Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 11 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vinitaly, premiate le bollitine trentine.
Nell’edizione da record per il numero di presenze è sold out il padiglione che rappresenta il territorio “Wine Spectactor” premia tre etichette di casa: Ferrari Brut Perlè 2007, Madame Martis Riserva 2009 e rosso di san Leonardo Vigneti delle Dolomiti 2015. Nemmeno il più ottimista degli organizzatori avrebbe potuto pronosticare il boom di presenze registrato ieri alla giornata inaugurale dell’edizione numero 54 di Vinitaly (10-13 aprile). Verona è stata letteralmente presa d’assalto dagli operatori del settore, ma soprattutto dai wine lover (molti i giovanissimi) fin dalle primissime ore del mattino: code ai caselli autostradali, parcheggi in tilt, ingressi della Fiera scaglionati per consentire (dopo le disposizioni anti Covid) l’accesso in sicurezza ai 19 padiglioni e ai 4.400 stand dislocati nella cittadella del vino che quest’anno occupa un’area espositiva di 95 mila metri quadrati.
Fonte: Adige.
Ripartenza, sfide al Vinitaly – Vinitaly, ripartenza tra luci e ombre «Aiuti ai produttori».
Inaugurato il salone internazionale. Energia, materie prime e guerra pesano sul comparto. Le aziende: ora sostegni e un piano nazionale Ripartenza, sfide al Vinitaly Il ministro Patuanelli: «Edizione della ripresa e aiuti alle imprese». Zaia: «Riportare le produzioni in Italia» «Questo Vinitaly è l’edizione della ripresa». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, inaugurando ieri il salone internazionale e annunciando aiuti del governo ai produttori, che in fiera hanno messo in guardia sulle difficoltà che sta affrontando l’intero comparto. A pesare sul clima di festa sono le preoccupazioni per la guerra e i rincari Vinitaly, ripartenza tra luci e ombre «Aiuti ai produttori» II ministro Patuanelli: «Sui prezzi dell’energia nuovi interventi da Roma» Zaia: «Le produzioni vanno riportate in Italia ricorrendo ai fondi del Pnrr» OS Restart, ripartenza, è la parola d’ordine.
Fonte: Arena.
«Serve l’autonomia produttiva E qui vinciamo al primo turno».
Il segretario della Lega a Vinitaly. «Subito altri soldi e nuove regole che non penalizzino gli italiani» «Serve!’ autonomia produttiva E qui vinciamo al primo turno» Tra gli ospiti di Casa Athesis anche Salvini. Un appello per l’indipendenza energetica «Dobbiamo fare presto, usando tutti le fonti possibili, quelle alternative e il nucleare» •• Autonomia produttiva e cambio di rotta nelle politiche energetiche. Lavorando con l’Europa perla salvaguardia delle attività italiane e la volontà di rinnovare lo sconto benzina. Senza dimenticare tra due mesi le amministrative a Verona. C’era anche Matteo Salvini nella giornata inaugurale di Vinitaly 2022, con il segretario della Lega ospite di Casa Athesis tra i tanti appuntamenti nei vari padiglioni. «Finalmente ci si rivede dopo due anni. Bravi e brava Verona, bravo il Veneto, bravi tutti gl espositori italiani che ci credono. Ho preso l’areo apposta, nonostante qualche acciacco, pervenire a ringraziare Verona, la fiera, il Veneto e tutti gli operatori.
Fonte: Arena.
L’enologia veneta è al top «Ma servono sostegni».
I risultati di un’analisi sul rating della filiera nazionale promossa da Unicredit e Nomisma L’enologia veneta è al top «Ma servono sostegni» Pesano energia, materie prime e guerra in Ucraina e tra i produttori emerge la richiesta di diversificare l’export oltre Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna Valeria Zanetti SS Il sistema vino del Veneto è il più competitivo della filiera nazionale. A confermarlo l’analisi promossa da Unicredit e Nomisma, che dopo aver presentato, nel corso del Vinitaly Special Edition dell’ottobre scorso il super-indice Agri4lndex, dedicato al rating della filiera vitivinicola italiana raffrontata ai competitor europei, ha declinato il campo d’indagine sui territori regionali.
Fonte: Arena.
Enoturismo e cantine «Ora un piano nazionale».
II rapporto di Città del vino, Le Donne del vino e La Puglia in Più Enoturismo e cantine «Ora un piano nazionale» Cinelli Colombini: «L’accoglienza all’80% è fatta da donne influencer» Il ministro Patuanelli: «Programmi del Mipaaf per tutti gli imprenditori». Per l’enoturismo italiano, dopo il duro braccio di ferro con la pandemia, si prospettano anni più rosei mala capacità imprenditoriale da sola non basta per fronteggiare in modo adeguato le nuove richieste del pubblico, serve un piano nazionale. Il messaggio è partito ieri da Vinitaly sulle basi del XVIII Rapporto dell’Osservatorio nazionale «Città del Vino», promosso da Città del Vino, da Associazione Nazionale Le Donne del Vino e Associazione La Puglia in Più. La ricerca di Nomisma – Wine Monitor effettuata tra fine gennaio e febbraio 2022 su 92 comuni italiani e 150 aziende ha rivelato che secondo sei comuni su dieci il turismo del vino tornerà ai livelli pre-Covid già nel 2022, recuperando i 14 milioni di visite e i 2,5 miliardi di giro di affari del 2019. «Il 90% delle aziende vitivinicole al centro dell’osservatorio ha un fatturato fino a 10 milioni di euro, per un totale di 1,2 miliardi di euro e 3.375 addetti», ha ricordato COLDIRETTI. Fatturato record 13 miliardi nel 2021 dato Roberta Gabrielli, senior project manager di Nomisma.
Fonte: Arena.
Le produzioni locali volano al Vmitaly.
L’evento Quindici aziende pontine e ciociare a Verona Un progetto per rilanciare un settore strategico Saranno protagoniste dell’iniziativa le produzioni dei vitigni Bellone e Cesanese. Le associazioni Confagricoltura di Latina e Frosinone si uniscono per un nuovo progetto di valorizzazione del distretto eno-agroalimentare delle due province, puntando alla valorizzazione delle produzioni dei vitigni Bellone e Cesanese. Il progetto, avviato grazie a un contributo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, prevede una serie di interventi di rilancio dell’attività di promozione del settore vitivinicolo legato a queste due produzioni, che verranno rese riconoscibili attraverso un logo comune che sarà al centro degli interventi legati alla campagna di valorizzazione.
Fonte: Ciociaria Oggi.
Al via il Vinitaly 2022 Presenti 4.400 aziende – Vinitaly rinasce. 4.400 aziende da 19 Paesi.
Taglio del nastro per l’edizione 54 Al via il Vinitaly 2022 Presenti 4.400 aziende – a pagina 3 Giosetta Cioffa La 54esima edizione della rassegna ha preso il via a Verona con numerosi operatori dall’estero e dati di settore tornati a livelli pre pandemia Vinitaly rinasce: 4.400 aziende da 19 Paesi. Vinitaly Restart: finalmente l’edizione della rinascita in una Verona che si prepara a essere città olimpica, in attesa di ospitare l’evento conclusivo delle Olimpiadi, con tanta voglia di ricominciare. Lo si avverte nella cerimonia inaugurale e lo si vede nei padiglioni, per questa 54esima edizione con numeri da pre-pandemia, 4.400 aziende da 19 Paesi e un forte afflusso di buyer esteri, anche dall’Africa, per un rinnovato intento business oriented (la delegazione più folta proviene da Nord America, Stati Uniti e Canada, con tutti i monopoli canadesi presenti). Si agisce quindi secondo un piano strategico iniziato nel 2018 ma perfezionato alla luce degli eventi degli ultimi due anni e teso al potenziamento del business in fiera, a una stringente selezione degli operatori e all’incremento della quota estera.
Fonte: Corriere di Rieti.
Bonaccini non ha dubbi: «Una vera ripartenza».
Il presidente della Regione a Vinitaly Bonaccini non ha dubbi: «Una vera ripartenza» «Grazie ai vaccini torniamo alla vita di prima» PM Questa fiera speriamo sia il segno della grande ripresa. Verona Diciamolo, è bello quando le istituzioni fanno sentire la loro vicinanza alle attività produttive. Lo ha fatto ieri il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammì. Bonaccini ha visitato il padiglione Emilia Romagna, brindisi pochi ma molta attenzione alle persone: approfondimenti e scambi di idee, legati al momento che le attività stesse, le cantine ma non solo, stanno vivendo. E Bonaccini ha visitato anche lo stand dei consorzi dei vini di Parma e Piacenza, una porzione significativa di Emilia Romagna. «È una porzione mica banale – ha spiegato il presidente della regione Emilia Romagna -, perché Parma è la capitale del cibo.
Fonte, Gazzetta di Parma.
Luci e ombre a Vinitaly Zaia: «A ruba i nostri vigneti» – Vinitaly tra guerra e crisi Zaia: «Ci soffiano i vigneti».
La fiera del vino Luci e ombre a Vinitaly Zaia: «A ruba i nostri vigneti» Alda Vanzan In I’ edizione della ripresa, dice il ministro Stefano Patuanelli. L’edizione numero 54 che avrebbe dovuto tenersi nel 2020 e che, dopo due anni di stop a causa della pandemia, registra il sold out, l’intero quartiere espositivo occupato fino a mercoledl da 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni. Il Vinitaly del futuro, aggiunge il sindaco del capoluogo scaligero Federico Sboarina. Eppure, nonostante la partecipazione dei produttori, nonostante il pubblico con mascherina e Green pass tornato in massa (e alla faccia dei rincari: 100 euro l’ingresso, 25 euro il parcheggio), qui in Fiera a Verona qualche segnale di preoccupazione lo si respira. La guerra, senz’altro: l’invasione della Russia in Ucraina, le sanzioni, il caro-energia, i prodotti che in Italia non si costruiscono più, come le capsule per i tappi o le bottiglie di vetro i cui costi di produzione sono diventati esorbitanti, tutto questo porta il presidente di Verona Fiere, Maurizio Danese, a quantificare in oltre un miliardo di euro i «costi aggiuntivi».
Fonte, Gazzettino.
Usa e Canada da record ma i bevitori invecchiano.
Lo scorso anno l’equivalente di 600 milioni di bottiglie di vino italiano ha preso la direzione di Usa e Canada, per un controvalore di 2,7 miliardi di dollari e una crescita sul 2020 del 17%. Nello stesso anno i due Paesi hanno totalizzato un import di vino per più di 9,3 miliardi di dollari, quasi 1/4 del valore globale delle importazioni di vino. L’Italia torna a brindare grazie a una “revenge spending” spumeggiante, con il Prosecco che da solo vale ormai 1/4 della domanda americana di vino tricolore e rappresenta a volume quasi il 25% dei consumi domestici di bollicine. Sparkling sì, ma anche i grandi rossi fermi, in un contesto competitivo della tipologia molto favorevole per le due superpotenze enologiche in NordAmerica, in particolare per Bordeaux, Borgogna, rossi toscani e piemontesi.
Fonte, Giornale di Vicenza.
I produttori del Granducato si sono presentati in forze a Verona alla fiera di settore più importante al mondo Mercato in crescita nel 2021 nonostante la pandemia, proposte centinaia di etichette a buyer di 50 Paesi Toscana del vino in p asserella strega.
Partito ieri a Verona (e terminerà mercoledì) Vinitaly. Torna dopo due anni di stop, a causa della pandemia, e con numeri da capogiro. È infatti sold out con 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni, oltre 30 convegni e 76 super-degustazioni in programma. Sono 700 i top buyer esteri di vino italiano accreditati a Vinitaly provenienti da 50 Paesi: 650 sono arrivati grazie alla campagna promossa da Veronafiere insieme a Ice-Agenzia; a questi si aggiungono i 50 operatori profilati della domanda al loro debutto a Verona, parte di un nuovo progetto di incoming “tailor made”, frutto della collaborazione diretta della fiera con 30 aziende espositrici di Vinitaly. Tra le novità all’interno dei 17 padiglioni, oltre all’area del “quarto colore del vino” sugli Orange wine, “MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality”, la nuova sezione riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata, Organic Hall che implementa l’offerta di Vinitaly Bio e la sezione Mixology che debutta ufficialmente con un proprio format.
Fonte, Tirreno.
Tra Bit e Vinitaly Puglia in vetrina – Vinitaly, dopo il Covid una sfida «frizzante».
LA KERMESSE DI VERONA NUMERI IMPORTANTI AL PADIGLIONE 11 CON BEN 110 AZIENDE PUGLIESI E OLTRE 10MILA ETICHETTE Vinitaly, dopo il Covid una sfida «frizzante» L’ASSESSORE IL PORTALE «Dobbiamo tutelare Nasce Puglia Wine le nostre produzioni World, vetrina virtuale valorizzando la qualità» dal Salento al Gargano BARBARA POU11 • VERONA. Freme la Puglia nell’edizione di ripresa del Vinitaly di Verona, inaugurata ieri dopo lo stop forzato di due anni imposto dal Covid 19. I numeri del padiglione 11 sono importanti e in linea con la voglia di osare lanciata dall’asePssore all’agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia presenti 110 aziende vitivinicole con oltre 10mila etichette in degustazione e un fitto programma di attività, oltre sessanta tra eventi, masterclass, show cooking e focus di approfondimento promossi in sinergia con il dipartimento agricoltura, sviluppo rurale e ambientale.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
Intervista a Bruno Vespa – «Sull’agricoltura l’Ue persevera nelle sciocchezze» – «Sull’agricoltura l’Ue fa sciocchezze».
Il giornalista viticoltore: «Non c’è dualismo con l’ambiente, per dare un futuro ai nostri figli dobbiamo coltivare ogni centimetro quadrato. Con il virus Bruxelles ha latitato, ora si muove. Ma temo che la guerra sarà lunga» Si rischia di creare in Ucraina altre due Coree La via del negoziato va trovata. Vedo Rogna piena di turisti, non dobbiamo rinunciare a vivere. Da «Parta a porta» a «botte a botte» il cambio di scena è sorprendente; Bruno Vespa viticoltore però è più gioviale e degagé del gestore della «terza Camera» – così Giulio Andreotti battezzò il programma – che va in onda da 26 armi e ha scandito l’evoluzione e le contorsioni della politica italiana. Bruno condivide con il divo Giulio la battuta cortesemente tagliente. «Parliamo di vino all’infinito, ma non di politica».
Fonte, La Verita’.
La stanza dei bottoni – Il Censis per Enpaia.
II Censis per Enpaia I.a ricerca di Piazza e Diacetti a cura di Carlo Cinelll e Federico De Rosa Il quadro di riferimento del Vinitaly quest’anno è internazionale, al centro c’è il rilancio, in un contesto geopolitico assai complicato, dell’export. Per approfondire vanno lette le pagine dello speciale (da 34 a 4o). Ma c’è spazio anche per il fronte interno. Domani nei locali della rassegna veronese verrà presentato infatti il nuovo rapporto EnpaiaCensis dedicato al rapporto dei giovani con il vino, nelle intenzioni «responsabile e di qualità». Anche per volontà dei diretti interessati, che nel sondaggio Censis affermano per oltre i17o% di preferire xn profilo «moderato» («mi piace bere vino ma senza eccessi»).
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Vinitaly & Scenari – Passaggio in India (e in Asia) per ridisegnare l’export.
Dopo un 2021 da record, quest’anno le cantine italiane dovranno superare diverse sfide: l’inflazione, le conseguenze della guerra, l’aumento delle materie prime. I.a soluzione più efficace resta l’export con la necessità di diversificare i mercati: quello Usa resta il più ricco ma l’Oriente è il vero obiettivo d i Isidoro Trovato Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo:112021 Si è chiuso in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che ha segnato un attivo di quasi 6,7 miliardi. Questo è lo scenario (rilevato dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, su base Istat) con cui si è arrivati al Vinitaly di quest’anno. Quello scorso è stato un anno fortemente condizionato dalla spesa di rivalsa e dalla voglia di normalità post Covid: il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) ha consolidato il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Dop, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop tricolori rappresentano oggi i 2/3 delle esportazioni in valore registrate nel 2021. In rialzo, più contenuto, anche le Igp (5,4%) e i vini comuni, a +8,9%.
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Il club over 100 milioni – Quante sorprese al vertice per i nuovi big dei calici una corsa che vale 5 miliardi.
Sul podio salgono Italian i e brands e il polo Botter-Mdv. Salda, primo posto, Cantine Riunite. Ma tutto il mercato è vivace e in crescita: dal proso alla Sicilia, i nomi che si sono affer r ‘ nel 2021 Dieci in totale le coop in classifica, a conferma del peso crescente della cooperazione sul vigneto Italia. Tra loro, la corazzata Caviro di 4,8 miliardi di fatturato: è il giro d’affari 2021 del «club over 10o milioni». Ovvero delle aziende vitivinicole che hanno chiuso l’ultimo esercizio con più di 1o0 milioni di incassi, entrando così di diritto nel circolo esclusivo dei big che guidano la speciale classifica delle oltre 100 cantine più grandi d’Italia (che L’Economia pubblicherà nei prossimi mesi, ndr). Al giro di boa 2021 sono tante le novità al tavolo dei big. L’unico punto fermo è il primato della coop emiliana Cantine Riunite Civ che si consolida al vertice del mercato, con oltre 635 milioni di fatturato, alimentato per ben 431 milioni dal controllato Gruppo italiano vini. Alle spalle delle Riunite nulla è più come prima. A cominciare dalla damigella d’onore: conquista il secondo gradino del podio, l’Italian wine brands, gruppo quotato in Borsa, che in linea con il suo piano strategico sta crescendo attraverso acquisizioni. L’ultima, Enoitalia, le ha fatto raddoppiare la taglia, portandosi a casa il maggiore imbottigliatore del mercato.
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Vetro, sughero, carta: stangata in bottiglia.
Una batosta da 1,1 miliardi di euro sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana a causa del generale aumento delle materie prime. La denuncia arriva da uno studio Censis-Alleanza Cooperative Agroalimentari. «L’incremento dei costi dell’energia e dei materiali di produzione con cui siamo costretti a confrontarci da mesi rappresenta un problema seno perle imprese vitivinicole», sottolinea Luca Rigotti, coordinatore vino di Alleanza cooperative agroalimentari. Non solo. «Potrebbero iniziare anche problemi di reperimento di materiali indispensabili, come il vetro: ci sono segnali di difficoltà per le consegne», precisa ancora Rigotti. Morale: «Tutto ciò incide sulla redditività delle imprese, erodendo i loro margini e compromettendone la capacità competitiva sui mercati internazionali».
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Dal Veneto alla Sicilia i 5 campioni regionali.
Ecco chi vanta un posizionamento competitivo sopra la media nella filiera vinicola secondo i 60 parametri dell’Agri4index Unicredit-Nomisma wine monitor-Vinitaly di Anna Di Martino eneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte e Sicilia: ecco le cinque regioni che vantano un posizionamento competitivo sopra la media, secondo l’Agri4.index Unicredit-Nomisma wine monitor-Vinitaly. L’indice di competitività che lo scorso anno ha consacrato la filiera vinicola italiana come la più forte tra le filiere agroalimentari del Paese, torna alla carica mettendo a fuoco questa volta le singole regioni, in ogni loro caratteristica: dalla capacità produttiva alla dimensione media delle aziende, al peso export, per citare solo alcuni dei 6o parametri presi in considerazione. Insomma una radiografia che punta a conoscere a fondo il mercato.
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Enoturismo, un successo tutto al femminile.
Il fenomeno da 2,5 miliardi di euro Enoturismo, un successo tutto al femminile L? enoturismo è donna. La maggior parte delle imprenditrici vinicole, infatti, cura l’accoglienza dei turisti in cantina. Ed è tra i motivi principali dei risultati positivi di questo fenomeno, che nel 2019 ha attirato 14 milioni di persone, generando un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro. Un’indagine realizzata da Nomisma Wine Monitor per conto dell’Osservatorio città del vino, Donne del vino e Associazione La Puglia in Più, che ha coinvolto 15o cantine in 92 comuni italiani, ha registrato una presenza prevalente delle donne nell’area marketing (8o% del campione) e in quella dell’enoturismo (76%). Un business che si traduce in modelli diversi. La wine hospitality è nel 99% dei casi degustazione dei vini, associata alla visita guidata degli impianti produttivi (94%) e alla vendita diretta (96%). Non più del .40% delle cantine offre anche ristorazione o pernottamento e meno del 20% propone corsi di cucina o esperienze in vendemmia.
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Sugli scaffali vince il prosecco.
Le bollicine trainano le vendite nella grande distribuzione con un valore cresciuto del 40%, in quattro anni e novità dal Vermentino al Grillo. Più lenti i fermi rossi e bianchi !1 fatturato del settore nei supermarket è salito nel 2021 dei 6% a tre miliardi di curo di Anna Di Martino Caschi il mondo le bollicine tirano. Gettonatissime tra i vini proposti dalla grande distribuzione organizzata, hanno registrato negli ultimi anni un progresso continuo che si è tradotto in un giro d’affari di 708,6 milioni a fine 2021, pari a un incremento del 20% Sul 2020 e del 40%sul 2018. A fare la parte del leone e a tirare la volata, è, come sempre, sua maestà il Prosecco, che non ha rivali, rappresentando da solo la metà del giro d’affari degli spumanti. Ma negli ultimi anni qualcosa di nuovo si sta muovendo.
Fonte, L’Economia del Corriere della Sera.
Ripresa e incognite nello stesso bicchiere.
II mercato del winery Ripresa e incognite nello stesso bicchiere II 2021 è stato un anno buono per vino e spiriti, specialmente per l’export Ma ora la guerra e il caro materie prime frenano gli entusiasmi di un settore che si apre al digitale e chiede aiuti al governo. La “tempesta perfetta”. Così la presidente di Federvini Micaela Pallini fotografa il settore dei vini e dintorni: «Materie prime in forte aumento, energia alle stelle, crisi internazionale. Difficilmente in passato i nostri comparti hanno dovuto gestire una sfida così complessa e il rischio è di annullare la ripresa del 2021». Ecco dunque cosa pesa di più in questo momento: «Il prezzo del cartone è quasi raddoppiato, il costo dei tappi è aumentato del 40% e il vetro di un buon 25%, ci siamo resi conto di quanto conta per noi l’Ucraina nel settore della vetreria e nella produzione di alluminio».
Fonte, Repubblica Affari&Finanza.
Record storico per il vino italiano Nel 2021 il fatturato più alto di sempre: 13 miliardi.
È record storico per il vino italiano che ha raggiunto un fatturato di quasi 13 miliardi nel 2021, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone «Vigneto Italia• creato dalla Coldiretti per scoprire la grande biodiversità e qualità dalle quali nascono le più prestigiose bottiglie del vino Made in Italy, grazie all’impegno di 310mi1a aziende agricole. A trainare il fatturato del vino è soprattutto l’aumento a doppia cifra delle esportazioni con gli acquisti di bottiglie made in Italy in tutto il mondo che sono cresciute del 12% nel 2021 raggiungendo – spiega Coldiretti – quota 7,1 miliardi di euro ma ad aumentare sono anche gli acquisti familiari con un incremento del 2,1% nella distribuzione commerciale, secondo l’analisi Coldiretti su dad Iri, mentre il resto viene dalla ristorazione con un importante impatto del turismo, pur se con le difficoltà causate dalle restrizioni imposte dalla pandemia.
Fonte, Tempo.
Vinitaly è tornato Dalla Campania oltre 220 cantine.
Dopo due anni di astinenza forzata causa Covid riparte la più importante vetrina del vino italiano La filiera vitivinicola regionale, anche se incide solo per il 4% su quella nazionale, spicca per qualità Vinitaly è tornato Dalla Campania oltre 220 cantine Di tutte le edizioni, questa è sicuramente la più attesa di sempre. Ieri si sono riaperti i cancelli di Veronafiere per accogliere migliaia di aziende, professionisti e wine lovers nella più importante vetrina del vino italiano: il Vinitaly, come sempre associato Fuorisalone Vinitaly and the City (fino a stasera) che si sviluppa tra le vie del centro di Verona. Le quattro giornate che tutti aspettavano con ansia dopo due annidi astinenza forzata, una sosta che ha modificato non poco il panorama vinicolo In maniera imprevista e imprevedibile. Nell’ultimo anno, infatti, secondo l’indagine dell’Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor, l’89% degli italiani ha bevuto vino, dato in crescita rispetto a tre anni fa, per effetto soprattutto di un incremento della platea di giovani maggiorenni, protagonisti, senza eccessi, di un approccio consapevole.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Campania.
L’ultimo trend premia i «mixati» e il biologico.
Chi è che a tavola con qualche parente anziano non ha mal sentito dire che “un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno”? Un modo di dire che trova pieno riscontro nelle statistiche sul consumo del vino in Italia. Le varie ricerche nel corso degli anni (la più recente è “gli italiani e il vino” di Osservatorio Vinitaly — Nomisma Wine Monitor) hanno mostrato che, nonostante il consumo pro capite sia diminuito, il gradimento per II vino resta altissimo. Basti pensare che ben 1’89% degli italiani ha bevuto vino nell’ultimo anno. Diversi sono i megatrend che si possono riscontrare rispetto alle scelte dei consumatori.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Campania.
Intervista a Piero Mastroberardino – Mastroberardino: «Crisi? No, i segnali sono positivi».
Mastroberardirio: «Crisi? No, i segnali sono positivi» Il presidente della nota azienda: «Ce la mettiamo tutta, chi opera con professionalità ha rischi assai contenuti» Bast’erebbe il suo cognome ad introdurci nel complesso mondo del vino eppure Piero Mastroberardino non è semplicemente il presidente-emblema della storica azienda di Atripalda nota nel mondo ma anche presidente dell’Istituto Grandi Marchi che riunisce i8 tra i top brand vitivinicoli italiani nonché docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Foggia. Dopo bén due anni horribiles e una guerra alle porte d’Europa in corso, ha ripreso il Vinitaly. In quale scenario si trovano in questi giorni visitatori ed espositori? «C’è voglia di normalità.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Campania.
“Vinitaly anche in Irpinia”.
“All’inaugurazione del Vinitaly ho parlato con il Ministro Patuanelli e il Presidente Zaia dell’importanza di esportare le buone pratiche di questa fiera in tutta Italia”. Così il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.” A cominciare dal Sud che ha numerosi territori che fanno del vino la propria identità. Proprio come l’Irpinia. Con il Presidente Danese abbiamo allora immaginato di portare la kermesse “Vinitaly in the city” proprio in Campania, nella nostra Irpinia. Confido che tutto il territorio lavori compatto in questa direzione. Ennesima opportunità che stiamo creando e che non deve essere sprecata. Ringrazio la Camera di Commercio di Avellino per aver già espresso il suo favore verso questa idea”.
Fonte, Quotidiano del Sud Irpinia.
Vinitaly, Caputo: «I nostri vini sono eccellenza».
«Un nuovo modello Campania per competere sui mercati internazionali, valorizzando i nostri vitigni autoctoni, promuovendo i percorsi enoturistici e investendo sul branding regionale per rafforzare l’identità e la riconoscibilità dei vini campani. Puntiamo sull’estrema qualità, sulla sostenibilità e sulla crescita costante delle esportazioni, interrotta solo dall’emergenza sanitaria». Parte da Vinitaly la sfida al mercato estero lanciata dall’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo (nella foto), in occasione della conferenza stampa di apertura della 54esima edizione. «I nostri vini a marchio, 19 Dop e 101gp, sono sempre più apprezzati nel panorama internazionale. Secondo una recente analisi Nomisma, il fatturato export dei vini campani è passato dai 42 milioni nel 2015 agli oltre 52 milioni nel 2020, ad eccezione della prevedibile flessione registrata nel corso della pandemia.
Fonte, Roma.
“Benemeriti viticultura” Premio al sannita Pigna.
Al Vmitaly il premio “benemeriti della viticoltura italiana” va per la Campania al sannita Domizio Pigna, presidente della cooperativa La Guardiense di Guardia Sanframondi e del distretto di qualità dei vini beneventani. Il premio nato nel 1973 e dedicato ad Angelo Betti, fondatore del Vinitaly, ha visto la consegna della Medaglia Cangrande oggi pomeriggio al Palaexpo della Fiera di Verona. Il premio viene riconosciuto a coloro che abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo dell’enologia italiana. Il premio è assegnato su indicazione degli Assessorati all’agricoltura delle regioni italiane. Ringraziamenti da parte di Coldiretti all’assessore Nicola Caputo per la scelta che premia un territorio che vuol crescere sul fronte viticultura.
Fonte, Roma.
A Vinitaly 77 i produttori del Fvg Zannier: Ribolla ambasciatrice.
«Il Friuli Venezia Giulia dimostra di essere una forza nell’ambito della produzione enologica potendo vantare il miglior Sauvignon d’Italia. Un primato in campo vitivinicolo rafforzato anche dal prestigioso riconoscimento recentemente conferito a Duino Aurisina: Città italiana del vino 2022». Questo quanto detto all’importante rassegna di Verona Fiere dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier in occasione dell’apertura dello stand collettivo Fvg a Vinitaly. Alla manifestazione la Regione è presente con 77 aziende vitivinicole e una promozione unitaria all’insegna della Ribolla Gialla associata al marchio “lo sono Friuli Venezia Giulia”. Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, dopo aver ringraziato il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli per la presenza allo stand Fvg, «quella di oggi rappresenta una vera e propria nuova partenza dopo i due anni di sospensione dell’evento a causa dell’emergenza Covid.
Fonte, Gazzettino Pordenone.
Il Friuli del vino riparte dai giovani e dalla Ribolla gialla – Il Friuli del vino riparte da Ribolla gialla e giovani.
Tre annidi assenza, una pandemia di mezzo, le speculazioni sui prezzi dei materiali, la guerra tra Russia e Ucraina. Molto è cambiato anche nel mondo del vino. Lo stand del Friuli Venezia Giulia a Vinitaly Il Friuli del vino riparte da Ribolla gialla e giovani Tanti i visitatori nelle 77 aziende della collettiva dell’Ersa. Zannier: siamo più forti del pre-pandemia. Tre anni di assenza, una pandemia di mezzo con la quale non abbiamo ancora chiuso i conti, le speculazioni sui prezzi dei materiali, la guerra tra Russia e Ucraina. Molto è cambiato anche nel mondo del vino e lo si percepisce nettamente dentro i padiglioni di Vinitaly edizione 2022, nonostante lo stand collettivo dell’Ersa, dove trovano ospitalità 77 aziende (qualche decina di meno del solito proprio per rispettare le normative anti Covid) sia lo stesso di sempre, con il legno chiaro alle pareti e i nomi di donne a contrassegnare le varie “torri” dove ci sono le postazioni.
Fonte, Messaggero Veneto.
Premio Angelo Betti alla memoria di Roberto Felluga.
Commozione della figlia Ilaria che ha ritirato la medaglia «Protagonista indiscusso della viticoltura, manca molto». «Sono sorpresa e mi sono commossa. Non me l’aspettavo assolutamente, mi ha fatto molto piacere ricevere questo premio. So che mio padre e l’assessore (Zannier, ndr) avevano un rapporto di stima e amicizia, oltre che di lavoro». Ilaria Felluga, tailleur pantalone verde, voce velata da un filo di malinconia, è stata forse la più applaudita nel salone che ha ospitato l’edizione 2022 del premio “Angelo Betti”, il più importante riconoscimento che ogni regione italiana attribuisce a un proprio vignaiolo durante Vinitaly. È stata lei, infatti, a ricevere la pergamena e la medaglia in memoria di suo padre, l’indimenticato vignaiolo Roberto Felluga, mancato pochi mesi fa a soli 63 anni, quando era nel pieno della sua attività imprenditoriale.
Fonte, Messaggero Veneto.
Il Friuli Venezia Giulia del vino riparte da Ribolla gialla e giovani.
Tanti i visitatori per le 77 aziende della collettiva dell’Ersa. Zannier: siamo più forti del pre-pandemia Il Friuli Venezia Giulia del vino riparte da Ribolla gialla e giovani. Tre annidi assenza, una pandemia di mezzo con cui non abbiamo ancora chiuso i conti, le speculazioni sui prezzi dei materiali, la guerra. Molto è cambiato anche nel mondo del vino e lo si percepisce nettamente nei padiglioni di Vinitaly 2022, malgrado lo stand collettivo dell’Ersa dove trovano ospitalità 77 aziende (qualche decina di meno del solito proprio per le norme anti Covid) sia lo stesso di sempre, col legno chiaro alle pareti e i nomi di donne a contrassegnare le varie “torri” dove ci sono le postazioni. È cambiato l’approccio, è mutata la consapevolezza del consumatore, si fanno largo le parole ambiente e sostenibilità. Ma soprattutto nelle aziende regionali stanno entrando i giovani imprenditori, le seconde e terze generazioni.
Fonte, Piccolo.
Otto produttori della provincia brillano a Vinitaly sotto i riflettori.
Mirco Mastroianni della Cascina Feipu dei Massa retti; a destra in alto: Aimone Vio dell’azienda BioVioinsieme alla figlia Caterina; in basso: Marco Lizzati e Giorgio Guastalla dell’azienda Peg Agri Otto produttori della provincia brillano a Vinitaly sotto i riflettori Cinque delle aziende presenti a Verona sono ingaune Tradizione e innovazione nella loro storia intessuta di fatica Luca Rebagliati. Dalla terra, sempre risicata e talvolta dura, della Riviera di Ponente alla conquista del mondo. Sì, perché quando si parla di vini, il mondo è Vinitaly, la rassegna veronese che fino a mercoledì mette a confronto il meglio della produzione vitivinicola italiana che a sua volta rappresenta, francesi permettendo, il meglio di quanto al mondo si riesca ad estrarre dall’uva.
Fonte, Secolo XIX Savona.
Rocca Vinealis esordisce con il rosé La Rebecca.
L’ultimo nato in casa dell’azienda vinicola “Rocca Vinealis” è un rosato che è già stato ribattezzato “La Rebecca”. Ora brilla nella più importante vetrina di settore, il Vinitaly di Verona, e sarà il biglietto da visita con il quale un gruppo di imprenditori valbormidesi per la prima volta potrà confrontarsi con i leader del settore. Terra di funghi e tartufi, l’entroterra savonese ora è in auge anche per la produzione del vino. L’iniziativa è proprio dell’azienda “RoccaVinealis”, nata dalla passione di Amedeo Fracchia, che è anche sindaco del paese, Stefano Perugini, titolare di un’azienda dolciaria, Paolo Anelli, geologo e dipendente del Comune di Millesimo e Davide Bosio, imprenditore nel settore degli autolavaggi.
Fonte, Secolo XIX Savona.
Nuovi prodotti e strategie per il vino mantovano – Il mondo del vino punta sul futuro con nuovi prodotti e strategie di vendita.
In un Vinitaly che torna dopo due anni segnati dalla pandemia e dalla guerra, il mondo del vino mantovano è trasformato. Il mondo del vino punta sul futuro • • con nuovi prodotti e strategie di vendita La vetrina di Verona serve a valorizzare idee innovative Problemi di forniture e rincari per bottiglie, tappi e cartoni. In un Vinitaly che torna dopo due anni segnati prima dalla pandemia e ora dalla guerra, il mondo del vino mantovano si presenta trasformato, con aziende storiche che disertano, altre nuove che si presentano per la prima volta, altre ancora che scelgono una partecipazione meno impegnativa. Chi ha scelto di esserci, però, cerca di sfruttare fino in fondo l’occasione e molte aziende propongono novità. E il caso di Tenuta Maddalena di Volta Mantovana, che si presenta con Amphora, uno Chardonnay Alto Mincio Igp da vigneto biologico, fermentato e raffinato proprio in un’anfora.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Nell’area dedicata al biologico la passione di tre mantovani.
Le Vigne del Pellagroso vendono il 90% all’estero Bugno Martino presenta il rosé metodo classico, Bardali è il sogno “bio” di Giubertoni I vini biologici, biodinamici, “naturali” trovano sempre più estimatori e Vinitaly ha dedicato loro un padiglione. In quest’ambito, un ampio spazio è riservato all’associazione ViTe (Vignaioli e Territorio) dove spicca la presenza dell’azienda Camazzola “Vigne del Pellagroso” di Monzambano, che fa agricoltura biodinamica dal 2017 (certificata da AgriBioDinamica di Dogliani) e propone una serie di prodotti Vigne del Pellagroso ti apprezzatissimi dagli appassionati, che vengono venduti per il 90% all’estero, tra Stati Uniti, Canada e Nord Europa, senza trascurare la Danimarca, dove un paio di etichette sono in carta anche al ristorante Noma di René Redzepi, noto per selezionare molti piccoli produttori. Il grosso del lavoro è in vigna, al resto pensano un vecchio torchio pneumatico degli anni ’60 e la fermentazione spontanea.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Comincia il Vinitaly il premio Betti va al vignaiolo Maggi.
Attestato al titolare dell’azienda di Canneto Pavese e socio del Club del Buttafuoco storico Oggi le degustazioni ai banchi d’assaggio del Consorzio. Ha preso il via ieri la 54esima edizione del Vinitaly di Verona. Le 45 aziende oltrepadane presenti alla rassegna hanno debuttato nei loro stand, mentre il direttore del Consorzio di tutela, Carlo Veronese, ha partecipato all’inaugurazione del Padiglione Lombardia, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi e ai rappresentanti degli altri 12 Consorzi lombardi. Nel pomeriggio, l’assessore Rolfi ha consegnato il premio Angelo Betti 2022 per la Lombardia al vignaiolo oltrepadano Marco Maggi.
Fonte, Provincia – Pavese.
Vinitaly, arrivano i nostri «Ci serve più visibilità» – Nebbiolo al Vinitaly Voglia di normalità e di raccontarsi.
Vinitaly, la principale fiera vinicola italiana, si è aperta ieri a Verona ed è una sorta di liberazione per tutti, specialmente per coloro che hanno un contatto diretto con la clientela. Tra I nostri produttori, risultati sotto il Nebbiolo delle Alpi, tuttavia, sembra che la necessità più Impellente sia la visibilità. E fondamentali diventano le Olimpiadi Nebbiolo al Vinitaly Voglia di normalità e di raccontarsi La fiera. Ottimismo tra i produttori valtellinesi Pelizzatti Perego: «Chi ha seminato bene ora raccoglie» Nobili: «Quello che ci serve è soprattutto visibilità». Vince la voglia di tornare alla normalità. Vince, soprattutto, la voglia di avere ancora contatti umani, di scambiare quattro parole, e parlare di vino. Il Vinitaly di quest’anno, aperto ieri e in corso a Verona fino a mercoledì, giunto alla sua 54esima edizione, prende questo valore: incontrare le persone e raccontare un territorio
Fonte, Provincia Sondrio.
Fondamentale è farci vedere Prepariamoci già alle Olimpiadi».
Consorzio di tutela Il presidente Drocco «In questo periodo la montagna è popolare Sfruttiamo il momento» «Il Vinitaly serve soprattutto a trasmettere emozioni». Danilo Drocco, presidente del Consorzio di Tutela Vini della Valtellina e direttore della Nino Negri, non ha dubbi: «Il Vinitaly non serve più a fare contratti commerciali, ma a confrontarsi e a trasmettere emozioni». La decisione di partecipare uniti alla più importante fiera del vino, secondo il Consorzio, è la scelta più intelligente. «Nel nostro confronto interno, tra aziende – spiega Drocco – abbiamo pensato che, se è vero che oggi la comunicazione ci permette di avere scambi con i nostri clienti in qualsiasi momento della nostra giornata, resta importante avere un contatto umano. Il business non avviene più al Vinitaly, ma nemmeno nelle altre fiere».
Fonte, Provincia Sondrio.
Grande futuro per il vino.
Grande futuro per il vino SI è concluso martedì 5 aprile, alle OGR di Torino, GRANDI LANGHE 2022, la due giorni in cui ben 226 cantine hanno presentato le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre otto denominazioni di Langhe e Roero a un vasto pubblico di professionisti e appassionati. Promosso da Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, GRANDI LANGHE si conferma così un importante appuntamento internazionale nel ricco calendario del vino mondiale: nella città di Torino, che ha omaggiato l’evento con una speciale proiezione sulla Mole Antonelliana, si sono riuniti in 2.200, tra operatori italiani ed internazionali e grande pubblico: per la prima volta quest’anno, infatti, anche per gli appassionati è stata organizzata, con AIS Piemonte, una sessione di degustazioni dedicata nella serata di lunedì 4.
Fonte: Nuovo Braidese.
La lunga tradizione della Mauro Vini.
La Mauro vini è insignita del riconoscimento “Imprese Storiche d’Italia” poiché nasce alla fine del XIX sec. Fondata nel 1895 da Vittorio Emanuele Mauro, in un intreccio di luoghi che vanno dall’Argentina alle Langhe. Scritta da lui la lettera (originale conservata in azienda) con la quale chiede ai parenti rimasti in Piemonte 200 botti di vino da vendere a Santa Fè dove era emigrato. Nel 1924 1 figli acquistano una cantina a Dronero e qui inizia il vero e proprio percorso aziendale con Emanuele Oscar Mauro, 11 quale, dopo gli studi in enologia ad Alba si dedica interamente alla conduzione dell’azienda fino all’età di 85 anni facendo di questo lavoro la sua vera passione.
Fonte: Nuovo Braidese.
Fiumi di spumante le “gabbiette” di Icas non conoscono crisi.
L’azienda di Ivrea cresce e investe Fiumi di spumante le “gabbiette” di Icas non conoscono crisi rii Stefania Aoi Ci sono uomini che grazie a un’idea costruiscono piccoli imperi. È il caso del cavalier Bruno Getto che nel 1956 apre a Ivrea la Icas, gruppo che produce gabbiette fermatappi per spumanti, prosecchi e champagne, diventata oggi la realtà più importante al mondo in questo settore. Adesso guidano il gruppo il figlio Piero, che ne è presidente, e il nipote Alberto che ne è amministratore delegato. Sono loro che stanno investendo per espandere il business e far crescere ancor di più questa multinazionale tascabile. Tanto che presto lo stabilimento piemontese si allargherà di altri 1200 metri quadri. I lavori del valore di 1,5 milioni si concluderanno entro fine anno. E nei nuovi spazi saranno installati pannelli fotovoltaici per ridurre le emissioni di CO2 e le bollette.
Fonte: Repubblica Torino.
Raspini punta sul vermouth per esaltare il prosciutto – Prosciutto al vermouth la carta di Raspini per rilanciare il “cotto”.
L’azienda lancia “Mi-To”, un salume aromatizzato creato con Cocchi e pensato per panini e tramezzini. Obiettivo: battere l’appeal del crudo di Mariachiara Giacosa Invertire la tendenza. E trasformare quel complesso di inferiorità che il prosciutto cotto storicamente ha nei confronti del più nobile crudo, in un nuovo appeal commerciale. E’ l’idea di Raspini, l’azienda fondata nel 1946 a Scalenghe nel Torinese, che dal 2002 possiede anche il marchio d’eccellenza Rosa, che ha deciso investire tempo e ricerca per far cambiare nei consumatori l’idea che spesso si ha di questo salume.
Fonte: Repubblica Torino.
L’Ovada docg sbarca a Vinitaly «Ambasciatore del territorio».
II Consorzio di tutela illustrerà un progetto per migliorare la qualità L’Ovada docg sbarca a Vinitaly «Ambasciatore del territorio». Il Consorzio di tutela dell’Ovada docg parteciperà alla 54° edizione di Vinitaly che si svolge fino a Verona. Sarà presente con tutte le etichette dell’Ovadese nello stand istituzionale al padiglione 10. Con la collaborazione del Comune e dell’Enoteca regionale di Ovada, i produttori insieme avranno l’opportunità di presentare le eccellenze locali all’interno di una delle manifestazioni vitivinicole mondiali. Per tre giorni saranno ambasciatori del territorio ovadese, attraverso i vini potranno esaltarne le unicità e le opportunità turistiche. In particolare, daranno prova delle capacità enologiche domani alle 14 nell’area degustazioni di Piemonte Land of Wine al padiglione 10, isola 14.
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
“La grande bellezza” di Vinitaly – Ciak Vinitaly
Ciak, si beve: «La grande bellezza» del vino piemontese è protagonista al Vinitaly di Verona. Ieri è anche stato inaugurato lo spazio istituzionale realizzato dalla Regione. Ciak Vinitaly A Verona la “grande bellezza” dei vigneti dopo due anni di stop forzato Inaugurata nel padiglione) [area istituzionale dedicata al Piemonte. Ciak, si beve: «La grande bellezza» del vino piemontese da ieri è protagonista del Vinitaly veronese. Come sempre, la prima giornata è stata quella degli entusiasmi e dei buoni propositi, dei visitatori che prendono le misure e dei ministri che tagliano il nastro. Così ha fatto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, che ieri pomeriggio nel padiglione 10 di Veronafiere ha inaugurato lo spazio istituzionale realizzato da Regione Piemonte insieme con Piemonte Land of Wine e Unioncamere.
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Il Primitivo di Manduria viaggia verso la Docg.
«Tutela delle varietà enoiche pug) ¡Psi e sostegno al cosiddetto “turismo esperienziale” come forma più efficace di conoscenza della cultura e della passione che spinge i produttori vinicoli ad affrontare anche le fasi più difficili». È la voce delle cantine pugliesi dal Vinitaly, la più importante fiera di settore a livello internazionale, utile momento di riflessione sui passi da compiere nel futuro più immediato. Su questa linea Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria che, ad oggi, raccoglie una squadra di 65 cantine. Chiamato a salvaguardare una fra le più rappresentative denominazioni d’origine protetta, il Consorzio (con oltre settanta etichette in degustazione a Verona) lancia una novità molto importante.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Due secoli passati rispettando viti e ulivi.
Il successo delle Cantine Santa Lucia di Corato è quello di una famiglia Igue secoli ris ettando viti e ulivi passati p Roberto il proprietario «Io qui ho imparato la libertà.» II carattere di una terra si misura attraverso l’educazione intellettuale e sentimentale degli uomini che la vivono. A scanso di ogni bozzettismo naturalistico, il disegno di una realtà sociale si tasta soprattutto quando hai la responsabilità di rispettare le piante della vite e dell’olivo, e ragionare attorno al pensiero elementare della cura. I numeri contano e bisogna sviscerarli con una certa fierezza: la Cantina Santa Lucia, con 14 ettari estesi ad ovest di Corato, fra le colline della Murgia nord barese, e 3 varietà di uva coltivate, Bombino Nero, Fiano e l’imperituro Nero di Troia, quest’anno festeggia i 200 annidi storia e successi, e in particolare il prestigioso riconoscimento delle 4 viti Ais al suo prodotto di punta, la Riserva Le More 2017, Castel del Monte D.o.c.g. Rosso, Nero di Troia in purezza.
Fonte: Quotidiano del Sud Bari Bat Murge.
Calici e non solo, l’isola conquista Vinitaly.
Settantuno le cantine invitate a Verona, spazio anche ai formaggi, ai salumi e ai dolci tradizionali. La Sardegna protagonista anche al Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, a Verona. Ieri mattina l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha partecipato alla cerimonia inaugurale della 54ma edizione della fiera che vede l’Isola presente con un’importante vetrina interamente dedicata alle tradizioni e alle produzioni d’eccellenza del nostro territorio. Sono 71 le aziende vitivinicole selezionate dall’assessorato dell’Agricoltura, in mostra all’interno dello stand della Regione. Nel corso della manifestazione lo spazio istituzionale ospiterà un ricco calendario d’eventi.
Fonte: Nuova Sardegna.
l vino siciliano conquista i giovani e i mercati stranieti.
Lo studio della Doc Il vino siciliano conquista i giovani e i mercati stranieri La presenza massiccia al Vinitaly conferma l’interesse per l’Isola. Ha una buona reputazione il vino siciliano che è conosciuto dal 74,8% dei «wine lovers». E tra coloro che lo conoscono 1’83% lo beve anche. Sono dati che emergono da una indagine «Immagine, percepito e prospettive del DOC Sicilia in Italia», commissionata a GPF Inspiring Research, azienda leader nelle ricerche di mercato, da parte del Consorzio Vini DOC Sicilia e presentata a Verona al Vinitaly2022. I1 datoè ancora più positivo in riferimento a un cluster di giovani di età compresa tra i 24 e i129 anni, attestandosi al 79,4%.
Fonte: Gazzetta del Sud.
Al Vinitaly l’eroica pratica della viticultura Pantesca.
Pantelleria, promozione sinergica del Parco Nazionale e del Consorzio Vini Doc Al Vinitaly l’eroica pratica della viticultura Pantesca. In occasione del Vinitaly 2022 a Verona, Parco Nazionale Isola di Pantelleria e Consorzio Vini Doc concretizzano un’importante tappa della strategia di valorizzazione della produzione vitivinicola pan tesca e di offerta di occasioni promozionali per tutti i produttori dell’isola. Nello stand Al del pad. 2 Sicilia, Parco e Consorzio hanno reso disponibile un’area per l’esposizione e la degustazione dei vini DOC di Pantelleria, facendo conoscere le loro peculiarità, frutto di una pratica agricola «eroica» proclamata dall’Unesco: la vite ad alberello. Sarà proprio questo elemento a dare spunto ad un importante riflessione sul tema della biodiversità, quale principio di futuro sostenibile che metterà insieme le voci di chi, dall’unicità del contesto pantesco, ha avviato attività di sperimentazione e ricerca all’insegna della tutela ambientale.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Carne chianina e piemontese II derby delle eccellenze al Vinitaly Ospiti Paolo Negro e Luca Venturi.
L’Iniziativa ‘Chianinae Piemontese: incontro di Vino’ nata dalla collaborazione dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena e Confagricoltura Cuneo si terrà al Vinitaly domani dalle 11 alle 12.30, presso lo stand di Confagricoltura. La degustazione evento vedrà come protagonista la carne più pregiata del territorio senese e cuneese, rispettivamente la Chianina e la Piemontese. Entrambe, senza dubbio, di altissimo livello, dotate di caratteristiche che le rendono uniche nel loro genere a livello nazionale. «Già da diversi anni, la Chianina è certificata e garantita dall’Igp del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale – spiega Gianluca Cavicchioli, Direttore UPA Siena -. Si tratta di una carne magra, altamente digeribile, ricca di ferro ed è particolarmente indicata per la prevenzione delle malattie cardiovascolare».
Fonte: Nazione Siena.
Orcia Wine Festival Torna la kermesse.
Tre giorni dedicati alle migliori produzioni enologiche della Val d’Orcia, ai produttori, ma anche ai winelover. Ritorna, da sabato 23 a lunedì 25 aprile (con il 26 aprile riservato agli operatori) dopo due anni di stop forzato, l’Orcia Wine Festival. La mostra mercato dei produttori di vino Orcia, organizzata da Comune di San Quirico e Consorzio del Vino Orcia con Onav Siena, giuge all’llesima edizione. Saranno tre giorni di eventi nel segno dei vini Orcia tra il centro storico di San Quirico e le sale affrescate di Palazzo Chigi.
Fonte: Nazione Siena.
I vini da spiaggia della Tenuta Mariani in vetrina a Vinitaly.
La Tenuta Mariani a Vinitaly 2022, la edizione della più importante fiera vinicola italiana ed europea. L’azienda versiliese a Verona presenta la nuova produzione di vini naturali a bassissimi contenuti di solfiti, affinati in ceramica, prodotti con il giusto equilibrio fra tradizione e innovazione. «Porteremo il salmastro e la salinità dei vigneti della Versilia al Vinitaly — spiega il titolare Ido Mariani (foro) — il nostro vino “Damare” Sabbiamare brut prodotto nei vigneti sabbiosi della Versilia (tra Viareggio e Torre del lago) ha suscitato interesse e verrà confrontato con i famosi vin de sable francesi della Camargue. Presenteremo i nostri Spumanti della Costa Toscana, Segreto Brut e Segreto Rosé di Sangiovese che verranno distribuiti nel centro Italia da un importante rete di distribuzione eVinitaly sarà l’occasione per darne notizia.
Fonte: Tirreno Viareggio.
Vino, anche le cantine sociali pronte a unirsi come i privati.
Piccolo non è più bello, diceva nel 2019 il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro, fresco di nomina. «L’economia a chilometro zero non funziona più», rincarava la dose, rivolgendosi a una platea che soprattutto negli anni Novanta aveva fatto delle piccole e medie imprese del Veneto un modello di sviluppo da studiare e copiare. La globalizzazione e l’apertura di nuovi mercati hanno messo in crisi questo modello che molti ancora rimpiangono ma che Carraro affidava al passato. Con un’autocritica rivolta alla classe industriale. Così, anche i rappresentanti del mondo del vino, tornati a distanza di tre anni nel primo Vinitaly dopo il Covid, hanno intrapreso da tempo una strada fatta di accorpamenti e di fusioni.
Fonte: Corriere Imprese Nordest.
Buono oltre il Gusto Vini in camping a Punta Sabbioni.
Il 14 e 15 aprile prossimi, giovedì e venerdì, il Camping Village Marina di Venezia a Punta Sabbioni (Ve), ospiterà due giorni di degustazione di vini con prestigiose cantine da diverse regioni italiane, selezionate personalmente dall’oste Mauro Lorenzon (foto) che sarà anche il coordinatore e la guida delle giornate. L’evento si intitola “Buono oltre il gusto”, iconica massima dell’oste, e mira a promuovere e far conoscere i vini fatti con attenzione e rispetto per il territorio, per la qualità delle uve trasformate in vino, e soprattutto realizzati con la minore manipolazione possibile.
Fonte: Gazzettino.
Riesling, vino che arriva dal freddo Barolo, cru storici con Slow Food.
Riesling il vino che ” arriva dal freddo”, è il titolo della serata in programma mercoledì prossimo, 13 aprile, al ristorante “La Corte” di Follina (Tv). Il patron Giovanni Zanon (foto), invita a scoprire l’emozione del Riesling Renano, vitigno bianco dal quale si ottiene un vino di carattere. Originario della Germania, delle aree del Reno, della Mosella o del Palatinato (Pfalz), si racconta che il Riesling era diffuso e ampiamente coltivato lungo il corso del Reno già nel XV secolo, e si diffuse poi in Alsazia, Austria e Italia: oggi viene prodotto in tanti paesi del mondo, inclusa l’Australia. È oramai considerato un vitigno “internazionale”, amato per la sua straordinaria eleganza, la sua classe e, in modo particolare, per la sorprendente capacità di maturare e migliorare anno dopo anno.
Fonte: Gazzettino.
San Vidal, le scatole di vino diventano opere d’arte – Scatole di vino si trasformano in opere d’arte.
È stata intitolata “Box Art Collection” la proposta del Centro S. Vidal a S. Zaccaria Scatole di vino si trasformano in opere d’arte. Circa 60 scatole lignee per vini pregiati recuperate dalla cantina di casa, dipinte e assemblate ad altri oggetti, si trasformano in Box Art Collection, un omaggio agli artisti del Novecento e alle loro opere. Al piano superiore la serie “Sguardi”, oltre 100 ritratti psicologici ed espressionisti in piccolo formato, per lo più dedicati alla moglie scomparsa, diventano tavolette votive che nascono dalle profondità dell’inconscio dell’artista. Agli angoli della sala l’opera “Non è solo sedersi”, ovvero 4 originali sedie africane, rielaborate e dipinte per denunciare l’utilizzo sperimentale delle scimmie o l’uccisione dei coccodrilli.
Fonte: Gazzettino Venezia.
Lugana, Amarone e Valpolicella top per aumento delle vendite.
Tassi di crescita a due cifre spinti dalla voglia di prodotti autoctoni Lugana, Amarone e Valpolicella top per aumento delle vendite. All’ingresso di Casa Coldiretti, proprio di fronte all’entrata Cangrande della Fiera, c’è l’inedito “podio” delle bottiglie più performanti nel 2021. Ossia quelle dei vini che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in volume. E non si tratta solo della celebrazione del Lugana, che ha registrato il 34% di crescita delle vendite in un periodo in cui il vino delle terre del Lago di Garda si è ormai affermato come importante realtà enologica italiana. E non è nemmeno l’infaticabile opera di accurata produzione (ed anche di promozione per renderlo più “friendly”) dell’Amarone (che ha registrato un bel + 32%) o del Valpolicella Ripasso (+26%).
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Vinitaly: Coldiretti, è guerra in cantina, +35% i costi vino.
A causa della guerra in Ucraina sono aumentati del 35% i costi per il vino italiano con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’incontro sull’impatto del conflitto sulla vita quotidiana delle aziende vitivinicole, organizzato all’Auditorium Verdi al Vinitaly di Verona, con la prima mostra per “toccare con mano” la classifica degli aumenti nel bicchiere. Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea. Le aziende vitivinicole Made in Italy si sono così trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi che – spiega la Coldiretti – arrivano oggi a pesare sui bilanci per oltre un miliardo di euro. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.
Fonte: Ravenna Web Tv.
PERCHÈ METTERE I DOCENTI IN CANTINA?
Dallo scorso primo di aprile i docenti sospesi già da tre mesi senza stipendio, per non essersi sottoposti all’obbligo vaccinale, sono rientrati a scuola ma demansionati e sottopagati. Dichiarati “inidonei all’insegnamento” perché “inadempienti”, molti di loro sono stati impiegati in attività di supporto alle funzioni scolastiche, come il servizio di biblioteca e documentazione, l’archiviazione ecc. Interdetti ad avvicinare i propri alunni, e addirittura ad entrare in aula, sono stati fisicamente allontanati come fossero untori, pur sottoponendosi a spese proprie a tampone ogni 48 ore, e sono stati relegati nei sotterranei della scuola, per lo più in vecchi archivi fatiscenti. Una scelta che lo stesso Ministero dell’Istruzione ha definito punitiva ma esemplare verso gli alunni e i docenti che si sono vaccinati.
Fonte: Come Don Chisciotte.
Le tre regioni italiane più competitive sul mercato del vino.
Sono Veneto, Toscana e Trentino Alto Adige. A seguire Piemonte, Sicilia ed Emilia Romagna. I risultati del rapporto Unicredit-Nomisma. Veneto, Toscana e Trentino Alto Adige sono le regioni più competititive della filiera vitivinicola italiana, davanti a Piemonte, Sicilia ed Emilia Romagna. Queste sei regioni hanno un punteggio superiore alla media, secondo quanto emerge dall’analisi di Unicredit e Nomisma presentata oggi a Vinitaly. L’analisi di oltre 60 indicatori (produttivi, strutturali, economici e di mercato) necessari alla formulazione dello scoring, afferma una nota, ha messo in luce vocazione e specificità delle regioni vinicole italiane che rappresentano un patrimonio di valori socio-economici in grado di generare benessere per le comunità locali e nello stesso tempo rappresentare fattori di competitività e distintività nel mercato globale.
Fonte: AGI
Vinitaly al via, Patuanelli; altri 15 milioni per il vino nel decreto sostegni.
“Dobbiamo diventare i primi in valore”, dice il ministro, al taglio del nastro a Verona. Poi annuncia: “Dopo Pasqua un decreto energia. L’aumento prezzi? Bisogna puntare all’autosufficienza delle produzioni agroalimentari, ma a livello europeo”. Un nuovo stanziamento di 15 milioni di euro per il vino, in discussione in queste ore, che si aggiunge ai 25 già previsti per promuovere il mondo enoico.
Fonte: La Repubblica.
Il fatturato record del vino italiano nel 2021.
Quasi 13 miliardi, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. Il report di Coldiretti. È record storico per il vino italiano che ha raggiunto un fatturato di quasi 13 miliardi nel 2021, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone “Vigneto Italia” creato dalla Coldiretti per scoprire la grande biodiversità e qualità dalle quali nascono le più prestigiose bottiglie del vino Made in Italy, grazie all’impegno di 310mila aziende agricole.
Fonte: AGI.
Zaia: «Una Golden power per tutelare il nostro vino dalle aziende straniere».
Vinitaly, il presidente della Regione Veneto inaugura il Salone del vino: «Le nostre cantine sono l’identità del territorio, vanno protette dalle speculazioni». L’agroalimentare è un settore strategico per l’Italia e, come accade per le aziende di altri settori strategici, il governo riflette su una «golden power» sul vino. Come per le telecomunicazioni, il governo dovrebbe poter bloccare operazioni specifiche di acquisizione di aziende del vino da parte di gruppi stranieri nell’interesse del Paese. È con queste parole che il presidente della Regione Veneto Luca Zaia «padrone di casa” ha inaugurato il Vinitaly, che torna dopo l’annullamento dell’edizione 2020 e la Special edition del 2021.
Fonte: Corriere della Sera.
Non demonizzate il vino: bevuto con moderazione fa bene, lo dicono i dati.
La regola aurea è quella della dieta mediterranea: poco di tutto. Vale anche con il vino, che non va demonizzato. E ora uno studio parla di un effetto positivo nel contenere le infezioni da Covid.
Fonte: La Repubblica.
VINITALY, IL TURISMO DEL VINO PARLA AL FEMMINILE.
Il rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino quest’anno è il frutto di una sinergia tra l’associazione nazionale Città del Vino, l’associazione Donne del Vino e l’associazione La Puglia in Più. La novità dell’edizione di quest’anno, presentata al Vinitaly, nel padiglione del Ministero delle Politiche Agricole, è la declinazione al femminile, puntanti l’attenzione sulle donne che sono protagoniste dell’accoglienza turistica. Le donne sono sempre più prevalenti, in ambito enologico, dei settori del marketing, della promozione, del commerciale e dell’enoturismo, come confermato da Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’associazione nazionale Donne del Vino e icona dell’enoturismo in Italia. Sempre più verde e con le donne al timone. Con slancio, stile e creatività l’enoturismo italiano riprende il largo.
Fonte: Virtù Quotidiane.
«Il vino per noi è un’arte capace di far sognare».
La Velenosi al Vinitaly: «Presenteremo tutta la nostra collezione. Momento delicato, ma da parte nostra c’è tantissima voglia di reagire». «Il vino è per noi un’arte capace di far sognare». Queste parole sintetizzano nel miglior modo l’attività che da 35 anni caratterizza il «saper fare» dell’azienda vitivinicola Velenosi. La continua ricerca per ottenere il massimo risultato. L’aspirazione al perfetto equilibrio tra gusto e colore, tra bouquet e retrogusto. L’attesa del magico momento in cui iniziare la vendemmia, per poi seguire poco a poco la nascita e l’evoluzione del vino. L’headquarter dell’azienda ascolana è incastonato tra i poderi che si estendono tra le colline che fanno da contorno alla splendida valle del fiume Tronto, che grazie ai suoi terreni argillosi e fertili, è da sempre stata vocata alla coltivazione della vite.
Fonte: quotidiano.nete.
L’Abruzzo del vino piace, grande successo al Vinitaly.
Al Vinitaly, nell’ampio spazio collettivo regionale di 1.500 metri quadrati, i produttori abruzzesi presenti – un centinaio, dei quali circa 48 nell’area allestita dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo – hanno goduto di tanta attenzione da parte delle molte persone presenti in questa prima giornata della fiera. L’Abruzzo del vino, guidato dal Montepulciano d’Abruzzo portabandiera, piace sempre di più e si attesta tra le regioni più interessanti in un’ottica di prospettive future.
Fonte: Rete8e.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 10 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vinitaly, 4000 aziende e 17mila etichette di vino.
Accreditati oltre 700 buyer da 50 diversi paesi: attenzione a tutte le tendenze e apertura a nuovi mercati. Cresce il consumo nella Grande Distribuzione Chianti, Montepulciano e Lambrusco in testa, il fenomeno Vermentino Vinitaly, 4000 aziende e l7mila etichette di vino I PROVENTI DELLE MASTERCLASS A SOSTEGNO DEI VITICULTORI UCRANI PER LA PRIMA VOLTA LA RUSSIA E FUORI Egidio Mosca a oggi a mercoledì la 54esima edizione del Vnitaly ospita 4.400 aziende da 19 Paesi che portano in degustazione 17mila etichette di vino.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
«Il vino dal mito al diritto», lectio magistralis di Stefano Amore.
Appuntamento domani al Vinitaly, con «II Vino: dal mito al diritto», lectio magistralis che Stefano Amore, magistrato assistente di studio alla Corte Costituzionale e direttore dell’Osservatorio per l’analisi normativa nell’ambito della tutela ambientale, del contrasto alla contraffazione alimentare e del dissesto idrogeologico del Comando Unità forestali ambientali e agroalimentari (Cufa), Arma dei Carabinieri, terrà alle 10,30 in Sala Puccini.
Fonte: Arena.
Vinitaly, le imprese che reagiscono – Verona capitale del vino Oggi l’apertura in Fiera.
Le visioni raccolte a Operawine. E oggi la grande apertura in fiera con il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e il presidente veneto Luca Zaia Vinitaly, le imprese che reagiscono La forza della ripartenza e i nodi dell’economia al tempo della guerra: produttori in campo. «Coesione e diversificazione» •• La ripartenza del mondo del vino e le imprese che reagiscono all’economia di guerra: quello che si apre stamattina in fiera a Verona, alla presenza del ministro Patuanelli e del presidente veneto Zaia, è un Vinitaly speciale, nel segno della coesione ma anche della diversificazione.
Fonte: Arena.
II record dell’export minato dalla guerra.
E record storico per le esportazioni di vino italiano che registrano un balzo del 1 2% in valore nel 2021, sotto la spinta delle riaperture della ristorazione a livello internazionale, ma con la metà delle vendite all’estero è allarme perla carenza di bottiglie e il caos nel commercio provocato dalla guerra. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati (stat in occasione del Vinitaly, che apre con l’esposizione dalle diverse regioni nel salone «Tutti i colori del vino», creato a Casa Coldiretti. L’anno scorso l’export di vino italiano ha raggiunto il valore più alto di sempre con 7,1 miliardi di euro, anche se questo record viene messo a rischio dagli effetti della guerra in Ucraina, tra sanzioni, tensioni commerciali e aumento dei costi di produzione ma anche l’emergenza bottiglie con aumenti dei prezzi, e ordini a rischio con consegne rallentate.
