rassegna stampa del vino di giovedì 9 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 9 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

La «rivincita» del vino Un calice ai pasti fa bene e zittisce anche l’Irlanda.
Un maxi studio dimostra che un consumo moderato a tavola non crea danni alla salute 49 I milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2022 in Italia, prima al mondo davanti alla Francia dati Uiv? Il vino non è una bevanda alcolica come altre. E non solo per il suo indubbio valore culturale, tradizionale, sociale, oltre che per l’impareggiabile capacità di accompagnare i pasti che gli altri drink, al netto di pairing acrobatici che sempre più spesso vengono proposti nei ristoranti fine dining, certo non possiedono. Il vino non è uguale alle altre bevande alcoliche anche da un punto di vista salutistico, ciò che rende ridicole certe prese di Posizione da parte di alcuni stati europei dell’Ue di rito non enologico, come l’Irlanda, che hanno di recente introdotto, con il silenzio assenso di Bruxelles, «alert» sanitari sulle etichette di Sangiovese e Sauvignon. Il vino infatti è «un’alchimia di proprietà uniche, un magico e irriproducibile mix di polifenoli e antiossidanti che lo rende utile, naturalmente quando il consumo va da basso a moderato, nel controllo delle malattie cardiovascolati, del diabete di tipo 2 e dei distrubi neurologici».

Fonte: Giornale.

Scubla.
L’azienda Scubla si estende su 12 ettari nella zona sud dei Colli Orientali del Friuli, a Ipplis. La casa padronale e la cantina si trovano sulla sommità di una dolce collina e i vigneti sui lati. Scubla considera il proprio lavoro un mosaico, dove ogni fase deve incastonarsi perfettamente per conferire ai vini colori e gusti armonici. L’attività sui mercati internazionali è rivolta da tanti anni verso gli Usa; altri mercati di riferimento sono il Canada, Uk e la Svizzera. «Due sono i miei vini ormai premiati da tutte le guide da tanti anni: il Bianco Pomédes blend di Pinot Bianco, Friulano e Riesling Renano e il Cràtis Verduzzo Friulano al 100% appassito sui graticci esposti al vento di bora, tipico di queste zone», racconta il titolare Roberto Scubla. «Quest’ultimo si è comunque ricavato una nicchia tra i vini dolci ed è presente negli Usa e in Svizzera.

Fonte: Capital Premio Export.

Vino, pasta, frutta È l’Italia che piace anche all’export.
Nel 2022 le esportazioni hanno raggiunto il record di 60,7 miliardi, con una crescita del 17% mentre il fatturato dell’intera filiera agroalimentare arriva a 580 miliardi, pari al 25% del Pil Bazzana (Coldiretti): “L’attenzione ai nostri prodotti è alta, Germania e Usa i mercati top” A supporto dell’economia il tessuto sociale, la passione dei produttori e le tradizioni locali. Ricordo benissimo la prima volta, ho ancora la fattura”. La battuta del comico e scrittore americano Groucho Marx ci traghetta in un mondo speciale in cui i numeri fanno coppia con la passione. I grafici con il desiderio. I fatturati con la fiducia. Un’enclave in cui l’economia è fondata sull’amore. “Per quanto egoista lo si possa supporre, l’uomo ha evidentemente nella sua natura alcuni principi che lo inducono a interessarsi alla sorte degli altri e che gli rendono necessaria la loro felicità’; si legge nell’incipit della Teoria dei sentimenti morali dell’economista scozzese Adam Smith.

Fonte: Gusto.

Manca l’acqua, ora salviamo il Barolo – Carlo Petrini L’emergenza siccità minaccia il Barolo è ora di salvare le viti delle Langhe.
In un primo momento, il riscaldamento del clima ha migliorato la produzione piemontese Adesso è difficile capire se si debba cambiare modalità di produrre o agire sulle piante In assenza di acqua gli acini vengono cotti dal sole e le alte temperature possono portare a un arresto della fotosintesi. Delle mie Langhe la crisi climatica sta destando preoccupazione. Quest’area del Piemonte che negli ultimi decenni ha vissuto un florido sviluppo economico, industriale e turistico, ora fa i conti con una sfida che minaccia da vicino l’ingrediente che più di ogni altro è stato la chiave del successo: il vino. La produzione vitivinicola, infatti, ha fatto da traino per il superamento del tragico tempo della malora, permettendo a quegli stessi territori fenogliani di diventare patrimonio dell’umanità nel 2014.

