rassegna stampa del vino di sabato 17 dicembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 17 dicembre 2022!

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Meglio sfuso.
Nel periodo delle feste siamo abituati a consumare importanti quantità di vino, quasi sempre in bottiglia. Eppure diversi vignaioli italiani continuano a proporre anche il vino sfuso, in grado di avvicinare produttori e consumatori perché per acquistarlo si deve andare direttamente in cantina. Lo sfuso riduce i costi di produzione soprattutto legati all’uso del vetro e al trasporto, con un significativo miglioramento in termini di sostenibilità. Ecco una selezione che percorre l’Italia da nord a sud, per un anno venturo diverso dal solito, a partire da questo Natale.

Fonte: Cibo.

Vigna vecchia fa buon vino Un caso italiano.
Jamie Goode, uno dei più brillanti wine writer anglosassoni, ha recentemente scritto un lungo elogio sulla testata sudafricana Winemag dell’Old Vine Project. Si tratta di una certificazione, nata nel 2018 e che può essere indicata in etichetta, per quei vini che sono stati prodotti nel paese a partire da vigne di almeno 35 anni, piantate quindi prima del 1987. Un progetto che si inserisce in un contesto che vede la superficie vitata del Sudafrica diminuire, anno dopo anno, e che in questo modo riesce a dare valore a quei vigneti che, in quanto più vecchi, sono meno produttivi. Appezzamenti che, se coltivati con attenzione, riescono a dare frutti in grado di portare a vini di maggior interesse, di maggiore qualità: una certificazione che incentiva quindi i produttori a non mescolare queste specifiche uve con quelle di vigne più giovani e a vinificarle singolarmente, dedicando loro una o più etichette.

Fonte: Cibo.

Ferrari Trento e Missoni Bollicine in limited edition.
Una limited edition da collezione, nata dall’incontro tra due marchi simbolo del Made in Italy, Ferrari Trento e Missoni. Una speciale selezione di bottiglie Ferrari Trentodoc, declinate in tre varianti colore e impreziosite dall’iconico pattern dello storico brand del lusso. Disponibile nei migliori retail italiani e internazionali e sulle principali piattaforme e-commerce, tra cui la neonata Enoteca Lunelli, il Ferrari Missoni Limited edition racchiude in una veste elegante e raffinata un Trentodoc Blanc de Blancs millesimato, creato con una selezione di sole uve Chardonnay coltivate con metodi sostenibili ai piedi delle montagne del Trentino.

Fonte: Italia Oggi.

Cinque grappoli di Bibenda al Sagrantino del “Metodo Cesarini”.
Nella principesca comice del Salone Cavalieri del Rome Warldoff Astoria, sede della Fondazione Italiana Sommelier, si è tenuta la cena di gala per consegnare i premi di Bibenda, la guida ai grandi vini d’Italia, alla presenza del ministro Lollobrigida e di oltre mille esperti del settore. I prestigiosi cinque grappoli sono stati assegnati anche al Sagrantino della Cantina di Bastardo. Le sorelle Cesarini Sartori quest’anno hanno già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e il Premio Betti (Fondatore del Vinitaly) per l’innovazione nel settore alla Fiera di Verona. Le giovani donne da anni perseguono la ricerca per un vino adeguato al “terzo milennio” – il “Metodo Cesarini” – dove la salvaguardia delle molecole dell’uva in fermentazione ne rivaluti gli aspetti positivi.

Fonte: Libero Quotidiano.

Chateau Latour, imperial stabili.
Rialzo medio del 30% alle aste per i dodici millesimi in formato doppia magnum Chateau Latour, imperial stabili di Cesare Pilon L, insolita abbondanza di bottiglie di formato speciale quotate sia alle aste di quest’anno che a quelle dell’anno scorso ha costretto a inserire in tabella soltanto le quotazioni più significative di Château Latour. Tra queste, a sorpresa, c’è con sette millesimi (di cui quattro in tabella) la mezza bottiglia, presente di solito al massimo con due annate, e la sorpresa è doppia perché le quotazioni dei sette millesimi è all’insegna del ribasso: l’anno scorso costavano complessivamente 2.582 euro, adesso 2.367,1’8% in meno. Tutt’altro discorso se si passa dalle misure Small alle Extra Large: i 12 millesimi di doppia magnum (di cui otto in tabella) fluiscono di un rialzo del 30% che aumenta la loro quotazione complessiva da 43.467 a 50.317 euro.

Fonte: Milano Finanza.

