News Vitivinicole e tenute agricole di lunedì 6 giugno 2022!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 6 giugno 2022!

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Prosit rileva la Casa Vinicola Caldirola.
PROSIT rileva la Casa Vinicola Caldirola, una delle principali realtà italiane specializzata in private ed exclusive labels, proseguendo nel suo percorso di espansione e portando così il fatturato complessivo del gruppo a 85 milioni di euro. Fondata da Sergio Dagnino, Prosit è una delle realtà in portafoglio di Made in Italy Fund, il fondo di Private Equity promosso e gestito da Quadrivio e Pambianco che investe nelle eccellenze del Made in Italy atte nei settori del Fashion, del Design, del Beauty e del FoodeWine. Prosit lavora alla creazione di un polo di cantine italiane di fascia Premium, promuovendone l’esportazione in tutto il mondo. Attraverso l’acquisizione di Casa Vinicola Caldirola, Prosit realizza il suo sesto investimento: un passo significativo per lo sviluppo del gruppo che ambisce ad affermarsi come player di riferimento italiano nel segmento Wine.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

La stanza dei bottoni – Le rotte dei vino.
Le rotte del vino Gli stati generali dei vino a cura di Cario anal. e Federico De Rasa D bello, buono e ben fatto di un settore di punta del Made in Italy di fronte alle sfide dell’aumento vertiginoso dei costi di materie prime e logistica, da coniugare con sostenibilità e consumo responsablle. Mercoledì a Palazzo Rospigliosi di Roma, il gotha dei produttori farà il punto nell’assemblea Federvini. A fare gli onori di casa la presidente Micaela Pallini con i presidenti dei tre comparti, Albiera Antinor! (vini), Giuseppe D’Avino (spiriti) e Giacomo Ponti (aceti) che commenteranno i dati dell’Osservatorio Federvini Nomisma-Tradelab discutendone con le istituzioni.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

A&F Rapporti Imprese – Il crowdfunding del vigneto che vuole diventare globale.
Tenuta Liliana è una share company di 10 partner: ne arriveranno 16 F arsi portavoce di una ricca eredità storica, elevando il patrimonio enologico salentino tra i più ampi e prestigiosi scenari internazionali. E questo il sogno di Tenuta Liliana, l’azienda vitivinicola nel cuore del Salento, territorio da sempre vocato alla produzione di vino. Fondata da Antonio Intiglietta, Presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere e ideatore di Artigiano in Fiera, e dalla moglie Liliana Angelillo, ha da poco lanciato una campagna di crowdfunding su CrowdFundMe, per aprire la compagine sociale a tutti coloro che vorranno prendere parte al progetto di rigenerazione di una terra ricca di storia, ospitalità e potenziale inespresso. «La condivisione è da sempre per noi la chiave di volta – spiega Intiglietta – Oggi Tenuta Liliana è una share company di 10 partner, cui se ne aggiungeranno altri 16 entro la fine dell’anno, provenienti da Stati Uniti, Europa, Asia e Italia.

Fonte: Repubblica Affari&Finanza.

A Fontanelice due giorni di iniziative musicali, buon vino e convivialità.
Appuntamento fissato all’Oasi fluviale lungo il fiume Santerno Vari stand gastronomici. È confermato l’appuntamento all’Oasi fluviale lungo il fiume Santerno a Fontanelice: “Fiume divino”. La manifestazione si svolgerà venerdì 17 giugno e sabato 18 giugno: sperimentazioni musicali, buon vino e convivialità andranno a braccetto con sostenibilità e rispetto del territorio. Il 17 giugno headliner della serata gli Iron Mais, la più celebre cow punk band del panorama musicale italiano, in uno stile che amalgama Folk, Bluegrass, Countrye incisi Western. Dopo aver stupito ed entusiasmato i giudici e il pubblico a X Factor con il loro “Rock Agricolo”, gli Iron Mais sono pronti per conquistare il palco bucolico di Fiume divino di country, folk e rock. Aprirà la serata, nel wine stage, La Piccola Orchestra Ochtopus con le loro sonorità gipsy e klezmer.

