rassegna stampa vino di lunedì 12 giugno 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 12 giugno 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Con ‘Made4ltaly’ nuove risorse per il turismo.
UniCredit vara un sistema integrato con l’agroalimentare per attrarre sui territori nuovi flussi internazionali di Andrea Telara Con ‘Made4ltaly’ nuove risorse per il turismo. La banca supporta progetti che valorizzano il profilo di sostenibilità delle aziende dei due comparti, tra cui riqualificazione energetica e transizione digitale. IL TURISMO è considerato da UniCredit uno dei settori di eccellenza del Paese, su cui puntare per accelerare la ripresa. Perciò l’impegno della banca verso questo comparto dalle enormi potenzialità di crescita, visto il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del nostro Paese, non si esaurisce con le iniziative destinate al settore nell’ambito di UniCredit per l’Italia. La banca infatti già nel giugno del 2022 aveva lanciato la seconda edizione di ‘Made4ltaly” che prevedeva un plafond di finanziamenti da 5 miliardi di euro per le imprese del turismo e dell’agricoltura, con l’obiettivo di favorire un’offerta congiunta tra aziende ricettive e agroalimentari.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Alessio Planeta. La Sicilia è un modello cresceremo con i francesi ma dateci strade e treni.
L’azienda vitivinicola si allarga: apre un beach cluli a Menfi, prepara un wine bar all’aeroporto di Palermo. Ed espande la distribuzione con i banchieri parigini Oddo. «Ci vogliono le infrastrutture. E il Ponte di Messina non serve» Sir Rocco Forte con il Verdura Resort ha avuto un ruolo fondamentale per l’isola, ha attratto turismo di alta gamma Va seguita quella strada. Alessio Planeta, amministratore delegato dell’azienda vitivinicola di famiglia, è un palermitano che ama Wagner. «La sera che il Napoli ha vinto lo scudetto ero al San Carlo ad ascoltare la Valchiria», dice. Un imprenditore poliedrico che con il gruppo Planeta, che produce vini e olio in Sicilia, si sta allargando su tre direttrici, affiancato dal fratello Santi e dalla cugina Francesca.

Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.

Pinot nero, Alto Adige e Oregon – Trait d’union tra Alto Adige e Oregon Un’amicizia nel segno del Pinot Nero.
L imprcscendibile c profondo legame hu Martin Foradori Hofstätter, e David Adelsheim “PINOT” Da `piccola pigna’: come la modesta dimensione del grappolo fitto. I1 mondo del vino crea talvolta dei collegamenti imprevedibili e, spesso, dei legami profondi. E quello che succede, per esempio, per il link tra l’Alto Adige e l’Oregon, due regioni lontanissime, site in due continenti diversi, una in Europa e l’altra in America. Due regioni che condividono un profondo rapporto con la montagna e, soprattutto, una spettacolare storia vitivinicola ed enologica che oggi ne decreta un successo indiscutibile. E quello che succede, per esempio, nel profondo rapporto di amicizia che lega Martin Foradori Hofstätter, guida della Tenuta Hofstätter, uno dei nomi più iconici della viticoltura altoatesina con sede a Termeno, e David Adelsheim, titolare dell’azienda omonima sita a Newberg, in Oregon, stato americano del nord-ovest, rivolto all’Oceano Pacifico. Ovviamente, il trait d’union non può che essere il vino.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