Natale in casa Nonino.
Cristina, Antonella ed Elisabetta: le tre sorelle, quinta generazione del brand di grappa più famoso al mondo, si raccontano tra vigneti, distillati, grandi incontri e balli di famiglia Coscia di prosciutto stagionata 30 mesi e firmata di proprio pugno dalla matriarca, la signora Giannola, per timore che qualcun altro si distragga. Tortellini da fare in brodo in arrivo da Ferrara, rape fermentate sotto le vinacce rosse, che in dialetto si chiamano brovada, accompagnate da musetto e tacchinella ripiena. Il patriarca femminista Benito stappa Tignanello, Sassicaia, Ornellaia e Masseto che, una volta l’anno, sono i lussi consumistici della sua vita. Perché di auto, barche e vacanze tropicali non ne ha mai voluto sentir parlare. Piuttosto comprava un camion o un muletto. Ma, prima della grande abbuffata, andrà in scena la recita degli otto nipoti: Chiara, Antonio Davide e Francesca, figli di Cristina; Caterina e le gemelle Costanza e Beatrice, figlie di Elisabetta; Sofia e Gaia figlie di Antonella.

Fonte: Repubblica D.

Nuovi vini per il leone alato.
La società di Generali ha firmato un accordo commerciale che la lega allo champagne di Maison Burtin di Epermay e al Brunello di Agricola Pinino.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

L’Università del vino festeggia i 15 anni: «Garantiamo il futuro».
Quindici candeline per festeggiare, un’avventura iniziata centocinquanta anni fa a Portici, ed attraccata nel 2007 a sessanta chilometri di distanza in Irpinia. Compie infatti quindici anni il progetto, diventato per Avellino e l’Irpinia fiore all’occhiello di una didattica che cavalca studio e ricerca, ovvero i corsi di laurea in Viticoltura ed Enologia. Il Dipartimento di Agraria della Federico II° li ha »piantati», è il caso dirlo, nel capoluogo in due strutture, in attesa che, come assicurato dal presidente della Provincia Rizieri Buonopane attraverso il suo capo di gabinetto Fabio Addeo che lo rappresentava nella giornata di studio svoltasi presso l’ex Carcere Borbonico, a breve si completi finalmente la terza, la più importante di seicento metri quadrati che si sta filologicamente restaurando e dove saranno raggruppati tutti i laboratori di ricerca, realizzata l’aula magna, quella di degustazione e la cantina sperimentale sotterranea.

Fonte: Mattino Avellino.

