rassegna stampa vino di domenica 2 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 2 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Schioppettino esplosivo.
Siamo a Prepotto, nei Colli Orientali del Friuli, areale di rara vocazione che ha già fatto scrivere numerose, e convincenti, pagine di storia vinicola. Singolare case study, la viticoltura italiana è spesso frutto dell’evoluzione di imprese familiari che, originarie prevalentemente degli anni ’60 (o ’70) del secolo scorso, arrivano ai nostri giorni con ambizioni rinnovate e volontà di esplorare le potenzialità territoriali. La vicenda di Ronco dei Pini non fa eccezione, dato che si deve alla visione prima di nonno Antonio, poi di papà Vito, che si innestano sulla tradizionale attività dei Conti Rieppi, famiglia cui la fama di Prepotto e la rinomanza dello Schioppettino (o Ribolla Nera) devono tantissimo. Gli stessi intendimenti guidano ora i fratelli Claudio e Giuseppe, che conducono l’attività negli 11 ettari coltivati, – cui si aggiunge il lavoro di selezionati conferitori storici – ovverosia realizzare territoriali di rilievo, in letture ortodosse e consistenti.

Fonte: Espresso.

In vino veritas Sardegna experience.
Dal Vermentino, icona della Gallura al Cannonau, fino alla Malvasia secca tipica della tradizione contadina L’isola dei tesori `liquidi’ e una scoperta sia dentro al bicchiere che in cantina esperienza erratica. Perché bisogna avere il tarlo della Wow Experience per fare del vino la priorità anche rispetto ai piaceri balneari della Costa Smeralda. E perché un buon Vermentino è la migliore rappresentazione sensoriale della Gallura, dove i filari vitati scolpiscono il paesaggio e aiutano a spiegare la sacralità di questa Docg bianca color paglierino chiaro con sfumature verdognole e aromi influenzati dal vento salmastro che trasmette un particolare grado di salinità. Approccio invitante, meglio se accompagnato al consumo di frutti di mare o a piatti dalle vivaci componente erbacee. Ma che in realtà si esalta nelle cantine (una cinquantina) che fanno capo al Consorzio (www.vermentinogallura.wine) guidato da Daniela Pinna diventate mete irrinunciabili tra la costa e l’entroterra, tra Palau e San Teodoro, tra Oschiri e Aglientu.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

L’Amarone inguaia Renzo Rosso.
Il patron di Diesel aveva provato ad acquisire la cantina Masi di Sant’Ambrogio in Valpolicella, ma adesso la guerra del vino si sposta nelle aule di tribunale. Per Renzo Rosso, il signor Diesel che dai jeans punta ad avere un ruolo centrale nell’agroalimentare, lo schema già usato per conquistare Cortilia stavolta rischia di essere amarone. Ha provato a fare con la Masi di Sant’Ambrogio di Valpolicella, una delle più prestigiose case vinicole d’Italia e tra le pochissime quotate in Borsa (mercato Egm), ciò che gli è riuscito con il primo supermercato on line fondato da Marco Porcaro. Ma ora volano le carte bollate: Masi accusa di concorrenza sleale i due componenti del Cda tra cui la moglie di Rosso che a sua volta e per primo era andato all’attacco chiedendo la nullità del bilancio della più blasonata cantina dell’Amarone.

Fonte: La Verita’.

Dopo un lungo iter II moscato Canelli ottiene il riconoscimento della Docg.
La Commissione Ue ha riconosciuto ufficialmente la Docg al Canelli, un vino bianco prodotto da vigneti composti esclusivamente dal Moscato bianco provenienti da 17 comuni attorno alla sottozona Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato. Per il vicepresidente del Consorzio Asti, Flavio Giacomo Scagliola «è un riconoscimento particolarmente significativo per Canelli, uno dei luoghi bandiera della viticoltura di qualità piemontese e in particolare del Moscato d’Asti Docg. Ora l’iter prevede l’assegnazione dell’organismo di tutela, che vedrà a breve il Consorzio dell’Asti tutelare, oltre all’Asti Spumante ed al Moscato d’Asti, anche il Canelli».

Fonte: Libero Quotidiano.