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

Vino, cibo e territorio Premiata la formula di “Mangiar per vigne”.
Duecento partecipanti suddivisi tra otto cantine L’80% degli enoturisti giunti a Sondrio proviene da fuori provincia. Duecento partecipanti suddivisi tra otto cantine aderenti all’evento “Mangiar per vigne”, una percentuale di presenze dell’80% provenienti da fuori provincia, otto ristoratori che hanno partecipato alla creazione dello Slow Box. I numeri raccontano il successo della manifestazione, il primo appuntamento con il Valtellina Wine Festival andato in scena sabato 4 giugno. Complice la bella giornata di sole che ha baciato il territorio valtellinese, in tanti hanno scelto la proposta ideata dal Consorzio di tutela dei vini di Valtellina in collaborazione con la Strada del vino e dei sapori della Valtellina. Un concept basato sull’enoturismo che lega cantine e territorio, sono state otto le aziende vitivinicole della zona che da Berbenno sino a Tirano hanno accolto i wine lovers desiderosi di scoprire le bellezze della Valtellina con un picnic in mezzo alle vigne.

Fonte: Provincia di Lecco.

Per il vino Primitivo disciplinare da rifare – Consorzio spaccato sul docg Primitivo, disciplinare da rifare.
Il passaggio al docg, secondo alcuni componenti del consorzio che lo tutela, avrebbero avuto ripercussioni negative sopratutto per il secco. I pareri discordanti hanno spinto il consiglio di amministrazione a ritirare la proposta e convocare un tavolo con tutti gli interessati. Consorzio spaccato sul docg Primitivo, disciplinare da rifare I1 Cda del consorzio di tutela del Primitivo di Manduria ritira la riforma del disciplinare di produzione in corso e avvia un tavolo di concertazione e coordinamento con tutti i protagonisti della filiera. La decisione arriva dopo l’assemblea dei soci di venerdì scorso, in cui si è tenuto conto della contrarietà di alcuni addetti ai lavori che preconizzavano importanti ripercussioni negative nel passaggio dalla Doc alla Docg del Primitivo secco, contenuto nello schema di modifica presentato alla Regione Puglia nel 2020.

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

La Puglia del vino inebria New York.
La Puglia dei vini e del buon vivere, dal 12 al 14 giugno 2022, incanterà New York. E per la prima volta saranno tre associazioni regionali, Puglia in Rosè, Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino Puglia, a far conoscere, con il supporto del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, le eccellenze vitivinicole. L’obiettivo non è solo promuovere la vitivinicoltura ‘made in Puglia’ ma anche attuare una strategia di incoming turistico per raccontare, proprio attraverso il vino, una regione straordinaria da visitare in lungo e in largo. Il Summer Fancy Food Show di New York è la più grande manifestazione americana dedicata all’agroalimentare e la Puglia quest’anno sarà presente, nel corso di una tre giorni di eventi dentro e fuori salone, organizzati in collaborazione con partners come ITalian Trade Agency ICE di New York, il Gruppo Urbani Truffle e il GI Gruppo Italiano di Gianfranco Sorrentino, punto di riferimento del mondo vinicolo italiano negli Stati Uniti.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

La scommessa svedese che ha riportato il vino a Volterra.
MonteRosola, da buen retiro a sfida imprenditoriale di Thomaeus Con un obiettivo: «Vorremmo diventare destinazione turistica» Arriva dalla Svezia l’imprenditore che ha riportato la vinificazione nel volterrano: una tradizione di origine etrusca che nel dopoguerra, lasciando spazio ai cereali, era rimasta relegata a una produzione domestica, a uso e consumo dei contadini locali. E che ora riparte in grande scala da una cantina avveniristica, che vanta la classificazione energetica A3. «Ho visitato 33 cantine prima di scegliere MonteRosola», racconta Bengt Thomaeus, ingegnere elettromeccanico a cui fa capo, oltre alle ditte specializzate nella costruzione di ascensori e in strumenti di precisione, il fondo di private equity Exoro Capital che nel 2013 ha acquistato la tenuta all’epoca denominata La Rosola.

Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.

Valle di Lazzaro, dove l’Elba sembra il Chianti migliore – Qui dove l’elba sembra il Chianti d’eccellenza.
Farkas: avrei potuto ritirarmi, ma trovai questo posto magnifico, avevo un buon capitale ed ero ancora giovane Avrei potuto ritirarmi e godermi il riposo, dopo tanti anni di lavoro. Ma trovai questo posto magnifico, avevo un buon capitale ed ero ancora abbastanza giovane, coincidenze che non capitano spesso nella vita. Fu così che accettai la sfida di fare vino sull’isola d’Elba». Stefano Farkas di vino ne aveva già fatto parecchio, e che vino, oltre trenta vendemmie nel Chianti Classico scrivendone un pezzo di storia e lasciandovi un segno indelebile. Il 3 Un illuminato docente di viticoltura diceva che prima di qualsiasi cosa la qualità è determinata dall’animo del viticoltore suo cognome ha origini ungheresi, significa lupo e qualcuno trova sia appropriato alla sua natura selvatica, non addomesticabile, un fare che può apparire ruvido ma svela presto un cuore caldo, buono.

Fonte: L’Economia del Corriere Fiorentino.

La Mostra del Chianti ha chiuso con numeri record – La Mostra del Chianti chiude con numeri record.
II sindaco Alessio Mugnaini: «Da 10 anni non si vedevano così tante persone» Nella settimana di eventi, a Montespertoli venduti 4.000 bicchieri ‘ufficiali’. «Ci sono state così tante richieste che ci è toccato comprare nuove scorte». Se un segnale doveva esserci, questo è stato chiaro, limpido, solare: la gente ha voglia di respirare, e ha voglia di eventi come la Mostra del Chianti di Montespertoli, sino al 2019 una bella tradizione e quest’anno una sorta di miracolo elevato ad una qualche potenza. Nel primo pomeriggio di ieri, pur con un caldo che cominciava ad essere consistente anche per queste colline, i numeri cominciavano a dare valore oggettivo a quanto accennato (e bisogna aggiungerci tutta la serata con il clou dei fuochi d’artificio).

Fonte: Nazione Empoli-Pontedera.

Ais Grosseto battezza il nuovo vino Solopaca.
“Ritrovato” nel 2019 nella cantina del produttore Clemente Colella ha suscitato l’interesse scientifico di ricercatori del Cnr e del Crea Grosseto L’Associazione italiana sommelier della Toscana, insieme alla delegazione di Grosseto, ha tenuto a battesimo ieri mattina all’hotel Granduca a Grosseto un nuovo vino che arriva dalle terre del Tabumo, in Campania. Esattamente da Solopaca. Un vino “ritrovato” nel 2019, quasi per caso, nella cantina di un produttore locale, Clemente Colella, in un’area che fa parte della Doc del Sannio, che ha suscitato lacunosità e l’interesse scientifico di un gruppo di ricercatori del Cnr e del Crea. Da qui è nato un progetto sperimentale di ricerca promosso dal Cnr — Istituto di scienze del patrimonio culturale e dal Crea (Consiglio nazionale perla ricerca in agricoltura — Viticoltura ed enologia di Turi) sulla biodiversità agricola storica (vite e olivo), incentrato sulla realtà vitivinicola delle Terre di Solopaca.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Pierangelo Tommasi guida le Famiglie storiche.
Dopo Alberto Zenato. Vice Speri e Rizzardi Pierangelo Tommasi guida le Famiglie storiche «L’enoturismo sarà attività di squadra, con itinerario» Monica Sonnacampagna •• Uniti, coesi e pronti a ripartire a pieno ritmo con le attività in Italia e all’estero. Lo afferma Pierangelo Tommasi, eletto nuovo presidente de Le Famiglie Storiche, l’associazione nata nel 2009 e che oggi riunisce tredici aziende familiari: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini e Zenato. «Tutte hanno come punto di riferimento la produzione di Amarone, con stili diversi ma accomunati da una filosofia comune improntata alla qualità; inoltre, nella stragrande maggioranza dei casi ottengono vini Valpolicella doc da vigneti di proprietà», ricorda Pierangelo Tommasi, uno dei nove membri della quarta generazione della famiglia Tommasi e direttore esecutivo di Tommasi Family Estates.

