiretti. Limana ricorda, fra l’altro, che in questa particolare coltivazione, il Bellunese è più avanti della pur “vinicola” Marca trevigiana.
Fonte: Corriere delle Alpi.
Santa Margherita sbarca negli Usa Bottega punta ancora sulla Toscana.
La Santa Margherita della famiglia Marzotto sbarca negli stati Uniti seguendo le orme di Antinori in California e della Zonin in Virginia. il gruppo veneziano da 172 milioni di fatturato nel 2020 (oltre il 70% all’estero) ha acquisito tramite la controllata in Usa la maggioranza della Roco Winery, una delle cantine più prestigiose dell’Oregon, che produce circa 200mi1a bottiglie all’anno soprattutto di Pinot Nero ma anche Chardonay e spumanti. Operazione da 10 milioni di dollari che ha una sponda fondamentale. L’azienda della famiglia Marzotto è già affermata negli Usa grazie al Pinot grigio che vende oltreoceano da 60 anni, importato dalla propria divisione americana.
Fonte: Gazzettino.
Unesco, è boom di nuovi agriturismi – Tarzo, spuntano dieci agriturismi «Casere e capanni si rigenerano».
La trasformazione delle vecchie casere Unesco, è boom di nuovi agriturismi Effetto Unesco a Tarzo: boom di pratiche edilizie per trasformare vecchie abitazioni in agriturismi e camere con vista sulle Colline del Prosecco. Filini a pagina XVII Tarzo, spuntano dieci agriturismi «Casere e capanni si rigenerano» ? Boom di pratiche edilizie per trasformare vecchie ? Cento posti letto in più. Il sindaco: «Non solo case in camere con vista sulle colline del Prosecco coppie giovani, investitori anche da fuori regione» RADDOPPIA L’OFFERTA «IL PIANO INCENTIVI PARTITO DUE ANNI FA PER LA RICONVERSIONE EDILIZIA COMINCIA A DARE I SUOI FRUTTI» TARZO Sulle colline. Frazioni che si risvegliano, luoghi che riprendono vita. Nonostante la pandemia, o forse anche a causa di un modo mutato di guardare al viaggio o alla vita, l’effetto Unesco comincia a dare segni tangibili. A Tarzo nel 2022 apriranno 10 nuove imprese turistiche. Agriturismi e alloggi turistici per un totale di oltre 50 stanze e 100 posti letto in più.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Allevare i bachi da seta: «Riportiamo i gelsi nei vigneti».
Rimaritare la “vite al moro”, cioè riportare i gelsi nei vigneti, anche nella terra del Prosecco. «Oggi la storica “piantata” non è più possibile – spiega il professor Manlio Piva, referente per il progetto Bombix – tuttavia i gelsi possono essere messi a dimora nei terreni di risulta, negli angoli dove non è possibile coltivare altro. In questo modo la coltivazione vigneto-gelso diventa sinonimo di sostenibilità». Bornbix, questo il nome del progetto che sta nascendo proprio nella città del Cima, è tutto orientato alla sostenibilità. La seta è un filato impiegato nei settori più diversi, non solo nell’abbigliamento. I promotori intendono impiegare quei bozzoli che, essendo imperfetti o macchiati, non possono entrare nella filiera della produzione di filato.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Prosecco meglio dello Champagne Zanette: «Ecco perché vinciamo».
II recente primato nell’export Ue galvanizza i Consorzi: «Ma i francesi sono alleati contro il Proek». «Se c’è un lusso democratico, questo è rappresentato dal Prosecco. Ed ecco perché guida l’export dei vini non solo in Italia, ma nell’Ue». Stefano Zanette lo afferma mentre trascorre con la famiglia alcuni giorni di riposo sulle colline del Chianti. Commenta, così, gli ultimi dati di Eurostat, mentre ha ricevuto dal Consorzio che presiede, il Prosecco Doc, gli ultimissimi aggiornamenti. 620 milioni di bottiglie vendute a fine 2021, quindi 120 milioni in più del 2020, di cui 70 milioni di Rosè. Il sistema Prosecco (con Dcg e Asolo) si porta, quindi, a 746 milioni di bottiglie. Bene, secondo l’Eurostat, con 205 milioni di litri (41%) il Prosecco nel 2020 si piazza al primo posto tra le principali categorie di spumante esportate dagli Stati membri dell’Ue verso Paesi al di fuori dell’Unione europea.
Fonte: Tribuna Treviso.
«Le api nei vigneti? Si può fare, basta ridurre l’uso dei pesticidi Noi l’abbiamo provato».
Tre viticoltori hanno deciso di attenersi strettamente ai disciplinari della lotta integrata. Risultati ottimi sia per l’uva sia per il miele Le api nei vigneti? Si può fare, basta ridurre l’uso dei pesticidi Noi l’abbiamo provato». Tre giovani amici, con competenze agronomiche ed enologiche, produttori di uva e appassionati apicoltori, hanno dimostrato che la coltivazione del vigneto è compatibile con la vita delle api e degli alveari. Andrea Toppan di Oderzo, Loris Florian di Chiarano e Luca Della Colletta di Conegliano, tutti produttori di Prosecco doc e docg, hanno deciso un paio di anni fa di collocare le loro rispettive arnie di fianco ai vigneti, a pochissimi metri distanza.
Fonte: Tribuna Treviso.
Alle 21.30 su Siena Tv “Cantina musicale”: nuovo format dedicato alle band toscane.
Questa sera sabato 8 gennaio alle 21.30 su Siena Tv canale 90 del dtt e in streaming www.radiosienatv.it via ad un nuovo format dedicato alle band Toscane. “Cantina Musicale”, questo il titolo, sarà condotto da Valentina Tomei. Nel primo appuntamento spazio al Blues con i Gran Riserva Power Trio.
Fonte: Radio Siena Tv.
Dove bere vino a Roma ed essere molto felici: 26 enoteche e wine bar imperdibili.
Le 26 migliori enoteche di Roma, nonché i migliori wine bar della città: gli indirizzi bere bene vino, con o senza cucina e asporto, ma sempre alla mescita. “A Roma si beve molto anni ’90” diceva un mio amico qualche giorno fa. Ed è abbastanza vero, come è vero che in questa grandissima città le enoteche ci sono sempre state e non sono mai tramontate, anzi continuano ad aprire, magari con un taglio diverso, con una vocazione più attuale, una selezione non banale dei vini da proporre, un’attenzione alla cucina o ai prodotti da proporre sugli scaffali.
Fonte: Dissapore.
House of Gucci, un vino italiano diventa “protagonista”.
In alcune scene dell’ultima pellicola di Ridley Scott, “House of Gucci” compare il Moscato d’Asti Docg prodotto dalla Cantina Bera di Neviglie. Nel nuovo film di Ridley Scott “House of Gucci” è comparso in alcune scene anche un vino italiano. Il dettaglio non è passato inosservato ai più attenti che hanno notato la bottiglia di Moscato piemontese al centro della tavola.
Fonte: Initalia Virgilio.
Vini calabresi, oltre 383 milioni per la promozione.
L’assessore regionale Gallo spiega che “la misura verso i Paesi terzi è fondamentale per far conoscere il più possibile i nostri prodotti di qualità e per conquistare nuovi segmenti di mercato”. Sostegno alla promozione dei vini a denominazione di origine protetta, di quelli a indicazione geografica protetta, degli spumanti di qualità, anche aromatici, e dei vini con l’indicazione della varietà.
Fonte: ReggioToday.
Vini italiani di alta qualità nel set con calici da vino.
Vini rossi di prima classe dall’Italia, confezionati in una confezione vino unica. Con una squisita selezione delle “migliori varietà d’Italia” troverai vini coerenti e di alta qualità dai vigneti italiani. Freschi di frutta, eleganti e rinfrescanti, tutti e quattro i vini convincono per il loro sapore unico. Lo riceverai nel nostro esclusivo affare di shopping online Focus Servizio da vino pregiato ad un prezzo speciale di 39,90 euro con spedizione gratuita – Risparmi il 53 percento!
Fonte: Toscana Calcio.
3 musei esperienziali del vino da visitare tra Italia e Francia.
Gli indirizzi da vedere per conoscere la storia, i metodi produttivi e i territori dove nascono i migliori vini del mondo attraverso esperienze interattive, mapping e realtà aumentata. Ogni goccia di vino racconta la propria storia in modo personale e sempre differente, poiché sono molteplici i fattori che ne influenzano il gusto. Primo tra tutti il tempo, cristallizzato all’interno di ogni bottiglia, con il suo ritmo che scandisce la maturazione della vigna, le fasi di produzione e l’affinamento.
Fonte: Icon Magazine.
Un fondo Ue per tutelare agricoltura e vino dalle tensioni geopolitiche internazionali.
La richiesta dei “Vignerons Indépendants de France” al Governo francese, che, fino a giugno 2022, sarà alla presidenza del Consiglio Europeo. La Francia, insieme ad Italia e alla Spagna, rappresenta una superpotenza del mondo del vino. E ora che è di turno alla guida del Consiglio Europeo, per 6 mesi, da oggi a giugno 2022, c’è chi gli chiede un intervento forte per proteggere il comparto enoico europeo tutto da vicende che non lo riguardano direttamente, come successo, per esempio, con la vicenda dei dazi introdotti anche su alcuni vini europei (di Francia e Germania, per esempio, ma non italiani) dagli Usa, nei mesi scorsi, nella disputa tra Airbus e Boing, la cui memoria sembra cancellata dai due anni di pandemia che ancora stiamo vivendo.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di sabato 8 gennaio 2022!
Marzotto, missione Usa per Santa Margherita.
Compra Roco Winery in Oregon Marzotto, missione Usa per Santa. Margherita laPP0 potrà vendere senza intermediad grazie all’acquisizione di Roco Winery L’Italia del vino alla conquista dell’America. Il Gruppo Santa Margherita ha acquistato una tenuta dell’Oregon, la Roco Winery. «Sarà il nostro cavallo di Troia per vendere direttamente i nostri marchi ai consumatori statunitensi», spiega l’ad Beniamino Garofalo. L’azienda della famiglia dei conti Marzotto è già affermata negli Usa grazie al Pinot grigio che vende oltreoceano da 6o anni, importato dalla propria divisione americana.
Fonte: Corriere della Sera.
Il Mipaaf: nuovi vigneti per quasi settemila ettari nel 2022.
Per il 2022 gli agricoltori italiani che intendono ottenere l’autorizzazione per realizzare nuovi impianti viticoli hanno a disposizione una superficie complessiva a livello nazionale di 6.964 ettari, corrispondente all’1% dei vigneti presenti in Italia nel periodo di riferimento che è l’anno 2015. Lo prevede il decreto del ministero delle politiche agricole n. 321 del 3 gennaio 2022, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I soggetti interessati a cogliere l’opportunità di investire in nuovi vigneti, devono presentare domanda di autorizzazione al Ministero dal 15 febbraio al 31 marzo 2022, in modalità telematica utilizzando l’ambiente SIAN.
Fonte: Italia Oggi.
Alleanza tra viticoltori e produttori di birra contro la Ue sull’alcol.
Non si ferma l’ondata proibizionista e anti alcol in Europa. Nelle scorse settimane, infatti, è stata approvata una Decisione di implementazione della Commissione Ue sul programma di lavoro 2022 sulla promozione orizzontale dei prodotti agroalimentari. La Decisione tra i propri criteri guida ha inserito l’allineamento al cosiddetto European Beating Cancer Plan. Il piano europeo di lotta al cancro (che a partire dalla seconda metà di gennaio sarà discusso all’Europarlamento) e che raccomanda «una dieta basata più su prodotti di origine vegetale e meno carne rossa e meno prodotti legati a un rischio cancro come le bevande alcoliche».
Fonte, Sole 24 Ore Food 24.
La leggenda del Lacryma Christi.
Un nuovo anno è come un libro bianco: la penna è nelle nostre mani. È l’occasione giusta per scrivere una nuova storia ricca di soddisfazioni e opportunità, in questo nuovo articolo vi racconto la leggenda del Lacryma Christi del Vesuvio. La nascita del nome deriva dalla narrazione secondo la quale Lucifero, allontanato dal Paradiso, ne rubò un pezzo, portandolo con sé sulla terra. Questo lembo dell’Eden generò il golfo di Napoli. Gesù Cristo, riconosciuto il Paradiso rubato e addolorato per la perdita di colui che era stato l’angelo più buono, pianse versando le sue lacrime sul Vesuvio.
Fonet: Quotidiano del Sud Irpinia.
L’unione tra cultura e cantina offre ai turisti una gita al mare tra le colline della Barbera
II progetto dei produttori di Vinchio e Vaglio e dell’associazione Lajolo L’unione tra cultura e cantina offre ai turisti una gita al mare tra le colline della Barbera. Una «rete della qualità» che nasce dal lavoro di squadra di un intero territorio, per valorizzarne le ricchezze paesaggistiche e culturali e ampliare e coordinare l’offerta rivolta a un numero di enoturisti in continua crescita. Si chiama «Mare Verde. Le colline della Barbera» ed è la nuova, ambiziosa sfida che vede protagoniste la Cantina di Vinchio e Vaglio e l’associazione culturale Davide Lajolo.
Fonte: Stampa Asti.
Erbaluce, un anno da record Vendite anche negli Usa.
Le bottiglie di Caluso conquistano nuovi mercati internazionali Almeno per il vino, in particolare per l’Erbaluce di Caluso, il 2021, è stata un’ottima annata. Nonostante la denominazione di origine controllata e garantita rappresenti appena il 5 per mille del vigneto piemontese, la sua produzione ha avuto un incremento del 77, 34% passando dai 128 ettari del 2000 ai 227 ettari nel 2020. E in questi vent’anni si è passati dalla produzione di 968.800 bottiglie da 281 produttori ad oltre un milione e mezzo di bottiglie con conseguente aumento a 288 produttori, 39 vinificatori e 35 imbottigliatori.
Fonte: Stampa Ivrea e Canavese.
Per l’Erbaluce un’annata da record 1,5 milioni di bottiglie di alta qualità.
Sono aumentati i viticoltori e gli ettari di terreno, dai 128 del 2000 ai 227 del 2020 le bottiglie di Caluso conquistano nuovi mercati: Lombardia, Liguria ma anche America e Svezia Per l’Erbaluce un’annata da record 1,5 milioni di bottiglie di alta qualità. Almeno per il vino, in particolare per l’Erbaluce di Caluso, il 2021, è stata un’ottima annata.
Fonte: Stampa Torino.
Fate onore al ritorno in auge del Notarpanaro.
Pochi vini in Puglia possono contare su una storia così affascinante come quella del Notarpanaro e sono ancora meno quelli che hanno aperto una nuova era per il vino pugliese. Un vino fortemente legato alla personalità di chi lo pensò e lo produsse. La vigna che dà il suo nome al vino fu acquistata nel 1950 dalla famiglia Taurino, che vi piantò Negroamaro e Malvasia Nera come da consuetudine.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Ostuni, mezzo secolo formato doc Nuova linfa a Ottavianello e Bianco – Bianco e Ottavianello I 50 anni dell’Ostuni doc.
Cinque aziende e l’antico vitigno da rilanciare Ostuni, mezzo secolo formato doc Nuova linfa a Ottavianello e Bianco Oronzo. Cinquant’anni fa, i113 gennaio 1972, Ostuni ottenne con un Decreto del presidente della Repubblica il riconoscimento di denominazione di origine controllata (doc), tra i primi in Puglia, per due tipologie di vini: Ostuni bianco: Ostuni Ottavianello o Ottavianello di Ostuni. Quel riconoscimento arrive, sulla scorta di un intenso e appassionato lavoro svolto dalla Cantina sociale, una cooperativa nata alla fine degli anni Cinquanta su iniziativa dell’agronomo Pietro De Laurentis.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Bibenda, stasera premiazione a Masseria Traetta.
La Fondazione dei sommelier Bibenda, stasera premiazione a Masseria Traetta Saranno premiati stasera presso Masseria Traetta di Ostuni i vini e le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento dei “5 Grappoli Bibenda 2022 in Puglia”. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione italiana sommelier di Puglia. I1 programma prevede il Welcome Cocktail alle 18.30 con la presentazione alla stampa della Guida Blbenda.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Santa Margherita acquisisce nell’Oregon la cantina Roco Winery.
Il gruppo vinicolo Santa Margherita, attraverso la propria controllata Santa Margherita Usa, ha rilevato la maggioranza della cantina americana Roco Winery, fondata nel 2001 da Rollin Soles e Corby Stonebraker-Soles, situata nella zona di Willamette Valley, nell’Oregon. Roco è specializzata nella produzione di vini spumanti, bianchi da uve Chardonnay e rossi da uve Pinot nero.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Santa Margherita la cantina veneziana sbarca in Oregon – Santa Margherita sbarca negli Usa.
primo mercato per il vino, con l’acquisizione della maggioranza della tenuta Roco Winery. E con l’operazione la cantina veneziana si assicura la vendita diretta agli americani. Il consumatore dei propri vini in 17 Stati Santa Margherita sbarca negli Usa Acquisita la tenuta Roco Winery nello Stato dell’Oregon Gaetano Marzotto: «È la nostra prima azienda all’estero» 11 73% dei ricavi con le Vendite oltreconfine l’ad Garofalo: «Grande prospettiva di crescita». E con l’operazione la cantina veneziana si assicura l’opportunità di vendere direttamente al consumatore finale i propri vini in 17 Stati americani.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Parchi nazionali: anche la Liguria nella guida “L’Italia all’aria aperta”di Gambero Rosso.
