rassegna stampa vino di domenica 9 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 9 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Guide de L’Espresso Il vino – Vittoria ai tre paladini.
Grandi paladini della viticoltura in conduzione biodinamica, COS nasce nel 1980 dai tre amici Giambattista Cilia, Cirino Strano e Giusto Occhipinti, i quali, giovanissimi, devono i loro esordi alla fiducia di Giuseppe, papà di Giambattista, che concede loro l’affitto di vigna e cantina di famiglia per imbottigliare la prima annata. Sono poco meno di 1.500 bottiglie, ma è l’inizio di un’epopea di successo, che porta COS a valorizzare il territorio di Vittoria di Ragusa tramite un lavoro omogeneo tra campagna, dove la vigna è accompagnata alla ricerca di un equilibrio che è anche, propiziamente, sintomo di corretta interconnessione con l’ambiente, e la cantina, dove, tra le prime realtà italiane, la stilistica è guidata dall’utilizzo della tradizionale anfora in fase di vinificazione e affinamento (successivamente affiancata da altri vasi vinari, in cemento vetrificato), recipiente capace di esprimere le caratteristiche più veraci di questo fazzoletto di terra.

Fonte: Espresso.

Una nuova etichetta trasparente per vini, spumanti e alcolici naturali.
L’introduzione obbligatoria della lista degli ingredienti per il vino può diventare un’opportunità, come sostiene Naturalia Ingredients, sede in Sicilia a Mazara del Vallo, unico produttore mondiale di zucchero d’uva. La società propone ai clienti un’etichettatura con un codice Qr che racconti l’origine naturale dello zucchero utilizzato ad esempio nella fase di spumantizzazione del vino. «Produciamo e distribuiamo un prodotto naturale, unico ed innovativo, dalla qualità certificata e garantita dal controllo della filiera lo zucchero cristallino dalla frutta», spiega l’ad Maurizio Cambrea, «e con il mosto cristallino di Naturalia il vino può essere spumantizzato con lo zucchero della stessa filiera, senza dover ricorrere a zuccheri alieni».

Fonte: Libero Quotidiano.

Castelvetro e Guiglia: premiati i vini migliori.
Giornata di gala a Roma per le aziende vitivinicoli italiani nel segno della qualità enologica e della bellezza dei territori di tutta Italia. Sindaci con fasce tricolori, viticoltori da ogni regione, per la cerimonia di premiazione del 21° Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2023, con la Cerimonia di premiazione, che si è tenuta a palazzo Senatorio, nella imponente aula Giulio Cesare, a Roma in Campidoglio. Il tutto alla presenza di Francesco Lollobrigida, ministero dell’Agricoltura, oltre che del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Protagonista, ovviamente, anche la provincia di Modena. O meglio protagonisti i vini del nostro territorio che ancora una volta hanno fatto la scorta di premi nel conosciuto concorso nazionale. Cinque le attività di Castelvetro, patria del lambrusco, che hanno sfilato in Campidoglio: Corte Manzini, Tenuta Galva Campidoglio La premiazione in municipio a Roma alla presenza del ministro Lollobrigida e del sindaco della capitale Gualtieri na, Azienda Agricola La Piana, Cantina Settecani e Opera 02. A loro si aggiunge anche Terraquilia con sede nella vicina Guiglia.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Cantine friulane premiate a Roma Il vino protagonista al Campidoglio – I produttori friulani premiati con sei medaglie.
Cinque d’oro, per le cantine situate in Città del Vino del Friuli Venezia Giulia al 21. concorso enologico internazionale Città del Vino 2023, la cui premiazione si è tenuta, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida a Roma. La cerimonia I produttori friulani premiati con sei medaglie. Le cantine del Friuli Venezia Giulia hanno fatto il pieno di medaglie – sei, di cui cinque d’oro – alla 2lesima edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2023. Medaglia d’oro generale per la Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito, per le aziende agricole Bagnarol Franco di San Vito, Scluba Roberto di Premariacco e Battista II di Lorenzonetto Mauro, di Latisana. Quest’ultima si è aggiudicata anche una medaglia d’oro categoria forum e un argento forum. La premiazione si è tenuta nei giorni scorsi a Roma, in Campidoglio, nell’aula Giulio Cesare, alla presenza del ministro dell’Agricoltura e sovranità popolare Francesco Lollobrigida e del sindaco Roberto Gualtieri.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Le eccellenze regionali valgono 1,4 miliardi – Eccellenze del cibo e valore dei vini pregiati: 1,4 miliardi di export.
Sfiora il miliardo e 400 milioni l’export 2022 del settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, con una crescita del 27,9% rispetto all’anno precedente (+305 milioni di euro). E 17 Eccellenze del cibo e valore dei vini pregiati: 1,4 miliardi di export II Cluster agroalimentare presenta i dati del 2022 con risultati positivi Le vendite all’estero hanno fatto registrare un aumento pari a 305 milioni Le imprese attive Nel dettaglio vi sono 13.556 806 industrie e danno lavoro alimentari e 86 a oltre 28 mila produttori di bevande addetti in tutto Le realtà della pesca il territorio regionale sono oltre 300. Sfiora il miliardo e 400 milioni l’export 2022 del settore agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, con una crescita del 27,9% rispetto all’anno precedente (+305 milioni di euro). È questo forse il dato più significativo emerso dal report della Camera di commercio Pordenone Udine sull’attività del Cluster. Attività che riguarda oltre 13 mila aziende disseminate su tutto il territorio e che include la promozione e lo sviluppo del brand “Io sono Friuli Venezia Giulia”.

