rassegna stampa vino di venerdì 14 luglio 2023!

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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 14 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Il Sangiovese di Tommaso cucito su misura.
Grignano, alla guida il rampollo degli Inghirami Laurea alla Bocconi, e primo impiego come manager dell’innovazione alla Ferrero, Tommaso Inghirami (nell’illustrazione qui sotto) è un giovane vulcanico produttore del Chianti Rufina Docg. È alla guida della Fattoria di Grignano, a pochi chilometri da Firenze, vicino a Pontassieve. «Quando sono arrivato qui pensavo di cambiare tutto» racconta «poi ho pensato che valeva la pena di valorizzare l’esistente e, allo stesso tempo, di cercare nuove strade». Ha portato in cantina la sua collezione di 300 macchine per cucine di ogni età. Un richiamo alla storia della famiglia, gli Inghirami, famosi dal dopoguerra per la produzione di camicie (Ingram il marchio più noto), grazie al nonno di Tommaso, l’avvocato Fabio: capì che bisognava passare dai sarti e dalle cucitrici. alle produzioni in serie. Un successo servito ad acquistare Grignano, tenuta di 600 ettari, di cui 5o a vigneto (180 mila bottiglie l’anno), sul quale si staglia l’ombra del palazzo appartenuto nel Cinquecento a Caterina de Medici.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Intervista ad Alessandro Chiesa – Castello di Albola: sapori Doc La tradizione toscana nel piatto e il Chianti Classico nel calice.
Chef Alessandro Chiesa e i segreti della sua cantina con cucina II borgo medievale, il cui direttore e vignaiolo è Alessandro Gallo, sorge, a Radda, tra le più alte colline del Chianti Classico. Un luogo incomparabile per il fascino della storia, le suggestioni artistiche e il contesto agropaesaggistico. Nel corso degli ultimi 40 anni questo luogo si è letteralmente trasformato in un vero paradiso: le vigne sono a un livello di altissima qualità e un’intera area rurali con i casolari e la bellissima villa padronale sono tornati agli antichi splendori. Vigne quasi ‘eroiche’, collocate in territori caratterizzati da forti pendenze, tra i 350 e 650 metri con un microclima ideale per la produzione di vini prestigiosi. Castello di Albola è questo e molto di più. Con una visione ‘green’ che ha portato nel 2016 a un processo di conversione al biologico. Chef Alessandro Chiesa è colui che riesce a portare nel piatto la meraviglia del territorio e i suoi sapori nel contesto della tenuta. Qualità di vita, relax, buon bere e buon mangiare.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Dalla peronospora alle assurde norme Ue mille nemici congiurano contro il vino.
Nel mondo consumi in frenata, ma per Thalia i mercati estensi confermano la carta vincerúeper bilanciate il calo interno. Tempi duri per il vino, un prodotto che è diventato la bandiera del made in Italy alimentare e che rappresenta il motore dell’economia agricola di molte regioni del Mezzogiorno. I colpi arrivano da più fronti. Dall’Unione europea, in primis, che vuole adottare etichette allarmistiche sul modello di quelle che campeggiano sui pacchetti di sigarette e che ha anche ammesso che il vino può tranquillamente essere sanificato per perseguire una strategia green, dai consumi in rallentamento e dal cambiar mento climatico che, con i fenomeni meteo estremi, favorisce il proliferare di parassiti. Come la peronospora che sta decimando i vigneti lungo tutto lo Stivale. Intanto, però, l’industria nazionale del vino (che allargata vale oltre 31 miliardi) continua a reggere i colpi: lo scorso anno sono state esportate etichette nazionali per circa 8 miliardi. Ma il futuro potrebbe non essere così brillante. A lanciare l’allarme è l’Unione Italiana Vini (Uiv) che, in occasione dell’assemblea generale, ha fornito i dati sui consumi con proiezioni fino al 2040. In Italia a mancare all’appello sono i giovani, e questo provocherà una perdita di 1,2 milioni di ettolitri al 2039.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Se il vino rosso va di traverso.
L A MALATTIA della vite provocata dal fungo peronospora incombe sulla vendemmia 2023. I produttori sono disperati perché non sanno più come contrastare il parassita che sta distruggendo parte delle uve dei vigneti d’Italia. Da mesi attacca le foglie, i germogli e i grappoli. Compromette maggiormente i vitigni dei rossi rispetto ai bianchi. Certo, è ancora presto per una previsione ufficiale sulla raccolta, tuttavia l’Osservatorio dell’Unione italiana vini stima un taglio della produzione del 40 per cento in Abruzzo sul Montepulciano e del 30 per cento in Puglia dal Salento a Foggia, le due regioni maggiormente colpite. In Campania il fungo prospera di più nella zona appenninica.

