News Vitivinicole Wine Idea martedì 4 gennaio 2022!

Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di martedì 4 gennaio 2022!

Cantina Boscaini supera l’esame del Nord Europa.
Grazie all’online e a nuovi distributori Cantina Boscaini supera l’esame del Nord Europa Numeri in crescita dal Giappone e investimenti sul mercato interno •• Inghilterra e Giappone. Continua l’espansione internazionale dell’azienda agricola Boscaini Carlo di Sant’Ambrogio di Valpolicella, che conta una produzione annua di 70mila bottiglie. Attraverso lo shop online e un nuovo distributore nazionale, «ci stanno arrivando soddisfazioni dalla Danimarca e da altri mercati del Nord Europa», spiega Carlo Boscaini, «oltre che dall’Italia che non è il nostro mercato principale ma che intendiamo implementare.

Fonte: Arena.

La vigna, il vino nuovo e il tesoro della Reggia.
Cera una volta una dinastia reale che rivaleggiava contemporaneamente con gli Asburgo d’Austria, i reali di Spagna, i sovrani di Francia, arrivando con le loro trame fin nella perfida Albione. C’erano, perché ora i Borbone non ci sono più, ma la loro eredità continua a restare viva, nelle pietre bellissime, nei giardini monumentali, ma anche e soprattutto nel sistema agroalimentare meridionale. Campagna, allevamenti, ma anche e soprattutto vino. In particolare quel Pallagrello nero tanto amato dai Borbone- il vino più ricercato d’Europa tra Settecento e Ottocento, quello della Vigna reale completamente scomparso, che ora ritorna alla ribalta.

Fonte: Avvenire.

Se ne è andato Maga Lino, uno dei padri del vino italiano di stanza a Broni, nell’Oltrepò pavese. E suo, il Barbacarlo.
Il mondo del vino piange la scomparsa di Maga Lino, uno dei padri del vino italiano di stanza a Broni dove produceva il mitico Barbicarlo, vino rosso frizzante, anima oltrepadana e accompagnamento perfetto per quelle pacciade raccontate da Gianni Brera. E fra i primi estimatori di quel vino c’era proprio Giuàn Brera fu Carlo, che morì in un incidente stradale il 19 dicembre del 1992, dopo aver bevuto il suo vino preferito. Ora, ignaro della combinazione di data, lo scorso 19 dicembre (29 anni senza Brera) con Marco Gatti abbiamo aperto un Barbacarlo del 1990 da accompagnare alla bagnacaoda, benché fosse perfetto anche sulla casseoula, come fece fino all’ultimo Gianni Azaria Borrelli, soprannominato da Brera, «Il Monsignore», conduttore della trattoria l’Altra Isola di Milano.

Fonte, Italia Oggi.

Lo champagne etichettato come spumante in Russia.
Dal 1° gennaio in Russia è cominciato il giro di valzer sulle etichette dello champagne francese ribattezzato «vino spumante» in cirillico. In base alla legge voluta dal presidente Vladimir Putin, la dicitura champagne può attribuirsi soltanto ai vini russi, prodotti con uve locali. E dunque, sulle bottiglie della Federazione si legge «Shampanskoye», sicuramente più attraente. Tuttavia, l’etichetta principale delle bottiglie francesi può continuare a mantenere la scritta «champagne», purchè in francese. La legge federale russa 345-FZ del 2 luglio 2021 che ha stabilito le nuove denominazioni ha provocato la protesta dei produttori e dei distributori delle bollicine prodotte nella regione francese dello Champagne sostenute da numerosi esponenti del governo di Emmanuel Macron.

Fonet: Italia Oggi.

Lo Zibibbo mediterraneo con il sapore dell’Epifania.
Tra 48 ore saremo invasi dai dolci, avremo sentori di ciambellone e di creme che sollecitano i nostri sensi. Ma anche se la calza della Befana tornasse all’antico, quando ai bambini si regalavano gli agrumi come spicchi di sole benauguranti, ci vorrebbe un nettare di Dioniso che mettesse in perfetta consonanza le desinenze sensoriali di questi giorni. Ed ecco che da quell’immenso patrimonio che è la vigna italica spuntano i Moscati, prerogativa tutta nostra. Per la festa della Befana, per portare degna compagnia ai dolci scelgo un’espressione naturale ed elegante del Moscato di Alessandria.

Fonte: La Verita’.

Rogito, firme e atto: etichette “professionali”.
Con quasi mezzo milione di bottiglie prodotte ogni anno, Cantine del Notaio si configura come una grande e consolidata realtà vitivinicola che riesce a far coincidere i grandi numeri con una ricerca incessante e assoluta della qualità. Un parco vini che comprende tutte le tipologie, dai bianchi ai rossi ai rosati, dai secchi ai dolci agli spumanti, i cui nomi come fuma, sigillo, preliminare, atto, rogito richiamano le attività notarili, antica professione di famiglia non abbracciata dall’erede Gerardo Giuratrabocchetti che ha preferito vigna e cantina. Il Repertorio, di un bel tono di rubino, si snoda tra aromi di sciroppo di mirtilli, roselline selvatiche, tabacco da sigari e un generoso ventaglio di spezie.

Fonte: Messaggero.

Una gamma diversificata e di alta qualità.
L’azienda è stata fondata negli anni Sessanta nell’Agro Pontino, luoghi rubati alle paludi dove nessun produttore avrebbe mai investito se non audace e illuminato come Dino Santarelli. Proprio quest’assenza di passato enologico ha poi rappresentato uno stimolo verso il massimo grado di libertà creativa per il figlio Antonio che, con la collaborazione dell’enologo Paolo Tiefenthaler, è riuscito a sviluppare un intenso progetto di ricerca e sperimentazione sui vitigni autoctoni e internazionali cercando modelli di produzione nuovi.

Fonte: Messaggero.

Oltre 360 mila bottiglie. Per le bollicine marchigiane una chiusura d’anno col botto.
Per le bollicine marchigiane una chiusura d’anno col botto … Anno spumeggiante per le bollicine marchigiane, che hanno chiuso il 2021 con un imbottigliato a +58% rispetto al 2020, pari a 360mila bottiglie a denominazione d’origine. II «trascinatore» è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Spumante con un imbottigliato che quest’anno sfiora le 170mila bottiglie.

Fonte, Tempo.

La proposta: intitolare a Lino Maga una via di Broni – Una strada per ricordare Lino Maga.
L’idea piace al sindaco di Broni. Oggi i funerali dello storico produttore di vino. Una strada per ricordare Lino Maga L’idea piace al sindaco di Broni. Oggi alle 15.30 i funerali dello storico produttore scomparso la notte di Capodanno BRONI Una via o una piazza di Broni da dedicare a Lino Maga. È passato solo un giorno dalla scomparsa, a 90 anni, dello storico produttore del Barbacarlo, che i colleghi e gli amici più cari stanno già pensando a un modo concreto per ricordarlo.

Fonte: Provincia – Pavese.

“È leggenda in questo settore e una bandiera dell’Oltrepo”.
Le testimonianze degli esperti delle guide enogastronomiche «Ha lottato tutta la vita per il diritto all’unicità di una terra» «E leggenda in questo settore e una bandiera dell’Oltrepo» Una leggenda del mondo del vino, una bandiera dell’Oltrepo Pavese. Così ricordano Lino Maga giornalisti enogastronomici, esperti del settore, responsabili delle guide vini. Quelle stesse guide che, negli anni, hanno tributato importanti riconoscimenti a lui e al suo Barbacarlo. «Hai lottato per una vita per il riconoscimento di un diritto inalienabile, quello dell’unicità di una terra e del suo vino, e le tue gesta, ormai leggendarie, appartengono alla storia — afferma Massimo Zanichelli, fino al 2016 tra i curatori della guida “I Vini d’Italia” dell’Espresso.

Fonte: Provincia – Pavese.

«Barbacarlo scelta coraggiosa battaglia lunga e alla fine vinta».
«Il Barbacarlo Igt è stata una scelta coraggiosa, ma alla fine Lino ha vinto la sua battaglia». A dirlo è Mario Maffi, decano degli enologi oltrepadani e grande amico di Maga, che andava a trovare spesso a Broni: «Era schietto, disponibile, caratterizzato come personaggio, si usciva sempre soddisfatti da una chiacchierata con lui» ricorda. Secondo Maffi, la perseveranza è stato uno dei tratti più distintivi del vignaiolo e l’ha dimostrato nella doppia battaglia in difesa del suo Barbacarlo, prima dall’utilizzo del nome da parte di altri produttori, poi dal declassamento della Doc.

Fonte: Provincia – Pavese.