L’Olimpo delle mete predilette dai turisti di tutto il mondo”. Nella guida sono indicati anche i migliori ristoranti. Liguria al quarto posto nella guida “Italia all’aria aperta” di Gambero Rosso, con il Parco Nazionale delle Cinque Terre. Il celebre portale enogastronomico ha aperto da poco una sezione riservata al turismo sostenibile, ai parchi nazionali e ai siti Unesco, per “valorizzare l’immenso patrimonio agricolo, agroalimentare e forestale del nostro paese portando l’attenzione dei lettori, dei viaggiatori e dei professionisti sulla produzione sostenibile e sull’ospitalità made in Italy” come sostiene Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso.
Fonte: GenovaToday.
“Top 10 Values of 2021” by “Wine Spectator”: Castello Banfi al n. 2 ed Alois Lageder al n. 6.
La lista dei migliori vini per rapporto qualità/prezzo in Usa. Domina la California. Italia al top con Chianti Classico e Vigneti delle Dolomiti. Bere bene senza spendere cifre troppo importanti è l’uovo di colombo di ogni appassionato. Ed ora, a selezionare le migliori etichette per rapporto qualità-prezzo su un mercato determinante come quello americano, arriva la “Top 10 Values of 2021” by “Wine Spectator”, che mette in fila i migliori vini assaggiati dalla rivista americana valutati con almeno 90 punti e con un costo a bottiglia sotto i 40 dollari allo scaffale.
Fonte: WineNews.
La cantina firmata Foster + Partners fra i vigneti di Bordeaux.
Continua a dare vita a risultati di grande interesse, anche dal punto di vista paesaggistico, il connubio fra l’architettura contemporanea e la produzione vinicola. L’esempio più recente della “sinergia” fra questi due ambiti arriva dalla Francia, dove lo studio di architettura Foster + Partners ha recentemente portato a termine il progetto della cantina Le Dôme. Immerso nelle dolci colline che circondano Bordeaux, l’edificio nasce dall’incontro e dallo scambio di idee fra l’imprenditore e produttore di vini Jonathan Maltus e l’architetto inglese Sir Norman Foster.
Fonte: Sky Arte.
La bottiglia di vino più preziosa al mondo è “made in Italy”.
In Italia è stata realizzata la bottiglia di vino più preziosa al mondo: è un Amarone della Valpolicella, impreziosito con diamanti e rubini. In Italia e, più precisamente, a Vicenza si trova la bottiglia di vino più preziosa al mondo: si tratta, nello specifico, di una bottiglia di Amarone della Valpolicella ed è stata realizzata utilizzando 500 diamanti e rubini provenienti dalla Birmania.
Fonte: Initalia Virgilio.
Il Sirah San Valentino tra i migliori vini dell’anno.
Dopo il Gambero Rosso a premiare il vino prodotto dall’azienda San Valentino è anche Luca Maroni che ha inserito nell’Annuario dei migliori vini italiani, il Mascarin Syrah 2017. Il vino è stato giudicato come uno fra i rossi italiani migliori dell’anno usando queste parole: “Un vino fatto di luce, un nero sì viola e sì totalmente scuro il suo grado è cremosamente avvolto in glicerina, in spire e in dolcezze di polpa e di spezie che ne trasmettono l’ardore senza generale sovra-calore”.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Mai buttare il vino che sa di tappo perché è una risorsa preziosissima per 2 funzioni in casa e giardino.
Il vino è una bevanda che per la sua dolcezza conquista la tavola di molti italiani. In periodo di feste, poi, chissà quante bottiglie abbiamo stappato per brindare con amici e parenti. Tra un cin cin e l’altro, scommettiamo che qualcuno avrà dovuto fare i conti con qualche bottiglia che sapeva di tappo. La colpa sarebbe da imputare a un fungo che si attacca al sughero e altera il sapore della bevanda.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
Cantinetta per il vino: pregi e caratteristiche.
La cantinetta per il vino permette di creare l’ambiente adatto per conservare le bottiglie di vino. Anche tu ami il vino di qualità e vorresti poterlo servire sempre ad una temperatura perfetta? Vuoi degustare il tuo vino preferito apprezzandone il bouquet e il gusto unico? Con una cantinetta per il vino puoi fare questo e altro: si tratta infatti di un elettrodomestico diffuso anche negli ambienti residenziali, dal design raffinato, perfetto proprio per scoprire i pregi del vino di qualità e per portarlo in tavola sempre ad una temperatura perfetta.
Fonte: Help Consumatori.
InvecchiatIGP | Piemonte vino da Tavola Timorasso 1992 raro vitigno Walter Massa.
Nella vita ci vuole sempre un po’ di fortuna, ed eccoci qui allora attovagliati da Gennaro Esposito alla Torre del Saracino dove il sommelier Gianni Piezzo conosce ogni spigolatura dei miei vizi nel bicchiere, a cominciare dalla passione per i bianchi invecchiati. Come ogni ristorante, Gianni tiene dei fuori carta, ultime bottiglie che non possono essere presentate perché magari ultime o semplicemente perché invecchiate.
Fonte: Luciano Pignataro.
“L’Umbria del Vino”: entra nella fase di selezione il concorso enologico regionale autorizzato dal Ministero delle politiche agricole.
Sono 58 le aziende vinicole umbre iscritte, per un totale di 176 vini in gara, alla prima edizione del Concorso enologico regionale “L’Umbria del Vino”, l’unico in Umbria autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Sarà una commissione di alta qualità, presieduta da Riccardo Cotarella (presidente Assoenologi), e composta da enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici a giudicare i vini in concorso. Le degustazioni si svolgeranno a Perugia per tre giorni (12, 13, 14 gennaio 2022) all’interno della sede della Camera di Commercio dell’Umbria.
Fonte: Vinit.net.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 7 gennaio 2022!
La storia e il futuro di Montevertine. Nel cuore di Milano.
Degustazione nel Wine Club di Carlo Cracco Metti una sera nel cuore del cuore di Milano, tre metri sotto il cielo in Galleria. Nella cantina del ristorante di Carlo Cracco, il nuovo Wine Club decolla con l’arrivo, da Radda in Chianti, di Martino Manetti. Guida Montevertine, pietra miliare nella storia del vino italiano. Venne acquistata nel 1967 dall’istrionico Sergio Manetti. «Non ci sono segreti», dice Martino, «per fare vini buoni bisogna lasciar comandare la natura». E racconta: «Papà era del1921, da ragazzo mi portava all’estero per tradurre dall’inglese i suoi interventi.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Taittinger, addio al re di Champagne.
E’ stato uno dei grandi personaggi della Champagne del Novecento. E con lui finisce un’epoca. Claude Taittinger, patròn di una delle più prestigiose maison della Champagne, è morto lunedì a Parigi all’età di 94. A lui si deve la grande crescita del marchio nel secondo dopoguerra, grazie alla sua direzione durata dal 1960 al 2005, succedendo al fratello François, morto improvvisamente proprio nel 1960. Taittinger è celebre per le sue etichette di Brut e per la linea Comtes de Champagne, il cui Blanc de Blancs, da sole uve Chardonnay, è un omaggio al conte Thibaud IV, re di Navarra, che ha riportato l’antenato di questo vitigno dalle crociate.
Fonte: Giornale.
II nome del nome ‘Sangiovese’ – Il nome del vino ‘sangiovese’.
La storia del vino L’origine del nome ‘sangiovese’ L’origine romagnola, poi la denominazione arrivò in Toscana i sa che la lingua italiana è frutto del dialetto toscano. Manzoni sosteneva che la lingua nazionale non poteva essere che il fiorentino vivente. Eppure la Romagna (ed in particolare il Faentino), un tempo negletta per quel suo linguaggio rude e spicciativo, si è presa una bella rivincita. E proprio nei confronti della Toscana nel campo prediletto e sbandierato con orgoglio della viticoltura.
Fonte, Resto del Carlino Ravenna.
Lezioni tra i filari e boschi puliti I Volpi e ii vino – La didattica tra i filari e la pulizia dei boschi I Volpi oltre il vino bio.
Nell’osteria del 1914 i primi passi, oggi il mercato mondiale Si paria tanto dl sostenibilità. «Cantine Volpi si sia impegnando da anni puntando sull’aspetto educativo nell’ospitare scolaresche nello stabilimento e presso la Cascina La Zerba di Volpedo con percorsi differenziati — racconta Carlo Volpi, titolare dell’azienda e presidente del Gruppo Piccola Industria di Confindustria Alessandria —. I nostri vini sono certificati da icea, l’istituto Italiano per le certificazioni etiche ed ambientali, accreditato presso II Dipartimento lisa per l’agricoltura. Stiamo lavorando per ottenere la certificazione Equalitas, lo standard leader per la certificazione della sostenibilità nella filiera vitivinicola promosso da Federdoc in collaborazione con altri enti». Cantine Volpi nasce oltre cento anni fa, quando nel 1914 la famiglia compra nel centro di Tortona una vecchia oste ria, iniziando l’attività della vendita del vino a bicchiere.
Fonet: Corriere Torino.
L’Erbaluce conquista gli Usa Più ettari per coltivare le viti.
In Canavese i produttori sono 288, i vinificatori 39, gli imbottigliatori sono 35 L’Erbaluce conquista gli Usa Più ettari per coltivare le viti M Numeri da capogiro per il vitigno emergente che nobilita la cantina piemontese e che affonda solidamente le sue radici in terra canavesana. In vent’anni, infatti, gli ettari dedicati all’Erbaluce hanno fatto registrare una crescita del 77,3%. Una piccola docg, su una superficie pari allo 0,5% del vigneto Piemonte, che sta riconquistando quote sul mercato italiano e piace sempre più all’estero, con le sue tre versioni, fermo, spumante e passito.
Fonte: CronacaQui Torino.
Caluso, l’Erbaluce piace tanto anche agli Stati uniti e al Nord Europa.
Negli ultimi vent’anni i vigneti sono aumentati del 77% 1 milione e 541mi1a bottiglie e un reddito di 10 milioni. Ancora un’ottima annata per l’Erbaluce docg di Caluso nelle tre declinazioni in cui si esprime, il Fermo, lo Spumante metodo classico, e il Passito, sia sotto il profilo qualitativo che in quello commerciale. I dati, confortanti, sono emersi dall’Erbaluce day, l’evento organizzato da Confagricoltura Torino e dal Consorzio cascine Piemontesi per presentare l’andamento produttivo e commerciale dei vini Piemontesi, che si è svolto lo scorso mercoledì 5 gennaio all’Hotel Roma e Rocca Cavour di Torino.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Arriva “Sentire Sentori, H l profumo nel calice” un corso alla scoperta emozionale del vino.
Nella degustazione del vino gli aspetti tecnici, il vocabolario ripetitivo e la necessità di aderire a protocolli di analisi standardizzati rischiano di privare l’esperienza della sua componente più vitale ed emozionale. Per recuperare la centralità di questo elemento nasce “Sentire Sentori, il profumo nel calice”, un affascinante percorso emozionale che prenderà il via martedì 18 gennaio, unendo le professionalità di Alessandra Piubello, giornalista, critica del vino e degustatrice, e di Francesca Faruolo, formatrice ed esperta di fragranze. Da sottolineare che, per la prima volta, due professioniste provenienti da sfere differenti, una del vino e l’altra delle fragranze, mettono a disposizione le loro specifiche competenze per ampliare ed approfondire l’universo del profumo.
Fonte: Voce di Rovigo.
Vino, Santa Margherita cresce negli Usa: compra la cantina ROCO Winery.
Il Gruppo che fa capo alla famiglia Marzotto (oltre 172 milioni di fatturato e 20,8 milioni di bottiglie prodotte) dopo la recente campagna di acquisizioni in Italia (appena qualche mese fa l’acquisizione di nuovi vigneti nella Maremma toscana a completare la campagna che in anni recenti ha visto il Gruppo sbarcare in Sardegna e nella Doc gardesana Lugana), si apre anche alle acquisizioni internazionali visto che attraverso la propria controllata Santa Margherita Usa ha rilevato la maggioranza della cantina americana ROCO Winery.
Fonte, Il Sole 24 Ore.
La Cosacca Nel Ruoto della Pizzeria Èlite di Pasqualino Rossi in abbinamento al Montecardillo Pallagrello Nero della cantina Sclavia.
Una cantina completamente integrata nel contesto, dove si predilige il biologico e la biodiversità. Montecardillo è ottenuto con le uve autoctone Pallagrello nero e affina in barrique per 10 mesi. Dal colore rosso rubino luminoso e dai profumi di frutta rossa, di terra bagnata, di pepe nero e di felce. All’assaggio è morbido, salino ed ha corpo ed eleganza.
Fonte: Luciano Pignataro.
I migliori vini italiani al supermercato e in enoteca. Classifica finale 2021.
Migliori vini italiani 2021. I più noti in enoteca secondo 9 guide. I migliori del supermercato per AltroConsumo. Prezzi e i vini più costosi. Che marche scegliere tra gli scaffali della Gdo per assicurare alle cantine di casa vini rossi, bianchi, rosé e spumanti con un rapporto qualità prezzo insuperabile? Se dalla sfera del consumo abituale passiamo invece a quella del piacere, quali sono i vini italiani noti che, secondo il parere delle guide più affermate, avremmo dovuto sorseggiare almeno una volta nel 2021? (O almeno una volta nella vita, visti certi prezzi).
Fonte: Scatti di Gusto.
Dalle curve alle scale giardino, i trend design e arredamento per il 2022.
Fare progetti, trovare idee su piccoli o grandi cambiamenti a casa, ormai da tempo passa anche per le social community, come quando in epoca pre internet si sfogliavano i magazine di arredamento. Oggi altre a quelle riviste di design e ristrutturazioni si affianca l’universo web.
Fonte: ANSA.it.
Nel film “House of Gucci” di Ridley Scott spunta una bottiglia di vino di Neviglie.
Il Moscato della cantina “Bera” compare in alcune scene dell’opera uscita nelle sale cinematografiche a dicembre con un cast stellare che va da Lady Gaga ad Adam Driver, Al Pacino, Jeremy Irons. Un Moscato d’Asti Docg sul set di «House of Gucci», il film di Ridley Scott che racconta l’omicidio di Maurizio Gucci, l’erede dell’impero della griffe di moda italiana ucciso nel 1995. In alcune scene della pellicola, uscita nelle sale cinematografiche a dicembre con un cast stellare che va da Lady Gaga ad Adam Driver, Al Pacino, Jeremy Irons, Salma Hayek e tanti altri, compare una bottiglia di Moscato d’Asti Docg prodotta dalla Cantina Bera di Neviglie, storica azienda vitivinicola condotta da Valter Bera e dalla moglie Alida insieme ai figli Umberto e Riccardo.
Fonte: La Stampa.
Vino, l’Etna Doc batte anche il Covid. Nel 2021 più bottiglie che nel 2019.
I dati elaborati dal Consorzio di tutela dei vini del vulcano fotografano il sorpasso delle bottiglie prodotte l’anno scorso rispetto all’ultimo anno prima della pandemia, con un aumento di 200 mila unità. Boom del Bianco e dello spumante rosato. Neanche la pandemia ferma il successo dei vini doc dell’Etna. Nell’anno 2021, trascorso sotto il segno del virus, la produzione di vino sotto il vulcano ha visto un incremento notevole e ha superato l’ultimo anno prima del Covid, il 2019. I dati, elaborati dal Consorzio di tutela dei vini Etna Doc e appena resi disponibili, parlano chiaro. Nel 2021 la produzione totale ha superato i 4 milioni e mezzo di bottiglie, con un aumento di circa 200 mila bottiglie rispetto al 2019. In ettolitri, 33.921 dell’anno passato contro i 32.430 del 2019.
Fonte: FocuSicilia.
Europa Contro il Vino.
L’UE vuole ridurre l’incidenza del cancro sulla popolazione europea attraverso la riduzione dei consumi di alcool. Il Parlamento Europeo punta il dito contro il consumo di vino, sollevando un ginepraio e le proteste del settore. La recente approvazione della Commissione BECA (Beating Cancer) del Parlamento Europeo del piano di lotta al cancro, che dovrà esser votata dall’Assemblea nelle prossime settimane, mette sotto accusa il vino, sollevando la protesta di produttori e associazioni.
Fonte: Me Gusta
Le migliori app per gli amanti del vino.
Le app per gli amanti del vino sono un utile strumento per scoprire nuove bottiglie e cantine presenti sul territorio italiano. Gli app store mettono a disposizione degli utenti le più applicazioni che operano nei settori più svariati. Dallo sport, ai giochi, passando per gli investimenti, i social media, l’apprendimento di lingue straniere e molto altro. Nemmeno il settore enologico viene tralasciato. Gli amanti del vino hanno a disposizione una serie di app utili ad avere maggiori informazioni e a scoprire sempre nuove etichette.
Fonte: MobileWorld.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di giovedì 6 gennaio 2022!
La cantine che fanno rete e aiutano la comunità.
