rassegna stampa vino di giovedì 15 giugno 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 15 giugno 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vino, export fermo nel primo trimestre Giù rossi Igp e Dop.
Uiv-Ismea su dati (stat Vino, export fermo nel primo trimestre Giù rossi Igp e Dop Castelletti: «La congiuntura impone ai consumatori scelte low cost». Non parte bene il 2023 per l’export dei vini italiani, che nei primi tre mesi dell’anno hanno segnato volumi piatti (+0,1%) e una performance tendenziale in valore a +3,8% (1,8 miliardi di euro). «In questo primo trimestre», afferma il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti, «la coperta troppo corta è sempre più evidente: la crescita in valore è infatti insufficiente per far fronte al surplus di costi dettato da materie prime ed energetici, che influisce per circa il 12% su un prezzo medio aumentato di appena il 3,7%». Secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sul commercio estero, i volumi esportati sono tenuti a galla dall’exploit di vendite di vino sfuso (+13,4%), che registrano però una forte contrazione dei listini (-9,2%), e dei comuni, a +12,8%. In sofferenza, sempre nei volumi, i prodotti bandiera del made in Italy, a partire dai vini fermi Dop imbottigliati, che scendono del -5,3% (+2,5% il valore) con i rossi a -6,6%. Giù anche gli Igp (-2,5%), dove la crescita dei bianchi (+8,3%) non è bastata a calmierare la perdita dei rossi (-7,5%) e dove il segno meno si evidenzia anche nei valori.

Fonte: Arena.

Peperoni e uve da costa a costa.
Dal Tirreno allo Ionio agosto è il mese clou per le sagre il peperone crusco viene celebrato nella sua Senise nel Vulture si rende invece omaggio all’Aglianico. Dal Tirreno allo Ionio. Dal Pollino al Vulture. Dal potentino al materano. Si balla, si beve, si mangia. Musica, cibo, vino. Sul calendario sono cerchiate con il bollino rosso, nessuno se le vuole perdere, perché c’è un filo conduttore quasi magico che lega le sagre della Basilicata: materia prima eccellente e poi quello che assaggi quasi sempre non lo trovi da nessun’altra parte. Se non su quei banchetti dove uomini e donne, custodi della tradizione culinaria lucana, si dilettano a ricreare gusti e sapori di un tempo che non esiste più. O nelle case, dove nonne, mamme e zie si dilettano a preparare piatti degni di un ristorante stellato. Insomma nelle sagre c’è la corsa ad assaggiare o a comprare prodotti di nicchia, non riproducibili su larga scala.

Fonte: Gusto.

Nella terra del Lambrusco tre vini top.
L’ Emilia – Romagna, con i suoi 2.251.000 ettari di superficie, è tra le regioni più caratteristiche per la produzione di delizie enogastronomiche: l’area destinata all’agricoltura ammonta a 1.081.217 ettari. Prevalentemente pianeggiante, questa regione gode di una notevole varietà microclimatica, dalle zone più montuose fino alla costa. La viticoltura è tra le principali attività agricole, con una superficie a vigneto di 49.800 ettari, pari alt % della totale. Tra le aziende più interessanti troviamo Venturini Baldini, situata sulle Colline Matidilche, tra Parma e Reggio Emilia, con il loro 2020 Cadelvento Reggiano Dop metodo charmat, un vino biologico le cui uve provengono da terreni argillosi e sabbiosi e vigneti dall’età media di 16 anni. Un prodotto composto dal 70% di Lambrusco di Sorbara e un 30% di Lambrusco di Grasparossa. Elegante e dal perlage fine, di lunga durata.

Fonte: Gusto.

Nelle contrade care a Omero il mito prende vita nel calice.
“Ogni appezzamento vitato è irripetibile, generato dal vulcano scatenato” Jo0 B6stnc c Ma-no Geie fe, Joe Bastianich nasce a New York, da una famiglia di ristoratori di pigri istriane: è imprenditore nelle ristorazione e appassionato viticoltore. Con il torinese Tiziano Gaia, regista, produttore e scrittore, ha scritto 9l gande racconto del vino italiano. Territori, storie e protagonisti’ Nelle contrade care a Omero il mito prende vita nel calice A fine Ottocento il vigneto catanese trainava l’economia, poi è stato abbandonato nel Novecento Ma negli anni Duemila è risorto grazie a pionieri come de Grazia e Franchetti e oggi attira investitori da tutto il mondo. Il segreto del successo? Sabbie fini come cipria, sassi, terroir recenti, viti vecchie: ogni angolo esprime un’unicità che si riflette nei vini, che spiccano per eleganza e purezza

Fonte: Gusto.

l vino va oltre tutti i confini.
Tra le altre cose, gli ingegneri romani vanno ringraziati per le prime costruzioni di strade pavimentate. Limes fondamentali nei disciplinari del vino, punti di riferimento per stabilire il perimetro in cui è ammessa la produzione di un Barolo, un Amarone, un Chianti Classico… La gestione dei confini, mutuarli nel tempo, è tra le attività più impegnative e che fanno discutere per incongruenze e contraddizioni, che si avvertono in quello che si legge nelle etichette dei vini. Prendiamo il caso di Podere Orto, progetto familiare a Trevinano (Viterbo), tappa dei pellegrini sulla via Francigena. È il 2009 quando la coppia formata da Giuliano Salesi e Simona de Vecchis si insedia in località Orto, tra le campagne di Acquapendente, vicino al Lago di Bolsena. Siamo nel Lazio, sì, ma a pochi chilometri da Umbria e Toscana.

Fonte: Gusto.

Fritto e bollicine le nozze pop&chic.
Eataly punta sugli abbinamenti che scatenano la fantasia Dalle acciughe di Monterosso e il Lambrusco di Sorbara ai gamberi rossi e la Falanghina Metodo Classico. Estate, tempo di bollicine. E di fritti. Un’accoppiata apparentemente distante: da un lato l’essenza del lusso del bon vivre nel vino, dall’altro un cibo goloso e viscerale, ma apparentemente povero. “Fritte sono buone anche le suole di scarpa” si è soliti dire, proprio per sottolineare come sia il metodo ad arricchire il piatto. Ma non è sempre così. Bere e mangiare bene è una scelta, e se si scelgono i vini e le materie prime giuste il matrimonio si può fare. Magari scegliendo bollicine italiane e autoctone, che insieme ai fitti sono i protagonisti perfetti per un aperitivo di piena gioia per l’estate. Non è un caso, d’altronde, se nel 2022 il consumo estivo di spumanti italiani, Prosecco in testa stando ai dati dell’osservatorio Uiv-Vinitaly, siano arrivati a sfiorare il 30% del totale annuo, avvicinandosi al periodo natalizio che raggiunge il 40%, e con una differenziazione nel consumo notevole.

Fonte: Gusto.

Pomodori e vini Notte del rosso.
Da domani a domenica focus sull’oro rosso con due convegni organizzati dall’Anicav a Castel San Giorgio Gianluigi Di Leo: il ricavato andrà alla Ricerca contro i tumori dei bambini. Masterclass Ais e mercato Coldiretti SARANNO PRESENTI ETTORE PRANDINI DELLA COLDIRETTI E MONICA RAMAIOLI DELLA FONDAZIONE VERONESI. Luciano Pignataro a notte del rosso» mette insieme due ricchezze tit. della Campania il pomodoro, alla vigilia di una difficile stagione a causa delle continue piogge e il vino regionale. Unn patto tra Anicav e Ais che si consuma nella splendida Villa Calvanese a Castel San Giorgio in provincia di Salerno, da sempre riferimento di eventi gastronomici di spesso. «Il ricavato della tre-giorni lo destineremo in favore della Ricerca per contribuire alle preziose attività condotte dalla Fondazione Veronesi alla cura pediatrica per bambini malati di tumore».

