rassegna stampa del vino di sabato 1 aprile 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 1 aprile 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Intervista a Stefano Zanette – II teatro del Prosecco e la caccia alle frodi.
Stefano Zanette (Doc): «Avremo un nuovo spazio dedicato al bere consapevole e alla ricerca» II teatro del Prosecco e la caccia alle frodi I numeri Siamo a quasi 640 milioni di bottiglie, consolidiamo Le Docg Niente spazio unico, ci prendiamo una pausa di Antonino Padovese Domani è il giorno del taglio del nastro per il Vinitaly 2023. E nel padiglione 4 si alzerà il sipario sul teatro del Prosecco. «Sarà uno spazio completamente nuovo, anche per il tipo di approccio alle tematiche che ci sono care, a cominciare dal bere consapevole alla ricerca». Stefano Zanette, lei è il presidente della Doc del Prosecco, che comprende oltre 12 mila aziende vinicole. Perché questo spazio accanto alla vostra consueta «casa», l’area H? «Perché vogliamo cogliere l’opportunità che ci dà il Vinitaly per riflettere a voce alta su temi importanti con uno sguardo mirato verso le giovani generazioni. Si tratta di uno spazio, che abbiamo chiamato “Prosecco Theatre”, che allestiamo in collaborazione con il “Cerletti” di Conegliano, la scuola che ha sfornato enologi che lavorano in tutta Italia e anche all’estero».

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre – Vinitaly.

Santa Margherita Il fatturato sale a 260,4 milioni Balzo dell’export.
Santa Margherita Gruppo Vinicolo: crescita a doppia cifra ne12022, con quota export in crescita al 73%e fatturato arrivato al record di 260,4 milioni (+ 18%). L’Ebitda è a 90,2 milioni, in crescita del 14%sul 2021.11 gruppo veneziano della famiglia Marzotto ha venduto 28,4 milioni di bottiglie nello scorso esercizio. Se a volume le vendite estere sono cresciute dell’11,5%, a valore la crescita raddoppia con un +22,7%. La controllata Santa Margherita Usa mette a segno un incremento del 22% nel primo mercato del gruppo. In crescita anche il mercato italiano che si attesta a quota 70,5 milioni di Euro (+ 6,9% rispetto al 2021). «La crescita di questi ultimi esercizi, – commenta Stefano Marzotto, Ad del gruppo – evidenzia la bontà degli investimenti effettuati. Nel 2023 previsti ulteriori 25,2 milioni».

Fonte: Gazzettino.

Mionetto Giro d’affari in aumento del 33% nel 2022.
Mionetto registra un fatturato 2022 di 139 milioni in aumento del 33%e presenta al Vinitaly il nuovo Aperitivo ottenuto secondo l’esclusiva ricetta a base di agrumi e botaniche selezionate. 11 top manager del gruppo del vino Paolo Bogoni: «Il 2022 è stato un anno positivo, chiuso con un fatturato di 139 milioni (+ 33% rispetto al 2021), che testimonia il grande impegno per l’affermazione del brand a livello globale. Sul fronte export (circa 1’80%), Mionetto registra una crescita a doppia cifra (23% in termini di volumi) sia nei mercati consolidati quali Usa e Germania, sia in mosti paesi emergenti quali Francia, Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania e Lituania».

Fonte: Gazzettino.

Mionetto, cresce il fatturato il 2022 chiude a 139 milioni.
Mionetto brinderà al Vinitaly ai risultati ottenuti dalla cantina nel 2022. «Un anno positivo, chiuso con un fatturato di 139 milioni di euro (+33% rispetto al 2021), che testimonia il grande impegno per l’affermazione del brand a livello globale», afferma Paolo Bogoni, Cmo e Management Board Executive, «sul fronte export (circa l’80%), Mionetto registra una crescita a doppia cifra (23% in termini di volumi) sia nei mercati consolidati quali USA e Germania sia in molti paesi emergenti quali Francia, Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Romania e Lituania. Fiore all’occhiello di questa performance, la Prestige Collection con la sua referenza più iconica: il Prosecco DOC Treviso Brut». A Verona verrà presentato il nuovo Mionetto Aperitivo, ottenuto secondo la ricetta a base di agrumi e botaniche selezionate. Sarà presente anche il Mionetto 0.0% Alcohol Free, il primo spumante analcolico di Mionetto, che nel 2022 ha superato il milione di bottiglie vendute, specie in Polonia, Svezia e Lituania. Grazie ad un accurato processo di rimozione dell’alcol Mionetto 0.0% Alcohol Free, che combina le bollicine con lo spumante senz’alcol dal ridotto residuo zuccherino.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Bilancio da record per il Bacio della Luna 15 milioni di bottiglie e fatturato da 52 milioni.
Ieri l’inaugurazione del wine shop all’interno della cantina di Vidor Nuovi investimenti verso la sostenibilità e per ridurre le emissioni Bilancio da record per il Bacio della Luna 15 milioni di bottiglie e fatturato da 52 milioni 13 ilancio da record per la cantina Bacio della Luna, di proprietà di Schenk Italian Wineries. E sull’onda dei risultati dello scorso anno, ecco il nuovo nuovo wineshop inaugurato ieri pomeriggio, col lancio della nuova bottiglia “Luxury collection Pro secco Valdobbiadene Docg Millesimato 2022”. Ma soprattutto, ecco i nuovi investimenti orientati alla sostenibilità: 300 mila euro per incominciare. «Siamo molto soddisfatti perché Bacio della Luna, nonostante la difficile annata appena trascorsa — spiega Daniele Simoni, ad di Schenk Italian Winerie — registra un bilancio molto positivo con un fatturato di 52 milioni di euro, (+11% rispetto al 2021 ndr), ed una produzione cresciuta del 3%, con 14,7 milioni di bottiglie prodotte, pari a 107 ettolitri lavorati. Se il mercato domestico di Bacio della Luna vale il 10% del fatturato, è quello estero a giocare il ruolo principale con gli USA al 40%, Uk al 10%, Russia al 10% e il 30% nel resto del mondo».

Fonte: Tribuna Treviso.

Etichette al vertice Tre cantine locali tra le grandi italiane.
Tra le top 15 aziende vitivinicole tre sono trentine. A snocciolare i numeri è l’osservatorio Pambianco che, alla vigilia del Vinitaly, stila la classifica delle più performanti d’Italia, in termini di fatturato. E ne risultano letture interessanti, come un 2022 migliore del previsto nonostante le varie crisi. «Le grandi aziende non solo hanno respinto le difficoltà ma sono cresciute — fanno sapere dall’osservatorio — Se si considera la sommatoria dei fatturati la crescita media è stata del 9%, passando da poco meno di 3,9 miliardi di euro a poco oltre i 4,2». A guidare la classifica un sestetto che ricalca le gerarchie dello scorso esercizio, c’è sempre Cantine Riunite e Civ, con 65o milioni di euro; seguono Argea (455 milioni), Italian Wine Brands (430 milioni) e Caviro (4o0 milioni). Più staccata, come l’anno scorso, la prima realtà trentina in classifica, Cavit, unica azienda della top 15 a registrare una lieve flessione del -2% causata «dal progressivo assestamento post-pandemia e da una crescita meno generosa del mercato nordamericano».

Fonte: Corriere del Trentino.

