rassegna stampa del vino di martedì 3 gennaio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 3 gennaio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie per potenziare il tuo business.

Un archetipo del grande successo italiano in bottiglia.
Si racconta che la baronessa Philippine de Rothschild (una mai abbastanza rimpianta animatrice del gran mondo del vino) fosse raggiunta dal suo cantiniere con una bottiglia di uno dei molto raccontati Cabernet prodotti in Napa Valley. Il buon uomo pareva preoccupato attendendo il giudizio di madame Philippine che proffer’, dopo la degustazione, questo giudizio: «Me ne preoccuperò tra duemila anni». A significare che per fare un grande vino occorrono storia, civiltà, territorio e non bastano né ottime uve, né artifizi tecnici. Perciò come prima bottiglia del 2023 ne ho scelta una che smentisce in apparenza la baronessa ed è l’archetipo dell’impetuoso successo che il vino italiano ha conosciuto nel mondo.

Fonte: La Verita’.

TOSCANA IL. MORACCffl TAMBURN.
l primo rosato dedicato a Mariadele L’azienda, a conduzione familiare, si estende tra vigneti, uliveti e splendidi boschi, nell’area del Chianti e a Montalcino. E di venti anni fa l’avvio di un importante processo di rinnovamento che ha condotto nel 2005a imbottigliare la prima etichetta. Oggi la tenuta è gestita da Mauro Tamburini, sua figlia Emanuela e da Michele Jermann, nota figura nel mondo del vino, entrato in azienda con lo scopo di ampliare e migliorare la rete commerciale, ma anche per amore. Dall’unione di Michele con Emanuela è nata la piccola.

Fonte: Messaggero.

Intervista a Marco Levorati – Ma la Cina è ancora vicina?
Per le aziende toscane (e non solo) che esportano, la Cina è da anni una grande promessa, in parte mantenuta e in parte no. E oggi, più che mai, domina l’incertezza, pur restando intatte le potenzialità. Nel tentativo di capire quale potrebbe essere l’evoluzione, Motore Italia si è rivolta a Marco Leporati, che in Cina vive da 25 anni e, in veste di presidente della Salvino Del Bene, specialista globale di spedizioni con headquarter a Scandicci, fa da ponte, non solo ideale, tra Regno di Mezzo e l’Italia del fare. Domanda. Qual è il sentiment attuale? Risposta. Dopo quanto è stato espresso negli interventi nel XX Congresso del Partito comunista cinese, è ragionevole pensare a un graduale ritorno di livelli soddisfacenti di importazione – quindi anche di esportazione – dall’Italia, sebbene io personalmente ritenga che non sarà facile tornare allo status quo ante.

Fonte: MF Motore Italia.

Intervista a Giovanni Busi – Chianti, non è solo questione di vocazione.
L’icona del vino italiano nel mondo viene esportato ogni anno in 65-70 milioni di bottiglie. Ma lo zero-covid in Cina, l’italian sounding negli Usa e la bolletta energetica in patria ne frenano la corsa .II Consorzio studia come reagire. Nel 2027 compirà cent’anni il Consorzio nato per tutelare e promuovere il vino più famoso d’Italia, quello che insieme alla pizza e a un paio di monumenti è l’icona del made in Italy nel mondo. Con un simile heritage ci sono ancora slide da vincere sul piano globale e dove? Motore Italia ne ha parlato con Giovanni Busi, da 12 anni presidente del Consorzio del vino prodotto in sei delle provincie toscane e titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli. Domanda. Quant’è attualmente la quota d i export sulla produzione? Risposta. Dei più o meno I00 milioni di bottiglie prodotte ogni anno, il 65-70% viene esportato.

Fonte: MF Motore Italia.

Torna Wine&Siena dal 27 al 30 gennaio.
Siena si conferma la location per il primo grande evento del vino in Toscana grazie a WineeSiena che torna nella città a fine gennaio, come da tradizione, per iniziare l’anno enoico. Dal 27 al 30 gennaio sono le date della manifestazione che vedrà il 28 e il 29 gennaio gli stand delle degustazioni aperti a tutti, mentre il terzo giorno sarà dedicato solo agli operatori del settore gastronomico e turistico. L’8a edizione di WineeSiena-Capolavori del gusto sarà di nuovo nelle prestigiose sale del Santa Maria della Scala. La manifestazione inaugura l’anno di eventi dedicati all’enogastronomia.

Fonte: Nazione.

