rassegna stampa del vino di martedì 17 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 17 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Chi semina digital raccoglie valore.
Lo sviluppo di soluzioni tech in Italia alimenta un ecosistema integrato che consente alle aziende vitivinicole di rendere più trasparente ed efficiente tutta la filiera di produzione e di relazione con i clienti, anche e soprattutto in riferimento alla Next gen di Fabrizio Guidoni *** Tecnologie e processi digitali utilizzati sempre più spesso in altri settori commerciali, finanziari e industriali hanno iniziato a diffondersi anche tra le cantine italiane. Persino l’era del web 3.0 sta aprendo nuove prospettive anche per il mondo del vino, con l’Augmented Reality, espansione virtuale del mondo reale, che è a tutti gli effetti un nuovo territorio da esplorare, un insieme di nuovi mondi virtuali tridimensionali in cui interagire. E così, con l’esplosione delle tecnologie digitali a portata di tutti, la differenza nel mondo del vino italiano la sta facendo chi è in grado di trovare soluzioni tech alle esigenze specifiche e verticali di una tipica azienda vitivinicola.

Fonte: We Wealth.

No al teschio sulla bottiglia di vino si può accusare l’abuso, non l’uso.
La campagna europea sugli alert sanitari in etichetta. Francamente, non me l’aspettavo. Bruxelles ha dato l’ok agli alert sanitari sulle bottiglie di vino. Già non capisco che senso abbiano gli allarmi sui pacchetti di sigarette: tu sei lo Stato, hai messo nella Costituzione che il tuo compito è proteggere la salute dei tuoi cittadini, allora come puoi vendere, in regime di monopolio (cioè: tu vendi questo prodotto, ma impedisci che chiunque altro possa venderlo), un prodotto ma nel contempo decidi di contrassegnarlo con l’ammonimento che chi lo usa può ammalarsi e addirittura morire?.

Fonte: Avvenire.

Torre di controllo – Lo strapotere della Ue su Mes, case green e insetti come cibo, conferma la vittoria delle élites sulla democrazia – Lo strapotere della burocrazia Ue su Mes, case green, vino e cibo con grilli e insetti conferma la vittoria delle élit.
Qualcuno ha mai votato perché l’Italia dica sì al Mes, sì alle case green, sì alle etichette anticancro sul vino, sì ai grilli polvere nel cibo? Da alcuni giorni domande come queste circolano su molti siti di varie tendenze. Per gli europeisti «senza se e senza ma» il problema non esiste: si tratta soltanto di nuovi dossier burocratici che dividono l’Italia dalla Commissione Ue, questioni su cui il governo di Giorgia Meloni farà finta di opporsi, salvo poi compiere l’ennesima retromarcia. Per gli eurocritici, ovvero gli europeisti senza paraocchi (quorum ego; fra i quali mi ci metto), si tratta di decisioni Ue discutibili, per molti aspetti dannose, che confermano la supremazia dell’élite tecnocratica di Bruxelles sulle democrazie nazionali.

Fonte: Italia Oggi.

Il rosso che ha dato «l’indipendenza» al Molise.
Da anni, si può dire da decenni, si discute se la forza dell’Italia in cantina non risieda nella «collezione» di vitigni autoctoni di cui si dispone. Va detto che degli oltre 800 fenotipi conservati ne saranno in produzione effettiva il io% e che anche la definizione di autoctono avrebbe bisogno di una messa a punto. Dopo quanto tempo un vitigno acclimatato in un determinato territorio può dirsi tale? E soprattutto in un mercato scandito dai brand ha senso puntare tutto sulla biodiversità dovendo spiegare al mondo, sovente distratto, caratteristiche, peculiarità e via dicendo? Tenendo conto che – come direbbe un vecchio contadino friulano – il vino «o xe bon o no xe bon». E lì dovrebbe finire la discussione.

Fonte: La Verita’.

Se anche il vino nuoce alla salute.
Il mio vecchio cardiologo si raccomandò, molto tempo fa, che a pasto non mi facessi mancare un bicchiere di buon vino rosso. Ora leggo – piuttosto distrattamente (ormai me lo devo confessare: leggo distrattamente quasi tutto quello che pubblicano i giornali…) – che una sorta di complotto tra l’Irlanda (non ci sono mai stato ma sembrava un posto per certi versi simpatico) e le perfide burocrazie europee, potrebbe consentire al paese che produce quei whisky torbati tanto gradevoli di mettere sulle bottiglie di vino una perfida etichetta del tipo: “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. O altri “alert” – questo il termine tecnico anglofono, credo – con simili paurose minacce. E se comincia un paese, poi gli altri potrebbero facilmente accodarsi.

