rassegna stampa del vino di mercoledì 18 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 18 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Quando il vino ha valore positivo.
Don Kessy Baltaiary è un giovane prete della Tanzania che è stato inviato dal suo vescovo alla scuola enologica di Alba, per imparare a fare il vino e costituire una cantina in quel lontano Paese. Lo ha chiamato sul palco il presidente degli enologi italiani, Riccardo Cotarella, davanti ai 400 colleghi giunti a Napoli per il Simposio annuale, per mostrare come continui a diffondersi la cultura del vino nel mondo. Basterebbe questo per evidenziare la contraddizione di un provvedimento, come quello votato in Irlanda, che metterebbe sulle etichette di vino allarmi di nocività. Il Simposio di Napoli, quasi profetico quando è stato pensato, aveva per titolo “Vino e Salute, tra alimentazione e benessere” ed ha raccolto il parere di esperti a livello internazionale sul valore positivo del vino, se bevuto con moderazione.

Fonte: Avvenire.

Cultura del buon vino, Palazzo Taverna diventa un nuovo centro di sviluppo.
«The Apartment» di Antonio e Ella Capaldo Ella e Antonio Capaldo nell’ufficio di Feudi San Gregorio (foto Claudio Guaitoli) L’artista Pietro Ruffo Cultura del buon vino, Palazzo Taverna diventa un nuovo centro di sviluppo Quando si dice, la genesi di una buona idea. Così Palazzo Taverna, già importante centro di mostre, performance e dibattiti, diventa un nuovo centro di sviluppo della cultura del buon vino con Antonio e Ella Capaldo e il loro «The Apartment». Operazione per nulla scontata visto che, a differenza di quanto si possa pensare, in realtà del vino, finanche in Italia, non si sa molto nonostante l’interesse sia sicuramente alto.

Fonte: Corriere della Sera Roma.

Riorganizzazione della governance di Banfi, azienda del Bruneio di Montalcino (Si).
Enrico Viglierchio, direttore generale del gruppo, assume anche l’incarico di presidente del cda di Banfi Società Agricola srl. Con lui ci saranno: il vice presidente Gabriele Mazzi, cfo di entrambe le società Banfi srl e Banfi Società Agricola srl; Cristina Mariani-May, Philip Calderone e Jason Arfin. Rodolfo Maralli direttore commerciale e marketing, sarà anche presidente del cda di Banfi srl. Vice presidente Bono stati nominati Enrico Viglierchio, Gabriele Mazzi ed Elizabeth Koenig, di fresca nomina a direttore hospitality di Castello Banfi Wine Resort. Cristina Mariani-May è anche la presidente del neonato comitato esecutivo.

Fonte: Italia Oggi.

Roberta Surini è il nuovo marketing e communication manager di Allegrini e Corte Giara.
Da anni, si può dire da decenni, si discute se la forza dell’Italia in cantina non risieda nella «collezione» di vitigni autoctoni di cui si dispone. Va detto che degli oltre 800 fenotipi conservati ne saranno in produzione effettiva il io% e che anche la definizione di autoctono avrebbe bisogno di una messa a punto. Dopo quanto tempo un vitigno acclimatato in un determinato territorio può dirsi tale? E soprattutto in un mercato scandito dai brand ha senso puntare tutto sulla biodiversità dovendo spiegare al mondo, sovente distratto, caratteristiche, peculiarità e via dicendo? Tenendo conto che – come direbbe un vecchio contadino friulano – il vino «o xe bon o no xe bon». E lì dovrebbe finire la discussione.

Fonte: Italia Oggi.

Daniela Mastroberardino è la nuova presidente delle Donne del Vino.
Prende il posto di Donatella Cinelli Colombini. Produttrice campana, amministratore ed export manager dell’azienda Terredora a Montefusco (Av) è nata nel 1968. Con lei nella governance dell’associazione la vice presidente vicaria Francesca Poggio e le vice presidenti Marianna Cardone e Paola Longo. Fanno parte del consiglio Marilisa Allegrini, Pia Donata Berlucchi, Antonella Cantarutti, Cristiana Cirielli, Carolin Martino, Dominique Marzotto, Antonietta Mazzeo, Jenny Vian Gomez. Nel collegio dei probiviri, Michela Guadagno, Elena Tesseri, Romina Togn.

Fonte: Italia Oggi.