Top 50 Emilia-Romagna – 50 sfumature di Emilia Romagna.
La personale classifica stilata dal miglior critico vini italiani al mondo il cervese Luca Gardini IL TOP DEI TOP Sfumature di Emilia Romagna La selezione realizzata da Luca Gardini, tra i winescritic più celebrati a livello internazionale, premiato l’anno scorso come miglior degustatore di vini italiani al mondo. Enologicamente parlando, troppo spesso l’Emilia-Romagna viene relegata alla terra dei “non”. Il Sangiovese? Goloso, buono, ma “non” è quello toscano. Anche il Lambrusco e il Pignoletto niente male, ma “non” sono certo paragonabili ai nobili ambienti lombardi e trentini, dove nascono il Franciacorta e il TrentoDoc. E che dire dei bianchi? Piacevoli, interessanti, a volte anche fuori dal coro, ma “non” hanno lo spessore e la profondità di quei friulani che, attorno al Collio, hanno fondato una specie di impero irremovibile.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Il volto frizzante dell’Italia vinicola 10 bottiglie per le feste.
Chi mi conosce sa che sono da sempre un convinto sostenitore delle bollicine `tutto l’anno’, ma, diciamoci la verità, le festività sono un rituale inscindibile dagli spumantizzati, in un legame profondo che significa soprattutto celebrare e festeggiare. Non importa da dove provengano, nel corso degli anni le `bolle’ italiane si sono costruite una reputazione fatta di prestigio e di stile, dato che il rito dell’aperitivo all’italiana ha indubbiamente ancora il suo appeal in tutto il mondo. Storicamente prodotti nel quadrilatero composto da Franciacorta, Trentodoc, Prosecco e Lambrusco, completato dai grandi risultati ottenuti recentemente nell’Oltrepò Pavese e dal Piemonte — dove esiste, oltre alla storica produzione di Moscato d’Asti, l’importante denominazione dell’Alta Langa DOCG — bisogna dire che le bollicine italiane vanno a coprire una vastissima gamma di gusti ed esigenze.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Cosa bevo col panettone? Viaggio tra le proposte dolci della regione.
Arriva sempre quel momento dell’anno in cui i vini dolci non sono esclusivamente il corollario di un buon pasto (se mai lo sono) ma un indispensabile antidoto allo spleen e all’abbassarsi delle temperature. Ma niente paura, la Romagna (ma anche, perché no, l’Emilia con piccoli e cospicui `divertissement’) è terra dalle robuste competenze vinicole, figuriamoci sui passiti. V rubo qualche minuto solo per ricordarvi che si intendono vini dolci quelli che possiedono un residuo zuccherino superiore ai 45 grammi per litro. Per ottenere il risultato, ovverosia mantenere una naturale quantità di zucchero nel vino, senza che questo venga interamente convertito in alcool, ci sono diversi procedimenti, il più conosciuto dei quali è quello della vendemmia tardiva.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Brunello di Montalcino Luca Gardini degusta la nuova annata 2018.
La fine dell’anno, fatalmente, coincide con il propizio e attesissimo rito delle anteprime per i’ vini nuovi’ che a breve verranno immessi sul mercato, soddisfacendo la sete degli appassionati di tutto il mondo. È il caso del Brunello, ormai alfiere di un intero territorio che, ricordiamolo, sotto la denominazione `diffusa’ di complesso agricolo-paesaggistico della Val d’Orcia rappresenta uno dei siti Unesco più rinomati. Altrettanto emblematico, il vino di Montalcino è, esso stesso, simbolo di un territorio, ma anche di un artigianato di eccellenza, anch’esso tutto italico.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Vibrante ed elegante Crognolo, vino autentico che sa di alloro e rosmarino.
Nel suo dna c’è quello della celebre Vigna dell’Impero di Castiglion Fibocchi Primo progetto vitivinicolo di Moretti Cuseri, è ancora oggi un punto di riferimento. Se l’Oreno rappresenta il vino dei grandi riconoscimenti e il Vigna dell’Impero l’eleganza di un’azienda che in Toscane è sinonimo di eccellenza, allora il Crognolo si potrebbe definire come “la storia” di Tenuta Sette Ponti. Questo vino — che porta nel suo dna quello della storica Vigna dell’Impero piantata a Castiglion Fibocchi da Amedeo Duca d’Aosta — è stato infatti il primo della tenuta, nato nel 1998 dal progetto vitivinicolo di Antonio Moretti Cuseri, imprenditore della moda con grande vocazione e passione per la viticoltura e il vino di alta qualità.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Caviro celebra da Vinci con nove vini d’eccezione.
Grande amante del vino, il Genio originario di Anchiano fu un esperto enologo e un appassionato degustatore. Arte, invenzione e scienza, tre parole che in Italia e nel mondo si sposano con un nome più di tutti: Leonardo da Vinci. In pochi però sanno che il genio di Anchiano — riconosciuto come talento universale del Rinascimento — fu un appassionato di vino, oltre che un esperto degustatore ed enologo. Influenzato dal suo profondo legame con la natura, Leonardo studiò e assaggiò le peculiarità della sua Toscana, citandole poi in una lettera del 1515 inviata al suo fattore di Fiesole, nella quale lo invitava a prendere esempio dando indicazioni precise per produrre i migliori vini. Ad affascinare il Genio furono in particolare gli effetti benefici del vino sull’anima che, proprio per questo, veniva regolarmente annotato nella lista della spesa insieme a pane e altri cibi.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Giovane dalle idee nitide Chiara Condello racconta l’amore per il Sangiovese.
«Ricordo benissimo la cura con cui mio nonno si dedicava alla vinificazione. Ho preso molto da lui, a partire dall’attenzione per i piccoli gesti». Idee nitide, a dispetto della giovane età, ed un successo consolidato, testimoniato dalla grande diffusione dei suoi vini, diventati veri e propri `oggetti di culto’, oltre all’Italia, in una quarantina di paesi nel mondo, nonostante le `tirature’ forzatamente limitate (siamo intorno alle 30 mila bottiglie prodotte ogni anno) e le uscite mai programmate o programmabili, perché alla fine è sempre il vino che decide. Del resto, tanta caparbietà traspare vivida anche nelle sue parole, quando si racconta, iniziando con il definirsi orgogliosamente “agricoltrice”.

Fonte: Corriere Romagna Speciale Vini.