Se l’acciuga salta lungo la via del sale.
Curioso il fatto che uno dei cibi più identitari del Piemonte, la bagna cauda, sia a base di pesce -le acciughe-in una regione senza mare. Vero, nel regno sabaudo il mare c’era eccome, ma l’intingolo con il pesce salato reso in forma di salsa, in riviera non lo si trova. Non è l’unico esempio di ingredienti apparentemente fuori posto (un altro, ancor più diffuso, è lo stoccafisso-baccalà che, dal Mare del Nord, ha invaso le cucine europee), e il segreto è in quella silenziosa geopolitica del cibo che nei secoli, e senza regole fisse, ha generato tradizioni. Alle origini ci sono le cosiddette “vie del sale” utilizzate dai mercanti (di sale marino, appunto), per trasportare sia il prezioso elemento che gli ingredienti con esso conservati: così, le acciughe transitavano dalle saline della Provenza fino al cuore della regione subalpina, e anche una ricetta che ha diversi tratti in comune con altre francesi e spagnole.

Fonte: Specchio.

Progetto Vintes, quarta giornata dimostrativa.
Il prossimo 7 luglio un workshop sui progressi della microzonazione del vigneto Progetto Vîntes, quarta giornata dimostrativa Un lavoro intenso e un focus sul tema del vigore delle piante di vite e sulla sua correlazione con la qualità delle uve Il progetto V.In Te.S. “Viticoltura, Innovazione e Tecnologia per i Vini del Sannio” con la quarta giornata dimostrativa, illustrerà approfonditamente i progressi della microzonazione del vigneto con la tecnologia Vintes. Il workshop tecnico si terrà il giorno 7 luglio alle ore 18 presso l’azienda partner di progetto Il Poggio di Famiglia Fusco Viticoltori a Torrecuso. A fare gli onori di casa, Carmine Fusco, presidente CIA Benevento. Seguiranno i saluti e l’introduzione di Valentino Salvatore, Capofila di Progetto e Amministratore di Agrodigit, per poi entrare nel vivo dell’incontro con il mondo della ricerca che ha accompagnato il progetto Vintes negli anni di attività.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Slow Food, obiettivo tutelare la biodiversità.
Dalle eccellenze locali ai presidi Slow Food per arrivare ai diversi vitigni Liguri. La rassegna “Liguria da bere” in corso a Spezia, giunta quest’anno alla sua sedicesima edizione, è diventata una tappa fondamentale tra le iniziative dedicate alla qualità enogastronomica dell’intera regione. Oltre cinquanta le aziende che hanno aderito alla manifestazione che con gli stand si snoda in corso Cavour e ben 200 le etichette presenti. Tra gli incontri in calendario a distinguersi per novità e sinergia con le diverse realtà del territorio la condotta di Slow Food la cui fiduciaria è Sandra Ansaldo, che ben chiarisce l’obiettivo dell’associazione – «Siamo qui su invito della Camera di Commercio.

Fonte: Nazione La Spezia.

Un signore degli abissi. Dal mare più profondo lo spumante di Bisson dell’archeologo Lugano.
Presente con la sua produzione tra le etichette della rassegna Dal Ponente l’esperienza di Risso, titolare della Cantine Sansteva La sua prima vendemmia su un terreno usato per coltivare fiori Bisson una delle numerose etichette presenti alla rassegna La divulgazione è fondamentale Offriamo bottiglie ma raccontiamo anche il territorio Nell’ambiente è conosciuto come il signore degli abissi. L’ex professore di storia dell’arte e archeologia Piero Lugano, titolare dell’azienda Bisson con sede a Sestri Levante e dell’enoteca a Chiavari, ha iniziato il suo rapporto con il vino nel 1978 e attraverso un attento studio ha unito due elementi: la terra e il mare intuendo l’effetto benefico che proprio la profondità può avere nel vino. «La terra bagnata dal mare – spiega Piero Lugano – conferisce all’uva le caratteristiche ideali per la realizzazione di uno spumante di grande qualità perché il mare crea movimento e la temperatura sott’acqua è costante».

Fonte: Nazione La Spezia.

Dall’aperitivo Riccolese ai muscoli del golfo.
Oggi terza e ultima giornata dedicata a “Liguria da bere” la manifestazione promossa dalla Camera di commercio Riviere di Liguria e dall’Azienda speciale Riviere di Liguria. Apertura degli stand in corso Cavour alle 18.30. II via con la mostra mercato di prodotti vinicoli che resterà visitabile fino alla mezzanotte. Nello stand di Slow Food la possibilità di gustare un aperitivo Riccolese: torta di Riccò abbinata ai vini dell’antica Tenuta Ferrari. Nell’Arena talk show della Camera di commercio “Segreti e sapori dei vini liguri: laboratorio assaggia la Liguria con la partecipazione di Francesco Petacco. E ancora laboratori didattici a cura della Condotta di Slow Food La Spezia.