Fonte: Arena.
L’orgoglio italiano si riprende il mercato.
Paolo Dal Ben ieri tra gli stand delle 130 top cantine di Operawine, il meglio del vino made in Italy, la voglia di esserci, di incontrarsi e di ripartire la si leggeva negli occhi e negli slanci e abbracci tra amici e colleghi che non si vedevano da molto tempo. In alcuni casi dal 2019. Entusiasmo e determinazione. Qualcuno ha parlato di resilienza, di capacità di reagire. Abituati a lavorare con la natura, ad affrontare le calamità e le avversità, questi produttori mostrano la grande tempra degli imprenditori italiani. Oggi torna Vinitaly, la 54esima edizione, in presenza dopo due anni con numeri record in termini di presenze, spazi e tasso di internazionalità.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.
Territorio e innovazione I due segreti del boom di Australia e Nuova Zelanda.
Storicamente parlando, a “contaminare” il continente col vino sarebbe stato il Sudafrica Gli ultimi anni sono stati di profonda trasformazione, con un percorso verso la qualità, il Mudgee (qui si produce quello che viene considerato il miglior Cabernet Sauvignon Se ci dicono Australia, probabilmente la prima della zona) e infine la Riverina. cosa a cui ci viene da pensare sono i canguri e gli Passando a Victoria è tra le aree più ampie e paesaggi incontaminati.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vinitaly.
Dalla Francia alla Grecia Tutte le mille sfumature di un continente.
Otto nazioni raccontate attraverso l’espressione delle undici bottiglie più rappresentative In testa la triade francese con Bordeaux, Borgogna e Champagne, ma non passano inosservate le anfore della Georgia, i bianchi della Mosella e il magico Brda sloveno. Sembra incredibile pensare quanto la cultura greca e quella romana abbiano influenzato la storia e lo sviluppo del Mediterraneo. Un’influenza che si riverbera anche nel vino francese, oggi senza dubbio il più celebrato al mondo, che tuttavia deve le sue origini proprio alle migrazioni di questi popoli. Furono infatti i Greci, seicento anni prima della nascita di Cristo, a introdurre per la prima volta in Francia delle tecniche di viticoltura.
Fonte: Corriere Romagna Speciale Vinitaly.
Dieci coppie giuste.
Dopo 2 anni di stop riparte la kermesse› Vendite all’estero a quota 7,1 miliardi con il record assoluto di cantine presenti ma forti timori per la guerra in Ucraina. IL BALZO DEI COSTI DI PRODUZIONE DETERMINERA UN RINCARO DEI LISTINI TRA IL 10 E Il 15%. Le porte al pubblico aprono questa mattina, ma già ieri tra gli stand in allestimento e poi in serata all’Opera Wine con 1 130 produttori italiani al top (selezionati da Wine Spectator, la bibbia americana del settore) s’è capito che Vinitaly sarà: festa per la ripartenza dopo due anni di stop con i record di cantine presenti (4.400), buyer stranieri (630 da 50 Paesi), nazioni ospiti (19); soddisfazione per i risultati dell’export enologico italiano (7,1 miliardi nel 2021); preoccupazione per le conseguenze globali della guerra in Ucraina (non per il mercato russo che vale soli 300 milioni di euro).
Fonte, Gazzettino.
Occhi puntati sul Tai e sui tagli bordolesi.
I vini dei Colli Berici tornano protagonisti alla 54aedizione di Vinitaly, in scena a Verona da oggi al 13 aprile. Sarà possibile conoscere e assaggiare oltre 40 vini delle 26 aziende socie del Consorzio di tutela dei Colli Berici e Vicenza allo Stand L5, Padiglione 8. In particolare grande attenzione sarà riservata al Tai Rosso, il vitigno autoctono dei Colli Berici, che nel vicentino ha trovato una sua specifica identità e tipicità. Questa uva si presta a essere vinificata sia per una versione più fresca e immediata, sia per dare vita ad un vino più robusto e strutturato. II Tai Rosso che per tradizione si è sempre consumato giovane, ha dimostrato invece nel tempo di affinamento finezza e eleganza.
Fonte, Giornale di Vicenza.
Il mondo del vino a Verona per il 54° Vinitaly.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, perla rassegna numero 54 incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’ Africa. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese.
Fonte, Salento in tasca.
Vinitaly, un business da tre miliardi «Il vino è la prima azienda di Marca».
In provincia di Treviso bollicine e altre varietà danno lavoro a circa 19 mila addetti. Nardi: «Nessuno più di noi» Prosecco protagonista dei fatturati ma ci sono anche Pinot Merlot e tutti gli altri Francesco Dal Mas Quanto vale l’economia del vino nella Marca? Il “tesoro” che i vignaioli trevigiani porteranno al Vinitaly della ripartenza che comincia oggi non si quantifica solo negli oltre tre miliardi del Prosecco e delle altre produzioni (11 mila ettari di Pinot grigio, Chardonnay, Merlot e altre varietà). Vola verso i dieci miliardi euro, se tenessimo il conto anche di quanto valgono i terreni vitati: più di 7 miliardi di euro. Quindi il sistema vino della Marca si presenta in grande spolvero da oggi a Verona. In questi giorni a Verona Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco Doc, Elvira Bortolomiol, presidente Prosecco Docg e Ugo Zamperoni, al vertice del Consorzio Molo Prosecco Docg, daranno i numeri di un’ineguagliabile progressione proprio in questi primi mesi dell’anno.
Fonte, Tribuna Treviso.
Dai consorzi di tutela ai produttori storici La grande invasione dopo l’attesa forzata.
Saranno tantissimi i protagonisti del territorio presenti all’evento Dal rosé ai restyling, dai lieviti agli anniversari: ecco la mappa Dai consorzi di tutela ai produttori storici La grande invasione dopo l’attesa forzata Anche eventi in città e sponsorizzazioni come quella di Astoria con il Giro d’Italia. Consorzi, produttori, cantine: il ritorno di Vinitaly in presenza è un appuntamento immancabile per i protagonisti del mondo del vino. Ecco come si sono organizzate le eccellenze di Marca. Il Consorzio di tutela stappa le prime bottiglie della nuova annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, prodotto nelle colline Patrimonio dell’umanità. Tutti i visitatori, dagli operatori del settore ai wine lovers, potranno celebrare i sessant’anni del Consorzio di tutela dalla sua fondazione, insieme ai 15 produttori presenti allo stand, degustare circa 200 etichette provenienti da tutta la Docg, e approfondire la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore attraverso le degustazioni guidate.
Fonte, Tribuna Treviso.
Pianeta verde – Ferrari Trento: 120 anni nel segno della sostenibilità.
Non solo profitto ma anche calore per il territorio e l’ambiente. Traguardo non facile da raggiungere, ma che nell’agroalimentare pub assumere declinazioni d’eccellenza a livello mondiale. Con l’Italia in primo piano. E il caso di Ferrari Trento il cui ennesimo primato è rimbalzato non solo tra gli operatori dell’edizione 2022 di Vinitaly di Verona, che si apre oggi, ma davvero un po’ ovunque si parli di bollicine d’alta qualità.1120 anni della casa vitivinicola, infatti, non sono stati caratterizzati non solo da un 2021 da primato, ma anche dalla certificazione di Carbon Neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. E stato cioè raggiunto l’obiettivo di rendere pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda. Qualità vitivinicola non solo in bottiglia, quindi. E, per tutti, soprattutto testimonianza di come sia possibile fare buoni prodotti guardando all’efficienza a tutto tondo. Anche nell’agroalimentare.
Fonte, Avvenire.
Torna il Vinitaly (sognando l’America).
A Verona la quattro giorni dei produttori italiani «Adesso la vera sfida è riuscire a riconquistare i consumatori più giovani di Stati Uniti e Canada» di Luciano Ferraro 9 effetto Jay-Z è finito. Gli elogi in rima del Moscato nei brani di molti rapper americani non convincono più i ragazzi americani. Neppure le foto su Instagram del re del basket LeBron James con una bottiglia di Brunello smuovono i più giovani. Sul consumo del vino, l’America è un paese per vecchi. E la sorpresa che arriva dal Vinitaly, riaperto da domenica io a mercoledì r3 aprile a Verona, dopo due anni di stop a causa del Covid. I consumatori abituali di vino negli Stati Uniti e in Canada sono diminuiti di 12 milioni: u hanno tra i21ei41anni. Questo cambiamento demografico nel consumo per i produttori italiani è un grattacapo in più. Tra gli stand degli oltre 4.000 espositori, la gioiosa energia intrappolata nel lungo lockdown fieristico circola assieme alle preoccupazioni per il futuro.
Fonte, Corriere della Sera.
Una Spoon River di vivi in fondo al Nordest.
Un reticolo di destini e vicende personali nell’arco di sessant’anni a partire da una valle del Veneto: Ginevra Lamberti orchestra aspellal ive, delusioni, tragedie, affidando il titolo a una cittadina (rovesciata) da Edgar Lee Masters. Una Spoon River di vivi in fondo al Nordest. In un romanzo che tesse le storie di tanti personaggi di una famiglia per darne memoria, coprendo un arco di sessant’anni, colpisce che l’unica occorrenza della parola «passato» arrivi verso la fine, a spiegare con esattezza quanto si è letto. Accade nell’ottimo e intenso terzo romanzo di Ginevra Lamberti, Tutti dormono nella valle, un titolo che è omaggio e citazione invertita, in termini spaziali, del «Tutti, tutti, dormono sulla collina» di Edgar Lee Masters nell’Antologia di Spoon River.
Fonte, Corriere della Sera La Lettura.
Brindisi mondiale – Vino italiano nei bicchieri di tutto il mondo «Ma ora può finire nella tempesta perfetta».
La rassegna Brindisi mondiale La kermesse di nuovo ‘live’: delegazioni da tantissimi Paesi. Comandano America e Europa. Vino italiano nei bicchieri di tutto il mondo «Ma ora può finire nella tempesta perfetta» Lo scorso anno ha battuto tutti i record in termini di export, però inflazione e costi ora pesano su questa situazione «irripetibile» Pallini (Federvini): «E inutile accettare ordinativi quando non abbiamo le bottiglie per riempirle con i nostri prodotti». Secondo un’indagine Wine Intelligence, i vini prodotti in modo sostenibile sono, con i biologici, in cima alle preferenze. Come sta il vino italiano? Bene, anzi benissimo, se guardiamo ad esempio l’export. L’export va, nel 2021 è stato un anno record: 7,1 miliardi di euro di valore (+12,4%), aumento del 4,7% del prezzo medio delle bottiglie e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione Speciale Vinitaly.
Al Vinitaly il successo fragile della grande eccellenza italiana – A Verona la fiera specchio d’Italia Quello del vino è un successo fragile.
Dopo due annidi stop da pandemia, anche il vino prova a ripartire. Da oggi a mercoledì Verona ospita infatti il Vinitaly, la fiera dei prodotti enologici. Un settore che per l’Italia sarebbe un boom se non fosse frenato dai costi energetici, dall’inflazione, dall’Europa e dalle sanzioni. E che rischia di perdere quote di mercato. a pagina 19 A Verona la fiera specchio d’Italia Quello del vino é un successo fragile Si riparte da oggi, dopo due annidi stop causa pandemia. Per le cantine il boom è frenato da costi, inflazione, Europa e sanzioni alla Russia. Si contabilizzano almeno 1,5 miliardi di extra costi per confezionare il prodotto Caprai, che ha fatto diventare un simbolo il Sagrantino: «Manca la domanda di fascia alta e poi c’è l’Ue che ha un atteggiamento incomprensibile sull’agricoltura». Si riparte, o almeno si prova. Da domenica e fino a mercoledì a Verona sarà di nuovo Vinitaly.
Fonte, La Verita’.
Si muove la classifica delle etichette Ecco chi sale e chi scende tra le cantine italiane.
Il doge Zonin è quasi sparito, Farinetti non è più «troppo Fico», Boscaini cresce ancora. II mondo del vino italiano vale 14 miliardi. Da oggi è di nuovo Vinitaly a Verona dopo due anni di silenzio dell’Arena delle bottiglie. Segno di un ritorno in vite se non in vita dopo il Covid, ma le fanfare che gorgheggiano di una ritrovata normalità a guardare i conti e come sta messo il mercato sembrano perla verità un po’ stonate. La mazzata più fresca è quella delle sanzioni alla Russia. Sparito di colpo quasi mezzo miliardo di fatturato estero perché dalle parti di Mosca il vino italiano piace tanto.
Fonte, Verita’&Affari.
Prezzi dei terreni triplicati in 10 anni dove si guadagna con il business dei vigneti.
Il Timorasso è arrivato a 43 mila euro all’ettaro. L’Etna e il Lugana i preferiti dei produttori. Chi trova un ettaro di Timorasso, trova un tesoro. L’espressione, rubata al detto popolare sull’amicizia, per quanto banalotta, fotografa la realtà. Se Walter Massa, istrionico pioniere di questo vitigno piemontese a bacca bianca, vendesse oggi la sua cantina a Monleale nell’alessandrino, si metterebbe in tasca un bel po’ di quattrini. Secondo Lorenzo Tersi, fondatore e ceo di Lt Wine e Food Advisory, tra le realtà di più dinamiche del Paese in fatto di agribusiness, «almeno to milioni di euro». Per gli habitué delle eno-trattative la cifra non è poi così sconvolgente, d’accordo. Tuttavia, il dato interessante è un altro: «Se Massa avesse esposto il cartello vendesi dieci anni fa, avrebbe chiuso a un terzo», osserva l’esperto.
Fonte, Verita’&Affari.
Intervista a Gian Marco Centinaio – Vinitaly. Torna la kermesse di Verona Chi sale e chi scende tra le cantine – Sottosegretario Agricoltura Gian Marco Centinaio. «L’Italia riparte da Vinitaly Il governo a Verona già con 40 milioni di euro».
Vinitaly Torna la kermesse di Verona Chi sale e chi scende tra le cantine. Da oggi è di nuovo Vinitaly a Verona dopo due anni di silenzio dettato dalla pandemia. Un’occasione per fare il punto sul mercato e per capire anche come è cambiata la classifica delle cantine italiane dal punto di vista del fatturato e della notorietà. Con qualche sorpresa. Si scopre infatti che nomi blasonati come Zonin e Farinetti brillano meno e hanno lasciato spazio ad alcuni emergenti. Intanto il sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio annuncia a Verità e Affari un pacchetto da 4o milioni a cui si aggiungeranno quelli del Pnrr. Soldi per rilanciare un business che vale 14 miliardi di fatturato e ha visto triplicare i prezzi dei vigneti negli ultimi dieci anni, ma diminuire gli incassi durante i lunghi mesi delle chiusure delle enoteche e dei ristoranti.
Fonte, Verita’&Affari.
Import di vini. Italian Wine acquista Enovation e vola a Miami.
Italian Wine Brands ha perfezionato l’acquisizione dell’85% del capitale di Enovation Brands, ceduto dai soci Norina S.r.l. (per il 55%) e da Giovanni e Alberto Pecora (30%). Questi ultimi, co-fondatori e manager operativi di Enovation, continueranno a detenere rispettivamente il 10% e 5% del capitale sociale di Enovation e a gestire la società. Enovation, con base a Miami, è una storica società che importa vini italiani negli Usa. Controlla marchi molto conosciuti sul mercato americano e vanta una rete di distribuzione che raggiunge capillarmente il territorio, sia sul canale supermarkets che sul canale ho.re.ca. L’equity value riconosciuto dalle parti per l’acquisizione dell’85% del capitale sociale di Enovation ammonta a 22 milioni di dollari, mentre l’enterprise value è pari a 26 milioni di dollari. In base agli accordi tra Iwb e i venditori il pagamento di una porzione pari al 20% del prezzo (4.4 milioni di euro) è sospensivamente condizionato al raggiungimento nel 2022 e nel 2023 di risultati di Ebitda accrescitivi.
Fonte, Verita’&Affari.
Una fiera per 4.400 aziende da 19 nazioni.
Il 54esimo Vinitaly si svolge in presenza (dopo due anni di stop forzato) e torna ad essere crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. I top buyer accreditati alla vigilia provengono da 5o Paesi e sfiorano la quota di 700. In testa c’è la delegazione del Nord America. Il fatturato del vino italiano è di 14,5 miliardi di euro. L’Export nei 2021 è cresciuto di 7, 1 miliardi di euro. Le aziende agricole sono oltre 3lomila con oltre 45mila e 600 aziende vinificatrici. Gli addetti del settore sono circa un milione e 3oomila. Il nostro Paese è il maggior produttore al mondo con 49.086 milioni di ettolitri: quasi un quinto del vino prodotto a livello globale viene dall’Italia, per l’esattezza 11 18,5%. Seguono Francia, Spagna, Stati Uniti, Australia.
Fonte, Verita’&Affari.
Intervista a Giuseppe Chiaradia – Grottino senza rappresentanza.
Il consorzio perde il riconoscimento del ministero delle Politiche agricole Grottino senza rappresentanza Chiaradia: «Faremo entrare due nuove aziende e ne escluderemo altre in difetto». effetto della mancanza di «rappresentatività», è stato «ritenuto necessario procedere alla revoca del riconoscimento al Consorzio di tutela Grottino di Roccanova e dell’incarico a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi sulla Doc Grottino di Roccanova».
Fonte, Quotidiano del Sud Basilicata.
L’addio al fondatore della Tre Monti – L’abbraccio di tanti imolesi alla famiglia Navacchia.
Ieri al funerale del fondatore della cantina Tre Monti esponenti del mondo del vino, del giornalismo e l’assessore regionale alla cultura. “Ciao Babbo, non perderci d’occhio per favore”. Con questo tenero messaggio i figli David e Vittorio Navacchia, insieme a tutta la loro famiglia, hanno salutato per l’ultima volta il padre Sergio. Al funerale del fondatore della Cantina Tre Monti erano in tanti ieri mattina, oltre ai parenti e agli amici più stretti, anche l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori, diversi colleghi produttori del mondo del vino e agricoltori del territorio, tanti sommelier e almeno tre generazioni di giornalisti imolesi. Dinamico, desideroso di incontro, questo era Navacchia padre, legatissimo al suo lavoro, la sua capacità di curare i rapporti con le persone è emersa evidente nella varietà della platea di persone che lo hanno voluto salutare.
Fonte, Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
“Festival del Sangiovese”, il ritorno nel paese delle grandi etichette.
Solidarietà al popolo ucraino dalla vendita dei calici in vetro. Iniziative culturali collegate alla mostra di Forlì. E’ bene chiarire che questa non è la semplice sagra in cui si sceglie un prodotto e vi si abbina un programma di eventi, non sempre attinenti e correlati. Questa è la “Festa del Sangiovese” anzi più propriamente un festival dedicato al vino principe delle produzioni locali e simbolo della Romagna, perciò degno di essere omaggiato, e non solo per il nome, nel paese che «vanta valori e numeri importanti di cantine, etichette e vigne» ha sottolineato il sindaco Jader Dardi alla presentazione di ieri a Faenza (museo Carlo Zauli). Le date dedicate al più sacro dei vini, sono il 23 e 24 aprile, ma attenzione perché una serie di iniziative culturali sono attese anche nei mesi di maggio e giugno, promosse con il festival e collegate alla grande mostra di Forlì “Maddalena.
Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Vino, Lorenzo Tersi per la quarta volta nei top di comparto.
Figura tra le cento “Personalità più influenti” segnalate dalla rivista “Cronache del Gusto”. Per la quarta volta consecutiva il wine manager Lorenzo Tersi è tra le 100 personalità più influenti nel mondo del vino. L’attestazione arriva dalla rivista specializzata “Cronache di Gusto” che annualmente in occasione di Vinitaly a Verona, la più importante fiera del settore, presenta il report sulle autorevoli personalità e gli opinion leader del settore. Una speciale classifica, caratterizzata in questa edizione da un cospicuo turn over di personalità (oltre il 40% new entry), che vede consolidare il range di Lorenzo Tersi che guadagna 35 posizioni arrivando al 57° posto in classifica.
Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Caviro e la sostenibilità: «Investiti 22 milioni per migliorare la performance ambientale».
II colosso cooperativo Caviro sarà presente con uno stand al Vinitaly dove punterà molto sulle sue etichette ma anche sul suo modello economico e sulla sostenibilità: «Nel 2020/21 – dice il presidente Carlo Dalmonte – abbiamo investito circa 22 milioni di euro in impianti e tecnologie rivolti a migliorare le nostre performance ambientali, e questa direzione si conferma come trainante anche per la gestione in corso». Caviro, presente con uno stand di grande impatto, intende parlare soprattutto di sostenibilità: «Questa edizione di Vinitaly è ancora più importante per noi perché segna un ritorno in presenza per il mondo del vino italiano – afferma SimonPietro Felice, dg della cooperativa -. Per noi sarà inoltre preludio della presentazione del bilancio di sostenibilità».
Fonte, Resto del Carlino Ravenna.
E a Modigliana si farà la Festa del Sangiovese.
È giunta alla 51a edizione la sagra ‘Sangiovese in Festa’, organizzata dalla Pro loco di Modigliana che si svolgerà quest’anno sabato 23 e domenica 24 aprile, dopo due anni di sospensione per la pandemia. L’annuncio della ripresa della più longeva tra le sagre locali è stato dato ieri al museo Zauli di Faenza dal sindaco Jader Dardi (foto), Roberto Amaretti presidente Pro loco, Giorgio Melandri vice presidente ‘Stella dell’Appennino’, Alessandro Liverani per l’Accademia degli Incamminati e Idilio Galeotti presidente ‘Ics Fectori Art’. Si festeggia il Sangiovese vino prestigioso e simbolo della Romagna unendolo a Modigliana e alle sue produzioni. Per Melandri: «Un grande vino ha anima e radici e le nostre sono a Modigliana, nelle valli che salgono in Appennino e nella comunità che ne condivide l’identità.
Fonte, Resto del Carlino Ravenna.
Buzzinelli resta presidente e promuove la Ribolla Gialla.
II presidente in carica per altri tre anni con a fianco un nuovo direttivo più giovane «Partiamo da un +15% di imbottigliato con 178 soci, il settore è in forte ripresa». David Buzzinelli è stato confermato presidente del Consorzio Collio per un altro triennio. L’elezione del numero uno dell’azienda Carlo di Pradis è avvenuta all’unanimità, segno della volontà di proseguire nel solco tracciato in questo mandato. Confermato alla vicepresidenza il viticoltore della farrese Borgo Conventi Paolo Corso, che sarà affiancato da un altro, nuovo numero due, il cormonese Luca Raccaro dell’azienda Raccaro. Ringiovanito il consiglio di amministrazione del Consorzio: ne faranno parte Martin Figelj (società agricola Fiegl), Saga Radikon dell’omonima azienda, Pietro Bertè (Gruppo Italiano Vini-Formentini), Tereza Keber (azienda Renato Keber), Andrea Drius (Terre del Faet), Matteo Livon dell’onmima azienda, Elija Muzic (azienda Giovanni Muzic), Michele Tomba (azienda Bolzicco), Alessandro Pascolo della Vini Pascolo e Fabjan Korsic della Korsic Wines.
Fonte, Piccolo Gorizia.
L’agricoltura regionale al prossimo «Vinitaly».
Una nuova importante esperienza è in programma per Acli Terra: l’Associazione professionale agricola delle Acli sarà presente alla prossima edizione di Vinitaly, a Verona dal 10 al 13 aprile. In linea con quanto dichiarato dalla presidenza durante l’ultima riunione di Comitato nazionale, la partecipazione all’evento sarà in sinergia con Unipol, l’Unione nazionale dei produttori olivicoli, che ospiterà Acli Terra e il CAA Acli, il centro di assistenza agricola, nel suo stand. Vinitaly, anche quest’anno, si arricchisce del Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, uno spazio espositivo dedicato alle eccellenze del nostro territorio, con tre macro aree: olio extravergine di oliva, food, birra artigianale.
Fonte, Avvenire Lazio sette.
Cesanese, un vino da amare legato al territorio.
Nuova Guida di Repubblica, tra itinerari, curiosità e ricette Cesanese, un vino da amare legato al territorio Vigneti e produttori vinicoli, borghi come Piglio, Affile e Olevano tutti da scoprire, itinerari dedicati al gusto, ricette da mettere in tavola, e poi artigianato, feste di piazza, prodotti tipici ed enoteche, per conoscere a fondo un vino dalla forte identità, “ambasciatore” della regione in cui nasce, il Lazio: arriva in edicola e online il 12 aprile la nuova Guida di Repubblica dal titolo “Cesanese: vino da amare” (collana “Italia del Vino”). Tante le informazioni e i consigli così come le curiosità che pagina dopo pagina permettono al lettore di apprezzare tutte le caratteristiche del Cesanese, in un viaggio all’insegna del gusto ma anche della storia e delle tradizioni di un territorio chiuso tra le montagne della Ciociaria e i Castelli Romani, ricco di suggestioni di cui questo vino costituisce un’eccellenza.
Fonte, Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio.
Le aziende imperiesi nel regno di Vinitaly. Celebrati i 50 anni della Doc Rossese.
Le aziende imperiesi nel regno di Vinitaly Celebrati i 50 anni della Doc Rossese A Verona una vetrina speciale per i produttori del Ponente Attesa per i riconoscimenti: il Premio Cangrande a Maffone L L’allestimento ligure a Vinitaly 2022, uno stand di 200 metri quadrati, all’ingresso della fiera 2. Bruno ed Eliana Maffone, il cuore dell’Ormeasco 3. Terrazza con vista per il ristorante Vignamare Milena Arnaldi IMPERIA La Liguria del vino presente in grande stile a Vinitaly 2022, la rassegna dedicata al mondo dell’enologia che si apre oggi a Verona. E il Ponente con la sua produzione di bianchi rappresentativi, di rossi della tradizione – dal Rossese di Dolceacqua che a Vinitaly celebrai 50 anni dalla Doc, all’eroico Ormeasco – e ancora con il ritrovato Moscatello, avrà la sua vetrina speciale. Cinquantadue le aziende liguri coinvolte (22 della Spezia, 18 di Imperia, 8 di Savona, 4 di Genova) e 841e etichette. Importante essere a Verona dunque per prendere parte all’edizione della ripartenza, dopo lo stop forzato (prima con l’annullamento in corsa del 2020 e poi una ripresa in versione autunnale nel 2021): sono ospiti della fiera 4.400 aziende, 700 “top buyer” internazionali, 30 convegni e 76 super degustazioni. La viticoltura di qualità ad Imperia è rappresentata da 600 aziende per una superficie di 240 ettari: sono circa 1700 gli ettari di superficie vitata, 15001e imprese del settore tra produttori, aziende agricole e imbottigliatori in tutta la Liguria.
Fonte, Secolo XIX Imperia.
Vinitaly, il Ponente si mette in mostra. Diciotto le aziende, premiato Maffone.
La rassegna si apre oggi a Verona con la presenza di 52 aziende liguri Vinitaly, il Ponente si mette in mostra Diciotto le aziende, premiato Maffone. La Liguria del vino presente in grande stile a JVinitaly 2022,1arassegna dedicata al mondo dell’enologia che si apre oggi a Verona. E il Ponente con la sua produzione di bianchi rappresentativi, di rossi della tradizione – dal Rossese di Dolceacqua che a Vinitaly celebra i 50 anni, all’eroico Ormeasco – e ancora con il ritrovato Moscatello, avrà la sua vetrina speciale. Cinquantadue le aziende liguri coinvolte (22 della Spezia, 18 di Imperia, 8 di Savona, 4 di Genova) e 84 le etichette. Importante essere a Verona, dunque, per prendere parte all’edizione della ripartenza, dopo lo stop forzato (prima con l’annullamento in corsa del 2020 e poi una ripresa in versione autunnale nel 2021): sono ospiti della fiera 4.400 aziende, 700 «top buyerZ» internazionali provenienti da quasi tutti i continenti, 30 convegni e 76 super degustazioni.
Fonte, Stampa Imperia.
Ritorna il Vinitaly. Cantine bresciane da oggi in vetrina – Bentornato Vinitaly, Brescia in vetrina.
Cantine bresciane da oggi in vetrina I progetti di Franciacorta, Lugana e Valtenesi Lo possiamo dire: finalmente! È tornato il Vinitaly, quello di un tempo: da oggi fino a mercoledì 13 aprile, nei padiglioni della Fiera di Verona si respirerà l’entusiasmo del 2019, anzi probabilmente maggiore, mandando in archivio un biennio orribile e cercando di non pensare a quanto sta accadendo a Oriente. E le cantine bresciane sono pronte a stupire, forti di numeri positivi e tante buone idee come ci hanno raccontato i responsabili dei tre maggiori consorzi. a pagina 2 Bertera Bentornato Vinitaly, Brescia in vetrina la rassegna a Verona fino al 13 aprile, oltre 4.400 espositori per battere il record di 600 mila bottiglie stappate Lo possiamo dire: finalmente! È tornato il Vinitaly.
Fonte, Corriere della Sera Brescia.
La ripartenza di Vinitaly. E c’è subito un premio per 2 etichette orobiche.
Da oggi a mercoledì. Neanche il tempo di aprire (oggi) i padiglioni di Vinitaly e Bergamo può già brindare a due importanti premi. Alla sesta edizione del concorso «5StarWines», la selezione di vini organizzata nei giorni scorsi da Veronafiere, due etichette orobiche sono state giudicate fra i migliori prodotti in gara. Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento il Brut Metodo Classico 2016 dell’azienda agricola Tenuta degli Angeli, che ha conquistato 91 punti da una giuria composita di esperti da tutto il mondo, che ha il compito di selezionare i migliori vini. Per la realtà vitivinicola di Carobbio degli Angeli è poi arrivata la doppietta grazie all’Extra Brut Metodo Classico 2016 che ha raggiunto i 90 punti.
Fonte, Eco di Bergamo.
Vinitaly, brindisi con 4.400 aziende C’è anche il Consorzio Terre Lariane.
La fiera Oggi a Verona l’inaugurazione Produttori da 19 Paesi Sono 4.400 le aziende espositrici da 19 nazioni che partecipano ai quattro giorni di Vinitaly. Oggi l’inaugurazione a Veronafiere con la presenza del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e del governatore del Veneto, Luca Zaia. L’evento prosegue fino a mercoledì con manifestazioni anche in città. È l’occasione, di ritorno in presenza, per gli operatori e la stampa specializzata internazionale di conoscere le migliori cantine italiane, tra queste le aziende dell’IGT Terre Lariane delle province di Como e Lecco.
Fonte, Provincia Como.
Festa del Lambrusco: a maggio una speciale anticipazione con Pro Loco.
Aspettando la Festa del Lambrusco – manifestazione promossa dalla Pro Loco che animerà il centro storico di Viadana sabato 21 e domenica 22 maggio e che tornerà dopo due di pausa a causa dell’emergenza Covid-19 – i volontari dell’associazione “rilanciano” con un nuovo appuntamento, sorta di “preview” del classico evento della primavera viadanese. Infatti, sabato 7 e domenica 8 maggio a Viadana esordisce la “Lambrusco Weekend Experience”. Per l’occasione dalle 10.30 alle 16 “Casa Viadana”, la sede della Pro Loco in via Rocca, aprirà le proprie porte per degustare varie tipologie di Lambrusco mantovano selezionate dall’associazione culturale “Osservatorio del Lambrusco”, realtà nata nel 2015 che si propone di promulgare e trasmettere la conoscenza del Lambrusco, monitorando la produzione delle piccole realtà artigianali fino alle aziende cooperative.
Fonte, Voce di Mantova.
Da oggi il Vinitaly in pista: si può tornare a brindare.
Il vigneto marchigiano rappresentato da 107 cantine. Il Verdicchio in evidenza Cartoni: «Siamo al fianco di chi produce». Mazzoni: «La grande spinta del bio». Finalmente. Dopo due anni di stop forzato, a Verona torna il Vinitaly. La pandemia non è ancora del tutto alle spalle ma questa edizione, la numero 54, è a tutti gli effetti quella della rinascita: il vino in tutte le sue sfaccettature toma assoluto protagonista. I numeri Sono 4.400 le aziende espositrici da 19 nazioni presenti alla manifestazione che apre oggi (ore 11) i suoi stand e fino a mercoledì sarà il centro del mondo tra vini e distillati. Confermata anche l’internazionalità della rassegna, con 700 top buyer esteri da 50 Paesi già accreditati.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Il World Tour del Gavi – Il Gavi si promuoverà con un giro del mondo
ll Consorzio di tutela presenterà anche al Vinitaly il nuovo progetto che prevede tre tappe di promozione a Roma, Londra e NewYork. In fiera tante realtà provinciali. Il Gavi si promuoverà con un giro del mondo Al Vinitaly il Consorzio di tutela presenta il “World Tour” con tre tappe: si va a Roma, Londra e New York. Tra un mese a Roma, poi a Londra e infine a New York. Il «Gavi World Tour» inizierà in primavera, precisamente il 9 maggio, dalla città eterna, per proseguire 1123 giugno in Inghilterra e terminare il 7 settembre negli States. Il Consorzio Tutela del Gavi con questi tre eventi in tre delle più importanti metropoli internazionali vuole promuovere il Gavi docg durante 112022, che vuole essere più che mai anno all’insegna della ripresa dopo i due di stop causati dalla pandemia.
Fonte, Stampa Alessandria.
Vita nei campi.
Asti e quella vocazione agricola che non si coltiva più Asti un comune avocazione agricola maneglianni ha perso aziende e terreni coltivati. In trent’anni i vigneti sono passati da 1197 a 268 ettari (-78,5%). Vita nei campi Il crollo dei vigneti: in trent’anni passati da 1197 a 268 ettari (-78,5%) “La città ha perso 1’80% della sua viticoltura, il doppio della provincia”. «Il secondo Comune dopo Asti per superficie agricola utilizzata- spiega Pensabene – è dei più importanti del Piemonte». Giovanni Pensabene, agronomo ed ex assessore all’Agricoltura di Asti, numeri alla mano, sulla realtà rurale Astigiana partendo da due dati: le aziende con terreni iscritte all’Anagrafe, 365 ad Asti e 5.558 nella provincia, e la superficie agricola utilizzata: 5.166 ettari ad Asti, su un totale di 6.703, e 63.156 in provincia, su 81.117 ettari complessi.
Fonte: Stampa Asti.
Langhe e Roero in prima fila al Vinitaly – Al Vinitaly l’edizione della ripartenza Produttori di Langa e Roero in prima fila.
Opera Wine, l’anteprima di ieri I produttori di Langhe e Roero sono arrivati in trasferta a Verona, dove oggi si apre il sipario sulla 54′ edizione di Vinitaly, l’evento internazionale più importante dedicato al mondo dell’enologia (anticipato ieri da Opera Wine), che torna in scena fino a mercoledì dopo due anni di stop causati dalla pandemia. Il crocevia delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Dopo l’anteprima di ieri con Opera Wine, fino a mercoledì Verona torna a ospitare la fiera assente da due anni Al Vinitaly l’edizione della ripartenza Produttori di Langa e Roero in prima fila. Assaggiare un Barolo Bric del Fiasc Riserva 2008 di Paolo Scavino e poi passare a un Vigna Rionda 2009 di Oddero, ritornare al 2008 con Le Coste di Pecchenino per poi concedersi un Rocche dell’Annunziata 2011 di Ratti o un Barbaresco Asili Riserva 2016 di Bruno Giacosa
Fonte: Stampa Cuneo.
Il vino di Puglia viaggia nel mondo.
Per la Puglia sarà un Vinitaly destinato a restare nella storia, quello del 2022. Ogni acquisto è un viaggio che inizia prima dal web, ed ora c’è finalmente un unico portale nel quale tutta la Puglia del vino è rappresentata in modo unitario! Cliccando www.pugliawineworld.it si spalancano le porte sul mondo professionale di Sua Maestà il vino, con un potentissimo strumento web che potrà accompagnare e sostenere gli enormi investimenti dei nostri vignaioli e delle cantine.
Fonte: L’Adriatico.
La Puglia torna in vetrina turismo e vini oltre la crisi – Al Vinitaly da campioni: boom di produzione ed export volato al 8%.
Doppio appuntamento: da Milano e Verona occasioni per il rilancio Si parte dai volumi d’affari dello scorso anno, tra cautele e ottimismo Tornano due importanti appuntamenti per la promozione del territorio e delle eccellenze. Da oggi avranno inizio le edizioni 2022 della Borsa Internazionale del Turismo e del Vinitaly, in programma rispettivamente a Milano e Verona. La Puglia punta a fare bella figura, mettendo in risalto i punti di forza. Cauto ottimismo dagli operatori turistici e dai produttori. Al Vinitaly da campioni: boom di produzione ed export volato al +8% ?I numeri di Coldiretti confermano il netto recupero rispetto al 2020 Dopo due anni di incontri online da ieri l’evento torna a portare a Verona il mondo dell’enologia Il primo dato positivo, di cui andare orgogliosi in apertura del Vinitaly, che torna da oggi al 13 aprile finalmente in presenza, è certamente quello sull’export che vede la Puglia guadagnare un +8% piazzandosi al secondo posto nella classifica dei produttori.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
Enoturismo, l’Osservatorio: «Cabina di regia».
Il rapporto Enoturismo, l’Osservatorio: «Cabina di regia» «Il turismo del vino unisce una fitta rete di soggetti che una cabina di regia nazionale dovrà guidare nelle politiche di sviluppo e di promozione, questo e l’auspicio e la proposta di Osservatorio sul turismo del vino che facciamo al Ministro per le Politiche Agricole, declinando su ogni territorio le buone pratiche e valorizzando le tante differenze e peculiarità dei territori che fanno del turismo del vino e dell’olio un volano strategico per la ripresa dopo la crisi pandemica». Lo afferma il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica, che oggi alla presenza del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, presenterà il Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
Vinitaly, su il sipario La grande sfida dei vignaioli sardi.
La grande sfida dei vignaioli sardi Pierpaolo Fiori (Agris): con il vino raccontiamo gastronomia e territorio Su il sipario ana 54esima edizione del Vinitaly (da oggi a mercoledì dopo due anni di assenza a causa del lockdown), con l’Isola che sgomita per ritagliarsi un ruolo da protagonista. Settantuno aziende inserite nel padiglione della collettiva Sardegna, trentaquattro autonome. In totale 5 produttori speranzosi di assistere alla ripresa di un settore devastato dalla pandemia. Penisola una vetrina eccezionale. Il Vinitaly, con U VInexpo di Bordeaux e il Prowein di Dusseldorf, è ai vertici delle fiere enologiche mondiali. I numeri della rassegna veronese sono da paura; quattromila aziende provenienti de 80 Paesi, migliaia di operatori, 70o top buyers internazionali.
Fonte: Unione Sarda.
Nero d’Avola, passione e cuore E sempre in pole nelle scelte.
I consumatori privilegiano sempre di più uno dei simboli siciliani della produzione. I bevitori sono sempre più responsabili e consapevoli Nero d’Avola, passione e cuore È sempre in pole nelle scelte i attesta all’87% la quota di siciliani che nell’ultimo anno ha consumato vino, un valore che supera di 2 punti quello registrato nell’immediato pre-Covid (2019). Un rapporto con il vino, quello riscontrato in una regione che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, che si conferma privilegiato e – ancor più che nel resto d’Italia – consapevole e responsabile, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine «Gli italiani e il vino, Report Sicilia», presentata a Palermo alla conferenza stampa della 54″ edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati.
Fonte: Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.
Un grande alleato della salute A tavola ma con moderazione.
Secondo uno studio i rossi sono amici dell’intestino, Aumentano la varietà dei batteri e aiutano a ridurre obesità e colesterolo cattivo Un grande alleato della salute A tavola ma con moderazione I vino rosso è amico dell’intestino, più di altre bevande alcoliche. Aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma, e aiuta a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo rileva uno studio del Kings College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però punta sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni. Gli effetti del vino rosso sull’intestino sono stati analizzati su tre diversi gruppi di circa tremila persone nel Regno Unito, in Olanda e negli Usa, e dalla ricerca è emerso che il microbioma intestinale dei bevitori di vino rosso era più diversificato di quello di chi non lo beveva, mentre ciò non è stato osservato con il consumo di vino bianco, birra o liquori.
Fonte: Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.
Guida 5StarsWines, Al-Cantàra la cantina dell’Etna più premiata.
Pucci Giuffrida: «Il nostro vulcano stravince con i suoi vini. Un territorio unico che deve essere protetto» « L’Etna stravince, abbiamo avuto dei risultati favolosi, tutti i vini del vulcano hanno avuto grandi risultati. L’unicità del suolo vulcanico, le variazioni termiche, il microclima, regalano qualcosa in più al vino». Pucci Giuffrida, proprietario dell’azienda Al-Cantàra di Randazzo non riesce a trattenere l’entusiasmo: è la cantina dell’Etna più premiata, tra quelle che hanno partecipato alla competizione, con 5 riconoscimenti (due in più del 2021) al concorso 5StarsWines, la guida internazionale del Vinitaly al via oggi a Verona. «Siamo i primi da sei anni per numero di riconoscimenti – continua Giuffrida – sono vini che parlano di cultura, poesie da bere».
Fonte: Sicilia Catania.
Toscana al Vinitaly L’onda della crescita e l’ombra della crisi – Toscana al Vinitaly guardando agli Usa Mercati in crescita, ma la crisi spaventa.
Ripartenza Vinitaly and the City, una delle manifestazioni collaterali della fiera che inizia oggi a Verona (foto Angelo Sartori) Toscana al Vinitaly L’onda della crescita e l’ombra della crisi Sull’onda positiva di mesi in crescita, la Toscana del vino apre oggi da protagonista i suoi stand al Vinitaly numero 54, sedizione della ripartenza dopo lo stop imposto dalla pandemia. Tornano i buyers stranieri, soprattutto americani, e questo è un buon segnale peri nostri produttori. Che però temono l’onda lunga della crisi, tra rincari e materiali. Toscana al Vinitaly guardando agli Usa Mercati in crescita, ma la crisi spaventa Via alla fiera della ripartenza, tornano i buyer esteri. Illy: costi altissimi. Frescobaldi: bisogna esserci La Toscana si presenta oggi al Vinitaly da prima della classe, ma non manca qualche ombra sul meteo dell’enologia italiana.
Fonte: Corriere Fiorentino.
l nuovo vigneto di Ricasoli? Lo pianta Antinori Il Castello di Cacchiano amplia gli ettari vitali con l’intervento finanziario del marchese Piero.
A Gaiole Antinori cresce ancora. Le voci di un’acquisizione del Castello di Cacchiano da parte del gruppo vitivinicolo fiorentino sono state smentite, ma una storica collaborazione è nata ufficialmente. La cantina di Giovanni Ricasoli da tempo aveva intenzione di investire in un terreno di proprietà. L’obiettivo di sfruttare i propri diritti di re-impianto per aumentare gli ettari vitati in Chianti Classico non si coniugava con i rischi di nuovi investimenti. Antinori al contrario, da quando ha scelto di essere solo produttore e lavorare esclusivamente con uve di proprietà, era alla ricerca di nuove opportunità produttive. A cementare le due strategie deve aver contribuito l’amicizia personale tra Piero Antinori e Giovanni Ricasoli. Grazie all’intervento finanziario di Antinori è stato possibile per il Castello di Cacchiano piantare un nuovo vigneto. Si tratta di una superficie di 15 ettari, nella zona di San Sano, a Gaiole, dove Antinori ha già recentemente investito.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Foradori e il bianco dealcolato Fermento sul fronte bollicine – Le cantine in mostra E Hofstätter lancia il vino alcolfree.
Viene dall’Alto Adige l’eretico dell’edizione post pandemia di Vinitaly, che apre i battenti oggi a Verona fino al 13 aprile: è Martin Foradori che, nel tempio del vino, ha deciso di lanciare la sua seconda bevanda analcolica a base di uva, definita anche vino dealcolato. Una profanazione del tempio del vino. a pagina 6 E Hofstätter lancia il vino alcolfree Per le aziende di Trento e Bolzano la parola d’ordine è sostenibilità Ferrari celebra 120 anni con la certificazione «Carbon Neutralità». Viene dall’Alto Adige l’eretico dell’edizione post pandemia di Vinitaly, che apre i battenti oggi a Verona fino al 13 aprile: è Martin Foradon che, nel tempio del vino, ha deciso di lanciare la sua seconda bevanda analcolica a base di uva, definita anche vino dealcolato.
Fonte: Corriere del Trentino.
Dal «Gambero rosso» le tre foglie per l’olio, poi esordio al Vinitaly.
Una primavera da ricordare per i soci di «Agraria Riva del Garda». Da oggi a mercoledì a Veronafiere torna il doppio appuntamento con i saloni internazionali del vino e dell’olio. «Agraria» debutta quest’anno a Vinitaly all’interno dell’area del Trentino, mentre è veterana di «SoleAgrifood» e qui porterà i suoi extravergini pluripremiati festeggiando le “tre foglie” del Gambero Rosso e la “stella” nella guida «Oli d’Italia 2022», col frantoio di Riva tra i protagonisti della macro-area della fiera dedicata all’olio extravergine d’oliva. Le soddisfazioni per i tanti soci conferitori di olive sono molteplici: con il «460 Parallelo biologico» sono arrivate le Tre foglie del Gambero Rosso e la “stella” nella guida “Oli d’Italia 2022” conferita ai produttori che, per dieci anni consecutivi, si siano aggiudicati proprio le Tre foglie; sempre con lo stesso evo è arrivata anche la gran menzione al “Sol d’Oro” nella categoria olio extra vergine biologico; il Golden Award 2022 al New York international olive oil competition.
Fonte: Adige.
Cinquanta cantine per raccontare sorsi di qualità.
Al via oggi fino a mercoledì a Verona la 54esima edizione del Vinitaly, senza dubbio una delle più attese, dopo due anni di assenza forzata. L’Umbria sarà presente con un proprio spazio espositivo, curato da Umbria Top Wines, che comprende gli stand di 50 cantine di tutta la Regione, oltre all’Enoteca regionale dell’Umbria, un’area eventi che sarà animata da un ricco calendario di appuntamenti degustativi e di approfondimento, per tutti e quattro i giorni della fiera. Mentre nell’Enoteca regionale, grazie alla collaborazione con sommelier AIS Umbria, sarà possibile, ogni giorno con orario continuato, degustare una selezione orizzontale (per temi enologici) e verticale (per cantine) di oltre 80 etichette.
Fonte: Nazione Umbria.
La Spritz Economy spinge i consumi apertura a nuovi mercati: c’è l’Africa.
Le novità di questa edizione La Spritz Economy spinge i consumi apertura a nuovi mercati: c’è l’Africa Secondo la ricerca Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, il vino è ben presente nel nostro quotidiano: nell’ultimo anno 1’89% degli Italiani lo ha bevuto, dato in crescita rispetto a tre anni fa, per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, che hanno acceso I motori alla «Spritz economy», i vini miscelati protagonisti a Vinitaly and City di happening e aperitivi per brindare alla convivialità ritrovata post covid. Tra lestart up• novità nei 17 padiglioni dent54/a edizione di Vinitaly, oltre all’area del «quarto colore del vino» sugli Orange wine, quelle di «MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality», la nuova sezione riservata alle produzioni di niella a tiratura limitata e di altissima qualità, di Organic Hall che implements l’offerta di Vinitaly Bio e della Mixology, che dopo il numero zero di ottobre 2021, debutta ufficialmente con un proprio format. Vinitaly punta a conquistare nuovi mercatie quest’anno per la prima volta sarà presente l’Africa con buyer provenienti da Mozambico, Kenya, Etiopia, Camerun e Angola. Una novità annunciata dal direttore generale dell’Ice Roberto Luongo.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Intervista a Riccardo Cotarella – Cotarella: «Vini naturali? solo un fuoco di paglia».
Parla il presidente nazionale di Assoenologi: «In questo mondo ci sono sempre state delle mode, ma i grandi classici restano per sempre ed è il tempo a fare la differenza». Il momento è difficile, ma il settore reagisce bene alle crisi Cotarella «Vini naturali? solo un fuoco di paglia» Luciano Pignataro Gli enologi hanno appena celebrato il loro congresso proprio a Verona, il settore sta attraversando la tempesta della guerra che ha riflessi immediati anche da noi. Ne parliamo con il presidente nazionale di Assoenologi Riccardo Cotarella. «Il momento è difficile, la guerra in Ucraina ha avuto due conseguenze, una più immediata, la difficoltà a reperire il vetro delle bottiglie, l’altra, comune ad ogni altra attività economica, l’aumento dei costi dell’energia.
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Consorzio del Lugana Fabio Zenato presidente.
Alla guida di «Le Morette», raccoglie il testimone di Nicoletto Consorzio del Lugana Fabio Zenato presidente •• Fabio Zenato, di Peschiera del Garda, è il nuovo presidente del Consorzio Tutela del Lugana Doc. Agronomo, guida con il fratello l’azienda vinicola di famiglia «Le Morette» con 50 ettari. È stato eletto martedì 5 aprile all’unanimità dal Consiglio di amministrazione della Doc del lago di Garda, di cui per vari mandati ha fatto parte come consigliere. Ora raccoglie il testimone di Ettore Nicoletto e si appresta a traghettare una denominazione in buona salute che nel 2021 ha toccato quota 27.640.400 bottiglie. I soci sono 208, per 2.500 ettari vitati. «Il lavoro mio e della squadra per i prossimi anni sarà sulla scia dell’eredità che ha portato il Lugana a una grande vitalità», afferma Zenato
Fonte: Arena.
Maltempo: centralina in fiamme e impalcature cadute.
Decine gli interventi dei rigili del fuoco per grandine e pioggia Maltempo: centralina in fiamme e impalcature cadute. Un’impalcatura di 15 metri caduta in strada a Morgano, un camion ribaltato sulla rotatoria di Preganziol, una centralina dell’Enel colpita in pieno da un fulmine a Santa Lucia di Piave, diversi blackout e danni ovunque. Il maltempo che ha caratterizzato la giornata di ieri ha costretto a un superlavoro i vigili del fuoco che sono usciti con uomini e mezzi per far fronte a diversi interventi anche in compagnia dei carabinieri. Tutto è cominciato verso le 12.30 quando prima una fitta grandinata e poi una pioggia torrenziale hanno colpito le strade del Quartier del Piave (soprattutto Farra di Soligo, Pieve di Soligo, Vidor e Moriago della Battaglia) e delle colline del Prosecco, patrimonio Unesco. Fortunatamente i danni alle colture sono stati limitati, così come gli incidenti stradali, ad eccezione di qualche tamponamento fortunatamente senza feriti.
Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Verona nella top ten dell’export grazie al vino.
Crescita del 15,9%: nel 202113,2 miliardi di esportazioni, uno dal settore enologico che registra un babo nei Paesi Bassi. È anche l’export del vino, +5.5% sul 2020, a spingere Verona dentro la Top io delle province italiane per esportazioni generali. Il passaggio dall’undicesimo al decimo posto è fotografato dal rapporto «Verona nel Mondo 2022», dedicato all’interscambio commerciale consumatosi fra Verona e gli altri Paesi nello scorso anno e pubblicato pochi giorni fa dalla Camera di Commercio. Se nel 2020 l’economia del nostro territorio aveva esportato per 11.4 miliardi — chiudendo dietro Arezzo, Modena, Treviso, Firenze, Bergamo e le prime cinque cioè Brescia, Bologna, Torino, Vicenza e la capolista Milano — i 13.2 miliardi di esportazioni nel 2021 valgono il gradino superiore: nell’anno appena passato sono aumentate anche le importazioni, +19.2% per un giro d’affari da 16.5 miliardi, mentre l’export veronese è cresciuto appunto del 15.9% con il vino, tra gli altri prodotti, a trainare.
Fonte: Corriere di Verona.
“L’antica fiera Festa con Zaia «Ripartiamo ancora più forti» – «Antica Fiera, più forti di prima».
«Antica Fiera, più forti di prima». Dopo due anni di stop forzato la cerimonia d’inaugurazione? «Prosecco modello vincente, scorretto attaccare i produttori» Zaia: «Voglia di ripartenza e di pace. Profughi, grazie ai veneti» 11 sindaco Guzzo: «Una festa, ci siamo preparati alla grande». IL CONVEGNO SUL MIELE E LA DIFESA DELLE API LA MONTEDORO: «NOI PIONIERI PER LA MESSA AL BANDO DI SOSTANZE DANNOSE». Si è alzato finalmente il sipario sull’Antica Fiera di Godega. «Un bel segnale di ripartenza e c’è tanta voglia di pace» ha esordito il governatore Luca Zaia, ieri alla cerimonia di inaugurazione. La manifestazione ritorna dopo due anni di stop con in prima linea tutti i 150 espositori. Ieri erano in gran numero gli amministratori locali, provinciali e regionali e i rappresentanti di tutte le categorie legate all’agricoltura e alla viticoltura, a sotto- lineare l’importanza di questo appuntamento secolare.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Zonin 1821, cin cin da 200 anni grazie a sette tenute in Italia.
La famiglia di Gambellara è giunta alla 7a generazione con Domenico, Francesco e Michele Zonm 1821, ein ein da 200 anni grazie a sette tenute in Italia II Gruppo vicentino, con fatturato di quasi 200 milioni di cui l’85% all’estero, ha allestito la sua “casa” al padiglione 4, stand F5 Tante le novità dalla Cuvee Extra Dry alla Ribolla gialla in versione spumantizzata Alberto Toncllo albeno tonello c il giornale di Vicenza it Pad. 4 Stand F5 Vinitaly, Verona, queste le coordinate per ritrovare, finalmente in presenza, la settima generazione della famiglia Zonin, Domenico, Francesco e Michele, e il ceo dell’azienda, Pietro Mattioni, e degustare i vini dei brand di proprietà e quelli delle Tenute storiche del Gruppo. Tradizione, attenzione all’evoluzione e visione del futuro collegate a un particolare dinamismo e apertura all’internazionale sono i valori che contraddistingueranno la presenza di Zonin all’edizione 2022 del salone e che nel 2021 hanno permesso al gruppo di ottenere degli ottimi risultati su molti Paesi di tutto il mondo
Fonte: Giornale di Vicenza.
«Lanciamo Spritzltaly lo spin-off di Verona».
Lorenzo Innocenti lancia “SpritItaly”. Parafrasando il Vinitaly veronese, il candidato di “TornaPadova” propone una rassegna da realizzare già dal prossimo anno: «La Fiera di Padova e quella di Verona si sono fatte la guerra per anni e noi per giunta l’abbiamo persa— spiega Innocenti — Quello che noi vogliamo invece è una sempre maggiore integrazione e cooperazione fra il nostro territorio e Verona, Venezia, Bologna, oltre a città estere vicine come Monaco di Baviera. Domenica partirà Vinitaly, rassegna che attirerà 160 mila persone e di cui Padova, distante appena 40 minuti, non beneficia in alcun modo.
Fonte: Mattino Padova.
Cantine padovane alla sfida Vinitaly «Ci faremo valere» – «Questo è il Vinitaly della ripartenza» Le etichette padovane raccolgono la sfida.
Massiccia la presenza dei produttori dei Colli Euganei con in testa il Consorzio di tutela delle Doc e Docg. Torna la manifestazione a Verona da oggi fino a mercoledì 13 aprile Quaranta aziende presenti, i Colli Euganei saranno protagonisti «Questo è il Vinitaly della ripartenza» Le etichette padovane raccolgono la sfida. Ritorna il Vinitaly da oggi a mercoledì 13 aprile nei padiglioni di Veronafiere e le aziende vitivinicole padovane, una quarantina tra espositori e aziende da bancone, non si sono fatte trovare impreparate a questa opportunità di fare business approfittando della presenza di ospiti e 700 “top buyer” internazionali da 50 paesi accreditati.
Fonte: Mattino Padova.
Il Friularo arriva a Verona e va alla conquista della Cina Lorin: «Sedurremo l’oriente».
Dopo aver conquistato i padovani, l’ambasciatore dell’identità patavina, il vino Friularo, sbarca sul mercato vinicolo della Cina e alla manifestazione veronese Vinitaly. Sulla rivistaYi JiuYoubao infatti è stato pubblicato uno speciale dedicato all’antico vitigno dei padovani. Si tratta dell’ultimo numero del magazine, che rappresenta un riferimento nel settore viticolo-enologico italiano in Cina, edita da Wine Channel. Scritta completamente in cinese e rivolta ad un pubblico di consumatori ed esperti, propone un reportage sul Friularo Docg, a firma del sommelier professionista Marco Simoni. Primo passo, la critica (positiva) d’eccellenza.
Fonte: Mattino Padova.
Il Frantoio di Cornoleda vince il primo premio “Sol d’Oro” per l’olio.
Quello dei Colli Euganei è un territorio straordinario, oltre che per il vino, anche per la produzione dell’olio extravergine di oliva. Domani alle 15.30 nell’ambito della 26esima edizione di SoleAgrifood, il Salone Internazionale Agroalimentare in programma a Veronafiere in contemporanea col Vinitaly, il Frantoio di Cornoleda di Cinto Euganeo riceverà il primo premio al Sol d’Oro nella categoria Absolute Beginners. Un riconoscimento riservato a chi produce e commercializza un olio extravergine di oliva in un quantitativo da 500 a 1.449 litri. A ritirare l’ambito riconoscimento internazionale che ha visto in gara 252 oli da paesi quali Italia, Grecia, Croazia, Portogallo, Slovenia, Spagna e Cina, sarà Devis Zanaica, titolare assieme alla moglie Jaci del frantoio sui Colli Euganei.
Fonte: Mattino Padova.
Intervista a Luca Rossetto – «Agroalimentare l’impennata dei prezzi durerà ancora a lungo».
Luca Rossetto, economista agrario di Agripolis, valuta la situazione La mazzata del costo del foraggio si è abbattuta sugli allevamenti Agroalimentare l’impennata dei prezzi durerà ancora a lungo» La dipendenza dall’Est europeo per l’Italia è limitata Ma le merci andranno a chi sarà disposto a pagarle di più. Albino Salmaso a fiammata speculativa sui prezzi dei prodotti agricoli durerà a / lungo: pane, pasta, latte, formaggio e carne subiranno rincari a due cifre. A raccontare lo scenario è il professor Luca Rossetto, economista agrario di Agripolis e docente di un master sul vino a Montpellier. Professor Rossetto, la spinta al rialzo delle materie prime quali effetti avrà sui consumatori? «Il mercato mondiale che determina le quotazioni dei cereali è Chicago mentre in Italia si fa riferimento alle borse merci locali come Bologna o Milano.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Bufera di pioggia e vento, alberi caduti Prima grandine sui vigneti del Prosecco.
Blackout in diversi quartieri del capoluogo. Un uomo è finito all’ospedale dopo che una fioriera gli è caduta in testa A Morgano è crollata sulla strada un’impalcatura di quindici metri Forti raffiche di vento, un nuovo crollo delle temperature, la prima grandine della stagione. È il copione del maltempo che ha sferzato la Marca ieri pomeriggio, e che ha richiesto un superlavoro ai vigili del fuoco in tutta la provincia. L’Arpav venerdì aveva lanciato l’allerta, soprattutto per il vento, annunciato nella Pedemontana. Ed è lì che ha colpito per primo il maltempo. Attorno a mezzogiorno e mezzo una violenta, ma breve, grandinata ha colpito i vigneti di Valdobbiadene. I chicchi di ghiaccio sono caduti anche a Colbertaldo, Cavaso del Tomba, Pederobba, Possagno e Vidor mentre sul Cansiglio si è rivisto addirittura qualche fiocco di neve decisamente fuori stagione
Fonte: Tribuna Treviso.
“Grandi opportunità anche online, ma è bello tornare a vedersi”.
Dopo due anni difficili, con vari stop imposti dalla pandemia, ripartono gli eventi nel settore del vino e la cantina Celli di Bertinoro si prepara per due appuntamenti internazionali: Vinitaly a Verona da oggi al 13 aprile e poi il Prowein a Düsseldorf, in Germania, dal 15 al 17 maggio. “In questi due anni di blocco delle manifestazioni fieristiche – afferma Mauro Sirri, titolare della Cantina Celli – abbiamo sperimentato nuove modalità di relazione con i consumatori, ossia degustazioni online e incontri digitali. Ma è un piacere tornare a parlare ai clienti faccia a faccia”.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Vinitaly a Verona, guida per non perdersi tra i padiglioni della Fiera.
Novità e degustazioni, verticali di vecchie annate. C’è anche un «vino senza alcol» e lo stand dell’acqua. La guida degli appuntamenti e gli stand da visitare. Dodici padiglioni numerati e altri sei con le lettere dalla A alla F. Il Vinitaly torna in presenza a distanza di tre anni dall’ultima edizione nel 2019 e dopo la Special Edition del 2021. Per seguire il Vintaly occorrono un paio di scarpe buone, la mappa dei padiglioni sempre in mano e una buona agenda, cartacea o elettronica, a seconda delle preferenze. Ci sono 4.400 aziende presenti di 19 Paesi e soprattutto nelle ore centrali della giornata diventa veramente difficile muoversi. Quest’anno, poi, dopo il controllo del green pass all’ingresso (è sufficiente quello base ottenibile con il tampone, serve il rafforzato – vaccini o guarigione – per convegni e congressi), sperimenteremo le mascherine obbligatorie all’interno dei padiglioni.
Fonte: Corriere veneto.
“Cantina Musicale”: alle 21.30 su Siena Tv arriva Ross.
Questa sera a Cantina Musicale arriva Rosario Aloisio in arte Ross, ci presenterà il suo ultimo album “Quattro passi nell’amore”! Sarà un viaggio nei sentimenti, in una versione acustica intima e vera, con lui ci sarà un grande batterista e cantante, Marco Pisaneschi. La puntata andrà in onda questa sera alle 21.30 su Siena Tv, canale 90 del digitale terrestre. Ross (all’anagrafe Rosario Aloisio) è un cantautore italiano che nasce a Siena nel bel mezzo dei mitici anni sessanta. Gli amici più stretti hanno sancito nel tempo questo abbreviativo con cui Ross si identifica ormai sia personalmente che artisticamente.
Fonte: Radio Siena Tv.
Città del vino a Patuanelli, cabina di regia per enoturismo.
“l turismo del vino unisce una fitta rete di soggetti che una cabina di regia nazionale dovrà guidare nelle politiche di sviluppo e di promozione, questo è l’auspicio e la proposta di Osservatorio sul turismo del vino che facciamo al Ministro per le Politiche Agricole, declinando su ogni territorio le buone pratiche e valorizzando le tante differenze e peculiarità dei territori che fanno del turismo del vino e dell’olio, altro settore emergente, un volano strategico per la ripresa dopo la crisi pandemica”.
Fonte: Ansa.
Vino: da Sicilia a Lombardia ‘sfida’ startup degustazione.
Nata 2 anni fa, in pieno lockdown, dall’unione della passione per il vino e le capacità tecnologiche dei suoi fondatori, TastingTrip è l’attività di degustazione di vini online da svolgere direttamente da casa guidati passo passo dall’esperto sommelier. La start up, ideata da due fratelli di Caltanissetta, Elisa e Marco Tiranno, poco più che trentenni sbarca ora dalla Sicilia in Lombardia e con una novità: le degustazioni, prenotabili on line e che potranno essere fatte sempre in casa, saranno anche in presenza. Questo anche per far ‘socializzare’ gli oltre 250 ‘fruitori’ che in questi due anni di pandemia hanno utilizzato il servizio.
Fonte: Ansa.
Record storico per il fatturato del vino: 13 miliardi.
Emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat pubblicata in occasione del Vinitaly che dopo due anni di stop eper pandemia apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona. È record storico per il vino italiano che ha raggiunto un fatturato di quasi 13 miliardi nel 2021, per effetto del balzo dell’export e dell’aumento in valore dei consumi interni. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone “Vigneto Italia” creato dalla Coldiretti per scoprire la grande biodiversità e qualità dalle quali nascono le più prestigiose bottiglie del vino Made in Italy, grazie all’impegno di 310mila aziende agricole.
Fonte: AGI.
«Aumenta sempre l’interesse per il vino».
Cotarella, presidente di Assoenologi: «L’instabilità non aiuta il consumo, ma speriamo di riprenderci e ripetere i numeri del 2021». Il conflitto in Ucraina genera ripercussioni negative nell’export dei vini, specialmente verso mercati, come la Russia, propensi all’acquisto di produzioni made in Italy. Se la guerra determina una contrazione degli acquisti, la situazione di instabilità, in generale, non aiuta gli scambi anche con altri Paesi. È il giudizio di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, nel ricordare che il vino rappresenta momenti di convivialità e lo si consuma quando c’è un clima sereno. «È difficile ipotizzare e quantificare le conseguenze del conflitto in Ucraina – commenta -, sta di fatto che ci sono migliaia di casse di bottiglie di vino ‘bloccate’ nelle cantine italiane, pronte per essere spedite in Russia. È un grande punto interrogativo. Poi ci sono i crediti delle aziende vinicole: c’è in timore che non vengano onorati e soprattutto l’incertezza della ‘moneta’ con cui verranno saldati. Se i rubli valgono poco, come adesso, sarebbe un danno gravissimo».
Fonte: quotidiano.net.
Operawine: si alza il sipario sul mondo del vino.
