TuttoGusto regala Box gustose a pizzerie, ristoranti, bar e alberghi

IN VISTA DELLA RIAPERTURA POST COVID, TUTTOGUSTO REGALA BOX GUSTOSE A
PIZZERIE, RISTORANTI, BAR E ALBERGHI

IN VISTA DELLA RIAPERTURA POST COVID, TUTTOGUSTO REGALA BOX GUSTOSE A
PIZZERIE, RISTORANTI, BAR E ALBERGHI
Un gesto speciale verso uno dei settori più colpiti dalla crisi in
quest’ultimo anno e, allo stesso tempo, un augurio per una ripresa
veloce delle attività
Secondo l’educatore statunitense Horace Mann: “Non fare nulla per
gli altri è la rovina di noi stessi”. Ed è con questo spirito che
TUTTOGUSTO, marchio specializzato nella vendita di alimenti di alta
qualità pensati per il settore Horeca, ha deciso di incoraggiare i
titolari di ristoranti, alberghi, bar, pub e pizzerie, in vista di una
riapertura generale post Covid, dopo tanti mesi di crisi.
_In che modo?_ Offrendo gratuitamente una selezione di prodotti
gastronomici, nello specifico 60 box. Ogni “box gustosa” ha un
valore di circa 300 euro, i prodotti hanno una shelf life superiore ai
30 giorni.
Per ricevere la box, i titolari di attività del settore non dovranno
fare altro che registrare, quanto prima, i propri dati sul sito
TuttoGusto https://www.tuttogusto.shop/?g=Register scegliendo tra due
tipi di pacchetti: quello adatto a bar, pub e pizzerie e quello per
ristoranti ed alberghi.
Sono tante le specialità prodotte dall’azienda un mix dimaterie prime
eccellenti e di soluzioni innovative, in grado di semplificare,
velocizzare e dare una marcia in più alla preparazione di un’infinità
di piatti.

Un gesto speciale verso uno dei settori più colpiti dalla crisi in
quest’ultimo anno e, allo stesso tempo, un augurio per una ripresa
veloce delle attività.
Secondo l’educatore statunitense Horace Mann: “Non fare nulla per
gli altri è la rovina di noi stessi”. Ed è con questo spirito che
TUTTOGUSTO, marchio specializzato nella vendita di alimenti di alta
qualità pensati per il settore Horeca, ha deciso di incoraggiare i
titolari di ristoranti, alberghi, bar, pub e pizzerie, in vista di una
riapertura generale post Covid, dopo tanti mesi di crisi.
_In che modo?_ Offrendo gratuitamente una selezione di prodotti
gastronomici, nello specifico 60 box. Ogni “box gustosa” ha un
valore di circa 300 euro, i prodotti hanno una shelf life superiore ai
30 giorni.
Per ricevere la box, i titolari di attività del settore non dovranno
fare altro che registrare, quanto prima, i propri dati sul sito
TuttoGusto https://www.tuttogusto.shop/?g=Register scegliendo tra due
tipi di pacchetti: quello adatto a bar, pub e pizzerie e quello per
ristoranti ed alberghi.
Sono tante le specialità prodotte dall’azienda un mix dimaterie prime
eccellenti e di soluzioni innovative, in grado di semplificare,
velocizzare e dare una marcia in più alla preparazione di un’infinità
di piatti.

Beppe Schino riconfermato alla presidenza del Consorzio di strutture e ristoratori pugliesi che non si arrendono alle difficoltà causate dalla pandemia.

La Puglia è Servita rilancia: vincere la sfida del post- Covid nel segno della qualità

Beppe Schino, titolare del ristorante Perbacco di Bari, riconfermato alla guida de La Puglia è Servita. Ieri, Il Consorzio che riunisce 50 strutture in tutta la regione, nato nel 2016 sulle orme dell’omonima guida edita da Tirsomedia che per vent’anni ha raccontato il gusto made in Puglia, si è riunito per il rinnovo delle cariche. Insieme al Presidente sono stati anche eletti i membri del Consiglio di Amministrazione che, in rappresentanza di tutto il territorio regionale, risulta così composto: insieme al  presidente Beppe Schino, sono stati riconfermati Domenico Cilenti (La Porta di Basso, Peschici) che è stato eletto vicepresidente, Pietro Zito (Antichi Sapori, Andria), Savino Di Bartolomeo (La Bottega dell’Allegria, Corato), Giovanni Scianatico (Agriturismo Lama San Giorgio, Rutigliano) ai quali si sono aggiunti nel segno dell’ampliamento Pietro Penna (Vinilia Wine Resort, Manduria) e  Luciano Sonzini  (Masseria Il Frantoio, Ostuni). Il nuovo cda ha poi riconfermato come direttore Vittoria Cisonno.