La novità – Vino, Sicilia avrà un nuovo piano vitivinicolo regionale.
Dopo 30 anni dall’ultimo documento programmatico, approvato nel 1993, la Regione Siciliana avrà un nuovo Piano vitivinicolo, fondamentale per elaborare le direttrici dello sviluppo di uno dei settori simbolo delle produzioni d’eccellenza dell’Isola. L’assessore regionale dell’Agricoltura, Luca Sanunartino, ha istituito con mi decreto il nuovo gruppo di lavoro che si occuperà della redazione del documento. “Sono trascorsi 30 anni dall’ultimo documento programmatico approvato nel 1993, sotto la regia di Diego Planeta e Giacomo Tachis – ricorda Sanunartino – mi periodo di tempo lunghissimo nel quale la Sicilia è passata dall’essere terra di produzione di vini sfuri, o di vini che i grandi marchi internazionali utilizzavano per tagliare i propri, a terra dalla quale provengono alcuni dei più importanti brand dell’enologia internazionale.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Anche il mondo del vino si mobilita Evento in programma oggi al Verdi.
Tre masterclass, una cena di gala, un’asta benefica e un salotto didattico. Il vino per aiutare chi ha avuto tutto distrutto dall’acqua. In programma oggi, a partire dalle 14,30 al Teatro Verdi, l’iniziativa benefica Wine for Romagna, promossa da Partesa for Wine, Teatro Verdi di Cesena e ristorante La Buca di Cesenatico. Per raccogliere fondi per la Protezione Civile a sostegno delle province della Romagna colpite dall’alluvione sono state organizzate tre masterclass, una cena di gala, un’asta benefica con preziose etichette e un salotto didattico con alcuni dei più grandi nomi del vino italiano. Dalle 14,30 il ciclo di tre ma Un evento al Teatro Verdi sterclass a 35 euro l’una, aperte a professionisti e appassionati: si inizia con “Champagne vs Metodo Classico”, condotta da Alessandro Rossi; alle 16,30 “I grandi bianchi del mondo” guidata da Gianni Fabrizio; alle 18,30 Eros Teboni su “Le grandi denominazioni italiane”.

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

Albana, l’ambasciatore dalle terre più colpite – Marco Saiani, dalla tragedia a Conselice al titolo di ambasciatore dell’Albana.
Emblema di una Romagna del vino che vuole rialzarsi, il vincitore arriva da uno dei territori più colpiti dall’alluvione. «Dedico questa vittoria a tutti i vignaioli della nostra terra ferita ma pronta a rialzarsi». «Dedico questa vittoria alla mia famiglia ed a tutti i produttori della Romagna, soprattutto a quelli che purtroppo pagano le conseguenze di questi nefasti giorni. Il mio impegno di ambasciatore? Fare in modo che i locali della Romagna abbiano in carta almeno un’Albana». Sono le prime parole di Marco Saiani, sommelier arrivato da Conselice, uno dei paesi maggiormente colpiti dall’alluvione, che ha conquistato il titolo di Master Romagna Albana Docg. Così la Romagna del vino dopo tre anni torna nel gradino più alto. Una vittoria dedicata ai vignaioli della sua terra con l’augurio di rialzarsi presto dai disastri dell’alluvione. Saiani, ingegnere, è alla quinta partecipazione al Master, lo scorso anno era arrivato secondo.

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

Saiani è il nuovo ambasciatore dell’albana di romagna – È di Conselice il sommelier ‘Ambasciatore dell’Albana’ 2023.
Marco Saiani, ingegnere di professione, ha dedicato il suo successo sul ‘colle’ ai produttori della Romagna colpiti dal maltem La Romagna del vino dopo tre anni torna sul gradino più alto del podio nel Master Albana Docg. La manifestazione di Bertinoro, che assegna fra sommelier il titolo Ambasciatore dell’Albana e un premio di 2mila euro, ha visto il successo di Marco Saiani, ingegnere nella vita, emblema del riscatto di una terra ferita che prova a rialzarsi: arriva inf atti da Conselice, il paese del Ravennate fra i più colpiti dall’alluvione. E le sue prime parole sono state proprio per i vignaioli della sua terra: «Dedico questa vittoria alla mia famiglia e a tutti i produttori della Romagna, soprattutto a quelli che purtroppo pagano le conseguenze di questi nefasti giorni. ll mio impegno di ambasciatore? Fare in modo che i locali della Romagna abbiano in carta almeno un’Albana».

Fonte: Resto del Carlino Romagna.

Caporalato, contratti capestro agli immigrati – Caporalato, la trappola dei vigneti.
Lavorano per pochi euro l’ora nell’agricoltura. Dopo tre anni la società chiude per non pagare tasse e il titolare sparisce Sognano di riscattarsi da una vita di miserie, ma la maggior parte finisce nelle trappole tese dai caporali che forniscono braccianti alle aziende agricole. Nemmeno il Friuli Venezia Giulia sfugge a questo fenomeno. La maggior parte degli avventizi delle viti provengono da Pakistan, Afghanistan, India, Bangladesh e i loro nomi ricorrono nei verbali della Guardia di finanza di Pordenone quando perlustra le campagne con i droni per individuare i lavoratori irregolari. Ai caporali si rivolgono perché nei loro Paesi è così che funziona il mondo del lavoro. Ma anche perché arrivano senza conoscere una parola di italiano e si fidano ciecamente di chi parla la loro lingua, offre un alloggio e un lavoro.