L’impegno sociale radicato nel territorio del Gruppo Lunelli, con le tante attività in favore di enti del Trentino per far fronte alle nuove povertà e al disagio legati alla pandemia. Visione d’impresa è anche capacità di far rete sul territorio con senso di responsabilità, etica e impegno sociale. Questo, ogni anno, per il Gruppo Lunelli si traduce nel sostegno a iniziative sociali, con un incremento del 52% delle liberalità nel 2020, passate da 295 mila euro a 450 mila.
Fonte: Famiglia Cristiana.
Roma inventò lo spumante, i francesi il tappo.
John Wayne beveva il Bortomiol, Andy Warhol il Ferrari, Lina Wertmüller produceva un Franciacorta e la top model Cara Delevingne un Prosecco di Valdobbiadene. Lo champagne stimolava le fantasie di Alberto Sordi ma per Hitler «sapeva d’aceto» Gli antichi romani si impratichirono nella rifermentazione programmata, poi perfezionata nei secoli. In Oltrepò e ad Asti si usa ancora la tecnica di Pompei. Durante le feste sono attesi 2 miliardi di brindisi che, per lo spumante tricolore, valgono 236 milioni di euro. Secondo l’Osservatorio unione italiana vini, entro Capodanno verranno stappate 316 milioni bottiglie made in Italy: 88 milioni nel nostro Paese e 228 all’estero.
Fonte: La Verita’.
I magnifici sette che trainano la manifattura – I magnifici sette dell’export che stanno trainando la manifattura italiana.
Negli ultimi cinque anni il sistema manifatturiero italiano ha superato lo shock della globalizzazione e delle competizioni asimmetriche asiatiche che lo avevano penalizzato nel primo quindicennio del nuovo millennio. In particolare, il made in Italy non ha più fatto registrare flessioni della sua quota di mercato nell’export mondiale, quota che, anzi, è aumentata dal 2,8% del 2015 al 2,9% del 2020, tutti gli altri Paesi nello stesso periodo hanno subito ulteriori arretramenti. Sotto la spinta di industria 4.0 e dei programmi di sostegno delle fiere, dell’internazionalizzazione e dell’export, il made in Italy è diventato più resiliente; si è ammodernato a livello di macchinari, tecnologie digitali, organizzazione produttiva e commerciale; si è evoluto in termini di innovazione dei prodotti; e si è rafforzato su tutti i mercati del mondo.
Fonte, Sole 24 Ore.
Vino, Piemonte laboratorio.
La Fivi ha chiesto all’assessore regionale Marco Protopapa che il Piemonte sia in prima fila «nella riforma sulla rappresentatività dei consorzi del vino».
Fonet: Sole 24 Ore.
Purissimo Trebbiano di montagna.
Inutile nascondersi dietro giri di parole, la mia passione per i bianchi di Leonardo Pizzolo di Valle Reale è irrefrenabile. Sin dal primo momento ha saputo creare una chiave interpretativa del Trebbiamo abruzzese distante dai modelli preesistenti, nobili e straordinari anch’essi, distinguendosi al tempo stesso per la capacità di regalare ricchezza e agilità ai suoi cru. Questo Vigna del Convento, ultimo nato nella parte più alta della proprietà aziendale è davvero incredibile per l’energia che riesce a trasmettere.
Fonte: Mattino Napoli.
Beva fresca e ampia per un pinot nero ben bilanciato.
Finigeto Oltrepò Pavese Metodo Classico 2005. Fra le splendide colline dell’Oltrepò Pavese ricoperte di vigne, in questa terra forte e generosa che si adagia sotto il castello di Montalto, si trova l’azienda vinicola Finigeto, nata nel 2005 e ubicata a Cella di Montalto. Una data che vedremo riproposta nell’etichetta che degusteremo e che non si riferisce al millesimo ma proprio alla nascita dell’azienda.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Gli italiani non hanno rinunciato al brindisi E vincono gli spumanti made in Italy.
I vini delle feste. Il bilancio: «bollicine» regine durante i festeggiamenti Gli italiani non hanno rinunciato al brindisi E vincono gli spumanti made in Italy La grande maggioranza di bottiglie consumate per le feste è italiana Tra le mura di casa, o al ristorante seguendo le prescrizioni dettate dall’emergenza Covid, al brindisi di Capodanno non si rinuncia. Anzi, è cresciuta del 35% rispetto alla notte di San Silvestro dello scorso anno la domanda di spumanti, secondo una stima Coldiretti che conta 85 milioni di tappi che sono saltati per augurarsi un 2022 migliore. E in un veglione da condividere con gli amici e parenti scampati al contagio, e non in quarantena, le bottiglie prescelte sono state nell’84% dei casi made in Italy, afferma ancora la Coldiretti.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Passeggiare fra i vigneti: «Così valorizziamo le 5 Terre».
II progetto dei Comuni, cooperative agricole, consorzi e varie associazioni è in dirittura d’arrivo Bonanini: «Puntiamo sul turismo enogastronomico per portare i turisti anche fuori dai borghi» Passeggiare fra i vigneti «Così valorizziamo le 5 Terre» All’iniziativa hanno già aderito 26 cantine, li produttori locali. Itinerari turistici tra i vigneti per valorizzare il territorio delle Cinque Terre. È il nuovo progetto sul quale sono al lavoro i Comuni delle Cinque Terre, con capofila Monterosso, la Cooperativa Agricoltura 5 Terre, l’associazione Viticoltori di Riomaggiore, il consorzio dello Sciacchetrà e l’associazione Agricoltori di Monterosso, che ha chiesto agli enti il patrocinio gratuito per il progetto ” Strada dei vini delle Cinque Terre”.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Le bollicine mantovane brindano al 2021: numeri spumeggianti.
Il 2021 è stato l’anno delle bollicine tricolore: lo dicono le stime dell’osservatorio Uiv (Unione italiana vini) – Ismea, che alla vigilia delle feste prevedeva quasi due miliardi di brindisi e 316 milioni di bottiglie stappate tra Natale e Capodanno, per un 18% in più rispetto allo scorso anno. Cin cin a parte, per Uiv-Ismea il 2021 è stato, in generale, l’anno dell’exploit dello spumante italiano, che ha chiuso a circa 900 milioni di bottiglie e ha spopolato all’estero con un aumento de120% (a volume). Segno più anche per le cantine mantovane, che già da qualche anno hanno inserito tra i propri vini gli spumanti prodotti con il metodo classico.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
Gegè di Cavalieri il tocco di qualità.
L’eccellenza del Verdicchio di Matelica protagonisti della nuova stagione del Verdicchio di Matelica. Una storia di agricoltura che nasce nei primi anni del ‘900 presso il podere Cavalieri (Matelica) ma solo nel 1962 c’è il primo salto nella commercializzazione del vino, poi negli anni Ottanta la perentoria accelerata data alla cantina da Eugenio (Gegè per tutti) Benedetti. Ora il lavoro che continua, che cresce, che si esalta, con il lavoro di Gabriele, figlio di Gegè, con l’amore per l’uva che è lo stesso dei suoi avi. La figura determinante è stata quella della bisnonna Basilia che aleggia tra le mura di questa azienda, come pure quella di Nazzareno, papà dell’indimenticabile Eugenio che ci ha lasciato l’estate scorsa.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Ci salva la Tintilia.
I vini del Molise conquistano anche il Portogallo. Al Concorso enologico internazionale ‘Portugal Wine Trophy 2021′ che si e’ svolto nella citta’ di Anadia, nella regione vinicola di Bairrada, la cantina Herero di Campobasso si e’ aggiudicata tre medaglie d’oro con i vini: Tintilia del Molise Doc ‘Primaclasse’ annata 2018, Tintilia del Molise Doc ‘Herero.16’ annata 2017 e Molise Rosso Doc ‘Don Peppe’ annata 2015. I vini provenienti da tutto il mondo sono stati degustati alla cieca da una giuria indipendente di esperti composta da enologi, sommelier, ‘Masters of Wine, commercianti specializzati, produttori di vino, giornalisti, ed altri operatori del settore.
Fonte: Il Nuovo Molise.
Brachetto, è più vicino l’obiettivo di tre milioni di bottiglie all’anno.
Decisive le politiche di promozione e la crescita delle vendite online. Il cielo sulle vigne del Brachetto è ancora grigio ma, dopo anni di bufera, spunta un raggio di sole. Secondo i dati del Consorzio di tutela Vini d’Acqui, a cui fa capo la produzione del vino simbolo del territorio, il 2021 si è chiuso a quota +700 mila bottiglie rispetto al drammatico 2020 e ha registrato anche una crescita di 200 mila sul 2019 pre pandemico. «In un anno che ha visto risalire i consumi di vino, noi siamo cresciuti in tutto di 900 mila bottiglie arrivando a 2 milioni 970 mila, un passo dai 3 in obiettivo. C’è ancora parecchio da fare, ma abbiamo imboccato la risalita» commenta il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno.
Fonte: Stampa Alessandria.
Cibo e vino, filiera in ginocchio La zona gialla annulla gli ordini.
Cenoni disdetti in ristoranti e agriturismi: una perdita da 5 migliardi. «Il ritorno del Piemonte in zona gialla ha effetti anche sulla filiera agroalimentare»: lo segnala la Coldiretti di Asti, analizzando l’avanzare dei contagi che ha portato alla stretta e i riflessi a cascata sul comparto. Dai dati Istat emerge infatti che «quasi due italiani su tre (i1 63%) sono nuovamente in zona gialla, per un totale di 37 milioni di persone». Sono gli effetti del brusco balzo dei contagi determinato dall’avanzare della variante Omicron, che sta mettendo sotto pressione le strutture sanitarie e alimentando preoccupazioni tra i cittadini.
Fonte: Stampa Asti.
Le etichette da “5 grappoli” premiate in una serata di gala.
Sabato 8 gennaio presso la Masseria Traetta di Ostuni saranno premiati i vini e le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento dei “5 Grappoli Bibenda 2022 in Puglia”. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione italiana sommelier di Puglia. La serata, realizzata con il contributo della Regione Puglia. Dipartimento Agricoltura Sviluppo rurale ed ambientale, «rappresenterà un momento di vera celebrazione per le 31 aziende vitivinicole pugliesi premiate con il massimo riconoscimento in Italia e di incontro fra i produttori della nostra regione che, già nei primissimi giorni del 2022, potranno cogliere l’opportunità di un confronto costruttivo sulle future politiche di valorizzazione del sistema enoico pugliese a livello nazionale e internazionale».
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Attenzione ai dettagli e pratiche antiche: così nascono vini d’eccellenza.
L’azienda agricola Carvinea sorge? Il titolare Beppe di Maria: «Quando in una masseria del XVI secolo. La voglia di investimenti in agricoltura dell’imprenditore Beppe di Maria, originario di Francavilla Fontana e concessionario dei marchi Porsche e Lexus per la Puglia, ha trovato spazio nell’agro di Carovigno, dove agli inizi degli anni Duemila ha creato l’azienda agricola Carvinea, con sede nella Masseria Pezze d’Arena completamente ristrutturata nel pieno rispetto della tradizione e dei materiali. La masseria è localizzata tra il centro urbano e la borgata di Serranova e, come spiega lo stesso di Maria «il Libro Magno di Carovigno riporta la Masseria Pezze d’Arena già nel 1504.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Montecucco star su Forbes Incoronato tra i vini del 2022.
La rivista statunitense celebra la piccola Dop toscana tra le novità di quest’anno Basile: «Originalità del territorio e rispetto della biodiversità le carte vincenti». Il nuovo anno inizia col botto per i vini del Montecucco, annoverati tra le bottiglie internazionali da non perdere nel 2022 dalla celebre rivista statunitense Forbes. La piccola Dop toscana, il cui consorzio di tutela ha sede a Poggi del Sasso, sulle colline di Cinigiano, si fa largo quindi nel grande panorama vitivinicolo mondiale, diventando protagonista e prima rappresentante italiana — non solo regionale — dei migliori assaggi da fare nei prossimi dodici mesi (e oltre). Il giornalista esperto Adam Morganstern conduce il lettore in un bellissimo viaggio tra i vigneti di tutto il mondo, in compagnia di rinomati sommelier e wine writer degli Stati Uniti, a cui viene chiesto di «dimenticarsi delle tendenze e delle previsioni e di raccontare invece cosa loro stessi vorranno bere nel 2022».
Fonte: Tirreno Grosseto.
CANTINE D’ITALIA 2022: la guida di Go Wine distribuita in libreria e a disposizione dei soci.
Il Piemonte ai vertici della Guida per l’Enoturista di Go Wine con 43 Impronte d’Eccellenza assegnate. È uscita l’edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto giovedì 2 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià. Cantine d’Italia 2022 si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Fonte: Vinit.net.
Il Moscato d’Asti “protagonista” di “House of Gucci”, con Lady Gaga e Adam Driver.
Cinema e vino: nel film di Ridley Scott, campione d’incassi al botteghino, spunta una bottiglia della Cantina Bera di Neviglie. La cura dei dettagli, per un grande regista come Ridley Scott, è una vera e propria ossessione. E la riprova arriva dal suo ultimo film, “House of Gucci”, uscito in Italia a dicembre, biopic sull’omicidio di Maurizio Gucci, rampollo della casa di moda fiorentina, scomparso nel 1995, interpretato da Adam Driver (due nomination agli Oscar).
Fonte: WineNews.
Lo Champagne chiude il 2021 con il record storico di vendite: 5,5 miliardi di euro.
Rimbalzo doveva essere e rimbalzo sarà, per lo Champagne, che, dopo il crollo “pandemico” delle vendite nel 2020, è destinato a chiudere il bilancio 2021 (non ancora ufficiale, ndr) con un nuovo record di vendite, a quota 5,5 miliardi di euro, un salto, inaspettato, del 10% sul fatturato del 2019, come ha anticipato Jean-Marie Barillère, presidente del Comité interprofessionnel du vin de Champagne.
Fonte: WineNews.
Garantito Igp. Stilema 2017 Greco di Tufo docg, Mastroberardino.
Stilema: le parole sono importanti, le parole sono importanti, urla Nanni Moretti in Palombella Rossa dopo aver dato il ceffone alla giornalista che fa domande usando vocaboli mandati. Memoria e privi del loro significato vero, profondo. Le parole e la precisione del linguaggio sono sempre più importanti adesso che stiamo entrando nella società dei segni che apre le porte al potere di una nuova generazione di scribi nascosti dietro una finta democratizzazione del sapere semplificato.
Fonte: Luciano Pignataro.
Matino, la storia a servizio dei giovani: il Comune vuol acquisire l’antica cantina.
Con deliberazione del 30 dicembre, il Consiglio Comunale di Matino ha ufficialmente manifestato l’intenzione di acquisire al patrimonio dell’Ente lo storico stabilimento della Cooperativa tra produttori agricoli di Matino. L’immobile di via Piave era la sede della rinomata Cooperativa, che, da alcuni anni, ha cessato l’attività d’impresa. Lo stabile riveste una speciale valenza storica, vero esempio di archeologia industriale. L’assise cittadina ha conferito mandato agli uffici comunali, per quanto di rispettiva competenza, al fine di verificare la fattibilità dell’iter.
Fonte: Telerama News.
Sono 58 le aziende in gara in concorso l’Umbria del Vino.
Sono 58 le aziende vinicole umbre iscritte, per un totale di 176 vini in gara, alla prima edizione del concorso enologico regionale “L’Umbria del vino”, l’unico nella regione autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole e alimentari. Sarà una commissione, presieduta da Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, e composta da enologi, sommelier e giornalisti enogastronomici a giudicare i vini in concorso. Le degustazioni si svolgeranno a Perugia per tre giorni (12, 13, 14 gennaio) presso la Camera di commercio dell’Umbria.
Fonte: Ansa.
Secondo gli esperti questo vino poco conosciuto è tra i migliori che tutti dovremmo provare nel 2022.
Il periodo di festività che si chiude ufficialmente il 6 di gennaio è stato indubbiamente il momento giusto per provare nuovi sapori e deliziare il palato. Abbiamo appurato, infatti, che anche le pietanze della tradizione, come cotechino e lenticchie o il mitico panettone possono essere rivisitate in modo originale. Tuttavia, non è stato solo il cibo a farla da padrone: impossibile dimenticare prosecchi e spumanti, grandi protagonisti dei brindisi festivi.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
Vino, un’etichetta calabrese nell’olimpo dei 20 migliori al mondo.
È quanto ha stabilito Eric Asimov, giornalista del New York Times e tra le firme più influenti del macrocosmo che ruota intorno alle eccellenze enologiche. Il rosso Odoardi “149 L’inizio” collocato nel gotha dei 20 migliori vini al mondo al di sotto dei 20 dollari. È quanto ha stabilito Eric Asimov, giornalista del New York Times e considerato tra le firme più influenti del macrocosmo che ruota intorno alle eccellenze enologiche in tutto il mondo.
Fonte: QuiCosenza.it.
“L’Umbria del Vino”, 176 vini in gara per decretare il miglior “nettare degli dei” della nostra regione.
Entra nel vivo il primo e unico concorso enologico regionale autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali riservato ai prodotti DOC dell’Umbria; presidente della giuria Riccardo Cotarella. Prende il via la prima edizione del Concorso enologico regionale “L’Umbria del Vino”, l’unico in Umbria autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Sono 58 le aziende vinicole umbre iscritte, per un totale di 176 vini in gara.
Fonte: Perugia Today
Vino, nuove regole in Russia potrebbero rendere illegali alcune importazioni.