Fonte: Messaggero Veneto.

Premio Vermentino, una domenica da gustare.
A Diano Castello oggi termina il lungo weekend di sapori, incontri e visite guidate che accompagna il Premio Vermentino, alla 30* edizione. E’ abbinato alla Festa in Ciassa, con cucina e orchestra dalle 19.30 in piazza Matteotti, a cura di Amici del Castello. L’evento, promosso dal Comune, è sostenutoda Regione e Azienda Speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria; patrocinio di ministero dell’Agricoltura, Associazione Borghi più belli d’Italia, Prefettura e Provincia. A trionfare all’edizione 2023 del Premio è stato un vino sardo (la Sardegna è anche terza ex aequo). Sul podio un vino del Ponente ligure e uno del Levante. Ad assegnare i riconoscimenti fra le 125 etichette in concorso (sopra, le bottiglie dei vini liguri) è stata la giuria presieduta da Paolo Massobrio con Lorena Germano, Carla Moretto, Ivano Brunengo, Mirko Cavalli, Roberto Donadini, Lorenzo Moraldo, Giancarlo Orengo, Giovanni Revello e Massimo Volpe.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

Premio Vermentino: stand,visite e assaggi – Premio Vermentino, una domenica da gustare.
Premio Vermentino, una domenica da gustare A Diano Castello oggi termina il lungo weekend di sapori, incontri e visite guidate che accompagna il Premio Vermentino, alla 30a edizione. E’ abbinato alla Festa in Classa, con cucina e orchestra dalle 19.30 in piazza Matteotti, a cura di Amici del Castello. L’evento, promosso dal Comune, è sostenuto da Regione e Azienda Speciale della Camera di commercio Riviere di Liguria; patrocinio di ministero dell’Agricoltura, Associazione Borghi più belli d’ Italia, Prefettura e Provincia. A trionfare all’ edizione 2023 del Premio è stato un vino sardo (la Sardegna è anche terza ex aequo). Sul podio un vino del Ponente ligure e uno del Levante. Ad assegnare i riconoscimenti fra le 125 etichette in concorso (sopra, le bottiglie dei vini liguri) è stata la giuria presieduta da Paolo Massobrio con Lorena Germano, Carla Moretto. Ivano Brunengo, Mirko Cavalli, Roberto Donadini, Lorenzo Moraldo, Giancarlo Orengo, Giovanni Revello e Massimo Volpe (foto). Le etichette sono in esposizione al teatro Concordia dalle 17 alle 22.30.

Fonte: Stampa Imperia.

«Danni del maltempo, Verdicchio a rischio».
Il Comune di Matelica scrive a Regione e Governo e chiede lo stato di calamità. Il Comune di Matelica richiede Io stato di calamità naturale a causa della grave situazione che si è venuta a creare nei vigneti del territorio per via del maltempo. Le abbondanti piogge, che a metà giugno sono addirittura sfociate in delle vere e proprie bombe d’acqua, hanno gravemente compromesso la produzione vitivinicola non solo per i danni diretti dei violenti rovesci, ma anche per l’impossibilità degli agricoltori nell’eseguire trattamenti fitosanitari ai vigneti o vederli vanificati proprio a causa delle piogge. Questo ha provocato il diffondersi di specie fungine che hanno distrutto buona parte del raccolto e provocheranno problemi anche nelle prossime annate, in quanto alcune piante non potranno essere più curate e diventeranno improduttive. In molti casi quest’anno non ci sarà proprio raccolto, provocando inevitabilmente delle importanti ripercussioni economiche che metteranno a rischio i bilanci delle aziende agricole, con gravi contraccolpi sull’occupazione locale.

Fonte: Corriere Adriatico Macerata.