Orvieto – Cotarella ed Engineering portano il Metaverso al Salone di Vinitaly.
Le due eccellenze da domani al 5 aprile alla manifestazione di Verona lanciano il viaggio virtuale nelle strutture della cantina di Montecchio Cotarella ed Engineering portano il Metaverso al Salone di Vinitaly. Un’esperienza immersiva per far vivere in modo inedito la cantina e il territorio ed accrescere la consapevolezza dei giovani sul vino. Punta a questo il progetto che lega due eccellenze come Famiglia Cotarella ed Engineering e consente di portare il Metaverso al Vinitaly. In occasione della 55esima edizione del Salone internazionale dei vini e distillati, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino, in programma a Verona da domani al 5 aprile e che vedrà 50 espositori umbri, la nota cantina di Montecchio, in collaborazione con l’azienda leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e pubblica amministrazione, guardano al futuro.

Fonte: Corriere dell’Umbria.

Perugia – Inizia il Vinitaly Umbria in primo piano sul bere di qualità.
Parte domani a Verona l’attesissima 55° edizione del Vinitaly. L’Umbria si presenta con un calendario pieno di attività con l’obiettivo di promuovere il vino umbro ma anche le tante altre eccellenze del territorio regionale. Inaugurazione con la presidente della Regione, Donatella Tesei, il vice Roberto Morroni, il presidente Umbria Top Wines, Massimo Sepiacci. L’imprenditore Brunello Cucinelli e Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi converseranno sulle molteplici connessioni tra moda e produzione enologica.

Fonte: Nazione Umbria.

Numeri da record per i ‘wine lovers’ – Enoturismo a Montalcino. Ritornano i ‘wine lovers’ Sono più del pre Covid.
I visitatori americani nel 2022 hanno fatto registrare un aumento del 36% II presidente del Consorzio del Brunello, Bindocci: «Asset straordinario». Si registra un +81% di stranieri sul 2021 (143mila presenze) e -12% gli italiani presenti in pandemia. Buone notizie per Montalcino arrivano dall’enoturismo a poche ore di distanza dallo ‘start’ di Vinitaly e con la prestigiosa vetrina di Opera Wine di scena oggi a Verona con la tradizionale degustazione firmata da Wine Spectator, importante rivista Usa, dove il Brunello spicca con 11 etichette tra le 130 cantine selezionate. Brunello e Rosso di Montalcino tirano la volata dell’enoturismo a Montalcino, che nel 2022 non solo ha chiuso a +36% rispetto a un 2021 già in forte ripresa, ma ha superato anche gli anni d’oro del triennio pre-covid (2017-2019) con un +16% e 210 mila presenze con pernottamento.

Fonte: Nazione Siena.

Bolgheri: Ruffino si fa spazio vigneti e una cantina ipogea.
La prima vendemmia nella nuova tenuta sarà quest’anno di Divina Vitale Bolghed Ruffino, la ultracentenaria azienda vitivinicola di Pontassieve, oggi di proprietà della multinazionale Constallation Brands, ha acquisito 15 ettari nel bolgherese, oltre a un casale da ristrutturare con altri edifici adibiti, attualmente a magazzino. Qui nascerà la cantina con zona ospitality della nuova tenuta. Nello specifico si tratta di quattro ettari lungo la via Bolgherese, in cui verranno effettuati nuovi impianti avigna, attualmente vi sono olivi e 11 ettari nella zona delle Sondraie, al confine con Bibbona, alcuni dei quali con i diritti a Doc Bolgheri, gli altri, ad Igt.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Terra come l’oro un ettaro di vigna vale un milione La corsa nella zona della Doc.
Bolgheri Bolgheri è in continua crescita. E la denominazione con il valore a bottiglia più alto d’Italia e anche il valore dell’ettaro vitato iscritto a Doc (oggi chiusa), non scherza, visto che non ce ne sono praticamente più ed è salito vertiginosamente negli ultimi cinque anni. Attualmente si può acquistare un ettaro vitato a Doc pagando fino a un milione di euro. E le ultime acquisizioni, in ordine di tempo, parlano chiaro: da Omellaia con Podere Arundineto, al gruppo Allianz (San Felice) con Batzella fino a Cantine Bonacchi con La Cerretella. E ancora oggi Ruffino. C’è una corsa a trovare fazzoletti di Doc nel territorio e i grandi gruppi stranieri del lusso se ne stanno come falchetti in volo nel cielo sopra Bolgheri, in attesa di qualche azienda pronta a vendere.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Marchesi Antinori sul tetto del mondo.
Prima azienda italiana a vincere il World’s Most Admired Wine Brands Bolghed La Marchesi Antinori eletta “The World’s Most Admired Wine Brand 2023”, ed è la prima azienda vitivinicola italiana a raggiungere il primo posto nella classifica. Sono arrivati anche i complimenti della vicepresidente della Regione Toscana e assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi che sulle pagine social sottolinea con orgoglio come la storica azienda toscana del vino abbia raggiunto il tetto del mondo. The World’s Most Admired Wine Brands è l’autorevole classifica di Drinks International che comprende le aziende vinicole più apprezzate al mondo, votate da una Academy di Masters of Wine, sommelier, buyer, giornalisti ed esperti del settore, provenienti da tutto il mondo.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.

Concorso enologico, incontro al Vinitaly.
Menfi, Città italiana del Vino 2023, sarà presente alla cinquantacinquesima edizione del Vinitaly con due appuntamenti in programma lunedì negli spazi della Regione. Alle 16,45 in programma la conferenza stampa per la presentazione di Menfi Città Italiana del Vino 2023 e per la presentazione del XXI Concorso Enologico internazionale Città del Vino 2023 dove interverranno il presidente dell’Associazione Città italiana del Vino Angelo Radica, il presidente della Strada del Vino Terre Sicane Ghunter Di Giovanna, il sindaco di Sambuca Leo Ciaccio, la delegata regionale Sicilia Donne del Vino Roberta Urso e il sindaco Menfi, Marilena Mauceri.

Fonte: Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.

Menù ibleo, le eccellenze agroalimentari del territorio al Vinitaly.
Libero consorzio. Martedì il primo step di un progetto di ampio respiro a tutela dei prodotti locali Menù ibleo, le eccellenze agroalimentari del territorio al Vinitaly. Le eccellenze agroalimentari del territorio ibleo al Vinitaly 2023, il prossimo 4 aprile, per “Menù Ibleo”, iniziativa promossa dal Libero consorzio comunale di Ragusa, con il coinvolgimento del Consorzio di tutela Cioccolato di Modica, Consorzio per la tutela del formaggio Ragusano Dop, Consorzio di tutela dell’olio extravergine d’oliva Dop Monti Iblei, di Slow Food Ragusa e di Amira Ragusa Barocca-associazione maitre italiani, ristoranti e alberghi.

Fonte: Sicilia Siracusa – Ragusa.

Torna da oggi al 5 aprile la più famosa “ambasciata” del vino con oltre 4mila aziende – Vinitaly: da oggi al 5 aprile 4.400 le aziende.
Torna da oggi al 5 aprile la più famosa “ambasciata” del vino con oltre 4mila aziende Esordio per l’associazione Terra Viva, aderente alla Fai Cisl Arriva la filiera etica a rappresentare i produttori, generare maggiore reddito e dignità lungo tutta la filiera agroalimentare Rossano Colagrossi UIV-PROMETEIA: il vino vale 31,3 mld e traina il Made in Italy Vinitaly: da oggi al5aprlle 4.4001e aziende o orna dal 2 al 5 aprile la più famosa “ambascia – ta” del vino, Vinitaly. La 55ma edizione del Salone internazionale dei vini e distillati riunisce quest’anno oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia.

Fonte: Conquiste del Lavoro.

