rassegna stampa del vino di venerdì 7 aprile 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 7 aprile 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Le top aziende «ambasciatrici» della filiera del vino italiano.
Unicredit e Nomisma hanno analizzato oltre 90 indicatori delle imprese del settore Le top aziende «ambasciatrici» della filiera del vino italiano Record di export e creazione di valore. Spiccano quelle in Veneto •• Le imprese rappresentano un asset strategico per il valore della filiera vitivinicola italiana e del Veneto in particolare. Negli anni si sono infatti evolute per rispondere alle continue sfide del mercato, generando valore non solo per sè stesse ma anche per i territori in cui sono inserite. E quanto emerge nella tappa finale del percorso di analisi sul posizionamento competitivo delle filiere agroalimentari avviato da Unicredit e Nomisma che – dopo aver presentato a Vinitaly 2021 e 2022 rispettivamente il super-indice Agri4lndex dedicato al rating della filiera vitivinicola italiana rispetto ai competitor europei e lo scoring delle Regioni del Vino – in questa occasione ha identificato 8 imprese BestAmbassador del vino italiano.

Fonte: Arena.

Multe e rimozioni crollo verticale Promosso il piano traffico per il Vinitaly.
Posivito il bilancio della rassegna internazionale dal punto di vista viabilistico. E in programma ci sono altri interventi Crollano le multe e le rimozioni Promosso il piano per il Vinitaly Nel 2022 erano state 1.753 e 122, oggi sono 772 e 52. Ferrari: «Decisive le navette» Strategico UP anche l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza Luigi Altamura Comandante della polizia locale Roberto Vacchini •• Dicono che al centralino della polizia municipale c’era più di qualche agente sorpreso. Non di ricevere telefonate nei giorni di fiera che quello, si sa, è ineluttabile come le tasse. Di riceverne, invece, così poche rispetto agli anni passati. Fuori il pennarello rosso: Vinitaly 2023 può essere cerchiato nel calendario come l’anno della svolta.

Fonte: Arena.

Promozione del vino potenzialità inespresse – Promozione del vino….
Anche quest’anno il Vinitaly di Verona si è confermato punto di riferimento per il mondo enologico mondiale, anche attraverso un cartellone ricco di appuntamenti e di incontri utili a raccontare, al meglio, quella che è la grande cultura del vino. Non nascondo, però, di aver avvertito con una certa forza, aggirandomi per stand e padiglioni, la necessità di un aggiornamento delle forme di promozione del vino, alla quale anche il Vinitaly è chiamato. Paradossalmente, proprio in una edizione dei grandi numeri c dei numerosi eventi collaterali organizzati, penso che la grande fiera del Vinitaly debba puntare a un cambio di passo decisivo e che non possa sottrarsi al confronto con quegli aspetti che hanno letteralmente invaso anche l’universo enologico.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.

La Vernaccia fa splendere lo stand della Copagri.
Si è conclusa la kermesse veronese di Vinitaly 2023 e per le Marche continua a crescere l’attenzione verso i propri vitigni che dimostrano di essere sempre più all’altezza di quelli italiani. Anche per il 2023 il trend di crescita dell’export del vino marchigiano sarà ultra positivo e supererà di molto l’aumento delle vendite avvenuto nel 2022, che ha toccato quasi un più 26%. La Copagri (Confederazione produttori agricoli), presente con uno stand, ha ospitato una selezione di cantine da tutta Italia di cui tre marchigiane, l’azienda agricola Marchetti di Ancona con il suo Verdicchio, la cantina Villa Pigna di Ascoli Piceno con il Rosso piceno superiore e l’azienda agricola Colleluce di Serrapetrona (Macerata) con la Vernaccia.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

San Marino brinda al Vinitaly.
Anche il Titano è stato protagonista alla 55esima edizione del Vinitaly-Salone internazionale dei vini e distillati, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino che ha visto la partecipazione di oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni. San Marino ha presentato e valorizzato i prodotti vitivinicoli del territorio. Il segretario di Stato al Territorio, Stefano Canti, ha visitato lo spazio espositivo della Repubblica di San Marino esprimendo compiacimento per i risultati ottenuti durante l’esposizione. «Si è concluso Vinitaly 2023 – dice l’enologo della Cantina San Marino, Michele Magalotti -, una grande opportunità.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

«A Vinitaly bilancio positivo Rivediamo i compratori asiatici».
L’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia «A Vinitaly bilancio positivo Rivediamo i compratori asiatici» BARI – Puglia terra di vini pregiati, di imprese e cantine immerse in paesaggi mozzafiato, tra i filari di vitigni autoctoni, che hanno difeso, valorizzato di generazione in generazione, e migliorato un prodotto oggi fortemente richiesto sui mercati europei ed internazionali. È la Puglia in mostra alla 55esima edizione del Vinitaly 2023 di Verona, che martedì scorso ha chiuso i battenti centrando ancora una volta l’obiettivo prefissato, ovvero di promuovere la qualità indiscussa dell’enogastronomia regionale, così come da strategia della Regione che, con il suo Dipartimento Agricoltura, in collaborazione con Unioncamere Puglia, ha sostenuto la partecipazione di 115 imprese vitivinicole, presenti nel Padiglione 11, e coordinato numerosi eventi promozionali dedicati dentro e fuori Salone.

Fonte: Taranto Buonasera.

Ca’ del Bosco, mezzo secolo in volata.
Maurizio Zanella, 270 ettari: cresceremo ancora «Più cambia il clima, più servono vigneti in Franciacorta». Maurizio Zanella (nell’illustrazione qui sotto), presidente e fondatore di Ca’ del Bosco, racconta la nuova corsa alla terra sulle colline del Metodo classico bresciano. «Le cantine decano accumulare vini di riserva, anche al 15% della produzione, per fat fronte alle annate più sinistre, tra gelate primaverili e siccità». A 5o anni dalla prima bottiglia, Ca’ del Bosco è una solida azienda che domina su 270 ettari di vigneti. Punta a crescere ancora, come altre aziende franciacortine. La disponibilità di vigneti è limitata e per questo i prezzi all’ettaro sono saliti, si parte da 200 mila euro l’ettaro e si supera il doppio. Anche íl successo della denominazione rende più competitiva la corsa al terreni.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Il nostro vino buono e i suoi tanti nemici.
Oltre agli astemi, i tappi di plastica, la vendemmia a giugno e non a settembre, il Chianti e il Pigato che fanno più bottiglie dell’uva che li produce, la raccolta meccanica, il prezzo e gli americani. Il Foglio, perla penna di Paola Peduzzi, ha fatto un lungo e interessante reportage su Vinitaly, la fiera del vino che si svolge in questi giorni. Il Foglio però si occupa soprattutto dell’aspetto economico, che ovviamente c’è perché il vino è un prodotto, anche se molto particolare. Io penso invece che quella del vino sia soprattutto una questione culturale più importante di quella economica. Di quest’ultima mi preme solo sottolineare che noi italiani siamo incapaci di promuovere i nostri prodotti. I francesi hanno degli ottimi vini, beaujolais, bordeaux, borgogna. Ma noi ne abbiamo di altrettanto validi, e forse più validi e soprattutto molto diversificati.