Fonte: Manifesto.

Un rosé dai riflessi ramati.
Josef Reiterer è a capo di una delle più affascinanti realtà spumantistiche italiane che, con i suoi 1200 metri di altitudine, è anche la più alta in quota d’Europa. Non esisteva ancora in Alto Adige una cantina specializzata nel Metodo Classico quando, nel 1979, Josef inizia ad acquistare uve e vini base da piccoli produttori, selezionando i cru dai 900 metri e oltre a Terlano e dintorni. Alla stregua di un négociant manipulant, porta tutto su in cantina e assembla, per poi proseguire con le pupitre, il rémuage e tanta SICILIA.

Fonte: Messaggero.

Il 12 febbraio «Chianti Lovers & Rosso Morellino».
Parte il conto alla rovescia per il ritorno dell’Anteprima «Chianti Lovers e Rosso Morellino» alla Fortezza da Basso di Firenze. A meno di un mese dall’evento in programma il prossimo 12 febbraio, il Consorzio Vino Chianti e il Consorzio Morellino di Scansano DOCG iniziano a svelare i primi dettagli del programma: oltre 400 le etichette proposte in degustazione, di cui la metà saranno nuove annate offerte in anteprima da più di 120 aziende. Anche per il 2023 «Chianti Lovers e Rosso Morellino si concentrerà in una sola giornata di degustazioni nella quale verranno allestite più aree. «Ci avviciniamo a questa ottava edizione dell’Anteprima con molto entusiasmo – commenta il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – perchè presenteremo ai nostri Chianti Lovers due annate davvero speciali.

Fonte: Tempo.

“Il vino è nocivo” sull’etichetta Indino: «Attentato economico».
Nel mirino la dicitura sulle bottiglie emessa dall’Irlanda che l’Ue non ha bloccato. «Siamo al fianco di produttori e commercianti di vino contro la decisione della Commissione europea di permettere all’Irlanda l’indicazione di nocività per la salute in etichetta». È quanto dichiara Gianni Indino, presidente della Confcommercio riminese, chiarendo che si tratta di un «attacco commerciale che mina l’identità, la cultura e l’economia dei Paesi produttori».

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Vini italiani, vola l’export «Ma troppi costi».
E’ record storico per le esportazioni del vino Made in Italy nel mondo per un valore vicino agli 8 miliardi di euro nel 2022 grazie ad una crescita a due cifre delle vendite all’estero ma a pesare sono i costi delle aziende spinti dai rincari energetici, il moltiplicarsi delle imitazioni sui mercati esteri. E’ quanto emerge dal bilancio della Coldiretti sulla base dei dati Istat. Nei vigneti si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti – costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Speciale Brunello a firma Col di Lama Avvocato mancato in cabina di regia.
Una farm creativa con princìpi molto severi 1 d i Riccardo Corazza n una vita di incontri enoici capita davvero raramente di trovare quei personaggi capaci di trasfondere integralmente la loro essenza nel vino che fanno. È una sorta di alchimia, una magia consentita dalla miracolosa simbiosi dell’uomo con la natura e con la vite, rapporto che perdura – almeno così si dice-da svariati millenni. Quando poi la formula è agita spontaneamente, senza forzature, anzi, la mano di chi fa il vino quasi gioca a nascondino con il vino stesso, facendolo parlare in sua vece e trovando in quello una consonanza, beh, allora ci si può considerare fortunati e segnare la data sulla bacheca della memoria.

Fonte: Nuova Ferrara.

Carta Canta, corso per chi fa ristorazione.
Iniziativa di Enoteca regionale a Faenza: tre giornate con l’esperto Melandri Giorgio. Torna “Carta Canta”, il concorso dedicato alle carte dei vini che coinvolge i professionisti del settore della ristorazione e accoglienza, ideato e promosso da Enoteca regionale Emilia Romagna, per valorizzare i vini del territorio. Carta Canta da sempre mira a rappresentare al meglio l’identità regionale, dando visibilità a prodotti e produttori e coinvolgendo tutte le imprese che fanno mescita e propongono vino nel proprio esercizio.