“Alta Larga” e spumanti piemontesi superstar nei brindisi
Da Coldiretti ai produttori il segno è decisamente positivo. Crescono i vini di qualità IL BRINDISI I conti, come recita il detto, si fanno alla fine. Le previsioni, invece, guardano lontano come insegnano gli uomini-marketing Quelle che sciorina Coldiretti, riferendosi all’indagine Ixè sul brindisi di fine anno, sono più che ottimistiche: sulle tavole sono saltati 85 milioni di tappi di spumante italiano. Che, in percentuale, fa segnare un balzo del 35% rispetto al 2020. Ma non basta. Gli italiani, complici tookdown e una campagna di valorizzazione dei prodotti autoctoni, bevono Made in Italy: sono, secondo le stime, 8 su 10 coloro che la sera del 31 dicembre hanno brindato con una bottiglia prodotta in Italia In questa nuvola di positività il Piemonte svetta.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Sicurezza in cantina: un traguardo che è da perseguire ad ogni costo.
Alla Scuola Enologica un convegno con Inail e Spresal ha fatto luce sugli infortuni che sono purtroppo ancora tanti. Mercoledì scorso, il Pala Vino (un tensostruttura allestita nel cortile della cantina sperimentale de Scuola Enologica, grazie al supporto di Banca d Alba) ha ospitato il primo dei tre appuntamenti di “Aspettando Enotria 140 (+1)”. In programma il convegno “Mettiamoci al sicuro in cantina”, organizzato dalla Scuola, in collaborazione con Inail, Spresal, Banca d’Alba e Vignaioli Piemontesi. Lunghissima la serie degli interventi, aperti dal saluto istituzionale della dirigente scolastica Antonella Germini, del vicedirettore generale di Banca d’Alba, Enzo Cazzullo e del consigliere comunale, delegato all’Agricoltura, Mario Sandri.

Fonte: Corriere di Alba.

Cantina Italia 10/21: 75 milioni di ettolitri ancora da vendere.
l’Ispettorato Repressione Frodi ha pubblicato il report numero 10/2021 di Cantina Italia. I l Report è redatto dall’Ispettorato centrale repressione frodi (Irqrf) sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino. La banca dati contiene i dati di 21.417 registri attivi, appartenenti a 17.364 operatori e registra annualmente circa 30 milioni di operazioni enologiche. lcqrf stima che la banca dati contenga almeno il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia. Alla data del 30 novembre 2021 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 51,9 milioni di ettolitri di vino, 12,5 milioni di ettolitri di mosti e tri di vino nuovo ancora in fermentazione, superiori del 22,4% rispetto allo scorso 31 ottobre 2021 (+9,5 milioni di hl) e superiori del 4,5% rispetto al 30 novembre 2020 (+2,2 milioni di hl). • 11,5 milioni di ettolitri.

Fonte: Corriere di Alba.

Il Primitivo sul podio per il brindisi delle Feste: incalza i “mostri sacri” Franciacorta e Amarone – Nei calici trionfa il Primitivo sul podio tra i vini più amati.
La classifica delle enoteche Nei calici trionfa il Primitivo sul podio tra i vini più amati ?1 dati di “Signorvino” sull’e-commerce ?II “nettare” pugliese incalza i più blasonati e sui punti vendita del mercato d’élite Franciacorta e Amarone della Valpolicella Il dato riguarda mercati particolari dove primeggiano etichette del nord e non la grande distribuzione. I vini pugliesi scalano le vette delle vendite nelle enoteche italiane, con il Primitivo che, dopo il Negroamaro, prende il volo piazzandosi al terzo posto di un podio che vede nelle prime due posizioni i nobili “Franciacorta” e “Amarone della Valpolicella,” che continuano a dominare gli ordini online.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

«Nell’etichetta la storia dei nostri vini rossi».
Restyling per i prodotti della ‘maison’ Beconcini che ha dato alla Toscana la riscoperta del Terpranillo. Annunciato il restyling delle etichette per alcuni vini della azienda Pietro Beconcini di San Miniato, cantina ‘papà’ di una vera eccellenza: il Tempranillo nero toscano. Grazie alla scoperta nei propri vigneti di quello che le analisi hanno poi svelato essere la vite spagnola, che si presuppone sia stata portata dai pellegrini della Francigena, si è arrivati nel 2009 all’iscrizione del Tempranillo all’Albo toscano. A cambiar volto, per raccontare meglio la storia dell’azienda, le etichette dei rossi MaurLeo, Reciso, Ixe e Vignale Nicchie.

Fonte: Nazione Empoli-Pontedera.

La cantina Nals Margreid e la seconda edizione delle sue Private Rarities.
Una selezione di vini di prima scelta, custoditi in piccole quantità nelle cantine riservate di Nals Margreid e presentati in un formato da collezione; vini che per annata e per vitigno riassumono al meglio l’altissima qualità delle proposte della cantina e l’eccezionalità dei suoi terroir. Sirmian, il Pinot Bianco annata 2014, Baron Salvadori Chardonnay Riserva annata 2012 e Punggl Pinot Grigio 2013, questi i tre vitigni scelti dell’enologo Harald Schraffl che li ritiene certamente i più rappresentativi per la cantina.

Fonte: MEDIATIME NETWORK.

Cantina Frentana apre il 2022 sotto i migliori auspici con l’unione alla Cantina Sangro.
Nel 2021 la famiglia di Cantina Frentana è cresciuta abbracciando formalmente anche la Cantina Sangro di Fossacesia dopo una collaborazione che li vede uniti da anni. La fusione per incorporazione delle due grandi cantine cooperative della provincia di Chieti è solo una delle novità presentate nel bilancio di fine anno durante un incontro che si è tenuto presso la Torre Vinaria nella sede di Rocca San Giovanni (Ch) e che si è concluso con una degustazione di piatti locali preparati dallo chef del Trabocco Mucchiola Gianluca Di Bucchianico.

Fonte: AbruzzoLive.

Vino, la cantina che fa etichette in braille per i non vedenti.
Una cantina dell’Alta Langa, in Piemonte, ha messo in commercio del vino con le etichette in braille per andare incontro ai non vedenti. Capita sovente, nel mondo del vino, che la filosofia produttiva di una cantina si declini in base alle esperienze, belle o brutte che siano, del proprio fondatore: è il caso dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto, in Piemonte, lanciata dal suo proprietario Pietro Monti verso una direzione di sensibilità e inclusività grazie all’introduzione di etichette in braille, che permette ai non vedenti di leggere il nome della sua azienda sulle bottiglie prodotte.

Fonte: Dissapore.

Visita in italiano alle Cantine Bosca il 4 gennaio 2022 ore 11:00.
Prenota la tua visita in cantina!
Le nostre Cattedrali Sotterranee sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’Unesco, ma sono soprattutto un luogo di lavoro dove i nostri mastri cantinieri operano quotidianamente affinché il nostro spumante raggiunga la perfezione. I dati raccolti e l’accettazione delle regole comportamentali ci consentiranno di accompagnarti nelle nostre cantine garantendo la massima sicurezza a te stesso, alle persone insieme a te, al nostro prodotto e a tutto quanto qui custodito, permettendoti così di godere in tranquillità dell’atmosfera di questo luogo magico.

Fonte: Movimento Turismo Vino.

Vino, 9 italiani nella classifica dei più ricercati.
Wine Searcher ha redatto la classifica Top 100 Most Searched-For Wines, che fornisce un’idea delle tendenze di mercato nel settore del vino. ’unico vino italiano nelle prime 10 posizioni è il Sassicaia di Tenuta San Guido, che occupa un rispettabilissimo sesto posto dietro a Pétrus, Château Mouton Rothschild, Dom Pérignon, Château Lafite Rothschild e Château Margaux. Per trovare il prossimo tricolore scendiamo al numero 14, dove figura il Tignanello dei Marchesi Antinori e poi, ancora più giù, alla posizione numero 30, ecco il Masseto.

Fonte: Dissapore.

Vino, criceti possono bere 21 bottiglie senza ubriacarsi.
Stando ad alcuni studi, il criceto ha una tale capacità di sopportare l’alcol da poter bere 21 bottiglie di vino senza battere ciglio. C’è chi, riferendosi a un amico che ha molta confidenza con il fondo del bicchiere, dice ‘bevi come una spugna’, o ‘come uno squalo’: da oggi, però, agli animali sovente paragonati ai grandi bevitori occorre aggiungere anche il criceto.

Fonte: Dissapore.

Capodistria. Concorso per olio e vino del sindaco agli sgoccioli.
Ogni anno il Comune di Capodistria invita i produttori locali a partecipare alla selezione per il Vino e l’Olio d’oliva del sindaco. I campioni pervenuti sono valutati da due commissioni di esperti che, in base al punteggio raggiunto, assegnano l’ambito titolo oltre ai piazzamenti d’onore. Gli attuali detentori sono il Refosco “Capo D’Istria 2013” della cantina “Vinakoper” e l’olio d’oliva “Sabadin belica”.