Fonte: Gazzettino Friuli.

«Se li mandiamo via chi va a lavorare tra le viti per dieci euro al giorno?».
In Friuli Venezia Giulia ci sono 16.400 aziende agricole (-26,5% rispetto alle 22.316 del 2020) che lavorano 28.498 ettari di terreni a vigneto. Gli introiti legati all’uva da vino venduta sono più che raddoppiati. «C’è bisogno di questi lavoratori stranieri – spiega Dina Sovran, segretaria provinciale della Flai Cgil di Pordenone – C’è carenza di manodopera soprattutto in agricoltura, dove gli italiani non vogliono lavorare perché non vogliono essere sfruttati. Tutti cercano immigrati, ma spesso rischia di essere un escamotage per sfruttarli. E se respingiamo gli immigrati, che lavorerà per dieci euro al giorno?». E facile approfittare di chi non conosce l’italiano. La conoscenza della lingua è fondamentale, ma nessuno spinge gli immigrati della rotta Balcanica a seguire corsi di alfabetizzazione. «Alcuni non sanno nemmeno leggere e scrivere – spiega Sowan – perché appartengono alle frange più povere del Pakistan.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Le Pro loco fanno il pieno: 400 mila visitatori alle manifestazioni 2023.
La “stagione” delle sagre è partita con numeri superiori a quelli dell’era pre-Covid19: le manifestazioni primaverili in varie località del territorio regionale unite a Sapori Pro Loco a Villa Manin hanno registrato 400 mila presenze. Questo il dato emerso durante l’assemblea del Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia, che ha approvato all’unanimità il bilancio 2022. La riunione si è svolta all’auditorium di Zoppola, ospiti della Pro Loco comunale. «Ora sta iniziando l’estate e i primi riscontri sono molto positivi — ha commentato il presidente del Comitato regionale Valter Pezzarini —, sia come qualità delle proposte che come affluenza. Non nascondiamo che ci sono delle sfide a cui siamo chiamati a rispondere, come la crisi del volontariato con la difficoltà a trovare nuove persone da coinvolgere.

Fonte: Messaggero Veneto.

La guida degli extravergini Gli oli storici di Paola Orsini.
Slow Food All’azienda di Priverno è stata attribuita la “chiocciola” È uno dei simboli più prestigiosi assegnati ogni anno dagli esperti Riconoscimento ai migliori produttori oleari per come interpretano i valori (1111) nella di Paola Orsini di Priverno è una delle due aziende pontine (l’altra è la Mandrarita di Itri) a cui gli esperti della “Guida agli extravergini” dello Slow Food hanno assegnato la “chiocciola”, simbolo che viene attribuito ai produttori “per come interpretano valori (organolettici, ambientali, sociali) in sintonia con la filosofia dell’associazione”. Da sempre, sin dall’uscita del primo numero della stessa, l’azienda privernate riesce a conquistare tale riconoscimento. E anche al suo Dop Colline Pontine, come al solito, è stato assegnato tale simbolo perché è un “Olio del Presidio degli olivi secolari”. Da ricordare che per fare parte di tale presidio, gli olivicoltori “devono avere oliveti di cultivar autoctone del territorio gestiti senza fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici.

Fonte: Latina Oggi.

Le altre aziende della provincia pontina segnalate.
Qualche numero interessante Questi i numeri della Guida: 766 aziende segnalate tra frantoi, aziende agricole eoleifici e 1227 oli recensiti. Oltre a Paola Orsini e Mandrarita, questi gli altri produttori pontini consigliati: Marco Carpineti di Cori, Riccardo Palombelli di Cori, Cosmo Di Russo di Gaeta, Francesco Paolo Arzano di Itri, Masseria di Itri, Diamante Verde di Latina, La Torretta di Priverno, Mater Olea di Prossedi3Oscardi Rocca Massima, Agresti 1902 di Sabaudia, Alessandro Scanavini di Sabaudia, Alfredo Cetrone di Sonnino, Gregorio De Gregoris di Sonnino e Americo Quattrociocchi di Terracina, L’Olivastro di quest’ultimo è un “Olio Slow”, “un olio eccellente, capace di emozionare in relazione a cultivar autoctone a territori di provenienza, ottenuto con pratiche agronomiche sostenibili””.