Fonte: Nuova Ferrara.

Nuovo corso Onav per assaggiatori di vino alla scuola di Rauscedo.
Anche per il 2023 la Scuola per assaggiatori di vino riapre le porte nella capitale mondiale delle barbatelle, con l’ottavo corso formativo dal suo insediamento permanente a Rauscedo. Il delegato provinciale, Francesco Zoldan, insieme al consiglio direttivo hanno organizzato, infatti, un nuovo corso Onav, per ottenere la patente di “Assaggiatori di vipo”. La delegazione ha deciso di riproporre il corso, a Rauscedo, a partire dal prossimo 8 febbraio, ricordando a tutti che l’obiettivo di Onav è quello di diffondere la cultura del vino e del bere consapevole, la valorizzazione del patrimonio enologico italiano e la formazione continua di appassionati e professionisti competenti.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Il Ducato dei vini friulani: proibizionismo senza senso meglio educare i giovani.
II duca Alessandro Salvin: da 15 anni promuoviamo tali iniziative II vignaiolo Lorenzon: qualunque eccesso è dannoso alla salute Il Ducato dei vini friulani: proibizionismo senza senso meglio educare i giovani. Bere responsabile, studi medici, pareri di esperti, associazioni e produttori. Il mondo che ruota attorno al vino in Friuli continua la mobilitazione contro la decisione dell’Irlanda, avallata con un silenzio-assenso da parte dell’Unione europea, di introdurre etichette con gli alert per la salute sulle bottiglie, in chiave anti cancro. Alessandro Salvin, il duca Alessandro primo del Ducato dei vini friulani, sodalizio che da poco ha festeggiato i 50 anni di attività sul territorio, punta tutto sulla prevenzione.

Fonte: Messaggero Veneto.

Premio “Vinarius al territorio” assegnato all’Oltrepo Pavese.
Il territorio pavese, in particolare l’Oltrepo, si è aggiudicato la nona edizione del premio “Vinarius al territorio”, che viene assegnato ogni due anni da Vinarius, associazione che riunisce oltre 110 enoteche in tutta Italia, ad un territorio italiano in cui è presente una spiccata vocazione vitivinicola, un rilevante paniere agroalimentare ma anche una grande attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale, valorizzazione delle tradizioni, storia e accoglienza enoturistica.

Fonte: Provincia – Pavese.

L’Enoteca popolare dellArci Pianella, un segnale di vita.
Novità II circolo è già aperto, ma l’inaugurazione è prevista per sabato 28 gennaio aaaaa? Una riapertura che avviene in Pianella, dove in tanti hanno chiuso – e proprio a pochi passi, c’era sino a qualche anno fa una vineria – e dove al civico 3 di via Ettore Brambilla ha riaperto l’Arci. Dopo il pensionamento sancito dal circolo “Virginio Bianchi”, è arrivato ora “Arci Terra e Libertà”, a proporre non solo l’Enoteca popolare, ma anche un luogo di aggregazione e di cultura. Con il mese di gennaio, il circolo è già aperto il giovedì dalle 18.30 alle 23, il venerdì dalle 18.30 alle 24, il sabato dalle 18 alle 24, la domenica dalle 18 alle 23.

Fonte: Provincia Como.

Vino, la guerra delle etichette – Etichette salutistiche sulle bottiglie di vino «Fuori dal tempo».
I produttori valtellinesi contrari alla possibile etichettatura delle bottiglie di vino con l’indicazione che “nuoce gravemente alla salute”. Danilo Drocco: «Sbalordito, credo ci sia stato un malinteso, ormai da anni è cambiato il modo di bere». Simone Nera: «Retaggio del proibizionismo degli anni Venti negli Usa». Etichette salutistiche sulle bottiglie divino «Fuori dal tempo» II caso. I produttori contrari alla scelta in Irlanda Drocco: «C’è già la filosofia di bere meno e meglio» Nera: «Faticheremmo anche a trovare uno spazio» ¦ «Speriamo che si tenga conto degli interessi dei paesi produttori».

Fonte: Provincia Sondrio.

