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Report vitivinicolo del 20 settembre 2025

Report vitivinicolo del 20 settembre 2025
Report vitivinicolo per oggi, 20 settembre 2025, con dati aggiornati e analisi operative per supportarti nelle decisioni di acquisizione, vendita o posizionamento.
Numeri chiave del giorno
Metrica Valore / trend Implicazioni rapide
Export vino (primo semestre 2025 vs 2024) 0,47 % in valore (≈ 3,86 3,87 mld €), 3,1 % in volume. Export vicino al pareggio, ma la perdita di volume espone a rischi di margine; serve agire su segmenti premium e mercati in espansione.
Vendemmia 2025 (produzione prevista e qualità) ≈ 47,4 milioni ettolitri, +8 % rispetto al 2024; uve in buona ottima salute. Buon potenziale produttivo, ma attenzione a gestione stocks e valorizzazione per evitare svendite.
GDO, spumanti & canale interno GDO italiana tiene a valore (+0,7 % ultimi 12 mesi), ma perde volume ( 2,5 %); spumanti +7,6 % volume in molti casi. Canale moderno resta essenziale; spumanti sono categoria trainante: investire su packaging, promozione e premi per differenziazione.
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Nessuna fusione di peso segnalata recentemente; la strategia prevalente è quella della differenziazione qualità territorio piuttosto che aggregazione. Fonti diverse sottolineano che molte cantine stanno puntando su pratiche agricole migliori, identità territoriale, certificazioni.
• Alcune cantine mettono sotto pressione i propri contraenti/conferitori (es. in Trentino) per adeguare remunerazioni, visto l’aumento dei costi e la pressione sui margini.
• Eventi recenti degni di nota: Sip of Italy / Wine Enthusiast a New York con oltre 300 etichette italiane, occasione di visibilità estera.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Spumanti italiani: tengono o crescono in alcuni mercati; aumentano volumi (+0,1 %) per gli spumanti nonostante lieve calo a valore complessivo.
• Prosecco Dop: continua a essere locomotiva, con volumi in crescita e forte presenza sui mercati esteri.
• Bianco e spumante nella GDO: i vini bianchi fermi e gli spumanti sono le categorie più performanti in molti canali della Grande Distribuzione; rossi e frizzanti subiscono perdite di volume.
• Tendenza “bere meglio, non più tanto”: selettività crescente da parte dei consumatori, che privilegiano identità, sostenibilità, packaging, autenticità.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export mantiene quasi quota valore rispetto al 2024 ( 0,47 %), ma volume in calo: 3,1 %.
• Vendemmia 2025 promette quantità buone (+8 %) e qualità elevata, ma con giacenze rilevanti (cantine già con stock elevati) che richiedono che il mercato interno ed estero assorba il surplus.
• Regionale: il Veneto consolida la leadership delle esportazioni (+1,5 % valore, circa 1,4 miliardi €). Toscana e Piemonte in leggero calo di valore.
• GDO: stabile o in lieve crescita a valore; perdite a volume specialmente per vini generici, rossi non premium, formati maggiori. Spumanti & vini bianchi le categorie più resistenti.
Rischi & Opportunità emergenti
Eccole qui, con suggerimenti operativi per interventi che possono fare la differenza:
• Opportunità: premiumizzazione & valorizzazione del territorio
Investire in etichette con forte legame territoriale, storicità, vitigni autoctoni; produrre vini con packaging distintivo e comunicazione che racconta storie può permettere margini superiori nei mercati esteri.
• Opportunità: spumanti come leva strategica
Il segmento spumante è oggi uno dei pochi in crescita significativa; le cantine che hanno capacità produttiva, reputazione, e controllo qualità possono ampliare la quota export/spesa domestica sfruttando questa categoria.
• Rischio: compressione dei margini per i vini non differenziati
Vini generici, rossi non premium, formati grandi o “bulk” rischiano di vedere margini erosi sia per costi energetici che dazi e cambi sfavorevoli; serve valutare se continuare su questi segmenti o ri-orientarsi.
• Opportunità: mercati extra UE e diversificazione geografica
Segnali positivi da Canada, USA (nonostante i dazi), Australia; mercati asiatici in alcuni casi in calo ma la domanda per qualità si mantiene. Val la pena rafforzare presenza commerciale, logistica, brand awareness in quei mercati che mostrano crescita.
• Rischio: gestione delle giacenze e del prezzo medio
Con la vendemmia in aumento e stock già importanti, chi non controlla il rapporto costo unitario/prezzo può trovarsi costretto a discount, offerta promozionale o vendite sottocosto, che danneggiano il posizionamento.
Sintesi conclusiva
Il vino italiano sta attraversando una fase di equilibrio precario, ma non privo di leve su cui costruire valore. Pur con export stabile in valore e sostenuto da segmenti specifici (spumanti, regioni leader come il Veneto), resta il problema del calo dei volumi e della pressione sui costi. La vendemmia 2025 offre un’ottima opportunità quantitativa e qualitativa, ma il surplus e le giacenze rendono necessaria una strategia attenta di differenziazione (premium, territorio, packaging) e una forte presenza commerciale sui mercati che premiano queste caratteristiche.