Fonte: Stampa.

Toso.
Dal 1910, la storia di Toso è legata al Moscato e alle Langhe, territorio d’eccellenza dove la vite e il vino sono di casa da sempre. Da quattro generazioni l’azienda coniuga con sapienza esperienza, passione e innovazione: la meccanizzazione e la tecnologia agevolano le operazioni fondamentali per ottenere prodotti di alta qualità. Casa Toso è una grande interprete dello spumante, che rappresenta gran parte della sua produzione: l’Asti Docg, il nuovissimo Asti Secco Docg, il Pinot Chardonnay, il Moscato Spumante e il Brachetto d’Acqui Docg sono le sue punte di diamante. L’assortimento comprende anche una linea di vini rossi, l’Amaro Toccasana e i Vermouth Gamondi. Il Moscato d’Asti ha confermato in questi anni di essere sempre più apprezzato anche sui mercati internazionali. Lo conferma il business export di Toso, che sviluppa all’estero la fetta più importante del proprio fatturato, attestato nel 2021 sui 40 milioni di euro.

Fonte: Capital Premio Export.

Giappone, Corea e Vietnam si beve il vino abruzzese.
Dalla Corea al Giappone, per poi approdare in Vietnam, tornano in Oriente I vignaioli abruzzesi con l’obiettivo di proporsi ai mercati del sud-est asiatico e racconta rsi agli operatori di settore. È iniziato nei giorni scorsi da Seul, mercato emergente e con più potenziale di crescita, il nuovo viaggio in Asia dei vini abruzzesi promosso dal Consorzio di tutela, che ha fatto registrare una grande partecipazione di pubblico. Interesse anche a Tokyo dove è in corso la fiera internazionale Foodex Japan, con la presenza di dodici aziende abruzzesi e tante etichette. Tra le iniziative in programma, una speciale masterciass dedicata al Cerasuolo d’Abruzzo e una cena in degustazione per la stampa più importante del settore con tante referenze in degustazione.

Fonte: Messaggero Abruzzo.

Un metodo classico carico di frutti gialli e note tostate.
Viticultura di montagna, viticultura del futuro. Con le temperature sempre più calde e con le conseguenti alte gradazioni dei vini l’altitudine diventa sempre più un fattore cruciale. Lo osserviamo nel calice di Oro Rosso: Trentodoc storico di Cembra, Cantina di Montagna, in grado di tra dune nel bicchiere l’anima incontaminata di una delle valli più alte e meno conosciute del Trentino e lo spirito indomito dei suoi viticoltori. Chardonnay in purezza, come dicevamo, raccolto eroicamente in vigne con forte pendenza tra i 600 e 750 metri Oro Rosso si presenta da quest’anno in versione millesimata Riserva Pas Dosé. Un’edizione che mette in risalto il carattere complesso e cremoso del vino ma anche la sua sapidità, che ha origine nei terreni ricchi di porfido della Val di Cembra.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

I vini d’Oltrepò sbarcano negli Stati Uniti.
21 aziende del Consorzio locale impegnate nello «Slow Wine Tour» a caccia di nuovi mercati I vini d’Oltrepò sbarcano negli Stati Uniti. Il vino dell’Oltrepò ritenta lo sbarco in grande stile negli Usa. Obiettivo perseguito da anni, incentivato negli ultimi mesi e che anche per il 2023, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò cavalca con decisione. «Il mondo del vino, come tutto il mondo agroalimentare si trova a fronteggiare una crisi economica, energetica e climatica che di sicuro impatta su tutte le attività e sull’effetto finale della filiera e della promozione – sottolinea il direttore del Consorzio, Carlo Veronese – a maggior ragione bisogna rimboccarsi le maniche, frequentare i grandi eventi all’estero dove abbiamo da qualche tempo aperto nuovi canali con effetti già positivi e dobbiamo cercare, come Consorzio, di supportare quelle aziende che possono fare il salto di qualità complessivo.

Fonte: Giorno.