Fonte: Mattino.

Nomen omen per il grande bianco a Lapio.
Clelia è Clelia Romano, ossia il Fiano di Lapio nella moderna storia vitivinicola italiana. L’azienda nacque nel 1994 e si appresta a celebrare i 30 anni coni figli Carmela e Federica in sella. I suoi bianchi ci hanno regalato indescrivibili emozioni nel corso di numerose verticali dimostrando di non temere il tempo, anzi, di amarlo e di migliorare costantemente. Non riusciamo a ricordare un solo sorso ossidato, del resto con Fiano e Agliano è quasi una missione impossibile. Clelia è la prima etichetta che esce con un annodi ritardo, figlia della particella 349 di Arianello a quota 620 metri, la più alta del paese. Incredibile freschezza, buon corpo, sentori ampi e complessi, sicuramente un grandissimo Fiano che sta muovendo solo adesso i primi passi.

Fonte: Mattino.

Dieci primati verdi.
Le nostre imprese investono nella produzione verde e guidano l’economia circolare europea. Efficienza energetica e moda, rinnovabili e vino: ecco le nostre eccellenze raccolte da Symbola nel report `L’Italia in 10 selfie’. Qualità e sostenibilità sono gli asset che il Paese ha imparato a valorizzare per le esportazioni. Con qualche problema, però, sul fronte della comunicazione di Enrico Picona rto di Symbola ‘L’Italia in 10 resentato il 17 maggio alla sfera – sfata il mito dell’Italiano di coda nell’imprenditoria e. Oltre la retorica esterofila, un’Italia che vanta più di un ul fronte sostenibilità. Econolare, moda, vino, cantieristica tecnologie mediche sono attori in cui le imprese italia crescere il proprio fatturato investimenti green e a volumi zione più ridotti e qualitati superiori. “li passaggio dalla alla qualità è stato determina crescita di molte aziende ha dichiarato il presidente di ym a Ermete Realacci.

Fonte: Prima Comunicazione.

l maltempo alleato del fungo killer vigneti sott’assedio, vendemmia a rischio – I nostri vigneti sotto attacco.
Una viticoltrice di Venosa: «La vendemmia è stata seriamente compromessa e la pioggia continua vanifica ogni trattamento» I nostri vigneti sotto attacco ll maltempo dà una mano al fungo killer: 50% del prodotto a rischio. I grappoli di uva appena nati e già marciti sulla pianta. E le foglie precocemente chiazzate di bruno. La peronospora sta falcidiando i vigneti pregiati della Basilicata. Si tratta di un temibile fungo che aggredisce le piante col favore dell’umidità. Con le alluvioni quotidiane dell’ultimo mese e mezzo ha avuto vita facile anche tra i vigneti del Vulture e di tutta la regione. A volte senza che si potesse neppure entrare in campo per fare i trattamenti. Non nasconde lo sconforto Donata Girardi, viticoltrice di Venosa.

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

Fiume DiVino cambia format sotto il segno della solidarietà.
L’evento musicale e gastronomico si sposta nel cuore verde del paese Incasso a favore degli alluvionati. Più forte dell’alluvione che ha colpito i territori della Vallata del Santerno, ritorna Fiume divino e si trasforma in Fontana DiVina, con l’incasso che contribuirà al ricostruzione delle zone più colpite dalle frane. La manifestazione, caratterizzata da musica ed enogastronomia, si svolgerà il 23 e il 24 giugno in via VIII Dicembre, nel cuore verde di Fontanelice, a partire dalle ore 18 nella zona degli impianti sportivi, nei pressi della fontana dell’antico lavatoio. Come spiegano dall’associazione “Fiume DiVino”, «abbiamo deciso di non demordere e di organizzare comunque un evento che ricordi il tradizionale appuntamento di fine giugno.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

I sommelier romagnoli per gli asili di S. Agata.
Donati 3.100 euro a II Girasole e Azzaroli Sono i proventi raccolti in un’asta di beneficenza. Un gruppo di amici dell’Associazione italiana sommelier ha versato non del vino bensì oltre tremila euro a due asili di Sant’Agata sul Santerno danneggiati dall’alluvione: al nido Girasole, i cui trenta bambini sono stati dislocati presso il Comune di Fusignano, e all’asilo Azzaroli, le cui tre sezioni con settanta iscritti sono state trasferite al teatro di Villa San Martino. Il contributo è stato racLa cerimonia dl consegna colto durante un’asta in cui collezionisti e degustatori si sono contesi diverse pregiate bottiglie di vino, molte delle quali donate dalle cantine sarde Santani e Audarya.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Trionfo di Lambruschi e Spergole alla tradizionale sagra di Albinea.
Da oggi a domenica protagonisti i sa Tante le attività nell’area attrezzata di piazzale Lavezza dove funzioneranno i ristoranti e attorno a piazza Cavicchioni 1 di Adriano Arati quattro giorni dedicati ai vini e ai sapori emiliani. Da oggi a domenica va in scena ad mea la 57esima Sagra dei Lambruschi e della Spergola, con il mantenimento del vitigno bianco autoctono della zona a fianco del classicissimo lambrusco. Promossa dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, prevede attività costanti nell’area attrezzata di piazzale Lavezza, dove funzioneranno i ristoranti, e nel centro del paese, attorno a piazza Cavicchioni. Questa sera si partirà con un’anteprima solidale, una cena per la Romagna, per raccogliere fondi per il Comune di Casola Valsenio, nell’Appennino ravennate, pesantemente danneggiato dalle alluvioni dei mesi scorsi.

Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara La Bussola Weekend.

Calice potente ed elegante, con note fragranti e balsamiche.
Azienda Agricola Cortese Vanedda Bianco Terre Siciliane IGP ’20. Calice potente ed elegante, con note fragranti e balsamiche una filosofia produttiva votata alla viticoltura biologica e la fiducia riposta in un caleidoscopico e stimolante ecosistema, delineano l’essenza dell’Azienda Agricola Cortese di Stefano e Marina Girelli, fratelli trentini attivi da tre generazioni nel mondo del vino che hanno eletto la Sicilia a loro seconda patria «enologica». La tenuta Cortese si estende su 14 ettari a Vittoria, nello splendido e primitivo entroterra ragusano, un’oasi troppo distante dalla costa perché tra i filari riecheggi lo sciabordio del mare, ma abbastanza vicina per godere di un microclima unico.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Il ‘Vigna nera’ della cantina Fangareggi vince il bronzo a Londra.
Prestigioso riconoscimento al «Decanter World Wine Awards». C’è anche un vino di Correggio tra i premiati ai «Decanter Workd Wine Awards» di Londra, i mondali del vino, al quale sono stati riconosciuti 89 punti, assegnando la medaglia di bronzo (a un solo punto dalla medaglia d’argento) a Vigna Nera, il lambrusco prodotto dall’azienda vitivinicola Fangareggi. Vigna Nera è un vino ottenuto da uve 85% Lambrusco Salamino e 15% Ancellotta. Matteo Fangareggi (foto), 34 anni, titolare dell’azienda col padre Giuseppe, è quasi incredulo del risultato ottenuto dal loro lambrusco: «Siamo una realtà agricola a conduzione familiare nata nel 2005, fondata da mio padre – spiega Matteo – che dal 2014 produce vini di qualità, artigianali e ottenuti da nostre uve.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Il 2023 è l’anno della ripartenza: per il Rossese si annuncia un’ottima annata.
Parlano i produttori: «Le vigne promettono una vendemmia abbondante. Le ultime piogge hanno aiutato 112023 è l’anno della ripartenza: per il Rossese si annuncia un’ottima annata 40 «1rci. L’anno 2023 sarà quello della ripartenza del Rossese, dopo un’annata davvero poco generosa, quella del 2022, penalizzata dalla forte siccità. Malgrado l’anniversario dei cinquant’anni dalla prima “Doc” – era infatti il 1972 – c’è chi non ricorda una produzione così scarsa negli ultimi trent’anni. E invece, grazie anche alle piogge delle ultime settimane, la vendemmia 2023 dovrebbe ribaltare le carte in tavola e ampliare il mercato, soprattutto quello internazionale. Parola dei produttori. “Sono molto timoroso – afferma Marco Foresti, di Camporosso/Dolceacqua – perché ha piovuto nel momento giusto e già si vede l’acinello di un’uva dal tipico color granata. Le piante hanno un portamento splendido”.