Report vitivinicolo del 18 settembre 2025

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Report vitivinicolo del 18 settembre 2025
Aggiornamenti recenti (Italia & globale)
• Secondo l’indagine vendemmiale 2025 di Assoenologi + UIV + ISMEA, la produzione italiana è stimata in ≈ 47,4 milioni di ettolitri, +8% rispetto al 2024. Uve in buone eccellenti condizioni generali.
• A livello regionale: Veneto resta prima regione produttiva (~12 milioni hl), seguita da Puglia ed Emilia Romagna. Toscana registra un calo forte ( 13%) rispetto all’anno precedente.
• Mercati esteri: export italiano cresce in valore (+1.5%) e in volume (+2.1%) nei primi sei mesi del 2025 nei principali mercati internazionali, nonostante tensioni commerciali, dazi, e rinvii degli stock.
• Prezzi & segmentazione dei vini: lieve incremento nei prezzi all’origine (Producer Price Index +1%), ma dinamiche differenziate: +4% per vini da tavola bianchi; calo per DOC DOCG rossi; IGT leggero aumento.
• Consumi domestici in Italia stanno rallentando: nei canali GDO, valore stabile o in lieve crescita, ma volume in diminuzione; formati “tradizionali” (0,75 L, bottiglie fino a 2 L, brick) in flessione, mentre forme alternative come bag in box ottengono lievi incrementi.
• Innovazione & sostenibilità: studi recenti evidenziano uso crescente di pratiche agronomiche mirate, gestione dell’acqua, difesa fitosanitaria preventiva, e tecnologie come intelligenza artificiale per monitorare vigneti, prevedere maturità fenolica, ottimizzare risorse.
• Riconoscimenti / premi: Italia ottiene 138 medaglie ai Decanter World Wine Awards 2025, con 6 “Best in Show”.
Radar M&A
Operazione / Rumor Parte coinvolte Dimensioni / termini se disponibili Geografia Fonte & Data
Acquisizione di Tenuta Rapitalà da parte di Gruppo Italiano Vini (GIV) GIV acquisisce il 100% delle azioni di Tenuta Rapitalà (già possessore del 90%) Estate + organica, con vigneti biologici; dimensioni: 176 ha di vigneto organico nella zona di Camporeale (Palermo Trapani) Sicilia, Italia 9 giugno 2025
Fantini Wines acquisisce ex Venta la Vega in Spagna Fantini Wines (Abruzzo) prende il controllo dell’ex Venta la Vega, integrandola con Finca Fella Proprietà su 60 ha con diritti su 180 ha di vigneto; produzione potenziale da moltiplicarsi entro 10 anni Castilla La Mancha, Spagna 12 giugno 2025
Vendita di Cinzano e Frattina da Campari a Caffo Group Campari cede a Caffo Group 1915 i marchi Cinzano e Frattina Valore intorno a €100 milioni Italia 26 giugno 2025
Idee per post professionali
1. Titolo: “Vendemmia 2025: come valorizzare un raccolto abbondante in un mercato saturo”
Angolo: analisi delle strategie che le cantine possono adottare per non svalutare la produzione — differenziazione prodotto (premium, biologico, sostenibile), accordi di filiera, finanza contrattuale, branding territoriale forte.
2. Titolo: “Operazioni M&A vinicole: opportunità emergenti tra internazionalizzazione e consolidamento”
Angolo: studi di caso recenti (Fantini, GIV, Campari/Caffo) per capire cosa guida le acquisizioni: accesso a terreni, diversificazione geografica, economie di scala, controllo qualità; implicazioni fiscali e organizzative.
3. Titolo: “Prezzi, costi, mercati: il delicato equilibrio tra redditività e competitività nel vino italiano”
Angolo: focus sui costi di produzione (manodopera, energia, trasporti), sul rischio dei dazi USA, sull’effetto cambio €, come questi elementi stanno spingendo o comprimendo i margini; suggerimenti pratici per difenderli (diversificazione mercati, valore aggiunto, “premiumization”).

