rassegna stampa vino di martedì 24 ottobre 2023!

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Albrigi Tecnologie presenta le news vitivinicole di martedì 24 ottobre 2023!

Enrico Coser è “Personaggio dell’anno” per Vinoway Selection 2024.
Enrico Coser, con la sua famiglia proprietario dell’azienda vinicola Ronco dei Tassi di Cormòns (Go) è il “Personaggio dell’anno” per Vinoway Selection 2024, prestigioso evento nato per celebrare i vini italiani di eccellenza e le figure più influenti del settore vitivinicolo. Il viticultore friulano ha ricevuto l’ambito riconoscimento sabato il 21 ottobre nel corso del raffinato Dinner with the Stars ospitato nel suggestivo scenario di Castello Monaci Resort di Salice Salentino. “La passione, il costante impegno e il desiderio di migliorare costantemente per la sua storica cantina Ronco dei Tassi di Cormòns hanno reso questo giovane imprenditore un modello da seguire per i risultati straordinari che ha ottenuto”. Questa la motivazione del Premio, che gli è stato consegnato da Davide Gangi, CEO e Founder di Vinoway Italia, e presidente dell’autorevole giuria di esperti fra giornalisti, sommelier, addetti ai lavori.

Fonte: Studio Agorà.

NATALE – FRESCOBALDI: Idea regalo Natale 2023.
Un vino che esprime la voglia di intraprendere nuove strade, coraggioso e determinato, dal carattere espressivo ed elegante. Il box natalizio si presenta in una preziosa scatola oro con all’interno una Bottiglia Frescobaldi Leonia Pomino Brut Millesimato e due raffinati calici per brindare alle feste con un pizzico di audacia. Leonia Brut 2018 rappresenta la pura espressione di questa grande annata al Castello Pomino. Alla vista si presenta di un bel giallo paglierino brillante, le bollicine costituiscono delle catenelle talmente sottili da accarezzare il palato. Il bouquet all’inizio è dominato da note di cedro e di bergamotto, mentre alla fine sentori di frutto della passione si fondono con le note floreali di iris, di acacia e di zagara. Distribuito nelle migliori enoteche Prezzo al pubblico: 50 euro.
Fonte: SEC Newgate Spa.
DOP e IGP: UN MODELLO SOCIALE E SOSTENIBILE DA TUTELARE A MODENA UN CONVEGNO IL 27 OTTOBRE.
Un modello sociale e sostenibile da tutelare per le DOP e le IGP, sarà il prossimo 27 ottobre il main topic del convegno organizzato dalla società consortile Piacere Modena presso la sede della Camera di Commercio di Modena alle ore 10 e patrocinato dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e delle Foreste, dalla Regione Emilia Romagna, il Comune e la Provincia di Modena, la Camera di Commercio di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia. Il convegno “DOP e IGP: un modello sociale sostenibile da tutelare” sarà presieduto da Enrico Corsini Presidente di Piacere Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il quale afferma: “oggi è un tema attuale ed è utile fare il punto sulle varie sfaccettature della sostenibilità applicata al sistema delle denominazioni, ed è particolarmente importante per il territorio modenese che di indicazioni geografiche è uno dei più importanti serbatoi del Bel Paese.

Fonte: Marte Comunicazione.

DESIGNING THE FUTURE OF WINE.
Portare in Italia operatori, appassionati e studenti provenienti da tutto il mondo per fare vivere loro un’esperienza formativa full immersion di cinque giorni, interamente dedicata al vino italiano: è questo l’obiettivo di “Designing the future of wine”. Si tratta del nuovo progetto di POLI.design, società di alta formazione del Politecnico di Milano, che offrirà una lettura originale del settore, data dall’approccio del Design Strategico. Il corso, articolato in cinque giornate, toccherà i seguenti temi: Design Sensoriale, Territorio e cultura del vino, Evoluzione Sostenibile – Agridesign e Innovazione. Tra gli aspetti più innovativi vi è, anzitutto, la possibilità per i corsisti di imparare e allo stesso tempo vivere un’esperienza immersi nel fascino dell’Italia. La sede scelta per la prima edizione, infatti, sarà Castello di Meleto nel Chianti Classico, splendido esempio di conservazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico toscano.

Fonte: Gheusis.