Fonte: Riviera

Le opere di Marco Lodola illuminano “Arte Vino”: «Come disegni di luce».
Ieri sera il taglio el nastro della kermesse di Maleo che ospita le sculture dell’artista pavese Le opere di Marco Lodola illuminano “Arte Vino”: «Come disegni di luce» di Sara Gambarini Le opere di Marco Lodola illuminano la diciassettesima edizione di Arte Vino”. Ieri a Maleo è stata inaugurata l’edizione 2023 della nota kermesse enogastronomica dal tema “Gradazioni di Luce”. L’expo è stato organizzato dall’associazione culturale Arte Vino, unitamente al Comune di Maleo, con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Lodi, Parco Adda Sud, Fondazione Comunitaria e grazie al sostegno di numerosi sponsor fra cui le cantine Giorgi. Al centro, come sempre, il vino, con oltre 200 etichette, e l’arte, con il noto artista Marco Lodola le cui sculture hanno illuminato anche i mondiali di calcio del Qatar.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Flavescenza dorata al via i trattamenti per poterla fermare.
Operazioni obbligatorie per evitare il “contagio” tra i vigneti d’Oltrepo Tra le pratiche anche lo sfalcio della vegetazione. Inizieranno nei prossimi giorni i trattamenti obbligatori sui vigneti per bloccare lo Scaphoideus titanus, il vettore che diffonde sulle piante la flavescenza dorata. Il servizio fitosanitario regionale ha emesso il bollettino con le indicazioni che i viticoltori lombardi, quindi anche quelli dell’Oltrepo Pavese, devono seguire per i trattamenti insetticidi. Sono obbligatori tre interventi in tutte le aziende con vigneti a produzione biologica, il primo tra il 17 e il 28 giugno e gli altri ogni 12-14 giorni. In tutti gli altri vigneti, invece, sono obbligatori due trattamenti, il primo dal 17 la 28 giugno, il secondo dal 30 giugno al 12luglio, con un intervallo di circa 14 giorni tra i due interventi. In vista dell’avvio dei trattamenti, si dovrà provvedere anche allo Flavescenza dorata al via i trattamenti per poterla fermare sfalcio della vegetazione spontanea.

Fonte: Provincia – Pavese.

Cantina Frecciarossa e Alfred Hitchcock un incredibile legame in nome del vino.
II regista era un grande estimatore di bottiglie speciali Domenica visita guidata raccontata dal Fai Giovani 1 re del thriller hollywoodiano e il vino d’Oltrepo. Sembra un binomio impossibile, eppure è reale il legame che unì Alfred Hitchcock e la cantina Frecciarossa di Casteggio, un amore a primo assaggio durato per decenni anche a un oceano di distanza. Questa curiosa storia la racconta domenica alle 17 il Fai Giovani Oltrepo Pavese in un evento a cavallo tra cinema ed enogastronomia organizzato all’interno della stessa azienda vitivinicola. Lo spunto per la giornata viene da un episodio risalente a quasi un secolo fa, testimoniato da una dedica scritta di proprio pugno dal regista di “Psycho” e gelosamente custodita dalla famiglia Odero, ancora oggi proprietaria della tenuta di via Vigorelli.

Fonte: Provincia – Pavese.

Domenica “Calici di suspense” Prenotazioni (ancora) aperte.
L’evento “Calici di suspense: da Hitchcock al Pinot Nero”, organizzato dal Fai Giovani Oltrepo si svolge domenica alle 17 all’interno della Tenuta Frecciarossa di via Vigorelli 141 a Casteggio. «Il programma del pomeriggio – spiega Edoardo Vaccaroli – prevede un viaggio trai capolavori del maestro della suspense e le produzioni di Frecciarossa, passando attraverso il rapporto di Hitchcock con il vino e con il cibo. A condurci in questo percorso sarà l’esperto Massimo Zanichelli: giornalista e storico dell’arte, si occupa divino dagli anni Novanta e ha firmato a la rubrica sul vino del settimanale “L’Espresso” e la guida “I Vini d’Italia”. È stato anche professore di storia del cinema alla scuola civica Faruffini di Sesto San Giovanni, relatore di corsi di cinema presso il cinema Rondinella di Sesto San Giovanni e per i Corsi Corsari di Milano».

Fonte: Provincia – Pavese.

Unione tra vino e bellezza Cristina lancia a Bianzone la sua linea di cosmetici.
Presentazione Grosina, 27 anni, collabora con Triacca per creare delle creme a base di estratti Una location di Prestigio per un connubio di prestigio, quello che ha permesso la nascita della linea di prodotti di bellezza Crisma. La tenuta La Gatta di Bianzone ha ospitato il “battesimo” del nuovo nato sul fronte dei prodotti cosmetici, la linea creata dall’estetista grosina Cristina Sala con l’essenza del suo preferito fra i vini Triacca, il Prestigio. Davvero da raccontare la storia professionale della giovane della frazione grosina di Ravoledo, 27 anni. Ha dimostrato che i frontalieri grosini non sono solo quelli che indossano gli scarponi e giovanissima, con una grande dose di coraggio oltre alla consapevolezza nei propri mezzi, ha aperto il proprio centro estetico “Amati” a Campocologno, appena dopo la dogana.

Fonte: Provincia Sondrio.

Gli spumanti lanciano le Marche.
Masterclass, degustazioni e banchi d’assaggio: ribalta sulle aziende del territorio L’evento a Villa Bonaparte Un brindisi all’iniziativa che si è tenuta lo scorso fine settimana a Villa Bonaparte. Grande successo di pubblico per Bollicine, l’evento organizzato da Ais Marche che si è svolto a Villa Bonaparte. L’iniziativa organizzata in collaborazione con Luce e sentieri, il Comune e il patrocinio della Regione, immersa nelle migliori produzioni di spumante locali. Trentacinque in tutto le produzioni che hanno promosso l’eccellenza di un territorio che fa della produzione enologica il suo fiore all’occhiello. Presente all’appuntamento tutta la maggioranza, oltre alla visita del consigliere regionale Marco Marinangeli insieme al sindaco, Valerio Vesprini. Masterclass, degustazioni e banchi d’assaggio.

Fonte: Corriere Adriatico Fermo.