I nuovi regolamenti in Russia potrebbero portare le bottiglie di vino importate negli ultimi tempi a essere classificate come illegali. Le autorità della Russia hanno bocciato la moratoria confermata lo scorso 2 luglio da Vladimir Putin che introduceva una nuova classificazione dei prodotti vinicoli, e di conseguenza le bottiglie di vino importate e prodotte secondo le vecchie regole rischiano di essere dichiarate illegali.
Fonte: Dissapore.
Italia, vino bio: nel 2021 consumi a quota 50 milioni di euro.
Da prodotto di nicchia a mercato in piena espansione. E’ la parabola dei vini biologici che negli ultimi tre anni hanno visto una una crescita delle vendite del 60%, con un consumo interno che passerà dai circa 40 milioni di euro del 2020 ai 50 milioni del 2021.
Fonte: Mixer Planet.
Il futuro del vino tra Bitcoin e NFT.
Gli NFT, la blockchain e i bitcoin sono arrivati anche nel mondo del vino: che sia questo il futuro anche in questo campo? Merito dell’Italian Wine Crypto Bank (Iwcb), la prima banca del vino italiano costruita su blockchain, il grande registro contabile, condiviso e immutabile, che tiene traccia delle transazioni virtuali. L’istituto di credito dal cuore italiano ma con sede a Dubai e Hong Kong ha lanciato da poche settimane l’Iwb, la moneta virtuale per l’acquisto delle bottiglie.
Fonte: Agrodolce.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di mercoledì 5 gennaio 2022!
Italian Wine Brands.
Italian Wine Brands (405 min di euro di fatturato) ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione, per 19,4 min euro, dell’85% della statunitense Enovation Brands (20,5 min di euro di ricavi), storica società d’importazione di vini italiani negli Usa e in Canada. La finalizzazione dell’operazione è prevista per fine aprile 2022 e darà a Iwb l’accesso diretto al mercato americano, il principale per i vini italiani all’estero.
Fonte: Italia Oggi.
Verso l’armistizio in Piemonte.
Dopo l’uscita dei consorzi del Barolo e del Roero dal sodalizio Piemonte Land of Wine Verso l’armistizio in Piemonte I vignaioli tentano la mediazione. Il13/1 la resa dei conti. Investire i soldi della promozione per far crescere il valore di un vino e non per puntare sulla quantità da vendere. È su questa visione che si è arrivati alla rottura dentro Piemonte Land of Wine, il super-consorzio tra i 14 di tutela dei vini piemontesi. A sancire la frattura sono state le dimissioni del presidente di turno, Matteo Ascheri, che è anche presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba Langhe e Dogliani.
Fonte: Italia Oggi.
Sopexa: i vini italiani preferiti dai giovani.
«L’Italia è una delle nazioni con maggiore prospettiva di crescita nei mercati e si conferma nuovamente come la più apprezzata dalle nuove generazioni». Lo ha affermato Matteo Lefebvre, direttore Sopexa Italia durante la presentazione di Wine Trade Monitor 2021, lo studio, condotto a livello internazionale su 1044 operatori in collaborazione con Wine in Paris. Secondo il report, il Belpaese ha riscosso grande interesse anche all’estero, ed in particolare negli Usa, con una recente novità: il Prosecco Rosé».
Fonte, Italia Oggi.
Di vino.
Jeans per tappare il vino e tappi senza colla. Con il Labrenta Green Deal, l’azienda di Breganze (Vc) ha realizzato tappi che impiegano minor plastica, colla, e danno nuova vita a prodotti di scarto. Come i Gipy monolith, tappi a vite che oltre al sughero prevedono scarti di vinaccia, bambù, lolla di riso e, appunto, jeans. La mescola sarà realizzata dalla start-up Mixcycling. L’azienda vicentina produrrà anche T-shape, tappi per distillati in Sughera, materiale brevettato da Labrenta composto da granina di sughero naturale e polimeri plastici. I T-shape non prevedono l’uso di colla. Nove produttori di Nebbiolo delle Alpi uniti per la sostenibilità economica e ambientale nel segno dell’innovazione.
Fonet: Italia Oggi.
Con algoritmi e big data ulivi e viti vivono meglio.
Migliorare la vita dell’ulivo e della vite e anche il lavoro degli agricoltori. È quanto si propone Elaisian, un sistema che, grazie ad algoritmi basati su un database di studi agronomici, riesce a prevenire le malattie di uliveti e vigneti oltre che ottimizzare processi di coltivazione come irrigazione e concimazione. Un servizio di agricoltura di precisione, quello ideato dalla start up di Roma fondata nel 2016 da Damiano Angelici e Giovanni Di Mambro, per i produttori di olio d’oliva e frutta che riduce i costi e aumenta la loro produzione. Un sistema attraverso il quale si ha infatti un minor uso di fitofarmaci fino al 30%.
Fonte: Italia Oggi.
La magia delle vecchie bottiglie in un doppio museo a Finalborgo.
Due magazzini sono stati trasformati da Ezio Bellora in un viaggio a ritroso nel tempo La magia delle vecchie bottiglie in un doppio museo a Finalborgo. Due magazzini di Finalborgo, entrambi in zone centrali, sono stati trasformati. E sono diventati altrettanti musei della bottiglia. Il merito è di Ezio Bellora, 73 anni, titolare di una enoteca al termine di via Nicotera, poco prima dell’arco di Porta Testa. Il mestiere e la passione gli hanno consentito di fare centro. E di regalare alla comunità due splendide raccolte: di bottiglie e di liquori, di molti dei quali nemmeno ricordavamo l’esistenza.
Fonte: Stampa Savona.
II 2021 della Strada del vino e dei sapori Colli dei Longobardi.
Tempo di bilancio per la Strada del vino e dei sapori Colli dei Longobardi. Nella conferenza di fine anno, che si è tenuta presso la Cantina San Michele di Capriano del Colle, il presidente Flavio Bonardi ha riassunto le principali iniziative tra le oltre 100 organizzate nel 2021 che hanno visto la partecipazione di 5.000 cittadini e che hanno permesso di continuare il progetto iniziale promosso dal Consiglio direttivo e denominato “#ripartenza”.
Fonte: La Voce del Popolo.
Il mondo del vino a Broni per l’ultimo saluto a Lino Maga «Grazie signor Barbacarlo» – «Grazie signor Barbacarlo» Il commosso addio a Maga.
«Grazie Lino di averci insegnato la cura perla terra e per il vino». Tante persone, amici, produttori, giornalisti e rappresentanti del mondo del vino, hanno dato ieri pomeriggio, nella basilica minore di San Pietro a Broni, l’ultimo saluto a Lino Maga, decano dei vignaioli oltrepadani e padre del Barbacarlo, scomparso la notte di Capodanno a 90 anni. «Grazie signor Barbacarlo» Il commosso addio a Maga In tanti per l’ultimo saluto allo storico vignaiolo scomparso a 90 anni «Ci ha insegnato a camminare controcorrente e mai contro natura». «Grazie Lino di averci insegnato la cura per la terra e per il vino».
Fonte, Provincia – Pavese.
Bollitine: meglio il made in Italy.
In pole position i vini astigiani che entrano sul mercato con oltre 100 milioni di bottiglie Bollicine: meglio il made in Italy Otto italiani su 10 per festeggiare hanno scelto lo spumante nazionale Le teste di line anno sanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 85 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia e un balzo del 35% rispetto allo scorso anno con le feste in lockdown. È quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che anche nelle feste 2021 oltre otto italiani su 10 (84%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno secondo l’indagine Ixe’, anche per augurarsi un 2022 migliore.
Fonte: Vita Casalese.
Il brut prodotto in Bulgaria vale un premio per Lanati.
L’enologo di Fubine ha collaborato con l’altro italiano Miroglio Il brut prodotto in Bulgaria vale un premio per Lanati. Altro riconoscimento mondiale all’enologo Donato Lanati. Al 19° confronto internazionale dei migliori «Effervescents du Monde», organizzato in Francia dall’associazione Forum Enologie, lo spumante brut rosè «Nova Zagora», prodotto da Edoardo Miroglio in Bulgaria con la collaborazione scientifica di Lanati, è arrivato al terzo posto a livello mondiale nella classifica top 10 dei vini con le migliori caratteristiche. Alla competizione internazionale sono stati confrontati 490 campioni di 20 differenti Paesi da parte di più di 80 giurati ed esperti internazionali.
Fonte: Stampa Alessandria.
«Brindisi creda nelle potenzialità agricole e vitivinicole del territorio».
«Non si può ignorare il contributo che può venire alla città da uno dei settori più attrattivi e produttivi come quello agricolo quando si discute del futuro e dell’uso dei fondi del Pnrr e ci si sofferma a parlare delle sue bellezze e attrattività turistiche, del porto e l’apparato industriale, della transizione ecologica ed energetica». È quanto sostiene Carmine Dipietrangelo, amministratore dell’azienda agricola “Tenute Lu Spada”, con alle spalle un lungo percorso di sindacalista e amministratore pubblico. «La città di Brindisi e il suo esteso territorio agricolo hanno storicamente una vocazione vitivinicola.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi.
Consorzio del Primitivo lascia anche Filograno – Consorzio del Primitivo il giallo dei presidenti che lasciano l’incarico.
Delle Grottaglie abbandonò dopo appena un mese dall’elezione Alla base della decisione ci sarebbero motivi personali Ora tocca di nuovo al Cda. Periodo turbolento per il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria alle prese con un nuovo vuoto al vertice, il secondo in poco più di due mesi. Dopo le inaspettate dimissioni, un mese dopo la nomina, dell’ex presidente Francesco Delle Grottaglie, anche il suo successore, Francesco Filograno, è pronto a lasciare le redini dell’organismo a lui affidato lo scorso 13 novembre. La ratifica dell’abbandono avverrà ufficialmente nella riunione del Consiglio d’amministrazione del 13 gennaio, ma la decisione, a quanto pare irrevocabile, è stata già comunicata.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Dante, l’affresco, San Bernardino. Così Enrico Corsi imbottiglia poesia.
La Cura presenta la Trilogia dell’Abbondanza Vini che profumano di territorio e spiritualità Silvano Polvani. È lungo il tratto fra Follonica e Massa Marittima, tra il litorale e il poggio che Enrico Corsi gestisce i 15 ettari di vigneto dell’azienda La Cura. L’azienda La Cura nasce nel 1968 quando Andrea Corsi acquistò la vecchia azienda agricola e impiantò subito 2 ettari di vigneto iniziando a vinificare le proprie uve. Le prime bottiglie di vino bianco risalgono al 1999, mentre il primo rosso a denominazione Monteregio di Massa Marittima è del 2000. La filosofia produttiva privilegia un approccio ecologico per la lavorazione del suolo e delle vigne, coordinata dall’Università di Pisa, che è anche il principale partner tecnico dell’azienda.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Flavescenza dorata: la Regione chiama in aiuto due atenei.
La malattia colpisce la vite Flavescenza dorata: la Regione chiama in aiuto due atenei Tra gli obiettivi del progetto la messa a sistema dei dati sulla patologia e le linee guida per il contenimento. Via libera della Giunta regionale ad un accordo con le università di Verona e Padova per una sperimentazione fitosanitaria volta a contrastare il fenomeno della flavescenza dorata. Si tratta di una grave malattia della vite causata da un fitoplasma che provoca infezioni di tipo epidemico. «Questa patologia», spiega l’assessore Federico Caner, «può essere trasmessa da pianta a pianta attraverso la pratica dell’innesto ma, soprattutto, attraverso insetti vettori, come la cicalina Scaphoideus titanus, che è di origine nordamericana».
Fonte: Arena.
«I rincari energia e gas minano l’agricoltura».
Per il nuovo anno non preoccupa solo il meteo «I rincari energia e gas minano l’agricoltura» Vino ai livelli pre-covid, mentre soffre il settore del latte •• Annata da dimenticare per l’ortofrutta e l’olio, buona perla viticoltura e gli agriturismi. E il bilancio 2021 per l’agricoltura veneta, che paga lo scotto delle gelate primaverili e delle violente grandinate estive. Ma a preoccupare, anche in previsione dei 2022, sono gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia. È il bilancio tirato da Confagricoltura.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Breganze. Cantina Vitacchio: 100 anni di tradizione, qualità ricercata con l’amore per la vigna.
Cento anni di storia che racchiudono 4 generazioni, una storia di tradizione, attaccamento e devozione per la terra, che se amata sa darti i suoi frutti prelibati. L’azienda Vitacchio di Breganze è un gioiellino incastonato tra le colline delle Bregonze. Basta fare due passi, senza nemmeno entrare per respirare un’aria diversa: è un miscuglio di sensazioni che emozionano.
Fonte: AltoVicentinOnline.
Matino, ok del Consiglio comunale per l’acquisizione della Cantina storica.
Con deliberazione del 30/12/2021, il Consiglio Comunale di Matino ha impartito indirizzo al fine di valutare l’opportunità di acquisizione al patrimonio dell’Ente dello storico stabilimento della Cooperativa tra produttori agricoli di Matino, sito in via Piave.
L’immobile in questione era la sede della rinomata Cooperativa Produttori Agricoli di Matino, che, da alcuni anni, ha cessato l’attività d’impresa per mutate esigenze ambientali.
Fonte: Corriere Salentino.
La Cantina Santa Maria La Palma sfida l’Intelligenza Artificiale: «Guarda cosa sa fare l’uomo».
Cara Intelligenza Artificiale, guarda cosa sa fare l’uomo: la Cantina Santa Maria La Palma racconta la linea di vini Prestige, eccellenza dell’azienda. Ogni tanto è bene ricordare all’intelligenza artificiale cosa sa fare l’uomo. È questo il messaggio scelto dalla Cantina Santa Maria La Palma per accompagnare i vini della Linea Prestige, tre etichette di alto livello prodotte dall’azienda algherese.
Fonte: Casteddu Online.
“Le strade del vino” incoronano Siddura.
La cantina gallurese al primo posto nella classifica delle cantine italiane con più riconoscimenti. Iniziare l’anno col piede giusto. Tra le cantine vitivinicole premiate negli ultimi dodici mesi, è la gallurese Siddùra a vincere la palma d’oro di miglior cantina. Questo secondo il magazine “Le strade del vino”, che ha stilato una speciale classifica proiettata già al nuovo anno appena iniziato «selezionando i produttori che hanno ottenuto il maggior numero di riconoscimenti con i loro vini nelle principali guide di settore del vino italiano», come si legge sul sito.
Fonte: La Nuova Sardegna -.
Viaggio in Champagne tra piccoli produttori e grandi Maison.
Spesso associato a momenti di celebrazione, il re dei vini è molto più di questo. È storia, passione, tradizione ed è soprattutto carattere, quello di chi lo produce. Un viaggio eccezionale, tra le migliori cantine. Mattina di novembre, Chavot Courcourt, a pochi chilometri a sud di Epernay, nel cuore della Champagne, in Francia. È freddo e c’è nebbia, il classico tempo che inviterebbe a stare in casa chiunque, ma non Aurelien Laherte, vigneron indipendente che, se non fosse per noi che bussiamo alla porta per visitare la sua cantina, sarebbe in vigna a controllare le sue piante. Invece, eccezionalmente, ci accoglie e ci racconta i suoi vini.
Fonte: Vanity Fair.
Vino bio: in 3 anni aumento delle vendite del 60%.
Buone notizie per il vino bio: in 3 anni le vendite sono aumentate del 60%, complice l’incremento dei consumi. Il Report Wine Monitor Nomisma realizzato per Valoritalia ha sottolineato come sia positivo l’andamento per il vino bio: in soli 3 anni le vendite sono aumentate del 60%, complice anche l’aumento di consumi.
Fonte: Dissapore.
Ecco come cambierà il mercato del vino nel 2022.
Etilika, l’enoteca online, ha individuato i 5 trend che caratterizzeranno l’anno appena iniziato. Il mondo del vino affronta il nuovo anno con molte speranze e fiducia. Fondamentale sarà capire i desideri e le preferenze di un pubblico che sarà sempre più attento e consapevole. Etilika, l’enoteca online specializzata nella ricerca, selezione e vendita dei migliori vini made in Italy, ha individuato i trend legati al mondo del vino che caratterizzeranno il 2022: dalla riscoperta delle bollicine rosse fino a quella della gradazione alcolica ridotta, passando per sostenibilità e acquisti online.
Fonte: Traveleat.it.
Vision 20/30 la strategia degli addetti ai lavori per il futuro del vino italiano.
Presentato alla Fiera di Verona il position paper sul comparto nazionale, frutto del libero contributo di 23 tra manager, esperti e imprenditori. Sul tavolo, i temi del posizionamento, comunicazione, enoturismo, formazione, gestione della produzione, M&A. Ora il dialogo va aperto con istituzioni e organizzazioni di categoria. La premessa è d’obbligo: nessuna intenzione di sostituirsi alle organizzazioni professionali ma la volontà di proporre una strategia e di dare un contributo concreto allo sviluppo di un piano strategico per il vino italiano.
Fonte: Gambero Rosso.
Oiv, i nuovi trend tecnologici nel settore del vino.
Un recente studio condotto dall’Oiv, “Tendenze digitali nel settore vitivinicolo”, ha identificato nove principali trend tecnologici che plasmeranno il futuro del vino, aiutando il cambiamento climatico, migliorando l’efficienza e la sostenibilità, fornendo più trasparenza ai consumatori e creando nuovi modelli di business.