Fonte:  LaVoce del popolo.

Arrivano i vini «Pét-Nat».
Si tratta di vini la cui frizzantezza non nasce dai due metodi più conosciuti, ma da uno antico che non prevede l’intervento dell’uomo. Il risultato è un vino più torbido con la sabbietta sul fondo della bottiglia. Pét-Nat, per iniziare, è l’abbreviazione di pétillant naturel, ovvero frizzante naturale, tradotto dal francese. In effetti si tratta di un vino frizzante diventato assai popolare negli ultimi tempi specie fra i più giovani perché semplice, istintivo e dal prezzo non esorbitante.

Fonte:  Quotidiano Canavese.

Vino: litigi e spaccature nel consorzio dei produttori piemontesi.
Il Piemonte Land of Wine perde un presidente e due consorzi, quello del Barolo e Barbaresco e quello del Roero, in un fine anno turbolento. Si chiama Piemonte Land of Wine, ed era il progetto di un grande consorzio nato nel 2011 per tutelare tutto il vino piemontese. Al suo interno, c’erano infatti 13 consorzi piemontesi diversi, che unendosi volevano raggiungere l’intento di promuoversi con più forza nel mercato nazionale e internazionale del vino, facendo rete.

Fonte: Dissapore.

Vino: Prosecco batte Champagne, ma le esportazioni diminuiscono.
Nelle esportazioni dall’UE il Prosecco batte lo Champagne, ma in generale le esportazioni dei nostri vini spumanti diminuiscono del 6%. Perde un po’ di terreno l’esportazione di vini spumanti dall’UE al resto del mondo, con una flessione del 6% nel 2020 rispetto al 2019. A sostenerlo è l’Eurostat, che fa i conti in tasca ai nostri vini – quelli più stappati durante le feste – nel 2020 le esportazioni di spumanti dell’UE verso i paesi extra UE sono state – dice l’Eurostat – pari a 494 milioni di litri, in calo rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.

Fonte: Dissapore.

Francia, Italia e Spagna guidano le spedizioni nel mondo. Ma in Moldova il vino “pesa” di più.
Aawe: l’export enoico vale il 6,29 delle spedizioni del Paese caucasico. I 7,19 miliardi di dollari dell’Italia valgono l’1,45% delle esportazioni. Il podio dei Paesi che esportano, in valore, più vino, è sempre lo stesso: Francia, Italia e Spagna – aspettando i dati del 2021 – nel 2020 hanno spedito, insieme, poco più di 20 miliardi di dollari di vino in giro per il mondo. Una quota decisamente maggioritaria, ma che non racconta tutto sul peso specifico dell’export enoico rispetto all’economia nazionale ed alle esportazioni complessive.

Fonte:  WineNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di lunedì 3 gennaio 2022!

Lino Maga, 90 anni e 84 vendemmie Addio al papà del Barbacarlo.
Da Broni al mondo il suo vino aveva conquistato Gianni Brera e Luigi Veronelli di Claudio Rinaldi Ti sia lieve la terra, Lino. Inevitabile, partire dal Gioânn Brera per dirti addio, salutarti come ti avrebbe salutato lui. Inevitabile, perché alla terra hai dedicato la vita, sui pendii scoscesi della collina Barbacarlo, quella dove nasce il vino unico, straordinario, che ti ha reso celebre ovunque. Te ne sei andato a novant’anni, con 84 vendemmie alle spalle. Ed era uno spettacolo sentirti ricordarle una ad una: di ogni anno ricordavi il giorno della vendemmia, il clima di quell’estate, le caratteristiche del vino che la natura aveva prodotto.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Un hobby che diventa professione. Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo. «Partiti da quattro filari — raccontano Devid e Matteo — ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto» «Vorremmo creare una sala degustazioni per accompagnare i nostri clienti». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Sette le etichette made in Sassi L’ultima? La Spergola ferma.
Tutti i sabati l’azienda agricola Monte Duro è presente con il proprio banco al mercato del contadino di piazza Fontanesi, in centro città. «Stare in mezzo alla gente e far assaggiare i nostri prodotti è una bella occasione di crescita — spiega Matteo Sassi —. È anche così che ci si confronta, ci si fa conoscere e intanto si impara, in un legame sempre più stretto tra colline e città. L’attenzione ai prodotti a km0 è sempre più alta e i consumatori sempre più consapevoli, vogliono toccare con mano ciò che acquistano: il meccanismo è virtuoso e siamo felici di farne parte».

Fonte, Gazzetta di Reggio.

Un vino per Civita di Bagnoregio – A Civita di Bagnoregio dedicato un vino.
Si chiama Tellus ed è prodotto dalla famiglia Cotarella per contribuire alla valorizzazione del vecchio borgo a Civita di Bagnoregio dedicato un vino. La famiglia Cotarella dedica un vino a Civita di Bagnoregio. Un brand conosciuto si lega così alla forza di un borgo incantato. Prima di Natale, presso la Casa del Vento, la presentazione della bottiglia del Tellus con in etichetta la rappresentazione del borgo. La bottiglia, che già di per sé rappresenta un intreccio di storie, è in realtà la punta di un iceberg il cui cuore contiene un progetto per il sociale.

Fonet: Corriere di Viterbo.

Rilanciare la val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura.
Nei calici lo spumante della cantina Durin Rilanciare la Val Varatella: brindisi tra cinque sindaci nella grotta della Basura. E’stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.

Fonte: Secolo XIX Savona.

La riscossa del rosato a Bastia si chiama “4C”.
In Provenza, cugini anche enologici, i rosati, quei vini dal colore un po’ slavato, ma da profumi fruttati e floreali, sono da sempre considerati un vanto territoriale, capaci (nonostante abbiano come «padri» uvaggi rossi anche importanti) di accompagnare crostacei e pesci. In Italia i rosati sono spesso (a torto) considerati «vini femminili», con poca struttura, adatti a palati non abituati alla complessità dei rossi. Un pregiudizio duro a morire, ma che lentamente si sta superando, anche grazie a nuovi prodotti, decisamente interessanti, capaci di appagare anche chi, in un vino, cerca gusti e profumi legati al territorio.

Fonte: Stampa Liguria.

Cinque sindaci brindano nella grotta delle Basure.
E’ stato un brindisi augurale molto particolare quello promosso dai sindaci di Toirano, Balestrino, Boissano, Borghetto Santo Spirito e Loano che si sono ritrovati nella «Grotta della Basura». Un incontro in una location d’eccezione per i sindaci e le amministrazioni comunali per stringere ulteriormente un rapporto di lavoro e anche d’amicizia per il rilancio del comprensorio della Val Varatella.

Fonte: Stampa Liguria.

Addio a Maga, l’inventore del vino «Barbacarlo».
E’ scomparso, all’età di 90 anni, Lino Maga conosciuto come l’inventore del «Barbacarlo», vino di grande qualità esaltato da Gianni Brera e Luigi Veronelli, amici del produttore. Decano dei vignaioli dell’Oltrepo Pavese (l’azienda di famiglia, fondata nel 1896, ha sede a Broni dove era nato Maga), ha dedicato tutta la sua vita al riconoscimento della denominazione dei vini prodotti nella sua zona. «Abbiamo un patrimonio da salvare — ripeteva spesso —. In altre zone vitivinicole d’Italia vendono i vini a prezzi molto più alti dei nostri nonostante una qualità inferiore»..

Fonte, Corriere della Sera Milano.

Storie e segreti del vignaiolo che incantava Gianni Brera.
Lino Maga, produttore del celebre Barbacarlo, il vino rosso che era stato esaltato da Gianni Brera e dal maestro degli enologi Luigi Veronelli. Maga ha ottenuto importanti riconoscimenti nelle più quotate Guide del settore. Considerato da esperti e colleghi come uno «dei pionieri del settore». Un regno fatto di pochi pregiati ettari e di poche bottiglie. Mondo del vino in lutto Si è spento a 90 anni il “signor Barbacarlo” Lino Maga, titolare dell’omonima cantina a Broni, è morto la notte scorsa Domani i funerali, la camera ardente nella storica enoteca di via Mazzini. Addio al «signor Barbacarlo». Broni, l’Oltrepo Pavese e il mondo del vino italiano piangono Lino Maga, anzi, il «commendator Maga Lino», decano dei vignaioli oltrepadani, scomparso nella notte di Capodanno (lo stesso giorno della morte del “Campionissimo” Fausto Coppi, come ricorda qualcuno) a 90 anni (e 84 vendemmie, come gli piaceva ricordare).

Fonte: Provincia – Pavese.