“Il mio vino al femminile da Vercelli alla Sicilia”.
Samantha Di Laura, ex manager del food e oggi produttrice, premiata a Roma con il riconoscimento «II giorno dopo: donna tutto fanno» “Il mio vino al femminile da Vercelli alla Sicilia”. Va all’imprenditrice vercellese Samantha Di Laura il premio «II giorno dopo: donna tutto l’anno» consegnato ieri a Roma e che ha come leitmotiv quello di «valorizzare la figura femminile per 365 giorni l’anno e non solo l’8 marzo». Un riconoscimento patrocinato dal Consiglio della presidenza della Regione Lazio e ideato da Francesco Prudenzano di Confintesa, Antonella Terranova della Federazione italiana piccole e medie imprese e Adalberto Bertucci della Fondazione Oreste Bertucci. Le motivazioni del premio, giunto alla sua terza edizione, sono particolarmente indicative: «La predisposizione e preparazione linguistica e culturale hanno portato Samantha Di Laura ad avere una visione molto più ampia del business e a riuscire a intercettare le tendenze del futuro.

Fonte: Stampa Vercelli.

Grignasco ora fa parte delle Città del Vino.
Fiorenti l’artigianato del mobile e la coltivazione del Nebbiolo, che dà vita a pregiate bottiglie Grignasco ora fa parte delle Città del Vino. L’Associazione nazionale delle Città del Vino dà il benvenuto al Comune di Grignasco. Grande soddisfazione da parte del sindaco, Katia Bui. L’attestazione più antica del toponimo fa riferimento a un Grignasculus, la cui derivazione in – ascus farebbe pensare al nome personale Crinius: è possibile che questo territorio fosse la proprietà fondiaria di un certo Crinio. I reperti paleontologici ed archeologici venuti in luce sul Monte Fenera testimoniano la presenza di insediamenti umani in questa importante stazione preistorica sin dal Paleolitico. In età storica, le pur scarne notizie di ritrovamenti archeologici (resti di una necropoli, frammenti di ceramica e pietra ollare) anche in pianura attestano una colonizzazione nei primi secoli dell’era cristiana.

Fonte: Corriere di Novara.

Viticoltori minacciati dalle direttive Ue Domani un incontro.
Alle 18 a villa Paolotti Viticoltori minacciati dalle direttive Ue Domani un incontro. Domani alle 18 nella sala conferenze di villa Paolotti di Gattinara si terrà l’incontro “Le nuove minacce all’eccellenza vitivinicola piemontese, dal nutri-score alle etichette: cos’altro ci riserva l’Europa?”. «Arrivano preoccupanti notizie relative ad un nuovo modello di proibizionismo», spiegano gli organizzatori. Il Comune di Gattinara in collaborazione con l’Enoteca regionale e grazie alla disponibilità dell’euro parlamentare Alessandro Panza, ha organizzato una conferenza per affrontare le tematiche legate al settore vitivinicolo, così da esporre le conseguenze delle misure previste dalle istituzioni europee.

Fonte: Notizia Oggi Borgosesia.

Un territorio d’eccellenza in mostra per creare valore e attrarre visitatori.
La forza di una squadra di produttori e la loro determinazione per il rilancio del territorio è stato uno dei punti di forza della prima edizione di Vvn – Vini e Vigne del Val di Noto, appena andato in archivio con un numero più che raddoppiato di visitatori e una grande risposta sia da parte dei winelover che da parte degli operatori del settore. «Abbiamo confermato – ha dichiarato il direttore della Strada del Vino Valdinoto, Frankie Terranova – il rafforzamento della collaborazione tra la Strada del Vino Valdinoto e il Consorzio di Tutela Valdinoto nel far crescere il valore di questo sistema territoriale. Occasioni come questa rendono sempre più chiara la nostra missione e ci portano sempre più chiaramente a condividere questa responsabilità».

Fonte: Sicilia Catania.