Fonte: Latina Oggi.

La campagna olivicola nel Lazio.
“Per il Lazio – scrivono gli esperti dello Slow Food – l’ultima campagna olivicola è stata decisamente positiva, anche se densa di rischi e difficoltà a causa dell’ennesima serie di cambiamenti climatici, gestiti con crescente professionalità ed esperienza da produttori e frantoiani. Una stagione anticipata e segnata da alcuni elementi decisivi: il lungo regime siccitoso estivo e la ormai consueta instabilità meteorologica primaverile. Gli oliveti secolari, sui quali punteremo al massimo nella rinnovata impostazione del Presidio Slow Food, hanno resistito senza problemi alle carenze idriche, mentre per i nuovi impianti la necessità di irrigazione si è fatta sentire”.

Fonte: Latina Oggi.

Vini e altri prodotti Dall’Europa maggiore tutela.
Il fatto Nella nuova normativa sono contenute maggiori protezioni contro la contraffazione nel settore agroalimentare Soddisfatti della novità i parlamentari europei pontini Adinolfi e De Meo. Ogni tanto dall’Europa arrivano buone notizie. Questa volta, in particolare, a sorridere possono essere i tanti operatori del settore vitivinicolo della provincia pontina che commercializzano vini con marchio Igp (indicazione geografica protetta). Le nuove norme previste dall’Europa mirano a favorire l’adozione degli strumenti di proprietà intellettuale nell’Unione Europea, consentendo ai prodotti agricoli con specifiche caratteristiche legate al luogo di produzione di accedere alle tutele del riconoscimento dì “Indicazione Geografica”. «Una revisione con cui si semplificano le procedure di riconoscimento e si rafforzano le misure dì protezione» commenta il parlamentare europeo di Forza Italia Salvatore De Meo.

Fonte: Latina Oggi.

Il caso etichette: «L’Irlanda non se la può prendere con il vino».
L’intervento del ministro Lollobrigida II caso etichette: «L’Irlanda non se la può prendere con il vino» «L’Irlanda ha un problema serio con le alcolismo, ma non seta pub prendere col vino perchè evidentemente in quella nazione non lo producono e non sanno nemmeno consumarlo con moderazione come e giusto fare». A dirlo e stato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, che e tornato sul caso delle etichette con avvertenze sanitarie. «E un’etichetta che racconta il vino come qualcosa che nuoce gravemente alla salute, ma e un’etichetta che racconta una cosa distorta».

Fonte: Provincia Sondrio.

Nel pomeriggio ancora allerta meteo per temporali coldiretti: «danni enormi per le nostre coltivazioni» – Agricoltura a forte rischio Solfanelli: «Clima pazzo, danni a grano, frutta, vite».
II direttore di Coldiretti: «Rischiamo di perdere un terzo della produzione di cereali. L’alternanza di caldo e piogge può provocare malattie per i vigneti» SIENA Giusto per capire l’aria che tira, per oggi da mezzogiorno alle ventuno è previsto l’ennesimo allerta meteo. Un codice giallo per «rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore e per temporali» che riguarda la Toscana centro meridionale, Siena compresa, con Valdelsa e Valdichiana ancora a rischio. oltre ai rischi per gli allagamenti delle aree urbanizzate e per la tenuta delle strade, una maledizione per l’agricoltura. Simone Solfanelli, direttori di Coldiretti Siena, non ci gira troppo intorno: «Rischiamo di perdere il 30 per cento del raccolto dei cereali e i nostri vigneti sono rischio di malattie funginee per l’alternarsi di caldo umido e precipitazioni». Considerando che nel Senese si produce un terzo del grano della Toscana, tra 1,5 e 2 milioni di quintali di grano duro, la proiezione porta al pericolo di perdita di mezzo milione di quintali di grano duro, un’enormità.

Fonte: Nazione Siena.