Confartigianato: «Cresce l’export italiano e lucano».
Vini all’estero, perla Basilicata + 1,5%. La soddisfazione della presidente Gentile che annuncia: «Si rinnova partnership evento “Vini da terre estreme”» Confartigianato: «Cresce l’export italiano e lucano» Nel primo semestre del 2022, l’export di vini italiani registra un aumento del 13,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sia pure più lentamente anche l’export del vino prodotto in Basilicata va avanti (più 1,5%) per un giro di affari annuo che sfiora i 12 milioni di euro. Sono dati contenuti nell’Elaborazione Flash “Un regalo di Natale a valore artigiano. Focus Confartigianato su Artigianato alimentare, 128 edizione”.

Fonte: Le Cronache Lucane.

Flavescenza, stanziato un milione e mezzo Mammi: «Passo avanti».
Lotta alla fitopatia che colpisce i vigneti Flavescenza, stanziato un milione e mezzo Mammi: «Passo avanti» Vigneti da estirpare La flavescenza colpisce soprattutto le varietà lambrusco e pignoletto, nelle province di Reggio Emilia e Modena. )) «È n primo passo per far fronte a un problema reale e complesso, quello della flavescenza dorata, che minaccia i vitigni dell’Emilia-Romagna, insieme a quelli di altre regioni italiane. Ma non basta: le risorse nazionali, frutto di un emendamento, devono essere molte di più» lo ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi dopo che la Commissione Bilancio della Camera, grazie a un emendamento a firma dell’onorevole Stefano Vaccari del Pd, ha approvato l’istituzione di un fondo, presso il ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, riservato ai danni provocati da questa fitopatia.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Tenuta la Riva Una storia riaperta grazie alla passione di un impiantista.
Una famiglia di viticoltori dedita ai bianchi Gli inserimenti Dalla “tasting house” inaugurata nel 2018 all’arrivo di un enologo del valore di Pagli Molte delle meraviglie del mondo, non è una verità assoluta ma una teoria sulla quale vi prego di fidarvi ciecamente di me, non ci arrivano incontro perché le stiamo, spasmodicamente, inseguendo, ma semplicemente perché, in un dato momento della nostra vita, ci limitiamo ad osservare con sguardo sereno e acritico, lasciandoci invadere di bellezza. Teorizzazione a riguardo della quale l’Hermann Hesse di Siddartha aveva già detto qualcosa di interessante, ma è anche, non me ne vogliate, la necessità, altrettanto forte, di sottrarsi alla sventata frenesia della vita moderna che siamo troppo pigri, torse, per respingere.

Fonte: Nuova Ferrara.

Sparite in due anni 19 tonnellate di uva. Boom di richieste di indennizzo: «Fermate i cinghiali» – Cinghiali, sparite 19 tonnellate d’uva.
Una sessantina, in due anni, gli agricoltori che hanno bussato al Parco delle 5 Terre per avere indennizzi. Negli ultimi due anni, nei vigneti del Parco nazionale delle Cinque terre caprioli e cinghiali hanno mandato in fumo qualcosa come 19 tonnellate di uva. È il dato monstre che emerge dalle pratiche di indennizzo liquidate pochi giorni fa dall’ente di via Discovolo a favore dei viticoltori rimasti vittima nell’ultimo biennio delle attenzioni predatorie degli ungulati. Un problema enorme, contro il quale da anni è stata avviata una lotta senza quartiere che però almeno per ora sembra decisamente persa, almeno a vedere l’enorme quantità di uva che, anziché finire sulle tavole con un’etichetta Doc, è finita irrimediabilmente nella pancia degli ungulati.

Fonte: Nazione La Spezia.

Viticoltura sostenibile riprendono i corsi.
Riprendono gli incontri formativi del progetto “Biodivigna”, organizzato dal Distretto del vino per promuovere buone pratiche di biodiversità e sostenibilità nella conduzione dei vigneti. Il primo appuntamento del 2023 sarà lunedì 9 gennaio, alle 15, nella sala dell’Ecomuseo di via Roma 13 a Canneto Pavese: il tema dell’incontro, aperto a viticoltori, tecnici aziendali e consulenti, è “Certificazioni di sostenibilità” con relatori Leonardo Valenti dell’università di Milano e Marco Tonni. Il secondo incontro si terrà lunedì 16, sempre alle 15 all’Ecomuseo di Canneto, sul “Bio e biodinamica nella normativa” con relatori Leonardo Valenti, Paolo Di Francesco e Pierluigi Donna.

Fonte: Provincia – Pavese.