Fonte: Nazione La Spezia.

Tradizioni Baldassarre e gli altri irriducibili biassei. L’Accademia del Gusto fa tappa dal Gallese.
Vino di qualità coltivato nei terrazzamenti di Tramonti, duro lavoro nelle cave di pregiata arenaria, carattere fiero che li rese protagonisti dell’insurrezione del 1477 contro il dominio degli Sforza cacciando dalla Spezia le truppe milanesi: sono solo alcuni tratti del carattere dei “biassei”, gli abitanti di Biassa. L’Accademia del Gusto prosegue sulle alture della citta il suo itinerario alla ricerca dei ‘sapori’ e dei ‘dolci ricordi’ delle frazioni. La conviviale di giugno, organizzata dagli Accademici Antonella Simone e Flavio Foce, si è svolta alla Locanda del Gallese. Durante la serata introdotta dal presidente dell’Accademia del Gusto Nicola Carozza che ha visto la partecipazione di numerosi soci si è parlato anche del celebre ammiraglio Baldassarre Biassa che guidò la flotta pontificia con il Papa Giulio II per poi ritirarsi alla Spezia dove morirà nel 1531.

Fonte: Nazione La Spezia.

Ultimo brindisi in centra per la kermesse dei vini – Mare e borghi sulla Strada del vino: «È il grande sogno di fare sistema».
Il Comune di Luni presente alla kermesse con un proprio stand insieme ad otto aziende di quell’area Il sindaco Silvestri rinnova l’invito a fare quadra attorno a questo progetto di valorizzazione delle colline. Liguria da bere è stata l’anteprima di un grande piano che inizierà nel 2024 a gettare le basi Luni è capofila Sarebbe il completamento perfetto di un percorso iniziato da qualche anno, da quando il Comune di Luni ha iniziato a studiare soluzioni condivise per trasformare le risorse del territorio in un turismo di qualità e soprattutto di continuità. Non più uno ‘spot’ ma un progetto costante in grado di collegare la piana alla collina. Ecco che le ‘Strade del vino’ che vedono il Comune di Luni al centro della scena rappresenta una nuova casella in un quadro molto più ampio. «Abbiamo iniziato a dipingerlo – ricorda il sindaco Alessandro Silvestri – diversi anni fa, quando è stato finalmente chiaro che l’area archeologica di Luni dovesse essere maggiormente valorizzata.

Fonte: Nazione La Spezia.

Quando un fiume di vino eccellente incontra la bontà dei piatti locali.
Oggi in corso Cavour la grande chiusura della manifestazione Liguria da bere con tanti appuntamenti Quando un fiume di vino eccellente incontra la bontà dei piatti locali Lo stand operativo di Liguria da bere dove si vendono bicchieri e ticket per l’assaggio dei vini. Vini e prodotti del territorio. Un abbinamento riuscito e apprezzato, che è la vera novità di questa edizione di Liguria da Bere. La rassegna dedicata ai migliori vini Doc e Igt della regione, che chiuderà questa sera in corso Cavour, quest’anno ha visto un ricco programma di laboratori, degustazioni, talk d’approfondimento e show cooking con ricette, piatti e produzioni di grande pregio. E così ieri sera i partecipanti alla manifestazione hanno potuto scoprire un abbinamento insolito, quello tra la prescinseua, la marocca di Casola e le acciughe.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Programma OCM vino Pronto il nuovo decreto.
Il MASAF ha pubblicato l’atteso decreto ministeriale sulla misura relativa alla promozione sui mercati dei Paesi terzi con modifiche importanti per la partecipazione al programma OCM vino. Dalla prossima annualità, spiega Confagricoltura, sarà possibile presentare un solo progetto per tipologia nazionale, multiregionale o regionale, e le aziende inserite nei soggetti collettivi dovranno «partecipare ad almeno una delle azioni previste per ciascun Paese terzo». «Sono vincoli con impatto molto forte sulla capacità progettuale – afferma Confagricoltura – e occorrerà trovare un equilibrio per agevolare la partecipazione di aziende di minore dimensione, senza limitare la progettualità di quelle più strutturate». Fra le novità invece è positiva la possibilità, per i progetti che sono stati inseriti nella graduatoria definitiva, di ritenere ammissibili le spese effettuate dopo 1116 ottobre, anche prima della stipula del contratto con AGEA, per consentire di avviare subito le attività.