Dal vigneto al calice arriva la filiera etica di Terra Viva.
Con 870mi1a addetti dal vigneto alla distribuzione e 530mi1a aziende, l’industry vinicola del Belpaese vale 31,3 miliardi e rappresenta il primo prodotto simbolo dello stile di vita italiano. I lavoratori sono 836mi1a tra produzione e vendita, dipendenti di 526mi1a aziende, più una fetta importante di occupazione nella filiera indiretta: tecnologie e macchinari per i vigneti, cantine, controllo qualità e certificazioni contano 34mila addetti e 1.850 aziende, con un fatturato di 5,1 miliardi di euro. Con questi dati, elaborati dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia, si apre la 55ma edizione di Vinitaly, tempio del comparto vitivinicolo che si terrà a Verona da oggi al 5 aprile concentrando le attività su tre direttrici principali: business, internazionalizzazione e posizionamento.

Fonte: Conquiste del Lavoro.

Al Vinitaly 63 aziende della regione.
Nel Lazio 19mila ditte viticole. Rocca: «11 settore agroalimentare è fondamentale» Anche quest’anno il Lazio, con 63 aziende, è presente al Vinitaly, il salone internazionale di vini e distillati in programma a Verona da domani al 5 aprile. A presentare la 55esima edizione in via Cristoforo Colombo, il presidente della Regione, Francesco Rocca, la vice presidente e assessore alle Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, l’assessore alle Politiche agricole, Giancarlo Righini, e il commissario Arsial Andrea Napoletano. «Il Vinitaly è la più grande manifestazione vinicola a livello nazionale – ha detto Rocca – e il Lazio sarà presente con un padiglione importante, di circa i.800 metri quadrati.

Fonte: Corriere della Sera Roma.

Vinitaly brinda alla sostenibilità.
Da domani stazione dedicata alvino: 4 mila aziende ed etichette sempre pin green Vinitaly brinda alla sostenibilità Tornano Cina e Giappone, arriva l’Africa con nove Stati. Domani si stappa. Quattro mila aziende e mille buyer da 68 paesi invitati e ospitati: è il Vinitaly, che si apre a Verona (fino al 5 aprile). C’è il gran ritorno di Cina e Giappone e si affaccia l’Africa, con nove stati rappresentati. L’industria vinicola del Belpaese vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti. Con 7,4 miliardi di euro di esportazioni nette, il vino si colloca al primo posto nel saldo commerciale. «Troppo spesso il vino non è considerato dalla comunità economica per la sua reale dimensione», ha commentato l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese. «Il settore, con le sue imprese, è cresciuto e ha affinato la propria managerialità fino a diventare un capitale strategico del prodotto Italia».

Fonte: Italia Oggi.

Sfregio alla targa del deputato An E Tommasi tace.
Silenzio, compagni. Nella democratica Verona del calciatore-sindaco Damiano Tommasi, città liberata da quei fascistacci di destra, mani ignote ma di certo non di destra devastano la corona di fiori sotto la targa in memoria dell’ex deputato di An Nicola Pasetto, morto in un incidente a 35 anni, e in 3 giorni l’amministrazione di sinistra non trova un minuto per condannare il gesto. Figuriamoci cosa sarebbe successo a parti inverse. A denunciare il fatto è stato il senatore di Fdi Matteo Gelmetti, veronese: «Andrebbe stigmatizzato da tutti».

Fonte: Libero Quotidiano.

Asolo experience al Vinitaly 2023 Appuntamento con le bollicine italiane.
Montelvini presenta “Molo Experience”, un concept ispirato a un nuovo modo di vivere un territorio unico, quello circostante l’antico borgo trevigiano – sinonimo di tradizione e cultura – da cui nasce il Prosecco. Lo stand della cantina veneta offre una panoramica esaustiva su tutti i progetti del Gruppo, a partire dalla nuova identità di Monvin, Brand dedicato al vino in fusto che riflette l’impegno di Montelvini perla sostenibilità.

Fonte: L’Identità.

Compagnia dei caraibi scegli il gusto al vinitaly – Choose yourtaste al vinitaly.
Compagnia dei Caraibi presenta dal 2 al 5 Aprile durante l’evento vitivinicolo veronese diventato ormai appunta mento imprescini i e per tutti i maggiori player e appassionati del panorama enologico. Uno stand dal forte impatto visivo che riunisce le tre anime del gruppo: spirits, birre e Mini. Si chiama Choose Your Taste, l’innovativo concept di degustazione che Compagnia dei Caraibi presenta dal 2 al 5 Aprile durante l’evento vitivinicolo veronese diventato ormai appuntamento imprescindibile per tutti i maggiori player e appassionati del panorama enologico.

Fonte: L’Identità.

In cantina – Cheval Blanc, deboli le imperial.
Personal Aumento invece significativo per mezze bottiglie (+32%) e doppie magnum (+19%) Cheval Blanc, deboli le imperial di Cesare Pillon La tabella di questa settimana illustra le variazioni di prezzo registrate alle aste tra il 2021 e il 2022-23, cioè prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, per scoprire quale effetto ha avuto questo drammatico evento sulle quotazioni delle bottiglie di Château Cheval Blanc di quattro formati speciali: mezza bottiglia, doppio magnum, imperial e melchior. Le variazioni, tutte orientate al rialzo salvo per le imperial, sono in disaccordo con quelle delle bottiglie e dei magnum analizzate nelle precedenti puntate. Complessivamente, infatti, per acquistare oggi questi 12 multipli e sottomultipli di bottiglia di Cheval Blanc bisogna sborsare 93.714 euro, mentre nel 2021 ne bastavano 78.741.

Fonte: Milano Finanza.

Il Lazio alza i calici.
Il settore del food e beverage ha in dote oltre 3 miliardi di valore aggiunto. Nel 2022 l’export di bevande ha raggiunto quota 236 milioni I numeri aggiornati dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo Il Lazio alza i calici di Giusy Iorlano In Italia il comparto del beverage continua a crescere. Dopo la pandemia che è costata al settore mesi di fatturato, i12022 ha segnato numeri da brindisi e le aziende del settore cominciano a intravedere un cambio di traiettoria. Questo nonostante le aspettative di quasi la metà degli operatori non siano ancora del tutto ottimistiche. Il principale motivo è il rialzo dell’inflazione al consumo che potrebbe portare, nell’anno in corso, a una ulteriore riduzione della spesa e della frequenza di acquisto.

Fonte: Milano Finanza ed. Roma.

Vinitaly gli assaggi consigliati.
Da domai a mercoledì, a Verona, va in scena la 55a edizione del Vinitaly, la più importante fiera del vino italiano. È un’edizione molto attesa, che si propone di essere più che mai internazionale e incentrata sul business. Centinaia di top buyer provenienti da 50 Paesi hanno già aderito all’iniziativa, molti dei quali su invito dei produttori. Nella città scaligera sono attese più di 4mila aziende, provenienti dall’Italia e da oltre 30 nazioni. Vinitaly 2023 promette di essere vivace e dinamico, al passo con i tempi, attento alle esigenze dei produttori e alle tendenze del panorama enoico. Lar go quindi alle produzioni bio e ben venga il dibattito sull’ecosostenibilità, per tutta la filiera del comparto vitivinicolo.

Fonte: Sport Week.
Cantine stile di vino.
Italia, ovunque nel mondo, e pensi al bello. E al buono. Siamo per tutti il Paese dell’arte, della moda e del design, del cibo e del vino di qualità. Sul vino abbiamo fatto passi da gigante, siamo primi per produzione (grazie al boom del Prosecco), ma anche la qualità media delle nostre bottiglie è in costante crescita. E le Cantine, le “case” dei nostri vini, sono spettacolari. Alcune sono così belle da diventare luoghi iconici dell’enologia, ma anche dell’architettura e del turismo enogastronomico”.