Enosophia.
SPECIALE TOUR ENOGASTRONOMICO A Sant’Elpidio a Mare torna l’appuntamento con “i giorni del Bacci”, dal 23 al 25 giugno: con Enosophia la cultura del buon vino marchigiano riprende il centro della scena nel Fermano. Nel ricco week-end elpidiense, tante le attività per gli amanti del vino di qualità. Si parte alle ore 9,30, di venerdì 23, presso il Teatro “Cicconi”, con il convegno “Esperienze e buone pratiche nell’ambito della misura 16.1 del PSR Marche” a cura di Assoenologi Marche. Alle 21:00 si prosegue con “Impariamo il vino: l’abc della degustazione”, a cura dell’Associazione Di Arte in Vino. Un appuntamento pensato per chi ama il nettare di Bacco e vuole approfondire la sua conoscenza, ma anche per le papille con più esperienza alle spalle che vogliono confrontarsi sull’amato tema.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Corsi su vino e miele, tante presenze di giovani interessati.
Sono terminati i due corsi dedicati al vino e al miele, iniziative che continuano ad attrarre molte persone, soprattutto giovani. Per il settore vitivinicolo è stata tenuta l’ultima lezione di potatura in vigna che ha chiuso l’omonimo corso organizzato dall’assessorato comunale all’Agricoltura in collaborazione con l’associazione Produttori del Verdicchio di Matelica e l’Istituto Agrario di Macerata. Tutti gli iscritti hanno potuto infatti svolgere una lezione pratica in alcuni vigneti situati località Fonticelle. In località Salomone invece si è tenuto l’esame finale del corso di apicoltura di primo livello organizzato dalla cooperativa Apicoltori montani e dalla Regione Marche, chiusosi con un attestato di partecipazione.

Fonte: Resto del Carlino Macerata.

Futuro Cantine Accoglienti con ricerca e innovazione.
Si è svolta in Camera di Commercio ad Alessandria una riunione tecnica per le informazioni relative al progetto Alexala “Cantine Accoglienti”, sostenuto dall’Ente Camerale e dalla Regione Piemonte, un portale che presto sarà online e aiuterà i visitatori e i turisti a utilizzare l’offerta enogastronomica del territorio in maniera facile e veloce. La piattaforma cantineaccoglienti.it raggruppa le cantine del territorio che si propongono di strutturarsi per migliorare l’offerta di esperienze e ospitalità per il pubblico, che condivideranno una “Carta dell’Accoglienza”, un manifesto in dieci punti che presenta le linee guida, i valori e gli obiettivi a cui si ispireranno gli attori della filiera enoturistica. I soci Cia che vogliono saperne di più e aderire al progetto possono contattare gli uffici di riferimento o l’Ufficio Stampa Cia Alessandria.

Fonte: Piccolo di Alessandria.

A «Radici del Sud» sbanca Rosso Libero.
ll vino antimafia che ricorda Michele Cíancí. “Rosso Libero – Michele Cianci” è tra i vini vincitori della 18.ma edizione di “Radici del Sud”, il Salone dei vini e degli oli del Sud Italia che si è svolto in questi giorni presso il castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari. Il vino prodotto sul bene confiscato alla mafia in agro di Cerignola ed intitolato alla giovane vittima della criminalità è risultato “primo classificato” per la Giuria dei giornalisti internazionali – Gruppo Misto Vini Rossi del Sud Italia. Un riconoscimento importante, che contribuisce a tenere viva la memoria di Michele Cianci e l’attività di antimafia sociale per ricordare il giovane commercianti ucciso a Cerignola la sera del 2 dicembre 1991 per essersi opposto ad un tentativo di rapina.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Comune, evento sul Nero di Troia.
Un evento per divulgare e promuovere il Nero di Troia, vitigno autoctono che è sempre più apprezzato da sommelier, esperti e consumatori. Lo ha promosso L’assessorato alle attività produttive del Comune di Cerignola insieme alla condotta Slow Food della provincia di Foggia e dei Monti Dauni: appuntamento domani alle ore 18 a palazzo Fornari per “Dialoghi sul Nero di Troia”, dibattito a più voci tra esperti e giornalisti di settore. Intervengono Francesco Longo, agronomo, Luigia Ciuffreda, vicepresidente Slow Food Puglia, Jenny Viant Gomez (Donne del vino) e Stefani Leo, giornalista.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

“Dialoghi sul Nero di Troia tra identità e biodiversità’.
A Palazzo Fornari, i116 e 17 giugno, l’evento dedicato al vino e al marketing territoriale “Dialoghi sul Nero di Troia tra identità e biodiversità’ Cialdella: “Impulso per le nostre cantine”. Bonito: “Facciamo rete e promozione Parola al vino. L’assessorato alle attività produttive del Comune di Cerignola organizza insieme alla condotta Slow Food della provincia di Foggia e dei Monti Dauni, con la partecipazione dell’Istituto alberghiero “Pavoncelli” e l’associazione culturale Il Titolo e con il contributo della Regione Puglia un evento per divulgare e promuovere il Nero di Troia, vitigno autoctono che è sempre più apprezzato da sommelier, esperti e consumatori. L’appuntamento è per venerdì 16 giugno a Palazzo Fornari per Dialoghi sul Nero di Troia, dibattito a più voci tra esperti e giornalisti di settore. Alle 18:00 è previsto, dopo i saluti istituzionali, l’intervento di Francesco Longo, agronomo, che parlerà della Nuova Pac e di marketing territoriale.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Buyer internazionali al Messina Wine Fest.
Oltre 50 produttori siciliani incontreranno 20 buyer provenienti da Olanda, Inghilterra, Svizzera, Romania, Norvegia, Croazia, Bosnia e Cina. Quasi 200 i B2B già programmati. Fitto il calendario di incontri organizzati da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, in collaborazione con il Comune e Unioncamere, in occasione del Messina Wine Fest, festival dedicato al mondo del vino, che aprirà i battenti stamani, alle 9.30 al Marina del Nettuno Yachting.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Messina wine fest con imprese siciliane e buyer esteri.
Un weekend all’insegna del gusto per valorizzare il territorio 0 lire 50 produttori siciliani incontreranno 20 buyer internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, Svizzera, Romania, Norvegia, Croazia, Bosnia e Cina. Quasi 200 i B2B già programmati. È fittissimo il calendario di incontri organizzati da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, in collaborazione con il Comune di Messina e con Unioncamere Sicilia, in occasione del Messina Wine Fest, il festival dedicato al mondo del vino, che aprirà i battenti oggi alle 9:30, al Marina del Nettuno Yachting Club (Batteria Masotto, viale della Libertà). Un weekend all’insegna del gusto, ma anche dell’innovazione e dell’autenticità che domani proseguirà con il “Buyers vinery tour” che condurrà gli investitori stranieri alla scoperta dei vigneti delle tre Doc messinesi (Faro, Mamertino e Malvasia) e con l’incontro “Winnovation”, alle 10, nella sala Consulta del Palazzo camerale che vedrà, tra gli altri, gli interventi di Roberta Salomone, ordinaria di Scienze merceologiche, Sustainability Lab del dipartimento di Economia e prorettrice dell’Università di Messina; Salvatore Zappalà.

Fonte: Sicilia Catania.