Fonte: Arena.

Sette anni di ricerca «Oggi sui vigneti risparmiamo acqua fino al 90 per cento».
Pierclaudio De Martin è il capofila del progetto Proinos «Impianti interrati calibrati da sensori; questa è sostenibilità» Una rete di oltre cento aziende vinicole ha collaborato con tre università «Riduciamo anche l’uso di concimanti» Fabio Poloni Un risparmio idrico fino al novanta per cento nell’irrigazione dei vigneti. «Sette anni fa, quando siamo partiti, nessuno sapeva nemmeno cosa fosse, la sostenibilità». È orgoglioso della strada fatta, Pierclaudio De Martin, viticoltore, presidente dell’Unione vini veneti, consigliere del Consorzio Prosecco Doc, presidente della Cantina sociale di Orsago. È proprio quest’ultima la capofila del progetto Proinos, che dopo sette anni di cammino, studio, investimenti, sinergie con il mondo accademico, oggi presenta i primi risultati concreti.

Fonte: Tribuna Treviso.

La pulizia la fa il robot elettrico la svolta 4.0 ora diventa realtà.
Evento di formazione organizzato da Molino Rachello nelle tenute di Cattolica dedicato alle aziende partner della filiera delle “Oasi” Robotica, agricoltura 4.0, sostenibilità. Con il racconto di esempi concreti, come il robot per la spollonatura e il diserbo meccanico dei vigneti, elettrico, `verde”. Se n’è parlato a “Terreni d’incontro”, un evento di networking e in-formazione dedicata alle aziende agricole partner della filiera “Oasi Rachello” dell’omonimo molino di Roncade. Una giornata che Molino Rachello ha voluto dedicare ai propri fornitori di grano tenero, farro e Senatore Cappelli: un momento incontro, confronto e scambio tra agricoltori di Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Toscana per portare esempi di agricoltura virtuosa e spunti per nuove implementazioni tecnologiche.

Fonte: Tribuna Treviso.

Viva Vino Vižinada/Visinada: buona la prima.
Primo appuntamento con un’iniziativa che diventerà tradizionale, Viva Vino Vižinada/Visinada, wine&walk; un percorso attraverso il paesaggio geografico naturale e particolarmente tra i vigneti di Visinada, incontrando la storia, la cultura, i vinai e la tradizione enologica del territorio, che primeggia in Istria in quanto a incidenza di vigneti e vitivinicoltori, con oltre un milione di vitigni. Il progetto riassume il soggiorno in natura, i vini, la gastronomia e il patrimonio culturale. Lungo i 10 km di percorso – suddiviso in quattro turni, partiti a mezz’ora di distanza l’uno dall’altro – ci sono state cinque tappe, dove si era attesi dai vinai e dai ristoratori locali, che offrivano le loro squisitezze. Al prezzo di 350 kune, gli interessati si sono dati appuntamento a Visinada, davanti alla sede comunale: ogni partecipante ha avuto borsetta, bicchiere, berretto, mappa, acqua e un buono per i pasti e i vini.
Più che soddisfatta Neda Šainčić Pilato: “Questa prima edizione si è dimostrata un successo. Abbiamo riunito tutti i soggetti interessati: la Comunità degli Italiani, l’Ente turistico e il Comune di Visinada, l’Unione Italiana, dimostrando che l’unione fa la forza.

Fonte: LaVoce del popolo.

Vino: ‘La Prima dell’Alta Langa’ al Museo di Italdesign.
Il Museo Italdesign, a Moncalieri (Torino), ospita lunedì 6 giugno ‘La Prima dell’Alta Langa’, degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio, riservata a operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, E’ prevista la presenza di 46 produttori che porteranno 115 etichette, tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari. Nella prima edizione della giornata di degustazione, nel 2018 al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo), si riunirono 18 produttori per presentare 40 cuvée.