Il bianco Sabbiato firmato cantina Le Manzane.
La cantina Le Manzane (Treviso) ha lanciato, in questi giorni, sul mercato il nuovo “Sabbiato Manzoni Bianco”. Il vino, disponibile in edizione limitata in appena 2 mila esemplari, incarna la volontà di enfatizzare un’eccellenza territoriale, ma si identifica con la firma stilistica dell’azienda che lo ha prodotto in un’inedita versione leggermente velata. Un modo nuovo e diverso per degustare questo piccolo capolavoro della ricerca enologica italiana, creato dal professor Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano (TV), dall’incrocio tra due vitigni a bacca bianca ad alto grado di nobiltà: il Riesling Renano e il Pinot Bianco. Un vino ispirato al lento scorrere del tempo e ai cicli della natura. «Con questa nuova referenza – dichiara Ernesto Balbinot, titolare della cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto – vorremo trasmettere nel calice il legame speciale che abbiamo con il nostro territorio e il Manzoni Bianco o Incrocio Manzoni 6.0.13 è un vitigno simbolo di Conegliano che noi proponiamo già nella sua versione classica, ossia in acciaio. Questo nostro avvicinamento al mondo del legno l’ho voluto per valorizzare, oltre al Glera, un’altra uva autoctona. Si tratta di un percorso iniziato con il “Sabbiato Manzoni Bianco”, ma che proseguirà e si evolverà con altri prodotti e altri vitigni».

Fonte: Le Manzane.

Ca’ del Bosco, le nuove cantine (in stile 007) e le bollicine Franciacorta invecchiate 40 anni.
Immaginate una pesante porta scura, che è anche un’opera d’arte di Felice Martinelli: si apre e svela uno spazio dorato dove un’ascensore ti immerge in una sorta di enorme bottiglia capovolta che scende fino a 23 metri sotto terra ed è fatta di 33 mila bottiglie di Cuvée Prestige, vuote e retroilluminate. Da lì parte un tunnel che è la nuova area di affinamento sempre della Cuvée Prestige. Non è proprio questo l’inizio del percorso delle nuovissime cantine Ca’ del Bosco ma è certamente il tratto più spettacolare e scenografico che colpisce subito l’immaginario: sembra di essere in una scena alla 007. Sono passate 52 vendemmie da quel 1968 in cui Ca’ del Bosco iniziò a produrre il suo vino in due ettari di Franciacorta (che nel tempo sono diventati 283) e oggi si presenta al pubblico con tutto il suo patrimonio vitivinicolo – rigorosamente condotto seguendo il protocollo della viticoltura biologica – e una cantina completamente rinnovata e pronta ad accogliere e a stupire gli appassionati.

Fonte: Vogue Italia.

Enoturismo, ecco in che modo l’intelligenza artificiale cambia le cantine.
Molti potrebbero immaginare l’enoturismo come un viaggio nella tradizione attraverso assaggi e racconti di cantina misti a una full immersion nei vigneti, costante del paesaggio agricolo italiano. In realtà l’enoturismo è tra i segmenti dell’agroalimentare made in Italy a maggior tasso di innovazione tecnologica dove marketing e vendite dirette viaggiano a sempre maggior contatto con la customer relationship management (Crm) e la profilazione dettagliata del visitatore, dei suoi gusti e delle sue preferenze. Un segmento che grazie all’azione di Divinea, società partecipata da alcuni dei principali gruppi vitivinicoli italiani (oltre 300 le aziende che hanno adottato il software Winesuite) che dal 2019 accompagna le cantine made in Italy nel processo di digitalizzazione con l’obiettivo di aumentare le vendite dirette mediante l’enoturismo. Adesso Divinea sta per guidare lo sbarco nel segmento delle visite in cantina dell’intelligenza artificiale. Se ne discuterà il prossimo 10 novembre a Milano nel corso del Wine Tech Symposium organizzato dall’azienda enotech dove verranno presentati i risultati delle prime sperimentazioni con l’intelligenza artificiale in un settore che – come emerso nei giorni scorsi nell’ambito delle celebrazioni per i 30 anni del Movimento turismo del vino – oggi conta 25mila aziende (10mila aperte tutto l’anno) sul territorio italiano e un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro.

Fonte: Il Sole 24 ORE.