Rosso Morellino, piace la nuova formula.
I due giorni hanno favorito il dialogo tra gli addetti ai lavori Scansano Ha coinvolto oltre un migliaio di addetti ai lavori e di appassionati la rinnovata formula di Rosso Morellino, la manifestazione dedicata al Morellino di Scansano. La giornata inaugurale, quella alla base aerea Baccarini, ha fatto da cornice ai due momenti: il grande banco di assaggio a cielo aperto, in cui i winelovers grazie alla partecipazione di 40 produttori hanno avuto l’opportunità di scoprire le peculiarità organolettiche dei vini Annata e in Riserva in degustazione, e il concerto inaugurale del tour 2023 di Joe Bastianich e La Terza Classe. Il popolare showman, reduce dalla vittoria della decima edizione di Pechino Express, ha così voluto omaggiare la sua passione per questa zona, che lo vede impegnato con la sua famiglia in un progetto produttivo proprio all’interno del territorio della storica denominazione della Maremma.

Fonte: Tirreno Grosseto.

Vigneti di Ettore fra tradizione ed evoluzione.
L’azienda della Valpolicella Vigneti di Ettore fra tradizione ed evoluzione II passaggio generazionale a Giampaolo e Gabriele Righetti. Il ricordo di una figura che ha cambiato la storia della Valpolicella. Una profonda memoria storica nei vigneti unita alla grande passione tramandata dal nonno al nipote. L’avventura di una famiglia che racconta l’evoluzione di un territorio, la Valpolicella, e del suo sguardo verso il futuro che può ancora contare, e lo farà sempre, su solide radici. È nata nel 2012 l’azienda Vigneti di Ettore, male terre appartengono di fatto alla famiglia Righetti dal 1930, ed è questo il segreto che consente a Giampaolo e al figlio Gabriele di portare nella bottiglia vini dal carattere forte: «Puntiamo sempre a ottenere vini eleganti e agili più che muscolari», racconta Giampaolo Righetti. È lui l’anello di congiunzione tra Gabriele e nonno Ettore, figura indimenticabile nella storia di Cantina Valpolicella Negrar di cui fu direttore, ad e poi presidente.

Fonte: Arena.

Maia wines all’evento a Cannes con Di Caprio.
Cin cin col vino veronese in alcuni dei più prestigiosi festival del cinema del mondo. «Abbiamo portato alla 76ma edizione del Festival di Cannes», racconta Angelo Lelia, amministratore delegato dell’agenzia di comunicazione veronese UNited Studio, «una prestigiosa abbinata: le bollicine del lago di Garda Maia Wine ed i vini fermi di Casa Sartori, entrambi erano presenti nel padiglione americano al Palais des Festivals sulla Costa Azzurra». Angelo Lelia aggiunge: «Con Maia siamo stati sponsor dell’evento benefico, che è stato organizzato, al Carlton Hotel, da Better World Fundation a favore di Amazônia Fund Alliance della Federazione brasiliana dell’Unesco per la conservazione degli ecosistemi amazzonici. All’evento ha partecipato anche la star cinematografica americana Leonardo Di Caprio».

Fonte: Arena.

Colline Teramane in tour: è partito da Milano l’omaggio al Montepulciano d’Abruzzo.
Il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane nasce nel 2003 per tutelare, valorizzare e promuovere la prima denominazione di origine controllata e garantita della regione Abruzzo: il Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Docg. ln occasione dei 20 anni è stato organizzato il Tour di Colline Teramane, che ha fatto tappa a Milano, per continuare con Torino, Roma e poi tornare “in patria” a Pescara e Teramo. Obiettivo principale del Consorzio – presieduto da Enrico Cerulli Irelli, al secondo mandato, in carica dal 2018 – è costruire, nell’immaginario collettivo, lo spazio per un Abruzzo speciale, racchiuso tra il massiccio del Gran Sasso e il mare Adriatico. Un luogo “di confine”, che incanta per la varietà dell’ecosistema, dove l’uomo c’è, ma discretamente e rispettosamente, in equilibrio costante con la natura che ne domina una grande parte.

Fonte: Identità Golose.

Campania Stories 2023 – Selezione dei migliori vini e stato dell’arte del vino campano.
Torna Campania Stories e a ospitare l’edizione 2023 è stata l’Irpinia. Un appuntamento diventato, oramai, imperdibile per la stampa enoica nazionale e internazionale che può sperimentare una vera e propria full immersion nel territorio vitivinicolo campano attraverso due profonde sessioni di degustazione, cene con i produttori e visite in cantina. Una regione dalla produzione vitivinicola variegata in termini ampelografici e sfaccettata per quanto concerne le sue molteplici denominazioni. Denominazioni che rappresentate dagli oltre 330 vini in degustazione suddivisi in categorie e areali di riferimento, con la partecipazione straordinaria delle delegazione dell’associazione “Generazione Vulture” ospite della manifestazione. Gesto che mostra l’apertura al confronto con altre realtà dei produttori campani, attitudine fondamentale per la crescita e l’acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza.