Prosecco Docg prezzi in crescita «Le strategie per le bollicine».
La Coldiretti: «Prevista una contrazione dei consumi, bisogna stimolare il mercato». Prosecco Docg: prezzi in netto aumento. «Un convegno per ascoltare tutta la filiera e capire come affrontare quest’anno e come il Consorzio intende stimolare il mercato» spiega Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso. Sarà Antonio Paolini, curatore delle guide del Gambero rosso, a moderare l’atteso evento dedicato alla filiera del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano Docg che si svolgerà a Valdobbiadene oggi all’auditorium Piva e che apre i convegni satelliti alla Fiera di San Gregorio, il più importante evento agricolo dell’anno sulle colline. Si tratta di un appuntamento voluto e organizzato da Coldiretti Treviso che vedrà attorno al tavolo tutti i rappresentanti della filiera, dai produttori delle uve fino agli imbottigliatori, per non parlare di esperti di export e di chi si dedica alla tutela e valorizzazione di questo straordinario prodotto.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il buon vivere in salsa toscana un festival tra chianina e Syrah.
Dal 17, per tre giorni, masterclass, degustazioni, laboratori, per bambini e stand; E un gemellaggio con i vini della valle del Rodano Il buon vivere in salsa toscana un festival tra chianina e Syrah Cortona, la città della poesia raccolta tra le mura etrusche è pronta per la nuova edizione del festival del buon vivere. ll weekend del 17 marzo si terrà «Chianina e Syrah», una tre giorni che vedrà la partecipazione di ben 5o produttori di Syrah, in gemellaggio con il Rodano, e un programma ricco di masterclass, cooking class, talk show, seminari e banchi di assaggio di prodotti artigianali. L’evento organizzato da Terretrusche Events, sostenuto dal Comune di Cortona e Cortona Sviluppo,.in partnership con il Consorzio Vini di Cortona, ha come obiettivo quello di presentare il buon vivere in Toscana, in una città già sede di tanti eventi di successo legati all’enogastronomia.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Vini della Costa Toscana A Lucca l’Anteprima al Real Collegio.
Quando il cibo, il territorio e il vino s’incontrano, la tavola diventa perfetta. Ed eccolo qui, il fine settimana all’insegna del convivio, sviluppato attorno al Real Collegio di Lucca che domenica 5 e lunedì 6 marzo accoglie la 228 edizione di Anteprima Vini della Costa Toscana (ore 11-19). Evento nell’evento, la manifestazione che versa nel calice 300 fra le migliori etichette delle 70 aziende convenute a Lucca, presenta il numero zero di Condi Menti. Quest’ultima novità si aggiunge alla rodata formula delle degustazioni di Anteprima Vini ideata dai Grandi Cru della Costa Toscana e vede schierati chef ed esperti. Sotto la regia del patron dell’Imbuto Cristiano Tomei, con il pasticciere giudice di “Bake Off’ Damiano Carrara e la giornalista enogastronoma Eleonora Cozzella, domenica e lunedì dalle 12 alle 18 si parlerà di dessert e di cucina del sud con Gennaro Esposito, di accoglienza con Michele Marcucci da Pietrasanta, di brace e fuoco vivo con Errico Recanati, di un approccio da bar con lo scrittore Marco Malvaldi.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Terre di Pisa Un calice di varietà.
Sotto la ‘Forre splende una Doc che racchiude l’essenza di un territorio eterogeneo Terre di Pisa Un calice di varietà isa, una delle quattro ex Repubbliche Marinare, oltre alla Torre dalla straordinaria pendenza, per cui è conosciuta in tutto il mondo, ha un ampio territorio provinciale di oltre 2.400 chilometri quadrati in cui si altemano paesaggi e tradizioni. Dal mare alla montagna, passando per le colline, troviamo condizioni pedoclimatiche diverse che danno vita a prodotti della terra altrettanto diversi tra loro. I reperti archeologici etruschi trovati a Montescudaio, Volterra e Terricciola, testimoniano come questo territorio sia da sempre luogo vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di vino di qualità. L’istituzione nel 1840 della cattedra di Agricoltura e pastorizia, e la nascita nel 1871 della Facoltà di Agraria, la prima istituzione universitaria di studi agrari nel mondo, rappresentarono una forte spinta propulsiva alla valorizzazione e al rinnovamento della viticoltura pisana. Oltre alle storiche Docg Chianti Colline Pisane e Doc San Torpé nel 2011, nasce la Doc Terre di Pisa nelle due varianti: Terre di Pisa Sangiovese e Terre di Pisa Rosso.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