Alla scoperta del vino Inizia il corso.
Sono aperte le iscrizioni per diventare assaggiatori di vino con Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vini). La sezione di Onav di Sondrio comunica, infatti, l’avvio delle iscrizioni al 20° corso di primo livello per aspiranti assaggiatori di vino. Obiettivo del corso è «diffondere la cultura e la passione del vino, con un occhio di riguardo al vino valtellinese, ma anche fornire competenze tecniche ai partecipanti, fornendo quelle conoscenze teoriche/pratiche relative alla produzione del vino e, soprattutto, alla sua corretta degustazione»-spiegano gli organizzatori.11 corso, che inizierà i113 febbraio, è articolato in 15 lezioni teorico-pratiche il lunedì ed il giovedì di circa due ore ciascuna.

Fonte: Provincia Sondrio.

Attacco UE alla produzione e all’export di vini Made in Italy.
Vino: con allarmi in etichetta a rischio 100 milioni di bottiglie della provincia di Cuneo Attacco UE alla produzione e all’export di vini Made in Italy Il via libera dell’Unione europea alle etichette allarmistiche sul vino è un attacco diretto all’Italia, principale produttore ed esportatore mondiale con oltre 14 miliardi di fatturato di cui più della metà all’estero, e alla Granda dove sono a rischio 100 milioni di bottiglie. E quanto afferma Coldiretti Cuneo in riferimento all’autorizzazione UE concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati UE, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di possibili iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici.

Fonte: Cuneo Sette.

“Se continua a mancare l’acqua, anche per i vigneti sarà crisi”.
Il presidente provinciale aggiunge che si parla da vent’anni di accumulo invaso microinvasi e irrigazione, ma non si è fatto nulla ¦ Per la stagione vitivinicola 2022 è tempo di tracciare il bilancio definitivo. Ma si vuole anche capire con quali prospettive si apre quella 2023. A raccontare lo stato dell’arte è Claudio Conterno, presidente provinciale di Cia Cuneo, e titolare, insieme a Guido Fantino, di un’importante azienda biologica del settore a Monforte d’Alba. Sottolinea: “Per quanto riguarda il 2022 è stata una delle annate più precoci degli ultimi decenni, con un anticipo nella vendemmia di una quindicina di giorni. A inizio estate eravamo consapevoli che sarebbe stata una raccolta difficile, però non avremmo mai pensato che potesse poi diventare un buona annata.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Difendere la specificità del vino è la priorità.
Fondamentale aguv al più pasto contro l’etichettatura irlandese e silenzio della commissione europea ¦ “La scelta unilaterale del governo irlandese di introdurre in etichetta messaggi di warning salutistici obbligatori per tutte le bevande alcoliche, vini compresi, è una scelta azzardata e sproporzionata che non tiene conto della specificità del prodotto vino rispetto ad altre bevande, con il rischio di creare confusione verso il consumatore sul rapporto tra alcol, vino e salute”. E’ il commento di Paola Lanzavecchia, presidente della Sezione Vini e Liquori di Confindustria Cuneo, che stigmatizza l’azione discriminatoria, per ora portata avanti dallo stato Irlandese, fortemente offensiva nei confronti di produttori e viticoltori che da generazioni tramandano il loro prezioso know how.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Morellino, cento etichette in degustazione a Firenze.
Molta attesa per la rassegna alla Fortezza da Basso del 12 febbraio Bernardo Guicciardini Calamai: «Anteprime del 2022 e Riserva 2020» Parte il conto alla rovescia per il ritorno dell’Anteprima «Chianti Lovers e Rosso Morellino» alla Fortezza da Basso di Firenze. L’evento è in programma il 12 febbraio e il Consorzio Morellino di Scansano inizia a svelare i primi dettagli dell’intenso programma: oltre 400 le etichette proposte in degustazione, di cui la metà saranno nuove annate offerte in anteprima da più di 120 aziende. Anche per il 2023 «Chianti Lovers e Rosso Morellino» si concentrerà in una sola giornata di degustazioni.

Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

Basile: «Assurde le decisioni irlandesi Messaggi sbagliati».
«Nel 2022 l’export rappresenta ancora la quota maggiore di fatturato per le aziende del Montecucco, con un buon 60% di prodotto che vola oltreconfine, sviluppandosi principalmente in Germania, Svizzera, Nord Europa (Olanda, Danimarca, Belgio ed Estonia), Usa e Canada e per una piccolissima parte anche in Estremo Oriente. L’Irlanda rappresenta un fetta davvero residuale del totale delle nostre esportazioni, ciononostante non posso che trovarmi in accordo con le dichiarazioni fatte finora dai maggiori produttori italiani e condividere lo sconcerto e la preoccupazione in merito agli effetti degli health warning sulle etichette del vino». E’ quanto afferma Giovan Battista Basile, Presidente Consorzio di tutela del Montecucco.

Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

Pollini: «Precedente molto preoccupante Europa contraddittoria».
Consorzio tutela Vini della Maremma Toscana: «La mancata opposizione della Commissione Europea alla proposta di legge irlandese che prevede l’inserimento nell’etichetta delle bevande alcoliche (vino compreso) e della birra di alert salutistici, alla stregua di quelli previsti già per tabacco e sigarette, è un precedente molto grave, ancor più se la posizione della Commissione sconfessa quanto deliberato poco tempo fa dal Parlamento europeo, che aveva bloccato la proposta di escludere dalle misure di cofinanziamento comunitario, contenute nella nuova Pac in discussione, i settori del vino e delle carni rosse, richiesta motivata con una presunta pericolosità di questi alimenti per la salute umana».

Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

Sfida tra vini, pioggia di medaglie. Premiati i “re” del Vermentino.
Marina di Massa, la cerimonia a Villa Cuturi con le aziende protagoniste. Presenti i Colli di Luni e i vini del Candia dei Colli Apuani C’era anche il passito “Pian del Fico” dalla Liguria. II Concorso Enologico Internazionale Vermentino ha visto protagonisti diversi vini toscani e liguri appartenenti alle nostre zone. La seconda edizione del concorso organizzato dall’associazione sarda Laore per lo sviluppo dell’agricoltura, si è svolta a Cagliari in Sardegna il 24 e 25 giugno 2022, ufficialmente autorizzata dal Ministero delle politiche agricole, forestali e del turismo della Repubblica Italiana. Ieri a Villa Cuturi di Marina di Massa alla presenza dei premiati e delle istituzioni si è svolta la cerimonia della consegna degli attestati di medaglie d’oro ricevuti dai produttori dei vermentini di Toscana e Liguria e sul totale dei vini partecipanti, i nostri vini hanno raggiunto il 35% di medaglie d’oro.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

Valdo Spumanti, partnership con Mondavi per il mercato Usa.
L’operazione dell’azienda di Valdobbiadene guidata dal veronese Pierluigi Bolla per lo sviluppo in America Valdo Spumanti, partnership con Mondavi per il mercato Usa II presidente: «Inizialmente sono distribuiti i nostri prodotti; poi una società importerà una selezione dei migliori veronesi e italiani». Dal primo gennaio l’americana Mondavi, proprietaria del marchio Charles Krug, ha iniziato a importare i prodotti di Valdo Spumanti negli Stati Uniti: è nata una partnership tra la famiglia Mondavi, storica produttrice di vini in California, e la famiglia Bolla, proprietaria di Valdo Spumanti dal 1938, che intende tomare con questa operazione a rivestire un ruolo importante nel mondo del vino a stelle e strism.

Fonte: Arena.

Il Lugana sceglie per le degustazioni la città di Venezia.
Dal 28 al 30 gennaio. Fabio Zenato: «Per un pubblico internazionale». Il Consorzio Tutela Lugana doc ha scelto Venezia per il primo evento del 2023: il Lugana sarà tra i protagonisti della prima edizione di Wine in Venice, evento in cui Venezia diventerà dal 28 al 30 gennaio il centro enoico del paese, ospitando il primo Red Carpet del vino. L’evento si svolgerà nella Scuola Grande della Misericordia. La prima edizione di «Wine in Venice» verterà su temi scelti dagli organizzatori (Winetales, Beacon, The Media Company, Venezia Unica), che saranno al centro del dibattito di tavole rotonde e talk nei tre giorni: sostenibilità, innovazione e etica.

Fonte: Arena.