Fonte: Wine Blog Roll.

Dal Lambrusco per Putin allo Champagne, i vini più amati dal Cavaliere.
Uno degli ultimi aneddoti risale allo scorso autunno, ottobre 2022, quando in un audio ha rivelato di aver regalato 20 bottiglie di Lambrusco a Putin, che a sua volta lo aveva omaggiato per il compleanno con altrettante bottiglie di vodka. Silvio Berlusconi non si è mai presentato come un gran bevitore, eppure con la sua personalità carismatica, è sempre riuscito a stupire anche in campo di vino e beverage. Originale e non banale la scelta di optare per il rosso frizzantino, allegro, amatissimo all’estero e in grande ascesa negli ultimi anni (pur senza rinunciare all’anima pop), per ringraziare lo zar. Secondo fonti “vinose”, le bottiglie volate in Russia erano dall’azienda agricola Rinaldini da cui l’ex premier si è rifornito per anni. Cantina storica fortemente radicata nel territorio emiliano, a Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), ai piedi delle colline Matildiche, fondata alla fine degli anni Sessanta dal papà Rinaldo Rinaldini, che all’epoca gestiva con la famiglia un ristorante famoso nella zona per i vini e i salumi prodotti artigianalmente.

Fonte: La Repubblica.

Vino, in 15 anni i consumatori aumentano del 35% ma si beve meno.
Negli ultimi 15 anni in Italia è aumentato del 35% (+4,4 milioni) il numero di consumatori saltuari di vino e parallelamente sono diminuiti del 22% i consumi quotidiani. E’ quanto emerge dal’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) sui dati Istat, secondo il quale oggi i consumatori sono 29,4 milioni, il 55% della popolazione. Si tratta di una platea trainata dalle donne (+12% contro -2% dei maschi), che non rinuncia alla bevanda alcolica nazionalecon un approccio diverso rispetto al passato. “I numeri – ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi – sintetizzano il rapporto responsabile degli italiani con il vino, oggi inteso più come elemento di socialità e di stile di vita che come alimento”. Una tendenza che si riflette meno allargando il campo ad altri alcolici. Per la birra, che conta 27,4 milioni di consumatori, sono cresciuti sia gli user quotidiani (+19% dal 2008) che quelli occasionali (+30%). In accelerazione gli aperitivi alcolici con quasi 22 milioni di adepti (+41% negli ultimi 15 anni), grazie al boom al femminile dei consumi fuori casa (+79%), ormai appannaggio non più solo dei giovani della gen Z (fino a 26 anni) e millennials (27-42 anni) ma in fortissima ascesa anche per la fascia, 45-54 anni.

Fonte: ANSA.

Vino, meno consumi ma più consumatori. Cresce la birra. E le donne….
Meno consumi quotidiani (calo del 22%), ma più salutari (+35%) e più consumatori: è l’analisi dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini (elaborando i dati Istat) sugli ultimi 15 anni. I consumatori di vino nel nostro Paese sono 29,4 milioni (ossia 55% della popolazione). “I numeri sintetizzano una volta di più il rapporto responsabile degli italiani con il vino, oggi inteso più come elemento di socialità e di stile di vita che come alimento. È la prova di come l’approccio culturale al prodotto sia ormai fondamentale in un Paese che non solo è il primo produttore di vino al mondo ma anche uno dei più virtuosi in termini di aspettativa di vita”, spiega il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi.

Fonte: Affari Italiani.

Vino, l’eccellenza della Basilicata si chiama aglianico.
Una delle stelle più luminose del Vulture, Paternoster, fondata nel 1898 da Anselmo, pioniere della viticoltura italiana, fu poi portata al successo dal figlio Giuseppe, una laurea in enologia a Conegliano ma soprattutto il sogno di mostrare al mondo l’eccellenza vitivinicola della Basilicata. Lo scenario, incantevole, è quello di Barile, provincia di Potenza, luogo-simbolo del “rinascimento lucano”, un territorio – caratterizzato da suoli di matrice vulcanica – che non ha mai nascosto la sua vocazione. Ora sono circa 20 gli ettari vitati in gestione (anche con piante oltre i 50 anni) arrampicati sulle pendici del Vulture, fino ai 650 metri di altezza, oggetto di un lavoro quotidiano puntiglioso, arricchito da convinzioni sostenibili (ora approdate alla certificazione biologica), parte essenziale della rinomanza del marchio.