Fonte: Provincia – Cremona.

Si conclude col botto la prima edizione del festival «Brindisi! Appia – Vino – Mare».
Si conclude la prima edizione di «Brindisi! Appia – Vino – Mare», festival la cui idea nasce dall’intento di promuovere la città e l’antica Via Appia, che partendo da Roma concludeva proprio a Brundisium il suo percorso, valorizzando la tradizione vitivinicola e gastronomica, la cultura del territorio e il mare in chiave creativa e innovativa. « L’ultima giornata del festival, sarà caratterizzata dal tema del mare con lezioni ed escursioni che partiranno dal porticciolo turistico Marina di Brindisi (posti limitati e prenotazione obbligatoria su eventbrite.com) – spiega una nota -. Alle 8:30 lezioni di voga esperienziale e tradizionale a bordo degli «Schifarieddi», imbarcazioni tipiche dei pescatori brindisini a cura dell’Asd «Circolo Remiero Brindisi. «Doppia escursione in Kayak alle 10:30 (Aps “Il Giunco”) e alle 17 (Rowing Club) – si aggiunge -. Alle 15 tutti in Sup con l’Aps “40 Nodi”. Sempre alle 15 dal Lito Torre Guaceto la Cooperativa Thalassia proporrà una sessione di hiking e snorkeling.

Fonte: Gazzetta del Salento.

Gallura, il Vermentino ora è ambasciatore.
A Castelnuovo Magra il premio a Promocamera e al Consorzio di tutela L’assegnazione è avvenuta nel corso della manifestazione Benvenuto Vermentino organizzata in Liguria Sassari II vino, in particolare il Vermentino, per raccontare la Sardegna in Italia e nel mondo. Promocamera e il Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura portano avanti con costanza questa filosofia da anni e i riconoscimenti cominciano ad arrivare: nei giorni scorsi il Comune di Castelnuovo Magra, in Liguria, ha assegnato alla Camera di Commercio di Sassari e Promocamera e al Consorzio il prestigioso riconoscimento di “Ambasciatore del Vermentino 2023″. L’assegnazione è avvenuta nel corso della manifestazione °Benvenuto Vermentino” alla quale ha partecipato una delegazione camerale guidata la delegazione camerale guidata dal presidente di Promocamera Francesco Carboni, accompagnato dalla presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura Daniela Pinna.

Fonte: Nuova Sardegna.

Candia da super premi Gran medaglia d’oro al vino di Pietro Mosti.
Riconoscimento in Campidoglio all”Aurora di Francesco’ per l’etichetta ‘Perte’ Nato da un antico vitigno ha vinto anche il mondiale degli “estremi” e a Berlino. Le colline del Candia sono un piccolo scrigno ricco di perle preziose che da alcuni anni danno lustro al territorio, offrendo riconoscimenti e palcoscenici anche internazionali alla provincia apuana e in particolare al Comune di Massa. E’ su uno di questi versanti che lavora da ormai 20 anni un’eccellenza capace di fare un’incredibile incetta di premi con una produzione che mette insieme tradizione e capacità di innovare, nel segno del chilometro zero. Stiamo parlando de ‘L’Aurora di Francesco’: una tradizione familiare che diventa avventura imprenditoriale di successo senza mai dimenticare le origini.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

«Muller Thurgau» scalda i motori Al concorso iscritti 41 vini trentini.
Rassegna dal 6 al 9 luglio. I vincitori premiati dal sommelier e volto di Rai 1, Andrea Amadei «Sri Lanka night» Sabato lo showcooking con Nicky Brian, ex concorrente di Masterchef Italia 11 menu]] Müller Thurgau è uno dei simboli enologici della Valle di Cembra. Qui ha trovato il suo habitat ideale e una inconfondibile espressione. Ecco perché negli anni Ottanta si è deciso di dedicargli una festa, che poi, nel 1987 e grazie all’intraprendenza del gruppo di agricoltori del Club 3P di Cernbra, si è evoluta in un vero e proprio momento di riflessione su questo vitigno. Il tutto fino a trasformarsi, nel 1991 nella «Rassegna Müller Thurgau: V dell’Arco Alpino», a cui nel 1993 si è affiancato il «Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau». La nuova edizione della rassegna è ormai alle porte e si svolgerà dal 6 al 9 luglio. Con l’obiettivo di confrontare le produzioni della Valle di Cernbra con quelle di altre zone del Trentino o regioni italiane, ma soprattutto di Paesi europei.