Cresce il fatturato di Vivo Cantine….
Ha chiuso il bilancio con +41% di fatturato arrivato a 164 min di euro. Il gruppo veneto di Salgareda (Tv), realtà nata nel 2012 dalla fusione tra la Cantina Produttori Campodipietra e la Cantine Produttori Riuniti del Veneto Orientale, con il bilancio 2022 raggiunge un valore della produzione di 120 min di euro, +64,4%, mentre il valore distribuito tra i soci in termini di remunerazione dei conferimenti è pari a 101,4 min di euro. «L’acquisizione di nuove aziende e investimenti per venti milioni di euro fatti nell’ultimo triennio hanno prodotto i risultati attesi.

Fonte: Italia Oggi.

Intervista a Lamberto Frescobaldi – Cara Ue, che figuraccia sul vino.
Uiv: col caso irlandese va in crisi il mercato comune Cara Ue, che figuraccia sul vino Il parlamento dice una cosa, la commissione fa l’opposto. Credo che in Europa facciano proprio una brutta figura micidiale. Il Parlamento dice una cosa, la Commissione un’altra. Il Parlamento ha votato contro il beating cancer, la Commissione trova giusto mettere gli health warning sulle etichette di vino e alcolici». E categorico, Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini, nel commentare a ItaliaOggi il recente via libera in Irlanda agli alert per vino, birra e liquori passato col silenzio della Commissione. E concorda con quanto svelato sabato (14 gennaio 2023) dal nostro giornale: in un articolo ha riportato la risposta della commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides ad un’interrogazione dell’eurodeputato francese, Brice Hortefeux; con essa la commissione conferma il suo ok agli health warnings, nonostante il voto contrario degli eurodeputati nel febbraio 2022.

Fonte: Italia Oggi.

All’estero il vino italiano va In Italia meno: vendite giù.
Bene l’export, ma non benissimo, male il mercato interno. È in chiaro scuro l’andamento 2022 del vino made in Italy tracciato dal Forum Wine Monitor di Nomisma che si è tenuto ieri a Bologna. L’export ha toccato un nuovo record a 8 miliardi di euro, +12% sul 2021, ma la Francia è arrivata a 12,5 miliardi di euro. La Spagna, terzo esportatore mondiale, ha invece segnato un aumento di circa il 6% per arrivare a 3 miliardi di euro. Quello che fa la differenza è il prezzo dei vini italiani che, a confronto con quelli francesi, è inferiore del 40%: il solito divario come dieci anni fa. In Italia, secondo i dati NielsenlQ, calano del 6% le vendite a volume nella gdo anche se le quantità vendute restano ancora sopra al livello pre pandemia.

Fonte: Italia Oggi.

Emozioni del vino correlate alle molecole.
Descrivere in maniera scientifica le emozioni che riesce a trasmettere un vino quando viene bevuto. L’International Academy of Sensory Analysis (Iasa) di Brescia ha messo a punto un protocollo finalizzato a generare correlazioni tra i diversi vini e le differenti emozioni. E, se è possibile, tra queste e i caratteri sensoriali e le molecole presenti. Il progetto del protocollo coinvolge esperti di sette università (Pisa, Brescia, Cattolica di Piacenza, Pavia, Udine, Torino e della Tuscia) e due istituti di ricerca: il Cnr e il Centro Studi Assaggiatori. Luigi Odello. segretario accademico dello Iasa spiega il senso del progetto a ItaliaOggi: «Ci siamo chiesti se le emozioni che si hanno nel bere un vino fossero misurabili. E abbiamo cercato di dare una risposta con il contributo di varie figure, statistici, tecnologi, umanisti, filosofi, specialisti delle neuroscienze.

Fonte: Italia Oggi.

Vino in lattina, vendite doppie entro 5 anni.
Il Pecorino non è il più noto dei vini italiani, forse per la poco romantica coincidenza linguistica che associa il suo nome a un formaggio dal bouquet tutt’altro che «vinicolo». È comunque un handicap commerciale meno pesante nei paesi anglofoni, dove l’omonimia è poco sentita e dove il vino, un bianco gradevole e poco impegnativo, prodotto perlopiù nelle Marche e in Abruzzo, occupa invece un posto d’onore nell’ambito di un interessante esperimento di marketing. La prestigiosa catena di supermercati inglese Waitrose, frequentata dalla borghesia abbiente britannica, ha deciso di sostituire la sua offerta di vino in «monodose» di vetro, bottigliette da 187m1, con lattine di alluminio.