Fonte: L’Espresso.

PER LE DONNE DEL VINO UN POMERIGGIO ITALO – FRANCESE.
Un evento esclusivo. La “Collection Printemps Été
– Femmes de Vin présentent les vins rosés de Campanie et France” svoltasi presso l’Institut Français Grenoble di Napoli ha visto protagoniste le prestigiose associazioni femminili del mondo della viticoltura internazionale “Donne del vino della Campania” e “Femmes de Vin”: il Consolato Francese ha ospitato così un pomeriggio “in rosa” tra degustazioni di vini, passeggiate in terrazza e sfilate di moda. In un’atmosfera elegante e raffinata, la Console Generale di Francia a Napoli Lise Moutoumalaya ha accolto le socie della delegazione campana de “Le Donne del Vino” per conoscerne obiettivi, attività e finalità : l’incontro, fortemente voluto dalla Delegata campana Valentina Carputo, ispirato al tema dell’anno “ Donne, Vino, un mondo unito” ha presentato dunque le due realtà associative, unendole con il racconto delle rispettive produzioni dei vini rosati.

Fonte: Terronian Magazine.

Il futuro del vino sostenibile è in bag-in-box e lattina. Ma molti mercati non sono ancora pronti.
Dal “ProWein Business Report” 2022, le aspettative di 2.500 commercianti di 16 Paesi diversi: l’Italia, sui packaging alternativi, è ancora indietro. La sostenibilità ha assunto ormai, da qualche anno, un valore fondamentale nell’industria del vino, confermato da un grande numero di studi, compresi i “ProWein Business Report” 2019 e 2020, che hanno raccolto l’opinione di wine merchant e produttori di tutto il mondo, da cui emergeva forte la necessità, condivisa dal 70% degli intervistati, di ridurre l’impronta carbonica della filiera. Legata, per quasi il 40%, alla produzione del vetro e al trasporto del vino imbottigliato: per diventare sostenibile, quindi, bisogna puntare con convinzione sugli imballaggi alternativi al vetro, più leggeri, come il bag-in-box e le lattine. È sul potenziale di questi packaging che si è concentrato il “ProWein Business Report” 2022, in un’appendice che ha raccolto le opinioni di 2.500 operatori del settore vino di 16 Paesi diversi, per capire – secondo il punto di vista commercianti e distributori – quanto i consumatori siano realmente pronti ad un cambiamento tanto radicale.

Fonte: WineNews.