Conegliano, nasce il corso di laurea in spumanti – Enologia, prima laurea in bollicine.
L’Ateneo di Padova ha vinto un bando, destinato a progetti di eccellenza: gli spazi del nuovo campus all’ex Caserma san Marco: Filini a pagina XIII Enologia, prima laurea in bollicine ? Ateneo di Padova e Usl al lavoro per il comodato d’uso della ? Progetto da 13 milioni per docenti e ricerca. «Il corso in vini caserma San Marco: ospiterà il nuovo campus universitario. All’Università di enologia di Conegliano il primo corso di laurea in vini spumanti del mondo. L’Ateneo di Padova ha vinto un bando destinato a Progetti di eccellenza che vedrà arrivare quasi 8 milioni di euro insieme a altri 5 milioni messi a budget dall’Università. Digitale, internazionalizzazione, un corso universitario in lingua inglese e nuovi docenti destinati solo all’università di enologia di Conegliano.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Bilancio da record per i viticoltori «Più sostenibilità e informatizzazione».
Vivo Cantine ha raggiunto nel 2022 i 164 milioni (+40%) L’ad Passador: ora quattro nuovi fronti su cui impegnarci. Numeri record per Vivo Cantine Viticoltori del Veneto orientale. Il fatturato consolidato ha raggiunto nell’ultimo anno i 164 milioni di euro, con un +41% rispetto al precedente. Per il futuro si punta sempre più sulla sostenibilità e sull’informatizzazione delle vendite. Il dato è emerso in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio 2022 da parte dell’assemblea generale dei soci del Gruppo Vivo, che comprende otto cantine di vinificazione (Pramaggiore, Jesolo, Meolo, Portogruaro, Torre di Mosto e Premaore, oltre a Campodipietra e Motta di Livenza nel trevigiano), la casa vinicola Bosco Malera e Vivo Agricola, azienda di produzione e imbottigliamento.

Fonte: Nuova Venezia.

Enoturismo Tenerife: conosciamo Felipe Monje, proprietario dell’omonima cantina.
Felipe Monje, proprietario dell’omonima cantina vince il premio San Andres 2022. Il Cabildo de Tenerife concede dal 1996 il premio San Andres, coincidendo a novembre con l’onomastico e l’inaugurazione della nuova annata dei vini dell’isola. La consegna di questo prestigioso premio avviene ne La Casa del Vino (El Sauzal), con l’intento di riconoscere il lavoro di persone e istituzioni che si sono distaccate per il loro apporto al settore vitivinicolo dell’isola. Vincitore del premio San Andres 2022, Felipe Monje, proprietario di Bodega Monje, appartiene alla quinta generazione di una famiglia che ha tramandato la sua passione per la vitivinicoltura dal 1750!

Fonte: ViviLeCanarie.

Storia, arte e tradizioni: alla riscoperta del Pavese, che vince il “Premio Vinarius al territorio”.
Oltre 13.000 ettari di vigneto lo rendono una delle mete enoturistiche italiane più ricche di attrattive. Un territorio ricco di storia, arte e tradizioni culinarie, in cui si inserisce un fiorente settore vinicolo: il Pavese – con i suoi vini Doc e Docg dell’Oltrepò Pavese e Igp della provincia di Pavia ed i numerosi percorsi enoturistici – è una meta unica e tutta da riscoprire, che ha vinto il “Premio Vinarius al territorio” Edizione n.9. Ogni due anni Vinarius – Associazione delle Enoteche Italiane che riunisce oltre 110 associati che rappresentano un fatturato di 50 milioni di euro – seleziona un territorio in cui è presente una spiccata vocazione vitivinicola, un rilevante paniere agroalimentare ma anche una grande attenzione nei confronti delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione delle tradizioni, della storia e all’accoglienza enoturistica. Nel Pavese sono oltre 13.000 gli ettari vitati, di cui ben 11.000 iscritti alle diverse denominazioni, che danno vita a vini di qualità, rappresentativi del territorio e della passione dei suoi produttori.

Fonte: WineNews.

Due grandi multinazionali coreane entrano nel business del vino.
Due chaebol (conglomerati di grandi aziende) coreani si sono lanciati nella vendita al dettaglio di vino nel Paese, dopo aver acquistato vigneti nella Napa Valley per soddisfare la crescente richiesta vinicola dei sudcoreani. Secondo il Korea Times, il mese scorso il conglomerato multinazionale Doosan è entrato nel business del vino con l’apertura di un’enoteca su larga scala, chiamata Tap Shop Bar, all’interno del centro commerciale Doota nel centro di Seoul. L’azienda ha spiegato che spera di sfruttare la crescente popolarità del vino tra i consumatori più giovani per rilanciare le sue attività nei centri commerciali, colpite durante la pandemia. Nel frattempo, un altro conglomerato, Hanwha Group, che ha appena speso 34 milioni di dollari per acquisire l’azienda vinicola Seven Stones nella Napa Valley, è entrata nel settore dei vini pregiati.