Ritorna l’Erbaluce day mercoledì mattina.
O Ritorna mercoledì 5 gennaio alle ore 11 all’hotel Roma e Rocca Cavour, in piazza Carlo Felice a Torino, l’appuntamento con l’Erbaluce day, la giornata organizzata da Confagricoltura e dal Consorzio cascine Piemontesi per presentare l’andamento produttivo e commerciale del vino Erbaluce di Caluso nelle tre tipologie: fermo, spumante e passito. Alla presentazione, che è anche un momento di promozione importante per la viticoltura canavesana, parteciperanno tra gli altri il presidente del Consorzio di tutela per la valorizzazione dei vini docg Caluso e doc Carema e Canavese, Antonino Iuculano, il presidente di Cascine piemontesi Enrico Allasia, il direttore di Confagricoltura Ercole Zuccaro, e il presidente dell’Enoteca regionale dei vini della Provincia di Torino, Corrado Scapino.

Fonte: Sentinella del Canavese.

Tra paure e sfide Imprese allo sprint – Aumento delle materie prime e pandemia: tra paure e sfide Aziende ai blocchi di partenza.
Un 2022 che si apre nel segno dell’incertezza per le imprese salentine, complici il Covid e l’impennata dei prezzi delle materie prime. «Un imprenditore però, per costituzione, deve essere ottimista Noi crediamo nel futuro e non abbiamo bloccato gli investimenti». Parola di Leone De Castris, ex presidente di Confindustria Lecce e noto perché il suo nome è legato a quello della storica cantina di Salice Salentino che ha visto nascere, tra gli altri, anche il Five Roses, il primo vino rosato imbottigliato in Italia Sessanta anni compiuti da poco, di origini salentine e baresi insieme, Piernicola Leone è amministratore delegato dell’antica azienda di famiglia, nata nella seconda metà del 600 mentre l’imbottigliamento dei primi prodotti risale al 1925.

Fonte: L’Edicola del Sud Lecce.

Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati.
Il fatturato 2020-2021 tocca i 43,2 milioni, in salita del 14% sul 2019-2020 Cantina di Negrar cresce con gdo e nuovi mercati Il dg Accordini: «Boom di vendite online, +25% nei supermercati e nuove quote estere, così abbiamo recuperato il -30% dei ristoranti». Un fatturato consolidato di 43 milioni e 200mila euro, in crescita del 14% rispetto all’esercizio precedente, nonostante la pandemia abbia colpito pesantemente il vitivinicolo: con questi numeri, e con un nuovo investimento a San Pietro in Cariano, Cantina Valpolicella Negrar chiude in positivo il bilancio 2020/21.

Fonte: Arena.

Vino, la degustazione deve partire dall’olfatto.
Parte da Verona a gennaio 2022 il primo corso italiano dedicato alla conoscenza del vino attraverso i suoi profumi. Si chiama «Sentire Sentori — Il profumo nel calice» e prevede quattro appuntamenti, per un totale di 10 ore di lezioni serali al centro di formazione Smell Atelier, tenuti dalla giornalista, critica enologica e degustatrice Alessandra Piubello e dalla formatrice esperta di fragranze Francesca Faruolo. Due professionalità in campi differenti, perla prima volta insieme. «Da piccola amavo quelli della vendemmia e quelli della cantina dove papà faceva il vino. Il mio naso era sempre in fermento», svela Piubello.

Fonte: Arena.

Da Treviso il prosecco della Regina – Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina.
La storia. Azienda trevigiana scelta da Elisabetta Da Treviso al Norfolk, il prosecco della Regina. Un prosecco trevigiano scelto da Elisabetta per produrre il suo marchio personale. Dal Cin a pagina 12 Dalla Marca al Norfolk il prosecco della Regina Elisabetta sceglie l’azienda trevigiana. Le bottiglie da 200 millilitri della tenuta Vigna Dogarina per lanciare la sua linea di Sandringham in vendita a 18 euro. IL DG DELLA CANTINA: «SIAMO ONORATI CHE IL NOSTRO EXTRA DRY SIA STATO SCELTO DALLA CASA REALE».

Fonte: Gazzettino.

Prosecco veneziano per il merchandising della Corona inglese – Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace.
La Corona britannica sceglie un prosecco veneziano per promuovere il proprio merchandising, con tanto di logo reale. Si tratta del prosecco Vigna Dogarina, che appartite alla Vivo Cantine fondata tra Jesolo e San Donà. Il vino farà parte della linea Sandringham. Il prosecco di Vivo Cantine fa breccia a Buckingham Palace La Regina Elisabetta ha scelto le bollicine made in Veneto Orientale per brindare al nuovo anno Alla Regina piace freddo, ghiacciato.

Fonte: Nuova Venezia.

Export Ue, il Prosecco supera lo Champagne.
Con 205 milioni di litri (41%), il Prosecco nel 2020 è al primo posto tra le principali categorie di spumante esportate dagli Stati membri dell’Ue verso Paesi al di fuori dell’Unione europea. Al secondo posto lo Champagne (13%, 66 milioni di litri) e Cava (12%, 58 milioni di litri). Lo rileva Eurostat. L’analisi dell’ufficio statistico dell’Unione europea registra che nel 2020 le esportazioni di spumanti dell’Ue verso i Paesi extra Unione sono state pari a 494 milioni di litri, in diminuzione rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.

Fonte: Tribuna Treviso.

La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea».
La notizia diffusa dai tabloid inglesi è confermata dal direttore generale di ViVo Cantine La Regina e le bollicine di Campodipietra «Adora il nostro vino e ha lanciato una linea» LA STORIA a Regina Elisabetta brinda col Prosecco? Pare di sì. Sono / le bollicine di Vigna Dogarina di Campodipietra, azienda agricola controllata dal Gruppo “ViVo Cantine”, che conta 100 ettari di vigneto. Non nasconde la soddisfazione Franco Passador, il direttore generale. «Arriva d’oltre Manica una conferma importante — evidenzia – del valore delle nostre pregiate produzioni di Prosecco “Dogarina” di Campodipietra».

Fonte: Tribuna Treviso.

L’Italia del vino: tempi di bilancio e previsione.
A tirare le somme dell’annata che si è appena conclusa e a darci un’idea di come andranno le cose nel 2022 è l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio. Capodanno, tempo di bilancio anche per il settore vitivinicolo del nostro Paese. Ne abbiamo parlato con l’esperto e analista delle aziende vitivinicole Leonardo Comucci, presidente dell’Associazione Il Santuccio, che da oltre 20 anni organizza corsi per Sommelier.

Fonte:  La Nazione.

Il miglior bianco d’Italia è friulano: tutti i migliori vini del Friuli 2022.
Ritorno al classico. È il tema di fondo tra i 26 vini premiati con i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso nella nuova Guida Vini d’Italia 2022. La culla dei grandi bianchi conferma la sua vocazione con ben 25 premiati su 26. Tra questi, nove sono frutto di un blend di diversi vitigni a bacca bianca.

Fonte: QuiFinanza.

Federico, 19 anni e l’amore per il vino diventato lavoro: con le anfore di terracotta in cantina.
Diplomato alla Fem, già impegnato nell’azienda di famiglia dove lavora ancora nonno Bruno (83 anni). Iniziamo il nuovo anno con una bella storia, che vuole essere augurale per un anno che si presenta ancora problematico per la pandemia. E’ quella di un giovane di appena 19 anni ma già ricco di idee e progetti per il futuro per i quali vuole completare il percorso formativo per poi confrontarsi con il mondo prima di tuffarsi a tempo pieno nell’attività dell’azienda famigliare che sta viaggiando a vele spiegate.

Fonte: Trentino.

Il vino sardo è una delle nostre squisitezze, ma è davvero tra i più antichi del mondo?
Ecco cosa ci ha rivelato il professor Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica sistemica UniCa-Università degli Studi di Cagliari: “Se parliamo di vinificazione in Sardegna il torchio di Monastir, nell’ambito del Mediterraneo Occidentale, rappresenta la testimonianza più antica di vinificazione”.

Fonte: SardegnaLive.

Porto: storia, caratteristiche e curiosità sul vino liquoroso portoghese.
Il Portogallo è, assieme a Spagna, Francia ed Italia, uno dei maggiori paesi produttori e consumatori di vino a livello mondiale. Tanti sono i vini tipici portoghesi che hanno conquistato i mercati internazionali grazie alla loro corposità, alla loro complessità degli aromi – per i rossi – o alle note fruttate e più leggere dei vitigni autoctoni della costa.

Fonte: greenMe.

Vola il consumo di vino bio, vendite cresciute del 60% in 3 anni.
Fino a dieci anni fa il vino bio era un prodotto di nicchia relegato a un mercato ristretto fatto di “visionari”. Oggi è in piena espansione: le vendite volano con una crescita del 60% in tre anni e il consumo interno, che nel 2020 valeva circa 40 milioni di euro, dalle prime elaborazioni dei dati si prevede che arriverà nel 2021 a quota 50 milioni. Il perché lo spiega il Report Wine Monitor Nomisma per Valoritalia: il 59% dei consumatori vede nei vini bio una qualità superiore rispetto ai vini convenzionali, e per il 75% degli intervistati c’è il valore aggiunto del rispetto per l’ambiente.