A Montalcino (Si) la prima cantina toscana certificata Equalitas per la sostenibilità.
La certificazione Equalitas ottenuta riguarda l’aspetto di “Cantina Sostenibile” per le attività di gestione del vigneto, produzione, invecchiamento, affinamento e imbottigliamento in bottiglia di vetro di vini bianchi e rossi fermi. Un importante traguardo raggiunto all’inizio del mese di ottobre dopo uno scrupoloso audit da parte di Valoritalia, primo ente certificatore delle Denominazioni di Origine del Vino, che, assieme al quotidiano e consapevole impegno di Col d’Orcia per le pratiche sostenibili, sancisce la perfetta integrazione della Società con il territorio e la comunità locale. Sempre in ambito di sostenibilità, la Guida Slow Wine 2024 ha da poco premiato Col d’Orcia con una Chiocciola, simbolo assegnato alle cantine per il modo in cui interpretano valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food, associati a un’eccellente qualità̀ della proposta, e ha insignito Francesco Marone Cinzano con il Premio Speciale alla Carriera. Un riconoscimento ancora più di valore se si considera l’estensione della tenuta che oggi conta 149 ettari vitati a conferma dell’estrema attenzione a garantire vini eccellenti nel rispetto della natura e del territorio.

Fonte: Agricultura.it.

La Vecchia Cantina di Montepulciano apre come nuovo modello di enoturismo, vetrina di accoglienza e sostenibilità.
Oltre due anni di lavori ma oggi la nuova enoteca di Vecchia Cantina di Montepulciano, una delle cooperative vitivinicole più importanti d’Italia ed una delle più grandi della Toscana, faro nella produzione del Vino Nobile di Montepulciano, è un modello che guarda al futuro con grande e giustificata ambizione. Un progetto che ha l’obiettivo di riqualificare la storica sede della cooperativa, ma anche per dare un messaggio verso un nuovo modello di accoglienza enoturistica in un borgo del vino tra i più visitati d’Italia, Montepulciano. “Non è solo un Enoteca, abbiamo voluto creare una vetrina di accesso al paese di Montepulciano, trovandosi proprio all’ingresso del borgo, così che il visitatore possa essere accolto da uno dei prodotti di eccellenza, il Vino Nobile di Montepulciano – spiega il Presidente di Vecchia Cantina di Montepulciano, Andrea Rossi – un modo anche per dare ancora più valore al lavoro dei nostri 300 soci, per riqualificare al contempo un edificio storico, lasciandone intatta l’anima, ma cambiandone completamente l’impatto visivo, in quello che abbiamo voluto pensare come una sorta di adeguamento alle esigenze contemporanee della Cooperativa che negli anni è continuata a crescere in valore, crescendo sia sui mercati internazionali che quelli nazionali.

Fonte: Siena News.

Bollicine del Mondo in tour: prima tappa Castello di Casole, proprietà Belmond immersa nella campagna toscana.
È un viaggio nell’Italia vocata al vino Bollicine del Mondo in tour, promosso da Belmond e Identità Golose. Tre tappe imperdibili per esperti e appassionati, che potranno degustare prestigiosi Champagne e le migliori annate di etichette rare di spumanti selezionate da tutto il mondo. Un viaggio che quindi idealmente porterà ad esplorare e degustare le eccellenze delle cantine dei Paesi più apprezzati per produzione vitivinicola, grazie alla speciale formula studiata ad hoc: un blind tasting per pochissimi ospiti, con quattro piatti e un dessert in abbinamento alle bollicine, etichette italiane e internazionali con originalità di provenienza. Si parte dalla Toscana, l’appuntamento è a Castello di Casole, A Belmond Hotel, Toscana, giovedi 26 ottobre, un luogo magico, che quest’anno ha conquistato gli ospiti con tante iniziative e novità, come abbiamo spiegato qui e che ospiterà la degustazione nell’Emporio e nell’elegante Sala Camino.

Fonte: Identità Golose.

Col d’Orcia unica unica Cantina toscana ad aver ottenuto la Certificazione Equalitas e la Chiocciola di Slow Wine.
Col d’Orcia, storica azienda vitivinicola di proprietà della Famiglia Marone Cinzano dal 1973, e interamente biologica dal 2013, è oggi l’unica Cantina in Toscana ad aver ottenuto due importanti riconoscimenti: la Certificazione Equalitas, standard che affronta la sostenibilità nel settore del vino secondo i tre pilastri: sociale, ambientale ed economico, – e la Chiocciola di Slow Wine – simbolo assegnato alle cantine che condividono la filosofia di Slow Food, operando in modo consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente e territorio. La certificazione Equalitas ottenuta riguarda l’aspetto di “Cantina Sostenibile” per le attività di gestione del vigneto, produzione, invecchiamento, affinamento e imbottigliamento in bottiglia di vetro di vini bianchi e rossi fermi. Un importante traguardo raggiunto all’inizio del mese di ottobre dopo uno scrupoloso audit da parte di Valoritalia, primo ente certificatore delle Denominazioni di Origine del Vino, che, assieme al quotidiano e consapevole impegno di Col d’Orcia per le pratiche sostenibili, sancisce la perfetta integrazione della Società con il territorio e la comunità locale.