“Ringrazio i colleghi per questa importante riconferma – commenta il presidente Beppe Schino – , sento forte la responsabilità per il difficile momento storico che stiamo affrontando, ma sono altrettanto motivato dalla grande voglia di ripartire che avverto nel nostro gruppo.  I presupposti per fare un buon lavoro ci sono, soprattutto se riusciamo ad abbandonare la logica dell'”io” per abbracciare quella del “noi”: facciamo parte di un sistema nel quale dobbiamo esercitare il nostro ruolo, nel rispetto di tutti. Insieme davvero si può fare tanto, per superare questa fase così critica: per questo il nostro primo obiettivo sarà ampliare la nostra rete, coinvolgendo quei territori che finora non sono stati sufficientemente coinvolti. Siamo pronti a ripartire, a lavorare tanto, nel rispetto della sicurezza ma anche del nostro lavoro”.

“Dobbiamo farci trovare pronti per la rinascita – ha aggiunto il direttore Vittoria Cisonno – , che certamente ci sarà. Quest’anno, così come il 2020, difficilmente ci darà l’opportunità di realizzare le grandi iniziative che abbiamo sempre portato avanti, ma per noi deve essere l’opportunità per spingere su nuove progettualità, in linea con quanto ci chiede l’Europa, cioè conversione al green, digitalizzazione, attraverso anche una piattaforma online che avvicini i turisti gourmet all’enogastronomia di qualità e una più efficace comunicazione social. Ma soprattutto in questa fase sarà fondamentale continuare ad investire sulla formazione, per farci trovare preparati con tutte le professionalità dell’enogastronomia e dell’ospitalità, che certamente saranno necessarie per la ripresa”.

Sono tante le idee già sul tavolo, sulle quali ristoratori e imprenditori lavoreranno guardando alla prospettiva dei prossimi mesi, con l’ambizione di vincere la sfida del post-Covid puntando sulla qualità, attraverso dunque la collaborazione strategica dei partner storici: Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia e Consorzio Movimento Turismo dell’Olio Puglia, che rinnoveranno le rispettive cariche nei prossimi giorni.

I Vignaioli Indipendenti preoccupati per le decisioni del Governo e la mancanza di ristori. Necessario riaprire al più presto in sicurezza e con controlli.

FIVI: il divieto di vendita di alcolici per enoteche e ristoranti penalizza anche i Vignaioli

Resta alta la preoccupazione della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti in seguito all’entrata in vigore del Dpcm del 16 gennaio 2021 che vieta la vendita per asporto di qualsiasi bevanda alcolica dalle ore 18 ai negozi specializzati, lasciando invece libertà di vendita di tali bevande a tutti gli altri negozi commerciali. Con ristoranti ed enoteche chiusi, FIVI ribadisce la difficoltà in cui versa tutta la filiera e si unisce all’appello di Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, che ha denunciato l’anomalia e chiesto spiegazioni al Governo anche grazie all’interrogazione parlamentare, presentata dall’onorevole Andrea Dara in data 20 gennaio alla Camera.
L’attuale situazione di incertezza e precarietà dovuta anche alla mancanza di ristori, infatti, aumenta l’apprensione dei tanti Vignaioli che a fatica continuano a coltivare le loro vigne, come spiega Matilde Poggi, presidente della FIVI: “I Vignaioli, come molte altri operatori del settore horeca e di altre categorie, sono stati pesantemente indeboliti dai mesi di chiusura forzata e dalle norme sull’asporto e sugli orari di apertura di enoteche e ristoranti. Le nuove decisioni del Governo stanno portando pesanti conseguenze su tutta la filiera. Le misure intraprese finora sono per lo più adatte alla grande industria, e dimenticano l’esercito di piccoli produttori artigiani del vino che, con il settore della ristorazione chiuso, ha sofferto più degli industriali che hanno una clientela più diversificata”. La presidente di FIVI conclude: “Ribadiamo la necessità di permettere a tutti di riaprire le attività per lavorare in sicurezza, rispettando le regole, e auspichiamo maggiori controlli per garantire che queste vengano rispettate”.

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