Report vitivinicolo del 17 settembre 2025

Report vitivinicolo del 17 settembre 2025
Principali aggiornamenti recenti (Italia & globale)
• La vendemmia italiana 2025 è stimata in ≈ 47,4 milioni di ettolitri, +8% rispetto al 2024. Uve in salute, clima favorevole, qualità promessa buona eccellente nella maggior parte delle regioni.
• Produzione regionale: Sud Italia in crescita forte, con Abruzzo +25%, Molise +25%, Marche +18%, Umbria +10%. Toscana in calo di circa 13%. Veneto stabile/in lieve aumento rispetto al 2024.
• Previsioni di surplus produttivo in alcune aree, con consumi che non sembrano correre allo stesso ritmo. Scorte esistenti in Italia piuttosto elevate.
• Export primo semestre 2025: Italia +1,5% in valore e +2,1% in volume rispetto al primo semestre 2024. Alcune preoccupazioni su mercati con dazi, valuta forte (euro) che penalizza export.
• Ranking & premi: nei Top 100 Wines of Italy 2025 di James Suckling il vino dell’anno è l’Etna Rosso San Lorenzo 2023 (Tenuta delle Terre Nere) — segnala come Etna stia acquisendo peso e credibilità mondiale.
• Innovazioni / sostenibilità: uso crescente di pratiche viticole precise, gestione sanitaria attenta; interesse di tecnologie come l’AI per analisi sensoriali, spettroscopia, per prevedere qualità, origine delle uve.
• Premi internazionali: ai Decanter World Wine Awards 2025, Italia ottiene 138 medaglie, con 6 “Best in Show”. Evidente la costante spinta verso qualità riconosciuta nei concorsi internazionali.
Prezzi & Vendemmia (Mini Box)
Regione / Varietà / Segmento Situazione attuale Trend vs anno scorso / vs ultime settimane Note su resa, qualità, meteo
Uva nera generica italiana (all’ingrosso, banco) ~ € 4/kg per uva nera non varietale/indifferenziata. Prezzo stabile rispetto alle settimane recenti; leggermente superiore rispetto al punto più basso del 2024 per analoghe varietà. Condizioni sanitarie buone; alcune critità in zone isolate, ma in generale primavera e inizio estate positive; rese modeste in alcune denominazioni per garantire qualità.
Vendemmia 2025 Italia (volume e distribuzione regionale) Stima nazionale ≈ 47,4 milioni hl; Sud e regioni centrali in crescita, Toscana in calo. +8% vs 2024; alcune regioni +20 25% (es. Abruzzo, Molise), altre riduzioni fisiologiche (es. Toscana 13%). Qualità attesa buona eccellente; clima relativamente favorevole, ma volatilità regionale rimane; rese controllate in denominazioni premium.
Scorte & vini sfusi / bulk Prezzi dei vini sfusi ex cantina stabili vs mese precedente; scarsità relativa di stock per vini bianchi / mosti; vino rosso più bilanciato tra domanda/offerta. Nessuna oscillazione forte ma pressione sui costi, disponibilità ridotta per certi segmenti. Soprattutto vini bianchi / mosti: rischio di gap di offerta; rosso più protetto; clima e gestione fitosanitaria fondamentali in regioni con piogge primaverili / estate calda.
Idee per post professionali
1. Titolo: “2025: vendemmia abbondante, ma serve equilibrio strategico per evitare la caduta dei margini”
Angolo: analisi concreta del surplus produttivo: come le aziende possono pianificare resa, promuovere vini premium vs vini da volume, ottimizzare scorte e cercare mercati con valore per contrastare la pressione sui costi.
2. Titolo: “Esportare nel 2025: dazi, euro forte e nuovi mercati rifugio”
Angolo: dettaglio sull’impatto dei dazi USA e valuta; strategie di diversificazione export (Asia, Africa, Sudamerica); esempi di cantine che stanno già muovendosi in mercati alternativi; co marketing internazionale.
3. Titolo: “Innovazione sensoriale e sostenibilità: la chiave per emergere nei ranking internazionali”
Angolo: presentare come tecnologie quali AI, spettroscopia, gestione sostenibile della vigna non siano più optional ma elementi richiesti da critica e consumatori; casi pratici; opportunità per chi punta su marchi premium o denominazioni alte.