Alle Gallerie Mercatali la vetrina con i 130 migliori produttori italiani selezionali del Wine Spectator. Il sottosegretario Centinaio: “Con Vinitaly e Operawine Verona è la capitale del vino. Pronti a sostenere come governo questa eccellenza dell’economia italiana”.
Fonte: TgVerona – Telenuovo.
Cresce export vini made in Puglia (+8%) seconda regione più produttiva d’Italia.
Cresce l’export dei vini pugliesi del +8% con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri nell’ultima annata, sempre più graditi sui mercati nazionali ed esteri. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Istat Coeweb, divulgati in occasione del Vinitaly 2022, vetrina per le produzioni enologiche di eccellenza che apre i battenti a Verona, con la Puglia che negli ultimi anni si è imposta anche con gli spumanti. Le bottiglie che hanno registrato il maggior incremento dei consumi in valore del vino italiano e la spinta verso il successo, sono pugliesi. Troviamo difatti nelle prime quattro posizioni due vini della regione, il Primitivo pugliese (+23,6%) e il Negroamaro pugliese (+14,6%), al centro delle degustazioni in programma alla Kermesse veneta.
Fonte: TR News.
«Non riusciamo a confezionare il vino».
Caviro archivia un bilancio record, però ora arrivano le difficoltà. «Costi alle stelle, però mancano i materiali: è emergenza». Dopo un bilancio record 2020 – 2021 chiuso con numeri record (390 milioni di euro, +8%), con l’export che cresce del 17%, il Gruppo Caviro era pronto ad un 2022 di ulteriore crescita e rilancio per le vendite del vino in Italia e all’estero… invece. «Invece – dice il direttore generale Simonpietro Felice – siamo qui alle prese con due emergenze che stanno tagliando le gambe alla ripresa». «Uno dovrebbe pensare che le due emergenze sono il Covid e la guerra e la chiusura di tre mercati. In realtà le vere emergenze di adesso sono: primo l’aumento fuori controllo dei prezzi dei cosiddetti prodotti secchi (vetro, cartone, tappi, capsule) che aumentano di settimana in settimana e non sono negoziabili. Solo il vetro da inizio anno è cresciuto oltre il 50%. E’ chiaro che i nostri listini sono drammaticamente inadeguati rispetto a questa escalation di aumenti».
Fonte: Quotidiano.net.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 9 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Il Vinitaly riempie le piazze – Il pieno di sorrisi tra i calici Vinitaly riabbraccia la città.
Oggi gli eventi in centro, domani il via in Fiera. Pronto il piano perla viabilità Briesi e sonis’ L’apertura di Vinitaly and the City è stata un successo gli eventi proseguiranno in centro fina lunedì. Vinitaly riempie le piazze. La manifestazione cittadina durerà fino a lunedì: un pieno di eventi musicali, degustazioni e talk show Il pieno di sorrisi tra i calici Vinitaly riabbraccia la città Inizia il fuori salone, e da domani il via a Veronafiere Sboarina: «Lavoro partito da lontano, è un orgoglio» Anche Massari al taglio del nastro: «Verona è unica» Opera Wine apre serata inaugurale del fuori sa- dj set, presentazioni di libri e lone della rassegna in pro- degustazioni. il sipario sulla gramma da domani a Verona- «Finalmente ci ritroviamo kermesse fiere. qui, era un appuntamento Un Vinitaly and the City di- che aspettavamo da tempo», Danese: «L’evento verso da tutti gli altri perchè ha esordito il presidente di cittadino ci era il Covid anche se sembra ormai alle spalle ha lasciato il mancato» segno.
Fonte: Arena.
Premi e dediche a Veronelli Daniele Cernilli firma un testing.
II wine tasting di Fisar in Rosa con la tavola rotonda in cui si ricorderà il giornalista enogastronomico Premi e dediche a Veronelli Daniele Cernilli firma un testing I vitigni autoctoni a bacca bianca: organizza la rivista tedesca «Vinum» Champagne e viaggio vinicolo per i buyer dell’Horeca. I l giro del mondo La degustazione al data da Sarah Heller, la più buio dell’Unione giovane Master of wine asiatica e vincitrice del premio Italiana dei ciechi e «Wine Communicator of the degli ipovedenti rear» promosso da Vinitaly. E dedicato infine alla Slove sezione di Verona; nia il tasting organizzato dal gli approfondimenti la rivista Revija Vino: nonostante il suo piccolo territorio.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Un’azienda al femminile.
In ufficio un team di donne Cantine Velenosi è una realtà familiare che sta vivendo un cambio generazionale. Angela si occupa del commerciale, la figlia Marianna, entrata in azienda tre anni fa, ricopre la carica di strategic marketing manager e il fratello Matteo, enologo e presente da due anni, è in produzione. L’azienda è molto orientata al femminile, con un team composto da sole donne in ufficio e un bilanciamento tra i due generi in tutti gli altri dipartimenti. “Quando sono arrivati Marianna e Matteo, il primo periodo assieme a loro ha rappresentato per me una scoperta – spiega la titolare Angela Velenosi – ci dovevamo conoscere e studiare a fondo, conciliando le diverse energie e i diversi modi di pensare e di agire di due generazioni che si confrontano per la prima volta in un contesto lavorativo.
Fonte: Corriere Adriatico Ancon.
Il “Modello Abruzzo” protagonista a Vinitaly.
Sul palcoscenico internazionale di Verona anche l’icona Trebbiano. Torna dal 10 al 13 aprile il Vinitalye l’Abruzzo del vino si presenta al salone internazionale di Verona forte del successo dei suoi vini sui mercati, anche internazionali, e con la grande novità del “Modello Abruzzo’, da presentare ai buyer in arrivo da tutto il mondo. Senza dimenticare la celebrazione dei 50 anni di una delle icone dell’enologia regionale, il Trebbiano d’Abruzzo. Un nuovo Abruzzo «In questa edizione del Vinitaly – ha esordito il vice presidente della giunta regionale Emanuele Imprudente – presenteremo un nuovo Abruzzo che fa finalmente leva su un’identità regionale comune, esaltata dalle peculiarità e dai valori dei singoli territori.
Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
l Prosecco “La Delizia” vince il premio per la miglior confezione a Vinitaly.
Riconoscimento internazionale per La Delizia Viticoltori Friulani. Al Vinitaly, la grande fiera enologica di Verona, la cantina di Casarsa ha ottenuto il premio speciale “Ambiente e Sostenibilità” nell’ambito della competizione che ogni anno premia il miglior packaging delle aziende che si sono distinte per creatività e immagine dei loro prodotti. A vincere il premio è stato “Uva”. Un Prosecco doc extra dry spumantizzato con metodo Charmat ottenuto da uve certificate Sqnpi, dalla bottiglia in vetro riciclato passando per il tappo di sughero certificato Fsc, fino all’etichetta stampata su carta Fsc ottenuta dalla lavorazione di residui d’uva, che sostituiscono fino all’15 per cento della cellulosa proveniente dall’albero. Sono queste alcune delle scelte etiche compiute in fase creativa da La Delizia, coerentemente con le linee guida aziendali riassunte nel progetto valoriale “Visionari.
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Tutto esaurito a Verona per i vini e a Gardaland debutta Jumanji.
Parte il Vinitaly e la stagione turistica esplode, con il tutto esaurito negli alberghi del centro di Verona e dintorni. La rassegna con i migliori vini d’Italia torna dopo la pandemia nei padiglioni della Fiera con l’edizione 54. Molti beb e affittacamere sono già sold out. Dopo il Covid e con una situazione internazionale molto tesa, il settore è rimasto con il fiato sospeso fino all’ultimo ma il richiamo di questa manifestazione, che quest’anno si tiene da domani fino a mercoledì, ma che di fatto con gli eventi di Vinitaly and the city (dall’S all’11 aprile) è già cominciata, è ancora grande. «Sarà un Vinitaly da tutto esaurito, non ancora come il 2019 ma comunque finalmente vivo e reale», ha annunciato Giulio Cavara, presidente di Federalberghi Verona.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Barone Pizzini festeggia 25 anni
La Cantina di Provaglio d’Iseo, Barone Pizzini, celebra quest’anno 25 annidi viticoltura Bio. La società ha chiuso il 2021 con un fatturato di 7 milioni e un utile di 827,4 mila euro con 70o mila bottiglie vendute. (Nella foto il ceo Silvano Brescianini).
Fonte: Corriere della Sera.
Dieci coppie giuste.
Bianco Veneto ICT Pasqua 34 euro. Gradi 13,6. Multivintage, pluripremiato. Con aromi di mandorla e camomilla e note di pepe bianco. È’ ideale con carpaccio di pesce affumicato. Martin Orsyn Champagne Premier Cru Rosé 49 euro. Gradi 12,6. A spuma persistente, delicato con sentori di frutta rossa (mirtillo, ribes nero) e di fragolina. Perfetto per l’aperitivo, con stuzzichini salati. Merlettaie Spumante Pecorino Brut Ciù Ciù 17 euro. Gradi 12,6. Morbido, profuma di fiori di tiglio e nasce dal Pecorina vitigno autoctono del territorio pieno. Super (anche) con le olive all’ascolana Prosecco Rosé Brut Millesimato Ponte 1848 7euro.Gradill. Di un bel rosa antico, equilibrato e avvolgente, con sentori di pesca e mela rossa golden. Ideale con il cous cous alle verdure e i crostacei. Asolo Prosecco Plumage Montelvini 7,90 euro. Gradi 11,6.
Fonte, Io Donna.
Poggio di Sotto va a gonfie vele.
La quotazione media dei 12 millesimi di Brunello di Montalcino è salita del 18,48% Poggio di Sotto va a gonfie vele di Cesare Pillon Protagonista di questa puntata è il Brunello di Montalcino firmato Poggio di Sotto, ma in tabella ne compaiono anche altri tre però con un numero troppo limitato di bottiglie quotate sia nel 2021-22 che nel 2020 per poterne trarre indicazioni valide sugli orientamenti del mercato. Le tre aziende che li producono sono tuttavia, per motivi diversi, di grande rilievo: la Siro Pacenti, nata nel 1970, ricava tuttora il suo vino dai vigneti impiantati allora, mezzo secolo fa; Stella di Campalto, vecchia mezzadria abbandonata, riportata in vita da una proprietaria appassionata che le ha dato il suo nome ha ricominciato a produrre nel 2001; Poggio Antico, portato al successo dalla proprietaria Paola Gloder, è stato da lei ceduto nel 2017 all’idustriale belga Marcel Van Poecke.
Fonte, Milano Finanza.
Masi, anche Enpaia sale Ora possiede il 5%.
I fratelli Boscaini controllano il Gruppo Si accende l’interesse per Masi Agricola, gruppo vitivinicolo quotato sull’Egro. Dopo l’avanzata di Renzo Rosso, che con la holding Red Circle ha recentemente ritoccato la sua partecipazione salendo al ro% dal precedente 7,5%, anche Fondazione Enpaia (è l’ente previdenziale degli addetti in agricoltura) arrotonda la sua quota, e comunica di avere raggiunto la soglia rilevante del 5% del capitale. A febbraio l’ente era entrato nell’azionariato con una quota del 4 per cento. Masi Agricola (+2,70%a4,95 euro ieri in Borsa) è controllata dai tre fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, titolari ciascuno di una quota del 24,5%, riuniti in un patto parasociale triennale, sottoscritto lo scorso febbraio, finalizzato a garantire continuità nelle linee strategiche e nella gestione del Gruppo. —M.Me.
Fonte, Sole 24 Ore.
Vino, vendemmia senza bottiglie – Vino, le aziende preparano la vendemmia senza bottiglie.
Carenza di vetro Vino, vendemmia senza bottiglie Giorgio dell’Orefice —u pag. 19 Vino, le aziende preparano la vendemmia senza bottiglie Effetti della guerra. Carenza di vetro e rincari preoccupano i viticoltori. Antinori: «Una emergenza mai verificata nella storia». I produttori di Prosecco (750 milioni di bottiglie l’anno) preannunciano aumenti Gorgio dell’Orefice ono molto preoccupata. La vendemmia non è tanto lontana e rischiamo davvero di non avere le bottiglie perla nuova produzione. Una cosa del genere non è mai accaduta». Nelle parole di Albiera Antinori, presidente del gruppo vini di Federvini nonché presidente della Antinori, tra le principali cantine Italiane con una produzione da oltre 20 milioni di bottiglie c’è l’attuale momento del vino italiano che da domani (e fino al 13 aprile) si ritrova al Vinitaly di Verona dopo due annidi sospensione causa Covid e – tra boom dei costi energetici e conseguenze del conflitto russo-ucraino – si ritrova anche con emergenze inedite, come quella della possibile scarsità di vetro.
Fonte, Sole 24 Ore Food 24.
Trentodoc: marginalità in calo, ma le prospettive restano positive.
Enrico Zanoni Presidente Trentodoc Emiliano Sgambato ormai non c’è un listino, quasi ogni ordine fa storia a sé, i costi record dell’energia stanno causando l’aumento dei prezzi del vetro, che già si paga il 35% in più, ma anche il cartone è aumentato del 4o%, poi d sono le etichette, le gabbiette…». La testimonianza di Enrico Zanoni, presidente Trentodoc, si aggiunge agli allarmi lanciati da molte cantine che rischiano di far dimenticare troppo presto gli ottimi risultati dei 2021: secondo i dati diffusi giovedì dall’istituto Trentodoc, le bollicine di montagna” registrano un rimbalzo del 40% rispetto al 2020 e un significativo aumento del 23% sul 2019, con la produzione che ha superato le 12 milioni di bottiglie, per un giro d’affari di 150 milioni. «L’ impatto sui costi è rilevante, è impensabile recuperarlo in toto.
Fonte, Sole 24 Ore Food 24.
Intervista a Paolo Faragò – Centrocampista e poi sommelier e pure vignaiolo.
Parecchi (ex) calciatori hanno trasformato da passione a investimento (o lavoro) il loro legame con il vino. Ma solo Paolo Faragò, centrocampista del Lecce, tra quelli in attività, sta compiendo il percorso netto: esame da sommelier e, a breve, produzione delle prime bottiglie con etichetta Azienda Faragò. Quaod’è nata goeata passione? «A casa, da ragazzino, notavo che a cena papà sceglieva una bottiglia di quelle buone per far aumentare il piacere della compagnia. Ecco, per me il vino ha proprio questo valore grandissimo di elemento d’unione. Solo a Novara, però, verso i 18-19 anni, ho iniziato veramente». Grazie a chi? «Saverio Del Fiore, un mio amico. Esporta vini in Svizzera. È stato lui a farmi appassionare, iniziando a farmi assaggiare prima buone bottiglie, poi ottime e infine grandi vini».
Fonte, Sport Week.
Vinitaly. Consigli da bere.
ASTORIA millesimato, Superiore Docg di Valdobbiadene. Il gioiello dl casa Astoria. e 11,80 Lo aspettavano i buyer di tutto il mondo, lo aspettava soprattutto il popolo dei winelover, che considera il Vinitaly come una sorta di immenso luna park del vino. Bene, dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, la più prestigiosa rassegna del vino italiano riapre le porte della Fiera di Verona, da domani a mercoledì 13 aprile (dalle 9.30 alle 18). E torna alla grande, con oltre quattromila produttori provenienti da 19 Paesi che presenteranno il meglio della loro produzione. L’azienda del vino italiano, paradossalmente, viene da un anno record, visto che ha chiuso il 2021 con esportazioni per oltre 7 miliardi di fatturato, in netta crescita (+ 12,4%) sull’anno precedente (quello della crisi pandemica), ma anche sul 2019 (+ 10%). Per il 2022, invece, preoccupa lo scenario.
Fonte, Sport Week.
Intervista a Hernanes – Nella Ca’ del profeta – Vino, tartufo e pallone.
In qualche modo si tratta sempre di campi, ma non più da pallone: la nuova vita del Profeta Hernanes, centrocampista ex Lazio, Inter e Juve, oggi si divide tra famiglia e vigneti. Il brasiliano, che non sa ancora se continuare un altro anno con il calcio o chiudere definitivamente dopo l’esperienza brasiliana con lo Sport Recife, ha da poco inaugurato Ca’ del Profeta, un agriturismo nel verde piemontese con prodotti del territorio e un’attenzione molto particolare riguardo a cosa si beve. «Potremmo mica ritardare l’intervista? Devo andare a ritirare il permesso di soggiorno». Si può rispondere no? Permesso accordato: da noi (ovviamente) e dalla questura di riferimento.
Fonte, Sport Week.
Intervista a Giovanni Mantovani – «A Vinitaly è tutto pronto per la sfida della ripartenza Cosa chiedo a Draghi e Ice».
Una bottiglia quasi piena. Alla vigilia del Vinitaly, la grande rassegna del vino italiano, gli operatori si dicono ottimisti, ma devono fare i conti con una serie di incognite che non riguardano soltanto le conseguenze della guerra in Ucraina. Sul tappeto c’è infatti l’impennata della bolletta energetica e del carovita. Oltre che la mancanza di una una vera «regia» di promozione come sistema Paese per vincere sui mercati internazionali. E popi c’è ancora la sotto-capitalizzazione delle cantine. Un problema che la lunga pandemia ha amplificato. E, non ultimo, il tema del sostegno e della valorizzazione di una rassegna, come quella veronese, che è uno straordinario biglietto da visita per un settore che vale 14,5 miliardi di euro.
Fonte, Verita’&Affari.
Sono i giovani a stappare le bollicine.
Bollicine in evoluzione. I due anni di pandemia, come emerge dal “Wine Intelligence sparkling wine reports”, hanno accelerato dei cambiamenti nell’atteggiamento dei consumatori, specie di Paesi come Usa, Canada, Gran Bretagna e Australia mercati in cui l’italiano Prosecco ha visto incrementare la presenza. Evoluzione diversa rispetto alla fascia di età. Gli over 55 hanno in questi anni via via diminuito quantità e frequenza di consumo. Per i giovani invece i consumi stanno tornando a livelli pre Covid. I bevitori di bollicine più giovani, perlopiù maschi, dettano il cambiamento: lo spumante non è più il vino del brindisi e della festa, come per i genitori, ma quello dell’aperitivo dopo il lavoro.
Fonte, Verita’&Affari.
Vinitaly e Borsa del turismo, doppia vetrina per la Calabria.
Domani iniziano la due rassegne: la Regione conta di promuovere bellezze naturali e produzioni agricole Vinitaly e Borsa del turismo, doppia vetrina per la Calabria Saranno 68 le aziende protagoniste a Verona nel padiglione di casa. Un doppio appuntamento per promuovere le bellezze turistiche e i prodotti dell’agroalimentare. A partire da domani la Calabria infatti sarà protagonista al Vinitaly di Verona e alla Borsa internazionale del turismo di Milano. In Veneto la Regione sarà presente un padiglione di 1.100 metri quadrati, 68 espositori, un numero verde dedicato. Alla kermesse in programma da domenica a mercoledì prossimo la Regione Calabria si presenterà con il brand “Calabria Straordinaria”.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Emilia Romagna a Vinitaly con oltre 120 aziende.
Verona: da domani a mercoledì Emilia Romagna a Vinitaly con oltre 120 aziende L’Emilia-Romagna protagonista di Vinitaly, che da domenica a mercoledì 13 aprile torna alla fiera di Verona, con oltre 120 aziende produttrici. «Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione» spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Da Bottega mille euro di premio ai dipendenti.
Da Bottega mille euro di premio ai dipendenti. Un premio di circa 1.000 euro sarà erogato nella busta paga di aprile ai quasi 200 dipendenti di Bottega, l’azienda trevigiana di Bibano di Godega di Sant’Urbano che ha il suo centro logistico a Fontanafredda. Il bonus vuol essere un contributo concreto ai lavoratori così che possano affrontare con maggiore serenità la congiuntura economica che impatta tanto sulle aziende quanto sulle famiglie a colpi di aumenti: di luce, gas, della spesa, del carburante. «Da sempre — commenta il presidente Sandro Bottega – cerchiamo di essere vicini ai nostri collaboratori e in questo caso ancor di più dato l’eccellente risultato del 2021».
Fonte, Messaggero Veneto.
Dai terreni di famiglia la spinta verso il futuro: «Passione e fatica nel segno della tradizione».
Greta Donelli e Pier Paolo Ritrovati si sono dedicati alla cura dei vigneti a Usurana. «Ora vogliamo dedicarci a quelli di Monesteroli». «Zona in pendenza e come tale difficile da coltivare Col nostro sforzo vogliamo rilanciare agricoltura e turismo». II territorio torna a vivere grazie ai giovani che stanno riscoprendo il valore della terra. Spesso si parla delle difficoltà legate al mantenimento dei terreni, specialmente da quando si è smesso di coltivare per necessità e sono stati abbandonati i terreni. In Liguria le coltivazioni hanno sempre garantito la cura del territorio, estremamente fragile e soggetto a frane se non mantenuto da contadini o proprietari degli appezzamenti.
Fonte, Nazione La Spezia.
Vinitaly, brillano le uve spezzine Colli di Luni e Riviera in mostra.
La rassegna di Verona vede tanti marchi del territorio alla ribalta Le imprese del levante ligure sono 22 con 84 etichette presenti Vinitaly, brillano le uve spezzine Colli di Luni e Riviera in mostra. I vini liguri non potevano presentarsi in condizioni migliori al ritorno di Vinitaly, di scena a Verona da domani, al 13 aprile. «Ci presentiamo alla rassegna di Verona con numeri importanti — dice Andrea Marcesini, produttore con il suo brand de La Felce e presidente del consorzio di tutela Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Igt Liguria di levante — Rappresentiamo 70 aziende che producono 310 etichette di vini diversi dei Colli di Luni, 93 vini della Liguria di Levante, 73 delle Cinque Terre e 19 delle colline di Levanto. Oltre il 50 % del vino di tutta la Regione — aggiunge – è prodotto ai Colli di Luni, le aziende occupano circa 300 addetti a tempo indeterminato che diventano 500 con l’indotto, e soprattutto siamo arrivati a produrre oltre 2 milioni di bottiglie all’anno.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Al Vinitaly la bandiera dei colli sarà sventolata solo da Panizzari.
Troppe le incognite, le altre aziende hanno rinunciato Al Vinitaly la bandiera dei colli sarà sventolata solo da Panizzari di Andrea Bagatta Tocca all’azienda agricola Panizzari portare la bandiera di San Colombano al Vinitaly 2022, 54esima edizione della Fiera del vino più famosa d’Italia, a Verona da domani domenica 10 fino a mercoledi 13 aprile compreso. Le altre cantine vitivinicole e il Consorzio Volontario San Colombano Doc quest’anno hanno deciso di non esserci. «Troppo impegnativa la partecipazione a fronte di un ritorno ancora non sicuro, con gli strascichi della pandemia – dice Gian Enrico Riccardi, titolare della Nettare dei Santi. Abbiamo deciso di investire il budget destinato a Vinitaly ad altre attività di promozione».
Fonte, Cittadino di Lodi.
TRUFFA A PALERMO Acqua e zucchero per produrre il vino.
Acqua e zucchero per produrre il vino II vino veniva prodotto miscelando acqua e zucchero. I finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’ispettorato repressione Frodi del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno così sequestrato uno stabilimento enologico con sede a Monreale che produceva vino sofisticato. Oltre 3 milioni e 307mila i litri di vino per cui non è stato possibile tracciare l’origine e la provenienza, per un valore di 5 milioni e 160mi1a euro. Nel corso delle indagini sono state effettuate perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, per bloccare le partite di prodotto adulterato distribuite dal titolare della cantina.
Fonte, Cittadino di Lodi.
Il segreto de Le Falme Da una grandinata nacque il vino che ora conquista i critici.
I fratelli Gozzi ne vendevano le uve Nel 2002 hanno dovuto vinificarle Da allora il Moscato giallo è da premio, olte prelibatezze che arrivano in tavola, dalla tarte Tatin in poi, sono nate per caso o a causa di un errore. Non si sottrae alla regola il vino mantovano che ha incassato la migliore votazione alla selezione effettuata dal Vinitaly per individuare le bottiglie che nel prossimo anno potranno fregiarsi del titolo di “5StarWines”, avendo ottenuto dalla commissione almeno 90/100. L’Alto Mincio Igt Moscato Giallo Le Falme 2020 della cantina Gozzi di Olfino di Monzambano ha fatto molto di più: è arrivato a 95/100, preceduto solo dalle 8 etichette che hanno spuntato un 96. E i vini presentati per l’assaggio sono stati oltre 2.300. Eppure è un vino del tutto insolito per il territorio mantovano.
Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.
Fiera da domani a mercoledì I mantovani al PalaExpo.
La selezione enologica di Veronafiere 5StarWines e Wine Without Walls (quest’ultima dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità) è da sempre il prologo della fiera vera e propria, che prenderà il via domani a Veronafiere, per concludersi mercoledì. La degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento ha premiato con la valutazione di almeno 90/10 poco meno di mille bottiglie. Detto del risultato ottenuto da Le Falme, va segnalato che anche la seconda migliore etichetta mantovana è un vino particolare: si tratta dell’Alto Mincio Igt bianco passito Le Cime 2018 dell’azienda Ricchi di Monzambano della famiglia Stefanoni, che ha ottenuto 92/100.
Fonte, Gazzetta di Mantova Virgilio.
Mantova e il Po Un inno d’amore nei sorsi di vino.
Emanuele Bottiroli arà un Vinitaly per riscoprire etichette identitarie. La Fiuma è il sogno realizzato di Fabio Zappellini, apprezzato enologo dalla pluriennale esperienza commerciale che con questo Lambrusco Mantovano ha voluto compiere un vero atto d’amore e ringraziamento alla sua terra d’origine, San Benedetto Po. Nel 2017 Fabio ha creato un vigneto policlonale con alcune barbatelle di Grappello Ruberti. Nel 2019 ha raccolto i primi grappoli de La Fiuma, esordio di un progetto enologico che valorizza le caratteristiche di un prodotto dalle grandi potenzialità spesso inespresse, inizio di un percorso di riscoperta e valorizzazione di un territorio ricco di tradizione e storia.
Fonte, Giorno Milano Metropoli.
Ristorexpo, calato il sipario Vetrina anche per i nostri vini.
Quasi ventimila visitatori in questa edizione a Lariofiere Filo conduttore il legame tra buon cibo e convivialità ¦ Sfiora i 20mila i visitatori complessivi la 24esima edizione di Ristorexpo a Lariofiere. Quattro giornate dedicate alla ristorazione e all’enogastronomia concluse mercoledì che hanno coinvolto 200 aziende, tra espositori, scuole ed enti. Filo rosso quest’ anno è stato il tema il conforto come nuova dimensione conviviale della tavola e del buon cibo. Ha rappresentato un momento di grande significato per il settore la presentazione e sottoscrizione della “Carta dei valori della ristorazione italiana” con i rappresentati di Fipe e la partecipazione del presidente Lino Stoppani lunedì scorso.
Fonte, La Provincia Settimanale di Sondrio.
La cantina Torrevilla regala le bottiglie (vuote) per aiutare l’ambiente.
Oggi a Torrazza Coste, alla Casa dell’acqua La cantina Torrevilla regala le bottiglie (vuote) per aiutare l’ambiente IL CASO produce vino, ma regala bottiglie di vetro (vuote) per metterci l’acqua. Il successo della casetta dell’acqua di Torrazza Coste contagia anche la cantina Torrevilla, che ha deciso di donare i recipienti che usa per imbottigliare il prezioso nettare: li regalerà agli utilizzatori della casetta, questa mattina dalle 10 alle 12 in piazzale Fabiani (Cadè), dove si trova anche la casetta erogatrice dell’acqua. Un primo omaggio a chi è dotato di tessera per il prelievo, che riceverà 6 bottiglie in regalo. In un secondo tempo, sabato prossimo (16 aprile, sempre dalle 10 alle 12) altre bottiglie saranno disponibili per chi non usa la tessera ricaricabile, ma preferisce attingere l’acqua pagando in moneta contante.
Fonte, Provincia – Pavese.
Vinitaly al via con 24 cantine valtellinesi.
La rassegna. I nostri produttori da domani a Verona, in presenza, sotto il cappello del “Nebbiolo delle Alpi” Oggi l’anteprima con i migliori vini di Wine Spectator: ci sono tre bottiglie di Ar.Pe.Pe, Rainoldi e Negri ¦ Drocco: I Le cantine «Molta attesa all’interno dopo due anni del padiglione di stop obbligato della Regione Evento globale» Lombardia TPn••’ MARCO BORMOLINI Scatta ufficialmente oggi con l’anteprima di OperaWine l’edizione 2022 del Vinitaly, che vedrà il mondo del vino italiano riunito a Verona da domani a mercoledì. Un evento molto atteso che arriva dopo due anni di stop causa pandemia, il Covid ha cambiato profondamente il mondo del vino tra produzione, promozione e consumi.
Fonte, Provincia Sondrio.
Verona torna capitale del vino.
Crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende provenienti da ben 19 nazioni I top buyer da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione del Nord America. Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due annidi stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere da domani al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte, Voce di Mantova.
Lombardia protagonista al Vinitaly “Una straordinaria esperienza di gusto”.
L’assessore regionale Rolfi: `Il mondo del mino lombardo sceglie di punOw su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale. Nel 2021 c’è stato un forte incremento delle esportazioni: +11.8% sul 2020. Da domani a mercoledì 13 aprile la Lombardia torna a Vinitaly, in Fiera a Verona. Nel padiglione da 3.000 metri quadrati ci saranno tutti i consorzi lombardi con un ricco palinsesto di iniziative programmate. La presenza di Regione Lombardia all’importante appuntamento di Verona è stata presentata lo scorso 28 marzo a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale all’ Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi insieme a Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e a Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo.
Fonte, Voce di Mantova.
Piace il vino: lo consumano 9 italiani su 10 Dati in crescita rispetto al periodo pre Covid.
I consumatori della Generazione Ze Millennials (18-41 anni) aumentano numericamente (dall84% al 90%) ma non sulle quantità. Invariata (89%) l’incidenza della Generazione X (42-57 anti°, mentre si abbassa dal 93% al 90% la quota ei Baby Boomei (dai 58 anni in su) che peni non perdono la frequenza al consumo Il trend di crescita più marcato riguarda i vini mixati (spritz, al 63%). Incrementano bene gli spumanti, i rossi e i bianchi (tutti all’81 %) In ascesa i rasati al 63%. Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno 1’89% degli italiani ha infatti bevuto vino – dato in crescita rispetto a tre anni fa – per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole.
Fonte, Voce di Mantova.
Grande ritorno dei Vini Mantovani al 54 Salone Internazionale di Verona.
II Consorzio Vini Mantovani partecipa alla 54′ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona da domani a mercoledì 13 aprile 2022. Presso il Palaexpo Lombardia – stand B/C6, i Vini Mantovani aspettano i visitatori con il banco degustazione permanente a cura di ONAV Mantova che permetterà una panoramica delle migliori etichette del Lambrusco Mantovano e dei Colli Mantovani. Grande presenza delle cantine mantovane associate. Presso il Padiglione Lombardia saranno presenti Az. Agr. Cattani (B/C6), Az. Agr. Bertagna (C9), Az. Agr. Gozzi (A7), Az. Agr. Montaldo (B/C6), Az. Agr, Ricchi (A7), Cantina sociale di Gonzaga (B/C6), Cantina sociale di Quistello (A6), Cantine Virgili (B/C6), Lebovitz (C6), Tenuta Maddalena (B6), Vinicola Decordi (Pad.3 – C7) mentre Az. Agr. Bugno Martino e Cantine Giubertoni saranno presenti presso il padiglione BIO (hall F – collettiva BIOLS). Anche i soci Cantina di Carpi e Sorbara (Pad. 1- B10) e Cantina di Verona (Pad. 5 – E3) saranno presenti rispettivamente nei padiglioni Emilia Romagna e Veneto. Consorzio Vini Mantovani partecipa all’iniziativa Incoming Vinitaly in collaborazione con Vinitaly International e ICE ed ospiterà le delegazioni di buyer provenienti da Europa e Canada.
Fonte, Voce di Mantova.
Più spazio al business.
Previsti incontri “speed dating” La 54esima edizione di Vinitaly è sempre più all’insegna del business. La nuova strategia di Veronafiere è improntata, infatti, a una più accurata divisione tra operatori professionali e wine lovers. L’evento, inoltre, è sempre più focalizzato sui percorsi formativi per gli ambasciatori del vino italiano all’estero promossi da Vinitaly Academy, considerata dai vertici di Veronafiere una leva strategica fondamentale per l’incremento del numero delle esportazioni. Il b2b si rafforza anche con Vinitaly Plus, la piattaforma unica dedicata a progetti di business online extra evento, che sarà, però, affiancata da attività di matching fisico. Veronafiere ha attivato, con Ice Agenzia, una campagna di incoming costituita da una rete di delegati e partner in trenta nazioni, che porterà in fiera 630 super acquirenti di vino italiano provenienti da tutto il mondo, di cui 130 top buyer statunitensi.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Pietraluna, un Negroamaro di pronta beva.
Per conoscere, memorizzare o semplicemente apprezzare un vino, bisogna conoscere il vitigno da cui proviene. Niente di meglio quindi che assaggiarlo senza «intromissioni», in purezza se possibile. Cosa non facile, specie se si cercano vini con queste caratteristiche tra quelli che superficialmente vengono definiti di seconda fascia. Sono solitamente considerati più semplici perché quasi sempre non subiscono un affinamento in legno, ma fermentano ed evolvono in contenitori neutri, per lo più di acciaio inox, o a volte in vasche di cemento. Questo permette al vitigno di esprimersi senza che sia influenzato dalle cessioni del legno o dalla sua micro ossigenazione che avviene naturalmente quando si tucano contenitori porosi come il legno o come la terracotta.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Sequestrate le fabbriche del falso Igp la Finanza blocca 3 milioni di litri di vino – Cerignola – Bottiglie con falsi Igp sequestrati impianti.
Sequestri del mosto anche in altri impianti della provincia, ad Orta Nova Torremaggiore e Foggia Bottiglie con falsi Igp sequestrati impianti Vino per oltre 2,5 milioni di euro e 14 persone denunciate. Operazione della Guardia di Finanza contro le frodi alimentari. II Nucleo pef Foggia e l’Ispettorato Controllo Qualità Repressione Frodi del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (IC- QRF Italia Sud – Est) hanno condotto una mirata azione info-investigativa nel settore vitivinicolo, individuando, in una prima fase delle attività, 4 aziende vinicole attive a Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che risultavano aver commercializzato più di tre milioni di litri di vino con falsa marcatura IGP e non tracciabili, denunciando 6 soggetti alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari.
Fonte, Gazzetta di Capitanata.
Trani partecipa alla Bit di Milano e al Vinitaly per valorizzare il territorio e il suo moscato.
Ci sarà anche Trani alla Borsa internazionale del turismo di Milano e al Vinitaly di Verona. Dopo due anni di Covid19, si scaldano nuovamente i motori in vista della stagione estiva alle porte. E la città lo fa presenziando a due delle fiere italiane più importanti. Martedì 12 aprile nello stand della Regione Puglia, l’amministrazione comunale, insieme agli operatori del territorio, presenterà i progetti significativi in cantiere. Nello specifico gli eventi che si realizzeranno in città da giugno a settembre come il Festival del tango, Il Giullare, il festival dell’arte pirotecnica, i Dialoghi di Trani e la stagione orraniz7ata da Palazzo Beltran. La progettazione, però, non si ferma solo al periodo estivo perché è in agenda la terza edizione del festival di circo contemporaneo da reali77arsi durante le festività natalizie.
Fonte, L’Edicola del Sud Bat.
Sequestrati 3 milioni di litri di «falso» vino – Abracadabra il mosto si fa vino.
A due giorni dall’apertura di Vinitaly, una delle fiere più grandi al mondo sul vino che mette in mostra il Made in Italy al suo meglio, dalla Puglia e dalla Capitanata arriva la notizia che la guardia di finanza di Foggia e l’ispettorato controllo qualità repressione frodi del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, hanno condotto una mirata azione investigativa nel settore vitivinicolo, individuando, in una prima fase delle attività, quattro aziende vinicole attive a Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che risultavano aver commercializzato più di tre milioni di litri di vino con falso marchio Igp e non tracciabili. Gli agenti hanno denunciato sei persone alle procure della Repubblica presso i tribunali di Foggia, Trani, Brindisi e Bari. Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina, Merlot queste le false qualità di vino illegalmente immesse sul mercato.
Fonte, L’Edicola del Sud Foggia.
Nello stand Sardegna le eccellenze di settantuno cantine.
Un grande allestimento in oltre 1700 metri quadrati L’identità dell’isola con i Giganti di Mont’e Prama e i tappeti. La Sardegna sarà presente con 71 eccellenze del settore vitivinicolo alla 54ma edizione del Vinitaly, il prestigioso salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma a Verona da domani al 13 aprile, che dopo due annidi sosta forzata quest’anno torna in presenza. Nello stand della Regione – più di 1.700 metri quadri all’interno del Padiglione 8 di Veronafiere – oltre allo spazio istituzionale, un’intera area è dedicata alla Collettiva Sardegna selezionata dall’assessorato dell’Agricoltura, composta appunto da 71 aziende vitivinicole che rappresentano una sintesi qualificata della produzione enologica regionale. I Il concetto su cui è imperniato lo sviluppo dello spazio espositivo ha l’obiettivo di guidare il visitatore attraverso un percorso percettivo che valorizza la ricchezza del territorio sardo. Ricchezza non solo enologica ma anche culturale, architettonica e paesaggistica.
Fonte: Nuova Sardegna.
Corre il vino sostenibile.
Indagine di Nomisma e Unicredit sul settore. Alta la qualità dei prodotti con numerose Dop e Igp. Export in rimbalzo (+ 16,8%), in aumento anche rispetto al 2016. En primeur 2022 all’insegna del “back to the roots”. La Sicilia registra il 15% degli ettari vitati e l’8% della produzione Eli vino rispetto all’Italia. E uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4lndex Nomisma-UniCredit”, presentato a Palermo. La Sicilia si colloca al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica è pari a 26.241 ettari (il dato nazionale è pari a 117.378 ettari), pari al 27% della superficie di vigne in Sicilia. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano anche per i1 2021: l’incidenza dei vini DOP è sostanzialmente in linea con la media nazionale (40% Sicilia; 43% Italia), l’incidenza dei vini IGP è più alta in Sicilia rispetto al dato nazionale (34% Sicilia; 26% Italia).
Fonte: MF Sicilia.
II Consorzio Doc studia la storia per il vino del futuro.
Il mondo del vino siciliano è in vetrina al Vinitaly con un padiglione tutto suo. Un modo di celebrare il “continente” Sicilia, una regione dalla vasta biodiversità e dove è possibile coltivare (con successo) diverse uve per diversi vini. Presente all’edizione ci sarà anche il Consorzio Vini DOC Sicilia che si apre ai visitatori per la prima volta con un proprio stand in occasione della celebrazione dei suoi primi dieci anni di vita. Il consorzio ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 96 min di bottiglie “Questa edizione del Vinitaly è l’occasione per presentare e approfondire, in uno spazio interamente dedicato, alcune attività del Consorzio di tutela vini DOC Sicilia”, spiega il Presidente Antonio Rallo, “volte a promuovere, tutelare e proiettare nel futuro la denominazione DOC Sicilia, sempre più riconosciuta come garanzia di qualità e come simbolo non solo della regione, ma della stessa produzione Made in Italy in Italia e all’estero.
Fonte: MF Sicilia.
Vinitaly, l’Umbria Sud punta sulla qualità.
Pier Paolo Chiasso, enologo orvietano di fama internazionale:› «Le vendite on line hanno mitigato i danni della pandemia «Una evoluzione sul piano tecnologico e della consapevolezza» ma questa guerra sta bloccando mercati molto importanti». La parola d’ordine è la qualità. Il settore vitivinicolo umbro si presenta all’appuntamento del Vinitaly con la consapevolezza che in questa direzione le produzioni locali hanno fatto grandi passi in avanti. Ne è certo Pier Paolo Chiasso, enologo orvietano di riconosciuta fama internazionale, braccio destro di Riccardo Cotarella. «La qualità del vino è un elemento imprescindibile- sottolinea Chiasso – nei nostri territori su questo fronte si sta lavorando molto e con costanza da anni. Oggi non possiamo dire che siamo i più bravi e i migliori, ma sicuramente possiamo essere equiparati a chi è partito prima di noi».
Fonte: Messaggero Umbria.
Il vino, la cultura, la pace l’inno (necessario) alla vita.
Dietro i calici incrociati il valore della resistenza umana in tempo di guerra Il vino, la cultura, la pace l’inno (necessario) alla vita n vino veritas, recita l’antico e noto proverbio. E il vino, in questi giorni, a Verona, racconta una sola verità: che c’è voglia di ripartire, di incontrarsi, che c’è di nuovo un grande desiderio di lasciare spazio a una cultura – quella vitivinicola – che è da sempre sinonimo di convivialità, territorio, serenità. La città, già da qualche giorno, è invasa da turisti internazionali, professionisti o amatori del vino che siano, li vediamo attraversare le nostre strade, le nostre piazze, mentre si trascinano dietro trolley colorati o affollano i tavolini dei dehors. Gli alberghi sono pieni perla prima volta dopo tanto, troppo tempo, le trattorie tipiche e i ristoranti tutti prenotati.
Fonte: Arena.
La storia italiana del vino iniziata a Verona nel 1967.
Il salone internazionale toma nel periodo tradizionale dopo la sosta per la pandemia La storia italiana del vino iniziata a Verona nel 1967 II progresso del settore ha sempre trovato in Vinitaly un testimone E l’edizione 2022 è il nuovo segno della ripartenza del settore fieristico •• Tagliato il traguardo delle 50 edizioni nel 2016, dopo l’esperienza dell’Expo di Milano 2015, Vinitaly ha prosegue e ampliarlo le attività a favore del business internazionale e della promozione, supportata anche dalla trasformazione di Veronafiere in spa e da un piano industriale da 94 milioni di euro. L’edizione numero 53 è datata 2019, dal 7 al 10 aprile. Si tratta dell’ultimo Vinitaly prima della pandemia che ha bloccato la rassegna e rallentato le attività di Veronafiere per due anni con l’eccezione di Vinitaly Special Edition che si è tenuta a ottobre 2021 insieme con Wine2Wine, Enolitech e SoleAgrifood.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Viticoltura e prospettive di mercato: i focus.
La manifestazione vedrà una serie di incontri sui terni fondamentali e di maggior attualità per il settore: dalla Ocm vino all’innovazione e il digitale Viticoltura e prospettive di mercato: i focus Dalla cerimonia inaugurale alle «Iconic women», a «Young to young»; i dibattiti sui futuri scambi commerciali, sull’etichettatura e sull’enoturismo •• La 54ma edizione di Vinitaly si apre domenica 10 aprile con il convegno inaugurale all’auditorium Verdi del Palaexpo dalle 10,30 alle 12,30, organizzato da Vinitaly. DOMENICA 10 APRILE Dalle 9,15 alle 10 si svolgerà l’incontro sul tema «La scienza ed i suoi pregiudizi: quali sono le conseguenze perla viticoltura?», con il professor Attilio Scienza, a Wine2digital, Palaexpo, organizzato da Veronafiere, Vinitaly e Vinitaly International Academy.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Bottega: mille euro in più in busta paga per il caro gas – Caro energia e bollette Bottega regala 200mila euro ai suoi dipendenti.
Dopo la Garbellotto, anche Bottega Spa ha deciso di lanciare un simbolico salvagente ai propri duecento lavoratori. «Da sempre cerchiamo di essere vicini ai nostri collaboratori e in questo caso ancor di più dato l’eccellente risultato del 2021 – afferma Sandro Bottega -. È uno sforzo economico importante in un momento di incertezza, ed è un riconoscimento tangibile per l’impegno che tutti hanno profuso». L’IMPRENDITORE Bottega ha deciso il premio in busta paga Caro energia e bollette Bottega regala 200m11a euro ai suoi dipendenti› Dopo Garbellotto Botti anche l’azienda vinicola di Godega premia i lavoratori: «Perchè le difficoltà si superano insieme».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Ecco dove il vino si sposa con l’arte e il design delle cantine italiane.
Il settore vitivinicolo italiano deve ricominciare dalla crisi pandemica e dagli aumenti dei costi energetici di produzione (+10,5% rispetto al 2021). Secondo i dati aggiornati del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le giacenze italiane di vini e mosti, al 28 febbraio 2022, ammontano a 67,4 milioni di ettolitri. Una tendenza che segna un aumento del 2% rispetto ai 66 milioni del 28 febbraio 2021. Il comparto riparte dalle cantine, che sono diventate vere attrazioni per turisti provenienti da tutto il mondo, immerse in articolati percorsi tra natura e vigneti. Il vino si sposa anche con l’arte, l’architettura e il design delle cantine.
Fonte: Immobiliare.it.
Vino sofisticato con acqua e zucchero, Coldiretti: “Più controlli in Sicilia contro le frodi”.
Più controlli contro chi mette a rischio l’attività di migliaia di produttori. L’appello arriva da Coldiretti dopo l’operazione della guardia di finanza di Palermo che ha sequestrato uno stabilimento enologico a Monreale che produceva vino sofisticato, miscelato con acqua e zucchero. “Il vino siciliano va difeso sempre – sottolinea il presidente Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri – . Grazie al sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola oggi l’Isola è al top nel mondo. Chi tutela un vitigno, tutela un intero territorio e mai come ora proprio la Sicilia può mostrare le caratteristiche che ne fanno una regione naturalmente vocata per le eccellenze. Nella nostra Regione la vendemmia dura 4 mesi e questo attesta che la ricchezza produttiva da una parte all’altra”.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Quanto pesa la guerra in Ucraina sul vino italiano.
Le esportazioni in Russia e Ucraina erano in crescita. Il nostro paese e gli altri paesi europei riusciranno comunque a non subire troppo il contraccolpo economico. Mercato ed esportazioni sono in crescita. La Russia non ci sarà al Vinitaly Salone Internazionale del vino, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile 2022, a Verona. E non ci sarà neanche l’Ucraina, un promettente nuovo mercato del vino. Secondo l’Unione italiana vini sono a rischio 375 milioni di dollari di export. L’Italia è il primo fornitore di vino in Russia con una crescita dell’11 per cento sull’anno precedente (1,15 miliardi di dollari di importazioni complessive). Leader con il 30 per cento di quota del mercato, davanti a Francia e Spagna, l’Italia ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti (25 per cento) e un incremento del 2 per cento per i fermi imbottigliati. Non si può certo fare finta di niente, quindi, al Vinitaly edizione numero 54 senza Russia. E senza Ucraina. Soprattutto in un’edizione strategica del salone mondiale, dopo due anni di pausa pandemica.
Fonte: Il Foglio.
La Fisar di Viterbo presenta un mini corso sensoriale di avvicinamento al vino.
Riconoscere un buon vino significa saperlo assaporare con tutti e cinque sensi: profumo, sapore, vista, udito e tatto. Lo sanno bene i sommelier della Fisar delegazione di Viterbo promotori di “Scopriamo il vino con i cinque sensi”, un mini corso di avvicinamento al nettare di Bacco, che si svolgerà allo stabilimento balneare Tibidabo Beach, al civico 5 del lungomare delle Nereidi, a Tarquinia Lido. Un percorso in cinque appuntamenti, tutti con inizio alle ore 20,30, in cui i sommelier della Fisar accompagneranno i partecipanti alla scoperta dei segreti del mondo del vino. Si partirà il 13 aprile con la lezione sul tatto intitolata “Prima che sia vino: vigneti, vitigni e vinificazioni”; per proseguire il 20 aprile con la lezione “Tre colori, mille sfumature” sulla vista e il 27 aprile con la lezione “Un calice colmo di profumi” incentrata sull’olfatto. A concludere, il 4 e l’11 maggio, le due lezioni “Il sapore della tradizione” e “Quando il vino è conversazione è un bisogno culturale e non solo di gusto” dedicate rispettivamente al gusto e all’udito.
Fonte: La mia città NEWS.
Vino: Emilia-Romagna da domenica protagonista a Vinitaly.
L’Emilia-Romagna si prepara ad essere protagonista di Vinitaly, che da domenica a mercoledì 13 aprile torna alla fiera di Verona, con oltre 120 aziende produttrici e tutti i consorzi, tantissime etichette disponibili nei banchi d’assaggio. E poi il ristorante con un menù che parla emiliano e romagnolo, una brigata di 40 tra cuochi e camerieri, oltre ai sommelier dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier. Il tutto nei 2.500 metri quadrati del padiglione 1 di Vinitaly, gestito dall’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, che per quattro giorni sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende, dei vini e dei prodotti Dop e Igp regionali. I vini in degustazione rappresentano tutte le 19 Doc, due Docg e 9 Igt dell’Emilia-Romagna.
Fonte: ANSA.it.
Falso vino Igp, sequestrati 3 milioni di litri e denunciate 14 persone nel Foggiano.
Circa tre milioni di litri di vino con falsa indicazione Igp (indicazione geografica protetta) sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a Foggia dove sono state denunciate quattordici persone. Il valore commerciale del vino sequestrato è stato stimato in circa due milioni e mezzo di euro. I finanzieri hanno individuato quattro aziende vitivinicole tra Cerignola, Torremaggiore, Orta Nova e Foggia che avevano commercializzato più di tre milioni di litri di vino Primitivo, Chardonnay, Pinot grigio, Falanghina e Merlot con falsa indicazione Igp.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.
La guerra in Ucraina mette in pericolo l’export del vino italiano.
Sanzioni, blocchi, tensioni commerciali e aumento dei costi di produzione pesano sui prodotti made in Italy. Il conflitto presenta il conto anche per il settore vitivinicolo. Da un lato la gioia per il record storico, dall’altro la preoccupazione per il drastico, quanto prevedibile, calo dell’export nelle zone di guerra. E’ il quadro che Coldiretti tratteggia per il commercio del vino italiano. Le esportazioni di vino made in Italy segnano un record storico: con un balzo del 12% in valore nel 2021, sotto la spinta delle riaperture della ristorazione a livello internazionale, ma con la metà dei consumi all’estero è allarme per la carenza di bottiglie e il caos nei commercio provocati dalla guerra. Coldiretti ha elaborato i dati Istat in occasione del Vinitaly che apre con l’esposizione “Tutti i colori del vino” creato a Casa Coldiretti.
Fonte: Today.
STAMPA ESTERA
Intervista a Carlos San Pedro – “Si te andas al pasado, te pasan por encima”.
I Carlos san Pedro Propietario de Bodegas y Vitledos Pujanza “Si te anclas al pasado, te pasan por encima” Por eso Carlos San Pedro decidió fundar su bodega y no continuar con el proyecto de su padre, algo que entendería que hicieran también sus hijos. “El mundo del vino es muy personal yen una empresa familiar no puedes imponer siempre tu criterio’; afirma. id La política tiene de romanticismo lo justo, y no sería bueno que determinara el futuro de un sector que síes romántico” EmeliaMiara. Madrid Ni Carlos San Pedro ni nadie renuncia al buen nombre que tiene la D. O. Ca. Rioja a la hora de vender vino. De hecho, ningún bodeguero de los muchos que pertenecen a ella esconde dicha procedencia en sus etiquetas y más allá de polémicas políticas, y más de orden nacionalista que de otra índole, todos presumen de ser Rioja. Pero esta denominación es muy grande y los vinos no tienen las mismas características si son de Rioja Alta, de Rioja Oriental o de Rioja Alavesa y de ahí que se hayan promovido estas subzonas. Tampoco, si los viñedos están en un municipio o en otro, ya que Rioja obliga a recorrer muchos kilómetros, desde Miranda de Ebro (Burgos) hasta Cenicero (La Rioja) o Labastida (Álava). Una de las primeras bodegas en sumarse a la clasificación Vinos de Municipio, creada por la denominación para reconocer estas diferencias, es Bodegas y Viñedos Pujanza, que ha etiquetado sus vinos como Vinos de Laguardia, y es que esta bodega, fundada por Carlos San Pedro (Laguardia, Álava, 1973), es una de las pocas que elabora con uvas de un único municipio. ¿Entiende el consumidor tantas diferencias? San Pedro asume que probablemente no, pero que sumar esta información al etiquetado será beneficioso para to- dos.
Fonte: Expansión.
Vins de Bordeaux : en Asie, une crise peut en cacher une autre.
Denis Pomarède, le matte de chais de Couvent des Jacobins à Saint-Entihon (Crédits Couvent des Jacobins) Emmanuel Langlois NF @PierreCheminade Ils étaient encore empétrés dans les conséquences du Covid-19 et voici qu’arrive la guerre en Ukraine ! Même si l’impact économique reste limité par rapport à la pandémie, la confiance des clients pourrait bien pätir de cette situation géopolitique instable. A Singapour, Couvent des Jacobins mise sur son histoire plus que centenaire pour recruter de nouveaux clients dans ce contexte médit. ‘Du haut de ces vieilles pierres, plus de six cents ans d’histoire vous contemplent !’ On ignore si Napoléon Bonaparte fit étape un jour à Saint-Fmilion, mais Couvent des Jacobins ne date pas d’hier. C’est l’un des deux seuls Grands crus classés présents dans le centre du village médiéval. ‘C’est une propriété familiale depuis 1902’, raconte Xavier Jean, arrière-arrière-petit-fils du créateur. “Mais les moines dominicains sont arrivés eux ici bien avant, dans les années 1380.” Le domaine, aujourd’hui, ce sont neuf hectares de vignes et 35.000 bouteilles produites par an. Un pied à Singapour Depuis une douzaine d’années, une partie est d’ailleurs vendue en Asie du Sud-Fst, où Xavier Jean représente la marque familiale. C’est surtout à Singapour, où 10 à 15 % de la productior maison est écoulée, que les effets du Covid-19 ont été le plus sensible : ‘Pendant deux à trois mois, il y a eu un confinement très strict’, se souvient le Français. “En 2020, les volumes ont baissé de l’ordre de 20 %.
Fonte: Tribune.
Confessions of a wine-trade polymath.
‘The trade is full of people who love wine, Wine but there is not always good management’ Neville Abraham here aren’t many people who can daim to have been involved in the wine and hospitality business for 50 years and none who can claim to have spent eight years before that in the civil service overseeing, inter alia, the merger of Britain’s two national airlines BEA and BOAC, followed by a stint as a management consultant and lecturer at the London Business School. Neville Abraham can. Now a fit 85-year-old, he’s run the restaurant groups Wheelers, Mario e Franco, Maxim’s, Café Fish and Bertorelli’s. He has only recently retired as chair of Liberty Wines. Liberty’s first order, in 1997, was for four rasps of wine from the River Café. It is now one of the UK’s leading wine importers with a current turnover of more than £110mn and almost 200 staff. Liberty Wines’ founder, Master of Wine David Gleave, cites one of Abraham’s many contributions since his appointment to the board in 2003. “He taught us that cash is king. ‘Banks will give you a lovely umbrella when the sky is clear blue, but at the first sign of a cloud, they’ll ask for it back,’ he used to say when talking about overdrafts. Having cash in the bank enabled us to look after our customers and suppliers during the lockdown in 2020,” he adds, “something which provided the base for us to recover quickly and even to thrive as things opened up.” I met Abraham over lunch at the Coal Office, a restaurant in London’s King’s Cross.
Fonte: Financial Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 8 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Intervista a Janusz Wojciechowski – Wojciechowski: «La Ue rafforzerà I’agroalimentare» Patuanelli: «Vino Ocm da cambiare» – «La Ue rafforzerà l’agroalimentare».
II commissario europeo all’Agricoltura interviene sui temi più attuali del settore vino ma anche della nuova Pac. cereali, tutela dei prodotti e della salute «La Ue rafforzerà l’agroalimentare» Wojciechowski: «La guerra Russia-Ucraina mette a dura prova il nostro sistema, dal vino ai cereali Produrremo di più anche per Medioriente e Africa» 44 Situazione in divenire La commissione prevede misure a breve ma anche a lungo termine Vino, salute e tutela? L’obiettivo è dare il massimo di trasparenza ai consumatori GL 1.atua 7anoni Paolo Danko •• La guerra alle porte della Comunità europea sta mettendo a dura prova anche il sistema agroalimentare dell’Europa, sia per i forti rincari energetici ma soprattutto per la riorganizzazione dei mercati di materie prime agricole. Abbiamo intervistato il Commissario Ue per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale Janusz Wojciechowski, sulle prospettive del settore dal vino ai cereali passando per i semi oleosi e le colture proteiche. L’imperativo è: produrre di più per garantire stabilità alimentare alla Ue, ma anche politica ad aree come il Medioriente e il Nord Africa. La crisi geopolitica internazionale sta mettendo molte aziende vinicole in difficoltà, specialmente le medio-piccole. L’aumento dei costi delle materie prime e la loro carenza stanno diminuendo i margini di guadagno.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Intervista a Luca Zaia – Zaia: «Solo una Golden Power può tutelare il vino all’estero».
II presidente del Veneto elenca i provvedimenti possibili per salvaguardare le nostre produzioni enoiche Zaia: «Solo una Golden Power può tutelare il vino all’estero» Serve una legge che lo protegga come una grande azienda strategica Nutriscore e bollino nero? «Non esistono in un sistema d’eccellenza» Valerla Zanetti •• Una Golden Power per tutelare il vitivinicolo veneto e nazionale dalle falsificazioni. E’ l’idea che il presidente della Regione, Luca Zaia ha lanciato nei giorni scorsi e che ha riscosso l’interesse degli operatori. La produzione enoica tricolore sta affrontando una congiuntura delicata. Non ci sono solo i costi di energia e materie prime in salita. La guerra ha determinato la perdita, si spera solo temporanea, di due mercati promettenti, Russia e Ucraina, in un sistema vinicolo che appariva già sotto attacco. Presidente Zaia può spiegare l’ipotesi Golden Power? Penso ad una legge che protegga le nostre eccellenze dalle falsificazioni e da chi tenta di screditare, danneggiare o portarci via un prodotto che è simbolo di storia, tradizione e lavoro dei nostri imprenditori agricoli. Il vino è così importante e vitale che solo una «Golden Power» può di fatto difenderlo all’estero, come un’unica grande azienda strategica dell’eccellenza made in Italy.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Nuovi brindisi in Cina con bianchi e frizzanti.
Dopo il calo del 2020, ripresa nel 2021. Francia e Cile primi Paesi fornitori, Italia terza Nuovi brindisi in Cina con bianchi e frizzanti Le previsioni: in questo mercato supereranno presto i rossi. II nostro Paese può sostituire l’Australia nelle categorie bollicine e premium In questi primi mesi 2022, nuove ondate di Covid ma c’è fiducia nella nuova stagione di vendita autunnale Simone Incontro •• «Ciò che riportano i dati Istat riguardo all’export del vino italiano in Cina negli ultimi 3 anni, è esattamente quanto noi operatori sul mercato abbiamo percepito: un forte calo nel 2020 ed una ripresa altrettanto forte nel 2021». Con queste parole Augusto Bordini, fondatore di Two Lions, azienda di importazione a Chengdu, fotografa la situazione. Bordini continua: «In questi primi mesi del 2022 siamo ancora alle prese con nuove ondate di Covid 19 ma siamo fiduciosi che la nuova stagione di vendita autunnale possa godere di una situazione più favorevole». I dati delle dogane cinesi rivelano che Francia, Cile e Italia insieme occupano oltre il 70% della quota di mercato di vino importato.
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly
Dalle cantine cooperative ricavi per 4,8 miliardi.
II 58% del vino italiano proviene da 370 realtà con 110mi1a soci e 9mila addetti Balle cantine cooperative ricavi per 4,8 miliardi Rigotti: «Presidio del territorio che tutela anche i piccoli produttori» Gardini: «Scenario complesso, ora serve una campagna per l’export» •• Il vino, alfiere del made i dati Ismea, Istituto servizi sere e alla scoperta delle tanin Italy nel mondo parla il lin- mercato agricolo alimentare. te realtà locali che contraddiguaggio delle cooperative, stinguono l’Italia». con 6 bicchieri su che 10 arri- Dati regionali In Veneto provano dalle cantine sociali, viene dalle cantine cooperati- Futuro incerto Per Maurizio che sono, appunto cooperati- ve 1’80% del Soave Doc, il Gardini, presidente di Alleanve, una galassia complessa 62% del Valpolicella, il 53% za Cooperative «il settore decon oltre 9mila addetti in del Custoza e i150% del Pro- ve confrontarsi con uno sce370 realtà, che riuniscono secco..
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza Vinitaly.
Il convegno Progetto “Gleres” i risultati a Verona.
Tra pochi anni in Veneto si potranno stappare le prime bottiglie di Prosecco sostenibile, ottenuto con il contributo di vitigni resistenti a malattie. II progetto Gleres, frutto di una convenzione siglata nel 2017 da Confagricoltura Treviso e il centro di ricerca Crea-Ve, procede a passo spedito verso l’obiettivo. I risultati saranno illustrati al Vinitaly lunedì 11aprile alle 11 in un convegno promosso da Confagricoltura Veneto in collaborazione con Crédit Agricole FriulAdria. II progetto “Gleres”, che coinvolge 16 tra le maggiori cantine delle terre del Prosecco, si propone di arrivare entro qualche anno a selezionare una decina di varietà figlie di Glera con caratteristiche di resistenza, qualità e forte somiglianza alla madre, nel segno di una vitivinicoltura rispettosa dell’ambiente e delle risorse naturali.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Premaor, il vigneto è legittimo – Premaor, vigneto lecito Bottacin: «Non è stato distrutto alcun bosco».
Quel vigneto è legittimo. Contro l’ennesimo scempio ambientale erano scesi in massa al fianco di un gruppo di residenti, ambientalisti, politici, comitati, mamme perfino alcuni sacerdoti. Tutti uniti contro il Comune di Miane e Regione, rei di aver autorizzato un disboscamento in quel di Premaor a favore dell’onnipresente Prosecco. Anni di battaglie, tre per la precisione, ai quali oggi, 7 aprile, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine: ha rigettato l’appello dei residenti e confermando il tar. Borsoi a pagina XV Premaor, vigneto lecito Bottacin: «Non è stato distrutto alcun bosco»? Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso di ?«È stato un ripristino agricolo». Il sindaco alcuni cittadini contro Regione e Comune Buso: «Le norme applicate con prudenza». Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso mosso da un gruppo di cittadini, contro Regione Veneto e Comune di Miane, contrari al vigneto sorto, quasi tre anni fa, su una collina di Premaor, dietro alle loro case.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Le cantine Federici regine di Mundus Vini, trionfano in Germania.
Il concorso enologico Le cantine Federici regine di Mundus Vini, trionfano in Germania. In attesa delle fiere internazionali Vinitaly e Prowein in programma a breve, per l’azienda apuana Baia del Sole Cantine Federici (nella foto il team) è già tempo di brindisi importanti. La trentesima edizione di Mundus Vini, tra i più importanti concorsi enologici internazionali che si tiene ogni anno in Germania richiamando il gotha del settore, ha premiato con la Medaglia d’Oro uno dei suoi vini di punta, il Vermentino Colli di Luni ‘Oro d’Isee’ 2021. La giuria di esperti degustatori e sommelier ha esaminato attraverso assaggi alla cieca (con etichetta nascosta) oltre 4.300 vini provenienti da 43 diverse nazioni, premiando le bottiglie capaci di distinguersi per caratteristiche organolettiche e stile produttivo.
Fonte: Nazione Massa Carrara.
Brunello, il Consorzio verso il Vinitaly Bottiglie all’asta per aiutare i profughi.
L’iniziativa del Consorzio in collaborazione con Sotheby’s E all’evento di Federdoc ci sarà anche Centinaio. II Consorzio del vino Brunello di Montalcino si prepara alla 54esima edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile a Veronafiere, con i numeri dalla propria parte: sono 63 le aziende della collettiva coordinata dal Consorzio (padiglione 9 – stand B6) presenti all’evento, su un totale di 132 aziende montalcinesi che parteciperanno al Salone internazionale dei vini e dei distillati. Diversi gli appuntamenti in calendario, a partire da OperaWine, il super tasting che come da tradizione fa da anteprima a Vinitaly, in programma sabato alle Ex Gallerie Mercatali. E tra le 130 etichette selezionate quest’anno per l’occasione da Wine Spectator, 13 sono Brunello di Montalcino. Si prosegue lunedì con ‘Vini per la pace’, l’asta benefica per i rifugiati ucraini dal Consorzio del Brunello in collaborazione con il Consorzio Chianti Classico e Consorzio Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia.
Fonte, Nazione Siena.
I vini dell’Isola al top L’export è in ascesa.
Studio Nomisma-UniCredit vini dell’Isola al top L’export è in ascesa Fable Geraci. II vino siciliano piace sempre di più all’estero e la Sicilia si colloca al primo posto in Italia perla coltivazione biologica con le vigne che si estendono per 26.241 ettari, pari al 27 per cento di quelle presenti in tutta l’Isola. L’export regionale è cresciuto del 16,8 percento rispetto al crollo del 2020, principali mercati di riferimento si confermano gli Stati Uniti (21%); la Germania (12,7%); il Regno Unito (8,7%) e il Canada (7%). Sono alcuni dei dati che emergono dallo studio «Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4Index Nomisma-UniCredit», presentato ieri a Palermo assieme alla nuova edizione di «Sicilia en Primeur», l’annuale anteprima dei vini organizzata da Assovini Sicilia in programma a Erice dal 27 aprile al 1 maggio.
Fonte, Giornale di Sicilia.
Vini di qualità, la Sicilia è al top.