Fonte: Corriere del Trentino.

«Fare vino di qualità nella Bassa» È l’ambiziosa sfida di quattro aziende.
Le sorelle Gobbi l’imprenditore Marangoni Passarini e Bonfante coltivano viti in un’area votata ad altre colture. Quattro aziende apripista e una sfida: fare vino buono nella pianura veronese. Che quello scaligero sia un territorio vocato alla viticoltura è cosa nota: basti pensare alle colline del Soave e della Valpolicella piuttosto che alla zona del Lago. Ma che la qualità arrivi anche in una zona meno nota come la Bassa è sicuramente meno scontato. C’è un’altra Verona da bere che vale la pena conoscere ed è quella che sarà raccontata stasera, alle 21, su TeleArena, da «Cronache dalla Provincia»: la trasmissione condotta dal giornalista Lucio Salgaro dedicata questa settimana alle produzioni vitivinicole nate tra Legnago, Terrazzo e Gazzo. Si tratta di Comuni che in fatto di vino risultano quasi del tutto sconosciuti agli appassionati del settore e ai turisti, eppure anche qui esistono produttori che investono sull’uva e scommettono sul futuro di questa area.

Fonte: Arena.

Vino e arte lungo la “Scogliera Viva”.
Torna a Caorle l’appuntamento dedicato al gusto. Ritorna l’appuntamento con “WineeArt” che quest’anno si terrà lunedì 10 e martedì 11 luglio, dalle 18 alle 24 in entrambe le giornate, con date sostitutive, in caso di brutto tempo, per il 17 e 18 luglio. La manifestazione, giunta alla settima edizione, si terrà lungo la “ScoglieraViva” di Caorle (Lungomare Petronia), grazie alla collaborazione tra Eleganza veneta e il Comune che punta a promuovere il progetto “Gusta Caorle”. Anche per il 2023 WineeArt manterrà la stessa filosofia delle edizioni precedenti: portare le eccellenze del territorio al mare, far conoscere ai turisti che frequentano la cittadina balneare la cultura vitivinicola del luogo e quella nazionale, con un susseguirsi di banchi d’assaggio dove degustare i vini, conoscere le aziende e ammirare il patrimonio artistico di Caorle.

Fonte: Gazzettino Venezia.

Il patrimonio enologico come tutela dell’ambiente L’evento “Feel Venice”.
Si è svolta ieri mattina nel convento dei Carmelitani Scalzi a Venezia, la sesta edizione di “Feel Venice”, la kermesse dedicata al patrimonio enologico veneziano, promossa dal Consorzio Vini Venezia. «Parlare di tutela dell’ambiente vuol dire anche raccontare il ruolo dei coltivatori, viticoltori e allevatori che ogni giorno custodiscono la terra», ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo, Simone Venturini « Queste rappresentano un pezzo di storia del territorio veneto e mostrano come il rapporto tra la città e il territorio che la circonda si sia contraddistinto da una grande collaborazione e un forte rapporto commerciale». «Un evento dedicato agli appassionati e non, con quattro degustazioni guidate dei vini delle aziende vitivinicole presenti, tutte socie del Consorzio.

Fonte: Nuova Venezia.

Cori piange la scomparsa di Arria Tommasi, per anni presidente della Cantina Cincinnato.
La città di Cori è in lutto per la scomparsa di Arria Tommasi, figura di spicco e stimata dall’intera comunità, avvenuta nei giorni scorsi. Il sindaco Mauro De Lillis e tutta l’amministrazione comunale si uniscono per esprimere il proprio cordoglio e riconoscere il contributo inestimabile che Arria ha dato alla Città durante la sua vita. Nata nel 1935, Arria Tommasi ha avuto un percorso di vita eclettico e ricco di successi. Negli anni ’50, ha svolto l’importante ruolo di assistente sociale nella città di Roma. Grazie alla sua laurea in Teologia, ha anche insegnato religione, contribuendo alla formazione di molte generazioni di giovani.