Fonte: Italia Oggi.

Vino, export a 8 miliardi Italia seconda nel mondo.
Promozione del vino Parte domani il roadshow per promuovere le cantine in Europa, Usa e Asia Giorgio dell’Orefice Contro gli allarmismi sul vino e gli health warning in etichetta alla stregua delle sigarette la strada maestra è quella della promozione. Ne sono convinti a Veronafiere, la società che gestisce il Vinitaly di Verona che ha dato vita, insieme a Ice Agenzia e al sistema camerale a un roadshow internazionale dedicato al vino made in Italy che prenderà il via domani. Una grande campagna promozionale che durerà fino al 23 febbraio prossimo toccando u città di 9 Paesi in tre diversi continenti (Asia, Nord America ed Europa) che consentirà alle cantine italiane di allacciare rapporti con i buyer internazionali ma anche di favorire l’incoming degli operatori stranieri alla 55ma edizione di Vinitaly in calendario a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi.

Fonte: Sole 24 Ore.

Vinitaly, Veronafiere e Ice portano in nove Paesi il meglio del made in Italy.
Anche per il 2023 la Scuola per assaggiatori di vino riapre le porte nella capitale mondiale delle barbatelle, con l’ottavo corso formativo dal suo insediamento permanente a Rauscedo. Il delegato provinciale, Francesco Zoldan, insieme al consiglio direttivo hanno organizzato, infatti, un nuovo corso Onav, per ottenere la patente di “Assaggiatori di vipo”. La delegazione ha deciso di riproporre il corso, a Rauscedo, a partire dal prossimo 8 febbraio, ricordando a tutti che l’obiettivo di Onav è quello di diffondere la cultura del vino e del bere consapevole, la valorizzazione del patrimonio enologico italiano e la formazione continua di appassionati e professionisti competenti.

Fonte: Sole 24 Ore.

L’export di vino vola oltre quota 8 miliardi Vendite giù nella Gdo.
Un anno, i1 2022, in «chiaro-scuro» per il vino italiano, in cui «a buoni risultati di mercato raggiunti dalle imprese si affiancano criticità in grado di minarne le prospettive future» e a un export che corre a quota 8 miliardi fa da contraltare il calo delle vendite a volume nella Grande Distribuzione Organizzata. È quanto emerge dalla nona edizione del Forum Wine Monitor di Nomisma. Secondo le stime dell’istituto bolognese lo scorso anno il vino italiano ha raggiunto «gli 8 miliardi di euro di esportazioni, con una progressione rispetto all’anno precedente del 12%. Anche la Francia è risultata in crescita, arrivando così a 12,5 miliardi di export vinicolo, mentre la Spagna, terzo esportatore mondiale, si è dovuta accontentare di un aumento di circa il 6%, raggiungendo i 3 miliardi di euro».

Fonte: Piccolo.

«Dall’Irlanda etichette allarmistiche sul nostro vino».
Le esportazioni di vino lombardo crescono de110%in un anno ma sul settore gravano diverse minacce, dagli aumenti dei costi produttivi al rischio di un nuovo protezionismo alimentato dagli allarmi salutistici in etichetta come per le sigarette. Nei vigneti si registrano rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una bottiglia di vetro costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Il vino sfuso in crisi, le aziende cercano soluzioni.
Si studiano le strategie per risollevare il settore Un seminario il 27 gennaio. «II mercato del vino sfuso è fermo. A partire dall’ultima vendemmia non ci sono richieste di vino sfuso». Questo l’allarme che è stato lanciato dal presidente della cooperativa agricola Vinea, Ido Perozzi, che ha tenuto un incontro con gli operatori di aziende vitivinicole per discutere della difficoltà che il mercato del vino sfuso, e non solo, sta attraversando in questi mesi a livello locale, nazionale e comunitario.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

Lettere ala Redazione – Etichette allarmistiche Un attacco al vino italiano.
Etichette allarmistiche Un attacco al vino italiano Il via libera dell’Unione Europea alle etichette allarmistiche sul vino è un attacco diretto all’Italia. L’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda, che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, è un pericoloso precedente che rischia di aprire le porte a una normativa comunitaria che metterebbe a rischio una filiera che, nelle nostre province, vanta 4 Doc e una Docg.