Aleatico, il brindisi napoleonico.
Vino simbolo dell’Elba è l’unico passito Docg in Toscana Aleatico, il brindisi napoleonico L, aleatico è il vitigno a bacca nera elbano per eccellenza. Recenti studi sul suo Dna hanno avvalorato un legame diretto col moscato bianco, dal quale ha ereditato una certa aromaticità. L’etimologia del nome ci riporta per alcuni all’origine greca dell’uva, per altri è emiliana, facendo riferimento all’uva luglianica. Un’autorevole citazione ä nell’opera trecentesca di Pier De’ Crescenzi, che parla dell’uva livatica. Certamente però l’aneddoto più famoso lega l’Aleatico dell’Elba a Napoleone che fin dallo sbarco a Portoferraio il 5 febbraio 1814, fu accolto con un brindisi di benvenuto con questo passito. Oggi l’aleatico è coltivato all’Elba su circa 45 ettari. Dopo il riconoscimento della Docgnel2011, ancor oggi Elba Aleatico è l’unico passito con questa denominazione in Toscana.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Premiati quattro laureati in ricordo di Marco Accordini.
Assegnato a Cordioli, Vantini, Signorini e Quarella il titolo di «Vivi la Valpolicella» Premiati quattro laureati in ricordo di Marco Accordini II padre: «Pronto a nuovi stimoli, aveva grandi progetti per il territorio» Camilla Madinelli camilla.madinelli@larena.it •• Sono i laureati Amanda Cordioli di Villafranca e Carlo Alberto Vantini di San Floriano, in ambito economico e di marketing, Marco Signorini di Pedemonte in quello della viticoltura ed Edoardo Quarella di Pescantina in quello del paesaggio, i vincitori del premio tesi di laurea «Vivi la Valpolicella» promosso dall’omonima associazione culturale presieduta da Gianfranco Damoli in collaborazione con Cantina Valpolicella Negrar e Valpolicella Benaco Banca. I quattro giovani, tutti poco più che ventenni, si sono aggiudicati la ventunesima edizione del premio coordinato dal vicepresidente dell’associazione, Silvano Zampini, e la prima dedicata alla memoria del loro quasi coetaneo Marco Accordini, l’imprenditore agricolo di 26 anni morto sul lavoro il 21 giugno del 2022 sulle colline sopra Fumane, schiacciato dal trattore che stava guidando nel suo agriturismo.

Fonte: Arena.

Export, la crisi dei consumi ora frena anche il Prosecco.
Volumi in calo, ma ricavi in crescita. Regno Unito giù, bene Francia e Russia rtEinso La crisi dei consumi, spinta dall’inflazione, ora frena anche il Prosecco. Il bicchiere, per la «corazzata» vinicola veneta per eccellenza, resta ancora pieno a metà, visto che i valori finali sono tutt’ora in crescita, trainati dagli aumenti dei prezzi finali, in media del 13% rispetto a un anno fa. E il 2023 segue ad anni d’oro, dopo i quali un ridimensionamento è anche fisiologico. Ma i volumi venduti iniziano a frenare in maniera visibile, e in modo pesante se si guarda a un Paese-principe di destinazione come la Gran Bretagna. E un altro segnale da tener d’occhio, in chiave dei timori di una recessione, quello che viene dall’export dei vini, nel report sul primo trimestre 2023 dell’Osservatorio di Unione italiana vini-Vinitaly e Ismea (l’Istituto di servizi per il mercato agricolo) su dati Istat, pubblicato ieri, che dedica un focus particolare alle «bollicine» venete per eccellenza.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Una medaglia d’oro al Prosecco di Vo’ La Cantina dei Colli batte i doc trevigiani.
II riconoscimento al Concorso mondiale dei vini effervescenti a Bruxelles. Premiato il doc extra dry annata 2022 Una medaglia d’oro al Prosecco di Vo’ La Cantina dei Colli batte i doc trevigiani Il direttore Zandonà: «1:videnzia l’alta qualità del nostro prodotto». Il Prosecco doc extra dry, annata 2022, della Cantina Colli Euganei di Vo’, è stato premiato con la Medaglia d’oro al recente Concorso mondiale dei vini effervescenti di Bruxelles. Si tratta di un importante riconoscimento che in questo caso pone il Prosecco prodotto dal vitigno di varietà Glera sui vigneti dei Colli Euganei alla pari, se non davanti, al più blasonato Prosecco di altre zone molto conosciute del Veneto, come le colline di Conegliano Valdobbiadene e i Colli Asolani. Tra i circa 400 soci della cooperativa c’è grande soddisfazione anche perché, sempre dal Concorso mondiale di Bruxelles, è arrivato un altro importante premio perla Cantina di Vo’: la medaglia d’argento tra i rossi con la varietà Notte di Galileo.

Fonte: Mattino Padova.

Il centro si vota al vino e all’intrattenimento con “Wine Experience”.
Monselice, la rassegna da venerdì a domenica Il centro si vota al vino e all’intrattenimento con “Wine Experience”. I migliori vini dei Colli Euganei e i prodotti gastronomici del territorio arrivano a Monselice da venerdì a domenica con “Wine Experience”, l’evento dedicato alle degustazioni e alla musica. A partire dalle 18.30 di venerdì il villaggio “DiVino” di piazza Mazzini ospiterà diciannove casette bianche dedicate al vino che accompagneranno gli espositori di prodotti locali e lo street food in chiave veneta, mentre i negozi per l’occasione saranno aperti sino alle 23. Sempre dalle 18.30, ogni sera, saliranno sul palco Max Minetto Dj e Dj Carra che allestiranno un dj set con le note più adatte per accompagnare le degustazioni di vini e prodotti tipici. Alle 21.30 saranno i We Are Two Dots ad accompagnare la serata con teatralità pop e il ritmo intenso del soul e funk.

Fonte: Mattino Padova.

Assemblea contro il Clorpirifos La Cantina lo vieta a tutti i soci.
Zanette (Doc) avvisai conferitori «Escluderemo le uve che contengono questo pesticida». E Zanoni (Pd) si scaglia contro Caner (Lega). Ancora un rotondo “no” al Clorpirifos. È arrivato dall’incontro pubblico dell’altra sera, svoltosi all’auditorium Dina Orsi, per iniziativa del Comitato “Colli Puri-Collalbrigo respira”. E ieri Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, anche lui relatore al convegno, ha chiesto le dimissione dell’assessore all’agricoltura Federico Caner, che per primo aveva sollecitato il Ministero della salute ad autorizzare il pesticida, proibito in Ue, contro la flavescenza dorata. «Non interpreta le attese dei produttori» ha spiegato Zanoni, dopo aver letto la comunicazione del Cda della Cantina di Conegliano e Vittorio Veneto sac che vieta l’utilizzo del principio attivo Chlorpyrifos-methyl nei vigneti dei soci conferenti. Anzi, anticipa che massima sarà la vigilanza.

Fonte: Tribuna Treviso.

II caro prezzi penalizza il vino.
Il trimestre chiude piatto, colpa dei rincari di materie prime ed energia II caro prezzi penaluzza il vino Castelletti: notevoli difficoltà dei rossi, in particolare Dop e Igp, battuta d’arresto dello spumante. Si chiude un primo trimestre complicato per le vendite di vino italiano all’estero, con i volumi piatti (+0,1%) e una performance tendenziale in valore a +3,8% (1,8 miliardi di euro). Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sul commercio estero. I volumi commercializzati, evidenzia l’Osservatorio, sono tenuti a galla dall’exploit di vendite di vino sfuso (+13,4%) – che registrano però una forte contrazione dei listini (-9,2%) – e dei comuni, a +12,8%. In sofferenza, sempre nei volumi, i prodotti bandiera del made in Italy, a partire dai vini fermi Dop imbottigliati, che scendono del -5,3% (+2,5% il valore) con i rossi a -6,6%. Giù anche gli Igp (- 2,5%), dove la crescita dei bianchi (+8,3%) non è bastata a calmierare la perdita dei rossi (-7,5%) e dove il segno rosso si evidenzia anche nei valori. Tra le tipologie, si conferma l’avvio difficile per gli spumanti (-3,2% volume e +7,3% valore), complice la contrazione dei volumi esportati di Prosecco (-5,5%), mentre prosegue la buona stagione dell’Asti Spumante (+9,1%) e degli sparkling comuni (+4,4%).