Report vitivinicolo del 16 settembre 2025

Report vitivinicolo del 16 settembre 2025
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Vinòforum 2025 si è tenuto a Roma dall’8 al 14 settembre, con più di 800 cantine presenti e 40 ristoranti, segno che il settore mantiene spazi di visibilità e dialogo con il pubblico e la ristorazione.
• Vendemmia 2025: in molte zone (Chianti, Valpolicella, Valle d’Aosta, Colli Euganei, Conegliano Valdobbiadene) si segnala una qualità delle uve particolarmente buona, acidità e freschezza buone, ma incognite legate al mercato e ai dazi continuano a creare incertezza.
• Tasca d’Almerita ottiene l’iscrizione al Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, rafforzando il suo valore patrimoniale, identitario e di brand storico.
• Alcune cantine leader mantengono posizioni forti di export: ad esempio, aziende come Fantini Group, Ruffino tra le più esposte sui mercati esteri, segno che chi ha strutture già internazionali continua a giocare con vantaggio.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Spumanti: conferme del trend di crescita del valore per le bollicine, considerate tra i segmenti più resilienti.
• Prosecco / Venezie / Veneto: la regione Veneto si conferma leader nell’export nel primo semestre 2025, con +1,5% in valore rispetto al primo semestre 2024, pur in un contesto complessivo in lieve calo.
• Cresce l’attenzione verso qualità, territorio, identità locale come leva competitiva: è chiaro da diversi report che non basta “avere uve buone”, serve racconto, distintività, marchio forte, sostenibilità.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export primo semestre 2025: valore attorno a 3,867 miliardi di euro, quasi stabile rispetto allo stesso periodo 2024 ( 0,47%) ma con un calo dei volumi dell’ordine del 3,1%. Veneto, Toscana, Piemonte coprono circa il 66,6 % del totale delle esportazioni.
• I consumi interni restano sotto pressione: anche se la vendemmia si prospetta di alta qualità, il consumo domestico continua a calare, in parte per cambiamenti nelle abitudini, in parte per percezioni di prezzo/fattori economici.
• Previsioni tra i grandi produttori: nonostante le difficoltà attuali, c’è un moderato ottimismo per il 2025, con aspettative di crescita delle vendite complessive (+1,7 %), export in aumento (+2 %), bollicine con performance migliori rispetto ai vini fermi.
• Bilancia commerciale Italia a luglio 2025: surplus di ~7,9 miliardi di euro, con export in crescita del 7,3 % su anno; il settore agroalimentare, bevande incluse, contribuisce con +6,1 %. Questo contesto macroeconomico positivo può dare ossigeno al settore vinicolo se ben integrato nelle strategie aziendali.
Sintesi conclusiva
Il settore vinicolo italiano sta attraversando una fase di equilibrio instabile: la qualità produttiva è alta, le cantine storiche e quelle già orientate all’export mantengono un buon posizionamento, ma ci sono venti contrari da affrontare — calo dei volumi, consumi interni in diminuzione, dazi e instabilità dei mercati esteri.
Per gli imprenditori che assisto come advisor:
• è fondamentale consolidare l’identità del marchio e puntare su premiumizzazione;
• diversificare i mercati esteri (non solo quelli tradizionali), mitigare i rischi geopolitici e tariffari;
• controllare i costi (produzione, logistica, marketing) e innovare in sostenibilità e comunicazione;
• usare eventi, certificazioni e storytelling come strumenti operativi, non soltanto decorativi.
Resto a disposizione per preparare domani un confronto internazionale (es. Francia / Spagna) oppure scenari previsionali 2026 2027 pertinenti alle strategie di acquisizione o posizionamento.