Fonte: Stampa Biella.

Sensori in vigna per monitorare il clima impazzito – Sensori fra i vigneti Unesco monitorano gli effetti dei cambiamenti climatici.
L’obiettivo è creare sulle colline di Langhe, Roero e Monferrato il primo Osservatorio nazionale sui cambiamenti climatici in vigna. A lanciare il progetto è stata l’Associazione per il Patrimonio dei paesaggi vitivinicoli tutelati dall’Unesco. Dopo la fase di studi e analisi, il progetto sta continuando negli aspetti più tecnici. In questi giorni si sta lavorando tra i filari per installare sensori di rilevazione dei fattori legati ai cambiamenti climatici in viticoltura. Un obiettivo ambientale ambizioso: verranno installati in tre località, una è Grinzane e misureranno dall’umidità del terreno alla temperatura degli acini Sensori fra i vigneti Unesco monitorano gli effetti dei cambiamenti climatici? Si sta lavorando alla nascita di un Osservatorio sul tema obiettivo è ambizioso: creare sulle colline di Langhe, Roero e Monferrato il primo Osservatorio nazionale sui cambiamenti climatici in vigna.

Fonte: Stampa Cuneo.

Festa. per Alessandro Nigro miglior sommelier d’Italia – Festa per Nigro migliore sommelier d’Italia.
II foggiano Alessandro Nigro Imperiale, miglior sommelier d’Italia 2022, incontra il Territorio a poche settimane dal prestigioso traguardo raggiunto che accompagna il suo percorso di crescita professionale. Appuntamento venerdì 20 gennaio con “Mesdames et Messieurs”, un incontro culturale attorno al vino organizzato dalla Delegazione di Foggia dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier). Alessandro Nigro colleghi dell’Ais Festa per Nigro migliore sommelier d’Italia II foggiano Alessandro Nigro Imperiale, miglior sommelier d’Italia 2022, incontra il territorio a poche settimane dal prestigioso traguardo raggiunto che accompagna il suo percorso di crescita professionale.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Il vino? Se poco è salutare.
«Il vino per la sua composizione ricca e originale, in termini di polifenoli e antiossidanti, è anche associato a benefici per la salute, in particolare se il consumo é integrato in un modello di dieta mediterranea italiana». Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio al simposio di Assoenologi a Napoli, difende il consumo sano del vino dopo le polemiche sull’etichettatura europea. Schillaci non ha esplicito riferimento alla querelle ma sottolinea: «Promuovere l’informazione e la conoscenza per sostenere la diffusione di stili di vita e di consumo sani e responsabili è il primo passo per la tutela e la prevenzione dei cittadini.

Fonte: Unione Sarda.

Troppo Vermentino e poca uva locale: indaga la Finanza.
Non ci sarebbe corrispondenza tra le quantità: materia prima importata? Troppo Vermentino e poca uva locale: indaga la Finanza Uva della Penisola (Puglia e Sicilia) per produrre Vermentino made in Olbia. È l’ipotesi di una indagine della Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Sassari) che viene condotta in Sardegna e in altre regioni dopo la segnalazione di alcune anomalie di partite divino bianco di pregio, già commercializzate. L’attività é coperta da riserbo e riguarda società che hanno distribuito migliaia di bottiglie di vino con la certificazione dell’origine controllata.

Fonte: Unione Sarda.

Se il bag in box incontra il design.
L’idea di Sessa per portare il vino a tavola in modo diverso. Un’idea innovativa per trasformare un oggetto di uso quotidiano in un elemento di design, capace non solo di diventare esteticamente piacevole alla vista ma anche di essere pratico e più sostenibile per l’ambiente. Nasce a Pontedera il nuovo IIBox, uno spillatore di design per conservare il vino. IIBox può essere personalizzato e con la possibilità in futuro di poter essere refrigerato, illuminato o sorretto da un piedistallo. È stato l’architetto e designer Giuseppe Sessa, che da 27 opera a Pontedera nel suo studio Italian Design ai piedi del ponte Napoleonico, a trasformare l’idea di Giuseppe Martino e della figlia Stella in un oggetto commercializzabile e già entrato in produzione nel dicembre scorso con tanto di brevetto nazionale depositato.

Fonte: Nazione Pisa-Pontedera.