Presentata l’edizione 2022 di “Sicilia en Primeur” organizzata da Assovini Sicilia, in programma a Erice dal 27 aprile al 1° maggio La Sicilia registra il 15% degli ettari vitati e l’8% della produzione di vino rispetto all’Italia. È uno dei dati che emergono dallo studio UniCredit-Nomisma “Competitività e scenari evolutivi per il vino italiano e siciliano secondo l’Agri4lndex Nomisma UniCredit”, presentato ieri a Palermo. La Sicilia si colloca al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica è pari a 26.241 ettari (il dato nazionale è pari a 117.378 ettari), pari al 27% della superficie di vigne in Sicilia. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano anche per il 2021: l’incidenza dei vini DOP è sostanzialmente in linea con la media nazionale (40% Sicilia; 43 % Italia), l’incidenza dei vini IGP è più alta in Sicilia rispetto al dato nazionale (34% Sicilia; 26% Italia). L’export regionale ha registrato un forte rimbalzo (+16,8%) rispetto al crollo del 2020 e registra un aumento del 20,7% rispetto al 2016. I principali mercati di riferimento dell’export del vino siciliano sono: gli Stati Uniti (21%); la Germania (12,7%); il Regno Unito (8,7%), il Canada (7%). Rispetto ai dati del 2016 il maggiore incremento si è registrato con il Canada (93,1%) , la Corea del Sud (64,3%), la Svezia (52,9%) e gli Stati Uniti (40,3%).
Fonte, Sicilia.
I vini della Nuraghe Crabioni alla conquista di Vinitaly e Prowein.
Una primavera ricca di appuntamenti è quella che aspetta Nuraghe Crabioni. L’azienda vinicola sorsense, nata dalla passione di Augusto Seghene e che promuove i vini della Romangia in giro per I’Italia e per il mondo, si appresta a una doppia trasferta a Verona e in Germania. Nelle prossime settimane, infatti, i prodotti della compagine sorsense saranno presenti a Vinitaly 2022 e poi, a maggio, a Prowein 2022, la fiera di vini e liquori tra le più importanti e qualificate a livello internazionale. Il Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona andrà in scena dal 10 al 13 aprile e sarà una grande occasione di business e di incontro per cantine e operatori del settore provenienti da tutta Italia.
Fonte, Nuova Sardegna.
Produttori sardi, tutti insieme in ordine sparso.
Produttori sardi, tutti insieme in ordine sparso Ii titolo è un ossimoro, e evidente, eppure Fotografa la realtà, I produttori di vino sardi, un centinaio quelli presenti alla rassegna post lockdown, ai presentano in massa a Verona, eppure non possono vantare una briciola di uniti di intenti. Viaggiano ognuno per conto proprio, mentre i consorzi e le strade del vino sono lacerati da beghe interne o stentano a Incidere. La lezione dei francesi non è stata ancora pecepita, prevale l’individualismo che caratterizza la nostra Isola, bella e maledetta. Oltralpe ci sanno fare eccome. Non ci sono dubbi che i vini di Bordeauxe Borgogna siano fenomenali.
Fonte, Unione Sarda.
«Torna Vinitaly, per la Sardegna è l’ora della svolta».
Il conto alla rovescia segna secondi tanto compulsivo il desiderio dl rituffarsi in quella esuberante tavolozza di rossi, bianchi. rosati, bollicine, distillati e cocktail da far impazzire il plana ta. E in tutto questo scintilla di cristalli e grappoli, La Sardegna dei grandi vini e dei ricercati autoctoni, parte sfrenata nella piazza internazionale di Vinitaly 2022. Edizione ritrovata di grandissimo respiro, quella che si aprirà domenica to sino a mercoledì 13, dopo le due annate gelate dal Covid, non solo per i numeri da capogiro di questa 54esima edizione, ma anche peri temi caldi sul tavolo. Argomenti di attualità che hanno visto in qualche modo un’anteprima nel congresso nazionale di Assoenologi, celebrato sempre a Verona u fine marzo. Numeri e Sardegna Non basteranno dl certo 1 quattro giorni di fiera per visitare le 4.400 aziende arrivate a Verona da nazioni del mondo degustare le 17mila etichette iscritte seguire i 30 convegni ufficiali e partecipare alle 76 super degustazioni guidate.
Fonte, Unione Sarda.
Intervista a Roberto Dessanti – “Usiamo il vino per promuovere il territorio sardo”.
Non sempre il prezzo dei vini è in linea con la qualità. Spesso si fa un discorso di marketing, mentre sarebbe più corretto pensare al valore reale della bottiglia Roberto Dessanti Robeto: 1.)Dessanti, presidente Ais Sardegna: l’isola ha i numeri per aumentare la produzione «Dobbiamo essere i promotori della nostra terra. Tanti snobbano le etichette sarde e prediligono quelle di altri territori italiani e stranieri. Ma ä un approccio sbagliato al mondo del vino: la prima regola è conoscere bene casa nostra». Roberto Dessanti, 6i anni, sassarese, presidente regionale dell’Associazione italiana sommelier, è un ambasciatore del terroir sardo. Che annata sa rli per Vermentino e Cannonau?
Fonte, Unione Sarda.
Intervista a Gigi Carreras – «La Sardegna a Verona, autorevole e autoctona».
«La Sardegna a Verona, autorevole e autoctona» Gigi Carreras, 50 anni. Riparte Vinitaly: come al presenta le Sardegna a Verona? Da protagonista. La Sardegna è ormai una realtà consolidata nel panorama enologico italiano, lo prova sono le numerose medaglie e che i vini sardi ottengono ad ogni edizione da Fiera. Da notare inoltre. che a distanza di quattro, cinque anni, un vino sardo viene decretato miglior vino rosso d’Italia, seno di un’autorevolezza enologica sarda in continua ascesa
Fonte, Unione Sarda.
La Puglia alla sfida del vino.
La spedizione è pronta a partire con una valigia che profuma di Puglia, perché ha ormai imparato a considerare il vino non coltura, ma cultura. Un prodotto ambasciatore dei punti di forza di una regione che deve e aspira a crescere ancora molto. Il Vinitaly, che dopo lo stop per la pandemia da domenica a mercoledì prossimi trasformerà Verona nella capitale mondiale del vino, è considerato la vetrina ideale anche per la promozione a 360 gradi del territorio pugliese. L’obiettivo della «missione» in Veneto è stato ribadito ieri mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura L’occasione è stata la presentazione del progetto «DiVin Puglia 2022» della sezione Puglia della Fisa, la Fondazione italiana sommelier, che sarà protagonista di una serie di iniziative nel padiglione Puglia della fiera veronese.
Fonte, Gazzetta del Mezzogiorno.
II “Rosso Libero Michele Cianci” al Vinitaly, lunedì la presentazione.
Michele Cianci” sbarca al Vinitaly. II vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità, sarà presente alla 54.ma edizione del Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. In particolare, “Rosso Libero — Michele Cianci” sarà ospitato presso il Padiglione 10 Stand D2 messo a disposizione dalla Cia-Agricoltori Italiani che nello spazio espositivo attenderà operatori commerciali, nazionali e stranieri. Lunedì 11 aprile, dalle ore 10.30, il vino sarà presentato al pubblico e ai buyer presenti nell’ambito di un incontro sul tema dell’agricoltura sociale e biologica.
Fonte, Gazzetta di Capitanata.
Con quattro nuove etichette.
L’azienda di Luigi Rubino mette in primo piano quattro nuove etichette e il Rubino Art Project, un progetto dedicato all’arte in tutte le sue molteplici espressioni. La cantina brindisina sarà presente al Padiglione 11 (Puglia) con la peculiarità del Progetto Susumaniello, lanciato venti anni fa e che, nel corso degli anni, si è sviluppato sempre di più, oggi con ben sei vini dedicati. Il vino più atteso è indubbiamente il Palombara, Primitivo Doc di Manduria prodotto all’interno dell’omonima tenuta un grande rosso di Pugli, innovativo, profondamente identitario nell’esaltare le specificità varietali ma anche moderno nella finezza del suo setoso tannino.
Fonte, L’Edicola del Sud.
Secondo posto per il packaging.
L’etichetta di Fuoco Rosa, il rosato da Negroamaro e Susumaniello di Tenute Lu Spada, si aggiudica il secondo posto in assoluto nella categoria Rosati al 26° Vinitaly Design International Packaging Competition. Con il claim “la narrazione comincia dal packaging” una giuria internazionale di designer, art-director e giornalisti ha scelto il miglior abbigliaggio di vino, olio, birra e distillati. In gara c’erano 287 confezioni per 14 categorie. La veste grafica del rosato della cantina brindisina, opera dello studio creativo GFC Associati, riporta un breve testo poetico scritto con un carattere che rimanda a quello delle vecchie macchine per scrivere.
Fonte, L’Edicola del Sud.
La Vieste en Rose apre l’estate de la “perla del Gargano”.
Grande attesa per la tradizionale kermesse enogastronomica dedicata ai rosati pugliesi con l’estate di Vieste.
Fonte, Quotidiano di Foggia.
Termometro dell’ enogastronomia il “Vinitaly” si riprende la scena.
Prove di ripresa dopo la grave crisi provocata dal Covid 6 I n vino veritas”. Mai come ora il detto latino si rivela più veriterio. Perché dal vino si può ripartire. Vinitaly, la grande manifestazione che domenica io aprile si aprirà a Verona dopo due annidi assenza, dovuta alla pandemia, è il termometro di una condizione socio-economica che riguarda non solo i produttori, ma anche il consumo, la socializzazione. In una parola: il nostro vivere quotidiano. I 4400 espositori provenienti da tutto il mondo ci dicono che c’è voglia di Rinascimento dopo il Covid e contro il conflitto in Ucraina. Proprio la guerra e tutto ciò che ne consegue stanno condizionando in parte il settore vitivinicolo italiano, con il blocco delle esportazioni verso la Russia.
Fonte, Azione – Eco di Galliate.
Il Gabiano doc entra nella nuova guida del Vinitaly.
Riconoscimento 5StarWine the Book 2023 Il Gabiano doc entra nella nuova guida del Vinitaly Gabiano. Una grande qualità nelle cantine del castello monferrino. Con il ragguardevole punteggio di 96/100, il Gabiano doc Riserva “A Matilde Giustiniani” 2015 dell’Azienda Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani di Gabiano è stato giudicato il migliore unico vino rosso selezionato per l’inserimento nella guida 5StarWme the Book 2023 del Vinitaly, posizionandosi, altresì, al secondo posto della classifica generale dei vini con punteggio pari o superiore a 90/100. Il 5StarWines —the Book è la selezione di vini organizzata da Veronafiere che, annualmente, puntai riflettori su tutte le cantine che investono nel miglioramento dei propri vini.
Fonte, Monferrato.
Vinitaly 2022 Produttori in vetrina «Un’emozione tornare in presenza a Verona».
Si terrà dal 10 al 13 aprile la più grande fiera di settore. Appuntamento al padiglione 10, tutta la Regione sotto l’ala di Piemonte Wine Land • Si toma in presenza, da domenica 10 fino a mercoledì 13, a Verona, alla fiera italiana più importante del settore vitivinicolo. I vini alessandrini si sono preparati all’appuntamento per mettere in mostra le novità e le eccellenze del territorio. Nel padiglione 10 della regione Piemonte ci saranno un po’ tutti, dai Colli Tortonesi al Monferrato, passando per il Gavi. Quella di Verona è da sempre una vetrina importante per i produttori locali che puntano a ritagliarsi un posto di primo piano in un settore che si sta riorganizzando dopo due anni di pandemia e con l’incognita della guerra della Russa contro l’Ucraina, due mercati su cui il vino piemontese è presente.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Ovada Un vino diverso Dolcetto sbarca a Vinitaly 2022 con “Increase”.
Alla scoperta di un Dolcetto diverso. A raccontarlo sarà l’Università di Torino che proporrà i dati raccolti nei due annidi lavoro avviati nel 2020 e sviluppato su 15 vigneti del territorio. Lo spazio è quello riservato al Consorzio dell’Ovada docg nell’ambito dell’edizione 2022 di Vinitaly a Verona. Il progetto di chiama “Increase” e sarà raccontato martedì 12 aprile dalle 14.00 presso collettiva di Piemonte “Land of Wine”. «Abbiamo raccolto informazioni – spiega Daniele Oddone, presidente dell’associazione dei produttori – Abbiamo cercato di capire perché il nostro Dolcetto è differente e perché assume connotazioni diverse in base alle wne in cui si vinifica.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Derthona 2.0 Il Timorasso premia i suoi ambasciatori.
Ritorna l’appuntamento con la fiera che promuove il vino bianco tortonese Presenti molti espositori dei circa 80 del consorzio • E tornato dopo due anni ‘Derthona 2.0′, uno degli ultimi eventi a svolgersi nel febbraio 2020 prima dello scoppio della pandemia in mostra alcuni dei molti produttori di Timorasso della zona, fra novità, conferme e legami con altre iniziative del territorio. Due masterclass seguite I1 Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi ha organizzato le cose in grande con un primo pomeriggio dedicato solo cuna ristretta cerchia di autorizzati e una giornata di sabato piena di proposte: si è cominciato alle 10 con la prima masterclass “Il Derthona e la sua capacità evolutiva”, dove il giornalista e sommelier Roberto Marro e Matteo Poggio hanno raccontato le caratteristiche che rendono i vini ottenuti con il vitigno Timorasso capaci di evolvere nel tempo.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Nizza Docg I produttori celebrano i loro 20 anni.
L’associazione Produttori del Nizza celebra i1 20° anniversario programmando una serie di eventi dedicati. Il calendario prevede quattro appuntamenti: #ForumNizzadocg ad aprile, #ForumNizza a maggio, #Natailprimoluglio a giugno e #ForumNizzaVentennale a novembre. Inoltre, è prevista la partecipazione dell’Associazione, anche al “Il Giro del Nizza” ad aprile, “Nizza è Barbera” a maggio e “Nizza è” a ottobre.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Ovada Per la “Casa del Dolcetto” incontro con Diano e Dogliani.
L’alleanza era nata tre anni fa con “L’anno del Dolcetto”, promosso e celebrato anche dalla Regione Piemonte. Ora l’avvicinamento tra Ovada, Dogliani e Diano d’Alba prosegue. Tra gli obiettivi indicati per la valorizzazione dell’intera area c’è l’istituzione di una “Casa del Dolcetto”, un progetto che punta a riunire le tre docg che nel 2019 firmarono un apposito protocollo d’intesa. Turismo e promozione ll prossimo passo, in tal senso, potrebbe essere rappresenta “PATTO” La firma in Regione to proprio dal taglio del nastro di un nuovo spazio espositivo che dovrebbe sorgere a Dogliani, nella chiesa della chiesa del Ritiro della Sacra Famiglia.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Il progetto Bollicine rosé, la sfida di cascina Polastra.
Un’avventura iniziata nel 2019 e che promette di crescere. Segna passo verso il futuro il progetto enologico di Cascina Polastra, a Capriata d’Orba, di Claudio e Silvia Gemme, imprenditori “innamorati” di questa terra tra pianura e collina, che sa di Monferrato e di Gaviese, a volte accarezzata dal vento di mare che arriva dalla vicina Liguria. Con i primi reimpianti, la prospettiva è quella di una «evoluzione inedita, che ha “radici solide” e che presto si tradurrà in un’esplosione di bollicene “rosé”», anticipano con entusiasmo i due imprenditori. Una sfida sempre improntata, però, alla creazione «di vini di alta qualità». Storia antica A parlare della nascita del progetto è Claudio Gemme: «Basato sulla forte passione per il vino e per il territorio di Gavi – racconta – il nostro progetto enologico ha mosso i primi passi con l’acquisto di vigneti sulle colline di Capriata d’Orba aggregati a Cascina Polastra.
Fonte, Piccolo di Alessandria.
Meglio i bio che gli autoctoni Le tendenze del mercato vini.
AI Vinitaly Dal 10 al 13 aprile a Veronafiere la prestigiosa kermesse internazionale: i monferrini saranno protagonisti Meglio i bio che gli auto doni Le tendenze del mercato vini. Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54 presentata oggi a Roma, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte, Monferrato.
“Siamo contenti di tornare a Verona ma in questi anni siamo andati avanti”.
Da domenica 10 a mercoledì 13 aprile a Verona torna Vinitaly, tra le più importanti manifestazioni enologiche internazionali che quest’anno simboleggia la ripresa, seppure tra le incertezze legate alla guerra e gli strascichi del Covid. Tra i padiglioni e gli stand si potranno trovare in assaggio anche le nuove annate dei vini biellesi, perlopiù a base di Nebbiolo, presentate dai produttori locali. Nel padiglione 10, nell’area collettiva regionale «Land of perfection» (E3), ci sarà un’isola del Consorzio di tutela dei Nebbioli dell’Alto Piemonte dove avranno un proprio spazio anche le aziende vitivinicole biellesi Cento vigne, Le Pianelle, Tenute Sella, Pietro Cassina, Roccia Rossa e La Prevostura. Al padiglione 12 (stand A2) ci sarà Proprietà Sperino.
Fonte, Stampa Biella.
Alto Piemonte a Vinitaly La vetrina di Verona da domenica dopo lo stop.
Torna in presenza Vinitaly e l’Alto Piemonte, capofila il territorio novarese, è presente con una collettiva di imprese. La manifestazione, giunta all’edizione numero 54, si svolgerà come sempre a Verona e prenderà il via domenica. La città veneta ospita fino a mercoledì 13 il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati. Un ritorno particolarmente atteso da operatori e produttori dopo 2 anni di stop forzato a causa della pandemia: alla nuova edizione in presenza parteciperanno 4 mila e 400 aziende espositrici provenienti da 19 nazioni.
Fonte, Stampa Novara-Vco.
I produttori del Gattinara Docg al Vinitaly – A Vinitaly ripartire.
La Docg di Gattinara tra i protagonisti “Ci saremo, ma il vino è tutto venduto”. L’ edizione della ripartenza, con qualche incognita ma J con la voglia di ritornare alla normalità della pre pandemia e incontrare clienti e importatori con cui non si brinda in presenza ormai da tre anni. La 54`’ edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati che si svolge a Verona da domenica fino a mercoledì, vedrà la presenza anche di diversi produttori di Gattinara, l’unica Docg vercellese. Un ritorno atteso dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, celebrato con la presenza di 4.400 aziende espositrici da 19 Nazioni.
Fonte, Stampa Vercelli.
A difesa dei vigneti monferrini.
Rosignano Monferrato: l’Unione dei Comuni approva un ricco bilancio di previsione 2022 A difesa dei vigneti monferrini. Nei giorni scorsi íl consiglio dell’Unione “Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni” ha all’unanimità approvato íl bilancio di previsione 2022. Fanno parte del Consiglio dell’Unione “Terre di Vigneti” i rappresentanti dei consigli comunali dei quattro Comuni collinari che la costituiscono: si tratta dei Comuni di Cella Monte, Frassinello Monferrato, Rosignano Monferrato e San Giorgio Monferrato, che hanno da alcuni anni deciso di condividere una serie di funzioni fondamentali ed alcuni servizi pubblici di comune interesse. Il Consiglio dell’Unione ha approvato íl Documento Unico di programmazione 2022/2024 ed il Bilancio di Previsione 2022: entrambi contengono numerosi ed articolati interventi che interesseranno le quattro Comunità.
Fonte, Vita Casalese.
L’informatica a servizio delle aziende, anche Zucchetti parteciperà a Vinitaly.
Maxidata del Gruppo lodigiano metterà in vetrina le ultime soluzioni per la gestione delle imprese del settore L’informatica a servizio delle aziende, anche Zucchetti parteciperà a Vinitaly L’informatica al servizio delle aziende vitivinicole è targata Gruppo Zucchetti. La prossima settimana anche la società Maxidata del Gruppo Zucchetti parteciperà dal 10 al13 aprile a Verona aVinitaly 2022. Visitatori e partecipanti potranno conoscere le ultime implementazioni dei sistemi Maxidata dedicate alle vendite, e pensate per una gestione completa e puntuale dall’ordine (fisico o da e-commerce) fino alla spedizione, ma anche alla produzione, dalla vinificazione all’automazione dei processi di cantina.
Fonte, Cittadino di Lodi.
Vino, la regione migliora per qualità e mercato «Grandi sfide in arrivo».
II dossier UniCredit: plafond da un miliardo Vino, la regione migliora per qualità e mercato «Grandi sfide in arrivo» La Lombardia concentra poco meno del 4 percento degli ettari coltivati a vite in Italia (con 24.700 ettari) e realizza il 3% della produzione vinicola nazionale, con 1,5 milioni di ettolitri. Eppure l’incidenza di etichette Dop e Igp, nella regione, è superiore alla media nazionale: le Dop sono il 50% del prodotto, le Igp il 34% e i vini £generici” solo il 16%, contro un valore medio nazionale superiore al 30%. Segno che la produzione locale è forse ridotta dal punto di vista quantitativo, ma di elevata qualità. A raccontarlo è il dossier predisposto da Unicredit in vista del Vinitaly, insieme a Winemonitor-Nomisma.
Fonte, Giorno Lombardia.
Al Vinitaly Confagricoltura è protagonista.
A Verona da domenica: stand più ampio e diretta streaming degli eventi. L’analisi di Giansanti • VERONA 4.400 espositori provenienti da oltre 19 nazioni e più di 700 top buyer da 50 Paesi: sono alcuni dei numeri della 54esima edizione di Vinitaly, che torna a Verona da domenica al 13 aprile dopo due anni di stop per la pandemia. Confagricoltura si presenta all’evento fieristico con uno stand ancora più ampio: oltre 450 metri quadri che ospiteranno un fitto calendario organizzato anche in collaborazione con l’Ente Bilaterale Agricolo Nazionale (Eban) e Reale Mutua. In calendario momenti di approfondimento e incontri che coinvolgeranno istituzioni italiane e straniere, il mondo della ricerca, della cultura, ma anche della moda e della musica.
Fonte, Provincia – Cremona.
Condannata a cinque anni l’ex cancelliera va in Appello.
Maria Caiazzo processata per aver ricattato i vertici della cantina Terre d’Oltrepo (indagati) offrendo presunti favori Maria Fiore: In primo grado era stata condannata a cinque anni e mezzo per l’accusa di avere ricattato i vertici della cantina Terre d’Oltrepo, che erano indagati nell’inchiesta per frode sul vino, offrendo loro presunti favori giudiziari e possibili sconti di pena. Ora Maria Caiazzo, 68 anni, vogherese, ex cancelliera del tribunale di Pavia, proverà a ribaltare quel verdetto nel processo di appello che si è aperto l’altro ieri in tribunale a Milano. Per l’imputata, difesa dagli avvocati Marco Casali e Luca Angeleri, il Procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna ma per una pena più bassa, ridotta a quattro anni e mezzo.
Fonte, Provincia – Pavese.
Al Vertemate il vigneto è a fine ciclo Si sostituisce.
Chiavenna Arrivato l’assenso del Comune proprietario Le nuove piante produrranno fra cinque anni aaaaaa? Un vigneto a fine ciclo quello di Palazzo Vertemate Franchi dal quale l’azienda Mamete Prevostini ricava il pregiato passito che porta il nome della dimora tardo-cinquecentesca di Cortivaccio di Piuro. L’azienda ha comunicato all’amministrazione comunale di Chiavenna, proprietaria del complesso, la necessità di mettere mano al vigneto, che, a causa dell’età e delle condizioni climatiche, si trova in una fase finale e dunque poco produttiva del ciclo vitale. Il privato ha proposto un intervento che dovrebbe migliorare produttività, qualità e valore del vigneto.
Fonte, Provincia Sondrio.
Il Vinitaly 2022 ai nastri di partenza: parte il countdown per la 54′ edizione.
Al via domenica 10 aprile a Verona il Salone Internazionale dei Vini e Distillati: grandi attese e nuove prospettive per le aziende campane. Ischia presente con le maggiori aziende dell’isola. Finalmente si riparte: la più grande rassegna al mondo dedicata al vino ritorna a far parlare di sé, dopo lo stop forzato di due anni a causa della pandemia. Un’edizione attesa dai tanti addetti ai lavori che tra Covid e crisi, ed ora anche la guerra, guarda con slancio ed ottimismo alle tante novità in programma presso il quartiere fieristico di Veronafiere, dal 10 al 13 aprile. Un salone sempre più internazionale e digitale, orientato su incontri selettivi e dedicati, nuovi investimenti e un rapporto sempre più stretto con la città e i wine lover con concerti, degustazioni e masterclass, nel bellissimo centro storico.
Fonte, Il Golfo.
Sannio Consorzio Tutela Vini, Rillo resta presidente.
Prima uscita del nuovo consiglio di amministrazione in occasione della 54esima edizione del Vinitaly Sannio Consorzio Tutela Vini, Rillo resta presidente Nel nuovo percorso ci saranno anche Domizio Pigna e Carmine Coletta nel ruolo di vicepresidenti: saranno in carica fino al 2025 Il Sannio Consorzio Tutela Vini si presenta alla 54° edizione del ‘Vinitaly’, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile prossimi con il nuovo consiglio di amministrazione. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato eletto dall’assemblea dei soci del 27 marzo scorso. Confermati Libero Rillo alla presidenza e Domizio Pigna e Carmine Coletta nei ruoli di vicepresidenti, con il comitato esecutivo che si completa con Alfredo Di Leone e Carmine Fusco.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Imola piange Sergio Navacchia – Si è spento Sergio Navacchia fondatore della Tre Monti.
Prima dirigente della Rai poi viticoltore sui colli imolesi, lascia i figli David e Vittorio Domani mattina il funerale al santuario di Ghiandolino, il cordoglio della città. Sarà strano pensare al mondo del vino, non solo imolese, senza Sergio Navacchia. Certo la cantina Tre Monti la conducono egregiamente i figli David e Vittorio, dei quali lui, il capostipite, andava tanto orgoglioso. Ma anche se con la sua proverbiale ironia da tempo si definiva solo «custode e centralinista» dell’azienda che aveva fondato con la sua cara moglie Thea alla fine degli anni Sessanta, la sua era una presenza tutt’altro che ininfluente.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Corso sommelier.
Oggi alle 20,30 alla sala dell’ufficio turistico in via IV Novembre è in programma la presentazione del corso di qualificazione professionale di 1° livello per sommelier promosso dalla delegazione di Cesena dell’Associazione Italiana Sommelier.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Un nuovo vino biologico di Casali debutta a Vinitaly.
Un nuovo vino biologico, un bianco originario di Mercato Saraceno, verrà presentato in anteprima da Tenuta Casali al Salone internazionale del vino di Verona in programma da domenica 10 al 13 aprile. Debutta a Vinitaly il Famoso Pet Nat, una nuova interpretazione del Famoso, il vino realizzato recuperando le piante originarie di questo antico vitigno romagnolo. Accanto alla versione tradizionale ferma Tenuta Casali oggi affianca una nuova interpretazione frizzante e realizzata attraverso un metodo antico. «È il metodo con cui in campagna per secoli si è sempre fatto il vino con le bollicine — spiega Silvia Casali -. È fondamentale rispettare e curare con estrema attenzione i protagonisti assoluti di questo vino, l’uva e i lieviti presenti nella buccia, che innescano spontaneamente la fermentazione del mosto».
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Ttg in Fiera dal 12 al 14 ottobre, Rimini “capitale” del turismo.
Turismo “senza vincoli” al 59° Ttg Travel Experience 2022 che, in contemporanea con la 7P Sia Hospitality Design e il 40° Sun Beache Outdoor Style, si aprirà dal 12 al 14 ottobre nel quartiere fieristico di Rimini. “Unbound” è la parola chiave di questa edizione delle tre manifestazioni di Italian Exhibition Group, che riassume la strategia contemporanea dell’industry del viaggio e dell’ospitalità: il turismo vuole svincolarsi dalle restrizioni, da stereotipi di mercato, dalle convenzioni, per aprirsi all’inatteso. Al Ttg, punto di partenza di questa esplorazione si conferma l’Italia: come prodotto turistico di punta per i buyer esteri e come mercato outgoing per le destinazioni internazionali che si promuovono a Rimini.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
La Rebola promossa testimonial Il marchio Rimini su 84.933 bottiglie.
Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini:16 cantine al Teatro Galli tengono a battesimo la bottiglia unica griffata per cercare di lanciare un messaggio promo-commerciale. «Forza Rimini, forza Romagna, forza Rebola». È tutta nella chiosa finale del presidente della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini Sandro Santini la forza di un progetto a 16 cantine che ieri al Teatro Galli ha tenuto a battesimo la bottiglia unica griffata “Rimini” con cui i produttori riuniti in Consorzio lanciano un messaggio promo-commerciale di grande impatto. Il nome della città e della provincia è sovraimpresso sulla capsula in vetro di ognuna delle 84.933 bottiglie prodotte sul nostro territorio e la scritta “RiminiRebola” campeggia in ogni tappo, sia in quelli tradizionali in sughero che in quelli sterling o a vite.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Addio a navacchia signore del vino – II cordoglio di amministratori e chef stellati.
Dopo aver lavorato per 40 anni in Rai, ha fondato la Tre Monti con la moglie Thea Un gioiello che ora passa nelle mani dei figli Vittorio e David. Domani i funerali a Ghiandolino 11 cordoglio di amministratori e chef stellati Dal senatore dem Daniele Manca ai gestori del San Domenico, la città si stringe attorno alla famiglia dello scomparso Sergio Navacchia. «Perdiamo un uomo di grande passione civile e politica Mi associo al dolore della famiglia». «Scompare un grande imolese, un uomo che amava il suo lavoro. Prima in Rai, poi nell’azienda vitivinicola, ha sempre lavorato con serietà e impegno per la qualità».
Fonte: Resto del Carlino Imola.
Da giornalista a pioniere del vino La vita straordinaria di Navacchia.
L’ultimo pensiero alla moglie Thea, scomparsa nel 1990: «Le parlo spesso, so che mi sta aspettando». Invitava a casa gli amici più cari per parlare di politica ed enogastronomia Un vulcano di idee instancabile di Valerio Baroncini L’ora più buia è una festa di luce: Sergio e Thea insieme, per sempre. Perché Sergio, il nostro Sergio Navacchia, non c’è più: stava male da alcuni giorni, ieri mattina la notizia più brutta da raccontare. E chi l’ha conosciuto nell’intimo, chi l’ha sentito per anni parlare attorno alla tavola che era tutto – casa, parlamentino, salotto, tempio pagano e monumento d’eleganza raffinata al trebbo tipico della tradizione romagnola – sa che Thea, la moglie morta nel 1990, era per lui davvero… tutto. «lo le parlo tutti i giorni, sai.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
«Un imprenditore appassionato, che ha dato lustro alla città» – «Imprenditore esemplare Ha dato lustro alla città».
«Imprenditore esemplare Ha dato lustro alla città» II sindaco Panieri celebra il grande imolese scomparso in Consiglio comunale «Dedito alla famiglia e al lavoro, Navacchia ci ha dato lezioni di umanità» «Una personalità eccezionale, che ha vissuto con grande intensità, passione, competenza e spirito di innovazione una vita sempre basata sui solidi valori della famiglia e dell’etica del lavoro». Così, il sindaco Marco Panieri ha ricordato ieri pomeriggio, in apertura di Consiglio comunale, la figura di Sergio Navacchia, fondatore dell’azienda vinicola Tre Monti, scomparso in mattinata all’età di 89 anni.
Fonte: Resto del Carlino Imola.
La Ribolla gialla sarà la star Il Friuli riporta le eccellenze nel club esclusivo di Vinitaly.
In versione Spumante Brut, Ferma, Macerata… ma sempre Ribolla Gialla: è lei la portabandiera del Friuli Venezia Giulia vitivinicolo che approderà a Vinitaly, l’evento internazionale che si svolgerà di nuovo in presenza dal 10 al 13 aprile a Verona. Sono 77 le aziende della collettiva Ersa, che ha organizzato una promozione unitaria all’insegna del «lo sono Friuli Venezia Giulia». Le aziende sono state selezionate perla prima volta attraverso un bando ad evidenza pubblica, cui potevano partecipare le aziende agricole impegnata nella coltivazione della vite e nella successiva trasformazione in vino Doc della regione, con sede legale o operativa in Friuli Venezia •Giulia.
Fonte: Gazzettino Friuli.
Cantine Rauscedo producono il miglior Sauvignon italiano.
Sindaco, presidenti di cooperative, associazione “Le radici del vino” plaudono al miglior Sauvignon d’Italia, vinto dalla Cantina Rauscedo al Concours Mondial du Sauvignon oltre ad essersi aggiudicata due medaglie d’oro rispettivamente sul Sauvignon 2020 e sul Gran Sauvignon selezione che la stessa azienda friulana presenterà in anteprima a Vinitaly 2022. «Vincono così il territorio, un gran lavoro di squadra e la capacità di porsi degli obiettivi e raggiungerli», è il tributo delle istituzioni alla cooperativa locale, cui si aggiunge quello del presidente delle Radici del vino, Domenico Gottardo, che ricorda inoltre come Cantina Rauscedo rappresenti da sempre il principale sostenitore della Rassegna d’autunno. Sono stati 1.120 i campioni di Sauvignon in concorso provenienti da 23 paesi produttori che hanno partecipato al Concours Mondial du Sauvignon 2022, il più grande e prestigioso concorso internazionale interamente dedicato al? I1 premio conferito al concorso mondiale del vino più buono vitigno Sauvignon.
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Il Vigneto Friuli va a Vinitaly e punta tutto sulla Ribolla gialla – Le etichette friulane a Vinitaly Promuovere la Ribolla gialla.
Obiettivo di focus e degustazioni è far conoscere il bianco autoctono nel mondo Sono 77 le aziende nella collettiva Ersa, ma altri produttori hanno stand propri «Qualità, capacità e unità: presenteremo la Ribolla in mille modi diversi e tutti di eccellenza». La Regione rompe gli indugi e punta tutto sulla Ribolla gialla. Sarà il vino bianco autoctono, infatti, nelle sue versioni fermo, spumante e macerato, il protagonista del Friuli Venezia Giulia all’edizione di Vinitaly 2022, che si terrà da domenica a mercoledì alla fiera di Verona, dopo due appuntamenti, quelli del 2020 e del 2021, saltati causa pandemia. Dall’aprile 2019, da quando cioè si svolse l’ultima edizione in presenza della kermesse internazionale, il mondo è cambiato, anche quello del vino.
Fonte: Messaggero Veneto.
Nei supermercati spumante venduto a 1,99 euro la bottiglia.
Ciclicamente si ripresenta lo stesso problema: i vini pregiati del Friuli Venezia Giulia venduti a prezzi bassi, bassissimi in alcune catene della grande distribuzione. Una cosa che magari farà smerciare qualche migliaio di bottiglie, ma che al prestigio del comparto fa davvero male. Stavolta tocca alla Ribolla gialla spumantizzata che nei supermercati Md si trova addirittura a 1,99 euro la bottiglia. E per allettare i consumatori, in questi giorni, c’è pure una campagna pubblicitaria sulle maggiori reti televisive nazionali. E ciò avviene proprio negli stessi giorni in cui gli assessori Zannier e Bini annunciano la presenza del Friuli Venezia Giulia a Vinitaly sotto le luccicanti insegne di “Io sono Fvg” e comunicano ufficialmente che la “regina” dello stesso stand sarà la Ribolla gialla.
Fonte: Messaggero Veneto.
Le etichette del Fvg a Vinitaly Promuovere la Ribolla gialla.
Obiettivo di focus e degustazioni è far conoscere II bianco autoctono nel mondo Sono 77 le aziende nella collettiva Ersa, ma altri produttori hanno stand propri «Qualità, capacità e unità: presenteremo la Ribolla in mille modi diversi e tutti di eccellenza». La Regione rompe gli indugi e punta tutto sulla Ribolla gialla. Sarà il vino bianco autoctono, infatti, nelle sue versioni fermo, spumante e macerato, il protagonista del Friuli Venezia Giulia all’edizione di Vinitaly 2022, che si terrà da domenica a mercoledì alla fiera di Verona, dopo due appuntamenti, quelli del 2020 e del 2021, saltati causa pandemia. Dall’aprile 2019, da quando cioè si svolse l’ultima edizione in presenza della kermesse internazionale, il mondo è cambiato, anche quello del vino.
Fonte: Piccolo.
La Puglia alla sfida del vino.
La spedizione è pronta a partire con una valigia che profuma di Puglia, perché ha ormai imparato a considerare il vino non coltura, ma cultura. Un prodotto ambasciatore dei punti di forza di una regione che deve e aspira a crescere ancora molto. Il Vinitaly, che dopo lo stop per la pandemia da domenica a mercoledì prossimi trasformerà Verona nella capitale mondiale del vino, è considerato la vetrina ideale anche perla promozione a 360 gradi del territorio pugliese. L’obiettivo della «missione» in Veneto è stato ribadito ieri mattina nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Gusto (e vino) della Lombardia da Canzian.
C’è tempo fino a domani per godere del menu creato appositamente dallo chef Daniel Canzian, dell’omonimo ristorante milanese, perla quarta Settimana del gusto lombardo organizzata da Golosaria Wine di Marco Gatti e Paolo Massobrio. Il menu è dedicato all’abbinamento tra il Grana Padano Dop e le più interessanti espressioni del vino della Lombardia e si inserisce nel progetto di Ascovilo (Associazione consorzi tutela dei vini lombardi a docg, doc e igt) e Consorzio tutela Grana Padano Dop denominato «Nati per stare insieme)’.
Fonte: Giornale.
Vinitaly, chi si «ribeve» Torna dopo tre anni la kermesse veronese.
Da domenica il più grande salone del vino saltato per la pandemia nel 2020 e nel 2021. Un viticoltore di Kherson spera di esserci. E poi un’asta per i rifugiati ‘ è un hype notevole per l’edizione numero 54 del Vinitaly, che si svolgerà alla fiera di Verona da domenica 10 a mercoledì 13. Un’attesa motivata dal fatto che il salone veronese del vino, nettamente il più importante d’Italia, manca da tre anni, «freezato» dal Covid. Tre anni in cui si è svolta soltanto una edizione «mini» lo scorso autunno che chi c’era (e io c’ero) visse con una certa malinconia.
Fonte: Giornale.
Rapporto Vinitaly – Intervista a Maurizio Danese e Giovanni Mantovani – Si ritorna in presenza.
Al via domenica la 544 edizione di Vinitaly, vi partecipano 4.400 aziende provenienti da 19 paesi. 11 risultato conferma la bontà del piano di sviluppo. Vinitaly torna in presenza. Prende il via il 10 aprile a Veronafiere, dopo due anni di stop forzato, la 54′ edizione del Salone dei vini e distillati, che rappresenta un crocevia internazionale delle tendenze della produzione viticola italiana e si propone con quattro giorni di grandi eventi, degustazioni tecniche, walk around tasting, aree tematiche e focus sui principali mercati. Quasi 700 i top buyer provenienti da 50 Paesi, con in testa la delegazione dal Nord America, e ampio spazio anche agli espositori esteri nell’International Wine Hall, il padiglione riservato alle produzioni internazionali, che vedrà la presenza di Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa..
Fonte: Italia Oggi.
Ferrari Trento ha 120 anni.
Le Cantine Ferrari Trento, guidate da Matteo Lunelli, festeggiano i 120 anni con la carbon neutrality. Le emissioni dell’azienda vitivinicola sono state certificate e compensate da Climate partner, società specializzata nella valutazione di impatto climatico, secondo il Greenhouse gas protocol corporate accounting and reporting standard.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino, Oeno sbarca in Italia.
Sbarca anche in Italia il gruppo inglese Oeno, specializzato nei vini top da investimento. Oeno è presente a Londra, New York, Madrid, Bordeaux e Monaco.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vini e sapori del territorio.
Un viaggio del gusto tra Veneto a Sicilia. In questo servizio troverete un interessante percorso tra cantine e produttori del nord e sud Italia, gli stessi che potrete incontrare in occasione del prestigioso Vinitaly ormai alle porte. La scelta è tra i pregiati nettari siciliani e i rinomati Prosecco della Docg Conegliano Valdobbiadene, vini d’alta classe ideali anche per festeggiare la prossima Pasqua. Azienda Agricola Drusian Oltre cent’anni di storia e un nuovo progetto Nata a fine `800 nel cuore delle Colline del Prosecco Conegliano Valdobbiadene oggi Patrimonio UNESCO, la cantina Drusian è guidata dal 1988 da Francesco con la sua passione per il lavoro e il territorio, la cura meticolosa in vigna e l’impegno in ogni fase di lavorazione. Si realizzano così vini d’eccellenza, ricchi di profumi e preziose sfumature, frutti impagabili delle impervie Valdobbiadene.
Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.
A Veronafiere il salone dell’agroalimentare.
Arriva a Verona la a8esima edizione dl SoleAgriFood, il salone internazionale dell’agroalimentare in p a a Veronañere dal bio al igt contemporanea con la 54esima edizione di Vinitaly. A essere protagonisti saranno I prodotti di punta dell’agroalimentare: l’olio extravergine di oliva, le birre artigianali e ie produzioni di qualità con materie prime ed eccellenza territoriali. Q convegno inaugurale di SoleAgrlFood è in programma alle 12 di lunedì u aprile, con l’incontro dal titolo «Non di solo pane vive l’noma il turiamo per il futuro agroalimentare».
Fonte: Verita’&Affari.
Le vigne festeggiano L’export cresce del 13%.
Si è parlato di strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano e toscano all’incontro organizzato da Unicredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Toscana.
Fonte: Verita’&Affari.
I vini di pregio fanno meglio di arte e gioielli.
In cinque anni il capitale investito cresce più del doppio. Non c’è solo l’oro: tra i beni rifugio- ricercati dagli investitori durante i periodi di incertezza economico-finanziaria per diversificane il proprio portafoglio e proteggersi dall’inflazione spicca il mercato dei vini di pregiati E del Durello che sta registrando in questo tornante, tra crisi pandemica non ancora superata e venti di guerra. Ad essere attirati non sono solo collezionisti e appassionati ma anitre chi è in cerca di rendimenti e vuoi rei risparmi dall’auto prezzi_ potenziale degli investimenti in vino risiede nella sua capacità di emulare altri asset finanziari Come l’oro, il vino è un bene rifugio e rappresenta un’efficace protezione contra l’infezione.
Fonte: Verita’&Affari.
Emilia-Romagna al top dell’export dei vini nazionali.
Lo studio Unicredit-Nomisma Emilia-Romagna al top dell’export dei vini nazionali L’Emilia-Romagna, che produce 1116% del vino nazionale, è il traino dell’export del settore. Lo evidenzia uno studio UniCredit-Nomisma sul settore vitivinicolo in Italia. Da qui è emerso il quadro di un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino per un valore di oltre 7 miliardi di euro. Più nel dettaglio, è emerso che nella nostra regione si concentra circa il 16% (circa 8 milioni di ettolitri) della produzione vitivinicola nazionale. L’incidenza dei vini Dop circa il 50%, si attesta sotto la media nazionale (69%) e resta ancora alta la quota dei vini generici.
Fonte: Corriere di Bologna.
Al Vinitaly attese 20 mila persone al giorno: piano per traffico e sosta Sicurezza, città «blindata».
Il ritorno di Vinitaly, dal lo a113 aprile, in presenza nella sua consueta veste primaverile, dopo gli ultimi due anni caratterizzati dalla crisi sanitaria da Covid-19, che aveva costretto gli organizzatori ad annullare l’evento, è stato al centro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri in videoconferenza. Nell’incontro tra il prefetto Donato Cafagna, l’assessore alla Sicurezza, Marco Padovani, l’ufficiale della polizia locale, Davide Zeli, i vigili del fuoco e tutte le forze dell’ordine cittadine, si è, dunque, fatto il punto sulle misure di sicurezza e di accoglienza messe in campo. Saranno numeri importanti quelli delle presenze in città durante tutto il periodo della manifestazione vitivinicola dedicata agli addetti ai lavori e non aperta al pubblico.
Fonte: Corriere di Verona.
Vinitaly, in mostra tutti i colori della biodiversità dello Stivale.
Per la prima volta il Vinitaly apre con l’esposizione di tutti i colori del vino portati a Verona dalle diverse regioni nell’esclusivo salone creato dalla Coldiretti per scoprire la più grande diversità cromatica del mondo offerta dal vino Made in Italy, frutto della combinazione della più ricca varietà di cultivar a livello mondiale e delle profonde differenze pedoclimatiche del territorio lungo tutta la Penisola. Un viaggio esclusivo nella progressiva gradazione di colori dei grandi bianchi, rosati e rossi nazionali, con caratteristiche e consistenze curate dal sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola.
Fonte: Cronache di Napoli.
Il vino “Rosso Libero Michele Cianci” sbarca al Vinitaly di Verona.
Michele Cianci” sbarca al Vinitaly. Il vino realizzato sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità, sarà presente alla 54°edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022. In particolare, “Rosso Libero—Michele Cianci” sarà ospitato presso il Padiglione 10 Stand D2 messo a disposizione dalla Cia-Agricoltori Italiani che nello spazio espositivo attenderà operatori commerciali, nazionali e stranieri. Lunedì 11 aprile, a partire dalle ore 10.30, il vino sarà presentato al pubblico e ai buyer presenti nell’ambito di un incontro sul tema dell’agricoltura sociale e biologica.
Fonte: L’Attacco.
«Il vino fatto con lo zucchero»: sequestrata una cantina a Monreale.
Oltre 3 milioni e 307 mila litri dei quali non è stato possibile tracciare l’origine, per un valore di 5 milioni e 160 mila euro. Perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, per bloccare le partite di prodotto adulterato. Il vino veniva prodotto miscelando acqua e zucchero. I finanzieri del comando provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’ispettorato repressione Frodi del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno sequestrato uno stabilimento enologico con sede a Monreale che produceva vino sofisticato.
Fonte: Giornale di Sicilia.
Unipol, nuova cantina da 10 milioni per Tenute del Cerro.
A Montepulciano è stata inaugurata Le Cerraie, polo logistico con linea futuristica di imbottigliamento per le proprietà agricole del gruppo assicurativo, presenti in Toscana e in Umbria. Gruppo Unipol investe nella produzione di vino e nelle attività del settore primario che il gruppo assicurativo ha rilevato ai tempi dell’incorporazione di Fondiaria-Sai, risalente al 2014. Martedì 5 aprile è stata inaugurata in Toscana, a Montepulciano (Siena), la cantina Le Cerraie, polo logistico e green cellar da 4.000 metri quadrati dove si svolgeranno le attività di imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione della società controllata Tenute del Cerro. Il tutto per un investimento di circa 10 milioni di euro.
Fonte: FOOD SERVICE.
Se il mercato del vino va oltre le apparenze.
Cresce online e nella grande distribuzione la richiesta di bianchi e di etichette ricercate. I consumatori sono sempre più preparati. Nel futuro? Maggiore sperimentazione.
Fonte: la Repubblica.
Vino: da Zurigo a Torino, il Nizza celebra il ventennale.
Un vino “con il disciplinare più severo del Piemonte”, con un crescente successo grazie a “un movimento partito dal basso” , forte di un’associazione di produttori “con grandi progetti”. E’ il ritratto del Nizza docg fatto da Stefano Chiarlo, presidente dell’Associazione produttori di cui il 24 aprile, a Zurigo, si inaugura il calendario di eventi per festeggiare il ventennale. Alla tappa elvetica, #ForumNizza doc, una delle quattro manifestazioni principali, è prevista la partecipazione di 26 aziende vitivinicole; l’11 maggio sarà il giorno del #ForumNizza, alla Tenuta La Romana, a Nizza Monferrato, un incontro dedicato al settore ho.re.ca., in particolare sommelier ed enotecari provenienti da Milano e Torino.
Fonte: ANSA.
Vinitaly: Coldiretti porta ‘tutti i colori del vino’ a Verona.
Tutti i colori del vino italiano saranno portati in scena al Vinitaly da Coldiretti, nel salone creato dall’organizzazione agricola i per scoprire la grande diversità cromatica offerta dal vino Made in Italy, frutto della combinazione della più ricca varietà di cultivar a livello mondiale e delle profonde differenze pedoclimatiche del territorio lungo la Penisola. L’appuntamento è a partire dalle ore 9,30 di domenica 10 aprile nella Casa Coldirett,i di fronte all’ingresso della struttura fieristica (Ingresso Cangrande), con il presidente Ettore Prandini.
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
12 Bordeaux wines to drink now.
Sales of Bordeaux in the United States took off last year, rising by 24 percent in volume, according to the Bordeaux Wine Council, a trade group. The rise spanned all categories of Bordeaux, the group said, from inexpensive, mass-produced wines to the most prestigious bottles. Partly, it said, that was because of the elimination of the 25 percent tariffs on certain wines from the European Union that had been imposed in 2019 by former President Donald J. Trump in a trade dispute. The tariffs were suspended last year by President Biden. This is great news for Bordeaux producers who have struggled to rebuild their once-robust market in the United States after both the financial crash of 2008 and a series of image problems that damaged the wine’s standing, particularly among younger drinkers and sommeliers. To these people, Bordeaux seemed a stodgy place where the estates were owned by billionaires, banks or luxury goods corporations. They associated Bordeaux with wealthy status seekers and those obsessed with high scores from established wine critics. Bordeaux producers, they thought, were aristocrats more interested in silk cravats than vineyard dirt. These consumers turned their attention instead to Burgundy, a region seemingly made up of vignerons, farmers who grew the grapes and made the wine.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 7 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Intervista a Pietro Patton – «Sostenibilità ambientale e redditività economica le sfide per il nostro futuro».
A Verona si apre la grande fiera del settore con oltre settanta aziende locali II pensiero del presidente del Consorzio tutela vini del Trentino Pietro Patton L’obiettivo. Siamo l’unica realtà in Italia il cui territorio è tutto certificato secondo il disciplinare Sqnpi. L’emergenza internazionale non fa sconti neppure al settore vitivinicolo. Domenica a Verona si apre la 54esima edizione di Vinitaly con oltre una settantina di aziende trentine presenti. Rincari nei costi di produzione, difficoltà nel reperimento di prodotti utilizzati in campagna e in cantina i temi su cui dovrà confrontarsi nei prossimi mesi anche il mondo vinicolo trentino, già impegnato a rivedere il proprio posizionamento all’interno del comparto puntando a mantenere elevata qualità pur in un contesto che cambia e di fronte ad una continua evoluzione del beverage.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Qualità e varietà, ecco i segreti dei vini altoatesini.
Presenti più di ottanta cantine sotto l’ombrello del Consorzio Vini Alto Adige. Il presidente Kofler: «Per i bianchi altoatesini l’annata 2021 è sopra la media» I l territorio Un mosaico particolare di vitigni altitudini e microclimi. Dal 10 al 13 aprile prossimi il Consorzio Vini Alto Adige sarà protagonista a Vinitaly 2022, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma a Verona. Quest’anno con un format rivisitato per garantire il massimo della qualità in totale sicurezza. Nel padiglione 6, saranno presenti con il proprio oltre 80 cantine altoatesine. «L’Alto Adige è un vero e proprio gioiello vinicolo celato sotto le Alpi -spiega Eduard Bemhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige – che porta nel mondo l’Italia della qualità. Si tratta di una delle regioni vinicole italiane più piccole – 5.600 ettari vitati – che offre però un mosaico quanto mai complesso e variegato di territori, vitigni, microclimi che ne fa uno dei terroir più interessanti nel panorama del nostro Paese».
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Esportazioni a 614 milioni Quarta regione in Italia per vendite all’estero.
Uno studio Unicredit – Nomisma valuta la filiera vitivinicola Stati Uniti e Germania sono i mercati più interessati alla produzione locale I1 vino prodotto in Trentino Alto Adige produce un valore di 614 milioni solo per quanto riguarda le esportazioni, stabilizzandosi tra l’8 e il 9% dell’export italiano del settore. È questo uno dei dati che emerge dalla ricerca commissionata da Unicredit allo studio Winemonitor di Nomisma che si è basato su dati Nielsen. L’analisi di Unicredit – Nomisma prende in considerazione l’andamento del comparto vino in tutta Italia e parte da alcune valutazioni dimensionali. Emerge cosi che la nostra regione possiede 15.700 ettari coltivati a vigneto dai quali vengono prodotti 129 milioni di ettolitri di vino. Bolzano e Trento figurano poi al primo e quarto posto per l’incidenza di produzione Doc con rispettivamente il 92 e 1’80%. Meno significativo appare il dato sul biologico con la nostra regione che coltiva L907 ettari bio, con una percentuale del 12,1%, meno del 17,8% che rappresenta la media italiana.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Vinitaly riparte domenica con 700 buyer accreditati.
Riparte Vinitaly, e dopo due anni di fermo imposto dalla pandemia, catalizza a Verona dal 10 al 13 aprile, 4.400 aziende da 19 Paesi che, in questa vetrina internazionale con salde radici nella città di Giulietta, portano in degustazione 17mila etichette di vino. Dalla nostra regione ci saranno oltre 70 aziende trentine e un’ottantina di altoatesine. I brindisi non mancheranno dunque, ma nemmeno gli affari. I top buyer, quelli che fanno il mercato enoico, provenienti da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Tra le novità, la presenza veicolata da Ice anche di buyer da quattro Paesi dell’Africa, una prima volta che attesta la spinta all’internazionalizzazione e ai nuovi mercati.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Lago, vola il turismo per Pasqua e Vinitaly – Turisti in arrivo per Pasqua C’è un boom di prenotazioni.
Corsa alle prenotazioni. A Verona nuova sede lat Lago, vola il turismo per Pasqua e Vinitaly. Aprile propizio grazie anche al Vinitalye al ponte del 25. La fascia più ampia di visitatori è tedesca Turisti in arrivo per Pasqua C’è un boom di prenotazioni Gli hotel sono al 75% di occupazione, i campeggi quasi esauriti e le locazioni all’80% De Beni: «Sta andando bene, ma non commettiamo l’errore di aumentare i prezzi» Kada Ferraro •• Dopo due primavere azzoppate causa Covid, la stagione turistica 2022 si sta aprendo sotto i migliori auspici per il Garda. Il mese di aprile si rivela propizio grazie a una fortunata «triade» che delinea i tre prossimi fine settimana. Si parte con Vinitaly, in fiera a Verona dal 10 al 13 aprile, da sempre occasione anche per un soggiorno sul lago. Si prosegue con la settimana di Pasqua, che cadendo «alta» rappresenta la situazione ottimale per vacanzieri e operatori turistici.
Fonte: Arena.
A Palazzo Maffei l'”Amygdala.n” di Pasqua Vini.
In occasione di Vinitaly and the City A Palazzo Maffei Amygdala.n» di Pasqua Vini. L’installazione visibile dalla piazza «È un nostro tributo per la città» I.uca Namara luca.mazzara@larena.it •• È l’area del cervello che permette all’uomo di percepire ed elaborare le proprie emozioni. E amigdala è anche il nome scelto per l’installazione commissionata da Pasqua Vini all’interno del calendario di degustazioni, incontri ed eventi che animeranno Verona grazie a Vinitaly and the City in programma da domani a lunedì. La cantina scaligera rende omaggio così alla città attraverso l’installazione site-specific «Amygdala.n» a Palazzo Maffei Casa Museo.
Fonte: Arena.
Micro Mega Wines, Podere Sabbioni tra i protagonisti.
La cantina è tra quelle selezionate da Ian D’Agata per la sezione del Vinitaly. “Piccolo è bello” è la parola d’ordine di Micro Mega Wines, la nuova sezione del Vinitaly (Verona, dal 10 al 13 aprile) dedicata ad alcune delle migliori aziende vitivinicole italiane, tutte caratterizzate da vini dai piccoli volumi di produzione, nati da varietà d’uva e terroirs unici. Podere Sabbioni, piccola realtà del territorio maceratese già insignita di prestigiosi riconoscimenti per la qualità della produzione curata da Massimo Carletti, sarà una delle ventisette aziende selezionate da Ian D’Agata all’interno di questa sezione “tematica” della prestigiosissima manifestazione veronese.
Fonte: Corriere Adriatico Macerata.
Le aziende vanno alla carica del Vinitaly «Export in crescita: c’e tanta qualità».
A Verona un padiglione dedicato. Pentassuglia: «Grandi aspettative» La kermesse 110 sono le aziende pugliesi che esporranno nel quartiere fieristico di Verona. È un appuntamento fondamentale per il settore. di Antonio Della Rocca Torna Vinitaly e la Puglia si mette in mostra con 110 aziende e 10 mila etichette, tutte riunite nel padiglione regionale a rappresentare l’intraprendenza e la vivacità di un settore, quello del vino e dei distillati, che, dalla Daunia al Capo di Leuca, continua a sedurre nel segno qualità. La prestigiosa rassegna veronese riapre i battenti Il io aprile, dopo due anni di assenza dovuta alla pandemia, ma già oggi i vini pugliesi si prendono la scena con la presentazione del progetto “DiVin Puglia 2022” messo a punto dalla Fondazione italiana sommelier di Puglia con il contributo del dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale e ambientale della Regione.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
«Sarà come un Vinitaly quotidiano» Passi avanti per il Museo del Vino.
Ieri la commissione regionale in città. «A breve via alla raccolta fondi». Un passo avanti per il Museo del Vino a Verona che dovrebbe sorgere alle ex Gallerie Mercatali davanti alla fiera. La Terza Commissione della Regione Veneto si è radunata ieri mattina in città, presso l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere. Un’assemblea fuori sede, promossa per consentire ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria del territorio di intervenire per esprimere il proprio punto di vista sul museo. Ideatore del progetto, nonché promotore della legge regionale approvata nel zozo per l’istituzione degli Eco Musei del Vino in Veneto, primo step per l’ufficializzazione di questa tipologia di strutture espositive, è il consigliere regionale Enrico Corsi: «II progetto del Museo del Vino si sta per concretizzare, un sogno che sta per diventare realtà» si felicita Corsi che poi spiega: «Sarà un museo permanente, sorgerà alle ex Gallerie Mercatali e sarà una sorta di Vinitaly 365 giorni all’anno, facendo diventare a tutti gli effetti Verona la capitale enologica d’Italia.
Fonte, Corriere di Verona.
Torna il Vinitaly – L’Emilia-Romagna torna al Vinitaly dopo due anni e unisce il vino al cibo.
L’Enoteca regionale gestirà un intero padiglione, il numero 1, e ha preparato un programma ricco di appuntamenti e incontri in cui sono protagonisti anche i consorzi agroalimentari. Il mondo del vino torna al Vinitaly dopo due anni di silenzio imposto dalla pandemia. Quella dal 10 al 13 aprile a Verona sarà la 54a edizione della fiera dove l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna curerà la regia dell’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei vini emiliano-romagnoli. Non solo vin’ La chiave di lettura della partecipazione dell’Enoteca Regionale e del consorzio Vini di Romagna a questa edizione sarà enfatizzare più possibile il binomio cibo-vino come valore assoluto di questa regione. Un valore rappresentativo di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini “il tratto che ci unisce” che diventa per l’occasione anche l’hashtag #iltrattocheciunisce.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
Vinitaly, i grandi nomi dell’enologia.
Un appuntamento che inaugura la stagione aperta a operatori, buyers e wine lovers Dal 10 al 13 aprile torna alla Fiera di Verona Vinitaly, la principale manifestazione italiana dedicata al vino e ai distillati, giunta alla cinquantaquattresima edizione. Un appuntamento particolarmente sentito perché il primo a inaugurare la stagione delle fiere di settore e soprattutto perché aperta a operatori, buyers, stampa e wine lovers. Nel ricco palinsesto di appuntamenti nel capoluogo scaligero si inseriscono anche le attività di tre grandi nomi dell’enologia nostrana: Podere Forte, Pasqua Vini, Velenosi Vini. Scopriamo insieme cosa ci riservano per questa edizione di Vinitaly.
Fonte, Cronaca di Verona.
Pasqua vini.
Oltre alle attività presso lo stand, dal 10 all’11 aprile 2022, all’interno del calendario di degustazioni, incontri ed eventi diffusi che animeranno la città di Verona grazie a Vinitaly and the City, Pasqua Vini rende omaggio al capoluogo scaligero attraverso l’installazione sitespecific AMYGDALA .n, un tributo alla città di Verona, a Palazzo Maffei Casa Museo. Con la direzione creativa dello studio fuse* e la curatela di Reasoned Art, l’opera creerà un dialogo tra la città e il mondo. L’installazione, per dimensioni e caratteristiche, sarà liberamente visibile da tutto il pubblico in Piazza delle Erbe. Nell’attuale era digitale, lo spazio dematerializzato dei social media viene interpretato come un serbatoio di emozioni, un archivio di pensieri esplorabile attraverso i “Big Data”, che registrano tutto ciò che viene immesso nella rete.
Fonte, Cronaca di Verona.
UniCredit, indagine e convegni per il settore vitivinicolo.
I nuovi scenari dopo la pandemia e le strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano ed emiliano romagnolo sono stati al centro di un incontro organizzato da UniCredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Emilia Romagna. Un confronto avviato sulla base dei risultati dello studio di Nomisma per UniCredit, dal quale è emerso un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano nel 2021 rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 7 miliardi di euro. L’indagine Nomisma-UniCredit ha evidenziato che nel mercato nazionale è soprattutto la Grande Distribuzione a trainare le vendite di vino (+12% 2021 rispetto al 2019), ma si registra un’importante Crescita anche in ambito di e-commerce (+ 187%).
Fonte, Gazzetta di Modena.
Vinitaly, trentanove espositori sanniti.
La fiera Internazionale del vino dal 10 al 13 aprile Vinitaly, trentanove espositori sanniti Trentanove aziende del comparto vitivinicolo sannita prenderanno parte all’edizione 2022 di Vinitaly Verona, l’esposizione internazionale di maggiore rilievo dedicata al mondo della vinificazione: il tutto per un deciso sforzo e impulso di rilancio dopo due anni di pandemia che hanno pesato sul settore in difficoltà per il fermo produttivo del canale ristorazione e filiera alberghiera, uno dei principali sbocchi per il prodotto di alta qualità. Nel 2022 nonostante invasione dell’Ucraina, tensioni internazionali, caro materie prime si punta su un deciso rilancio nell’evento che si svolgerà da domenica 10 aprile a mercoledì 13 aprile con la Campania presente con un suo padiglione in cui il Sannio la farà da protagonista.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Vinitaly, stand di Confagricoltura.
Tra i prodotti protagonisti Taurasi e caciocavalli Vinitaly, stand di Confagricoltura Confagricoltura Avellino sarà presente al Vinitaly 2022 con le cantine associate e con i suoi dirigenti. L’Organizzazione Provinciale di Avellino, nei giorni di lunedì 11 e martedì 12 aprile, organizza due momenti di degustazione dei tre vini DOCG della Provincia nel padiglione di Confagricoltura nazionale (Hall D Stand G2/3/4EH2/3/4 -12/3/4).11 primo giorno, dalle ore 16 alle ore 17, saranno in degustazione i due bianchi DOCG, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, proposti in abbinamento con i cantucci alla canapa preparati e presentati dall’azienda agrituristica “Nonna Rosina” di Nusco.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Salone dei vini e dei distillati Quattro giorni di grandi eventi.
Verona La prossima edizione di Vinitaly dal 10 al 13 aprile Sono circa una decina le cantine pontine che parteciperanno Sarà degustazione hanno fatto, nicchia, così come di molti possibile stanno facendo o faranno la distillati e liquori”. Nata nel degustare storia dell’enologia mondiale. 1967, la manifestazione è le etichette “Il confronto tra vini, territori, diventata l’attuale Vinitaly del mondo annate sostengono gli esperti dopo due anni, nel 1969. consente agli operatori della Veronafiere aveva già Riflettori filiera, dai produttori ai buyer organizzato negli anni ’30 il accesi che devono guidare le tendenze “Salone dei vini di qualità Verticali, aree di consumo, di migliorare le veronesi”, la prima esposizione tematiche, focus sulle proprie competenze italiana dedicata a settore e ai principali mercati e degustatine innalzando i prodotti dell’enologia. Così soprattutto percezione della qualità”. Oltre come negli anni precedenti, degustazioni.
Fonte, Latina Oggi.
Vinitaly, al via la 54esima edizione: ecco come muoversi
La 54a edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato al mondo del vino e dei distillati, è in programma dal 13 al 16 aprile 2022 a Verona. In occasione dell’evento, la circolazione e il sistema dei parcheggi intorno al quartiere fieristico vengono strutturati e regolamentati per ridurre al minimo i disagi e ottimizzare il tempo a disposizione del business per gli operatori del settore. Veronafiere, in viale del Lavoro 8, si trova a due chilometri dal casello di Verona Sud dell’autostrada A4, dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova e dal centro della città. Per chi arriva in aereo è disponibile un bus navetta “Aerobus” diretto in Fiera, con corse ogni 30 minuti circa, dalle 7,30 alle 20. Dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova i bus navetta sono in partenza dal marciapiede E, con corse ogni 15 minuti (dalle 7,30 alle 20,30). Ingresso a pagamento, riservato agli operatori specializzati e maggiorenni.
Fonte, Repubblica Bari.
Quel sorso di Friuli a un passo dai binari.
Si chiama Osteria della Stazione l’Originale, si trova a Milano e qualcuno l’ha definita “consolato furlàn”. Rivisita i piatti della tradizione, ma anche i vini: l’oste, Gunnar Cauter, ha creato il suo personalissimo “doc” di Marina Marinetti gni giorno, alle 11, è l’ora del Tocai. Ogni giorno, alle 11, Gunnar Cauteri (cognome sdrucciolo), classe 1962 per 188 centimetri e (attualmente) 130 chilogrammi, friuliano doc come il vitigno autoctono che il 25 settembre 2008, per decreto ministeriale, perse il diritto di chiamarsi col proprio nome dandola vinta alla patria del liquoroso Tokaji, ovvero l’Ungheria, toglie il tappo alla provocazione, in diretta, sui social, per quello che da 14 lunghi anni può chiamarsi unicamente Friulano. «lo sono Gunnar Cautero, ma soprattutto io sono Friuli»: l’oste – sua è l’Osteria della Stazione l’Originale di Milano, sorta di consolato furlàn accanto ai binari della Centrale, dove il frico è (anche) uno stato mentale, frico state of mind – di vino se ne intende.