Fonte: Federvini.
Un vino siciliano tra i migliori del mondo, secondo il New York Times.
Questa volta è stato il prestigioso e autorevole giornale statunitense ad inserire un vino siciliano tra i migliori al mondo secondo il giudizio dell’esperto di vini del New York Times, Eric Asimov. E’ di fatto consolidata la fama dei vini siciliani in ambito internazionale e ormai si susseguono i riconoscimenti per la viticoltura siciliana unanimemente lodata dalla stampa specializzata e dagli esperti di settore.
Fonte: All Food Sicily.
Alcolici, in Irlanda prezzo minimo per legge: vino venduto a non meno di 7,40 euro.
Approvata la nuova norma contro l’abuso. Il governo plaude: così combattiamo l’alcolismo fra i giovani. La decisione colpisce soprattutto i negozietti off licence che propongono bottiglie di spirits oltre i 40 gradi a buon mercato. Non è solo l’orario del treno della canzone di Battisti. È la soglia di prezzo standard decisa dal governo irlandese per il costo delle bottiglie di vino allo scopo di arginare il problema nazionale dell’alcolismo. L’anno nuovo – è in vigore da martedì 4 gennaio – porta limitazioni anche al prezzo degli altri alcolici, soprattutto gli spiriti ad alta gradazione che nel Paese sono i più diffusi a prezzi bassi negli shop e nei supermercati.
Fonte: la Repubblica.
Enodotti, sbornie killer e tanto aceto: il vino calabrese tra mito e storia.
Il vino che si produce oggi in Calabria è di ottima qualità e non paragonabile a quello del passato. In un saggio sull’economia campestre del 1770, poiché l’industria enologica locale produceva vino cattivo, Grimaldi auspicava che i proprietari introducessero nelle loro terre fattoj alla francese e assoldassero vignaioli forestieri.
Fonte: I Calabresi.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di martedì 4 gennaio 2022!
Cantina Boscaini supera l’esame del Nord Europa.
Grazie all’online e a nuovi distributori Cantina Boscaini supera l’esame del Nord Europa Numeri in crescita dal Giappone e investimenti sul mercato interno •• Inghilterra e Giappone. Continua l’espansione internazionale dell’azienda agricola Boscaini Carlo di Sant’Ambrogio di Valpolicella, che conta una produzione annua di 70mila bottiglie. Attraverso lo shop online e un nuovo distributore nazionale, «ci stanno arrivando soddisfazioni dalla Danimarca e da altri mercati del Nord Europa», spiega Carlo Boscaini, «oltre che dall’Italia che non è il nostro mercato principale ma che intendiamo implementare.
Fonte: Arena.
La vigna, il vino nuovo e il tesoro della Reggia.
Cera una volta una dinastia reale che rivaleggiava contemporaneamente con gli Asburgo d’Austria, i reali di Spagna, i sovrani di Francia, arrivando con le loro trame fin nella perfida Albione. C’erano, perché ora i Borbone non ci sono più, ma la loro eredità continua a restare viva, nelle pietre bellissime, nei giardini monumentali, ma anche e soprattutto nel sistema agroalimentare meridionale. Campagna, allevamenti, ma anche e soprattutto vino. In particolare quel Pallagrello nero tanto amato dai Borbone- il vino più ricercato d’Europa tra Settecento e Ottocento, quello della Vigna reale completamente scomparso, che ora ritorna alla ribalta.
Fonte: Avvenire.
Se ne è andato Maga Lino, uno dei padri del vino italiano di stanza a Broni, nell’Oltrepò pavese. E suo, il Barbacarlo.
Il mondo del vino piange la scomparsa di Maga Lino, uno dei padri del vino italiano di stanza a Broni dove produceva il mitico Barbicarlo, vino rosso frizzante, anima oltrepadana e accompagnamento perfetto per quelle pacciade raccontate da Gianni Brera. E fra i primi estimatori di quel vino c’era proprio Giuàn Brera fu Carlo, che morì in un incidente stradale il 19 dicembre del 1992, dopo aver bevuto il suo vino preferito. Ora, ignaro della combinazione di data, lo scorso 19 dicembre (29 anni senza Brera) con Marco Gatti abbiamo aperto un Barbacarlo del 1990 da accompagnare alla bagnacaoda, benché fosse perfetto anche sulla casseoula, come fece fino all’ultimo Gianni Azaria Borrelli, soprannominato da Brera, «Il Monsignore», conduttore della trattoria l’Altra Isola di Milano.
Fonte, Italia Oggi.
Lo champagne etichettato come spumante in Russia.
Dal 1° gennaio in Russia è cominciato il giro di valzer sulle etichette dello champagne francese ribattezzato «vino spumante» in cirillico. In base alla legge voluta dal presidente Vladimir Putin, la dicitura champagne può attribuirsi soltanto ai vini russi, prodotti con uve locali. E dunque, sulle bottiglie della Federazione si legge «Shampanskoye», sicuramente più attraente. Tuttavia, l’etichetta principale delle bottiglie francesi può continuare a mantenere la scritta «champagne», purchè in francese. La legge federale russa 345-FZ del 2 luglio 2021 che ha stabilito le nuove denominazioni ha provocato la protesta dei produttori e dei distributori delle bollicine prodotte nella regione francese dello Champagne sostenute da numerosi esponenti del governo di Emmanuel Macron.
Fonet: Italia Oggi.
Lo Zibibbo mediterraneo con il sapore dell’Epifania.
Tra 48 ore saremo invasi dai dolci, avremo sentori di ciambellone e di creme che sollecitano i nostri sensi. Ma anche se la calza della Befana tornasse all’antico, quando ai bambini si regalavano gli agrumi come spicchi di sole benauguranti, ci vorrebbe un nettare di Dioniso che mettesse in perfetta consonanza le desinenze sensoriali di questi giorni. Ed ecco che da quell’immenso patrimonio che è la vigna italica spuntano i Moscati, prerogativa tutta nostra. Per la festa della Befana, per portare degna compagnia ai dolci scelgo un’espressione naturale ed elegante del Moscato di Alessandria.
Fonte: La Verita’.
Rogito, firme e atto: etichette “professionali”.
Con quasi mezzo milione di bottiglie prodotte ogni anno, Cantine del Notaio si configura come una grande e consolidata realtà vitivinicola che riesce a far coincidere i grandi numeri con una ricerca incessante e assoluta della qualità. Un parco vini che comprende tutte le tipologie, dai bianchi ai rossi ai rosati, dai secchi ai dolci agli spumanti, i cui nomi come fuma, sigillo, preliminare, atto, rogito richiamano le attività notarili, antica professione di famiglia non abbracciata dall’erede Gerardo Giuratrabocchetti che ha preferito vigna e cantina. Il Repertorio, di un bel tono di rubino, si snoda tra aromi di sciroppo di mirtilli, roselline selvatiche, tabacco da sigari e un generoso ventaglio di spezie.
Fonte: Messaggero.
Una gamma diversificata e di alta qualità.
L’azienda è stata fondata negli anni Sessanta nell’Agro Pontino, luoghi rubati alle paludi dove nessun produttore avrebbe mai investito se non audace e illuminato come Dino Santarelli. Proprio quest’assenza di passato enologico ha poi rappresentato uno stimolo verso il massimo grado di libertà creativa per il figlio Antonio che, con la collaborazione dell’enologo Paolo Tiefenthaler, è riuscito a sviluppare un intenso progetto di ricerca e sperimentazione sui vitigni autoctoni e internazionali cercando modelli di produzione nuovi.
Fonte: Messaggero.
Oltre 360 mila bottiglie. Per le bollicine marchigiane una chiusura d’anno col botto.
Per le bollicine marchigiane una chiusura d’anno col botto … Anno spumeggiante per le bollicine marchigiane, che hanno chiuso il 2021 con un imbottigliato a +58% rispetto al 2020, pari a 360mila bottiglie a denominazione d’origine. II «trascinatore» è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante con un imbottigliato che quest’anno sfiora le 170mila bottiglie.
Fonte, Tempo.
La proposta: intitolare a Lino Maga una via di Broni – Una strada per ricordare Lino Maga.
L’idea piace al sindaco di Broni. Oggi i funerali dello storico produttore di vino. Una strada per ricordare Lino Maga L’idea piace al sindaco di Broni. Oggi alle 15.30 i funerali dello storico produttore scomparso la notte di Capodanno BRONI Una via o una piazza di Broni da dedicare a Lino Maga. È passato solo un giorno dalla scomparsa, a 90 anni, dello storico produttore del Barbacarlo, che i colleghi e gli amici più cari stanno già pensando a un modo concreto per ricordarlo.
Fonte: Provincia – Pavese.
“È leggenda in questo settore e una bandiera dell’Oltrepo”.
Le testimonianze degli esperti delle guide enogastronomiche «Ha lottato tutta la vita per il diritto all’unicità di una terra» «E leggenda in questo settore e una bandiera dell’Oltrepo» Una leggenda del mondo del vino, una bandiera dell’Oltrepo Pavese. Così ricordano Lino Maga giornalisti enogastronomici, esperti del settore, responsabili delle guide vini. Quelle stesse guide che, negli anni, hanno tributato importanti riconoscimenti a lui e al suo Barbacarlo. «Hai lottato per una vita per il riconoscimento di un diritto inalienabile, quello dell’unicità di una terra e del suo vino, e le tue gesta, ormai leggendarie, appartengono alla storia — afferma Massimo Zanichelli, fino al 2016 tra i curatori della guida “I Vini d’Italia” dell’Espresso.
Fonte: Provincia – Pavese.
«Barbacarlo scelta coraggiosa battaglia lunga e alla fine vinta».
«Il Barbacarlo Igt è stata una scelta coraggiosa, ma alla fine Lino ha vinto la sua battaglia». A dirlo è Mario Maffi, decano degli enologi oltrepadani e grande amico di Maga, che andava a trovare spesso a Broni: «Era schietto, disponibile, caratterizzato come personaggio, si usciva sempre soddisfatti da una chiacchierata con lui» ricorda. Secondo Maffi, la perseveranza è stato uno dei tratti più distintivi del vignaiolo e l’ha dimostrato nella doppia battaglia in difesa del suo Barbacarlo, prima dall’utilizzo del nome da parte di altri produttori, poi dal declassamento della Doc.
Fonte: Provincia – Pavese.
“Alta Larga” e spumanti piemontesi superstar nei brindisi
Da Coldiretti ai produttori il segno è decisamente positivo. Crescono i vini di qualità IL BRINDISI I conti, come recita il detto, si fanno alla fine. Le previsioni, invece, guardano lontano come insegnano gli uomini-marketing Quelle che sciorina Coldiretti, riferendosi all’indagine Ixè sul brindisi di fine anno, sono più che ottimistiche: sulle tavole sono saltati 85 milioni di tappi di spumante italiano. Che, in percentuale, fa segnare un balzo del 35% rispetto al 2020. Ma non basta. Gli italiani, complici tookdown e una campagna di valorizzazione dei prodotti autoctoni, bevono Made in Italy: sono, secondo le stime, 8 su 10 coloro che la sera del 31 dicembre hanno brindato con una bottiglia prodotta in Italia In questa nuvola di positività il Piemonte svetta.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Sicurezza in cantina: un traguardo che è da perseguire ad ogni costo.
Alla Scuola Enologica un convegno con Inail e Spresal ha fatto luce sugli infortuni che sono purtroppo ancora tanti. Mercoledì scorso, il Pala Vino (un tensostruttura allestita nel cortile della cantina sperimentale de Scuola Enologica, grazie al supporto di Banca d Alba) ha ospitato il primo dei tre appuntamenti di “Aspettando Enotria 140 (+1)”. In programma il convegno “Mettiamoci al sicuro in cantina”, organizzato dalla Scuola, in collaborazione con Inail, Spresal, Banca d’Alba e Vignaioli Piemontesi. Lunghissima la serie degli interventi, aperti dal saluto istituzionale della dirigente scolastica Antonella Germini, del vicedirettore generale di Banca d’Alba, Enzo Cazzullo e del consigliere comunale, delegato all’Agricoltura, Mario Sandri.
Fonte: Corriere di Alba.
Cantina Italia 10/21: 75 milioni di ettolitri ancora da vendere.
l’Ispettorato Repressione Frodi ha pubblicato il report numero 10/2021 di Cantina Italia. I l Report è redatto dall’Ispettorato centrale repressione frodi (Irqrf) sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino. La banca dati contiene i dati di 21.417 registri attivi, appartenenti a 17.364 operatori e registra annualmente circa 30 milioni di operazioni enologiche. lcqrf stima che la banca dati contenga almeno il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia. Alla data del 30 novembre 2021 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 51,9 milioni di ettolitri di vino, 12,5 milioni di ettolitri di mosti e tri di vino nuovo ancora in fermentazione, superiori del 22,4% rispetto allo scorso 31 ottobre 2021 (+9,5 milioni di hl) e superiori del 4,5% rispetto al 30 novembre 2020 (+2,2 milioni di hl). • 11,5 milioni di ettolitri.
Fonte: Corriere di Alba.
Il Primitivo sul podio per il brindisi delle Feste: incalza i “mostri sacri” Franciacorta e Amarone – Nei calici trionfa il Primitivo sul podio tra i vini più amati.
La classifica delle enoteche Nei calici trionfa il Primitivo sul podio tra i vini più amati ?1 dati di “Signorvino” sull’e-commerce ?II “nettare” pugliese incalza i più blasonati e sui punti vendita del mercato d’élite Franciacorta e Amarone della Valpolicella Il dato riguarda mercati particolari dove primeggiano etichette del nord e non la grande distribuzione. I vini pugliesi scalano le vette delle vendite nelle enoteche italiane, con il Primitivo che, dopo il Negroamaro, prende il volo piazzandosi al terzo posto di un podio che vede nelle prime due posizioni i nobili “Franciacorta” e “Amarone della Valpolicella,” che continuano a dominare gli ordini online.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
«Nell’etichetta la storia dei nostri vini rossi».
Restyling per i prodotti della ‘maison’ Beconcini che ha dato alla Toscana la riscoperta del Terpranillo. Annunciato il restyling delle etichette per alcuni vini della azienda Pietro Beconcini di San Miniato, cantina ‘papà’ di una vera eccellenza: il Tempranillo nero toscano. Grazie alla scoperta nei propri vigneti di quello che le analisi hanno poi svelato essere la vite spagnola, che si presuppone sia stata portata dai pellegrini della Francigena, si è arrivati nel 2009 all’iscrizione del Tempranillo all’Albo toscano. A cambiar volto, per raccontare meglio la storia dell’azienda, le etichette dei rossi MaurLeo, Reciso, Ixe e Vignale Nicchie.
Fonte: Nazione Empoli-Pontedera.
La cantina Nals Margreid e la seconda edizione delle sue Private Rarities.
Una selezione di vini di prima scelta, custoditi in piccole quantità nelle cantine riservate di Nals Margreid e presentati in un formato da collezione; vini che per annata e per vitigno riassumono al meglio l’altissima qualità delle proposte della cantina e l’eccezionalità dei suoi terroir. Sirmian, il Pinot Bianco annata 2014, Baron Salvadori Chardonnay Riserva annata 2012 e Punggl Pinot Grigio 2013, questi i tre vitigni scelti dell’enologo Harald Schraffl che li ritiene certamente i più rappresentativi per la cantina.
Fonte: MEDIATIME NETWORK.
Cantina Frentana apre il 2022 sotto i migliori auspici con l’unione alla Cantina Sangro.
Nel 2021 la famiglia di Cantina Frentana è cresciuta abbracciando formalmente anche la Cantina Sangro di Fossacesia dopo una collaborazione che li vede uniti da anni. La fusione per incorporazione delle due grandi cantine cooperative della provincia di Chieti è solo una delle novità presentate nel bilancio di fine anno durante un incontro che si è tenuto presso la Torre Vinaria nella sede di Rocca San Giovanni (Ch) e che si è concluso con una degustazione di piatti locali preparati dallo chef del Trabocco Mucchiola Gianluca Di Bucchianico.
Fonte: AbruzzoLive.
Vino, la cantina che fa etichette in braille per i non vedenti.
Una cantina dell’Alta Langa, in Piemonte, ha messo in commercio del vino con le etichette in braille per andare incontro ai non vedenti. Capita sovente, nel mondo del vino, che la filosofia produttiva di una cantina si declini in base alle esperienze, belle o brutte che siano, del proprio fondatore: è il caso dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto, in Piemonte, lanciata dal suo proprietario Pietro Monti verso una direzione di sensibilità e inclusività grazie all’introduzione di etichette in braille, che permette ai non vedenti di leggere il nome della sua azienda sulle bottiglie prodotte.
Fonte: Dissapore.
Visita in italiano alle Cantine Bosca il 4 gennaio 2022 ore 11:00.
Prenota la tua visita in cantina!
Le nostre Cattedrali Sotterranee sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco, ma sono soprattutto un luogo di lavoro dove i nostri mastri cantinieri operano quotidianamente affinché il nostro spumante raggiunga la perfezione. I dati raccolti e l’accettazione delle regole comportamentali ci consentiranno di accompagnarti nelle nostre cantine garantendo la massima sicurezza a te stesso, alle persone insieme a te, al nostro prodotto e a tutto quanto qui custodito, permettendoti così di godere in tranquillità dell’atmosfera di questo luogo magico.