Fonte: Federvini.

Vino, l’etichetta della discordia.
La Commissione Ue consente all’Irlanda di adottare sugli alcolici un’etichetta con scritto “Nuoce gravemente alla salute” come le sigarette. Le associazioni italiane del settore non ci stanno. L’Irlanda cambia l’etichetta sul vino. Arriva il messaggio “sanitario”, che ricorda quello sui pacchetti di sigarette. L’Italia, neanche a dirlo, è contraria. L’Ue sta zitta, chiusa in una specie di silenzio assenso. Cosa succede? L’Irlanda potrebbe diventare il primo Paese Ue ad apporre sulle bottiglie delle bevande alcoliche una “allerta” sanitaria tipo quella che si legge sui pacchetti di sigarette: “Il consumo di alcol provoca malattie del fegato”. La questione diventa di fatto un precedente; cosa che potrebbe portare anche altri Paesi a intraprendere la stessa strada. Un percorso che potrebbe valere soprattutto per i Paesi del Nord Europa, dove è in genere più frequente un elevato consumo di alcol.

Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.

“Vino Cibo e Natura”: il nuovo programma di Gambero Rosso Channel con Cristiano Tomei e Giuseppe Carrus.
Esuberante, estroso, dissacrante, fortemente legato alla terra e ai frutti che può offrire: Cristiano Tomei è un cuoco di razza, che esprime il suo carattere in una cucina personale e profondamente toscana. Quella che propone al suo L’Imbuto di Lucca, ma anche da Terraforte, il ristorante dell’azienda vitivinicola Castello di Terriccio , in provincia di Pisa, dove da poco più di un anno guida la cucina con il consueto stile che si nutre dei tesori offerti dal territorio circostante per poi elaborarli con originalità e grande tecnica. Qui sono i 1500 ettari circostanti a fare da sfondo alla sua cucina: vigneti, pascoli, casali che Vittorio Piozzo di Rosignano ha dedicato a un progetto di ospitalità diffusa. Con tanto di ristorante d’autore, per il quale ha chiamato Cristiano Tomei.

Fonte: Gambero Rosso.

Francia, presentato un emendamento per la non negoziabilità del prezzo del vino.
Un deputato del Medoc propone di cambiare la legge in vigore per combattere il fenomeno dei prezzi troppo bassi pagati per i vini sfusi. Le vendite di vino sfuso in Francia, in particolare a Bordeaux, registrano prezzi irrisori, decisamente troppo bassi rispetto ai loro costi di produzione, alimentando così una spirale di deflazione: ecco perché un deputato del Medoc propone di estendere anche al vino la non negoziabilità del prezzo, il cosiddetto “floor price”, legge già in vigore per le materie prime agricole. Grégoire de Fournas del Rassemblement National (partito di estrema destra, ndr) ha presentato un emendamento alla legge cosiddetta “Egalim 2” del 19 ottobre 2021 (che introduceva nuovi meccanismi di regolamentazione e trasparenza a beneficio di una migliore remunerazione degli agricoltori francesi) per inserire il vino – che al momento non è compreso – nell’elenco delle materie prime agricole non negoziabili e garantire così una migliore remunerazione dei viticoltori: potrebbe essere una soluzione per la spirale deflazionistica che investe interi settori del vigneto francese.

Fonte: WineNews.

ETICHETTA VINO IN IRLANDA OTTIENE ANCHE IL SOSTEGNO DELLA MATRIGNA UE CONTRO ITALIA.
Dopo il “semaforo” come il nutriscore ora l’attacco al vino. Il vino come il tabacco. Secondo l’Irlanda e la Commissione UE, il vino è più pericoloso degli alcolici e degli intrugli bruciabudella. Il vino paragonato alla sigaretta? Lo zucchero fermentato assimilato alla nicotina e alla carta affumicata? E’ solo una sleale mossa commerciale, oppure c’è dietro un fine più sottile. L’Europa con chi sta? Se è vero che un bicchiere di vino è così nocivo… arriveremo a mettere sotto accusa, e dovremo rimetterlo in croce, anche Gesù Cristo per istigazione al bere di sostanze “cancerogene”. E anche gli officianti durante la Santa Comunione, poiché da oltre duemila anni -per noi Cattolici- il vino rappresenta il sangue di Cristo.

Fonte: Newsfood.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.