Fonte, Economy.
Vendita di vini on line A Branca un po’ di Etilika.
Branca International (in foto l’ad Niccolò Branca), holding che fa capo alla famiglia Branca, con un fatturato consolidato oltre i 200 milioni di euro, ha acquisito una partecipazione di minoranza in Etilika, piattaforma di vendita online di vini pregiati italiani, champagne e superalcolici.
Fonte, Giorno – Carlino – Nazione.
Che sapore ha il vino dei sogni.
Tre cantanti, una scrittrice e un attore ci descrivono le loro bottiglie preferite, quelle da stappare con amici e quelle che danno conforto. CHE SAPOR IL VINO D SOGNI E ALEX BRITTI AMO IL PIEMONTE IN BOTTIGLIA IL MIO BUEN RETIRO. Da anni ormai sono un grande estimatore del mondo enogastonomico piemontese in genere, ma parlando di vini soprattutto del Nebbiolo, rosso e sincero ma trasparente e scarico di tannini, abbinabile perfettamente anche con piatti di pesce. C’è un posto tra le colline novaresi dove vado spesso a mangiare bene e a rilassarmi (La Capuccina a Cureggio) oltre che a fare scorta di Nebbiolo. Nella stessa zona producono anche l’Erbaluce, che è un bianco che bevo sempre volentieri nonostante io preferisca i rossi. Se non sento troppo il legno scelgo anche il Barbera, soprattutto quando è giovane e magari con qualche grado (di temperatura) in meno.
Fonte, Gusto.
Bianche, rosse, rosé bolle tesoro d’Italia.
L’ Regine dell’export, cresciuto del 30% nei 2021, dalle colline trevigiane alla Puglia, passando per Alta Langa e Oltrepò, vestono di brio tutto il Belpaese Italia del vino non è mai stata tanto frizzante. Metodo classico o charmat, secco o dolce, millesimato o rosé, i nostri spumanti, nelle varie forme, sono stati la categoria di vino che in questi anni ha cavalcato più di tutti la cresta dell’onda, con una straordinaria crescita sia in valore, sia in volume, sia nel gradimento dei consumatori. Se non fosse un paradosso, verrebbe voglia di festeggiare con una bottiglia di Champagne. Ma è proprio questo il punto: complice la diminuzione della capacità di spesa generale, nel mondo l’appeal delle bollicine italiane è cresciuto a due cifre e in molti, per il brindisi o per l’aperitivo a Londra come a New York, hanno sostituito lo spumante francese con i nostri Brut e, soprattutto, con il nostro Prosecco Doc.
Fonte, Gusto.
Vendite e consumi su: Io champagne diventa bene rifugio – Vendite e consumi record, lo Champagne diventa nuovo aaset per investimenti.
Le bottiglie delle grandi maison francesi tornano al centro del mercato e spingono i vini pregiati al primo posto tra i beni di passione, superando le borse di Hermès Per gentile concessione dell’editore, pubblichiamo integralmente l’articolo «Analisi economica». di Paola Jadeluca, pubblicato sul numero di aprile di Arbiter (10 euro, in edicola). Si tratta di un approfondimento che indaga il mondo delle bollicine francesi, sia per quanto riguarda i volumi di vendita e quelli di consumo, tornati a registrare numeri record, sia per quanto concerne le quotazioni, alle stelle, delle bottiglie più antiche e pregiate. Champagne, nuova frontiera degli investimenti. I banchieri di Wall street stappano bottiglie da 2.000 euro per il ritorno dei bonus, relativi al 2021, di importi che non si vedevano dal 2000 e in questo scenario le bollicine francesi sono tornate al centro del mercato, sia in termini di consumi, sia sul versante delle quotazioni delle bottiglie vintage più pregiate, che hanno raggiunto livelli record.
Fonte, La Verita’.
Torna Vinitaly Nettare di Bacco sempre più amato – Torna Vinitaly Cresce l’amore degli italiani per il vino: l’89% lo beve regolarmente e cerca qualità.
Alessandro Brizi In questa primavera post pandemia, nonostante le crisi economiche e belliche che segnano il quotidiano di tutti noi, il vino italiano, eccellenza tra le più apprezzate nel pianeta, riparte con rinnovato fermento dalla 54a edizione del Vinitaly di Verona: il salone internazionali dei vini e dei distillati più importante del mondo. Dal 10 al 13 aprile, nel quartiere fieristico della città scaligera, 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni, Italia in testa, racconteranno, in presenza, la propria storia e proprio lavoro attraverso l’assaggio di vini, oli extravergine di oliva, grappe, distillati e tanti altri prodotti unici del territorio in cui operano. «Dopo due anni di assenza – ha dichiarato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre pandemia. Un risultato non scontato che, nel confermare la centralità della manifestazione, premia il piano di sviluppo di Vmitaly iniziato già nel 2018 e perfezionato proprio in questi ultimi due anni».
Fonte, Leggo.
Vermouth mania – Passione vermouth Ricette e nuove idee di “nasi” e vignaioli romagnoli.
Il vino aromatizzato dalla lunga storia e dalle radici piemontesi sta vivendo una stagione d’oro anche in Romagna: abbiamo assaggiato quelli di Di Baldo Spirits, Villa Papiano e Baccagnano. Passione vermouth Ricette e nuove idee di “nasi” e vignaioli romagnoli Dalla produzione artigianale ormai classica della Di Baldo Spirits di Rimini alle nuove etichette messe in produzione di recente da diverse cantine come Villa Papiano e Baccagnano da foglie, artemisie come si è detto, ma anche issopo, maggiorana, melissa, timo, salvia, poi fiori (camomilla, luppolo, sambuco…), frutti e spezie, radici e scorze. Da aperitivo o da meditazione, il vermouth sta vivendo un momento dorato da qualche anno anche in Romagna.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta di Gardini – Lucio Pompili, il vino dello chef racconta le Marche.
Lucio Pompili, il vino dello chef racconta le Marche La cantina del suo Symposium è tra le più pregiate d’Italia ma ora il cuoco ha iniziato a produrre un suo Sangiovese. «Della terra bisogna occuparsene e preoccuparsene». Lucio Pompili è un uomo che potrebbe a buon diritto volare alto, perché con i suoi piatti ha davvero contribuito a scrivere gli ultimi quarant’anni della cucina italiana. Specialmente quando si parla di cacciagione, della quale è il maestro incontrastato e indiscusso. Col suo ristorante Symposium di Cartoceto, sulle colline della provincia di Pesaro e Urbino, ha mostrato al mondo, in tempi non sospetti, cosa volesse dire cura del territorio. Perché i suoi piatti, così come il sottotitolo del suo ristorante, “Quattro Stagioni”, sono la celebrazione delle Marche, a cui Lucio aggiunge un non comune sguardo al futuro, che gli ha consentito negli annidi creare un’originalità divenuta simbolo.
Fonte, Corriere Romagna Cibo.
La scelta «bio» di Monte delle Vigne protagonista a «Mangia come parli».
Agricoltura green Il presidente Paolo Pizzarotti a Radio 24 La scelta «bio» di Monte delle Vigne protagonista a «Mangia come parli». II presidente di Monte delle Vigne Paolo Pizzarotti ha parlato, nella trasmissione di Radio 24 «Mangia come parli» dell’importanza della viticoltura sostenibile: la cantina si è infatti ufficialmente convertita al biologico. Il programma condotto da Pierluigi Pardo e al quale partecipa anche lo chef bistellato Davide Oldani, ha approfondito la scelta della cantina di Ozzano. «Una scelta importantissima – ha spiegato Paolo Pizzarotti – perché oltre alla salubrità del prodotto, si avranno vini sempre più buoni e sempre più duraturi. Noi siamo anche un passo avanti visto che siamo cantina e vigneto biologici già dal 2021. Quindi tutti i nostri vini, dal lambrusco alla barbera per La cantina di Ozzano II presidente di Monte della Vigne Paolo Pizzarotti. arrivare alla malvasia, sono certificati come vini biologici».
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
L’Ora Grande Cannonau di Sardegna 2020 – Un rosso caldo e avvolgene figlio del territorio.
Un rosso caldo e avvolgente figlio del territorio profumi di terra e di mare per un’azienda il cui nome deriva dal toponimo di una piccola spiaggia adiacente a uno dei due poderi situati sotto la Roccia dell’Orso, davanti alla Costa Smeralda, a Palau: La Contralta. Azienda giovane e dinamica che si è dedicata esclusivamente ai vitigni autoctoni: Vermentino, Cannonau e Carignano. I vigneti ubicati a Enas sono impiantati a spalliera e tutta la gestione della terra, delle viti e dell’uva è stata convertita al biologico nel rispetto della natura e dell’ambiente. II vigneto possiede un sesto impianto che asseconda il suolo e la ventilazione delle uve, tutto in funzione dell’armonia del paesaggio circostante, come lo dimostra il naturale anfiteatro che si affaccia sul Golfo di Olbia circondato da degradanti colline vitate, verdi pascoli, boschi di ulivi e querceti da sughero.
Fonte, Gazzetta di Parma Gusto.
Consorzio vini Doc Bosco Eliceo, un po’ di Ferrara al Vinitaly.
Le etichette dei soci del Consorzio di tutela vini Doc Bosco Eliceo saranno nuovamente testimoni del ‘made in Fe’ del vino, grazie al ritorno a Vinitaly, la cui cinquantraquattresima edizione è in programma a Veronafiere da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Il Cosorzio Vini Doc Bosco Eliceo approda non soltanto per presentare e promuovere i produttori locali e i vini della tradizione, ma anche per promuovere tutte le novità dell’enologia ferrarese. Durante la quattro giorni, allo stand stand A8 – B7 all’interno del padiglione 1 – Emilia Romagna – grazie anche al contributo della Camera di commercio, saranno in passerella le varie tipologie di vino della Doc: Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco del bosco le Igt, le produzioni più recenti come il Rosè di Fortana, il Montuni e i nuovi vini biologici nati dalla joint venture tra Tenuta Garusola e Mattarelli Vini.
Fonte, Resto del Carlino Ferrara.
La Gazzetta ufficiale cambia la formula dell’Est! Est!! Est!!! – Il principe dei vini doc snaturato per decreto.
Le nuove regole erano state proposte dal Consorzio di tutela, poi sciolto Gli esperti però protestano: «Così stanno snaturando il nostro vino doc» Lupino a pag. 57 Il principe dei vini doc snaturato per decreto? In Gazzetta ufficiale le nuove regole >La proposta era del Consorzio di tutela per l’Est! Est!! Est!!! di Montefiascone che poi si è sciolto. Protestano gli esperti: CARLO ZUCCHETTI: «UNA SCELTA DI CUI VERGOGNARSI IN TUTTO IL MONDO VALORIZZANO I VITIGNI STORICI» AGRICOLTURA L’Est!Est!!Est!!! cambia sapore? Per i palati più esperti, sicuramente. Perché dopo la pubblicazione avvenuta in Gazzetta ufficiale del nuovo disciplinare, Potrà essere modificata la “miscela” di vitigni da cui nasce il famoso nettare doc, simbolo in Italia – e non solo – di Montefiascone.
Fonte, Messaggero Viterbo.
La produzione Doc del Ponente in vetrina a Vinitaly – Vino del Ponente in cerca di nuova gloria AVinitaly le tre Doc vanto della produzione.
Nella più importante rassegna a Verona, da domenica a mercoledì 13 aprile, in mostra i gioielli del territorio, tra cui Ormeasco e Rossese Vino del Ponente in cerca di nuova gloria A Vinitaly le tre Doc vanto della produzione Alla mostra del vino di Verona è presente lo stand della Liguria che comprende ben 52 aziende e 84 etichette: numeri significativi. Non può vantare l’ampiezza e la varietà dell’offerta, né i numeri in termini di produzione, di molte altre regioni italiane, ma la viticoltura ligure, col suo vino, sarà tra le protagoniste del prossimo Vinitaly. La rassegna del vino, uno degli appuntamenti mondiali più attesi, da domenica 10 a mercoledì 13 aprile dedicherà spazio e risalto anche alla produzione vinicola della Liguria.
Fonte, Stampa Imperia.
Vinitaly, Liguria da bere.
Saranno 52le aziende del settore vinicolo della Liguria ad essere rappresentate a Verona per un totale di 84 etichette. Lo stand sarà di oltre 200 metri quadri Vinitaly, Liguria da bere. Non uno, ma addirittura due stand istituzionali promuoveranno il vino ligure a Vinitaly 2022, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona. La Liguria non ha voluto perdere l’occasione di partecipare all’edizione del rilancio, dopo due anni di stop, causa pandemia, della più grande fiera vinicola europea, e lo farà con uno stand della Regione Liguria e uno della Rete di Impresa Vite in Riviera. Lo stand della Liguria a Vinitaly, realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Camera di Commercio delle Riviere e l’associazione temporanea di imprese “Promozione Vini di Liguria”.
Fonte, Stampa Imperia.
Lino Maga, il suo ricordo nel docufilm al Vinitaly.
Scomparso a novant’anni, il vignaiolo di Broni era diventato un vero simbolo della viticoltura d’eccellenza. Il racconto dei figli e di chi lo conosceva bene BRONI Si chiama “Maga Lino. Un contadino. Una terra. Il coraggio” il docufilm su Lino Maga che sarà presentato in anteprima mercoledì 13 aprile, alle 10, a Vinitaly, al padiglione del Ministero delle Politiche agricole. Si tratta di un omaggio dedicato a Lino Maga, decano dei vignaioli oltrepadani, scomparso ad inizio anno nella sua Broni a 90 anni (e 84 vendemmie come gli piaceva ricordare): il produttore che, grazie alla sua ostinata convinzione di fare qualità, è diventato un simbolo e uno dei protagonisti assoluti della viticoltura italiana e ha fatto del suo Barbacarlo, rosso prodotto solo dalla sua azienda, un mito dell’enologia nazionale.
Fonte, Provincia – Pavese.
Prima le gelate, poi le alluvioni «Vendemmia mai così scarsa».
La stagione 2021. L’Ufficio dell’agricoltura e il raccolto ai minimi termini «Bisogna tornare al 1957 per qualcosa del genere. La qualità è buona». È da imputare alle condizioni meteo particolarmente avverse il record negativo registrato in Svizzera dalla vendemmia 2021, con l’Ufficio federale dell’Agricoltura che ha apertamente parlato della “peggior vendemmia dal 1957 ad oggi”. Se negli ultimi dieci anni la media è stata di circa 95 milioni di litri divino all’anno, nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36 %). «Le gelate notturne in aprile, le precipitazioni intense in estate (a luglio in particolare) e le infestazioni da peronospora e oidio hanno provocato massicce perdite di raccolto in tutta la Svizzera. Tuttavia, la qualità dell’uva è interessante e promette un’annata scarsa, ma buona», ha fatto notare l’Ufficio dell’Agricoltura che fa capo a Berna. Gli ettolitri Il raccolto 2021 si è attestato a un totale di 609.038 ettolitri risultando inferiore di 225.197 ettolitri a quello del 2020 (-27 %).
Fonte, Provincia Como.
Le aziende cuneesi al Vinitaly.
Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile negli spazi di VeronaFiere, vedrà la partecipazione delle aziende della Gronda con i vini d’eccellenza. Ma non solo, martedì è il giorno dell’incontro organizzato da Cascine Piemontesi in collaborazione con Confagricoltura Cuneo e l’Unione Provinciale Agricoltori di Siena: si parlerà di razze bovine. Piemontese e Chianina.
Fonte, Idea
Intervista a Liliana Allena – «Nei nostri vini c’è la cultura del buon vivere».
Nei tre fine settimana dal 23 aprile all’8 maggio, ad Alba, saranno protagonisti i grandi vini del Piemonte. grazie alla 44esima edizione di Vinum. La grande enoteca a cielo aperto torna dopo lo stop imposto dalla pandemia con un’offerta che guarda a ogni tipo di pubblico. Cosi, la partecipazione all’evento albese diventerà l’occasione per scoprire luoghi (naturali e architettonici dal fascino unico), degustare alcune delle eccellenze più note della zona. cenare in un castello, visitare cantine e dedicarsi all’outdoor. II tutto all’insegna del sapore e delle emozioni dei vini più rinomati. E per più piccoli ci sarà anche Vinum Bimbi. II programma è disponibile sul sito: www.vinumalba.com: fino al 10 aprile i biglietti sono scontati. Enrico Fonte profumi inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte tornano protagonisti, nelle colline di Langhe e Roero, per la 44esima edizione di Vinum.
Fonte, Fonte, Idea
Il ritorno di Vinitaly: Novara c’è
Il Salone del vino di Verona in presenza dopo due anni di stop Il ritorno di Vinitaly: Novara c’è Dal 10 al 13 aprile: l’Alto Piemonte è presente con una collettiva di imprese Prenderà il via domenica 10 aprile la 54a edizione di Vinitaly, il più importante salone internazionale dedicato ai vini e ai distillati che farà di Verona la capitale mondiale del vino fino a mercoledì 13 aprile. Un ritorno particolarmente atteso, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, celebrato con la presenza di 4.400 aziende espositrici provenienti da 19 nazioni. A rappresentare le produzioni dell’Alto Piemonte ci saranno anche ventuno imprese del territorio all’interno della collettiva piemontese promossa dal sistema camerale insieme a Piemonte Land of Wine.
Fonte, Corriere di Novara.
Intervista a Rodolfo Ascheri – Ascheri “Basta Vinitaly portiamo il mondo da noi”.
II presidente del Consorzio Barolo-Barbaresco Ascheri “Basta Vinitaly portiamo il mondo da noi” Le Langhe sono pronte a voltare le spalle al Vinitaly di Verona. «Siamo come la barriera corallina, se qualcuno vuole vederci e conoscerci venga da noi». Sembra una provocazione, ma sa di avvertimento il messaggio che Matteo Ascheri, imprenditore del vino e presidente del Consorzio di tutela di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani 540 aziende e 65 milioni di bottiglie – lancia dalle Ogr di Torino, dove si è appena svolto Grandi Langhe, il salone del vino per professionisti. Ascheri, quindi le Langhe diserteranno Vinitaly? «I1 Consorzio non va più da anni. Io finora, come produttore, ho partecipato e ci sarò anche per questa edizione, praticamente obbligato dal fatto che avevo già pagato nei 2019, perla manifestazione che è saltata a causa della pandemia. Non mi hanno mai ridato indietro i soldi e quindici sarò, ma è l’ultima volta».
Fonte, Repubblica Torino.
Il paese senza la bellezza seduce col fascino dei sapori.
Refrancore punta a trasformare la Pro loco in un vero ente di promozione turistica Il paese senza la bellezza seduce col fascino dei sapori. In un paese che ha sempre avuto la consapevolezza di non poter puntare sulla bellezza. Non è in collina, non si gode di una bella vista sul Monferrato, non ci sono vigne che rendono il paesaggio incantevole. Sarà per questo che storicamente Refrancore è sempre stato un centro molto vivace nel commercio e nei servizi, ma anche nell’aggregazione di giovani. È il paese dei pasticcieri famosi: dai Mighetto ai Giordanino, dai Maggiora ai Certosio, tutte famiglie dalle origini refrancoresi. Nasce qui il Finocchino, biscotto fragrante al profumo di anice. È la specialità dell’unica pasticceria refrancorese gestita da Massimo Grossetti.
Fonte, Stampa Asti.
Camminando tra i filari si impara la biodiversità.
II progetto in collaborazione con l’Istituto Agrario “Penna” di Asti. La biodiversità del Monferrato narrata tra i filari di vite. Dai ricci ai gelsi al paesaggio rurale con i suoi ciabot e le cappelle votive campestri. E’ una mostra a cielo aperto quella che si snoda tra i vigneti e la panchina gigante di Cascina Castlèt, l’azienda vitivinicola di Costigliole creata da Mariuccia Borio. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto Agrario Penna di Asti. «Gli studenti — racconta la viticoltrice — mi hanno aiutato a mappare e raccontare gli alberi, gli animali, le erbe selvatiche e gli elementi antropici che si trovano tra le vigne e intorno all’azienda è stato bello lavorare insieme: sono loro che un domani si dovranno prendere cura della nostra terra ed è importante trasmettergli valori, non solo nozioni». Il percorso didattico, per il quale sono stati ideati cartelloni e punti di sosta, è parte integrante del progetto ambientale che Mariuccia Borio porta avanti da molti anni: Spiega: «Dal 1995, prima con l’ornitologo Sergio Abran di Bolzano, poi con gli astigiani Enrico Caprio e Mario Cozzo, abbiamo posizionato numerosi nidi artificiali che vengono usati dagli uccellini ma anche dagli scoiattoli rossi.
Fonte, Stampa Asti.
Il vino made in Puglia vola all’estero: +8% “La qualità ci premia”.
Le etichette prodotte nella regione hanno guadagnato quote di mercato Il Primitivo fra i vitigni leader in Italia di Anna Puricella 11 2021 è stata una buona annata, per l’export di vino. In tutta Italia e pure in Puglia, che ha registrato un +8,1 per cento rispetto all’anno precedente, pari a 179 milioni (la media nazionale è del +12,4 per cento). Nonostante la cifra non sia stata doppia, come accaduto invece per altre regioni – in testa alla classifica di Qualivita su dati Istat c’è il Veneto con un +11,1 per cento – il risultato è stato notevole rispetto al 2020, periodo che aveva fatto registrare un -10,6 per cento per l’export di vino made in Puglia. Ma se in quest’ultimo caso il colpevole principale è stata la pandemia da Covid-19, ora che l’emergenza sanitaria è finita e che nell’ultimo periodo si è cominciato a registrare una netta ripresa, è arrivata la guerra in Ucraina a far tremare nuovamente i polsi ai vignaioli, alle aziende vinicole, a tutti quanti vivono e lavorano con il vino.
Fonte: Repubblica Bari.
La Sicilia del vino torna protagonista a Verona.
L’assessore Scilla: «Sarà il Vinitaly del ritorno alla vita da celebrare con fiducia» Dopo due anni di stop forzato, c’è grande attesa per il Vinitaly 2022 in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. La grande manifestazione, la più importante del settore in Italia è stata presentata anche a Palermo, in una conferenza stampa alla presenza del direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani e dell’assessore regionale all’Agricoltura, terranea Toni Scilla. «Sarà un Vinitaly che trova tanti buoni motivi per essere celebrato con fiducia – ha dichiarato Scilla -. Questo è il Vinitaly del ritorno alla vita, quello della ripartenza e assume un valore ancora più significativo per la Sicilia che torna a testa alta con le sue istituzioni rappresentative e nella pienezza delle responsabilità attribuite a questo nostro assessorato, a Verona, con il rango e il ruolo dovuto al vino siciliano, ai suoi territori di pregio, a quel sistema di uomini e donne – di piccole e medie imprese ma anche di grandi marchi conosciuti – che costituiscono il vertice della piramide qualitativa del sistema agroalimentare siciliano nel suo complesso.
Fonte: Sicilia Catania.
Cin cin alle venti vendemmie «Qui al Borro ci divertiamo».
Anniversari Con Ferruccio Ferragamo e i suoi figli Salvatore e Vittoria nel borgo trasformato in Relais e Chateaux diffuso. «Oggi produciamo circa 300 mila bottiglie e ci sentiamo ancora dei ragazzini pronti a nuove sfide». Bio è la parola d’ordine. Tra i nuovi arrivi oltre 200 pecore Passioni «Ci venivo a caccia, avrei voluto farci solo accoglienza, ma poi l’annata 1999 fu una prova troppo convincente…» Al Borro di San Giustino Valdarno (Ar), oltre duecento pecore sono arrivate da un paese vicino e ora si producono formaggi e ricotta. Questa è stata l’ultima idea di Ferruccio Ferragamo che per sé e i suoi ospiti punta alla totale autosufficienza. Tutte materie prime che poi raggiungono i ristorati gestiti dal team Borro. Quest’anno si festeggiano le venti vendemmie de 11 Borro (un blend di Merlot in maggioranza, Cabernet Sauvignon e Syrah), il vino nato sui terreni del borgo toscano recuperato e trasformato in un Relais e Chateaux diffuso.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Il bollino sventato e quello che servirebbe per gli abusi alcolici.
La minaccia del bollino rosso, che pendeva sui più grandi produttori di vino del mondo, Italia, Francia e Spagna, è stata sventata. La discussione in sede di Unione europea per colpire il consumo del vino, assimilato agli altri prodotti alcolici, si è risolta con il trionfo del buon senso. La Commissione speciale Beca del Parlamento europeo, una commissione che lavora contro il cancro o meglio contro i prodotti cancerogeni, ha finalmente accettato la distinzione fra uso e abuso di alcolici. II salutismo estremista, unito al proibizionismo, è stato sconfitto dalla maggioranza del Parlamento europeo, «la maggioranza Ursula», comprendente Ppe, SeD e Renew Europe. Un ruolo importante lo ha svolto l’europarlamentare Paolo De Castro, più volte ministro delle Politiche agricole.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Vinitaly conta fino a cento «Una tappa fondamentale».
Crescono le etichette locali presentate alla fiera di Verona da 35 aziende Luzzi (Terre di Arezzo): «L’indotto del vino fondamentale per il turismo». Ci saranno molte cantine e consorzi aretini tra i 4.400 operatori provenienti da 19 nazioni. Oltre 100 etichette presentate da 35 aziende del territorio parteciperanno alla 54esima edizione del Vinitaly. La più importante manifestazione dedicata al vino e ai distillati torna a Verona dal 10 al 13 aprile dopo due anni di stop a causa della pandemia. Ci saranno molte cantine e consorzi aretini, tra i 4.400 operatori provenienti da 19 nazioni in oltre 90 mila metri quadrati espositivi. Alcune migliaia i buyer provenienti da 50 paesi che potranno degustare oltre 17.000 etichette.
Fonte: Nazione Arezzo.
Spumante Alto Adige presentato il nuovo marchio.
In futuro gli spumanti metodo classico dell’Alto Adige si distingueranno dalla concorrenza fin dal primo sguardo. Lo si deve al marchio ideato dall’Associazione produttori spumanti Alto Adige e inserito sulla capsula o sul collo delle bottiglie di spumanti metodo classico dell’Alto Adige. Nel marchio, la lettera “S” simboleggia i concetti chiave’ Südtirol-Alto Adige, Sekt e Spumante. La dicitura “SüdtirolSekt” sottolinea che il contenuto delle bottiglie è al 100% altoatesino, dai grappoli fino al prodotto finale. Possono essere utilizzati solo grappoli dell’Alto Adige di prima qualità ed esclusivamente dei vitigni Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero, e l’intero processo produttivo deve avvenire in Alto Adige.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Produzione annuale di 40 milioni di bottiglie.
Corne estensione, l’Alto Adige è uno dei territori vinicoli più piccoli d’italia, ma grazie alla sua posizione geografica e anche uno dei più variegati. La viticoltura, infatti, si estende dai piedi dei massicci alpini più elevati a Nord, fino ai vigneti di un paesaggio decisamente mediterraneo a Sud. 5.000 viticoltori si dividono una superficie vitata di poco più di 5.600 ettari, distribuita nelle zone climatiche più disparate, su terreni diversi e a quote che variano fra 200 e più di 1.000 metri sopra il livello del mare. Un terroir quanto mai differenziato fa si che tanti vitigni trovino condizioni di crescita ideati. Il fatto che qui i vini siano eccellenti e apprezzati in tutto il mondo dipende da alcuni valori insiti nel Dna di questo territorio. Una comunità coesa, composta da persone che con passione e impegno fanno crescere la qualità.
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
L’uva trentina ora vale 172 milioni. I più pagati sono Pinot Nero e Traminer.
Pinot Grigio, Chardonnay e Müller Thurgau rappresentano i169% della produzione annua. Vitigni a bacca nera, il Teroldego precede il Merlot Remunerazioni. Per un quintale si possono avere fino a190euro a seconda della varietà. Nonostante un calo del 7% rispetto al 2020, l’ultima vendemmia dei soci aderenti al Consorzio Vini del Trentino si è mantenuta largamente sopra il milione di quintali di uva raccolta, a quota 1,09 quintali. Consolidata la suddivisione tra uve bianche e uve nere: le prime rappresentano il 76,5% della produzione con 838.101 quintali, mentre le seconde arrivano al 23,5% con 257.950 quintali. Questi valori si riflettono ovviamente anche sulle varietà che per il 69% sono rappresentate da Pinot Grigio (35,4%), Chardonnay (24,9% e Müller Thurgau (9%). Per le varietà a bacca nera prevale invece il Teroldego (7,4%) che precede il Merlot (5,4%), Pinot Nero (2,5%), Lagrein (2,3%) e Marzemino (2,2%).
Fonte: Adige Economia&Innovazione.
Intervista a Stefano di Francesco – Inizia il cammino del Consorzio.
Intervista al Presidente Stefano di Francesco Inizia il cammino del Consorzio proponiamo l’intenuistano Dd Francesco, Presidente del Consorzio Vini della Valle d’Aosta per essere qui con noi… Come siete arrivati al Consorzio? Si è trattato di una maratona. L’attività di associativismo in viticoltura è cinquantennale. Si è iniziato con le associazioni di paese, poi con i Viticulteurs encaveurs che riuniva soltanto le realtà aziendali private, fino a quando nel 2006 è nata la Vival che aveva la funzione di mettere insieme sia i privati sia le Cooperative e l’Institut agricole. Nella Vival si sono succeduti tre presidenti: il maestro Grosjean, come mi piace chiamarlo, padre di tanti viticoltori, Stefano Celi e, negli ultimi due anni, Andrea Barmaz. Tutti hanno dato un contributo all’idea del Consorzio con l’intenzione di fare qualcosa di più grande. E così negli ultimi due anni c’è stato un grande impulso in questa direzione, fino a quando, anche con l’intervento della Regione, abbiamo ottenuto la possibilità di avere un aiuto finanziario significativo in grado di permetterci di appoggiarci a consulenti adeguati per rapportarci con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaf) e quindi predisporre Statuto, Regolamento e tutto quello che era necessario. Abbiamo così dato un’accelerata notevolissima al processo.
Fonte: Corriere della Valle d’aosta
Mionetto, ricavi oltre i 100 milioni L’export avanza in Est Europa.
I conti del Prosecco Mionello, ricavi oltre i 100 milioni L’export avanza in Est Europa. La casa vinicola Mionetto, dI Valdobbiadene (Treviso), ha archiviato il 2021 con ricavi per 104 milioni di euro, collegati ad una crescita dei volumi prodotti del 22% sull’anno precedente e per l’80% riferibili alle esportazioni. L’affermazione sui mercati internazionali, sottolinea l’azienda, è dovuta principalmente alla forza corni merciale e distributiva del Gruppo Henkell-Freixenet di cui Mionetto fa parte e che oggi annovera 3o consociate distribuite in oltre 7o Paesi. Le principali piazze di destinazione sono quelle di Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, mentre tra i mercati emergenti si evidenziano ottime performance per Francia, Espansione Paolo Bogoni Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Lituania. Anche l’insegna trevigiana tornerà ad essere presente alla prossima edizione del Vinitaly, dal io al 13 aprile, presentando tra gli altri prodotti anche il nuovo Prosecco doc «Rosé Luxury Collection», ottenuto da uve Glera e Pinot Nero.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Mionetto cresce del 22% a quota 104 milioni di euro e punta sul Prosecco Rosé.
Mionetto si presenta alla nuova edizione del Vinitaly con un fatturato 2021 che cresce del 22% e raggiunge così i 104 milioni di euro. Per la storica cantina di Valdobbiadene, che è sotto il cappello del gruppo tedesco Henkell-Freixenet, l’export rappresenta circa l’80% delle vendite in oltre 70 paesi del mondo. All’interno dello stand Mionetto saranno illustrate le linee pensate esclusivamente all’Horeca e per il canale Gdo. «Ci presentiamo con novità di prodotto e portafoglio, che interessano i canali di distribuzione in casa e fuori casa, sia italiani che internazionali. – dichiara Paolo Bogoni, chief marketing officer executive di Mionetto —. Sarà anche l’occasione per brindare alle ottime performance della cantina, che testimonia le strategie aziendali e il grande impegno per l’affermazione del brand a livello globale.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Esperienze di gusto e visite in cantina: così si celebra il vino santo.
In Trentino, lungo la Strada del Vino e dei Sapori, fino al 10 aprile in scena più di venti iniziative legate all’evento “DiVinNosiola”. Dalla Valsugana al Lago di Garda, dalla Piana Rotaliana alla Vallagarina, dall’Altopiano di Pinè alla Valle dei Laghi, passando per Trento: un lungo percorso che profuma di mosto dove si fanno tante tappe tra degustazioni con i produttori, aperitivi ad hoc, visite in cantina, menù a tema. È la nuova edizione di “DiVinNosiola, quando il vino si fa Santo”: evento che celebra, appunto, Nosiola e Vino Santo. Fino a domenica 10 aprile saranno tantissime le occasioni per assaporare al meglio queste due speciali eccellenze del territorio. Tra gli appuntamenti da non perdere quello che mette assieme vino e bici, ovvero “Taste&Bike la Nosiola, il Vino Santo e la Valle dei Laghi” (da venerdì 8 a domenica 10 aprile): un’esperienza da vivere in bicicletta, visitando alcune cantine della Valle dei Laghi. Negli stessi weekend si va anche alla scoperta del vigneto di Nosiola con visita alla cantina, tra botti di acciaio e barrique di legno, con degustazione enogastronomica finale.
Fonte: La Stampa.
Ferrari, 120 anni di bollicine e una cantina a zero emissioni.
L’azienda del Gruppo Lunelli celebra questo traguardo installando un parco fotovoltaico e acquistando soltanto energia rinnovabile. Un impegno sostenibile nel solco tracciato dal fondatore Giulio Ferrari. Una storia lunga 120 anni. Un mito che nasce grazie alla lungimiranza di un giovane imprenditore della Valsugana, Giulio Ferrari, e al sogno di creare in Trentino uno spumante degno di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Giulio Ferrari fu un vero e proprio pioniere. Dalla sua cantina negli anni le bottiglie sono passate da poche migliaia agli attuali 6 milioni e hanno conquistato il mondo. Sono infatti ormai diventati iconoci il Ferrari Brut, il Ferrari Maximum Brut Blanc de Blancs, il Ferrari Rosé, il Ferrari Perlé millesimato, le Riserve Lunelli e il mitico Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Nel corso di oltre un secolo di storia Ferrari ha sempre cercato di rinnovarsi nel segno della tecnologia. Il regalo per il centoventesimo anniversario è il raggiungimento della Carbon neutrality, ovvero il raggiungimento dello stato di emissioni nette di anidride carbonica pari a zero.
Fonte: Italia a Tavola.
“Cantine fatte ad Arte”, architettura divina per il vino.
Il pilastro portante dell’architettura di Edoardo Venturini è la consapevolezza che, per dare una casa al vino, bisogna ascoltare una storia. Si sente spesso dire che il vino ha una sua struttura. Ma non è solo questione di proprietà organolettiche. Perché, in fondo, il vino ha anche una sua architettura, di cui anche Bacco andrebbe fiero. Oggi, in particolar modo, le cantine rappresentano il fiore all’occhiello di un design costruito a regola d’arte per un settore specifico. Vestire il vino, del resto, non è solo etichetta: la produzione, l’assaggio, tutto di questo nettare trova una propria valenza, capace di esprimerne a pieno valore, qualità e tradizione. Visitare una cantina deve essere una vera e propria esperienza, resa possibile grazie a chi, forte di una filosofia architettonica enotecnica, sa far abitare vino e uomo nello stesso luogo, sia all’interno che all’esterno.
Fonte: Roma – la Repubblica.
Cantina Produttori di Valdobbiadene festeggia a Verona i suoi primi 70 anni.
Nel suo 70° anniversario la Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val d’Oca, debutta a Verona, in occasione di Vinitaly, con un’immagine rinnovata, risultato di un importante lavoro di restyling svolto in collaborazione con l’agenzia SGA Wine Design, già artefice del riposizionamento di primari brand del settore vinicolo. L’obiettivo è di trasmettere in modo più incisivo l’identità e il posizionamento dei due marchi, senza perdere il vissuto storico e i valori identitari, anzi valorizzandoli, i due brand diventano più attuali e proiettati al futuro, aperti ai mercati internazionali, dove la Cantina già esporta il 30% della sua produzione.
Fonte: IItalianfoodtoday.it.
Vinitaly, Sicilia superstar alla kermesse del vino.
Sicilia superstar. Potrebbe sintetizzarsi così la serie di eventi che verranno presentati dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea alla prossima edizione di Vinitaly, la prima in presenza dopo tre anni, che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile. Veronafiere ha infatti suggellato l’accordo con la Regione, con un pre-evento di presentazione che si è svolto a Palermo nei giorni scorsi, alla presenza tra gli altri del direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani e dell’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla.
Fonte: Palermo – la Repubblica.
La meglio gioventù del vino: ecco i 40 under 40 che riscriveranno il futuro.
Su “I piaceri del Gusto” in edicola domani con la Repubblica, La Stampa, Gazzetta di Mantova e la Provincia Pavese. Nel numero anche la classifica dei 100 migliori vini italiani, le ricette di Pasqua e gli scrittori “da mangiare”. Hanno il coraggio e la voglia di cambiare le cose. Attenti all’ambiente, al rispetto della biodiversità, all’uso oculato delle riserve d’acqua. Nativi story teller, hanno la narrazione nel sangue e i social media sulle punta delle dita. Un occhio al packaging, l’altro all’emozione che ogni calice deve portare con sé. Sono la meglio gioventù del vino: produttori ma anche enologi, head sommelier, Master of Wine, manager commerciali, comunicatori e influencer. Figli d’arte o millennial (ma anche GenZ, cioè under 27) che hanno rotto lo schema rispetto al business o allo stile di famiglia. 40 under 40 che Il Gusto ha selezionato, non senza difficoltà: perché oggi più mai, fra moda, passione ed eredità importanti, il mondo del vino sta sfornando nuove generazioni preparate e cariche di entusiasmo.
Fonte: La Repubblica.
Viniveri, dopo 2 anni torna manifestazione dei vini naturali.
Torna Viniveri, dopo i due anni di stop imposti dalla pandemia, e domani parte la XVII edizione di ViniVeri che si svolgerà da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2022 l’Area Exp di Cerea, a pochi chilometri da Verona. Ampliati gli spazi espositivi a circa 4000 mq: per favorire il rispetto del distanziamento interpersonale e garantire una migliore fruizione dell’evento. Qui si potranno conoscere, ascoltare le storie, assaggiare i vini frutto del lavoro rispettoso dei cicli naturali, dei protagonisti della tre giorni di ViniVeri 2022: oltre 100 produttori provenienti da tutta Italia, Austria, Francia, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna e, per la prima volta, Cile.
Fonte: ANSA.it.
L’Emilia Romagna produce il 16% del vino nazionale ed è al top per l’export.
I nuovi scenari postpandemici e le strategie di ripartenza per il settore vitivinicolo italiano ed emiliano romagnolo sono stati al centro di un incontro organizzato nei giorni scorsi da UniCredit con alcuni tra i principali produttori e consorzi del comparto in Emilia Romagna. Un confronto avviato sulla base dei risultati dello studio condotto da Nomisma per UniCredit, dal quale è emerso il quadro di un comparto in ripresa, con una crescita del 13% dell’export di vino italiano nel 2021 rispetto all’anno precedente, per un valore di oltre 7 miliardi di euro. L’indagine Nomisma-UniCredit ha evidenziato che nel mercato nazionale è soprattutto la Grande Distribuzione a trainare le vendite di vino (+12% 2021 vs 2019), ma si registra un’importante crescita anche dell’e-commerce (+187% quello dei siti generalisti+Amazon), segno di una evoluzione digitale che sta caratterizzando non solo le modalità di acquisto degli italiani ma anche le aziende del comparto negli ultimi anni. Tuttavia, dallo Studio emerge come il canale online abbia ancora ampie potenzialità di crescita dal momento che esprime un’incidenza inferiore al 5% rispetto alle sole vendite di vino della Distribuzione Moderna.
Fonte: Ravenna24ore.
VINITALY: IL TURISMO DEL VINO VISTO DALLE DONNE, UNA RICERCA SULL’ENOTURISMO AL FEMMINILE.
Il turismo del vino e le donne: quale futuro? Se ne parlerà domenica 10 aprile a Vinitaly in occasione della presentazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio sul turismo del vino che quest’anno vede alleati l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino e l’Associazione La Puglia in Più. Il questionario e l’analisi successiva sono stati curati da Nomisma – Wine Monitor, maggior centro di ricerca italiano sul wine business, sotto la guida di Denis Pantini. L’appuntamento è alle 15 nello Spazio Mipaaf interno alla fiera, alla presenza del ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli. Interverranno Donatella Cinelli Colombini, presidente Donne del Vino; Angelo Radica presidente nazionale di Città del Vino e il senatore Dario Stefàno presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea a Palazzo Madama. Modera la giornalista Lara Loreti, IlGusto (La Repubblica, La Stampa).
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino, il ’21 è stato un anno d’oro per Dop e Igp del Fvg. Ci sono spazi di crescita all’estero.
I dati e le tendenze di Wine Monitor, il report di Nomisma e Unicredit sul vino a Nordest. Ancora modesta la superficie vitata dedicata al bio. Il Prosecco resta al Top. Un’area, il Nordest, che vale il 30% della produzione di vino nazionale e che realizza quasi la metà delle esportazioni. Materiale pregiato, il vino, che calamiterà l’attenzione internazionale in quello che è l’evento clou del settore, il Vinitaly, ma che offrirà anche occasioni per andare oltre la celebrazione dei – pure ottimi – risultati, per parlare di futuro, di strategie, di opportunità e di rischi. Partendo dai dati, il Wine Monitor di Nomisma e Unicredit conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano +28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%.
Fonte: Nordest Economia.
Vino: pronta la prima vendemmia di Ruzzese, vitigno andando distrutto nell’800.
Un’imprenditore di La Spezia ha fatto risorgere il Ruzzese, un vino andato perduto nell’Ottocento a causa della fillossera. Si chiama Ruzzese il vino tanto amato da papa Paolo III, che se lo faceva spedire direttamente da La Spezia. Mai sentito? Beh, difficile biasimarvi: il pontefice in questione morì nel 1549, e il vigneto andò distrutto nell’Ottocento dal flagello della fillossera. Oggi, tuttavia, è risorto grazie agli sforzi dell’azienda Ca’ du Ferra’ di Bonassola, che è fiera di presentare la prima vendemmia dopo anni di sforzi ed esperimenti.
Fonte: Dissapore.
Bere un bicchiere di vino tutti i giorni non fa bene al cuore: lo studio e le dosi consigliate.
Bere ogni giorno, dopo un pasto, un bicchiere di vino non fa bene al cuore. Quello che ci è stato tramandato di generazione in generazione, si è rivelato essere un luogo comune falso. A dirlo è uno studio pubblicato su JAMA Network Open che svela come l’alcool faccia male anche in piccole quantità. Un duro colpo per la Campania considerata la patria del buon vino. Sono state studiate oltre 137 mila persone, con un’età media di 57 anni e che hanno consumato 9,2 bevande a settimana, per arrivare a questa conclusione. “Complessivamente, 121708 partecipanti (33%) avevano ipertensione. Il consumo di alcol da leggero a moderato è stato associato a fattori di stile di vita più sani, il cui aggiustamento ha attenuato le associazioni epidemiologiche cardioprotettive con un’assunzione modesta. Nelle analisi di randomizzazione mendeliana lineare, un aumento di 1 DS del consumo di alcol predetto geneticamente era associato a un rischio di ipertensione di 1,3 volte (IC al 95%, 1,2-1,4) (P < .001) e di 1,4 volte (IC al 95%, 1.1-1.8) maggior rischio di malattia coronarica (P = .006). Le analisi di randomizzazione mendeliana non lineare hanno suggerito associazioni non lineari tra il consumo di alcol e sia l’ipertensione che la malattia coronarica: l’assunzione leggera di alcol era associata ad aumenti minimi del rischio cardiovascolare, mentre un consumo più pesante era associato ad aumenti esponenziali del rischio di malattie cardiovascolari sia cliniche che subcliniche.
Fonte: Vesuvio Live.
Al Vinitaly il 100% crudo made in Liguria affinato in anfore.
Etichette di vino al 100% crudo senza solfiti, con certificazione biodinamica e affinato in anfore di terracotta sarà protagonista dello stand della Regione Liguria a Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Si tratta delle produzioni dell’azienda agricola ‘La Ricolla’ gestita da Daniele Parma a San Salvatore di Cogorno (Genova), che sarà uno dei dodici produttori liguri presenti alla fiera. “Porteremo a Verona un vino frutto di 35 vendemmie, sono 35 anni che manipoliamo l’uva e ci siamo resi conto del potenziale infinito della Liguria cambiando semplicemente atteggiamento.
Fonte: ANSA.it.
Raccontare il vino: la magia del Prosecco.
Ogni bottiglia di vino ha una storia. Racconta un territorio, l’amore per la terra e la passione per il proprio lavoro. Quando si parla di vino non si parla di un semplice prodotto di consumo, che si può trovare alla mescita in un locale o su uno scaffale. Si parla delle vicende di famiglie intere, che, spesso, da generazioni si dedicano alla terra e hanno deciso di valorizzarne i frutti. Ecco perché un vitigno porta con sé una tradizione di pratiche che si tramandano e si evolvono nei secoli, anche grazie alle varietà che si coltivano sul suolo italiano. La Glera conquista il mondo
Uno dei vini icona, che si è imposto negli ultimi anni a livello mondiale, è il Prosecco. Prodotto partendo dall’uva Glera, un vitigno storico tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è una bollicina che può accompagnare qualsiasi occasione, sa emozionare, aiuta le persone a stare assieme e condividere momenti di felicità. La produzione doc, nel 2021, ha sfondato quota 600 milioni di bottiglie e nel mondo non sembra placarsi la sete di Prosecco.
Fonte: Corriere.
STAMPA ESTERA
Too many women have a drinking problem.
Too many women have a drinking problem. There have been a lot of jokes and memes about pandemic drinking by women, but the fact is that in the past two decades, women have often turned to alcohol more than they did in the past. Yes, the pandemic has compounded the problem. A study in JAMA Network Open in 2020 found that the days in which women drank excessively (defined as four or more drinks in a few hours) increased by 41 percent during lockdown. Another report, from RTI International for the National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, said that mothers with children under 5 increased their drinking by more than 300 percent during the pandemic. But the pattern of increased alcohol abuse by women appears to have preceded the pandemic. In fact, I was one of them. I found myself drinking more than I did before becoming a mother of two children. Luckily, I was able to recognize the problem and recently celebrated one year of sobriety. Women need an intervention. Our physical and mental health is suffering because of drinking. We have to address the reality of excessive alcohol consumption by women, and more women need to speak out about it — and seek help. From 2001 to 2013, there was a 58 percent increase in women’s heavy drinking and an 84 percent increase in alcoholuse disorder. It has an effect on every part of life — from parenting to health care to the economy.
Fonte: New York Times International Edition.
La Barcelona Wine Week reúne a 18.000 visitantes.
El sector del vino y el cava está en transformación y dos tendencias se consolidan entre los productores españoles: la puesta en valor de las variedades autóctonas de uva y la sostenibilidad. Así se evidenció en la segunda edición de la Barcelona Wine Week (BWW), que ayer se clausuró en el recinto ferial de Montjuïc de la capital catalana Durante tres días, el evento reunió a más de 650 empresas expositoras, 60 denominaciones de origen de España, consejos reguladores, 470 grandes compradores de todo el mundo y 18.000 visitantes profesionales, con el objetivo de propulsar la recuperación del sector y las exportaciones. Las bodegas sufrieron especialmente la crisis derivada de la pandemia de Covid-19 El salón evidencia el mayor protagonismo que adquieren las variedades autóctonas El certamen propicia 6.600 reuniones y el 20% de los delegados son extranjeros por el cierre de la hostelería y los efectos de las restricciones para contener el virus en el turismo. En este contexto, las ventas al exterior permitieron al sector capear el contexto y seguir trabajando en esta línea es uno de los objetivos estratégicos de BWW. Durante el certamen, se presentaron 800 nuevas referencias de productos y el 20% de los asistentes eran extranjeros. Concretamente, procedieron de 79 países distintos, mayoritariamente de Estados Unidos y Europa. Durante los tres días que duró la BWW, tuvieron lugar 6.600 reuniones empresariales.
Fonte: Expansión.
Une Cité de la gastronomie et du vin à 250 millions d’euros va ouvrir ses portes à Dijon.
Le compte à rebours a commencé. Le 6 mai prochain, soit ID ans après l’annonce de sa candidature, la Cité internationale de la gastronomie et du vin de Dijon ouvrira ses portes au public. Logements, grandes expositions, commerces de bouches, formation et tourisme… C’est tout un nouvel écosystème qui compte éclore au coeur de la ville. Ce lieu aurait pu rester une friche pendant de nombreuses années… C’est aujourd’hui un quartier entier qui renait aux portes de la ville historique de Dijon. 800 ans d’occupation hospitalière rendu aux Dijonnais et qui devrait également attirer les touristes. Une Cité de la Gastronomie est comparable à la Cité des Sciences ou à la Cité de 1a Musique », explique Jean-Robert Pitte, président de la Mission française pour le patrimoine et les cultures alimentaires, qui avait lancé cet appel à projet en 2012. Le but est de comprendre la manière dont le rituel du repas gastronomique des Français s’est constitué, a évolué, et vit aujourd’hui », poursuit-il. Parmi les quatre villes retenues – Lyon (dont le projet a capoté), Rungis et Tours – Dijon est finalement la première à ouvrir ses portes. Pour se démarquer des autres Cités, la capitale des Ducs de Bourgogne a choisi naturellement de raconter le vin, er. particulier les Climats du vignoble de Bourgogne, entrés au patrimoine mondial de l’Unesco en 2015. La CIGV devient le kilomètre zéro de la route des vins qui se poursuit vers Chenbve et Marsannay-la-Cöte pour découvrir des balades oenotouristiques. Une grande cave avec plus de 3.000 références (1.000 bourgognes, 1.000 vins français et 1.000 étrangers) permettra aux visiteurs de déguster des vins de tous horizons, accessibles pour toutes les bourses. • Le premier prix sera un Saint-Véran à 4 euros », précise François Deseille, adjoint au maire de Dijon.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 6 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Il Vinitaly torna in città Quattro giorni di festa tra eventi e degustazioni – Verona ritrova il Vinitaly Festa per le vie del centro.
Da venerdì a lunedì torna in città il fuori salone della manifestazione di Veronafiere Verona ritrova il Vinitaly Festa per le vie del centro. Musica, arte e cultura. E vino naturalmente. Verona torna a brindare come non faceva da tempo, con un Vinitaly and the City ancora più bello perchè arriva dopo due anni di pandemia e di limitazioni soprattutto negli eventi. Con la città scaligera pronta a vestirsi a festa e ad essere protagonista di una rassegna unica e attesa da moltissimi veronesi: su palcoscenici straordinari che solo Verona sa regalare, da piazza dei Signori alla Loggia di Frà Giocondo, dalla Torre dei Lamberti al Cortile Mercato Vecchio. Sono solo alcuni degli spazi che a partire da venerdì tornano ad ospitare nel cuore cittadino Vinitaly and the City – Into the wine, fuori salone di quattro giorni dedicato al vino e al suo rapporto con l’arte, la cultura e la musica. Sarà un calendario ricchissimo di degustazioni, masterclass, show cooking, spettacoli, appuntamenti culturali, talk tematici, performance live, concerti, dj set, percorsi e visite guidate
Fonte: Arena.
L’appassimento verso «patrimonio Unesco».
II Consorzio di tutela promotore della candidatura L’appassimento verso «patrimonio Unesco» Marchesini: «Un’opportunità per la denominazione» •• La tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella verso la candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco. Il Consorzio Vini Valpolicella torna in fiera a Vinitaly dopo tre anni di fermo, sostiene una collettiva di 17 aziende vitivinicole e spinge sulla definizione del progetto per far entrare a pieno titolo l’antico e tradizionale modo di far appassire le uve nell’olimpo dei patrimoni mondiali stabiliti dall’Organizza7ione delle Nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Un traguardo a cui da tempo guarda con interesse non solo il mondo del vino valpolicellese, ma anche le amministrazioni locali, le imprese turistiche e ricettive, i commercianti della zona. «La candidatura Unesco è una grande opportunità per la Valpolicella, anche in chiave di sviluppo della denominazione e del territorio», sottolinea il presidente del Consorzio, Christian Marchesini.
Fonte: Arena.
I vini abruzzesi in mostra al Vinitaly.
Cento aziende saranno protagoniste dal 10 al 13 aprile alla fiera internazionale di Verona che torna dopo due anni di stop di Marcella Pace. Una degustazione speciale per celebrare i cinquanta anni della Denominazione di origine controllata del Trebbiano d’Abruzzo, un focus sulla Villamagna Doc, tra le più piccole Denominazioni d’Italia, e poi incontri con operatori provenienti dall’Est Europa, dall’Asia Centrale, dall’America e dal Canada. Sono tanti gli appuntamenti che vedranno l’Abruzzo protagonista alla 54esima edizione del Vinitaly. Dal 10 al 13 aprile a Verona, dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, la fiera internazionale del vino toma in presenza. L’Abruzzo ci sarà con circa cento aziende vinicole, una cinquantina delle quali all’interno del padiglione espositivo da 1.500 metri quadri, allestito dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e dal Consorzio di tutela Colline Teramane in una veste grafica completamente rinnovata.
Fonte: Centro.
« Vinitaly and the city» Weekend di concerti ed eventi – Concerti, masterclass ed eventi Vinitaly si «spalma» su tutta la città.
Concerti, masterclass ed eventi Vinitaly si «spalma» su tutta la città Presentato il «fuori salone». Il sindaco: «Ritroviamo una colonna dell’identità veronese». Torna il «fuori salone». Dopo due anni di standby causa Covid. «Vinitaly and the city» si spalma da venerdì a lunedì prossimo. Con quattro nomi che aprono anche la pagina online della rassegna e sono i volti musicali ospiti in ogni serata (sempre alle 21.30) in Cortile Mercato Vecchio: Fast Animals e Slow Kids il primo giorno, Roy Paci sabato, Joe Bastianich e La terza classe domenica, Morgan lunedì. Tutto in centro storico, dalle 17 a mezzanotte, per la rassegna che anticipa il via di Vinitaly, in fiera da domenica a mercoledì prossimo.
Fonte: Corriere di Verona.
Valpolicella e Soave in fiera puntando su territorio e qualità.
II futuro con la candidatura Unesco e la filiera completa. I produttori. Si scaldano i motori in vista dell’apertura della 54ma edizione di Vinitaly che scatta domenica. Un’edizione che celebra il ritorno alla normalità, dopo due anni di pandemia tradottisi nella cancellazione del 2020 e la taglia ridotta della Special Edition dello scorso ottobre. Un ritorno che dalla Valpolicella alle colline del Soave è salutato come una ricarica per il settore, sebbene non siano certo giorni felicissimi. «Non possiamo trascurare la concomitanza tra pandemia ancora in atto e conflitto armato in Europa. L’autorevolezza e l’internazionalità di Vinitaly costituiscono la sede ideale per valutarne gli effetti in termini di costi, consumi e mercati» commenta Sandro Boscaini, «Mr Amarone» e presidente di Masi che a Vintaly dà il via alle celebrazioni della 25oma vendemmia della famiglia Boscaini nel «Vaio dei Masi», 1772-2022.
Fonte: Corriere di Verona.
Vinitaly in the city – Il percorso parte da Piazza dei Signori.
Quattro giorni per scoprire il vino in tutte le sue sfumature. Un calendario ricco di degustazioni, masterclass, show cooking, spettacoli, musica, appuntamenti culturali e visite guidate nei principali punti di interesse ed accesso alla nostra città. Il percorso parte da Piazza dei Signon La postazione live di Radio Monte Carlo animerà il palinsesto della manifestazione Verona si prepara al fuori salone del vino: in occasione della 54a edizione di Vinitaly, in programma nel quartiere fieristico dal 10 al 13 aprile, la città scaligera ospiterà una quattro giorni immersivi per scoprire il vino in tutte le sue sfumature.
Fonte: Cronaca di Verona.
Il Primitivo di Manduria sbarca a Vinitaly con 70 etichette.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola. “La partecipazione in presenza al Vinitaly – commenta la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli – è una grande opportunità per la nostra dop, dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria. Insieme al consiglio di amministrazione abbiamo deliberato l’utilizzo delle fascette da apporre sulle bottiglie di Primitivo di Manduria doc».
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
A Verona torna Vinitaly Emilia-Romagna protagonista.
L’Enoteca Regionale curerà l’organizzazione dell’intero Padiglione 1 Più di cento cantine coinvolte insieme ai giovani dell’Alberghiero “Scappi” Dopo due anni fra rinvii, annullamenti e ridimensionamenti, dal 10 al 13 aprile a Verona ritorna l’appuntamento internazionale più importante dedicato al mondo del vino — Vinitaly — arrivato alla 54a edizione. Enoteca Regionale Emilia-Romagna, come di consueto, sarà protagonista del salone curando la regia e animando l’intero Padiglione 1 che per quattro giornate sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei vini emiliano-romagnoli. E non solo vini. Infatti, per questa edizione del Vinitaly, Enoteca ha puntato ancor di più sul coinvolgimento dei principali consorzi regionali del food. Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione. Un valore rappresentativo di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini.
Fonte, Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara Economia&Lavoro.
Le cantine della provincia pronte a stupire i mercati – Il “Bellone” sarà il principe pontino al Vinitaly di Verona.
Il “bellone” sarà il “principe” pontino del Vinitaly. Il vitigno che fu degli antichi romani oggi piace molto ai compratori esteri e caratterizza le principali novità che le cantine di Cdri e di Latina presenteranno in anteprima alla fiera internazionale del vino di Verona. Accanto ai vini a base bellone, dal 10 aprile saranno versate nei calici altre varietà di rilievo, fondate su uve come il moscato di Terracina, il grechetto, il nero buono, la malvasia puntinata, lo shiraz e il sauvignon bianco. A mescerli per gli acquirenti internazionali saranno otto cantine pontine che a Verona cercheranno di consolidare rapporti d’affari e guadagnare nuovi mercati.
Fonte, Messaggero Latina.
I Castelli all’operazione Vinitaly – Castelli: missione Vinitaly, tutti a Verona dal 10 aprile.
Decine di aziende verso Verona piene di speranza I Castelli all’operazione Vinitaly «Vogliamo ridare fiducia e mercato a chi li ha perduti». L’associazione “Vignaioli in Grottaferrata” lancia una sorta di parola d’ordine per decine di aziende vinicole dei Castelli Romani che da Frascati (specie dal Consorzio della Doc), da Marino, Velletri e Lanuvio si stanno muovendo verso la grande kermesse mondiale del Vinitaly di Verona che inizia domenica 10 aprile. Obbiettivo strategico per la ripresa: il Nord Europa. Biagi all’interno I promotori dell’associazione “Vignaioli in Grottaferrata”. Castelli: missione Vinitaly, tutti a Verona dal 10 aprile ›Decine di aziende di Frascati, Velletri e Grottaferrata fremono per la trasferta.
Fonte, Messaggero Roma Metropoli.
Il Primitivo a Vinitaly per essere protagonista.
Pastorelli: «Sulle bottiglie utilizzeremo le fascette a garanzia di tracciabilità». Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Stand del Primitivo al Vinitaly con settanta etichette.
Novella Pastorelli: «A Verona con una importante novità» Stand del Primitivo al Vinitaly con settanta etichette. Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.
Fonte, Taranto Buonasera.
La Settimo Pizzolato Holding, proprietaria della Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola veneta….
che produce oltre 8 milioni di bottiglie certificate biologiche esportate in oltre 30 paesi nel mondo, annuncia la nuova acquisizione della tenuta «Casale III» in Toscana. Di precedente proprietà della famiglia Borella che dagli anni ’70 ha avviato una viticultura biologica di Chianti Colli Senesi e olio extravergine di oliva, Casale III è l’ultimo progetto realizzato dalla famiglia Pizzolato. La holding ha chiuso il 2021 con un fatturato che supera i 20 milioni di euro con un export intorno al 90%.
Fonte, Italia Oggi.
La bellezza dell’amarone.
Basta guardare gli sguardi di questi signori per capire che sono fratelli. Paolo, Tiziano, Armando e Massimo Castagnedi sono le colonne portanti di Tenuta Sant’Antonio, azienda vinicola di Colognola ai Colli nel Veronese. Una realtà che dall’anno della fondazione, il 1995, a oggi, è passata da 30 a 150 ettari vitati. Si tratta di una crescita (straordinaria per il settore) che si fonda su tanta concretezza e poche chiacchiere. Armando, per esempio, è allergico alle narrazioni romantiche quando si parla di impresa. Con genuino accento veneto ammette di non poterne più di leggere aria fritta: «E l’azienda che nasce da un sogno. E l’azienda che cresce perché sa innovare nel rispetto della tradizione… E finiamola! Un’azienda nasce se c’è un progetto e cresce se c’è un metodo». Dietro al milione e 800 mila bottiglie prodotte dalla tenuta ci sono l’uno e l’altro.
Fonte, Panorama.
Conversione al vino “bio” Il Veneto dà 712 ? a ettaro.
Quindici milioni di euro è la cifra che la Regione ha stanziato per le aziende agricole come contributo per la conversione all’agricoltura biologica nel Veneto. Perla coltura della vite l’ammontare dello stanziamento a fondo perduto è di 712 euro ad ettaro. Le domande per accedere al bando dovranno essere presentate entro il 16 maggio. La notizia dell’apertura del bando è stata accolta con soddisfazione sugli Euganei dove la viticoltura è il settore di punta e dove molte aziende sono già impegnate nella conversione al biologico. «Questo intervento della Regione nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, rappresenta un’opportunità per le aziende che vogliono produrre vino di qualità sostenibile e rispettoso dell’ambiente», commenta il vicepresidente dell’ente Parco Colli, Antonio Scarabello.
Fonte, Mattino Padova.
Impresa, l’antidoto alla recessione.
Venezia l’evento iniziale della Capitale diffusa della cultura d’impresa Impresa1 l’antidoto alla recessione Marinese: “I nostri valori sono crescita, lavoro e sviluppo, e stabilità per giovani e famiglie” La cultura d’impresa è l’antidoto alla recessione e allo stesso tempo la chiave per il dialogo. E’ scattata formalmente ieri l’operazione Venezia Rovigo, Padova Treviso capitale diffusa della cultura d’impresa. “TerritorImprenditivi: l’impresa della cultura”. Non è frutto del caso la scelta di questo titolo per l’evento con cui ha preso ufficialmente il via Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale italiana della Cultura d’impresa 2022, nel momento in cui si addensano scenari recessivi e redamano l’innesco di una svolta positiva. Dopo due anni di pandemia, il deterioramento dell’economia, dovuto alle tensioni sui prezzi, la scarsità di materie prime, ulteriormente aggravato dall’invasione russa dell’Ucraina, mette a rischio il quadro di recupero del Veneto dopo un 2021 di forte rimbalzo (+6,9% il Pil) e rischia di dimezzare la crescita del Pil 2022 nella regione e in Italia (1,9% da oltre 114% atteso).
Fonte, Voce di Rovigo.
Tenute del Cerro, è nata la cantina green.
Inaugurazione ieri nella fattoria ad Acquaviva di Montepulciano dell’edificio di 4mila metri quadrati ad elevata sostenibilità ambientale. E’ l’investimento complessivo per la struttura dotata anche di pannelli fotovoltaici. Un importante passo avanti in direzione di un futuro sempre più ‘green’ e all’insegna della sostenibilità. Ma anche un segnale di fiducia e di forza in un momento particolare per l’economia e dove gli investimenti sono, a livello generale, con il «freno tirato».
Fonte, Nazione Siena.
Vino, mercato russo bloccato: i produttori guardano ad Oriente.
II Consorzio Doc è pronto a sbarcare al Vinitaly di Verona. Rallo: «L’interesse si è spostato verso la Cina ma contiamo di crescere anche in Canada» Vino, mercato russo bloccato: i produttori guardano ad Oriente L’export delle aziende lo scorso anno ha raggiunto mezzo miliardo di euro. Non c’è più il mercato russo ma il vino siciliano punta ora ad espandersi verso Oriente. Oltre ai mercati «storici» come quelli di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, il Consorzio vini Doc Sicilia sbarcherà a Verona dal 10 al 13 aprile per l’edizione numero 54 di Vinitaly cercando di stringere un rapporto commerciale ancora più stretto con la Cina, un continente di quasi un miliardo e mezzo di abitanti che ha già dimostrato di apprezzare la qualità della produzione vinicola dell’Isola «Per quest’anno la guerra in Ucraina e le sanzioni hanno bloccato del tutto in mercato russo che per il nostro settore rappresenta una grande opportunità — dice Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.
Fonte, Giornale di Sicilia.
È Judikes il miglior vino dell’anno.