Fonte: Voce di Rovigo.

Nel mare di Porto Cesareo la cantina diventa sottomarina.
Nel cuore del Salento, le Cantine Paololeo hanno inaugurato un nuovo capitolo nella storia del vino pugliese. Sotto l’incantevole cielo salentino, il 13 giugno l’azienda vitivinicola di San Donaci (BR) è stata la prima cantina pugliese a incantinare in mare. La cantina ha immerso infatti 1011 bottiglie di “Mormora”, un Metodo Classico Pas Dosé, nelle acque cristalline di Porto Cesareo, una delle riserve marine più affascinanti d’Italia. “Mormora” è un vino prodotto da due varietà autoctone pugliesi, da riscoprire: la Verdeca e il Maresco. Queste bottiglie rimarranno sott’acqua per 12 mesi a una profondità di 30 metri, protette dalla luce e dalle fasi lunari, cullate dalle correnti marine e modellate dalle molecole dell’oceano.

Fonte: INformaCibo.

“Radici del Sud” 2023: ecco i migliori vini che raccontano la ricchezza del Meridione d’Italia.
A firmarli cantine come Marisa Cuomo, Cantine Emera (Claudio Quarta), Librandi, Cantine del Notaio, Baglio del Cristo di Campobello e Siddùra. Dalle campane Marisa Cuomo, Agnanum, Ifalco, Cantine Delite, Amarano e Boccella, alle abruzzesi Orefice Vini, Buzzarone Vignaiolo, Crea Vini e Poderi d’Aurizio, dalla molisana Campi Valerio alle pugliesi Cantine Emera di Claudio Quarta Vignaiolo, Torrevento, Cantine Kandea, Vini di Montemarcuccio, Casa Primis e Fatalone Organic Wines, dalle calabresi Librandi, Barone G.r. Macrì, Cantine Benvenuto, Cantine Statti e Tenute Pacelli, alle lucane Cantine del Notaio e Cantina di Venosa, dalle siciliane Baglio del Cristo di Campobello, Iuppa e Magaddino Vini, alle sarde Siddùra, Puddu, Giovanni Camboni, Vitivinicola Fulghesu Le Vigne e Famiglia Demelas: ecco le cantine che firmano i migliori vini che raccontano la ricchezza del Meridione d’Italia, eletti da “Radici del Sud” 2023, edizione n. 18, di scena, nei giorni scorsi, a Bari, nel Castello di Sannicandro, dalla giuria nazionale del Concorso, tra 140 aziende.

Fonte: WineNews.

Il Baiasyra 2022: Un vino all’avanguardia che protegge gli oceani con il tappo Nomacorc Ocean.
Un tappo realizzato con scarti di plastica recuperati nelle regioni costiere, in grado di contribuire in modo concreto alla riduzione dell’inquinamento ambientale. Baglio di Pianetto, che ha sempre fatto dell’attenzione per ambiente una priorità, fa un altro passo avanti per la protezione del pianeta scegliendo il nuovo tappo Nomarcorc Ocean realizzato da Vinventions riciclando rifiuti di plastica, chiamati Ocean Bound Plastic (OBP), destinati a finire negli oceani. L’ecosostenibilità fa parte del DNA di Baglio di Pianetto: l’intera produzione è biologica certificata e contribuisce a mantenere l’integrità fisico-chimica dei suoli preservandone biodiversità e fertilità. Allo stesso tempo l’azienda salvaguardia le risorse idriche con il recupero e il riutilizzo delle acque piovane. La cantina di Santa Cristina Gela con il suo sviluppo verticale permette di utilizzare la forza di gravità per le lavorazioni consentendo un importante risparmio energetico. Un impianto fotovoltaico di terza generazione, inoltre, garantisce un’indipendenza energetica per il 70% abbattendo in maniera considerevole le emissioni di Co2

Fonte: Winery Tasting Sicily.

Consumi del vino in Italia, scenario in profondo cambiamento.
I consumatori di vino in Italia sono in aumento, ma sono allo stesso tempo piuttosto infedeli. Questa l’estrema sintesi dell’analisi dell’Osservatorio del vino di UIV sui dati ISTAT relativi ai consumi di vino in Italia nel 2022, presentata in anteprima su Il Corriere Vinicolo n. 19. Secondo l’Istituto nazionale di statistica i consumatori di vino italiani sono stati lo scorso anno 29,4 milioni di persone,cioè il 55% della popolazione sopra gli 11 anni. Dato in crescita (+4%) rispetto al 2008 e ciò è dovuto a un mix tra l’aumento dei consumatori saltuari e la diminuzione dei consumatori quotidiani. Questi ultimi – i consumatori quotidiani – sono oggi sono oggi la minoranza, il 41% del totale, mentre nel 2008 stavano al 55%. Tutte le fasce d’età hanno visto decrementi dei consumatori abituali, con picchi negativi per la 35-44 (-50%) e la 25-34 (-38%), mentre all’opposto i saltuari sono aumentati in tutti i cluster d’età (a eccezione dei 35-44enni), con picchi di +85% nella fascia 55- 64 e +70% in quella dei più anziani, segno che non è vero che solo i giovani bevono sporadicamente.

Fonte: Italia Informa.

Vino, export a +3,8% a inizio 2023 ma non c’è da festeggiare.
Per essere positivo, il segno è positivo: +3,8% il valore delle esportazioni di vino nel primo trimestre dell’anno. Ma al di là di questo sintetico dato, tra l’altro drogato dalla forte componente inflazionistica, di positivo resta ben poco. Innanzitutto, sul piano delle quantità le esportazioni di vino made in Italy fanno segnare una calma piatta: +0,1%. Ma è andando nei singoli segmenti che emerge più di un campanello d’allarme: la performance migliore la fanno segnare i vini low cost per giunta svenduti visto che alla crescita nei volumi spediti (+13,4%) fa da contraltare il crollo dei listini (-9,2%). In difficoltà i vini fermi imbottigliati Dop (-5,3% in quantità ma +2,5% in valore) e, tra le tipologie, diventa sempre più preoccupante il trend stentato di quella che negli ultimi anni è stata la locomotiva del vino italiano: gli spumanti (-3,2% volume e +7,3% valore) trainati a loro volta dal Prosecco (-5,5%).