Fonte:  Yahoo Finanza.

Di madre in figlia: le cantine familiari e femminili del Nord Italia.
La prima tappa di un viaggio alla scoperta di quel versante del mondo del vino che non solo ha quasi dimenticato i pronomi maschili, ma che soprattutto racconta di legami di sangue, emozioni e generazioni che si rincorrono verso il futuro.

Fonte:  la Repubblica.

Dalla laurea in Ingegneria a una vita tra vigne e cantine.
Vent’anni fa la scelta di Devid Sassi al quale ora si è affiancato il fratello Matteo: «Partiti da quattro filari, ora l’obiettivo è acquistare l’ex latteria di Montalto». Quella dell’azienda agricola Monte Duro è una storia di famiglia, o meglio che lo sta diventando, o che forse lo è sempre stata. D’altronde le favole moderne sono un po’ così, da scrivere con un bel bicchiere di lambrusco in mano mentre si ascolta a viva voce la passione di chi si è laureato in Ingegneria per poi dedicarsi alla terra.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Surrau, dal Gambero rosso alla top 100 mondiale Usa.
Arzachena. Anno ricco di soddisfazioni per la cantina della famiglia Demuro Pedini: «Orgogliosi in particolare per un prodotto di largo consumo come Branu». Un 2021 a stelle e strisce. Si è concluso un anno ricco di soddisfazioni per la cantina Vigne Surrau, che manda in archivio riconoscimenti nazionali e internazionali che certificano una volta di più la bontà delle lavorazioni. Dalla conquista della stella Gambero Rosso alla menzione e inserimento nella top100 mondiale negli Stati Uniti, per l’impresa della famiglia Demuro c’è di che essere orgogliosi, come conferma il responsabile commerciale Alessandro Pedini: «Un anno che conferma il consolidamento avviato della nostra filiera e la qualità sempre crescente delle lavorazioni, che puntiamo a migliorare ulteriormente nell’anno nuovo».

Fonte: La Nuova Sardegna -.

Alessandro Borghese – 4 ristoranti.
Il Friuli Venezia Giulia scende in gara nella sesta puntata della quarta stagione di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Dopo la puntata ambientata a Trieste della scorsa stagione, chef Alessandro Borghese torna nella regione più nord-orientale d’Italia. Nelle zone collinari tra Gorizia e Cividale del Friuli, tra vigneti, dimore storiche e castelli, si trovano i quattro contendenti di questa puntata che si sfidano per il titolo di miglior ristorante con cantina. I ristoranti in gara sono: La Tenuta di Blasig, l’Osteria della Ribolla, l’Agriturismo Alturis e il Castello Formentini. MIGLIOR RISTORANTE CON CANTINA LA TENUTA DI BLASIG Elisabetta, con un passato di studio a New York e attività all’estero, si occupa a 360 gradi della vecchia azienda di famiglia, una grande tenuta del 1700.

Fonte:  Quotidiano Nazionale.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di domenica 2 gennaio 2022!

Feste di fine anno, record storico del made in Italy.
Record storico per l’alimentare made in Italy con l’export di vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi e caviale: solo nel periodo delle feste di Natale e Capodanno ha raggiunto i 4,4 miliardi, +n9 rispetto al 2020 secondo la Coldiretti. Spumante: mai così forti le bollicine italiane (+29%) sulle tavole del mondo.

Fonte: Corriere della Sera.

La vita e i sogni di Franco Ziliani l’inventore del Franciacorta.
Se la notte di Capodanno avete festeggiato bevendo Franciacorta, avreste dovuto brindare anche alla memoria di Franco Ziliani, morto novantenne nella sua casa sulle sponde del lago d’Iseo, a Santo Stefano, sei giorni dopo aver cenato allegramente con gli amici. Fino all’ultimo era stato un tipo frizzante per propria natura e per ciò che ci ha lasciato. Stiamo parlando dell’inventore del Franciacorta, un uomo costituito da un fortunato assemblaggio di talento, visionarietà, caratteraccio, ostinazione e incontri fatali. Una vita di sogni Nato nel 1931 a Travagliato, paese della bassa bresciana dal famigerato clima subtropicale umido, era figlio e nipote di commercianti di vini sfusi.

Fonte: Domani.

Il consumo in casa evita agli spumanti lo stop di fine anno.
Vino e spumanti, tempo di bilanci dell’osservatorio Ovse: 2021 all’insegna della voglia di spendere ma incertezza sul breve e medio termine. Fine anno con botti record, ma con aumento delle disdette fuori casa. Privilegiate le bollicine tricolori, ma il mercato Ue interno è più lento. «I consumi sono sempre più legati a condizioni e sensazioni di vita quotidiana», spiega Giampietro Comolli, presidente dell’Osservatorio Economico Vini e Spumanti, struttura attiva dal 1991 fondata all’Università Cattolica di Piacenza.

Fonte, Libero Quotidiano.

Vini di lusso, l’Italia vince all’asta.
Le etichette nazionali sono sempre più gettonate >Non solo Piemonte e Toscana: si fanno avanti nelle grandi Case: superato anche il picco del 2010 anche le bottiglie d’annata degli altri territori I FRANCESI AL TOP: A NATALE DA CHRISTIE’S E STATO AGGIUDICATO PER 43MILA STERLINE UN PPRI9-JOUET BRUT MILLESIME DEL 1874. Non c’entrano l’impennata dei consumi per il brindisi di capodanno, né il prezzo alle stelle raggiunto quest’anno dallo Champagne. Il valore record 42.875 sterline, al cambio 51.021 euro – con cui è stata aggiudicata poco prima di Natale da Christie’s a Londra una bottiglia di Perrier-Jouët Brut Millésimé 1874 ha a che fare col mercato dei vini di lusso e da collezione che cresce di anno in anno, garantendo rendimenti maggiori di molti altri investimenti e beni rifugio.

Fonet: Messaggero.

L’abbinamento.
Per pasteggiare Sulle colline di Ascoli Piceno a 700 metri, Ciù Ciù Falerio è un blend di Pecorino, Passerinae Trebbiano. Floreale, fresco, scacciapensieri. Vegano. L’abbinamento a cura di Lara Loreti Per brindare Nel Bioldo Bio Vegan Asolo Prosecco Superiore Docg Val d’Oca le uve sono raccolte a mano. Perlage fine, note floreali. Per meditare (e non solo) Vegante Sensi è un Chianti Superiore di autentica eleganza. Al naso ciliegia, viola e fragola, sorso croccante. Perfetto a tavola e per momenti gaudenti di pura filosofiaveg.

Fonte: Specchio.

«Chiarli riceve premi tutti gli anni: non siamo legati all’annata fortunata».
«Troviamo costantemente spazio sulle guide più prestigiose con punteggi alti: Lambrusco Sorbara è una tipologia di vitigno con grandi possibilità di sviluppo, Nella Tenuta Sozzigalli il terreno ideale» Stefano Turcato Il nome Chiarliè legato in modo indissolubile alla produzione di vini e a una vicenda imprenditoriale che nasce a Modena nel 1860 da un’osteria molto conosciuta per svilupparsi negli oltre 160 anni trascorsi attraverso cinque generazioni e fino all’attuale realtà di prestigio nel difficile settore vitivinicolo. Una vicenda caratterizzata dalla capacità di trasformare un vino come il Lambrusco destinato al territorio locale via via ad ambiti sempre più vasti al punto da fame uno dei prodotti di punta dell’export agroalimentare italiano.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Intervista a Alessio Mammi «I nostri prodotti sulle tavole di tutto il mondo: un valore unico».
II punto della situazione dell’assessore regionale Mammi «Tra le prime 10 Dop italiane, 4 sono dell’Emilia Romagna» «I”annata agraria ha portalo a Reggio 59 milioni di curo per 1.818 beneficiari». I settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare in Emilia-Romagna nell’anno della pandemia hanno saputo tenere, continuando a portare il cibo sulle nostre tavole e non si sono mai fermati. La produzione agricola dell’Emilia-Romagna si attesta a 4,5 miliardi di euro, segnando un +8%: le nostre imprese agricole hanno continuato a mettere prodotti sul mercato, e la qualità delle eccellenze regionali ha fatto la differenza.