Anteprima: 120 cantine con Chianti e Morellino.
Saranno più di 120, per oltre 400 etichette presenti, le cantine presenti ad Anteprima Chianti Lovers e Rosso Morellino, presentazione delle nuove annate in commercio il 12 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze. Si rinnova così l’appuntamento con protagonisti il Consorzio Vino Chianti e il Consorzio Morellino di Scansano Docg, organizzato e promosso da Ascot, Associazione consorzi toscani per la qualità agroalimentare. Per Bernardo Guicciardini Calamai (foto), presidente del Consorzio Morellino di Scansano, «arriviamo a questa edizione di Chianti Lovers e Rosso Morellino come una denominazione che sempre di più è percepita tra quelle di riferimento del vino toscano.

Fonte: Nazione.

Vinitaly rilancia dall’estero: 13 tappe dal Giappone agli Usa.
Il road show parte domani e in 36 giorni presenterà il vino italiano e la 55′ edizione in tre continenti Vinitaly rilancia dall’estero: 13 tappe dal Giappone agli Usa L’ad Danese: «Iniziativa senza precedenti per il futuro del vino» II presidente Bricolo: «Nuove opportunità di crescita del settore» Promozione delle etichette italiane in un momento delicato per il comparto con l’aumento di costi. «Una iniziativa di promozione senza precedenti nella storia di Vinitaly verso i Paesi obiettivo del presente e del futuro commerciale del vino italiano». Maurizio Danese, ad di Veronafiere, definisce con queste parole il Road Show globale che parte domani e fino al 23 febbraio porterà Vinitaly in Austria, Germania, Svizzera, Danimarca, Regno Unito, Belgio, Usa, Giappone e Corea del Sud.

Fonte: Arena.

Campus e laurea in spumanti Chies: «Ricadute importanti».
Polo universitario viticolo: il territorio plaude al nuovo progetto di eccellenza. Conegliano è destinata a diventare un polo della viticoltura universitaria internazionale, soprattutto nel campo delle bollicine: il nuovo campus universitario attirerà studenti anche dall’estero grazie a un percorso universitario in lingua. «È un progetto di grande interesse sul quale c’è molta attenzione anche da parte nostra-conferma il sindaco Fabio Chies- Abbiamo avuto ripetuti incontri col direttore del centro Andrea Curioni e anche interlocuzioni con l’UsI». Chies ricorda come il corso di laurea internazionale e la laurea nello specifico settore degli sparkling sia un riconoscimento per quanto fatto dal territorio.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Villa Sandi a St. Moritz partner del polo su neve.
Si rinnova il legame tra la Snow Polo World Cup di St. Moritz e la cantina trevigiana Villa Sandi, di nuovo partner ufficiale del torneo di polo su neve. La 38ª edizione della Coppa del Mondo si svolgerà dal 27al 29 gennaio. A distanza di un anno, Villa Sandi rinnova un’importante partnership per il Prosecco: in un contesto tradizionalmente legato allo Champagne, le bollicine venete affiancano i grandi interpreti della spumantistica d’Oltralpe. Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, ha commentato: «Brindare con il Prosecco in un contesto così esclusivo sarà un momento significativo per il nostro territorio».

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Nelle cantine italiane, al 31 dicembre 2022, c’era più di “una vendemmia e mezzo” in giacenza.
Tra botti e cisterne 64,9 milioni di ettolitri di vino in cantina (+5% sul 31 dicembre 2021). I dati del report “Cantina Italia”. Il 2022 delle cantine italiane si è chiuso con più o meno “una vendemmia e mezzo” custodita tra botti, cisterne e barrique: al 31 dicembre 2022, infatti, i dati delle giacenze del report “Cantina Italia” su dati raccolti dall’Icqrf, pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, parlano di 64,9 milioni di ettolitri di vino in cantina (+5% sul 31 dicembre 2021), a cui vanno aggiunti 9,8 milioni di ettolitri di mosti (+1,6%) e 2,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Il 51,7% del vino detenuto è a Dop, il 27,5% a Igp, con 20 denominazioni sulle 526 totali italiani che contribuiscono al 50,4% del totale delle giacenze. A dominare come sempre è il Prosecco Doc, che rappresenta quasi 1 litro su 10 tra quelli a denominazione in giacenza (4,9 milioni di ettolitri), davanti all’Igp Puglia che pesa per il 5% delle giacenze (2,59 milioni di ettolitri) e alla Doc Sicilia che vale il 3,5% (1,8%).