Per il 2022 si conferma Natale=bollicine.
Dopo la pandemia aumenta la voglia di bere di qualità, vini, birre e liquori Per 112022 si conferma Natale=bollicine Birre, gin e vermouth premium, champagne e grandi rossi italiani: per le feste di fine anno gli italiani puntano decisi a prodotti di qualità per il consumo fuori casa, dove tra pranzi di lavoro e aperitivi tra colleghi, cene in famiglia e serate con gli amici, dimostrano una cultura del buon bere e del bere responsabile. Dopo mesi di asporto e delivery, le feste 2022 sanciscono il gran ritorno della spillatura, dove a farla da padrona sono le birre premium, partire dalle IPA (India Pale Ale) e APA (American Pale Ale) e dalle Lager Plus.

Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.

«I nostri vigneti patrimonio Unesco».
La proposta del consigliere regionale Davide Natale «I nostri vigneti patrimonio Unesco». Ottenere l’inserimento dei vigneti terrazzati e della viticoltura delle Cinque Terre nella lista del patrimonio immateriale dell’Unesco, per permettere la partecipazione ai maggiori bandi nazionale ed europei e garantire un futuro all’agricoltura sulla costa. È quanto previsto da un ordine del giorno firmato dal consigliere dem spezzino, Davide Natale, che sarà presentato in consiglio regionale in sede di discussione di bilancio. «Per candidare i vigneti delle Cinque Terre a patrimonio immateriale dell’Unesco, come ha fatto per esempio Pantelleria con la sua vite ad alberello, è necessario innanzitutto l’inserimento nel registro dell’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali.

Fonte: Nazione La Spezia.

Spumanti, annata speciale: San Colombano… brinda.
Le bollicine “di casa nostra” per le festività di fine anno C’è anche chi lo spumante lo servirà direttamente al ristorante. «Siamo l’unica azienda vinicola della zona con ristorante all’interno – dice Davide Paninari, amministratore dell’omonima azienda di San Colombano -. Ai nostri tavoli aperitivo e brindisi si faranno con il nostro spumante. E siamo contenti di poter dire che tutti i posti sono già prenotati da due mesi. Anche le vendite stanno andando molto bene, comprese quelle che facciamo online. Veniamo da due anni particolari, questo però è un buon Natale».

Fonte: Cittadino di Lodi.

Incendio in collina, ritirata la querela a tre ragazzini dopo la donazione – Provocano un incendio in collina, querela ritirata dopo la donazione.
L’episodio ad agosto, tre minorenni i responsabili Provocano un incendio in collina, querela ritirata dopo la donazione La decisione del proprietario dei terreni bruciati dopo che le famiglie dei Henni hanno sostenuto il centro diurno della Rsa di SantAngelo di Andrea Bagatta Ma Per scherzo avevano bruciato delle sterpaglie a inizio agosto, causando l’incendio di un pezzo di collina sopra via del Marzano, mai carabinieri di San Colombano dopo una rapida indagine li avevano subito individuati come i responsabili. A distanza di mesi, per espiare la colpa, le famiglie fanno una donazione al centro diurno della Rsa Madre Cabrini onlus di Sant’Angelo, e la proprietà dei terreni collinari bruciati ritira la denuncia.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Un Lambrusco mantovano dedicato a Carlo Magno.
L’Associazione “Mantova Carolingia”, con la fattiva collaborazione delle Cantine Giubertoni di San Nicolò Po, ha realizzato un lambrusco mantovano DOC dedicato a Carlo Magno e alla Via Carolingia, l’itinerario passante da Mantova che l’Imperatore del Sacro Romano Impero percorse nell’anno 800 per recarsi a Roma da Aquisgrana per essere incoronato in San Pietro nella notte di Natale da Papa Leone III. Le bottiglie, che sono destinate ai soci e ai volontari dell’associazione, in particolare a coloro che curano la manutenzione dell’orto di Carlo Magno (nella foto a sinistra) accanto alla chiesa di Santa Maria del Gradaro a Mantova, recano in etichetta il ritratto del re dei Franchi.

Fonte: Gazzetta di Mantova Virgilio.