Fonte: ANSA.it.

Vino: al via VitignoItalia 2022, a Napoli 250 aziende e 1.500 etichette.
Al via oggi, fino a martedì 7 giugno, la XVI edizione di VitignoItalia, il Salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani, in programma a Napoli, manifestazione di riferimento a livello nazionale nell’ambito degli eventi legati al mondo del vino. Tre giorni, con un fitto programma di incontri, degustazioni, presentazioni e workshop e perfino la cerimonia di presentazione e annullo filatelico. Oltre 250 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali, con un focus speciale dedicato alla produzione campana; circa 1.500 etichette in assaggio per i visitatori che affolleranno gli spazi di Castel dell’Ovo. Un appuntamento imperdibile per i winelover, non solo italiani visto che la manifestazione è ormai da diversi anni meta anche di appassionati provenienti da vari Paesi, ai quali, oltre alla possibilità di degustare l’ampia selezione di vini delle cantine espositrici, verrà offerta anche l’opportunità di partecipare agli incontri previsti da un calendario mai così fitto e interessante.

Fonte: Today.

Sbarca in Puglia il salone del vino naturale, “più attento all’ambiente”.
Produttori biologici e biodinamici da tutta Italia sono arrivati a Bari per un evento che per la prima volta è stato organizzato nel Mezzogiorno. I vini realizzati con metodi tradizionali e non invasivi “sono sempre più apprezzati dai consumatori”.

Fonte: RaiNews.

Vino: Lazio Prezioso 2022, il 7 giugno al WeGil di Roma.
Lazio Prezioso, l’evento dedicato ai vini del Lazio organizzato da Cucina & Vini in collaborazione con Arsial, Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, arriva domani alla sua quarta edizione. Saranno gli spazi dell’hub culturale WeGil, nel cuore del quartiere Trastevere di Roma, ad ospitare la manifestazione che celebra la tradizione vitivinicola del Lazio, in programma martedì 7 giugno. Le numerose aziende partecipanti, ognuna con il proprio stand, offriranno al pubblico un ampio ventaglio di prodotti di eccellenza, con l’obiettivo di comunicare la millenaria vocazione alla viticoltura del Lazio.

Fonte: ANSA.it.

Il vino Moldavo aspira al mercato europeo.
La lunga tradizione vitivinicola delle Repubblica Moldava, che vanta investimenti importanti pari a 330 milioni di euro, guarda all’Europa nel tentativo di mitigare gli effetti della guerra russo ucraina. Per chi ha avuto la fortuna di visitare la Moldavia, repubblica collocata a sud est dell’Europa, geograficamente disegnata proprio come la forma di un grappolo d’uva e posta nel bacino del Mar Nero tra Ucraina e Romania, è facile comprendere cosa significhi subire un embargo russo e di come sia necessario, oggi più che mai, guardare all’Europa da un punto di vista vitivinicolo-commerciale. La Repubblica Moldava è un luogo ricco di storia e di tradizioni popolari legate alla produzione del vino, un luogo dove la vite ebbe origine. Collocata alle latitudini più idonee, gode di un clima continentale e di rilievi vocati per una viticoltura di qualità.

Fonte: Adnkronos.

Poco alcol e tanti profumi: ecco ‘Rosa’, il rosé-manifesto di Cantina Bolzano.
Si chiama semplicemente ‘Rosa’, nome immediato e senza fronzoli, E’ il nuovo vino della Cantina Bolzano, presentato in anteprima all’ultimo Vinitaly e ora disponibile nel canale horeca. Un vino rosato, ovviamente, perfetto per la stagione estiva. Un vino espressione del territorio, ottenuto da un vitigno autoctono come la Schiava con una piccola percentuale di un altro identitario quale il Lagrein. “Abbiamo studiato con cura l’orientamento dei consumi negli ultimi anni – spiega Stephan Filippi, enologo di Cantina Bolzano – e le scelte degli amanti del vino, così come delle generazioni ai primi assaggi, non lasciano dubbi: la tendenza attuale è orientata alla qualità del bere, con etichette fresche, dal fruttato ben percepito e dall’acidità ben integrata con una buona mineralità. Ma soprattutto con una gradazione alcolica contenuta“. Appena 9° quelli del Rosa, abbassati grazie alla membrana per osmosi, tecnica che permette un discreto dealcolamento senza intaccare in alcun modo aromi e gusto. Questo vino si pone dunque come ambasciatore di una nuova filosofia, sempre però fedele alla tradizione di Cantina Bolzano e del territorio altoatesino.