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Il vignaiolo 4.0 rilancia la viticoltura con blockchain e NFT.
La startup piemontese GroGrapes, che conta 17 soci, punta a crea una community di vigneron virtuali che con un minimo investimento possono sostenere appezzamenti reali nel Monferrato astigiano di Paola Stringa possiamo chiamarla `mezzadria 4.0′, o `mezzadria digitale’. Il progetto pionieristico di GroGrapes unisce reale e virtuale, vigna e piattaforma, istituti del codice agricolo e smart contract della blockchain. Prende forma nel 2020, in piena pandemia, dall’idea di due amici, Carlo Farotto e Stefano Francia, con un background professionale industriale ma una storia familiare che affonda le radici, come per molti in Italia, nella terra. In quella del Monferrato, dove, dal `700, nella Cascina della Pesa c’erano le stalle e i vitelli e si producevano frutta e vino.

Fonte: Il Settimanale PMI.

Enologia sartoriale.
Piccoli produttori e grandi bottighe — a cura di Riccardo Lagorio Azienda Agricola Mammoliti Wines • Lucraetio Nella terra dell’oliva taggiasca, dove un tempo erano pure famosi gli agrumi, tra i vitigni si sta riaffermando il Moscatello di Taggia. Accantonata a favore degli ulivi, la vite locale è in prima linea per affermare la specificità del territorio e contrastare il mercato (indifferenziato) dei vitigni internazionali. Suo padrino Eros Mammoliti, che a fine Novecento, ascoltando i racconti degli anziani e inseguendo le loro orme alla ricerca degli alberi superstiti, ha saputo intravedere tra quei tralci un futuro vinicolo delle Valli Argentina e Armea. Lucraetio, secco e giallo intenso, profuma di timo e pesca bianca. Lo stoccafissu à baücôgna, ancestrale versione di Badalucco del brandacujun (quest’ultimo, stoccafisso accomodato con patate), si invaghisce del persistente retrogusto salino e ammandorlato del vino.

Fonte: Il Settimanale PMI.

Il nuovo liceo del made in Italy.
Perché risponde alla crescente proiezione verso il resto del mondo dell’economia italiana Il nuovo liceo del made in Italy La sinistra sul suo conto ha preso lucciole per lanterne. C’erano una volta i due licei: classico e scientifico. Poi sono nati il linguistico, il musicale, il liceo classico con indirizzo scientifico e infine il liceo delle scienze umane opzione economico-sociale. Insomma, dal santuario ateniese dedicato ad Apollo liceo (da lùcos, lupo o dalla Licia, regione dell’Asia Minore) il termine liceo ne ha fatta di strada. Fino al Vinitaly di Verona, dove l’altro giorno la premier Meloni ha presentato la sua nuova idea: il liceo del made in Italy, che sarà «quello più legato alla cultura italiana». «Vogliamo valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità» ha spiegato il Presidente del Consiglio.

Fonte: Italia Oggi.

Conoscere (e trovare) il vino naturale.
“Vino naturale per tutti. Che cos’e, dove trovarlo, come amarlo”. Toma in un pratico formato tascabile il volume di successo di Alice Feiring, giornalista, divulgatrice e paladina di questo unico, sempre piu distinto e affermato frangente del mondo enologico. ll libro è pubblicato da Slow Food Editore. A completare l’opera è un elenco di produttori italiani e stranieri di grandi vini naturali.

Fonte: Libero Quotidiano.

Milano finanza Personal – Château Ausone, bene i senior.
Rivalutazione media del 4,98% alle-aste per le 16 annate dal 1934 al 1999 Château Ausone, bene i senior di Cesare Pillon prodotto in quantità limitata, Château Ausone prende parte con molta parsimonia alle aste, dove però spunta abitualmente quotazioni stabili ed equilibrate. L’anno scorso ha rinunciato alla classificazione di Premier Grand Cru Classé A, di cui era stato insignito insieme a Château Cheval Blanc nel 1955, quando questa denominazione era stata creata a Saint Emilion: lo ha deciso per protestare contro la concessione della Classé A ad aziende più attive nel marketing che nella ricerca della qualità ma lo ha fatto senza clamore, mostrando ancora una volta la sua scarsa propensione a mettersi in mostra.

Fonte: Milano Finanza.

Carpineto scommette su ricerca e green – Carpineto investe su ricerca e sostenibilità per crescere.
Carpineto, l’azienda di Greve che ancora oggi fa capo alle due famiglie Sacchet e Zaccheo, investe in innovazione. Conta cinque tenute nelle denominazioni storiche, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino, oltre che in Maremma e Valdarno, per un totale di zoo ettari di vigneti, 3o etichette e 3,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno. «La nostra forza è il buon rapporto qualità-prezzo», spiega elencando i punteggi ottenuti nelle guide vinicole Antonio Michael Zaccheo, figlio del fondatore che segue l’export ed è appena tornato dal Vinitaly. Pieraccini —u pag. 11 Carpineto investe su ricerca e sostenibilità per crescere Toscana. In arrivo a Greve una nuova linea di. imbottigliamento da 2,4 milioni che servirà per il Chianti Classico. Pannelli solari, impianti di irrigazione e parco macchine nuovi per tagliare i costi dell’energia Silvia Pieraccini sogni si possono avverar.

Fonte: Sole 24 Ore Centro.

Il Vino delle Sabbie diventa Divino Comacchio torna capitale del gusto.
Il 29-30 aprile e l’1 maggio la prima edizione d i un grande percorso enologico Comacchio I vini delle sabbie in festa a Comacchio. Con la manifestazione Delta Divino, in programma il 29-30 aprile e il 1° maggio, la città lagunare ospiterà la prima edizione di una manifestazione enologica del Delta del Po e delle eccellenze gastronomiche. Si tratterà di una tre giorni dedicata al vino e al cibo, ma anche con appuntamenti di cultura e arte contemporanea, nel suggestivo palcoscenico urbanistico e monumentale costituito dal centro storico di Comacchio.

Fonte: Nuova Ferrara.

Lambrusco, dopo il Mef trasferta a Parigi.
È tra i vini italiani diffusi in più Paesi al mondo, oltre 90 nel complesso. È il Lambrusco: un vino che, sotto un unico nome, racchiude un’ampia gamma di interpretazioni e denominazioni, alcune delle quali sono nate oltre 50 anni fa. Questo traguardo, festeggiato di recente insieme ai produttori presso il Museo Enzo Ferrari a Modena, sarà al centro di un evento internazionale che il Consorzio Tutela Lambrusco, in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna, sta organizzando per il 21 giugno a Parigi.