«Sondrio città del vino» sarà realtà, grazie al finanziamento della Regione.
Il progetto prevede sostegno a commercio e turismo oltre ad arredo urbano e videosorveglianza in piazza Garibaldi «Sondrio città del vino» sarà realtà, grazie al finanziamento della Regione. Sondrio culla dei vigneti, al centro del panorama enoturistico, manifesto di un territorio e veicolo di promozione degli ecosistemi vitivinicoli e dei paesaggi: è il ruolo per la città individuato dal progetto «Sondrio città del vino», premiato da Regione Lombardia con un contributo di 630mila euro sul bando dei Distretti del commercio. ll Comune, nelle vesti di capofila, e gli altri partner (Unione del Commercio del Turismo e dei Servizi, Distretto Biologico della Valtellina, Consorzio Vini, Valtellina Wine Trail e Camera di Commercio), lo realizzeranno nei prossimi due anni.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Cinquecento operatori per il Nizza.
Buon successo dell’evento conclusivo del ventennale dell’Associazioni Produttori Cinquecento operatori per il Nizza Per un errore di redazione la scorsa settimana è uscito il pezzo sbagliato sul ventennale dell’Associazione Produttori di Nizza. Ce ne scusiamo e pubblichiamo quello giusto. Si sono conclusi i festeggiamenti per i venti anni di attività dell’Associazione Produttori del Nizza fondata nel 2002 con la volontà di promuovere la denominazione Nizza Docg non solo a livello locale e nazionale, ma anche all’estero. Un progetto che nel corso degli anni si è sviluppato e ampliato grazie alla determinazione e alla volontà dei produttori, degli operatori, delle istituzioni e del grande pubblico.

Fonte: Gazzetta d’Asti.

A Praga si brinda con Italo, il Timorasso dei Colli Tortonesi.
I vini di Bottazzi di Stazzano premiati nella Repubblica Ceca A Praga si brinda con Italo, il Timorasso dei Colli Tortonesi. Parte da Singapore e dal Canada la lunga storia professionale di Carlo Lorenzo Bottazzi, titolare dell’omonima azienda vitivinicola con sede a Stazzano, che a marzo volerà in Repubblica Ceca per ritirare il “Prague Wine Trophy 2022”, conquistato grazie a Italo Colli Tortonesi Doc del 2016. Un riconoscimento attribuito al produttore del bianco più commercializzato nel Paese est europeo nel 2022. Ad aiutarlo nella sua attività è la moglie Laura Molinari. «Ho iniziato solo nel 2008 a piantare la prima vigna di Timorasso.

Fonte: Popolo Dertonino.

Acqui Brachetto, sulle vendite segno ‘meno’ rispetto a un anno fa.
«Rispetto allo stesso periodo del 2021, quest’anno arriviamo alle festività natalizie con un lieve calo per quanto riguarda le vendite»: è il bilancio di fine anno di Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto d’Acqui. «Una tendenza – commenta – su cui a mio avviso pesa senz’altro il clima non favorevole e di generale incertezza su costi e consumi. Le persone, ovviamente, sono più attente alle proprie spese. D’altronde questo è anche il periodo delle scadenze di Imu e Tari. In questo senso credo che forse sarebbe il caso di rivedere qualcosa, magari posticipando i termini, per andare incontro alle difficoltà degli stessi cittadini».

Fonte: Piccolo di Alessandria.

Oggi incontro alla biblioteca comunale Il vino a Nugola dai tempi granducali.
La produzione vitivinicola nel territorio colligiano sarà il tema della conferenza in programma oggi (appuntamento ore 16) alla biblioteca comunale “Chiara Cataldi” di Collesalvetti (via Umberto I, 34). Nell’occasione, per iniziativa dell’associazione “Salviamo il salvabile”, sarà presentato il libro “Il vino a Nugola” ovvero “La viticoltura dal secolo XVI al XX dalla Fattoria granducale alla Tenuta Grocco” scritto da Clara Errico e Michele Montanelli in collaborazione con Ferdinando Mannini. «Nel libro-spiega Michele Montanelli -si parla della viticoltura nel territorio di Nugola partendo dalla Fattoria granducale ivi esistente e dei vari trasferimenti di proprietà succedutesi dai primi dell’Ottocento in poi passando dai Despotti Mospignotti al barone Tossizza, al principe Piero Strozzi e quindi al professore Pietro Grocco.

Fonte: Tirreno Livorno.

Colline del Prosecco l’enoturismo vola e trascina i consumi.
Gli arrivi a +61% sul 2021 e le presenze. La Docg: «Il nostro territorio inizia ad a +31%. Si punta sulle nuove generazioni esprimere il proprio potenziale attrattivo». Dieci milioni di bottiglie di Conegliano Valdobbiadene Prosecco verranno stappate in tutto il mondo per le feste di Natale. Un brindisi necessario, visto l’exploit delle colline come destinazione turistica. Cresce a doppia cifra il mercato enoturistico e di conseguenza la vendita diretta in cantina. Ma vola anche l’e-commerce. Cambia anche il paesaggio umano della viticoltura: sempre più giovani in cantina e in vigneto, diplomati e laureati e con una quota considerevole di presenza femminile. Il fenomeno curioso? Gli States riscoprono il prosecco “sui lieviti”. Ed è surlie mania

Fonte: Gazzettino Treviso.