La vernaccia di Oristano ha conquistato la giuria (97-100) ed è stata premiata dalla guida “55tarWines- the Book”. Il miglior vino dell’anno in Italia è una Vernaccia di Oristano doc, annata 2008, Judikes, della Cantina della Vernaccia che ha sbalordito i giudici di Vinitaly ottenendo lo strabiliante punteggio di 97/ 100. I1 risultato pone questo vino nel podio più alto della guida “5StarWines-the Book”, che pubblica il meglio dei vini italiani che abbiano ottenuto almeno 90/100. La cantina ha ottenuto anche altri due riconoscimenti, per la Vernaccia fresca Terresinis 2021, con il 20% di Vermentino, (con 92/ 100) e la Vernaccia superiore 2013 Juighiss.
Fonte, Nuova Sardegna.
«Un tesoro da far conoscere».
Dopo il trionfo al Vinitaly, si anima il dibattito sulla timida. risposta del mercato «Un tesoro da far conoscere» Vernaccia, per gli operatori serve una maggiore promozione Ma se la Vernaccia con Riserva Doe “Judikes” 2008 della Cantina della Vernaccia ha spopolato alla selezione enologica Vinitaly di Verona aggiudicandosi la p alma di miglior vino italiano 2022 con un punteggio di 97 centesimi, com’è che ad un riconoscimento di tosi universale prestigio non corrisponde un mercato quanto meno regionale per non dire nazionale ed estero altrettanto corposo? Roberto Puggioni, 34 anni enologo della Cantina della Vernaccia e padre orgoglioso della nobile “Judikes” ha la risposta pronta: «La Vernaccia riserva è un vino da meditazione con un grado alcolico importante, è perfetta coni dolci di mandorla secchi».
Fonte, Unione Sarda.
Intervista a Massimiliano Apollonio – Puglia vinicola ben agguerrita, compatta, decisa a ben figurare.
Dal \0 al 13 aprile, a Verona si tiene Vinitaly, la più prestigiosa fiera italiana del vino. Come si preparano i vini pugliesi e cosa aspettarci? Qual e la salute del vino made in Puglia? Il quotidiano lo ha chiesto in questa intervista a Massimiliano Apollonio, Presidente Regionale Movimento del Turismo del vino e titolare della nota casa vinicola Apollonio nel Salento.
Fonte, Quotidiano di Bari.
Vinitaly Verona, il Primitivo di Manduria sarà presente con 70 etichette.
Vinitaly Verona, il Primitivo di Manduria sarà presente con 70 etichette Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.
Fonte, Repubblica Bari.
I vini di Langhe e Roero hanno conquistato Torino – Langhe e Roero, barriera corallina “Ecosistema delicato, va protetto”.
Non solo a livello ambientale, ma anche sociale e finanziario. Rischiamo di perdere la nostra identità sia di fronte ai cambiamenti climatici, sia quando arrivano finanziatori senza scrupoli che mettono sul tavolo milioni di euro. Io temo tanto la siccità, quanto i cartelli che potrebbero spuntare sulle nostre colline con la scritta “Langhe for sale”». Così Matteo Ascheri ieri al convegno «Changes. Ambiente e Etica nelle Langhe del futuro» che a Torino ha chiuso «Grandi Langhe», la due giorni ospitata nella suggestiva cornice delle Ogr in cui 226 cantine hanno presentato le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre otto denominazioni di Langhe e Roero a un vasto pubblico di professionisti e appassionati. «I cambiamenti li viviamo tutti i giorni, tutto è in divenire — ha aggiunto il presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco -. L’obiettivo di questo incontro è farci le giuste domande, più che darci delle facili risposte, per individuare strade percorribili collettivamente e fondate su valori condivisi.
Fonte, Stampa Cuneo.
Dal tartufo ai vini, sbarco a Barcellona Aziende marchigiane ad Alimentaria.
Dal tartufo ai vini, aziende marchigiane a Barcellona (foto) con Regione e Camera di Commercio per Alimentaria, fiera internazionale dei professionisti del food. «Un mercato in crescita che guarda con attenzione al nostro territorio», dice il presidente a Cciaa Gino Sabatini.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Vinitaly, un brindisi con il Nebbiolo delle Alpi.
Sono ventiquattro le aziende valtellinesi che sbarcano alla fiera di Verona dopo lo stop causato dalla pandemia Covid. «Faremo conoscere la bellezza del nostro territorio montano». Hanno già iniziato a preparare le valigie i ventiquattro viticoltori Valtellinesi che a partire da domenica e fino a mercoledì saranno in trasferta a Verona, per partecipare alla 54^ edizione del Vinitaly che torna, per la gioia di tutti gourmet e i bon vivant, dopo due annidi stop imposto dalla pandemia. Anche se l’emergenza Covid è tutt’altro che archiviata il Vinitaly è pronto a tornare per riprendersi la ribalta di un settore che rappresenta l’eccellenza dell’export italiano. Al salone sono accreditate 4.400 aziende di 19 Paesi pronte a portare oltre 17mila etichette di vino con il meglio della loro produzione.
Fonte, Giorno Alta Lombardia.
Cantina “Terre” il nuovo Cda debutta allo stand Vinitaly.
Debutterà al Vinitaly il nuovo prodotto della cantina “La Versa”, il Brut Collezione 2008. La vetrina sarà lo stand che la cantina cooperativistica Terre d’Oltrepo allestirà in occasione dell’esposizione di Verona, in programma da domenica 10 a mercoledì 13, nel Palaexpo-Padiglione Lombardia (stand D4). Oltre al nuovo Collezione, per il marchio La Versa debutterà il Testarossa 2016, mentre la cantina di Casteggio presenterà la linea “Le Selezioni”, che è stata lanciata sul mercato lo scorso inverno, riservata a bar, enoteche e ristoranti, con il Pinot grigio ramato “Rusan”, il Riesling renano “Clefi” e il Pinot bianco “Similce”. La rassegna veronese rappresenta la prima uscita ufficiale per il nuovo presidente di Terre, Enrico Bardone, e per il Cda. «Allo stand, ospitato nel padiglione Oltrepo Pavese, allestito dal Consorzio, saranno presenti da domenica a mercoledì il nostro Cantina “Terre” il nuovo Cda debutta allo stand Vinitaly staff, i nostri enologi e cornmerciali e avremo l’occasione di confrontarci sulle tendenze ed incontrare il mondo degli operatori e della stampa specializzata — commenta Bardone.
Fonte, Provincia – Pavese.
Piero Lugano dalle Langhe al mare, lo spumante affinato negli abissi.
«I produttori liguri da un po’ di anni stanno facendo grandi vini» afferma Paolo Massobrio, critico e scrittore «Peccato che siano poco propensi a comunicarli. Eppure alcuni di loro hanno alle spalle storie straordinarie da raccontare». Uno di questi vignaioli determinati e intraprendenti è Piero Lugano, titolare della Cantina Bisson di Sestri Levante, al quale Massobrio ha dedicato una biografia, “Il signore degli Abissi – Piero Lugano e la Cantina Bisson in fondo al mare”, edita da Comunica e in vendita su Amazon (300 pagine, 23 euro, testo in italiano e inglese). Un piemontese nato nelle Langhe, ma innamorato della Liguria e del suo mare, Lugano. Insegnante dapprima, professore in Sardegna e poi in Veneto, dove conosce la donna della sua vita, Wally Bisson, con la quale aprirà, nel 1978 a Chiavari, l’Enoteca Bisson.
Fonte, Secolo XIX.
Liguria da export a Vinitaly.
A Verona dal 10 al 13 aprile torna la più grande vetrina del settore. Fra le novità, il recupero del Ruzzese, qià conosciuto nel Cinquecento Liguria da export a Vinitaly Egle Pagano Dopo due anni di cancellazioni e rinvii a causa della pandemia torna, con rinnovate ambizioni, Vinitaly, la più grande vetrina del vino italiano, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E la Liguria partecipa all’evento con un allestimento più spazioso e scenografico rispetto alle passate edizioni, ma soprattutto comuna filosofia diversa, che vuole cogliere e trasmettere al visitatore l’essenza e il fascino di una vitivinicoltura, stretta fra l’Appennino e il mare, che sa di vento e di sole, di roccia e di sale. “Emozioni di Liguria” sarà lo slogan e il motivo ricorrente degli eventi che animeranno lo stand della regione al padiglione 12 della fiera.
Fonte, Secolo XIX.
Cinque Terre, non solo vino: «Doniamo 300 piccoli olivi».
Gli oliveti di Porciana a Volastra sullo sfondo del golfo. Cinque Terre, non solo vino «Doniamo 300 piccoli olivi» Al via un progetto di reimpianto che vanta la collaborazione del Cnr di Bologna Piante di tre anni pronte per la messa a dimora, selezionate per il territorio. Trecento piante di olivo da donare ai coltivatori, per differenziare le produzioni nei terrazzamenti. Alle Cinque Terre si torna così a produrre olio di oliva, come avveniva in passato in diverse aree coltivate fuori dai centri abitati. Il Parco nazionale ha avviato un progetto per rimettere a coltura le piante, un piano di recupero che si ricollega all’acquisto e alla riapertura dell’ex frantoio di Groppo, sulle alture di Manarola, che ha funzionato dal 2005 fino al 2011.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
Anno d’oro per Dop e Igp Spazi di crescita all’estero.
I dati 2021 e le tendenze nel report di Nomisma e Unicredit sul vino a Nordest Ancora modesta la superficie vitata dedicata al bio. II Prosecco resta al top. Un’area, il Nordest, che vale il 30% della produzione di vino nazionale e che realizza quasi la metà delle esportazioni. Materiale pregiato, il vino, che calamiterà l’attenzione internazionale in quello che è l’evento clou del settore, il Vinitaly, ma che offrirà anche occasioni per andare oltre la celebrazione dei – pure ottimi – risultati, per parlare di futuro, di strategie, di opportunità e di rischi. Partendo dai dati, il Wine Monitor di Nomisma conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano +28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%. Ma dove va la produzione regionale? Per oltre il 24% prende la strada degli Stati Uniti, di gran lunga primo mercato di riferimento; seguono Paesi Bassi e Regno Unito, entrambi al 6,1%, quindi il Canada, 5%, la Spagna, 4,4%, il Belgio, 2,6%, l’Austria, 2,3%. Il resto del mondo vale il 28,2% delle esportazioni regionali.
Fonte, Messaggero Veneto.
A Vinitaly debutta un’area tematica per grappe e cocktail.
Non solo grandi rossi ed eccellenti bianchi a Vinitaly. Per la prima volta la più importante fiera di settore dedica un’area tematica alla mixologia che sarà tenuta a battesimo dal nome forse più noto a livello internazionale, quello dei Nonino. L’appuntamento è per domenica alle 14.30, nell’ambito di Vinitaly a Verona, con la masterclass: “Nonino, the grappa evolution” con il maestro Salvatore Calabrese. «Siamo molto felici di aver aperto ancora una voltala strada a tutto il settore – dice Antonella Nonino, una delle figlie di Benito e Giannola – e di aver fatto apprezzare la grappa, affascinante distillato dalla grande personalità, ai bartender di tutto il mondo. Con Salvatore “The Maestro” Calabrese, icona della miscelazione a livello internazionale, potremo scoprire insieme come un’azienda così radicata in una tradizione di purezza può mantenere la sua identità sperimentando con i suoi prodotti».
Fonte, Messaggero Veneto.
L’export del vino Fvg: 28% in cinque anni.
Il Wine Monitor di Nomisma conferma il primato nordestino dell’export a cui il Friuli Venezia Giulia ovviamente contribuisce. Nel raffronto tra il 2016 e il 2021 le vendite all’estero del vino Fvg segnano + 28,5%, passando dai 110,2 milioni di euro a 141,6 milioni. Una crescita peraltro quasi costante, anno su anno, interrotta dalla sola flessione del 2020, prontamente recuperata l’anno successivo, +21,5%. Ma dove va la produzione regionale? Per oltre il 24% prende la strada degli Stati Uniti, di gran lunga primo mercato di riferimento; seguono Paesi Bassi e Regno Unito, entrambi al 6,1%, quindi il Canada, 5%, la Spagna, 4,4%, il Belgio, 2,6%, l’Austria, 2,3%. Il resto del mondo vale il 28,2% delle esportazioni regionali.
Fonte, Piccolo.
Vino, l’export rinuncia alla Russia e alla Cina.
La guerra non ferma il grande brindisi del Vinitaly, a cui anche l’Abruzzo si unirà, dal 10 al 13 aprile, nel Salone internazionale di Verona. Due anni di stop dovuti alla pandemia e finalmente l’occasione per riaccendere una vetrina che quest’anno celebra i 50 anni del Trebbiano d’Abruzzo. Festa solo in parte rovinata dalla guerra in Ucraina, che anche su questo evento internazionale farà comunque arrivare i suoi echi. II vice presidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, conferma che quest’anno alla fiera di Verona non saranno presenti Russia e Cina: «L’export abruzzese verso la Russia e l’Ucraina – spiega il delegato all’Agricoltura – vale complessivamente circa 300.000 euro Vino, l’export rinuncia alla Russia e alla Cina compreso l’indotto, poca cosa rispetto agli altri mercati. Certo – continua Imprudente – qualche preoccupazione per la crisi internazionale in atto c’è, e speriamo che tutto.
Fonte, Messaggero Abruzzo.
Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8%.
La statistica Vino, cresce nei supermercati nel 2021 +1,8% Il mercato del vino nella Distribuzione Moderna ne12021 ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro. L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2,3 miliardi di euro.
Fonte, Metropolis.
Sette cantine al Vinitaly – Sette eccellenze del Cesenate pronte a conquistare Vinitaly.
L’ultimo stand della Regione. Sette eccellenze del Cesenate pronte a conquistare Vinitaly Nel Padiglione Emilia Romagna Cantina sociale, il Glicine, Maria Galassi, Montaia e Zavalloni. Da Mercato il duo Cantina Braschi e Tenuta Casali. Torna Vinitaly in Fiera a Verona, la kermesse del vino tra le più importanti d’Europa (10-13 aprile). E tornano in fiera anche le cantine del cesenate, a digiuno di eventi dopo due anni di stop pandemico. Sono 7 quelle del territorio, che unite alle 13 del forlivese fanno dell’area di Forlì-Cesena la terza per rappresentanza regionale, dopo Bologna e Modena. Nel Padiglione 1 dedicato all’Emilia Romagna ci saranno da Cesena, la Cantina sociale, il Glicine, Maria Galassi, Montaia e Zavalloni, mentre da Mercato Saraceno sarà presente il duo Cantina Braschi e Tenuta Casali. Tutto questo in un panorama generale di 120 aziende regionali su un’area di 2.300 curata da Enoteca Regionale Emilia Romagna.
Fonte, Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Nuova cantina per i vini Unipol Gruppo.
Inaugurata dall’azienda ‘Tenute del Cerro’, accoglierà una produzione di un milione e mezzo di bottiglie l’anno Nuova cantina per i vini Unipol Gruppo Un passo avanti verso un futuro sostenibile e un segnale di fiducia nell’economia. Ieri Tenute del Cerro, società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, ha inaugurato ad Acquaviva la nuova cantina Le Cerraie, per imbottigliare, affinare e stoccare l’intera produzione (sul milione e mezzo di bottiglie annue) nei territori di Montepulciano, Montalcino, Montefalco e del pisano dove nasce il Vermentino di Monterufoli. All’inaugurazione, tra gli altri, Stefania Saccardi, vicepresidente della Toscana, Gian Luca Santi, Business development and corporate communication General Manager Gruppo Unipol e Vincenzo Tassinari, presidente delle Tenute. «Tenute del Cerro è un asset importante ma anche una realtà che ci consente di rimanere a contatto con i territori», spiega Gian Luca Santi.
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Ecco la nuova guida del gusto «Gran veicolo di promozione».
Per gli amanti di cibo e vino tanti consigli e suggerimenti Il curatore: «La soddisfazione del cliente al primo posto» Come sta cambiando il modo di fare ristorazione dopo la pandemia? Quali i segnali da cogliere per migliorare la qualità e la promozione dei prodotti del territorio? A queste domande si è cercato di rispondere nel corso della presentazione della guida enogastronomica ‘Romagna a Tavola’, curata da Massimo Marcocchi, organizzata dall’omonima associazione presso il ristorante Benso di Forlì. Al dibattito, condotto da Annalisa Calandrini, naturopata, food blogger e coautrice della guida in qualità di ‘cronista del gusto’, sono intervenuti l’assessora comunale alle Politiche per l’impresa Paola Casara, Marco Lucchi della Cna, Gabriele Mambelli di Confcommercio e Raffaele Nanni dell’Ais (Associazione italiana sommelier).
Fonte, Resto del Carlino Forlì.
Kelly Joyce unisce il ritmo al vino Il suo è un progetto ‘eno-musicale’.
A soli tre mesi dall’uscita ufficiale del nuovo singolo di Kelly Joyce ‘Male male’, in collaborazione con Fabrizio Bosso e Gilles Coffi Degboe, per la cantante riminese famosa in tutto il mondo, è arrrivato il nuovo remix, firmato dal dj Teo Mandrelli. Il giovane producer riminese, che è già stato supportato da artisti di fama internazionale quali Robin Schulz, Tiesto, ma anche David Guetta e Bob Sinclar, ha dato una nuova vita al brano, a cui si è aggiunta una ritmica molto vivace e un beat dal gusto elettronico. Questa nuova versione, in particolare, vuole esaltare le caratteristiche della voce di Kelly, che di suo mescola il jazz manouche al pop-soul e l’ReB contemporaneo. «Sono felicissima di presentare questa nuova creazione, e ringrazio Teo per questo regalo», ha detto Kelly Joyce ringraziando il producer riminese.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Vinitaly torna in presenza ma fa i conti con la guerra.
Vinitaly torna in presenza dopo due anni di rinuncia e così pure Vinitaly and the city, il fuori salone in città che prende il via venerdì fino a lunedì 11 aprile, con le etichette delle cantine cooperative d’Italia che hanno scelto di presentarsi, in piazza dei Signori, con un brand augurale di questi tempi: ViVite. Che significa Vino, Vite, Vita. E pensando all’assenza di buyer russi, che col vino di lusso avevano interessi, torna d’attualità la leggenda dello Champagne Cristal, che nacque da una richiesta alla maison Roederer, nel 1876, di una bottiglia più trasparente possibile, per poterne esaminare il contenuto: l’imperatore di Russia, Alessandro II, temeva attentati per avvelenamento.
Fonte, Avvenire.
Il Primitivo di Manduria sbarca a Vinitaly con 70 etichette.
Con uno stand completamente dedicato, in cui sarà possibile degustare i vini delle aziende produttrici, il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si prepara alla 54esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile 2022 (Padiglione 11, isola B2). Una ricca selezione, spiega una nota, di oltre 70 etichette, un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola. “La partecipazione in presenza al Vinitaly – commenta la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli – è una grande opportunità per la nostra dop, dopo lo stop agli eventi imposto dall’emergenza sanitaria.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Ferrari Trento festeggia i 120 anni raggiungendo la carbon neutrality.
La cantina del Gruppo Lunelli celebra l’anniversario con un nuovo traguardo nel percorso verso la sostenibilità, ossia ottenendo la certificazione di carbon neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. L’obiettivo, che rende pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda, è stato raggiunto tra l’altro con la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, unite a un’attività di compensazione con crediti carbonici certificati.
Fonte: Italia Oggi.
Paolo Fiorini è stato confermato alla presidenza del consorzio di tutela del vino Garda Doc.
Eletti anche i vice: il veronese Giovanni Verzini e la bresciana Giovanna Prandini. Quattro, i nuovi membri che entrano a far parte del cda: Emmanuel Gozzi, Chiara Tuliozi, Luca Degani e Fabio Dei Micheli. Completano il cda, Vincenzo Bertola, Alberto Marchisio, Giuseppe Fugatti, Paolo Contri e Gianni Pifferi.
Fonte: Italia Oggi.
L’enoturismo va a bassi regimi.
Report Divinea: Nuova Zelanda al top nel vendere i tour; Francia e Na nel creare valore L’enoturismo va a bassi regimi Le cantine non usano idatiper profilare i clienti e fare B2C. Un patrimonio di dati, quello dei clienti delle cantine, che va disperso. È quanto emerge dal report enoturismo e vendite direcT-to-consumer 2022 di Divinea, portale di enoturismo italiano con oltre 350 aziende vitivinicole. I numeri parlano chiaro: crescono gli investimenti digitali, +55,8%, ma manca la cultura del data marketing. Il 73% delle cantine italiane non associa i dati di vendita all’anagrafica del cliente e il 53,5% non ha sezioni dedicate all’enoturismo nel proprio sito web. Solo il 22,4% delle cantine utilizzano un Customer Relationship Management (CRM) professionale e appena il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti.
Fonte: Italia Oggi.
Caro materie prime, sale il prezzo del Prosecco.
L’aumento dei costi impone alle aziende vinicole, in particolare quelle del Prosecco, di aumentare i listini. Con il rischio di avere prezzi fuori da mercato. «Le principali imprese del Prosecco hanno deciso di scrivere a tutti i clienti per comunicare un aumento percentuale in doppia cifra sul prezzo delle proprie bottiglie a partire da aprile, perché non ci sono più i margini per riuscire a lavorare», sottolinea il consigliere di Unione Italiana Vini (Uiv), Alessandro Botter e coordinatore del tavolo commerciale internazionale con oltre 70 aziende del settore dove sono emerse difficoltà legate a modifiche unilaterali dei contratti da parte dei fornitori. E gli aumenti, spiega Uiv, non sempre sono imputabili al conflitto e alla drammatica congiuntura che ne deriva. Le imprese del vetro, per esempio, stanno inviando lettere commerciali in cui di fatto non garantiscono più la certezza della fornitura e comunicano ulteriori aumenti nell’ordine del 15% in aggiunta al +15% di fine 2021.
Fonte: Italia Oggi.
Di vino.
Cresce nel 2021 il giro d’affari in Italia di Famille Hel frich, a capo del gruppo Les Grands Chais de France, che conquista nuove fette del mercato e arriva a oltre 5,6 milioni di euro. Un volume d’affari che ha raddoppiato le cifre del 2019 quando il gruppo francese aveva toccato i 3.318.826 euro. Quasi il doppio anche del 2020 quando il valore registrato era pari a 3.528.220 euro. Crescono anche i volumi: dalle poco più di 832mi1a bottiglie nel 2019 e 2020 si è passati a 1,1 milioni nei 2021. Questo grazie sia per la presenza nel canale horeca sia nelle principali piattaforme di vendita online, oltre che nella grande distribuzione di alto posizionamento. Vino fermo senza alcol. È la novità del Vinitaly presentata da Martin Foradori Ho fstätter. Il produttore altoatesino non si tira indietro nell’argomento scottante del momento che riguarda anche la nomenclatura di questi prodotti..
Fonte: Italia Oggi.
A New York sbarcano i vini di oltre 150 cantine al top.
Per la prima volta a New York arriva il Great Wines of the World Grand Tasting2022, evento di degustazione vini organizzato da James Suckling. Il 2 e 3 giugno all’Altman Building saranno presenti le etichette di oltre 150 cantine delle migliori regioni vinicole del mondo. E saranno presenti anche i proprietari delle aziende e i produttori di vino di realtà iconiche per condividere le loro esperienze. Durante l’iniziativa sarà possibile degustare oltre 200 vini al giorno. Il tasting sarà l’occasione per fare un giro del mondo vinicolo attraverso vini con i punteggi migliori, tutti valutati almeno 92 punti da James Suckling, con la maggioranza che ha ottenuto 95-98 punti, molti dei quali sono entrati nella lista dei 100 migliori vini del 2021.
Fonte: Italia Oggi.
La riforma europea delle IG non convince Gli operatori: le tutele potrebbero ridursi.
«La revisione presentata in questi giorni a Bruxelles ad una prima analisi non sembra seguire la strada delle passate riforme: molti temi affrontati nel nuovo testo non sono coerenti col quadro attuale del sistema delle Dop Igp»: raggiunto da ItaliaOggi, Mauro Rosati direttore Fondazione Qualivita, non si dice convinto della proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea sulle Ig (Indicazioni geografiche) dei prodotti agricoli, inclusi vini e bevande alcoliche. «Le politiche europee hanno sempre garantito un sostegno coerente allo sviluppo del sistema delle Ig, accompagnandolo ad un successo planetario che oggi pesa circa 75 mld in valore», chiosa. Per questo: «Occorrerà una profonda analisi da parte di tutta la filiera italiana per aggiustare il tiro e cogliere gli obiettivi anche del green deal che è motore ispiratore della riforma. Fondazione Qualivita darà supporto a tutti gli stakeholder con strumenti scientifici in questo caso più che necessari».
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Gabriele Gorelli – Red wine. Blue chip.
E non solo nel segreto dei tini. Intorno alle bottiglie continua a crescere, infatti, l’interesse di chi guarda alle etichette più prestigiose come a un bene rifugio su cui investire, perché capaci di premiare con ritorni economici non inferiori a quelli degli strumenti finanziari più tradizionali. Lo sa meglio di ogni altro Gabriele Gorelli, il giovane consulente di aziende vitivinicole che, nel 2021, è diventato il primo Master of Wine italiano, superando il difficilissimo esame dell’omonimo Institute britannico (nel box della pagina seguente si spiega come funziona l’organizzazione inglese) ed è stato scelto come brand ambassador dal gruppo Oeno, leader nel settore degli investimenti nel fine wine.
Fonte: MF Gentleman.
Modena vs. Ferrara a chi il primato sull’aceto balsamico?.
Storia del condimento ormai celebre nel mondo che si snoda tra varie città dell’Emilia-Romagna. Un libro la ricostruisce e mette alcuni punti fermi. Che il critico di Panorama contesta, questa volta, con affettuosa ironia. ah! Chiedere a un ferrarese di parlare dell’aceto balsamico, notoriamente modenese, è come un guanto di sfida. Perbacco. Appunto, l’autore di questo libro minuzioso e pignolo, Giorgio Giusti, modenese, è tutto schierato sull’origine modenese, sulla base di fonti autorevoli. Nel volume anonimo, conservato nella Biblioteca Estense, La glassa. Libro de boletini, del 1556, sono ricordati diversi aceti: agresto, comune, comune per la bocca, da tavolo, da campagna, per cucina, per gentil homini.
Fonte: Panorama.
Bentornato Vinitaly.
La 54esima edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati di nuovo a Verona, dal 10 al 13 aprile, dopo due anni di assenza forzata (causa Covid). Si preannuncia come la più partecipata di sempre: sono attesi 680 top buyer internazionali, e 4 mila produttori. Contaminazioni Dopo il felice debutto nella «Special edition» di Vinitaly dello scorso ottobre. l’arte della mixology conquista in questa edizione uno spazio tutto suo. A Veronafiere si danno appuntamento abilissimi bartender in arrivo da tutto il mondo. Vinitaly 2022, buona la prima. Dopo due anni di astinenza forzata causa pandemia, la popolare kermesse enoica di Verona, come da tradizione, si tiene in aprile. Dal 10 al 13, i signori del vino tornano a guardarsi in faccia, a scambiarsi biglietti da visita e idee. Ma soprattutto emozioni.
Fonte: Panorama.
Rispetto per ambiente e biodiversità, la meglio gioventù del vino.
Sono stati selezionati i giovani produttori under 40 che riscriveranno il futuro del settore in Italia. Hanno il coraggio e la voglia di cambiare le cose. Attenti all’ambiente, al rispetto della biodiversità, all’uso oculato delle riserve d’acqua. Nativi story teller, hanno la narrazione nel sangue e i social media sulle punte delle dita. Un occhio al packaging, l’altro all’emozione che ogni calice deve portare con sé. Sono la meglio gioventù del vino: produttori ma anche enologi, head sommelier, Master of Wine, manager commerciali, comunicatori e influencer. Figli d’arte o millennial (ma anche GenZ, cioè under 27) che hanno rotto lo schema rispetto al business o allo stile di famiglia. 40 under 40 che Il Gusto ha selezionato, non senza difficoltà: perché oggi più mai, fra moda, passione ed eredità importanti, il mondo del vino sta sfornando nuove generazioni preparate e cariche di entusiasmo.
Fonte: Repubblica.
Liguria da export a Vinitaly.
A Verona dal 10 al 13 aprile torna la più grande vetrina del settore. Fra le novità, il recupero del Ruzzese, già conosciuto nel Cinquecento Liguria da export a Vinitaly. Dopo due anni di cancellazioni e rinvii a causa della pandemia torna, con rinnovate ambizioni, Vinitaly, la più grande vetrina del vino italiano, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E la Liguria partecipa all’evento con un allestimento più spazioso e scenografico rispetto alle passate edizioni, ma soprattutto con una filosofia diversa, che vuole cogliere e trasmettere al visitatore l’essenza e il fascino di una vitivinicoltura, stretta fra l’Appennino e il mare, che sa di vento e di sole, di roccia e di sale. “Emozioni di Liguria” sarà lo slogan e il motivo ricorrente degli eventi che animeranno lo stand della regione al padiglione 12 della fiera.
Fonte: Secolo XIX.
Piero Lugano dalle Langhe al mare, lo spumante affinato negli abissi.
«I produttori liguri da un po’ di anni stanno facendo grandi vini» afferma Paolo Massobrio, critico e scrittore «Peccato che siano poco propensi a comunicarli. Eppure alcuni di loro hanno alle spalle storie straordinarie da raccontare». Uno di questi vignaioli determinati e intraprendenti è Piero Lugano, titolare della Cantina Bisson di Sestri Levante, al quale Massobrio ha dedicato una biografia, “Il signore degli Abissi – Piero Lugano e la Cantina Bisson in fondo al mare”. Un piemontese nato nelle Langhe, ma innamorato della Liguria e del suo mare, Lugano. Insegnante dapprima, professore in Sardegna e poi in Veneto, dove conosce la donna della sua vita, Wally Bisson, con la quale aprirà, nel 1978 a Chiavari, l’Enoteca Bisson
Fonte: Secolo XIX.
Intervista a Sandro Boscaini – «La battaglia contro i furbetti della bottiglia riparte dal Vinitaly».
La tempesta in un bicchiere di vino. A pochi giorni dal Vinitaly, che sino a poche settimane fa dovrebbe sancire il momento della definitiva ripresa dopo la pandemia, i produttori italiani devono fare i conti con la nuova, drammatica situazione legata alla guerra in Ucraina, le sanzioni alla Russia, i sussurri cinesi ed un mondo in cui sorgono nuovi muri ed inedite alleanze. Ma soprattutto a pesare è l’esplodere dei costi dell’energia e delle materie prime che investono pesantemente anche l’agroindustria. «In effetti siamo in un momento delicatissimo – conferma Sandro Boscaini, che da poco ha ultimato il suo duplice mandato come presidente di Federvini e patron della Masi, azienda con sede a Verona ma con vigneti in Italia e in Argentina – e le strade che vedo di fronte sono due. Ed una ci porterebbe nel precipizio». Cosa intende? «Noi produttori possiamo decidere di continuare, anche tra le difficoltà, sul percorso virtuoso della selezione, della ricerca e della qualità in vigna ed in cantina, oppure escogitare furbizie che se a breve possono tamponare i conti, nel lungo periodo avrebbero effetti devastanti».
Fonte: Verita’&Affari.
Vino, nelle cantine crescono gli investimenti digitali (+55,8%).
Numeri che mettono in luce ampi margini di crescita delle cantine italiane attraverso una nuova cultura del dato e del digitale, che permetterebbero di aumentare il proprio business, valorizzando le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer, senza tralasciare che nel 2021 l’Italia si è confermata ancora una volta il primo produttore di vino al mondo. Nonostante la cantina sia il luogo migliore per raccogliere i dati dei propri clienti, solo il 22,4% delle cantine utilizza un CRM professionale e solo il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti, benché nel 2020 – complice la pandemia – gli investimenti digitali siano aumentati del 55,8%.
Fonte: Dissapore.
Vino bio e sostenibile, l’ultima tendenza siciliana vale 100 milioni nei mercati esteri.
Al Vinitaly di Verona l’Isola torna ai livelli di export pre-pandemia. Quasi dieci milioni di bottiglie prodotte dal 22 per cento delle cantine. La Sicilia del vino è biologica e sostenibile e lo diventa sempre di più accelerando nella crescita della produzione e dell’export in Italia e all’estero. L’Isola si presenta al Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile con una produzione che nel 2021 è già tornata ai livelli pre- pandemia come l’export che adesso vale più di 100 milioni di euro. E il biologico è la punta di diamante del settore. Su 97mila ettari di vigneti quasi 42mila sono biologici, tre volte quelli del Veneto, il doppio della Toscana e della Puglia. L’Isola ospita il 34 per cento della superficie bio italiana e il 22 per cento dei produttori coltivano uve biologiche. Se nel 2018 le bottiglie di vino bio erano 8,2 milioni, nel 2019 sono balzate a 10,3 milioni. Poi la flessione dovuta alla pandemia che però in questo settore è stata più contenuta con 9,8 milioni di bottiglie, il 10,8 per cento dei 90,5 milioni di bottiglie prodotte in Sicilia nel 2020. Lo scorso anno si torna oltre i 10 milioni di bottiglie, il 12,2 per cento del totale. In quattro anni il biologico è cresciuto del 18,5 per cento.
Fonte: Dissapore.
Vino sempre più cercato online: il rosato vola a +115%, prosecco +180%.
Secondo una ricerca di Idealo, negli ultimi 12 mesi l’interesse nei confronti del mondo del vino in Italia è cresciuto online del +16%. Il vino rosato ha fatto registrare una crescita di interesse del +115% mentre tocca il +180% il prosecco. Secondo una ricerca di Idealo – portale internazionale leader in Europa nella comparazione prezzi – in Italia si acquista e si cerca sempre più vino online. Quello che va più forte nelle ricerche online è il prosecco con una crescita monstre pari al 180% rispetto all’anno precedente, e registra un importante +115% anche il vino rosato.
Fonte: Dissapore.
Il Marsala prima del Marsala: un film per raccontare un vino senza tempo.
I quattro produttori portati sullo schermo dal regista Andrea Mignolo hanno fatto rivivere il Perpetuo, come si chiamava il nettare siciliano nel periodo pre-british. “La nostra ricchezza è il vento”. E come non potrebbe essere così a Marsala, lembo occidentale della Sicilia sempre agitato dalle folate. Vento che asciuga l’uva, che porta il sale in vigna, che attenua il caldo africano delle estati di vendemmia. I produttori di vino da queste parti, quelli che stanno davvero in vigna, hanno la pelle cotta e un’abbronzatura che si tirano dietro fino a Natale. Hanno quasi il colore del pre-british, del Marsala prima che diventasse Marsala. A questo vino un regista e un gruppo di vignaioli marsalesi hanno dedicato un film che verrà presentato a Milano il 7 aprile presso l’Apollo Club Milano (le info per partecipare alla proiezione) e che, si spera, faccia molte altre tappe nel Paese.
Fonte: La Repubblica.
Vinitaly: 960 vini ricevono il riconoscimento internazionale di 5StarWines & Wine Without Walls 2022.
Si è chiusa, ieri, domenica 3 aprile, l’annuale selezione enologica di Veronafiere 5StarWines & Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità (liste complete in calce). Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento. Circa 70 esperti – scelti tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati WSET, Italian Wine Ambassador e Expert certificati dalla Vinitaly International Academy, enologi e giornalisti – hanno esaminato, commentato e valutato le oltre 2300 referenze iscritte.
Fonte: Newsfood.
Tenute del Cerro inaugura nuova cantina con logistica green.
Tenute del Cerro, società agricola e vitivinicola di Unipol Gruppo, ha inaugurato alla Fattoria del Cerro ad Acquaviva di Montepulciano (Siena) la nuova cantina Le Cerraie, edificio di 4.000 mq “dai più elevati standard di sostenibilità ambientale”, adibito a imbottigliamento, etichettatura, affinamento e stoccaggio del vino dell’intera produzione dell’azienda a cui fanno capo più tenute. L’investimento complessivo per la nuova cantina logistica è stato di circa 10 milioni di euro. La struttura, si spiega, è stata realizzata con tecniche di costruzione green ed è dotata di pannelli fotovoltaici per una produzione di energia pari a 100 KW e una copertura in pannelli di pasta di legno con funzione di isolamento termico.
Fonte: ANSA.
Fotovoltaico e fonti rinnovabili, così lo spumante Ferrari diventa a impatto zero.
La cantina di Trento ottiene la certificazione Carbon neutrality nell’anno del 120anniversario della fondazione. Matteo Lunelli: “Un traguardo importante anche per il nostro territorio”. Anche le bollicine possono essere buone, pulite e giuste. Anche uno degli spumanti più noti d’Italia può puntare a una sostenibilità a tutto tondo, che parte dal vigneto e arriva alla tavola del consumatore. Ne è convinta la maison Ferrari Trento, che festeggia i suoi primi 120 anni con l’ottenimento della certificazione Carbon Neutrality scope 1, 2 e, parzialmente, 3. Il traguardo, che rende pari a zero l’impatto climatico delle emissioni dirette dell’azienda, è stato raggiunto grazie a una serie di scelte, avviate da anni e volte alla riduzione delle emissioni, fra cui la realizzazione di un parco fotovoltaico sul tetto della cantina e l’acquisto di energia elettrica unicamente da fonti rinnovabili, unite a un’attività di compensazione con crediti carbonici certificati.
Fonte: La Repubblica.
Le cantine italiane investono in digitale per l’enoturismo.
Enoturismo e vendite dirette rappresentano asset ancora poco sfruttati dai viticoltori italiani. La maggior parte delle cantine riceve meno di 100 ordini all’anno attraverso l’e-commerce. Negli ultimi due anni gli investimenti digitali delle aziende vitivinicole nazionali sono aumentati di oltre il 50%. In confronto all’Italia a parità di territorio, la Nuova Zelanda, sfruttando meglio il potenziale, posizionerebbe 18 volte il numero di tour ed esperienze enoturistiche nel mercato. La Francia invece, con circa un terzo del numero di visitatori annuali in meno dell’Italia, genera un mercato enoturistico interno che vale quasi il doppio del nostro paese e la Napa Valley in California, con un numero di visitatori annui quasi 4 volte inferiore all’Italia, genera un ritorno di circa 2 miliardi di euro. Questo significa che a parità di numero di visitatori, la Napa Valley potrebbe potenzialmente incassare circa 2,8 volte il valore del mercato enoturistico italiano.
Fonte: Teatro Naturale.
Sei ettari di terreni e una cantina, gli esordi di Librandi che ora esporta in 40 paesi e vende 2 milioni di bottiglie all’anno.
Vino sospeso tra mito, leggenda, impegno sociale e culturale. Ripercorreremo la storia dell’azienda di Cirò nella prossima puntata di Sa di Calabria in onda venerdì alle 21. Nicodemo Librandi, il professore, immaginava la sua vita da docente di matematica. Per questo aveva studiato all’università a Roma. E per questo aveva cominciato a insegnare. La sua era una famiglia che a Cirò si occupava da tempo di vino. Erano tempi difficili, tutto era complicato, c’era tanta povertà. Suo fratello maggiore Tonino si occupa già da tempo con il papà, della piccola azienda. Quella era una zona ricca di storia. Gli antichi greci la identificarono con il nome di Enotria Tellus, cioè Terra del Vino.
Fonte: LaC News24.
STAMPA ESTERA
Les agriculteurs du Sud-Ouest particulièrement touchés par le gel.
Les arboriculteurs et autres viticulteurs peinent encore à évaluer l’impact de la chute des températures sur leurs productions «Si cela s’avère nécessaire, un fonds d’urgence sera ouvert», a affiné le premier ministre, Jean Castex B ougies, feux de paille, tours de ventilation, sys ternes d’aspersion… Arboriculteurs et viticulteurs ont á nouveau sorti leur arsenal de défense des culture con tre la vague de froid_ En effet, lors des nuits des a et 3 avril, le mercure a brusquement chuté dans de nombreuses régions françaises. Alors que tout le monde a encore en mémoire le violent épisode de gel qui s’était abattu sur la France en avril aoz1, les agriculteurs tentent un premier diagnostic «Dans la nuit de dimanche h lundi, la température est deseen due Jusqu’à – 8º C, mals il est beaucoup trop tiltpour en tirer des conclusions, selon Maxime Toubart, président du Syndicat général des vignerons de la Champagne.11y a une très grande différence selon les terroirs, les altitudes ou les cépages. Le chardonnay était en avance, au même état de développement qu’il y a un an. Mais si un bourgeon est gelés ilpeutyavoirun contre-bourgeon. Notre chance, c’est que le temps était sec » La même prudence est de mise du côté des arboriculteurs.
Fonte: Monde.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 5 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Produttore di vino fuggito dalle bombe sarà al Vinitaly – Bombardati anche i vigneti Appello al Vinitaly: .
«Aiutateci> Missili caduti tra i filari delle viti Denys coltivava 50 ettari di terreno. I filari delle viti divelti dai missili, i campi in fiamme, le cantine distrutte dalle bombe, trattori e camion ridotti ad ammassi di lamiera: l’orrore della guerra non risparmia neanche i vigneti nel sud dell’Ucraina, dove si producevano vini da dessert e cabernet. «Sarò a Verona per far capire a tutti quanto sta accadendo a noi produttori», racconta Denys Khalupenko, 39enne produttore che con il padre Nikolay si è rifugiato in Germania e che arriverà in Italia, a Verona, per partecipare a «Vinitaly».
Fonte: Arena.
La selezione enologica: i vini per la guida ufficiale.
I risultati di «5Starwines e wine without walls 2022» La selezione enologica: i vini per la guida ufficiale Un riconoscimento internazionale da una giuria di esperti a 960 prodotti su un totale di 2.300 •• Si è chiusa domenica la sesta edizione della selezione enologica di Veronafiere 5StarWines e Wine Without Walls. Sono stati selezionati in tutto 960 vini: 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a protocolli di sostenibilità. Sono vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 con la degustazione alla cieca della giuria internazionale: settanta esperti scelti tra Master of wine, Master of Sommelier, diplomati Wset, Italian wine ambassador e Expert certificati dalla Vinitaly International Academy, enologi e giornalisti, hanno esaminato e valutato le 2300 referenze iscritte.
Fonte: Arena.
Famille Helfrich raddoppia il giro d’affari. Verona «Place de Bordeaux».
Famille Helfrich, a capo del gruppo Les Grands Chais de France, conquista nuove fette del mercato italiano, con un giro d’affari che in Italia ha superato 5.600.000 euro, raddoppiando le cifre del 2019. Verona, a maggio, con Famille Helfrich tornerà ad essere per un giorno la «Place de Bordeaux» perla degustazione en-primeur dei grandi rossi d’Oltralpe. Bordeaux en primeurs sarà aperto, su invito, a critici e operatori; a guidare le master class Luca Gardini, wine critic, e Gabriele Gorelli, primo italiano a conquistare il titolo di Master of wine. Famille Helfrich sarà a Vinitaly, dove lancerà la «sfida dei vini francesi di alta qualità a prezzi accessibili».
Fonte: Arena.
Super premi al Vinitaly per Moncaro e Mirizzi – Prima del Vinitaly Marche da record: è super Moncaro.
Prima dei Vinitaly Marche da record: è super Moncaro Cantina dell’anno e poi il premio (miglior bianco) per il Fondiglie A Verona c’è onore e gloria anche per Montecappone e Centanni MARCHETTI: «GRANDE RISULTATO PER TUTTO IL VINO MARCHIGIANO». Mancano ancora cinque giorni all’inizio del Vinitaly 2022 (10-13 a Verona) ma per le Marche è una vigilia con il botto. Terre Cortesi Moncaro, la cantina più importante della nostra regione, è già salita alla ribalta con il massimo riconoscimento: “Cantina dell’anno-Gran Vinitaly” e “Miglior vino bianco d’Italia” nella prestigiosa selezione di 5StarWines e Wine Without Walls. Impossibile immaginare di più per l’azienda di Montecarotto che proprio di recente ha stretto un patto commerciale anche con Colonnara e Pisaurum.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
I modenesi al vinitaly – Torna la rassegna Vinitaly con 24 aziende modenesi.
Torna la rassegna Vinitaly con 24 aziende modenesi Dal 10 al 13 aprile a Verona 4.400 realtà del settore vinicolo “in presenza’ Mirla Burani Dopo due anni di pandemia ritorna “in presenza” da domenica prossima al 13 aprile presso i padiglioni della fiera di Verona l’attesa 54a edizione di Vinitaly, la rassegna internazionale delle tendenze e del business che vede la partecipazione di 4.400 aziende da 19 nazioni. I top buyer da 50 Paesi già accreditati sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. L’Emilia Romagna, come da tradizione, sarà presente con una ricca rappresentanza di produttori non solo divino, ma anche di aceto balsamico, di bevande e del food.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Il Divino Etrusco 2022 in vetrina al “Vinitaly’.
Sarà il Vinitaly, la rassegna dedicata al comparto enologico nazionale, a fornire l’anteprima del “DiVino Etrusco” di Tarquinia. Il più importante appuntamento del settore vitivinicolo, 54′ edizione che si terrà a Verona dal prossimo 10 aprile, vedrà la presenza di oltre 4400 buyer ed espositori. Il salone internazionale dei vini ospiterà infatti un evento dedicato all’anteprima dell’edizione 2022 dell’appuntamento viterbese. Il DiVino Etrusco dopo 16 anni continua a crescere e ad arricchirsi, proponendo a ogni’ edizione novità che intrattengono non solo gli appassionati del vino e i professionisti del settore, ma anche i turisti che si trovano a Tarquinia in quel periodo. In attesa di conoscere le novità per l’edizione 2022, attesa per il mese di agosto, a Verona per la prima volta l’amministrazione comunale sarà ospite nello stand della Regione Lazio, organizzato per l’occasione da Arsial.
Fonte: Messaggero Viterbo.
Padiglione della Doc Bosco Eliceo E al Vinitaly si parla ferrarese.
Domenica si parte col seminario dedicato ai vini della sabbia ossia Russiola e Fortana La vetrina del Vinitaly (dal 10 al 13 aprile a Verona) è sicuramente un appuntamento importante a cui partecipare. L’enologia ferrarese è fiera di portare all’attenzione del vasto pubblico della rassegna scaligera soprattutto i suoi due antichi vitigni autoctoni: il Fortana e la Russiola. In questi anni i vini ferraresi delle sabbie, nonostante una contrazione dei consumi del mercato interno enologico, registrano un aumento delle vendite sul mercato regionale e nazionale. Vinitaly è poi l’occasione non solo per promuovere i Vini delle sabbie a livello nazionale, ma anche al mercato estero che, anche se da poco, ha cominciato a conoscerne e apprezzarne le peculiarità.
Fonte: Nuova Ferrara.
Il Divino Etrusco di Tarquinia si presenta in anteprima al Vinitaly.
L’amministrazione comunale sarà ospite presso lo stand della Regione Lazio organizzato per l’occasione dall’Arsial Il Dino Etrusco di Tarquinia si presenta in anteprima Vinity L’evento sarà arricchito di nuove esperienze sempre legate al “bere bene”. II Divino Etrusco di Tarquinia arriva al Vinitaly. Il 13 aprile a Verona un evento dedicato all’anteprima dell’edizione 2022. La notizia è stata confermata dall’amministrazione comunale che ha ufficializzato la partecipazione al Vinitaly 2022, dove verrà presentato uno degli eventi più importanti del calendario tarquiniese. Da 16 anni dunque la manifestazione sembra crescere e arricchirsi di anno in anno, proponendo ad ogni edizione tante novità che intrattengono non solo gli appassionati del vino e i professionisti del settore, ma anche i turisti che si trovano ad affollare la città in quel periodo.
Fonte, Provincia di Civitavecchia.
La sfida delle botti. Torna Vinitaly (dopo due anni) e rilancia le cantine di nicchia.
La kermesse Gli scenari geopolitici mettono a rischio l’export. Si cercano soluzioni anche per i più «piccoli». La guida Vinitaly and the City II Fuorisalone ad hoc che coinvolge Verona Dal design al vino, ogni fuorisalone è la chiave per coinvolgere la città: il centro storico di Verona sarà una sorta di teatro all’aperto, dall’8 alt’ 31 aprile, con installazioni, scenografie e performance legate al Vinitaly nei principali punti di interesse della città: il fiume, i monumenti, le porte storiche e le torri, le mura, la rete dei Musei Civici, le piazze, i negozi e le attività di ristorazione. diventeranno dei landmark per raccontare il vino con un percorso tra degustazioni e spettacoli. Concerti jazz e folk e Costi maggiori Oltre all’effetto delle sanzioni ci saranno anche i rincari di materie prime, energia e trasporti di Luciano Ferraro prima lo choc della pandemia, ora i tamburi di guerra da Est
Fonte, Corriere della Sera.
«L’edizione della ripartenza» Obiettivo: essere internazionali.
Da110 al 13 aprile, con buyer provenienti da 50 Paesi. Focus sul «bio» II programma di Peppe Aquaro pronti, via. Si riparte. Dal io al 13 aprile prossimi. Dove eravamo rimasti? Al Vinitaly del 2019. Ma è come se già da tre anni si stesse lavorando per l’edizione cinquantaquattro: 4.400 aziende provenienti da 19 nazioni e più di 5o Paesi coinvolti. E con i buyer, un esercito di 700 persone, provenienti da più di 5o Paesi. Per gli amanti dei numeri: il 76 per cento arriverà dalle aree asiatiche e dal Nord America. Benvenuti a Verona, cuore della geopolitica del vino. «Potenziamento del business in fiera, selezione degli operatori e incremento della quota estera sono le direttrici lungo le quali abbiamo lavorato in questi due anni di pandemia. Continueremo a farlo anche per le prossime edizioni», spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere. Per la serie, vietato sbagliare. Del resto, dai risultati emersi da una indagine della società di consulenze, Roland Berger, che ha coinvolto 23o aziende italiane del vino, tre sono I dati da stappare: 1174% delle imprese raggiunge Vinitaly per crescere a livello internazionale; il 52% si augura di migliorare la redditività, mentre 1’83% spera di acquisire nuovi clienti esteri.
Fonte, Corriere della Sera.
Intervista ad Albiera Antinori – Albiera Antinori «Cresciamo ancora pur nelle incognite».
Il personaggio Albiera Antinori «Cresciamo ancora pur nelle incognite» Identikit dei primati Una famiglia nel vino da 26 generazioni. È la più grande azienda privata con 3mila ettari Quando Albiera Antinori iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia, la Marchesi Antinori, aveva 19 anni. Era il 1986. L’edizione del Vinitaly si era aperta con i postumi dello scandalo del metanolo. C’erano 1.600 espositori, meno della metà di quelli attuali. Da quel momento iniziò la riscossa del vino italiano, un periodo difficile ma che servì a convincere produttori grandi e piccoli che solo puntando alla qualità, senza trucchi in cantina, si poteva crescere. Trentasei anni dopo, Albiera Antinori è diventata la presidente dell’azienda. Ha il compito di guidare un gruppo attivo nel mondo del vino dal 1385, con 26 generazioni dedicate a botti e bottiglie. Il padre, Piero Antinori, come altri grandi del settore, è in attività perpetua.
Fonte, Corriere della Sera.
Petra, un rosso femminile che profuma di Maremma.
Torna il Vinitaly, si comincia domenica io a Verona, per tre giorni. È da verificare se dopo due anni di Zoom una fiera, peraltro così caotica, abbia ancora senso. Ma sia benedetto comunque il Vinitaly perché segna una parvenza di normalità. Pensando a un vino che potesse rappresentare continuità ed evoluzione, avesse il timbro e il carattere di personalità d’immensa competenza e passione, mi è venuta in mente questa bottiglia, che appartiene ai miei affetti profondi. Si chiama Petra e nasce dall’intuizione di Vittorio Moretti, uno dei fondatori del successo mondiale della Franciacorta, di dare a sé stesso e alla sua azienda spumantistica un grande rosso. Ma c’è un’altra verità, in Petra: è il debutto imprenditoriale di Francesca Moretti – oggi capo del regno vitivinicolo di famiglia che va da Bellavista a Sella e Mosca, da Teruzzi a Petra fino a Contadi Castaldi, che si è fatta enologa per professione, vignaiola per passione e imprenditrice per intelletto e affetto.
Fonte, La Verita’.
In vino veritas.
Tra tradizione e blend sperimentali Azienda giovanissima, messa in piedi da Mario Ercolino, enologo per nascita e per vocazione. Questa sua ultima creatura si trova a Paternopoli, su un promontorio dai suoli vulcanici, in un contesto territoriale storicamente vocato alla coltura dei vitigni tipici locali. Ne deriva un’ampia gamma di produzione che accanto a etichette dallo stile tradizionale contempla interessanti sperimentazioni con i vitigni storici modulati in blend inconsueti e irresistibilmente attraenti. Uno di questi è il Suadens, che passa sei mesi in barrique dopo la vinificazione di Fiano, Falanghina e Greco che lo compongono in parti uguali. Giallo luminoso con pagliuzze dorate, offre profumi eleganti di agrumi, fiori di camomilla, miele e mandorle, qualche soffio balsamico.
Fonte, Messaggero.
Verona 10-13 aprile Il Consorzio Roma Doc debutta a Vinitaly.
Il Consorzio Roma Doc debutta dal 10 al 13 aprile a Vinitaly il salone del vino e dei distillati di Verona. Presenti 24 cantine tra incontri, degustazioni e momenti di business. Lunedì 11 in programma “Roma Caput Vini? Dialoghi tra storia, antropologia, sociologia e marketing”. A raccontare il rapporto millenario tra l’Urbe e il vino Ernesto Di Renzo dell’Università di Tor Vergata.
Fonte, Messaggero.
Torce accese nei vigneti francesi per evitare le gelate.
Gli agricoltori francesi hanno acceso migliaia di torce nei vigneti per salvare le piantine di vite dal freddo eccezionale arrivato a primavera iniziata, con il rischio di gelate notturne e di perdere una intera stagione. La temperatura in Borgogna nella notte tra domenica e lunedi è scesa a tre gradi, record in questo periodo. Un fenomeno simile è avvenuto nel 2021. Per gli esperti è colpa del cambiamento climatico.
Fonte, Sole 24 Ore.
Candele nei vigneti contro il gelo.
Alcuni viticoltori camminano tra i solchi di terra dopo aver acceso delle candele nei nei vigneti intorno a Puli-gny-Montrachet, in Borgogna, per proteggerli dall’ondata di gelo che ha avvolto l’Europa. Si tratta di una tecnica antichissima, applicata anche in Italia, con la quale di spera di salvare le piantagioni dal freddo in primavera.
Fonte, Stampa.
La prima volta al Vinitaly del Consorzio Roma Doc.
II Consorzio Roma Doc per la prima volta avrà un suo spazio a Vinitaly nel Padiglione Lazio con le 24 cantine ad alternarsi tra incontri “faccia a faccia” con la stampa di settore, degustazioni e momenti di business. Lunedì 11 nello spazio eventi del Padiglione Lazio, si svolgerà una vera e propria lezione.
Fonte, Tempo.
Veleni in piazza – Vessicchio, da Sanremo a Vinitaly.
Musica e vino: saranno 891e aziende presenti alla prossima edizione di Vinitaly, a Verona, nella «collettiva» organizzata dalla Camera di Commercio di Avellino. E se è vero che il vino flirta spesso con l’arte, i visitatori del padiglione non potranno perdersi la performance musicale che vedrà sul palco il maestro più amato dagli italiani, Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra, compositore ed anche attore, in compagnia di due esperti dell’improvvisazione jazz per evocare il Festival di Sanremo. Per Luca Perozzi, Segretario Generale della Camera di Commercio di Avellino, «dobbiamo fare in modo che le etichette irpine diventino sempre più un punto di riferimento per chi determina i flussi di acquisto.
Fonte, Tempo.
Asse tra Allegrini e Villa Sandi. Decolla l’alleanza tra Amarone e Prosecco.
Amarone e Prosecco sono le due facce della stessa medaglia: il Veneto. Allegrini e Villa Sandi hanno deciso spalancarla di sul mondo insieme. Entro l’anno, all’interno dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, apriranno la loro vineria. Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi e Marilisa Allegrini, presidente dell’ornonima cantina di Fumane, hanno puntato su una vetrina strategica. «Questo spazio» ha commentato il tycoon del Prosecco «ha l’obiettivo di promuovere un’alleanza tra eccellenze per raccontare due aree a vocazione vinicola che hanno molti elementi in comune».
Fonte, Verita’&Affari.
Vino. Fari accesi sulle cantine Villa Bucci e Tenuta Ulisse.
Mentre Mediobanca prosegue le trattive per Capichera, azienda sarda della famiglia Ragnedda, in vendita per 20 milioni di euro, e LT Wine e Food Advisory, è impegnato a chiudere la partita Campea, cantina dei fratelli Bisol a Valdobbiadene (capacità produttiva due milioni e mezzo di bottiglie, sul mercato a otto milioni di euro), nella dorsale adriatica i fari si accendono su Villa Bucci e Tenuta Ulisse. La prima, in provincia di Ancona, sarebbe nel radar di Marchesi Antinori. già presente in Toscana e in Umbria, vista la posizione strategica. La seconda, abruzzese di Chieti, in vendita per 3o milioni di euro, sarebbe nei desiderata del gruppo milanese Italian Wine Brands. La palla è in mano a UBS.
Fonte, Verita’&Affari.
«Hub del vino e dei prodotti agricoli si farà».
Impegno del presidente Barone per un’ampia concertazione istituzionale «Hub del vino e dei prodotti agricoli si farà» Il deputato 5Stelle Maglione: «Positivo per il territorio delineare l’obiettivo di un’infrastruttura per il comparto primario» “La progettazione per lo scalo merci di Ponte Valentino sta andando avanti e a breve incontrerò la Senatrice Lonardo e l’Onorevole Maglione che mi hanno chiesto una riunione per discutere della parte che riguarda l’hub vino e prodotti agricoli”. Così Luigi Barone, presidente del Consorzio Asi della provincia di Benevento. “Stiamo continuando nelle attività di interlocuzione con Reti Ferroviarie Italiane e con il sindaco Mastella, terremo entro quindici giorni un nuovo incontro con Regione Campania, Comune di Benevento e Confindustria, l’obiettivo è definire quanto prima il quadro economico dell’intervento complessivo.
Fonte, Il Sannio Quotidiano.
Vigneti, per la riconversione disponibili oltre 15 milioni.
Fondi destinati a migliorare la qualità delle produzioni Vigneti, per la riconversione disponibili oltre 15 milioni Raffica di domande Sono 1.043 le domande presentate nel bando 2021-2022 per la ristrutturazione e riconversione di 1.500 ettari di vigne. Incentivi fino a 8.500 euro l’ettaro per il rinnovo degli impianti viticoli, più un contributo extra di 900 euro per estirpare i vecchi vitigni e ulteriori 2mila euro per il mancato reddito durante i lavori. È quanto ha messo a punto la Regione per il miglioramento della qualità dei vini dell’Emilia Romagna e per produzioni sempre più digitali e sostenibili. Sono interessati i territori di tutte le province. Il bando, che destina 15,2 milioni di euro per investimenti nel segno dell’innovazione tecnica e varietale, rientra tra le misure finanziate dall’Ue attraverso l’Organizzazione comune di mercato vino e concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà e per incentivare tecniche innovative all’insegna della meccanizzazione colturale e dell’installazione di impianti irrigui di ultima generazione.
Fonte, Gazzetta di Parma.
I Mattarelli e la lunga passione per il Fortana.
L’azienda vigaranese È partita negli anni ’30 dall’Osteria di Palina con le prime bottiglie, poi negli anni ‘GO il cambio di passo Domenica il lutto del secondo Umberto che fu presidente del Consorzio di tutela Uno scrittore formidabile come Marcel Proust affermava che l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi. Molto spesso sono le cose che vediamo ogni giorno, quelle che potrebbero essere banalizzate dalla consuetudine, a nascondere le sorprese più entusiasmanti. Cosa che vale ovviamente anche per il vino. Ogni bottiglia è uno scrigno fatato, che nasconde un mondo vitale, in evoluzione e capace di raccontare sempre qualcosa, dell’annata e dell’uva di certo, ma anche, in fondo in fondo, di noi stessi. Per questo uno dei paradigmi di cui ci si dovrebbe sbarazzare in ambito di vino è parlare di territori “vocati”e territori “non vocali”.
Fonte, Nuova Ferrara.
Il gioiello di casa è il Rosa x Emy Vista e gusto di assoluto livello.
Prima fermentazione in acciaio poi metodo Charmat “lungo” Ma l’ampia gamma di prodotti vede anche il biologico Montuni e a breve attese diverse novità Cantina Mattarelli ha tante frecce al suo arco. Il classico Fortana fermo in purezza, a esempio, un interessantissimo frizzante biologico da Trebbiano più Montuni che si chiama Confondo, poi Merlot, Sauvignon Blanc e anche diverse novità, che vedranno la luce a breve. Ma il vero gioiello di casa è il Rosa x Emy. È un vino Il noto sommelier Samuele Bison con Emanuele Mattarelli frizzante da Fortana in purezza, che proviene da uve raccolte manualmente, poi pressate sofficemente. Successivamente viene svolta la prima fermentazione, con lieviti selezionati, in acciaio, e lo stesso mosto viene utilizzato per la rifermentazione, un metodo Charmat “lungo”, che rimane sui suoi lieviti per circa 12 mesi.
Fonte, Nuova Ferrara.
È Matteo Lovo il nuovo presidente.
Assoenologi del Friuli Venezia Giulia: finisce dopo 15 anni e quattro rielezioni consecutive la presidenza di Rodolfo Rizzi, che ha traghettato il movimento in questi anni complicati, dall’addio del nome Tocai per il bianco tradizionale alle nuove opportunità del Prosecco, del Pinot grigio e della Ribolla gialla. Al suo posto il consiglio direttivo ha eletto un giovane enologo friulano, Matteo Lovo (nella foto con Rizzi), 36 anni, da otto amministratore di una fra le più rinomate aziende del Ramandolo Docg, a Nimis, la Dario Coos, ma in passato ha avuto incarichi anche nelle prestigiose cantine Jermann e Pighin sul Collio. Lovo, diplomato enotecnico all’Istituto agrario di Cividale e laureato in tecnologie alimentari all’Università di Udine, nell’ultimo triennio era vicepresidente oltre che responsabile delle degustazioni ufficiali. Giovanissima anche Chiara Peresani, che subentra nel ruolo di consigliere nazionale a Daniele Calzavara.
Fonte, Messaggero Veneto.
Una cantina in mare a 22 metri di profondità con cinquemila bottiglie di Prosecco Trieste doc.
La Parovel di San Dorligo avvia una soluzione innovativa per il settore sfruttando una tecnica sostenibile. Ok alla concessione dall’Authority Una cantina in mare a 22 metri di profondità con cinquemila bottiglie di Prosecco Trieste doc. Dal prossimo mese di novembre si potrà stappare una delle 5 mila bottiglie di Prosecco Trieste doc Parovel, che tra qualche settimana verranno inabissate ad una profondità di 22 metri nello specchio acqueo antistante il lato interno della diga Luigi Rizzo. In quel punto del Porto franco nuovo, l’Autorità portuale ha, infatti, appena accolto la domanda di concessione marittima semestrale di un’area di 67 metri quadrati presentata dall’azienda di San Dorligo della Valle, che dal 1898 produce vino e olio. Il progetto è quello di creare una cantina sottomarina dove sistemare 14 enormi casse in acciaio.
Fonte, Piccolo Trieste.
Sei i vini mantovani a “5 stelle” E il migliore entra nella top 10.
Si è chiusa domenica l’annuale selezione enologica di Veronafiere 5StarWines e Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità. Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento. Circa 70 esperti hanno esaminato, commentato e valutato le oltre 2300 referenze iscritte. Vini e produttori selezionati beneficeranno di speciale promozione lungo tutto l’arco dell’anno a cominciare già da Vinitaly 2022, in programma dal10 a113 aprile.
Fonte, Gazzetta di Mantova.
Terre d’Oltrepò, nuovi prodotti e idee a Vinitaly.
Broni, la grande realtà cooperativa alla manifestazione veronese con i piani della governance appena eletta Terre d’Oltrepò, nuovi prodotti e idee a Vinitaly. Terre d’Oltrepò debutta al Vinitaly con la nuova governance. «Questo evento ha sempre rappresentato un momento importante per far conoscere i nostri prodotti a buyer e appassionati del vino di qualità. Saremo presenti al padiglione Oltrepò Pavese – spiega il presidente Enrico Bardone – e con il brand La Versa saranno in vetrina il Collezione 2008 (85% Pinot Nero e 15% Chardonnay), la novità dell’anno e il Testarossa 2016, un elegante Metodo Classico prodotto con Pinot Nero in purezza che dal 1989 è l’orgoglio della spumantistica firmata dalla cantina di Santa Maria della Versa. La storica Cantina di Casteggio presenterà, invece, la linea Le Selezioni, riservata al mondo horeca, quello professionale – aggiunge Bardone -. In fiera saranno presenti il Pinot Grigio ramato Rusan, il Riesling Renano in purezza Clefi e il Pinot Bianco Similce.
Fonte, Giorno Lombardia.
Cin cin Marche, a Vinitaly una pioggia di premi.
Moncaro di Ancona è «Cantina dell’anno» e ottiene «Miglior bianco d’Italia». A Roberto Lucarelli (Cartoceto) il trofeo «Cangrande» Cin cin Marche, a Vinitaly una pioggia di premi. Marche protagoniste a Vinitaly. A Moncaro di Montecarotto (Ancona) il premio come «Cantina dell’Anno» e come «Miglior vino Bianco d’Italia» nella selezione di 5StarWines-the Book, la guida ai migliori vini d’Italia del celebre appuntamento fieristico a Verona dal 10 al 13 aprile. II titolo di Miglior vino bianco d’Italia con il punteggio 95/100 è andato al Verdicchio Superiore Fondiglie che prende il nome dalla contrada del comune di Rosora in cui nasce. «Un grande risultato per noi e per tutto il vino marchigiano – afferma Doriano Marchetti, presidente di Moncaro e un grazie a tutti i soci e collaboratori».