Fonte: Repubblica Venerdi.

Trema la terra dell’Aglianico il fungo killer è inarrestabile – Un attacco frontale alla terra dell’Aglianico.
Tra l’80 e l’85% dei vitigni risulta compromesso dal fungo, con la perdita di buona parte dei grappoli d’uva Un attacco frontale alla terra dell’Aglianico Allarme Peronospora: viticoltori del Vulture nel panico. I viticoltori del Vulture, il «regno dell’Aglianico», cominciano a fare la stima dei danni dell’aggressione di un fungo, la Peronospora, che ha colpito i vigneti e distrutto i grappoli d’uva sino a renderli completamente da macero. In tanti, nella sede zonale della Cia-Agricoltori di Venosa, partecipando ad una riunione con il direttore regionale Donato Distefano e in collegamento video il dirigente nazionale Domenico Mastrogiovanni (responsabile ufficio Pac), hanno portato il proprio censimento danni che contribuisce ad una previsione per la vendemmia autunnale: tra 1’80 e 1’85% dei vitigni risulta compromesso e buona parte dei grappoli di uva irrimediabilmente perduta.

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

Viticoltura, annata da dimenticare.
Incontro della Cia nel Vulture: raccolti danneggiati dalla peronospora Viticoltura, annata da dimenticare 1119 un incontro al Ministero: alla Regione si chiede eli produrre precisa mappatura. Nella sede Cia di Venosa si sono riuniti i direttivi dei comuni di Venosa, Ripacandida, Maschito, Rapolla, Barile, Ginestra e Montemilone per fare il punto sull’andamento dell’annata agraria e per effettuare una puntuale analisi relativamente allo stato in cui versano i vari comparti produttivi a partire da quello vitivinicolo, passando a quello cerealicolo e zootecnico a seguito dei danni registrati a causa dei numerosi eventi atmosferici e calamità naturali nei mesi di maggio e giugno scorsi, con oltre 45 giorni di piogge incessanti e bombe d’acqua che hanno compromesso raccolti e produzioni. All’incontro, introdotto dal presidente Cia Venosa Liliana Sileo, hanno partecipato anche il direttore regionale Donato Distefano e il presidente residente Cia Potenza Giannino Lorusso.

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

Degustazioni all’Enoteca di Dozza.
Prosegue la frequentata iniziativa di “Sere d’estate fresche di vino… a corte” a Dozza. Si tratta di un format messo in campo dall’Enoteca regionale, quest’anno in collaborazione con la Fondazione Dozza città d’arte, pensato per chi vuole fare un tuffo nella geografia vitivinicola regionale. Fino al 10 agosto, dalle 20.30, nella sede della Rocca Sforzesca, si tengono incontri-degustazioni in cui sarà possibile conoscere e degustare i vini emiliano-romagnoli. Il tutto arricchito da una visita guidata nelle stanze e negli ambienti del museo, accompagnati da un sommelier e da una guida.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Venerdì in centro tra vino e motori.
Pronto, dopo il grande successo della prima giornata, un nuovo appuntamento con i “Venerdì di Luglio”: tappa fissa per chi ama vivere il centro storico di Cesena la sera d’estate. Oggi secondo il progetto degli organizzatori 2023 (l’Accento srl assieme al Comune) è prevista la valorizzazione delle tante eccellenze che la Romagna è in grado di propone. «Di…Wine, Eccellenze Divine” Cesena vedrà 47 cantine pronte a invadere pacificamente il centro storico per una serata insieme ai produttori di tutto il territorio ed un excursus enologico sull’intera Romagna. L’inizio è previsto a partire dalle 20 e la partecipazione per il pubblico prevede un gettone di 10 euro che consente la degustazione di 3 vini a scelta.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Vini e Ferrari per il secondo appuntamento.
Questa sera, per il secondo appuntamento con i venerdì di luglio, sono attese in centro oltre 50 cantine romagnole con i loro vini pregiati. Il progetto degli organizzatori 2023 (l’Accento s.r.l unitamente all’Amministrazione Comunale di Cesena) prevede la valorizzazione delle tante eccellenze che la Romagna è in grado di proporre. ‘Di…Wine’ è la rassegna che porterà in zona Almerici, Carbonari e Mazzini oltre cinquanta cantine romagnole e i loro vini che potranno essere degustati con l’acquisto, nello stand dell’organizzazione, di un kit con cui si potranno fare tre degustazioni attraverso un calice e un marsupio per trasportarlo. In Piazza Giovanni Paolo Il si posizionerà il Vespa Club Cesena con le moto dagli anni 50 in poi: i gioielli di casa Piaggio saranno in mostra tutta la sera per la gioia dei tanti amanti delle vespe.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