Fonte: Sport Week.

Consorzio vini di Romagna, Monti nuovo presidente.
Succede a Ruenza Santandrea Da domani sarà presente al Vinitaly L’enologo forlivese Roberto Monti è il nuovo presidente del Consorzio Vini di Romagna. Si è svolta mercoledì, mentre fervevano i preparativi per il Vinitaly, l’Assemblea annuale dei soci del Consorzio Vini di Romagna. Otre all’approvazione del Bilancio 2022 si è discusso il rinnovo delle cariche per il triennio 2023-2025. Come di prassi, è stato il cda a nominare il nuovo presidente. All’unanimità Roberto Monti è stato chiamato a succedere a Ruenza Santandrea, che lascia dopo aver traghettato il Consorzio Vini di Romagna nel difficile periodo della pandemia.

Fonte: Resto del Carlino Ravenna.

Nonino e Berg: masterclass sulla grappa monovitigno.
Atteso appuntamento lunedì dalle 14.30 alle 15.30 al Vinitaly che inizia domenica a Verona. Alla più grande manifestazione dedicata al mondo del vino ci saranno Monica Berg, la più influente bartender nel mondo, e Antonella Nonino, consigliere di amministrazione delle Distillerie Nonino e responsabile della comunicazione istituzionale dell’azienda e del Premio Nonino. Saranno protagoniste di un Masterclass per celebrare i 50 anni del Monovitigno Nonino. Monica Berg, co-proprietaria di Tayér+Elementary, pluripremiata e già vincitrice del Premio Nonino Risit d’Aur, è un influente personaggio del settore.

Fonte: Piccolo.

Le “cantine” del Lazio alla conquista di Vinitaly.
Le 63 aziende produttrici avranno uno stand di 1.800 metri quadri per esporre le loro bottiglie alla 55esima edizione di Vinitaly, la più importante rassegna italiana del settore vitivinicolo che si tiene a Verona. Si parte il 2 aprile e, fino al 5, i produttori della regione porteranno ai “buyers” internazionali le eccellenze del territorio, a partire dai 3 Docg, i 27 Doc e i 6 Igt dei 37 vitigni autoctoni presenti nella regione. Il presidente della Regione, Francesco Rocca, insieme alla vicepresidente e assessore alle Sviluppo Economico, Roberta Angelilli, e all’assessore alle Politiche agricole, Giancarlo Righini, con Andrea Napoletano, commissario dell’Agenzia regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura (Arsial) hanno presentato l’edizione 2023 di Vinitaly.

Fonte: Messaggero Cronaca di Roma.

Il Lazio al Vinitaly con 63 aziende – La Regione al Vinitaly con 63 aziende alla conquista di nuove quote di mercato.
A caccia di altre quote di mercato per un comparto che vale 230 milioni … Anche quest’anno il Lazio, con 63 aziende, sarà al Vinitaly, il salone internazionale di vini e distillati in programma a Verona da domani al 5 aprile. In questa 55° edizione la Regione sarà presente con un padiglione molto importante, di circa 1.800 metri quadrati. Le aziende viticole laziali sono 19mila con un fatturato di produzione di 230 milioni. Scagnoli a pagina 21 Al via il salone internazionale di vini e distillati a Verona. Nel Lazio il comparto vale 230 milioni La Regione al Vinitaly con 63 aziende alla conquista di nuove quote di mercato. Anche quest’anno la Regione Lazio è presente al Vinitaly, il salone internazionale di vini e distillati, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile che vedrà, per il Lazio, la partecipazione di 63 aziende.

Fonte: Tempo Roma.

Il ritorno del Ruzzese. L’antico vitigno risorge sulle colline di Bonassola.
II recupero grazie alla tenacia di Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta Vino principe della convivialità messo in produzione dopo oltre un secolo Davide Zoppi impegnato che vigneti dai quali di apre la splendida vista sul mare. La storia del passito si intreccia con quella dei Papi La rinascita dopo il ko indotto dalla fillossera. Antesignano dello Sciacchetrà, apprezzato anche da Papa Paolo Ill Farnese, per oltre quattro secoli era stato il principe delle mense conviviali. Poi, a inizio Novecento, la scomparsa causata dalla Fillossera. Oggi, dopo oltre cento anni, il Ruzzese è pronto a tornare sulle tavole grazie alla preziosa opera di recupero dell’azienda Cà du Ferrà di Bonassola. La tenacia di Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta, i giovani titolari dell’impresa vitivinicola, è stata premiata: ‘Diciassettemaggio’ è il nome dato alla preziosa produzione dello storico passito.

Fonte: Nazione La Spezia.

Doc imperiesi in passerella a Vinitaly.
Una vetrina internazionale per dar lustro a una produzione vinicola che, se da un lato non ha nella quantità il suo punto di forza, può vantare una qualità sopraffina. Da domani a mercoledì anche i vini della provincia di Imperia saranno presenti a Vinitaly, rassegna che, a VeronaFiere, richiama compratori, intenditori e appassionati da tutto il mondo. A Maccia, Altavia, Aschero, Bianchi, Bruna, Cascina Nirasca, Foresti, Lombardi, Maccario Dringenberg, Podere Grecale, Ramoino, Tenuta Maffone sono alcune delle aziende presenti in fiera, con le tre Doc espressamente ponentine Rossese di Dolceacqua, Ormeasco di Pornassio e Riviera Ligure di Ponente e la Igt Terrazze dell’Imperiese.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Dopo tre anni torna «Morbegno in cantina».
Pubblicato il bando del Comune per l’affidamento della gestione dell’evento per il 2023 e 2024, con un limite massimo di 16mila presenze in tre fine settimana Dopo tre anni torna «Morbegno in cantina» L’assessore Bertarelli: «Vogliamo imprimere un miglioramento qualitativo alla manifestazione sia per la proposta che per il target di riferimento». Dopo tre anni torna «Morbegno in Cantina». Pubblicato ieri, venerdì, alla Centrale Unica di Cornmittenza di Brescia, il bando per l’assegnazione della gestione delle edizioni 2023 e 2024, con un eventuale rinnovo al 2025. «Una ripartenza che mi auguro sia espressione di crescita e sinergia in città per le ampie potenzialità rappresentate dall’enoturismo che Morbegno in cantina promuove – ha affermato l’assessore a Cultura, Istruzione, Turismo e Attività commerciali Maria Cristina Bertarelli.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Il consorzio Parmigiano in vetrina al Vinitaly.
Il Consorzio Parmigiano Reggiano partecipa a SoleAgrifood – Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità (stand B-31) e a Vinitaly (hall 1 Emilia-Romagna Al2), entrambi in programma a Verona Fiere dal 2 al5 aprile. «La Dop più amata e premiata al mondo – spiega una nota – sarà proposta nelle sue varie sfumature di versatilità, con 14 degustazioni in abbinamento ai grandi vini italiani, alle birre e ai distillati nazionali e internazionali quali grappa trentina e whisky scozzese». I pairing vanno dal Franciacorta al Lambrusco, dai vini dei colli Parmensi a quelli siciliani e trentini, in collaborazione con realtà quali l’associazione nazionale Le Donne del Vino Emilia-Romagna, Cantine Intorcia, Consorzio tutela del Franciacorta, Consorzio tutela Lambrusco, Consorzio vini del Trentino, Consorzio volontario tutela vini Dop Colli di Parma.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vinitaly 2023 a servizio del business.
Da domani a mercoledì 5 aprile va in scena la 55g edizione. Più di 4.000 aziende e record incoming Top buyer provenienti da 68 paesi. Con Enolitech e SoleAgrifood in fiera oltre 4.400 espositori complessivi. Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, da domani a mercoledì 5 aprile, la più grande “ambasciata” del vino, con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. «Sarà un Vinitaly di servizio e sempre più funzionale alle esigenze delle aziende che operano sui mercati – spiega il presidente di Veronafiere SpA, Federico Bricolo.