Fonte, Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Il Timorasso tira la volata ai vini dei colli tortonesi.
L’affermazione del Timorasso, lanciato verso il prossimo riconoscimento della sottozona Derthona, trascina alla scoperta di un territorio tra pianura e Appennini al crocevia di quattro regioni, Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna. Un fascino che si è colto a Derthona Due.Zero, rassegna vinicola. Accanto agli antichi mezzi agricoli della collezione museale, i produttori, quelli che sui Colli Tortonesi sono nati e si sono battuti per la riscoperta del Timorasso e quelli che dalla Langhe sono venuti ad acquistare vigneti per avere quel vino bianco di gran carattere che ha successo. Si coglie l’idea di rilanciare un’isola “bianca” che unisca i Colli Tortonesi alle vicine colline del Gavi, per promuovere insieme due vini bianchi piemontesi d’eccellenza.
Fonte, Stampa Torino.
Mottola, il vino e la viticoltura come esperienza turistica.
Cantine e masserie luoghi della «didattica» e della cultura enologica. Sabato sera la sala convegni comunale di via Vanvitelli ha ospitato il senatore Dario Stefano, presidente della XIV^ commissione permanente Politiche dell’Unione Europea, per parlare del suo libro “Turismo del vino in Italia”, scritto a quattro mani con Donatella Cinelli Colombia, fra le maggiori produttrici di vino italiano, impegnata da sempre nella rivalorizzazione della figura femminile nel settore vitivinicolo. Un’occasione per dialogare su alcuni temi particolarmente importanti legati all’agricoltura e al turismo del vino. «Discutere di questi temi – ha affermato il senatore – significa animare un protagonismo che in Puglia ci vede ancora agli inizi».
Fonte, Gazzetta di Taranto.
L’Antica Cantina di San Severo porta la Puglia e il Tavoliere al Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile L’Antica Cantina di San Severo sarà al Vinitaly di Verona per presentare le nuove annate dei vini di questa azienda nata nel 1933 dalla passione e dal lavoro dei contadini del territorio. Presso il Padiglione 11 – Isole El – F1 – G1 saranno presentate le migliori etichette di questa cantina vera bandiera della viticoltura di Puglia. “I vini presentati presso lo stand sono ricavati da vitigni pugliesi che ormai hanno conquistato i palati di mezzo mondo – spiegano da L’Antica Cantina – tra questi ricordiamo: il Bombino, il Nero di Troia, il Primitivo, la Falangina. Vini Rossi, Bianchi e Rosati San Severo DOP che potranno essere degustati presso lo stand.
Fonte, L’Attacco.
Tre medaglie d’oro per i vini della cantina Santa Maria la Palma.
Riconoscimenti prestigiosi peri vini Santa Maria La Palma Prestigiosi riconoscimenti per la Cantina Santa Maria La Palma, grande società vitivinicola cooperativa di Alghero. I vini dell’azienda hanno ricevuto 3 medaglie d’oro in 3 diversi concorsi enologici internazionali, a cui si è aggiunta una medaglia d’argento in una quarta competizione. Il primo concorso “d’oro” è stato il Concours Mondial de Bruxelles 2021, che ha regalato una medaglia d’oro all’Akènta Cuvée. Dopo è stata la volta del Mundus Vini, competizione tedesca che ha assegnato ben tre medaglie d’oro a tre diverse etichette: Ràfia – Vermentino di Sardegna Doc -, Redit – Cannonau Riserva – e Akènta Cuvée.
Fonte, Nuova Sardegna.
Vinitaly, Vernaccia miglior vino d’Italia.
Dessi: ci abbiamo creduto, un grande riconoscimento che premia il lavoro dei vignaioli Vinitaly, Vernaccia miglior vino d’Italia Verona si innamora di Judikes della Cantina del Rimedio: 97 punti su 1Q4 Sua maestà la Vernaccia di Oristano Doc Riserva “Judikes” 2008 della Cantina del Rimedio è il miglior vino italiana in assoluto al Vinitaly 2022. Nessun altra etichetta tra le 960 presentata nella selezione enologica di Veronafiere 5StarWines, bianchi, rossi o rosati che siano, dai nobili del Piemonte e della Toscana a quelli potenti della Puglia e Sicilia ha ricevuto un punteggio di 97 centesimi. n massimo dei voti è stato assegnato dai giudici a “Judikes”, in assoluta purezza, tenuto in botte per 14 anni e trasferito solo qualche mese fa nelle 3.199 bottiglie tutte numerate.
Fonte, Unione Sarda.
La produzione di vino superai valori pre-pandemia.
II vino dell’Etna Doc riparte e la produzione supera i valori raggiunti prima della pandemia. È uno dei dati emersi durante la presentazione di Contrade dell’Etna, l’evento di Cronache del gusto di promozione dei vini del vulcano con il coinvolgimento di 90 cantine del territorio, al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia (Catania). Visitando ieri gli stand che hanno registrato il sold out di prenotazioni da parte del pubblico di enoappassionati, il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha annunciato un piano della Regione Siciliana per i vigneti che si trovano in determinati contesti paesaggistici, Etna compreso. «L’Etna è quello che è oggi – ha detto il sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda – grazie a Franchetti e a tutti i 380 produttori del vino nell’area del vulcano. Nel 2001 è cambiato tutto: sono venuti imprenditori importanti che hanno coinvolto, nella creazione della Costa d’oro dei vini dell’Etna, giovani e territorio locale. Oggi non si trova più un ettaro di terreno in vendita e le quotazioni sono salite da 10mila curo a 250mi1a euro.
Fonte, Gazzetta del Sud.
Al Vinitaly passerella da star per l’Isola – Vino bio e sostenibile l’ultima tendenza vale 100 milioni nei mercati esteri.
L’Isola si presenta al Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile con una produzione che nel 2021 è già tornata ai livelli pre-pandemia: l’export adesso vale più di 100 milioni di euro. E il biologico è la punta di diamante del settore. • apaginal0 Vino bio e sostenibile l’ultima tendenza vale 100 milioni nei mercati esteri Al Vinitaly di Verona la Sicilia torna ai livelli di export pre-pandemia quasi dieci milioni di bottiglie prodotte dal 22 per cento delle cantine di Gioaccliino Amato e Tullio Filippone La Sicilia del vino è biologica e sostenibile e lo diventa sempre di più accelerando nella crescita della produzione e dell’export in Italia e all’estero. L’Isola si presenta al Vinitaly in programma a Verona dal 10 al 13 aprile con una produzione che nel 2021 è già tornata ai livelli pre-pandemia come l’export che adesso vale più di 100 milioni di euro. E il biologico è la punta di diamante del settore.
Fonte, Repubblica Palermo.
Sting sale sul podio anche per l’extravergine prodotto al Palagio.
Il rinomato extravergine toscano ha un nuovo ambasciatore, Sting, che per la prima volta sarà premiato dal Gambero Rosso col conferimento delle ‘Tre foglie”, massimo riconoscimento della guida “Oli d’Italia 2022”. L’azienda agricola “Il Palagio” (Figline Valdarno) del cantante inglese e della moglie Trudie Styler sarà presente a Veronafiere con diversi wine tasting. In degustazione anche Folio extra vergine d’oliva premiato dal Gambero Rosso, un Frantoio Monocultivar. «Questa varietà— sottolineano alla tenuta toscana — produce un intenso olio extravergine di oliva con riflessi dorati, fine, aromatico, sapido e fruttato, con un pizzico di piccante e amaro. I profumi comprendono erba fresca, carciofo e rosmarino. L’annata 2021 è stata molto difficile: solo 100 litri di Frantoio produzione limitata o 100mila millimetri o milioni di gocce d’oro.
Fonte, Tirreno.
Vetro e cartone alle stelle sale il prezzo del Prosecco.
Non si ferma la volata dei prezzi delle materie prime che si riflette anche sul mondo del Prosecco. Le bollicine sono destinate ad aumentare non per volontà dei produttori ma a causa di una crescita incontrollata del vetro delle bottiglie (+15%), del cartone per gli imballaggi (+35%), delle gabbiette (+20%), delle capsule (+30%), dell’energia (+70%) e dei trasporti (+7%). L’aumento dei costi di produzione a causa del balzo del gas inoltre si inserisce in una carenza di materie prime tanto che le bottiglie rischiano di diventare introvabili. Per questo i produttori di vino e di vetro si sono incontrati per individuare soluzioni comuni.
Fonte, Corriere del Veneto Treviso e Belluno.
Il vignaiolo di Kherson sogna Vinitaly.
Rifugiato In Germania Il vignaiolo di Kherson sogna Vinitaly venom Giovane produttore di vini, sopravvissuto ai bombardamenti, fugge dall’Ucraina e si rifugia in Germania. Ora spera di poter partecipare al Vinitaly per far conoscere al mondo le difficoltà che stanno vivendo i viticoltori ucraini. Denys Khalupenko, 39 anni, coltivava viti da dessert e cabernet nella zona di Kherson, la città ad un’ottantina di chilometri dalla Crimea occupata dai russi. «Il i6 marzo scorso — racconta Denys all’Ansa – una cinquantina di ettari di vigneti, così come la cantina, il ristorante e l’hotel sono stati colpiti da missili e bombe.
Fonte, Corriere di Verona.
«Torchiato da valorizzare 20mila bottiglie all’anno».
È iniziata domenica la torchiatura del “Piera Dolza” il Torchiato di Fregona, vino passito per eccellenza che viene prodotto in un territorio limitato e con lo stesso antico sistema dal 1600. La torchiatura per tradizione viene eseguita in prossimità del periodo Pasquale, viene fatta con cura e a mano. Un passaggio importante per i sette soci della cooperativa per arrivare al prodotto finito che potrà essere venduto solo 4 o 5 anni dopo l’imbottigliamento. Le uve autoctone che vengono utilizzate per produrre questo straordinario prodotto sono: Glera, Verdiso, Boschera alle quali possono venire aggiunte facoltativamente in misura del 15% altre uve non aromatiche tipo la Bianchetta – “All’Ocio” (chiamata così per il puntino nero sulla sommità dell’acino) e Perera.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Signori, il Raboso del Piave.
Tre vini, tre storie, tre famiglie: per raccontare l’altro volto della viticoltura di pianura, terra di bollicine ma anche di rossi longevi La produzione segue il corso del fiume sacro alla Patria, dai piedi delle colline di Conegliano e del Montello fino a Cortellazzo Signori, il Raboso del Piave. Non solo Prosecco: l’antidoto alla monocoltura c’è. E se chiama Raboso. Vino denso, corposo, che ha in sé l’aspro dei campi e del fiume, vino che fa pace col tempo. Scoprirlo e degustarlo è fare un passaggio à rebour nell’entroterra Serenissimo. E puntare il compasso sul lungo Piave trevigiano. Terra di sassi, di verde rigoglioso, di spazi che guardano lo scorrere dell’acqua e hanno alle spalle la montagna.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Le colline del Prosecco nelle mappe storiche.
La Società Iconografica Trivigiana riprende la propria attività di divulgazione culturale, proponendo domani all’Auditorium Stefanini (ore 20.45) una conferenza di Massimo Rossi su “Mappe storiche per studiare le colline del Prosecco”. Lo scopo è evidenziare l’importanza della topografia anche nella rappresentazione di un territorio che per la sua eccezionalità paesaggistica e culturale è stato riconosciuto nel 2019 patrimonio dell’Umanità. Caratterizzata da una particolare conformazione geomorfologica l’area fra Conegliano e Valdobbiadene è un susseguirsi di rilievi irti e scoscesi, in cui l’uomo ha saputo nei secoli adattarsi, modellando le ripide pendenze e perfezionando la propria tecnica agricola. Gli appezzamenti “vitati” sono intervallati da zone boscose e improduttive, indispensabili per preservare e garantire l’equilibrio ecologico di questo scenario paesaggistico e culturale unico, fortemente parcellizzato, detto “a mosaico”, ma estremamente fragile e da tutelare
Fonte: Gazzettino Treviso.
Vini veneti, 2021 da record ma possono migliorare puntando su nuovi mercati.
Studio Nomisma-UniCredit: l’Asia, la Corea del Sud e l’Est Europa per alzare l’asticella. Le nubi: geopolitica e i rincari delle materie prime Nicola Brillo Cresce l’export di vino italiano nei principali mercati al mondo (ad esclusione di Cina e Giappone). In particolare il Nordest è protagonista con circa la metà delle esportazioni nazionali. In Veneto lo scorso anno sono state pari a 2,49 miliardi di euro (con una crescita sul 2016 del 24,7%), il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto i 141 milioni (+28,5% dal 2016), mentre il Trentino Alto Adige ha esportato 614 milioni (+20,1%in 5 anni). Sono questi alcuni numeri del report realizzato da Wine Monitor di Nomisma e UniCredit in vista del Vinitaly. Con 137 mila ettari il Nordest è la macroregione italiana dove si concentra il 20% degli ettari vitati e con 15 milioni di ettolitri il 30% di produzione di vino. In particolare in Veneto si segnalano 94,7 mila ettari vitati, mentre in Fvg sono 26,9 mila, in Trentino Alto Adige 15,7 mila. Sul fronte della produzione il Veneto segna nel 2021 ben 11,7 milioni di ettolitri, il FVG 1,8 e il Trentino Alto Adige circa 1,95 milioni. Il Nordest è anche la regione leader dove si riscontrano le incidenze più alte di vini Dop sul totale regionale con il Veneto a 69% (Dop) e 22% (Igp), mentre il FVG è al 72% (Dop) e 21% (Igp)
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
La Nova Eroica Prosecco Hills Ciclismo epico e festa popolare – Arriva L’Eroica tra le colline dell’Unesco Natura e fatica, il ciclismo diventa poesia.
Arriva L’Eroica tra le colline dell’Unesco Natura e fatica, il ciclismo diventa poesia A un mese dall’evento più di 700 iscritti, provenienti da 20 paesi: tre percorsi per oltre 250 km nei luoghi top della Marca Il presidente Rosin: «Ì. l’occasione perfetta per arrivare in Veneto C’è grande alchimia». Meno di un mese e l’Eroica arriverà anche in Veneto. Domenica 1° maggio nelle suggestive Colline di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Unesco, ci sarà la prima edizione della Nova Eroica Prosecco Hills, un evento ciclistico internazionale dedicato alle bici moderne. Tre i percorsi in programma per oltre 250 km in totale nei luoghi più suggestivi dei 12 Comuni dell’area, con punto di partenza e di arrivo la tenuta Borgoluce di Susegana, che per l’occasione apre le porte a tutti per un grande festival che inizierà venerdì 29 aprile e che avrà il suo fulcro sabato 30. Gli iscritti sono già 700 da oltre 20 Paesi, alcuni anche oltreoceano, e l’obiettivo sono di aumentare il valore del territorio e di importare e implementare i valori che contraddistinguono l’Eroica.
Fonte: Tribuna Treviso.
Non solo lo sport e gli atleti Un villaggio per le famiglie La grande festa di Borgoluce
Lodovico Giustiniani e François Droulers, organizzatori dell’evento «Nova Eroica Prosecco Hills fa leva sul coinvolgimento del territorio» Non solo lo sport e gli atleti Un villa in per le famiglie La grande festa di Borgoluce Un evento del territorio per il territorio. La Nova Eroica Prosecco Hills è un’iniziativa che fa leva sul coinvolgimento della comunità locale e che non si dedica unicamente alla corsa in bicicletta, anzi è un insieme di valori che vengono espressi al massimo dal Festival che andrà in scena, in particolare, sabato 30 aprile nella tenuta Borgoluce di Susegana. Con la cornice delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità Unesco, verranno messe in piedi iniziative che rendono partecipe le famiglie del territorio ma anche chi, incuriosito, deciderà di passare una giornata fuori porta nel cuore della Marca.
Fonte: Tribuna Treviso.
Capitale d’impresa oggi parte l’avventura – Al centro del triangolo industriale.
Siamo “Capitale italiana della cultura d’impresa 2022”: oggi l’inaugurazione Al centro del triangolo industriale Al Goldoni di Venezia si parlerà di responsabilità e inclusione sociale come “antidoto alla follia”. Il conto alla rovescia sta per finire. Oggi alle 16, si alla il sipario su “Padova Treviso Venezia Rovigo-Capitale italiana della cultura d’impresa 2022”, con l’evento ufficiale di apertura “Territorimprenditivi: l’impresa della cultura” al teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni di Venezia. La cultura d’impresa come rete di relazioni, incontro di popoli e culture, apertura internazionale, dalle radici antiche nella Serenissima al respiro globale di oggi. L’esatto contrario e l’antidoto a ogni divisione, sopraffazione, nuova cortina come 1′ “insensata follia” alle porte dell’Europa che violenta libertà, democrazia, umanità. Ma anche chiave di volta di una nuova resilienza, dopo quella nella pandemia, per reagire al deterioramento dell’economia, reggere l’urto di shock energetico e conflitto e imprimere un radicale cambio di paradigma per la rinascita dell’Italia e dell’Europa
Fonte: Voce di Rovigo.
Ecco la cantina sottomarina con 5mila bottiglie di Prosecco Trieste doc.
La Parovel di San Dorligo avvia una soluzione innovativa per il settore sfruttando una tecnica sostenibile. Ok alla concessione dall’Authority. Dal prossimo mese di novembre si potrà stappare una delle 5 mila bottiglie di Prosecco Trieste doc Parovel, che tra qualche settimana verranno inabissate ad una profondità di 22 metri nello specchio acqueo antistante il lato interno della diga Luigi Rizzo. In quel punto del Porto franco nuovo, l’Autorità portuale ha, infatti, appena accolto la domanda di concessione marittima semestrale di un’area di 67 metri quadrati presentata dall’azienda di San Dorligo della Valle, che dal 1898 produce vino e olio.
Fonte: Il Piccolo.
Cantina Produttori Valdobbiadene, Val D’Oca 70 anni: nuova immagine, secondo bilancio di sostenibilità.
Sono trascorsi 70 anni da quel 1952 in cui 129 agricoltori di Valdobbiadene gettarono le fondamenta di un modello di impresa che si sarebbe poi rivelato vincente: la Cantina Produttori di Valdobbiadene. Erano trascorsi pochi anni dalla fine del secondo conflitto, particolarmente aspro da quelle parti, dove molti toponimi terminano con “della battaglia”. A quell’epoca, dell’uva non si sapeva che farne e il vino – e soprattutto il Prosecco – era ben lungi dall’essere il prodotto glamour che è diventato in questi ultimi decenni.
Fonte: Beverfood.com.
Il miglior vino italiano? È della cantina Vernaccia di Oristano.
Si è chiusa ieri l’annuale selezione enologica di Veronafiere 5StarWines & Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità. Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria internazionale dell’evento.
Fonte: Unione Sarda.
Ucraina: asta di solidarietà per i rifugiati dalla Toscana del vino.
La Toscana del vino insieme per un’asta di solidarietà per i rifugiati ucraini. E’ ‘#viniperlapace’, iniziativa promossa l’11 aprile prossimo, al Vinitaly, dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino in collaborazione con il Consorzio del Vino Chianti Classico ed il Consorzio Tutela Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia. “Un’unica, grande e corale risposta del mondo enologico di Toscana alle sofferenze delle popolazioni dell’Ucraina, martoriate dalla guerra in corso”, spiegano gli organizzatori. L’asta comprenderà circa 30 importanti lotti di grandi bottiglie ed annate, offerte dai produttori soci dei tre Consorzi. Si terrà a partire dalle 16 di lunedì prossimo all’Auditorium Verdi del PalaExpo di Veronafiere e il ricavato andrà alla Caritas Diocesana di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino,per essere destinato ad una serie di strutture di accoglienza per famiglie di profughi ucraini.
Fonte: Ansa.
Vino e materie prime: è allarme per i produttori italiani.
A pochi giorni dall’inaugurazione di Vinitaly, l’allarme per i produttori vino italiani è già scattato. E proprio in un momento in cui gli ordini avevano incominciato ad arrivare di nuovo, è diventato più difficile evaderli per mancanza di materiali. A mettere nero su bianco una situazione divenuta ormai paradossale è Cristiana Lauro, Wine business promoter, strategic consultant for wine producers e scrittrice enogastronomica (così recita la sua “firma” su Facebook) che dalle colonne di Dagospia.com elenca tutto ciò che non va nel settore. Il vetro è introvabile e i prezzi aumentano anche senza preavviso. Molte vetrerie – dice l’esperta – hanno chiuso durante la pandemia, qualcuno è fallito, ma i costi energetici per produrre vetro non sono eliminabili.
Fonte: Mixer Planet.
Cooperative del vino custodi del territorio: con 5 miliardi di fatturato coprono il 40% del mercato.
Salvaguardano le zone di montagna e creano aggregazione: vantano una produzione che raggiunge un quarto del valore dell’export. “Senza il mutualismo cooperativo gran parte della viticoltura di montagna, così come quella di molte aree depresse, sarebbe negli anni scomparsa o non avrebbe conosciuto uno sviluppo omogeneo, solidale, sostenibile e stabile come quello che ha conosciuto”. E nella aree più vocate la presenza del vigneto cooperativo é “anche un presidio dell’italianità perché, nonostante le tensioni sui mercati internazionali, multinazionali e imprenditori stranieri guardano con interesse crescente alle cantine del nostro Paese, come dìmostra la recente acquisizione da parte della famiglia di imprenditori svizzeri Bindella di “Le Casalte” nelle terre del Vino Nobile di Montepulciano per 17 milioni di euro”.
Fonte: la Repubblica
Etna Doc, produzione vino supera valori pre-pandemia.
Il vino dell’Etna Doc riparte e la produzione supera i valori raggiunti prima della pandemia. È uno dei dati emersi durante la presentazione di Contrade dell’Etna, l’evento di Cronache del gusto di promozione dei vini del vulcano con il coinvolgimento di 90 cantine del territorio, che si conclude oggi al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia (Catania). Visitando ieri gli stand che hanno registrato il sold out di prenotazioni da parte del pubblico di enoappassionati, il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha annunciato un piano della Regione Siciliana per i vigneti che si trovano in determinati contesti paesaggistici, Etna compreso.
Fonte: Ansa.
Vino sequestrato “Carenze amministrative”.
Si parla di vino in aula. Quantità ingenti, che sarebbero state vendute come se fossero docg, per esempio, e invece non lo erano. Una sfilza di testimoni ieri sono stati ascoltati dal pm Sara Faina, davanti al giudice Grandinetti, nel processo che vede imputati alcuni manager di un’impresa per la vendita di prodotti con segni mendaci. I fatti risalgono al 2016-2017, un’inchiesta del pm Aldo Natalini. “Siete intervenuti presso un magazzino”, chiede il sostituto Faina ad un addetto dell’ispettorato centrale repressione frodi. “Sequestrammo igt toscano bianco che mostrava carenze dal punto di vista dell’etichettatura, 576 bottiglie, recandoci dopo quattro giorni dalla ditta dove trovammo un altro paio di bottiglie di zone diverse”, racconta. Furono presi i documenti commerciali e scattarono gli accertamenti. A seguire salgono sul banco dei testimoni il responsabile dell’imbottigliamento di un’azienda che lavorava per conto terzi. “Le prime forniture ci pagarono regolarmente – dice l’imprenditore – poi non vennero onorate fatture anche per 54mila euro”.
Fonte: La Nazione.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 4 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Eccellenze marchigiane in vetrina a Barcellona.
Alimentaria 2022, una piattaforma di promozione L’assessore Carloni: «Consolidiamo l’immagine della regione nel mondo». II Vinitaly di Verona nel mirino (10-13 aprile). Oggi porte girevoli per le eccellenze agroa1imentari marchigiane. Chiude a Fermo l’edizione della ripartenza di Tipicità mentre a Barcellona inizia” Alimentaria 2022,1a manifestazione internazionale di riferimento per i professionisti dell’industria alimentare e del food service. Le Marche presenti Nella città catalana (da oggi a giovedì 7 aprile), le Marche saranno rappresentate da sette aziende: Marini Tartufi, Pergola Tartufi, Filotea, Boccafosca, Togni spa, NFS, Tre Mori, a testimoniare l’eccellenza agroalimentare e produttiva del territorio marchigiano..
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Parteciperanno al Vinitaly 13 produttori viterbesi.
La fiera, che è in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, è stata presentata dall’assessore regionale Onorati Parteciperanno al Vinitaly 13 produttori viterbesi Tutto pronto per l’edizione 2022 del Vinitaly. Presentato il programma della partecipazione della Regione Lazio, in collaborazione con Arsial ed Excellence, ai prossimi Vinitaly e SoleAgrifood in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Una importante occasione in cui il Lazio sarà protagonista con numerosi produttori del vino e dell’olio e con un ricco calendario di appuntamenti. Saranno 58 le aziende vitivinicole presenti nel Padiglione di 1.800 metri quadrati del Vinitaly e sei i produttori dell’olio nei 150 metri quadrati al SoleAgrifood.
Fonte: Corriere di Viterbo.
A tutto bio, ma vende soprattutto all’estero.
Nello stato di NewYork si producono vini bianchi, rossi, frizzanti, rosa e da dessert. Forse l’eccessivo numero di uve e rarità ha impedito alla produzione locale di acquisire una identita ben definita. Ecco sette etichette che non hanno ancora ottenuto il giusto riconoscimento. Lo stato di New York è il terzo produttore di vino negli Stati Uniti, dopo California e lo stato di Washington. Un vino che forse non gode del J riconoscimento che merita. Tra le tante bottiglie stappate, di diverse uve e tipologie, spiccano alcuni eccellenti riesling degli ottimi merlot e udite! udite! degli spumanti di ottimo livello, vinificati con il metodo classico. La Brotherhood America’s Oldest Winery, Ltd., la più antica azienda vinicola americana fu fondata nella I ludson Valley di New York nel 1839 e Constellation Brands, la più grande azienda vinicola al mondo, ha sede nella regione occidentale dei Finger Lakes New York.
Fonte: We Wealth.
A tutto bio, ma vende soprattutto all’estero.
II comparto presenta margini di crescita enormi L’accelerazione grazie alla nuova legge sull’agricoltura L’obiettivo è conquistare il mercato domestico. Il vino biologico italiano è ormai una realtà consolidata, tuttavia presenta margini di crescita enormi perché è in atto una rivoluzione partita negli ultimi 3 anni che certamente subirà un’accelerazione grazie alla nuova legge sull’agricoltura bio». Di questo è convinto, Roberto Zanoni, presidente di Assobio, l’associazione che rappresenta circa il 70% del valore dei consumi biologici italiani con i suoi 130 soci aderenti. Un mondo, quello del vino, che si puo’ considerare “emergente” nel panorama nazionale dei consumi, tanto che ancora oggi non si conosce il suo vero valore in termini di fatturato. Assobio lo annuncerà in anteprima il 13 aprile, all’interno di Vinitaly, quando presenterà il progetto di analisi e ricerca sul vino biologico che sta conducendo insieme a Nomisma.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Tendenze e affari, Verona capitale.
Vinitaly dal 10 al 13 aprile Tendenze e affari, Verona capitale Si ritroveranno 4.400 aziende del vino provenienti da 19 nazioni: tornano i top buyer. Un ricco programma. In alto i calici. Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia riapre le porte Vinitaly. L’appuntamento con il salone internazionale dei vini e distillati è dal 10 al 13 aprile, come sempre a Veronafiere. Qui si ritroveranno ben 4.400 aziende del vino provenienti da 19 nazioni che, ad oggi, hanno iscritto oltre 17mila etichette sulla piattaforma business Vinitaly Plus, aperta tutto l’anno. Siamo alla 54esima edizione di questa manifestazione amata e attesa, occasione per le cantine di fare buoni affari incontrando i top buyer provenienti da tutto il mondo, che questa volta superano quota 700.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Le bollicine superstar, Valdo raddoppia gli impianti.
Siamo alla terza generazione di imprenditori. E così parte un investimento di 16 milioni. Puntando sull’Europa e gli Usa S i prepara a raddoppiare gli impianti produttivi, la Valdo Spumanti. Che oltre a brindare a un 2021 eccezionale in termini di vendite, sta investendo 16 milioni nella propria espansione. «In questo modo potremo immettere sul mercato dal 2024 un 25% di bottiglie in più rispetto alle 20 milioni attuali» racconta Pierluigi Bolla, presidente dell’azienda e terza generazione di imprenditori del vino. Era il 1938 quando Sergio Bolla, il padre, decise di acquistare la ‘Società Anonima Vini Italiani Superiori’ a Valdobbiadene, fondata nel 1926 da quattro imprenditori locali e dandole successivamente il nome di Valdo. Una realtà che ha resistito a una guerra mondiale, a due grandi crisi come quella del 2001 e del 2008, alla lunga pandemia da Covid, e ora tira dritta per la sua strada rafforzandosi sui suoi principali mercati stranieri quali Germania, Svizzera e Austria, UK, Stati Uniti e Italia.
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Vino in bottiglia al top nella rete della Gdo ma con i costi record ora si temono i rincari.
La ricerca In per Vinitaly Vino in bottiglia al top nella rete della Gdo ma con i costi record ora si temono i rincari Dopo il record del lockdown rallenta il mercato, mentre crollano i formati maxi e convenienza. Le grandi insegne saranno presenti all’esposizione di Verona dal 10 al 13 aprile. Crescono i valori, ma rallentano i volumi con un crollo verticale di tutti i formati, ad eccezione della bottiglia di vetro, che resta predominante sul mercato e vede performance positive in quantità e valore, a differenza di tutto il resto: è la fotografia del 2021 del mercato del vino italiano nella Distribuzione moderna (Dm) che emerge dai dati Iri, elaborati in vista di Vinitaly, la più importante fiera di settore in programma a Verona (10-13 aprile).
Fonte: Repubblica Affari&Finanza.
Informazione pubblicitaria – A Valdobbiadene la cantina 4.0 dal cuore agricolo.
Sono trascorsi 70 anni da quel 1952 in cui 129 agricoltori di Valdobbiadene posero la prima pietra di un’impresa collettiva che si sarebbe poi rivelata vincente: la Cantina Produttori di Valdobbiadene. Erano trascorsi pochi anni dalla fine del secondo conflitto, accanitosi particolarmente da quelle parti, dove molti comuni hanno un nome che termina con “della battaglia”. All’epoca. dell’uva non si sapeva che farne e il vino era ben lungi dall’essere il prodotto glamour che è diventato in questi ultimi decenni. Quei 12g soci fondatori, contadini nell’Italia del Dopoguerra, videro nell’unione l’unica opportunità di ricostruzione del territorio. Una visione imprenditoriale che si è rivelata vincente e che oggi fa della Cantina una delle prime 50 aziende italiane del vino e una delle realtà più rappresentative della tradizione originaria del Prosecco, presente in grande distribuzione con il marchio Cantina Produttori di Valdobbiadene e nella ristorazione con il marchio esclusivo Val D’Oca.
Fonte, Repubblica Affari&Finanza.
Dossier Fiere – Vino, l’export cerca nuovi sbocchi.
Dopo i risultati record centrati nel 2021, per l’anno in corso l’obiettivo è eguagliare le performance dei 12 mesi precedenti e, in corso d’opera, puntare a migliorarle. Per le imprese s’impone la necessità di diversificare i mercati di vendita 6 La sfida è crescere sul mercato cinese, che oggi assorbe solo l’1,8% delle spedizioni di vino made In Italy Giorgio dell’Orefice 3 recedere a fari spenti, ponendosi come obiettivo iniziale quello di almeno eguagliare, alla luce delle turbolenze geopolitiche, una performance straordinaria come quella 2021(7,1 miliardi di fatturato, +12,4%). E poi magari in corso d’opera puntare anche a fare meglio. Si presenta così alla vetrina di Vinitaly (si veda l’articolo sotto) 112022 del vino italiano sul fronte export. Un asset imprescindibile che vale oltre il 5o% del giro d’affari del settore.
Fonte, Sole 24 Ore.
Al Vinitaly 630 acquirenti da tutto il mondo.
Dagli Stati Uniti raggiungeranno Verona 130 buyer. Nutrite anche le rappresentanze europee (guida la Germania) e asiatica L’evento Ritorno in presenza Vinitaly torna in presenza (da domenica io a mercoledì 13 aprile 2022) dopo due edizioni cancellate causa Covid e una “special edition” autunnale nel 2021 in formula ridotta. E lo fa preparandosi al futuro, un futuro che sarà sempre più centrato sul business, sulla digitalizzazione e sui servizi logistici alle imprese in quella che è già stata definita una svolta “pro” per l’evento principale del vino italiano. Le novità organizzative sono nate dall’ascolto delle imprese e anche dall’esperienza della special edition che si è dovuta per forza svolgere In forma ridotta sia in termini di occupazione degli spazi, del numero di operatori e soprattutto di visitatori con accessi limitati esclusivamente a un pubblico professionale.
Fonte, Sole 24 Ore.
L’analisi – Ma sul 2022 si addensano incognite molto forti.
La settimana scorsa Cosco che insieme ad altre quattro compagnie di navigazione gestisce 1190% del traffico container mondiale – ha deciso di raddoppiare i costi dei noli dal porto di Salerno con destinazione Regno Unito. Lo stesso giorno, Msc ha deciso di cancellare la rotta navale Napoli-Inghilterra. Con le aziende esportatrici italiane che da mesi sopportano aumenti del 500-600% delle tariffe per le tratte marittime, notizie come queste significano solo una cosa: un ulteriore aggravio dei prezzi e tempi ancora più lunghi di consegna ai clienti internazionali. Non c’è solo l’effetto depressivo del caro-energia sulla crescita del Pil e sulla capacità di spesa delle principali economie mondiali, a minare le prospettive del vino italiano sui mercati internazionali.
Fonte, Sole 24 Ore.
Il turismo che cambia, da Italian Way a Italian Why?
Un turismo “nuovo” e in rapida evoluzione, che fa i conti con le conseguenze della e con i timori internazionali per il conflitto in Ucraina. Il 50% dei turisti in Italia appartiene alle generazioni Y e Z, nati dopo il 1981 e nativi digitali, il 94% è attento alle opzioni di viaggio sostenibili e il 40% sceglie di esplorare destinazioni poco conosciute, assetato di riscoperta e senso di appartenenza. La fotografia emerge da “Azioni di valorizzazione e promozione del settore turistico dei territori e delle produzioni di qualità”, progetto finanziato dal ministero del Turismo e realizzato in collaborazione con Unioncamere e Isnart. “Dopo un 2020 “anno zero per il turismo”, nel 2021 è cominciato un recupero ma oggi la guerra così vicina pone più di un dubbio sulla possibilità di tornare ai livelli pre-pandemia” dice il presidente di Isnart Roberto Di Vincenzo.
Fonte, Le Cronache Nazionali.
Vino, il Lazio riparte dall’export – I vini del Lazio ripartono dall’export più 20 per cento nell’anno del Covid.
I vini del Lazio ripartono dall’export più 20 per cento nell’anno del Covid numeri del settore 10% La produzione II valore della produzione delle aziende vinicole laziali rappresenta 11 10% di quella nazionale Qualità e vendite in Germania e Usa così il settore ha resistito alla crisi di Clemente Pistilli Passato da un fatturato di circa 13 miliardi di euro del 2019 ai 10 miliardi del 2020, una volta esplosa la pandemia, per arrivare all’incir19 mila Le aziende Sono 19 mila le aziende laziali che operano nel settore e circa 450 le cantine, gli ettolitri prodotti sono 5 milioni ca a 11 miliardi lo scorso anno, il settore vitivinicolo a livello nazionale è uno di quelli che hanno retto meglio all’urto del Covid. Per quanto riguarda il Lazio, secondo l’Istat, solo le esportazioni dei vini sono passate da un valore di 68,7 milioni nel 2020 a 82,7 milioni nel 2021.
Fonte, Repubblica Roma.
Il Club Buttafuoco con tre nuovi soci Un vino di squadra debutta al Vinitaly
II gruppo di viticoltori si amplia e raggiunge i 17 associati Alla rassegna veronese un rosso dell’annata 2017. Un nuovo vino consortile, la realizzazione di un’enoteca e la ristrutturazione dei vigneti per aumentare il numero delle bottiglie prodotte. I12022 sarà un anno ricco di iniziative e appuntamenti per il Consorzio Club del Buttafuoco storico di Canneto Pavese: dopo aver festeggiato a febbraio 1126° compleanno, con l’ingresso di tre nuovi soci, Irene e Fabio Barbieri, Paolo Verdi e Michele Cignoli, ora il club oltrepadano che riunisce 17 vignaioli del territorio (viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori in proprio) si prepara a nuove sfide. Innanzitutto, il ritorno, dopo due anni di stop a causa della pandemia, al Vinitaly di Verona.
Fonte, Provincia – Pavese.
«Presto anche a Milano una vetrina per i vini» Produttori in campo.
L’enoteca regionale di Broni si clona a Milano. La presidenza dell’ente oltrepadano sta collaborando con Ascovilo, l’associazione che riunisce i 13 Consorzi di tutela dei vini lombardi, per realizzare nel capoluogo regionale una struttura «gemella» di quella di Cassino Po, che sia una vetrina sia per i produttori oltrepadani che di tutta la Lombardia. Si è parlato anche di questo progetto durante l’incontro che si è svolto a Palazzo Lombardia tra il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, il presidente dell’Enoteca regionale, Fabiano Giorgi, con l’assessore regionale alla Comunicazione, Stefano Bolognini, e i consiglieri regionali Ruggero Invernizzi e Roberto Mura.
Fonte, Provincia – Pavese.
Vinitaly, da Sondrio 24 cantine «ci aspettiamo grandi risposte» – La Valtellina a Vinitaly dopo due anni di stop «Sarà un grande evento».
Edizione numero 54. II salone da 110 al 13 apri le ospiterà 24 cantine locali Un unico spazio con il formato mai consolidato del “Nebbiolo delle Alpi”. La Valtellina del vino ritorna a Vinitaly dopo due anni di stop. Saranno ventiquattro le cantine valtellinesi alla 54″ edizione del salone di Verona dedicato ai vini e ai distillati, riunite in un unico spazio con il format consolidato Il Nebbiolo delle Alpi. Un bancone centrale con le ultime annate in mescita e degli spazi singoli o in comune tra le varie aziende per i momenti di degustazione con visitatori e ospiti, sempre all’interno dell’Area Pala expo insieme ai vini di Lombardia. Molta attesa «C’è molta attesa ma allo stesso tempo ancora qualche incognita nuche tipo di edizione di Vinitaly sarà- spiega Andrea Gandossini, direttore del Consorzio Vini di Valtellina.
Fonte, Provincia Sondrio.
“Vigne di Montagna” Il racconto del territorio.
Patrimonio da valorizzare Sono tre vini, quelli presentati dalla cantina di Chiuro, espressione della Valtellina più vera, per cominciare a valorizzare nei dettagli il patrimonio vitivinicolo di 35 ettari della Nino Negri, azienda nata nel1897e di proprietà del Gruppo Italiano Vini guidata da Danao brocco “Vigne di Montagna” Il racconto del territorio L’idea. II progetto della cantina “Nino Negri” da una selezione di vigneti Un’intuizione voluta dal direttore Drocco: «Caratteristiche uniche». Vigne di Montagna, così si chiama l’ultimo progetto della cantina Nino Negri, nato da una selezione di vigneti vocati a raccontare il terroir della Valtellina.
Fonte, Provincia Sondrio.
Langhe e Roero, alle Ogr l’esordio delle nuove bottiglie.
Oggi e domani duecento cantine presentano i grandi vini delle ultime vendemmie Langhe e Roero, alle Ogr l’esordio delle nuove bottiglie di Valentina Dirindin Saranno le Officine Grandi Riparazioni, uno degli spazi eventi più belli della città, a ospitare «Grandi Langhe 2022», l’evento di presentazione in anteprima dei vini di Langhe e Roero. La manifestazione, di taglio B2B, è dedicata a un pubblico di addetti ai lavori: buyer, distributori, enotecari e ristoratori italiani e stranieri, che si ritroveranno oggi e domani per assaggiare e approfondire la conoscenza con i migliori vini del territorio. Inizialmente programmata per la fine di gennaio, la manifestazione vitivinicola era stata rimandata in primavera a causa dell’aumento dei contagi. Protagoniste saranno le Docg e Doc delle colline patrimonio Unesco di Langhe e Roero, e in particolare il Barolo, il Barbaresco e il Roero.
Fonte, Repubblica Torino.
Tra gradite conferme e piacevoli novità, ecco i punti salienti di questa 44a edizione.
Nell’ideale percorso alla scoperta delle proposte enologiche della kermesse, Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di piazza Medford giocherà un ruolo di primo piano, ospitando “I grandi vini rossi delle Langhe”, a partire dagli iconici Barolo DOCG e Barbaresco DOCG, grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Piazza Bubbio, davanti all’ex tribunale, vedrà nuovamente protagonista il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani con “I vini bianchi delle Langhe”, accompagnati dallo street food proposto dal Borgo Moretta e dall’Associazione Macellai Albesi.
Fonte, Nuovo Braidese.
II nostro vino è il futuro del Nord Salento – Vite e vino, i comuni del Nord Salento rivendicano un primato del territorio.
La rivendicazione di una ricchezza patrimonio di un vasto territorio, per progettare il futuro economico che inevitabilmente coinvolge anche l’aspetto occupazionale. Un punto fermo per il Nord Salento dove la vite e il vino sono strumenti di sviluppo sociale, capaci di incidere in maniera rilevante nel tessuto produttivo. Vite e vino, i comuni del Nord Salento rivendicano un primato del territorio I giovani hanno preso parte all’incontro per ascoltare dalla voce degli esperti le opportunità offerte dal settore, sia per le tecnologie che sugli investimenti. La rivendicazione di una ricchezza patrimonio di un vasto territorio, per progettare il futuro economico che inevitabilmente coinvolge anche l’aspetto occupazionale.
Fonte, L’Edicola del Sud Lecce.
Ex Vite, il vino per la Santa Messa.
La cantina Cupertinum ha ospitato la presentazione di Ex Vite, il vino per la Santa Messa, il primo e unico a essere prodotto in Puglia. Sono intervenuti all’incontro mons. Fernando Tarcisio Filog rana, vescovo di Nardò – Gallipoli, don Giuseppe Venneri, responsabile del progetto Opera Seme, Francesco Trono, presidente della Cupertinum e Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo della cantina copertinese. Ex Vite (in latino significa: dalla vite) è il primo e unico vino per la Santa Messa prodotto in Puglia e nasce dalla collaborazione tra Opera Seme, progetto di economia civile della Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, e la Cupertinum, storica Cantina di Copertino.
Fonte, Salento in tasca.
Lo spumante da negroamaro vinificato in bianco, dosaggio zero, 60 mesi di affinamento di Coppola.
Un percorso avviato quasi 10 anni fa che oggi giunge al primo traguardo: la presentazione di uno spumante metodo classico millesimato e non dosato, affinato sui lieviti per 60 mesi. Sessanta mesi che sono dedizione, pazienza, attesa e cura quotidiana. Il Coppola Metodo Classico è il primo spumante salentino, e al momento l’unico, prodotto con il metodo tradizionale della rifermentazione in bottiglia, da una base di negroamaro bianco. Un prodotto unico e spumantizzato, dalla raccolta delle uve fino alla sboccatura, interamente nella sede vitivinicola a Gallipoli. II 60 mesi è stato presentato ufficialmente ad una platea di giornalisti ed esperti, con una degustazione tecnica guidata Da Giuseppe Coppola, Giuseppe Pizzolante Leuzzi e il giornalista Luciano Pignataro.
Fonte, Salento in tasca.
MareMMMa: da Alberese un messaggio in bottiglia Granaio Lorenese, torna la grande vetrina Tre Doc in campo per formare e informare.
I produttori del territorio si mostrano al territorio. Mazzei: «Per crescere tutti insieme» MareMMMa: da Alberese un messaggio in bottiglia Granaio Lorenese, torna la grande vetrina Tre Doc in campo per formare e informare. Dove eravamo rimasti? A quell’11 marzo 2019, quando ad Alberese si consumava — con uno straordinario successo di presenze — la seconda edizione di “mareMMMa, la Natura del vino”. Dopo il debutto dell’anno precedente, l’innovativo format che avviava la sinergia strategica delle tre “M Doc” nostrane (Maremma, Montecucco, Morellino) sembrava destinato al decollo verso mete sempre più ambiziose. Poi è arrivato il Covid a tirare il freno. Giù il sipario. Solo un intervallo, tuttavia. In vigna, nelle cantine, negli uffici e nei pensatoi del marketing il mondo del vino non si ferma mai.
Fonte, Tirreno Grosseto.
L’unione che fa la forza tra centinaia di produttori e decine di vitigni.
Maremma, Montecucco e Morellino: chi e cosa sono i Consorzi di Tutela protagonisti della manifestazione L’unione che fa la forza tra centinaia di produttori e decine di vitigni. Cosa sono, quando nascono, quali vini “coltivano e tutelano” le tre “M” di MareMMMa? Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della stessa Doc con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 319 aziende assodate che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini – per un totale di quasi 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno.
Fonte, Tirreno Grosseto.
Stelle d’Oro di Veronelli all’Amarone Mazzi 2016.
Prestigiosi riconoscimenti per la Cantina Roberto Mazzi e Figli, che ha sede a San Peretto di Negrar sono giunti dalla guida, «I Vini Veronelli» edizione 2022. L’Amarone della Valpolicella Classico Punta di Villa 2016 ha conseguito il punteggio 94/100 da parte dei Curatori Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, che gli sono valse le tre stelle d’oro. Lo stesso vino ha ottenuto, a seguito della recensione della giornalista Monica Larner, lo stesso punteggio dalla guida Robert Parker-Wine Advocate. «Siamo orgoglio di questi risultati, che sono il frutto della nostra determinazione e di un impegno costante nel tempo» afferma Antonio Mazzi, figlio del fondatore Roberto che si laureò in agronomia e fu professore alla scuola media.
Fonte, Arena.
I Colli portano al Vinitaly oltre quaranta aziende.
Sono una quarantina le aziende vitivinicole dei Colli Euganei che si preparano a sbarcare a Veronafiere per la 54esima edizione del Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile. Una ventina tra espositori e aziende a bancone, quelle ospitate presso lo stand del Consorzio Vini. «La partecipazione in presenza al salone internazionale del vino e dei distillati è un’opportunità che i Colli Euganei non vogliono perdere», commenta il presidente del Consorzio Marco Calaon. «Dopo il blocco agli eventi imposto dalla pandemia, ora i vignaioli e i brand tornano in campo per raccontare una storia fatta di cura, tempo e territorio, ma anche per fare business approfittando della presenza alla manifestazione di ospiti e buyers internazionali». Per dare voce alle peculiarità del territorio vocato alla viticoltura, il Consorzio ha organizzato allo stand E7 del padiglione 5 due degustazioni guidate da Francesco Saverio Russo, blogger e comunicatore del vino.
Fonte, Mattino Padova.
Nuovo vitigno resistente testato da Ca’ Peruzzetto.
Ieri pomeriggio è stato presentato dall’azienda Ca’ Peruzzetto di San Nicolò un nuovissimo tipo di vino che ha la caratteristica di essere stato ottenuto da un vitigno resistente ai funghi. Il Merlot Khorus è frutto di numerosi annidi studio e di ricerca svolta attraverso incroci tra diverse specie di viti europee e americane. Il vitigno, messo a dimora nel 2018 su un terreno argilloso e calcareo, è andato in produzione lo scorso anno ed è stato vendemmiato a fine settembre. A fronte dei 13-14 trattamenti, che normalmente si effettuano durante un’annata, il Merlot Khorus ne ha richiesti solo 8.
Fonte, Tribuna Treviso.
Cantina della Vernaccia. Judikes è il miglior vino d’Italia! Sarà premiato ufficialmente al Vinitaly.
Oristano trionfa nella guida #5StarsWines ed è un successo che ha il gusto della vernaccia e quindi dei sapori e profumi locali. Judikes, riserva 2008, è il miglior vino d’Italia. Sarà premiato ufficialmente al Vinitaly, la settimana prossima. 5StarWines – the Book, infatti, è la selezione di vini organizzata da Veronafiere, evento ormai giunto alla sua sesta edizione. 5StarWines & Wine Without Walls è una degustazione di tre giorni, che punta i riflettori su tutte le cantine che investono nel miglioramento dei propri vini. A degustare e attribuire un voto, in centesimi, ai vini partecipanti c’è una giuria di wine professional altamente qualificati, provenienti da tutto il mondo. L’edizione 2022 di 5StarWines & Wine Without Walls ha visto partecipare oltre 2.300 campioni. Di questi, 651 sono stati selezionati e inseriti nella guida 5StarWines – the Book. Judikes ha trionfato, ottenendo il punteggio di 97/100, il più alto in assoluto.
Fonte, ORnews
Il vino? La cantina è nei fondali.
In fondo al mare tra relitti e tesori, per chi li trova, i sub hanno scoperto pure del buon vino. Nettare divino che si è conservato bene anche per due secoli. La scoperta che ha dato impulso alle “cantine” nei fondali risale al 2010 quando all’interno di un relitto figlio di un naufragio nel mar Baltico furono ritrovate 168 bottiglie di vino, anche champagne francesi. Bottiglie datate al XIX secolo, ma il contenuto? Conservato bene, ottimo invecchiamento grazie a una serie di elementi: temperatura fresca e costante, pressione e assenza di luce. Una vera e propria cantina al naturale.
Fonte, Nautica Report.
Aumenta la spesa digitale delle cantine (+55,8%) ma non abbastanza sull’enoturismo.
Nonostante la cantina sia il luogo migliore per raccogliere i dati dei propri clienti, solo il 22,4% delle cantine utilizzano un CRM professionale e solo il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti, benché nel 2020 – complice la pandemia – gli investimenti digitali siano aumentati del 55,8%. Numeri che mettono in luce ampi margini di crescita delle cantine italiane attraverso una nuova cultura del dato e del digitale, che permetterebbero di aumentare il proprio business, valorizzando le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer, senza tralasciare che nel 2021 l’Italia si è confermata ancora una volta il primo produttore di vino al mondo.
Fonte, Federvini.
Alcol: non è vero che un bicchiere di vino “fa buon sangue”.
I nostri nonni si sbagliavano: neanche in piccole quantità l’alcol è protettivo per il cuore. Il suo consumo è anzi un fattore di rischio.
A lungo quella di bere un bicchiere (e uno soltanto!) di vino rosso a cena è stata una raccomandazione abituale dei medici di famiglia, per via dei presunti benefici che un consumo leggero di alcol avrebbe sulla salute cardiovascolare. Ora però uno studio pubblicato su JAMA Network Open smentisce questo luogo comune – frutto, sembra, di alcuni problemi metodologici negli studi sul tema. Non esiste alcun livello di alcol, neanche moderato, che non comporti un rischio anche lieve di problemi cardiaci. Questo rischio resta basso (ma non uguale a zero) se ci si limita a non più di sette drink alla settimana, ma aumenta progressivamente e in modo importante se si supera questa soglia.
Fonte, Focus.it.
Sull’Etna la produzione di vino torna ai valori pre-pandemia: 34 mila ettolitri.
Il vino dell’Etna riparte e la produzione supera i valori raggiunti prima della pandemia. È uno dei dati emersi durante la presentazione di Contrade dell’Etna, l’evento che promuove i vini del vulcano con il coinvolgimento delle cantine del territorio. Un evento iniziato nel ricordo di Andrea Franchetti, produttore visionario e ideatore di Contrade morto recentemente. “La produzione dell’ultima vendemmia – ha detto Francesco Cambria, presidente del Consorzio Doc Etna – ha raggiunto i 34 mila ettolitri, superando i 32 mila ettolitri del 2019. Questo vuol dire che si torna a un imbottigliamento regolare: in crescita soprattutto i bianchi, oltre al Nerello Mascaleso, il vitigno che ci ha resi famosi in tutto il mondo”. L’Etna oggi produce 4,5 milioni di bottiglie con 383 aziende, un terzo delle quali imbottiglia. Sul vulcano sono 1.118 gli ettari di vigneti, il che ha comportato anche una valorizzazione immobiliare straordinaria, i prezzi dei terreni si sono moltiplicati.
Fonte, Catania – Giornale di Sicilia.
Vino: da sterpaglie a vigneto docg, rinasce ‘Castelletto’.
Sei ettari di terreno invasi da rovi e sterpaglie trasformati in un vigneto di Ruchè. E’ arrivato alla conclusione il progetto ‘Castelletto’ avviato 7 anni fa a Montemagno, nel Monferrato astigiano, dall’azienda Ferraris Agricola. Un investimento di 520.000 euro ha dato vita a un pezzo di collina abbandonata e a una nuova Riserva della docg. Tre le fasi: l’acquisto dei terreni accorpando 16 proprietà differenti, la riqualificazione dell’area, durata due anni, e infine, dal 2017, l’impianto e la coltivazione. La prima bottiglia di Castelletto di Montemagno Docg Riserva debutta ora sul mercato dopo l’affinamento di 18 mesi in tonneaux e 12 in bottiglia “Ho realizzato un sogno frutto di un’esperienza pregressa – racconta Luca Ferraris, alla guida dell’azienda – Nella stessa area, nel 2001, si è svolta una delle mie prime vendemmie.
Fonte, ANSA.it.
Resta altissimo il gradimento degli italiani per il vino.
Nell’ultimo anno il consumo ha coinvolto l’89% della popolazione. Numeri che fanno ben sperare in vista del ritorno di Vinitaly, la fiera più importante del settore, ferma da due anni a causa della pandemia. AGI – Ancora dieci giorni e torna il Vinitaly, edizione 2022, appuntamento dal 10 al 13 aprile a Verona. È la numero 54, ferma da due anni, inchiodata a quel 2020, anno terribile della pandemia, quando tra contagi e lockdown l’Italia è rimasta sigillata e ferma al palo. Ora si guarda al futuro con più fiducia.
Fonte, AGI.
“L’export di vino made in Italy più penalizzato dalla guerra di quello francese e spagnolo”.
Le sanzioni imposte dal Consiglio Europeo alla Russia, così come più in generale il conflitto, peseranno sull’export di vino italiano più che su quello prodotto in altri Stati Ue come Francia e Spagna. Secondo uno studio del Wine Monitor di Nomisma, il nostro Paese è infatti il primo fornitore della Russia così come dell’Ucraina. Secondo gli analisti, nel 2021 l’import russo di vino italiano è stato pari a 345 milioni di euro (+18% rispetto al 2020), mentre l’Ucraina ne ha acquistato dai produttori italiani per 56 milioni di euro (+200% in 5 anni), per un valore complessivo di circa 400 milioni di euro. Più limitate sono state le esportazioni verso i due paesi di Francia e Spagna, con Parigi che vede a rischio 217 milioni di euro di export e Madrid 146 milioni. Importi che corrispondono, rispettivamente, al 2% e al 5% degli export complessivi di vino, a fronte di una quota che per il vino made in Italy vale il 6%.
Fonte, Shipping Italy.
Viniveri 2022, vini secondo natura.
Rieccoci di nuovo, tutti insieme, per la XVII edizione di ViniVeri che si svolgerà da venerdì 8 a domenica 10 aprile 2022 l’Area Exp di Cerea, a pochi chilometri da Verona. “Dopo due anni di emergenza pandemica ritorna finalmente in presenza Viniveri, la prima storica manifestazione italiana di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali – dichiara il presidente del Consorzio Viniveri Paolo Vodopivec – Ripartiamo continuando a portare avanti il nostro concetto di sostenibilità ambientale, economica ed etica, sia in vigna che in cantina, che ci lega da quasi vent’anni e ora più attuale che mai. Un’esigenza che è divenuta prioritaria da parte di consumatori e winelovers, una strada adottata e percorsa da un numero crescente di aziende produttrici “.
Fonte, Corriere del Vino.
Quanto costano i migliori vini pregiati italiani del Sud per Wine Spectator.
La rivista enoica americana Wine Spectator, la più celebre al mondo, ha scelto ben 130 dei migliori vini pregiati italiani per il 2022. Le bottiglie di vino premiate da Wine Spectator parteciperanno all’edizione di quest’anno di Opera Wine, in calendario il prossimo 9 aprile alle ex Gallerie Mercatali. L’evento anticiperà come di consueto Vinitaly, pronta a tornare in presenza da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Il sito scattidigusto.it ha di recente analizzato i costi dei migliori vini pregiati italiani per Wine Spectator, prendendo in esame in un primo approfondimento esclusivamente i vini prodotti al Sud. Della lista fanno parte 24 bottiglie di vino, di cui 8 provengono dalla regione Sicilia. Ecco dunque quali sono i prezzi riferiti ai migliori vini pregiati del Sud Italia secondo l’ultima classifica stilata dalla nota rivista enoica statunitense.
Fonte, Investireoggi.
Vino, Fivi e Cevi a Franco: Ue semplifichi vendite vino a distanza.
Istituire nel 2022 un tavolo di lavoro a livello europeo affinché si crei uno sportello unico One-Shop Stop (OSS) in tutti gli Stati membri per l’assolvimento delle accise, anche per i produttori di vino. Attualmente, infatti, questa pratica vantaggiosa per le vendite online è consentita solo per certe categorie di prodotto, penalizzando il commercio dei beni soggetti ad accisa per cui non è prevista, tra cui il vino. I Vignaioli Indipendenti Italiani, su richiesta di CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants, hanno scritto una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco chiedendo di promuovere l’istanza di semplificazione nelle vendite a distanza del vino davanti al Commissario della DG Taxu Paolo Gentiloni, sottolineando le difficoltà attuali dei produttori.
Fonte, Askanews.
A Loreto nasce “Custodes Laureti”, la rete dei produttori di vino.
Tra i progetti in cantiere, la nascita di una “Deco” di eccellenze lauretane, la creazione di un biodistretto, l’organizzazione di eventi culturali, convegni e manifestazioni. Produttori di vino uniti per tutelare e valorizzare il territorio in un modo nuovo e coeso. Accade a Loreto Aprutino, centro vestino che vanta alcuni dei viticoltori più noti d’Abruzzo e il 79% del proprio territorio dedito alla storica vocazione agricola, documentata anche dal Chronicon Casauriense (L. Feller; Les Abruzzes Médiévales; 1998) già nel IX secolo. Nel 2019 questo gruppo di produttori (Amorotti, Ciavolich, De Fermo, Talamonti, Torre de Beati e Valentini) si era unito a difesa del proprio territorio ed era riuscito nell’intento di bloccare il progetto di costruzione di una centrale a biometano per lo smaltimento dei rifiuti di buona parte dell’Abruzzo e del Lazio che era stato paventato accanto a vigneti storici dell’areale, citati negli anni ’80 da Luigi Veronelli nella sua pubblicazione sui migliori cru d’Italia.
Fonte, Il Pescara.
STAMPA ESTERA
Otra mirada sobre las uvas de fuera.
Ya no son tanto las modas, sino la calidad y el cambio climático lo que determina qué variedades cultivar en España. EN UN PRODUCTO tan Complejo como el vino, las cosas rara vez son blancas o negras. Ocurre con las castas de uva cuando se traza una línea divisoria entre autóctonas y foráneas. La mera definición debería ser matizada por el hecho de que la Vitis vinifera lleva siglos viajando por el mundo, y lo que era extranjero hace unos siglos, ahora se siente totalmente propio. Aunque hoy el relato de lo autóctono resulte más atractivo, ahí estaba ese Gran Caus 2002, un tinto del Penedès elaborado por Can Ràfols del Caus con variedades clásicas de Burdeos (cabernet franc, merlot y cabernet sauvignon) que casi 20 años después se mostraba magnífico, especiado, sedoso, con los recuerdos de sotobosque que dan estas uvas, y un perfil algo más maduro que el que cabe esperar en su región de origen teniendo en cuenta el viaje desde el estuario del Gironda a un paisaje netamente mediterráneo. Me hizo recordar un excelente Mas La Plana 2016 de Familia Torres codeándose de tú a tú con el supertoscano Sassicaia, que cuesta cuatro veces más (85 euros frente a 35o), en una cata de cabernet sauvignons del mundo celebrada el año pasado. La primera añada 1970 de Mas La Plana ya ganó a prestigiosas etiquetas bordelesas en una sonada cata a ciegas organizada en 1979 por la revista francesa Gault Millau. Se siguen haciendo excelentes vinos con castas foráneas en España.
Fonte: El Pais Semanal.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 3 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Divino Etrusco ospite del Vinitaly.
La manifestazione, in programma ad agosto, avrà un’anteprima al grande evento in programma a Verona dal 13 aprile Divino Etrusco ospite del Vinitaly II sindaco Giulivi: “I nostri produttori stanno facendo grandi sforzi per crescere in qualità”. La 16esima edizione del Divino Etrusco (in calendario dal 19 al 27 agosto) avrà un’anteprima al Vinitaly, in programma dal 13 aprile a Verona. “Compie 16 anni la manifestazione che si arricchisce di anno in anno inserendo nell’evento tante novità che intrattengono non solo gli appassionati del vino e i professionisti del settore, ma anche i turisti che si trovano ad affollare la città in quel periodo – riferiscono gli organizzatori -. Per la prima volta nella storia del consolidato evento, l’amministrazione comunale sarà ospite presso lo stand della Regione Lazio organizzato dall’Arsial, in uno spazio dedicato a raccontare un evento che nel tempo si è affermato come una delle manifestazioni più importanti dedicate al vino.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Il vino italiano ora teme un calo dell’export.
Preoccupati. Anzi di più: allarmati per la situazione di un settore, quello del vino e della vitivinicoltura, che continua ad essere una delle punte di diamante dell’agroalimentare nazionale, ma che sente tutto il peso della crisi internazionale scatenata dalla guerra Russia-Ucraina. Un allarme che certamente si coglierà tutto nei giorni del Vinitaly di Verona (che si apre esattamente tra una settimana), ma i cui effetti sono già piuttosto chiari. Federvini, che raccoglie le imprese del settore, non ha dubbi: dopo un 2021 in cui il vino ha dimostrato grandi capacità di resilienza e ripresa, il 2022 ha tutte le premesse per diventare l’anno della tempesta perfetta. Gli addetti ai lavori parlano di «una situazione intollerabile».
Fonte: Avvenire.
Enoturismo boom lombardia regina dell’export – Lombardia regina dell’export: +11,8% Bene l’enoturismo.
L’assessore Fabio Rolfi: «Le vendite all’estero hanno registrato un valore di 285 milioni». Unioncamere: «Numeri sopra i livelli pre-Covid». In crescita degustazioni in vigna e in cantina Lombardia regina dell’export: +11,8% Bene l’enoturismo di Michele Mezzanzanica Un incremento dell’export che sfiora il 12% in un anno e volumi complessivi di vendita tornati ai livelli pre-Covid, nel secondo semestre del 2021. Numeri lusinghieri, quelli del vino lombardo, che si prepara all’assalto del Vinitaly (Verona, 10-13 aprile) con un padiglione regionale di 3.000 metri quadri, forte tra le altre cose dell’ampio stand di Ascovilo (l’associazione che riunisce i vari Consorzi di tutela) e della presenza autonoma di una sessantina di aziende. «Nel 2021 abbiamo registrato un forte incremento delle esportazioni con un valore da 285 milioni di euro e un +11,8% sul 2020», fa sapere l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi che aggiunge: «In un contesto di incertezza globale e di evidenti difficoltà per le aziende agricole, causate dai rincari energetici e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina, il mondo del vino lombardo sceglie di puntare su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale».
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
No’ al nome simile a Bolgheri e Sassicaia.
II Consorzio dei Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc vince la causa contro una cantina bulgara. II Domaine Boyar non può registrare il marchio ‘Bolgaré’ nei prodotti alcolici.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Coi Vincisgrassi ottimi il Piceno e il Pigmento Leopardi.
Sono universalmente note come Vincisgrassi, ma c’è chi le chiama lasagne marchigiane. Un piatto sontuoso che rappresenta una delle punte di eccellenza della cucina di questo tratto di Adriatico, a base di ragù di cortile, besciamella e rigaglie di pollo, separate da sette strati di pasta all’uovo. Una ricetta nata tra Ancona e Macerata che ha almeno tre secoli, come ci conferma Antonio Nebbia nel ‘Cuoco maceratese’ del 1779, dove riferendosi a un manoscritto del 1760 descrive una ‘minestra asciutta con salsa alla ‘Principe di Galles’, poi modificata nel gergale ‘prinsgras’. Difficile accertarne la paternità, ci basti godere di questo succulento piatto, che per ricchezza gustativa richiede vini capaci di dominarne l’opulenza e la complessità. Scelgo dunque il Piceno DOC Superiore Campo alle Mura di Moncaro, un riuscito uvaggio di Montepulciano 70% e Sangiovese 30%, con vendemmie manuali a maturazione tardiva e affinamenti in botti di rovere e barrique, un nettare che può superare i dieci anni di Coi Vincisgrassi ottimi il Piceno e il Pigmento Leopardi ‘r L’invecchiamento.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.
Vinitaly torna in presenza, dal 10 al 13 aprile la 54ª edizione.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54 presentata a Roma, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa; una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto sia dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico. Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, “dopo due anni di assenza, Vinitaly ritorna alla sua collocazione originale, con un quadro espositivo che lo riporta idealmente alle edizioni pre-pandemia.
Fonte: La Discussione.