Cupra Marittima La Cantina Cerbero premiata a Roma «Siamo Città del vino».
Cupra Marittima nominata «Città del vino» grazie all’importante riconoscimento conseguito dalla Cantina Cerbero al 21esimo concorso enologico internazionale «Città del vino». «Un importante riconoscimento, esteso anche al territorio – dice il sindaco Alessio Piersimoni -. Alla premiazione, infatti, oltre ai produttori sono stati invitati anche i sindaci, poiché il prodotto identifica la zona di provenienza». A Roma, nella sala Giulio Cesare in Campidoglio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, i fratelli Fabio e Samuele Rivosecchi, giovanissimi produttori, che ovviamente hanno alle spalle anche i familiari, hanno ottenuto per il loro prodotto, «Beatrice 2021, Marche Passerina», il prestigioso riconoscimento della «Medaglia d’oro» assegnato dall’associazione Città del vino.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli-Fermo.

Cascina Barban e la riscoperta del Muetto – Il Muetto di Cascina Barban in una Val Borbera da bere.
Val Burbera, ultima valle piemontese al confine con, la Liguria Je la prima dell’Appennino, c conosciuta per il ‘limorasso, un territorio che non smette di stupirci. Questa volta con un vitigno autoctono, il Muetto, prima varietà di uva esclusivamente locale che rischiava di essere abbandonata e che invece è stata recuperata (quest’anno sono usate le prime bottiglie) grazie ad una campagna di crowdfounding (ovvero di raccolta fondi) promossa dall’Associazione Paradiso Val Borbera che ha puntato sul senso di comunità e di partecipazione. Lo scopo del crowdfounding è stato quello di raggiungere la somma necessaria all’iscrizione del vitigno al Registro nazionale delle varietà di vite, necessaria per avere l’autorizzazione a coltivarlo, in caso contrario risultava illegale produrre vino. I fondi raccolti hanno superato le aspettative. Sono secoli che si fa il vino in val Borbera, testimoniato da carteggi che dimostrano ad esempio che già in epoca napoleonica le sponde di Figino, Sisola, Cantalupo, Roccaforte, Itocchetta, Costa Merla sino e Mongiardino erano ricche di vigneti, oggi quasi tutti abbandonati.

Fonte: Corriere Torino.

Vino Canelli Moscato bianco diventa ufficialmente Docg.
È stato pubblicato nella Gazzetta dell’Unione Europea il regolamento della Commissione Ue che riconosce tra le denominazioni di origine protetta anche il Canelli, culla del Moscato d’Asti, che diventa cosa ufficialmente una Docg. II riconoscimento interessa le uve dei vigneti composti esclusivamente dal vitigno Moscato Bianco provenienti da i7 Comuni intorno al Comune di Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato. Per Canelli, luogo bandiera della viticoltura di qualità piemontese e in particolare del Moscato d’Asti Docg afferma il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Flavio Giacomo Scagliola e un riconoscimento particolar mente significativo . ,Si tratta di un tassello fondamentale perla crescita so cio economica di un territorio sempre pi u vocato alleno turismo continua il vicepresidente del Consorzio.

Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.

Il vino è arte «espressiva».
Appuntamento con «Apulia Expressions», oggi, nelle cantine Placido-Volpone di Ordona. II vigneto-teatro si trasforma in un contenitore culturale per una sera, aprendo le porte a tutti gli appassionati di arte per tutta l’estate. Si chiama «Apulia Expressions» e «non è solo una mostra, non è solo degustazione di prodotti tipici, ma è anche tanto dialogo sul territorio, affrontato da più punti di vista» viene evidenziato in una nota stampa. Gli ospiti della serata sono Elio Enrico Palumbieri, avvocato del diritto agroalimentare, Raffaello Mastrolonardo, scrittore, la cantautrice Marea e Maria Luisa Dadduzio, copywriter e content specialist, la saggia guida e moderatrice dell’evento. Per i visitatori ci sarà l’opportunità di ammirare le piccole opere d’arte degli illustratori pugliesi che, attraverso il linguaggio visivo, risvegliano emozioni e ricordi legati a questa fascinosa regione.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Primitivo, revocata l’assemblea dei soci del Consorzio – Consorzio di tutela del Primitivo il cda revoca l’assemblea dei soci.
Permane un “disallineamento” tra l’incremento della produzione vinicola Doc ed il calo delle vendite. Una situazione generalizzata che avrebbe prodotto giacenze presso le cantine cooperative e private e che investirebbe anche il Primitivo di Manduria. Uno scenario non semplice a cui ora si somma anche l’attacco della peronospera delle viti, alimentata dalle abbondanti piogge che si sono abbattute nell’ultime settimane sulle colture dell’area ionico-salentina. Ed è proprio in questo scenario che si colloca la decisione del Cda del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria di revocare l’Assemblea ordinaria dei soci che il prossimo 11 luglio avrebbe dovuto valutare l’ipotesi di riduzione o meno delle resa in vigna nella misura massima del 20%delle produzioni provenienti dalla vendemmia 2023.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Il Consorzio: stop al disciplinare sul Primitivo «La peronospora ha fatto danni» – Primitivo, il Consorzio ci ripensa.
Accantonata per ora l’ipotesi del disciplinare per ridurre la resa delle uve destinate alla doc. Il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria ci ripensa e rimanda a tempi migliori, sicuramente non per questa vendemmia oramai prossima, l’idea di ridurre la resa delle uve destinate alla denominazione di origine controllata. La decisione è stata presa al termine dell’ultimo consiglio d’amministrazione del consorzio che, come si apprende da un comunicato stampa, ha tenuto conto dei parere dei consulenti e delle imprese del territorio. Alcune delle quali avevano già espresso pubblicamente contrarietà a portare a 70 quintali per ettaro la resa delle uve di Primitivo già dalla prossima campagna, modificando il disciplinare che fissa l’utile a 90 quintali per ettaro.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Il cammino sui colli del Prosecco.
Inauguralo ieri A Vidor (Tv) ora c’è il “Cammino delle colline” del prosecco in territorio Unesco: 51 chilometri con quattro tappe nell’area vinicola di Conegliano e Valdobbiadene sul modello di quello di Santiago: chi lo percorre vedrà riconosciuto il viaggio, ad ogni passaggio cruciale, con un timbro. Si va da Vidor a Vittorio Veneto e si sviluppa sul filo di cresta delle colline. «I visitatori – ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, presente all’inaugurazione – potranno davvero immergersi in un territorio dove l’accoglienza è un must e i prodotti enogastronomici sono diventati iconici in tutto il mondo, a partire dal prosecco».

Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.

Villa Sandi si conferma nella Top 100 mondiale delle cantine da visitare.
Per il secondo anno consecutivo Villa Sandi è tra le 100 destinazioni vitivinicole che offrono la migliore esperienza enoturistica al mondo, secondo la classifica annuale World’s Best Vineyards, che premia le più belle aziende vitivinicole. Quest’anno Villa Sandi scala ulteriormente la classifica, salendo dal 7oesimo al 54esimo posto, unica cantina veneta nella top 100 (le altre aziende vinicole italiane sono Ferrari di Trento, la toscana Banff e la siciliana Donnafugata). «Essere per la seconda volta airintemo di una classifica internazionale di così grande prestigio è un risultato prezioso, che conferma l’impegno profuso in tanti anni di lavoro nell’ottica di promuovere il valore dell’accoglienza – spiega U presidente Giancarlo Moretti Polegalo -. Siamo molto legati al nostro territorio e alla storia di queste terre generose.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

L’agricoltura veneta vale 7,8 miliardi.
Cresce il peso dell’agricoltura veneta anche grazie alla lievitazione dell’inflazione. Nel 2022 il valore complessivo della produzione lorda del settore primario in regione viene stimato in 7,8 miliardi di euro, in crescita del + 18,5% rispetto al 2021, informa il report di Veneto Agricoltura pubblicato sul sito. «Si tratta di un’annata particolare che ha subito le conseguenze della guerra in Ucraina con le aziende che hanno dovuto sopportare aumenti pesanti dei costi delle materie, una situazione complicata dalla siccità – commenta il vice presidente di Coldiretti Veneto, Carlo Salvan – con prezzi in crescita importanti, quest’anno per esempio le quotazioni dei cereali sono cadute del 40% in media. E questo con i costi che hanno solo cominciato a scendere, temo che quest’anno i margini saranno sottoposti a una riduzione significativa». A incidere in maniera preponderante nel 2022 è stato il generale rincaro dei prezzi di mercato. In aumento sia il valore prodotto dalle coltivazioni erbacee (+ 10,9%), sia quello generato dalle coltivazioni legnose (+ 29,1%), nonostante un andamento climatico non ottimale durante l’estate, ma comunque meno penalizzante rispetto a quello del 2021.

Fonte: Gazzettino

Arte e natura nel Cammino tra le colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene.
Il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che in cinquantuno chilometri collega Vidor a Vittorio Veneto, è un filo d’Arianna che attraversa la zona chiave del sito Unesco, un alfabeto di monumenti, un’enciclopedia di storia, arte, fauna, flora. Un patrimonio nel patrimonio che è stato inaugurato ieri mattina dal presidente della Regione Luca Zaia su uno dei belvedere del Tempio sacrario oratorio dell’Addolorata di Vidor in provincia di Treviso. Per l’occasione invece del tradizionale taglio del nastro, sono state liberate circa 2000 farfalle. «Il primo ringraziamento – ha esordito Zaia è per i 2000 proprietari che ci hanno concesso il permesso di entrare a casa loro per permettere realizzazione degli itinerari. Una risposta straordinaria da parte di un territorio al quale abbiamo donato il sito Unesco che ha già dimostrato il suo potere attrattivo. Non è roba per tutti. La provincia di Treviso qualche anno fa aveva 200.000 presenze, oggi abbiamo un obiettivo a sei anni di un milione di presenze, delle quali il 66% saranno stranieri.

Fonte: Gazzettino.