Fonte: WineNews.

Le cantine più belle del mondo, svelate dalla “World’s Best Vineyards” 2023 in Rioja.
Mancano ancora mesi per scoprire le destinazioni al top secondo la list che, nel 2022, ha incoronato Antinori nel Chianti Classico. C’è una “50 Best” anche nel vino, che ogni anno mette in fila le 50 cantine nel mondo capaci di offrire le migliori esperienze, nei territori più belli e nelle bottaia disegnate dalle più grandi archistar, tra vini eccezionali e ristoranti stellati: è la “World’s Best Vineyards”, che, nel 2022, ha premiato la monumentale e visitatissima cantina Antinori nel Chianti Classico, capolavoro architettonico firmato da Marco Casamonti per la famiglia Antinori, al primo posto nella classifica delle cantine più belle del mondo. Allargando lo sguardo alla top 100, alla posizione n. 11 si è piazzata Ferrari Trento, leader del Trentodoc, della famiglia Lunelli, seguita dalla siciliana Donnafugata, guidata da Antonio e Josè Rallo, new entry alla posizione n. 45.

Fonte: WineNews.

Vini Etna DOC: Nel 2022 cresce di oltre il 28% il numero degli ettolitri imbottigliati rispetto al 2021.
Se il 2021 ha rappresentato l’anno della auspicata ripresa, con dati in linea con gli anni precedenti l’inizio della pandemia, il 2022 certifica in modo chiaro l’ottimo stato di salute del vino prodotto alle pendici dell’Etna. È quanto emerge dai numeri relativi all’imbottigliato dell’anno solare 2022, analizzati e diffusi dal Consorzio di Tutela Etna DOC. Nell’anno appena conclusosi sono stati imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco più di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso già in modo molto positivo, sale al 34,6%.

Fonte: Winery Tasting Sicily.

A Vittoria s’impara facendo: all’istituto Fermi oltre 100mila euro per la creazione di una cantina.
L’Istituto E. Fermi di Vittoria, grazie al PON FESR 2014-2020, ha ottenuto un finanziamento di 130.000 euro per la creazione di una cantina. “L’obiettivo è di preparare i giovani al loro futuro. Per noi fare orientamento non significa solo aprire le porte dell’Istituto, ma dare ai ragazzi la possibilità di conoscere e toccare con mano come si lavora nella nostra scuola, attraverso attività laboratoriali che consentono di apprendere facendo – a dirlo è Rosaria Costanzo, dirigente scolastica dell’I.S.S. E. Fermi di Vittoria -. Robotica, droni, stampante 3D, software per i ragazzi e giochi creati dai nostri studenti sono testimonianza di una didattica innovativa e della centralità di ciascuno studente”.

Fonte: Ialmo.

Vino: export in crescita, ma rallenta la vendita nei supermercati italiani.
Lo scenario del mondo vinicolo secondo Wine Monitor di Nomisma: “Il 2022 in chiaro-scuro, ma anche le prospettive sono legate a troppi fattori di incertezza”. Archiviato un anno in chiaro-scuro, il mondo del vino italiano non vede con troppo ottimismo il 2023. Colpa, dicono gli esperti di Wine Monitor di Nomisma, di numerose criticità che ne minano le prospettive future. Se l’export rappresenta ancora la locomotiva del settore (basta non fare confronti con la Francia, altrimenti si otterrebbero risultati che evidenziano il gap), preoccupa il calo delle vendite nella grande distribuzione. Questo per quello che riguarda l’anno appena messo in soffitta. Il futuro delle cantine, invece, è tratteggiato dagli esperti che hanno dato vita a Bologna alla nona edizione del Forum Wine Monitor di Nomisma. E siccome i trend non sono entusiasmanti, l’obiettivo è quello di decifrare quali traiettorie intraprendere.

Fonte: la Repubblica.

Vino:Nomisma,export vola a 8 mld ma calano vendite nella Gdo.
Un anno, il 2022, in “chiaro-scuro” per il vino italiano, in cui “a buoni risultati di mercato raggiunti dalle imprese si affiancano criticità in grado di minarne le prospettive future” e a un export che corre a quota 8 miliardi fa da contraltare il calo delle vendite a volume nella Grande Distribuzione Organizzata. E’ quanto emerge dalla nona edizione del ‘Forum Wine Monitor’ di Nomisma. Secondo le stime dell’istituto bolognese lo scorso anno il vino italiano ha raggiunto “gli 8 miliardi di euro di esportazioni, con una progressione rispetto all’anno precedente del 12%.