Stangata da 1 miliardo sugli imballaggi del vino.
Cantine in affanno per i rincari di bottiglie, etichette e scatole. Il Prosecco il più colpito ¦ Alla fine causa guerra ci toccherà comprare il Brunello di Montalcino sfuso, il Barbaresco di Angelo Gaja a bicchiere, il Solaia di Piero Antinori nelle taniche. Sono vini da centinaia di euro a bottiglia che meritano un vestito acconcio. E invece rischiano di restare spogli. A pochi giorni dal Vinitaly che torna in presenza (10-13 aprile a Verona) le cantine non sanno più dove trovare vetro, carta, cartone e legno per confezionare i loro prodotti. Si somma questa difficoltà alla «botta» delle sanzioni alla Russia: sparito di colpo mezzo miliardi di euro di esportazioni, poco meno del 10% di quel (tanto) che vendiamo all’estero: oltre 6 miliardi.
Fonte: La Verita’.
Vini e dolci del Piemonte sono i campioni di export.
Le cantine di Langhe, Roero e Monferrato fanno il pieno di vendite all’estero. Molto bene pure il distretto del cioccolato di Alba e Cuneo. Il 2021 è stato un anno d’oro peri distretti agroalimentari italiani le cui esportazioni sono cresciute del 9,2% rispetto ai dodici mesi precedenti, a quota 22 miliardi di euro. L’espansione prosegue ininterrottamente dal 2010 e non si è arrestata neppure durante la pandemia, al contrario di quanto è accaduto a molti comparti produttivi. Il dato esce dall’ultimo “Monitor dei distretti agroalimentari italiani”, diffuso in settimana dalla divisione Agribusiness di Intesa Sanpaolo che traccia una mappa molto interessante sul made in Italy a tavola. La filiera del vino, prima per valori esportati nel 2021, supera per la prima volta la soglia dei 6 miliardi di euro. Il maggior contributo arriva dal distretto dei vini di Langhe, Roero e Monferrato che da solo esporta per 2 miliardi di euro ed è in crescita del 15,3% rispetto al 2020.
Fonte, Libero Quotidiano.
Il mondo in bottiglia nelle 70 degustazioni del Vinitaly 2022.
Dal prossimo weekend (10-13 aprile) torna al gran completo Vinitaly, in presenza, con un ampio respiro internazionale. Nei piani di Veronafiere si vuole crescere ancora, sia come incoming che come presenza di espositori stranieri. E pronto un calendario di oltre 70 degustazioni alla scoperta delle migliori proposte enologiche di Vinitaly. E un programma fitto di eventi quello che animerà la quattro giorni dell’edizione 54 del Salone internazionale del vino e dei distillati che si svolgerà a Veronafiere, a partire dagli esclusivi Grand Tasting firmati Vinitaly, passando dai Tasting Ex … Press, reali7lati in collaborazione con le più importanti riviste di settore internazionali fino alle degustazioni dal mondo dell’Intemational Hall e al Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection a cura del giornalista e curatore della guida essenziale ai vini d’Italia Daniele Cemilli, pensato per buyer e operati-Ioreca.
Fonte, Libero Quotidiano.
Gli extracosti si abbattono sulla filiera vitivinicola.
Extracosti da oltre 1,1 miliardi di euro a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime: è questo il conto salato che sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana e di conseguenza su quella del Friuli Venezia Giulia. Una vera tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali. È quanto emerge dallo studio Censis—Alleanza cooperative agroalimentari vino, “La febbre dei costi”. «Questo valore — commenta Venanzio Francescutti, presidente di FedAgriPesca Fvg — rappresenta un carico aggiuntivo sulla redditività delle imprese che, inevitabilmente, andrà a erodere i loro margini, compromettendone anche la loro capacità competitiva sui mercati».
Fonte, Messaggero Veneto.
n Russia e Ucraina il 6% dell’export di vino «Guardiamo altrove».
Il perdurare del conflitto mette in difficoltà l’export del vino. L’Italia è il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nel 2021 le esportazioni verso questi due paesi valevano circa 400 milioni di euro i16% di tutto l’export di vino italiano). I consumatori russi e dell’est Europa prediligono vini frizzanti e spumanti dolci (e con prezzi competitivi). Un gradimento che finisce inevitabilmente per colpire i produttori specializzati in queste tipologie. E’ il caso del Prosecco, prima denominazione italiana esportata nel mondo, con un peso di Russia e Ucraina intorno a15%. Negli ultimi tre anni (in piena pandemia) le vendite della nostra “bollicina” più famosa nei due mercati erano raddoppiate.
Fonte, Messaggero Veneto.
Le aziende si uniscono e puntano sul turismo con la Strada dei sapori.
Ampliare e migliorare l’offerta turistica, mettendo assieme turismo storico-culturale ed enogastronomico attraverso la formazione e il coinvolgimento degli operatori economici. Nasce così il workshop, a cura di PromoTurismo Fvg, dedicato alla Strada del vino e dei sapori, organizzato alla Polveriera Napoleonica di Contrada Garzoni a Palmanova. Tre ore in cui ristoratori, trattorie e osterie con cucina tipica, aziende agroalimentari, fattorie didattiche, piccoli allevamenti, tenute vitivinicole, pasticcerie artigianali, agenzie di viaggio hanno lavorato assieme per conoscere le tecniche del marketing territoriale, sviluppare relazioni e progetti utili a incrementare i livelli di accoglienza turistica. L’iniziativa è stata promossa dal Comune in collaborazione con Bagnaria Arsa, Santa Maria La Longa e Trivignano Udinese e ha coinvolto 18 aziende.
Fonte, Messaggero Veneto Udine.
Vinitaly, il mercato degli States per Malvasia e Pinot del Collio.
Dopo i numeri da record di tre anni fa la rassegna vinicola riapre i battenti da domenica 10 aprile con numerosi produttori dal Friuli Venezia Giulia. Dario Raccaro: «Una vetrina per ripartire» Vinitaly, il mercato degli States per Malvasia e Pinot del Collio. Tre anni fa, il 10 aprile 2019, la 53° edizione del Vinitaly chiudeva con numeri da record: oltre 33mila buyer, 4672 aziende, 337 espositori di 41 nazioni. Poi la pandemia si è abbattuta sulle persone e le attività economiche, specie quelle fieristiche. Ed eccoci qui, a tre anni da allora, domenica 10 aprile scatterà il 54° Vinitaly, Salone internazionale dei vini e distillati, orgoglio nazionale e regionale. Giovanni Mantovani, direttore di VeronaFiere dal 2001, lo sottolinea: «Vinitaly non a caso ha sede nel Veneto, prima regione vitivinicola con 2,5 miliardi di export, 35% del nazionale; e a Verona, prima provincia, che questo Salone è diventata una delle grandi capitali mondiali del vino. Posizione che vogliamo rafforzare portando i buyer alla scoperta dei territori del vino italiano».
Fonte, Piccolo.
L’Elegia dal rosa intenso al profumo di pesca e fragola.
Che la migliore destinazione del franconia, vitigno a bacca rossa originario dell’Austria storicamente presente nella bergamasca con il nome di «imberghem», sia la vinificazione in rosa? Si direbbe di sì a giudicare dall’ottimo risultato ottenuto da Cascina del Ronco con le uve bio raccolte nel 2021 nel vigneto del Castello Presati in prossimità della Madonna del Bosco (in comune di Bergamo). Lo hanno battezzato Elegia e ha un accattivante colore rosa intenso; profumi inebrianti, di pesca e fragola; bocca piena, tosta, supera 114 gradi.
Fonte, Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Al Vinitaly i vini mantovani sono protagonisti assoluti del padiglione di Regione lombardia.
L’assessore Rolfi: `Abbiano scelto di puntare su qualità e promozione sia sul mercato interno che a livello internazionale” Ampia partecipazione dei vini mantovani alla 54esima edizione di Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. In particolare, il Consorzio Vni Mantovani sarà presente presso il Pala expo Lombardia – stand B/C6 con il banco degustazione permanente a cura di ONAV Mantova che permetterà una panoramica delle migliori etichette del Lambrusco Mantovano e dei Colli Mantovani. Nel Padiglione Lombardia saranno presenti le aziende agricole Cattani e Bertagna di Cavriana, Gozzi e Ricchi di Monzambano, Montaldo e Cantine Virgili di Mantova, Cantina sociale di Gonzaga, Cantina sociale di Quistello, Lebovitz di Governolo, Tenuta Maddalena di Volta Mantovana, Vinicola Decordi di Motta Baluffi Cremona.
Fonte, Voce di Mantova.
Dopo 2 anni di stop ritorna il Vinitaly: Marche alla riscossa – Torna il Vinitaly Riscossa Marche.
A Verona (10-13 aprile) c’è il salone più atteso nel mondo del vino Tra collettiva della Regione e stand singoli, 107 cantine in vetrina. Dopo due anni di stop forzato, torna a Verona il Vinitaly, la manifestazione dedicata al vino (e all’olio) più importante del mondo. Domenica prossima, 10 aprile, e fino a mercoledì 13, andrà in scena l’edizione più attesa, la numero 54, quella che si mette alle spalle i due anni di pandemia. Ma con un presente (la guerra Russia-Ucraina) purtroppo tutto da decifrare sui mercati internazionali. Un quartiere espositivo al completo, crocevia mondiale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Un’edizione spartiacque ma il Vinitaly non delude mai: incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a VeronaFiere sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Per Verdicchio e Passerina annata record.
I vini più venduti nel 2021 nei punti vendita della Distribuzione Moderna nelle Marche sono stati (nell’ordine): Verdicchio (Marche), Passerina (Marche), Trebbiano (Abruzzo, Emilia Romagna), Sangiovese (Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Marche), Montepulciano d’Abruzzo. Tra vini che hanno fatto registrare in Italia una maggiore progressione a volume la Passerina (+14%), il Pecorino (+9%), prodotto anche in Abruzzo, il Verdicchio (+8%), dati Iri (Iper, Super, Libero Servizio Piccolo). Il mercato del vino nel 2021 a livello nazionale ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9%a valore, con un prezzo medio di 5,55 euro (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati IRI). L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine).
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Lucarelli: «La perra peggio dei Covid».
Assegnato il prestigioso premio “Cangrande”. Un riconoscimento prestigioso. Il premio “Cangrande” al Vinitaly 2022 ‘ (azienda dell’anno perle Marche) è andato alla cantina Roberto Lucarelli di Cartoceto: 45 ettari di vigneti e 4 di uliveti, una produzione annua che si aggira tra le 180 e le 200mila bottiglie (dal 2014 totalmente bio). Lucarelli riserva con orgoglio un’attenzione particolare agli storici vitigni come il Bianchello e II Sangiovese, ai quali si aggiungono alcuni vitigni internazionali. «Per me è inaspettato, sono uno che lavora la terra con una bella squadra di giovani tra vigneto e cantina. Un grande stimolo a fare sempre meglio. Stiamo entrando in nuovi mercati e questo ci regala grandi soddisfazioni. la conquistaci regala emozioni. Quasi finita la pandemia, adesso la guerra «Infatti- ribadisce Lucarelli. questa non ci voleva. dopo due anni c’era una grande miglia di tornare alla normalità.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
I grandi vini delle Langhe sbarcano alle Ogr – I grandi vini di Langhe e Roero sbarcano alle Ogr di Torino.
Il 4 e il 5 aprile la sesta edizione di Grandi Langhe 2022 Gli obiettivi Si parlerà delle nuove sfide che gli agricoltori affronteranno nel medio e breve periodo Grendi Langhe 2022 ovvero l’anteprima dei vini di Langhe e Roero presso la Sala Fucine delle (Officine Grandi Riparazioni) di corso Castelfidardo il 4 e 5 aprile. Giunta alla sesta edizione vede quest’anno due grandi novità: il trasferimento nella prestigiosa location torinese, un luogo strategico facilmente raggiungibile che garantisce il rispetto delle normative del distanziamento. Inoltre per la prima volta viene data la possibilità agli appassionati del mondo del vino di accedere all’evento durante una sessione completamente dedicata a loro nella giornata di lunedì dalle 18,30 alle 21,30, il biglietto di ingresso è acquistabile sul sito AIS Piemonte.
Fonte, Corriere Torino.
Il Barolo va alle Ogr grande occasione dentro il bicchiere.
Domani e martedì le degustazioni delle migliori etichette Il Barolo va alle Ogr grande occasione dentro il bicchiere. Il legame tra Torino e le colline del vino è sempre stato complesso. Invidia e supponenza da parte del capoluogo, diffidenza e scarsa stima da parte di Langhe e Roero. In campagna elettorale qualcuno arrivò anche a dire che «il Barolo non ha niente a che fare con Torino». Una frase un po’ maldestra, perfetta per sintetizzare il problema. Torino ha sempre percepito i grandi vini come un prodotto delle campagne, di quelle colline dove andare a mangiare nel fine settimana spendendo poco e riempiendosi la pancia. Le ragioni vanno ricercate in un passato recente incui il mercato del vino passava per Torino e i barolisti finivano per essere solo venditori di uve. Non è più così. Langhe e Roero grazie a strategie turistiche e qualità sono un modello mondiale, al punto che a settembre ospiteranno il forum planetario del turismo del vino.
Fonte, Stampa Torino.
Tutto il gusto dei vini di “MareMMMa”.
Domani al Granaio lorenese di Spergolaia la grande vetrina delle doc del territorio, aperta a operatori e appassionati. Maremma, Montecucco, Morellino: tre “M” che segnano il gusto di un territorio e che domani saranno il segno di una lunga giornata tutta dedicata a loro. Arriva infatti la terza edizione di “MareMMMa, la natura del vino”, organizzata da Maremma Toscana, Montecucco e Morellino di Scansano e i rispettivi consorzi di tutela. La “più grande selezione di vini della Maremma” accoglierà nel salone centrale del Granaio Lorenese di Spergolaia ad Alberese (a circa 15 chilometri da Grosseto) più di 300 etichette. La produzione viticola di oltre 80 aziende sarà presentata ognuna dai rispettivi consorzi. Una manifestazione che vuole connettere ancora più strettamente tutti i soggetti interessati a questo loro straordinario patrimonio, dagli operatori ai consumatori finali. E allora spazio a sommelier, ristoratori, distributori e titolari di enoteche, che potranno accedere — tramite invito — alla degustazione di vini rossi, bianchi e rosati dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17.
Fonte, Tirreno Grosseto.
L’alleanza Amarone-Prosecco decolla dal Marco Polo.
Primo test all’aeroporto di Venezia per il wine bar di Villa Sandi e Allegrini: «Così anche altrove» II piano Le due case hanno vinto la gara di quattro anni sugli spazi dati da Lagardère. Doveva partire già nel 2019, ma l’arrivo della pandemia aveva rimesso tutto in discussione. Ora il momento è arrivato e fra non molto, nel cuore dell’aeroporto «Marco Polo», di Venezia, le migliori selezioni di Prosecco Docg e Doc di Villa Sandi, di Crocetta del Montello (Treviso) e di Amarone, di Cantina Allegrini, di Fumane (Verona), saranno ospitate nel maggior punto di ristoro dell’area partenze, a disposizione di chi voglia trascorrere qualche tempo con un calice di alta qualità tra un volo e l’altro. Lo spazio sarà affidato all’attuale gestore, il gruppo francese Lagardère Travel Retail, con cui le due griffe venete del vino stanno collaborando per un restyling completo degli ambienti. L’accordo che lega Villa Sandi e Allegrini alla società è quadriennale ed è stato assegnato con un bando di gara al quale i due player veneti hanno partecipato al 5o% ciascuno.
Fonte, Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Villa Sandi e Allegrini insieme al Marco Polo.
Due brand veneti del vino, Villa Sandi (Prosecco), e Allegrini (Amarone) insieme in un nuovo wine bar nell’aeroporto Marco Polo. L’alleanza (in foto Marilisa Allegrini e Giancarlo Moretti Polegato) – dice una nota – darà vita a un concept che offrirà un’esperienza immersiva nelle eccellenze venete.
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Vinitaly, mercato Usa in crescita grazie a Prosecco e Pinot Grigio.
La fiera veronese torna dopo tre anni. Armani: «Doc delle Venezie, strizzeremo l’occhio ai giovani». anni fa, il 10 aprile 2019, la 53° edizione del Vinitaly chiudeva con numeri da record: oltre 33mila buyer, 4672 aziende, 337 espositori di 41 nazioni. Poi la pandemia si è abbattuta sulle persone e le attività economiche, specie quelle fieristiche. Ed eccoci qui, a tre anni da allora, domenica 10 aprile scatterà il 54° Vinitaly, Salone internazionale dei vini e distillati, orgoglio nazionale e regionale. Giovanni Mantovani, direttore di VeronaFiere dal 2001, lo sottolinea: «Vinitaly non a caso ha sede nel Veneto, prima regione vitivinicola con 2,5 miliardi di export, il 35% del nazionale; e a Verona, prima provincia, che questo Salone è diventata una delle grandi capitali mondiali del vino. Posizione che vogliamo rafforzare portando i buyer alla scoperta dei territori del vino italiano». Saranno un migliaio i super buyer globali – USA, Canada, Sud-America, Cina/Asia, Africa -, presenti alla 54° edizione. Ma la guerra non aiuta. «Il 2021 è stato un anno record per il vino tricolore – dice Mantovani – cresciuto in valore del + 12,4%, superando così i 7 miliardi di export, dei quali 1,7 in USA, 650 milioni nel Regno Unito. In Cina + 30%. Ora però vedremo». La guerra quindi grava anche sul vino, era inevitabile.
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
E la guerra indebolisce l’export 400 milioni di vendite in fumo.
Russia e Ucraina nel 2021 hanno rappresentato il 6 per cento di tutte le esportazioni di vino Filippo Polegato (Astoria): la super svalutazione del rublo renderà difficile riprendere l’attività E la guerra indebolisce l’export 400 milioni di vendite in fumo I più danneggiati sono i vini frizzanti e gli spumanti dolci a prezzi competitivi. Il perdurare del conflitto mette in difficoltà l’export del vino. Il nostro Paese rappresenta infatti il primo fornitore di vino in Russia e Ucraina: nei 20211e esportazioni verso questi due paesi sono state per circa 400 milioni di euro (pari al 6% di tutto l’export di vino italiano). I consumatori russi e dell’Est Europa prediligono vini frizzanti e spumanti dolci (e con prezzi competitivi). Un gradimento che finisce inevitabilmente per colpire i produttori specializzati in queste tipologie. E il caso del Prosecco, prima denominazione italiana esportata nel mondo, con un peso di Russia e Ucraina intorno al 5%. Negli ultimi tre anni (in piena pandemia) le vendite della nostra “bollicina” più famosa nei due mercati erano raddoppiate. Ad oggi la denominazione non è stata colpita da sanzioni.
Fonte, Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
40 La migliore cantina frigo 2 temperature del 2022 – Non acquistare una cantina frigo 2 temperature finché non leggi QUESTO!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore cantina frigo 2 temperature? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi cantina frigo 2 temperature venduti nel 2022 in Italia. Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa cantina frigo 2 temperature. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte, Corriere Agrigentino.
Stasera alle 21.30 nuova puntata di Cantina Musicale: protagonisti i Panda Pakse.
Cantina musicale torna stasera alle 21:30 in onda su Siena Tv, il nostro viaggio alla scoperta delle band Toscane continua!! Dopo aver ospitato varie formazioni e scoperto diversi generi musicali dal folk al soul, passando per il cantautorato, stasera andremo alla scoperta dell’alternative rock italiano con i Panda Pakse! Una band eclettica e piena di energia, che stasera suonerà per voi e si esibirà mascherata da panda.
Fonte, Radio Siena Tv.
Cantina Valpolicella Negrar, Accordini: «Il vino è un fattore emozionale».
Vinitaly è ormai alle porte, e con esso la voglia e la necessità per un comparto come quello del wine, di tornare in presenza e farsi sentire dopo due anni difficili. Ce ne parla il direttore di Cantina Valpolicella Negrar, Daniele Accordini. Sicuramente dopo due anni di assenza c’è grande fibrillazione. Nel nostro settore la presenza è fondamentale; dopotutto il vino è un fattore emozionale. Dobbiamo trasmettere i valori del vino e attraverso il web si può certamente comunicare, ma manca il contatto personale. Quest’ultimo è senz’altro un aspetto importante per ristabilire rapporti poi fondamentale anche negli affari e nelle trattative.
Fonte, Verona Economia.
La startup Bibo lancia una nuova cantina digitale.
Novità nel food&bev delivery: si tratta della startup Bibo, una cantina digitale di centinaia di prodotti beverage, dalle birre ai vini, dai superalcolici ai soft drink. È la nuova frontiera del q-commerce: una “cantina digitale” di centinaia di prodotti beverage – dalle birre ai vini, dai superalcolici ai soft drink fino agli aperitivi “pronti da bere”- distribuiti dai dark store di Roma e Milano, pronti per essere consegnati a temperatura entro pochi minuti dall’ordine, tutti i giorni e addirittura fino alle 3 di notte nei week-end.
Fonte, Corriere Nazionale.
Perché le cantine italiane devono curare i dati dei clienti.
Raccogliere dati, organizzarli e saperli utilizzare è la chiave che le cantine italiane devono utilizzare per aumentare le vendite nell’era digitale, permettendo inoltre di gestire l’enoturismo in maniera professionale. Nonostante la cantina sia il luogo migliore per raccogliere i dati dei propri clienti, solo il 22,4% delle cantine utilizzano un Crm (Customer relationship management) professionale e solo il 26,7% riesce a tracciare uno storico del cliente rispetto ai suoi acquisti, benché nel 2020 – complice la pandemia – gli investimenti digitali siano aumentati del 55,8%. Numeri che mettono in luce ampi margini di crescita delle cantine italiane attraverso una nuova cultura del dato e del digitale, che permetterebbero di aumentare il proprio business, valorizzando le esperienze in cantina e le vendite direct-to-consumer, senza tralasciare che nel 2021 l’Italia si è confermata ancora una volta il primo produttore di vino al mondo con un volume di 44,5 milioni di ettolitri.
Fonte, Italia a Tavola.
Villa Sandi e Allegrini insieme in un wine bar all’aeroporto a Venezia.
Al Marco Polo, nell’area partenze, sarà possiible degustare i vini delle due aziende. Marilisa Allegrini: “Messaggio di speranza in una fase così difficile per l’umanità”. Giancarlo Moretti Polegato: ““L’incontro tra i visitatori internazionali e le eccellenze venete può ripartire grazie alla ripresa del turismo”. Quando due grandi aziende uniscono le forze in un progetto comune, il risultato non può che essere ambizioso. Villa Sandi, marchio sinonimo del Prosecco di alta qualità, e la cantina veronese Allegrini, simbolo storico dell’Amarone, hanno creato una joint venture in un nuovo wine bar all’Aeroporto Marco Polo di Venezia dove far degustare le proprie eccellenze vitivinicole. Un segnale di speranza e di ripresa in un momento delicato per l’economia mondiale, che indica anche l’auspicio di tornare a viaggiare liberamente. Viaggio inteso anche come esperienza di territorio. Chi transiterà al Marco Polo, infatti, avrà la possibilità di assaggiare due delle tipologie di vino interpreti più rappresentativi dell’enologia veneta.
Fonte, la Repubblica.
Conoscere e apprezzare il vino Ecco il corso di avvicinamento.
Lo organizza la Pro Loco in cinque serate per imparare a degustare e gli abbinamenti di base. Con l’arrivo della Primavera il ‘nettare degli dei’ sarà il vero protagonista a Cerreto Guidi. Dopo la sospensione del 2021 torna infatti il Corso di Avvicinamento al Vino a cura della locale Pro Loco: un percorso ricco e variegato, che consente di scoprire alcuni dei piccoli segreti del grande e affascinante mondo del vino. Giunto alla sua 8ª edizione, il corso si rivolge a tutti gli amanti del nettare di Bacco, neofiti o “capitani di lungo corso”. Questo ciclo di incontri è anche una sorta di preparazione agli appuntamenti estivi quali il concorso “Rubino Mediceo”, “Medicea Wine Festival” e Cerreto Street Wine. Le consuete 5 lezioni si terranno nella sala eventi panoramica di Villa Petriolo. Ogni serata offrirà un’inquadratura teorica sul tema e la degustazione di 4 vini tra etichette locali, nazionali e internazionali. Inoltre, grazie a degli assaggi ogni volta diversi si potrà imparare l’arte dell’abbinamento. Si parte martedì prossimo con “A colpo d’occhio”, dedicata alle bollicine; quindi il 12 Aprile sarà la volta di “Aromi e profumi”, con vini bianchi e rosati. Il 21 aprile ecco “Questione di Gusto”, con i grandi rossi per giungere alle “Espressioni finali” del 26 Aprile con i vini dolci. Novità di quest’anno la serata finale “Salendo di gradi” del 3 Maggio, dedicata ai distillati ed ai cocktail.
Fonte, La Nazione.
Vino ‘salato’. Da energia e materie prime extra costi di 1,1 miliardi di euro sulla filiera.
Extracosti da oltre 1,1 miliardi di euro a causa dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime: è questo il conto salato che sta per abbattersi sulla filiera vitivinicola italiana. Una vera tempesta dei prezzi che intaccherà la redditività delle imprese e rischia di comprometterne anche la capacità competitiva sui mercati internazionali. È quanto emerge dallo studio Censis- Alleanza Cooperative Agroalimentari Vino, “La febbre dei costi” presentato recentemente a Roma. «Questo valore – commenta Venanzio Francescutti, presidente di FedAgriPesca Fvg – rappresenta un carico aggiuntivo sulla redditività delle imprese che, inevitabilmente, andrà a erodere i loro margini, compromettendone anche la loro capacità competitiva sui mercati internazionali».
Fonte, Telefriuli.
Resta altissimo il gradimento degli italiani per il vino.
Nell’ultimo anno il consumo ha coinvolto l’89% della popolazione. Numeri che fanno ben sperare in vista del ritorno di Vinitaly, la fiera più importante del settore, ferma da due anni a causa della pandemia. AGI – Ancora dieci giorni e torna il Vinitaly, edizione 2022, appuntamento dal 10 al 13 aprile a Verona. È la numero 54, ferma da due anni, inchiodata a quel 2020, anno terribile della pandemia, quando tra contagi e lockdown l’Italia è rimasta sigillata e ferma al palo. Ora si guarda al futuro con più fiducia.
Fonte, AGI.
Vino: successo del Derthona promuove i Colli Tortonesi.
L’affermazione del Timorasso, lanciato verso il prossimo riconoscimento della sottozona Derthona, trascina alla scoperta di un territorio tra pianura e Appennini al crocevia di quattro regioni, Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna. Un fascino che si è colto a ‘Derthona Due.Zero’, la rassegna organizzata l’1e 2 aprile al Museo Orsi di Tortona dal Consorzio di Tutela Vini Colli Tortonesi. Accanto agli antichi mezzi agricoli della collezione museale, ci sono i produttori, quelli che sui Colli Tortonesi sono nati e si sono battuti per la riscoperta del Timorasso e quelli che dalla Langhe sono venuti ad acquistare vigneti per avere quel vino bianco di gran carattere che piace sempre di più. Tra le bottiglie ci sono anche alti messaggi, come l’annuncio de ‘La mitica’, la ciclostorica con bici d’epoca (antecedenti al 1987) sui colli di Serse e Fausto Coppi, il 26 giugno prossimo, con partenza e arrivo a Castellania, il paese natale del Campionissimo.
Fonte, ANSA.it.
Il vino dell’Etna riparte, la produzione torna ai valori pre-pandemia.
È uno dei dati emersi durante la presentazione di Contrade dell’Etna, l’evento che promuove i vini del vulcano con il coinvolgimento delle cantine del territorio al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia. Il vino dell’Etna riparte e la produzione supera i valori raggiunti prima della pandemia. È uno dei dati emersi durante la presentazione di Contrade dell’Etna, l’evento che promuove i vini del vulcano con il coinvolgimento delle cantine del territorio al Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia. “La produzione dell’ultima vendemmia – ha detto Francesco Cambria, presidente del Consorzio Doc Etna – ha raggiunto i 34 mila ettolitri, superando i 32 mila ettolitri del 2019. Questo vuol dire che si torna a un imbottigliamento regolare: in crescita soprattutto i bianchi, oltre al Nerello Mascaleso, il vitigno che ci ha resi famosi in tutto il mondo”.
Fonte, Catania Today.
Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2022 – I migliori vini, le “Pievi” e il futuro della denominazione.
Pochi giorni fa si è tenuta l’ultima edizione della tradizionale anteprima del vino Nobile di Montepulciano, con il ritorno dei banchi d’assaggio, messi da parte nel pieno della Pandemia. Un’occasione per assaggiare una selezione di 27 campioni dell’annata 2019 (23 “classici” e 4 selezioni), 10 Nobile Riserva e 31 Nobile (classico, selezione o riserva) di annata precedenti e con uscita ritardata rispetto al disciplinare, oltre a tutte le referenze portate dai produttori nei rispettivi banchi d’assaggio (che non essendo stati degustati alla cieca, lascerò fuori dalla selezione dei migliori vini dell’anteprima, ma dei quali terrò conto per le consuete selezione di fini anno).
Fonte, Wine Blog Roll.
E’ vero che il vino equivale ad un piatto di pasta? Tutta la verità, ecco come contare le calorie.
Il vino fa ingrassare davvero? La verità su questa informazione che circola da tempo è meno scontata di quanto sembri. Nella tradizione italiana è tra i pilastri portanti e sono in molti a considerarlo la bevanda più pregiata, buona e raffinata che ci sia: si tratta del vino, naturalmente. E il vino italiano è tra i più amati ed esportati in tutto il mondo, data la quantità di vitigni che abbiamo da Nord a Sud del paese. Che si tratti di vino bianco frizzante o vino rosso corposo, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ma è vero che fa ingrassare?
Fonte, Mezzokilo.
Il Molise che possiede una superficie vitata di 6.400 ettari collocati principalmente in provincia di Campobasso su un’area montuosa e collinare sino in riva al mare di Campomarino.
Il corredo ampelografico territoriale è abbastanza nutrito, perché la vicinanza con regioni a forte vocazione vitivinicola come la Puglia, la Campania e l’Abruzzo contribuisce a creare una perfetta osmosi. L’unica varietà autoctona molisana è la Tintilia, particolarmente legata alla storia ed alla civiltà contadina locale e che sembra avere una parentela col Bovale sardo. L’azienda Claudio Cipressi di San Felice del Molise sforna ogni anno ottimi vini, in cui è proprio la Tintilia a recitare la parte da protagonista. E le due bottiglie che ho assaggiato di recente sono confezionate proprio con questa specie varietale.
Fonte, Luciano Pignataro.
Il vino continua ad avere una grande considerazione tra gli italiani.
Mancano solo dieci giorni al Vinitaly 2022, che si svolgerà a Verona dal 10 al 13 aprile. È il numero 54, fermo da due anni e inchiodato al 2020, anno terribile della pandemia, quando l’Italia è rimasta sigillata e intrappolata al posta in gioco tra contagi e lockdown. Con più fiducia, guardiamo al futuro. E a una settimana dal lancio, non mancano le ricerche, come “Italians and Wine” dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, secondo cui l’apprezzamento degli italiani per il vino è ancora molto alto, con l’89% degli italiani che beve vino ultimo anno, in aumento rispetto a soli tre anni fa, a causa dell’impennata del pubblico di giovani adulti, fautori di uno stile di vita moderato e consapevole. Rispetto al 2019, infatti, il numero della cosiddetta Generazione Z e dei Millennials (18-41) è aumentato significativamente in termini numerici (dall’84% al 90%), ma non in termini di quantità, mentre l’incidenza di I consumatori della generazione X sono rimasti invariati (89%, 42-57 anni) e la quota di Baby Boomers (oltre i 57 anni) è diminuita, perdendo il primato del numero (non della frequenza dei consumi) passando dal 93% al 90%.
Fonte, Tebigeek.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.
Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 2 aprile 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Prodotto “Cleto Chiarli” in evidenza per Vinitaly.
L’azienda vinicola modenese Cleto Chiarli lancia l’annata 2021 con il Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena Premium in occasione di “Opera Wine”, l’anteprima ideata da Veronafiere in collaborazione con la rivista americana Wine Spectator, che precede di un giorno la 54esima edizione di Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile. Le 130 cantine scelte per l’evento, di cui solo due emiliane, rappresentano una panoramica sceltissima di regioni, territori, denominazioni e annate diverse, con un occhio privilegiato al mercato americano. Il Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena Premium è esportato a livello mondiale, ma è soprattutto presente negli Stati Uniti con una quota del40% rispetto alle altre etichette Cleto Chiarli, seguito, nell’ordine da Canada, Germania, Giappone e Paesi Scandinavi. «Nel mercato americano — dice l’azienda — il Vecchia Modena Premium è distribuito in tutti i 50 Stati: lo si put) trovare sugli scaffali di Eataly, Whole Foods Market (catena texana con una platea di 500 supermercati) e sui tavoli del ristorante “Rezdora” a Manhattan.
Fonte: Gazzetta di Modena.
Le aziende poùtine verso il Vinitaly frenate da guerra e rincari.
Nonostante tutto c’è ottimismo, ecco cosa dicono i viticoltori che dal 10 aprile saranno a Verona «GLI AUMENTI SONO NELL’ORDINE DEL 15 PER CENTO MA I PREZZI NON POSSONO SALIRE OLTRE IL SETTE». Le aziende vinicole pontine sono in fermento per il Vinitaly. Il principale appuntamento del settore vitivinicolo, che si tiene a Verona, inizierà il 10 aprile e sarà luogo di ritrovo di oltre 4400 buyer ed espositori. Al cinquantaquattresimo salone internazionale dei vini ci saranno anche le cantine della provincia di Latina, da Aprilia a Terracina. Tra realtà piccole e grandi le aspettative vanno dall’acquisizione di nuovi clienti al consolidamento delle relazioni già intraprese. La cantina Sant’Andrea, ad esempio, è un habituée dell’esposizione: «Partecipiamo da venticinque anni – afferma Andrea Pandolfo – e negli ultimi tempi è diventata una vetrina istituzionale per rinforzare i rapporti, anche se, senza dubbio, il grosso del lavoro va fatto durante l’anno».
Fonte: Messaggero Latina.
Vitivinicoltura. Venduta intera annata del supertuscan I Sodi
I Sodi di S. Niccolò, Supertuscan di Castellare di Castellina (in foto il presidente del gruppo, Paolo Panerai), è stato collocato con successo sulla Place de Bordeaux. In 72 ore sono state piazzate tutte le bottiglie rese disponibili dell’annata 2018.
Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.
Intervista a Francesca Tinazzi – Vini freschi, meno alcolici, bio.
Francesca Tinazzi (esporta 1197% della produzione in 40 Paesi) punta sul rosè per i giovani Vini freschi, meno alcolici, bio Dopo la Cina, il Vietnam. Paura dei costi in crescita I rincari già incominciati nell’ultima parte del 2021 minacciano l’andamento economico delle imprese. I prezzi al consumo saliranno. Negli ultimi due anni lo stile di vita delle persone è diventato più salutista e quindi i cibi che mettiamo in tavola sono meno lavorati e più genuini. Conseguentemente c’è più attenzione anche sulla tipicità dei vini e sulla loro capacità di esprimere il territorio da cui provengono. La richiesta si sta concentrando su vini più freschi, meno alcolici e biologici. È proprio per venire incontro a queste tendenze che siamo andati in Toscana, a Greve in Chianti, ad acquisire Pian del Gallo, una piccola realtà con vigneto e oliveto biologici da più di vent’anni e che racchiude in se la tipicità di una delle più vocate zone vitivinicole in Italia.
Fonte: Italia Oggi.
Vinitaly torna in presenza dopo 2 anni.
Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54 presentata a Roma, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Sciacchetrail al via con il papà di Luca.
Da sinistra il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, il regista Enrico Casarosa e Vincenzo Resasco presidente di Asd Cinque Terre Sciacchetrail al via con il papà di Luca Oltre 300 atleti di 15 nazioni su e giù per sentieri, boschi e vigneti In gara anche il regista del film di animazione Disney, Casarosa Patrizia Spora. «Le Cinque Terre vanno vissute stando sul territorio almeno qualche giorno, per coprirle con profondità. Un paio di ore non bastano, bisogna muoversi su questi bellissimi sentieri, tra paese e paese. Sono uniche, con i muretti, il lavoro di secoli nell’agricoltura, è importante godersele, almeno una settimana». Enrico Casarosa, il regista del film di animazione Luca, che oggi correrà la Sciacchetrail ha parlato così delle Cinque Terre, ieri durante l’incontro tenuto al castello di Riomaggiore, con il sindaco Fabrizia Pecunia, Vincenzo Resasco presidente di Asd Cinque Terre e i vignaioli.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Torna Vinitaly il 10 aprile A Verona i nostri rossi tra gli alfieri della qualità.
Enologia Torna Vinitaly il 10 aprile A Verona i nostri rossi tra gli alfieri della qualità • I vini lombardi saranno presenti in un padiglione da 3mi1a metri quadrati in cui saranno ospitati tutti i Consorzi regionali, alla prossima edizione del Vinitaly, in programma da domenica 10 a mercoledì 13 aprile. Dopo due anni di stop – al netto della Special Edition dello scorso ottobre – il vino si ridà dunque appuntamento a Verona per celebrare il ritorno alla “quasi” normalità e riuscire finalmente a realizzare quell’edizione numero 54 rimasta troppo a lungo in sospeso a causa della pandemia. II programma della prima regione agricola d’Italia alla più importante manifestazione fieristica dedicata al vino è stata presentata a Palazzo Lombardia, nel corso di una conferenza stampa che è servita anche a fare il punto della situazione del comparto vitivinicolo regionale, che nel 2021 ha registrato un forte incremento delle esportazioni (pan a 285 milioni di euro, + 11,8% rispetto al 2020).
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Una visita all’Enoteca con Fabiano Giorgi.
II pomeriggio in Oltrepo Pavese dell’assessora regionale Letizia Moratti si è concluso con una visita all’Enoteca regionale di Broni a Cassino Po. Accompagnata dal presidente Fabiano Giorgi, la vicepresidente lombarda ha fatto un breve tour della struttura prima del brindisi finale con le bollicine oltrepadane.
Fonte, Provincia – Pavese.
Bianco del Moro vino del paradiso.
La cantina Fattoria Colmone della Marca a San Severino Bianco dei Moro vino del paradiso GIOVANNI MESCHINI: «LAVORIAMO LE VIGNE COL PROTOCOLLO ZERO». Un angolo di terra meraviglioso. Un paradiso. Tra le colline e le montagne di San Severino Marche. Terra buona, lo scontro dei venti qui crea un clima unico che benedice ciò che sfiora o investe. Quello (il vento) degli Appennini arriva forte e sferzante, l’altro (il vento), quello dell’Adriatico, spennacchia fin quassù ma si t’a sentire anche lui. Le vigne innanzitutto. Conic quelle dell’azienda Fattoria Colmone della Marca, una cantina non da grandissimi numeri ma con livelli di eccellenza straordinari. Sia per i bianchi che per i rossi. Le vigne sono a 450 metri di altezza dove la collina inizia a diventare montagna: con l’amore e la competenza di chi lavora quassù ecco che si crea l’alchimia perfetta. Tra storia e vini Una bella storia tutta marchigiana a cavallo dei territori di San Severino e Cingoli. Protagonista è Giovanni Meschini.
Fonte, Corriere Adriatico Ancona.
Acqui si presenta al salone sul turismo in Costa Azzurra.
C’è il vino al centro della masterclass «Alla scoperta dei sapori del Piemonte» in programma stamattina a Nizza, in Costa Azzurra, nell’ambito del salone «ID Weekend», al quale partecipa anche il Comune di Acqui. L’assessore al Turismo Lorenza Oselin guiderà i partecipanti alla scoperta dell’offerta enogastronomica dell’Alto Monferrato insieme ai titolari dell’azienda agricola Torre di Castel Rocchero che illustreranno i loro vini al pubblico; fra questi, Brachetto e Moscato. «Acqui è capace di raccogliere i flussi turistici stranieri — dice Oselin —: “ID Weekend” è una vetrina importante per mostrare le potenzialità del territorio.
Fonte, Stampa Alessandria.
I vini Marenco apprezzati anche da Obama.
Nei primi anni del 1900 produceva anche il passito, ma la casa ora è un polo di eccellenza per moscato e brachetto, vini aromatici che in questi terreni super vocati, danno al prodotto finale profumi e sapori unici. Si investe anche nella barbera in questi 70 ettari biologici. «Viticoltura sostenibile — ricorda Andrea Costa —, da qui escono ogni anno circa 300 mila bottiglie, frutto di una marna calcarea che dona caratteristiche difficilmente reperibili in altre zone. Per il moscato, la selezione dei grappoli è essenziale per ottenere un vino di eccellenza a cui dedichiamo passione. Siamo proiettati anche a nuove etichette, ad esempio il Nizza, la punta della piramide della barbera che inizieremo a proporre dal 2023 grazie a nuovi impianti.
Fonte, Stampa Alessandria.
A Valle Bagnarlo “riposa” il passito dai mille profumi.
13 bottiglie capaci di stupire anche dopo un secolo. Non è una leggenda: a Londra, Domenico Ivaldi aprì un passito di Strevi del 1862 ben dodici decadi dopo l’imbottigliamento: i commensali erano riuniti in una sala e per un po’ regnò un po’ d’imbarazzo. Ma il profumo di rosa riempì subito il salone. In un secondo appuntamento, a Marsala, tutto fu identico anche con bottiglie del1892. Un passito doc e presidio slow food quello di Valle Bagnario, dove antiche bottiglie piene di polvere riposano in attesa di essere scoperte. Alcuni erano soliti conservarne alcune annate per occasioni speciali. Nascite di figli, battesimi, matrimoni. Poi venivano dimenticate in cantina e aperte nelle varie fasi della vita; addirittura, gli eredi potevano bere il passito del defunto prodotto l’anno della sua nascita. Una forma di rispetto e richiamo della tradizione che ci racconta il referente dei produttori Giampaolo Ivaldi.
Fonte, Stampa Alessandria.
Le bollicine di casa Banfi si degustano a più di 100 mesi dall’imbottigliamento.
La qualità dell’azienda che ha rilevato il marchio Bruzzone Le bollitine di casa Banfi si degustano a più di 100 mesi dall’imbottigliamento. Le 13 officine charmat o metodo classico. Alta Langa Aurora è una bollicina che per essere stappata (e assaggiata) necessita di 100 mesi: il vino ottenuto da uve su suolo malmoso-calcareo con piccole percentuali d’argilla, viene fatto affinare in bottiglia sui lieviti per oltre 9 anni. Pinot nero e chardonnay sono le varietà contenute in un magnum di Banfi Piemonte, casa con chiare radici a Montalcino, ma che a Strevi ha rilevato il marchio Bruzzone continuando produzioni di livello e ricercate. «Acquistiamo uve da fornitori certificati e fedeli da anni — racconta l’enologo Antonio Massucco —. Abbiamo anche un’azienda agricola con terreni nel Gavi e nella zona di Acqui.
Fonte, Stampa Alessandria.
Con “Grandi Langhe” 2022 il vino torna a viaggiare.
Compratori, enoteche e ristoratori lunedì e martedì si danno appuntamento alle Ogr torinesi per la grande degustazione. Poi gli eventi Vinitaly e Barolo e Barbaresco World Opening Con “Grandi Langhe” 2022 il vino torna a viaggiare. Da Torino a Los Angeles, passando per Verona. È questo l’itinerario d’aprile per i produttori di Barolo e Barbaresco, finalmente tornati a viaggiare per il mondo e a frequentare eventi. La prima tappa è alle Ogr torinesi, dove lunedì e martedì va in scena Grandi Langhe 2022. Buyer, enotecari, ristoratori e importatori italiani e internazionali potranno partecipare alla più grande degustazione dedicata alle denominazioni di Langhe e Roero. Con una novità importante: per la prima volta anche gli appassionati e i privati consumatori potranno accedere alla manifestazione, durante una sessione a loro interamente dedicata, lunedì dalle 18,30 alle 21,30.
Fonte, Stampa Cuneo.
Likos Première un Aglianico molto «speciale».
Mai avere fretta ad aprire Una bottiglia di buon Aglianico. La pazienza verrà quasi sempre ampiamente ripagata. D’altronde il carattere scontroso di questo vitigno nei primi anni è noto. L’aspirazione di molti produttori è quella di produrre vini pronti da bere alla loro uscita, ma anche capaci di migliorare con il passare degli anni. Far quadrare il cerchio però non è affatto facile e dipende da una serie di fattori che spesso sono incontrollabili. Di certo c’è la predisposizione di alcuni vitigni, tra cui l’Aglianico, che hanno questa capacità a patto che vengano portate in cantina uve di ottima sanità e mature al punto giusto. Questa è la base su cui poi si innestano stili diversi a seconda della filosofia del produttore.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Intervista a Roberto Perrone Capano – Cantina Santa Lucia paladina del Nero di Troia biologico.
Monica Caradonna e prime mappe dei vigneti di cantina Santa J Lucia, disegnate a mano, sono datate 1849 ma la planimetria dell’antico casato risale al 1822. Duecento anni di storia racchiusi nella genealogia di una famiglia della borghesia agricola tranese con un piede a Napoli. Magistrati e avvocati e anche un diplomatico che ha scritto un pezzo di storia dell’Italia libera. E si deve a un antenato, Giuseppe Perrone Capano, pretore di Andria e giudice istruttore a Lucera, la scoperta di un grande errore giudiziario, liberando da carcerazione certa un uomo che per ringraziarlo ha costruito un muretto a secco intorno alla proprietà.
Fonte, Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Viticoltura, sfide e opportunità.
Incontro con gli operatori del settore alla presenza dell’assessore Pentassuglia • Riflettori sul mondo del vino. Più precisamente su «Le sfide della viticoltura del nord Salento: risultati raggiunti e obbiettivi futuri». È il titolo del convegno che si svolgerà domani a partire dalle ore 10, nella Cantina cooperativa campiense (via Vecchia Guagnano a Campi Salentina). Interverranno l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia; il vice presidente del Consiglio della Regione Puglia e agronomo Cristian Casilli; il presidente del Distretto agroalimentare di qualità Jonico Salentino (Dajs) Pantaleo Piccinno; il direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche ed ambientali(DistBa) Unisalento Luigi De Bellis; il presidente dell’Ordine degli Agronomi di Lecce Fabio Lazzari e il presidente di Confagricoltura Lecce Maurizio Cezzi.
Fonte, Gazzetta del Salento.
Olio e vino, produttori in rete «Brand e fiere dopo la xylella».
Cinque milioni per il progetto “Radici virtuose”: partnership con i Consorzi doc di Salice, Manduria e Brindisi Pierangelo. Eventi, fiere e campagne di promozione per far conoscere al mondo i vini e gli olii a denominazione protetta del Salento e reagire, così, allo “tsunami” Xylella. Con uno stanziamento di cinque milioni di euro parte il progetto “Radici virtuose”, coordinato dal Distretto agroalimentare di qualità jonico salentino (Dais) e finanziato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Protagonisti sono i consorzi di tutela delle Doc Brindisi e Squinzano, Primitivo di Manduria e Salice Salentino e il consorzio di tutela della Igp Olio di Puglia, che si avvarranno del coordinamento del Distretto e della consulenza di partner internazionali. Nei giorni scorsi si è insediato l’Ufficio del programma di promozioni. L’obiettivo è di favorire la partecipazione delle aziende a eventi e fiere in tutto il mondo e di creare campagne di promozione, sensibilizzazione e divulgazione scientifica. Tutti, produttori di vini e di olii del Salento, uniti in una grande rete.
Fonte, Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.
Cantine sarde premiate al Vinitaly.
La Silvio Carta strappa quattro riconoscimenti a Verona. 1 7 FDDIANI Silvio Carta fa incetta di premi a Vinitaly 2022, dove, presenterà in anteprima assoluta la limited edition “Per te”, dedicata alla moglie Nella. I premi sono per il packaging, appunto la “veste” che si da a un prodotto. Quattro in tutto quelli assegnati all’azienda nata a Baratili San Pietro e che oggi ha sede a Zeddiani. Perla Categoria distillati con origine diversa dall’uva, ha ottenuto la Medaglia d’oro: Giniu; per il Premio Packaging – categoria liquori è stata assegnata la Medaglia d’oro: Bitter Roma Assoluto Medaglia di Bronzo: Amaro Bomba Carta; Premio Speciale Packaging Box; Medaglia d’argento: Bitter Roma Assoluto. Le limited edition riguardano invece due small batch pronte a essere lanciate sul mercato: una Vernaccia di Oristano Doc Riserva e un London Dry Gin.
Fonte, Nuova Sardegna.
Assoenologi, Murru confermato alla guida.
Piena fiducia a tutto il Cda Assoenologi, Murru confermato alla guida Alla guida di Assoenologi Sardegna è stato riconfermato all’unanimità il presidente uscente Mariano Murru, 52 anni, responsabile tecnico della azienda Argiolas di Serdiana. Con lui, piena fiducia anche a tutto il Cda uscente per l’assidua attività svolta nella formazione e aggiornamento degli associati e nella tutela e promozione dei vini Docg, Doc, Igt, prodotti in Sardegna. Tre anni intensi di lavoro sul fronte degli aggiornamenti sulle nuove tecnologie e biotecnologie da utilizzare in cantina per il miglioramento qualitativo, seminari legislativi, corsi di Inglese e partecipazione ai concorsi, (Binu, Concorso Vermentino).
Fonte, Unione Sarda.
«L’Etna un simbolo forte il vino ancora in crescita».
Il rosato “Amuri di fimmina e amuri di matri” di Al-Cantàra conquista l’unica medaglia d’oro siciliana al Concours Mondial de Bruxelles. Mentre tutto intorno a noi sembra cadere nell’oscurità, c’è chi vede rosa. E non solo per il premio appena conquistato al Concours Mondial de Bruxelles con un vino rosato, “Amuri di fimmina e amuri di matri” Etna Doc 2020, l’unico siciliano ad avere vinto una medaglia d’oro, ma anche per l’ottimismo che nasce dalla dedizione, dalla fatica, dal lavoro in vigna. La vie en rose della cantina Al-Cantara di contrada Feudo S. Anastasia, a Randazzo, è il preludio di un’altra annata straordinaria. «Inizia sotto buoni auspici – commenta Pucci Giuffrida, patron e “anima” della cantina, stimato commercialista catanese, innamorato del vulcano e del vino – E’ il primo concorso, aspettiamo i risultati del Vinitaly e di altre manifestazioni. Intanto, presenteremo questo rosato in una masterclass oggi a Contrade dell’Etna». Ancora riconoscimenti per i suoi vini “poetici”, tutti con nomi di romanzi e poesie di grandi autori siciliani. Il segreto di questo rosato? «Il suo profumo, gli aromi accattivanti, eleganti, raffinati, è un vino che tocca tutti i sensi – racconta Giuffrida.
Fonte, Sicilia.
E’ nato il Consorzio Vini Valle d’Aosta “Promuovere e tutelare la nostra Doc”.
Promuovere e tutelare i vini Doc valdostani, partendo dalla riforma del disciplinare di produzione: è l’obiettivo del neonato Consorzio Vini Valle D’Aosta, che raccoglie 42 aziende che producono complessivamente 2 milioni di bottiglie l’anno di vino a Denominazione di origine controllata. Presidente del consiglio di amministrazione è stato nominato Stefano Di Francesco dell’azienda Di Francesco-Gasperi Vini e Spiriti di Saint-Pierre; vicepresidente è André Gerbore della Cave des Onze Communes di Aymavilles. L’atto di costituzione è stato firmato venerdì scorso e il nuovo ente è stato ufficialmente presentato in una conferenza stampa convocata martedì 29 marzo nella sede dell’Assessorato dell’Agricoltura a Saint-Christophe. «La Valle d’Aosta era l’unica regione italiana senza un consorzio: a livello nazionale erano 122, ora sono 123. – ha ricordato Andrea Barmaz, presidente uscente della Vival, l’associazione dei viticoltori della Valle d’Aosta, che si è sciolta nel consorzio – 11 neonato ente ha avuto un’adesione non plenaria, ma quasi.
Fonte, Valle’ Notizie.
La carta Valpolicella Val d’Adige va a ruba.
Duecento chilometri cicloturistici La carta Valpolicella Val d’Adige va a ruba •• È stata stampata in 20mila copie la cartina degli itinerari cicloturistici di Valpolicella e Valdadige, grazie al contributo della Strada del Vino Valpolicella e dei Comuni di Negrar, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano, Sant’Ambrogio, Pescantina, Sant’Anna e Dolcè. Chiude in bellezza il progetto intercomunale di tabellazione di 200 chilometri di percorsi con traccia Gpx scaricabile, realizzato con finanziamento Gal. La cartografia è a cura di Tappeiner, il partner tecnico è Neon. Poi c’è il supporto dell’associazione Fiab-Amici della bicicletta di Verona. La nuova cartina è disponibile a San Pietro, nella sede della Strada del vino, in via Ingelheim 7, alla Fiab in città, in strutture e cantine socie della Strada, negli uffici Iat di Verona e provincia. «Sta andando a ruba», rivelano la presidente della Strada, Miriam Magnani, e il referente degli Amici della bicicletta per questa zona, Marco Tosi.
Fonte, Arena.
Degustazioni e storia dei nostri vini ai Soffioni apre la Casa del Prosecco.
IL LOCALE APERTO DA PALO LAI GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE 0114 CANTINE TREVIGIANE: OLTRE 40 I VINI DA SCOPRIRE L’INIZIATIVA TREVISO. Oggi le preziose bollicine Doc, Docg e Asolo Docg hanno una casa vicino al salotto buono della città. Non è un museo, ma un luogo in cui degustazione e cultura del prosecco si incontrano. Non ha un fine espositivo, ma propone una prosecco experience, una degustazione informata sui vini del territorio, corredata da utili materiali e tabelloni che aiutino a comprendere zone e tipicità. Oltre l’ovvia finalità commerciale c’è un valore encicolpedico: la casa del prosecco si propone di dare un nome al gusto, di far approfondire la cultura della glera e i diversi terrori.
Fonte, Gazzettino Treviso.
Tra vino & design, le “Nuove Cantine italiane. Territori e Architetture” in mostra a Verona.
“Casabella” e Veronafiere/Vinitaly raccontano i progetti d’eccellenza firmati da celebri architetti che coniugano produzione, innovazione e bellezza. Dalla Cantina Podernuovo, la “Bulgari Winery” di Alvisi Kirimoto a Palazzone a San Casciano dei Bagni in Toscana, all’avveniristica Cantina Antinori nel Chianti Classico firmata da Archea Associati nel cuore del Gallo Nero, dalla Cantina Pacherhof, progettata dallo studio Bergmeisterwolf a Novacella in Alto Adige, dalla Cantina Gorgo, frutto di un progetto di ampliamento e recupero a Custoza dell’architetto Bricolo Falsarella, alla Cantina del Bruciato della Tenuta Guado al Tasso progettata da asv3-officina di architettura e Fiorenzo Valbonesi per Marchesi Antinori a Bolgheri, dalla Cantina Pizzolato firmata dallo studio Made associati a Villorba a Treviso, al progetto di Markus Scherer per Nals Margreid a Nalls tra i vigneti altoatesini, alla Cantina dei 5 Sogni, architettata da Matteo Clerici – Fondamenta – hus nelle Langhe, da Feudo di Mezzo, la cantina sull’Etna della griffe siciliana Planeta firmata da Santi Albanese e Gaetano Gulino, alla Distilleria Puni dell’architetto Werner Tscholl ancora in Alto Adige, fino alla Cantina Masseto, “tempio” del Masseto a Bolgheri ideato dallo studio Zitomori. Sono queste le “Nuove Cantine italiane. Territori e Architetture” raccontate da “Casabella” in collaborazione con Veronafiere-Vinitaly, in una mostra a cura di Roberto Bosi e Francesca Chiorino, che, dall’8 al 13 aprile, a “Vinitaly n. 54”, racconta nella splendida cornice settecentesca di Palazzo Balladoro – Banca Passadore, 11 progetti d’eccellenza che coniugano design e vino, tecnologia e innovazione, con la bellezza.
Fonte, WineNews.
Tra vendita diretta in cantina ed enoturismo, quante opportunità per le cantine italiane.
Gli acquisti in cantina (anche online) valgono il 10% del fatturato (in Napa Valley il 66%), e solo 1 azienda su 4 ha un responsabile ospitalità. I due anni di pandemia hanno rilanciato la vendita diretta e gli e-shop delle cantine italiane, ma sul fronte del rapporto diretto con i clienti, a partire dall’enoturismo, c’è ancora tanto lavoro da fare per sfruttare appieno il potenziale delle aziende enoiche del Belpaese, come racconta il report su enoturismo e vendite direct to consumer firmato da Divinea, il principale portale di enoturismo italiano, che ha scattato una fotografia di come le cantine italiane si muovono nelle vendite dirette ai consumatori e nelle attività di enoturismo, anche rispetto ad altre realtà internazionali.
Fonte, WineNews.
Cantina di Soave, Raifer: «Daremo maggiore valorizzazione alle denominazioni».
Il direttore generale di Cantina di Soave Wolfgang Raifer, intervistato ai microfoni di Verona Economia, esprime entusiasmo per il ritorno al Vinitaly in presenza dopo la buona esperienza della Special Edition di ottobre, e svela la direzione che la Cantina ha intenzione di prendere nei prossimi anni. La 54^ edizione di Vinitaly è alle porte, mancano meno di dieci giorni all’inizio della nuova fiera internazionale dedicata al mondo del vino, di nuovo in presenza e a pieno regime. Tra le aziende veronesi protagoniste c’è anche Cantina di Soave. Abbiamo avuto ospite in studio il direttore Wolfgang Raifer. Direttore, un appuntamento tanto atteso. C’è grande fibrillazione tra gli operatori anche perché mancava da due anni. Come si sta preparando Cantina di Soave?
Fonte, Verona Economia.
Il vino piace a nove siciliani su dieci. Boom del bio. Sicilia protagonista al Vinitaly.
Presentati gli ultimi dati regionali in vista del salone internazionale in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. Nell’Isola la media di consumo pro-capite è di circa 4 bicchieri a settimana.
Nove siciliani su dieci hanno consumato vino nell’ultimo anno. La Sicilia, che rappresenta il primo vigneto d’Italia per superficie, conferma il rapporto privilegiato e – ancor più che nel resto d’Italia – consapevole e responsabile col vino, con due user su tre che non superano in media i 4 bicchieri a settimana. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino, Report Sicilia”, presentata ieri a Palermo alla conferenza stampa della 54ª edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile a Verona.
Fonte, Palermo – la Repubblica.
Osservatorio Vinitaly: secondo gli italiani un consumo moderato di vino non è dannoso.
Consumare vino moderatamente nell’ambito di uno stile di vita sano non fa male alla salute. La tesi, a dibattito in corso sulle politiche dell’Ue (e dell’Organizzazione mondiale della Sanità) in materia di consumi di alcol e alimentari, è condivisa dalla stragrande maggioranza degli italiani, con solo il 5% che non si trova d’accordo con tale affermazione. Inoltre, solamente 1 consumatore su 10 (13%) sa cos’è il Nutriscore, il nuovo sistema di etichettatura a semaforo che potrebbe trovare spazio sugli scaffali italiani ed europei nei prossimi mesi. Lo rivela l’ultima indagine. “Gli italiani e il vino”, presentata martedì alla conferenza stampa della 54^ edizione di Vinitaly a Roma dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Secondo l’indagine dell’Osservatorio realizzata su un campione nazionale rappresentativo, anche l’ipotesi di aumentare le tasse sugli alcolici – e quindi sul vino – auspicata dal Parlamento europeo, trova d’accordo solo il 27% dei consumatori contro il 53% che ne contesta l’eventuale messa in atto. Nel suo complesso, su una scala di valori da 1 a 5, alle accise sul vino gli italiani attribuiscono un punteggio di 2,46 mentre condividono l’ipotesi di inserire in etichetta messaggi che invitano al consumo responsabile (voto: 4,04). Il punteggio più alto riguarda l’affermazione che il consumo moderato di vin
Fonte, Gazzetta d’Asti.
“Itinerari di…vini” sbarca su internet: presentato il blog Antiche terre del vino.
“Far conoscere il territorio attraverso il vino e il vino attraverso il territorio”. Con queste parole Rosa Giammarco, presidente della Casa delle Culture di Sulmona, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della seconda fase del progetto Itinerari di…vini, tenutasi giovedì 31 marzo 2022 presso la sala conferenze del Complesso monumentale della SS. Annunziata a Sulmona. “Una sede non casuale – prosegue Giammarco; – uno dei monumenti più caratteristici di Sulmona, per ospitare il lancio di un progetto che, attraverso la valorizzazione di un prodotto fortemente identitario, punta a far conoscere e a rendere attrattivo un intero territorio”. Il progetto entra nel vivo con la presentazione del blog Antiche terre del vino, attorno a cui ruoterà la proposta di promozione territoriale legata alla singolarità dei vini delle Peligna e del Tirino, culle del Montepulciano d’Abruzzo e del Cerasuolo.
Fonte, ilGerme.
Vino: la Puglia punta sul biologico, mentre un quinto della produzione nazionale viene dal Sud.
La Puglia sta crescendo come grande realtà del vino biologico nazionale, grazie anche alla crescita dell’export negli ultimi cinque anni. Quando si parla dell’Italia del vino si va immediatamente a pensare a Toscana, Veneto e Piemonte come motori trainanti del settore, finendo per dimenticare tra le righe le produzioni del Sud; e in base a quanto emerso da un studio redatto da Nomisma-UniCredit si può concludere che equivale a sottovalutare un coefficiente importante della filiera nazionale. Si calcola, infatti, che le regioni continentali del Meridione contribuiscano a più del 20% della produzione nazionale, con la Puglia che spicca per la propria volontà di puntare sulla qualità del prodotto favorendo in particolare la produzione biologica.
Fonte, Dissapore.
I vini senza alcol approdano a Vinitaly. E scoppia la polemica.
Hofstätter presenta a Verona il suo nuovo “fermo”: “In Italia tante inutili critiche e intanto si rischia di perdere un trend di mercato”. Assoenologi: “Non sono vini, li mettano in un padiglione a parte”. Coldiretti: “Vigileremo sulla normativa Ue”. Riesling Kabinett della Mosella, bollicine a base di Glera e Malvasia Rossa, persino un Amaro alle erbe delle Alpi e aloe: tutti senza alcol. I prodotti alcohol free sbarcano a Vinitaly. Portandosi dietro un carico di novità e polemiche. A fare il primo passo è Martin Foradori Hofstätter che ha scelto la fiera per eccellenza del vino per presentare la sua nuova etichetta priva di alcol: un “fermo” che si presenta con il marchio “Steinbock Selection Dr. Fischer” realizzato con una selezione di Riesling della Mosella, “fratello” del vino dealcolato con le bollicine, Steinbock Alcohol Free Sparkling, che il produttore altoatesino aveva presentato lo scorso anno. Più che una provocazione, un’occasione di mercato, vista la vetrina internazionale offerta dal Vinitaly. Lo stesso farà Sandro Bottega che sul banco del suo stand a Verona proporrà i suoi due sparkling e anche l’amaro, oltre a una gianduia vegana (senza burro né panna). “Spero che ai prodotti senza alcol dedichino un padiglione a sé, ma molto a sé, rispetto ai vini veri – è la posizione netta di Assoenologi nelle parole del suo presidente Riccardo Cotarella
Fonte, La Repubblica.
Il Lazio a Vinitaly, la più grande fiera al mondo del vino.
I numeri della fiera, delle passate edizioni, erano impressionanti: migliaia di produttori e giornalisti del settore e non, centinaia di televisioni e radio, indotto diretto ed indiretto incalcolabile, dell’ordine di miliardi di euro; insomma il mercato del vino non più un fenomeno di costume, ma volano per l’economia di tante regioni e paesi nel mondo. L’invito arrivato ad Abitare a Roma, da parte dell’ufficio stampa della Regione Lazio, è di quelli che non possono essere elusi: Vinitaly, Regione Lazio, protagonisti a Verona con il bello e il buono del Lazio. Complice la giornata quasi estiva, lunedì 28 marzo 2022, ci siamo recati presso THE BOX, in via Ignazio Pettinengo 72, Roma.
Fonte, Abitare a Roma.
Il faro del vino italiano.
“Al vino italiano serve un salto di qualità più che di quantità”. Questo concetto, espresso da Giampiero Bertolini, amministratore delegato di Biondi Santi, in una recente intervista a Il Sole 24Ore sintetizza appieno la vera sfida che si trova di fronte il vino made in Italy. Il vino fa parte a pieno titolo di un più ampio concetto di lifestyle italiano, a cui appartengono anche la moda e il design e in entrambi i settori i nostri prodotti sono posizionati, sia in termini di contenuti che nell’immaginario del consumatore, al top del mercato. Ecco alla nostra offerta vinicola manca ancora un gradino da salire per essere inserita nel top, il luogo che ci compete come paese del bello e del bel vivere. Certo, il vino italiano ha già fatto molta strada sul sentiero della qualità, dallo scandalo metanolo degli anni 80 a oggi, ma è ora chiamato a fare un ulteriore salto che può rivelarsi decisivo per la nostra affermazione a livello mondiale. La sfida è infatti quella di una valorizzazione che non può misurarsi più in termini di primato produttivo, che già ci appartiene e forse oggi risulta controproducente, ma piuttosto, e soprattutto, a livello di valore.
Fonte, Wine Pambianco – PambiancoNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.