Fonte: Resto del Carlino Modena.

Mazzali: «Investiamo sull’enoturismo».
Dopo il record di Vinitaly, Mazzali: «Investiamo sull’enoturismo» L’assessore Barbaraa Mazzali: Enogastronomia e turismo sono strettamente connessi nella promozione del territorio. «Il vino è un prodotto del territorio e quindi anche un biglietto da visita per i turisti, nazionali e esteri. Lo sa bene la Lombardia, che è protagonista nell’enoturismo», ha spiegato Barbara Mazz1i, assessore al Turismo, Marketing territoriali e Moda di Regione Lombardia, commentando i numeri da record del Vinitaly 2023.

Fonte: Brescia Oggi.

Mazzali dopo Vinitaly «Lombardia protagonista».
«Enogastronomia e turismo sono strettamente connessi nella promozione del territorio. Il vino è un prodotto del territorio e quindi anche un biglietto da visita peri turisti, nazionali e esteri. Lo sa bene la Lombardia, che è protagonista nell’enoturismo», spiega Barbara Mazzali, assessore al turismo della Regione, commentando i numeri da record del Vinitaly 2023 che ha chiuso i battenti ieri a Verona. Sono state 93mila le presenze, di cui 29.600 straniere, registrando un +20% di buyer esteri rispetto allo scorso anno, con la presenza di 143 Paesi, che in questa edizione hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vigneti sottozero per troppe ore «Speriamo che si riprendano».
L’allarme scatta nelle zone di Rovescala, Santa Maria della Versa e Casteggio. Più fortunati i terreni meglio esposti al sole Vigneti sottozero per troppe ore «Speriamo che si riprendano». Anche i vigneti dell’Oltrepo Pavese colpiti dalla gelata della notte tra mercoledì e giovedì. E ora si temono danni sulla produzione, che già risente del prolungato periodo di siccità. I tecnici della Coprovi di Casteggio stanno effettuando i sopralluoghi nelle zone più colpite e solo nei prossimi giorni si potrà fare una stima completa dei danni. Le colonnine meteo che la Coprovi ha installato sul territorio hanno registrato tra i vigneti di fondovalle, in alcuni casi, temperature sotto lo zero, da -2 a -4 gradi, come ad esempio a Rovescala, Santa Maria della Versa, ma anche in zone del Casteggiano.

Fonte: Provincia – Pavese.

II vino come ambasciatore del gusto «Cene a tema per attrarre turisti».
Nel mondo del vino «fare sistema» significa promuovere il territorio. II vino, da anni, si lega sempre di più alla gastronomia, alla cultura, all’arte e alla storia di un luogo divenendo uno dei principali elementi capaci di attrarre un numero sempre crescente di turisti. Un modello emblematico è quello legato al progetto «Enoturismo Marche. Dalla vigna alla tavola» che è stato presentato ieri ad Ancona nella sede direzionale di Confcommercio Marche. Nato dalla collaborazione tra la Regione Marche, Marche e Wine e Confcommercio, coinvolge circa duecento cantine, oltre trenta birrifici agricoli e artigianali, e più di duecento tra ristoratori, bar e produttori di cibi di denominazione.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Vinitaly: Gran Monferrato con Paolo Desana e la Doc.
A Verona La candidatura a Territorio europeo del vino 2024 e il libro sulla vita del senatore Vinitaly: Gran Monferrato con Paolo Desana e la Doe • Nella seconda giornata del Vinitaly, al Padiglione 10, nello spazio istituzionale di Piemonte Land of wine e Regione Piemonte, è stato presentato il grande evento che avrà luogo a Torino dal 21 al 23 settembre: il Salone Mondiale del Turismo WTE — World Tourism Event 2023, a cura dell’Assessorato regionale al Turismo e Cultura, Visit Piemonte e Mc Marketing Consulting. Vittoria Poggio, assessore al Turismo, cultura e commercio della Regione ha sottolineato «l’importanza dei grandi eventi per rendere sempre più attrattiva la regione. Il Salone sarà a Torino, e si svolgerà in uno dei luoghi culturali e storici più prestigiosi, Palazzo Carignano, ma non solo, coinvolgerà tutte le province attraverso la rete delle Agenzie turistiche».

Fonte: Monferrato.

Grignolino e anche Rubino A Verona conferme e sorprese.
Per i nostri vigneron presenti in fiera tantissimi contatti sia in Italia che all’estero Grignolino e anche Rubino A Verona conferme e sorprese • Si è conclusa con soddisfazione, per i vigneron monferrini del Consorzio di Tutela Colline del Monferrato Casalese, l’edizione 2023 del Vinitaly, con nuovi contatti raggiunti e mercati aperti sia in Italia sia nel resto del mondo. Per qualcuno è stata una conferma, per altri una sorpresa rispetto ad un Salone tra i più importanti del mondo enoico che, quest’anno, ha contato oltre mille top buyer provenienti da 68 Paesi selezionati. I vini cosiddetti di nicchia sono stati tra i più apprezzati rispetto ad un mercato in continua ricerca degli un descovery Made in Italy, ovvero, degli autoctoni meno noti ad effetto “wow”, quelli che trasferiscono un percepito di esclusività e di autenticità dei sapori.

Fonte: Monferrato.

Novità al Vinitaly L’idea valenzana: gioiello’ al collo …della bottiglia.
Si torna dal Vinitaly con ottimismo, per un Piemonte sempre al centro dell’attenzione del mondo enologico. Sui buoni affari stretti tra i padiglioni c’è naturalmente riserbo, ma tra gli operatori alessandrini si ostenta soddisfazione perla fiera, ritornata ai livelli pre-pandemia per numero di visitatori specializzati e per l’interesse che ha catalizzato, polemiche comprese. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura, sprona all’orgoglio piemontese: «Il Piemonte, con una superficie vitata di 48.000 ettari – di cui il 43% situata in montagna, il 30% in collina e il 27% in pianura – offre eccellenze enogastronomiche riconosciute a livello internazionale. I nostri vitivinicoltori hanno saputo affrontare e superare, grazie alla qualità dei loro prodotti, la riduzione delle esportazioni durante il Covid, trovandosi oggi ad essere il primo comparto export del Paese»

Fonte: Piccolo di Alessandria.