Fonte: Latina Quotidiano.

Tavole Umbre, un viaggio enogastronomico nel cuore dell’Umbria con la chef Nicoletta Franceschini.
Nicoletta Franceschini, rinomata chef umbra e allieva di Niko Romito con un’importante esperienza alle spalle con la chef Klugmann, continua a portare avanti il suo progetto di cucina territoriale presso il suo Ristorante Silene. Con una dedizione senza pari alla cucina delle erbe spontanee e dei prodotti del bosco, Nicoletta si è affermata come l’unica chef umbra donna che promuove con passione le tradizioni culinarie locali. Per celebrare le eccellenze regionali, la chef ha ideato “TAVOLE UMBRE”, un imperdibile viaggio enogastronomico attraverso i sapori e i profumi che rendono unica la nostra regione. Dall’olio al vino, dalle erbe antiche alle carni, dal lago Trasimeno alla fascia olivata, ogni appuntamento offrirà un’esperienza autentica che rispecchia la tradizione culinaria e il territorio umbro.Un’opportunità unica per produttori, cantine, frantoi e artigiani locali di raccontarsi ed essere raccontati attraverso gli straordinari piatti di Nicoletta.

Fonte: Perugia Today.

Il Rossese di Dolceacqua scende in piazza, oggi maxi degustazione con 17 produttori.
Appuntamento da non perdere oggi, sabato 1 luglio, in piazza Mauro, a Dolceacqua, per la festa con la maxi degustazione del Rossese di Dolceacqua, doc che lo scorso anno ha festeggiato i 50 anni. Dalle ore 18 alle 23, la suggestiva location ospiterà gli stand di 17 produttori e le loro numerose etichette del “rosso” più pregiato della Liguria. Queste le rinomate cantine presenti: Caldi, Cantina del Rossese Gajaudo, Cantina Naso, De Nemu, Marco Foresti, E Prie, Kà Mancinè, Maccario Dringerberg, Maixei, Mauro Zino, Muragni, Ramoino, Roberto Rondelli, Tenuta Ascari, Tenuta Anfosso, Terre Bianche, Testalonga.

Fonte: Riviera24.

Investire nel vino, le etichette italiane che fanno impazzire i wine lover.
Investire nel vino, e soprattutto in quello italiano, sembra non essere mai stato tanto conveniente come in questi ultimi tempi. Lo scorso anno il Liv-ex Italia 100, l’indice di riferimento per chi vuole investire nel settore (e che monitora anche 5 Super Tuscan e 5 produttori piemontesi), mostra una crescita del 9,2% sui cosiddetti “vini di pregio”. E se guardiamo a un orizzonte più ampio, la crescita passa a due cifre, attestandosi al 24,5% nel corso degli ultimi 2 anni e addirittura del 46,8% se si considera un arco temporale di 5 anni. Ed è la Toscana ad avere il primato di questa crescita, dato che rappresenta il 57,7% del mercato, ma è il Piemonte la regione che vanta il primato della crescita più rapida nell’ultimo anno.

Fonte: La Repubblica.

Cos’è il blanc de noir e come si ottiene il vino bianco da uve rosse?
Chi sapeva che alcuni vini bianchi possono essere ricavati da uve rosse? Sembra un controsenso ma il mondo enoico, come spesso accade, sa regalarci delle vere e proprie magie. E vinificare in bianco da acini rossi possiamo annoverarlo nella lista delle magie. La traduzione letterale di blanc de noirs (come vengono comunemente definiti), dopotutto, è semplice e intuitiva: bianco di neri. Così come si capisce sia una tecnica ideata e perfezionata in Francia, dove oggi viene attuata per lo più per gli Champagne.

Fonte: Cookist.