C’è ricambio generazionale: sempre più giovani guidano le cantine, crescono le donne.
Il rapporto economico è la fotografia dello stato di salute della Denominazione. Presentato di tradizione con un anno in ritardo è uno studio completo e meditato dell’andamento complessivo del mercato della -Docg. L’analisi, condotta da Eugenio Pomarici, di fatto mette a terra le sensazioni che hanno accompagnato il lavoro del 2021. Difficoltà certo, ma anche una spinta importante a recuperare modelli di vita pre-pandemici. Nel caso del Prosecco di collina l’accento è sui mercati, che di fatto consolidano la propria area di influenza. Il mercato interno detiene ancora la quota maggiore di bottiglie vendute. Per il 2021 si tratta di 59,5 milioni di bottiglie per un valore di 363,8 milioni di curo. La ripartizione per aree Nielsen vede ancora in testa il Nordest come destinazione principale con il 40,3% del prodotto, segue il Nord Ovest con il 30,4%, il Centro con il 18,1% e il Sud e le isole con 1’11,2%
Fonte: Gazzettino Treviso.

I prodotti Dop e Igp valgono 2 miliardi Prosecco Docg,104 milioni di bottiglie.
Presentato il rapporto 2022 del Consorzio di Tutela del Superiore, ricavi oltre il mezzo miliardo Cresce il turismo sulle colline patrimonio Unesco: 350 mila visitatori, in salita anche quest’anno II Regno Unito egli Usa restano gli importatori principali, migliora anche la Germania Nella Marca il mercato dei prodotti Dop e Igp ha un fatturato di 2 miliardi e 209 milioni. E un ruolo importante lo gioca il Prosecco. Il Docg nel 2021 ha chiuso con la produzione di 104 milioni di bottiglie, e quest’anno le stime sono sulla stessa linea. Mentre sono stati 350 mila i visitatori delle cantine del Prosecco Superiore Docg nel 2021 con un incremento del 42,4% rispetto al 2020, penalizzato fortemente però dalla restrizioni Covid. «E quest’anno», annota Diego Tomasi, direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene – nei primi sette mesi gli arrivi e le presenze di visitatori si sono attestati in crescita del 61,8% e del 31% in confronto allo stesso periodo del 2021».

Fonte: Tribuna Treviso.

Ecosostenibilità e giovani Le cantine si rinnovano.
Vigne in rosa. E ancor più le cantine. La denominazione Prosecco Docg è c l’anno scorso ha incrementato anche il ricambio generazionale: i giovani impiegati nel settore corrispondono ormai al 37,2% del totale, sono 1260. La componente femminile della fascia giovane risulta a sua volta in crescita del 31,2% (pari a 501 unità) rispetto alla precedente rilevazione. Il 30% dei nuovi addetti ha ottenuto la laurea. D’altra parte nel 2021 sono aumentate pure le case spumantistiche, salite a 209, il 6% in più rispetto al 2020. Case che hanno raggiunto i livelli più elevati di autosufficienza energetica. È cresciuto, infatti, il numero delle imprese che utilizzano energie rinnovabili (+ 16,7%) e la quota complessiva delle energie rinnovabili sul totale utilizzato raggiunge quasi il 24%.

Fonte: Tribuna Treviso.

Prosecco Cycling, un bilancio da record Fregonese: « È un successo internazionale».
L’organizzatore Massimo Stefani: «Già al lavoro per l’edizione del ventennale». Aperte le iscrizioni Gold (300 posti) Prosecco Cycling, un bilancio da record Fregonese: « E un successo internazionale». E bilancio da incorniciare per l’evento che lo scorso 2 ottobre, a Valdobbiadene, ha coinvolto oltre 2.200 appassionati provenienti da 24 nazioni. Il sindaco Fregonese: «Successo di portata internazionale». L’organizzatore Stefani: «Già al lavoro per l’edizione del ventennale». Appuntamento al 1° ottobre 2023. I numeri sono preceduti da un bel segno positivo. Più iscritti. Più squadre. Più regioni rappresentate al via. Più stranieri. E un indotto sul territorio che continua a crescere. A poco più di due mesi dall’edizione 2022, andata in scena il 2 ottobre, per la Prosecco Cycling è tempo di bilanci. Il dato degli iscritti 2.243 – segnala una crescita del 26% rispetto all’edizione 2021.

Fonte: Tribuna Treviso.