Dalle dolomiti il gelato alle bollicine.
Frizzante e gradevole, come solo il Prosecco sa essere. Ma non in versione liquida. È il gelato “alle bollicene” made in Mig che l’altra sera ha spopolato a Conegliano. in occasione della “Primavera del Prosecco”. Longarone Fiere Dolomiti e, in particolare il gelatiere di casa Yuri Dal Pos con il gruppo di Contaminazioni Stellate, ne hanno portati diversi gusti, ma sono andati esauriti in poche ore. Più di 500 coppette di gelato al Prosecco-cocktail sono state spazzolate dal pubblico presente. «Ci troviamo sulla “Via dell’oro”: Dolomiti Unesco, Colline del Prosecco, Venezia. In un piccolo spazio sono concentrate tante eccellenze che ci rendono unici a livello mondiale» ha detto il presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Michele Dal Farra, al Premio Fascetta d’Oro.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Concorso “Fascetta d’Oro” e premi speciali: tutti i vincitori.
Grande festa per il quarto anniversario della nomina delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco. In piazza Cima, venerdì scorso, la “Notte bianca del Gusto” ha visto la premiazione del concorso enologico “Fascetta d’Oro” a cui hanno partecipato centinaia di cantine. A conquistare il premio speciale “Gran Fascetta d’oro” lo Spumante Brut Rive di San Pietro di Barbozza (2021) delle Terre di San Venanzio Fortunato. Per la prima volta, inoltre, quest’anno è stato indetto il “Premio Unesco”. in collaborazione con l’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco. Ad aggiudicarsi il titolo, il Docg superiore Spumante Brut Rive di Colfosco e Riva dei Fiori, firmato dall’azienda agricola di Renzo Montesel. Quindi il riconoscimento per la seconda edizione “Scelta green” all’azienda Tanoré.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il Cammino delle Colline: 51 chilometri d’arte e natura – «Cammino delle Colline una svolta per il turismo».
E’ stato inaugurato ieri a Vidor dal presidente del Veneto Zaia il cammino delle colline Unesco: «Cinquantuno chilometri, 4 tappe, 19 ore per percorrerlo. Avremo come a Santiago de Compostela il timbro che certifica il percorso». Orefice e Filini alle pagine II e III «Cammino delle Colline una svolta per il turismo» “Inaugurato il percorso nei territori dell’Unesco ?«È la nostra Santiago de Compostela: paesaggio sì Il presidente Zaia: «Diventerà un must in Europa» ma anche tanta spiritualità con chiese e abbazie». «QUESTO E’ UN TRACCIATO CHE RICHIEDE A TUTTI COLORO CHE LO FREQUENTERANNO IL MASSIMO RISPETTO». È iniziata in salita, sotto il sole, lungo le 14 stazioni della Via Crucis del sentiero dei Cipressi che porta al Tempio sacrario oratorio dell’Addolorata di Vidor. È lì in cima che ieri mattina si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. E si è conclusa senza il taglio del nastro, ma con il governatore Luca Zaia avvolto da duemila farfalle mentre tiene tra le mani una magnum di Prosecco superiore Bortolomiol.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Non soltanto segnaletica e indicazioni tutti i percorsi sono mappati su Google.
Da Vidor a Vittorio Veneto un’apposita cartellonistica indica la direzione del Cammino. Il Cammino delle Colline del Prosecco è stato infatti mappato interamente con Google. Se si digita “Cammino delle Colline del Prosecco” su Google, appare la mappa e con l’omino giallo si entra come si fosse a piedi. In alternativa le tracce Gps sono in download nel sito dell’Unesco. Ma esistono anche due Carte Tabacco nel libro “Alla scoperta delle Colline del Prosecco” di Giovanni Carraro. Dei 51 km totali. 11 sono su strada asfaltata. Si parte e si arriva davanti a un municipio. Si lascia l’auto e si torna con il pullman Prosecco Hills (durante il fine settimana) e ad ogni tappa si incontra un paese in cui trascorrere la notte. Da Vidor a Col San Martino poi Tarzo, Follina e Vittorio Veneto. Per il pranzo però sono necessarie deviazioni. Segni particolari: 51 km alla scoperta della geologia, dei siti religiosi e culturali. Giovanni Carraro come referente escursionistico dell’Associazione per il patrimonio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene Unesco ha tracciato un itinerario che attraversa la Core Zone, tracciando un Cammino che consente di visitare l’intero blocco geologico caratterizzato dagli hogback (paesaggio caratterizzato da un sistema geomorfologico a cordonate e dorsali) delle colline sub-prealpine, un unicum a livello mondiale e che si sviluppano tra Vidor e Vittorio Veneto, nella Core Zone, attraversando 9 dei 12 comuni di quest’area.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Cervi nobili, aquile reali e il Castagno del Paradiso.
Ci sono alberi più belli di un monumento, alberi che rappresentano un paesaggio intero. Giovanni Carraro li fa scoprire. insieme ad altri luoghi e storie poco conosciute, nel suo libro “Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”, edito da De Bastiani (verrà presentata giovedì 13 alle 20.30 all’auditorium Battistella Moccia di Pieve di Soligo): 40 itinerari a piedi, 405 chilometri di sentieri per 2226 chilometri di dislivello. A Tezze, per esempio, seguendo via Duca d’Aosta, dopo un borgo che faceva parte delle storiche cantine Bonotto Delle Tezze. all’incrocio con via Borgo Tonini, si può restare a bocca aperta di fronte alla raffinata eleganza di un esemplare di sophora japonica pendula centenaria, che d’inverno assomiglia un’acquaforte di Goya e d’estate fa concorrenza a un quadro di Rembrandt. Dalle parti di San Pietro di Barbozza, invece, risalendo le pendici delle Bastie, si può deviare sulla Strada dei Mont che segue il crinale e dopo una doppia curva ci si può fermare davanti al “Castegner de Piero”: si narra abbia più di 300 anni e che sia un luogo ideale per meditare abbracciati al suo tronco che sale dritto e slanciato verso il cielo.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Inaugurato il Cammino delle Colline del Prosecco A piedi 51 chilometri nel verde della perla Unesco – Primi escursionisti lungo il tracciato «Facile all’inizio poi è impegnativo».
A piedi 51 chilometri nel verde della perla Unesco Tedeschi, svedesi, inglesi, americani, giapponesi. II sito Unesco richiama già turisti da tutto il mondo. Ieri è stato inaugurato il Cammino delle Colline del Prosecco, 5lchilometri da Vidor fino a Serravalle, lungo sentieri che separano boschi da vitigni. E già i primi escursionisti si sono cimentati nell’avventura. Giuliano Vantaggi (site manager): «Quattro tappe meravigliose e il mese migliore sarà ottobre, porterà colori straordinari» Primi escursionisti lungo il tracciato «Facile all’inizio poi è impegnativo» Ieri le “prove tecniche” Il dislivello complessivo supera i duemila metri. Santuario di Collagù, in comune di Farra. Quassù vi furono insediamenti fin dall’età del bronzo. I pellegrini della vallata veneravano una volta la “Madonna dei Dolori”. Negli anni ’30, per un voto, la famiglia Bottari De Castello fece edificare la chiesetta accompagnata dal campanile, come ora li vediamo, con uno splendido affresco nel portico esterno. Nel 1932 vi furono riposte le reliquie di Sant’Emilio. Tutt’attorno un tripudio di vigneti. Da qui si può raggiungere San Gallo. E il primo tratto di Cammino in cui ieri pomeriggio (ma dopo le libagioni all’Abbazia benedittina Santa Bona di Vidor) sono stati accompagnati i cronisti.