Friuli Doc cambia immagine addio al tappo di sughero «Resta una festa di popolo».
Cambiata l’amministrazione, cambia pure la grafica della principale manifestazione cittadina, Friuli Doc. Oggi alle 11, a palazzo D’Aronco, il vicesindaco Alessandro Venanzi svelerà la nuova immagine della kermesse in programma dal 7 al 10 settembre. «Più che rimarcare le differenze con il recente passato —chiarisce — si tratta di un nuovo punto di partenza per ridefinire gli obiettivi dell’evento. Friuli Doc deve restare una grande festa di popolo, in grado di trasmettere l’identità della città e del territorio friulano». Il primo passo, come dimostrerà la presentazione odierna, sarà la nuova grafica, diversa da quella con il tappo di sughero brandizzato delle ultime edizioni. «Quest’anno andrà in scena il Friuli Doc numero 29 —ricorda Venanzi —quindi ritengo sia importante dare spazio ad alcune novità in vista del trentennale».

Fonte: Messaggero Veneto Udine.

Caldo e fitopatologie La zona del Lambrusco rischia grosse perdite.
Caldo, umidità, temperature record. Un’estate bollente, al punto che quello in corso – secondo le elaborazioni di Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023 – è per il Nord Italia il terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media. I cambiamenti climatici in corso per alcuni versi incidono alla diffusione di fitopatologie, che rischiano di compromettere le produzioni in campo. Coldiretti Mantova ha raccolto segnalazioni per la presenza di flavescenza dorata su una superficie vitata vicina ai 1.500 ettari, dei quali 700 in zona Lambrusco. Colpiti, in particolare, i vigneti biologici, con un’incidenza di poco superiore al 30%, mentre un 10% dei vigneti colpiti dalla fitopatologia si trovano sulle Colline Moreniche e hanno investito le produzioni di Garda Doc e Garda Colli Mantovani Doc.

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Sessanta vendemmie Per celebrare ecco una bottiglia speciale e la festa in azienda.
Compleanno rotondo per la Cantina Colli Morenici: nasce il Merlot Garda Collector’s Edition. Domani l’evento Una bottiglia speciale e una festa per celebrare le sessanta vendemmie della Cantina sociale Colli Morenici di Ponti sul Mincio, che con Cantina Valpantena e Cantina di Custoza costituisce il gruppo Cantine di Verona. Nasce così il Merlot Garda Doc Collector’s Edition, un’edizione limitata, etichetta creata per l’occasione e per mettere in evidenza l’importante traguardo raggiunto dalla cooperativa di Ponti sul Mincio con dettagli dorati. «Abbiamo scelto di celebrare le sessanta vendemmie di Cantina Colli Morenici con il Merlot Garda Doc Collector’s Edition, un tributo al lavoro e all’impegno dei nostri soci nel produrre ogni giorno vini di alta qualità— afferma Luigi Turco, presidente di Cantine di Verona—. In quest’occasione desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere Cantina Colli Morenici ciò che è oggi: una realtà inserita in un gruppo in crescita, simbolo di innovazione ed eccellenza, e un punto di riferimento peri vini tipici e più noti di questa zona, a pochi passi dalla sponda lombarda del lago di Garda».