STAMPA ESTERA

La alianza entre Henkell y Freixenet da buenos frutos.
Cinco años después de la operación, el gigante hispano-alemán del vino es líder mundial de los vinos espumosos Pere Ferrer asegura que “hay un buen entendimiento con los socios alemanes que se complementan” Ramon Franck Cinco años después de que fuera plantado por Josep Ferrer Sala y Glòria Noguer, en abril del 2018, su hijo Pere Ferrer ha regresado como consejero delegado de Henkell Freixenet a los jardines de la impresionante bodega Schloss Johannisberg de la región vitivinícola de Rheingau (Alemania), muy cerca del caudaloso Rin, para reencontrarse con un fresno que ha enraizado con fuerza. Este árbol, que aún no da mucha sombra ni cobijo, simboliza la alianza entre Henkell y Freixenet. El fresno puede llegar a vivir 100 años, y puede alcanzar los 20 metros de altura con una gran copa de hojas caducas pequeñas. En catalán se le denominafreixe. Ambas partes han confesado en Wiesbaden, la sede del gigante alemán, que cinco años después la relación entre ambos sigue siendo positiva y fructífera. Dicen que ha beneficiado tanto a Henkell como a Freixenet. Pere Ferrer asegura que “hay un buen entendimiento con nuestros socios alemanes y nos complementamos, y eso se nota”. Y reconoce que “para mí, estos últimos cinco años han sido de los mejores de mi vida profeEn el primer trimestre del año han subido las ventas en el mercado español un 1,9% gracias al turismo sional”, y que “tengo muchas ganas de continuar”. Desde la compañía se asegura que “las sinergias son de manual”. De hecho, la división de vinos, espumosos y licores de Geschwister Oetker Beteiligungen KG es líder de la DO Cava en 104 países, líder del mercado del Prosecco en 38 países y líder de los vinos espumosos en 33 países, según Andreas Brokemper, CEO de Henkell Freixenet. Exportan un 85% de su producción. El instituto de estudios de mercado IWSR sitúa a Henkell Freixenet como líder mundial de vinos espumosos, con una cuota de mercado del 9,5%. Y este primer trimestre del año han conseguido unos buenos resultados en el mercado español (un +1,9% en valor) gracias al retorno del turismo, pero no tan destacados en mercados como los americanos o el alemán. Pese a ello, esperan “un gran verano”. Pere Ferrer no esconde que, si se lo permitiera la ley europea de Defensa de la Competencia, les gustaría poder adquirir a su histórico rival, el grupo Codorníu, que dice que tiene “grandes marcas”. Destaca productos como los cavas Anna de Codorníu, los vinos riojanos Viña Pomal o los vinos y cavas de Raimat. Pese a ello, reconoce que “Codorníu tendrá muchos novios”. Tanto la parte alemana como la catalana aseguran que no habrá, a medio plazo, ningún cambio accionarial, a pesar de que Pere Ferrer ya ha cumplido los 65 años y que su padre Josep, que posee un 42,75% de las participaciones, ya va camino de cumplir, e119 de octubre, los 98 años.

Fonte: Vanguardia Dinero.

Pour Nicolas Feuillatte, le prix du champagne va continuer de grimper.
Le groupe Terroirs e Vignerons de Champagne, qui commercialise la marque, annonce une augmentation des prix. Une tendance générale dans la région. « Divine surprise » : Christophe Juarez, directeur généraidugroupe Terroirs e Vignerons de Champagne, qui commercialise les champagnes Nicolas Feuillame, Castelnau et Abe1é, n’a pas de mots assez forts pour qualifier l’année 2022. La vendange a été particulièrement «abondante» et de «grande qualité ». « Nous allons pouvoir reconstituer les réserves aux deux tiers », s’est-il réjoui. Un profond soulagement pour toute la région qui, faute d’avoir anticipé l’incroyable rebond de la demande en champagne après le Cavil, s’est trouvée à court lbuus les entreprises ont dû limiter le urs ventes. Dans ce contexte, la vendange 2022 a fait figure de miraculeux ballon d’oxygène. Chez Nicolas Feuillatte. de loin la marque la plus importante du groupe coopératif, mals alise la plus dépendante des enseignes de distribution française, le système d’allocation a pesé sur le chiffre d’affaires (-4 %). I1 sest établi à164,5 millions d’euros. La hausse des prix (de 7àS%)et des apports (+26 %) des champagnes Castelnau et Abelé ont néanmoins permis au groupe de réaltser unchlffred’affalresglobal record en hausse de 37 %, à 284 millions d’euros et 17 % à périmètre égal. Le bénéfice, lui, a diminué de 27 %. à 12,5 millions d’euros. Des résultats obtenus malgré l’inflation des coûts duverre(+56 %)etledoublementde Li facture d’électricité de 1,5 h 3 millions d’euros. , Quatre gras verriers ont fermé at Ukraine en raison de la guerre. majorant considérablement le prix des bouteilles en Europe », a indiqué C hnstophe Juares La tendance générale en champagne est à la montée en gamme. Le groupe Terroirs e Vignerons de Champagne ne fera pas exception. « Les maisons art pour objectif common de gagner en luxe. L’appellation a eu tendance pendant trop longtemps à se reposer sur les volumes »,ajoute tedlrecteurdeTerralrs e Vignerons. Plus d’exportation Autant dire (Lm la hausse des prix va se poursuivre. D’autant que Le prix du raisin continue lui aussi de monter. Il s estitabli h 8euroslekilo, en hausse de1096. NicolasF’eulllatte, pour sa part, a iècidé de monter les prix de 10 % er. 2023, de réduire sa dépendance à l’égard de la distribution française et d’augmenter son activité à rexport de 40 % à 50 % en valeur.

Fonte: Echos.

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A risentirci a domani.