Fonte: quotidiano.net.

I francesi di EPI WIne & Champagne si comprano anche le cantine Isole e Olena.
EPI Wine & Champagne, veicolo di investimento con focus sul vino, controllato dal gruppo di investimento francese EPI, a sua volta con interessi anche su moda e real estate, ha acquisito le cantine Isole e Olena. A vendere è l’imprenditore Paolo De Marchi, l’avvocato piemontese che ha fondato la cantina di San Donato in Poggio, creando da 56 ettari di vigneto uno dei primi Supertuscan, il Cepparello (si veda qui il post su Linkedin del ceo di EPI WIne & Champange, Damien Lafaurie). Nel dettaglio a comprare Isole e Olena è Biondi Santi, cantina toscana, specializzata in Brunello di Montalcino, a sua volta acquisita da EPI nel 2016.

Fonte: BeBeez.

Le migliori enoteche di Milano, wine bar all’aperto, dehors, vini buoni e naturali.
In 20 anni il numero delle enoteche con cucina è probabilmente più che quadruplicato. Siamo passati dalle semplice mescite, ai wine bar con salumi e formaggi, alle vere enoteche con cucina. Poi c’è stata la rivoluzione del vino naturale, che ha diviso i consumatori in entusiasti e scettici, ma ha dato nuova linfa. Noi abbiamo scelto per le migliori enoteche di Milano di fare una panoramica larga, con grande attenzione ai vini naturali, ma senza trascurare chi non li ama. Per ogni locale abbiamo provato a dare voti e soprattutto informazioni, tipo di cucina, dehors, prezzi, che spesso mancano in liste del genere. Ne è uscita una lista con una ventina di locali. Altri sarebbero altre da segnalare, ma per motivi di spazio e per vari motivi non li abbiamo inclusi nell’elenco e allora li citiamo qui: la winery Cantina Urbana (con rivendite), Signorvino (è una catena), Champagne Socialist, Vinaccio (enoteche di quartiere, ma non di grandi qualità), Hic (piccola catena), N’Ombra de vin (prezzi alti), Melabevo (molto informale, da provare), La Cantina di Manuela (un classico degli anni ’80, che si è un po’ troppo infiorettato).

Fonte: Puntarella Rossa.

Grenaches du Monde: la medaglia d’oro al Cannonau della Gallura.
La Cantina Canu si afferma per il Cannonau di Sardegna DOC Porteddu 2020 realizzato da Andrea Pala, eletto lo scorso anno miglior giovane enologo d’Italia. 42 Medaglie d’Oro e 14 d’Argento per l’Italia a Grenaches du Monde 2022, concorso annuale aperto a tutti i vini da Grenache, senza restrizioni di colore, origine o nazionalità, giunto alla sua decima edizione, ha premiato la Sardegna che, grazie alle sue produzioni, si ritaglia un posto di primo piano nel panorama enologico internazionale. In Navarra, in Spagna, la Sardegna l’ha fatta da padrona. Tra i numerosi riconoscimenti, spicca quello assegnato alla Cantina Canu dell’azienda Nolis che ha ricevuto una medaglia d’oro per il Cannonau di Sardegna DOC Porteddu 2020 realizzato da Andrea Pala, eletto lo scorso anno miglior giovane enologo d’Italia.

Fonte: Cagliaripad.