Fonte: Gazzetta di Mantova.

Vendemmia da Velenosi per i ragazzi speciali.
Rinnovatala collaborazione tra l’azienda Velenosi e il centro diurno per l’autismo L’Orto di Paolo. Gli utenti della struttura hanno partecipato alla vendemmia svoltasi nei vigneti dell’azienda. L’iniziativa è frutto del progetto solidale promosso dalla cantina Velenosi per sostenere le attività inclusive del centro. Da questo connubio nelle passate edizioni sono nati speciali vini come il Falerio doc, il Falerio Pecorino Doc e il Rosso Piceno Superiore Doc. Il ricavato della vendita di queste bottiglie è stato interamente devoluto al centro diurno. Come spiega Angela Piotti Velenosi «quando mi è stata proposta questa opportunità, ho pensato che qualcosa si poteva fare. Ogni volta i ragazzi sono sempre più felici e aspettano quel giorno. Qui c’è il loro lavoro e la loro semplicità. A breve ripartiremo con la nuova annata con il nostro bianco e il nostro rosso de L’Orto di Paolo.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

Settore in difficoltà i costi sono a monte i guadagni a valle.
L’uria: “Basilare il ruolo delle cantine sociali” Per l’invenduto sarà necessaria la distillazione guadagna sul vino? Se ai produttori di uve rimangono le briciole, a chi vanno i guadagni? «Si sta assistendo a una generica flessione in negativo dei prezzi del vino — dice Mariagrazia Baravalle, direttore Confagricoltura Asti – Questa diminuzione si riflette ancora più negativamente sulla marginalità delle aziende dal momento che i costi produttivi (concimi, prodotti fitosanitari) sono sensibilmente aumentati». «Vendere le uve sul mercato libero — dice Marco Pippione, direttore della Cia — significa andare incontro a una speculazione su un prodotto facilmente deperibile». Si può ritardare la vendemmia di qualche giorno ma non più di tanto con il rischio, fondato in questi anni di cambiamenti climatici, che a vendemmiare non sia il coltivatore ma la grandine. «Grano e nocciole sanno attendere — dice Pippione — l’uva no»

Fonte: Stampa Asti.

Il vino della solitudine – Uva esclusa.
I viticoltori astigiani sono preoccupati per il futuro delle proprie aziende: i recenti rincari e le patologie che hanno colpito il settore incidono pesantemente sul loro reddito, ormai insufficiente per garantire adeguate prospettive e un ricambio generazionale. Le aziende viticole in provincia di Asti possiedono una superficie media attorno ai 4 ettari, una dimensione che per un’efficiente conduzione aziendale richiede normalmente la manodopera di almeno due persone e l’utilizzo di moderni macchinari. Durante le operazioni di vendemmia serve più personale, sovente fornito da cooperative agricole dove il costo del lavoro viene a incidere sull’azienda agricola circa 15 euro all’ora Ova esclusa) a persona.

Fonte: Stampa Asti.

“I giovani scelgono lavori meno faticosi e pagati meglio”.
Sandrino Vico a Castel Boglione è proprietario di un’azienda di 26 ettari con diverse varietà di Vitigni Sandrino Vico conduce la sua azienda viticola a Castel Boglione, 26 ettari vitali a Moscato, Barbera, Brachetto, Dolcetto e Chardonnay, dal suo punto di vista non si intravedono prospettive per il settore viticolo. Quali sono le difficoltà del settore? «Il problema principale è riuscire a tirare avanti, non ottenere un reddito ma arrivare al pareggio a fine anno cercando di salvare l’azienda. Siamo abituati a non considerare il tempo del nostro lavoro, ma i costi generali sono aumentati a dismisura senza adeguati aumenti dei prezzi delle uve, l’acquisto e la manutenzione dei macchinari incide notevolmente sui bilanci delle nostre realtà. La manodopera specializzata è difficile da reperire e comporta una spesa che rapportata alle entrate non sta in piedi, una persona costa 15 euro all’ora iva esclusa».

Fonte: Stampa Asti.