Fonte: Movimento Turismo Vino.
Vino, 9 italiani nella classifica dei più ricercati.
Wine Searcher ha redatto la classifica Top 100 Most Searched-For Wines, che fornisce un’idea delle tendenze di mercato nel settore del vino. ’unico vino italiano nelle prime 10 posizioni è il Sassicaia di Tenuta San Guido, che occupa un rispettabilissimo sesto posto dietro a Pétrus, Château Mouton Rothschild, Dom Pérignon, Château Lafite Rothschild e Château Margaux. Per trovare il prossimo tricolore scendiamo al numero 14, dove figura il Tignanello dei Marchesi Antinori e poi, ancora più giù, alla posizione numero 30, ecco il Masseto.
Fonte: Dissapore.
Vino, criceti possono bere 21 bottiglie senza ubriacarsi.
Stando ad alcuni studi, il criceto ha una tale capacità di sopportare l’alcol da poter bere 21 bottiglie di vino senza battere ciglio. C’è chi, riferendosi a un amico che ha molta confidenza con il fondo del bicchiere, dice ‘bevi come una spugna’, o ‘come uno squalo’: da oggi, però, agli animali sovente paragonati ai grandi bevitori occorre aggiungere anche il criceto.
Fonte: Dissapore.
Capodistria. Concorso per olio e vino del sindaco agli sgoccioli.
Ogni anno il Comune di Capodistria invita i produttori locali a partecipare alla selezione per il Vino e l’Olio d’oliva del sindaco. I campioni pervenuti sono valutati da due commissioni di esperti che, in base al punteggio raggiunto, assegnano l’ambito titolo oltre ai piazzamenti d’onore. Gli attuali detentori sono il Refosco “Capo D’Istria 2013” della cantina “Vinakoper” e l’olio d’oliva “Sabadin belica”.
Fonte: LaVoce del popolo.
Arrivano i vini «Pét-Nat».
Si tratta di vini la cui frizzantezza non nasce dai due metodi più conosciuti, ma da uno antico che non prevede l’intervento dell’uomo. Il risultato è un vino più torbido con la sabbietta sul fondo della bottiglia. Pét-Nat, per iniziare, è l’abbreviazione di pétillant naturel, ovvero frizzante naturale, tradotto dal francese. In effetti si tratta di un vino frizzante diventato assai popolare negli ultimi tempi specie fra i più giovani perché semplice, istintivo e dal prezzo non esorbitante.
Fonte: Quotidiano Canavese.
Vino: litigi e spaccature nel consorzio dei produttori piemontesi.
Il Piemonte Land of Wine perde un presidente e due consorzi, quello del Barolo e Barbaresco e quello del Roero, in un fine anno turbolento. Si chiama Piemonte Land of Wine, ed era il progetto di un grande consorzio nato nel 2011 per tutelare tutto il vino piemontese. Al suo interno, c’erano infatti 13 consorzi piemontesi diversi, che unendosi volevano raggiungere l’intento di promuoversi con più forza nel mercato nazionale e internazionale del vino, facendo rete.
Fonte: Dissapore.
Vino: Prosecco batte Champagne, ma le esportazioni diminuiscono.
Nelle esportazioni dall’UE il Prosecco batte lo Champagne, ma in generale le esportazioni dei nostri vini spumanti diminuiscono del 6%. Perde un po’ di terreno l’esportazione di vini spumanti dall’UE al resto del mondo, con una flessione del 6% nel 2020 rispetto al 2019. A sostenerlo è l’Eurostat, che fa i conti in tasca ai nostri vini – quelli più stappati durante le feste – nel 2020 le esportazioni di spumanti dell’UE verso i paesi extra UE sono state – dice l’Eurostat – pari a 494 milioni di litri, in calo rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.
Fonte: Dissapore.
Francia, Italia e Spagna guidano le spedizioni nel mondo. Ma in Moldova il vino “pesa” di più.
Aawe: l’export enoico vale il 6,29 delle spedizioni del Paese caucasico. I 7,19 miliardi di dollari dell’Italia valgono l’1,45% delle esportazioni. Il podio dei Paesi che esportano, in valore, più vino, è sempre lo stesso: Francia, Italia e Spagna – aspettando i dati del 2021 – nel 2020 hanno spedito, insieme, poco più di 20 miliardi di dollari di vino in giro per il mondo. Una quota decisamente maggioritaria, ma che non racconta tutto sul peso specifico dell’export enoico rispetto all’economia nazionale ed alle esportazioni complessive.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 3 gennaio 2022!
Lino Maga, 90 anni e 84 vendemmie Addio al papà del Barbacarlo.
Da Broni al mondo il suo vino aveva conquistato Gianni Brera e Luigi Veronelli di Claudio Rinaldi Ti sia lieve la terra, Lino. Inevitabile, partire dal Gioânn Brera per dirti addio, salutarti come ti avrebbe salutato lui. Inevitabile, perché alla terra hai dedicato la vita, sui pendii scoscesi della collina Barbacarlo, quella dove nasce il vino unico, straordinario, che ti ha reso celebre ovunque. Te ne sei andato a novant’anni, con 84 vendemmie alle spalle. Ed era uno spettacolo sentirti ricordarle una ad una: di ogni anno ricordavi il giorno della vendemmia, il clima di quell’estate, le caratteristiche del vino che la natura aveva prodotto.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Un hobby che diventa professione. Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo. «Partiti da quattro filari — raccontano Devid e Matteo — ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto» «Vorremmo creare una sala degustazioni per accompagnare i nostri clienti». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Sette le etichette made in Sassi L’ultima? La Spergola ferma.
Tutti i sabati l’azienda agricola Monte Duro è presente con il proprio banco al mercato del contadino di piazza Fontanesi, in centro città. «Stare in mezzo alla gente e far assaggiare i nostri prodotti è una bella occasione di crescita — spiega Matteo Sassi —. È anche così che ci si confronta, ci si fa conoscere e intanto si impara, in un legame sempre più stretto tra colline e città. L’attenzione ai prodotti a km0 è sempre più alta e i consumatori sempre più consapevoli, vogliono toccare con mano ciò che acquistano: il meccanismo è virtuoso e siamo felici di farne parte».
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Un vino per Civita di Bagnoregio – A Civita di Bagnoregio dedicato un vino.
Si chiama Tellus ed è prodotto dalla famiglia Cotarella per contribuire alla valorizzazione del vecchio borgo a Civita di Bagnoregio dedicato un vino. La famiglia Cotarella dedica un vino a Civita di Bagnoregio. Un brand conosciuto si lega così alla forza di un borgo incantato. Prima di Natale, presso la Casa del Vento, la presentazione della bottiglia del Tellus con in etichetta la rappresentazione del borgo. La bottiglia, che già di per sé rappresenta un intreccio di storie, è in realtà la punta di un iceberg il cui cuore contiene un progetto per il sociale.
Fonet: Corriere di Viterbo.
Rilanciare la val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura.
Nei calici lo spumante della cantina Durin Rilanciare la Val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura. E’stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.
Fonte: Secolo XIX Savona.
La riscossa del rosato a Bastia si chiama “4C”.
In Provenza, cugini anche enologici, i rosati, quei vini dal colore un po’ slavato, ma da profumi fruttati e floreali, sono da sempre considerati un vanto territoriale, capaci (nonostante abbiano come «padri» uvaggi rossi anche importanti) di accompagnare crostacei e pesci. In Italia i rosati sono spesso (a torto) considerati «vini femminili», con poca struttura, adatti a palati non abituati alla complessità dei rossi. Un pregiudizio duro a morire, ma che lentamente si sta superando, anche grazie a nuovi prodotti, decisamente interessanti, capaci di appagare anche chi, in un vino, cerca gusti e profumi legati al territorio.
Fonte: Stampa Liguria.
Cinque sindaci brindano nella grotta delle Basure.
E’ stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.
Fonte: Stampa Liguria.
Addio a Maga, l’inventore del vino «Barbacarlo».
E’ scomparso, all’età di 90 anni, Lino Maga conosciuto come l’inventore del «Barbacarlo», vino di grande qualità esaltato da Gianni Brera e Luigi Veronelli, amici del produttore. Decano dei vignaioli dell’Oltrepo Pavese (l’azienda di famiglia, fondata nel 1896, ha sede a Broni dove era nato Maga), ha dedicato tutta la sua vita al riconoscimento della denominazione dei vini prodotti nella sua zona. «Abbiamo un patrimonio da salvare — ripeteva spesso —. In altre zone vitivinicole d’Italia vendono i vini a prezzi molto più alti dei nostri nonostante una qualità inferiore»..
Fonte, Corriere della Sera Milano.
Storie e segreti del vignaiolo che incantava Gianni Brera.
Lino Maga, produttore del celebre Barbacarlo, il vino rosso che era stato esaltato da Gianni Brera e dal maestro degli enologi Luigi Veronelli. Maga ha ottenuto importanti riconoscimenti nelle più quotate Guide del settore. Considerato da esperti e colleghi come uno «dei pionieri del settore». Un regno fatto di pochi pregiati ettari e di poche bottiglie. Mondo del vino in lutto Si è spento a 90 anni il “signor Barbacarlo” Lino Maga, titolare dell’omonima cantina a Broni, è morto la notte scorsa Domani i funerali, la camera ardente nella storica enoteca di via Mazzini. Addio al «signor Barbacarlo». Broni, l’Oltrepo Pavese e il mondo del vino italiano piangono Lino Maga, anzi, il «commendator Maga Lino», decano dei vignaioli oltrepadani, scomparso nella notte di Capodanno (lo stesso giorno della morte del “Campionissimo” Fausto Coppi, come ricorda qualcuno) a 90 anni (e 84 vendemmie, come gli piaceva ricordare).
Fonte: Provincia – Pavese.
Ritorna l’Erbaluce day mercoledì mattina.
O Ritorna mercoledì 5 gennaio alle ore 11 all’hotel Roma e Rocca Cavour, in piazza Carlo Felice a Torino, l’appuntamento con l’Erbaluce day, la giornata organizzata da Confagricoltura e dal Consorzio cascine Piemontesi per presentare l’andamento produttivo e commerciale del vino Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie: fermo, spumante e passito. Alla presentazione, che è anche un momento di promozione importante per la viticoltura canavesana, parteciperanno tra gli altri il presidente del Consorzio di tutela per la valorizzazione dei vini docg Caluso e doc Carema e Canavese, Antonino Iuculano, il presidente di Cascine piemontesi Enrico Allasia, il direttore di Confagricoltura Ercole Zuccaro, e il presidente dell’Enoteca regionale dei vini della Provincia di Torino, Corrado Scapino.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Tra paure e sfide Imprese allo sprint – Aumento delle materie prime e pandemia: tra paure e sfide Aziende ai blocchi di partenza.
Un 2022 che si apre nel segno dell’incertezza per le imprese salentine, complici il Covid e l’impennata dei prezzi delle materie prime. «Un imprenditore però, per costituzione, deve essere ottimista Noi crediamo nel futuro e non abbiamo bloccato gli investimenti». Parola di Leone De Castris, ex presidente di Confindustria Lecce e noto perché il suo nome è legato a quello della storica cantina di Salice Salentino che ha visto nascere, tra gli altri, anche il Five Roses, il primo vino rosato imbottigliato in Italia Sessanta anni compiuti da poco, di origini salentine e baresi insieme, Piernicola Leone è amministratore delegato dell’antica azienda di famiglia, nata nella seconda metà del 600 mentre l’imbottigliamento dei primi prodotti risale al 1925.
Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.
Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati.
Il fatturato 2020-2021 tocca i 43,2 milioni, in salita del 14% sul 2019-2020 Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati Il dg Accordini: «Boom di vendite online, +25% nei supermercati e nuove quote estere, così abbiamo recuperato il -30% dei ristoranti». Un fatturato consolidato di 43 milioni e 200mila euro, in crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente, nonostante la pandemia abbia colpito pesantemente il vitivinicolo: con questi numeri, e con un nuovo investimento a San Pietro in Cariano, Cantina Valpolicella Negrar chiude in positivo il bilancio 2020/21.
Fonte: Arena.
Vino, la degustazione deve partire dall’olfatto.
Parte da Verona a gennaio 2022 il primo corso italiano dedicato alla conoscenza del vino attraverso i suoi profumi. Si chiama «Sentire Sentori — Il profumo nel calice» e prevede quattro appuntamenti, per un totale di 10 ore di lezioni serali al centro di formazione Smell Atelier, tenuti dalla giornalista, critica enologica e degustatrice Alessandra Piubello e dalla formatrice esperta di fragranze Francesca Faruolo. Due professionalità in campi differenti, perla prima volta insieme. «Da piccola amavo quelli della vendemmia e quelli della cantina dove papà faceva il vino. Il mio naso era sempre in fermento», svela Piubello.
Fonte: Arena.
Da Treviso il prosecco della Regina – Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina.
La storia. Azienda trevigiana scelta da Elisabetta Da Treviso al Norfolk, il prosecco della Regina. Un prosecco trevigiano scelto da Elisabetta per produrre il suo marchio personale. Dal Cin a pagina 12 Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina Elisabetta sceglie l’azienda trevigiana. Le bottiglie da 200 millilitri della tenuta Vigna Dogarina per lanciare la sua linea di Sandringham in vendita a 18 euro. IL DG DELLA CANTINA: «SIAMO ONORATI CHE IL NOSTRO EXTRA DRY SIA STATO SCELTO DALLA CASA REALE».
Fonte: Gazzettino.
Prosecco veneziano per il merchandising della Corona inglese – Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace.
La Corona britannica sceglie un prosecco veneziano per promuovere il proprio merchandising, con tanto di logo reale. Si tratta del prosecco Vigna Dogarina, che appartite alla Vivo Cantine fondata tra Jesolo e San Donà. Il vino farà parte della linea Sandringham. Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace La Regina Elisabetta ha scelto le bollicine made in Veneto Orientale per brindare al nuovo anno Alla Regina piace freddo, ghiacciato.
Fonte: Nuova Venezia.
Export Ue, il Prosecco supera lo Champagne.
Con 205 milioni di litri (41%), il Prosecco nel 2020 è al primo posto tra le principali categorie di spumante esportate dagli Stati membri dell’Ue verso Paesi al di fuori dell’Unione europea. Al secondo posto lo Champagne (13%, 66 milioni di litri) e Cava (12%, 58 milioni di litri). Lo rileva Eurostat. L’analisi dell’ufficio statistico dell’Unione europea registra che nel 2020 le esportazioni di spumanti dell’Ue verso i Paesi extra Unione sono state pari a 494 milioni di litri, in diminuzione rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.
Fonte: Tribuna Treviso.
La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea».
La notizia diffusa dai tabloid inglesi è confermata dal direttore generale di ViVo Cantine La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea» LA STORIA a Regina Elisabetta brinda col Prosecco? Pare di sì. Sono / le bollicine di Vigna Dogarina di Campodipietra, azienda agricola controllata dal Gruppo “ViVo Cantine”, che conta 100 ettari di vigneto. Non nasconde la soddisfazione Franco Passador, il direttore generale. «Arriva d’oltre Manica una conferma importante — evidenzia – del valore delle nostre pregiate produzioni di Prosecco “Dogarina” di Campodipietra».
Fonte: Tribuna Treviso.
L’Italia del vino: tempi di bilancio e previsione.
A tirare le somme dell’annata che si è appena conclusa e a darci un’idea di come andranno le cose nel 2022 è l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio. Capodanno, tempo di bilancio anche per il settore vitivinicolo del nostro Paese. Ne abbiamo parlato con l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio, che da oltre 20 anni organizza corsi per Sommelier.
Fonte: La Nazione.
Il miglior bianco d’Italia è friulano: tutti i migliori vini del Friuli 2022.
Ritorno al classico. È il tema di fondo tra i 26 vini premiati con i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso nella nuova Guida Vini d’Italia 2022. La culla dei grandi bianchi conferma la sua vocazione con ben 25 premiati su 26. Tra questi, nove sono frutto di un blend di diversi vitigni a bacca bianca.
Fonte: QuiFinanza.
Federico, 19 anni e l’amore per il vino diventato lavoro: con le anfore di terracotta in cantina.
Diplomato alla Fem, già impegnato nell’azienda di famiglia dove lavora ancora nonno Bruno (83 anni). Iniziamo il nuovo anno con una bella storia, che vuole essere augurale per un anno che si presenta ancora problematico per la pandemia. E’ quella di un giovane di appena 19 anni ma già ricco di idee e progetti per il futuro per i quali vuole completare il percorso formativo per poi confrontarsi con il mondo prima di tuffarsi a tempo pieno nell’attività dell’azienda famigliare che sta viaggiando a vele spiegate.
Fonte: Trentino.
Il vino sardo è una delle nostre squisitezze, ma è davvero tra i più antichi del mondo?
Ecco cosa ci ha rivelato il professor Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica sistemica UniCa-Università degli Studi di Cagliari: “Se parliamo di vinificazione in Sardegna il torchio di Monastir, nell’ambito del Mediterraneo Occidentale, rappresenta la testimonianza più antica di vinificazione”.
Fonte: SardegnaLive.
Porto: storia, caratteristiche e curiosità sul vino liquoroso portoghese.