Fonte: Siena News.

L’iconica cantina progettata da Renzo Piano in Toscana.
Situata su una delle colline più alte di Gavorrano, in provincia di Grosseto, la Rocca di Frassinello domina il paesaggio viticolo circostante con la sua struttura imperiosa. A progettare la cantina (ufficialmente inaugurata nel 2007) fu un architetto d’eccezione: Renzo Piano, scelto per dare forma a un edificio in grado di ospitare l’ambizioso progetto imprenditoriale di Eric de Rothschild e Paolo Panerai. La settima puntata di B.E.V.I. (Bacche, Enologi e Vinattieri d’Italia) – L’Arte del Vinificare, la serie di Sky Arte dedicata all’eccellenza vinicola italiana, racconta la storia della cantina, la scelta da parte dei due fondatori di unire le forze, e in ultimo la collaborazione con il famoso progettista genovese.
In onda su Sky Arte martedì 24 ottobre alle 20:40, l’episodio – dal titolo Il mondo in una bottiglia – prende forma attraverso immagini inedite e le parole degli stessi protagonisti. Un invito a conoscere la storia e i prodotti di questo gioiello custodito nel cuore della Maremma toscana.

Fonte: Sky Arte.

Vino, Col d’Orcia unica cantina toscana ad ottenere Certificazione Equalitas e Chiocciola Slow Wine.
Col d’Orcia, storica azienda vitivinicola di proprietà della Famiglia Marone Cinzano dal 1973, e interamente biologica dal 2013, è oggi l’unica Cantina in Toscana ad aver ottenuto due importanti riconoscimenti: la Certificazione Equalitas, standard che affronta la sostenibilità nel settore del vino secondo i tre pilastri: sociale, ambientale ed economico, – e la Chiocciola di Slow Wine – simbolo assegnato alle cantine che condividono la filosofia di Slow Food, operando in modo consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente e territorio. La certificazione Equalitas ottenuta riguarda l’aspetto di “Cantina Sostenibile” per le attività di gestione del vigneto, produzione, invecchiamento, affinamento e imbottigliamento in bottiglia di vetro di vini bianchi e rossi fermi.

Fonte: Toscana News.

Vino, i Consorzi abruzzesi si fondono in un unico soggetto.
Il Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane, prima denominazione di origine controllata e garantita della regione e la Doc Controguerra saranno da oggi tutelate dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo. Un’unione che mirerà a rafforzare l’eccellenza a livello internazionale della produzione teramana, si legge in una nota: il percorso, avviato più di un anno fa – che Virtù Quotidiane anticipò – e sancito dall’assemblea dei soci che si è tenuta venerdì scorso, è stato fortemente sostenuto da tutti i soci di Colline Teramane, con l’obiettivo di amplificare la produzione e potenziare la promozione e la valorizzazione del nome. “Crediamo fermamente che questa sia la direzione corretta. La decisione, pur non essendo semplice, sono convinto sarà lungimirante. Ciò che iniziò come un sogno nel 2003 per 33 produttori è diventato, in due decadi, un baluardo di qualità e identità nella regione. Con oltre 600.000 bottiglie prodotte, un incremento del 50% negli ultimi due anni e 172 ettari di vigneto, il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane rappresenta un terroir unico, incastonato tra il Mare Adriatico e le maestose montagne del Gran Sasso e dei Monti della Laga,” afferma Enrico Cerulli Irelli, presidente del Consorzio Colline Teramane, oggi al termine del suo secondo mandato.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, boom del fatturato per Bottega: l’azienda entra nella top5 di Mediobanca.
“Desidero innanzitutto ringraziare il Centro Studi di Mediobanca che colloca Bottega SpA sul quarto gradino del podio dei maggiori produttori italiani per indicatori economico-patrimoniali e di efficienza (2021), segno che la nostra azienda crea valore per il settore, per il territorio, per il Paese e chiaramente per azionisti e collaboratori. La fine d’anno 2023 è purtroppo un periodo assai complicato per il nostro settore dei vini italiani di eccellenza. Questo però non ci ha fermato affatto: il nostro fatturato al 30/09/2023 si attesta su 65 milioni di euro, con un incremento del +8,1% rispetto all’analogo periodo del 2022; e ciò indubbiamente grazie all’incessante successo riscosso dagli spumanti premium, dai vini come Amarone e Brunello, e dai liquori a base di frutta e creme, sia in Italia, che a livello internazionale. Inoltre, nonostante il 7 ottobre scorso sia purtroppo scoppiata la guerra tra Israele ed Hamas in Palestina, le nostre previsioni oggi ci dicono che dovremmo chiudere l’anno 2023 con un fatturato intorno ai 90 milioni di euro, e un Ebitda dell’ 8,5% circa”. Lo dichiara Sandro Bottega, patron dell’omonima azienda di Bibano (Treviso) tra i principali produttori di vino e distillati italiani.