Antonio Carlini in mostra al Museo Bailo Le opere riscoperte del maestro di Martini.
Lo scultore trevigiano pioniere della tutela del patrimonio artistico, ritrasse I”‘urbs picta” nei suoi celebri acquerelli Antonio Carlini in mostra al Museo Bailo Le opere riscoperte del maestro di Martini. 1 pioniere nella tutela del patrimonio artistico che con Bailo, Serena e Botter salvò il ciclo di Sant’Orsola di Tomaso da Modena dalla demolizione della chiesa di Santa Margherita e che si batté per impedire l’abbattimento della Loggia dei Cavalieri. L’artista che ritrasse temi e colori delle facciate dipinte della città e che introdusse alla scultura Arturo Martini; che fu celebrato all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911 per le sue ceramiche e che fu autore di importanti progetti monumentali e interventi di restauro.

Fonte: Tribuna Treviso.

Roberto Lorin rieletto Presidente della Cantina di Conselve.
Lunedì 5 dicembre è stato rinnovato il Consiglio D’Amministrazione della storica cantina sociale. Roberto Lorin è stato rieletto alla guida della Conselve Vigneti e Cantine. Agronomo e titolare di un’azienda vivaistica specializzata nella produzione di barbatelle ad Arre, classe 1979. Ad affiancarlo nel mandato, i nostri soci di Confagricoltura Padova, Claudio Voltan Vicepresidente e i consiglieri Mirco Fusaro e, new entry, Denis Meneghesso. La Cantina di Conselve ha enormi potenzialità ed è orgoglio del territorio, al nuovo CDA vanno le nostre congratulazioni e gli auguri di buon lavoro.

Fonte: Confagricoltura Padova.

La nuova cantina di Tebano si farà, ma sarà al servizio solo del polo universitario.
La nuova cantina di Tebano si farà. Il progetto, sul quale in questi anni di crisi era calato un po’ il silenzio, è stato rimodulato. L’idea non è più quella di realizzare una nuova cantina a servizio degli imprenditori, ma una cantina a servizio del centro universitario. A veder concretizzarsi il nuovo progetto non sarà comunque Terre Naldi, che procederà verso la liquidazione, ma la nuova società a cui spetterà l’amministrazione del polo vitivinicolo. Ancora infatti da determinare la copertura delle spese. La speranza è di riuscire a intercettare qualche bando europeo.

Fonte: Ravenna Web Tv.

Le bollicine italiane per Natale.
Natale, tempo di brindisi. Non uno, ma tanti. Ecco quindi che per pranzi e cene delle feste è importante scegliere la bollicina giusta. Ancor meglio se si tratta di una bottiglia italiana, frutto della grande sapienza delle cantine nostrane. Bianche o rosate, di seguito una selezione di bollicine italiane dal Trentino alla Calabria, passando per la Toscana. Vini alla portata di tutti, perfetti da gustare a tavola con amici e parenti o per essere un’ottima idea regalo per wine lovers.

Fonte: INformaCibo.

Carta d’imbarco per il vino siciliano: all’Aeroporto di Palermo arriva il primo wine bar di Planeta.
Il nuovo spazio vista mare allo scalo Falcone e Borsellino offrirà i vini Planeta con piatti del territorio a viaggiatori di tutto il mondo. Il vino made in Sicily è pronto a fare il check-in ed a partire per nuove rotte internazionali: all’Aeroporto di Palermo nasce il primo wine bar monomarca firmato Planeta, una della cantine-simbolo dell’enologia dell’isola. Nell’area imbarchi dello scalo Falcone e Borsellino, al terzo livello, un grande spazio con vista panoramica sul mare offrirà piatti tipici della gastronomia siciliana insieme ai vini dell’azienda, pronti per essere degustati e acquistati dai numerosi viaggiatori che ogni anno arrivano e ripartono dallo scalo di Palermo (nei primi dieci mesi del 2022 sono stati oltre 6 milioni). Il nuovo Planeta Wine Bar sarà inaugurato tra il 2023 e il 2024, al completamento dei lavori previsti all’interno dell’aeroporto.

Fonte: WineNews.

Storia del vino in breve. Sviluppo del consumo e della produzione nel mondo.
Quali sono le origini del vino e quale è stata la sua importanza nella storia sociale e culturale del genere umano? Come si caratterizzano oggi il suo consumo e la sua produzione? Il vino ha origini antichissime e nel corso degli anni ha contribuito a forgiare l’identità di molti popoli. Oggi è bevuto in tutto il mondo ed è prodotto in numerosi Paesi, ma la sua “terra di elezione” è l’Europa mediterranea. Vediamo come si caratterizzano il consumo e la produzione di vino e qual è la sua storia.

Fonte: Geopop.