Il Portogallo è, assieme a Spagna, Francia ed Italia, uno dei maggiori paesi produttori e consumatori di vino a livello mondiale. Tanti sono i vini tipici portoghesi che hanno conquistato i mercati internazionali grazie alla loro corposità, alla loro complessità degli aromi – per i rossi – o alle note fruttate e più leggere dei vitigni autoctoni della costa.
Fonte: greenMe.
Vola il consumo di vino bio, vendite cresciute del 60% in 3 anni.
Fino a dieci anni fa il vino bio era un prodotto di nicchia relegato a un mercato ristretto fatto di “visionari”. Oggi è in piena espansione: le vendite volano con una crescita del 60% in tre anni e il consumo interno, che nel 2020 valeva circa 40 milioni di euro, dalle prime elaborazioni dei dati si prevede che arriverà nel 2021 a quota 50 milioni. Il perché lo spiega il Report Wine Monitor Nomisma per Valoritalia: il 59% dei consumatori vede nei vini bio una qualità superiore rispetto ai vini convenzionali, e per il 75% degli intervistati c’è il valore aggiunto del rispetto per l’ambiente.
Fonte: Yahoo Finanza.
Di madre in figlia: le cantine familiari e femminili del Nord Italia.
La prima tappa di un viaggio alla scoperta di quel versante del mondo del vino che non solo ha quasi dimenticato i pronomi maschili, ma che soprattutto racconta di legami di sangue, emozioni e generazioni che si rincorrono verso il futuro.
Fonte: la Repubblica.
Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo: «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata. D’altronde le favole moderne sono un po’ così, da scrivere con un bel bicchiere di lambrusco in mano mentre si ascolta a viva voce la passione di chi si è laureato in Ingegneria per poi dedicarsi alla terra.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Surrau, dal Gambero rosso alla top 100 mondiale Usa.
Arzachena. Anno ricco di soddisfazioni per la cantina della famiglia Demuro Pedini: «Orgogliosi in particolare per un prodotto di largo consumo come Branu». Un 2021 a stelle e strisce. Si è concluso un anno ricco di soddisfazioni per la cantina Vigne Surrau, che manda in archivio riconoscimenti nazionali e internazionali che certificano una volta di più la bontà delle lavorazioni. Dalla conquista della stella Gambero Rosso alla menzione e inserimento nella top100 mondiale negli Stati Uniti, per l’impresa della famiglia Demuro c’è di che essere orgogliosi, come conferma il responsabile commerciale Alessandro Pedini: «Un anno che conferma il consolidamento avviato della nostra filiera e la qualità sempre crescente delle lavorazioni, che puntiamo a migliorare ulteriormente nell’anno nuovo».
Fonte: La Nuova Sardegna -.
Alessandro Borghese – 4 ristoranti.
Il Friuli Venezia Giulia scende in gara nella sesta puntata della quarta stagione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Dopo la puntata ambientata a Trieste della scorsa stagione, chef Alessandro Borghese torna nella regione più nord-orientale dItalia. Nelle zone collinari tra Gorizia e Cividale del Friuli, tra vigneti, dimore storiche e castelli, si trovano i quattro contendenti di questa puntata che si sfidano per il titolo di miglior ristorante con cantina. I ristoranti in gara sono: La Tenuta di Blasig, lOsteria della Ribolla, lAgriturismo Alturis e il Castello Formentini. MIGLIOR RISTORANTE CON CANTINA LA TENUTA DI BLASIG Elisabetta, con un passato di studio a New York e attività allestero, si occupa a 360 gradi della vecchia azienda di famiglia, una grande tenuta del 1700.
Fonte: Quotidiano Nazionale.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 2 gennaio 2022!
Feste di fine anno, record storico del made in Italy.
Record storico per l’alimentare made in Italy con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e caviale: solo nel periodo delle feste di Natale e Capodanno ha raggiunto i 4,4 miliardi, +n9 rispetto al 2020 secondo la Coldiretti. Spumante: mai così forti le bollicine italiane (+29%) sulle tavole del mondo.
Fonte: Corriere della Sera.
La vita e i sogni di Franco Ziliani l’inventore del Franciacorta.
Se la notte di Capodanno avete festeggiato bevendo Franciacorta, avreste dovuto brindare anche alla memoria di Franco Ziliani, morto novantenne nella sua casa sulle sponde del lago d’Iseo, a Santo Stefano, sei giorni dopo aver cenato allegramente con gli amici. Fino all’ultimo era stato un tipo frizzante per propria natura e per ciò che ci ha lasciato. Stiamo parlando dell’inventore del Franciacorta, un uomo costituito da un fortunato assemblaggio di talento, visionarietà, caratteraccio, ostinazione e incontri fatali. Una vita di sogni Nato nel 1931 a Travagliato, paese della bassa bresciana dal famigerato clima subtropicale umido, era figlio e nipote di commercianti di vini sfusi.
Fonte: Domani.
Il consumo in casa evita agli spumanti lo stop di fine anno.
Vino e spumanti, tempo di bilanci dell’osservatorio Ovse: 2021 all’insegna della voglia di spendere ma incertezza sul breve e medio termine. Fine anno con botti record, ma con aumento delle disdette fuori casa. Privilegiate le bollicine tricolori, ma il mercato Ue interno è più lento. «I consumi sono sempre più legati a condizioni e sensazioni di vita quotidiana», spiega Giampietro Comolli, presidente dell’Osservatorio Economico Vini e Spumanti, struttura attiva dal 1991 fondata all’Università Cattolica di Piacenza.
Fonte, Libero Quotidiano.
Vini di lusso, l’Italia vince all’asta.
Le etichette nazionali sono sempre più gettonate >Non solo Piemonte e Toscana: si fanno avanti nelle grandi Case: superato anche il picco del 2010 anche le bottiglie d’annata degli altri territori I FRANCESI AL TOP: A NATALE DA CHRISTIE’S E STATO AGGIUDICATO PER 43MILA STERLINE UN PPRI9-JOUET BRUT MILLESIME DEL 1874. Non c’entrano l’impennata dei consumi per il brindisi di capodanno, né il prezzo alle stelle raggiunto quest’anno dallo Champagne. Il valore record 42.875 sterline, al cambio 51.021 euro – con cui è stata aggiudicata poco prima di Natale da Christie’s a Londra una bottiglia di Perrier-Jouët Brut Millésimé 1874 ha a che fare col mercato dei vini di lusso e da collezione che cresce di anno in anno, garantendo rendimenti maggiori di molti altri investimenti e beni rifugio.
Fonet: Messaggero.
L’abbinamento.
Per pasteggiare Sulle colline di Ascoli Piceno a 700 metri, Ciù Ciù Falerio è un blend di Pecorino, Passerinae Trebbiano. Floreale, fresco, scacciapensieri. Vegano. L’abbinamento a cura di Lara Loreti Per brindare Nel Bioldo Bio Vegan Asolo Prosecco Superiore Docg Val d’Oca le uve sono raccolte a mano. Perlage fine, note floreali. Per meditare (e non solo) Vegante Sensi è un Chianti Superiore di autentica eleganza. Al naso ciliegia, viola e fragola, sorso croccante. Perfetto a tavola e per momenti gaudenti di pura filosofiaveg.
Fonte: Specchio.
«Chiarli riceve premi tutti gli anni: non siamo legati all’annata fortunata».
«Troviamo costantemente spazio sulle guide più prestigiose con punteggi alti: Lambrusco Sorbara è una tipologia di vitigno con grandi possibilità di sviluppo, Nella Tenuta Sozzigalli il terreno ideale» Stefano Turcato Il nome Chiarliè legato in modo indissolubile alla produzione di vini e a una vicenda imprenditoriale che nasce a Modena nel 1860 da un’osteria molto conosciuta per svilupparsi negli oltre 160 anni trascorsi attraverso cinque generazioni e fino all’attuale realtà di prestigio nel difficile settore vitivinicolo. Una vicenda caratterizzata dalla capacità di trasformare un vino come il Lambrusco destinato al territorio locale via via ad ambiti sempre più vasti al punto da fame uno dei prodotti di punta dell’export agroalimentare italiano.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Intervista a Alessio Mammi «I nostri prodotti sulle tavole di tutto il mondo: un valore unico».
II punto della situazione dell’assessore regionale Mammi «Tra le prime 10 Dop italiane, 4 sono dell’Emilia Romagna» «I”annata agraria ha portalo a Reggio 59 milioni di curo per 1.818 beneficiari». I settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare in Emilia-Romagna nell’anno della pandemia hanno saputo tenere, continuando a portare il cibo sulle nostre tavole e non si sono mai fermati. La produzione agricola dell’Emilia-Romagna si attesta a 4,5 miliardi di euro, segnando un +8%: le nostre imprese agricole hanno continuato a mettere prodotti sul mercato, e la qualità delle eccellenze regionali ha fatto la differenza.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Numeri e giuria del noto concorso vinicolo.
La classificazione delle etichette Sono stati oltre 14 mila i vini che quest’anno hanno partecipato al Berliner Wein Trophy. Da precisare che a causa della quota limitata, molte domande non sono state accettate. In particolare, quasi duemila produttori provenienti da quaranta paesi hanno presentato i propri prodotti. Anche i paesi con poca tradizione vitivinicola hanno partecipato, il che dimostra l’alta reputazione internazionale del concorso. Per diversi giorni, i vini in gara sono stati degustati da una giuria composta di enologi, sommelier, “Masters of Wine”, commercianti specializzati, produttori di vino e giornalisti.
Fonte, Latina Oggi.
Vini Casale del Giglio Un trionfo alla Berliner Wein.
L’Azienda de Le Ferriere conquista tre medaglie d’oro e una d’argento Sul podio Bellone, Petit Manseng, Mater Matura e Faro della Guardia Vi partecipino ogni anno produttori e distributori provenienti da tutto il mondo Al Berliner Wein Trophy l’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere conquistatre medaglie d’oro e una d’argento. Eccoli i vini premiati: il Bellone, il Petit Manseng, il Mater Matura e il Faro della Guardia. Da precisare che è stato quest’ultimo a vincere l’argento.
Fonte: Latina Oggi.
Pavia, il brindisi senza allegria La crisi delle cantine si allarga.
In liquidazione la sociale di Canneto, un tempo erano 7 oggi solo 2. Resiste bene solo Terre d’Oltrepò OLI ETTARI 13.500 Su cui si coltiva la vite che rende 500mi1a quintali di uva ogni anno. (Pavia) Cantine sociali addio in Oltrepò Pavese? L’allarme non è neanche nuovo. Le tribolazioni, in passato, non sono mancate. Già quasi un secolo fa (1912), infatti, la Cantina Sociale di Canneto Pavese (allora Cantina Municipale) aveva chiuso i battenti. E non manca una curiosa coincidenza: sempre a fine dicembre, quella volta il 29 dicembre del 1995 venne decisa, ad esempio, la liquidazione delle Riunite di Stradella.
Fonte: Giorno Lombardia
Ecco Cantine d’Italia guida dell’enoturista grazie a Go Wine.
Con 820 aziende Recensioni e consigli Ecco Cantine d’Italia guida dell’enoturista grazie a Go Wine. È uscita la nuova edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. Si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza’ per l’Enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini. Una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”.
Fonte: Monferrato.
Il vino contro i pregiudizi “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”.
L’imprenditore Pietro Monti è diventato cieco dopo un incidente e ha fondato una cantina a Perletto con molte bottiglie premiate Il vino contro i pregiudizi “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”. La storia dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto va di pari passo con quella del suo fondatore. Una storia fatta di passione, coraggio, tenacia. E tanta forza di volontà. Perché Pietro Monti, enologo di 36 anni originario di Appiano Gentile, in provincia di Como, continua a lavorare e a far crescere la sua attività anche se 10 anni fa ha perso la vista a causa di un terribile incidente stradale. Pietro ha ricominciato da zero.
Fonte: Stampa Cuneo.
Il Garda, il Baldo (e l’Amarone): chi cerca il timbro dell’Unesco.
La Regione finanzia i progetti di candidatura. Tre candidature su sette sono veronesi. Parliamo delle nuove candidature Unesco che la Regione — notizia di ieri — sostiene con 12omila euro totali. Nell’ordine: la candidatura dell’appassimento del Valpolicella a patrimonio immateriale, quella dei territori di Torri del Benaco, Garda, Costermano sul Garda e San Zeno di Montagna a riserve della biosfera, quella del Monte Baldo a patrimonio dell’umanità. Dalla Regione, per le candidature veronesi, arrivano 5omila euro: 2omila a testa euro per le prime due, 10mila per quella del Monte Baldo. Di suo, Verona intesa come città, è iscritta alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 3o novembre 2002.
Fonte: Corriere di Verona.
Prosecco affianca Champagne ai mondiali di Snow Polo.
Per la prima volta l’evento vedrà le bollicine trevigiane affiancare lo Champagne grazie alla collaborazione con il brand di Villa Sandi Villa Sandi è Official Partner della Coppa del Mondo di Snow Polo di St. Moritz, che si svolge nella cittadina elvetica dal 28 al 30 gennaio 2022. Per la prima volta il Prosecco affiancherà lo Champagne nel prestigioso evento: una soddisfazione doppia per le bollicine trevigiane. Per celebrare l’evento, Villa Sandi ha realizzato un’esclusiva bottiglia prodotta in serie limitata e disponibile nell’e-commerce del gruppo oltre che nei migliori ristoranti, hotel ed enoteche elvetici. La cantina guidata dalla famiglia Moretti Polegato darà inoltre il nome a una delle tribune che sorgeranno di fronte al celebre lago ghiacciato che ospiterà le gare a fine di gennaio, e darà vita a una serie di eventi in loco per i clienti e gli ospiti.
Fonte: Tribuna Treviso.
Il vino contro i pregiudizi: “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”.
L’imprenditore Pietro Monti è diventato cieco dopo un incidente stradale e ha fondato una cantina a Perletto con molte bottiglie premiate. La storia dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto va di pari passo con quella del suo fondatore. Una storia fatta di passione, coraggio, tenacia. E tanta forza di volontà. Perché Pietro Monti, enologo di 36 anni originario di Appiano Gentile, in provincia di Como, continua a lavorare e a far crescere la sua attività anche se 10 anni fa ha perso la vista a causa di un terribile incidente stradale.
Fonte: La Stampa.
Attrezzatura della cantina mercato 2.021 concorrenza viene valutata sulla base di inseguimenti di sviluppo di protagonisti in entrambi i mercati regionali e globali entro il 2026.
Il rapporto sul mercato globale Attrezzatura della cantina presenta una panoramica completa, quote di mercato e opportunità di crescita del mercato Attrezzatura della cantina per tipo di prodotto, applicazione, produttori chiave e regioni e paesi chiave. Questo rapporto presenta anche il panorama della concorrenza di mercato e una corrispondente analisi dettagliata dei principali fornitori / produttori sul mercato.
Fonte: Merate Edizione.
Libri Top Ten e Lo Scaffale.
CANTINE D’ITALIA 2022. AA.VV., Go Wine Editore (€ 18.00). Le 820 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.
Fonte: Valdichiana Oggi.
Anno nuovo, bottiglia vecchia: i consigli per conservare la qualità del vino avanzato.
Dopo i festeggiamenti della notte di Capodanno, è possibile che siano rimaste aperte delle bottiglie di vino. Per preservarne il contenuto esistono diversi sistemi di chiusura a seconda della tipologia (bollicine o vino fermo). Importante anche mantenere le bottiglie in verticale e alla giusta temperatura e umidità.
Fonte: Italiaatavola.net-.
Vino, il 2022 premierà sostenibilità e ridotta gradazione.
Continuerà a crescere anche nel 2022 il trend dei vini biologici, biodinamici, vegani e naturali insieme alla produzione sostenibile con aziende che hanno sviluppato un circuito chiuso in cui producono energia per il fabbisogno interno o che utilizzano materie prime riciclate per le confezioni o le bottiglie e che sostengono progetti ecologici e sociali.
Fonte: Sicilia Oggi Notizie.
Un vino di Nocera tra i migliori al mondo. Odoardi: «Un pezzo di Calabria in bottiglia».
Il produttore commenta l’inserimento del rosso 1480 nell’elenco del New York Times e racconta una professione che nasce cogliendo a pieno i risvolti antropologici del territorio. Ancora un riconoscimento internazionale per il nettare degli dei prodotto sulle colline di Nocera Terinese dalla famiglia Odoardi.
Fonte: LaC News24.
Vini del Trentino Alto-Adige a Capodanno. “Wine Specialists Journal”: tra metodo classico e taglio bordolese.
Da infaticabili enonauti, anche nel giorno di Capodanno il nostro viaggio nel mondo dei vini prosegue in una regione estrema come il Trentino Alto-Adige, non solo per la sua posizione geografica, ai confini settentrionali del nostro Paese, con una storia contesa con il vicino impero Austro-ungarico.
Fonte: ViPiù.
Vini italiani, il 2022 si prospetta all’insegna della sostenibilità.
La produzione vinicola dei prossimi 12 mesi si prepara ad essere particolarmente attenta all’impatto ambientale. Secondo quanto si apprende dai trend individuati da Etilika i vini italiani del 2022 si prospettano essere all’insegna della sostenibilità.
Fonte: Biopianeta.
Le esportazioni di spumanti dell’UE diminuiscono per la prima volta in 10 anni.