Assaggiatori di vino Dal 9 gennaio nuovo corso.
Sono aperte le iscrizioni al corso per assaggiatori di vino organizzato da Onav Como. Le lezioni si terranno ogni lunedì e giovedì sera dalle 21 alle 23 a partire dal 9 gennaio a Cometa Formazione in via Madruzza 36. Il corso si compone di 16 lezioni e terminerà con l’esame finale il 27 febbraio, superato il quale si riceverà il diploma di Assaggiatore e si verrà iscritti all’albo nazionale degli Assaggiatori di vino. Chiunque può iscriversi per sviluppare le sue doti naturali e imparare, in modo piacevole, a gustare e saper giudicare la qualità di un vino. I corsisti riceveranno tutto il necessario per partecipare correttamente alle lezioni: valigetta con sei bicchieri, testo didattico, blocco delle schede di valutazione, cavatappi.

Fonte: Provincia Como.

Gambero Rosso premia l’Enoteca Vanni, «un tempio del vino per gli appassionati».
La guida BereBene assegna il “Tre Cavatappi 2023” allo storico locale. Nuovo prestigioso riconoscimento per l’Enoteca Vanni di piazza San Salvatore. Lo storico locale gestito da Paolo Petroni (in foto) ha infatti ricevuto il premio Tre Cavatappi 2023, riconoscimento del Consorzio tutela Vini d’Abruzzo e delle guida «BereBene» del Gambero Rosso. II riconoscimento di ambasciatore del vino italiano insieme a sole 43 altre realtà nazionali, 5 delle quali in Toscana. «Un vero tempio del vino. Nei suoi locali – si legge nella guida BereBene del Gambero Rosso – regna un’atmosfera che lascia l’appassionato senza fiato, sia per la suggestiva bellezza che per la quantità di bottiglie sugli scaffali, perfettamente conservate».

Fonte: Nazione Lucca.

Enologia Wine&Siena torna dal 27 al 30 gennaio Stand aperti a tutti.
Siena si conferma la location per il primo grande evento del vino in Toscana grazie a Wine&Siena che torna nella città a fine gennaio per iniziare l’anno enoico: dal 27 al 30gennaio sono le date della manifestazione, che vedrà il 28 e il 29 gennaio gli stand delle degustazioni aperti a tutti, mentre il terzo giorno sarà dedicato esclusivamente agli operatori del settore.

Fonte: Tirreno.

Quotate veronesi in altalena ma spiccano Banco Bpm e Masi.
Un 2022 sulle montagne russe per le società a Piazza Affari. Soffre anche il mercato obbligazionario Quotate veronesi in altalena ma spiccano Banco Bpm e Masi La banca guidata da Castagna balza del 30% in controtendenza come la cantina scaligera che sfiora il +16%. Unicredit stabile. E Revo a -10% Alessandro Azzoni economiaparena.it •• Con il calo dell’ultima seduta dell’anno, nel 2022 Piazza Affari ha lasciato sul terreno quasi il 13,5 della capitalizzazione complessiva, ovvero circa 100 miliardi di euro. Quasi un «annus horribilis» che ha riguardato fra l’altro anche il comparto obbligazionario, solitamente di segno opposto all’azionario. Anche per le società veronesi quotate chiude un anno non facile, pur con la tendenza ad un importante recupero dai minimi dell’anno maturato a partire da ottobre. Fanno eccezione il Banco Bpm e Masi Agricola, in netta controtendenza. Banco Bpm Per i bancari il momento è indubbiamente positivo.

Fonte: Arena.

Solo prodotti made in Lazio per un menu al top mare e monti.
La storia della famiglia Pandolfo ha tanti capitoli tra viticoltura tenace e artigianato del gusto che, negli ultimi due secoli, hanno dapprima trovato sede a Pantelleria, poi in Tunisia fino a Terracina, nell’agro pontino. Ogni capitolo è una storia a sé sulla capacità tutta italiana di fare impresa familiare ovunque e comunque. Ma è in provincia di Latina, nei terreni pontini della Bonifica, ultimo approdo dalla fine degli anni ’60, che il sogno imprenditoriale prospera con la pluripremiata Cantina Sant’Andrea, con 50 ettari di vigne cui si aggiungono grandi appezzamenti di terreno ubicati tra Aprilia, Sabaudia e Campo Soriano, per un totale di 105 ettari di vigna e una microproduzione di vini certificati kosher.

Fonte: ANSA.