Fonte: Tribuna Treviso.

Aperto il Cammino Colline Unesco «In arrivo turisti da tutto il mondo».
Vidor, liberate 1.200 farfalle al taglio del nastro. Zaia: «Diventerà una meta universale: per questa terra un periodo d’oro» Duemila i proprietari che hanno consentito l’attraversamento dei loro terreni VID OR Tedeschi, svedesi, inglesi, americani, giapponesi. Il sito Unesco richiama turisti da tutto il mondo. E Luca Zaia, presidente della Regione, lancia dall’alto del Sacrario della Madonna Addolorata, sopra Vidor, l’ultima scommessa: «Questo Cammino delle Colline del Prosecco diventerà universale come quello di Santiago di Compostela, un vero e proprio must». Il vescovo Corrado Pizziolo, che gli sta seduto davanti, lo scruta con occhi interrogativi: cosa c’entra un pellegrinaggio religioso con un itinerario quasi enologico? Zaia precisa immediatamente: questo è un Cammino culturale, storico, religioso prima ancora che naturalistico e, se vogliamo, anche enogastronomico. Le tappe, infatti, lambiscono decine di chiese e cappelle. Da Vidor fino a Serravalle: 51 chilometri lungo sentieri che separano i boschi (il 65% del territorio) dai vitigni.

Fonte: Tribuna Treviso.

«Noi, Patrimonio dell’Umanità» Festa per il quarto compleanno.
II 7 luglio 2019 a Baku l’ufficializzazione del riconoscimento A Conegliano la serata con la premiazione delle aziende Docg oi, Patrimonio dell’Umanità» Festa per il quarto compleanno. Il Gran Galà di venerdì in piazza Cima a Conegliano chiude la Primavera del Prosecco Superiore e della Notte Bianca del Gusto. Un’occasione anche per le premiazioni della nona edizione del Concorso Enologico Fascetta d’Oro (49 vini premiati su 242 etichette in gara) e per festeggiare il 4° anniversario della nomina delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio Unesco. A conquistare il Premio Speciale “Gran Fascetta d’oro” assegnato al vino spumante “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg” che in assoluto ha ottenuto il miglior punteggio, è stato il Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore spumante brut Rivedi San Pietro di Barbozza 2021 di Terre Di San Venanzio Fortunato. Per la prima volta inoltre è stato conferito il Premio “Unesco” Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

Fonte: Tribuna Treviso.