Report vitivinicolo del 15 settembre 2025

Report vitivinicolo del 15 settembre 2025
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Gruppo Lunelli: cambio al vertice in via provvisoria — Simone Masè lascia il ruolo di Direttore Generale, sostituito ad interim da Matteo Lunelli. Segnale di possibile riorganizzazione interna.
• Brunello di Montalcino: vendemmia 2025 parte il 15 settembre; le uve sono giudicate eccellenti, ma si prevede una produzione in lieve calo.
• Tasca d’Almerita: iscrizione al Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un ulteriore riconoscimento dell’identità storica e valore del brand.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Gli spumanti stanno iniziando a dare segni di recupero nei numeri export (i dati recenti segnalano che la perdita percentuale si sta attenuando).
• Nuova attenzione alle etichette con forte identità locale e marca forte: Brunello di Montalcino evidenzia qualità elevata nonostante il volume ridotto.
• Gli eventi internazionali (es. tasting a New York) continuano ad essere opportunità concrete per lanciare etichette, soprattutto verso media e buyer esteri.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export Primo Semestre 2025: valore stabile/leggermente in calo (≈ 0,47%) rispetto al primo semestre 2024; volumi 3,1%. Stati Uniti +5,2%, Canada +12,8%. Calo marcato negli altri mercati: Germania, Regno Unito, Asia.
• Mercati esteri critici: la Germania e il Regno Unito mostrano contrazioni sia in valore che volume; Cina e Giappone in rallentamento.
• Costi esterni e dazi: persistono incertezze legate ai dazi statunitensi; questi continuano a rappresentare un rischio concreto per alcune tipologie (vino fermo, etichette meno premium).
Sintesi conclusiva
Il momento è di stallo con tensioni ben identificate: l’Italia del vino non è in piena crisi, ma non può nemmeno rilassarsi. Le forze stanno da una parte negli spumanti, nella qualità territoriale, nei brand storici e nella capacità di entrare/tenere mercati esteri favorevoli come Canada e USA; dall’altra ci sono sfide consistenti da fronteggiare: calo dei volumi, pressioni sui costi, effetti dei dazi, mercati «tradizionali» che non reggono.
Le aziende che riusciranno a preservare l’identità, ma essere flessibili nelle strategie commerciali e operativamente efficienti, saranno più resilienti.

Report vitivinicolo del 14 settembre 2025 (aggiornamento)

Report vitivinicolo del 14 settembre 2025 (aggiornamento 10.40)
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• L’identità territoriale resta al centro: molte cantine profonde sul terroir low-yield stanno ricevendo riconoscimenti locali (Denominazioni autoctone, vitigni minori) ed eventi come Douja d’Or ad Asti, Artigianato e Palazzo a Firenze, Etna Days.
• Cooperazione / qualità come leva: alcune realtà cooperative stanno puntando su marchi più distintivi, su certificazioni e sostenibilità per differenziare le produzioni. (Fonti generali, senza nome specifico ripetuto).
• Eventi in calendario: fiere e degustazioni continuano a essere strumenti di promozione; VitignoItalia 2025 a Napoli segna un’occasione per incontrare buyer esteri con oltre 2000 etichette presenti.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Le bollicine rimangono il segmento più dinamico: gli spumanti guadagnano in valore e volume in diversi mercati nei primi sei mesi del 2025.
• Trend contrastanti: mentre gli spumanti crescono, i vini rossi evidenziano cali (in valore/volume) in vari report recenti.
• Private label: aumenta lievemente la quota della private label nel mercato interno, ad indicare una pressione sui prezzi ma anche opportunità per aziende capaci di gestire margini contenuti.
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export: Nei primi sei mesi 2025, l’export italiano mostra performance miste: in crescita in Canada (+ ≈11 %), Germania, Giappone, Australia; in forte flessione verso UK, Svizzera, Cina, Corea del Sud.
• Consumi interni ed export complessivo: Il primo trimestre / quadrimestre segnato da cali: export totale italiano del vino in diminuzione sia a volume sia valore, in particolare nei mercati Extra UE, dove si avverte l’effetto dei dazi statunitensi.
• Tendenze economiche: Il mercato attuale è sottoposto a tensione sui costi, pressione sui margini, variabilità dei cambi, politiche tariffarie instabili; le aziende migliori fanno leva su innovazione, sostenibilità, branding forte nei mercati esteri.
Sintesi conclusiva
Il panorama vitivinicolo italiano mostra contemporaneamente segnali di forza e sfide crescenti. Le bollicine e i mercati come Canada e Giappone rappresentano leve importanti, mentre i vini rossi e alcuni mercati consolidati faticano a mantenere momentum a causa dei dazi, dei costi e dei cambiamenti di domanda.
Le cantine che riusciranno ad innovare senza perdere identità territoriale, ad investire in qualità, branding e canali esteri, avranno margini migliori. Al contrario, chi resta su modelli tradizionali con minor differenziazione rischia di subire perdite di valore.
Report con indicatori numerici aggiornati (modello)
Indicatore Valore più recente disponibile Note / Trend
Export vino italiano (valore totale 2024) ≈ 8,1 miliardi di euro +6 % rispetto al 2023; spumanti trainanti.
Export vino italiano (volume totale 2024) ≈ 21,7 milioni di ettolitri Italia tra i primi per quantità, dietro Spagna; primo per produzione aumentata nel 2024 (+15 %) rispetto al 2023.
Prezzo medio export vino italiano ~ € 3,72 / litro (export) Tendenza stabile, ma con pressioni al ribasso in alcuni segmenti (vini fermi, non premium).
Prezzo medio al dettaglio GDO ~ € 5,57 / litro GDO mostra un mercato più selettivo: volumi in flessione lievissima, valore ancora in crescita.
Consumo interno totale stimato ~ 22 milioni di ettolitri (vini in Italia) In calo rispetto ai valori precedenti, specialmente per vini fermi; spumanti tengono meglio nel domestico.
Come usare questi numeri operativamente
• Basarsi su € 3,72 / litro come benchmark export per valutare se le nuove offerte/prezzi sono competitive.
• Analizzare costi produttivi fino al costo unitario che lascia margine, specie con export che rischia compressione.
• Monitorare prezzi GDO per capire quando intervenire con promozioni o spostare offerta verso segmenti premium.