Fonte: Voce di Mantova.

Fontana e Beduschi esaltano i prodotti lombardi; “A Verona da protagonisti”.
Il presidente e l’assessore all’agricoltura: `Il vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite è pressoché raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022″. II vino lombardo cresce sui mercati internazionali, dove il valore delle vendite è pressoché raddoppiato negli ultimi 15 anni, arrivando a sfiorare quota 320 milioni di euro nel 2022, nuovo record storico. Consolida anche la propria presenza nel Regno Unito superando di slancio lo scoglio della Brexit, con un +29% sul mercato britannico.

Fonte: Voce di Mantova.

I Vini Mantovani tornano protagonisti al 55 Salone Internazionale di Verona.
II Consorzio Vini Mantovani partecipa alla 55′ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati a Verona da domani al 5 aprile 2023 in collaborazione e con il contributo di Camera di Commercio di Mantova e Unioncamere Lombardia. Presso il Palaexpo Lombardia – stand B/C9, i Vini Mantovani aspettano i visitatori con il banco degustazione permanente a cura di ONAV Mantova che permetterà una panoramica delle migliori etichette del Lambrusco Mantovano e dei Colli Mantovani. Confermata una buona presenza delle cantine mantovane associate alla manifestazione: presso il Palaexpo Lombardia.

Fonte: Voce di Mantova.

Vinitaly Operawine e Wine Spectator: 130 vini emblema dell’Italia nel mondo.
Alle 12.30, conferenza stampa del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per presentare le iniziative del MASAF all’interno di Vinitaly 2023. Alle 14:00 Gran Tasting con i vini icona selezionati dalla rivista americana. Si alza il sipario su Vinitaly OperaWine, l’evento prologo del 55° Salone internazionale dei vini e dei distillati realizzato con Wine Spectator che oggi, 1 aprile, punterà i riflettori sui 130 top produttori portabandiera del vino tricolore negli Usa e nel mondo. Per Federico Bricolo, presidente di Veronafiere: «La super degustazione di OperaWine delinea un ritratto sempre aggiornato dello sviluppo qualitativo del nostro vino su una piazza strategica come quella degli Stati Uniti, primo mercato di destinazione del made in Italy enoico anche nel 2022 con una quota del 23% sul totale del nostro export».

Fonte: Voce di Mantova.

Intervista a Corrado Cattani – Corrado Cattani “Vinitaly colga le necessità dei produttori”.
“Vinitaly colga le necessità dei produttori” La manifestazione – dice il presidente – deve concentrarsi maggiormente sull’aspetto del business, lasciando da parte la componente “spettacolo”. Tante idee in campo ma anche qualche rilievo – che vuole proporsi come critica costruttiva – all’idea stessa della manifestazione: a “Vinitaly 2023” il Consorzio dei Vini Mantovani arriva con un atteggiamento forte, corroborato da numeri che danno i vini del nostro territorio in costante crescita sia quantitativa che qualitativa; e per questo il suggerimento che arriva alla manifestazione scaligera da parte di Corrado Cattani è garbato ma fermo: «Credo che Vinitaly debba ridurre leggermente lo spazio dello spettacolo e aumentare quello legato al business.

Fonte: Voce di Mantova.

Intervista a Luciano Bulgarelli – Luciano Bulgarelli “Portiamo il vino in fiera come forma d’arte”.
La Cantina Sociale di Quistello presente alla manifestazione veronese anche attraverso la performance della pittrice quistellese Caterina Borghi. In una manifestazione di rilievo come Vinitaly è naturalmente importante esserci. Ed essere presenti con i propri prodotti. Ma non solo questo. C’è chi ha per l’occasione pensato di unire due tipi di arte: quella, appunto, del vino e quella della pittura. Questa la scelta del presidente della Cantina Sociale di Quistello Luciano Bulgarelli, che ha in corrispondenza dell’evento rinnovato la sua collaborazione con l’artista quistellese Caterina Borghi: «Domenica – racconta Bulgarelli – Borghi sarà presente alla fiera e nello stand della Cantina Sociale di Quistello darà vita a una performance artistica, dipingendo una tela di quattro metri e mezzo per un metro e mezzo.

Fonte: Voce di Mantova.

Territorio Europeo del Vino Gran Monferrato candidato.
Al Vinitaly di Verona La presentazione lunedì 3 aprile nel padiglione della Regione Piemonte Territorio Europeo del Vino Gran Monferrato candidato. «Ci sono anche le città di Casale Monferrato, Acqui Terme e Ovada all’interno della candidatura dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato a Territorio Europeo del vino 2024, così come verrà ufficialmente presentato al Vinitaly 2023». Lo fa sapere Alexala: «Una candidatura, di cui Alexala è partner, che vuole valorizzare una zona che racchiude, in un’ampia porzione territoriale, tante piccole, grandissime e differenti realtà. Un patrimonio straordinario di civiltà custodite da un territorio in cui dove l’evoluzione geomorfologica diversificata e complessa ha contribuito a costituire la straordinaria unicità del terroir di questa regione che oggi vuole farsi conoscere in modo unitario».

Fonte: Monferrato.

Ovada Il Consorzio ha dieci anni «In regola per piacere ai mercati».
Una ribalta di prestigio per celebrare i primi dieci anni di vita. Il Consorzio dell’Ovada docg taglierà idealmente questo traguardo lunedì pomeriggio. Alle 15, nell’area riservata al Piemonte nell’ambito di Vinitaly 2023, l’associazione presenterà i risultati della ricerca portata avanti negli ultimi tre anni in collaborazione con l’Università di Torino. La degustazione finale sarà un percorso virtuale nella storia del territorio e dell’associazione stessa. Ragionamento ampio «In questi anni – spiega Daniele Oddone, presidente del Consorzio e proprietario di Cascina Gentile a Capriata – abbiamo lavorato per una maggiore omogeneità. L’abbiamo ottenuta ma ogni produttore mantiene il suo stile.

Fonte: Piccolo di Alessandria.

Imprese a Vinitaly: «Partita la caccia ai clienti stranieri».
Tra le oltre 4 mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni che da oggi al 5 aprile saranno al Vinitaly di Verona, molte, come ogni anno, arrivano dal Piemonte e dalla provincia di Alessandria. Le aziende vitivinicole alessandrine saranno al Padiglione 10 della cinquantacinquesima edizione della fiera del vino per rappresentare, come ricorda Coldiretti Alessandria, «un patrimonio vitivinicolo che vanta 12 Doc e 7 Docg, con 10.669 ettari di superficie vitata per una produzione di circa 944.313 quintali e 661.400 ettolitri prodotti, mentre la produzione di uva da tavola è di circa 520 quintali».