Fonte: la Repubblica.

Francia, l’ortofrutta spagnola paga il dazio al vino.
È stata un’operazione a sorpresa quella avvenuta nei giorni scorsi in Francia per bloccare le importazioni di vino sfuso spagnolo e, a rimetterci, è stata, purtroppo, anche l’ortofrutta. Come riporta la testata spagnola El Pais, i viticoltori francesi si erano organizzati a Narbona per fermare i mezzi che trasportavano vino spagnolo. Oltre a bloccare l’accesso alla frontiera di Le Boulou, i protestanti hanno distrutto e svuotato alcuni veicoli. A terra è finito il vino delle cisterne spagnole, che era pronto per essere imbottigliato in Francia (vedi video sopra), oltre ai carichi di ortofrutta – pomodori in primis – che sono stati successivamente bruciati.

Fonte: Italiafruit News.

Coldiretti e Origin Italia contro la Ue: discrimina e penalizza vino, carne e salumi.
Il voto del 25 ottobre, nella prossima seduta del Comitato Ocm, che dovrà decidere sulla proposta di Programma di Lavoro Annuale 2024 della Commissione Europea sulla Promozione dei prodotti agricoli, è diventato un appuntamento cruciale per una fetta rilevante dell’agroalimentare italiano. Come ha ricordato Uiv (Unione Italiana Vini), infatti, vino e carni rosse sono tornati nel mirino della Commissione Europea nel bando sulla Promozione orizzontale dei prodotti agricoli europei, per un valore complessivo di oltre 176 milioni di euro. Preoccupazione condivisa anche da Origin Italia, l’Associazione che rappresenta i Consorzi di tutela delle Indicazioni Geografiche, legate ad un passaggio puntuale dell’“Annual Work Program” firmato dalla Dg Agri: alla voce “rilevanza” è stato introdotto un sotto-criterio sul “contributo del progetto di informazione e promozione proposto rispetto agli obiettivi dell’ambizione climatica e ambientale della Pac, del Green Deal e della Strategia Farm to Fork, specificatamente sulla sostenibilità della produzione e del consumo”, utilizzando come riferimento la definizione di agricoltura sostenibile della Food and Agriculture Organization of the United Nations (Fao). Proprio questo sotto-criterio valuterà, per le proposte destinate al mercato interno, anche l’allineamento con gli obiettivi del Piano europeo di lotta contro il cancro, che mira ad incoraggiare una dieta basata maggiormente su cibi vegetali a discapito di altri prodotti come carni rosse, prosciutti, salumi, vino e bevande alcoliche.

Fonte: WineNews.

Mercato del vino, impossibile fare previsioni. Ma i consumi si orientano su prodotti più “cheap”.
Le difficoltà del mercato del vino, in Italia e nel mondo, in questi mesi, sono sotto gli occhi di tutti, certificate da mille voce e dai dati. E se è sempre più difficile prevedere e programmare il futuro, almeno come si faceva fino a qualche anno fa, due sembrano le “certezze” con cui dover fare i conti, almeno per il prossimi futuro. L’importanza, crescente, della sostenibilità, e il lavoro da fare sul posizionamento di prezzo, soprattutto all’estero. Riflessioni che arrivano dai dati, comunicati da Denis Pantini, direttore dell’Area Agricoltura ed Industria Alimentare e Responsabile Wine Monitor Nomisma Spa), nel “salotto” di “Vinoway Selection 2024”, fondata e diretta da Davide Gangi, andata in scena, nei giorni scorsi, a Castello Monaci, cantina del Guppo Italiano Vini – Giv, in Puglia. “Non si possono fare previsioni per il mercato futuro”. Da luglio/agosto 2023 vi è stato un calo del 4-% nellle vendite sul 2022 – ha detto il Responsabile Wine Monitor Nomisma Spa, Denis Pantini – e sembrerebbe che il consumatore medio acquisti meno vino di qualità, sostituendolo con un vino generico che costa meno”. E guardando più avanti, ha sottolineato Pantini “i dati riportano ad un calo demografico che si verificherà in Italia nel futuro prossimo, e ci sarà da considerare una percentuale inferiore di consumatori”.