Cerignola, c’è il «wine fest» undici cantine protagoniste – Cerignola, il food stasera torna ancora in vetrina.
Apre la vetrina sull’agroalimentare locale. La «location» dell’evento, protagonisti i produttori dell’industria alimentare cerignolana ». Cerignola, il food stasera torna ancora in vetrina. Per il secondo anno torna a Cerignola il “CeriWineFest”, in scena questa sera in piazza Matteotti, cuore culturale della città. Ad organizzare la kermesse l’Associazione culturale “Il Titolo” con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cerignola, del Gal Tavoliere e dell’Aret. La manifestazione in questa edizione vede la presenza di undici cantine, di sei produttori di olio evo, di un mulino, di una cooperativa sociale e di diversi artigiani del territorio con momenti musicali e di animazione; confermata la partecipazione di tutti i locali di piazza Matteotti e di viale Roosevelt che organizzeranno dei punti food con degustazioni tipiche cerignolane. Saranno previsti anche spettacoli per bambini con artisti di strada e degustazioni di succhi d’uva.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

Strade di…Vino Rosato, l’evento che promuove le tipicità delle regioni del sud.
San Giovanni Rotondo celebra il buon vino grazie alla prima edizione della manifestazione “Strade di Vino…Rosato”, che si svolgerà oggi 14 luglio in Corso Umberto I e in Piazza Don Bosco. L’evento comincerà alle ore 19 con il talk “Tipicità perla valorizzazione dei territori. La strada interregionale del vino rosa to”, coordinato dal giornalista Gennaro Tedesco e con gli interventi del Sindaco, Michele Crisetti dei rappresentanti del l’associazione “Amici di Bacco” (che promuove nel territorio la cultura enogastronomica); dell’onorevole Giandiego Gatta. componente della Commissione agricoltura: di Rosa Barone. assessora al Welfare della Regione Puglia: di Napoleone Cera, consigliere regionale, di Giuseppe Mangiacotti. consigliere della Provincia di Foggia.

Fonte: L’Attacco.

La nuova edizione di Calici di Stelle scatta a partire dal 28 luglio ed è dedicata agli amici a 4 zampe.
Degustazioni “pet friendly”? Bolgheri: Calici di stelle, l’evento estivo organizzato dal Movimento turismo del vino Toscana, in programma dal 28 luglio al 20 agosto, sarà dedicato agli amici a 4 zampe, proprio per sensibilizza re al non abbandono degli animali, fenomeno purtroppo sempre più diffuso. Una serie di eventi e appuntamenti che potranno essere goduti anche con i piccoli amici a 4 zampe (a partire da14 agosto in particolare) dal momento che le cantine toscane diventano “pet friendly” e proprio ai “wine lovers” d’eccezione saranno dedicati alcuni eventi speciali che si concentreranno nei giorni che vanno dal al 16 agosto. Nasce così #ionontiabbandono da un’idea che prende il nome e tag dal progetto #ionontiabbandono lanciato dall’Ordine dei Medici Veterinari di Bergamo.

Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano

Wine Spectator premia la carta vini del Borgo Antico.
Peril 10° anno il Best of Award of Excellence va alla lista di 800 etichette storiche e globali del ristorante dei Tornrnasi La carta dei vini del ristorante Borgo Antico di Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel e Spa ha ottenuto per il decimo anno consecutivo il Best of Award of Excellence di Wine Spectator. L’americana Wine Spectator, che è tra le riviste più autorevoli al mondo per quanto riguarda il vino e la sua cultura, pubblica ogni anno la classifica Restaurant Wine List Awards, la cui sezione Best of Award of Excellence premiai ristoranti che si sono contraddistinti per carte vini che siano eccellenti, di qualità, in armonia con la cucina proposta e complete di informazioni accurate. Borgo Antico ha una carta dinamica, che comprende 800 etichette sia locali che globali. Ad esso è stato nuovamente riservato il riconoscimento per aver proposto vecchie annate ed un’ampia offerta di vini di alta gamma da diverse regioni vinicole.

Fonte: Arena.