L’Alchimia a Milano, la solida cucina di Giuseppe Postorino e una cantina da sogno.
Un locale in cui la cultura del vino e del bere si incrocia con una solida cucina che parla direttamente al cliente. L’Alchimia è appunto il diverso modo con cui si può vivere questo elegante locale nella zona Risorgimento: c’è il bar con i cocktail e tutto quello che un appassionato di mixology può desiderare, si può prendere un piatto velocale, fare un aperitivo, oppure cenare e pranzare alla grande. L’Alchimia fra Alberto Tassinato e Giuseppe Postorino è perfetta. Da un lato sala impeccabile e una cantina ricca di spunti, mai banale. Dall’altro una cucina solida che sa far conto con la tradizione, risotti e cotoletta alla milanese, ma anche capace di grande creatività che non punta a stupire ma al piacere assoluto: citiamo la lasagna d piccione e il rombo con il foie gras.

Fonte: Luciano Pignataro.

Val d’Ossola, sabato 13 Maggio: seconda edizione “Ossola in Cantina”.
Attesissima, dopo lo straordinario successo della prima edizione e uno stop lungo tre anni, torna “Ossola in Cantina”, la giornata organizzata dall’Associazione Produttori Agricoli Ossolani (APAO) con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier Verbania e della Condotta Slow Food Valle Ossola per scoprire e valorizzare piccoli produttori del nord estremo del Piemonte, una porzione di territorio la cui anima vitivinicola è ancora poco conosciuta, pur raggiungendo livelli qualitativi ormai degni di nota. Sabato 13 maggio – previsto il rinvio al 27 maggio in caso di maltempo – dalle 11 alle 18, sette cantine della Val d’Ossola apriranno le proprie porte per regalare al grande pubblico un coinvolgente viaggio di scoperta vitivinicola.

Fonte: Valsesia,

Lo sapevi che puoi fare il bagno nel vino? Perché è consigliato farlo.
Nell’antichità era molto praticato, oggi nessuno si sogna di fare il bagno del vino. Secondo gli esperti però farlo arreca al corpo tantissimi benefici. Ecco perché dovreste cominciare a farlo almeno una volta al mese. Chi ama avere una bella pelle, curata e pulita da anti-estetiche macchie, dovrebbe ricorrere alla vinoterapia. Il vino, infatti, non è solo buono da bere ma anche da usare come antiossidante, tonificante e detossificante. L’uva può apportare al vostro corpo più benefici di quanti ne immaginate.

Fonte: Wine and Food Tour,

Le sorelle del vino: quel legame indissolubile che fa la differenza.
Dalle ragazze del Barbaresco alle Cotarella Sisters fino alle signore del Bordeaux: storie di donne che hanno fatto della sorellanza il marchio di fabbrica dell’azienda e il segreto del successo. Il calore della famiglia, l’imprenditorialità femminile e la complicità sorellare, tutto in un colpo solo. Accade a chi ha la fortuna di lavorare fianco a fianco con la propria sorella, un’alleata con cui confrontarsi, con cui si fa squadra sin da bambine, un appoggio, un sostegno, un punto di riferimento, una persona con cui si riesce ad essere quasi intercambiabile. Si è diverse ma complementari, si litiga ma si è complici, e soprattutto orientate verso il medesimo orizzonte. Nel mondo del vino le sorelle-colleghe sono molte, un legame che cresce parallelamente all’emergere di figure femminili nei ruoli di leadership.

Fonte: La Repubblica,

Vino Nobile di Montepulciano | Una 2020 di dolce finezza e conferme targate 2018/2019.
Definizione dello stile e posizionamento del Nobile di Montepulciano sul mercato non sono facili da identificare ma squilli di novità e un continuo ingresso di nuovi player con idee chiare nella zona fanno ben sperare. Senza contare che l’annata 2020 si è rivelata nei bicchieri molto più nelle corde dei poliziani di quanto si potesse immaginare. Annata calda ma non torrida, piogge primaverili e qualche altra sparsa nel proseguo hanno portato a chicchi di notevole grandezza e polpa, mosto abbondante ma non diluito, il tutto unito a moderati toni bruniti di lievi scottature degli acini: guardandola in prospettiva da queste parti è più simile alla fresca 2018 che non alle seguenti 2021 e 2022. Nonostante in pratica la produzione venga completamente venduta (anzi è la DOCG toscana che cresce di più, con 7,2 milioni di bottiglie) e con il Rosso (la denominazione di ricaduta del Nobile, 2,8 milioni di bottiglie).