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

L’Ovada Docg in vetrina negli States grazie a Tenuta Gaggino e Cà del Brie.
Non solo il Vinitaly. Prima della rassegna veronese, c’è chi ha messo in vetrina l’Ovada docg ai quattro angoli del globo. La Tenuta Gaggino ha portato le sue bottiglie al di là dell’Atlantico. Prima tappa a New York, poi a San Francisco, dove l’azienda ha partecipato all’evento «Tre Bicchieri» del Gambero Rosso, premio che la cantina ovadese si è aggiudicata con il suo Convivio 2020. «Non è la prima volta che viaggio in America- spiega Gabriele Gaggino, il quale prima di rientrare ha partecipato anche al ProWein di Dusseldorf -. La domanda negli Usa cresce in modo significativo ed esportiamo già Ovada e Barbera in California e a Washington. La richiesta è di vini equilibrati di facile bevibilità e notiamo l’entusiasmo per il ritorno di questi eventi in presenza».

Fonte: Stampa Alessandria.

Le Doc e le Docg della provincia da oggi protagoniste al Vinitaly – Produttori da oggi al Vinitaly “Assicura legami con l’estero”.
E due produttori ovadesi hanno portato le loro etichette agli eventi di New York e San Francisco Tra le oltre 4 mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni che da oggi saranno al Vinitaly di Verona, molte arrivano dalla provincia, con le loro Doc e Docg. Un evento di spicco «che assicura – dicono i produttori – forti legami con l’estero». Le aziende alessandrine saranno al padiglione 10 della manifestazione veronese Produttori da oggi al Vinitaly “Assicura legami con l’estero” Gli imprenditori ci credono e sperano nel ritorno dei grandi importatori. Tra le oltre quattromila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni che da oggi al 5 aprile saranno al Vinitaly di Verona, molte come ogni anno arrivano dal Piemonte e dalla provincia di Alessandria.

Fonte: Stampa Alessandria.

“Sostenibilità è far bene le cose ma le azioni vanno comunicate”.
I risultati della ricerca commissionata per il premio “La buona Italia” sostenibilità» è futuro, anche nel mondo del vino: ma il termine, sempre più utilizzato in vari campi, non sempre viene percepito correttamente dal consumatore italiano, che è meno attento rispetto ai popoli del Nord Europa e degli States. Ecco perché il Consorzio di tutela del Gavi ha commissionato a una società di marketing (la Walden Lab e The Round Table) un’indagine che è stata condotta in parallelo con il «Premio Gavi – La Buona Italia» assegnato l’altra mattina a Milano. Le 21 cantine che si sono contese il riconoscimento condividono una visione avanzata della sostenibilità, «scelta a cui – spiegano al Consorzio – nessun produttore si può sottrarre sia per le spinte normative dell’Europa, sia per rispondere alla domanda, in particolare delle fasce di consumatori più giovani».

Fonte: Stampa Alessandria.

Nuova sede del Consorzio nell’enoteca mai decollata.
C’è un nuovo «inquilino» per l’enoteca comunale di Gavi. Il Comune ha infatti sottoscritto una convenzione decennale con il Consorzio tutela del Gavi, che aprirà in questo edificio la sua nuova sede. L’immobile, costato almeno 700 mila euro, è stato inaugurato nel 2006 con una fastosa cerimonia voluta da Nicoletta Albano, all’epoca consigliere di maggioranza, riconfermata sindaco in quello stesso anno. Ricavato al posto dell’ex macello civico, l’enoteca, nonostante il nome, non è mai stata un riferimento per il mondo del vino: mai coinvolti i produttori, pochissimi eventi dedicati al settore vitivinicolo, per alcuni anni c’è stato un consiglio di amministrazione dove sono stati piazzati candidati non eletti alle elezioni comunali.

Fonte: Stampa Alessandria.

Le 170 cantine del territorio – Dall’Astigiano a Verona 170 cantine stappano le bottiglie al Vinitaly.
Da domani al 5 aprile la rassegna enologica con i produttori che guardano ai mercati di 68 Paesi, il doppio rispetto al 2022 0 ltre 500 espositori rappresentano il Piemonte al 55° Vinitaly, da domani al 5 aprile alla Fiera di Verona. Folta la delegazione astigiana che vedrà presenti circa 170 cantine, tra stand singoli e spazi collettivi dei Consorzi ospitati nell’area istituzionale di PiemonteLand, al padiglione 10. Qualcuno negli anni ha deciso di rinunciare alla principale fiera italiana (spesso accusata di malfunzionamenti e costi troppo elevati) e il Covid ha contribuito a modificare l’approccio del pubblico ai grandi eventi, ciò nonostante la tappa a Verona, anche solo in visita, è un punto fermo nell’agenda del vino.

Fonte: Stampa Asti.

Tutti a Vinitaly ma in Langa c’è chi dice no – Il vino trasloca a Verona.
Da domani a mercoledì il vino trasloca aVerona per la 55′ edizione di Vinitaly. Oggi l’esclusiva anteprima con OperaWine per gli addetti ai lavori. In una lista di 130 vini, i piemontesi presenti saranno 18, tutti in arrivo dalle colline del Barolo e del Barbaresco. Ma c’è anche chi resta a casa. Alcuni produttori, soprattutto tra le griffe di Barolo e Barbaresco, hanno deciso di declinare l’invito e anche il Consorzio di tutela albese ha detto a chiare lettere: «Noi non ci saremo». Il vino trasloca a Verona. Assaggiare un Barolo Bricco delle Viole 2012 di Vajra e metterlo a confronto con un altro 2012, il Cannubi di Giacomo Borgogno e Figli.

Fonte: Stampa Cuneo.

“Non ci saremo: gli eventi fieristici oggi per noi non sono più strategici”.
Presenti invece tanti produttori di I,anga e Piemonte I,and of’MVine i si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? La sindrome di «Ecce bombo» contagia anche Verona. Non è il caso di entrare nell’eterno dibattito tra chi crede in questo evento e chi disertala fiera, ma un dato va registrato: alcuni produttori, soprattutto tra le griffe di Barolo e Barbaresco, hanno deciso di declinare l’invito e anche il Consorzio di tutela albese ha detto a chiare lettere: «Noi non ci saremo». «11 nostro Vinitaly è stato Grandi Langhe alle Ogr di Torino – ribadisce il presidente Matteo As cheri. Lì abbiamo concentrato i nostri sforzi, evitando di disperdere le risorse nei vari eventi fieristici che non consideriamo più strategici.

Fonte: Stampa Cuneo.

Un Aglianico giovane di belle speranze.
Quello del Vulture è un Aglianico particolare. Nell’area di produzione non vasta, si va dalle dolci colline di Lavello e Venosa ai terreni di origine più marcatamente vulcanica. Con un’altitudine che varia dai 200 ai 700 metri, ogni vino fa storia a sé, non solo per l’altitudine ma anche per la diversa composizione e origine dei suoli vulcanici. Nei vini derivanti dai suoli più alti, è facile riscontrare acidità e tannicità più sostenute con risvolti spesso sapido- minerali, mentre in quelli più a valle l’acidità e la tannicità sono più contenute dando vita a vini più immediati. Le più recenti iniziative produttive portano a valorizzare maggiormente le caratteristiche derivanti dalle singole vigne, parcelle o contrade cercando di far emergere specificità e particolarità che altrimenti andrebbero perse.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Il Consorzio di tutela del primitivo di Manduria si sdoppia.
Due stand dedicati al grande rosso di Puglia, il Primitivo di Manduria, la voglia di raccontare il proprio territorio e di far degustare vini che sempre di più guardano al futuro. Cosi si prepara il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria alla 55esima edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile 2023. Nel Padiglione 11, isola B2 si potrà degustare, in uno stand rinnovato dal design accogliente e di grande impatto, una ricca selezione di oltre 70 etichette con 51 aziende presenti. Un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria doc, Primitivo di Manduria doc Riserva e Primitivo di Manduria Docg Dolce naturale, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Fonte: Lo Jonio.