Intervista a Luca Zaia – Zaia firma subito lo stato di calamità. «Danni straordinari anche ai vigneti».
Il governatore: «Sinistra Piave la più colpita ›«Lavoreremo anche a livello nazionale per capire la maggior parte delle segnalazioni arriva da lì» al più presto come dare una mano agli agricoltori» duramente colpite. C’è stato portare a qualche rimborso? Un brutto tempo un po’ ovunque. E «Abbiamo subito avviato tutte anche Treviso ha avuto sicura le procedure. Ho firmato lo stato di emergenza, alla luce di quanto è successo. va riconosciuto che il danno catastrofale non è di ordinario ma straordinario.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Prosecco, Bortolomiol eletta presidente anti-contraffazione.
Lotta serrata alla contraffazione, per poter poi valorizzare il prodotto originale. Sistema Prosecco rilancia la sua missione. La società nata nel 2016 dalla comune volontà dei tre consorzi del mondo Prosecco (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Prosecco Doc e Asolo Prosecco Docg) di mettere insieme le forze proprio per combattere falsi e imitazioni, ha rinnovato i suoi vertici. L’aggregazione ha eletto il nuovo Cda e assegnato gli incarichi per il prossimo mandato: presidente sarà Elvira Bortolomiol, alla guida dell’organismo di tutela del Conegliano Valdobbiadene. La affiancheranno, come vicepresidente, Ugo Zamperoni, numero uno del consorzio dell’Asolo Prosecco, e i consiglieri Stefano Zanette, leader della compagine del Prosecco Doc, Giancarlo Moretti Polegato, a sua volta consigliere sia della Doc sia dell’Asolo Prosecco, Franco Varaschin, consigliere del Conegliano Valdobbiadene Docg, infine, Diego Tomasi e Luca Giavi, rispettivamente direttori del consorzio Conegliano Valdobbiadene e di quello del Prosecco Doc. Il Prosecco continua la sua espansione sui mercati di tutto il mondo: nel 2022 le tre denominazioni hanno immesso sul mercato oltre 763 milioni di bottiglie. Un risvolto negativo di tale successo, però, sono anche i sempre più frequenti tentativi di “ingannare” i consumatori.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Bortolomiol alla guida del Sistema Prosecco.
Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, è alla guida di Sistema Prosecco. «Mi riprometto di continuare il prezioso lavoro di chi mi ha preceduto. Solo avendo uno scopo comune, la tutela delle Denominazioni, potremo collaborare al meglio, insieme, arginando così fenomeni dannosi e garantendo massima trasparenza al consumatore» spiega Bortolomiol. Al suo fianco avrà il vicepresidente, Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio dell’Asolo Prosecco Docg, e i consiglieri Stefano Zanette, presidente del Consorzio Prosecco Doc, Giancarlo Moretti Polegato, consigliere Consorzio Prosecco Doc e Consorzio Molo Prosecco Docg, Franco Varaschin, consigliere Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Diego Tomasi, direttore Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Luca Giavi, direttore Consorzio Prosecco Doc.

Fonte: Tribuna Treviso.

Comprare vino online: i nostri consigli per non sbagliare bottiglia.
Comprare vino online conviene sotto molti punti di vista. Non si tratta solo del risparmio economico che è possibile ottenere, ma della praticità di fare acquisti ogni giorno e in qualsiasi orario. Senza dimenticare che i migliori e-commerce specializzati offrono una scelta molto ampia, così da riuscire sempre a scovare la bottiglia perfetta per ogni occasione. Ma come capire quali sono i vini che meritano di essere acquistati? Di seguito alcuni utili consigli per non commettere errori. La scelta di un vino è molto soggettiva, dipende infatti dal proprio gusto personale, dall’occasione in cui si decide di stappare quella bottiglia, dal tipo di pietanza che quel vino deve accompagnare.

Fonte: ELLE.

Vino, allarme per il calo della produzione di uva.
Uno studio della Commissione europea sull’impatto del cosiddetto regolamento SUR sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari prevede un calo della produzione di uva dovuto agli effetti della riduzione di tali prodotti, stimato al 18% in Spagna e al 20% in Italia. Dallo studio emergerebbe che una diminuzione della produzione di vino in Europa sarebbe irrilevante.

Fonte: Italpress.