Report vitivinicolo del 14 settembre 2025

Report vitivinicolo del 14 settembre 2025
Cantine italiane (novità, strategie, fusioni, eventi)
• Tasca d’Almerita è stato iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel 2025, confermando il valore storico e identitario delle sue tenute siciliane.
• Gruppo Mezzacorona resta un operatore di peso nel panorama cooperativo: con centinaia di soci, forte estensione vitata e produzione elevata (oltre 45 milioni di bottiglie), rappresenta un modello cooperativo leader nel Trentino Alto Adige/Sicilia.
• Evento di rilievo: “L’Italia del vino sotto i riflettori a New York” (11 settembre), dove oltre 300 etichette italiane sono state presentate a pubblico e operatori esteri, occasione utile per rafforzare il posizionamento USA/mercati internazionali.
Vini italiani (nuove etichette, riconoscimenti, tendenze)
• Nuove etichette e restyling: Tenuta del Buonamico ha rinnovato etichette di vini iconici come Cercatoja, Il Fortino, Vasario, Mio, Vivi e Dea Rosa per valorizzare la personalità dei vini, un piacere estetico che supporta anche le strategie di marketing/posizionamento.
• Riconoscimenti internazionali: Ferrari Trento ha ottenuto il punteggio di 100/100 da Decanter per la Riserva Lunelli 2009, e ha svelato il nuovo millesimo 2015 del Giulio Ferrari Rosé. Ciò rafforza la reputazione di eccellenza per le bollicine italiane nel mondo.
• Trend dei vini spumanti: secondo Valoritalia 2025, gli spumanti segnano un +5% (crescita a valore) nel mercato certificato, mentre i vini rossi subiscono un calo importante (−6,8%).
Andamento del vino italiano (export, consumi, dati economici)
• Export: nei primi sei mesi del 2025, l’export del vino italiano mostra dati misti. Mercati come Canada, Giappone e Australia registrano buone crescite; al contrario, UK, Cina, Svizzera e Corea del Sud segnano flessioni.
• Il primo quadrimestre del 2025 chiude con export in calo sia a volume (−3,7 %) sia a valore (−0,9 %), per un totale di ~ 2,5 miliardi di euro. I dazi USA impattati aggravano la situazione.
• Consumi interni: continua il trend negativo, con diminuzioni soprattutto nei canali off trade (-4 % a volume; −1,5 % a valore) non compensati appieno dagli aumenti di valore unitario dovuti a premiumizzazione.
Sintesi conclusiva
Le cantine italiane confermano che il valore storico, la qualità distinta e l’identità territoriale sono asset che oggi fanno la differenza nei mercati internazionali. Tuttavia, la pressione sui prezzi, le barriere commerciali e i costi crescenti richiedono strategie precise: diversificazione dell’offerta, investimento nella sostenibilità, rafforzamento del brand nei mercati più stabili o in via di espansione.
Gli spumanti continuano a essere un driver importante, mentre il ribasso dei vini rossi evidenzia che senza innovazione, marketing mirato e controllo dei costi produttivi sarà difficile contenere le perdite. L’export resta la variabile chiave del 2025: bilanciare rischi e opportunità nei Paesi esteri sarà determinante per la tenuta e per creare valore reale.