Etichette sarde già sotto i riflettori Vinitaly si apre ancora col botto.
Cinque vini isolani nella Top15, il brindisi con Akenta protagonista IdiAndreaSl¦1 Sassari Nessun exploit da medaglia d’oro, ma diversi piazzamenti di assoluto rilievo. Vinitaly si aprirà ufficialmente soltanto domani, ma nella giornata della cerimonia di Vinitaly and the City, con Akènta Sub della Cantina Santa Maria La Palma come protagonista assoluto del brindisi inaugurale, i vini sardi sono già in grande evidenza nelle kermesse veronese, con ben quattro bottiglie tra le 15 migliori a livello italiano. Ieri è stata ufficializzata la lista dei 5StarWines, che andranno a comporre la guida 2024. Nella quale la Sardegna sarà rappresentata da oltre settanta vini.

Fonte: Nuova Sardegna.

“Dobbiamo recupera il tempo perduto”.
II vino sardo è un messaggero: sta portando il nome della Sardegna in giro per il mondo. Lo fa in modo positivo, giovane e vivace, capace allo stesso tempo di raccontare la nostra vera identità, la tradizione, la nostra lunga storia. Un settore che produce qualità, che chiude la filiera, che esporta. Che non si piange addosso ma si confronta (con successo tra l’altro) nel mercato. Il settore Vitivinicolo rappresenta a pieno titolo l’esempio di nuova agricoltura che ci piace e che va preso come modello. Eppure – è questo non fa che valorizzare questo percorso – pochi decenni fa sembrava un settore morto, dopo gli scandali del metanolo e il crollo delle superfici Vitate tra gli anni ‘8o e ’90 (- 6o% circa) dovute principalmente alle politiche comunitarie sulla incentivazione agli espianti.

Fonte: Nuova Sardegna.

È nato il Consorzio della Vernaccia.
E’ giovane ma sta già ottenendo importanti risultati: Tra i più evidenti c’è l’unione di importanti realtà vitivinicole dell’Oristanese. Punto di forza in più per valorizzare e rilanciare questa Doc, la prima nata in Sardegna nel lontano 1971. È il Consorzio di tutela della Vernaccia di Oristano Doc, divenuta finalmente realtà a novembre 2022, grazie alla regia della Coldiretti Oristano. Al momento sono cinque le realtà che compongono il Consorzio (Azienda Vinicola Attilio Contini, Azienda Agricola Famiglia Orro, Cantina della Vernaccia, Azienda Vitivinicola Fratelli Serra e Azienda Vitivinicola S’Anatzu) ma le porte sono aperte alle tante altre realtà di un territorio che, da questa eccellenza, potrebbe avere ulteriori ricadute.

Fonte: Nuova Sardegna.

I giovani sardi in casa coldiretti vinitaly.
La Coldiretti sarà presente in forze al Vinitaly per valorizzare il vino made n Italy. In calendario la presenza di tre giovani viticoltori in casa Coldiretti, che si trova nell’area esterna, vicino all’ingresso Can Grande. I14 aprile all’evento di degustazione “Z Generation” promosso in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa, sarà presente la cantina Muggittu/ Boeli di Mamoiada con il rosso “Igt Boeli 2021”; alla degustazione “Pink 4 the World” del 5 aprile, riflettori sulla cantina Deaddis di Bulzi e il suo rosato Igt Isola Dei Nuraghi Bovale “One Hundred”; per il momento di degustazione “Green Wines” invece occhi puntati su Nois di Antonio Puddu di Oliena con il bianco Vermentino di Sardegna Doc “Majga”.

Fonte: Nuova Sardegna.

Cantina Sedilesu: il nostro vino regala un’esperienza del territorio.
Una storia che affonda le sue radici a fine anni ‘6o anni e ripercorre le generazioni della famiglia. Col tempo Mamoiada ha visto crescere l’azienda Sedilesu, divenuta punto di riferimento per il territorio. Un cammino che parte dagli albori fatti di piccole produzioni artigianali e pochi ettari, ma che prosegue in costante crescita con l’impresa che si struttura grazie al lavoro di tutta la famiglia, figli e nipoti compresi. Col tempo aumentano coltivazioni e quantità prodotte sino a prevedere le fasi di imbottigliamento. Un percorso fra sapori e profumi legati al vino e ai prodotti sani ed entrare in mercati sempre più ampi.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il vino un’arte biodiversa da tutelare.
Come si può mai sostenere che il Cannonau o il Vermentino, eccellenze della viticoltura della Sardegna, facciano male alla salute? L’Isola vanta infatti un altissimo numero di ultracentenari e nel suo interno c’è una delle zone blu del mondo dove si vive più a lungo. Merito anche della Dieta Mediterranea di cui il vino è sicuramente uno dei protagonisti. È la risposta più evidente agli attacchi che in questi ultimi tempi hanno preso di mira la migliore enologia europea e italiana in particolare. E che con l’alibi della salute in realtà rischiano di affossare un settore che non è solo produzione agricola, ma anche traino turistico in un connubio perfetto con cultura e arte.

Fonte: Nuova Sardegna.

La vite racchiude una storia da raccontare.
Migliorare lo storytelling per conquistare sempre più mercati qualità, parola che si sposa perfettamente con i pini italiani e sardi. Con il tei94po il binomio vini italiani è diventato una certezza per i mercati nazionali ed esteri, tanto che l’Italia, con la sua vastissima gamma di prodotti di eccellenza, è leader nel mondo. Un risultato raggiunto grazie ai produttori e ai tecnici che hanno collaborato per studiare nuovi territori e sperimentare alla scoperta delle varie tipologie di uve. Senza dimenticare la conoscenza del mercato a cui destinare i migliori prodotti. Ma, nonostante questi obiettivi raggiunti, resta ancora del lavoro da fare e, in particolare, questo si focalizza sul saper raccontare il proprio prodotto.

Fonte: Nuova Sardegna.

Concorso vermentino.
Tutto pronto per la terza edizione del Concorso Enologico Nazionale del Vermentino che si terrà a Quartu Sant’Elena, all’Ex-Convento dei Cappuccini, i prossimi 25 e 26 maggio. Con l’organizzazione della APS Promo Eventi e la partnership di Coldiretti Sardegna, l’evento porterà ancora una volta tantissimi vini pregiati a confronto. La serata non solo vedrà la presenza di pregiate etichette isolane ma anche di esperti enologi, degustatori e sommelier di livello nazionale e internazionale. Il concorso si propone, tra gli obiettivi principali, quelli di evidenziare la migliore produzione enologica nazionale, farla conoscere ai consumatori e agli operatori e presentare al pubblico le diverse tipologie.

Fonte: Nuova Sardegna.

Il focus.
Direttore Coldiretti Sardegna (( In vino veritas. Cosi dicevano i latini, perché il vino fa perdere un po’ il controllo verso quei freni inibitori che ci fanno stare nel perimetro del cosiddetto ‘politically correct’. E allora, diciamola la verità: tutti noi, in Sardegna, dobbiamo ringraziare i viticoltori sardi che con grande coraggio hanno rilanciato – in assoluta solitudine – questo straordinario comparto. Diciamo ancora che mentre noi poco meno di 4o anni fa estirpavamo oltre il 6o% della superficie viticola sarda per pochi spiccioli, altre regioni e altre nazioni si preparavano a ristrutturare il settore. Diciamolo che negli anni tutti, come rappresentanze e soprattutto la politica, abbiamo completamente trascurato il leggere i numeri di questo settore, valutarne le potenzialità, coglierne lo sviluppo internazionale e costruire percorsi di crescita dei nostri preziosi vitigni e vini.