Presenze in calo ma più stranieri a Vinitaly 2023 – Mondo Vinitaly.
Quella che si è appena conclusa a Verona è stata un’edizione di Vinitaly caratterizzata dalla presenza di tanti importatori e buyer stranieri, ma pochi ristoratori e appassionati italiani, frenati dal costo del biglietto di 120 euro. È l’impressione dei produttori biellesi presenti in fiera in base all’affluenza negli stand nell’area del Consorzio Nebbioli Alto Piemonte o in altri padiglioni. Per gli organizzatori un buyer su 3 proveniva dall’estero con un +20% rispetto al 2022. Mondo Vinitaly Alla fiera di Verona che si è chiusa mercoledì il ritorno massiccio fra gli stand dei compratori internazionali Bilancio positivo per le aziende biellesi e vercellesi, grandi assenti dell’edizione numero 55 invece i ristoratori. Le cantine laniere soddisfatte della kermesse veneta Bramaterra in vetrina “C’è molto interesse per il nostro territorio”.

Fonte: Stampa Biella.

Mondo Vinitaly.
Alla fiera di Verona che si è chiusa mercoledì il ritorno massiccio fra gli stand dei compratori internazionali Bilancio positivo per le aziende biellesi e vercellesi, grandi assenti dell’edizione numero 55 invece i ristoratori Contatti preziosi per i produttori del Gattinara Docg Gli Usa alla scoperta dei rossi gattinaresi E c’è anche il Vietnam. La conferma del fatto che il Nord Piemonte Je i suoi vini sono noti ben oltre i confini italiani e che il Gattinara, unica Docg vercellese, è uno degli ambasciatori migliori del nebbiolo nel mondo. La 558 edizione di Vinitaly, conclusasi mercoledì, ha regalato nuove certezze e qualche sorpresa ai produttori di Gattinara. Miglior organizzazione, meno privati ma più addetti al settore negli stand, l’atteso ritorno dei rappresentanti di mercati esteri importanti che tra pandemia e conflitto ucraino mancavano a Verona da quattro anni.

Fonte: Stampa Vercelli.

Due mari e tre marchi “doc”, Messina conquista il ” Vinitaly”.
La nostra città protagonista alla kermesse di Verona con Mamertino, Faro e Malvasia. L’intervento del sindaco Basile Due mari e tre marchi “doc”, Messina conquista il “Vinitaly” Un’occasione preziosa per promuovere sempre più l’immagine del territorio Messina è sempre stata la cittä “porta” della Sicilia, e questa funzione ne ha scritto il destino. Terra d’accoglienza, terra di culture che si avvicendano nella Storia, ognuna in grado di integrarsi all’altra, in quell’universalità che e stato il Mediterraneo. Su questo scenario il si ste ma vino de] Messinese – l’unico in grado di poter vantare tre denominazioni “Doc” distribuite tra la terra ferma e le Eolie (Doc Malvasia delle Lipari, Doc Mamertino e Doc Faro) -, può generare sinergie di sistema tra territori video strutture ricettive e, ovviamente ristorazione.

Fonte: Gazzetta del Sud Messina.

Ecco come si diventa la prima denominazione d’Italia certificata «Equalitas» per la sostenibilità.
II Consorzio di Montepulciano svela le buone pratiche delle aziende che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo Ecco come si diventa la prima denominazione d’Italia certificata «Equalitas» per la sostenibilità Andrea Rossi: certificazione. Quale sia stato il ultimi cinque anni ha investito modo in cui ciascuna cantina ha in formazione e contribuito a farlo, ha cercato di sensibilizzazione sui temi di «Essere una scoprirlo il Consorzio del Vino sicurezza e ambiente. La totalità Nobile di Montepulciano che ha delle aziende ha dichiarato denominazione chiesto ai propri associati con inoltre di aver ridimensionato quali attività abbiano l’utilizzo di fitofarmaci e sostenibile privilegiato questo obiettivo.

Fonte: Toscana Oggi.

Il Consorzio del Brunello brinda al Vinitaly.
«E stato un Vinitaly all’altezza delle nostre aspettative: abbiamo riscontrato una buona presenza di operatori, importatori e distributori internazionali altamente profilati». È il commento del presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, a conclusione della 55^ edizione del Salone internazionali che si è svolto Veronafiere. «Tra i buyer esteri – ha aggiunto Bindocci -, è stato particolarmente interessante incontrare delegazioni provenienti anche da mercati emergenti come Est Europa, Cina e Messico. Si sono chiusi affari e aperte nuove possibilità per le nostre denominazioni a conferma di quanto la partecipazione a questi eventi sia necessaria». Al 55° Vinitaly hanno esposto 134 aziende di Montalcino, di cui 63 nella collettiva coordinata dal Consorzio.

Fonte: Nazione Siena.

Intervista a Ulrich Pedri – «Vini, costi di produzione alle stelle ma qualità superiore alla media».
Il personaggio. Dal 1991 Ulrich Pedri lavora al settore Enologia del Centro di Sperimentazione a Vadena e dal 2008 ne è il responsabile «Dal 2010 siamo entrati a far parte del mercato dei “grandi vini” e la nostra ricerca mira ad essere il più possibile applicabile nell’immediato» Ci concentriamo sulla tipicità, sulle sensazioni gustative dei vini e sulla conservabilità. Dal 1991 Ulrich Pedri lavora al settore Enologia del Centro di Sperimentazione Laimburg e dal 2008 ne è il responsabile. Con il suo team, Pedri si occupa di ricerca applicata e trasferimento di conoscenze in stretto contatto con vignaioli ed enologi delle cantine vitivinicole locali. Grazie alle degustazioni effettuate, gli operatori del settore hanno la possibilità di informarsi e aggiornarsi in prima linea sulle novità dalla ricerca scientifica.

Fonte: Alto Adige.

La prima volta per i laboratori del Noi Techpark al Vinitaly.
Nuove tecnologie. Uno stand con i partner dell’ateneo bolzanino e del Centro di Laimburg. Cinque giorni, oltre 4.000 aziende espositrici da 30 nazioni, più di 125mila presenze da oltre 130 Paesi. Sono i numeri dell’edizione 2023 – chiusa l’altro ieri – del più importante salone dedicato al vino e ai distillati, il Vinitaly, a cui, per la prima volta, hanno partecipato anche i laboratori Food Tech del Noi Techpark con i partner unibz e Centro di sperimentazione Laimburg, oltre a 90 produttori altoatesini. Quello vitivinicolo è un settore importantissimo per l’Alto Adige, così come per il resto d’Italia – l’industria vitivinicola nazionale vale 31,3 miliardi di euro e impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti – e le attività di ReS sono strategiche per ogni impresa del settore che voglia guardare al futuro con business innovativi e sostenibili.

Fonte: Alto Adige.