Fonte: Intravino.

Donne e mondo del vino: considerazioni di un maschietto.
La mia intenzione era di scrivere un pezzo semplice, magari frivolo, a tematica enoica per l’8 marzo (che non si chiama ‘festa della donna’: non è una festa). Volevo partire leggero e terminare anche leggero, come si suppone dobbiamo comportarci noi maschietti in questo giorno: leggerezza, cordialità e tante mimose alle nostre damigelle. Ma è fin troppo evidente come di leggero non ci sia granché. La considerazione di cui gode il genere femminile, nel mondo del vino come in altri ambiti, è formata da tanta facciata e da parecchi kilotoni di ipocrisia e aggressività, più o meno passiva. Se vi sembro esagerato, illogico, parziale, consiglio di proseguire comunque nella lettura del pezzo e di provare a minare il marmoreo pensiero “le donne esagerano” con qualche piccolo dubbio, qualche minuscolo “e se invece”.

Fonte: Dissapore.

Eventi di domesticazione della vite: così è nato il vino.
L’origine e la domesticazione della vite, da tavola e da vino, finora avvolta in un mistero di difficile decifrazione, risalgono a circa 11 mila anni fa, grazie a due differenti eventi di domesticazione separati geograficamente circa 1.000 km, avvenuti in Asia occidentale e nella regione del Caucaso meridionale. Nell’ultimo numero della prestigiosa rivista Science, conquistando anche la copertina, un gruppo internazionale di ricerca ha riportato la più vasta analisi genetica mai condotta sulla vite, un dataset finale di 2.448 genomi di vitigni unici (a partire dai 3.500 sequenziati), raccolti da 23 istituzioni in 16 nazioni del mondo. La ricerca è stata guidata dall’Università di Yunnan (Cina) e dal Laboratorio di genomica vegetale di Shenzhen (Cina), con la collaborazione italiana delle Università di Milano (Prof.ssa Gabriella De Lorenzis), Milano-Bicocca (Prof. Fabrizio Grassi) e Mediterranea di Reggio Calabria (Prof. Francesco Sunseri), e dell’Istituto di bioscienze e biorisorse (Cnr-Ibbr) di Palermo (Francesco Mercati).

Fonte: CNR.

Il gusto del vino sta cambiando a causa del surriscaldamento climatico.
Il cambiamento climatico può influire in modo determinante sul sapore e sul gusto del vino. Una recente ricerca dimostra come il surriscaldamento globale sta spostando zone legate alla viticoltura verso Nord, e questo determina la resa del prodotto finito. Il surriscaldamento climatico sta cambiando il gusto del vino. È quanto emerge da un recente, e pluriennale, studio degli effetti del climate change sulla percezione del vino condotto nell’ambito del progetto europeo Red and White. Se qualche tempo fa avevamo parlato di come l’aumento delle temperature stia rendendo adatti alla viticoltura territori fino a qualche anno fa incapaci di ospitare le vigne (in quanto troppo freddi), ora questo progressivo spostamento a nord delle zone del vino sta influendo pure sulla resa del prodotto finito.

Fonte: Cookist.

Una ricerca ricalcola l’origine del vino: sarebbe nato 11mila anni fa.
Quanto è vecchio il vino? Non quello in cantina per cui basta leggere l’etichetta, ma il vino come arte della fermentazione dell’uva? Secondo una nuova ricerca guidata dall’Università Agraria dello Yunnan in Cina che ha coinvolto un vasto team internazionale di ricercatori, l’origine del vino è riconducibile a due diversi eventi di addomesticazione dell’uva selvatica avvenuti in Asia Occidentale e nel Caucaso ben 11.000 anni fa, ai tempi dell’ultima glaciazione. La ricerca di fatto riscrive quella che era considerata fino ad oggi la storia dell’origine del vino e dell’uva. I nostri antenati ancora non utilizzavano strumenti in metallo, ma probabilmente già si godevano un buon vino attorno al fuoco. È quanto emergerebbe dalla ricerca pubblicata sulla rivista Science che ha portato alla più vasta analisi genetica mai condotta su campioni di piante di vite.

Fonte: inNaturale.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.