STAMPA ESTERA

Viñedos ‘verdes’ y podas tardías para que el cambio climático no suba la graduación del vino.
El aumento de las temperaturas eleva el contenido de alcohol de los caldos y obliga a las bodegas a innovar. Piense en la última copa de vino que ha tomado. Puede que no lo haya notado, pero los paladares más exigentes hace tiempo que detectan que los caldos están perdiendo propiedades. Al menos esto está ocurriendo ya en los vinos que se producen en el territorio fronterizo de Francia, España y Andorra. «La graduación alcohólica se ha incrementado entre un grado y grado y medio», explica Gonzalo Sáenz de Samaniego, propietario de la bodega Ostatu, en Álava. Lo confirma el Instituto Vasco de Investigación y Desarrollo Agrario (Neiker), que sostiene que esos cambios son consecuencia directa del efecto que tiene el cambio climático en las viñas. Desde hace 30 años los bodegueros notan un incremento constante de la temperatura media anual. Según explican Ana Aizpurua y Roberto Pérez, dos de los investigadores que han participado en el proyecto, ese incremento de las temperaturas produce cada vez «cosechas más tempranas». Es decir, la uva madura antes y las vendimias se adelantan en el tiempo. Además, se da la circunstancia de que esa maduración se produce «en un periodo en el que las temperaturas son habitualmente más elevadas», puntualizan los investigadores. Así, si hace años el momento de maduración óptimo se lograba ya entrado el otoño, ahora se suele conseguir todavía en verano. Esta mayor temperatura ambiente hace que la fruta tenga una mayor concentración de azúcar, lo que se traduce en vinos con menos acidez y mayor graduación alcohólica. Inclemencias «El cambio climático afecta a todo», lamenta Sáenz de Samaniego que, además de ver las modificaciones que sufren los caldos que produce, asegura que sus viñedos también notan los efectos del cambio climático.

Fonte: Abc.

Jours de fête pour les spiritueux sans alcool.
Près de 300 marques s’invitent sur le marché du K no-low », contraction de « no and low alcohol ». Pernod Rican! ou Diageo tiennent le bar. Un lendemain de fête sans mal de tète… C’est désormais possiblegrâce aux spiritueux sa ns alcool. versions de gi n, whisky, rhum et cocktails censés tromper le plus expert des noctambules. Pendant longtemps, les offres zéro degré corn me Pacifie, lancé en 1982 par Pernod Ricard, sont restées marginales. Question de goût et d’état d’esprit, le régime sec était mal vécu au pays du vin. Mais peu à peu, l’art de vivre évolue. Lentement, mais sûrement, les Français lèvent moins le coude. Selon les chiffres de l’Observatoire français des drogues et des tendances addictives (OFDT), la consommation despiritueuxa diminuéde 16 %ces vingt dernières années. Depuis 2013, le Dry January initié par l’association britannique Alcohol Change UK, qui consiste à marquer une pause dans sa consommation pendant un mois, rend le sevrage – presque – sexy. Au-delà d’un public appelé à surveiller sa diète pour raisons médicales – les femmes enceintes et allaitantes, les personnes sous traitement, etc. – ou religieuses, de nouveaux amateurs, tels que des sportifs soucieux de leur régime alimentaire, de jeunes actifs, et des retraités souhaitent savourer un apéro sans subir les inconvénients. « En France, la moitié des acheteurs de boissons alcoolisées optent pour une offre no ou low alcohol. Ces consommateurs alternent les moments conviviaux avec ou sans alcool », observe Simon de Beauregard. directeur du marketing international de Pernod Ricard. La sobriété décomplexée crée un nouveau marché évalué à 10 milliards de dollars par l’institut IWSR. Pour l’heure, c’est une goutte de vertu dans un océan d’ivresse, mais la croissance annuelle est estimée à8 %. Bien décidé à surfer sur la vague, le groupe piloté par Alexandre Ricard est devenu *** majoritaire début 2021 au sein du capital de Ceder’s, une boisson distillée aux saveurs de gin affichant zéro degré, et garantie sans sucre.

Fonte: Express.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.