Berebene 2023: i migliori vini per rapporto tra qualità e prezzo.
La guida Berebene 2023 di Gambero Rosso ha svelato anche quest’anno i migliori vini italiani per rapporto qualità-prezzo e assegna sei premi speciali. L’Italia è un paese che vanta un ottimo patrimonio enologico che tutto il mondo ci invidia. Solitamente si tende a pensare che per avere un vino di grande valore sia necessario spendere molto, ma in realtà non è così. Il nostro territorio ci permette di avere vini italiani con un ottimo rapporto qualità -prezzo e Gambero Rosso ha deciso di pubblicare una guida proprio su questo.

Fonte: inItalia – Virgilio.

Il vino italiano all’estero fatica ma non arranca..
La domanda di vini fermi si dimostra stabile o in leggero calo in Germania e Gran Bretagna, mentre sono in contrazione le quantità vendute negli Usa e in Svizzera. Bene invece le bollicine. È di 16 milioni di ettolitri la domanda di vino italiano all’estero che, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio del vino Uiv-Ismea su base Istat, chiude il parziale dei primi nove mesi con volumi in sostanziale continuità (+0,3%) sul risultato dello stesso periodo dello scorso anno, per un controvalore-record di quasi 5,8 miliardi di euro.

Fonte: Teatro Naturale.

Agevolazioni produttori vino: fino a 30.000 euro per etichette digitali sulle bottiglie.
Regole per richiedere fondi, con procedura a sportello, per sviluppo digitale di: produttori vino DOP, IGP, biologico, imbottigliatori, strutture di agriturismo. Il Decreto MIPAAF. Pubblicato in GU n 292 del 15 dicembre il Decreto MIPAAF 30 giugno con criteri e modalita’ per l’assegnazione di contributi a favore dei produttori di vino DOP e IGP nonche’ dei produttori di vino biologico che investano in piu’ moderni sistemi digitali. In particolare, si tratta dei contributi previsti dall’art. 1, comma 842, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per il perseguimento delle seguenti finalità: favorire la promozione dei territori, anche in chiave turistica; recuperare antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese. L’importo del contributo concedibile ad un singolo beneficiario è pari ad un minimo di 10.000,00 euro e sino ad un massimo i 30.000,00 euro.

Fonte: FISCOeTASSE.com.

Vino Etna Doc escluso dal bando per la promozione. “Useremo i fondi europei”.
Il consorzio che riunisce oltre duecento viticoltori e produttori sulle pendici del vulcano non è stato ammesso al finanziamento del ministero dell’Agricoltura. Nessun rischio per i progetti secondo il direttore Lunetta, a partire dalla partecipazione al Vinitaly, finanziati con le risorse del Psr Sicilia e dell’Ue. Dal ministero dell’Agricoltura niente soldi per la promozione del vino dell’Etna. Il Consorzio Etna Doc, che riunisce oltre 200 viticoltori e produttori distribuiti in 133 “contrade” sulle pendici del Vulcano, è stato escluso dal bando ministeriale “per azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli”. Non così per il Consorzio Doc Sicilia, che ha ottenuto un finanziamento di oltre 480 mila euro, per il Consorzio Cerasuolo di Vittoria Docg e Vittoria Doc, che potrà disporre di quasi 100 mila euro, e per il Consorzio dei vini Doc dell’isola di Pantelleria, che ha ottenuto 91 mila euro.

Fonte: FocuSicilia

Romania: sulle colline di Tauni raccolta l’uva ghiacciata per “il vino papale”.
Più di quattrocento persone – tra romeni e operai immigrati nepalesi – hanno partecipato, a metà dicembre, a una raccolta particolare di uva speciale sulle colline di Tăuni, un piccolo villaggio nella contea di Alba, nella zona centrale della Romania. L’azione è durata circa quattro ore e si è svolta su undici ettari di vigna, a una temperatura di 10 gradi sotto zero. L’uva era ghiacciata e il vino che ne sarà ottenuto è conosciuto come “eiswein”, il vino di ghiaccio, ma i romeni lo chiamano anche “vino da messa” o “vino papale”. Infatti, Papa Francesco, durante la sua visita in Romania, nel 2019, ha celebrato il 2 giugno, a Blaj, con l’eiswein romeno. “Per noi è stata una grande gioia, anche perché abbiamo continuato a offrire al Papa questo vino per la messa: lo inviamo ogni anno in Vaticano”, ha dichiarato per la pubblicazione romena Alba24 il proprietario della Cantina Jidvei – l’unica a produrre eiswein romeno – Claudiu Necşulescu..

Fonte: AgenSIR.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.