Nessun cestino lungo i 51 chilometri «Sostenibilità, i rifiuti portiamoli a casa».
«L’idea di mappare un percorso tra le colline trevigiane, prendendo spunto dal cammino di Santiago, ha come intento l’essere da volano a un turismo sostenibile» ricorda l’onorevole Gianangelo Bof, anche lui fra i presenti all’evento di ieri. Siccome la quarta tappa parte da Tarzo, lui consiglia di fare il sentiero che lambisce i laghi di Revine e Tarzo. «Li manterremo straordinariamente belli anche attrezzando i laghi di alcune opportunità turistiche» confida a proposito di recenti polemiche. Gianpaolo Vallardi, direttore di Savno, plaude al presidente della Regione, Luca Zaia, quando avverte che nessun cestino sarà installato lungo il Cammino del Prosecco, perchè «è una questione di civiltà, i rifiuti ce li portiamo a casa». Anche Zaia, infatti, ha promesso che quanto prima si farà pellegrino lungo questi sentieri. Parole di ringraziamento, ma soprattutto di incoraggiamento arrivano dalla Chiesa. «Questo è un cammino che, giustamente, è stato indicato come metafora della vita» rilancia il vescovo Corrado Pizziolo che impartisce la benedizione a tutti e a tutto, ai camminatori, ma anche ai residenti, ai coltivatori di Prosecco, ai volontari. Raccomandando a tutti il massimo rispetto per il Creato. Gli alpini si dicono orgogliosi, col presidente della sezione Ana di Vittorio Veneto, Francesco Introvigne — di aver dato una mano installando le tabelle.

Fonte: Tribuna Treviso.

I 1000 Vini d’Italia delle Guide de L’Espresso di Luca Gardini: una rivoluzione di qualità e innovazione.
Ecco il ritorno alla guida vini ben distinta da quella ai ristoranti, entrambe affidate a personaggi esperti quali Luca Gardini e Andrea Grignaffini. Entrambi agiranno con il supporto di una squadra di professionisti del settore per mappare il nostro Bel Paese con gioielli enoici da scoprire e luoghi dove ristorarsi. La Guida Vini racchiude 1000 etichette italiane di 500 cantine con la scelta di Gardini di un paio di etichette, entrambe giudicate in centesimi. Vini degustati alla cieca, spesso prove di botte, vista la decisione rivoluzionaria di uscire prima dell’estate quando, notoriamente, alcuni nettari di Bacco non sono ancora disponibili.

Fonte: identità Golose.

I vini premiati al Sud Top Wine 2022 – Irpinia Doc Aglianico 2019 di Antica Hirpinia.
E’ un fitto rosso rubino ad anticipare un olfatto riccamente fruttato e floreale nel quale non mancano intriganti note dolci leggermente speziate. Un sorso ricco e morbido si ravviva con una verticalità donata da una buona dose di freschezza sul finale. C’è un reale pezzo di storia irpinia in questa cantina, alla quale va il merito di aver prodotto la bottiglia numero uno di Taurasi Docg. Da quel lontano 1992 sono seguiti anni di splendore per la denominazione e per la cantina stessa, che era una società cooperativa fino a quando, nel 2006, è stata rilevata da un gruppo di giovani vignaioli accomunati dalla passione e dall’entusiasmo di produrre vini di qualità. Bere da ora al 2028. A partire da € 13″.

Fonte: Cronache di Gusto.

Come abbinare il vino ai dolci? Ecco perché sono vietati brut e champagne.
I bravi sommelier lo sanno bene: sui dolci non dobbiamo abbinare i vini spumanti secchi. Fanno a cazzotti! Ma non tutti sono esperti di vino o professionisti di settore. Quante volte, ad esempio, abbiamo subito il dispetto del matrimonio fra spumante, o Champagne e panettone il giorno di Natale? Non è un buon abbinamento (molto meglio un Moscato d’Asti) e vi spiego velocemente perché; la regola vale tutto l’anno e per tutti i dolci. Sappiamo che gli abbinamenti cibo/vino possono essere di vario tipo. Esistono quelli tradizionali (legati prevalentemente all’uso popolare o alle ricette di quell’area geografica), per contrasto, per assonanza e, addirittura possono essere indicativi e utili per i meno esperti, anche quelli cromatici.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Nel futuro del vino (non solo americano).
Questa è la rubrica Vino sul Divano. Ogni mese, nell’inserto Cibo, esploriamo le tendenze del vino guardando soprattutto al di là dei confini italiani perché è importante smettere di guardarsi l’ombelico e vedere cosa succede altrove. Secondo un pezzo uscito su Decanter le tendenze e le tecnologie in via di sviluppo negli Stati Uniti guideranno il mondo del vino globale per i prossimi decenni. Una tesi che si traduce nel ruolo sempre più centrale che avranno da qui a breve consumatori con gusti nuovi e tradizioni diverse in un contesto sempre più tecnologico. Salubrità, sostenibilità ambientale oltre che sociale, trasparenza. Parole che non possono essere solo parte di una strategia di marketing ma che sono destinate a diventare stelle polari per gran parte dei consumatori, con tutto quello che questo comporta per il mondo produttivo.