All’ombra del sogno Unesco si apre il Palio del Recioto.
Cultura, sport e gastronomia nel programma dell’evento che inizierà domani e si chiuderà dopo Pasqua All’ombra del sogno Unesco si apre il Palio del Recioto II titolo potrebbe andare alla tecnica dell’appassimento delle uve Brunelli: «II metodo è parte delle attività e della storia della Valpolicella» Il sindaco Grison: coordinamento del Consor- economici in rete sono i punzio« Siamo orgogliosi tutela vini Valpolicella. ti chiave per l’assessore a turi«Siamo« In questi primi mesi del smo e promozione, Camilla di essere parte 2023 sono iniziati i passaggi Coeli: «Comune, pro loco, as del percorso istituzionali con la Commis- sociazioni locali e stakeholsione nazionale italiana per der condividono l’obiettivo e proporremo l’Unesco e il Ministero della di promuovere luoghi di intero fondimenti» cultura», afferma il sindaco resse per i visitatori e il no approfondimenti» Roberto Grison.

Fonte: Arena.

Doppio riconoscimento per l’azienda “Le Carline’.
Al concorso enologico internazionale “Wine Without Walls” alla 55.esima edizione di Vinitaly. “Le Carline” si è aggiudicato i premi con i vini “Sauvignon Nepis IGT Veneto 2021” e “Carline Rosso IGT Veneto Orientale 2020”. «Siamo orgogliosi di questo risultato – commenta il produttore Daniele Piccinin – in quanto il Sauvignon Nepis 2021 è uno dei pochi PIWI, vino ottenuto da vitigni resistenti alle malattie fungine, ad essere premiato e segna qual è l’importante strada che questi nuovi vitigni stanno percorrendo». Il riconoscimento al Vinitaly è tanto più importante in quanto proprio al Vinitaly è stata ufficialmente presentata “Iwi Italia”, l’associazione che racchiude le varie PIWI regionali.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Finto vino Doc Perquisizione anche nella Marca.
Le perquisizioni, nelle aziende Antonutti di Colloredo di Prato e Wine Company Srl di Premariacco, sono proseguite anche ieri, per tutta la giornata e ne sono state effettuate anche a carico di un agente di commercio trevigiano. Sono circa 20 mila, per un totale di 150 ettolitri e un valore di 200 mila euro, le bottiglie, già pronte per essere commercializzate, sequestrate giovedì sera dai carabinieri del Nas e dagli ispettori dell’Ufficio Icqfr Nord Est (Ispettorato centrale a tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari) in quanto la documentazione acquisita a seguito della perquisizione avrebbe evidenziato, secondo quanto si è appreso, alcune divergenze in merito alla provenienza e alla consistenza del vino.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il volo dei paracadutisti apre la Mostra Docg di Col San Martino.
Al via ieri l’evento più antico della Primavera del Prosecco Zaia annuncia che a giugno sarà pronto il Cammino Unesco. Come sono le colline dell’Unesco dal paracadute? «Una meraviglia di merletti», rispondono, i carabinieri del rinomato I Reggimento Tuscania. Il volo dei paracadutisti durante l’inaugurazione della 67. Mostra del Valdobbiadene Superiore, è l’emozione che il presidente della Pro Loco, Luciano Stival, ha voluto riservare alla sua gente. «Abbiamo scelto i carabinieri del Tuscania — ha detto il presidente della Pro Loco, Stival, dando avvio all’evento inaugurale con l’arrivo dal cielo del tricolore —, perché vogliamo lasciare il segno, ma soprattutto lasciarci alle spalle il passato. È un sogno che si realizza anche per me che sono stato paracadutista». Ad augurare buona mostra è stato Walter Balliana, il presidentissimo, 93 anni, reduce da tutte le 67 edizioni della Mostra.

Fonte: Tribuna Treviso.

Ecco Co(u)ltura, il festival di vino e di letteratura.
Il Vinitaly ha appena certificato il profondo legame tra vino e cultura. E sul grande palcoscenico scaligero internazionale il Consorzio del Prosecco Docg ha annunciato “Co(u)ltura Conegliano Valdobbiadene”, primo Festival della letteratura del vino, al castello di San Salvatore a Susegana sabato 6 e domenica 7 maggio. La rassegna, realizzata in collaborazione con Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere, proporrà incontri con gli autori, banchi d’assaggio con i produttori, masterclass abbinate a libri di scrittori che hanno raccontato il territorio del Conegliano Valdobbiadene, e video spettacoli sulle diverse declinazioni del tema enologico. Tra gli ospiti, Gad Lerner in dialogo con lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi; il giornalista ed esperto del mercato enologico globale Mike Veseth, intervistato dall’esperta di fama mondiale Susan Gordon.

Fonte: Tribuna Treviso.

Vinitaly: dalle etichette ai falsi, ecco la cantina degli orrori.
Kressecco, Bordolino, vino senza uva e senza alcol: la “cantina degli orrori” al Vinitaly. L’allarme di Coldiretti: “Il vino italiano è sotto attacco con ripetuti blitz a livello comunitario, come il via libera concesso all’Irlanda ad adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione di Vinitaly 2023 di Verona, dove è stata aperta la prima cantina degli orrori con gli esempi più eclatanti degli attacchi al vino. «Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini – scrive Coldiretti – non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate

Fonte: Gardapost.

La storia di Marchesi Antinori, eletta migliore cantina al mondo.
Che il vino italiano fosse un prodotto apprezzato in tutto il mondo si sapeva, l’ha riconfermato anche il successo della 55esima edizione di Vinitaly, la più grande fiera internazionale dedicata al vino, alla sua produzione e, soprattutto, ai suoi produttori. Ecco perché, quando si parla di eccellenze vinicole e storie Made in Italy non si può non pensare alla storica cantina Marchesi Antinori, premiata con un nuovo importante riconoscimento. Marchesi Antinori si è aggiudicata il primo posto di The World’s Most Admired Wine Brands, l’autorevole classifica stilata dal magazine Drinks International che comprende le aziende vinicole più apprezzate al mondo, votate da un’Academy di Masters of wine, sommelier, buyer, giornalisti ed esperti del settore.

Fonte: ELLE.

Nonino oltre i 18 milioni di euro. In arrivo l’ottava cantina.
Un 2022 di ulteriore crescita e un 2023 ricco di investimenti. Non si arresta la corsa di Nonino, azienda distillatrice e produttrice di grappa fondata nel 1897 in Friuli-Venezia Giulia. “Il 2022 è stato un anno molto positivo, in cui abbiamo raccolto quanto seminato negli anni precedenti”, racconta a Pambianco Wine&Food Cristina Nonino, consigliere con delega alla distillazione artigianale e al mercato Italia. I ricavi hanno infatti oltrepassato quota 18 milioni di euro, in aumento sui 16,9 milioni di euro del 2021 (anno chiuso a +25%), grazie a “una bellissima performance dell’estero”, che genera il 56% dei ricavi totali in 87 Paesi, ma anche all’Italia dove “c’è stato un bellissimo riscontro grazie alla ripresa dell’Horeca”.