Report mattutino del 12 settembre 2025

Report mattutino del 12 settembre 2025
🔍 Aggiornamenti recenti (Italia & globale)
• L’Italia punta a riconquistare la vetta nella produzione mondiale nel 2025: vendemmia stimata 47,4 milioni di ettolitri (Italia), +8% vs 2024, con vigne generalmente in ottimo stato, qualità da “buona a eccellente” in molte regioni.
• Nonostante produzione in ripresa, il mercato soffre di saturazione: giacenze al 31 luglio circa 39,8 milioni hl non venduti, e timori per surplus di offerta dopo la vendemmia.
• Esportazioni italiane nei primi sei mesi del 2025: valore leggermente in discesa (−0,4%) vs primo semestre 2024, volume −3,1%. Tuttavia, USA e Canada registrano performance positive: valore export italiano verso USA +5,2%, Canada +12,8%.
• Alcune regioni mostrano trend divergenti: Toscana prevede una riduzione produttiva a doppia cifra (≈ −13%) vs 2024; Veneto in forte crescita (stimato ~12 milioni hl, costituendo quasi 1/4 della produzione nazionale) sostenuto da condizioni favorevoli.
• Francia attesa produrre circa 37,4 milioni hl, nonostante aumenti modesti vs 2024, resta ben sotto la media dei 5 anni a causa di caldo, siccità, ridotto contenuto di succo nelle uve.
Radar M&A
Operazione / Rumor Parti coinvolte Valore / dimensione se nota Luogo Fonte & Data
Gruppo Italiano Vini – GIV acquisisce il 100% di Tenuta Rapitalà (Sicilia) GIV acquisisce le quote restanti (10%) che non deteneva in Tenuta Rapitalà (già in maggioranza dal 1999) Non comunicato il valore; Tenuta Rapitalà ha 176 ettari di vigneti biologici in Sicilia Sicilia, Italia
Campari vende i marchi Cinzano e Frattina (sparkling/vermouth) a Caffo Group 1915 Venditore: Campari; Acquirente: Caffo Group 1915 ~ €100 milioni Italia (movimento nazionale di portafoglio)
Italian Wine Brands acquisisce Svinando Wine Club tramite Giordano Vini IWB tramite controllata acquisisce Svinando Wine Club Somma non divulgata Italia
Prezzi & Vendemmia Mini Box
Regione / Voce Situazione attuale / prezzo disponibile Trend (vs settimana/anno) / rese / note climatiche
Uve da tavola / grappoli freschi In Italia, prezzo all’ingrosso per uva fresca “black, varietà non specificate” ~ €4/kg (dato confronto 2025) Prezzo stabile vs recenti periodi; ma variabilità alta per varietà/qualità; vendemmia in molte zone anticipata; rischio caldo & siccità nel Sud (Puglia, Sicilia) se agosto/settembre troppo caldi possa aggravare la situazione.
Uve generiche da vino (bulk grapes) Fascia di prezzo attuale stimata tra USD 1,19 − 5,46/kg per uva in Italia (varietà miste) Trend leggermente al ribasso vs anno scorso in certe zone; scorte elevate che esercitano pressione; rese migliori dove irrigazione e gestione fitopatologica hanno retto.
Rese previste / volume vendemmia Italia vendemmia 2025 stimata ~ 47,4 milioni hl; regioni del Sud +19% vs 2024; Toscana −13% vs 2024; Veneto in crescita forte; qualità giudicata elevata in generale. Condizioni climatiche: inverno con buone riserve idriche, primavera mite; estate variabile; alcune regioni del Nord con problemi di maltempo primaverile; il caldo di fine stagione può influenzare acidità / equilibrio organolettico.
Osservazioni Strategiche
• Mercato globale molto attento: i dazi USA e la politica sovvenzioni/disincentivi (es. smantellamento vigneti in Francia) sono elementi che impattano non solo quantità/prezzi, ma anche le strategie di mercato, posizionamento e investimenti.
• Il tema delle giacenze elevate (stock) è un rischio concreto: serve coordinamento nel trade, promozione mirata, e possibili accordi forward per limitare il rischio di price erosion.
• Qualità come leva competitiva: vendemmie eccellenti offrono opportunità per differenziazione, per valorizzare vini premium, denominazioni forti, ma serve che il marketing “racconti” efficacemente, anche per i mercati nuovi / lontani.
Idee post per professionisti
1. Titolo: “47,4 milioni di ettolitri: come trasformare l’abbondanza 2025 in valore aggiunto senza scendere sul prezzo”
Angolo: strategie operative per evitare l’effetto oversupply: contratti a termine, partnership con imbottigliatori esteri, diversificazione prodotto (premium / specialità), gestione accurata delle rese, investire in brand & storytelling per segmenti high margin.
2. Titolo: “Export italiano: USA & Canada tengono, Europa e Asia scricchiolano – quali mercati alternative per proteggerci dai dazi”
Angolo: approfondire dati per paese, valutare mercati emergenti con gap competitivo (es. Sud America, Africa, Asia del Sud Est), possibili accordi bilaterali, come differenziare canali (online, horeca, retail), politiche di promozione da parte istituzionale.
3. Titolo: “M&A di nicchia nel vino: puntare su territori, sostenibilità biologica e marchi a forte identità”
Angolo: casi recenti come Rapitalà (biologico, Sicilia), strategie di gruppi come GIV, Caffo che acquisisce Cinzano/Frattina; valutare come questi esempi possano servire come modello per piccole/medie cantine che vogliono prepararsi a essere oggetto / protagonista di operazioni di consolidamento.