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Export vino italiano: frena nel primo trimestre.
Export vino italiano frena nel primo trimestre. Giù i rossi e in contrazione Dop e Igp. Meglio i vini comuni e sfusi low cost. Si chiude un primo trimestre complicato per le vendite di vino italiano all’estero, con +0,1% e una performance tendenziale in valore a +3,8% (1,8 miliardi di euro). Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sul commercio estero. I volumi commercializzati, evidenzia l’Osservatorio, sono tenuti a galla dall’exploit di vendite di vino sfuso (+13,4%) – che registrano però una forte contrazione dei listini (-9,2%) – e dei comuni, a +12,8%. In sofferenza, sempre nei volumi, i prodotti bandiera del made in Italy, a partire dai vini fermi Dop imbottigliati, che si scendono del -5,3% (+2,5% il valore) con i rossi a -6,6%. Giù anche gli Igp (-2,5%), dove la crescita dei bianchi (+8,3%) non è bastata calmierare la perdita dei rossi (-7,5%) e dove il segno rosso si evidenzia anche nei valori. Tra le tipologie, si conferma l’avvio difficile per gli spumanti (-3,2% volume e +7,3% valore), complice la contrazione dei volumi esportati di Prosecco (-5,5%), mentre prosegue la buona stagione dell’Asti Spumante (+9,1%) e degli sparkling comuni (+4,4%).

Fonte: Cronache di Gusto.

Oiv, export mondiale vino: -5% a volume, ma +9% a valore nel 2022.
Lo scorso anno le esportazioni mondiali di vino sono state pari a 107 mln hl, con un calo del 5% rispetto al livello storicamente elevato del 2021, influenzato dall’elevata inflazione e dalle interruzioni della catena di approvvigionamento. Solo i volumi delle esportazioni di Australia e Canada non sono diminuiti rispetto ai volumi delle esportazioni del 202. Tuttavia, il valore delle esportazioni mondiali di vino nel 2022 ha raggiunto il record di 37,6 miliardi di euro, il 9% in più rispetto al 2021, conseguenza di un forte aumento dei prezzi medi all’esportazione in tutti i principali paesi esportatori di vino. I paesi che hanno maggiormente contribuito a questo significativo aumento di valore sono stati Francia, Italia, Cile e Stati Uniti.

Fonte: Federvini.

Vino, Uiv-Ismea-Vinitaly: volumi piatti per l’export nel 1° trimestre (+0,1%), valori a +3,8%.
Si chiude un primo trimestre complicato per le vendite di vino italiano all’estero, con i volumi piatti (+0,1%) e una performance tendenziale in valore a +3,8% (1,8 miliardi di euro). Lo rileva l’Osservatorio Uiv-Ismea-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sul commercio estero. I volumi commercializzati, evidenzia l’Osservatorio, sono tenuti a galla dall’exploit di vendite di vino sfuso (+13,4%) – che registrano però una forte contrazione dei listini (-9,2%) – e dei comuni, a +12,8%. In sofferenza, sempre nei volumi, i prodotti bandiera del made in Italy, a partire dai vini fermi Dop imbottigliati, che si scendono del -5,3% (+2,5% il valore) con i rossi a -6,6%. Giù anche gli Igp (-2,5%), dove la crescita dei bianchi (+8,3%) non è bastata calmierare la perdita dei rossi (-7,5%) e dove il segno rosso si evidenzia anche nei valori. Tra le tipologie, si conferma l’avvio difficile per gli spumanti (-3,2% volume e +7,3% valore), complice la contrazione dei volumi esportati di Prosecco (-5,5%), mentre prosegue la buona stagione dell’Asti Spumante (+9,1%) e degli sparkling comuni (+4,4%)..

Fonte: Finanza Repubblica.

Estate 2023: l’Alto Adige del vino pronto ad accogliere i visitatori portandoli alla scoperta di itinerari enologici di rara bellezza.
Esiste un luogo dove il tempo non vola, né si ferma, ma regola. È una sorta di metronomo che batte il ritmo costante della qualità. Questo è l’Alto Adige, un fazzoletto di terra di circa 7.400 km2 perfettamente sintonizzata sulle frequenze della natura, in grado di costruire un mondo a misura d’uomo. Qui il tempo ha un valore assoluto e custodisce il segreto dell’eccellenza, del benessere e dell’accoglienza. Un territorio spettacolare dove le sfumature che caratterizzano il paesaggio, la cultura e i sapori sono le note gravi e acute da cui nasce una melodia armoniosa. Per tutti coloro che desiderano conoscere da vicino la cultura dell’Alto Adige molte sono le strade che si possono aprire. Di rara bellezza e interesse sono i percorsi capaci di coniugare il fascino del paesaggio altoatesino con la ricchezza enologica che caratterizza questo angolo d’Italia.

Fonte: Newsfood.

Vino, a Messina si incontrano produttori e buyer internazionali.
Via al Messina Wine Fest, il festival del vino che mette insieme oltre 50 produttori siciliani. I viticoltori incontreranno 20 buyer internazionali provenienti da Olanda, Inghilterra, Svizzera, Romania, Norvegia, Croazia, Bosnia e Cina, nel corso di quasi 200 B2B già programmati. Fittissimo il calendario di incontri organizzati da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, in collaborazione con il Comune di Messina e con Unioncamere Sicilia, in occasione della tre giorni che apre i battenti il 15 giugno alle 9:30, al Marina del Nettuno Yachting Club (Batteria Masotto, viale della Libertà).

Fonte: Tempostretto.

Enoturismo Tenerife. Winemaker: Ubay Gil e il suo vino rosso La Canoya.
Ubay Gil nasce nel 1995 a Tacoronte, segue gli studi di ristorazione e in seguito si trasferisce a Madrid, dove lavora per prestigiosi ristoranti stellati, in cui inizia ad addentrarsi nel mondo del vino. Senza conoscenze di base, dogmi etc…, inizia a provare vini da tutto il mondo, passando dai classici, ai naturali, ai “freaky” (strani). Ritornato nella sua isola natale, in seguito alla quarantena, decide di rimanervi e ideare un suo progetto enologico. Prosegue gli studi nel ciclo superiore di viticoltura ed enologia di Tacoronte e si mette in contatto con un agricoltore che gli permette di fargli lavorare la sua vigna, situata a 600-650 m s.l.m. sempre a Tacoronte; contemporaneamente trova la cantina in condivisione con altri due enologi (Iñaki Garrido e Pablo Matallana)! Inizia il suo progetto… La sua idea è l’elaborazione di un vino che inizi a prodursi in vigna, al fine di ottenere delle uve sane e con caratteristiche che possano permette un’elaborazione “naturale” e “spontanea” del vino.

Fonte: ViviLeCanarie.