Fonte: Domani.

30 Anni di Verdicchio Le Vaglie, Un Simbolo del Vino Marchigiano nel Mondo.
Il Verdicchio Le Vaglie uno dei simboli del vino marchigiano nel mondo, compie 30 anni. Era il 1993 quando Stefano Antonucci, allora impiegato in banca, decise di rinunciare al posto fisso per investire nel suo sogno: avere una vigna e produrre vino”. “Tutta la vita. Allora ho investito sessanta milioni di lire, cioé la mia liquidazione, per impiantare viti, e qualcuno mi dava del matto”. “Con l’acquisto dei primi ettari in una località che si chiamava Contrada Le Vaglie. E siccome il territorio va imbottigliato ho pensato di chiamare quel Verdicchio con lo stesso nome”.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Vino, Casauria protagonista di Gironi Divini nel giorno in cui la pratica per la Docg va a Bruxelles.
Vini che tornano alla terra, visioni, espressioni, stili di narrazione intorno al plot centrale, il territorio, la trama di quel romanzo appassionante che gira intorno al vino identitario autoctono che ogni abruzzese vuol sentirsi raccontare nel bicchiere e che ogni produttore di vino smania per raccontargli. Non poteva esserci esordio migliore per la prima delle quattro giornate Anteprima di “Gironi Divini” che in agosto avrà il suo bagno di popolo a Tagliacozzo (L’Aquila). Calzante il titolo scelto, accattivante la formula lanciata quest’anno dal suo ideatore e coordinatore, il giornalista abruzzese Franco Santini. Una degustazione monstre di quattro batterie di vini abruzzesi – una sessantina di etichette in totale, spaziando anche tra bianchi e rosati prima di passare al core della giornata, i potenti e dinamici rossi della “sottozona” Casauriense, giovani e più agée, alfieri della nuova denominazione sulla rampa di lancio, la Denominazione di origine controllata e garantita “Casauria” – la terza dopo la storica “Colline Teramane” e la più recente “Tullum” – rappresentata da molti dei produttori dell’Associazione Casauria Docg – con sistema di valutazione centesimale come per i concorsi internazionali.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Sabato 8 luglio torna “Calici nel borgo”, a Vertine: oltre 30 aziende gaiolesi con i loro vini.
A Vertine, nel comune di Gaiole in Chianti, appuntamento con la seconda
edizione di “Calici nel Borgo”, sabato 8 luglio, dalle 18.30 alle 23. Nel suggestivo Borgo di Vertine, a poca distanza da Gaiole in Chianti ci sarà la possibilità di degustare i vini Docg e Igt prodotti nel territorio comunale gaiolese. L’evento, giunto alla seconda edizione, è organizzato dall’Associazione Viticoltori di Gaiole (AVG) con il patrocinio del Comune di Gaiole in Chianti. ““Calici nel Borgo” è peraltro un’ottima occasione per scoprire la bellezza del borgo medievale di Vertine – afferma Francesco Verzuri, assessore comunale al turismo, sviluppo e stile di vita – degustando le etichette pregiate di oltre trenta aziende vitivinicole, in uno scenario che è la perfetta sintesi della bellezza del Chianti”.

Fonte: WeChianti.

Bergamo, «Rosso Capitale», il vino con tre capolavori dell’Accademia Carrara.
Il «San Sebastiano» di Raffaello per pochi, santissimi bevitori. L’Accademia Carrara permette a tre suoi capolavori di moltiplicarsi (in duemilaventitré esemplari da collezione) e spingersi oltre i confini museali. Insieme all’iconico santo, anche la «Madonna col Bambino» di Andrea Mantegna e il «Ritratto di giovane» di Lorenzo Lotto compaiono sulle etichette di «Rosso Capitale». Il vino è il felice esito della collaborazione tra l’azienda vitivinicola bergamasca Caminella e la Carrara. Oltre a rappresentare «una nuova tappa per il progetto “Carrara Family”, che coinvolge aziende del territorio» spiega Gianpietro Bonaldi, general manager della Fondazione Accademia Carrara. «Abbiamo già fatto i panettoni, la birra, i biscotti. Ora l’Accademia si lega a Caminella per un progetto dedicato a Bergamo Brescia Capitale della Cultura» spiega Bonaldi.

Fonte: Corriere di Bergamo – Corriere della Sera.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.