Il vino nel mondo secondo Uiv: “Peronospora non così devastante. I consumi? Rallentano”.
“Non credo che gli effetti della peronospora> saranno così devastanti come si è detto, ma senz’altro la vendemmia sarà meno ricca degli altri anni. Vedremo come andrà, anche se noi dovremmo programmare le cose”. Così Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione italiana vini (Uiv), nel corso della parte pubblica dell’assemblea generale di questa mattina a Roma. All’inizio di luglio, Uiv stimava che la malattia della vite, seguita alle piogge primaverili, potesse compromettere in alcune zone fino al 40% della vendemmia, in particolare lungo la dorsale adriatica. Questo potrebbe compensare almeno in parte le giacenze esistenti che allo scorso giugno ammontavano nel complesso a 49,5 milioni di ettolitri (+5,1%), di cui per i vini Dop +9,7% rispetto a un anno prima.

Fonte: Cronache di Gusto.

Bando OCM Vino: nuove prospettive per la filiera vitivinicola italiana.
Il 21 luglio segna un momento di grande importanza per la filiera vitivinicola italiana: il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha annunciato l’attesa pubblicazione del bando OCM Vino. Durante l’Assemblea dell’Unione Italiana Vini tenutasi oggi a Roma, il ministro ha comunicato che l’opportunità di accedere a finanziamenti e incentivi sarà finalmente a portata di mano per le imprese vinicole del paese. L’OCM Vino (Organizzazione Comune di Mercato del Vino) rappresenta un’importante iniziativa dell’Unione Europea volta a sostenere e promuovere il settore vitivinicolo in tutti i paesi membri. Questo bando offre un’opportunità unica per le imprese italiane, consentendo loro di accedere a risorse finanziarie e strumenti di supporto per migliorare la competitività e promuovere la qualità dei vini italiani sia sul mercato nazionale che internazionale.

Fonte: Floraviva.

I giovani non bevono più vino. Crescita dei consumi al ralenti nei prossimi 20 anni.
Consumatori sempre più vecchi, consumi sempre più in calo. È questo il paradigma che caratterizzerà l’andamento del vino nel mondo nei prossimi 20 anni. Da qui al 2039 si prevede un incremento a rallentatore: appena il 7%, con una crescita media annua dello 0,35%. Nel ventennio 1999-2019 – periodo di maturità del mercato – l’incremento era stato del 27%. E questo nonostante le stime delle Nazioni Unite secondo cui la popolazione mondiale arriverà a sfiorare i 9,2 miliardi di individui contro gli 8,1 attuali. Non è, quindi, solo questione di invecchiamento della popolazione, ma anche di una contestuale preoccupante distanza dal vino da parte delle nuove generazioni.

Fonte: Gambero Rosso.

Vino. Nel mondo oltre 37 mld di bottiglie consumate. Usa in testa, l’Italia al terzo posto.
Nel mondo si consumano oltre 37 miliardi di bottiglie di vino l’anno, di queste più della metà sono stappate in 8 Paesi: Stati Uniti (14%), seguiti da Francia (10%), Italia e Germania (7%), quindi Cina (6%) e Regno Unito (5%), Canada (2%) e Giappone (1%). Aree epicentro dei consumi globali che negli ultimi vent’anni (1999-2019) hanno visto incrementare la domanda di vino del 27%, una corsa destinata però a tirare il fiato nel prossimo ventennio. Complice il progressivo alzarsi dell’età media e la contestuale preoccupante distanza dal vino da parte delle nuove generazioni, si prevede un incremento del tasso di consumo di appena il 7%, con una crescita media annua dello 0,35%. Lo rileva, oggi a Roma all’assemblea generale di Unione italiana vini, l’Osservatorio Uiv con un outlook basato sulle curve storiche delle tendenze globali dei consumi e sulle previsioni demografiche da qui al 2039.

Fonte: Agricultura.it.

Italia, Francia e Spagna contro l’UE, che definisce il vino “produzione non essenziale”.
Questa ci pare una di quelle storie che non può essere spiegata senza un piccolo riassunto. D’altronde, che significa che l’UE ha definito il vino “produzione non essenziale”? In parole povere – poverissime – la cosiddetta pietra dello scandalo sarebbe un rapporto della Commissione Ue che, prendendo in esame i potenziali tagli produttivi causati dal taglio di pesticidi e altri agenti chimici in agricoltura, ha descritto come “irrilevante” la diminuzione della produzione di uva nell’UE, descrivendo quest’ultima come una coltura per l’appunto “non essenziale”. Lo studio europeo si inquadra nel regolamento SUR (sustainable use of pesticides regulation) che, come accennato, prevede il dimezzamento dell’uso di pesticidi in agricoltura. L’Italia, la Francia e la Spagna non l’hanno presa bene.