Fonte: WineNews.

Smettiamola di sproloquiare. L’assaggio del vino al ristorante non è un esercizio di retorica.
coniglio e funghi Maitake dell’Asia Occidentale”. No, caro cliente. Quando sei al ristorante e il sommelier ti chiede di assaggiare il vino che hai ordinato non devi rendere omaggio alle tue capacità oratorie lasciando i tuoi commensali in un clima di suspense quasi hitchocockiana ma confermare con discrezione – e dopo aver controllato l’annata – se quella bottiglia va bene o non va bene. Purché non si tratti di un pranzo organizzato da un’azienda vinicola questa fase – che a partire da ora chiameremo “momento sobrietà” – non prevede discettazioni (soprattutto se ostentate con venefico narcisimo). Non tutti sanno, infatti, che al ristorante un vino si assaggia non per stabilire se piace o non piace ma per verificarne l’assenza di difetti e la corretta conservazione. Se la bottiglia che hai scelto non è ossidata e non presenta, per esempio, odore di tappo, puzza di zolfo o effluvio di lana bagnata data da un colpo di luce (in America la chiamano “lighstrike”) tutto quello che devi fare per essere ligio al bon ton è limitarti a un “ok”.
Cosa succede invece se il vino non ha difetti ma delude comunque le aspettative? È possibile rifiutarlo nonostante sia già stato ordinato? Poco opportuno anche se in un ristorante di alto profilo il sommelier può eccezionalmente sostituire e consigliare un’altra bottiglia a meno che non si tratti di un prodotto importante o addirittura raro. L’unica regola, in questo caso, è pagare il conto.

Fonte: Gambero Rosso.

Vite, uva, vino, variazioni casuali e volute.
C’è un’opera completa, magari succinta, sull’enologia? No! Più o meno opere che si somigliano. Parziali e frammentarie. Tutte notizie raccolte sul“campo” e nei più svariati archivi, non tutti accessibili a causa di gelosie dei direttori, rivolte anche a studiosi molto importanti? Non sempre. Figuriamoci per un ricercatore minore come il sottoscritto. La storia umana nella storia generale che mette in evidenza corporazioni, gruppi, come si suol dire “Orti e orticelli” e guai a chi li vuole “violare”. Allora chi vuole ricercare lo fa un poco qui un poco la, ma che fatica! I ricercatori più attenti sono i laureandi con le loro tesi, fatte per i docenti i quali se ritengono il caso ci pubblicano i libri. Le tesi sono sempre molto dettagliate. Ecco che la storia certa nasce con studi sulla biologia e la fisica, non dimenticando la filosofia, che si concretizza mettendo i tasselli al suo posto. Dalla storia Toscana, una eccezione può essere Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, 1804-1814, (poco tempo) governatrice del Principato diPiombino, che ha dato il suo contributo per migliorare l’agricoltura, perciò anche la vitivinicoltura, portando in Val di Cornia, e non solo, dei vitigni dalla Francia, precisamente dal giardino botanico di Marsiglia. Rifornito di viti-barbatelle che rappresentavano i territori noti come lo Champagne, il Bordeaux, la Provence e la Corsica.

Fonte: Qui News Pisa.

Vinitaly USA: In America il successo del vino italiano. Nei ristoranti il 44% dei vini è italiano.
“Il lavoro di squadra attivato da tempo con le istituzioni ci ha dato ragione e possiamo dire di aver vinto una sfida importante e complessa, di aggregare con il brand Vinitaly tutte le progettualità per creare un forte momento promozionale a favore del settore enologico italiano negli USA”, ha detto Federico Bricolo, presidente di Veronafiere durante la cerimonia di apertura. La conferma arriva da Matteo Zoppas, presidente di ICE Agenzia: “Le fiere sono strategiche per il business matching delle imprese, in particolare delle piccole-medie. E con Veronafiere Vinitaly, che si era già mosso in modo accurato su questo mercato, ICE sta valutando insieme ai ministeri degli Esteri, dell’Agricoltura, ad Assocamerestero, tutti presenti a Chicago in questi giorni, il progetto per fare di Vinitaly USA 2024 il principale appuntamento strategico per questo fondamentale mercato”.

Fonte: Agricultura.it.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da Albrigi Tecnologia

A risentirci a domani.