Fonte: Pambianco TV – Pambianconews.

Sai qual è il miglior vino rosso italiano del 2023?
Il vino è uno dei prodotti che meglio rappresentano la nostra cultura culinaria nel mondo. Esistono tante guide che elencano quali sono i migliori vini in commercio ogni anno, per offrire ai consumatori la possibilità di scegliere l’eccellenza. Da oltre dieci anni, la rivista internazionale “5starWines” seleziona i migliori vini italiani, appartenenti alle diverse categorie (bianco, rosso, frizzante, dolce…) per inserirli nella sua prestigiosa guida. I risultati della selezione di quest’anno sono stati diffusi nei giorni scorsi, in occasione del Vinitaly che si è svolto a Verona.

Fonte: greenMe.

Queste 8 imprese sono le migliori ambasciatrici del vino italiano.
Bilanci aziendali, investimenti in sostenibilità ambientale e sociale, digitalizzazione, internazionalizzazione, brand reputation e valorizzazione territoriale. Sono questi alcuni degli oltre 90 indicatori che hanno portato a eleggere i Best Ambassador del vino italiano, tappa finale di un percorso di analisi sul posizionamento competitivo delle filiere agroalimentari, avviato da Unicredit e Nomisma e presentato in occasione del Vinitaly 2023. A ricevere l’Unicredit Wine Award la cantina G.D. Vajra (Piemonte), l’azienda agricola G. Ricci Curbastro e Figli Società Benefit (Lombardia), l’azienda vinicola Umani Ronchi (Marche, Spinelli (Abruzzo), Feudi di San Gregorio Società Agricola (Campania), Aziende agricole Planeta (Sicilia) e Masi Agricola (Veneto). Quest’ultima, in particolare, è stata premiata per il suo livello di awareness e reputation nei confronti del consumatore italiano e internazionale, che hanno contribuito a rafforzare il posizionamento dell’Amarone e in generale dei vini Made in Italy nel mondo.

Fonte: Business People.

Il vino fa bene al cuore, lo proteggere dai grassi dannosi presenti nel sangue.
Bere un bicchiere di rosso fa bene o male? I benefici del vino si discutono da diverso tempo: molti credono che le sue proprietà siano in qualche modo sopravvalutate, mentre altri sono convinti che se bevuto con moderazione possa ridurre il rischio di diverse malattie, tra cui quelle cardiache. Di quest’ultimo parere sono anche i ricercatori dell’Irccs Sacro Cuore di Negrar (Verona) che, insieme all’Università scaligera, avvierà a breve un dottorato di ricerca all’interno del quale si cercherà di dimostrare se l’assunzione lieve-moderata di vino può avere effetti cardiovascolari positivi agendo su alcuni grassi presenti nel sangue, chiamati ceramidi, che favoriscono le placche.

Fonte: Tiscali Notizie.

La nuova vita (interattiva) della Città del vino di Bordeaux.
A quasi sette anni dall’apertura, la Cité du Vin di Bordeaux si rinnova completamente per offrire nuove esperienze interattive ai visitatori che sono circa 400 mila l’anno (più di 2,3 milioni in totale). L’innovativo edificio in vetro e metallo sulle rive della Garonna, che con le sue forme sinuose evoca la rotazione del vino in un calice, inaugura il 7 aprile “Via Sensoria”, un nuovo percorso immersivo di degustazione dove si vive l’esperienza della vigna e del vino nel corso delle quattro stagioni, dalla primavera all’inverno. Guidati da un sommelier-animatore, ci si addentra fra le scenografie progettate da GEDEON Programmes in collaborazione l’Atelier Sylvain Roca degustando vini del mondo, uno per stagione, con l’accompagnamento dei versi composti appositamente per questi spazi dal poeta Nami Moukheiber. Le luci cangianti, le musiche di sottofondo creano l’atmosfera adatta a un nuovo approccio sensoriale alla degustazione, che si concentra sull’abbinamento del vino con la stagione.

Fonte: La Repubblica.

Biologico e a bassa gradazione. La scelta del vino per i giovani consumatori passa attraverso un approccio moderato e consapevole.
I risultati dell’indagine tra i wine & food lovers under 40 condotta dal professor Gabriele Micozzi, docente di marketing presso la Luiss Business School e l’Università Politecnica delle Marche. Lo studio effettuato su richiesta dalla delegazione marchigiana dell’Associazione Le Donne del Vino. Biologico e a bassa gradazione. La scelta del vino per i giovani consumatori passa attraverso un approccio moderato e consapevole. E’ quanto emerge da un’indagine condotta tra i wine & food lovers under 40 dal professor Gabriele Micozzi, presidente di Marketing Associati e docente di Marketing presso la Luiss Business School e l’Università Politecnica delle Marche.

Fonte: Foodaffairs.

Vendite di vino nella gdo: trend ancora negativo nel I trimestre 2023.
«Nel primo trimestre del 2023 si prolunga il trend negativo delle vendite di vini e spumanti nella Distribuzione Moderna che ha caratterizzato il 2022, ma la recente tendenza a una progressiva diminuzione dell’inflazione fa sperare in una ripresa nella seconda parte dell’anno». È il messaggio lanciato dalla tavola rotonda su “Vino e Distribuzione Moderna” del 3 aprile a Vinitaly, subito dopo la presentazione dei dati della “Ricerca Circana per Vinitaly”. Dai quali risulta che nel primo trimestre del 2023 le vendite di vino sono calate in volume del 6,2% mentre quelle delle bollicine dello 0,5% (dati Circana, primi 11 settimane del 2023, I+S+Lsp+Discount+ E-Commerce Panel Circana). «Nel 2022 le vendite di vino erano scese del 5,4% e quelle delle bollicine del 5,0% – si legge nel comunicato di Vinitaly -. Le tensioni inflazionistiche hanno causato, anche nel primo trimestre del 2023, un sensibile aumento dei prezzi: +7,0% il vino e +6,6% le bollicine; il che ha portato a far registrare un aumento delle vendite a valore dello 0,4% per il vino e del 6,1% per le bollicine.

Fonte: Floraviva.

Il mondo del vino al femminile: le figure italiane coinvolte nel settore 2 | Sara Piovano.
I numeri parlano chiaro: le donne rappresentano la maggioranza degli addetti e dei manager nell’ambito marketing e comunicazione (80%), commerciale (51%) e turismo (76%). Quali sono le figure femminili impegnate nei diversi rami del settore vitivinicolo? Dopo il successo della serie di interviste alle critiche di vino e parallelamente a quella dedicata alle donne produttrici, scopriamo impostazione, visione e prospettive con le dirette interessate. Sara nasce come contabile, ma abbandona il posto fisso per diventare una libera professionista nel mondo del vino. È Sommelier AIS e appassionata ricercatrice di piccoli produttori artigiani, lavora nella comunicazione del mondo del vino per valorizzare aziende e territori attraverso lo sviluppo e la gestione di progetti di comunicazione, in particolare di marketing e comunicazione digitale. Grazie alla rete di contatti creata nel tempo, coinvolge le nuove generazioni con diverse attività online e offline facendole appassionare al bello del vino.