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Numeri e giuria del noto concorso vinicolo.
La classificazione delle etichette Sono stati oltre 14 mila i vini che quest’anno hanno partecipato al Berliner Wein Trophy. Da precisare che a causa della quota limitata, molte domande non sono state accettate. In particolare, quasi duemila produttori provenienti da quaranta paesi hanno presentato i propri prodotti. Anche i paesi con poca tradizione vitivinicola hanno partecipato, il che dimostra l’alta reputazione internazionale del concorso. Per diversi giorni, i vini in gara sono stati degustati da una giuria composta di enologi, sommelier, “Masters of Wine”, commercianti specializzati, produttori di vino e giornalisti.

Fonte, Latina Oggi.

Vini Casale del Giglio Un trionfo alla Berliner Wein.
L’Azienda de Le Ferriere conquista tre medaglie d’oro e una d’argento Sul podio Bellone, Petit Manseng, Mater Matura e Faro della Guardia Vi partecipino ogni anno produttori e distributori provenienti da tutto il mondo Al Berliner Wein Trophy l’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere conquistatre medaglie d’oro e una d’argento. Eccoli i vini premiati: il Bellone, il Petit Manseng, il Mater Matura e il Faro della Guardia. Da precisare che è stato quest’ultimo a vincere l’argento.

Fonte: Latina Oggi.

Pavia, il brindisi senza allegria La crisi delle cantine si allarga.
In liquidazione la sociale di Canneto, un tempo erano 7 oggi solo 2. Resiste bene solo Terre d’Oltrepò OLI ETTARI 13.500 Su cui si coltiva la vite che rende 500mi1a quintali di uva ogni anno. (Pavia) Cantine sociali addio in Oltrepò Pavese? L’allarme non è neanche nuovo. Le tribolazioni, in passato, non sono mancate. Già quasi un secolo fa (1912), infatti, la Cantina Sociale di Canneto Pavese (allora Cantina Municipale) aveva chiuso i battenti. E non manca una curiosa coincidenza: sempre a fine dicembre, quella volta il 29 dicembre del 1995 venne decisa, ad esempio, la liquidazione delle Riunite di Stradella.

Fonte: Giorno Lombardia

Ecco Cantine d’Italia guida dell’enoturista grazie a Go Wine.
Con 820 aziende Recensioni e consigli Ecco Cantine d’Italia guida dell’enoturista grazie a Go Wine. È uscita la nuova edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. Si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza’ per l’Enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1500 indirizzi utili per mangiare e dormire. Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini. Una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”.

Fonte: Monferrato.

Il vino contro i pregiudizi “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”.
L’imprenditore Pietro Monti è diventato cieco dopo un incidente e ha fondato una cantina a Perletto con molte bottiglie premiate Il vino contro i pregiudizi “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”. La storia dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto va di pari passo con quella del suo fondatore. Una storia fatta di passione, coraggio, tenacia. E tanta forza di volontà. Perché Pietro Monti, enologo di 36 anni originario di Appiano Gentile, in provincia di Como, continua a lavorare e a far crescere la sua attività anche se 10 anni fa ha perso la vista a causa di un terribile incidente stradale. Pietro ha ricominciato da zero.

Fonte: Stampa Cuneo.

Il Garda, il Baldo (e l’Amarone): chi cerca il timbro dell’Unesco.
La Regione finanzia i progetti di candidatura. Tre candidature su sette sono veronesi. Parliamo delle nuove candidature Unesco che la Regione — notizia di ieri — sostiene con 12omila euro totali. Nell’ordine: la candidatura dell’appassimento del Valpolicella a patrimonio immateriale, quella dei territori di Torri del Benaco, Garda, Costermano sul Garda e San Zeno di Montagna a riserve della biosfera, quella del Monte Baldo a patrimonio dell’umanità. Dalla Regione, per le candidature veronesi, arrivano 5omila euro: 2omila a testa euro per le prime due, 10mila per quella del Monte Baldo. Di suo, Verona intesa come città, è iscritta alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 3o novembre 2002.

Fonte: Corriere di Verona.

Prosecco affianca Champagne ai mondiali di Snow Polo.
Per la prima volta l’evento vedrà le bollicine trevigiane affiancare lo Champagne grazie alla collaborazione con il brand di Villa Sandi Villa Sandi è Official Partner della Coppa del Mondo di Snow Polo di St. Moritz, che si svolge nella cittadina elvetica dal 28 al 30 gennaio 2022. Per la prima volta il Prosecco affiancherà lo Champagne nel prestigioso evento: una soddisfazione doppia per le bollicine trevigiane. Per celebrare l’evento, Villa Sandi ha realizzato un’esclusiva bottiglia prodotta in serie limitata e disponibile nell’e-commerce del gruppo oltre che nei migliori ristoranti, hotel ed enoteche elvetici. La cantina guidata dalla famiglia Moretti Polegato darà inoltre il nome a una delle tribune che sorgeranno di fronte al celebre lago ghiacciato che ospiterà le gare a fine di gennaio, e darà vita a una serie di eventi in loco per i clienti e gli ospiti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il vino contro i pregiudizi: “Etichette scritte in braille per chi come me non vede”.
L’imprenditore Pietro Monti è diventato cieco dopo un incidente stradale e ha fondato una cantina a Perletto con molte bottiglie premiate. La storia dell’azienda vitivinicola Roccasanta di Perletto va di pari passo con quella del suo fondatore. Una storia fatta di passione, coraggio, tenacia. E tanta forza di volontà. Perché Pietro Monti, enologo di 36 anni originario di Appiano Gentile, in provincia di Como, continua a lavorare e a far crescere la sua attività anche se 10 anni fa ha perso la vista a causa di un terribile incidente stradale.

Fonte: La Stampa.

Attrezzatura della cantina mercato 2.021 concorrenza viene valutata sulla base di inseguimenti di sviluppo di protagonisti in entrambi i mercati regionali e globali entro il 2026.
Il rapporto sul mercato globale Attrezzatura della cantina presenta una panoramica completa, quote di mercato e opportunità di crescita del mercato Attrezzatura della cantina per tipo di prodotto, applicazione, produttori chiave e regioni e paesi chiave. Questo rapporto presenta anche il panorama della concorrenza di mercato e una corrispondente analisi dettagliata dei principali fornitori / produttori sul mercato.

Fonte: Merate Edizione.

Libri Top Ten e Lo Scaffale.
CANTINE D’ITALIA 2022. AA.VV., Go Wine Editore (€ 18.00). Le 820 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta. Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.

Fonte: Valdichiana Oggi.

Anno nuovo, bottiglia vecchia: i consigli per conservare la qualità del vino avanzato.
Dopo i festeggiamenti della notte di Capodanno, è possibile che siano rimaste aperte delle bottiglie di vino. Per preservarne il contenuto esistono diversi sistemi di chiusura a seconda della tipologia (bollicine o vino fermo). Importante anche mantenere le bottiglie in verticale e alla giusta temperatura e umidità.

Fonte:  Italiaatavola.net-.

Vino, il 2022 premierà sostenibilità e ridotta gradazione.
Continuerà a crescere anche nel 2022 il trend dei vini biologici, biodinamici, vegani e naturali insieme alla produzione sostenibile con aziende che hanno sviluppato un circuito chiuso in cui producono energia per il fabbisogno interno o che utilizzano materie prime riciclate per le confezioni o le bottiglie e che sostengono progetti ecologici e sociali.

Fonte: Sicilia Oggi Notizie.

Un vino di Nocera tra i migliori al mondo. Odoardi: «Un pezzo di Calabria in bottiglia».
Il produttore commenta l’inserimento del rosso 1480 nell’elenco del New York Times e racconta una professione che nasce cogliendo a pieno i risvolti antropologici del territorio. Ancora un riconoscimento internazionale per il nettare degli dei prodotto sulle colline di Nocera Terinese dalla famiglia Odoardi.

Fonte: LaC News24.

Vini del Trentino Alto-Adige a Capodanno. “Wine Specialists Journal”: tra metodo classico e taglio bordolese.
Da infaticabili enonauti, anche nel giorno di Capodanno il nostro viaggio nel mondo dei vini prosegue in una regione estrema come il Trentino Alto-Adige, non solo per la sua posizione geografica, ai confini settentrionali del nostro Paese, con una storia contesa con il vicino impero Austro-ungarico.

Fonte: ViPiù.

Vini italiani, il 2022 si prospetta all’insegna della sostenibilità.
La produzione vinicola dei prossimi 12 mesi si prepara ad essere particolarmente attenta all’impatto ambientale. Secondo quanto si apprende dai trend individuati da Etilika i vini italiani del 2022 si prospettano essere all’insegna della sostenibilità.

Fonte: Biopianeta.

Le esportazioni di spumanti dell’UE diminuiscono per la prima volta in 10 anni.
L’Unione Europea ha registrato un calo dell’export dei suoi spumanti nel corso del 2020 per la prima volta negli ultimi 10 anni, secondo i dati diffusi dall’ufficio statistico comunitario Eurostat. “Nel 2020 le esportazioni di spumante verso i Paesi extra Ue sono state di 495 milioni di litri, in calo rispetto ai 528 milioni di litri esportati nel 2019.