Grazzano Badoglio, quel terroir del Monferrato di cui sentiremo parlare.
Una cena fra produttori vitivinicoli per scrivere il futuro del vino di un’enclave dell’Astigiano più unica che rara: dalla Tenuta Santa Caterina ai Fratelli Natta fino a Emanuel Monti. Grazzano Badoglio è il nome di un paese da tenere bene a mente per tanti motivi. Il primo, da non dimenticare, è che qui, da oltre mille anni (stiamo parlando del 961) riposa Aleramo, il fondatore del Monferrato, immortalato dal Caccia in un quadro posto sopra la sua tomba sulla destra della chiesa del paese, di fianco al chiostro del monastero che lui fece erigere. Ora, dal balcone del monastero si scorge un panorama bellissimo, di vigneti e boschi, ma anche di cantine, come la Tenuta Santa Caterina, che è di fronte.

Fonte: La Repubblica.

Vino italiano, record di bottiglie per le feste: dove lo esportiamo.
La locomotiva è il Prosecco, ma registrano numeri in crescita anche gli altri bianchi frizzanti: dagli Usa alla Francia, tutti pazzi per le nostre bollicine. Non è un mistero che il marchio italiano rappresenti una vera e propria eccellenza mondiale in molti settori dell’industria enogastronomica. Dalla pasta ai formaggi, dall’olio agli insaccati, nel corso dei decenni le nostre produzioni nazionali sono diventate dei veri e propri punti di riferimento per il mercato culinario in tutto il mondo. Pullulano gli esempi virtuosi non solo per quanto riguarda il gusto unico e inimitabile dei nostri prodotti, ma anche per la capacità di portare sulle tavole delle famiglie alimenti e bevande realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente e della biodiversità.

Fonte: QuiFinanza.

I consumatori di spumante superano quelli di vino in Germania.
Lo spumante è molto popolare in Germania. In termini di consumo pro capite di spumante, la Germania è addirittura leader mondiale con circa 3,2 litri all’anno. Un’indagine svela tutto sul consumo di sparkling wine in Germania, dove però si preferisce il prodotto locale.. Mentre esiste un gran numero di studi di ricerca di mercato per il settore del vino fermo, finora sono mancati risultati di ricerca dettagliati sul tema dello spumante in Germania. Per la prima volta, la Hochschule Geisenheim University e il Verband Deutscher Sektkellereien e.V. hanno condotto uno studio rappresentativo congiunto con oltre 800 intervistati nell’ottobre 2022 al fine di ottenere informazioni aggiornate sul mercato tedesco degli spumanti e sulle sue preferenze dei consumatori.

Fonte: Horecanews.

Vino e cibo d’autore nelle Langhe.
Le Langhe sono tra i paesaggi più affascinanti del Piemonte. Zone di colline, paesi e antichi borghi arrampicati sulle alture, vigneti e grandi tradizioni gastronomiche. Per gli amanti del cibo e del vino questa è sicuramente una delle zone d’eccellenza, il luogo ideale per rilassarsi e godere della natura, dell’arte e soprattutto del buon vino e della buona cucina. Nei primi anni 2000 Alessandro Ceretto, terza generazione della famiglia che detiene Cantine Ceretto, entra in azienda fresco di scuola enologica e di anni di esperienza nelle cantine di mezzo mondo, dall’Australia alla California. Col tempo – e grazie alla strada aperta soprattutto da produttori francesi d’avanguardia come Pierre Overnoy in Jura e Nicolas Joly in Loira – si consolida in lui l’idea che per capire le caratteristiche del terroir sia necessario limitare l’impatto dell’uomo. In poche parole, rinunciare a buona parte delle lezioni di enologia mandate a memoria fino a quel momento: la scuola forniva ricette, ma queste sono per definizione in antitesi con il terroir, che è sempre unico.

Fonte: The Way Magazine.

Sassicaia e Monfortino, i vini italiani al top delle classifiche di “Wine Searcher”.
La griffe di Bolgheri è la più cercata online dai wine lovers, il mito di Barolo in vetta sia per il prezzo che per il giudizio della critica. Il Sassicaia di Tenuta San Guido è il vino italiano più popolare su “Wine Searcher”, ed il quinto più cercato in assoluto, su quello che è il portale di riferimento per i wine lovers di tutto il mondo. Al secondo posto, troviamo il Tignanello della famiglia Antinori, al n. 15 nella classifica generale, seguito sul terzo gradino del podio dal Masseto della famiglia Frescobaldi, n. 54 tra i vini più popolari. Nella classifica dei migliori vini italiani, data dall’incrocio tra i giudizi della critica internazionale, al vertice c’è il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, davanti al Brunello di Montalcino Cerretalto di Casanova di Neri ed al Masseto. Anche nella Top 10 dei vini più costosi primeggia il Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno, che spunta un prezzo medio di 1.276 euro a bottiglia, più del Barbaresco Crichet Pajè di Roagna (1.062 euro) e del Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera (1.055 euro).