Fonte: Dissapore.

World’s Best Vineyards 2023: è l’argentina Catena Zapata la migliore cantina del mondo.
L’azienda di Mendoza, pioniera in Sudamerica della vite in alta quota, si aggiudica il primato. La famiglia ha origini marchigiane: “Siamo orgogliosi, è il nostro momento”, dicono a IlGusto. Sette le italiane in classifica, Ceretto l’unica in top 50. Il sogno di una nuova vita, la passione per il vino, un territorio incontaminato da scoprire. Era il 1898 quando Nicola Catena, marchigiano, partì alla volta del Nuovo Mondo: destinazione Argentina. Solo 4 anni più tardi fondò la cantina Bodega Catena Zapata in quella splendida enclave enologica che è Mendoza, ai piedi delle Ande, panorami straordinari, grandi orizzonti, natura preponderante. Oggi quella cantina, da oltre un secolo di proprietà della stessa famiglia (da Nicola al figlio Domingo, poi a Nicolás Catena Zapata che la gestisce tuttora con la figlia Laura, dove Zapata che è il cognome acquisito della mamma di Nicolas) è sul podio mondiale, al primo posto della classifica World’s Best Vineyards 2023.

Fonte: La Repubblica.

Sette italiane (+1) tra le cantine più belle al mondo.
Catena Zapata, in Argentina, si aggiudica il primo posto dei World’s Best Vineyards 2023, classifica dedicata alle 100 cantine più belle e accoglienti a livello internazionale. L’italiana Antinori, fuori classifica, entra nella Hall of Fame. È l’argentina Catena Zapata la migliore cantina al mondo, seguita da Bodegas de los Herederos del Marqués de Riscal in Spagna e da Vik in Chile. La prima cantina italiana è la piemontese Ceretto (29esima), senza dimenticare l’iconica cantina toscana Marchesi Antinori, vincitrice dello scorso anno ed entrata nella Hall of Fame delle cantine più belle e accoglienti al mondo. È quanto emerge dalla nuova edizione dei WBV – World’s Best Vineyards, il premio lanciato a Londra dalla William Reed nel 2019 e giunto quest’anno alla quinta edizione. La classifica, che potete vedere in fondo a questo articolo, nasce dalle sette preferenze che ciascuno membro del panel (circa 800 professionisti tra sommelier, giornalisti ed esperti nel settore enoturistico ed enogastronomico provenienti da 22 regioni in tutto il mondo) può assegnare liberamente a cantine del proprio Paese di origini o estere.

Fonte: Business People.

World’s Best Vineyards 2023, nella top 50 c’è solo una cantina italiana.
Dopo la vittoria, lo scorso anno, della tricolore Marchesi Antinori all’interno della classifica ‘World’s Best Vineyards 2023′, quest’anno lo scettro passa all’Argentina, nello specifico a Catena Zapata. L’Italia, considerando la classifica Top 50, porta a casa un solo nome: Ceretto, che scala molteplici posizioni dal 2022, passando dalla 62esima alla 29esima. Lo scorso anno le italiane erano tre, oltre a Marchesi Antinori, erano in lista Donna Fugata (alla 45esima) e Ferrari Trento (all’11esima). Quest’ultime due nel 2023 hanno perso posizioni arrivando rispettivamente alla 62esima e alla 99esima. Marchesi Antinori non è stata inclusa nella classifica poiché è entrata nella World’s Best Vineyards Hall of Fame, riservata ai vigneti che hanno primeggiato nella classifica dei vincitori. Riguardo alla classifica totale dei Top 100 di World’s Best Vineyards 2023′, l’Italia conta sette nomi. Unico debutto per Banfi che approda in classifica in posizione 87, mentre risalgono posizioni Tenuta Cavalier Pepe, dal 74esimo al 65esimo posto; Tenuta San Leonardo, dalla 97esima alla 59esima posizione; e Villa Sandi che occupa la 54esima dalla 70esima del 2022. Perdono posizioni le già citate Ferrari Trento e Donnafugata.

Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.