Fonte: Luciano Pignataro.

Vino: le Cantine Ceci propongono le prime bottiglie in alluminio.
Anche il mondo del vino è chiamato a doversi confrontare in maniera sempre più urgente con la questione della sostenibilità; e la più recente innovazione proposta dalle Cantine Ceci, creata in collaborazione con Berlin Packaging e poi presentata a Vinitaly, va proprio in questa direzione. Il produttore parmense, infatti, diventa il primo al mondo a proporre i propri vini Otello Nero di Lambrusco e Otello Brut in una bottiglia di alluminio. Si tratta, stando a quanto dichiarato dalla stessa cantina durante la presentazione dell’iniziativa, di un “progetto innovativo all’insegna della sostenibilità e del rispetto della tradizione”, che di fatto punta ad allinearsi con le urgenze di una modernità sempre più macchiata dalla crisi climatica.

Fonte: Dissapore.

Vino: l’export segna un nuovo record di fatturato (7,87 miliardi), ma qualcosa non torna.
Il lato oscuro del numero: la cifra in sé non cambia, ma se calata in un contesto ecco che la sua interpretazione può mutare. Al tramonto del Vinitaly 2023 si parla ancora di vino, e in particolare della performance del canale in esportazione del nostro caro e vecchio Stivale che ha fatto registrare un nuovo record di fatturato – 7,87 miliardi di euro, a essere precisi, frutto di una crescita del 9,8%. C’è sempre un “ma”, però: una sillaba guastafeste che ci porta ad avvicinarci ai dati e notare che sotto una manata di vernice dorata sono state nascoste crepe più o meno evidenti. Eh sì, perché se come accennato sul fronte dei valori l’Italia continua a inanellare un risultato positivo dietro l’altro, sul piano delle quantità la musica cambia.

Fonte: Dissapore.

STAMPA ESTERA

Roederer va animer artistiquement ses domaines viticoles.
La stnnture philanthropique de la maison de champagne se dote d’ine directrice artistique afin de créer ses propres événements culturels et de se céployer à l’international. Dans lt maison de champagne Roedanr, on a toujours eu une passion pour la culture. Lois Raedeier. qui soutenait tes écrivains, z constitué l’une des plus riches’iábiiothèques de France au X1K° siècle. Dens les années 1990. Jean-Claude Rouzaud, à la téte de l’entreprise et grand admirateur de SaintExupéry, avait financé la recherche de l’avion depuis longtemps disparu de l’auteur du Peli:Prince. Tout naturellement, son fils, Frédérc Rouzaud, actuel PDG. a eu à •:aeur de poursuivre ce mècérat : il a commencé en aidant dans les années 2000 la BNF à exploiter son patrimoine Photographique. Puis il a soutenu les cartes blencl•es du Palais de Tokyo aux artistes contemporains, la galerie dédiée à la photo du Grand Palais. le festival Planches Contact de Deauville, les Rencontres d’Arles, le musée du Jeu le Paume, les Prix Rivélattons de la Semaine de la Critique dufestival de Cannes et du festival du filin américain de la cité bahéaire normande… Soutenir l’émergence . Nousne nidcinons pas les événemenis les plus attendus etpréférote réu9er des artistes moins connus, faire grandir de jeunes talents., souligne ï rédéº-k Itouzaud. Cest le sens aussi de son engagement auprès de la Villa Médias à Rome et de la Villa Albert te aux Etats-Unis. Autant d’actions qui ont valu à Roecerer le titre de Grand mécène de la Culture et conduit Frédérc Rouzaud à créer il y a douze ms une fondation. a In maison Roederer a toujours a, Jtchéses+aleursd’indépendanceet sa vision é long terme ll en est de méme pour notre mécénat ». poursuit le dirigeant qui naussi lancé le Louis Roecerer Photographs Prim for Sustainlbility en 20Z pour récompenser des photographes sensibilisés à la question environnementale. Afin de franchir une nouvelle étape. Yrédérlc Rouzaud vient de recrater une directrice artstique, Audrey Bazin. «Ia fandaton vase structurer autour de ses piliers -la création er la transmission – mais également se déployer á l’étranger », explique cette historienne de l’art contemporain passée par La Galerie Particulière et la Galerie Christophe Gaillard pour laquelle elle a développé des bourses et des résidences, aptes une incursion dans l’hôtellerie de luxe au sein d’un domaine viticole du sud de la France.

Fonte: Echos.

Bernard Magrez prêt à ouvrir le capital de son empire dans le vin.
L’homme aux quarante vignobles cherche 200 à 300 millions d’euros pour se développer en France et à l’étranger. A 87 ans, il prépare aussi sa succession. VIN « les banques m’ont toujours fuit confiance, ce qui m’a permis de me développer. Mais aujourd’hui, passer h l’étape supérieure, en France comme à l’étranger, nécessite un partenaire plantiez. » S’il a bäti son suces sur son goût certain pour se jouer des traditions, Bernard Magrez n’avait jamais varié sur un point : l’entrepreneur, devenu en quarante ans une figure incontournable du Bordelais, n’a jamais tu sa volonté de rester seul maitre a bord d’un empire de 38 vignobles, répartis partout dans le monde. Jusqu’à rester, soixante-deux ans après ses débuts dans le porto et les spiritueux, propriétaire à 100% de son groupe. Mais comme les goûts des consommateurs, dont ll a toujours senti avec un temps d’avance les évolutions, l’heure est bien au changement dans l’une des plus belles aventures entrepreneuriales du monde du vin. Alors que ses 87 printemps n’ont en rien entamé sa volonté de poursuivre l’expansion de son groupe, Bernard Magrez se dit désormais prêt à ouvrir son capital. « Pour avancer, ii faut investir clans de nouveaux vignobles, mais aussi dans la force commerciale, la communication ou encore l’élargissement de nos gammes, détaille le dirigeant. Cela nécessite d’apporter entre 200 et 300 millions d’euras. » Pour ce faire, le dirigeant a déjà mandaté il y a quelques mois une banque pour l’aider à trouver ces nouveaux investisseurs. Plutôt que des fonds, «pourquoi ne pas être accompagné par un acteur du secteur pour créer des synergies, ou un family office, l’idée étant de conquérir de nouveaux horizons», renchérit Bernard Magrez, qui y voit aussi un moyen de préparer sa succession. Alors que ses enfants n’ont pas vocation à prendre sa suite, le dirigeant le reconnaît, «A mon dge, c’est une question importante». Parmi les priorités du groupe, la France, bien sfûr, où il réallse 30 “/ d’un chiffre d’affaires qu’il tient jalousement secret. «Pourquoi ne pas envisager l’acquisition d’autres chAteaux classés, explique le baron du vin qui écoule déjà 1,6 million de cols de prestige issus de ses quatre propriétés classées. Avoir cinq ou six grands crus, c’est s’assurer une garantie de sérieux sur le pkm mondial » Après une première vie à développer en grande surface portos, tequilas et whiskys bon marché (sous la marque William Pitters), puis des vins de marque (Malesan, Sidi Brahim…), Bernard Magrez prend le tournant de la montée en gamme en 1980. Il rachète Pape Clément, un grand cru classé de Graves. Il lui faudra vingt ans pour acquérir à la fin des années 1990 Château Fombrauge (grand cru Saint-1milion), puis le Château la Tour Carnet (Médoc).