Fonte: WineNews.

Chi premierà il 2023 del vino? Etna e Alto Adige pronte al grande salto.
Secondo Daniele Cernilli, curatore della guida DoctorWine, le due aree vitivinicole sono in rampa di lancio per guadagnare la ribalta internazionale. Bene anche Friuli, Nord Piemonte e Romagna. Barolo, Barbaresco, Brunello, Bolgheri, Amarone sono nomi che fanno già parte del gotha internazionale dei vini. Il 2023 potrebbe però essere l’anno della ribalta per altre aree vitivinicole italiane, pronte al grande salto. Due su tutte, almeno stando a Daniele Cernilli, curatore della guida DoctorWine, che ha individuato nell’Etna e nell’Alto Adige due zone ormai mature per i più importanti palcoscenici. Non sono sole. Il nuovo anno potrebbe infatti sorridere ai vini bianchi friulani, in ripresa dopo anni di appannamento, e a zone meno note, come il Nord Piemonte e la Romagna.

Fonte: Italia a Tavola.

Vino e salute tra alimentazione e benessere, se ne parlerà a Napoli nel Simposio Assoenologi.
Bere vino moderatamente fa davvero bene alla salute? A declinarne le virtù e le proprietà in ambito medico, cardiologico e nutrizionale, ci penserà dal 13 al 14 gennaio 2023 un parterre di esperti. Il 2022 si è chiuso lasciandoci in eredità l’ultima follia dell’Organizzazione mondiale della sanità: equiparare il vino al tabacco in termini di pericolosità per la salute umana. Un’indicazione falsa che non ci piace e che il mondo del vino (compresi noi, semplici appassionati) ha deciso di combattere con tutte le energie. Non solo perché rischia di minare in modo irreversibile una fetta importante dell’economia italiana e del nostro made in Italy, ma soprattutto perché scagliarsi contro la storia millenaria del vino nel suo rapporto con l’uomo senza reali ragioni scientifiche, piuttosto che cercare di valorizzare il consumo consapevole e moderato, non ha senso.

Fonte: Adnkronos.

Vino, contributi per promozione extra Ue.
Firenze: Sono 34 i progetti ammissibili a contributo nell’ambito della misura Ocm-vino per la promozione dei prodotti dell’enologia toscana sui mercati extra Ue e 500 le imprese coinvolte. E’ quanto indica la graduatoria definitiva, che è stata approvata con il decreto dirigenziale n. 24372 del 6 dicembre scorso. A fronte di un monte investimenti complessivo di 34 milioni di euro, saranno disponibili, per il pagamento dell’anticipo del contributo ammissibile, oltre 11 milioni di euro, tutti a valere sulla campagna 2022-23. La dotazione iniziale per gli anticipi era inizialmente pari a poco più di 8,6 milioni di euro ma la Regione Toscana è riuscita a recuperare, nell’ambito del Programma nazionale di sostegno, quasi 2,5 milioni da destinare alla misura della promozione, portando quindi il totale delle risorse disponibili, come detto, a più di 11 milioni. In questo modo è stato possibile soddisfare tutte le domande presentate e ritenute ammissibili, riconoscendo per tutti i 34 progetti una percentuale di anticipo del contributo pari all’80 di quanto richiesto.

Fonte: Maremma News.

Salone del Vino a Torino: novità 2023 per le eccellenze piemontesi.
Sì terrà a Torino dal 4 al 6 marzo prossimi il nuovo Salone del Vino interamente dedicato ai grandi vini piemontesi. Dalla fine di febbraio partiranno anche gli eventi off che coinvolgeranno la città. Il 2023 si apre con un nuovo spazio dedicato al vino, il Salone del Vino previsto a Torino dal 4 al 6 marzo prossimi sarà l’occasione per i grandi vini piemontesi di essere finalmente protagonisti assoluti di una manifestazione interamente dedicata. “La Città di Torino da sempre si contraddistingue per la capacità di accogliere e innovare – dichiarano Mimmo Carretta, Assessore Sport, Grandi eventi, Turismo della Città di Torino e Paolo Chiavarino, Assessore Commercio e Mercati della Città di Torino

Fonte: Adnkronos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.