Fonte: Sputnik Italia.

Dimensioni Armadietti per vino di mercato, analisi top Paesi approfondite ricerche, tendenze, emergenti Fattori di crescita e previsioni regionali al 2026.
Il rapporto sul mercato globale Armadietti per vino presenta una panoramica completa, quote di mercato e opportunità di crescita del mercato Armadietti per vino per tipo di prodotto, applicazione, produttori chiave e regioni e paesi chiave. Questo rapporto presenta anche il panorama della concorrenza di mercato e una corrispondente analisi dettagliata dei principali fornitori / produttori sul mercato.

Fonte:  Segrate Giornalet.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

Buongiorno,
Wine Idea presenta le news di venerdì 31 dicembre 2021!

Voci dalla casa nel bosco racconto dell’ex ribelle.
Maurizio Zanella svela la storia rocambolesca della cantina che ha fondato Un podcast con le voci di Martina Colombari e Pierfrancesco Favino C’era una casa nel bosco. E un ragazzo ribelle degli anni Settanta. Studiava niente. Preferiva l’eskimo e la moto da cross ai libri. Il ribelle, migrato da Lotta Continua ai gruppi di destra, viene bocciato. Il giorno dopo di un fermo di polizia, il padre lo spedisce a Manchester, a lavorare come operaio. Poi íl collegio a Domodossola, da dove viene espulso.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Preghiera.
“Una visione povera” è quella di chi beve spumanti famosi e costosi (champagne, franciacorta, trento eccetera) secondo il vignaiolo Luca Francesconi della cantina Josef di Ponti sul Mincio, in un videino molto divertente in cui con accento molto lombardo, non lontano da Maurizio Milani, parla di vino aggirandosi perla sua campagna. A me piace definire lo spumante famoso e costoso (champagne eccetera) “chardonnay addizionato che sa di funghi”, tralasciando i pochi casi in cui lo chardonnay non c’entra ed evidenziando ciò che disgustosamente viene aggiunto: lo sciroppo. Francesconi evidenzia invece ciò che disastrosamente viene tolto: i lieviti.

Fonte: Foglio.

Intervista a Giovanni Geddes da Filicaja – «Ornellaia e non solo I fine wines italiani sbarcano a Bordeaux».
L’ad di Frescobaldi annuncia l’apertura di un ufficio nella capitale del vino francese. Fare grandi vini non basta Serve anche comunicarli E nel 2022 cresceremo Andrea Cuomo • Il prestigio dei vini grandi vini italiani passa per… Bordeaux. La capitale francese del vino è stata scelta dal gruppo Frescobaldi come sede di un ufficio di rappresentanza che rafforzi la rete vendita di Omellaia, Masseto, Tenuta Luce e Brunello di Montalcino Castel Giocondo. La novità sarà presentata alla fine di gennaio e rappresenta l’occasione per discutere con Giovanni Geddes da Filicaja, ad del gruppo Frescobaldi, della salute dei fine wines italiani 35 anni dopo la loro irruzione in un mercato fino allora dominato dalle maison francesi.

Fonte, Giornale.

Cenone di Capodanno Il conto sarà di 1,7 miliardi.
Boom di cancellazioni in locali e ristoranti Ma la festa si sposta in casa, con cibi di qualità Buon appetito Uno studio della Cna Alimentare avvisa i ristoratori mentre volano i consumi di olio e vini Made in Italy. Gli italiani che festeggeranno l’arrivo del 2022, non limitandosi a viverlo con i familiari conviventi, rimangono in maggioranza. Ma il loro numero si è assottigliato in maniera consistente rispetto al 2019, ultimo anno pre Covid. A fare i conti è una ricerca della Cna Alimentare, organizzazione della Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa.

Fonet: La Notizia.

La carica dei Barolo.
L’impennata delle aste online ha favorito il vino piemontese, che si è imposto con Sassicaia, Solaia, Tignanello, Ornellaia e Masseto S’allarga la base di mercato. Il successo di Monfortino e Bruno Giacosa La carica dei Barolo di Cesare Pilon per 23 anni la graduatoria che Milano Finanza pubblica a fine dicembre ha segnalato le quotazioni più elevate ottenute alle aste da tutti i vini italiani. questa ventiquattresima edizione concentra invece la sua attenzione su un vino solo, il Barolo. Come mai? Le pandemia da Covid 19, che ha sconvolto il mondo nel 2020 e nel 2021, ha incrementato le vendite online, e le aste dei vini che già avevano cominciato ad adottare questa soluzione, ne sono state favorite in misura inaspettata, tant’è che in questi due anni il mercato secondario dei fine wines (di cui le aste costituiscono la colonna portante) è cresciuto come mai in precedenza.

Fonte: Milano Finanza.

Italian Wine Brands rileva l’85% di Enovation Brands.
Italian Wine Brands rileva 1’85% di Enovation Brands MeA Italian Wine Brands ha sottoscritto ieri l’accordo per l’acquisizione dell’85% del capitale di Enovation Brandsm, storica società di importazione di vini italiani sul territorio nordamericano con base a Miami. Nel periodo compreso tra giugno 2020 e giugno 2021, Enovation ha realizzato un fatturato pari a 32, milioni di dollari (con l’82% dei ricavi delle vendite realizzate sul territorio USA e i118% in Canada). Nel medesimo periodo, Enovation ha realizzato un Ebitda pari a3,2 milioni, un utile netto contabile pari a 3,4 milioni di dollari. L’equity value concordato tra IWB ‘e i venditori per l’acquisto dell’85% di Enovation è pari a complessivi 22 milioni, valutazione cui corrisponde un equity value per il 100% della società pari a 25,9 milioni di dollari.

Fonte: Sole 24 Ore.

Antinori, bonus di 1.200 euro ai dipendenti.
Welfare Stanziato circa un milione di euro per aiuti alle famiglie Cotarella: «Riconoscenza» Silvia Pieraccini Marchesi Antinori ha deciso di ringraziare tutti gli 800 lavoratori del gruppo vinicolo per gli sforzi fatti in quasi due annidi pandemia con un bonus in busta paga: 1.200 euro per i dipendenti a tempo indeterminato, 80o euro per gli stagionali che hanno maturato almeno 15o giornate di lavoro. Nel complesso si tratta di una somma vicina al milione di euro, erogata in un anno decisamente brillante per lo storico gruppo fiorentino: il 2021 si chiude non solo recuperando la flessione di vendite del 2020 (-12,5%), ma migliorando del 5-6% i ricavi pre-Covid (il consolidato 2019 era stato di 246 milioni). L’Ebitda si attesterà vicino al 45%, confermando Antinori leader italiano nella redditività vinicola.

Fonte: Sole 24 Ore.

Cenone di Capodanno, l’effetto Covid congela il mercato degli spumanti.
Le bottiglie destinate a fine 2021 al mercato nazionale (88 milioni) e all’esportazione (228 milioni) I consumi delle famiglie Con le disdette dei ristoranti aumenterà lo stock delle bottiglie invendute Castelletti: «Tanti i locali in difficoltà, rimanenza per il 2o% del prodotto» Giorgio dell’Orefice Il brindisi di Capodanno alla prova della variante Omicron. L’escalation dei contagi degli ultimi giorni e la conseguente ondata di disdette rilevata dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) nei circa 7omila ristoranti assodati per l’ultima serata del 2021, mettono a rischio anche i consumi di spumante.

Fonte, Sole 24 Ore.

Le “bollicine” prodotte in collina spingono sempre più la ripresa.
Lo spumante è la colonna portante del mercato Le bollicine” prodotte in collina spingono sempre più la ripresa. Da produzione di nicchia la colonna portante dell’offerta enologica della collina di San Colombano. In scia alla tendenza degli ultimi 10 anni in cui le bollitine sono diventate un prodotto di consumo alla moda per tutto l’anno, le bottiglie di spumante in collina sono quadruplicate e oggi sfondano quota 100mila. ll clou commerciale dell’arma ta, però, rimane quello delle feste natalizie e soprattutto di fine anno, anche se gli ultimi giorni hanno visto un improvviso calo degli ordini tardivi (la maggior parte delle vendite erano già state fatte) in seguito all’aggravarsi della situazione pandemica Ma nessuno dimenticherà di stappare uno spumante alla fine del conto alla rovescia questa sera.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Guerra del vino Le reazioni astigiane – “Abbiam perso l’occasione per superare i campanilismi”.
Le reazioni dei consorzi alla scissione albese da Piemonte Land of Wine “Abbiamo perso l’occasione per superare i campanilismi”. Fa discutere la «scissione» albese da Piemonte Land of Wine, il super consorzio che rappresenta i 14 enti di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg subalpine. Le dichiarazioni del presidente dimissionario Matteo Ascheri, alla guida del Consorzio del Barolo e-del Barbaresco, destano stupore per contenuti e tempistica. Formalmente comunicata a inizio dicembre, la rinuncia all’incarico del barolista si è trasformata in polemica alla chiusura di un anno, il 2021, straordinariamente positivo per tutto il vino piemontese, che ha registrato picchi produzione e incrementi delle quote export.