Fonte: Nuova Sardegna.

Vinitaly in the city festa in centro E domani il salone – Vinitaly and the city Verona in festa per gli amanti del vino.
Verona brinda Vinitaly in the city festa in centro E domani il salone •• Cinquanta eventi fino a lunedì nel cuore di Verona. E stato inaugurato ieri, con Federica Pellegrini come madrina, Vinitaly and the City, il fuori salone della manifestazione internazionale che partirà domani in fiera. Attesi numerosi ministri. LA KERMESSE AL VIA Fino a lunedì oltre cinquanta eventi nel programma del fuori salone Vinitaly and the city Verona in festa per gli amanti del vino II fulcro in piazza dei Signori, talk e degustazioni fra i palazzi storici Taglio del nastro affidato a Federica Pellegrini, madrina della serata Nicolò Vincenza •• Un fuori salone parallelo all’esposizione in fiera ricco, ricchissimo. Il centro di Verona si anima per Vinitaly and the city, manifestazione pensata per gli amanti e appassionati del vino inaugurata ieri in Loggia Fra Giocondo, in piazza dei Signori, fulcro degli oltre cinquanta eventi in cartellone.
Fonte: Arena.

Un «fuori salone» con le bollicìne.
Degustazioni e 50 eventi a Vinitaly and the City Caporale presenta in anteprima il metodo per valutare gli spumanti Una quindicina di degustazioni diverse. Si va da un approfondimento sul Custoza Doc a un altro sulle produzioni italiane di nicchia, da un «tasting» sul Prosecco Superiore a un altro sui bianchi autoctoni italiani. Il tutto in dialogo tra pubblico e produttori. Sono alcuni degli appuntamenti più specifici di Vinitaly and the City, in programma fino a lunedì tra Piazza dei Signori, Cortile del Tribunale e Cortile Mercato Vecchio. Circa cinquanta gli eventi di quel fuori-salone (biglietto in prevendita online a 16,5o euro, da venerdì sul posto a 20 euro) che per la giornata inaugurale propone alle 21 uno spettacolo tra musica e parole, «Lives – L’Incredibile vita di Maurizio Cattelan», con l’esperto d’arte contemporanea Nicolas Ballarlo e i musicisti Rodrigo D’Erasmo (violinista degli Afterhours) e Giulio Favero. ll cuore di Vinitaly and the City sarà la Loggia di Fra’ Giocondo, dove si troverà l’enoteca Vivite, con varietà da tutt’ltalia, e dove sarà ospitata la mostra «Disposti a salire alle stelle.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre – Vinitaly.

Intervista a Pierangelo Tommasi – «Vino è salute».
Per Tommasi Vinitaly è centrale: «Quel che ci dà come Italia è impagabile» di Alessio Corasss If initaly arriva dopo VinExpo Paris e il tedesco ProWein, ma per Pierangelo Tommasi — alla guida della storica cantina della Valpolicella che ha appena festeggiato i suoi primi 120 anni —resta un appuntamento irrinunciabile. «Leggo in giro molto dibattito, in generale, sulle fiere, sul loro ruolo, sulla necessità di un rinnovamento. La verità assoluta non esiste. Ma ciò che Vinitaly ci dà come Italia è impagabile. E se ci sono critiche e suggerimenti, che siano costruttivi». Tommasi, voi come vi approcciate a questo Vinitaly numero 55? «Vinitaly mantiene una sua centralità. Chi lavora con il vino italiano è contento di venire a Vinitaly. E mi fa molto piacere che Vinitaly abbia investito ancora di più sull’incoming. Le fiere sono fatte perché le aziende possano incontrare operatori.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre – Vinitaly.

Intervista a Maurizio Danese – Fieri del Vinitaly – Ecco perché questo Vinitaly sarà un punto di svolta – “Velocità, contratti, relazioni per agevolare le aziende”.
Danese: “Questa edizione da record segna un punto di svolta: vogliamo essere sempre più il perno del mercato internazionale del vino con nuovi servizi per le imprese”. Al centro dei quattro giorni i temi caldi tra clima ed etichette allarmistiche. Ecco questo Vinitaly perché sarà un punto di svolta Danese: “Rinnovamento, business e sviluppo internazionale” Sfide delicate tra etichette con gli alert e cambiamenti climatici “Velocità, contratti, relazioni per agevolare le aziende” Danese: “E’ record di top buyer e presenze internazionali. Delegazioni da Usa, Canada e Cina. E parte Vinitaly and The Night” II mercato del vino è in continua trasformazione, sia sul fronte dell’export che sul fronte interno, le iniziative si moltiplicano ma Vinitaly resta il perno centrale di questo mondo produttivo perché è una vetrina internazionale unica nel suo genere. E per stare al passo con le nuove esigenze il Vinitaly che si aprirà domenica 2 aprile segnerà già l’inizio di una svolta.

Fonte: Cronaca di Verona.

STAMPA ESTERA

Elegance over brawn: the many attractions of Barolo.
Wine e have such a hard-working Italian specialist on my website, in the form of Walter Speller, that I don’t have an excuse to get to Italy or taste Italian wine as often as I’d like. But recently I benefited from the fact that the best collection of vintages from the finest part of one of the greatest crus in Barolo is not, in fact, in Italy but in Britain. So while Walter was in Italy, I went to the tiny basement of The 10 Cases wine bar in Covent Garden to wallow in 22 vintages of Marengo Brunate from Piemonte’s most famous wine region. It is widely acknowledged that Marco Marengo and his wife Eugenia (known as Jenny) own two of the finest plots within the Brunate cru in the commune of La Morra. Those who love the Nebbiolo grape in its finest form, with its freshness, increasingly complex aroma and teasing combination of chew and pallor, admire in Marengo Brunate what UK importer justerinis describes as “the quintessential La Morra style Barolo with its ethereal perfume and finesse tinged with a complex earthiness and refined but powerful tannins’. The Marengo family has owned land in Brunate since 1903 and has two plantings in the middle of this famous south-facing cru on silty-limestone. The lower one was planted in 1942, a year when Italians must have had other concerns. The upper vineyard was planted in 1955. “We have a total of 1.2 hectares out of the Brunate total of 28ha,” Jenny told me. “It’s now impossible to buy land where we are.” There has been a dramatic influx of outside interest in Barolo now that its wines have become the focus of international speculation, with Barolo the most Burgundian of Italian wine regions, having lots of vineyards shared between different producers. Land prices have soared and many growers in the region are pulling out varieties such as the local Dolcetto and Barbera to replace them with more fashionable Nebbiolo, even in sites unsuited to this fickle, late-ripening grape. The Marengos own a total of 6ha of vineyard including some in the cru Bricco delle Viole in the nextdoor commune of Barolo (after which the region is named), Nebbiolo vines for a regular Barolo, a Nebbiolo d’Alba and some Dolcetto and Barbera. They had never before tasted such an array of vintages of their Brunate —1997 to 2019 — at any one time. The wines were donated by David Brown, who arrived straight from his work at the wine software company Bevica, saying he’d been planning this tasting for 20 years. Brown joined Justerinis in 2002, starting out in sales and ending up launching its current online sales system. He explained how his first professional wine trip was to Piemonte in 2003 with Marc de Grazia of Tenuta delle Terre Nere in Sicily, who was then advising Justerinis on Italian wine.

Fonte: Financial Times Life&Arts.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.