Report mattutino del 11 settembre 2025

Report mattutino del 11 settembre 2025
sul mondo del vino e delle cantine—snello, strategico e pensato per assisterti come consulente nel settore:
Aggiornamenti del giorno
• L’Italia si avvia verso una vendemmia 2025 abbondante: produzione stimata attorno a 47,4 milioni di ettolitri. La qualità è giudicata buona ottima in molte regioni, nonostante alcune criticità climatiche.
• Export italiano nei primi sei mesi del 2025: +1,5 % in valore e +2,1 % in volume rispetto al primo semestre 2024. Italia sopra la media globale nei principali mercati monitorati.
• Il mercato del bulky wine globale rallenta: le giacenze aumentano, l’esportazione bulk diminuisce in alcune aree, buyers in attesa delle nuove vendemmie prima di aggressivi impegni.
• I dazi USA continuano a pesare: importazioni italiane negli Stati Uniti rallentano in valore a giugno, anche se il semestre resta positivo; in giugno il “frenaggio” attribuito alla fine dei fenomeni di stockpiling.
• Vinificazione / territorialità: Veneto in crescita moderata (+3 5%) nei primi dati; Chianti prevede volumi in calo ( 10 15%) ma elevata qualità. Alto Adige in anticipo con vendemmia rispetto alle stagioni abituali.
• Bollicine / Prosecco: il Prosecco DOCG è segnalato come uno dei settori con vendemmia 2025 da record, considerato tra i migliori degli ultimi 30 anni nelle condizioni qualitative.
Radar M&A
Al momento non emergono notizie recentissime di acquisizioni internazionale di grande scala nel settore vino (Italia/Europa) segnalate nelle fonti appena analizzate.
Tuttavia:
• Tommasi Family Estates ha rafforzato la sua presenza nel Sud Italia con l’acquisizione di Tenuta Eméra (Puglia) e Cantina Moros (LE) come riportato da Wine Meridian.
• Non ci sono cifre pubbliche affidabili al momento per molte operazioni locali.
Prezzi & Vendemmia
Regione / Aspetto Situazione attuale Trend / Note rilevanti
Produzione totale Italia 2025 ~ 47,4 milioni ettolitri stimati Significativo aumento rispetto al 2024; torniamo a livelli di medio periodo.
Veneto Vendemmia +3 5% rispetto allo scorso anno; stato di salute delle uve buono ottimo Crescita moderata; alcune zone colpite da maltempo superano le difficoltà.
Chianti Volumi in calo del 10 15%, ma qualità elevata attestata Sforzo sul mantenimento qualitativo; il calo produzione non sembra compromettere i parametri organolettici.
Alto Adige Vendemmia anticipata rispetto alla norma; condizioni favorevoli senza danni importanti da grandine/malattie fino ad ora Potenziale vantaggio competitivo per precocità / freschezza uve bianche.
Prezzi USA.importazioni italiane Giugno in lieve calo nel valore, ma semestre complessivo stabile/positivo Il mercato USA risente dell’effetto fine stockpiling e dei dazi; può reagire ma con volatilità.

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