Il vino buono sta nelle bottiglie colorate, secondo la Fondazione Edmund Mach.
Meglio bottiglie color ambra o verde rispetto a quelle di vetro incolore, che degradano l’identità aromatica del vino, messo a “nudo” e senza alcuna protezione. Non solo, il Trentingrana diventa un esempio di biodiversità vincente. Sono questi alcuni dei risultati emersi nel Report 2019-2022 del Centro di Ricerca e Innovazione della Fondazione Edmund Mach: 122 pagine, frutto di ricerche portate avanti in questo quadriennio. Una ricerca che ha superato i 200 articoli all’anno su riviste di alto livello scientifico, raccogliendo collaborazioni internazionali con oltre 570 enti pubblici e privati. Risultati significativi sono stati ottenuti in diversi settori quali l’agricoltura sostenibile, l’ecologia, la biodiversità, la genetica, la nutrizione e l’innovazione tecnologica. Tanti di questi anche “curiosi”.

Fonte: L’Adige.

Il vino della settimana: in Nuova Zelanda con Nautilus, il Sauvignon Blanc vegan che piace ai giovani.
La Nuova Zelanda è nota al mondo per i suoi Sauvignon Blanc profumati e ricchi di personalità, al cui successo ha contribuito lo studioso Romeo Bragato (1858-1914), che si è formato nella Scuola di enologia di Conegliano (Treviso), noto nel Paese anche per la lotta alla fillossera. La regione principe dove cresce quest’uva è Marlborough. Qui nasce “Nautilus”, firmato dalla famiglia Hill-Smith, vigneron da sei generazioni, fra i pionieri del Sauvignon Blanc sin dagli anni ’80. La 2022 è una delle migliori annate del nuovo millennio: al naso frutto della passione, lemongrass, erbe di campo. In bocca cremoso, grande personalità. Un bianco longevo che dà il massimo dopo 5-10 anni. Vegan friendly e certificato sostenibile, per la sua freschezza è uno dei più amati dai giovani. Lo degustiamo con Edoardo Gazzera, patron dell’enoteca Rossorubino di Torino. Ideale con crudi di mare, piatti orientali e agrodolci.

Fonte: Repubblica TV.

Città Europea del Vino 2024: premiati tredici comuni del Gran Monferrato.
Sarà un evento di grande importanza quello in programma martedì 4 luglio nella sala del Parlamento Europeo di Bruxelles Spinelli 1G3. Il comitato promotore di RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino), ospite dell’eurodeputato piemontese Alessandro Panza, formalizzerà il riconoscimento di “Città Europea del Vino 2024” per 20 Comuni dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato. Il prestigioso riconoscimento, assegnato alle aziende vitivinicole e ai territori in cui operano, sarà consegnato alle città di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Fonte: Radio Gold.

“Pane & Vino”, oggi è l’ultimo giorno di apertura del negozio a San Pancrazio: il commosso saluto di Stefania e David.
A distanza di 24 ore dalla chiusura del Forno Enoteca Pasticceria Rigacci a Cerbaia (lo raccontiamo qui), oggi per un altro negozio storico, “Pane & Vino” in via Certaldese 56 a San Pancrazio, gestito da Stefania e David, è l’ultimo giorno di apertura. Purtroppo è scaduto il contratto di affitto, non rinnovabile. Anche questo è stato un locale ricco di storia: un’antica attività che nasce come cooperativa nel 1911. Nel 1916/17 l’esercizio viene rilevato dai fratelli Raffaello e Giuseppe Pippucci. Qui si vendeva un po’ di tutto, farina, pasta, burro, sapone a pezzi; ma anche chiodi, “bullette”, candele e attrezzi per l’agricoltura. Nel 1930 fu messa anche una pompa di benzina.

Fonte: Il Gazzettino del Chianti.

VENEZIA E IL VINO: ECCO COSA SI BEVEVA DURANTE LA SERENISSIMA.
Venezia e il vino. Un rapporto che si è consolidato nel corso dei secoli e che si rinnova nell’evento annuale dedicato alla scoperta delle deonominazioni del territorio veneziano. || Venezia e il vino. Anzi, la Serenissima e il vino. Dal convento dei Carmelitani Scalzi dove si è svolto l’annuale incontro delle denominazioni del territorio, il presidente della Doc Venezia Giorgio Piazza traccia una storia di coltivazione, commercio e consumo che ha attraversato i secoli.Già Plinio il Vecchio tesseva le lodi dei vini coltivati duemila anni fa lungo la costa veneta, se poi si considera che in alcune zone del veneto sono stati rinvenuti dei vinaccioli risalenti all’età del bronzo, più o meno quattromila anni fa, non desta certo sorpresa che il vino abbia intrecciato un saldo rapporto con la Serenissima.

Fonte: YouTube.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.