Fonte: ANSA.

Vino, health warning in etichetta: le risposte dell’intelligenza artificiale.
Il caso dell’Irlanda divide il mondo del vino sull’opportunità dell’introduzione di health warning in etichetta. Abbiamo provocatoriamente interrogato OpenAI Chat BPT che sul tema risponde mettendo al centro i concetti di prevenzione, moderazione e consapevolezza del consumatore. In questi giorni imperversa la querelle sull’opportunità dell’introduzione di Health Warning sulle etichette di vino. Abbiamo provocatoriamente interpellato l’intelligenza artificiale sul tema che tocca gli animi di Paesi, Italia in testa, che intorno al vino hanno costruito nel corso dei secoli uno stile di vita e una dieta riconosciuta a livello mondiale come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, Paesi che inevitabilmente levano gli scudi a difesa di un tratto identitario da tutelare e custodire con crociate che però rischiano di trasformarsi in derive negazioniste dell’evidenza del dato scientifico.

Fonte: Horecanews.

Vino, export da record per l’Italia nel 2022. Ma la Francia ha fatto meglio.
L’Italia, nel 2022, ha fatto segnare un nuovo record di export nel vino con un giro d’affari complessivo da ben otto miliardi di euro. Ma la Francia ha fatto meglio con esportazioni per dodici miliardi e mezzo. Ed il rallentamento economico rappresenta la principale minaccia che incombe sulle prospettive di crescita del settore vinicolo nell’anno appena iniziato. L’’ennesimo anno in chiaro-scuro. Sarà ricordato così il 2022 per il vino italiano, dove a buoni risultati di mercato raggiunti dalle imprese si affiancano criticità in grado di minarne le prospettive future. La nona edizione del Forum Wine Monitor di Nomisma, che si è tenuta oggi a Bologna, si è posta l’obiettivo di decifrare i trend del momento per individuare le possibili traiettorie di sviluppo per il settore vinicolo italiano. Secondo stime Wine Monitor, nello scorso anno, il vino italiano ha raggiunto gli 8 miliardi di euro nell’export, con una progressione rispetto all’anno precedente del 12%. Anche la Francia è risultata in crescita, arrivando a toccare i 12,5 miliardi di euro in esportazioni nel settore vinicolo, mentre la Spagna (terzo esportatore mondiale) si è dovuta “accontentare” di un aumento di circa il 6% (raggiungendo i tre miliardi di euro).

Fonte: Italia a Tavola.

Il 2022 del vino italiano nel mondo secondo i numeri di Nomisma Wine Monitor.
Il mercato segna un calo dei volumi, e nuovi record dei valori. Il fuori casa erode quote alla Gdo, ma, nel 2023, cresceranno solo Asia e Africa. Il mercato mondiale del vino, nel 2022, ha registrato un calo generalizzato delle importazioni, in termini di volumi, cui ha fatto da contraltare una crescita dei valori, pur con qualche eccezione. Come raccontano i numeri (presentati, oggi, a Bologna, da Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, dal “Forum Wine Monitor” n. 9), gli Usa, tra gennaio e novembre 2022, segnano una crescita delle importazioni enoiche, a valore, del 18,1%, la Gran Bretagna del +28,4%, il Canada del +16,2%, il Giappone del +22,5%, la Corea del Sud del 19,2%, mentre la Germania, un po’ a sorpresa, segna un calo del 4,4%, e la Cina, che continua nel suo trend negativo iniziato ormai nel 2018, ben prima che la pandemia di Covid investisse il mondo e che l’invasione russa dell’Ucraina ne sconvolgesse gli equilibri politici ed economici, con una spirale inflattiva che si sta già facendo sentire sul settore.

Fonte: WineNews.

Crescita record per l’imbottigliamento del vino prodotto alle pendici dell’Etna.
Nell’anno appena conclusosi sono stati imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco più di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Etna Rosso e Bianco in cima. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso già in modo molto positivo, sale al 34,6%. Secondo Francesco Cambria Presidente del Consorzio Tutela Vini Etna D.O.C. “se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente, flagellato dall’inizio della pandemia, grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale.

Fonte: Carlo Zucchetti.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.