STAMPA ESTERA

2022 à Bordeaux, millésime d’un nouveau monde climatique.
La vigne a su résister à la sécheresse de la saison dernière et a donné naissance à des crus exceptionnels, à la hauteur du légendaire millésime de 1947. Les cuvées sont désormais proposées à l’achat en primeur. Auchàteau Carbonnieux, dans les terres de graves de pesa c-léognan, tout proche de Bordeaux, mime l’arbre offert en 1787 par Thomas Jefferson, futur président des États-Unis, est mort de sécheresse à la fin de l’été. Un pacanier géant cassé en deux par un vent chaud comme un vulgaire peuplier, fragtliséparla dessiccation. Dans le nouveau monde climatique, seuls les plus forts seront épargnés. Tout un symbole de cette saison 20’r2 quia mis la végétation à rude épreuve, exception Faite de La vigne, étonnamment rés d’ente. Alors que l’Aquitaineécút.balayee par des incendies àrien pas finir. des vagues de chaleur qui se succeriaient les unes aux autres, une sedieressepersistante, les vignes, elles, ont gardé jusqu’au bout leur feuillage vert Comment expliquer ce phénomène? Dès la mijuin, comme le thermomètre adépassé les 40′ C -une température sans précédent à cestode de l’année – « In vigne a revu le signal quelle allait devairajjronter un été très chaud et très sec, alors elle a produit de petites feuilles, de peuls bois, et a été économe de fa ressource en eau a, explique Dominique Arangoits, directeur technique du chàtesu Cos d’Estournel à Saint Estephe et des autres vignobles de Michel Reybier. Il est très probable quelle ait également bénéficié des reserves accumulées lors de la très humide saison 2021. Des refaits plus acides après la fomwntatlon Ces deux éléments. conjugués à des nuits relativement fraiches, ont permis aux raisins, du nord du Médoc jusqu’à Castillon, de mûrir jusqu’au bout sans mores de stress. l hootogértéité de la maturité est un trait marquant de 2022. Généralement, le Médoc est coupé en deux au niveau du bec d’Ambès avec une climatologie différente à Saint-Julien et au nord du Médoc, et à Margaux au sud, qui est plus proche des Graves. Ce ne fut nullement le cas en 2022. Dans les grands millésimes. le cépage cabernet sauvignon tient la vedette en Médoc, c’est encore le cas en 2022 et des châteaux comme Lamur,àPauillac,onttout misé sur lui avec92 % de l’assemblage. Le cépage merlot est, lui, souvent à la peine dans les millésimes chauds. Aussi incroyable que cela puisseparaitre.

Fonte: Echos.

Cette nouvelle vague d’entrepreneurs qui s’investissent à Bordeaux.
En 2019, Tristan Le Lous, le président d’Urgo, a racheté Château Cantenac Brown, grand cm classé depuis 1855. Comme lui, d’autres dirigeants de grands groupes ont investi des millions dans des prestigieux vignobles. Avec la volonté aussi de prolonger leur histoire. Ils s’appellent Courtin, Labrune, Savare mais aussi Jicquel, Le Lous ou Guillet. Les groupes qu’ils dirigent pèsent des centaines de millions voire des milliards d’eurºs et sont des champions dans leurs domaines respectifs d’activité : cosmétiques (Clarins), logiciels et services santé (Cegedlm), impression de haute sécurité (Oberthur). services aux entreprises (Samsic), laboratoires pharmaceutiques (Urgo) et cabinet de conseil en optimisation de performance (ELSA). Bien loin de leurs métiers, ils ont décidé d’imestir clans un vignoble. Leur point commun 7 Ils sont mus amateurs devin et ont parfois un lienplus étroit avec lui. Originaire de Bordeaux, Matthieu Guffiet, 51 ans, qui se revaitvigner on se souvient, amusé, avoir «sijfli Ms bouteilles de passas-Magnan des parents avec [ses) amis d’enfance». Jean-Claudelabrunea. poursa part, découvert la viticulture tris jeune auprès de ses grands-parents et parents qui avaient des vignes. Prises Courtin, 35 ans, Evoqu e également sesatnés quine buvaient que des bordeaux, achetés en primeurs. Une habitude qu’elle a conservée et qui luia permis de rencontrer fortuitement Joséphine I)ulfau-Lagarrosse. Avec, in fine, le rachat du château Beauséjour, premier grand ces classé de Saint E.millon, Investissement coup de coeur qui n’avait pas été planifié par la famille. Quant au groupe Urgo. il n’aurait pas existé si des vignerons n’avaient pas aidé Jean Le Lous, le fondateur, à reprendre une droguerie pharmaceutique à la fin des années 1940 à Dijon ‘i Ceux-d sont Witte restés actionnaires du groupe jusqu’en 2005 ‘. rappelle Tristan Le Lous, 43 ans, son actuel président Etsi l’histoire familiale demeure totalement bourguignonne, c’est lui qui a convaincu la famille d’investir à Bordeaux, région d’origine de son épouse dont il est tombé amoureux. Les moyens nécessaires L’élément déclencheur d’un investissement de plusieurs millions ou mime dizaines de millions deuros dans une propriété bordelaise est évidemment multifactoriel. Tous parlent sans détour d’im achat patrimonial dans despropriétésde qualité dont ‘avaleur du fonciertend â s’a ppnécierau fil du temps. Avec, le plus souvent, la possibilité d’agrandir le vignoble pour atteindre une certaine taille que er installer ainsi durablement une marque.

Fonte: Echos.

Des rosés aux profils très variés.
Les cuvées haut de gamme, plus coûteuses et plus rares que les rosés de Provence, se distinguent par leur style. Iongtemps décrie le rosé est deveou n I u segment à part entière dans 1’univers du vin. Certains l’ont qualifié de phénomène de mode, or la mode passe et.. le rosé reste.11 a trouvé sa place, a ses règles, ses codes et ses typologies, de la même façon que le blanc et le rouge. Celui de Provence, souvent Unité jamais égalé, inondela Franceetle monde en plusieurs versions. Cette classification particulière est le meilleur moyen pour la Provence de conserver mn leadership sur la couleur face à la concurrence mondiale. Les différents profils de rosés. ni élitistes ni modestes, vendus à des prix satisfaisants à tous niveaux provençaux suscitent la désirabilite En l999, la création à Vidauban dans le Var, du Centredurose.Je seullaboratnire au mondequiéhrdiela couleur, a fait progresser sa vinification selon trois axes essentiels : le cattrde du froid, la protection contre l’oxydation, et la maîtrise des biotechnologies, car la technique qui préside à l’élaboration des rosés est indispensable quel que soit Le profil du vin. La pratique encave devient une vraie technologie. lorsqu’il s’agit de produire les rosés « hors sol «, vinifiés à très basse température, pour extraireun maximum dethiols, ces allâmes fermentaires au gain de pamplemousse. Ces rusés produits eu grande partie par le négoce a partir de vins achetés aux coopératives ou vignerons indépendants sont mis en marché tris t’ait parfois dès décembre et valorisés par une communication racoleuse. Des Vi 179 market% qui ont conquis la aronde Aidé par le Centre du rosé, Le négoce a inventé cet honorable rosé demi( estampille Provence. à l’adresse d’ut client décomplexé. Produisant 91 % de rosé, avec une progression de 2 % l’an dentier, la Provence a besoin de ce type de vin market s,habillésdanglicismesoudepromesses : The Pale by Sacha Lithine, The Beach by Whispering Angel, les Commandeurs de Peyrassol, Fsrandon Héritage. Hippy ou La Vie en rose du château Roubine. Studio by Miraval, Roseblood libèrent totalement un consommateur qui se tourne vers ce type de vin en lieu et place de bière ou soft à condition qu’il soit Dans le sillage de ces rosés « mainstream », des roses stylés qui répondent à une demande mondiale tout en exprimant un terroir: diaphane, gage en apparence d’un faible degré d’alcool. la nuance chromatique provençale déclinée mondialement fut inventée par Régine Sumeire au château Barbeyralles à Cassin. Elle imagina de presser ses raisins rouges entiers dans un vieux pressoir vertical hydraulique champenois. il en sorti un juspàle. Pourtant son rosé, nommé Pétale de rosse, n’a rien à voir avec les breuvages qui, depuis les plages de la Celte d’Azur, ont conquis le monde. A commencer par les Etats-Unis, où le marché toujours florissant fut ouvert par Sacha Lichine du château d’Esclans et par Minuty, et ses S millions de bouteilles (deux marques appartenant aujourd’hui à LVMH, propriétaire des « Echos .). Miraval la [arque de Brad Pittassoese à la famille Pernis de Beaurastel atteint Les 4 millions de bouteilles.

Fonte: Echos.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.