Fonte: Figaro.

Sécheresse : alerte rouge sur le vignoble du Languedoc- Roussillon.
Philippe Chamayrac dans ses vignes en AOC La Ciape e On se demande comment on va tenir iusgL’au vendanges s’il ne pleut pas » (Crédits Michèle Trevoux). Le déficit de pluviométrie, en recul de 40 à 60% sur les quatre départements viticoles du Languedoc-Roussillon, est une source d’inquiétude pour les viticulteurs qui ont déjà subi des pertes de rendement à cause de la sécheresse de l’été 2022. Et les menaces de restrictions d’eau ne sont pas de nature à rassurer ceux qui ont la chance de pouvoir irriguer. Alerte rouge sur le vignoble du Languedoc-Roussillon. Entre le l er octobre 2022 e; le 14 mars 2023, les quatre départements viticoles du Languedoc-Rouss’Ilon (Hérault, Gard, Aude et Pyrénées-Orientales) accusent un déficit de précipitations de 60% par rapport à la normale décennale, d’après les données relevées par la société Weenat, spécialiste des stations météo connectées. Ainsi, au cours des six derniers mois, il est tombé 263 mm d’eau alors que la moyenne décennale s’établit à 638 mm. Les Pyrénées-Orientales sont le département où la situation est la plus critique, avec seulemert 158 mm de pluviométrie sur cette période pour une normale décennale à 487 mm. L’Aude enregistre un cumul de précipitations de 250 mm (431 mm en moyenne sur dix ans), l’Hérault est à 278 mm (742 mm en moyenne décennale) et le Gard 367 mm (892 mm de moyenne décennale). Les sols sont secs en surface et en profondeur Pour les viticulteurs, la situation est très critique. « Tout le pourtour méditerranéen, de Nîmes à Perpignan, subit un déficit hydrique très important, indique Fmmanue Buisson, directeur Recherche et Innovation ctie7 Weenat. Cette importante zone viticole a reçu entre 40% et 60% de précipitations en moins par rapport à la normale. Les sols sont secs en surface et en profondeur, et les nappes phréatiques très basses. Ce n’est pas l’année la plus sèche : en 1989, la *** pluviométrie était encore inférieure. Mais la situation de ce début d’année 2023 est plus inquiétante car elle s’inscrit dans ce contexte de changement climatique avec des sécheresses récurrentes. Sur le terrain, l’inquiétude grandit. Frédéric Vrinat, le directeur de la cave coopérative de Gruissan, s’alarme : « Nous n’avons quasiment pas eu de pluie cet hiver. La végétation démarre avec des sols très secs, ce qui peut compromettre dès le départ le potentiel de récolte. Certains bourgeons pourraient ne pas sortir du fait de ce stress hydrique. Déjà en 2021 et 2022, certaines souches ont péri à cause de la sécheress.

Fonte: Tribune.

Pourquoi l’innovation de Bacchustorm intéresse les domaines viticoles.
Bacchustorm propose de décontaminer les barriques de vin par lumière pulsée (Crédits Bacchustorm). Spécialisée dans la décontamination par lumière pulsée des barriques de vin, Bacchustorm propose une alternative au méchage soufré, peu écologique. Approchée par des domaines viticoles, la jeune société gardoise entre en phase commerciale et entend déployer son innovation d’abord en France puis, dès l’an prochain, à l’international. Après avoir créé en 2018 Sterixène (9 salariés, 650.000 euros de chiffre d’affaires), une société spécialisée dans la décontamina:ion des surfaces par lumière pulsée, Jaryce Franc et Christophe Puisnel se lancent Gens une nouvelle aventure avec Bacchustorm, créée en septembre 2022. le En 2019, les dirigeants du domaine viticole Calon Segur, en Gironde, ont contacté Sterixène pour trouver une solution de décontamination de leurs barriques, qui serait une alternative à la technique ancestrale du méchage soufré, contextualise Janyce Franc. Leur maitre de chai avait fait réaliser des relevés parla MSA et le taux de S02 gazeux dans les chais explosait les compteurs. Comme ils ont 1.800 barriques de vins, ils cherchaient une solution plus écologique, moins gourmande en eau mais capable de réduire la quantité de micro-organismes, notamment les 8rettanomyces, ces levures d’altération donnant parfois ce goût d’écurie de vin. Sterixène étant dédié aux entreprises pharmaceutiques, cosmétiques ou agroalimentaires, nous avons estimé que la création d’une société à part entière, Bacchustorm, faisait sens. » Trois minutes chrono Après deux ans de travail. Janyce Franc et Christophe Puisnel ont mis au point un appareil de décontamiration qui fonctionre en utilisant la lumière pulsée. Une oremière dans le milieu viticole. [innovation a d’ailleurs fait l’objet, en novembre dernier, d’un brevet. *** L’appareil est composé d’un caisson mobile contenant la partie électronique (convertisseur d’énergie électrique), une zone de pilotage, le pistolet et une gaine de raccordement. a Le pistolet contient une lampe avec une ampoule au xénon, gaz neutre et inoffensif, précise Janyce Franc. Grâce à une impulsion électrique de très haute tension, le flash de lumière envole l’équivalent de 100.000 fois le spectre du soleil (intensité similaire à un arc de soudure, NDLR). C’est ce flash qui altère l’ADN des micro-organismes et détériore ainsi les pathogènes. » Des tests préliminaires ont été effectués avec le laboratoire Excell et ont montré une réduction drastique de Brettanomyces dans le vin après un élevage dans des barriques contaminées et traités par lumière pulsée. Grâce au système mis au point par Bacchustorm, en trois minutes et trente-six flashs (soit une énergie de 800 joules par flash).

Fonte: Tribune.

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A risentirci a domani.