Fonte: Stampa Asti.

Questa strana guerra non è tra i territori.
Strana questa «guerra del vino». Sono diventati pubblici dissidi interni al Consorzio dei consorzi, quel Piemonte Land of Wine, la cui nascita fu giustificata dalla necessità di concentrare i soldi pubblici (europei e regionali) sulle principali attività promozionali in Italia e all’estero a favore del vino piemontese: 2,5 milioni di ettolitri, figli di 40 mila ettari di vigne made in Piemonte. Bisogna saper comunicare, con i mass media e sui social, partecipare a fiere e rassegne. Un solo treno: c’è chi fa la locomotiva, altri i vagoni, ma bisogna essere sulla stessa linea e alla medesima velocità. Il nome scelto per l’esordio fu il pomposo «Piemonte, land of perfection».

Fonte: Stampa Asti.

Spaccatura nel vino “Carrozzone utile soltanto a qualcuno”.
Ancora reazioni all’esodo di Langa e Roero da Piemonte Land Spaccatura nel vino “Carrozzone utile soltanto a qualcuno”. Reazioni, consensi, distinguo: fra le istituzioni che governano il mondo del vino piemontese si è accesa una discussione che covava già da molti mesi. Il sasso lo ha gettato il presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco, Matteo Ascheri, dimettendosi formalmente dalla carica di presidente di Piemonte Land ofWine, il super consorzio che riunisce i 14 enti di tutela del vino piemontesi per la promozione congiunta in Italia e all’estero. In disaccordo con le politiche e le decisioni di stampo astigiano, Ascheri ha ottenuto all’unanimità dal Consorzio del Barolo il mandato di far uscire i propri rappresentanti da Piemonte Land e di mettere in vendita le quote.

Fonte: Stampa Cuneo.

Spumante o champagne? Il quesito inutile.
Già nel Seicento, sia in Francia che in Itala l’impiego delle prime bottiglie a tenuta stagna consentì di mettere in pratica la tecnica della Spumantizzazione. Stasera si stappa. Alcuni si lambiccano se sia meglio brindare al 2022 con lo spumante o lo champagne.

Fonte: Quotidiano di Bari.

L’azienda De Stefani premiata per l’Olmèra.
L’azienda vinicola De Stefani selezionata per il suo Olmèra 2019. L’Associazione italiana sommelier, sezione delVeneto, si fa portavoce di un’iniziativa itinerante, premiando l’azienda De Stefani di Fossalta di Piave e il suo bianco Igt Olmèra 2019, un vino «che nobilita la causa». Per l’undicesima edizione di Alba Vitae la delegazione di Ais Venezia ha scelto un vino di riferimento della terra dei dogi. Il bianco Igt Olmèra 2019 è da sempre tra i più acclamati della famiglia De Stefani. Il nome rende omaggio al bosco di olmi che originariamente ricopriva il territorio di Fossalta di Piave dove, da oltre trent’anni, si trova il vigneto che dà origine a questo vino.

Fonte: Nuova Venezia.

Concorso Vini sfusi Premiata la cantina di San Martino in Rio per il Rossissimo.
Il vino prodotto con uva Ancellotta vince la medaglia d’oro alla International bulk wine competition 2021 di Amsterdam. È un prestigioso riconoscimento internazionale quello conquistato dalla Cantina di San Martino in Rio nei giorni scorsi ad Amsterdam, dove il suo vino Rossissimo di Ancellotta ha conquistato la medaglia d’oro al Concorso Internazionale dei Vini sfusi 2021 (International Bulk Wine Competition 2021).

Fonte: Gazzetta di Reggio.

Che mondo sarebbe, senza le App? Dalle degustazioni all’enoturismo, le “must have”.
L’ultima arrivata – tra big data, wine lover e produttori – si chiama “Yes We Wine”. La più popolare è ancora Vivino, scaricata da milioni di utenti. Cosa sarebbe la vita di tutti i giorni senza la tecnologia? Difficile dirlo, perché ormai non c’è attività che non contempli l’aiuto di un device, una app o l’ultima trovata tech.

Fonte: WineNews.

I vini italiani più cercati sul web: la nuova classifica.
La nuova classifica dei vini italiani più cercati sul web: ecco le etichette nostrane presenti nella Top 100 Most Searched-For Wines di Wine-Seacher. Quali sono i vini italiani più cercati su Internet? A questa domanda, e a tante altre, ha risposto la nuova “Top 100 Most Searched-for Wines” di “Wine-Searcher”, portale di riferimento per i wine lover di tutto il mondo.

Fonte: Initalia Virgilio.

Con poco più di 5 euro questo straordinario vino bianco apprezzato e pluripremiato nel Mondo sarà il nostro jolly di Capodanno.
Abbiamo recentemente visto che l’export vinicolo italiano sta andando alla grande nonostante le mille difficoltà. Grazie anche agli accordi economici internazionali e al calo dei dazi doganali, le nostre meraviglie vitivinicole stanno invadendo il pianeta. Stando ai dati di settore, staremmo staccando i cugini transalpini nelle vendite. Diamoci comunque appuntamento dopo le feste per avere dei dati aggiornati.

Fonte: Proiezioni di Borsa.

Tutti i colori del vino: 4 etichette da regalare (e stappare) all’ultimo dell’anno.
Tutti i colori del vino, per festeggiare il capodanno. Come già per il 2020, anche quest’anno vi proponiamo la gustosissima selezione di quattro etichette, da tutta la provincia e oltre, da stappare in compagnia per celebrare la fine del 2021 e augurarsi un 2022 di gioia e serenità (e magari senza pandemia, finalmente). Allora, in alto i calici: il brindisi è alle porte, buona lettura e soprattutto buona degustazione, immaginando un percorso gastronomico dall’aperitivo al dessert.

Fonte: BresciaToday.

Come conservare birre, vino, spumante aperti: regole e trucchi.
Se avete aperto una bottiglia di spumante e non sapete come conservarla, ecco tutte le regole da seguire per farla durare più a lungo possibile. Dove conservare le bevande aperte, come farlo e per quanto tempo restano fedeli alle loro caratteristiche.

Fonte: Cookist.

Dalla finanza al vino: Luigi Frascino (Gruppo Frascino) in Chianti Classico, con Boschetto Campacci.
A curare i vini della cantina di Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Gallo Nero, il n. 1 degli enologi italiani, Riccardo Cotarella. Il fascino del vino, il valore dei vigneti, la bellezza dei territori, la voglia di investire in qualcosa di diverso rispetto alla propria attività principale, e perchè no, il senso per gli affari. Sono tante, da sempre, le motivazioni che hanno portato tanti personaggi dello spettacolo e imprenditori di diversi settori a lanciarsi nella produzione di vino.

Fonte: WineNews.

Le aste del vino chiudono un ottimo 2021, con la Borgogna al top e l’Italia in crescita.
A WineNews Bolaffi, Gelardini & Romani, Finarte e Pandolfini: il pericolo arriva dalle contraffazioni, la certezza è Monfortino. Il 2021, che ci lasciamo alle spalle con una pandemia rinvigorita dall’ultimo boom di contagi e più di qualche timore legato alla crescita esponenziale del costo di energia e materie prime (e quindi dell’inflazione), è comunque un anno importante per il vino, italiano e non.

Fonte: WineNews.

Il New York Times celebra i vini macerati di Carso e Collio.
L’autorevole quotidiano statunitense porta ad esempio tra i migliori “Orange wines” del mondo quelli prodotti sul Carso da Skerk, Vodopivec e Zidarich e sul Collio da Gravner e Radikon. uove soddisfazioni per i vini macerati Fvg. Stavolta a celebrare le bottiglie prodotte sul Carso e sul Collio da un pugno di visionari viticoltori è nientemeno che il New York Times nella rubrica firmata da Eric Asimov, autorevole critico del vino del…

Fonte: Nordest Economia.

Territori del vino ai ferri corti: Barolo-Barbaresco e Roero pronti a uscire da Piemonte Land of Wine.
Le dimissioni dalla presidenza del braidese Matteo Ascheri svelano i dissidi interni al “consorzio dei consorzi”, che unisce 14 importanti realtà dell’enologia piemontese. Impossibile far convivere le esigenze albesi e quelle astigiane?

Fonte: Lavocedialba.it.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.

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