L’Unione Europea ha registrato un calo dell’export dei suoi spumanti nel corso del 2020 per la prima volta negli ultimi 10 anni, secondo i dati diffusi dall’ufficio statistico comunitario Eurostat. “Nel 2020 le esportazioni di spumante verso i Paesi extra Ue sono state di 495 milioni di litri, in calo rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.
Fonte: Sputnik Italia.
Dimensioni Armadietti per vino di mercato, analisi top Paesi approfondite ricerche, tendenze, emergenti Fattori di crescita e previsioni regionali al 2026.
Il rapporto sul mercato globale Armadietti per vino presenta una panoramica completa, quote di mercato e opportunità di crescita del mercato Armadietti per vino per tipo di prodotto, applicazione, produttori chiave e regioni e paesi chiave. Questo rapporto presenta anche il panorama della concorrenza di mercato e una corrispondente analisi dettagliata dei principali fornitori / produttori sul mercato.
Fonte: Segrate Giornalet.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 31 dicembre 2021!
Voci dalla casa nel bosco racconto dell’ex ribelle.
Maurizio Zanella svela la storia rocambolesca della cantina che ha fondato Un podcast con le voci di Martina Colombari e Pierfrancesco Favino C’era una casa nel bosco. E un ragazzo ribelle degli anni Settanta. Studiava niente. Preferiva l’eskimo e la moto da cross ai libri. Il ribelle, migrato da Lotta Continua ai gruppi di destra, viene bocciato. Il giorno dopo di un fermo di polizia, il padre lo spedisce a Manchester, a lavorare come operaio. Poi íl collegio a Domodossola, da dove viene espulso.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Preghiera.
“Una visione povera” è quella di chi beve spumanti famosi e costosi (champagne, franciacorta, trento eccetera) secondo il vignaiolo Luca Francesconi della cantina Josef di Ponti sul Mincio, in un videino molto divertente in cui con accento molto lombardo, non lontano da Maurizio Milani, parla di vino aggirandosi perla sua campagna. A me piace definire lo spumante famoso e costoso (champagne eccetera) “chardonnay addizionato che sa di funghi”, tralasciando i pochi casi in cui lo chardonnay non c’entra ed evidenziando ciò che disgustosamente viene aggiunto: lo sciroppo. Francesconi evidenzia invece ciò che disastrosamente viene tolto: i lieviti.
Fonte: Foglio.
Intervista a Giovanni Geddes da Filicaja – «Ornellaia e non solo I fine wines italiani sbarcano a Bordeaux».
L’ad di Frescobaldi annuncia l’apertura di un ufficio nella capitale del vino francese. Fare grandi vini non basta Serve anche comunicarli E nel 2022 cresceremo Andrea Cuomo • Il prestigio dei vini grandi vini italiani passa per… Bordeaux. La capitale francese del vino è stata scelta dal gruppo Frescobaldi come sede di un ufficio di rappresentanza che rafforzi la rete vendita di Omellaia, Masseto, Tenuta Luce e Brunello di Montalcino Castel Giocondo. La novità sarà presentata alla fine di gennaio e rappresenta l’occasione per discutere con Giovanni Geddes da Filicaja, ad del gruppo Frescobaldi, della salute dei fine wines italiani 35 anni dopo la loro irruzione in un mercato fino allora dominato dalle maison francesi.
Fonte, Giornale.
Cenone di Capodanno Il conto sarà di 1,7 miliardi.
Boom di cancellazioni in locali e ristoranti Ma la festa si sposta in casa, con cibi di qualità Buon appetito Uno studio della Cna Alimentare avvisa i ristoratori mentre volano i consumi di olio e vini Made in Italy. Gli italiani che festeggeranno l’arrivo del 2022, non limitandosi a viverlo con i familiari conviventi, rimangono in maggioranza. Ma il loro numero si è assottigliato in maniera consistente rispetto al 2019, ultimo anno pre Covid. A fare i conti è una ricerca della Cna Alimentare, organizzazione della Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa.
Fonet: La Notizia.
La carica dei Barolo.
L’impennata delle aste online ha favorito il vino piemontese, che si è imposto con Sassicaia, Solaia, Tignanello, Ornellaia e Masseto S’allarga la base di mercato. Il successo di Monfortino e Bruno Giacosa La carica dei Barolo di Cesare Pilon per 23 anni la graduatoria che Milano Finanza pubblica a fine dicembre ha segnalato le quotazioni più elevate ottenute alle aste da tutti i vini italiani. questa ventiquattresima edizione concentra invece la sua attenzione su un vino solo, il Barolo. Come mai? Le pandemia da Covid 19, che ha sconvolto il mondo nel 2020 e nel 2021, ha incrementato le vendite online, e le aste dei vini che già avevano cominciato ad adottare questa soluzione, ne sono state favorite in misura inaspettata, tant’è che in questi due anni il mercato secondario dei fine wines (di cui le aste costituiscono la colonna portante) è cresciuto come mai in precedenza.
Fonte: Milano Finanza.
Italian Wine Brands rileva l’85% di Enovation Brands.
Italian Wine Brands rileva 1’85% di Enovation Brands MeA Italian Wine Brands ha sottoscritto ieri l’accordo per l’acquisizione dell’85% del capitale di Enovation Brandsm, storica società di importazione di vini italiani sul territorio nordamericano con base a Miami. Nel periodo compreso tra giugno 2020 e giugno 2021, Enovation ha realizzato un fatturato pari a 32, milioni di dollari (con l’82% dei ricavi delle vendite realizzate sul territorio USA e i118% in Canada). Nel medesimo periodo, Enovation ha realizzato un Ebitda pari a3,2 milioni, un utile netto contabile pari a 3,4 milioni di dollari. L’equity value concordato tra IWB ‘e i venditori per l’acquisto dell’85% di Enovation è pari a complessivi 22 milioni, valutazione cui corrisponde un equity value per il 100% della società pari a 25,9 milioni di dollari.
Fonte: Sole 24 Ore.
Antinori, bonus di 1.200 euro ai dipendenti.
Welfare Stanziato circa un milione di euro per aiuti alle famiglie Cotarella: «Riconoscenza» Silvia Pieraccini Marchesi Antinori ha deciso di ringraziare tutti gli 800 lavoratori del gruppo vinicolo per gli sforzi fatti in quasi due annidi pandemia con un bonus in busta paga: 1.200 euro per i dipendenti a tempo indeterminato, 80o euro per gli stagionali che hanno maturato almeno 15o giornate di lavoro. Nel complesso si tratta di una somma vicina al milione di euro, erogata in un anno decisamente brillante per lo storico gruppo fiorentino: il 2021 si chiude non solo recuperando la flessione di vendite del 2020 (-12,5%), ma migliorando del 5-6% i ricavi pre-Covid (il consolidato 2019 era stato di 246 milioni). L’Ebitda si attesterà vicino al 45%, confermando Antinori leader italiano nella redditività vinicola.
Fonte: Sole 24 Ore.
Cenone di Capodanno, l’effetto Covid congela il mercato degli spumanti.
Le bottiglie destinate a fine 2021 al mercato nazionale (88 milioni) e all’esportazione (228 milioni) I consumi delle famiglie Con le disdette dei ristoranti aumenterà lo stock delle bottiglie invendute Castelletti: «Tanti i locali in difficoltà, rimanenza per il 2o% del prodotto» Giorgio dell’Orefice Il brindisi di Capodanno alla prova della variante Omicron. L’escalation dei contagi degli ultimi giorni e la conseguente ondata di disdette rilevata dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) nei circa 7omila ristoranti assodati per l’ultima serata del 2021, mettono a rischio anche i consumi di spumante.
Fonte, Sole 24 Ore.
Le “bollicine” prodotte in collina spingono sempre più la ripresa.
Lo spumante è la colonna portante del mercato Le bollicine” prodotte in collina spingono sempre più la ripresa. Da produzione di nicchia la colonna portante dell’offerta enologica della collina di San Colombano. In scia alla tendenza degli ultimi 10 anni in cui le bollitine sono diventate un prodotto di consumo alla moda per tutto l’anno, le bottiglie di spumante in collina sono quadruplicate e oggi sfondano quota 100mila. ll clou commerciale dell’arma ta, però, rimane quello delle feste natalizie e soprattutto di fine anno, anche se gli ultimi giorni hanno visto un improvviso calo degli ordini tardivi (la maggior parte delle vendite erano già state fatte) in seguito all’aggravarsi della situazione pandemica Ma nessuno dimenticherà di stappare uno spumante alla fine del conto alla rovescia questa sera.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Guerra del vino Le reazioni astigiane – “Abbiam perso l’occasione per superare i campanilismi”.
Le reazioni dei consorzi alla scissione albese da Piemonte Land of Wine “Abbiamo perso l’occasione per superare i campanilismi”. Fa discutere la «scissione» albese da Piemonte Land of Wine, il super consorzio che rappresenta i 14 enti di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg subalpine. Le dichiarazioni del presidente dimissionario Matteo Ascheri, alla guida del Consorzio del Barolo e-del Barbaresco, destano stupore per contenuti e tempistica. Formalmente comunicata a inizio dicembre, la rinuncia all’incarico del barolista si è trasformata in polemica alla chiusura di un anno, il 2021, straordinariamente positivo per tutto il vino piemontese, che ha registrato picchi produzione e incrementi delle quote export.
Fonte: Stampa Asti.
Questa strana guerra non è tra i territori.
Strana questa «guerra del vino». Sono diventati pubblici dissidi interni al Consorzio dei consorzi, quel Piemonte Land of Wine, la cui nascita fu giustificata dalla necessità di concentrare i soldi pubblici (europei e regionali) sulle principali attività promozionali in Italia e all’estero a favore del vino piemontese: 2,5 milioni di ettolitri, figli di 40 mila ettari di vigne made in Piemonte. Bisogna saper comunicare, con i mass media e sui social, partecipare a fiere e rassegne. Un solo treno: c’è chi fa la locomotiva, altri i vagoni, ma bisogna essere sulla stessa linea e alla medesima velocità. Il nome scelto per l’esordio fu il pomposo «Piemonte, land of perfection».
Fonte: Stampa Asti.
Spaccatura nel vino “Carrozzone utile soltanto a qualcuno”.
Ancora reazioni all’esodo di Langa e Roero da Piemonte Land Spaccatura nel vino “Carrozzone utile soltanto a qualcuno”. Reazioni, consensi, distinguo: fra le istituzioni che governano il mondo del vino piemontese si è accesa una discussione che covava già da molti mesi. Il sasso lo ha gettato il presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco, Matteo Ascheri, dimettendosi formalmente dalla carica di presidente di Piemonte Land ofWine, il super consorzio che riunisce i 14 enti di tutela del vino piemontesi per la promozione congiunta in Italia e all’estero. In disaccordo con le politiche e le decisioni di stampo astigiano, Ascheri ha ottenuto all’unanimità dal Consorzio del Barolo il mandato di far uscire i propri rappresentanti da Piemonte Land e di mettere in vendita le quote.
Fonte: Stampa Cuneo.
Spumante o champagne? Il quesito inutile.
Già nel Seicento, sia in Francia che in Itala l’impiego delle prime bottiglie a tenuta stagna consentì di mettere in pratica la tecnica della Spumantizzazione. Stasera si stappa. Alcuni si lambiccano se sia meglio brindare al 2022 con lo spumante o lo champagne.
Fonte: Quotidiano di Bari.
L’azienda De Stefani premiata per l’Olmèra.
L’azienda vinicola De Stefani selezionata per il suo Olmèra 2019. L’Associazione italiana sommelier, sezione delVeneto, si fa portavoce di un’iniziativa itinerante, premiando l’azienda De Stefani di Fossalta di Piave e il suo bianco Igt Olmèra 2019, un vino «che nobilita la causa». Per l’undicesima edizione di Alba Vitae la delegazione di Ais Venezia ha scelto un vino di riferimento della terra dei dogi. Il bianco Igt Olmèra 2019 è da sempre tra i più acclamati della famiglia De Stefani. Il nome rende omaggio al bosco di olmi che originariamente ricopriva il territorio di Fossalta di Piave dove, da oltre trent’anni, si trova il vigneto che dà origine a questo vino.
Fonte: Nuova Venezia.
Concorso Vini sfusi Premiata la cantina di San Martino in Rio per il Rossissimo.
Il vino prodotto con uva Ancellotta vince la medaglia d’oro alla International bulk wine competition 2021 di Amsterdam. È un prestigioso riconoscimento internazionale quello conquistato dalla Cantina di San Martino in Rio nei giorni scorsi ad Amsterdam, dove il suo vino Rossissimo di Ancellotta ha conquistato la medaglia d’oro al Concorso Internazionale dei Vini sfusi 2021 (International Bulk Wine Competition 2021).
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Che mondo sarebbe, senza le App? Dalle degustazioni all’enoturismo, le “must have”.
L’ultima arrivata – tra big data, wine lover e produttori – si chiama “Yes We Wine”. La più popolare è ancora Vivino, scaricata da milioni di utenti. Cosa sarebbe la vita di tutti i giorni senza la tecnologia? Difficile dirlo, perché ormai non c’è attività che non contempli l’aiuto di un device, una app o l’ultima trovata tech.
Fonte: WineNews.
I vini italiani più cercati sul web: la nuova classifica.
La nuova classifica dei vini italiani più cercati sul web: ecco le etichette nostrane presenti nella Top 100 Most Searched-For Wines di Wine-Seacher. Quali sono i vini italiani più cercati su Internet? A questa domanda, e a tante altre, ha risposto la nuova “Top 100 Most Searched-for Wines” di “Wine-Searcher”, portale di riferimento per i wine lover di tutto il mondo.
Fonte: Initalia Virgilio.
Con poco più di 5 euro questo straordinario vino bianco apprezzato e pluripremiato nel Mondo sarà il nostro jolly di Capodanno.
Abbiamo recentemente visto che l’export vinicolo italiano sta andando alla grande nonostante le mille difficoltà. Grazie anche agli accordi economici internazionali e al calo dei dazi doganali, le nostre meraviglie vitivinicole stanno invadendo il pianeta. Stando ai dati di settore, staremmo staccando i cugini transalpini nelle vendite. Diamoci comunque appuntamento dopo le feste per avere dei dati aggiornati.
Fonte: Proiezioni di Borsa.
Tutti i colori del vino: 4 etichette da regalare (e stappare) all’ultimo dell’anno.
Tutti i colori del vino, per festeggiare il capodanno. Come già per il 2020, anche quest’anno vi proponiamo la gustosissima selezione di quattro etichette, da tutta la provincia e oltre, da stappare in compagnia per celebrare la fine del 2021 e augurarsi un 2022 di gioia e serenità (e magari senza pandemia, finalmente). Allora, in alto i calici: il brindisi è alle porte, buona lettura e soprattutto buona degustazione, immaginando un percorso gastronomico dall’aperitivo al dessert.
Fonte: BresciaToday.
Come conservare birre, vino, spumante aperti: regole e trucchi.
Se avete aperto una bottiglia di spumante e non sapete come conservarla, ecco tutte le regole da seguire per farla durare più a lungo possibile. Dove conservare le bevande aperte, come farlo e per quanto tempo restano fedeli alle loro caratteristiche.
Fonte: Cookist.
Dalla finanza al vino: Luigi Frascino (Gruppo Frascino) in Chianti Classico, con Boschetto Campacci.
A curare i vini della cantina di Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Gallo Nero, il n. 1 degli enologi italiani, Riccardo Cotarella. Il fascino del vino, il valore dei vigneti, la bellezza dei territori, la voglia di investire in qualcosa di diverso rispetto alla propria attività principale, e perchè no, il senso per gli affari. Sono tante, da sempre, le motivazioni che hanno portato tanti personaggi dello spettacolo e imprenditori di diversi settori a lanciarsi nella produzione di vino.
Fonte: WineNews.
Le aste del vino chiudono un ottimo 2021, con la Borgogna al top e l’Italia in crescita.
A WineNews Bolaffi, Gelardini & Romani, Finarte e Pandolfini: il pericolo arriva dalle contraffazioni, la certezza è Monfortino. Il 2021, che ci lasciamo alle spalle con una pandemia rinvigorita dall’ultimo boom di contagi e più di qualche timore legato alla crescita esponenziale del costo di energia e materie prime (e quindi dell’inflazione), è comunque un anno importante per il vino, italiano e non.
Fonte: WineNews.
Il New York Times celebra i vini macerati di Carso e Collio.
L’autorevole quotidiano statunitense porta ad esempio tra i migliori “Orange wines” del mondo quelli prodotti sul Carso da Skerk, Vodopivec e Zidarich e sul Collio da Gravner e Radikon. uove soddisfazioni per i vini macerati Fvg. Stavolta a celebrare le bottiglie prodotte sul Carso e sul Collio da un pugno di visionari viticoltori è nientemeno che il New York Times nella rubrica firmata da Eric Asimov, autorevole critico del vino del…
Fonte: Nordest Economia.
Territori del vino ai ferri corti: Barolo-Barbaresco e Roero pronti a uscire da Piemonte Land of Wine.
Le dimissioni dalla presidenza del braidese Matteo Ascheri svelano i dissidi interni al “consorzio dei consorzi”, che unisce 14 importanti realtà dell’enologia piemontese. Impossibile far convivere le esigenze albesi e quelle astigiane?
Fonte: Lavocedialba.it.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.